Rileggere il mercato: reti e relazioni Capitolo 3 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 Le rete di mercato come rete di offerta “FILIERA” TECNOLOGIE MACCHINARI COMMERCIALI COMPONENTI ELETTRONICI FILIERA MOBILE MATERIALI COMPONENTI A DISEGNO DESIGN LAVORAZIONI COMPONENTI IN LEGNO PRODUTTORE MACCHINARI LAVORAZIONE LEGNO BERLONI COMPONENTI NON IN LEGNO SCAVOLINI ALTRI DISTRIBUTORI CLIENTI FINALI Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 IKEA centralità del cliente finale generazione del valore in termini non addizionali integrazione ed interdipendenza tra attori Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 Il modello network Network degli attori attori Network attività delle attività Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 risorse Network delle risorse ATTORI gestiscono e controllano attività attraverso il controllo sulle risorse fondano le loro attività sul controllo diretto o indiretto delle risorse perseguono obiettivi soggettivi che possono essere di varia natura e che privilegiano tanto più quanto più sono in posizione di potere hanno diversa conoscenza e prospettiva/percezione degli altri attori/risorse/attività Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 Risorse impianti, macchinari, know-how, risorse tecniche, capacità organizzative, qualità della manodopera, disponibilità finanziarie risorse tangibili ed intangibili sono le fonti di posizioni di “potere” degli attori il valore della risorsa risiede nel suo uso e dalla sua combinazione con altre risorse minore è la disponibilità di una risorsa maggiore è il suo valore: importanza della risorsa scarsa eterogeneità delle risorse Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 Risorse … continua La risorsa “conoscenza” è alla base del vantaggio differenziale • Know-what (sapere cosa … i fatti) • Know-why (sapere perchè delle cose … le conoscenze scientifiche) • Know-how (sapere fare cose … competenze pratiche, tecniche) • know-who (sapere chi fa cosa …. dove risiede la conoscenza) scarse importanti per l’obiettivo poco replicabili Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 Attività le attività si sviluppano quando gli attori usano, scambiano, combinano risorse possono essere di trasformazione (modificano le risorse) o di trasferimento (delle risorse) le attività possono essere collegate in modo sequenziale (un’attività si svolge se è già stata svolta l’altra); in modo indiretto (sono collegate da attività intermedie; in modo generico se I risultati di un’attività hanno una qualche influenza su un’altra Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 Le principali forze del network attori, attività e risorse formano un sistema interdipendente le relazioni di potere tra gli attori si basano sul controllo di attività e risorse rilevanti in funzione degli obiettivi le conoscenze tra attori sono complementari e possono generare valore il network e la sua dinamica è il prodotto della storia Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 L’impresa nella rete di mercato gestisce e controlla attività di trasformazione e trasferimento attraverso controllo diretto e indiretto di risorse persegue obiettivi soggettivi con attenzione agli obiettivi collettivi ha una propria specifica conoscenza e percezione della rete di attori riveste diverse posizioni di potere Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 Come leggere ed interpretare il contesto a rete A quale cliente/ segmento fare riferimento? Quali sono le sue aspettative? Chi sono gli attori della rete di offerta? Quali attività svolgono? Quali risorse controllano? Come si connettono attività e risorse? Quali rapporti di potere/dipendenza? Quali collaborazioni e quali conflittualità? Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 La relazione diadica Intensità del legame: flussi di scambio; legami forti e deboli; Mutuo adattamento, mutuo orientamento e investimenti specifici Fiducia e opportunismo Cooperazione e conflitto Potere e dipendenza Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 I flussi di scambio materiali cognitivi/informativi finanziari sociali personali logistici tecnici Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 Legami deboli e legami forti La forza dei legami deboli nelle reti La forza di un legame è la combinazione dell’ammontare di tempo, intensità emotiva, mutua confidenza e servizi reciproci che caratterizza il legame A Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 B Legame forte Mutuo adattamento ed investimenti specifici Gli investimenti nella relazione possono renderla più efficace, accrescere la fiducia tra le parti e sviluppare capacità di controllo sugli interessi comuni: Esborsi finanziari Disponibilità di risorse umane Impiego di risorse tangibili Definizione di procedure per lo scambio di informazioni Sviluppo di relazioni sociali Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 Il mutuo adattamento è il risultato di ricerca di risoluzione di problemi nella relazione, di sviluppo di soluzioni di maggiore conoscenza reciproca. Gli investimenti effettuati, i processi di adattamento ed I rapporti sociali instaurati determinano legami stabili e forme di interdipendenza tra le imprese Se la dipendenza è reciproca e bilanciata non vi sono problemi ma se è sbilanciata I benefici realizzabili con la relazione possono essere più difficilmente conseguibili Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 La fiducia La fiducia come “la convinzione da parte di A che se A o B dovessero incontrare un problema nell’esecuzione dei loro obblighi transazionali impliciti o espliciti, B si comporterà come avrebbe fatto A se avesse avuto la disponibilità di risorse di B” La fiducia è tanto più importante quanto maggiore è l’incertezza La fiducia è frutto dello scambio sociale, dei rapporti tra le persone e si forma sulla base dei comportamenti passati, è frutto della storia Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 L’impatto della fiducia sulle dimensioni critiche delle relazioni Opportunismo Costi di transazione Incertezza decisionale - + fiducia conflitto Scambio di informazioni Investimenti idiosincratici Coinvolgimento Competitività efficienza Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 Il processo di sviluppo della fiducia nelle relazioni Fiducia iniziale Affidabilità Su indizi generici: reputazione, impressioni, similarità con altre esperienze Su base esperienziale Durata e frequnza di interazioni limitata Specificazione ambiti di fiducia limitata Durata e frequenza interazioni elevata Specificazione ampia Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 Fiducia in senso stretto Su base esperienziale Durata e frequnza interazioni elevata Estensione generalizzata della fiducia Potere e dipendenza A dipende da B e dunque B ha più potere su A a seconda di: 1) quanto A ha bisogno delle risorse di B 2) quanto è difficile procurarsi altre risorse da altri attori (relazioni di scambio alternative) In sostanza, il potere dipende dalla dipendenza dalle risorse. Nella misura in cui le risorse alternative sono disponibili nell’ambito della rete la dipendenza è inferiore Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 Tanto maggiore è il potere di un’organizzazione tanto maggiore risulta l’influenza nella relazione (e nella rete) relazione bilanciata: se la dipendenza di A da B è uguale alla dipendenza di B da A relazione sbilanciata: A o B hanno un vantaggio di potere Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 Collegamenti tra relazioni a livello di network Due relazioni sono collegate tanto più quanto la frequenza e l’ampiezza dello scambio nella prima relazione è funzione dello scambio nella seconda. Il collegamento può essere positivo o negativo: positivo, se l’aumento della frequenza in una relazione aumenta la frequenza nell’altra negativo se l’aumento della frequenza in una relazione diminuisce la frequenza dell’altra Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 Come A può bilanciare il potere di B 1) Diminuire il valore della risorsa che acquisisce da B 2) aumentare le alternative di attori cui accedere (ampliare il network) 3) Aumentare il valore di una risorsa detenuta per B 4) ridurre le alternative aperte a B, alleandosi con altri Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 Cooperazione e conflitto cooperazione e competizione cooperazione e conflitto cooperazione e tensione Modalità di risoluzione dei conflitti: Negoziazione Adattamento reciproco Dominanza Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 Grado di dipendenza del cliente dalla relazione Relazioni a maggiore dipendenza del cliente. Il fornitore ricerca sinergie con altri business mentre il cliente ricerca il rapporto esclusivo. Lo sbilanciamento si riflette sul prezzo e su limitati servizi offerti dal fornitore. Relazioni istituzionalizzate Si sviluppa una strategia e ove possibile una cultura comune; si struttura lo scambio e si fa un business plan per la partnership; si scambia il personale, si investe insieme Relazioni di tipo transazionale basate su episodi di scambio isolati Relazioni a maggiore dipendenza del fornitore. Il fornitore allinea la propria cultura a quella del cliente e cerca di differenziarsi per accrescere la dipendenza del cliente; alto basso basso alto Grado di dipendenza del fornitore dalla relazione Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 Il ciclo di vita delle relazioni La fase pre-relazionale La fase esplorativa La fase di sviluppo La fase di maturità Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011 I vincoli delle relazioni La perdita di controllo L’indeterminatezza I costi di adattamento L’esclusività La vischiosità con altri contesti relazionali Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2010/2011