S a n t a T e r e s a d i G e s ù Via Ardea, 16 - Via Fregene, 19 00183 ROMA Tel. 06. 700.83.24 Fax 7004843 Pagina Web: www.stjroma.it – Email: [email protected] Scuola Secondaria di Primo Grado D.M. 11425 del 26/09/2001 Codice Meccanografico: RM1M10400N Piano dell'Offerta Formativa 2014-2015 * "Anima dell’educazione, come dell’intera vita, può essere solo una speranza affidabile. La sua sorgente è Cristo" (Educare alla vita buona del Vangelo, n° 5) * "Nell'educazione teresiana concepiamo la persona, uomo e donna, a partire dalla sua RELAZIONALITA'. Si parte da una visione cristiana: la persona, fatta a IMMAGINE del Dio Trinità, è chiamata a vivere relazioni di amore e di reciprocità fino a raggiungere la comunione con l'intero creato e con il Creatore". ( Proposta Educativa Teresiana p. 10) * "Dobbiamo prendere la società attuale così com’è, studiare le sue tendenze, gusti e progressi, per prevenirli, per stare al passo, per rettificare e rigenerare tutto, con l’insegnamento e lo spirito di Santa Teresa di Gesù " (dagli “Appunti di Pedagogia Teresiana” Enrico de Ossó – fondatore della Congregazione) 2 Piano dell'Offerta Formativa Secondaria di Primo Grado BISOGNI Nel nostro contesto ambientale (Roma- Appio Latino), con un bacino d’utenza che fa capo a lavoratori dipendenti o liberi professionisti, accanto ad un livello socioeconomico in genere medio si riscontrano frequenti segni di povertà affettive, relazionali, sociali e spirituali. Le famiglie stesse e i ragazzi, anche se con linguaggi diversi, chiedono di essere aiutati a dare un significato alla propria vita, a conoscere, realizzare ed esprimere la propria identità, grazie anche all’appartenenza a questa scuola cattolica. Tutto ciò rivela il bisogno di essere ascoltati e considerati come persone uniche, in una società frenetica che non ha tempo per nessuno, le cui suggestioni sono spesso in contrasto con i valori della famiglia, della scuola, della Chiesa. Le famiglie che si rivolgono alla nostra Scuola Secondaria di Primo grado manifestano alcuni bisogni, che crediamo di soddisfare con altrettante risposte concrete: BISOGNI ! RISPOSTE un’attenzione personalizzata ad ognuno, attraverso colloqui individuali, - disponibilità del corpo docente e non alle richieste dei discenti e delle famiglie, percorsi individualizzati secondo le caratteristiche dell’alunno; - una formazione didatticamente moderna, adeguata alle esigenze della realtà europea, ma sempre rispettosa della ricchezza della tradizione Ascolto e attenzione alla persona. culturale italiana; - un’educazione umana integrale che aiuti l’alunno ad esprimere le proprie potenzialità, a sviluppare le proprie facoltà intellettuali, pratiche, creative e spirituali, a coltivare quell’orientamento nelle scelte di studio e d’indirizzo che sono conformi alla propria vocazione di uomo e di donna e che sono più adeguate per il successo del suo inserimento nella vita sociale. Possibilità di affidare i propri figli per buona parte della giornata. ! La nostra Scuola offre . orario antimeridiano (dal lunedì al venerdì) . pre-scuola e post-scuola 3 Poter offrire ai propri figli luoghi e occasioni per far esperienze di relazione. ed iniziative extracurricolari. . attività sportive ! . attività culturali - Ambiente controllato La nostra Scuola si propone come centro di aggregazione ed offre servizi la nostra scuola offre tranquillità ai genitori con un controllo capillare della presenza degli alunni a scuola segnalando assenze e ritardi eccessivi. ! - la nostra scuola assicura lo svolgimento regolare e sistematico delle lezioni con la presenza continua del personale docente. - il corpo docente collabora con enti culturali (teatrali, musicali...) per invogliare i ragazzi alla partecipazione a spettacoli, esposizioni, lezioni- Stimoli per contrastare una cultura dell’appiattimento e dell’uniformità spettacolo… ! nelle discipline curricolari sono inserite attività artistico-culturali che complementano i contenuti delle varie discipline. - ogni anno si organizzano visite in località di rilevanza storica, artistica e culturale. Educazione al rispetto delle regole - la scuola propone un regolamento di convivenza e rispetto reciproco. - genitori e alunni sottoscrivono il Patto Educativo di Corresponsabilità ! - i docenti stimolano i ragazzi all’ordine e alla serietà anche attraverso piccoli incarichi di responsabilità Equilibrio tra quanto offre la società multietnica e multiculturale e la consapevolezza delle proprie radici culturali la scuola si propone di insegnare, sia attraverso le varie discipline sia per mezzo del clima educativo – e dunque dei rapporti tra le varie componenti ! della Comunità – a vivere nella continua innovazione della nostra società coltivando allo stesso tempo le tradizioni (culturali, spirituali) proprie del nostro paese e riscoprendo le nostre radici culturali. 4 FINALITÀ DELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO La finalità della Scuola del Primo Ciclo è la promozione dello sviluppo della persona, pertanto: - accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza - promuove l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura - promuove la pratica della cittadinanza attiva Il senso dell’esperienza La Scuola svolge un ruolo educativo e di orientamento fornendo all’alunno le occasioni per: - Capire se stessi Prendere consapevolezza delle sue potenzialità e risorse Progettare percorsi esperienziali Verificare gli esiti conseguiti Imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle Acquisire senso di responsabilità Riflettere sui comportamenti di gruppo Migliorare le condizioni di fruizione e produzione della comunicazione Riflettere e interrogarsi sul senso della propria esperienza per elaborare ed esprimere un progetto di vita, che si integri nel mondo reale in modo dinamico, armonico ed evolutivo Alfabetizzazione culturale di base Il compito specifico del Primo Ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso: - L’acquisizione dei linguaggi simbolici della nostra cultura Lo sviluppo delle dimensioni cognitive-emotive-affettive-sociali-corporee-etiche e religiose. L’acquisizione degli alfabeti delle discipline Lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico L’attenzione a situazioni di svantaggio. L’unitarietà dei saperi Le esperienze interdisciplinari L’elaborazione di un sapere integrato Promozione di competenze ampie e trasversali La cittadinanza attiva È compito della Scuola del Primo Ciclo porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva. Essa viene promossa attraverso esperienze significative che consentono di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente. L’ AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Il Primo Ciclo persegue le seguenti impostazioni metodologiche: - Valorizzazione dell’esperienza e delle conoscenze degli alunni Attuazione di interventi adeguati nei riguardi della diversità Promozione dell’esplorazione e della scoperta Facilitazione dell’apprendimento collaborativo Riconoscimento della consapevolezza del proprio modo di apprendere Realizzazione di percorsi laboratoriali 5 CRITERI PEDAGOGICI Nella nostra scuola riteniamo da sempre prioritari alcuni criteri di riferimento che si trovano in perfetta concordanza con la normativa vigente, le Indicazioni per il curricolo, emanate dall’ex Ministro Giuseppe Fioroni a Roma in data 31 luglio 2007; si tratta di un documento che il Collegio dei Docenti sta studiando e approfondendo per definire il proprio curricolo entro la data stabilita dal Ministero della Pubblica Istruzione. Siamo convinti che: “la scuola è luogo dove si riconosce significato a ciò che si fa e dov’è possibile la trasmissione dei valori che danno appartenenza, identità e passione”; “la scuola è luogo di incontro e di crescita di persone”; “la scuola è luogo in cui è obiettivo far nascere “il tarlo della curiosità, lo stupore della conoscenza…”; Inoltre obiettivi irrinunciabili nel nostro Istituto sono: Centralità della persona e Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, Sviluppo armonico affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. di tutte le dimensioni e capacità Attenzione personale a ciascun alunno: Solo se non si rinuncia ad educare istruendo si può mettere veramente a frutto l’unicità e l’irripetibilità di ogni singolo individuo. Solo così ogni persona può essere protagonista e costruire il proprio futuro in modi plurali, diversi ed innovativi. Priorità delle relazioni interpersonali. Impegno per creare "gruppo": sia nella comunità scolastica che nel gruppo classe l'alunno sperimenta il confronto, il dialogo, lo scambio, la reciprocità delle esperienze e dei sentimenti, strumenti fondamentali per lo sviluppo cognitivo, sociale e affettivo. Si tratta della scuola della relazione educativa di cui parlano Indicazioni nazionali per i Piani di studio personalizzati nella Scuola Secondaria di I grado. Creazione di un ambiente familiare… Creazione di scuola quale luogo della formazione, della conoscenza, Funzione educativa dell'esempio Educazione all'interiorità, alla solidarietà, alla comunità L'educazione all'impegno e al senso di responsabilità: …in cui l'alunno si senta accolto, accettato pienamente e libero nelle sue espressioni personali. “Obiettivo della scuola è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri”. [Indicazioni curricolo, pag. 16] I valori fondamentali non possono essere semplicemente "trasmessi" dall'adulto al discente. Per essere credibili e desiderabili per gli allievi, i valori devono innanzitutto essere concretamente praticati nel contesto della relazione educativa. - Sviluppare la coscienza di sé e della realtà circostante al fine di un inserimento atto a favorire delle scelte consapevoli - Sviluppare la capacità di sostenere le proprie opinioni, accettando la critica in modo da rendere costruttivo il rapporto con gli altri, accrescendo così la capacità di solidarietà e di accoglienza. - Promuovere la preghiera come relazione con Dio. Sviluppare la capacità di accettare il rischio e l’impegno con gioia. Sviluppare la capacità di creare legami di cordialità impostati nella verità. - Far conoscere situazioni vicine di povertà ed emarginazione per offrire possibilità di servizio in modo tale da acquisire i valori della solidarietà e della giustizia. - Sviluppare il senso di appartenenza ad una comunità come luogo di crescita e occasione di superare il proprio individualismo. l'adesione agli impegni assunti e al senso di responsabilità caratterizzano ogni comportamento umano autenticamente libero. Per vivere liberi da adulti è bene imparare ad esserlo fin da piccoli. 6 METODOLOGIE La metodologia è in relazione non solo ai contenuti che puntano sugli obiettivi cognitivi, ma anche alla dimensione socio-affettiva della personalità di ciascun allievo, dimensione che sta a monte e influisce sull’apprendimento. METODI Lezioni frontali Lavori di gruppo Progetti pluridisciplinari Uscite e visite didattiche e culturali Interventi individualizzati Attività integrative Attività di recupero Utilizzazione del materiale e dei laboratori esistenti nella scuola Orientamento Accoglienza VALUTAZIONE (VERIFICA DEL PROCESSO) La finalità educativa e formativa è l’elemento qualificante della valutazione, che deve essere intesa pertanto come accertamento dello sviluppo educativo entro il contesto dello sviluppo culturale. In tal senso la valutazione deve far riferimento alla realtà complessiva del soggetto sorpreso in concreto nella sua dimensione culturale vissuta. La valenza pedagogica della valutazione si esprime inoltre attraverso un controllo continuo del processo di apprendimento. La valutazione viene infatti utilizzata a livello preliminare per appurare quali siano le condizioni di partenza di ciascun alunno rispetto a quanto si desidera fare apprendere: la mancanza di prerequisiti essenziali nei casi individuali potrà così essere affrontata subito con interventi di compensazione e di recupero; durante lo sviluppo dell’unità didattica e del relativo processo di apprendimento-insegnamento, al fine di offrire al docente tutte le informazioni di ritorno atte a rassicurarlo sull’efficacia del lavoro; al termine dello sviluppo delle diverse unità di apprendimento, per orientare gli atti decisionali del docente nella duplice direzione del “recupero” per gli alunni che non abbiano realizzato livelli di apprendimento adeguati, e/o per passare all’unità didattica successiva. La valutazione si configura così come momento determinante della programmazione e progettazione, in quanto oltre che atto di verifica finale del processo di apprendimento, rappresenta uno strumento di autoregolazione del lavoro scolastico nonché di riflessione, da parte dei docenti, sul lavoro stesso di valutazione, sui mezzi usati e sulla loro pregnanza. L’efficienza del sistema formativo scolastico viene valutata soprattutto attraverso la valorizzazione degli incontri istituzionali scuola-studenti-famiglie: Consiglio d’Istituto, Collegio dei docenti, Consigli di classe, colloqui con i genitori, assemblee dei genitori. La valutazione interna all’Istituto è di competenza dei docenti; usa metodi quantitativi e qualitativi; riguarda la valutazione periodica e annuale di apprendimenti (conseguiti sia nelle attività obbligatorie che in quelle opzionali), comportamenti, competenze; prevede sia lo sviluppo che 7 il recupero degli apprendimenti; comprende anche la valutazione di periodi didattici ai fini del passaggio al periodo successivo e l’autovalutazione di Istituto. L’esame di stato considera e valuta le competenze acquisite durante e alla fine del ciclo di studi. Caratteristiche della valutazione La valutazione di dello studente in ogni disciplina sarà: - continua, cioè declinata nel corso dell’intero processo didattico, in modo da fornire una costante percezione della situazione individuale e di classe. - formativa, come verifica del conseguimento, da parte di ciascun allievo, dei singoli obiettivi definiti dalla programmazione e dell’adeguatezza della proposta di istruzione in relazione alle necessità degli allievi - sommativa, come consuntivo dei risultati ottenuti sia in termini di competenze terminali degli allievi, sia di validità delle soluzioni didattiche. - trasparente e condivisa sia nei suoi fini che nelle procedure, in modo che ogni alunno possa conoscere i criteri e gli strumenti usati. A tale scopo ogni docente manterrà costantemente aggiornato il suo registro personale con osservazioni continue sul processo di apprendimento degli alunni; comunicherà poi agli stessi in modo immediato e diretto i risultati delle verifiche effettuate. La funzione formativa della valutazione sarà in particolare orientata a favorire e determinare una didattica individualizzata, in grado di attivare meccanismi di retroazione e di compensazione delle carenze riscontrate, al fine di impedire che il cumulo di deficit porti all’insuccesso. A tale scopo si riconosce la necessità di una rilevazione che avvenga non solo nelle forme dell’interrogazione tradizionale, ma anche attraverso il dialogo e la discussione organizzata, o altri generi di prove consoni alla tipologia dell’unità di studio. In particolare, si sottolinea l’opportunità di sottoporre gli alunni a prove oggettive di profitto o “test”, in considerazione della particolare efficacia che esse presentano e del loro uso per l’accesso universitario. Il collegio assume come strumenti di valutazione diagnostica le prove di ingresso per tutte le classi, al fine di verificare i prerequisiti e il possesso di abilità specifiche e da somministrare nel corso delle prime due settimane. La scuola intende come valutazione il riscontro degli obiettivi prefissati e comunicati, perseguiti individualmente secondo una scala di valori ben precisa. La promozione è subordinata all’effettivo raggiungimento degli obiettivi prefissati e/o ai miglioramenti significativi delle situazioni di partenza nonché all’impegno manifestato durante le attività di recupero. La valutazione finale terrà conto anche dei recuperi contratti l’anno scolastico precedente, in relazione all’incidenza sul programma dell’anno in corso. Gli alunni sono sottoposti a valutazione durante tutto l’anno scolastico, a partire da verifiche iniziali (prove d’ingresso per accertare il possesso delle conoscenze basilari), intermedie (per accertare il grado di 8 apprendimento nel corso di un itinerario didattico) e finali (per accertare il raggiungimento degli obiettivi previsti nella progettazione annuale dei docenti). Percorsi che favoriscono il raggiungimento degli obiettivi: i progressi rispetto al livello di partenza, in modo da stabilire se l’alunno ha percorso un itinerario costruttivo e produttivo, in relazione alle sue reali potenzialità; l’impegno e l’applicazione dimostrati, frequenza assidua delle lezioni, partecipazione attenta e attiva alle lezioni, studio delle lezioni, esecuzione dei compiti, cura e riordino del lavoro fatto in classe, partecipazione ai compiti in classe e alle valutazioni parziali e finali. Si presterà attenzione altresì all’atteggiamento e all’evoluzione dell’alunno/a in rapporto all’età e alle relazioni con gli altri. Al termine di ogni argomento oggetto di studio, o nei tempi che ogni docente riterrà idonei, si valuterà il processo di apprendimento di ciascun allievo/a e della classe mediante l’uso di prove di vario genere, possibilmente oggettive. Le valutazioni sistematiche e le verifiche periodiche saranno attuate in relazione agli obiettivi programmati per ogni singola disciplina e terranno conto dei ritmi di apprendimento della classe in generale e di ogni alunno in particolare. Modalità e strumenti di valutazione adottati dal Collegio Docenti Per il profitto saranno valutate le seguenti voci: - Conoscenze - Interesse - Partecipazione - Continuità nello studio - Utilizzazione delle conoscenze (capacità e competenze) Numero minimo d’interrogazioni e di compiti in classe per quadrimestre: - interrogazioni orali: due/tre per quadrimestre - verifiche scritte: quattro per quadrimestre (Italiano, Matematica; Inglese, Spagnolo) - verifiche periodiche per tutte le materie Gli alunni assenti durante le verifiche potranno recuperare nelle forme e nei tempi decisi dal docente. Le verifiche scritte sono documenti amministrativi ufficiali della scuola. I compiti a casa, regolarmente corretti, classificati e registrati concorrono alla elaborazione dei giudizi sommativi. 9 Comunicazioni con le famiglie I risultati di profitto sono comunicati alle famiglie degli alunni nel seguente modo: - attraverso comunicazioni bimestrali (pagellino e incontri con gli insegnanti) - con le schede personali di valutazione al termine del primo e del secondo quadrimestre - con gli incontri individuali e collegiali con i docenti comunicati con apposito avviso. Il Sistema valutazione fa riferimento ai seguenti documenti ministeriali: - In base all’art. 3 del D.L. 137/2008 art. 3 legge Legge 169 del 30 ottobre 2008 Decreto del Presidente della Repubblica del 22 giugno 2009 n. 122 Periodi di valutazione Interquadrimestrale 25.11.2014 - 20.03.2015 Quadrimestrale 27.01.2015 - 05.06. 2015 10 Valutazione del voto di condotta Il voto di condotta è determinato dalla media delle valutazioni sulla condotta effettuate da ogni docente in relazione alle proprie materie secondo i seguenti indicatori: INDICATORI Rispetto delle regole della scuola CRITERI DESCRIZIONE Comportamento adeguato alle norme d’istituto Rispetto Rapporti con i compagni Collaborazione Disponibilità Rapporti con i docenti ed altro personale della scuola Rispetto degli ambienti e dei materiali della scuola Progresso e/o mantenimento competenze comportamentali Rispetto Collaborazione Fiducia Ordine Cura Maturazione sul piano comportamentale VOTO Ha cura della propria persona e dell’igiene personale presentandosi in ogni occasione con un abbigliamento consono all’ambiente scolastico. Ha un’assidua frequenza, rispetta gli orari di entrata e di uscita mantenendo un atteggiamento corretto e responsabile anche durante il cambio dell’ora. Punteggio per il rispetto degli indicatori 2 Si mostra sempre rispettoso nei confronti di tutti i suoi compagni Collabora senza discriminazioni. Disponibile e propositivo nelle relazioni non esclude nessuno e cerca di rafforzare l’unione tra tutti. 3 E’ sempre rispettoso e collaborativo nei confronti sia del corpo docente che non docente in classe e in tutte le altre attività. Ha instaurato un rapporto costruttivo e di fiducia reciproca. 2 Rispetta e cura l’ambiente e il materiale scolastico. Tiene in ordine le proprie cose, non dimentica l’occorrente per lavorare e una volta terminato il lavoro si cura di riporlo ordinatamente negli appositi spazi a sua disposizione. 2 Ottimo miglioramento o mantenimento del comportamento. 1 10 11 ORGANIZZAZIONE ELENCO DEI DOCENTI E RELATIVO QUADRO ORARIO DISCIPLINE OBBLIGATORIE E ORARIO DI RICEVIMENTO DISCIPLINA DOCENTE Religione Cattolica Francesco BRACALETTI Paola PERONI Maria Stella LALLA Maria Stella LALLA Melania DI NAPOLI Nerea ALVAREZ Deborah FORTE Deborah FORTE Maria INTRIERI Maria INTRIERI Stefania ERMO Ornella STAZI Serena ZANOTTI TOTALE ORE Italiano Storia Geografia Inglese Spagnolo Matematica Scienze Tecnologia Arte e Immagine Musica Sc. Motorie e Sportive Approfondimento ORE SETTIMANALI PER CLASSE 1 5 2 2 3 2 4 2 2 2 2 2 1 30 GIORNO E ORA DI RICEVIMENTO Martedì 9.05 - 9.55 Martedì 12:00 – 13:00 Martedì 11.05 - 12.05 Venerdì 9.00 - 9.55 Giovedì 12:00 – 13:00 Giovedì 9.00 - 9.55 Lunedì 10.05 - 10.55 Martedì 10:50 – 11:40 Martedì 8.00 - 9.00 Venerdì 14:00 I docenti ricevono nei giorni e orari indicati previo appuntamento COORDINATORI E TUTOR SEGRETARI DEI CONSIGLI DI CLASSE 1a Secondaria Di Primo Grado Prof.ssa Maria Stella LALLA Prof.ssa Maria Stella LALLA 2a Secondaria Di Primo Grado Prof.ssa Deborah FORTE Prof.ssa Deborah FORTE 3a Secondaria Di Primo Grado Prof.ssa Paola PERONI Prof.ssa Paola PERONI Collegio dei Docenti Prof. Francesco BRACALETTI PRESIDENZA E VICEPRESIDENZA Preside Prof.ssa Alicia Polo Urtasun Vicepreside Prof.ssa Maria Degli Angeli Santorromán La preside e la vicepreside ricevono previo appuntamento ORARIO SETTIMANALE Distribuzione delle ore durante la mattinata, cinque giorni di lezione settimanali (dal lunedì al venerdì). 1a ora 8.00-9.00 2a ora 9.00 – 9.55 3a ora 9.55 – 10.50 Intervallo 10.50-11.05 4a ora 11.05-12-05 5a ora 12.05-13.05 6a ora 13.05-14.00 12 OBIETTIVO EDUCATIVO-PASTORALE 2014-2015 La forza di un sogno 1.Da Cenerentola (i sogni son desideri…) a Shakespeare (siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, La tempesta) IL SOGNO è un compagno di vita insostituibile per l’uomo. Senza scomodare Freud e mettendo tra parentesi il contenuto latente dei sogni, capaci di portare alla luce i segreti dell’inconscio, l’esistenza di ognuno di noi è segnata, più o meno consapevolmente, dalla presenza del sogno. Piccoli e grandi. Di grande portata o di normale quotidianità. Sogniamo una bella giornata, una vacanza tranquilla, un lavoro che ci piaccia, un amore che ci riempia, un figlio da crescere, un progetto da portare a termine. E spesso grazie al sogno troviamo la forza, le capacità e la costanza di trasformare il sogno in un’idea e l’idea in una realtà tangibile. Ovviamente i sogni di cui parliamo - di cui vale la pena di parlare - non sono fragili castelli in aria, non nascono dal nulla, né sono frutto di ambizioni meschine o di vane aspirazioni. Sono invece forme, spesso incoerenti e appena abbozzate di quel che abbiamo dentro e faticosamente tiriamo fuori: anima, cuore e mente si fondono in un processo, sovente misterioso, che ci porta a costruire qualcosa che dia significato alla nostra vita e talora a quella degli altri. Se, come scriveva Pirandello che “ci vogliono i poeti per dare coerenza ai sogni”, per dare loro concretezza ci vogliono uomini e donne capaci di superare mediocrità ed egoismi. Una vita senza sogni è una vita senza desideri, senza aspettative, senza attese. È piatta e vuota quotidianità, un susseguirsi di giorni affollati di cose, ma vuoti di senso. 2.Quest’anno abbiamo messo il sogno al centro del nostro OBIETTIVO EDUCATIVO. Vogliamo che i ragazzi sognino, che imparino a desiderare e a trasformare sogni e desideri in realtà. Vogliamo aiutarli a capire quali sono i sogni da seguire e quali quelli da abbandonare per strada. Vogliamo che abbiano il coraggio di sognare, la forza per portare avanti i loro sogni, senza scoraggiarsi troppo facilmente e cedere alle lusinghe di chi dice che non ne vale la pena, che tanto nulla cambia. E vogliamo che comprendano che ogni sogno rimane tale se non è accompagnato dallo sforzo e dalla fatica. L’amore per il difficile, il lavoro ben fatto, la fatica delle relazioni, da sempre punti cardine del nostro progetto educativo, saranno anche quest’anno il nostro modo di declinare nella concretezza della quotidianità scolastica il significato della forza di un sogno. 3.Il sogno non è una scelta tra tante, uno slogan creato in modo estemporaneo. Il sogno è parte di noi, è iscritto nel nostro dna di scuola teresiana. Noi, questo istituto, tutti coloro che qui lavorano o studiano o semplicemente si sentono in modi diversi parte della comunità, sono nati da un sogno. Dal sogno di ÉNRIQUE DE OSSO che ebbe la forza e la volontà di trasformare il suo sogno in realtà.. Il sogno di 13 Enrico era fare il maestro, la mamma lo voleva sacerdote. Fu sacerdote, ma non rinunciò a fare il maestro. Di più: sognò, in una lontana alba del 2 aprile 1876 fa, di fondare la “Compagnia di Santa Teresa di Gesù”, destinata a diffondere la conoscenza e l’amore di Gesù per tutto il mondo, per mezzo della preghiera, dell’educazione cristiana e del sacrificio della propria vita. Quello stesso anno, nove giovani provenienti dalle schiere dell’“Associazione di Maria e Santa Teresa di Gesù”, si impegnano a cominciare il cammino seguendo le indicazioni del Padre Fondatore. La Compagnia si diffonderà rapidamente in Spagna, in Portogallo, in America e in Algeria, ancora durante la vita di Enrique. Successivamente seguì una notevole espansione e oggi - circa 140 anni dopo – il sogno di Enrico vive ancora tra noi. In tutte le scuole teresiane del mondo. Enrico voleva una congregazione di maestre che dell’insegnamento facessero la ragione e lo scopo della loro vita. Perché insegnare ed educare significano trasformare i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze e attraverso di loro cambiare il mondo nel quale viviamo. “Sacerdoti! Questi bambini, che ora trascurate e guardate con indifferenza come vagabondano per le strade e le piazze sentendo solo bestemmie e perverse dottrine, e vedendo scandalosi esempi, saranno un giorno padri di famiglia, impugneranno le redini del governo di una città di un paese o forse di tutta una nazione: e se sono stati educati nel timore di Dio, ameranno la Religione e i suoi ministri, educheranno i loro figli nella pietà e fiorirà la pratica della Religione.” L’insegnamento per padre Enrico aveva un nome: SANTA TERESA. Teresa, il cui quinto centenario della nascita festeggiamo nel 2015, è colei che dà al sogno di Enrico la sua impronta. Perché insegnare tout court non basta: chi insegna deve essere cosciente di ciò che vuole e deve a sua volta aver imparato, deve avere un maestro. Il maestro di Enrico era Teresa, la sua spiritualità e il suo carisma. “Quante volte mi sono chiesto: Che succede nel mio intimo? Che osservo nel mio cuore? Da dove mi è venuta questa forza irresistibile, mai sentita, che mi spinge veemente a conoscere e seguire il cammino della virtù, accostato alla forte colonna della preghiera? Da dove proviene che mi senta spinto a provare più affetto verso tutto ciò che è bello e grande nella nostra patria e sia vero gioiello religioso nazionale? Che è questo? Da dove proviene? E dopo un po’ di meditazione, mi rispondo: Tutto è opera della Vergine di Avila” Il suo obiettivo era appunto l’interesianamento ovvero la più ampia diffusione possibile dello spirito e del carisma teresiano. Il nostro sogno, oggi, è quello di continuare il suo, attraverso l’azione quotidiana nella scuola, educando e formando persone che vadano per il mondo con la volontà di farne un posto migliore in cui vivere. 14 REGOLAMENTO INTERNO Il regolamento d’Istituto riguarda gli alunni, i docenti, le famiglie degli alunni e il personale non docente. Il presente Regolamento è conforme ai principi e alle norme dello “Statuto degli Studenti”, emanato con il D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249, del D.P.R. 21 nov. 2007 n. 235 recante modifiche ed integrazioni al precedente, del Regolamento dell’Autonomia delle Istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R.. 8 marzo 1999 n. 275, del D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 567, e sue modifiche e integrazioni. È coerente e funzionale al Piano dell’Offerta Formativa adottato dall’Istituto. Il presente Regolamento è stato redatto dalle rappresentanze di tutte le componenti della comunità scolastica, comprese quelle degli studenti e dei genitori, nella consapevolezza che tutte le componenti operanti nella scuola, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo e secondo le proprie competenze, sono costantemente impegnate a garantire in ogni circostanza il rispetto delle libertà sancite dalla Costituzione della Repubblica italiana. La scuola favorisce e promuove la formazione della persona e assicura il diritto allo studio garantito a tutti dalla Costituzione. L’indirizzo culturale della scuola si fonda sui principi della Costituzione repubblicana e del Progetto Educativo dell’ Istituto Santa Teresa di Gesù. La scuola si propone come luogo di educazione in senso ampio, dove il processo di apprendimento, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica degli studenti vengono favoriti e garantiti dal “patto educativo di corresponsabilità”; attraverso di esso si realizzano gli obiettivi del miglioramento della qualità, della trasparenza, della funzionalità della corresponsabilità, della sussidiarietà, della collegialità e della partecipazione attiva, secondo le modalità definite dal Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto. Nello spirito del “patto educativo di corresponsabilità”, ogni componente si impegna ad osservare e a far osservare il presente regolamento, che, secondo la prassi istituzionale, è adottato dal Consiglio di Istituto ai sensi dell’Art.10.3, comma a, del D.Lgs 297/1994 ed ha pertanto carattere vincolante. E’ uno strumento a carattere formativo, che definisce le corrette norme relazionali e procedurali alle quali far riferimento, il cui rispetto diviene indice di consapevole e responsabile partecipazione alla vita scolastica. Si invitano tutti i componenti della Comunità Educativa a prendere visione del regolamento dell’Istituto e ad adeguare la propria condotta ai principi che lo ispirano perché è scaturito da imprescindibili ragioni organizzative generali per la vigilanza sugli studenti. 15 DOVERI DEI DOCENTI IL PERSONALE DOCENTE DEVE: Trovarsi a scuola cinque minuti prima dell’orario di accesso degli alunni; sorvegliare: ! la classe senza abbandonare l’aula; ! gli alunni durante il cambio d’ora di lezione e durante la ricreazione secondo i turni stabiliti; ! gli alunni partecipanti a visite culturali, gite scolastiche o a viaggi d’istruzione; tenere aggiornato registro online giorno per giorno; informare le famiglie sull’andamento generale di ciascun alunno, fissando appuntamenti particolari al di fuori delle ore del servizio obbligatorio di cattedra, nel giorno stabilito; rispettare i doveri di partecipazione alle riunioni previste nelle ore aggiuntive di lavoro annuale regolate dalle delibere del Collegio dei docenti; svolgere tutte le attività connesse alla funzione docente non calcolate nelle ore di lavoro aggiuntivo (correggere compiti ed elaborati vari, preparare le lezioni; non impartire lezioni private ad alunni della scuola); Il docente della prima ora è delegato a giustificare le assenze dei giorni precedenti. DOVERI DEL COORDINATORE DIDATTICO Il coordinatore didattico della classe è tenuto, settimanalmente, ad aggiornare il registro generale delle assenze. Il coordinatore cura l'attuazione del Progetto Educativo in un determinato gruppo classe e si occupa della formazione integrale degli alunni in collaborazione con gli altri colleghi. ! ! ! ! ! ! ! ! ! Coordina ogni attività educativa del gruppo classe e favorisce il clima di convivenza, di ordine e di disciplina che facilita la formazione integrale. Orienta gli alunni nel processo di apprendimento, li guida nella scoperta delle loro capacità intellettive, fisiche e affettive e li aiuta ad accettare i loro limiti. Segue gli alunni privilegiando il dialogo individuale e interpersonale. Mantiene contatti individuali e collettivi con i genitori. Si incontra frequentemente con gli altri insegnanti degli alunni della sua classe, per coordinare al meglio i vari interventi educativi e didattici. Presenta e spiega agli alunni del suo gruppo gli aspetti della Proposta Educativa Teresiana (P.E.T.), del P.E.I. e del Regolamento interno che li riguardano più da vicino. In sede di consiglio di classe dà informazioni sull'andamento del gruppo e sulle caratteristiche di ogni alunno. Sensibilizza gli alunni della sua classe a promuovere attività sociali, culturali e ricreative all'interno della scuola. Promuove lo spirito associativo degli alunni della sua classe, dando loro l'appoggio necessario. 16 DIRITTI DEGLI ALUNNI Gli studenti hanno diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata, attenta ai bisogni formativi, che rispetti e valorizzi, anche attraverso attività di orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola garantisce la libertà di apprendimento di tutti e di ciascuno nel rispetto della professionalità del corpo docente e della libertà d’insegnamento. Ciascuno studente ha diritto a: 1. Essere rispettato e valutato come persona. 2. Essere informato sulle decisioni che regolano le attività della scuola. 3. Conoscere gli obiettivi educativi e didattici dell’Istituto e i programmi della classe. 4. Conoscere le motivazioni e i criteri della valutazione scolastica. 5. Essere tutelato sulla riservatezza dei dati che lo riguardano. 6. Riunirsi in assemblea nelle modalità previste dai Decreti Delegati. (Liceo). 7. Ottenere un insegnamento di qualità e attento alle sue necessità. 8. Lavorare in ambienti accoglienti e puliti. 9. Usufruire di eventuali interventi finalizzati al recupero delle situazioni di ritardo e di svantaggio. 10. Partecipare liberamente ad attività integrative proposte dalla scuola. La partecipazione può dar esito, secondo le modalità previste, agli studenti del liceo a credito scolastico. DOVERI DEGLI ALUNNI I doveri tendono a garantire nella quotidianità della vita scolastica l’esistenza di un contesto consono all’attuazione del “patto educativo di corresponsabilità” e all’equilibrato esercizio dei diritti-doveri da parte di ciascuna componente, nel rispetto delle reciproche libertà e come espressione del senso di appartenenza ad un contesto comune di vita. Ogni componente della comunità scolastica si assume le responsabilità e gli oneri connessi al proprio ruolo. Gli studenti sono tenuti a: evitare qualsiasi atto di prevaricazione nei confronti dei compagni, rispettare tutte le componenti della comunità scolastica (dirigente scolastico, docenti, non docenti, compagni), comportarsi correttamente nel rispetto dei principi di convivenza democratica e del Regolamento d’istituto durante tutti i momenti della vita scolastica, compresi gli intervalli e le attività facoltative, indossare la divisa adottata dall’Istituto, frequentare regolarmente le lezioni, assolvere assiduamente agli impegni di studio, mantenere un comportamento corretto e collaborativo, 17 osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dall’apposito regolamento, utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici, comportandosi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola, rispettare persone, luoghi e ambienti, disposizioni organizzative e norme di sicurezza durante visite e viaggi di istruzione, non portare a scuola il cellulare o in alternativa depositarlo in entrata presso i locali della Portineria per poi recuperarlo in uscita; non effettuare registrazioni video e audio dei docenti, a loro insaputa (C.M. 15.03.2007), non utilizzare strumenti elettronici che non siano necessari all’attività didattica, curare l’igiene personale sentita come necessità del vivere insieme, curare il materiale didattico dell’Istituto, mantenere la pulizia delle aule e del giardino, sviluppando la coscienza delle proprie responsabilità civili e sociali. NORMATIVA INTERNA 1. La scuola fornisce un apposito libretto firmato dai genitori, che serve per tutte le giustificazioni, per le comunicazioni scuola-famiglia, per la trascrizione delle valutazioni periodiche dei compiti e per i permessi di entrata o uscita fuori orario. 2. Gli alunni si recheranno puntualmente nelle aule, forniti dell’occorrente per lo svolgimento delle attività e dovranno presentarsi a scuola all’ora stabilita per le lezioni rispettando l’orario. Dopo un’assenza è obbligatorio esibire la giustificazione firmata da uno dei genitori sull’apposito libretto. 3. Dopo l’inizio delle lezioni nessun alunno potrà entrare in classe senza il permesso della Preside o in sua assenza della coordinatrice di classe. È consentita l’entrata sino al suono della campana delle 8.05; dalle 8.05 alle 8.10 l’alunno potrà ancora entrare in classe esibendo la relativa giustificazione scritta a firma di un genitore o di chi ne fa le veci. A partire dalle 8.10 non si potrà entrare in classe prima della seconda ora al fine di non intralciare il corretto svolgimento delle lezioni. I ritardi e le entrate posticipate devono essere giustificati dalle famiglie come le assenze. 4. L’uscita anticipata non è consentita, salvo per motivi di estrema e comprovata necessità. In tal caso gli alunni devono presentare alla Preside (o in sua assenza alla coordinatrice), entro la fine della prima ora di lezione, la richiesta scritta dei genitori. 5. I genitori possono richiedere alla Preside con lettera firmata un permesso di entrata posticipata in caso di motivi di effettiva impossibilità di raggiungere in orario l’inizio delle lezioni. Tale permesso ha carattere temporaneo. 6. Dopo sei giorni di assenza consecutivi, compresi i giorni festivi, unitamente alla giustificazione sul libretto, deve essere presentato un certificato medico. Non sarà ammesso a scuola l’alunno senza certificato medico. 7. I genitori degli alunni possono richiedere permessi anticipati per assenze di più giorni consecutivi (viaggi, pratiche sportive ecc.). SOLO LA PRESIDE concede tali permessi annotandoli sul giornale di classe prima dell’assenza. Tale permesso viene richiesto dalla famiglia, prima della partenza, sul libretto scolastico nella sezione “giustificazione delle assenze”. 18 8. Non è lecito per nessun motivo uscire dall’Istituto durante il tempo delle lezioni senza una particolare autorizzazione della Preside. 9. Durante la ricreazione gli alunni non devono rimanere nelle aule, ma recarsi in giardino. 10. Nell’Istituto è vietato fumare. 11. Gli alunni non possono recarsi presso gli uffici di segreteria e di amministrazione durante le ore di lezione. 12. L’uso della tuta dell’Istituto è obbligatorio per tutti, sia nello svolgimento dell’attività sportiva che durante le ore di educazione fisica. 13. L’Istituto non si fa responsabile degli oggetti lasciati fuori posto (giardino, palestra, corridoi). 14. Non è permesso ai genitori entrare nelle aule durante le ore di lezioni. 15. Fuori dell’orario o attività scolastiche non è prevista l’assicurazione agli alunni. 16. Gli alunni sono tenuti a risarcire la scuola per i danni eventualmente provocati - per incuria o dolo alle strutture, alle suppellettili, alle attrezzature scolastiche e al risarcimento degli altri alunni o operatori danneggiati nei propri averi. Cellulari Si ribadisce il divieto di portare il cellulare a scuola o comunque il suo uso all’interno dell’istituto: se uno studente venisse sorpreso con il cellulare, questo gli verrà ritirato per essere riconsegnato dalla Preside ai genitori, previo appuntamento (cfr. Direttiva Ministero della Pubblica Istruzione 3.11.2007 n. 104). Abbigliamento Dall’anno scolastico 2013-2014 è in vigore l’adozione della divisa che può essere acquistata dalla ditta proposta dall’Istituto. Detta divisa prevede polo bianca con logo della scuola, pantalone blu o in alternativa gonna di egual colore per le ragazze, cardigan blu e felpa, entrambi con logo STJ. Per le attività di Scienze Motorie e Sportive è obbligatoria inoltre la tuta acquistabile sempre dalla stessa ditta e che sarà utilizzata anche nelle manifestazioni ginniche che vedranno partecipi gli alunni al di fuori della scuola. Qualora l’abbigliamento non sia coerente con le regole di cui sopra, il docente comunicherà alla famiglia, tramite il libretto scolastico, il non rispetto della norma. Ricreazione Durante la ricreazione tutti gli alunni devono scendere in cortile. Non è consentito, in nessun caso, salire ai piani con cibi e bevande. Fumo In ottemperanza - alla Legge 584 dell’11-11-1975 art. 1 - al DPCM dicembre 1995 - alla Legge 16 gennaio 2003 n. 3 art 51 - all’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2004 - alla Legge Finanziaria 2005 è vietato fumare all’interno dell’Istituto, sia nell’edificio scolastico che in giardino. 19 REGOLAMENTO DISCIPLINARE SANZIONI I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. Ogni atto di prevaricazione nei confronti degli altri, verrà severamente punito. Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica (sanzioni alternative) L'inosservanza dei doveri sopra richiamati comporterà l'applicazione delle seguenti sanzioni disciplinari: a. b. c. d. e. f. g. h. i. j. ammonizione verbale in privato o in classe ammonizione scritta sul registro on line comunicazione scritta per conoscenza ai genitori ritiro di telefono cellulare/strumenti elettronici, che verranno conservati in direzione e riconsegnati solo ad un genitore annotazione sul registro on line di chi sarà sorpreso a fumare. Dopo tre richiami saranno convocati i genitori con i quali verrà concordata la sanzione in ottemperanza alla normativa vigente. allontanamento dalle attività extrascolastiche allontanamento dalla lezione, con l'obbligo di svolgere attività didattiche o educative sotto la sorveglianza di un docente esclusione dalle visite e viaggi di istruzione allontanamento dalla classe da uno a tre giorni, con l'obbligo di svolgere attività didattiche o educative allontanamento dalla scuola da uno a quindici giorni, con l'obbligo di svolgere attività didattiche o educative. Gli organi competenti ad assegnare le sanzioni sono: punto a. docenti punti b. c. d. e. f. docenti / Dirigente scolastico punti g. h. i. Consiglio di classe e Dirigente scolastico L'organo coinvolto stabilisce se attivare la sanzione di sua competenza o se coinvolgere quello immediatamente superiore. Le sanzioni relative ai punti g. h. i. saranno tenute in debita considerazione nella stesura del voto di condotta. Anche le altre sanzioni, quando numerose, saranno tenute presenti. 20 PROVVEDIMENTI RIEDUCATIVI Si ritiene opportuno, fermo restando che le sanzioni hanno finalità educative e non punitive, indicare alcune alternative alle sanzioni: riparazione del danno mediante risarcimento pecuniario e mediante l'esecuzione di adeguate attività operative, con modalità da concordare (ad esempio: riordino dell'aula, ripulitura banchi, muri ... ) attività a favore della comunità scolastica (ad esempio: riordino biblioteca o materiale scolastico...); utilizzo delle capacità personali a vantaggio dei compagni (ad esempio: cooperazione nell'apprendimento, in attività pratiche o sportive …) convocazione dei genitori per concordare una linea educativa comune. PRINCIPI I principi che dovranno ispirare l'attivazione dei vari provvedimenti sono i seguenti: finalità educativa; responsabilità personale; diritto alla difesa; gradualità delle sanzioni; proporzionalità all'infrazione (gravità, intenzionalità, recidività); possibilità di rendere nulli gli effetti della sanzione, qualora lo studente abbia dimostrato una correttezza di comportamento continuativa. RICORSI I genitori, entro 15 giorni dalla notifica del provvedimento, possono presentare ricorso per iscritto agli organi di garanzia se ritengono che il fatto sanzionato non sussista o se ritengono che non sia stata applicata correttamente la procedura. ORGANI DI GARANZIA Sono previsti i sottoindicati organi di garanzia. Organo di garanzia di istituto Questo organo è formato da docenti, genitori e studenti, secondo quanto previsto dallo Statuto degli Studenti. L'organo ha il compito di decidere in via definitiva sui ricorsi segnalati, da chi vi abbia interesse, in merito all'applicazione del presente regolamento. Organo di garanzia provinciale Questo organo è costituito come previsto dall’articolo 5 dello Statuto degli Studenti e ha il compito di pronunciarsi sui ricorsi avverso la sanzione della sospensione e sui reclami proposti da chi vi abbia interesse contro le violazioni del presente regolamento. 21 ORARI DEI SERVIZI SCOLASTICI Orario della Segreteria dell’Istituto Mattina Lunedì 08.00 – 12.00 Martedì 08.00 – 12.00 Mercoledì 08.00 – 12.00 Giovedì 08.00 – 12.00 Venerdì 08.00 – 12.00 Pomeriggio 16.00 - 17.00 16.00 - 17.00 Orario dell’Amministrazione dell’Istituto Mattina Lunedì 8.00-10.00 Martedì 8.00-10.00 Mercoledì 8.00-10.00 Giovedì Venerdì Pomeriggio 16.00-17.00 8.00-10.00 22 Progetti & Iniziative Elenchiamo, di seguito, i progetti e le iniziative programmate per l’anno scolastico 2012-2013, fermo restando il fatto che – visto l’alto numero di attività e visite culturali offerte dalla città di Roma – altre attività saranno certamente aggiunte nel corso dell’anno: ₪ Attività di solidarietà: Volto a promuovere nei ragazzi l’attenzione ai più poveri attraverso iniziative concrete: ! ! ! ! Merendone1 Campagna natalizia (raccolta di generi alimentari e di prima necessità) Adozioni a distanza in Nicaragua (in collaborazioni con una scuola teresiana locale, Hogar Alegría). Mercatino di Natale, con vendita di prodotti per raccogliere fondi per beneficenza. ₪ Attività e visite didattiche: Proposte didattiche: - corso di latino per la III classe; - corso di informatica per la II e III classe. (2 quadrimestre) Iniziative didattiche: - allestimento di un Presepe vivente; - edizioni di libri scritti dagli alunni; - partecipazione ai giochi matematici organizzati dall´università Bocconi di Milano. - incontro con l’autore. Visite didattiche: - Planetario (III classe) - Museo degli strumenti musicali (II classe) -- Casa di Alberto Moravia - Cimitero a-cattolico di Roma (I, II e III classe) - Basilica di San Clemente (II classe) - Museo della Liberazione (I, II e III classe) 1 Il 15 ottobre verrà celebrata a scuola la festa di Santa Teresa. La giornata sii aprirà con un momento di preghiera e un successivo lavoro, preparato dagli studenti del Liceo, sulla Santa. A seguire il tradizionale Merendone organizzato dai ragazzi del IV e V anno del Liceo Classico. Il ricavato del Merendone viene destinato, ogni anno, a organizzazioni che operano in campo sociale. 23 ₪ Progetto Sport: Partecipazione ai giochi sportivi studenteschi di pallavolo e atletica leggera; Corso di pallavolo misto per le tre classi della scuola Secondaria di Primo Grado Giorno: mercoledì e venerdì Orario: dalle ore 14,45 alle ore 16,00 ₪ Ampliamento dell’Offerta Formativa 1) Esami di lingua inglese: a tutti gli alunni è offerta la possibilità di sostenere gli esami di certificazione della lingua inglese a cura del Trinity College (nella sede del nostro Istituto); 2) Esami di Lingua spagnola: è offerto inoltre un corso pomeridiano per la seconda lingua comunitaria con possibilità di certificazione DELE presso l’Istituto Cervantes a Roma; 3) Alla fine dell’anno agli alunni dell’ultima classe sarà offerta la possibilità di un soggiorno estivo all’estero per potenziare le lingue straniere curricolari (inglese e spagnolo). 4) Alla fine dell’anno agli alunni delle altre classi sarà offerta la possibilità di un soggiorno estivo in un campo scuola in Italia per potenziare la lingua inglese. 5) Corsi di musica: organizzati nei locali dell’Istituto dall’associazione Informarte, in orario pomeridiano. 24 CALENDARIO SCOLASTICO Le date riportate sono suscettibili di variazioni, che verranno tempestivamente comunicate. Molte delle attività programmate non sono ancora fissate in calendario. Per avere a disposizione il calendario sempre aggiornato si invita a consultare il sito dell’Istituto www.stjroma.it. Settembre - 15: inizio anno scolastico 19: Messa inizio anno scolastico ore 8.45 22: inizio orario completo 30: presentazione dell’A.S. 2014-2015 alle famiglie della Scuola Sec. I grado, ore 18.00 Ottobre - 13: Consiglio di Istituto 15: “Merendone”. SANTA TERESA D’AVILA – festa a scuola 21: Elezione rappresentanti dei genitori, ore 18.00 - 04: Consigli di Classe con rappresentanti 25: Fine primo periodo interquadrimestrale - Cons. Classe ore 15.00 – Pagellino 29 : Open Day ore 10.00-13.00 2: Colloquio degli insegnanti con i genitori Secondaria Primo Grado ore 15.00 8: Immacolata Concezione (VACANZA) 19: Presepe Vivente dalle ore 16.30 alle 18.30 22: ultimo giorno di scuola – orario dalle ore 8.30 alle ore 12:30 23 dicembre al 6 gennaio: VACANZE DI NATALE 7: primo giorno di scuola dopo le vacanze di Natale 27: Sant’Enrico de Ossó, fondatore della Comp. di S. Teresa di Gesù 27: Scrutini 1°quadrimestre Secondaria di Primo Grado ore 15.00 Febbraio - 17: martedì grasso – orario dalle ore 8.30 alle ore 12.00 – Teatro a scuola Marzo - 27: Ultimo giorno di lezioni prima delle vacanze. Orario completo (pranzo, doposcuola…) 30 marzo al 7 aprile: VACANZE PASQUALI Aprile - 14: colloqui con i genitori ore 15.30 Maggio - 1: San Giuseppe Lavoratore (VACANZA) Giugno - 2: Festa della Liberazione (vacanza) 5: Scrutinio Secondaria di Primo Grado ore 15.00 11: Inizio Esami di Stato del Primo Ciclo d’Istruzione. 24: Termine ESAMI CONCLUSIVI DEL PRIMO CICLO Novembre Dicembre Gennaio 25 INDICE P.O.F. Piano dell’Offerta Formativa 3 Finalità della Scuola del Primo Ciclo 5 Criteri pedagogici 6 Metodologie 7 Valutazione 7 Caratteristiche della valutazione 8 Periodi di valutazione 10 Valutazione del voto di condotta 11 Organizzazione 12 Obiettivi Educativo-Pastorali 2014 -2015 13 Regolamento interno 15 Doveri dei docenti 16 Diritti degli alunni 17 Doveri degli alunni 17 Normativa interna 18 Regolamento disciplinare 20 Provvedimenti rieducativi 21 Orari dei servizi scolastici (segreteria e amministrazione) 22 Progetti e iniziative 23 Calendario 25 26 Il P.O.F. sarà il quadro di riferimento per le programmazioni delle singole sezioni; sarà valutato dalle insegnanti a scadenza trimestrale. I genitori saranno coinvolti nella valutazione di fine anno scolastico. Roma, 8 settembre 2014 La Coordinatrice delle attività educative e didattiche (Prof.ssa Alicia Polo Urtasun) 27