ISTITUTO COMPRENSIVO DI VEDANO AL LAMBRO
A.S. 2013/2014
qualità della vita scolastica
ambiente d’apprendimento per tutti
continuità nel percorso formativo
integrazione territoriale
innovazione didattica
flessibilità organizzativa
PIANO OFFERTA FORMATIVA
_______________PIANO OFFERTA FORMATIVA 2013/2014 - Istituto Comprensivo di Vedano al Lambro____________________
Ministero dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca
Istituto Comprensivo Statale “GIOVANNI XXIII”
di Vedano al Lambro
Via Italia 15 - 20854 VEDANO AL LAMBRO (MI)
cod.fiscale 85017850158
tel. 039.492169 – 039.492171 - fax 039.492171
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Codice meccanografico: MIIC81200N
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• Scuola Primaria
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• Scuola Secondaria di Primo Grado
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Tel e Fax: 039 492171
Direzione:
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SOMMARIO
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Premessa
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5
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SCUOLA E TERRITORIO
- Il contesto socioculturale del territorio
- Le caratteristiche e i bisogni formativi degli alunni
8
8
LE RISORSE
- La storia dell’Istituto comprensivo
10
10
11
11
11
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LE RISORSE INTERNE
- Le risorse umane e professionali
- L’aspetto gestionale ed organizzativo
- L’impiego delle risorse professionali
- Le risorse strutturali e finanziarie
- I servizi aggiuntivi
13
13
13
LE RISORSE ESTERNE
- Le famiglie
- Il territorio
15
15
16
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LE SCELTE EDUCATIVE
- Le prospettive pedagogiche di riferimento
- Le finalità educative
- Le competenze trasversali
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19
LE SCELTE CURRICOLARI
- Criteri per l’organizzazione del curricolo
20
20
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LE SCELTE METODOLOGICHE
- La programmazione educativo-didattica
- La valutazione
- Le competenze
23
23
DOCUMENTAZIONE E COMUNICAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO ALLE
FAMIGLIE
- Patto di corresponsabilità educativa
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ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
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ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA
- Scuola Primaria
- Scuola Secondaria
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PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
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Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.)
Premessa
Il Piano dell'Offerta Formativa è il documento che la scuola adotta nell’ambito
dell’Autonomia Scolastica. Sintetizza la proposta formativa del nostro Istituto
ed è uno strumento dinamico fondamentale per la gestione sia didattica che
organizzativa della scuola stessa.
Il P.O.F:
analizza e considera le caratteristiche e i bisogni formativi degli alunni,
centro del processo educativo, con riferimento anche al contesto
territoriale in cui vivono
esplicita le scelte educative, metodologiche ed organizzative adottate
dall’Istituto ponendo particolare attenzione all’innovazione didattica
valorizza l’apertura e la collaborazione nei confronti delle altre agenzie
formative del territorio
rende trasparenti le regole del funzionamento, dei servizi e della gestione
scolastica.
Ha come destinatari:
le famiglie e gli studenti che possono, attraverso la conoscenza
dell’offerta formativa, scegliere in modo consapevole la scuola da
frequentare
gli insegnanti che partecipano direttamente e consapevolmente al
processo educativo e al conseguimento degli obiettivi stabiliti.
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Scuola e territorio
Il contesto socioculturale del territorio
L’Istituto Comprensivo “Giovanni XXII” é inserito nel contesto metropolitano
milanese, all’interno di un’ampia zona residenziale “infracomunale” che si é
andata configurando nell’area monzese dagli anni '60 in poi. La tendenza ad
abbandonare la città e la qualificazione ambientale hanno fatto di questa zona
un luogo privilegiato per gli insediamenti abitativi, determinando un flusso
immigratorio tuttora in corso.
Attualmente in questa area, densamente abitata, convivono culture e ceti
sociali differenti, in quanto alla componente originaria o di vecchia
immigrazione si é andata aggiungendo, in proporzione crescente, la
componente nuova, costituita da ceti medi istruiti, proveniente da varie località
italiane e anche da altri stati.
Inoltre l’economia del territorio ha subito in passato profondi cambiamenti:
che hanno visto l’espansione delle attività commerciali, generalmente di piccole
dimensioni, e alla decisa affermazione del settore terziario. I processi di
globalizzazione hanno poi comportato la modificazione del mondo del lavoro e
la nascita di nuove professionalità.
Tra la popolazione, caratterizzata da alta scolarizzazione (con notevole
percentuale di laureati) ed elevato reddito medio, si registrano:
elevato tasso di occupazione femminile,
la diffusione del lavoro autonomo,
una considerevole mobilità e il consistente fenomeno del pendolarismo
terziario verso i grandi poli urbani.
un aumento del numero degli cittadini stranieri
I bisogni formativi del territorio possono, dunque, tradursi nel saper affrontare
complessità e sfide della “società della conoscenza”.
Le caratteristiche e i bisogni formativi degli alunni
Gli allievi della scuola vivono in un ambiente ricco di offerte formative,
dispongono di svariate opportunità in campo culturale, sportivo e ricreativo,
hanno familiarità con i mezzi telematici. In genere manifestano intelligenza
vivace, immaginazione e fantasia, sensibilità e curiosità per tutto quanto
accade dentro e fuori di loro. Sono ragazzi curati dalle famiglie, fruiscono di un
alto tasso di benessere e di un vasto campo di azione,della possibilità di
sperimentare situazioni ed esperienze stimolanti per la crescita, ma, essendo
anche molto “tutelati” per paura del traffico e della microcriminalità, finiscono
per vivere gran parte del loro tempo in casa e isolati.
Sono alunni che hanno l’esigenza:
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di “riconoscimento” e si aspettano dalla scuola, come avverte l’Istituto
dell’Approccio Centrato sulla Persona, “le condizioni di stima, rispetto,
ascolto e attenzione che già sperimentano in famiglia”
di socializzare e di sperimentare realtà ed esperienze diverse, per
conquistare la sicurezza e l’autonomia
di ordine e di regole
di punti di riferimento significativi
L’atteggiamento delle famiglie verso la scuola é generalmente collaborativo e
decisamente elevato é il livello delle loro aspettative sul piano formativo e
culturale.
Dalle recenti analisi sui bisogni educativi espressi dalle famiglie, emerge che un
modello dinamico e più tecnico dell’apprendimento sembra prevalere su
concezioni più umanistiche della cultura. Nei genitori risulta rafforzata la
consapevolezza dell’importanza del saper imparare e saper comunicare. Si
delinea inoltre un’attenzione più accentuata alla capacità di muoversi con
intelligenza critica nella complessità della realtà contemporanea; c’è anche
un maggiore orientamento per le attività tipiche del nostro tempo, quelle che
privilegiano l’adattamento al mondo attuale e alle sue richieste.
I genitori si aspettano dunque:
una solida preparazione culturale, nella prospettiva del lungo percorso
scolastico che generalmente progettano per i figli;
un patrimonio di abilità, atteggiamenti e valori funzionali all’inserimento
nella comunità sociale;
una forte attenzione ai “nuovi” saperi.
una formazione integrale della personalità, realizzata in un ambiente
accogliente e stimolante.
In sintesi alunni e famiglie aspirano ad una scuola che sia luogo piacevole
di impegno, apprendimento ed incontro.
I bisogni educativi degli allievi possono essere così sintetizzati:
negli alunni della scuola risultano evidenti i bisogni di:
autonomia (il saper fare da solo),
autostima (il saper “perdere”),
individualizzazione (il saper fare in modo personale),
socializzazione (il saper fare con gli altri),
appartenenza (il saper fare per e attraverso gli altri);
l’elevata domanda formativa, ma anche la varietà di ritmi di apprendimento
tipica della scuola di base impongono una risposta personalizzata alle
diverse esigenze, richiedendo l’offerta di un’ampia pluralità di esperienze
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(culturali, socializzanti e motivanti) e di diverse modalità di approccio al
processo di apprendimento;
in un ambiente, dove le famiglie presentano atteggiamenti iperprotettivi
oppure delegano le responsabilità educative, é necessario armonizzare
l’azione della scuola con quella della famiglia, per incidere sugli
aspetti del disagio nella costruzione dell’identità personale e nella conquista
dell’autonomia dei ragazzi.
I bisogni educativi speciali
Particolari richieste vengono poste alla scuola dagli alunni stranieri, dagli allievi
diversamente abili o da quelli che vivono situazioni socio-ambientali, affettive
ed evolutive sfavorevoli. Questi alunni presentano spesso difficoltà connesse
all’apprendimento, alla socializzazione e allo sviluppo globale della personalità,
che, senza adeguati interventi, possono limitare la piena realizzazione del loro
diritto allo studio.
Nella convinzione che la diversità sia una risorsa per tutti, spetta all’intera
comunità scolastica il “prendersi cura” dell’integrazione e della crescita
dell’alunno straniero, disabile o svantaggiato, per evitare il rischio
dell’emarginazione scolastica e sociale.
Particolare impegno viene quindi prestato per la soluzione delle problematiche
che questi allievi presentano, attuando concrete forme di collaborazione con le
strutture socio-sanitarie ed educative esistenti nel territorio e promuovendo
attività mirate alle diverse esigenze di ciascuno.
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LE RISORSE
La storia dell’Istituto comprensivo
Nel passato a Vedano al Lambro erano presenti due plessi di scuola
elementare, dipendenti dal Circolo didattico di Biassono, e una scuola media.
Ma il decremento della natalità, con il conseguente sottodimensionamento delle
scuole, determinò prima la fusione dei due plessi di scuola elementare, poi la
necessità di un intervento di razionalizzazione sulla scuola media.
Tale problema originò un dibattito che coinvolse gli Organi Collegiali scolastici,
ma anche le realtà culturali, politiche, sociali ed economiche di Vedano. Da
questa riflessione e nella consapevolezza che l’istituzione scolastica, con i suoi
organismi di partecipazione e di direzione, rappresenta un fattore di sviluppo
territoriale, maturò nella comunità di Vedano la richiesta di istituire una sola
unità scolastica, costituita dall’aggregazione tra scuola elementare e media,
per migliorare il livello di integrazione tra le scuole e tra le scuole e il territorio.
Ne scaturì un progetto di sperimentazione fondato su un’effettiva continuità
educativa orizzontale (con il territorio) e verticale (tra scuole di ordini diversi),
che diede origine nell’anno scolastico 1996/97 alla costituzione, ai sensi
dell’art. 8 del D.I. 236/96, di un Istituto Sperimentale Comprensivo di Scuola
Elementare e Media.
Il D.I. 176 del 15.3.97 mantenne poi il carattere sperimentale ai 22 istituti
comprensivi, tra cui quello di Vedano, costituiti ai sensi dell’art. 9 dell’O.M.
315/94 e dell’art. 8 del D.I. 236/96, i quali hanno partecipato al Progetto
nazionale di ricerca-azione "L'istituto comprensivo sperimentale: laboratorio
per l'innovazione".
Questo carattere sperimentale ha poi determinato la successiva storia
dell’I.C.S. di Vedano, che è stato coinvolto in diverse iniziative di
sperimentazione, attivate a livello nazionale dal M.P.I. per accompagnare i
processi di cambiamento in atto nella scuola italiana.
In particolare l'I.C.S. di Vedano:
nell’ambito della ricerca-azione "L'istituto comprensivo sperimentale:
laboratorio per l'innovazione”, condotta nel triennio 97/99 con
l’assistenza del M.P.I., é stato il referente del Gruppo “Articolazione
istituzionale”, il cui oggetto di ricerca era la ri-costruzione del rapporto
scuola-territorio;
ha fatto parte dei 4 I.C.S. partecipanti negli anni 1998-2000 all'indagine
"Condizioni di funzionamento e problematiche specifiche degli Istituti
Comprensivi Statali in Lombardia", promossa dall'Istituto Regionale di
Ricerca della Lombardia;
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ha fornito consulenza didattica ed organizzativa sugli Istituti Comprensivi
a livello nazionale (a seguito della C.M. n. 352/98) e a livello locale (a
seguito dell'incarico ricevuto dal Nucleo Territoriale Brianza);
è stato inserito nel Gruppo regionale incaricato nell'a.s. 2000/01 di
realizzare la formazione del personale dirigente e docente degli Istituti
Comprensivi di nuova istituzione;
è stato individuato dalla Direzione Regionale della Lombardia nell'a.s.
2000/01 come Polo regionale di documentazione degli istituti
comprensivi, per favorire l'attivazione di processi di cambiamento nella
scuola di base, in vista della piena attuazione dell'autonomia e del
riordino dei cicli (C.M. 269 e 232 del 2000);
ha fatto parte delle 20 scuole (Gruppo di Ferrara) chiamate nel 2000 a
condurre la ricerca-azione “Competenze e curricoli”, assistita dal M.P.I. e
finalizzata alla definizione delle competenze per un curricolo progressivo
nella scuola riformata;
ha sperimentato l'autonomia finanziaria dall'a.s. 1999/2000;
ha partecipato alla ricerca-azione assistita “Progetto Qualità nella scuola”
del M.P.I., finalizzato a definire le politiche per la qualità, nel cui ambito
in particolare è stato impegnato nella sperimentazione di un modello di
autovalutazione di istituto
è stato inserito nel Progetto pilota dell’Istituto Nazionale di Valutazione
del Servizio d’Istruzione, che ha sperimentato nuove forme di
valutazione sia degli apprendimenti degli allievi di quinta elementare e di
terza media, relativamente alla lingua italiana e alla matematica, sia
della qualità dell’offerta formativa erogata dall’Istituto.
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Le risorse interne
Le risorse a disposizione della scuola si collocano in una vasta gamma di
opportunità e di mezzi che di seguito vengono sinteticamente descritti.
Le risorse umane e professionali
Se, come da tempo si sottolinea, la risorsa davvero strategica è la “risorsa
umana”, deve essere attivata una scuola centrata sulla persona e deve
essere valorizzato il grosso potenziale, costituito da operatori scolastici e
alunni, presente nella scuola.
Una tale valorizzazione presuppone una qualificata formazione continua che,
fondandosi sullo scambio tra ricerca scientifica e azione della scuola, favorisca
la progressiva creazione di una “comunità di apprendimento”.
Di conseguenza nell’I.C.S. è stata adottata la logica della ricerca e
dell’innovazione educativa come strumento per lo sviluppo professionale
degli operatori e quindi per il miglioramento del servizio formativo.
Pertanto:
viene promossa la cultura dell'innovazione;
vengono sostenute la ricerca e la sperimentazione didattica con iniziative
di formazione,
per accompagnare sia l’attività dei docenti sia la responsabilità di tutti gli attori
del processo educativo.
Attualmente gli sforzi di ricerca dell’I.C.S. si indirizzano verso queste piste di
lavoro:
la progressiva costruzione di un curricolo flessibile per la differenziazione
individualizzata degli interventi e per la diversificazione dei tempi
scolastici;
la stretta connessione, richiesta dal nuovo curricolo, tra progettazione,
programmazione, verifica, valutazione dell’offerta formativa;
le nuove forme e modalità di comunicazione e di documentazione
didattica.
L’aspetto gestionale ed organizzativo è così articolato:
Dirigente Scolastico
Staff di direzione
composto da Dirigente scolastico e docenti
collaboratori, Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e docenti
funzione strumentale: ha la funzione di individuare le linee strategiche di
gestione della istituzione scolastica.
Collegio docenti unitario e di sezione rappresenta l’ambiente in cui
assumere decisioni concordate e condivise. É anche un luogo di
confronto, verifica, formazione e aggiornamento.
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Consiglio di Istituto presieduto da un genitore,costituito dal dirigente
scolastico,da una rappresentanza di genitori,da insegnanti, dal personale
amministrativo ed ausiliario.Contribuisce all’organizzazione e alla
programmazione della vita e delle attività della scuola e dispone in ordine
all’impiego dei mezzi finanziari.
Docenti Funzioni strumentali sono gli incaricati delle funzioni
strumentali al piano dell’offerta formativa, hanno lo scopo di coordinare
le attività ed i progetti da attuare nelle aree e negli ambiti di cui sono
responsabili, esempio continuità didattica, rapporti con il territorio,
orientamento e formazione.
Commissioni e gruppi di lavoro composti da docenti che forniscono
apporti e contributi per la funzionalità della scuola attraverso la
progettazione e l’elaborazione di percorsi che offrono anche l’opportunità
di arricchimento e scambi professionali.
L’impiego delle risorse professionali
E’ prevista un’utilizzazione flessibile, da parte dei docenti, delle ore di
completamento orario, in:
attività di insegnamento sul gruppo-classe e su piccoli gruppi della stessa
o di classi diverse;
interventi o consulenze su progetti;
interventi di tutoraggio o di supporto su singoli alunni.
Le risorse strutturali e finanziarie
L’Istituto è dotato di aule comuni e di aule attrezzate a laboratori; di
due palestre; di due sale mensa; può usufruire di un auditorium di
n.
120
posti,
con
impianto
di
amplificazione,
televisore,
videoregistratore, videoproiettore, grande schermo.
Gli edifici sono circondati da cortili e spazi verdi per attività ludico
sportive.
La scuola dispone di:
mezzi tecnologici e multimediali: laboratori di informatica (con
server, PC multimediali, stampanti, scanner, collegamento ad
Internet...), laboratorio audiovisivo (con postazioni mobili per TV,
lettore DVD, videoregistratore, inoltre videocamera, macchina
fotografica digitale, registratori, Lavagne Interattive Multimediali,
videoteca), laboratorio musicale (con impianto HI-FI, CD, tastiera,
pianoforte Roland …)
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laboratorio di arte e tecnologia con strumenti per le attività
artistiche, tecniche, manuali …
laboratorio di scienze con attrezzature per esperimenti e
osservazioni scientifiche
spazi aperti per attività sportive (campo di pallavolo, pista per il
salto in lungo, per la corsa ...)
aule studio (sostegno e attività a piccolo gruppo) con testi, materiale
didattico e ludico
Le risorse finanziarie sulle quali la scuola può contare sono:
i finanziamenti ordinari, rappresentati dal contributo statale(MIUR) per
il funzionamento dell’istituto;
i fondi straordinari
i finanziamenti dell’Ente locale per l’attuazione del diritto allo studio ,il
funzionamento amministrativo e didattico e la sponsorizzazione di
progetti (gemellaggio ,formazione docenti e genitori…..)
gli eventuali contributi delle famiglie finalizzati alla realizzazione del
Piano dell’Offerta Formativa e all’effettuazione di specifiche attività o di
particolari progetti miranti all’ampliamento del curricolo,uscite
didattiche,viaggi e visite di istruzione.
I servizi aggiuntivi
L’Ente Locale fornisce i seguenti servizi:
la mensa scolastica per gli alunni che frequentano la scuola primaria e il
tempo prolungato nella scuola secondaria;
la presenza a scuola di una psicopedagogista per gli alunni e per la
consulenza a genitori e docenti;
educatori comunali per l’attuazione del Progetto Scuola Potenziata in
favore dei ragazzi diversamente abili e degli alunni svantaggiati;
il pre/post/scuola per gli alunni della scuola Primaria;
progetto “Non solo compiti” per gli alunni della scuola Primaria;
progetto “Dopo-scuola” per gli alunni della scuola Secondaria.
Le risorse esterne
Le famiglie
La scuola si impegna a favorire i rapporti con i genitori condividendo contributi
e proposte nell’ambito formativo;in quanto la famiglia rappresenta la
fondamentale agenzia educativa con cui collaborare per raggiungere comuni
finalità educative.
Le occasioni privilegiate di partecipazione sono :
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programma di accoglienza per i genitori degli alunni delle classi prime
(prima e dopo l’iscrizione )
incontri del programma Scuola-Famiglia: assemblee di classe,
assemblee generali tenute dal capo di istituto per illustrare/verificare le
linee educative dell’Istituto, Consiglio di Istituto aperto a tutti, consegna
delle schede di valutazione, colloqui individuali con gli insegnanti
interventi di formazione sulla relazione educativa e su altre
problematiche educative
Sportello Genitori tenuto dalla psicopedagogista
momenti comunitari: pubblicizzazione di progetti, concerti, feste,
rappresentazioni, premiazioni, scambi augurali...
Il territorio
La scuola ricerca e riceve dall’esterno ulteriori occasioni di arricchimento,
attraverso collaborazioni con le agenzie formative ed Enti, istituzioni
territoriali, organismi associativi pubblici e privati
.
Ente Locale, Provincia, Regione, Corpo dei Carabinieri, Parrocchia, Asilo
Litta e altre istituzioni scolastiche
A.S.L., Parco della Valle del Lambro
rappresentanti del mondo economico locale (Associazione Industriali di
Monza e Brianza, Assolombarda, banche, imprenditori, artigiani,
commercianti)
giornali locali
associazioni ed enti culturali
operatori ed esperti di settore (ecologia, musica, lingue, teatro, sport…)
docenti volontari.
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LE SCELTE EDUCATIVE
Gli Organi Collegiali, sulla base dei bisogni formativi degli alunni, della
domanda delle famiglie e delle esigenze del territorio, hanno compiuto le scelte
di fondo di seguito elencate, nell’intento di migliorare la qualità dell’offerta
formativa .
Le prospettive pedagogiche di riferimento
Il Collegio dei docenti, che ha posto al centro dell’attenzione educativodidattica la personalità dell’allievo in età evolutiva, dall’infanzia alla
preadolescenza, si propone di attuare il percorso formativo come progetto
coerente di sviluppo della persona, che rispetti l’identità del soggetto in
formazione e affermi il diritto dell’allievo alla “continuità” del processo di
crescita e maturazione.
Un tale progetto si traduce in:
aderenza alla realtà socio familiare dell’alunno
aderenza allo sviluppo psicologico secondo i bisogni, rispettando risorse e
potenzialità di ciascuna fase evolutiva;
unitarietà nella scelta di obiettivi culturali e metodologici per facilitare la
gradualità e lo sviluppo delle competenze cognitive individuali;
sviluppo delle fondamentali finalità educative, quali la formazione umana
e civica, la socializzazione, l’orientamento.
Promozione del lavoro scolastico in situazioni socializzate e di
collaborazione con altri
Offrire esempi di comportamenti coerenti
Le finalità educative
La scuola, che individua i pilastri dell’educazione nell’imparare a conoscere, a
fare, a vivere con gli altri, ad essere, intende promuovere, in forme
gradualmente sempre più complesse, la realizzazione di contesti formativi, in
cui l’incontro tra gli alunni e i saperi generi la conquista dell’autonomia, la
costruzione dell’identità, l’acquisizione di competenze, in una visione
unitaria ed integrata della formazione personale.
Pertanto l’azione educativa si propone di perseguire queste finalità formative:
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rafforzare i processi cognitivi, sviluppando soprattutto il pensiero
formale ed il linguaggio, ma esercitando anche le altre funzioni individuali
(memorizzazione, attenzione, percezione, motivazione);
potenziare la capacità di comunicare correttamente e funzionalmente,
promuovendo la padronanza della parola parlata e scritta e il possesso
dei linguaggi non verbali;
fornire un sapere articolato su “nuclei fondanti” che spieghino la realtà
e che consentano di strutturare ed integrare le conoscenze
progressivamente assunte;
guidare all’arricchimento culturale, offrendo all’attenzione dell’alunno i
valori e modelli del proprio gruppo e delle altre culture, affinché se ne
appropri in maniera critica;
offrire occasioni per acquisire strumenti necessari per apprendere e
selezionare informazioni ,favorendo così l’autonomia di pensiero.
riconoscere “la differenza” come valore evitando quindi che si trasformi
in disuguaglianza.
promuovere la socializzazione, cioè la capacità di agire e interagire nel
gruppo, favorendo nell’alunno la conoscenza di sé in rapporto agli altri e
all’ambiente, per aiutarlo sia ad assumere un atteggiamento
democratico, tollerante, disponibile verso gli altri sia a conservare
l’autonomia rispetto al condizionamento dei gruppi;
avviare all’acquisizione di un corretto metodo di studio e di lavoro, in
modo che l’allievo impari ad imparare, ponendo così le basi per
un’educazione permanente;
abituare l’alunno a gestire la propria emotività, in modo che raggiunga
l’equilibrio dei sentimenti e la sicurezza propria e altrui;
favorire l’elaborazione di un progetto di vita sviluppando le capacità
progettuali e decisionali, educandolo alla responsabilità personale.
Le competenze trasversali
Sono traguardi per lo sviluppo delle competenze relative ai campi di esperienza
ed alle discipline.
Sono state individuate quali competenze da acquisire in uscita, raggruppate
in grandi aree di abilità, le seguenti:
comprendere testi e formulari diversi
comunicare ad altri idee e dati in diverse forme parlate e scritte,
organizzando l’informazione
elaborare ed interpretare dati quantitativi usando abilità e strumenti di
tipo matematico
impostare e risolvere problemi usando anche
mezzi tecnologici ed
organizzando le risorse disponibili.
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lavorare e collaborare con gli altri in modo produttivo e critico,
valorizzando le proprie e altrui competenze,ricercare,raccogliere e
rielaborare dati.
Apprezzare diverse forme artistiche di poesia, letteratura, arte, musica,
teatro, cinema come arricchimento culturale
imparare a imparare.
Questi obiettivi trasversali dell’azione educativa della scuola sono stati tradotti
in esiti attesi, che nella Progettazione didattica di ogni classe vengono poi
graduati in rapporto all’evolversi delle capacità degli alunni.
I risultati finali attesi sono i seguenti:
nell’area cognitiva e metacognitiva
relativamente all’educazione al conoscere con metodo scientifico,
l’allievo:
osserva e descrive fatti e/o fenomeni
individua gli elementi rilevanti di una struttura e ne riconosce le
relazioni
organizza ed elabora dati e informazioni
esprime giudizi personali e formula ipotesi per la soluzione di
problemi
relativamente all’educazione alla comunicazione, l’allievo:
comprende un messaggio nella sua completezza
comunica usando, secondo il contesto o la situazione, diversi registri
in modo corretto e pertinente
conosce diversi tipi di canali e codici per comunicare
esprime varie esperienze di sé e della realtà utilizzando linguaggi
diversi
relativamente all’educazione ad operare con metodo razionale, l’allievo:
ha chiaro il compito, di cui conosce obiettivi e piano di lavoro
rispetta le scadenze
tiene conto dei “vincoli” (ordine, fasi tempo, spazio, )
porta e utilizza autonomamente il materiale occorrente
usa il materiale scolastico in modo funzionale
organizza il lavoro, prendendo decisioni
esegue le richieste con ordine ed accuratezza
porta a termine compiti e incarichi
compie scelte operative in base a criteri di economicità e funzionalità
ricostruisce l’iter di lavoro
sa correggere il lavoro secondo precise indicazioni
controlla il risultato ottenuto, confrontandolo con il risultato atteso
valuta l’accettabilità dei risultati ottenuti
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nell’area relazionale
relativamente all’educazione alla socialità, l’allievo:
si rivolge alle persone con rispetto e cordialità
é disponibile a dialogare con tutti
é disponibile a comprendere idee, sentimenti, motivazioni altrui
rispetta idee e valori diversi dai propri
propone le proprie opinioni senza imporle
non subisce passivamente le decisioni degli altri
collabora al lavoro comune sulla base delle sue competenze
ha una condotta indipendente rispetto al condizionamento del gruppo
nell’area socio-affettiva
relativamente all’educazione all’equilibrio dei sentimenti e alla sicurezza
personale, l’allievo:
accetta osservazioni, critiche/commenti
controlla l’ansia di fronte a prove, difficoltà, insuccessi
evita l’aggressività fisica e verbale
LE SCELTE CURRICOLARI
In un istituto comprensivo l’esigenza di promuovere la continuità educativa e
didattica impone di fondare la progettazione curricolare su un disegno
unitario del primo ciclo (curricolo verticale) e su una concezione integrata
del curricolo, inteso come complesso interdipendente dei processi e fattori che
rendono possibile l’istruzione (obiettivi, contenuti, metodi e strumenti, relazioni
ed atteggiamenti, valutazione).
Ci si propone di dare concreta attuazione ad un curricolo unitario e
progressivo tramite:
la progettazione di curricoli verticali basata su un’organizzazione degli
apprendimenti gradualmente e progressivamente differenziata prima in
ambiti disciplinari, poi in singole discipline di studio;
l’organizzazione del curricolo per competenze (strutture mentali e
abilità nell’utilizzare le conoscenze);
la selezione di conoscenze essenziali/trasversali, articolate in “nuclei
fondanti” (argomenti irrinunciabili delle varie discipline di studio e
interrelazioni tra i saperi);
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la progettazione di percorsi di apprendimento fondati sullo studio
mirato ed approfondito delle diverse forme di linguaggio
comunicativo;
la progettazione di moduli didattico-organizzativi
continuità tra scuola materna/primaria e secondaria.
per
favorire
la
Criteri per l’organizzazione del curricolo
Si intende articolare le opportunità formative in modo da offrire diverse
modalità (sociali, operative, riflessive) di approccio al processo di
apprendimento nel rispetto dei vari stili attraverso l’organizzazione di un
curricolo:
motivante costruendo percorsi di apprendimento positivi e gratificanti
per gli allievi;
personalizzato programmando itinerari formativi differenziati e, per
quanto possibile, anche individualizzati, per sviluppare i diversi potenziali
formativi di tutti gli alunni;
orientativo puntando su situazioni formative che diano l’opportunità di
imparare ad essere, conoscere, scegliere, valutare, decidere, adattarsi,
cambiare; offrendo spazi di apprendimento e di esperienza integrativi ed
opzionali, come occasione di scoperta e valorizzazione di interessi ed
inclinazioni;
operativo/creativo realizzando attività nelle quali l’alunno sia soggetto
attivo, coinvolgendolo direttamente in esperienze operative, rendendolo
fruitore e creatore di cultura; valorizzando i vari linguaggi e le nuove
tecnologie educative;
formativo sviluppando ‘competenze’ (abilità, conoscenze, atteggiamenti
sociali), scegliendo le conoscenze per il loro valore formativo, garantendo
l’attenzione alla dimensione disciplinare, ma anche a quella ‘reticolare’,
traducendo in operatività la didattica interdisciplinare, attivando
particolari progetti formativi, in cui l’alunno sia invitato a riflettere su
aspetti significativi della realtà.
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LE SCELTE METODOLOGICHE
La programmazione educativo-didattica
La programmazione educativa e didattica dell’Istituto risponde a criteri di
uniformità, sia pure rapportata alla fisionomia di ciascuno dei due ordini di
scuola, e si basa sul seguente percorso:
rilevamento della situazione iniziale: viene effettuato mediante
contatti preliminari con passaggio di informazioni tra gli insegnanti che
operano sugli “anni ponte”, prove di ingresso e osservazione sistematica
dei comportamenti degli alunni sia sul piano cognitivo, sia sul piano
formativo.
progettazione degli interventi educativi e didattici: si esplica
attraverso la formulazione di percorsi di apprendimento, definiti
collegialmente tra docenti delle stesse aree disciplinari e/o di team; i
percorsi didattici sono individuati sulla base di quanto emerso nella
rilevazione iniziale e definiti attraverso indicatori e descrittori di abilità e
competenze da conseguire.
metodi e strumenti: l’utilizzo di metodologie e strategie didattiche
viene stabilito dal consiglio di classe/interclasse in relazione alle esigenze
manifestate, allo scopo di migliorare la qualità dell’offerta formativa e
favorire l’apprendimento e la socializzazione dell’alunno sulla base di
questi criteri:
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creazione nella scuola di un ambiente educativo,basato su un
rapporto personalizzato, di fiducia, di stima e dialogo;
diverso approccio didattico, in relazione allo sviluppo evolutivo
dell’allievo, con progressivo passaggio dal vissuto a forme di
astrazione, ad un sempre maggior livello di approfondimento e
ampiezza di interrelazioni tra i saperi;
individualizzazione dell’insegnamento, intesa come ricerca di
itinerari formativi differenziati secondo potenzialità, stili cognitivi e
di apprendimento di ciascuno, e quindi messa a punto di interventi
di didattica individualizzata per stabilire un dialogo con gli alunni
più difficili;
adozione della metodologia della ricerca;
organizzazione del lavoro didattico per progetti o in ambiti
interdisciplinari
valorizzazione della operatività;
pratica dell’insegnamento per piccoli gruppi omogenei (di livello)
o eterogenei (di interesse);
pratica del lavoro di gruppo, tecniche di apprendimento
cooperativo;
promozione della metodologia laboratoriale, per attuare sia unità
didattiche disciplinari sia progetti didattici trasversali;
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offerta di opportunità formative motivanti e orientanti, in
collaborazione con enti pubblici e privati;
utilizzazione delle risorse culturali, ambientali e strumentali del
territorio, tramite visite, ricerche, forme di cooperazione con le
agenzie formative esistenti;
utilizzo di strumenti e sussidi didattici specialistici e sviluppo delle
tecnologie multimediali.
verifiche : vengono predisposte periodicamente, al termine delle unità
di lavoro e possono essere sia orali che scritte, di tipo soggettivo ed
oggettivo, formative e sommative, per accertare l'acquisizione di
conoscenze e/o di metodologie, l’efficacia dell’azione didattica e
consentire l’individuazione dei correttivi da apportare.
Gli strumenti utilizzati sono quelli propri delle singole discipline, ai quali si
affiancano le annotazioni sistematiche sulla situazione di partenza e sui
processi di apprendimento. Secondo le richieste ministeriali agli alunni
vengono somministrate anche prove a livello nazionale (INVALSI)
strutturate a classi parallele.
La valutazione
La valutazione costituisce un momento essenziale nello sviluppo del piano
dell’offerta formativa ed una componente fondamentale della relazione
educativa. Essa è parte integrante della programmazione, non solo come
controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell'intervento didattico al fine
di operare con flessibilità sul progetto educativo.
Presenta dunque queste caratteristiche:
è integrata e continua nel processo educativo;
è globale, perchè non riguarda solo i progressi compiuti dall’alunno
nell’area cognitiva, ma documenta anche il processo di maturazione della
personalità;
è condivisa e trasparente nello scambio comunicativo allievo – docente;
è coerente con l’individualizzazione dei percorsi formativi;
è finalizzata a produrre cambiamento e crescita nel processo formativo e
nell’organizzazione scolastica;
è orientativa allo scopo di promuovere attitudini e interessi utili alla
promozione di un progetto di sé e delle future scelte scolastiche e
professionali.
Per valutare gli obiettivi didattici si utilizzano le seguenti strategie:
verifica del livello di partenza per evidenziare il possesso dei minimi
strumentali attraverso prove d’ingresso, trasversali e disciplinari;
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verifiche periodiche stabilite da ogni insegnante secondo le esigenze delle
unità di lavoro attraverso prove scritte, orali, composizioni, discussioni,
test, questionari, prove grafiche, ecc....
Il giudizio relativo al processo educativo e di apprendimento viene espresso
attraverso la valutazione intermedia (quadrimestrale) e finale degli
apprendimenti e del comportamento degli allievi, affidata ai docenti del
consiglio di classe avvalendosi dei seguenti indicatori :
situazione di partenza;
possesso di conoscenze e abilità;
partecipazione alla vita scolastica;
acquisizione di un metodo di studio;
rapporti con i compagni e i docenti;
rispetto delle norme scolastiche e dell’ambiente.
Le competenze
Al termine dell’anno conclusivo della scuola primaria e della scuola secondaria
di primo grado la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun
alunno al fine di sostenere i processi di apprendimento e di favorire
l’orientamento per la prosecuzione degli studi.
DOCUMENTAZIONE E COMUNICAZIONE DEL PERCORSO
FORMATIVO ALLE FAMIGLIE
Il
percorso formativo dell’alunno è documentato:
da schede di valutazione quadrimestrali,
da prove oggettive di verifica,
da momenti di confronto condivisi da insegnanti, famiglia, alunno
Il nostro Istituto prevede incontri sistematici con le famiglie degli alunni,
secondo i modi e i tempi elencati nel calendario scolastico e nel prospetto
dei colloqui individuali.
Per la consultazione visitare il sito dell’istituto all’indirizzo:
www.icsvedano.it
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Contestualmente all’iscrizione è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori
e degli studenti di un Patto di corresponsabilità educativa, finalizzato a definire
in maniera dettagliata e condivisa il rapporto tra istituzione scolastica
autonoma, studenti e famiglie.
Patto di corresponsabilità educativa
Condivisione linee educative
Scelta consapevole tempo scuola
Alleanza educativa tra scuola e famiglia
La scuola è l'ambiente di apprendimento in cui si promuove l'educazione e la
crescita umana e culturale di ogni alunno, in un contesto relazionale positivo,
pertanto la proposta educativa del nostro Istituto si ispira a forti valori e vuole
connotarsi per la disponibilità al dialogo e per un "accompagnamento",
autorevole e rispettoso, dei nostri ragazzi nel loro cammino di crescita, di
costruzione della personalità, di introduzione nella realtà sociale.
Se educare significa abituare il ragazzo a vivere nel contesto sociale con le sue
regole e i suoi valori, i quali hanno bisogno di essere compresi e motivati,
quindi interiorizzati e praticati nella quotidianità, affinché al ragazzo possa
giungere una proposta educativa chiara, è indispensabile una fattiva
collaborazione con la famiglia, con la quale condividere valori e strategie, pur
nella diversità dei ruoli.
La scuola persegue costantemente l'obiettivo di costruire un'alleanza
educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in
momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che
si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative.
A tal fine si chiede di sottoscrivere il seguente Patto educativo di
corresponsabilità, che impegna tutti i componenti della comunità scolastica,
ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità.
LA SCUOLA SI IMPEGNA A ...
•
•
Favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana, nel rispetto
dei ritmi dell'età evolutiva, delle differenze e dell'identità di ciascun
allievo, offrendo un ambiente favorevole alla formazione integrale della
sua personalità e promuovendo comportamenti ispirati alla cooperazione,
solidarietà e senso di cittadinanza
Progettare un'offerta formativa volta a creare le condizioni adatte per
garantire il successo formativo di ogni allievo, nel rispetto dei suoi ritmi e
tempi di apprendimento, offrendo interventi di recupero o sviluppo degli
apprendimenti; individuando iniziative destinate ad allievi diversamente
abili, stranieri o con problemi di apprendimento; promuovendo il talento
e incentivando l'eccellenza
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•
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•
•
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•
Prestare attenzione alla dimensione "affettiva" dell'apprendimento,
curando la relazione educativa tra docente e allievo, promuovendo le
motivazioni all'apprendere e prestando ascolto, con assiduità e
riservatezza, ai problemi degli studenti
Incoraggiare con gratificazioni il processo di formazione di ciascuno e
favorire il processo di autostima, evitando di confondere i risultati
scolastici con il valore della persona
Creare un ambiente educativo sereno e rassicurante, in cui stimolare il
dialogo e la discussione, favorendo la conoscenza e il rapporto reciproco
tra studenti, il rispetto di sé e dell'altro, la piena integrazione degli
studenti diversamente abili, l'accoglienza e l'integrazione degli studenti
stranieri, in un clima di rispetto e di valorizzazione reciproci
Fornire informazioni chiare e leggibili in merito alle proposte educative e
didattiche
Esplicitare le norme che regolano la vita scolastica e farle rispettare
Verificare sistematicamente la continuità del percorso di apprendimento
e di formazione ed assicurare una valutazione trasparente e tempestiva,
chiarendone criteri e modalità e motivando i risultati
Comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati,
progressi, difficoltà nelle discipline di studio, oltre che ad aspetti inerenti
lo sviluppo personale e sociale
Ricercare collaborazioni con le agenzie educative del territorio per
arricchire il curricolo scolastico di opportunità formative, da realizzarsi
anche con il supporto di figure esperte e/o in ambienti extrascolastici
Favorire l'innovazione didattica, mediante la formazione continua del
personale, la promozione della ricerca educativa, la disponibilità di
un'adeguata strumentazione tecnologica
Garantire un ambiente scolastico accogliente, pulito ed attivarsi al
rispetto delle norme di sicurezza
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A ...
•
•
•
•
Presentare al figlio la scuola come occasione fondamentale di crescita
personale, culturale e sociale.
Conoscere l'offerta formativa dell'Istituto e condividere con la scuola
linee comuni per educare il ragazzo ai principi fondamentali della
convivenza civile, promuovendo così la costruzione morale e sociale della
sua personalità
Rispettare le scelte educative e didattiche concordate con la scuola,
cooperando perché a casa e a scuola il ragazzo ritrovi atteggiamenti
educativi coerenti, consentendo così alla scuola di dare continuità alla
propria azione formativa
Instaurare un positivo clima di dialogo con l'istituzione scolastica, per
una reciproca collaborazione
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Collaborare all'attuazione del progetto educativo partecipando, con
proposte e osservazioni migliorative, a riunioni, assemblee e colloqui e
mettendo a disposizione competenze specifiche
Tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche,
controllando costantemente il libretto personale e le comunicazioni
scuola-famiglia
Informarsi e verificare costantemente il percorso didattico-educativo del
figlio, tramite un contatto frequente con i docenti
Dare alla scuola informazioni utili per migliorare la conoscenza del
proprio figlio
Favorire l'integrazione del figlio nel gruppo dei compagni anche in ambito
extrascolastico ed aiutarlo ad apprezzare le diversità personali e culturali,
presenti nella classe, come risorse
Dialogare con il figlio condividendo difficoltà e successi scolastici
Garantire la regolarità della frequenza scolastica e la puntualità del figlio
Vigilare sull'esecuzione dei compiti assegnati, sull'organizzazione del
materiale scolastico necessario, sul rispetto anche nell'abbigliamento del
decoro dovuto ad un ambiente di studio
Motivare il figlio al rispetto delle disposizioni contenute nel regolamento
d'istituto
Discutere con il figlio di eventuali decisioni e provvedimenti disciplinari,
riflettendo insieme sulle regole del vivere civile, sull'importanza della
buona educazione e del rispetto degli altri e delle cose di tutti
Intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni
provocati dal figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico, anche
con il risarcimento del danno arrecato.
LO STUDENTE SI IMPEGNA A ...
Essere protagonista attivo del proprio percorso di apprendimento e
formazione, impiegando capacità ed attitudini personali e considerando
l'errore come occasione di miglioramento
• Prendere coscienza delle regole della vita scolastica e sociale e
rispettarle, garantendo ai compagni la necessaria tranquillità e quindi il
diritto allo studio
• Favorire in modo positivo lo svolgimento dell'attività didattica e
formativa, garantendo costantemente la propria attenzione e
partecipazione alla vita della classe
• Accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a
comprendere le ragioni dei loro comportamenti
• Favorire il rapporto e il rispetto tra i compagni, sviluppando situazioni di
integrazione e solidarietà
• Mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto ed un
abbigliamento decoroso, rispettando la scuola intesa come insieme di
persone, ambienti e attrezzature
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Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli
insegnanti
Frequentare regolarmente la scuola, arrivare puntuale e portare tutto
l'occorrente per le lezioni
In caso di assenza, informarsi sugli argomenti delle lezioni e sui compiti
assegnati
Impegnarsi in modo responsabile, a scuola e a casa, nell'esecuzione dei
compiti richiesti e nello studio
Accettare consigli per affrontare positivamente eventuali difficoltà o
problematiche
Rispettare le norme di sicurezza, adottando un comportamento corretto e
adeguato nelle diverse situazioni, e segnalare situazioni di rischio in
modo collaborativo
Rendere accogliente l'ambiente scolastico, contribuendo a mantenerlo
ordinato e pulito, rispettando i beni collettivi, anche nella consapevolezza
che l'allievo è tenuto a risarcire danni volontariamente arrecati ai locali
della scuola o al materiale didattico.
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
La scuola opera per realizzare la piena integrazione di tutti gli alunni, nel
rispetto delle risorse e potenzialità di ognuno, così da facilitare il percorso
scolastico - formativo.
Particolare attenzione viene riservata agli alunni diversamente abili ed in
condizioni di svantaggio culturale e/o sociale, anche provenienti da
paesi stranieri, così da consentire a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie
potenzialità.
Le attività realizzate in favore di alunni con bisogni educativi speciali,
necessitano spesso di una personalizzazione nei percorsi di apprendimento e
di crescita personale. Per gli alunni diversamente abili la scuola, in
collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio territoriale di
Neuropsichiatria Infantile, predispone un apposito "Piano educativo
individualizzato".
Vengono inoltre previste attività formative per prevenire la dispersione
scolastica e rivolte all’integrazione.
I gruppi di lavoro con la consulenza dei servizi socio-sanitari e degli specialisti,
programmano attività mirate a:
rafforzare la fiducia e la motivazione,
valorizzare potenzialità positive,
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fornire strumenti per esprimere i propri bisogni,migliorare le proprie
abilità e acquisirne di nuove
sviluppare comportamenti cooperativi
favorire l’integrazione sociale.
Il Consiglio di classe, nel rispetto dei bisogni di ciascuno, organizza percorsi
flessibili definendo contenuti e tempi per il lavoro in classe e la partecipazione
ad attività con il gruppo di riferimento e per il lavoro individuale finalizzato allo
sviluppo delle potenzialità secondo personali ritmi e stili di
apprendimento.
Per gli alunni con certificazione di disturbo di apprendimento è stato
preparato un modello di piano didattico personalizzato.
Sul territorio la scuola :
• ha un protocollo di intesa con la cooperativa “La spiga” per l’utilizzo di
educatori su richiesta dei servizi sociali del Comune, inoltre fa parte
del Centro Territoriale Risorse per la Disabilità(CTRH) di Monza
Centro che fornisce consulenza e offre formazione per i docenti in
funzione dell’integrazione scolastica.
• ha in atto una collaborazione con il CTRH per il progetto di orientamento
dei ragazzi che presentano certificazione. Alunni e genitori pertanto
possono usufruire di un percorso personalizzato di aiuto nella
scelta della scuola superiore,valutando quali possono essere le
strutture del territorio a loro più adeguate.
L’integrazione degli alunni stranieri
Allo scopo di favorire l’inserimento e l’integrazione scolastica degli alunni
stranieri, il nostro istituto si impegna a:
creare un clima di accoglienza verso gli alunni non italofoni, tale da
ridurre al minimo il disagio dell’inserimento nel nuovo contesto,
favorire l’apprendimento della lingua italiana quale nuovo strumento di
comunicazione,
facilitare la relazione sociale e l’integrazione nel nuovo contesto
scolastico,
inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi
riguardanti i paesi di provenienza,
predisporre eventuali percorsi personali con conseguente adattamento
della valutazione.
L’inserimento si avvale di risorse interne (disponibilità orario docenti) ed
esterne, in collaborazione con l’ente comunale.
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La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta anche un’occasione
importante per favorire fra adulti e bambini la diffusione dei valori di tolleranza
e solidarietà attraverso esperienze che conducano al confronto e all’
interazione fra diversi, nel comune obiettivo dell’uguaglianza delle opportunità
per tutti gli individui e le comunità.
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ORGANIZZAZIONE
DEL TEMPO SCUOLA
Scuola primaria
Finalità
“La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come
primo esercizio dei diritti costituzionali. Agli alunni che la frequentano va
offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive,
sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili.
Si pone come scuola formativa che attraverso gli alfabeti delle discipline
permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le
premesse per lo sviluppo successivo del pensiero riflessivo e critico.”
(Indicazioni per il Curricolo)
Tempo scuola
Questa istituzione scolastica, nell’esercizio dell’autonomia didattica ed
organizzativa prevista dal Decreto 89/09 sulla base dell’analisi dei bisogni
formativi degli alunni, delle richieste delle famiglie e dei servizi offerti dal
territorio, distribuisce i tempi delle discipline e delle attività ,per le classi, sulla
base dei seguenti criteri:
•
•
•
•
•
rispettare le esigenze dell’allievo,
valorizzare le scelte delle famiglie,
utilizzare in modo funzionale le risorse professionali per la realizzazione
dell'offerta formativa, utilizzare esperti esterni necessari alla
realizzazione delle varie attività,
ottimizzare gli spazi per il servizio mensa,
agevolare le famiglie mantenendo il più possibile costanti gli orari di
ingresso ed uscita e armonizzando gli orari della scuola primaria con
quelli della secondaria.
SCANSIONE ORARIA SETTIMANALE
La Scuola Primaria ha un orario strutturato su 40 ore settimanali (tempo
pieno) di 60 minuti distribuite in 5 mattine e 5 pomeriggi.
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quadro orario settimanale
Per l’anno scolastico in corso le attività sono le seguenti
classi 1^ 2^ 3^4^5^ TEMPO SCUOLA
Curricolo
Numero Spazi
Italiano
6
Storia e Geografia
4
Matematica
6
Scienze
2
Tecnologia Informatica
1
Inglese
1h: cl.1^
2h: cl.2^
3h: cl 3^4^5^
1
Arte e Immagine
Musica
1
Educazione Fisica
2
Religione
2
Laboratori (espressivo – musicale)
2
Totale moduli
30
Obiettivi specifici di apprendimento
La programmazione delle aree disciplinari è comune a tutte le classi della
Scuola Primaria. Essa è il frutto di un lavoro collegiale che vede i docenti
impegnati in attività di studio, approfondimento, analisi, elaborazione e
partecipazione a corsi di aggiornamento. Al termine dell’anno scolastico viene
sottoposta a verifica.
La programmazione individua, per ogni disciplina di ogni interclasse, gli
“indicatori” intorno ai quali sono organizzate le conoscenze e le abilità , alla
base poi dell’attività di verifica e valutazione.
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INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA
Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche,
le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione
curricolare affidata alle scuole. A partire dal curricolo d’Istituto, i docenti
individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più
significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le
discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal
Regolamento dell’autonomia scolastica ( C.M. n.31 del 18 aprile 2012).
Obiettivi di apprendimento al termine
Obiettivi di apprendimento al termine
della classe terza
della classe quinta
ITALIANO
Ascolto e parlato
Ascolto e parlato
- Ascoltare testi narrativi, espositivi e
- Cogliere in una discussione le posizioni
informativi mostrando di saperne cogliere il
espresse dai compagni ed esprimere la propria
senso globale e riesporli in modo comprensibile opinione su un argomento in modo chiaro e
a chi ascolta.
pertinente e interagire in modo collaborativo.
- Prendere la parola negli scambi comunicativi
– Organizzare un semplice discorso orale su un
rispettando i turni di parola.
tema affrontato in classe con un breve
intervento preparato in precedenza o
Lettura
- Padroneggiare la lettura strumentale sia nella
un’esposizione su un argomento di studio
modalità ad alta voce, curandone l’espressione, utilizzando una scaletta.
sia in quella silenziosa.
Lettura
- Leggere testi di vario tipo cogliendo
– Leggere testi di vario genere cogliendone il
l’argomento di cui si parla e individuando le
senso, le caratteristiche formali più evidenti,
informazioni principali e le loro relazioni.
l’intenzione comunicativa dell’autore ed
esprimendo un motivato parere personale.
Scrittura
- Scrivere sotto dettatura curando in modo
- Leggere e confrontare informazioni
particolare l’ortografia.
provenienti da testi diversi per farsi un’idea di
- Produrre semplici testi di vario tipo
un argomento, per trovare spunti a partire dai
ortograficamente e sintatticamente corretti.
quali parlare o scrivere e per scopi pratici o
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo conoscitivi.
e produttivo
Scrittura
- Ampliare il patrimonio lessicale attraverso
- Produrre testi che contengano le informazioni
esperienze e attività di interazione orale e di
essenziali relative a persone, luoghi, tempi,
lettura e usare in modo appropriato le parole
situazioni, azioni.
man mano apprese.
– Produrre testi sostanzialmente corretti dal
punto di vista ortografico, morfosintattico,
Elementi di grammatica esplicita e riflessione
lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei
sugli usi della lingua
- Riconoscere se una frase è o no completa,
principali segni interpuntivi.
costituita cioè dagli elementi essenziali.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo
e produttivo
– Arricchire il patrimonio lessicale attraverso
attività comunicative orali, di lettura e di
scrittura e attivando la conoscenza delle
principali relazioni di significato tra le parole
(somiglianze, differenze, appartenenza a un
campo semantico).
Utilizzare il dizionario come strumento di
consultazione.
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Elementi di grammatica esplicita e riflessione
sugli usi della lingua
– Riconoscere in una frase o in un testo le parti
del discorso, o categorie lessicali, riconoscerne i
principali tratti grammaticali; riconoscere le
congiunzioni di uso più frequente .
Obiettivi di apprendimento al termine
Obiettivi di apprendimento al termine
della classe terza
della classe quinta
STORIA
Uso delle fonti
Uso delle fonti
– Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni – Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le
informazioni che scaturiscono dalle tracce del
e conoscenze su aspetti del passato.
passato.
Organizzazione delle informazioni
– Riconoscere relazioni di successione e di
Organizzazione delle informazioni
contemporaneità, durate, periodi, cicli
– Leggere e usare cronologie e carte storicotemporali, mutamenti, in fenomeni ed
geografiche per rappresentare le conoscenze.
esperienze vissute e narrate.
– Confrontare i quadri storici delle civiltà
– Comprendere la funzione e l’uso degli
affrontate.
strumenti convenzionali per la misurazione e la
rappresentazione del tempo.
Strumenti concettuali
– Usare il sistema di misura occidentale del
Strumenti concettuali
– Organizzare le conoscenze acquisite in
tempo storico (avanti Cristo – dopo Cristo).
semplici schemi temporali e individuare
Produzione scritta e orale
analogie e differenze attraverso il confronto tra
– Esporre con coerenza conoscenze e concetti
quadri storico-sociali diversi, lontani nello
appresi, usando il linguaggio specifico della
disciplina.
spazio e nel tempo.
Produzione scritta e orale
– Riferire in modo semplice e coerente le
conoscenze acquisite e rappresentarle
graficamente.
Obiettivi di apprendimento al termine
Obiettivi di apprendimento al termine
della classe terza
della classe quinta
GEOGRAFIA
Orientamento
Orientamento
– Muoversi consapevolmente nello spazio
– Orientarsi utilizzando la bussola e i punti
circostante, orientandosi attraverso punti di
cardinali anche in relazione al Sole ed estendere
riferimento, utilizzando gli indicatori topologici le proprie carte mentali al territorio italiano,
e le mappe di spazi noti.
all’Europa e ai diversi continenti, attraverso gli
strumenti dell’osservazione indiretta.
Linguaggio della geo-graficità
– Leggere e interpretare la pianta dello spazio
Linguaggio della geo-graficità
vicino.
– Localizzare sulla carta geografica dell’Italia le
regioni fisiche, storiche e amministrative;
Paesaggio
– Individuare e descrivere gli elementi fisici e
localizzare sul planisfero e sul globo la
antropici che caratterizzano i paesaggi
posizione dell’Italia in Europa e nel mondo.
dell’ambiente.
– Localizzare le regioni fisiche principali e i
grandi caratteri dei diversi continenti e degli
Regione e sistema territoriale
oceani.
- Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le
funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli
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interventi positivi e negativi dell’uomo.
Paesaggio
– Conoscere gli elementi che caratterizzano i
principali paesaggi italiani, europei e mondiali,
individuando le analogie e le differenze.
Regione e sistema territoriale
– Acquisire il concetto di regione geografica
(fisica, climatica, storico-culturale,
amministrativa) e utilizzarlo a partire dal
contesto italiano.
– Individuare problemi relativi alla tutela e
valorizzazione del patrimonio naturale e
culturale.
Obiettivi di apprendimento al termine
Obiettivi di apprendimento al termine
della classe terza
della classe quinta
SCIENZE
Esplorare e descrivere oggetti e materiali
Oggetti, materiali e trasformazioni
– Seriare e classificare oggetti in base alle loro
- Individuare, nell’osservazione di esperienze
proprietà.
concrete, alcuni concetti scientifici.
– Descrivere semplici fenomeni della vita
- Individuare le proprietà di alcuni materiali e
quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e
osservare e schematizzare alcuni passaggi di
al movimento, al calore, ecc.
stato.
Osservare e sperimentare sul campo
Osservare e sperimentare sul campo
– Osservare i momenti significativi nella vita di - Proseguire nelle osservazioni frequenti e
piante e animali e individuare somiglianze e
regolari, a occhio nudo o con appropriati
differenze nei percorsi di sviluppo.
strumenti di una porzione di ambiente vicino.
– Osservare e interpretare le trasformazioni
- Ricostruire e interpretare il movimento dei
ambientali naturali e quelle ad opera dell’uomo . diversi oggetti celesti.
– Avere familiarità con la variabilità dei
L’uomo i viventi e l’ambiente
fenomeni atmosferici e con la periodicità dei
- Descrivere e interpretare il funzionamento del
fenomeni celesti.
corpo come sistema complesso e avere cura
della propria salute anche dal punto di vista
L’uomo i viventi e l’ambiente
- Riconoscere in altri organismi viventi, in
alimentare e motorio.
relazione con i loro ambienti, bisogni analoghi
- Elaborare i primi elementi di classificazione
ai propri.
animale e vegetale
sulla base di osservazioni personali.
Obiettivi di apprendimento al termine
Obiettivi di apprendimento al termine
della classe terza
della classe quinta
MATEMATICA
Numeri
Numeri
– Contare in senso progressivo e regressivo .
– Leggere, scrivere, confrontare numeri
– Leggere , scrivere ,confrontare e ordinare i
decimali.
numeri naturali.
– Eseguire le quattro operazioni .
– Conoscere con sicurezza le tabelline .
– Operare con le frazioni.
Eseguire le quattro operazioni con i numeri
Spazio e figure
naturali e addizioni e sottrazioni anche con i
– Descrivere, denominare e classificare figure
numeri decimali.
geometriche.
– Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse.
Spazio e figure
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– Percepire la posizione propria e degli oggetti
nello spazio e saperla comunicare.
– Eseguire e descrivere un semplice percorso .
– Riconoscere, denominare , descrivere e
disegnare figure geometriche .
Relazioni, dati e previsioni
– Classificare numeri, figure, oggetti in base a
una o più proprietà.
– Leggere e rappresentare relazioni e dati con
diagrammi, schemi e tabelle.
– Misurare grandezze utilizzando sia unità
arbitrarie sia unità e strumenti convenzionali .
– Confrontare e misurare angoli.
– Utilizzare e distinguere fra loro i concetti di
perpendicolarità, parallelismo, orizzontalità,
verticalità.
– Determinare il perimetro e l’area di una figura
.
Relazioni, dati e previsioni
– Rappresentare relazioni e dati per ricavare
informazioni.
– Usare le nozioni di frequenza, di moda e di
media aritmetica.
– Rappresentare problemi con tabelle e grafici .
– Utilizzare le principali unità di misura per
lunghezze, angoli, aree, volumi/capacità,
intervalli temporali,masse, pesi per effettuare
misure e stime.
– Passare da un’unità di misura a un’altra.
– In situazioni concrete, intuire e cominciare ad
argomentare qual è il più probabile.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta
ARTE E IMMAGINE
Esprimersi e comunicare
– Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni;
rappresentare e comunicare la realtà percepita;
– Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, pittorici anche
osservando immagini e opere d’arte.
Osservare e leggere le immagini
– Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo
(linee, colori, forme, volume, spazio) individuando il loro significato espressivo.
– Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici, le
sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati.
Comprendere e apprezzare le opere d’arte
– Individuare in un’opera d’arte, sia antica che moderna, gli elementi essenziali della forma, del
linguaggio, della tecnica e dello stile dell’artista per comprenderne il messaggio e la funzione.
– Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio
ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta
MUSICA
- Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole.
- Eseguire brani vocali, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.
- Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere.
-Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale.
-Rappresentare gli elementi basilari di eventi sonori e musicali attraverso sistemi simbolici
convenzionali e non convenzionali.
– Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale .
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Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta
EDUCAZIONE FISICA
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
– Coordinare e utilizzare diversi schemi motori
sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri.
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva
– Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee .
– Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento .
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
– Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di giocosport.
– Saper accettare la sconfitta con equilibrio, e vivere
la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti.
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza
– Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari
ambienti di vita.
– Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fisico .
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta
TECNOLOGIA
Vedere e osservare
-Leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio.
-Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni.
-Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni, testi.
Prevedere e immaginare
– Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti dell’ambiente scolastico.
– Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando gli strumenti e i materiali
necessari.
Intervenire e trasformare
– Realizzare un oggetto in cartoncino descrivendo e documentando la sequenza delle operazioni.
– Cercare, selezionare, scaricare e installare sul computer un comune programma di utilità.
Criteri per la valutazione
Questi i criteri ai quali si ispirano i processi valutativi nella scuola primaria:
la valutazione dei processi formativi prevede la valutazione degli
apprendimenti oltre che dell’impegno, della partecipazione e del
comportamento;
La valutazione complessiva intermedia e finale è da intendersi riferita al
livello globale di maturazione raggiunta dall’alunno;
la valutazione degli apprendimenti è congruente/corrispondente con gli
obiettivi formativi previsti dal POF; essa concerne non solo le
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conoscenze, ma anche le abilità e le competenze raggiunte, le strategie
messe in atto, ecc..
le valutazioni intermedia e finale tengono conto sia delle osservazioni
condotte dai docenti durante l’anno nel corso delle attività didattiche
quotidiane sia delle prove di verifica periodiche
le valutazioni quadrimestrale e finale hanno carattere collegiale
una particolare attenzione viene posta alla valutazione degli alunni con
bisogni speciali, come peraltro previsto dal Regolamento sulla
valutazione (Dpr n. 122/09)
Il documento di valutazione dell’alunno approvato dal collegio dei docenti si
articola in tre sezioni rispettivamente dedicate alla valutazione degli
apprendimenti, alla valutazione del comportamento e alla espressione di un
giudizio analitico sul livello globale di maturazione.
Criteri di assegnazione dei Voti numerici per la scuola primaria
VOTO
GIUDIZIO
10
ECCELLENTE
9
OTTIMO
8
DISTINTO
7
BUONO
6
SUFFICIENTE
LIVELLO DI APPRENDIMENTO
Conosce i contenuti e li approfondisce, rivelando un
notevole bagaglio culturale.
Comprende, applica ed organizza le conoscenze/abilità,
riuscendo a coglierne le relazioni, anche complesse.
Si esprime in modo personale, argomentando in modo
brillante e con disinvoltura, dimostrando di utilizzare la
terminologia richiesta.
Obiettivi raggiunti in modo eccellente.
Conosce i contenuti in modo approfondito e sicuro.
Comprende, applica ed organizza le conoscenze/abilità,
riuscendo a coglierne le relazioni.
Si esprime in modo personale con disinvoltura,
dimostrando di utilizzare la terminologia richiesta.
Obiettivi raggiunti in modo completo e approfondito.
Conosce i contenuti in modo sicuro.
Comprende e sa applicare le conoscenze/abilità in
situazioni articolate.
Espone vissuti e argomenti studiati in modo corretto,
sicuro e ampio.
Obiettivi raggiunti in modo completo.
Conosce i contenuti e organizza le informazioni sulla
base delle indicazioni fornite.
Comprende senza difficoltà situazioni nuove ed è
discretamente autonomo.
Espone vissuti e argomenti studiati in modo corretto.
Obiettivi raggiunti in modo adeguato.
Conosce gli elementi essenziali delle discipline.
Comprende semplici informazioni e le applica in
situazioni note.
Si esprime in modo sufficientemente chiaro e corretto,
ma ha difficoltà a fare collegamenti.
Obiettivi raggiunti in modo sufficiente.
Nella formulazione dei criteri per l’attribuzione dei voti numerici, il Collegio dei
docenti ha deliberato che non si contemplano voti inferiori al 5 perché
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nell’ottica di una valutazione formativa e in considerazione dell’età evolutiva
degli alunni, si intende promuovere il più possibile l’autostima e la fiducia in sé
nei bambini.
Criteri di assegnazione del Voto di comportamento nella scuola
primaria
Interesse e partecipazione,
Portare a termine con affidabilità gli impegni presi,
Rispettare le regole convenute in riferimento a se stessi, agli altri e
all’ambiente.
Competenze quinta
DISCIPLINE
Italiano
Lingua
inglese
Matematica
Scienze
Storia
e
Geografia
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COMPETENZE
Ascolta e comprende le diverse comunicazioni e informazioni.
Comprende ed espone oralmente testi di tipologie diverse.
Padroneggia la lettura strumentale.
Produce testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari in modo
coerente, chiaro e corretto.
Riconosce e analizza le funzioni morfologiche della frase.
Comprende ed utilizza espressioni di uso quotidiano.
Comprende e produce in forma scritta brevi e semplici frasi.
Riconosce aspetti significativi della cultura anglosassone.
Si destreggia con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i
numeri naturali.
Conosce e padroneggia i contenuti specifici della disciplina e applica
algoritmi, procedure, relazioni e strategie risolutive.
Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche
geometriche, ne determina misure.
Utilizza correttamente gli strumenti del disegno geometrico e i più
comuni strumenti di misura.
Esplora i fenomeni con un approccio scientifico, osserva e descrive
lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi
personali, realizza semplici esperimenti.
Produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato,
elabora semplici modelli.
Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un
linguaggio appropriato.
Trova da varie fonti informazioni e spiegazioni sui problemi che lo
interessano.
Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze,
periodi
e
individuare
successioni,contemporaneità,durate,periodizzazioni
Sa orientarsi nello spazio circostante e sulle carte geografiche,
utilizzando riferimenti topologici e i punti cardinali.
Conosce e mette in relazione i fatti storici, l’ambiente fisico, umano e
culturale.
Utilizza i linguaggi e gli strumenti propri delle discipline.
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Tecnologia
Arte e immagine
Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed
è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di
spiegarne il funzionamento.
Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio
operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti
multimediali.
E’ in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini e
messaggi multimediali.
Utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per
produrre varie tipologie di testi visivi e rielaborare in modo creativo
le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti.
Musica
Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista
qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali.
Educazione Fisica
Acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del
proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed
esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la
drammatizzazione e le esperienze ritmico - musicali e coreutiche.
Scuola Secondaria di primo grado
La Scuola Secondaria di primo grado, della durata di tre anni, si colloca nel
primo ciclo d’istruzione, …”un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento
e per la costruzione dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si
sviluppano le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola
e lungo l’intero arco della vita.” (Indicazioni per il Curricolo)
Finalità
“Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita
padronanza delle discipline e una articolata organizzazione delle conoscenze,
nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato.
Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro
volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che
rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale
e per la partecipazione attiva alla vita sociale.” (Indicazioni per il Curricolo)
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Tempo scuola
Questa istituzione scolastica, nell’esercizio dell’autonomia didattica ed
organizzativa prevista dal D.P.R. n. 275 /1999 e tenendo conto dei nuovi piani
di studio D.P.R. 20 marzo 2009, n. 89 art. 5 sulla base dell’analisi dei bisogni
formativi degli alunni, delle richieste delle famiglie e dei servizi offerti dal
territorio, ha organizzato per le classi la distribuzione e i tempi delle discipline
e delle attività secondo il seguente schema orario:
Orario delle lezioni
a.s. 2013/2014
L’orario annuale ordinario delle lezioni è
corrispondenti a 30 moduli settimanali di 56’.
di
complessive
990
ore,
L’orario settimanale delle lezioni è distribuito su 5 giorni (“settimana corta”)
ed è articolato in 6 spazi di 56’.
8:00
Tempo
Ordinario
30 ore
Orario
- 13:45
lun
mar
mer
gio
ven
6
6
6
6
6
30 moduli curriculari
a classe intera
Nel tempo prolungato il monte ore è 1298 ore, corrispondenti a 36 ore
moduli settimanali di 56’.
L’orario settimanale delle lezioni nel tempo prolungato è distribuito su
5 giorni (“settimana corta”) ed è articolato in 6 - 8 spazi di 56’ e da 2 spazi
mensa.
Orario
8:00 - 13:45 (3 giorni)
8:00 - 16:30 (2 giorni)
Tempo
Prolungato
36 ore
30 moduli curriculari
a classe intera
2 moduli curriculari (lun)
lun
mar
mer
gio
ven
6
6
6
6
6
mensa
mensa
1
1
2
2 laboratori (gio)
2
quadro orario settimanale
classi 1^ 2^ 3^ TEMPO SCUOLA ORDINARIO
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curricolo
Italiano
Storia e Geografia
Matematica
Scienze
Tecnologia
Inglese
Francese/Spagnolo
Arte e Immagine
Musica
Educazione Fisica
Religione
Totale moduli
numero spazi
6
4
4
2
2
3
2
2
2
2
1
30
classi 1^ 2^ 3^ TEMPO SCUOLA PROLUNGATO
curricolo
numero spazi
Italiano
6+1
Storia e geografia
4
Matematica
4+1
Scienze
2
Tecnologia
2
Inglese
3
Francese\Spagnolo
2
Arte e Immagine
2
Musica
2
Educazione Fisica
2
Religione
1
Laboratori
2 in compresenza
Mensa
2
Totale moduli
36
Discipline e aree disciplinari
AREE DISCIPLINARI
Area linguistica
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DISCIPLINE
Italiano
Inglese
Francese \ Spagnolo
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Area artistico-espressiva
Area sportiva
Area storico-geografica
Area matematico-scientificotecnologico
Area religione
Arte e Immagine
Musica
Educazione Fisica
Storia \ Cittadinanza e Costituzione
Geografia
Matematica
Scienze naturali e sperimentali
Tecnologia
Religione
Obiettivi specifici di apprendimento
Criteri per la valutazione
La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la
certificazione delle competenze da essi acquisite sono effettuate, nella scuola
secondaria di primo grado, dal consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico o da
suo delegato, mediante l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi, secondo
quanto stabilito dal D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009.
Allo scopo di uniformare le modalità di valutazione degli studenti, i docenti
hanno
elaborato
una
tabella
con
la
corrispondenza
voto\giudizio\descrittori-indicatori.
VOTO
10
9
8
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GIUDIZIO
Descrittori - Indicatori
ECCELLENTE
Lo studente dimostra
• conoscenza approfondita dei contenuti con capacità di
rielaborazione personale e critica;
• completa padronanza della metodologia disciplinare;
• capacità di trasferire le conoscenze maturate in altri ambiti
disciplinari;
• capacità espositive e sicura padronanza dei linguaggi specifici.
OTTIMO
DISTINTO
Lo studente dimostra
• conoscenza approfondita dei contenuti disciplinari con capacità di
rielaborazione personale;
• buona padronanza della metodologia disciplinare;
• capacità di organizzazione e collegamento tra i contenuti;
• padronanza espositiva con uso corretto e appropriato dei
linguaggi
Lo studente dimostra
• sicura conoscenza dei contenuti con buona capacità di
rielaborazione personale;
• comprensione e padronanza della metodologia disciplinare
• capacità di operare collegamenti;
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•
7
BUONO
6
SUFFICIENTE
5
INSUFFICIENTE
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
4
chiarezza espositiva con utilizzo corretto dei linguaggi specifici.
Lo studente dimostra
• conoscenza adeguata dei contenuti e discreta capacità di
rielaborazione personale;
• capacità di stabilire relazioni in contesti semplici;
linguaggio disciplinare corretto, anche se non sempre preciso e
pertinente.
Lo studente dimostra
• conoscenza degli argomenti basilari;
• capacità di operare semplici collegamenti e di applicare in modo
meccanico procedure di risoluzione dei problemi;
• utilizzo di un linguaggio accettabile anche se non sempre
pertinente.
Lo studente dimostra
• conoscenza parziale e/o lacunosa degli argomenti trattati;
• capacità di operare collegamenti solo se guidato ed aiutato;
• incerta capacità espositiva e uso di un linguaggio generico.
Lo studente dimostra
• conoscenza frammentaria e confusa degli argomenti trattati;
• notevoli carenze nelle abilità di base;
• errori sostanziali nella risoluzione dei problemi e nella scelta delle
attività operative;
• utilizzo di un linguaggio scorretto e incoerente.
I criteri per l’attribuzione del voto di comportamento:
Rispetto delle regole di convivenza
Rispetto dell’altro
Capacità di assumere un ruolo positivo all’interno del gruppo
Capacità di assumere e di portare a termine responsabilmente i propri
impegni
La valutazione scaturisce da un giudizio complessivo di maturazione e di
crescita civile e culturale dello studente e, in tale contesto, vanno collocati
anche le sanzioni disciplinari, come rappresentate nel Regolamento
d’Istituto e in coerenza con il Patto educativo di corresponsabilità.
La valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella relativa agli
apprendimenti nelle singole discipline, alla complessiva valutazione dello
studente, alla media dei voti e, quindi, al computo del voto di idoneità per
l’ammissione all’esame di stato.
Sono considerate valutazioni sufficienti della condotta i voti dal sei al dieci.
VOTO
10
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Descrittori indicatori
Lo studente dimostra
• un comportamento partecipe e costruttivo all’interno della classe, non limitato alla
sola correttezza formale;
• un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la
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vita dell’istituto;
consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne e continuità
nell’impegno.
Lo studente dimostra
• un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la
vita dell’istituto;
• consapevolezza del proprio dovere e continuità nell’impegno.
Lo studente dimostra:
• un comportamento vivace, ma rispettoso delle regole dell’istituto e sostanzialmente
corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti o con le altre figure operanti
nella scuola;
• Un impegno alterno ed una non sempre precisa consapevolezza del proprio dovere
(es: distrazioni che comportano richiami durante le lezioni).
•
9
8
7
6
5
Lo studente dimostra:
• un comportamento non sempre rispettoso delle regole dell’istituto e non sempre
corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti o con le altre figure operanti
nella scuola;
• Un impegno non sempre costante ed una non sempre precisa consapevolezza del
proprio dovere (es: distrazioni che comportano frequenti richiami durante le lezioni).
Lo studente dimostra:
• un comportamento poco rispettoso delle regole dell’istituto e poco corretto nel
rapporto con i compagni, con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella
scuola (ad esempio: ripetuti ritardi non sempre motivati, distrazioni che comportano
frequenti richiami durante le lezioni, episodi segnalati con note sul registro di
classe);
• incostanza nell’impegno e poca consapevolezza del proprio dovere.
Lo studente dimostra:
• un comportamento irrispettoso nei confronti delle regole dell’istituto, dei compagni,
degli insegnanti e delle altre figure che operano nella scuola. Tali comportamenti
sono stati annotati sul registro di classe, analizzati dall’équipe e riferiti ai genitori
tramite comunicazione scritta;
•
inadeguatezza nello svolgere il proprio dovere e mancanza di impegno.
ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO
DELL'ISTRUZIONE
Il primo ciclo di istruzione termina, alla fine della classe terza della scuola
secondaria di primo grado, con un Esame di Stato (cfr. art. 3 del DPR
122/2009).
L'ammissione all'Esame di Stato conclusivo del primo ciclo è disposta, previo
accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell'anno
scolastico, nei confronti dell'alunno che ha conseguito una votazione non
inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline, e un voto di
comportamento non inferiore a sei decimi.
Il giudizio di idoneità è espresso dal Consiglio di Classe in decimi, considerando
il percorso scolastico compiuto dall'allievo nella scuola secondaria di primo
grado.
L'esame prevede prove scritte di italiano, matematica, lingue comunitarie e
una prova a carattere nazionale, volte a verificare i livelli generali e specifici di
apprendimento conseguiti dagli studenti. Le prove scritte sono seguite da un
colloquio pluridisciplinare.
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L'esito dell'esame conclusivo del primo ciclo, a cui concorrono i risultati delle
prove scritte e orali, della prova nazionale e il giudizio di idoneità, è espresso
con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una certificazione
analitica dei traguardi di competenza.
Conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore
a sei decimi.
DISCIPLINE
COMPETENZE
Italiano
Comprende ed espone oralmente testi di tipologie diverse.
Produce testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari in modo coerente,
chiaro e corretto.
Riconosce e analizza le funzioni logiche e del periodo.
Lingua
inglese
Comprende informazioni specifiche in testi di diversa natura. Interagisce in
situazioni comunicative, usando un linguaggio adeguato e funzioni
appropriate. Conosce le strutture linguistiche. Riconosce aspetti significativi
della cultura anglosassone ed opera confronti con la propria.
Lingue comunitarie
(«seconda_lingua»)
Matematica
Scienze
Storia,
Cittadinanza e
Costituzione
Geografia
Comprende dialoghi di differente natura ed interagisce esponendo chiari
messaggi.
Legge e comprende testi e descrizioni. Produce testi scritti utilizzando
lessico e strutture linguistiche appropriate. Confronta e riconosce modelli di
civiltà e di cultura diversi.
Conosce e padroneggia i contenuti specifici della disciplina ed applica
algoritmi, procedure, relazioni e strategie risolutive. Analizza e interpreta
forme diverse di rappresentazione dei dati.
Usa il linguaggio specifico della disciplina.
Osserva ed individua gli elementi di un fenomeno comprendendo relazioni e
rapporti. Interpreta la realtà attraverso l’approccio scientifico, anche con l’uso
degli strumenti. Usa il linguaggio specifico della disciplina.
Conosce e mette in relazione i fatti storici, l’ambiente fisico, umano e
culturale. Comprende gli aspetti fondamentali della convivenza civile.
Utilizza i linguaggi e gli strumenti propri delle discipline.
Arte e immagine
Analizza le diverse fonti e forme di energia per comprenderne le
caratteristiche, i loro impieghi e le conseguenze sull’ambiente. Sa utilizzare
gli strumenti del disegno tecnico e rappresentare graficamente figure piane e
solidi geometrici con il metodo delle assonometrie. Sa realizzare semplici
manufatti.
Legge i contenuti dei messaggi visivi e riconosce i codici.
Produce messaggi visivi con l’uso di tecniche diverse.
Effettua la lettura dell’opera d’arte.
Musica
Comprende ed utilizza il linguaggio specifico. Si esprime correttamente con
la voce e/o con lo strumento. Ascolta comprendendoli i messaggi musicali.
Rielabora personalmente i materiali sonori.
Tecnologia
Educazione Fisica
POF2013-14
Utilizza le abilità coordinative e condizionali in situazioni tecniche e tattiche
nelle attività proposte. Sa applicare schemi ed azioni in situazioni tecniche e
tattiche nelle attività sportive. Sa collaborare in modo adeguato
all’organizzazione delle attività sportive.
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Valutazione degli alunni con disabilità
La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le
modalità previste dalle disposizioni in vigore (Linee guida per l’integrazione
scolastica degli alunni con disabilità 2010), è espressa in decimi ed è riferita al
comportamento, alle discipline e alle attività svolte, sulla base degli obiettivi
individualizzati, esplicitati nel Progetto Educativo Individualizzato (PEI) che
costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno
con disabilità.
La valutazione in questione è sempre considerata come valutazione dei
processi e non solo come valutazione delle performance.
In determinate situazioni, esplicitate nel PEI, potrà essere previsto anche un
utilizzo flessibile delle prove di verifica comuni alla classe di inserimento.
La flessibilità concerne gli eventuali adattamenti e utilizzo di strumenti
compensativi o dispensativi individualizzati nella somministrazione delle prove
di verifica e nella loro valutazione, tale per cui l'alunno possa sperimentare il
successo e il riconoscimento dei propri progressi.
Per l'esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte prove di esame
differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale.
Tali prove sono sostenute anche con l'uso di strumenti tecnologici e sussidi
didattici.
Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato un attestato
di credito formativo.
Valutazione degli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento
(DSA)
La Legge 170/2010 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la
discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, sinteticamente denominati
"DSA" che possono costituire una limitazione importante per alcune attività
della vita scolastica.
In considerazione della particolare peculiarità degli stili di apprendimento degli
alunni con D.S.A., i docenti predispongono un PDP, Piano Didattico
Personalizzato, atto ad individuare le strategie didattiche più opportune;
vengono quindi stabiliti criteri di valutazione in relazione agli ambiti
coinvolti. A seconda delle caratteristiche di ciascun alunno con D.S.A. il Piano
Didattico Personalizzato può prevedere misure e strumenti compensativi e
dispensativi: per ciascuna materia o ambito di studio, cioè, vengono
individuati eventuali strumenti (anche tecnologici: calcolatrice, personal
computer) ritenuti più idonei nello svolgimento dell’attività didattica e delle
prove di verifica e di esame.
Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente
certificate, le modalità ed i contenuti delle prove di valutazione e di verifica
degli apprendimenti, compresi quelli effettuati in sede di esame
conclusivo del ciclo, vengono pertanto stabiliti dalle equipe pedagogiche di
classe e dalle commissioni d’esame sulla base delle indicazioni dei PDP. (DM n.
5669 12/07/2011)
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Progetti di ampliamento dell’offerta
formativa
Per favorire la crescita sociale della personalità degli alunni e per rispondere a
bisogni formativi specifici del contesto territoriale (senso di appartenenza,
integrazione culturale), il nostro istituto propone una serie di interventi
strutturati tramite progetti mirati ad incrementare l’educazione ai valori, che si
inseriscono in senso trasversale nella programmazione curricolare, con cui
intende:
favorire l’apprendimento,
stimolare interessi,
creare motivazioni allo studio,
permettere agli allievi di lavorare in contesti diversi con esperienze anche
operative, che possano valorizzare le loro attitudini, dare spazio alla
creativita’ e coinvolgerli anche emotivamente.
Alla loro realizzazione collaborano anche enti ed associazioni esterni alla
scuola.
PROGETTI DI ISTITUTO
Accoglienza
Durante i primi giorni di scuola e particolarmente nelle classi prime vengono
proposte ai ragazzi attività che facilitano l’instaurarsi di relazioni positive con i
compagni, con gli adulti e con l’ambiente, attraverso occasioni di
socializzazione e di esplorazione degli spazi scolastici, allo scopo di:
• acquisire una maggior conoscenza di sé, degli insegnanti, del nuovo
ambiente e delle regole di convivenza,
• favorire la creazione di un clima sereno e di fiducia reciproca.
Orientamento
Il tema dell’Orientamento è trasversale rispetto a tutti gli ordini di scuola in
quanto componente strutturale del processo formativo stesso. La Scuola
secondaria di primo grado, orientativa per legge, nel corso del triennio si
propone di guidare gli alunni
• a scoprire i propri interessi, le proprie attitudini, le proprie
aspirazioni, propensione allo studio e assunzione di impegni
• a conoscere i percorsi formativi delle scuole secondarie di secondo
grado presenti nel territorio
• ad ipotizzare un progetto per il proprio futuro scolastico e
professionale
• a confrontare le proprie scelte con il parere degli insegnanti, dei
genitori ed eventualmente degli esperti
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• a comprendere che il concetto di orientamento si identifica con una
scelta consapevole.
Gli interventi e le attività realizzate a favore degli alunni, pertanto, riguardano
il duplice aspetto di informazione e di formazione.
Per i ragazzi delle classi terze sono organizzati incontri con professori di scuole
superiori di diversi indirizzi e con ex alunni frequentanti le scuole superiori che
potranno riferire la loro esperienza e rispondere alle loro domande.
Continuitá con la scuola primaria e secondaria di primo grado
Finalità del progetto è la continuità didattico-educativa tra la scuola primaria e
secondaria di primo grado che si attua attraverso interventi per
• migliorare i livelli di comunicazione tra i diversi gradi scolastici,
• stabilire un clima organizzativo che faciliti e valorizzi una costruttiva
collaborazione,
• limitare il disagio degli alunni durante il passaggio tra i diversi ordini di
scuola.
Perciò sono programmati, nel corso dell'anno, incontri tra i due ordini di scuola
per uno scambio d’informazioni sugli alunni.
Nel mese di Dicembre, nelle due sedi, si svolge l'Open Day: la scuola si apre
agli alunni e ai genitori delle future classi prime che possono così entrare in
vivo contatto con i docenti e gli studenti che illustrano le attività svolte con
mostre e coinvolgono i visitatori, attraverso laboratori didattici, lezioni, giochi
interattivi.
“Sportello di consulenza psicologica”
Da diversi anni viene attuato nel nostro istituto questo progetto che ha come
finalità:
• la consulenza ai docenti,
• lo “sportello” per genitori e gli alunni,
• la conduzione di laboratori di educazione affettiva-sessuale-relazionale
per le classi quinte e terze della sc. Secondaria,
• la conduzione di laboratori sulle dinamiche di gruppo e sul bullismo per le
prime e le seconde della sc. secondaria.
Il progetto è cofinanziato dall’Amministrazione Comunale e dal nostro Istituto.
La nostra storia: dal passato all’attualità
Questo progetto comprende varie attività che stimolano la comprensione di
eventi significativi e
tradizioni della storia del nostro paese, del nostro
territorio che vengono affrontati con allestimenti o visite a mostre,
partecipazione a concorsi, uscite guidate…
• la giornata della memoria
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• la giornata del ricordo
• Natale insieme
• Il gemellaggio
Progetti di educazione alla salute
Hanno la finalità di rendere consapevoli che la salute è una qualità della vita
che implica la dimensione fisica, mentale, emotiva, relazionale, di raccordare
interventi di promozione e di prevenzione in risposta ai bisogni della persona in
formazione.
Si prevedono diversi percorsi:
• La Cocolazione, percorso di educazione alimentare, proposto dalla
ditta Serist, per conoscere le caratteristiche nutrizionali degli alimenti e
promuovere una corretta alimentazione.
Il progetto è proposto alle classi terze della scuola primaria e seconde
della scuola secondaria.
• Progetto educazione all’affettività, si propone di educare gli alunni alla
autoriflessione/introspezione, rispetto alle tematiche relative
all’affettività, alla sessualità, alle relazioni, per migliorare la conoscenza
di sé, degli altri e aumentare l’autostima. Tale progetto è riservato alle
classi quinte e terze della scuola secondaria.
• Progetto Avis, si propone di educare alla cura di se stessi e degli altri, di
conoscere il funzionamento di alcuni organi interni e dell’ apparato
circolatorio, di informare gli alunni sulle possibili malattie legate al
sangue e sull’importanza della prevenzione.
Progetti di educazione ambientale
• la realizzazione di interventi di educazione ambientale proposti dalla
Provincia, ai quali i consigli di classe vorranno aderire,
• L’adesione al progetto di astronomia con il gruppo astrofili di Villasanta,
per le classi terze della scuola secondaria .
Progetti di educazione stradale con l'ausilio della Polizia Locale di
Vedano sia per la scuola primaria che secondaria per:
• evitare situazioni di pericolo
• sviluppare la capacità di attenzione
• assumere comportamenti corretti e responsabili
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Progetti di educazione alla solidarietà in collaborazione con
associazioni locali: UNITALSI, AVIS, AIDO, AIFO, BRIANZA per il CUORE,
associazione MARIA LETIZIA VERGA, per promuovere nei ragazzi
l’attenzione agli altri e ai loro bisogni.
Progetti di educazione alla democrazia
collaborazione con il Corpo dei Carabinieri per:
e
alla
legalità:
in
1. stimolare la riflessione sui “valori” alla base della civile convivenza,
2. analizzare il contesto della vita quotidiana per approfondire la percezione
del preadolescente riguardo ai comportamenti leciti e non, ai rischi delle
dipendenze (fumo, alcol, droghe, internet, cyberbullismo….)
3. avviare gli alunni verso l’acquisizione di atteggiamenti personali rispettosi
delle regole e delle leggi.
Istruzione domiciliare
La scuola si impegna ad attivare il Progetto di istruzione domiciliare nei casi
di alunni colpiti da gravi patologie o impediti a frequentare la scuola per un
periodo di almeno trenta giorni, previo consenso dei genitori o su loro
specifica richiesta. La pianificazione delle attività didattiche, volte a garantire il
diritto all’apprendimento e a facilitare il reinserimento nel contesto scolastico
degli studenti, viene definita al Consiglio di Classe sentiti i genitori dell’alunno.
Il progetto verrà deliberato dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di Istituto
Potenziamento della lingua inglese nella scuola primaria e
progetti particolari
-
su ore di Arte e/o Scienze nelle classi 1^/2^ un ora in compresenza
-
su ora di Inglese in 3^/4^/5^ un ora in compresenza
Classi 1^ “ Muoversi per crescere” progetto di Psicomotricità.
Classi2^ “Dal movimento all’espressione : il mio corpo racconta”
progetto di animazione ed espressione teatrale/corporea.
Classi 3^ “Le tre EMME: Musica, movimento e… magia”progetto di
educazione al suono e alla musica con espressione corporea.
Classi 4^ “Musica maestro!”progetto di educazione musicale con
avvicinamento all’uso di uno strumento.
“Brera-Gioca” progetto ludico-educativo sui capolavori dell'arte
Italiana ed europea esposti alla Pinacoteca di Brera.
Classi 5^ Educazione musicale progetto di educazione musicale fino a
dicembre, con spettacolo finale.
Educazione sociale-relazionale–affettiva-sessuale progetto
finalizzato al miglioramento delle relazioni
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