Anno 3 - N° 1 - FEBBRAIO/APRILE 2011 Periodico informativo di Confcooperative Rovigo www.confcooperativerovigo.it - [email protected] Cooperare in Polesine. Direttore responsabile: Matteo Cassetta. Redazione viale Porta Adige 45/G - Rovigo. Stampa : via Alfieri 5, Rovigo. Società editrice: Confcooperative Rovigo, viale Porta Adige 45/G - Rovigo. Reg. Tribunale di Rovigo n. 55/09 del 18 Giugno 2009. Riproduzione vietata di immagini e testi. Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% DCB/CBPA/NE/RO0007AP/09 ELETTI I VICEPRESIDENTI La nostra associazione si trova ora in una fase nuova in cui abbiamo intenzione di lanciare progettualità innovative per lo sviluppo della cooperazione e dell’economia della nostra provincia: è questo il momento giusto per completare la squadra di lavoro andando ad affrontare al meglio le sfide che ci attendono. E’ per questo che nell’ultimo Consiglio Provinciale abbiamo deciso di coprire il vuoto della vicepresidenza che si era creato alcuni mesi fa a seguito di una nostra riorganizzazione interna e abbiamo eletto due vicepresidenti: Paolo Mancin e Camilla Cabri. Paolo Mancin, espressione di Federcoopesca, è amministratore della principale cooperativa di pesca del Polesine, la Delta Padano, già presidente del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine e attualmente rappresentante di Confcooperative in Consigfortelio della Camera di Commercio. Camilla Cabri, espressione di Federsolidarietà, è amministratore della cooperativa sociale San Paolo che gestisce una struttura per anziani di Castelmassa. I due vicepresidenti hanno anche una delega territoriale per il Basso Polesine (Paolo Mancin) e per l’Alto Polesine (Camilla Cabri). Il Consiglio provinciale ha approvato la duplice elezione all’unanimità, segno di come anche la coesione associativa sia in questo momento la miglior premessa per la crescita della nostra associazione e del movimento cooperativo in Polesine. Danilo Pigato presidente Confcooperative Rovigo INNOVAZIONE, PAROLA D’ORDINE PER LO SVILUPPO nnovare”. E’ questo il verbo in cui si può sintetizzare la giornata di studio promosso dalla Camera di Commercio di Rovigo, in collaborazione con il CRIEP Centro di Ricerca Interuniversitario sull’Economia Pubblica. Un’occasione per condividere un progetto di sviluppo del Polesine, per analizzare una situazione che ci consenta di programmare le attività economiche e produttive dei prossimi dieci-quindici anni. Dopo una prima fase in cui gli studiosi hanno ricercato le peculiarità attuali del sistema Polesine (un focus si è tenuto anche sui temi della cooperazione presso la nostra sede), sono stati presentati i primi risultati che testimoniano una crescita della situazione economica del Polesine, con alcune direttrici di sviluppo che vanno comunque agite con maggior coinvolgimento degli attori territoriali e alcuni elementi di fragilità su cui sarà necessario intervenire per evitare che il Polesine sia destinato ad un posto marginale nello scacchiere socio-economico del nord Italia. “I Per quanto riguarda il focus sui temi di più stretto nostro interesse, la ricerca realizzata da CRIEP ha presentato come una delle matrici principali dello sviluppo anche per il Polesine quella dell’economia civile. Su questa prospettiva, l’analisi svolta testimonia una buona presenza della cooperazione tradizionale mentre invece la cooperazione sociale appare meno articolata e più frammentata rispetto a quella di altre province e più debole ed episodica l’economia sociale legata a gruppi di acquisto solidale, agricoltura biologica, commercio equo, finanza etica. Durante il convegno sono state presentate anche testimonianze in video di realtà imprenditoriali di successo “che ce l’hanno fatta a dispetto della crisi”, come ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio Belloni. Tra le dodici esperienze di eccellenza che vanno in controtendenza, il presidente Floriano Sinico ha raccontato la realtà della cooperativa ortofrutticola Co.fru.ta, Consorzio Frutticoltori del Tartaro di Giacciano con Baruchella. w w w. c o n f c o o p e r a t i v e r o v i g o . i t 2 IL SERVIZIO DI RELAZIONI SINDACALI onfcooperative ha struttu- dotte dal citato accordo, è che si è spo- rato a livello regionale un stata la negoziazione di parte del salario servizio specifico di relazio- dalla contrattazione nazionale a quella di ni sindacali assegnandone secondo livello. In questa prospettiva di la a contrattazione decentrata finora si era Giuseppe Dal Zovo, cooperatore trovata coinvolta Federlavoro (per l’ambi- veronese dal 1981, già responsabile dal to della “vigilanza”) ed in particolar modo 2002 di Federsolidarietà Veneto, la federazione Confcooperative delle cooperative sociali, che in questi ulti- C delle responsabilità relazioni Federsolidarietà sindacali Veneto. mi anni ha strutturato un proprio ambito di L’attività si articolerà in stretto colle- relazioni sindacali adeguate non solo a gamento con le Unioni Territoriali, seguire i rinnovi contrattuali nazionali con le diverse Federazioni, nonché quanto, e soprattutto, a negoziare, con- con il servizio sindacale nazionale di cludere e siglare accordi di secondo livel- Confcooperative. lo nell’interesse generale delle oltre 400 cooperative aderenti e dei soci lavoratori D - Chiediamo a Dal Zovo i motivi coinvolti. Il nuovo scenario impegna ora che hanno portato alla creazione di l’Organizzazione nell’assunzione di questo servizio. tire dalla particolarità delle proprie coo- responsabilità puntuali ed incisive e di una R - Rappresentanza, assistenza e perative rappresentate dato che diverse capacità più ampia di tutela degli interes- tutela della cooperazione: questa è possono essere le esigenze connesse ai si e dei bisogni delle cooperative venete la mission di Confcooperative, rivol- differenti settori di attività in cui è impe- associate, nei diversi settori di attività. ta alle imprese cooperative e che si gnata, ad esempio, la cooperazione declina in azioni di rappresentanza Polesana che si confronta spesso con par- D – E quindi verrà rafforzata la contratta- e assistenza sia di carattere politico ticolari dinamiche in ordine alle relazioni zione di secondo livello? che sindacale. sindacali esterne. R - E’ proprio così, ogni prossimo rinnovo D – Un servizio rivolto quindi a tutte D- Proprio sul versante delle relazioni sin- delle cooperative sociali attualmente in le cooperative, tramite le Unioni ter- dacali si è avviata recentemente nel discussione al tavolo negoziale nazionale, ritoriali? Paese una fase di profonde modificazioni avrà probabilmente una declinazione di R- Certamente, si tratta di azioni negli assetti e nelle dinamiche contrattua- secondo livello che dovrà essere presidia- rivolte in generale all’intero sistema li dopo la firma il 22 gennaio 2009 fra ta, concertata ed infine monitorata nella delle imprese cooperative associa- Governo e Parti sociali (con esclusione sua applicazione. te e che trova puntuali e “persona- della Cgil) del nuovo accordo sul sistema lizzate” modalità di sostegno, sup- della contrattazione, che di fatto supera il porto, tutela ed intervento nei con- precedente accordo del 23 luglio del ’93: Per una consulenza specifica sugli aspetti fronti delle esigenze che ogni cosa comporta questo nuovo scenario? sindacali di interesse per la vostra impresa, Unione Territoriale evidenzia, a par- R - La principale novità, fra le altre intro- potete contattare i nostri uffici provinciali. contrattuale infatti, a partire da quello Un software pensato per la gestione dei soci estione Soci” è un software pensato per tutte le cooperative che cercano un prodotto valido e affidabile per la gestione delle anagrafiche, del libro soci e del prestito sociale che ricordiamo essere un’importante fonte di finanziamento e di coinvolgimento dei soci nella vita delle cooperative . È stato sviluppato come applicazione online per consentire l’accesso da qualunque piattaforma collegata al web. Nasce dalla volontà di agevolare l’organizzazione Confcooperative Rovigo “G e l’informatizzazione delle procedure di inserimento, amministrazione, stampa e comunicazione dei dati dei soci, accanto alla gestione delle quote del capitale sociale e del prestito sociale. La collocazione in rete dei dati permette ai soci di utilizzare un vero e proprio internet banking , dove è possibile visualizzare la propria posizione sociale, chiedere online prelievi dal proprio libretto e predisporre versamenti attraverso carte di credito o altre forme di pagamento. Per informazioni su questo servizio nato da una collaborazione di Confcooperative con Eiteam - cooperativa di riferimento per lo sviluppo di questa tipologia di sotware dedicati alle imprese cooperative - potete contattare i nostri uffici provinciali. RAFFORZARE LA LOTTA ALLE FALSE COOPERATIVE ontinua la nostra battaglia alla falsa cooperazione e al dumping, che danno vita ad una cattiva economia che ammazza quella buona, fanno ombra alla sana cooperazione e non rendono giustizia alla funzione socio economica tutelata dall’articolo 45 della Costituzione. “Le cooperative di comodo che nascono di notte negli studi di alcuni commercialisti per poi chiudere a distanza di pochi mesi, a volte pochi giorni, per poi rinascere con altro nome, sotto le spoglie di una presunta mutualità; le cooperative che lavorano al massimo ribasso in barba alla tabelle contrattuali; le cooperative ammantate da spirito mutualistico e sussidiario, ma che di fatto operano in modo criminale e truffaldino: queste forme di imprenditoria pirata rappresentano da C sempre il nemico numero uno della cooperazione autentica”. Queste le parole del nostro presidente nazionale Marino. Il problema si aggrava quando alle cooperative fasulle si aggiungono le gare al massimo ribasso con la colpevole collusione della PA, gli scarsi controlli e la pratica, altrettanto fuorilegge di organizzazioni cooperative di dubbia rappresentanza, come l’Unci, che millantano mutualità e sussidiarietà e poi applicano pseudo contratti di lavoro ai soci lavoratori delle loro cooperative. Contratti decretati, solo qualche settimana fa, anticostituzionali dal Tribunale del lavoro di Torino, perché lesivi dell’articolo 36 della Costituzione. Ma da soli non ce la facciamo a combattere il dumping: abbiamo bisogno del sostegno delle Istituzioni preposte alla 3 vigilanza che non fanno il loro lavoro fino in fondo, a partire dall’Osservatorio provinciale presso la Direzione Provinciale al Lavoro che, nonostante ripetute nostre richieste, non viene convocato e invece dovrebbe pensare strategie per intensificare i controlli e applicare i contratti di lavoro siglati dalle centrali cooperative comparativamente più rappresentative (requisito, questo, che esclude l’Unci). Rinnoviamo pubblicamente alla Direzione Provinciale al Lavoro la richiesta di riattivare l’Osservatorio come primo strumento di questa necessaria battaglia per la legalità e la difesa della buona cooperazione LE IMPRESE SOCIALI SI INTERROGANO SUL FUTURO a Regione Veneto sta discutendo del nuovo Piano Socio Sanitario Regionale, il massimo strumento di programmazione regionale delle politiche socio-sanitarie, un momento importante per pianificare quali saranno le attività di welfare anche nel nostro territorio e quale ruolo riconoscere ai vari attori pubblici e del privato sociale che hanno finora costituito un sistema integrato tra i più efficienti in Europa. “L’aspettativa è che venga ancor più valorizzato il ruolo dell’imprenditorialità sociale, in una logica di sussidiarietà che deve essere uno dei punti di riferimento della nuova programmazione – evidenzia Luigi Frigato, presidente di Federsolidarietà Rovigo – inoltre si tratta di armonizzare il Piano Regionale con i risultati prodotti nei territori dai recenti Piani di Zona che hanno visto il contributo delle parti sociali anche nelle nostre due arre territoriali e di cui ora ci aspettiamo l’approvazione in tempi rapidi per poter dar il via alla fase attuativa.” Intanto sia a livello regionale che provinciale le cooperative sociali si stanno interrogando sull’evoluzione della normativa sull’esternalizzazione dei servizi ed in particolare sulle procedure di coprogettazione che prima l’Azienda Ulss 18 e ora anche l’Ulss 19 stanno utilizzando per favorire gli affidamenti alle cooperative sociali: “La coprogettazione parte da una ben precisa e condivisa volontà, quella di promuovere reti efficaci di imprese sociali nel territorio valorizzando pienamente le capacità imprenditoriali delle cooperative sociali – precisa Frigato – e che ora alla luce delle esperienze maturate in questo primo anno di sperimentazione, necessita di alcuni accorgimenti per renderlo più efficace consentendo alle imprese sociali di diventare veri partner della pubblica amministrazione passando da uno status di meri gestori di servizi ad attori protagonisti del welfare, in grado di condividere con l’ente pubblico responsabilità di funzione pubblica.” Confcooperative Rovigo L LE BREVI Alleanza delle Cooperative Italiane. perative, una vera e propria ancora di ri, servizi, e forniture pubbliche, devono Si chiama Alleanza delle Cooperative salvezza, in quanto ha permesso loro di utilizzare conti correnti bancari o postali Italiane il coordinamento nazionale volu- mantenere volumi d’affari e occupazio- dedicati; to dalle componenti più rappresentative ne pari ai livelli rilevati nel periodo precri- 23 marzo: seminario sul nuovo sistema di della Agci, si. Il settore ha bisogno di politiche mira- raccolta dei rifiuti Sistri (Sistema informa- Confcooperative e Legacoop che assie- te ad una reale promozione delle rinno- tico di controllo della Tracciabilità dei me rappresentano oltre il 90% del settore vabili nel nostro Paese”. rifiuti) strumento che consente il monito- cooperazione italiana raggio del processo di trasferimento dei per persone occupate (1.100.000) e fatturato realizzato (127 miliardi di euro). Seminari tecnici rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi. Ben 43.000 le imprese rappresentate con Si è tenuto un ciclo di incontri seminariali I seminari sono stati realizzati con la col- oltre 12 milioni di soci. Nella prima fase su aspetti tecnici rivolti alle imprese coo- laborazione di Irecoop Veneto e grazie l’attività dell’Alleanza punterà a consoli- perative: al sostegno della Camera di Commercio dare il progetto a livello nazionale; coor- 23 febbraio: seminario per le cooperati- di Rovigo dinatore è stato indicato il presidente di ve della pesca sul nuovo Contratto Confcooperative, Luigi Marino. Collettivo Nazionale del Lavoro e conse- PEC guenze contributive e fiscali per soci e Confcooperative ha deciso di attivare Investire sulle energie rinnovabili imbarcati. un proprio sistema di attivazione della Federlavoro ha chiesto al Governo di 7 marzo: seminario sulla tracciabilità dei Posta Elettronica Certificata. Le coope- raddrizzare la rotta rispetto al Decreto flussi finanziari nei contratti con la rative associate hanno quindi la possibili- Romani sugli incentivi alle fonti di energia Pubblica Amministrazione: ne consegue tà di richiedere gratuitamente l’attivazio- alternativa: “La green economy è stata che le cooperative aventi rapporti con- ne di una propria casella di posta PEC per molte imprese, tra cui anche le coo- trattuali con la P.A. relativamente a lavo- rivolgendosi ai nostri uffici provinciali.