Unione di Comuni della Romagna forlivese - Unione montana
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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
UNIONE DI COMUNI ROMAGNA FORLIVESE
Enti co-progettanti:
COMUNE DI BERTINORO
Codice di accreditamento: NZ03636
Albo di iscrizione: REGIONE EMILIA ROMAGNA Classe di iscrizione: 4
COMUNE DI CASTROCARO TERME E TERRA DEL SOLE
Codice di accreditamento: NZ00251
Albo di iscrizione: REGIONE EMILIA ROMAGNA Classe di iscrizione: 3
COMUNE DI FORLIMPOPOLI
Codice di accreditamento: NZ01155
Albo di iscrizione: REGIONE EMILIA ROMAGNA Classe di iscrizione: 4
COMUNE DI MODIGLIANA
Codice di accreditamento: NZ00116
Albo di iscrizione: REGIONE EMILIA ROMAGNA Classe di iscrizione: 4
COMUNE DI TREDOZIO
Codice di accreditamento: NZ00109
Albo di iscrizione: REGIONE EMILIA ROMAGNA Classe di iscrizione: 4
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
NZ02825
REGIONE EMILIA ROMAGNA
2
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
Da fuoriclasse a …..: un progetto di integrazione scolastica e sociale
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica:
E – Educazione e promozione culturale
09 - Attività di tutoraggio scolastico
6) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntulae le attività
previste dal progetto e i destinatari delle stesse, con particolare riferimento alle attività dei
giovani in servizio civile regionale, nonchè le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
Breve accenno del contesto territoriale in relazione alla visione dei bisogni emersi dal Piano
Provinciale 2014
Il occasione delle assemblee dei soci svoltesi nell’anno 2014, oltre che in occasione dell’apertura del
Bando Straordinario, 2015 sono state ribadite dagli enti che quotidianamente vivono e operano nel
territorio le due macro- aree di “bisogno” individuate in occasione dei precedenti Piani Provinciali del
Servizio Civile.
In particolare il territorio fa emergere quanto i volontari in servizio civile siano importanti per
contribuire nell’area:
•
socio assistenziale
e
•
dell’educazione e promozione culturale.
Da anni vengono realizzati progetti di servizio civile nei diversi settori di intervento delle aree sopra
indicate tra cui:
- Tutela delle categorie svantaggiate: anziani, persone con disabilità, minori ed adulti con disagio
sociale, stranieri;
- Contrasto al problema della dispersione scolastica: azioni di tutoraggio;
- Contrasto ai problemi di devianza: azioni di prevenzione alla salute;
- Contrasto ai problemi di integrazione e/o solitudine: azioni relative alla pubblicizzazione ed
attuazione di progetti relativi alla multiculturalità e alla cultura della Pace.
- Sostegno al settore artistico: azioni dirette alla promozione divulgazione e salvaguardia del
patrimonio artistico; azioni di progettazione e sviluppo di eventi culturali rivolti a specifici target
(bambini, adolescenti, anziani, immigrati ecc…) e alla popolazione in generale.
Gli Enti che aderiscono al Co.Pr.E.S.C., sviluppano progetti di servizio civile che tentano di garantire il
pieno coinvolgimento delle nuove generazioni rispetto a queste tematiche, cercando di fornire risposte
nuove e dinamiche alle esigenze della popolazione.
Per ulteriori approfondimenti della lettura dei bisogni si faccia riferimento al Piano Provinciale
realizzato dal Co.Pr.E.S.C in sinergia con gli Enti.
Il Progetto “Da fuoriclasse a….: un progetto di integrazione scolastica e sociale” interessa una vasta
area del Distretto Forlivese ed in particolare coinvolge i comuni montani di Bertinoro, Castrocaro
Terme e Terra del Sole, Dovadola, Forlimpopoli, galeata, Modigliana, Meldola, Portico e San
Benedetto, Predappio, Premilcuore, Rocca San Casciano, Santa Sofia, Tredozio facenti parte della
Unione di Comuni della Romagna forlivese.
Il progetto viene presentato con l’intento di intervenire sui servizi scolastici, e/o centri di aggregazione
frequentati da minori e adolescenti che presentano difficoltà di apprendimento, e/o disagio sociale. Si
intende altresì intervenire al fine dell’integrazione scolastica dei giovani stranieri e disabili o con
difficoltà di apprendimento, più in generale nei confronti di coloro che presentano disagio sociale.
Negli ultimi anni il territorio è stato interessato da un abbondante flusso di immigrati stranieri (vedere
tabella 1 e grafico 1).
Questo fenomeno è ancora più evidente confrontando il dato complessivo della popolazione residente
straniera al 31.12.2013 con quello del 31/12/2007 che era di 5.726 residenti stranieri. La percentuale di
incremento risulta così essere del 33.8%
Tabella 1 – Popolazione residente al 31.12.2013
Dati al 31/12/2013
Comuni aderenti al progetto
Popolazione
Popolazione
residente (Serie 2)
straniera residente
Percentuale
(Serie 1)
Bertinoro
11.215
893
8%
Castrocaro Terme
6.507
697
11%
Civitella di Romagna
3.778
630
17%
Dovadola
1.663
175
11%
Forlimpopoli
13.228
1.335
10%
Galeata
2.545
589
23%
Meldola
10.196
1.415
14%
Modigliana
4.696
436
9%
777
53
7%
4.486
697
16%
807
120
15%
Rocca San Casciano
1.980
114
6%
Santa Sofia
4.200
545
13%
Tredozio
1.265
63
5%
TOTALE
67.343
7.762
12%
Portico e San Benedetto
Predappio
Premilcuore
Grafico 1: raffronto popolazione residente totale e popolazione straniera
14.000
12.000
10.000
8.000
6.000
4.000
2.000
Tredozio
Santa Sofia
Premilcuore
Predappio
Portico e San
Benedetto
Modigliana
Meldola
Galeata
Forlimpopoli
Dovadola
Rocca San Casciano
Popolazione straniera residente
Civitella di Romagna
Popolazione residente
Castrocaro Terme
Bertinoro
0
Tabella 2 – Popolazione residente 0-15 anni al 31.12.2013
Dati al 31/12/2013
Comuni aderenti al progetto
Popolazione 0-15
Popolazione 0/15
anni residente
straniera residente
1.683
181
Castrocaro Terme
907
137
Civitella di Romagna
544
179
Dovadola
213
41
1.969
283
Galeata
430
146
Meldola
1.499
353
Modigliana
664
105
Portico e San Benedetto
85
8
Predappio
890
156
Premilcuore
78
17
Rocca San Casciano
232
25
Santa Sofia
584
141
Tredozio
152
12
Bertinoro
Forlimpopoli
Percentuale
11%
15%
33%
19%
14%
34%
24%
16%
9%
18%
22%
11%
24%
8%
TOTALE
9.930
18%
1.784
Grafico 2: raffronto popolazione residente totale e popolazione straniera
minori in età scolastica
minori residenti
minori residenti stranieri
Tredozio
Santa Sofia
Rocca San Casciano
Premilcuore
Predappio
Portico e San Benedetto
Modigliana
Meldola
Galeata
Forlimpopoli
Dovadola
Civitella di Romagna
Castrocaro Terme
Bertinoro
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
L’aumento della popolazione straniera ha determinato l’aumento della presenza di famiglie con
problematiche a rilievo sociale, economico, relazionale e di integrazione.
Questi problemi si ripercuotono nel mondo della scuola, dove è emersa la necessità di interventi mirati
a risolvere tale situazione di disagio, soprattutto nei confronti degli alunni stranieri.
Di seguito si elencano le strutture scolastiche presenti sul territorio:
- Comune di Bertinoro:
Capoluogo: Scuola dell’Infanzia statale “La Coccinella”, scuola primaria “Francesco Rossi”,
scuola secondaria di primo grado “Paolo Amaducci”;
Frazione di Fratta Terme: scuola dell’Infanzia statale “Mariele Ventre”, scuola primaria “Gino
Matterelli”;
Frazione di Santa Maria Nuova Spallacci: Scuola dell’Infanzia privata paritaria “G. Nadiani”,
scuola dell’Infanzia statale “Il Cucciolo”, scuola primaria “Paolo Amaducci”, scuola secondaria di
primo grado secondaria “Paolo Amaducci”;
- Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole: Scuola materna “G.Rodari”, Scuola Meterna
Paritaria “Maria Bambina”, scuola Materna Paritaria “Fratelli Paganelli”, Scuola elementare
“Serrini-Pini”, Scuola media “D.Alighieri” ;
- Comune di Civitella di Romagna:
Capoluogo: Scuola Primaria di Civitella di Romagna "Teolinda Franceschi-Pignocchi" (sezione a),
Scuola Secondaria di Primo Grado "Don Lorenzo Milani" (sezione a) e la Scuola Materna privata
parificata Giovanni XXIII;
-
-
-
-
-
Frazione di Cusercoli: Scuola dell'Infanzia Statale; Scuola Primaria "De Amicis" (sezione a),
Scuola Secondaria di Primo Grado "Don Lorenzo Milani"(sezione b) e Scuola Materna Privata
Parificata “Sacro Cuore”.
Comune di Forlimpopoli:
Capoluogo: Scuola dell’Infanzia Statale “Pollicino”, Scuola dell’Infanzia Statale “Acquerello”,
Scuola dell’Infanzia Statale “Spallicci”, Scuola Materna privata “San Giuseppe”, Scuola Statale
Primaria “De Amicis”, Scuola Statale Primaria “ Don Milani”, Scuola Statale Secondaria di 1°
Grado “M. Marinelli”, Scuola Secondaria di 2° Istituto professionale per i servizi Alberghieri e
della Ristorazione “ P. Artusi”, Scuola Secondaria di 2° grado Liceo Socio-Psico-Pedagogico e
delle Scienze Sociali “V. Carducci”.
Comune di Galeata: Scuola dell’Infanzia statale “S.D’Acquisto”, Scuola primaria “Don Giulio
Facibeni” e Scuola secondaria di primo grado “F.Biondo”;
Comune di Meldola: scuola dell’Infanzia statale articolata in due plessi “Girotondo” e
“Giramondo”, scuola dell’Infanzia privata paritaria “Mons. A. Achille Lega”, scuola primaria
“E.De Amicis”, scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” ;
Comune di Modigliana:
Capoluogo: Scuola Materna Statale “G. Puntaroli”; Scuola Primaria Pietro Alpi”; Scuola
Secondaria di 1° Silvestro Lega”.
Comune di Portico e San Benedetto:
Scuola dell’Infanzia Statale “A. Traversari”, Scuola Primaria Statale “A. Traversari” facenti parte
dell’Istituto Comprensivo di Rocca San Casciano.
Comune di Predappio:
Capoluogo: scuola dell’Infanzia comunale paritaria “Santa Rosa”, scuola dell’Infanzia statale
“Peter Pan”, Scuola primaria “A.Zoli” e scuola secondaria di primo grado “P.V.Marone”;
Frazione di Fiumana: scuola dell’Infanzia statale “Pettirosso” e scuola primaria “A.Frank” ;
Frazione di Tontola: scuola dell’Infanzia “C. Camilla”;
Comune di Premilcuore: Scuola dell’Infanzia statale “Bambi”, Scuola primaria “A.Spallicci” e
Scuola secondaria di primo grado “P.V.Marone” di Premilcuore;
Comune di Rocca San Casciano:
Scuola materna autonoma “Sacra Famiglia” con aggregata sezione “Primavera”; Scuola materna
statale “Lo Scoiattolo”, Scuola primaria “Licinio Cappelli”, Scuola secondaria di primo grado
“Leonardo Da Vinci” facenti parte dell’Istituto comprensivo statale;
Comune di Santa Sofia:
Capoluogo: Scuola dell’Infanzia statale, Scuola primaria “E.De Amicis” e Scuola secondaria di
primo grado “G.Galilei”;
Frazione Corniolo: Scuola Primaria statale;
Comune di Tredozio:
Scuola dell’infanzia statale “S.Lega”, scuola primaria, scuola secondaria di 1° grado “S.Lega”.
Si presentano di seguito i dati relativi alla popolazione scolastica nei territori interessati al progetto.
Tabella 3 Dati relativi alla popolazione scolastica:
Comuni aderenti al
Popolazione
Popolazione
Alunni
progetto
scolastica
scolastica
diversamente
straniera
abili certificati
705
80
23
Terra del Sole
447
52
7
Civitella di Romagna
257
81
4
Dovadola
105
22
1
Forlimpopoli
1822
313
40
Galeata
259
73
5
Meldola
725
144
10
Modigliana
334
53
6
Portico e San Benedetto
28
4
0
Predappio
438
80
12
Premilcuore
45
9
0
Rocca San Casciano
145
12
3
Santa Sofia
312
38
7
Tredozio
76
5
2
TOTALE
5.698
966
120
Bertinoro
Castrocaro Terme e
Fonte dei dati: C.C.I.A.A. Forlì-Cesena
Grafico 3: rapporto popolazione scolastica con studenti stranieri e diversamente abili
POPOLAZIONE SCOLASTICA
2000
1800
1600
1400
1200
1000
800
600
400
200
Tredozio
Santa Sofia
Alunni diversamente abili certificati
Rocca San Casciano
Premilcuore
Predappio
Popolazione scolastica straniera
Portico e San Benedetto
Modigliana
Meldola
Popolazione scolastica
Galeata
Forlimpopoli
Dovadola
Civitella di Romagna
Castrocaro Terme
Bertinoro
0
Come si evince dai dati sopra esposti, la realtà scolastica registra una presenza consistente di alunni
stranieri, che spesso arrivano ad anno scolastico avviato comportando difficoltà non solo di tipo
organizzativo ma anche di integrazione con gli altri alunni.
Si sottolinea che spesso vengono inseriti in classi che già accolgono alunni in difficoltà di
apprendimento e/o in situazioni di handicap, aggravando ulteriormente la problematicità.
Con questo progetto si vuole realizzare un percorso generale che presti la massima attenzione a tutti i
momenti di vita nella scuola.
Si vuole altresì sostenere misure per l’accoglienza e la permanenza degli alunni stranieri, disabili ed
con disagio sociale, dando importanza, oltre che all’integrazione dell’alunno, anche al dialogo e del
rapporto da instaurare con i servizi correlati ai servizi educativi che sono sempre più determinanti per
l’integrazione sociale oltre che culturale.
La scuola è il luogo dove i ragazzi sperimentano, giorno dopo giorno, la loro diversità che, a seconda
di come è accolta, può diventare strumento di arricchimento e di sviluppo, oppure elemento di
discriminazione, di rifiuto e di negazione .
Riteniamo che imparare a convivere significhi soprattutto saper dialogare per comprendere l'altro e
costruire la propria identità in termini di autonomia e disponibilità al confronto, all'ascolto, alla
comprensione e alla collaborazione
Dai dati sopra esposti si conferma la necessità di interventi a favore di minori.
La scuola rappresenta per i minori il principale luogo di socializzazione e di promozione
all’integrazione. Gli alunni stranieri o con disagio/disabilità psico-fisiche nelle scuole pongono diversi
problemi:
difficoltà di comprensione linguistica a livello elementare con conseguenti ripercussioni
negative sulla didattica per tutta la classe;
difficoltà di comunicazione tra scuola e famiglia e difficoltà da parte dei genitori di seguire il
percorso di apprendimento dei figli;
difficoltà a ritagliare dai programmi ministeriali tempi e spazi per la creazione di eventi che
promuovano l’incontro tra le culture;
difficoltà da parte dei giovani ad orientarsi nella scelta della scuola superiore;
difficoltà ad orientarsi nella burocrazia scolastica (iscrizioni, agevolazioni, etc.).
difficoltà di integrazione nel gruppo da parte dei soggetti con disagio/disabilità psico-fisica.
I servizi comunali collaborano con le realtà scolastiche per offrire ai minori e alle loro famiglie la
possibilità di continuare ad usufruire dell’offerta formativa e culturale presente nelle scuole. Forte di
questi presupposti, pur consapevoli delle difficoltà, gli enti aderenti al progetto intendono confermare
ed incentivare la centralità della Scuola e dei servizi correlati, per lo sviluppo delle politiche per i
giovani, per le famiglie e per l’intera comunità locale.
L'abbandono scolastico rappresenta in questa fase un rischio oggettivo e richiede l'attivazione del
maggior numero di risorse a scopo preventivo.
Attualmente sul territorio sono presenti i seguenti servizi in supporto alle esigenze scolastiche e delle
famiglie:
Dati anno scolastico 2013/2014
TERRITORIO
TRASPORTO
TRASPORTO DI
MENSA
PRE – SCUOLA
POST- SCUOLA
Comuni aderenti al
SCOLASTICO
ALUNNI DISABILI
SCOLASTICA
Iscritti al servizio pre-
Iscritti al servizio post-
progetto
Alunni trasportati
Alunni disabili
trasportati
Iscritti
scuola
scuola
Bertinoro
al servizio mensa
288
0
682
112
62
Castrocaro Terme e
Terra del Sole
Civitella di
Romagna
Dovadola
0
0
260
25
0
17
0
94
30
30
14
0
89
22
0
Forlimpopoli
165
0
554
18
63
Galeata
18
0
104
35
7
Meldola
175
4
399
28
72
Modigliana
105
0
241
37
20
Portico e San
Benedetto
Predappio
34
0
44
0
0
149
0
331
117
0
Premilcuore
26
0
66
0
0
Rocca San
Casciano
Santa Sofia
36
1
80
0
0
67
2
363
50
11
Tredozio
2
1
87
10
0
TOTALE
1.096
8
3.394
484
265
Fonte dei dati: Amministrazioni Comunali
6.1 Complesso delle attività realizzate dall’Ente e identificazione dei destinatari
Sulla base di tutti gli elementi sopra esposti gli Enti di cui al punto 1, hanno deciso di costruire un
percorso di servizio civile coordinato e trasversale al fine di realizzare interventi a favore di:
Destinatari diretti
i giovani presenti nell’area territoriale considerata, sia italiani che stranieri, già utenti dei
servizi descritti e i potenziali
gli alunni delle scuole elementari e medie inferiori del territorio;
Istituti comprensivi del territorio;
Destinatari indiretti del progetto sono:
le famiglie dei minori;
l’intera comunità cittadina che vedrà implementato l’impegno per favorire il dialogo
intergenerazionale, interculturale e tra diversamente abili.
8° mese
7° mese
6° mese
5° mese
4° mese
3° mese
2° mese
1° mese
6.2 – Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la
specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Di seguito si elencano le Risorse Umane coinvolte nelle fasi di attuazione del progetto:
Fase 1
Per la formazione generale: formatori accreditati e in possesso di attestato rilasciato all’UNSC in
collaborazione con COPRESC;
Per la formazione specifica: poiché tale formazione è articolata in una parte di carattere comune fra
tutti i volontari inseriti nel presente progetto ed una di carattere particolare riferita ai singoli Enti e
sedi di progetto, verranno impiegati formatori specifici, e gli OLP delle rispettive sedi, che si
occuperanno di introdurre i volontari alla conoscenza teorica, del contesto e di guidarli nella
conoscenza dei compiti assegnati, partendo da quelli più semplici ed immediati. Per la formazione
specifica verranno utilizzati tutti gli Operatori Locali di Progetto delle sedi di attuazione indicati al
punto 12, i formatori specifici indicati al punto 21, i referenti degli Istituti Scolastici, il personale
degli Enti e delle Associazioni territoriali coinvolte nella realizzazione dei servizi ausiliari. Essi
forniranno le nozioni di base ai volontari e li accompagneranno nell’acquisizione della
consapevolezza del proprio ruolo all’interno del progetto in particolare e del contesto dell’Ente e del
territorio in generale.
Fase 2 e Fase 3
In queste fasi svolgono un ruolo di primaria importanza i formatori cosiddetti “particolari”: si tratta di
personale dell’Ente: operatori locali di progetto (OLP), i responsabili dei servizi scolastico educativo, i referenti degli Istituti Scolastici e dei Servizi Ausiliari, il personale degli Enti e delle
Associazioni territoriali che si occupano di servizi scolastici e ausiliari. Essi forniranno le nozioni di
base ai volontari e li accompagneranno nell’acquisizione della consapevolezza del proprio ruolo
all’interno del progetto in particolare e del contesto dell’Ente e del territorio in generale.
5.3. Attività e ruolo previsti per i giovani nell’ambito del progetto
In relazione agli obiettivi progettuali è stato definito un piano di realizzazione del progetto suddiviso
in fasi riassumibili come segue:
1. il volontario costruisce il proprio bagaglio
2. il volontario si appropria del contesto
3. il volontario diventa protagonista
La loro realizzazione dal punto di vista cronologico può essere sintetizzata graficamente come segue;
si segnala che pur esistendo un percorso progressivo, le fasi 1 e 2 non si esauriscono in
corrispondenza con il mese indicato per il loro raggiungimento: la costruzione del bagaglio di
conoscenze ed esperienze e la consapevolezza del contesto proseguono per tutta la durata del
progetto, e pertanto anche gli spazi successivi al termine di completamento della fase n. 1 e n.2
vengono anneriti per indicare la continuazione dei relativi processi, ma con una colorazione più
sfumata ad indicarne la minore “intensità”.
Fase 1
Fase 2
Fase 3
Segue una descrizione dettagliata delle fasi in rapporto agli obiettivi specifici indicati al punto 6, con
indicazione – per ciascuna – del piano di attuazione, delle attività previste, delle risorse umane
necessarie per l’attuazione e del ruolo e attività previste per i volontari.
Durata: due mesi (v. grafico sopra riportato)
Fase 1:
Formazione generale;
Presentazione del progetto;
Formazione specifica;
Accoglienza e primo approccio con le strutture (servizi comunali, scuole, centri educativi e centri
di aggregazione) e con gli utenti.
Ruolo e impiego dei volontari: come si può ben notare, trovandoci nella prima fase del progetto, si
tratta essenzialmente di azioni incentrate sulla familiarizzazione col contesto, con gli enti, i territori
interessati, i soggetti coinvolti, insomma con il progetto, le sue motivazioni e le sue finalità. Accanto
a queste attività e contemporaneamente ad esse si colloca la partecipazione alla formazione generale e
a quella specifica (secondo l’articolazione riportata di seguito ai relativi punti).
In questo primo tratto del percorso intrapreso col progetto di servizio civile volontario i giovani
partecipanti svolgono le attività sopra indicate affiancati e guidati costantemente dal personale messo
a disposizione dai rispettivi enti e dalle figure previste dal Servizio Civile Nazionale (si veda, in
proposito, la voce “Risorse umane” più avanti riportata).
In sostanza, in questa fase il volontario:
prende parte attiva alla formazione, esplicitando i propri bisogni conoscitivi e contribuendo a
creare un dialogo interattivo con i docenti anche in risposta alle sollecitazioni di questi ultimi;
integra le proprie conoscenze personali e le proprie esperienze di vita con quanto apprende nella
formazione;
prende contatto con la realtà dell’Ente di appartenenza e con le realtà educative dei rispettivi
territori;
viene gradualmente avviato alla conoscenza delle proprie attività peculiari;
affianca gli insegnanti, gli educatori e l’OLP e li osserva nello svolgimento delle attività
didattiche ed educative.
Durata: 3° - 4° mese (v. grafico riportato in premessa)
Fase 2:
Relazione diretta con gli alunni delle scuole;
Supporto e realizzazione attività di socializzazione ed integrazione scolastica;
Supporto e realizzazione attività di laboratorio espressivo, di animazione e gioco;
Supporto e realizzazione attività di vigilanza ed educativa;
Supporto e realizzazione attività ausiliarie ai servizi scolatici.
Ruolo e modalità di impiego dei volontari: la conoscenza teorica e i primi contatti con le strutture
educative e/o servizi ausiliari, si concretizzano nell’inserimento consapevole del volontario nell’Ente
e nella struttura nelle quali è articolato lo svolgimento del progetto. Inoltre il volontario instaura i
primi contatti diretti con i destinatari del progetto cercando di favorire il loro inserimento.
In sintesi, in questa fase di attuazione del progetto il volontario:
incrementa la propria conoscenza della struttura educativa e/o dei servizi ausiliari e del loro
funzionamento;
conosce gradualmente e progressivamente il funzionamento delle strutture dal punto di vista
operativo;
viene avviato a svolgere i propri compiti attraverso l’affiancamento con gli insegnanti, gli
educatori e il personale interessato dal progetto di seguiti se ne elencano alcuni:
− utilizza mezzi di espressione non verbale, attività motorie, musicali e di recitazione al fine
di favorire la socializzazione tra gli alunni con particolare riferimento agli alunni stranieri,
diversamente abili o con disagio sociale;
− organizza in collaborazione con gli operatori e realizza attività manipolatorie, di pittura, di
animazione e di lettura;
− svolge attività di assistenza in orario di pre e post scuola e/o attività ausiliarie;
− svolge attività di motivazione allo studio;
− utilizza il computer come strumento per consolidare alcune abilità linguistiche in continuità
con i ruoli e gli interventi sopra descritti;
Durata: 5° - 8° mese (v. grafico riportato in premessa, e relative precisazioni)
Fase 3:
Diventare punto di riferimento per gli alunni destinatari del progetto;
Supportarli nelle attività di apprendimento;
Facilitare lo scambio di informazioni scuola – famiglia;
Incrementare la loro autonomia.
Ruolo e modalità di impiego dei volontari: in questa fase il volontario diventa protagonista attivo,
sempre meno “oggetto di formazione” e sempre più soggetto proponente; la conoscenza teorica si
somma alle prime abilità acquisite e sperimentate per divenire competenza nel campo di interesse del
progetto. A questo punto il volontario si rende sempre più autonomo nello svolgimento dei compiti
assegnati ed è chiamato ad assumere un ruolo sempre più attivo e propositivo, al fine di realizzare un
lavoro più partecipato e condiviso.
In sintesi, in questa terza fase il volontario con il coordinamento degli insegnanti, degli educatori e
del personale interessato dal progetto:
− Svolge attività di supporto/aiuto nelle attività didattiche;
− Contribuisce ad accogliere gli alunni eda a integrarli;
− Supporta le attività scolastiche e/o ausiliarie, e di animazione/socializzazione;
− Partecipa all’organizzazione e realizzazione delle attività ausiliarie;
− Affianca gli educatori;
− Partecipa alle attività di sensibilizzazione e di promozione del Servizio Civile promosse dagli
Enti partner del progetto e dal CoPrESC di Forlì-Cesena.
Tutte le fasi di attuazione sopra indicate sarà seguite dagli Operatori Locali di Progetto (OLP).
Nei mesi successivi alla conclusione del progetto sarà cura degli Enti valutare attentamente i risultati
raggiunti, il metodo applicato ed il lavoro di equipe effettuato. Da qui si partirà per la definizione
delle nuove azioni, il consolidamento del lavoro con i patners e la definizione delle nuove azioni
progettuali.
7) Obiettivi del progetto:
L’obiettivo generale del progetto consiste nella promozione della cultura dell’accoglienza
intesa come capacità di confrontarsi e rapportarsi in uno scambio proficuo con le diversità
portate dall’ “altro”, sia esso uno straniero, un diversamente abile, un ragazzo più grande
inserito nel gruppo con lo scopo di affiancare gli educatori, ma senza la qualifica di
educatore ed un’età e uno stile di vita che lo avvicina molto agli allievi di scuole e dei
servizi collegati. Questo obiettivo può essere suddiviso in due macro obiettivi:
il primo (7A - Obiettivo delle attività previste) è rivolto a ridurre e prevenire le
difficoltà di inserimento degli alunni stranieri, e nell’integrazione sociale di soggetti in
condizioni di svantaggio, sia legate al disagio sociale che alla disabilità. Detti processi
di integrazione sono da intendere come una risorsa per l’innalzamento dei livelli di
qualificazione scolastica e sociale;
il secondo (7B Obiettivi per i giovani impegnati nelle attività previste) comprende
l’inserimento dei volontari (elemento nuovo e diverso per età, conoscenze e
preparazione) nel contesto scolastico ed educativo al fine di svilupparne le capacità e
conoscenze in un rapporto di scambio ed interazione con gli educatori, i professionisti
del settore sociale, i volontari e i ragazzi frequentanti le scuole e i servizi collegati.
7.A. Obiettivo delle attività previste:
1. Rimuovere gli ostacoli - di natura linguistica e culturale- aumentando la possibilità
di interventi educativo-didattici in particolare rivolti a bambini stranieri e/o in
disagio sociale affiancando i collaboratori e gli insegnanti in attività di
alfabetizzazione, di approfondimento delle discipline scolastiche, di supporto agli
alunni in particolari situazioni di disagio (durante le lezioni);
2. Incrementare l’integrazione delle diverse culture, stimolando gli alunni stranieri a
rappresentare le loro esperienze e favorire il confronto con la realtà locale al fine di
una crescita di relazioni;
3. Migliorare l’integrazione dei diversamente abili nell’attività della classe, favorire
l’inserimento dei nuovi iscritti;
4. Favorire la continuità educativa tra scuola ed extra-scuola (Famiglia, pre e post
scuola, accompagnamento nel trasporto scolastico, centri pomeridiani, feste, uscite
scolastiche, centri estivi…).
Indicatori
a)
Attività d’integrazione realizzate;
b)
Incontri di verifica con insegnanti e/o operatori sociali;
c)
Alunni stranieri, con disagio sociale e diversamente abili coinvolti.
d)
Alunni che frequentano attività educative extrascolastiche;
e)
Attività realizzate dai volontari.
Risultati attesi
a)
Aumento della comprensione e produzione scritta di testi più complessi da parte
degli alunni stranieri con acquisizione di competenze linguistiche, strumentali e
lessicali;
b)
Miglioramento dell’integrazione degli studenti con disagio sociale e/o diversamente
abili.
c)
Maggiore raccordo fra famiglia, scuola ed istituzioni
7.B. Obiettivi per i giovani impegnati nelle attività previste:
1. Conoscenza della rete dei servizi sociali e scolastici e della partecipazione del terzo
settore alle politiche educative locali.
2. Integrazione dei volontari nelle attività degli Enti, degli Istituti;
3. Sviluppare fra i giovani conoscenze ed esperienze relative all’età evolutiva.
4. Sviluppare le capacità di collaborazione fra gli alunni e fra alunni/volontari/docentiesperti.
Indicatori
• Numero di ore di formazione specifica con rappresentanti ed operatori di enti, scuole
e terzo settore operante in ambito scolastico
• Nr di ore di affiancamento dei volontari con gli operatori delle diverse strutture
coinvolte nel progetto
• Nr di attività ludico-didattiche organizzate dal volontario
Risultati attesi
• acquisizione delle conoscenze di base sulle caratteristiche psico-fisiche degli alunni;
• Test di valutazione per misurare il grado di soddisfazione del percorso seguito e
delle conoscenze acquisite;
• capacità del volontario di proporre attività di animazione e socializzazione che
coinvolgano uno o più alunni.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività
previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile
nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:
Prima
Incontri con i Dirigenti Scolastici delle scuole partners ed incontri tra partners di progetto
per la messa a punto dei percorsi di azione progettuale.
Selezione dei volontari congiunta e lavoro di equipe tra gli enti per la definizione dei
percorsi di lavoro e la messa a punto dei contenuti della formazione specifica (in funzione
dei candidati selezionati e della loro provenienza).
In relazione agli obiettivi specifici esposti nel box precedente, è stato definito un piano di
realizzazione del progetto suddiviso in fasi (o step) riassumibili come segue:
1. il volontario costruisce il proprio bagaglio
2. il volontario si appropria del contesto
3. il volontario diventa protagonista
La loro realizzazione dal punto di vista cronologico può essere sintetizzata graficamente
come segue; si segnala che pur esistendo un percorso progressivo, le fasi 1 e 2 non si
esauriscono in corrispondenza con il mese indicato per il loro raggiungimento: la
costruzione del bagaglio di conoscenze ed esperienze e la consapevolezza del contesto
proseguono per tutta la durata del progetto, e pertanto anche gli spazi successivi al termine
di completamento della fase n. 1 e n.2 vengono anneriti per indicare la continuazione dei
relativi processi, ma con una colorazione più sfumata ad indicarne la minore “intensità”.
12° mese
11° mese
10° mese
9° mese
8° mese
7° mese
6° mese
5° mese
4° mese
3° mese
2° mese
1° mese
Fase 1
Fase 2
Fase 3
Segue una descrizione dettagliata delle fasi in rapporto agli obiettivi specifici indicati al
box n. 7, con indicazione – per ciascuna – del piano di attuazione, delle attività previste,
delle risorse umane necessarie per l’attuazione e del ruolo e attività previste per i volontari.
FASE N. 1: il volontario costruisce il proprio bagaglio
Durata: due mesi (v. grafico sopra riportato)
Fase 1 dell’attuazione degli obiettivi specifici:
- Formazione generale;
- Presentazione del progetto;
- Formazione specifica;
- Accoglienza e primo approccio con le strutture (servizi comunali, scuole, centri
educativi e centri di aggregazione) e con gli utenti.
Ruolo e impiego dei volontari: come si può ben notare, trovandoci nella prima fase del
progetto, si tratta essenzialmente di azioni incentrate sulla familiarizzazione col contesto,
con gli enti, i territori interessati, i soggetti coinvolti, insomma con il progetto, le sue
motivazioni e le sue finalità. Accanto a queste attività e contemporaneamente ad esse si
colloca la partecipazione alla formazione generale e a quella specifica (secondo
l’articolazione riportata di seguito ai relativi punti).
In questo primo tratto del percorso intrapreso col progetto di servizio civile volontario i
giovani partecipanti svolgono le attività sopra indicate affiancati e guidati costantemente dal
personale messo a disposizione dai rispettivi enti e dalle figure previste dal Servizio Civile
Nazionale (si veda, in proposito, la voce “Risorse umane” più avanti riportata).
In sostanza, in questa fase il volontario:
- prende parte attiva alla formazione, esplicitando i propri bisogni conoscitivi e
contribuendo a creare un dialogo interattivo con i docenti anche in risposta alle
sollecitazioni di questi ultimi;
- integra le proprie conoscenze personali e le proprie esperienze di vita con
quanto apprende nella formazione;
- prende contatto con la realtà dell’Ente di appartenenza e con le realtà educative
dei rispettivi territori;
- viene gradualmente avviato alla conoscenza delle proprie attività peculiari;
- affianca gli insegnanti, gli educatori e l’OLP e li osserva nello svolgimento
delle attività didattiche ed educative.
Risorse Umane:
per la formazione generale: formatori accreditati e in possesso di attestato
rilasciato all’UNSC in collaborazione con COPRESC;
per la formazione specifica: poiché la formazione specifica è articolata in una
parte di carattere comune fra tutti i volontari inseriti nel presente progetto ed
una di carattere particolare riferita ai singoli Enti e sedi di progetto, verranno
impiegati due formatori specifici, entrambi volontari e gli OLP delle rispettive
sedi, che si occuperanno di introdurre i volontari alla conoscenza teorica del
territorio inteso come comprensorio di appartenenza dei Comuni interessati e
del contesto del singolo Comune e di guidarli nella conoscenza dei compiti
assegnati, partendo da quelli più semplici ed immediati. I “formatori comuni”
saranno due ed opereranno congiuntamente nei confronti di tutti i volontari,
mente per la formazione specifica verranno utilizzati tutti gli Operatori Locali
di Progetto delle sedi di attuazione (n. 16 OLP), i responsabili dei servizi
scolastico - educativo (n. 11), i referenti degli Istituti Scolastici e dei Centri
Educativi, il personale volontario degli Enti e delle Associazioni territoriali che
si occupano di aggregazione e educazione giovanile; essi forniranno le nozioni
di base ai volontari e li accompagneranno nell’acquisizione della
consapevolezza del proprio ruolo all’interno del progetto in particolare e del
contesto dell’Ente e del territorio in generale.
La prima fase, come del resto tutte le fasi di attuazione qui enucleate, sarà seguita
costantemente dalla figura dell’O.L.P. (dipendenti e volontari)
Durata: 3° - 5° mese (v. grafico riportato in premessa)
Fase 2 dell’attuazione degli obiettivi specifici:
- Relazione diretta con gli alunni delle scuole e gli utenti dei centri educativi e di
aggregazione giovanile;
- Attività di socializzazione;
- Attività di laboratorio espressivo;
- Attività di animazione e di gioco.
Ruolo e modalità di impiego dei volontari: la conoscenza teorica e i primi contatti con le
strutture educative si concretizzano nell’inserimento consapevole del volontario nell’Ente e
nella struttura nelle quali è articolato lo svolgimento del progetto. Inoltre il volontario
instaura i primi contatti diretti con gli alunni destinatari del progetto cercando di favorire il
loro inserimento nelle strutture scolastiche, educative e di aggregazione.
In sintesi, in questa fase di attuazione del progetto il volontario:
- incrementa la propria conoscenza della struttura educativa e del suo
funzionamento;
- conosce gradualmente e progressivamente il funzionamento della struttura dal
punto di vista operativo;
- viene avviato a svolgere i propri compiti attraverso l’affiancamento con gli
insegnanti, gli educatori e il personale volontario interessati dal progetto:
a) utilizza mezzi di espressione non verbale, attività motorie, musicali e di
recitazione al fine
di favorire la socializzazione tra gli alunni con
particolare riferimento agli alunni stranieri e diversamente abili;
b) organizza attività manipolatorie, di pittura, di animazione e di lettura;
c) svolge attività di assistenza all’interno delle istituzioni scolastiche in
orario di pre e post scuola;
d) svolge attività di motivazione allo studio;
e) utilizza il computer come strumento per consolidare alcune abilità
linguistiche in continuità con i ruoli e gli interventi sopra descritti;
Risorse Umane:
In questa fase svolgono un ruolo di primaria importanza i formatori cosiddetti “particolari”:
si tratta di personale dell’Ente (n. 10 OLP), i responsabili dei servizi scolastico - educativo
(n. 8), i referenti degli Istituti Scolastici e dei Centri Educativi, il personale volontario degli
Enti e delle Associazioni territoriali che si occupano di aggregazione e educazione
giovanile; essi forniranno le nozioni di base ai volontari e li accompagneranno
nell’acquisizione della consapevolezza del proprio ruolo all’interno del progetto in
particolare e del contesto dell’Ente e del territorio in generale.
La prima fase, come del resto tutte le fasi di attuazione qui enucleate, sarà seguita
costantemente dalla figura dell’O.L.P. (dipendenti e volontari)
Durata: 5° - 12° mese (v. grafico riportato in premessa, e relative precisazioni)
Fase 3 dell’attuazione degli obiettivi specifici:
-
Diventare il punto di riferimento per gli alunni destinatari del progetto;
Supportarli nelle attività di apprendimento;
-
Facilitare lo scambio di informazioni scuola – famiglia;
Incrementare la loro autonomia psico-fisica.
Ruolo e modalità di impiego dei volontari: in questa fase il volontario diventa protagonista
attivo, sempre meno “oggetto di formazione” e sempre più soggetto proponente; la
conoscenza teorica si somma alle prime abilità acquisite e sperimentate per divenire
competenza nel campo di interesse del progetto. A questo punto il volontario si rende
sempre più autonomo nello svolgimento dei compiti assegnati ed è chiamato ad assumere un
ruolo sempre più attivo e propositivo, al fine di realizzare un lavoro più partecipato e
condiviso.
In sintesi, in questa terza fase il volontario con il coordinamento degli insegnanti, degli
educatori e del personale volontario interessati dal progetto:
- Svolge attività di aiuto allo studio;
- Affianca l’alunno straniero nella comprensione e produzione dei testi;
- Contribuisce ad accogliere gli alunni stranieri in corso d’anno scolastico;
- Continua nelle attività di animazione e di socializzazione;
- Partecipa all’organizzazione delle attività parascolastiche;
- Affianca gli educatori nelle attività estive;
- Partecipa alle attività di sensibilizzazione e di promozione del SCV promosse
dagli Enti partner del progetto.
Risorse Umane:
Ancora una volta i volontari sono affiancati dai formatori cosiddetti “particolari”: si tratta di
personale dell’Ente e di personale volontario (Operatori Locali di Progetto delle sedi di
attuazione (n. 10 OLP), i responsabili dei servizi scolastico - educativo (n. 8), i referenti
degli Istituti Scolastici e dei Centri Educativi, il personale volontario degli Enti e delle
Associazioni territoriali che si occupano di aggregazione e educazione giovanile; essi
forniranno le nozioni di base ai volontari e li accompagneranno nell’acquisizione della
consapevolezza del proprio ruolo all’interno del progetto in particolare e del contesto
dell’Ente e del territorio in generale.
La prima fase, come del resto tutte le fasi di attuazione qui enucleate, sarà seguita
costantemente dalla figura dell’O.L.P. (dipendenti e volontari)
Dopo
Nei mesi successivi alla conclusione del progetto sarà cura degli Enti valutare attentamente i
risultati raggiunti, il metodo applicato ed il lavoro di equipe effettuato. Da qui si partirà per
la definizione delle nuove azioni, il consolidamento del lavoro con i patners ( scuole e centri
educativi e di aggregazione) e la definizione delle nuove azioni progettuali. Ai volontari di
servizio civile sarà proposto di rimanere all’interno delle associazioni come volontari
PROSPETTO RIASSUNTIVO
8.1 Complesso delle attività per il
raggiungimento degli obiettivi
8.2 Risorse umane necessarie per
l’espletamento delle attività
previste con specifica delle
professionalità impegnate e la
loro attinenza con le predette
attività
8.3 Ruolo ed attività previste per
il volontario nell’andamento del
progetto
.
- Conoscenza degli elementi
generali del servizio civile e del
progetto
Formatori generali, Formatori
specifici, Olp
Familiarizzazione col contesto, con
gli Enti, gli Istituti, i territori
interessati, i soggetti coinvolti
- Relazione diretta con gli alunni
delle scuole e gli utenti dei centri
educativi e di aggregazione
giovanile
Olp, operatori della scuola e degli
Uffici scolastici degli Enti
coprogettanti aderenti.
Ricerca, sperimentazione e
collaborazione con il personale
addetto
- Attività di socializzazione
Olp, operatori della scuola, e degli
Uffici scolastici degli Enti
coprogettanti aderenti, insegnanti.
- Attività di laboratorio espressivo Olp, operatori della scuola e degli
Uffici scolastici degli Enti
coprogettanti aderenti, insegnanti.
- Attività di animazione e di gioco
Olp, operatori della scuola e degli
Uffici scolastici degli Enti copro
gettanti aderenti, insegnanti.
- Supportare gli studenti nelle
Olp, operatori della scuola e degli
attività di apprendimento
Uffici scolastici degli Enti copro
gettanti aderenti, insegnanti.
- Facilitare lo scambio di Olp, operatori della scuola e degli
informazioni scuola – famiglia;
Uffici scolastici degli Enti copro
gettanti aderenti, insegnanti.
- Incrementare l’autonomia psico- Olp, operatori della scuola e degli
fisica degli studenti bisognosi.
Uffici scolastici degli Enti copro
gettanti aderenti.
9)
Affiancamento e collaborazione con
il personale addetto
Affiancamento e collaborazione con
il personale addetto
Affiancamento e collaborazione con
il personale addetto
Affiancamento e collaborazione con
il personale addetto
Affiancamento e collaborazione con
il personale addetto
Affiancamento e collaborazione con
il personale addetto
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
16
10) Numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
16
12) Numero posti con solo vitto:
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
(con numero minimo di ore settimanali pari a 12)
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
1400
5
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Flessibilità oraria
Disponibilità a mobilità sul territorio
Partecipazione ai centri estivi o attività ausiliarie a quelle scolastiche
Per un periodo non superiore ai 30 giorni complessivi il volontario potrà svolgere la propria
attività in sedi collegate alla Sede di Attuazione.
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
1
2
3
4
5
6
Sede di
attuazione del
progetto
COMUNE DI
BERTINORO
COMUNE DI
CASTROCARO 1 –
SETTORE
ANZIANICULTURA-POL.
GIOVANILISCUOLA
COMUNE DI
DOVADOLA
COMUNE DI
FORLIMPOPOLI
Servizio
scuola cultura
COMUNE DI
MELDOLA
2°
Dipartimento
COMUNE DI
MODIGLIANA
7
COMUNE DI
PORTICO E SAN
BENEDETTO
8
COMUNE DI
PREMILCUORE
9
COMUNE DI
ROCCA SAN
CASCIANO
10
11
COMUNE DI
TREDOZIO
ISTITUTO
COMPRENSIVO DI
CIVITELLA DI
ROMAGNA Scuola
Comune
Indirizzo
Cod.
ident.
sede
N. vol.
per
sede
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto
Nominativi dei Responsabili Locali di Ente
Accreditato
Cognome e
nome
Data di
nascita
C.F.
Cognome e
nome
Data di
nascita
C.F.
BERTINORO
(FC)
Piazza della Libertà, 9
- 47032
68372
1
Pivi Arianna
14/12/1965
PVIRNN65T54C573O
TORRICELLA
LUCIANO
06/01/1960
TRRLCN60A06L117Y
CASTROCARO
TERME E
TERRA DEL
SOLE (FC)
Viale G. Marconi, 81 –
47011 (Piano:2)
18028
1
Zambonelli Paola
18/05/1956
ZMBPLA56E58D704F
TORRICELLA
LUCIANO
06/01/1960
TRRLCN60A06L117Y
DOVADOLA
(FC)
Piazza della Vittoria, 2
- 47013
112186
1
Di Fazio Maria
Rosa
08/08/1966
DFZRMR66M48F205Q
TORRICELLA
LUCIANO
06/01/1960
TRRLCN60A06L117Y
FORLIMPOPOLI
(FC)
Piazza Fratti, 2 –
47034 (Piano:1)
21629
1
Bondi Noris
18/08/1972
BNDNRS72M58D705X
TORRICELLA
LUCIANO
06/01/1960
TRRLCN60A06L117Y
MELDOLA (FC)
Piazza F. Orsini, 12 47014
120727
1
Fabbri Monica
07/10/1962
FBBMNC62R47F097W
TORRICELLA
LUCIANO
06/01/1960
TRRLCN60A06L117Y
Via G. Garibaldi, 63 –
47015 (Piano:2)
5665
1
Fabbri Claudio
08/04/1961
FBBCLD61D08F259X
TORRICELLA
LUCIANO
06/01/1960
TRRLCN60A06L117Y
Piazza Marconi, 3 47010
112187
1
Verdi Serena
03/04/1982
VRDSRN82D43D704L
TORRICELLA
LUCIANO
06/01/1960
TRRLCN60A06L117Y
Piazza Caduti, 14 47010
120738
1
Lombini Moreno
09/10/1955
LMBMRN55R09H034M
TORRICELLA
LUCIANO
06/01/1960
Piazza Tassinari, 15
47017
112185
1
Liverani Grazia
Flavia
29/12/1962
LVRGZF62T69F205S
TORRICELLA
LUCIANO
06/01/1960
TRRLCN60A06L117Y
Via dei Martiri, 1 –
47019 (Piano:1)
82139
1
Baroni Paola
08/10/1960
BRNPLA60R48L361W
TORRICELLA
LUCIANO
06/01/1960
TRRLCN60A06L117Y
Via Togliatti, 16 –
47010
120746
1
Bombardi Monica
11/01/1955
BMBMNC55A51I310J
TORRICELLA
LUCIANO
06/01/1960
TRRLCN60A06L117Y
MODIGLIANA
(FC)
PORTICO E
SAN
BENEDETTO
(FC)
PREMILCUORE
(FC)
ROCCA SAN
CASCIANO
(FC)
TREDOZIO
(FC)
GALEATA (FC)
TRRLCN60A06L117Y
12
13
14
15
16
“F. Biondo”
ISTITUTO
COMPRENSIVO DI
CIVITELLA DI
ROMAGNA Scuola
“F. Pignocchi”
ISTITUTO
COMPRENSIVO DI
CIVITELLA DI
ROMAGNA Scuola
“E. De Amicis”
ISTITUTO
COMPRENSIVO
SANTA SOFIA –
Sede centrale
ISTITUTO
COMPRENSIVO
PREDAPPIO –
Sede centrale
UNIONE DI
COMUNI DELLA
ROMAGNA
FORLIVESE
CIVITELLA DI
R. (FC)
Via Aldo Moro, 8 47012
120743
1
Campitelli Fleana
30/05/1966
CMPFLN66E70D867V
TORRICELLA
LUCIANO
06/01/1960
TRRLCN60A06L117Y
CIVITELLA DI
R. (FC)
Via A. Costa, 78 47012
120745
1
Conficoni Mirka
11/05/1967
CNFMRK67G51A952Y
TORRICELLA
LUCIANO
06/01/1960
TRRLCN60A06L117Y
SANTA SOFIA
(FC)
Via F. Arcangeli, 1 –
47018
120749
1
Benilli Claudia
29/10/1963
BNLCLD63R69I310S
TORRICELLA
LUCIANO
06/01/1960
TRRLCN60A06L117Y
PREDAPPIO
(FC)
Via Pascoli, 8- 47016
120748
1
Zannoni Lucia
01/05/1957
ZNNLCU57E41D704Y
TORRICELLA
LUCIANO
06/01/1960
TRRLCN60A06L117Y
ROCCA SAN
CASCIANO
(FC)
Piazza Tassinari, 15° 47017
120753
1
Bambi Serena
29/07/1956
BMBSRN56L69G904H
TORRICELLA
LUCIANO
06/01/1960
TRRLCN60A06L117Y
17) Attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
L’unione dei Comuni della Romagna Forlivese, insieme con gli Enti co-progettanti, in
collaborazione con CO.PR.E.S.C. di Forlì–Cesena intende procedere ad un’attività di
sensibilizzazione del Servizio Civile Nazionale durante tutto l’anno con incontri nelle
scuole e con incontri da effettuarsi con le Associazioni di volontariato esistenti nel territorio
del comprensorio Forlivese a tal fine tutti gli Enti garantiranno la loro presenza, attraverso
responsabili, olp e volontari in Servizio Civile , per un totale di almeno 10 ore; il progetto,
inoltre, verrà pubblicizzato mediante:
a. pubblicazione del progetto sul sito dell’Unione di Comuni della Romagna Forlivese
e sui siti internet degli Enti/Associazioni co-progettanti e/o legati da accordo di
partenariato;
b. comunicati stampa su quotidiani locali;
c. predisposizione e diffusione di locandine e pieghevoli;
d. lettera informativa a tutti i ragazzi e le ragazze residenti nel territorio degli Enti
partecipanti;
e. diffusione di materiale informativo presso le sedi del Polo Universitario;
f. Promozione di incontri con i giovani nei Comuni e nell’Unione di Comuni.
Inoltre l’Ente partecipa alle attività di promozione e sensibilizzazione realizzate in maniera
coordinata e congiunta con il CoPrESC di Forlì-Cesena e con gli enti del territorio
provinciale, come indicato nell’allegata scheda di attuazione del Protocollo d’Intesa con il
Copresc e nel Piano Provinciale del Servizio Civile. Complessivamente, l’ente garantirà la
sua presenza, attraverso responsabili, olp e volontari in Servizio Civile, per un totale di 21
ore, per lo svolgimento delle seguenti attività:
1. Sensibilizzazione al servizio civile
L’ente sarà coinvolto dal CoPrESC per garantire la piena realizzazione di tutte le attività
volte alla sensibilizzazione dei giovani verso i valori e i contenuti del servizio civile
nazionale e regionale.
SCUOLE DI SECONDO GRADO
In tal senso, viene proposta agli istituti superiori della provincia la realizzazione di incontri
informativi (con l'impiego di volontari in servizio civile presso gli enti aderenti al
Co.Pr.E.S.C. e loro referenti). Tali incontri sono finalizzati a sensibilizzare i ragazzi delle
scuole superiori ai temi della solidarietà e della cittadinanza attiva. Gli incontri sono
soprattutto rivolti alle classi 4° e 5° superiori, in collaborazione anche con gli insegnanti
deputati all’orientamento dei ragazzi/e.
UNIVERSITA’
Sono previsti incontri nelle sedi universitarie di Forlì e Cesena per “formare” ed
informare i ragazzi e le ragazze sui temi che sottendono il valore del servizio civile e la
coesione sociale. Gli incontri avvengono grazie all’apporto di canali istituzionali e alla
collaborazione delle associazioni studentesche. Tali incontri prevedano momenti di
testimonianza di volontari in servizio civile in Italia e all’estero.
Per dare impulso e valorizzare concretamente il servizio civile sul territorio, si proporranno
incontri di sensibilizzazione rivolti a vari gruppi di aggregazione giovanile (gruppi scout,
oratori, centri sociali, ...) e, in generale, a tutta la cittadinanza, avvalendosi in questo della
collaborazione di enti e associazioni già attivi in alcuni ambiti di intervento del servizio
civile.
2. Promozione del Servizio Civile durante tutto l'anno
Il CoPrESC, attraverso il coinvolgimento degli Enti aderenti, attuerà sul territorio una serie
di azioni volte alla sensibilizzazione del servizio civile attraverso:
♦ Promozione sul territorio provinciale delle diverse esperienze di servizio civile:
l'intento è quello di coinvolgere direttamente le strutture e i volontari che in esse
operano, trasmettendo la loro esperienza attraverso testimonianze.
♦ Oltre alle testimonianze dirette dei volontari si utilizzeranno una serie di strumenti
atti a promuovere l'esperienza valoriale del singolo: produzione di interviste da
inserire sul sito www.provincia.forli-cesena.it/coprescfc.it e in eventuali
pubblicazioni.
♦ Partecipazione a manifestazioni di carattere pubblico che riguardano i temi fondanti il
servizio civile.
♦ Ricerca di canali che permettano di sponsorizzare il servizio civile durante eventi in
cui sia prevista una forte affluenza di giovani (feste universitarie, concerti,
manifestazioni sportive o ricreative, ...).
Tutte queste attività vengono realizzate grazie alla disponibilità da parte degli enti di
volontari e propri referenti.
3. Promozione dei Bandi di Selezione Volontari
Poco prima della pubblicazione del bando/avviso di servizio civile il Co.Pr.E.S.C. si
impegna ad attivare, in collaborazione con gli Enti attraverso tavoli azione e/o scambio di
idee ed esperienze via e-mail, le strategie di pubblicizzazione.
La partecipazione attiva degli Enti nella definizione delle strategie mira a:
♦ strumenti da utilizzare (es. interviste dei volontari su quotidiani locali, comunicati
stampa ecc..);
♦ individuazione dei luoghi dove è necessario porre più energia nel veicolare le
informazioni;
♦ quali aiuti pratici possono apportare gli enti soci e le associazioni aderenti al
Co.Pr.E.S.C.
Viene predisposto anticipatamente il materiale informativo per avviare la diffusione entro la
prima settimana d’uscita del bando/avviso, il quale è distribuito in “luoghi strategici” grazie
alla collaborazione degli enti aderenti al Co.Pr.E.S.C.
Durante il periodo di apertura del bando/avviso, verrà incrementata l’attività di promozione
attraverso la pubblicazione di articoli nei giornali locali e pubblicazione di comunicati
stampa.
Inoltre all'interno del sito www.provincia.forli-cesena.it/coprescfc.it. vengono inseriti tutti i
progetti approvati e finanziati per garantirne la massima visibilità attraverso la
predisposizione di schede riassuntive delle attività e dei fini di ogni singolo progetto,
segnalando i recapiti degli enti con il relativo nominativo a cui i ragazzi possono fare
riferimento.
Contemporaneamente ogni ente si impegna ad inserire un link sul proprio sito internet che
rimandi al sito del CoPrESC www.provincia.forli-cesena.it/coprescfc.it.
Inoltre verrà incrementata l'attività di sportello informativo CoPrESC.
Si sottolinea che tutte le iniziative e le proposte di sensibilizzazione e promozione al
servizio civile sono pensate con l’obiettivo di intercettare in maniera trasparente e ponderata
i giovani interessati realmente a vivere l’esperienza.
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
PROCEDIMENTO
PER
LA
SELEZIONE
L'ATTRIBUZIONE DI PUNTEGGI
DEI
VOLONTARI
MEDIANTE
La modalità di selezione dei volontari adottata si basa sui dei criteri di selezione
Unsc definiti e approvati con la determinazione del Direttore Generale del 11 giugno
2009, n.173 al quale si rimanda.
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Il Sistema di Monitoraggio e Valutazione implementato raccoglie l’esperienza maturata
durante gli ultimi anni dagli Enti coinvolti nel presente progetto e quanto in merito elaborato
dalla Regione Emilia Romagna.
Il Piano coinvolge l’Ente in incontri trimestrali con i volontari e con gli OLP, raccolti e
ordinati nella stesura di una relazione
I dati raccolti vanno oltre la dimensione delle attività in atto (emersione delle criticità ed
eventuali interventi di problem solving), costituendo infatti basi solide e attendibili per
valutare correttamente l’impatto dei progetti su tutte le organizzazioni coinvolte e al tempo
stesso definire la futura progettazione (o ri progettazione) degli interventi.
Il Sistema di Monitoraggio e Valutazione si pone l’obiettivo di misurare:
• obiettivi raggiunti (risultati raggiunti con gli obiettivi specifici; obiettivi generali
raggiunti e esito del progetto);
• realizzazione delle attività previste;
• organizzazione del progetto - modelli di gestione dei volontari;
• formazione generale e specifica rivolta ai volontari in SCN;
• crescita individuale dei volontari e benefici dichiarati all’interno del progetto
presentato;
• soddisfazione dei volontari e degli operatori (intermedia e finale).
Oltre al proprio piano di monitoraggio interno l'Ente partecipa al percorso di
monitoraggio condiviso a livello provinciale dal CoPrESC di Forlì-Cesena, come
programmato nel Piano Provinciale.
Obiettivi del monitoraggio condiviso:
−
attuare un percorso multidimensionale prendendo in considerazione le diverse
mission e visioni degli Enti coinvolti. Per questo motivo ci si avvarrà dell'utilizzo di
strumenti di analisi valutati flessibili e adattabili alle singole situazioni con lo scopo
ultimo di effettuare una chiara e reale indagine sul valore del progetto per il
volontario, per l’ente e per il territorio.
− La condivisione del percorso di monitoraggio trova il senso nell'idea di
accompagnamento degli Enti verso una crescita delle capacità e degli strumenti per
valutare i propri progetti di servizio civile in modo efficiente e analitico.
I livelli da misurare:
♦ l'esperienza del giovane all'interno del progetto e della struttura;
♦ gli obiettivi raggiunti rispetto al progetto, alla struttura, al territorio e al giovane in
servizio civile;
♦ il rapporto del giovane con gli utenti e le figure di riferimento (olp, responsabile della
struttura, volontari della struttura, operatori della struttura);
♦ il risultato finale di un anno di servizio civile: la crescita dell'individuo.
Modalità di attuazione:
I tavoli di lavoro verranno organizzati coinvolgendo gli enti di tutto il territorio provinciale,
attuando il programma seguendo le modalità di seguito riportate:
• mailing-list per la condivisione dei dati emersi e delle considerazioni di carattere
generale sull’andamento del servizio civile nel territorio. Questa metodologia viene
adottata per potere condividere agevolmente ed efficacemente il materiale prodotto. I
momenti di confronto virtuale con gli enti saranno nel corso dell’anno diversi, per
questo motivo si è deciso di chiamare questa metodologia di scambio di informazioni
tavolo-azione virtuale.
• tavoli-azione che coinvolgeranno l’intero territorio provinciale di Forlì- Cesena. È
previsto un primo incontro di presentazione e condivisione del piano di monitoraggio,
altri due momenti (attraverso la mailing list con il tavolo di azione virtuale) nel corso
di attuazione del progetto. Un ultimo incontro provinciale per condividere tutti i dati
emersi e la preparazione del materiale da presentare all’evento pubblico relativo ai
risultati raggiunti e la ricaduta sul territorio del servizio civile stesso.
Tempistiche:
ex ANTE è l'incontro in plenaria previsto qualche giorno prima dell'inizio dell'entrata in
servizio dei ragazzi. A questo tavolo, oltre alla partecipazione dei referenti del monitoraggio
è prevista anche la partecipazione degli olp. Condivisione del programma ed eventuali
integrazioni. Visione e riflessione sui questionari previsti e sulle metodologie di analisi che
si intende adottare.
In ITINERE verranno effettuati i tavoli-azione virtuali.
Il primo avverrà già al secondo mese di inserimento dei ragazzi in servizio presso le
strutture. In questa fase si coglierà l'occasione per aprire un confronto sulla fase di
inserimento dei volontari e sugli obiettivi prefigurati dai progetti; elaborazione dei dati
emersi dai primi questionari; condivisione di altri metodi di valutazione che gli enti
intendono adottare all'interno della loro realtà (es. colloqui individuali con i volontari,
domande aperte agli olp, interviste agli utenti, ecc..).
Il secondo invece è previsto a metà servizio dei ragazzi. Condivisione dei dati emersi dalla
somministrazione del questionario ai volontari, ai referenti della formazione e ai
Rappresentanti Legali degli Enti. I temi trattati saranno relativi alla valutazione
dell’andamento in generale del SC, sullo stato di avanzamento del progetto, sulla
formazione generale svolta dai ragazzi e sull’impatto/ricaduta del servizio civile nell’ente e
sul territorio.
ex POST: verso la conclusione del servizio civile si convocherà un ultimo tavolo azione
durante il quale verranno presi in esame i seguenti punti:
− il funzionamento degli strumenti adottati durante il monitoraggio per misurare i livelli
condivisi;
− I risultati emersi;
− come applicare i risultati alla futura progettazione;
− costruzione del materiale da presentare all’evento pubblico.
Evento pubblico: avverrà a conclusione del servizio civile.
Si sottolinea come uno degli scopi del monitoraggio condiviso è quello di rilevare i dati
relativi alle diverse esperienze di servizio civile sul territorio di Forlì- Cesena identificando
in questo modo la mappa del valore del servizio civile e la reale ricaduta sul territorio
dell'operato dei ragazzi in servizio civile.
Grazie all'esperienza di monitoraggio condiviso verranno predisposti dei report.
Strumenti di lavoro:
Incontri in plenaria
Tavoli - azione
Tavoli - azione virtuale
Somministrazione di questionari:
scheda 1: questionario di inizio – volontari
scheda 2: questionario in itinere – volontari
scheda 3: questionario formazione – volontari
scheda 4: questionario/intervista ai Legali Rappresentanti degli Enti
scheda 5: questionario finale - volontari
scheda 6: questionario finale – olp
−
−
−
−
Figure coinvolte nel monitoraggio condiviso:
- Referenti del monitoraggio indicati dagli Enti stessi nelle schede di attuazione con il
CoPrESC ;
- Olp delle diverse sedi di attuazione dei progetti;
- Legali rappresentanti degli Enti;
- Referente del monitoraggio individuato all’interno del Consiglio Direttivo
CoPrESC
- Operatore del CoPrESC.
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Il 25% dei posti arrotondato per eccesso all’unità saranno riservati a favore dei giovani
disabili (certificati L.104/92) e/o ai giovani con disagio sociale, nonché ai giovani con bassa
scolarizzazione (medie inferiori) e/o ai giovani che in precedenza hanno presentato
domanda di partecipazione al servizio civile senza essere stati selezionati.
Inoltre verranno tenute in considerazione anche le domande eventualmente pervenute di
persone portatrici di handicap; in particolare, qualora il deficit fosse motorio, sarebbe
possibile inserire gli eventuali volontari nelle sedi di servizio degli enti co-progettanti,
senza rendere necessari accordi con i Servizi Sociali competenti. Si tratta, infatti, di sedi
prive di barriere architettoniche e di attività adeguate che potrebbero efficacemente essere
espletate da ragazzi/ragazze con deficit motori.
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione
del progetto:
Gli enti/associazioni coinvolti nel progetto nei propri bilanci di previsione per l’anno 2015 sui relativi
Capitoli di Bilancio inseriranno nel complesso almeno 2.300,00 Euro e più precisamente:
PROMOZIONE
1.400,00
Manifesti/Volantini, inserzioni su quotidiani, spedizione lettere per promozione
progetto a tutti i giovani dai 18 a 28 anni residenti nel territorio degli Enti coprogettanti, riunioni e convegni
FORMAZIONE SPECIFICA E MONITORAGGIO
500,00
Materiale di consumo e rimborso spese al personale dipendente e/o volontario
coinvolto nel progetto
RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI
400,00
Utilizzo di stampanti, fotocopiatrici, acquisto e/o uso di cellulari assegnati ai
volontari, Fax, telefono, materiale di cancelleria e varie
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
L’ente in riferimento al progetto attuerà attività coordinate e congiunte con il COPRESC di
Forlì- Cesena attraverso:
- sensibilizzazione congiunta su:
- Carta d’impegno etico e previsioni della L.R.20/03: valori dell’obiezione di coscienza
e tematiche collegate (nonviolenza, difesa civile, povertà, solidarietà, mondialità e
intercultura, pace e diritti umani, ecc.)
- Servizio civile svolto sia in Italia che all’estero, con le dirette testimonianze dei
giovani già coinvolti;
- Promozione congiunta del bando/avviso e di orientamento dei giovani alla scelta del
progetto;
- Formazione coordinata e congiunta per gli operatori locali di progetto e le figure
accreditate degli enti della provincia.
- Formazione coordinata e congiunta dei volontari in servizio civile
regionale/nazionale.
- Attività di monitoraggio condiviso del progetto in ambito Copresc.
Grazie agli esiti emersi dal monitoraggio realizzato da Copresc- Enti, che dimostrano un
sempre maggiore miglioramento della qualità del Servizio Civile realizzato su questi
territorio, si sottolinea che le attività sopra indicate continueranno ad essere realizzate in
maniera congiunta e in modo sempre più attivo e proficuo.
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Gli Enti e gli Istituti coinvolti nel progetto forniranno tutta la strumentazione necessaria ed adeguata
in coerenza con gli obiettivi (punto 7) e le modalità di attuazione (punto 8) del progetto e in modo
particolare verranno messe a disposizione dei volontari:
SEDE
Comune di Bertinoro – Codice sede
68372
Comune di Castrocaro Terme e Terra del
Sole – Codice sede 18028
Comune di Dovadola – Codice sede
112186
Comune di Forlimpopoli – Codice sede
21629
Comune di Meldola – Codice sede
120727
Comune di Modigliana – Codice sede
5665
Comune di Portico e San Benedetto –
Codice sede 112187
Comune di Premilcuore – Codice sede
120738
Comune di Rocca San Casciano –
Codice sede 112185
Comune di Tredozio – Codice sede
82139
Istituto Comprensivo di Civitella di
Romagna – Scuola Flavio Biondo –
Codice sede 120746
Istituto Comprensivo di Civitella di
Romagna – Scuola F. Pignocchi –
Codice sede 120743
Istituto Comprensivo di Civitella di
Romagna - Scuola E. De Amicis –
Codice sede 120745
Istituto Comprensivo
Santa Sofia – Codice sede 120749
Istituto Comprensivo di Predappio –
Codice sede 120748
Unione di Comuni della Romagna
Forlivese – Unione Montana – Sede
decentrata di Rocca San Casciano –
Codice sede 120753
RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI
n. 1 P.C. con relativa stampante con collegamento
internet tramite ADSL, fotocopiatrice, telefono, fax
n. 1 P.C. con relativa stampante con collegamento
internet tramite ADSL, fotocopiatrice, telefono, fax
n. 1 P.C. con relativa stampante con collegamento
internet tramite ADSL, fotocopiatrice, telefono, fax
n. 1 P.C. con relativa stampante con collegamento
internet tramite ADSL, fotocopiatrice, telefono, fax
n. 1 P.C. con relativa stampante con collegamento
internet tramite ADSL, fotocopiatrice, telefono, fax
n. 1 P.C. con relativa stampante con collegamento
internet tramite ADSL, fotocopiatrice, telefono, fax
n. 1 P.C. con relativa stampante con collegamento
internet tramite ADSL, fotocopiatrice, telefono, fax
n. 1 P.C. con relativa stampante con collegamento
internet tramite ADSL, fotocopiatrice, telefono, fax
n. 1 P.C. con relativa stampante con collegamento
internet tramite ADSL, fotocopiatrice, telefono, fax
n. 1 P.C. con relativa stampante con collegamento
internet tramite ADSL, fotocopiatrice, telefono, fax
n. 1 P.C. con relativa stampante con collegamento
internet tramite ADSL, fotocopiatrice, telefono, fax
n. 1 P.C. con relativa stampante con collegamento
internet tramite ADSL, fotocopiatrice, telefono, fax
n. 1 P.C. con relativa stampante con collegamento
internet tramite ADSL, fotocopiatrice, telefono, fax
n. 1 P.C. con relativa stampante con collegamento
internet tramite ADSL, fotocopiatrice, telefono, fax
n. 1 P.C. con relativa stampante con collegamento
internet tramite ADSL, fotocopiatrice, telefono, fax
n. 1 P.C. con relativa stampante con collegamento
internet tramite ADSL, fotocopiatrice, telefono, fax
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Al termine del percorso offerto dal presente progetto, il volontario sarà in grado di:
COMPETENZE DI BASE
Conoscere le procedure (macro) tecnico/amministrative dell’Ente per quanto concerne le
attività correlate al settore dell’istruzione scolastica.
_________________________________________________________________________________
COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI
- Elaborare semplici schedature;
- Collaborare alla progettazione di attività di integrazione e socializzazione,
- Organizzare e condurre attività di socializzazione;
- Accompagnare e supportare il minore nell’attività di studio e ricreativa;
COMPETENZE TRASVERSALI
- Costruire messaggi chiari, al fine di fornire informazioni corrette a persone interessate alle
attività organizzate dalla sede operativa.
- Adottare stili di comportamento propositivi, improntati alla cordialità e alla cortesia;
- Collaborare con il personale coinvolto nel progetto, in relazione ai propri compiti e ai
risultati da raggiungere;
- Integrarsi con altre figure/ruoli professionali e non;
- Adeguarsi al contesto: linguaggio e atteggiamenti, rispetto delle regole e orari;
- Gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità;
- Lavorare in team per produrre risultati collettivi.
- Assumere le necessarie decisioni gestionali in sufficiente autonomia, seppur nell’ambito di
sistemi e procedure già calibrati e condivisi.
- Collaborare con il Personale dell’Ente e con i colleghi.
Rinvenibili nel “Primo prontuario delle competenze riconoscibili nell’esperienza del
Servizio Civile”, predisposto dalla Regione Emilia Romagna.
Le suddette competenze verranno certificate mediante il rilascio della “Dichiarazione delle
competenze, a valere come credito formativo, e riconosciute dalla Regione Emilia-Romagna
in attuazione dell’articolo 10, primo comma, della L.R. 20 del 2003 1.
1
si richiama il testo dell’articolo 10, comma 1, della L.R. 20 del 2003 («la Regione Emilia-Romagna stabilisce, a favore dei giovani che
abbiano effettuato le prestazioni di servizio civile volontario di cui all'articolo 4, comma 1, lettera c) per l'intero periodo individuato nei
progetti d'impiego, un'adeguata valutazione dei relativi titoli indicati dall'interessato nell'ambito della documentazione richiesta per le
selezioni pubbliche finalizzate all'assunzione nei ruoli regionali, sia a tempo determinato che indeterminato.«), che costituisce
riconoscimento regionale delle competenze maturate dai volontari durante il servizio civile, in coerenza le figure messe a concorso. In
proposito potrebbero esserci analoghi riconoscimenti di competenze da parte degli enti locali che hanno attivato la facoltà prevista
dall’articolo 11, comma 2, della stessa L.R. («Gli Enti locali possono, altresì, nei limiti delle proprie competenze, prevedere benefici e
riconoscimenti a favore dei volontari in servizio civile per le stesse finalità ed entro i limiti previsti dalla presente legge, nonchè dal
documento di programmazione triennale di cui all'articolo 7.») o da parte di altri enti, associazioni, cooperative;
Questo sistema, peraltro, si colloca in coerenza con le previsioni della L.R. 12 del 2003 "NORME PER L'UGUAGLIANZA DELLE
OPPORTUNITA' DI ACCESSO AL SAPERE, PER OGNUNO E PER TUTTO L'ARCO DELLA VITA, ATTRAVERSO IL
RAFFORZAMENTO DELL'ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE, ANCHE IN INTEGRAZIONE TRA
LORO" in particolare con l'art. 5, primo comma ("Ogni persona ha diritto ad ottenere il riconoscimento formale e la certificazione delle
competenze acquisite. Il riconoscimento può essere utilizzato, anche in ottemperanza alle disposizioni comunitarie, per conseguire un
diploma, una qualifica professionale o altro titolo riconosciuto. A tal fine la Regione promuove accordi con le componenti del sistema
formativo e con le parti sociali per la definizione di procedure per il riconoscimento, la certificazione e l'individuazione degli ambiti di
utilizzazione delle diverse competenze, nonchè per il riconoscimento delle competenze acquisite nel mondo del lavoro, utilizzabili come
crediti per i percorsi formativi.") e con il successivo art. 6 ("1. Gli studenti, all'atto della prima iscrizione ad attività di istruzione o di
formazione professionale successiva all'assolvimento dell'obbligo scolastico, possono richiedere il rilascio del libretto formativo personale,
nel quale sono iscritti i titoli, le qualifiche e le certificazioni conseguite.
2. La Giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente, definisce con proprio atto le caratteristiche del libretto formativo,
nonchè le modalità per il rilascio dello stesso a tutti coloro che lo richiedono.
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Comprensorio Forlivese:
− Provincia di Forlì- Cesena sede di Forlì – Piazza G.B. Morgagni n° 2 e 9 - 47121
Forlì
− Sala Polivalente Ass.I.Pro.V. Viale Roma n° 124 – 47121 Forlì
− Sala Consigliare Comune di Forlimpopoli - Piazza Fratti n° 3 – 47034 Forlimpopoli
− Caritas Forlì- Bertinoro Via dei Mille, 28 - 47121 Forlì
− Consorzio Solidarietà Sociale Via Dandolo - 18 47121 Forlì
− Comune di Forlì, Piazza Saffi 8 – 47121 Forlì
Comprensorio Cesenate:
− Sala Polivalente Ass.I.Pro.V. Serraglio n° 18 – 47521 Cesena
− Caritas Cesena –Sarsina Via Martiri d’Ungheria, 1 – 47023 Cesena
− Provincia di Forlì- Cesena sede di Cesena Viale Bovio, 425 – 47023 Cesena
Tali aule si troveranno comunque all'interno delle sedi degli enti e delle associazioni in
questione.
Una lezione consisterà in una visita strutturata ad una realtà del territorio che si distingue
per il proprio impegno a sostegno del servizio civile e dei valori ad esso connessi.
30) Modalità di attuazione:
Regione Emilia Romagna attraverso il Coordinamento Provinciale Enti di Servizio Civile
(CO.PR.E.S.C.) di Forlì–Cesena.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
Si
Regione Emilia Romagna
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Il Percorso di Formazione Generale sarà organizzato secondo le nuove linee guida per la
formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale pubblicate con Decreto del
Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale n. 160/2013 prot.
13749/1.2.2 del 19/07/2013.
Il percorso di formazione generale ha come obiettivi la formazione civica, sociale,
culturale dei volontari, attraverso percorsi di cittadinanza attiva e responsabile e sarà
realizzato trasversalmente a più Progetti di Servizio Civile attivati da Enti differenti sul
territorio provinciale, con il supporto di:
lezioni frontali, letture, proiezione video e schede informative;
kit del volontario: predisposizione di materiale informativo relativo alle normative
3. Nel libretto possono essere iscritti anche gli attestati di frequenza in esito a percorsi dell'educazione non formale, le competenze ed i
crediti formativi comunque acquisiti e documentati, nonchè dichiarazioni di autoformazione.")
che regolano il servizio civile nazionale e servizio civile regionale; carta etica;
bibliografia, filmografia e siti consigliati;
dinamiche non formali: incontri interattivi con coinvolgimento diretto dei
partecipanti, training, giochi di ruolo, di cooperazione e di simulazione, giochi di
conoscenza e di valutazione, role play.
coinvolgimento diretto attraverso la visita di una realtà attiva sul territorio per
l’affermazione dei valori alla base del servizio civile(solidarietà, nonviolenza,
cittadinanza attiva, …);
Inoltre, a seconda dei moduli trattati, verrà proposto al gruppo classe di svolgere alcuni
moduli in determinati luoghi significativi messi a disposizione dagli enti.
Sarà chiesto ad ogni volontario di utilizzare e mettere in atto le competenze apprese in aula,
potenziando i risultati della formazione ricevuta, attraverso il confronto diretto con la realtà
dell’ente e dello specifico settore di intervento.
L’intero percorso formativo verrà attuato entro i primi 180 girorni dall’avvio al servizio e
sarà suddiviso in giornate da 4 ore ciascuna per consentire una piena partecipazione ed
attenzione dei partecipanti.
I volontari saranno obbligati a frequentare i corsi di formazione generale e specifica e non
possono, durante lo svolgimento dei predetti corsi, avvalersi di permessi.
Ad ogni incontro sarà presente un tutor d’aula con il compito di accoglienza della classe,
raccolta dei materiali/lavori prodotti dai volontari durante le lezioni, passaggi di consegne
tra i formatori; predisposizione delle aule, somministrazione/raccolta questionari di verifica
del percorso formativo.
Questa figura oltre a compiti puramente organizzativi è indispensabile al fine di dare
omogeneità e continuità ai moduli formativi, presentando di volta in volta i formatori, i
contenuti del modulo e sottolineando i legami tra i moduli e i temi della formazione
generale con le attività svolte dai singoli volontari. Il tutor d’aula partecipa ai tavoli dei
formatori e alla progettazione della formazione.
Nella realizzazione delle classi di formazione si terranno conto dei seguenti fattori:
a) Essendo la Provincia di Forlì- Cesena una realtà complessa perchè strutturata su due città
verrà prediletta una omogeneità del territorio di appartenenza degli Enti in cui sono inseriti i
ragazzi in Servizio Civile;
b) Si cercherà di creare classi eterogenee per quello che riguarda il settore di intervento dei
ragazzi in servizio civile nell'ottica di costruire un confronto il più ampio possibile sulle
diverse realtà;
c) Il limite massimo di ogni classe sarà di 25 unità, come da normativa.
La totalità dei moduli di formazione generale previsti dalle “Linee Guida per la Formazione
Generale dei volontari” sono stati affidati a diversi formatori accreditati, in base alle
competenze e alle predisposizioni di ciascuno.
Per alcuni moduli potranno essere previsti, sotto la guida dei formatori incontri con esperti
del tema affrontato.
Qualora fosse necessario, al termine del percorso saranno predisposti dei corsi di recupero
per un massimo di tre lezioni, fermo restando che la responsabilità dell’effettiva frequenza
del percorso formativo da parte del giovane resta in capo all’ente ospitante.
33) Contenuti della formazione:
I temi affrontati sono quelli contenuti nella nuova circolare dell’UNSC pubblicata a luglio
2013 “Linee guida per la formazione dei volontari”, di volta in volta declinati in base alle
metodologie utilizzate dai formatori coinvolti e in base al programma delle giornate stabilito
dagli stessi.
La formazione sarà organizzata in una serie di moduli raggruppati in tre macroaree
tematiche.
MACROAREA 1
VALORI E IDENTITA’ DEL SERVIZIO CIVILE
1° GIORNATA: 4 ORE
Modulo UNSC: L'identità di gruppo in formazione e patto formativo
-Presentazione del corso e dell'agenda dei lavori;
-Introduzione alla formazione generale: cos’è e perché la formazione generale del servizio
civile
in
modo
coordinato
e
congiunto
-Chi è il Copresc e quale impegno della RER
- Presentazione personale dei partecipanti e dei propri enti
-Confronto e condivisione di aspettative, motivazioni e obiettivi individuali.
Modalità e tecniche specifiche del corso: Attraverso dinamiche frontali i formatori
definiscono l'identità di gruppo dei volontari in scn, e successivamente in modo interattivo
attraverso schede di esercizio. Verranno coinvolti i ragazzi attraverso il confronto diretto
sulle motivazioni. Queste dinamiche hanno lo scopo di analizzare le motivazioni e le
aspettative del volontario su due linee: il proprio servizio civile e la formazione generale.
Materiali utilizzati: Distribuzione del Kit formativo (cartellina con calendario del corso;
riferimenti del Copresc; dispense create dai formatori; filmografia e bibliografia, ecc...);
schede di esercizio; slide; supporto cartaceo; quaderno per appunti.
2° GIORNATA: 4 ORE
Modulo UNSC: Dall'obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale + la normativa
vigente e la carta di impegno Etico
-Definizione del concetto di Odc
- Storia dell’Odc fino al SCN (movimenti, avvenimenti, corpi civili di pace e personaggi)
- Analisi dei principi della legge 64/2001 (Art. 1)
- Le normative principali e la carta di impegno etico
Tramite l’analisi del concetto di Obiezione di Coscienza, si affronteranno le tappe principali
dell’evoluzione del servizio civile, attraverso i movimenti ed i personaggi storici che hanno
sostenuto gli odc fino ad arrivare alla nuova legge sul SCN. Differenze e considerazioni tra
obiezione di coscienza e servizio civile. Analisi delle normative e principali e importanza
della sottoscrizione della Carta di Impegno Etico da parte del legale rappresentante
dell’Ente, in cui UNSC e Ente di impegnano reciprocamente al rispetto dei valori posti alla
base della cultura e dell’identità del servizio civile.
Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, proiezione di video, slide,
foto, lettura della carta Etica.
Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, video, dispense specifiche, lavagna a fogli
mobili, fotocopie, quaderno per appunti
3° GIORNATA: 4 ORE
Modulo UNSC: Il dovere di difesa della patria – difesa civile non armata e nonviolenta
- Il dovere di difesa della patria: principi costituzionali
- La difesa civile non armata e nonviolenta
- storia della nonviolenza
- la difesa nonviolenta oggi
- riferimento di diritto internazionale
La riflessione sui termini “difesa” e “patria”, partirà dai principi costituzionali (art. 2, 3, 4 9
e 11 Cost.) per arrivare dalle Sentenze della Corte Costituzionale nn.164/85, 228/04, 229/04
e 431/05.
Si passerà brevemente alla storia della nonviolenza e dei movimenti nonviolenti,
accennando anche i concetti di “peacekeeping”, “peace- en forcing” e “peacebuilding”, oltre
che approfondire il significato della nonviolenza ai giorni nostri, applicando lo stesso al
vivere quotidiano e alla vita di comunità.
Modalità e tecniche specifiche del corso: Lezioni frontali, proiezione di slide, lavori di
gruppo sul tema della difesa discussione di casi.
Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, fotocopie della normativa.
MACROAREA 2
LA CITTADINANZA ATTIVA
4° GIORNATA: 4 ORE
Modulo UNSC: La formazione civica
-La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Costituzione come base della civile
convivenza
-L’educazione alla legalità democratica: diritti e doveri dei cittadini, i diritti umani, le forme
di partecipazione democratica, civile e politica alla vita della società
-Funzione degli organi costituzionali
-L’iter di formazione delle leggi.
Affinché i giovani possano diventare cittadini attivi, appare indispensabile dare un quadro di
riferimento anche normativo alla convivenza civile. Verranno analizzati quindi la
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e e la Carta Costituzionale. Verranno poi
analizzati funzioni e ruoli degli organi costituzionali dando particolare rilievo all’iter
legislativo.
Modalità e tecniche specifiche del corso: Lezioni frontali, proiezione di slide e filmati.
Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, fotocopie della normativa.
* Ai giovani sarà inoltre fatta la proposta di diventare “Assessori per un giorno”. Ci si
propone di coinvolgere alcuni assessori degli enti pubblici progettanti, con l’obiettivo di
avvicinare i giovani alla vita politica del territorio, in un’ottica di cittadinanza attiva.
5° GIORNATA: 4 ORE
Modulo UNSC: Le forme di cittadinanza + La rappresentanza dei volontari nel servizio
civile
- La cittadinanza attiva: valore del SCN
- le forme attive di partecipazione individuali e collettive
- la rappresentanza dei volontari in sc come forma di partecipazione.
Durante il modulo, partendo dal concetto di formazione civica, si andranno ad analizzare le
diverse modalità per essere cittadini attivi: dalla scelta del sc, all’impegno politico e sociale,
alle azioni nonviolente, ecc.
Questo vasto tema sarà collegato alla rappresentanza dei volontari, quale forma di
partecipazione e cittadinanza attiva. Verranno illustrate le modalità di partecipazione a tale
possibilità, prevedendo anche la partecipazione di ex volontari e/o dei rappresentanti in
carica.
Modalità e tecniche specifiche del corso: discussione di gruppo, giochi di ruolo, schede di
esercizio.
Materiali utilizzati: Video proiettore; slide; fotocopie per le schede di esercizio, quaderno
per
appunti;
colori
fogli
matite
e
cartelloni
6° GIORNATA: 4 ORE
Modulo UNSC: La protezione Civile
- La protezione civile
Nel modulo verranno illustrati gli elementi base sulla Protezione Civile individuando i
collegamenti tra difesa della Patria e difesa dell’ambiente, del territorio e delle popolazioni.
Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, discussione di gruppo, visioni
di filmati.
Materiali utilizzati: Video proiettore; slide; fotocopie, quaderno per appunti
MACROAREA 3
IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE
7° GIORNATA: 4 ORE
Modulo UNSC: L’organizzazione del servizio civile e le sue figure + Disciplina dei
rapporti tra enti e volontari del sc
-il sistema di servizio civile: UNSC, le Regioni, gli enti di SC
- le figure che operano all’interno del progetto (OLP, RLEA, altri volontari,…)
- Prontuario rapporti enti- volontari
È importante che i giovani conoscano in maniera approfondita il sistema del servizio civile
dal punto di vista della sovrastruttura, oltre che dal punto di vista dell’ente. Verranno
analizzate le funzioni dell’UNSC, delle Regioni, degli Enti di SC oltre che le figure che
ruotano attorno al volontario in sc.
Verrà poi analizzato punto per punto il Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra
enti e volontari del sc (DPCM 4 febbraio 2009).
Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, discussione di gruppo, lavori
di gruppo.
Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, fotocopie, quaderno per appunti.
8° GIORNATA: 4 ORE
Modulo UNSC: Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
− la comunicazione quale elemento essenziale di esperienza quotidiana
− gli elementi costitutivi della comunicazione
− I conflitti nella quotidianità: gestione efficace della comunicazione
− tecniche di risoluzione dei conflitti in un gruppo
Il modulo prevede una prima parte relativa al concetto di comunicazione quale elemento
fondamentale per la gestione dei rapporti tra singoli individui e gruppi. Successivamente
verrà affrontato il tema del conflitto, spostando l’ attenzione sui microconflitti che ogni
giorno i ragazzi si ritrovano ad affrontare, nella vita quotidiana e presso l’ente di servizio.
Attraverso tecniche di simulazione di eventi realmente vissuti presso le proprie strutture, i
ragazzi analizzeranno le potenziali possibilità alternative per gestire un conflitto
vissuto/subito al meglio delle proprie capacità.
Modalità e tecniche specifiche del corso: dinamiche non formali, proiezione di video,
slide, foto, discussione di casi e giochi di ruolo.
Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, fotocopie, quaderno per appunti.
9° GIORNATA: 4 ore
Modulo: La coesione sociale e la multiculturalità
− Percorsi di coesione sociale: la realtà dell'immigrazione e la società multiculturale
Il modulo sarà occasione per riflettere sul macro tema della multiculturalità e
sull’interculturalità.
Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, discussione di gruppo, giochi
di ruolo, schede di esercizio.
Materiali utilizzati: Video proiettore; slide; fotocopie per le schede di esercizio, quaderno
per appunti; colori fogli matite e cartelloni.
10° GIORNATA: 4 ORE
Modulo: Incontro/Visita ad una realtà viva o storica di significativa importanza per
l’affermazione dei diritti umani.
Per calare le tematiche affrontate nel territorio in cui i giovani svolgono il proprio servizio e
per dare maggiore concretezza a quanto appreso in aula, è prevista una visita presso una
organizzazione che lotta per l’affermazione dei valori fondanti il servizio civile, come la
pace, la solidarietà, la cittadinanza attiva, la nonviolenza, ecc.
I volontari verranno affiancati ed accompagnati da un formatore durante la visita.
11° GIORNATA
Modulo UNSC: Presentazione dell’Ente + Il lavoro per progetti + chiusura del percorso
formativo
- presentazione degli enti ospitanti
- attività di gruppo sul senso del percorso formativo
- attività suddivisa in sottogruppi sul lavoro di progetto
- Valutazione e verifica del corso
I giovani, affiancati dal formatore, avranno la possibilità di condividere con gli altri giovani
in aula le caratteristiche del loro ente ospitante con l’obiettivo di creare nel gruppo classe
consapevolezza del contesto globale in cui sono inseriti in qualità di volontari in servizio
civile.
Al termine del percorso formativo si prevede un momento laboratoriale relativo al lavoro
per progetti. Verranno predisposti sottogruppi all'interno dei quali verranno identificati gli
elementi base della progettazione: tramite il racconto del proprio progetto i ragazzi
analizzeranno i progetti in cui sono inseriti cercando di collegarli alla valutazione dei
bisogni del territorio. Breve stesura di un progetto e presentazione di questo agli altri gruppi.
Somministrazione di un questionario di valutazione finale del percorso formativo.
Modalità e tecniche specifiche del corso: momenti frontali, discussioni in plenaria, lavori
di gruppo, questionari.
Materiali utilizzati: cartelloni, quaderni per appunti, videoproiettore, pc, slide, fotocopie.
TOTALE ORE 44
34) Durata:
44 ore
suddiviso in 11 moduli da 4 ore da svolgere entro 180 giorni dall’avvio al servizio.
Inoltre sono previste 4 oltre facoltative per l’esperienza da “assessore per un giorno”.
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei giovani
35) Sede di realizzazione:
Le prime sei lezioni di formazione specifica verranno effettuate presso l’Unione di Comuni della
Romagna Forlivese – sede decentrata di Predappio e/o la Provincia di Forlì-Cesena le altre lezioni
verranno effettuate presso le Sedi Locali di Servizio.
36) Modalità di attuazione:
La formazione, così come previsto al punto 8 viene effettuata, per tutti i volontari, in proprio con il
tutoraggio del formatore comune. La durata della formazione è di 72 ore complessive per ogni
volontario, la metà di queste ore saranno realizzate dal formatore comune affiancati dai referenti
degli Uffici/Operatori Locali di Progetto, presso un’unica sede, mentre l’altra metà sarà realizzata
autonomamente dai referenti degli Uffici/Operatori Locali di Progetto presso le sedi di attuazione.
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
- Ravaioli Franca nata a Santa Sofia (FC) il 03/09/1960 e residente a Santa Sofia (FC) in
Via della Repubblica, 2 – Formatore volontario per l’Unione di Comuni della Romagna
Forlivese – Unione Montana;
- Bellini Chiara nata a Santa Sofia (FC) il 05/11/1957 e residente a Santa Sofia (FC) in Via
Nefetti, 31 – Formatore volontario per l’Unione di Comuni della Romagna Forlivese –
Unione Montana;
- Cangini Nicoletta nata a Cesena (FC) il 11/09/1973 e residente a Santa Sofia (FC) in Via
Aldo Moro, 12 – Formatore volontario per l’Unione di Comuni della Romagna
Forlivese – Unione Montana;
- Mambelli Maria Teresa nata a Forlì il 22/02/1964 residente a Civitella di Romagna (FC)
in Via A. Leoncini, 6 - Formatore volontario per l’Unione di Comuni della Romagna
Forlivese – Unione Montana;
- Fiorentini Claudia nata a Santa Sofia (FC) il 05/07/1967 residente a Santa Sofia (FC) in
Via P. Nefetti, 38 - Formatore volontario per l’Unione di Comuni della Romagna
Forlivese – Unione Montana;
- Conficoni Mirka nata a Bolzano (BZ) il 11/05/1967 residente a Santa Sofia (FC) in Via
Isola Cabelli, 154 - Formatore volontario per l’Unione di Comuni della Romagna
Forlivese – Unione Montana;
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Ravaioli Franca (vedi curriculum allegato);
Bellini Chiara (vedi curriculum allegato);
Cangini N icoletta (vedi curriculum allegato);
Capacci Rosaria (vedi curriculum allegato);
Mambelli Maria Teresa (vedi curriculum allegato);
Fiorentini Claudia (vedi curriculum allegato).
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione è prevista con lezioni aperte, per dare la possibilità ai volontari di esprimere
liberamente le proprie emozioni in un percorso formativo condiviso.
Verranno realizzati corsi di formazione all’avvio del servizio ed in corso di realizzazione
dello stesso.
Si svolgeranno attraverso un continuo contatto tra il volontario e il formatore/operatore
locale di progetto.
La tecnica utilizzata sarà quella del lavoro di gruppo del confronto ed elaborazione delle
esperienze vissute dai volontari.
La formazione specifica punterà sopratutto all’inserimento del volontario nell’ambiente in
cui dovrà svolgere il Servizio Civile attuando la partecipazione attiva e diretta a situazioni
ed eventi formativi appositamente programmati.
Per quanto attiene la formazione specifica e in particolare il “Modulo di formazione e
informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile”
esso sarà realizzato con la metodologia della formazione a distanza, utilizzando l’ambiente
on line del sistema SELF della Regione Emilia-Romagna.
40) Contenuti della formazione:
La formazione specifica prevede un programma articolato in sezioni della durata
complessiva di 50 ore e che avranno l’obiettivo di far conoscere ai giovani:
il contesto territoriale dell’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese dal punto
di vista sociale;
le struttura organizzative degli Enti e delle istituzioni scolastiche presenti sul
territorio;
le provenienze culturali degli stranieri presenti nel territorio e delle loro principali
tradizioni;
le criticità maggiori nell’inserimento scolastico di stranieri di soggetti con
svantaggio sociale o disabilità;
le attività oggetto all’interno delle quali il volontario verrà inserito, con la
previsione di momenti di verfica e monitoraggio delle stesse;
partecipazione a gruppi di lavoro o equipe per coordinare l’attività;
attività di comunicazione istituzionale e di promozione delle iniziative organizzate;
Creazione di gruppi di lavoro e collaborazione per la progettazione degli interventi;
Ideazione e realizzazione progetti di integrazione di alunni diversamente abili e di
stranieri;
Elementi per la ricostruzione di relazioni sociali familiari, al fine di una migliore
integrazione dei disabili e degli stranieri;
Un parte di ore (20) sarà dedicata all’alfabetizzazione del volontario, qualora straniero e
qualora non avesse competenze linguistiche sufficienti al contesto nel quale verrà inserito.
Qualora ciò non fosse necessario le 20 ore andranno ad integrare il monte ore previsto per la
formazione (50 ore) di cui sopra.
La formazione specifica prevede ulteriori appuntamenti durante l’anno di servizio civile per
mantenere un confronto sulle conoscenze acquisite all’interno delle sedi di assegnazione e
potenziare la rete creata fra gli Enti attraverso il progetto.
Per quanto attiene la formazione specifica e in particolare il “Modulo di formazione e
informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile”
esso sarà realizzato in maniera coordinata e congiunta nell’ambito del CoPrESC di ForlìCesena mediante 4 ore di approfondimento dei concetti generali in tema di prevenzione e
sicurezza nei luoghi di servizio.
Per quanto attiene la formazione specifica e in particolare il “Modulo di formazione e
informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile”
esso sarà realizzato in maniera coordinata e congiunta nell’ambito del CoPrESC di ForlìCesena mediante 4 ore di approfondimento dei concetti generali in tema di prevenzione e
sicurezza nei luoghi di servizio.
41) Durata:
Ore 74
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
L’ente, al fine di monitorare la propria formazione specifica, effettua le seguenti attività:
per quanto concerne la formazione specifica:
- durante il percorso, gli OLP coadiuvati dal Tutor dell’Ente capofila e dai formatori
specifici compileranno una scheda che indica: i temi trattati, l’elenco dei
partecipanti, le eventuali problematiche riscontrate;
durante il percorso formativo ed al termine del medesimo verranno somministrati ai
giovani alcuni questionari di valutazione.
Per quanto riguarda la formazione generale:
- il CoPrESC al termine del percorso formativo somministrerà e raccoglierà un
questionario rivolto ai volontari in servizio*
- il CoPrESC convocherà incontri specifici del Tavolo – Azione sulla formazione, in
cui i formatori e/o i referenti della formazione, segnalati nella scheda di attuazione
del Protocollo d’Intesa con il CoPrESC, parteciperanno per ri-progettare il percorso
formativo alla luce dei dati conclusivi raccolti.
*come già sottolineato, l’ente parteciperà al programma di monitoraggio condiviso con il
CoPrESC, che prevede l’elaborazione di strumenti specifici atti a monitorare i percorsi di
formazione generale.
Per quanto riguarda la formazione generale:
- il CoPrESC al termine del percorso formativo somministrerà e raccoglierà un
questionario rivolto ai volontari in servizio*
- il CoPrESC convocherà incontri specifici del Tavolo– Azione sulla formazione, in
cui i formatori e/o i referenti della formazione, segnalati nella scheda di attuazione
del Protocollo d’Intesa con il CoPrESC, parteciperanno per ri-progettare il percorso
formativo alla luce dei dati conclusivi raccolti.
*come già sottolineato, l’ente parteciperà al programma di monitoraggio condiviso con il
CoPrESC, che prevede l’elaborazione di strumenti specifici atti a monitorare i percorsi di
formazione generale.
Il Legale Rappresentante dell’Unione di Comuni
della Romagna Forlivese – Unione Montana
(Firmato digitalmente Dott. Davide Drei)
Scarica

scheda progetto per l`impiego di volontari in servizio civile in italia ente