Anno 6 - 8
Oliitobre 1987
_Periodico mensile della
Coop Lombardia
Comitato di Redazione
Antonio Bertolini, Sergio Ferrano,
Sergio Gbiringhelli, Lidia Lommi,
Oddino Magnani, Daniele Moltrasio,
Ugo Pinfcri, Enrico Rossi, Adagi)
Scalpelli, Elio Susani. Giorgio Vozza
Direttore responsabile: Adolfo
Asso c iato alla
Unione Stampa' Periodica Italiana
Impaginazione:
Franco Malaguti
Maria Rosa Torri
Disegni:
Giulio Peranzoni
Stampa: Coop "Il Guado"
Coi betta ( MI) - Tel. 02-9794461/ 2
Editrice Coop Lombardia
Viale Famagosta, 75
20142 Milano - Tel. 844721
Autorizzazione del
Trib. di Milano n. 144
del 14 aprile 1982
Comitato
Regionale
Lombardo_
Spedizione in abbonamento
postale gruppo 11I/ 70.
La carta di Quale Consumo è di
bassa qualità per la stampa ma di
alta qualità ecologica. E tutta riciclata.
quale
Uno studio dell'Associazione Lomb
operative di consumatori
e
rc(3nstimi,
I risultati dell'indagine presentati alla stampa da Enrico Migliavacca e Giorgio Vozza, presidente e
vicepresidente dell'Arcc. Ne parliamo più diffusamente a pagina 2
Il 9 settembre il presidente Enrico Migliavacca e il vicepresidente Giorgio Vozza nel corso
di una conferenza stampa.
hanno presentato il risultato di
uno studio analitico sull'an
damento dei consumi, dei
prezzi e dell'inflazione, condotto dall'Associazione regionale delle cooperative di consumatori. L'indagine interessa
naturalmente l'organizzazione
cooperativa per il suo lavoro
di prospettiva. ma riguarda le
tendenze del mercato, che interessano tutti i consumatori.
La prima constatazione è che i
consumi delle famiglie italiane
continuano ad aumentare: +
21 per cento dal 1978 al 1986
(naturalmente si parla di
quantità, e quindi non si tiene
conto dell'inflazione). Ma se si
considerano i soli consumi alimentari l'aumento è stato so-
Io del 13 per cento. Questa
tendenza è confermata anche
dai dati relativi agli ultimi tre
anni:
PREZZI IN ITALIA E ALL'ESTERO
-
Crescita dei consumi a quantità dal 1985 al 1987
+ 2,3
Alimentari
+
Complessivi
1986
6,1
5,7
9,6
Per l'anno in corso si prevede
una crescita complessiva del
3,7 e dell'I per cento per i soli
alimentari. Sempre in questi
primi sei mesi dell'anno si può
dire che sono cresciuti i consumi per i beni durevoli, per
l'igiene e la salute, per il tempo
libero, peri servizi. Per quanto
riguarda gli alimentari, l'abbigliamento e la casa ci sono invece segni chiari di una diminuzione dei consumi.
Questo mese
4,7
1
3,8
3
1,
USA
1,8
GIAPPONE
,
1,8
RFT
GRAN
BRETAGNA
ITALIA
FRANCIA
-0,2
I niziativa
sconto soci
n. 7 e n. 8
a pagina 2
Inaugurato in settembre dalla Coop Lombardia a Soresina
Il tuo prestito alla Coop
di Sergio Ghiringhelli
pag. 2
Ipermercati, ripresa di una formula
di Ambrogio Vaghi
Un chicco di riso dall'acqua alla tavola
di Tini Casiraghi
È ora di Cina
Il consumatore difeso dall'arroganza e dall'arbitrio
di Marco Maggi
Medi gli impressionisti nel tuo fine settimana
di Fiorella Fumagalli
La parola ai bambini
a cura di Mario Lodi
Quelle medicine che annullano l'ambiente
di Luciano Didero
Offerte ai soci. I fumetti di BC
Una mano al Burkina Faso per fermare il deserto
di Ettore Tibaldi
1985
pag. 3
pag. 4/ 5
pag. 6
pag. 7
pag. 8
pag. 9
pag. 10
pag. I I
pag. 12
D21 re or90 che scoppi vai
SuperrmerreCe
E così anche a Soresina è decollato il nuovo supermercato
Coop. A guardarlo si prova una certa soddisfazione, per la
storia e per la crescita della cooperazione che sta dietro. Lo
hanno ranunentato nel discorso di presentazione alla cittadinanza il consigliere delegato Oddino Magnani e il vice sindaco di Soresina, Borelli. La storia della Coop a Soresina si è
incentrata nella faticosa crescita nell'economia del dopoguerra fino all'apertura del punto vendita di via Caldara dell'allora
Unione Cooperativa Cremonese, oggi Coop Lombardia. La
chiusura del vecchio negozio, che letteralmente scoppiava, e
l'apertura del nuovo in via Guida hanno rappresentato un
premio alla costanza dei soci di Soresina che sempre hanno
collaborato con la cooperativa per lo sviluppo, tenendo per
mano lo sviluppo del nuovo supermercato passo dopo passo.
A ricordo di questa crescita una serie di fotografie molto belle
saranno esposte nel supermercato perché tutti i consumatori
possano ammirarle. Ai lavoratori che hanno preso in consegna questa moderna struttura che raddoppia l'area di vendita
precedente, il presidente Antonio Bertolini ha ricordato il
ruolo che la Coop ha nel territorio soresinese: siamo la più
moderna e avanzata realtà distributiva e questo ruolo va
mantenuto e migliorato nel tempo.
A tutti i lavoratori e ai soci dunque l'augurio di un futuro
ricco di soddisfazioni e di successi.
II consigliere delegato Oddino Magnani durante il discorso
inaugurale. In alto l'esterno del supermercato
dalla prima
Ji
Sergio Ghiringhelli
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P/-(7)v
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617
'" tr? /
O
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'11
i (r
1 dati di uno studio dell'Associazione Lombarda
cooperative di consumatori
Se esaminiamo il solo settore
alimentare possiamo segnalare una crescita della domanda per la carne, latte e
formaggi, salumi, caffè, té e
cacao, pesce, surgelati, bevande, vino di qualità.
In calo invece il vino comune. il pane, i liquori, olíi e
grassi. zucchero e ortofrutta.
Per quanto riguarda l'inflazione siamo ritornati ai livelli
del 1972. cioè al 5 per cento.
Solo che nel frattempo sono
finiti i vantaggi rappresentati
dal calo dei dollaro, del crollo dei prezzi e delle materie
prime.
Naturalmente non tutti si
sono comportati allo stesso
modo nello sforzo di contenere i prezzi. Un anno fa c'era una differenza di due punti percentuali tra l'ingrosso e
il minuto. Ad un anno di distanza siamo arrivati ad una
differenza del 3 per cento.
STAGDIA23OIRE
FLESSUGHE
C22=Irk,
........
ALLMENTAR1
SERVIZI
PRIVATI
MOBILI
ABITAZIONE
ABBIGL1AMEN O
ELETTRICITÀ:
CALZATURE
FERROVIE
TABACCO
PREZZI ALIMENTARI - PREVISIONI ULTIMO QUADRIMESTRE 1987
SINTESI
IBM=
CIPIESMA
IGIENE E
SALUTE
VINO
DI QUALITÀ'
CHIMICO
PER LA CASA
PROSCIUTTO
CARNE SUIN
=MHZ
.............
BRANDY E
GRAPPE
PESCE
UOVA
STAGR11121105'EE
CREZCITTA
ORTOFRIIITA
CARNE
BEVANDE
DISSETANTI
VINO
DA PASTO
WHISKY
CAFFE'
PANE E
PRODOTTI
SOSTITUTIVI
REGGIANO
PASTA
Cambia la popolazione
[I nostri conti
La rete distributiva della
Coop può presentare con
soddisfazione i propri conti:
Variazione prezzi al consumo dei prodotti alimentari
Giugno 1987
Indice lstat
+ 4.1%
Indice Coop
in Lombardia
+ 2.8%
Su questi livelli si è schierata
quasi tutta la grande distribuzione. Come andranno i
prezzi? Rispondendo per sintesi abbiamo raggruppato le
tendenze in due tabelle qui
sopra, una dei consumi in
generale, una per i soli consumi alimentari. Naturalmente ci sarà chi cercherà di
spuntare aumenti non giustificati o dovuti all'inefficienza
aziendale. I! consumatore
che potrà scegliere tra il negozio tradizionale e la grande distribuzione (Coop e altre catene). potrà tutelarsi.
Questo significa che non tutti
i consumatori sono uguali.
Se prendiamo il commercio
alimentare in Italia il 15 per
cento passa attraverso i supermercati. il 7 per cento
transita nei minimercati, e
ben il 78 per cento viene ancora distribuito dal commercio tradizionale. Se facciamo
un riferimento alla Francia
risulta che mentre in Italia ci
sono 2.400 supermercati. in
Francia sono 6.258. Gli ipermercati sono 22 in Italia,
656 in Francia.
Sta calando la popolazione
in Lombardia e soprattutto a
Milano. dove si è giunti al
livello del 1959. Sempre più
numerosa sarà la classe di età
oltre i 65 anni.
Nella città di Milano le famiglie composte da una sola
persona rappresentano il
36,6 percento, in Lombardia
il 19,1 per cento, in Italia il 17
per cento.
Cosa significa tutto questo?
Che caleranno i consumi alimentari, dell'abbigliamento. dell'arredamento
Cresceranno i consumi per
l'abitazione, per la salute, per
i trasporti, per il tempo libero.
sconto suoi no
ES7IGTIO
a 250 gr.
(1)
E una forza per la cooperazione
e dà a te un interesse vantaggioso
PREZZI PREVISIONI ULTIMO QUADRIMESTRE 1987
SINTESI
I consumi alimentari
,
In questi anni le trasformazioni avvenute nel risparmio
degli italiani si possono considerare rivoluzionarie rispetto a tradizioni ormai
consolidate che per decenni,
eccettuati gli addetti ai lavori, vedevano nel "libretto risparmio", postale o bancario, la forma più semplice per
depositare.
La crescita culturale e la
maggior scolarità hanno certamente favorito l'accesso
delle famiglie a medio reddito, ma anche negli strati più
popolari, ad altri prodotti finanziari.
Lo stesso Stato, con la continua emissione di titoli (Bot,
CCT) ha stimolato interessi
ed esperienze inusitate.
Per non parlare, negli ultimissimi anni, del boom borsistico. Stimolati (e spesso illusi) da guadagni eccezionali
a portata di mano, sono stati
molti i risparmiatori che si
sono buttati a capofitto in
questa direzione, indirizzati
da consigli di banche, aziende specializzate, compagnie
di assicurazione, mass-media.
Oggi non esistono reti televisive, radio, pubbliche o private, giornali o riviste che
non diano spazio ampio e
diffuso sugli investimenti finanziari.
Dunque, pur in sintesi, è
chiaro che anche qui i canali
ove confluisce il risparmio
sono sempre più numerosi e
la "concorrenza" sempre più
agguerrita. In cooperativa,
perchè anche da noi esiste una tradizione, come vanno le
cose?
Per ora possiamo affermare
che la tenuta è buona. Infatti
anche nell'anno in corso il
trend di sviluppo mantiene le
percentuali di incremento
degli scorsi anni, addirittura
aumentate in cifra assoluta.
Nel 1986 l'incremento, al netto degli interessi, è stato del
18,9% e a tutto settembre di
quest'anno stiamo viaggiando al 19,7% in più sull'anno
precedente. I soci prestatori
sono aumentati di 147! unità
l'anno scorso e sono già altrettanti a settembre di queseanno.
Tutto bene dunque? Qual è il
segreto della nostra tenuta?
Intanto bisogna dire che il
tasso di remunerazione, 9%
lordo pari al 7,87 netto, che il
Consiglio di Amministrazione ha voluto mantenere
fin'ora inalterato (dati"! /2/ 87) è certamente remunerativo rispetto ad altre
forme di deposito non vincolato.
Ma la costante, seppur graduale. fedeltà dei nostri soci
si fonda soprattutto sul rapporto di fiducia che abbiamo
saputo mantenere e rafforzare malgrado l'espansione di
questi anni. La lettera della
Presidenza che comunica a
domicilio di ogni socio pre-
LilliiiZtfiV2
PACCO CA N
Polpa coscia bovino Kg. l
Fesa vitello intera ve
Coniglio nazionale
Farao a novella
dai soci dal 2/ 11 al 14 1; potrà
17/ 11 al 30/11. Lo sconto
15 211 3 ottobre
2 — Quale consumo
Vi sono però aspetti che oggi
si impongono e ai quali dovremo guardare con maggior attenzione fin d'ora,
partendo dal servizio che a
punto vendita nei negozi più
moderni, mettiamo a disposizione. E qui che, a nostro
parere, si rendono necessarie
ed urgenti modificazioni
qualitative non più prorogabili. Ne parleremo nel prossimo numero. (Continua)
seent® sud no E
prodotto dovrà esseTien
validità dell'offerta
statore qualsiasi variazione
dei tassi (cosa che nessun'altra istituzione si sogna di fare), l'estratto conto leggibile e
chiaro, anche nei giorni di
valuta, gli incontri periodici
con gruppi numerosi di soci
prestatori, le pennanenze nei
punti di vendita del nostro
personale per un contatto diretto attraverso la "pagoda"
itinerante, il buon lavoro che
coinvolge le nostre sezioni
soci, sono certamente momenti e contatti umani che
creano un clima diverso,
franco e cordiale, di questo
rapporto.
Dopo una lenta diffusione e un periodo di stasi
a fcT
La collocazione periferica
e le occasioni
di acquisto concentrate
in un solo luogo.
Risposte alle nuove abitudini
Per buona parte dei consumatori Lombardi il termine
"ipermercato" non è qualcosa privo di significato o di
precisi riferimenti. Le prime
strutture distributive di questo tipo, in Italia, sono nate
infatti quindici anni fa proprio sulla nostra regione a
Carugate (MI) e a Concesio
( BG). Egli sviluppi che questaformula ha realizzato negli anni successivi, per ben il
50%, si sono avuti nell'area
lombarda (Paderno Degnano, Assago, Montebello,
Magenta, Cremona, R017cadelle, Bergamo, Merate,
Rho). Se complessivamente
sull'intero territorio nazionale laformula"ipermercato"è
stata pressoché tenuta in stato di letargo tanto che al
termine del 1985 si contavano soltanto 22 :per e alla fine
del 1986 se ne stimavano in
funzióhe 28, in Lombùrdia
possiamo dire tutto sommato che si è dormito meno.
Cioè più che altrove sono
state qui forzate quelle barriere poste all'insediamento
delle grandi strutture di vendita dalla legislazione vigente
di fatto più indirizzata a "non
sconvolgere" lo stato attuale
del settore commerciale
bloccando le licenze che non
a garantire gli sviluppi delle
nuove tipologie di vendita e,
in definitiva, il preminente
interesse dei consumatori
Che fossero le difficoltà
amministrative piuttosto che
i limiti o l'insuccesso della
_formula ad aver .frenato
grandemente la presenza degli ipermercati in Italia è d'altra parte confermato da
quanto è andato succedendo
negli stessi anni in altri Paesi
europei quali la Francia, la
.
Stand Coop
Festiivad
Germania Federale, la Gran
Bretagna, il Belgio. In Francia, ad esempio, si contavano
alla fine del 1985 ben 604 ipermercati che si aggiungevano alla già vastissima rete
di 5.917 supermercati (contro i 2.198 italiani). E ben
vero che al di là delle Alpi la
nascita dei primi iper è avvenuta una decina di anni prima che da noi, tuttavia la
differenza abissale denunciata dalle cifre sta a dimostrare
innanzitutto l'enorme successo che la nuova formula
di fare la spesa ha ottenuto
tra i consumatori. Non è nostra intenzione qui fare il
processo a quanto è avvenuto per individuare responsabilità. Vogliamo soltanto esaminare il problema da un'ottica più generale non escludendo ovviamente gli aspetti di vantaggio per i consumatori.
In questi ultimi tempi la situazione è andata fuor di
dubbio sbloccandosi in
Lombardia e in altre parti
del Paese. Si ha notizia di
iniziative sempre più numerose di nuovi insediamenti.
A promuoverli sono: le imprese che già hanno realizzato i primi iper: altre imprese
italiane (e tra queste la Coop)
già presenti nel grande dettaglio e che vogliono cimentarsi con la nuova formula; infine, società recentemente
formate da corposi capitali
stranieri affiancati da partners italiani.
Ma da dove nasce questo interesse delle imprese a costruire ipermercati? Perché si
ritiene anche in Italia di "andare oltre" l'esperienza dei
supermercati e dei grandi
magazzini?
La consistenza degli ipermercati in Italia nel 1986
Impresa
superficie di \ endita (mq)
n.
alimentare
non alimentare
totale
8
22.830
33.447
56.277
4
5
4
4
16.210
13.724
8.550
2.200
2.500
1.200
6.607
28.875
9.070
9.070
3.400
2.000
3.000
5.557
45.085
22.794
17.620
5.600
4.500
4,200
12.164
Totale 1986*
28
73.821
94.419
168.240
Totale 1985*
22
58.597
88.753
147350
e/ o insegna
La Rinascente
Città Mercato
E ti romercato
lperstanda
Finiper
Panorama Prima
Colmark
I persidis
Silos
* elaborazioni Largo Consumo su dati aziendali
** fonte Faid
'1 - frerrà di
svilluppo
in 5tallia:
R9724985
superficie
ndi vendita
972
2 mq. 21.794
973
2
21.794
974
3
28.494
975
6
54.48I
976
8
66.881
8
977
66.881
978
10
81.081
979
IO
81.081
980
12
87.737
981
13
92.827
982
17
121.426
983
20
137.150
984
20
137.150
22
985
147.350
Fonte: Faid
anno
nati vantaggi derivano ai consumatori da questa
"ri.vokmilone" che sta avvenendo nei settore d'Affini-1°mo?
Le risposte, come le domande, sono concatenate o interconnesse.
Per le imprese l'interesse è fin
troppo evidente e trasparente: investire in una tipologia
di vendita che promette
buoni affari e profitti. Il fatto
che il mercato italiano degli
iper è pressoché "vergine",
spiega anche il fenomeno dei
capitali stranieri attratti qui
come mosche dal miele. Se la
formula ha funzionato nel
resto dell'Europa occidentale, dovrà funzionare anche
qui. Così la pensano gli imprenditori. Del resto sono
comuni anche nel nostro
Paese, le ragioni socio-economiche ed urbanistiche che
hanno dato orgine all'estero
alle grandi superfici di vendita (centri commerciali e ipermercati).
Queste grandi superfici sorgono generalmente in periferia e sono strutturalmente
diverse da quelle pur moder-
Uno stand colorato, ricco di animazioni
consumeriste, e di informazioni e giochi ha
caratterizzato la presenza della Coop Lombardia al festival del Montestella a Milano.
Come al solito migliaia di visitatori, numerosissimi i nuovi soci e un grande impegno
organizzativo per la cooperativa. Nella foto
un momento dell'animazione del gioco dell'oca sull'alimentazione.
ne che si sono realizzate in
centro come i supermercati o
come i grandi magazzini su
più piani.
La collocazione periferica è
giustificata dai nuovi grandi
insediamenti residenziali che
negli ultimi decenni si sono
sviluppati, spesso privi di
servizi, ai margini del vecchio
tessuto urbano trasformatosi, specie nel centro cittadino,
a funzioni direzionali e terziarie.
La grande diffusione dell'automobile e le difficoltà di
traffico nei nuclei urbani sono altri dati di fatto che inducono l'acquirente a privilegiare più i tempi di percorrenza o la comodità di parcheggio che le distanze. In tal
modo il bacino di utilizzo di
queste grandi superfici si
amplia grandemente per un
consumatore che vuole trovare molte occasioni d'acquisto concentrate in un solo
luogo (e quindi perdere me-
no tempo per la spesa) e insieme spender meno che altrove.
l! successo dell'iper sta dunque nel rappresentare la
formula in grado di dare
maggiori risposte alle nuove
abitudini di acquisto e alle
esigenze del consumatore.
Abbiamo già visto come in
termini di servizio la collocazione periferica faciliti l'insediamento di grandi superfici
di vendita indispensabili per
garantire un'ampia offerta di
p rod ott i.
Ma come l'iper realizza l'obiettivo dì porsi sul mercato
come struttura in grado di
offrire al consumatore ai
prezzi più bassi i prodotti di
largo e generale consumo?
Sostanzialmente attraverso
margini molto contenuti,
forti vendite e ampia rotazione delle merci. La struttura è particolarmente studiata
per il contenimento al massimo dei costi di gestione.
Anche a Voghera ila mostra
"Tra segno e bisogno"
Dal 17 a129 Settembre si è tenuta a Voghera la
mostra fotografica "Tra sogno e bisogno" (nella foto). Quinta località lombarda ad essere
Per esempio nei prodotti
non alimentari scompare la
vendita con reparti posti su
più piani, caratteristica dei
classici grandi magazzini urbani.
Negli alimentari l'assortimento è vasto anche se non
sempre così approfondito
come nei supermercati. Questo facilita "la gestione" del
prodotto, le condizioni di
acquisto, la rotazione delle
rimanenze. Nei settori freschi. tradizionalmente serviti, ogni differenza tende a
scomparire dopo che gli iper
hanno abbandonato la primitiva importazione del tutto preconfezionato a libero
servizio.
Larga fascia oraria di apertura, vendite promozionali
ricorrenti, possibilità di offrire servizi integrativi, sono altri ingredienti dell'indubbio
successo ottenuto dagli iper
presso larghe fasce di consumatori.
interessata, Voghera ha risposto bene alla proposta culturale della mostra e numerosi visitatori hanno affollato l'ex Caserma della Cavalleria, all'interno della quale l'esposizione è stata
ospitata. Anche l'inaugurazione, che ha visto la
gradita presenza del Vicesindaco e Assessore
alla cultura, ha testimoniato l'interesse che "Tra
sogno e bisogno" riesce a sollevare, a conferma
dí un successo di pubblico e critica ormai consolidato.
3
Chi ne mangia
Tini Casiraghi
e quanto. I tipi e le lavorazioni.
w
La specie di riso più diffUsamente coltivata è la Oryza Saliva che comprende numerose
sottospecie, di cui le più importanti sono la japanica e la
indica, ed un elevato numero
di razze e varietà agrarie.
Mentre le varietà indica sono
diffitsamente coltivate in regioni tropicali monsoniche, le
japanica sono diffuse in molte
zone a clima temperato tra cui
Giappone, l'Europa, gli Stati
Uniti e parte dell'Australia.
Il clima ideale per la coltivazione delle varietà di riso difii4se in Italia è caratterizzato da
temperature abbastanza elevate ed umidità costante. La
collina del riso si è diffiisa già
da! medioevo .soprat rut Io nelle
:otre pianeggianti di Lombardia e Piemonte anche grazie
all'esteso sistema di canalizza=ioni e alla ricchezza idrica della zona. Nei climi temperali il
riso infatti cresce, nei primi
stadi di sviluppo, in terreni
sommersi.' l'acqua agisce da
volano termico riducendo rescumnw Termica tra il giorno
e la norre.
Le risaie sono concentrate nelle provincie di Vercelli. Notarci. Alessandria. Milano e Pavia. Nelle stesse zone è anche
concentrata l'industria di trasformazione del riso greggio.
Mediamente in Italia vengono
prodotti 1O-I l milioni di quintali di risone per la maggior
parte esportati verso i Paesi
comunitari ed in minor misura
verso l'Africa ed il Medio-Oriente.
Dalla raccolta, ormai completamente meccanizzata ed effettuata con mie firrebbie, .si ottiene il risone. Questo viene
leggermente essiccato, fino ad
un contenuto di umidità del
I2-14%, per permetterne la
consenabilitàfino al momento della lavorazione industriale.
La prima delle numerose operazioni, cui viene sottoposto il
riso priora di giungere alle no•s•tre tavole, è l'eliminazione
delle impurità e dei corpi e-
.stranei eventualmente presenti. Le glume e le glumelle. che
rivestono il chicco e che sono
inutilizzabili per l'alimentazione, vengono allontanate
nella fase di sbramatura da cui
si ottiene il riso integrale, detto
anche sbramato di risone, riso
bruno o cargo, ed un sottoprodotto, detto lolla. il riso
viene separato tramite setacciatura da alcuni sottoprodotti
tra cui la risina greggia, costituita prevalentemente da chicchi rotti ed impurezze.
Dal riso integrale viene eliminata la pula o crusca di riso,
cioè la pellicola che riveste il
chicco; questa è destinata all'alimentazione animale essendo
ricca di proteine, grassi, virami/le, sali minerali e fibra. Segue l'operazione detta sbiancalura, che avviene in più,fasi,
trasformando il prodotto in
.sentiraffinato, in mercantile ed
infine in riso raffinato di primo grado. li suo scopo è quello di allontanare completamente le parti corticali che,
contenendo dei grassi, riducono fortemente la conservabililà del riso.
Fino a poco tempo fa il prodotto pruina del confezionammo veniva trattato CV17 talco e glucosio (riso brillato) o
più raramente con oli inodori
ed insapori (riso caniolino)allo scopo di rendere più brillanti e bianchi i chicchi. Queste
operazioni sano sempre meno
praticate ed ormai quasi in diIn totale durante le diverse
t'osi della lavorazione il risone perde mediamente il 37%
del suo peso. La lotta, pari al
20% del totale, viene utilizzata come combustibile o per la
preparazione di fui-lin-00.
La pula è utilizzata come già
detto per l'alimentazione animale, mentre le rotture. fino al 6% del totale, sono
vendute all'industria della
birra. Vi è infine una piccola
percentuale costituita da
grane verdi, germe ed altri
sottoprodotti,
Vigevano: passata restate
un billanefio sul tempo libero
Giugno e luglio 1987. Due stagioni, due mesi
da "fuori letargo". due importanti appuntamenti con i soci: la gita e la festa sociale. iniziative non trascurabili la cui buona riuscita ha
premiato il notevole impegno del Comitato di
Vigevano. Per la gita sociale sono stati necessari. quest'anno, ben tre pullman: 150 persone
imbarcate il 7 giugno scorso sulla nave/ traghetto Verbania salpata da Arona in tranquilla
navigazione verso Locarno per la tradizionale
"Festa dei fiori". Una mini-crociera, dunque.
una piacevole giornata di relax trascorsa in
compagnia dei soci, con pranzo a bordo del
traghetto allietato da un gruppo di simpatici
orchestrali. Poco meno di un mese dopo, il 3,4
e 5 luglio. si è svolta a Vigevano (loc. Piccolini)
l'attesa Festa della Cooperazione organizzata
in collaborazione con un rinomato circolo cooperativo della zona. Il coinvolgimento è stato
notevole: circa 1500 soci (o potenziali futuri
soci!) si sono alternati sulla pista da ballo nelle
due serate dedicate al "liscio" stimolati da motivi magistralmente interpretati da gruppi musicali di richiamo. Ampi spazi sono stati creati
per gli incontri con i soci, i quali presso io stand
4 — Quale consumo
Comune, semifino,
fino e superfino: ecco i vari tipi
I difetti del riso riguardano la
presenza di grane striate di
rosso, gessate. vaiolate. macchiate. ambrate, di grane rotte
e di una certa percentuale di
chicchi di varietà diversa da
quella dichiarata. Non si tratta
in genere di difetti che alterano
il valore nutritivo del prodotto; la loro incidenza percentuale è regolamentata per legge.
I diversi tipi di riso in commercio nel nostro Paese possono essere classificati in base
alle dimensioni ed alla forma
del chicco in quattro famiglie:
risi comuni, semifini, fini e superflui. Per il consumatore distinguere tra i vari tipi è facile
in quanto sulla confezione deve essere indicato per legge il
gruppo di appartenenza e la
varietà. 11 riso comune od originario presenta grani corti e
piccoli ed include ad esempio i
tipi Balilla e Americano 1600,
riso semifin q viene venduto,
per citarne alcuni. nei tipi Maratelli e Vialone nano, a grani
semilunghi e medi; il riso fino,
nei tipi R.B., Rizzotto, Vialone, Italpatna, Razza 77, ha
grani lunghi e grossi. Il superfino ha le dimensioni maggiori: grani molto lunghi e molto
grossi, include i tipi Arborio e
Carnaroli.
Anche se ciascun consumatore ha gusti propri, ogni varietà
ha un impiego preferenziale:
in genere i risi di piccole dimensioni (comuni e semifini)
vengono utilizzati per minestre. quelli a dimensione intermedia e con discrete caratteristiche di tenuta in cottura
sia per risi in brodo che per
risotti. le varietà a grana lunga
e grossa esclusivamente per risotti o risi in insalata.
Arriva il "parboiled" il riso super
per insalate e risotti
Oltre alle diverse varietà di
uso tradizionale. da alcuni
anni si trovano sul mercato
risi che hanno subito trattamenti particolari, tra i quali il
più noto è il riso parboiled.
Tale prodotto. il cui nome è
un'abbreviazione dell'espressione inglese "parzialmente
bollito", si ottiene con una
tecnologia le cui origini sono
molto antiche. Si tratta della
immersione in acqua del risone, del suo successivo trattamento con vapore che viene seguito dall'essiccamento
dei prodotto: si procede poi
alla raffinazione come per i
risi trattati tradizionalmente.
Il parboiled presenta dei pregi nutrizionali. in quanto più
ricco di vitamine idrosolubili, ed organolettici, poiché
tiene maggiormente la cottura. Durante il trattamento al
appositamente allestito all'interno dell'area,
hanno potuto scambiare con i membri del
Comitato opinioni e commenti sulla festa e
sulla cooperazione in genere. Inoltre sono stati
proposti test-organolettici. diete computer e
molti giochi (con premi e buoni spesa da utilizzare presso il Supermercato) finalizzati a sviluppare il discorso alimentazione, associazionismo e conoscenza dei prodotti Coop. Graditissima è stata la visita di alcuni compagni dei
Comitati di altre Sezioni con i quali è stato
possibile affrontare argomenti inerenti alle diverse realtà delle proprie zone di appartenenza.
Mentre la festa della Cooperazione si è conclusa il 5 luglio con il consueto pranzo sociale le
attività della Sezione di Vigevano sono proseguite con la partecipazione del Comitato soci
alle feste cittadine delrUnità" e dell'Avanti"
per concludersi il 12 luglio con la gara ciclistica
Trofeo Unità-Gran Premio Coop giunto ormai alla sua quarta edizione.
Con queste iniziative si è voluto accontentare
diverse esigenze: è stata un'altalena di proposte
culturali, danzanti, sportive: a conti fatti non
resta che augurare al Comitato di Vigcvano un
meritato riposo"ferragostiano"in attesa di una
grintosa ripresa autunnale ed un sentito grazie
a tutti quei soci che con spiritoe volontà hanno
prestato la loro collaborazione.
vapore si realizza infatti la
diffusione, verso la parte interna del chicco, delle vitamine contenute nel germe e
nel tegumento cosi che durante la raffinazione questi
nutrienti non vengono eliminati. Inoltre la parziale gelatinizzazione dell'amido alla
superficie del chicco evita
perdite di nutrienti durante
la cottura e dà al riso cotto
caratteristiche di maggior
consistenza. Il prodotto infatti non scuoce e si mantiene
a chicchi integri: è particolarmente adatto alla preparazione di insalate di riso e
risotti. La sua colorazione avorio-ambrata è dovuta alla
presenza dí sostanze coloranti provenienti dal tegumento.
Arricchito, precott6 e —
a cottura rapida
Il parboiled ha caratteristiche di composizione simili a
quelle del riso integrale, ad
esclusione del fatto che non
contiene fibra. Altri tipi di
lavorazione permettono di
ottenere il riso convertcd,
simile al parboiled, il riso arricchito, quello precotto ed
infine il riso a cottura rapida.
riso precotto si ottiene trattando il riso brillato a vapore: la gelatinizzazione della
superficie migliora la tenuta
alla cottura. Il riso a cottura
rapida può essere prodotto
con vari metodi, tra cui un
trattamento con aria calda,
'che provoca delle microfessurazioni sulla superficie del
chicco in modo da facilitare
la penetrazione del liquido di
cottura. Per risi arricchiti si
intende infine un prodotto
trattato allo scopo di aumen-
Polisportiva Coop di
Corsile°. Un'altra vfittollia
lame il contenuto vitaminico. Si tratta di prodotti a
scarsa diffusione nei nostro
Paese e quindi di basso interesse commerciale. Qualche
diffusione ha avuto in anni
recenti il consumo di riso integrale. che contiene vitamine, proteine di miglior qualità nutrizionale, fibra ed una
percentuale leggermente più
elevata di grassi rispetto al
riso brillato. Il contenuto in
grassi non è un pregio ma un
difetto in quanto limita fortemente la conservabilità di
questo prodotto, apprezzato
in genere sóIo da una fascia
ristretta di consumatori. Infatti il riso integrale, anche se
nutrizionalmente più bilanciato, ha caratteristiche di
consistenza non sempre gradite.
Brambilla della Polisportiva Coop di Carsico.
I° al traguardo del 70 trofeo ciclistico della
Bassa Valle Scrivia e Tanaro.
Gli usi principali e i derivati
Risotto Az campa 111 l olla
Risotto alla casteilllana
Ingredienti per quattro persone:
quattro etti di riso,
ottanta grammi di burro,
due fette spesse di prosciutto cotto,
ottanta grammi di parmigiano grattugiato,
una manciatina di funghi secchi,
un pezzetto di cipolla,
otto decilitri circa di brodo,
due cucchiaiate di panna liquida,
mezzo bicchiere di vino bianco,
olio, sale, pepe.
Ingredienti per quattro persone:
quattro etti di riso,
un litro circa di brodo,
una tana di fagioli borlotti sgusciati,
mezz'etto di pancetta tagliata in un solo pezzo,
una scatola di pomodori pelati,
un bicchiere di vino rosso,
una cucchiaiata di burro,
mezza cipolla, sale, pepe.
Il tempo necessario: circa due ore
La difficoltà: q
55,r1
Nutre almeno metà
della popolazione mondiale
Il riso rappresenta il principale prodotto dell'agricoltura e il più importante mezzo
di sostenta mento per almeno
la metà della popolazione
mondiale. Essendo un cereale è caratterizzato sul piano
nutrizionale da un elevato
contenuto di amido (78%) e
da una discreta quantità di
proteine (7-9%).
L'amido di riso, contenuto
nei chicchi in granuli di piccole dimensioni, è tra i più
digeribili; viene infatti completamente assimilato dall'organismo già due ore dopo la masticazione. Per questo il consumo di riso è consigliato nell'alimentazione di
bambini ed anziani. I dietologi lo consigliano anche per
la sua azione equilibratrice
sulle funzioni gastriche ed in-
testinali. Allo scopo di
aumentare ulteriormente le
caratteristiche di digeribilità
del riso l'industria produce,
mediante macinazione dei
chicchi, semolini e creme;
come nel caso del riso questi
prodotti si trovano in commercio anche nei tipi precotti
e vitaminizzati.
La tradizione culinaria italiana, soprattutto nelle regioni del nord, è ricca di ricette a base di questo cereale.
prevalentemente minestre e
primi piatti asciutti.
Di conseguenza le preparazioni a base di riso sono abbastanza complete sul piano
nutrizionale: all'amido e alle
proteine proprie del riso si
aggiungono quasi sempre
grassi. ma anche proteine animali, vitamine e sali minerali.
Quanto
se ne consuma in Italia
La preoccupazione che il riso
sia nutrizionalmente poco
completo è valida solo per le
popolazioni dei Paesi in via
di sviluppo per le quali il riso
è l'alimento esclusivo; è del
tutto inutile invece nelle società industriali in quanto esso è solo uno dei molti ingredienti della dieta.
Si tratta in sostanza di un
ottimo prodotto, i cui consumi potrebbero vantaggiosamente aumentare. Attualmente sono stabili e si
aggirano sui 4,7 kg procapite
all'anno; di questi circa il
70% viene utilizzato per primi piatti asciutti ed il 25%
per minestre.
Le statistiche dicono che in
più del 98% delle famiglie se
ne fa uso, anche modesto.
Sembra inoltre che il riso sia
più frequentemente sulla ta-
Una festa e un libro. Albate si è mobilitata così
per intrattenere i soci dall'I I al 13 settembre.
presso il Circolo Madonnina. Film, gare di
bocce e scopa, balli, una mostra fotografica sul
movimento cooperativo di Alhate, una sfilata.
un concerto della banda, la tombola e ancora
tante, tante altre cose.
Tra cui la presentazione di una pubblicazione
fresca fresca: Un percorso di solidarietà. Il movimento cooperativo albatese, con la prefazione del presidente della coop, Silvio Poverelli,
uno dei curatori con Giorgio Cavalieri.
Pochi, rapidi cenni alla storia dell'azienda con
una cronologia e poi tante riproduzioni di copertine di statuti. di giornali. di atti costitutivi,
elenchi di soci e le preziose eloquenti fotografie,
testimonianza visiva di episodi e di tappe vissute dall'organizzazione. Un modo significativo
di festeggiare gli 86 anni di vita.
Il tempo necessario: circa tre quarti d'ora
La difficoltà: q
Ammollare i funghi in acqua tiepida.
Tritare la cipolla e farla appassire in una casseruola con metà
del burro e una cucchiaiata di olio. Unire il riso, pepare,
mescolare bene per farlo insaporire e spruzzare con il vino.
Lasciarlo evaporare, quindi aggiungere i funghi ben scolati e
tritati.
Cuocere il risotto per circa un quarto d'ora aggiungendo, a
poco a poco, il brodo bollente. Qualche minuto prima di
togliere dal fuoco unire il prosciutto tagliato a dadini e aggiustare di sale.
Spegnere il fuoco, incorporare il riso, la panna, il burro
rimasto e il parmigiano e servire.
Accompagnare con Sauvignon o Trebbiano di Romagna o
Ravello Bianco.
Peperoni ripied di riso
Ingredienti per quattro persone:
due peperoni rossi e due gialli ben sodi e abbastanza grossi,
due etti di riso,
un pomodoro maturo,
una cipolla,
un etto di funghi coltivati,
quattro cucchiaiate di parmigiano grattugiato,
un etto di salsiccia,
una cucchiaiata di prezzemolo tritato,
un pizzico di timo,
due tazze di brodo,
sei cucchiaiate d'olio,
una noce di burro,
sale, pepe.
Il tempo necessario: circa un'ora e mezzo
La difficoltà: 13
Zuppa di zucchine
vola di consumatori di elevato livello culturale e sia preparato più spesso nelle famiglie numerose che in quelle di
due persone.
Naturalmente è più diffuso
al nord dove vi è una maggior tradizione legata alla disponibilità locale di prodotto.
Le vendite hanno un andamento stagionale: si cucina
riso in inverno mentre si assiste ad un calo dei consumi
durante la stagione estiva.
Vi è un'unica eccezione rappresentata dal riso parboiled
che essendo usato prevalentemente per insalate di riso è
molto apprezzato quando il
clima è caldo.
Festa defila cooperazione
ad Alibate (Como)
lessare i fagioli per circa un'ora e mezzo in una casseruola
d'acqua salata in leggerissima ebollizione, quindi scolarli. Far
rosolare la cipolla tritata e la pancetta tagliata a pezzetti con
metà del burro in una casseruola e portare il brodo a ebollizione in una pentola. Aggiungere il riso alla pancetta e farlo
cuocere per circa cinque minuti, muovendolo spesso. Versarvi
il vino, lasciarlo evaporare un poco, unire i pomodori pelati
tritati e, poco alla volta, il brodo. A metà cottura del riso,
aggiungere i fagioli.
Cuocere il riso poco meno di quindici minuti. Aggiustare di
sale, pepare, togliere dal fuoco e unire il resto del burro.
Lasciar riposare per pochi istanti prima di servire.
Accompagnare con Barbera d'Asti o Bonarda o Barbera
dell'Oltrepo Pavese.
Ingredienti per quattro persone:
due etti di riso,
un chilo di zucchine,
due etti di parmigiano grattugiato,
una manciata di foglie di basilico,
qualche cucchiaiata di latte,
mezz'etto di burro,
un litro di brodo,
sale.
Il tempo necessario: circa tre quarti d'ora.
La difficoltà:
q
Affettare le zucchine piuttosto finemente e farle cuocere in un
tegame con il burro a fuoco vivace, mescolando spesso.
Quando avranno preso un colore dorato, cospargerle con il
parmigiano, qualche cucchiaiata di latte, le foglie di basilico e
salarle un poco; lasciarle insaporire a fuoco bassissimo per
una decina di minuti, mescolando di tanto in tanto.
Cuocere intanto il riso nel brodo per una ventina di minuti.
A cottura ultimata del riso aggiungere le zucchine, mescolare
e servire subito.
Accompagnare con Pinot Grigio o Orvieto o San Severo
Bianco.
PIRCORSO D
SOLULAIETÀ
Pulire i funghi, lavarli. asciugarli e affettarli. Farli cuocere per
una decina di minuti in una teglia con una cucchiaiata d'olio.
Salarli, peparli e cospargerli di prezzemolo tritato.
Sbucciare il pomodoro. dopo averlo immerso per pochi minuti in acqua bollente, e tritarlo con un coltello.
Affettare e tritare anche la cipolla e la salsiccia e metterle in una
teglia con due cucchiaiate d'olio e il burro.
Farle cuocere a fiamma moderata per qualche minuto, unire il
riso e lasciar insaporire bene. Aggiungere il pomodoro. il
brodo, poco per volta, e cuocere per un quarto d'ora scarso.
Versare il riso in un piatto e aggiungere il parmigiano. Mescolare bene, insaporire con il timo, unire i funghi, aggiustare di
sale e pepare.
Portare a ebollizione una casseruola d'acqua salata. mettervi i
peperoni e farli cuocere per cinque minuti. Tagliare via una
calotta ed eliminare i semi. Riempirli con il composto di riso e
accomodarli in una teglia nella quale si sarà versato il resto
dell'olio.
Far cuocere i peperoni in forno moderato per circa mezz'ora,
versando nella teglia. man mano che è necessario, qualche
cucchiaiata d'acqua.
Accomodare i peperoni ripieni su un piatto di portata e servire.
Accompagnare con Dolcetto giovane o Barbera dell'Oltrepo
Pavese o San Severo Rosato.
iPremio Colombe d'oro per
la pace a Winnie Mandela
È stata assegnata a Winnie Mandela, simbolo
della lotta di liberazione in Sudafrica e moglie
del leader dell'opposizione nera in quel Paese,
in carcere da 27 anni, la Colomba d'oro per la
Pace, premio istituito dalla Lega delle Cooperative e dall'Archivio Disarmo. 11 premio. poichè il regime sudafricano non ha consentito
alla Mandela di lasciare il Paese, è stato ritirato
dal noto cantante Harry Belafonte, da molti
anni impegnato nella lotta per la liberazione del
Sudafrica.
Bareggio in gllta a Canneto
movimento coperntivo nihnlese
Centodieci soci dei diversi Comuni facenti capo alla Sezione di Bareggio, suddivisi in due
gruppi guidati da Giulio Calza e Dario Colombo, hanno partecipato alla IV gita sociale.
Dopo la partenza dal piazzale del Supermercato di Bareggio, si è percorso un tragitto che ha
toccato Pieve Emanuele, per dar modo ai Soci
di vedere, seppur dall'esterno. il Centro Distribuzione Merci, le cui finalità e il cui futuro sono
stati illustrati dalle due guide.
A Canneto Pavese il Sig. Vercesi, dirigente
della Cantina Sociale, dopo il rituale benvenu-
to e dopo la visita agli impianti, nel saloncino
predisposto, ha colto l'occasione non solo per
narrare Ia storia della sua cooperativa ma per
dare ai presenti una lezione di educazione alimentare sul consumo dei vini, spaziando nel
vasto argomento e rispondendo ai vari quesiti
posti dai soci.
Dopo aver degustato e anche acquistato i prodotti della cantina, si è ripartiti per Zavattarello, percorrendo la strada collinare, dando modo ai soci di ammirare un pezzo di "Bella
Terminato il pranzo a base di funghi, guidati
dal Sig. Manzini presidente della pro-loco, ci si
è trasferiti al Castello.
Nel suggestivo cortile interno di questo maniero situato su uno sperone sovrastante il paese,
che è stato testimone di tanta storia dall'epoca
dei Longobardi agli episodi della lotta partigiana, erano state allestite una mostra di pittura, una mostra didattica sui funghi della valle,
un punto di vendita di prodotti tipici locali e di
pubblicazioni varie. con una cura e un'ambientazione veramente inconsueta.
1,1 ritorno, volutamente fatto per una strada
alternativa che ha toccato la Val Tidone e le
colline di S. Colombano ha coronato una
giornata piacevole e soddisfacente per tutti,
organizzatori e soci partecipanti.
Dario Colombo
Quale consumo — 5
-
. -22n,-.--.
r1._Fr. 1,_r-'1 .e_15,r•
diga- lì 5 211
oillobTre
NO1 1 .10011
al 15 al 31 ottobre prodotti cinesi,
cucina cinese nei negozi Coop.
E possiamo toglierci lo sfizio di
prepararci da noi un piatto orientale.
In questa pagina vi proponiamo la
lettura di alcune ricette, le iniziative
culturali a cui potete partecipare e i
prezzi dei prodotti messi in vendita
dalla Coop. Buon appetito e buon
divertimento.
Prodotto
quant. al Kg.prezzo
Riso parboiled Carolina gr. 5001 . 3:480 I.. 1.740
Farina di riso integralegr. 500 L. 3.140 I . 1.570
Funghi champignons al naturale gr. 230 I . 6.652 I . 1.530
Polpa di granchio al naturale
gr. [80 E . 19.944 1 . 3.590
Palmito al naturalegr. 300 I . 16.500 I,. 4.950
Olio di semi "Soja e salute" brikIt. IL.
I .050
Keernun tea. China Green tea.
Jasmine tea gr. 1001 . 28.800I . 2.880
Tea Thinings China Mack
,
lattina•
gr. 1001 28.880 L. 2.880
Birre cinesi
Happines, Tiger. ABC
cl. 33 L. 4.818 L. 1.590
Tai - Ginseng cl. 25 L. 45.120 1.. 1l 280
cl. 70 L. 6.129 L. 4.290
Rabarbaro Zucca
Prosciutto cotto al taglio fresco L. 19.900
Calamari Sitas
gr. 5001.. 7,5001.. 3.750
Polpi Sitasgr. 500 L. 9.800 L. 4.900
L. 6.900
Dentice Sitas
Gamberetti Findus
gr. 100 ì.. 32.000 L. 3.200
.
Nel banco gastronomia
squisiti piatti pronti
Riso fritto con prosciutto
Riso cotto con gamberetti
Insalata di pollo alla cinese
Rosette di pollo in gelatina
Pollo con ie mandorle
Gamberetti con i funghi
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L. 22.500
L. 45.000
IjI
ui •
- 11(4
Tsfi
Dosi per 4 persone
Ingredienti:
un chilo di cuore di broccoli
tre etti di prosciutto crudo tagliato medio
un etto di pancetta
due etti di champignons
mezzo bicchiere di brodo di pollo
tre cucchiai di sherry secco
un cucchiaino di zucchero
due cucchiai di fecola di patate
un cucchiaio di olio di sesamo
Tagliare i broccoli a piccoli pezzi, scottarli in una pentola di
acqua bollente per un minuto e mezzo, togliere e scolare. In
una padella con olio di semi molto caldo, a fuoco vivace
rosolare la pancetta tagliata a pezzettini e poi cuocere i
broccoli, mescolando continuamente; aggiungere sale e
champignons, sempre a fuoco vivace e mescolando. Cuocere per 3-4 minuti: nel caso che asciughi aggiungere un po'
alla volta il brodo di pollo. Aggiungere il prosciutto tagliato
a piccoli dadini. A parte mescolare la fecola di patate, lo
sherry e lo zucchero, aggiungere un po' d'acqua secondo il
bisogno e versare nella padella, mescolare per mezzo minuto sempre a fuoco vivace, aggiungere olio di sesamo, mescolare per altri 10-15 secondi e servire.
Vini consigliati: Pinot bianco o Regaleali bianco
Protidi
Glucidi
Lipidi
103 Kcal
60 Kcal
460 Kcal
Totale
623 Kcal
Per renderlo
più "dietetico"
ridurre il prosciutto
Huo Xuo
Foriduta
Dosi per 4 persone
Ingredienti:
mezza pentola di brodo leggero di pollo o di carne
carne di maiale, manzo, vitello, agnello
pesce
fegato
petti di pollo
cipolline verdi
insalata romana o spinaci
pasta cinese (fen-s)
rossi d'uovo
tabasco
Tagliare a fette sottili tutte le carni. Preparare una salsa con
rosso d'uovo crudo, salsa di soia, tabasco, una goccia di
aceto bianco, pepe a piacere. Preparare a parte il brodo
poco salato, portarlo in tavola già bollente nella pentola di
terracotta, metterlo su un fuoco piuttosto forte di carbone o
alcool al centro della tavola. Ognuno intinge a piacere i
pezzi di carne prima nel brodo e poi nella salsa.
Quando tutta la carne è finita si rovesciano nel brodo le
cipolline tagliate a pezzi medi, l'insalata oppure gli spinaci e
la pasta cinese (che si gonfia). Si lasciano bollire due minuti,
si aggiunge un poco di sale e ci si serve.
Vini consigliati: Verdicchio dei Castelli di _lesi o Riesling
renano dei Colli Orientali del Friuli.
Protidi
Glucidi
Lipidi
120 Kcal
79 Kcal
87 Kcal
Totale
286 Kcal
Con pane, frutta e verdura
forma un pasto
completo
Rou Zio Suen
Maklie con Dambù
Minn Ton Zao
Riso alla cantonese .
Ciao
Raioll con. garialbeTetd.
Dosi per 4 persone
Ingredienti:
tre etti di lombo di maiale misto grasso
una scatola di bambù
un cucchiaio di salsa di soia
due cucchiai di sherry secco
un cucchiaino di zucchero
aglio spremuto o in polvere
pepe bianco macinato fine al momento
un cucchiaio di fecola di patate
olio di semi
Dosi per 4 persone
Ingredienti:
mezzo chilo di riso comune oppure riso lungo che non
scuoce
piselli freschi o surgelati
due fette di prosciutto crudo tagliato mi po' grosso
tre uova
sale
olio di semi
pepe macinato
Dosi per 4 persone
Ingredienti:
mezzo chilo di farina
quattro etti di gamberetti freschi (o surgelati)
quattro spicchi d'aglio tritato
un cucchiaio di polvere di curry
un cucchiaio di sale
due cucchiai di sherry secco
Mettere in una pentola il riso con acqua fredda, che lo
superi di un centimetro e mezzo. Far bollire a fuoco medio
vivace. Quando bolle, abbassare il fuoco al minimo, girare
molto bene il riso, coprire e cuocere per 18-20 minuti. A
parte battere le uova con ii sale, fare tre frittate sottili e
tagliarle a pezzettini. Tagliare il prosciutto a dadini piccolissimi. Quando tutto è pronto mettere quattro cucchiai di
olio di semi in una padella grande, far soffriggere i piselli a
fuoco medio-alto fino a cottura. Abbassare il fuoco (medio-basso), aggiungere il prosciutto, le uova, il riso. Aggiungere sale e un po' di pepe macinato con fuoco al
minimo, girando continuamente finché tutto è mescolato
bene e servire.
Vini consigliati: Riesling dell'Oltrepo pavese o Bianchello
del Metauro.
Fare la pasta con l'acqua senza uova. Impastare bene,
anche con l'aiuto della macchina. Asciugare bene i gamberetti e marinarli con sherry, sale, curry e aglio tritato. Si
fanno i ravioli piuttosto grandi e si bollono per 5 minuti
circa. Servire con salsa di soia o tartare.
Vini consigliati: Pinot champenois del Trentino o Pinot di
Franciacorta.
Tagliare la carne a striscioline, infarinarla e marinarla con
lo sherry e il resto. A parte si taglia il bambù a fette fini a
becco di flauto e si fa rosolare in una padella con olio a
fuoco medio vivace; aggiungere la salsa di soia, cuocere per
due minuti girando e togliere dal fuoco. Con altro olio
caldo a fuoco vivace, rosolare la carne per un minuto e
MEZZO mescolando continuamente, aggiungere il bambù,
mescolare per venti secondi con fuoco vivace e spegnere.
Vini consigliati: Torbato o Corvo di Salaparuta
Protidi
Glucidi
Lipidi
62 Kcal
42 Kcal 248 Kcal
Totale
352 Kcal
Una buona ricetta
anche per chi soffre
di stitichezza
Protidi Glucid i
Lipidi
Totale
-
66 Kcal Se lo usiamo per accompagnare
397 Kcal
un piatto sostanzioso,
dimezziamo le dosi
201 Kcal
Protidi
Glucidi
Lipidi
111 Kcal
381 Kcal 18 Kcal
664 Kcal
Totale
510 Kcal
Iniziando così
il pasto non si pretenda
di dimagrire
Quaggiù qualcuno difende la nostra spesa
.sto par coneseeTe
G9 a una
Villa Comunale, via Palestro, Milano
a stampa di presentazione dell'iniziativa.
)bre. Saletta Video del Cinema Anteo, Milano - dalle
video sulla Cina: la storia, gli usi, l'arte, la cultura ecc.
o
11„ SUDA_
Vigevano, ore I l - Spettacolo dei Draghi col seguenpiam Ducale, via Roma, piazza S. Ambrogio, via
a Matteotti, via Gobetti, via Gramsci, supermercato
Brescia, ore I I - Spettacolo dei Draghi col seguente
piazza della Vittoria, piazza Della Loggia.
e, Cinema Paris, Milano - ore 20 e ore 22,30 - La
(1984), di Sun Dav Lin - Cina di frontiera (1985), di
eng.
e, Cinema Paris. ore 20 e ore 22,30 - La peschiera di
1985), di Zhang Liang - Una donna per bene (1985),
)ing.
e, Milano - Casa della Cultura - Conferenza sulla
ese.
!, Cinema Teatro Cristallo, Milano, ore 21 - Spettaco.J ombre cinesi.
Zern
a o naselglo a vapoire
• 4 persone
nti:
rote o naselli
mezzo di prosciutto cotto tagliato fine
di champignons
:hiai di strutto
ucchiaino di olio di sesamo
riai° di salsa di soia
line verdi
icinato a piacere
trinare il pesce con sale, olio di sesamo e salsa di
lo si copre con il prosciutto tagliato a strisce e gli
mons tagliati a fettine. Tagliare due cipolline verdi
nenie (compresa la parte verde), disporle sul fondo
itto e metterci sopra il pesce, aggiungere il pepe e
a vapore (l'acqua deve essere già bollente). Coprire
dodici o quindici minuti, secondo la grandezza del
e cospargere con la terza cipollina tagliata a
)ttili; scaldare a parte lo strutto e versarlo sopra il
ìrvire.
sigliati: Corvo di Salaparuta o Martinafranea.
82 Kcal
7 Kcal
188 Kcal
277 Kcal
Troppi lipidi:
limitarsi
"nen
te
r 4 persone
o
e
!, Como, ore !7 - Spettacolo dei Draghi col seguente
piazza del Duomo. corso Vittorio Emanuele.
Cremona, ore 17 - Spettacolo dei Draghi col seguen.0: piazza del Comune, via Baldesio. piazza Cavour,
sci, piazza Roma.
H
"Vuoi un esempio di speculazione spicciola ai danni del
consumatore, neanche delle
più singolari? Poco fa mi ha
telefonato una donna che,
nel centro di Milano, si è sentita chiedere 6.500 lire per un
etto di prosciutto cotto. Carta compresa, ovviamente".
Chi parla è Augusto Castagna, responsabile per la
Lombardia della Federazione nazionale consumatori. Il
servizio al pubblico al quale
si riferisce è il "Pronto soccorso del consumatore", che
risponde al numero
02/ 2400986. Costituita nell'aprile 1982, la Federazione
ha conosciuto di recente una
fase di crisi politica tra le sue
diverse componenti, che si
sta risolvendo con una trasformazione sensibile nei referenti, nelle strutture e negli
obiettivi. Vediamo dunque
di ripercorrerne brevemente
la storia.
La costituzione dell'organismo fu determinata, cinque
anni fa, dall'incontro su un
progetto comune da parte
delle tre organizzazioni sindacali e delle tre centrali cooperative. "I primi tempi
—ricorda Castagna — furono vissuti con sincero entusiasmo. Avevamo di fronte a
noi un orizzonte di problemi
quanto mai vasto, e contavamo di affrontarlo attraverso la ramificazione territoriale che è propria del movimento sindacale. Era una
carta fondamentale, che ci
consentiva di essere presenti
pressoché ovunque, e di incalzare con puntualità i nostri interlocutori ed i nostri
`avversari' ".
Gli inizi dell'attività furono
all'insegna della lotta contro
gli etichettaggi scorretti, contro il linguaggio incomprensibile usato sulle confezioni
dei farmaci, contro le promesse spesso non mantenute
da parte dei servizi pubblici.
I contatti e le forme di collaborazione con gli enti locali
Marco Maggi
erano avviati e funzionavano, in certi casi in modo già
consolidato come per esempio con la Provincia di Milano. La Lega, da parte sua,
stava dimostrando di credere
nell'importanza della Federazione, e le forniva un appoggio tanto strategico che
contingente.
Se tutte queste condizioni di
partenza erano favorevoli,
perché dunque è intervenuta
la crisi'del progetto unitario
a difesa del consumatore?
"Proprio per l'entrata in crisi
dell'unità sindacale nel suo
pegno di CISL e UIL ha significato un distacco pressoché parallelo da parte di CCI
e AGCL cosi la Lega e la
CGIL sono rimaste a sostenere la continuità della Federazione in condizioni ovviamente non facili, e con tutti
gli aggiustamenti che si rendono necessari.
"Non vorrei però — precisa
Castagna — che questa intervista portasse a pensare
che la Federazione non abbia un futuro davanti a sé. Al
contrario, noi siamo convinti
del valore della nostra espe-
Conversazione con Augusto
Castagna responsabile lombardo
della Federazione nazionale
consumatori.
Il telefono del "pronto soccorso".
I rapporti con le altre organiznzioni:
collaborazione non concorrenza
complesso — risponde Castagna. — Lo scollamento
progressivo fra CGIL, CISL
e UIL, il divaricarsi degli obiettivi e lo studio degli
strumenti conseguenti non
potevano non riflettersi — e
in modo assai pesante — sul
futuro della Federazione
consumatori nella sua impostazione d'origine".
La situazione attuale è in
questi termini: la CISL, a livello nazionale, sta mettendo
a punto una propria organizzazione di consumatori;
la UIL, a sua volta, sta lavorando al progetto del "Sindacato dei cittadini" che a
Milano ha una delle teste di
ponte più avanzate. Il disim-
rienza passata e guardiamo
in avanti con il conforto di
un progetto concreto".
Parliamo dunque dell'avvenire dell'organizzazione. E
facciamolo partendo dal
presidente: il "Pronto soccorso del consumatore" è in
piena efficienza, e riceve decine di telefonate che segnalano abusi, disservizi. maggiorazioni di prezzo. A tutte
le richieste si dà seguito interessando le autorità e gli organismi competenti, dopo aver controllato la veridicità
della telefonata. Ugualmente
funzionante è il servizio legale, che offre consulenze su
ogni genere di controversia".
Ragionando poi sulla strate-
gia, la Federazione consumatori intende affiancare una prospettiva culturale di
ampio respiro ad una proposta concreta di servizi. Quindi da un lato il progetto di un
buon numero di convegni,
ben qualificati, che sappiano
toccare le problematiche del
consumo e del cittadino-utente; dall'altro il potenziamento delle strutture delegate ad accogliere e a soddisfare le proteste raccolte quotidianamente.
In questo senso, uno dei
primi tentativi riguarderà la
lotta all'anonimato di quanti
sono addetti ad un servizio al
pubblico. Nel caso di uffici
statali, enti locali e banche il
rapporto di forze in vigore
attualmente è del tutto sbilanciato: da una parte il cittadino che deve dichiarare la
propria identità per ottenere
un servizio qualsiasi, dall'altra un interlocutore non identificabile che si permette
spesso l'inefficienza, quando
non l'arroganza o l'arbitrio.
La proposta della Federazione è quella di rendere obbligatori i tesserini di riconoscimento personale, analogamente a quanto accade ad
esempio per i medici nelle
corsie d'ospedale.
"Rimane un ultimo concetto
che mi preme fissare — conclude Castagna. — Le organizzazioni a difesa del consumatore stanno aumentando di numero e di intraprendenza, e ciò non può che farci piacere. I rapporti che noi
vogliamo costruire con esse
sono di collaborazione, non
di concorrenza.
I contatti e il lavoro comune
che già esistono sono produttivi; la nostra ambizione è
di diventare a nostra volta il
punto di riferimento su alcune questioni portanti, facendo leva sulla diffusione territoriale che potenzialmente ci
si prospetta. Senza per questo, comunque, mirare a fagocitare o limitare l'autonomia e le scelte di alcuno".
paia di cosce di rana
chini di farina
filalo di zucchero
hiai di salsa di soia
hiai di fecola di patate
chini di sherry secco
hi di aglio tritati
emi
cosce di rana, asciugarle, infarinarle con la fecola
Si mettono in una pentola con abbastanza olio
per due o tre minuti poi si toglie quasi tutto l'olio in
le ne rimanga solo un po' sul fondo. Nello stesso
iescolare la farina, la salsa di soia, lo zucchero e lo
versare nella pentola dove è rimasto un po' di olio
:o medio o basso.
;ere le rane, aggiungere sale. girare continuamente
iinuto e mezzo, aggiungere aglio tritato, girare un
e servire.
isig,liati: Frascati o Corvo di Salaparuta.
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Fiorella Fumagalli
Appuntamenti in Lombardia (e dintorni)
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"3 V, Via Verde Varesina".
sottotitolo "Trekking ed agriturismo nella verde provincia dei sette laghi" è la
nuova guida messa a punto
da Mario Bo cd edita da Nicolini (Gavirate) per l'Amministrazione provinciale di
Varese. Ricerca del verde, di
ambienti piacevoli, ma anche riscoperta di monumenti. centri storici, tradizioni, il
trekking è un fenomeno turistico in espansione sia come
vacanza in senso proprio sia
per utilizzare il tempo libero
del week-end: la pubblicazione, corredata di utili consigli generali e di chiare cartine, tabelle dei tempi di percorrenza e dei chilometri e
note sulla Bora e la fauna.
offre dieci itinerari che si
snodano dalla piazza della
stazione di Porto Ceresio, sul
lago di Lugano. a quella di
Maccagno. sul Lago Maggiore. Tra le località di maggior interesse lnduno Olona
con !e fabbriche della birra
stile Liberty e Santa Maria
del Monte, il suggestivo nucleo antico arroccato in cima
al Sacro Monte di Varese, la
verdissima Val Cuvia con
borghi d'arte come Arcumeggia e Casalzuigno. il panoramico Monte I .ema e i
mulini di Piero. A parte. l'elenco delle oltre venti fattorie
vicine al percorso. con le indicazioni su dove ci si può
fermare a gustare i piatti della buona cucina locale o a
rifornire la dispensa di miele,
pesce fresco, latticini, agnelli.
salumi. frutti di bosco, funghi. violini (coscia dí capra
stagionata all'ombra e all'aria aperta), torte. "3V" è disponibile presso l'Azienda di
promozione turistica di Varese, viale Ippodromo 9.
0332/284624.
Una valanga di incontri si
annuncia in molte delle loca-
lità attraversate dalla passeggiata: castagnate domenica 18 ottobre a Brenta, Cuvio, Brinzio, Agra e Induno
Olona, una mostra-mercato
di tappeti orientali e di artigianato africano dal 25 ottobre al 2 novembre a Gemonio.
Asia e Monferrato
Domenica 18 ottobre feste
popolari in onore di tante
specialità della gastronomia
locale si affollano nel raggio
dí pochi chilometri intorno
ad Asti. A Calosso, per la
"Festa del Beato". secondo
una vecchia abitudine al
termine della vendemmia si
va "di crota in crota" ad assaggiare il vino accompagnato da altre specialità
(0141/ 853211). "Festa del
tartufo" a Mombercelli, con
mercatino del prezioso tubero, pranzo nell'aia e passeggiate di cavalli e auto fuori
strada sui sentieri del tartufo
(0141/51797).
A Montemagno "Raviolata
d'autunno" presso il Cantinone (014 l /63103).
A Serale "Sagra delle caldarroste" con marcia mattutina
non competitiva tra le frazioni fino al Bricco Puschera
(a 842 metri d'altezza) e distribuzione pomeridiana di
caldarroste (0144/9111574).
Fino al 24 ottobre una guida
qualificata accompagna in
passeggiata nei dintorni di
Lugano: programma e iscrizioni presso l'Ente Turistico.
004191/214664. Vale la pena
di ricordare che Villa Favorita. a Castagnola. ospita fino
al 15 novembre la grande
mostra "Impressionisti e post-impressionisti dai Musei
sovietici" (tutti i giorni, tranne lunedì, dalle IO alle 17,
ingresso 12 franchi). Dal 15
al 21 ottobre si tiene al Palazzo dei Congressi una mostra di Salvador Dalì
(10/ 12,30, [4/20).
Bresefia: spettacein Hanno conseguito buon successo le iniziative intraprese a scadenza settimanale presso il
Centro Commerciale "Flaminia" di Brescia.
afi supermercato
Dal 23 ottobre al 1° novembre "Asti artigiana in vetrina" presso il Salone delle
Manifestazioni di Asti (portici Pogliani): abbigliamento, arredamento e prodotti
dolciari sono i settori più importanti della rassegna, organizzata dalla locale Camera di Commercio
(0141/53011).
Domenica 1° novembre, a
Casorzo, "Sagra del polentone" a mezzogiorno
(0141/91414).
Dal 30 ottobre all'S novembre si rinnova a Nizza Monferrato, da quasi cinquecento
anni, la "Fiera di San Carlo"
con le bancarelle dei tartufi,
dei vini e delle grappe. dei
cardi gobbi e di tutte le verdure per preparare la "bagna
cauda" (0141/721365). Da
vedere. presso lo stabilimento vinicolo Bersano
(0141/ 721373). il piccolo
Museo dei torchi e degli attrezzi agricoli.
Appennino
pfiernontese
Lugano
a cura di
Roberta Meneghini
Rassegna teatrale
ne! tuo fin, E
Da Porto Ceraso®
a Maccagno
_alterno
Fino a sabato 21 novembre
cacciagione. funghi e tartufi
trionfano nei ristoranti delle
comunità montane Valli
Borbera e Spinti, Valli Curone, Grue. Ossona. A prezzi
fissi che raramente superano
le 30mila lire vengono serviti
ricchi menu piemontesi:
zuppe di fave e crespelle ai
funghi. zampone con fonduta e tartufi, cinghiale in salmi
con polenta, paté di fagiano
con tartufo bianco, vitello in
crosta con crema di tartufi,
castagne elaborate nei modi
più vari sono alcune delle
leccornie in programma. Ci
si prenota con due giorni di
anticipo su ogni data. specificando se si usufruisce solo
del pranzo o anche della
combinazione per il weekend. Il programma dettagliato si richiede allo
0131/786198.
Naturalmente si è trattato di un programma
ideato dalla Sezione Soci Cittadina della
Coop Lombardia, articolato in quattro sabati consecutivi, che ha vivacizzato l'accesso
al Supermercato Coop di Via Corsica. Si
sono succeduti, tra gli altri, il Coro Inzino
con i suoi canti folkloristici, la Banda "Giuseppe Verdi" di Gamba ra. corpi di ballo con
campioni regionali ed italiani di danza che
hanno eseguito danze Standard e balli Latino americani. L'orchestra del maestro Rolli
ha eseguito un concerto di musica leggera e
sabato 10 ottobre questa carrellata di spettacoli si è conclusa con un appuntamento
sportivo assai stimolante: il Primo Trofeo
ciclistico Coop, che, proprio alla prima edizione ha coinvolto centinaia di appassionati.
I membri del Comitato Soci della Coop, il
presidente Brogi in testa, non nascondono la
loro soddisfazione per il successo ottenuto. È
opportuo dicono — che il più importante
supermercato Coop della Lombardia possa
essere conosciuto anche attraverso il richiamo di iniziative sociali, di spettacolo e di
sport che hanno il pregio — insistono — di
essere vicine alla gente. — Proprio come la
Coop — è il caso di dire.
Si svolge a Milano. in ottobre, la seconda edizione di "Milano Oltre". rassegna di nuove tendenze dello spettacolo.
Organizzata dal Teatro dell'Elfo e dal Teatro di Porta
Romana, due fra le più importanti cooperative teatrali
milanesi, Milano Oltre 87 si qualifica come un momento di
confronto e di scambio di esperienze di teatro, musica e
danza che supera le barriere dei generi e dei Paesi. La
rassegna ospita sperimentazione teatrale, fra cui i catalani
del "Fura dels Baus", i fiamminghi della "Shaamte". la
formazione belga "Rosas" (composta di sole donne). la
compagnia della coreografa americana Tisha Brown. I
prezzi dei biglietti variano secondo il tipo di spettacolo e i
luoghi. dalle 25.000 alle 15.000 lire, ma esistono svariate
formule di facilitazioni e possibilità di riduzione. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi ai due teatri: Elfo, tel.
716791 — Porta Romana, tel. 5483547.
Corsi per la formazione del personale
Il Centro del movimento cooperativo lombardo per la formazione e qualificazione professionale — Ceref, organizza
I 1 corsi finanziati dal Fondo sociale europeo e dalle imprese
interessate. 1 programmi rigùardano diversi settori di attività, dalle assicurazioni alla distribuzione, dai servizi alla
comunicazione di massa, all'editoria. In particolare, un corso per la promozione delle "azioni positive" sarà gestito con
il Centro Imprenditoriale Donna della Lega. I corsi si svolgeranno nel 1988 e vi prenderanno parte 350 allievi. Per
informazioni: segreteria del Ceref. tel. 02/28.456.273.
40 miliardi per la cooperazione agricola
La cooperazione agricola lombarda investirà circa 40 miliardi in due anni per un programma di ristrutturazione e
consolidamento del settore, con un piano di finanziamento
che vedrà sia l'impegno autonomo dei cooperatori per garantire il raddoppio del capitale sociale, sia l'utilizzo di fondi
nazionali (per circa 13 miliardi) sia regionali. Lo ha annunciato il presidente regionale dell'Associazione Cooperative
Agricole, Walter Noseda, durante un incontro fra i dirigenti
dell'Associazione e il neo assessore regionale all'agricoltura
Giovanni Ruffini. L'incontro, che si è svolto in settembre,
aveva lo scopo di presentare la realtà e le opinioni della
cooperazione agricola della Lega nella regione e conoscere i
primi orientamenti dell'assessore. Ruffini ha ribadito l'urgenza della riforma del credito agrario e del riordino legislativo e normativo del settore ed ha espresso la sua convinzione che si debbano favorire quelle esperienze imprenditoriali
(indipendentemente dalla loro natura giuridica) che dimostrano sul piano della competitività la loro efficacia.
Seminario della Lega
sull'organizzazione aziendale
Si è svolto a Milano,
e il 2 ottobre, un seminario della
lega nazionale sui problemi dell'organizzazione aziendale.
E stata presentata una ricerca, commissionata dalla Lega al
Crora (Centro Ricerche dí Organizzazione Aziendale) dell'Università Bocconi di Milano, su "Efficienza e innovazione
organizzativa nelle imprese cooperative". La ricerca, coordinata dal professore Raoul Nacamulli, ha presentato un
identikit dei modelli di organizzazione delle aziende cooperative che sottolinea le differenze e le similarità delle cooperative rispetto alle aziende private. Ne è emerso un ritratto
esaustivo dell'assetto organizzativo e gestionale dell'impresa
cooperativa media da cui risulta, in particolare, che gli
obiettivi economici acquisiscono progressivamente un peso
maggiore e che, fra le aree gestionali che presentano sfide
particolari per le cooperative vi sono l'organizzazione, l'informatica, la finanza e la ricerca e sviluppo.
Estero
a cura di
Vera Squarcialupi
er la politica agricola CEE ogni famiglia
paga 400 mila lire all'anno
La PAC — politica agricola comune — con le eccedenze
che rimangono invendute nei magazzini — ha fatto lanciare
un grido d'allarme all'ufficio europeo delle unioni dei consumatori, che chiede con insistenza una vera e propria
politica alimentare al posto della attuale politica agricola.
A conti fatti — è stato detto — una famiglia europea di
quattro persone paga per l'attuale PAC circa 400.00 lire
l'anno. Ma a tale cifra si deve aggiungere un aumento di
quasi un milione di lire per l'acquisto di generi alimentari ai
prezzi stabiliti dalla CEE. 1160 per cento di tali spese, infatti,
servono unicamente per l'immagazzinamento e l'esportazione delle eccedenze e meno del IO per cento serve a
vendere il burro o la carne a prezzi infenori.
Centomila lire una tonnellata
di burro invenduto
Fra le contraddizioni di questa PAC — che pure ha reso
l'Europa autosufficiente in materia alimentare ed ha assicurato agli agricoltori redditi migliori — rimane sempre quella
.
.
.
A cura di Mario Lodi e
della redazione di "AeB"
La parola ai bambini
"AeB" è il giornale mensile
scritto e disegnato tutto dai
bambini. Si può ricevere in
abbonamento, versando L.
10.000 su ccp n. 10496263
intestato a: "AeB", 26034
Piadena (CR).
La redazione di "AeB",
giornale scritto e illustrato
dai bambini, sceglierà gli
scritti e i disegni più interessanti e li pubblicherà in questa pagina. Tutti i bambini
possono mandare testi, poesie, disegni, riflessioni a
"Quale consumo", c/ o Coop
Lombardia. Via Famagosta
75, 20142 Milano.
La maestra Marisa Viviani di Calcinatello (Brescia), ci ha mandato un fascicolo ciclostilato, su
carta riciclata, con il testo di uno spettacolo teatrale
realizzato dai ragazzi della sua terza e presentato al
pubblico.
Per ragioni di spazio riassumiamo il testo, che ha
per titolo: "Ho visto un prato". Tutte le scene si
svolgono in un prato vero.
Scena I
I bambini entrano in scena in fila, a passo saltellato, seguendo
il ritmo di una musica. Portano ognuno la bandiera della
natura. Juri conduce la fila in varie direzioni e quando la
musica sfuma, i bambini si dispongono nello spazio occupandolo tutto. Terminata la musica, sventolano le bandiere
facendo tintinnare i campanellini.
Scena 2
I bambini posano a terra le bandiere e Gloria legge un testo:
"Mi hanno detto che in primavera i prati sono verdi ma io i
prati li ho visti solo alla televisione e sono tutti grigi. Mi hanno
detto che spuntano le violette, ma sui miei marciapiedi non ne
ho visto spuntare.
Mi hanno detto che gli alberi mettono foglie ma nel mio
quartiere ci sono solo pali della luce, che non mettono né
foglie né fiori".
I bambini cantano la canzone "Ho visto un prato" di Sergio
Endrigo. Un bambino fa il solista, gli altri fanno il coro.
Scena 3
-
I bambini escono con le bandiere. Resta solo Monica, che
legge le osservazioni al testo sulla primavera: "Noi pensiamo
che sia triste vivere in un luogo dove non ci sono alberi né
animali. dove non c'è spazio per giocare e correre in libertà..."
Scena 4
Entrano in scena i bambini portando cartelloni sui quali è
scritto il nostro slogan: Aria - Acqua - Terra - Vita da
difendere.
Scena 6
Scena 7
Alcuni bambini leggono poesie da loro composte a scuola.
mentre sullo schermo vengono proiettate immagini sulle bellezze della natura.
Al suono del "Capriccio spagnolo" di Rimskij-Korsakov. i
bambini corrono, fanno capriole e capovolte. saltellano. Poi
si disperdono nel prato e giocano autonomamente a vari
giochi.
Neve
Silenziosi fiocchi di neve
come bianche farfalle •
volteggiano
nel cielo chiaro.
Scena 5
Fiori
Su un grande schermo vengono proiettate diapositive del
WWF: spiegano l'importanza della natura, che deve essere
rispettata e protetta dall'uomo.
Alla fine della proiezione viene letta una riflessione di un capo
tribù indiano, un tempo considerato "selvaggio" dall'uomo
civilizzato.
"Non c'è posto quieto nelle città degli uomini bianchi, nessun
luogo dove si può sentire il fruscio delle foglie in primavera.
Eppure cos'è la vita se l'uomo non può udire il canto bellissimo dell'usignolo o i ragionamenti delle rane attorno allo
stagno nella notte?"
Ondeggiano lievi
in un verde cielo
variopinte farfalle:
sono i fiori.
del burro invenduto che invecchia inesorabilmente e che
quindi è stato offerto a prezzi stracciati all'industria chimica
perché cerchi di farne qualcosa: base per cosmetici e detergenti, o solvente della benzina o additivo dell'olio combustibile. Il prezzo di vendita di tale burro è stato fissato in
100.000 lire la tonnellata per competere con altre materie
grasse offerte all'industria chimica. Per pagare lo stesso
burro. però, la Comunità europea aveva speso in precedenza 4.500.000 lire la tonnellata e quindi la perdita è di
4.400.000 lire nette, sempre per la stessa quantità s'intende.
"Latte" e "burro" falsi o imitati
Per difendere i prodotti del latte così eccedenti, si sta svolgendo anche una contemporanea azione commerciale contro tutte le imitazioni che ricorrono alle parole "latte" o
"burro"mentre in realtà non lo sono. Si tratta, insomma, di
fare chiarezza nelle denominazioni, nell'etichettatura, nelle
confezioni e nella pubblicità per non indurre in errore il
consumatore, ma soprattutto per salvaguardare i fiumi di
latte invenduto che attraversano l'Europa. Un regolamento
della Comunità — che è quindi stato applicato immediatamente in tutti gli Stati — è destinato a tutti gli alimenti
(anche dietetici ad eccezione di quelli composti per bambini
ed ai prodotti semi-finiti) che si chiamano "latte"o "burro"e
che sono invece prodotti di soia, di cocco e di tutto ciò dal
quale è possibile ottenere un liquido bianco e denso che
invece con il latte non ha nulla da spartire.
Scena 8
Colori
Un mondo a colori
si rispecchia
nei miei occhi.
Vedo il rosso fuoco
dei papaveri in fiore
e il blu profondo
del cielo stellato.
Vedo...
Viene poi proiettata una diapositiva di un prato pieno di
sporcizie. Commento: "Questo prato non appartiene alla
natura. Da questo prato non è nata nessuna poesia perché
dalla distruzione non possono nascere la fantasia e la felicità".
"Ora vi insegnamo noi bambini come si possono utilizzare i
prati."
Dalla stadi pa. a cura
di
Lu
ciano Didero
llrnmondizia, metano e climatologia
Tra gli aspetti che oggi destano perplessità per la qualità
della vita dell'uomo e del suo ambiente di vita c'è il problema
dello smaltimento dei rifiuti che quotidianamente produciamo nel mondo.
Dalle discariche di immondizie si sviluppano ogni anno nel
mondo quantità ingenti di metano, stimate tra i 30 e i 70
milioni di tonnellate: in attesa di poterlo recuperare e quindi
trasformare un problema in un momento di recupero-energetico, il metano si comporta da "regolatore" della climatologia terrestre.
Si ritiene infatti che il metano liberato nell'atmosfera sia una
delle cause del noto "effetto serra", che vede la terra tendere
ad un aumento non desiderato di temperatura, dovuto
all'accumulo di calore che non riesce a disperdersi negli strati
alti dell'atmosfera.
Francia: lumache sì, ma DOC
I francesi sono ghiotti di lumache e da sempre ne consumano quantità rilevanti: la novità di quest'anno sta nel fatto che
anche per questo animale è arrivata l'epoca della "qualità
certificata", del DOC.
A uno squillo di tromba Valeria chiama a raccolta i compagni, che si riuniscono in mezzo al prato. Si ode la musica "Pini
di Roma" di Onorino Respighi e i bambini giocano a nascondino e alla fine fanno un girotondo tenendosi per mano.
Poi escono di scena felici_
Scena 9
Rientrano con le bandiere e Paolo spiega il significato della
bandiera: "È la bandiera della natura. E verde come i prati e le
foglie. Ha un campanellino per svegliare gli uomini che non
sanno che la natura è in pericolo. È la nostra bandiera e può
essere anche la vostra!"
Scena N
Vengono distribuite al pubblico copie del "Messaggio". poesia composta dai ragazzi e alla fine i bambini invitano tutti a
cantare con loro "Ho visto un prato". Li vanno a prendere per
la mano eli accompagnano in scena. Grande applauso.
La nuova qualità della lumaca comprenderà una cura pignola di tutte le fasi del ciclo del prodotto, per puntare al
nuovo prodotto principe e di prestigio: le uova.
Dunque non più soltanto si alleveranno lumache per consumarle in quanto tali, ma si assisterà allo sviluppo del
mercato di preziosissime uova: al prezzo di un milione e
trecentomila lire al chilo si tratta di un concorrente per lo
stesso caviale.
Usa: più cibo, più memoria
Prove effettuate sia su animali che sull'uomo indicano che
gli anziani che mangiano di più tendono a mantenere una
memoria più in forma: si tratta di una notizia che almeno in
parte contraddice la nota regola che prevede che al crescere
dell'età una buona condizione fisica sia legata alla diminuzione progressiva nel consumo alimentare.
CEE: no agli antiparassitari
nel latte per neonati
In sede comunitaria si sta pensando alla diminuzione dei
limiti ammissibilinei cibi dei residui di alcuni dei più diffusi
antiparassitari: la questione riguarda più da vicino i prodotti
ortofrutticoli e i cereali, tuttavia si ritiene di dovere tutelare
in primo luogo la categoria più "a rischio", i bambini, e
quindi di avere un occhio di particolare riguardo per i
succedanei del latte materno.
9
Luciano Didero
Fitofarmaci, ambiente e salute, quali problemi e quali prospettive?
5a 7 ---- len
Sui finire di questo 1987 che
per l'Europa comunitaria è
l'anno dell'ambiente la Lega
delle Cooperative — nelle
forme più rappresentative,
produzione agricola e consumo dell'Emilia Romagna
— ha chiamato il mondo
scientifico e industriale, i
singoli utenti della produzione agroindustriale. le associazioni degli agricoltori,
ad una discussione intorno
ai modi di coltivare, ai rapporti esistenti "tra chimica e
agricoltura", alle alternative
possibili.
Una riflessione che ha preso
come punto di riferimento il
concetto di rischio-beneficio: un tempo — diciamo
fino a una quarantina di
anni fa — l'agricoltura era
fatta di naturalità dei fenomeni (positivi e negativi), di
esperienza e cultura tramandata. Fattori "esterni"
in grado di modificare i cicli
biologici sono comparsi soltanto con l'avvento di tecnologie più avanzate e con la
disponibilità di materie prime derivate soprattutto dalla petrolchimica.
È ormai storia la diffusione
nel territorio — e nel costume — delle prime molecole di sintesi, progettate per
combattere agenti infestanti,
insetti in particolare: è stato
in questo senso evocato il
DDT e l'uso inconsapevole
che (anche per l'uomo) se ne
faceva all'inizio degli anni
'50.
La cultura tecnico scientifica
da allora ha fatto passi certamente importanti e molecole ad elevato grado di rischio, quali furono quelle
"della prima generazione",
non sono oggi più consentite, sostituite da altre più efficienti rispetto al compito difensivo che debbono assolvere e contemporaneamente
meno preoccupanti per l'intero ecosistema.
L'industria chimica ha probabilmente capito molto
presto che accanto ai vantaggi che le nuove molecole
di sintesi portavano con sé
(maggiore difesa e quindi
produttività) andavano
messi in conto aspetti negativi — crescenti resistenze
negli insetti e quindi progressiva inefficacia con possibili minori rese — che indicavano la strada inevitabile dell'intensificazione della
ricerca di nuovi principi,
sempre più sofisticati e selettivi.
E probabilmente in questa
ottica che si sono sviluppati i
programmi di ricerca dell'industria che in breve tempo hanno portato ad un
numero di principi attivi notevole e ad una loro conoscenza — in termini di causa/ effetto — tuttora largamente incompleta.
Oggi si tratta di un business
di grande valore economico,
che gira intorno alla vendita
di quasi tre milioni di tonnellate di composti all'anno.
prevalentemente utilizzate
dalle agricolture intensive e
ad alte rese (Europa ed Usa
ne consumano oltre il 50%
della produzione mondiale).
L'eccesso è ormai cronaca di tutti i giorni
Tra queste anche i fitofarmaci, sostanze ormai parte
della quotidianità di noi tutti
ma certamente fatto di rilievo per i gruppi ad esse più
esposti, gli stessi produttori.
In Paesi quali il nostro, dove
l'agricoltura ha ancora un
ruolo di rilievo e dove ancora molti sono coloro che
svolgono questo mestiere,
abbiamo che il rischio per la
salute può essere un fatto
molto preoccupante.
Da indagini effettuate in zone ad alta produttività agricola (e ad essa associato un
utilizzo importante di fitofarmaci) risulta che sono
proprio i produttori i primi
a risentire di un uso massiccio di molecole di sintesi.
Questo dato è di particolare
significatività in Emilia
Romagna, che ha contemporaneamente due primati:
quello della regione a più alto impiego percentuale di fitofarmaci e, nello stesso
tempo, quello di essere alla
testa di una ricerca innovativa in agricoltura che punta
ad un diverso e nuovo rapporto con la chimica e —
nella misura possibile — ad
un suo superamento me-
Solo oggi si comincia a capire bene i rapporti tra la salute dell'uomo e ciò che lo
circonda: molti dei fattori
che influenzano il nostro
benessere (o lo trasformano
in malessere) stanno nel ciclo di vita dei prodotti, nei
contatti con un numero di
sostanze sempre crescente.
attualmente valutato nell'ordine delle decine di migliaia.
Oggi sta nascendo anche in
Italia una nuova richiesta di
naturalità e qualità associate: il moderno consumatore
vuole che il prodotto alimentare — sia fresco o trasformato industrialmente. si
tratti di ortofrutticoli piuttosto che di pane, vino od olio
— sia "bello e buono", ma
soprattutto "sicuro".
E per questo nuovo mercato, che si prevede in grande
una calda sera d'estate e una bella cornice di
pubblico hanno animato le vie di Bollate.
A conclusione della manifestazione i dirigenti della sezione soci e di Coop Lombardia
premiavano i vincitori.
Controllo della CEE contro
le frodi" dell vin
Bollate: trofeo Coop
Come tradizione, anche quesranno si è corso sulle strade di Bollate i14° Trofeo Ciclistico Coop Lombardia.
Numerose le società e gli atleti iscritti che in
- Quale consumo
Il simbolo del convegno
per "non" inquinare, per difendere l'ambiente piuttosto
che dovere contribuire ad
un risanamento spesso tardivo quanto difficile.
Prevenzione vuole dire —
oggi in modo significativo
— calare le nuove conoscenze in produzione: è così
che è nata, ormai da oltre
un decennio e proprio dove
maggiore era l'utilizzo della
chimica, la "lotta guidata"
agli infestanti, ciò che significa che i trattamenti con i
fitofarmaci si faranno
quando e solo quando necessari, quando i segnali a- '
grorneteorologici li renderanno inevitabili.
versità, puntando all'eliminazione di ogni trattamento
basato su molecole di sintesi.
L'adozione di nuove tecniche su grande scala sta uscendo in questi anni dalla
fase della sperimentazione e
dal suo ambito più consolidato, quello delle colture
protette, delle serre.
Quesranno per esempio le
cooperative della Romagna
hanno prodotto in questo
modo qualcosa come 3000
quintali di fragole, l'anno
prossimo si punta ai 15000.
Il nuovo — rispettoso della
salute e dell'ambiente — è
possibile: ora è il momento
dell'informazione al consumatore, sulle tecniche impiegate, sulla reale qualità
ottenuta, all'insegna di una
totale trasparenza del processo produttivo.
La chimica al servizio della
produzione e dell'ambiente
nello stesso tempo.
Le alternative e la qualità
La saltane,
4L
diante l'adozione di tecniche
che utilizzano meccanismi
naturali: contro gli insetti
nocivi la diffusione di altri
insetti che li combattano,
oppure i batteri che funzionano in termini preventivi
contro le larve. per esempio.
L'ambiente, la qualità della
vita,
Oggi "la questione ambientale" non è più cosa per i soli
addetti ai lavori (così era fino a 10 anni fa), è cronaca
di tutti i giorni quella che ci
segnala che un eccesso nell'impiego di qualche composto, a volte forse un suo uso
improprio, diventa un problema per i soggetti collocati
a valle degli utilizzatori primari.
È così che termini quali atrazina, diserbante, falde,
migrazione, destino ambientale, diventano notizia e, indirettamente, ricerca di responsabilità.
L'agricoltura, da tempo citata tra le cause di dissesto
ambientale, può ribattere a
questa accusa con una carta
che le è propria: la prevenzione.
Come dire: l'agricoltura ha
oggi la possibilità di lavorare
Fare chiarezza sul mercato è comunque una
delle indicazioni della Politica europea dei
consumatori che si ripete periodicamente
tornando alle frodi del vino al metanolo che
continua a penalizzare i produttori di vino. Il
Parlamento europeo — tornando sull'argomento — ha chiesto che sia dato all'Esecutivo della CEE un potere di controllo sull'utilizzo da parte degli Stati degli stanziamenti
nel settore vinicolo per porre fine alle frodi
che continuano a far aumentare le eccedenze. E Parlamento europeo si è rammaricato
inoltre per il fatto che l'autorizzazione di
aggiungere zucchero al vino provochi un
aumento delle spese comunitarie e quindi
sviluppo nei prossimi dieciventi anni, che si stanno diffondendo forme di produzione ad alto contenuto innovativo, quelle che incorporano contemporaneamente il massimo di qualità
e di sicurezza per il consumatore finale.
La tecnica più avanzata
prende oggi il nome di "lotta
biologica" o, se volete, di
controllo biologico delle av-
anche le eccedenze oltre che diminuire la
qualità del vino. D'altro canto non si può
ignorare che i viticoltori sono penalizzati rispetto ai produttori di latte. I primi, infatti,
riescono ad ottenere solo il 78 per cento del
prezzo del mercato per la metà della loro
produzione, mentre i produttori lanieri ottengono il 100 per 100 per il 95 per cento
della loro produzione. Non è casuale che
penalizzati siano i viticoltori dei Paesi del
Sud dell'Europa in genere molto deboli e
sciatti nella contrattazione comunitaria —
ivi compresa l'Italia — mentre i produttori
lattieri appartengono a Paesi molto più efficienti e più impegnati a trarre dalla PAC
vantaggi per i loro concittadini.
Groenlandia: potenziale
leader mondiale
gielill'export d ghiaccio
Facciamo riferimento ad una notizia della
primavera di quesranno, secondo la quale si
è verificato il primo caso di "commercio"
internazionale di iceberg tra Groenlandia e
Giappone. Naturalmente si tratta di un prodotto altamente ecologico e privo di sostanze
inquinanti, ciò che ha destato notevole interesse anche in Usa, creando un inedito ma
promettente mercato di "ghiaccio speciale"
per cocktails.
Milano Gallaratese
un conciano d fotogr...fia
La nostra sezione soci del quartiere Gallaratese si è fatta sostenitrice di un concorso
fotografico promosso dal circolo culturale
"G. Trevisani".
Il concorso avrà la durata di un anno a
partire dal 3 I ottobre con scadenza e premio
mensili e le foto potranno essere di argomento libero. L'unico limite è imposto dal bianco
e nero e dal formato 24 x 30. Per i vincitori
allettanti i premi, tra i quali spicca un buono
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può rivolgere al circolo Giulio Trevisani, Via
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Quale consumo — 111
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Coop Lombardia fa marciare il progetto di solidarietà
Ettore Tibaldi
L 1551 Eri no al
Burkina Fas r, b er
fermare I' deserto
Il Burkina Faso, "patria degli
uomini integri" è indipendente dai 5 agosto 1960. Aveva 7 milioni di abitanti nel
1983 (data dell'ultimo censimento). ne avrà probabilmente IO milioni nel 2000.
La densità è di 26 abitanti
per km2 , con un tasso di
mortalità del 21%, e una
"speranza di vita"alla nascita
di 44 anni. L'82% della popolazione attiva è impiegata
in agricoltura e il tasso di analfabetismo permane al
76%. Con il nome di Alto
Volta questo territorio di
274.000 km'- ha subito i guasti della colonizzazione della
Francia, che lo amministrava insieme alla Costa d'Avorio, e le difficoltà di una difficile indipendenza, sempre
minacciata dalle contrarietà
oggettive dei clima e della
storia passata. •
I primi sei anni di un potere
civile che non lasciò molti
buoni ricordi si conclusero
con un colpo di stato militare
e quattordici anni di relativa
stabilità, nel corso dei quali il
Paese è stato uno dei più
aiutati del mondo.
Dopo le gravi siccità e care-
stie che si sono succedute all'inizio degli anni 70, dal
1976 al 1982 l'Alto Volta ha
ricevuto 1.2 miliardi di dollari di aiuti pubblici, 200 milioni di dollari l'anno, dunque, pari a 33 dollari l'anno
per abitante. Inoltre nella
capitale si sono installate
molte organizzazioni di volobtariaro, attratte dalla povertà del Paese, dalla libertà
d'azione che vi si può trovare
e dal notevole dinamismo
della popolazione rurale. Gli
interventi di cooperazione
internazionale superano, dal
punto di vista del finanziamento, il volume dell'investimento interno lordo.
Nel 1980 un altro colpo di
stato rende il Paese meno dipendente dalla Francia, ma
apre un ciclo di instabilità
politica. [14 agosto 1983 una
rapida presa del potere del
giovane capitano Thomas
Sankara, apre una nuova fase di stabilità. Entro un anno
l'Alto Volta cambia non solo
nome, ma anche volto. Secondo Sophie Bessis, economista e giornalista di
"Jeune Afrique" "il giovane
capitano-presidente fa parte,
come Jerry Ramlings in
Ghana, di una nuova generazione di militari decisi a far
pulizia nel loro Paese. Mentre i 'comitati di difesa della
rivoluzione' sono incaricati
di portare ovunque la buona
parola e di generalizz_are l'entusiasmo rivoluzionario, i
`tribunali popolari rivoluzionari' giudicano i corrotti e
i traditori del nuovo ideale.
Tutto il Paese viene messo al
lavoro: il potere afferma la
sua volontà di operare verso
il soddisfacimento dei bisogni vitali della popolazione e
la possibilità, per i contadini,
di avere i mezzi per sviluppare la produzione agricola. In
rottura totale con il passato,
tanto in politica interna che
in politica estera, il nuovo
regime non ha ancora pienamente dato prova di sé.
Ma la via è stretta per il capitano Sankara, tra una politica risolutamente orientata
verso lo sviluppo economico
e sociale senza per questo
voltare la schiena alla democrazia, e l'andare alla deriva
verso un avventurismo mascherato da tonalità rivoluzionarie puramente verbali,
che ha già provocato molte
tragedie in Africa. 12 popolazione del Burkina, la cui
terra è meno povera di quanto generalmente si dica, merita che la si aiuti, infine, a
occuparsi di sé stessa".
Il prodotto interno lordo è di
I miliardo di dollari (inferiore dunque a quello di una
grande industria italiana), di
cui il 41% si deve all'agricoltura, il 16% all'industria (incluso artigianato) e il 43% ai
servizi. Le esportazioni "coprono" le importazioni per il
16%, ma il debito estero è
relativamente piccolo: 335
milioni di dollari. Centinaia
di progetti di sviluppo si attuano con alterni risultati,
mentre il deserto, spinto dalla siccità avanza inesorabile
verso sud, in te ressand o l'area
più ampia e tra le più fertili
del Paese, l'altopiano Mossi.
Intanto, nuove strategie di
mobilitazione dei contadini e
una nuova filosofia nella cooperazione internazionale,
hanno però posto l'accento
verso l'eco-sviluppo, cioè
verso iniziative che pongano
la relazione tra gli uomini e la
natura al primo posto.
L'Incontro
132,rt. proRette
saluti
III 2 settembre si è svolto a Milano nella nostra sede,
l'incontro tra i dirigenti della Coop Lombardia e l'agrouomo Ibrahim Ouedraogo, (nella foto) delegato dal ministero della Questione Contadina del Burkina Faso a seguire un corso di formazione presso la sezione di Ecologia del
dipartimento di Biologia dell'Università degli studi di Milano, e a mantenere i rapporti con l'ente che fornisce gli
aiuti.
L'incontro è avvenuto in relàzione al progetto di aiuti della
Coop Lombardia al Burkina Faso, uno dei Paesi in via di
sviluppo per la fornitura di un laboratorio che studi e
combatta il processo di desertificazione in corso in quella
regione africana. All"mcontro erano presenti il presidente
della Coop Lombardia Antonio Bertoiini (secondo da
sinistra) , la Commissione incaricata del Consiglio di amministrazione di seguire la realizzazione del progetto di
aiuti, Daniele Moltrasio del Settore soci; il prof. Ettore
Tibaldi (al centro), del Dipartimento di Biologia, responsabile scientifico del programma denominato Installazione nel Burkina Faso di un laboratorio di analisi per la
difesa del capitale-suolo contro la desertificazione", oggetto di apposita convenzione tra Coop Lombardia e l'Università degli Studi di Milano; il Dr. Giuliano Soncini,
biologo, collaboratore del prof. Tibaldi e incaricato dal
Dipartimento di Biologia dell'Università della messa a
punto dei metodi analitici e della installazione del laboratorio, insieme a Ibrahim Ouedraogo.
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Da Mil
per studiare
oratorio
pitale suolo
L'estrema fragilità del suolo
nelle aree del Sahel, unita alla grave crisi ambientale
complessiva che viene definita come siccità esigono una
attenzione continua e una
rapida capacità di rilevamento dei danni e delle esigenze
del capitale suolo. Il piccolo
laboratorio installato in
Burkina Faso con il finanziamento di Coop Lombardia non è certo un laboratorio di ricerca che può contribuire alla descrizione della
desertificazione nel Sahel: è
- uno strumento
tutt'altro. È
agile, seppur limitato, che
viene posto al servizio delle
comunità di contadini di
quel Paese. Si trova infatti
nell'ambito delle iniziative di
un Ministero che si dedica
appunto alla condizione di
tutti coloro (il 90% della popolazione) che vivono sulla
terra e della terra, il Ministero della Questione Contadina. Fino ad ora, per avere
informazioni sul tenore in sali nutritivi del terreno era necessario spedire i campioni in
Francia e attendere fino a sei
mesi per avere i risultati. Oggi, in sole 24 ore è possibile
avere le informazioni più
importanti sulla acidità del
suolo, sulla concentrazione
in fosforo e in azoto (nelle
loro forme disponibili per la
pianta ammonio, nitriti, nitrati).
Le stesse analisi sono applicate ai concimi organici che
sono ampiamente utilizzati
dalla maggior parte dei contadini e quasi sempre prodotti nell'ambito delle comunità di villaggio. Tali
concimi, spesso preparati
come compost, costituiscono una soluzione ideale dal
punto di vista ecologico perché rendono autosufficienti
le comunità, non obbligando
a spese supplementari in
prodotti di importazione, estremamente costosi. E tuttavia sono prodotti ad alto
"prezzo": è un costo grave in
termini di fatica e, qualche
volta, di pena. La raccolta
del materiale (paglie, erbe, letame, ceneri, rifiuti d'altro ti-
to:
•
•
•
'•
•
Sopra: lungo le rive del Volta, i contadini sono riusciti a creare,
grazie all'acqua del fiume, piccoli orti ai margini della savana
A lato: Donna mossi lavora il burro ottenuto dalla battitura
delle noci di karité, condimento base nell'alimentazione locale
Le foto sono tratte da:
Africa '70 (a cura di), Sahel, la frontiera della siccità, ed. Clesav
po), la sua macerazione per
costituire riserve d'acqua all'interno dei cumuli, il trasporto dell'acqua stessa, il
lavoro di rivoltamento sono
tutti sacrifici pesanti in una
popolazione che talora è debole, e deve affrontare enormi difficoltà ambientali.
Le determinazioni che abbiamo citato sono applicate
anche ai concimi organici,
per risparmiare al massimo
con un giusto dosaggio questa grande ricchezza che viene così usata in modo più
ragionevole e razionale.
Quella che vogliamo chiamare "difesa del capitale suolo contro la desertificazione"
passa dunque attraverso
questo strumento di analisi,
affinché le conoscenze non
servano (come sovente accade in quelle zone) a riempire
gli archivi degli Istituti di ricerca che lavorano per le
grandi imprese multinazionali, ma siano immediatamente usate sul terreno, sul
campo, sul fronte della lotta
al deserto. 12
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N. 8 ottobre