Anteprima Estratta dall' Appunto di Economia e gestione delle piccole e medie imprese Università : Istituto Universitario Navale Facoltà : Economia Indice di questo documento L' Appunto Le Domande d'esame ABCtribe.com e' un sito di knowledge sharing per facilitare lo scambio di materiali ed informazioni per lo studio e la formazione.Centinaia di migliaia di studenti usano ABCtribe quotidianamente per scambiare materiali, consigli e opportunità Più gli utenti ne diffondono l'utilizzo maggiore e' il vantaggio che ne si può trarre : 1. Migliora i tuoi voti ed il tempo di studio gestendo tutti i materiali e le risorse condivise 2. Costruisci un network che ti aiuti nei tuoi studi e nella tua professione 3. Ottimizza con il tuo libretto elettronico il percorso di studi facendo in anticipo le scelte migliori per ogni esame 4. 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L’abbandono dell’ipotesi “one size fits all” 1 A partire dagli anni ‘70, la ricerca di vantaggi competitivi su scala globale e lo sviluppo delle relazioni collaborative in ambito internazionale hanno posto problemi di gestione delle azioni, strategiche e operative, da intraprendere, soprattutto nei casi in cui le imprese si pongono l’obiettivo di entrare in contesti con caratteristiche culturali distanti da quelle dei mercati familiari. In tal caso, la conoscenza delle caratteristiche culturali locali può spesso svolgere un ruolo determinante per il successo delle strategie di internazionalizzazione e, in questa ottica, gli studi di Cross-Cultural Management e l’analisi dell’impatto che le om differenze culturali hanno sulla capacità delle imprese di stabilire relazioni di successo hanno assunto un’importanza crescente nel corso e.c del tempo e, soprattutto, a seguito della riduzione delle barriere protezionistiche, dell’apertura di nuovi mercati, quali quello asiatico, rib della creazione e della progressiva estensione di aree di libero scambio. Ct Questi fenomeni 2 hanno contribuito a delineare un nuovo scenario AB competitivo per le imprese, che non possono più puntare al solo mercato nazionale, né fare affidamento su protezioni governative, ma devono sempre più orientarsi verso soluzioni strategico-organizzative che permettano una progressiva affermazione sui mercati esteri e la creazione di più elevate difese dalla concorrenza estera sul mercato domestico. Per perseguire con successo strategie di internazionalizzazione, sia attraverso modalità competitive sia collaborative, occorre, però, che le imprese, prima di intraprendere un percorso di sviluppo all’estero, Il materiale della dispensa è tratto da Calvelli A. (2008), La rilevanza strategica degli studi sulla cultura dei contesti, in Calvelli A. (a cura di,), Cross-Cultural Management, Enzo Albano Editopre, Napoli. 2 Tra le barriere protezionistiche, si evidenziano il processo di deregulation del mercato interno in atto in Giappone dal 1992; l’accordo di libero commercio “Nord American Free Trade Agreement”, stipulato tra Canada, Stati Uniti e Messico e in vigore dal 1994, il MUE, il LAFTA, ecc.. 1 ABCtribe.com - [Pagina 4] acquisiscano le conoscenze sulle caratteristiche non solo socioeconomiche delle aree-obiettivo, ma anche sulle possibilità di poter trasferire all’estero le proprie pratiche manageriali, le proprie conoscenze scientifiche e tecnologiche, il proprio output. Le ricerche sul tema (Laurent, 1983; Cox e Cooper, 1985; Erez, 1986; Adler e Jelinek, 1986; Morris e Pavett, 1992; Hofstede, 1993) sono spesso giunte alla conclusione che tale trasferibilità ha successo solo in presenza di una compatibilità delle culture dei contesti coinvolti e delle culture delle imprese che in essi operano. Soprattutto nelle relazioni inter-organizzative, basate sulla possibilità om di crescita delle conoscenze (scientifiche, tecnologiche e di mercato) 3 dei singoli partner, una iniziale convergenza di interessi non è di per sé e.c sufficiente a garantire il successo dell’accordo, poiché la variabile chiave nella formazione e nel mantenimento di una joint venture risiede rib essenzialmente nella ricerca di un equilibrio tra le disomogeneità culturali Ct delle imprese poste a confronto 4. AB Al riguardo, l’incrocio tra culture diverse può spesso creare una sorta di shock culturale, tanto più elevato quanto più distanti sono le culture delle imprese coinvolte, in quanto è realistico ipotizzare che, anche nei processi di internazionalizzazione, ogni impresa tenda a preservare i propri stili manageriali i propri credi e valori e la propria struttura organizzativa, progettata coerentemente con le sue componenti culturali; da ciò discende che, spesso, nelle joint venture internazionali, le modalità 3 La conoscenza è oggi una delle risorse strategicamente più rilevanti per vincere la gara competitiva e le alleanze strategiche sono diventate sempre più popolari per le opportunità che esse offrono in termini di apprendimento e condivisione di capacità e conoscenze. 4 Ne sono ben consapevoli i manager di alcune imprese italiane che hanno tentato di introdursi nel mercato giapponese, apprendendo a proprie spese che il successo in tali mercati è strettamente connesso alla capacità di penetrare nel complesso sistema culturale aziendale e nazionale. Ad esempio, è tipico della cultura aziendale giapponese avere un sistema decisionale basato sulla responsabilità diffusa, il che determina la partecipazione di un vasto numero di persone alla stesura di un accordo di cooperazione; ciò allunga notevolmente i tempi rispetto ad una negoziazione condotta con imprese occidentali. ABCtribe.com - [Pagina 5] di ingresso nei Paesi esteri attualmente più frequenti in ambito internazionale 5, lo scontro tra culture diverse porta a conseguenze negative sulle performance dei partner, sul clima di lavoro, sulla produttività futura e sulla competitività degli attori (Beamish e Lane, 1990; Meschi e Roger, 1994). Al limite, per alcuni studiosi, è molto più semplice superare incompatibilità culturali intercorrenti tra diverse nazioni che non quelle dovute all’incontro di due organizzazioni (Tosi, 1994). Da quanto detto discende che lo studio delle caratteristiche culturali del contesto in cui si intende operare, quale chiave di lettura per la om gestione delle relazioni tra imprese di paesi diversi e per l’inserimento delle imprese in uno o più sistemi cognitivi di natura “globale”, può e.c diventare un valido strumento di supporto alle analisi strategiche di internazionalizzazione. La conoscenza della cultura dominante nei diversi rib contesti può contribuire a ridurre l’incertezza insita negli approcci a Ct mercati non familiari e può, inoltre, aiutare a trovare le soluzioni più AB idonee per il superamento dei conflitti che possono generarsi nei rapporti interorganizzativi. Per la ricerca di una minimizzazione dei conflitti interculturali, occorre che i manager sappiano comprendere le diversità culturali e, consapevolmente, ricercare il giusto compromesso tra valori, credi e comportamenti del Paese origine e particolarismi locali e, forti per la conoscenza delle caratteristiche culturali del conteso in cui vogliono operare, sappiano instaurare un clima di fiducia, favorevole alla collaborazione. Questo significa l’abbandono dell’ipotesi “one size fits all” che guidava lo sviluppo internazionale delle multinazionali americane degli 5 In particolare, le joint venture costituiscono le modalità più utilizzate dagli operatori occidentali per l’ingresso in mercati culturalmente distanti e nei mercati difficili, vista la loro capacità di ridurre l’incertezza e, spesso, di limitare sfiducia e opportunismo. ABCtribe.com - [Pagina 6] anni ‘60 che, in una sorta di “colonialismo”, imponevano propri stili, regole e meccanismi di governo agli attori a vario titolo operanti nei contesti nei quali si internazionalizzavano. In quegli anni, l’eccessivo “etnocentrismo” delle multinazionali americane portava all’assunto che l’attività manageriale potesse basarsi su principi universalmente validi e che le pratiche manageriali statunitensi potessero essere esportate con successo nelle economie di diversi contesti, contribuendo così alla creazione di società sempre più omogenee, caratterizzate da identiche norme socio-economiche e culturali. Supportava questa ipotesi la componente unificante dei diversi stili manageriali, indotta dalle om metodologie, dai modelli, dalle procedure e dai diversi strumenti utilizzati nelle ricerche economico-aziendali. Nonostante ciò, nel corso e.c degli anni, la realtà ha smentito tale ipotesi e le diversità culturali dei paesi e delle imprese hanno sempre più richiesto una differenziazione Ct imprenditoriali. rib degli stili manageriali e dei meccanismi di governo delle attività AB D’altra parte, era ipotizzabile che l’ipotesi “one size fits all” non potesse reggere nel tempo, in quanto era sottesa a tale ipotesi l’assunto che la cultura dei contesti potesse cambiare in modo repentino solo attraverso l’imposizione di norme e regole da parte di quegli attori che avevano maggior potere economico, come le multinazionali che investivano nei paesi meno sviluppati. L’ipotesi etnocentrica, che nel passato aveva portato le grandi imprese, soprattutto statunitensi, a pensare che l’attività manageriale potesse basarsi su principi universalmente validi e che le pratiche manageriali potessero essere esportate con successo nelle economie di diversi contesti, è stata oggetto di una rivisitazione critica negli anni più recenti: le specificità locali hanno richiesto ABCtribe.com - [Pagina 7] sempre più una differenziazione degli stili manageriali, dei meccanismi di governo delle attività imprenditoriali e dei prodotti 6. La scelta di competere in un’ottica di differenziazione multipoint della produzione può creare, però, sacche di inefficienza che, alla lunga, possono compromettere la creazione di valore dell’impresa: i numerosi casi di insuccesso presenti nella letteratura hanno portato le grandi imprese a privilegiare strategie di sviluppo in mercati culturalmente vicini a quelli domestici, in modo da conseguire maggiori sinergie. Appare evidente che, per ricercare una sorta di compromesso tra standardizzazione e adeguamento, il manager debba muoversi, in om un’ottica dinamica, tra i rischi di rendere inefficaci le attività d’impresa, insiti in un universalismo astratto, ed i rischi di creare inefficienza, insiti e.c in un adattamento puntuale alle situazioni locali. Queste argomentazioni relative all’universalismo e particolarismo manageriali da implementare Ct pratiche rib possono realisticamente estendersi, dal mero prodotto, anche alle nei diversi contesti, ai AB comportamenti manageriali da assumere, alle tipologie di relazioni da stringere con gli attori locali, cioè a tutte le componenti dell’output, nella sua accezione di “output allargato”. Le imprese che esportano in cluster di paesi relativamente omogenei hanno, in termini probabilistici, maggiori opportunità di conseguire profitti più stabili, in termini di economie di scala e di spill-over, come Persino la Coca Cola, che offre un prodotto che nell’immaginario collettivo è considerato universale, ha dovuto rivedere le proprie strategie, che fino a qualche anno fa erano da considerarsi “globali”; attualmente i principi che guidano la casa madre sono: “think local and act local”, principio che la compagnia ha attuato incrementando il potere decisionale dei manager periferici; marketing multipoint, volto ad affermare i marchi Coca Cola su basi regionali e locali (e le numerose attività non profit, differenziate per singoli contesti, non fanno che rafforzare la maggiore tensione della compagnia a farsi accettare come operatore interno dalle comunità locali). Così Gillette che, in seguito alla ristrutturazione organizzativa attuata nel 1988, ha segmentato il mercato globale in aree omogenee e creato divisioni con potere decisionale in ciascun segmento, riuscendo così ad integrarsi in ogni macroarea nella quale opera (Moss Kanter, Dretler, 1998). 6 ABCtribe.com - [Pagina 8] Questo documento e' un frammento dell'intero appunto utile come anteprima. Se desideri l'appunto completo clicca questo link. ABCtribe.com - [Pagina 9] Preparati con le domande di ABCtribe su Economia e gestione delle piccole e medie imprese . * Carica Appunti,Domande,Suggerimenti su : Economia e gestione delle piccole e medie imprese e guadagna punti >> * Lezioni Private per Economia e gestione delle piccole e medie imprese >> Avvertenze: La maggior parte del materiale di ABCtribe.com è offerto/prodotto direttamente dagli studenti (appunti, riassunti, dispense, esercitazioni, domande ecc.) ed è quindi da intendersi ad integrazione dei tradizionali metodi di studio e non vuole sostituire o prevaricare le indicazioni istituzionali fornite dai docenti. Il presente file può essere utilizzato in base alle tue necessità ma non deve essere modificato in alcuna sua parte, conservando in particolare tutti i riferimenti all’autore ed a ABCtribe.com; non potrà essere in alcun modo pubblicato tramite alcun mezzo, senza diverso accordo scritto con l’autore ed i responsabili del progetto ABCtribe.com. 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