MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
I.I.S. “F. ORIOLI” – VITERBO
Via Villanova, s.n.c. - 01100 Viterbo – Tel .0761/251194-96 –Fax 0761/354358
ESAME DI STATO
ANNO SCOLASTICO 2012/2013
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
( Comma 2, art. 5 DPR 323/98)
CLASSE ARTICOLATA
5A/E
Tecnico delle industrie elettroniche
5A/M
Operatore della moda
Indice
Il Consiglio di Classe…………………………………………………………… pag.
2-3
Elenco dei candidati, con indicazione sulla tesina/percorso………………………… 4-5
Profilo Professionale:
•
•
Area Abbigliamento e della Moda………………………………………………
Area Elettronica ………………………………………………………………….
6
7
Presentazione della Classe. ……………………………………………………………
8-9
Presentazione Alternanza Scuola-Lavoro………………………………………….
10-13
Modalità e strumenti di lavoro del Consiglio di Classe………………………………
14-17
Criteri di Valutazione……………………………………………………………………..
18
Rapporti scuola-famiglia……………………………………………………………........
Attività integrative ed extra-curricolari………………………………………………….
Visite guidate e viaggi d’istruzione……………………………………………………..
Credito Scolastico………………………………………………………………………. .
Terza prova…………………………………………………………………………
19
19
19
20
21
Griglie di Valutazione
•
•
•
•
Griglia di valutazione I Prova……………………………………………………
Griglia di valutazione II Prova…………………………………………………..
Griglia di valutazione III Prova………………………………………………….
Griglia di Valutazione del Colloquio……………………………………………
22-25
26-27
28-29
30
Firme Docenti ……………………………………………………………………………
31
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
ALLEGATI : programmi e relazione di ciascuna disciplina
n° 3 simulazioni terza prova
15 MAGGIO 2013
1
IL CONSIGLIO DI CLASSE 5A MODA
N.
DOCENTE
Materia
Ore
settimanali
1
BARTOLONI LUCIANA
Storia dell’arte e del
costume
5
2
BOCCI MIRANDA
Religione
1
3
FANTI CLAUDIO
Italiano e Storia
6
4
GASBARRI PAOLO
Inglese
3
5
GOLETTI ANGELA VITTORIA
Disegno
6
6
PORTA PATRIZIA
Scienze motorie
2
7
STARNINI DANIELA
Matematica
3
8
VINCENTI CLELIA
Tecniche di settore
5
15 MAGGIO 2013
2
IL CONSIGLIO DI CLASSE 5 A ELETTRONICA
N.
DOCENTE
Materia
Ore
settimanali
2
BOCCI MIRANDA
Religione
1
3
FANTI CLAUDIO
Italiano e Storia
6
4
GASBARRI PAOLO
Inglese
3
5
MATTIONI ANTONINO
Elettronica
9
6
MAGGI ANDREA
Laboratorio
6
PORTA PATRIZIA
Scienze motorie
2
7
RAONA COSIMO
Sistemi
6
8
STARNINI DANIELA
Matematica
3
* 3 ore in compresenza con Elettronica + 3 ore in compresenza con Sistemi
15 MAGGIO 2013
3
6
*
CLASSE 5 A MODA
ALUNNA
TITOLO
TESINA
L’universo femminile del”900”:WolfChanel..dalla signora Dalloway alla
signora Kennedy
CARPITELLA
MORGANA
DEL CAVALLO
ELEONORA
DI SANTE
SERENA
PERCORSO
“Sogni nel
cassetto”
La molteplicità dell’Io
“Se puoi sognarlo puoi farlo” W.D.
FIORANI GIADA
KAUSHAN
OLENA
“Tutto esiste per finire in una
fotografia” E.Z.
MERCUTELLO
DEBORA
“La musica e la voce sono intorno a
noi” J.M.
NASCENZI
MICAELA
Il 900,il nuovo gusto borghese”tra l’esuberanza
e la smaterializzazione dell’Atr Noveau e la
concretezza tecnologica dell’arte e della moda”
PEPE CHIARA
“Nessun tipo di bellezza può essere
attraente senza essere interessante”
TOADER
CRISTINA ALINA
15 MAGGIO 2013
“La città che sale”
4
MATERIA/ARGOMENTO
D’INIZIO COLLOQUIO
CLASSE 5° A ELETTRONICA
PERCORSO
MATERIA/ARGOMENTO
D’INIZIO COLLOQUIO
ALUNNO
TITOLO TESINA
AMETI FLORIM
I Convertitori
CALIN RAZVAN
Il viaggio, l’evasione,la
trascendenza
CAPPUCCI
GIANLUCA
Il mare
Italiano
CARAMANICA
GERARDO
I Maledetti
Italiano
CECCONI DANIELE
L’Età della guerra
Storia
DI FELICE DANIELE
La trasmissione
Italiano
LAZAR NICOLAE
DRAGOS
Lo sviluppo della
tecnologia
Italiano
MARIN ALEXANDRO
ROMERO
MATIET ION
L’Evoluzione
tecnologica
Italiano
MOCANU CATALIN
La Comunicazione
Inglese
VECCHI FEDERICO
Tecnologie della
seconda guerra
mondiale
Storia
VILELLA SEBASTIAN
Evoluzione dell’uomo
e dell’elettronica
15 MAGGIO 2013
5
PROFILO PROFESSIONALE CORSO MODA
La qualifica di tecnico dell’abbigliamento e della moda permette l’accesso ai vari settori
del campo della moda.
Le competenze e le abilità acquisite potranno essere utilizzate dal tecnico per introdursi nella
realtà produttiva artigianale ed industriale, operando sia autonomamente che in equipe nei diversi
contesti aziendali.
La scuola fornisce una solida formazione di base, sviluppa le capacità di ulteriori approfondimenti
ed aggiornamenti in funzione dei mutamenti socio-culturali che determinano nuove tendenze moda.
A ciò si affianca una costante attenzione al progresso delle nuove tecnologie.
Nel caso specifico la denominazione in oggetto è: tecnico modellista figurinista.
Conoscenze
•
•
•
•
•
•
•
•
deve conoscere gli aspetti storici e sociali che hanno determinato i mutamenti della moda
nel corso dei secoli;
deve conoscere gli elementi di base di ogni singola operazione che contribuiscono alla
progettazione di un prodotto-moda;
deve conoscere le funzioni, le strategie del marketing e le strutture dell’organizzazione
aziendale;
deve avere una buona conoscenza delle fibre, dei tessuti e dei materiali ausiliari alla
confezione;
deve conoscere i processi fondamentali della modellistica e della confezione industriale;
deve conoscere le regole fondamentali dello sviluppo taglie relative ai principali capi di
abbigliamento;
deve conoscere le attrezzature con le quali opera la produzione e deve sapere scegliere
quelle più idonee in relazione all’immagine finale del prodotto;
deve conoscere gli elementi fondamentali che determinano il livello di qualità del prodotto.
Competenze
•
•
•
•
•
•
•
deve saper cogliere nelle anticipazioni delle creazioni di moda, le fonti di ispirazione
storico-letterarie, artistiche e folcloristiche;
deve essere attento alle relazioni che intercorrono tra l’evoluzione della moda e i mutamenti
socio-politici ed economici;
deve saper produrre una sua interpretazione di moda, mediante le esigenze differenziate
del mercato e delle aziende a cui si rivolge;
deve saper tradurre e interpretare modellisticamente idee stilistiche abbozzate, in
corrispondenti forme, linee e volumi;
deve saper individuare le tecniche di trasformazione modellistica più idonee in rapporto alle
varie problematiche inerenti al figurino, tenendo conto della sequenzialità operativa dei vari
processi lavorativi;
deve saper applicare la modellistica industriale utilizzando le tecniche che la caratterizzano;
deve conoscere e saper applicare l’iter lavorativo relativo alla confezione industriale in
relazione al tipo di tessuto da utilizzare e saper scegliere i materiali di sostegno adeguati.
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PROFILO PROFESSIONALE CORSO ELETTRONICA
Si ritiene opportuno riportare il profilo professionale e gli obiettivi generali relativi
al corso di specializzazione della classe
5A/E secondo quanto indicato nelle
disposizioni ministeriali.
Il tecnico delle industrie elettroniche può svolgere un ruolo attivo e responsabile
nella realizzazione di semplici progetti, esecuzione di compiti tecnici,
coordinamento del personale, organizzazione delle risorse e gestione di unità
produttive nei campi dell’elettronica industriale e delle telecomunicazioni.
Conoscenze
•
conoscere le caratteristiche funzionali e di impiego dei dispositivi elettronici
per il comando, il controllo e la regolazione
•
conoscere le tecniche di interfacciamento e di elaborazione ed acquisizione
dei segnali
•
conoscere le tecniche di trasmissione dei segnali logici ed analogici
•
scegliere, installare e usare dispositivi di ricezione e trasmissione, nonché i
relativi strumenti di misura e collaudo.
Competenze
•
intervenire nella progettazione, realizzazione, collaudo e conduzione di
semplici impianti industriali e di telecomunicazione, nell’ambito delle
proprie competenze
•
saper scegliere ed utilizzare semplici dispositivi elettrici ed elettronici
programmabili offerti sul mercato
•
descrivere e documentare un lavoro svolto mediante relazioni tecniche
•
consultare manuali d’uso, fogli di specifiche, documenti tecnici vari e
software specifici nel campo elettronico
•
saper utilizzare il personal computer per produzione di elaborati
impiegando specifici programmi e saper effettuare correttamente ricerche
via internet
•
affrontare in un ottica sistemica semplici problemi tecnici, economici,
gestionali.
15 MAGGIO 2013
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RELAZIONE GENERALE SULLA CLASSE
La classe quinta Moda - Elettronica è articolata dal quarto anno ed è composta da
13 ragazzi e 10 ragazze. Tre alunni sono ripetenti dalla quinta precedente ma due
di questi si sono ritirati durante l’anno scolastico.
Il comportamento della classe è stato in generale corretto tanto tra loro quanto nei
rapporti con gli insegnanti.
La frequenza non per tutti è stata regolare.
Le ragazze del corso moda si sono mostrate particolarmente attive e partecipi e
grazie ad un notevole impegno, hanno colmato lacune pregresse e, in alcune
materie,hanno conseguito brillanti risultati.
I ragazzi del corso elettronica hanno dimostrato buona volontà nel cercare di
migliorare una preparazione lacunosa.
Lo svolgimento dei programmi è nel complesso regolare per tutte le discipline.
In alcune materie sono stati necessari corsi di recupero.
La classe presenta qualche difficoltà nelle abilità di base sia nelle materie di area
comune- italiano, matematica, inglese- sia in alcune materie d’indirizzo.
I livelli di acquisizione delle conoscenze e di produzione scritta e orale sono
eterogenei. Alcuni alunni trovano ancora difficoltà notevoli nell’espressione scritta
e orale tanto nelle materie linguistiche quanto in quelle tecnico-scientifiche. Altri
alunni hanno al contrario acquisito ottime capacità e competenze in entrambe le
aree.
Nel corso degli anni il Consiglio di Classe ha lavorato per perseguire i seguenti
obiettivi formativi:
potenziamento del senso di responsabilità ed autonomia attraverso la puntualità,
l’impegno, organizzazione dello studio, rispetto delle consegne, capacità di
autovalutazione;
ampliamento della socializzazione mediante partecipazione ai problemi della
classe, controllo dell’emotività, interventi chiari, completi, motivati.
Di fronte alle difficoltà il gruppo-classe si è sempre impegnato per il superamento
delle stesse a volte mostrando grande interesse.
Il Consiglio di classe ha cercato di portare le conoscenze e le competenze degli
allievi a livello di una compiuta acquisizione degli strumenti e metodi messi a loro
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8
disposizione attraverso un approfondimento graduale, motivato, autonomo e
interdisciplinare.
Gli insegnanti, al fine di favorire il coinvolgimento degli allievi e la loro
partecipazione attiva, hanno seguito le seguenti strategie:
disponibilità ad indicazioni, suggerimenti, chiarimenti e dialogo in una lezione
partecipata e lavori di gruppo;
discussioni guidate, specie su problemi che potevano incidere sul percorso
formativo dell’allievo.
Durante il corso dell’anno, sono stati attuati giorni di recupero antimeridiano in
tutte le materie.
Alcuni insegnanti hanno effettuato corsi di recupero pomeridiani.
Il Consiglio di classe ha altresì organizzato tre simulazioni di terza prova di
tipologia mista “B” e “C” (quesiti a risposta aperta e a risposta multipla).
Per maggiori dettagli si veda la sezione Programmazione e valutazione della
terza prova.
Sono state altresì organizzate simulazioni della prima e seconda prova d’esame.
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PROGETTO FORMATIVO D’ISTITUTO
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
L’alternanza scuola-lavoro, regolamentata dal DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA
REPUBBLICA del 15 marzo 2010 n.87, viene definita come una modalità di realizzazione
dei corsi del secondo ciclo, sia nel sistema dei licei sia nel sistema dell’istruzione e della
formazione professionale, per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base,
l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro.
L’alternanza è dunque una opzione formativa rispondente ai bisogni individuali di
istruzione e formazione.
Si propone di preparare gli allievi ad un ingresso consapevole nella realtà lavorativa, al
fine di creare rapporti stabili tra scuole e imprese appartenenti alla medesima realtà
territoriale.
L’alternanza scuola-lavoro è un metodo di apprendimento che permette agli studenti di
realizzare un percorso nel quale si integrano attività formative di aula e/o di laboratorio con
esperienze svolte in contesti lavorativi e imprenditoriali.
Nel nostro istituto è strutturata nel seguente modo:
- 66 ore nel IV anno suddivise in 40 ore di stage in azienda e 26 di lezioni
interdisciplinari frontali ed ulteriori 24 ore pomeridiane con un esperto esterno di
settore.
- 66 ore nel IV anno suddivise in 40 ore di stage in azienda e 26 di lezioni
interdisciplinari frontali ed ulteriori 24 ore pomeridiane con un esperto esterno di
settore.
- Al III anno è stata rilasciata la certificazione per un corso di antincendio.
- Al IV anno è stata rilasciata la certificazione per un corso di primo soccorso.
- Al V anno è stata rilasciata la certificazione per un corso di sicurezza nel lavoro.
Gli obiettivi dell’alternanza:
Ampliare le opportunità di apprendimento.
Acquistare competenze spendibili nel mercato del lavoro.
Facilitare l’orientamento e l’auto-orientamento degli studenti.
Collegare le istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro.
Condurre attività di ricerca e applicazione interdisciplinare basata sull’esperienza
educativa del lavoro.
- Collegare la formazione allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
-
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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
CLASSE V MODA
Per quanto riguarda l’alternanza scuola-lavoro prevista dal curriculum scolastico, la scelta
quest’anno si è orientata verso stage svolti presso ditte artigiane locali, individuate sul
territorio direttamente dalle stesse allieve, al fine di promuovere per loro anche possibili
collaborazioni lavorative future.
I nove elementi si sono liberamente suddivisi in piccoli sottogruppi e per una settimana
hanno svolto attività lavorativa, per un totale di 40 ore, presso laboratori di Moda con
peculiarità diverse, svolgendo responsabilmente varie mansioni all’interno dell’atelier, sia
individualmente che nell’ambito di un lavoro di squadra.
Dal libretto personale si evince, nel dettaglio, il lavoro svolto da ciascuna allieva,
riportando valutazioni da parte dei datori di lavoro tra buone e ottime. Questo testimonia
l’entusiasmo con cui è stata affrontata l’attività pratica da parte delle ragazze e la ricaduta
positiva sul curriculum scolastico con consolidamento delle capacità acquisite.
Le ditte che hanno collaborato a questa esperienza sono:
-
“Bottega Conticelli” di Castel Giorgio; le allieve Fiorani e Kauscian hanno partecipato
alla creazione di oggettista di arredo, dall’ideazione, realizzazione, imballaggio.
-
“Aura” di Innocenzi di Orvieto;l’allieva Pepe ha partecipato alla confezione di abiti da
sposa.
-
“Borioni s.r.l.” di Bracciano; le allieve Carpitella, Mercutello e Toader hanno
partecipato alla confezione di abiti da sposa e accessori.
-
“Ago e Filo di Berluti” di Viterbo; le allieve Del Cavallo, Di Sante e Nascenzi hanno
partecipato alla creazione di capispalla, dal cartamodello al montaggio.
La classe inoltre ha svolto 24 ore pomeridiane con l’eperto esterno, prof.ssa GRANI Leila,
nelle quali è stato svolto il progetto che prevedeva, utilizzando il programma Photoshop, la
possibilità di disegnare figurini di moda al computer.
La preparazione è stata completata da 26 ore effettuate all’interno della programmazione
curricolare che ha portato dall’ideazione alla realizzazione su tessuto di tre abiti da sposa
liberamente ispirati alla storia del costume.
Tutor
Prof.ssa. A.V.Goletti
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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
CLASSE VAE
Nella classe VAE l’alternanza scuola lavoro, prevista dal curriculum scolastico, si è
sviluppata secondo i seguenti momenti formativi:
Attività svolte durante l’orario curriculare:
Corso di formazione in materia di Salute e
Sicurezza sul Lavoro rivolto ai lavoratori –
Alto rischio
16
ore
CNA Sostenibile S.r.l.
Reti LAN
13
ore
Prof. Raona Cosimo - Sistemi,
Aut. ed Org. della produzione
Fibre ottiche
13
ore
Prof. Mattioni Antonino Elettronica e telecomunicazioni
Assemblaggio PC,manutenzione e
assistenza tecnica Hw e Sw
24
ore
Dott. Luca Delle Monache - PC
Hospital
Stage
40
ore
Varie aziende del settore
Attività svolte al di fuori dell’orario curriculare:
L’attività di stage, svolta dal 11/02/2013 al 16/02/2013, ha interessato aziende di vari
settori individuate dagli stessi alunni.
I settori interessati sono:
Alunno
Azienda
Ameti Florim
Caramanica
Gerardo
Frittelli Bruno
Riparazioni TV
Calin Razvan G.
Lazar Nicolae D.
Marin Alexandru
Audio Plus
Progettazione e realizzazione impianti HiFi Car
Cappucci
Gianluca
Manzoni Rosino
Impianti Elettrici
Cecconi Daniele
Im.El.
Impianti Elettrici Speciali
Di Felice Daniele
Way Installation
Impiantistica Civile e Industriale
Matiet Ion
C.I.E.
Costruzioni Impianti Elettrici
Mocanu Catalin
Claudio Cagnoli
Intallazione e manutenzione caldaie
Vecchi Federico
Hospital
Technology
Audioprotesista, Applicazioni e riparazioni protesi
acustiche
Vilella Sebastian
Viterbo
Informatica
Assistenza tecnica HW e Sw Personal Computer
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Settore
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Da contatti tenuti dal tutor con le varie aziende, risulta che la partecipazione è stata
assidua e gli alunni hanno manifestato un buon interesse mentre i risultati ottenuti, da
quanto risulta dal libretto personale, sono mediamente buoni.
L’attività svolta, anche se di breve durata, è stata comunque valutata dagli alunni
positivamente.
Il Tutor
Prof. Cosimo Raona
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Modalità e strumenti di lavoro del Consiglio di classe
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI A BREVE TERMINE
Capacità di:
⌧ porsi in relazione con i compagni e con i docenti in modo corretto;
⌧ partecipare al lavoro in modo propositivo;
⌧ intervenire in un dialogo in modo ordinato e produttivo;
⌧ impegnarsi nel portare a termine il compito (puntualità nelle consegne);
⌧ essere disponibile al confronto e al lavoro di gruppo;
⌧ accettare e rispettare il “diverso” da sé.
OBIETTIVI COGNITIVI E METACOGNITIVI
Acquisire la capacità di decodificare un messaggio sia scritto sia orale
Sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti dell’apprendimento
Acquisire un metodo di lavoro efficace, sapendo quindi:
⌧
prendere appunti;
⌧
pianificare in modo efficace lo studio personale a casa;
⌧
identificare le caratteristiche dei compiti da svolgere (scopi, procedure/strategie,
livello di difficoltà);
⌧
distinguere le informazioni principali da quelle secondarie;
⌧
sfruttare occasioni di esperienze extrascolastiche (giornali, programmi televisivi,
interessi vari, …)
⌧
collegare le informazioni utilizzando mappe concettuali.
Sviluppare capacità logiche:
⌧
cogliere analogie, differenze, correlazioni;
⌧
sviluppare le abilità di analisi e interpretazione dei testi (letterari e non).
Sviluppare capacità comunicative:
⌧
comunicare, sia nella forma scritta che in quella orale, in modo chiaro, ordinato
e coerente;
⌧
fare propria la terminologia specifica di base di ogni singola disciplina.
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STRATEGIE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI
Per raggiungere gli obiettivi sopra indicati, si sono privilegiati:
•
la centralità dello studente nel processo insegnamento/apprendimento
•
il costante riferimento alla figura del coordinatore che ha invitato i colleghi,
soprattutto in occasione dei consigli di classe, a riflettere sul percorso svolto e a
verificare il conseguimento o meno degli obiettivi trasversali prefissati;
•
l’alternanza di lezioni frontali a lezioni interattive e laboratoriali;
•
avvio alla consapevolezza degli errori commessi per imparare a utilizzarli come
risorsa per l’apprendimento.
STRUMENTI DI OSSERVAZIONE, VERIFICA E VALUTAZIONE DEL RAGGIUNGIMENTO DEGLI
OBIETTIVI TRASVERSALI
Per verificare e valutare il raggiungimento degli obiettivi trasversali prefissati, il Consiglio di
Classe ha fatto ricorso a verifiche formative orali in classe.
Ciascun docente, inoltre, ha effettuato verifiche sia scritte che orali, nei modi specificati
all’interno delle singole programmazioni.
MODALITA’ DI LAVORO
Al fine di conseguire gli obiettivi, sia trasversali che disciplinari, sono state adottate le
seguenti metodologie di lavoro:
⌧
Attività didattica
Approccio induttivo
Gestione del gruppo classe
⌧ Lezione frontale
⌧
Approccio deduttivo
⌧
Esercitazioni guidate
⌧
Feedback
⌧
⌧
Imparare facendo
⌧
⌧
Didattica breve
⌧
Esercitazioni autonome
Esercitazioni a coppia
(tutoring)
Esercitazioni a gruppi
omogenei/disomogenei
⌧
Didattica modulare
⌧
Lezione partecipata
15 MAGGIO 2013
15
STRUMENTI DIDATTICI
Oltre ai libri di testo in adozione, per conseguire gli obiettivi su indicati, sono stati utilizzati
⌧
Laboratori
⌧
⌧
⌧
Internet
Stages formativi
⌧
⌧
⌧
Visite guidate
⌧
⌧
Dispense
⌧
Testi di
approfondimento
Palestra
Video proiettore
Partecipazione a
conferenza
Schede di lavoro
guidate
⌧
Fotocopie
⌧
⌧
Giornali e riviste
Televisione
Opere
multimediali
⌧
VERIFICA E VALUTAZIONE
Sono state effettuate tre tipi di verifica secondo la seguente tabella:
Tipo
Scopo
Periodo
Diagnostica Per individuare i prerequisiti e il livello iniziale, assumere Inizio d’anno (test
informazioni sul processo di
d’ingresso)
insegnamento/apprendimento in corso per orientarlo,
modificarlo secondo le esigenze
Formativa Per il controllo dell’apprendimento, l'adeguatezza dei
In itinere
metodi, delle tecniche e degli strumenti utilizzati
Sommativa Per accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici
Alla fine di ogni
prefissati e pervenire alla classificazione degli studenti. unità didattica o
modulo
Si specifica che la
• Valutazione formativa si è avvalsa della verifica del
o Lavoro scolastico in classe
o Contributi degli studenti durante le lezioni
o Esercitazioni individuali o collettive
o Anali dei compiti a casa
• Valutazione sommativa ha misurato l’apprendimento attraverso prove formali
adeguate a verificare il possesso delle conoscenze, il livello di sviluppo delle abilità,
la capacità di problematizzazione e di rielaborazione personale dei contenuti, la
proprietà espressiva, la pertinenza e la logicità dell’esposizione.
Sono state effettuate almeno
n. 2. verifiche orali e n. 2..verifiche scritte a trimestre
n. 2. verifiche orali e n. 3..verifiche scritte a pentamestre
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16
La valutazione periodica del trimestre è stata un giudizio globale e individualizzato che
ha riguardato la qualità dell’apprendimento e alla cui formulazione hanno concorso
1. La valutazione formativa
2. La valutazione sommativa
Mentre la valutazione finale sarà un giudizio globale e individualizzato che riguarderà
conoscenze, abilità, competenze e comportamenti nella loro ricaduta didattica e terrà
conto
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Valutazione formativa
Valutazione sommativa
Livelli di partenza
Processo evolutivo e ritmi di apprendimento
Impegno e partecipazione al dialogo educativo
Regolarità nella frequenza
Capacità e volontà di recupero
CRITERI E MODALITÀ DI VALUTAZIONE
Per la valutazione, si sono usati strumenti differenziati (prove scritte di tipo tradizionale,
prove scritte strutturate e semistrutturate, prove orali), funzionali a misurare
l’apprendimento di conoscenza, l’acquisizione di abilità e per accertare l’incidenza della
propria azione didattica.
Inoltre, durante l’A.S., i docenti hanno adottato diverse modalità valutative.
La valutazione sommativa, che trova la sua sintesi nella formulazione del voto di fine
pentamestre e del voto finale, è espressa sulla base del raggiungimento degli obiettivi
minimi fissati con le programmazione individuali e del conseguimento delle competenze
espresse nella programmazione di classe.
La valutazione degli alunni è stata effettuata secondo la griglia di valutazione approvata
dai consigli di classe e/o a punteggio graduato per esercizio mediante gli strumenti
seguenti:
⌧
⌧
⌧
⌧
⌧
⌧
⌧
⌧
⌧
Colloqui orali individuali
Colloqui orali di gruppo
Prove strutturate
Prove semistrutturate
Produzione di materiale grafico
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⌧
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Prove pratiche di laboratorio
Lavori a casa
Interventi spontanei in classe
Tesine
Presentazione di progetti
CRITERI DI VALUTAZIONE
Si è stabilito un livello minimo e massimo, in termini di conoscenze, abilità e comportamenti,
cui far corrispondere una scala graduata.
A tal fine è stato necessario definire concordemente soprattutto il livello minimo di
apprendimento, secondo una scheda ispirata ai sei obiettivi fondamentali della tassonomia di
Bloom, disposti gerarchicamente:
•
•
•
•
•
•
conoscenza
comprensione
applicazione
analisi
sintesi
valutazione
Livello
Voto
Giudizio
Abilità
Conoscenze
1-3
Gravemente
insufficiente
Utilizza non correttamente ed in maniera mnemonica,
ripetitiva le scarse conoscenze teoriche e pratiche
acquisite
Inesistenti o molto modeste
4
Insufficiente
Utilizza in modo incerto, mnemonico, parziale le modeste
conoscenze teoriche e pratiche acquisite
Frammentarie, incerte
5
Mediocre
Utilizza in modo insicuro, mnemonico, le parziali
conoscenze teoriche e pratiche acquisite
Incomplete e superficiali
6
Sufficiente
Esegue compiti semplici senza errori sostanziali, ma con
alcune incertezze
Essenziali ma non approfondite
7
Discreto
Esegue correttamente compiti semplici e applica le
conoscenze anche a problemi complessi, ma con
qualche imprecisione.
Essenziali con eventuali
approfondimenti guidati
8
Buono
Applica autonomamente le conoscenze anche a
problemi complessi in modo globalmente autonomo
Sostanzialmente complete con
qualche approfondimento
autonomo
9
Ottimo
Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo
anche a problemi complessi
Complete, organiche, articolate e
con approfondimenti autonomi
10
Eccellente
Applica le conoscenze a problemi complessi in modo
corretto, autonomo e creativo.
Organiche, approfondite ed
ampliate in modo autonomo e
personale.
Base
Intermedio
Avanzato
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Gli obiettivi comportamentali sono stati raggiunti dalla maggior parte degli alunni ; discorso
diverso per gli obiettivi cognitivi e metacognitivi rispetto ai quali alcuni ragazzi mostrano
ancora difficoltà ( maggiori dettagli nella relazione generale della classe e nelle relazioni
delle singole discipline ).
15 MAGGIO 2013
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RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Le famiglie sono state poco presenti.Per la maggior parte i rapporti tra docenti e genitori si
sono limitati agli incontri istituzionali, ai quali non tutti hanno partecipato, rispondendo
parzialmente alle sollecitazioni del coordinatore di classe.
ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI
Orientamento post-diploma
Incontro Interforze
Incontro informativo sui percorsi di Istituti Tecnici Superiori
Incontro con l’azienda Studio Moda Rossella
Conferenze e seminari
Parliamo di legalità fiscale a scuola
La scuola incontra il mondo del lavoro, impulso all’impreditoria giovanile e femminile
Insieme per la legalità economica
Corso sulla sicurezza
Giornata della memoria
Giornata Mondiale per la lotta all’ A.I.D.S.
Conferenza informativa “ Prevenzione A.I.D.S. “
Conferenza informativa “ A.D.M.O “
Conferenza “ Diritto alla studio” ADISU LAZIO
Visite guidate e viaggi d’istruzione
La classe ha partecipato al viaggio d’istruzione ( Crociera nel Mediterraneo )
Visita guidata alla Cappella degli Scrovegni
Visita guidata all’ Atelier SARLI
15 MAGGIO 2013
19
ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO
ANNO SCOLASTICO 2012-13
CANDIDATI INTERNI
MEDIA
DEI
VOTI
M=6
CREDITO SCOLASTICO ( PUNTI ) D.M.n°99/2009
Classi
Terze
3-4
Classi Classi
Quarte Quinte
3-4
ATTRIBUZIONE PUNTO DI VARIAZIONE DI
FASCIA classe Quinta
4-5
0.6
Partecipazione attiva all’Alternanza scuola-lavoro
6<M ≤ 7
4-5
4-5
5-6
0,2
Partecipazione alle attività integrative dell’Istituto
0.2
7<M ≤ 8
5-6
5-6
8<M ≤ 9
6-7
6-7
7-8
9<M ≤ 1
0
7-8
7-8
8-9
15 MAGGIO 2013
Certificazioni documentate
6-7
Il Consiglio di Classe ha stabilito, inoltre, in base al D.M. del 24
febbraio 2000 n°49, che il punteggio di 0,20 punti previsto per il
credito formativo sia attribuito agli alunni che hanno svolto
attività debitamente documentata mediante attestazione
proveniente dagli Enti, Associazioni, Istituzioni presso i quali il
Candidato ha realizzato l’esperienza nel campo delle attività
culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al
lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla
cooperazione, allo sport
20
TERZA PROVA
Il Consiglio di Classe, nella scelta della tipologia della terza prova tra quelle
proposte dal Ministero, ha ritenuto di considerare più idonea a tener conto della
specificità dell’indirizzo degli studi, delle impostazioni metodologiche seguite dai
candidati, delle esperienze acquisite all’interno della progettazione d’Istituto, una
prova tipo b) e c), e cioè con quesiti a risposta singola e quesiti a risposta multipla,
di cui 10 a risposta singola e 20 a risposta multipla.
A sostegno di tale scelta ha anche contribuito l’abitudine di eseguire prove a
risposta singola e multipla durante l’intero corso degli studi. Le prove strutturate o
prove oggettive, costituiscono infatti parte integrante della Programmazione e sono
considerate elementi validi per la valutazione degli obiettivi raggiunti dagli alunni;
gli alunni, inoltre, sono abituati ad essere valutati con questo tipo di prove.
Relativamente al criterio di valutazione, il Consiglio di Classe ritiene che non debba
essere assegnato un punteggio negativo per una risposta errata, anche se ciò
potrebbe essere un sistema per evitare risposte casuali; con opportune
formulazioni dei quesiti e con un idoneo distrattore nelle risposte, si può
efficacemente compensare una eventuale casualità nella risposta.
Pertanto, a seguito di quanto esposto, il criterio di valutazione della prova è quello
di attribuire 3 punti per ognuna delle cinque discipline che sono argomento della
prove, assegnando il punteggio secondo il criterio di valutazione riportato nel
seguente Documento.
Il Consiglio di Classe , su indicazione del Dirigente Scolastico , ha effettuato tre
simulazioni della terza prova le cui tracce sono inserite in allegato.
15 MAGGIO 2013
21
TIPOLOGIA DELLA PROVA: ANALISI DEL TESTO
Griglia di valutazione della prima prova scritta
Macroindicatori
Indicatori
Competenze
Capacità di
linguistiche di base esprimersi
(Punteggiatura
Ortografia
Morfosintassi
Proprietà
lessicale)
Efficacia
argomentativa
Capacità di
sviluppare le
proprie
argomentazioni
Analisi dei nodi
concettuali e delle
strutture formali
Capacità di
analisi
d'interpretazione
Rielaborazione,
collegamenti e
riferimenti
Descrittori
Si esprime in modo:
appropriato
corretto
sostanzialmente
corretto
impreciso e/o
scorretto
gravemente scorretto
Argomenta in modo:
ricco e articolato
chiaro e ordinato
schematico
poco coerente
inconsistente
Sa analizzare e
interpretare
Sa descrivere ed
analizzare
Sa solo individuare
Individua in modo
incompleto
Individua in modo
errato
Capacità di
Rielabora … in modo:
critico
rielaborare, di
effettuare
personale
collegamenti e
essenziale
fare riferimenti, di
parziale
contestualizzare
non rielabora
Valutazione
complessiva
15 MAGGIO 2013
Misuratori
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente
insufficiente
4
3,
5
3
2
1
1-4
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente
insufficiente
3
2,
5
2
1,
5
1
6
5
4
3
2
1-3
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente
insufficiente
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente
insufficiente
Totale punteggio
22
Punti
2
1,
5
1
0,
5
0
2-6
0-2
15
TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO, VOTO E PUNTEGGIO
GIUDIZIO
VOTO
1-3
NEGATIVO
4
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
5
INSUFFICIENTE
6
SUFFICIENTE
7
DISCRETO
8-9
BUONO
10
OTTIMO
15 MAGGIO 2013
23
PUNTEGGIO
1-4
5-7
8-9
10
11-12
13-14
15
TIPOLOGIA DELLA PROVA : SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE
Griglia di valutazione della prima prova scritta
Macroindicatori
Indicatori
Descrittori
Competenze
Capacità di
Si esprime in modo:
linguistiche di base esprimersi
appropriato
(Punteggiatura
corretto
Ortografia
sostanzialmente
Morfosintassi
corretto
Proprietà
impreciso e/o scorretto
lessicale)
gravemente scorretto
Efficacia
Capacità di
Argomenta in modo:
argomentativa
formulare una
ricco e articolato
tesi e/o di
chiaro e ordinato
sviluppare le
schematico
proprie
poco coerente
argomentazioni
inconsistente
Competenze
rispetto al genere
testuale
Originalità
Creatività
Capacità di
rispettare
consapevolmen
te i vincoli del
genere testuale
Capacità di
rielaborazione
critica e
personale dei
documenti e
delle fonti
Rispetta
consapevolmente tutte
le consegne
Rispetta le consegne
Rispetta in parte le
consegne
Rispetta solo alcune
consegne
Non rispetta le
consegne
Rielabora in modo:
critico
personale
essenziale
parziale
non rielabora
Valutazione
complessiva
15 MAGGIO 2013
Misuratori
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente
insufficiente
4
3,
5
3
2
1
1-4
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente
insufficiente
3
2,
5
2
1,
5
1
6
1-3
Ottimo/Eccellente
2-6
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
5
4
3
Nettamente
insufficiente
2
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente
insufficiente
Totale punteggio
24
Punti
2
1,
5
1
0,
5
0
0-2
15
TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO, VOTO E PUNTEGGIO
GIUDIZIO
VOTO
1-3
NEGATIVO
4
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
5
INSUFFICIENTE
6
SUFFICIENTE
7
DISCRETO
8-9
BUONO
10
OTTIMO
15 MAGGIO 2013
25
PUNTEGGIO
1-4
5-7
8-9
10
11-12
13-14
15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA
5A ELETTRONICA
ESAME DI STATO A.S. 2012- 2013
Valutazione in quindicesimi
CANDIDATO___________________________
INDICATORI
CORRETTEZZA
ORTOGRAFICA E
SINTATTICA
DELL’ESPOSIZIONE
COMPRENSIBILITA’
GENERALE DEL TESTO
SCRITTO/GRAFICO
COMPLETEZZA DELLO
SVOLGIMENTO E
ADERENZA ALLA
TRACCIA PROPOSTA
CONTENUTI TECNICI
ADEGUATI ALLA
RICHIESTA DELLA
PROVA
ELABORAZIONE
PERSONALE DEI
CONTENUTI CON
CONTRIBUTI
MATEMATICO/GRAFICO
PUNTEGGIO
MASSIMO
ATTRIBUIBILE
ALL’INDICATORE
3 PUNTI
6 PUNTI
3 PUNTI
3 PUNTI
TOTALE
15 MAGGIO 2013
CLASSE________________________________
LIVELLI DI
VALORE/
VALUTAZIONE
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
PUNTEGGIO
VOTO
CORRISPONDENTE
ATTRIBUITO
AI DIVERSI
ALL’INDICATORE
LIVELLI
1
1.5
2
2.5
3
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
…………./ 15
26
2
3
4
5
6
1
1.5
2
2.5
3
1
1.5
2
2.5
3
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA
5A MODA
ESAME DI STATO A.S. 2012- 2013
Valutazione in quindicesimi
CANDIDATO____________________
INDICATORI
ELABORAZIONE
PERSONALE DEL
FIGURINO E SUA RESA
GRAFICA
COERENZA AL TEMA E
STESURA COMPLETA
DEGLI ELABORATI
GRAFICI RICHIESTI
TECNICA
GRAFICO/PITTORICA
ADEGUATA AI
TESSUTI
IMPAGINAZIONE E
SCHEDA
TECNICA/PLATE
PUNTEGGIO
MASSIMO
ATTRIBUIBILE
ALL’INDICATORE
3 PUNTI
6 PUNTI
3 PUNTI
3 PUNTI
TOTALE
15 MAGGIO 2013
CLASSE_____________________
LIVELLI DI
VALORE/
VALUTAZIONE
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
PUNTEGGIO
VOTO
CORRISPONDENTE
ATTRIBUITO
AI DIVERSI
ALL’INDICATORE
LIVELLI
1
1.5
2
2.5
3
…………./ 15
27
2
3
4
5
6
1
1.5
2
2.5
3
1
1.5
2
2.5
3
GRIGLIA DI VALUTAZIONE 3^ PROVA
ESAME DI STATO A.S. 2012- 2013
Valutazione in quindicesimi
Tipologia B-C
5° A Elettronica
Domanda
tipo B
Disciplina
Candidato:……………………..
Inglese
Matematica
Sistemi
Scienze
Motorie
Storia
Conoscenza
argomento e
livello di
approfondimento
0,25
0,25
0,25
0,25
0,25
Comprensione e
padronanza del
linguaggio
specifico
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
Capacità di
analisi e di
sintesi
0,25
0,25
0,25
0,25
0,25
TOTALE
DOMANDA
1
1
1
1
1
Disciplina
Inglese
Matematica
Sistemi
Scienze
Motorie
Storia
Conoscenza
argomento e
livello di
approfondimento
0,25
0,25
0,25
0,25
0,25
Comprensione e
padronanza del
linguaggio
specifico
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
Capacità di
analisi e di
sintesi
0,25
0,25
0,25
0,25
0,25
TOTALE
DOMANDA
1
1
1
1
1
1C
Domanda di tipo
C
0,25
0,25
0,25
0,25
0,25
2C
Domanda di tipo
C
0,25
0,25
0,25
0,25
0,25
3C
Domanda di tipo
C
0,25
0,25
0,25
0,25
0,25
4C
Domanda di tipo
C
0,25
0,25
0,25
0,25
0,25
PUNTEGGIO
GLOBALE
3
3
3
3
3
1B
2B
TOTALE
15 MAGGIO 2013
…………./ 15
28
GRIGLIA DI VALUTAZIONE 3^ PROVA
ESAME DI STATO A.S. 2012- 2013
Valutazione in quindicesimi
TIPOLOGIA B-C
5° A Moda
Candidato :……………………
Domanda
tipo B
Disciplina
Inglese
Matematica
Storia
Tecniche
di
settore
Storia
dell’arte
e del
costume
Conoscenza
argomento e
livello di
approfondimento
0,25
0,25
0,25
0,25
0,25
Comprensione e
padronanza del
linguaggio
specifico
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
Capacità di
analisi e di
sintesi
0,25
0,25
0,25
0,25
0,25
TOTALE
DOMANDA
1
1
1
1
1
Disciplina
Inglese
Matematica
Storia
Tecniche
di
settore
Storia
dell’arte
e del
costume
Conoscenza
argomento e
livello di
approfondimento
0,25
0,25
0,25
0,25
0,25
Comprensione e
padronanza del
linguaggio
specifico
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
Capacità di
analisi e di
sintesi
0,25
0,25
0,25
0,25
0,25
TOTALE
DOMANDA
1
1
1
1
1
1C
Domanda di tipo
C
0,25
0,25
0,25
0,25
0,25
2C
Domanda di tipo
C
0,25
0,25
0,25
0,25
0,25
3C
Domanda di tipo
C
0,25
0,25
0,25
0,25
0,25
4C
Domanda di tipo
C
0,25
0,25
0,25
0,25
0,25
PUNTEGGIO
GLOBALE
3
3
3
3
3
1B
2B
TOTALE
15 MAGGIO 2013
…………./ 15
29
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
ESAME DI STATO A.S. 2012- 2013
Criteri di
valutazione
Giudizio
Punteggio
corrispondente
Punteggio
ottenuto
Punteggio
massimo
Capacità di
comprensione
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Buono
Discreto
Ottimo
0
2
3
4
5
6
6
Proprietà di
linguaggio ed
efficacia nelle
argomentazioni
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Buono
Discreto
Ottimo
3
4
5
6
7
8
8
Padronanza e
competenza degli
argomenti trattati
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Buono
Discreto
Ottimo
3
4
5
6
7
8
Collegamenti fra
discipline
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Buono
Discreto
Ottimo
3
4
5
6
7
8
8
……./ 30
TOTALE
15 MAGGIO 2013
8
30
CLASSE ARTICOLATA 5 AM/5 AE
DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
BARTOLONI LUCIANA
BOCCI MIRANDA
FANTI CLAUDIO
GASBARRI PAOLO
GOLETTI ANGELA VITTORIA
MATTIONI ANTONINO
MAGGI ANDREA
PORTA PATRIZIA
RAONA COSIMO
STARNINI DANIELA
(Docente Coordinatore)
VINCENTI CLELIA
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Luigi Valente
15 MAGGIO 2013
31
ALLEGATO 1
PROGRAMMI E RELAZIONI DI TUTTE LE DISCIPLINE
I programmi sono stati letti ed accettati da tutti gli alunni della classe
Area di indirizzo: Moda
Area di indirizzo: Elettronica
Area comune
15 MAGGIO 2013
32
DISEGNO PROFESSIONALE
RELAZIONE DI FINE ANNO
La classe era composta inizialmente da dieci allieve, ma a metà del primo trimestre una purtroppo
ha decisi di abbandonare gli studi.
Le ragazze provengono da realtà socio-culturali diverse, pendolari da paesi limitrofi, peculiarità che
ha causato una frequenza non sempre regolare, soprattutto per alcuni elementi.
Nel complesso, comunque, la classe si è sempre dimostrata unita e non si sono verificati
particolari problemi disciplinari.
Coscienti dell’importanza del disegno professionale nell’ambito della produzione del prodotto
Moda, ogni allieva, in base alle proprie capacità creative e grafiche, con impegno costante, ha
partecipato costruttivamente alle lezioni e alle produzioni grafiche conseguenti, dimostrando di
aver acquisito un metodo di lavoro autonomo, con un uso appropriato degli strumenti e della
terminologia specifica del settore Moda. Ciascuna è in grado di ideare collezioni di abiti sapendo
disegnare sia figurini per la clientela che disegni tecnici per la modellistica.
Il profitto raggiunto da quattro elementi è eccellente, tra buono e discreto per la restante parte della
classe.
L’insegnante
Prof.ssa A. V. Goletti
15 MAGGIO 2013
33
DISCIPLINA: DISEGNO PROFESSIONALE
CLASSE V MODA - ANNO 2012/13
FINALITA’
DELL’INSEGNAMENTO
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
(Conoscenze Competenze)
METODOLOGIE
(Lezione frontale - gruppi di
lavoro - ricerche. Processi
individ. di recupero e/o
sostegno)
MEZZI E STRUMENTI
(Libri di testo - laboratori attrezzature tecnol.
multimediali)
CONTENUTI
(Moduli - Blocchi Tematici Percorsi Formativi )
VERIFICHE
(Tipologie di prove
utilizzate)
VALUTAZIONE
(Criteri - Strumenti Obiettivi minimi)
15 MAGGIO 2013
Acquisire un metodo di lavoro nell’ambito del settore Moda che verta sulla
capacità di ideare e progettare un prodotto moda di successo, tenendo
conto del target e dei sistemi di produzione.
Conoscenze: l'evoluzione del costume nel tempo - le caratteristiche
peculiari degli stilisti considerati le pietre miliari nella storia della Moda del
'900 - le diverse tipologie di tessuto (tradizionali e tecnologici) e altri
materiali utilizzati nell' ambito Moda - le caratteristiche peculiari delle
diverse tipologie d'abito che formano una Collezione - le caratteristiche
peculiari dei diversi tipi di produzione di una Collezione (artigianale e
industriale) - le diverse figure professionali che ruotano intorno al mondo
della Moda.
Competenze: Saper acquisire un metodo di ricerca ed analisi nell'ambito
del settore Moda – Saper progettare una collezione di moda, in relazione
al target, alla tematica ed ai sistemi di produzione (pret-à-porter, alta
moda) - Saper abbinare ciascun abito ad accessori e acconciature.
Conoscere il lessico specifico, storico ed attuale, del mondo della Moda Saper scegliere tipologie di tessuto adeguate al modello da realizzare.
Lezione frontale dialogata.
Ripetizione degli argomenti non chiari.
Recupero individuale ed a gruppi.
Libro di testo. Fotocopie. Monografie storiche. Riviste specializzate di
settore.
Materiali grafici e pittorici. Ricerche sul web. Visite guidate a
musei,mostre,atelier di Moda.
Uitlizzo delle tecniche grafico-pittoriche per illustrare una Collezione di
Abiti, attraverso un figurino personalizzato nei diversi atteggiamenti di
Moda per il pubblico e sia con il disegno tecnico per la Modellistica (plate).
Riproduzione grafica delle caratteristiche salienti dell’abito e degli
accessori abbinati (borsa, scarpa, etc.).
Riproduzione grafica di tessuti e motivi decorativi specifici di ciascun capo.
Progettazione di tutte le tipologie d'abito all'interno di una Collezione (Abiti
Giorno, Sera, Coordinati, Capispalla, etc.).
Saper rapportare i capi progettati al target di clientela prescelto (teenagers,
giovane donna, giovanile, etc.).
Esecuzione di almeno 6 collezioni a tema (libero, storico-artistico, di
tendenza, sia Primavera/ Estate che Autunno/ Inverno).
Ricerche e approfondimenti personali.
Riproduzioni grafiche per la creazione di un archivio personale di immagini
guida.
Allestimento di un book per la tesina d'esame.
La valutazione si è basata sulla conoscenza degli argomenti, sulla
capacità di rielaborazione autonoma, sulla capacità di orientamento su
problemi concreti.
34
TECNICA DI SETTORE
RELAZIONE
LA CLASSE composta da 9 alunne . Il loro comportamento vivace ma corretto è sempre rientrato
nei canoni della buona educazione. Hanno partecipato con interesse alle lezioni e raggiunto una
sufficiente maturità .
IL PROGRAMMA è stato svolto nella totalità anche se a fatica per le numerose assenze .
Nel 1° trimestre, abbiamo fatto un ripasso generale sulle basi e concetti della modellistica di base
svolti negli anni passati, integrando e apportando con nuovi argomenti i vari temi via via trattati, poi ci
siamo esercitati nella lettura del figurino e sulle varie tecniche di trasformazione in modo di saper
tradurre e interpretare modellisticamente idee stilistiche in corrispondenti forme,linee e volumi.
Nel 2° pentamestre abbiamo continuato le esercitazioni sulla lettura del figurino e sulla sua
interpretazione modellistica; abbiamo approfondito i concetti del taglio artigianale e industriale.
Per quanto riguarda IL PIANO FORMATRIVO mi sono attenuta alle disposizioni ministeriali
svolgendo 5 ore settimanali nel laboratorio di modellistica.
Le lezioni sono state di tipo “frontale”, “individuale” e “pratico”. Per un maggiore approfondimento
della materia ci siamo avvalsi del supporto di riviste specializzate e testi del settore moda. Il metodo
di taglio adottato è stato il Sitam che si avvale di una squadra tecnica a misura reale e ridotta a metà.
LA VERIFICA durante l’anno scolastico, è stata effettuata attraverso i seguenti strumenti: compiti in
classe, prove strutturate e semi-strutturate.
LA VALUTAZIONE è stata espressa in decimi. Pertanto da un voto di sufficienza, per l’alunna che ha
appreso in maniera minimale le istruzioni scolastiche, si è finito con un massimo voto per colei che ha
unito una preparazione appropriata ad una predisposizione ad ottenere ottimi risultati pratici.
OBIETTIVI SPECIFICI:
Conoscenze
• Conoscere le basi di modellistica artigianale
• Conoscere le tecniche di sviluppo e trasformazione dei modelli base
• Conoscere le basi della modellistica industriale
• Conoscere i termini essenziali del linguaggio tecnico della materia
• Conoscere gli strumenti di base per la confezione artigianale e industriale
Competenze
• Utilizzare in modo sufficientemente corretto le basi della modellistica artigianale
• Utilizzare in modo autonomo gli strumenti e i materiali utili allo sviluppo della modellistica
• Saper tradurre ed interpretare modellisticamente idee stilistiche abbozzate in corrispondenti
forme, linee e volumi
• Sapere individuare le tecniche di trasformazione più idonee, in rapporto alle varie
problematiche inerenti al figurino, tenendo conto della sequenzialità operativa dei vari
processi lavorativi
• Saper realizzare un prototipo saper correggere autonomamente gli eventuali difetti
15 MAGGIO 2013
35
CONTENUTI:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Revisione delle basi di taglio ( gonne e sue trasfomazioni, corpino senza e con cugno,
pantalone classico e jeans, maniche, colli, ecc.)
Ricerca e studio di forme, linee, volumi e tagli della tendenza moda del momento
Lettura e studio dei figurini
Applicazione di tecniche di trasformazione di figurini proposti
Studio dell’etichettatura dei tessuti e della simbologia di manutenzione
Studio di tessuti e finissaggi
Studio sulla codificazione dei tessuti nell’industria
Studio ed esercitazioni sul piazzamento industriale
Studio sulla classificazione dei punti
L’insegnante
Prof.ssa Vincenti Clelia
15 MAGGIO 2013
36
Relazione finale di storia dell’arte e del costume
Presentazione della classe
La 5°M sez. moda è costituita da 9 allieve; si tratta di un gruppo relativamente ridotto, ma al suo
interno molto differenziato.
Come accade sempre, vi sono alcuni elementi che presentano un rendimento di livello alto; anche
con situazioni di eccellenza: alcune alunne, molto impegnate, hanno lavorato con regolarità e
puntualità fin dall’inizio dell’anno, mostrando costante interessamento per la materia e più in
generale verso tutti gli ambiti curriculari, conseguendo una preparazione completa ed eccellente
nelle discipline di indirizzo.
Vi è poi un gruppetto di studentesse dotate di buone capacità, anch’esse ben motivate, che si sono
impegnate in modo regolare e attento, conseguendo un progressivo affinamento del modo di
presentare gli argomenti, unito, ovviamente, ad una conoscenza degli stessi mediamente buona.
Naturalmente non mancano nella classe situazioni di profitto negativo; in particolare, una
studentessa incontra difficoltà nella materia per lacune pregresse, non riuscendo a raggiungere un
livello sufficiente,
Un aspetto particolare di questo gruppo è la disponibilità al dialogo educativo, in particolare nelle
discipline professionalizzanti: questo ha creato un clima positivo, nel quale proporre i vari
argomenti è risultato più agevole rispetto a quanto accade in altre classi.
Le alunne hanno mostrato complessivamente un comportamento molto corretto nelle varie
situazioni della vita scolastica.
Si possono dire pienamente raggiunti i seguenti obiettivi per quanto riguarda conoscenze,
competenze e capacità.
•
•
•
•
•
•
la conoscenza dei movimenti artistici, degli autori trattati, del costume e della moda
la capacità di indagare l’oggetto artistico nel suo contenuto e nelle sue componenti formali
per giungere alla comprensione del suo significato e del suo scopo
la capacità di collegare l’opera con il contesto storico e culturale
la consapevolezza della complessità di ogni messaggio visivo e della molteplicità delle
chiavi di lettura
saper operare collegamenti e confronti tra opere e autori diversi
possedere un lessico adeguato
metodologie
Sono stati assunti, quali criteri metodologici, alcuni riferimenti operativi in rapporto sinergico con gli
obiettivi didattici e con i contenuti disciplinari. Essi sono riconducibili a tre indicazioni fondamentali:
1. Struttura del curricolo in unità didattiche modulari.
2. Integrazione delle lezioni frontali con un adeguato supporto di elaborazioni individuali.
3. Studio della disciplina sotto il profilo progressivo e relazionale al fine di rilevare
collegamenti, nessi ed osservazioni comparate. Si è cercato di cogliere in particolar modo
gli sviluppi, le continuità, le discontinuità, varianti ed invarianti nello sviluppo storico del
pensiero artistico.
Strumenti di lavoro.
Il libro di testo (Itinerario nell’arte di Cricco Di Teodoro vol.3) è stato integrato da riviste
specializzate per il lavoro a casa.
15 MAGGIO 2013
37
Verifiche e strumenti di verifica.
Durante il corso dell’anno, sono state effettuate verifiche in itinere durante, o al termine delle varie
unità didattiche; le verifiche finali, alle quali si è pervenuti analizzando i dati e le osservazioni
raccolte tramite le verifiche in itinere, hanno consentito di tracciare il percorso scolastico ed il
profilo culturale, sociale, attitudinale degli studenti in rapporto agli obiettivi stabiliti.
Per la valutazione finale si è tenuto conto delle capacità linguistico – espressive,
dell’atteggiamento verso la scuola, la disciplina ed i compagni, dell’uso appropriato degli strumenti
di lavoro.
Gli strumenti attraverso i quali sono state effettuate le verifiche sono quelli generalmente
consolidati della disciplina: colloquio, test, ricerche.
Contenuti del programma svolto
Il Romanticismo: il volto dell’Europa borghese nell’ottocento: aspetti politici e culturali.
Il Romanticismo in Francia
La moda, il costume.
Théodore Géricault, Eugène Delacroix.
Il Romanticismo in Italia
Francesco Hayez
Camille Corot e la Scuola di Barbizon
La rivoluzione del Realismo
Gustave Courbet.
Il fenomeno dei Macchiaioli in Italia
Giovanni Fattori
Silvestro Lega
La stagione dell’Impressionismo e la rivoluzione dell’attimo fuggente
Edouard Manet
Claude Monet, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir.
Tendenze post-impressioniste. Alla ricerca di nuove vie.
Paul Cézanne, Paul Gauguin,Vincent van Gogh.
Verso il crollo degli imperi centrali.
15 MAGGIO 2013
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Dalla Belle époque alla prima guerra mondiale
I presupposti dell’Art Nouveau
Gustav Klimt e la Secessione viennese
La moda e l’emancipazione femminile agli inizi del novecento
La grande stagione di Parigi tra tradizione e innovazione
Una rivoluzione nella creazione della moda femminile
I Fauves e Henri Matisse
L’Espressionismo: l’esasperazione della forma
Il gruppo Die Brucke
Edvard Munch: la paura di vivere, tra angoscia e disperazione
L’inizio dell’arte contemporanea:
il Novecento delle avanguardie storiche: un secolo di grandi speranze e di straordinarie delusioni
Il Cubismo: Pablo Picasso, Georges Braque.
I grandi mutamenti della moda e del costume
Gli anni venti
Chanel e la nuova immagine femminile
Gli anni feroci delle due guerre mondiali.
La moda d’emergenza
Moda e guerra in Italia
Il dopoguerra: Dior e la rinascita della couture
La stagione italiana del Futurismo
Filippo Tommaso Marinetti e l’estetica futurista
Umberto Boccioni, Giacomo Balla
Arte tra provocazione e sogno: il Dada
Hans Arp, Marcel Duchamp, Man Ray
L’arte dell’inconscio. Il Surrealismo.
Joan Mirò, René Magritte, Salvador Dalì.
15 MAGGIO 2013
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Oltre la forma:l’astrattismo
Der Blaue Reiter
Franz Marc, Vasilij Kandinskij.
La nascita del Movimento moderno: il Razionalismo in architettura.
Le Corbusier, F.L. Wright
Tra Metafisica, richiamo all’ordine ed Ecole de Paris
Giorgio de Chirico, Carlo Carrà.
L’Ecole de Paris: Marc Chagall.
Dalla ricostruzione al sessantotto: verso il contemporaneo.
Arte informale in Italia: aspetti generali.
L’Espressionismo astratto in America
Jackson Pollock e l’Action Painting
Arte e civiltà di massa: la Pop-Art
Tendenze e sperimentazioni del contemporaneo: verso il terzo Millennio tra speranze e timori.
Le ultime tendenze della moda e del costume tra tradizione e sperimentazione
L’insegnante
Prof.ssa Luciana Bartoloni
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SISTEMI, AUTOMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE
Il corso di Sistemi automazione e organizzazione della produzione prende in esame gli aspetti
fondamentali della teoria dei sistemi e gli elementi di informatica indispensabili a fare acquisire agli
studenti le conoscenze necessarie per operare in una società che fa largo uso dell’elaboratore. Gli
argomenti, sviluppati tenendo ben presente il livello culturale degli studenti, hanno fornito i
fondamenti teorici della disciplina e gli strumenti per la riflessione, la verifica e l’approfondimento. Il
piano di lavoro seguito è stato quello già concordato in sede di programmazione con i colleghi ed è
stato descritto agli studenti all’inizio dell’anno scolastico.
Ore di Lezione
Il corso di Sistemi è iniziato regolarmente a settembre, il programma è stato portato a termine
con delle integrazioni, rispetto alla programmazione di inizio anno, necessarie per colmare alcune
lacune che gli alunni presentavano nei confronti di argomenti indispensabili per consentire la
comprensione di quelli previsti nel programma stesso. I moduli e le relative unità didattiche,
pertanto, hanno subìto le modifiche riportate nel programma finale.
Le ore settimanali di lezione sono sei di cui tre ore in codocenza per le esperienze di laboratorio.
Il numero delle ore complessivamente svolte è stato di 85 ore nel trimestre, 88 ore nel pentamestre
alla data del 09/05/2012 e, presumibilmente, entro il termine delle lezioni verranno svolte ulteriori
26 ore. Il totale complessivo è quindi di circa 200 ore.
Obiettivi cognitivi
Gli obiettivi cognitivi generali sono:
- Illustrare gli aspetti fondamentali della teoria dei sistemi;
- Fornire le conoscenze di base relative ai metodi di analisi e di studio di semplici sistemi lineari;
- Esaminare gli elementi principali dell’architettura hardware di un elaboratore, delle reti di
computer, di Internet;
- Studiare i principi della programmazione strutturata e l’uso dei linguaggi di programmazione;
- Conoscere le varie tipologie di trasduttori ed attuatori;
- Saper condizionare un trasduttore;
- Saper strutturare a blocchi una catena di elaborazione;
- Conoscere i vari tipi di convertitori A/D e D/A ed il loro funzionamento;
- Saper interfacciare un microprocessore e un convertitore.
Nella maggior parte dei casi tali obiettivi sono stati raggiunti in termini di conoscenza e
competenza in quanto gli alunni hanno manifestato un certo interesse, solo per un numero limitato
di alunni gli obiettivi sono stati raggiunti solo superficialmente. E’ da rilevare che nonostante il
numero di assenze mediamente non è stato elevato, il corso ha subito diverse interruzioni dovuta
alle attività svolte durante l’alternanza scuola lavoro, gita scolastica, occupazione, partecipazione a
seminari organizzati dalla scuola.
Argomenti svolti
Gli argomenti svolti, sono dettagliatamente elencati nell’allegato programma, possono essere così
sintetizzati:
Modulo 1: Circuiti di condizionamento
Unità didattica 1 – Circuiti di condizionamento
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Modulo 2: Sistemi di acquisizione dati
Unità didattica 1 – Architettura dei sistemi di acquisizione dati, trasduttori
Unità didattica 2 – I Trasduttori
Unità didattica 3 – Circuiti di condizionamento
Unità didattica 4 – Circuiti di conversione analogico/digitale e digitale/analogico
Modulo 3: Filtri
Unità didattica 1 – Architettura scheda Arduino
Modulo 4: Reti di calcolatori
Unità didattica 1 – Reti di calcolatori
Modulo 4: Arduino
Unità didattica 1 – Arduino
Valutazioni: vedi programmazione di classe
Metodi e strategie utilizzate: vedi programmazione di classe
Processi di apprendimento: vedi programmazione di classe
15 MAGGIO 2013
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PROGRAMMA SVOLTO
SISTEMI, AUTOMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE
Modulo 1: Circuiti di condizionamento
Unità didattica 1 – Circuiti di condizionamento
1.1.
Amplificazione dei segnali
1.2.
Amplificatore operazionale integrato, inseguitore, configurazione invertente e non
invertente, comparatore, sommatore, convertitore I/V e V/I, circuiti per eliminare un offset di
tensione o di corrente
1.3.
Esercitazioni numeriche e di laboratorio
Modulo 2: Sistemi di acquisizione dati
Unità didattica 1 – Architettura dei sistemi di acquisizione dati, trasduttori
1.1.
Architettura di un sistema di acquisizione dati
1.2.
Sistemi di acquisizione a singolo canale
1.3.
Sistema di acquisizione multicanale
Unità didattica 2 – I Trasduttori
2.1. Generalità e classificazione
2.2. Parametri e caratteristiche dei trasduttori
2.3. Misure di posizione e di spostamento: Potenziometri, trasformatori differenziali, encoder ottici,
sensori di prossimità
2.4. Misure di temperatura: termocoppie, termoresistenze, termistori NTC/PTC
2.5. Misure di velocità: encoder incrementale e dinamo tachimetrica
2.6. Esercitazioni numeriche e di laboratorio
Unità didattica 3 – Circuiti di conversione analogico/digitale e digitale/analogico
4.1.
Conversione del segnale
4.2.
Campionamento del segnale
4.3.
Quantizzazione del segnale, convertitore analogico/digitale (ADC)
4.4.
Parametri di un ADC
4.5.
Tipologie di convertitori ADC: ad approssimazioni successive (SAR), Flash
4.6.
Convertitore digitale/analogico (DAC), parametri
4.7.
Tipologie di convertitori DAC: a resistori pesati, a scala o R-2R
4.8.
Circuito sample-and-hold (S/H)
4.9.
Esercitazioni numeriche e di laboratorio
Modulo 3: Filtri
Unità didattica 1 – Filtri
1.1.
Generalità, parametri
1.2.
Filtri del I ordine
1.3.
Filtri del II ordine alla Butterworth
Modulo 4: Reti di calcolatori
Unità didattica 1 – Reti di calcolatori
1.1.
Generalità
1.2.
Cavi di rete, cablaggio strutturato, cavi di rete.
1.3.
Indirizzi IP, sottoreti, maschere.
1.4.
Apparati di rete, hub, switch, server
1.5.
Servizi (web, dns, dhcp, ftp)
Modulo 5: Arduino
15 MAGGIO 2013
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Unità didattica 1 – Architettura scheda Arduino
1.1.
Concetti generali
1.2.
Ambiente di sviluppo
1.3.
Concetti di programmazione
1.4.
Semplici esercizi di applicazione dei concetti relativi alla scheda arduino
L’insegnante
Prof. Cosimo Raona, Andrea Maggi
15 MAGGIO 2013
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Programma di Elettronica e Telecomunicazioni
PRIMO TRIMESTRE
1. RICHIAMI SUI SEGNALI ELETTRICI:
Grandezze periodiche e sinusoidali: ampiezza, frequenza, periodo, fase, duty cycle;
Rappresentazione temporale e spettrale di un segnale;
Concetto di banda di un segnale;
Espressione analitica di un segnale, sviluppo in serie di Fourier;
Rumore: generalità, parametri caratteristici;
Applicazioni numeriche e di laboratorio.
2. QUADRIPOLI:
Rappresentazione di un quadripolo;
Impedenza di ingresso e di uscita;
Adattamento di un quadripolo;
Impedenza caratteristica;
Attenuazione di un quadripolo;
Relazione tra attenuazione e guadagno.
3. FIBRA OTTICA:
Caratteristiche delle fibre ottiche;
Principi di ottica geometrica;
Struttura delle fibre ottiche e realizzazione tecnologica;
Propagazione della luce nella fibra ottica;
Attenuazione nella fibra ottica;
Tipi di fibra ottica;
Cavi in fibra ottica.
4. TELEFONIA:
Struttura della rete telefonica;
Collegamenti telefonici;
Commutazione telefonica;Traffico telefonico.
SECONDO PENTAMESTRE
5. MEZZI DI TRASMISSIONE:
Classificazione dei mezzi trasmissivi;
Caratteristiche dei canali di comunicazione;
Linee di trasmissione;
Tipi di linea in cavo;
Perdite per riflessione;
Adattamento d’impedenza di una linea, carta di Smith.
6. TRASMISSIONE IN TECNICA PCM:
Generalità, codifica del segnale fonico;
Campionamento di un segnale digitale: frequenza di campionamento, teorema di Shannon,
segnale PAM, fenomeno di aliasing;
15 MAGGIO 2013
45
Quantizzazione dei campioni: passo di quantizzazione, quantizzazione uniforme e non
uniforme, compressione e decompressione numerica;
Codifica del canale e tipi di codici (NRZ,RZ,AMI);
Confronto tra sistemi TDM e FDM;
Esercitazioni numeriche.
7. TECNICHE ANALOGICHE IN BANDA TRASLATA:
Generalità, classificazione delle varie tecniche e delle frequenze di modulazione;
Modulazione e demodulazione d’ampiezza: modulante armonica e non armonica, indice di
modulazione, spettro del segnale, potenza del segnale modulato e rendimento, modulatori
(a diodi ed a transistore) e demodulatori (rivelatori d’inviluppo);
Modulazione e demodulazione di frequenza: modulante armonica e non armonica, indice di
modulazione, spettro del segnale, potenza del segnale modulato e rendimento, modulatori
(metodo con diodo varicap) e demodulatori (discriminatori di fase e anello ad aggancio di
fase -PLL);
Applicazioni numeriche.
8. TECNICHE DIGITALI IN BANDA BASE SU PORTANTE ANALOGICA:
Generalità, probabilità di errore:
Modulazione e demodulazione ASK: espressione analitica del segnale modulato, schema a
blocchi dei circuiti di modulazione e demodulazione, probabilità di errore;
Modulazione e demodulazione FSK: espressione analitica del segnale modulato, schema a
blocchi dei circuiti di modulazione e demodulazione, probabilità di errore;
Modulazione e demodulazione PSK: espressione analitica del segnale modulato, schema a
blocchi dei circuiti di modulazione e demodulazione, probabilità di errore;
Modulazione DPSK;
Esercitazioni numeriche.
9. SISTEMI DI TRASMISSIONE DATI:
Generalità, evoluzione dei sistemi di trasmissione dati;
Trasmissione sincrona ed asincrona;
Elementi costitutivi di un collegamento TD;
Struttura dei collegamenti TD.
10. CIRCUITI D’INTERFACCIA PER LA TRASMISSIONE DATI:
Generalità, classificazione dei modem;
Protocolli di comunicazione;
Elementi di base sulle reti locali (LAN);
Reti ISDN,ADSL;
Esercitazioni numeriche.
L’insegnante
Prof. Antonino Mattioni, Andrea Maggi
15 MAGGIO 2013
46
Relazione di classe
Italiano
Gli alunni della classe 5a AE/AM, giunti al termine dell’anno scolastico, hanno compiuto nel
complesso un discreto percorso formativo esprimendo valide risposte sul piano etico e scolastico.
Il lavoro in classe si è svolto in un clima di apprezzabile serenità e di atteggiamenti rispettosi e
pienamente responsabili della vita scolastica. Nell’ambito delle condizioni sopraccitate gli alunni/e
hanno maturato discreti livelli di organizzazione di studio, nella autonomia e nella rielaborazione
delle conoscenze trovando motivazioni adeguate e giuste per affrontare la prova di Esame di
Stato. In particolare gli alunni hanno evidenziato maggiore interesse ai fenomeni storico-letterari
piuttosto che all’apprendimento specifico e tecnico del fenomeno linguistico.
All’interno della classe è possibile evidenziare tre differenti gruppi per livelli di rendimento:
Un primo gruppo molto consistente è composto da alunne/i con buone capacità analitiche,
argomentative e critiche, si è sempre distinto nella profusione di impegno costante e sistematico
ed ha maturato risultati buoni, a volte anche eccellenti.
Un secondo gruppo altrettanto consistente di alunni/e, seppure avendo mostrato soddisfacenti
competenze espressive, non sempre ha valorizzato le proprie capacità critiche e si è mantenuto su
livelli di rendimento discreti. Un terzo gruppo, seppure di minore entità, avendo mostrato qualche
difficoltà a mantenere costanti livelli di impegno, non ha raggiunto sufficienti livelli di
apprendimento di partecipazione, linguistiche ed espressive, non avendo colmato antiche lacune.
Obiettivi conseguiti
Rispetto agli obiettivi prefissati in termini di conoscenze e competente:
•
La maggior parte degli alunni/e ha acquisito tecniche di analisi in misura e modalità
sufficiente tali da sviluppare a sufficienza le competenze e capacità espressive.
Conoscenze
•
Un cospicuo gruppo di alunni/e ha approfondito ed elaborato le proprie conoscenze
tecniche ed ha raggiunto eccellenti risultati utili a conseguire elevate competenze criticoespressive.
Un gruppo importante di alunni/e è in grado di
•
Produrre testi scritti e discorsi orali con esiti buoni di profitto.
•
Analizzare ed elaborare criticamente i testi con risultati soddisfacenti.
•
Utilizzare le conoscenze tecniche nell’ambito specifico delle prove dell’Esame di Stato con
buone prospettive di profitto.
Competenze
Un gruppo importante di alunni/e è in grado di
•
Produrre testi scritti e orali con un livello appena sufficiente di profitto.
•
Analizzare ed elaborare criticamente i testi con un livello appena sufficiente di profitto.
15 MAGGIO 2013
47
•
Utilizzare le tecniche di competenza nell’ambito specifico delle prove dell’Esame di Stato
con un livello appena sufficiente di profitto.
•
Un gruppo di minore entità non è in grado di raggiungere esiti sufficienti di profitto nelle
competenze di cui sopra.
15 MAGGIO 2013
48
Programma svolto di Italiano
Dal testo di adozione: Letteratura Italiana vol. 2
“Dal Decadentismo ai nostri giorni”, Francesco Puccio Fratelli Conte Editore.
Autori e testi del Decadentismo Europeo
• Arthur Rimbaud
• Paul Verlaine: “Arte poetica”
• Joris Karl Huysmans: “Salomè, la bellezza maledetta”
• Oscar Wilde: “Dorian Gray: L’esteta dei profumi, dei suoni, dei colori”
Autori e testi del Decadentismo Italiano
Giovanni Pascoli:
• Da “Myricae”: “Il fanciullino” - “Novembre” - “Lavandare”
• Da “Canti di Castelvecchio”: “Il gelsomino notturno”
• Da “Discorso per la conquista della Libia”: “La grande proletaria si è mossa”
Gabriele D’Annunzio:
• Da “Il piacere”: “Andrea Sperelli: la formazione dell’esteta” - “Elena Muti: La fatalità
perversa”
• Da “Alcyone”: “La pioggia nel pineto”
• Dal “Notturno”: “Notturno”
I Crepuscolari: Guido Gozzano: “Totò Merùmeni”
Il Futurismo: F. Tommaso Marinetti: “Manifesto Futurista”
Poesia e narrativa nell’età fra le 2 guerre:
Giuseppe Ungaretti: Da “Il porto sepolto”: “I fiumi” - “Veglia”
Eugenio Montale:
Da “Ossi di seppia”: “Non chiederci la parola” - “Meriggiare pallido e assorto”
Da “La bufera e altro”: “I limoni”
Luigi Pirandello: La poetica: “L’umorismo”
Da “Il fu Mattia Pascal”: “LO strappo nel cielo di carta e la lanterninosofia”
Da “Enrico IV”: “Enrico IV per sempre” - “L’uomo dal fiore in bocca”
Italo Svevo:
Da “Una vita”: “Ritratto di u inetto”
Da “La coscienza di Zeno”: “La morte di mio padre” - “La vita attuale è inquinata alle radici”
Si prevede uno sviluppo del programma a partire dal 15 Maggio con gli autori e testi che seguono:
Salvatore Quasimodo:
15 MAGGIO 2013
49
Da “Acque e terre”: “Ed è subito sera”
Da “Giorno dopo giorno”: “Alle fronde dei salici”
Neorealismo:
Italo Calvino:
Da “Il sentiero dei nidi di ragno” - “Tra fiaba e storia”
Alberto Moravia:
Da “La noia”: “Analisi della noia”
Pier Paolo Pasolini:
Da “Ragazzi di vita”: “Una calda notte romana”
L’insegnante
Prof. Claudio Fanti
15 MAGGIO 2013
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Classe 5a AE/AM - Materia: Storia
Relazione di classe
La classe nel suo insieme ha compiuto un notevole percorso di crescita culturale avendo maturato
stili relazioni e comportamenti scolastici adeguati, ed avendo acquisito metodi e strumenti
all’altezza delle attese specifiche della disciplina storica.
La partecipazione degli alunni/e al processo di apprendimento nei riguardi della disciplina è andata
crescendo di mese in mese in misura tale per cui, dopo le iniziali incertezze legate a fisiologiche
necessità di adeguamento al rapporto discente/docente, gli alunni/e medesimi hanno elaborato
con discreta capacità organizzativa i dati e i concetti, trovando orientamenti di soddisfacente
efficacia dentro le coordinate logico-temporali della disciplina.
Obiettivi conseguiti
All’interno della classe, seppure nelle ovvie diversificazioni rispetto alle potenzialità individuali ed
alla situazione di partenza di ciascun alunno/a, è possibile distinguere tre gruppi differenti per livelli
di rendimento: un primo consistente gruppo di alunne/i è in possesso di notevoli capacità
interpretative e sa comprendere le linee di sviluppo, i linguaggi specifici, e sa operare connessioni
logiche raggiungendo esiti eccellenti di rendimento.
Un secondo gruppo sa comprendere in modo corretto i fenomeni nella giusta dimensione e sa
utilizzare sufficientemente gli strumenti del lavoro storico. Un terzo gruppo più esiguo non ha
raggiunto sufficienti esiti di rendimento avendo palesato incertezze e difficoltà a mantenere ritmi di
apprendimento.
15 MAGGIO 2013
51
Programma svolto di Storia
Dal testo di adozione: Eredità storiche: il Primo Novecento Editrice La Scuola vol. A
Unità 1: La società di massa
• Che cosa è la società di massa. Il dibattito politico e sociale.
Unità 2: L’Età Giolittiana
• I caratteri generali dell’Età Giolittiana. Il doppio volto di Giolitti.
• Tra successi e sconfitte.
Unità 3: La Prima Guerra Mondiale
• Cause e inizio della guerra. L’Italia in guerra. La grande guerra.
• Trattati di pace.
Unità 4: La Rivoluzione Russa
• L’Impero Russo del XIX secolo. Tre rivoluzioni. La nascita dell’URSS.
• L’Urss di Stalin.
Unità 5: Il primo dopoguerra
• I problemi del dopoguerra. Il biennio rosso (1919-20). Dittature, democrazie e nazionalismi.
Unità 6: L’Italia tra le due guerre: il Fascismo
• La crisi del dopoguerra. IL biennio rosso in Italia. La marcia su Roma.
• Dalla fase legalitaria alla dittatura. L’Italia fascista. L’italia antifascista.
Unità 7: La crisi del 1929
• Gli “Anni ruggenti”. Il “Big Crash”. Roosevelt e il “New Deal”.
Unità 8: La Germania tra le due guerre: il Nazismo
• La Repubblica di Weimar. Dalla crisi economica alla stabilità. La fine della Repubblica di
Weimar. Il Nazismo. Il Terzo Reich. Economia e società.
Unità 9: La Seconda Guerra Mondiale
• Crisi e tensioni internazionali.
• La guerra civile in Spagna.
• La vigilia della Guerra Mondiale.
• 1939-1940: la “Guerra lampo”.
• 1941: la Guerra mondiale.
• Il dominio Nazista in Europa.
• 1942-1943. la svolta.
• 1944-1945: la vittoria degli alleati.
• Dalla guerra totale ai progetti di pace.
• La guerra e la Resistenza in Italia dal 1943 al 1945.
15 MAGGIO 2013
52
Dal testo di adozione vol. B: Dal secondo dopoguerra ai giorni nostri.
• Le origini della guerra fredda
Si prevede di trattare dopo il 15 maggio gli argomenti che seguono:
• La distensione.
• L’Italia repubblicana.
L’insegnante
Prof. Claudio Fanti
15 MAGGIO 2013
53
RELAZIONE DEL DOCENTE
DISCIPLINA: LINGUA E CIVILTA’ INGLESE
Situazione generale della classe: bilancio didattico
La classe è composta nel suo insieme da 21 studenti, di cui 12 alunni maschi (corso elettronici) e 9
alunne femmine (corso moda). Due studenti - una del corso moda, l’altro del corso elettronici – pur
essendo iscritti, non hanno più frequentato le lezioni già a partire dall’inizio dell’anno, a parte
apparizioni sporadiche. Nel caso dell’alunno Marin – corso elettronici – la frequenza nel corso
dell’anno è risultata assolutamente saltuaria. Per il resto della classe, la frequenza scolastica è
risultata nel complesso abbastanza assidua e, comunque, non così scarsa da pregiudicare il
profitto.
Si deve comunque segnalare che, a causa delle numerose iniziative scolastiche al di fuori dalla
normale attività curricolare (conferenze, stage di formazione professionale, gite d’istruzione, visita
a mostre e quant’altro, compreso un breve periodo di malattia del docente), la programmazione
generale ha subito un certo rallentamento.
Il livello medio di preparazione raggiunto dalla classe risulta comunque nel complesso più che
sufficiente, tenendo conto del fatto che la classe articolata si compone di diversi studenti che
hanno dimostrato di saper raggiungere un livello di preparazione buono, mentre altri hanno
raggiunto una preparazione sufficiente, tenuto conto anche di qualche lacuna di base, emersa
nella lingua scritta e soprattutto orale. Nel complesso, la buona disponibilità verso l’insegnante, il
buon rapporto didattico-educativo e la sostanziale correttezza del comportamento di tutta la classe
hanno permesso di svolgere in maniera adeguata il lavoro in classe, anche se soprattutto nella
parte finale dell’anno è emersa da parte di diversi studenti una certa stanchezza, che non ha
comunque pregiudicato in maniera sostanziale lo svolgersi della attività.
Ampio spazio è stato dato all’attività di “reading comprehension”, tenendo conto anche della
necessità di instradare gli studenti sulla via del corretto svolgimento della terza prova d’esame che,
solitamente, si presenta come uno degli scogli più difficili. Le conoscenze strettamente
grammaticali, essendo l’ultimo anno del corso di studi, sono in linea generale state date per
acquisite, pur non trascurando la revisione linguistica, soprattutto quella di alcune forme verbali,
quando se ne è presentata l’occasione. Sono stati privilegiati, nei brani proposti per la lettura,
traduzione e conversazione, testi attinenti alle attività quotidiane e alla cultura giovanile, nonché
materiale inerente alla cultura e civiltà dei paesi di lingua inglese.
L’uso di tecniche multimediali ( ascolto brani audio e programmi didattici su CD) ha avuto un certo
spazio nelle attività didattiche, così come è stata sfruttata frequentemente la possibilità di vedere
film in lingua originale inglese, sottotitolati in lingua inglese.
Complessivamente, l’insegnante ha cercato comunque di adattarsi al livello della classe, cercando
di valorizzare quegli spunti sui quali gli studenti hanno dimostrato più interesse e attenzione (cioè
la lettura di brani di civiltà e cultura), adattando verifiche e valutazioni alla tipologia degli studenti.
sempre presenti le caratteristiche dei singoli corsi di studio, che ssono pur sempre finalizzati a una
preparazione professionale pratica, piuttosto che teorica
Obiettivi cognitivi.
Gli obiettivi didattici prefissati, concordati con gli altri insegnanti in sede di dipartimento, sono stati
mirati alle seguenti fasi:
a. potenziamento delle capacità degli alunni di leggere, capire e riassumere per iscritto e
oralmente i contenuti base di un testo di media difficoltà in lingua straniera su argomenti
della vita quotidiana e sulla cultura e civiltà straniera,
b. tentativo di sviluppare di una sufficiente capacità critica di rielaborazione del materiale
autentico con lettura, traduzione e risposta a questionari a domande aperte e multiple, con
esercizi di produzione di testi personali ispirati ai modelli dei testi proposti dall’insegnante.
15 MAGGIO 2013
54
Metodi d’insegnamento.
I metodi di insegnamento si sono basati sulla tradizionale lezione frontale, la conversazione dopo
lettura di brani autentici su argomenti predefiniti, l’ascolto di materiale audio autentico con
coinvolgimento diretto in conversazioni domanda-risposta. Ampio spazio è stato dato alla
produzione scritta individuale.
Mezzi e strumenti di lavoro.
Testo in adozione, fotocopie fornite dal docente, cassette audiovisive e CD Rom, programmi
informatici e DVD con film in lingua.
Spazi adottati: aula scolastica, aula video.
Strumenti di verifica: per la parte scritta e orale test di verifica tipo lettura, comprensione e risposta
a domande, esercizi grammaticali, test a risposta multipla, composizione di brani; piccole
conversazioni con domanda e risposta.
PROGRAMMA SVOLTO.
TESTO ADOTTATO COMUNE ALLE DUE CLASSI VAE E VAM:
Laura Ferruta-Jennifer Rowley –Mary Rooney IDENTITIES Not only countries but…, Arnoldo
Mondadori Scuola, prima edizione marzo 2006
UNIT 1 Youth Culture pp.2-3
UNIT 2 : Look is everything pp.4-5
UNIT 3: Delicious or revolting pp.6-7
UNIT 5: School Experience p.10 brano “Different attitudes”
UNIT 6: Which Music? pp.14-15 p.17 “ Bob Marley’s story”
UNIT 7: All sports p.18 brani “Popular sports” and “Women Boxing”
ON TOUR THROUGHOUT THE ENGLISH-SPEAKING WORLD
THE UNITED STATES OF AMERICA
UNIT 11: NEW YORK CITY pp. 28-29-30-31 visione del film in lingua originale inglese “World
Trade Center”, starring Nicholas Cage
UNIT 27: THE USA (Politics and Geography) pp. 78-79 (brani “The USA” and “Government”)
UNIT 28: FROM COAST TO COAST pp.80-81
THE UNITED KINGDOM OF GREAT BRITAIN AND NORTHERN IRELAND
UNIT 13: LONDON pp. 36 e 39 (brani “London” e “Getting around London: London Underground”)
UNIT 23: BRITAIN pp.64-65 pp.66-67 (solo i brani “Scotland and England”), pp.68-69 ( solo brani
“Wales” and “Northern Ireland”)
UNIT 26 IRELAND p. 72
UNIT 43 AUSTRALIA p. 130
GRAMMATICA: ripasso generale dei principali tempi verbali (past simple, future, conditional).
L’insegnante
Prof. Paolo Gasbarri
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MATEMATICA
♦
Obiettivi raggiunti in termini di :
- conoscenze: saper dedurre dal grafico di una funzione le sue
caratteristiche
- competenze: saper rappresentare il grafico di una funzione assegnata
- capacità: formalizzazione , analisi e sintesi
♦
Obiettivi minimi :(Standard minimi disciplinari di apprendimento in termini
obiettivi, individuati nelle riunioni dipartimentali).
- Saper operare con disequazioni di vario tipo
- Conoscere il concetto di funzione reale di una variabile reale:funzioni algebriche
razionali intere e fratte
- Possedere il concetto di limite e continuità
- Calcolare e utilizzare i limiti e le derivate di semplici funzioni
- Conoscere e determinare massimi, minimi e flessi
- Utilizzare consapevolmente procedimenti di calcolo
♦
Piano formativo :
- tempo: 3 ore settimanali
- metodologie : lezione frontale , scoperta guidata , approccio reiterato ai
vari argomenti
- supporti didattici: libro di testo ″ Moduli di Matematica " di M.Bergamini e
A.Trifone - G.Barozzi ( moduli U e V ) e materiale cartaceo
appositamente predisposto per schematizzazioni ed esercitazioni.
♦
Contenuti :
- Modulo 1 : Classificazione , grado , dominio e studio del segno di una
funzione
-
-
Modulo 2 : Operazioni e calcolo con i limiti , forme indeterminate
0 ∞
e .
0 ∞
Funzioni continue e discontinuità di 1° , 2° e 3° specie.
Asintoti verticali , orizzontali ed obliqui.
Modulo 3: Problema che conduce al concetto di derivata.
Definizione e significato geometrico di derivata.
Derivata di funzioni algebriche elementari , logaritmica , del
quoziente, del prodotto,di una funzione di funzione,derivate di
ordine superiore.
Equazione della tangente ad una curva in un suo punto.
Crescenza e decrescenza di una funzione.
Ricerca dei massimi e minimi relativi con lo studio della
derivata prima.
Concavità , convessità e punti di flesso.
Cenni sullo studio del grafico di funzioni algebriche razionali.
n.b. : Lo svolgimento dei moduli elencati è stato affrontato soprattutto in
modo applicativo
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RELAZIONE DELLA CLASSE
Ho seguito la classe nel biennio post-qualifica. In base ai risultati raggiunti si sono individuate tre
fasce di livello:
la prima composta da alunni che hanno seguito con impegno e buona volontà ottenendo
risultati discreti ed in alcuni casi più che buoni ;
la seconda composta da alunni che, partiti all’inizio del biennio con lacune anche gravi, sono
riusciti a recuperare le carenze ed hanno conseguito un profitto nel complesso sufficiente;
la terza composta da un limitato numero di alunni che,per carenze di base l’impegno non
sempre adeguato e la frequenza discontinua, risultano ancora insufficienti.
Il comportamento in classe degli alunni è stato sempre corretto tanto nei rapporti interpersonali
quanto e soprattutto nei confronti dell’insegnante .
Le ragazze particolarmente attive e cooperative , grazie ad un notevole impegno , hanno colmato
le lacune di preparazione di base dovute al diverso peso che la disciplina assume nei due tipi di
specializzazioni ed alcune di loro hanno conseguito risultati considerevoli.
I ragazzi hanno evidenziato interesse e buona volontà di migliorare una preparazione a volte
decisamente lacunosa .
Insegnare nella classe 5AM – 5AE è stato sicuramente piacevole .
La frequenza non per tutti è stata regolare anzi per qualcuno è risultata decisamente discontinua e
superficiale.
Lo svolgimento del programma ha subito un rallentamento rispetto a quanto previsto, a causa delle
numerose iniziative scolastiche al di fuori dalla normale attività curricolare (conferenze, stage di
formazione professionale, gite d’istruzione, visita a mostre e quant’altro) e soprattutto per le
difficoltà oggettivamente incontrate dai ragazzi nell’acquisizione dei concetti e nello svolgimento
degli esercizi; questo mi ha imposto una continua azione di recupero. Nel mese di Gennaio ho
bloccato lo svolgimento del programma per recuperare le insufficienze del trimestre; nel mese
Aprile ho svolto un corso di recupero pomeridiano al quale i ragazzi hanno partecipato con volontà
e costanza nel tentativo di risolvere situazioni in qualche caso molto problematiche.
Ho svolto a tutt’oggi 76 ore di lezione delle 99 previste del monte ore annuale.
Le verifiche effettuate sono state di tipo tradizionale - prove scritte - prove oggettive (strutturate e
semi strutturate) ed interrogazioni orali durante le quali la maggior parte dei ragazzi ha evidenziato
difficoltà nell’esprimere concetti e nella spiegazione dei procedimenti.
L’insegnante
Prof.ssa Daniela Starnini
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PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE
Esercizi di coordinazione generale
Scioltezza articolare
Potenziamento muscolare
Esercizi di educazione al ritmo
Giochi sportivi di squadra: pallavolo – pallacanestro – badminton
Atletica
Ginnastica generale
Cenni di alimentazione
Cenni di primo soccorso
Fisiologia dell’apparato respiratorio
Fisiologia dell’apparato cardiovascolare
Fisiologia dell’apparato neuro-vegetativo
Attività in ambiente naturale.
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RELAZIONE FINALE
SCIENZE MOTORIE
La classe, composta da alunni, ha partecipato in maniera attiva al dialogo educativo,
dimostrando un senso di responsabilità adeguato alle richieste didattiche.
Il programma, in sintonia con le disposizioni ministeriali e secondo il progetto iniziale, ha inteso
portare gli alunni ad una maturazione psicofisica idonea attraverso varie esperienze motorie.
In particolare, per quanto riguarda il potenziamento fisiologico, si è curato il lavoro di resistenza a
regime aerobico, intervallato da lavoro anaerobico, attraverso corse a ritmo alterno. Inoltre sono
stati utilizzati esercizi a carico naturale e con attrezzi di fortuna per il rafforzamento muscolare.
La mobilità, la scioltezza articolare e la velocità sono stati perseguiti con esercizi a corpo libero e
con attrezzi.
Si è data particolare importanza agli esercizi posturali, per favorire e assecondare il normale
accrescimento e per assicurare un buon portamento statico e dinamico del corpo.
I giochi sportivi sono stati molto utilizzati oltre che come spazio ludico delle attività, soprattutto
come momento spiccatamente educativo e socializzante; si è cercato, attraverso di essi, di
imprimere una consuetudine alla lealtà e al civismo, tramite il rispetto delle regole, siano esse
regolamentate o liberamente concordate.
Si è cercato di porre le basi per una consuetudine allo sport attivo, come acquisizione di una
abitudine salutistica contro il sedentarismo.
L’utilizzazione consapevole delle proprie qualità fisiche e neuro-muscolari consentirà il
trasferimento in situazioni diverse di capacità acquisite, migliorando così la qualità della vita in
generale.
La quasi totalità della classe ha mostrato un impegno soddisfacente; ha evidenziato una costante
progressione nell’apprendimento secondo le proprie capacità e individualità.
Il livello medio raggiunto dalla classe può considerarsi complessivamente più che buono.
La programmazione didattica prevista ad inizio anno è stata rispettata e gli obiettivi programmati
sono stati complessivamente raggiunti.
Per la realizzazione del programma sono state utilizzate le strutture sportive messe a disposizione
dalla scuola .
Il metodo di insegnamento è stato principalmente analitico, globale. analitico globale. Le proposte
educative sono state graduate individualmente.
Per quanto riguarda la verifica è stato valutato ogni obiettivo considerando il significativo
miglioramento conseguito e l’impegno dimostrato.
Grande spazio è stato dato alla conoscenza delle norme fondamentali di previdenza e tutela
sanitaria.
Sono state svolte alcune lezioni teoriche comprendenti nozioni di anatomia e fisiologia del corpo
umano; nozioni di scienza dell’alimentazione, cenni di storia dell’ed.fisica , regole e caratteristiche
di vari sport o discipline sportive.
Al termine dell’anno scolastico, anche dalle valutazioni espresse in voti, si può desumere che la
classe ha seguito con interesse; il livello generale e individuale è migliorato oltre che sul piano
motorio anche su quello della socialità e responsabilità.
L’insegnante
Prof.ssa Patrizia Porta
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RELIGIONE
OBIETTIVI DIDATTICI RAGGIUNTI
−
Riconoscere il contributo del Cristianesimo alla soluzione dei problemi etici e sociali.
−
Comprendere la visione dell'uomo e della società a confronto con l'idea cristiana.
CONTENUTI
Origini e fondamenti della dottrina sociale della Chiesa.
Maturazione della persona nella dimensione morale: liberi per decidere.
−
La dignità della persona umana. Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.
−
Volontariato: orientamento cristiano.
−
Liberi per cercare il senso della vita.
−
Identità e progetto di vita: 1) il sacerdozio cristiano; 2) la vocazione al matrimonio.
−
Immigrazione: rapporto tra cultura islamica e cattolica
−
Impegno socio-politico secondo il cristianesimo.
PIANO FORMATIVO
TEMPO: 1 ora settimanale
METODOLOGIA : uso del metodo induttivo e deduttivo nella trattazione dei contenuti afferenti ai
vari obiettivi; ricollegarsi all'esperienza dei giovani nel non riuscire, spesso, a dare una risposta
alle proprie attese; cercare di far cogliere il senso vero ed autentico delle proprie esperienze; far
riferimento alla Chiesa particolare e locale.
SUPPORTI DIDATTICI
Testo: Ricerca e Rivelazione; Vangelo di Luca; Concilio Vaticano Il, Atti degli Apostoli;
Videocassette.
VALUTAZIONE
Per la valutazione si è tenuto conto dell'interesse e della partecipazione al dialogo educativo e
della conoscenza degli argomenti trattati.
L’insegnante
Prof.ssa Miranda BOCCI
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ALLEGATO 2
SIMULAZIONI TERZA PROVA
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documento 15 maggio vae-am