S a n t a
T e r e s a
d i
G e s ù
Via Ardea, 16 - Via Fregene, 19 00183 ROMA
Tel. 06. 700.83.24 Fax 7004843
Pagina Web: www.stjroma.it – Email: [email protected]
Scuola Secondaria di Primo Grado
D.M. 11425 del 26/09/2001
Codice Meccanografico: RM1M10400N
Piano dell'Offerta Formativa
2014-2015
* "Anima dell’educazione, come dell’intera vita,
può essere solo una speranza affidabile. La sua sorgente è Cristo"
(Educare alla vita buona del Vangelo, n° 5)
* "Nell'educazione teresiana concepiamo la persona,
uomo e donna, a partire dalla sua RELAZIONALITA'.
Si parte da una visione cristiana: la persona,
fatta a IMMAGINE del Dio Trinità, è chiamata a vivere
relazioni di amore e di reciprocità fino a raggiungere
la comunione con l'intero creato e con il Creatore".
( Proposta Educativa Teresiana p. 10)
* "Dobbiamo prendere la società attuale così com’è,
studiare le sue tendenze, gusti e progressi, per prevenirli,
per stare al passo, per rettificare e rigenerare tutto,
con l’insegnamento e lo spirito di Santa Teresa di Gesù "
(dagli “Appunti di Pedagogia Teresiana”
Enrico de Ossó – fondatore della Congregazione)
2
Piano dell'Offerta Formativa
Secondaria di Primo Grado
BISOGNI
Nel nostro contesto ambientale (Roma- Appio Latino), con un bacino d’utenza che fa capo a lavoratori
dipendenti o liberi professionisti, accanto ad un livello socioeconomico in genere medio si riscontrano
frequenti segni di povertà affettive, relazionali, sociali e spirituali.
Le famiglie stesse e i ragazzi, anche se con linguaggi diversi, chiedono di essere aiutati a dare un significato
alla propria vita, a conoscere, realizzare ed esprimere la propria identità, grazie anche all’appartenenza a questa
scuola cattolica. Tutto ciò rivela il bisogno di essere ascoltati e considerati come persone uniche, in una società
frenetica che non ha tempo per nessuno, le cui suggestioni sono spesso in contrasto con i valori della famiglia,
della scuola, della Chiesa.
Le famiglie che si rivolgono alla nostra Scuola Secondaria di Primo grado manifestano alcuni bisogni, che
crediamo di soddisfare con altrettante risposte concrete:
BISOGNI
!
RISPOSTE
un’attenzione personalizzata ad ognuno, attraverso colloqui individuali,
-
disponibilità del corpo docente e non alle richieste dei discenti e delle
famiglie, percorsi individualizzati secondo le caratteristiche dell’alunno;
-
una formazione didatticamente moderna, adeguata alle esigenze della
realtà europea, ma sempre rispettosa della ricchezza della tradizione
Ascolto e attenzione
alla persona.
culturale italiana;
-
un’educazione umana integrale che aiuti l’alunno ad esprimere le proprie
potenzialità, a sviluppare le proprie facoltà intellettuali, pratiche, creative e
spirituali, a coltivare quell’orientamento nelle scelte di studio e d’indirizzo
che sono conformi alla propria vocazione di uomo e di donna e che sono
più adeguate per il successo del suo inserimento nella vita sociale.
Possibilità di affidare
i propri figli per buona
parte della giornata.
!
La nostra Scuola offre
. orario antimeridiano (dal lunedì al venerdì)
. pre-scuola e post-scuola
3
Poter offrire ai propri
figli luoghi e occasioni
per far esperienze
di relazione.
ed iniziative extracurricolari.
. attività sportive
!
. attività culturali
-
Ambiente controllato
La nostra Scuola si propone come centro di aggregazione ed offre servizi
la nostra scuola offre tranquillità ai genitori con un controllo capillare
della presenza degli alunni a scuola segnalando assenze e ritardi eccessivi.
!
-
la nostra scuola assicura lo svolgimento regolare e sistematico delle lezioni
con la presenza continua del personale docente.
-
il corpo docente collabora con enti culturali (teatrali, musicali...) per
invogliare i ragazzi alla partecipazione a spettacoli, esposizioni, lezioni-
Stimoli per contrastare
una cultura
dell’appiattimento e
dell’uniformità
spettacolo…
!
nelle discipline curricolari sono inserite attività artistico-culturali che
complementano i contenuti delle varie discipline.
-
ogni anno si organizzano visite in località di rilevanza storica, artistica e
culturale.
Educazione al rispetto
delle regole
-
la scuola propone un regolamento di convivenza e rispetto reciproco.
-
genitori e alunni sottoscrivono il Patto Educativo di Corresponsabilità
! -
i docenti stimolano i ragazzi all’ordine e alla serietà anche attraverso
piccoli incarichi di responsabilità
Equilibrio tra quanto
offre la società
multietnica e
multiculturale
e
la consapevolezza
delle proprie
radici culturali
la scuola si propone di insegnare, sia attraverso le varie discipline sia per
mezzo del clima educativo – e dunque dei rapporti tra le varie componenti
! della Comunità – a vivere nella continua innovazione della nostra società
coltivando allo stesso tempo le tradizioni (culturali, spirituali) proprie del
nostro paese e riscoprendo le nostre radici culturali.
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FINALITÀ DELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
La finalità della Scuola del Primo Ciclo è la promozione dello sviluppo della persona, pertanto:
- accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza
- promuove l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura
- promuove la pratica della cittadinanza attiva
Il senso dell’esperienza
La Scuola svolge un ruolo educativo e di orientamento fornendo all’alunno le occasioni per:
-
Capire se stessi
Prendere consapevolezza delle sue potenzialità e risorse
Progettare percorsi esperienziali
Verificare gli esiti conseguiti
Imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle
Acquisire senso di responsabilità
Riflettere sui comportamenti di gruppo
Migliorare le condizioni di fruizione e produzione della comunicazione
Riflettere e interrogarsi sul senso della propria esperienza per elaborare ed esprimere un progetto di vita, che si integri nel
mondo reale in modo dinamico, armonico ed evolutivo
Alfabetizzazione culturale di base
Il compito specifico del Primo Ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso:
-
L’acquisizione dei linguaggi simbolici della nostra cultura
Lo sviluppo delle dimensioni cognitive-emotive-affettive-sociali-corporee-etiche e religiose.
L’acquisizione degli alfabeti delle discipline
Lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico
L’attenzione a situazioni di svantaggio.
L’unitarietà dei saperi
Le esperienze interdisciplinari
L’elaborazione di un sapere integrato
Promozione di competenze ampie e trasversali
La cittadinanza attiva
È compito della Scuola del Primo Ciclo porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva.
Essa viene promossa attraverso esperienze significative che consentono di apprendere il concreto
prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente.
L’ AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
Il Primo Ciclo persegue le seguenti impostazioni metodologiche:
-
Valorizzazione dell’esperienza e delle conoscenze degli alunni
Attuazione di interventi adeguati nei riguardi della diversità
Promozione dell’esplorazione e della scoperta
Facilitazione dell’apprendimento collaborativo
Riconoscimento della consapevolezza del proprio modo di apprendere
Realizzazione di percorsi laboratoriali
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CRITERI PEDAGOGICI
Nella nostra scuola riteniamo da sempre prioritari alcuni criteri di riferimento che si trovano in perfetta
concordanza con la normativa vigente, le Indicazioni per il curricolo, emanate dall’ex Ministro Giuseppe Fioroni a
Roma in data 31 luglio 2007; si tratta di un documento che il Collegio dei Docenti sta studiando e
approfondendo per definire il proprio curricolo entro la data stabilita dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Siamo convinti che:
“la scuola è luogo dove si riconosce significato a ciò che si fa e dov’è possibile la trasmissione dei valori che danno
appartenenza, identità e passione”;
“la scuola è luogo di incontro e di crescita di persone”;
“la scuola è luogo in cui è obiettivo far nascere “il tarlo della curiosità, lo stupore della conoscenza…”;
Inoltre obiettivi irrinunciabili nel nostro Istituto sono:
Centralità della persona
e
Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi,
Sviluppo armonico
affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.
di tutte le dimensioni
e capacità
Attenzione
personale
a ciascun alunno:
Solo se non si rinuncia ad educare istruendo si può mettere veramente a frutto l’unicità e
l’irripetibilità di ogni singolo individuo. Solo così ogni persona può essere protagonista e
costruire il proprio futuro in modi plurali, diversi ed innovativi.
Priorità
delle relazioni
interpersonali.
Impegno per creare "gruppo": sia nella comunità scolastica che nel gruppo classe
l'alunno sperimenta il confronto, il dialogo, lo scambio, la reciprocità delle esperienze e
dei sentimenti, strumenti fondamentali per lo sviluppo cognitivo, sociale e affettivo. Si
tratta della scuola della relazione educativa di cui parlano Indicazioni nazionali per i Piani di
studio personalizzati nella Scuola Secondaria di I grado.
Creazione
di un ambiente
familiare…
Creazione di scuola
quale luogo
della formazione,
della conoscenza,
Funzione educativa
dell'esempio
Educazione
all'interiorità,
alla solidarietà,
alla comunità
L'educazione
all'impegno e al senso
di responsabilità:
…in cui l'alunno si senta accolto, accettato pienamente e libero nelle sue espressioni
personali.
“Obiettivo della scuola è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo
e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli
scenari sociali e professionali, presenti e futuri”. [Indicazioni curricolo, pag. 16]
I valori fondamentali non possono essere semplicemente "trasmessi" dall'adulto al
discente. Per essere credibili e desiderabili per gli allievi, i valori devono innanzitutto
essere concretamente praticati nel contesto della relazione educativa.
- Sviluppare la coscienza di sé e della realtà circostante al fine di un
inserimento atto a favorire delle scelte consapevoli
- Sviluppare la capacità di sostenere le proprie opinioni, accettando la critica in
modo da rendere costruttivo il rapporto con gli altri, accrescendo così la
capacità di solidarietà e di accoglienza.
- Promuovere la preghiera come relazione con Dio. Sviluppare la capacità di
accettare il rischio e l’impegno con gioia. Sviluppare la capacità di creare
legami di cordialità impostati nella verità.
- Far conoscere situazioni vicine di povertà ed emarginazione per offrire
possibilità di servizio in modo tale da acquisire i valori della solidarietà e
della giustizia.
- Sviluppare il senso di appartenenza ad una comunità come luogo di crescita e
occasione di superare il proprio individualismo.
l'adesione agli impegni assunti e al senso di responsabilità caratterizzano ogni
comportamento umano autenticamente libero. Per vivere liberi da adulti è bene imparare
ad esserlo fin da piccoli.
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METODOLOGIE
La metodologia è in relazione non solo ai contenuti che puntano sugli obiettivi cognitivi, ma anche alla
dimensione socio-affettiva della personalità di ciascun allievo, dimensione che sta a monte e influisce
sull’apprendimento.
METODI
Lezioni frontali
Lavori di gruppo
Progetti pluridisciplinari
Uscite e visite didattiche e culturali
Interventi individualizzati
Attività integrative
Attività di recupero
Utilizzazione del materiale e dei laboratori
esistenti nella scuola
Orientamento
Accoglienza
VALUTAZIONE
(VERIFICA DEL PROCESSO)
La finalità educativa e formativa è l’elemento qualificante della valutazione, che deve essere intesa pertanto
come accertamento dello sviluppo educativo entro il contesto dello sviluppo culturale. In tal senso la
valutazione deve far riferimento alla realtà complessiva del soggetto sorpreso in concreto nella sua dimensione
culturale vissuta. La valenza pedagogica della valutazione si esprime inoltre attraverso un controllo continuo
del processo di apprendimento. La valutazione viene infatti utilizzata a livello preliminare per appurare quali
siano le condizioni di partenza di ciascun alunno rispetto a quanto si desidera fare apprendere: la mancanza di
prerequisiti essenziali nei casi individuali potrà così essere affrontata subito con interventi di compensazione e
di recupero; durante lo sviluppo dell’unità didattica e del relativo processo di apprendimento-insegnamento, al
fine di offrire al docente tutte le informazioni di ritorno atte a rassicurarlo sull’efficacia del lavoro; al termine
dello sviluppo delle diverse unità di apprendimento, per orientare gli atti decisionali del docente nella duplice
direzione del “recupero” per gli alunni che non abbiano realizzato livelli di apprendimento adeguati, e/o per
passare all’unità didattica successiva.
La valutazione si configura così come momento determinante della programmazione e progettazione, in
quanto oltre che atto di verifica finale del processo di apprendimento, rappresenta uno strumento di
autoregolazione del lavoro scolastico nonché di riflessione, da parte dei docenti, sul lavoro stesso di
valutazione, sui mezzi usati e sulla loro pregnanza.
L’efficienza del sistema formativo scolastico viene valutata soprattutto attraverso la valorizzazione degli
incontri istituzionali scuola-studenti-famiglie: Consiglio d’Istituto, Collegio dei docenti, Consigli di classe,
colloqui con i genitori, assemblee dei genitori. La valutazione interna all’Istituto è di competenza dei docenti;
usa metodi quantitativi e qualitativi; riguarda la valutazione periodica e annuale di apprendimenti (conseguiti
sia nelle attività obbligatorie che in quelle opzionali), comportamenti, competenze; prevede sia lo sviluppo che
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il recupero degli apprendimenti; comprende anche la valutazione di periodi didattici ai fini del passaggio al
periodo successivo e l’autovalutazione di Istituto. L’esame di stato considera e valuta le competenze acquisite
durante e alla fine del ciclo di studi.
Caratteristiche della valutazione
La valutazione di dello studente in ogni disciplina sarà:
- continua, cioè declinata nel corso dell’intero processo didattico, in modo da fornire una costante
percezione della situazione individuale e di classe.
- formativa, come verifica del conseguimento, da parte di ciascun allievo, dei singoli obiettivi definiti
dalla programmazione e dell’adeguatezza della proposta di istruzione in relazione alle necessità degli
allievi
-
sommativa, come consuntivo dei risultati ottenuti sia in termini di competenze terminali degli allievi,
sia di validità delle soluzioni didattiche.
- trasparente e condivisa sia nei suoi fini che nelle procedure, in modo che ogni alunno possa
conoscere i criteri e gli strumenti usati. A tale scopo ogni docente manterrà costantemente aggiornato
il suo registro personale con osservazioni continue sul processo di apprendimento degli alunni;
comunicherà poi agli stessi in modo immediato e diretto i risultati delle verifiche effettuate.
La funzione formativa della valutazione sarà in particolare orientata a favorire e determinare una didattica
individualizzata, in grado di attivare meccanismi di retroazione e di compensazione delle carenze riscontrate, al
fine di impedire che il cumulo di deficit porti all’insuccesso.
A tale scopo si riconosce la necessità di una rilevazione che avvenga non solo nelle forme
dell’interrogazione tradizionale, ma anche attraverso il dialogo e la discussione organizzata, o altri generi di
prove consoni alla tipologia dell’unità di studio. In particolare, si sottolinea l’opportunità di sottoporre gli
alunni a prove oggettive di profitto o “test”, in considerazione della particolare efficacia che esse presentano e
del loro uso per l’accesso universitario.
Il collegio assume come strumenti di valutazione diagnostica le prove di ingresso per tutte le classi, al fine
di verificare i prerequisiti e il possesso di abilità specifiche e da somministrare nel corso delle prime due
settimane.
La scuola intende come valutazione il riscontro degli obiettivi prefissati e comunicati, perseguiti
individualmente secondo una scala di valori ben precisa.
La promozione è subordinata all’effettivo raggiungimento degli obiettivi prefissati e/o ai miglioramenti
significativi delle situazioni di partenza nonché all’impegno manifestato durante le attività di recupero.
La valutazione finale terrà conto anche dei recuperi contratti l’anno scolastico precedente, in relazione
all’incidenza sul programma dell’anno in corso.
Gli alunni sono sottoposti a valutazione durante tutto l’anno scolastico, a partire da verifiche iniziali
(prove d’ingresso per accertare il possesso delle conoscenze basilari), intermedie (per accertare il grado di
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apprendimento nel corso di un itinerario didattico) e finali (per accertare il raggiungimento degli obiettivi
previsti nella progettazione annuale dei docenti).
Percorsi che favoriscono il raggiungimento degli obiettivi:
i progressi rispetto al livello di partenza, in modo da stabilire se l’alunno ha percorso un itinerario
costruttivo e produttivo, in relazione alle sue reali potenzialità;
l’impegno e l’applicazione dimostrati,
frequenza assidua delle lezioni,
partecipazione attenta e attiva alle lezioni, studio delle lezioni,
esecuzione dei compiti, cura e riordino del lavoro fatto in classe,
partecipazione ai compiti in classe e alle valutazioni parziali e finali.
Si presterà attenzione altresì all’atteggiamento e all’evoluzione dell’alunno/a in rapporto all’età e alle
relazioni con gli altri. Al termine di ogni argomento oggetto di studio, o nei tempi che ogni docente riterrà
idonei, si valuterà il processo di apprendimento di ciascun allievo/a e della classe mediante l’uso di prove di
vario genere, possibilmente oggettive.
Le valutazioni sistematiche e le verifiche periodiche saranno attuate in relazione agli obiettivi programmati
per ogni singola disciplina e terranno conto dei ritmi di apprendimento della classe in generale e di ogni
alunno in particolare.
Modalità e strumenti di valutazione adottati dal Collegio Docenti
Per il profitto saranno valutate le seguenti voci:
- Conoscenze
- Interesse
- Partecipazione
- Continuità nello studio
- Utilizzazione delle conoscenze (capacità e competenze)
Numero minimo d’interrogazioni e di compiti in classe per quadrimestre:
- interrogazioni orali:
due/tre per quadrimestre
- verifiche scritte:
quattro per quadrimestre (Italiano, Matematica; Inglese, Spagnolo)
- verifiche periodiche per tutte le materie
Gli alunni assenti durante le verifiche potranno recuperare nelle forme e nei tempi decisi dal docente.
Le verifiche scritte sono documenti amministrativi ufficiali della scuola.
I compiti a casa, regolarmente corretti, classificati e registrati concorrono alla elaborazione dei giudizi
sommativi.
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Comunicazioni con le famiglie
I risultati di profitto sono comunicati alle famiglie degli alunni nel seguente modo:
- attraverso comunicazioni bimestrali (pagellino e incontri con gli insegnanti)
- con le schede personali di valutazione al termine del primo e del secondo quadrimestre
- con gli incontri individuali e collegiali con i docenti comunicati con apposito avviso.
Il Sistema valutazione fa riferimento ai seguenti documenti ministeriali:
-
In base all’art. 3 del D.L. 137/2008
art. 3 legge Legge 169 del 30 ottobre 2008
Decreto del Presidente della Repubblica del 22 giugno 2009 n. 122
Periodi di valutazione
Interquadrimestrale
25.11.2014 - 20.03.2015
Quadrimestrale
27.01.2015 - 05.06. 2015
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Valutazione del voto di condotta
Il voto di condotta è determinato dalla media delle valutazioni sulla condotta effettuate da ogni docente in
relazione alle proprie materie secondo i seguenti indicatori:
INDICATORI
Rispetto
delle regole
della scuola
CRITERI
DESCRIZIONE
Comportamento
adeguato
alle norme d’istituto
Rispetto
Rapporti
con i compagni
Collaborazione
Disponibilità
Rapporti
con i docenti ed
altro personale
della scuola
Rispetto
degli ambienti e
dei materiali
della scuola
Progresso e/o
mantenimento
competenze
comportamentali
Rispetto
Collaborazione
Fiducia
Ordine
Cura
Maturazione
sul piano
comportamentale
VOTO
Ha cura della propria persona e dell’igiene
personale presentandosi in ogni occasione
con un abbigliamento consono all’ambiente
scolastico.
Ha un’assidua frequenza, rispetta gli orari
di entrata e di uscita mantenendo un
atteggiamento corretto e responsabile
anche durante il cambio dell’ora.
Punteggio per
il rispetto degli
indicatori
2
Si mostra sempre rispettoso nei confronti
di tutti i suoi compagni
Collabora senza discriminazioni.
Disponibile e propositivo nelle relazioni
non esclude nessuno e cerca di rafforzare
l’unione tra tutti.
3
E’ sempre rispettoso e collaborativo nei
confronti sia del corpo docente che non
docente in classe e in tutte le altre attività.
Ha instaurato un rapporto costruttivo e di
fiducia reciproca.
2
Rispetta e cura l’ambiente e il materiale
scolastico.
Tiene in ordine le proprie cose, non
dimentica l’occorrente per lavorare e una
volta terminato il lavoro si cura di riporlo
ordinatamente negli appositi spazi a sua
disposizione.
2
Ottimo miglioramento o mantenimento del
comportamento.
1
10
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ORGANIZZAZIONE
ELENCO DEI DOCENTI E RELATIVO QUADRO ORARIO DISCIPLINE OBBLIGATORIE E
ORARIO DI RICEVIMENTO
DISCIPLINA
DOCENTE
Religione Cattolica
Francesco BRACALETTI
Paola PERONI
Maria Stella LALLA
Maria Stella LALLA
Melania DI NAPOLI
Nerea ALVAREZ
Deborah FORTE
Deborah FORTE
Maria INTRIERI
Maria INTRIERI
Stefania ERMO
Ornella STAZI
Serena ZANOTTI
TOTALE ORE
Italiano
Storia
Geografia
Inglese
Spagnolo
Matematica
Scienze
Tecnologia
Arte e Immagine
Musica
Sc. Motorie e Sportive
Approfondimento
ORE SETTIMANALI
PER CLASSE
1
5
2
2
3
2
4
2
2
2
2
2
1
30
GIORNO E ORA DI
RICEVIMENTO
Martedì 9.05 - 9.55
Martedì 12:00 – 13:00
Martedì 11.05 - 12.05
Venerdì 9.00 - 9.55
Giovedì 12:00 – 13:00
Giovedì 9.00 - 9.55
Lunedì 10.05 - 10.55
Martedì 10:50 – 11:40
Martedì 8.00 - 9.00
Venerdì 14:00
I docenti ricevono nei giorni e orari indicati previo appuntamento
COORDINATORI E TUTOR
SEGRETARI DEI CONSIGLI DI CLASSE
1a Secondaria Di Primo Grado
Prof.ssa Maria Stella LALLA
Prof.ssa Maria Stella LALLA
2a Secondaria Di Primo Grado
Prof.ssa Deborah FORTE
Prof.ssa Deborah FORTE
3a Secondaria Di Primo Grado
Prof.ssa Paola PERONI
Prof.ssa Paola PERONI
Collegio dei Docenti
Prof. Francesco BRACALETTI
PRESIDENZA E VICEPRESIDENZA
Preside
Prof.ssa Alicia Polo Urtasun
Vicepreside
Prof.ssa Maria Degli Angeli Santorromán
La preside e la vicepreside ricevono
previo appuntamento
ORARIO SETTIMANALE
Distribuzione delle ore durante la mattinata, cinque giorni di lezione settimanali (dal lunedì al venerdì).
1a ora
8.00-9.00
2a ora
9.00 – 9.55
3a ora
9.55 – 10.50
Intervallo 10.50-11.05
4a ora
11.05-12-05
5a ora
12.05-13.05
6a ora
13.05-14.00
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OBIETTIVO EDUCATIVO-PASTORALE 2014-2015
La forza
di un sogno
1.Da Cenerentola (i sogni son desideri…) a Shakespeare (siamo fatti della stessa
sostanza dei sogni, La tempesta) IL SOGNO è un compagno di vita
insostituibile per l’uomo. Senza scomodare Freud e mettendo tra parentesi il
contenuto
latente dei sogni, capaci di portare alla luce i segreti dell’inconscio, l’esistenza di
ognuno di noi è segnata, più o meno consapevolmente, dalla presenza del sogno. Piccoli e grandi. Di grande
portata o di normale quotidianità. Sogniamo una bella giornata, una vacanza tranquilla, un lavoro che ci
piaccia, un amore che ci riempia, un figlio da crescere, un progetto da portare a termine. E spesso grazie al
sogno troviamo la forza, le capacità e la costanza di trasformare il sogno in un’idea e l’idea in una realtà
tangibile.
Ovviamente i sogni di cui parliamo - di cui vale la pena di parlare - non sono fragili castelli in aria, non
nascono dal nulla, né sono frutto di ambizioni meschine o di vane aspirazioni. Sono invece forme, spesso
incoerenti e appena abbozzate di quel che abbiamo dentro e faticosamente tiriamo fuori: anima, cuore e mente
si fondono in un processo, sovente misterioso, che ci porta a costruire qualcosa che dia significato alla nostra
vita e talora a quella degli altri. Se, come scriveva Pirandello che “ci vogliono i poeti per dare coerenza ai sogni”, per
dare loro concretezza ci vogliono uomini e donne capaci di superare mediocrità ed egoismi.
Una vita senza sogni è una vita senza desideri, senza aspettative, senza attese. È piatta e vuota quotidianità, un
susseguirsi di giorni affollati di cose, ma vuoti di senso.
2.Quest’anno abbiamo messo il sogno al centro del nostro OBIETTIVO EDUCATIVO. Vogliamo che i
ragazzi sognino, che imparino a desiderare e a trasformare sogni e desideri in realtà. Vogliamo aiutarli a capire
quali sono i sogni da seguire e quali quelli da abbandonare per strada. Vogliamo che abbiano il coraggio di
sognare, la forza per portare avanti i loro sogni, senza scoraggiarsi troppo facilmente e cedere alle lusinghe di
chi dice che non ne vale la pena, che tanto nulla cambia. E vogliamo che comprendano che ogni sogno rimane
tale se non è accompagnato dallo sforzo e dalla fatica. L’amore per il difficile, il lavoro ben fatto, la fatica delle
relazioni, da sempre punti cardine del nostro progetto educativo, saranno anche quest’anno il nostro modo di
declinare nella concretezza della quotidianità scolastica il significato della forza di un sogno.
3.Il sogno non è una scelta tra tante, uno slogan creato in modo estemporaneo. Il sogno è parte di noi, è
iscritto nel nostro dna di scuola teresiana. Noi, questo istituto, tutti coloro che qui lavorano o studiano o
semplicemente si sentono in modi diversi parte della comunità, sono nati da un sogno. Dal sogno di
ÉNRIQUE DE OSSO che ebbe la forza e la volontà di trasformare il suo sogno in realtà.. Il sogno di
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Enrico era fare il maestro, la mamma lo voleva sacerdote. Fu sacerdote, ma non rinunciò a fare il maestro. Di
più: sognò, in una lontana alba del 2 aprile 1876 fa, di fondare la “Compagnia di Santa Teresa di Gesù”,
destinata a diffondere la conoscenza e l’amore di Gesù per tutto il mondo, per mezzo della preghiera,
dell’educazione cristiana e del sacrificio della propria vita. Quello stesso anno, nove giovani provenienti dalle
schiere dell’“Associazione di Maria e Santa Teresa di Gesù”, si impegnano a cominciare il cammino seguendo
le indicazioni del Padre Fondatore. La Compagnia si diffonderà rapidamente in Spagna, in Portogallo, in
America e in Algeria, ancora durante la vita di Enrique. Successivamente seguì una notevole espansione e
oggi - circa 140 anni dopo – il sogno di Enrico vive ancora tra noi. In tutte le scuole teresiane del mondo.
Enrico voleva una congregazione di maestre che dell’insegnamento facessero la ragione e lo scopo della loro
vita. Perché insegnare ed educare significano trasformare i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze e
attraverso di loro cambiare il mondo nel quale viviamo.
“Sacerdoti! Questi bambini, che ora trascurate e guardate con indifferenza come vagabondano per le strade e le piazze
sentendo solo bestemmie e perverse dottrine, e vedendo scandalosi esempi, saranno un giorno padri di famiglia,
impugneranno le redini del governo di una città di un paese o forse di tutta una nazione: e se sono stati educati
nel timore di Dio, ameranno la Religione e i suoi ministri, educheranno i loro figli nella pietà e fiorirà la pratica
della Religione.”
L’insegnamento per padre Enrico aveva un nome: SANTA TERESA. Teresa, il cui quinto centenario della
nascita festeggiamo nel 2015, è colei che dà al sogno di Enrico la sua impronta. Perché insegnare tout court non
basta: chi insegna deve essere cosciente di ciò che vuole e deve a sua volta aver imparato, deve avere un
maestro. Il maestro di Enrico era Teresa, la sua spiritualità e il suo carisma.
“Quante volte mi sono chiesto: Che succede nel mio intimo? Che osservo nel mio cuore? Da dove mi è venuta questa forza
irresistibile, mai sentita, che mi spinge veemente a conoscere e seguire il cammino della virtù, accostato alla forte colonna
della preghiera? Da dove proviene che mi senta spinto a provare più affetto verso tutto ciò che è bello e grande nella nostra
patria e sia vero gioiello religioso nazionale? Che è questo? Da dove proviene? E dopo un po’ di meditazione, mi
rispondo: Tutto è opera della Vergine di Avila”
Il suo obiettivo era appunto l’interesianamento ovvero la più ampia diffusione possibile dello spirito e del
carisma teresiano. Il nostro sogno, oggi, è quello di continuare il suo, attraverso l’azione quotidiana nella
scuola, educando e formando persone che vadano per il mondo con la volontà di farne un posto migliore in
cui vivere.
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REGOLAMENTO INTERNO
Il regolamento d’Istituto riguarda gli alunni, i docenti, le famiglie degli alunni e il personale non docente.
Il presente Regolamento è conforme ai principi e alle norme dello “Statuto degli Studenti”, emanato con il
D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249, del D.P.R. 21 nov. 2007 n. 235 recante modifiche ed integrazioni al precedente,
del Regolamento dell’Autonomia delle Istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R.. 8 marzo 1999 n. 275, del
D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 567, e sue modifiche e integrazioni. È coerente e funzionale al Piano dell’Offerta
Formativa adottato dall’Istituto.
Il presente Regolamento è stato redatto dalle rappresentanze di tutte le componenti della comunità
scolastica, comprese quelle degli studenti e dei genitori, nella consapevolezza che tutte le componenti operanti
nella scuola, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo e secondo le proprie competenze, sono costantemente
impegnate a garantire in ogni circostanza il rispetto delle libertà sancite dalla Costituzione della Repubblica
italiana.
La scuola favorisce e promuove la formazione della persona e assicura il diritto allo studio garantito a tutti
dalla Costituzione. L’indirizzo culturale della scuola si fonda sui principi della Costituzione repubblicana e del
Progetto Educativo dell’ Istituto Santa Teresa di Gesù.
La scuola si propone come luogo di educazione in senso ampio, dove il processo di apprendimento,
l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica degli studenti vengono favoriti e garantiti
dal “patto educativo di corresponsabilità”; attraverso di esso si realizzano gli obiettivi del miglioramento della
qualità, della trasparenza, della funzionalità della corresponsabilità, della sussidiarietà, della collegialità e della
partecipazione attiva, secondo le modalità definite dal Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto.
Nello spirito del “patto educativo di corresponsabilità”, ogni componente si impegna ad osservare e a far
osservare il presente regolamento, che, secondo la prassi istituzionale, è adottato dal Consiglio di Istituto ai
sensi dell’Art.10.3, comma a, del D.Lgs 297/1994 ed ha pertanto carattere vincolante. E’ uno strumento a
carattere formativo, che definisce le corrette norme relazionali e procedurali alle quali far riferimento, il cui
rispetto diviene indice di consapevole e responsabile partecipazione alla vita scolastica.
Si invitano tutti i componenti della Comunità Educativa a prendere visione del regolamento dell’Istituto e
ad adeguare la propria condotta ai principi che lo ispirano perché è scaturito da imprescindibili ragioni
organizzative generali per la vigilanza sugli studenti.
15
DOVERI DEI DOCENTI
IL PERSONALE DOCENTE DEVE:
Trovarsi a scuola cinque minuti prima dell’orario di accesso degli alunni;
sorvegliare:
!
la classe senza abbandonare l’aula;
!
gli alunni durante il cambio d’ora di lezione e durante la ricreazione secondo i turni stabiliti;
!
gli alunni partecipanti a visite culturali, gite scolastiche o a viaggi d’istruzione;
tenere aggiornato registro online giorno per giorno;
informare le famiglie sull’andamento generale di ciascun alunno, fissando appuntamenti particolari al
di fuori delle ore del servizio obbligatorio di cattedra, nel giorno stabilito;
rispettare i doveri di partecipazione alle riunioni previste nelle ore aggiuntive di lavoro annuale regolate
dalle delibere del Collegio dei docenti;
svolgere tutte le attività connesse alla funzione docente non calcolate nelle ore di lavoro aggiuntivo
(correggere compiti ed elaborati vari, preparare le lezioni; non impartire lezioni private ad alunni della
scuola);
Il docente della prima ora è delegato a giustificare le assenze dei giorni precedenti.
DOVERI DEL COORDINATORE DIDATTICO
Il coordinatore didattico della classe è tenuto, settimanalmente, ad aggiornare il registro generale delle
assenze.
Il coordinatore cura l'attuazione del Progetto Educativo in un determinato gruppo classe e si
occupa della formazione integrale degli alunni in collaborazione con gli altri colleghi.
!
!
!
!
!
!
!
!
!
Coordina ogni attività educativa del gruppo classe e favorisce il clima di convivenza, di ordine e di
disciplina che facilita la formazione integrale.
Orienta gli alunni nel processo di apprendimento, li guida nella scoperta delle loro capacità intellettive,
fisiche e affettive e li aiuta ad accettare i loro limiti.
Segue gli alunni privilegiando il dialogo individuale e interpersonale.
Mantiene contatti individuali e collettivi con i genitori.
Si incontra frequentemente con gli altri insegnanti degli alunni della sua classe, per coordinare al
meglio i vari interventi educativi e didattici.
Presenta e spiega agli alunni del suo gruppo gli aspetti della Proposta Educativa Teresiana (P.E.T.), del
P.E.I. e del Regolamento interno che li riguardano più da vicino.
In sede di consiglio di classe dà informazioni sull'andamento del gruppo e sulle caratteristiche di ogni
alunno.
Sensibilizza gli alunni della sua classe a promuovere attività sociali, culturali e ricreative all'interno della
scuola.
Promuove lo spirito associativo degli alunni della sua classe, dando loro l'appoggio necessario.
16
DIRITTI DEGLI ALUNNI
Gli studenti hanno diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata, attenta ai bisogni
formativi, che rispetti e valorizzi, anche attraverso attività di orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta
alla pluralità delle idee.
La scuola garantisce la libertà di apprendimento di tutti e di ciascuno nel rispetto della professionalità del
corpo docente e della libertà d’insegnamento.
Ciascuno studente ha diritto a:
1. Essere rispettato e valutato come persona.
2. Essere informato sulle decisioni che regolano le attività della scuola.
3. Conoscere gli obiettivi educativi e didattici dell’Istituto e i programmi della classe.
4. Conoscere le motivazioni e i criteri della valutazione scolastica.
5. Essere tutelato sulla riservatezza dei dati che lo riguardano.
6. Riunirsi in assemblea nelle modalità previste dai Decreti Delegati. (Liceo).
7. Ottenere un insegnamento di qualità e attento alle sue necessità.
8. Lavorare in ambienti accoglienti e puliti.
9. Usufruire di eventuali interventi finalizzati al recupero delle situazioni di ritardo e di svantaggio.
10. Partecipare liberamente ad attività integrative proposte dalla scuola. La partecipazione può dar esito,
secondo le modalità previste, agli studenti del liceo a credito scolastico.
DOVERI DEGLI ALUNNI
I doveri tendono a garantire nella quotidianità della vita scolastica l’esistenza di un contesto consono
all’attuazione del “patto educativo di corresponsabilità” e all’equilibrato esercizio dei diritti-doveri da parte di
ciascuna componente, nel rispetto delle reciproche libertà e come espressione del senso di appartenenza ad un
contesto comune di vita.
Ogni componente della comunità scolastica si assume le responsabilità e gli oneri connessi al proprio ruolo.
Gli studenti sono tenuti a:
evitare qualsiasi atto di prevaricazione nei confronti dei compagni,
rispettare tutte le componenti della comunità scolastica (dirigente scolastico, docenti, non docenti,
compagni),
comportarsi correttamente nel rispetto dei principi di convivenza democratica e del Regolamento
d’istituto durante tutti i momenti della vita scolastica, compresi gli intervalli e le attività facoltative,
indossare la divisa adottata dall’Istituto,
frequentare regolarmente le lezioni,
assolvere assiduamente agli impegni di studio,
mantenere un comportamento corretto e collaborativo,
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osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dall’apposito regolamento,
utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici, comportandosi in modo da non
arrecare danni al patrimonio della scuola,
rispettare persone, luoghi e ambienti, disposizioni organizzative e norme di sicurezza durante visite e
viaggi di istruzione,
non portare a scuola il cellulare o in alternativa depositarlo in entrata presso i locali della Portineria per
poi recuperarlo in uscita; non effettuare registrazioni video e audio dei docenti, a loro insaputa (C.M.
15.03.2007),
non utilizzare strumenti elettronici che non siano necessari all’attività didattica,
curare l’igiene personale sentita come necessità del vivere insieme,
curare il materiale didattico dell’Istituto, mantenere la pulizia delle aule e del giardino, sviluppando la
coscienza delle proprie responsabilità civili e sociali.
NORMATIVA INTERNA
1. La scuola fornisce un apposito libretto firmato dai genitori, che serve per tutte le giustificazioni, per
le comunicazioni scuola-famiglia, per la trascrizione delle valutazioni periodiche dei compiti e per i
permessi di entrata o uscita fuori orario.
2. Gli alunni si recheranno puntualmente nelle aule, forniti dell’occorrente per lo svolgimento delle
attività e dovranno presentarsi a scuola all’ora stabilita per le lezioni rispettando l’orario. Dopo
un’assenza è obbligatorio esibire la giustificazione firmata da uno dei genitori sull’apposito libretto.
3. Dopo l’inizio delle lezioni nessun alunno potrà entrare in classe senza il permesso della Preside o in
sua assenza della coordinatrice di classe. È consentita l’entrata sino al suono della campana delle 8.05;
dalle 8.05 alle 8.10 l’alunno potrà ancora entrare in classe esibendo la relativa giustificazione scritta a
firma di un genitore o di chi ne fa le veci. A partire dalle 8.10 non si potrà entrare in classe prima della
seconda ora al fine di non intralciare il corretto svolgimento delle lezioni. I ritardi e le entrate
posticipate devono essere giustificati dalle famiglie come le assenze.
4. L’uscita anticipata non è consentita, salvo per motivi di estrema e comprovata necessità. In tal caso gli
alunni devono presentare alla Preside (o in sua assenza alla coordinatrice), entro la fine della prima ora
di lezione, la richiesta scritta dei genitori.
5. I genitori possono richiedere alla Preside con lettera firmata un permesso di entrata posticipata in caso
di motivi di effettiva impossibilità di raggiungere in orario l’inizio delle lezioni. Tale permesso ha
carattere temporaneo.
6. Dopo sei giorni di assenza consecutivi, compresi i giorni festivi, unitamente alla giustificazione sul
libretto, deve essere presentato un certificato medico. Non sarà ammesso a scuola l’alunno senza
certificato medico.
7. I genitori degli alunni possono richiedere permessi anticipati per assenze di più giorni consecutivi
(viaggi, pratiche sportive ecc.). SOLO LA PRESIDE concede tali permessi annotandoli sul giornale
di classe prima dell’assenza. Tale permesso viene richiesto dalla famiglia, prima della partenza, sul
libretto scolastico nella sezione “giustificazione delle assenze”.
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8. Non è lecito per nessun motivo uscire dall’Istituto durante il tempo delle lezioni senza una particolare
autorizzazione della Preside.
9. Durante la ricreazione gli alunni non devono rimanere nelle aule, ma recarsi in giardino.
10. Nell’Istituto è vietato fumare.
11. Gli alunni non possono recarsi presso gli uffici di segreteria e di amministrazione durante le ore di
lezione.
12. L’uso della tuta dell’Istituto è obbligatorio per tutti, sia nello svolgimento dell’attività sportiva che
durante le ore di educazione fisica.
13. L’Istituto non si fa responsabile degli oggetti lasciati fuori posto (giardino, palestra, corridoi).
14. Non è permesso ai genitori entrare nelle aule durante le ore di lezioni.
15. Fuori dell’orario o attività scolastiche non è prevista l’assicurazione agli alunni.
16. Gli alunni sono tenuti a risarcire la scuola per i danni eventualmente provocati - per incuria o dolo alle strutture, alle suppellettili, alle attrezzature scolastiche e al risarcimento degli altri alunni o
operatori danneggiati nei propri averi.
Cellulari
Si ribadisce il divieto di portare il cellulare a scuola o comunque il suo uso all’interno dell’istituto: se uno
studente venisse sorpreso con il cellulare, questo gli verrà ritirato per essere riconsegnato dalla Preside ai
genitori, previo appuntamento (cfr. Direttiva Ministero della Pubblica Istruzione 3.11.2007 n. 104).
Abbigliamento
Dall’anno scolastico 2013-2014 è in vigore l’adozione della divisa che può essere acquistata dalla ditta
proposta dall’Istituto. Detta divisa prevede polo bianca con logo della scuola, pantalone blu o in alternativa
gonna di egual colore per le ragazze, cardigan blu e felpa, entrambi con logo STJ. Per le attività di Scienze
Motorie e Sportive è obbligatoria inoltre la tuta acquistabile sempre dalla stessa ditta e che sarà utilizzata anche
nelle manifestazioni ginniche che vedranno partecipi gli alunni al di fuori della scuola.
Qualora l’abbigliamento non sia coerente con le regole di cui sopra, il docente comunicherà alla
famiglia, tramite il libretto scolastico, il non rispetto della norma.
Ricreazione
Durante la ricreazione tutti gli alunni devono scendere in cortile. Non è consentito, in nessun caso, salire
ai piani con cibi e bevande.
Fumo
In ottemperanza
- alla Legge 584 dell’11-11-1975 art. 1
- al DPCM dicembre 1995
- alla Legge 16 gennaio 2003 n. 3 art 51
- all’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2004
- alla Legge Finanziaria 2005
è vietato fumare all’interno dell’Istituto, sia nell’edificio scolastico che in giardino.
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REGOLAMENTO DISCIPLINARE
SANZIONI
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
Ogni atto di prevaricazione nei confronti degli altri, verrà severamente punito.
Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per
quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello
studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità
scolastica (sanzioni alternative)
L'inosservanza dei doveri sopra richiamati comporterà l'applicazione delle seguenti sanzioni disciplinari:
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
i.
j.
ammonizione verbale in privato o in classe
ammonizione scritta sul registro on line
comunicazione scritta per conoscenza ai genitori
ritiro di telefono cellulare/strumenti elettronici, che verranno conservati in direzione e riconsegnati
solo ad un genitore
annotazione sul registro on line di chi sarà sorpreso a fumare. Dopo tre richiami saranno convocati i
genitori con i quali verrà concordata la sanzione in ottemperanza alla normativa vigente.
allontanamento dalle attività extrascolastiche
allontanamento dalla lezione, con l'obbligo di svolgere attività didattiche o educative sotto la sorveglianza di un
docente
esclusione dalle visite e viaggi di istruzione
allontanamento dalla classe da uno a tre giorni, con l'obbligo di svolgere attività didattiche o educative
allontanamento dalla scuola da uno a quindici giorni, con l'obbligo di svolgere attività didattiche o educative.
Gli organi competenti ad assegnare le sanzioni sono:
punto a. docenti
punti b. c. d. e. f. docenti / Dirigente scolastico
punti g. h. i. Consiglio di classe e Dirigente scolastico
L'organo coinvolto stabilisce se attivare la sanzione di sua competenza o se coinvolgere quello
immediatamente superiore.
Le sanzioni relative ai punti g. h. i. saranno tenute in debita considerazione nella stesura del voto di
condotta. Anche le altre sanzioni, quando numerose, saranno tenute presenti.
20
PROVVEDIMENTI RIEDUCATIVI
Si ritiene opportuno, fermo restando che le sanzioni hanno finalità educative e non punitive, indicare
alcune alternative alle sanzioni:
riparazione del danno mediante risarcimento pecuniario e mediante l'esecuzione di adeguate attività
operative, con modalità da concordare (ad esempio: riordino dell'aula, ripulitura banchi, muri ... )
attività a favore della comunità scolastica (ad esempio: riordino biblioteca o materiale scolastico...);
utilizzo delle capacità personali a vantaggio dei compagni (ad esempio: cooperazione
nell'apprendimento, in attività pratiche o sportive …)
convocazione dei genitori per concordare una linea educativa comune.
PRINCIPI
I principi che dovranno ispirare l'attivazione dei vari provvedimenti sono i seguenti:
finalità educativa; responsabilità personale; diritto alla difesa; gradualità delle sanzioni;
proporzionalità all'infrazione (gravità, intenzionalità, recidività); possibilità di rendere nulli gli effetti
della sanzione, qualora lo studente abbia dimostrato una correttezza di comportamento continuativa.
RICORSI
I genitori, entro 15 giorni dalla notifica del provvedimento, possono presentare ricorso per iscritto agli
organi di garanzia se ritengono che il fatto sanzionato non sussista o se ritengono che non sia stata applicata
correttamente la procedura.
ORGANI DI GARANZIA
Sono previsti i sottoindicati organi di garanzia.
Organo di garanzia di istituto
Questo organo è formato da docenti, genitori e studenti, secondo quanto previsto dallo Statuto degli
Studenti.
L'organo ha il compito di decidere in via definitiva sui ricorsi segnalati, da chi vi abbia interesse, in merito
all'applicazione del presente regolamento.
Organo di garanzia provinciale
Questo organo è costituito come previsto dall’articolo 5 dello Statuto degli Studenti e ha il compito di
pronunciarsi sui ricorsi avverso la sanzione della sospensione e sui reclami proposti da chi vi abbia interesse
contro le violazioni del presente regolamento.
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ORARI DEI SERVIZI SCOLASTICI
Orario della Segreteria dell’Istituto
Mattina
Lunedì
08.00 – 12.00
Martedì
08.00 – 12.00
Mercoledì
08.00 – 12.00
Giovedì
08.00 – 12.00
Venerdì
08.00 – 12.00
Pomeriggio
16.00 - 17.00
16.00 - 17.00
Orario dell’Amministrazione dell’Istituto
Mattina
Lunedì
8.00-10.00
Martedì
8.00-10.00
Mercoledì
8.00-10.00
Giovedì
Venerdì
Pomeriggio
16.00-17.00
8.00-10.00
22
Progetti & Iniziative
Elenchiamo, di seguito, i progetti e le iniziative programmate per l’anno scolastico 2012-2013, fermo
restando il fatto che – visto l’alto numero di attività e visite culturali offerte dalla città di Roma – altre attività
saranno certamente aggiunte nel corso dell’anno:
₪
Attività di solidarietà:
Volto a promuovere nei ragazzi l’attenzione ai più poveri attraverso iniziative concrete:
!
!
!
!
Merendone1
Campagna natalizia (raccolta di generi alimentari e di prima necessità)
Adozioni a distanza in Nicaragua (in collaborazioni con una scuola teresiana locale, Hogar Alegría).
Mercatino di Natale, con vendita di prodotti per raccogliere fondi per beneficenza.
₪ Attività e visite didattiche:
Proposte didattiche:
- corso di latino per la III classe;
- corso di informatica per la II e III classe. (2 quadrimestre)
Iniziative didattiche:
- allestimento di un Presepe vivente;
- edizioni di libri scritti dagli alunni;
- partecipazione ai giochi matematici organizzati dall´università Bocconi di Milano.
-
incontro con l’autore.
Visite didattiche:
- Planetario (III classe)
- Museo degli strumenti musicali (II classe)
-- Casa di Alberto Moravia
- Cimitero a-cattolico di Roma (I, II e III classe)
- Basilica di San Clemente (II classe)
- Museo della Liberazione (I, II e III classe)
1
Il 15 ottobre verrà celebrata a scuola la festa di Santa Teresa. La giornata sii aprirà con un momento di preghiera e un successivo lavoro, preparato
dagli studenti del Liceo, sulla Santa. A seguire il tradizionale Merendone organizzato dai ragazzi del IV e V anno del Liceo Classico. Il ricavato del
Merendone viene destinato, ogni anno, a organizzazioni che operano in campo sociale.
23
₪ Progetto Sport:
Partecipazione ai giochi sportivi studenteschi di pallavolo e atletica leggera;
Corso di pallavolo misto per le tre classi della scuola Secondaria di Primo Grado
Giorno: mercoledì e venerdì
Orario: dalle ore 14,45 alle ore 16,00
₪ Ampliamento dell’Offerta Formativa
1) Esami di lingua inglese: a tutti gli alunni è offerta la possibilità di sostenere gli esami di
certificazione della lingua inglese a cura del Trinity College (nella sede del nostro Istituto);
2) Esami di Lingua spagnola: è offerto inoltre un corso pomeridiano
per la seconda lingua
comunitaria con possibilità di certificazione DELE presso l’Istituto Cervantes a Roma;
3) Alla fine dell’anno agli alunni dell’ultima classe sarà offerta la possibilità di un soggiorno estivo
all’estero per potenziare le lingue straniere curricolari (inglese e spagnolo).
4) Alla fine dell’anno agli alunni delle altre classi sarà offerta la possibilità di un soggiorno estivo in un
campo scuola in Italia per potenziare la lingua inglese.
5) Corsi di musica: organizzati nei locali dell’Istituto dall’associazione Informarte, in orario pomeridiano.
24
CALENDARIO SCOLASTICO
Le date riportate sono suscettibili di variazioni, che verranno tempestivamente
comunicate. Molte delle attività programmate non sono ancora fissate in calendario.
Per avere a disposizione il calendario sempre aggiornato si invita a consultare il sito dell’Istituto
www.stjroma.it.
Settembre
-
15: inizio anno scolastico
19: Messa inizio anno scolastico ore 8.45
22: inizio orario completo
30: presentazione dell’A.S. 2014-2015 alle famiglie della Scuola Sec. I grado, ore 18.00
Ottobre
-
13: Consiglio di Istituto
15: “Merendone”. SANTA TERESA D’AVILA – festa a scuola
21: Elezione rappresentanti dei genitori, ore 18.00
-
04: Consigli di Classe con rappresentanti
25: Fine primo periodo interquadrimestrale - Cons. Classe ore 15.00 – Pagellino
29 : Open Day ore 10.00-13.00
2: Colloquio degli insegnanti con i genitori Secondaria Primo Grado ore 15.00
8: Immacolata Concezione (VACANZA)
19: Presepe Vivente dalle ore 16.30 alle 18.30
22: ultimo giorno di scuola – orario dalle ore 8.30 alle ore 12:30
23 dicembre al 6 gennaio: VACANZE DI NATALE
7: primo giorno di scuola dopo le vacanze di Natale
27: Sant’Enrico de Ossó, fondatore della Comp. di S. Teresa di Gesù
27: Scrutini 1°quadrimestre Secondaria di Primo Grado ore 15.00
Febbraio
-
17: martedì grasso – orario dalle ore 8.30 alle ore 12.00 – Teatro a scuola
Marzo
-
27: Ultimo giorno di lezioni prima delle vacanze. Orario completo (pranzo, doposcuola…)
30 marzo al 7 aprile: VACANZE PASQUALI
Aprile
-
14: colloqui con i genitori ore 15.30
Maggio
-
1: San Giuseppe Lavoratore (VACANZA)
Giugno
-
2: Festa della Liberazione (vacanza)
5: Scrutinio Secondaria di Primo Grado ore 15.00
11: Inizio Esami di Stato del Primo Ciclo d’Istruzione.
24: Termine ESAMI CONCLUSIVI DEL PRIMO CICLO
Novembre
Dicembre
Gennaio
25
INDICE
P.O.F.
Piano dell’Offerta Formativa
3
Finalità della Scuola del Primo Ciclo
5
Criteri pedagogici
6
Metodologie
7
Valutazione
7
Caratteristiche della valutazione
8
Periodi di valutazione
10
Valutazione del voto di condotta
11
Organizzazione
12
Obiettivi Educativo-Pastorali 2014 -2015
13
Regolamento interno
15
Doveri dei docenti
16
Diritti degli alunni
17
Doveri degli alunni
17
Normativa interna
18
Regolamento disciplinare
20
Provvedimenti rieducativi
21
Orari dei servizi scolastici (segreteria e amministrazione)
22
Progetti e iniziative
23
Calendario
25
26
Il P.O.F. sarà il quadro di riferimento per le programmazioni delle singole sezioni; sarà valutato dalle
insegnanti a scadenza trimestrale. I genitori saranno coinvolti nella valutazione di fine anno scolastico.
Roma, 8 settembre 2014
La Coordinatrice
delle attività educative e didattiche
(Prof.ssa Alicia Polo Urtasun)
27
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S anta T eresadi G es ù 2014-2015 - Istituto Paritario Santa Teresa