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Eventi Scala Venerdì 7 Dicembre 2007 Corriere della Sera
L’I NTERVISTA
Marcelo Alvarez
Violeta Urmana
Leo Nucci
Interpreterà
Andrea Chénier.
L’opera di
Umberto Giordano
sarà diretta
da Daniel Oren
Suo il ruolo di
Lady Macbeth nel
dramma di Verdi
con la direzione di
Kazushi Ono. Regia
di Graham Vick
Sarà presente in
due titoli: nel
trittico pucciniano
come Gianni
Schicchi e nel
Macbeth di Verdi
Carmela Remigio
Sarà Mimì ne «La
bohème» di
Puccini diretta da
Gustavo Dudamel
con la regia di
Franco Zeffirelli
Domingo
SORPRENDO ANCORA
CON IL «CYRANO»
‘
Come mi mantengo in
forma? È la passione che
mi brucia dentro. A 66
anni la mia vita artistica
apre sempre nuovi
capitoli: ho ben 125 ruoli
nel mio repertorio
«Rieccomi alla Scala dopo l’Otello
L’opera di Alfano, un capolavoro di melodia»
DI ALESSANDRA FARKAS
«F
a parte della mia costituzione misurarmi con opeCome fa a mantenersi così in forma?
re sempre nuove ed inedite. Il Cyrano è una di que«Grazie alla passione che mi brucia dentro, oggi come
ste». Alla vigilia del suo ritorno alla Scala, il prossimo 29 all’inizio della mia carriera. Ogni giorno mi sento un po’
gennaio, nel ruolo di Cyrano nell’omonima produzione
più addentro a questo mondo, non solo come cantante
del Metropolitan di New York e della Royal Opera House ma anche come direttore di ben due teatri e promotore di
di Londra, Placido Domingo parla della commedia eroica un concorso canoro. A 66 anni sento dentro di me la stessul nobile poeta, infelicemente innamorato, firmata da sa spinta che avevo agli inizi della mia carriera».
Franco Alfano, già autore del completamento della TuranHa in cantiere qualche nuovo ruolo inedito?
dot di Puccini.
«Una settimana fa ho debuttato nella Ifigenia in Tauri«Alcuni anni fa scoprii per caso un’incisione Ricordi de di Gluck e subito dopo la Scala mi cimenterò nel Tadel Cyrano , fatta dal grande tenore cileno Ramón Vinay merlano di Handel. Sono sempre alla ricerca di opere
nel 1948, proprio alla Scala, ma in italiano. Io ho deciso di nuove perché sono convito che le sfide ti aiutano a crescepresentarlo in francese perché mi sembrava il destino di re. Oggi ho ben 125 ruoli nel mio repertorio».
Qual è l’eredità di Luciano Pavarotti?
questa storia».
«Eravamo molto amici e penso a lui spessissimo. Credo
Perché riproporre il Cyrano adesso?
«Questo Cyrano è stato scritto nel 1937, dopo Wózzeck che ci abbia lasciato la sua bellissima voce, dotata di un
e Lulu, di cui Alfano tiene conto. Infatti ha iniziato a scri- timbro personale e unico. Abbiamo vissuto carriere così
vere un’opera quasi atonale anche se alla fine, essendo parallele che mi è difficile pensare che non c’è più. Ma la
lui un grandissimo melodista, ha composto pagine straor- vita è questa purtroppo».
È andato a trovarlo prima della morte?
dinarie. Soprattutto nella scena del terzetto al balcone,
con Roxana, Christian ed io. E
in quella finale».
Pavarotti e il futuro
È soddisfatto dell’accoglienza ricevuta al Met?
«Sia al Metropolitan sia al «Penso a Luciano spessissimo, anche perché le nostre
Covent Garden di Londra e a
Valencia è stato un trionfo. Il
mio cuore è comunque pieno carriere sono state parallele. La mia scommessa adesso
di trepidazione per questo ritorno alla Scala dove le mie ulti- è scoprire nuovi talenti che vadano sulla nostra scia»
me recite sono state nell’ Otello, prima della chiusura del teatro per restauro».
Cosa rappresenta per lei questo ruolo?
« Ci siamo visti pochi mesi fa. Poi abbiamo parlato
«Un ruolo moderno e insieme classicissimo. È una del- spesso al telefono. Mi dispiace che abbia passato gli ultile ultime opere melodiche scritte in un’epoca in cui spun- mi anni senza poter fare quello che avrebbe amato di
tavano già Alban Berg e Schoenberg e altri compositori
più: cantare».
che hanno cambiato la storia della composizione musicaIl periodo più felice della sua vita e carriera?
le. Alfano è uno degli ultimi italiani della scuola verista a
«La mia vita artistica è fatta di tanti capitoli, tutti altretscrivere un’opera importante».
tanto importanti. È una continua gioia e soddisfazione».
È difficile trasferire un classico così teatrale nel monLe sue sfide?
do della lirica?
«Scoprire nuovi talenti che possono continuare sulla
«Il libretto di Henri Cain è superbo. È un testo molto scia di Luciano e mia. Il mio concorso Operalia è la mia
teatrale, anche se con la musica. Un po’ come fece Verdi grande gioia perché sforna la nuova generazione di cancon Otello. Nonostante i tagli necessari, la godibilità della tanti cresciuti sentendo me e Luciano. Che siamo stati
storia è integrale ed immutata».
per loro muse, padri e ispiratori».
Che rapporto ha con il pubblico della Scala?
Esistono i nuovi Domingo e Pavarotti?
«È sempre stato speciale, una love story che dura dal
«Tantissimi. Qualche nome: Rolando Villazón, Marcemio debutto, nel 1969. Il pubblico scaligero è diverso da lo Alvarez, Marcello Giordani, Roberto Alagna, Ramón
quello del Met perché formato di grandissimi intenditori
Vargas, Juan Diego Flóres, Arturo Chacón, José Cura,
che conoscono le opere, soprattutto quelle italiane, tal- Aquiles Machado, Giuseppe Filianoti, David Lomeli. Ma
mente bene da potersi permettere di agire e reagire come è il pubblico, alla fine, a decidere. È lui che crea le star. Ed
se fossero critici. È intenso, appassionato e ipercritico».
è giusto che sia così».
L’irresistibile amore di un eroe romantico
Cyrano de Bergerac è una celebre opera
teatrale del poeta drammatico francese
Edmond Rostand ispirata alla figura di
Savinien Cyrano de Bergerac, uno dei
più estrosi scrittori del Seicento.
Commedia in cinque atti, fu
rappresentata per la prima volta il 28
dicembre 1897 al Théâtre de la
Porte-Saint-Martin di Parigi con
protagonista Coquelin Aîné, famoso
attore del tempo, lo stesso che l’aveva
commissionata a Rostand. Il poeta la
scrisse a cinque anni di distanza dalla
clamorosa bocciatura del suo primo
lavoro in versi creato espressamente per
la «Comédie Française», Le deux
Pierrots. Con il «Cyrano» Rostand ebbe
più fortuna. Il debutto dell’opera
ottenne infatti un successo straordinario
di pubblico e di critica al punto che il
suo autore venne insignito della Legion
d’onore ed eletto membro dell’Académie
française. Il protagonista è uno
scontroso spadaccino dal lungo naso,
scrittore e poeta in bolletta con
un’irresistibile vitalità, che nutre un
candido e impossibile amore per la bella
cugina: il dramma è la storia di questa
passione che verrà ricambiata solo alla
fine, quando sarà ormai troppo tardi.
Questione di naso
Placido Domingo nel «Cyrano
de Bergerac» già andato
in scena nel marzo 2006 al Met
di New York (Ap)
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sorprendo ancora con il «cyrano