Prot. n. 201/16 – C/1
CS
Roma, 18 marzo 2016
Alle Sezioni Provinciali FIDC
Ai Consigli Regionali FIDC
LORO SEDI
Oggetto:
Utilizzo tessera amica prove cinofile senza sparo.
Con la presente si informa che la Commissione attività sportive – cinofilia nella riunione
odierna ha stabilito che, nelle prove cinofile senza sparo, solo coloro che non sono in
possesso di porto d’armi potranno partecipare sottoscrivendo la TESSERA AMICA
FIDC.
I regolamenti dei Campionati FIDC dove non è previsto abbattimento sono aggiornati di
conseguenza e allegati alla presente. A breve saranno disponibili anche sul sito
www.federcaccia.org alla sezione attività agonistiche/regolamenti.
Cordiali saluti.
Ufficio Sportivo FIDC
Claudia Sansone
Via Salaria, 298/A – 00199 Roma – Telefono 06/8440941 – Fax 06/844094217
www.federcaccia.org – e-mail: [email protected] – Codice Fiscale 97015310580
FEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA
REGOLAMENTO CAMPIONATO ITALIANO “ASSOLUTO”
CON CANI DA FERMA E DA CERCA
INDIVIDUALE E A SQUADRE
Edizione 2016
La FIDC indice un Campionato Italiano “Assoluto” per cani da ferma e da cerca per
incrementare l’attività agonistica dei cacciatori e per valorizzare le qualità naturali del cane
da caccia.
REALIZZAZIONE DEL CAMPIONATO
Il campionato si svolge attraverso un circuito di prove di caccia in calendario e su
selvaggina naturale.
Sono ammesse le seguenti categorie:
a)
continentali italiani;
b)
continentali esteri;
c)
inglesi;
d)
razze da cerca.
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
a)
Al Campionato possono partecipare tutti i concorrenti in possesso di una tessera
FIDC e con cani iscritti ai libri genealogici riconosciuti dall’ENCI.
b)
Alla
finale
Nazionale
partecipano
i
concorrenti
muniti
di
tessera
associativa/assicurativa FIDC con i rispettivi cani che hanno conseguito una qualifica
minimo di “MB” nelle prove di Coppa Italia, nelle prove di caccia iscritte in calendario,
correttamente riportata nel libretto delle qualifiche FIDC.
ORGANIZZAZIONE E FINANZIAMENTO
Le prove di Coppa Italia e le prove caccia in calendario sono organizzate dai Consigli
Provinciali/Regionali di competenza.
La finale è organizzata e finanziata direttamente dalla FIDC Nazionale, con la
collaborazione degli organi periferici FIDC territorialmente compatibili.
PARTECIPAZIONE
Possono prendere parte alle prove tutti gli associati FIDC in possesso di tessera
associativa/assicurativa in corso di validità. La tessera amica FIDC è utilizzabile solo per
coloro che non sono in possesso di porto di fucile/licenza di caccia. I concorrenti possono
condurre in prova cani di tutte le razze da ferma e da cerca (massimo due soggetti
appartenenti alla stessa categoria) iscritti ai libri genealogici dell’ENCI.
In tutte le prove i cani devono essere presentati e condotti dal proprietario, oppure da
persona appartenente al nucleo familiare dello stesso proprietario,anch’essa in possesso
della tessera assicurativa/assicurativa FIDC in corso di validità.
SELVAGGINA
Tutte le prove compresa la Finale Nazionale dovrà essere svolta esclusivamente su
selvaggina naturale (esempio; beccaccia, beccaccino, pernice, starna, lepre, quaglia
selvatica, fagiano selvatico e selvaggina di montagna).
1
DELEGATO FIDC
Per le prove di Coppa Italia, per le prove di caccia in calendario e la finale Nazionale il
Delegato viene nominato dalla FIDC Nazionale, tra gli iscritti nell’albo Nazionale dei
Delegati.
Al Delegato competono le facoltà di adottare, nello spirito del regolamento, tutti quei
provvedimenti ritenuti necessari nel’interesse del buon svolgimento della manifestazione.
Segnala alla Commissione di Disciplina Sportiva della FIDC quei comportamenti che con
parole, atti o altre manifestazioni,tengono un comportamento scorretto a quanto meno
irriguardoso nei confronti dei signori giudici, dei dirigenti dell’ente organizzatore o di altri
concorrenti.
Redige ed invia alla FIDC e dell’ente organizzatore dettagliata relazione sull’andamento
generale della manifestazione e le classifiche.
GIUDICI
Per le prove di Coppa Italia, per le prove caccia in calendario e la finale Nazionale la giuria
è nominata dalla FIDC Nazionale.
I giudici devono essere scelti dall’elenco ufficiale dei giudici federali abilitati per la
specialità, e che abbiano conseguito la “SPECIALIZZAZIONE”.
PROGRAMMAZIONE
La FIDC provvede, di anno in anno, a diramare le norme generali per il Campionato
Italiano “ASSOLUTO”
In conformità con dette norme ed al presente Regolamento, gli enti organizzatori
provvedono a formulare il calendario delle prove, che deve essere programmato e reso
pubblico con congruo anticipo sulla data di effettuazione, delle stesse, affinché i
concorrenti possano essere informati in modo adeguato. Copia del programma deve essere
inviato a FIDC Nazionale prima dell’inizio delle gare per la ratifica.
ISCRIZIONI
La domanda di iscrizione deve pervenire direttamente all’ente organizzatore entro i termini
da questo stabiliti. La domanda deve essere correlata dai seguenti dati:
a)
nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico del concorrente;
b)
categoria a cui si partecipa;
c)
numero di tessera FIDC;
d)
nome, razza, sesso, età del cane, microchip e numero d’iscrizione ai libri
genealogici dell’ENCI.
Il concorrente deve, prima dell’inizio di ogni prova, consegnare all’ente organizzatore il
libretto delle qualifiche FIDC L’iscrizione alle prove implica da parte del concorrente piena
ed incondizionata accettazione delle disposizioni regolamentari.
All’atto dell’iscrizione ogni Regione può costituire una squadra “Regionale” per categoria.
La composizione delle squadre una volta iscritte non può essere modificata.
Le squadre per la categoria Continentali Italiani e per quella delle Razze da Cerca possono
essere formate da tre conduttori con altrettanti cani, ovvero da due conduttori con tre
cani. Le squadre non possono essere formate da meno di due cinofili con due cani.
Le squadre per le categorie Continentali Esteri ed Inglesi, possono essere formate da
quattro conduttori con altrettanti cani, ovvero da tre conduttori con quattro cani. Le
squadre , comunque, non possono essere formate da meno di tre cinofili con tre cani.
2
ESCLUSIONI
Non possono prendere parte alle prove i cani mordaci o affetti da malattie contagiose, nel
caso in cui una cagna venga a trovarsi in calore al momento della prova, il soggetto può
partecipare nell’ultimo turno in coppia con un’altra femmina e, in presenza di barrage, in
turno singolo. In questo caso va comunque espressamente chiesto il permesso al delegato
FIDC.
Costituiscono motivo di esclusione dalle gare senza diritto di rimborso della quota
d’iscrizione:
1.
Mancata esibizione della tessera associativa/assicurativa FIDC;
2.
Mancata esibizione del libretto delle qualifiche FIDC;
3.
Ritardo alla presentazione dei documenti rispetto all’orario fissato nel programma e,
comunque, dopo aver effettuato il sorteggio per l’assegnazione dei turni di gara;
4.
Ritardo nella presentazione al rispettivo turno di gara;
5.
Dichiarazioni false e mendaci all’atto dell’iscrizione.
NORME TECNICHE
In tutte le prove e nella finale Nazionale i concorrenti possono essere divisi in batterie,
attenendosi sempre al regolamento FIDC.
Nelle varie fasi delle prove è facoltà del giudice richiamare quei soggetti che pur non
incontrando,hanno evidenziato nel turno di prova, qualità naturali importanti.
Il turno di richiamo non può superare la durata del primo turno.
I turni devono avere durata tra i 10 e i 12 minuti.
I turni saranno effettuati in coppia per le categorie (inglesi e continentali italiani ed esteri),
ad eccezione delle razze da cerca effettuate singolarmente.
Motivi di esclusione:

Mancanza di iniziativa o discontinuità dell’azione;

Rimorchio e disturbo continuo al compagno di coppia;

Abbandono della ferma;

Rifiuto di guidare quando e in condizioni di farlo;

Rifiuto del consenso;

Più di due ferme in bianco;

Rincorsa a fondo del selvatico se si protrae oltre il minuto;

Paura allo sparo;

Scagno persistente;

Sfrullo dopo il minuto;

Il trascuro e sorpasso;
Per le razze da cerca:

Involare selvatico fuori tiro (max 3);

Mancanza di collegamento;
E’ altrettanto fatto obbligo del colpo a salve all’involo del selvatico.
I cani qualificati saranno sottoposti ad una prova di riporto a freddo, per la quale sarà
utilizzata selvaggina stanziale o piccioni di allevamento, i cani che non riportano non
possono essere classificati.
Il cane proclamato campione Italiano avrà il diritto di partecipare alla selezione del
Mondo,solo dopo aver superato con esito positivo la prova di riporto dall’acqua.
Il cane per conseguire il Diploma di Campione Italiano Federale deve acquisire:
N° 1 “C.F.C.” (Certificato Federale Cinofilia)
N° 3 “Ecc.” In prove di lavoro.
N° 1 “MB.” In Esposizione.
C.F.C.= Certificato Federale Cinofilia, si ottiene nelle prove di caccia iscritte in calendario,
nelle finali di Coppa Italia e alla Finale di Campionato “Assoluto” ma solo su selvaggina
3
naturale, (esempio: beccaccia, beccaccino, pernice, starna, lepre, quaglia selvatica,
selvaggina di montagna).
Nelle batterie la Giuria ha la sola facoltà di proporre il C.F.C. (solo al 1° primo eccellente)
che verra’ eventualmente assegnato previa verifica positiva, dalla Giuria plurima.
Gli “ ECC.” validi per il conseguimento del Diploma di Campione Italiano Federale si
ottengono esclusivamente su selvaggina naturale (es. beccaccia,beccaccino ,pernice,
starna,lepre,quaglia selvatica, selvaggina di montagna ecc.).
Si possono organizzare Prove Provinciali e Regionali su selvaggina immessa e rilasciare le
dovute qualifiche. Ma tutte le qualifiche rilasciate su selvaggina immessa non verrano
riconosciute per il conseguimento del Diploma di Campione Italiano Federale.
NB. La Giuria e il Delegato di tutte le prove valevoli per il conseguimento del diploma di
Campione Italiano Federale devono essere “OBBLIGATORIAMENTE” nominate dalla FIDC
Nazionale.
FINALE NAZIONALE
Lo svolgimento della prova finale è previsto in una giornata esclusivamente su selvaggina
naturale.
Per concorrere all’assegnazione del Campionato occorre riportare una qualifica.
Il titolo viene assegnata al concorrente che ha ottenuto con il proprio soggetto la qualifica
più alta. In caso di parità tra due o più concorrenti è previsto un barrage.
CLASSIFICA A SQUADRE:
Il titolo di “Campione Italiano a Squadre” verrà assegnato sommando i punteggi conseguiti
dai tre componenti della stessa squadra che, nella propria categoria avranno ottenuto il
miglior risultato (vedi tabella punteggi e classifiche).
A parità di punteggio vince la squadra con il miglior cane classificato. In caso di ulteriore
parità, si procederà ad un barrage tra due conduttori prescelti dalle rispettive squadre.
PUNTEGGI E CLASSIFICHE
1°
1°
2°
3°
ECC.
ECC
ECC.
ECC.
ECC.
1° MB.
2° MB.
3° MB.
MB.
B.
CQV
CFC
= 15 PUNTI
= 13
= 11
= 10
= 9
= 8
= 7
= 6
= 5
= 4
= 3
RECLAMI
La presentazione di eventuali reclami deve avvenire prima della lettura delle classifiche da
parte dei Signori giudici.
I concorrenti contro i quali sia stato presentato reclamo prima dell’inizio delle prove,
qualora il ricorso non sia risolvibile in loco, possono prendere parte alla prova stessa sotto
riserva.
4
In caso di accoglimento del reclamo, il concorrente è escluso dalle prove con perdita
dell’eventuale premio, relativa qualifica e quota d’iscrizione.
NORME PER I CONDUTTORI
I concorrenti devono essere presenti al momento dell’appello che precede i sorteggi. In
caso di ritardo sia all’appello sia al turno il concorrente è escluso dalla prova senza
rimborso della quota d’iscrizione. I cani devono essere condotti sul terreno di gara al
guinzaglio.
NORME PER GLI ENTI ORGANIZZATORI
E’ fatto obbligo all’Ente Organizzatore, nel minor tempo possibile, di inviare copia della
relazione del delegato e copia della classifiche alla sede FIDC Nazionale.
FACOLTA’ DELLA FIDC
La Federazione Italiana della Caccia si riserva di apportare opportune modifiche al
presente regolamento che si rendessero necessarie per la migliore riuscita delle prove.
PREMI
I premi per le prove di caccia riconosciute in calendario a carico dei Consigli Regionali.
Per la finale Nazionale i premi sono a carico della FIDC Nazionale.
5
FEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA
COPPA ITALIA DI CACCIA
CON CANI DA SEGUITA SU CINGHIALE IN SINGOLO
REGOLAMENTO Edizione 2016
Art. 1 – SCOPI
1.1
La FIDC indice la Coppa Italia in singolo su cinghiale per incrementare l’attività
agonistica dei cacciatori, diffondendo anche l’utilizzazione del cane di razza, per un
esercizio più sportivo dell’attività venatoria mantenendo lo spirito delle vecchie
tradizioni Maremmane della caccia al cinghiale.
Art. 2 – REALIZZAZIONE
2.1
Il Campionato si dovrà svolgere con una gara Eliminatoria Provinciale in ciascuna
Provincia dove può essere previsto il Campione Provinciale.
2.2
Dalla gara Provinciale accedono alle Semifinali Interregionali nella seguente
proporzione: 1 ogni 10 partecipanti o frazione superiore a 5; purché abbiano conseguito
la qualifica di almeno molto buono.
2.3
Le Semifinali interregionali si effettueranno in 3 raggruppamenti: nord – centro – sud.
2.4
Alla Finale Nazionale accedono (con la qualifica di almeno M.B.) n. 7 singoli provenienti
dal raggruppamento Nord, n. 15 singoli provenienti dal raggruppamento Centro, n. 4
singoli provenienti dal raggruppamento Sud e n. 3 singoli dal Raggruppamento
Sardegna.
2.5
Verranno proclamati: 1 Campione Provinciale dalla rispettive Province; ogni
raggruppamento proclamerà 1 Campione Interregionale e dalla Finale verrà proclamato
il Campione Nazionale.
Art. 3 – ISCRIZIONI
3.1
Alla prova possono partecipare i cani di qualsiasi razza Nazionale od Estera, iscritti o
non iscritti ai libri genealogici riconosciuti, di qualsiasi età e di proprietà o condotti da
concorrenti muniti di tessera associativa/assicurativa in corso di validità. La tessera
amica FIDC è utilizzabile solo da coloro che non sono in possesso di porto di
fucile/licenza di caccia.
3.2
La domanda di iscrizione, accompagnata dalla quota fissata dal programma delle prove,
deve pervenire direttamente alla sezione organizzatrice.
3.3
La domanda deve essere corredata dai seguenti dati:
 Nome, Cognome, Indirizzo e numero telefonico del proprietario o conduttore;
 Nome, Razza, Sesso, Età e numero Tatuaggio del soggetto.
3.4
L’iscrizione alle prove implica, da parte del concorrente, piena ed incondizionata
accettazione delle disposizioni regolamentari.
3.5
Ciascun proprietario o conduttore non può partecipare con più di tre Singoli nella stessa
giornata di prova e comunque a turni alterni.
3.6
Il Singolo sarà condotto da n. 1 Canettiere e l’eventuale accompagnatore dovrà seguire
la Giuria.
1
3.7
3.8
Il concorrente potrà prendere parte alle Eliminatorie Provinciali esclusivamente nella
Provincia di residenza.
Le giornate di prova saranno assegnate mediante estrazione, mentre i turni di sciolta
saranno sorteggiati sul campo la mattina della prova.
Art. 4 – ESCLUSIONI
4.1
Sono esclusi dalla partecipazione alla Coppa Italia i concorrenti appartenenti ad
Associazioni che assolvono le loro funzioni come partiti politici.
4.2
Non possono prendere parte alle prove le cagne in calore, i cani mordaci o affetti da
malattie contagiose o con difetti fisici (Criptorchidi o Monorchidi).
4.3
La mancata esibizione dell’assicurazione FIDC valida per questo tipo di prove costituisce
motivo di esclusione dalle stesse senza diritto al rimborso della quota di iscrizione.
Art. 5 – ORGANIZZAZIONE E FINANZIAMENTO
5.1
Le Eliminatorie Provinciali sono organizzate e finanziate dalle rispettive Sezioni FIDC
Provinciali.
5.2
Le prove per le Semifinali Interregionali sono organizzate e finanziate dalle Sezioni FIDC
Regionali interessate.
5.3
La Finale Nazionale sarà organizzata e finanziata dalla FIDC Nazionale.
5.4
Le Eliminatorie Provinciali dovranno svolgersi nell’ambito della Provincia stessa. Qualora
ciò non fosse possibile, la Sezione interessata, rimanendo garante della copertura
finanziaria, potrà rivolgersi alla Provincia più vicina o ad una qualsiasi disposta ad
ospitarla.
5.5
Le Semifinali Interregionali dovranno svolgersi in ambiente idoneo per tali prove, e
comunque in strutture non inferiori a Ha 40.
5.6
La Finale di Coppa Italia dovrà svolgersi in ambiente idoneo per tali prove (come da
regolamento ENCI).
Art. 6 – DELEGATO FIDC
6.1
Per l’Eliminatoria Provinciale, il Delegato è nominato direttamente dalla Sezione
Provinciale organizzatrice. Per la Semifinale Interregionale il Delegato è nominato dalla
Sezione organizzatrice, mentre per la Finale Nazionale sarà nominato dalla
Commissione Sportiva Nazionale.
6.2
Al Delegato della FIDC competono le facoltà di adottare, nello spirito del regolamento,
tutti quei provvedimenti ritenuti necessari nell’interesse del buono svolgimento della
manifestazione, sorvegliandone la regolarità e la rigorosa osservanza delle disposizioni
regolamentari e di programma.
6.3
Il Delegato si rende garante, in zone protette da recinti, che nelle stesse, insieme ad un
numero equilibrato di cinghiali, siano presenti altri mammiferi dell’ordine degli ungulati,
dei roditori o dei carnivori.
6.4
Deve inoltre verificare l’identità dei concorrenti e dei cani secondo l’articolo 3.
6.5
Riceve i reclami che dovessero eventualmente essere presentati sul campo da
concorrenti e, ove possibile, decide riferendo poi alla FIDC i provvedimenti adottati.
2
6.6
Nel caso in cui non sia possibile deciderlo sul posto, il reclamo deve essere trasmesso, a
cura del Delegato e con il Suo parere, alla Commissione di Disciplina Sportiva della FIDC
per il successivo seguito.
6.7
Decide di far partecipare sotto riserva i concorrenti contro i quali, prima dell’inizio della
prova, sia stato presentato reclamo e lo stesso non sia risolvibile sul posto.
6.8
Segnala alla Commissione di Disciplina Sportiva delle FIDC quei Concorrenti che con
parole, atti o altre manifestazione, tengono un comportamento scorretto o quantomeno
irriguardoso nei confronti dei Sigg.ri Giudici, dei Dirigenti dell’Ente organizzatore o di
altri concorrenti.
6.9
Redige ed invia alla FIDC e all’Ente organizzatore
sull’andamento generale della manifestazione.
6.10
Il concorrente che non sarà presente al turno assegnato, sarà considerato rinunciatario.
Sarà comunque facoltà del Delegato rimandarlo all’ultimo turno di prova della giornata.
una
relazione
dettagliata
Art. 7 – GIUDICI
7.1
La Giuria sarà nominata dalle Sedi Organizzatrici.
7.2
Per l’Eliminatoria Provinciale, la Giura sarà composta da un Giudice Federale e da
almeno un Assistente o da due Giudici Federali.
7.3
Gli Assistenti per la prova debbono far parte dell’elenco degli Esperti Cinofili e non
possono essere concorrenti.
7.4
Per le Semifinali Interregionali, la Giuria sarà composta da due Giudici Federali ed
almeno due Assistenti o da tre Giudici Federali.
7.5
Per la Finale Nazionale la Giuria sarà composta da tre giudici Federali di cui uno
nominato dalla Commissione Sportiva Nazionale.
7.6
E’ tassativo per il Giudice redigere e consegnare al concorrente una copia del giudizio
alla fine del turno.
Art. 8 – CRITERI DI GIUDIZIO
8.1
Quando il soggetto cattura accidentalmente un cinghiale, il Giudice fa legare il cane, fa
togliere il cinghiale e riprende la prova (qualora non fosse già in possesso di sufficienti
elementi di giudizio).
8.2
Il Giudice nel suo giudizio deve tenere conto delle caratteristiche di lavoro della razza da
seguita alla quale il soggetto appartiene, valutando l’azione nelle quattro fasi della
cacciata e cioè:
 Attività, intelligenza e sagacia nella ricerca della passata notturna del cinghiale;
 Rapidità e metodicità dell’accostamento;
 Attitudine dell’abbaio a fermo (scovo);
 Facilità e durata della seguita e spigliatezza nella soluzione dei falli.
8.3
Il Giudice deve inoltre considerare nella cerca:
 Il punto di attacco della passata notturna;
 Il comportamento del soggetto nella soluzione dei falli della passata nella fase di
accostamento e della traccia nella fase della seguita;
 Se il metodo di cerca o di seguita è quello speciale del segugio;
 L’attitudine ad abbaiare a fermo, che è qualità saliente nella caccia al cinghiale;
3

8.4
Il coraggio che non deve essere temerarietà né aggressività, ma insistenza
intelligente ed accortezza con le quali il soggetto controlla il selvatico.
Il Giudice deve ancora tenere presente:
 Le condizione del terreno, del clima e dell’ora in cui si svolge la prova;
 Le particolari difficoltà che eventualmente presentassero i terreni attraversati dal
cane durante la prova.
Art. 9 – PUNTI DI MERITO
9.1
DOTI FISICHE, STILE DI RAZZA, TIMBRO E TONO DELLA VOCE, OMOGENEITA’
p. 50
9.2
CERCA (maneggevolezza, collegamento)
p. 30
9.3
ACCOSTAMENTO (spirito di muta)
p. 30
9.4
ATTITUDINE ALL’ABBAIO A FERMO (coraggio)
p. 40
9.5
SEGUITA (sicurezza, persistenza, coesione)
p. 50
Totale punti di merito
p. 200
Art. 10 – PUNTI DI PENALIZZAZIONE
10.1
Precario equilibrio psichico – Timidezza – Scontrosità
10.2
Dare la voce senza ragione.
10.3
Tendere ad imballare e sbandare i compagni.
10.4
Prolungare pause di silenzio durante il fermo
10.5
Totale punti di penalizzazione
p. 30
Art. 11 – DIFETTI DA ELIMINAZIONE
11.1
Non segnare vocalmente la traccia.
11.2
Prendere la passata notturna o la traccia della seguita alla rovescia.
11.3
Attaccare in pastura la passata ai mammiferi dell’ordine dei roditori, dei carnivori o
indugiare sulla selvaggina alata.
11.4
Passare traccia del cinghiale inseguito a quella di altro cinghiale o a quella di altri
animali.
11.5
Rinunciare alla seguita.
Art. 12 – DIFETTI DA SQUALIFICA
12.1
Paura del colpo di fucile.
12.2
Soggetti morfologicamente atipici e fuori standard.
Art. 13 – ASSEGNAZIONE DELLE QUALIFICHE
13.1
13.2
13.3
Minimo di 170 punti = C.A.C.
Minimo di 160 punti = ECC.
Minimo di 150 punti = M.B.
4
13.4
13.5
13.6
13.7
Minimo di 140 punti = B.
Minimo di 130 punti = A.B.
Minimo di 120 punti = SUFF.
C.Q.N. a discrezione del Giudice.
Art. 14 – ASSEGNAZIONE DELLE QUALIFICHE
14.1
14.2
14.3
14.4
14.5
14.6
Cane che ha ottenuto un minimo di 160 punti qualifica di ECCELLENTE.
Cane che ha ottenuto un minimo di 150 punti qualifica di MOLTO BUONO.
Cane che ha ottenuto un minimo di 140 punti qualifica di BUONO.
Cane che ha ottenuto un minimo di 130 punti qualifica di ABBASTANZA BUONO.
Cane che ha ottenuto un minimo di 120 punti qualifica di SUFFICIENTE.
Per quanto non specificato, si fa riferimento alle norme del regolamento ENCI.
Art. 15 – RECLAMI
15.1
Il giudizio della Giuria è inappellabile.
15.2
I reclami non possono mai vertere sul criterio seguito nel giudizio, devono essere rivolti
per iscritto alla FIDC e presentati sul campo al Delegato della FIDC.
15.3
La presentazione dei reclami deve avvenire prima della letture delle classifiche da parte
dei Giudici.
15.4
Il Delegato della FIDC ha facoltà di deciderli sul campo; in casi di particolare gravità
verificatasi nelle fasi Regionali, li trasmette alla Commissione di Disciplina Sportiva
Locale.
15.5
Il concorrente contro il quale sia stato presentato reclamo prima dell’inizio delle prove,
qualora il ricorso non sia risolvibile sul posto, possono prendere parte alle prove stesse
sotto riserva.
15.6
I reclami devono essere accompagnati dal deposito della tassa reclamo determinata per
ciascun anno dalla FIDC.
15.7
In caso di accoglimento del reclamo, il concorrente è escluso dalle prove con la perdita
dell’eventuale premio, relativa qualifica e quota di iscrizione.
15.8
La tassa è incamerata in caso di mancato accoglimento del reclamo.
Art. 16 – ANNULLAMENTO DELLE PROVE
16.1
In caso di eccezionali calamità naturali, la prova è annullata previo accordo tra la Giuria
e il Delegato.
16.2
Ugualmente si procede all’annullamento in caso di avversità atmosferiche che
impediscano l’esercizio venatorio secondo la legislazione in vigore.
Art. 17 – FACOLTA’ DELLA FIDC
17.1
La FIDC si riserva di apportare al presente regolamento quelle modifiche che si
rendessero necessarie per la migliore riuscita della prove.
Art. 18 – NORME GENERALI
18.1
Per quanto non precisato si fa riferimento alle norme del regolamento ENCI.
5
FEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA
COPPA ITALIA DI CACCIA
CON CANI DA SEGUITA SU CINGHIALE IN COPPIA O PARIGLIA
REGOLAMENTO Edizione 2016
Art. 1 – SCOPI
1.1
La FIDC indice la Coppa Italia Coppie o Pariglie su cinghiale per incrementare l’attività
agonistica dei cacciatori, diffondendo anche l’utilizzazione del cane di razza, per un
esercizio più sportivo dell’attività venatoria mantenendo lo spirito delle vecchie
tradizioni Maremmane della caccia al cinghiale.
Art. 2 – REALIZZAZIONE
2.1
Il Campionato si dovrà svolgere con una gara Eliminatoria Provinciale in ciascuna
Provincia dove può essere previsto il Campione Provinciale.
2.2
Dalla gara Provinciale accedono alle Semifinali Interregionali nella seguente
proporzione: 1 ogni 10 partecipanti o frazione superiore a 5; purché abbiano conseguito
la qualifica di almeno molto buono.
2.3
Le Semifinali interregionali si effettueranno in 3 raggruppamenti: nord – centro – sud.
2.4
Alla Finale Nazionale accedono (con la qualifica di almeno M.B.) n. 7 coppie provenienti
dal Raggruppamento NORD, n. 15 coppie dal Raggruppamento Centro, n. 4 coppie dal
Raggruppamento Sud e n. 3 coppie dal Raggruppamento Sardegna.
2.5
Verranno proclamati: 1 Campione Provinciale dalla rispettive Province; ogni
raggruppamento proclamerà 1 Campione Interregionale e dalla Finale verrà proclamato
il Campione Nazionale.
2.6
In tutte le fasi di Coppa Italia, ai fini della classifica dei vari titoli, a parità di punteggio
di due soggetti, sarà premiato il soggetto più giovane.
Art. 3 – ISCRIZIONI
3.1
Alla prova possono partecipare i cani di qualsiasi razza Nazionale od Estera, iscritti o
non iscritti ai libri genealogici riconosciuti, di qualsiasi età e di proprietà o condotti da
concorrenti muniti di tessera associativa/assicurativa in corso di validità. La tessera
amica FIDC è utilizzabile solo da coloro che non sono in possesso di porto di
fucile/licenza di caccia.
3.2
La domanda di iscrizione, accompagnata dalla quota fissata dal programma delle prove,
deve pervenire direttamente alla sezione organizzatrice.
3.3
La domanda deve essere corredata dai seguenti dati:
 Nome, Cognome, Indirizzo e numero telefonico dei proprietari o conduttori;
 Nome, Razza, Sesso, Età e numero Tatuaggio dei soggetti.
3.4
L’iscrizione alle prove implica, da parte dei concorrenti, piena ed incondizionata
accettazione delle disposizioni regolamentari.
3.5
Ciascun proprietario o conduttore non può partecipare con più di tre Coppie nella stessa
giornata di prova e comunque a turni alterni.
1
3.6
3.7
La Coppia sarà condotta da n. 2 Canettieri e l’eventuale accompagnatore dovrà seguire
la Giuria.
I concorrenti potranno prendere parte alle Eliminatorie Provinciali esclusivamente nella
Provincia di residenza.
3.8
Le giornate di prova saranno assegnate mediante estrazione, mentre i turni di sciolta
saranno sorteggiati sul campo la mattina della prova.
3.9
I proprietari o conduttori di coppie residenti in due Province possono partecipare
indifferentemente alle qualificazione in una sola di esse.
Art. 4 – ESCLUSIONI
4.1
Sono esclusi dalla partecipazione alla Coppa Italia i concorrenti appartenenti ad
Associazioni che assolvono le loro funzioni come partiti politici.
4.2
Non possono prendere parte alle prove le cagne in calore, i cani mordaci o affetti da
malattie contagiose o con difetti fisici (Criptorchidi o Monorchidi).
4.3
La mancata esibizione dell’assicurazione F.I.d.C. valida per questo tipo di prove
costituisce motivo di esclusione dalle stesse senza diritto al rimborso della quota di
iscrizione.
4.4
Eventuali sostituzioni di cani non sono ammesse dopo la prima eliminatoria.
Art. 5 – ORGANIZZAZIONE E FINANZIAMENTO
5.1
Le Eliminatorie Provinciali sono organizzate e finanziate dalle rispettive Sezioni FIDC
Provinciali.
5.2
Le prove per le Semifinali Interregionali sono organizzate e finanziate dalle Sezioni FIDC
Regionali interessate.
5.3
La Finale Nazionale sarà organizzata e finanziata dalla FIDC Nazionale.
5.4
Le Eliminatorie Provinciali dovranno svolgersi nell’ambito della Provincia stessa. Qualora
ciò non fosse possibile, la Sezione interessata, rimanendo garante della copertura
finanziaria, potrà rivolgersi alla Provincia più vicina o ad una qualsiasi disposta ad
ospitarla.
5.5
Le Semifinali Interregionali dovranno svolgersi in ambiente idoneo per tali prove, e
comunque in strutture non inferiori a Ha 40.
5.6
La Finale di Coppa Italia dovrà svolgersi in ambiente idoneo per tali prove (come da
regolamento ENCI).
Art. 6 – DELEGATO FIDC
6.1
Per l’Eliminatoria Provinciale, il Delegato è nominato direttamente dalla Sezione
Provinciale organizzatrice. Per la Semifinale Interregionale il Delegato è nominato dalla
Sezione organizzatrice, mentre per la Finale Nazionale sarà nominato dalla
Commissione Sportiva Nazionale.
6.2
Al Delegato della FIDC competono le facoltà di adottare, nello spirito del regolamento,
tutti quei provvedimenti ritenuti necessari nell’interesse del buono svolgimento della
manifestazione,sorvegliandone la regolarità e la rigorosa osservanza delle disposizioni
regolamentari e di programma.
2
6.3
Il Delegato si rende garante, in zone protette da recinti, che nelle stesse, insieme ad un
numero equilibrato di cinghiali, siano presenti altri mammiferi dell’ordine degli ungulati,
dei roditori o dei carnivori.
6.4
Deve inoltre verificare l’identità dei concorrenti e dei cani secondo l’articolo 3.
6.5
Riceve i reclami che dovessero eventualmente essere presentati sul campo da
concorrenti e, ove possibile, decide riferendo poi alla FIDC i provvedimenti adottati.
6.6
Nel caso in cui non sia possibile deciderlo sul posto, il reclamo deve essere trasmesso, a
cura del Delegato e con il Suo parere, alla Commissione di Disciplina Sportiva della FIDC
per il successivo seguito.
6.7
Decide di far partecipare sotto riserva i concorrenti contro i quali, prima dell’inizio della
prova, sia stato presentato reclamo e lo stesso non sia risolvibile sul posto.
6.8
Segnala alla Commissione di Disciplina Sportiva delle FIDC quei Concorrenti che con
parole, atti o altre manifestazione, tengono un comportamento scorretto o quantomeno
irriguardoso nei confronti dei Sigg.ri Giudici, dei Dirigenti dell’Ente organizzatore o di
altri concorrenti.
6.9
Redige ed invia alla FIDC e all’Ente organizzatore
sull’andamento generale della manifestazione.
6.10
Il concorrente che non sarà presente al turno assegnato, sarà considerato rinunciatario.
Sarà comunque facoltà del Delegato rimandarlo all’ultimo turno di prova della giornata.
una
relazione
dettagliata
Art. 7 – GIUDICI
7.1
La Giuria sarà nominata dalle Sedi Organizzatrici.
7.2
Per l’Eliminatoria Provinciale, la Giura sarà composta da un Giudice Federale e da
almeno un Assistente o da due Giudici Federali.
7.3
Gli Assistenti per la prova debbono far parte dell’elenco degli Esperti Cinofili e non
possono essere concorrenti.
7.4
Per le Semifinali Interregionali, la Giuria sarà composta da due Giudici Federali ed
almeno due Assistenti o da tre Giudici Federali.
7.5
Per la Finale Nazionale la Giuria sarà composta da tre giudici Federali di cui uno
nominato dalla Commissione Sportiva Nazionale.
7.6
E’ tassativo per il Giudice redigere e consegnare al concorrente una copia del giudizio
alla fine del turno.
Art. 8 – CRITERI DI GIUDIZIO
8.1
Quando una coppia cattura accidentalmente un cinghiale, il Giudice fa legare i cani, fa
togliere il cinghiale e riprende la prova (qualora non fosse già in possesso di sufficienti
elementi di giudizio).
8.2
Il Giudice nel suo giudizio deve tenere conto delle caratteristiche di lavoro della razza da
seguita alla quale i soggetti appartengono, valutando l’azione nelle quattro fasi della
cacciata e cioè:
 Attività, intelligenza e sagacia nella ricerca della passata notturna del cinghiale.
 Rapidità e metodicità dell’accostamento.
 Attitudine dell’abbaio a fermo (scovo).
3

Facilità e durata della seguita e spigliatezza nella soluzione dei falli.
8.3
Il Giudice deve inoltre considerare nella cerca:
 Il punto di attacco della passata notturna.
 Il comportamento della coppia nella soluzione dei falli della passata nella fase di
accostamento e della traccia nella fase della seguita; è tollerato che un soggetto
fiancheggi il compagno o si spinga in aventi, purché dimostri di non perdere il
contatto e continui ad essere affiatato con lo stesso.
 Se il metodo di cerca o di seguita è quello speciale del segugio.
 L’attitudine ad abbaiare a fermo, che è qualità saliente nella caccia al cinghiale.
 Il coraggio che non deve essere temerarietà né aggressività, ma insistenza
intelligente ed accortezza con le quali il soggetto controlla il selvatico.
8.4
Il Giudice deve ancora tenere presente:
 Le condizione del terreno, del clima e dell’ora in cui si svolge la prova.
 Le particolari difficoltà che eventualmente presentassero i terreni attraversati dal
cane durante la prova.
Art. 9 – PUNTI DI MERITO
9.1
DOTI FISICHE, STILE DI RAZZA, TIMBRO E TONO DELLA VOCE, OMOGENEITA’
p. 50
9.2
CERCA (maneggevolezza, collegamento)
p. 30
9.3
ACCOSTAMENTO (spirito di muta)
p. 30
9.4
ATTITUDINE ALL’ABBAIO A FERMO (coraggio)
p. 40
9.5
SEGUITA (sicurezza, persistenza, coesione)
p. 50
Totale punti di merito
p. 200
Art. 10 – PUNTI DI PENALIZZAZIONE
10.1
Precario equilibrio psichico – Timidezza – Scontrosità
10.2
Dare la voce senza ragione.
10.3
Tendere ad imballare e sbandare i compagni.
10.4
Prolungare pause di silenzio durante il fermo
Totale punti di penalizzazione
p. 30
Art. 11 – DIFETTI DA ELIMINAZIONE
11.1
Non acconsentire prontamente al compagno od ai compagni che abbaiano a fermo.
11.2
Non segnare vocalmente la traccia.
11.3
Prendere la passata notturna o la traccia della seguita alla rovescia.
11.4
Attaccare in pastura la passata ai mammiferi dell’ordine dei roditori, dei carnivori o
indugiare sulla selvaggina alata.
11.5
Passare traccia del cinghiale inseguito a quella di altro cinghiale o a quella di altri
animali.
11.6
Scissione prolungata della muta nella cerca ed in fase di accostamento.
4
11.7
Rinunciare alla seguita.
Art. 12 – DIFETTI DA SQUALIFICA
12.1
Paura del colpo di fucile.
12.2
Soggetti morfologicamente atipici e fuori standard.
Art. 13 – ASSEGNAZIONE DELLE QUALIFICHE
13.1
13.2
13.3
13.4
13.5
13.6
13.7
Minimo di 170 punti = C.A.C.
Minimo di 160 punti = ECC.
Minimo di 150 punti = M.B.
Minimo di 140 punti = B.
Minimo di 130 punti = A.B.
Minimo di 120 punti = SUFF.
C.Q.N. a discrezione del Giudice.
Art. 14 – ASSEGNAZIONE DELLE QUALIFICHE
14.1
14.2
14.3
14.4
14.5
Cane
Cane
Cane
Cane
Cane
che
che
che
che
che
ha
ha
ha
ha
ha
ottenuto
ottenuto
ottenuto
ottenuto
ottenuto
un
un
un
un
un
minimo
minimo
minimo
minimo
minimo
di
di
di
di
di
160
150
140
130
120
punti
punti
punti
punti
punti
qualifica
qualifica
qualifica
qualifica
qualifica
di
di
di
di
di
ECCELLENTE.
MOLTO BUONO.
BUONO.
ABBASTANZA BUONO.
SUFFICIENTE.
La classifica della coppia è data dalla media dei punti conseguita da due soggetti:
14.6
14.7
Coppia che ha ottenuto una media superiore a 160 punti qualifica di ECCELLENTE.
Coppia che ha ottenuto una media superiore a 150 punti qualifica di MOLTO
BUONO.
14.8 Coppia che ha ottenuto una media superiore a 140 punti qualifica di BUONO.
14.9 Coppia che ha ottenuto una media superiore a 130 punti qualifica di ABBASTANZA
BUONO.
14.10 Coppia che ha ottenuto un media superiore a 120 punti qualifica di SUFFICIENTE.
14.11 Per quanto non specificato, si fa riferimento alle norme del regolamento ENCI.
Art. 15 – RECLAMI
15.1
Il giudizio della Giuria è inappellabile.
15.2
I reclami non possono mai vertere sul criterio seguito nel giudizio, devono essere rivolti
per iscritto alla FIDC e presentati sul campo al Delegato della FIDC.
15.3
La presentazione dei reclami deve avvenire prima della letture delle classifiche da parte
dei Giudici.
15.4
Il Delegato della FIDC ha facoltà di deciderli sul campo; in casi di particolare gravità
verificatasi nelle fasi Regionali, li trasmette alla Commissione di Disciplina Sportiva
Locale.
15.5
I concorrenti contro i quali sia stato presentato reclamo prima dell’inizio delle prove,
qualora il ricorso non sia risolvibile sul posto, possono prendere parte alle prove stesse
sotto riserva.
15.6
I reclami devono essere accompagnati dal deposito della tassa reclamo determinata per
ciascun anno dalla FIDC.
5
15.7
In caso di accoglimento del reclamo, il concorrente è escluso dalle prove con la perdita
dell’eventuale premio, relativa qualifica e quota di iscrizione.
15.8
La tassa è incamerata in caso di mancato accoglimento del reclamo.
Art. 16 – ANNULLAMENTO DELLE PROVE
16.1
In caso di eccezionali calamità naturali, la prova è annullata previo accordo tra la Giuria
e il Delegato.
16.2
Ugualmente si procede all’annullamento in caso di avversità atmosferiche che
impediscano l’esercizio venatorio secondo la legislazione in vigore.
Art. 17 – FACOLTA’ DELLA FIDC
17.1
La FIDC si riserva di apportare al presente regolamento quelle modifiche che si
rendessero necessarie per la migliore riuscita della prove.
Art. 18 – NORME GENERALI
18.1
Per quanto non precisato si fa riferimento alle norme del regolamento ENCI.
6
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Utilizzo tessera amica prove cinofile senza sparo.