MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO I.I.S. “F. ORIOLI” – VITERBO Via Villanova, s.n.c. - 01100 Viterbo – Tel .0761/251194-96 –Fax 0761/354358 ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2012/2013 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ( Comma 2, art. 5 DPR 323/98) CLASSE ARTICOLATA 5A/E Tecnico delle industrie elettroniche 5A/M Operatore della moda Indice Il Consiglio di Classe…………………………………………………………… pag. 2-3 Elenco dei candidati, con indicazione sulla tesina/percorso………………………… 4-5 Profilo Professionale: • • Area Abbigliamento e della Moda……………………………………………… Area Elettronica …………………………………………………………………. 6 7 Presentazione della Classe. …………………………………………………………… 8-9 Presentazione Alternanza Scuola-Lavoro…………………………………………. 10-13 Modalità e strumenti di lavoro del Consiglio di Classe……………………………… 14-17 Criteri di Valutazione…………………………………………………………………….. 18 Rapporti scuola-famiglia……………………………………………………………........ Attività integrative ed extra-curricolari…………………………………………………. Visite guidate e viaggi d’istruzione…………………………………………………….. Credito Scolastico………………………………………………………………………. . Terza prova………………………………………………………………………… 19 19 19 20 21 Griglie di Valutazione • • • • Griglia di valutazione I Prova…………………………………………………… Griglia di valutazione II Prova………………………………………………….. Griglia di valutazione III Prova…………………………………………………. Griglia di Valutazione del Colloquio…………………………………………… 22-25 26-27 28-29 30 Firme Docenti …………………………………………………………………………… 31 IL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLEGATI : programmi e relazione di ciascuna disciplina n° 3 simulazioni terza prova 15 MAGGIO 2013 1 IL CONSIGLIO DI CLASSE 5A MODA N. DOCENTE Materia Ore settimanali 1 BARTOLONI LUCIANA Storia dell’arte e del costume 5 2 BOCCI MIRANDA Religione 1 3 FANTI CLAUDIO Italiano e Storia 6 4 GASBARRI PAOLO Inglese 3 5 GOLETTI ANGELA VITTORIA Disegno 6 6 PORTA PATRIZIA Scienze motorie 2 7 STARNINI DANIELA Matematica 3 8 VINCENTI CLELIA Tecniche di settore 5 15 MAGGIO 2013 2 IL CONSIGLIO DI CLASSE 5 A ELETTRONICA N. DOCENTE Materia Ore settimanali 2 BOCCI MIRANDA Religione 1 3 FANTI CLAUDIO Italiano e Storia 6 4 GASBARRI PAOLO Inglese 3 5 MATTIONI ANTONINO Elettronica 9 6 MAGGI ANDREA Laboratorio 6 PORTA PATRIZIA Scienze motorie 2 7 RAONA COSIMO Sistemi 6 8 STARNINI DANIELA Matematica 3 * 3 ore in compresenza con Elettronica + 3 ore in compresenza con Sistemi 15 MAGGIO 2013 3 6 * CLASSE 5 A MODA ALUNNA TITOLO TESINA L’universo femminile del”900”:WolfChanel..dalla signora Dalloway alla signora Kennedy CARPITELLA MORGANA DEL CAVALLO ELEONORA DI SANTE SERENA PERCORSO “Sogni nel cassetto” La molteplicità dell’Io “Se puoi sognarlo puoi farlo” W.D. FIORANI GIADA KAUSHAN OLENA “Tutto esiste per finire in una fotografia” E.Z. MERCUTELLO DEBORA “La musica e la voce sono intorno a noi” J.M. NASCENZI MICAELA Il 900,il nuovo gusto borghese”tra l’esuberanza e la smaterializzazione dell’Atr Noveau e la concretezza tecnologica dell’arte e della moda” PEPE CHIARA “Nessun tipo di bellezza può essere attraente senza essere interessante” TOADER CRISTINA ALINA 15 MAGGIO 2013 “La città che sale” 4 MATERIA/ARGOMENTO D’INIZIO COLLOQUIO CLASSE 5° A ELETTRONICA PERCORSO MATERIA/ARGOMENTO D’INIZIO COLLOQUIO ALUNNO TITOLO TESINA AMETI FLORIM I Convertitori CALIN RAZVAN Il viaggio, l’evasione,la trascendenza CAPPUCCI GIANLUCA Il mare Italiano CARAMANICA GERARDO I Maledetti Italiano CECCONI DANIELE L’Età della guerra Storia DI FELICE DANIELE La trasmissione Italiano LAZAR NICOLAE DRAGOS Lo sviluppo della tecnologia Italiano MARIN ALEXANDRO ROMERO MATIET ION L’Evoluzione tecnologica Italiano MOCANU CATALIN La Comunicazione Inglese VECCHI FEDERICO Tecnologie della seconda guerra mondiale Storia VILELLA SEBASTIAN Evoluzione dell’uomo e dell’elettronica 15 MAGGIO 2013 5 PROFILO PROFESSIONALE CORSO MODA La qualifica di tecnico dell’abbigliamento e della moda permette l’accesso ai vari settori del campo della moda. Le competenze e le abilità acquisite potranno essere utilizzate dal tecnico per introdursi nella realtà produttiva artigianale ed industriale, operando sia autonomamente che in equipe nei diversi contesti aziendali. La scuola fornisce una solida formazione di base, sviluppa le capacità di ulteriori approfondimenti ed aggiornamenti in funzione dei mutamenti socio-culturali che determinano nuove tendenze moda. A ciò si affianca una costante attenzione al progresso delle nuove tecnologie. Nel caso specifico la denominazione in oggetto è: tecnico modellista figurinista. Conoscenze • • • • • • • • deve conoscere gli aspetti storici e sociali che hanno determinato i mutamenti della moda nel corso dei secoli; deve conoscere gli elementi di base di ogni singola operazione che contribuiscono alla progettazione di un prodotto-moda; deve conoscere le funzioni, le strategie del marketing e le strutture dell’organizzazione aziendale; deve avere una buona conoscenza delle fibre, dei tessuti e dei materiali ausiliari alla confezione; deve conoscere i processi fondamentali della modellistica e della confezione industriale; deve conoscere le regole fondamentali dello sviluppo taglie relative ai principali capi di abbigliamento; deve conoscere le attrezzature con le quali opera la produzione e deve sapere scegliere quelle più idonee in relazione all’immagine finale del prodotto; deve conoscere gli elementi fondamentali che determinano il livello di qualità del prodotto. Competenze • • • • • • • deve saper cogliere nelle anticipazioni delle creazioni di moda, le fonti di ispirazione storico-letterarie, artistiche e folcloristiche; deve essere attento alle relazioni che intercorrono tra l’evoluzione della moda e i mutamenti socio-politici ed economici; deve saper produrre una sua interpretazione di moda, mediante le esigenze differenziate del mercato e delle aziende a cui si rivolge; deve saper tradurre e interpretare modellisticamente idee stilistiche abbozzate, in corrispondenti forme, linee e volumi; deve saper individuare le tecniche di trasformazione modellistica più idonee in rapporto alle varie problematiche inerenti al figurino, tenendo conto della sequenzialità operativa dei vari processi lavorativi; deve saper applicare la modellistica industriale utilizzando le tecniche che la caratterizzano; deve conoscere e saper applicare l’iter lavorativo relativo alla confezione industriale in relazione al tipo di tessuto da utilizzare e saper scegliere i materiali di sostegno adeguati. 15 MAGGIO 2013 6 PROFILO PROFESSIONALE CORSO ELETTRONICA Si ritiene opportuno riportare il profilo professionale e gli obiettivi generali relativi al corso di specializzazione della classe 5A/E secondo quanto indicato nelle disposizioni ministeriali. Il tecnico delle industrie elettroniche può svolgere un ruolo attivo e responsabile nella realizzazione di semplici progetti, esecuzione di compiti tecnici, coordinamento del personale, organizzazione delle risorse e gestione di unità produttive nei campi dell’elettronica industriale e delle telecomunicazioni. Conoscenze • conoscere le caratteristiche funzionali e di impiego dei dispositivi elettronici per il comando, il controllo e la regolazione • conoscere le tecniche di interfacciamento e di elaborazione ed acquisizione dei segnali • conoscere le tecniche di trasmissione dei segnali logici ed analogici • scegliere, installare e usare dispositivi di ricezione e trasmissione, nonché i relativi strumenti di misura e collaudo. Competenze • intervenire nella progettazione, realizzazione, collaudo e conduzione di semplici impianti industriali e di telecomunicazione, nell’ambito delle proprie competenze • saper scegliere ed utilizzare semplici dispositivi elettrici ed elettronici programmabili offerti sul mercato • descrivere e documentare un lavoro svolto mediante relazioni tecniche • consultare manuali d’uso, fogli di specifiche, documenti tecnici vari e software specifici nel campo elettronico • saper utilizzare il personal computer per produzione di elaborati impiegando specifici programmi e saper effettuare correttamente ricerche via internet • affrontare in un ottica sistemica semplici problemi tecnici, economici, gestionali. 15 MAGGIO 2013 7 RELAZIONE GENERALE SULLA CLASSE La classe quinta Moda - Elettronica è articolata dal quarto anno ed è composta da 13 ragazzi e 10 ragazze. Tre alunni sono ripetenti dalla quinta precedente ma due di questi si sono ritirati durante l’anno scolastico. Il comportamento della classe è stato in generale corretto tanto tra loro quanto nei rapporti con gli insegnanti. La frequenza non per tutti è stata regolare. Le ragazze del corso moda si sono mostrate particolarmente attive e partecipi e grazie ad un notevole impegno, hanno colmato lacune pregresse e, in alcune materie,hanno conseguito brillanti risultati. I ragazzi del corso elettronica hanno dimostrato buona volontà nel cercare di migliorare una preparazione lacunosa. Lo svolgimento dei programmi è nel complesso regolare per tutte le discipline. In alcune materie sono stati necessari corsi di recupero. La classe presenta qualche difficoltà nelle abilità di base sia nelle materie di area comune- italiano, matematica, inglese- sia in alcune materie d’indirizzo. I livelli di acquisizione delle conoscenze e di produzione scritta e orale sono eterogenei. Alcuni alunni trovano ancora difficoltà notevoli nell’espressione scritta e orale tanto nelle materie linguistiche quanto in quelle tecnico-scientifiche. Altri alunni hanno al contrario acquisito ottime capacità e competenze in entrambe le aree. Nel corso degli anni il Consiglio di Classe ha lavorato per perseguire i seguenti obiettivi formativi: potenziamento del senso di responsabilità ed autonomia attraverso la puntualità, l’impegno, organizzazione dello studio, rispetto delle consegne, capacità di autovalutazione; ampliamento della socializzazione mediante partecipazione ai problemi della classe, controllo dell’emotività, interventi chiari, completi, motivati. Di fronte alle difficoltà il gruppo-classe si è sempre impegnato per il superamento delle stesse a volte mostrando grande interesse. Il Consiglio di classe ha cercato di portare le conoscenze e le competenze degli allievi a livello di una compiuta acquisizione degli strumenti e metodi messi a loro 15 MAGGIO 2013 8 disposizione attraverso un approfondimento graduale, motivato, autonomo e interdisciplinare. Gli insegnanti, al fine di favorire il coinvolgimento degli allievi e la loro partecipazione attiva, hanno seguito le seguenti strategie: disponibilità ad indicazioni, suggerimenti, chiarimenti e dialogo in una lezione partecipata e lavori di gruppo; discussioni guidate, specie su problemi che potevano incidere sul percorso formativo dell’allievo. Durante il corso dell’anno, sono stati attuati giorni di recupero antimeridiano in tutte le materie. Alcuni insegnanti hanno effettuato corsi di recupero pomeridiani. Il Consiglio di classe ha altresì organizzato tre simulazioni di terza prova di tipologia mista “B” e “C” (quesiti a risposta aperta e a risposta multipla). Per maggiori dettagli si veda la sezione Programmazione e valutazione della terza prova. Sono state altresì organizzate simulazioni della prima e seconda prova d’esame. 15 MAGGIO 2013 9 PROGETTO FORMATIVO D’ISTITUTO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO L’alternanza scuola-lavoro, regolamentata dal DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA del 15 marzo 2010 n.87, viene definita come una modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo, sia nel sistema dei licei sia nel sistema dell’istruzione e della formazione professionale, per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. L’alternanza è dunque una opzione formativa rispondente ai bisogni individuali di istruzione e formazione. Si propone di preparare gli allievi ad un ingresso consapevole nella realtà lavorativa, al fine di creare rapporti stabili tra scuole e imprese appartenenti alla medesima realtà territoriale. L’alternanza scuola-lavoro è un metodo di apprendimento che permette agli studenti di realizzare un percorso nel quale si integrano attività formative di aula e/o di laboratorio con esperienze svolte in contesti lavorativi e imprenditoriali. Nel nostro istituto è strutturata nel seguente modo: - 66 ore nel IV anno suddivise in 40 ore di stage in azienda e 26 di lezioni interdisciplinari frontali ed ulteriori 24 ore pomeridiane con un esperto esterno di settore. - 66 ore nel IV anno suddivise in 40 ore di stage in azienda e 26 di lezioni interdisciplinari frontali ed ulteriori 24 ore pomeridiane con un esperto esterno di settore. - Al III anno è stata rilasciata la certificazione per un corso di antincendio. - Al IV anno è stata rilasciata la certificazione per un corso di primo soccorso. - Al V anno è stata rilasciata la certificazione per un corso di sicurezza nel lavoro. Gli obiettivi dell’alternanza: Ampliare le opportunità di apprendimento. Acquistare competenze spendibili nel mercato del lavoro. Facilitare l’orientamento e l’auto-orientamento degli studenti. Collegare le istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro. Condurre attività di ricerca e applicazione interdisciplinare basata sull’esperienza educativa del lavoro. - Collegare la formazione allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. - 15 MAGGIO 2013 10 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CLASSE V MODA Per quanto riguarda l’alternanza scuola-lavoro prevista dal curriculum scolastico, la scelta quest’anno si è orientata verso stage svolti presso ditte artigiane locali, individuate sul territorio direttamente dalle stesse allieve, al fine di promuovere per loro anche possibili collaborazioni lavorative future. I nove elementi si sono liberamente suddivisi in piccoli sottogruppi e per una settimana hanno svolto attività lavorativa, per un totale di 40 ore, presso laboratori di Moda con peculiarità diverse, svolgendo responsabilmente varie mansioni all’interno dell’atelier, sia individualmente che nell’ambito di un lavoro di squadra. Dal libretto personale si evince, nel dettaglio, il lavoro svolto da ciascuna allieva, riportando valutazioni da parte dei datori di lavoro tra buone e ottime. Questo testimonia l’entusiasmo con cui è stata affrontata l’attività pratica da parte delle ragazze e la ricaduta positiva sul curriculum scolastico con consolidamento delle capacità acquisite. Le ditte che hanno collaborato a questa esperienza sono: - “Bottega Conticelli” di Castel Giorgio; le allieve Fiorani e Kauscian hanno partecipato alla creazione di oggettista di arredo, dall’ideazione, realizzazione, imballaggio. - “Aura” di Innocenzi di Orvieto;l’allieva Pepe ha partecipato alla confezione di abiti da sposa. - “Borioni s.r.l.” di Bracciano; le allieve Carpitella, Mercutello e Toader hanno partecipato alla confezione di abiti da sposa e accessori. - “Ago e Filo di Berluti” di Viterbo; le allieve Del Cavallo, Di Sante e Nascenzi hanno partecipato alla creazione di capispalla, dal cartamodello al montaggio. La classe inoltre ha svolto 24 ore pomeridiane con l’eperto esterno, prof.ssa GRANI Leila, nelle quali è stato svolto il progetto che prevedeva, utilizzando il programma Photoshop, la possibilità di disegnare figurini di moda al computer. La preparazione è stata completata da 26 ore effettuate all’interno della programmazione curricolare che ha portato dall’ideazione alla realizzazione su tessuto di tre abiti da sposa liberamente ispirati alla storia del costume. Tutor Prof.ssa. A.V.Goletti 15 MAGGIO 2013 11 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CLASSE VAE Nella classe VAE l’alternanza scuola lavoro, prevista dal curriculum scolastico, si è sviluppata secondo i seguenti momenti formativi: Attività svolte durante l’orario curriculare: Corso di formazione in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro rivolto ai lavoratori – Alto rischio 16 ore CNA Sostenibile S.r.l. Reti LAN 13 ore Prof. Raona Cosimo - Sistemi, Aut. ed Org. della produzione Fibre ottiche 13 ore Prof. Mattioni Antonino Elettronica e telecomunicazioni Assemblaggio PC,manutenzione e assistenza tecnica Hw e Sw 24 ore Dott. Luca Delle Monache - PC Hospital Stage 40 ore Varie aziende del settore Attività svolte al di fuori dell’orario curriculare: L’attività di stage, svolta dal 11/02/2013 al 16/02/2013, ha interessato aziende di vari settori individuate dagli stessi alunni. I settori interessati sono: Alunno Azienda Ameti Florim Caramanica Gerardo Frittelli Bruno Riparazioni TV Calin Razvan G. Lazar Nicolae D. Marin Alexandru Audio Plus Progettazione e realizzazione impianti HiFi Car Cappucci Gianluca Manzoni Rosino Impianti Elettrici Cecconi Daniele Im.El. Impianti Elettrici Speciali Di Felice Daniele Way Installation Impiantistica Civile e Industriale Matiet Ion C.I.E. Costruzioni Impianti Elettrici Mocanu Catalin Claudio Cagnoli Intallazione e manutenzione caldaie Vecchi Federico Hospital Technology Audioprotesista, Applicazioni e riparazioni protesi acustiche Vilella Sebastian Viterbo Informatica Assistenza tecnica HW e Sw Personal Computer 15 MAGGIO 2013 Settore 12 Da contatti tenuti dal tutor con le varie aziende, risulta che la partecipazione è stata assidua e gli alunni hanno manifestato un buon interesse mentre i risultati ottenuti, da quanto risulta dal libretto personale, sono mediamente buoni. L’attività svolta, anche se di breve durata, è stata comunque valutata dagli alunni positivamente. Il Tutor Prof. Cosimo Raona 15 MAGGIO 2013 13 Modalità e strumenti di lavoro del Consiglio di classe OBIETTIVI COMPORTAMENTALI A BREVE TERMINE Capacità di: ⌧ porsi in relazione con i compagni e con i docenti in modo corretto; ⌧ partecipare al lavoro in modo propositivo; ⌧ intervenire in un dialogo in modo ordinato e produttivo; ⌧ impegnarsi nel portare a termine il compito (puntualità nelle consegne); ⌧ essere disponibile al confronto e al lavoro di gruppo; ⌧ accettare e rispettare il “diverso” da sé. OBIETTIVI COGNITIVI E METACOGNITIVI Acquisire la capacità di decodificare un messaggio sia scritto sia orale Sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti dell’apprendimento Acquisire un metodo di lavoro efficace, sapendo quindi: ⌧ prendere appunti; ⌧ pianificare in modo efficace lo studio personale a casa; ⌧ identificare le caratteristiche dei compiti da svolgere (scopi, procedure/strategie, livello di difficoltà); ⌧ distinguere le informazioni principali da quelle secondarie; ⌧ sfruttare occasioni di esperienze extrascolastiche (giornali, programmi televisivi, interessi vari, …) ⌧ collegare le informazioni utilizzando mappe concettuali. Sviluppare capacità logiche: ⌧ cogliere analogie, differenze, correlazioni; ⌧ sviluppare le abilità di analisi e interpretazione dei testi (letterari e non). Sviluppare capacità comunicative: ⌧ comunicare, sia nella forma scritta che in quella orale, in modo chiaro, ordinato e coerente; ⌧ fare propria la terminologia specifica di base di ogni singola disciplina. 15 MAGGIO 2013 14 STRATEGIE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI Per raggiungere gli obiettivi sopra indicati, si sono privilegiati: • la centralità dello studente nel processo insegnamento/apprendimento • il costante riferimento alla figura del coordinatore che ha invitato i colleghi, soprattutto in occasione dei consigli di classe, a riflettere sul percorso svolto e a verificare il conseguimento o meno degli obiettivi trasversali prefissati; • l’alternanza di lezioni frontali a lezioni interattive e laboratoriali; • avvio alla consapevolezza degli errori commessi per imparare a utilizzarli come risorsa per l’apprendimento. STRUMENTI DI OSSERVAZIONE, VERIFICA E VALUTAZIONE DEL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI Per verificare e valutare il raggiungimento degli obiettivi trasversali prefissati, il Consiglio di Classe ha fatto ricorso a verifiche formative orali in classe. Ciascun docente, inoltre, ha effettuato verifiche sia scritte che orali, nei modi specificati all’interno delle singole programmazioni. MODALITA’ DI LAVORO Al fine di conseguire gli obiettivi, sia trasversali che disciplinari, sono state adottate le seguenti metodologie di lavoro: ⌧ Attività didattica Approccio induttivo Gestione del gruppo classe ⌧ Lezione frontale ⌧ Approccio deduttivo ⌧ Esercitazioni guidate ⌧ Feedback ⌧ ⌧ Imparare facendo ⌧ ⌧ Didattica breve ⌧ Esercitazioni autonome Esercitazioni a coppia (tutoring) Esercitazioni a gruppi omogenei/disomogenei ⌧ Didattica modulare ⌧ Lezione partecipata 15 MAGGIO 2013 15 STRUMENTI DIDATTICI Oltre ai libri di testo in adozione, per conseguire gli obiettivi su indicati, sono stati utilizzati ⌧ Laboratori ⌧ ⌧ ⌧ Internet Stages formativi ⌧ ⌧ ⌧ Visite guidate ⌧ ⌧ Dispense ⌧ Testi di approfondimento Palestra Video proiettore Partecipazione a conferenza Schede di lavoro guidate ⌧ Fotocopie ⌧ ⌧ Giornali e riviste Televisione Opere multimediali ⌧ VERIFICA E VALUTAZIONE Sono state effettuate tre tipi di verifica secondo la seguente tabella: Tipo Scopo Periodo Diagnostica Per individuare i prerequisiti e il livello iniziale, assumere Inizio d’anno (test informazioni sul processo di d’ingresso) insegnamento/apprendimento in corso per orientarlo, modificarlo secondo le esigenze Formativa Per il controllo dell’apprendimento, l'adeguatezza dei In itinere metodi, delle tecniche e degli strumenti utilizzati Sommativa Per accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici Alla fine di ogni prefissati e pervenire alla classificazione degli studenti. unità didattica o modulo Si specifica che la • Valutazione formativa si è avvalsa della verifica del o Lavoro scolastico in classe o Contributi degli studenti durante le lezioni o Esercitazioni individuali o collettive o Anali dei compiti a casa • Valutazione sommativa ha misurato l’apprendimento attraverso prove formali adeguate a verificare il possesso delle conoscenze, il livello di sviluppo delle abilità, la capacità di problematizzazione e di rielaborazione personale dei contenuti, la proprietà espressiva, la pertinenza e la logicità dell’esposizione. Sono state effettuate almeno n. 2. verifiche orali e n. 2..verifiche scritte a trimestre n. 2. verifiche orali e n. 3..verifiche scritte a pentamestre 15 MAGGIO 2013 16 La valutazione periodica del trimestre è stata un giudizio globale e individualizzato che ha riguardato la qualità dell’apprendimento e alla cui formulazione hanno concorso 1. La valutazione formativa 2. La valutazione sommativa Mentre la valutazione finale sarà un giudizio globale e individualizzato che riguarderà conoscenze, abilità, competenze e comportamenti nella loro ricaduta didattica e terrà conto 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Valutazione formativa Valutazione sommativa Livelli di partenza Processo evolutivo e ritmi di apprendimento Impegno e partecipazione al dialogo educativo Regolarità nella frequenza Capacità e volontà di recupero CRITERI E MODALITÀ DI VALUTAZIONE Per la valutazione, si sono usati strumenti differenziati (prove scritte di tipo tradizionale, prove scritte strutturate e semistrutturate, prove orali), funzionali a misurare l’apprendimento di conoscenza, l’acquisizione di abilità e per accertare l’incidenza della propria azione didattica. Inoltre, durante l’A.S., i docenti hanno adottato diverse modalità valutative. La valutazione sommativa, che trova la sua sintesi nella formulazione del voto di fine pentamestre e del voto finale, è espressa sulla base del raggiungimento degli obiettivi minimi fissati con le programmazione individuali e del conseguimento delle competenze espresse nella programmazione di classe. La valutazione degli alunni è stata effettuata secondo la griglia di valutazione approvata dai consigli di classe e/o a punteggio graduato per esercizio mediante gli strumenti seguenti: ⌧ ⌧ ⌧ ⌧ ⌧ ⌧ ⌧ ⌧ ⌧ Colloqui orali individuali Colloqui orali di gruppo Prove strutturate Prove semistrutturate Produzione di materiale grafico 15 MAGGIO 2013 ⌧ 17 Prove pratiche di laboratorio Lavori a casa Interventi spontanei in classe Tesine Presentazione di progetti CRITERI DI VALUTAZIONE Si è stabilito un livello minimo e massimo, in termini di conoscenze, abilità e comportamenti, cui far corrispondere una scala graduata. A tal fine è stato necessario definire concordemente soprattutto il livello minimo di apprendimento, secondo una scheda ispirata ai sei obiettivi fondamentali della tassonomia di Bloom, disposti gerarchicamente: • • • • • • conoscenza comprensione applicazione analisi sintesi valutazione Livello Voto Giudizio Abilità Conoscenze 1-3 Gravemente insufficiente Utilizza non correttamente ed in maniera mnemonica, ripetitiva le scarse conoscenze teoriche e pratiche acquisite Inesistenti o molto modeste 4 Insufficiente Utilizza in modo incerto, mnemonico, parziale le modeste conoscenze teoriche e pratiche acquisite Frammentarie, incerte 5 Mediocre Utilizza in modo insicuro, mnemonico, le parziali conoscenze teoriche e pratiche acquisite Incomplete e superficiali 6 Sufficiente Esegue compiti semplici senza errori sostanziali, ma con alcune incertezze Essenziali ma non approfondite 7 Discreto Esegue correttamente compiti semplici e applica le conoscenze anche a problemi complessi, ma con qualche imprecisione. Essenziali con eventuali approfondimenti guidati 8 Buono Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi complessi in modo globalmente autonomo Sostanzialmente complete con qualche approfondimento autonomo 9 Ottimo Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo anche a problemi complessi Complete, organiche, articolate e con approfondimenti autonomi 10 Eccellente Applica le conoscenze a problemi complessi in modo corretto, autonomo e creativo. Organiche, approfondite ed ampliate in modo autonomo e personale. Base Intermedio Avanzato RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI Gli obiettivi comportamentali sono stati raggiunti dalla maggior parte degli alunni ; discorso diverso per gli obiettivi cognitivi e metacognitivi rispetto ai quali alcuni ragazzi mostrano ancora difficoltà ( maggiori dettagli nella relazione generale della classe e nelle relazioni delle singole discipline ). 15 MAGGIO 2013 18 RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA Le famiglie sono state poco presenti.Per la maggior parte i rapporti tra docenti e genitori si sono limitati agli incontri istituzionali, ai quali non tutti hanno partecipato, rispondendo parzialmente alle sollecitazioni del coordinatore di classe. ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI Orientamento post-diploma Incontro Interforze Incontro informativo sui percorsi di Istituti Tecnici Superiori Incontro con l’azienda Studio Moda Rossella Conferenze e seminari Parliamo di legalità fiscale a scuola La scuola incontra il mondo del lavoro, impulso all’impreditoria giovanile e femminile Insieme per la legalità economica Corso sulla sicurezza Giornata della memoria Giornata Mondiale per la lotta all’ A.I.D.S. Conferenza informativa “ Prevenzione A.I.D.S. “ Conferenza informativa “ A.D.M.O “ Conferenza “ Diritto alla studio” ADISU LAZIO Visite guidate e viaggi d’istruzione La classe ha partecipato al viaggio d’istruzione ( Crociera nel Mediterraneo ) Visita guidata alla Cappella degli Scrovegni Visita guidata all’ Atelier SARLI 15 MAGGIO 2013 19 ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO ANNO SCOLASTICO 2012-13 CANDIDATI INTERNI MEDIA DEI VOTI M=6 CREDITO SCOLASTICO ( PUNTI ) D.M.n°99/2009 Classi Terze 3-4 Classi Classi Quarte Quinte 3-4 ATTRIBUZIONE PUNTO DI VARIAZIONE DI FASCIA classe Quinta 4-5 0.6 Partecipazione attiva all’Alternanza scuola-lavoro 6<M ≤ 7 4-5 4-5 5-6 0,2 Partecipazione alle attività integrative dell’Istituto 0.2 7<M ≤ 8 5-6 5-6 8<M ≤ 9 6-7 6-7 7-8 9<M ≤ 1 0 7-8 7-8 8-9 15 MAGGIO 2013 Certificazioni documentate 6-7 Il Consiglio di Classe ha stabilito, inoltre, in base al D.M. del 24 febbraio 2000 n°49, che il punteggio di 0,20 punti previsto per il credito formativo sia attribuito agli alunni che hanno svolto attività debitamente documentata mediante attestazione proveniente dagli Enti, Associazioni, Istituzioni presso i quali il Candidato ha realizzato l’esperienza nel campo delle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport 20 TERZA PROVA Il Consiglio di Classe, nella scelta della tipologia della terza prova tra quelle proposte dal Ministero, ha ritenuto di considerare più idonea a tener conto della specificità dell’indirizzo degli studi, delle impostazioni metodologiche seguite dai candidati, delle esperienze acquisite all’interno della progettazione d’Istituto, una prova tipo b) e c), e cioè con quesiti a risposta singola e quesiti a risposta multipla, di cui 10 a risposta singola e 20 a risposta multipla. A sostegno di tale scelta ha anche contribuito l’abitudine di eseguire prove a risposta singola e multipla durante l’intero corso degli studi. Le prove strutturate o prove oggettive, costituiscono infatti parte integrante della Programmazione e sono considerate elementi validi per la valutazione degli obiettivi raggiunti dagli alunni; gli alunni, inoltre, sono abituati ad essere valutati con questo tipo di prove. Relativamente al criterio di valutazione, il Consiglio di Classe ritiene che non debba essere assegnato un punteggio negativo per una risposta errata, anche se ciò potrebbe essere un sistema per evitare risposte casuali; con opportune formulazioni dei quesiti e con un idoneo distrattore nelle risposte, si può efficacemente compensare una eventuale casualità nella risposta. Pertanto, a seguito di quanto esposto, il criterio di valutazione della prova è quello di attribuire 3 punti per ognuna delle cinque discipline che sono argomento della prove, assegnando il punteggio secondo il criterio di valutazione riportato nel seguente Documento. Il Consiglio di Classe , su indicazione del Dirigente Scolastico , ha effettuato tre simulazioni della terza prova le cui tracce sono inserite in allegato. 15 MAGGIO 2013 21 TIPOLOGIA DELLA PROVA: ANALISI DEL TESTO Griglia di valutazione della prima prova scritta Macroindicatori Indicatori Competenze Capacità di linguistiche di base esprimersi (Punteggiatura Ortografia Morfosintassi Proprietà lessicale) Efficacia argomentativa Capacità di sviluppare le proprie argomentazioni Analisi dei nodi concettuali e delle strutture formali Capacità di analisi d'interpretazione Rielaborazione, collegamenti e riferimenti Descrittori Si esprime in modo: appropriato corretto sostanzialmente corretto impreciso e/o scorretto gravemente scorretto Argomenta in modo: ricco e articolato chiaro e ordinato schematico poco coerente inconsistente Sa analizzare e interpretare Sa descrivere ed analizzare Sa solo individuare Individua in modo incompleto Individua in modo errato Capacità di Rielabora … in modo: critico rielaborare, di effettuare personale collegamenti e essenziale fare riferimenti, di parziale contestualizzare non rielabora Valutazione complessiva 15 MAGGIO 2013 Misuratori Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente 4 3, 5 3 2 1 1-4 Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente 3 2, 5 2 1, 5 1 6 5 4 3 2 1-3 Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente Totale punteggio 22 Punti 2 1, 5 1 0, 5 0 2-6 0-2 15 TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO, VOTO E PUNTEGGIO GIUDIZIO VOTO 1-3 NEGATIVO 4 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 5 INSUFFICIENTE 6 SUFFICIENTE 7 DISCRETO 8-9 BUONO 10 OTTIMO 15 MAGGIO 2013 23 PUNTEGGIO 1-4 5-7 8-9 10 11-12 13-14 15 TIPOLOGIA DELLA PROVA : SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE Griglia di valutazione della prima prova scritta Macroindicatori Indicatori Descrittori Competenze Capacità di Si esprime in modo: linguistiche di base esprimersi appropriato (Punteggiatura corretto Ortografia sostanzialmente Morfosintassi corretto Proprietà impreciso e/o scorretto lessicale) gravemente scorretto Efficacia Capacità di Argomenta in modo: argomentativa formulare una ricco e articolato tesi e/o di chiaro e ordinato sviluppare le schematico proprie poco coerente argomentazioni inconsistente Competenze rispetto al genere testuale Originalità Creatività Capacità di rispettare consapevolmen te i vincoli del genere testuale Capacità di rielaborazione critica e personale dei documenti e delle fonti Rispetta consapevolmente tutte le consegne Rispetta le consegne Rispetta in parte le consegne Rispetta solo alcune consegne Non rispetta le consegne Rielabora in modo: critico personale essenziale parziale non rielabora Valutazione complessiva 15 MAGGIO 2013 Misuratori Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente 4 3, 5 3 2 1 1-4 Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente 3 2, 5 2 1, 5 1 6 1-3 Ottimo/Eccellente 2-6 Discreto/buono Sufficiente Insufficiente 5 4 3 Nettamente insufficiente 2 Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente Totale punteggio 24 Punti 2 1, 5 1 0, 5 0 0-2 15 TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO, VOTO E PUNTEGGIO GIUDIZIO VOTO 1-3 NEGATIVO 4 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 5 INSUFFICIENTE 6 SUFFICIENTE 7 DISCRETO 8-9 BUONO 10 OTTIMO 15 MAGGIO 2013 25 PUNTEGGIO 1-4 5-7 8-9 10 11-12 13-14 15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA 5A ELETTRONICA ESAME DI STATO A.S. 2012- 2013 Valutazione in quindicesimi CANDIDATO___________________________ INDICATORI CORRETTEZZA ORTOGRAFICA E SINTATTICA DELL’ESPOSIZIONE COMPRENSIBILITA’ GENERALE DEL TESTO SCRITTO/GRAFICO COMPLETEZZA DELLO SVOLGIMENTO E ADERENZA ALLA TRACCIA PROPOSTA CONTENUTI TECNICI ADEGUATI ALLA RICHIESTA DELLA PROVA ELABORAZIONE PERSONALE DEI CONTENUTI CON CONTRIBUTI MATEMATICO/GRAFICO PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE ALL’INDICATORE 3 PUNTI 6 PUNTI 3 PUNTI 3 PUNTI TOTALE 15 MAGGIO 2013 CLASSE________________________________ LIVELLI DI VALORE/ VALUTAZIONE Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo PUNTEGGIO VOTO CORRISPONDENTE ATTRIBUITO AI DIVERSI ALL’INDICATORE LIVELLI 1 1.5 2 2.5 3 Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo …………./ 15 26 2 3 4 5 6 1 1.5 2 2.5 3 1 1.5 2 2.5 3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA 5A MODA ESAME DI STATO A.S. 2012- 2013 Valutazione in quindicesimi CANDIDATO____________________ INDICATORI ELABORAZIONE PERSONALE DEL FIGURINO E SUA RESA GRAFICA COERENZA AL TEMA E STESURA COMPLETA DEGLI ELABORATI GRAFICI RICHIESTI TECNICA GRAFICO/PITTORICA ADEGUATA AI TESSUTI IMPAGINAZIONE E SCHEDA TECNICA/PLATE PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE ALL’INDICATORE 3 PUNTI 6 PUNTI 3 PUNTI 3 PUNTI TOTALE 15 MAGGIO 2013 CLASSE_____________________ LIVELLI DI VALORE/ VALUTAZIONE Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo PUNTEGGIO VOTO CORRISPONDENTE ATTRIBUITO AI DIVERSI ALL’INDICATORE LIVELLI 1 1.5 2 2.5 3 …………./ 15 27 2 3 4 5 6 1 1.5 2 2.5 3 1 1.5 2 2.5 3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE 3^ PROVA ESAME DI STATO A.S. 2012- 2013 Valutazione in quindicesimi Tipologia B-C 5° A Elettronica Domanda tipo B Disciplina Candidato:…………………….. Inglese Matematica Sistemi Scienze Motorie Storia Conoscenza argomento e livello di approfondimento 0,25 0,25 0,25 0,25 0,25 Comprensione e padronanza del linguaggio specifico 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 Capacità di analisi e di sintesi 0,25 0,25 0,25 0,25 0,25 TOTALE DOMANDA 1 1 1 1 1 Disciplina Inglese Matematica Sistemi Scienze Motorie Storia Conoscenza argomento e livello di approfondimento 0,25 0,25 0,25 0,25 0,25 Comprensione e padronanza del linguaggio specifico 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 Capacità di analisi e di sintesi 0,25 0,25 0,25 0,25 0,25 TOTALE DOMANDA 1 1 1 1 1 1C Domanda di tipo C 0,25 0,25 0,25 0,25 0,25 2C Domanda di tipo C 0,25 0,25 0,25 0,25 0,25 3C Domanda di tipo C 0,25 0,25 0,25 0,25 0,25 4C Domanda di tipo C 0,25 0,25 0,25 0,25 0,25 PUNTEGGIO GLOBALE 3 3 3 3 3 1B 2B TOTALE 15 MAGGIO 2013 …………./ 15 28 GRIGLIA DI VALUTAZIONE 3^ PROVA ESAME DI STATO A.S. 2012- 2013 Valutazione in quindicesimi TIPOLOGIA B-C 5° A Moda Candidato :…………………… Domanda tipo B Disciplina Inglese Matematica Storia Tecniche di settore Storia dell’arte e del costume Conoscenza argomento e livello di approfondimento 0,25 0,25 0,25 0,25 0,25 Comprensione e padronanza del linguaggio specifico 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 Capacità di analisi e di sintesi 0,25 0,25 0,25 0,25 0,25 TOTALE DOMANDA 1 1 1 1 1 Disciplina Inglese Matematica Storia Tecniche di settore Storia dell’arte e del costume Conoscenza argomento e livello di approfondimento 0,25 0,25 0,25 0,25 0,25 Comprensione e padronanza del linguaggio specifico 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 Capacità di analisi e di sintesi 0,25 0,25 0,25 0,25 0,25 TOTALE DOMANDA 1 1 1 1 1 1C Domanda di tipo C 0,25 0,25 0,25 0,25 0,25 2C Domanda di tipo C 0,25 0,25 0,25 0,25 0,25 3C Domanda di tipo C 0,25 0,25 0,25 0,25 0,25 4C Domanda di tipo C 0,25 0,25 0,25 0,25 0,25 PUNTEGGIO GLOBALE 3 3 3 3 3 1B 2B TOTALE 15 MAGGIO 2013 …………./ 15 29 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ESAME DI STATO A.S. 2012- 2013 Criteri di valutazione Giudizio Punteggio corrispondente Punteggio ottenuto Punteggio massimo Capacità di comprensione Scarso Mediocre Sufficiente Buono Discreto Ottimo 0 2 3 4 5 6 6 Proprietà di linguaggio ed efficacia nelle argomentazioni Scarso Mediocre Sufficiente Buono Discreto Ottimo 3 4 5 6 7 8 8 Padronanza e competenza degli argomenti trattati Scarso Mediocre Sufficiente Buono Discreto Ottimo 3 4 5 6 7 8 Collegamenti fra discipline Scarso Mediocre Sufficiente Buono Discreto Ottimo 3 4 5 6 7 8 8 ……./ 30 TOTALE 15 MAGGIO 2013 8 30 CLASSE ARTICOLATA 5 AM/5 AE DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE BARTOLONI LUCIANA BOCCI MIRANDA FANTI CLAUDIO GASBARRI PAOLO GOLETTI ANGELA VITTORIA MATTIONI ANTONINO MAGGI ANDREA PORTA PATRIZIA RAONA COSIMO STARNINI DANIELA (Docente Coordinatore) VINCENTI CLELIA IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Luigi Valente 15 MAGGIO 2013 31 ALLEGATO 1 PROGRAMMI E RELAZIONI DI TUTTE LE DISCIPLINE I programmi sono stati letti ed accettati da tutti gli alunni della classe Area di indirizzo: Moda Area di indirizzo: Elettronica Area comune 15 MAGGIO 2013 32 DISEGNO PROFESSIONALE RELAZIONE DI FINE ANNO La classe era composta inizialmente da dieci allieve, ma a metà del primo trimestre una purtroppo ha decisi di abbandonare gli studi. Le ragazze provengono da realtà socio-culturali diverse, pendolari da paesi limitrofi, peculiarità che ha causato una frequenza non sempre regolare, soprattutto per alcuni elementi. Nel complesso, comunque, la classe si è sempre dimostrata unita e non si sono verificati particolari problemi disciplinari. Coscienti dell’importanza del disegno professionale nell’ambito della produzione del prodotto Moda, ogni allieva, in base alle proprie capacità creative e grafiche, con impegno costante, ha partecipato costruttivamente alle lezioni e alle produzioni grafiche conseguenti, dimostrando di aver acquisito un metodo di lavoro autonomo, con un uso appropriato degli strumenti e della terminologia specifica del settore Moda. Ciascuna è in grado di ideare collezioni di abiti sapendo disegnare sia figurini per la clientela che disegni tecnici per la modellistica. Il profitto raggiunto da quattro elementi è eccellente, tra buono e discreto per la restante parte della classe. L’insegnante Prof.ssa A. V. Goletti 15 MAGGIO 2013 33 DISCIPLINA: DISEGNO PROFESSIONALE CLASSE V MODA - ANNO 2012/13 FINALITA’ DELL’INSEGNAMENTO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (Conoscenze Competenze) METODOLOGIE (Lezione frontale - gruppi di lavoro - ricerche. Processi individ. di recupero e/o sostegno) MEZZI E STRUMENTI (Libri di testo - laboratori attrezzature tecnol. multimediali) CONTENUTI (Moduli - Blocchi Tematici Percorsi Formativi ) VERIFICHE (Tipologie di prove utilizzate) VALUTAZIONE (Criteri - Strumenti Obiettivi minimi) 15 MAGGIO 2013 Acquisire un metodo di lavoro nell’ambito del settore Moda che verta sulla capacità di ideare e progettare un prodotto moda di successo, tenendo conto del target e dei sistemi di produzione. Conoscenze: l'evoluzione del costume nel tempo - le caratteristiche peculiari degli stilisti considerati le pietre miliari nella storia della Moda del '900 - le diverse tipologie di tessuto (tradizionali e tecnologici) e altri materiali utilizzati nell' ambito Moda - le caratteristiche peculiari delle diverse tipologie d'abito che formano una Collezione - le caratteristiche peculiari dei diversi tipi di produzione di una Collezione (artigianale e industriale) - le diverse figure professionali che ruotano intorno al mondo della Moda. Competenze: Saper acquisire un metodo di ricerca ed analisi nell'ambito del settore Moda – Saper progettare una collezione di moda, in relazione al target, alla tematica ed ai sistemi di produzione (pret-à-porter, alta moda) - Saper abbinare ciascun abito ad accessori e acconciature. Conoscere il lessico specifico, storico ed attuale, del mondo della Moda Saper scegliere tipologie di tessuto adeguate al modello da realizzare. Lezione frontale dialogata. Ripetizione degli argomenti non chiari. Recupero individuale ed a gruppi. Libro di testo. Fotocopie. Monografie storiche. Riviste specializzate di settore. Materiali grafici e pittorici. Ricerche sul web. Visite guidate a musei,mostre,atelier di Moda. Uitlizzo delle tecniche grafico-pittoriche per illustrare una Collezione di Abiti, attraverso un figurino personalizzato nei diversi atteggiamenti di Moda per il pubblico e sia con il disegno tecnico per la Modellistica (plate). Riproduzione grafica delle caratteristiche salienti dell’abito e degli accessori abbinati (borsa, scarpa, etc.). Riproduzione grafica di tessuti e motivi decorativi specifici di ciascun capo. Progettazione di tutte le tipologie d'abito all'interno di una Collezione (Abiti Giorno, Sera, Coordinati, Capispalla, etc.). Saper rapportare i capi progettati al target di clientela prescelto (teenagers, giovane donna, giovanile, etc.). Esecuzione di almeno 6 collezioni a tema (libero, storico-artistico, di tendenza, sia Primavera/ Estate che Autunno/ Inverno). Ricerche e approfondimenti personali. Riproduzioni grafiche per la creazione di un archivio personale di immagini guida. Allestimento di un book per la tesina d'esame. La valutazione si è basata sulla conoscenza degli argomenti, sulla capacità di rielaborazione autonoma, sulla capacità di orientamento su problemi concreti. 34 TECNICA DI SETTORE RELAZIONE LA CLASSE composta da 9 alunne . Il loro comportamento vivace ma corretto è sempre rientrato nei canoni della buona educazione. Hanno partecipato con interesse alle lezioni e raggiunto una sufficiente maturità . IL PROGRAMMA è stato svolto nella totalità anche se a fatica per le numerose assenze . Nel 1° trimestre, abbiamo fatto un ripasso generale sulle basi e concetti della modellistica di base svolti negli anni passati, integrando e apportando con nuovi argomenti i vari temi via via trattati, poi ci siamo esercitati nella lettura del figurino e sulle varie tecniche di trasformazione in modo di saper tradurre e interpretare modellisticamente idee stilistiche in corrispondenti forme,linee e volumi. Nel 2° pentamestre abbiamo continuato le esercitazioni sulla lettura del figurino e sulla sua interpretazione modellistica; abbiamo approfondito i concetti del taglio artigianale e industriale. Per quanto riguarda IL PIANO FORMATRIVO mi sono attenuta alle disposizioni ministeriali svolgendo 5 ore settimanali nel laboratorio di modellistica. Le lezioni sono state di tipo “frontale”, “individuale” e “pratico”. Per un maggiore approfondimento della materia ci siamo avvalsi del supporto di riviste specializzate e testi del settore moda. Il metodo di taglio adottato è stato il Sitam che si avvale di una squadra tecnica a misura reale e ridotta a metà. LA VERIFICA durante l’anno scolastico, è stata effettuata attraverso i seguenti strumenti: compiti in classe, prove strutturate e semi-strutturate. LA VALUTAZIONE è stata espressa in decimi. Pertanto da un voto di sufficienza, per l’alunna che ha appreso in maniera minimale le istruzioni scolastiche, si è finito con un massimo voto per colei che ha unito una preparazione appropriata ad una predisposizione ad ottenere ottimi risultati pratici. OBIETTIVI SPECIFICI: Conoscenze • Conoscere le basi di modellistica artigianale • Conoscere le tecniche di sviluppo e trasformazione dei modelli base • Conoscere le basi della modellistica industriale • Conoscere i termini essenziali del linguaggio tecnico della materia • Conoscere gli strumenti di base per la confezione artigianale e industriale Competenze • Utilizzare in modo sufficientemente corretto le basi della modellistica artigianale • Utilizzare in modo autonomo gli strumenti e i materiali utili allo sviluppo della modellistica • Saper tradurre ed interpretare modellisticamente idee stilistiche abbozzate in corrispondenti forme, linee e volumi • Sapere individuare le tecniche di trasformazione più idonee, in rapporto alle varie problematiche inerenti al figurino, tenendo conto della sequenzialità operativa dei vari processi lavorativi • Saper realizzare un prototipo saper correggere autonomamente gli eventuali difetti 15 MAGGIO 2013 35 CONTENUTI: • • • • • • • • • Revisione delle basi di taglio ( gonne e sue trasfomazioni, corpino senza e con cugno, pantalone classico e jeans, maniche, colli, ecc.) Ricerca e studio di forme, linee, volumi e tagli della tendenza moda del momento Lettura e studio dei figurini Applicazione di tecniche di trasformazione di figurini proposti Studio dell’etichettatura dei tessuti e della simbologia di manutenzione Studio di tessuti e finissaggi Studio sulla codificazione dei tessuti nell’industria Studio ed esercitazioni sul piazzamento industriale Studio sulla classificazione dei punti L’insegnante Prof.ssa Vincenti Clelia 15 MAGGIO 2013 36 Relazione finale di storia dell’arte e del costume Presentazione della classe La 5°M sez. moda è costituita da 9 allieve; si tratta di un gruppo relativamente ridotto, ma al suo interno molto differenziato. Come accade sempre, vi sono alcuni elementi che presentano un rendimento di livello alto; anche con situazioni di eccellenza: alcune alunne, molto impegnate, hanno lavorato con regolarità e puntualità fin dall’inizio dell’anno, mostrando costante interessamento per la materia e più in generale verso tutti gli ambiti curriculari, conseguendo una preparazione completa ed eccellente nelle discipline di indirizzo. Vi è poi un gruppetto di studentesse dotate di buone capacità, anch’esse ben motivate, che si sono impegnate in modo regolare e attento, conseguendo un progressivo affinamento del modo di presentare gli argomenti, unito, ovviamente, ad una conoscenza degli stessi mediamente buona. Naturalmente non mancano nella classe situazioni di profitto negativo; in particolare, una studentessa incontra difficoltà nella materia per lacune pregresse, non riuscendo a raggiungere un livello sufficiente, Un aspetto particolare di questo gruppo è la disponibilità al dialogo educativo, in particolare nelle discipline professionalizzanti: questo ha creato un clima positivo, nel quale proporre i vari argomenti è risultato più agevole rispetto a quanto accade in altre classi. Le alunne hanno mostrato complessivamente un comportamento molto corretto nelle varie situazioni della vita scolastica. Si possono dire pienamente raggiunti i seguenti obiettivi per quanto riguarda conoscenze, competenze e capacità. • • • • • • la conoscenza dei movimenti artistici, degli autori trattati, del costume e della moda la capacità di indagare l’oggetto artistico nel suo contenuto e nelle sue componenti formali per giungere alla comprensione del suo significato e del suo scopo la capacità di collegare l’opera con il contesto storico e culturale la consapevolezza della complessità di ogni messaggio visivo e della molteplicità delle chiavi di lettura saper operare collegamenti e confronti tra opere e autori diversi possedere un lessico adeguato metodologie Sono stati assunti, quali criteri metodologici, alcuni riferimenti operativi in rapporto sinergico con gli obiettivi didattici e con i contenuti disciplinari. Essi sono riconducibili a tre indicazioni fondamentali: 1. Struttura del curricolo in unità didattiche modulari. 2. Integrazione delle lezioni frontali con un adeguato supporto di elaborazioni individuali. 3. Studio della disciplina sotto il profilo progressivo e relazionale al fine di rilevare collegamenti, nessi ed osservazioni comparate. Si è cercato di cogliere in particolar modo gli sviluppi, le continuità, le discontinuità, varianti ed invarianti nello sviluppo storico del pensiero artistico. Strumenti di lavoro. Il libro di testo (Itinerario nell’arte di Cricco Di Teodoro vol.3) è stato integrato da riviste specializzate per il lavoro a casa. 15 MAGGIO 2013 37 Verifiche e strumenti di verifica. Durante il corso dell’anno, sono state effettuate verifiche in itinere durante, o al termine delle varie unità didattiche; le verifiche finali, alle quali si è pervenuti analizzando i dati e le osservazioni raccolte tramite le verifiche in itinere, hanno consentito di tracciare il percorso scolastico ed il profilo culturale, sociale, attitudinale degli studenti in rapporto agli obiettivi stabiliti. Per la valutazione finale si è tenuto conto delle capacità linguistico – espressive, dell’atteggiamento verso la scuola, la disciplina ed i compagni, dell’uso appropriato degli strumenti di lavoro. Gli strumenti attraverso i quali sono state effettuate le verifiche sono quelli generalmente consolidati della disciplina: colloquio, test, ricerche. Contenuti del programma svolto Il Romanticismo: il volto dell’Europa borghese nell’ottocento: aspetti politici e culturali. Il Romanticismo in Francia La moda, il costume. Théodore Géricault, Eugène Delacroix. Il Romanticismo in Italia Francesco Hayez Camille Corot e la Scuola di Barbizon La rivoluzione del Realismo Gustave Courbet. Il fenomeno dei Macchiaioli in Italia Giovanni Fattori Silvestro Lega La stagione dell’Impressionismo e la rivoluzione dell’attimo fuggente Edouard Manet Claude Monet, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir. Tendenze post-impressioniste. Alla ricerca di nuove vie. Paul Cézanne, Paul Gauguin,Vincent van Gogh. Verso il crollo degli imperi centrali. 15 MAGGIO 2013 38 Dalla Belle époque alla prima guerra mondiale I presupposti dell’Art Nouveau Gustav Klimt e la Secessione viennese La moda e l’emancipazione femminile agli inizi del novecento La grande stagione di Parigi tra tradizione e innovazione Una rivoluzione nella creazione della moda femminile I Fauves e Henri Matisse L’Espressionismo: l’esasperazione della forma Il gruppo Die Brucke Edvard Munch: la paura di vivere, tra angoscia e disperazione L’inizio dell’arte contemporanea: il Novecento delle avanguardie storiche: un secolo di grandi speranze e di straordinarie delusioni Il Cubismo: Pablo Picasso, Georges Braque. I grandi mutamenti della moda e del costume Gli anni venti Chanel e la nuova immagine femminile Gli anni feroci delle due guerre mondiali. La moda d’emergenza Moda e guerra in Italia Il dopoguerra: Dior e la rinascita della couture La stagione italiana del Futurismo Filippo Tommaso Marinetti e l’estetica futurista Umberto Boccioni, Giacomo Balla Arte tra provocazione e sogno: il Dada Hans Arp, Marcel Duchamp, Man Ray L’arte dell’inconscio. Il Surrealismo. Joan Mirò, René Magritte, Salvador Dalì. 15 MAGGIO 2013 39 Oltre la forma:l’astrattismo Der Blaue Reiter Franz Marc, Vasilij Kandinskij. La nascita del Movimento moderno: il Razionalismo in architettura. Le Corbusier, F.L. Wright Tra Metafisica, richiamo all’ordine ed Ecole de Paris Giorgio de Chirico, Carlo Carrà. L’Ecole de Paris: Marc Chagall. Dalla ricostruzione al sessantotto: verso il contemporaneo. Arte informale in Italia: aspetti generali. L’Espressionismo astratto in America Jackson Pollock e l’Action Painting Arte e civiltà di massa: la Pop-Art Tendenze e sperimentazioni del contemporaneo: verso il terzo Millennio tra speranze e timori. Le ultime tendenze della moda e del costume tra tradizione e sperimentazione L’insegnante Prof.ssa Luciana Bartoloni 15 MAGGIO 2013 40 SISTEMI, AUTOMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE Il corso di Sistemi automazione e organizzazione della produzione prende in esame gli aspetti fondamentali della teoria dei sistemi e gli elementi di informatica indispensabili a fare acquisire agli studenti le conoscenze necessarie per operare in una società che fa largo uso dell’elaboratore. Gli argomenti, sviluppati tenendo ben presente il livello culturale degli studenti, hanno fornito i fondamenti teorici della disciplina e gli strumenti per la riflessione, la verifica e l’approfondimento. Il piano di lavoro seguito è stato quello già concordato in sede di programmazione con i colleghi ed è stato descritto agli studenti all’inizio dell’anno scolastico. Ore di Lezione Il corso di Sistemi è iniziato regolarmente a settembre, il programma è stato portato a termine con delle integrazioni, rispetto alla programmazione di inizio anno, necessarie per colmare alcune lacune che gli alunni presentavano nei confronti di argomenti indispensabili per consentire la comprensione di quelli previsti nel programma stesso. I moduli e le relative unità didattiche, pertanto, hanno subìto le modifiche riportate nel programma finale. Le ore settimanali di lezione sono sei di cui tre ore in codocenza per le esperienze di laboratorio. Il numero delle ore complessivamente svolte è stato di 85 ore nel trimestre, 88 ore nel pentamestre alla data del 09/05/2012 e, presumibilmente, entro il termine delle lezioni verranno svolte ulteriori 26 ore. Il totale complessivo è quindi di circa 200 ore. Obiettivi cognitivi Gli obiettivi cognitivi generali sono: - Illustrare gli aspetti fondamentali della teoria dei sistemi; - Fornire le conoscenze di base relative ai metodi di analisi e di studio di semplici sistemi lineari; - Esaminare gli elementi principali dell’architettura hardware di un elaboratore, delle reti di computer, di Internet; - Studiare i principi della programmazione strutturata e l’uso dei linguaggi di programmazione; - Conoscere le varie tipologie di trasduttori ed attuatori; - Saper condizionare un trasduttore; - Saper strutturare a blocchi una catena di elaborazione; - Conoscere i vari tipi di convertitori A/D e D/A ed il loro funzionamento; - Saper interfacciare un microprocessore e un convertitore. Nella maggior parte dei casi tali obiettivi sono stati raggiunti in termini di conoscenza e competenza in quanto gli alunni hanno manifestato un certo interesse, solo per un numero limitato di alunni gli obiettivi sono stati raggiunti solo superficialmente. E’ da rilevare che nonostante il numero di assenze mediamente non è stato elevato, il corso ha subito diverse interruzioni dovuta alle attività svolte durante l’alternanza scuola lavoro, gita scolastica, occupazione, partecipazione a seminari organizzati dalla scuola. Argomenti svolti Gli argomenti svolti, sono dettagliatamente elencati nell’allegato programma, possono essere così sintetizzati: Modulo 1: Circuiti di condizionamento Unità didattica 1 – Circuiti di condizionamento 15 MAGGIO 2013 41 Modulo 2: Sistemi di acquisizione dati Unità didattica 1 – Architettura dei sistemi di acquisizione dati, trasduttori Unità didattica 2 – I Trasduttori Unità didattica 3 – Circuiti di condizionamento Unità didattica 4 – Circuiti di conversione analogico/digitale e digitale/analogico Modulo 3: Filtri Unità didattica 1 – Architettura scheda Arduino Modulo 4: Reti di calcolatori Unità didattica 1 – Reti di calcolatori Modulo 4: Arduino Unità didattica 1 – Arduino Valutazioni: vedi programmazione di classe Metodi e strategie utilizzate: vedi programmazione di classe Processi di apprendimento: vedi programmazione di classe 15 MAGGIO 2013 42 PROGRAMMA SVOLTO SISTEMI, AUTOMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE Modulo 1: Circuiti di condizionamento Unità didattica 1 – Circuiti di condizionamento 1.1. Amplificazione dei segnali 1.2. Amplificatore operazionale integrato, inseguitore, configurazione invertente e non invertente, comparatore, sommatore, convertitore I/V e V/I, circuiti per eliminare un offset di tensione o di corrente 1.3. Esercitazioni numeriche e di laboratorio Modulo 2: Sistemi di acquisizione dati Unità didattica 1 – Architettura dei sistemi di acquisizione dati, trasduttori 1.1. Architettura di un sistema di acquisizione dati 1.2. Sistemi di acquisizione a singolo canale 1.3. Sistema di acquisizione multicanale Unità didattica 2 – I Trasduttori 2.1. Generalità e classificazione 2.2. Parametri e caratteristiche dei trasduttori 2.3. Misure di posizione e di spostamento: Potenziometri, trasformatori differenziali, encoder ottici, sensori di prossimità 2.4. Misure di temperatura: termocoppie, termoresistenze, termistori NTC/PTC 2.5. Misure di velocità: encoder incrementale e dinamo tachimetrica 2.6. Esercitazioni numeriche e di laboratorio Unità didattica 3 – Circuiti di conversione analogico/digitale e digitale/analogico 4.1. Conversione del segnale 4.2. Campionamento del segnale 4.3. Quantizzazione del segnale, convertitore analogico/digitale (ADC) 4.4. Parametri di un ADC 4.5. Tipologie di convertitori ADC: ad approssimazioni successive (SAR), Flash 4.6. Convertitore digitale/analogico (DAC), parametri 4.7. Tipologie di convertitori DAC: a resistori pesati, a scala o R-2R 4.8. Circuito sample-and-hold (S/H) 4.9. Esercitazioni numeriche e di laboratorio Modulo 3: Filtri Unità didattica 1 – Filtri 1.1. Generalità, parametri 1.2. Filtri del I ordine 1.3. Filtri del II ordine alla Butterworth Modulo 4: Reti di calcolatori Unità didattica 1 – Reti di calcolatori 1.1. Generalità 1.2. Cavi di rete, cablaggio strutturato, cavi di rete. 1.3. Indirizzi IP, sottoreti, maschere. 1.4. Apparati di rete, hub, switch, server 1.5. Servizi (web, dns, dhcp, ftp) Modulo 5: Arduino 15 MAGGIO 2013 43 Unità didattica 1 – Architettura scheda Arduino 1.1. Concetti generali 1.2. Ambiente di sviluppo 1.3. Concetti di programmazione 1.4. Semplici esercizi di applicazione dei concetti relativi alla scheda arduino L’insegnante Prof. Cosimo Raona, Andrea Maggi 15 MAGGIO 2013 44 Programma di Elettronica e Telecomunicazioni PRIMO TRIMESTRE 1. RICHIAMI SUI SEGNALI ELETTRICI: Grandezze periodiche e sinusoidali: ampiezza, frequenza, periodo, fase, duty cycle; Rappresentazione temporale e spettrale di un segnale; Concetto di banda di un segnale; Espressione analitica di un segnale, sviluppo in serie di Fourier; Rumore: generalità, parametri caratteristici; Applicazioni numeriche e di laboratorio. 2. QUADRIPOLI: Rappresentazione di un quadripolo; Impedenza di ingresso e di uscita; Adattamento di un quadripolo; Impedenza caratteristica; Attenuazione di un quadripolo; Relazione tra attenuazione e guadagno. 3. FIBRA OTTICA: Caratteristiche delle fibre ottiche; Principi di ottica geometrica; Struttura delle fibre ottiche e realizzazione tecnologica; Propagazione della luce nella fibra ottica; Attenuazione nella fibra ottica; Tipi di fibra ottica; Cavi in fibra ottica. 4. TELEFONIA: Struttura della rete telefonica; Collegamenti telefonici; Commutazione telefonica;Traffico telefonico. SECONDO PENTAMESTRE 5. MEZZI DI TRASMISSIONE: Classificazione dei mezzi trasmissivi; Caratteristiche dei canali di comunicazione; Linee di trasmissione; Tipi di linea in cavo; Perdite per riflessione; Adattamento d’impedenza di una linea, carta di Smith. 6. TRASMISSIONE IN TECNICA PCM: Generalità, codifica del segnale fonico; Campionamento di un segnale digitale: frequenza di campionamento, teorema di Shannon, segnale PAM, fenomeno di aliasing; 15 MAGGIO 2013 45 Quantizzazione dei campioni: passo di quantizzazione, quantizzazione uniforme e non uniforme, compressione e decompressione numerica; Codifica del canale e tipi di codici (NRZ,RZ,AMI); Confronto tra sistemi TDM e FDM; Esercitazioni numeriche. 7. TECNICHE ANALOGICHE IN BANDA TRASLATA: Generalità, classificazione delle varie tecniche e delle frequenze di modulazione; Modulazione e demodulazione d’ampiezza: modulante armonica e non armonica, indice di modulazione, spettro del segnale, potenza del segnale modulato e rendimento, modulatori (a diodi ed a transistore) e demodulatori (rivelatori d’inviluppo); Modulazione e demodulazione di frequenza: modulante armonica e non armonica, indice di modulazione, spettro del segnale, potenza del segnale modulato e rendimento, modulatori (metodo con diodo varicap) e demodulatori (discriminatori di fase e anello ad aggancio di fase -PLL); Applicazioni numeriche. 8. TECNICHE DIGITALI IN BANDA BASE SU PORTANTE ANALOGICA: Generalità, probabilità di errore: Modulazione e demodulazione ASK: espressione analitica del segnale modulato, schema a blocchi dei circuiti di modulazione e demodulazione, probabilità di errore; Modulazione e demodulazione FSK: espressione analitica del segnale modulato, schema a blocchi dei circuiti di modulazione e demodulazione, probabilità di errore; Modulazione e demodulazione PSK: espressione analitica del segnale modulato, schema a blocchi dei circuiti di modulazione e demodulazione, probabilità di errore; Modulazione DPSK; Esercitazioni numeriche. 9. SISTEMI DI TRASMISSIONE DATI: Generalità, evoluzione dei sistemi di trasmissione dati; Trasmissione sincrona ed asincrona; Elementi costitutivi di un collegamento TD; Struttura dei collegamenti TD. 10. CIRCUITI D’INTERFACCIA PER LA TRASMISSIONE DATI: Generalità, classificazione dei modem; Protocolli di comunicazione; Elementi di base sulle reti locali (LAN); Reti ISDN,ADSL; Esercitazioni numeriche. L’insegnante Prof. Antonino Mattioni, Andrea Maggi 15 MAGGIO 2013 46 Relazione di classe Italiano Gli alunni della classe 5a AE/AM, giunti al termine dell’anno scolastico, hanno compiuto nel complesso un discreto percorso formativo esprimendo valide risposte sul piano etico e scolastico. Il lavoro in classe si è svolto in un clima di apprezzabile serenità e di atteggiamenti rispettosi e pienamente responsabili della vita scolastica. Nell’ambito delle condizioni sopraccitate gli alunni/e hanno maturato discreti livelli di organizzazione di studio, nella autonomia e nella rielaborazione delle conoscenze trovando motivazioni adeguate e giuste per affrontare la prova di Esame di Stato. In particolare gli alunni hanno evidenziato maggiore interesse ai fenomeni storico-letterari piuttosto che all’apprendimento specifico e tecnico del fenomeno linguistico. All’interno della classe è possibile evidenziare tre differenti gruppi per livelli di rendimento: Un primo gruppo molto consistente è composto da alunne/i con buone capacità analitiche, argomentative e critiche, si è sempre distinto nella profusione di impegno costante e sistematico ed ha maturato risultati buoni, a volte anche eccellenti. Un secondo gruppo altrettanto consistente di alunni/e, seppure avendo mostrato soddisfacenti competenze espressive, non sempre ha valorizzato le proprie capacità critiche e si è mantenuto su livelli di rendimento discreti. Un terzo gruppo, seppure di minore entità, avendo mostrato qualche difficoltà a mantenere costanti livelli di impegno, non ha raggiunto sufficienti livelli di apprendimento di partecipazione, linguistiche ed espressive, non avendo colmato antiche lacune. Obiettivi conseguiti Rispetto agli obiettivi prefissati in termini di conoscenze e competente: • La maggior parte degli alunni/e ha acquisito tecniche di analisi in misura e modalità sufficiente tali da sviluppare a sufficienza le competenze e capacità espressive. Conoscenze • Un cospicuo gruppo di alunni/e ha approfondito ed elaborato le proprie conoscenze tecniche ed ha raggiunto eccellenti risultati utili a conseguire elevate competenze criticoespressive. Un gruppo importante di alunni/e è in grado di • Produrre testi scritti e discorsi orali con esiti buoni di profitto. • Analizzare ed elaborare criticamente i testi con risultati soddisfacenti. • Utilizzare le conoscenze tecniche nell’ambito specifico delle prove dell’Esame di Stato con buone prospettive di profitto. Competenze Un gruppo importante di alunni/e è in grado di • Produrre testi scritti e orali con un livello appena sufficiente di profitto. • Analizzare ed elaborare criticamente i testi con un livello appena sufficiente di profitto. 15 MAGGIO 2013 47 • Utilizzare le tecniche di competenza nell’ambito specifico delle prove dell’Esame di Stato con un livello appena sufficiente di profitto. • Un gruppo di minore entità non è in grado di raggiungere esiti sufficienti di profitto nelle competenze di cui sopra. 15 MAGGIO 2013 48 Programma svolto di Italiano Dal testo di adozione: Letteratura Italiana vol. 2 “Dal Decadentismo ai nostri giorni”, Francesco Puccio Fratelli Conte Editore. Autori e testi del Decadentismo Europeo • Arthur Rimbaud • Paul Verlaine: “Arte poetica” • Joris Karl Huysmans: “Salomè, la bellezza maledetta” • Oscar Wilde: “Dorian Gray: L’esteta dei profumi, dei suoni, dei colori” Autori e testi del Decadentismo Italiano Giovanni Pascoli: • Da “Myricae”: “Il fanciullino” - “Novembre” - “Lavandare” • Da “Canti di Castelvecchio”: “Il gelsomino notturno” • Da “Discorso per la conquista della Libia”: “La grande proletaria si è mossa” Gabriele D’Annunzio: • Da “Il piacere”: “Andrea Sperelli: la formazione dell’esteta” - “Elena Muti: La fatalità perversa” • Da “Alcyone”: “La pioggia nel pineto” • Dal “Notturno”: “Notturno” I Crepuscolari: Guido Gozzano: “Totò Merùmeni” Il Futurismo: F. Tommaso Marinetti: “Manifesto Futurista” Poesia e narrativa nell’età fra le 2 guerre: Giuseppe Ungaretti: Da “Il porto sepolto”: “I fiumi” - “Veglia” Eugenio Montale: Da “Ossi di seppia”: “Non chiederci la parola” - “Meriggiare pallido e assorto” Da “La bufera e altro”: “I limoni” Luigi Pirandello: La poetica: “L’umorismo” Da “Il fu Mattia Pascal”: “LO strappo nel cielo di carta e la lanterninosofia” Da “Enrico IV”: “Enrico IV per sempre” - “L’uomo dal fiore in bocca” Italo Svevo: Da “Una vita”: “Ritratto di u inetto” Da “La coscienza di Zeno”: “La morte di mio padre” - “La vita attuale è inquinata alle radici” Si prevede uno sviluppo del programma a partire dal 15 Maggio con gli autori e testi che seguono: Salvatore Quasimodo: 15 MAGGIO 2013 49 Da “Acque e terre”: “Ed è subito sera” Da “Giorno dopo giorno”: “Alle fronde dei salici” Neorealismo: Italo Calvino: Da “Il sentiero dei nidi di ragno” - “Tra fiaba e storia” Alberto Moravia: Da “La noia”: “Analisi della noia” Pier Paolo Pasolini: Da “Ragazzi di vita”: “Una calda notte romana” L’insegnante Prof. Claudio Fanti 15 MAGGIO 2013 50 Classe 5a AE/AM - Materia: Storia Relazione di classe La classe nel suo insieme ha compiuto un notevole percorso di crescita culturale avendo maturato stili relazioni e comportamenti scolastici adeguati, ed avendo acquisito metodi e strumenti all’altezza delle attese specifiche della disciplina storica. La partecipazione degli alunni/e al processo di apprendimento nei riguardi della disciplina è andata crescendo di mese in mese in misura tale per cui, dopo le iniziali incertezze legate a fisiologiche necessità di adeguamento al rapporto discente/docente, gli alunni/e medesimi hanno elaborato con discreta capacità organizzativa i dati e i concetti, trovando orientamenti di soddisfacente efficacia dentro le coordinate logico-temporali della disciplina. Obiettivi conseguiti All’interno della classe, seppure nelle ovvie diversificazioni rispetto alle potenzialità individuali ed alla situazione di partenza di ciascun alunno/a, è possibile distinguere tre gruppi differenti per livelli di rendimento: un primo consistente gruppo di alunne/i è in possesso di notevoli capacità interpretative e sa comprendere le linee di sviluppo, i linguaggi specifici, e sa operare connessioni logiche raggiungendo esiti eccellenti di rendimento. Un secondo gruppo sa comprendere in modo corretto i fenomeni nella giusta dimensione e sa utilizzare sufficientemente gli strumenti del lavoro storico. Un terzo gruppo più esiguo non ha raggiunto sufficienti esiti di rendimento avendo palesato incertezze e difficoltà a mantenere ritmi di apprendimento. 15 MAGGIO 2013 51 Programma svolto di Storia Dal testo di adozione: Eredità storiche: il Primo Novecento Editrice La Scuola vol. A Unità 1: La società di massa • Che cosa è la società di massa. Il dibattito politico e sociale. Unità 2: L’Età Giolittiana • I caratteri generali dell’Età Giolittiana. Il doppio volto di Giolitti. • Tra successi e sconfitte. Unità 3: La Prima Guerra Mondiale • Cause e inizio della guerra. L’Italia in guerra. La grande guerra. • Trattati di pace. Unità 4: La Rivoluzione Russa • L’Impero Russo del XIX secolo. Tre rivoluzioni. La nascita dell’URSS. • L’Urss di Stalin. Unità 5: Il primo dopoguerra • I problemi del dopoguerra. Il biennio rosso (1919-20). Dittature, democrazie e nazionalismi. Unità 6: L’Italia tra le due guerre: il Fascismo • La crisi del dopoguerra. IL biennio rosso in Italia. La marcia su Roma. • Dalla fase legalitaria alla dittatura. L’Italia fascista. L’italia antifascista. Unità 7: La crisi del 1929 • Gli “Anni ruggenti”. Il “Big Crash”. Roosevelt e il “New Deal”. Unità 8: La Germania tra le due guerre: il Nazismo • La Repubblica di Weimar. Dalla crisi economica alla stabilità. La fine della Repubblica di Weimar. Il Nazismo. Il Terzo Reich. Economia e società. Unità 9: La Seconda Guerra Mondiale • Crisi e tensioni internazionali. • La guerra civile in Spagna. • La vigilia della Guerra Mondiale. • 1939-1940: la “Guerra lampo”. • 1941: la Guerra mondiale. • Il dominio Nazista in Europa. • 1942-1943. la svolta. • 1944-1945: la vittoria degli alleati. • Dalla guerra totale ai progetti di pace. • La guerra e la Resistenza in Italia dal 1943 al 1945. 15 MAGGIO 2013 52 Dal testo di adozione vol. B: Dal secondo dopoguerra ai giorni nostri. • Le origini della guerra fredda Si prevede di trattare dopo il 15 maggio gli argomenti che seguono: • La distensione. • L’Italia repubblicana. L’insegnante Prof. Claudio Fanti 15 MAGGIO 2013 53 RELAZIONE DEL DOCENTE DISCIPLINA: LINGUA E CIVILTA’ INGLESE Situazione generale della classe: bilancio didattico La classe è composta nel suo insieme da 21 studenti, di cui 12 alunni maschi (corso elettronici) e 9 alunne femmine (corso moda). Due studenti - una del corso moda, l’altro del corso elettronici – pur essendo iscritti, non hanno più frequentato le lezioni già a partire dall’inizio dell’anno, a parte apparizioni sporadiche. Nel caso dell’alunno Marin – corso elettronici – la frequenza nel corso dell’anno è risultata assolutamente saltuaria. Per il resto della classe, la frequenza scolastica è risultata nel complesso abbastanza assidua e, comunque, non così scarsa da pregiudicare il profitto. Si deve comunque segnalare che, a causa delle numerose iniziative scolastiche al di fuori dalla normale attività curricolare (conferenze, stage di formazione professionale, gite d’istruzione, visita a mostre e quant’altro, compreso un breve periodo di malattia del docente), la programmazione generale ha subito un certo rallentamento. Il livello medio di preparazione raggiunto dalla classe risulta comunque nel complesso più che sufficiente, tenendo conto del fatto che la classe articolata si compone di diversi studenti che hanno dimostrato di saper raggiungere un livello di preparazione buono, mentre altri hanno raggiunto una preparazione sufficiente, tenuto conto anche di qualche lacuna di base, emersa nella lingua scritta e soprattutto orale. Nel complesso, la buona disponibilità verso l’insegnante, il buon rapporto didattico-educativo e la sostanziale correttezza del comportamento di tutta la classe hanno permesso di svolgere in maniera adeguata il lavoro in classe, anche se soprattutto nella parte finale dell’anno è emersa da parte di diversi studenti una certa stanchezza, che non ha comunque pregiudicato in maniera sostanziale lo svolgersi della attività. Ampio spazio è stato dato all’attività di “reading comprehension”, tenendo conto anche della necessità di instradare gli studenti sulla via del corretto svolgimento della terza prova d’esame che, solitamente, si presenta come uno degli scogli più difficili. Le conoscenze strettamente grammaticali, essendo l’ultimo anno del corso di studi, sono in linea generale state date per acquisite, pur non trascurando la revisione linguistica, soprattutto quella di alcune forme verbali, quando se ne è presentata l’occasione. Sono stati privilegiati, nei brani proposti per la lettura, traduzione e conversazione, testi attinenti alle attività quotidiane e alla cultura giovanile, nonché materiale inerente alla cultura e civiltà dei paesi di lingua inglese. L’uso di tecniche multimediali ( ascolto brani audio e programmi didattici su CD) ha avuto un certo spazio nelle attività didattiche, così come è stata sfruttata frequentemente la possibilità di vedere film in lingua originale inglese, sottotitolati in lingua inglese. Complessivamente, l’insegnante ha cercato comunque di adattarsi al livello della classe, cercando di valorizzare quegli spunti sui quali gli studenti hanno dimostrato più interesse e attenzione (cioè la lettura di brani di civiltà e cultura), adattando verifiche e valutazioni alla tipologia degli studenti. sempre presenti le caratteristiche dei singoli corsi di studio, che ssono pur sempre finalizzati a una preparazione professionale pratica, piuttosto che teorica Obiettivi cognitivi. Gli obiettivi didattici prefissati, concordati con gli altri insegnanti in sede di dipartimento, sono stati mirati alle seguenti fasi: a. potenziamento delle capacità degli alunni di leggere, capire e riassumere per iscritto e oralmente i contenuti base di un testo di media difficoltà in lingua straniera su argomenti della vita quotidiana e sulla cultura e civiltà straniera, b. tentativo di sviluppare di una sufficiente capacità critica di rielaborazione del materiale autentico con lettura, traduzione e risposta a questionari a domande aperte e multiple, con esercizi di produzione di testi personali ispirati ai modelli dei testi proposti dall’insegnante. 15 MAGGIO 2013 54 Metodi d’insegnamento. I metodi di insegnamento si sono basati sulla tradizionale lezione frontale, la conversazione dopo lettura di brani autentici su argomenti predefiniti, l’ascolto di materiale audio autentico con coinvolgimento diretto in conversazioni domanda-risposta. Ampio spazio è stato dato alla produzione scritta individuale. Mezzi e strumenti di lavoro. Testo in adozione, fotocopie fornite dal docente, cassette audiovisive e CD Rom, programmi informatici e DVD con film in lingua. Spazi adottati: aula scolastica, aula video. Strumenti di verifica: per la parte scritta e orale test di verifica tipo lettura, comprensione e risposta a domande, esercizi grammaticali, test a risposta multipla, composizione di brani; piccole conversazioni con domanda e risposta. PROGRAMMA SVOLTO. TESTO ADOTTATO COMUNE ALLE DUE CLASSI VAE E VAM: Laura Ferruta-Jennifer Rowley –Mary Rooney IDENTITIES Not only countries but…, Arnoldo Mondadori Scuola, prima edizione marzo 2006 UNIT 1 Youth Culture pp.2-3 UNIT 2 : Look is everything pp.4-5 UNIT 3: Delicious or revolting pp.6-7 UNIT 5: School Experience p.10 brano “Different attitudes” UNIT 6: Which Music? pp.14-15 p.17 “ Bob Marley’s story” UNIT 7: All sports p.18 brani “Popular sports” and “Women Boxing” ON TOUR THROUGHOUT THE ENGLISH-SPEAKING WORLD THE UNITED STATES OF AMERICA UNIT 11: NEW YORK CITY pp. 28-29-30-31 visione del film in lingua originale inglese “World Trade Center”, starring Nicholas Cage UNIT 27: THE USA (Politics and Geography) pp. 78-79 (brani “The USA” and “Government”) UNIT 28: FROM COAST TO COAST pp.80-81 THE UNITED KINGDOM OF GREAT BRITAIN AND NORTHERN IRELAND UNIT 13: LONDON pp. 36 e 39 (brani “London” e “Getting around London: London Underground”) UNIT 23: BRITAIN pp.64-65 pp.66-67 (solo i brani “Scotland and England”), pp.68-69 ( solo brani “Wales” and “Northern Ireland”) UNIT 26 IRELAND p. 72 UNIT 43 AUSTRALIA p. 130 GRAMMATICA: ripasso generale dei principali tempi verbali (past simple, future, conditional). L’insegnante Prof. Paolo Gasbarri 15 MAGGIO 2013 55 MATEMATICA ♦ Obiettivi raggiunti in termini di : - conoscenze: saper dedurre dal grafico di una funzione le sue caratteristiche - competenze: saper rappresentare il grafico di una funzione assegnata - capacità: formalizzazione , analisi e sintesi ♦ Obiettivi minimi :(Standard minimi disciplinari di apprendimento in termini obiettivi, individuati nelle riunioni dipartimentali). - Saper operare con disequazioni di vario tipo - Conoscere il concetto di funzione reale di una variabile reale:funzioni algebriche razionali intere e fratte - Possedere il concetto di limite e continuità - Calcolare e utilizzare i limiti e le derivate di semplici funzioni - Conoscere e determinare massimi, minimi e flessi - Utilizzare consapevolmente procedimenti di calcolo ♦ Piano formativo : - tempo: 3 ore settimanali - metodologie : lezione frontale , scoperta guidata , approccio reiterato ai vari argomenti - supporti didattici: libro di testo ″ Moduli di Matematica " di M.Bergamini e A.Trifone - G.Barozzi ( moduli U e V ) e materiale cartaceo appositamente predisposto per schematizzazioni ed esercitazioni. ♦ Contenuti : - Modulo 1 : Classificazione , grado , dominio e studio del segno di una funzione - - Modulo 2 : Operazioni e calcolo con i limiti , forme indeterminate 0 ∞ e . 0 ∞ Funzioni continue e discontinuità di 1° , 2° e 3° specie. Asintoti verticali , orizzontali ed obliqui. Modulo 3: Problema che conduce al concetto di derivata. Definizione e significato geometrico di derivata. Derivata di funzioni algebriche elementari , logaritmica , del quoziente, del prodotto,di una funzione di funzione,derivate di ordine superiore. Equazione della tangente ad una curva in un suo punto. Crescenza e decrescenza di una funzione. Ricerca dei massimi e minimi relativi con lo studio della derivata prima. Concavità , convessità e punti di flesso. Cenni sullo studio del grafico di funzioni algebriche razionali. n.b. : Lo svolgimento dei moduli elencati è stato affrontato soprattutto in modo applicativo 15 MAGGIO 2013 56 RELAZIONE DELLA CLASSE Ho seguito la classe nel biennio post-qualifica. In base ai risultati raggiunti si sono individuate tre fasce di livello: la prima composta da alunni che hanno seguito con impegno e buona volontà ottenendo risultati discreti ed in alcuni casi più che buoni ; la seconda composta da alunni che, partiti all’inizio del biennio con lacune anche gravi, sono riusciti a recuperare le carenze ed hanno conseguito un profitto nel complesso sufficiente; la terza composta da un limitato numero di alunni che,per carenze di base l’impegno non sempre adeguato e la frequenza discontinua, risultano ancora insufficienti. Il comportamento in classe degli alunni è stato sempre corretto tanto nei rapporti interpersonali quanto e soprattutto nei confronti dell’insegnante . Le ragazze particolarmente attive e cooperative , grazie ad un notevole impegno , hanno colmato le lacune di preparazione di base dovute al diverso peso che la disciplina assume nei due tipi di specializzazioni ed alcune di loro hanno conseguito risultati considerevoli. I ragazzi hanno evidenziato interesse e buona volontà di migliorare una preparazione a volte decisamente lacunosa . Insegnare nella classe 5AM – 5AE è stato sicuramente piacevole . La frequenza non per tutti è stata regolare anzi per qualcuno è risultata decisamente discontinua e superficiale. Lo svolgimento del programma ha subito un rallentamento rispetto a quanto previsto, a causa delle numerose iniziative scolastiche al di fuori dalla normale attività curricolare (conferenze, stage di formazione professionale, gite d’istruzione, visita a mostre e quant’altro) e soprattutto per le difficoltà oggettivamente incontrate dai ragazzi nell’acquisizione dei concetti e nello svolgimento degli esercizi; questo mi ha imposto una continua azione di recupero. Nel mese di Gennaio ho bloccato lo svolgimento del programma per recuperare le insufficienze del trimestre; nel mese Aprile ho svolto un corso di recupero pomeridiano al quale i ragazzi hanno partecipato con volontà e costanza nel tentativo di risolvere situazioni in qualche caso molto problematiche. Ho svolto a tutt’oggi 76 ore di lezione delle 99 previste del monte ore annuale. Le verifiche effettuate sono state di tipo tradizionale - prove scritte - prove oggettive (strutturate e semi strutturate) ed interrogazioni orali durante le quali la maggior parte dei ragazzi ha evidenziato difficoltà nell’esprimere concetti e nella spiegazione dei procedimenti. L’insegnante Prof.ssa Daniela Starnini 15 MAGGIO 2013 57 PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE Esercizi di coordinazione generale Scioltezza articolare Potenziamento muscolare Esercizi di educazione al ritmo Giochi sportivi di squadra: pallavolo – pallacanestro – badminton Atletica Ginnastica generale Cenni di alimentazione Cenni di primo soccorso Fisiologia dell’apparato respiratorio Fisiologia dell’apparato cardiovascolare Fisiologia dell’apparato neuro-vegetativo Attività in ambiente naturale. 15 MAGGIO 2013 58 RELAZIONE FINALE SCIENZE MOTORIE La classe, composta da alunni, ha partecipato in maniera attiva al dialogo educativo, dimostrando un senso di responsabilità adeguato alle richieste didattiche. Il programma, in sintonia con le disposizioni ministeriali e secondo il progetto iniziale, ha inteso portare gli alunni ad una maturazione psicofisica idonea attraverso varie esperienze motorie. In particolare, per quanto riguarda il potenziamento fisiologico, si è curato il lavoro di resistenza a regime aerobico, intervallato da lavoro anaerobico, attraverso corse a ritmo alterno. Inoltre sono stati utilizzati esercizi a carico naturale e con attrezzi di fortuna per il rafforzamento muscolare. La mobilità, la scioltezza articolare e la velocità sono stati perseguiti con esercizi a corpo libero e con attrezzi. Si è data particolare importanza agli esercizi posturali, per favorire e assecondare il normale accrescimento e per assicurare un buon portamento statico e dinamico del corpo. I giochi sportivi sono stati molto utilizzati oltre che come spazio ludico delle attività, soprattutto come momento spiccatamente educativo e socializzante; si è cercato, attraverso di essi, di imprimere una consuetudine alla lealtà e al civismo, tramite il rispetto delle regole, siano esse regolamentate o liberamente concordate. Si è cercato di porre le basi per una consuetudine allo sport attivo, come acquisizione di una abitudine salutistica contro il sedentarismo. L’utilizzazione consapevole delle proprie qualità fisiche e neuro-muscolari consentirà il trasferimento in situazioni diverse di capacità acquisite, migliorando così la qualità della vita in generale. La quasi totalità della classe ha mostrato un impegno soddisfacente; ha evidenziato una costante progressione nell’apprendimento secondo le proprie capacità e individualità. Il livello medio raggiunto dalla classe può considerarsi complessivamente più che buono. La programmazione didattica prevista ad inizio anno è stata rispettata e gli obiettivi programmati sono stati complessivamente raggiunti. Per la realizzazione del programma sono state utilizzate le strutture sportive messe a disposizione dalla scuola . Il metodo di insegnamento è stato principalmente analitico, globale. analitico globale. Le proposte educative sono state graduate individualmente. Per quanto riguarda la verifica è stato valutato ogni obiettivo considerando il significativo miglioramento conseguito e l’impegno dimostrato. Grande spazio è stato dato alla conoscenza delle norme fondamentali di previdenza e tutela sanitaria. Sono state svolte alcune lezioni teoriche comprendenti nozioni di anatomia e fisiologia del corpo umano; nozioni di scienza dell’alimentazione, cenni di storia dell’ed.fisica , regole e caratteristiche di vari sport o discipline sportive. Al termine dell’anno scolastico, anche dalle valutazioni espresse in voti, si può desumere che la classe ha seguito con interesse; il livello generale e individuale è migliorato oltre che sul piano motorio anche su quello della socialità e responsabilità. L’insegnante Prof.ssa Patrizia Porta 15 MAGGIO 2013 59 RELIGIONE OBIETTIVI DIDATTICI RAGGIUNTI − Riconoscere il contributo del Cristianesimo alla soluzione dei problemi etici e sociali. − Comprendere la visione dell'uomo e della società a confronto con l'idea cristiana. CONTENUTI Origini e fondamenti della dottrina sociale della Chiesa. Maturazione della persona nella dimensione morale: liberi per decidere. − La dignità della persona umana. Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. − Volontariato: orientamento cristiano. − Liberi per cercare il senso della vita. − Identità e progetto di vita: 1) il sacerdozio cristiano; 2) la vocazione al matrimonio. − Immigrazione: rapporto tra cultura islamica e cattolica − Impegno socio-politico secondo il cristianesimo. PIANO FORMATIVO TEMPO: 1 ora settimanale METODOLOGIA : uso del metodo induttivo e deduttivo nella trattazione dei contenuti afferenti ai vari obiettivi; ricollegarsi all'esperienza dei giovani nel non riuscire, spesso, a dare una risposta alle proprie attese; cercare di far cogliere il senso vero ed autentico delle proprie esperienze; far riferimento alla Chiesa particolare e locale. SUPPORTI DIDATTICI Testo: Ricerca e Rivelazione; Vangelo di Luca; Concilio Vaticano Il, Atti degli Apostoli; Videocassette. VALUTAZIONE Per la valutazione si è tenuto conto dell'interesse e della partecipazione al dialogo educativo e della conoscenza degli argomenti trattati. L’insegnante Prof.ssa Miranda BOCCI 15 MAGGIO 2013 60 ALLEGATO 2 SIMULAZIONI TERZA PROVA 15 MAGGIO 2013 61