NUMERO 1528 DI MERCOLEDI 18 NOVEMBRE 2015 A CURA DELLA SEGRETERIA GENERALE AD USO INTERNO APERTO AL CONTRIBUTO DÌ TUTTI AL.SI.P.PE ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA VIA DEGLI ARCELLI 00164 (ROMA) TELEFONO 3931383562 EMAIL [email protected] SITO INTERNET WWW.ALSIPPE.IT AFFILIATI O.S.A.P.P _ Terrorismo, controlli della Polizia penitenziaira in alcune celle del carcre di Marassi I CONTROLLI s ono scattati negli ultimi due giorni. Quando gli agenti della polizia penitenziaria si sono presentati in una decina di celle del carcere di Marassi. Una prima, concreta, risposta dopo l’attacco dell’Isis alla Francia. Obiettivo: cercare tracce di contatti e appartenenze alla matrice fondamentalista dell’Islam, fare uno screening dei soggetti potenzialmente “radicalizzati”. Gli accertamenti hanno riguardato detenuti stranieri di religione islamica, alcuni di questi anche convertiti di recente, che potrebbero essere deragliati verso posizioni estreme. I poliziotti, all’interno delle celle hanno cercato scritti, documenti, elementi che testimoniassero questa vicinanza, sebbene allo stato non sia emerso nulla di eclatante. L’allarme del Viminale Il blitz all’interno della casa circondariale di via del Piano è stato deciso dal Dap, il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, dopo l’allarme lanciato dal Viminale. Il ministero dell’Interno, alla luce dei fatti di Parigi, ha segnalato proprio le carceri come «possibile luogo di aggregazione in grado di favorire il radicamento dell’estremismo islamico». Secondo la nostra intelligence (da giorni sono state avviate alcune intercettazioni preventive su islamici radicali anche in Liguria) c’è la necessità a Genova di verificare e documentare i rapporti che avvengono dentro le celle. E poi gli ingressi, i legami creati durante la permanenza all’interno del penitenziario, il percorso di chi ha lasciato il carcere dopo aver scontato la pena. D’altronde proprio in carcere si era avvicinato alle posizioni più estremiste Sahbri Chriaa, il franco-tunisino di 37 anni che venne espulso nel febbraio scorso da Genova, dopo un arresto per reati comuni, perché segnalato dalle autorità francesi come un potenziale fondamentalista. La città come crocevia A Genova, dopo i fatti di Parigi, l’allerta è massima. Il capoluogo ligure è tenuto in considerazione dai nostri 007 per la vicinanza al confine transalpino. Ed esiste su questo aspetto una collaborazione molto stretta tra la gendarmerie d’Oltralpe e la polizia genovese. Ieri mattina proprio i francesi hanno diramato, oltre a quella relativa alla fuga di Abdeslam Salah, uno dei terroristi direttamente coinvolto nella mattanza di venerdì sera, una seconda allerta. All’interno di questo documento, arrivato sulla scrivania dei dirigenti di polizia e carabinieri, ci sono i nomi, cognomi e fotografie di altri tre presunti fiancheggiatori, sospettati di aver aiutato i macellai francesi a preparare il raid dei giorni scorsi.(Secolo XIX) L’ultimo saluto all’agente di Polizia penitenziaria morto in un incidente stradale _ Nel carcere di Viterbo aggrediti tre poliziotti penitenziari Un detenuto italiano questa mattina ha aggredito il personale di Polizia penitenziaria in sevizio nel reparto presso il carcere Mammagialla di Viterbo , a farne le spese sono stati un Ispettore un Sovrintendente ed un agente che sono stati colpiti con calci e pugni riportando varie escoriazioni sul copro , dovendo cosi' far ricorso alle cure mediche .Al personale di Polizia penitenziaria aggredito vanno gli auguri di una pronta guarigione dalla Segreteria Generale Alsippe Segreteria Generale Polizia penitenziaria intercetta linguaggio in codice durante colloquio tra detenuto e parenti in carcere CARINOLA – Celebrati i funerali di Carlo D’Agostino, il 46enne agente di polizia penitenziaria morto in un incidente stradale domenica scorsa mentre percorreva la provinciale in località Limite sull’Arno. Stava raggiungendo la moglie, Angela, e la figlia Stellarita. I funerali si sono svolti a Casanuova di Carinola, paese di origine dell’agente di polizia penitenziaria. D’Agostino era molto conosciuto a Limite dove aveva soggiornato già in passato. Attualmente lavorava a Velletri e viveva a Nettuno.(Paese News) Quando gli agenti del carcere di Parma avevano ascoltato le conversazioni avvenute tra Massimo Carminati e i suoi familiari, avevano immediatamente scritto alla procura di Roma. «Detenuto 41 bis Massimo Carminati».È questo l’oggetto della missiva inviata agli inquirenti dagli agenti che sospettavano -----------------------------------------------ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA------------------------------------------- l’esistenza di un linguaggio in codice celato dietro frasi apparentemente illogiche. «Visto quanto relazionato in merito al colloquio visivo intercorso tra il detenuto Carminati e i suoi familiari – scrive la polizia penitenziaria - e considerato il contenuto dello stesso, con riferimento a persone e fatti determinati, anche attraverso l’uso di termini apparentemente privi di significati e senso logico, reputando il tutto degno di rilievo e di approfondimento investigativo (...) appare opportuno notiziare la Dgft». Effettivamente le conversazioni tra il presunto boss di Mafia Capitale e i suoi familiari appaiono degne di nota proprio per la loro illogicità. «Fino a mercoledì non mi mandare raccomandate, il postino è in ferie», avrebbe detto la compagna di Carminati al detenuto in regime di massima sicurezza. Data anche la nota intelligenza dell’indagato, la conversazione assume toni alquanto surreali. Specialmente se dopo pochi istanti il discorso si sposta sul cibo: «Mi ha chiesto il primo sale, sono andata da quello che lo fa, sia di mucca che di pecora» continua a riferire la donna. Sotto le telecamere che sorvegliano la visita dei familiari al re del Mondo di Mezzo, i protagonisti di questa storia fanno riferimento al possibile aiuto che potrebbe fornire una psicologa.La donna citata, effettivamente iscritta all’albo, viene descritta da Carminati come una vecchia amica che «qualunque cosa ci serviva ci aiutava». «Siamo andati a casa sua» risponde la compagna del detenuto spiegando alcune problematiche di natura psicologica. Il discorso si sposta velocemente sulle accuse mosse al Cecato». È in questo frangente che, come già rivelato da Il Tempo , il principale protagonista dell’inchiesta che ha fatto tremare i palazzi della Città Eterna afferma: «Mafia Capitale è nata per nascondere altre cose. La cosa che mi fa vomitare è l’associazione mafiosa, mi avessero dato banda armata va bene... ma l’associazione».(Il Tempo) Provoca incidente stradale e non si ferma, viene inseguito e fermato da due agenti della Polizia Penitenziaria Penitenziaria di Vercelli ad “inchiodare” il responsabile del sinistro che nel tardo pomeriggio di ieri ha coinvolto la Citroen condotta dal pensionato 73enne di Asigliano Vercellese Angelo Bellomo. Rendiamo questa versione precisando che non è tratta da Fonti ufficiali, bensì da informazioni sommarie che però reputiamo del tutto attendibili. Omettiamo quindi i nomi delle persone interessate, che intanto saranno presumibilmente noti tra non molto. I due Poliziotti stavano dunque percorrendo la strada del rientro a casa, appunto ad Asigliano dove abitano. Hanno notato, proveniente dalla direzione opposta, una trattrice agricola che procedeva con i fari spenti. Questo particolare ha immediatamente attratto la loro attenzione e destato sospetti. Poco più oltre, si presenta ai loro occhi la scena del sinistro, con l’auto semidistrutta e con il conducente ferito, anche se fortunatamente non in modo grave e cosciente. Dapprima prestano soccorso allo sfortunato Bellomo, ma sopraggiunge poco dopo un’altra teste, una Signora, che li informa dell’accaduto: sarebbe proprio il trattore il veicolo contro il quale ha impattato l’utilitaria e – sostiene la teste – il conducente non si sarebbe fermato. Si tratta di una persona di una certa età, già in pensione, peraltro non residente in paese, ma conduttore di una grande e nota tenuta agricola di proprietà della consorte. Allora i due Poliziotti si pongono all’inseguimento del trattorista, giungendo fino alla corte della cascina che conduce. Pare però che l’uomo non intenda – almeno per ora – ammettere le proprie responsabilità.(vercellioggi.it) consegnato dai volontari diLibera domenica 15 novembre alle 18 a Torrette di Mercogliano nel centro sociale che porta il nome del sovrintendente Capo del Corpo di Polizia Penitenziaria, in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale, ucciso da quattro killer con quindici colpi di pistola a distanza ravvicinata in un agguato sotto la sua abitazione a via Nazionale l’8 febbraio 1993.A ricevere il premio l’imprenditore Massimiliano Noviello, il procuratore della Repubblica Rosario Cantelmo, il giornalista Sandro Ruotolo e a Don Vitaliano Della Sala. “La nostra associazione da venti anni è impegnata nella diffusione dell’educazione alla legalità attraverso luoghi e strumenti di partecipazione sociale e formazione civile.Da molti mesi ad Atripalda e nei comuni limitrofi ci stiamo impegnando in un percorso di analisi della realtà, di memoria ma soprattutto di impegno. Percorso che ha visto la nascita del presidio di Libera Atripalda, la scorsa estate, il 6 Luglio 2015, che è stato dedicato a Pasquale Campanello.Pasquale era Sovrintendente Capo del Corpo di Polizia Penitenziaria , in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale. L’8 febbraio 1993, venne ucciso da quattro killer con quindici colpi di pistola a distanza ravvicinata in un agguato sotto la sua abitazione a Mercogliano.E proprio in occasione dell’inaugurazione del nostro presidio ci eravamo ripromessi di ritrovarci nel giorno del compleanno di Pasquale, per poter vivere un momento di commemorazione insieme alla famiglia Campanello. Per questo in occasione di questa ricorrenza, abbiamo deciso di indire la prima edizione del “Premio Pasquale Campanello – Premio per l’Impegno Quotidiano”. Libera, nasce il “Premio Campanello” nel giorno del compleanno di Pasquale Campanello Sovrintendente della Polizia penitenziaria vittima innocente della camorra Terroristi reclusi nel carcere di Rossano, esultano dopo la strage di Parigi Quattro dei 21 terroristi islamici detenuti nella sezione speciale del carcere di Rossano hanno esultato al grido di "Viva la Francia libera" dopo avere saputo della strage di Parigi. 16/11/2015 Un grido di gioia misto a sfida, secondo quanto si apprende da fonti interne al carcere, per aver "liberato" la Francia dai cosiddetti "infedeli". Misure di controllo sono scattate immediatamente dopo gli attentati di Parigi anche nell'istituto di Rossano, considerato "obiettivo sensibile". (a.a.) Oltre alla videosorveglianza, già attiva nel carcere, è Un riconoscimento a chi quotidianamente si impegna a far rispettare i valori di libertà, onestà è giustizia. Il “Premio Pasquale Campanello – Premio per l’Impegno Quotidiano” sarà ---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it----------------------------------------------------------------------------------------------Lo hanno inseguito fin nel cortile della cascina - Si è allontanato a fari spenti dal luogo dell’incidente. Sarebbero stati due coraggiosi e solerti Agenti della Polizia ----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA ------------------------------------------- stato attivato un pattugliamento esterno con agenti specializzati e armati, che 24 ore su 24 controlla le mura di cinta dell'istituto di pena. Alcuni dei 21 detenuti appartengono alla cellula di Al Qaeda e sono considerati soggetti attivi del terrorismo(Gazzetta del Sud) Pubblicate le Graduatorie del concorso per ruoli tecnici nel Corpo di Polizia penitenziaria P.D.G. 21 aprile 2015 Approvazione della graduatoria del concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di n. 4 posti di di vice revisore tecnico del ruolo dei revisori tecnici del Corpo di polizia penitenziaria. P.D.G. 21 aprile 2015 Approvazione della graduatoria del concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di n. 5 posti di allievo agente tecnico del ruolo degli operatori tecnici del Corpo di polizia penitenziariaPubblicate nel Bollettino Ufficiale del Ministero della giustizia n. 21 del 15 novembre 2015. le graduatorie dei concorsi pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n. 9 del 31 gennaio 2014 - 4^ serie speciale per il reclutamento di n. 4 posti di vice revisore tecnico del ruolo dei revisori tecnici e n. 5 posti di allievo agente tecnico del ruolo degli operatori tecnicidel Corpo di polizia penitenziaria per il laboratorio centrale per la banca dati nazionale del DNA con sede a Roma. Potete richiedere il bollettino Ufficiale a [email protected], oppure Cliccare il link sotto per scaricare le graduatorie MOD-BP-15-071-215_2147_1 Segreteria Generale Una stanza per l'amore in carcere: al via l'iter parlamentare della legge Nei casi di buona condotta concessi "spazi di intimità affettiva" con mogli e compagne.Alessandro Zan, ex Sel, oggi deputato convertito al renzismo, chiede di non ridurre tutto a una questione di "sesso". E non gli piace troppo che ora si parli solo di "stanze dell'amore". Ci scuserà, l'onorevole, la sintesi giornalistica a volte è brutale, ma in questo caso è giustificata dai fatti e dalle loro logiche conseguenze. La sua proposta di legge che oggi inizierà il cammino parlamentare prevede di concedere ai detenuti che si sono comportanti meglio spazi di intimità dentro i quali condividere, per un tempo limitato, gli affetti familiari, con tutto quello che questo significa e comporta.A determinate condizioni, e sempre sotto l'egida del giudice di sorveglianza, i carcerati potranno vedere figli, conviventi, fidanzati, mogli e mariti "in locali adibiti e realizzati a tale scopo senza controlli visivi e auditivi". La proposta, erede di quella dei radicali che nella battaglia contro l'ergastolo hanno sempre cercato di addolcire di umanità le condizioni nelle patrie galere, è nata a Padova, città di Zan, dopo aver osservato, grazie all'associazione Ristretti Orizzonti, quanto forti fossero le esigenze dei figli di stare più tempo possibile con i propri genitori."Le colpe che i padri o le madri è giusto che paghino non possono ricadere sui figli" spiega Zan che ha già raccolto tra Sei e Pd altri 20 firmatari a sostegno della propria legge. L'impianto piace anche al ministro della Giustizia Andrea Orlando e non è escluso che, qualora ci dovessero essere difficoltà lungo la strada parlamentare, si opterà per una delega al governo.Intanto sono stati fissati i principi di una norma che estende i permessi "di necessità" anche ad "eventi familiari di particolare rilevanza affettiva".Spente le telecamere, nessuno può impedire ai carcerati che in quelle stanze si consumino anche rapporti di amore, che certo sono classificabili tra gli "eventi di particolare rilevanza affettiva". "È ovvio - continua Zan - visto che non ci sono guardiani né occhi orwelliani, c'è la possibilità di godere di un'intimità anche sessuale". È quella una libertà che diventerebbe possibile in un luogo dove la libertà non c'è. Uno scampolo di normalità in una situazione che normale non è :fare del proprio corpo, costretto in una stanza di pochi metri quadrati, lo strumento di una dignità riconquistata. Zan è prudente a parlare di sesso, come invece non lo sono mai stati i radicali, perché non vuole che il dibattito si riduca "all'imbarbarimento di chi come la Lega dice già che stiamo aprendo i bordelli nei carceri". Non sarà così, non è così. Basta leggere il testo che prevede visite della durata minima di sei ore e massima di 24 ore, per un totale di 45 giorni all'anno, circa quattro giorni al mese di media. E potranno beneficiarne "solo i condannati che hanno tenuto una regolare condotta".La legge si porta dietro anche un'altra grande novità. Per la prima volta nella storia dal dopoguerra in poi saranno audite da una commissione parlamentare persone che stanno scontando la propria pena in una prigione. Il colloquio avverrà via Skype. Debutteranno i detenuti del carcere di Padova. Poi potrebbe toccare anche agli ergastolani. Oggi, però, cominceranno le famiglie. La figlia e la sorella di un carcerato racconteranno la voglia di amare e di abbracciare che le sbarre di una cella non potranno mai cancellare. (Il Secolo XIX) Circolari ministeriali e note D.A.P. novembre 2015 Segreteria Generale Alitalia ,nuove tariffe agevolate per la Polizia Penitenziaria Alitalia propone le proprie nuove tariffe agevolate per Militari e Polizia, dedicata a tutti i militari e agli appartenenti alle forze di polizia, in servizio (Arma dei Carabinieri, Esercito, Aeronautica, Marina, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria e Vigili del Fuoco), che viaggiano per motivi ---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it----------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA ------------------------------------------- personali e per vacanza. La tariffa, informa Alitalia, e' valida su tutti i voli diretti nazionali (esclusi quelli in continuità territoriale da/per la Sardegna perche' soggetti alle norme dettate dal bando della Regione con tariffe gia' dedicate) e tutti i voli diretti internazionali (Europa e Nord Africa, esclusi i voli da/per Francia e Olanda) operati da Alitalia (sono pertanto esclusi i voli operati da Air One Smart Carrier e dalle compagnie partner). Qui di seguito il link per ulteriori informazioni: La Segreteria Generale Alsippe ha definito con la Allianz una convenzione per la stipula di polizze assicurative RC auto e moto per gli iscritti Alsippe ed i propri familiari. Per eventuali preventivi e ulteriori informazioni chiamare al numero di telefono 081 0139841 oppure inviare la documentazione direttamente all’indirizzo mail [email protected] oppure al fax 081 0139841 la documentazione richiesta sotto. www.alitalia.com/it_it/destinazioni /offertemilitari/index.htm 1)Fotocopia del libretto di circolazione fronte e retro Penitenziaria/804797986270711?re f=hl La pagina di Alsippe su Facebook Documenti richiesti per il preventivo 2)Fotocopia dell’attestato di rischio Segreteria Generale Convenzioni Tirrenia Navigazione con Ministero della GiustiziaDipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria 3)Certificato di proprieta’ dell’auto da assicurare 4)Attestato di Servizio e fotocopia del tesserino di riconoscimento del Corpo di Polizia penitenziaria https://www.facebook.com/pages/ Alsippe-PoliziaPenitenziaria/133497263394423?re f=hl La pagina Alsippe su Twitter 5) Codice fiscale 6) Documento di riconoscimento Nel caso in cui sia un familiare intestatario della polizza un autocertificazione che ne attesti la parentela ai sensi della normativa vigente, per altre informazioni contattare l’ufficio ai numeri indicati sopra Segreteria Generale Sconto del 20% su tariffe passeggeri, auto, ... (esclusi i diritti di prenotazione) previa presentazione credenziale e tessera di riconoscimento attestante l'appartenenza Ministero della Giustizia - Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria. Contattare per informazioni il Call Center Uffici passeggeri al numero di telefono n. 892.123 Alleanza Sindacale Polizia Penitenziaria https://twitter.com/Alsippe Segreteria Generale Segui Il nostro sito internet Delega d’iscrizione Alsippe 2016 Segreteria Generale Convenzione per la stipula di polizze assicurative RC auto per gli iscritti Alsippe e propri familiari http://www.alsippe.it/it/ Il Giornale della Penitenziaria su facebook Polizia https://www.facebook.com/pages/ Giornale-Della-Polizia- Segreteria Generale ---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it----------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA -------------------------------------------