Guide tecniche di
Prevenzione Incendi
relative al GNL
Sintesi dei contenuti
GNL e riduzione dell’impatto ambientale dei
trasporti: normativa ed esperienze
Nicola Ciannelli
Premessa
Sin dal 2013 per rispondere alle esigenze connesse alla
diffusione capillare del GNL come combustibile per
l’autotrazione in condizioni di sicurezza uniformi su tutto il
territorio Nazionale, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco,,
con Lettera Circolare Prot. N° 3819 del 21.03.2013, ha
emanato “Guida tecnica ed atti di indirizzo per la
redazione di progetti di prevenzione incendi relativi ad
impianti di alimentazione di gas naturale liquefatto (GNL)
con serbatoio criogenico fuori terra a servizio di stazioni
di rifornimento di gas naturale compresso (GNC) per
autotrazione”
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Guide Tecniche GNL
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Elementi di novità…
- Venne accantonato l’approccio deterministico prescrittivo in
favore di linee di indirizzo di corretta progettazione e buona tecnica
che costituiscono un utile ausilio ai Comandi Provinciali nella
valutazione dei progetti di Prevenzione Incendi;
- Venne lasciata comunque ai professionisti “ogni libertà” di
progettazione con metodologie validate e riconosciute da specifiche
disposizioni normative;
- Si fornirono inoltre indicazioni utili alla progettazione di installazioni
di terra a capacità di stoccaggio fra 5 e 50 t valide anche per
sezioni di alimentazione di impianti diversi dall’autotrazione
Sviluppi…
Nell’ottica di migliorare l’efficacia degli strumenti di progettazione
antincendio in linea con l’evoluzione tecnologica e le nuove esigenze
di riduzione dei costi e dell’ impatto ambientale, con Lettera
Circolare Prot. n. 5870 del 18.05.15, il Corpo Nazionale dei Vigili
del Fuoco ha divulgato due Guide Tecniche:
 GUIDA TECNICA ED ATTI DI INDIRIZZO PER LA REDAZIONE
DEI PROGETTI DI PREVENZIONE INCENDI RELATIVI AD
IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DI TIPO L-GNL, L-GNC E LGNC/GNL PER AUTOTRAZIONE;
 GUIDA TECNICA ED ATTI DI INDIRIZZO PER LA REDAZIONE
DEI PROGETTI DI PREVENZIONE INCENDI RELATIVI AD
IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE
GNL CON SERBATOIO
CRIOGENICO FISSO
A SERVIZIO
DI IMPIANTI DI
UTILIZZAZIONE DIVERSI DALL’AUTOTRAZIONE
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SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
GUIDA TECNICA ED ATTI DI INDIRIZZO
PER LA REDAZIONE DEI PROGETTI DI
PREVENZIONE INCENDI RELATIVI AD
IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DI TIPO LGNL, L-GNC E L-GNC/GNL PER
AUTOTRAZIONE
La presente guida tecnica si applica ai
seguenti impianti con serbatoi fissi di capacità
superiore a 50 t:
1. impianti di distribuzione di Gas Naturale
Compresso (GNC), alimentati da serbatoi
fissi di Gas Naturale Liquefatto (GNL),
definiti anche come “Impianti L-GNC”;
2. impianti di distribuzione di Gas Naturale
Liquefatto (GNL), alimentati da serbatoi
fissi di GNL,, definiti anche come “Impianti
L-LNG”;
3. impianti di distribuzione di GNL e di GNC,
alimentati da serbatoi fissi di GNL, definiti
anche come “Impianti L-GNC/GNL”.
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GUIDA TECNICA ED ATTI DI INDIRIZZO PER LA
REDAZIONE DEI PROGETTI DI
PREVENZIONE INCENDI RELATIVI AD
IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE DI GAS
NATURALE LIQUEFATTO (GNL) CON
SERBATOIO CRIOGENICO FISSO A SERVIZIO
DI IMPIANTI DI UTILIZZAZIONE DIVERSI
DALL’AUTOTRAZIONE
La presente guida tecnica di prevenzione
incendi si applica ai depositi di G.N.L., in
serbatoi fissi, di capacità complessiva
non superiore alle 50 t , per tutti gli usi,
con la sola esclusione delle stazioni di
rifornimento
di
gas
naturale
per
autotrazione.
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SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
Si applica a stoccaggi di GNL non superiori a 50 t quindi
sotto i valori di soglia di cui al D.Lgs 105/15;
Trattati per la prima volta i “serbatoi satellite” per tutti gli
impieghi (civile e industriale);
Sono trattate tutte le possibili configurazioni di impianti
di distribuzione con presenza di GNL (Impianti L-GNC;
Impianti L-LNG; Impianti L-GNC/GNL e Impianti Misti)
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DISPOSIZIONI TECNICHE E LORO APPLICAZIONE
Per i soli impianti di distribuzione, tenuto conto della possibile esistenza
di installazioni approvate e/o realizzate in conformità alla precedente Guida
Tecnica, si sono fornite indicazioni relative all’eventuale introduzione negli
impianti di distribuzione esistenti dell’erogazione del GNL;
Si è riformulato il testo della precedente Guida Tecnica allineando i
contenuti alle vigenti disposizioni relative agli adempimenti connessi alle
modifiche nelle attività di cui all’allegato I del DPR 151/11.
SERBATOI SATELLITE
IMPIANTI DISTRIBUZIONE
Ai fini del raggiungimento degli obiettivi di cui al punto 2 la
guida tecnica di prevenzione incendi si applica agli
impianti di nuova realizzazione nonché a quelli in regola
con la normativa antincendio nel caso si vogliano apportare
modifiche che comportino un aggravio delle preesistenti
condizioni di sicurezza antincendio.
Ai fini del raggiungimento degli obiettivi di cui al punto 2 la guida
tecnica di prevenzione incendi si applica agli impianti di nuova
realizzazione nonché a quelli in regola con la normativa antincendio
nel caso si vogliano apportare modifiche che comportino un
aggravio delle preesistenti condizioni di sicurezza antincendio
Nel caso di ampliamenti di impianti di distribuzione L-GNC esistenti
alla data di pubblicazione della presente guida tecnica, finalizzati
all’erogazione anche del gas naturale liquido, le presenti disposizioni
si applicano solo alle attrezzature, componenti ed accessori che
sono aggiunti alla stazione di rifornimento.
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TERMINI E DEFINIZIONI
Si sono introdotti nuovi termini rispetto alla precedente guida tecnica:
• Criostato;
• Autocisterna (definizione comprendente anche gli isocontainer;
• Impianti di distribuzione L-GNL
Sostituiscono definizione di
• Impianti di distribuzione L-GNC;
“Impianto di rifornimento GN”
• Impianti di distribuzione L-GNC/GNL
SERBATOI SATELLITE
IMPIANTI DISTRIBUZIONE
Autocisterna
Veicolo idoneo al trasporto di GNL e al rifornimento
di un serbatoio fisso
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Criostato (barrel):
recipiente destinato al contenimento delle pompe sommerse.
Autocisterna
Veicolo idoneo al trasporto di GNL e al rifornimento di un serbatoio fisso
Impianto di distribuzione L- GNL:
complesso costituito da attrezzature, componenti ed accessori finalizzati alla
distribuzione del GNL per autotrazione, alimentato da un serbatoio fisso di
GNL, installato in una stazione di rifornimento
Impianto di distribuzione L-GNC:
complesso costituito da attrezzature, componenti ed accessori finalizzati alla
distribuzione del GNC per autotrazione, alimentato da un serbatoio fisso di
GNL, installato in una stazione di rifornimento .
Impianto di distribuzione L-GNC/GNL:
complesso costituito da attrezzature, componenti ed accessori finalizzati alla
alimentazione di GNL e di GNC per autotrazione, alimentato da un serbatoio
fisso di GNL, installato in una stazione di rifornimento...
Guide Tecniche GNL
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ACCESSO ALL’AREA
Nuova introduzione in linea
con le indicazioni previste per
le attività soggette a controllo
SERBATOI SATELLITE
IMPIANTI DISTRIBUZIONE
Per consentire l'intervento dei mezzi di soccorso dei
Vigili del fuoco deve essere previsto almeno un
accesso al sito con i seguenti requisiti minimi:
larghezza: 3.50 m; altezza libera: 4 m; raggio di
volta: 13 m; pendenza: non superiore al 10%;
resistenza al carico: almeno 20 tonnellate (8
sull'asse anteriore e 12 sull'asse posteriore: passo
4 m).
Per consentire l'intervento dei mezzi di soccorso
dei Vigili del fuoco deve essere previsto almeno un
accesso al sito con i seguenti requisiti minimi:
larghezza: 3.50 m; altezza libera: 4 m; raggio di
volta: 13 m; pendenza: non superiore al 10%;
resistenza al carico: almeno 20 tonnellate (8
sull'asse anteriore e 12 sull'asse posteriore: passo
4 m).
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ELEMENTI COSTITUTIVI
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ELEMENTI COSTITUTIVI
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ELEMENTI COSTITUTIVI
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ELEMENTI COSTITUTIVI
Si sono modificati in relazione all’ampliamento delle configurazioni d’impianto.
Introdotti:
• Pompe adibite al riempimento dei serbatoi fissi;
• Pompe adibite alla movimentazione del GNL;
• Locale contenete recipienti di accumulo;
• Scambiatori- regolatori di temperatura;
• Locali compressori per recupero gas di evaporazione (boil-off);
• Apparecchi di distribuzione GNL
ELEMENTI PERICOLOSI
Le Torce fredde ai fini della determinazione delle
distanze di sicurezza, non sono considerati elementi
pericolosi;
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SERBATOI CRIOGENICI
• A differenza di quanto previsto nella precedente Guida tecnica le limitazioni
sono riferite al quantitativo di prodotto stoccabile (50t), piuttosto che alla
capacità totale dei serbatoi;
• E’ prevista l’installazione dei serbatoi fuori terra, consentendo che il piano di
posa sia a quota inferiore del terreno circostante fino al limite superiore del
serbatoio stesso;
• E’ consentita la possibilità di realizzare tettoie a protezione dei serbatoi;
• E’ introdotto l’obbligo di assicurare la facile ispezionabilità del contorno del
serbatoio e delle relative apparecchiature;
• Rispetto alla precedente versione della guida tecnica si è aumentata la
percentuale del livello massimo indicato dal costruttore entro la quale si deve
attivare il sistema di allarme per alto livello (da 85 % a 95%);
• Sono state definite in dettaglio le “attrezzature ausiliarie” di cui deve essere
dotato il serbatoio
a) almeno una valvola di sicurezza di riserva.
b) un dispositivo idoneo ad escludere, a scopo manutenzione, le singole valvole di sicurezza
dall'esercizio
c) un manometro collegato alla parte alta del serbatoio
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VAPORIZZATORI E SCAMBIATORI/REGOLATORI DI
TEMPERATURA
Si sono diversificati funzionalmente i vaporizzatori presenti
e, per ognuno, si sono dettagliate le modalità di
installazione
SERBATOI SATELLITE
Sull’impianto
possono
essere
vaporizzatori, aventi diverse funzioni:



IMPIANTI DISTRIBUZIONE
installati
più Sull’impianto
possono
essere
installati
vaporizzatori, aventi diverse funzioni:
Vaporizzatori per alimentazione dell’impianto di
distribuzione;
Vaporizzatori per la pressurizzazione del
serbatoio;
Vaporizzatori per lo scarico delle autocisterne.
I vaporizzatori dovranno essere idoneamente ancorati
alla loro platea nel rispetto delle norme vigenti ed
installati secondo le indicazioni riportate nel libretto
d’installazione, uso e manutenzione, fornito dal
costruttore o dalle norme di buona tecnica.
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Vaporizzatori per alimentazione dell’impianto
distribuzione;
Vaporizzatori per la pressurizzazione del serbatoio;
Vaporizzatori per lo scarico delle autocisterne.
più
di
I vaporizzatori dovranno essere idoneamente ancorati
alla loro platea nel rispetto delle norme vigenti ed
installati secondo le indicazioni riportate nel libretto
d’installazione, uso e manutenzione, fornito dal
costruttore o dalle norme di buona tecnica.
.
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SISTEMA DI CONTENIMENTO
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SISTEMA DI CONTENIMENTO
Si è provveduto a caratterizzare dimensionalmente il sistema di
contenimento, in modo da bilanciare la necessità di controllo delle
dispersioni in fase liquida con la necessità di non limitare
eccessivamente la vaporizzazione del prodotto rilasciato.
SERBATOI SATELLITE
IMPIANTI DISTRIBUZIONE
Deve essere previsto un sistema di contenimento, di
volume pari a 2 m3 ed una superficie minima non inferiore
a 2 m2, per contenere le eventuali limitate perdite di GNL
Il sistema costituisce un’area di contenimento a forma di
vaso interrato o delimitato da muretti o delimitato dalla
topografia del terreno ovvero da appropriata inclinazione
dei piani di campagna atta ad impedire che le eventuali
limitate perdite di GNL si espandano oltre l’area di
pertinenza dell’impianto di alimentazione GN.
L’altezza dei muretti, quando utilizzati per realizzare il
sistema di contenimento, deve essere tale da non impedire
l’intervento dei vigili del fuoco. Inoltre, eventuali aperture
realizzate per consentire il passaggio di tubazioni devono
essere a tenuta.6.3 Dovranno essere previsti idonei
sistemi di allontanamento delle acque meteoriche che
permettano la separazione acqua/GNL onde evitare
immissioni di prodotto nella rete fognaria
Deve essere previsto un sistema di contenimento, di
volume pari a 2 m3 ed una superficie minima non inferiore
a 2 m2, per contenere le eventuali limitate perdite di GNL
Il sistema costituisce un’area di contenimento a forma di
vaso interrato o delimitato da muretti o delimitato dalla
topografia del terreno ovvero da appropriata inclinazione
dei piani di campagna atta ad impedire che le eventuali
limitate perdite di GNL si espandano oltre l’area di
pertinenza dell' sezione di alimentazione dell’impianto
L’altezza dei muretti, quando utilizzati per realizzare il
sistema di contenimento, deve essere tale da non
impedire l’intervento dei vigili del fuoco. Inoltre, eventuali
aperture realizzate per consentire il passaggio di tubazioni
devono essere a tenuta.6.3 Dovranno essere previsti
idonei sistemi di allontanamento delle acque meteoriche
che permettano la separazione acqua/GNL onde evitare
immissioni di prodotto nella rete fognaria
.
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BARRIERE DI CONFINAMENTO
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Guide Tecniche GNL
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BARRIERE DI CONFINAMENTO
Le barriere di confinamento consentono di
contenere, quando utilizzate, eventuali rilasci di
prodotto permettendo la riduzione delle distanze
di sicurezza.
Si è provveduto a migliorare il testo al fine di:
• Rendere maggiormente comprensibili le
disposizioni contenute;
• Rendere applicabile la misura in questione anche
per le distanze di sicurezza minori di 20 m;
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TORCIA FREDDA
La torcia fredda non è più considerata elemento
costitutivo pericoloso dell’impianto. Ciò in
ragione di:
• Le prescrizioni attuate relative alla posizione del
punto di emissione sono giudicate adeguate a
limitare il rischio connesso al rilascio in
atmosfera della fase gas;
• E’ assimilabile ad una tubazione;
• In ogni caso si è introdotto l’obbligo di
convogliare tutti gli scarichi di valvole di
sicurezza e spurghi in torcia fredda.
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SISTEMA DI EMERGENZA…..
Sono state
introdotte
nuove
caratteristiche
relative alle
modalità di
attivazione
del sistema:
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• pulsanti a riarmo manuale.
• rilevatori elettronici o meccanici fusibili
di incendio posti in prossimità degli
elementi pericolosi dell’impianto.
• rilevatori di atmosfere infiammabili
disposti in prossimità degli elementi
pericolosi dell’impianto al
raggiungimento del 50 % del LIE; detti
rilevatori devono attivare un sistema
di allarme acustico al raggiungimento
del 25% del LIE .
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TUBAZIONI GNL…
Sono state introdotte nuove prescrizioni in quanto tale parte
d’impianto assume maggiore rilievo nei nuovi impianti
trattati:
Modalità di posa in opera:
 Interrate
(obbligatorio
per
le
tubazioni di alimentazione degli
apparecchi di distribuzione);
 Fuori Terra disposte in modo da
evitare urti accidentali.
 Sistemi di scarico automatico
tarati alla Pmax e collegati alla torcia
fredda;
 Ispezionabilità delle giunzioni non
saldate.
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PROTEZIONE ANTINCENDIO…
•
•
Si è aumentata la capacità minima degli estintori a polvere
carrellati prescritti (da 30 kg a 50kg);
La prescrizione relativa alla presenza di almeno un idrante UNI
70 non si applica nel caso in cui l’installazione di un idrante con
caratteristiche equivalenti o superiori sia prescritta, ai sensi delle
normative antincendio applicabili, in una qualsiasi delle attività
pertinenti l’impianto ovvero nel caso in cui esista un punto di
rifornimento pubblico nel raggio di 5 km dal perimetro della
stazione di rifornimento
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IMPIANTI DI RECUPERO GAS DI EVAPORAZIONE
(BOIL-OFF)…
Per i soli impianti di distribuzione si sono introdotte nuove
disposizioni relative ai sistemi di recupero del gas di
evaporazione provenienti sia dall’impianto di distribuzione
che dai serbatoi dei veicoli riforniti. Se tali sistemi sono
dotati di compressori devono essere realizzati in
conformità:
DM 28/6/2002
DM 30/04/2012
(distributori stradali GNC)
Compressori Qmax > 20
(Vehicle Refuelling appliance)
Compressori Qmax < 20m3/h
Serbatoi di smorzamento
Pmax < 20 bar.
m3/h
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DISTANZE DI SICUREZZA…
 Non si sono modificate rispetto alla precedente guida
tecnica;
 Per gli apparecchi di distribuzione del GNL si sono
mantenute le distanze di sicurezza
relative agli
apparecchi di distribuzione del GNC;
 Per i compressori dei sistemi di recupero del gas di
evaporazione si sono adottate le distanze di sicurezza
del D.M. 28/6/2002 (Q>20 m3/h) e DM 30/04/2012
(Q<20 m3/h) ;
 E’ possibile accorpare in un unico apparecchio di
distribuzione l’erogazione di GNL e di Gasolio a
condizione che l’erogazione contemporanea dei
prodotti sia interdetta.
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SELF-SERVICE
E’ consentito
il rifornimento
in modalità
self-service sia
con impianto
presidiato che
con impianto
non
presidiato alle
condizioni:
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• Presenza di sistemi atti ad
rilevare la presenza dell’utente;
• Dettagliate istruzione agli utenti;
• Presenza di sistemi di
comunicazione in grado di
fornire assistenza all’operazione
di rifornimento;
• Controllo a distanza della zona
di erogazione.
Guide Tecniche GNL
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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GNL e riduzione dell`impatto ambientale dei trasporti: normativa ed