A.I.M.C. (Associazione Italiana Medicina delle Catastrofi) SI OCCUPA DELLA GESTIONE DELLE MAXIEMERGENZE 1 PIANIFICAZIONE DEL RISCHIO RIDUZIONE EFFICACE DELLE PERDITE DI VITE UMANE E DI DANNI MATERIALI IMPIANTI INDUSTRIALI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE NELLA PROVINCIA DI SIRACUSA Dr. Salvatore Rametta Medical Disaster Manager INCIDENTE RILEVANTE EVENTO AVVENUTO IN UNO STABILIMENTO A CAUSA DI SVILUPPI INCONTROLLATI (EMISSIONI DI SOSTANZE PERICOLOSE,INCENDI,ESPLOSIONI) CHE DETERMINANO UN PERICOLO GRAVE,IMMEDIATO O DIFFERITO,PER LA SALUTE UMANA O PER L’AMBIENTE FRAGILITA’ ESTREMA DEL SISTEMA ANTROPICO-AMBIENTALE IL TRATTO DI COSTA FRA SIRACUSA E AUGUSTA RAPPRESENTA UNA DELLE PIU’ ALTE CONCENTRAZIONI DI IMPIANTI CHIMICI E DI RAFFINAZIONE IN EUROPA CON PERICOLOSA VICINANZA A LOCALITA’ DENSAMENTE POPOLATE 6 7 8 9 10 11 12 13 14 PIANO DI RISANAMENTO AMBIENTALE (1995 ) E’ STATO EMANATO A SEGUITO DELLA DICHIARAZIONE DI SITO AD ELEVATO RISCHIO 15 SITUAZIONE AD ALTO RISCHIO • ASSETTO TERRITORIALE DEGRADATO • SCADENTI INFRASTRUTTURE VIARIE • CENTRI COMMERCIALI E STRUTTURE DI SVAGO A RIDOSSO DELL’AREA INDUSTRIALE (Acquapark, Boowling, Clubs Privati,Strutture Alberghiere, Pala-Enichem, Centri Commerciali ecc.) • RISCHIO SISMICO (Sistema di Faglia della Scarpata Ibleo-Maltese) 16 VULNERABILITA’ • • • • • • • POPOLAZIONE FABBRICATI VIABILITA’ SISTEMI DI ALLARME SISTEMI DI COMUNICAZIONE CENTRALI ELETTRICHE SISTEMI DI EVACUAZIONE 17 CRITICITA’ IL TRACCIATO FERROVIARIO SIRACUSA-AUGUSTA E LA STRADA STATALE 114 ATTRAVERSANO LA ZONA INDUSTRIALE,PASSANDO A POCHI METRI DA SERBATOI DI GAS LIQUIDO COMPRESSO 18 19 E’ PREVISTA,A CURA DELLA PREFETTURA DI SIRACUSA,LA COLLOCAZIONE DI ESPLOSIMETRI LUNGO IL PERCORSO,CHE CONSENTANO DI RILEVARE EVENTUALI INNESCHI 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO Direzione Generale Salvaguardia Ambientale Divisione VI –Rischio Industriale Prevenzione e controllo integrati dell’inquinamento INVENTARIO NAZIONALE DEGLI STABILIMENTI SUSCETTIBILI DI CAUSARE INCIDENTI RILEVANTI (17 STABILIMENTI A RISCHIO 700 SCENARI INCIDENTALI) STABILIMENTI R.I.R. PRIOLO GARGALLO • AIR LIQIDE SICILIA SpA (Produzione e deposito gas tecnici) • ISPE SrL (Stabilimento Chimico e Petrolchimico) • ERG RAFFINERIE MEDITERRANEE ( + LUKOIL) (Raffinazione Petrolio) • SYNDIAL SpA (Stabilimento Chimico e Petrolchimico) • POLIMERI EUROPA SpA (Stabilimento Chimico e Petrolchimico) • ISAB ENERGY (Altro) 35 STABILIMENTI R.I.R. AUGUSTA • SASOL ITALY (Stabilimento Chimico e petrolchimico) • ESSO ITALIANA (Deposito olii minerali e Raffinazione Petrolio) • PRAVISANI SpA (Produzione e Deposito di Esplosivi) ? • MAXCOM SrL (Deposito Olii Minerali) 36 Servizio Piano Studi Prevenzione Rischio Tecnologico e Ambientale della Protezione Civile ( Provincia di Siracusa) DAL 1998 AL 2007 31 INCIDENTI 4 MORTI 16 FERITI SEVESO TER D.L. N.° 238 DEL 21-09-05 CONTIENE LE ULTIME DISPOSIZIONI COMUNITARIE IN MATERIA DI PREVENZIONE E CONTROLLO DI INCIDENTI RILEVANTI COSA DICE LA SEVESO TER - INCLUDE LE ATTIVITA’ SVOLTE DAI PORTI IN CUI SONO PRESENTI SOSTANZE PERICOLOSE. - AMPLIA LA PARTECIPAZIONE ALLA POPOLAZIONE NEL CASO DI AGGIONAMENTO DEI PIANI DI EMERGENZA ESTERNA (P.E.E.). - ACCRESCE IL DIRITTO DEI CITTADINI, INTERESSATI ALL’INFORMAZIONE SULLE MISURE DI SICUREZZA, A FORNIRE OGNI DATO SENSIBILE AFFINCHE’ LA POPOLAZIONE POSSA ESPRIMERE IL PROPRIO PARERE. - SONO PREVISTE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI39 CONTROLLO DELL’URBANIZZAZIONE A.R.P.A. (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) -DISPONE LE ISTRUTTORIE TECNICHE SUI RAPPORTI DI SICUREZZA. -ATTUA LA VIGILANZA SULLE CONDIZIONI DEGLI IMPIANTI. -E’ DI SUPPORTO ALLE AMMINISTRAZIONI NELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE. 40 LA SCHEDA INFORMATIVA CHE,A CURA DEL SINDACO,DEVE ESSERE RESA NOTA ALLA POPOLAZIONE RESIDENTE,COMPRENDE: • Descrizione degli scenari incidentali. • Norme comportamentali e di autoprotezione. • Individua le zone a rischio. 41 IL PIANO REGOLATORE URBANO TRAMITE L’ELABORATO TECNICO R.I.R. (Rischio Incidente Rilevante) DEVE : • ASSICURARE LA COMPATIBILITA’ AMBIENTALE DELLE SCELTE URBANISTICHE (densità abitativa,destinazione d’uso,tipologia) • RIFLETTERE LA DISTRIBUZIONE SPAZIALE DEI LIVELLI DI GRAVITA’ DELLE CATASTROFI NELLA SUDDIVISIONE DEL TERRITORIO IN CUI AUTORIZZARE DIVERSE DENSITA’ DI SVILUPPO. • ELIMINARE O CONTENERE I FATTORI DI RISCHIO • INDIVIDUARE AREE PER ESIGENZA DI PROTEZIONE CIVILE. 42 • INDIVIDUARE VIE DI FUGA. IL RAPPORTO DI SICUREZZA PRESENTATO DAL GESTORE -DEVE DARE TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI A DECIDERE CIRCA L’INSEDIAMENTO DI NUOVI STABILIMENTI VICINI AI GIA’ ESISTENTI -DEVE RIPORTARE LA VALUTAZIONE DELLE CONSEGUENZE DI INCIDENTI RILEVANTI IDENTIFICATI DERIVANTI DALLO STABILIMENTO43 D.M.196 DEL 22 AGOSTO 2000 IL GESTORE DEVE VERIFICARE E DICHIARARE ALLE AUTORITA’ COMPETENTI SE LE AREE DI DANNO ,IN RELAZIONE ALLE DIVERSE CLASSI DI PROBABILITA’ CONSEGUENTI ALLA REALIZZAZIONE DI MODIFICHE,SIANO PIU’ ESTESE DI QUELLE PREESISTENTI,COME PARE SIA AVVENUTO RECENTEMENTE CON LE ULTIME TRASFORMAZIONI,FUSIONI E AMPLIAMENTI DEL COMPRENSORIO INDUSTRIALE IN OGGETTO MITIGAZIONE DEL DANNO CULTURA DELLA SICUREZZA NELLA POPOLAZIONE DISPERSIONE MIRATA NELLA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO E DEI RISPETTIVI PIANI REGOLATORI E’ FONDAMENTALE IL DECENTRAMENTO DELLE AREE A RISCHIO DEPOSITI DI GNL (Contenitori da decine di migliaia di metri cubi) SI AUMENTA LA PRESSIONE E SI DIMINUISCE LA TEMPERATURA INDUCENDO LA LIQUEFAZIONE PER OTTENERE NOTEVOLI QUANTITA’ DI PRODOTTO IN PICCOLI VOLUMI BLEVE (Bowling Liquid Expansion Vapor Explosion) Esplosione da rapida depressurizzazione per cedimento di un recipiente in pressione contenente un liquido. Un serbatoio esposto a fiamme libere,aumentando la temperatura esterna del serbatoio,determina esplosione con proiezione di elementi del serbatoio a centinaia di metri di distanza innescando un micidiale “effetto domino” ( GNL,Cloro,Ammoniaca,Gas criogeni) FIRE-BALL (Palla di fuoco) E’ L’ACCENSIONE SPONTANEA DI UNA NUVOLA DI VAPORI INFIAMMABILI IN SERBATOI DI GAS PRESSURIZZATO. Rilasci di GPL da : • 20 tonnellate hanno un raggio di 60 metri. • 200 tonnellate hanno un raggio di 120 metri. • 2000 tonnellate hanno un raggio di 300 metri.49 CAUSE DI INCIDENTI • Errori di progettazione,di calcolo,di montaggio ed errata scelta dei materiali=30% • Errori umani (procedure scorrette)= 33,5% • Cause tecniche(cattivo funzionamento sistemi di allarme e protezione,d’impianti elettrici e manutenzione carente)= 35% 50 • Eventi atmosferici = 1,5% PREVENZIONE E’ DUNQUE • AGGIORNAMENTO TECNOLOGICO CONTINUO • PREPARAZIONE DEGLI SPECIALISTI ADDETTI 51 L’INCIDENTE INDUSTRIALE E’ CLASSIFICATO COME EVENTO DI “TIPO C” DA GESTIRE CON MEZZI STRAORDINARI LA CATASTROFE CHIMICA E’ UN’EMERGENZA CHE SI AFFRONTA CON DIFFICOLTA’ A CAUSA DELLE NUMEROSE VARIANTI POSSIBILI SOCCORSO SANITARIO IN CASO D’ INCIDENTE CHIMICO • E’ SPESSO GRAVATO DA RITARDI ED ERRORI CONSEGUENTI A SCARSA PIANIFICAZIONE. • OCCORRE RIGORE ORGANIZZATIVO E COMPETENZE INTERDISCIPLINARI. • BISOGNA SELEZIONARE IN TEMPI BREVI DATI CRITICI (assistenza immediata alle vittime,protezione dei soccorritori,elaborazione mappe rischio ambientale,controlli tossicologici,monitoraggio 53 ambientale) PARAMETRI DI GRAVITA’ DELL’EVENTO (Valutazione dell’esposizione) • Quantità della sostanza emessa. • Raggio distruttivo dell’esplosione. • Area contaminata (aria,falde acquifere,acqua marina). 54 La DISPERSIONE dipende da : • Condizioni meteorologiche (velocità e direzione vento) • Durata del rilascio (istantaneo o continuo) • Velocità d’emissione • Densità dell’inquinante • Dimensioni della sorgente (elevate concentrazioni di infiammabili) • Posizione/Orientamento del rilascio • Ambiente di dispersione 55 DANNI CONSEGUENTI A DISPERSIONE DI GNL • • • • • NEUROTOSSICI (fino al coma) CARDIOTOSSICI (aritmie) DANNI EPATORENALI (blocco funzionale) CUTE MUCOSE 56 VALUTAZIONE DELLE DISTANZE DI SICUREZZA • Le distanze e le aree indicate negli attuali P.E.I. (Piani di Emergenza Interna)sono state talvolta plasmate nell’ intento di acquisizioni delle licenze di produzione e della dislocazione sul territorio delle aree utilizzabili,ma che sono poco coerenti con le reali necessità di salvaguardia e soccorso della popolazione. 57 ESEMPIO DI INCIDENTE RILEVANTE • • • • • • TOLOSA ( F ) 2001 3 KM DALLA CITTA’ 41 MORTI MIGLIAIA DI FERITI 1 MILIONE E MEZZO DI INTOSSICATI 58 ESEMPIO DI INCIDENTE RILEVANTE • • • • ICMESA ( MEDA) SEVESO + 5 ALTRI COMUNI 1976 20 KM 59 NEI P.E.I. DELLE POCHE INDUSTRIE DI CUI SIAMO RIUSCITI A LEGGERE I DATI,SI PARLA ,DISCUTIBILMENTE,IN CASO DI INCIDENTI RILEVANTI,DI : “DISPERSIONI LIMITATE AD AREA ESTERNA LIMITROFA ALLA RECINZIONE DELLO STABILIMENTO”……….. 60 DELIMITAZIONE DELLE DISTANZE DI PROTEZIONE E’ FONDAMENTALE AI FINI DELLA PIANIFICAZIONE DELL’EMERGENZA ESTERNA DI TIPO 3,POICHE’ NON HANNO TANTA IMPORTANZA I SINGOLI EVENTI MA IL LORO EFFETTO SULLA POPOLAZIONE E SUL TERRITORIO: AREA DI MASSIMO EFFETTO METODO SHORTCUT APAT(Agenzia Protezione Ambiente e Servizi tecnici) STIMA LE CONSEGUENZE DERIVANTI DA INCIDENTI RILEVANTI CONNESSI ALLO STOCCAGGIO,MOVIMENTAZIONE E TRASPORTO DI SOSTANZE PERICOLOSE. VERIFICA LA CORRETTEZZA DEI RISULTATI PRESENTATI DAI GESTORI. E’ QUINDI STRUMENTO FONDAMENTALE PER LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E DELL’EMERGENZA CALCOLO DELLA DISTANZA DI DANNO METODO SHORTCUT (Esempio) 200 TON. GNL LIQUEFATTO PER COMPRESSIONE,CONTENUTO IN UN SERBATOIO DI STOCCAGGIO,PER UN EVENTO INCIDENTALE DI PROBABILITA’ RELATIVEMENTE ALTA E MAGNITUDO CONTENUTA,IL RAGGIO D’ IMPATTO CORRISPONDENTE A LESIONI IRREVERSIBILI E’ DI : -2250 METRI (I^ ZONA D’IMPATTO: 13 Km2) -9450 METRI (II^ ZONA DI DANNO:240 Km2) VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI E SCENARIO INCIDENTALE (Distanze entro le quali avviene la proiezione della maggior parte dei frammenti di dimensioni rilevanti) • 500 METRI = SERBATOI DI STOCCAGGIO SFERICI • 800 METRI =SERBATOI DI STOCCAGGIO CILINDRICI 64 65 EFFETTO DOMINO (AUMENTATO RISCHIO) IL GESTORE DEVE ADOTTARE MISURE TECNICHE COMPLEMENTARI PER CONTENERE I RISCHI PER LE PERSONE E PER L’AMBIENTE EFFETTO DOMINO PREVISIONE DI AREE AD ALTA CONCENTRAZIONE DI STABILIMENTI IN CUI AUMENTA ESPONENZIALMENTE IL RISCHIO DI INCIDENTI RILEVANTI A CAUSA DELLE INTERCONNESSIONI FRA DIVERSE ATTIVITA’ INDUSTRIALI EFFETTO DOMINO VALUTARE POSSIBILI DANNEGGIAMENTI A • Serbatoi • Tubazioni • Apparecchiature di processo 68 EFFETTO DOMINO (Conseguenze) EMISSIONE DI SOSTANZE PERICOLOSE E INQUINANTI CHE,LIBERATE NELL’ARIA O NELL’ACQUA POSSONO ESSERE TRASPORTATE A GRANDI DISTANZE,CONTAMINANDO L’ARIA,LE FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO DELL’ACUA POTABILE,LA TERRA(DANNI AI RACCOLTI E AL BESTIAME), RENDENDO INABITABILI INTERE PROVINCE EFFETTO DOMINO (Conseguenze) GLI INCENDI INDUSTRIALI POSSONO RAGGIUNGERE ALTISSIME TEMPERATURE E COLPIRE VASTE AREE 71 EFFETTO DOMINO (Conseguenze) Gli elementi ad alto rischio,oltre alla popolazione, sono le strumentazioni industriali e gli impianti di comunicazione L’OTTIMISMO Un atteggiamento eccessivamente ottimistico nella determinazione delle Aree di Rischio ci sembra possa essere stato utile ai Gestori,per ovvii motivi di licenze e di perimetrazione delle attività,ma anche ad alcuni Comuni,nella previsione dell’espansione di preesistenti realtà produttive e con l’intendimento di un’ulteriore impiantistica su un territorio ormai saturo oltre ogni ragionevole calcolo. FONDAMENTALE CONNESSIONE FRA SVILUPPO INDUSTRIALE E POLITICA AMBIENTALE ASSETTO DEL TERRITORIO E CONTROLLO DELL’URBANIZZAZIONE GLI ENTI TERRITORIALI DEVONO TENERE CONTO DELLA NECESSITA’ DI PREVEDERE E MANTENERE OPPORTUNE DISTANZE FRA GLI STABILIMENTI E LE ZONE RESIDENZIALI,GLI EDIFICI E LE ZONE FREQUENTATE DAL PUBBLICO,LE VIE DI TRASPORTO PRINCIPALI,LE AREE RICREATIVE E DI PARTICOLARE INTERESSE NATURALE. LE PECULIARITA’ TERRITORIALI DELLA ZONA INDUSTRIALE IN OGGETTO INDICANO L’OPPORTUNITA’ DELLA PREDISPOSIZIONE DI UN PIANO INTERCOMUNALE 76 PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVI IMPIANTI RILANCIO DI QUANTO ESISTENTE CON MEZZI TECNOLOGICI AVANZATI, OGGI ESISTENTI,TUTELANDO LA SICUREZZA DELLE PERSONE E DELL’AMBIENTE CONSIDERAZIONI D’ ORDINE ECONOMICO 78 LA MITIGAZIONE DEI DISASTRI E’ PARTE INTEGRANTE DELLO SVILUPPO ECONOMICO DEL TERRITORIO IL DANNEGGIAMENTO DI INDUSTRIE E INFRASTRUTTURE COMPORTA INTERRUZIONE DI SERVIZI ESSENZIALI CHE OCCORRE INVECE PROTEGGERE 80 Uno stabilimento danneggiato non può certamente continuare la produzione e l’Azienda potrebbe non sopravvivere creando disoccupazione 81 82 PE RTANTO Proteggere le attività produttive e la popolazione significa favorire il processo di sviluppo economico ! 83 84 85 86 87 88 Il Metodo Previsionale consiste nella ferma determinazione di non persistere nell’errore se l’intervento di una mano o di una mente possono impedirlo ! 89 GRAZIE PER L’ATTENZIONE 90