Vademecum 2006-2007 Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Stampa: Arti Grafiche Stibu - Urbania (PU) INDICE OFFERTA FORMATIVA SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Corso di Laurea in Analisi Chimico-Biologiche Corso di Laurea specialistica in Tecnologie Applicate alla Diagnostica di laboratorio Biomedico Corso di Laurea in Biotecnologie Corso di Laurea specialistica in Biotecnologie Industriali Master universitario in Biotecnologie Corso di Laurea in Informatica Applicata Corso di laurea in Scienze Biologiche Corso di Laurea specialistica in Biologia Cellulare e Molecolare Corso di LAurea in Scienze Geologiche Corso di Laurea specialistica in Scienze Geologiche Applicate alle Opere del Territorio Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie per la Natura 6 7 9 12 15 18 19 22 25 27 PROCEDURE, SERVIZI, STRUTTURE 38 PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI 42 30 33 OFFERTA FORMATIVA SCIENZE AMBIENTALI Corso di Laurea in Scienze Ambientali Corso di Laurea in Valutazione e Controllo Ambientale Corso di Laurea in Tecnico del Territorio Corso di Laurea specialistica in Scienze Ambientali 252 252 256 258 263 ESAMI E PROCEDURE 268 SERVIZI E STRUTTURE 272 PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI 275 CONTATTI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI SEDE Campus Scientifico, Località Crocicchia Portineria 0722 304266 - 304287 SEGRETERIA STUDENTI Indirizzo Via Saffi, 2 Telefono 0722-305225 E-mail [email protected] PRESIDENZA DI FACOLTÀ Campus Scientifico, Località Crocicchia Telefono 0722-304283 -304281 Fax 0722-304240 E-Mail [email protected] 5 OFFERTA FORMATIVA SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI CORSI DI LAUREA TRIENNALE: Analisi Chimico-biologiche (Classe 12) Biotecnologie (Classe 1) Informatica Applicata (Classe 26) Scienze Biologiche (Classe 12) Scienze Geologiche (Classe 16) Scienze e Tecnologie per l’ambiente e la natura (Classe 27) LAUREE SPECIALISTICHE: Tecnologie Applicate alla Diagnostica di Laboratorio (Classe 6/S) Biotecnologie Industriali (Classe (8/S) Biologia Cellulare e Molecolare (Classe 6/S) Scienze Geologiche Applicate alle opere ed al territorio (Classe 86/S) MASTER: Biotecnologie Citometria Clinica e Sperimentale Valorizzazione e Gestione del Sistema Litorale 6 CORSO DI LAUREA IN ANALISI CHIMICO BIOLOGICHE (CLASSE 12) Campus Scientifico Località Crocicchia Presidente del Consiglio di Corso di Laurea Prof. Francesca Bruscolini Telefono: 0722-303544 Fax: 0722-303541 Mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI La laurea in Analisi Chimico-Biologiche è finalizzata a formare professionalità in grado di utilizzare le più moderne strategie molecolari, biochimiche e cellulari per l’analisi di laboratorio biomedico in ambito diagnosticoterapeutico. Oltre ad una formazione di base in campo matematico, statistico, chimico e fisico, il corso è rivolto a sviluppare conoscenze e competenze specifiche in campo biochimico, biomolecolare, immunologico, patologico, immunoematologico, microbiologico e virologico e di genetica medica. In prima applicazione è previsto un solo curricula diretto a fornire una preparazione per l’attività professionale. Il curriculum del Corso di Laurea triennale è orientato alle Scienze biologiche applicate, ed è quindi caratterizzato da attività didattiche relative ai settori delle scienze biologiche e delle scienze umane, integrate da conoscenze di base, metodologiche e di processo. Gli obiettivi della struttura didattica sono finalizzati a che lo studente sia in grado di allestire test di analisi chimica, molecolare e cellulare, nonché test immunometrici, ed abbia padronanza di tutte le procedure necessarie allo sviluppo di nuove metodologie analitiche nel settore biomedico. Durante il corso agli studenti verranno assegnati progetti individuali, da svolgere in laboratorio con la guida di tutor, finalizzati all’apprendimento e perfezionamento di metodologie biomediche innovative da impiegarsi nella diagnostica cellulare e molecolare. Lo studente, oltre ad aver accesso alle strumentazioni di laboratorio seguirà anche corsi relativi alla bioetica e di economia delle imprese sanitarie. La formazione sarà realizzata anche con il contributo tecnico-scientifico di aziende del settore biomedico. OBBLIGHI DI FREQUENZA Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali, tuttavia lo studente è tenuto a frequentare le attività di laboratorio impartite nei diversi laboratori, gli stages, i seminari e i tirocini per almeno i 2/3 della loro durata. SCHEMA DELL’ORDINAMENTO I Anno 1. Istituzioni di Matematica 2. Chimica generale e inorganica 3. Citologia e tecniche cellulari* 4. Fisica 5. Istologia e Anatomia microscopica* 6. Lingua Inglese 7. Altre attività formative (GLP) Tirocinio Opzionale (4 CFU) II Anno 1. Chimica organica 2. Informatica e Statistica* 3. Chimica Biologica CFU 8 8 8 8 8 5 4 5 6 8 8 8 7 4. Microbiologia e Virologia* 5. Fisiologia cellulare 6. Metodologie biochimiche 7. Biologia molecolare 12 8 8 8 III Anno 1. Genetica e Genetica Medica* 2. Biochimica Clinica e Metodologia di Laboratorio* 3. Patologia generale e Immunologia* 4. Immunoematologia e Metodologia Diagnostica* 5. Istopatologia Tirocinio esterno Opzionale Seminari Prova finale 12 8 8 8 4 5 6 4 5 PROPEDEUTICITÀ 1. Lo studente per sostenere gli esami degli anni successivi al 1° anno deve aver acquisito almeno trenta crediti relativi a materie del 1° anno. 2. Nell’ambito dei diversi settori scientifico-disciplinari presenti nel corso di laurea, si prevedono poi le seguenti propedeuticità: Non si può sostenere l’esame di: - Chimica organica - Istologia/Anatomia Microscopica - Biochimica senza aver sostenuto l’esame di: Chimica generale e inorganica Citologia e tecniche cellulari Chimica Organica. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA DIDATTICA E DELLA VALUTAZIONE L’articolazione degli insegnamenti è semestrale. L’attività didattica è svolta secondo diverse tipologie di insegnamento: - lezioni frontali in aula supportate da strumenti audiovisivi - lezioni ed esercitazioni di laboratorio di gruppo - progetti individuali coordinati da tutor - lezioni in teledidattica in cooperazione o scambio con altri corsi di laurea analoghi - stages, visite guidate e seminari La verifica dei moduli didattici di insegnamento frontale avverrà con esami. In ciascuna sessione lo studente in regola con la posizione amministrativa potrà sostenere senza alcuna limitazione tutti gli esami con il rispetto dei vincoli riportati nella voce Propedeuticità. L’esame è individuale. La valutazione del profitto è espressa in trentesimi. La Commissione esaminatrice può concedere all’unanimità la lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è pari a 18/30. La tipologia degli esami è la seguente: a) colloquio orale; b) una o più prove scritte seguite da colloquio obbligatorio. c) prova pratica di laboratorio Le verifiche periodiche di apprendimento non sono di per sé considerate prove di esame idonee al conseguimento del crediti; tuttavia il docente, nella valutazione del profitto in occasione degli esami può tenere conto dei risultati conseguiti in eventuali prove di verifica o colloqui sostenuti durante lo svolgimento del corso di insegnamento 8 corrispondente. Ove l’insegnamento sia organizzato in moduli, l’esame finale è unico, tuttavia deve essere accertato il profitto su ogni singolo modulo. Le verifiche di profitto degli stages e dei tirocini avvengono attraverso la redazione di una relazione finale predisposta ed approvata dal soggetto presso cui lo stage o il tirocinio è stato effettuato. Le altre prove di verifica del profitto diverse dagli esami verranno svolte attraverso una prova scritta o da colloquio obbligatorio si terranno a conclusione del corso od entro i tre anni di corso, e si risolveranno in un riconoscimento di “idoneità” riportato sul libretto personale dello studente. Prova finale Lo studente che abbia sostenuto tutti gli esami del triennio è tenuto a consegnare, quindici giorni prima della discussione della tesi (prova finale), il libretto degli esami presso la Segreteria studenti della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Urbino. La Segreteria studenti a sua volta fornirà al laureando tutte le indicazioni burocratiche. La prova finale consiste in un esame sostenuto dinanzi ad una apposita commissione su un elaborato scritto (tesi) svolto dallo studente sotto la guida di un docente. La valutazione conclusiva del profitto deve tenere conto, oltre che della prova finale, anche della precedente carriera universitaria dello studente. Tale valutazione è espressa in centodecimi, con eventuale lode. Il punteggio minimo è pari a 66/110. Lo svolgimento della prova finale è pubblica alla stregua della proclamazione del risultato finale. LAUREA SPECIALISTICA IN TECNOLOGIE APPLICATE ALLA DIAGNOSTICA DI LABORATORIO BIOMEDICO (CLASSE 6/S) Campus Scientifico Località Crocicchia Presidente del Consiglio di Corso di Laurea Prof. Francesca Bruscolini Telefono: 0722-303544 Fax: 0722-303541 Mail: [email protected] REQUISITI DI AMMISSIONE Per essere ammessi al corso di laurea occorre essere in possesso della Laurea in Analisi Chimico Biologiche o di altro titolo di studio conseguito in Italia e all’estero riconosciuto idoneo. CONOSCENZE RICHIESTE, VERIFICHE E DEBITI FORMATIVI La Facoltà di Scienze MM.FF.NN. riconoscerà i crediti acquisiti dallo studente in corsi di laurea equipollenti per il proseguimento degli studi con la laurea specialistica. Gli eventuali debiti formativi dovranno essere assolti in prima istanza onde permettere il proseguimento degli studi secondo l’ordinamento sotto riportato. Caratteristiche generali La durata del corso di laurea specialistica è di due anni per un totale di 300 crediti formativi (CFU) (compresi i 180 acquisiti con il conseguimento della Laurea). Un CFU equivale a 8 ore di lezione frontale, oppure a 16 ore di attività esercitative guidate, oppure a 25 ore di stages e tirocini. Nei percorsi formativi vengono assegnati almeno 20 CFU alle attività laboratoristiche guidate. Sono inoltre previste attività esterne oltre ad esercitazioni pratiche, tirocini formativi presso aziende sanitarie e strutture di ricerca pubbliche e private, eventualmente anche all’estero. E’ inoltre prevista 9 la conoscenza della lingua inglese tecnica. Tale corso conferisce il titolo di studio universitario di secondo livello (Laurea specialistica) e permette l’accesso al dottorato di ricerca. OBIETTIVI FORMATIVI La Laurea Specialistica in “Tecnologie Applicate alla Diagnostica di Laboratorio Biomedico” è diretta a formare specialisti esperti in attività professionali e di progetto in ambiti correlati con le discipline biologiche e biochimiche nei settori dell’industria biomedica e della sanità, con particolare riguardo alla comprensione dei fenomeni biologici, alla gestione di servizi come i laboratori di analisi biologiche e microbiologiche, di certificazione e controllo di sicurezza e qualità dei prodotti di origine biologica nelle strutture del sistema sanitario nazionale e nei laboratori privati. Gli studi si volgeranno pertanto a conoscenze applicative di tipo molecolare relativamente a cellule e tessuti in condizioni normali e patologiche, tenendo conto anche dei requisiti di accesso alla professione di biologo. Obiettivo formativo finale per i laureati nel corso di laurea specialistica sarà, quindi, di avere un’approfondita conoscenza della metodologia strumentale, degli strumenti analitici e delle tecniche di acquisizione e analisi dei dati, una padronanza del metodo scientifico d’indagine e saranno in grado di lavorare con ampia autonomia, anche assumendo responsabilità di progetti e strutture. OBBLIGHI DI FREQUENZA Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali, tuttavia lo studente è tenuto a frequentare le attività di laboratorio impartite nei diversi laboratori, gli stages, i seminari e i tirocini per almeno i 2/3 della loro durata. SCHEMA DELL’ORDINAMENTO I Anno 1. Chimica analitica Strumentale e Metodi spettroscopici in chimica organica * 2. Chimica Bioinorganica e Citochimica e Istochimica * 3. Tecniche di microscopia e Citometria * 4. Biochimica cellulare e Biologia Molecolare II * 5. Micologia, parassitologia e Igiene applicata * 6. Anatomia e Fisiologia Umana * 7. Farmacologia e Farmacotossicologia * Opzionale II Anno 1. Patologia Diagnostica molecolare e delle ultrastrutture * 2. Ematologia e Citometria applicata * 3. Citopatologia clinica e Genetica applicata * 4. Inglese scientifico Opzionale Tirocini Tesi CFU 8 8 8 8 8 8 8 4 8 7 8 4 4 4 25 PROPEDEUTICITÀ 1. Lo studente per sostenere gli esami degli anni successivi al 1° anno deve aver acquisito almeno trenta crediti relativi a materie del 1° anno. 2. Lo studente nel corso di Laurea Specialistica per sostenere gli esami del 2° anno deve aver superato l’esame di Anatomia Umana/Fisiologia Umana 10 MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA DIDATTICA E DELLA VALUTAZIONE L’articolazione degli insegnamenti è semestrale. L’attività didattica è svolta secondo diverse tipologie di insegnamento: - lezioni frontali in aula supportate da strumenti audiovisivi - lezioni ed esercitazioni di laboratorio di gruppo - progetti individuali coordinati da tutor - lezioni in teledidattica in cooperazione o scambio con altri corsi di laurea analoghi - stages, visite guidate e seminari La verifica dei moduli didattici di insegnamento frontale avverrà con esami. In ciascuna sessione lo studente in regola con la posizione amministrativa potrà sostenere senza alcuna limitazione tutti gli esami con il rispetto dei vincoli riportati nella voce Propedeuticità. L’esame è individuale. La valutazione del profitto è espressa in trentesimi. La Commissione esaminatrice può concedere all’unanimità la lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è pari a 18/30. La tipologia degli esami è la seguente: d) colloquio orale; e) una o più prove scritte seguite da colloquio obbligatorio. f) prova pratica di laboratorio Le verifiche periodiche di apprendimento non sono di per sé considerate prove di esame idonee al conseguimento del crediti; tuttavia il docente, nella valutazione del profitto in occasione degli esami può tenere conto dei risultati conseguiti in eventuali prove di verifica o colloqui sostenuti durante lo svolgimento del corso di insegnamento corrispondente. Ove l’insegnamento sia organizzato in moduli, l’esame finale è unico, tuttavia deve essere accertato il profitto su ogni singolo modulo. Le verifiche di profitto degli stages e dei tirocini avvengono attraverso la redazione di una relazione finale predisposta ed approvata dal soggetto presso cui lo stage o il tirocinio è stato effettuato. Le altre prove di verifica del profitto diverse dagli esami verranno svolte attraverso una prova scritta o da colloquio obbligatorio si terranno a conclusione del corso od entro i tre anni di corso, e si risolveranno in un riconoscimento di “idoneità” riportato sul libretto personale dello studente. Prova finale Lo studente che abbia sostenuto tutti gli esami del biennio è tenuto a consegnare, quindici giorni prima della discussione della tesi (prova finale), il libretto degli esami presso la Segreteria studenti della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Urbino. La Segreteria studenti a sua volta fornirà al laureando tutte le indicazioni burocratiche. La prova finale consiste in un esame sostenuto dinanzi ad una apposita commissione su un elaborato scritto (tesi sperimentale) svolto dallo studente sotto la guida di un docente. La valutazione conclusiva del profitto deve tenere conto, oltre che della prova finale, anche della precedente carriera universitaria dello studente. Tale valutazione è espressa in centodecimi, con eventuale lode. Il punteggio minimo è pari a 66/110. Lo svolgimento della prova finale è pubblica alla stregua della proclamazione del risultato finale. 11 CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE (CLASSE 1) Indirizzo: Fano-Via T. Campanella 1 Telefono: 0721-862832 Fax: 0721-862834 Mail: [email protected] Presidente del Consiglio di Corso di Laurea Prof. Antonio Fazi Biotecnologie (Classe 1) Curriculum I-Biotecnologie per la produzione di diagnostici, terapeutici e vaccini Curriculum II-Agro-industriale OBIETTIVI FORMATIVI Il corso di laurea offre due curricula: uno nell’ambito delle biotecnologie per la produzione di diagnostici, terapeutici e vaccini ed uno nell’ambito agro-industriale. Mentre gli obiettivi del primo curriculum sono finalizzati a formare laureati in grado di progettare, realizzare ed utilizzare le nuove molecole ottenibili con le biotecnologie in campo diagnostico o nell’industria dei farmaci, quelli del secondo curriculum formeranno laureati in grado di contribuire alle varie procedure di filiera dell’industria agro-alimentare utilizzando le moderne metodiche molecolari per certificare la qualità, la tipicità e la salubrità. I corsi teorici saranno accompagnati da esercitazioni pratiche e da stages presso aziende. Inoltre ogni studente dovrà realizzare un progetto individuale di clonaggio di uno o più geni, espressione delle rispettive proteine ricombinanti, loro purificazione e caratterizzazione. Avranno inoltre competenze operative e saranno in grado di svolgere compiti tecnici e gestionali ed attività professionali in campo produttivo e tecnologico, nei laboratori e nei servizi. Saranno capaci di lavorare con una certa autonomia e di inserirsi negli ambienti di lavoro, in ambito nazionale, europeo ed extraeuropeo, essendo in grado di utilizzare adeguatamente una lingua straniera ed avendo buone competenze per la comunicazione e la gestione dell’informazione. OBBLIGHI DI FREQUENZA Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali. Tuttavia lo studente è tenuto a frequentare le attività di laboratorio impartite nei diversi laboratori, gli stages, i seminari e i tirocini per almeno i 2/3 della loro durata. SCHEMA DELL’ORDINAMENTO I Anno 1. Istituzioni di matematica 2. Chimica generale ed inorganica 3. Biologia cellulare 4. Genetica (3 e 4 esame integrato) 5. Chimica analitica 6. Microbiologia generale 7. Diritto brevettuale, commerciale dell’U.E 8. Bioetica (7 e 8 esame integrato) 9. Lingua inglese 10. Attività di orientamento 11. Opzionale Totale crediti 12 CFU 8 8 5 4 4 4 6 4 5 8 4 60 II Anno 1. Informatica 2. Statistica (1 e 2 esame integrato) 3. Chimica organica 4. Biochimica 5. Fisica 6. Biologia molecolare 7. Microbiologia industriale 8. Economia agro-industriale e delle imprese 9. Laboratorio di biotecnologie I 10. Attività di orientamento 11. Opzionale Totale crediti 4 4 4 8 4 8 4 8 4 8 4 60 III Anno CURRICULUM: BIOTECNOLOGIE PER LA PRODUZIONE DI DIAGNOSTICI, TERAPEUTICI E VACCINI 1. Biochimica clinica e biologia molecolare clinica 2. Genetica medica e applicazioni della farmacogenomica 3. Patologia generale (2 e 3 esame integrato) 4. Igiene e microbiologia clinica 5. Chimica farmaceutica dei prodotti biotecnologici 6. Laboratorio di biotecnologie II 7. Biotecnologie per la salute degli animali 8. Biotecnologie molecolari e ricombinanti 9. Opzionale 10. Attività di orientamento Prova finale Totale crediti 8 4 4 4 4 4 4 8 4 4 12 60 CURRICULUM: AGRO-INDUSTRIALE Botanica generale Fisiologia vegetale (1 e 2 esame integrato) Biotecnologie vegetali Biologia molecolare vegetale (3 e 4 esame integrato) Biochimica industriale Biotecnologie alimentari Processi dell’industria alimentare (6 e 7 esame integrato) Igiene generale e applicata Laboratorio di biotecnologie II Biochimica vegetale Opzionale Attività di orientamento Prova finale Totale crediti 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 12 60 PROPEDEUTICITÀ Lo studente per sostenere gli esami degli anni successivi al primo anno deve aver acquisito almeno 24 crediti relativi a materie del 1° anno. 13 MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA DIDATTICA E DELLA VALUTAZIONE L’articolazione degli insegnamenti è semestrale. L’attività didattica è svolta secondo diverse tipologie di insegnamento: - lezioni frontali in aula supportate da strumenti audiovisivi - lezioni ed esercitazioni di laboratorio di gruppo - progetti individuali coordinati da tutor - lezioni in teledidattica in cooperazione o scambio con altri corsi di laurea analoghi - stages, visite guidate e seminari La verifica dei moduli didattici di insegnamento frontale avverrà con esami. In ciascuna sessione lo studente in regola con la posizione amministrativa potrà sostenere senza alcuna limitazione tutti gli esami con il rispetto dei vincoli riportati nella voce Propedeuticità. L’esame è individuale. La valutazione del profitto è espressa in trentesimi. La Commissione esaminatrice può concedere all’unanimità la lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è pari a 18/30. La tipologia degli esami è la seguente: g) colloquio orale; h) una o più prove scritte seguite da colloquio obbligatorio. i) prova pratica di laboratorio Le verifiche periodiche di apprendimento non sono di per sé considerate prove di esame idonee al conseguimento del crediti; tuttavia il docente, nella valutazione del profitto in occasione degli esami può tenere conto dei risultati conseguiti in eventuali prove di verifica o colloqui sostenuti durante lo svolgimento del corso di insegnamento corrispondente. Ove l’insegnamento sia organizzato in moduli, l’esame finale è unico, tuttavia deve essere accertato il profitto su ogni singolo modulo. Le verifiche di profitto degli stages e dei tirocini avvengono attraverso la redazione di una relazione finale predisposta ed approvata dal soggetto presso cui lo stage o il tirocinio è stato effettuato. Le altre prove di verifica del profitto diverse dagli esami verranno svolte attraverso una prova scritta o da colloquio obbligatorio si terranno a conclusione del corso od entro i tre anni di corso, e si risolveranno in un riconoscimento di “idoneità” riportato sul libretto personale dello studente. Prova finale Lo studente che abbia sostenuto tutti gli esami del triennio è tenuto a consegnare, quindici giorni prima della discussione della tesi (prova finale), il libretto degli esami presso la Segreteria studenti della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Urbino. La Segreteria studenti a sua volta fornirà al laureando tutte le indicazioni burocratiche. La prova finale consiste in un esame sostenuto dinanzi ad una apposita commissione su un elaborato scritto (tesi) svolto dallo studente sotto la guida di un docente. La valutazione conclusiva del profitto deve tenere conto, oltre che della prova finale, anche della precedente carriera universitaria dello studente. Tale valutazione è espressa in centodecimi, con eventuale lode. Il punteggio minimo è pari a 66/110. Lo svolgimento della prova finale è pubblica alla stregua della proclamazione del risultato finale. 14 LAUREA SPECIALISTICA IN BIOTECNOLOGIE INDUSTRIALI (CLASSE 8/S) Fano: Via T. Campanella 1 Tel. 0721 862832 Fax 0721 862834 Mail: [email protected] REQUISITI DI AMMISSIONE Per essere ammessi al corso di laurea occorre essere in possesso della laurea in Biotecnologie o di altro titolo di studio conseguito in Italia e all’estero riconosciuto idoneo. CONOSCENZE RICHIESTE, VERIFICHE E DEBITI FORMATIVI Il regolamento della struttura didattica prevederà le modalità di accesso al corso di laurea specialistica, l’organizzazione di attività formative propedeutiche e gli obblighi formativi aggiuntivi. OBIETTIVI FORMATIVI I laureati nei corsi di laurea specialistica della classe devono: avere familiarità con il metodo scientifico sperimentale su sistemi biologici; possedere avanzate conoscenze di fisica e di chimica e buone competenze computazionali, informatiche e matematico-statistiche; possedere conoscenze e tecniche fondamentali nei vari campi delle biotecnologie industriali; padroneggiare piattaforme tecnologiche specifiche come: ingegneria genetica e proteica, individuazione di bersagli molecolari, modellistica molecolare, progettazione e sviluppo di kit diagnostici, tecniche di fermentazione e di bioconversione per la produzione di piccole molecole anche da materiali agricoli, fermentazione di proteine di interesse (enzimi, vaccini, etc.) con ceppi ingegnerizzati, validazione di composti guida in sistemi animali; possedere avanzate conoscenze nelle culture di contesto, con particolare riferimento ai tempi di valorizzazione della proprietà intellettuale, dell’economia e della gestione aziendale, della bioetica, della sociologia e della comunicazione; essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea oltre l’italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari; essere in grado di lavorare con ampia autonomia, anche assumendo responsabilità di progetti e strutture. CARATTERISTICHE GENERALI La laurea specialistica offrirà due curricula, uno nell’ambito delle biotecnologie per la produzione di diagnostici, terapeutici e vaccini, ed uno nell’ambito agro-industriale con corsi parzialmente modificati. La durata del corso di laurea specialistica è di due anni per un totale di 120 CFU da aggiungersi ai 180 necessari per conseguire la laurea triennale (laurea di I livello). Nei curricula previsti vengono assegnati almeno 30 CFU alle attività laboratoristiche guidate. I curricula prevedono tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica amministrazione, universitarie e laboratori oltre a soggiorni di studio presso altre università italiane ed europee, anche nel quadro di accordi internazionali. La prova finale consiste nella predisposizione di un elaborato scritto di tipo sperimentale svolto sotto la guida di un Docente dell’Ateneo in funzione di relatore eventualmente coadiuvato da un correlatore esterno. Per informazioni contattare: Prof. Antonio Fazi (Tel. 0721/862832) Obblighi di frequenza Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali, tuttavia lo studente è tenuto a frequentare le attività di laboratorio impartite nei diversi laboratori, gli stages, i seminari e i tirocini per almeno i 2/3 della loro durata. 15 SCHEMA DELL’ORDINAMENTO CURRICULUM A : BIOTECNOLOGIE PER LA PRODUZIONE DI DIAGNOSTICI, TERAPEUTICI E VACCINI I Anno CFU 1. Bioinformatica 8 2. Chimica analitica strumentale 8 3. Chimica Industriale 8 4. GLP-GMP(Good Laboratory practice Good Manifacture practice) 8 5. Laboratorio di biotecnologie III 8 6. Bibliografia e Biblioteconomia 4 7. Immunologia 4 8. Opzionale 4 Seminari, stages,tirocini ecc. 8 II Anno 1. Biotecnologie delle fermentazioni 2. Down stream processing 3. Ingegneria genetica 4. Delivery systems 5. Organizzazione Aziendale 6. Opzionale Seminari, stages, tirocini ecc. Prova Finale 8 8 8 4 5 4 7 16 CURRICULUM B: BIOTECNOLOGIE AGRO-INDUSTRIALE I Anno 1. Bioinformatica 2. Chimica Analitica Strumentale 3. Chimica delle sostanze naturali 4. GLP-GMP 5. Laboratorio di biotecnologie III 6. Bibliografia e biblioteconomia 7. Genetica Agraria 8. Opzionale Seminari, stages, tirocini ecc. 8 8 8 8 8 4 4 4 8 II Anno 1. Biotecnologie delle fermentazioni 2. Down stream processing 3. Ingegneria genetica 4. Chimica degli alimenti 5. Organizzazione aziendale 6. Opzionale Seminari, stages, tirocini ecc. Prova finale 16 8 8 8 4 5 4 7 PROPEDEUTICITÀ Lo studente per sostenere gli esami degli anni successivi al 1° anno deve aver acquisito almena trenta crediti relativi a materie del 1° anno. Modalità di svolgimento della didattica e della valutazione L’articolazione degli insegnamenti e semestrale. L’attività didattica è svolta secondo diverse tipologie di insegnamento: - lezioni frontali in aula supportate da strumenti audiovisivi - lezioni ed esercitazioni di laboratorio di gruppo - progetti individuali coordinati da tutor - stages, visite guidate e seminari La verifica dei moduli didattici di insegnamento frontale avverrà con esami. In ciascuna sessione lo studente in regola con la posizione amministrativa potrà sostenere senza alcuna limitazione tutti gli esami con il rispetto dei vincoli riportati nella voce Propedeuticità. L’esame è individuale. La valutazione del profitto è espressa in trentesimi. La Commissione esaminatrice può concedere all’unanimità la lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è pari a 18/30. La tipologia degli esami è la seguente: colloquio orale; una o più prove scritte seguite da colloquio obbligatorio; prova pratica di laboratorio. Le verifiche periodiche di apprendimento non sono di per sé considerate provr di esame idonee al conseguimento dei crediti; tuttavia il docente, nella valutazione del profitto in occasione degli esami può tenere conto dei risultati conseguiti in eventuali prove di verifica o colloqui sostenuti durante lo svolgimento del corso di insegnamento corrispondente. Ove l’insegnamento sia organizzato in moduli, l’esame finale è unico, tuttavia deve essere accertato il profitto su ogni singolo modulo. PROVA FINALE Lo studente che abbia sostenuto tutti gli esami del biennio è tenuto a consegnare, quindici giorni prima della discussione delle tesi (prova finale), il libretto degli esami presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università di Urbino. La Segreteria studenti a sua volta fornirà al laureando tutte le indicazioni burocratiche. La prova finale consiste in un esame sostenuto dinanzi ad una apposita commissione su un elaborato scritto ( tesi sperimentale) svolto dallo studente sotto la guida di un docente. La valutazione conclusiva del profitto deve tenere conto, oltre che della prova finale, anche della precedente carriera universitaria dello studente. Tale valutazione è espressa in centodecimi, con eventuale lode. Il punteggio minimo è pari a 66/110. Lo svolgimento della prova finale è pubblica alla stregua della proclamazione del risultato finale. 17 MASTER UNIVERSITARIO IN BIOTECNOLOGIE Il Corso ha la durata di un anno per un totale di 60 crediti. Saranno ammessi gli studenti in possesso di diploma di laurea in discipline scientifiche o del titolo di Diploma universitario in Biotecnologie, conseguiti in uno degli Stati Membri della Comunità Europea. OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI: I possessori del titolo di Master universitario in Biotecnologie dovranno: - Avere una solida preparazione culturale nelle discipline biotecnologiche ed una preparazione scientifica ed operativa nelle discipline caratterizzanti; - Avere una buona conoscenza sia teorica che pratica delle metodologie sperimentali e delle tecniche utilizzabili in biotecnologie. - Avere conoscenza degli strumenti informatici di supporto e delle tecniche di acquisizione, analisi ed elaborazione dei dati. - Avere una buona padronanza del metodo scientifico di indagine e di almeno una lingua dell’Unione Europea oltre all’Italiano. - Avere una buona conoscenza delle discipline che riguardano la tutela dei trovati e la brevettabilità dei risultati, delle norme di bioetica che regolano la sperimentazione e l’impiego di prodotti e processi biotecnologici; delle norme che regolano la valorizzazione ed il trasferimento dei risultati. - Essere in grado di lavorare con autonomia, assumendo responsabilità di progetti e strutture. Tra le attività che i possessori del titolo di Master saranno in grado di svolgere sono incluse: - Le attività di ricerca e sviluppo. - Le attività di promozione e tutela dei risultati scientifici. - Le attività applicative delle biotecnologie in ambito industriale, sanitario, agroalimentare ed ambientale. Le attività di gestione e conduzione di strutture dedicate alla ricerca e sviluppo e/o alla produzione nei diversi campi delle biotecnologie. Le attività formative del Master in Biotecnologie comprendono 60 crediti totali così suddivisi: - attività formative caratterizzanti - 40 crediti - prova finale - 10 crediti - attività formative interdisciplinari, esercitazioni, visite guidate e stages 10 crediti. Tra le attivita’ formative caratterizzanti saranno comprese: le Biotecnologie analitiche - per 20 crediti e le Biotecnologie icrorganis - per 20 crediti I contenuti dell’area delle Biotecnologie analitiche comprenderanno anche: Analisi e sequenziamento di genomi Qualificazione di specifici DNA e RNA (icrorganismi patogeni e non) Analisi dell’espressione genica(microarray technology) Proteomics: 2-Dgels; MALDI spectrometry Sequenziamento di proteine Protein-protein interactions (Two hybrid system; functional proteomics) Protein-ligand interations (biacore, etc.) I contenuti dell’area delle Biotecnologie industriali comprenderanno anche: Vettori di espressione procarioti ed eucarioti Espressione di proteine ricombinanti in batteri, lieviti e piante Procedure di purificazione di proteine ricombinanti Ingegneria proteica 18 Ingegneria metabolica Bioconversioni e Produzione dietabolicii Biodegradation e Bioremediation Attività formative interdisciplinari: Bioinformatica La biblioteca scientifica ed il reperimento dell’informazione Il trattamento e la presentazione dei dati La normativa sui brevetti e le procedure di brevettazione La valorizzazione ed il trasferimento dei risultati della ricerca Bioetica Il corso di Master universitario in Biotecnologie si svolgerà in collaborazione con: FANOATENEO, Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche; University of Greenwich School of Chemical and Life Sciences e la partecipazione di aziende specializzate nel settore delle biotecnologie. Direttore del corso: Prof. Mauro Magnani. Il corso si svolge presso la sede di Fano-Via T. Campanella 1. Per informazioni: Tel.: 0722-305211; Fax: 0722-320188; e-mail: [email protected] Le attività didattiche si svolgono nel periodo Gennaio-Giugno per un totale di 60 crediti CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA APPLICATA (CLASSE 26) PERCORSO IN PRESENZA E PERCORSO ON LINE INFORMAZIONI GENERALI: Il Corso appartiene alla Classe 26 delle Lauree in Scienze e Tecnologie Informatiche, ha durata triennale, ed è stato attivato a partire dall’a.a. 2001/2002 presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell’Università di Urbino “Carlo Bo”. Il principale scopo del Corso di Laurea Triennale in Informatica Applicata è la formazione di figure professionali in ambito informatico attraverso l’insegnamento delle conoscenze dei metodi, delle tecniche e degli strumenti per lo sviluppo dei sistemi e delle applicazioni che si basano sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, insieme alla cultura di base necessaria per adeguarsi alla evoluzione del settore. L’attività didattica e gli esami previsti dal Corso di Laurea vengono svolti sia in presenza in lingua italiana (modalità tradizionale) che a distanza in lingua inglese ( modalità on-line). Il Corso di Laurea in Informatica Applicata è stato nel 2003 il primo in Italia della Classe 26 a dotarsi di un sistema di gestione della qualità certificato ISO 9001. Il Corso di Laurea ha inoltre ricevuto nel 2004 la certificazione GRIN di qualità dei contenuti. Presidente del Consiglio del Corso di Laurea: Prof. Marco Bernardo Responsabile Formazione a Distanza: Prof. Alessandro Bogliolo 19 Manager Didattico: Dott. Erika Pigliapoco Sito Web: http://www.sti.uniurb.it/info_appl_liv1/ (percorso tradizionale) http://e-learning.sti.uniurb.it/ (percorso on-Line) Iscrizioni ed informazioni: Segreteria Studenti della Facoltà di Scienze MM.FF.NN., Via Saffi 2, tel. 0722-305225. Aule didattiche: Campus Scientifico, Località Crocicchia, tel. 0722-304250. Laboratori informatici: Istituto di Scienze e Tecnologie dell’Informazione, Piazza della Repubblica 13, tel. 0722-4475. PIANO DEGLI STUDI: Il piano degli studi del Corso di Laurea Triennale in Informatica Applicata è il frutto, successivamente rielaborato, del lavoro svolto da una commissione di cui hanno fatto parte docenti universitari di scienze informatiche, ingegneria informatica ed ingegneria elettronica, nonché esponenti di aziende leader del settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Il piano degli studi del Corso di Laurea Triennale in Informatica Applicata prevede l’insegnamento delle conoscenze fondamentali dell’informatica in materia di programmazione degli elaboratori, architettura degli elaboratori, algoritmi e strutture dati, sistemi operativi, basi di dati, reti di calcolatori, compilatori, e ingegneria del software., nonché l’insegnameno di linguaggi di programmazione appartenenti a diversi paradigmi: procedurale©, ad oggetti (C++), funzionale (Ocaml), di interrogazione (SQL) e di markup (HTML, XML). Ogni insegnamento di area informatica si compone di una parte teorica in aula e di una parte applicativa in un laboratorio dotato di personal computer coi sistemi operativi Linux e Windows. Il percorso formativo prevede inoltre l’acquisizione di conoscenze di matematica, logica, fisica, statistica, lingua inglese, informatica giuridica ed economia e gestione dell’ impresa, nonché lo svolgimento di tirocini e stage, la partecipazione a seminari e lo svolgimento di attività a scelta. INSEGNAMENTI COMUNI A TUTTI I CURRICULA: Primo anno: Programmazione degli Elaboratori Architettura degli Elaboratori Algoritmi e Strutture Dati Analisi Matematica Logica Matematica Matematica Discreta Fisica Generale Lingua Inglese Corsi a Scelta dello Studente Tirocini, Stage, Laboratori Secondo anno: Sistemi Operativi Basi di Dati e Sistemi Informativi Reti di Calcolatori 20 CFU 7 8 7 12 6 5 8 4 3 3 12 12 8 Probabilità e Statistica Matematica Economia e Gestione dell’Impresa Informatica Giuridica e Diritto dell’Informatica Corsi a Scelta dello Studente Tirocini, Stage, Laboratori 6 6 6 3 3 Terzo anno: Linguaggi di Programmazione e Compilatori Ingegneria del Software Corsi a Scelta dello Studente Tirocini, Stage, Laboratori Prova Finale 12 12 3 3 5 CURRICULA: All’atto della iscrizione al secondo anno, lo studente deve indicare un insieme coerente di attività formative, per un totale di 26 crediti. L’approvazione del piano di studi individuale sarà automatica se lo studente indicherà uno dei seguenti curricula: Curriculum Sistemi Integrati Hardware/Software: Progettazione dei Sistemi di Elaborazione Elettronica dei Sistemi Digitali Architettura e Comunicazione dei Sistemi Elettronici Progettazione Automatica dei Sistemi Elettronici Anno secondo secondo terzo terzo CFU 8 6 6 6 Curriculum Sistemi Multimediali Integrati: Sistemi Multimediali Linguaggi e Applicazioni Multimediali Sistemi di Comunicazione Multimediali Sistemi Informativi Multimediali secondo secondo terzo terzo 8 6 6 6 Curriculum Domotica e Informatica Aziendale: Domotica e Edifici Intelligenti Informatica Aziendale Strumenti per la Gestione della conoscenza aziendale Strumenti per l’automazione d’Azienda secondo secondo terzo terzo 8 6 6 6 ACCESSO E FREQUENZA: Per essere ammessi al Corso di Laurea Triennale in Informatica Applicata occorre essere in possesso del titolo di Scuola Secondaria Superiore richiesto dalla normativa vigente, o di altro titolo di studio conseguito all’estero riconosciuto idoneo. Il numero di ammissioni al Corso non è programmato. Non sono previsti obblighi di frequenza, ad eccezione di tirocini e stage. ORIENTAMENTO: Il Corso di Laurea Triennale in Informatica Applicata offre agli studenti delle Scuole Secondarie Superiori diversi 21 strumenti di supporto alla scelta del percorso formativo universitario. Il primo strumento consiste nella presentazione del Corso di Laurea presso le Scuole che ne facciano richiesta. Il secondo strumento è costituito da seminari su argomenti specifici nel campo delle scienze e tecnologie dell’informazione, la cui frequenza comporta il riconoscimento di crediti formativi nell’ambito del Corso di Laurea secondo quanto stabilito da una specifica Convenzione tra Università e Scuole. Il terzo strumento è un test on line di autovalutazione delle attitudini e dell’interesse nel campo delle scienze e tecnologie dell’informazione. Il quarto strumento è lo stand allestito annualmente durante la settimana di apertura dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” agli studenti delle ultime classi delle Scuole Secondarie Superiori. PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI: Le figure professionali che vengono preparate dal Corso di Laurea Triennale in Informatica Applicata vanno dall’analista programmatore che conosce linguaggi procedurali e orientati agli oggetti allo sviluppatore di siti Web, dal progettista di basi di dati all’ingegnere del software, dallo specialista di sistemi operativi all’esperto di reti locali e Internet, con competenze nel campo delle infrastrutture tecnologiche per sistemi integrati hardware/software o per sistemi multimediali integrati. SUCCESSIVI PERCORSI DI STUDIO: La Laurea Triennale in Informatica Applicata dà accesso al biennio di approfondimento per il conseguimento della Laurea Specialistica in Informatica Applicata presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, col completo riconoscimento dei 180 crediti del triennio. Grazie ad appositi accordi, tale accesso con riconoscimento integrale dei 180 crediti del triennio è previsto anche per la laurea Specialistica in Informatica attivata presso l’Università degli Studi di Bologna (sede di Bologna) e la laurea Specialistica in Scienze dell’Informazione attivata presso l’Università degli studi di Bologna (sede di Cesena). La laurea triennale in Informatica Applicata dà inoltre accesso ad alcuni Master di primo livello, come il Master in E-Learning Management presso l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. ON-LINE: Dall’anno accademico 2004/2005 è attivo un percorso on-line del Corso di Laurea in Informatica Applicata, il quale prevede lo svolgimento delle lezioni e degli esami a distanza in lingua inglese. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE (CLASSE 12) Indirizzo: Campus Scientifico Località Crocicchia Presidente del Consiglio di Corso di Laurea Prof. Luigina Rossi Telefono: 0722-305201 Fax: 0722-320188 Mail: [email protected] E’ il corso che introduce allo studio dei viventi – animali e piante – nei loro aspetti più vari, singolari e complessi. La laurea offre il percorso formativo Cellulare e Biomolecolare. Il percorso è orientato a formare un biologo che operi, con visione e strumenti culturali moltidisciplinari, in ambito laboratoristico per analisi e ricerca. A tale fine gli 22 studenti acquisiscono capacità di operare nei diversi settori della biologia animale – compreso l’uomo – e vegetale a livello cellulare e molecolare e nel campo dei microrganismi. Obblighi di frequenza Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali. Tuttavia lo studente è tenuto a frequentare le attività di laboratorio impartite nei diversi laboratori, gli stages, i seminari e i tirocini per almeno i 2/3 della loro durata. SCHEMA DELL’ORDINAMENTO: CURRICULUM CELLULARE E BIOMOLECOLARE 1° Anno CFU Istituzioni di matematica 8 Chimica generale e inorganica 8 Citologia e Tecniche cellulari 7 Lingua inglese (CLA) 5 Istologia e Anatomia microscopica 8 Fisica 8 Zoologia 8 Botanica 8 2° Anno Chimica organica Informatica / Statistica Biochimica G L P (sicurezza di laboratorio) Microbiologia Biologia molecolare Fisiologia cellulare Metodologie biochimiche 8 8 8 4 8 8 8 8 3° Anno Genetica Igiene Fisiologia vegetale Virologia Chimica fisica Opzionali Prova finale Altre: seminari, tirocini, lab. Bioinformatica 8 4 4 4 4 12 12 12 PROPEDEUTICITÀ Lo studente nel sostenere gli esami deve rispettare le seguenti propedeuticità: l’esame di Citologia e Tecniche cellulari prima di Istologia e Anatomia microscopica; Istituzione di Matematica prima di Fisica; Chimica generale e inorganica prima di Chimica organica. Modalità di svolgimento della didattica e della valutazione L’articolazione degli insegnamenti è semestrale. L’attività didattica è svolta secondo diverse tipologie di insegnamento: - lezioni frontali in aula supportate da strumenti audiovisivi - lezioni ed esercitazioni di laboratorio di gruppo - progetti individuali coordinati da tutor - lezioni in teledidattica in cooperazione o scambio con altri corsi di laurea analoghi 23 - stages, visite guidate e seminari La verifica dei moduli didattici di insegnamento frontale avverrà con esami. In ciascuna sessione lo studente in regola con la posizione amministrativa potrà sostenere senza alcuna limitazione tutti gli esami con il rispetto dei vincoli riportati nella voce Propedeuticità. L’esame è individuale. La valutazione del profitto è espressa in trentesimi. La Commissione esaminatrice può concedere all’unanimità la lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è pari a 18/30. La tipologia degli esami è la seguente: j) colloquio orale; k) una o più prove scritte seguite da colloquio obbligatorio. l) prova pratica di laboratorio Le verifiche periodiche di apprendimento non sono di per sé considerate prove di esame idonee al conseguimento del crediti; tuttavia il docente, nella valutazione del profitto in occasione degli esami può tenere conto dei risultati conseguiti in eventuali prove di verifica o colloqui sostenuti durante lo svolgimento del corso di insegnamento corrispondente. Ove l’insegnamento sia organizzato in moduli, l’esame finale è unico, tuttavia deve essere accertato il profitto su ogni singolo modulo. Le verifiche di profitto degli stages e dei tirocini avvengono attraverso la redazione di una relazione finale predisposta ed approvata dal soggetto presso cui lo stage o il tirocinio è stato effettuato. Le altre prove di verifica del profitto diverse dagli esami verranno svolte attraverso una prova scritta o da colloquio obbligatorio si terranno a conclusione del corso od entro i tre anni di corso, e si risolveranno in un riconoscimento di “idoneità” riportato sul libretto personale dello studente. Prova finale Lo studente che abbia sostenuto tutti gli esami del triennio è tenuto a consegnare, quindici giorni prima della discussione della tesi (prova finale), il libretto degli esami presso la Segreteria studenti della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Urbino. La Segreteria studenti a sua volta fornirà al laureando tutte le indicazioni burocratiche. La prova finale consiste in un esame sostenuto dinanzi ad una apposita commissione su un elaborato scritto (tesi) svolto dallo studente sotto la guida di un docente. La valutazione conclusiva del profitto deve tenere conto, oltre che della prova finale, anche della precedente carriera universitaria dello studente. Tale valutazione è espressa in centodecimi, con eventuale lode. Il punteggio minimo è pari a 66/110. Lo svolgimento della prova finale è pubblica alla stregua della proclamazione del risultato finale. LISTA DEI CORSI LIBERI CONSIGLIATI Analisi biochimico-cliniche Biochimica Comparata Biofisica Biologia Generale Botanica Sistematica Enzimologia Etologia Scienza dell’Alimentazione Chimica Analitica 24 LAUREA SPECIALISTICA IN BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE (CLASSE 6/S) Presidente del Consiglio di Corso di Laurea Prof. Luigina Rossi Telefono: 0722-305201 Fax: 0722-320188 Mail: [email protected] REQUISITI DI AMMISSIONE Per essere ammessi al corso di laurea occorre essere in possesso della Laurea in Scienze Biologiche o di altro titolo di studio conseguito in Italia e all’estero riconosciuto idoneo. Conoscenze richieste, verifiche e debiti formativi La Facoltà di Scienze MM.FF.NN. riconoscerà i crediti acquisiti dallo studente in corsi di laurea equipollenti per il proseguimento degli studi con la laurea specialistica. Gli eventuali debiti formativi dovranno essere assolti in prima istanza onde permettere il proseguimento degli studi secondo l’ordinamento sotto riportato OBIETTIVI FORMATIVI La Laurea Specialistica in Biologia cellulare e molecolare è diretta a formare laureati specialisti esperti in attività professionali e di progetto in ambiti correlati con le discipline biologiche, biochimiche e biomolecolari, con particolare riguardo alla comprensione dei fenomeni cellulari e biomolecolari ed alle relative modificazioni, alla diffusione di tali conoscenze ed alle applicazioni biologiche, biochimiche e biomolecolari nei settori della ricerca scientifica, dell’industria e della pubblica amministrazione. Gli studi dovranno pertanto comprendere l’acquisizione di conoscenze applicative di tipo molecolare relativamente alle cellule ed agli organismi viventi e delle metodologie connesse, tenendo conto dei requisiti di accesso alla professione di biologo. Agli scopi predetti gli studenti dovranno approfondire la conoscenza: • Delle macromolecole di interesse biologico delle loro funzioni, interazioni e modificazioni • Delle applicazioni della genomica e della proteomica in condizioni fisiologiche e patologiche • Della strumentazione scientifica e della organizzazione del laboratorio • Della modalità di accesso e di utilizzazione dei data base di interesse biologico, nonché di programmi informatici di interesse biologico. Inoltre dovranno: - essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea oltre l’italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari; - essere in grado di lavorare con ampia autonomia, anche assumendo responsabilità di progetti e strutture. La durata del corso di laurea specialistica è di due anni per un totale di 120 CFU da aggiungersi ai 180 necessari per conseguire la laurea triennale (laurea di I livello). Nei curricula previsti vengono assegnati almeno 30 CFU alle attività laboratoristiche guidate. I curricula prevedono tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica amministrazione, universitarie e laboratori oltre a soggiorni di studio presso altre università italiane ed europee, anche nel quadro di accordi internazionali. 25 SCHEMA DELL’ORDINAMENTO I° anno Citochimica e Istochimica* e Tecniche Ultrastrutturali e molecolari in Biologia Animale Metodi matematici applicati alla Biologia Chimica bioinorganica e Metodi fisici per l’analisi delle molecole organiche Citometria e Citometria Applicata Igiene Applicata Embriologia Molecolare e Biologia Evolutiva dei Vertebrati Biochimica Cellulare e Tissutale Biologia Molecolare II Opzionali II° anno Fisiologia Cellulare Applicata Genetica Applicata e Ingegneria Genetica Farmacologia Patologia Molecolare Opzionali Altre (seminari, stages, tirocini, ecc.) Prova finale CFU 4 8 8 4 8 8 8 4 4 8 4 4 4 6 30 * comprende Tecniche Cellulari avanzate Prova finale La prova finale consiste nella predisposizione di un elaborato scritto di tipo sperimentale svolto sotto la guida di un Docente dell’Ateneo in funzione di relatore eventualmente coadiuvato da un correlatore esterno. LISTA DEI CORSI LIBERI CONSIGLIATI Biochimica Applicata Chimica delle sostanze organiche naturali Chimica Tossicologica Immunologia Neurobiologia Biologia Generale Enzimologia Biochimica Clinica Biochimica Comparata 26 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GEOLOGICHE (CLASSE 16) CURRICULUM DI RISCHI GEOLOGICI Campus Scientifico – Località Crocicchia 61029 URBINO Telefono: 0722-304231 339-5667830 Fax: 0722-304245 Mail: [email protected] Presidente del Consiglio di Corso di Laurea: Prof. Alberto Renzulli REQUISITI DI AMMISSIONE Possesso del diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo equipollente conseguito all’estero. INFORMAZIONI SULLA STRUTTURA DIDATTICA DEL CORSO Il primo anno di corso prevede insegnamenti atti a fornire allo studente competenze di base nell’ambito scientifico e una conoscenza ad ampio spettro dei processi che controllano l’evoluzione del Pianeta Terra. Il secondo e il terzo anno prevedono insegnamenti caratterizzanti dell’ambito geologico con particolare riferimento alla gestione del territorio per la mitigazione dei rischi naturali (frane, alluvioni, terremoti, eruzioni vulcaniche) e il rilevamento geologico in aree caratterizzate da differenti litologie (rocce sedimentarie, magmatiche e metamorfiche). Oltre alle lezioni frontali, il corso prevede numerose esercitazioni sul terreno, attività di laboratorio, escursioni, viaggi studio e tirocini presso imprese private ed enti pubblici. Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali. Si consiglia tuttavia di frequentare le attività di laboratorio in aula e sul terreno. OBIETTIVI FORMATIVI Il corso di laurea triennale in Scienze Geologiche si rivolge a chi è interessato a comprendere i complessi meccanismi che regolano il sistema Terra. Si propone di formare una figura professionale che risponda alle direttive della Comunità Europea per la professione di geologo, che possa svolgere la sua attività in tutti i campi della gestione e conservazione dell’ambiente e del territorio, della ricerca e utilizzazione delle risorse naturali. Il corso degli studi permetterà l’acquisizione delle conoscenze di base, degli strumenti analitici fondamentali e dei metodi di indagine utilizzati nel campo delle Scienze della Terra, sia sul terreno che in laboratorio. Verranno altresì acquisite le competenze e gli strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione nel campo delle scienze geologico-ambientali, insieme a conoscenze linguistiche tali da permettere l’accesso alle informazioni più recenti disponibili e un aggiornamento continuo nel campo specifico delle Scienze della Terra. I laureati saranno pertanto in grado di operare nella ricerca, valorizzazione e protezione delle risorse naturali ed ambientali, nelle applicazioni delle conoscenze sul territorio, nella mitigazione dei rischi geologici e ambientali, nella cartografia geologica e tematica, e infine, nella salvaguardia e ripristino dei beni architettonici. I possessori della laurea triennale in Scienze Geologiche (classe 16) potranno accedere all’esame di abilitazione per la professione di Geologo (iscrizione all’Albo per i laureati triennalisti). SCHEMA DELL’ORDINAMENTO I Anno (I semestre) 1. Chimica generale ed inorganica 2. Geografia Fisica/Topografia e Cartografia 3. Istituzioni di matematica 4. Lingua inglese I Anno (II semestre) CFU 8 9 8 5 27 5. Fisica 6. Laboratorio di Litologia* 7. Mineralogia 8. Paleontologia e Paleoecologia * corso seminariale Totale crediti del I anno II Anno (I semestre) 1. Informatica/Statistica 2. Geologia Marina 3. Geologia Stratigrafica e Sedimentologia 4. Petrografia II Anno (II semestre) 5. Idrogeologia 6. Fondamenti di Geochimica/Geochimica Applicata 7. Geologia Strutturale 8. Rilevamento Geologico Totale crediti del II anno III Anno (I semestre) 1. Fisica Terrestre 2. Geologia Tecnica 3. Geomorfologia 4. Laboratorio di GIS e SIT 5. Tirocini e Seminari III Anno (II semestre) 6. Indagini e Prove in Sito 7. Monitoraggio dei Rischi Geologici 8. Vulcanologia 9. Corsi liberi a scelta dello Studente 10. Prova finale Totale crediti del III anno 8 5 8 9 60 8 4 9 8 6 8 6 11 60 6 8 6 3 4 6 6 3 9 9 60 PROPEDEUTICITÀ Lo studente per sostenere gli esami degli anni successivi al primo anno deve aver acquisito almeno 24 crediti relativi a materie del 1° anno. PER GLI STUDENTI CHE PER L’A.A. 2006/2007 SI ISCRIVERANNO AL III ANNO È IN VIGORE IL SEGUENTE ORDINAMENTO TRIENNALE: III Anno (I semestre) CFU 1. Fisica Terrestre 6 2. Geologia Applicata 9 3. Geologia Marina 4 4. Geomorfologia e Rilevamento Geomorfologico 6 5. Indagini e Prove in sito 5 III Anno (II semestre) 6. Tirocini e Seminari 12 7. Corsi liberi a scelta dello Studente 9 8. Prova finale 9 Totale crediti del III anno 60 28 MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA DIDATTICA E DELLA VALUTAZIONE L’articolazione degli insegnamenti è semestrale. L’attività didattica è svolta secondo diverse tipologie di insegnamento: - lezioni frontali in aula supportate da strumenti audiovisivi; - lezioni ed esercitazioni di laboratorio, individuali e di gruppo; - esercitazioni pratiche sul terreno, consistenti in escursioni giornaliere o plurigiornaliere ed in un campo di rilevamento geologico della durata di almeno una settimana; - stages, viaggi di studio, visite guidate e seminari. La modalità di acquisizione dei CFU avverrà con esami e subordinatamente attraverso attività seminariali e tirocini. In ciascuna sessione lo studente in regola con la posizione amministrativa potrà sostenere senza alcuna limitazione tutti gli esami con il rispetto dei vincoli riportati nella voce Propedeuticità. L’esame è individuale. La valutazione del profitto è espressa in trentesimi. La Commissione esaminatrice può concedere all’unanimità la lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è pari a 18/30. La tipologia degli esami è una delle seguenti: - colloquio orale; - prova scritta seguita da colloquio obbligatorio; - presentazione e discussione di un elaborato di cartografia geologica. Le verifiche periodiche di apprendimento non sono di per sé considerate prove di esame idonee al conseguimento dei CFU; tuttavia il docente, nella valutazione del profitto in occasione degli esami può tenere conto dei risultati conseguiti in eventuali prove di verifica o colloqui sostenuti durante lo svolgimento del corso di insegnamento corrispondente. Ove l’insegnamento sia organizzato in moduli o parti, l’esame finale è unico; tuttavia deve essere accertato il profitto su ogni singolo modulo o parte Le verifiche di profitto degli stages e dei tirocini avvengono attraverso la redazione di una relazione finale predisposta ed approvata dal soggetto presso cui lo stage o il tirocinio è stato effettuato. Il riconoscimento di “idoneità” e attività seminariali che danno diritto all’acquisizione di CFU verrà riportato sul libretto personale dello studente. PROVA FINALE L’ammissione all’esame di laurea è subordinata al superamento di tutti gli esami, le attività seminariali e i tirocini previsti dal curriculum. La prova finale consiste in un esame sostenuto dinanzi ad una apposita commissione su un elaborato scritto svolto dallo studente sotto la guida di un docente. La valutazione conclusiva del profitto deve tenere conto, oltre che della prova finale, anche della precedente carriera universitaria dello studente. Tale valutazione è espressa in centodecimi, con eventuale lode. Il punteggio minimo è pari a 66/110. Lo svolgimento della prova finale è pubblica alla stregua della proclamazione del risultato finale. LISTA DEI CORSI LIBERI CONSIGLIATI CFU Botanica Chimica Organica Fitogeologia Geodinamica Geologia del Quaternario Geologia Regionale Micropaleontologia Paleoclimatologia 6 3 3 3 6 3 6 6 29 Sedimentologia Sismologia Tettonica 3 3 6 CHIUSURA DEL VECCHIO ORDINAMENTO E POSSIBILITÀ DI TRASFERIMENTO E CONVERSIONE I corsi del vecchio corso quinquennale di Scienze Geologiche non sono più attivi dall’anno accademico 2005-2006. Gli studenti fuori corso possono conseguire la laurea ancora nei cinque anni accademici successivi. Gli studenti iscritti al vecchio ordinamento possono trasferirsi al nuovo ordinamento: l’apposita commissione del corso di laurea provvederà a vagliare la carriera di studio fino a quel momento seguita con la convalida degli esami sostenuti e relativa conversione in crediti acquisiti; la commissione indica l’anno di corso al quale lo studente viene iscritto e l’eventuale debito formativo da assolvere. I laureati del vecchio ordinamento possono iscriversi alla laurea specialistica in Scienze Geologiche Applicate alle Opere ed al Territorio senza alcun debito formativo. LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE GEOLOGICHE APPLICATE ALLE OPERE ED AL TERRITORIO (CLASSE 86/S) Campus Scientifico – Località Crocicchia 61029 URBINO Telefono: 0722-304231 Fax: 0722-304245 Mail: [email protected] Presidente del Consiglio di Corso di Laurea: Prof. Alberto Renzulli Dottorato in Scienze della Terra Indirizzo: Campus Scientifico – Località Crocicchia 61029 URBINO Telefono: 0722-375918 Fax: 0722- 375933 Mail: [email protected] Coordinatore del Dottorato: Prof. Stefano Santini REQUISITI DI AMMISSIONE AL CORSO Alla Laurea Specialistica in Scienze Geologiche Applicate alle Opere ed al Territorio possono iscriversi gli studenti in possesso di una laurea triennale. I crediti della laurea triennale saranno riconosciuti secondo i requisiti specificati nel regolamento didattico del corso di studio. Le lauree triennali della classe 16 (Scienze della Terra) permettono l’accesso al corso di laurea senza debiti formativi. Altre lauree triennali in ambito naturalistico e ambientale (ad es. classe 27) o quinquennali (vecchio ordinamento) comportano debiti formativi in funzione del curriculum di studio seguito. INFORMAZIONI SULLA STRUTTURA DIDATTICA DEL CORSO Il corso di laurea specialistica in Scienze Geologiche Applicate alle Opere ed al Territorio ha durata biennale e prevede un solo percorso formativo. Per il conseguimento della laurea è prevista, durante il biennio di studi, l’acquisizione di 120 crediti formativi universitari (CFU). Nei due anni, oltre alle lezioni frontali, verranno svolte esercitazioni pratiche sul terreno e in laboratorio e attività esterne come tirocini formativi presso aziende private e pubbliche e possibili soggiorni di studio presso altre università italiane ed europee, anche nel quadro di accordi internazionali. Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali. Si consiglia tuttavia di frequentare le attività di laboratorio in aula e sul terreno. 30 OBIETTIVI FORMATIVI Il corso di laurea è diretto a formare laureati esperti in attività professionali e di progetto in ambiti correlati con le discipline geologiche ed ambientali. I laureati, in particolare, saranno specialisti: • nella cartografia geologica e relative tecniche informatiche come base delle cartografie tematiche per l’analisi del territorio e delle sue risorse naturali; • nell’analisi, prevenzione e monitoraggio dei fattori di rischio geologico-ambientale (idrogeologico, sismico, vulcanico); • nell’acquisizione, valorizzazione, tutela e ripristino delle risorse ambientali, ivi compresi i beni culturali e architettonici; • nella bonifica dei terreni e nella gestione delle risorse idriche; • nella pianificazione e gestione del territorio e dei beni naturalistici; • nel reperimento dei geomateriali d’interesse industriale e commerciale; • nelle analisi degli aspetti geologici ed idrogeologici legati all’inquinamento; • nelle indagini per la valutazione e prevenzione del degrado dei beni culturali ed ambientali e per la loro conservazione; • nelle analisi della caratterizzazione fisico-meccanica e della certificazione dei materiali geologici. Per tali scopi verranno approfondite le conoscenze: • degli elementi fondamentali, degli strumenti e delle metodologie analitiche delle Scienze della Terra; • delle tecniche e metodologie informatiche applicate alle Scienze della Terra; • dei metodi e delle possibili utilizzazioni relativi alla cartografia geologica e territoriale, compreso l’utilizzo dei G.I.S. per l’archiviazione e utilizzazione dei dati; • della geotecnica delle rocce e delle terre e delle relative analisi di laboratorio; • delle tecniche di monitoraggio, valutazione e prevenzione dei rischi geologico-ambientali; • delle analisi e metodologie necessarie per la conservazione e la gestione del territorio; • delle tecniche di individuazione, caratterizzazione e progettazione delle bonifiche dei siti inquinati; • della strumentazione scientifica necessaria nelle indagini e dei mezzi tecnici utilizzabili per gli interventi (perforazioni, sondaggi, etc.); • delle normative vigenti in campo ambientale e territoriale e delle procedure amministrative più generali che regolano i rapporti con gli Enti (Regione, Comuni, etc.). I possessori della laurea specialistica in Scienze Geologiche Applicate alle Opere ed al Territorio della classe 86/S potranno esercitare attività di programmazione e progettazione di interventi geologici e accedere all’esame di abilitazione per la professione di Geologo (iscrizione all’Albo per i laureati in possesso di laurea specialistica). MODALITÀ DI ACCESSO Il corso è ad accesso libero SCHEMA DELL’ORDINAMENTO I Anno (I semestre) 1. Dinamica dei Litorali e Difesa delle Aree Costiere 2. Geologia Ambientale 3. Geomorfologia Applicata e Quantitativa 4. Idraulica Agraria e Sistemazioni Idraulico-forestali 5. Progettazione e Gestione delle Aree Protette I Anno (II semestre) 6. Banche dati Territoriali CFU 4 10 6 5 6 6 31 7. Esplorazione Geologica e Geofisica del Sottosuolo 8. Geologia Applicata alla Pianificazione Territoriale 9. Valutazione, gestione e mitigazione dei rischi geologici Totale crediti del I anno 9 5 9 60 II Anno (I semestre) 1. Geologia Applicata alle Costruzioni 2. Meccanica delle rocce 3. Petrografia Applicata 4. Diritto Regionale e degli Enti Locali 7 8 10 4 II anno (II semestre) 5. Tirocini e seminari 6. Corsi liberi a scelta dello Studente 7. Prova Finale Totale crediti del II anno 4 6 21 60 PROPEDEUTICITÀ Lo studente per sostenere gli esami del secondo anno deve aver acquisito almeno 24 crediti relativi a materie del 1° anno. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA DIDATTICA E DELLA VALUTAZIONE L’articolazione degli insegnamenti è semestrale. L’attività didattica è svolta secondo diverse tipologie di insegnamento: - lezioni frontali in aula supportate da strumenti audiovisivi; - lezioni ed esercitazioni di laboratorio, individuali e di gruppo; - esercitazioni pratiche sul terreno, consistenti in escursioni giornaliere o plurigiornaliere; - stages, visite guidate e seminari. La modalità di acquisizione dei CFU avverrà con esami e subordinatamente attraverso attività seminariali e tirocini. In ciascuna sessione lo studente in regola con la posizione amministrativa potrà sostenere senza alcuna limitazione tutti gli esami con il rispetto dei vincoli riportati nella voce Propedeuticità. L’esame è individuale. La valutazione del profitto è espressa in trentesimi. La Commissione esaminatrice può concedere all’unanimità la lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è pari a 18/30. La tipologia degli esami è una delle seguenti: - colloquio orale; - prova scritta seguita da colloquio obbligatorio; - presentazione e discussione di un elaborato di cartografia geologica. Le verifiche periodiche di apprendimento non sono di per sé considerate prove di esame idonee al conseguimento dei CFU; tuttavia il docente, nella valutazione del profitto in occasione degli esami può tenere conto dei risultati conseguiti in eventuali prove di verifica o colloqui sostenuti durante lo svolgimento del corso di insegnamento corrispondente. Ove l’insegnamento sia organizzato in moduli o parti, l’esame finale è unico. Tuttavia deve essere accertato il profitto su ogni singolo modulo o parte. Le verifiche di profitto degli stages e dei tirocini avvengono attraverso la redazione di una relazione finale predisposta ed approvata dal soggetto presso cui lo stage o il tirocinio è stato effettuato. Il riconoscimento di “idoneità” e attività seminariali che danno diritto all’acquisizione di CFU verrà riportato sul libretto personale dello studente. 32 PROVA FINALE L’ammissione all’esame di laurea è subordinata al superamento di tutti gli esami, le attività seminariali e i tirocini previsti dal curriculum. La prova finale consiste in un esame sostenuto dinanzi ad una apposita commissione su un elaborato scritto, relativo ad una ricerca sperimentale svolta dallo studente sotto la guida di un relatore. Il relatore è un docente ufficiale della Facoltà e può essere affiancato da un correlatore, anche esterno alla Facoltà stessa. La valutazione conclusiva del profitto deve tenere conto, oltre che della prova finale, anche della precedente carriera universitaria dello studente. Tale valutazione è espressa in centodecimi, con eventuale lode. Il punteggio minimo è pari a 66/110. Lo svolgimento della prova finale è pubblica alla stregua della proclamazione del risultato finale. LISTA DEI CORSI LIBERI CONSIGLIATI CFU Botanica Chimica Organica Fitogeologia Geodinamica Geologia del Quaternario Geologia Regionale Micropaleontologia Paleoclimatologia Sedimentologia Sismologia Tettonica 6 3 3 3 6 3 6 6 3 3 6 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNOLOGIE PER LA NATURA (CLASSE 27) Indirizzo: Campus Scientifico, Località Crocicchia, – 61029 Urbino Telefono: 0722-304251 Fax: 0722-304243 E- Mail: [email protected] Presidente del Consiglio di Corso di Laurea Prof. Maria Balsamo AVVISO IMPORTANTE PER L’ISCRIZIONE A.A. 2006-2007 AL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNOLOGIE PER LA NATURA Il Corso di Laurea Triennale in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura (Classe 27) è in fase di riorganizzazione, in linea con i nuovi ordinamenti ministeriali in imminente fase di pubblicazione sulla G.U. Il nuovo percorso formativo comprenderà due curricula: il curriculum di Scienze e Tecnologie per la Natura sarà orientato all’analisi ed alla gestione degli ambienti naturali per una loro conservazione sostenibile, mentre il curriculum in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente approfondirà le metodologie di analisi e di monitoraggio di sistemi e processi ambientali gestiti dagli esseri umani ai fini della promozione della qualità dell’ambiente. Il primo anno, comune per i due curricula, sarà attivato per l’a.a.2006-2007 nell’ambito dell’Offerta Formativa della Facoltà di Scienze Ambientali, come 1° anno del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura (Classe 27). 33 Il percorso formativo verrà completato a partire dall’a.a. 2007-2008 con l’attivazione del 2° e 3° anno dei due curricula (Scienze e Tecnologie per la Natura e Scienze e Tecnologie per l’Ambiente), che faranno parte dell’offerta formativa a.a. 2007-2008 della istituenda Facoltà di Scienze e Tecnologie. Nella nuova Facoltà saranno riuniti i Corsi di Laurea della Classe 27 dell’Università di Urbino, attualmente distinti in un Corso in Scienze e Tecnologie per la Natura, compreso nella Facoltà di Scienze MM.FF.NN. ed in un Corso in Scienze Ambientali, compreso nella Facoltà di Scienze Ambientali. OBIETTIVI FORMATIVI L’ordinamento in corso del Corso di laurea offre un curriculum particolarmente orientato alla Conservazione della natura (struttura dell’ambiente naturale e valutazione dei rischi che offre una solida preparazione di base ed una qualificata ed aggiornata preparazione specifica, garantita anche dalla frequenza a numerosi laboratori didattici, esercitazioni pratiche e di campagna, seminari, escursioni guidate, e stages e tirocini presso aziende, enti pubblici e privati e laboratori universitari. I laureati in Scienze e Tecnologie per la Natura avranno competenze operative e saranno in grado di svolgere compiti tecnici e gestionali ed attività professionali in campo naturalistico, ne laboratori e nei servizi. Saranno in grado di lavorare con una certo grado di autonomia e di inserirsi in ambienti di lavoro sia in ambito nazionale, sia europeo ed extraeuropeo, essendo in grado di utilizzare adeguatamente una lingua straniera ed avendo buone competenze per la comunicazione e la gestione dell’informazione. I campi di impiego del laureato in Scienze e Tecnologie per la Natura si collocano in vari ambiti: Enti responsabili della pianificazione e gestione delle risorse naturali (Ministero Politiche Agricole, Ministero Ambiente, assessorati Enti locali, Comunità Montane, ecc), Enti di gestione per patrimonio naturalistico (Parchi nazionali e regionali, Riserve naturali, Aree protette, Oasi, ecc.), strutture pubbliche socio-sanitarie (ASL, ARPA, Istituti zooprofilattici, ecc.), studi professionali privati operanti nel settore ambientale, ricerca scientifica (laboratori universitari, CNR, Musei di Storia Naturale, Orti Botanici), educazione naturalistica ed ambientale (centri didattici pubblici e privati), divulgazione scientifica (aziende editoriali). OBBLIGHI DI FREQUENZA Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali. Tuttavia lo studente è tenuto a frequentare le attività di laboratorio impartite nei diversi laboratori, gli stages, i seminari e i tirocini per almeno i 2/3 della loro durata. SCHEMA DELL’ORDINAMENTO I Anno Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura (si veda 1° anno Corso di Laurea in Scienze Ambientali, Facoltà di Scienze Ambientali) Matematica Fisica Chimica generale ed inorganica. Biologia Animale. Biologia Vegetale. Litologia e geologia. Informatica Insegnamenti a scelta Tirocini, stages, laboratori, seminari 34 MAT/07 FIS/01 CHIM/03 BIO/05 BIO/01 GEO/02 INF/01 CFU 8 8 8 4 4 8 4+2 4 6 II Anno (ordinamento in corso per gli studenti iscritti nell’a.a. 2005/2006) 1. Petrografia con elementi di mineralogia 2. Informatica e statistica 3. Genetica 4. Chimica organica 5. Fisiologia cellulare 6. Geologia e litologia 7. Microbiologia 8. Metodologie biochimiche Tirocini, stages, laboratori, seminari Insegnamenti a scelta Totale CFU CFU 6 8 7 5 8 7 7 6 2 60 III Anno (ordinamento in corso per gli studenti iscritti nell’a.a. 2004/2005) CFU Curriculum: Conservazione della natura 1. Istituzioni di diritto pubblico 2. Conservazione della natura 3. Statistica applicata all’eco-etologia delle popolazioni 4. Ecologia 5. Pedologia con elementi di topografia e cartografia 6. Pianificazione territoriale e controllo dell’evoluzione del paesaggio Insegnamenti a scelta Tirocini, stages, laboratori, seminari Prova finale Lingua inglese Totale CFU 4 7 2 7 8 8 8 6 5 5 60 PROPEDEUTICITÀ Lo studente per sostenere gli esami degli anni successivi al primo anno deve aver acquisito almeno 24 crediti relativi a materie del 1° anno. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA DIDATTICA E DELLA VALUTAZIONE L’articolazione degli insegnamenti è semestrale. L’attività didattica è svolta secondo diverse tipologie di insegnamento: - lezioni frontali in aula supportate da strumenti audiovisivi - lezioni ed esercitazioni di laboratorio di gruppo - progetti individuali coordinati da tutor - lezioni in teledidattica in cooperazione o scambio con altri corsi di laurea analoghi - stages, visite guidate e seminari La verifica dei moduli didattici di insegnamento frontale avverrà con esami. In ciascuna sessione lo studente in regola con la posizione amministrativa potrà sostenere senza alcuna limitazione tutti gli esami con il rispetto dei vincoli riportati nella voce Propedeuticità. L’esame è individuale. La valutazione del profitto è espressa in trentesimi. La Commissione esaminatrice può concedere all’unanimità la lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è pari a 18/30. 35 La tipologia degli esami è la seguente: 6. colloquio orale; 7. una o più prove scritte seguite da colloquio obbligatorio. 8. prova pratica di laboratorio Le verifiche periodiche di apprendimento non sono di per sé considerate prove di esame idonee al conseguimento del crediti; tuttavia il docente, nella valutazione del profitto in occasione degli esami può tenere conto dei risultati conseguiti in eventuali prove di verifica o colloqui sostenuti durante lo svolgimento del corso di insegnamento corrispondente. Ove l’insegnamento sia organizzato in moduli, l’esame finale è unico, tuttavia deve essere accertato il profitto su ogni singolo modulo. Le verifiche di profitto degli stages e dei tirocini avvengono attraverso la redazione di una relazione finale predisposta ed approvata dal soggetto presso cui lo stage o il tirocinio è stato effettuato. Le altre prove di verifica del profitto diverse dagli esami verranno svolte attraverso una prova scritta o da colloquio obbligatorio si terranno a conclusione del corso od entro i tre anni di corso, e si risolveranno in un riconoscimento di “idoneità” riportato sul libretto personale dello studente. PROVA FINALE Lo studente che abbia sostenuto tutti gli esami del triennio è tenuto a consegnare, quindici giorni prima della discussione della tesi (prova finale), il libretto degli esami presso la Segreteria studenti della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Urbino. La Segreteria studenti a sua volta fornirà al laureando tutte le indicazioni burocratiche. La prova finale consiste in un esame sostenuto dinanzi ad una apposita commissione su un elaborato scritto (tesi) svolto dallo studente sotto la guida di un docente. La valutazione conclusiva del profitto deve tenere conto, oltre che della prova finale, anche della precedente carriera universitaria dello studente. Tale valutazione è espressa in centodecimi, con eventuale lode. Il punteggio minimo è pari a 66/110. Lo svolgimento della prova finale è pubblica alla stregua della proclamazione del risultato finale. LISTA DEI CORSI LIBERI CONSIGLIATI Biofisica Biogeografia Biologia Generale Botanica sistematica Chimica Analitica Etologia Fisica terrestre Fotogeologia Geodinamica Geologia del Quaternario Geologia regionale Micropaleontologia Paleoclimatologia Sedimentologia Sismologia Tettonica Zoologia II 36 AVVISO IMPORTANTE PER GLI STUDENTI ED I LAUREATI TRIENNALI DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNOLOGIE PER LA NATURA Si informa che nell’a.a. 2006-2007 sarà attivato il 1° anno del Curriculum ‘Analisi e gestione degli ambienti naturali’, nell’ambito della Laurea Specialistica in Scienze Ambientali (Classe 82/S), accessibile SENZA DEBITI FORMATIVI ai laureati triennali sia in Scienze e Tecnologie per la Natura che in Scienze Ambientali. Questo curriculum, che si affiancherà ai curricula già attivi ‘Gestione Ambientale Integrata’ e ‘Valutazione e Certificazione Ambientale’, è specificatamente mirato ad approfondire la formazione universitaria triennale su tematiche relative all’analisi e alla gestione dei sistemi naturali, nella prospettiva dell’organizzazione di una Laurea specialistica in Scienze Naturali (Classe 68/S). 37 PROCEDURE, SERVIZI, STRUTTURE REQUISITI DI AMMISSIONE Per essere ammessi ai corsi di laurea occorre essere in possesso del titolo di scuola secondaria superiore richiesto dalla normativa in vigore, o di altro titolo di studio conseguito all’estero riconosciuto idoneo. Conoscenze richieste, verifiche e debiti formativi Le conoscenze richieste per l’accesso sono le conoscenze di base di matematica che saranno verificate dal docente durante il primo semestre del primo anno; l’eventuale esito negativo della verifica non preclude l’accesso, comportando soltanto l’adempimento, da parte dello studente, di specifici obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel primo anno. Lo studente che dimostri la conoscenza della lingua inglese certificata da organismi culturali ufficialmente riconosciuti, acquisirà automaticamente i 5 CFU previsti dall’ordinamento didattico per la “Lingua Inglese”. Ulteriori abilità linguistiche certificate potranno essere riconosciute dal Consiglio di corso di studio. Nel caso in cui non sia possibile il riconoscimento della conoscenza della “Lingua Inglese” lo studente seguirà apposite attività formative presso il Centro Linguistico di Ateneo, che sarà responsabile mediante accertamento finale della preparazione dello studente con l’attribuzione dei 5 crediti previsti. CARATTERISTICHE GENERALI La durata dei corsi di laurea è di tre anni per un totale di 180 crediti formativi (CFU). Un CFU equivale a 8 ore di lezione frontale, oppure a 16 ore di attività esercitative guidate, oppure a 25 ore di stages e tirocini. Nei percorsi formativi vengono assegnati almeno 20 CFU alle attività laboratoristiche guidate. Sono inoltre previste attività esterne oltre ad esercitazioni pratiche, tirocini formativi presso aziende e strutture di ricerca pubbliche e private, eventualmente anche all’estero. I corsi conferiscono il titolo di studio universitario di primo livello (Laurea) e permettono l’accesso ad un ulteriore biennio per il conseguimento della laurea di secondo livello (Laurea Specialistica). La durata del corso di Laurea specialistica è di due anni per un totale di 300 crediti formativi (CFU) (compresi i 180 acquisiti con il conseguimento della laurea). La laurea specialistica permette l’accesso al Dottorato di Ricerca. ORGANIZZAZIONE E DIDATTICA L’attività didattica è organizzata in due semestri, a conclusione di ogni semestre sono previste verifiche dell’apprendimento (esami). Tirocini e stages Gli stages e i tirocini consistono in una permanenza documentata presso aziende, enti, e/o laboratori universitari. COMMISSIONE PER TIROCINI E STAGES Prof. Serafina Battistelli (Responsabile) Mail [email protected] tel. 0722 320168 Prof. Alessandro Aldini Mail [email protected] tel. 0722 4475 Prof. Simone Galeotti Mail [email protected] tel. 0722 304273 LABORATORI Le attività di laboratorio consistono nell’effettuazione di percorsi indicati dai docenti presso i laboratori dell’Ateneo anche sotto la guida di un docente, di un tutor o in attività libere. SERVIZIO DI TUTORATO Un Servizio di Tutorato per gli studenti della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali è attivo presso il 38 Campus Scientifico (per il corso in Biotecnologie la sede è a Fano e per quello in Informatica Applicata presso l’Istituto in Piazza della Repubblica). Questo servizio viene particolarmente segnalato perché ritenuto di grande aiuto: qui infatti gli studenti possono trovare le soluzioni più idonee per problemi relativi ai corsi, a borse di studio, alla scelta dell’indirizzo, alla scelta della tesi, all’orientamento al mondo del lavoro, ecc. Il servizio è curato da studenti degli ultimi anni di corso su specifico incarico della Facoltà. PROVA FINALE Lo studente che abbia acquisito tutti i crediti è tenuto a consegnare, quindici giorni prima della prova finale, il libretto di esami presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Scienze MM.FF.NN.. La Segreteria a sua volta fornirà al laureando tutte le indicazioni burocratiche per il completamento del corso di studi. La laurea si consegue dopo aver superato una prova finale, consistente nella presentazione e discussione, davanti ad una apposita commissione, di un elaborato scritto (tesi) sotto la guida di un relatore. ISTITUTI ISTITUTO DI BIOMATEMATICA Campus Scientifico, Località Crocicchia, 61029 Urbino Istituto Interfacoltà Telefono Direzione: 0722 – 304221 Segreteria: 0722 – 304288 Fax: 0722-304269 Mail: [email protected] ISTITUTO DI CHIMICA BIOLOGICA “GIORGIO FORNAINI” Via A. Saffi, 2 61029 URBINO Istituto Interfacoltà (Facoltà di Farmacia, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, Scienze Ambientali, Scienze Motorie) Telefono 0722-305261 Fax 0722-320188 e-mail [email protected] ISTITUTO DI CHIMICA ORGANICA Via I Maggetti n. 24, 61029 Urbino Telefono Segreteria: 0722 –303446 Fax: 0722-303441 ISTITUTO DI GEOLOGIA Campus Scientifico, Località Crocicchia, 61029 Urbino Direzione: 0722 - 304289 Segreteria: 0722 – 304288 Fax: 0722-304222 Mail: [email protected] 39 ISTITUTO DI GEOLOGIA APPLICATA Campus Scientifico, Località Crocicchia, 61029 Urbino Direzione: 0722 – 304258 Segreteria: 0722 – 304288 Fax: 0722-304260 ISTITUTO DI ISTOLOGIA E ANALISI DI LABORATORIO Via Zeppi, 61029 Urbino Segreteria: 0722 –320168 Fax: 0722-322370 ISTITUTO ORTO BOTANICO “PIERINA SCARAMELLA” Via Bramante, 28 61029 Urbino Istituto interfacoltà Segreteria: 0722-2428 Fax: 0722-4092 Mail: [email protected] ISTITUTO DI SCIENZE CHIMICHE “PROF. FABRIZIO BRUNER” Piazza Rinascimento 6, 61029 Urbino Istituto Interfacoltà Segreteria: 0722-4164 Fax: 0722-2754 ISTITUTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE Piazza della Repubblica 13 , 61029 Urbino Telefono: 0722-4475 Fax: 0722-447552 Sito: http://www.sti.uniurb.it/ ISTITUTO DI SCIENZE FISIOLOGICHE Campus Scientifico, Località Crocicchia, 61029 Urbino Istituto intefacoltà Direzione: 0722 – 304285 Segreteria: 0722 – 304267 Fax: 0722-304226 ISTITUTO “SCIENZE MORFOLOGICHE” Sezioni di Anatomia Umana, Anatomia Comparata, Ecologia Campus Scientifico, Località Crocicchia, Urbino Sezione di Zoologia, via Oddi, 21 – Urbino Telefono 0722-304242 Fax 0722-304242 Mail [email protected] 40 ISTITUTO DI SCIENZE TOSSICOLOGICHE, IGIENISTICHE E AMBIENTALI Via Santa Chiara n. 23 , 61029 Urbino Istituto interfacoltà Segreteria: 0722 – 350585 Fax: 0722-4717 Mail: [email protected] ISTITUTO DI SCIENZE DELLA TERRA Campus Scientifico Sogesta Località Crocicchia - 61029 Urbino ( PU) Telefono 0722 304234 -304257 Fax 0722 304225 - 304245 LABORATORI LABORATORIO DI ZOOLOGIA Via Oddi, 21, Urbino Tel. 0722-329655 C.A.S.A. Laboratorio di Microscopia elettronica, Località Crocicchia, Urbino Tel. 0722-304255 LABORATORIO ROCCE E SEZIONI SOTTILI Campus Scientifico Sogesta Tel. 0722 304 217 LABORATORIO DIFFRATTOMETRIA A RAGGI X Campus Scientifico Sogesta Tel. 0722 304 291 LABORATORIO ANALISI DI IMMAGINE Campus Scientifico Sogesta Tel. 0722 304 257 41 PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI Algoritmi e Strutture Dati INF/01 Titolo corso: Algoritmi e Strutture Dati CFU Periodo Durata N.Corso 7 secondo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. BERNARDO MARCO [email protected] Ricevimento: mercoledì 16:30-19:00 Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di illustrare le principali tecniche di progettazione di algoritmi e di descrivere ed analizzare gli algoritmi di base più diffusi e le strutture dati in essi utilizzate, con particolare riferimento agli aspetti di complessità computazionale e di correttezza. Programma: 01. Introduzione agli algoritmi e alle strutture dati: 01.01 Algoritmi e loro tipologie. 01.02 Correttezza di un algoritmo rispetto ad un problema. 01.03 Complessità di un algoritmo rispetto all’uso di risorse. 01.04 Strutture dati e loro tipologie. 02. Classi di problemi: 02.01 Problemi decidibili e indecidibili. 02.02 Classi P ed NP. 02.03 Teorema di Cook. 02.04 NP-completezza. 03. Complessità degli algoritmi: 03.01 Notazioni per esprimere la complessità asintotica. 03.02 Calcolo della complessità di algoritmi non ricorsivi. 03.03 Calcolo della complessità di algoritmi ricorsivi. 04. Algoritmi per array: 04.01 Il problema della ricerca. 04.02 Algoritmo di ricerca lineare. 04.03 Algoritmo di ricerca binaria. 04.04 Il problema dell’ordinamento. 04.05 Insertsort. 04.06 Selectsort. 04.07 Bubblesort. 04.08 Mergesort. 04.09 Quicksort. 04.10 Heapsort. 05. Algoritmi per liste, code e pile: 05.01 Algoritmi di visita, ricerca, inserimento e rimozione per liste. 05.02 Algoritmi di inserimento e rimozione per code. 42 05.03 Algoritmi di inserimento e rimozione per pile. 06. Algoritmi per alberi: 06.01 Trasformazione di alberi generali in alberi binari. 06.02 Algoritmi di visita e ricerca per alberi binari. 06.03 Algoritmi di ricerca, inserimento e rimozione per alberi binari di ricerca. 06.04 Criteri di bilanciamento per alberi binari di ricerca. 06.05 Algoritmi di ricerca, inserimento e rimozione per alberi binari di ricerca rosso-nero. 07. Algoritmi per grafi: 07.01 Rappresentazione di grafi con liste e matrici di adiacenza. 07.02 Algoritmi di visita e ricerca per grafi. 07.03 Il problema dell’ordinamento topologico. 07.04 Il problema delle componenti fortemente connesse. 07.05 Il problema dell’albero ricoprente minimo. 07.06 Algoritmo di Kruskal. 07.07 Algoritmo di Prim. 07.08 Il problema del percorso più breve. 07.09 Algoritmo di Bellman-Ford. 07.10 Algoritmo di Dijkstra. 07.11 Algoritmo di Floyd-Warshall. 08. Tecniche algoritmiche: 08.01 Tecnica del divide et impera. 08.02 Programmazione dinamica. 08.03 Tecnica golosa. 08.04 Tecnica per tentativi e revoche. 09. Correttezza degli algoritmi: 09.01 Triple di Hoare. 09.02 Determinazione della precondizione più debole. 09.03 Verifica della correttezza di algoritmi iterativi. 09.04 Verifica della correttezza di algoritmi ricorsivi. 10. Attività di laboratorio: 10.01 Valutazione sperimentale della complessità degli algoritmi. 10.02 Confronto sperimentale degli algoritmi di ordinamento per array. 10.03 Confronto sperimentale degli algoritmi di ricerca per alberi binari. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno Testi di studio: Cormen, Leiserson, Rivest, Stein, “Introduction to Algorithms”, MIT Press, 2001 (Cormen, Leiserson, Rivest, Stein, “Introduzione agli Algoritmi e alle Strutture Dati”, McGraw-Hill, 2005). Demetrescu, Finocchi, Italiano, “Algoritmi e Strutture Dati”, McGraw-Hill, 2004. Crescenzi, Gambosi, Grossi, “Strutture di Dati e Algoritmi”, Pearson/Addison-Wesley, 2006. Sedgewick, “Algorithms in C”, Addison-Wesley, 1997 (Sedgewick, “Algoritmi in C”, Pearson/Prentice Hall, 2002). Modalità di accertamento: Progetto individuale di laboratorio, prova scritta e prova orale (prove d’esame). 43 Analisi Biochimico-Cliniche BIO/12 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze biologiche (CTRI) Prof. BATTISTELLI SERAFINA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso intende fornire le conoscenze sui principali parametri biologici e biochimici in vari campioni biologici. Il corso si propone l’ apprendimento , da parte degli studenti, dei principi e delle tecniche che sono alla base delle analisi biochimico-cliniche ed inoltre delle modalità al fine di ottenere la “ qualità “ nelle suddette indagini di laboratorio. Programma: Importanza delle analisi di laboratorio nella diagnosi. Organizzazione del laboratorio di analisi chimico-cliniche. Liquidi e materiali biologici: sangue, urina, liquido cefalo-rachidiano, liquido amniotico, liquido sinoviale, liquido seminale,liquidi di versamento delle cavità sierose, ecc. Il prelievo dei vari tipi di campioni biologici. Anticoagulanti e preservanti. Trattamento e conservazione dei materiali biologici, cause di alterazione del campione e provvedimenti. Apparecchiature di base del laboratorio di analisi chimico – cliniche ( le centrifughe, i microscopi, le cappe, le bilancie, il piaccametro, ecc. ). Le soluzioni tampone e la loro preparazione, con esercitazione . Principi e tecniche fotometriche e spettrofotometriche,applicazioni in biochimica- clinica. Esercitazione Principi e tecniche elettroforetiche,i supporti ,vari tipi di elettroforesi, applicazioni in campo clinico. Esercitazione. Esame completo delle urine: fisico, chimico, del sedimento, con esercitazione. Il controllo di qualità ( interno, esterno ). Nomenclatura e refertazione. Tecniche di biologia molecolare applicate al laboratorio di analisi cliniche. Modalità didattiche: Lezione frontale ed esercitazioni Testi di studio: L. Spandrio. Principi e tecniche di Chimica clinica. Piccin Modalità di accertamento: Esame orale Analisi Matematica MAT/05 Titolo corso: Analisi Matematica CFU Periodo Durata N.Corso 12 primo e secondo annuale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. LUPINI RENZO Obiettivi Formativi: Lo scopo del Corso è di fornire le principali tecniche di calcolo partendo dalla teoria dei numeri attraverso successioni e serie numeriche, funzioni di una o più variabili, calcolo differenziale, calcolo integrale ed equazioni differenziali ordinarie. Programma: 01. Cenni alla teoria degli insiemi: 01.01 Prerequisiti. 01.02 Numeri reali. 44 01.03 Massimo, minimo, estremo superiore ed estremo inferiore di un sottoinsieme dei reali. 01.04 Principio di buon ordinamento e dimostrazione per induzione. 01.05 Numeri complessi. 02. Nozioni di base delle funzioni reali di una variabile reale: 02.01 Funzioni reali, iniettive, suriettive, biunivoche. 02.02 Definizione di funzione limitata, composta, monotona, inversa, periodica, pari e dispari. 02.03 Funzioni elementari: funzione potenza, esponenziale, logaritmo, funzioni trigonometriche. 03. Successioni di numeri reali: 03.01 Definizione di successione. Limite di una successione e proprietà dell’operazione di limite. 03.02 Teoremi sulle successioni. 03.03 Successioni monotone e numero di Nepero. 03.04 Confronto, stime asintotiche, ordini di infinito. 03.05 Criterio del rapporto e criterio di Cesaro. 03.06 Limiti fondamentali. 04. Funzioni reali di una variabile reale: 04.01 Limiti: definizione, proprietà e teoremi. Limite inferiore e limite superiore. 04.02 Continuità, classificazione dei punti di discontinuità. 04.03 Teoremi sulle funzioni continue. 04.04 Uniforme continuità. 05. Calcolo differenziale: 05.01 Derivata di una funzione. 05.02 Regole di calcolo delle derivate. 05.03 Teoremi sulle funzioni derivabili. 05.04 Studio del grafico di una funzione. 05.05 Formula di Taylor, serie di potenze e serie di Taylor. 06. Calcolo integrale per funzioni reali di una variabile reale: 06.01 Integrazione secondo Riemann, proprietà dell’integrale, teorema fondamentale del calcolo integrale. 06.02 Metodi per la ricerca di una primitiva. 06.03 Calcolo di integrali indefiniti e definiti. 06.04 Integrali generalizzati. 07. Serie numeriche: 07.01 Carattere di una serie, serie armonica, serie armonica generalizzata, serie geometrica. 07.02 Proprietà delle serie convergenti. 07.03 Serie a termini non negativi, criterio del confronto, criterio del rapporto, criterio della radice, criterio di confronto asintotico. 07.04 Serie a termini di segno alterno e criterio di Leibniz, convergenza semplice ed assoluta. 07.05 Criterio di confronto con un integrale. 08. Equazioni differenziali: 08.01 Equazioni del primo ordine. 08.02 Equazioni lineari del secondo ordine. 08.03 Cenni ad equazioni lineari di ordine n a coefficienti costanti. 09. Serie trigonometriche e serie di Fourier: 09.01 Serie trigonometriche e serie di Fourier. 45 09.02 Proprietà di ortogonalità, significato dei coefficienti di Fourier. 09.03 Disuguaglianza di Bessel, uguaglianza di Parseval. 09.04 Teorema di Dirichlet. 09.05 Serie di Fourier di f(x) in [-p, p] ed in [t, t + 2p]. 09.06 Serie di Fourier di f dispari o pari in [-p, p]. 09.07 Forma esponenziale della serie di Fourier. 10. Trasformate di Fourier: 10.01 Trasformate di Fourier e trasformata inversa, proprietà di simmetria. 10.02 Esempi di trasformate di Fourier: funzione impulsiva, impulso di Dirac, funzioni esponenziali. 10.03 Proprietà: linearità, formula del ritardo, trasformata delle derivate. 10.04 Trasformata del prodotto di convoluzione e distribuzione delta di Dirac. 10.05 Uguaglianza di Parseval ed esempi. 10.06 Applicazioni. 11. Funzioni di più variabili: 11.01 Cenni di topologia in Rn e funzioni scalari su Rn. 11.02 Definizione di limite, criterio di Cauchy, proprietà dei limiti. 11.03 Continuità. 11.04 Derivabilità vettoriale, derivate parziali e gradiente. 11.05 Differenziabilità e formula di Taylor al primo ordine. 11.06 Regola di derivazione per funzioni scalari composte; curve e superfici di livello. 11.07 Derivate parziali di ordine superiore e teorema di Schwarz. 11.08 Formula di Taylor al secondo ordine e matrice Hessiana. 11.09 Punti stazionari, piano tangente al grafico della funzione. 11.10 Caratterizzazione dei punti stazionari con la matrice Hessiana. 11.11 Teorema di Weierstrass per funzioni scalari continue in un compatto di Rn. 11.12 Cenni alle funzioni vettoriali, limiti, differenziabilità, matrice Jacobiana. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Bramanti, Pagani, Salsa, “Matematica”, Zanichelli, 2000. Modalità di accertamento: Prova scritta e prova orale. Anatomia e Fisiologia Umana - Modulo di Anatomia Umana BIO/16 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Prof. ZAMAI LORIS [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le forme, la sede, i rapporti, la struttura macroscopica e microscopica di alcuni organi splancnici, con riferimenti alle pù comuni indagini diagnostiche di laboratorio. Programma: 1. Apparato gastro-intestinale a. Bocca e faringe b. Esofago e stomaco c. Intestino tenue 46 d. Intestino crasso e. Fegato e pancreas 2. Apparato uro-genitale a. Organizzazione generale b. I reni c. Calici, pelvi ed ureteri d. L’apparato genitale femminile e. L’apparato genitale maschile 3. Apparato endocrino a. Organizzazione generale b. Ipofisi c. Epifisi d. Tiroide e paratiroidi e. Gli isolotti pancreatici f. Ghiandole surrenali Modalità didattiche: lezione frontale, ed esercitazioni Testi di studio: -Martini et al. Anatomia Umana, edizione italiana di Cocco et al. EdiSES-Napoli -Anatomia del Gray 3, 4° Edizione italiana, Zanichelli -Schwegler JS, Anatomia e fisiologia dell’uomo, edizione italiana di Grossi CE, EDI-ERMES -Netter, Atlante di Anatomia Umana – Masson Modalità di accertamento: esame Anatomia e Fisiologia Umana - Modulo di Fisiologia Umana BIO/09 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Prof. CUPPINI CARLA TERESA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di illustrare agli studenti il funzionamento di alcuni apparati. Programma: L’apparato digerente L’attività elettrica della muscolatura liscia dell’apparato digerente, il controllo nervoso dell’apparato digerente, i movimenti del tubo gastrointestinale, il flusso sanguigno gastrointestinale. Secrezione salivare e sua regolazione. Secrezione gastrica e sua regolazione. Secrezione pancreatica e sua regolazione. Secrezione della bile, i sali biliari e la loro funzione. Secrezione nell’intestino tenue. Secrezione nell’intestino crasso. La digestione e l’assorbimento nell’apparato gastrointestinale. Il rene Le molteplici funzioni del rene nell’omeostasi. La filtrazione glomerulare, la regolazione della velocità di filtrazione glomerulare, il sistema renina-angiotensina. Il trasporto tubulare del filtrato glomerulare: riassorbimento tubulare e secrezione tubulare nei diversi tratti del nefrone. Eliminazione dell’acqua in eccesso con escrezione di urina diluita. Come il rene trattiene acqua con escrezione di urina concentrata, i moltiplicatori per contro corrente. Regolazione dell’equilibrio acido-base da parte del rene. Il sistema endocrino Introduzione all’endocrinologia. L’ipofisi: ormone della crescita, tireotropina, corticotropina, follicolostimolante, luteinizzante, prolattina, antidiuretico, ossitocina e loro regolazione. Controllo ipotalamico. Gli ormoni tiroidei e loro regolazione. Gli ormoni 47 corticosurrenalici e loro regolazione. L’insulina, il glucagone e loro regolazione. Vitamina D, paratormone e loro regolazione. La funzione riproduttiva ed endocrina dell’apparato genitale maschile. Le funzioni e gli ormoni sessuali femminili non in gravidanza. Modalità didattiche: Lezione frontale. Testi di studio: Guyton & Hall Fisiologia Medica EdiSES II Edizione Modalità di accertamento: Esame orale. Anatomia Microscopica BIO/16 CFU Periodo Durata N.Corso 4 II Semestre semestrale Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze biologiche (CTRI) Prof. CECCHINI TIZIANA [email protected] Obiettivi Formativi: Programma: Apparato cardio circolatorio: cuore, aorta toracica, arteriole, capillari, venule, vene cave. Sistema linfatico: vasi linfatici e organi linfoidi. Apparato respiratorio: via aeree e polmoni. Apparato digerente:esofago, stomaco, intestino tenue, crasso retto. Fegato. Pancreas. Apparato urinario: rene e vie urinarie. Sistema endocrino. Sistema nervoso:encefalo, midollo spinale, nervi periferici. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Wheater, Istologia e Anatomia Microscopica, Editrice Ambrosiana. Modalità di accertamento: Esame orale Architettura degli Elaboratori ING-INF/05 Titolo corso: Architettura degli Elaboratori CFU Periodo Durata N.Corso 8 secondo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. BOGLIOLO ALESSANDRO [email protected] Ricevimento: giovedì 11:00-13:00 Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di descrivere l’architettura di base di un calcolatore, di illustrare gli aspetti architetturali che influenzano il nucleo del sistema operativo e di presentare le regole di corrispondenza tra linguaggio assembly e linguaggio ad alto livello. Programma: 01. Introduzione: 01.01 Automazione. 01.02 Breve storia del calcolo automatico. 02. Codifica delle informazioni: 02.01 Il problema della codifica digitale. 02.02 Rappresentazione digitale di insiemi numerici e aritmetica binaria. 02.03 Rappresentazione digitale di insiemi non numerici e segnali. 48 03. Reti logiche: 03.01 Porte logiche e reti di interruttori, algebra di Boole, reti logiche. 03.02 Sintesi di reti logiche combinatorie. 03.03 Reti logiche sequenziali. 03.04 Progettazione di circuiti logici a livello gate. 03.05 Sistemi digitali. 03.06 Laboratorio: progetto e simulazione di reti logiche con TkGate. 04. Sistemi a microprocessore: 04.01 Il modello di Von Neumann. 04.02 Il repertorio delle istruzioni e la classificazione delle architetture. 05. L’architettura interna della CPU: 05.01 Pipelining e prestazioni. 05.02 Architettura di riferimento: DLX. 05.03 Conflitti e stalli. 05.04 Laboratorio: simulazione della pipeline del DLX con WinDLX. 05.05 Microprocessori multiple-issue. 06. La memoria: 06.01 Dispositivi di memoria: RAM statiche e dinamiche. 06.02 La gerarchia di memoria: caching e memoria virtuale. 07. La comunicazione: 07.01 I bus e i dispositivi di I/O. 07.02 Le interruzioni. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Bucci, “Architetture dei Calcolatori Elettronici”, McGraw-Hill, 2001. Hennessy, Patterson, “Computer Organization and Design: The Hardware/Software Interface”, Morgan Kaufmann, 1998. Modalità di accertamento: Prova scritta, tesina individuale e prova orale Architettura e Comunicazione dei Sistemi Elettronici ING-INF/01 Titolo corso: Architettura e Comunicazione dei Sistemi Elettronici CFU Periodo Durata N.Corso 6 secondo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. PIERACCI AUGUSTO [email protected] Ricevimento: su appuntamento Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di approfondire la conoscenza di architetture hardware dedicate ad applicazioni specifiche, con particolare enfasi su architetture riconfigurabili e piattaforme di prototipazione, e di affrontare il problema della comunicazione tra sistemi digitali dal punto di vista del canale fisico e dei circuiti elettronici di supporto. Programma: 01. Introduzione: 01.01 Ambiti di applicazione dei sistemi hardware dedicati. 01.02 Flusso di progettazione di architetture hardware/software dedicate. 01.03 Influenza dei costi sulla struttura delle architetture dedicate. 49 01.04 Architetture riprogrammabili. 02. Strutture fondamentali per sistemi dedicati: 02.01 Unità di elaborazione. 02.02 Interfacce analogiche/digitali. 02.03 Interfacce di comunicazione. 02.04 Interfaccia utente. 02.05 Condizionamento di segnali. 03. Tecnologie: 03.01 Logiche standard: TTL, CMOS, ECL. 03.02 Tecnologie a processore. 03.03 IC-technology: full custom VLSI. 03.04 IC-technology: ASIC. 03.05 IC-technology: PLD. 04. Architetture riprogrammabili: 04.01 Architetture a processore. 04.02 Architetture a PLD. 04.03 Architetture miste. 05. Ambienti di sviluppo per architetture riprogrammabili: 05.01 Software di base per microcontrollori: assembler. 05.02 Simulatori ed emulatori. 05.03 Linguaggio di programmazione per PLD: Verilog. 05.04 Sistemi di debugging on-board. 06. Piattaforme di prototipazione: 06.01 Finalità dei sistemi prototipali. 06.02 Strutture di test. 06.03 Evaluation board. 07. Comunicazione fra sistemi digitali - canale fisico: 07.01 Teoria della propagazione. 07.02 Mezzi fisici di comunicazione. 07.03 Adattamento di segnale. 07.04 Tempi di propagazione. 08. Comunicazione fra sistemi digitali - circuiti elettronici: 08.01 Parametri elettrici di caratterizzazione dei canali di comunicazione. 08.02 Livelli logici di comunicazione: TTL, CMOS, ECL, LVDS. 08.03 Sistemi di comunicazione elettrici seriali: RS232, RS485, USB, I2C. 08.04 Sistemi di comunicazione elettrici paralleli: PCI, PCMCIA. 08.05 Sistemi di comunicazione via etere: IRDA, Bluetooth. 08.06 Convertitori di protocolli. 09. Attività di laboratorio: 09.01 Progettazione di un sistema analogico digitale a microcontrollore. 09.02 Sviluppo firmware per microcontrollori (linguaggio assembly e C). 09.03 Sistemi di testing per schede dedicate (debugging on board, emulatori, JTAG). 09.04 Caratterizzazione di sistemi dedicati analogico digitali (utilizzo di strumentazione: alimentatori, oscilloscopi, generatori di segnali, analizzatori di segnali digitali). 09.05 Implementazione di protocolli di comunicazione per sistemi a microprocessori (RS232, Ethernet, comunicazione parallela). 50 Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Vahid, Givargis, “Embedded System Design: A Unified Hardware/Software Introduction”, Wiley, 2002. Thomas, Moorby, “The Verilog Hardware Description Language”, Kluwer, 2002. Modalità di accertamento: Prova scritta, tesina individuale e prova orale. Banche Dati Territoriali INF/01 CFU Periodo Durata N.Corso 6 II semestre semestrale, 48 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. MORETTI ELVIO [email protected] Obiettivi Formativi: La cartografia numerica ed i sistemi informativi territoriali sono lo strumento moderno di ausilio all’analisi ed alla gestione del Territorio. Il corso si propone tre obiettivi: fornire le basi concettuali e operative per l’impiego del GIS; illustrare i problemi di acquisizione, mantenimento e interscambio delle basi di dati; esemplificare la modellazione di fenomeni geologici e geomorfologici. Programma: 1. Pianificazione e sviluppo di un Geographic Information System (GIS) 2. Caratteristiche Hardware e Software GIS. 3. Cartografia Topografica Vettoriale Georeferenziata, Sistemi di Riferimento e Proiezioni Cartografiche. 4. Modalità di associazione tra elementi geometrici (Poligoni – Archi – Punti) e attributi. 5. Costruzione delle tabelle degli attributi sulla base delle cartografie tematiche disponibili in formato raster. 6. Organizzazione in spazi di attributi, insiemi di attributi, attributi e campi. 7. Modalità di archiviazione degli originali in formato raster digitale. 8. Strutturazione e codifica dei fenomeni naturali e antropici e loro rappresentazione. 9. Costruzione dei metadati tramite buffering e overlay. 10. Determinazione degli elementi di accuratezza sulla base della scala di acquisizione dei dati. 11. Gestione delle ridondanze. 12. Recupero delle informazioni tramite interviste, questionari o rilevamento diretto e indiretto. 13. Valutazione risorse esistenti nel territorio e loro gestione ecoefficiente. 14. Aggiornamento del software, dei dati, delle procedure, delle cartografie e gestione di un GIS. 15. Problemi specifici, differenze tra regioni e tra stati nella gestione delle informazioni territoriali. 16. GIS e Database finalizzati a tematismi geologici e geomorfologici, con applicazioni al trasporto solido in sospensione di alcuni fiumi in particolari condizioni geomorfologiche quali invasi artificiali o porti. Modalità didattiche: Il Corso intende svolgere il programma con lezioni frontali sempre collegate ad applicazioni pratiche con utilizzo di Software GIS svolte dagli studenti sotto la guida del docente, che permettano di elaborare alla fine un piccolo progetto. Obblighi: Non vi sono obblighi specifici anche se è fortemente consigliata la partecipazione alle esercitazione che permettono agli studenti di utilizzare direttamente il software GIS. Testi di studio: Date le premesse, di sottolineare l’aspetto strumentale del Corso, faranno da riferimento i manuali dei software che verranno utilizzati anche durante le esercitazioni. Potranno venire utilizzati anche altri documenti disponibili in forma libera e in formato elettronico (PDF) che verranno distribuiti direttamente dal docente durante il corso. Modalità di accertamento: Esame orale. 51 Basi di Dati e Sistemi Informativi INF/01 Titolo corso: Basi di Dati e Sistemi Informativi CFU Periodo Durata N.Corso 12 primo e secondo annuale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. ALDINI ALESSANDRO [email protected] Ricevimento: mercoledì 14:00-16:00 Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di introdurre i sistemi informativi e di descrivere i modelli dei dati e le tecniche di progettazione concettuale, logica e fisica per lo sviluppo e la gestione di basi di dati. Programma: 01. Introduzione ai sistemi informativi: 01.01 Gestione della conoscenza e sistemi informativi. 01.02 Data Base Management Systems (DBMS). 01.03 Ciclo di vita dei DBMS. 02. Progettazione concettuale di basi di dati: 02.01 Analisi dei requisiti. 02.02 Modello Entity-Relationship (E-R). 02.03 Strategie di progetto. 02.04 Integrazione di schemi. 03. Progettazione logica di basi di dati: 03.01 Modello relazionale. 03.02 Ottimizzazione di modelli E-R. 03.03 Ristrutturazione di modelli E-R. 03.04 Dal modello E-R al modello relazionale. 03.05 Normalizzazione. 04. Linguaggi di interrogazione: 04.01 Algebra relazionale: operatori di base. 04.02 Algebra relazionale: operatori ausiliari. 04.03 Calcolo relazionale. 04.04 Structured Query Language (SQL). 04.05 Subquery in SQL. 04.06 Linguaggio di definizione dei dati in SQL. 04.07 Linguaggio di aggiornamento dei dati in SQL. 04.08 Viste in SQL. 05. Dispositivi di memoria secondaria e gestione dei file: 05.01 Dispositivi di memoria secondaria. 05.02 Organizzazione dei file. 05.03 Indicizzazione. 05.04 B-tree. 05.05 B+-tree. 05.06 Organizzazioni hash statiche. 05.07 Organizzazione hash dinamiche. 06. Architettura dei DBMS: 52 06.01 Transazioni e anatomia dei DBMS. 06.02 Gestione dei guasti e tecniche di recovery. 06.03 Gestione dello scheduling. 06.04 Teoria della serializzabilità. 06.05 Serializzabilità e concorrenza. 06.06 Tecniche di locking. 06.07 Basi di dati e transazioni distribuite. 06.08 Metodi di join. 06.09 Ottimizzazione delle interrogazioni. 07. Attività di laboratorio: 07.01 Introduzione a MySQL per il sistema operativo Linux. 07.02 Architettura di MySQL server e client. 07.03 Sviluppo guidato di database MySQL. 07.04 Utilizzo di librerie ANSI C di accesso a database MySQL. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Per la teoria: - Atzeni, Ceri, Paraboschi, Torlone, “Basi di Dati: Modelli e Linguaggi di Interrogazione”, McGraw-Hill, 2002 (copre le sezioni 01, 02, 03, 04 del programma). - Atzeni, Ceri, Fraternali, Paraboschi, Torlone, “Basi di Dati: Architetture e Linee di Evoluzione”, McGraw-Hill, 2003 (copre le sezioni 05, 06 del programma). Per le esercitazioni: - Dorbolò, Guidi, “Guida a SQL”, McGraw-Hill, 2004. Modalità di accertamento: Progetto individuale di laboratorio, prova scritta e prova orale facoltativa Bibliografia e Biblioteconomia M-STO/08 Titolo corso: La biblioteca scientifica e il reperimento dell’informazione CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (CSPE) Prof. DELLA FORNACE ANNA MARIA della [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti per l’utilizzo delle principali risorse informative, finalizzate alla ricerca bibliografica per lo studio e la ricerca. Programma: 1. Le biblioteche e l’evoluzione tecnologica 2. La biblioteca: funzioni, evoluzione e tipologie nel contesto italiano 3. L’organizzazione dei servizi bibliotecari e il ruolo di mediazione informativa 4. Tipologie e finalità dei cataloghi; la catalogazione semantica e il servizio di reference. 5. Le bibliografie: generali, speciali e criteri di ordinamento 6. Le citazioni bibliografiche: interpretazione e redazione delle fonti bibliografiche 7. La ricerca bibliografica: OPAC italiani e stranieri, METAOPAC e ACNP 8. Metodologia della ricerca bibliografica: accessi per autore/titolo/soggetto/argomento) e con gli operatori logici. 9. La ricerca in rete: informazioni tecniche di base, tipologie delle risorse, strumenti e strategie per il recupero dell’informazione. Guida alle risorse in rete d’ateneo (banche dati e periodici elettronici). 53 10. Il web, i motori di ricerca ed altri strumenti di ricerca in rete: portali , directories, virtual reference desk 11. Esercitazioni di ricerca bibliografica e in rete Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni Testi di studio: F. Metitieri, R. Ridi, Biblioteche in rete. Istruzioni per l’uso, Roma-Bari, Laterza, 2003 Modalità di accertamento: Esame orale Biochimica BIO/10 CFU Periodo Durata N.Corso 8 semestrale 64h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Scienze biologiche (CTRI) Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. MAGNANI MAURO [email protected] Obiettivi Formativi: Il Corso si propone di introdurre gli studenti ai concetti fondamentali relativi a proteine, glucidi, lipidi, nucleotidi, coenzimi e vitamine. Sono in particolare approfonditi il rapporto struttura-funzione di proteine ad attività enzimatica e regolatoria. Successivamente saranno discussi i principali concetti del metabolismo e di regolazione delle varie vie anaboliche e cataboliche. Infine, lo studente dovrà possedere conoscenze integrate per comprendere le basi molecolari che regolano il metabolismo cellulare in relazione alla presenza di segnali extracellulari ed in diverse condizioni fisiopatologiche. Programma: Cellula e strutture subcellulari – Processi metabolici. Chimica dei glucidi – Chimica dei lipidi – Chimica delle proteine – Acidi nucleici. Enzimi classificazione – Struttura – Meccanismi di azione – Regolazione. Metabolismo glucidico: Metabolismo glicogene – Glicolisi – Shunt esosomonofosfato – Gluconeogenesi – Altri zuccheri di interesse biologico. Metabolismo lipidico: b-ossidazione – Sintesi acidi grassi – Metabolismo colesterolo – Metabolismo dei fosfolipidi. Metabolismo azotato: Reazioni aminoacidi – Formazione Urea – Biosintesi degli aminoacidi – Biosintesi e degradazione purine e pirimidine. Ciclo di Krebs – Bilancio energetico – Catena respiratoria – Fosforilazione ossidativa. Meccanismo d’azione di vitamine e ormoni – AMP ciclico e ioni calcio come secondi messageri – Regolazione metabolica. Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio Testi di studio: L. Strayer, Biochimica, Zanichelli A.L. Lehninger, Biochimica, Zanichelli T.M. Deulin, Manuale di biochimica con aspetti clinici, Liviana Università J.D. Rawn, Biochimica, McGraw-Hill. Modalità di accertamento: Esame orale Note: Il Corso viene mutuato per 'Metodologie biochimiche' (6 CFU) dagli studenti del CdL in Scienze e Tecnologie per la Natura 54 Biochimica Applicata BIO-10 CFU Periodo 4 Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. ROSSI LUIGIA [email protected] Durata Semestrale N.Corso Biochimica Cellulare e Biochimica Molecolare II - Modulo di Biochimica Cellulare BIO/10 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. FAZI ANTONIO [email protected] Obiettivi Formativi: Programma: Biochimica di tessuti e sistemi: Metabolismo energetico: integrazione e strategie. Funzioni fisiologiche dei tessuti, assorbimento e trasporto dei metaboliti, interazione tra i tessuti attraverso il circolo. Aspetti della biochimica del tessuto muscolare. Aspetti della biochimica del tessuto adiposo. Aspetti della biochimica del tessuto epatico. Aspetti della biochimica del tessuto nervoso. Aspetti della biochimica dell’occhio. Alcuni aspetti della biochimica del sistema immunitario. Alcuni aspetti della biochimica del trasporto di membrana. Metabolismo energetico degli eritrociti. Metabolismo delle piastrine. Biochimica della coagulazione del sangue. Cenni sulla biochimica patologica Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: La bibliografia verrà indicata all’inizio delle lezioni Modalità di accertamento: Esame orale Biochimica Cellulare e Biologia Molecolare II - Modulo di Biologia Molecolare II BIO/11 CFU Periodo Durata 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Prof. PALMA FRANCESCO [email protected] N.Corso 55 Obiettivi Formativi: L’obiettivo del corso sarà quello di approfondire lo studio del genoma degli eucarioti e le strategie di indagine molecolare. Particolare attenzione sarà posta nella trattazione dei meccanismi molecolari riguardanti il controllo dell’espressione genica, nelle cellule superiori, e la trasduzione del segnale. Saranno inoltre affrontati i meccanismi posttraduzionali che determinano l’esatta localizzazione delle proteine nei diversi compartimenti cellulari. Programma: Lo studio del genoma. L’organizzazione dei geni interrotti. Il numero dei geni, le famiglie geniche. Gli pseudogeni. I geni delle globine. I geni per gli rRNA I trasposoni e i retrotrasposoni. Gli pseudogeni maturati. Le sequenze SINES e LINES. Il DNA satellite, i minisatelliti, i microsatelliti. Le componenti del genoma umano. L’organizzazione dei cromosomi eucariotici. I cromosomi a spazzola, i cromosomi politenici. I nucleosomi, la cromatina, i siti di ipersensibilità alla DNasi. L’espressione dei geni eucariotici. La matrice nucleare, i domini della cromatina. Le sequenze MAR, gli insulator, le regioni LCR. Rimodellamento della cromatina, modificazioni degli istoni. La metilazione del DNA. Imprinting genico. Le RNA polimerasi eucariotiche, i promotori, gli enhancer. I fattori di trascrizione. Il mediatore. Sintesi, maturazione e degradazione degli mRNA. Modalità didattiche: Lezione frontale, tests di autovalutazione. Testi di studio: Lewin B. Il Gene VIII. Zanichelli Brown TA Genomi 2. EdiSES Modalità di accertamento: Esame orale Biochimica Cellulare e Tissutale BIO/10 CFU Periodo Durata N.Corso 8 semestrale 72h Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. FAZI ANTONIO [email protected] Obiettivi Formativi: Programma: Chimica delle proteine. Motivi strutturali nelle proteine. Strutture a dominio Ó, ß e ß antiparallele. Folding ed assemblaggio delle proteine. Diversità degli enzimi: evoluzione divergente, convergente ed evoluzione delle proteine per fusione di frammenti di geni. Enzimi e regolazione: Meccanismi di catalisi ed esempi di catalisi enzimatica. Livelli di organizzazione superiore: complessi multienzimatici. 56 Predizione ed ingegneria di strutture proteiche. Biochimica di tessuti e sistemi: Metabolismo energetico: integrazione e strategie. Funzioni fisiologiche dei tessuti, assorbimento e trasporto dei metaboliti, interazione tra i tessuti attraverso il circolo. Aspetti della biochimica del tessuto muscolare. Aspetti della biochimica del tessuto adiposo. Aspetti della biochimica del tessuto epatico. Aspetti della biochimica del tessuto nervoso. Aspetti della biochimica dell’occhio. Alcuni aspetti della biochimica del sistema immunitario. Alcuni aspetti della biochimica del trasporto di membrana. Metabolismo energetico degli eritrociti. Metabolismo delle piastrine. Biochimica della coagulazione del sangue. Cenni sulla biochimica patologica Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: La bibliografia verrà indicata all’inizio delle lezioni Modalità di accertamento: Esame orale Biochimica clinica e Biologia molecolare clinica BIO/12 CFU Periodo Durata N.Corso 8 (7+1) semestrale Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. CANESTRARI FRANCO [email protected] Obiettivi Formativi: Il Corso ha la finalità di far comprendere sia il ruolo svolto dalla disciplina in oggetto nell’ambito della Medicina di Laboratorio che le potenzialità che la ricerca in Biochimica clinica possono offrire. Nel contesto del corso verranno impartite nozioni di base di anatomia e fisiologia utili per l’apprendimento degli argomenti che verranno trattati. Programma: L’alimentazione in relazione alla prevenzione delle malattie e ruolo della biochimica della nutrizione con la valutazione dello stato nutrizionale; il concetto di malattia molecolare e le prime evidenze; il laboratorio di analisi Biochimicocliniche: scopo degli esami di laboratorio, i campioni per le analisi, il concetto di normale e patologico; i marcatori di funzione e di lesione; alterazioni biochimiche associate a quadri clinici: alterazioni glucidiche, lipidiche, aminoacidiche, peptidiche, proteiche, e ormonali; i profili biochimici: epatico,cardiaco,pancreatico,tiroideo,osteoarticolare,paratiroideo; i radicali liberi e lo stress ossidativo: biochimica, patologia, prevenzione e laboratorio; richiami alle tecniche di Biologia molecolare; reazione a catena delle polimerasi(PCR); tecnologia del DNA ricombinante; applicazioni della Biologia molecolare alla diagnostica nel campo della microbiologia, della genetica e dell’oncologia; le tecniche post-PCR; le nuove frontiere della PCR quantitativa; il controllo di qualità in biologia molecolare; dimostrazioni pratiche di alcuni degli argomenti trattati nel Corso. Modalità didattiche: Lezioni frontali + esercitazioni pratiche Testi di studio: Poiché la maggior parte dei testi sono stati impostati per le Facoltà mediche verrà fornito durante il corso tutto il materiale didattico necessario sia cartaceo che informatico. Modalità di accertamento: Esame orale 57 Biochimica Clinica e Metodologia di Laboratorio - Modulo di Biochimica Clinica CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Prof. CANESTRARI FRANCO [email protected] Obiettivi Formativi: Dopo aver acquisito dagli insegnamenti di Biochimica, Biologia molecola-re e Metodologie biochimiche dei due anni precedenti le nozioni della chimica e del metabolismo degli organismi biologici, con particolare rife-rimento all’uomo, l’insegnamento di Biochimica clinica del 3° anno per-metterà allo studente di iniziare un percorso di studio per la compren-sione delle cause molecolari delle malattie e di applicare correttamente le metodologie atte a rilevare i reperti, funzionali e di laboratorio utili al sanitario ai fini della diagnosi e prognosi di malattia. L’uso dei più mo-derni strumenti tecnologici oggi disponibili grazie all’avanzamento rapi-dissimo cui stiamo assistendo, sarà oggetto del programma del modulo integrato di Metodologia di laboratorio con ulteriore possibilità di appro-fondimento nel successivo percorso specialistico. Programma: Introduzione alla Biochimica clinica: cenni storici, la biochimica pa-tologica in confronto con la biochimica clinica, la logica del concetto di alterata omeostasi, la scoperta dei primi difetti molecolari e le loro con-seguenze cliniche Generalità sulla biochimica clinica: il laboratorio di Analisi Biochimi-co-cliniche, i marcatori di funzione ed i marcatori di lesione Richiami al profilo biochimico generale con cenni di anatomo-fisiologia strettamente correlati alla comprensione delle alterazioni biochimiche associate a specifici quadri clinici. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: I testi verranno consigliati all’inizio delle lezioni Modalità di accertamento: Valutazione finale: orale sul programma totale Tipologia dell’esame: verifica finale: orale Biochimica Clinica e Metodologia di Laboratorio - Modulo di Metodologia di Laboratorio MED/45 CFU Periodo 4 Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Durata semestrale 40h N.Corso Biochimica industriale BIO/10 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. NINFALI PAOLINO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso è finalizzato alla comprensione: 1) delle modificazioni biochimiche a carico degli alimenti che avvengono durante i processi tecnologici; 2) del concetto di qualità e del suo raggiungimento durante i processi produttivi ed estrattivi; 3) delle possibilità di verifica mediante tecniche analitiche del raggiungimento di uno standard di qualità prefissato. Programma: Principi alimentari I lipidi alimentari: categorie funzioni e fabbisogni; I glucidi. Principali monosaccaridi, oligosaccaridi e polisaccaridi presenti negli alimenti . La fibra: definizione, composizione chimica e importanza nella alimentazione. Proteine – generalità funzioni e proprietà nutrizionali. 58 Vitamine e sali minerali – Generalità, classificazione, principi funzionali. Trasformazioni chimiche e biologiche a carico degli alimenti Modifiche a carico dei lipidi: idrolisi, irrancidimento chetonico ed ossidativo. Alterazioni delle proteine e degli aminoacidi: denaturazione, modifica della catena laterale, reazione di Maillard, putrefazione. La cottura degli alimenti: trasformazioni a carico dei nutrienti. Fermentazioni e alterazioni indotte da microrganismi. Additivi alimentari Conservanti, antiossidanti, additivi ad azione fisica, agenti lievitanti, coloranti, edulcoranti, aromatizzanti. Trattamenti tecnologici per la conservazione degli alimenti Modificazioni biochimiche indotte durante i trattamenti con il calore, il freddo, la disidratazione, i conservanti chimici e le radiazioni. Problemi collegati all’imballaggio e alla distribuzione. Il latte Composizione chimica. Risanamento e conservazione del latte. Industria casearia: burrificazione e caseificazione. Modificazioni biochimiche durante la stagionatura dei formaggi L’olio. L’industria olearia: struttura, composizione e tecniche di estrazione dell’olio di oliva. Caratteristiche di qualità dell’olio extra vergine di oliva. Valore alimentare e principali analisi chimiche dell’olio di oliva. Generalità, valore alimentare ed estrazione dell’olio di semi. La margarina Il vino. L’industria vitivinicola: biochimica dei processi di vinificazione. I lieviti nella fermentazione alcolica. Chiarificazione, stabilizzazione, invecchiamento dei vini. Preparazione della birra e dell’aceto. La verdura e la frutta Frutta, ortaggi, legumi. Biochimica della conservazione della verdura e della frutta. Succo di pomodoro. Confetture e marmellate. Succhi di frutta Modalità didattiche: Lezione frontale, laboratorio, tesine di approfondimento. Testi di studio: 1) Cappelli P., Vannucchi V. Chimica degli alimenti. Conservazione e trasformazione. II Ed. Zanichellli, BO. 2) Cheftel J.C., Cheftel H., Besançon P. Biochimica e tecnologia degli alimenti. Edagricole BO Modalità di accertamento: Esame orale, preceduto eventualmente da test scritti. Biochimica Vegetale AGR/13 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. FAZI ANTONIO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti teorici fondamentali sulla biochimica delle piante in condizioni ottimali e di stress e sugli approcci biotecnologici volti ad individuare i sistemi atti a migliorare la resa e la qualità dei prodotti. Programma: 1. Carotenoidi1. 1 Struttura e distribuzione 1.2 Biosintesi, metabolismo e attività biologiche (funzioni, azioni, associazioni) 1.3 Manipolazione genica della via di biosintesi:fitogene sintasi, fitogene denaturasi 2. Glicerololipidi 59 2.1 Cenni sulla struttura chimica e dei componenti acidi grassi saturi ed insaturi. Sulfolipidi, galattolipidi. Ruolo dei trigliceridi dei semi 2.2 Sintesi acidi grassi:KAS I, KAS II; KAS III. Sintesi dei trigliceridi nella membrana del reticolo endoplasmatico. Utilizzo dei grassi delle piante 2.3 Manipolazione genica degli oli di semi per uso industriale 2.4 Utilizzo dei lipidi di deposito durante la germinazione 2.5 Lipossigenasi coinvolte nella sintesi di sostanze aromatiche:esentali, esanoli, esanali 3. Prodotti vegetali di origine secondaria 3.1 Ruolo, interazioni. Fitoalessine 3.2 Alcaloidi: chimica, sintesi e ruolo 3.3 Glucosidi cianogenetici: struttura, classificazione, distribuzione, ruolo, sintesi e catabolismo 3.4 Glucosinolati: Struttura, nomenclatura, funzione, distribuzione, utilizzo, metabolismo 3.5 Aminoacidi non proteici 4. Fenilpropanoidi 4.1 Fenoli semplici e composti: chimica, metabolismo e ruolo. Sintesi via acido scichimico e via acido malonico 4.2 Glifosato: inibitori della EPSP-sintasi 4.3 Fitotossicità e allopatia 4.4 Lignina, suberina, cutina 4.5 Flavonoidi: chimica e biosintesi. Ruolo degli isoflavonoidi, flavoni e antocianine. 4.6 Tannini condensati ed idrolizzabili. Ruolo. 5. Aminoacidi solforati 5.1 Assimilazione e attivazione del solfato, trasformazione del solfito in H2S, fissazione dell’H2S nella cisterna, formazione di metionina 5.2 Glutatione e fitochelatine: ruolo e biosintesi 6. Segnali che regolano la crescita e lo sviluppo degli organi della pianta 6.1 Auxine, gibberelline, citochinine, acido abscisico, fitocromi. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: I. H.W. Heldt, Plant biochemistry and molecular biology, Oxford university press, 1997 II. Documentazione fornita dal docente Modalità di accertamento: Esame orale Bioetica M-FIL/03 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. BONETTI PAOLO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti fondamentali della filosofia morale e della bioetica in rapporto allo sviluppo delle scienze della vita e della ricerca biotecnologica, particolarmente nel settore biomedico, in quello agro-alimentare e in quello ambientale. Si tratta di esercitare la riflessione e la valutazione morale non solo in astratto, sul piano dei principi, ma anche in vista di concreti fini operativi. Programma: 1. Fondamenti e problemi della filosofia morale 2. Le principali teorie bioetiche 3. Il rapporto fra bioetica e biodiritto 60 4. Le biotecnologie e le loro applicazioni: valutazione dei rischi e principio di precauzione 5. Le biotecnologie ambientali e quelle agro-alimentari: la questione degli OGM 6. Le biotecnologie mediche: le tecnologie riproduttive 7. La questione degli embrioni : cellule staminali e clonazione 8. Terapia genica somatica e germinale: materiali biologici e informazioni genetiche 9. Biotecnologie e società: i cittadini e le biotecnologie 10. Il governo della scienza Modalità didattiche: Lezione frontale e seminari Testi di studio: Maurizio Mori, Bioetica. 10 temi per capire e discutere, Bruno Mondatori, 2002 Giovanni Fornero, Bioetica cattolica e bioetica laica, Bruno Mondatori, 2005 Modalità di accertamento: Esame orale Biofisica FIS/07 Titolo corso: Biofisica CFU Periodo Durata 4 semestrale 32 h Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CTRI) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. GRIANTI FRANCESCO Obiettivi Formativi: Programma: Note: Insegnamento opzionale N.Corso Biogeografia BIO/05 Titolo corso: Biogeografia CFU Periodo Durata N.Corso 4 I semestre semestrale 32 h Corsi di laurea in: Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Prof. ZUNINO MARIO ENRICO [email protected] Ricevimento: per appuntamento Obiettivi Formativi: Il corso fornisce agli studenti gli elementi fondamentali per la comprensione della distribuzione spaziale e dell’evoluzione spazio-temporale della diversità biotica, nonché le basi teoriche e metodologiche per l’analisi biogegrafica sincronica e diacronica a diverse scale spaziali e temporali. Programma: Contenuti e scopi della Biogeografia come scienza di sintesi. Il concetto di areale e le metodiche di trascrizione, compattazione e connessione degli areali. L’analisi dell’areale: struttura, relazioni e dinamica. L’anisotropia dell’ambiente e l’organizzazione dell’areale. Barriere. Biogeografia sistematica. Le Regioni biogeografiche e le Zone di Transizione. Corotipi, Unità biotiche regionali, Modelli di Distribuzione, General Tracks e loro campi di applicazione. Ecobiogeografia. Biogeografia storico - causale: approcci evoluzionistico, filogenetico, cladovicariantista, panbiogeografico, fenetico. La Biogeografia e la gestione del territorio e delle risorse naturali rinnovabili. 61 Modalità didattiche: lezioni frontali e esercitazioni in campo Testi di studio: Zunino M. & A. Zullini, 1995. Biogeografia. La dimensione spaziale dell’evoluzione. CEA, Milano Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità di accertamento: Esame orale Note: Insegnamento opzionale, mutuato dal CdL in Scienze Ambientali Bioinformatica INF/01 - ING-INF/05 CFU Periodo 8 Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (CSPE) Prof. BOGLIOLO ALESSANDRO [email protected] Obiettivi Formativi: Programma: 01. Introduzione 01.01 Confronto tra sistemi di calcolo e sistemi biologici 01.02 Biologia computazionale 01.03 Sistemi di elaborazione ispirati alla biologia 01.04 Esempi 02. Basi teoriche 02.01 Teoria dell’informazione 02.02 Teoria della probabilità 02.03 Algoritmi 03. Allineamento di sequenze 03.01 Formulazione del problema 03.02 Verosimiglianza e punteggi 03.03 Caratterizzazione delle matrici di sostituzione 03.04 Distanza di edit e similarità 03.05 Programmazione dinamica 03.06 Algoritmi di allineamento esatti 03.07 Algoritmi di allineamento euristici 04. Allineamento multiplo 04.01 Formulazione del problema 04.02 Significato strutturale 04.03 Significato filogenetico 04.04 Algoritmi 05. Sequenziamento di biomolecole 05.01 Formulazione del problema 05.02 Sequenziamento di frammenti 05.03 Decodifica di elettroferogrammi 05.04 Qualità delle basi 05.05 Sequenziamento del genoma 05.06 Assemblaggio di frammenti 06. Progetto di primer 62 Durata semestrale 64h N.Corso 06.01 Formulazione del problema 06.02 Primer per sequenziamento 06.03 Primer per PCR 07. Analisi di microarray 07.01 Struttura di un microarray 07.02 Acquisizione dati 07.03 Elaborazione delle immagini 07.04 Analisi dei dati: scatterplot, classificazione, clustering 08. Laboratorio 08.01 Introduzione all’uso di strumenti bioinformatici 08.02 Uso di BioEdit per l’allineamento di sequenze 08.03 Uso di Oligo per il progetto di primer 08.04 Uso di GenePix per l’analisi di microarray Modalità didattiche: Lezione frontale Modalità di accertamento: Esame orale Biologia cellulare BIO/06 CFU Periodo Durata N.Corso 5 (4+1) semestrale 48h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. MALATESTA MANUELA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base dell’organizzazione cellulare a livello morfologico e molecolare. Le lezioni teoriche sono integrate da lezioni pratiche in cui vengono proposti protocolli tecnici per l’allestimento di preparati biologici Programma: I livelli di organizzazione della materia vivente. Cenni su virus e sulla cellula procariota. La cellula eucariota. Composizione chimica del protoplasma. I componenti inorganici: l’acqua, i componenti minerali. I componenti organici: i carboidrati, i lipidi, le proteine. Gli acidi nucleici: DNA e RNA. La membrana cellulare: Struttura e funzione. Comunicazioni tra cellule. Il citoplasma. Lo ialoplasma. I ribosomi. Il reticolo endoplasmatico rugoso (RER) e il reticolo endoplasmatico liscio (REL). L’apparato di Golgi. L’apparato vacuolare interno ed il processo di secrezione. I lisosomi. Le inclusioni citoplasmatiche. I mitocondri. I cloroplasti. Il citoscheletro. Il centriolo. Le ciglia e i flagelli. Sintesi proteica. Esocitosi ed endocitosi. Movimento ameboide. Il nucleo. L’involucro nucleare. Matrice nucleare, nucleoplasma, nucleolo, DNA e RNA. Eucromatina ed eterocromatina. I cromosomi. Ciclo celluare: Fase G1, S, G2. Mitosi. Meiosi. Regolazione e differenziamento cellulare Cenni sulle mutazioni e sui meccanismi evolutivi. Tecniche per lo studio della cellula. Osservazione diretta di cellule viventi. Metodi di studio delle cellule dopo la fissazione. Analisi strutturale della cellula e dei rapporti morfo-funzionali dei suoi componenti in microscopia luce, confocale ed elettronica. Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio 63 Testi di studio: I. Rosati P. e Colombo R., La cellula, Edi-Ermes, 2001 II. Kleinsmith L.J. e Kish V.M., Principi di biologia cellulare e molecolare, Casa editrice Ambrosiana, 1998 Modalità di accertamento: Verifiche in itinere ed esame orale Biologia generale BIO/10 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40 h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Biotecnologie () Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. MAGNANI MAURO [email protected] Ricevimento: sabato 10-12 Obiettivi Formativi: Il Corso intende integrare la biologia cellulare e quella molecolare definendo le relazioni tra struttura e funzione di organelli e della compartimentazione sub-cellulare. Particolare enfasi sarà data ai meccanismi che regolano l’espressione genica ed il turnover proteico. Programma: Procarioti ed eucarioti. Organismi unicellulari e pluricellulari. La membrana plasmatica. Il citoscheletro. Compartimentazione e membrane interne. Mitocondri. Il nucleo e l’organizzazione del DNA. Sintesi e rielaborazione dell’RNA. Sintesi delle proteine. Regolazione dell’espressione genica. Differenziamento e meccanismi dello sviluppo. Modalità didattiche: lezione frontale Testi di studio: B. Alberts, D. Bray, J. Lewis, M. Raff, K. Roberts, J.D. Watson, Biologia Molecolare della cellula, ultima edizione. Modalità di accertamento: Esame orale Note: Insegnamento opzionale Biologia Molecolare BIO/11 CFU Periodo Durata N.Corso 8 semestrale 72h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze biologiche (CTRI) Prof. PALMA FRANCESCO [email protected] Obiettivi Formativi: Scopo del corso sarà quello di fornire agli studenti le conoscenze sulle basi molecolari dei processi genetici fondamentali. Verranno inoltre for-niti i principi teorici delle più importanti tecniche utilizzate nel laboratorio di Biologia Molecolare. Programma: La cellula procariota ed eucariota. La struttura e la funzione degli acidi nucleici. 64 L’impacchettamento del DNA. I nucleosomi. La replicazione. I danni al DNA, i meccanismi di riparo, le mutazioni. La ricombinazione omologa. La trascrizione e la maturazione dell’RNA. La traduzione e il codice genetico. La regolazione dell’espressione genica nei procarioti. L’operone Lac e Trp. I vettori molecolari di clonazione e d’espressione. La PCR. Le librerie genomiche e cDNA. Il sequenziamento del DNA. Modalità didattiche: lezione frontale Testi di studio: WATSON JD. Biologia Molecolare del Gene(V ed.) Zanichelli Modalità di accertamento: esame orale Biologia molecolare BIO/11 CFU Periodo Durata N.Corso 8 semestrale 72h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. BIANCHI MARZIA [email protected] Obiettivi Formativi: Scopo del corso è fornire agli studenti conoscenze sulle basi molecolari dei processi genetici fondamentali e principi teorici per comprendere ed applicare alcune delle metodologie di indagine molecolare utilizzate per isolare, caratterizzare i geni e valutarne l’espressione.Pertanto saranno considerati obiettivi formativi qualificanti: · il raggiungimento di una conoscenza approfondita e integrata della struttura e funzione dei geni, con particolare riferimento ai meccanismi molecolari che ne regolano l’espressione, sia nei procarioti sia negli eucarioti; · l’acquisizione di conoscenze teoriche e competenze pratiche relativamente ad alcune delle principali tecniche di manipolazione e analisi degli acidi nucleici. Programma: Acidi nucleici: DNA e RNA Identificazione del DNA come materiale genetico. Chimica degli acidi nucleici. Struttura primaria, secondaria, terziaria e relative proprietà. Replicazione del DNA Caratteristiche ed enzimologia della replicazione del DNA. Replicazione di: genoma batterico, DNA mitocondriale, genomi virali, genoma delle cellule eucariotiche. Danni al DNA e meccanismi di riparo Possibili cause di danno al DNA: agenti endogeni ed esogeni. Riparazione tramite: inversione diretta del danno, escissione, ricombinazione. Riparazione degli appaiamenti errati e delle rotture della doppia elica. Accoppiamento fra trascrizione e riparazione. Riarrangiamenti del DNA Ricombinazione omologa, ricombinazione sito-specifica, trasposizione: meccanismi molecolari. Sintesi di RNA da stampi di DNA: trascrizione 65 Trascrizione nei procarioti. Modello dell’operon: controllo positivo e negativo della trascrizione, attenuazione trascrizionale. Trascrizione negli eucarioti: RNA polimerasi e relativi promotori e fattori di trascrizione. Maturazione dell’RNA: splicing, capping, poliadenilazione, editing. Meccanismi di degradazione dell’RNA. Dall’RNA alle proteine: traduzione Codice genetico, mRNA, tRNA, ribosomi. Traduzione nei procarioti. Traduzione negli eucarioti: modificazioni post-traduzionali e smistamento delle proteine neosintetizzate. Chaperon molecolari e folding delle proteine. Struttura e funzionamento dei geni negli eucarioti superiori Struttura della cromatina, introni. Regolazione dell’espressione genica: · controllo genomico: alterazioni selettive del DNA, decondensazione della cromatina, modificazioni covalenti degli istoni. · controllo trascrizionale: enhancer, silencer, elementi di risposta nel DNA, fattori di trascrizione gene-specifici e loro regolazione. · controllo post-trascrizionale: maturazione, esportazione dal nucleo e stabilità dell’RNA messaggero. · controllo traduzionale e post-traduzionale. Strategie di modulazione dell’espressione genica: antisenso; decoy; RNA interference. Tecnologia del DNA ricombinante Clonaggio del DNA: enzimi, vettori, cellule ospiti. Principali strategie di identificazione e analisi del DNA ricombinante. Transfezione in cellule eucariotiche. Tecniche di analisi dell’espressione genica Ibridazione in situ; northern blotting; RT-PCR, RNase protection assay; microarrays. Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio Testi di studio: J. D. Watson. Biologia molecolare del gene, Zanichelli, 2005. R. F. Weaver. Biologia molecolare, McGraw-Hill, 2005. B. Lewin. Il gene VIII, Zanichelli, 2006. J. W. Dale, M. von Schantz. Dai geni ai genomi, EdiSES, 2004. B. Alberts, A. Johnson, J. Lewis, M. Raff, K. Roberts, P. Walter. Biologia molecolare della cellula, Zanichelli, 2004. C. K. Mathews, K. E. van Holde, K.G. Ahern. Biochimica, Casa Editrice Ambrosiana, 2004. Modalità di accertamento: Esame orale Biologia Molecolare II BIO/10 CFU Periodo Durata N.Corso 8 semestrale 64h Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. PALMA FRANCESCO [email protected] Obiettivi Formativi: L’obiettivo del corso sarà quello di approfondire lo studio del genoma degli eucarioti e le strategie di indagine molecolare. Particolare attenzione sarà posta nella trattazione dei meccanismi molecolari riguardanti il controllo dell’espressione genica, nelle cellule superiori, e la trasduzione del segnale. Saranno inoltre affrontati i meccanismi posttraduzionali che determinano l’esatta localizzazione delle proteine nei diversi compartimenti cellulari. 66 Programma: Lo studio del genoma. L’organizzazione dei geni interrotti. Il numero dei geni, le famiglie geniche. Gli pseudogeni. I geni delle globine. I geni per gli rRNA I trasposoni e i retrotrasposoni. Gli pseudogeni maturati. Le sequenze SINES e LINES. Il DNA satellite, i minisatelliti, i microsatelliti. Le componenti del genoma umano. L’organizzazione dei cromosomi eucariotici. I cromosomi a spazzola, i cromosomi politenici. I nucleosomi, la cromatina, i siti di ipersensibilità alla DNasi. Mappatura del genoma: mappe genetiche e mappe fisiche. Sequenziamento del genoma: metodo shoutgun e contig. Metodi per l’identificazione di sequenze geniche. Studio del trascriptoma e del proteoma. L’espressione dei geni eucariotici. La matrice nucleare, i domini della cromatina. Le sequenze MAR, gli insulator, le regioni LCR. Rimodellamento della cromatina, modificazioni degli istoni. La metilazione del DNA. Imprinting genico. Le RNA polimerasi eucariotiche, i promotori, gli enhancer. I fattori di trascrizione. Il mediatore. Sintesi, maturazione e degradazione degli mRNA. Cambiamenti transienti dell’attività del genoma: effetti diretti e indiretti di molecole segnale. Cambiamenti permanenti e semipermanenti dell’attività del genoma. Regolazione dell’attività del genoma durante lo sviluppo. Modalità didattiche: Lezione frontale, tests di autovalutazione. Testi di studio: Lewin B. Il Gene VIII. Zanichelli Brown TA Genomi 2. EdiSES Modalità di accertamento: Esame orale Biologia molecolare vegetale BIO/04-13 CFU 4 (3+1) Periodo Durata semestrale 24h lezione + 16h laboratorio N.Corso Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. SPARLA FRANCESCA [email protected] Obiettivi Formativi: Obiettivo del corso è quello di fornire allo studente le conoscenze di base di vari aspetti della biologia molecolare vegetale. Particolare rilievo sarà dato allo studio dei meccanismi fondamentali di trascrizione del DNA e di regolazione dell’espressione genica, con la descrizione della struttura dei promotori, delle varie classi di fattori di trascrizione, dell’interazione tra gli uni e gli altri e del loro coinvolgimento in alcuni processi della vita della pianta. 67 Al fine di comprendere e valutare autonomamente i vantaggi e le problematiche legate ai diversi approcci attualmente utilizzati nello studio dei meccanismi molecolari nelle piante, il corso si propone anche di fornire allo studente le conoscenze sulle più recenti metodologie usate. Parte del corso sarà quindi dedicata alle tecniche per la produzione di piante transgeniche, alle tecniche di silenziamento genico e alla produzione di piante mutanti. Programma: Gli acidi nucleici: composizione e biosintesi Il DNA: struttura, meccanismi di riparazione e ricombinazione. Gene targeting La trascrizione del DNA: le RNA polimerasi, caratteristiche e funzione delle molecole di RNA, fattori di trascrizione delle piante Regolazione dell’espressione genica: controllo trascrizionale, post-trascrizionale, traduzionale, post-traduzionale Silenziamento genico e cosoppressione Produzione di piante transgeniche: metodi di trasformazione. Utilizzazione di piante transgeniche nello studio della degradazione dell’amido I genomi: Arabidopsis thaliana come specie modello in biologia vegetale. Il genoma nucleare, il genoma plastidiale e il genoma mitocondriale. Gli elementi trasponibili: struttura dei trasposoni; elementi trasponibili in mais, meccanismi di trasposizione Regolazione dell’espressione genica in risposta agli stress abiotici: aggiustamento osmotico, acido abscissico. Stress salino. Stress da freddo: membrane e desaturazione acidi grassi. Stress da caldo: proteine heat shock. Regolazione dell’espressione genica in risposta agli stress biotici: difese costitutive delle piante, tossine. Modello di resistenza gene per gene. Fattori avr e proteine di resistenza. Scoppio ossidativo, monossido d’azoto e risposta ipersensibile. Risposte sistemiche. Difesa delle piante e biotecnologie. Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio Testi di studio: Buchanan, Gruissem, Jones, Biochimica e Biologia molecolare delle piante, Zanichelli Taiz & Zeiger, Plant Physiology, Sinauer Associates Appunti e materiale didattico utilizzato durante le lezioni, 2-3 pubblicazioni originali Modalità di accertamento: Esame orale Biotecnologie alimentari AGR/15 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. ROSSI LUIGIA [email protected] Obiettivi Formativi: L’insegnamento di biotecnologie alimentari si propone di conferire agli studenti una formazione che consenta di comprendere il ruolo del biotecnologo nel settore dell’alimentazione. Sarà dato spazio sia alle biotecnologie alimentari tradizionali ampiamente innovate attraverso nuove soluzioni tecnologiche sia alle biotecnologie progettuali che si servono dell’avvento della tecnologia del DNA ricombinante. In particolare, lo studente dovrà conoscere le modalità attraverso le quali sia possibile modificare geneticamente microrganismi procarioti ed eucarioti per la produzione di proteine di interesse alimentare con particolare riferimento alle strategie che consentono di ottimizzare la produzione a livello industriale. Dovrà conoscere le fasi che si susseguono nei processi fermentativi e le caratteristiche dei bioreattori. Lo studente dovrà inoltre conoscere le modalità attraverso le quali sia possibile ottenere prodotti di interesse alimentare (enzimi, aminoacidi, aromi) con particolare riferimento alle strategie che consentono di ottimizzarne la produzione. Dovrà essere a conoscenza inoltre dei processi biotecnologici atti alla produzione di dolcificanti quali l’HFCS (high fructose corn syrup) e alla tecnologia altamente innovativa per la produzione di proteine ad alto potere dolcificante. Si richiede inoltre la conoscenza delle tecniche per la preparazione di piante transgeniche. In particolare dovrà essere a conoscenza delle innovazioni biotecnologiche apportate alle piante di interesse alimentare (mais, riso, pomodoro) al fine di ottenere il miglioramento qualitativo e quantitativo dei prodotti. Dovrà pure dimostrare di essere a conoscenza della possibilità di utilizzare piante commestibili quali bioreattori per la produzione di sostanze utili all’uomo e quali originale sistema di rilascio di antigeni per una immunizzazione orale. 68 Programma: 1.Cenni introduttivi sulle biotecnologie 1.1 Le 4 fasi delle biotecnologie1 .2 Pasteur e le basi per lo sviluppo industriale 2.Tecniche delle biotecnologie progettuali 2.1 Manipolazione dell’espressione genica ed ottimizzazione della produzione di proteine ricombinanti per uso industriale 3.Tecnologia dei bioprocessi 3.1 Fasi di un processo fermentativo industriale 3.2 Massimizzazione del rendimento dei bioprocessi 3.3 Fermentatori: struttura ed applicazioni 4.Starters ed enzimi nell’industria alimentare 4.1 Enzimi solubili ed enzimi immobilizzati 4.2 Starters ed enzimi nell’industria casearia 4.3 Produzione di latte delattosato 4.4 Enzimi nell’industra dell’amido 5.Probiotici e prebiotici 5.1 Classificazione e descrizione dei principali ceppi 5.2 Ruolo benefico dei probiotici sulla salute dell’ospite 5.3 Classificazione e funzione dei prebiotici 6.Processo di produzione della birra 6.1 Linee generali e possibilità di intervento delle biotecnologie avanzate per ottenere varianti di processo e di prodotto 7.Dolcificanti 7.1 HFCS 7.2 Produzione di aspartame 7.3 Proteine come dolcificanti: espressione di monellina, taumatina e miraculina 7.4 Dolcificanti naturali alternativi 8.Produzione industriale di aminoacidi 8.1 Produzione di aminoacidi tramite idrolisi chimica, processi fermentativi, sintesi enzimatica e tecnologia del DNA ricombinante 8.2 Metodi fermentativi: produzione di aminoacidi tramite mutanti autotrofi, mutanti regolativi e ceppi selvaggi 9.Biotecnologie progettuali applicate alle piante di interesse alimentare 9.1 Tecniche generali di preparazione di piante transgeniche 9.2 Creazione di piante resistenti ad insetti, virus ed erbicidi 9.3 Creazione di piante con senescenza ritardata 9.4 Piante di riso modificate geneticamente per la produzione di sostanze utili all’uomo: Golden rice 1 e 2 9.5 Piante transgeniche come sistema di rilascio di antigeni per una immunizzazione orale Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Glick B.R., Pasternak JJ, Biotecnologia molecolare, Zanichelli Ed.,1999 Smith J.E., Biotecnologie, Zanichelli Ed., 1998 Cernia E., Degan L., Le biotecnologie nel settore agroalimentare, NIS Ed., 1995 Alberghina L., Cernia E., Biotecnologie e agroindustria, UTET Ed., 1996 Poli G., Biotecnologie, UTET Ed., 2001 Johnson-Green P., Introduction to food biotechnology CRC Press 2002 Modalità di accertamento: Esame orale 69 Biotecnologie delle fermentazioni CHIM/11 CFU Periodo Durata N.Corso 8 semestrale 64h Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (CSPE) Prof. LAGUARDIA MARIA ELENA [email protected] Obiettivi Formativi: Fornire agli studenti elementi scientifici di base delle tecnologie di fermentazione ed inoltre mira all’acquisizione di conoscenze sulla realizzazione e gestione di un impianto di fermentazione per produrre agenti terapeutici. Programma: Parte generale 1. Gli elementi che costituiscono un processo biotecnologico e definizione di modello. 2. La chimica cellulare: il metabolismo cellulare; la biosintesi delle proteine e la regolazione del metabolismo. 3. Mutazioni e sistemi di riparazione. 4. I microrganismi. Il metabolismo microbico. 5. Le materie prime per terreni di fermentazione. 6. Gli inoculi industriali. 7. Definizione dei principali parametri biotecnologici. Classificazione delle produzioni biotecnologiche secondo criteri cinetici. 8. Coltura in batch: cinetiche dello sviluppo microbico e dell’utilizzazione del substrato. 9. Coltura continua: criteri di classificazione; teoria e stabilità della coltura continua. 10. Coltura fed-batch. Criteri di classificazione, tipi di coltura fed-batch. Aspetti biotecnologici degli impianti di fermentazione a. Aerazione: principi generali; il trasferimento dell’ossigeno nelle diverse fasi, OTR e OUR; coefficiente specifico di trasferimento dell’ossigeno. b. Agitazione. Principi generali, teoria dell’agitazione, tipi di agitazione. c. Bioreattori. Impianto di fermentazione, sistemi di controllo, tipi di bioreattore (convenzionali e non convenzionali), reattori per cellule immobilizzate e relative tecniche di immobilizzazione di cellule microbiche. d. Biosensori: principi e tecnologia, esempi di applicazione. e. Sterilizzazione: sterilizzazione del fermentatore; principi e meccanismi di sterilizzazione dell’aria. f. Recupero dei prodotti di fermentazione Esercitazioni di laboratorio Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio Testi di studio: M. Marzona, “Chimica delle fermentazioni & Microbiologia industriale”. Ed PICCIN L. Frontali, A. Schiesser, “Chimica delle fermentazioni E Microbiologia Industriale”. EUROMA – La Goliardica. A.Tagliaferro, C. Grande. Biotecnologie e chimica delle fermentazioni, Zanichelli. Sussidi del docente Modalità di accertamento: Esame orale Biotecnologie molecolari e ricombinanti BIO/10 CFU Periodo 8 Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. GALLUZZI LUCA [email protected] Obiettivi Formativi: 70 Durata semestrale 80h N.Corso Programma: Introduzione alla biotecnologia molecolare Cenni sulla tecnologia del DNA ricombinante (endonucleasi di restrizione, plasmidi, cosmidi, fagi, clonazione, trasformazione in E. coli) E. coli e S. cerevisiae come sistemi biologici della biotecnologia molecolare Sintesi chimica del DNA Metodo della fosforammidite Utilizzo degli oligonucleotidi sintetici Manipolazione dell’espressione genica nei procarioti Promotori forti e regolabili Proteine di fusione Vettori di espressione Sistemi per la produzione di proteine ricombinanti in cellule eucariote Sistemi di espressione basati sul lievito Sistemi di espressione basati su cellule di insetto Mutagenesi sito-specifica e manipolazione di proteine Diagnostica molecolare Sistemi di tipo immunologico Sistemi basati sul DNA Diagnosi delle malattie genetiche Produzione di agenti terapeutici Prodotti farmaceutici Anticorpi Vaccini Enzimi Sintesi di prodotti commerciali tramite utilizzo di microrganismi ricombinanti Bioremediation Degradazione degli xenobiotici Manipolazione delle vie biodegradative Utilizzazione della biomassa Esercitazioni di laboratorio Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio Modalità di accertamento: Esame orale Biotecnologie per la salute degli animali VET/03 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. PIEDIMONTE GIUSEPPE giuseppe [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso è concepito in modo tale da fornire agli studenti le nozioni essenziali di :Patologia comparata, cioè gli elementi che servono a confrontare tra loro i principali quadri patologici così come si presentano nell’uomo e nelle specie animali che condividono con l’uomo la pressione patogena dell’ambiente. In secondo luogo si danno gli elementi per comprendere in modo comparativo i vari aspetti di cui si compone una malattia (eziologia, patogenesi, anatomia patologica, clinica e terapia correlata) e, infine si fornscono le nozioni di base riguardanti l’approccio biotecnologico (in termini di diagnostica e di terapia) ai principali quadri patologici trattati. 71 Programma: L’omeostasi; lo stato di malattia come fuoriuscita dall’equilibrio omeostatico. I principali fattori eziologici e la loro interazione con le specieanimali che condividono la pressione patogena dell’ambiente in cui vivono. Le malattie d’accumulo e da deplezione cellulare: studio comparativo delle anomalie di controllo del ciclo cellulare, dei tumori e delle malattie caratterizzate da preponderante morte cellulare (apoptosi e necrosi). Approccio biotecnologico alle malattie da accumulo e deplezione cellulare. I modelli animali di malattia: caratteristiche e impiego in biotecnologia. Modalità didattiche: Lezione frontale e seminari Testi di studio: I. Stephen L. Wolfe: Biologia molecolare e cellulare. Edi SES, Napoli, 2000 ( o edizioni successive). II. Stanley L. Robins. Le basi patologiche delle malattie. Piccin, Padova 1997 ( o edizioni successive) Modalità di accertamento: Esame orale Biotecnologie vegetali BIO/04-13 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. CERIOTTI ALDO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire allo studente una serie di conoscenze relative alla biologia molecolare e cellulare delle piante superiori, e di mostrare come queste conoscenze possano essere utilizzate per il miglioramento genetico delle piante di interesse agrario. Lo studente acquisirà familiarità con le metodologie di studio della struttura del genoma delle piante e con le strategie di isolamento di geni di interesse agronomico. Saranno analizzati e discussi i principali fattori che controllano l’espressione genica nelle piante. Saranno inoltre esaminati i cammini metabolici che portano alla biosintesi dei principali prodotti dell’agricoltura (proteine, carboidrati, oli) e i meccanismi molecolari che controllano alcune importanti caratteristiche agronomiche (resistenze a stress abiotici e biotici). Saranno infine esaminate le prospettive aperte dalla genomica e dalla proteomica nel miglioramento genetico delle piante coltivate. Programma: Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio Modalità di accertamento: Esame orale Botanica BIO/01 CFU Periodo Durata N.Corso 6 semestrale, 48 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. RICCI ANTONIO [email protected] Ricevimento: venerdi dalle 15 alle 16 Obiettivi Formativi: Il corso ha lo scopo di introdurre lo studente sia alla conoscenza della Botanica tradizionale sia ad alcuni degli aspetti generici per comprendere e valutare potenziali applicazioni nei differenti settori geoambientali. Programma: Struttura e organizzazione generale della cellula vegetale. Organuli cellulari. Inclusioni cellulari. I tessuti: tessuti veri e pseudotessuti. Il corpo primario e secondario delle piante vascolari. Fusto, foglia, radice. Cenni sulla fotosintesi, chemiosintesi e respirazione. La scala geocronologica e l’evoluzione delle piante terrestri. Le Tallofite, le Briofite, le Pteridofite: caratteri strutturali e sistematici con particolare riguardo ai gruppi di interesse paleontologico. La comparsa delle Spermatofite: origine, storia evolutiva e classificazione. I processi di fossilizzazione: basi istologiche per il riconoscimento di legni fossili. Palinologia e ricostruzione dei climi del passato. 72 L’acqua e la pianta: suddivisione delle piante in base alla disponibilità di acqua dell’ambiente: Mesofite, Idrofite, Freatofite, Xerofite, Alofite. Il suolo e la pianta: caratteri chimico-fisici del suolo. I principali Biomi terrestri: tundra, taiga, foresta pluviale tropicale, savana, prateria. Deserti e desertificazione. Effetti della topografia sui Biomi. Parchi, giardini e loro funzioni. Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni di laboratorio. Testi di studio: Peter M. Ray, Taylor A. Steeves, Sara A. Fults. Botanica, Zanichelli, Bologna. Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Insegnamento Opzionale. Botanica BIO/01 Titolo corso: Botanica CFU Periodo Durata N.Corso 8 (6+2L) II semestre semestrale 72h Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CTRI) Prof. GIOMARO GIOVANNA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni di base di botanica generale e principi di sistematica in riferimento all’evoluzione degli organismi viventi. Programma: La cellula dei procarioti. Cianobatteri: caratteri generali in rapporto alla loro organizzazione e biologia. Importanza e ruolo ecologico. . La cellula degli eucarioti: struttura e organizzazione. La parete cellulare, modificazione di parete, il plastidio, caratteri strutturali e ultrastrutturali pgmenti clorofilliani, cenni di fotosintesi, il vacuolo, inclusi vacuolari. La riproduzione nei vegetali, sue modalità di espressione in rapporto ad un sistema adattattivo e a un significato evolutivo. Origine della gamia. Cicli metagenetici. Origine ed evoluzione degli organismi vegetali. Generalità sui sistemi di classificazione. Eucarioti eterotrofi. Eumycota. Caratteri generali della cellula. Cicli di riproduzione degli Ascomycetes e Basidiomycetes. Importanza e ruolo in natura. Eucarioti autotrofi acquatici. Caratteri generali dei principali gruppi di alghe eucariote. Chromophyta, Rhodophyta, Chlorophyta. Cicli di riproduzione. Importanza e ruolo in natura. Le piante terrestri non vascolari. Bryophyta. Caratteri generali. Ciclo di riproduzione. Importanza e ruolo in natura. Le piante terrestri vascolari. Tessuti e sistemi di tessuti. Gli organi delle piante terrestri. Loro struttura e funzione. Fusto: anatomia in struttura primaria e secondaria. Foglia: morfologia e anatomia. Radice: morfologia e anatomia in struttura primaria e secondaria. Pteridophyta: Caratteri generali ed evoluzione. Riproduzione vegetativa e sessuale. Gymnospermae: Caratteri generali degli apparati vegetativi e riproduttori. Impollinazione e fecondazione. Ciclo ontogenetico sessuale. Principali gruppi tassonomici e loro evoluzione Angiospermae o Magnoliophyta. Caratteri generali. Il fiore e le infiorescenze. Morfologia e evoluzione del fiore. Impollinazione e fecondazione. Ciclo ontogenetico sessuale Il seme il frutto e la disseminazione. Principali gruppi tassonomici e loro evoluzione. Alle lezioni teoriche si aggiungeranno esercitazioni di laboratorio riguardanti le tematiche principali del programma nonché attività di campagna. Modalità didattiche: lezione frontale - laboratorio – escursioni all’aperto 73 Testi di studio: F.M. Gerola, R. Castaldo Cobianchi, G. Cristofolini, G. Dalessandro, P.D. Gerola, M.G. Caiola, S. Scannerini, E. Sparvioli, G. Tripodi. Biologia e diversità dei vegetali. UTET, Torino. F.M. Gerola, C. Longo, Biologia vegetale ( morfologia e fisiologia). UTET, Torino. N: Bagni, S. Gentile, P. Marchi, G. Tripodi, G. Vannini, D. Zannoni, Botanica, Monduzzi ed., Bologna 1991. Grasso M. M. Altamura, P.Bonatti Medeghini, G.Calabrese, F. Chiesura Lorenzoni, L.Gratani, E.Nielsen, G. Puinto, D.Setrafini Fracassini, A.M.Tagliasacchi, N.Tornadore. Botanica (Fondamenti di fiologia delle pianete) Mauseth Nuova editoriale Bologna. Modalità di accertamento: prova pratica e prova orale Note: Il Corso è mutuato per la prima parte (4 CFU - Biologia vegetale)dagli studenti del 1° anno del CdL in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura, Facoltà di Scienze Ambientali Botanica BIO/01 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40 h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. RICCI ANTONIO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso ha lo scopo di introdurre lo studente sia alla conoscenza della Botanica tradizionale o classica, sia ad alcuni aspetti generici per comprendere e valutare potenziali applicazioni nel settore agro-industriale. Programma: I gradi morfologici dell’organizzazione del mondo vegetale. Organismi procarioti ed eucarioti. Struttura ed organizzazione generale della cellula vegetale. Organuli cellulari. Inclusioni cellulari. I tessuti: tessuti veri e pseudotessuti. I tessuti meristematici. I tessuti definitivi. Il corpo primario e secondario delle piante vascolari. Fusto, foglia, radice. L’evoluzione delle piante terrestri. Le Tallofite, le Briofite, le Pteridofite. La comparsa delle Spermatofte. Gimnosperme e Angiosperme: caratteristiche morfologiche dei vari organi. La riproduzione delle piante. La propagazione per bulbi, tuberi, bulbo-tuberi, rizomi, stoloni, margotta, propaggine, talea, innesto. Il fiore il frutto, il seme. Cenni sulle biotecnologie vegetali e sul miglioramento vegetale. Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio Testi di studio: Peter M. Ray, Taylor A. Steeves, Sara A. Fults.. Botanica,Zanichelli, Bologna. Pupillo P:, Cervone F. Cresti M., Rascio N..Biologia vegetale, Zanichelli, Bologna, 2003. Maarten J., Chrispeels, David E. Sadava, Biologia vegetale applicata, Piccin, Padova, 1996. Modalità di accertamento: Esame orale Botanica sistematica BIO/01 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CTRI) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. GIOMARO GIOVANNA Obiettivi Formativi: Il corso si propone di dare allo studente una preparazione pratico-scientifica per il riconoscimento delle piante terrestri vascolari. Programma: Definizione e classificazione dei vegetali. I taxa e la nomenclatura. La specie e la gerarchia sistematica. Svincolamento dall’acqua e sviluppo del cormo. L’emersione dall’acqua, organizzazione ed evoluzione e delle piante terrestri. Riproduzione sessuata: alternanza di fase e di generazione. Genetica e evoluzione. Piante terrestri non vascolari e senza semi: Bryophyta:classe Hepatiche e Bryopsida. Sistematica e filogenesi. Ciclo di riproduzione. Distribuzione e biologia delle bryophyta. Piante terrestri vascolari senza semi: pteridophyta:classe Equisetopsida, Pteridopsida. Sistematica e filogenesi. Ciclo di 74 riproduzione. Descrizioni delle principali famiglie. Distribuzione e biologia delle Pteridophyta. Spermatophta. Gymnospermae: classe Ginkgoopsida Pinopsida: Sistematica e filogenesi. Ciclo di riproduzione. Descrizione delle principali famiglie. Angiospermae: Magnoliophyta: Sistematica e filogenesi Ciclo di riproduzione. Descrizioni delle principali famiglie delle Dicotyledoneae e delle Monocotyledoneae. PARTE PRATICA Chiavi analitiche: S. Pignatti, Flora d’Italia , (I,II,III volume): scopi e funzioni della chiave analitica classificazione di alcune Pteridophyta classificazione di specie relative alle principali famiglie di Gymnospermae, Angiospermae ( = Magnoliopytina), I Classe Dicotyledoneae, II Classe Monocotyledoneae. Modalità didattiche: Lezioni frontali + laboratorio. Testi di studio: F. M. Gerola. Biologia vegetale – sistematica filogenetica, UTET, Torino. E. Strasburger. Trattato di Botanica – parte sistematica – Antonio Delfino Editore. Roma S. Pignatti, Flora d’Italia, Edagricole. Modalità di accertamento: Esame scritto + orale Note: Insegamento opzionale Chimica analitica CHIM/01 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. PALMA PIERANGELA [email protected] Obiettivi Formativi: Durante il corso di Chimica Analitica si proporranno agli studenti i metodi e le tecniche analitiche più attinenti alle finalità del corso di laurea. Saranno trattati i metodi analitici classici, quali titolazioni ed analisi gravimetriche, ma soprattutto i metodi strumentali, in particolare quelli più moderni ed avanzati per le applicazioni biotecnologiche. Di questi saranno approfonditi sia gli aspetti tecnici sia quelli applicativi. Saranno approfondite in particolar modo le tecniche separative, quale la cromatografia, e quelle identificative, quale la spettrometria di massa. Sarà dato risalto alle tecniche spettrofotometriche molecolari ed atomiche. Le esercitazioni di laboratorio, parte integrante del corso, serviranno ad integrare le lezioni teoriche ed a facilitare l’apprendimento della manualità necessaria nella pratica di laboratorio. Programma: Tecniche e strumentazione di base: bilance, vetreria, solventi ecc. L’errore della misura: Richiami ai concetti di: Cifre significative. L’errore: errore casuale ed errore sistematico. Precisione ed accuratezza. Individuazione e minimizzazione degli errori. Media, mediana, deviazione standard assoluta e relativa, varianza. Errore sistematico e sua minimizzazione. Errore grossolano. Q test. Retta di calibrazione e suo utilizzo. Coefficiente di correlazione lineare di Pearson. Regressione lineare mediante il metodo dei minimi quadrati. Standard esterno, standard interno, aggiunte standard. Preparazione del campione: Campioni rappresentativi ed omogenei. Tecniche di preconcentrazione. Limiti di rivelabilità strumentale e del metodo. Rapporto tra limiti di rivelabilità e preconcentrazione. Estrazione liquido-liquido. Estrazione in fase solida (SPE). Impiego con matrici liquide e gassose. Tipi di adsorbenti e fasi stazionarie. Breakthrough volume. Tecniche innovative di estrazione in fase solida. Solid phase microextraction (SPME). Spazio di testa statico e dinamico. Purge and trap. Metodi cromatografici di analisi: Introduzione ai metodi cromatografici. Coefficiente di distribuzione. Distribuzione controcorrente. Isoterme di ripartizione. Cromatografia planare e in colonna. Il cromatogramma. Parametri cromatografici: 75 tempo di ritenzione, tempo morto, fattore di capacità, risoluzione. L’efficienza cromatografica e il calcolo del numero di piatti teorici. Fattori che determinano l’allargamento della banda cromatografica. L’equazione di Van Deemter. Cromatografia in fase gassosa: Fasi stazionarie (adsorbimento e ripartizione); fasi mobili; colonne capillari ed impaccate. Analisi in temperatura programmata. Iniettore per colonne impaccate. Iniettori per colonne capillari: splitter; split-splitless; on-column; PTV. Rivelatori GC: TCD; ECD; NPD. Cromatografia in fase liquida ad alte prestazioni: Cromatografia liquida ad alte prestazioni. Fasi stazionarie e fasi mobili. Tipi di colonne. Meccanismi di separazione: adsorbimento; ripartizione; scambio ionico; esclusione dimensionale. Cromatografia di affinità. Cromatografia ionica. Iniettore HPLC. Rivelatori HPLC: RI; UV-Vis; Fluorescenza; Rivelatori elettrochimici. Introduzione alla spettrometria di massa: Tecniche di ionizzazione: impatto elettronico, ionizzazione chimica, electrospray, atmospheric pressure chemical ionization (APCI), Laser desorption e Matrix-assisted Laser Desorption Ionization (MALDI). Caratteristiche generali di uno spettro di massa. Risoluzione mass-spettrometrica. Frammentazioni caratteristiche. Cluster isotopici. Analizzatori di massa: magnetico, quadrupolare, trappola ionica, tempo di volo. Interfacce GC/MS. Interfacce LC/MS. Tandem Mass Spectrometry (MS/MS). Utilizzo dello spettrometro di massa in campo analitico: massa esatta, analisi elementare, SIM, scan. Analisi di proteine e peptidi mediante spettrometria di massa. Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio; stesura del quaderno di laboratorio Modalità di accertamento: Esame orale Chimica analitica strumentale CHIM/01 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze biologiche (CTRI) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. MASTROGIACOMO ANNA RITA Obiettivi Formativi: Durante il corso, dopo una breve introduzione sui metodi strumentali di analisi, saranno trattati in dettaglio i vari metodi, da quelli classici a quelli più moderni e avanzati con le relative applicazioni in campo biologico e ambientale e agroalimentare. In particolare saranno approfondite le tecniche elettrochimiche, cromatografiche e spettroscopiche. Tra queste ultime sarà dato risalto alla spettrometria di massa e all’accoppiamento GC-MS e LC-MS. Sono previste anche delle esercitazioni per facilitare l’apprendimento della manualità necessaria nella pratica di laboratorio. Programma: 1.Introduzione ai metodi strumentali di analisi: criteri per la scelta del metodo strumentale; matrice e interferenze;la procedura d’analisi; risposta strumentale; campionamento e tecniche di preparazione del campione. 2.Metodi elettroanalitici:potenziometria; voltammetria;elettrogravimetria;polarografia; coulombometria; conduttometria. 3.Introduzione ai metodi spettroscopici di analisi: spettroscopia atomica di assorbimento e di emissione; spettroscopia di assorbimento molecolare nell’ultravioletto (UV) e nel visibile; spettrofotometria di fluorescenza e di fosforescenza; spettroscopia di emissione atomica a plasma (ICP); spettroscopia di assorbimento nell’infrarosso (IR). 5.Metodi cromatografici: gas-cromatografia; cromatografia liquida ad alta pressione (HPLC);cromatografia ionica;rivelatori. 6.Spettrometria di massa : accoppiamento GC-MS;accoppiamento LC-MS;accoppiamento ICP-MS. 7.Elettroforesi capillare Modalità didattiche: Lezione frontale; esercitazioni di laboratorio. Testi di studio: Kenneth A.Rubinson, Judith F. Rubinson, Chimica analitica strumentale, Zanichelli G. Amandola, V. Terreni, Analisi chimica strumentale e tecnica, Zanichelli 76 Skoog, Leary, Chimica analitica strumentale, EdiSES Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Insegnamento opzionale Chimica analitica strumentale CHIM/01 CFU Periodo Durata N.Corso 8 (6+2) semestrale 80h Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (CSPE) Prof. MASTROGIACOMO ANNA RITA [email protected] Obiettivi Formativi: Durante il corso, dopo una breve introduzione sui metodi strumentali di analisi, saranno trattati in dettaglio i vari metodi,da quelli classici a quelli più moderni e avanzati con le relative applicazioni in campo biologico, agroalimentare e ambientale. In particolare saranno approfondite le tecniche elettrochimiche, cromatografiche e spettroscopiche. Tra queste ultime sarà dato risalto alla spettrometria di massa e all’accoppiamento GC-MS e LC-MS. Sono previste anche delle esercitazioni per facilitare l’apprendimento della manualità necessaria nella pratica di laboratorio. Programma: 1. Introduzione ai metodi strumentali di analisi: criteri per la scelta del metodo strumentale; matrice e interferenze;la procedura d’analisi; risposta strumentale; campionamento e tecniche di preparazione del campione. 2. Metodi elettroanalitici: potenziometria; voltammetria; elettrogravimetria; polarografia;coulombometria; conduttometria. 3. Introduzione ai metodi spettroscopici di analisi: spettroscopia atomica di assorbimento e di emissione; spettroscopia di assorbimento molecolare nell’ultravioletto (UV) e nel visibile; spettrofotometria di fluorescenza e di fosforescenza; spettroscopia di emissione atomica a plasma (ICP); spettroscopia di assorbimento nell’infrarosso (IR). 4. Metodi cromatografici: gas-cromatografia; cromatografia liquida ad alta pressione (HPLC); cromatografia ionica; rivelatori. 5. Spettrometria di massa : accoppiamento GC-MS; accoppiamento LC-MS; accoppiamento ICP-MS. 6. Elettroforesi capillare Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio Testi di studio: Kenneth A.Rubinson, Judith F. Rubinson-, Chimica analitica strumentale –Zanichelli G.Amandola, V.Terreni –Analisi chimica strumentale e tecnica- Zanichelli Skoog, Leary- Chimica analitica strumentale-EdiSES Modalità di accertamento: Esame orale Chimica Analitica Strumentale e Metodi Spettroscopici in Chimica Organica Modulo di Chimica Analitica Strumentale CHIM/01 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Prof. PALMA PIERANGELA [email protected] Obiettivi Formativi: Programma: Tecniche e strumentazione di base: bilance, vetreria, solventi ecc. L’errore della misura: Richiami ai concetti di: Cifre significative. L’errore: errore casuale ed errore sistematico. Precisione ed accuratezza. Individuazione e minimizzazione degli errori. Media, mediana, deviazione standard assoluta e relativa, varianza. Errore sistematico e sua minimizzazione. Errore grossolano. Q test. Retta di calibrazione e suo utilizzo. Coefficiente di correlazione lineare di Pearson. Regressione lineare mediante il metodo dei minimi quadrati. Standard esterno, standard interno, aggiunte standard. 77 Preparazione del campione: Campioni rappresentativi ed omogenei. Tecniche di preconcentrazione. Limiti di rivelabilità strumentale e del metodo. Rapporto tra limiti di rivelabilità e preconcentrazione. Estrazione liquido-liquido. Estrazione in fase solida (SPE). Impiego con matrici liquide e gassose. Tipi di adsorbenti e fasi stazionarie. Breakthrough volume. Tecniche innovative di estrazione in fase solida. Solid phase microextraction (SPME). Spazio di testa statico e dinamico. Purge and trap. Metodi cromatografici di analisi: Introduzione ai metodi cromatografici. Coefficiente di distribuzione. Distribuzione controcorrente. Isoterme di ripartizione. Cromatografia planare e in colonna. Il cromatogramma. Parametri cromatografici: tempo di ritenzione, tempo morto, fattore di capacità, risoluzione. L’efficienza cromatografica e il calcolo del numero di piatti teorici. Fattori che determinano l’allargamento della banda cromatografica. L’equazione di Van Deemter. Cromatografia in fase gassosa: Fasi stazionarie (adsorbimento e ripartizione); fasi mobili; colonne capillari ed impaccate. Analisi in temperatura programmata. Iniettore per colonne impaccate. Iniettori per colonne capillari: splitter; split-splitless; on-column; PTV. Rivelatori GC: TCD; ECD; NPD. Cromatografia in fase liquida ad alte prestazioni: Cromatografia liquida ad alte prestazioni. Fasi stazionarie e fasi mobili. Tipi di colonne. Meccanismi di separazione: adsorbimento; ripartizione; scambio ionico; esclusione dimensionale. Cromatografia di affinità. Cromatografia ionica. Iniettore HPLC. Rivelatori HPLC: RI; UV-Vis; Fluorescenza; Rivelatori elettrochimici. Introduzione alla spettrometria di massa: Tecniche di ionizzazione: impatto elettronico, ionizzazione chimica, electrospray, atmospheric pressure chemical ionization (APCI), Laser desorption e Matrix-assisted Laser Desorption Ionization (MALDI). Caratteristiche generali di uno spettro di massa. Risoluzione mass-spettrometrica. Frammentazioni caratteristiche. Cluster isotopici. Analizzatori di massa: magnetico, quadrupolare, trappola ionica, tempo di volo. Interfacce GC/MS. Interfacce LC/MS. Tandem Mass Spectrometry (MS/MS). Utilizzo dello spettrometro di massa in campo analitico: massa esatta, analisi elementare, SIM, scan. Analisi di proteine e peptidi mediante spettrometria di massa. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Testi consigliati: Rubinson, Rubinson - Chimica Analitica Strumentale - Zanichelli Harris - Chimica Analitica Quantitativa - seconda edizione - Zanichelli Cozzi, Protti, Ruaro - Analisi Chimica Strumentale - Seconda Edizione - Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale Chimica Analitica Strumentale e Metodi Spettroscopici in Chimica Organica Modulo di Metodi Spettroscopici in Chimica Organica CHIM/06 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Prof. DE CRESCENTINI LUCIA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti per la comprensione e l’uso delle principali tecniche spettroscopiche per l’identificazione delle molecole organiche. Programma: Importanza dei metodi spettroscopici in chimica organica. Regioni dello spettro elettromagnetico e corrispondenti tecniche spettroscopiche. Spettroscopia ultravioletta e visibile Introduzione e concetti fondamentali: le leggi di assorbimento (Legge di Lambert-Beer). Bande caratteristiche e intensità dell’assorbimento. Spettrofotometri UV-VIS. Principali cromofori. Spettroscopia IR Introduzione e concetti fondamentali. Preparazione del campione. Cenni sulla strumentazione IR. Regioni dello spettro IR e 78 assorbimenti caratteristici. Spettri IR delle principali classi di composti. Spettroscopia di risonanza magnetica nucleare Introduzione e concetti fondamentali: proprietà magnetiche dei nuclei; processi di rilassamento. Lo spostamento chimico (“chemical shift”). L’integrazione. L’accoppiamento spin-spin; spettri del primo ordine e di ordine superiore. Accoppiamenti vicinali, geminali e long-range; analisi delle costanti di accoppiamento. Fenomeni dinamici: trasferimento di idrogeno, effetti della temperatura. Tavole di correlazione. Spettroscopia NMR ad impulsi: il metodo della Free Induction Decay (FID). Cenni sulla spettroscopia 13C-NMR: analisi degli spettri. Uso integrato delle varie tecniche spettroscopiche per la determinazione della struttura di sostanze organiche ed esempi di risoluzione di problemi. Modalità didattiche: Lezione frontale ed esercitazioni: uso integrato delle varie tecniche spettroscopiche per la determinazione della struttura di sostanze organiche ed esempi di risoluzione di problemi. Testi di studio: G.F. Pedulli – Metodi Fisici in Chimica Organica – PICCIN editore M. Hesse, H. Meier e B. Zeeh – Metodi Spettroscopici nella Chimica Organica – EdiSES, Napoli I. Fleming e D. H. Williams – Metodi Spettroscopici in Chimica Organica – Ed. Aldo Martello, Milano. Modalità di accertamento: Esame orale Chimica Bioinorganica e Citochimica e Istochimica - Modulo di Chimica Bioinorganica CHIM/03 Titolo corso: Chimica Bioinorganica CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. FORMICA MAURO [email protected] Obiettivi Formativi: Programma: Introduzione alla Chimica Bioinorganica: scopi e metodi. Principi di Chimica di coordinazione applicati alla Chimica Bioinorganica. Cenni sulla struttura e proprietà delle macromolecole biologiche. Tecniche di indagine in Chimica Bioinorganica. Gli ioni metallici in biologia. Controllo e utilizzo della concentrazione di ioni metallici nelle cellule. Influenza dei metalli sul folding ed il cross-linking nelle biomolecole. Interazioni fra ioni metallici e centri attivi di biomolecole. Metalloproteine electron-transfer. Metalloproteine impegnate nell’attivazione di substrati con meccanismi non redox. Metalloproteine impegnate nel trasferimento di atomi e gruppi. Applicazioni in medicina (Magnetic Resonance Imaging, agenti radiodiagnostici, ecc.) Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: I testi verranno indicati all’inizio delle lezioni Modalità di accertamento: Esame orale Chimica Bioinorganica e Citochimica e Istochimica - Modulo di Citochimica e Istochimica BIO/06 Titolo corso: Citochimica e Istochimica CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Biologia cellulare e molecolare (CSPE) 79 Prof. MANNELLO FERDINANDO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze teoriche e pratiche sui principali metodi di studio e riconoscimento in situ di composti biochimici e molecolari in cellule isolate ed in tessuti. Programma: Definizione della disciplina: campo di studio della citochimica e dell’istochimica; relazioni fra citochimica e disciplene morfologiche e non morfologiche; applicazioni cliniche ed altre applicazioni pratiche. Metodi di indagine: tecniche chimiche, tecniche immunologiche e bio-molecolari. Allestimento dei preparati: fissazione chimica e tecniche alternative; metodi di inclusione in paraffina e resine; sezioni al criotomo. Convalidazione delle reazioni cito-istochimiche:sensibilità, specificità, falsi positivi e negativi, reazioni di controllo. Metodiche di colorazione e rivelazione più usate per: elementi chimici, acidi nucleici. Glicidi, proteine, lipidi, attività enzimatiche. Immunofluorescenza:aspetti teorici, metodi diretti ed indiretti. Autoradiografia:metodi diretti ed indiretti. Immunocitochimica ed ibridazione in situ: metodi quantitativi ed analisi di immagine. Citofluorimetria a flusso: metodi di studio di proteine coinvolte nella proliferazione e nella morte cellulare. Modalità didattiche: Lezione frontale; tesine di approfondimento Testi di studio: Il materiale didattico verrà fornito durante il corso. Modalità di accertamento: Esame orale Chimica Bioinorganica e Metodi Fisici per l’Analisi delle Molecole Organiche Modulo di Chimica Bioinorganica CHIM/03 Titolo corso: Chimica Bioinorganica CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. FORMICA MAURO [email protected] Obiettivi Formativi: Programma: Introduzione alla Chimica Bioinorganica: scopi e metodi. Principi di Chimica di coordinazione applicati alla Chimica Bioinorganica. Cenni sulla struttura e proprietà delle macromolecole biologiche. Tecniche di indagine in Chimica Bioinorganica. Gli ioni metallici in biologia. Controllo e utilizzo della concentrazione di ioni metallici nelle cellule. Influenza dei metalli sul folding ed il cross-linking nelle biomolecole. Interazioni fra ioni metallici e centri attivi di biomolecole. Metalloproteine electron-transfer. Metalloproteine impegnate nell’attivazione di substrati con meccanismi non redox. Metalloproteine impegnate nel trasferimento di atomi e gruppi. Applicazioni in medicina (Magnetic Resonance Imaging, agenti radiodiagnostici, ecc.) Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: I testi verranno indicati all’inizio delle lezioni Modalità di accertamento: Esame orale Chimica Bioinorganica e Metodi Fisici per l’Analisi delle Molecole Organiche Modulo di Metodi Fisici per l’Analisi delle Molecole Organiche CHIM/06 Titolo corso: Metodi Fisici per l’Analisi delle Molecole Organiche CFU Periodo 4 80 Durata semestrale 40h N.Corso Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. FILIPPONE PAOLINO [email protected] Obiettivi Formativi: Mostrare agli studenti le tecniche avanzate per l’analisi delle molecole organiche. Programma: -Tecniche Ultravioletto – Visibile e Infrarosso. -Spettroscopia di risonanza magnetica nucleare protonica. -Spettroscopia di risonanza magnetica del carbonio e di altri nuclei importanti. -Introduzione all’Analisi Bidimensionale. -Applicazione della Spettroscopia NMR a Molecole di origine naturale. -Spettrometria di massa e sue applicazioni. -Cenni di Magnetic Resonance Imaging. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: G.F.PEDULLI- Metosi Fisici in Chimica Organica -PICCIN Modalità di accertamento: Esame orale Chimica Biologica BIO/10 CFU Periodo Durata N.Corso 8 semestrale 72h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Prof. MAGNANI MAURO [email protected] Obiettivi Formativi: Il Corso si propone di introdurre gli studenti ai concetti fondamentali relativi a proteine, glucidi, lipidi, nucleotidi, coenzimi e vitamine. Sono in particolare approfonditi il rapporto struttura-funzione di proteine ad attività enzimatica e regolatoria. Successivamente saranno discussi i principali concetti del metabolismo e di regolazione delle varie vie anaboliche e cataboliche. Infine, lo studente dovrà possedere conoscenze integrate per comprendere le basi molecolari che regolano il metabolismo cellulare in relazione alla presenza di segnali extracellulari ed in diverse condizioni fisiopatologiche. Programma: Cellula e strutture subcellulari – Processi metabolici. Chimica dei glucidi – Chimica dei lipidi – Chimica delle proteine – Acidi nucleici. Enzimi classificazione – Struttura – Meccanismi di azione – Regolazione. Metabolismo glucidico: Metabolismo glicogene – Glicolisi – Shunt esosomonofosfato – Gluconeogenesi – Altri zuccheri di interesse biologico. Metabolismo lipidico: _-ossidazione – Sintesi acidi grassi – Metabolismo colesterolo – Metabolismo dei fosfolipidi. Metabolismo azotato: Reazioni aminoacidi – Formazione Urea – Biosintesi degli aminoacidi – Biosintesi e degradazione purine e pirimidine. Ciclo di Krebs – Bilancio energetico – Catena respiratoria – Fosforilazione ossidativa. Meccanismo d’azione di vitamine e ormoni – AMP ciclico e ioni calcio come secondi messageri – Regolazione metabolica. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: L. Strayer, Biochimica, Zanichelli A.L. Lehninger, Biochimica, Zanichelli T.M. Deulin, Manuale di biochimica con aspetti clinici, Liviana Università J.D. Rawn, Biochimica, McGraw-Hill. lezione frontale e laboratorio Modalità di accertamento: Esame orale Note: Mutuato da ‘Biochinica’ per i CdL in Scienze Biologiche e Biotecnologie 81 Chimica degli alimenti CHIM/10 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (CSPE) Prof. FAVI GIANFRANCO [email protected] Obiettivi Formativi: Programma: Carboidrati. (monosaccaridi, oligosaccaridi, polisaccaridi). Reazioni tipiche a carico degli zuccheri nella preparazione e nella conservazione degli alimenti. Lipidi. Acidi Grassi, Trigliceridi, Lipidi polari. Reazioni tipiche a carico dei lipidi nella preparazione e nella conservazione degli alimenti. Processi di irrancidimento, Idrogenazione, Interesterificazione, emulsioni Proteine degli alimenti. Proteine del latte, del formaggio, della carne, del pesce, delle uova Caratteri organolettici degli alimenti: Colore, Odore, Sapore. Molecole responsabili delle caratteristiche organolettiche degli alimenti. Acqua. Caratteristiche della molecola ed interazione con le macromolecole Sali Minerali Vitamine Sostanze Tossiche ed indesiderabili presenti negli alimenti Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: 1) Coultate Tom P. La chimica degli alimenti, Zanichelli. 2) Cabras P., Martelli A. Chimica degli alimenti, Piccin. Modalità di accertamento: Esame orale Chimica delle sostanze organiche naturali CHIM/06 CFU Periodo Durata N.Corso 8 semestrale 64h Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (CSPE) Prof. MANTELLINI FABIO [email protected] Obiettivi Formativi: Programma: · Principali gruppi funzionali presenti nelle molecole organiche di origine naturale. · Meccanismi sintetici più comuni nella chimica delle sostanze organiche naturali: reazioni di alchilazione, trasposizione di Wagner-Meerwein, condensazione aldolica e condensazione di Claisen, formazione delle basi di Schiff, reazione di Mannich, reazioni di decarbossilazione, reazioni di ossidazione e di riduzione. · Prostaglandine; trombossani; leucotrieni. · Polichetidi aromatici: reazioni di ciclizzazione, antrachinoni, reazioni di C-alchilazione, accoppiamento ossidativo e rottura ossidativi degli anelli fenolici. Unità iniziali alternative all’acetato. Unità per allungare la catena: macrolidi e poliesteri. Ciclizzazioni via reazione di Diels-Alder. · Terpeni: derivati monoterpenici, iridoidici, sesquiterpenici, di terpenici, triterpenici, triterpenici modificati (liquirizia e ginseng), tetraterpenici (carotenoidi e vitamina A). · Steroidi: colesterolo, saponine steroidee, fitosteroli, vitamine del gruppo D, ormoni adrenocorticosteroidi, progestinici, estrogeni ed androgeni. · Principali tecniche per l’isolamento e la purificazione delle sostanze organiche naturali: cristallizzazione, estrazione, distillazione e cromatografia. 82 · Tecniche di identificazione delle sostanze organiche naturali: spettroscopia infrarossa e di risonanza magnetica nucleare del protone e del carbonio 13 · Isolamento e caratterizzazione di feromoni. Isolamento del colesterolo dai calcoli biliari. Estrazione di carotenoidi dagli spinaci. Modalità didattiche: Lezione frontale Modalità di accertamento: Esame orale Chimica farmaceutica dei prodotti biotecnologici CHIM/08 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. CIANFRIGLIA MAURIZIO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si pone come obiettivo di illustrare le varie tipologie dei prodotti biotecnologici che sono attualmente in fase di sperimentazione clinica o regolarmente in commercio per la diagnosi e terapia di malattie infettive, genetiche ed oncologiche. Inoltre verranno affrontati e discussi i vari aspetti delle tecniche innovative per lo sviluppo ed espressione di prodotti di derivazione biotecnologica inclusi gli anticorpi monoclonali ottenuti mediante tecniche di phage display. Altri obiettivi del corso consistono nell’ illustare i vari aspetti regolatori associati alla fabbricazione e sperimentazione dei prodotti biotecnologici con particolare riguardo alle norme di GMP ed alle fasi che regolano la sperimentazione clinica. Programma: La produzione dei composti biotecnologici Tipologie dei prodotti tecnologici Sistemi di espressione ( espressione in piante: facoltativo) I sistemi di coltivazione I mezzi di coltura I contaminanti I processi successivi Gli elementi da considerare nella produzione e purificazione di proteine La formulazione dei prodotti biotecnologici e considerazioni farmaceutiche Considerazioni microbiologiche Gli eccipienti La conservabilità dei farmaci a base di proteine Il direzionamento delle proteine: vie di somministrazione e aumento dell’ assobimento La somministrazione di proteine I metodi di controllo della velocità di somministrazione del farmaco La cessione sito-specifica dei farmaci proteici Aspetti farmacocinetici e farmacodinamici dei farmaci proteici e peptidici L’ eliminazione dei farmaci proteici La distribuzione dei farmaci proteici Aspetti farmacodinamici dei farmaci proteici Il legame delle proteine con i farmaci proteici Adattamenti interspecie Eterogeneità dei farmaci proteici Le modificazioni chimiche dei farmaci proteici L’ immunogenicità 83 Vaccini Immunità umorale e cellulo mediata. Prncipi generali La progettazione del vaccino in relazione con la risposta immunitaria Le vie di somministrazione I vaccini convenzionali I vaccini vivi attenuati I vaccini da microrganismi uccisi: organismi interi I vaccini da microrganismi uccisi: subnità Le moderne tecnologie dei vaccini Gli aspetti farmaceutici Aspetti clinici e normativi Anticorpi monoclonali di origine cellulare somatica e ricombinante La struttura degli anticorpi Lo sviluppo di agenti terapeutici basati su anticorpi monoclonali Assemblaggio e produzione La pre-formulazione dei prodotti farmaceutici basati su anticorpi monoclonali Gli impieghi clinici degli anticorpi monoclonali (OKT3 come esempio) Il profilo farmacodinamico di abciximab Il problema della immunogenicità degli anticorpi monoclonali* Gli anticorpi monoclonali chimerici, umanizzati ed umani* Nuove metodologie per lo sviluppo di anticorpi monoclonali e di frammenti immunoglobulinici in forma scFv da librerie fagiche anticorpali. Terapie cellulari Le citochine Le interleuchine Gli interferoni Immunità naturale ed acquisita Tipi di immunità specifica Caratteristiche principali delle risposte immuni Fasi della risposta immunitaria Ipotesi selezione clonale I linfociti I fagociti mononucleati Le cellule dendritiche I granulociti Anatomia funzionale dei tessuti linfoidi I linfociti T e l’ induzione delle reazioni immunitarie cellulo-mediate Ipersensibilità ritardata e le sue cellule effettrici I linfociti T citotossici Le cellule NK Terapie geniche La terapia genica ex vivo ed in vivo Le potenziali malattie bersaglio della terapia genica 84 I metodi di trasferimento dei geni Trasferimento di geni “ nudi” Il trasferimento di geni basato sui virus ricombinanti Gli studi clinici Produzione farmaceutica e regolamentazione Utilizzo di tecniche di DNA ricombinante per lo sviluppo di prodotti biotecnologici La reazione a catena della polimerasi Gli animali manipolati geneticamente La manipolazione genetica delle proteine La cihica dei peptidi e le molecole peptidomimetiche Le tecnologie degli acidi nucleici Gli anticorpi catalitici (abzimi) Sangue e prodotti derivati L’ attivatore tissutale del plasminogeno Il fattore VIII Altri argomenti del programma: 1.Aspetti regolatori nello sviluppo dei prodotti biologici per uso clinico 2.Principi generali su cui si basa la produzione dei biologici in Good Manufacturing Practice (GMP) 3. Le fasi della sperimentazione clinica e le norme che le regolano Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: D.J.A. Crommelin, R:D: Sindelar. Biotecnologie Farmaceutiche, Editore Zanichelli Dispense fornite dal docente Modalità di accertamento: Esame orale Chimica Fisica CHIM/02 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CTRI) Prof. OTTAVIANI MARIA FRANCESCA Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi di teoria e pratica sulle tecniche spettroscopiche di indagine della materia in genere utilizzate in tutti i laboratori pubblici e privati biochimici e farmaceutici. Il corso poi descrive ed analizza i processi chimico fisici che avvengono negli organismi viventi e la loro fattibilità; processi di estrazione, purificazione, miscelazione vengono poi descritti nelle diverse condizioni chimico fisiche ambientali. Programma: (a) evoluzione dei sistemi biologici: identificazione e valutazione dei contenuti energetici in gioco nei processi biologici e che ne permettono la realizzazione e l’evoluzione in direzioni specifiche; organizzazione della bio-materia: da piccole a grandi molecole e da singole molecole a strutture ordinate plurimolecolari, trasporto ionico in membrane cellulari, stress fisico e consumo di energia degli organismi viventi, processi enzimatici, accumulo di energia per mezzo di trasformazioni chimiche quali ADP-ATP; (b) identificazione e quantificazione di macromolecole biologiche in soluzione per mezzo di misure di pressione osmotica e tonicità, oppure con misure elettroforetiche; (c) stabilizzazione di sospensioni cellulari e, in genere, di sospensioni colloidali; (d) purificazione e isolamento di molecole biologiche per estrazione e dialisi; (e) catalisi enzimatica da un punto di vista cinetico; (f) metodi spettroscopici di analisi della materia: semplici basi teoriche e applicazioni in campo biologico delle spettroscopie UV-Vis, Fluorescenza e Fosforescenza, IR e FT-IR, RAMAN, risonanze magnetiche e spettroscopie di diffrazione. Modalità didattiche: Lezione frontale; visita e prove pratiche in laboratori forniti di strumenti spettroscopici e spettrofotometrici. 85 Testi di studio: I. Atkins: CHIMICA FISICA Modalità di accertamento: Esame orale Chimica generale e inorganica CHIM/03 Titolo corso: Chimica generale e inorganica CFU Periodo Durata N.Corso 7 + 1L I semestre semestrale 72h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze biologiche (CTRI) Prof. FUSI VIERI [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso di Chimica Generale e Inorganica ha lo scopo di fornire agli studenti le basi generali della chimica occupandosi delle proprietà chimiche degli elementi e dei loro composti inorganici, di origine naturale e sintetica, nei loro aspetti teorici e applicativi avendo alla base lo studio e l’approfondimento del sistema periodico degli elementi, con particolare riguardo alle relazioni esistenti tra struttura e proprietà della materia. L’obiettivo è che lo studente possa avere gli strumenti per analizzare la materia, le sue proprietà e le sue trasformazioni sotto l’aspetto chimico. Programma: - Struttura della materia. Atomi ed elementi chimici. Molecole e composti ionici. Gli Isotopi. Massa atomica, pesi atomici e molecolari. Mole e massa molare. Stati di aggregazione della materia. - Struttura atomica. Energia. Radiazioni elettromagnetiche. Effetto fotoelettrico. L’atomo di idrogeno e i livelli energetici. Orbitali atomici. I numeri quantici. Livelli energetici negli atomi polielettronici. Il numero quantico di spin. Regole di riempimento degli orbitali. Configurazione elettronica degli elementi. Sistema periodico. Energia di ionizzazione, affinità elettronica, elettronegatività. - Il legame covalente. Legame di tipo s e p. Teoria del legame di valenza e dell’orbitale molecolare. Orbitali ibridi. Formule di struttura e geometria molecolare. Legame ionico. Legame metallico. - Legame chimico e proprietà fisiche della materia. Forze intermolecolari. Legame ad idrogeno. - Proprietà chimiche e periodicità. Nomenclatura dei composti chimici. Ossidi. Idruri. Numero di ossidazione. Acidi e basi. Proprietà chimiche degli elementi. Caratteristiche e reattività generali dei gruppi e degli elementi più importanti. Composti principali. - Reazioni chimiche. Reazioni di ossido-riduzione. Acidi e basi secondo BrØnsted-Lowry e secondo Lewis. Reazioni acido-base. Effetto livellante del solvente. Bilanciamento delle reazioni. - Lo stato gassoso. I gas ideali. Teoria cinetica dei gas. Gas reali. - Le soluzioni. La concentrazione delle soluzioni. Tensione di vapore. Ebullioscopia, e crioscopia. Pressione osmotica. Solubilità. - I composti di coordinazione. - Reversibilità delle reazioni e legge dell’equilibrio chimico. Principio di Le Chatelier. Equilibrio in sistemi eterogenei. Prodotto di solubilità. Cinetica delle reazioni chimiche, velocità di reazione, energia di attivazione, catalisi. - Equilibrio chimico e reazioni acido-base. Prodotto ionico dell’acqua. Soluzioni tampone. Idrolisi dei sali. Il pH. Determinazione del pH: gli indicatori, l’elettrodo a vetro. - Termodinamica chimica. Lavoro e calore. Primo e secondo principio della termodinamica. Entalpia, entropia, energia libera di Gibbs. Equilibrio ed energia libera. Costante di equilibrio e temperatura. - Elettrochimica. Pile. Forza elettromotrice. Potenziali standard. Elettrolisi. Modalità didattiche: Lezione frontale ed esercitazioni stechiometriche Testi di studio: 1. A. Sabatini, A. Dei, Chimica generale ed inorganica, Edizione Idelson-Gnocchi 2. I. Bertini, F. Mani, Lezioni di chimica, Edizioni Cedam, Padova 3. P. W. Atkins, Chimica generale, Edizioni Zanichelli 4. I. Bertini, F. Mani, Stechiometria, Edizioni Cedam, Padova 5. I. Bertini, F. Mani, Chimica inorganica con elementi di organica, Edizioni Cedam, Padova Modalità di accertamento: Esame scritto e orale 86 Chimica generale e inorganica CHIM/03 Titolo corso: Chimica generale e inorganica CFU Periodo Durata N.Corso 8 (7+1) semestrale 72h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. CARFAGNA CARLA Obiettivi Formativi: Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti le conoscenze fondamentali della chimica generale occupandosi delle proprietà chimiche degli elementi e dei loro composti inorganici, di origine naturale e sintetica avendo alla base lo studio del sistema periodico degli elementi. Verranno inoltre forniti principi di termodinamica chimica di elettrochimica e verranno studiati gli equilibri in soluzione acquosa. Particolare attenzione sarà rivolta all’approfondimento delle conoscenze necessarie agli studenti per seguire le altre discipline scientifiche che presuppongono l’utilizzo della chimica generale. Programma: - Gli Stati di aggregazione della materia. Struttura della materia. Elementi, composti e miscele. La teoria atomica, la struttura dell’atomo. Molecole e composti ionici. Gli Isotopi. Massa atomica, pesi atomici e molecolari. Lo spettrometro di massa. La Mole. - Struttura elettronica degli atomi. Radiazioni elettromagnetiche, l’effetto fotoelettrico. Modello atomico di Bohr. Descrizione quantomeccanica dell’atomo. Numeri quantici e orbitali atomici. Livelli energetici negli atomi polielettronici. Il numero quantico di spin. Regole di riempimento degli orbitali. Configurazione elettronica degli elementi. La tavola periodica, energia di ionizzazione, affinità elettronica, elettronegatività. - Il legame chimico. legame covalente. legame di tipo s e p. Legame ionico. Legame metallico. - Struttura delle molecole. Teoria della repulsione fra coppie elettroniche (VSEPR), gli orbitali ibridi e la forma delle molecole, geometria molecolare. - Liquidi, solidi e forze intermolecolari, interazioni dipolari e legame ad idrogeno. - Nomenclatura dei composti e reazioni chimiche. - Lo stato gassoso. I gas ideali, teoria cinetica, gas reali. - Le soluzioni. La concentrazione delle soluzioni, solubilità. Proprietà colligative. - L’equilibrio chimico, la costante di equilibrio, equilibri eterogenei, fattori che condizionano l’equilibrio, il principio di Le Chatelier. - Gli equilibri in soluzione acquosa. Acidi e basi secondo Brönsted-Lowry e secondo Lewis. Prodotto ionico dell’acqua, il pH, gli indicatori, idrolisi dei sali. Le soluzioni tampone. Reazioni acido-base, le titolazioni e i diagrammi di neutralizzazione Il pH. Prodotto di solubilità. - Termodinamica chimica. Lavoro e calore. Primo e secondo principio della termodinamica. Entalpia, entropia, energia libera di Gibbs. Variazione dell’energia libera con la temperatura. - Elettrochimica. Reazioni ossidoriduttive, applicazioni delle ossidoriduzioni, le pile, fenomeni elettrolitici. - Proprietà chimiche e periodicità. Caratteristiche e reattività generali dei gruppi e degli elementi più importanti. Modalità didattiche: Lezione frontale ed esercitazioni stechiometriche Testi di studio: 1. P. Atkins, L. Jones, Principi di Chimica, Zanichelli, Bologna. 2. P. Atkins, L. Jones, Chimica Generale, Zanichelli, Bologna. 3. I. Bertini, C. Luchinat, F. Mani, Chimica, Casa Editrice Ambrosiana, Milano. Modalità di accertamento: Esame scritto e orale 87 Chimica generale ed inorganica CHIM/03 Titolo corso: Chimica generale ed inorganica CFU Periodo 7+1L I semestre Durata semestrale, 72 ore (56 di lezione + 16 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Prof. MICHELONI MAURO SERGIO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso di Chimica Generale e Inorganica ha lo scopo di fornire agli studenti le basi generali della chimica occupandosi delle proprietà chimiche degli elementi e dei loro composti inorganici, di origine naturale e sintetica, nei loro aspetti teorici e applicativi avendo alla base lo studio e l’approfondimento del sistema periodico degli elementi, con particolare riguardo alle relazioni esistenti tra struttura e proprietà della materia. L’obiettivo è che lo studente possa avere gli strumenti per analizzare la materia, le sue proprietà e le sue trasformazioni sotto l’aspetto chimico. Programma: Struttura della materia. Atomi ed elementi chimici. Molecole e composti ionici. Gli Isotopi. Massa atomica, pesi atomici e molecolari. Mole e massa molare. Stati di aggregazione della materia. - Struttura atomica. Energia. Radiazioni elettromagnetiche. Effetto fotoelettrico. L’atomo di idrogeno e i livelli energetici. Orbitali atomici. I numeri quantici. Livelli energetici negli atomi polielettronici. Il numero quantico di spin. Regole di riempimento degli orbitali. Configurazione elettronica degli elementi. Sistema periodico. Energia di ionizzazione, affinità elettronica, elettronegatività. - Il legame covalente. Legame di tipo s e p. Teoria del legame di valenza e dell’orbitale molecolare. Orbitali ibridi. Formule di struttura e geometria molecolare. Legame ionico. Legame metallico. - Legame chimico e proprietà fisiche della materia. Forze intermolecolari. Legame ad idrogeno. - Proprietà chimiche e periodicità. Nomenclatura dei composti chimici. Ossidi. Idruri. Numero di ossidazione. Acidi e basi. Proprietà chimiche degli elementi. Caratteristiche e reattività generali dei gruppi e degli elementi più importanti. Composti principali. - Reazioni chimiche. Reazioni di ossido-riduzione. Acidi e basi secondo BrØnsted-Lowry e secondo Lewis. Reazioni acido-base. Effetto livellante del solvente. Bilanciamento delle reazioni. - Lo stato gassoso. I gas ideali. Teoria cinetica dei gas. Gas reali. - Le soluzioni. La concentrazione delle soluzioni. Tensione di vapore. Ebullioscopia, e crioscopia. Pressione osmotica. Solubilità. - I composti di coordinazione. - Reversibilità delle reazioni e legge dell’equilibrio chimico. Principio di Le Chatelier. Equilibrio in sistemi eterogenei. Prodotto di solubilità. Cinetica delle reazioni chimiche, velocità di reazione, energia di attivazione, catalisi. - Equilibrio chimico e reazioni acido-base. Prodotto ionico dell’acqua. Soluzioni tampone. Idrolisi dei sali. Il pH. Determinazione del pH: gli indicatori, l’elettrodo a vetro. - Termodinamica chimica. Lavoro e calore. Primo e secondo principio della termodinamica. Entalpia, entropia, energia libera di Gibbs. Equilibrio ed energia libera. Costante di equilibrio e temperatura. - Elettrochimica. Pile. Forza elettromotrice. Potenziali standard. Elettrolisi. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni stechiometriche. Testi di studio: A. Sabatini, A. Dei, Chimica generale ed inorganica, Edizione Idelson-Gnocchi I. Bertini, F. Mani, Lezioni di chimica, Edizioni Cedam, Padova P. W. Atkins, Chimica generale, Edizioni Zanichelli I. Bertini, F. Mani, Stechiometria, Edizioni Cedam, Padova I. Bertini, F. Mani, Chimica inorganica con elementi di organica, Edi-zioni Cedam, Padova Modalità di accertamento: Esame scritto e orale. 88 Chimica industriale CHIM/04 CFU Periodo Durata N.Corso 8 semestrale 64h Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (CSPE) Prof. FIORUCCI CHIARA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di illustrare i principi di base della chimica industriale (aspetti termodinamici, cinetici, catalitici, tecnologici) ed inoltre mira all’acquisizione di conoscenze sulla realizzazione e gestione di un impianto chimico per produrre agenti terapeutici, inclusi gli aspetti normativi relativi all’industria chimica e biotecnologica, le norme di sicurezza e di impatto ambientale. Programma: Aspetti della realizzazione dei processi chimici · Termodinamica dei processi chimici · Elementi di stechiometria industriale · Elementi di cinetica chimica · Catalisi e catalizzatori Impiantistica chimica industriale · Criteri di realizzazione e dimensionamento degli impianti · Reattori · Operazioni unitarie · Elementi di impianti chimici · Unificazione rappresentativa e strumentale nei processi industriali · Simboli e schemi di processo Bioindustria e Produzione biotecnologica industriale · Attività e tecnologie · Le fasi di produzione · Fermentatori · Misure e controlli nei processi biotecnologici · Modello cinetico per organismi unicellulari · Modello cinetico di crescita non limitata · Cinetica di una produzione biotecnologica · Prodotti chimici di base · Amminoacidi, enzimi, proteine · Antibiotici e vitamine · Vaccini anticorpi, ormoni Aspetti normativi relativi all’industria chimica · Sicurezza in laboratorio · L. n. 327/8 del 13/12/1980 “ Sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivati da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici” · D.L. 626/94 “ riguardante il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro” · Sostanze chimiche: rischio per la sicurezza e per l’ambiente · D.L. 25/2002 “Valutazione del rischio chimico” · Programma Internazionale per la sicurezza delle sostanze chimiche (IPCS) · Schede ICSC 89 Pericolo e rischio tossicologico · NOEL, LOAEL · Valutazione del rischio · Distribuzione ambientale · Concetto di dose/risposta e durata dell’esposizione · A.D.M.E. · Monitoraggio dell’esposizione: ambientale, biologico, valori limite biologici di esposizione Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: L. Alberghino, E. Cernia: Biotecnologie e Bioindustria, UTET Sussidi del docente. Testi di riferimento: E. Stocchi. Chimica Industriale, EDISCO. V. Petrone. L’industria chimica, Ed. Scient. SIDEREA. A.Cacciatore, E: Stocchi, Impianti chimici industriali, EDISCO. V. Petrone. Biotecnologia, Ed. Scient. SIDEREA. A.Tagliaferro, C. Grande. Biotecnologie e chimica delle fermentazioni, Zanichelli. C.L.Galli, M. Marinovich, P.Restani. Tossicologia Sperimentale, OEMF. Modalità di accertamento: Esame orale Chimica Organica CHIM/06 CFU Periodo Durata N.Corso 3 semestrale, 24 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. ATTANASI ORAZIO ANTONIO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso è volto in parte a completare le conoscenze chimiche dello studente ed in parte all’approfondimento di argomenti inerenti i combustiblili fossili e il loro utilizzo in petrolchimica. Programma: L’atomo di carbonio. Legame covalente. Orbitali ibridi. Idrocarburi alifatici: alcani, alcheni, alchini e loro proprietà chimico-fisiche. Dieni ed effetto mesomerico. Alogenuri alchilici. Idrocarburi aromatici e loro proprietà chimico-fisiche. Alogenuri arilici. Alcoli, eteri e fenoli. Ammine, aldeidi e chetoni. Acidi carbossilici e loro derivati. Classificazione dei combustibli fossili. Carbogenesi. Carbone e carbochimica: gas d’aria, gas d’acqua e loro utilizzo nella sintesi organica. Metano e derivati. Origine del petrolio. Metodi di raffinazione dei grezzi, frazioni petrolifere. Petrolchimica. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: J. McMurry, Fondamenti di Chimica Organica, Zanichelli. Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Insegnamento Opzionale. Chimica Organica CHIM/06 CFU Periodo Durata N.Corso 7 + 1L semestrale 72h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze biologiche (CTRI) Prof. FILIPPONE PAOLINO [email protected] Obiettivi Formativi: Obiettivo del corso è di fornire agli studenti la conoscenza e le proprietà dei gruppi funzionali presenti 90 nelle molecole organiche, della loro formazione e della loro reattività attraverso lo studio dei meccanismi principali che dimostrano le reazioni chimiche analizzate. Programma: 1) Struttura e proprietà delle molecole organiche. 2) Alcani, Alcheni, Alchini. 3) Alogenuri Alchilici, Sostotuzione Nucleofila Alifatica. 4) Alcoli, Reazioni di Eliminazione e di Addizione Elettrofila. 5) Stereochimica. 6) Composti Aromatici, Sostituzione Elettrofila Aromatica e Sostituzione Elettrofila Aromatica. 7) Ammine, Fenoli. 8) Composti Carbonilici: Addizione Nucleofila e Sostituzione Nucleofila Acilica. 9) Carbanioni. 10) Molecole di Origine Naturale. Modalità didattiche: Lezione frontale, Esercitazioni. Testi di studio: J. CLAYDEN N. GREEVES-Fondamenti di Chimica Organica-ZANICHELLI Modalità di accertamento: Prova scritta e orale. Chimica organica CHIM/06 Titolo corso: Chimica organica CFU Periodo Durata 5 I semestre semestrale (48 h) Corsi di laurea in: Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Biotecnologie () Prof. SANTEUSANIO STEFANIA [email protected] N.Corso Obiettivi Formativi: Il corso si propone di portare gli studenti alla comprensione delle caratteristiche strutturali, della nomenclatura, delle proprietà chimico-fisiche e della reattività delle principali classi di composti organici attraverso lo studio dei principali meccanismi di reazione. Programma: Richiami alla teoria strutturale dell’atomo. Elettronegatività degli elementi. Il legame covalente: proprietà. Formule di struttura delle molecole organiche. Attrazione tra molecole. Acidi e basi in chimica organica. Aspetti generali degli orbitali. Orbitali ibridi del carbonio.Gruppi funzionali. Nomenclatura dei composti organici (generalità). Doppi e tripli legami. Doppi legami coniugati. Orbitali delocalizzati. Teoria della risonanza. ALCANI – Isomeri di struttura. Alcani e cicloalcani. Analisi conformazionale. Tensione torsionale. REAZIONI RADICALICHE – La clorurazione del metano: aspetti generali e meccanismo. Alogenazione di alcani. Radicali liberi. Reazioni di sostituzione radicalica: aspetti energetici e di reattività. Stabilità dei radicali. ALCHENI, DIENI E ALCHINI – Struttura e nomenclatura. Acidità degli alchini: acetiluri e reazioni di sostituzione. Idrogenazione catalitica. Scala di stabilità degli alcheni. Reazioni di addizione elettrofila. Regola di Markovnikov. Reazioni radicaliche. STEREOCHIMICA – Isomeria geometrica negli alcheni e nei composti ciclici. Definizione di chiralità. Chiralità nei composti del carbonio. Configurazione. Enantiomeri e diastereomeri. ALOGENURI ALCHILICI – I composti organici alogenati. Nomenclatura. Reazioni di sostituzione nucleofila (SN1 e SN2) e di eliminazione (E1 e E2): meccanismo e implicazioni stereochimiche. Cenni sugli intermedi di reazione. Struttura e stabilità dei carbocationi. Reattivi di Grignard. ALCOLI – Classificazione, nomenclatura e caratteristiche acido-base. Preparazione degli alcoli. Reazioni di sostituzione e di eliminazione. Formazione di esteri. Ossidazione. 91 ETERI, EPOSSIDI E ANALOGHI – Struttura e nomenclatura. Preparazione di eteri ed epossidi e loro reattività in reazioni di sostituzione. AROMATICITA’. BENZENE E SOSTITUZIONE ELETTROFILA AROMATICA – Struttura e nomenclatura di omologhi e derivati del benzene. Stabilità dell’anello benzenico. Concetto di aromaticità. Requisiti per l’aromaticità. Principali reazioni di sostituzione elettrofila aromatica. Benzeni sostituiti: effetto induttivo e effetto mesomero dei sostituenti. Fenoli: caratteristiche acide e reattività. Reazioni di Sandmeyer. Composti eteroaromatici. ALDEIDI E CHETONI – Struttura e nomenclatura. Reazioni di addizione nucleofila al carbonile. Addizione di alcoli: emiacetali ed acetali. Reazioni di addizione-eliminazione con ammoniaca, ammine e derivati. Riduzione e ossidazione. Reattività degli idrogeni in alfa al carbonile: formazione di enoli ed anioni enolato. Tautomeria cheto-enolica. Alogenazione in posizione alfa. ACIDI CARBOSSILICI E DERIVATI – Struttura, nomenclatura e proprietà fisiche. Relazione fra struttura e forza di un acido. Reazioni di formazione di cloruri acilici, anidridi, esteri ed ammidi. Reazioni di sostituzione nucleofila acilica. Reazioni di riduzione. Idrolisi acide e basiche. AMMINE – Classificazione, struttura e nomenclatura. Basicità: effetto della struttura sulla basicità. Sali delle ammine: i cationi di ammonio. Le ammine in reazioni di sostituzione. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: R. Macomber CHIMICA ORGANICA Zanichelli J. McMurry FONDAMENTI DI CHIMICA ORGANICA 3a ed. italiana Zanichelli G. Russo, G. Catelani, L. Panza, P. Pedrini CHIMICA ORGANICA Casa Editrice Ambrosiana Modalità di accertamento: Prova scritta ed orale Note: Il Corso è mutuato per 4 CFU dagli studenti del CdL in Biotecnologie, e del CdL in Scienze Ambientali Citochimica e Istochimica e Tecniche Utrastrutturali e Molecolari in Biologia Animale - Modulo di Citochimica e Istochimica BIO/06 Titolo corso: Citochimica e Istochimica CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. MANNELLO FERDINANDO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze teoriche e pratiche sui principali metodi di studio e riconoscimento in situ di composti biochimici e molecolari in cellule isolate ed in tessuti. Programma: Definizione della disciplina: campo di studio della citochimica e dell’istochimica; relazioni fra citochimica e discipline morfologiche e non morfologiche; applicazioni cliniche ed altre applicazioni pratiche. Metodi di indagine: tecniche chimiche, tecniche immunologiche e bio-molecolari. Allestimento dei preparati: fissazione chimica e tecniche alternative; metodi di inclusione in paraffina e resine; sezioni al criotomo. Convalidazione delle reazioni citoistochimiche:sensibilità, specificità, falsi positivi e negativi, reazioni di controllo. Metodiche di colorazione e rivelazione più usate per: elementi chimici inorganici, Acidi nucleici. Glucidi, Proteine, Lipidi, Enzimi, Biomolecole organiche. Immunofluorescenza:aspetti teorici, metodi diretti ed indiretti. Autoradiografia:metodi diretti ed indiretti. Immunocitochimica ed ibridazione in situ: metodi quantitativi ed analisi di immagine. Modalità didattiche: Lezione frontale; Esercitazioni di Laboratorio Testi di studio: : a) Pearse A.: Trattato di Istochimica. Piccin Ed, Padova, 1990; 92 b)Mannello F e Papa S: Compendio di Tecniche di Citochimica ed Istochimica, Ed. Quattroventi, 2005, Modalità di accertamento: Esame orale Citochimica e Istochimica e Tecniche Utrastrutturali e Molecolari in Biologia Animale - Modulo di Tecniche Utrastrutturali e Molecolari in Biologia Animale BIO/05 Titolo corso: Tecniche Utrastrutturali e Molecolari in Biologia Animale CFU Periodo Durata N.Corso 4 I semestre semestrale 32h Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. GUIDI LORETTA Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze teoriche e pratiche sui principali metodi di studio e riconoscimento in situ di composti biochimici e molecolari in cellule isolate ed in tessuti animali. Programma: Definizione della disciplina: campo di studio della citochimica e dell’istochimica; relazioni fra citochimica e discipline morfologiche e non morfologiche; applicazioni cliniche ed altre applicazioni pratiche. Metodi di indagine: tecniche chimiche, tecniche immunologiche e bio-molecolari. Allestimento dei preparati: fissazione chimica e tecniche alternative; metodi di inclusione in paraffina e resine; sezioni al criotomo. Convalidazione delle reazioni citoistochimiche:sensibilità, specificità, falsi positivi e negativi, reazioni di controllo. Metodiche di colorazione e rivelazione più usate per: elementi chimici inorganici, Acidi nucleici. Glucidi, Proteine, Lipidi, Enzimi, Biomolecole organiche. Immunofluorescenza:aspetti teorici, metodi diretti ed indiretti. Autoradiografia:metodi diretti ed indiretti. Immunocitochimica ed ibridazione in situ: metodi quantitativi ed analisi di immagine. Modalità didattiche: Lezione frontale; Esercitazioni di Laboratorio Testi di studio: a) Pearse A.: Trattato di Istochimica. Piccin Ed, Padova, 1990; b)Mannello F e Papa S: Compendio di Tecniche di Citochimica ed Istochimica, Ed. Quattroventi, 2005 Modalità di accertamento: Esame orale Citologia e Tecniche cellulari BIO/06 Titolo corso: Citologia e Tecniche cellulari CFU Periodo Durata N.Corso 8 semestrale 72h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze biologiche (CTRI) Prof. DEL GRANDE PAOLO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso di Citologia si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base dell’organizzazione cellulare a livello morfologico e funzionale. Il corso di Tecniche Cellulari si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base delle tecniche per la preparazione e lo studio dei campioni biologici in microscopia ottica ed elettronica. Programma: Citologia : Composizione chimica del protoplasma. I componenti inorganici: l’acqua, i componenti minerali. I componenti organici: i carboidrati, i lipidi, le proteine. Gli acidi nucleici: DNA e RNA. Sintesi proteica. 93 I livelli di organizzazione della materia vivente. Cenni sui virus e sulle cellule procariote. La cellula eucariota. La membrana cellulare. L’esistenza, il significato e la struttura della membrana plasmatica. Trasporto passivo o diffusione. Diffusione facilitata. Trasporto attivo. Il glicocalice. Il citoplasma. Lo ialoplasma. I ribosomi. Il reticolo endoplasmatico rugoso (RER) e il reticolo endoplasmatico liscio (REL). L’apparato di Golgi. L’apparato vacuolare interno e il processo di secrezione. I lisosomi. I microbodies e i perossisomi. Le inclusioni citoplasmatiche. I mitocondri. Il citoscheletro: microtubuli, filamenti intermedi, microfilamenti. Il centriolo. Le ciglia e i flagelli. Esocitosi ed endocitosi. Ciclosi e movimento ameboide. I sistemi di giunzione tra cellule. I desmosomi. Fasce aderenti e fasce occludenti. Le giunzioni serrate e la comunicazione tra cellule contigue. Il nucleo. Morfologia. L’involucro nucleare. Matrice nucleare, nucleoscheletro, nucleoplasma, DNA e RNA. Eucromatina ed eterocromatina. I cromosomi. Il nucleolo. Le attività nucleari. Il ciclo vitale della cellula: trascrizione dell’RNA (fase G1); duplicazione del DNA nucleare (fase S); preparazione alla divisione (fase G2). La divisione mitotica. La divisione meiotica. Ovogenesi e spermatogenesi. Tecniche cellulari: Microscopio ottico: a luce trasmessa, a contrasto di fase, a fluorescenza, confocale. Microscopio elettronico: a trasmissione, a scansione. Allestimento di preparati citologici ed istologici per microscopia ottica e per microscopia elettronica a trasmissione: fissazione, disidratazione, inclusione. Significato delle varie fasi del processamento dei campioni. Artefatti. Colorazioni per microscopia ottica e per microscopia elettronica a trasmissione. Natura e scopo della colorazione. Meccanismi di colorazione. Modalità di esecuzione e fattori che influenzano la colorazione. Modalità didattiche: Lezione frontale e Laboratorio Testi di studio: Rosati P. e Colombo R. (a cura di), La cellula, Edi-Ermes, 2001 Materiale didattico verrà fornito durante il corso. Modalità di accertamento: Verifiche scritte in itinere ed esame orale Citometria e Citometria Applicata - Modulo di Citometria BIO/17 Titolo corso: Citometria CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. PAPA STEFANO [email protected] Obiettivi Formativi: Il percorso didattico del biennio prevede una serie di materie biologiche atte ad ottenere un concreto inquadramento delle tecniche e metodologie applicate alla diagnostica morfologica dei diversi apparati dell’organismo umano. In tal senso, dopo un primo inquadramento delle metodologie di evidenziazione del campione nell’insegnamento di “Citochimica e Istichimica” questo modulo affronta tematiche riguardanti le strumentazioni del settore delle Microscopie e delle metodologie ad esse correlate per lo studio dei fenomenti cellulari che riguardano il funzionamento delle cellule dell’organismo umano ( citologia-citopatologia clinica), del loro differenziamento e della conseguente costituzione nei diversi tessuti (IstologiaIstopatologia clinica). 94 Programma: I fondamenti della citometria a flusso: Diffusione, assorbimento della luce e fluorescenza, fluorocromi. Struttura del cimometro a flusso, cell sorting. Applicazioni in cinetica cellulare: Misure di DNA, cinetica cellulare, marcatori di proliferazione, analisi degli istogrammi, analisi biparametrica DNA/BrdU Applicazioni in Immunofluorescenza: immunofluorescenza quantitativa, metodi in immunologia cellulare, analisi delle distribuzioni (cluster). Applicazioni in biologia cellulare: studio delle funzioni cellulari, studio delle cellule germinali, analisi della ploidia, studio e sortine di cromosomi umani. Strumentazioni citometriche: FACScalibur, Coulter XL, CYan, PAS IV. Modalità didattiche: Lezione frontale, esercitazioni di laboratorio Testi di studio: Dispense di Citometria S. Papa et al. Ed Quattroventi Modalità di accertamento: Test di verifica parziale Programma: 1 test (2CFU/test) Valutazione finale:orale Programma: totale o scorporato della parte relativa alla verifica parziale (2-4 crediti) Tipologia dell’esame: verifica parziale: test a risposta multipla e prova pratica Verifica finale: orale (obbligatorio) Citometria e Citometria Applicata - Modulo di Citometria Applicata BIO/16 Titolo corso: Citometria Applicata CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. ZAMAI LORIS [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di far conoscere agli studenti le principali applicazioni sperimentali e cliniche dell’indagine citometrica. In particolare, verranno fornite: le competenze per lo studio del ciclo, della vitalità e della morte (apoptosi e necrosi) cellulare in modelli tumorali; le principali metodologie applicative per lo studio del fenotipo e delle funzioni immunitarie ed ematologiche; la valutazione di proteine intracitoplasmatiche. Programma: Citometria applicata: Analisi della vitalità e morte cellulare. Valutazione dell’apoptosi in citometria a flusso. Progressione apoptosi/necrosi. Analisi del contenuto di DNA in linee tumorali. Analisi monoparametrica con ioduro di propidio (PI) e biparametrica PI/BrdU. Analisi del fenotipo e delle funzioni linfocitarie ed ematologiche in citometria a flusso. Analisi di proteine intracitoplasmatiche (citochine e onco-proteine) e dell’attività citotossica di alcune popolazioni del sangue. Conta assoluta di progenitori emopoietici, metodologie in citometria a flusso. Modalità didattiche: Lezione frontale, esercitazioni di laboratorio. Testi di studio: Dispensa di Citometria Applicata , L. Zamai et al. presso Fabbri Luca Copisteria, Centro Copie, Via Saffi 50 Urbino. G. Starace. Manuale di Citometria – Ed. GIC Modalità di accertamento: Esame orale 95 Citopatologia Clinica e Genetica Applicata - Modulo di Citopatologia Clinica MED/ Titolo corso: Citopatologia Clinica CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Prof. BATTISTELLI SERAFINA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze teoriche e pratiche sulle modificazioni citologiche in relazione a vari tipi di patologie, sulle tecniche di indagine citodiagnostica e di avviarli alla lettura dei preparati citopatologici Programma: Citopatologia Generale. Citodiagnostica clinica: quadri cellulari normali, quadri cellulari nelle patologie infiammatorie, quadri cellulari nelle alterazioni neoplastiche. Citopatologia d’organo: apparato genitale femminile, mammella, prostata, vie urinarie, tiroide, ecc. Tecniche di citopatologia, classiche e innovative. Modalità didattiche: Lezione frontale, esercitazioni di laboratorio Testi di studio: Indicazioni verranno consigliate all’inizio del corso. Modalità di accertamento: Esame orale e valutazione di preparati citopatologici per il microscopio ottico Citopatologia Clinica e Genetica Applicata - Modulo di Genetica Applicata BIO/13 Titolo corso: Genetica Applicata CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Prof. FRATERNALE ALESSANDRA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di descrivere alcune recenti applicazioni della ricerca genetica di base e dell’ingegneria genetica nel campo della medicina e delle biotecnologie in generale e di metterne in luce le potenzialità e le problematiche di utilizzo. Programma: Tecniche principali Il trasferimento di acidi nucleici su membrana PCR: RT-PCR, real-time PCR, PCR per la diagnosi di infezioni acute e latenti Sintesi chimica del DNA: metodo della fosforammidite, sintesi di geni Sequenziamento del DNA: procedimento dei dideossinucleotidi Taglio e saldatura di molecole di DNA: enzimi di restrizione, DNA ligasi, adattatori, terminal transferasi Vettori plasmidici: caratteristiche essenziali, pBR322, pUC Vettori fagici: il batteriofago _, replicazione del DNA del fago _, utilizzo del fago _ come vettore. Vettori cosmidici: caratteristiche generali Clonaggio in E. coli: vettori di espressione; vettori che massimizzano la sintesi proteica; promotori regolabili: promotore lac, promotore pL, promotore del triptofano; vettori che semplificano la purificazione delle proteine ricombinanti; vettori che favoriscono la solubilizzazione delle proteine espresse. 96 Produzione di insulina umana in E.coli. Clonaggio in lievito: vettori episomiali, vettori che si integrano, YAC (yeast artificial chromosome) Trasferimento genico in cellule animali: cenni Strategie di clonaggio; il clonaggio di DNA genomico: strategia del Maniatis, il clonaggio di cDNA. Analisi di genoteche; analisi tramite ibridazione: metodo di Grunstein-Hogness; procedura di plaque-lift. Analisi delle genoteche di espressione (metodo immunologico) Applicazioni della tecnologia del DNA ricombinante Animali transgenici: metodo della microiniezione di DNA; metodo del vettore retrovirale; cellule ES; clonazione mediante trasferimento nel nucleo. Applicazione di topi transgenici: studio di funzione e regolazione genica; sistemi modello per le malattie; produzione di proteine ricombinanti. Bovini transgenici. Volatili transgenici. Acidi nucleici come strumenti diagnostici: diagnosi di malattie infettive, diagnosi prenatale, caratteristiche delle sonde, SNP, RFLP, VNTR. Modalità didattiche: Lezione frontale. Testi di studio: “Ingegneria genetica principi e tecniche” Primrose S. Zanichelli “Biotecnologia molecolare, principi ed applicazioni del DNA ricombinante”. B.R. Glick, J.J. Pastemak. Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale. Conservazione della natura BIO/05 Titolo corso: Conservazione della natura CFU Periodo Durata N.Corso 6 + 1L I semestre semestrale 64h Corsi di laurea in: Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. PANDOLFI MASSIMO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso è volto alla conoscenza dei principali parametri funzionali alla biologia della conservazione delle specie e delle popolazioni animali e vegetali considerati come componenti funzionali al mantenimento della biodiversità degli ambienti e degli habitat terrestri. In senso storico, filogenetico e operativo vengono indagati gli aspetti funzionali alla biologia della conservazione delle popolazioni e delle specie: la loro ecologia, il comportamento, gli aspetti della riproduzione e distribuzione nello spazio, i parametri di sopravvivenza, i modelli di dispersione e le relazione con le attività umane. Sono dati i principali parametri di analisi ambientale del paesaggio e degli habitat, vengono esaminati modelli ed esempi di conservazione attiva di specie animali e formazioni vegetali nel territorio e nelle aree protette. Una rilevante parte del corso è basata sulla formazione pratica di esperti della gestione delle risorse faunistiche nel contesto sociale ed economico attuale. Sono previste escursioni nell’ambiente naturale e visite presso istituti e istituzioni che si occupano attivamente di conservazione. Programma: Biologia della Conservazione. La biologia della conservazione come disciplina scientifica e il suo campo di studi. Biodiversità e analisi della biologia della specie. Analisi delle componenti tassonomiche, filogenetiche, ecologiche, biogeografiche e socioeconomiche della biodiversità. Analisi della vegetazione naturale e specie vegetali. I parametri funzionali alla biologia della conservazione della specie: ecologia, comportamento, riproduzione, sopravvivenza e dispersione. Analisi ambientale del paesaggio e delle popolazioni selvatiche. Principi e metodi di valutazione del territorio ai fini della conservazione naturalistica. GIS e biologia della conservazione. Rilevamento di parametri demografici di popolazioni di specie selvatiche. Metodologie di campionamenti quantitativi. Interazioni interspecifiche: competizione, predazione, simbiosi, parassitismo etc. Applicazioni alla gestione faunistica Eco-etologia Vertebrati terrestri e conservazione: i principali gruppi sistematici, ecologia e gestione di erbivori e predatori. Fattibilità e pianificazione delle operazioni di monitoraggio. Basi 97 statistiche e componenti delle analisi. Esempi di gestione e conservazione di specie selvatiche nelle aree protette. Estinzioni e popolazione minima vitale. Estinzione delle popolazioni e delle specie: Minima popolazione vitale e vulnerabilità. I modelli matematici di distribuzione e sopravvivenza applicati alla conservazione. Esempi storici di estinzioni causate dall’uomo. Le “Liste rosse” e loro metodologie di costruzione. Conservazione delle popolazioni e delle specie animali e vegetali rare e vulnerabili. Specie esotiche, dinamica. Risorse genetiche piante coltivate e animali domestici. Reintroduzione in natura di specie selvatiche: modalità e problemi. e metodi operativi. Musei e giardini botanici. Divulgazione ed Interpretazione. Processi decisionali nella gestione e conservazione della biodiversità. Dilemma ecologia-economia. Metodi di valutazione delle risorse naturali. Valutazioni di impatto ambientale e Analisi di incidenza biologica. Reperimento di risorse economiche e sociali per la conservazione. Modelli di progetti e piani di gestione per la conservazione delle risorse naturali. Modalità didattiche: lezione frontale, escursioni in campo Testi di studio: Meffe & Carroll, Principles of Conservation Biology, Sinauer. R. Primack, Essential of Conservation Biology, Sinauer. Modalità di accertamento: Esame orale Note: Insegnamento opzionale per il CdL in Scienze Biologiche. Delivery systems CHIM/09 CFU Periodo 4 (3+1) Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (CSPE) Prof. ROSSI LUIGIA [email protected] Obiettivi Formativi: Programma: Introduzione Drug-delivery systems: vantaggi, sviluppi e prospettive Stime di mercato Caratteristiche di un prodotto farmaceutico ottimizzato Sistemi di rilascio sostenuto, controllato e ritardato Biofarmaceutica Elementi di farmacocinetica Trasporto di farmaci attraverso le membrane cellulari Vie di somministrazione dei farmaci Assorbimento gastrointestinale Delivery orale Dissolution-controlled systems Diffusional systems Bioerodible devices Swelling-controlled release systems Osmotically-controlled systems Ion-exchange systems Rilascio orale di insulina Delivery transdermico Penetrazione di farmaci per via tradizionale Cerotti transdermici Iontoforesi 98 Durata semestrale 40h N.Corso Transfersomi Rilascio transdermico di insulina Delivery oculare Metodi correnti di rilascio di farmaci all’occhio Limiti dei farmaci per uso topico Assorbimento sistemico di insulina tramite somministrazione oculare Ciclodestrine Hydrogels Inserti oculari BOTE diseases Iontoforesi oculare ECT (encapsulated cell technoogy) Delivery di agenti di contrasto per fluoroangiografia Delivery polmonare Nebulizzatori Metered Dose Inhalers (MDI) Dry powder inhalers (DPI) Rilascio sistemico di farmaci Exubera Altri sistemi di delivery Dentale; vaginale e uterino; impianti sottocutanei; iniezioni sottocutane, intra-muscolo e intra-arterie di microsfere biodegradabili Eritrociti come drug delivery system Tecniche di loading: elettroporazione, endocitosi indotta da farmaci, pulse osmotico, emolisi ipotonica Destino del farmaco incapsulato Applicazioni biomediche degli RBC “loaded” Drug-targeting systems Targeting di primo, secondo e terzo ordine Strategie per ottenere un delivery sito-specifico Prodrugs Drug-carrier-delivery systems: particolati e solubili Nanoparticelle e microparticelle: metodi per la loro preparazione ed applicazioni Liposomi: classificazione, preparazione, interazioni cellulari, stealth liposomi, targeting passivo ed attivo, applicazioni Eritrociti: targeting selettivo di “drug-loaded RBC” a cellule macrofagiche; applicazioni in vitro ed in vivo; prospettive future. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Poiché non sono attualmente disponibili testi che trattino in modo organico gli argomenti del programma, agli studenti viene fornito materiale dal docente. Gli argomenti vengono illustrati sulla base di una rassegna aggiornata della letteratura scientifica effettuata dal docente. Testi di consultazione: - Modern Pharmaceutics, IV Edition Revised and Expanded, edito da G.S. Bunker e C.T. Rhodes, Marcel Dekker, New York, 2002 - Drug Delivery Systems, Second Edition, Ranade V.V. and Hollinger M.A., CRC Press, 2004 - Drug Delivery principles and application, Wang B. Siahaan T. and Soltero R., Wiley Interscience, 2005 Modalità di accertamento: Esame orale 99 Dinamica dei Litorali e Difesa delle Aree Costiere GEO/02 Titolo corso: Dinamica dei Litorali e Difesa delle Aree Costiere CFU Periodo 3+1L I semestre Durata semestrale, 40 ore (24 di lezione + 16 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. COLANTONI PAOLO [email protected] Obiettivi Formativi: Scopo del corso è quello di fornire le conoscenze di base su un sistema deposizionale di primaria importanza, che costituisce anche un ambiente di grande valore sociale ed economico. L’intensa antropizzazione sviluppatasi negli ultimi anni ha inoltre imposto l’assoluta necessità della difesa e talora del ripristino delle caratteristiche naturali delle aree costiere, nell’ottica del corretto utilizzo delle risorse ambientali. Il corso verrà pertanto svolto illustrando i principi della dinamica deposizionale e dell’evoluzione naturale o indotta dalle opere ingegneristiche delle coste, ponendo in risalto il ruolo fondamentale svolto dal moto ondoso, quale agente dinamico preponderante. L’esposizione verrà corredata di molti esempi di casi reali riferiti prevalentemente ai litorali mediterranei. Programma: Sistema litorale e ambiente costiero Processi costieri Sedimenti e loro classificazione Bilancio sedimentario Regime idrografico - moto ondoso - maree - correnti indotte Classicazione delle coste Coste rocciose e falesie Coste deposizionali e spiagge - profili di spiaggia - variazioni della linea di riva Variazioni del livello del mare Metodi di studio dell’ambiente costiero Mappatura delle coste e dei fondali adiacenti Difesa delle coste - individuazione ed eliminazione delle cause di degrado - scogliere, pennelli e loro funzione - ripascimenti artificiali - interventi non convenzionali Principi della gestione integrata Scenari futuri Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni in escursione. Testi di studio: Ricci Lucchi F., 1992 – I ritmi del mare. Sedimenti e dinamica delle acque. La nuova Italia Scientifica, Roma. Pranzini E., 2004 – La forma delle coste – Geomorfologia costiera, impatto antropico e difesa dei litorali. Zanichelli Ed. 100 Bird C.F., 1996 - Beach Mangement . J. Wiley & Sons Ltd. Sunamura T., 1992 - Geomorphology of rocky coasts. J. Wiley & Sons Pilarczyk K. W. Zeidler R.B., 1996 - Offshore breakwaters and store evolution control. Balkema A.A. Modalità di accertamento: Esame orale. Diritto brevettuale e commerciale dell’Unione Europea IUS/04 CFU Periodo Durata N.Corso 6 semestrale 56h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. PIERINI MARCELLO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti alcune conoscenze giuridiche – istituzionali, necessarie a comprendere la portata invasiva dell’ordinamento comunitario sul piano interno e internazionale. Particolare attenzione verrà dedicata all’organizzazione e all’evoluzione del sistema delle imprese biotecnologiche in Italia e in Europa, nonché alla legislazione comunitaria afferente la protezione industriale delle scienze della vita e delle biotecnologie. Programma: PARTE PRIMA Del diritto dell’UE Nascita ed evoluzione del sistema comunitario. Le Istituzioni Gli atti e le competenze La tutela Il mercato interno e le quattro libertà fondamentali La politica di coesione economico sociale Politica e programmi quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico PARTE SECONDA Del diritto commerciale dell’UE Il contratto in generale Il contratto di compravendita L’imprenditore commerciale e l’imprenditore agricolo Il diritto societario nell’Unione Europea Le direttive comunitarie in materia societaria Le imprese biotecnologiche in Europa e negli USA La circolazione internazionale delle tecnologie PARTE SECONDA Del diritto brevettale Le invenzioni industriali e il brevetto Le invenzioni brevettabili: limiti e requisiti La titolarità dei diritti nascenti dall’invenzione Il brevetto chimico e farmaceutico La legislazione nazionale La convenzione di Unione di Parigi La convenzione di Monaco sul brevetto europeo (C.B.E.) Il trattato di cooperazione in materia di brevetti (P.C.T.) 101 Il brevetto nel diritto comunitario e il brevetto comunitario Le biotecnologie: origini e presupposti scientifici Diritto e materia vivente Il concetto giuridico di invenzione biotecnologia La brevettabilità degli organismi geneticamente modificati; La direttiva Ce 98/44 sulla protezione degli organismi geneticamente modificati Cenni sul modello statunitense La diverse forme di tutela delle nuove varietà e specie vegetali. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: I testi saranno indicati ad inizio del corso. Modalità di accertamento: Esame orale Diritto Regionale e degli Enti Locali IUS/10 CFU Periodo Durata N.Corso 4 I semestre semestrale, 32 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. SALVADORI MARIA ANNA Obiettivi Formativi: Studiare l’organizzazione ed il funzionamento delle istituzioni più vicine al cittadino per meglio comprendere i rapporti tra comunità locali ed enti rappresentativi degli interessi pubblici di riferimento. Programma: 1. Introduzione. Costituzione ed autonomia territoriale. 2. Potestà legislativa regionale e potestà regolamentare. Principi costituzionali di ripartizione delle funzioni amministrative. 3. Forma di governo regionale, provinciale e comunale. Istituti di partecipazione. Dirigenti. Controlli. Servizi pubblici locali e forme di gestione. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: I testi consigliati saranno indicati nel corso delle lezioni. Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Mutuato dal Corso di Diritto Regionale e degli Enti Locali (Laurea in Valutazione e Controllo Ambientale; Classe 27). Domotica e Edifici Intelligenti INF/01; ING-INF/05 Titolo corso: Domotica e Edifici Intelligenti CFU Periodo Durata N.Corso 8 secondo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. PIANO MICHELE [email protected] Ricevimento: su appuntamento Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di illustrare i temi e le tecnologie di automazione della casa, analizzando i sottosistemi impiantistici che caratterizzano un edificio, le integrazioni possibili e gli standard utilizzati. Programma: 01. Introduzione: 01.01 Progettare un sistema domotico. 01.02 Impatto ambientale: risparmio energetico, sicurezza attiva e passiva. 01.03 Tecnologie di supporto per un abitare confortevole. 102 01.04 La casa domotica per l’utenza debole. 01.05 La domotica e gli anziani. 01.06 La casa ed il suo monitoraggio a distanza. 01.07 La domotica nell’arredo ed in particolare nella progettazione di cucine. 01.08 Building automation: una realtà per la PA e per le aziende. 01.09 Telelavoro. 01.10 La didattica a distanza. 01.11 Servizi socio-assistenziali a favore della terza età. 02. Domotica: 02.01 Intelligenza nell’ambiente e domotica. 02.02 Una scienza o una realtà. 02.03 Gli obiettivi. 02.04 Strategie di marketing. 02.05 Gli ostacoli alla diffusione e le possibili soluzioni. 03. Sistemi di monitoraggio e pannelli di controllo: 03.01 Software di sistema. 03.02 Fruibilità e accessibilità. 03.03 Software per il controllo remoto: palmari, Internet. 03.04 Sistemi d’accesso per utenti portatori di handycap. 04. Tecnologie attuali e scenari evolutivi: 04.01 Le tecnologie attuali. 04.02 Caratteristiche strutturali del mercato. 04.03 Scenari evolutivi. 04.04 Hardware domotico. 04.05 Server domotici. 04.06 Stazioni periferiche. 04.07 Moduli: dvd, smart card. 04.08 Trasmissione dati e telecontrollo. 04.09 Collegamento unità: cablaggio strutturato, wi-fi. 04.10 Controllo remoto: UMTS, Internet. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno. Testi di studio: “Domotica: tecnologie integrate per il controllo, per il confort e per il risparmio energetico”, McGraw-Hill, 2006. Modalità di accertamento: Tesina individuale, prova scritta e prova orale. Downstream processing BIO/10 CFU Periodo Durata N.Corso 8 (6+2) semestrale 64h Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (CSPE) Prof. NINFALI PAOLINO [email protected] Obiettivi Formativi: Il Corso si propone di far conoscere allo studente i sistemi capaci di separare efficientemente, fino al 103 grado di purezza farmaceutica, prodotti instabili come: proteine ricombinanti da brodi di fermentazione; metaboliti secondari da soluzioni, sospensioni o succhi vegetali; proteine costitutive di cellule animali o vegetali. Programma: Caratteristiche chimico-fisiche del prodotto. Termostabilità, peso molecolare, punto isoelettrico, caratteristiche idrofobiche, densità, proprietà di legame. Recupero del prodotto. Prodotto extracellulare, prodotto intracellulare: lisi della cellula con sistemi meccanici, chimici, fisici, enzimatici. Separazione. Sedimentazione, centrifugazione differenziale o isopicnica, estrazione con solvente: sistemi liquido-liquido, solidoliquido, sistemi in batch e sistemi continui in controcorrente; dialisi, filtrazione su membrane. Concentrazione. Evaporazione, ultrafiltrazione, filtrazione tangenziale (Quixstand system), adsorbimento, osmosi inversa, precipitazione di proteine con: sali neutri, solventi organici, polietilenglicole, cambio di pH o di temperatura. Separazione cromatografica. Scelta della fase fissa e mobile in: cromatografia a scambio ionico, ad interazioni idrofobiche, di adsorbimento, a setaccio molecolare, con matrici dye ligand (ligandi pseudospecifici), di affinità, di immunoaffinità; dimensioni della colonna per migliorare la risoluzione, rilascio dei prodotti: eluizione stepwise o con gradiente, vantaggi e svantaggi delle fasi fisse, Monitoraggio delle lavorazioni a valle: valutazione del profilo di eluizione con misure di assorbanza UV-VIS, attività enzimatica, conducibilità, valutazione della purezza della proteina: isoelettrofocalizzazione, elettroforesi mono e bidimensionale, western blotting, analisi HPLC, elettroforesi capillare. Bilanci di massa. Tabella riassuntiva della purificazione, analisi dei contaminanti: le enterotossine e i residui dei solventi, formulazione del prodotto, essiccazione: a letto fluido, a spruzzo, a tamburo, liofilizzazione; sterilizzazione, controllo della stabilità dei prodotti. Integrazione del processo. La riduzione del numero di stadi diminuisce i costi. Integrazione fra fermentazione e isolamento del prodotto; integrazione fra chiarificazione, concentrazione e purificazione ( adsorbimento su letto espanso) Implementazione su macroscala . Problemi nel passaggio dallo studio pilota al protocollo industriale: rapporto fra volumi di eluente e fase fissa; rapporto fra quantità di campione e di resina, mantenimento di un flusso lineare. Applicazioni dei processi di a valle. Produzione di eritropoietina umana ricombinante (discussione del lavoro teorico); bioconversione di scarti di lavorazione dell’industria dei vegetali (discussione della prova pratica relativa alla purificazione di bioflavonoidi). Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio Testi di studio: BIOTECNOLOGIE DI BASE: a cura di Colin Ratledge, Bjørn Kristiansen Traduzione di Mara Oliveri, revisione di Giorgio Corte 2004, 408 pagine; 39,00 euro, isbn 88-08-07775-6 Modalità di accertamento: Esame orale Ecologia BIO/07 Titolo corso: Ecologia CFU Periodo Durata N.Corso 7 56 h Corsi di laurea in: Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. FARINA ALMO [email protected] Obiettivi Formativi: Fornire le basi teorie e le evidenze empiriche dei processi naturali e delle interazioni tra organismi e loro contesto ambientale. Programma: 1. Introduzione: cenni storici, la natura dell’ecologia, lo studio dell’ ecologia. 2. La complessità della ecosfera: significato e struttura dei si-stemi complessi. 104 3. I substrati per la vita: atmosfera , suoli, acque, vegetazio-ne, animali. Il clima, struttura ed evoluzione dei suoli, radia-zione solare, temperatura, umidità e loro variazioni. 4. Definizione di ambiente e di sistema ecologico: processi e patterns ambientali e loro rapporti con l’ ambiente fisico. Gli adattamenti delle specie alle differenti condizioni ambientali. La vita alle condizioni estreme. 5. L’ecosistema: definizione, cenni storici ed evoluzione del pensiero scientifico. Le proprietà emergenti degli ecosistemi: stabilità, resistenza, resilienza. 6. I rapporti tra substrati abiotici e biotici e gli organismi, a-spetti metabolici ed effetti sulla distribuzione degli organismi. 7. Definizione di habitat. 8. Il trasferimento dell’ energia: produttività primaria e secon-daria in ambienti acquatici ed in ambienti terrestri. 9. I livelli trofici: autotrofi, decompositori, erbivori, carnivori, catene alimentari. 10. Le risorse.Cicli dei nutrienti: ciclo del carbonio, dell’ azoto, del fosforo, dello zolfo. 11. Disponiblità dei nutrienti ed effetti su individui, popolazio-nie e comunità. 12. Lo spazio fisico come risorsa. 13. Gli effetti degli inquinanti nei cicli dei nutrienti. 14. La natura del disturbo ambientale ed il suo ruolo nella di-namica degli organismi e dei loro habitat. 15. Gli individui ed il loro ambiente: distribuzione, adattamen-ti, strategie riproduttive, movimenti dispersivi e migrazioni, dormienza, forme di durata, competizione intra ed interspecifi-ca, predazione, parassitismo, simbiosi e mutualismo. 16. Elementi di eco-etologia e di socio-biologia: gruppi sociali, cooperazione ed altruismo. 17. Comportamento predatorio e risposte delle prede. 18. La natura del parassitismo e sue dinamiche. 19. Il mutualismo. 20. Evoluzione e dinamiche del territorialismo. 21. Struttura e dinamica di popolazione. 22. Elementi di demografia. Natalità, mortalità e crescita. 23 Fluttuazioni, cicli e caos. 24. Modelli spaziali espliciti, metapopolazioni e loro dinamica. 25. La natura della competizione intraspecifica. 26. La ripartizione delle risorse: il concetto di nicchia ecologica e di eco-field. 27. Differenziazione della nicchia ecologica. 28. Struttura e dinamica di comunità. 29. Diversità e distribuzione delle comunità nello spazio e nel tempo. 30. La circolazione dell’ informazione attraverso le comunità. 31. Competizione e predazione come fattori strutturanti le co-munità. 32. La risposta delle comunitrà al disturbo. 33. La successione ecologia: struttura e dinamica della vege-tazione. 34. Il concetto di climax. I patterns creati dalla successione: gli ecotoni. 35. Elementi di genetica: l’importanza della genetica in ecolo-gia, i sistemi riproduttivi, patterns delle variazioni genetiche. 36. Geni ed alleli, polimorfismo, deriva genetica, speciazione. 37. Elementi di ecologia umana. 38. Ecologia in agricoltura, ecologia urbana, ecologia forestale. 39. Risorse rinnovabili e loro utilizzo. Elementi di integrazione tra ecologia ed economia. 40. Concetto di “salute ambientale” e di servizio ambientale degli ecosistemi. Il costo ecologico della globalizzazione. 41. Malattie epidemiche e caratteristiche ambientali. 105 42. Elementi di conservazione delle risorse: valore e funzioni della biodiversità. 43. Il concetto di ecodiversità e l ’importanza del mosaico am-bientale per la conservazione delle specie. 44. Descrizione dei principali biomi e delle eco-regioni, strutture, dinamiche, disturbo ed elementi per la conservazione. 45. Cambiamenti climatici e loro effetti sul funzionamento degli ecosistemi Modalità didattiche: Lezioni frontali con l’ ausilio di video-proiezioni Testi di studio: L. Bullini, S. Pignatti, A. Virzo De Santo – Ecologia generale. UTET M. Begon, J.L. Harper, C.R. Townsend - Ecology. Blackwell Science, Oxford J.L. Chapman & Reiss, M.J. – Ecology. Principles and applica-tions. Cambridge University Press, Cambridge, UK A. Farina – Lezioni di ecologia (dispense, testo in preparazio-ne) J.R. Krebs & Davis N.B. – Behavioural ecology. An evolutionary approach. Blackwell Science, Oxford D. Rapport, R. Costanza, P.R. Epstein, C. Gaudet, R. Levins – Ecosystem health. Blackwell Science, Oxford. Modalità di accertamento: Verifica orale Note: Il corso è mutuato per 7 CFU da ‘Ecologia’ del CdL in Scienze Ambientali Ecologia e monitoraggio degli ecosistemi BIO/07 Titolo corso: Ecologia e monitoraggio degli ecosistemi CFU Periodo Durata N.Corso 8 64 h Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CTRI) Prof. FARINA ALMO [email protected] Obiettivi Formativi: Fornire le basi teorie e le evidenze empiriche dei processi naturali e delle interazioni tra organismi e loro contesto ambientale. Programma: 1. Introduzione: cenni storici, la natura dell’ecologia, lo studio dell’ ecologia. 2. La complessità della ecosfera: significato e struttura dei sistemi complessi. 3. I substrati per la vita: atmosfera , suoli, acque, vegetazione, animali. Il clima, struttura ed evoluzione dei suoli, radia-zione solare, temperatura, umidità e loro variazioni. 4. Definizione di ambiente e di sistema ecologico: processi e patterns ambientali e loro rapporti con l’ ambiente fisico. Gli adattamenti delle specie alle differenti condizioni ambientali. La vita alle condizioni estreme. 5. L’ecosistema: definizione, cenni storici ed evoluzione del pensiero scientifico. Le proprietà emergenti degli ecosistemi: stabilità, resistenza, resilienza. 6. I rapporti tra substrati abiotici e biotici e gli organismi, aspetti metabolici ed effetti sulla distribuzione degli organismi. 7. Definizione di habitat. 8. Il trasferimento dell’ energia: produttività primaria e secondaria in ambienti acquatici ed in ambienti terrestri. 9. I livelli trofici: autotrofi, decompositori, erbivori, carnivori, catene alimentari. 10. Le risorse. Cicli dei nutrienti: ciclo del carbonio, dell’ azoto, del fosforo, dello zolfo. 11. Disponiblità dei nutrienti ed effetti su individui, popolazioni e comunità. 12. Lo spazio fisico come risorsa. 13. Gli effetti degli inquinanti nei cicli dei nutrienti. 14. La natura del disturbo ambientale ed il suo ruolo nella dinamica degli organismi e dei loro habitat. 15. Gli individui ed il loro ambiente: distribuzione, adattamenti, strategie riproduttive, movimenti dispersivi e migrazioni, dormienza, forme di durata, competizione intra ed interspecifica, predazione, parassitismo, simbiosi e mutualismo. 16. Elementi di eco-etologia e di socio-biologia: gruppi sociali, cooperazione ed altruismo. 106 17. Comportamento predatorio e risposte delle prede. 18. La natura del parassitismo e sue dinamiche. 19. Il mutualismo. 20. Evoluzione e dinamiche del territorialismo. 21. Struttura e dinamica di popolazione. 22. Elementi di demografia. Natalità, mortalità e crescita. 23 Fluttuazioni, cicli e caos. 24. Modelli spaziali espliciti, metapopolazioni e loro dinamica. 25. La natura della competizione intraspecifica. 26. La ripartizione delle risorse: il concetto di nicchia ecologica e di eco-field. 27. Differenziazione della nicchia ecologica. 28. Struttura e dinamica di comunità. 29. Diversità e distribuzione delle comunità nello spazio e nel tempo. 30. La circolazione dell’ informazione attraverso le comunità. 31. Competizione e predazione come fattori strutturanti le co-munità. 32. La risposta delle comunitrà al disturbo. 33. La successione ecologia: struttura e dinamica della vege-tazione. 34. Il concetto di climax. I patterns creati dalla successione: gli ecotoni. 35. Elementi di genetica: l’importanza della genetica in ecologia, i sistemi riproduttivi, patterns delle variazioni genetiche. 36. Geni ed alleli, polimorfismo, deriva genetica, speciazione. 37. Elementi di ecologia umana. 38. Ecologia in agricoltura, ecologia urbana, ecologia forestale. 39. Risorse rinnovabili e loro utilizzo. Elementi di integrazione tra ecologia ed economia. 40. Concetto di “salute ambientale” e di servizio ambientale degli ecosistemi. Il costo ecologico della globalizzazione. 41. Malattie epidemiche e caratteristiche ambientali. 42. Elementi di conservazione delle risorse: valore e funzioni della biodiversità. 43. Il concetto di ecodiversità e l ’importanza del mosaico am-bientale per la conservazione delle specie. 44. Descrizione dei principali biomi e delle eco-regioni, strutture, dinamiche, disturbo ed elementi per la conservazione. 45. Cambiamenti climatici e loro effetti sul funzionamento degli ecosistemi Modalità didattiche: Lezioni frontali con l’ ausilio di video-proiezioni Testi di studio: L. Bullini, S. Pignatti, A. Virzo De Santo – Ecologia generale. UTET M. Begon, J.L. Harper, C.R. Townsend - Ecology. Blackwell Science, Oxford J.L. Chapman & Reiss, M.J. – Ecology. Principles and applica-tions. Cambridge University Press, Cambridge, UK A. Farina – Lezioni di ecologia (dispense, testo in preparazio-ne) J.R. Krebs & Davis N.B. – Behavioural ecology. An evolutionary approach. Blackwell Science, Oxford D. Rapport, R. Costanza, P.R. Epstein, C. Gaudet, R. Levins – Ecosystem health. Blackwell Science, Oxford. Modalità di accertamento: verifica orale Note: Il Corso è mutuato da ‘Ecologia’ (8 CFU) del CdL in Scienze Ambientali 107 Economia agro-industriale e delle imprese AGR/01 CFU Periodo Durata N.Corso 8 semestrale 64h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. ANTONELLI GERVASIO [email protected] Obiettivi Formativi: L’obiettivo del corso è quello di fornire allo studente alcuni concetti base per l’analisi del sistema agroindustriale e del comportamento strategico delle imprese che lo compongono, con particolare riferimento alle imprese del settore agricolo. Il corso mira, altresì, a fornire allo studente i principi microeconomici necessari per l’analisi di temi connessi con la produzione e il mercato dei prodotti agricoli e agro-industriali e con la gestione dei rapporti che le imprese sono chiamate a stabilire con le altre imprese e con il mercato. In questo quadro, il corso affronta le motivazioni economiche alla base dell’intervento pubblico e analizza gli obiettivi e gli strumenti delle politiche dell’Unione Europea in ambito agroindustriale, ponendo un’enfasi particolare ai problemi delle politiche per il settore agricolo, lo sviluppo rurale, la sicurezza alimentare e l’ambiente. Inoltre, viene discusso il ruolo dell’Organizzazione per il Commercio Mondiale (OCM/WTO) e del sistema di accordi che stabiliscono le regole per il commercio internazionale più rilevanti per il sistema agro-industriale. Infine, il corso analizza le problematiche economiche della qualità dei prodotti alimentari e della certificazione sia cogente che volontaria. Programma: 1. Introduzione 1.1 Il concetto di sistema agro-industriale 1.2 I diversi approcci all’analisi del sistema agro-industriale 2. Il sistema agro-industriale italiano 2.1 Assetti e tendenze nei sistemi agro- industriali 2.2 Le principali caratteristiche strutturali delle componenti del sistema agro-industriale italiano 3. Il comportamento del consumatore e la domanda di prodotti agro-industriali 3.1 Il concetto di utilità 3.2 La scelta del consumatore 3.3 La funzione di domanda 3.4 Le caratteristiche della domanda di beni agro-industriali 3.5 La dinamica del consumo alimentare 4. Sistemi e offerta agro-industriale 4.1 Le operazioni e le componenti del sistema 4.2 Elementi base della teoria economica della produzione applicata alle imprese del sistema agro-industriale 4.3 Il ruolo del progresso tecnico 4.4 Le nuove tecnologie nel settore agro-industriale (OGM e nuove tecnologie dell’informazione) 5. I mercati agro-industriali e la formazione dei prezzi 5.1 Le principali forme di mercato 5.2 La formazione dei prezzi agricoli alla produzione 5.3 Le caratteristiche dei prezzi agricoli alla produzione 5.4 I margini commerciali 6. La gestione della posizione dell’impresa sul mercato 6.1 La differenziazione del prodotto 6.2 Il rapporto acquirenti-venditori 6.3 Il vantaggio concorrenziale e i fattori critici di successo 6.4 Le politiche di marketing 6.5 Il marketing collettivo 108 7. L’integrazione verticale 7.1 Le principali forme di integrazione verticale 7.2 I vantaggi e gli svantaggi economici dell’integrazione verticale 7.3 L’integrazione verticale e l’impresa agricola 7.4 L’analisi economica dell’impresa cooperativa di trasformazione 8. L’intervento pubblico nel settore agro-industriale 8.1 Motivazioni economiche, obiettivi e strumenti delle politiche agrarie e agro-industriali nei paesi industrializzati 8.2 Impostazione ed evoluzione della politica dell’Unione Europea per il settore agricolo, lo sviluppo rurale e la sicurezza alimentare 8.3 La riforma del commercio mondiale e i negoziati in sede WTO9. La certificazione della qualità nel sistema agro-alimentare Modalità didattiche: Lezione frontale; seminari; tesine di approfondimento Testi di studio: A. Mariani, E. Viganò (a cura di), Il sistema agroalimentare dell’Unione Europea, Carocci, 2002. V. Saccomandi, Istituzioni dei mercati agricoli, Reda, 1991, (capp. I, II, III, IX, X, XI, XIII, XIV) (N.B: Il volume è disponibile presso la biblioteca del Corso di Laurea). Altro materiale didattico sarà disponibile presso la segreteria del Corso di Laurea. Per i frequentanti Gli studenti che frequentano le lezioni possono, in alternativa ai testi di riferimento, preparare l’esame sugli appunti delle lezioni, sulle dispense che verranno distribuite dal docente durante il corso e su altro materiale didattico che sarà distribuito o segnalato a lezione. Modalità di accertamento: Esame orale Economia e Gestione dell’Impresa SECS-P/07-08-10 Titolo corso: Economia e Gestione dell’Impresa CFU Periodo Durata N.Corso 6 secondo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. BOCCONCELLI ROBERTA [email protected] Ricevimento: su appuntamento Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di fornire gli strumenti di base per esaminare le dinamiche del comportamento dell’impresa, sia nelle modalità con cui essa interagisce con l’ambiente esterno, sia per quanto concerne i processi interni all’impresa stessa, e di sviluppare la capacità di utilizzo degli strumenti e delle metodologie per l’analisi e la gestione della realtà delle imprese. Programma: 01. Economia delle imprese: 01.01 Il sistema-impresa. 01.02 Impresa-ambiente-mercato. 01.03 Funzioni e finalità dell’impresa. 01.04 Teorie d’impresa. 02. Gestione strategica dell’impresa: 02.01 Orientamento strategico della gestione. 02.02 Strategia complessiva. 02.03 Strategie di sviluppo aziendale: integrazione verticale, diversificazione. 02.04 Internazionalizzazione, turnaround. 109 02.05 Strategia competitiva. 03. Direzione ed organizzazione dell’impresa: 03.01 Ciclo di direzione e organizzazione d’impresa. 03.02 Il processo di programmazione della gestione. 03.03 Tecnologie informatiche per la gestione d’impresa. 04. Elementi di gestione operativa: 04.01 La gestione della qualità. 04.02 La gestione della produzione. 04.03 Logistica industriale e gestione degli approvvigionamenti. 04.04 Strategia ed organizzazione di marketing. 04.05 Processi innovativi ed organizzazione delle attività di ricerca e sviluppo. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Sciarelli, “Fondamenti di Economia e Gestione delle Imprese”, CEDAM, 2004. Modalità di accertamento: Tesina di gruppo facoltativa e prova orale. Elettronica dei Sistemi Digitali ING-INF/01 Titolo corso: Elettronica dei Sistemi Digitali CFU Periodo Durata N.Corso 6 secondo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. CARINI ALBERTO [email protected] Ricevimento: martedì 11:00-13:00 Obiettivi Formativi: Il Corso introduce conoscenze generali sulle tecnologie dei circuiti integrati digitali e sugli strumenti specifici per l’analisi e la progettazione di blocchi digitali elementari, al fine di fornire le competenze necessarie a stimare costi e prestazioni dei circuiti integrati, comprendendone le problematiche e le prospettive evolutive. Programma: 01. Elettronica dello stato solido: 01.01 I materiali semiconduttori. 01.02 Il modello a legame covalente. 01.03 Mobilità e resistività nei semiconduttori. 01.04 Impurità nei semiconduttori. 01.05 Il modello a bande di energia. 01.06 Corrente di deriva e di diffusione. 02. Diodi allo stato solido: 02.01 Il diodo a giunzione pn. 02.02 Caratteristica i-v del diodo. 02.03 L’equazione del diodo. 02.04 Capacità della giunzione pn. 02.05 Il diodo Schottky. 03. I transistori ad effetto di campo metallo-ossido-semiconduttore MOSFET: 03.01 Il condensatore MOS. 03.02 MOSFET a canale n (NMOS). 110 03.03 Comportamento qualitativo i-v del transistore NMOS. 03.04 Caratteristiche i-v del transistore NMOS. 03.05 Modulazione della lunghezza del canale. 03.06 MOSFET a canale p (PMOS). 03.07 MOSFET a svuotamento. 03.08 Simboli circuitali del MOSFET. 03.09 L’effetto body. 03.10 Capacità del MOSFET. 04. I transistori bipolari a giunzione (cenni): 04.01 Struttura di un transistore bipolare a giunzione. 04.02 I transistori npn e pnp. 04.03 Le regioni di funzionamento dei transistori bipolare. 04.04 Caratteristiche i-v di un transistore bipolare. 05. Tecnologia dei circuiti integrati: 05.01 Processo di fabbricazione per i transistori MOS. 05.02 Il processo CMOS. 05.03 I processi per transistori bipolari. 05.04 Resistenze, capacità e diodi. 05.05 La scala di integrazione dei circuiti. 06. Introduzione all’elettronica digitale: 06.01 Porte logiche ideali. 06.02 Semplificazioni di reti logiche: metodo delle mappe di Karnaugh. 06.03 Caratteristica di trasferimento dell’invertitore reale. 06.04 Livelli logici e margini di rumore. 06.05 Risposta dinamica di una porta logica: tempi di salita e di discesa, ritardo di propagazione, potenza dissipata, fan-in e fanout, prodotto ritardo-potenza. 06.06 Criteri di progetto di una porta logica. 06.07 La logica a diodi. 07. I circuiti logici NMOS: 07.01 L’invertitore NMOS con carico resistivo. 07.02 Il problema del resistore di carico. 07.03 L’invertitore con carico attivo NMOS. 07.04 Caratteristiche di funzionamento e livelli logici. 07.05 Analisi dinamica e tempi di propagazione. 07.06 Potenza dissipata e prodotto ritardo-potenza. 07.07 Porte logiche elementari NMOS. 07.08 Fan-in e fan-out delle porte logiche NMOS. 08. I circuiti logici CMOS: 08.01 L’invertitore CMOS. 08.02 Caratteristica di trasferimento e margine di rumore. 08.03 Comportamento dinamico e tempi di propagazione. 08.04 Potenza dissipata. 08.05 Porte logiche elementari CMOS. 111 08.06 Fan-in e fan-out delle porte CMOS. 08.07 Stadi separatori di uscita. 08.08 La riduzione di scala nei circuiti CMOS. 09. I circuiti bipolari (cenni): 09.01 L’invertitore RTL. 09.02 Invertitore elementare TTL. 09.03 Lo stadio di uscita. 09.04 La caratteristica di trasferimento dell’invertitore TTL. 09.05 Porte logiche TTL. 09.06 Il transistore Schottky e le logiche TTL Schottky. 10. Circuiti di interconnessione e di ingresso/uscita: 10.01 Circuiti logici standard. 10.02 Porte A-O-I. 10.03 Porte in logica cablata. 10.04 Porte a tre stati. 11. Circuiti combinatori: 11.01 Circuiti sommatori e sottrattori. 11.02 Circuiti comparatori. 11.03 Circuiti codificatori e decodificatori. 11.04 Circuiti multiplexer e demultiplexer. 11.05 Matrici logiche programmabili (PLA). 12. Circuiti sequenziali: 12.01 Circuiti bistabili. 12.02 Il bistabile SR. 12.03 I flip-flop sincronizzati. 12.04 I flip-flop JK. 12.05 I flip-flop Master-Slave. 12.06 I flip-flop D e T. 13. Strutture CMOS per circuiti VLSI: 13.01 Logiche complesse FCMOS (cenni). 13.02 Logiche con porte di trasmissione. 13.03 Logiche dinamiche. 13.04 Latch e flip-flop in logica dinamica. 14. Le memorie non volatili: 14.01 Le memorie a sola lettura ROM. 14.02 Struttura interna delle ROM. 14.03 Memorie ROM dinamiche. 14.04 Indirizzamento bidimensionale. 14.05 Memorie non volatili EPROM, EEPROM e Flash. 15. Memorie RAM: 15.01 Memorie a lettura e scrittura. 15.02 Celle elementari per RAM statiche (SRAM). 15.03 Circuiti di lettura e scrittura per SRAM. 112 15.04 Celle elementari per RAM dinamiche (DRAM). 15.05 Circuiti di lettura e scrittura per DRAM Modalità didattiche: Lezioni frontali comprendenti teoria ed esercizi. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Spirito, “Elettronica Digitale”, McGraw Hill, 2002. Jaeger, Blalock, “Microelettronica 1: Elettronica Analogica”, McGraw Hill, 2005. Jaeger, Blalock, “Microelettronica 3: Elettronica Digitale”, McGraw Hill, 2005. Modalità di accertamento: Prova orale. Ematologia e Citometria Applicata MED/15-BIO/16 Titolo corso: Ematologia e Citometria Applicata CFU Periodo Durata N.Corso 4+3 semestrale 56h Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Prof. ZAMAI LORIS [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di far conoscere agli studenti le principali applicazioni sperimentali e cliniche dell’indagine citometrica. In particolare, verranno fornite: le competenze per lo studio del ciclo, della vitalità e della morte (apoptosi e necrosi) cellulare in modelli tumorali; le principali metodologie applicative per lo studio del fenotipo e delle funzioni immunitarie ed ematologiche; la valutazione di proteine intracitoplasmatiche; la definizione e caratterizzazione in termini citometrici delle principali patologie onco-ematologiche mediante le più comuni indagini diagnostiche di laboratorio. Programma: I modulo (3 CFU + 1 CFU di laboratorio) Citometria applicata: Analisi della vitalità e morte cellulare. Valutazione dell’apoptosi in citometria a flusso. Progressione apoptosi/necrosi. Analisi del contenuto di DNA in linee tumorali. Analisi monoparametrica con ioduro di propidio (PI) e biparametrica PI/BrdU. Analisi del fenotipo e delle funzioni linfocitarie ed ematologiche in citometria a flusso. Analisi di proteine intracitoplasmatiche (citochine e onco-proteine) e dell’attività citotossica di alcune popolazioni del sangue. Conta assoluta di progenitori emopoietici, metodologie in citometria a flusso. II modulo (3 CFU) Ematologia: Struttura e funzione degli organi emopoietici: midollo, tessuti linfoidi e milza. Emopoiesi. Le cellule staminali emopoietiche, i progenitori cellulari e i fattori di crescita e citochine. La mielopoiesi e la linfopoiesi. Differenziamento emopoietico in vitro. Utilizzo di anticorpi monoclonali contro antigeni di superficie nella descrizione del differenziamento emopoietico. Popolazioni del sangue periferico, fenotipo e funzione. Caratterizzazione immonofenotipica dei subset linfocitari e delle cellule mieliodi. Disordini della cellula staminale emopoietica. Cenni sui principali disordini linfocitari: leucemie e linfomi. Il fenotipo in emato-oncologia. Modalità didattiche: Lezione frontale, esercitazioni di laboratorio. Testi di studio: Dispense di Ematologia e Citometria Applicata. L.Zamai et al. presso Fabbri Luca Copisteria, Centro Copie, Via Saffi.50 Urbino. G. Starace. Manuale di Citometria – Ed. GIC Modalità di accertamento: Esame orale 113 Embriologia Molecolare e Biologia Evolutiva dei Vetebrati - Modulo di Biologia Evolutiva dei Vetebrati BIO/06 Titolo corso: Biologia Evolutiva dei Vetebrati CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. DEL GRANDE PAOLO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di mostrare agli studenti le problematiche evolutive di un phylum animale in relazione all’adattamento all’ambiente. Programma: Presentazione del corso di Biologia del Vertebrati. Caratteri generali del Phylum dei Cordati e schema anatomico fondamentale. Origine ed evoluzione dei Vertebrati. Caratteristiche anatomiche degli organi, apparati e sistemi che costituiscono il corpo del vertebrato, sviluppo e adattamenti in funzione dell’ambiente. Apparato tegumentario, sistema scheletrico, sistema nervoso, apparato alimentare, apparato circolatorio, apparato urogenitale, sistema muscolare, apparato endocrino. Modalità didattiche: Lezioni frontali e osservazione di preparati anatomici Testi di studio: I testi consigliati verranno presentati all’inizio del corso. Modalità di accertamento: Esame orale Embriologia Molecolare e Biologia Evolutiva dei Vetebrati - Modulo di Embriologia Molecolare BIO/06 Titolo corso: Embriologia Molecolare CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. CIARONI SANDRA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di illustrare i principi generali dello sviluppo considerando con particolare attenzione i meccanism molecolari che ne costituiscono la base e gli aspetti sperimentali che hanno permesso di raggiundere le attuali conoscenze sulle attività cellulari nell’embrione. Programma: Ciclo vitale degli organismi: stadi dello sviluppo animale. Specializzazione cellulare: Specificazione, determinazione. Specificazione autonoma, specificazione condizionata, specificazione sinciziale. Sviluppo a mosaico, sviluppo regolativo. Esperimenti di distruzione, isolamento, ricombinazione e trapianto per la verifica dello sviluppo a mosaico e regolativo. Gradienti morfogenetici, informazione di posizione. Determinazione cellulare e regolazione dell’espressione genica. Il differenziamento cellulare: reversibilità e irreversibilità del pattern di attività genica; ereditarietà dei pattern di attività genica attraverso combinazioni di fattori di trascrizione, condensazione della cromatina,mutilazione del DNA. Controllo dell’espressione genica tessuto specifico. Meccanismo d’azione degli ormoni steroidei e di molecole segnale di natura proteica. Esempio di differenziamento delle cellule muscolari. Morfogenesi e adesione cellulare: affinita selettiva fra le cellule. Superficie cellulare e molecole di adesione tra cellula e cellula (CAM). Caderine, NCAM, PSA-NCAM. Matrice extracellulare e molecole di adesione della matrice. Ruolo guida delle molecole di adesione della matrice nella migrazione cellulare e nella crescita assonale. Integrine. Induzione embrionale, competenza: Induzione del cristallino e sviluppo dell’occhio. Interazioni epitelio-mesenchimali. Sviluppo della penna nel tegumento degli Uccelli come es. di interazione epitelio-mesenchimale. Specificità regionale e specificità genetica dell’induzione nell’interazione epitelio-mesenchimale. Meccanismi dell’induzione: segnalazione locale e a distanza. Molecole segnale. Recettori del segnale. Traduzione del segnale. Risposta cellulare. 114 Apoptosi, apetti morfologici. Significato biologico. Induzione dell’apoptosi ( Fas, P53). Altre vie d’innesco. Fase di esecuzione. Cascata delle caspasi. Bcl2, Apaf-1. Fase finale del processo apoptotico: riconoscimento e fagocitosi del corpo apoptotico. Tecniche di evidenziazione dell’apoptosi. Fecondazione: struttura dei gameti, contatto e riconoscimento tra gameti, reazione acrosomica. Capacitazione, legame fra i gameti e reazione acrosomica nei mammiferi. Fusione delle membrane. Inibizione della polispermia. Attivazione del metabolismo dell’uovo. Riorganizzazione del citoplasma dell’uovo. Segmentazione. Tipi di segmentazione. Gastrulazione. Determinazione degli assi. Primi stadi di sviluppo negli invertebrati: riccio di mare come modello. Primi stadi di sviluppo nei vertebrati: Anfibi come modello: segmentazione, gastrulazione, formazione degli assi. Esperimenti di Spemann. Induzione embrionale primaria. Organizzatore. Meccanismi di determinazione degli assi negli anfibi. Specificità regionale dell’induzione neurale. Primi stadi di sviluppo negli uccelli: segmentazione, gastrulazione, formazione degli assi embrionali. Primi stadi di sviluppo nei mammiferi: segmentazione, gastrulazione, formazione degli assi. Formazione del tubo neurale: generalità Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: F.S. Gilbert: Biologia dello sviluppo Zanichelli Bologna 2005 Modalità di accertamento: Esame orale Esplorazione Geologica e Geofisica del Sottosuolo - Parte di: Metodi Geofisici e Fondamenti di Sismologia FIS/06 Titolo corso: Metodi Geofisici e Fondamenti di Sismologia CFU Periodo Durata N.Corso 6 II semestre semestrale, 48 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. SANTINI STEFANO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti di alcuni Metodi Geofisici di prospezione ed i fondamenti di Sismologia propedeutici ai due Metodi Sismici a riflessione e a rifrazione. Programma: 1. Metodi geofisici di prospezione geoelettrica Metodi geoelettrici. Metodo dei potenziali spontanei. Metodo della resistività. 2. Elasticità Spostamento, rotazione, sforzo e deformazione. Equazione di equilibrio. Energia di deformazione elastica. La legge di Hooke generalizzata. Equazione di equilibrio per un mezzo elastico, omogeneo ed isotropo. Equazione del moto in un mezzo elastico e le sue soluzioni. 3. Le onde di volume Fronti d’onda e raggi. Riflessione e rifrazione di onde piane. Riflessione multipla. 115 Le dromocrone. 4. Metodi geofisici di prospezione sismica Metodi sismici a riflessione e a rifrazione. Coefficiente di riflessione ed angolo di rifrazione. Geofoni: geofono elettromagnetico a bobina mobile e geofono piezoelettrico. 5. Metodo sismico a riflessione Disposizione geofoni e punti di scoppio. Sismogrammi. Correzione statica: riduzione dei sismogrammi al piano di riferimento. Caso di orizzonte riflettente inclinato. 6. Metodo sismico a rifrazione Caso di due strati orizzontali con velocità verticale costante. Caso di uno strato con velocità più bassa dello strato soprastante. Caso di tre strati orizzontali con velocità verticale costante. Caso di orizzonte rifrangente inclinato. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: I. - A. Norinelli Geofisica Applicata Casa Editrice Patron, Bologna. II. - E.Boschi, M.Dragoni Sismologia Casa Editrice UTET, Torino. Modalità di accertamento: Esame orale. Esplorazione Geologica e Geofisica del Sottosuolo - Parte di: Perforazioni Profonde GEO/05 Titolo corso: Perforazioni Profonde CFU Periodo 2+1L II semestre Durata semestrale, 32 ore (16 di lezione + 16 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. TONELLI GIANLUIGI [email protected] Ricevimento: Martedì 9,00 - 10,00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le metodologie fondamentali, teoriche e pratiche, di esplorazione geologica del sottosuolo per la conoscenza e la caratterizzazione dei terreni, dalle medie alle grandi profondità. Programma: 1. La Perforazione: Cenni storici; Fondamenti tecnici. Tecniche di Perforazione: a Percussione (sistema californiano ed a cavo standardizzato), a Rotazione (a secco e con circolazione di acqua o fango). La Perforazione Rotary, gli Scalpelli, i Fluidi di perforazione, la Circolazione diretta ed inversa. La Perforazione a Roto-percussione. Cenni di Tecniche di cementazione nelle perforazioni. 2. La Perforazione nella ricerca di idrocarburi: Definizione della Geologia del sottosuolo. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni sul terreno. 116 Testi di studio: G. Peli, La Perforazione, Casa Editrice Nuove Ricerche. Materiale didattico di approfondimento distribuito dal docente durante il corso. Modalità di accertamento: Esame orale. Etologia BIO/05 Titolo corso: Etologia CFU Periodo Durata N.Corso 4 I semestre semestrale 32h Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CTRI) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. PANDOLFI MASSIMO [email protected] Obiettivi Formativi: Programma: Il comportamento animale in chiave evoluzionistica. La logica darwiniana e lo studio del comportamento. Le differenze di comportamento. Istinti e comportamento appreso. Le basi evolutive degli istinti e del comportamento appreso. La genetica del comportamento. Geni e comportamento. Genetica del comportamento di animali non umani. Genetica ed evoluzione del comportamento. Lo sviluppo del comportamento Lo sviluppo delle differenze sessuali nel comportamento. Lo sviluppo del canto negli uccelli. I meccanismi della locomozione e dell’orientamento. L’organizzazione del comportamento. I tempi del comportamento: i cicli brevi. Cicli riproduttivi e cambiamento di priorità tra comportamenti. Ormoni e ciclo annuale di comportamento. L’evoluzione del comportamento: tracce storiche. Le tracce della storia del comportamento seguite attraverso i fossili. Tracce della storia evolutiva per mezzo della comparazione tra le specie viventi. L’evoluzione del comportamento: adattamento ed ecologia comportamentale. Ecologia del comportamento. Ecologia comportamentale dei segnali di comunicazione. L’ ecologia delle strategie per trovare un posto dove vivere. Selezione attiva dell’habitat. L’abbandono di un sito in favore di un altro. Le migrazioni. Territorialità. L’ecologia del comportamento di alimentazione. Le differenze nelle tecniche di cattura delle prede. Competizione e diete animali. L’ottimizzazione del comportamento di foraggiamento. L’ecologia del comportamento antipredatorio. I mezzi che la preda usa per rendersi meno evidente ai predatori. Strategie per rendere la cattura più difficile. Tattiche di difesa. Difese sociali. L’ecologia della riproduzione sessuali e delle cure parentali. Investimento parentale e strategie riproduttive dei due sessi. I mezzi utilizzati per massimizzare le cure parentali. L’ecologia delle strategie riproduttive dei maschi e delle femmine. La selezione sessuale. Competizione per compagne e aggressività fra i maschi. Le scelte sessuali delle femmine quando i maschi differiscono fra di loro nell’offerta dei doni. Come le femmine scelgono il compagno quando i maschi non fanno alcun investimento parentale. L’ecologia dei sistemi di accoppiamento. La prevalenza della poligamia e la varietà con cui si manifesta. La rarità e la varietà con cui si manifesta la monogamia. La rarità della poliandria e le modalità con cui essa si manifesta. L’ecologia del comportamento sociale. I costi e i benefici della società. L’evoluzione del comportamento altruista. Testi di studio: - J. Alcock, Etologia. Un approccio evolutivo, Zanichelli. - J. R. Krebs, N.B. Davies, Ecologia e comportamento animale, Boringhieri. Modalità di accertamento: Esame orale Note: Insegnamento opzionale Farmacologia BIO/14 CFU Periodo 4 Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. BALDUINI WALTER [email protected] Durata semestrale 32h N.Corso 117 Ricevimento: Lunedì, giovedì e venerdì ore 9.00-10.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le conoscenze di base riguardanti il meccanismo d’azione e l’azione terapeutica delle principali classi di farmaci. Programma: Farmacologia generale. Vie di somministrazione dei farmaci. Assorbimento, distribuzione, metabolismo ed eliminazione dei farmaci. Recettori. Meccanismi di traduzione del segnale. Interazione farmaco-recettore. Relazione dose-risposta. Indice terapeutico Classi di farmaci e principali azioni terapeutiche. Agonisti colinergici. Inibitori della colinesterasi (reversibili e irreversibili) Antagonisti colinergici. Bloccanti gangliari e neuromuscolari. Agonisti e antagonisti adrenergici. Farmaci ansiolitici e ipnotici. Farmaci antidepressivi. Analgesici oppiacei e antagonisti Farmaci antiaritmici e antianginosi. Inibitori dell’aggregazione piastrinica. Anticoagulanti. Antiiperlipidemici. Diuretici. Farmaci usati per trattare le ulcere peptiche. Farmaci antinfiammatori non steroidei. Antistaminici. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Testi di riferimento: “Farmacologia” Mary J Mycek, Richard A Harvey, Pamela C Champe, Zanichelli editore. Modalità di accertamento: Esame orale Farmacologia e Farmacotossicologia BIO/14 CFU Periodo Durata N.Corso 8 semestrale 64h Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Prof. BALDUINI WALTER [email protected] Ricevimento: Lunedì, giovedì e venerdì dala ore 9.00 alle ore 10.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le conoscenze di base riguardanti il meccanismo d’azione, l’azione terapeutica e gli effetti tossici delle principali classi di farmaci e di agenti chimici. Programma: Modulo di Farmacologia Farmacologia generale. Vie di somministrazione dei farmaci. Assorbimento, distribuzione, metabolismo ed eliminazione dei farmaci. Classi di recettori meccanismi di traduzione del segnale. Interazione farmaco-recettore. Relazione dose-risposta. Indice terapeutico Classi di farmaci e principali azioni terapeutiche. Agonisti colinergici. Inibitori della colinesterasi (reversibili e irreversibili) Antagonisti colinergici. Bloccanti gangliari e neuromuscolari. Agonisti e antagonisti adrenergici. Farmaci ansiolitici e ipnotici. Farmaci antidepressivi. Analgesici oppiacei e antagonisti Farmaci antiaritmici e antianginosi. Inibitori dell’aggregazione piastrinica. Anticoagulanti. Antiiperlipidemici. Diuretici. Farmaci usati per trattare le ulcere peptiche. Farmaci antinfiammatori non steroidei. Antistaminici. Modulo di Farmacotossicologia Definizione e scopi della Tossicologia. Tipi di effetti tossici: effetti locali e sistemici, reversibili e irreversibili, immediati e ritardati, reazioni allergiche e idiosincrasiche, risposte graduali e quintali. Organi bersaglio e meccanismi d’azione. Fattori che influenzano la risposta ai tossici Assorbimento, distribuzione, metabolismo ed escrezione degli agenti tossici. Principi generali di cancerogenesi, mutagenesi e tossicologia dello sviluppo Tossicità d’organo: tossicologia del sistema immunitario, del fegato, del rene, della cute e del sistema nervoso centrale; ematotossicità. 118 Usi e tossicità delle principali classi di pesticidi: insetticidi, erbicidi, fungicidi, rodenticidi. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: “Farmacologia” Mary J Mycek, Richard A Harvey, Pamela C Champe, Zanichelli editore. “Elementi di Tossicologia” Frank C. Lu, Sam Kacew EMSI edizioni Mediche Scientifiche Internazionali - Roma. Modalità di accertamento: Esame orale Fisica FIS/01-FIS/07 Titolo corso: Fisica CFU 7 + 1L Periodo II semestre Durata semestrale, 72 ore (56 di lezione + 16 di esercitazione) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze biologiche (CTRI) Prof. GRIANTI FRANCESCO [email protected] Obiettivi Formativi: Sviluppo dello spirito critico inquadrato scientificamente nell’indagine dei fenomeni naturali. Programma: PARTE PRIMA: MECCANICA CAPITOLO I: NOZIONI INTRODUTTIVE SULLO STUDIO DELLA FISICA - La fisica - Il metodo sperimentale - Misure dirette e indirette - dimensioni - operazioni tra grandezze fisiche - Proprietà degli strumenti di misura - gli errori di misura - l’errore quadratico medio - propagazione degli errori - sistemi ed unità di misura CAPITOLO II: ELEMENTI DI CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE - la cinematica - lo spazio - il tempo - il moto – traiettoria e legge oraria - la velocità - moto uniforme - moto circolare uniforme - moto armonico - l’accelerazione - moto uniformemente accelerato CAPITOLO III: ELEMENTI DI DINAMICA E STATICA DEL PUNTO MATERIALE - interazione tra i corpi - definizione operativa delle forze - problema generale della dinamica - il principio di inerzia 119 - equilibrio del punto materiale - alcuni tipi di forze CAPITOLO IV: LAVORO ED ENERGIA - lavoro di una forza - l’energia cinetica - l’energia potenziale - conservazione dell’energia meccanica - la potenza - dimensioni del lavoro, dell’energia e della potenza - esempi - forza d’attrito CAPITOLO V: STATICA DEI FLUIDI - introduzione - la pressione - la densità - la compressibilità - Forze di superficie e forze di volume - l’equazione fondamentale nell’idrostatica - applicazione dell’equazione fondamentale nell’idrostatica - la pressione atmosferica - unità di misura delle pressioni – fattori di ragguaglio - esempi CAPITOLO VI: FENOMENI DI SUPERFICIE NEI LIQUIDI - introduzione - forze intermolecolari – tensione superficiale - il problema della goccia su liquido - liquido a contatto di una parete solida - formula di Laplace - fenomeni di capillarità CAPITOLO VII: DINAMICA DEI FLUIDI - introduzione - l’equazione di continuità - il teorema di Bernoulli - attrito interno – viscosità - influenza degli attriti - la legge di Hagen – Poiseuille (senza dimostrazione) PARTE SECONDA: TERMOLOGIA TERMODINAMICA CAPITOLO VIII: INTERPRETAZIONE CINETICA DEI PROCESSI TERMODINAMICI - definizioni e concetti generali - teoria cinetica dei gas - esempi - scale di temperatura CAPITOLO IX: IL CALORE E IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA 120 - espansione termica - equilibri termodinamici e trasformazioni isocore, isobare ed isoterme - il calore e il I principio della termodinamica - capacità termica e calore specifico - calori specifici dei gas perfetti – equipartizione dell’energia – legge di Dulong e Petit - legge delle trasformazioni adiabatiche per un gas perfetto CAPITOLO X: PASSAGGI DI STATO - passaggi di stato CAPITOLO XI: IL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA - introduzione matematica - forme differenziali non esatte e ricerca della funzione di stato - la funzione di stato entropia - il II principio della termodinamica - entropia e disordine - applicazione del II principio ai sistemi isolati - formulazione di Clausius del II principio CAPITOLO XII: LE TRASFORMAZIONI DI CALORE IN LAVORO - sorgenti di calore e proprietà dei cicli - rendimento delle macchine termiche e teorema di Carnot - esempi di calcolo dei rendimenti PARTE TERZA: ELETTROMAGNETISMO CAPITOLO XIII: IL CAMPO ELETTROSTATICO - la carica elettrica - la legge di Coulomb - la natura discreta della carica - il campo elettrico - esempi CAPITOLO XIV: IL POTENZIALE ELETTRICO - l’energia elettrostatica - il potenziale elettrico - superficie equipotenziale - conservatività del campo elettrostatico - esempi CAPITOLO XV: CAPACITA’ E CONDENSATORI - induzione elettrostatica e polarizzazione - capacità di un corpo isolato - condensatori - calcolo di capacità - accoppiamento di condensatori - considerazioni energetiche - rigidità dielettrica - circuiti RC CAPITOLO XVI: CORRENTI CONTINUE 121 - Intensità di corrente - Resistenze e legge di Ohm - Considerazioni energetiche - Circuiti a più maglie CAPITOLO XVII: IL CAMPO MAGNETICO - la forza di Lorentz - calcolo dei campi magnetici - induzione elettromagnetica - induttanza - circuiti RL Modalità didattiche: Il corso viene svolto con lezioni teoriche (56 ore) e prove di laboratorio (16 ore); il corso teorico è stato interamente videoregistrato e le videocassette sono a disposizione degli studenti presso il C.S.A.A.E. (Centro Sistemi Audiovisivi Acustici Elettromagnetici) della ex Sogesta. Testi di studio: Lezioni di Fisica Ed. Dispense Cusl Urbino F. Grianti G.F. Bersani; Corso di Fisica Ed. Zanichelli Paul A. Tipler Vol 1, Vol2 Modalità di accertamento: L’esame consta di una prova scritta che può essere effettuata per non più di 4 volte nell’anno accademico. Alla prova scritta si può accedere ad ogni appello; nel caso in cui lo studente si ritiri dalla prova entro la prima ora senza consegnare lo scritto la prova non verrà conteggiata. Alla prova orale si è ammessi con una votazione nello scritto superiore ai 12/30 compresa. Per chi riporta una votazione nello scritto compresa tra i 12/30 ed i 17/30 c’è l’obbligo di sostenere la prova orale nello stesso appello in cui si è sostenuta la prova scritta. Per chi riporta una votazione superiore ai 18/30 compresa, la prova orale può essere sostenuta in uno qualsiasi degli appelli successivi ma entro la scadenza dell’anno accademico. Nel caso di risultato negativo nella prova orale viene annullata anche la prova scritta. Fisica FIS/01 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. MARTELLI FILIPPO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti alcuni concetti fondamentali della fisica classica, con particolare attenzione agli aspetti che sono rilevanti per lo studio della biologia e della chimica. Le leggi fisiche sono presentate ponendo in rilievo la metodologia scientifica sperimentale che è alla base dello studio della natura. Per molti fenomeni, particolarmente per quelli elettromagnetici, vengono forniti solo gli strumenti basilari per poter affrontare in futuro eventuali approfondimenti. Programma: Introduzione Il metodo scientifico. Misure ed errori di misura. Grandezze fisiche ed unità di misura. Cinematica Velocità e accelerazione medie ed istantanee. Il moto rettilineo uniforme e il moto uniformemente accelerato. Vettori e loro principali operazioni. Moti generici: velocità tangenziale; componente tangenziale e centripeta dell’accelerazione. Moto circolare uniforme. Dinamica Principio di relatività e principio di inerzia. Definizione statica di forza. Deduzione empirica del secondo principio della dinamica. Terzo principio della dinamica. 122 Le forze fondamentali, tensioni e reazioni vincolari, attrito statico e dinamico, forze apparenti. La forza di gravità e la legge di gravitazione universale. Forze elastiche ed oscillatore armonico. Definizione di lavoro. Il teorema dell’energia cinetica. Energia potenziale e forze conservative. Conservazione dell’energia meccanica. Grafici dell’energia potenziale. Fluidodinamica Idrostatica. Legge di Stevino e sue conseguenze: barometro di Torricelli e pressione atmosferica, principio dei vasi comunicanti, principio di Pascal e leve idrauliche. Principio di Archimede e spinta idrostatica, galleggiamento. Dinamica dei fluidi ideali. Scorrimento in regime stazionario: linee di corrente. Teorema di Bernoulli e sue principali conseguenze. Dinamica dei fluidi reali. Velocità di un fluido in regime di Poiseuille. Legge di Hagen-Poiseuille. Tensione superficiale: principali effetti dei tensioattivi. Legge di Laplace. Cenni sulla capillarità. Termodinamica Definizione operativa di temperatura. Principio zero della termodinamica. Scale termometriche. Dilatazione termica nei solidi e nei gas. Temperatura assoluta. Capacità termica e calore specifico a pressione costante. Calore latente di una trasformazione. Quantità di calore e misure calorimetriche. Esperienze di Joule e primo principio della termodinamica. Equivalente meccanico della caloria. Energia interna. Equazione dei gas perfetti. Applicazioni del primo principio alle trasformazioni di un gas ideale. Legge di Mayer sui calori specifici. Trasformazioni adiabatiche. Modello cinetico di un gas ideale. Trasmissione del calore: conduzione, convezione e irraggiamento. Secondo principio della termodinamica: enunciati di Clausius e Kelvin e loro equivalenza. Macchine termiche: rendimento e reversibilità. La macchina di Carnot. Teorema di Carnot sul rendimento delle macchine termiche e sue conseguenze: integrale di Clausius ed entropia. Aumento dell’entropia per trasformazioni irreversibili in sistemi chiusi. Principali potenziali termodinamici: potenziale di Gibbs, energia libera ed entalpia. Ottica Lo spettro elettromagnetico. Velocità della luce nel vuoto ed in un mezzo trasparente. Riflessione e rifrazione: legge di Snell. Equazione della lente sottile. Distanza focale di una lente e sue proprietà. Costruzione grafica dell’immagine di una lente biconvessa. Ingrandimento trasversale. La lente di ingrandimento. Cenni sull’occhio umano e sulla macchina fotografica. Ingrandimento angolare. Il microscopio composto e il suo ingrandimento angolare. Cenni sulla spettroscopia e sulla diffusione della luce. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: M. Villa, F. Vetrano, P. Cofrancesco, Elementi di Fisica, McGraw-Hill, 1998. D. Halliday, R. Resnick, J. Walker, Fondamenti di Fisica, (vol. I), Casa Editrice Ambrosiana, V edizione, 2001. Modalità di accertamento: Esame orale Fisica Generale FIS/01-08 Titolo corso: Fisica Generale CFU Periodo 8 secondo Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. VELTRI MICHELE [email protected] Durata semestrale N.Corso 123 Ricevimento: venerdì 11:00-13:00 Obiettivi Formativi: Lo scopo del Corso è quello di fornire gli elementi per una conoscenza di base dei fenomeni fisici mediante una scelta significativa di argomenti della fisica classica, tra cui meccanica del punto materiale, elettrostatica, correnti elettriche e circuiti, magnetismo ed elettromagnetismo. Programma: 01. La misura: 01.01 Introduzione alla metodologia delle scienze fisiche. 01.02 Grandezze fisiche. 01.03 Il Sistema Internazionale di unità di misura. 01.04 Campioni di tempo, lunghezza e massa. 01.05 Strumenti ed errori di misura. 02. Il moto in una dimensione: 02.01 Sistemi di riferimento. 02.02 Punto materiale. 02.03 Equazione oraria del moto. 02.04 Traiettoria. 02.05 Spostamento. 02.06 Velocità. 02.07 Accelerazione. 02.08 Diagrammi spazio-tempo. 02.09 Il problema delle condizioni iniziali. 02.10 Moto rettilineo uniforme e moto uniformemente accelerato. 02.11 Moto dei corpi in caduta libera. 03. I vettori: 03.01 Grandezze scalari e grandezze vettoriali. 03.02 Proprietà dei vettori. 03.03 Componenti di un vettore. 03.04 Operazioni con i vettori. 03.05 Proprietà di invarianza. 03.06 Il vettore posizione. 03.07 Il vettore spostamento. 04. Il moto in due e tre dimensioni: 04.01 Velocità e accelerazione in un moto tridimensionale. 04.02 Composizione di moti uniformi: il moto dei proiettili. 04.03 Accelerazione centripeta e tangenziale. 04.04 Il moto circolare uniforme. 04.05 Velocità periferica e angolare. 04.06 Accelerazione angolare. 05. I principi della dinamica: 05.01 Il principio di inerzia. 05.02 Il secondo principio della dinamica. 05.03 Il terzo principio della dinamica. 05.04 Quantità di moto. 05.05 Impulso. 124 05.06 Conservazione della quantità di moto. 05.07 Massa e peso. 06. Applicazioni dei principi della dinamica: 06.01 Risultante delle forze. 06.02 Equilibrio. 06.03 Reazioni vincolari. 06.04 Tensione dei fili. 06.05 Il piano inclinato. 06.06 Le forze di attrito. 06.07 Attrito statico e attrito dinamico. 06.08 Attrito in un fluido viscoso. 06.09 Il moto armonico semplice. 06.10 Il pendolo semplice. 06.11 Moto di un punto materiale sotto l’azione della forza elastica. 06.12 Il moto armonico smorzato. 06.13 Oscillazioni forzate. 06.14 Risonanza. 06.15 Sistemi di riferimento in moto relativo rispetto ad un altro. 06.16 Trasformazioni di Galileo. 06.17 Forze fittizie nei sistemi di riferimento non inerziali. 06.18 Dinamica del moto circolare uniforme. 07. Lavoro ed energia: 07.01 Lavoro. 07.02 Potenza. 07.03 Energia cinetica. 07.04 Teorema dell’energia cinetica. 07.05 Lavoro della forza elastica. 07.06 Lavoro della forza peso. 07.07 Lavoro della forza di attrito. 07.08 Energia potenziale. 07.09 Forze conservative e loro proprietà. 07.10 Il principio di conservazione dell’energia. 08. La gravitazione universale: 08.01 Le leggi di Keplero. 08.02 La legge di gravitazione universale. 08.03 L’esperimento di Cavendish per la determinazione di G. 08.04 Il moto dei satelliti. 08.05 Il campo gravitazionale. 08.06 Forze centrali. 08.07 Energia potenziale gravitazionale. 08.08 Massa inerziale e massa gravitazionale. 09. La carica elettrica: 09.01 La carica elettrica. 125 09.02 Conduttori e isolanti. 09.03 Induzione elettrostatica. 09.04 La legge di Coulomb. 09.05 Quantizzazione e conservazione della carica elettrica. 10. Il campo elettrostatico: 10.01 Il campo elettrostatico. 10.02 Linee di forza. 10.03 Esempi di calcolo del campo elettrostatico: dipolo elettrico, anello sottile. 10.04 Moto di una carica puntiforme in campo elettrostatico. 10.05 Il potenziale elettrostatico. 10.06 Energia potenziale elettrostatica. 10.07 Il flusso del campo elettrostatico. 10.08 La legge di Gauss e sue applicazioni. 11. Condensatori e dielettrici: 11.01 Capacità. 11.02 Condensatori (piano a facce parallele, cilindrico). 11.03 Condensatori in serie e in parallelo. 11.04 Energia immagazzinata nel campo elettrostatico. 11.05 Condensatori con dielettrico. 12. Corrente e resistenza: 12.01 Corrente elettrica. 12.02 Densità di corrente. 12.03 Condizione di stazionarietà. 12.04 Modello classico della conduzione elettrica. 12.05 Resistenza, resistività e conduttanza. 12.06 La legge di Ohm per i conduttori metallici. 12.07 Effetto Joule. 12.08 Resistori in serie e parallelo. 12.09 Forza elettromotrice. 12.10 Resistenza interna del generatore. 12.11 Circuiti elettrici in corrente continua. 12.12 Leggi di Kirchhoff. 12.13 Processi di carica e scarica nei circuiti RC. 13. Il campo magnetico: 13.01 Il campo magnetico. 13.02 La legge di Gauss per il campo magnetico. 13.03 La forza di Lorentz. 13.04 Particella in moto in un campo magnetico uniforme. 13.05 Effetto Hall. 13.06 Forza magnetica agente su di un filo percorso da corrente. 13.07 Campi magnetici prodotti da una corrente. 13.08 Campo magnetico di una carica in moto. 13.09 Legge di Biot-Savart. 126 13.10 Azioni elettrodinamiche tra fili percorsi da corrente. 13.11 La legge di Ampère. 13.12 Campo magnetico generato da un solenoide. 14. Campi elettrici e magnetici variabili nel tempo: 14.01 La legge di Faraday dell’induzione elettromagnetica. 14.02 La legge di Lenz. 14.03 Induttanza. 14.04 Transitori nei circuiti LR. 14.05 Energia magnetica. 14.06 Corrente di spostamento. 14.07 La legge di Ampère-Maxwell. 14.08 Le equazioni di Maxwell. 15. Correnti alternate: 15.01 Le correnti alternate. 15.02 Circuiti RLC. 15.03 Impedenza. 15.04 Potenza. 15.05 Oscillazioni elettromagnetiche nei circuiti LC. 15.06 Risonanza nei circuiti RLC. 16. Onde elettromagnetiche: 16.01 Introduzione: onde piane. 16.02 Onde elettromagnetiche. 16.03 Propagazione delle onde elettromagnetiche. 16.04 Energia di un’onda: il vettore di Poynting. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Per la teoria e gli esercizi: - Mazzoldi, Nigro, Voci, “Elementi di Fisica”, vol. Meccanica e vol. Elettromagnetismo, EdiSES, 2002. - Halliday, Resnick, Walker, “Fondamenti di Fisica”, Casa Editrice Ambrosiana, 2002. Per approfondimenti sugli esercizi: - Salandin, Pavan, “Problemi di Fisica”, vol. 1 e 2, Casa Editrice Ambrosiana, 1994. - Bruno, D’Agostino, Santoro, “Esercizi di Fisica - Elettromagnetismo”, Casa Editrice Ambrosiana, 2004. Modalità di accertamento: Prova scritta e prova orale Fisica Terrestre GEO/10 Titolo corso: Fisica Terrestre CFU Periodo Durata N.Corso 6 I semestre semestrale, 48 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. SANTINI STEFANO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti teorici fondamentali della Geofisica della Terra Solida 127 Programma: 1. Gravimetria Il campo gravitazionale terrestre. Il potenziale gravitazionale. Il corpo solido ruotante. L’ellissoide di rotazione. Il geoide. Deviazione dalla verticale. Misure assolute della gravità. Misure relative. Teoria dei gravimetri. Gravimetro lineare e gravimetro astatico. Gravimetro Worden e gravimetro Western; sensibilità e campo di misura. Taratura dello strumento: determinazione del fattore di scala. Riduzione delle misure di gravità: riduzione in aria libera; correzione di Bouguer; correzione topografica. 2. Magnetismo Il campo magnetico terrestre. Calcolo della suscettività magnetica. Il momento di dipolo magnetico indotto da un campo magnetico esterno. Magnetizzazione permanente e indotta. Dia-, para- e ferromagnetismo. Sostanze antiferromagnetiche e ferrimagnetiche. Ciclo di isterisi. Variometri magnetici. Bilancia di Schmidt. Magnetometro a torsione. Misure magnetiche assolute. Misure relative. Sensibilità e campo di misura. Influenza sulle misure delle variazioni nel tempo del c.m.t.: variazione secolare; variazione del c.m.t. su lunghi lassi di tempo. 3. Struttura della Terra: crosta e litosfera Definizione della litosfera. La litosfera oceanica. La crosta oceanica: struttura dedotta dai dati sismici. Struttura della litosfera subcrostale. Stato termico della litosfera. Cenni sulla convezione nel mantello. 4. Elasticità e viscoelasticità Elasticità e cenni di viscoelasticità dei materiali: sforzi e deformazioni, equazioni d’onda, onde P e onde S, onde superficiali. Riflessioni e rifrazioni. Coefficiente di riflessione. Angolo di rifrazione. La legge di Snell. 5. Onde sismiche Equazione d’onda tridimensionale. Onde piane. Onde P ed one S. Onde superficiali. Cenni sul metodo sismico a riflessione e a rifrazione. 6. Eventi sismici: principali parametri Intensità e magnitudo. Sensore sismico. Sistema di acquisizione. Utilizzo dei dati sismici: calcolo dell’energia dissipata e direzione di propagazione. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: I. - A. Norinelli Geofisica Applicata Casa Editrice Patron, Bologna. II. - E. Boschi, M. Dragoni Sismologia Casa Editrice UTET, Torino. Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Il corso per gli studenti del CdL in Scienze e Tecnologie per la Natura, iscritti nell’A.A. 2005/06 o precedenti, sarà mutuato dal CdL in Scienze Geologiche (Classe 16). Insegnamento opzionale per gli studenti del CdL in Scienze e Tecnologie per la Natura, ai quali il corso fornisce 4 CFU ed il programma è limitato ai punti 1, 2, 4, 5 (esclusi punti 3, 6). Fisiologia Cellulare - modulo I BIO/09 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze biologiche (CTRI) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. SARTINI STEFANO [email protected] Ricevimento: Tutti i giorni su appuntamento (0722-304292) 128 Obiettivi Formativi: Il corso è strutturato con l’obiettivo di fornire i concetti fondamentali della fisiologia cellulare come base di partenza per lo studio dei sistemi animali anche con l’apporto dell’esperienza di laboratorio e approfondimenti in forma di seminario. Programma: La membrana cellulare e i trasporti transmembranari. La membrana come fluido bidimensionale che genera gradienti e che regola flussi. Diffusione semplice: gradiente chimico ed elettrochimico, permeabilità del bilayer, canali ionici. Osmosi e pressione osmotica. Trasporto mediato: concetto di carrier, cinetica; trasporto mediato passivo; trasporto mediato attivo primario e secondario; Endocitosi e fagocitosi. Esocitosi. La polarizzazione delle cellule epiteliali; i trasporti attraverso gli epiteli. Eccitabilità. Il neurone come elemento eccitabile: struttura e proprietà. Permeabilità ionica delle membrane e equilibrio di Donnan; il potenziale di equilibrio e l’equazione di Nerst; il potenziale di membrana e l’equazione di Goldmann. Potenziale d’azione e teoria ionica. Proprietà passive di membrana: resistenza e capacità e integrazione dei potenziali locali, sommazione spaziale e temporale, macro EPSP. Eccitabilità: concetto di stimolo, concetto di soglia, curva intensità-durata. Conduzione dell’impulso nelle fibre amieliniche e mieliniche. Comunicazione intercellulare e trasduzione del segnale. La comunicazione sinaptica: sinapsi elettriche; sinapsi chimiche, struttura, il neurotrasmettitore e il meccanismo presinaptico, i recettori e il meccanismo postsinaptico diretto e indiretto, sinapsi eccitatorie e sinapsi inibitorie. Vie dei secondi messaggeri: molecole segnale, proteine G, via dell’AMP ciclico, via dell’inositolo trifosfato, via dei recettori catalitici. Aspetti della memoria a livello cellulare. I recettori intracellulari: LTP e LTD. Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni di laboratorio, seminari Testi di studio: V. Taglietti, C. Casella, Principi di fisiologia e biofisica della cellula, Vol 1, 2 e 3. La goliardica pavese, Pavia, 2005. RICHARD D. et al. Fisiologia degli animali. Zanichelli, Bologna, 2001. Testi di integrazione: B. Alberts, A. Johnson, J. Lewis, M. Raff, K. Roberts, P. Walter, Biologia molecolare della cellula, Zanichelli, Bologna, 2004. E.R. Kandel, J.H. Schwartz, T.M. Jessel, Principi di neuroscienze, Casa Editrice Ambrosiana, 2003. Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: - V. Taglietti, C. Casella, Principi di fisiologia e biofisica della cellula, Vol 1, 2 e 3. La goliardica pavese, Pavia, 2005. Testi di integrazione: - B. Alberts, A. Johnson, J. Lewis, M. Raff, K. Roberts, P. Walter, Biologia molecolare della cellula, Zanichelli, Bologna, 2004. - E.R. Kandel, J.H. Schwartz, T.M. Jessel, Principi di neuroscienze, Casa Editrice Ambrosiana, 2003. Modalità di accertamento: Esame orale Fisiologia Cellulare - Modulo II BIO/09 Titolo corso: Fisiologia Cellulare - Modulo II CFU Periodo Durata N.Corso 4 II semestre semestrale 32h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze biologiche (CTRI) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. SARTINI STEFANO [email protected] Ricevimento: Tutti i giorni su appuntamento (0722-304292) Obiettivi Formativi: Il corso è strutturato con l’obiettivo di fornire i concetti fondamentali della fisiologia cellulare come base 129 di partenza per lo studio dei sistemi animali anche con l’apporto dell’esperienza di laboratorio e approfondimenti in forma di seminario. Programma: Accoppiamento elettro-meccanico. La trasduzione elettro-meccanica nella cellula muscolare: citoscheletro e caratteristiche della fibra muscolare e struttura del sarcomero; la sinapsi neuromuscolare e la trasmissione neuromuscolare, meccanismo della contrazione muscolare. La cellula del miocardio specifico e di lavoro, struttura e funzione, cenni sulla pompa cardiaca. Sensibilità. I recettori di senso: recezione e trasduzione, il potenziale del recettore e la codifica dell’informazione sensoriale; soglia, specificità, adattamento, campo recettivo. Propriocezione: fuso neuromuscolare, organo tendineo, neuroni a T e archi riflessi. Coni, bastoncelli, cellule della retina e meccanismi della fotorecezione. Cellule ciliate e meccanismi della fonorecezione. Meccanocezione. Omeostasi. Principi dell’omeostasi: equilibrio dinamico delle variabili controllate e sistemi di controllo. Omeostasi idrico-salina: le cellule dei tubuli renali, filtrazione e processi di riassorbineto di ioni e acqua, controllo dell’osmolarità. Omeostasi dei gas respiratori: le cellule dell’epitelio alveolare e gli e scambi dei gas, metabolismo cellulare e controllo dei gas respiratori. Meccanismi cellulari dell’omeostasi del pH, del Ca++ e del glucosio. Omeostasi termica. Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni di laboratorio, seminari Testi di studio: - V. Taglietti, C. Casella, Principi di fisiologia e biofisica della cellula, Vol 1, 2 e 3. La goliardica pavese, Pavia, 2005. - RICHARD D. et al. Fisiologia degli animali. Zanichelli, Bologna, 2001. Testi di integrazione: - B. Alberts, A. Johnson, J. Lewis, M. Raff, K. Roberts, P. Walter, Biologia molecolare della cellula, Zanichelli, Bologna, 2004. - E.R. Kandel, J.H. Schwartz, T.M. Jessel, Principi di neuroscienze, Casa Editrice Ambrosiana, 2003. Modalità di accertamento: Esame orale Note: Mutuato dagli studenti del CdL in Scienze Ambientali. Fisiologia Cellulare Applicata BIO/09 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. AMBROGINI PATRIZIA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le conoscenze della fisiologia di cellule specializzate allo svolgimento di funzioni nel contesto degli organi animali Programma: La cellula endocrina: definizione, classi di ormoni e meccanismi di trasduzione del segnale; organizzazione generale dell’apparato endocrino nei mammiferi, asse ipotalamo-ipofisi, secrezione basale e secrezione in risposta a stimoli. La cellula endocrina della tiroide: ormoni, meccanismo d’azione, controllo della sintesi e secrezione; ruolo nella regolazione del metabolismo basale. La cellula endocrina del pancreas: ormoni, meccanismo d’azione, controllo della sintesi e secrezione; ruolo nella regolazione della glicemia. La cellula endocrina della corticale del surrene: ormoni glucocorticoidi, meccanismo d’azione, controllo della sintesi e 130 secrezione; ruolo nella risposta allo stress. La cellula staminale neurale: definizione, localizzazione nel sistema nervoso adulto, proliferazione e differenziamento verso il fenotipo neuronale in vivo e in vitro; ipotesi sul loro ruolo in vivo; applicazioni terapeutiche. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Verranno indicati all’inizio del corso Modalità di accertamento: Esame orale Fisiologia Vegetale BIO/04 Titolo corso: Fisiologia Vegetale CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CTRI) Prof. SCOCCIANTI VALERIA Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza dei processi fisiologici fondamentali per la crescita e lo sviluppo degli organismi vegetali. Programma: La cellula vegetale. Struttura e funzioni dei diversi organuli cellulari. Pompe protoniche, potenziali di membrana, trasporto transmembrana. La fotosintesi. Metabolismo del carbonio (Ciclo C3). Fotorespirazione. Piante C4. Metabolismo CAM. Fattori ambientali che influenzano la fotosintesi: considerazioni fisiologiche ed ecologiche. Accumulo e mobilizzazione delle riserve. Respirazione. Fermentazioni. Metabolismo lipidico. Trasporto e traslocazione di acqua e soluti (trasporto xilematico – trasporto floematico). Fisiologia degli stomi. Nutrizione minerale. Ciclo dell’azoto. Organismi azoto fissatori. Simbiosi mutualistiche. Ciclo dello zolfo. Accrescimento, sviluppo e differenziamento. Ormoni vegetali e sostanze di crescita. Fitocromo e fotomorfogenesi. Controllo della fioritura. Fisiologia degli stress. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Taiz-Zeiger. Fisiologia Vegetale. Piccin Nuova Libraria Alpi-Pupillo-Rigano: Fisiologia delle piante. EdiSES Modalità di accertamento: Esame orale Fisiologia vegetale BIO/04 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. SCOCCIANTI VALERIA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza dei processi fisiologici fondamentali per la crescita e lo sviluppo degli organismi vegetali. Programma: Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio Testi di studio: “Biologia Vegetale” Pupillo et al., Casa Editrice Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale 131 Fondamenti di Geochimica/Geochimica Applicata - Parte di Geochimica Applicata CHIM/12 CFU Periodo Durata N.Corso 3 II semestre semestrale, 24 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Prof. LATTANZI LUCIANO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire allo studente le conoscenze di base sulle metodiche di analisi chimica dei materiali naturali (rocce, acque e gas), nonché gli elementi concettuali di base per il trattamento dei dati analitici e la loro interpretazione. Una trattazione particolare sarà rivolta allo studio dei processi di interazione e scambio tra le sfere geochimiche esterne, alle metodiche di analisi e trattamento dati, alla geochimica dei fluidi, nonché alle possibili applicazioni in campo geologico e geologico-ambientale. Programma: Stabilità dei silicati in sistemi bifase acqua/roccia; diagrammi di saturazione di minerali a dissoluzione congruente in soluzione acquosa; processi di dissoluzione e precipitazione dei carbonati. Le acque naturali, origine e meccanismi di circolazione; composizione chimica delle acque; durezza, residuo fisso e salinità; criteri di classificazione chimica delle acque; processi di mescolamento, diluizione e concentrazione; bilanci di massa. Permanenza degli elementi in soluzione; mobilità geochimica degli elementi e cicli geochimici; sospensioni colloidali; processi redox; diagrammazione Eh/pH; processi di adsorbimento e di scambio ionico; equazioni di scambio ionico. Acque marine; rapporti acque salate/acque fresche in ambienti costieri e monitoraggio della loro evoluzione spazio/temporale. Trasporto di soluti negli acquiferi; dispersione e diffusione. Analisi delle rocce. Analisi delle soluzioni: tecniche spettrofotometriche, volumetriche e potenziometriche. Analisi dei gas: cenni alle tecniche gas-cromatografiche. Errori analitici. Trattamento dei dati chimici sulle acque naturali: statistica e graficismi. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: Appelo C.A.J. & Postma D. (1993) Geochemistry, Groundwater and Pollution. A.A. Balkema. Rotterdam. Hem J.D. (1992) Study and Interpretation of the chemical of natural water. USGS - Water-Supply. Paper 2254. Modalità di accertamento: Esame orale. Fondamenti di Geochimica/Geochimica Applicata - Parte di: Fondamenti di Geochimica GEO/08 CFU Periodo Durata N.Corso 5 II semestre semestrale, 40 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Prof. RENZULLI ALBERTO [email protected] Ricevimento: Lunedì 15-16 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire allo studente gli elementi concettuali di base della geochimica della terra solida. Una trattazione particolare sarà rivolta al comportamento degli elementi in tracce nel processo magmatico per discriminare gli ambienti geodinamici. Programma: Composizione chimica delle stelle e del sole. Le meteoriti. Origine, composizione ed evoluzione chimica della Terra solida: il mantello e la crosta terrestre. Composizione chimica delle rocce e dei minerali. Processi di alterazione delle rocce. Le sfere geochimiche. Cicli geochimici. I processi che controllano la composizione chimica delle rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche. Il comportamento degli elementi maggiori e in tracce nel processo magmatico. Classificazione degli elementi in tracce in base al loro comportamento geochimico. Coefficienti di ripartizione degli elementi in tracce, comprese le terre rare, nel processo magmatico. La distribuzione degli elementi in tracce durante i processi geologici di fusione parziale del mantello superiore, cristallizzazione frazionata dei magmi e loro contaminazione. Diagrammi di normalizzazione 132 degli elementi in tracce delle rocce magmatiche (“spiderdiagrams”). Discriminazione degli ambienti geodinamici attraverso l’utilizzo degli elementi in tracce nelle rocce magmatiche. L’uso degli isotopi radiogenici nella petrogenesi delle rocce magmatiche. Cenni sull’utilizzo degli isotopi stabili nelle rocce sedimentarie e magmatiche. Cenni sui metodi di datazione assoluta delle rocce. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: Fornaseri M (1980) – Lezioni di geochimica. Veschi (Roma). Rollinson H. (1993) - Using geochemical data: evaluation, presentation, interpretation. Longman Scientific & Technical Ed. Winter J.D. (2001) - An introduction to Igneous and Metamorphic Petrology. Prentice Hall Ed. Modalità di accertamento: Esame orale. Fotogeologia GEO/04 Titolo corso: Fotogeologia CFU Periodo Durata N.Corso 3 semestrale, 24 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Informatica applicata (CTRI) Prof. NESCI OLIVIA [email protected] Ricevimento: Lunedì ore 16-18 Obiettivi Formativi: Acquisire esperienza nell’interpretazione e riconoscimento delle differenti litologie, strutture geologiche e geomorfologiche sulle foto aeree. Capacità di affrontare un qualsiasi problema di rilevamento fotogeologico e fotogeomorfologico. Essere in grado di elaborare una cartografia tematica su foto aerea. Programma: Uso dello stereoscopio e riconoscimento delle strutture geologiche e geomorfologiche sulle foto aeree. Rilevamento fotogeologico e fotogeomorfologico. Saranno affrontati problemi geologici e geomorfologici più o meno complessi su varie foto aeree di tipo e scala diverse arrivando all’interpretazione dei processi naturali e antropici del paesaggio. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni allo stereoscopio. Testi di studio: Amadesi, Fotointerpretazione e aerofotogrammetria, Ed.Pitagora, Bologna. Drury S.A. Image Interpretation in Geology. Chapman & Hall. Modalità di accertamento: Sarà richiesto un progetto individuale di cartografia che sarà coadiuvato dal docente con relazione scritta finale ed esame orale. Note: Insegnamento Opzionale G.L.P. - Good Laboratory Practice MED/45 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze biologiche (CTRI) Obiettivi Formativi: Durante il corso saranno affrontati le problematiche e gli strumenti utili ad una gestione controllata di metodiche analitiche e di produzione. Nello specifico saranno individuati i principi utili alla definizione e controllo dei processi relativi, le norme di riferimento e le relative prescrizioni, il sistema di certificazione e riconoscimento. Le lezioni saranno di tipo frontale e prevedranno attività esercitativi volta all’approntamento ed applicazione degli strumenti di gestione presso un laboratorio Programma: 1. Controllo di prodotto e controllo di processo 2. Definizione di sistema di gestione come garanzia di prodotto 3. I criteri di gestione delle variabili di un processo 4. La gestione controllata dei metodi: il principio della documentabilità 133 5. Schema di controllo della qualità di processo : la norma ISO 9001:00 6. La gestione controllata di un processo come garanzia del prodotto: le Buone Pratiche 7. La gestione controllata del processo come garanzia di affidabilità dei risultati analitici:le Buone Pratiche di Laboratorio 8. Come gestire i metodi analitici 9. Le GLP come strumento competitivo e volontario : il sistema di accreditamento SINAL 10. Le GLP riferite a norme cogenti : il D.Lgs.120/92 e succ. mod. 11. I percorsi di certificazione-accreditamento volontario ed istituzionale Modalità didattiche: Lezione frontale; esercitazioni in aula ed in laboratorio. Testi di studio: •“Guida all’applicazione delle Buone Pratiche di Laboratorio nei laboratori di analisi” II ed.-Gianni Calaresu – SEF Milano •Appendice normativa fornita dal Docente Modalità di accertamento: Esame orale Genetica BIO/18 Titolo corso: Genetica CFU Periodo Durata N.Corso 8 II semestre semestrale 64h Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CTRI) Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Obiettivi Formativi: Obiettivi formativi del corso. Scopo del corso è quello di fornire agli studenti i concetti base per capire la variabilità genetica a tutti i livelli, dalla cellula all’organismo, fino alle popolazioni, e dare loro gli strumenti culturali per analizzare tale variabilità. Programma: PARTE I Introduzione Obiettivi della genetica; sviluppo storico della genetica; introduzione al problema dell’eredità dei caratteri; abiogenesi: esperimenti di Redi e Pasteur; concetto di genotipo e fenotipo di Johannsen. Genetica mendeliana Gli esperimenti di Mendel; le leggi di Mendel, concetto di reincrocio; test del chi quadrato; estensioni dell’analisi mendeliana: complementazione ed epistasi; codominanza e dominanza incompleta; allelia multipla: i gruppi sanguigni; penetranza ed espressività; pleiotropia; fattori letali; famiglie geniche: emoglobine. Teoria cromosomica dell’eredità Mitosi e meiosi; valore C ed n; cicli vitali; teoria cromosomica dell’eredità; cromosomi sessuali e associazione con il sesso: esperimenti di Morgan; non-disgiunzione. Associazione e mappe genetiche Associazione e ricombinazione; tecniche di mappatura mediante reincroci; saggio a tre punti; interferenza e coefficiente di coincidenza; crossing-over somatico; mappatura per delezioni e costruzione di mappe citologiche; cromosomi politenici di Drosophila; mappatura dei cromosomi umani; Neurospora e analisi delle tetradi. PARTE II: GENETICA MOLECOLARE E DEI MICRORGANISMI Natura chimica e replicazione del materiale genetico Dimostrazione che il DNA trasmette l’informazione genetica; struttura di DNA e RNA; replicazione del DNA; sintesi del DNA; determinazione della sequenza del DNA; il codice genetico: Crick e Brenner. Organizzazione del DNA nei cromosomi Caratteristiche strutturali dei cromosomi virali, batterici ed eucariotici; elementi trasponibili ed esperimenti di McClintock; 134 struttura del telomero e del centromero; eucromatina ed eterocromatina. La mutazione Test di fluttuazione; mutazioni spontanee; tecnica del replica-plating; mutazioni geniche; basi molecolari della mutazione; mutazioni cromosomiche e loro comportamento in meiosi; tasso di mutazione, cromosoma ClB e cromosomi bilanciatori; mutazioni indotte da agenti mutageni e loro meccanismi di azione; test di Ames; riparazione del DNA; ricombinazione e modello di Holliday. Genetica dei microrganismi Trasformazione; coniugazione; trasduzione; analisi genetica dei batteriofagi; lisogenia; le unità di mutazione, di ricombinazione, di funzione: Benzer; ricombinazione e complementazione. PARTE III: REGOLAZIONE GENICA, GENETICA DI POPOLAZIONI, INGEGNERIA GENETICA Espressione genica Struttura delle proteine; un gene un enzima: Beadle e Tatum; un gene una proteina: Ingram; struttura fine del gene ed esperimenti di Yanofsky; trascrizione; maturazione dell’RNA negli eucarioti; traduzione; il codice genetico e la sintesi proteica; determinazione del sesso in Drosophila e nei mammiferi; compensazione del dosaggio; eterocromatina facoltativa e costitutiva e ipotesi di Mary Lyon. Controllo dell’attività genica Concetto di operone; operone lac; controllo positivo e negativo; operone trp; ciclo lisogenico del fago _; regolazione genica negli eucarioti; puffs; effetto di posizione. Estensioni della genetica formale Mutazioni omeotiche; eredità extracromosomica. Genetica delle popolazioni ed evoluzione Interpretazione dell’evoluzione; concetto di specie; cause genetiche ed ambientali della variabilità; frequenze alleliche e frequenze genotipiche; principio di Hardy-Weinberg; mutazione e migrazione; selezione naturale; deriva genetica casuale; polimorfismi genetici; evoluzione dei cromosomi e speciazione. Ingegneria genetica Enzimi di restrizione; mappe di restrizione; tecniche di clonazione; DNA ricombinante; vettori; cDNA; reazione a catena della polimerasi; applicazioni dell’ingegneria genetica; two-hybrid system; microarrays; genomica e proteomica. Programma aggiuntivo SOLO PER I CDL IN SCIENZE BIOLOGICHE E ANALISI CHIMICO-BIOLOGICHE : PARTE II: GENETICA MOLECOLARE E DEI MICRORGANISMI Organizzazione del DNA nei cromosomi : struttura del telomero e del centromero; eucromatina ed eterocromatina. La mutazione : riparazione del DNA; ricombinazione e modello di Holliday. PARTE III: REGOLAZIONE GENICA, GENETICA DI POPOLAZIONI, INGEGNERIA GENETICA Espressione genica : eterocromatina facoltativa e costitutiva e ipotesi di Mary Lyon. Estensioni della genetica formale : mutazioni omeotiche Ingegneria genetica : applicazioni dell’ingegneria genetica; two-hybrid system; microarrays; genomica e proteomica. Modalità didattiche: lezione frontale, laboratorio, esercitazioni numeriche Testi di studio: Testo consigliato: Brooker: GENETICA, Zanichelli Altri testi consigliati: Griffiths, Miller, Suzuki, Lewontin, Gelbart: GENETICA, Zanichelli Russel: GENETICA, EdiSES Modalità di accertamento: Prova scritta più prova orale Note: Il Corso è mutuato dal CdL in Sc. Tecnologie per la Natura per 7 CFU (si veda il programma) 135 Genetica BIO/18 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. NOVELLI GIUSEPPE [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire allo studente le nozioni fondamentali della ereditarietà e dei meccanismi molecolari alla base della trasmissione dei caratteri. Lo studente deve acquisire le basi teoriche e concettuali della genetica e degli aspetti tecnici e strumentali a essa correlati. Programma: I geni: Genotipo e Fenotipo; Le Leggi di Mendel; Locus, Alleli e Allelia multipla; Reincrocio e Associazione; Rapporti mendeliani atipici, Epistasi, Poliginia, polimorfismo; I Gruppi sanguigni; Mutazioni; Genetica di popolazione ed Evoluzionistica; I cromosomi e la citogenetica Modalità didattiche: Lezione frontale; didattica interattiva Testi di studio: Griffiths A.J.F., Genetica Moderna, Zanichelli , 2000 Modalità di accertamento: Esame orale Genetica agraria AGR/07 CFU Periodo Durata N.Corso 4 (3+1) semestrale 32h Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (CSPE) Prof. PIERANTONI LUCA [email protected] Obiettivi Formativi: Programma: Richiami di genetica: principi di Mendel, associazione, test a due e tre punti, analisi delle tetradi, mappe genetiche, interazioni geniche (epistasia, geni inibitori, complementari e modificatori, fattori letali e pleiotropia), penetranza ed espressività. Allelismo multiplo. Caratteri legati al sesso. Test di complementazione e test cis-trans. Richiami di statistica. Genetica dei caratteri quantitativi: Esperimenti di Johannsen, Nilsson-Ehle ed East, modello additivo, ipotesi multifattoriale, dominanza ed epistasia, ereditabilità in senso largo e stretto, interazione genotipo-ambiente e interazione tra loci. Analisi della varianza: mediante la composizione genotipica della F2 o della F3, mediante unità sperimentali ripetute e mediante correlazione tra individui imparentati. Utilizzo di Excel per il calcolo: i) di varianza, covarianza e correlazione tra due set di dati; ii) di varianza, ereditabilità e risposta alla selezione su popolazioni imparentate; iii) della ereditabilità su base individuale e media in unità sperimentali ripetute. Miglioramento genetico: efficacia della selezione per caratteri quantitativi, selezione indiretta, selezione per più caratteri. Definizioni e obiettivi del MG, relazione con il progresso dell’agricoltura, caratteristiche riproduttive delle piante, risorse genetiche (distribuzione e metodi di conservazione). Miglioramento genetico delle popolazioni con e senza interincrocio. Disegni sperimentali: biparentali, diallelici, north carolina design II. Selezione massale senza interincrocio. Selezione con 136 interincrocio: selezione massale, full-sib e half-sib (metodo fila spiga modificata e metodo polycross) Costituzione di linee omozigoti: selezione per linea pura, metodi pedigree, bulk e SSD. Stima degli effetti genetici negli ibridi (attitudine combinatoria generale e specifica).metodi pedigree e selezione reciproca full-sib per ottenere linee pure da utilizzare come genitori di ibridi. Tecnica del reicrocio e genetica del reincrocio. Marcatori genetici, cosa sono e il loro utilizzo. Marcatori molecolari applicati ai vegetali: RFLP, RAPD, SSR, AFLP, SCAR e CAPS. Fingerprinting. Esercitazioni: OGM: come si producono, tecniche di trasformazione e cosa sono. Leggi che regolano il commercio degli ogm. Analisi OGM con PCR Real Time. Analisi chimiche e quantificazioni. Utilizzo del programma di mappa Join Map 3.0. Miglioramento genetico nelle piante arboree. Ottenimento semenzali. Descrizione dei principali caratteri che riguardano la selezione. Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio Testi di studio: “Genetica agraria”, Lorenzetti, Ceccarelli e Veronesi; Patron editore. “Miglioramento genetico delle piante agrarie”, Lorenzetti, Falcinelli e Veronesi; Edagricole editore. “Miglioramento genetico vegetale”, Scarascia Mugnozza; Patron editore. “Biotecnologie delle colture frutticole” S.Sansavini, M. Pancaldi Clueb editore Appunti delle lezioni. Dispense lasciate dal professore. Modalità di accertamento: Esame orale Genetica Applicata e Ingegneria Genetica- Modulo di Genetica Applicata BIO/13 Titolo corso: Genetica Applicata CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Prof. FRATERNALE ALESSANDRA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di descrivere alcune recenti applicazioni della ricerca genetica di base e dell’ingegneria genetica nel campo della medicina e delle biotecnologie in generale e di metterne in luce le potenzialità e le problematiche di utilizzo. Programma: Tecniche principali Il trasferimento di acidi nucleici su membrana PCR: RT-PCR, real-time PCR, PCR per la diagnosi di infezioni acute e latenti Sintesi chimica del DNA: metodo della fosforammidite, sintesi di geni Sequenziamento del DNA: procedimento dei dideossinucleotidi Taglio e saldatura di molecole di DNA: enzimi di restrizione, DNA ligasi, adattatori, terminal transferasi Vettori plasmidici: caratteristiche essenziali, pBR322, pUC Vettori fagici: il batteriofago _, replicazione del DNA del fago _, utilizzo del fago _ come vettore. Vettori cosmidici: caratteristiche generali Clonaggio in E.coli: vettori di espressione; vettori che massimizzano la sintesi proteica; promotori regolabili: promotore lac, promotore pL, promotore del triptofano; vettori che semplificano la purificazione delle proteine ricombinanti; vettori che favoriscono la solubilizzazione delle proteine espresse. Produzione di insulina umana in E.coli. 137 Clonaggio in lievito: vettori episomiali, vettori che si integrano, YAC (yeast artificial chromosome) Trasferimento genico in cellule animali: cenni Strategie di clonaggio; il clonaggio di DNA genomico: strategia del Maniatis, il clonaggio di cDNA. Analisi di genoteche; analisi tramite ibridazione: metodo di Grunstein-Hogness; procedura di plaque-lift. Analisi delle genoteche di espressione (metodo immunologico) Applicazioni della tecnologia del DNA ricombinante Animali transgenici: metodo della microiniezione di DNA; metodo del vettore retrovirale; cellule ES; clonazione mediante trasferimento nel nucleo. Applicazione di topi transgenici: studio di funzione e regolazione genica; sistemi modello per le malattie dell’uomo (morbo di Alzheimer); produzione di proteine ricombinanti. Bovini transgenici. Volatili transgenici. Acidi nucleici come strumenti diagnostici: diagnosi di malattie infettive, diagnosi prenatale, caratteristiche delle sonde, SNP, RFLP, VNTR. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: “Ingegneria genetica principi e tecniche” Primrose S. Zanichelli “Biotecnologia molecolare, principi ed applicazioni del DNA ricombinante”. B.R. Glick, J.J. Pastemak. Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale Genetica Applicata e Ingegneria Genetica- Modulo di Ingegneria Genetica BIO/18 Titolo corso: Ingegneria Genetica CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza delle principali strategie che permettono la manipolazione degli acidi nucleici Programma: Il DNA è il materiale genetico fondamentale - Dimostrazioni che il DNA è depositario dei caratteri ereditari - Le parti costitutive degli acidi nucleici - La doppia elica - Conformazioni del DNA - La cromatina: gli istoni, i nucleosomi, i cromosomi - Struttura di un gene - Duplicazione del DNA La trascrizione, la traduzione e il codice genetico La tecnologia del DNA ricombinante - Enzimi di restrizione - Vettori di clonaggio: plasmidi, battriofagi, cosmidi - Ligasi - Trasformazione e selezione - Creazione e screening di genoteche Il DNA ricombinante e l’evoluzione Analisi mediante Southern blot Sintesi chimica del DNA, amplificazione e sequenziamento del DNA - La sintesi chimica del DNA 138 - La PCR - Le tecniche di sequenziamento del DNA Ricerca in banche dati delle sequenze nucleotidiche ed aminoacidiche per identificare geni e proteine e le loro funzioni APPLICAZIONI La produzione su larga scala di proteine da microorganismi ricombinanti - Il DNA ricombinante in medicina e nella industria La manipolazione genetica delle piante Gli animali transgenici La genetica molecolare umana -La mappatura ed il clonaggio di geni delle malattie umane - La diagnosi di malattie genetiche basata sul DNA La terapia genica applicata all’uomo Regolamentazione e brevetti in biotecnologia Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Watson, “DNA Ricombinante” Zanichelli, 1994 Modalità di accertamento: Esame orale Genetica e Genetica Medica - Modulo di Genetica BIO/18 Titolo corso: Genetica CFU Periodo Durata N.Corso 8 semestrale 72h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze biologiche (CTRI) Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti fondamentali della genetica formale integrandoli con alcune delle piu’ recenti acquisizioni della genetica molecolare. Programma: Introduzione Obiettivi della genetica; sviluppo storico della genetica; introduzione al problema dell’eredita’ dei caratteri; abiogenesi: esperimenti di Redi e Pasteur; concetto di genotipo e fenotipo di Johannsen. Genetica mendeliana Gli esperimenti di Mendel; le leggi di Mendel, concetto di reincrocio; test del c2; estensioni dell’analisi mendeliana: complementazione ed epistasi; codominanza e dominanza incompleta; fattori letali; pleiotropia; penetranza ed espressivita’; allelia multipla: i gruppi sanguigni; famiglie geniche: emoglobine. Teoria cromosomica dell’eredita’ Cicli vitali; mitosi e meiosi; valore C ed n; teoria cromosomica dell’eredita’; cromosomi sessuali e associazione con il sesso: esperimenti di Morgan; non-disgiunzione. Associazione e mappe genetiche Associazione e ricombinazione; tecniche di mappatura mediante reincroci; saggio a tre punti; interferenza e coefficiente di coincidenza; crossing-over somatico; mappatura per delezioni e costruzione di mappe citologiche; cromosomi politenici di Drosophila; Neurospora crassa e analisi delle tetradi. PARTE II: GENETICA MOLECOLARE E DEI MICRORGANISMI Natura chimica e replicazione del materiale genetico Dimostrazione che il DNA trasmette l’informazione genetica: Griffith, Avery, Hershey e Chase; i dati chimici di Chargaff; struttura di DNA ed RNA; replicazione del DNA; sintesi del DNA; determinazione della sequenza del DNA; il codice genetico: Crick e Brenner. 139 Organizzazione del DNA nei cromosomi Caratteristiche strutturali dei cromosomi virali, batterici ed eucariotici; struttura del telomero e del centromero; eucromatina ed eterocromatina. La mutazione Test di fluttuazione; mutazioni spontanee; tecnica del replica-plating; mutazioni geniche; basi molecolari della mutazione; tasso di mutazione, cromosoma ClB e cromosomi bilanciatori; mutazioni cromosomiche e loro comportamento in meiosi; cenni sulla riparazione del DNA e la ricombinazione: modello di Holliday. Genetica dei microrganismi Trasformazione; coniugazione; trasduzione; analisi genetica dei batteriofagi; lisogenia; le unita’ di mutazione, di ricombinazione, di funzione: Benzer; ricombinazione e complementazione. PARTE III: REGOLAZIONE GENICA, GENETICA DI POPOLAZIONI, INGEGNERIA GENETICA Espressione genica Struttura delle proteine; un gene un enzima: Beadle e Tatum; un gene una proteina: Ingram; struttura fine del gene ed esperimenti di Yanofsky; trascrizione; maturazione dell’RNA negli eucarioti; traduzione; il codice genetico e la sintesi proteica; determinazione del sesso in Drosophila e nei mammiferi; compensazione del dosaggio; eterocromatina facoltativa e costitutiva e ipotesi di Mary Lyon. Controllo dell’attivita’ genica Controllo positivo e negativo nei procarioti; concetto di operone; operone lac; cenni sulla regolazione genica negli eucarioti; puffs ed effetto di posizione in Drosophila melanogaster. Genetica delle popolazioni ed evoluzione Interpretazione dell’evoluzione; concetto di specie; cause genetiche ed ambientali della variabilita’; frequenze alleliche e frequenze genotipiche; principio di Hardy-Weinberg; mutazione e migrazione; selezione naturale; deriva genetica casuale; evoluzione dei cromosomi e speciazione. Cenni di ingegneria genetica Enzimi di restrizione; mappe di restrizione; tecniche di base di clonazione genica; DNA ricombinante; esempi di vettori per ingegneria genetica; librerie di cDNA; reazione a catena della polimerasi. GENETICA FUNZIONALE Regolazione dell’espressione genica I circuiti di controllo fondamentali; sistemi procariotici:il batteriofago lambda: lisogenia o lisi; l’operone del triptofano in E. Coli:repressione ed attenuazione;. l’operone arabinosio: doppio controllo, positivo e negativo. Sistemi eucariotici: il fattore di trascrizione GAL4 e il metabolismo del galattosio nel lievito; sistemi ibridi: tet-doxiciclina. Elementi genetici trasponibili I trasposoni nei sistemi procariotici, eucariotici e nell’uomo; retrotrasposoni. Genomi extracromosomali DNA mitocondriale;espressione dei geni mitocondriali; malattie umane causate da mutazioni del DNA mitocondriale. Evoluzione del DNA mitocondriale. Mutazioni e cancro Mutazioni con effetti fenotipici; basi della mutazione: mutazioni indotte da agenti chimici, da radiazioni, da elementi genetici trasponibili; espansione di triplette nucleotidiche e malattie umane;meccanismi di riparazione del DNA; basi genetiche del cancro; oncogeni e oncosoppressori; ciclo cellulare e apparato della morte cellulare programmata (apoptosi). Tecniche di manipolazione dei geni Tecniche fondamentali per clonare i geni;vettori; cromosomi artificiali; costruzione di genoteche di DNA; sequenziamento del DNA; two-hybrid system; microarrays; polimorfismi e DNA fingerprint. 140 Modalità didattiche: lezione frontale, laboratorio Testi di studio: Un qualunque manuale sulla materia, purchè aggiornato, è adatto per la preparazione dell’esame. A giudizio del docente i più indicati sono i seguenti: Brooker Robert J. Genetica Analisi e Principi, Volume unico, Zanichelli Editore. Griffiths Anthony JF, Gelbart William M, Miller Jefferey H, Lewontin Richard C., Genetica, Zanichelli Editore. Griffitha Anthony JF, Miller Jeffrey H, Suzuki David T., Lewontin Richard C., Gelbart William M. Genetica. Principi di analisi formale. Quinta edizione italiana condotta sulla settima edizione americana, Volume unico – Zanichelli editore. Peter J. Russell, iGenetica Fondamenti, Edizioni EdiSES Peter J. Russell, iGenetica, Edizioni EdiSES Modalità di accertamento: Esame scritto e orale Genetica e Genetica Medica - Modulo di Genetica Medica MED/ Titolo corso: Genetica Medica CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Obiettivi Formativi: Programma: DNA, RNA e proteine. La replicazione del DNA. Trascrizione e traduzione. Il ciclo cellulare. Mitosi e Meiosi. I cromosomi. Analisi del cariotipo. Patologia cromosomica. Le leggi di Mendel. Le modalità di trasmissione dei tratti mendeliani. Eredità multifattoriale. Il genoma mitocondriale e l’eredità mitocondriale. Metodologia genetica clinica. La consulenza genetica. Competenze del consulente genetista. Calcolo e figure di rischio genetico. Costruzione di un albero genealogico. Metodiche strumentali per test genetici. Modalità didattiche: Lezione frontale Modalità di accertamento: esame scritto e orale Genetica medica e applicazioni della farmacogenomica MED/03 Titolo corso: Genetica medica e applicazioni della farmacogenomica CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. NOVELLI GIUSEPPE [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire allo studente le nozioni fondamentali e le conoscenze teoriche che sono alla base delle malattie cromosomiche, monogenetiche, poligeniche comprese quelle causate da mutazioni somatiche; Deve acquisire le conoscenze per lo sviluppo, l’utilizzo e il controllo di qualità relativamente ai test genetici. Deve apprendere le metodologie di genetica molecolare, di citogenetica, di biochimica finalizzate alla diagnosi di malattie genetiche e di biotecnologie ricombinanti anche ai fini della valutazione della suscettibilità alle malattie e alla risposta ai farmaci. Deve conoscere gli strumenti del monitoraggio e della terapia genica. Deve conoscere le tecnologie strumentali anche automatizzate che consentono l’analisi molecolare e lo studio dei geni. Programma: La genomica; L’interazione tra geni; L’analisi mutazionale; La mappatura genica;la terapia genica; La genetica dello sviluppo; 141 La genetica dei tumori; La genetica quantitativa; Il trascrittoma; La farmacogenomica Modalità didattiche: Lezione frontale; Didattica Interattiva – seminari monotematici Testi di studio: G.Novelli – E. Giardina, Genetica Medica Pratica, Aracne, Roma, 2003 Modalità di accertamento: Esame orale Geodinamica GEO/03 Titolo corso: Geodinamica CFU Periodo Durata N.Corso 3 semestrale, 24 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. PERRONE VINCENZO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti teorici fondamentali per poter comprendere i grandi lineamenti strutturali del pianeta, utilizzando come tracciante l’evoluzione delle Catene Alpine del Mediterraneo centrooccidentale. Programma: Struttura e composizione interna della Terra: zonazione chimica e fisica La deriva dei continenti, i rift continentali e l’espansione dei fondi oceanici Individuazione dei margini delle placche. Movimenti relativi e e assoluti delle placche I margini divergenti e le dorsali oceaniche I margini convergenti e le zone di subduzione Le faglie trasformi ed i margini trasformi I diversi tipi di orogeni: orogeni di tipo pacifico ed orogeni collisionali Evoluzione geodinamica delle Catene Alpine del Mediterraneo centro-occidentale: la Cordigliera Betica, la Catena Maghrebide, la Catena Appenninica. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni. Testi di studio: Kearey & Vine – Tettonica globale – Zanichelli Editore Bologna Bosellini – Tettonica delle placche e geologia – Bovolenta Editore Ferrara Appunti delle lezioni Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Insegnamento opzionale Geografia Fisica/Topografia e Cartografia - Parte di: Geografia Fisica GEO/04 Titolo corso: Geografia Fisica CFU Periodo 6 I semestre Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Prof. NESCI OLIVIA [email protected] Ricevimento: Lunedì ore 16-18 142 Durata semestrale, 48 ore N.Corso Obiettivi Formativi: Rappresenta una materia di base nel campo delle discipline geologiche. Scopo principale dell’insegnamento è quello di fornire gli strumenti interpretativi per capire il “sistema ambiente” dal punto di vista geograficofisico, attraverso l’analisi degli elementi fondamentali della geosfera. Al termine del Corso lo studente dovrà avere assimilato le conoscenze fondamentali nei settori della Idrologia continentale, Oceanografia fisica, Climatologia e avere appreso le tecniche per lo studio del paesaggio. Programma: Il sistema climatico. Composizione, suddivisione e limiti dell’atmosfera. Radiazione solare e bilanci termici. La temperatura dell’aria, la pressione atmosferica, i venti. Umidità dell’aria e le precipitazioni. Classificazione e distribuzione dei climi. I climi in Italia. Il sistema fluviale Elementi di un bacino idrografico. Analisi quantitativa dei bacini idrografici. Caratteristiche generali dei canali e delle acque incanalate. Le grandezze idrologiche. Energia dei corsi d’acqua. Trasporto. Carico e degradazione specifica. Capacità e competenza. Il sistema marino e costiero. Gli oceani e i mari. L’acqua del mare. Il moto ondoso, le maree, le correnti. Trasporto litoraneo e correnti di marea. I paesaggi naturali. Il concetto di paesaggio. Evoluzione delle forme del paesaggio: introduzione alla geomorfologia. Lo studio del paesaggio con le foto aeree. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: Lupia Palmieri E. & Parlotto M. Il Globo Terrestre e la sua evoluzione. Zanichelli Perego S. Appunti di Cartografia. Edizioni Santa Croce, Parma. Tom L.McKnight & Darrel Hess Geografia Fisica, comprendere il paesaggio, Ed. Italiana a cura di Francesco Dramis Modalità di accertamento: Prova scritta ed esame orale. Geografia Fisica/Topografia e Cartografia - Parte di: Topografia e Cartografia ICAR/06 Titolo corso: Topografia e Cartografia CFU Periodo 2+1L I semestre Durata semestrale, 32 ore (16 di lezione + 16 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Prof. PERRONE VINCENZO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di dare gli elementi di base per la lettura delle carte topografiche e la loro utilizzazione nella professione del geologo. Programma: Sfera, ellissoide, geoide. Rappresentazioni geografiche: La carta geografica. Scala della carta. Reticolato geografico. Classificazione delle carte. Proiezioni cartografiche. Triangolazione. Rilievo aerofotogrammetrico. Carta d’Italia. Coordinate geografiche. Reticolato chilometrico. Coordinate polari. Declinazione magnetica e convergenza. Segni convenzionali. Uso di strumenti-base: altimetro, bussola, GPS. Autodeterminazione del punto di stazione e orientamento. Lettura tavolette IGM e di carte tecniche regionali. Rappresentazione altimetrica del terreno. Determinazione delle pendenza di un versante ed esecuzione di una sezione topografica. Modalità didattiche: Lezioni frontali; esercitazioni in laboratorio e sul terreno. Testi di studio: Press & Siever, Capire la Terra, Zanichelli Ed., Bologna. Perego S., Appunti di Cartografia, Santa Croce Ed., Parma. Modalità di accertamento: Esame orale con lettura di carte topografiche. 143 Geologia Ambientale - Parte di: Architettura del Paesaggio ICAR/15 Titolo corso: Architettura del Paesaggio CFU Periodo Durata N.Corso 3 I semestre semestrale, 24 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. RICCI ANTONIO [email protected] Ricevimento: venerdi 15 - 16 Obiettivi Formativi: Il corso ha lo scopo di fornire allo studente competenze rivolte all’analisi, alla progettazione e gestione degli spazi aperti, dal giardino, al parco, al paesaggio nelle sue componenti naturali e antropiche nonché conoscenze dei caratteri fisici ed ecologico-ambientali del territorio al fine anche della tutela. Date le numerose tematiche della disciplina, l’obiettivo del modulo si propone linee guida connesse anche al riassetto ambientale nelle sue componenti paesaggistiche, in particolare vegetazionali. Programma: Concetto di paesaggio e definizione. Struttura del paesaggio. Componenti elementari. L’ambiente fisico, biologico, naturale e storico. Ambiti di intervento dell’Architettura del Paesaggio. Classificazione dei paesaggi – Sistemi paesistici dell’Italia: la regione biogeografica medio-europea e mediterranea. Fattori ambientali che influenzano gli insediamenti vegetazionali nel clima mediterraneo. - Le variabili climatiche: influenza della temperatura, della luce, della pioggia, dell’umidità relativa, della nebbia, della neve e del vento. - Le variabili topografiche: altitudine, inclinazione, esposizione - Le variabili edafiche: il suolo, carta europea del suolo, dissesti idrogeologici ed inquinanti. Le attività estrattive e l’erosione del suolo. Il recupero e il risanamento ambientale delle aree degradate dei terreni marginali e delle zone umide, cave e risanamento del paesaggio: potenzialità geotecniche della flora autoctona. L’acqua: la carta europea dell’acqua. Gli ecosistemi lentici. Adattamento delle piante allo stato dell’acqua dell’ambiente. Bioarchitettura e tutela del paesaggio. Il verde come elemento di integrazione ambientale. Il verde e la città: le alberature e il verde privato. Piante mediterranee e ambiente: studio delle più comuni specie di interesse paesaggistico. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: B. Guccione, Progettazione paesaggistica, idee ed esperienze, EPE Milano 2001. R. Ferretti, F. Ferrini, S. Sogni, Le specie per il giardino mediterraneo, Epe Milano 2001. Uomo, natura e territorio, Ass. Ambiente, Provincia di Roma. V. Ingegnoli, Fondamenti di Ecologia del paesaggio, Città Studi s.c.r.l., Milano, 1993. Modalità di accertamento: Esame orale. Geologia Ambientale - Parte di: Discariche e Bonifica dei Siti Inquinati CHIM/12 - ICAR/15 Titolo corso: Discariche e Bonifica dei Siti Inquinati CFU Periodo Durata N.Corso 7 I semestre semestrale, 56 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. TATANO FABIO [email protected] Ricevimento: Mercoledì, 13-14 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i fondamenti sulla gestione tecnico-scientifica dell’attuale e rilevante problematica ambientale dei siti contaminati. Programma: Inquadramento della problematica dei siti contaminati: normative, tipologie siti (sorgenti – vie di migrazione – bersagli), censimenti (a livello internazionale, europeo, nazionale e regionale). 144 Natura e comportamento dei contaminanti nel terreno e nei comparti ambientali correlati. Tecniche di indagine dei siti contaminati: dirette e indirette. Valutazione della qualità dei suoli – Parte I: il criterio della concentrazione limite. Preparazione dei campioni ambientali: suolo, sottosuolo, materiali di riporto, rifiuti, acque sotterranee e superficiali, atmosfera del suolo. Riepilogo delle principali tecniche strumentali d’analisi adoperabili nella caratterizzazione dei siti contaminati. Valutazione, elaborazione e rappresentazione dei risultati analitici di caratterizzazione dei siti contaminati. Valutazione della qualità dei suoli – Parte II: il criterio dell’analisi di rischio (assoluta, relativa, sanitaria, ecologica). Tecniche di isolamento dei siti contaminati: superficiale, laterale, di fondo, sistemi e barriere idrauliche e permeabili reattive. Tecniche di risanamento dei siti contaminati: in situ ed ex situ, biologiche, chimico-fisiche, termiche. Tecniche di intervento in vecchie discariche. Presentazione casi di studio rilevanti. Modalità didattiche: Lezioni frontali, con eventuali esercitazioni di laboratorio e di calcolo; trattazione analisi di rischio e tecniche di isolamento e risanamento in forma di seminari intensivi. Testi di studio: “Schemi delle Lezioni” e “Dispense” distribuite durante il Corso. Testi di riferimento: - de Fraja Frangipane E., Andreottola G., Tatàno F., Terreni contaminati: identificazione, normative, indagini, trattamento, Collana Ambiente, Volume 5, C.I.P.A. Editore, Milano, 1994 - AIGA, La gestione dei siti inquinati: dalle indagini alla bonifica. Manuale sul disinquinamento, Pitagora Editrice Bologna, 2003 - Giampietro F. (a cura di), La bonifica dei siti contaminati: i nodi interpretativi giuridici e tecnici, Giuffré Editore, Milano, 2001 - LaGraga M.D., Buckingham P.L., Evans J.C., Hazardous Waste management, McGraw-Hill Series in Water Resources and Environmental Engineering, McGraw-Hill, New York, 2001 - Sunahara G.I., Renoux A.Y., Thellen C., Gaudet C.L., Pilon A. (Eds.), Environmental Analysis of Contaminated Sites, Ecological & Environmental Toxicology Series, John Wiley and Sons, LTD Modalità di accertamento: Esame orale Note: Mutuato dal Corso di Caratterizzazione e Recupero dei Siti Contaminati (Laurea Specialistica in Scienze Ambientali; Classe 82/S). Geologia Applicata GEO/05 Titolo corso: Geologia Applicata CFU Periodo 7+2L I semestre Durata semestrale, 88 ore (56 di lezione + 32 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Prof. GORI UMBERTO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti teorici fondamentali della geologia applicata, con elementi di meccanica delle terre. Programma: 1.Introduzione 1.1 La professione del geologo, settori d’intervento, leggi e regolamenti, deontologia. 1.2 Principi di geotecnica, proprietà indice, resistenza al taglio, consolidazione, spinta delle terre. 1.3 Geologia ambientale. Pianificazione urbana e territoriale, risorse naturali e coltivazioni minerarie. Subsidenza, alluvionamenti 145 locali e regionali. Micro e macro zonazione sismica. Rischio geologico, studio di previsione e prevenzione. 1.4 Metodi e mezzi d’indagine del sottosuolo. Sondaggi, carotaggi, campionamenti, penetrometrie statiche e dinamiche, colonne stratigrafiche ed interpretazioni. 1.5 Difesa del suolo. Frane, stabilità dei pendii, consolidamento, opere di sostegno per terre e rocce. 1.6 Geologia applicata alle opere civili. Strade. Ponti. Gallerie. Discariche. Fondazioni superficiali e profonde. 1.7 Cartografia tematica, esempi in geologia applicata. Petrografia applicata. I materiali naturali. Proprietà tecniche ed impiego. Modalità didattiche: Lezioni frontali; escursioni sul terreno; prove pratiche di laboratorio. Testi di studio: Elmi C. Casadio M., Il Manuale del Geologo Ed. Pitagora. Bologna Ippolito et al.., Geologia Tecnica per Ingegneri e Geologi. Isedi. Milano Lancellotta R., Geotecnica. Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Il corso sarà attivo solo per l’a.a. 2006-2007 ed è rivolto agli studenti della Laurea in Scienze Geologiche (Classe 16) immatricolati nell’a.a. 2004-2005. Geologia Applicata alla Pianificazione Territoriale GEO/05 Titolo corso: Geologia Applicata alla Pianificazione Territoriale CFU Periodo Durata N.Corso 5 II semestre semestrale, 40 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. CAPUANO NICOLA PIO [email protected] Ricevimento: mercoledi ore 10-12 Obiettivi Formativi: Fornire agli studenti gli elementi tecnici relativi agli aspetti geologici applicativi delle trasformazioni del territorio e valutazione dei rischi connessi e delle risorse. Il corso si propone anche di fornire agli studenti un inquadramento generale degli strumenti di pianificazione e gestione territoriale nei quali è richiesta la consulenza e la competenza del geologo professionista. Programma: La cartografia geologica elemento fondamentale per la scelta progettuale degli interventi, finalizzata alla pianificazione del territorio. Quadro conoscitivo: geologico-strutturale, morfologico, idrografico. Caratterizzazione litologica dei terreni affioranti, proprietà tecniche, utilizzi. Principali problemi riguardanti la geologia applicata alla pianificazione del territorio: stabilità dei versanti, frane, strade, gallerie, fondazioni, cave, idrogeologia. Problema frane. Le frane e la pianificazione territoriale; cause dei fenomeni franosi; caratteristiche dei fenomeni franosi; indagini da eseguire in aree franose. Indicazioni metodologiche di massima su alcune problematiche geologiche legate alla realizzazione di strade e gallerie. Gli strumenti di pianificazione: • il P.A.I., finalità e contenuti del piano di bacino; • il P.R.G., linee guida e documentazione per l’indagine geologica; • il P.A.E., la pianificazione dell’attività estrattiva. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: Regione Marche – assessorato urbanistica - “l’ambiente fisico delle Marche”. Carta Inventario delle frane della Regione Marche. 146 Progetto AVI e IFFI. Regione Marche: Autorità di Bacino Regionale. Amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino: programma provinciale attività estrattive. Assessorato all’urbanistica: il PRG, uffici tecnici comunali. Appunti delle lezioni e materiale fornito dal docente. Modalità di accertamento: Esame orale. Geologia Applicata alle Costruzioni GEO/05 Titolo corso: Geologia Applicata alle Costruzioni CFU Periodo Durata N.Corso 7 I semestre semestrale, 56 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. GORI UMBERTO [email protected] Obiettivi Formativi: Sono rivolti principalmente all’ampia casistica geologico-applicativa conseguente all’attività professionale. Attraverso esercizi, escursioni sul terreno, analisi e verifiche di progetto, vengono discusse e trattate le più frequenti problematiche relative all’esercizio pratico del geologo specialista. Programma: Riferimenti di massima per quanto riguarda il quadro legislativo e le normative essenziali agli standard professionali e ai suggerimenti ed indicazioni dell’Ordine Nazionale dei Geologi. Elementi descrittivi geologici applicativi nelle costruzioni di dighe, strade, gallerie, cimiteri, ponti, ferrovie, discariche, opere di presidio costiero e edifici. Materiali naturali da costruzione, caratteristiche e reperimento. Interventi in aree dissestate per frane e consolidamento di strutture edilizie. Modalità didattiche: Lezioni frontali; esercitazioni in aula e sul terreno. Testi di studio: E.N. Bromhead, 1991. “Stabilità dei pendii”. Dario Flaccovio Editore. C.Elmi, M. Casadio, 1999. “Il manuale del Geologo”. Ed. Pitagora Bologna. G.Peli, 1977. “ Il consolidamento delle fondazioni”. NIS. La nuova Italia Scientifica, Roma. WWW.swen.it/nis. Modalità di accertamento: Esame orale. Geologia del Quaternario GEO/02 Titolo corso: Geologia del Quaternario CFU Periodo 4+2L Durata semestrale, 64 ore (32 di lezione +32 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. SAVELLI DANIELE [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso concerne lo studio degli ultimi due milioni di anni circa della storia della Terra, durante i quali gli intensi cambiamenti climatici che hanno prodotto ripetute espansioni e contrazioni dei ghiacciai continentali e forti oscillazioni dei livelli marini, combinandosi con una incessante attività tettonica, hanno plasmato l’ambiente fisico in cui oggi viviamo. Il corso si propone di: 1) fornire agli studenti i concetti teorici necessari per la comprensione della storia geologica e geomorfologica più recente del nostro pianeta; 2) avviare gli studenti, tramite attività pratiche di terreno, alle tecniche di rilevamento e analisi dei terreni quaternari e delle forme del rilievo cui essi sono correlati. 147 Programma: Introduzione. Cos’è il Quaternario. Le basi storiche della definizione di un “Era Quaternaria”. Schemi classici. Lo schema di Penck e Bruckner per il glacialismo alpino. Gli schemi nord-europeo, delle isole britanniche e nord-americano. Cenni agli schemi di Asia, Africa, America meridionale e Australia. Metodi di datazione e suddivisioni del Quaternario. Cenni ai metodi di datazione “assoluta” e relativa. Cenni all’applicazione della paleoclimatologia isotopica per lo studio del Quaternario e curve climatiche. Stratigrafia e biostratigrafia del Quaternario. Suddivisioni del Quaternario e loro significato. I cambiamenti climatici quaternari. Testimonianze dei cambiamenti climatici. Influenza sul modellamento del paesaggio e sulle sequenze deposizionali. Il glacialismo quaternario in Europa e nei continenti extraeuropei. Cenni alle teorie sul glacialismo quaternario. Fluttuazioni climatiche di età storica nell’area mediterranea. Oscillazioni del livello marino. Fattori che determinano le fluttuazioni del livello marino. Il livello marino durante il PleistoceneOlocene. Influenza sui reticoli idrografici. Il Quaternario in Italia. Evoluzione paleogeografico-strutturale; cenni al vulcanismo quaternario. Distribuzione e caratteristiche dei depositi continentali e marini quaternari. Evoluzione recente dell’Appennino centrale e del bacino padano adriatico (parte monografica). Attività di terreno in aree dell’Appennino marchigiano. Modalità didattiche: Lezioni frontali; attività dimostrativa e pratica di terreno; tesine di approfondimento. Testi di studio: Ehlers J. (1996) - Quaternary and Glacial Geology. J. Wiley & Sons, Malatesta A. (1985) - Geologia e paleobiologia dell’era glaciale. N. I. S., Roma. Flint R. F. (1971) - Glacial and Quaternary Geology. J. Wiley & Sons, New York. Bowen D.Q. (1983) - Quaternary Geology, Pergamon Press. Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Insegnamento opzionale Geologia e litologia GEO/02 Titolo corso: Geologia e Litologia CFU Periodo Durata N.Corso 7 II semestre semestrale 56 h Corsi di laurea in: Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. GALEOTTI SIMONE [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso ha due obiettivi formativi principali: il primo è quello di fornire le basi conoscitive dell’ambiente terra (origine ed evoluzione del Pianeta); il secondo si prefigge di fornire la conoscenza di base dei principali strumenti utilizzati per l’interpretazione geologica del territorio (litologia, stratigrafia, geologia strutturale e cartografia geologica). Programma: Introduzione (1CFU) Le Scienze della Terra Storia del Pianeta Terra Origine ed evoluzione del pianeta Prima Parte (2CFU): Principi di Litologia (Prof. Michele Mattioli) Introduzione allo studio delle rocce Rocce magmatiche Rocce metamorfiche Rocce sedimentarie Riconoscimento macroscopico delle Rocce 148 Seconda Parte (4CFU): Principi di Geologia (Prof. Simone Galeotti) L’interno della Terra La produzione e la propagazione del calore Il campo magnetico La sismologia e i terremoti La tettonica delle placche Geologia strutturale Deformazione delle rocce; stress, strain, reologia; fratturazione; faglie, pieghe e associazioni strutturali. Il tempo geologico e la stratigrafia Cartografia Geologica Lettura e interpretazione delle carte geologiche, sezioni geologiche. Modalità didattiche: Lezioni frontali, Esercitazioni in aula e sul terreno Testi di studio: F. Press & R. Siever, Introduzione alle Scienze della Terra, Zanichelli. P. Keary & F. J. Vine, Tettonica globale, Zanichelli. Bosellini, Mutti & Ricci Lucchi - Rocce e successioni sedimentarie - UTET Torino Modalità di accertamento: Esame scritto e orale Note: Per l’a.a. 2006-2007 il corso è mutuato da Litologia e Geologia del 1° anno del Corso di Laurea in Scienze Ambientali Geologia Marina GEO/02 Titolo corso: Geologia Marina CFU Periodo 4 (3+1L) I semestre Durata Semestrale, 40 ore (24 di lezione +16 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. TRAMONTANA MARIO [email protected] Ricevimento: Lunedì ore 14-16 Obiettivi Formativi: Il corso affronta i concetti di base della geologia marina. Nel corso degli anni il campo di studio della Geologia Marina si è arricchito di aspetti specialistici, anche grazie a tecnologie d’indagine sempre più avanzate; le ricerche condotte ed i risultati ottenuti hanno contribuito in maniera determinante allo sviluppo delle più moderne teorie nell’ambito delle Scienze della Terra. Lo scopo del corso è quello di fornire una sintesi dei principali argomenti in cui si articola la geologia marina, ricostruendo così, per una serie di informazioni non sempre facilmente reperibili, un quadro d’insieme omogeneo che possa essere di utilità anche a chi vorrà fare della geologia in mare la propria attività professionale. Programma: 1.Introduzione (1 ora di lezione frontale) 1.1 Ruolo della Geologia marina nell’ambito delle Scienze della Terra e sue relazioni con le altre discipline; scopo della Geologia marina. 1.2 Storia della Geologia marina. I progetti nazionali ed internazionali. 1.3 Tappe della ricerca oceanografica in Italia. 2. Geologia dei fondi oceanici (3 ore di lezione frontale) 2.1 Distribuzione degli oceani. 149 2.2 Concetti di base della Teoria delle Tettonica delle zolle: margini di zolla, apertura oceanica, subduzione. 2.3 Fisiografia degli oceani. La curva ipsografica. 2.4 Fisiografia del Mediterraneo. 3. Margini continentali (11 ore di lezione frontale + 4 ore di esercitazione) 3.1 Tipi di margine continentale. Margini passivi e margini attivi: distribuzione, struttura ed evoluzione. Esempi di margine continentale. 3.2 Zona costiera: transizione terra/mare, sistemi deposizionali, azione del moto ondoso, frangenti e correnti indotte. Escursione nella zona costiera nord-marchigiana. 3.3 Sistemi di piattaforma: piattaforma continentale, piattaforma oceanica, sedimentazione terrigena e carbonatica, scogliere coralline, piattaforme dominate dalle onde e dalle maree, fenomeni erosivo/deposizionali e gravitativi in aree di piattaforma, processi al ciglio della piattaforma, sequenze deposizionali, variazioni del livello marino. Esempi di piattaforme continentali. 3.4 Scarpata e declivio continentale: aspetti classificativi, morfologia e processi deposizionali, instabilità dei sedimenti, canyons e conoidi sottomarine. 3.5 Fosse oceaniche. 4. Bacini oceanici (1 ora di lezione frontale) 4.1 Piane abissali. 4.2 Colline abissali e monti sottomarini. 5. Dorsali oceaniche (1 ora di lezione frontale) 5.1 Forma, classificazione e struttura. 5.2 Rapporto tra età e profondità. 6. Crosta e litosfera oceaniche (2 ore di lezione frontale) 6.1 Modelli genetici e interpretativi. 6.2 Processi idrotermali nella crosta oceanica. 7. Introduzione alla geologia dei mari italiani ed evoluzione del Mediterraneo (2 ore di lezione frontale) 8. Metodologie di indagine (3 ore di lezione frontale + 12 ore di esercitazione) 8.1 Evoluzione delle tecniche d’indagine. 8.2 Rilevamento morfo-batimetrico del fondo marino. 8.3 Sismica a rifrazione e a riflessione. 8.4.Tecniche di campionatura. Trivellazioni in acque profonde. 8.5. Introduzione all’interpretazione sismostratigrafica. 8.6. Esempi d’interpretazione di profili ecografici e sismici con esercitazioni. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni. Testi di studio: Kennett J.P., 1982 - Marine Geology, Prentice-Hall Inc., N.J. Seibold E. & Berger W.H., 1982 - The Sea Floor, Springer-Verlag, Berlin. Ricci Lucchi F., 1992 - I ritmi del mare, La Nuova Italia Scientifica, 1992. Appunti e dispense dalle lezioni. Modalità di accertamento: Esame orale. 150 Geologia Regionale GEO/02 Titolo corso: Geologia Regionale CFU Periodo Durata N.Corso 3 II semestre semestrale, 24 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Domotica () Prof. CAPUANO NICOLA PIO [email protected] Ricevimento: lunedi ore 10-12 Obiettivi Formativi: Il corso propone un approfondimento della conoscenza della Geologia della penisola italiana e dei mari adiacenti oltre che fare acquisire allo studente le necessarie conoscenze teoriche e pratiche per poter interpretare ed elaborare un lavoro geologico di sintesi sia locale che regionale. Programma: 1. Significato e finalità della Geologia regionale. 2. Lettura e interpretazione delle carte geologiche di sintesi. 3. Geologia dell’Italia: il sistema orogenico Alpi-Appennino. 4. La geologia della Regione dolomitica: successione stratigrafica ed evoluzione sedimentaria. 5. L’Appennino settentrionale tosco-umbro-marchigiano. Le Unità Liguri; le Unità appenniniche s.s. (paleomargine Adria): metamorfica, toscana, umbro-marchigiana; le avanfosse appenniniche; l’evoluzione dei bacini sin-orogenici. 6. L’Appennino centrale. Assetto tettonico; Unità laziale-abruzzese; la piattaforma carbonatica; bacini pelagici; depositi di avanfossa. 7. L’Appennino meridionale. Modello paleogeografico di riferimento: bacino ligure/sicilide, piattaforma carbonatica appenninica, bacino lagonegrese-molisano, piattaforma carbonatica Apula. 8. L’Arco Calabro. 9. La strutturazione della catena appenninica. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: Guide Geologiche Regionali nn. 2,4,5,6,7,9,10 BE.MA G.Gasperi, Geologia Regionale, Pitagora. Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Insegnamento opzionale Geologia Stratigrafica e Sedimentologia - Parte I GEO/02 CFU 3+1L Periodo I semestre Durata semestrale, 40 ore (24 di lezione + 16 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Prof. PERRONE VINCENZO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso, strutturato in due parti (I e II), si propone di fornire agli studenti i concetti teorici fondamentali di come la Terra è fatta (composizione, strutture) e come “funziona” (processi), oltre che a fornire una preparazione sufficiente al riconoscimento delle rocce, ambienti di sedimentazione, facies e loro modo di associarsi nel tempo e nello spazio. Programma: CARATTERI FISICI E COSTITUZIONE INTERNA DELLLA TERRA Forma, dimensioni, massa e densità della terra. Campo gravitazionale e campo magnetico terrestre. Calore interno e flusso di calore. Metodi di indagine sull’interno della terra: gravimetria, anomalie di gravità, isostasia e modelli di compensazione isostatica. Onde sismiche e loro propagazione all’interno della terra: discontinuità e loro interpretazione. Crosta continentale e crosta oceanica; mantello; nucleo. Litosfera e astenosfera. 151 LE ROCCE IGNEE E METAMORFICHE Rocce ignee. I magmi. Plutonismo e vulcanismo. Classificazione delle rocce plutoniche e vulcaniche. Riconoscimento macroscopico delle rocce ignee. Rocce metamorfiche. I processi metamorfici. Il metamorfismo di contatto. Il metamorfismo regionale. Facies e sequenze metamorfiche: le paragenesi caratteristiche. Le migmatiti. CENNI DI TETTONICA Comportamento duttile e comportamento fragile delle rocce. Relazioni tra sforzi e deformazione. Le pieghe: nomenclatura e differenti tipi di classificazione. Strutture minori associate alle pieghe. Le faglie: faglie dirette, inverse e a piano verticale. Faglie trascorrenti. Rigetti di una faglia. Riconoscimento ed interpretazione delle faglie sul terreno. Associazioni di faglie e strutture connesse. Sovrascorrimenti e falde di ricoprimento. Klippen e finestre tettoniche. Thrusts e loro nomenclatura. Strutture a duplex. CENNI DI TETTONICA A ZOLLE Zolle litosferiche e loro individuazione. Interazioni tra le zolle. Zolle divergenti, zolle convergenti e zolle in scorrimento laterale: caratteristiche ed attività relative. Esercitazioni di laboratorio ed escursioni sul terreno Modalità didattiche: Lezioni frontali; esercitazioni su campioni di rocce; escursioni sul terreno. Testi di studio: PRESS & SIEVER, Introduzione alle Scienze della Terra, Zanichelli Ed., Bologna. BOSELLINI, Tettonica delle Placche e Geologia, Bovolenta Ed., Ferrara. TREVISAN & GIGLIA, Geologia, Pacini Ed., Pisa. BOCCALETTI & TORTORICI, Appunti di Geologia Strutturale, Patron Ed., Bologna Modalità di accertamento: Esame orale. Geologia Stratigrafica e Sedimentologia - Parte II GEO/02 CFU 4+1L Periodo I semestre Durata semestrale, 48 ore (32 di lezione + 16 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Prof. CAPUANO NICOLA PIO [email protected] Ricevimento: Lunedì ore 10-12 Obiettivi Formativi: Il corso, strutturato in due parti (I e II), si propone di fornire agli studenti i concetti teorici fondamentali di come la Terra è fatta (composizione, strutture) e come “funziona” (processi), oltre che a fornire una preparazione sufficiente al riconoscimento delle rocce, ambienti di sedimentazione, facies e loro modo di associarsi nel tempo e nello spazio. Programma: 1. Rocce sedimentarie terrigene 1.1 Particelle terrigene e processo sedimentario: provenienza, weathering, trasporto, accumulo, litificazione. 1.2 Granulometria e classificazione, forma e selezione, orientazione dei granuli. 1.3 Diagenesi e compattazione dei sedimenti, cementi e cementazione. 1.4 Clasti, matrice e cemento e loro relazioni, maturità tessiturale e maturità mineralogica. 1.5 Composizione e classificazione delle arenarie. 1.6 Colore dei sedimenti. 1.7 Strutture sedimentarie fisiche da corrente e onda; meccanismi di trasporto e deposizione. 1.8 Torbiditi: modello deposizionale. 152 1.9 Ambienti sedimentari. 2. Rocce sedimentarie carbonatiche 2.1 Particelle carbonatiche: granulometria e classificazione. 2.2 Calcari: classificazione di Dunham e Folk. 2.3 Dolomie: processi e modelli di dolomitizzazione. 2.4 Profondità di compensazione della calcite. 2.5 Deposizione di carbonati in ambiente neritico e pelagico. 2.6 Sedimentazione mista: carbonatica e silicoclastica. 3. Rocce evaporitiche 3.1 Caratteri deposizionali 3.2 Tipi di depositi evaporitici. 3.3 Ambienti deposizionali 4. Rocce silicee 4.1 Genesi e classificazione. 5. Stratigrafia: termini e concetti. 5.1 Principi di stratigrafia. 5.2 Unità litostratigrafiche e correlazioni litologiche. 5.3 Rapporti verticali tra unità litostratigrafiche. 5.4 Trasgressione e regressione. 5.5 Facies sedimentarie e Legge di Walther. 6. Esercitazioni in sede e sul terreno 6.1 Laboratorio: tecniche speditive per il riconoscimento di campioni di rocce sedimentarie. 6.2 Escursione sul terreno: osservazione e descrizione di alcuni affioramenti della successione sedimentaria marchigiana. Modalità didattiche: Lezioni frontali; esercitazioni di laboratorio su campioni di rocce; escursioni sul terreno. Testi di studio: G. V. Middleton, Enciclopedia of sediments and sedimentary rocks. M.E. Tucker, Rocce sedimentarie, Flaccovio, Palermo. D.Duff, Principi di geologia fisica di Holmes, Piccin, Padova. Modalità di accertamento: Esame orale. Geologia Strutturale GEO/03 Titolo corso: Geologia Strutturale CFU Periodo Durata N.Corso 6 II semestre semestrale, 48 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Prof. MENICHETTI MARCO [email protected] Obiettivi Formativi: Porre le conoscenze di base sulla geometria delle principali strutture deformative, sia fragili che duttili per la loro classificazione e descrizione (analisi geometrica), fornire gli elementi concettuali per la ricostruzione della storia deformativa (analisi cinematica) e per la definizione della dinamica crostale (analisi dinamica). Programma: 1. Metodologie di analisi geometrica , cinematica e dinamica. Il fattore tempo. I sistemi di coordinate nel piano e nello spazio. I vettori e loro proprietà. Geometria descrittiva di piani e linee nello spazio. Rappresentazione di strutture geologiche. Metodi e unità di misura. Problema dei tre punti nello spazio. Topografia e gradiente. Lettura delle carte geologiche. Metodi della sismica a riflessione. Concetto di isopache e isocrone (2h di lezione). 153 2. Proiezioni stereografiche. Proiezione equiangolari e equiareali. Proiezione di un piano e di una linea. Gli stereonets, tecniche d’uso nella geologia strutturale. Rappresentazione di poli e di piani. Determinazioni dei rapporti angolari e spaziali tra poli e piani. Rotazione delle strutture nello spazio. Applicazioni delle proiezioni stereografiche e analisi strutturale. Tecniche di counturing. Analisi delle pieghe del fabric (4h di lezione). 3. La deformazione (strain), introduzione. La cinematica della deformazione. Misura dello strain. L’elissoide di deformazione. Relazioni nello strain in 3D. Equazioni per lo strain finito. Distensione di una linea. Deformazione da taglio. Il cerchio di Mohr per lo strain finito. Gli assi principali della deformazione. Taglio angolare massimo. Rotazione di una linea durante la deformazione. Linee di deformazione non finita. Deformazione finita e differenziale. Deformazione coassiale e non coassiale. Percorso della deformazione. Deformazione sovraimposta. Deformazione nel piano e in 3D (4h di lezione). 4. Concetti di forza e di stress. Unità di stress. Segni convenzionali. Stress in un punto e nel piano. Gli assi di stress principali. I tensori dello stress. Stress medio, deviatorico e speciali. Costruzione del cerchio di Mohr per lo stress in un piano comunque orientato. La legge di Cauchy e suo utilizzo. Sintesi delle metodologie per disegnare il cerchio di Mohr. Il cerchio di Mohr in 3D. Relazioni Stress-Strain . Campi di stress a traiettorie dello stress. Reologia dei materiali, concetto di elasticità, limite elastico e plasticità. Deformazioni plastiche e viscose . Concetti di strain rate, viscosità e creep nei materiali rocciosi. Fattori ambientali che influenzano la risposta delle rocce allo stress. Comportamento fragile, duttile, cataclastico e crystal plastic nelle rocce. Elasticità e compattazione. Effetto termico e elasticità. Compattazione delle rocce e diagenesi. Ruolo della pressione dei fluidi (4h di lezione). 5. Meccanismi deformativi. Tipi e sistemi di fratture. Effetto della pressione dei pori nello sviluppo delle fratture. Effetto delle fratture preesistenti. Il concetto di attrito nella reologia dei materiali. Il meccanismo della presso soluzione e della plasticità cristallina nelle rocce. Meccanismi di deformazione per plasticità cristallina. Dislocazioni, concetti base, terminologia, strain hardening, dislocation glide e dislocation climb. Sintesi dei diversi meccanismi deformativi nelle rocce. Leggi di flusso e stato di stress nella litosfera. Concetti di power law creep, diffusion creep. Mappe della deformazione (4h di lezione). 6. I sistemi di fratture, i joints e le vene. Faglie e joints nei sistemi di fratture. Relazioni tra joints e vene e altre strutture geologiche (3h di lezione). 7. Faglie. Nomenclatura e geometria. Rigetto apparente e reale. Tipologie di faglie dirette inverse e trascorrenti. Le rocce di faglia. Senso di movimento e effetti superficiali delle faglie. Inizio delle faglie. Determinazione del senso di scivolamento. Dinamica e cinematica delle faglie. Teoria andersoniana delle faglie. Calcolo della deformazione da una popolazione di faglie. Calcolo dello stress da una popolazione di faglie. Meccanica delle faglie inverse e dei sovrascorrimenti. La pressione dei fluidi nelle rocce e lo sviluppo di faglie, l’analisi di Hubbert & Rubey (4h di lezione). 8. Pieghe – Geometria. Terminologia in 2D. Geometria descrittiva delle pieghe. Nomenclatura delle pieghe basata sull’orientazione. Rapporti tra geometria e cinematica nelle pieghe. Classificazione basata sulla forma degli strati piegati. Classificazione geometrica e cinematica. Pieghe sovrimposte. Cinematica delle pieghe, curvatura gaussiana, il buckling, lo shear parallel layer, il taglio obliquo rispetto agli strati, il taglio puro. Dinamica delle pieghe. Aspetti base. Tipi di roccia corrispondenti a diversa competenza (4h di lezione). 9. Strutture minori lineari. Il boudinage, la foliazione, le lineazioni dovute ad intersezione tra foliazioni. Il clivaggio e la terminologia del clivaggio, sua natura e domini strutturali. Rapporto tra clivaggio e strain. Processo di sviluppo della foliazione. La rotazione dei grani. Clivaggio da presso soluzione e il crenulation cleavage, il clivaggio e la deformazione. Zone di taglio e loro geometria, la trasposizione e il senso del taglio. Uso della foliazione per determinare lo spostamento nelle zone di taglio (4h di lezione). 10. I sovrascorrimenti. Introduzione e contesti tettonici. Terminologia. La tettonica di scollamento superficiale e i thrusts belts. Caratteristiche base dei fold-thrust-belts. Timing assoluto e relativo nei fold-thrust-belts. Bacini di avanpaese. Principali geometrie nei sistemi di sovrascorrimento. Le regole di Dahlstroms e geometria ramp-flat (modello di Rich). Tipologia delle pieghe nei thrust-belts. Rapporti tra pieghe e faglie. Thick skinned e thin skinned faulting. Sistemi di sovrascorrimenti e catene a pieghe e inquadramento nel modello tettonica a zolle (4h di lezione). 11. Sistemi di tettonica distensiva. Analisi delle strutture distensive. Il modello degli scivolamenti gravitativi. Faglie di crescita nei margini passivi subsidenti. Provincie di tettonica da rift. Categoria delle strutture distensive. Rotazione di faglie planari, faglie normali listriche e faglie normali a basso angolo. Concetti dei thrust belt applicati ai terreni distensivi (4h di lezione). 12. Sistemi di faglie trascorrenti. Contesto tettonico delle faglie trascorrenti. Faglie trascorrenti e faglie di tear, sistemi trastensivi e transpressivi. Geometrie e strutture associate con le faglie trascorrenti, i bacini di pull-apart. Le strutture associate alla terminazione delle faglie trascorrenti (3h di lezione). 154 13. Costruzioni delle sezioni geologiche bilanciate. Metodi e strumenti. Disegno di una sezione geologica allo stato deformato. Restauro di una sezione geologica. Valutazione e validazione di una sezione. Profondità di scollamento e calcolo del raccorciamento regionale (4h di lezione). Il corso viene completato da esercitazioni in aula e sul terreno. Modalità didattiche: Lezioni frontali, laboratorio in sede, escursioni sul terreno. Testi di studio: Mercier J. & Vergely P., Tettonica. Lezioni di Geologia Strutturale. Pitagora Editrice, Bologna, 1996. M. Boccaletti & L. Tortorici, Appunti di Geologia Strutturale, Patron Editore, Bologna, 1987. Appunti delle lezioni forniti dal docente durante le lezioni. Testi di consultazione: Davis G.H. - Structural Geology of Rocks and Regions, John Wiley & Sons, New York, 1984. Marshak S., Mitra G.- Basic Methods of structural Geology. Prentice Hall. New Jersey, 1988. Suppe J. - Principles of Structural Geology, Prentice-Hall, New Jersey, 1985. Park R.G. – Foundations of Structural Geology – Chapman & Hall, London 1977. Price N.J. , Cosgrove J.W. – Analysis of Geological Structures. Cambridge University press, Cambridge UK, 1990. Twiss R.J., Moores E.M. – Structural Geology. Freeman & C, New York 1992. Modalità di accertamento: Esame orale. Geomorfologia Applicata e Quantitativa GEO/04 Titolo corso: Geomorfologia Applicata e Quantitativa CFU Periodo 5+1L I semestre Durata semestrale, 56 ore (40 di lezione + 16 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. NESCI OLIVIA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi concettuali e gli itinerari metodologici per comprendere le relazioni tra geomorfologia e processi attivi per una corretta pianificazione territoriale. Programma: Introduzione: campi di applicazione della geomorfologia. Fattori e indicatori geomorfici dei rischi ambientali: alluvioni, erosione, interramento, instabilità dei versanti (movimenti in massa, deformazioni gravitative profonde di versante), instabilità delle aree costiere, valanghe, sismicità, vulcanesimo. Geomorfologia applicata alla gestione dell’ambiente, alla pianificazione territoriale, alle grandi opere di ingegneria civile, alle sistemazioni idraulico-forestali. Attività antropica e morfogenesi. Rilevamento e cartografia geomorfologica ad indirizzo applicativo. Fotogeologia applicata allo studio dei rischi geomorfologici. Beni geomorfologici, concetti e metodi di valutazione. Modalità didattiche: Lezioni frontali; esercitazioni in sede e sul terreno. Testi di studio: Panizza M. - Geomorfologia applicata. NIS. Amadesi L. - Fotointerpretazione e aerofotogrammetria, Ed.Pitagora, Bologna. Drury S.A. Image Interpretation in Geology. Chapman & Hall. Modalità di accertamento: Esame orale. 155 Geomorfologia e Rilevamento Geomorfologico GEO/04 Titolo corso: Geomorfologia e Rilevamento Geomorfologico CFU Periodo 4+2L I semestre Durata semestrale, 64 ore (32 di lezione +32 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Prof. SAVELLI DANIELE [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso, componendosi di una parte teorica e di attività di terreno, si prefigge di fornire agli studenti le basi teoriche e pratiche necessarie per l’analisi, la cartografia e l’interpretazione delle forme della superficie terrestre, ponendo particolare attenzione alle cause che le generano e le modificano. Vengono inoltre messi in particolare risalto gli aspetti pratici del riconoscimento e cartografia degli elementi costituenti il paesaggio geologico e dell’individuazione dello stato di attività e delle tendenze evolutive degli stessi. Programma: Il modellamento del rilievo. Introduzione. Agenti e processi morfogenetici. Il modellamento endogeno. Il modellamento esogeno (1h*). Forme prodotte dai processi elementari di degradazione. Il carsismo (3h*). I fattori geologici del modellamento del rilievo: forme tettoniche e forme litostrutturali (4h*). La Geomorfologia dei versanti: dilavamento e ruscellamento, movimenti di massa (5h*). Geomorfologia dei sistemi fluviali. Forme e processi fluviali. Caratteristiche della rete idrografica. I diversi tipi di canali. Terrazzi e conoidi (7h*). Geomorfologia delle coste. Forme e processi litorali. Caratteristiche dei diversi tipi di costa. Lagune e foci fluviali (5h*). Geomorfologia climatica. Il sistema morfoclimatico periglaciale. Il sistema morfoclimatico glaciale. Il sistema morfoclimatico arido. Il sistema morfoclimatico temperato. Il sistema morfoclimatico caldo-umido (7h*). Cartografia geomorfologica. Le scale di rappresentazione. Tipi di carte geomorfologiche. Legende geomorfologiche (2h**). Criteri di classificazione e riconoscimento delle forme del rilievo e dei depositi superficiali (30h**). * Lezioni frontali ** Attività dimostrativa e pratica in aula e sul terreno Nota: Lezioni frontali e attività dimostrative e pratiche in aula si integreranno argomento per argomento durante l’intero svolgimento del corso. Sono previste anche escursioni sul terreno da svolgersi nella seconda metà del corso. Modalità didattiche: Lezioni frontali; attività dimostrative e pratiche di terreno; tesine di approfondimento. Testi di studio: PANIZZA M. (2002) - Geomorfologia. Pitagora Ed., Bologna. CASTIGLIONI G. B. (1982) - Geomorfologia. UTET, Torino. Testi di consultazione per argomenti specifici BARTOLINI C. & PECCERILLO A. (2002) – I FATTORI GEOLOGICI DELLE FORME DEL RILIEVO. Lezioni di geomorfologia strutturale. Pitagora, Bologna, 216 pp. DRAMIS F. & BISCI C. (1998) – CARTOGRAFIA GEOMORFOLOGICA. Manuale di introduzione al rilevamento ed alla rappresentazione degli aspetti fisici del territorio. Pitagora, Bologna, 215pp. Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Il corso sarà attivo solo per l’a.a. 2006-2007 ed è rivolto agli studenti della Laurea in Scienze Geologiche (Classe 16) immatricolati nell’a.a. 2004-2005. 156 GLP-GMP MED/42-46 - CHIM/09 Titolo corso: GLP-GMP CFU Periodo Durata N.Corso 8 (6+2) semestrale 80h Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (CSPE) Prof. PUGLIE DIEGO [email protected] Obiettivi Formativi: Durante il corso saranno affrontati le norme , i metodi e gli strumenti utili alla garanzia della qualità di metodiche analitiche e di produzione. Nello specifico saranno individuati i principi utili al controllo ed alla gestione dei processi , le tipologie delle norme di riferimento e le relative prescrizioni, il sistema di certificazione, accreditamento e riconoscimento. Le lezioni saranno di tipo frontale e prevedranno attività esercitative ,volte all’approntamento ed applicazione degli strumenti di gestione presso un laboratorio di analisi o di produzione. Programma: 1. Controllo di prodotto e controllo di processo 2. Definizione di sistema di gestione come garanzia di prodotto 3. I criteri di gestione delle variabili di un processo 4. La gestione controllata dei metodi: il principio della documentabilità 5. Schemi di controllo della qualità di processo 6. La gestione controllata di un processo come garanzia del prodotto: le Buone Pratiche di Fabbricazione 7. Le GMP nel settore farmaceutico 8. La convalida: tipologie ed obblighi 9. Il controllo delle variabili di processo tramite procedure di qualifica e convalida 10. La garanzia nella esecuzione degli studi :le Buone Pratiche di Laboratorio 11. Come gestire i metodi analitici 12. Le GLP come strumento competitivo e volontario : il sistema di accreditamento SINAL 13. Le GLP riferite a norme cogenti : il D.Lgs.120/92 e succ. mod. 14. I percorsi di certificazione-accreditamento volontario ed istituzionale Modalità didattiche: Lezione frontale; esercitazioni in aula ed in laboratorio Testi di studio: · “Buone Pratiche di Fabbricazione-Linee Guida”- Ass. Farmaceutici Industria AA.VV.-Tecniche Nuove -Milano · “Guida all’applicazione delle Buone Pratiche di Laboratorio nei laboratori di analisi” II ed.-Gianni Calaresu –SEF Milano · “Guida alle norme di buona fabbricazione- Medicinali per uso umano e veterinari” ed 1999-Dir.Gen. terza Commissione Europea · Appendice normativa fornita dal Docente Modalità di accertamento: Esame orale Idraulica Agraria e Sistemazioni Idraulico-Forestali AGR/08 Titolo corso: Idraulica Agraria e Sistemazioni Idraulico-Forestali CFU Periodo Durata N.Corso 5 I I semestre semestrale, 40 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. GENNARI ENRICO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi per inquadrare ed affrontare la realizzazione degli interventi per la difesa del suolo partendo da una programmazione e progettazione secondo criteri di ecosostenibilità. Basandosi su una visione di sistema che fa capo al bacino idrografico, il corso fornisce le conoscenze che regolano i principi 157 dell’idrologia e dell’idraulica, sia per affrontare i problemi relativi all’uso del suolo e della risorsa idrica che per impostare i problemi di difesa idraulica del territorio. Con costanti riferimenti ai dispositivi legislativi e normativi che regolano la fattibilità degli interventi, verranno forniti gli elementi di pianificazione e progettazione delle principali opere di prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico, di sistemazioni idraulico-forestali, di mitigazione e riqualificazione ambientale, con particolare riferimento alle tecniche di ingegneria naturalistica. Programma: Prima Parte: Introduzione alla programmazione e progettazione di bacino con criteri di ecosostenibilità. Richiami normativi DPR 328/2001, VIA SIA e VAS, Codice Urbani, leggi sui LL. PP., la Difesa del suolo dalla L.183/89 ai PAI (Piani Stralcio di Bacino), la Direttiva Piene 2006 e la 2000/60/CE. Seconda Parte: Richiami di idrologia e Idraulica. Il bacino idrografico e i processi idrologici, caratteristiche e indici morfometrici. Elementi di idrologia, dati idrologici, annali e serie storiche, le precipitazioni, regimi pluviometrici, curve idrologiche e regimi fluviali, deflussi e tempi di corrivazione, portate al colmo, modelli afflussi-deflussi, bilanci idrologici. Principi di idraulica, elementi di idrostatica, la quiete ed il moto dell’acqua, trasporto dell’acqua nelle condotte in pressione e nei canali, criteri per il dimensionamento dei canali e delle condotte. Misura delle portate, idrologia degli eventi di piena, regimi pluviometrici e regimi fluviali, il trasporto solido. Terza Parte: La sistemazione idrogeologica ed idraulica del territorio. Il dissesto idrogeologico, criteri di sistemazione dei versanti e dei corsi d’acqua, tecniche di sistemazione, di lavorazione e di drenaggio dei terreni, opere trasversali e opere longitudinali, difesa dalle piene, interventi strutturali e non strutturali, sistemazioni d’alveo e di sponda, casse d’espansione, scolmatori. Principi ed opere di ingegneria naturalistica, interventi di riduzione e mitigazione degli impatti. Quarta Parte: Prevenzione e riduzione del rischio idraulico. Aree innondabili e fasce di pertinenza fluviale, pericolosità e rischio, individuazione, perimetrazione e valutazione delle aree a rischio. Programmazione e progettazione degli interventi di mitigazione del rischio e di riqualificazione ambientale. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed approfondimenti tecnici con escursioni guidate in aree di studio. Esame e discussione di SIA e VIA, di progetti preliminari, definitivi ed esecutivi relativi a casi di studio. Introduzione all’uso degli strumenti di modellazione applicati a casi di studio. Testi di studio: G. Benini: sistemazioni idraulico forestali, UTET Torino. G. Ghisotti e S. Bruschi: valutare l’ambiente NSI M.A. Lenzi, V. D’Agostino: Ricostruzione morfologica e recupero ambientale dei torrenti APAT Atlante delle opere di sistemazione dei versanti 10/2002 APAT Atlante delle sistemazioni fluviali 27/2003 Materiali e appunti distribuiti durante le lezioni. Modalità di accertamento: Esame orale. Idrogeologia GEO/05 Titolo corso: Idrogeologia CFU Periodo 5+1L II semestre Durata semestrale, 56 ore (40 di lezione + 16 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Prof. PALETTA CARMELA [email protected] Ricevimento: mercoledi h 10-11 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti di base della idrogeologia e la conoscenza delle 158 principali problematiche inerenti la gestione delle acque sotterranee. Il corso è articolato in lezioni frontali, esercitazioni in aula e sul terreno. Programma: Ciclo dell’acqua e bilancio idrologico: gli afflussi meteorici, l’evapotraspirazione, il deflusso e l’infiltrazione; sistemi di misura e disponibilità dei dati. Le proprietà delle rocce nei confronti dell’acqua: porosità e permeabilità. Classificazione delle rocce nei riguardi della permeabilità. Gli acquiferi: rocce serbatoio, substrati impermeabili, tipi di falde. Circolazione dell’acqua nei mezzi porosi: filtrazione e legge di Darcy, coefficiente di permeabilità, metodi di misura, condizioni di validità della legge di Darcy. Afflusso dell’acqua alle opere di captazione: regime transitorio e regime stazionario. Opere di captazione. Prove idrauliche in regime transitorio e stazionario. S.D.T. Rapporti acque dolci - acque salate. Le sorgenti: classificazione, portata e curva di esaurimento. Criteri per la valutazione della qualità delle acque sotterranee e superficiali. L’inquinamento delle acque sotterranee, origine e modalità dei principali inquinamenti. La legislazione relativa alle risorse idriche. Esercitazioni: prospezione idrogeologica, ricostruzione ed interpretazione della morfologia della superficie piezometrica. Le carte idrogeologiche. Elaborazione ed interpretazione della cartografia tematica. Idrogeologia regionale: i principali acquiferi in Italia. Studio di “case history”. Escursioni sul terreno. Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni in laboratorio e sul terreno. Testi di studio: Materiale di approfondimento fornito dal docente durante il corso. P. Celico, Prospezioni Idrogeologiche. Ed. Liguori. G. Chiesa, Pozzi per acqua. Hoepli, 1986. M. Civita, Idrogeologia applicata ed ambientale. Casa Editrice Ambrosiana 2005. (ISBN 88-408-1297-0) Custodio E. & Llamas M.R., Idrologia Sotterranea Vol. 1. (traduzione italiana dallo spagnolo). Dario Flaccovio 2005 (ISBN 8877586230) Modalità di accertamento: Esame orale. Igiene MED/42 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CTRI) Prof. PIANETTI ANNA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di far conoscere i fattori che condizionano positivamente e negativamente lo stato di salute, le principali patologie infettive e cronico degenerative e di fornire conoscenze sugli strumenti e i metodi per prevenire, limitare o eliminare la diffusione di malattie in seno alla popolazione. Programma: Scopi dell’Igiene Nozioni di demografia sanitaria: dalla raccolta all’interpretazione dei dati. Prove di significatività. La valutazione del rischio Gli studi epidemiologici: epidemiologia descrittiva, investigativa e sperimentale. Misure degli eventi sanitari. Epidemiologia generale delle malattie infettive: Eziologia, modalità di trasmissione, fattori favorenti, modi di comparsa e rilevamento della frequenza delle infezioni. Prevenzione generale delle malattie infettive: notifica, misure contumaciali, disinfezione, disinfestazione, steilizzazione, profilassi immunitarie. 159 Aspetti generali dell’epidemiologia e prevenzione delle infezioni: a trasmissione aerea, parentale e/o sessuale, da vettori e zoonosi, enteriche. Principi generali di espidemiologia e prevenzione delle malattie non infettive: tumori, malattie cardio-vascolari, diabete, broncopneumopatie. Igiene dell’ambiente: pirncipali inquinanti ambientali e riflessi sulla salute. Igiene dell’alimentazione: Igiene della nutrizione: fabbisogni alimentari e patologie da errata alimentazione. Rischi infettivi e non infettivi connessi al consumo di alimenti. La conservazione degli alimenti. Igiene dell’ambiente sociale: fumo, alcool, droghe. L’organizzazione mondiale della sanità. Il sistema sanitario nazionale e i servizi sanitari sul territorio. Modalità didattiche: Lezione frontali e seminari di approfondimento Testi di studio: Igiene e medicina preventiva, vol. 1 e 2 di Barbuti, Bellelli Fara, Giammanco, Casa Editrice Monduzzi. Igiene – Epidemiologia – Sanità Pubblica “SECRETS” di Signorelli Casa Editrice SEU. Modalità di accertamento: Esame orale Igiene Applicata MED/42 CFU Periodo Durata N.Corso 3 + 1L semestrale 40h Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. SCHIAVANO GIUDITTA FIORELLA Obiettivi Formativi: Obiettivo generale: far conoscere i principali fattori che condizionano il passaggio dalla salute alla malattia e le strategie di prevenzione e di controllo delle malattie. Obiettivi professionalizzanti: saper utilizzare le principali metodologie epidemiologiche per lo studio di malattie in seno alla popolazione,saper valutare il livello di contaminazione antropica nelle matrici ambientali (aria, acqua, suolo), saper individuare indicatori di contaminazione e patogeni su matrici biologiche (alimenti, animali, uomo). Programma: Metodologia epidemiologica Dagli studi ecologici all’epidemiologia analitica. L’epidemiologia molecolare. L’indagine epidemiologica. Studi sperimentali terapeutici e preventivi. Accuratezza dei test di screening e diagnostici. Metodologia della prevenzione I vari livelli di prevenzione. Vaccini:tipi, costituenti e modalità per potenziarne l’azione. Chemioterapia antimicrobica. Screening sulla popolazione. Promozione della salute. Principali meccanismi patogenetici nelle malattie da infezione Strutture cellulari e prodotti solubili da microrganismi che intervengono nei processi infettivi. La risposta immune: antigeni, anticorpi e risposta immune Principi di diagnostica delle malattie infettive Generalità, diagnostica diretta e indiretta, le reazioni antigeni-anticorpi nella diagnostica, biotecnologie applicate alla diagnostica Eziologia, epidemiologia,diagnosi di laboratorio e profilassi della seguenti infezioni Epatite A, Colera, Febbre tifoide, Poliomielite, Influenza, Tubercolosi, AIDS, Epatite B, Epatite C,Tetano, Meningiti. Infezioni opportunistiche e nosocomiali. Le malattie cronico degenerative Il modello multifattoriale. I fattori di rischio. Epidemiologia molecolare e prevenzione delle malattie cronico degenerative. L’impiego di marcatori biologici Igiene dell’ambiente 160 I principali inquinanti ambientali e i relativi effetti patologici. Inquinamento outdoor e indoor. Acque potabili: generalità, criteri di potabilità, controlli chimico-microbiologici e potabilizzazione. Analisi e trattamento di acque reflue e dei rifiuti solidi. Igiene degli alimenti Tossinfezioni da salmonella, stafilococchi, vibrioni. Infezioni e tossinfezioni da patogeni emergenti. Botulismo. Miceti e parassiti presenti negli alimenti. OGM. Prioni. Le filiere produttive e le norme che garantiscono qualità e sicurezza. Tecniche classiche e tecniche di biologia molecolare applicabili all’analisi microbiologica di alimenti Il controllo microbiologico degli ambienti di lavorazione degli alimenti: campionamento dell’aria, delle superfici ecc. L’organizzazione sanitaria in Italia e nel mondo. Modalità didattiche: Lezione frontale; esercitazioni di laboratorio. Testi di studio: Barbuti, Bellelli, Fara, Giammanco. Igiene – Monduzzi Editore (BO) Altre indicazioni verranno date dal Docente all’inizio del corso Modalità di accertamento: Esame orale Igiene e microbiologia clinica MED/42-07 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. BRANDI GIORGIO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di far conoscere le principali metodologie per lo studio dello stato di salute, i principali fattori che condizionano il passaggio dalla salute alla malattia, e le strategie di prevenzione delle malattie. Mira inoltre a far acquisire conoscenze sui meccanismi patogenetici delle malattie da infezione, sui metodi della diagnosi microbiologica, sui metodi di controllo delle malattie da infezione tramite terapeutici, immunoterapici e vaccini. Programma: Aspetti generali dell’Igiene e della Microbiologia medica Metodologia epidemiologica Statistica sanitaria applicata all’epidemiologia. La valutazione del rischioGli studi epidemiologici. Epidemiologia molecolare. La valutazione dei dati di laboratorio Metodologia della prevenzione Gli obiettivi e i vari livelli della prevenzione. Prevenzione delle infezioni. Accertamento diagnostico. Diagnosi virologica La risposta immune: antigeni, anticorpi e cellule immunitarie. Le reazioni antigeni-anticorpi nella diagnostica Principali meccanismi patogenetici nelle malattie da infezioneStrutture cellulari e prodotti solubili da microrganismi che intervengono nei processi di penetrazione, adesione, invasione e danno cellulare e tessutale dell’ospite L’infezione virale: fasi dell’infezione, evoluzione dell’infezione nelle malattie acute, ricorrenti, croniche e neoplastiche; la patologia da Prioni. Principali metodi di controllo delle malattie infettiveChemioterapia antibatterica: chemioterapici e loro meccanismo d’azione, valutazione dell’attività antimicrobica, chemioterapia antivirale, cenni di chemioterapia antimicotica e antiprotozoaria, farmacoresistenza.Vaccini: tipi, costituenti e modalità per potenziare l’azione dei vaccini. Nuovi vaccini (a DNA, idiotipici, edibili). Vaccinazioni obbligatorie e raccomandate.Sieroprofilassi e chemioprofilassi Eziologia, diagnosi di laboratorio, profilassi e chemioterapia delle seguenti infezioni: Epatite A, Epatite B, Epatite C, AIDS, Tubercolosi, Influenza, Febbre Tifoide, Poliomielite, Tetano. Cenni sulle malattie esantematiche. Cenni su alcune malattie micetiche e protozoarie dell’uomo. Principi generali di epidemiologia e prevenzione delle malattie non infettive. Il modello pluricausale Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio 161 Testi di studio: Barbuti, Bellelli, Fara, Giammanco Igiene Monduzzi Editore (BO) Poli, Cocuzza, Nicoletti, Microbiologia medica UTET (TO) Modalità di accertamento: Esame orale Igiene generale e applicata MED/42 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. SCHIAVANO GIUDITTA FIORELLA [email protected] Obiettivi Formativi: Gli obiettivi del corso sono: - la conoscenza dei più importanti concetti di igiene generale utili per garantire la salute, in particolare la conoscenza dei fattori che permettono di prevenire le malattie di origine alimentare e i possibili rischi legati alla contaminazione biologica; - acquisire elementi conoscitivi sull’industria alimentare, con particolare riferimento alle recenti norme sugli alimenti e ai sistemi da adottare, durante i processi produttivi alimentari, al fine di prevenire contaminazioni e sviluppo di microrganismi. Programma: -Introduzione. Definizione e contenuti dell’Igiene. - Epidemiologia, eziologia e prevenzione delle malattie, con particolare riferimento alle malattie trasmesse dagli alimenti. - Concetto di qualità degli alimenti. Fattori che influenzano lo sviluppo dei microrganismi negli alimenti. - Criteri di igiene generale nella produzione, distribuzione e somministrazione di alimenti: contaminazioni primarie, secondarie, terziarie e quaternarie. - Rapporto dei microrganismi con gli alimenti: microrganismi utili, microrganismi alterativi, microrganismi patogeni. - Ruolo dell’igiene dell’ambiente nella trasformazione degli alimenti. - Infezioni veicolate dagli alimenti, tossinfezioni e intossicazioni alimentari: tossinfezioni da salmonella, stafilococco enterotossico, C. botulinum, C. perfringens, E.coli O157:H7, B. cereus, L. monocytogenes, Campylobacter, Vibrio spp. - Virus patogeni trasmissibili con gli alimenti: virus dell’epatite A ed E, virus Norwalk-like. - Parassiti negli alimenti di origine animale e vegetale. - Miceti di interesse alimentare e micotossicosi. - Malattia da prioni: encefalopatia spongiforme bovina - Relazione tra contaminanti e categorie di alimenti: carni, prodotti ittici, latte e derivati, ortofrutta, cereali e bevande (acqua, acque minerali). - Avvelenamenti, adulterazioni, additivi alimentari. - Recenti aspetti normativi sulla sicurezza alimentare: norme di base, controllo ufficiale, autocontrollo. - Garanzie igienico-sanitarie nel settore degli alimenti: descrizione del sistema HACCP, principi generali e applicazione del sistema HACCP. - Codex Alimentarius e manuali di corretta prassi igienica. - Esercitazioni pratiche: Il controllo degli ambienti di lavorazione degli alimenti: campionamento dell’ aria, delle superfici, ecc; Principali tecniche per l’isolamento e identificazione dei microrganismi presenti negli alimenti: tecniche classiche, metodi rapidi/ molecolari/biotecnologici. Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio Testi di studio: G.Tiecco, Igiene e tecnologia alimentare, Ed agricole, 1997. G. Zicari, L’Igiene degli alimenti, Esselibri- Simone, 2001. Indicazioni più dettagliate verranno date all’inizio del corso. Modalità di accertamento: Esame orale 162 Immunoematologia e Metodologia Diagnostica - Modulo di Immunoematologia MED/15 Titolo corso: Immunoematologia CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Obiettivi Formativi: Programma: Sistema gruppo ematico AB0: genetica, biochimica, determinazione diretta ed indiretta; Sistema gruppo ematico Rh: genetica; teoria di Fisher-Race e Wiener;determinazione, ricerca Du e fenotipo; Antigeni ed anticorpi: generalità; fattori implicati nel legame Ag-Ab; La LISS (low ionic strenght solution): principi teorici, campi e modalità di utilizzo; Ricerca anticorpi e loro identificazione: Test all’antiglobulina diretto ed indiretto: modalità di esecuzione (test in provetta, in gradiente di densità, in agglutinazione su colonna ed in fase solida). Prove di compatibilità. Type and Screen. Identificazione anticorpi con utilizzo di pannelli eritrocitari. La tecnica di eluizione; Malattie trasmissibili con il sangue: HBV, HCV, HIV, Lues, Malaria ecc.; Qualità: principi teorici e risvolti pratici dell’implementazione del sistema qualità; Il metabolismo del globulo rosso: glicolisi anaerobia, shunt dei pentoso fosfati e ciclo del glutatione ridotto; La linea produttiva delle serie rossa: dalla cellula staminale al globulo rosso; Anemie emolitiche: generalità, classificazione e diagnostica di laboratorio; La malattia emolitica del neonato (MEN): eziologia, prevenzione e trattamento; Legislazione Trasfusionale: legge 107/90 e decreti delegati; Preparazione delle componenti ematiche: sangue intero, plasma fresco congelato, buffy-coat, piastrine ecc. Modalità didattiche: (lezione frontale, esercitazioni di laboratorio) Modalità di accertamento: Esame orale Immunoematologia e Metodologia Diagnostica - Modulo di Metodologia Diagnostica MED/45 Titolo corso: Metodologia Diagnostica CFU Periodo 4 Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Durata semestrale 40h N.Corso Immunologia MED/04 Titolo corso: Immunologia CFU Periodo Durata N.Corso 4 (3+1) semestrale 32h Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (CSPE) Prof. FANELLI MIRCO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti una visione cellulare e molecolare della moderna 163 immunologia cercando di approfondire i meccanismi che regolano il normale, ma anche l”anomalo”, funzionamento del sistema immunitario . Nel trattare i vari argomenti verranno anche presi in considerazione gli ultimi studi pubblicati e le tecniche d’indagine utilizzate in tali studi. Saranno infine organizzate delle esperienze di laboratorio con le quali si intende prendere in esame alcune procedure applicate sia nella ricerca di base che come strumenti diagnostici. L’obiettivo è quello di arricchire il bagaglio culturale degli studenti con esperienze teorico-pratiche capaci di coniugare l’aspetto nozionistico e quello applicativo. Programma: Caratteristiche generali del sistema immunitario: immunità naturale ed acquisita, immunità attiva e passiva – Teoria umorale e teoria cellulare della risposta immunitaria – Le cellule del sistema immunitario: classificazione, caratteristiche morfologiche e funzionali. I recettori tipo-Toll (dalla Drosophila all’ uomo): struttura, funzione, classificazione, meccanismo della trasmissione del segnale: ruolo del TLR4 nell’attivazione monocito-macrofagica.Complesso Maggiore d’Istocompatibilità (MHC): classificazione, struttura, funzione, approcci sperimentali – Organizzazione del locus genico HLA – Il rigetto ai Trapianti. Recettore delle Cellule T (TCR): classificazione, struttura, funzione – Complesso CD3 – I co-recettori CD4 e CD8 – Maturazione Linfocitaria – Organizzazione dei loci del TCR umano. Meccanismi genetici: polimorfismo, poligenia e co-dominanza. Tolleranza immunologica: meccanismi di selezione delle cellule T e B – Malattie autoimmuni: generalità, meccanismi di autoimmunità – Malattie (o reazioni) da ipersensibilità: classificazione e descrizione generale. Le citochine – Meccanismi effettori dell’immunità cellulo-mediata ed umorale. Le immunoglobuline: classificazione, struttura, funzione – Organizzazione dei loci genici delle Ig. Risposta immunitaria anti-tumorale ed evasione della stessa nello sviluppo neoplastico. Modalità didattiche: Lezione frontale; tesine di approfondimento Testi di studio: ABBAS – LICHTMAN - POBER – Immunologia Cellulare e Molecolare – PICCIN ROITT – BROSTOFF – MALE – Immunologia – ZANICHELLI JANEWAY – Immunobiologia – PICCIN Modalità di accertamento: Esame orale Indagini e Prove in sito GEO/05 CFU 3+2L Periodo I semestre Durata semestrale, 56 ore (24 di lezione + 32 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Prof. VENERI FRANCESCO [email protected] Ricevimento: Lunedì, 9.00 - 11.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza, teorica e pratica, delle principali metodologie impiegate, in sito, per la determinazione della natura, andamento stratigrafico e caratteristiche fisico-meccaniche dei livelli più superficiali. Questi rappresentano le porzioni di terreno più importanti ai fini geologico-applicativi quali, ad esempio, la progettazione di opere di ingegneria civile (opere fondali, muri di sostegno, opere stradali, invasi artificiali), la valutazione della propensione al dissesto, la stabilizzazione di versanti naturali o artificiali, la coltivazione e il ripristino di cave. Programma: Finalità, vantaggi e limiti delle indagini e prove in sito. Progettazione di una campagna d’indagine. Le perforazioni come tecnica di indagine stratigrafica e di prelievo di campioni: i principali sistemi di perforazione e campionamento. Grado di qualità dei campioni. Prove geotecniche in sito: determinazione della densità; prova scissometrica (FV); prova dilatometrica (DMT); prova pressiometrica (PM); prove penetrometriche statiche (CPT e CPTU) e dinamiche (DP); Standard Penetration Test (SPT); prova di carico su piastra (PLT). 164 Sistemi di controllo e monitoraggio dei livelli superficiali: inclinometri; estensimetri; fessurimetri. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni sul terreno. Testi di studio: F. Cestari (a cura di), Prove geotecniche in sito, Acque Sotterranee. G. Peli, La Perforazione, Casa Editrice Nuove Ricerche. Materiale di approfondimento distribuito dal docente durante il corso. Modalità di accertamento: Esame orale e tesina di approfondimento. Note: Il corso sarà attivo solo per l’a.a. 2006-2007 ed è rivolto agli studenti della Laurea in Scienze Geologiche (Classe 16) immatricolati nell’a.a. 2004-2005. Informatica INF/01 Titolo corso: Informatica CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. CONSOLI DOMENICO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti teorici e pratici delle tecnologie informatiche . L’obiettivo del modulo è quello di formare uno studente che abbia una visione ampia dell’ information technology sia dal punto di vista dell’ hardware che del software applicativo. Durante il corso vengono affrontati anche gli argomenti della certificazione ECDL. Programma: 1. Informatica e Società 1.1 Scenari tecnologici 1.2 Biochip e bioinformatica 1.3 L’information technology in ufficio 1.4 L’information technology nelle attività produttive 1.5 I sistemi esperti e le basi di conoscenza 1.6 La società digitale 1.7 E-government, e-commerce, e-learning 2. Hardware dell’elaboratore 2.1 Architettura interna di un elaboratore. La macchina di Von Neumann. 2.2 Il microprocessore. La logica di funzionamento. La struttura a bus. 2.3 Parametri di valutazione di un processore. Tecnologia RISC, CISC. 2.4 Periferiche di input/output. Memoria centrale e di massa. 3. Software di base 3.1 I sistemi operativi. Monotask e multitask. Time sharing e real time. 3.2 Il gestore dei processori. I processi. Politiche di scheduling 3.3 La gestione della memoria. 3.4 Tecniche di programmazione, segmentazione e swapping. 3.5 Il file system. Il gestore delle periferiche. Lo spooling. 4. Linguaggi di programmazione 4.1 La codifica delle informazioni. Codice EBCDIC e ASCII. 4.2 Gli algoritmi. 4.3 La programmazione. I paradigmi: imperativo, funzionale e logico. 165 4.4 Linguaggio assembly. Linguaggi orientati agli eventi e agli oggetti. 4.5 I traduttori: interpreti e compilatori. 5. Ipermedia e ipertesti 5.1 Gli OPT: Office Productivity Tools. Il wordprocessing. 5.2 Dal testo all’ipertesto. Ipermedia. 5.3 Progettazione di un ipertesto. Le mappe concettuali. Links e hotwords. 6. Spreadsheets 6.1 Il foglio di calcolo. Ambiente di lavoro. 6.2 Funzioni di tipo statistico-matematiche. La funzione logica SE. 6.3 Le matrici. Regressione e correlazione. Linee di tendenza. 6.4 Grafici. 7. Databases 7.1 Progettazione di un database. Database relazionale. I DBMS. 7.2 Il modello concettuale E/R. Entità, attributi e chiavi. 7.3 Modello logico e schema relazionale. 7.4 Interrogazione di un database. Progettazione query in QBE e SQL. 8. Reti di computers e Internet 8.1 Reti di computers. Evoluzione del networking. Tipologie di reti. 8.2 Dispositivi hardware: switch, bridge, router. PSTN, ISDN, ADSL. 8.3 Modello OSI. Protocollo TCP/IP. Internet, Intranet e Extranet. 8.4 I servizi di Internet: web, e-mail, ftp, telnet. I motori di ricerca. Ricerca avanzata. Modalità didattiche: Lezione frontale; utilizzo della rete informatica e software di presentazione Testi di studio: D. Consoli, Information Technology: Scenari tecnologici e Net Economy, ed.Goliardiche 2004 D. Consoli, Informatica -teoria e pratica, edizione Goliardiche, 2003 Materiale per esercitazioni pratiche Modalità di accertamento: prova pratica e test al computer; esame orale tesine individuali Informatica Aziendale INF/01; ING-INF/05 Titolo corso: Informatica Aziendale CFU Periodo Durata N.Corso 6 primo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. PIANO MICHELE [email protected] Ricevimento: su appuntamento Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di fornire le competenze necessarie ad una figura di responsabile dei sistemi informativi aziendali per affrontare le scelte relative alle tecnologie idonee come pure i rapporti con l’organizzazione interna dell’azienda e con strutture esterne per l’acquisizione di servizi. Programma: 01. Introduzione: 01.01 Un’applicazione classica dell’informatica: storia. 01.02 Mercato. 01.03 Le PMI e la loro organizzazione. 166 01.04 Esperienze di ricerca. 01.05 Sviluppi futuri. 02. ASP: 02.01 Tecnologie attuali. 02.02 Sviluppi futuri. 02.03 Limiti tecnologici e psicologici. 02.04 Un progetto di ricerca “sistema decisionale per le PMI”. 03. Pianificazione di un progetto informatico: 03.01 Strategie ed architetture. 03.02 Definizione dei fabbisogni. 03.03 Selezione dei progetti. 03.04 Analisi e fattibilità 03.05 Le priorità. 03.06 L’outsourcing. 03.07 Pianificazione degli investimenti. 03.08 Integrazione con il modello organizzazione. 03.09 Gantt generale e per settore aziendale. 03.10 Aperture verso piani di sviluppo aziendali e tecnologici. 03.11 I contratti per i progetti informatici. 03.12 Scegliere il fornitore. 03.13 Trattative precontrattuali. 03.14 Le normative relative ai contratti informatici. 03.15 Il software in licenza d’uso. 03.16 Il contratto per lo sviluppo di software. 03.17 Il contratto di outsourcing. 03.18 Il contratto di manutenzione. 03.19 Il trattamento dei dati: privacy. 03.20 I rischi: per il produttore, per il cliente e per il system integrator. 03.21 Figure professionali coinvolte. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Bracchi, Francalanci, Motta, “Sistemi Informativi e Aziende in Rete”, capitoli 1, 2, 5, 6 e 7, McGraw-Hill, 2001. Pennaiola, Morabito, “Management dei Sistemi Informativi”, capitoli 12 e 13, Pearson/Prentice Hall, 2003. D’Atri, “Innovazione Organizzativa e Tecnologie Innovative”, ETAS, 2004. Modalità di accertamento: Tesina individuale, prova scritta e prova orale. Informatica Giuridica e Diritto dell’Informatica IUS/20 Titolo corso: Informatica Giuridica e Diritto dell’Informatica CFU Periodo 6 II semestre Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. CONDELLO DOMENICO [email protected] Durata semestrale N.Corso 167 Ricevimento: su appuntamento Obiettivi Formativi: Il Corso ha per oggetto i rapporti tra l’informatica e il diritto sia sotto il profilo delle applicazioni al diritto (informatica giuridica in senso stretto) sia sotto il profilo delle conseguenze giuridiche prodotte da tali applicazioni (diritto dell’informatica). Programma: 01. La società dell’informazione (dal 1990 ad oggi) - gli aspetti giuridici: 01.01 La società dell’informazione, le nuove tecnologie ed il diritto. 01.02 Il diritto nell’era digitale. 02. Informatica giuridica e diritto dell’informatica: 02.01 Origine e sviluppo dell’informatica giuridica e del diritto dell’informatica. 02.02 Classificazioni e definizioni dell’informatica giuridica e del diritto dell’informatica. 03. Informatica giuridica documentaria: 03.01 Informatica e informazione giuridica. 03.02 Organizzazione e strutturazione del dato giuridico. 03.03 Archiviazione del dato giuridico. 03.04 Diffusione del dato giuridico. 04. Le banche dati: 04.01 Attrezzatura e programmi. 04.02 Definizione e tutela giuridica. 04.03 Le banche dati off line. 04.04 Le tecniche di ricerca di documentazione. 05. Informatica e documento giuridico: 05.01 Documento cartaceo e documento informatico. 05.02 Validità giuridica dei documenti informatici. 05.03 Crittografia. 05.04 Sottoscrizione del documento informatico. 05.05 Le firme elettroniche. 05.06 La firma digitale. 06. Informatica giuridica forense: 06.01 Elementi di informatica per il giurista. 06.02 Informatica e professioni forensi: Avvocato, Notaio e Magistrato. 07. Informatica giuridica giudiziaria: 07.01 Informatica ed attività giudiziaria. 07.02 Informatizzazione degli uffici giudiziari. 07.03 Processo telematico. 08. Diritto di Internet e reti telematiche: 08.01 Il Diritto del cyberspazio. 08.02 Organizzazione e governo di Internet. 08.03 La responsabilità del provider. 08.04 Nomi di dominio. 08.05 Meta tag e link. 08.06 Domicilio informatico e spamming. 08.07 Privacy: il trattamento dei dati personali. Log. Cookie. 09. Diritto della proprietà intellettuale: 168 09.01 Tutela del software, delle banche di dati, del firmware, del multimedia e dei nomi di dominio. 09.02 Normativa comunitaria e nazionale. 10. I processi di automazione nelle P.A.: 10.01 Il protocollo informatico. 10.02 Il telelavoro. 10.03 I servizi per l’utenza. 10.04 Rete unitaria della P.A. 10.05 Procedimento amministrativo e protocollo informatico. 10.06 Diritto di accesso telematico. 10.07 Atto amministrativo informatico e firma digitale. 11. L’informatica e le applicazioni tecnologiche nel diritto: 11.01 Logica giuridica e formalizzazione del linguaggio giuridico. 11.02 Intelligenza artificiale e diritto. 11.03 Sistemi esperti giuridici. 11.04 Sistemi ipertestuali e diritto. 12. Attività di laboratorio: 12.01 Analisi di banche di dati giuridici su CD ROM e su Internet. 12.02 Analisi di un prototipo di sistema esperto. 12.03 Tecniche di ricerca di documentazione giuridica utilizzando le banche dati off line ed on line. 12.04 Elaborazione del documento informatico ed utilizzazione della firma digitale. 12.05 Elaborazione di ipertesti legislativi. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Per la teoria: - Condello, “Appunti di Informatica Giuridica”, Roma, 2005. Per le esercitazioni e gli approfondimenti: - Condello, “Tariffe Avvocati - Un Sistema di Parcellazione”, Il Sole 24 Ore, 2002-2004. - Condello, “Manuali Giuridici Elettronici”, Giappichelli Editore, 2003-2005. - CD ROM “Programmi Gestionali e Banche Dati”. Modalità di accertamento: Tesina individuale e prova orale. Informatica/Statistica - Modulo di Informatica INF/01 Titolo corso: Informatica CFU Periodo Durata N.Corso 4 I semestre semestrale, 32 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze geologiche (CTRI) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. DE MARCHI DAVIDE [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze informatiche di base relativamente all’hardware ed al software dei moderni PC e prevede la realizzazione di attività di laboratorio sui principali software di produttività individuale (Word, Excel Access, PowerPoint) avendo in mente il programma dei corsi per la patente europea del computer (ECDL). 169 Programma: 1. Introduzione all’Informatica: l’Hardware Concetti di base sulla elaborazione delle informazioni, introduzione ai computer, la logica Booleana, il sistema di numerazione binario, componenti di un elaboratore elettronico 1.1 Definizione di Informatica 1.2 Rappresentazione delle informazioni in formato digitale 1.3 Che cosa è il computer? 1.4 Rappresentazione binaria delle informazioni 1.5 Unità di misura delle informazioni 1.6 Codifica ASCII 1.7 BYTE e suoi multipli 1.8 Calcoli nella rappresentazione binaria: da binario a decimale, somma tra numeri binari, da decimale a binario 1.9 Introduzione alle reti logiche 1.10 Operatori logici e loro tabelle di verità 1.11 Esempi di reti logiche: esecuzione di una addizione tra numeri binari 1.12 Architettura degli elaboratori elettronici 1.13 Componenti di un elaboratore e loro comunicazioni 1.14 La C.P.U. e la sua architettura interna 1.15 Le operazioni svolte dalla C.P.U: il ciclo fetch-decode-execute 1.16 La scheda madre 1.17 Classificazione e caratteristiche delle Memorie 1.18 Hard Disk e supporti di memorizzazione di massa 1.19 Periferiche: Monitor, mouse, tastiera, unità di backup, nastri, CD-Rom, stampanti, plotter,scanner 1.20 Classificazione dei computer: dal Mainframe al Palmare 1.21 Criteri per la valutazione della potenza e del costo di un elaboratore 1.22 Il Modem 2. Introduzione all’Informatica: il Software Classificazione del software, concetti di base sullo sviluppo di software, Algoritmi 2.1 Classificazione del software 2.2 Software di sistema 2.3 Software applicativo 2.4 Il bootstrap di un calcolatore 2.5 BIOS e Sistema Operativo 2.6 Classificazione delle tipologie di software applicativo: Office Automation, Gestionale, Tecnico, ecc… 2.7 Modalità di acquisizione del software: freeware, shareware, licenza 2.8 Cenni introduttivi alla programmazione: linguaggio macchina e linguaggi di alto livello 2.9 Come si scrive un programma: Algoritmo, Editor, Compiler, Linker, Debugger 2.10 Concetto di algoritmo ed esempi di diagrammi di flusso 2.11 Fasi dello sviluppo di software: analisi, progettazione, programmazione, test, messa in esercizio 3. Uso del computer e gestione dei file (ECDL modulo 2) Introduzione ai sistemi operativi, introduzione a Windows, gestione delle risorse del PC, primi passi con Windows, le icone e le finestre, cartelle e directory, copiare, spostare e cancellare, cercare, uso di un editor di testi, stampare,… 3.1 Avvio e spegnimento del computer 3.2 Verifica delle caratteristiche di base del PC 170 3.3 Verifica e modifica delle impostazioni principali: Data e ora, mouse, schermo, installazione di applicazioni 3.4 Formattazione di floppy 3.5 Uso delle funzioni di help 3.6 Lavorare con le icone 3.7 Il cestino 3.8 Creazione ed eliminazione di collegamenti 3.9 Lavorare con le finestre 3.10 Cartelle e directory 3.11 Copiare, spostare, cancellare 3.12 Cercare 3.13 Usare un editor di testo 3.14 Stampare 4. Elaborazione testi con Microsoft Word (ECDL mod. 3) 4.1 Introduzione a Word e ai word processor 4.2 Primi passi con un elaboratore di testi 4.3 Modificare le impostazioni di base 4.4 Inserire i dati 4.5 La gestione del testo 4.6 Trovare e sostituire parole 4.7 Formattare un testo 4.8 Margini, interlinee e tabulazioni 4.9 Altre funzionalità: elenchi puntati e numerati, creazione ed uso degli stili, ecc… 4.10 Vocabolario e grammatica 4.11 Stampa dei documenti 4.12 Le tabelle 4.13 Disegni, immagini ed oggetti 4.14 Stampa unione 4.15 Esercitazioni pratiche di formattazione di documenti, utilizzo di tabelle, stampa unione, ecc… 5. Foglio elettronico Excel (ECDL modulo 4) 5.1 Introduzione ai fogli elettronici 5.2 Inserimento dati in Excel 5.3 Esecuzione di calcoli con riferimenti a celle ed utilizzo delle funzioni 5.4 Creazione di grafici 5.5 Funzioni matematiche e statistiche 5.6 Utilizzo della Ricerca obiettivo 6. Software di gestione di database, Access (ECDL mod. 5) 6.1 Introduzione ai software RDBMS 6.2 Modello di dati relazionale 6.3 Chiavi e indici 6.4 Progetto di banche dati 6.5 Classificazione dei dati e definizione dei campi 6.6 Rappresentazione delle relazioni 6.7 Prima, seconda e terza forma normale 171 6.8 Eliminazione della ridondanza nella memorizzazione dei dati 6.9 Introduzione ad Access 6.10 Creazione di tabelle 6.11 Inserimento dati 6.12 Creazione di maschere 6.13 Creazione di query semplici e complesse 6.14 Creazione di report 6.15 Esercitazioni pratiche di creazione tabelle, inserimento dati, creazione ed esecuzione di query e report 7. Reti informatiche e Internet (ECDL modulo 7) Nozioni di base sulle reti di calcolatori, sui protocolli e gli applicativi Internet, sul WWW e la posta elettronica 7.1 Reti di calcolatori 7.2 Modello ISO-OSI e relativi Livelli 7.3 Hardware di rete 7.4 LAN con topologia a bus, ad anello, a stella 7.5 MAN 7.6 WAN 7.7 Commutazione di circuito, e di pacchetto 7.8 Internet e modelli di interazione client/server e peer-to-peer 7.9 Cenni storici alle origini di Internet, al suo ruolo odierno e alla sua crescita 7.10 Applicazioni tradizionali di internet 7.11 Il WWW 7.12 Come ci si collega ad internet: da postazione stand-alone o da una rete 7.13 Altre tipologie di collegamento: satellite, GSM/GPRS/UMTS, WAP 7.14 Tipologie di abbonamento ad internet 7.15 Il protocollo TCP/IP 7.16 Struttura degli indirizzi IP numerici e simbolici 7.17 Domini di primo livello 7.18 Protocolli internet 7.19 Browser e protocollo HTTP 7.20 Cenni alla creazione di pagine HTML 7.21 I server WWW 7.22 URL e indirizzamento delle risorse in rete 7.23 Uso dei browser: navigazione, bookmark, ecc… 7.24 Ricerca di informazioni tramite i motori di ricerca 7.25 Motori a parole chiave o strutturati ad indice 7.26 Posta elettronica: spedizione e lettura di un messaggio 7.27 Le componenti di un messaggio email, creazione di attachment, uso della rubrica, funzioni avanzate 7.28 Configurazione di un client di email 7.29 Cenni alla Netiquette 7.30 Mailing list 7.31 News e newsgroup 7.32 Virus: modalità di diffusione e contromisure 7.33 Configurazione del Modem e delle impostazioni di rete in Windows per accedere ad Internet 172 7.34 Utilizzo di Outlook per la posta elettronica 7.35 Utilizzo dei browser Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Testi di studio: Marco Boni, Informatica, Apogeo, Milano, 1996 Libri di preparazione alla Patente Europea del Computer. Dispense distribuite dal docente. Modalità di accertamento: Prova scritta sugli argomenti teorici, prova pratica sui software utilizzati nelle esercitazioni di laboratorio. Informatica/Statistica - Modulo di Statistica MAT/06 - SECS-S/02 Titolo corso: Statistica CFU Periodo Durata N.Corso 4 I semestre semestrale, 32 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze biologiche (CTRI) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. ROCCHI MARCO BRUNO LUIGI [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire allo studente una formazione statistica di base, non disgiunta dalla acquisizione di una capacità operativa di fronte a problematiche concrete. Programma: 1. Popolazione e campione. 2. Rappresentazione di dati. 3. Scala di misurazione delle variabili. 4. Principali indici di posizione (media aritmetica, media geometrica, media armonica, mediana, moda) e di dispersione (intervallo di variazione, varianza, deviazione standard, coefficiente di variazione, quartili, distanza interquartile). 5. Regressione e Correlazione 6. Principali distribuzioni: binomiale, di Poisson, gaussiana. 7. Le distribuzioni campionarie: distribuzione della media campionaria, distribuzione t di Student. 8. Test di significatività: il-test z su singoli valori e su 1 o 2 campione; il-test t di Student su 1 o 2 campioni, (dati indipendenti e dati appaiati), il test chi-quadro, rassegna di altri test parametrici e non parametrici. 9. Intervalli di confidenza per le medie e per le proporzioni. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: Rocchi M.B.L. Elementi di Statistica per le applicazioni biomediche, Le Goliardiche, Trieste, 2004. Rocchi M.B.L., Esercizi svolti di statistica per le applicazioni biomediche, Le Goliardiche, Trieste, 2005 Modalità di accertamento: Prova scritta, colloquio orale. Ingegneria del Software INF/01 Titolo corso: Ingegneria del Software CFU Periodo Durata N.Corso 12 primo e secondo periodo annuale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. BONTA’ EDOARDO [email protected] Obiettivi Formativi: Il Corso presenta le metodologie, le tecniche e gli strumenti fondamentali per la gestione delle 173 varie fasi del processo di sviluppo di sistemi software complessi, con particolare riferimento al paradigma di progettazione e programmazione orientato agli oggetti. Programma: 01. Fondamenti di ingegneria del software: 01.01 Concetti di base dell’ingegneria del software. 01.02 La qualità del software. 01.03 Il processo di sviluppo software. 02. Analisi e progettazione ad oggetti: 02.01 Il paradigma ad oggetti. 02.02 Introduzione alla modellazione del software. 02.03 Unified Process. 02.04 UML. 03. Programmazione ad oggetti: il linguaggio C++: 03.01 Nozioni di base. 03.02 Tipi di dati fondamentali. 03.03 Puntatori. 03.04 Gestione della memoria. 03.05 Classi e oggetti. 03.06 Overloading di operatori. 03.07 Ereditarietà. 03.08 Funzioni virtuali e polimorfismo. 03.09 Template. 03.10 Run time type identification. 03.11 Gestione delle eccezioni. 03.12 Introduzione alla Standard Library. 04. Design pattern: 04.01 Introduzione ai design pattern. 04.02 Pattern creazionali: Singleton, Factory. 04.03 Pattern strutturali: Proxy. 04.04 Pattern comportamentali: Observer, Visitor. 05. Metodi di ingegneria del software: 05.01 Ingegneria dei sistemi informatici. 05.02 Analisi dei requisiti. 05.03 Principi di progettazione del software. 05.04 Tecniche di testing del software. 05.05 Metriche del software. 06. Gestione di progetti software: 06.01 Pianificazione del progetto software. 06.02 Stime di progetto. 06.03 Analisi e gestione dei rischi. 06.04 Pianificazione temporale e controllo dei progetti. 06.05 Gestione delle configurazioni software. 06.06 La documentazione di progetto. 06.07 Strumenti CASE. 174 07. Argomenti avanzati: 07.01 I metodi formali. 07.02 Ingegneria del software “clean room”. 07.03 Reingegnerizzazione. 08. Attività di laboratorio: 08.01 Esercitazioni C++: classi e oggetti. 08.02 Esercitazioni C++: gestione della memoria. 08.03 Esercitazioni C++: overloading di operatori. 08.04 Esercitazioni C++: template. 08.05 Esercitazioni C++: utilizzo della Standard Library. 08.06 Esercitazioni C++: gestione delle eccezioni. 08.07 Esercitazioni C++: funzioni virtuali. 08.08 Esercitazioni C++: design pattern. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Testi su argomenti di base: - Pressman, “Principi di Ingegneria del Software”, McGraw-Hill, 2004. - Fowler, “UML Distilled”, Addison-Wesley, 2004. - Schildt, “Guida al C++”, McGraw-Hill, 2003. - Stroustrup, “C++: Linguaggio, Libreria Standard, Principi di Programmazione”, Addison-Wesley, 2000. - Gamma, Helm, Johnson, Vlissides, “Design Patterns”, Addison-Wesley, 2002. Testi su argomenti avanzati: - Beck, “Programmazione Estrema - Introduzione”, Addison-Wesley, 2000. - Arlow, Neustadt, “UML e Unified Process”, McGraw-Hill, 2003. - Meyers, “Effective C++”, Addison-Wesley, 1998. - Meyers, “More Effective C++”, Addison-Wesley, 1996. - Bernardo, Inverardi, “Formal Methods for Software Architectures”, LNCS 2804, Springer, 2003 Modalità di accertamento: Prova scritta, progetto individuale di laboratorio e prova orale Ingegneria genetica BIO/18 Titolo corso: Ingegneria genetica CFU Periodo 8 Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (CSPE) Prof. VALLANTI GIULIANA [email protected] Obiettivi Formativi: Programma: Il DNA ricombinante Caratteristiche generali Perché clonare i geni: Il progetto genoma umano Trasferimento genico in cellule eucariote Tecniche di trasferimento genico Trasformazioni stabili o transienti Durata semestrale 80h N.Corso 175 Analisi dei marcatori selezionabili Vettori plasmidici d’espressione (procarioti, di lievito, d’insetto, di mammifero) Studio dei geni reporter Analisi dei promotori Regolazione dei promotori (sistemi inducibili) Repliconi per trasfezioni stabili e transienti Trasferimento genico mediante trasduzione virale Caratteristiche generali Retrovirus Lentivirus Adenovirus Virus Adenoassociato Principali tecniche utili nello studio dei ricombinanti eucarioti Southern Blot, Alu PCR, Inverse PCR, LM PCR, Northern Blot , SAGE e Differential Display, Real Time PCR, Analisi di Microarray, Western Blot, Immunofluorescenza, Terapia genica Caratteristiche generali Applicazioni: terapia genica SCID-X1 anti-HIV Manipolazione genetica degli animali Metodi per la produzione di topi transgenici Gene targeting in cellule ES Applicazioni Clonazione Vaccini Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Primrose S. Ingegneria Genetica Principi e Tecniche – Zanichelli Glick BR., Pasternak JJ. Biotecnologia Molecolare - Zanichelli Strachan T. Genetica Umana Molecolare –UTET Materiale didattico verrà fornito durante il corso Diverse letture di papers verranno consigliate durante il corso Modalità di accertamento: Esame orale Inglese Scientifico LIN/12 Titolo corso: Text typology and Usage of English in scientific texts CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Prof. CATANI ENRICO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti preparazione linguistica teorico-pratica necessaria per 176 analizzare, comprendere, trasporre e rielaborare un testo autentico in inglese scientifico in forma di abstract Programma: Il modulo propone alcune tipologie testuali, proprie di un testo scientifico, scritto in inglese, ne interpreta i differenti i differenti valori discorsivi (sintattici, semantici, pragmatici), ne sottolinea le regole compositive e li ripresenta, attraverso un processo di decodificazione e ricodificazione, sotto forma di abstract. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: E. Catani/R.Coles, A Companion to the Usage of English in Scientific texts, (In corso di Stampa) E. Catani, (a cura di), “A Companion to English Grammar” Volume II – Il Sistema Nominale, QuattroVenti. 2000 (I capitoli sul Word-order, pp.11/38, The Noun, pp. 57/77, Connectives, pp.108/130. Modalità di accertamento: Esame orale Integrazione e Controllo nella Domotica INF/01; ING-INF/05 Titolo corso: Integrazione e Controllo nella Domotica CFU Periodo Durata N.Corso 6 secondo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Obiettivi Formativi: Programma: 01. Integrazione: 01.01 Infrastrutture tecnologiche per impianti integrati. 01.02 Tecnologie e protocolli dello strato fisico. 01.03 Piattaforma multiprotocollo. 01.04 Integrazione e controllo dei sistemi audio/video. 01.05 Integrazione dei sistemi di sicurezza. 01.06 Connessione degli infodomestici. 02. Wifi nella domotica: 03. Pannelli di controllo: 03.01 Interfacce utente. 03.02 Applicazioni “TCP/IP based”. 03.03 Linguaggi integrati VBA (Visual Basic for Application compatto) con multithreading e linguaggio visuale Sinapsi. 03.04 Organizzazione flessibile e personalizzata di dispositivi, comandi, funzioni attraverso una struttura ad albero a gruppi e sottogruppi. 03.05 Supervisione e comando dei dispositivi. 04. Monitoraggio dei parametri ambientali. Energie pulite, integrazione con i sistemi domotici: 05. Il sistema network di remotizzazione dei controlli di impianti domotici: 06. Sistema informatico: 06.01 software gestionale per la casa. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: “Domotica: tecnologie integrate per il controllo, per il confort e per il risparmio energetico”, McGraw-Hill, 2006. Modalità di accertamento: Tesina individuale, prova scritta e prova orale. 177 Istituzioni di Diritto Pubblico IUS/09 Titolo corso: Istituzioni di Diritto Pubblico CFU Periodo Durata N.Corso 4 I semestre semestrale, 32 h Corsi di laurea in: Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. CLINI ALBERTO Obiettivi Formativi: Il Corso si propone di fornire le basi di conoscenza e com-prensione dei fenomeni giuridici che investono i rapporti fra individuo e autorità pubbliche. Programma: 1. Le vicende delle istituzioni italiane 2. Problematica delle fonti del diritto 3. I soggetti pubblici ed istituzionali 4. Le funzioni pubbliche 5. Le autonomie politiche 6. Le autonomie territoriali e la riforma del riparto delle-competenze legislative ed amministrative 7. Profili istituzionali del processo di integrazione europea Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Corso di diritto pubblico, A. Barbera - C. Fusaro, Bologna, Ed. Il Mulino, ult. ed. L.R. Perfetti, Contributo ad una teoria dei pubblici servizi, Padova, Cedam, 2001 (lettura consigliata). Modalità di accertamento: Esame orale Note: Mutuato da ‘Istituzioni di diritto pubblico’ del Corso di Laurea in Scienze Ambientali Istituzioni di Matematica MAT/07 Titolo corso: Istituzioni di Matematica CFU Periodo 7 + 1L I semestre Durata semestrale 72 ore (56 di lezione + 16 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze biologiche (CTRI) Prof. SOLIMANO FORTUNATA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si pone l’obiettivo di fornire gli strumenti di base di Calcolo, partendo dalle proprietà dei numeri reali e delle matrici reali e introducendo i concetti di funzione, limite, derivata, integrale, sistemi algebrici lineari ed equazioni differenziali. Programma: Insiemi numerici: numeri reali, retta reale; intervalli, intorni, punti di accumulazione, punti isolati; estremo inferiore e estremo superiore, minimo e massimo di un insieme di numeri reali. Numeri complessi. Algebra lineare: spazi vettoriali; indipendenza lineare di vettori; basi e dimensioni. Matrici e operazioni fra matrici, matrice inversa, rango di una matrice. Sistemi algebrici lineari; regola di Cramer e teorema di Rouché-Capelli. Sistemi omogenei. Autovalori e autovettori. Elementi di geometria analitica nel piano: circonferenza, ellisse, iperbole, parabola. Successione di numeri reali: limiti di successioni, successioni convergenti, divergenti, indeterminate. Criteri di convergenza. Limiti notevoli. 178 Funzioni reali di una variabile reale: funzioni elementari, limiti, continuità, teorema della permanenza del segno, teorema degli zeri, teorema di Weierstrass, derivabilità, teoremi di Rolle e di Lagrange, regola de l’Hopital, formula di Taylor, funzioni crescenti e decrescenti, massimi e minimi, concavità e convessità, grafico qualitativo di una funzione; funzioni pari, dispari, periodiche. Prolungamenti e restrizioni. Integrazione: integrale definito secondo Riemann e sue proprietà, teorema del valor medio; teorema fondamentale del calcolo integrale, integrale indefinito, integrazione per decomposizione in somma, integrazione di funzioni razionali; integrazione per parti e per sostituzione, integrali impropri; calcolo di aree di figure piane. Equazioni differenziali: equazioni differenziali di 1° ordine lineari e a variabili separabili. Legge di crescita di una popolazione isolata. Equazioni differenziali di II ordine a coefficienti costanti omogenee. Problema di Cauchy. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni. Testi di studio: G. Pellacani, G.Pettini, C.Vettori, Istituzioni di Matematica, Editrice Clueb, Bologna oppure qualunque altro testo di Istituzioni di Matematica a livello universitario Modalità di accertamento: Prova scritta e prova orale. Istituzioni di matematica MAT/01-09 Titolo corso: Istituzioni di matematica CFU Periodo Durata N.Corso 8 semestrale 64h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. CARLETTI MARGHERITA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti gli elementi fondamentali del calcolo differenziale ed integrale necessari alle discipline biotecnologiche. Programma: Insiemi numerici, numeri naturali, razionali, irrazionali, reali; valore assoluto; intervalli ed intorni; punti interni, esterni, di frontiera, isolati, di accumulazione; estremo inferiore e superiore, minimo e massimo di un insieme di numeri reali; numeri complessi. Funzioni reali di variabile reale; funzioni pari e dispari; funzioni crescenti e decrescenti; funzioni periodiche; dominio e codominio di una funzione; funzioni algebriche razionali e irrazionali; funzioni esponenziali, logaritmiche e trigonometriche. Limiti e continuità; teorema dell’unicità del limite, della permanenza del segno e del confronto; teorema di Weierstrass e di esistenza degli zeri; punti di discontinuità. Derivabilità; teorema di Lagrange, Rolle e regola di de l’Hospital; funzioni crescenti e decrescenti; massimi e minimi; convessità e concavità; flessi e tangenti inflessionali; grafico di una funzione. Primitive di una funzione; integrale indefinito e sue proprietà; metodo di integrazione per scomposizione, per decomposizione in fratti semplici, per sostituzione e per parti; area del trapezoide e integrale definito secondo Riemann; proprietà dell’integrale definito; teorema del valore medio; teorema fondamentale del calcolo integrale; integrali impropri. Equazioni differenziali del I ordine e problema di Cauchy; equazioni a variabili separabili, equazioni lineari; equazioni differenziali del II ordine a coefficienti costanti e problema di Cauchy. Spazi vettoriali e sottospazi; vettori linearmente indipendenti; basi e dimensioni; matrici e operazioni tra matrici; matrice inversa; rango di una matrice; autovalori e autovettori di una matrice; sistemi algebrici lineari; regola di Carmer; teorema di RouchéCapelli; sistemi omogenei. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: G. F. Simmons, M. Abate, Calcolo differenziale ed integrale con elementi di algebra lineare, McGraw-Hill. Modalità di accertamento: Esame scritto e orale 179 Istologia e Anatomia Microscopica - modulo di Anatomia Microscopica BIO/16 Titolo corso: Anatomia Microscopica CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze biologiche (CTRI) Prof. CECCHINI TIZIANA [email protected] Obiettivi Formativi: Programma: Apparato cardio circolatorio: cuore, aorta toracica, arteriole, capillari, venule, vene cave. Sistema linfatico: vasi linfatici e organi linfoidi. Apparato respiratorio: via aeree e polmoni. Apparato digerente:esofago, stomaco, intestino tenue, crasso retto. Fegato. Pancreas. Apparato urinario: rene e vie urinarie. Sistema endocrino. Sistema nervoso:encefalo, midollo spinale, nervi periferici. Modalità didattiche: lezione frontale Testi di studio: Wheater, Istologia e Anatomia Microscopica, Editrice Ambrosiana. Modalità di accertamento: Esame orale Istologia e Anatomia Microscopica - modulo di Istologia BIO/17 Titolo corso: Istologia CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze biologiche (CTRI) Prof. CECCHINI TIZIANA [email protected] Obiettivi Formativi: Il percorso didattico del triennio prevede serie di materie biologiche atte ad ottenere un concreto inquadramento degli aspetti bio-anatomo-funzionali dell’organismo umano. In tal senso, dopo un primo inquadramento dei fenomeni cellulari che riguardano il funzionamento delle cellule dell’organismo umano (citologia),lo studente affronta una materia propedeutica atta a chiarire l’organizzazione anatomica microscopica dei principali organi dell’organismo umano (1° modulo di Istologia/2° modulo di Anatomia Microscopica) per una migliore comprensione delle strutture anatomiche principalmente correlate alla patologia umana. Programma: Introduzione Tessuto epiteliale di rivestimento Tessuto epiteliale ghiandolare: ghiandole esocrine ed endocrine. Tessuto connettivo: propriamente detto, cartilagine, osso, sangue Tessuto muscolare Tessuto nervoso Modalità didattiche: Lezione frontale con supporto di proiezioni computerizzate ed esercitazioni di laboratorio Testi di studio: P.Rosati, R.Colombo: I tessuti; Edi Ermes ed. Modalità di accertamento: Prova di riconoscimento preparati istologici ed esame orale 180 Istopatologia MED/08 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Obiettivi Formativi: Dopo la conoscenza della struttura e della fisiologia della cellula e della istologia ed anatomia normale il discente affronta lo studio delle alterazioni morfologiche osservabili nelle patologie neoplastiche e non-neoplastiche, le metodologie diagnostiche e le applicazioni delle biotecnologie alla diagnostica morfologica. Programma: - organizzazione di un laboratorio di istopatologia - tecniche speciali in istopatologia - modificazioni cellulari nelle patologie infiammatorie e neoplastiche - studio sistematico delle patologie infiammatorie e neoplastiche nei diversi organi ed apparati con particolare approfondimento delle patologie che richiedono l’utilizzo di tecniche speciali ( immunoistohimiche, biomolecolari, microscopia elettronica). Modalità didattiche: Lezione frontale, esercitazioni di laboratorio, eventuali lavori di gruppo. Modalità di accertamento: Verifica finale orale; esame pratico (valutazione di preparati al microscopio ottico). Laboratorio di biotecnologie I BIO/10-11-18-19 Titolo corso: Laboratorio di biotecnologie I CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 64h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. AMICUCCI ANTONELLA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi teoriche della tecnologia del DNA ricombinante, e l’acquisizione delle metodologie di base per lo studio di geni. Programma: Enzimi per il clonaggio del DNA Nucleasi, Fosfomonoesterasi, Polinucleotide chinasi, DNA ligasi, DNA polimerasi, DNA polimerasi RNA dipendente (trascrittasi inversa), Deossinucleotidil trasferasi, PoliA polimerasi, Enzimi di restrizione Sistemi biologici della biotecnologia molecolare Escherichia coli, Saccharomyces cerevisiae Le colture cellulari eucariotiche Biologia di base dei vettori plasmidici e fagici Caratteristiche essenziali dei plasmidi Caratteristiche desiderate dei plasmidi come vettori di clonaggio Caratteristiche essenziali del batteriofago lambda Organizzazione del DNA nei vettori lambda Vettori lambda avanzati Cosmidi, fasmidi ed altri vettori avanzati Vettori cosmidici Vettori BAC e PAC Vettori per clonaggio in S. cerevisiae (plasmidici, YAC e vettori ARS) Vettori derivanti da SV40 La trasformazione genetica dei procarioti 181 Il trasferimento di DNA in E. coli Elettroporazione Metodi di selezione Trasferimento genico nelle piante Trasformazione mediata da Agrobacterium Plasmidi Ti Altri metodi di trasformazione e metodi di ricerca Creazione di genoteche di DNA genomico e cDNA Preparazione del DNA genomico e di cDNA per la generazione di genoteche La PCR come alternativa al clonaggio Strategie di analisi delle genoteche Clonaggio differenziale Tecniche di base della tecnologia del DNA ricombinante Elettroforesi in gel d’agarosio Trasferimento di acidi nucleici su membrana (Southern blot, Northern blot) Ibridazione di acidi nucleici trasferiti su membrana e tecniche di marcatura del DNA Autoradiografia Reazione a catena della polimerasi (RT-PCR, LA-PCR, RACE-PCR, PCR inversa, PCR quantitativa in tempo reale) Sequenziamento e mutagenesi Attività di laboratorio Le esercitazioni di laboratorio riguarderanno l’acquisizione delle strategie di base volte alla clonazione di un gene d’interesse a partire da RNA messaggero. 1. Isolamento di RNA in condizioni denaturanti da diversi tessuti di partenza 2. Analisi elettroforetica e spettrofotometrica dell’RNA estratto 3. Sintesi di cDNA dall’RNA isolato, tramite RT PCR 4. PCR con primers degenerati 5. PCR nested 6. Ligasi dei prodotti amplificati in vettori plasmidici 7. Trasformazione dei vettori ricombinanti in E.coli e screening dei cloni ottenuti Una seconda parte dell’attività di laboratorio riguarderà l’applicazione di metodi per la ricerca di organismi geneticamente modificati (OGM) in matrici di origine vegetali e in prodotti per l’alimentazione umana e vegetale 1. Isolamento di DNA dai prodotti in esame 2. PCR dell’elemento genetico NOS 3. Visualizzazione dei prodotti di PCR tramite elettroforesi ed interpretazione dei risultati 4. Quantificazione degli OGM tramite PCR in tempo reale Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio Testi di studio: S. Primrose, R. Twyman, B. Old “Ingegneria genetica. Principi e tecniche”, Zanichelli S.J. Karcher “Laboratorio di Biologia Molecolare”, Zanichelli G. Mangiarotti “Biologia Molecolare”, Piccin. D.A. Micklos, G.A. Freyer “La scienza del DNA”, Piccin Modalità di accertamento: Esame orale 182 Laboratorio di biotecnologie II BIO/10-11-18-19 Titolo corso: Laboratorio di biotecnologie II CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 64h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. CRINELLI RITA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso è mirato a fornire agli studenti le competenze riguardanti le strategie e le tecniche più comunemente impiegate in laboratorio per esprimere in E. coli e purificare proteine ricombinanti. Programma: Lezioni Frontali 1) Scopi dell’espressione di proteine ricombinanti. 2) L’espressione di proteine eterologhe in Escherichia coli. Caratteristiche di un vettore d’espressione. Strategie per prevenire la proteolisi in vivo. Strategie per ovviare alla formazione dei corpi di inclusione. 3) La purificazione di proteine ricombinanti prodotte in Escherichia coli. Preparazione di un lisato batterico e tecniche di frazionamento iniziale. Recupero delle proteine dai corpi d’inclusione e refolding in vitro. Strategie di purificazione: fasi, obiettivi, selezione e combinazione delle tecniche di frazionamento. La cromatografia di affinità nella purificazione delle proteine di fusione. 4) Tecniche elettroforetiche per l’analisi delle proteine e Western-Immunoblotting. 5) Metodi spettrofotometrici per il dosaggio delle proteine Attività di Laboratorio Durante le esercitazioni di laboratorio, gli studenti saranno guidati nella messa a punto di un protocollo per l’espressione in E. coli e la successiva purificazione di una proteina ricombinante. Gli esperimenti di laboratorio riguarderanno: 1. determinazione della retta di calibrazione della BSA con metodo Lowry e Bradford; 2. preparazioni delle soluzioni per SDS-PAGE; 3. determinazione del profilo di crescita batterica ed individuazione della fase esponenziale; 4. induzione, raccolta dei pellet batterici, estrazione, frazionamento per centrifugazione e determinazione del contenuto proteico; 5. analisi SDS-PAGE/Western-Immunoblotting della proteina ricombinante nella frazione solubile ed insolubile degli estratti batterici; 6. purificazione della proteina per cromatografia su colonna; 7. analisi SDS-PAGE e Western-Immunoblotting dei campioni ottenuti durante le fasi di purificazione; 8. calcolo della resa e del grado di purificazione. Durante le esercitazioni di laboratorio, sarà cura degli studenti di compilare un quaderno di laboratorio per imparare a registrare sistematicamente le procedure e i dati nonché a commentare in modo critico i risultati ottenuti. Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio Testi di studio: B.R. Glick, J.J. Pasternak, Biotecnologia Molecolare, Principi e Applicazioni del DNA Ricombinante, Zanichelli A.J. Ninfa, D.P. Ballou, Metodologie di Base per la Biochimica e la Biotecnologia, Zanichelli K. Wilson, J. Walzer, Metodologia Biochimica, le Bioscienze e le Biotecnologie in Laboratorio, Raffaello Cortina Editore R. K. Scopes, Protein purification, principles and practice, Springer-Verlag Modalità di accertamento: Esame orale; quaderno di laboratorio 183 Laboratorio di biotecnologie III BIO/10-11-18-19 CFU Periodo Durata N.Corso 8 semestrale 104h Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (CSPE) Prof. PAIARDINI MIRKO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso è mirato a fornire agli studenti conoscenze teoriche e competenze pratiche che riguardano le tecniche e le strategie da utilizzare per la purificazione di proteine e, in modo particolare, per lo studio della loro concentrazione ed attività biologica. Programma: 1. Purificazione della proteina di interesse da una miscela complessa di molecole. 1.1 Preparazione di estratti cellulari, sia da cellule adese che da cellule in sospensione; 1.2 Solubilità differenziale. Salting-in e salting-out, precipitazione isoelettrica. 1.3 Cromatografia. Principi della cromatografia, limitazioni, applicazioni; 1.4 Tipi di cromatografia. Filtrazione su gel, cromatografia di affinità, cromatografia a scambio ionico, cromatografia per interazioni idrofobiche: principi, materiali della fase stazionaria, limitazioni, usi comuni; 1.5 Immunoprecipitazione: descrizione dettagliata della tecnica, esempi di sue applicazioni (immunoprecipitazione di STAT1 e p27). 2. Elettroforesi e Immunoblot (Western blot). 2.1 Diversi tipi di elettroforesi: SDS-PAGE, focalizzazione isoelettrica, bidimensionale. Principi, limitazioni, applicazioni; 2.2 Preparazione degli estratti cellulari totali, citosolici, nucleari; 2.3 Analisi delle tecniche e dei materiali più comunemente utilizzati nell’ Immunoblot; 2.4 Quantificazione ed interpretazione dei risultati. 3. ELISA. 3.1 Descrizione dei diversi tipi di ELISA; loro principi e limitazioni; 3.2 Apllicazioni: studio della produzione di immunoglobuline, della produzione di citochine; 3.3 PhosphoELISA: nuova tecnologia per lo studio delle proteine fosforilate. 4. Citofluorimetria. 4.1 Principi ed applicazioni della citofluorimetria; 4.2 Metodiche per la colorazione di proteine di superficie; 4.3 Metodiche per la colorazione di proteine intracellulari; 4.4 Analisi multiparametrica: i citofluorimetri a quattro, otto, 12 colori; 4.5 PhosphoFLOW: studio delle proteine fosforilate tramite citofluorimetria; 4.6 Programmi per l’analisi e l’interpretazione dei risultati. Attività di Laboratorio Durante le esercitazioni di laboratorio gli studenti saranno guidati nella purificazione, a partire da una miscela complessa di molecole, della proteina di interesse, e nello studio della sua concentrazione ed attività. Gli esperimenti di laboratorio riguarderanno: 1. Preparazione di estratti cellulari, sia da cellule adese che da cellule in sospensione; 2. Purificazione della proteina di interesse tramite immunoprecipitazione; 3. SDS-PAGE per analizzare la purezza della proteina purificata; 4. SDS-PAGE/Western-blot al fine di valutare la concentrazione e l’attività (grado di fosforilazione) della proteina; 5. Utilizzo di kit ELISA per la determinazione della risposta immunitaria in animali immunizzati; 6. Tecniche citofluorimetriche per la colorazione delle diverse subpopolazioni delle cellule del sangue periferico; 184 7. Tecniche citofluorimetriche per l’identificazione, sulle cellule T del sangue periferico, dell’espressione di recettori per le citochine; 8. Acquisizione dei dati ed analisi dei risultati. Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio Testi di studio: A.J. Ninfa, D.P. Ballou, Metodologie di Base per la Biochimica e la Biotecnologia, Zanichelli K. Wilson, J. Walzer, Metodologia Biochimica, le Bioscienze e le Biotecnologie in Laboratorio, Raffaello Cortina Editore R. K. Scopes, Protein purification, principles and practice, Springer-Verlag Modalità di accertamento: Esame orale Laboratorio di Litologia GEO/02 CFU 4+1L Periodo II semestre Durata semestrale, 48 ore (32 di lezione + 16 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Prof. PERRONE VINCENZO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di dare gli elementi di base per il riconoscimento macroscopico delle rocce mediante l’esame di campioni in laboratorio e di esercitazioni sul terreno. Programma: Minerali e rocce. I minerali litogenetici. Le diverse famiglie di rocce ed il ciclo delle rocce. Le rocce magmatiche. Caratteri e classificazione: - le rocce magmatiche plutoniche; - le rocce magmatiche vulcaniche; - le rocce magmatiche subvulcaniche; - le rocce piroclastiche. Le rocce sedimentarie. Caratteri e classificazione: - le rocce clastiche; - le rocce di origine chimica e biochimica (rocce carbonatiche, evaporitiche e residuali); Le rocce metamorfiche e le migmatiti Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni pratiche in laboratorio e sul terreno. Testi di studio: D’Amico, Innocenti e Sassi – Magmatismo e metamorfismo – UTET Edi-tore Torino D’Argenio, Innocenti, Sassi- . Introduzione allo studio delle rocce. UTET Editore Torino. Bosellini, Mutti e Ricci Lucchi – Rocce e successioni sedimentarie – UTET Editore Torino Tucker M.E. – Rocce sedimentarie – Flaccovio Editore Palermo Modalità di accertamento: Il corso ha carattere seminariale e non prevede un esame finale. Per l’acquisizione dei CFU è necessario frequentare almeno il 75% delle attività didattiche che saranno svolte. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità di accertamento: Colloquio (senza voto) per accertare le conoscenze acquisite. 185 Lingua inglese LIN/12 CFU Periodo 5 Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. GARAGUSO DANIELA Obiettivi Formativi: Programma: Ripasso della grammatica con esempi pratici Conversazione in lingua Analisi di articoli a carattere scientifico Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: “The Grammar you need” – Editore Principato Modalità di accertamento: Esame orale Durata semestrale 40h N.Corso Linguaggi di Programmazione e Compilatori INF/01 Titolo corso: Linguaggi di Programmazione e Compilatori CFU Periodo Durata N.Corso 12 primo e secondo annuale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. PADOVANI LUCA [email protected] Ricevimento: mercoledì 11:00-13:00 Obiettivi Formativi: Il Corso ha l’obiettivo di introdurre i concetti di base relativi alla sintassi e alla semantica dei linguaggi di programmazione e le loro applicazioni allo sviluppo dei compilatori. Programma: 01. Introduzione alla compilazione: 01.01 Architettura e fasi di un compilatore. 01.02 Grammatiche a struttura di frase, linguaggi formali, classificazione di Chomsky. 02. Linguaggi regolari: 02.01 Automi a stati finiti deterministici. 02.02 Automi a stati finiti non deterministici. 02.03 Automi a stati finiti con -transizioni. 02.04 Proprietà di chiusura dei linguaggi regolari. 02.05 Espressioni regolari. 02.06 Relazione tra espressioni regolari e automi a stati finiti. 02.07 Pumping lemma per linguaggi regolari. 02.08 Minimizzazione di automi a stati finiti. 02.09 Grammatiche lineari destre. 03. Linguaggi liberi: 03.01 Grammatiche libere. 03.02 Alberi sintattici, ambiguità, disambiguazione. 03.03 Semplificazione delle grammatiche libere, forma normale di Chomsky. 03.04 Pumping theorem per linguaggi liberi, proprietà di chiusura dei linguaggi liberi. 03.05 Automi a pila non deterministici. 186 03.06 Relazione tra grammatiche libere e automi a pila non deterministici. 04. Fondamenti di programmazione funzionale: 04.01 Introduzione al -calcolo non tipato. 04.02 Codifica di dati: booleani, numeri naturali, coppie, liste. 04.03 Operatore di punto fisso e funzioni ricorsive. 05. Programmazione funzionale in OCaml: 05.01 Introduzione al linguaggio OCaml: valutazione di espressioni, tipi di dato primitivi. 05.02 Funzioni. 05.03 Funzioni ricorsive. 05.04 Dichiarazioni locali e pattern matching. 05.05 Type inference e polimorfismo. 05.06 Funzioni di ordine superiore, currying. 05.07 Programmazione funzionale con side-effects: riferimenti, I/O, tabelle hash. 05.08 Definizione di tipi di dato: alias di tipo e tipi algebrici. 05.09 Programmazione funzionale con tipi algebrici. 05.10 Eccezioni. 05.11 Tipi astratti e sistema dei moduli. 06. Progetto di compilazione: 06.01 Analisi lessicale con ocamllex. 06.02 Analisi sintattica con ocamlyacc. 06.03 Progetto di compilazione: analisi, specifica, implementazione. 07. Analisi sintattica: 07.01 Parsing top-down, parser e grammatiche LL(1). 07.02 Parsing bottom-up. 07.03 Parser e grammatiche SLR. 07.04 Parser e grammatiche LR(1) e LALR(1). 07.05 Alberi attribuiti, alberi di sintassi astratta. 08. Analisi semantica: 08.01 Nomi, regole di scoping e gestione della tabella dei simboli. 08.02 Tipi di dato e type checking. 09. Generazione del codice: 09.01 Organizzazione della memoria e passaggio dei parametri. 09.02 Generazione del codice intermedio. 09.03 Compilazione di espressioni aritmetiche. 09.04 Compilazione di espressioni booleane. 09.05 Compilazione di comandi e costrutti di controllo. 10. Semantica operazionale: 10.01 Semantica operazionale naturale di un semplice linguaggio imperativo (While). 10.02 Semantica operazionale di While con procedure (scoping statico e dinamico). 11. Semantica denotazionale: 11.01 Semantica denotazionale di While. 11.02 Semantica denotazionale di While con procedure (call-by-value e call-by-reference). 12. Attività di laboratorio: 187 12.01 Esercizi di base su OCaml e funzioni non ricorsive. 12.02 Esercizi su funzioni ricorsive. 12.03 Esercizi sulle liste. 12.04 Esercizi su funzioni di ordine superiore. 12.05 Esercizi su tipi algebrici. 12.06 Generazione di analizzatori lessicali con ocamllex. 12.07 Generazione di analizzatori sintattici con ocamlyacc. 12.08 Esercizi sulla generazione di codice intermedio. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Hopcroft, Motwani, Ullman, “Automi, Linguaggi e Calcolabilità”, Addison-Wesley, 2003 (Hopcroft, Motwani, Ullman, “Introduction to Automata Theory, Languages, and Computation”, Addison-Wesley, 2000) (copre le sezioni 01.02, 02, 03 del programma). Nielson, Nielson, “Semantics with Applications: A Formal Introduction”, Wiley, 1992 (copre le sezioni 10 e 11 del programma). Aho, Sethi, Ullman, Compilers: Principles, Techniques, and Tools, Addison-Wesley, 1986 (copre le sezioni 01.01, 07, 08 e 09 del programma). Reade, “Elements of Functional Programming”, Addison-Wesley, 1989. Ullman, “Elements of ML Programming (ML97 edition)”, 1997. Leroy, “The Objective Caml System”, 2002. Gordon, “Introduction to Functional Programming”, 1996. Paulson, “Lecture Notes”, 1995 (coprono le sezioni 04, 05, 06, 12 del programma). Modalità di accertamento: Prova scritta, progetto di laboratorio e prova orale Linguaggi e Applicazioni Multimediali INF/01 Titolo corso: Linguaggi e Applicazioni Multimediali CFU Periodo Durata N.Corso 6 secondo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. MIRRI SILVIA [email protected] Ricevimento: su appuntamento Obiettivi Formativi: Il Corso prevede di trasmettere i concetti di base relativi ai principali linguaggi e alle principali applicazioni e architetture software per l’elaborazione multimediale, oltre alle tecniche di sincronizzazione e alle metodologie per la distribuzione di risorse multimediali. Programma: 01. Introduzione: 01.01 Multimedia. 01.02 Stream di dati. 02. Immagini, audio e video: 02.01 Introduzione ai principali media. 02.02 Tecniche. 02.03 Compressione. 03. Grafica vettoriale: 188 03.01 Curve di Bezier. 03.02 Trasformazioni. 03.03 Grafica 3D. 03.04 SVG. 04. Multimedia in rete: 04.01 Introduzione ai protocolli di trasporto. 04.02 Distribuzione di risorse multimediali. 04.03 Streaming. 04.04 Protocolli di streaming. 05. Sistemi peer-to-peer: 05.01 Architetture. 05.02 Motivazioni. 05.03 Analisi dei principali sistemi peer-to-peer. 06. Ipertesti e mark-up: 06.01 Introduzione al mark-up. 06.02 Classificazione. 06.03 SGML. 06.04 HTML. 06.05 XML. 06.06 XSLT. 06.07 CSS. 07. Sincronizzazione: 07.01 Problematiche di sincronizzazione. 07.02 SMIL. 07.03 Animazioni SVG usando moduli SMIL. 08. Multimedia vs. multimodalità: 08.01 Interazione multimodale e canali sensoriali. 08.02 Applicazioni multimodali. 08.03 Tecnologie vocali. 08.04 Multimodal interaction framework. 09. Applicazioni multimediali: 09.01 Classificazione delle applicazioni multimediali. 09.02 Video-conferenza. 09.03 VoIP. 09.04 Media entertainment. 10. Realtà virtuale: 10.01 Introduzione alla realtà virtuale. 10.02 VRML. 10.03 X3D. 11. Attività di laboratorio: 11.01 Pagine Web in HTML. 11.02 Presentazioni multimediali in SMIL. 11.03 Animazioni in SVG. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Steinmetz, Nahrstedt, “Multimedia: Computing, Communications and Applications”, Prentice Hall, 1995. Modalità di accertamento: Prova scritta, tesina individuale e prova orale. 189 Logica Matematica MAT/01 Titolo corso: Logica Matematica CFU Periodo Durata N.Corso 6 primo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. ALDINI ALESSANDRO [email protected] Ricevimento: mercoledì 14:00-16:00 Obiettivi Formativi: Lo scopo del Corso è di presentare i risultati fondamentali della logica matematica di particolare interesse per l’informatica, evidenziando come il calcolo proposizionale e dei predicati siano ausiliari alle altre materie. Programma: 01. Introduzione alla logica: 01.01 Cenni storici. 01.02 Teoria degli insiemi. 01.03 Relazioni. 01.04 Induzione. 02. Logica proposizionale: 02.01 Sintassi. 02.02 Semantica. 02.03 Proprietà delle formule ben formate. 02.04 Equivalenza logica. 02.05 Leggi di equivalenza. 02.06 Sistemi deduttivi. 02.07 Forme normali. 02.08 Teoria della complessità. 02.09 Soddisfacibilità. 02.10 Risoluzione. 02.11 Compattezza. 03. Logica dei predicati: 03.01 Sintassi. 03.02 Semantica. 03.03 Soddisfacibilità. 03.04 Equivalenza logica. 03.05 Forme normali. 03.06 Teoria di Herbrand. 03.07 Unificazione. 03.08 Risoluzione. 03.09 Programmazione logica. Modalità didattiche: Lezioni frontali Obblighi: Nessuno. Testi di studio: A. Asperti, A. Ciabattoni, “Logica a Informatica”, McGraw-Hill, 1997. Modalità di accertamento: Prova scritta e prova orale. 190 Matematica Discreta MAT/02-03 Titolo corso: Matematica Discreta CFU Periodo Durata N.Corso 5 primo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. LAZZARI CLAUDIO [email protected] Ricevimento: mercoledì 11:00-13:00 Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di fornire conoscenze del linguaggio e delle principali strutture dell’algebra e familiarità con alcune tra le più comuni tecniche di matematica combinatoria e di algebra lineare. Programma: 01. Insiemi e loro relazioni: 01.01 Insiemi, equivalenze e partizioni. 01.02 Applicazioni. 01.03 Composizione di applicazioni e inverse. 01.04 Cardinalità finita e infinita. 01.05 Cenni di calcolo combinatorio. 01.06 Ordinamenti parziali e totali. 02. Matrici: 02.01 Definizioni. 02.02 Somma di matrici e sue proprietà. 02.03 Prodotto di matrici e sue proprietà. 02.04 Trasposizione di matrici. 02.05 Matrici quadrate. 03. Insiemi dotati di una operazione: 03.01 Semigruppi. 03.02 Monoidi. 03.03 Gruppi. 03.04 Il gruppo simmetrico delle permutazioni. 03.05 Sottogruppi. 04. Insiemi dotati di due operazioni: 04.01 Anelli. 04.02 Anelli commutativi. 04.03 Anelli con identità. 04.04 Divisori dello zero. 04.05 Domini di integrità, campi. 04.06 Anello dei polinomi. 04.07 Anello delle classi resto modulo n intero. 05. Algebra lineare: 05.01 Spazi vettoriali. 05.02 Dipendenza lineare. 05.03 Basi e dimensioni. 05.04 Sottospazi. 05.05 Applicazioni lineari. 191 05.06 Nucleo, immagine e rango. 05.07 Matrici e applicazioni lineari. 05.08 Matrici simili e cambi di base. 05.09 Sistemi di equazioni lineari. 05.10 Teoremi di Cramer e di Rouché-Capelli. 05.11 Determinanti. 05.12 Minori e rango di matrici. 05.13 Autovalori e autovettori. 05.14 Matrici diagonali e diagonalizzabili. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Facchini, “Algebra e Matematica Discreta”, Decibel Editrice, 2000. Modalità di accertamento: Prova scritta e prova orale. Meccanica delle Rocce - Parte di Applicazioni Geomeccaniche GEO/05 CFU 4+1L Periodo I semestre Durata semestrale, 48 ore (32 di lezione + 16 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. ROMEO ROBERTO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso intende fornire le basi fisico-matematiche per la caratterizzazione degli ammassi rocciosi e le analisi di stabilità delle principali opere e degli interventi che li interessano. Programma: Programma: Principi di meccanica delle rocce. Relazioni sforzi-deformazioni negli ammassi rocciosi. Opere in sotterraneo e classificazioni geomeccaniche finalizzate al tunnelling. Fondazioni in roccia. Stabilità dei pendii in roccia (metodi analitici). Dighe e impianti di ritenuta in ammassi rocciosi. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni. Testi di studio: GEOLOGIA APPLICATA, di L. Scesi, M. Papini & P. Gattinoni, Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2001-2003, Volumi 1 & 2 + 2 CD-ROM. GEOINGEGNERIA, di L.I. Gonzalez De Vallejo, Pearson-Prentice Hall, 2005, ISBN: 88-7192-094-5 Modalità di accertamento: Esame orale. Meccanica delle Rocce - Parte di Rilievi e Caratterizzazioni Geomeccaniche GEO/05 CFU 2+1L Periodo I semestre Durata semestrale, 32 ore (16 di lezione + 16 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. VENERI FRANCESCO [email protected] Ricevimento: Lunedì, 9.00 - 11.00 Obiettivi Formativi: Il corso tratta la descrizione qualitativa e quantitativa delle rocce e degli ammassi rocciosi. Sono 192 analizzati nel dettaglio i metodi di indagine e di classificazione degli ammassi rocciosi, le prove in sito e di laboratorio. Programma: Definizione di roccia ed ammasso roccioso. Descrizione qualitativa e quantitativa degli ammassi rocciosi e delle discontinuità: definizioni (giunto, faglia, discontinuità) orientazione, spaziatura, continuità/persistenza scabrezza, resistenza di parete, apertura, riempimento, filtrazione, numero dei sistemi di discontinuità, dimensione dei blocchi. Metodi di indagine diretta per l’ammasso roccioso: principali indici descrittivi, log stratigrafico geotecnico, rilievo lungo stendimento, analisi e rappresentazione dei dati Metodi di classificazione dell’ammasso roccioso: metodo RMR, metodo Q, altri metodi, impiego nello studio di problemi pratici. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni pratiche Testi di studio: A. Bruschi - Meccanica delle rocce. Dario Flaccovio Editore. N. Nocilla, G. Urciuoli - Stabilità dei pendii in roccia. Hevelius edizioni. Modalità di accertamento: Esame orale Metodi Matematici Applicati alla Biologia MAT/07 Titolo corso: Metodi Matematici Applicati alla Biologia CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. BERETTA EDOARDO Obiettivi Formativi: Il corso si pone l’obiettivo di fornire strumenti sia analitici che numerici per modellizzare e studiare fenomeni biologici. Programma: - Nozioni di base per l’utilizzo del software MATLAB. - Richiami su equazioni differenziali e sistemi di equazioni differenziali. - Analisi compartimentale e sue applicazioni: compartimenti, flussi, matrici compartimentali, … Modelli di somministrazione di farmaci per via intramuscolare, e modelli di somministrazione con tecniche non standard,utilizzando gli eritrociti. - Dinamica di popolazioni biologiche:legge di crescita di una popolazione isolata, sistemi preda-predatore, competizione fra due specie. - Modelli epidemici:modello SIR (Suscettibili-Infetti-Rimossi) e modello SEIR (Suscettibili-Esposti-Rimossi), con e senza vaccinazione. Applicazione al caso del morbillo. - Cenno a equazioni differenziali con ritardo, e all’utilizzo del software WINPP. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Saranno resi noti all’inizio del corso. Modalità di accertamento: Esame orale Metodologie Biochimiche BIO/10 Titolo corso: Metodologie Biochimiche CFU Periodo Durata 8 II semestre semestrale 72 h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze biologiche (CTRI) Prof. NINFALI PAOLINO [email protected] N.Corso 193 Obiettivi Formativi: Il corso fornisce le nozioni di base relativve ai metodi di indagine biochimica e guida lo studente alla comprensione delle loro possibili applicazioni nonché delle specifiche opportunità offerte da un singolo metodo rispetto agli altri, nella raccolta dei dati sperimentali. Programma: Il processo scientifico. Il metodo ipotetico deduttivo, rapporto fra scienza e tecnica, ricaduta sulla società delle scoperte scientifiche e della tecnologia. Il codice etico delle ricerche biomediche. Studi in vivo ed ex-vivo. Modificazione della dieta, somministrazione di farmaci, animali transgenici e knoch out, condizionamento e trapianto di cellule ed organi. Preparazione di organi, tessuti e cellule. Organi perfusi e fettine di tessuto, disgregazione del tessuto e semina delle cellule da tessuti normali e tumorali. Separazione di cellule:gradiente di densità a gravità 1, con centrifugazione su fradiente continuo e isopicnico. Omogenati cellulari. Omogenizzazione con potter, ultraturrax e sonicazione. Uso di tamponi specifici, con antiproteolitici, composti riducenti o stabilizzanti. Destromizzazione, separazione degli urganuli cellulari con centrifugazione differenziale. Studio degli enzimi. Misura dell’attività enzimatica. Metodi spettrofotometrici, fluorimetrici, radiochimici. Cinetica enzimatica: calcolo della Km, Ki, Ka. Studio del tipo di inibizione: competitiva, non competitiva, incompetitiva. Tipizzazione dell’enzima con analoghi dei substrati, curva di pH e della temperatura. Studio delle proteine. Quantificazione delle proteine: assorbanza a 280 e 260 nm, metodo del Biureto, di Lowry, di Bradford. Purificazione di proteine con cromatografia convenzionale: gel filtrazione, cromatografia, scambio ionico, di affinità, di immunoaffinità, ad interazioni idrofobiche, a fase inversa. Analisi delle struttura primaria: con degradazione di Edman. Analisi cristallografica. Elettroforesi Elettroforesi su gel di poliacrilammide in condizioni native o denaturanti (SDS-PAGE), rivelazione e analisi densitometrica delle bande, determinazione del peso molecolare, elettroforesi su gradiente, elettroforesi preparativa, isoelettrofocalizzazione, immunoblot. Elettroforesi bidimensionale. Elettroforesi capillare. Dosaggio dei metaboliti. Metodi di deproteinizzazione, dosaggi con metodi spettrofotometrici, fluorimetrici, radiochimici. Spettroscopia infrarosso, NMR, EPR, spettrometria di Massa. Cromatografia liquida ad alte prestazioni (HPLC) in fase inversa e diretta. Tecniche immunologiche Produzione di anticorpi policlonali e monoclonali. Purificazione di anticorpi, verifica della immunoreattività, curve di immunotitolazione, applicazioni immunoistochimiche e citochimiche, sistemi ELISA, amplificazione del segnale nella reazione antigene-anticorpo. Modalità didattiche: lezione frontale e laboratorio Testi di studio: Wilson K, Walker JM “ Metodologia biochimica- Raffaello Cortina Editore 2003 Reed, Holmes, Weyers, ecc. “Metodologie di base per le scienze biomolecolari”, Zanichelli, BO, 2004 Modalità di accertamento: esame orale e scritto Note: Per gli studenti del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie per la Natura, ‘Metodologie biochimiche’ viene mutuato per 6 CFU dall’insegnamento di ‘Biochimica’ del CdL in Scienze Biologiche. 194 Micologia Parassitologia e Igiene Applicata - Modulo di Igiene Applicata MED/42 Titolo corso: Igiene Applicata CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. SCHIAVANO GIUDITTA FIORELLA [email protected] Obiettivi Formativi: Obiettivo generale: far conoscere i principali fattori che condizionano il passaggio dalla salute alla malattia e le strategie di prevenzione e di controllo delle malattie. Obiettivi professionalizzanti: saper utilizzare le principali metodologie epidemiologiche per lo studio di malattie in seno alla popolazione,saper valutare il livello di contaminazione antropica nelle matrici ambientali (aria, acqua, suolo), saper individuare indicatori di contaminazione e patogeni su matrici biologiche (alimenti, animali, uomo). Programma: Metodologia epidemiologica Dagli studi ecologici all’epidemiologia analitica. L’epidemiologia molecolare. L’indagine epidemiologica. Studi sperimentali terapeutici e preventivi. Accuratezza dei test di screening e diagnostici. Metodologia della prevenzione I vari livelli di prevenzione. Vaccini:tipi, costituenti e modalità per potenziarne l’azione. Chemioterapia antimicrobica. Screening sulla popolazione. Promozione della salute. Principali meccanismi patogenetici nelle malattie da infezione Strutture cellulari e prodotti solubili da microrganismi che intervengono nei processi infettivi. La risposta immune: antigeni, anticorpi e risposta immune Principi di diagnostica delle malattie infettive Generalità, diagnostica diretta e indiretta, le reazioni antigeni-anticorpi nella diagnostica, biotecnologie applicate alla diagnostica Eziologia, epidemiologia,diagnosi di laboratorio e profilassi della seguenti infezioni Epatite A, Colera, Febbre tifoide, Poliomielite, Influenza, Tubercolosi, AIDS, Epatite B, Epatite C,Tetano, Meningiti. Infezioni opportunistiche e nosocomiali. Le malattie cronico degenerative Il modello multifattoriale. I fattori di rischio. Epidemiologia molecolare e prevenzione delle malattie cronico degenerative. L’impiego di marcatori biologici Igiene dell’ambiente I principali inquinanti ambientali e i relativi effetti patologici. Inquinamento outdoor e indoor. Acque potabili: generalità, criteri di potabilità, controlli chimico-microbiologici e potabilizzazione. Analisi e trattamento di acque reflue e dei rifiuti solidi. Igiene degli alimenti Tossinfezioni da salmonella, stafilococchi, vibrioni. Infezioni e tossinfezioni da patogeni emergenti. Botulismo. Miceti e parassiti presenti negli alimenti. OGM. Prioni. Le filiere produttive e le norme che garantiscono qualità e sicurezza. Tecniche classiche e tecniche di biologia molecolare applicabili all’analisi microbiologica di alimenti Il controllo microbiologico degli ambienti di lavorazione degli alimenti: campionamento dell’aria, delle superfici ecc. L’organizzazione sanitaria in Italia e nel mondo. Modalità didattiche: Lezione frontale; esercitazioni di laboratorio. Testi di studio: Barbuti, Bellelli, Fara, Giammanco. Igiene – Monduzzi Editore (BO) Altre indicazioni verranno date dal Docente all’inizio del corso Modalità di accertamento: Esame orale 195 Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Lezione frontale; esercitazioni di laboratorio Testi di studio: Barbuti, Bellelli, Fara, Giammanco. Igiene - Monduzzi Editore (BO) Altre indicazioni verranno date dal Docente all’inizio del corso Modalità di accertamento: Esame orale Micologia Parassitologia e Igiene Applicata - Modulo di Micologia e Parassitologia BIO/19 Titolo corso: Micologia e Parassitologia CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Prof. SISTI MAURIZIO [email protected] Ricevimento: : tutti i giorni feriali (escluso il sabato) previo appuntamento Obiettivi Formativi: Fornire le conoscenze dei più importanti concetti in micologia medica e in parassitologia unitamente a quelle riguardanti la tassonomia dei più importanti microrganismi causa di infezioni fungine e parassitarie. Sarà affrontato lo studio macro e microscopico delle forme fungine, di quelle parassitarie e del loro ciclo di sviluppo e biologico nell’uomo. Particolare attenzione sarà posta verso la diagnostica di laboratorio impiegata generalmente per il riconoscimento di questi microrganismi. Programma: Micologia Caratteristiche generali dei miceti. Struttura e riproduzione. Ecologia dei miceti patogeni e distribuzione geografica delle micosi. Patogenesi e meccanismo dell’azione patogena. Tipi di micosi e alcuni tipi di miceti patogeni. Approccio clinico e di laboratorio alla diagnosi: raccolta, trasporto, trattamento e identificazione dei campioni. Cenni sulla profilassi delle micosi, vaccini e farmaci antifungini. Parassitologia Considerazioni generali. Ecologia e distribuzione geografica. Cicli biologici di alcuni parassiti importanti per l’uomo. Cenni su alcuni parassiti e le relative parassitosi. Protozoi intestinali: amebe, flagellati e cigliati. Nematodi. Cestodi. Trematodi. Parassiti del sangue e tessuti. Diagnosi: raccolta, trasporto, trattamento e identificazione dei campioni. Cenni sulla profilassi delle parassitosi, vaccini e farmaci antiparassitari. Modalità didattiche: lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Testi di studio: L. Polonelli, L. Ajello, G. Morace. Micologia medica. Ed. Esculapio 1993. D.H. Larone. Medically Important Fungi. AMS Press, Washington, D.C. 1995. E.W. Koneman. Testo-atlante di microbiologia diagnostica. Ed. Delfino 1987. F. Bernieri, D. Crotti, D. Galli, A. Raglio. Manuale illustrato di diagnostica parassitologia. Puccini T., Tarsitano E. Parassitologia urbana. Ed. Ed agricole 2003. Altre indicazioni bibliografiche verranno date all’inizio del corso. Modalità di accertamento: Esame orale 196 Microbiologia BIO/19 Titolo corso: Microbiologia CFU Periodo Durata N.Corso 8 (7 + 1L) II semestre semestrale 72h Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CTRI) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. BRUSCOLINI FRANCESCA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base della Microbiologia e gli strumenti per la comprensione dei molteplici ruoli che i microrganismi rivestono in natura Programma: 1.Introduzione 2.Storia della Microbiologia 3.I regni degli organismi 4.Caratteristiche strutturali e funzionali della cellula procariotica. Eubatteri-Archebatteri. 5.Organismi eucarioti: cenni su miceti e protozoi. 6.Crescita microbica: effetti dell’ambiente sulla crescita microbica. Endospore batteriche. Forme vitali non coltivabili 7.Metabolismo: tipologie metaboliche. 8.Metabolismo energetico: respirazione aerobia, respirazione anae robia, fermentazione. Ossidazione di substrati organici. Ossidazio ne di substrati inorganici. Fotosintesi batterica. Processi biosintetici: assimilazione del carbonio, dell’azoto e dello zolfo. 9.Genetica microbica: mutazioni e agenti mutageni.Ricombinazione batterica: Coniugazione, Trasformazione, Traduzione. 10.Tassonomia microbica: inquadramento sistematico dei microrga nismi. Classificazione dei microrganismi. 11.Microrganismi e ambiente naturale: i microrganismi e la struttura degli ambienti naturali. Cicli delle sostanze nutritive. 12.Virus: struttura e proprietà. Riproduzione, coltivazione. Virus animali. Battriofagi. 13.Associazioni simbiotiche: Commensalismo, Neutralismo, Parassitismo. 14.patogenesi delle malattie infettive. Fattori di virulenza batterica 15.Meccanismi di difesa dell’ospite: Meccanismi di difesa generali o aspecifici; Immunità specifica. Reazioni antigene-anticorpo. Reazioni di ipersensibilità 16.Epidemiologia delle malattie infettive: riserve di infezione, modalità di trasmissione degli agenti patogeni. 17.Malattie infettive delle piante 18. Controllo dei microrganismi: agenti chimici e fisici. Chemioterapia antibatterica 19.Coltivazione e identificazione dei batteri. 20.Osservazione microscopica dei microrganismi. 197 21.Biotecnologie e loro applicazioni nei settori dell’industria,agricoltura e risanamento ambientale Modalità didattiche: lezione frontale ed esercitazioni Testi di studio: Testi consigliati L.M. Prescott, J.P.Harley, D.A. Klein- Microbiologia- ed. Zanichelli M.T. Madigan, J.M. Martinko, J. Parker – Brock- Biologia dei Microrganismi – Ed. Casa Editrice Ambrosiana. Modalità di accertamento: Esame orale Microbiologia e Virologia - modulo di Microbiologia BIO/19 CFU Periodo Durata N.Corso 7 + 1L semestrale 72h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Prof. BRUSCOLINI FRANCESCA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base della Microbiologia medica che rivestono particolare importanza nel campo delle malattie infettive Programma: 1.Introduzione 2.Storia della Microbiologia 3.I regni degli organismi 4.Caratteristiche strutturali e funzionali della cellula procariotica. Riproduzione 5.Cenni su miceti e protozoi 6.Crescita microbica: effetti dell’ambiente sulla crescita microbica. Endospore batteriche. Forme vitali non coltivabili 7.Metabolismo: tipologie metaboliche. 8.Metabolismo energetico: respirazione aerobia, fermentazione. 9.Genetica microbica: mutazioni e agenti mutageni. Ricombinazio-ne batterica: Coniugazione, Trasformazione, Traduzione 10.Tassonomia microbica: inquadramento sistematico dei microrga nismi. Classificazione dei microrganismi. 11.Associazioni simbiotiche positive: commensalismo, neutralismo. 12. Associazioni simbiotiche negative: parassitismo. 13.patogenesi delle malattie infettive. Fattori di virulenza batterica 14.Meccanismi di difesa dell’ospite: Meccanismi di difesa generali o aspecifici; Immunità specifica. Reazioni antigene-anticorpo. Reazioni di ipersensibilità 15.Epidemiologia delle malattie infettive: riserve di infezione, modalità di trasmissione degli agenti patogeni. 16. Controllo dei microrganismi: agenti chimici e fisici. Chemioterapia antibatterica 17.Malattie dell’uomo causate da: Stafilococchi, Streptococchi, Enterobatteri, Vibrioni, Campylobacter, Helicobacter, Legionella Micobatteri, Spirochete, Micoplasmi, Hemophilus, Bordetella, Neisserie, Clamidie, Rickettsie, malattie da batteri anaerobi. 18.Coltivazione e identificazione dei batteri. 198 19.Osservazione microscopica dei microrganismi. Modalità didattiche: lezione frontale ed esercitazioni Testi di studio: La Placa M:: Principi di Microbiologia Medica. Società Editrice Escu-lapio Modalità di accertamento: esame orale Microbiologia generale BIO/19 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. BRUSCOLINI FRANCESCA Obiettivi Formativi: Il Corso si propone di fornire agli studenti una conoscenza di base della Microbiologia che permetta loro di comprendere l’importanza dei microrganismi in diversi settori dell’attività dell’uomo incluse le biotecnologie. Programma: Introduzione alla Microbiologia. Le branche della Microbiologia. Caratteristiche strutturali e funzionali della cellula procariotica. Moltiplicazione batterica. Sporificazione. Miceti: morfologia e riproduzione. Cenni sui protozoi. Virus: struttura e proprietà. Moltiplicazione. Virus animali, vegetali e batterici. Effetti dell’ambiente sulla crescita microbica. Nutrizione: esigenze nutrizionali dei microrganismi. Metabolismo: tipologie metaboliche. Metabolismo energetico: respirazione aerobia, respirazione anaerobia, fermentazione. Ossidazione dei substrati organici e inorganici. Fotosintesi batterica. Genetica microbica: mutazioni e agenti mutageni. Ricombinazione batterica: trasformazione, traduzione, coniugazione. Principi di Tassonomia microbica. Simbiosi: commensalismo, mutualismo, parassitismo. Agenti antimicrobici: disinfezione, sterilizzazione. Farmaci antimicrobici. Microbiologia applicata: Introduzione alla Microbiologia industriale Introduzione alla Microbiologia degli alimenti. Laboratorio: sono previste esercitazioni pratiche riguardanti le tecniche microscopiche, l’allestimento dei terreni di coltura, l’isolamento e identificazione dei microrganismi, la determinazione quantitativa dei batteri. Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio Testi di studio: L.M.Prescott, J.P.Harley, D.A.Klein- Microbiologia- Ed. Zanichelli M.T.Madigan, J:M: Martino, J.Parker-Brock- Microbiologia dei Microrganismi-Ed. Casa Editrice Ambrosiana Modalità di accertamento: Esame orale 199 Micropaleontologia GEO/01 Titolo corso: Micropaleontologia CFU Periodo 3+3L Durata semestrale, 72 ore (24 di lezione + 48 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. COCCIONI RODOLFO [email protected] Ricevimento: Martedì 10-13 Obiettivi Formativi: Scopo principale dell’insegnamento è quello di fornire - seguendo un approccio critico ed integrato dati e considerazioni sui diversi gruppi di microfossili e sulle relazioni che li legano agli ambienti nei quali vivevano. Il corso si propone inoltre di evidenziare l’uso dei microrganismi come bioindicatori ambientali. Programma: Definizione e scopi nell’ambito delle Scienze della Terra. Principi di ecologia. Ecosistemi. Distribuzione areale delle popolazioni. Dalla biocenosi alla tanatocenosi. Variazioni nel tempo delle tanatocenosi. Breve rassegna dei vari gruppi di microfossili. Distribuzione stratigrafica dei vari gruppi di microfossili. Microfossili guida. Associazioni. Unità biostratigrafiche. Scale biostratigrafiche della regione mediterranea. Correlazioni biostratigrafiche. La micropaleontologia nella ricerca petrolifera. La micropaleontologia nell’ottica delle ricostruzioni geologiche. I microfossili applicati alle ricostruzioni paleoambientali, paleoecologiche, paleoclimatiche e paleoceanografiche. Applicazioni micropaleontologiche per l’Ambiente, i Beni Culturali e la Natura. Metodiche micropaleontologiche di campagna e di laboratorio. ESERCITAZIONI Applicazioni pratiche dei metodi di campagna e di laboratorio. Riconoscimento dei principali microfossili al microscopio. Applicazioni pratiche delle scale biostratigrafiche. Interpretazioni paleoambientali, paleoecologiche, paleoclimatiche e paleoceanografiche. Modalità didattiche: Lezioni frontali, tesine di approfondimento, escursioni sul terreno. Testi di studio: B. U. Hag & A. Boersma, 1978, Introduction to Marine Micropaleontology, Elsevier North Holland Inc., New York. A. Azzaroli & M.B. Cita, 1979, Geologia Stratigrafica, vol. 1, 2, 3, Istituto Editoriale Cisalpino, Milano. M.B. Cita, 1979, Micropaleontologia, Istituto Editoriale Cisalpino, Milano. D. Brasier, 1980, Microfossils, Allen & Unwin LTD, London. A. Ferrari, 1980, Unità stratigrafiche e correlazioni, Pitagora Editrice, Bologna. H. M. Bolli, J.B. Saunders & K. Perch-Nielsen (eds.), 1985, Plankton Stratigraphy, Cambridge University Press, London. D. Sartorio & S. Venturini, 1988, Southern Tethys Biofacies, AGIP S.p.A., S. Donato Milanese. E. Ferrero Mortara, S. Sampò & R. Tampieri (a cura di), 1989, Foraminiferi. Rassegna sistematica, CLU, Torino. Ch. Hemleben, M. Spindler & O.R. Anderson, 1989, Modern Planktonic Foraminifera, Springer-Verlag, New York. G. Jenkins & J.W. Murray (eds.), 1989, Stratigraphical Atlas of Fossil Foraminifera, (2nd edition), British Micropalentological Society Series. 200 R. Coccioni & M. Perugini, 1990, Manuale pratico di tecniche micropaleontologiche, Centrostampa Università Urbino. J.J. Lee & O.R. Anderson (Eds.), 1991, Biology of Foraminifera, Academic Press, London. J.W. Murray (1991), Ecology and Paleoecology of Benthic Foraminifera, Longman scientific & Technical, Harlow. G. Jenkins (ed.), 1993, Applied Micropaleontology, Kluwer Academic Publishers, Dordrecht. A. Hailwood & R.K. Kidd (eds.), 1993, High Resolution Stratigraphy, Geological Society Special Publication No. 70, London. P. Lipps (Ed.), 1993, Fossil Prokaryotes and Protists, Blackwell Scientific Pubblications, Cambridge. D.W.J. Bosence & P.A. Allison (eds.), 1995, Marine Palaeoenvironmental Analysis from Fossils, Geological Society Special Publication No. 83, London. R.W. Jones, 1996, Micropaleontology in Petroleum Exploration, Clarendon Press, Oxford. A. Magnilevsky & R. Whatley (eds.), 1996, Microfossilis and Oceanic Environments, University of Wales, Aberystwyth-Press. P.J. Brenchley & D.A.T. Harper, 1998, Palaeoecology: Ecosystem, Environments and Evolution, Chapman & Hall, London. R.E. Martin (ed.), 2000, Environmental Micropaleontology - The Application of Microfossils to Environmental Geology, Kluwer Academic, Plenum Publishers, New York. B.K. Sen Gupta (ed.), 2000, Modern Foraminifera, Kluwer Academic Publishers, Dordrecht. P.F. Rawson and others, 2001, Stratigraphical Procedure, Geological Society Publishing House, Bath. Modalità di accertamento: Prova pratica e colloquio orale. Note: Insegnamento opzionale Mineralogia GEO/06 CFU 6+2L Periodo II semestre Durata semestrale, 80 ore (48 di lezione + 32 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Prof. MATTIOLI MICHELE [email protected] Ricevimento: Martedì 11-13 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti teorici fondamentali sui minerali e sulle loro proprietà morfologiche, strutturali, cristallochimiche e fisiche, allo scopo di riconoscere, classificare e descrivere i più importanti minerali del Pianeta Terra. Programma: PARTE PROPEDEUTICA INTERDISCIPLINARE (0,5 CFU, ca. 4 ore di lezione frontale) Lo stato solido. Minerali e rocce. La struttura interna della Terra. La litosfera e l’astenosfera. Il mantello terrestre. Crosta oceanica e crosta continentale. Distribuzione degli elementi chimici. Variazioni di pressione, temperatura e densità con la profondità. Sorgenti di calore e dinamica interna della Terra. Cenni di tettonica delle placche. PRIMA PARTE (2 CFU, ca. 16 ore di lezione frontale) CRISTALLOGRAFIA MORFOLOGICA E STRUTTURALE Il cristallo. Elementi geometrici nel cristallo e morfologia. Relazione di Eulero. Principio di Bravais. Legge della costanza dell’angolo diedro. Legge di Hauy. Gruppi e sistemi cristallini. Giacitura e simbologia delle facce. Classi di simmetria morfologica. Forme semplici e forme composte. Rappresentazioni dei cristalli. Esempi delle più comuni forme semplici nei vari sistemi cristallini. Associazioni di cristalli. Associazioni irregolari e regolari. Aggregati. Geminati. La simmetria. Elementi di simmetria e loro rappresentazione. Filare, Maglia, Cella. Reticoli di Bravais. Punti, rette e piani nello spazio. I reticoli bidimensionali e tridimensionali. Operatori di simmetria semplici e composti. Regole di coesistenza degli operatori di simmetria. Gruppi cristallografici. Sistemi cristallini. I gruppi del punto. I gruppi spaziali. Lo studio strutturale dei minerali: la diffrazione dei raggi X da parte dei reticoli cristallini. Spettro continuo. Spettro di righe. Interazione raggi X e materia. Le equazioni di Laue. 201 L’equazione di Bragg. Il reticolo reciproco e l’interpretazione geometrica delle legge di Bragg. Metodologie sperimentali su polveri e su cristallo singolo. Misura ed interpretazione di un diffrattogramma. Analisi mineralogica. SECONDA PARTE (2 CFU, ca. 16 ore di lezione frontale) PROPRIETÀ CHIMICHE E FISICHE DEI MINERALI Struttura atomica della materia. Energia di legame. Raggi ionici e raggi cristallini. Coordinazione nei reticoli di Bravais. Coordinazione nei composti. Poliedri di coordinazione. Criteri di stabilità delle strutture ioniche. Regole di Pauling. Principi della termodinamica. La costante di equilibrio. La regola delle fasi. Cambiamenti in un sistema. Polimorfismo. Classificazione del polimorfismo. Solubilità allo stato solido. Vicarianza. Isomorfismo. Isotropia e anisotropia. Densità e peso specifico. Punto di fusione. Durezza. Deformazione dei cristalli. Frattura e sfaldatura. Proprietà termiche. Proprietà elettriche. Solidi conduttori e isolanti. Piezoelettricità. Proprietà magnetiche. Sostanze diamagnetiche, paramagnetiche e ferromagnetiche. TERZA PARTE (1,5 CFU, ca. 12 ore di lezione frontale) GENESI DEI MINERALI E MINERALOGIA SISTEMATICA L’ambiente magmatico. Composizione mineralogica delle rocce magmatiche. Pegmatiti. Depositi idrotermali. L’ambiente sedimentario. Composizione mineralogica delle rocce sedimentarie. Alterazione, formazione e stabilità dei minerali. L’ambiente metamorfico. Composizione mineralogica delle rocce metamorfiche. Accrescimento cristallino. Cristalli ideali e cristalli reali. Imperfezioni strutturali e difetti. Nucleazione. Accrescimento. I principi classificativi dei minerali. La classificazione strutturale dei silicati. Nesosilicati. Sorosilicati. Ciclosilicati. Inosilicati. Fillosilicati. Tettosilicati. Descrizione delle principali caratteristiche cristallografiche, cristallochimiche, genetiche, ottiche. QUARTA PARTE (2 CFU di didattica assistita, ca. 32 ore di laboratorio) LABORATORIO DI MINERALOGIA Ottica cristallografica. Propagazione della luce nei solidi. La birifrazione. Indicatrici ottiche. Nozioni basilari di microscopia. Il microscopio a luce polarizzata. Osservazioni al solo polarizzatore. Morfologia. Indice di rifrazione. Colore e pleocroismo. Osservazioni a nicol incrociati. Birifrazione. Orientazione. Colori di interferenza. Osservazioni in luce convergente. Figure di interferenza. Angolo degli assi ottici. Segno ottico. Determinazione ottica e riconoscimento dei principali minerali. Elementi nativi. Solfuri: blenda, pirite, galena. Carbonati: calcite, dolomite, aragonite. Ossidi: spinelli, magnetite, ematite. Solfati: celestina, gesso. Fosfati. Silicati: olivine, granati, silicati di alluminio, epidoti, berillo, cordierite, pirosseni, anfiboli, miche, minerali argillosi, minerali della silice, feldspati, feldspatoidi. Modalità didattiche: Lezioni frontali; esercitazioni in aula e in laboratorio. Testi di studio: C. Klein, Mineralogia, Zanichelli F. Mazzi, G.P. Bernardini, Fondamenti di cristallografia e ottica cristallografica USES, Firenze (Carobbi 1), 1983. C. Cipriani, C. Garavelli, Cristallografia chimica e mineralogia speciale USES, Firenze (Carobbi 2), 1983 A. Mottana, Fondamenti di Mineralogia Geologica, Zanichelli A. Putnis, Introduction to Mineral Sciences, Cambridge University Press Modalità di accertamento: Prova pratica; esame orale. Neurobiologia BIO/09 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Prof. CUPPINI CARLA TERESA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di dare i concetti fondamentali sul sistema nervoso a livello cellulare e di introdurre alla dinamica della ricerca neurogenetica nell’ippocampo adulto. 202 Programma: Il neurone: citologia e trasmissione del messaggio Citologia del neurone; trasporto assonale; potenziale di membrana; equazione di Nernst; equazione di Goldmann; la membrana come resistenza e capacità; costante di spazio e di tempo; il potenziale d’azione; la trasmissione sinaptica: sinapsi elettriche e sinapsi chimiche, la sinapsi neuromuscolare: eventi presinaptici ed eventi postsinaptici; le sinapsi centrali: eccitatorie ed inibitorie; l’integrazione dei diversi messaggi nervosi; trasmissione sinaptica per chiusura di canali ionici passivi; i potenziali in miniatura; potenziamento post-tetanico; facilitazione ed inibizione presinaptica; morfologia dell’elemento presinaptico: le zone attive; neurotrasmettitori:acetilcolina, amine biogene, peptidi neuroattivi; i recettori postsinaptici. Riflesso patellare La memoria La memoria nell’uomo. Le basi cellulari e molecolari dell’abitudine, della sensibilizzazione. Esperienza e modificazione delle mappe somatotopiche. Il potenziamento a lungo termine. Lo sviluppo Induzione della placca neurale; differenziazione delle cellule gliali, dei fotorecettori, delle cellule della cresta neurale; migrazione; il cono di accrescimento; la crescita degli assoni, la morte neuronale, l’Ingf; la sinaptogenesi, la poliinnervazione, i periodi critici neonatali. I centri del linguaggio La neurogenesi nell’adulto Storia della scoperta della neurogenesi; le zone neurogenetiche nell’adulto; la neurogenesi nel giro dentato dell’ippocampo di ratto, macaco e uomo adulti; la neurogenesi nella corteccia cerebrale dei macachi adulti. La regolazione della neurogenesi nell’adulto Gli ormoni steroidei, l’ambiente arricchito; l’attività fisica; l’apprendimento; i recettori NMDA; lo stress; la serotonina; le cellule morte; gli estrogeni; background genetico; invecchiamento; microambiente extracellulare; BFGF e BDNF. Formazione dei circuiti e funzionamento dei circuiti Caratterizzazione morfo-funzionale delle cellule neurogenetiche a diversi stadi di maturazione nel mammifero adulto. Modalità didattiche: lezione frontale Testi di studio: E. R. Kandel, Principi di neuroscienze, Casa Ambrosiana editrice III edizione 2003. D. Purves, L.C. Katz, Neuroscienze, Zanichelli Ed. II edizione dicembre 2004. Modalità di accertamento: Esame orale Organizzazione aziendale SECS-P/10 CFU Periodo Durata N.Corso 5 semestrale 40h Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (CSPE) Prof. FRANCINI MICHELE [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di sviluppare i temi che tradizionalmente fanno capo a questo insegnamento, in particolare la gestione del comportamento umano all’ interno dei contesti organizzati (organizational behaviour). Dopo aver descritto le problematiche fondamentali di un’organizzazione, analizzate anche in chiave storica, tramite una rapida rassegna delle principali teorie organizzative, la prima parte del corso è finalizzata a fornire agli studenti gli strumenti concettuali e le tecniche per l’analisi, la diagnosi e la progettazione dell’ organizzazione aziendale in contesti complessi. La seconda parte è rivolta invece a trasmettere le conoscenze di base relative ai criteri che orientano le scelte di politica del personale e la gestione dei comportamenti delle persone all’ interno delle organizzazioni. Il tutto verrà dibattuto in aula con frequenti ricorsi a casi pratici aziendali, in maniera interattiva e maggiormente coinvolgente per gli studenti. Programma: Parte prima 1. Introduzione e concetti generali. 203 1.1 Cosa significa studiare l’ organizzazione. 1.2 I problemi dell’ organizzazione: definizioni di base. 1.3 I problemi dell’ organizzazione: una panoramica storica delle principali teorie organizzative. 2. La progettazione delle struttura organizzativa. 2.1 Uno schema generale interpretativo delle relazioni tra scelte strategiche e strutturali, condizioni tecnologiche ed ambientali e variabili di progettazione organizzativa. 2.2 Gli elementi fondamentali per la struttura organizzativa. 2.3 Le forme organizzative tradizionali: funzionale, divisionale e a matrice. 2.4 Punti di forza e di debolezza delle diverse forme organizzative. 3. L’ organizzazione aziendale e l’ ambiente esterno. 3.1 Il ruolo dell’ incertezza ambientale. 3.2 Approcci tradizionali ed innovativi per organizzare il lavoro delle persone. 3.3 I riflessi sulla progettazione organizzativa delle tendenze in atto nell’ambiente : l’ organizzazione delle relazioni interorganizzative. Parte seconda 4. La gestione del personale: cenni storici. 4.1 Le variabili ambientali ed il ruolo della tecnologia. 4.2 I sistemi di programmazione e gestione del personale. 4.3 L’ acquisizione delle risorse umane. Il budget del personale. 4.4 Addestramento, formazione e valutazione del personale: posizione, prestazione, potenziale. 4.5 Le varie politiche retributive e di ricompensa. 4.6 La comunicazione interna. 4.7 Approcci innovativi: la gestione delle competenze. 5. La gestione dei processi organizzativi. 5.1 I processi decisionali. 5.2 I protagonisti del sistema di transazioni del lavoro. 5.3 Casi aziendali. 5.4 Conclusioni. Modalità didattiche: Lezione frontale Modalità di accertamento: Esame orale Paleoclimatologia GEO/02 Titolo corso: Paleoclimatologia CFU Periodo 4+2L Durata semestrale, 64 ore (32 di lezione + 32 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. GALEOTTI SIMONE [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire un’introduzione alle metodologie di analisi quantitativa per la ricostruzione della variabilità climatica nel passato geologico. 204 Programma: 1. INTRODUZIONE a. componenti del sistema climatico. b. forzanti climatiche. c. variabilità a lungo, medio e breve termine. 2. I PARAMETRI UTILIZZATI NELLA RICOSTRUZIONE PALEOLIMATICA a. Circolazione atmosferica b. Circolazione oceanica c. Ciclo del carbonio 3. TRACCIANTI PALEOCLIMATICI E METODI DI INDAGINE a. Traccianti biotici. b. Traccianti abiotici. 4. GLI ARCHIVI CLIMATICI a. Record terrestri. b. Record marini. c. Record glaciologici. 5. CLIMI DEL PASSATO: ESEMPI E CASI STUDIO a. Il super-greenhouse del Cretaceo b. Ritmi e aberrazioni climatiche nel 65 Milioni di anni c. Variabilità climatica nel Quaternario e nell’Olocene Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni pratiche sul terreno, in laboratorio e al computer. Testi di studio: L.A. Frakes, Climates throughout geological time. Elsevier, 1980. W.F. Ruddiman, Earth’s climate: past and future, W. H. Freeman, New York, 2001. Modalità di accertamento: Esame orale Note: Insegnamento opzionale Paleontologia e Paleoecologia - Parte I GEO/01 Titolo corso: Paleontologia e Paleoecologia - Parte I CFU Periodo 4+1L II semestre Durata semestrale, 48 ore (32 di lezione + 16 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Prof. COCCIONI RODOLFO [email protected] Ricevimento: Martedì 10-13 Obiettivi Formativi: Scopo principale dell’insegnamento è quello di fornire - seguendo un approccio critico ed integrato una conoscenza approfondita della storia della Vita sulla Terra in relazione alla dinamica del nostro Pianeta. L’integrazione delle informazioni paleoambientali, paleoecologiche, paleoclimatiche e paleoceanografiche con quelle della storia della Vita sulla Terra permetterà di evidenziare come l’evoluzione del Pianeta abbia influenzato l’evoluzione della Vita e viceversa. Programma: 1) Definizione, significato, obiettivi ed applicazioni della Paleontologia. 2) La documentazione paleontologica della Vita sulla Terra. 3) Ecologia e Paleoecologia. 4) Paleoicnologia. 205 5) Fossili e stratigrafia. 6) Biogeografia e Paleobiogeografia. 7) Estinzioni: cause ed effetti. 8) Gli organismi fossili applicati alle ricostruzioni paleoambientali, paleoecologiche, paleoclimatiche e paleoceanografiche. 9) Metodiche paleontologiche di campagna e di laboratorio. 10) Applicazioni paleontologiche per l’Ambiente, i Beni Culturali e la Natura. Modalità didattiche: Lezioni frontali, tesine di approfondimento, escursioni sul terreno, visite a Musei e Centri di Ricerca. Testi di studio: A. Brouwer, 1975, Paleontologia generale, le testimonianze fossili della vita, Mondadori, Milano. E.N.K. Clarkson, 1979, Invertebrate Paleontology and Evolution, George Allen & Unwin, St. Leonards. Ziegler, 1983, Introduction to Palaeobiology: General Paleonto-logy, Ellis Horwood, Chichester. A. Allasinaz, 1992, Paleontologia Generale e Sistematica degli Invertebrati, ECIG, Genova. Raffi & Serpagli, 1993, Introduzione alla Paleontologia, UTET, Torino. M. Benton & O. Harper, 1997, Basic Paleontology, Longman, Harlow. R. Fortey, 1999, Età: quattro miliardi di anni, Longanesi & C., Milano J. Douglas Macdougall, 1999, Storia della Terra, Giulio Einaudi Editore, Torino. G. Pinna (ed.), 1999, Alle radici della storia naturale d’Europa. Seicento milioni di anni attraversi i grandi giacimenti paleontologici, Jaca Book, Milano. A. Mayor, 2000, The First Fossil Hunters: Paleontology in Greek and Roman Times, Princeton University Press, Princeton. G. Pinna, 2000, Declino e caduta dell’impero dei dinosauri, il Saggiatore, Milano. P. Rawson and others, 2001, Stratigraphical Procedure, Geological Society Publishing House, Bath. Modalità di accertamento: Prova scritta. Paleontologia e Paleoecologia - Parte II GEO/01 Titolo corso: Paleontologia e Paleoecologia - Parte II CFU Periodo Durata N.Corso 4 II semestre semestrale, 32 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Prof. BELLAGAMBA MARIELLA [email protected] Ricevimento: martedì - ore 10 - 12 Obiettivi Formativi: Il corso si prefigge di dare agli studenti la capacità di identificare i resti fossili dei vari taxa, dai Protisti, unicellulari, agli antichi progenitori dei Chordata. A tal fine, verranno osservate e descritte le caratteristiche anatomiche e le strutture scheletriche dei vari organismi. Saranno inoltre evidenziati anche il loro modo di vita, il loro trofismo, la loro distribuzione paleogeografica, paleoecologica e stratigrafica, per poter ricostruire, nel modo più completo possibile, gli ambienti del passato e la loro distribuzione spazio-temporale. Si cercherà anche di ricostruire i vari passaggi evolutivi, mettendo in evidenza i legami filogenetici tra i diversi taxa. Programma: Sistematica e Tassonomia: gerarchie tassonomiche; i cinque regni; concetto di specie. - Regno Protista: Foraminiferi. Caratteristiche generali e considerazioni paleoecologiche e stratigrafiche. Macroforaminiferi bentonici: Fusulinidi, Alveolinidi, Nummulitidi, Orbitoidi. Cenni su Foraminiferi planctonici. - Regno Animalia: a) Sottoregno Parazoa: Poriferi ed Archeociatidi: anatomia, strutture scheletriche e classificazione. Distribuzione stratigrafica e deduzioni paleoecologiche. b) Sottoregno Metazoa: - Phylum Coelenterata: anatomia, strutture scheletriche e classificazione. Differenze tra coralli paleozoici e post-paleozoici e tra 206 coralli hermatipici ed ahermatipici. - Phylum Bryozoa: anatomia, strutture scheletriche e classificazione. Distribuzione stratigrafica e deduzioni paleoecologiche. - Phylum Brachiopoda: anatomia e strutture scheletriche. Differenze tra Brachiopodi Articolati ed Inarticolati. Distribuzione stratigrafica e deduzioni paleoecologiche. - Phylum Mollusca: generalità e classificazione. Filogenesi del phylum. - Classe Poliplacophora; - Classe Scaphopoda; - Classe Bivalvia: parti molli e conchiglia; orientamento delle valve e distinzione dei vari tipi di cerniera; gruppi trofici e tipi di branchie; - Classe Monoplacophora e loro importanza nella storia evolutiva del phylum Mollusca; - Classe Gastropoda: parti molli, guscio e classificazione. Fenomeno della torsione. Distribuzione stratigrafica e deduzioni paleoecologiche; - Classe Cephalopoda: anatomia e conchiglia esterna ed interna; classificazione. Distribuzione stratigrafica, deduzioni paleoecologiche e tendenze evolutive. - Phylum Artropoda: anatomia, strutture scheletriche e fenomeno della muta. Classificazione, distribuzione stratigrafica e deduzioni paleoecologiche. - Phylum Echinodermata: anatomia, strutture scheletriche e classificazione. Distribuzione stratigrafica e deduzioni paleoecologiche. - Phylum Hemichordata: Classe Graptolitina: strutture scheletriche, distribuzione stratigrafica e deduzioni paleoecologiche. Modalità didattiche: Lezioni frontali con esercitazioni per il riconoscimento dei resti fossili. Testi di studio: Oltre alle dispense di “Appunti di Paleontologia sistematica”, dalle lezioni di M. Bellagamba, è consigliabile approfondire ulteriormente i vari argomenti consultando: ALLASINAZ - Paleontologia sistematica, vol. 2 ed. ecig. BOARDMAN, CHEETAM & ROWEL - Fossil invertebrates, Blackwell Scientific Publications. CLARKSON E.N.K. - Invertebrate paleontology and evolution. Third edition, Chapman & Hall. Modalità di accertamento: Esame orale con riconoscimento e descrizione dei resti fossili. Patologia Diagnostica Molecolare e delle Ultrastrutture - Modulo di Patologia delle Ultrastrutture MED/04 CFU Periodo Durata 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Prof. FANELLI MIRCO [email protected] Modalità didattiche: Lezione frontale; tesine di approfondimento Testi di studio: J.0’D.McGee et al. – Patologia 1: I Principi – Zanichelli Pontieri, Russo, Frati – Patologia Generale - PICCIN Modalità di accertamento: Esame orale N.Corso 207 Patologia Diagnostica Molecolare e delle Ultrastrutture - Modulo di Patologia Diagnostica Molecolare MED/ CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Prof. MANNELLO FERDINANDO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire: 1) le conoscenze di base sulle cause ed i meccanismi biochimici e molecolari responsabili delle malattie (eziopatogenesi molecolare), 2) le applicazioni delle metodologie di laboratorio (biochimiche, cellulari e molecolari) nella diagnostica clinico-molecolre delle principali patologie infiammatorie, degenerative e neoplastiche (identificazione markers diagnostici e prognostici). Programma: Ruolo della Patologia Molecolare nella Biologia e nella Medicina; eziologia e patogenesi delle malattie; patologia cellulare da accumulo e da deficit metabolico; patologia degli organuli; alterazioni morfologiche, biochimiche e molecolari della morte Cellulare e programmata; patologia extracellulare; meccanismi cellulari e molecolari della flogosi; meccanismi fisiopatologici delle interazioni ospite-patogeno; fisiopatologia delle malattie del sangue e dell’emostasi; fattori molecolari e cellulari coinvolti nell’aterogenesi; eziologia e meccanismi molecolari patogenetici delle lesioni precancerose, neoplastiche benigne e maligne; analisi biochimica, cellulare e molecolare di alcune patologie dovute a mutazioni geniche; meccanismi patogenetici delle alterazioni dei metabolismi glucidici e lipidici; utilizzo ed interpretazione dei markers biochimici e molecolari nella diagnostica clinica differenziali delle malattie infiammatorie, degenerative e neoplastiche. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Pontieri: Patologia e Fisiopatologia Generale, Piccin Ed., 2002 Majno, Joris: Cellule, tessuti e malattie, Casa Ed. ambrosiana, 2000. Phillips: Le malattie: basi biologiche, Zanichelli Ed., 2001 Woolf: Patologia Gen.: meccanismi della malattia, Idelson-Gnocchi, 2003. Modalità di accertamento: Esame orale Patologia Generale MED/04 CFU Periodo 4 Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CTRI) Prof. FANELLI MIRCO [email protected] Durata semestrale 40h N.Corso Patologia generale MED/04 CFU Periodo Durata N.Corso 4 (3+1) semestrale 30h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. FANELLI MIRCO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base della patologia umana approfondendo i meccanismi molecolari delle patologie stesse. Nel trattare i vari argomenti verranno prese in considerazione anche le tecniche utilizzate per lo studio e la diagnosi di tali patologie, in sintonia con l’indirizzo del corso stesso. Saranno infine organizzate delle esperienze di laboratorio con le quali intendiamo approfondire lo studio di alcune procedure 208 applicate sia nella ricerca di base che come strumenti diagnostici. L’obiettivo è quello di arricchire il bagaglio culturale degli studenti con esperienze teorico-pratiche capaci di coniugare gli aspetti nozionistico e applicativo. Programma: Danno cellulare – Meccanismi molecolari alla base del danno – Danno reversibile ed irreversibile – Radicali liberi – Danni chimici . Morte cellulare – Apoptosi – Il controllo genico dell’apoptosi – Danno ischemico e da riperfusione - Necrosi – Adattamenti cellulari: atrofia, ipertrofia, iperplasia, metaplasia . Infiammazione: generalità – Infiammazione acuta: meccanismo – fagocitosi e degranulazione – Mediatori chimici dell’infiammazione - Infiammazione cronica: meccanismo – Manifestazioni sistemiche dell’infiammazione – Infiammazione granulomatosa. Trombosi – Infarto del miocardio Caratteristiche generali del sistema immunitario: le cellule, immunità naturale ed acquisita, immunità attiva e passiva. Introduzione alla struttura e alle funzioni del Complesso Maggiore d’Istocompatibilità (MHC) e del Recettore delle cellule T (TCR). Neoplasie: definizione, classificazione e caratteristiche generali – Differenziazione ed anaplasia – Progressione tumorale – Cause ambientali – Lesioni genetiche del cancro: proto-oncogeni, oncosoppressori e oncogeni. Regolazione del ciclo cellulare e cancro. Epigenetica: modificazioni ultrastrutturali della cromatina (complessi ad attività acetilasica e acetiltransferasica - la famiglia delle metiltransferasi) e ruolo nella patogenesi del cancro. Leucemia Promielocitica Acuta: come curare una disfunzione molecolare. Telomeri, telomerasi e senescenza replicativa: perché le cellule tumorali non invecchiano. Modalità didattiche: Lezione frontale; tesine di approfondimento Testi di studio: Pontieri, Russo, Frati – PATOLOGIA GENERALE - PICCIN J.O’D.McGee et al. – PATOLOGIA 1: I PRINCIPI – Zanichelli Kumar, Cotran, Robbins – Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN Modalità di accertamento: Esame orale 209 Patologia Generale e Immunologia MED/04 CFU Periodo Durata N.Corso 8 semestrale 64h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Prof. FANELLI MIRCO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base della patologia umana e di dare una visione cellulare e molecolare della moderna immunologia cercando di approfondire i meccanismi che regolano il normale, ma anche l”anomalo”, funzionamento del sistema immunitario. Nel trattare i vari argomenti verranno prese in considerazione anche le tecniche utilizzate per lo studio e la diagnosi dei quadri patologici presi in esame. Saranno infine organizzate delle esperienze di laboratorio con le quali intendiamo approfondire lo studio di alcune procedure applicate sia nella ricerca di base che come strumenti diagnostici. Programma: Danno cellulare – Meccanismi molecolari alla base del danno – Danno reversibile ed irreversibile – Radicali liberi – Danni chimici. Morte cellulare – Apoptosi – Necrosi. Infiammazione:generalità – Infiammazione acuta: meccanismo-fagocitosi e degranulazione – Mediatori chimici dell’infiammazione – Infiammazione cronica: meccanismo – manifestazioni sistemiche dell’infiammazione. Trombosi – Infarto del miocardio. Caratteristiche generali del sistema immunitario: immunità naturale ed acquisita, immunità attiva e passiva – teoria umorale e teoria cellulare della risposta immunitaria – Le cellule del sistema immunitario: classificazione, caratteristiche morfologiche e funzionali. I recettori tipo-Toll (dalla Drosophila all’uomo): struttura, funzione, classificazione, meccanismo della trasmissione del segnale: ruolo del TLR4 nell’attivazione monocito-macrofagica. Complesso maggiore d’istocompatibilità (MHC): classificazione, struttura, funzione, approcci sperimentali – Organizzazione del locus genico HLA. Recettore delle cellule T (TCR): classificazione, struttura, funzione – Complesso CD3 – I co-recettori CD4 e CD8. Differenziamento linfocitario – Organizzazione dei loci del TCR umano. Meccanismi genetici: polimorfismo, poligenia e co-dominanza. Tolleranza immunologica: meccanismi selettivi delle cellule T e B – Malattie autoimmuni, generalità, meccnismi ipotizzati – Malattie (o reazioni) da ipersensibilità: classificazione, descrizione generale, esempi di patologie. Le citochine – Meccanismi effettori dell’immunità cellulo-mediata ed umorale. Lupus eritematoso sistemico (LES) – Artrite reumatoide. Neoplasie: definizione, classificazione e principi generali – Differenziazione - Cause ambientali – Meccanismi molecolari dello sviluppo neoplastico - Lesioni genetiche del cancro: proto-oncogeni, oncosoppressori e oncogeni. Meccanismi molecolari alla base dello sviluppo neoplastico – I fattori di crescita, ras e la trasduzione del segnale proliferativo. Il gene P53 e la riparazione del danno al DNA – Il gene Rb ed il retinoblastoma. – Il modello della leucemia Promielocitica Acuta: come curare una disfunzione molecolare. Risposta immunitaria anti-tumorale ed evasione della stessa nello sviluppo neoplastico. Gli anticorpi monoclonali: una nuova strategia terapeutica. Modalità didattiche: Lezione frontale, tesine di approfondimento Testi di studio: J.O’D.McGee et al. – PATOLOGIA 1: I PRINCIPI – Zanichelli Kumar, Cotran, Robbins – ANATOMIA PATOLOGICA –EMSI Pontieri, Russo, Frati – PATOLOGIA GENERALE - PICCIN Modalità di accertamento: Esame orale 210 Patologia Molecolare MED/04 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. FANELLI MIRCO [email protected] Obiettivi Formativi: Programma: Nozioni di richiamo di Patologia Generale: Danno cellulare - Morte cellulare (Apoptosi e Necrosi) – Infiammazione •Meccanismi molecolari alla base del danno. •Il controllo genico dell’apoptosi – •Meccanismi molecolari della necrosi. •Meccanismi patogenetici dell’ Edema Angioneurotico Ereditario •HIF-1 e i meccanismi di evasione dallo stato ipossico. •I recettori di superficie: ultrastruttura e meccanismo d’azione delle principali classi di recettori. Nozioni di richiamo d’Immunologia: Caratteristiche generali del sistema immunitario - Immunità naturale ed acquisita immunità attiva e passiva. •I recettori tipo-Toll (dalla Drosophila all’Uomo): ultrastruttura e ruolo nell’immunità naturale. •Complesso maggiore d’istocompatibilità (MHC): classificazione, struttura, funzione. •Recettore delle cellule T (TCR): classificazione, struttura, funzione – Polimorfismo - Complesso CD3 – I co-recettori CD4 e CD8. •Patologie legate ad alterazioni strutturali dell’MHC e del TCR. •Caratteristiche molecolari delle patologie autoimmuni. Neoplasie: definizione, classificazione e principi generali – Meccanismi molecolari dello sviluppo neoplastico – •Alterazione dei complessi trascrizionali nelle neoplasie: i recettori nucleari ed il modello della Leucemia Promielocitica Acuta. •Lesioni genetiche del cancro: proto-oncogeni, oncosoppressori e oncogeni. •Meccanismi molecolari alla base dello sviluppo neoplastico – I fattori di crescita, RAS e la trasduzione del segnale proliferativo. Il gene p53 e la riparazione del danno al DNA – Il gene pRb ed il retinoblastoma. Le proteine regolatrici del ciclo cellulare: cicline e cicline chinasi-dipendenti (CDKs). •Origine staminale dei tumori. Epigenetica: •Modificazioni ultrastrutturali della cromatina (complessi ad attività deacetilasica e acetiltransferasica - la famiglia delle metiltransferasi) e ruolo nella patogenesi del cancro. •Telomeri, telomerasi e senescenza replicativa: perché le cellule tumorali non invecchiano. Il sistema degradativo ubiquitina-proteasoma dipendente e la syndrome di Alzheimer. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Testi di riferimento: J.O’D.McGee et al. – PATOLOGIA 1: I PRINCIPI – Zanichelli Robbins (a cura di Cotran, Kumar, Collins) – LE BASI PATOLOGICHE DELLE MALATTIE – PICCIN Pontieri, Russo, Frati – PATOLOGIA GENERALE - PICCIN Modalità di accertamento: Esame orale 211 Pedologia con elementi di topografia e cartografia AGR/14 - ICAR/06 Titolo corso: Pedologia con elementi di topografia e cartografia CFU Periodo Durata N.Corso 8 (7+1S) II semestre semestrale 72 h Corsi di laurea in: Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. VENERI FRANCESCO [email protected] Ricevimento: Lunedì, 9.00 - 11.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le conoscenze di base necessarie alla comprensione del “sistema suolo”, sia perché esso rappresenta il risultato delle azioni ed interazioni di fattori naturali ed antropici sulle rocce della superficie terrestre, e in quanto tale costituisce un importante indicatore delle condizioni ambientali sia attuali che del passato storico e geologico, sia per l’importanza che esso riveste per l’ecosistema e per l’ambiente in cui si sviluppano le attività umane. Soprattutto sotto questo secondo aspetto il suolo rappresenta un elemento indispensabile, ma risulta anche estremamente vulnerabile e, per di più, difficilmente rinnovabile; si tratta quindi di una risorsa economica e ambientale importante, la cui corretta salvaguardia e conservazione non può prescindere da una adeguata conoscenza dei meccanismi che ne determinano il naturale equilibrio dinamico. Il percorso formativo si articola pertanto attraverso l’analisi dei fattori e dei processi di formazione ed evoluzione del suolo, la descrizione del profilo pedologico, le tecniche e metodi di analisi dei suoli, i principali sistemi di classificazione tassonomica, le metodologie di rilevamento e cartografia dei suoli. Vengono inoltre trattati i temi della definizione delle capacità e delle limitazioni d’uso ed i problemi di vulnerabilità, protezione e conservazione del suolo. Programma: Introduzione. La Pedologia nell’ambito delle Scienze e Tecnologie per la natura. - Parte prima: Elementi di topografia e cartografia. Definizione e finalità. La forma della superficie terrestre, le superfici di riferimento, le proiezioni geografiche, rilievi planimetrici e altimetrici, metodi di rappresentazione della superficie terrestre, la scala, le coordinate geografiche e cartesiane, i sistemi cartografici. Lettura di carte topografiche, determinazione della pendenza, costruzione di un profilo altimetrico. - Parte seconda: Il suolo. Definizione di suolo. Descrizione delle principali caratteristiche e proprietà del suolo. La pedogenesi. Ambienti della pedogenesi e origine delle componenti del suolo. - La fase solida. Degradazione della roccia madre e dei minerali primari: disgregazione e disfacimento; profili di alterazione; il regolite. Genesi della sostanza organica, i processi di humificazione. - La fase liquida: i rapporti acqua-suolo, dinamica dell’acqua nel suolo, l’acqua disponibile, la riserva idrica; bilancio idrico in un suolo. - La fase aeriforme: composizione dell’aria tellurica; aerazione del suolo. I fattori della pedogenesi. Il fattore clima. Il fattore roccia. Il fattore morfologia. Il fattore biotico. Il fattore tempo. Effetto dell’azione antropica. Predominanza di uno o più fattori nella pedogenesi. I processi della pedogenesi. Processi morfogenetici e processi pedogenetici. Formazione ed evoluzione del suolo. Sviluppo degli orizzonti. Processi di lisciviazione, podzolizzazione, gleizzazione, steppizzazione, laterizzazione. Genesi e migrazione di argilla. Effetto roccia: gli andisuoli, i vertisuoli, i rendzina. Climosequenze. Catene. Tendenza all’equilibrio in un suolo. Lo studio dei suoli in campo. La stazione: descrizione geomorfologica, forme di erosione e dissesto, il drenaggio, il pedoclima. Sistemi di indagine e campionamento del suolo. Esecuzione del profilo: riconoscimento degli orizzonti e descrizione delle loro principali caratteristiche. Analisi delle caratteristiche fisico-chimiche di un suolo: campionamento e preparazione del campione; determinazione di: 212 fattore di umidità, tessitura, peso specifico reale e peso di unità di volume, porosità, umidità alla capacità di campo ed al punto di appassimento, pH, tenore in carbonato di calcio, contenuto in sostanza organica. Cenni alle tecniche analitiche per lo studio dei minerali argillosi. Tipi di suolo e classificazione: criteri di classificazione, la classificazione statunitense (Soil taxonomy), descrizione delle principali categorie tassonomiche dei suoli, la capacità d’uso di un suolo. Rilevamento e cartografia dei suoli. Metodologia di rilevamento a scala di dettaglio, la carta pedologica. Erosione del suolo. Equilibrio nei sistemi morfodinamici. Equilibrio morfoclimatico. La dinamica dei versanti; dilavamento e ruscellamento; i movimenti di massa. Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni pratiche in laboratorio e in campo. Testi di studio: L. Aruta & P. Marescalchi, Cartografia - Lettura delle carte. Flaccovio. M. Cremaschi, G. Rodolfi, Il Suolo. Carocci R. B. Daniels, R.B. Hammer Soil Geomorphology. J. Wyley & S C. Ollier, C. Pain Regolith, soils and landforms, J. Wyley S. Perego, Appunti di Cartografia, S. Croce Ed., Parma S. Stuart, G. McRae Pedologia pratica. Zanichelli. G. Vianello, R. Zecchi, Pedologia, Zanichelli. Testi di consultazione C. Giovagnotti, Tassonomia del suolo. Ed. Italiana della Soil Taxonomy USDA. Edagricole. G. Gisotti, Principi di geopedologia, Calderini F. Ricci Lucchi, Sedimentologia, Vol. III Coop. Libr. Univ., Bologna. Modalità di accertamento: Esame orale con lettura ed interpretazione di carte pedologiche Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità di accertamento: Esame orale con lettura ed interpretazione di carte pedologiche Petrografia GEO/07 CFU 6+2L Periodo I semestre Durata semestrale, 80 ore (48 di lezione + 32 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Prof. RENZULLI ALBERTO [email protected] Ricevimento: Lunedì 15-16 Obiettivi Formativi: Capacità di descrivere e classificare per via ottica al microscopio a luce polarizzata le più comuni rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche. Comprensione del significato petrogenetico e geodinamico delle associazioni petrografiche. Interpretazione e modellizzazione dei processi petrogenetici. Programma: IL PROCESSO MAGMATICO E LE ROCCE MAGMATICHE I magmi e i fusi silicatici naturali: densità, viscosità, temperatura e componenti volatili. La giacitura delle rocce magmatiche. I minerali delle rocce magmatiche e relativa composizione mineralogica modale. La classificazione modale e la composizione chimica. La classificazione chimica delle rocce magmatiche e i concetti petrochimici di base. Composizione normativa. Genesi dei magmi: esempi del sistema mantello e del sistema crosta. Risalita e cristallizzazione dei magmi. L’assimilazione. Il mescolamento di magmi. Le strutture delle rocce magmatiche. Sistemi a 2 e 3 componenti. Serie magmatiche e ambiente geodinamico. 213 IL PROCESSO SEDIMENTARIO E LE ROCCE SEDIMENTARIE Rocce terrigene silicoclastiche e loro classificazione. Rocce carbonatiche e loro classificazione. IL PROCESSO METAMORFICO E LE ROCCE METAMORFICHE Definizione ed inquadramento del processo metamorfico. I fattori del metamorfismo: la temperatura, la pressione, la presenza di fasi fluide, la deformazione. Metamorfismo isochimico e allochimico. Le trasformazioni metamorfiche: le reazioni mineralogiche e le trasformazioni strutturali-microstrutturali. Assoziazioni a due e tre fasi e relativi diagrammi ternari. Nomenclatura delle rocce metamorfiche. Il concetto di facies metamorfica: paragenesi metamorfiche e isograde di reazione. Facies metamorfiche e gradienti termici: serie di facies metamorfiche e diagrammi P-T. LABORATORIO Richiami di cristallografia morfologica e di ottica mineralogica. Riconoscimento dei principali minerali costituenti le rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche. Proprietà ottiche dei feldspati e metodi per la determinazione del contenuto in Anortite % nei plagioclasi. Microstrutture e classificazione in sezione sottile delle più comuni rocce magmatiche. Il diagramma classificativo QAPF e i diagrammi classificativi per le rocce ultrafemiche. Classificazione di tipo chimico per rocce vulcaniche attraverso il diagramma TAS. Microstrutture e classificazione in sezione sottile delle più comuni rocce metamorfiche dei vari gradienti termici e del metamorfismo di contatto. Microstrutture e classificazione in sezione sottile delle più comuni rocce sedimentarie di tipo terrigeno-silicoclastico e di tipo carbonatico. Cenni sui laboratori per le analisi mineralogiche in situ (SEM e microsonda elettronica) e per le analisi chimiche delle rocce (XRF, ICP-MS). Modalità didattiche: Lezioni frontali; esercitazioni in aula e in laboratorio. Testi di studio: D’Argenio B., Innocenti F., Sassi F.P.(1994) - Introduzione allo studio delle rocce. UTET Ed., Torino. D’Amico C., Innocenti F., Sassi F.P.(1987) - Magmatismo e metamorfismo. UTET Ed., Torino. Shelley D. (1992) Igneous and metamorphic rocks under the microscope. Chapman & Hall Ed., Londra. Winter J.D. (2001) - An introduction to Igneous and Metamorphic Petrology. Prentice Hall. Philpotts A.R. (1990) - Principles of Igneous and metamorphic petrology. Prentice Hall Ed. Modalità di accertamento: Prova pratica di descrizione e classificazione delle rocce al microscopio a luce polarizzata trasmessa. Esame orale. Petrografia Applicata - Parte di Petroarcheometria e Conservazione dei Beni Architettonici GEO/07 CFU Periodo Durata N.Corso 5 I semestre semestrale, 40 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. FRANCHI ROBERTO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti teorici e applicativi nei settori della petrografia applicata relativi allo studio delle cause di alterazione dei materiali litoidi e ai metodi e materiali utilizzati nei restauri conservativi. Programma: Sistemi di estrazione e lavorazione (antica e recente) delle rocce. Caratteristiche e proprietà (fisiche; meccaniche; composizionali) dei principali litotipi utilizzati in manufatti archeologici e moderni. Metodi di valutazione scientifica dello stato di conservazione delle rocce. Cause e meccanismi di degrado. Tecniche e materiali utilizzati nei restauri conservativi. Correlazioni tra i materiali di cava e/o di affioramento e quelli in opera. Le rocce carbonatiche e l’industria dei leganti. Le argille: genesi, caratteristiche mineralogiche-petrografiche e loro utilizzo nell’architettura e nell’industria ceramica (antica e attuale). Modalità didattiche: Lezioni frontali. 214 Testi di studio: Giovanni G. Amoroso “Il restauro della pietra nell’architettura monumentale” Dario Flacco editore Palermo. Lorenzo Lazzarini, Marisa Laurenzi Tabasso “Il restauro della pietra” CEDAM. Modalità di accertamento: Esame orale. Petrografia Applicata - Parte di Reperimento delle Risorse Litoidi e Minerarie e Metodologie Analitiche delle Rocce GEO/07 CFU Periodo Durata N.Corso 5 I semestre semestrale, 40 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. SANTI PATRIZIA [email protected] Ricevimento: Mercoledì 11-12 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le conoscenze di base sulla genesi, distribuzione e caratteristiche geologiche di giacimenti di minerali e di rocce di interesse economico e sulle loro destinazioni d’uso. La seconda parte del corso cercherà di illustrare le tecniche analitiche più utilizzate nello studio delle rocce. Programma: I giacimenti e la loro genesi. Giacimenti in ambiente magmatico e giacimenti idrotermali. Giacimenti di origine sedimentaria e metamorfica. Correlazione tra ambiente geodinamico e tipologie dei depositi minerari. Cenni sui diversi criteri e metodi di prospezione mineraria. I corpi minerari secondo la forma, la giacitura e i rapporti con la roccia incassante. Localizzazione dei corpi minerari nella crosta terrestre e relazioni con i vari processi geologici. Esempi di importanti giacimenti italiani ed esteri. Principali rocce sedimentarie, magmatiche e metamorfiche da costruzione. Le rocce ornamentali: marmi, graniti, pietre. Metodologie analitiche delle rocce. Analisi mineralogiche: Diffrattometria ai Raggi-X, funzionamento della strumentazione per diffrattometria di polvere. Separazione di minerali per densità, suscettività magnetica e al binoculare. Il Microscopio Elettronico a Scansione (SEM): introduzione al funzionamento, preparazione dei campioni e caratterizzazione mediante immagini. Tecniche di analisi in situ: la microanalisi (EDS e WDS), dati analitici qualitativi e quantitativi dei minerali costituenti le rocce e ricalcolo delle relative formule cristallochimiche. Il microscopio elettronico a trasmissione (TEM): introduzione al funzionamento, preparazione dei campioni, finalità e applicazioni nello studio di geomateriali. Analisi chimiche delle rocce: precisione, accuratezza, limiti di rilevabilità strumentali. Strumenti e metodi per la preparazione dei campioni, problemi di contaminazione. Tecniche di dissoluzione delle rocce. Determinazione del ferro ferroso e della perdita per calcinazione (LOI). Introduzione ai principali metodi strumentali di analisi chimica delle rocce: Fluorescenza di Raggi X (XRF), Inductively Coupled Plasma Atomic/Optical Emission Spectrometry (ICP-AES/OES), Inductively Coupled Plasma MassSpectrometry (ICP-MS), Instrumental Neutron Activation Analysis (INAA). Sono previste lezioni pratiche nei laboratori di Diffrattometria Raggi-X, Micoscopia Elettronica a Scansione e EDS, Analisi chimica delle rocce. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni in laboratorio. Testi di studio: - Park C.F., Mac Diarmid R.A. - Giacimenti Minerari. A cura di De Vivo B. e Ippolito F., Edizione Italiana, Liguori Editore. - Press F., Siever R. – Capire la terra. A cura di Lupia Palmieri E. e Parotto M., Zanichelli Editore. - Evans A.M. – Ore geology and industrial minerals: an introduction. Blackwell Scientific Pubblications, Oxford. - Evans A.M. – An introduction to economic geology and its environmental impact. Blackwell Scientific Pubblications, Oxford. - Rollinson H. – Using geochemical data: evaluation, presentation, interpretation. Longman Scientific & Technical. - Appunti distribuiti a lezione dal docente. Modalità di accertamento: Esame orale. 215 Petrografia con elementi di Mineralogia GEO/06 - GEO/07 Titolo corso: Petrografia con elementi di Mineralogia CFU Periodo Durata N.Corso 6 I semestre semestrale Corsi di laurea in: Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. SANTI PATRIZIA [email protected] Ricevimento: Mercoledì 11.00 - 12.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti fondamentali sulla natura e sull’origine di minerali e rocce e sulle loro implicazioni nell’evoluzione del nostro pianeta. Programma: Parte di Petrografia. Concetti di base. La costituzione della terra:nucleo, mantello, crosta oceanica e crosta continentale. Le rocce ed i processi petrogenetici. Le rocce magmatiche. I magmi e le loro caratteristiche fisiche e chimiche. La composizione delle rocce ignee. Concetti petrochimici di base. I minerali delle rocce magmatiche. La cristallizzazione magmatica. L’evoluzione dei magmi. Differenziazione magmatica, assimilazione e mescolamento tra magmi. I plutoni: strutture e tessiture. Le rocce effusive: strutture e tessiture. Classificazione e nomenclatura delle rocce magmatiche (intrusive ed effusive). Le serie magmatiche e le loro relazioni con i diversi ambienti geodinamici. Le rocce metamorfiche. Definizione ed inquadramento termodinamico dei processi metamorfici. Principali strutture e tessiture delle rocce metamorfiche. Metamorfismo regionale e di contatto. Facies metamorfiche e gradienti termici. Nomenclatura delle rocce metamorfiche. Le rocce sedimentarie. I processi sedimentari (degradazione, trasporto, deposizione, diagenesi). I minerali delle rocce sedimentarie. Strutture e tessiture delle rocce sedimentarie. Classificazione delle rocce sedimentarie: rocce silico-clastiche, rocce carbonatiche, rocce evaporitiche. Microscopia ottica. Principali microstrutture in sezione sottile delle più comuni rocce magmatiche, metamorfiche e sedimentarie. Parte di Elementi di Mineralogia Introduzione al sistema Terra. Minerali, cristalli e rocce. Morfologia e simmetria dei cristalli. Leggi della mineralogia. Gruppi e Sistemi cristallini. Forme semplici e composte. Associazioni e geminati. Cenni di cristallochimica. Poliedri di coordinazione. Polimorfismo. Isomorfismo. Principali proprietà fisiche dei minerali. Colore, lucentezza e trasparenza. Densità e peso specifico. Punto di fusione. Dilatazione termica. Durezza. Frattura e sfaldatura. Cenni di minerogenesi. Ambienti magmatico, sedimentario e metamorfico. Nucleazione. Accrescimento. Mineralogia sistematica e criteri classificativi. Elementi nativi. Solfuri. Carbonati. Ossidi. Solfati. Fosfati. Silicati. La classificazione strutturale dei silicati. Descrizione e riconoscimento dei principali silicati. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: - B. D’Argenio, F. Innocenti, F.P. Sassi, Introduzione allo studio delle rocce, UTET, 1994 - L. Morbidelli, Le rocce e i loro costituenti, Bardi Editore, 2003 Modalità di accertamento: Esame orale Pianificazione territoriale e controllo dell’evoluzione del paesaggio ICAR/15 Titolo corso: Pianificazione territoriale e controllo dell’evoluzione del paesaggio CFU Periodo Durata N.Corso 8 II semestre semestrale, 64 h Corsi di laurea in: Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Obiettivi Formativi: Il corso vuole essere un momento di preparazione degli studenti al mon-do lavorativo e professionale, nelle attività proprie della disciplina delle Scienze Naturali per quanto riguarda la gestione del territorio e particola-re riferimento alla tutela delle risorse naturali. 216 In particolare il corso si propone di: • Inquadrare le problematiche inerenti le tasformazioni del paesaggio alle diverse scale alle quali si verificano. In particolare verranno trat-tate le problematiche di scala territoriale in riferimento ai diversi li-velli di pianificazione e alle esigenze di formulare e confrontare più scenari evolutivi. • Fornire agli studenti un inquadramento generale degli strumenti di pianificazione e gestione territoriale nei quali è richiesta la consulen-za del Naturalista, nonché delle competenze che il pianificatore o l’Ente di governo del territorio si aspetta. • Far comprendere il linguaggio giuridico delle leggi e dei pacchetti normativi propri dell’ambiente e del paesaggio. Programma: 1. Rapporti tra ecosistema e paesaggio. Lezioni frontali, escursione didattica. 2. Aspetti strutturali e funzionali del paesaggio. Lezioni frontali, escursione didattica. 3. Gli strumenti di pianificazione: Piani territoriali di coordinamento e integrazione con i piani di settore (es: piani cave, contratti d’area. ecc.) degli studi di approfondimento (es:reti ecologiche). Piani di parchi e riserve naturali. Piani strutturali a scala comunale, con inserimento di cenni sui piani del verde, e sul verde urbano. Piani di bacino. Studi di impatto ambientale. Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.). Agenda 21, in particolare la Relazione sulllo Stato dell’ambiente (RSA). Lezioni frontali, esame di lavori fatti, lettura di alcuni dispositivi di legge e di alcuni apparati normativi, esercitazione pratica su un’area del Pescare-se. 5: L’impiego degli indicatori negli strumenti di pianificazione e nei moni-toraggi dei piani. Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni, escursioni Testi di studio: Saranno indicati dal docente Modalità di accertamento: Esame orale Probabilità e Statistica Matematica MAT/06 Titolo corso: Probabilità e Statistica Matematica CFU Periodo Durata N.Corso 6 primo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. CARLETTI MARGHERITA [email protected] Ricevimento: giovedì 09:00-11:00 Obiettivi Formativi: Scopo del Corso è di fornire le nozioni di base del calcolo delle probabilità, con particolare riferimento a teoria della probabilità, variabili aleatorie e funzioni di probabilità, nonché i principali concetti della statistica inferenziale, con particolare riferimento a teoria della stima, test di ipotesi e regressione lineare. Programma: 01. Probabilità: 01.01 Definizione assiomatica di probabilità secondo Kolmogorov. 01.02 Probabilità condizionata. Indipendenza stocastica. 01.03 Teoremi sulla probabilità: della somma, del prodotto, delle probabilità totali. Teorema di Bayes. 02. Variabili aleatorie (v.a.) unidimensionali: 217 02.01 Generalità sulle v.a. unidimensionali. 02.02 Funzioni di ripartizione. 02.03 V.a. discrete e assoltamente continue. Distribuzioni di probabilità e funzioni di densità. 02.04 Indici di posizione: valore atteso e momenti, moda e mediana di una v.a. 02.05 Indici di dispersione: varianza, deviazione standard, scarto semplice assoluto. 02.06 Disuguaglianza di Markov e disuguaglianza di Chebyshev. 02.07 Funzioni caratteristiche. 02.08 Funzioni generatrici dei momenti. 03. Distribuzioni e densità di probabilità notevoli: 03.01 V.a. discrete: distribuzione di Bernoulli, binomiale, di Poisson, geometrica. 03.02 V.a. assolutamente continue: densità uniforme, esponenziale, normale. 04. V.a. bidimensionali: 04.01 Generalità sulle v.a. bidimensionali. 04.02 Funzioni di ripartizione. 04.03 V.a discrete: funzioni di probabilità congiunte, marginali e condizionate. 04.04 V.a. assolutamente continue: funzioni di densità congiunte, marginali e condizionate. 04.05 Indipendenza distributiva. 04.06 Valori attesi e momenti. 04.07 Covarianza e coefficiente di correlazione. 05. Convergenza e approssimazione: 05.01 Convergenza in distribuzione e convergenza in probabilità. 05.02 Teorema centrale del limite. 06. Campionamento e distribuzioni campionarie: 06.01 Inferenza deduttiva e induttiva. Inferenza induttiva diretta e inversa. 06.02 Popolazione e campione. 06.03 Distribuzione del campione. 06.04 Funzione di verosimiglianza. 06.05 Distribuzione campionaria della media. 07. Stima puntuale di parametri: 07.01 Statistiche e stimatori. 07.02 Stimatori corretti, distorsione. 07.03 MSE di uno stimatore. 07.04 Stimatori asintoticamente corretti, consistenti, consistenti in media quadratica, efficienti. 07.05 Metodo della massima verosimiglianza per la determinazione di stimatori puntuali. 08. Stima per intervalli: 08.01 Metodo generale per la costruzione di un intervallo di confidenza per un parametro della popolazione. 08.02 Intervalli di confidenza per la media (popolazioni normali). 08.03 Intervalli di confidenza per la differenza di due medie (popolazioni normali). 08.04 Intervalli di confidenza per la frequenza (popolazioni bernoulliane, grandi campioni). 09. Verifica di ipotesi: 09.01 Generalità sui test di ipotesi: ipotesi semplici e ipotesi composte, tipo di errore e costo dell’errore, funzione di potenza. 09.02 Test più potente di ampiezza alfa. 09.03 Test di ipotesi sulla media (popolazioni normali). 218 09.04 Test di ipotesi sulla differenza di due medie (popolazioni normali). 09.05 Test di ipotesi su una frequenza (popolazioni bernoulliane, grandi campioni). 09.06 Test di ipotesi sulla differenza di due frequenze (popolazioni bernoulliane, grandi campioni). 10. Regressione lineare semplice: 10.01 La retta dei minimi quadrati e il modello di regressione lineare. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Baldi, “Calcolo delle Probabilità e Statistica”, McGraw-Hill, 1998. Baldi, Giuliano, Ladelli, “Laboratorio di Statistica e Probabilità - Problemi Svolti”, McGraw-Hill, 1995. Modalità di accertamento: Prova scritta e prova orale. Processi dell’industria alimentare AGR/15 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. FRANCA FABRIZIO [email protected] Obiettivi Formativi: Dalla trattazione degli argomenti di cui al programma ci si propone di fornire allo studente un quadro articolato e, per quanto possibile, esauriente dei diversi processi e delle attività industriali poste in essere, a valle del settore primario, di manipolazione, trasformazione e conservazione, dei prodotti forniti dal settore agricolo, zootecnico ed ittico e finalizzati al mantenimento, alla valorizzazione ed all’ottenimento di prodotti alimentari nuovi e/o derivati, a più elevato valore aggiunto. Agli studenti sarà innanzitutto richiesto di saper correttamente inquadrare dette attività dal punto di vista economico e quindi la conoscenza delle principali tecnologie, anche fermentative e/od enzimatiche, dei trattamenti e dei sistemi praticati nella conservazione e trasformazione di prodotti biologici del settore primario e nelle problematiche di filiera, fino a quelle connesse alla logistica della distribuzione e commercializzazione dell’ agroalimentare. Nello specifico dovranno essere acquisite elementari ma precise conoscenze relativamente ai processi ed alle tecnologie dell’attività molitoria, della panificazione e della pastificazione, dei prodotti derivati da riso, mais ed orzo, relativamente alle tecnologie e problematiche connesse alle lavorazioni, trasformazioni e conservazione delle cani, dei prodotti ittici, dei prodotti ortofrutticoli, alle tecnologie relative ad oli e grassi, a quelle utilizzate nell’attività enologica e dei prodotti di filiera, del latte e dei suoi derivati, della produzione dello zucchero e dell’industria dolciaria, della torrefazione, della produzione di infusi e decotti. Programma: Presentazione del corso 1°) Caratteri salienti tecnico-economici del comparto produttivo agroalimentare Parte generale 2°) La conservazione dei prodotti dell’agro-alimentare mediante l’uso delle basse temperature 3°) La conservazione dei prodotti dell’agro-alimentare mediante l’uso delle alte temperature 4°) L’uso di mezzi biologici, chimici naturali e chimici di sintesi nella conservazione dei prodotti dell’agroalimentare. 5°) I contenitori, dei prodotti dell’agro-alimentare e le problematiche connesse Parte speciale 6°) Le attività tecnologiche nella linea produttiva della molitoria, la panificazione, la plastificazione 7°) Tecnologie e prodotti derivati da riso, mais ed orzo 8°) Tecnologie e lavorazioni dei prodotti ortofrutticoli 9°) Tecnologie, lavorazioni e problematiche connesse alle lavorazioni delle carni 10°) Tecnologie e lavorazioni dei prodotti ittici 11°) Tecnologie e lavorazioni di oli e grassi 219 12°) L’industria enologica 13°) Il latte e l’industria casearia 14°) Lo zucchero ed i prodotti dell’industria dolciaria. E’ prevista l’eventualità di visite ad impianti industriali del comparto alimentare Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Gino Secchi: I nostri alimenti - Hoepli Dispense Modalità di accertamento: Esame orale Progettazione Automatica dei Sistemi Elettronici ING-INF/01 Titolo corso: Progettazione Automatica dei Sistemi Elettronici CFU Periodo Durata N.Corso 6 primo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. CARINI ALBERTO [email protected] Ricevimento: martedì 11:00-13:00 Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di illustrare le tecniche di progetto di sistemi elettronici hardware/software dedicati ad ambiti specifici, come elettronica per l’automobile, per le comunicazioni, per il controllo industriale e per le applicazioni multimediali, e di introdurre l’uso dei principali strumenti CAD di supporto all’analisi e alla progettazione di tali sistemi. Programma: 01. Dispositivi logici programmabili e ASIC: 01.01 Le matrici logiche programmabili (PLA). 01.02 I dispositivi PAL. 01.03 PLD sequenziali. 01.04 PLD complessi (CPLD). 01.05 Le matrici di porte programmabili (FPGA). 01.06 I circuiti integrati per applicationi specifiche (ASIC). 02. Concetti fondamentali di VHDL: 02.01 La modellazione di sistemi digitali. 02.02 Domini e livelli di modellazione. 02.03 Linguaggi di modellazione. 02.04 Concetti base del linguaggio VHDL: modelli di comportamento e di struttura, test bench, analisi, elaborazione ed esecuzione. 02.05 La notazione Backus-Naur. 03. I tipi scalari e loro operazioni: 03.01 Costanti e variabili. 03.02 I tipi scalari. 03.03 Classificazione dei tipi. 03.04 Attributi dei tipi scalari. 03.05 Espressioni ed operatori. 04. Le istruzioni sequenziali: 04.01 Istruzioni if, case, null, loop, assert e report. 05. I tipi composti e loro operazioni: 220 05.01 Array constrained e unconstrained. 05.02 Operazioni tra array. 05.03 I record. 06. I costrutti base per la modellazione di sistemi: 06.01 La descrizione dell’interfaccia esterna: entity declaration. 06.02 La descrizione dell’implementazione interna: architecture body, istruzioni concorrenti, segnali. 06.03 La descrizione comportamentale: assegnazioni di segnali, istruzione wait, delay delta, istruzione process. 06.04 La descrizione strutturale: componenti e port map. 06.05 Analisi, elaborazione ed esecuzione. 07. I sottoprogrammi: 07.01 Le procedure. 07.02 I parametri nelle procedure, i parametri di tipo signal, i valori di default, i parametri di tipo unconstrained array. 07.03 Le procedure concorrenti. 07.04 Le funzioni. 07.05 L’overloading di procedure e di operatori. 07.06 Visibilità delle dichiarazioni. 08. I package VHDL: 08.01 Il package declaration. 08.02 Il package body. 09. I segnali connessi a più driver (resolved signal): 09.01 La logica standard IEEE Std_Logic_1164. 10. Componenti e configurazioni: 10.01 Dichiarazione di componenti e loro uso. 10.02 Configurazione di componenti. 11. Gli alias: 11.01 Alias di oggetti dati. 11.02 Alias di oggetti che non sono dati. 12. La sintesi VHDL: 12.01 La descrizione RTL. 12.02 I vincoli e gli attributi. 12.03 Le librerie tecnologiche. 12.04 La sintesi. 12.05 Descrizione VHDL di circuiti combinatori e sequenziali sintetizzabili. 13. Il flusso di progetto ad alto livello: 13.01 La simulazione RTL. 13.02 La sintesi VHDL. 13.03 La verifica funzionale a livello di gate. 13.04 Place and routing. 13.05 Post layout timing simulation. 14. Attività di laboratorio: 14.01 Introduzione ad una serie di strumenti CAD per la descrizione, la progettazione, la simulazione e la sintesi di sistemi elettronici. 14.02 I test bench. 221 14.03 Gli schematici. 14.04 Simulazione di un certo numero di sistemi trattati durante le lezioni. 14.05 Modello VHDL di un processore. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Ashenden, “The Student’s Guide to VHDL”, Morgan Kaufmann, 1998. Ashenden, “The Designer’s Guide to VHDL”, Morgan Kaufmann, 2001. Perry, “VHDL Programming by Example”, McGraw Hill, 2002. Spirito, “Elettronica Digitale”, McGraw Hill, 2002. Modalità di accertamento: Tesina e prova orale. Progettazione dei Sistemi di Elaborazione ING-INF/05 Titolo corso: Progettazione dei Sistemi di Elaborazione CFU Periodo Durata N.Corso 8 primo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. BOGLIOLO ALESSANDRO [email protected] Ricevimento: mercoledì 14:00-16:00 Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di illustrare le tecniche e i criteri di progettazione e dimensionamento di sistemi di elaborazione a microprocessore, con particolare riferimento alle conoscenze necessarie per confrontare diversi microprocessori, diverse architetture di memoria, diverse periferiche e diversi schemi di comunicazione tra i componenti del sistema, e per comprendere i concetti di microarchitettura e instruction set e la relazione tra linguaggio macchina e linguaggi ad alto livello. Programma: 01. Introduzione: 01.01 Contesto: tendenze tecnologiche e tendenze di mercato. 01.02 Parametri di progetto di un sistema di elaborazione. 01.03 Spazio di progetto e curve di Pareto. 01.04 Stime di parametri e benchmark. 01.05 Elementi di un sistema a microprocessore. 02. Il microprocessore: 02.01 Il microprocessore come componente di un sistema. 02.02 Specifica funzionale: il repertorio delle istruzioni. 02.03 Specifiche parametriche: prestazioni, consumo. 02.04 Ottimizzazioni dinamiche: out-of-order execution, speculazione. 02.05 Laboratorio: Sviluppo di microbenchmark per la caratterizzazione della microarchitettura. 03. La gerarchia di memoria: 03.01 Politiche di gestione della gerarchia di memoria. 03.02 Strategie per aumentare le prestazioni della cache. 03.03 Strategie per aumentare la larghezza di banda della memoria principale. 03.04 Memoria virtuale. 03.05 Laboratorio: Sviluppo di microbenchmark per la caratterizzazione della gerarchia di memoria. 04. Sistemi multiprocessore: 04.01 Tassonomia: memoria condivisa vs. memoria distribuita. 222 04.02 Comunicazione. 04.03 Consistenza e coerenza delle cache. 04.04 Sincronizzazione. 05. Memoria di massa e I/O: 05.01 Dispositivi di memoria di massa. 05.02 Prestazioni e affidabilità. 05.03 Ridondanza: RAID. 05.04 Dispotivi di memoria non volatile. 05.05 Dispositivi di I/O. 06. Tecniche di codifica per l’ottimizzazione di metriche di progetto: 06.01 Classificazione. 06.02 Codici a rivelazione d’errore. 06.03 Codici a correzione d’errore. 06.04 Codici a basso consumo. 06.05 Tecniche di compressione. 07. Sistemi a basso consumo di potenza: 07.01 Tecniche di riduzione del consumo di potenza. 07.02 Dynamic power management. 07.03 Energy scavenging. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Hennessy, Patterson, “Computer Architecture: A Quantitative Approach”, Morgan Kaufmann, 2001 (Hennessy, Patterson, “Architettura dei Computer: Un Approccio Quantitativo”, Jackson Libri, 2001). Modalità di accertamento: Prova scritta, tesina individuale e prova orale Programmazione degli Elaboratori INF/01 Titolo corso: Programmazione degli Elaboratori CFU Periodo Durata N.Corso 7 primo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. BERNARDO MARCO [email protected] Ricevimento: mercoledì 16:30-19:00 Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di illustrare i principi di base, le tecniche e gli strumenti della programmazione di applicazioni informatiche, attraverso la presentazione dei concetti tipici della programmazione procedurale. Programma: 01. Introduzione alla programmazione degli elaboratori: 01.01 Definizioni di base dell’informatica. 01.02 Cenni di storia dell’informatica. 01.03 Architettura degli elaboratori. 01.04 Sistemi operativi. 01.05 Linguaggi di programmazione e compilatori. 01.06 Una metodologia di sviluppo software “in the small”. 02. Introduzione al linguaggio ANSI C: 223 02.01 Cenni di storia del C. 02.02 Formato di un programma con una singola funzione. 02.03 Inclusione di libreria. 02.04 Funzione main. 02.05 Identificatori. 02.06 Tipi di dati predefiniti: int, double, char. 02.07 Funzioni di libreria per l’input/output interattivo. 02.08 Funzioni di libreria per l’input/output tramite file. 03. Costanti, variabili ed espressioni: 03.01 Definizione di costante simbolica. 03.02 Dichiarazione di variabile. 03.03 Operatori aritmetici. 03.04 Operatori relazionali. 03.05 Operatori logici. 03.06 Operatore condizionale. 03.07 Operatori di assegnamento. 03.08 Operatori di incremento/decremento. 03.09 Operatore virgola. 03.10 Espressioni aritmetico-logiche. 03.11 Precedenza e associatività degli operatori. 04. Istruzioni: 04.01 Istruzione di assegnamento. 04.02 Istruzione composta. 04.03 Istruzioni di selezione: if, switch. 04.04 Istruzioni di ripetizione: while, for, do-while. 04.05 Istruzione goto. 04.06 Teorema fondamentale della programmazione strutturata. 05. Funzioni: 05.01 Formato di un programma con più funzioni su singolo file. 05.02 Dichiarazione di funzione. 05.03 Definizione di funzione e parametri formali. 05.04 Invocazione di funzione e parametri effettivi. 05.05 Istruzione return. 05.06 Parametri e risultato della funzione main. 05.07 Passaggio di parametri per valore e per indirizzo. 05.08 Funzioni ricorsive. 05.09 Modello di esecuzione a pila. 05.10 Formato di un programma con più funzioni su più file. 05.11 Visibilità degli identificatori locali e non locali. 06. Tipi di dati: 06.01 Classificazione dei tipi di dati e operatore sizeof. 06.02 Tipo int: rappresentazione e varianti. 06.03 Tipo double: rappresentazione e varianti. 224 06.04 Funzioni di libreria matematica. 06.05 Tipo char: rappresentazione e funzioni di libreria. 06.06 Tipi enumerati. 06.07 Conversioni di tipo e operatore di cast. 06.08 Array: rappresentazione e operatore di indicizzazione. 06.09 Stringhe: rappresentazione e funzioni di libreria. 06.10 Strutture e unioni: rappresentazione e operatore punto. 06.11 Puntatori: operatori e funzioni di libreria. 07. Attività di laboratorio: 07.01 Sessione di lavoro in Linux. 07.02 Accesso ad Internet in Linux. 07.03 Gestione dei file in Linux. 07.04 L’editor gvim. 07.05 Il compilatore gcc. 07.06 L’utility di manutenzione make. 07.07 Implementazione dei programmi introdotti a lezione. 07.08 Il debugger gdb. 07.09 Sviluppo guidato di ulteriori programmi. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Hanly, Koffman, “Problem Solving and Program Design in C”, Addison-Wesley, 2003. Kernighan, Ritchie, “The C Programming Language”, Prentice Hall, 1988 (Kernighan, Ritchie, “Il Linguaggio C”, Pearson/Prentice Hall, 2004). Modalità di accertamento: Progetto individuale di laboratorio, prova scritta e prova orale Programmazione e Gestione delle Aree Protette GEO/01 Titolo corso: Programmazione e Gestione delle Aree Protette CFU Periodo Durata N.Corso 6 I semestre semestrale, 48 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. COCCIONI RODOLFO [email protected] Ricevimento: Martedì 10-13 Obiettivi Formativi: La principale finalità del corso è quella di fornire le conoscenze sui percorsi metodologici ed operativi per la redazione degli strumenti di programmazione e di gestione delle aree protette. Programma: Le aree protette. Aspetti generali delle aree protette. Obiettivi delle aree protette. Classificazione delle aree protette. Parchi nazionali. Parchi regionali. Aree marine protette. Riserve statali. Riserve regionali. Zone umide. Altre aree protette. Elenco ufficiale delle aree protette. Organi e strumenti di gestione. Normativa di riferimento per le aree protette. Pianificazione e gestione delle aree protette. Casi studio di aree protette: sistema italiano, sistema americano, sistema francese, sistema spagnolo. Localizzazione e qualificazione dei siti a carattere naturalistico, geologico, paleontologico, geomorfologico, mineralogicopetrografico e archeologico-preistorico. Progettazione e gestione di operazioni di recupero e valorizzazione del patrimonio naturalistico, geologico, paleontologico, 225 geomorfologico, mineralogico-petrografico e archeologico-preistorico. Progettazione di interventi di tutela, di gestione e di valorizzazione del patrimonio museale naturalistico, geologico, paleontologico, geomorfologico, mineralogico-petrografico e archeologico-preistorico. Biomonitoraggio nelle aree marine protette. Modalità didattiche: Lezioni frontali, visite ed escursioni di studio presso aree protette ed enti di governo, utilizzo di strumenti informatici idonei per la progettazione e la gestione delle aree protette. Modalità di accertamento: Prova scritta e colloquio orale. Reti di Calcolatori ING-INF/05 Titolo corso: Reti di Calcolatori CFU Periodo Durata N.Corso 8 primo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. FRESCHI VALERIO [email protected] Ricevimento: venerdì 11:00-13:00 Obiettivi Formativi: Il Corso ha l’obiettivo di fornire i concetti di base sulle reti di calcolatori, con particolare riferimento a canali di comunicazione, gerarchia di protocolli e classificazione delle reti, nonché le conoscenze specifiche su reti locali e internetworking finalizzate alla creazione di reti locali e allo sviluppo di applicazioni di rete. Programma: 01. Introduzione: 01.01 Scopi delle reti di calcolatori e loro classificazione. 01.02 Hardware di rete. 01.03 Software di rete e gerarchie di protocolli. 01.04 Modelli di riferimento OSI e TCP/IP. 01.05 Esempi di reti e standardizzazione delle reti. 02. Livello fisico: 02.01 Basi teoriche della comunicazione e della trasmissione fisica dei dati. 02.02 Mezzi di trasmissione guidati. 02.03 Trasmissioni wireless. 02.04 Satelliti per le telecomunicazioni. 02.05 Il sistema telefonico pubblico commutato. 02.06 Il sistema telefonico mobile. 02.07 Esempi di altre infrastrutture. 03. Livello data link: 03.01 Principi di progettazione del livello data link. 03.02 Controllo d’errore: codici a rilevazione e correzione e di errore. 03.03 Protocolli data link elementari: simplex senza restrizioni, stop and wait, simplex per canali rumorosi. 03.04 Protocolli sliding window: 1 bit, go back n, ripetizione selettiva. 03.05 Esempi di protocolli data link. 04. Sottolivello di controllo dell’accesso al mezzo: 04.01 Problematiche di assegnazione del canale. 04.02 Protocolli ad accesso multiplo. 04.03 Ethernet (standard IEEE 802.3). 226 04.04 Wireless LAN (standard IEEE 802.11). 04.05 Wireless a larga banda (standard IEEE 802.16). 04.06 Commutazione a livello data link. 04.07 Ripetitori, hub, bridge, switch, router, gateway. 05. Livello rete: 05.01 Problemi architetturali dello strato rete. 05.02 Algoritmi di routing. 05.03 Algoritmi per il controllo della congestione. 05.04 Qualità del servizio: requisiti e tecniche. 05.05 Collegamento tra reti. 05.06 Lo strato rete in Internet. 06. Livello trasporto: 06.01 Descrizione dei servizi di trasporto. 06.02 Elementi dei protocolli di trasporto. 06.03 Il protocollo di trasporto Internet senza connessione: UDP. 06.04 Il protocollo di trasporto internet orientato alla connessione: TCP. 06.05 Problemi prestazionali nelle reti di computer. 07. Livello applicazione: 07.01 DNS: Domain Name System. 07.02 Posta elettronica: MIME, SMTP, IMAP, POP3. 07.03 World Wide Web e HTTP. 07.04 Trasferimento file: FTP. 07.05 Applicazioni multimediali. 08. Sicurezza nelle reti: 08.01 Sicurezza nelle comunicazioni di rete. 08.02 Elementi di crittografia. 08.03 Protocolli di autenticazione, protocolli di integrità e distribuzione delle chiavi. 08.04 Esempi di sistemi di sicurezza ai diversi livelli: PGP e SSL. 09. Attività di laboratorio: 09.01 Panoramica delle socket. 09.02 API in linguaggio C: Berkeley socket. 09.03 Le socket nelle comunicazioni basate sulla connessione: esempi di stream socket. 09.04 Le socket nelle comunicazioni prive di connessione: esempi di datagram socket. 09.05 Esercitazioni sulle applicazioni client/server TCP. 09.06 Esercitazioni sulle applicazioni client/server UDP. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Tanenbaum, “Computer Networks”, Prentice Hall, 2003 (Tanenbaum, “Reti di Calcolatori”, Pearson, 2003). Kurose, Ross, “Computer Networking: A Top-Down Approach Featuring the Internet”, Addison-Wesley, 2005 (Kurose, Ross, “Reti di Calcolatori e Internet: Un Approccio Top-Down”, Pearson Addison-Wesley, 2005). Modalità di accertamento: Prova scritta e prova orale. 227 Rilevamento Geologico - Parte I GEO/02 CFU 3+4L Periodo II semestre Durata semestrale, 88 ore (24 di lezione + 64 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Prof. GUERRERA FRANCESCO [email protected] Ricevimento: Lunedì 9-10 Obiettivi Formativi: Il corso fornisce gli elementi di base per la realizzazione di carte geologiche (soprattutto in relazione alla mappatura di differenti unità stratigrafiche, alla geometria e ricostruzione dei corpi geologici e alle tecniche di rilevamento), per la realizzazione di sezioni geologiche e per la stesura di relazioni e di note illustrative. Il corso utilizza moderne metodologie di rilevamento geologico applicate in campo nazionale e internazionale. Il corso si propone, inoltre, di fornire gli strumenti di base per la lettura e l’interpretazione delle carte geologiche. Programma: 1. Elementi di base di stratigrafia (12 ore di lezione frontale + 6 ore di esercitazione sul terreno) - criteri di suddivisione della colonna geologica - limiti geologici - discontinuità stratigrafiche - età relativa di eventi geologici (stratigrafici e tettonici) - riconoscimento, sul terreno, della successione umbro-marchigiana - applicazioni ed esercizi pratici 2. Geometria e ricostruzione dei corpi geologici e sezioni geologiche (8 ore di lezione frontale + 4 ore di esercitazione in aula e sul terreno) - rapporti tra piani geologici e superficie topografica - sezione geologiche - applicazioni ed esercizi pratici 3. Tecniche di rilevamento (4 ore di lezione frontale + 4 ore di esercitazione in aula) - criteri di mappatura delle diverse unità stratigrafiche - principali metodologie di rilevamento 4. Campo di rilevamento di fine corso con relazione geologica (50 ore di esercitazione). Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni in aula, escursioni sul terreno e tesina di approfondimento. Obblighi: Frequenza di almeno i 2/3 delle esercitazioni ed escursioni sul terreno. Testi di studio: - Cremonini G., 1994 – Rilevamento geologico. Ed. Pitagora, Bologna. - Cremonini G., 1984 – Esercizi di lettura e interpretazione di carte geologiche. Ed. Pitagora, Bologna. -Butler B.C.M. & Bell J.D., 1991 – Lettura e interpretazione delle carte geologiche. Zanichelli Ed., Bologna. -Vera Torres J.A., 1994 – Estratigrafia – Principios y Métodos. Editorial Rueda S.L., Madrid. -Materiale didattico distribuito durante le lezioni. Modalità di accertamento: Avviene attraverso la realizzazione di una relazione geologica originale (completa di carta geologica di dettaglio rilevata ex-novo, di sezioni geologiche e di schemi stratigrafici), la lettura di carte gelogiche e un colloquio orale riguardante gli elaborati prodotti dallo studente e il programma del corso. 228 Rilevamento Geologico - Parte II GEO/02 CFU 2+2L Periodo II semestre Durata semestrale, 48 ore (16 di lezione + 32 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Prof. TRAMONTANA MARIO [email protected] Ricevimento: lunedi ore 16-18 Obiettivi Formativi: Il corso fornisce gli elementi di base per la realizzazione delle carte geologiche (soprattutto in relazione alla mappatura delle strutture, alla geometria e ricostruzione dei corpi geologici e alle tecniche di rilevamento), per la realizzazione delle sezioni geologiche e per la stesura di relazioni e note illustrative. Le informazioni vengono fornite tenendo conto delle principali e più moderne metodologie utilizzate nell’ambito del rilevamento geologico. Il corso si propone anche di fornire gli strumenti di base per la lettura e l’interpretazione delle carte geologiche. Programma: 1. Elementi di base per la cartografia delle strutture geologiche (10 ore di lezione frontale + 8 ore di esercitazione in aula e sul terreno) - pieghe - faglie - sovrascorrimenti - piegamento con clivaggio - strutture da tettonica gravitativa - rapporti tra le strutture e loro età relativa - esercizi in aula e esercitazioni sul terreno 2. Geometria dei corpi geologici e lettura e interpretazione delle carte geologiche (6 ore di lezione frontale + 8 ore di esercitazione in aula e sul terreno) - orientazione di strutture planari e lineari - uso della bussola da geologo - carte geologiche e criteri di lettura - applicazioni ed esercizi pratici 3. Campo di rilevamento di fine corso con relazione geologica (16 ore di esercitazione). Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni in aula, escursioni sul terreno e tesina di approfondimento. Obblighi: Frequenza di almeno i 2/3 delle esercitazioni ed escursioni sul terreno. Testi di studio: -BOCCALETTI M. & TORTORICI L., 1987 – Appunti di Geologia strutturale. Patron Editore, Bologna. -BUTLER B.C.M. & BELL J.D., 1991 – Lettura e interpretazione delle carte geologiche. Zanichelli Ed., Bologna. -CREMONINI G., 1994 – Rilevamento geologico. Ed. Pitagora, Bologna. -CREMONINI G., 1984 – Esercizi di lettura e interpretazione di carte geo-logiche. Ed. Pitagora, Bologna. -LISLE R.J., 1988 – Geological structures and maps - A practical guide. Pergamon Press, Oxford. -MALTMAN A., 1996 – Geological maps - An introduction (second edition). John Wiley & Sons, Chichester (England). -Materiale didattico distribuito durante le lezioni. Modalità di accertamento: Avviene attraverso la realizzazione di una relazione geologica originale (completa di carta geologica di dettaglio rilevata ex-novo, di sezioni geologiche e di schemi stratigrafici), la lettura di carte geologiche e un colloquio orale riguardante gli elaborati prodotti dallo studente e il programma del corso. 229 Scienze dell’Alimentazione BIO/10 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze biologiche (CTRI) Prof. PIATTI ELENA Obiettivi Formativi: Il corso si propone di approfondire le informazioni di biochimica e di fisiopatologia che possono essere utili per affrontare il problema dietologico nell’organismo sano e/o affetto da varie situazioni morbose. Programma: Alimentazione e nutrizione. Nutrizione e genoma. Alimenti e nutrienti. Biodisponibilità dei nutrienti. Alimenti e tecnologia. Nutrizione e salute Modalità didattiche: lezione frontale Testi di studio: Carnevali G., Balugani E., Barbieri A.M.,Alimenti e alimentazione, Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale Sedimentologia GEO/02 Titolo corso: Sedimentologia CFU Periodo Durata N.Corso 3 semestrale, 24 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. COLANTONI PAOLO [email protected] Ricevimento: Martedì 16-17 Obiettivi Formativi: Il corso si prefigge di fornire le conoscenze di base sui sedimenti e sulle rocce sedimentarie che da essi derivano al fine di stabilire un’indispensabile chiave di lettura delle caratteristiche degli ambienti deposizionali attuali e del passato. Sedimenti e rocce sedimentarie sono infatti ottimi indicatori e testimoni degli eventi dinamici, climatici e biologici e quindi della storia evolutiva del nostro pianeta. Oltre ad aver condizionato il pensiero scientifico nel corso degli anni, essi hanno da sempre anche avuto una rilevante importanza pratica ed economica, racchiudendo spesso importanti giacimenti minerari. Studi sedimentologici sono pertanto una parte fondamentale delle nozioni necessarie nel campo delle scienze della terra. Programma: Introduzione al corso. Sedimenti e rocce sedimentarie. Origine dei sedimenti, provenienza, trasporto, deposizione e litificazione. Composizione, tessitura e struttura dei sedimenti e delle rocce terrigene silicoclastiche e carbonatiche. Dolomie e dolomitizzazione. Evaporiti: contesto stratigrafico e geodinamico; facies evaporitiche; origine delle evaporiti. Sedimenti silicei, sedimenti ferro-manganesiferi, depositi fosfatici e sedimenti organici. Processi biogenici: organismi e bioturbazione. Trasporto sedimentario: processi trattivi e processi gravitativi. Strutture sedimentarie. Ambienti sedimentari. Concetto di facies. Associazioni e sequenze di facies. 230 Ambienti continentali: processi eolici e processi glaciali; detriti di falda e conoidi. Ambiente alluvionale. Ambienti marini: generalità e fisiografia degli oceani. Ambienti di transizione: sistema deltizio; sistema litorale. Sistemi di piattaforma: piattaforme continentali silicoclastiche e piattaforme carbonatiche. Sistema scarpata-canyon-conoide; torbiditi. Piane sottomarine e pelagiti. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: Blatt H., Middleton g., Murray R., Origin of Sedimentary Rocks (2 ed.), Prentice Hall Inc., London, 1980. Bosellini A., Mutti E., Ricci Lucchi F., Rocce e successioni sedimentarie, UTET, Torino, 1989. Reading H.G., Sedimentary environments: processes, facies and stratigraphy, Blackwell Science, 1996. Ricci Lucchi F., Sedimentologia, (2 ed.), Volumi 1-2-3, CLUEB, Bologna, 1980. Ricci Lucchi F., Sedimentografia, (2 ed), Zanichelli, Bologna, 1992. Ricci Lucchi F., I ritmi del mare. Sedimenti e dinamica delle acque, La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1992. Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Insegnamento opzionale Sismologia GEO/10 Titolo corso: Sismologia CFU Periodo Durata N.Corso 3 semestrale, 24 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. SANTINI STEFANO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti alcuni concetti teorici fondamentali della Sismologia. Programma: 1. Sistemi di forze e dislocazioni Nuclei di deformazione. Le dislocazioni. Energia rilasciata da una dislocazione e caduta di sforzo. Il momento sismico. Propagazione della dislocazione. Lo spettro delle onde sismiche. 2. Meccanica delle faglie Proprietà meccaniche delle rocce. Tipi di faglie. Attrito ed efficienza sismica. Relazione tra l’attrito e l’orientazione delle faglie. Equazione costitutiva e instabilità delle faglie. Variazione spaziale dell’attrito: asperità. 3. Sismometria La magnitudo dei terremoti. Relazione tra magnitudo ed energia sismica. 231 Legge di Gutemberg e Richter. La determinazione del meccanismo focale. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: I. - E. Boschi, M. Dragoni Sismologia Casa Editrice UTET, Torino. Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Insegnamento opzionale. Sistemi di Comunicazione Multimediali ING-INF/05 Titolo corso: Sistemi di Comunicazione Multimediali CFU Periodo Durata N.Corso 6 primo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. ACQUAVIVA ANDREA [email protected] Ricevimento: giovedì 11:00-13:00 Obiettivi Formativi: Il Corso prevede di coprire i concetti generali relativi ai sistemi di comunicazione dell’informazione multimediale, introducendo i protocolli per la trasmissione e il controllo di dati multimediali, la nozione di qualità del servizio e i metodi per la sua gestione su diversi tipi di reti e per diversi tipi di applicazioni e servizi multimediali. Programma: 01. Qualità del servizio (QoS): 01.01 Parametri di percezione. 01.02 Parametri di QoS sul network. 01.03 Richiami di compressione audio e video. 01.04 QoS per applicazioni multimediali su best effort Internet 01.05 Traffic shaping, policing, scheduling e QoS management. 02. Multimedia e gestione delle code: 02.01 Gestione delle code. 02.02 Algoritmi di gestione delle code. 03. Traffico multimediale su reti WAN: 03.01 Frame relay. 03.02 SMDS. 03.03 xDSL. 03.04 Cable. 03.05 VPN. 03.06 Multicasting. 04. Gestione della QoS: 04.01 IntServ. 04.02 RSVP. 04.03 DiffServ. 04.04 Bandwidth broker. 04.05 Resource allocation protocol. 04.06 Architetture Internet2 e Qbone. 232 05. ATM e QoS: 05.01 Supporto per QoS su ATM. 05.02 Integrazione ATM/IP. 06. Tecnologia ed applicazioni MPLS: 06.01 Protocolli di segnalazione. 06.02 E-LPS ed L-LSP. 06.03 Metodi di ripristino da network failure. 06.04 DiffServ mapping e bilanciamento del carico. 06.05 Reti RFC 2547. 07. QoS in reti mobili wireless: 07.01 WLAN. 07.02 Reti di sensori wireless. 07.03 Tecniche di power management. 07.04 Power management e QoS. 08. Sicurezza: 08.01 Requisiti di sicurezza. 08.02 Funzionalità di sicurezza carrier-class. 08.03 VLAN e access control list. 08.04 Accessi autenticati e denial of service. 09. Attività di laboratorio: 09.01 Differentiated service in Linux. 09.02 Gestione della QoS in reti wireless basate su Linux access point. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Jha, Hassan, “Engineering Internet QoS”, Artech House, 2002. Modalità di accertamento: Progetto di laboratorio e prova orale. Sistemi Informativi Multimediali ING-INF/05 Titolo corso: Sistemi Informativi Multimediali CFU Periodo Durata N.Corso 6 secondo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. LATTANZI EMANUELE [email protected] Ricevimento: giovedì 15:00-17:00 Obiettivi Formativi: Il Corso prevede di coprire i concetti generali relativi ai sistemi informativi multimediali, con particolare riferimento alle basi di dati multimediali, ai meccanismi di indicizzazione e ricerca di dati multimediali e ai sistemi informativi geografici. Programma: 01. Database multimediali: 01.01 Introduzione, definizioni e panoramica. 01.02 Tipi e formati di dati multimediali. 01.03 Architettura database multimediali. 01.04 Indicizzazione e ricerca di dati testuali. 233 01.05 Motori di ricerca Internet. 01.06 Indicizzazione e ricerca di dati audio. 01.07 Indicizzazione e ricerca di immagini. 01.08 Indicizzazione e ricerca di dati video. 01.09 Tecniche e strutture dati per la ricerca efficiente di similarità nei dati multimediali. 01.10 Hardware e software per i database multimediali distribuiti. 01.11 Misure di efficacia nella ricerca dei dati multimediali. 01.12 Esempi di sistemi reali di indicizzazione e ricerca multimediale. 02. Sistemi GIS: 02.01 Il modello spaziale del mondo reale. 02.02 La localizzazione dei dati spaziali. 02.03 Le proiezioni. 02.04 Mappe vettoriali o a oggetti. 02.05 Mappe raster o a superfici continue. 02.06 Mappe tridimensionali. 02.07 I modelli di ripartizione territoriale. 02.08 Gli indici statistici geospaziali. 02.09 I metodi di stima locale. 02.10 I metodi di stima globale. 02.11 L’acquisizione dei dati. 02.12 Sistemi di posizionamento globale GPS. 02.13 Architettura di un software GIS. 02.14 Internet GIS. 03. Attività di laboratorio: 03.01 Introduzione al linguaggio Java. 03.02 Utilizzo di Java2 Standard Edition per realizzare applet e piccole applicazioni. 03.03 Utilizzo di Java2 Micro Edition per programmare cellulari e dispositivi mobili. 03.04 Utilizzo di Java2SE e Java2ME per realizzare interfacce per la consultazione di informazioni multimediali da Web. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Per la sezione 01 del programma: - Lu, “Multimedia Database Management Systems”, Artech House, 1999. Per la sezione 02 del programma: - Boffi, “Scienza dell’Informazione Geografica: Introduzione ai GIS”, Zanichelli, 2004. Per la sezione 03 del programma: - Horstmann, Cornell, “Java2: I Fondamenti”, McGraw-Hill, 2003. Modalità di accertamento: Prova scritta, tesina individuale e prova orale. 234 Sistemi Multimediali ING-INF/05 Titolo corso: Sistemi Multimediali CFU Periodo Durata N.Corso 8 primo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Obiettivi Formativi: Il Corso prevede di trasmettere i principali concetti relativi al trattamento dell’informazione multimediale, con particolare riferimento alla codifica e alla compressione di dati audio e video. Programma: 01. Sistemi multimediali: 01.01 Sistemi LTI nel dominio del tempo. 01.02 Sistemi LTI nel dominio della frequenza. 01.03 Z-trasformata. 01.04 Proprietà di convergenza della Z-trasformata. 01.05 Campionamento dei segnali tempo-continui. 01.06 Quantizzazione. 01.07 Sistemi FIR e IIR. 01.08 Trasformata discreta di Fourier (DFT), DCT-I e DCT-II. 01.09 Trasformata KLT. 02. Compressione audio e video: 02.01 Compressione dati. 02.02 Formati per il video e l’audio digitali. 02.03 JPEG: baseline, pyramidal, lossless. 02.04 Modelli psicoacustici e codifica audio in MPEG-1 livelli I, II e III. 02.05 H.263, motion estimation e compensation. 02.06 Codifica video avanzata: MPEG-4 e MPEG-7. 02.07 Codifica audio avanzata: AAC. 02.08 Codifica audio avanzata: LPC, CELP e GSM. 03. Attività di laboratorio: 03.01 Compilatore parallelo OpenMP. 03.02 Strategie di parallelizzazione con OpenMP. 03.03 Parallelizzazione di applicazioni multimediali: H.263 come caso di studio Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Hoppenheim, Schafer, “Discrete-Time Signal Processing”, Prentice Hall, 1999. Mitra, “Digital Signal Processing”, McGraw-Hill, 2001. Steinmetz, Nahrstedt, “Multimedia Systems”, X.media Publishing, 2004. Modalità di accertamento: Progetto individuale di laboratorio, prova scritta e prova orale. 235 Sistemi Operativi ING-INF/05 Titolo corso: Sistemi Operativi CFU Periodo Durata N.Corso 12 primo e secondo annuale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Prof. ACQUAVIVA ANDREA [email protected] Ricevimento: giovedì 11:00-13:00 Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di illustrare la struttura di un sistema operativo multiprogrammato e le relative politiche di amministrazione delle risorse computazionali, con particolare riferimento alla schedulazione della CPU e alla gestione della memoria centrale, del file system e dei dispositivi di I/O. Programma: 01. Introduzione: 01.01 Introduzione ai sistemi operativi. 01.02 Strutture dei sistemi operativi. 01.03 Principali funzioni di un sistema operativo. 01.04 Chiamate di sistema. 02. Gestione dei processi: 02.01 Cosa sono i processi e i thread. 02.02 Context switch. 02.03 Processi vs. thread. 02.04 Comunicazione tra processi. 03. Sincronizzazione: 03.01 Regioni critiche. 03.02 Strumenti per la sincronizzazione e loro uso. 03.03 Problemi di sincronizzazione e deadlock. 04. Scheduling: 04.01 Decisioni di scheduling: come e quando? 04.02 Allocazione delle risorse. 04.03 Politiche di scheduling. 05. Linking: 05.01 I passi della creazione di un file oggetto. 05.02 Rilocazione. 05.03 Librerie statiche e dinamiche. 06. Memoria virtuale: 06.01 Gestione dell’indirizzamento. 06.02 Paginazione e segmentazione. 06.03 Politiche di rimpiazzamento delle pagine. 07. File system: 07.01 Concetto di file e metodi di accesso. 07.02 Struttura delle directory. 07.03 Realizzazione del file system. 08. Sistemi di input/output: 08.01 Polling, interrupt e DMA. 236 08.02 Dispositivi a caratteri, a blocchi e di rete. 08.03 I/O bloccante e non bloccante. 08.04 Interfaccia del kernel per l’I/O. 08.05 Gestione del disco e swapping. 09. Sistemi distribuiti: 09.01 Accenno alle reti di comunicazione. 09.02 Sistemi operativi di rete e distribuiti. 09.03 File system distribuiti. 10. Protezione e sicurezza: 10.01 Tipi di protezione. 10.02 Domini di protezione e accessi. 10.03 Convalida e password. 10.04 Pericoli per i programmi ed il sistema. 10.05 Encryption. 10.06 Esempi. 11. Virtual machine: 11.01 Virtual machine astratte. 11.02 Virtual machine reali. 11.03 JVM - Java Virtual Machine. 12. Elementi di sistemi real-time: 12.01 Sistemi hard e soft real-time. 12.02 Algoritmi di scheduling. 12.03 Accesso alle risorse. 12.04 Il kernel dei sistemi operativi real-time. 13. Casi di studio: 13.01 Unix e Linux. 13.02 Windows NT. 13.03 Sistemi operativi per sistemi embedded. 14. Attività di laboratorio: 14.01 Programmazione parallela con Linux. 14.02 Configurazione e utilizzo di un cluster Linux di elaboratori. 14.03 Utilizzo di Linux in ambiente multiprocessore. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Silbershatz, Galvin, Gagne, “Operating System Concepts”, Addison-Wesley, 2002. Tanenbaum, “Modern Operating Systems”, Prentice Hall, 2001. Buttazzo, “Hard Real-Time Computing Systems”, Kluwer, 1997. Bovet, Cesati, “Understanding the Linux Kernel”, O’Reilly, 2000. Rubini, Corbet, “Linux Device Drivers”, O’Reilly, 2001. Modalità di accertamento: Prova scritta, progetto individuale di laboratorio e prova orale. 237 Statistica SECS-S/01 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 40h Corsi di laurea in: Biotecnologie () Prof. MONTEBELLI VICO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti teorici fondamentali relativi alla statistica descrittiva e inferenziale, finalizzati all’apprendimento delle metodologie della ricerca scientifica in campo biotecnologico. Programma: 1. Cenni di calcolo combinatorio: disposizioni, combinazioni, permutazioni, semplici e con ripetizione. Il coefficiente binomiale e le sue proprietà. 2. Calcolo delle probabilità. Spazio campionario ed eventi. Operazioni con gli eventi. La definizione classica di probabilità. Teoremi sulla probabilità. La probabilità condizionata. Il teorema di Bayes. La legge empirica del caso. La definizione statistica di probabilità. Cenni alla definizione soggettiva e assiomatica. 3. Statistica descrittiva. Popolazione statistica, unità statistiche e caratteri. Frequenze e distribuzioni di frequenze. Variabili e mutabili statistiche. Variabili casuali. Le rappresentazioni grafiche. Gli indici di posizione e di variabilità. 4. Le distribuzioni teoriche di probabilità. La distribuzione binomiale, ipergeometrica, di Poisson e di Gauss. La distribuzione normale standardizzata e i problemi relativi al calcolo delle probabilità. Le distribuzioni t, F e Chi-quadrato. 5. Confronto fra distribuzioni empiriche e distribuzioni teoriche. Indici di asimmetria e di disnormalità o curtosi. Indice di accostamento Chi-quadrato. 6. La statistica bivariata. La distribuzione congiunta di due caratteri. Indipendenza, dipendenza e interdipendenza. Associazione fra due caratteri qualitativi: l’indice c2 di Pearson. Indici normalizzati. Associazione fra un carattere quantitativo ed uno qualitativo o quantitativo discreto. Indipendenza in media: indice di dipendenza in media di Pearson. Associazione fra due caratteri quantitativi: indice di correlazione lineare di Bravais–Pearson. L’indice di determinazione lineare. 7. L’interpolazione e la regressione. L’interpolazione matematica e statistica, il metodo dei minimi quadrati. Gli indici di accostamento, il coefficiente di determinazione. L’interpolazione lineare, quadratica e esponenziale. L’extrapolazione. La regressione lineare, l’analisi dei residui. 8. L’inferenza statistica. Il campionamento bernoulliano e in blocco. Tecniche di campionamento. Parametri e statistiche. Proprietà delle statistiche campionarie. La distribuzione delle medie, delle frequenze e delle varianze campionarie, teoremi relativi. La varianza corretta. La stima puntuale di una media, della differenza di medie e di una proporzione. La stima per intervalli di una media e della differenza di due medie nel caso di grandi e piccoli campioni. Stima per intervalli della proporzione di una popolazione. Il problema della dimensione del campione. 9. La verifica delle ipotesi. Prova di un’ipotesi semplice e composta. La verifica delle ipotesi di proporzioni e della differenza di due proporzioni, di medie e di differenza di medie per grandi e piccoli campioni. Caso dei campioni indipendenti e dipendenti. Test di verifica per la omoschedasticità di due popolazioni. Test di significatività Chi-quadrato per la bontà dell’adattamento di una distribuzione teorica ad una osservata. Analisi della varianza a uno e a due fattori. 10. Laboratorio di Informatica, uso di Excel: Le funzioni matematiche. Le funzioni statistiche per il calcolo degli indici di posizione e di variabilità. Strumenti Analisi Dati Statistica descrittiva. La funzione di matrice Frequenza, Strumenti Analisi Dati Istogramma Rappresentazioni grafiche di dati, bidimensionali e tridimensionali. Funzioni relative alle distribuzioni teoriche di probabilità. Le funzioni per l’interpolazione lineare ed esponenziale. L’interpolazione grafica. Le funzioni Covarianza, Correlazione. La funzione ConfidenzaStrumenti, Analisi Dati Varianza ad un fattore, Strumenti Analisi Dati Varianza a due fattori senza replica Utilizzo delle formule per programmare fogli relativi a calcoli statistici. Modalità didattiche: Lezione frontale; esercitazioni in laboratorio di informatica. Testi di studio: Testo di base 238 1. Murray R. Spiegel, Statistica, McGraw-Hill, Milano, sia per la teoria che per gli esercizi. Testi di approfondimento 1. A. Di Ciaccio, S. Borra, Introduzione alla statistica descrittiva, McGraw-Hill, Milano 2. A. Montanari, P. Agati, D.G. Calò, Statistica con esercizi commentati e risolti, Masson, Milano 3. A. Camusi, F. Moller, E. Ottaviano, M. Sari Gorla, Metodi statistici per la sperimentazione biologica,Zanichelli, Bologna. 4. G. Cicchitelli, Probabilità e Statistica 5. G. Cicchitelli, M.A. Pannone, Complementi ed esercizi di Statistica descrittiva e inferenziale Modalità di accertamento: Esame orale; prova di laboratorio Statistica applicata all’eco-etologia delle popolazioni SECS-S/01 Titolo corso: Statistica applicata all’eco-etologia delle popolazioni CFU Periodo Durata N.Corso 2 I semestre semestrale (16 h) Corsi di laurea in: Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Obiettivi Formativi: Il corso intende proporre alcune delle principali applicazioni che le tecniche della statistica descrittiva e inferenziale (parametrica e non) trovano nelle scienze naturali. Su dati reali, verranno proposti numerosi casi di studio nell’ambito dell’associazione tra caratteri, del confronto statistico e dell’analisi di regressione. Programma: PARTE I: 1. Richiami di statistica descrittiva - le scale per la misurazione dei caratteri, - l’organizzazione e la presentazione dei dati, - le misure di posizione e variabilità. 2. Richiami di statistica inferenziale e verifica d’ipotesi - la distribuzione normale e la t di student, - intervalli di confidenza per la media, - la trasformazione dei dati, - la significatività statistica, - test a una coda e a due code, - errori di tipo I e di tipo II. PARTE II: 1. L’analisi dell’associazione tra caratteri - il chi-quadrato, - il coefficiente di correlazione. 2. Il confronto statistico (test parametrici e non parametrici) - i test per la differenza tra mediane, - i test per la differenza tra medie, - l’analisi della varianza. 3 L’analisi di regressione - stima dei parametri della retta, - i limiti di confidenza della stima, - la significatività della retta di regressione. 6 Cenni di analisi statistica multivariata 239 Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Fowler, Cohen -Statistica per ornitologi e naturalisti 1993 Ed. Franco Muzzio G. Cicchitelli – Probabilità e statistica – 2001 Maggioli Editore L. Fabbris, Statistica multivariata Analisi esplorativa dei dati, Mc Graw-Hill Dispense ed altri testi su segnalazione del docente. Modalità di accertamento: Esame orale Strumenti per la Gestione e l’Automazione Aziendale INF/01; ING-INF/05 Titolo corso: Strumenti per la Gestione e l’Automazione Aziendale CFU Periodo Durata N.Corso 6 primo semestrale Corsi di laurea in: Informatica applicata (CTRI) Obiettivi Formativi: Programma: 01. SIA come strumento di crescita ed innovazione: 01.01 Modelli organizzativi aziendali. 01.02 Procedure organizzative. 01.03 Metodologie di gestione dei progetti aziendali. 01.04 Strategie. 01.05 Modelli applicabili. 01.06 Sviluppo di prodotto. 01.07 Sviluppo di servizi. 01.08 Efficienza organizzativa. 01.09 Formazione aziendale: opportunità, e-learning. 02. E-marketplace: 02.01 Analisi di settore. 02.02 Business planning. 02.03 Supply chain di internet. 02.04 Internet: opportunità, attività di marketing nella comunicazione aziendale. 02.05 Modelli economico organizzativi per il commercio elettronico: b2b, b2c, logistica. 03. Datawarehousing: 03.01 Esigenze informative del management. 03.02 I dati: la risorsa più importate. 03.03 Progetto datawarehousing: analisi dei fabbisogni, logica strutturata e destrutturata, disegno e tecniche multidimensionali. 04. Automazione aziendale: 04.01 Magazzini automatici. 04.02 Sistemi per la gdo. 04.03 Tentata vendita. 04.04 Order entry. 04.05 Un modello d’eccellenza: settore farmaceutico. 04.06 Centro elaborazione dati fiscali. 04.07 Supporto informatico alla gestione della qualità e dell’impatto ambientale. 04.08 Supporto decisionale. 240 04.08 Sistemi CRM. 04.09 Automazione della produzione. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Bracchi, Francalanci, Motta, “Sistemi Informativi e Aziende in Rete”, capitoli 3, 4, McGraw-Hill, 2001. Laudon, Edizione italiana Pennaiola, Morabito, “Management dei Sistemi Informativi”, captoli 1, 2, 3, 4, 5, 9, 10, 11, Pearson Prentice Hall, 2003. Camillo, Tassinari, “Data Mining, Web Mining e CRM”, Franco Angeli, 2002. Ferrandina, “Web Marketing Planning”, Franco Angeli, 2002. Modalità di accertamento: Tesina individuale, prova scritta e prova orale. Tecniche di Microscopia e Citometria BIO/16-BIO/17 CFU Periodo Durata N.Corso 4+4 semestrale 80h Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CSPE) Prof. PAPA STEFANO [email protected] Obiettivi Formativi: Il percorso didattico del biennio prevede una serie di materie biologiche atte ad ottenere un concreto inquadramento delle tecniche e metodologie applicate alla diagnostica morfologica dei diversi apparati dell’organismo umano. In tal senso, dopo un primo inquadramento delle metodologie di evidenziazione del campione nell’insegnamento di “Citochimica e Istichimica” questo modulo affronta tematiche riguardanti le strumentazioni del settore delle Microscopie e delle metodologie ad esse correlate per lo studio dei fenomenti cellulari che riguardano il funzionamento delle cellule dell’organismo umano ( citologia-citopatologia clinica), del loro differenziamento e della conseguente costituzione nei diversi tessuti (IstologiaIstopatologia clinica). Programma: I MODULO La Microscopia Ottica: prelievo e fissazione del tessuto, inclusione in paraffina; taglio delle sezioni e colorazione; il microscopio ottico. La Microscopia Elettronica:prelievo e fissazione del campione; inclusione in resina; taglio delle sezioni e colorazione; il microscopio elettronico. Tecniche di immunocitochimica: antigeni e anticorpi; aspecificità; metodo indiretto, diretto e metodi di amplificazione; colorazioni multiple; immunofluorescenza; marcatori in microscopia elettronica: pre-embedding e postembedding. Microscopia elettronica a scansione: prelievo, fissazione e disidratazione del campione; montaggio su supporto dei campioni e metallizzazione; microscopio elettronico a scansione. II° MODULO I fondamenti della citometria a flusso: Diffusione, assorbimento della luce e fluorescenza, fluorocromi. Struttura del cimometro a flusso, cell sorting. Applicazioni in cinetica cellulare: Misure di DNA, cinetica cellulare, marcatori di proliferazione, analisi degli istogrammi, analisi biparametrica DNA/BrdU Applicazioni in Immunofluorescenza: immunofluorescenza quantitativa, metodi in immunologia cellulare, analisi delle distribuzioni (cluster). Applicazioni in biologia cellulare: studio delle funzioni cellulari, studio delle cellule germinali, analisi della ploidia, studio e sortine di cromosomi umani. Strumentazioni citometriche: FACScalibur, Coulter XL, CYan, PAS IV. Modalità didattiche: lezione frontale, esercitazioni di laboratorio 241 Testi di studio: Dispense di tecniche di Microscopia. S. Papa et al. Ed Quattroventi Dispense di Citometria Modalità di accertamento: Test di verifica parziale Programma: 1 test (2CFU/test) Valutazione finale:orale Programma: totale o scorporato della parte relativa alla verifica parziale (2-4 crediti) Tipologia dell’esame: verifica parziale: test a risposta multipla e prova pratica Verifica finale: orale (obbligatorio) Tecniche ultrastrutturali e molecolari in Biologia animale. Zoologia 2° Modulo BIO/05 CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale (32 h) Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CSPE) Prof. GUIDI LORETTA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di mostrare allo studente le tecnologie avanzate nello studio della zoologia. Programma: Microscopia elettronica a trasmissione e a scansione: basi teoriche di elettronottica ed illustrazione delle principali applicazioni della microscopia elettronica in biologia animale. Allestimento di piccoli invertebrati per l’osservazione di sezioni ultrasottili al microscopio elettronico a trasmissione (TEM). Preparazione soluzioni tampone e fissativi per SEM e TEM; metodi di fissazione chimica; procedure di disidratazione e inclusione in resine epossidiche e polimerizzazione delle resine. Tecniche di ultramicrotomia. Osservazione guidata al TEM di sezioni ultrasottili ed analisi morfologiche ultrastrutturali, con particolare attenzione ai problemi interpretativi delle immagini ed alla individuazione e caratterizzazione di eventuali artefatti. Allestimento di campioni (piccoli invertebrati in toto, strutture anatomiche esterne e interne) per l’osservazione al microscopio elettronico a scansione (SEM). Metodi di fissazione; procedure di disidratazione, essiccazione al punto critico CO2, montaggio su portacampioni e metallizzazione. Osservazione di preparati al SEM ed interpretazione delle immagini. Controllo della qualità dei campioni ed individuazione di eventuali problemi di allestimento, di artefatti e di difficoltà del protocollo seguito. Utilizzazione dei caratteri ultrastrutturali per la ricostruzione delle relazioni filogenetiche tra organismi animali. Introduzione alle tecniche di filogenesi molecolare: raccolta dei campioni, estrazione e trattamento del DNA (analisi PCR, sequenziamento), analisi delle sequenze (lettura, allineamento, ricerche in banche dati), costruzione di alberi filogenetici attraverso l’utilizzo di programmi informatici specifici per analisi filogenetiche. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Il materiale didattico verrà fornito durante il corso. Modalità di accertamento: Esame orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Il materiale didattico verrà fornito durante il corso. Modalità di accertamento: Esame orale 242 Tettonica GEO/03 Titolo corso: Tettonica CFU Periodo 4+2L Durata semestrale, 64 ore (32 di lezione + 32 di esercitazioni) N.Corso Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CTRI) Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. MENICHETTI MARCO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di: - fornire elementi di base per la conoscenza della tettonica nei diversi contesti geodinamici; - far conoscere i principali elementi della tettonica a zolle; - fornire elementi di conoscenza sull’evoluzione geologica delle placche tettoniche; - fornire indicazioni per lo studio dei bacini sedimentari. Programma: Introduzione - Tettonica, le strutture geologiche e i modelli - L’interno della Terra e dei Pianeti - La crosta terrestre e la Tettonica a zolle Tettonica a zolle - La storia della teoria - I bacini oceanici - La crosta continentale - Movimento delle placche sulla sfera – relativo ed assoluto - Proprietà del mantello - Forze che guidano il movimento delle placche - Giunzioni triple - Rappresentazione dei triangoli di velocità nello spazio fisico - Tettonica e geologia delle giunzioni triple di: Bouvet, Galapagos, Mendocino, Giappone Margini divergenti e relativi bacini - Margini divergenti, le faglie dirette - Zone di separazione continentale e le fosse tettoniche (rift). - Sviluppo dei margini continentali passivi. Le faglie dirette listriche e relativi modelli naturali e analogici. - La subsidenza e la reologia della crosta, modelli e casistica. - Bacini oceanici giovani: il mar Rosso - Margini passivi e relativi bacini: il margine Atlantico, le Alpi Meridionali, l’Appennino. - Margini passivi e relativi bacini in aree cratoniche: Mare del Nord e la Siberia occidentale Margini trasformi - Faglie trasformi tra margini divergenti, in subduzione, convergenti. - Tettonica trascorrente - Modelli analogici di faglie trasformi - Faglie trasformi oceaniche e zone di frattura: l’Oceano Atlantico, Mare di Scotia, Caraibi. - Faglie trasformi continentali: Mar Morto, San Andreas, Altyn Tagh, Red River. 243 Margini convergenti - Caratteristiche delle zone in subduzione, il sistema circum pacifico - Caratteristiche geofisiche dei margini convergenti - Modelli collisionali. Arco-continente e arco-arco nella regione pacifica sudoccidentale. - Modelli di subduzione e relative catene orogeniche, le Alpi occidentali, l’Appennino e la catena Himalaya-Tibet - Il margine del Cile e delle Marianne - Il basamento nella collisione - La zona di fossa, l’arco esterno ed interno. - Il prisma di accrezione. - Avanfosse e subsidenza. Modelli genetici, modelli analogici e numerici - Avanfosse delle Alpi, l’avanfossa dell’Appennino, avanfossa del Canada. Rapporti tra tettonica e sedimentazione - Modelli di messa in posto delle ofioliti - Catene a pieghe e fronti di accavallamento. L’Appennino umbro-marchigiano, la precordigliera argentina, le Montagne Rocciose, le Alpi occidentali. Tettonica dei pianeti del Sistema solare - Introduzione sulla geologia planetaria. - Mercurio, Luna, Venere, Marte, le lune di Giove, Io ed Europa. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed escursioni sul terreno. Testi di studio: - G. Deiana – Tettonica – Ed. Edimond 2004 - Bally A.W. , Catalano R., Oldow j. Elementi di tettonica regionale. Pitagora Ed. Bologna, 1985 - Moores E.M., Twiss R. – Tectonics. 1995 W.H. Freeman and Company New York Appunti dalle lezioni del docente Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Insegnamento opzionale Valutazione, Gestione e Mitigazione dei Rischi Geologici - Parte di: Rischio Idrogeologico GEO/05 CFU Periodo Durata N.Corso 3 II semestre semestrale, 24 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. PALETTA CARMELA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti fondamentali relativi al rischio idraulico, al rischio di frana ed alle misure di mitigazione di tali rischi. Programma: Quadro legislativo di riferimento. Il concetto di rischio. Rischio idraulico e rischio da frane. Pluviometria e deflussi superficiali: definizione, strumenti di misura, analisi ed elaborazione dei dati. Elementi di statistica applicata all’idrologia. Misure di mitigazione del rischio: - elementi di sistemazione idraulica dei corsi d’acqua e laminazione delle piene - elementi di tecniche di difesa dei versanti. Il rischio e le acque sotterranee, la vulnerabilità e la cartografia tematica. 244 Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni pratiche in laboratorio e sul terreno. Testi di studio: Materiale e appunti distribuiti durante le lezioni. Modalità di accertamento: Esame orale. Valutazione, Gestione e Mitigazione dei Rischi Geologici - Parte di: Rischio Sismico GEO/05 CFU Periodo Durata N.Corso 3 II semestre semestrale, 24 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. ROMEO ROBERTO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti fondamentali sull’attività e sui meccanismi sismici in funzione del rischio connesso ai terremoti. Programma: Pericolosità sismica e schematizzazione delle azioni di calcolo. Effetti deformativi del suolo indotti dalle azioni sismiche. Plasticizzazione locale e capacità portante delle fondazioni. Spinta dinamica delle terre e opere di sostegno Frane e stabilità dei pendii Liquefazione, cedimenti e instabilità Verifica delle fenomenologie indotte con riferimento alla normativa Italiana e agli Eurocodici. Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni pratiche in laboratorio e sul terreno. Testi di studio: Materiali e appunti distribuiti durante le lezioni. Modalità di accertamento: Esame orale. Valutazione, Gestione e Mitigazione dei Rischi Geologici - Parte di: Rischio Vulcanico GEO/08 CFU Periodo Durata N.Corso 3 II semestre semestrale, 24 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CSPE) Prof. NAPPI GIOVANNI [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti fondamentali sull’attività vulcanica e sui meccanismi eruttivi in funzione del rischio vulcanico e della sua mitigazione. Programma: Vulcanismo e tettonica a placche. Caratteristiche fisiche e chimiche dei magmi. Genesi dei magmi e loro risalita. Camere magmatiche. Crateri e caldere. Meccanismi dell’attività effusiva e dell’attività esplosiva. Attività esplosiva di tipo stromboliano, hawaiano, pliniano, vulcaniano, idromagmatico e surtseyano. Flussi piroclastici: ignimbriti e surges. Attività fumarolica ed idrotermale. Fenomeni concomitanti all’attività eruttiva. I vulcani attivi. Eventi precursori delle eruzioni: attività sismica, deformazioni del suolo, variazione della composizione dei gas. Sorveglianza dei vulcani attivi. Previsione delle eruzioni. I vulcani e l’ambiente. Il rischio vulcanico. Pericolosità connessa all’attività esplosiva ed effusiva. La pericolosità dei vulcani attivi nel mondo. Il rischio connesso ai vulcani attivi italiani. Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni pratiche in laboratorio e sul terreno. Testi di studio: M. Cortini, R. Scandone, Un’introduzione alla vulcanologia, Liguori editore, 1987 Materiali e appunti distribuiti durante le attività didattiche. Modalità di accertamento: Esame orale. 245 Virologia BIO/19 CFU Periodo Durata N.Corso 3 + 1L semestrale 40h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CTRI) Scienze biologiche (CTRI) Prof. PIANETTI ANNA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti generali della virologia. Programma: Composizione e struttura dei virus. Cenni sulla classificazione. Moltiplicazione virale. Genetica dei virus. Coltivazione. Azione patogena dei virus. Principi di diagnostica. Batteriofagi. Caratteristiche di alcune gruppi di virus: Herpersvirus; Paramyxovirus; Orthomyxovirus; virus della rosolia; virus dell’ epatite A, B, C, D, E; Retrovirus; Picornavirus, cenni su virus enterici, prioni. Modalità didattiche: Lezione frontale e Laboratorio Testi di studio: La Placa M.: Principi di microbiologia medica, Società Editrice Esculapio Jawet E.:Microbiologia medica, Piccin Editore Padova Modalità di accertamento: Esame orale Zoologia BIO/05 Titolo corso: Zoologia CFU Periodo Durata N.Corso 8 II semestre semestrale 72h Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CTRI) Prof. BALSAMO MARIA [email protected] Ricevimento: giovedi h. 9-11 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni fondamentali sulla biologia animale, sulla biodiversità animale e sul concetto di evoluzione. Programma: Vita cellulare: origine della vita, regni dei viventi. Procarioti ed eucarioti. Cellula animale. Significato ed evoluzione di mitosi e meiosi. Basi cromosomiche e molecolari dell’eredità. Evoluzione: teorie evolutive dalle origini a Darwin. Teoria sintetica. Concetto di specie. Microevoluzione: variabilità, selezione naturale, deriva genetica, legge di HardyWeinberg. Macroevoluzione: speciazione. Equilibri intermittenti. Metodi per lo studio dell’evoluzione. Prove dell’evoluzione. Forma e funzione dalla cellula-organismo dei Protisti all’organismo animale. Dimensioni e simmetria. Sostegno. Movimento e locomozione. Nutrizione e digestione. Respirazione, osmoregolazione ed escrezione in ambiente acquatico e terrestre. Circolazione. Omeostasi. Evoluzione del sistema nervoso, tipi di recettori. Cenni sulla coordinazione ormonale. Riproduzione: Significato adattativo della riproduzione asessuale e sessuale in Protisti ed Animali. Rigenerazione. Sessualità in Protisti ed Animali. Gonadi e dei gameti. Gametogenesi e modalità di fecondazione. Partenogenesi. Determinazione del sesso genotipica e fenotipica. Cariotipo. Sviluppo embrionale radiale e spirale, diretto e indiretto. Neotenia. La diversità della vita animale: fondamenti di sistematica biologica: taxa e categorie. Codice di nomenclatura zoologica. Classificazione e filogenesi. Regnum Protista: struttura, biologia, riproduzione ed ecologia di Sarcomastigophora, Apicomplexa e Ciliophora. Cicli biologici dei principali protozoi parassiti umani ed animali. Regnum Animalia: origine della pluricellularità. Struttura, biologia, riproduzione, ecologia e posizione filogenetica dei principali phyla. Poriferi. Generalità e ciclo biologico degli Cnidari. Platelminti: Trematodi e Cestodi parassiti umani. Rotiferi e Nematodi: i più importanti Nematodi parassiti umani e animali. Origine e funzioni del celoma. Molluschi: adattamenti nelle varie classi, ecologia delle specie italiane più comuni. Anellidi: metameria ed adattamenti. Riproduzione, ecologia e filogenesi. Artropodi: origine e principali linee evolutive. Chelicerati: generalità; Aracnidi (Scorpioni, Ragni, Acari). Crostacei: generalità; Malacostraci: ecologia delle specie italiane comuni. Chilopodi e Diplopodi. Insetti: generalità. Principali ordini di Pterigoti e riconoscimento di specie italiane comuni. Echinodermi: struttura, biologia, ecologia delle specie italiane più comuni. Cordati: origine ed evoluzione. Caratteristiche principali delle classi di Vertebrati e loro rapporti filogenetici. Animali ed ambiente. Relazioni intraspecifiche ed interspecifiche. Interrelazioni tra animali ed ambiente: concetti di comunità 246 ecologica, habitat, ecosistema, catena alimentare, nicchia ecologica, biosfera. Elementi di zoogeografia. Significato e tipi di areale. Meccanismi di dispersione degli animali. Regioni zoogeografiche terrestri. Zoogeografia delle acque dolci e dell’ambiente marino. Modalità didattiche: Lezioni frontali, attività guidata di esercitazione e laboratorio, escursioni didattiche. Testi di studio: Miller-Harley (2005) Zoologia. Vol.I-II. Idelson-Gnocchi Ed., Napoli. Hickman C.P., Roberts L.S., Larson A. (1995) Fondamenti di Zoologia. McGraw-Hill. (per la parte di Zoologia Generale) Hickman C.P., Roberts L.S., Larson A. (1995) Diversità animale. McGraw-Hill. (per la parte di Zoologia Sistematica). Testi di consultazione : Purves W.K., Sadava D., Orians G.H., Heller H.C. (2001) Biologia. I processi evolutivi. L’evoluzione della diversità. La biologia degli animali. Zanichelli. Modalità di accertamento: Esame orale e prova pratica di riconoscimento di materiale zoologico Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Attività guidata di esercitazione e laboratorio, escursioni didattiche. Testi di studio: Miller-Harley (2005) Zoologia. Vol.I-II. Idelson-Gnocchi Ed., Napoli. Hickman C.P., Roberts L.S., Larson A. (1995) Fondamenti di Zoologia. McGraw-Hill. (per la parte di Zoologia Generale) Hickman C.P., Roberts L.S., Larson A. (1995) Diversità animale. McGraw-Hill. (per la parte di Zoologia Sistematica). Testi di consultazione : Purves W.K., Sadava D., Orians G.H., Heller H.C. (2001) Biologia. I processi evolutivi. L’evoluzione della diversità. La biologia degli animali. Zanichelli. Modalità di accertamento: Esame orale e prova pratica di riconoscimento di materiale zoologico Zoologia II BIO/05 Titolo corso: Zoologia II CFU Periodo Durata N.Corso 4 II semestre semestrale (32 h) Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CTRI) Scienze e Tecnologia della Natura (CNAT) Prof. BALSAMO MARIA [email protected] Ricevimento: giovedi h. 9-11 Obiettivi Formativi: Il corso propone agli studenti una visione evoluzionistica della biodiversità animale, fornendo gli strumenti tassonomici per l’identificazione e classificazione dei principali phyla del Regno animale. Programma: Principi e metodi di sistematica biologica. Concetto di specie e di variabilità intraspecifica. Costruzione ed uso di una classificazione: categorie e taxa, la gerarchia Linneana. Regole di nomenclatura. Sistematica feneti-ca e tecniche numeriche. Classificazione e filogenesi: sistematica cladisti-ca e concetto di omologia; sistematica evoluzionistica classica. Elementi di promorfologia. Forma, simmetria e dimensioni del corpo. Piani anato-mici. Regnum Protista. Origine dei protisti. Protozoi: generalità e riproduzione. Cicli biologici dei principali Protozoi parassiti dell’Uomo e degli animali domestici. Linee evolutive nei Protozoi. Regnum Animalia. Il passaggio alla pluricellularità. Radiati: Poriferi, Cnidari, Ctenofori e loro posizione filogenetica. Origine dei Bilateri. Platelminti: evoluzione del parassitismo e cicli biologici dei principali parassiti umani ed animali. Gnatostomulidi e Nemertini. Ipotesi filogenetiche sugli Acelomati. Generalità e relazioni tra gli aschelminti, con particolare riguardo a Rotiferi e Nematodi. Cicli biologici dei principali Nematodi parassiti umani ed animali. Origine e significato del celoma. Celoma e metameria: Anellidi. Biologia e filogenesi del phylum. Echiuridi e Sipunculidi. Le forme di transizione verso gli Artropodi: Onicofori, Tardigradi e loro posizione filogenetica. Artropodi: generalità e ipotesi sull’origine ed evoluzione. Chelicerati: generalità: gli Aracnidi. Crostacei. Unirami: Miriapodi (sensu lato)e Insetti. Principali ordini di Insetti Pterigoti. Molluschi: generalità ed evoluzione del piede e della conchiglia. Posizione filogenetica dei Moluschi. Lofoforati: i Briozoi. Cenni su Foronidei e Brachiopodi. Deuterostomi a confronto con i Protostomi. Echinodermi: 247 generalità e tendenze evolutive. Rapporti filogenetici con gli altri Deuterostomi. Emi-cordati e loro posizione filogenetica. Cenni su Chetognati e Pogonofori. Origine dei Cordati. Tunicati: generalità e cicli biologici dei Taliacei. Cefalocordati. Vertebrati: generalità e caratteristiche principali delle diverse classi. Posizione filogenetica del phylum Cordati ed evoluzione interna con particolare riferimento ai Vertebrati. Modalità didattiche: Lezioni frontali, attività guidata di esercitazione e laboratorio, escursioni didattiche Testi di studio: Baccetti B. et al. (1994) Lineamenti di Zoologia sistematica. Zanichelli. Brusca R.C. & Brusca G. J. (1996) Invertebrati. Zanichelli. Ruppert R.B. & Barnes R.D. (1996) Zoologia : gli invertebrati. Piccin. Modalità di accertamento: Rsame orale e prova pratica di riconoscimento di materiale zoologico. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Attività guidata di esercitazione e laboratorio, escursioni didattiche Testi di studio: Baccetti B. et al. (1994) Lineamenti di Zoologia sistematica. Zanichelli. Brusca R.C. & Brusca G. J. (1996) Invertebrati. Zanichelli. Ruppert R.B. & Barnes R.D. (1996) Zoologia : gli invertebrati. Piccin. Modalità di accertamento: Esame orale e prova pratica di riconoscimento di materiale zoologico Note: Insegnamento opzionale 248 SCIENZE AMBIENTALI CONTATTI SCIENZE AMBIENTALI ISCRIZIONI E IMMATRICOLAZIONI Segreteria studenti Via Saffi, 2 (secondo piano) Tel. 0722-305225 E-mail: [email protected] Referente: Sig.ra Marta Iacomucci Orario: LUN-SAB 9,30-12 CORSI DI LAUREA TRIENNALI IN: Scienze Ambientali (Classe 27) Tecnico del Territorio (Classe 7) In collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza Corso di laurea specialistica in Scienze Ambientali (Classe 82/S) Segreteria di Presidenza Campus Scientifico Sogesta Tel.: 0722-304271/272 Fax: 0722304265 E-mail: [email protected] Referenti: Dott.ssa Maria Pia Bellucci e Dott.ssa Manola Cascella Orario: LUN-VEN 8.30-13.30 Coordinatore didattico Campus Scientifico Sogesta Tel.: 0722-304250 E-mail: [email protected] Referente: Dott. Corrado Saltarelli Orario: LUN-SAB 9-15 CORSO DI PERFEZIONAMENTO I8N EDUCAZIONE AMBIENTALE Segreteria studenti Via Saffi, 2 (secondo piano) Tel. 0722-305225 E-mail: [email protected] Referente: Sig.ra Marta Iacomucci Orario: LUN-SAB 9,30-12 Segreteria organizzativa Viale Trieste 296, Pesaro Tel.: 0721-423526 E-mail: [email protected] Referente: Prof. Nunzio Penna 251 OFFERTA FORMATIVA SCIENZE AMBIENTALI Per i nuovi iscritti l’offerta formativa per l’a.a. 2006/2007 è composta dai seguenti Corsi di Studio: • Laurea triennale in Scienze Ambientali (Classe 27) • Laurea triennale in Tecnico del Territorio (Classe 7) (in collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza) • Laurea Specialistica in Scienze Ambientali (Classe 82/S) CORSI ATTIVATI Lauree Triennali Corso di laurea in Scienze Ambientali, (Classe 27 “Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura”), attivi tutti i tre anni di corso. Corso di laurea in Valutazione e Controllo Ambientale (Classe 27 “Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura”),attivo solo il III anno di corso. Corso di laurea in Tecnico del Territorio (Classe 7 “Urbanistica e Scienze della Pianificazione Territoriale e Ambientale”) in collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza, attivi tutti i tre anni di corso. Laurea Specialistica Corso di laurea specialistica in Scienze Ambientali (classe 82/S “Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio”) attivi il I e II anno di corso dei curricula: 1. Gestione ambientale integrata 2. Valutazione e certificazione ambientale attivo solo il I anno di corso del nuovo curriculum: 3. Analisi e gestione degli ambienti naturali ORDINAMENTO DEI CORSI CORSO DI LAUREA IN SCIENZE AMBIENTALI (Classe 27 “Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura”) REQUISITI DI AMMISSIONE Ai sensi del primo comma dell’art. 6 del D.M. n. 509/99, sono ammessi al Corso di Laurea in Scienze Ambientali coloro che siano in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore, o di altro titolo conseguito all’estero riconosciuto idoneo, dal quale si evinca il possesso di una adeguata preparazione culturale di base in uno dei campi tecnico-economico, sociale, scientifico o umanistico. CONOSCENZE RICHIESTE, VERIFICHE E DEBITI FORMATIVI Possono essere previste modalità di verifica delle conoscenze necessarie, di orientamento e/o attitudinali per la partecipazione ai corsi e l’eventuale definizione di obblighi formativi. 252 CARATTERISTICHE GENERALI Le attività formative prevedono un ampio spettro di discipline nelle aree matematiche, informatiche e statistiche, fisiche, chimiche, biologiche, ecologiche, di scienze della terra, agrarie, giuridiche, economiche e valutative, secondo quanto stabilito dai Decreti di Area per la Classe delle Lauree in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura. La quantità media di lavoro di apprendimento svolto in un anno da uno studente, impegnato a tempo pieno negli studi universitari ed in possesso di adeguata preparazione iniziale, è di norma fissata in 60 crediti. Tra le attività formative nei diversi settori disciplinari, sono dedicate alla conoscenza di metodiche sperimentali ed all’elaborazione dei dati, lezioni ed esercitazioni di laboratorio ed attività sul campo per 21 crediti complessivi. Sono previste attività per la prova finale, per la conoscenza della lingua straniera, per abilità informatiche e tirocini, e a scelta dello studente. La somma dei crediti delle attività formative complessive è pari a 180; un equivale a 8 ore di lezione frontale oppure a 16 ore di attività esercitative guidate, oppure a 25 ore di stages, tirocini e seminari. A compimento degli studi, viene conseguita la Laurea in Scienze Ambientali di I livello e permette l’accesso ad un eventuale ulteriore biennio per il conseguimento della Laurea Specialistica di II livello. OBIETTIVI FORMATIVI Il Corso di Laurea in Scienze Ambientali, di durata triennale, ha l’obiettivo di assicurare allo studente una adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, nonché l’acquisizione di specifiche conoscenze professionali. Le attività formative sono organizzate in modo che i laureati possano: • avere una cultura sistemica di ambiente ed una buona pratica del metodo scientifico per l’analisi di componenti e fattori di processi, sistemi e problemi riguardanti l’ambiente, sia naturale, sia modificato dagli esseri umani; • essere in grado di utilizzare almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali; • possedere adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione; • essere capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro. I laureati del Corso di Laurea in Scienze Ambientali svolgeranno attività professionali in diversi settori, quali: il rilevamento, la classificazione, l’analisi, il ripristino e la conservazione di componenti abiotiche e biotiche di ecosistemi naturali, acquatici e terrestri; l’analisi ed il monitoraggio di sistemi e processi ambientali gestiti dagli esseri umani, nella prospettiva della sostenibilità e della prevenzione, ai fini della promozione della qualità dell’ambiente; i parchi e le riserve naturali, i musei scientifici ed i centri didattici. SCHEMA DELL’ORDINAMENTO Elenco degli insegnamenti distribuiti per anno con l’indicazione dei relativi settori scientifico-disciplinari, del numero dei crediti (L si riferisce a crediti di laboratorio) sia di ogni singola disciplina sia delle altre attività formative previste: I ANNO Matematica (MAT/07), Fisica (FIS/01), Chimica Generale ed Inorganica (CHIM/03), Biologia Animale (BIO/05), Biologia Vegetale (BIO/01), Litologia e Geologia (GEO/02), Informatica (INF/01), Attività formative a scelta dello studente Altre attività formative (ex art. 10 comma 1 lett. f DM 509/99) CFU 8 8 8 4 4 8 4 + 2L 4 (*) 4 (**) 253 II ANNO Ecologia (BIO/07), Geopedologia (GEO/05), Genetica (BIO/18), Biochimica (BIO/10), Fisica Terrestre (GEO/10), Chimica Organica (CHIM/06), Chimica Fisica (CHIM/02), Metodi di Analisi ed Elaborazione Dati (MAT/05), Metodi di osservazione e misura (MAT/06), Economia dell’ambiente (SECS-P/06), Attività formative a scelta dello studente Altre attività formative (ex art. 10 comma 1 lett. f DM 509/99) CFU 8 2 + 2L 4 4 8 4 4 + 2L 2 + 2L 2 +1L 8 4 (*) 3 (**) III ANNO Fisiologia Cellulare (BIO/09), Microbiologia Ambientale (BIO/19), Diritto dell’Ambiente (JUS/10), Ecologia Applicata (BIO/07), Chimica Analitica (CHIM/01), Chimica dell’Ambiente (CHIM/12), Fisica dell’Ambiente (FIS/07), Climatologia (FIS/06), Principi di Trattamento, Recupero e Riciclo dei Rifiuti (CHIM/12), Laboratori integrati (GEO/04 – BIO/07), Attività formative a scelta dello studente: Altre attività formative (ex art. 10 comma 1 lett. f DM 509/99) CFU 4 4 8 2 + 2L 4 + 2L 4 + 2L 4 4 + 2L 4 4L 4 (*) 3 (**) Attività formative per la prova finale: 6 CFU Conoscenza lingua inglese 3 CFU (*) Attività formative a scelta dello studente: tali attività sono autonomamente scelte dallo studente. (**) Altre attività formative: Attività nei laboratori interdisciplinari e nei tirocini, e altre attività volte ad acquisire abilità informatiche, telematiche, relazionali, o comunque utili per l’inserimento nel mondo del lavoro. 254 PROPEDEUTICITÀ Lo studente non può sostenere l’esame di: senza aver superato l’esame di: Biochimica Biologia animale Biologia vegetale Chimica analitica Chimica organica Chimica dell’ambiente Chimica organica Chimica fisica Chimica organica Chimica organica Chimica generale ed inorganica Climatologia Fisica Ecologia Biologia animale Biologia vegetale Ecologia applicata Ecologia Fisica dell’ambiente Fisica Fisica terrestre Matematica Fisica Fisiologia cellulare Biologia animale Biologia vegetale Biochimica Genetica Biologia animale Biologia vegetale Geopedologia Litologia e geologia Metodi di analisi ed elaborazione dati Matematica Metodi di osservazione e misura Matematica Microbiologia ambientale Biologia animale Biologia vegetale Biochimica MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA DIDATTICA E DELLA VALUTAZIONE L’attività didattico formativa è organizzata sulla base di corsi monodisciplinari o integrati. Ciascun insegnamento ufficiale comprende di norma: a) una trattazione della materia a carattere introduttivo e i necessari approfondimenti 255 teorici; b) eventuali moduli di approfondimento; c) attività didattiche integrative, quali esercitazioni, seminari o conferenze. Salvo diversa indicazione, gli insegnamenti si svolgono all’interno di un semestre, indipendentemente dal numero di ore ad essi attribuite. Sono previste lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio per le materie che le prevedono. L’esame di profitto svolto in forma orale consiste in quesiti rivolti allo studente sugli argomenti compresi nel programma d’esame. L’esame orale può essere preceduto da una prova scritta prima di ogni appello di esame. La prova scritta, quando adottata, è elemento concorrente di una valutazione da completare con la prova orale. Gli elaborati corretti sono consultabili da parte di ciascuno studente. I motivi dell’eventuale insuccesso della prova scritta debbono poter essere esplicitati prima dell’inizio della prova orale su richiesta dello studente interessato. PROVA FINALE La prova finale consiste nella presentazione, con discussione, della relazione scritta individuale sull’attività svolta, con le modalità di seguito riportate, in seduta pubblica davanti ad una commissione di docenti, che esprimerà in centodecimi la valutazione complessiva con eventuale lode. La trasformazione in centodecimi dei voti conseguiti nelle varie attività didattiche, che danno origine a votazioni in trentesimi, comporterà una media pesata rispetto ai relativi crediti acquisiti. Le attività relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento della laurea saranno svolte dallo studente, sotto la supervisione di un docente-tutore con le seguenti modalità: • partecipazione ad attività di ricerca e/o di laboratorio sotto la guida di un docente; • tirocini presso società o studi di progettazione o consulenza ambientale, aziende, enti pubblici in regime di convenzione, sotto la guida di un docente. La Laurea si consegue con il superamento della prova finale. Per essere ammesso alla prova finale, lo studente deve avere conseguito i crediti relativi alle attività previste dal presente Regolamento. SBOCCHI PROFESSIONALI Il Corso di laurea offre notevoli opportunità di inserimento nel mondo del lavoro sia attraverso attività classiche e stimolanti come la ricerca e l’insegnamento, sia attraverso nuove professioni richieste da Enti pubblici e privati (esperti di analisi e monitoraggio di sistemi e processi ambientali, educatori ambientali, esperti della protezione e conservazione della qualità dell’aria, delle acque e del suolo, ecc.). APPROFONDIMENTI ON-LINE La maggior parte delle informazioni relative al corso di laurea possono essere reperite sul sito di Ateneo, in particolare alla pagina http://www.uniurb.it/it/studenti/ CORSO DI LAUREA IN VALUTAZIONE E CONTROLLO AMBIENTALE (Classe 27 “Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura”) attivo solo il III Anno SCHEMA DELL’ORDINAMENTO (valido per gli studenti che si sono immatricolati nell’a.a. 2004/2005) Elenco degli insegnamenti distribuiti per anno con l’indicazione dei relativi settori scientifico-disciplinari, del numero dei crediti (L si riferisce a crediti di laboratorio) sia di ogni singola disciplina sia delle altre attività formative previste: 256 III ANNO Conservazione della Natura e delle sue Risorse (BIO/07), Biogeografia (BIO/05), 4 CFU Fisica dell’Ambiente (FIS/07) Diritto dell’Ambiente / Diritto Regionale e degli Enti Locali (JUS/10), Chimica dell’Ambiente (CHIM/12), Principi di Valutazione di Impatto Ambientale (CHIM/12 – BIO/07 – GEO/05), Principi di Trattamento, Recupero e Riciclo dei Rifiuti (CHIM/12), Igiene Ambientale (MED/42), Laboratori Integrati (GEO/04 – BIO/07 – CHIM/12), Attività formative a scelta dello studente: Altre attività formative (ex art. 10 comma 1 lett. f DM 509/99) Attività formative per la prova finale: Conoscenza lingua straniera: CFU 4 4 + 2L 8+4 4 + 2L 6 + 3L 4 4 6L 4 (*) 3 (**) 6 3 (*) Attività formative a scelta dello studente: Tali attività sono autonomamente scelte dallo studente. (**) Altre attività formative: Attività nei laboratori interdisciplinari e nei tirocini, e altre volte ad acquisire abilità informatiche, telematiche, relazionali, o comunque utili per l’inserimento nel mondo del lavoro. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA DIDATTICA E DELLA VALUTAZIONE L’attività didattico formativa è organizzata sulla base di corsi monodisciplinari o integrati. Ciascun insegnamento ufficiale comprende di norma: a) una trattazione della materia a carattere introduttivo e i necessari approfondimenti teorici; b) eventuali moduli di approfondimento; c) attività didattiche integrative, quali esercitazioni, seminari o conferenze. Salvo diversa indicazione, gli insegnamenti si svolgono all’interno di un semestre, indipendentemente dal numero di ore ad essi attribuite. Sono previste lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio per le materie che le prevedono. L’esame di profitto svolto in forma orale consiste in quesiti rivolti allo studente sugli argomenti compresi nel programma d’esame. L’esame orale può essere preceduto da una prova scritta prima di ogni appello di esame. La prova scritta, quando adottata, è elemento concorrente di una valutazione da completare con la prova orale. Gli elaborati corretti sono consultabili da parte di ciascuno studente. I motivi dell’eventuale insuccesso della prova scritta debbono poter essere esplicitati prima dell’inizio della prova orale su richiesta dello studente interessato. PROVA FINALE La prova finale consiste nella presentazione con discussione, della relazione scritta individuale sull’attività svolta, con le modalità di seguito riportate, in seduta pubblica davanti ad una commissione di docenti, che esprimerà in centodecimi la valutazione complessiva con eventuale lode. La trasformazione in centodecimi dei voti conseguiti nelle varie attività didattiche, che danno origine a votazioni in trentesimi, comporterà una media pesata rispetto ai relativi crediti acquisiti. Le attività relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento della Laurea saranno svolte dallo studente, sotto la supervisione di un docente-tutore, con le seguenti modalità: partecipazione ad attività di campo e/o di laboratorio sotto la guida di un docente; tirocini presso società o studi di progettazione o consulenza ambientale, aziende, enti pubblici in regime di convenzione; attività autonoma di rilevamento di dati ambientali, secondo modalità e programmi approvati dalla struttura didattica competente. La Laurea si consegue con il superamento della prova finale. 257 Per essere ammesso alla prova finale, lo studente deve avere conseguito i crediti relativi alle attività previste dal presente Regolamento. In deroga al comma precedente, gli studenti che siano già in possesso del Diploma Universitario in Valutazione e Controllo Ambientale sono ammessi alla prova finale previa acquisizione di 4 crediti nelle discipline di Scienze della Terra e 20 crediti nelle discipline Biologiche tra quelli previsti nell’ordinamento didattico del Corso di Laurea in Valutazione e Controllo Ambientale. SBOCCHI PROFESSIONALI Il Corso di laurea offre notevoli opportunità di inserimento nel mondo del lavoro sia attraverso attività classiche e stimolanti come la ricerca e l’insegnamento, sia attraverso nuove professioni richieste da Enti pubblici e privati (consulenti per la valutazione d’impatto ambientale, consulenti del lavoro nel settore ambientale, certificatori ambientali, ecc.). APPROFONDIMENTI ON-LINE La maggior parte delle informazioni relative al corso di laurea possono essere reperite sul sito di Ateneo, in particolare alla pagina http://www.uniurb.it/it/studenti/ CORSO DI LAUREA IN TECNICO DEL TERRITORIO (Classe 7 “Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale”) in collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza REQUISITI DI AMMISSIONE Ai sensi del 1° comma dell’art. 6 del D.M. 509/99, nonché dell’art. 5 del Regolamento Didattico di Ateneo sono ammessi al corso di laurea in Tecnico del Territorio coloro che siano in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore, o di altro titolo conseguito all’estero riconosciuto idoneo, dal quale si evinca il possesso di una adeguata preparazione culturale di base in uno dei campi tecnico-economico, sociale, scientifico o umanistico. CONOSCENZE RICHIESTE, VERIFICHE E DEBITI FORMATIVI Possono essere previste modalità di verifica delle conoscenze necessarie, di orientamento e/o attitudinali per la partecipazione ai corsi e l’eventuale definizione di obblighi formativi. CARATTERISTICHE GENERALI La durata normale del corso di laurea in Tecnico del Territorio è di tre anni. Ai fini del conseguimento della laurea lo studente deve aver acquisto 180 crediti. Le attività formative che danno luogo all’acquisizione dei crediti consistono in corsi di insegnamento, lezioni, anche in teledidattica, esercitazioni, seminari, corsi liberi, corsi integrativi, conferenze, attività di studio assistita, elaborazione di tesi, stage e tirocini. In conformità alle pertinenti disposizioni del Regolamento Didattico di Ateneo, è consentita l’organizzazione degli insegnamenti sulla base di moduli, corsi integrati, unità didattiche. L’apprendimento delle competenze e delle professionalità da parte degli studenti è computato in crediti formativi, articolati secondo quanto disposto all’art. 34 del Regolamento Didattico di ateneo e secondo le ulteriori disposizioni contenute nel Regolamento del corso di studio. 258 OBIETTIVI FORMATIVI Gli obiettivi formativi qualificanti individuati dalla classe di riferimento, obiettivi formativi del corso di laurea in Tecnico del Territorio sono: - far acquisire le conoscenze di base per analizzare i processi di trasformazione della città e del territorio; - fornire le competenze teoriche dei metodi e delle tecniche di analisi delle forme e delle relazioni funzionali dell’ambiente fisico e dei suoi processi evolutivi; - far acquisire le conoscenze di base relative alla pianificazione e progettazione urbanistica, territoriale, ambientale; - porre in grado di analizzare il montaggio e la gestione dei progetti complessi e dei programmi di opere pubbliche; - far acquisire le conoscenze di base per valutare gli effetti delle azioni di pianificazione sul contesto insediativo, ambientale, paesaggistico, sociale ed economico; - porre in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre all’italiano, nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. SCHEMA DELL’ORDINAMENTO (valido per gli studenti che si immatricoleranno nell’a.a. 2006/2007 e che si sono immatricolati nell’a.a. 2005/2006) I ANNO CFU Informatica (1) (INF/01), (n. 40 ore) 5 Analisi matematica (1) (MAT/05) (80 ore) 10 Topografia (1) ( ICAR/06), (n. 40 ore) 5 Rappresentazione dei fenomeni urbani (1) (ICAR/06), (40 ore) 5 Istituzioni di diritto pubblico (2) (IUS/09), (32 ore) 4 Diritto privato (2) (IUS/01) (64 ore) 8 Diritto amministrativo e giustizia amministrativa (2) (IUS/10) I modulo: Diritto amministrativo, (32 ore) 4 II modulo: Giustizia amministrativa, (24 ore) 3 Diritto urbanistico e diritto dell’ambiente (2) (IUS/10) I modulo: Diritto urbanistico, (24 ore) 3 II modulo: Diritto dell’ambiente, (24 ore) 3 Conoscenza lingua straniera, 5 II ANNO Geologia Tecnica (1) (ICAR 20) (40 ore) Geotecnica (1) (ICAR/07), (40 ore) Cartografia (1) (ICAR/06), (40 ore) Tecnica delle costruzioni (1) (ICAR/09) (40 ore) Tecnologia dell’architettura (1) (ICAR/12) (40 ore) Estimo (1) (ICAR/22) (64 ore) Economia ed Estimo rurale (1) (SECS-P03) (40 ore), Storia dell’arte moderna (2) (L-ART/02), (32 ore) Scienza delle finanze (2) (SECS-P/03), (48 ore) Chimica dell’ambiente e dei beni culturali (1) (CHIM/12) (64 ore) Attività formative a “libera scelta” dello studente CFU 5 5 5 5 5 8 5 4 6 8 9 (*) 259 III ANNO Diritto penale dell’ambiente (2) IUS/17 , (24 ore) 3 Diritto amministrativo (profili di diritto pubblico comunitario) (2) (IUS/10) (40 ore) 5 Idraulica agraria e sistemazioni idraulico forestali (1) (AGR/08), (40 ore) 5 Costruzioni rurali e territorio agroforestale (1) (AGR/10), (40 ore) 5 Ingegneria sanitaria-ambientale (1) (ICAR/03), (40 ore) 5 Igiene generale e applicata (1) (MED/42), (40 ore) 5 Ecologia (1) (BIO/07), (40 ore) 5 Pianificazione territoriale (1) (ICAR/20), (40 ore) 5 Tecnica urbanistica (1) (ICAR/20), (40 ore) 5 Sociologia dell’ambiente e del territorio (SPS/10) (32 ore) 4 Attività formative ex art. 10, comma 1, lett. f, DM 509/99, 9 (**) Prova finale 4 (1) Facoltà di Scienze Ambientali (2) Facoltà di Giurisprudenza (*) Attività formative a “libera scelta” dello studente: tali attività sono autonomamente scelte dallo studente. (**) Altre attività formative ex art 10, comma 1 lett.f, DM 509/99: Attività nei laboratori interdisciplinari e nei tirocini, e altre attività volte ad acquisire abilità informatiche, telematiche, relazionali, o comunque utili per l’inserimento nel mondo del lavoro. 260 PROPEDEUTICITA’ Lostudente non può sostenere l’esame di: senza aver superato l’esame di: - Cartografia - Rappresentazione dei fenomeni urbani Topografia - Pianificazione territoriale - Cartografia - Tecnica delle costruzioni - Tecnologia dell’architettura - Costruzioni rurali e territorio agro-forestale - Tecnica delle costruzioni - Tecnologia dell’architettura - Diritto amministrativo e giustizia amministrativa - Istituzioni di diritto pubblico - Diritto amministrativo (profili di diritto pubblico comunitario) - Istituzioni di diritto pubblico; - Diritto privato - Diritto penale dell’ambiente - Istituzioni di diritto pubblico - Diritto privato - Istituzioni di diritto pubblico - Diritto urbanistico e diritto dell’ambiente - Diritto amministrativo e giustizia amministrativa - Geologia tecnica - Topografia - Cartografia -Geotecnica - Topografia - Cartografia - Idraulica agraria e sistemazioni idraulico forestali - Tecnica delle costruzioni - Tecnologia dell’architettura - Igiene generale e applicata - Chimica dell’ambiente e dei beni culturali - Ingegneria sanitaria-ambientale - Chimica dell’ambiente e dei beni culturali - Scienza delle finanze - Istituzioni di diritto pubblico - Storia dell’arte moderna - Rappresentazione dei fenomeni urbani - Tecnica delle costruzioni - Analisi matematica - Tecnica urbanistica - Cartografia - Tecnica delle costruzioni - Tecnologia dell’architettura - Tecnologia dell’architettura - Analisi matematica - Topografia - Analisi matematica 261 SCHEMA DELL’ORDINAMENTO (valido per gli studenti che si sono immatricolati nell’a.a. 2004/2005) III ANNO CFU Diritto penale dell’ambiente (2) IUS/17 , (20 ore 3 Diritto dell’Unione Europea (2) (IUS/14) (40 ore) 5 Idraulica agraria e sistemazioni idraulico forestali (1) (AGR/08), (40 ore) 5 Costruzioni rurali e territorio agroforestale (1) (AGR/10), (40 ore) 5 Ingegneria sanitaria-ambientale (1) (ICAR/03), (40 ore) 5 Igiene generale e applicata (1) (MED/42), (40 ore) 5 Ecologia (1) (BIO/07), (40 ore) 5 Composizione architettonica e urbana (1) (ICAR/14), (40 ore) 5 Tecnica e pianificazione urbanistica (1) (ICAR/20), (40 ore) 5 Sociologia dell’ambiente e del territorio (1) (SPS/10), (35 ore) 4 Attività formative ex art. 10, comma 1, lett. f, DM 509/99, 9 (**) Prova finale 4 (1) Facoltà di Scienze Ambientali (2) Facoltà di Giurisprudenza (*) Attività formative a “libera scelta” dello studente: tali attività sono autonomamente scelte dallo studente. (**) Altre attività formative ex art 10: Attività nei laboratori interdisciplinari e nei tirocini, e altre attività volte ad acquisire abilità informatiche, telematiche, relazionali, o comunque utili per l’inserimento nel mondo del lavoro. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA DIDATTICA E DELLA VALUTAZIONE L’attività didattico formativa è organizzata sulla base di corsi monodisciplinari o integrati. Ciascun insegnamento ufficiale comprende di norma: a) una trattazione della materia a carattere introduttivo e i necessari approfondimenti teorici; b) eventuali moduli di approfondimento; c) attività didattiche integrative, quali esercitazioni, seminari o conferenze. Salvo diversa indicazione, gli insegnamenti si svolgono all’interno di un semestre, indipendentemente dal numero di ore ad essi attribuite. Sono previste lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio per le materie che le prevedono. L’esame di profitto svolto in forma orale consiste in quesiti rivolti allo studente sugli argomenti compresi nel programma d’esame. L’esame orale può essere preceduto da una prova scritta prima di ogni appello di esame. La prova scritta, quando adottata, è elemento concorrente di una valutazione da completare con la prova orale. Gli elaborati corretti sono consultabili da parte di ciascuno studente. I motivi dell’eventuale insuccesso della prova scritta debbono poter essere esplicitati prima dell’inizio della prova orale su richiesta dello studente interessato. PROVA FINALE Prima della prova finale, e con imputazione anche al terzo anno di corso, possono essere riconosciuti da 1 a 9 crediti per significative esperienze di lavoro, di studio o di volontariato congruenti con le finalità del Corso di Laurea, ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche, tirocini, stage in aziende e presso amministrazioni pubbliche, altre attività o competenze funzionali a un arricchimento della formazione teorico-pratica negli ambiti di riferimento degli obiettivi formativi. La documentazione afferente a tali abilità o esperienze, presentata dallo studente insieme con un curriculum o una relazione, viene valutata da un’apposita commissione del Consiglio di Corso di studio, ove necessario anche a seguito di un colloquio. In mancanza di tali abilità o esperienze, autonomamente acquisite, lo studente potrà acquisire i crediti necessari anche mediante la frequenza ad attività formative organizzate a cura delle Facoltà, il cui profitto sarà accertato con un test finale o altra forma idonea. Acquisiti i necessari crediti, lo studente è ammesso a sostenere la prova finale, che consisterà nella discussione di un caso pratico di studio, elaborato per iscritto, oppure in uno schema di progetto scelto in una delle materie di insegnamento d’accordo con il docente. 262 SBOCCHI PROFESSIONALI I laureati della classe svolgeranno attività professionali realizzando analisi delle strutture urbane, territoriali, ambientali, di atti di pianificazione, programmazione, gestione e valutazione, contribuendo alla definizione di strategie delle amministrazioni, istituzioni e imprese con riferimento al recupero, valorizzazione e trasformazione della città, del territorio e dell’ambiente. I laureati nella classe esplicano altresì la propria attività professionale nelle aree della progettazione, direzione lavori e sicurezza, consulenza estimativa tecnico-legale-amministrativa e di rilevamento del territorio, anche nei riflessi tributari. Gli ambiti di riferimento potranno essere la libera professione, nonché le attività presso le istituzioni e gli enti pubblici e privati operanti per la trasformazione ed il governo della città, del territorio e dell’ambiente. APPROFONDIMENTI ON-LINE La maggior parte delle informazioni relative al corso di laurea possono essere reperite sul sito di Ateneo, in particolare alla pagina http://www.uniurb.it/it/studenti/ o sul sito di Facoltà (http://www.uniurb.it/SA/index.html), dal quale è possibile scaricare bandi, calendari e vademecum ecc.. CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE AMBIENTALI (Classe 82/S “Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio”) REQUISITI DI AMMISSIONE 1. Sono direttamente ammessi al Corso di laurea specialistica in Scienze Ambientali (CdL 82/S) i laureati in Scienze Ambientali - classe 27 – o in Valutazione e Controllo Ambientale –classe 27 – o in Scienze e Tecnologie per la Natura –classe 27 -dell’Università di Urbino, nonché i laureati in Scienze Ambientali della laurea quinquennale. 2. Vengono ammessi al CdL 82/S i laureati nella classe 27 provenienti da altre Università e coloro che sono in possesso di laurea in altre classi di laurea previste dal D.M. 509/99 e D.M. 4 agosto 2000, o di altra laurea quadriennale, previa delibera del Consiglio di Facoltà, su proposta della Commissione didattica, la quale determina l’eventuale debito formativo in difetto del numero necessario di crediti e le prove necessarie per il conseguimento di tali crediti. 3. Su istanza dello studente, possono essere computati, ai fini della laurea specialistica in Scienze Ambientali, i crediti riconosciuti nella pregressa carriera, e non utilizzati ai fini del conseguimento della laurea di primo livello. 4. Agli studenti non ancora in possesso della laurea nella Classe 27 dell’Università di Urbino, l’immatricolazione alla laurea specialistica è consentita con riserva del conseguimento del titolo di studio entro la sessione straordinaria dell’anno accademico precedente. Il mancato conseguimento della laurea comporta la conversione dell’immatricolazione alla laurea specialistica in iscrizione quale fuori corso al corso di laurea triennale. 5. L’ammissione per coloro che sono in possesso di titolo straniero, salva la valutazione del curriculum secondo i criteri di cui ai commi precedenti, è comunque subordinata al conseguimento di un titolo accademico finale dopo almeno quindici anni di scolarità. 6. I requisiti curriculari sono in ogni caso discrezionalmente valutati dal Consiglio di Facoltà, anche mediante controllo dei programmi dei corsi di studio seguiti, per verificare l’adeguatezza della preparazione personale del laureato che richiede l’iscrizione. In relazione a particolari esigenze formative il Consiglio di Facoltà potrà stabilire un obbligo di frequenza. CARATTERISTICHE GENERALI 1. Gli insegnamenti ufficiali del CdL 82/S sono elencati nello Schema dell’Ordinamento sotto riportato e possono essere attivati direttamente o mutuati dagli altri Corsi di Laurea della Facoltà di equivalente livello e, ove necessario, 263 dell’Ateneo, nonché, sulla base di specifici accordi, di altri atenei. 2. Ciascun insegnamento ufficiale comprende di norma (a) elementi introduttivi; (b) una trattazione organica dei principali aspetti della disciplina; (c) un esame più dettagliato di singole tematiche e questioni; (d) eventuali laboratori, esercitazioni, stage e seminari diretti ad approfondire e a consolidare le conoscenze e le competenze acquisite in relazione ai punti precedenti. 3. Ogni insegnamento ufficiale permette l’acquisizione di un n. di crediti definito nello Schema dell’ Ordinamento 4. Ogni credito formativo corrisponde a 25 ore di impegno dello studente, di cui 8 ore di lezione frontale e 17 ore di apprendimento, oppure 16 ore di lezioni ed esercitazioni di laboratorio ed attività sul campo e 9 ore di apprendimento. Un numero definito di crediti formativi (come indicato nello Schema dell’Ordinamento) possono essere acquisiti mediante altre attività, collaterali alla didattica, secondo quanto stabilito dal Regolamento di Facoltà. 5. Gli esami di profitto per ciascun insegnamento consistono in una prova da svolgersi secondo le modalità descritte nel Vademecum, che può essere teorica e pratica, scritta e orale. L’esame può eventualmente essere preceduto da prove in itinere di accertamento del profitto. 6. E’ parte del percorso didattico, al quale lo studente è tenuto ai fini dell’ammissione alla prova finale, la verifica, con giudizio di idoneità espresso dalla Commissione didattica di Facoltà, relativa alle ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini ecc., anche derivanti da esperienze in ambienti di lavoro. Ciascuna verifica può comportare l’acquisizione di crediti formativi fino alla misura di 8 (otto) CFU. OBIETTIVI FORMATIVI Il Corso di laurea specialistica in Scienze Ambientali prevede tre curricula: 1) Gestione Ambientale Integrata 2) Valutazione e Certificazione Ambientale 3) Analisi e Gestione degli Ambienti Naturali Il curriculum Gestione Ambientale Integrata consentirà di effettuare: il monitoraggio di aree critiche per gli effetti dell’ inquinamento di origine urbana o a seguito di attività produttive dei comparti industriali e agricolo-forestali; le procedure di mitigazione degli effetti degli impatti in ambienti naturali o antropizzati e di ripristino ambientale; il recupero e valorizzazione di aree inquinate o degradate; la stesura di piani di gestione integrata delle risorse ambientali in aree interessate da una forte pressione antropica Il curriculum Valutazione e Certificazione Ambientale consentirà di effettuare: l’ analisi e la caratterizzazione di aree di interfaccia tra processi naturali e processi antropici interessanti in particolare le attività produttive dei comparti industriali e agricolo-forestali; la valutazione dei rischi ambientali e di quelli connessi ad inquinamenti o al deterioramento delle risorse naturali; le procedure di valutazioni di impatto ambientale (VIA), valutazione di impatto ambientale strategico (VAS) e di valutazione di incidenza (VI); le procedure di certificazioni di qualità e di compatibilità ambientale con i processi di conservazione delle risorse naturali e culturali, dei processi produttivi e dei processi distributivi di manufatti e prodotti alimentari e di servizi (procedure ISO, EMAS). Il curriculum Analisi e Gestione degli Ambienti Naturali consentirà di effettuare: attività di rilevamento, analisi e valutazione della biodiversità, ai vari livelli e nelle sue diverse componenti, e dei sistemi territoriali; attività di progettazione e verifica di piani di gestione finalizzati alla conservazione del patrimonio naturale ed allo sfruttamento sostenibile delle risorse naturali; attività di ricerca funzionale alla conservazione della fauna selvatica per una corretta gestione dell’ambiente naturale; attività di trasferimento delle conoscenze acquisite sull’analisi e valutazione del patrimonio naturale e sui risultati dei piani di gestione. 264 SCHEMA DELL’ORDINAMENTO Elenco degli insegnamenti distribuiti per anno con l’indicazione dei relativi settori scientifico-disciplinari, del numero dei crediti sia di ogni singola disciplina sia delle altre attività formative previste, per ciascuno dei tre curricula: 1) Gestione Ambientale Integrata; 2) Valutazione e Certificazione Ambientale; 3) Analisi e Gestione degli Ambienti Naturali. 1. Insegnamenti obbligatori del Corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali, indirizzo Gestione Ambientale Integrata. I ANNO Matematica per l’ambiente (MAT/07 Informatica per l’ambiente(INF/01) Fisica dell’inquinamento (FIS/07) Chimica dell’inquinamento (CHIM/12) Economia per l’ambiente (SECS-P /06) Rilevamento geologico e geomorfologico con elementi di idrogeologia (GEO/02) Chimica per l’ambiente (CHIM/12) Ecologia dei sistemi complessi (BIO/07) Altre attività formative Attività formative a scelta dello studente CFU 4 4 4 CFU 4 8 8 7 CFU 4+3 4 CFU 4 II ANNO Valutazione d’impatto ambientale (CHIM/12, BIO/07, GEO/02) 3+3+3 Ecotossicologia (BIO/07) 4 Chimica analitica degli inquinanti (CHIM/01, CHIM/02) 4+2 Biomonitoraggio(BIO/05, BIO/09) 2+2 Laboratorio di Fisica Ambientale(FIS/07) 2 Gestione delle risorse energetiche (ING-IND/09) 2 Gestione dei rifiuti solidi e delle acque di approvvigionamento e di rifiuto (ICAR/03) 4 Caratterizzazione e recupero di siti contaminati (CHIM/12, ICAR/03) 4+3 Altre attività formative 4 Attività formative per la prova finale 24 2. Insegnamenti obbligatori del Corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali, indirizzo Valutazione e Certificazione Ambientale: I ANNO Matematica per l’ambiente (MAT/07) Informatica per l’ambiente(INF/01) Economia per l’ambiente (SECS-P/06) Rilevamento geologico e geomorfologia con elementi di idrogeologia (GEO/02) Ecologia dei sistemi complessi (BIO/07) Chimica per l’ambiente (CHIM/12) Telerilevamento (GEO/04) CFU 4 4 8 8 4+3 7 4 265 Rischi chimici (CHIM/12) Altre attività formative Attività formative a scelta dello studente 4 4 4 II ANNO Valutazione d’impatto ambientale (CHIM/12, BIO/07, GEO/02) 3+3+3 Rischi biologici (BIO/05, BIO/07) 2+2 Rischi climatologici (FIS/06) 2 Rischi fisici (FIS/07) 2 Rischi Geologici (GEO/02, GEO/05) 5 Indicatori Chimici (CHIM/12) 4 Indicatori Biologici(BIO/05, BIO/07, BIO/10) 1+1+2 Certificazione della qualità dei processi di analisi (SECS-P/06, SECS-P/13) 8 Altre attività formative 4 Attività formative per la prova finale 24 3. Insegnamenti obbligatori del Corso di Laurea specialistica in Scienze Ambientali, indirizzo Analisi e Gestione degli Ambienti Naturali I ANNO Informatica per l’ambiente(INF/01) Sistematica e filogenesi animale(BIO/05) Fisiologia animale(BIO/09) Rilevamento geologico e geomorfologico con elementi di idrogeologia(GEO/02) Ecotossicologia(BIO/07) Biomonitoraggio(BIO/05, BIO/09) Ecologia dei sistemi complessi(BIO/07) Telerilevamento(GEO/04) Laboratori Integrati(BIO/01,GEO/09,CHIM/06) Altre attività formative Attività formative a scelta dello studente II ANNO (non attivato per l’a.a. 2006/2007) Topografia e Cartografia(ICAR/06) Geografia Fisica(GEO/04) Economia per l’ambiente(SECS-P/06) Chimica per l’ambiente(CHIM/12) Biochimica(BIO/10) Zoologia(BIO/05) Fisiologia (Bio/09) Chimica Fisica(CHIM/02) Altre attività formative Attività formative per la prova finale CFU 4 4 4 8 4 2+2 4+3 4 3+3+3 4 4 CFU 4 4 8 7 3 4 3 3 4 24 Ai fini dell’acquisizione obbligatoria dei crediti a libera scelta, stabiliti nella misura di 4 CFU, la Facoltà attiva all’inizio dell’anno accademico degli insegnamenti opzionali. 266 PROVA FINALE La prova finale consiste nella presentazione, con discussione, della relazione scritta individuale sull’attività svolta, con le modalità di seguito riportate, in seduta pubblica davanti ad una commissione di docenti, che esprimerà in centodecimi la valutazione complessiva con eventuale lode. La trasformazione in centodecimi dei voti conseguiti nelle varie attività didattiche, che danno origine a votazioni in trentesimi, comporterà una media pesata rispetto ai relativi crediti acquisiti. Le attività relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento della laurea saranno svolte dallo studente, sotto la supervisione di un docente relatore con le seguenti modalità: • partecipazione ad attività di ricerca e/o di laboratorio sotto la guida di un docente della Facoltà; • tirocini presso società o studi di progettazione o consulenza ambientale, aziende, enti pubblici in regime di convenzione, sotto la guida di un docente della Facoltà. Può assumere le funzioni di relatore anche altro docente della Facoltà, appartenente al settore scientifico-disciplinare di afferenza della materia, non titolare dell’insegnamento stesso. SBOCCHI PROFESSIONALI I tre curricula hanno un chiaro indirizzo professionale spendibile in settori strategici: (a) per lo sviluppo, compatibile con l’ambiente, di imprese; (b) per una gestione, eco-compatibile con l’ambiente, di territori amministrati da comuni, comunità montane, province e regioni. L’ambito operativo soddisfa diverse esigenze della società: (i) lo sviluppo socio economico; (ii) la valutazione dei rischi ambientali, naturali e prodotti dalle attività antropiche; (iii) la tutela delle risorse non rinnovabili; (iv) il recupero e conservazione dell’ambiente naturale e del patrimonio storico e culturale. Il laureato in Scienze Ambientali acquisisce quindi esclusive capacità di analisi e interpretazione e di progettazione nell’interfaccia tra processi naturali e processi antropici, dove si coniugano problematiche sociali, economiche e culturali. APPROFONDIMENTI ON-LINE La maggior parte delle informazioni relative al corso di laurea possono essere reperite sul sito di Ateneo, in particolare alla pagina http://www.uniurb.it/it/studenti/ o sul link “offerta formativa”. 267 ESAMI E PROCEDURE PASSAGGI DI CORSO E TRASFERIMENTI I trasferimenti e i passaggi di Corso sono disciplinati dagli artt. 13 e 14 del Regolamento Didattico di Ateneo. Per l’applicazione di tali norme, all’inizio di ogni anno accademico, viene nominata dal Consiglio di Facoltà, eventualmente su proposta del Consiglio di Corso di Studio, una Commissione didattica, della quale fanno parte anche il Preside o un suo delegato e il responsabile della segreteria studenti. La Commissione, sentiti i docenti interessati, e valutati programmi allegati alla domanda di passaggio o di trasferimento, riferisce al Consiglio di Facoltà o di Corso di Studio per i provvedimenti di cui all’art. 34, comma 7 del Regolamento Didattico di Ateneo. Il riconoscimento dei crediti acquisiti nella carriera pregressa dagli studenti ai fini del conseguimento del titolo di studio del Corso di Studio al quale essi passano o si trasferiscono, è subordinato alla presenza, nell’ordinamento didattico del Corso di Studio al quale si chiede l’iscrizione, dei settori scientifico-disciplinari di riferimento degli insegnamenti o moduli per i quali lo studente chiede il riconoscimento dei crediti, o almeno di settori scientificodisciplinari affini. Sulla base di un motivato giudizio, la Commissione può derogare a quanto stabilito dal comma precedente. Il riconoscimento delle attività formative effettuate nell’ambito di programmi di mobilità studentesca avviene di norma alle stesse condizioni di cui ai commi precedenti, ferme restando le vigenti disposizioni regolamentari e le delibere di Facoltà assunte in precedenza. Gli studenti che siano già in possesso del Diploma Universitario in Valutazione e Controllo Ambientale rilasciato dalla Facoltà di Scienze Ambientali dell’Università degli Studi di Urbino, sono ammessi alla prova finale per il conseguimento della Laurea in Valutazione e Controllo Ambientale, previa acquisizione di 4 crediti nelle discipline di Scienze della Terra e 20 crediti nelle discipline biologiche tra quelli previsti nell’ordinamento didattico del Corso di Laurea in Valutazione e Controllo Ambientale. CRITERI DI RICONOSCIMENTO DI ATTIVITÀ FORMATIVE POST-SECONDARIE RICONOSCIMENTO DEI TITOLI ACCADEMICI ESTERI 1. Nel rispetto delle disposizioni comunitarie, l’Università, sentito il competente Consiglio di Facoltà, conferisce titoli accademici corrispondenti a quelli conseguiti presso Istituti di istruzione superiore esteri, compresi in elenchi annessi ad accordi bilaterali o plurilaterali resi esecutivi. In tal caso il riconoscimento avviene in via amministrativa con decreto rettorale. 2. Sulla base di una specifica valutazione degli studi compiuti all’estero, l’Università, previo accertamento del competente Consiglio di Facoltà può dichiarare, altresì, che un titolo accademico estero, non contemplato da alcun accordo internazionale, è equivalente a quello corrispondente da essa conferito. Qualora l’equipollenza non sia accertata, lo stesso Consiglio può determinare la natura ed il numero di crediti necessari per l’ammissione alla prova finale per il conseguimento del titolo, ovvero ammettere il richiedente a sostenere la prova finale di laurea o di laurea specialistica. Nel caso in cui il titolo straniero, conseguito all’estero in applicazione dell’art. 5, comma 9 del presente Regolamento, corrisponda a quello conclusivo del corso di studio intrapreso presso l’Università, l’equipollenza, ove accertata, comporta la conclusione del corso di studio presso l’Università. RICONOSCIMENTO DI STUDI COMPIUTI ALL’ESTERO 1. Gli studenti iscritti presso l’Università possono compiere parte dei propri studi e svolgere parte delle proprie attività 268 di ricerca presso Atenei esteri nell’ambito dei programmi di mobilità dell’Unione Europea, di accordi di cooperazione internazionale stipulati dall’Ateneo e di programmi di studio o di ricerca approvati dal Consiglio di corso di studio. 2. Lo studente candidato a trascorrere un periodo di studi o di attività all’estero è tenuto ad indicare nel proprio piano di studio annuale gli insegnamenti che intende seguire e i loro programmi dettagliati, le attività che intende svolgere, le prove che intende superare. 3. Le condizioni per il riconoscimento del programma di studi da compiere, degli studi compiuti, delle attività da svolgere, delle attività svolte all’estero e del conseguimento dei relativi crediti formativi da parte di studenti dell’Università sono deliberate dal competente Consiglio di corso di studio, sentiti i titolari degli insegnamenti. Le tipologie del riconoscimento sono: a) riconoscimento della frequenza; b) riconoscimento dei crediti, o comunque della verifica del profitto, eventualmente subordinato a prove integrative; c) riconoscimento del periodo di preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo di studio; d) riconoscimento del tirocinio, anche ai fini dell’abilitazione all’esercizio della professione, e delle altre attività formative. Al termine del periodo di permanenza all’estero, sulla base della certificazione esibita, il Consiglio del corso di studio delibera circa il riconoscimento delle attività formative svolte all’estero, i relativi crediti e le valutazioni del profitto riferendole ai settori scientifico-disciplinari del corso di studio e convertendole, se necessario, nel sistema di crediti adottato. Ove il riconoscimento sia richiesto nell’ambito di un programma che ha adottato un sistema di trasferimento dei crediti (ECTS), il riconoscimento avviene secondo le modalità stabilite dal sistema stesso. 4. L’Università favorisce il soggiorno , a scopo di studi e di ricerca, di studenti di Atenei esteri, mettendo a loro disposizione le proprie risorse didattiche e organizzative, secondo un principio di reciprocità. REGOLE E CRITERI DI TRASFERIMENTO DA ALTRE UNIVERSITÀ TRASFERIMENTI Gli studenti che intendono trasferirsi presso l’Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” devono presentare la domanda e la relativa documentazione entro i rispettivi termini di iscrizione. A fronte di giustificati motivi, in conformità al regolamento nella competente struttura didattica, il Rettore può accogliere il trasferimento oltre tale data e fino al 31 dicembre. Gli studenti trasferiti a questo Ateneo sono tenuti a versare le tasse e i contributi per l’ammontare stabilito per gli studenti già iscritti (Legge 537/93). Gli studenti possono inoltrare richiesta di riconoscimento dei crediti formativi universitari (CFU) conseguiti presso altre sedi, presentando apposita domanda alla struttura didattica preposta (Consiglio di Facoltà). STUDENTI STUDENTE RIPETENTE Coloro i quali abbiano seguito il corso di studi cui sono iscritti per l’intera sua durata senza aver preso l’iscrizione a tutti gli insegnamenti prescritti per l’ammissione all’esame di laurea o di diploma o senza averne ottenuto le relative attestazioni di frequenza, debbono iscriversi come ripetenti per gli insegnamenti mancanti di iscrizione o di frequenza. La ripetizione deve essere fatta per uno o più anni a seconda che si tratti di insegnamenti annuali o pluriennali. Tutti gli studenti che si iscrivono come ripetenti ad un anno di corso sono tenuti di nuovo al pagamento delle prescritte tasse e contributi. Non possono essere iscritti come ripetenti gli studenti fuori corso i quali, avendo frequentato tutti gli insegnamenti fondamentali e complementari prescritti per l’ammissione all’esame di laurea, chiedano di poter frequentare altri insegnamenti in soprannumero. 269 STUDENTE FUORI CORSO Lo studente si considera fuori corso quando pur avendo completato gli anni di iscrizione previsti come normali dagli ordinamenti non abbia acquisito, entro la durata normale del corso di laurea o di laurea specialistica tutti i crediti necessari al conseguimento del titolo. PIANI DI STUDIO I Regolamenti didattici di ciascun Corso di Studio possono prevedere, nel rispetto dei vincoli stabiliti per la relativa classe di riferimento, uno o più indirizzi formativi specifici. Lo studente è tenuto a seguire l’insieme delle attività formative indicate nel Regolamento ai fini del conseguimento del titolo. Lo studente può formare il proprio piano di studio o seguendo il piano di studi ufficiale, eventualmente articolato negli indirizzi previsti per il Corso cui è iscritto, o modificando quest’ultimo in parte, fatta salva comunque la possibilità di includere comunque insegnamenti che risultino aggiuntivi rispetto a quelli richiesti per il conseguimento del titolo. Gli studenti presentano i piani di studio, sia corrispondenti a quelli ufficiali, sia individuali, entro il secondo anno del Corso di Laurea, o il primo anno del Corso di Laurea Specialistica, nei termini stabiliti dal Senato Accademico. Il piano è modificabile negli anni successivi. L’approvazione è automatica qualora i piani di studio individuali corrispondano a quelli ufficiali o si discostino da questi ultimi per un numero di crediti non superiore a quello che il Regolamento del Corso lascia alla libera scelta dello studente. I piani di studio individuali non approvati automaticamente a norma del precedente comma, sono sottoposti all’approvazione di una apposita commissione, nominata dal Consiglio di Facoltà, che valuterà la congruenza delle scelte con gli obiettivi formativi del Corso di Studio. CALENDARIO ACCADEMICO Il calendario delle lezioni è deliberato dal Consiglio di Facoltà in modo da assicurare che ogni singolo corso d’insegnamento sia svolto in almeno due giorni della stessa settimana per non più di due ore al giorno. Devono essere evitate sovrapposizioni nell’orario delle lezioni relative a materie obbligatorie del medesimo anno di corso. Le lezioni degli insegnamenti annuali hanno inizio almeno 6 settimane prima della sospensione natalizia. I corsi semestrali non possono durare meno di 11 settimane effettive. Il primo semestre inizierà il primo ottobre e comunque non prima del 15 settembre e non oltre il 15 ottobre. Il secondo semestre inizierà il primo marzo e comunque non prima del 15 febbraio e non oltre il 15 marzo. MODALITÀ DI ACCESSO/ISCRIZIONE AGLI ESAMI Gli studenti della Facoltà di Scienze Ambientali possono effettuare l’iscrizione agli esami on line oppure iscriversi direttamente alle liste esposte in Sogesta o telefonare al numero 0722 304287. MODALITÀ DI AMMISSIONE ALL’ESAME DI LAUREA ESAMI DI LAUREA O DIPLOMA La domanda di ammissione agli esami di laurea o diploma, redatta su carta legale da euro 14,62 e diretta al Rettore, valida per tutte e tre le sessioni, deve essere presentata presso la segreteria studenti. Il foglio di assegnazione della tesi e la domanda di ammissione vanno presentati entro i seguenti termini: – sessione estiva: 1° aprile – sessione autunnale: 1° settembre 270 – appello straordinario: 1° dicembre – nel caso in cui lo studente non discuta la tesi nella sessione indicata, la domanda sarà valida anche per le sessioni successive dello stesso anno accademico. Per ogni sessione di laurea la Facoltà di Scienze Ambientali stabilisce una data entro la quale il laureando dovrà consegnare una copia della tesi presso la segreteria studenti ed una copia per il controrelatore presso la segreteria di Presidenza. 271 SERVIZI E STRUTTURE ISCRIZIONE A SINGOLE ATTIVITÀ FORMATIVE 1. Coloro che desiderano integrare la propria formazione in modo selettivo ma senza intraprendere un corso di laurea possono iscriversi a singole attività formative. 2. Per i cittadini stranieri non comunitari l’istanza e i documenti devono essere perfezionati dalla competente Rappresentanza diplomatica italiana all’estero, nonché trasmessi dalla stessa o presentati dall’interessato. 3. L’accoglimento delle domande di iscrizione a singole attività formative previste da un corso di studi è deliberato dal Consiglio di tale corso. 4. Gli iscritti a singole attività formative possono ottenere la certificazione degli studi compiuti, degli esami superati e dei crediti formativi acquisiti. Le attività formative di cui al presente articolo potranno essere valutate ai fini dell’iscrizione a normali corsi di studio. 5. Gli iscritti sono tenuti a pagare un contributo che viene fissato dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Senato Accademico, in sede di determinazione annuale delle tasse universitarie. Il modulo per l’iscrizione è disponibile presso la Segreteria Studenti. 6. L’iscritto a singole attività formative non gode dell’elettorato attivo e passivo nelle elezioni delle rappresentanze studentesche. TIROCINI E STAGES Gli stages e i tirocini consistono in una permanenza documentata presso aziende, enti, e/o laboratori universitari. LABORATORI Le attività di laboratorio consistono nell’effettuazione di percorsi indicati dai docenti presso i laboratori dell’Ateneo anche sotto la guida di un docente o di un tutor. ATTIVITÀ DI TUTORATO Il Consiglio di Corso di Facoltà promuove, organizza e sottopone a verifica le attività di tutorato. Il servizio di tutorato ha il compito di orientare e assistere gli studenti lungo tutto il corso degli studi e di rimuovere gli ostacoli che impediscono di trarre adeguato giovamento dalla frequenza dei corsi, anche attraverso iniziative rapportate alle necessità dei singoli. Il bando per la selezione dei collaboratori dovrà indicare le attitudini e le competenze richieste. I bandi saranno pubblicizzati presso le strutture universitarie frequentate dagli studenti e comunque affissi all’Albo della Facoltà per un periodo non inferiore a tre settimane. I requisiti per l’ammissione al concorso, i tempi e le modalità di selezione nonché i vincoli finanziari ed il compenso orario da corrispondere ai collaboratori saranno indicati dalle risoluzioni adottate dal Consiglio di Facoltà. DIRITTO ALLO STUDIO, AGEVOLAZIONI E ASSISTENZA SCOLASTICA Gli studenti che richiedono benefici previsti dalla norme sul diritto allo studio devono risultare regolarmente immatricolati o iscritti ai corsi dell’università-pena l’eslusione- entro e non oltre i seguenti termini improrogabili: corsi di laurea triennale: 2 ottobre 2006 corsi di laurea specialistica: 2 novembre 2006 I termini per la presentazione delle istanze all’ERSU sono indicati nel bando pubblicato nel sito www.ersurbino. marche.it Gli studenti che risultano beneficiari della borsa di studio sono esonerati dal pagamento della tassa di iscrizione, 272 della tassa regionale e dai contributiuniversitari. Gli studenti aventi titolo alla borsa di studio (e non beneficiari) sono esonerati dal pagamento della tassa regionale ( 90) e dal pagamento della tassa di iscrizione (€ 172,00). L’accesso ai collegi universitari, alla Casa dello studente e alla Sogetsa è regolato dall’apposito bando emanato dall’ ERSU. Per informazioni sui benefici ERSU, contattare: ERSU – Via Vittorio Veneto, 43 - Via del Popolo, 9/11 - www.ersurbino.marche.it PROGRAMMI DI MOBILITÀ PROGRAMMA SOCRATES/ERASMUS BORSE DI STUDIO PER L’ESTERO ANNO ACCADEMICO 2006/07 * E’ un programma della Commissione dell’Unione Europea che permette agli studenti universitari di trascorrere un periodo che va da un minimo di tre ad un massimo di dodici mesi presso una delle Università europee compresa nell’elenco allegato a questo bando. * La durata della borsa è stabilita dal responsabile didattico di Facoltà e non può essere modificata dal borsista. Anche il periodo nel quale usufruire della borsa non può essere deciso dallo studente, ma è predeterminato dal docente, in relazione agli accordi presi con le altre Università europee. In ogni caso non è possibile un soggiorno di durata inferiore a 3 mesi. Lo studente che interrompe anzitempo il suo soggiorno all’estero è tenuto al rimborso delle somme ricevute. * Nel periodo che trascorre presso l’università partner, lo studente è tenuto a svolgere l’attività didattico-scientifica concordata con il Responsabile didattico ed approvata dalla Facoltà alla quale è iscritto, prima della partenza (Learning Agreement). * Il soggiorno di studio non potrà in ogni caso protrarsi oltre il 30 settembre 2007. * Gli studenti che risultano vincitori del posto scambio godono dello “status” di studente Erasmus, che comporta le seguenti condizioni: 1. esenzione dal pagamento tasse di iscrizione presso l’Università ospitante, mentre le spese di viaggio, vitto ed alloggio sono a carico dello studente; le spese per l’assicurazione medica sono a carico degli studenti che si recano in paesi non appartenenti all’Unione Europea; 2. fruizione di servizi eventualmente forniti dalle Università ospitanti (mense, collegi, ecc.); 3. partecipazione ad eventuali corsi di lingua attivati presso l’Università ospitante; 4. riconoscimento dell’attività svolta all’estero da parte della Facoltà di appartenenza. * Gli studenti vincitori del posto scambio potranno conseguire il titolo di studio (diploma, laurea) presso l’Università di Urbino solo dopo aver concluso il periodo di studio all’estero. * In base alla consistenza del finanziamento della UE, che verrà comunicata entro il mese di luglio, alcuni degli studenti vincitori del posto scambio potranno beneficiare anche di una borsa di studio. * La Borsa di studio è strettamente legata all’impegno di svolgere delle attività didattico-scientifiche all’estero, per tutto il tempo indicato nel programma. * Gli studenti Erasmus, al termine del periodo ufficiale di studio all’estero, dovranno consegnare all’Ufficio Socrates e Relazioni Internazionali un certificato rilasciato dall’università ospitante, che comprovi la durata dell’effettiva permanenza e l’attività svolta. Sulla pagina Internet dell’Ufficio Socrates e Relazioni Internazionali è disponibile un servizio di rimando alle pagine Internet delle Università partner nel progetto Socrates: www.uniurb.it/Uborse/menu.htm 273 Per ulteriori informazioni: DELEGATO SOCRATES D’ATENEO Prof. Roberta Mullini, Istituto di Lingue, Piazza Rinascimento 7, URBINO Tel. 303361 UFFICIO SOCRATES E RELAZIONI INTERNAZIONALI Via Pellipario n. 9, URBINO Dott. Fabrizio Maci, tel.0722/350818. Signora Isabella Vasincton, tel.0722/350818 274 PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI Analisi matematica MAT/05 Titolo corso: Analisi matematica CFU Periodo Durata N.Corso 8+2 Annuale 80 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. SOLIMANO FORTUNATA [email protected] Ricevimento: Verrà comunicato all'inizio del corso Obiettivi Formativi: Il corso si pone l’obiettivo di fornire gli strumenti di base di Calcolo, partendo dalle proprietà dei numeri reali e delle matrici reali e introducendo i concetti di funzione, limite, derivata, integrale, sistemi algebrici lineari ed equazioni differenziali. Verranno inoltre introdotti elementi di geometria nel piano e nello spazio. Programma: Insiemi numerici: numeri reali, retta reale; intervalli, intorni, punti di accumulazione, punti isolati; estremo inferiore e estremo superiore, minimo e massimo di un insieme di numeri reali. Numeri complessi. Algebra lineare: spazi vettoriali; indipendenza lineare di vettori; basi e dimensioni. Matrici e operazioni fra matrici, matrice inversa, rango di una matrice. Sistemi algebrici lineari; regola di Cramer e teorema di Rouché-Capelli. Sistemi omogenei. Autovalori e autovettori. Elementi di geometria analitica nel piano: circonferenza, ellisse, iperbole, parabola. Successione di numeri reali: limiti di successioni, successioni convergenti, divergenti, indeterminate. Criteri di convergenza. Limiti notevoli. Funzioni reali di una variabile reale: funzioni elementari, limiti, continuità, teorema della permanenza del segno, teorema degli zeri, teorema di Weierstrass, derivabilità, teoremi di Rolle e di Lagrange, regola de l’Hopital, formula di Taylor, funzioni crescenti e decrescenti, massimi e minimi, concavità e convessità, grafico qualitativo di una funzione; funzioni pari, dispari, periodiche. Prolungamenti e restrizioni. Integrazione: integrale definito secondo Riemann e sue proprietà, teorema del valor medio; teorema fondamentale del calcolo integrale, integrale indefinito, integrazione per decomposizione in somma, integrazione di funzioni razionali; integrazione per parti e per sostituzione, integrali impropri; calcolo di aree di figure piane. Equazioni differenziali: equazioni differenziali di 1° ordine lineari e a variabili separabili. Equazioni differenziali di II ordine a coefficienti costanti omogenee. Problema di Cauchy. Funzioni vettoriali, curve regolari nel piano. Funzioni scalari di due variabili reali: limiti, continuità, differenziabilità, caratterizzazione dei punti stazionari. Integrali doppi: integrale di Riemann e sue proprietà, formula di riduzione, cambiamento di coordinate. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni. Testi di studio: R.Lupini: Matematica Parte I (2004) Ed Quattroventi, Urbino R.Lupini: Matematica Parte II (2005) Ed Quattroventi, Urbino G. Pellacani, G.Pettini, C.Vettori, Istituzioni di Matematica, Editrice Clueb, Bologna oppure qualunque altro testo di Istituzioni di Matematica a livello universitario Modalità di accertamento: Prova scritta e prova orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: R.Lupini: Matematica Parte I (2004) Ed Quattroventi, Urbino 275 R.Lupini: Matematica Parte II (2005) Ed Quattroventi, Urbino G. Pellacani, G.Pettini, C.Vettori, Istituzioni di Matematica, Editrice Clueb, Bologna oppure qualunque altro testo di Istituzioni di Matematica a livello universitario Modalità di accertamento: Prova scritta e prova orale. Biochimica BIO/10 Titolo corso: Biochimica CFU Periodo Durata N.Corso 4 Secondo Semestre Semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. CHIARANTINI LAURA [email protected] Ricevimento: Il ricevimento si effettua presso l’Istituto di Chimica Biologica Via Saffi, 2 previo appuntamento telefonico al numero 0722305220. Obiettivi Formativi: Il corso ha lo scopo di fornire le conoscenze di base per la comprensione della struttura, proprietà e funzione delle biomolecole e dei meccanismi metabolici che stanno alla base del funzionamento cellulare Programma: Carboidrati:Monosaccaridi, Derivati dei monosaccaridi, Oligosaccaridi, Polisaccaridi, Glicolipidi e glicoproteine Lipidi:Acidi Grassi, Triacilgliceroli, Detergenti, Cere, Glicerofosfolipidi, Sfingolipidi, Colesterolo, Struttura e proprietà della membrana plasmatica Proteine: Aminoacidi, Legame peptidico, Struttura I, II, III e IV delle proteine, Funzione ed evoluzione delle proteine. Acidi nucleici: Struttura I, II, e III di RNA e DNA, Duplicazione del DNA, Trascrizione da DNA a RNA, Codice genetico, Vari tipi di RNA, ATP. Catalizzatori Biologici:Enzimi, cinetica della catalisi enzimatica, Inibizione enzimatica, Vitamine, Coenzimi e metalli essenziali, Regolazione dell’attività enzimatica, Ribozimi. Metabolismo e bioenergetica: Termodinamica dei sistemi biologici, ATP e composti ad alta energia. Metabolismo dei carboidrati: Glicolisi, Fermentazioni, Ciclo dell’acido citrico, Via dei pentoso fosfati, Trasporto degli elettroni, Fosforilazione ossidativa, Regolazione, Gluconeogenesi, Biosintesi dei polisaccaridi. Metabolismo dei Lipidi: _-Ossidazione degli acidi grassi, Corpi chetonici, Regolazione, Biosintesi degli acidi grassi, triacilgliceroli e glicerofosfolipidi Metabolismo delle proteine: Sintesi e degradazione degli aminoacidi, Ciclo dell’Urea, Sintesi Proteica. Metabolismo dei nucleotidi: Sintesi e degradazione delle purine e pirimidine. Integrazione del metabolismo: Ormoni, meccanismo d’azione degli ormoni, trasduzione del segnale, II e III messaggeri Modalità didattiche: Lezione frontale; tesine di approfondimento Testi di studio: NELSON David L , COX Michael M INTRODUZIONE ALLA BIOCHIMICA DI LEHNINGER Terza edizione Modalità di accertamento: Esame orale Note: Prof. Laura Chiarantini Istituto di Chimica Biologica Via Saffi, 2 Tel. 0722 305220 Fax 0722 320188 E-mail: [email protected] 276 Biochimica ambientale BIO/10 Titolo corso: Biochimica ambientale CFU Periodo Durata N.Corso 4 Secondo Semestre Semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. CHIARANTINI LAURA [email protected] Ricevimento: Il ricevimento si effettua presso l’Istituto di Chimica Biologica Via Saffi, 2 previo appuntamento telefonico al numero 0722305220. Obiettivi Formativi: Il corso è dedicato a fornire agli studenti le nozioni di base sulle basi biochimiche delle interazioni tra molecole e l’azione biochimica di alcuni xenobiotici di interesse ambientale Programma: Introduzione Principi di tossicologia. Agenti tossici: Classificazione; Esposizione, Distribuzione, Metabolismo, Interazione, Siti d’azione, Escrezione. Relazione doserisposta. Risposte tossiche. Metabolismo degli xenobiotici: Citocromo p450, Reazioni di ossidazione e riduzione, Farmacogenetica Coniugazione ed eliminazione degli xenobiotici: Reazioni di coniugazione, Metilazione, Glutatione-S-transferasi. Fattori Fisiologici che influenzano il metabolismo degli xenobiotici: Età, Sesso, Stato ormonale, Gravidanza, Adattamento. Effetto degli xenobiotici su: Trasporto degli elettroni e fosforilazione ossidativi, Metabolismo delle proteine e degli acidi nucleici Modalità didattiche: Lezioni frontali; tesine di approfondimento Testi di studio: Materiale fornito dal docente Modalità di accertamento: Esame orale Note: Prof. Laura Chiarantini Istituto di Chimica Biologica Via Saffi, 2 Tel. 0722 305220 Fax 0722 320188 E-mail: [email protected] Corso opzionale Biogeografia BIO 05 CFU Periodo Durata N.Corso Obiettivi formativi:il corso fornisce agli Studenti gli elementi fondamentali per la comprensione della distribuzione spazio - temporale della diversità biotica, nonché le basi teoriche e metodologiche per l’analisi sincronica e diacronica a diverse scale spaziali e temporali. Programma: contenuti e scopi della Biogeografia come scienza di sintesi; Il concetto di areale e i criteri di trascrizione, compattazione e connessione degli areali; l’analisi dell’areale: struttura, relazioni, dinamica; le Regioni biogeograiche e le Zone di Transizione; Corotipi, Unità biotiche regionali, Modelli di Distribuzione, General Tracks e loro campi di applicazione. Ecobiogeograia. Biogeografia storico - causale: approcci evoluzionistico, filogenetico, cladovicariantista, panbiogeografico, fenetico. La biogeografia e la gestione del territorio e delle risorse naturali rinnovabili. Testi di riferimento: Zunino M. & A. Zullini, 2003. Biogeografia. La dimensione spaziale dell’evoluzione. CEA, Milano 277 Modalità didattiche: lezioni frontali, test in itinere, esercitazioni in campo Modalità di Accertamento: esame orale Biogeografia (Valutazione e Controllo Ambientale) BIO/05 Titolo corso: Biogeografia CFU Periodo Durata N.Corso 4 ottobre-gennaio semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. ZUNINO MARIO ENRICO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso fornisce agli studenti gli elementi fondamentali per la comprensione della distribuzione spaziale e dell’evoluzione spazio-temporale della diversità biotica, nonché le basi teoriche e metodologiche per l’analisi biogegrafica sincronica e diacronica a diverse scale spaziali e temporali. Programma: Contenuti e scopi della Biogeografia come scienza di sintesi. Il concetto di areale e le metodiche di trascrizione, compattazione e connessione degli areali. L’analisi dell’areale: struttura, relazioni e dinamica. L’anisotropia dell’ambiente e l’organizzazione dell’areale. Barriere. Biogeografia sistematica. Le Regioni biogeografiche e le Zone di Transizione. Corotipi, Unità biotiche regionali, Modelli di Distribuzione, General Tracks e loro campi di applicazione. Ecobiogeografia. Biogeografia storico - causale: approcci evoluzionistico, filogenetico, cladovicariantista, panbiogeografico, fenetico. La Biogeografia e la gestione del territorio e delle risorse naturali rinnovabili. Modalità didattiche: lezioni frontali, test in corso d’opera e esercitazioni in campo Testi di studio: Zunino M. & A. Zullini, 2004. Biogeografia. La dimensione spaziale dell’evoluzione. CEA, Milano Modalità di accertamento: esame orale Note: Insegnamento opzionale per il CdL in Scienze e Tecnologie per la Natura e Scienze Biologiche (curriculum biologicoecologico), Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Biologia animale BIO/05 Titolo corso: Biologia animale CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. ZUNINO MARIO ENRICO Ricevimento: Previo appuntamento con il docente Obiettivi Formativi: Attraverso il corso gli studenti acquisiranno le conoscenze di base sulla organizzazione del Regno animale, a livelli sistematici-organismici e cellulari. Acquisiranno inoltre gli elementi fondamentali della teoria dell’evoluzione biologica, della speciazione e della filogenesi , nonché le basi teoriche e metodologiche dell’indagine tassonomica. Programma: Introduzione: l’organismo animale. Il panorama zoologico: caratteristiche fondamentali dei principali gruppi animali, dai Placozoi ai Cordati. Biologia cellulare (Parte svolta dalla Dr. Mariastella Colomba) Procarioti ed eucarioti; uni- e pluricellulari. Domini e regni; organizzazione gerarchica dei sistemi viventi. Struttura e comportamento chimico delle piccole molecole; le macromolecole: lipidi, carboidrati, proteine e loro livelli di organizzazione strutturale. Organizzazione cellulare in procarioti ed eucarioti. La teoria simbiontica. Nucleo e nucleolo, organelli cellulari e citoscheletro. Membrana cellulare: il modello a mosaico fluido. Processi di trasporto attivo e passivo. La divisione cellulare in procarioti ed eucarioti. Ciclo cellulare: interfase e mitosi. Meiosi. Riproduzione sessuata e asessuata. Il DNA: struttura, replicazione, correzione e riparazione. Il “dogma centrale” della biologia: trascrizione e traduzione. 278 Biologia organismica Le origini della teoria evolutiva e i suoi sviluppi, da Lamarck a Darwin e Wallace. La sintesi moderna e l’evoluzionismo contemporaneo. Specie e speciazione. Anagenesi e filogenesi. La logica della classificazione. Campi di applicazione delle classificazioni. Linneo e le classificazioni per categorie gerarchiche. La tassonomia contemporanea (approccio evoluzionista, fenetista, filogenetista o cladistico) e la sistematica animale. Elementi di sistematica, criteri e metodi di riconoscimento e relazioni filogenetiche dei principali gruppi animali. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Il corso prevede almeno un’escursione in campo, dedicata al riconoscimento de visu degli organismi animali nell’ambiente. Testi di studio: Baccetti B. et al. 1994. Lineamenti di Zoologia Sistematica. Zanichelli, Bologna. Purves W. K., Sadava D., Orians G.H., Heller H. C.2001, Biologia. La cellula.; idd., Biologia. L’informazione e l’ereditarietà. Zanichelli, Bologna Zunino M. & M. S. Colomba, 1997. Ordinando la Natura. Elementi di storia del pensiero sistematico in biologia. Medical Books, Palermo Modalità di accertamento: esame orale Biologia vegetale BIO/01 Titolo corso: Biologia vegetale CFU Periodo Durata N.Corso 4 II semestre semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. GIOMARO GIOVANNA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni di base di botanica generale e principi di sistematica in riferimento all’evoluzione degli organismi viventi. Programma: La cellula dei procarioti. Cianobatteri: caratteri generali in rapporto alla loro organizzazione e biologia. Importanza e ruolo ecologico. . La cellula degli eucarioti: struttura e organizzazione. La parete cellulare, modificazione di parete, il plastidio, caratteri strutturali e ultrastrutturali pgmenti clorofilliani, cenni di fotosintesi, il vacuolo, inclusi vacuolari. La riproduzione nei vegetali, sue modalità di espressione in rapporto ad un sistema adattattivo e a un significato evolutivo. Origine della gamia. Cicli metagenetici. Origine ed evoluzione degli organismi vegetali. Generalità sui sistemi di classificazione. Eucarioti eterotrofi. Eumycota. Caratteri generali della cellula. Cicli di riproduzione degli Ascomycetes e Basidiomycetes. Importanza e ruolo in natura. Eucarioti autotrofi acquatici. Caratteri generali dei principali gruppi di alghe eucariote. Chromophyta, Rhodophyta, Chlorophyta. Cicli di riproduzione. Importanza e ruolo in natura. Le piante terrestri non vascolari. Bryophyta. Caratteri generali. Ciclo di riproduzione. Importanza e ruolo in natura. Le piante terrestri vascolari. Tessuti e sistemi di tessuti. Gli organi delle piante terrestri. Loro struttura e funzione. Fusto: natomia in struttura primaria e secondaria. Foglia: morfologia e anatomia. Radice: morfologia e anatomia in struttura primaria e econdaria. Pteridophyta: Caratteri generali ed evoluzione. Riproduzione vegetativa e sessuale. Gymnospermae: Caratteri generali degli apparati vegetativi e riproduttori. Impollinazione e fecondazione. Ciclo ontogenetico sessuale. Principali gruppi tassonomici e loro evoluzione Angiospermae o Magnoliophyta. Caratteri generali. Il fiore e le infiorescenze. Morfologia e evoluzione del fiore. Impollinazione e fecondazione. Ciclo ontogenetico sessuale Il seme il frutto e la disseminazione. Principali gruppi tassonomici e loro evoluzione. 279 Alle lezioni teoriche si aggiungeranno esercitazioni di laboratorio riguardanti le tematiche principali del programma nonché attività di campagna. Modalità didattiche: lezione frontale - laboratorio – escursioni all’aperto Testi di studio: F.M. Gerola, R. Castaldo Cobianchi, G. Cristofolini, G. Dalessandro, P.D. Gerola, M.G. Caiola, S. Scannerini, E. Sparvioli, G. Tripodi. Biologia e diversità dei vegetali. UTET, Torino. F.M. Gerola, C. Longo, Biologia vegetale ( morfologia e fisiologia). UTET, Torino. N: Bagni, S. Gentile, P. Marchi, G. Tripodi, G. Vannini, D. Zannoni, Botanica, Monduzzi ed., Bologna 1991. Grasso M. M. Altamura, P.Bonatti Medeghini, G.Calabrese, F. Chiesura Lorenzoni, L.Gratani, E.Nielsen, G. Puinto, D.Setrafini Fracassini, A.M.Tagliasacchi, N.Tornadore. Botanica (Fondamenti di fiologia delle pianete) Mauseth Nuova editoriale Bologna. Modalità di accertamento: prova pratica e prova orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: lezione frontale - laboratorio – escursioni all’aperto Testi di studio: F.M. Gerola, R. Castaldo Cobianchi, G. Cristofolini, G. Dalessandro, P.D. Gerola, M.G. Caiola, S. Scannerini, E. Sparvioli, G. Tripodi. Biologia e diversità dei vegetali. UTET, Torino. F.M. Gerola, C. Longo, Biologia vegetale ( morfologia e fisiologia). UTET, Torino. N: Bagni, S. Gentile, P. Marchi, G. Tripodi, G. Vannini, D. Zannoni, Botanica, Monduzzi ed., Bologna 1991. Grasso M. M. Altamura, P.Bonatti Medeghini, G.Calabrese, F. Chiesura Lorenzoni, L.Gratani, E.Nielsen, G. Puinto, D.Setrafini Fracassini, A.M.Tagliasacchi, N.Tornadore. Botanica (Fondamenti di fiologia delle pianete) Mauseth Nuova editoriale Bologna. Modalità di accertamento: prova pratica e prova orale Note: Il Corso mutua la prima parte (4 CFU) dell’insegnamento di ‘Botanica’ del CdL in Scienze Biologiche Biomonitoraggio BIO/05(2CFU)-BIO/09(2CFU) Titolo corso: Biomonitoraggio CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. ZUNINO MARIO ENRICO [email protected] Obiettivi Formativi: Modulo Bio/05: Biomonitoraggio dei cambiamenti climatici Programma: il programma riguarda il biomonitoraggio dei cambiamenti climatici che hanno avuto luogo ad hanno luogo nei diversi ecosistemi Note: Curricula GAI e Analisi e Gestione Ambienti Naturali Caratterizzazione e recupero dei siti contaminati CHIM/12 (4CFU)-ICAR/03 (3CFU) Titolo corso: Caratterizzazione e recupero dei siti contaminati CFU Periodo Durata N.Corso 7 Primo Semestre Semestrale, 56 h Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. FAMIGLINI GIORGIO [email protected] Ricevimento: Lunedì, 14.30-15.30 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i fondamenti sulla gestione tecnico-scientifica dell’attuale e rilevante problematica ambientale dei siti contaminati. 280 Programma: Inquadramento della problematica dei siti contaminati: normative, tipologie siti (sorgenti – vie di migrazione – bersagli), censimenti (a livello internazionale, europeo, nazionale, regionale). Natura e comportamento dei contaminanti nel terreno e nei comparti ambientali correlati. Tecniche di indagine dei siti contaminati: dirette, indirette. Valutazione della qualità dei suoli – Parte I: il criterio della concentrazione limite. Preparazione dei campioni ambientali: suolo, sottosuolo, materiali di riporto, rifiuti, acque sotterranee e superficiali, atmosfera del suolo. Riepilogo principali tecniche strumentali d’analisi adoperabili nella caratterizzazione dei siti contaminati. Valutazione, elaborazione e rappresentazione dei risultati analitici di caratterizzazione dei siti contaminati. Valutazione della qualità dei suoli – Parte II: il criterio dell’analisi di rischio (assoluta, relativa, sanitaria, ecologica). Tecniche di isolamento dei siti contaminati: superficiale, laterale, di fondo, sistemi e barriere idrauliche e permeabili reattive. Tecniche di risanamento dei siti contaminati: in situ ed ex situ, biologiche, chimico-fisiche, termiche. Tecniche di intervento in vecchie discariche. Presentazione casi di studio rilevanti. Modalità didattiche: Lezioni frontali, con eventuali esercitazioni di laboratorio e di calcolo; trattazione analisi di rischio e tecniche di isolamento e risanamento in forma di seminari intensivi. Testi di studio: “Schemi delle Lezioni” e “Dispense” distribuite durante il Corso. Testi di riferimento: - de Fraja Frangipane E., Andreottola G., Tatàno F., Terreni contaminati: identificazione, normative, indagini, trattamento, Collana Ambiente, Volume 5, C.I.P.A. Editore, Milano, 1994 - AIGA, La gestione dei siti inquinati: dalle indagini alla bonifica. Manuale sul disinquinamento, Pitagora Editrice Bologna, 2003 - Giampietro F. (a cura di), La bonifica dei siti contaminati: i nodi interpretativi giuridici e tecnici, Giuffé Editore, Milano, 2001 - LaGraga M.D., Buckingham P.L., Evans J.C., Hazardous Waste management, McGraw-Hill Series in Water Resources and Environmental Engineering, McGraw-Hill, New York, 2001 - Sunahara G.I., Renoux A.Y., Thellen C., Gaudet C.L., Pilon A. (Eds.), Environmental Analysis of Contaminated Sites, Ecological & Environmental Toxicology Series, John Wiley and Sons, LTD Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: “Schemi delle Lezioni” e “Dispense”. Testi di riferimento: - de Fraja Frangipane E., Andreottola G., Tatàno F., Terreni contaminati: identificazione, normative, indagini, trattamento, Collana Ambiente, Volume 5, C.I.P.A. Editore, Milano, 1994 - AIGA, La gestione dei siti inquinati: dalle indagini alla bonifica. Manuale sul disinquinamento, Pitagora Editrice Bologna, 2003 - Giampietro F. (a cura di), La bonifica dei siti contaminati: i nodi interpretativi giuridici e tecnici, Giuffé Editore, Milano, 2001 - LaGraga M.D., Buckingham P.L., Evans J.C., Hazardous Waste management, McGraw-Hill Series in Water Resources and Environmental Engineering, McGraw-Hill, New York, 2001 - Sunahara G.I., Renoux A.Y., Thellen C., Gaudet C.L., Pilon A. (Eds.), Environmental Analysis of Contaminated Sites, Ecological & Environmental Toxicology Series, John Wiley and Sons, LTD Modalità di accertamento: Esame orale Note: Curriculum GAI 281 Cartografia ICAR/06 Titolo corso: Cartografia e fotogrammetria CFU Periodo Durata N.Corso 5 II semestre 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. BARATIN LAURA [email protected] Ricevimento: Martedì 12.00 - 14.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le basi teoriche e pratiche per l’utilizzo dei principali strumenti fotogrammetrici fornendo le conoscenze per la realizzazione e lettura della cartografia classica e numerica alle diverse scale. Programma: 1 Cartografia La rappresentazione cartografica. Deformazioni e moduli. – Leggi della rappresentazione. – Rappresentazioni conformi. – Rappresentazione di Gauss. – Uso geodetico della rappresentazione di Gauss. – Il sistema cartografico Gauss Boaga. – Il sistema cartografico UTM UPS. – La cartografia dell’IGM. – Cartografia regionale. Capitolati e collaudo. Le banche dati territoriali di tipo geometrico e tematico come basi dei GIS 2 La fotogrammetria Elementi di base della fotogrammetria. L’assunzione delle informazioni. La trasformazione proiettiva. Orientamento delle prese fotogrammetriche. Le camere fotogrammetriche. I restitutori analitici e digitali, la restituzione grafica e digitale. Cenni di aerofotogrammetria. Il raddrizzamento e l’ortofoto. La gestione informatica dei dati rilevati e la loro rappresentazione. Modalità didattiche: Il corso è articolato in una serie di lezioni frontali riguardanti l’inquadramento della disciplina. Si prevedono, ad integrazione delle lezioni, delle esercitazioni strumentali, numeriche ed applicative per l’approfondimento pratico di alcuni temi sviluppati lungo il corso attraverso l’organizzazione di gruppi di lavoro. Alcune lezioni monografiche in forma seminariale forniranno agli studenti un ulteriore approfondimento e aggiornamento relativo ai temi trattati nelle lezioni teoriche con l’aiuto di esempi applicativi Testi di studio: • BARATIN L., ORIOLI V., 2004. Elementi di cartografia per l’architettura e l’urbanistica. Ed. Pitagoora, Bologna • KARL KRAUS “Fotogrammetria” Levrotto & Bella, Torino 1994 • G. BEZOARI, C. MONTI, A. SELVINI, “Misura e rappresentazione”, Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2002. • A. SELVINI, F. GUZZETTI, “Cartografia Generale tematica e numerica”, UTET, Torino, 1999 Modalità di accertamento: L’esame consiste in test scritti nel corso dell’Anno Accademico e in una prova orale articolata in un colloquio e nell’esposizione e valutazione degli elaborati prodotti nell’ambito delle esercitazioni (tesina di approfondimento individuale e/o di gruppo). Certificazione della qualità dei processi di analisi SECS-P/13 - SECS-P/06 Titolo corso: Certificazione della qualità dei processi di analisi CFU Periodo Durata N.Corso 8 Ottobre-Maggio Annuale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. DELLE VERGINI ANNARITA [email protected] Ricevimento: Lunedì 18:00 - 18:30 Obiettivi Formativi: Ottenere la conoscenza degli Standard di Certificazione per i Sistemi di Gestione Qualità ed Ambiente, maturando le competenze di base necessarie all’ implementazione o revisione di un Sistema di Gestione Ambientale. Programma: Concetti introduttivi: 282 Storia dell’approccio alla Qualità. Cenni alle materie scientifiche propedeutiche. Sistemi di certificazione: UNI, EN, ISO, EMAS. Organismi di certificazione. Organismi di accreditamento. Procedure di certificazione. Procedure di accreditamento. Procedure di registrazione. Sistemi di Gestione per la Qualità: ISO 9001:2001: Analisi della norma UNI EN ISO 9001:2001. Manuale delle qualità. Responsabilità della direzione. Attenzione per il cliente. Politica per la qualità. Miglioramento continuo. Pianificazione del SGQ. Approccio per processi. Procedure, istruzioni operative e prassi. Controllo operativo. Sistemi di Gestione Ambientale: ISO 14001:2004: Analisi della norma UNI EN ISO 14001:2004. Politica Ambientale. Attuazione e funzionamento. Verifica. Riesame della Direzione. Sistemi di Gestione Ambientale secondo il Regolamento EMAS 761/2001: Analisi del Regolamento 761/2001, Allegati, Direttive e Raccomandazioni. Il sistema ed i suoi obiettivi. Conformità normativa. Analisi Ambientale Iniziale. Valutazione degli Aspetti Ambientali. Implementazione di un SGA. Rapporto con il pubblico Dichiarazione ambientale. Rapporto con gli organismi statali di controllo. Vantaggi per le organizzazioni registrate. La figura del Verificatore EMAS. Credibilità del sistema. Trend di crescita. Prospettive future. Tecniche di Audit UNI EN ISO 19011: 2003: Audit di primo, secondo e terzo livello. Modalità didattiche: Lezioni frontali, attività di simulazione ed approfondimento in aula, visite a realtà del settore pubblico e privato che già implementano un SGA. Testi di studio: Il materiale didattico verrà fornito ed indicato durante il corso Modalità di accertamento: Esame orale e valutazione di una tesina da concordare con il docente. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Studio del materiale didattico ed approfindenti su testi specifici. Testi di studio: Il materiale didattico verrà fornito ed indicato durante il corso Modalità di accertamento: Prova orale, Note: Curriculum VCA Chimica analitica CHIM/01 Titolo corso: Chimica analitica CFU Periodo Durata N.Corso 4+2L da ottobre a febbraio semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. CAPPIELLO ACHILLE [email protected] Ricevimento: Lunedì 9-13 Obiettivi Formativi: Durante il corso di Chimica Analitica si svilupperanno i metodi e le tecniche analitiche più attinenti alle finalità del corso di laurea. Saranno trattati i metodi analitici classici, quali titolazioni ed analisi gravimetriche, ma soprattutto i metodi strumentali, in particolare quelli più moderni ed avanzati per le applicazioni ambientali. Di questi saranno approfonditi sia gli aspetti tecnici sia quelli applicativi. Saranno approfondite in particolar modo le tecniche separative, quale la cromatografia, e quelle identificative, quali la spettrometria di massa. Sarà dato risalto alle tecniche spettroscopiche molecolari ed atomiche. Le esercitazioni di laboratorio, parte integrante del corso, serviranno ad approfondire le lezioni teoriche ed a facilitare l’apprendimento della manualità necessaria nella pratica di laboratorio. Programma: L’errore della misura: Cifre significative. Errori e loro individuazione e minimizzazione. Precisione ed accuratezza. 283 Calibrazione. Coefficiente di Pearson. Metodo dei minimi quadrati. Procedure di standardizzazione. Metodi classici: Metodi volumetrici. Titolazioni di neutralizzazione e loro applicazioni. Titolazioni complessometriche. Metodi spettroscopici: proprietà della radiazione elettromagnetica e sue interazioni con la materia. Strumentazione. Spettroscopia di assorbimento molecolare UV-visibile: Legge di Lambert-Beer e sue deviazioni. Assorbimento molecolare nella regione dell’UV-Vis. Analisi qualitativa e quantitativa. Metodi di fluorescenza. Spettroscopia atomica di assorbimento e di emissione: Principi della spettroscopia atomica di assorbimento e di emissione. Metodi di emissione atomica basati su sorgenti a plasma. Metodi cromatografici: Coefficiente di distribuzione. Isoterme di ripartizione. Cromatografia planare e in colonna. Il cromatogramma e i parametri cromatografici. Efficienza cromatografica. Allargamento della banda. Equazione di Van Deemter. Gas cromatografia: fasi stazionarie e mobili; colonne capillari ed impaccate. Analisi in temperatura programmata. Iniettori per colonne impaccate e capillari. Rivelatori. Spettrometria di massa: Tecniche di ionizzazione. Lo spettro di massa. Risoluzione. Frammentazioni caratteristiche. Cluster isotopici. Analizzatori. GC/MS. SIM, scan. Esercitazioni di laboratorio. Introduzione al laboratorio. Misura della massa e del volume. Spettroscopia di assorbimento molecolare nella regione del visibile. Assorbimento atomico. Esercitazione GC. Titolazione complessometrica. Titolazione acidobase. Spettrometria di massa Modalità didattiche: lezione frontale; esercitazioni di laboratorio, stesura del quaderno di laboratorio Obblighi: Frequenza non inferiore 80% esercitazioni di laboratorio Testi di studio: Rubinson Rubinson – Chimica analitica strumentale - Zanichelli Skoog, West, Holler - Chimica Analitica. Una Introduzione – EdiSES Harris – Chimica analitica quantitativa – Seconda edizione- Zanichelli Watson - Introduction to Mass Spectrometry - Lippincott-Raven Modalità di accertamento: esame orale Chimica analitica degli inquinanti CHIM/01(4CFU)-CHIM/02 (2CFU) Titolo corso: Chimica analitica degli inquinanti CFU Periodo Durata N.Corso 6 da marzo a giugno semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. CAPPIELLO ACHILLE [email protected] Ricevimento: Lunedì 9-13 Obiettivi Formativi: Modulo Chim/01: Durante il corso di Chimica Analitica degli Inquinanti saranno trattate le più comuni ed avanzate tecniche di preparazione del campione in base alla tipologia del campione stesso ed alla natura degli inquinati. Di queste saranno approfonditi sia gli aspetti tecnici sia quelli applicativi. Saranno inoltre approfondite alcune applicazioni ambientali tipiche, dal campionamento al dato analitico finale. Le esercitazioni di laboratorio, parte integrante del corso, serviranno ad approfondire le lezioni teoriche ed a facilitare l’apprendimento delle tecniche. Modulo Chim/02: il corso si propone di fornire le basi teorico-pratiche per analisi non distruttive (spettroscopiche)- qualitative, quantitative e di proprietà - degli inquinanti Programma: Modulo Chim/01: CAMPIONAMENTO Sostanze inquinanti e loro distribuzione nell’ambiente. Metodo analitico. Rapporto tra precisione della determinazione e la concentrazione dell’inquinante. Tecniche di campionamento. Campionamento attivo e passivo. Minimizzazione dell’errore nel campionamento. Perdite di campione. PREPARAZIONE DEL CAMPIONE 284 Tipi di inquinanti e relative tecniche di analisi.Tipi di matrice: gassosa, liquida, solida. Interferenze. Tecniche fisiche di trattamento e separazione del campione. Cambiamenti di stato. Dissoluzione, digestione, vaporizzazione, evaporazione, condensazione, liquefazione, adsorbimento, desorbimento, intrappolamento, estrazione. Tecniche di preconcentrazione. Limiti di rivelabilità strumentale e del metodo. Rapporto tra limiti di rivelabilità e preconcentrazione. TECNICHE DI PREPARAZIONE DEL CAMPIONE Soxhlet. Estrazione liquido-solido ad alte prestazioni (ASE). Estrazione mediante fluidi supercritici. Estrazione mediante ultrasuoni. Estrazione liquido-liquido. Estrazione in fase solida (SPE). Impiego con matrici liquide e gassose. Tipi di adsorbenti e fasi stazionarie. Breakthrough volume. Tecniche innovative di estrazione in fase solida. Solid phase microextraction (SPME). Spazio di testa statico e dinamico. Purge and trap. VALIDAZIONE DEI METODI ANALITICI Calibrazione. Percentuale di recupero. Arricchimento o spiking del campione. Standard primari per l’analisi di gas in tracce. Tubi di permeazione. TECNICHE DI ANALISI PER ALCUNI INQUINANTI Ossidi di azoto. Biossido di zolfo. Microinquinanti organici. Composti organici volatili (VOCs). Ossigeno disciolto, domanda chimica di ossigeno (COD), domanda biochimica di ossigeno (BOD). Inquinanti secondari: ozono, perossiacetilnitrato (PAN). Analisi di anioni e cationi mediante cromatografia ionica. Modulo Chim/02: - differenziazione tra tecniche distruttive e non distruttive e tre tecniche analitiche e di indagine delle proprietà della materia - basi teoriche per l’approccio alle tecniche spettroscopiche - tecniche UV-Vis, Fluorescenza, IR, RAMAN, microonde, LIDAR, diffrazione, risonanze magnetiche: esempi e applicazioni per l’analisi delle proprietà degli inquinanti. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni Testi di studio: Modulo Chim/01: Diapositive delle lezioni Rubinson - Contemporary Chemical Analysis - Prentice Hall Modulo Chim/02: Dispense del docente Atkins - Chimica Fisica Modalità di accertamento: esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Modulo Chim/02: il docente è disponibile a lezioni in orari diversi da quelli ufficiali Testi di studio: Modulo Chim/01: Diapositive delle lezioni Rubinson - Contemporary Chemical Analysis - Prentice Hall Modulo Chim/02: Dispense del docente Atkins - Chimica Fisica Modalità di accertamento: esame orale Note: Curriculum GAI 285 Chimica analitica strumentale CHIM/01 Titolo corso: Chimica analitica strumentale CFU Periodo Durata N.Corso 4 I semestre semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. PALMA PIERANGELA [email protected] Ricevimento: lunedì 11-12 Obiettivi Formativi: Durante il corso di Chimica Analitica Strumentale si svilupperanno i metodi e le tecniche analitiche più attinenti alle finalità del corso di laurea specialistica. Saranno trattati i metodi analitici strumentali, in particolare quelli più moderni ed avanzati per le applicazioni biomediche ed ambientali. Saranno approfonditi sia gli aspetti tecnici sia quelli applicativi. Particolare risalto sarà data alle tecniche separative, quali la cromatografia, e quelle identificative, quali la spettrometria di massa. Programma: programma del corso come indicato per il CdS in in Tecnologie Applicate alla Diagnostica di Laboratorio Biomedico L’errore della misura: Richiami ai concetti di: Cifre significative. L’errore: errore casuale ed errore sistematico. Precisione ed accuratezza. Individuazione e minimizzazione degli errori. Media, mediana, deviazione standard assoluta e relativa, varianza. Errore sistematico e sua minimizzazione. Errore grossolano. Q test. Retta di calibrazione e suo utilizzo. Coefficiente di correlazione lineare di Pearson. Regressione lineare mediante il metodo dei minimi quadrati. Standard esterno, standard interno, aggiunte standard. Preparazione del campione: Campioni rappresentativi ed omogenei. Tecniche di preconcentrazione. Limiti di rivelabilità strumentale e del metodo. Rapporto tra limiti di rivelabilità e preconcentrazione. Estrazione liquido-liquido. Estrazione in fase solida (SPE). Impiego con matrici liquide e gassose. Tipi di adsorbenti e fasi stazionarie. Breakthrough volume. Tecniche innovative di estrazione in fase solida. Solid phase microextraction (SPME). Spazio di testa statico e dinamico. Purge and trap. Metodi cromatografici di analisi: Introduzione ai metodi cromatografici. Coefficiente di distribuzione. Distribuzione controcorrente. Isoterme di ripartizione. Cromatografia planare e in colonna. Il cromatogramma. Parametri cromatografici: tempo di ritenzione, tempo morto, fattore di capacità, risoluzione. L’efficienza cromatografica e il calcolo del numero di piatti teorici. Fattori che determinano l’allargamento della banda cromatografica. L’equazione di Van Deemter. Cromatografia in fase gassosa: Fasi stazionarie (adsorbimento e ripartizione); fasi mobili; colonne capillari ed impaccate. Analisi in temperatura programmata. Iniettore per colonne impaccate. Iniettori per colonne capillari: splitter; split-splitless; on-column; PTV. Rivelatori GC: TCD; ECD; NPD. Cromatografia in fase liquida ad alte prestazioni: Cromatografia liquida ad alte prestazioni. Fasi stazionarie e fasi mobili. Tipi di colonne. Meccanismi di separazione: adsorbimento; ripartizione; scambio ionico; esclusione dimensionale. Cromatografia di affinità. Cromatografia ionica. Iniettore HPLC. Rivelatori HPLC: RI; UV-VIS; Fluorescenza; Rivelatori elettrochimici. Introduzione alla spettrometria di massa: Tecniche di ionizzazione: impatto elettronico, ionizzazione chimica, electrospray, atmospheric pressure chemical ionization (APCI), Laser desorption e Matrix-assisted Laser Desorption Ionization (MALDI). Caratteristiche generali di uno spettro di massa. Risoluzione mass-spettrometrica. Frammentazioni caratteristiche. Cluster isotopici. Analizzatori di massa: magnetico, quadrupolare, trappala ionica, tempo di volo. Interfacce GC/MS. Interfacce LC/MS. Tandem Mass Spectrometry (MS/MS). Utilizzo dello spettrometro di massa in campo analitico: massa esatta, analisi elementare, SIM, scan. Analisi di proteine e peptidi mediante spettrometria di massa. Modalità didattiche: lezioni frontali Testi di studio: Rubinson, Rubinson – Chimica Analitica Strumentale - Zanichelli Harris –Chimica Analitica Quantitativa– seconda edizione - Zanichelli 286 Cozzi, Protti, Ruaro - Analisi Chimica Strumentale – Seconda edizione- Zanichelli Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Rubinson, Rubinson – Chimica Analitica Strumentale - Zanichelli Harris –Chimica Analitica Quantitativa– seconda edizione - Zanichelli Cozzi, Protti, Ruaro - Analisi Chimica Strumentale – Seconda edizione- Zanichelli Modalità di accertamento: esame orale Note: Corso opzionale, mutuato con il corso svolto al CdL “Tecnologie avanzate applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico” Chimica dell’ambiente CHIM/12 Titolo corso: Chimica dell’ambiente CFU Periodo Durata N.Corso 4+2L 9/10/06 - 26/2/2007 semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. MANGANI FILIPPO [email protected] Ricevimento: mercoledì 12-13 giovedì 12-13 Obiettivi Formativi: Modulo Chimica dell’ambiente Fornire agli studenti le basi teoriche della Chimica dell’ambiente con particolare riguardo all’origine , alla natura , alle reazioni, al trasporto ed al destino delle specie chimiche nell’ambiente. Modulo Laboratorio Il Corso si propone di fornire agli studenti delle nozioni fondamentali nel settore della chimica dell’ambiente marino e di proporre alcune esercitazioni di laboratorio. Programma: Modulo Chimica dell’Ambiente Introduzione alla chimica dell’ambiente: i campi d’indagine della chimica ambientale. La chimica della troposfera: la reattività atmosferica, il radicale ossidrile e le reazioni con le diverse specie chimiche, l’ozono troposferico, il processo dello smog fotochimico, reazioni e prodotti. Le deposizioni acide: precursori ed effetti. L’aerosol atmosferico:fonti proprietà ed effetti. Le acque naturali e loro proprietà(pH, durezza alcalinità. La chimica acido base del sistema carbonato Modulo Laboratorio Temperatura e Salinità: profili superficie/ profondità metodi di determinazione. Costituenti principali e minori nelle acque. Ciclo dei nutrienti: fosfati, nitrati, profili superficie/ profondità, principali metodi di misura. Eutrofizzazione, principi generali e determinazioni. Ossigeno disciolto, determinazioni in laboratorio e in mare. CO2, sistemi dei carbonati. Materia organica, mucillagini. Esercitazioni in mare e in laboratorio. Modalità didattiche: lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: frequenza obbligatoria Testi di studio: Modulo chimica dell’ambiente Baird- Cann “Chimica Ambientale” (Zanichelli) S.E Manahan “Chimica dell’ambiente” (Piccin) Modulo laboratorio Millero F.J., Chemical Oceanography, 2 Ed. CRC press (1996) Libes S.M., An introduction to Marine Biogeochemistry. Jonhn Wiley and Sons, Inc. (1992) 287 CNR - Metodi di analisi per acque di mare. Modalità di accertamento: Esame orale integrato Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Modulo Chimica dell’Ambiente Baird- Cann “Chimica Ambientale” (Zanichelli) S.E Manahan “Chimica dell’ambiente” (Piccin) Modulo Laboratorio Millero F.J., Chemical Oceanography, 2 Ed. CRC press (1996) Libes S.M., An introduction to Marine Biogeochemistry. Jonhn Wiley and Sons, Inc. (1992) CNR - Metodi di analisi per acque di mare. Modalità di accertamento: Esame orale integrato Chimica dell’ambiente e dei beni culturali I modulo: CHIM/02 Titolo corso: Chimica dell’ambiente e dei beni culturali CFU Periodo Durata N.Corso 2 primo semestre 16 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. OTTAVIANI MARIA FRANCESCA [email protected] Ricevimento: mercoledi’ 9-13 (Sogesta) Obiettivi Formativi: fornire le basi di chimica generale, organica e inorganica per valutare processi ambientali nel territorio, in relazione alle possibili fonti di inquinamento e alla degradazione di materiali utilizzati per i beni culturali Programma: La struttura atomica e i livelli energetici degli elettroni. Quantizzazione e numeri quantici. La materia si forma: gli elementi chimici e la periodicita’ delle loro proprieta’ (tavola periodica). Le proprieta’ degli elementi vengono analizzate in funzione dei composti che essi formano e della loro reattivita’: nomenclatura, legami chimici e reazioni chimiche. Esercitazioni su formule e reazioni. Acidita’ e basicita’. Equilibri e valutazione del pH. Gli stati della materia: solido, liquido e gassoso. Transizioni di fase e diagrammi di fase. Elettrochimica: pile ed elettrolisi. Modalità didattiche: dispense fornite dal docente Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: il docente è disponibile ad effettuare lezioni di recupero al di fuori dell’orario ufficiale Chimica dell’ambiente e dei beni culturali II modulo: CHIM/12 Titolo corso: Chimica dell’ambiente e dei beni culturali CFU Periodo 2 Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. AMADORI MARIA LETIZIA [email protected] Obiettivi Formativi: materiali e processi coinvolti nei beni culturali Programma: Rocce: genesi e classificazione. I materiali lapidei e il loro impiego nell’architettura. Calce, gesso e aggregati. Malte. Intonaci. 288 Durata 16 ore N.Corso Laterizi: materie prime e processi produttivi. Degrado e alterazione dei materiali: cause e processi di formazione. Lessico delle alterazioni. Chimica dell’ambiente e dei beni culturali III modulo: CHIM/12 Titolo corso: chimica dell’ambiente CFU Periodo Durata N.Corso 4 annuale 32 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. MAIONE MICHELA [email protected] Obiettivi Formativi: Gli obiettivi del corso sono quelli di fornire agli studenti le basi teoriche della chimica dell’ ambiente con particolare riguardo all’origine, alla natura, alle reazioni, al trasporto ed agli effetti degli inquinanti organici ed inorganici sull’ambiente costruito e sulla salute, nonché agli effetti sull’ambiente e sulla salute derivanti dall’uso di determinati materiali. Programma: Atmosfera, idrosfera e geosfera: le principali specie chimiche presenti nell’ambiente e le loro reazioni. Le specie inquinanti nell’ambiente: le principali fonti di inquinanti, gli inquinanti organici ed inorganici, il comportamento degli inquinanti. Cause ed effetti dei cambiamenti climatici in relazione all’ambiente costruito. Le specie acide nell’atmosfera e loro deposizione. Lo smog Fotochimico: precursori, prodotti ed effetti sull’ambiente costruito e sulla salute. Inquinamento Indoor: composti organici volatili, ossidi gassosi, fumo di sigaretta, effetti sulla salute Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Baird, “Chimica Ambientale”. Zanichelli Manhaan- “Chimica dell’ Ambiente”- Piccin Restelli e Zanderighi - “Chimica dell’ atmosfera e dell’Inquina-mento atmosferico” Edizioni UNICOPLI Materiale didattico fornito dal docente Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Baird, “Chimica Ambientale”. Zanichelli Manhaan- “Chimica dell’ Ambiente”- Piccin Restelli e Zanderighi - “Chimica dell’ atmosfera e dell’Inquina-mento atmosferico” Edizioni UNICOPLI Materiale didattico fornito dal docente Modalità di accertamento: Esame orale Chimica dell’inquinamento CHIM/12 Titolo corso: Chimica dell’inquinamento CFU Periodo Durata N.Corso 4 28/2/2007 - 31/5/2007 semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. MANGANI FILIPPO [email protected] Ricevimento: mercoledì 12-13 giovedì 12-13 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi teoriche della chimica dell’inquinamento con 289 particolare riguardo all’origine, alla natura, alle reazioni, al trasporto ed agli effetti degli inquinanti organici ed inorganici nei comparti ambientali, facendo riferimento a casi di studio interessanti. Programma: Definizione di inquinamento, inquinanmento dell’aria dell’acqua e del suolo. Trasporto e comportamento degli inquinanti nell’ambiente: fonti di inquinanti naturali ed antropiche, trasporto, processi biochimici nell’acqua, il comportamento degli inquinanti nel suolo. Gli inquinanti inorganici: ossidi di carbonio, azoto e zolfo, metalli pesanti, ozono troposferico e stratosferico e fenomeni di deplezione. Inquinanti organici: composti organici volatili; organo clorurati( pesticidi, PCB, PCDD e PCDF), altre classi di pesticidi, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), composti odorigeni. I particolati nell’inquinamento dell’aria: natura, fonti ed effetti. Inquinamento indoor: composti organici volatili, ossidi gassosi, metalli pesanti. Modalità didattiche: Lezione frontale ed esercitazioni sul campo. Testi di studio: Baird- Cann “Chimica Ambientale” (Zanichelli) B.J.Alloway and D.C. Ayres “Chemical Principles of Environmental pollution” (Blackie Accademic Professional) Modalità di accertamento: Esame orale Note: Curriculum GAI Chimica fisica CHIM/02 Titolo corso: Laurea Triennale Cl.27 Scienze Ambientali CFU Periodo 4+2L I semestre, 32 h. lez. frontali+II semestre, 32 h. laboratorio Durata 64 h N.Corso Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. OTTAVIANI MARIA FRANCESCA [email protected] Ricevimento: mercoledi’ 9-13 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi di teoria e pratica sulle tecniche spettroscopiche di indagine della materia in genere utilizzate in tutti i laboratori pubblici e privati di analisi ambientali. Il corso poi descrive ed analizza i processi chimico fisici che avvengono nell’ambiente e la loro fattibilità; processi di estrazione, purificazione, miscelazione e separazione di diverse sostanze nell’ambiente, inquinanti e non, vengono poi descritti nelle diverse condizioni chimico fisiche ambientali. Programma: (a) trasporto, immagazzinaggio, dispersione e utilizzo dell’energia nell’ambiente nelle sue diverse forme (funzioni termodinamiche e non) e in varie condizioni chimico fisiche ambientali; (b)Struttura e proprietà degli stati della materia nell’ambiente: gas reali e in condizioni critiche; fenomeni di diffusione di inquinanti. Liquidi: proprietà e trasformazioni nell’ambiente; soluzioni colloidali; inquinanti adsorbiti su superfici solide e liquide, interazioni, miscelazione, estrazione, separazione, purificazione. Solidi, struttura e proprietà chimico fisiche; (c) Trasformazioni di fase e diagrammi di stato per sostanze pure, miscele e soluzioni; (d) Cinetica chimica: dinamica di trasformazione ed equilibrazione della materia nell’ambiente; (e) Metodi spettroscopici di analisi della materia: basi teoriche e applicazioni; spettroscopie UV-Vis, Fluorescenza e Fosforescenza, IR, RAMAN, NMR, EPR; spettroscopie di diffrazione. Modalità didattiche: lezioni frontali, esercitazioni, laboratorio Testi di studio: - Dispense del docente - P.W. Atkins , Chimica Fisica - D.Eisenberg and D. Crothers, PhysicalChemistry with Applications to the Life Sciences , The Benjamin/Cummings Publ. Co., 1979 290 - G.W. Castellan, Physical Chemistry, Addison-Wesley Publishing Co.,London. - J.W. Moore and R.G. Pearson, Chimica Fisica Modalità di accertamento: esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: il docente e’ disponibile a effettuare lezioni fuori dall’orario definito Testi di studio: Dospense del docente P.W. Atkins- Chimica Fisica Modalità di accertamento: esame orale Chimica fisica ambientale CHIM/02 Titolo corso: Laurea Specialistica 82/S CFU Periodo Durata N.Corso 4 secondo semestre 32 h Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. OTTAVIANI MARIA FRANCESCA [email protected] Ricevimento: mercoledì 9-13 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di studiare l’inquinamento e il risanamento ambientale tramite le variabili e i metodi chimico fisici per fornire una comprensione dei meccanismi e delle metodologie per l’analisi dei processi chimici nell’ambiente Programma: 1. introduzione: variabili chimico fisiche nell’ambiente . Esempi 2. Fenomeni di diffusione molecolare in fase vapore, liquida e solida. Separazione dei componenti di una miscela. Tensione superficiale. Acque reflue urbane, Schema di funzionamento e parametri rilevanti in un depuratore di acque reflue. Estrazione di inquinanti e purificazione. 3. Variazione di pressione con la profondità in una massa acquosa e con l’altezza in una massa d’aria. Diminuzione di T con l’altitudine. Gradiente di concentrazione. 4. Inquinamento da combustione e termico:parametri chimico fisici, analisi e metodi di valutazione e di abbattimento 5. Metodi di indagine delle proprietà di ambienti atmosferici, fasi liquide e solide Modalità didattiche: lezioni frontali ed esercitazioni teoriche e pratiche Testi di studio: Dispense del docente P.W. Atkins, Chimica Fisica, Zanichelli Ed. R. Francesconi, Appunti di Chimica Fisica Ambientale, CLUEB, Bologna, 2002. D. Eisenberg and D. Crothers, Physical Chemistry with Applications to the Life Sciences, The Benjamin/Cummings Publishing Company, Menlo Park, 1979. P.A. Vesilind, J.J. Pierce and R.F. Weine, Environmental Engineering, 3^ Ediz., Butterworth- Heinemann, Boston, 1994 Modalità di accertamento: esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: il docente è disponibile per lezioni in orario diverso da quello definito Testi di studio: Dispense del docente Modalità di accertamento: esame orale 291 Chimica generale ed inorganica CHIM/03 Titolo corso: Chimica generale ed inorganica CFU Periodo 8 Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. MICHELONI MAURO SERGIO Durata annuale N.Corso Chimica organica CHIM/06 Titolo corso: Chimica organica CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. SANTEUSANIO STEFANIA [email protected] Ricevimento: Il ricevimento si effettua presso l’Istituto di Chimica Organica sito in località Sasso previo appuntamento telefonico al numero 0722303445 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di portare gli studenti alla comprensione delle caratteristiche strutturali, della nomenclatura, delle proprietà chimico-fisiche e della reattività delle principali classi di composti organici attraverso lo studio dei principali meccanismi di reazione. Programma: Richiami alla teoria strutturale dell’atomo. Elettronegatività degli elementi. Il legame covalente: proprietà. Formule di struttura delle molecole organiche. Attrazione tra molecole. Acidi e basi in chimica organica. Aspetti generali degli orbitali. Orbitali ibridi del carbonio.Gruppi funzionali. Nomenclatura dei composti organici (generalità). Doppi e tripli legami. Doppi legami coniugati. Orbitali delocalizzati. Teoria della risonanza. ALCANI – Isomeri di struttura. Alcani e cicloalcani. Analisi conformazionale. Tensione torsionale. REAZIONI RADICALICHE – La clorurazione del metano: aspetti generali e meccanismo. Alogenazione di alcani. Radicali liberi. Reazioni di sostituzione radicalica: aspetti energetici e di reattività. Stabilità dei radicali. ALCHENI, DIENI E ALCHINI – Struttura e nomenclatura. Acidità degli alchini: acetiluri e reazioni di sostituzione. Idrogenazione catalitica. Scala di stabilità degli alcheni. Reazioni di addizione elettrofila. Regola di Markovnikov. Reazioni radicaliche. STEREOCHIMICA – Isomeria geometrica negli alcheni e nei composti ciclici. Definizione di chiralità. Chiralità nei composti del carbonio. Configurazione. Enantiomeri e diastereomeri. ALOGENURI ALCHILICI – I composti organici alogenati. Nomenclatura. Reazioni di sostituzione nucleofila (SN1 e SN2) e di eliminazione (E1 e E2): meccanismo e implicazioni stereochimiche. Cenni sugli intermedi di reazione. Struttura e stabilità dei carbocationi. Reattivi di Grignard. ALCOLI – Classificazione, nomenclatura e caratteristiche acido-base. Preparazione degli alcoli. Reazioni di sostituzione e di eliminazione. Formazione di esteri. Ossidazione. ETERI, EPOSSIDI E ANALOGHI – Struttura e nomenclatura. Preparazione di eteri ed epossidi e loro reattività in reazioni di sostituzione. AROMATICITA’. BENZENE E SOSTITUZIONE ELETTROFILA AROMATICA – Struttura e nomenclatura di omologhi e derivati del benzene. Stabilità dell’anello benzenico. Concetto di aromaticità. Requisiti per l’aromaticità. Principali reazioni di sostituzione elettrofila aromatica. Benzeni sostituiti: effetto induttivo e effetto mesomero dei sostituenti. Fenoli: caratteristiche acide e reattività. Reazioni di Sandmeyer. Composti eteroaromatici. ALDEIDI E CHETONI – Struttura e nomenclatura. Reazioni di addizione nucleofila al carbonile. Addizione di alcoli: emiacetali 292 ed acetali. Reazioni di addizione-eliminazione con ammoniaca, ammine e derivati. Riduzione e ossidazione. Reattività degli idrogeni in alfa al carbonile: formazione di enoli ed anioni enolato. Tautomeria cheto-enolica. Alogenazione in posizione alfa. ACIDI CARBOSSILICI E DERIVATI – Struttura, nomenclatura e proprietà fisiche. Relazione fra struttura e forza di un acido. Reazioni di formazione di cloruri acilici, anidridi, esteri ed ammidi. Reazioni di sostituzione nucleofila acilica. Reazioni di riduzione. Idrolisi acide e basiche. AMMINE – Classificazione, struttura e nomenclatura. Basicità: effetto della struttura sulla basicità. Sali delle ammine: i cationi di ammonio. Le ammine in reazioni di sostituzione. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: R. Macomber CHIMICA ORGANICA Zanichelli J. McMurry FONDAMENTI DI CHIMICA ORGANICA 3a ed. italiana Zanichelli G. Russo, G. Catelani, L. Panza, P. Pedrini CHIMICA ORGANICA Casa Editrice Ambrosiana Modalità di accertamento: Prova scritta ed orale Note: Il corso è mutuato per 4 CFU da Chimica organica (5 CFU) per il CdL in Scienze e Tecnologie per la Natura, Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Chimica per l’ambiente CHIM/12 Titolo corso: Chimica per l’ambiente CFU Periodo Durata N.Corso 7 annuale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. PENNA NUNZIO [email protected] Ricevimento: martedì ore 11:00 Obiettivi Formativi: Introduzione alla chimica ambientale rivolta in maniera principale alla oceanografia chimica con accenni anche alle acque superficiali interne. Programma: Parte generale: cenni storici, oceanografia descrittiva, circolazione e masse d’acqua negli oceani. Cenni di limnologia Struttura dell’acqua, interazioni ioniche. Temperatura, distribuzione in superficie ed in profondità, evidenziazione dei termoclini. Proprietà chimico fisica delle acque di mare. Salinità: distribuzione della salinità, formazione degli aloclini composizione delle acque di mare, costituenti principali e minori, proprietà conservative, metodi per la determinazione della salinità Densità e pressione negli oceani. Nutrienti: ciclo del fosforo nei comparti ambientali, biogeociclo acquatico, distribuzione nelle acque marine e lacustri, profili concentrazione/profondità , determinazioni analitiche. Ciclo dell’azoto: l’azoto nei comparti ambientali, nel suolo e nelle acque, profili concentrazione/profondità, determinazioni analitiche. Ciclo del silicio: silicio in forma disciolta e particellata, distribuzione nelle acque, reazioni con gli organismi marini, determinazioni analitiche. Produttività primaria: produzione di fitoplancton, descrizione dei fenomeni eutrofici, fattori che determinano i fenomeni eutrofici e loro principali conseguenze, parametri di controllo. Gas disciolti: ossigeno e gas minori, comportamento e distribuzione nelle acque, scambi aria-acqua, aspetti strutturali della solubilità dei gas. 293 Costituenti minori e presenti in tracce nelle acque di mare: comportamento e distribuzione negli oceani, tempi di residenza, reazioni chimiche e biologiche. Sistema dei carbonati: anidride carbonica, equilibrio e distribuzione dei carbonati controllo del pH nelle acque di mare Composti organici nelle acque di mare: forme in cui si trova la sostanza organica, disciolta o particellata. Classificazione dei principali costituenti: carboidrati, proteine, lipidi, idrocarburi. Comportamento, descrizione dei macroaggregati, neve marina e comparsa delle mucillagini in Adriatico, modalità di formazione e dispersione, descrizione di alcune determinazioni . Sistemi di monitoraggio in acque costiere e fiumi: parametri di controllo. Determinazioni in mare di alcuni parametri chimico fisici: temperatura, ossigeno disciolto, salinità, pH. Esercitazioni in laboratorio. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni in laboratorio. Testi di studio: Millero F.J. Chemical Oceanography, 2 Ed. CRC press (1996) Riley I.P, Skirrow G. Chemical Oceanography vol.2 Ed Accademic Press APHA,AWWA.WEF. Standard Methods for examinatio of Water and Wastarwater. 19Ed.(1995) Stumm W, Morgan J . Acquatic Chemistry 2Ed. Willey Libes S,M.An introduction to marine Biogeochemistry.Jonn Willey and Sons,Inc (1992) Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni in laboratorio. Testi di studio: Millero F.J. Chemical Oceanography, 2 Ed. CRC press (1996) Riley I.P, Skirrow G. Chemical Oceanography vol.2 Ed Accademic Press APHA,AWWA.WEF. Standard Methods for examinatio of Water and Wastarwater. 19Ed.(1995) Stumm W, Morgan J . Acquatic Chemistry 2Ed. Willey Libes S,M.An introduction to marine Biogeochemistry.Jonn Willey and Sons,Inc (1992) Modalità di accertamento: Esame orale Chimica tossicologica CHIM/08 Titolo corso: Chimica tossicologica CFU Periodo Durata N.Corso 4 2°semestre semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. BONIFAZI PAOLA [email protected] Ricevimento: Tutti i giorni feriali, previo appuntamento Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti conoscenze di base delle caratteristiche chimiche e reattività delle sostanze tossiche e dei meccanismi di tossicità. Programma: Principi generali. Classificazione degli agenti tossici; meccanismi di tossicità; assorbimento, distribuzione, escrezione delle sostanze tossiche; biotrasformazione e fattori che la influenzano; bioattivazione e detossificazione. Definizione di cancerogeno e meccanismi di azione. Risposte tossiche del sangue. Alcuni esempi di sostanze tossiche. Sostanze cancerogene; sostanze teratogene. Pesticidi: insetticidi, erbicidi, fungicidi, acaricidi, rodenticidi, ecc. 294 Metalli: piombo, mercurio, arsenico, cadmio, cromo; chelazione. Inquinanti atmosferici; solventi e vapori. Inquinamento indoor. Additivi e contaminanti alimentari. Modalità didattiche: Lezioni frontali; tesine di approfondimento su argomenti a scelta. Testi di studio: -Casarett and Doull’s, Tossicologia, Ed. EMSI. -P.Dolara, Tossicologia generale e ambientale, PICCIN. -S.E.Manahan, Chimica ambientale, Lewis Publisher. -M.I.Bozza Marrubini,R.Ghezzi Laurenzi,P.Vecelli, Intossicazioni acute, OEMF. -L.De Angelis, Elementi di Tossicologia analitica, Ist.per il diritto allo stu.un., Università degli studi di Milano. -G.L.Galli, M.Marinovich, P.Restano, Tossicologia sperimentale, OEMF. G.Bonaga, Componenti non nutritivi degli alimenti, Editrice Compositori. Modalità di accertamento: Esame orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Per gli studenti non frequentanti il docente è a disposizione per chiarimenti. Note: corso opzionale Climatologia FIS/06 Titolo corso: Climatologia CFU Periodo Durata N.Corso 4+2L primo semestre semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. GIOSTRA UMBERTO [email protected] Ricevimento: mercoledì ore 12 c/o studio Sogesta di fronte aula H Obiettivi Formativi: Il corso propone una selezione delle nozioni di climatologia e meteorologia rilevanti da un punto di vista ambientale. L’approccio alla climatologia avverrà analizzando le principali basi della dinamica e della fisica dell’atmosfera. Programma: Struttura dell’atmosfera. Bilancio radiativo. Equazioni della dinamica dei fluidi geofisici. Moti a scala sinottica. Struttura dello strato limite. Turbolenza atmosferica. Dispersione di inquinanti in atmosfera. Modalità didattiche: Lezioni frontali Obblighi: E’ consigliata la frequenza Testi di studio: “Meteorologia”, F.Prodi, A. Battaglia; vol. 1 e vol. 2. “La radiazione in atmosfera”, F. Prodi, A. Battaglia. Forniti in versione PDF dal docente (con licenza degli autori) Dispense fornite dal docente Modalità di accertamento: Esame orale 295 Composizione architettonica e urbana ICAR/14 CFU Periodo Durata N.Corso 5 II semestre 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. CARBONARA LUCIO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso intende fornire agli studenti un approccio metodologico alla lettura della città. Leggere la città vuol dire individuare, capire ed interpretare gli elementi strutturali, sia antropici che naturali, storici e culturali che hanno contribuito alla sua formazione e trasformazione attraverso un processo di stratificazione storica in cui l’azione umana e quella naturale si sono integrate, sovrapposte e talvolta sono entrate in conflitto. Si intende fornire un metodo di lettura analitico e critico-interpretativo che proceda per “sistemi” e sappia condurre lo studente all’interno del “fatto urbano” consentendogli di leggere i processi evolutivi, passati e in atto, in chiave operativa ai fini della progettazione urbana. Modulo integrativo Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti teorici e pratici per un approccio critico alla lettura della città e delle sue componenti. Questo vuol dire capirne gli elementi strutturali e formali, che hanno determinato l’attuale assetto e ne hanno formato, orientato e talvolta condizionato lo sviluppo e la stessa immagine complessiva. Leggere ed interpretare la città come risultato di processi formali-compositivi, strategici-pianificatori, gestionali-attuativi. Programma: Il corso sarà organizzato in lezioni frontali ed un laboratorio seminariale. Le lezioni frontali affronteranno le questioni teoriche dell’approccio metodologico per sistemi (fisico, naturalistico, ambientale, paesaggistico, antropico, infrastrutturale, insediativo, produttivo) e avranno come scopo la comprensione dei singoli elementi di sistema e delle relazioni che concorrono, nelle interrelazioni degli stessi, alla definizione e al consolidamento del “fatto urbano”. Si proporrà una metodologia di approccio alla lettura e alla progettazione della città, da applicare al caso di studio, organizzata secondo tre momenti: 1.la fase analitico-descrittiva che ha come obiettivo la conoscenza dell’ambito di studio, alle varie scale di riferimento, attraverso la lettura dei fenomeni territoriali ed urbani presenti: si tratta di una lettura quantitativa, qualitativa ed estetico-percettiva la cui finalità è quella di comprendere, da un lato, il ruolo e l’importanza dell’area di studio rispetto al contesto e, dall’altro, di individuare quei segni che strutturano la porzione urbana in esame e ne restituiscono l’immagine attuale, storica, consolidata, in formazione e trasformazione. 2.la fase di sintesi critico-valutativa, che individua gli elementi ed i segni strutturanti dell’area di studio, nonché i temi critici e i principali problemi esistenti, che consente di prefigurare gli scenari descrittivi, spaziali e prescrittivi, in grado di delineare le linee guida per la progettazione degli interventi. 3.la fase propositiva che costituisce il momento finale del percorso metodologico e restituisce concettualmente le scelte adottate e gli interventi da realizzare. Modulo integrativo Il corso procederà ad una lettura sistemica dell’organismo urbano; a tale proposito saranno presi in considerazione i principali sistemi che contribuiscono alla definizione della morfologia urbana, ovvero il sistema insediativo, della mobilità, dei servizi, del verde e degli spazi aperti e, infine, quello percettivo. L’approccio sistemico permette di leggere sia le singole componenti che le interrelazioni che corrono tra le stesse, evidenziando gerarchie e pesi interni alla stessa struttura urbana, fornendo agli studenti, in tal senso, strumenti e metodi per una comprensione critica del fatto urbano. Particolare importanza nel processo di lettura critica della struttura urbana, nelle sue regole compositive e formali, sarà quello dedicato alla lettura ed interpretazione del paesaggio urbano secondo metodi e strumenti propri del processo percettivo dell’ambiente urbano; questo sarà studiato e letto, in relazione allo stesso concetto di forma urbis intesa non solo come particolare localizzazione di un organismo urbano, e quindi secondo i principi insediativi generatori, ma anche come morfologia complessiva evidenziandone gli stessi fattori di strutturazione, di connotazione, di giustificazione, di definizione e marginalità rispetto allo spazio costruito ed aperto, interno ed esterno, dell’organismo urbano. Le lezioni teoriche troveranno una verifica pratica nell’applicazione della metodologia proposta ad un’area di studio. La parte teorica del programma sarà svolta anche con l’ausilio di piani e progetti realizzati sui quali applicare il metodo di lettura proposto. Modalità didattiche: Lezioni frontali e attività seminariali, attività di laboratorio progettuale in aula e sopralluoghi nelle aree di studio Testi di studio: C. G. Nuti, Le conoscenze per la progettazione del piano urbanistico comunale, Aracne Ed. Roma 1998 B.Secchi, Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari, 2000 296 Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma, 2001 K. Lynch, L’immagine della città, Ed. Marsilio, Venezia 1964 Gordon Cullen , Paesaggio urbano, Ed. Calderini, Bologna, 1976 Caniggia, G.L. Maffei,Composizione Architettonica e tipologia di base, Ed. Marsilio, Venezia 1979 K. Lynch, Progettare la città. La qualità della forma urbana, Ed. Etas Libri, Milano 1990 A. Corboz, Il territorio come palinsesto, in Ordine sparso, a cura di P. Viganò, Angeli, Milano,1998 C. G. Nuti, Le conoscenze per la progettazione del piano urbanistico comunale, Aracne Ed. Roma 1998 E. Trusiani, Il recupero urbano dall’adeguamento alla trasformazione, Aracne Ed., Roma, 1999 P. Gabellini, Tecniche Urbanistiche, Ed.Carocci, Milano 2001 E. Trusiani, Progettando il recupero. Dieci anni di esperienze didattiche, Aracne Ed., Roma, 2004 Modalità di accertamento: L’esame consisterà nella verifica delle conoscenza teorica degli argomenti trattati nel corso delle lezioni e nella presentazione di un esercizio progettuale svolto nelle attività seminariali. Conservazione della natura e delle sue risorse BIO/07 Titolo corso: Conservazione della natura e delle sue risorse CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. SANTOLINI RICCARDO [email protected] Ricevimento: mercoledì 12-13 Obiettivi Formativi: Fornire un quadro delle conoscenze di base e delle procedure applicative riguardanti la diversità biologica ed i sistemi ambientali. Favorire l’apprendimento delle applicazioni alla conservazione e alla gestione dei sistemi ambientali attraverso l’approfondimento dei principi teorici dell’ecologia del paesaggio riferiti in particolare alla conservazione dei processi naturali e dei loro patterns di supporto ecosistemico nonchè agli aspetti tecnici legati all’applicazione dell’ingegneria naturalistica. Programma: Che cosa conservare: il concetto di risorsa naturale, dal genoma ai biomi. Principi di economia ambientale: lo sviluppo sostenibile e la conservazione delle risorse. Valori economici diretti e indiretti, Valore etico, valore di esistenza. La conservazione biologica, la biologia della conservazione e la conservazione della natura. Origini storiche, principi ispiratori e scopi della conservazione biologica. Il ruolo delle agenzie internazionali I livelli di organizzazione della biosfera. Scale spazio-temporali. La diversità biologica e i suoi livelli. Diversità genetica, diversità specifica e diversità delle comunità. Le ragioni della biodiversità: la distribuzione delle specie: geografia ed ecologia. Il gradiente latitudinale della diversità specifica. “Hot spots” della diversità specifica. Fattori che regolano la diversità specifica. Biogeografia insulare, metapopolazioni. La rarità e le sue cause. Tipi di rarità. La diversità genetica nelle specie rare. Diversità: rarità e abbondanza delle specie. Diversità e processi, diversità e funzionalità. La diversità biologica nello spazio. Definizioni di diversità (alpha, beta, gamma), diversità e scale di osservazione. Misurare la diversità biologica. Calcolo ed analisi delle diversità. Curve di accumulazione: concetti di rarefazione e di equiripartizione. Indici di ricchezza e di diversità. Significato e utilizzo dei bioindicatori. Censimenti: metodi di campionamento e di rilevamento. Misure. La conservazione delle specie: crisi della biodiversità e la sesta estinzione, vortice di estinzione e sue cause. Come soccorrere la biodiversità: La “lista rossa” dell’ U.I.C.N. Le “liste blu”. Conservazione in situ ed ex situ. Estinzione delle specie. Reintroduzioni. Problematiche di conservazione dei migratori trans-sahariani. L’effetto delle variazioni climatiche globali sulla conservazione dell’avifauna. 297 La fauna in Italia e nel versante costiero adriatico. Distribuzione e abbondanza della fauna. Analisi dello stato di conservazione della fauna. Identificazione delle emergenze faunistiche. La conservazione e la gestione dei sistemi ambientali: Livelli della diversità specifica. “Focal points”. Natura e naturalità: gradi di naturalità. Disturbo e stress. Ecotone ed ecocline. Diversità specifica e stabilità ecologica. Analisi delle successioni: evoluzione della diversità specifica; turnover; fugacità. Il concetto di paesaggio e le sue implicazioni gestionali ed applicative: struttura (patches, matrice, porosità) e funzioni; analisi quantitativa. La teoria della percolazione. I sistemi source-sink. Frammentazione dei sistemi ecologici. Reti ecologiche, Progettazione e gestione dei sistemi ecologici. Interazione con i sistemi antropici. Compensazione e mitigazione. Alcuni esempi: gli ambiti fluviali, i sistemi forestali. Conservazione e politica. Strategie per la conservazione nei paesi sviluppati ed in quelli in via di sviluppo: dalle aree protette ai sistemi di gestione territoriali. la Convenzione europea del Paesaggio ed il Codice Urbani. Critiche e prospettive. Modalità didattiche: lezioni frontali ed uscite sul campo Testi di studio: Testi di riferimento: Primack R.B. e Carotenuto L. 2003. Conservazione della Natura. Zanichelli. Massa R. e Ingegnoli V. 1999. Biodiversità, Estinzione e Conservazione. UTET. Ferrari C., 2001. Biodiversità: dall’analisi alla gestione. Zanichelli, Bologna Farina A. 2004. Verso una scienza del paesaggio. Alberto Perdisa editore, Bologna. Testi consigliati per approfondimenti: Hambler C. 2004. Conservation. Cambridge University Press. Magurran A.E. 2004. Measuring Biological Diversity. Blackwell Publishing. Modalità di accertamento: esame orale Costruzioni rurali e territorio agro-forestale AGR/10 Titolo corso: Costruzioni rurali e territorio agro-forestale CFU Periodo Durata N.Corso 5 II semestre 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. BEGA RITA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire conoscenze di base, ed elementi e strumenti di approccio metodologici per l’analisi e la pianificazione del territorio agro-forestale/rurale. I temi trattati riguarderanno soprattutto la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio in una visione dinamica del territorio agro-forestale in quanto ambito sempre più coinvolto nei processi di urbanizzazione e di sostenibilità dello sviluppo. Programma: 1.Lezioni introduttive Il territorio nella storia: evoluzione del concetto e visione attuale Dalla pianificazione urbanistica alla pianificazione territoriale Il territorio agro-forestale come componente dell’ambiente Le funzioni a cui assolve, la tutela e la valorizzazione Il territorio attraverso la lettura del paesaggio 2.Gli strumenti della pianificazione territoriale di matrice ambientale Quadro di riferimento normativo a scala nazionale Quadro di riferimento normativo a scala provinciale e comunale La “rete Natura 2000” 298 La Valutazione di Impatto Ambientale, la Valutazione Ambientale Strategica, la Valutazione di Incidenza 3.La rappresentazione del territorio Cartografia di base: i rilievi di base per la formazione delle carte, la scala e le coordinate di restituzione, le informazioni contenute. Alcuni esempi: carta I.G.M., carta tecnica regionale C.T.R., mappa catastale Cartografia tematica: la formazione di una carta tematica, l’uso nella pianificazione del territorio, l’aggiornamento delle carte. Alcuni esempi: carta dell’uso reale del suolo, carta della vegetazione, carta dei suoli, carta forestale, 4.Casi di studio: obiettivi progettuali, analisi effettuate, percorso metodologico Verranno presentati ed esaminati alcuni casi reali di studio. 5.Esercitazioni Verrà assegnato un tema progettuale e un territorio concreto di studio sul quale svolgerlo attraverso l’utilizzo di un sistema informativo territoriale (GIS). Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni con ausilio di video-proiezioni. Testi di studio: Edoardo Salzano “Fondamenti di urbanistica” – Editori Laterza Altri testi di consultazione saranno indicati durante le lezioni Modalità di accertamento: Esame orale comprendente l’esposizione e la valutazione del lavoro svolto nell’ambito delle esercitazioni Diritto amministrativo e giustizia ammninistrativa I modulo: Diritto amministrativo IUS/10 Titolo corso: Diritto amministrativo CFU Periodo Durata N.Corso 4 I Semestre 32 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. BELLITTI GIUSEPPE [email protected] Obiettivi Formativi: Obiettivo del corso è, in primo luogo, quello di fornire allo stu-dente gli strumenti necessari per procedere ad un corretto in-quadramento della disciplina pubblicistica in questione nel quadro generale dell’Ordinamento giuridico. In tal senso, par-ticolare attenzione viene attribuita alla fondamentale distinzio-ne tra il diritto privato ed il diritto pubblico, ed alle problemati-che che detta distinzione genera con riferimento alla specifica disciplina del diritto amministrativo. La trattazione delle fonti del diritto amministrativo, delle posizioni soggettive, ed in ge-nerale, dell’attività della pubblica Amministrazione costituisce il logico corollario di tali premesse. In secondo luogo, il corso si propone di dotare lo studente del-la conoscenza delle nozioni e gli istituti che massimamente si troverà ad incontrare nel corso della sua vita professionale. A partire dalla classificazione dei beni e dei diritti reali della pubblica Amministrazione, il corso gradatamente giunge ad affron-tare i singoli istituti ablatori, per concludersi finalmente con la trattazione (necessariamente contenuta nei termini generali) dell’urbanistica e dell’edilizia. Programma: 1. Le fonti del diritto amministrativo. 2.Le posizione soggetti-ve: il diritto soggettivo e l’interesse legittimo. Gli interessi col-lettivi e diffusi. 3.L’Ente pubblico. Organi ed Uffici. 4. L’attività della pubblica Amministrazione. Gli atti amministrativi. I Prov-vedimenti. 5. Il procedimento amministrativo. 6. I beni pubbli-ci. I beni demaniali. I beni patrimoniali indisponibili. I beni pa-trimoniali disponibili. I beni privati di interesse pubblico. I con-tratti della pubblica Amministrazione. L’appalto di opere pubbliche. L’appalto di servizi. La fornitura. 8. L’urbanistica e l’edi-lizia. 9. L’edilizia residenziale pubblica. Modalità didattiche: Lezione frontale. Testi di studio: P. VIRGA, Diritto amministrativo, vol. I ( I principi: parti I,II,V,VI,VII,VIII,IX,X) e vol. II (Atti e ricorsi: parti I,II) Giuf-frè, Milano, ult. ed. Modalità di accertamento: Esame orale. 299 Diritto amministrativo e giustizia ammninistrativa II modulo:Giustizia amministrativa IUS/10 Titolo corso: Giustizia amministrativa CFU Periodo Durata N.Corso 3 II semestre 24 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. RUGGERI LORENZO Obiettivi Formativi: Il corso ha lo scopo di pervenire alla conoscenza degli aspetti principali della giustizia amministrativa, ovverosia delle principali forme di tutela, amministrativa e giurisdizionale, nei confronti degli atti e comportamenti della pubblica amministrazione Programma: Il problema della giustizia amministrativa: -l’evoluzione storica del sistema italiano di giustizia ammini-strativa; -interessi legittimi e diritti soggettivi; -giudice ordinario e pubblica amministrazione; i ricorsi amministrativi: - il ricorso gerarchico; -il ricorso gerarchico improprio e il ricorso in opposizione; -il ricorso straordinario; nozioni generali sul processo amministrativo: -giurisdizione di legittimità, giurisdizione di merito, giurisdizio-ne esclusiva; -le azioni esperibili nel processo amministrativo; -il giudice e le parti; -i principi generali del processo; le fasi del processo amministrativo: -il giudizio di primo grado; -la tutela cautelare; -la decisione sul ricorso; -i rimedi avverso la sentenza; -l’esecuzione della sentenza. Modalità didattiche: Lezione frontale. Testi di studio: P. VIRGA, Diritto amministrativo-Atti e ricorsi, Milano, 2001, ppgg. 155-401, oppure, alternativamente, A. TRAVI, Lezioni di giustizia amministrativa, Torino, ultima edizione disponibile. Si richiede inoltre la conoscenza dei principali testi normativi in materia, che possono essere consultati in PERFETTI, MICHE-LETTI, Fonti essenziali della giustizia amministrativa, Padova, 2000. E’ fatta salva la possibilità di indicare testi diversi agli studenti frequentanti. Modalità di accertamento: Esame orale. 300 Diritto dell’ambiente IUS/10 Titolo corso: Diritto dell’ambiente CFU Periodo Durata N.Corso 8 da ottobre a maggio annuale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. SALVADORI MARIA ANNA Obiettivi Formativi: Il corso si propone, sulla base della conoscenza dei principi fondamentali per la tutela dell’ambiente, dell’organizzazione amministrativa e della disciplina settoriale, di arrivare alla comprensione dei principali problemi e degli strumenti di intervento e di risoluzione predisposti dall’ordinamento giuridico. Programma: 1.Introduzione. 2.L’ambiente nella Costituzione. Le fonti del diritto ed i soggetti istituzionali. 3.Inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico. Difesa del suolo e gestione delle risorse idriche. Tutela delle acque dall’inquinamento. Qualità delle acque destinate al consumo umano. Gestione dei rifiuti. V.I.A. e V.A.S. Rischi di incidenti rilevanti Autocertificazione ambientale e marchio di qualità ecologica. Autorizzazione integrata ambientale. Aree naturali protette. Danno ambientale. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: I testi consigliati e le letture saranno indicati nel corso delle lezioni. Modalità di accertamento: Esame orale Diritto dell’Unione Europea IUS/10 CFU Periodo Durata N.Corso 5 II semestre 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. MARI LUIGI [email protected] Obiettivi Formativi: Programma: L’Unione europea - Le Comunità europee - Le istituzioni - Le fonti-I rapporti fra diritto comunitario e diritto interno - Le competenze e le politiche comunitarie. Modalità didattiche: Lezioni e seminari Testi di studio: Le indicazioni verranno fornite durante il corso Modalità di accertamento: Esame scritto e/o orale Diritto penale dell’ambiente IUS/17 Titolo corso: La tutela penale dell’ ambiente CFU Periodo Durata N.Corso 3 I Semestre 24 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. MARRA GABRIELE Ricevimento: Dopo le lezioni Obiettivi Formativi: Lo studio dei lineamenti essenziali della tutela penalistica dell’ ambiente, allo scopo di acquisire le metodologie di indagine necessarie ad una corretta applicazione della disciplina di riferimento. 301 Programma: 1. Introduzione.I principi generali del diritto penale. 2. Reati in materia di rifiuti (Dlgs 22/97) . 3. Reati in materia di inquinamento idrico ( Dlgs 152/99). 4. Reati in materia di edilizia e urbanistica (Dpr 380/2001). In considerazione della instabilità che a tutt’ oggi caratterizza i dati normativi di riferimento, l’ aggiornamento è una primaria necessità. Modalità didattiche: Lezioni frontali e seminari di approfondimento. Testi di studio: L. RAMACCI, Manuale di diritto penale dell’ ambiente,Cedam, Padova, ult.ed. limitatamente alle seguenti parti : 3-12; 15-32; 35-92 ; 97-152; 235-338. Si raccomanda l’ uso di un codice penale (e delle leggi penali complementari) aggiornato. Modalità di accertamento: Esame orale. Diritto privato IUS/01 Titolo corso: Diritto Privato CFU Periodo Durata N.Corso 8 Annuale 60 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. DI BONA LAURA [email protected] Obiettivi Formativi: Fornire la conoscenza delle categorie giuridiche fondamentali e degli istituti caratterizzanti il diritto civile, con particolare riferimento alla teoria della circolazione dei beni. Programma: Nozioni introduttive e princìpi fondamentali (ordinamento-fonti del diritto-fatto ed effetti giuridici-situazioni soggettive e rapporto giuridico-interpretazione-diritto internazionale privato); persone fisiche e persone giuridiche; situazioni esi-stenziali; situazioni reali di godimento e di garanzia; situa-zioni possessorie; situazioni di credito e di debito; prescri-zione e decadenza; autonomia negoziale e contrattuale; alcuni singoli contratti; promesse unilaterali; pubblicità e trascrizione; responsabilità civile ed illecito; diritto di famiglia e delle successioni a causa di morte; tutela giurisdizionale e prove. Modalità didattiche: Lezioni frontali; esercitazioni pratiche su casistica giurisprudenziale. Testi di studio: Fra i manuali in commercio (Gazzoni; Galgano; Roppo; Tor-rente-Schlesinger; Trimarchi; Trabucchi; Bessone; Zatti-Colussi; Paradiso), tutti egualmente validi e liberamente a-dottabili dagli studenti, si segnalano in particolare, per il maggiore approfondimento, per l’approccio problematico e critico-valutativo, F. Gazzoni, Manuale di diritto privato, Na-poli, ultima ed.; P. Perlingieri, Istituzioni di diritto civile, Na-poli, ultima ed. Indispensabile si rivela, inoltre, la sistematica consultazione di un codice civile aggiornato e corredato delle leggi speciali di maggiore interesse civilistico. Modalità di accertamento: Esame orale. Diritto regionale e degli enti locali (Valutazione e Controllo Ambientale) JUS/10 Titolo corso: Diritto regionale e degli enti locali CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. SALVADORI MARIA ANNA Obiettivi Formativi: Studiare l’organizzazione ed il funzionamento delle istituzione più vicine al cittadino per meglio comprendere i rapporti tra comunità locali ed enti rappresentativi degli interessi pubblici di riferimento. 302 Programma: 1.Introduzione. Costituzione ed autonomia territoriale. 2.Potestà legislativa regionale e potestà regolamentare. Principi costituzionali di ripartizione delle funzioni amministrative. 3.Forma di governo regionale, provinciale e comunale. Istituti di partecipazione. Dirigenti. Controlli. Servizi pubblici locali e forme di gestione. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: I testi consigliati saranno indicati nel corso delle lezioni. Modalità di accertamento: Esame orale Diritto urbanistico e diritto dell’ambiente I modulo: Diritto urbanistico IUS/10 Titolo corso: Diritto urbanistico CFU Periodo Durata N.Corso 3 II semestre 24 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. SALVADORI MARIA ANNA Obiettivi Formativi: Il corso ha lo scopo di pervenire alla comprensione dei princi-pali aspetti giuridici dell’urbanistica, dell’edilizia e della gestio-ne del territorio, prestando particolare attenzione ai rapporti tra urbanistica e altre discipline, e, in particolare, ai rapporti tra urbanistica e ambiente. Programma: 1.La nozione di urbanistica: 1.1.evoluzione storica della nozione di urbanistica; 1.2.la nozione odierna di urbanistica; 1.3.il riparto di competenze in tema di urbanistica; 1.4.rapporti tra urbanistica e diritto di proprietà; 2.La pianificazione urbanistica; 2.1.profili generali; 2.2.la pianificazione sovracomunale; 2.3.gli strumenti urbanistici comunali; 2.4.la pianificazione attuativa; 2.5.le pianificazione speciali. 3.Il controllo delle trasformazioni del territorio: 3.1.gli atti di assenso edilizi; 3.2.le sanzioni; 3.3.sanatoria e condono edilizio; 4.urbanistica e tutela dell’ambiente: 4.1.beni culturali e ambientali; 4.2.aree naturali protette; 4.3.gli altri strumenti di tutela ambientale. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: F. SALVIA, F. TERESI, Diritto urbanistico. Si richiede inoltre la conoscenza dei principali testi normativi in materia. Modalità di accertamento: Esame orale. 303 Diritto urbanistico e diritto dell’ambiente II modulo: Diritto dell’ambiente IUS/10 Titolo corso: Diritto dell’ambiente CFU Periodo Durata N.Corso 3 II semestre 24 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. SALVADORI MARIA ANNA Obiettivi Formativi: Studiare i principi fondamentali, l’organizzazione amministrati-va e la disciplina settoriale per arrivare ad una comprensione dei rapporti tra ambiente e territorio. Programma: 1.Introduzione. Ambiente e Costituzione. 2.Fonti del diritto ed organizzazione amministrativa. 3.Inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico. Controllo dei pericoli di incidenti rilevanti. V.I.A e V.A.S. Difesa del suolo e gestione delle risorse idriche. Tutela delle acque dall’inquinamento. Gestione dei rifiuti. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: I testi consigliati saranno indicati nel corso delle lezioni. Modalità di accertamento: Esame orale. Ecologia BIO/07 Titolo corso: Ecologia CFU Periodo Durata N.Corso 8 ottobre-maggio annuale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. FARINA ALMO [email protected] Ricevimento: martedì 11.00-12.00 Obiettivi Formativi: Fornire le basi teorie e le evidenze empiriche dei processi naturali e delle interazioni tra organismi e loro contesto ambientale. Programma: 1. Introduzione: cenni storici, la natura dell’ecologia, lo studio dell’ ecologia. 2. La complessità della ecosfera: significato e struttura dei sistemi complessi. 3. I substrati per la vita: atmosfera , suoli, acque, vegetazione, animali. Il clima, struttura ed evoluzione dei suoli, radia-zione solare, temperatura, umidità e loro variazioni. 4. Definizione di ambiente e di sistema ecologico: processi e patterns ambientali e loro rapporti con l’ ambiente fisico. Gli adattamenti delle specie alle differenti condizioni ambientali. La vita alle condizioni estreme. 5. L’ecosistema: definizione, cenni storici ed evoluzione del pensiero scientifico. Le proprietà emergenti degli ecosistemi: stabilità, resistenza, resilienza. 6. I rapporti tra substrati abiotici e biotici e gli organismi, aspetti metabolici ed effetti sulla distribuzione degli organismi. 7. Definizione di habitat. 8. Il trasferimento dell’ energia: produttività primaria e secondaria in ambienti acquatici ed in ambienti terrestri. 9. I livelli trofici: autotrofi, decompositori, erbivori, carnivori, catene alimentari. 10. Le risorse. Cicli dei nutrienti: ciclo del carbonio, dell’ azoto, del fosforo, dello zolfo. 11. Disponiblità dei nutrienti ed effetti su individui, popolazioni e comunità. 12. Lo spazio fisico come risorsa. 13. Gli effetti degli inquinanti nei cicli dei nutrienti. 304 14. La natura del disturbo ambientale ed il suo ruolo nella dinamica degli organismi e dei loro habitat. 15. Gli individui ed il loro ambiente: distribuzione, adattamenti, strategie riproduttive, movimenti dispersivi e migrazioni, dormienza, forme di durata, competizione intra ed interspecifica, predazione, parassitismo, simbiosi e mutualismo. 16. Elementi di eco-etologia e di socio-biologia: gruppi sociali, cooperazione ed altruismo. 17. Comportamento predatorio e risposte delle prede. 18. La natura del parassitismo e sue dinamiche. 19. Il mutualismo. 20. Evoluzione e dinamiche del territorialismo. 21. Struttura e dinamica di popolazione. 22. Elementi di demografia. Natalità, mortalità e crescita. 23 Fluttuazioni, cicli e caos. 24. Modelli spaziali espliciti, metapopolazioni e loro dinamica. 25. La natura della competizione intraspecifica. 26. La ripartizione delle risorse: il concetto di nicchia ecologica e di eco-field. 27. Differenziazione della nicchia ecologica. 28. Struttura e dinamica di comunità. 29. Diversità e distribuzione delle comunità nello spazio e nel tempo. 30. La circolazione dell’ informazione attraverso le comunità. 31. Competizione e predazione come fattori strutturanti le co-munità. 32. La risposta delle comunitrà al disturbo. 33. La successione ecologia: struttura e dinamica della vege-tazione. 34. Il concetto di climax. I patterns creati dalla successione: gli ecotoni. 35. Elementi di genetica: l’importanza della genetica in ecologia, i sistemi riproduttivi, patterns delle variazioni genetiche. 36. Geni ed alleli, polimorfismo, deriva genetica, speciazione. 37. Elementi di ecologia umana. 38. Ecologia in agricoltura, ecologia urbana, ecologia forestale. 39. Risorse rinnovabili e loro utilizzo. Elementi di integrazione tra ecologia ed economia. 40. Concetto di “salute ambientale” e di servizio ambientale degli ecosistemi. Il costo ecologico della globalizzazione. 41. Malattie epidemiche e caratteristiche ambientali. 42. Elementi di conservazione delle risorse: valore e funzioni della biodiversità. 43. Il concetto di ecodiversità e l ’importanza del mosaico am-bientale per la conservazione delle specie. 44. Descrizione dei principali biomi e delle eco-regioni, strutture, dinamiche, disturbo ed elementi per la conservazione. 45. Cambiamenti climatici e loro effetti sul funzionamento degli ecosistemi Modalità didattiche: Lezioni frontali con l’ ausilio di video-proiezioni Testi di studio: L. Bullini, S. Pignatti, A. Virzo De Santo – Ecologia generale. UTET M. Begon, J.L. Harper, C.R. Townsend - Ecology. Blackwell Science, Oxford J.L. Chapman & Reiss, M.J. – Ecology. Principles and applications. Cambridge University Press, Cambridge, UK A. Farina – Lezioni di ecologia , UTET Libreria J.R. Krebs & Davis N.B. – Behavioural ecology. An evolutionary approach. Blackwell Science, Oxford D. Rapport, R. Costanza, P.R. Epstein, C. Gaudet, R. Levins – Ecosystem health. Blackwell Science, Oxford. Modalità di accertamento: verifica orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Lezioni frontali con l’ ausilio di video-proiezioni 305 Testi di studio: L. Bullini, S. Pignatti, A. Virzo De Santo – Ecologia generale. UTET M. Begon, J.L. Harper, C.R. Townsend - Ecology. Blackwell Science, Oxford J.L. Chapman & Reiss, M.J. – Ecology. Principles and applica-tions. Cambridge University Press, Cambridge, UK A. Farina – Lezioni di ecologia (dispense, testo in preparazio-ne) J.R. Krebs & Davis N.B. – Behavioural ecology. An evolutionary approach. Blackwell Science, Oxford D. Rapport, R. Costanza, P.R. Epstein, C. Gaudet, R. Levins – Ecosystem health. Blackwell Science, Oxford. Modalità di accertamento: Verifica orale Note: Mutuato per ‘Ecologia’ e monitoraggio degli ecosistemi’(8 CFU) dal Cdl in Scienze Biologiche, e per ‘Ecologia’ (7 CFU) dal CdL in Scienze e Tecnologie per la Natura, Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Ecologia BIO/07 CFU Periodo Durata N.Corso 5 I Semestre 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. FARINA ALMO [email protected] Ricevimento: Martedì 11.00-12.00 Obiettivi Formativi: Fornire le basi teorie e le evidenze empiriche dei processi naturali e delle interazioni tra organismi e loro contesto ambientale. Programma: 1. Introduzione: cenni storici, la natura dell’ecologia, lo studio dell’ ecologia. 2. La complessità della ecosfera: significato e struttura dei sistemi complessi. 3. I substrati per la vita: atmosfera , suoli, acque, vegetazione, animali. Il clima, struttura ed evoluzione dei suoli, radia-zione solare, temperatura, umidità e loro variazioni. 4. Definizione di ambiente e di sistema ecologico: processi e patterns ambientali e loro rapporti con l’ ambiente fisico. Gli adattamenti delle specie alle differenti condizioni ambientali. La vita alle condizioni estreme. 5. L’ecosistema: definizione, cenni storici ed evoluzione del pensiero scientifico. Le proprietà emergenti degli ecosistemi: stabilità, resistenza, resilienza. 6. I rapporti tra substrati abiotici e biotici e gli organismi, aspetti metabolici ed effetti sulla distribuzione degli organismi. 7. Definizione di habitat. 8. Il trasferimento dell’ energia: produttività primaria e secondaria in ambienti acquatici ed in ambienti terrestri. 9. I livelli trofici: autotrofi, decompositori, erbivori, carnivori, catene alimentari. 10. Le risorse. Cicli dei nutrienti: ciclo del carbonio, dell’ azoto, del fosforo, dello zolfo. 11. Disponiblità dei nutrienti ed effetti su individui, popolazioni e comunità. 12. Lo spazio fisico come risorsa. 13. Gli effetti degli inquinanti nei cicli dei nutrienti. 14. La natura del disturbo ambientale ed il suo ruolo nella dinamica degli organismi e dei loro habitat. 15. Gli individui ed il loro ambiente: distribuzione, adattamenti, strategie riproduttive, movimenti dispersivi e migrazioni, dormienza, forme di durata, competizione intra ed interspecifica, predazione, parassitismo, simbiosi e mutualismo. 16. Elementi di eco-etologia e di socio-biologia: gruppi sociali, cooperazione ed altruismo. 17. Comportamento predatorio e risposte delle prede. 18. La natura del parassitismo e sue dinamiche. 19. Il mutualismo. 20. Evoluzione e dinamiche del territorialismo. 306 21. Struttura e dinamica di popolazione. 22. Elementi di demografia. Natalità, mortalità e crescita. 23 Fluttuazioni, cicli e caos. 24. Modelli spaziali espliciti, metapopolazioni e loro dinamica. 25. La natura della competizione intraspecifica. 26. La ripartizione delle risorse: il concetto di nicchia ecologica e di eco-field. 27. Differenziazione della nicchia ecologica. 28. Struttura e dinamica di comunità. 29. Diversità e distribuzione delle comunità nello spazio e nel tempo. 30. La circolazione dell’ informazione attraverso le comunità. 31. Competizione e predazione come fattori strutturanti le co-munità. 32. La risposta delle comunitrà al disturbo. 33. La successione ecologia: struttura e dinamica della vege-tazione. 34. Il concetto di climax. I patterns creati dalla successione: gli ecotoni. 35. Elementi di genetica: l’importanza della genetica in ecologia, i sistemi riproduttivi, patterns delle variazioni genetiche. 36. Geni ed alleli, polimorfismo, deriva genetica, speciazione. 37. Elementi di ecologia umana. 38. Ecologia in agricoltura, ecologia urbana, ecologia forestale. 39. Risorse rinnovabili e loro utilizzo. Elementi di integrazione tra ecologia ed economia. 40. Concetto di “salute ambientale” e di servizio ambientale degli ecosistemi. Il costo ecologico della globalizzazione. 41. Malattie epidemiche e caratteristiche ambientali. 42. Elementi di conservazione delle risorse: valore e funzioni della biodiversità. 43. Il concetto di ecodiversità e l ’importanza del mosaico am-bientale per la conservazione delle specie. 44. Descrizione dei principali biomi e delle eco-regioni, strutture, dinamiche, disturbo ed elementi per la conservazione. 45. Cambiamenti climatici e loro effetti sul funzionamento degli ecosistemi. Modalità didattiche: Lezioni frontali con l’ ausilio di video-proiezioni. Testi di studio: L. Bullini, S. Pignatti, A. Virzo De Santo – Ecologia generale. UTET M. Begon, J.L. Harper, C.R. Townsend - Ecology. Blackwell Science, Oxford J.L. Chapman & Reiss, M.J. – Ecology. Principles and applica-tions. Cambridge University Press, Cambridge, UK A. Farina – Lezioni di ecologia (dispense, testo in preparazio-ne) J.R. Krebs & Davis N.B. – Behavioural ecology. An evolutionary approach. Blackwell Science, Oxford D. Rapport, R. Costanza, P.R. Epstein, C. Gaudet, R. Levins – Ecosystem health. Blackwell Science, Oxford. Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Mutuato da Scienze Ambientali Ecologia applicata BIO/07 Titolo corso: ECOLOGIA APPLICATA CFU Periodo 2+2L secondo semestre Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. PENNA ANTONELLA [email protected] Ricevimento: giovedì ore 15-16 Durata semestrale N.Corso 307 Obiettivi Formativi: Fornire un quadro dei settori di maggiore applicabilità delle scienze ecologiche per la soluzione dei problemi conflittuali tra sviluppo dell’uomo e conservazione dei servizi ecosistemici dei contesti ambientali Programma: 1. Introduzione 1.1 Il ruolo dell ‘ ecologo nell’ analisi, valutazione, gestione e recupero degli ambienti modificati dall’ uomo 2. Analisi Metodologia di analisi di sistemi complessi modificati dall’ uomo: 2.1 I sistemi urbani ed industriali 2.2 I sistemi agricoli 2.3 I sistemi forestali 2.4 I sistemi delle acque interne 2.5 I sistemi marini 3. Valutazione 3.1 L’ impronta ecologica delle aree produttive 3.2 La valutazione dei flussi idrici minimi accettabili 3.3 La valutazione del carico organico nelle acque superficiali 3.4 La valutazione delle attività turistiche 4. Gestione 4.1 La gestione dei popolamenti animali (la regolazione del prelievo venatorio e pesca) 4.2 La gestione delle foreste (conservazione del mosaico ambientale ai fini della biodiversità) 4.3 Il recupero di aree degradate (cave, discariche, corsi d’ acqua, aree urbane, aree industriali) 4.4 La conservazione della biodiversità: principi generali ed azioni mirate 5. I processi 5.1 La sostenibilità come criterio guida alla comprensione delle modificazioni prodotte dall’ uomo sugli ecosistemi 5.2 Cambiamenti climatici e produzioni agricole (effetti delle oscillazioni climatiche sulle tipologie di coltivazioni) 5.3 Cambiamenti climatici e malattie (effetti delle oscillazioni climatiche sull’ insorgenza delle malattie) 5.4 Ecologia della salute (dinamica delle malattie infettive pandemiche, effetti dei contaminanti) 5.5 Ecologia economica (processi economici e processi ecologici) 5.6 Biotecnologie e agro-ecosistemi 5.7 Le invasioni di specie 6. Metodi in ecologia applicata 6.1 Analisi di alcuni parametri chimico-fisici delle acque marine costiere 6.2 Utilizzo di sonde multiparametriche per la rilevazione di parametri chimico-fisici delle acque marine costiere 6.3 Analisi della della produzione primaria in acque marine costiere 6.4 Analisi di microscopia ottica e a fluorescenza di microrganismi fitoplanctonici marini 6.5 Analisi molecolari applicate ai microrganismi fitoplanctonici marini Modalità didattiche: Lezioni frontali con l’ausilio di videoproiettore Obblighi: E’ consigliata la presenza alle lezioni Testi di studio: -Ecology and our endangered life-support systems. E.P. Odum, Sinauer Associates, Sunderlands, mass., 1989 -Ecologia Applicata R. Marchetti. Città Studi Edizioni, Torino 1998 -lL’ essenziale di ecologia. C.R. Townsend, J.L. Harper, M. Begon (eds.). Zanichelli, Bologna, 2001 -Ecologia e protezione dell’ambiente marino costiero. N. della Croce, R. Cattaneo Vietti, R. Danovaro (Eds.). Utet, Torino 1997. -Armi, acciaio e malattie. J. Diamond, Einaudi, 1997 -Changing the global environment. Perspectives on human involvement. D.B. Botkin, M.F. Caswell, J.E. Estes, A.A. Orio (eds.) 308 Academic Press, San Diego, 1989 -Environmental restoration. Science and strategies for restoring the earth. J.J. Berger (ed.), Inland Press, Washington,1990 -Introduzione all’ecologia marina, barnes R.S.K. & Hughes R.N., Piccin, 1990 -Ecologia Applicata, Cunningham,W.P., Cunningham M.A., Saigo B., McGraw-Hill, 2004 Modalità di accertamento: Verifica orale Ecologia dei sistemi complessi BIO/07 (4+3CFU) Titolo corso: Ecologia dei sistemi complessi CFU Periodo Durata N.Corso 7 56 h Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. FARINA ALMO farina @uniurb.it Ricevimento: mercoledì 11.00-12.00 Obiettivi Formativi: Analizzare i processi che sono alla base della complessità ambientale attraverso la presentazione dei fondamenti teorici e lo studio dei fenomeni emergenti Programma: Concetti introduttivi Basi epistemologiche del pensiero sistemico. Teoria generale dei sistemi, teoria dell’informazione, ascendenza e teoria autopoietica Definizione di complessità e rapporti tra energia ed informazione. Definizione di fenomeno emergente e meccanismi della complessità. Sistemi non lineari, sistemi caotici, sistemi critici, sistemi frattali e reti: loro genesi e dinamiche. Teopria gerarchica e dinamiche intra ed intersistemiche. Elementi di macroecologia. Elementi di bio ed eco-semiotica,codici organici. La complessità attraverso l’ipotesi dell’incertezza, dell’effetto inter-dominio e della connettività. La complessità negli individui, nelle popolazioni, nelle comunità e negli ecosistemi. La complessità nei paesaggi e teoria dell’ontogenesi dei paesaggi. Sistemi complessi ed i fenomeni della globalizzazione. Elementi di modellistica dei sistemi complessi. Eelementi di valutazione e di gestione dei sistemi complessi. Rapporto tra sistemi sociali, sistemi economici e dinamiche ecologiche. Le oscillazioni climatiche, invasioni biologiche e pandemie come esempio di sistemi complessi. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Farina A.: Ecologia della complessità – Dispensa fornita dal docente Testi ad integrazione della dispensa: Allen, T.F.H. & Starr, T.B. 1982 - Hierarchy. Perspectives for ecological complexity. The University of Chicago Press, Chicago. Allen, T.F.H. & Hoekstra, T.W. 1992 - Toward a unified ecology. Columbia University Press, New York. Barbieri. M. 2003 - The organic codes. An introduction to semantic biology. Cambridge University Press, Cambridge. Bertuglia, C.S. & Staricco, L. 2000 - Complessità, autoorganizzazione, città- Franco Angeli, Milano. Bossomaier, R.J. & Green, D.G. (eds.) 2000 - Complex systems. Cambridge University Press, Cambridge. Cilliers, P. 1998 - Complexity & postmodernism. Understanding complex systems. Routledge, London. Cushing, J.M., Costantino, R.F., Dennis, B., Desharnais, R.A., Henson, S.M. 2003 - Chaos in ecology. Experimental nonlinear 309 dynamics. Academic Press, San Diego, USA. Gandolfi, A. 1999 - Formicai, imperi, cervelli. Introduzione alla scienza della complessità. Bollati Boringhieri, Torino. Gleick, J. 1988 - Chaos: Making a new science. Viking Penguin Inc., New York. Laszlo, E. 1996 - The systems vision of the world. A holistic visiom for our time. Hampton Pres, Inc., Cresskill, NJ. Levin, S. 1999 - Fragile dominion. Complexity and the commons.Perseus Books, Reading, Massachusetts. Lewin. R. 1992 - Complexity. Life at the edge of chaos. Chicago Univerrsity Press, Chicago. Maturana, H.R. & Varela, F.J. 1980 - Autopoiesis and cognition. The realization of the living. Reidel Publishing Company, Dordrecht, Holland. Maurer, B.A. 1999 - Untangling ecological complexity. The macroscopic perspective. The University of Chicago Press, Chicago. Merry, U. 1995 - Coping with uncertainty. Insights from the new sciences of chaos, self-orgnazation, and complexity. Praeger, Westport, Connecticut. Morowitz, H.J. 2002 - The emergence of everything. How the world became complex. Oxford University Press, Oxford. O’Neill, R.V., DeAngelis, D.L:, Waide, J.B., Allen, T.F.H. 1986 - A hierarchical concept of ecosystems. Princeton University Press, Princeton, NJ. Rifkin, J. 1981 - Entropy: A new world view. Bantam Book, New York. Shannon, C.E. & Weaver, W. 1949 - The mathematical theory of communication. University of Illinois Press, Urbana and Chicago. Stonier, T., 1990. Information and the internal structure of the universe. An exploration into information physics. Springer-Verlag, Berlin. Taylor, M.C. 2001 - The moment of complexity. Emerging network culture. The University of Chicago Press, Chicago. Modalità di accertamento: Esame orale e discussione di una tesina Note: Curricula GAI, VCA e AGAN Economia dell’ambiente SECS-P/06 Titolo corso: Economia dell’ambiente CFU Periodo Durata N.Corso 8 1° semestre semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. ROMBALDONI ROSALBA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire un’introduzione allo studio dell’economia dell’ambiente, presentando i principali strumenti di analisi economica e di politica economica per un uso appropriato dell’ambiente e per la sua conservazione. La strumentazione analitica utilizzata si integra con un approccio di tipo logico e grafico. Programma: 1. Fondamenti di microeconomia 1.1 Teoria del consumatore: equilibrio del consumatore; funzioni di domanda; effetto reddito ed effetto sostituzione; elasticità della domanda; il consumo intertemporale 1.2 Teoria dell’impresa: equilibrio dell’impresa; funzioni di produzione; funzioni di costo 1.3 Forme di mercato: equilibrio in concorrenza perfetta; equilibrio in monopolio 1.4 Economia del benessere: il criterio della Pareto-ottimalità; il fallimento del mercato (esternalità e beni pubblici); surplus del consumatore e del produttore 2. L’ambiente e il sistema economico 2.1 La relazione di interdipendenza tra ambiente e sistema economico 2.2 Il concetto di efficienza sociale, tra sfruttamento e preservazione 310 2.3 L’allocazione efficiente delle risorse 2.4 Una forma di esternalità negativa: i costi ambientali 2.5 Il teorema di Coase; i limiti 3. Gli strumenti economici a disposizione della politica ambientale 3.1 Le tasse sulle emissioni inquinanti 3.2 Tasse ambientali e minimizzazione dei costi sociali 3.3 Tasse ambientali e standard in un contesto di informazione imperfetta 3.4 Sussidi e depositi rifondibili 3.5 Le riforme fiscali verdi 3.6 La responsabilità legale come strumento di politica ambientale 3.7 La regola dell’efficacia rispetto al costo 3.8 Permessi negoziabili di inquinamento; standard sulle emissioni e sulle concentrazioni 4. Il valore dell’ambiente 4.1 Le componenti del valore economico di una risorsa ambientale 4.2 Le misure della variazione di benessere per i beni ambientali: variazione compensativa ed equivalente 4.3 I metodi diretti per la valutazione economica dell’ambiente: il metodo della valutazione contingente 4.4 I metodi indiretti per la valutazione economica dell’ambiente: il metodo dei prezzi edonici, il metodo dei costi di viaggio, il metodo delle spese difensive 4.5 Il valore di opzione e di quasi-opzione 5. Analisi economica delle risorse naturali 5.1 Lo sfruttamento ottimale di una risorsa esauribile 5.2 La regola di Hartwick 5.3 Stock e rendimento sostenibile di una risorsa naturale rigenerabile 5.4 Sfruttamento sostenibile, libero accesso e diritto di proprietà 5.5 Stock sostenibile in un contesto intertemporale e stock ottimo di inquinamento 6. Crescita economica e ambiente 6.1 Le interazioni tra crescita economica ed ambiente 6.2 Vincoli ecologici alla crescita economica 6.3 Gli scenari possibili sulla crescita sostenibile 6.4 La crescita sostenibile endogena 6.5 Ambiente e contabilità nazionale 6.6 La curva di Kusnetz ambientale 7. Il problema dell’ambiente a livello internazionale 7.1 Commercio internazionale ed ambiente. 7.2 Federalismo fiscale e principio di sussidiarietà 7.2 Gli accordi internazionali sull’ambiente: interazione strategica e teoria dei giochi. 7.3 Prospettive di sviluppo della cooperazione ambientale internazionale; la formazione delle coalizioni tra paesi Modalità didattiche: Lezione frontale; tesine di approfondimento Testi di studio: Testi consigliati per la preparazione dell’esame: Rodano G., Introduzione alla miscroeconomia, NIS, 1987. Musu, Introduzione all’economia dell’ambiente, Il Mulino, Bologna 2003. Letture suggerite per l’approfondimento di alcune parti del programma: D. W. Pearce, R. K. Turner, Economia delle risorse naturali e dell’ambiente, Il Mulino, Bologna, 1991. 311 D. W. Pearce, R. K. Turner, I. Bateman, Economia Ambientale, Bologna, Il Mulino, 1996. Modalità di accertamento: Esame scritto ed orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Testi consigliati per la preparazione dell’esame: Rodano G., Introduzione alla miscroeconomia, NIS, 1987. Musu, Introduzione all’economia dell’ambiente, Il Mulino, Bologna 2003. Letture suggerite per l’approfondimento di alcune parti del programma: D. W. Pearce, R. K. Turner, Economia delle risorse naturali e dell’ambiente, Il Mulino, Bologna, 1991. D. W. Pearce, R. K. Turner, I. Bateman, Economia Ambientale, Bologna, Il Mulino, 1996. Modalità di accertamento: Esame scritto ed orale Economia ed Estimo Rurale SECS-P03 Economia ed Estimo Rurale Titolo corso: Economia ed Estimo Rurale CFU Periodo Durata N.Corso 5 I semestre 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. VIGANO’ ELENA [email protected] Ricevimento: martedi ore 11.00-12.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire gli strumenti teorici e applicativi necessari per effettuare le valutazioni che assumono maggior rilievo in ambito rurale. In particolare, dopo aver sinteticamente richiamato i caratteri economici e politicoistituzionali del settore agricolo, sono forniti gli elementi essenziali per le diverse procedure di stima, con particolare riferimento a quelle di carattere rurale, territoriale e ambientale. Programma: 1. Elementi introduttivi Economia e regolamentazione del settore agricolo Aspetti economici nelle procedure di stima L’azienda agraria Il bilancio economico e il bilancio estimativo 2. Estimo rurale Valutazione delle aziende (terreni, fabbricati rurali, miglioramenti fondiari, colture arboree, frutti pendenti e anticipazioni colturali) Valutazione di danni (incendi, grandine e gelo, inquinamento) Valutazione di boschi e foreste 3. Estimo territoriale La pianificazione territoriale La stima delle acque Il riordino fondiario Il riparto dei contributi consortili 4. Estimo ambientale L’analisi costi-benefici La valutazione d’impatto ambientale La certificazione ambientale Il bilancio ambientale 312 Modalità didattiche: Lezione frontale; esercitazioni. Testi di studio: Michieli I., Michieli M., Trattato di Estimo, Edagricole, Bologna, 2002, Capp. 1, 10-16, 32, 36-39, 44-54. Materiale didattico fornito dal docente Modalità di accertamento: Esame orale. Verifiche di apprendimento intermedie per i frequentanti. Economia per l’ambiente SECS-P/06 Titolo corso: Economia per l’ambiente CFU Periodo Durata N.Corso 8 1° semestre 64 h. Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. ROMBALDONI ROSALBA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti gli elementi essenziali del calcolo economico, enfatizzando la natura del processo decisionale dei metodi di valutazione economica. In questo quadro concettuale viene proposta un’ampia presentazione dell’analisi costi-benefici tradizionale e delle tecniche più recenti che ne rappresentano la logica evoluzione. Programma: 1. Introduzione a concetti generali1.1 Piani, programmi e progetti 1.2 Valore e calcolo economico1.3 Valutazione economica e trasparenza delle decisioni pubbliche1.4 Analisi finanziaria, economica e sociale2. Le decisioni pubbliche: 2.1 La struttura dei processi decisionali 2.2 La misurazione del benessere degli individui e dell’utilità 2.3 Valutazione economica e decision analysis3. Il valore economico di una risorsa3.1 La valutazione di benefici e costi 3.2 Utilità e preferenze prezzi finanziari, economici e prezzi ombra 3.3 I confini del progetto 3.4 Surplus del consumatore e del produttore 3.5 Valutazione delle politiche pubbliche 3.6 Il concetto di second best4. L’analisi finanziaria per la determinazione del valore di un progetto 4.1 Tasso di sconto e scelte intertemporali 4.2 Cash flow e valore attuale di un progetto 4.3 Aspetti specifici del progetto: orizzonte temporale, distribuzione dei benefici e costi nel tempo, inflazione 4.4 Altri criteri di scelta: differenza o rapporto tra costi e benefici 4.5 Van e Tri 5. Aspetti distributivi dell’analisi dei progetti5.1 Utilità ed equità5.2 Il principio di compensazione5.3 Pesi distributivi e funzioni del benessere sociale6. La valutazione dei beni ambientali6.1 Componenti del valore economico6.2 Metodi per la valutazione monetaria dei beni ambientali6.3 Beni ambientali e teoria della domanda7. Il metodo della valutazione contingente7.1 Aspetti operativi7.2 Errori sistematici e capacità predittive7.3 Validità e stabilità degli studi di valutazione contingente7.4 Outliers e risposte di protesta7.5 Un caso di studio8. Come valutare la vita umana e l’ambiente8.1 Il valore del rischio fisico8.2 Prospettive e soluzioni possibili alla valutazione8.3 Il principio della disponibilità a pagare e della capacità di pagare8.4 L’approccio economico alle risorse naturalistiche9. Rischio ed incertezza 9.1 Come viene percepito il rischio9.2 L’analisi dell’incertezza9.3 Teoria dell’utilità attesa9.4 Un progetto rischioso: ridefinizione del VAN e del tasso di sconto9.5 La teoria di von Neumann-Morgenstern Modalità didattiche: Lezione frontale e tesine d’approfondimento. Testi di studio: - F. Nuti, La valutazione economica delle decisioni pubbliche, Giappichelli, Torino capp. 1,2,3,4,5,6,8 (escluso il paragrafo 14),9,10,11.Letture suggerite per l’approfondimento di alcune parti del programma:- G. Gios, Notaro S., La valutazione economica dei beni ambientali, Cedam, Padova, 2001.- G. Casoni, P. Polidori, Economia dell’ambiente e metodi di valutazione, Carocci, 2002. Modalità di accertamento: Esame scritto e orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: - F. Nuti, La valutazione economica delle decisioni pubbliche, Giappichelli, Torino capp. 1,2,3,4,5,6,8 (escluso il paragrafo 14),9,10,11.Letture suggerite per l’approfondimento di alcune parti del programma:- G. Gios, Notaro S., La valutazione economica dei beni ambientali, Cedam, Padova, 2001.- G. Casoni, P. Polidori, Economia dell’ambiente e metodi di valutazione, Carocci, 2002. Modalità di accertamento: Esame scritto e orale. 313 Ecotossicologia BIO/07 Titolo corso: Ecotossicologia CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale 32 h Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. LO RUSSO CECILIA Ricevimento: martedì dalle 15.00 alle 17.00 Obiettivi Formativi: Il corso in Ecotossicologia ha lo scopo di formare gli studenti per lo studio della contaminazione ambientale, con particolare riguardo alle implicazioni tossicologiche che le sostanze chimiche possono avere sulle varie componenti del biota. Programma: Introduzione all’ecotossicologia. Fonti e distribuzione di sostanze potenzialmente tossiche. Biodisponibilità.Effetti a diversi livelli di organizzazione, effetti biochimici e fisiologici. Relazioni dose-risposta. Interazioni antagoniste, sinergiche ed additive di miscele. Test di tossicità su modelli sperimentali. Biomonitoraggio e biomarker. Principi di Valutazione del rischio ecologico. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: “Ecologia Applicata” di Marchetti, Bologna “Principles of ecotoxicology” di Taylor and Francis, London CD room delle diapositive usate a lezione Modalità di accertamento: Esame orale Note: Curricula GAI e AGAN Estimo ICAR/22 Titolo corso: Estimo CFU Periodo Durata N.Corso 8 I semestre 64 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. MANARESI GIOVANNI [email protected] Ricevimento: Giovedì ore 12:00 - 13:00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire i principi e gli strumenti propri dell’attività economico-estimativa nel campo della valutazione e gestione degli immobili. Inoltre intende fornire le conoscenze di base per svolgere professionalmente attività di consulenza nel set-tore immobiliare. Programma: 1. Nozioni propedeutiche Elementi di matematica finanziaria. Metodologie statistiche per l’estimo. Le società e il bilancio. Fiscalità immobiliare in Italia. Il mercato immobiliare, caratteristiche e fonti informative. 2. Estimo generale Principi estimativi. Il processo di valutazione: quesito, aspetto eco-nomico, procedimenti di stima (sintetici e analitici). Strumenti e metodi per la valutazione degli investimenti 3. Casistica estimativa 314 Stima di fabbricati urbani, stima di terreni edificabili, stime per e-spropriazioni di pubblica utilità, stima dei diritti reali, stime cauzio-nali ed esecuzioni immobiliari, stime inerenti le successioni e divi-sioni, stime inerenti le locazioni di immobili. Estimo catastale. 4. La consulenza nel settore immobiliare Estimo e contenzioso: la consulenza tecnica di ufficio e di parte; l’arbitrato. La gestione dei patrimoni immobiliari. La “due diligence” immobi-liare. La finanziarizzazione del settore immobiliare: i fondi di investimen-to, “spin off” e cartolarizzazioni. La valutazione dalla logica patri-moniale al rendimento. Modalità didattiche: Lezione frontale; esercitazioni. Testi di studio: Michieli I., Michieli M., Trattato di Estimo, Edagricole, Bologna, 2002. Ferrero C. (a cura di), La Valutazione immobiliare, EGEA Milano, 1996 Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Disponibilità dei lucidi delle lezioni su sito internet Testi di studio: Michieli I., Michieli M., Trattato di Estimo, Edagricole, Bologna, 2002. Ferrero C. (a cura di), La Valutazione immobiliare, EGEA Milano, 1996 Modalità di accertamento: Esame orale Fisica FIS/01 Titolo corso: Fisica CFU Periodo Durata N.Corso 8 II semestre annuale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. GRIANTI FRANCESCO Obiettivi Formativi: Sviluppo dello spirito critico inquadrato scientificamente nell’indagine dei fenomeni naturali. Programma: PARTE PRIMA: MECCANICA CAPITOLO I: NOZIONI INTRODUTTIVE SULLO STUDIO DELLA FISICA - La fisica - Il metodo sperimentale - Misure dirette e indirette - dimensioni - operazioni tra grandezze fisiche - Proprietà degli strumenti di misura - gli errori di misura - l’errore quadratico medio - propagazione degli errori - sistemi ed unità di misura CAPITOLO II: ELEMENTI DI CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE - la cinematica - lo spazio - il tempo - il moto – traiettoria e legge oraria - la velocità 315 - moto uniforme - moto circolare uniforme - moto armonico - l’accelerazione - moto uniformemente accelerato CAPITOLO III: ELEMENTI DI DINAMICA E STATICA DEL PUNTO MATERIALE - interazione tra i corpi - definizione operativa delle forze - problema generale della dinamica - il principio di inerzia - equilibrio del punto materiale - alcuni tipi di forze CAPITOLO IV: LAVORO ED ENERGIA - lavoro di una forza - l’energia cinetica - l’energia potenziale - conservazione dell’energia meccanica - la potenza - dimensioni del lavoro, dell’energia e della potenza - esempi - forza d’attrito CAPITOLO V: STATICA DEI FLUIDI - introduzione - la pressione - la densità - la compressibilità - Forze di superficie e forze di volume - l’equazione fondamentale nell’idrostatica - applicazione dell’equazione fondamentale nell’idrostatica - la pressione atmosferica - unità di misura delle pressioni – fattori di ragguaglio - esempi CAPITOLO VI: FENOMENI DI SUPERFICIE NEI LIQUIDI - introduzione - forze intermolecolari – tensione superficiale - il problema della goccia su liquido - liquido a contatto di una parete solida - formula di Laplace - fenomeni di capillarità CAPITOLO VII: DINAMICA DEI FLUIDI - introduzione - l’equazione di continuità - il teorema di Bernoulli 316 - attrito interno – viscosità - influenza degli attriti - la legge di Hagen – Poiseuille (senza dimostrazione) PARTE SECONDA:TERMOLOGIA TERMODINAMICA CAPITOLO VIII: INTERPRETAZIONE CINETICA DEI PROCESSI TERMODINAMICI - definizioni e concetti generali - teoria cinetica dei gas - esempi - scale di temperatura CAPITOLO IX: IL CALORE E IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA - espansione termica - equilibri termodinamici e trasformazioni isocore, isobare ed isoterme - il calore e il I principio della termodinamica - capacità termica e calore specifico - calori specifici dei gas perfetti – equipartizione dell’energia – legge di Dulong e Petit - legge delle trasformazioni adiabatiche per un gas perfetto CAPITOLO X: PASSAGGI DI STATO - passaggi di stato CAPITOLO XI: IL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA - introduzione matematica - forme differenziali non esatte e ricerca della funzione di stato - la funzione di stato entropia - il II principio della termodinamica - entropia e disordine - applicazione del II principio ai sistemi isolati - formulazione di Clausius del II principio CAPITOLO XII: LE TRASFORMAZIONI DI CALORE IN LAVORO - sorgenti di calore e proprietà dei cicli - rendimento delle macchine termiche e teorema di Carnot - esempi di calcolo dei rendimenti PARTE TERZA: ELETTROMAGNETISMO CAPITOLO XIII: IL CAMPO ELETTROSTATICO - la carica elettrica - la legge di Coulomb - la natura discreta della carica - il campo elettrico - esempi CAPITOLO XIV: IL POTENZIALE ELETTRICO - l’energia elettrostatica - il potenziale elettrico - superficie equipotenziale - conservatività del campo elettrostatico - esempi 317 CAPITOLO XV: CAPACITA’ E CONDENSATORI - induzione elettrostatica e polarizzazione - capacità di un corpo isolato - condensatori - calcolo di capacità - accoppiamento di condensatori - considerazioni energetiche - rigidità dielettrica - circuiti RC CAPITOLO XVI: CORRENTI CONTINUE - Intensità di corrente - Resistenze e legge di Ohm - Considerazioni energetiche - Circuiti a più maglie CAPITOLO XVII: IL CAMPO MAGNETICO - la forza di Lorentz - calcolo dei campi magnetici - induzione elettromagnetica - induttanza - circuiti RL Modalità didattiche: Il corso viene svolto con lezioni teoriche (56 ore) e prove di laboratorio (16 ore); il corso teorico è stato interamente videoregistrato e le videocassette sono a disposizione degli studenti presso il C.S.A.A.E. (Centro Sistemi Audiovisivi Acustici Elettromagnetici) della ex Sogesta. Testi di studio: Lezioni di Fisica Ed. Dispense Cusl Urbino F. Grianti G.F. Bersani; Corso di Fisica Ed. Zanichelli Paul A. Tipler Vol 1, Vol2 Modalità di accertamento: L’esame consta di una prova scritta che può essere effettuata per non più di 4 volte nell’anno accademico. Alla prova scritta si può accedere ad ogni appello; nel caso in cui lo studente si ritiri dalla prova entro la prima ora senza consegnare lo scritto la prova non verrà conteggiata. Alla prova orale si è ammessi con una votazione nello scritto superiore ai 12/30 compresa. Per chi riporta una votazione nello scritto compresa tra i 12/30 ed i 17/30 c’è l’obbligo di sostenere la prova orale nello stesso appello in cui si è sostenuta la prova scritta. Per chi riporta una votazione superiore ai 18/30 compresa, la prova orale può essere sostenuta in uno qualsiasi degli appelli successivi ma entro la scadenza dell’anno accademico. Nel caso di risultato negativo nella prova orale viene annullata anche la prova scritta. Note: Mutuato da Fisica per i CdL della Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Fisica dell’ambiente (Scienze Ambientali) FIS/07 Titolo corso: Fisica dell’ambiente CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. FUSILLO GIANPIETRO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti una conoscenza di base sui concetti teorici e sulle tecniche e gli strumenti di misura relativi all’inquinamento da agenti fisici (rumore e vibrazioni, campi elettromagnetici e radiazioni), 318 nonché di parametri meteorologici e altri argomenti di fisica dell’ambiente. Programma: Gli agenti fisici: definizioni. Inquinamento acustico. Scala dei decibel. Livello di pressione, potenza e intensità sonore. Metrica dei livelli sonori. Analisi in frequenza. Cenni di Acustica applicata: assorbimento ed isolamento acustico. Il tempo di riverbero. Rumore in ambiente esterno: Divergenza geometrica. Attenuazione dovuta all’atmosfera. Effetto del vento. Effetto dei gradienti di temperatura. Ostacoli alla propagazione: effetto suolo, barriere acustiche. Rumore da impianti industriali e da traffico stradale, ferroviario, aereo. Rumore in ambienti di la-voro. Strumentazione elettronica e tecniche di misura del rumore ambientale. Modellistica previsionale e indicatori ambientali. Breve rassegna della normativa sull’inquinamento acustico e rapporti con la pianificazione territoriale. Valutazione e misura delle vibrazioni nell’ambiente. Inquinamento elettromagnetico. Campi elettrici e magnetici a frequenze estremamente basse (ELF). Campi elettromagnetici a radiofrequenza e microonde. Grandezze e unità di misura. Tipologie di impianti: linee elettriche, elettrodotti, cabine di trasformazione, cenni di propagazione onde e gestione dello spettro, antenne radio-televisive, ponti radio, stazioni radio base per telefonia mobile (ETACS, GSM, DCS, UMTS). Strumentazione elettronica e tecniche di misura. Modelli di calcolo predittivo e indicatori ambientali. Breve rassegna della normativa sull’inquinamento elettromagnetico e rapporti con la pianificazione territoriale. Radioattività ambientale e principi di radioprotezione operativa. Strumentazione di misura delle radiazioni ionizzanti. Il radon. Datazioni geologiche e archeologiche mediante radionuclidi. La radiazione solare e ultravioletta. Lo spettro ultravioletto. Grandezze e unità radiometriche. Strumentazione di misura. I sistemi energetici e l’ambiente. Analisi di rischio nei sistemi energetici. Impatto sanitario ed ambientale dei sistemi energetici. Cenni sulla diffusione e trasporto di inquinanti in atmosfera e nelle acque. L’inquinamento atmosferico in ambiente urbano e strumentazione per la qualità dell’aria. Strumentazione di misura meteorologica: misure di pressione, temperatura, umidità, radiazione solare, precipitazioni e vento. Modalità didattiche: Lezioni frontali e analisi di dati sperimentali. Testi di studio: Dispense del docente e appunti dalle lezioni Testi specifici verranno consigliati per i singoli argomenti svolti a lezione. Modalità di accertamento: Esame orale, con discussione di una tesina. Fisica dell’Ambiente (Valutazione e Controllo Ambientale) FIS/07 Titolo corso: FISICA DELL’AMBIENTE CFU Periodo Durata N.Corso 4+2L Annuale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. FUSILLO GIANPIETRO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti una conoscenza di base sui concetti teorici e sulle tecniche e gli strumenti di misura relativi all’inquinamento da agenti fisici (rumore e vibrazioni, campi elettromagnetici e radiazioni), nonché di parametri meteorologici e altri argomenti di fisica dell’ambiente. Programma: Gli agenti fisici: definizioni. Inquinamento acustico. Scala dei decibel. Livello di pressione, potenza e intensità sonore. Metrica dei livelli sonori. Analisi in frequenza. Cenni di 319 Acustica applicata: assorbimento ed isolamento acustico. Il tempo di riverbero. Rumore in ambiente esterno: Divergenza geometrica. Attenuazione dovuta all’atmosfera. Effetto del vento. Effetto dei gradienti di temperatura. Ostacoli alla propagazione: effetto suolo, barriere acustiche. Rumore da impianti industriali e da traffico stradale, ferroviario, aereo. Rumore in ambienti di lavoro. Strumentazione elettronica e tecniche di misura del rumore ambientale. Modellistica previsionale e indicatori ambientali. Breve rassegna della normativa sull’inquinamento acustico e rapporti con la pianificazione territoriale. Valutazione e misura delle vibrazioni nell’ambiente. Inquinamento elettromagnetico. Campi elettrici e magnetici a frequenze estremamente basse (ELF). Campi elettromagnetici a radiofrequenza e microonde. Grandezze e unità di misura. Tipologie di impianti: linee elettriche, elettrodotti, cabine di trasformazione, cenni di propagazione onde e gestione dello spettro, antenne radio-televisive, ponti radio, stazioni radio base per telefonia mobile (ETACS, GSM, DCS, UMTS). Strumentazione elettronica e tecniche di misura. Modelli di calcolo predittivo e indicatori ambientali. Breve rassegna della normativa sull’inquinamento elettromagnetico e rapporti con la pianificazione territoriale. Radioattività ambientale e principi di radioprotezione operativa. Strumentazione di misura delle radiazioni ionizzanti. Il radon. Datazioni geologiche e archeologiche mediante radionuclidi. La radiazione solare e ultravioletta. Lo spettro ultravioletto. Grandezze e unità radiometriche. Strumentazione di misura. I sistemi energetici e l’ambiente. Analisi di rischio nei sistemi energetici. Impatto sanitario ed ambientale dei sistemi energetici. Cenni sulla diffusione e trasporto di inquinanti in atmosfera e nelle acque. L’inquinamento atmosferico in ambiente urbano e strumentazione per la qualità dell’aria. Strumentazione di mi-sura meteorologica: misure di pressione, temperatura, umidità, radiazione solare, precipitazioni e vento. Modalità didattiche: Lezioni frontali e analisi di dati sperimentali. Testi di studio: Dispense del docente e appunti dalle lezioni Testi specifici verranno consigliati per i singoli argomenti svolti a lezione. Modalità di accertamento: Esame orale, con discussione di una tesina. Fisica dell’inquinamento FIS/07 Titolo corso: Fisica dell’inquinamento CFU Periodo Durata N.Corso 4 secondo semestre 32 ore Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. GIOSTRA UMBERTO [email protected] Ricevimento: mercoledì ore 11-12 c/o ufficio Sogesta (di fronte aula H) Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le basi teoriche e i principali strumenti modellistici per la valutazione dell’inquinamento atmosferico. Vengono trattati i fenomeni di trasporto e di dispersione degli inquinanti; vengono inoltre presentate le metodologie di analisi dei dati meteorologici. Il corso prevede una parte di esercitazione al calcolatore per l’utilizzo di modelli numerici di dispersione. Programma: Strato limite e dispersione turbolenta. Parametrizzazioni di strato limite in differenti condizioni di stabilità. Campo di vento. Circolazione sinottica e circolazione locale. Modelli mass-consistent. 320 Modelli gaussiani a puff. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni al calcolatore Testi di studio: “Meteorologia”, F.Prodi, A. Battaglia; vol. 1 e vol. 2. Forniti in versione PDF dal docente (con licenza degli autori) Dispense fornite dal docente. Manuale e software modello CALMET (forniti dal docente). Manuale e software modello CALPUFF (forniti dal docente). Modalità di accertamento: esame orale e prova al calcolatore Note: Curriculum GAI Fisica terrestre GEO/10 Titolo corso: Fisica terrestre CFU Periodo Durata N.Corso 8 Annuale 64 ore Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. SPADA GIORGIO [email protected] Ricevimento: Previo accordo, in qualsiasi giorno e orario. Obiettivi Formativi: Il corso fornisce le conoscenze di base circa la struttura e la dinamica delle porzioni solide della Terra e gli strumenti per una interpretazione quantitativa dei fenomeni geofisici. Programma: Elementi di calcolo vettoriale e tensoriale. Meccanica dei continui. Sforzo e deformazione. Elasticita’ lineare. Proprieta’ delle rocce. Faglie. Onde sismiche. Struttuta interna della Terra. Terremoti. Reologia. Fluidi viscosi. Tettonica a placche. Geodinamica globale. Modalità didattiche: Lezioni ed esercitazioni in classe, tesine di approfondimento. Obblighi: E’ vivamente consigliata la frequenza Testi di studio: Dispense del docente Modalità di accertamento: Esame orale Fisiologia animale BIO/09 Titolo corso: Fisiologia animale CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. SARTINI STEFANO [email protected] Ricevimento: Tutti i giorni su appuntamento (0722-304292) Obiettivi Formativi: Il corso è strutturato con l’obiettivo di fornire i concetti fondamentali della fisiologia per lo studio degli adattamenti ai diversi ambienti di vita dei vertebrati, anche con approfondimenti in forma di seminario. Programma: Accoppiamento elettro-meccanico. La trasduzione elettro-meccanica nella cellula muscolare: citoscheletro e caratteristiche della fibra muscolare e struttura del sarcomero; la sinapsi neuromuscolare e la trasmissione neuromuscolare, meccanismo della contrazione muscolare. La cellula del miocardio specifico e di lavoro, struttura e funzione, cenni sulla pompa cardiaca. Sensibilità. 321 I recettori di senso: recezione e trasduzione, il potenziale del recettore e la codifica dell’informazione sensoriale; soglia, specificità, adattamento, campo recettivo. Propriocezione: fuso neuromuscolare, organo tendineo, neuroni a T e archi riflessi. Coni, bastoncelli, cellule della retina e meccanismi della fotorecezione. Cellule ciliate e meccanismi della fonorecezione. Meccanocezione. Omeostasi. Principi dell’omeostasi: equilibrio dinamico delle variabili controllate e sistemi di controllo. Omeostasi idrico-salina: le cellule dei tubuli renali, filtrazione e processi di riassorbineto di ioni e acqua, controllo dell’osmolarità. Omeostasi dei gas respiratori: le cellule dell’epitelio alveolare e gli e scambi dei gas, metabolismo cellulare e controllo dei gas respiratori. Meccanismi cellulari dell’omeostasi del pH, del Ca++ e del glucosio. Omeostasi termica. Modalità didattiche: Lezioni frontali, seminari Testi di studio: - RICHARD D. et al. Fisiologia degli animali. Zanichelli, Bologna, 2001. Testi di integrazione: - B. Alberts, A. Johnson, J. Lewis, M. Raff, K. Roberts, P. Walter, Biologia molecolare della cellula, Zanichelli, Bologna, 2004. - E.R. Kandel, J.H. Schwartz, T.M. Jessel, Principi di neuroscienze, Casa Editrice Ambrosiana, 2003. Modalità di accertamento: Esame orale Note: Curriculum AGAN. Mutuato per 4 CFU da Fisiologia Cellulare, CdL in Scienze Biologiche Fisiologia cellulare BIO/09 Titolo corso: Fisiologia cellulare CFU Periodo Durata N.Corso 4 secondo semestre semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. SARTINI STEFANO [email protected] Ricevimento: tutti i giorni su appuntamento (0722-304292, [email protected]) Obiettivi Formativi: Il corso è strutturato con l’obiettivo di fornire i concetti fondamentali della fisiologia cellulare come base di partenza per lo studio dei sistemi animali anche con l’apporto dell’esperienza di laboratorio e approfondimenti in forma di seminario. Programma: La membrana cellulare e i trasporti transmembranari. La membrana come fluido bidimensionale che genera gradienti e che regola flussi. Diffusione semplice: gradiente chimico ed elettrochimico, permeabilità del bilayer, canali ionici. Osmosi e pressione osmotica. Trasporto mediato: concetto di carrier, cinetica; trasporto mediato passivo; trasporto mediato attivo primario e secondario; Endocitosi e fagocitosi. Esocitosi. La polarizzazione delle cellule epiteliali; i trasporti attraverso gli epiteli. Eccitabilità. Il neurone come elemento eccitabile: struttura e proprietà. Permeabilità ionica delle membrane e equilibrio di Donnan; il potenziale di equilibrio e l’equazione di Nerst; il potenziale di membrana e l’equazione di Goldmann. Potenziale d’azione e teoria ionica. Proprietà passive di membrana: resistenza e capacità e integrazione dei potenziali locali, sommazione spaziale e temporale, macro EPSP. Eccitabilità: concetto di stimolo, concetto di soglia, curva intensità-durata. Conduzione dell’impulso nelle fibre amieliniche e mieliniche. Comunicazione intercellulare e trasduzione del segnale. La comunicazione sinaptica: sinapsi elettriche; sinapsi chimiche, struttura, il neurotrasmettitore e il meccanismo presinaptico, i recettori e il meccanismo postsinaptico diretto e indiretto, sinapsi eccitatorie e sinapsi inibitorie. 322 Vie dei secondi messaggeri: molecole segnale, proteine G, via dell’AMP ciclico, via dell’inositolo trifosfato, via dei recettori catalitici. Aspetti della memoria a livello cellulare. I recettori intracellulari: LTP e LTD. La trasduzione elettro-meccanica nella cellula muscolare: citoscheletro e caratteristiche della fibra muscolare e struttura del sarcomero; la sinapsi neuromuscolare e la trasmissione neuromuscolare, meccanismo della contrazione muscolare. Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni di laboratorio, seminari Testi di studio: - V. Taglietti, C. Casella, Principi di fisiologia e biofisica della cellula, Vol 1, 2 e 3. La goliardica pavese, Pavia, 2005. Approfondimenti: - B. Alberts, A. Johnson, J. Lewis, M. Raff, K. Roberts, P. Walter, Biologia molecolare della cellula, Zanichelli, Bologna, 2004. - E.R. Kandel, J.H. Schwartz, T.M. Jessel, Principi di neuroscienze, Casa Editrice Ambrosiana, 2003. Modalità di accertamento: Esame orale Note: Insegnamento mutuato da Scienze Biologiche Genetica BIO/18 Titolo corso: Genetica CFU Periodo Durata N.Corso 4 II semestre semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Obiettivi Formativi: Obiettivi formativi del corso. Scopo del corso è quello di fornire agli studenti i concetti base per capire la variabilità genetica a tutti i livelli, dalla cellula all’organismo, fino alle popolazioni, e dare loro gli strumenti culturali per analizzare tale variabilità. Programma: PARTE I Introduzione Obiettivi della genetica; sviluppo storico della genetica; introduzione al problema dell’eredità dei caratteri; abiogenesi: esperimenti di Redi e Pasteur; concetto di genotipo e fenotipo di Johannsen. Genetica mendeliana Gli esperimenti di Mendel; le leggi di Mendel, concetto di reincrocio; test del chi quadrato; estensioni dell’analisi mendeliana: complementazione ed epistasi; codominanza e dominanza incompleta; allelia multipla: i gruppi sanguigni; penetranza ed espressività; pleiotropia; fattori letali; famiglie geniche: emoglobine. Teoria cromosomica dell’eredità Mitosi e meiosi; valore C ed n; cicli vitali; teoria cromosomica dell’eredità; cromosomi sessuali e associazione con il sesso: esperimenti di Morgan; non-disgiunzione. Associazione e mappe genetiche Associazione e ricombinazione; tecniche di mappatura mediante reincroci; saggio a tre punti; interferenza e coefficiente di coincidenza; crossing-over somatico; mappatura per delezioni e costruzione di mappe citologiche; cromosomi politenici di Drosophila; mappatura dei cromosomi umani; Neurospora e analisi delle tetradi. PARTE II: GENETICA MOLECOLARE E DEI MICRORGANISMI Organizzazione del DNA nei cromosomi La mutazione Test di fluttuazione; mutazioni spontanee; tecnica del replica-plating; mutazioni geniche; basi molecolari della mutazione. Genetica dei microrganismi Trasformazione; coniugazione; trasduzione; analisi genetica dei batteriofagi; lisogenia; le unità di mutazione, di ricombinazione, 323 di funzione: Benzer; ricombinazione e complementazione. PARTE III: REGOLAZIONE GENICA, GENETICA DI POPOLAZIONI, INGEGNERIA GENETICA Espressione genica Struttura delle proteine; un gene un enzima: Beadle e Tatum; un gene una proteina: Ingram; struttura fine del gene ed esperimenti di Yanofsky.. Controllo dell’attività genica Concetto di operone; operone lac; controllo positivo e negativo. Genetica delle popolazioni ed evoluzione Interpretazione dell’evoluzione; concetto di specie; cause genetiche ed ambientali della variabilità; frequenze alleliche e frequenze genotipiche; principio di Hardy-Weinberg; mutazione e migrazione; selezione naturale; deriva genetica casuale. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Testo consigliato: Brooker: GENETICA, Zanichelli Altri testi consigliati: Griffiths, Miller, Suzuki, Lewontin, Gelbart: GENETICA, Zanichelli Russel: GENETICA, EdiSES Modalità di accertamento: Prova scritta più prova orale. Note: Mutuato per 4 CFU da Genetica per il CdL in Scienze Biologiche Geologia Ambientale GEO/02 Titolo corso: Geologia Ambientale CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. WEZEL FORESE-CARLO [email protected] Ricevimento: mercoledì 15-16 Obiettivi Formativi: Applicazione dell’informazione geologica per minimizzare il degrado ambientale e migliorare le condizioni d’uso dell’ambiente naturale. Programma: 1. Concetti di base 2. Processi e cicli geologici 3. Lineamenti di geologia italiana. 4. Terremoti e rischio sismico. 5. Eruzioni vulcaniche e rischio vulcanico. 6. Frane. 7. Alluvioni. 8. Mutamenti climatici. 9. Ruolo essenziale della geologia. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Dispense e appunti dalle lezioni. Testi specifici verranno consigliati per singoli argomenti svolti a lezione. Modalità di accertamento: Esame orale Note: Corso opzionale 324 Geologia tecnica ICAR/20 CFU Periodo Durata N.Corso 5 I Semestre 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. BUSDRAGHI PAOLO [email protected] Ricevimento: Al termine della prima lezione della settimana Obiettivi Formativi: Il corso affronterà le nozioni generali delle scienze della Terra indispensabili alla comprensione della Geologia tecnica, al fine di fornire agli studenti gli strumenti geologico-tecnici di base per la risoluzione delle ampie problematiche poste dall’ingegneria. Programma: 1. Elementi di litologia e geologia: minerali e rocce; la geodinamica esterna e le rocce sedimentarie; la geodinamica interna e le rocce ignee e metamorfiche; geologia fisica; geomorfologia. 2. Le carte geologiche: lettura e interpretazione delle carte geologiche; cartografia tematica; sezioni geologiche; colonne stratigrafiche. 3. Giacimenti minerari: concetto generale; cave e miniere; classificazione dei giacimenti minerari. 4. Petrografia applicata: composizione mineralogica e struttura (cenni); parametri fisici principali; caratteristiche legate all’assorbimento d’acqua; resistenza alla compressione; resistenza al taglio, resistenza alla flessione; resistenza alla trazione; tenacità e resistenza all’urto; proprietà e costanti elastiche delle rocce; durezza; durevolezza e gelività; condizioni di giacitura e di estrazione; principali impieghi delle rocce nelle costruzioni e requisiti richiesti; norme per l’accettazione e il collaudo dei materiali naturali da costruzione. 5. Materiali lapidei artificiali: leganti (il gesso; calce e malta aerea; calce e malta idraulica; malte pozzolaniche; agglomeranti cementizi; cementi naturali, artificiali e speciali; i conglomerati; requisiti); laterizi (fabbricazione; laterizi per murature, per coperture e per pavimenti). 6. Esplorazione del sottosuolo per mezzo delle perforazioni: sistemi; raccolta e presentazione dei dati. 7. La geofisica nelle applicazioni dell’ingegneria civile: prospezione elettrica; metodo sismico a rifrazione; metodo sismico a riflessione; la geofisica nei fori di sondaggio. 8. Metodi di miglioramento in situ delle caratteristiche fisico-meccaniche di terreni e rocce: consolidamento e impermeabilizzazioni mediante iniezioni; congelamento dei terreni acquiferi; stabilizzazione dei terreni mediante elettrosmosi; supporti e ancoraggi. 9. Idrogeologia: rocce acquifere e rocce impermeabili; strutture idrogeologiche e falde acquifere; le sorgenti norma-li; caratteristiche chimico-fisiche e batteriologiche delle acque sotterranee; acque termominerali; metodo di studio delle sorgenti; opere di presa delle sorgenti; studio e sfruttamento delle falde mediante pozzi. 10. Dissesti e movimenti franosi: classifica generale dei dissesti; valutazione della stabilità dei pendii; bonifica e controllo dei dissesti. 11. Geologia delle vie di comunicazione: scelta del tracciato; strade in trincea; strade in rilevato; strade su viadotti o in galleria; strade ferrate; aeroporti. 12. Geologia delle gallerie: indagini preliminari; condizioni morfologiche e assetto stratigrafico e tettonico; condizioni idrogeologiche; presenza di gas e condizioni geotermiche; resistenza all’abbattimento e velocità di avanzamento; pressione della montagna; definizione della sagoma e scelta dei mezzi di scavo e del metodo di avanzamento. 13. Geologia delle dighe e dei laghi artificiali: impermeabilità dell’invaso; stabilità delle sponde e dei fianchi dell’invaso; interramenti dell’invaso; studio della sezione di sbarramento ai fini della scelta della struttura; indagini per il controllo della tenuta idraulica della sezione di sbarramento; indagini per le opere di adduzione, scarico e derivazione. Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni di laboratorio e in situ; sopralluoghi in cantieri; escursioni sul terreno. Obblighi: Studiare e approfondire i testi di riferimento del programma. 325 Testi di studio: P. Busdraghi, G. Curzi, F. Mercantini, P. Tiberi, F. C. Wezel. Analisi integrata di sistemi idrici in zona di dorsale car-bonatica: sottobacini idrografici dei Fiumi Burano e Bosso. Geologia Tecnica & Ambientale, Roma, 1999. P. Busdraghi, F. C. Wezel. Palazzo Ducale di Urbino: geologia delle colonne del “cortile d’onore”. Rend. Fis e Nat. Acc. Licei, s.IX, v. XIII, Roma 2002. P. Busdraghi, O. Gessaroli. I materiali lapidei delle fasi edilizie “romana”, “paleocristiana” e della “cattedrale” di San Ciriaco, in “San Ciriaco - la Cattedrale di Ancona”. Federico Motta Editore, Milano, 2003. P. Busdraghi, O. Gessaroli, A. Mari. Pesaro: Palazzo Gradari. Inarcos, 638, Bologna, 2003. F. Ippolito, P. Nicotera, P. Lucini, M. Civita, R. De Riso. Geologia tecnica per ingegneri e geologi. ISEDI, Milano, 1975. M. Mucciarelli, P. Tiberi. Microzonazione sismica: Cagli, Offida, Serra de’ Conti, Treia. Regione Marche - servizio protezione civile e sicurezza locale, gruppo nazionale per la difesa dei terremoti, ist. nazionale di geofisica e vulcanolo-gia, Fano, 2004. Stephen Marshak, La Terra, ritratto di un pianeta. Zanichelli Verranno inoltre distribuiti gli appunti delle lezioni. Modalità di accertamento: Esame scritto e orale. Note: Gli studenti che intendono redigere una tesina possono farne richiesta al docente entro il termine del corso. Geopedologia GEO/05 Titolo corso: Geopedologia CFU Periodo Durata N.Corso 2+2L II semestre semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. VENERI FRANCESCO [email protected] Ricevimento: Lunedì, 9.00 - 11.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le conoscenze di base necessarie alla comprensione del “sistema suolo”, sia perché esso rappresenta il risultato delle azioni ed interazioni di fattori naturali ed antropici sulle rocce della superficie terrestre, e in quanto tale costituisce un importante indicatore delle condizioni ambientali sia attuali che del passato storico e geologico, sia per l’importanza che esso riveste per l’ecosistema e per l’ambiente in cui si sviluppano le attività umane. Soprattutto sotto questo secondo aspetto il suolo rappresenta un elemento indispensabile, ma risulta anche estremamente vulnerabile e, per di più, difficilmente rinnovabile; si tratta quindi di una risorsa economica e ambientale importante, la cui corretta salvaguardia e conservazione non può prescindere da una adeguata conoscenza dei meccanismi che ne determinano il naturale equilibrio dinamico. Il percorso formativo si articola pertanto attraverso l’analisi dei fattori e dei processi di formazione ed evoluzione del suolo, la descrizione del profilo pedologico, le tecniche e metodi di analisi dei suoli, i principali sistemi di classificazione tassonomica, le metodologie di rilevamento e cartografia dei suoli. Vengono inoltre trattati i temi della definizione delle capacità e delle limitazioni d’uso ed i problemi di vulnerabilità, protezione e conservazione del suolo. Programma: Introduzione. La Pedologia nell’ambito delle Scienze Ambientali. Definizione di suolo. Descrizione delle principali caratteristiche e proprietà del suolo. La pedogenesi. Ambienti della pedogenesi e origine delle componenti del suolo. - La fase solida. Degradazione della roccia madre e dei minerali primari: disgregazione e disfacimento; profili di alterazione; il regolite. Genesi della sostanza organica, i processi di humificazione. - La fase liquida: i rapporti acqua-suolo, dinamica dell’acqua nel suolo, l’acqua disponibile, la riserva idrica; bilancio idrico in un suolo. 326 - La fase aeriforme: composizione dell’aria tellurica; aerazione del suolo. I fattori della pedogenesi. Il fattore clima. Il fattore roccia. Il fattore morfologia. Il fattore biotico. Il fattore tempo. Effetto dell’azione antropica. Predominanza di uno o più fattori nella pedogenesi. I processi della pedogenesi. Processi morfogenetici e processi pedogenetici. Formazione ed evoluzione del suolo. Sviluppo degli orizzonti. Processi di lisciviazione, podzolizzazione, gleizzazione, steppizzazione, laterizzazione. Genesi e migrazione di argilla. Effetto roccia: gli andisuoli, i vertisuoli, i rendzina. Climosequenze. Catene. Tendenza all’equilibrio in un suolo. Lo studio dei suoli in campo. La stazione: descrizione geomorfologica, forme di erosione e dissesto, il drenaggio, il pedoclima. Sistemi di indagine e campionamento del suolo. Esecuzione del profilo: riconoscimento degli orizzonti e descrizione delle loro principali caratteristiche. Analisi delle caratteristiche fisico-chimiche di un suolo: campionamento e preparazione del campione; determinazione di: fattore di umidità, tessitura, peso specifico reale e peso di unità di volume, porosità, umidità alla capacità di campo ed al punto di appassimento, pH, tenore in carbonato di calcio, contenuto in sostanza organica. Cenni alle tecniche analitiche per lo studio dei minerali argillosi. Tipi di suolo e classificazione : criteri di classificazione, la classificazione statunitense (Soil taxonomy), descrizione delle principali categorie tassonomiche dei suoli, la capacità d’uso di un suolo. Rilevamento e cartografia dei suoli. Metodologia di rilevamento a scala di dettaglio, la carta pedologica. Erosione del suolo. Equilibrio nei sistemi morfodinamici. Equilibrio morfoclimatico. La dinamica dei versanti; dilavamento e ruscellamento; i movimenti di massa. Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni pratiche in laboratorio e in campo. Testi di studio: M. Cremaschi, G. Rodolfi - Il Suolo. Carocci. R.B. Daniels, R.B. Hammer - Soil Geomorphology. J. Wyley & S. C. Ollier, C. Pain - Regolith, soils and landforms. J. Wyley & S. S. Stuart, G. McRae - Pedologia pratica. Zanichelli. G. Vianello, R.Zecchi - Pedologia. Pitagora. Testi di consultazione: C. Giovagnotti - Tassonomia del suolo. Ediz. italiana della Soil taxonomy USDA. Edagricole. G. Gisotti - Principi di geopedologia. Calderini. F. Ricci Lucchi - Sedimentologia, vol. III. Coop. Libr. Univ., Bologna Modalità di accertamento: Esame orale con lettura ed interpretazione di carte pedologiche. Geotecnica ICAR/07 Titolo corso: Geotecnica CFU Periodo Durata N.Corso 5 II semestre 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. CARAFFA TULLIO [email protected] Ricevimento: Lunedì:13,00-14,00 Obiettivi Formativi: Finalità del corso è quella di fornire i concetti base della materia e le principali nozioni necessarie per affrontare i numerosi problemi inerenti il suolo nell’ambito delle costruzioni. Programma: Caratteristiche generali dei terreni. Analisi e classificazione delle terre. Terreni granulari e terreni coesivi. Principio delle tensioni efficaci. Incremento delle sollecitazioni nel sottosuolo dovuto ai carichi esterni. Terreni normal- 327 consolidati e terreni sovra-consolidati. Caratteristiche meccaniche delle terre. Resistenza e deformabilità. Le indagini geotecniche. Finalità e mezzi di indagine. Sondaggi e prelievo di campioni. Campioni disturbati ed indisturbati. Programmazione e controllo di indagini geotecniche in sito ed in laboratorio. Descrizione delle principali prove in sito ed in laboratorio. La spinta delle terre. La capacità portante limite. Principali opere geotecniche: fronti di scavo, opere di sostegno rigide e deformabili, fondazioni superficiali e profonde, tipologie e tecniche esecutive. Micropali. Tecniche di miglioramento dei terreni. Materiali e tecnologie innovative. Normativa geotecnica vigente. Modalità didattiche: Lezione frontale con presentazione di diversi case history. Visite tecniche a cantieri di opere civili in sotterraneo ed all’aperto Testi di studio: Dispense del Corso P.Colombo-F. Colleselli: “Elementi di Geotecnica” Ed. - Zanichelli R.Lancellotta: “Geotecnica” Ed. – Zanichelli. Modalità di accertamento: Esame orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Lezione frontale con presentazione di diversi case history. Visite tecniche a cantieri di opere civili in sotterraneo ed all’aperto Testi di studio: Dispense del Corso P.Colombo-F. Colleselli: “Elementi di Geotecnica” Ed. - Zanichelli R.Lancellotta: “Geotecnica” Ed. – Zanichelli. Modalità di accertamento: Esame orale. Gestione dei rifiuti solidi e delle acque di approvvigionamento e di rifiuto ICAR/03 Titolo corso: Gestione dei rifiuti solidi e delle acque di approvvigionamento e di rifiuto CFU Periodo Durata N.Corso 4 Secondo Semestre Semestrale, 32 h Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. TATANO FABIO [email protected] Ricevimento: Mercoledì, 13.00-14.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone primariamente di fornire agli studenti i fondamenti tecnico-scientifici del trattamento delle acque di rifiuto urbane, con secondariamente cenni ad opzioni possibili di gestione integrata e sostenibile sul territorio di acque, acque di rifiuto e rifiuti solidi. Programma: Gestione e depurazione delle acque di rifiuto urbane: Storia della depurazione delle acque reflue Caratteristiche quali-quantitative delle acque di rifiuto - Fognature miste e separate, scolmatori di piena e vasche di pioggia Schemi di trattamento - Trattamenti meccanici preliminari - Stazioni di sollevamento e profilo idraulico impianto - Trattamenti di sedimentazione (primaria e secondaria) - Trattamento biologico a fanghi attivi - Rimozione nutrienti nel processo a fanghi attivi - Trattamenti a biomassa adesa (letti percolatori, dischi biologici, biofiltri, sistemi ibridi “MBBR”) - Trattamenti naturali (stagni biologici, fitodepurazione) - Trattamento e opzioni smaltimento fanghi di depurazione. Cenni su schemi di potabilizzazione delle acque. Opzioni di gestione integrata e sostenibile di acque, acque di rifiuto e rifiuti solidi (cenni): 328 Gestione integrata a scala di bacino/ambito territoriale ottimale, il modello tedesco “Ruhrvarband” – Gestione e smaltimento acque meteoriche – Co-digestione fanghi di depurazione-FORSU – Compostaggio con fanghi di depurazione – Gestione sostenibile e decentralizzata in ambiente costruito. Modalità didattiche: Lezioni frontali, con qualche esercitazione di calcolo; eventuali visite tecniche impianti; eventuali tesine di approfondimento sulle visite tecniche effettuate. Testi di studio: “Schemi delle Lezioni” e “Dispense” distribuite durante il Corso. Testi di consultazione ed approfondimento: - Henze M., Harremoes P., la Cour Jansen A., Wastewater Treatment. Biological and Chemical Processes, Springer, Berlin, 2002 - Imhoff K. & K.R., Taschenbuch der Stadtentwässerung, 29. Auflage, R. Oldenbourg Verlag, München, Wien, 1999 - Gujer W., Siedlungswasserwirtschaft, Springer, 2002 - Lens P., Zeeman G., Lettinga G., Decentralised Sanitation and Reuse, IWA Publishing, 2001 - Metcalf & Eddy, Wastewater Engineering. Treatment, Disposal, Reuse, McGraw-Hill Series in Water Resources and Environmental Engineering, McGraw-Hill, New York, 1991 - Vismara R., Ecologia Applicata, Editore Ulrico Hoepli, Milano, 1992 Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: “Schemi delle Lezioni” e “Dispense”. Testi di consultazione ed approfondimento: - Henze M., Harremoes P., la Cour Jansen A., Wastewater Treatment. Biological and Chemical Processes, Springer, Berlin, 2002 - Imhoff K. & K.R., Taschenbuch der Stadtentwässerung, 29. Auflage, R. Oldenbourg Verlag, München, Wien, 1999 - Gujer W., Siedlungswasserwirtschaft, Springer, 2002 - Lens P., Zeeman G., Lettinga G., Decentralised Sanitation and Reuse, IWA Publishing, 2001 - Metcalf & Eddy, Wastewater Engineering. Treatment, Disposal, Reuse, McGraw-Hill Series in Water Resources and Environmental Engineering, McGraw-Hill, New York, 1991 - Vismara R., Ecologia Applicata, Editore Ulrico Hoepli, Milano, 1992 Modalità di accertamento: Esame orale Note: Curriculum GAI Gestione delle risorse energetiche ING-IND/09 Titolo corso: Gestione delle risorse energetiche CFU Periodo Durata N.Corso 2 primo semestre 16 ore Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. FOLI UMBERTO [email protected] Ricevimento: venerdì 11-13 Obiettivi Formativi: Informazioni necessarie per poter trarre delle conclusioni sull’impatto ambientale derivante dalla produzione energetica e valutarne gli effetti. Allo scopo di chiarire l’importanza di intervenire sull’impatto ambientale delle fonti energetiche saranno esaminate le varie fonti oggi disponibili e le possibili soluzioni per ridurne l’effetto negativo sull’ambiente. Ogni gruppo di lezioni che completano un argomento sarà seguito da un colloquio per chiarire eventuali dubbi od incertezze e per un confronto diretto fra le varie idee degli studenti di come si possano fornire, sulla base di informazioni corrette, soluzioni tecniche realmente applicabili e non velleitarie, al problema dell’inquinamento ambientale derivante dalla produzione energetica. 329 Il programma verrà così articolato: - presentazione storica dell’uso dei combustibili fossili - consumi attuali - impatto ambientale causato dall’uso dei combustibili fossili - previsioni per il futuro mantenendo gli attuali consumi - previsioni per il futuro senza interventi - previsioni per il futuro con interventi efficaci - discussione per una valutazione dell’opinione dei partecipanti al corso con una conclusione - presentazione delle varie energie con riferimento all’impatto ambientale, ai costi ed alla applicabilità - combustibili fossili - eolico - fotovoltaico - solare termico - biomasse - maree - calore endogeno - nucleare - discussione per una valutazione di queste fonti energetiche e delle soluzioni realistiche e non utopiche, conclusioni - discussione su come ridurre l’impatto ambientale dei combustibili fossili senza turbare il modello di sviluppo, conclusioni - discussione di come modificare il modello di sviluppo senza forti impatti socio economici, conclusioni - formulazione di una proposta operativa attuabile. Programma: programma: - presentazione storica dell’uso dei combustibili fossili - consumi attuali - impatto ambientale causato dall’uso dei combustibili fossili - previsioni per il futuro mantenendo gli attuali consumi - previsioni per il futuro senza interventi - previsioni per il futuro senza interventi possibili - previsioni per il futuro con interventi più efficaci - discussione per una valutazione dell’opinione dei partecipanti al corso con una conclusione - presentazione delle varie energie con riferimento all’impatto ambientale, ai costi ed alla applicabilità - combustibili fossili - eolico - fotovoltaico - solare termico - biomasse - maree - calore endogeno - nucleare Modalità didattiche: 16 ore di lezione distribuite in 8 giorni Testi di studio: appunti del docente su CD o su supporto cartaceo Modalità di accertamento: prova orale Note: Curriculum GAI 330 Idraulica agraria e sistemazioni idraulico forestali AGR/08 CFU Periodo Durata N.Corso 5 II semestre 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. GENNARI ENRICO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi per inquadrare ed affrontare la realizzazione degli interventi per la difesa del suolo partendo da una programmazione e progettazione secondo criteri di ecosostenibilità. Basandosi su una visione di sistema che fa capo al bacino idrografico, il corso fornisce le conoscenze che regolano i principi dell’idrologia e dell’idraulica, sia per affrontare i problemi relativi all’uso del suolo e della risorsa idrica che per impostare i problemi di difesa idraulica del territorio. Con costanti riferimenti ai dispositivi legislativi e normativi che regolano la fattibilità degli interventi, verranno forniti gli elementi di pianificazione e progettazione delle principali opere di prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico, di sistemazioni idraulico-forestali, di mitigazione e riqualificazione ambientale, con particolare riferimento alle tecniche di ingegneria naturalistica. Programma: 1° Parte: Introduzione alla programmazione e progettazione di bacino con criteri di ecosostenibilità. Richiami normativi DPR 328/2001, VIA SIA e VAS, Codice Urbani, leggi sui LL. PP., la Difesa del suolo dalla L.183/89 ai PAI (Piani Stralcio di Bacino), la Direttiva Piene 2006 e la 2000/60/CE. 2° Parte: Richiami di idrologia e Idraulica Il bacino idrografico e i processi idrologici, caratteristiche e indici morfometrici. Elementi di idrologia, dati idrologigi, annali e serie storiche, le precipitazioni, regimi pluviometrici, curve idrologiche e regimi fluviali, deflussi e tempi di corrivazione, portate al colmo, modelli afflussi-deflussi, bilanci idrologici. Principi di idraulica, elementi di idrostatica, la quiete ed il moto dell’acqua, trasporto dell’acqua nelle condotte in pressione e nei canali, criteri per il dimensionamento dei canali e delle condotte. Misura delle portate, idrologia degi eventi di piena, regimi pluviometrici e regimi fluviali, il trasporto solido. 3°Parte: La sistemazione idrogeologica ed idraulica del territorio. Il dissesto idrogeologico, criteri di sistemazione dei versanti e dei corsi d’acqua, tecniche di sistemazione lavorazione e di drenaggio dei terreni, opere trasversali e opere longitudinali, difesa dalle piene, interventi strutturali e non strutturali, sistemazioni d’alveo e di sponda, casse d’espansione, scolmatori. Principi ed opere di ingegneria naturalistica, interventi di riduzione e mitigazione degli impatti. 4°Parte: Prevenzione e riduzione del rischio idraulico. Aree innondabili e fasce di pertinenza fluviale, pericolosità e rischio, individuazione perimetrazione e valutazione delle aree a rischio. Programmazione e progettazione degli interventi di mitigazione del rischio e di riqualificazione ambientale. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed approfondimenti tecnici con esursioni guidate in aree di studio. Esame e discussione di SIA e VIA, di progetti preliminari, definitivi ed esecutivi relativi a casi di studio. Introduzione all’uso degli strumenti di modellazione applicati a casi di studio. Testi di studio: G. Benini: sistemazioni idraulico forestali, UTET Torino. G. Ghisotti e S. Bruschi: valutare l’ambiente NSI M.A. Lenzi, V. D’Agostino: Ricostruzione morfologica e recupero ambientale dei torrenti APAT Atlante delle opere di sistemazione dei versanti 10/2002 APAT Atlante delle sistemazioni fluviali 27/2003 Materiali e appunti distribuiti durante le lezioni. Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Corso mutuato da Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio 331 Igiene ambientale (Valutazione e Controllo Ambientale) MED/42 Titolo corso: Igiene ambientale CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. SISTI MAURIZIO [email protected] Ricevimento: tutti i giorni, sabato escluso, previo appuntamento Obiettivi Formativi: L’igiene ambientale ha lo scopo di valutare l’insieme dei fattori in grado di esercitare un effetto significativo sulla salute dell’uomo. Il corso, pertanto, si prefigge di ricercare il rapporto esistente fra qualità della vita (fenomeni sanitari) e qualità dell’ambiente (fisico-naturale o costruito e quello sociale), la cui alterazione può essere causa di malattia, ponendo particolare attenzione alle matrici dell’ambiente non vivente (aria, acqua, ambienti confinati, ecc) Programma: 1.Definizione e contenuti dell’Igiene ambientale 2.Epidemiologia:epidemiologia descrittiva, analitica e sperimentale. 3.Nozioni generali di prevenzione 4.L’aria atmosferica:effetto dell’aria atmosferica sulla salute umana per variazioni delle sue caratteristiche fisiche; aria: veicolo di contaminanti. Effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute umana 5.Ambienti confinati: effetti dell’inquinamento indoor sulla salute umana. 6.Acqua potabile:criteri di potabilità, qualità dell’acqua potabile ed effetti a lungo termine sulla salute 7.Acque reflue: effetti sulla salute umana di un non razionale allontanamento e smaltimento 8.I rifiuti solidi: caratteristiche e importanza della raccolta e smaltimento al fine di evitare danno per la salute. 9.Il rumore:caratteristiche ed effetti sulla salute umana. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Signorelli C. e coll.:Igiene ed edilizia ambientale-SEU ROMA Barbuti S. e coll.: Igiene-Monduzzi Editore Checacci L. e coll.: Igiene- Casa Editrice Ambrosiana Modalità di accertamento: Esame orale Igiene generale e applicata (Tecnico del territorio) MED/42 Igiene generale e applicata Titolo corso: Igiene generale e applicata (Tecnico del territorio) CFU Periodo Durata N.Corso 5 Semestrale 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. SISTI MAURIZIO [email protected] Obiettivi Formativi: L’igiene generale applicata ha lo scopo di valutare l’insieme dei fattori in grado di esercitare un effetto significativo sulla salute dell’uomo. Il corso, pertanto, si prefigge di ricercare il rapporto esistente fra qualità della vita (fenomeni sanitari) e qualità dell’ambiente (fisico-naturale o costruito e quello sociale), la cui alterazione può essere causa di malattia, ponendo particolare attenzione alle matrici dell’ambiente non vivente (aria, acqua, ambienti confinati, ecc) Programma: 1.Definizione e contenuti dell’Igiene ambientale 2.Epidemiologia:epidemiologia descrittiva, analitica e sperimentale. 3.Nozioni generali di prevenzione 4.L’aria atmosferica:effetto dell’aria atmosferica sulla salute umana per variazioni delle sue caratteristiche fisiche; aria:veicolo di 332 contaminanti. Effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute umana 5.Ambienti confinati: effetti dell’inquinamento indoor sulla salute umana. 6.Acqua potabile:criteri di potabilità, qualità dell’acqua potabile ed effetti a lungo termine sulla salute 7.Acque reflue:effetti sulla salute umana di un non razionale allontanamento e smaltimento 8.I rifiuti solidi: caratteristiche e importanza della raccolta e smaltimento al fine di evitare danno per la salute. 9.I rifiuti speciali: caratteristiche e importanza della raccolta e smaltimento al fine di evitare danno per la salute. 10.Il rumore:caratteristiche ed effetti sulla salute umana. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Signorelli C. e coll:Igiene ed edilizia ambientale-SEU ROMA Barbuti S. e coll: Igiene-Monduzzi Editore Checacci L. e coll: Igiene- Casa Editrice Ambrosiana - Milano Modalità di accertamento: Esame orale Indicatori biologici BIO/10 (2CFU)-BIO/07 (1CFU)-BIO/05 (1CFU) Titolo corso: Indicatori biologici CFU Periodo Durata N.Corso 4 Secondo Semestre Semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. CHIARANTINI LAURA [email protected] Ricevimento: Il ricevimento si effettua presso l’Istituto di Chimica Biologica Via Saffi, 2 previo appuntamento telefonico al numero 0722305220. Obiettivi Formativi: Il corso ha lo scopo di fornire mediante il modulo di: BIO/10 le conoscenze di base per la comprensione delle tecniche di biologia molecolare Modulo BIO/07. Il corso si propone di affrontare i concetti di gestione della fascia costiera in relazione all’impatto delle attività antropiche; in particolare verra’ trattata l’ applicazione di indicatori biologici nello studio dello stato eutrofico delle acque costiere. Inoltre, verranno affrontate tematiche di ecologia e biologia marina. Modulo BIO/05: il corso si propone di individuare le comunità indicatrici dello stato della biodiversità in ambienti terrestri Programma: Modulo BIO/10 Tecniche di biologia molecolare Reazione a catena della polimerasi (PCR) DNA microarray Proteomica Suscettibilità individuale Strumenti di rilevamento dell’attività mutagena e cancerogenesi Test di mutagenesi in vitro e in vivo Indicatori di danno genotossico Modulo BIO/07 Bioindicatori dello stato eutrofico delle acque superficiali: -arrichimento organico ed eutrofizzazione -organismi fitoplanctonici -stima della biomassa fitoplanctonica -produttività primaria 333 Modulo BIO/05: verranno analizzate e discusse la distribuzione e le condizioni delle comunità indicatrici dello stato della biodiversità in ambienti terrestri Modalità didattiche: Lezioni frontali; tesine di approfondimento Testi di studio: Materiale fornito dai docenti Modalità di accertamento: Esame Orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Lezioni Frontali con l’ausilio di videoproiettore; letture di articoli scientifici e discussione Testi di studio: Materiale fornito dal docente Libri di testo da consultare: -Introduzione all’Ecologia Marina, Barnes R.S.K., Hughes R.N., Piccin, 1990 -Nova Thalassia vol 11, Innamorati M., Ferrari I., Marino D., Ribeira d’Alcalà M., Lint, 1990 Note: Prof. Laura Chiarantini Istituto di Chimica Biologica Via Saffi, 2 Tel. 0722 305220 Fax 0722 320188 E-mail: [email protected] Prof. Antonella Penna Centro Biologia Ambientale Istituto di Ecologia e Biologia Ambientale Tel. 0721 423526 Fax 0721 423522 Indirizzo VCA Indicatori chimici CHIM/12 Titolo corso: Indicatori chimici CFU Periodo 4 Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. LATTANZI LUCIANO [email protected] Obiettivi Formativi: programma da stabilire Programma: programma da stabilire Note: Curriculum VCA Durata N.Corso Informatica INF/01 Titolo corso: Informatica CFU Periodo Durata N.Corso 4+2L semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze informatiche di base relativamente all’hardware ed al software dei moderni PC e prevede la realizzazione di attività di laboratorio sui principali software di produttività individuale (Word, Excel Access, PowerPoint) avendo in mente il programma dei corsi per la patente europea del computer (ECDL) 334 Programma: Introduzione all’Informatica: l’Hardware Introduzione all’Informatica: il Software Uso del computer e gestione dei file (ECDL modulo 2) Elaborazione testi con Microsoft Word (ECDL mod. 3) Foglio elettronico Excel (ECDL modulo 4) Software di gestione di database, Access Reti informatiche e Internet (ECDL modulo 7) Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Testi di studio: Marco Boni, Informatica, Apogeo, Milano, II edizione Libri di preparazione alla Patente Europea del Computer Dispense distribuite dal docente Modalità di accertamento: Prova scritta sugli argomenti teorici, prova pratica sui software utilizzati nelle esercitazioni di laboratorio Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Marco Boni, Informatica, Apogeo, Milano, II edizione Libri di preparazione alla Patente Europea del Computer Dispense distribuite dal docente Modalità di accertamento: Prova scritta sugli argomenti teorici, prova pratica sui software utilizzati nelle esercitazioni di laboratorio Note: Mutuato dai CdL di Scienze MM.FF.NN. Informatica INF/01 Titolo corso: Informatica CFU Periodo Durata N.Corso 5 I Semestre 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. DE MARCHI DAVIDE [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze infor-matiche di base relativamente all’hardware ed al software dei moderni PC e prevede la realizzazione di attività di laboratorio sui principali software di produttività individuale (Word, Excel Access, PowerPoint) avendo in mente il programma dei corsi per la patente europea del computer (ECDL). Programma: 1. Introduzione all’Informatica: l’Hardware Concetti di base sulla elaborazione delle informazioni, introdu-zione ai computer, la logica Booleana, il sistema di numerazio-ne binario, componenti di un elaboratore elettronico 1.1 Definizione di Informatica 1.2 Rappresentazione delle informazioni in formato digitale 1.3 Che cosa è il computer? 1.4 Rappresentazione binaria delle informazioni 1.5 Unità di misura delle informazioni 1.6 Codifica ASCII 1.7 BYTE e suoi multipli 1.8 Calcoli nella rappresentazione binaria: da binario a deci-male, somma tra numeri binari, da decimale a binario 335 1.9 Introduzione alle reti logiche 1.10 Operatori logici e loro tabelle di verità 1.11 Esempi di reti logiche: esecuzione di una addizione tra numeri binari 1.12 Architettura degli elaboratori elettronici 1.13 Componenti di un elaboratore e loro comunicazioni 1.14 La C.P.U. e la sua architettura interna 1.15 Le operazioni svolte dalla C.P.U: il ciclo fetch-decode-execute 1.16 La scheda madre 1.17 Classificazione e caratteristiche delle Memorie 1.18 Hard Disk e supporti di memorizzazione di massa 1.19 Periferiche: Monitor, mouse, tastiera, unità di backup, nastri, CD-Rom, stampanti, plotter,scanner 1.20 Classificazione dei computer: dal Mainframe al Palmare 1.21 Criteri per la valutazione della potenza e del costo di un elaboratore 1.22 Il Modem 2. Introduzione all’Informatica: il Software Classificazione del software, concetti di base sullo sviluppo di software, Algoritmi 2.1 Classificazione del software 2.2 Software di sistema 2.3 Software applicativo 2.4 Il bootstrap di un calcolatore 2.5 BIOS e Sistema Operativo 2.6 Classificazione delle tipologie di software applicativo: Office Automation, Gestionale, Tecnico, ecc… 2.7 Modalità di acquisizione del software: freeware, sharewa-re, licenza 2.8 Cenni introduttivi alla programmazione: linguaggio mac-china e linguaggi di alto livello 2.9 Come si scrive un programma: Algoritmo, Editor, Compi-ler, Linker, Debugger 2.10 Concetto di algoritmo ed esempi di diagrammi di flusso 2.11 Fasi dello sviluppo di software: analisi, progettazione, programmazione, test, messa in esercizio 3. Uso del computer e gestione dei file (ECDL modulo 2) Introduzione ai sistemi operativi, introduzione a Windows, ge-stione delle risorse del PC, primi passi con Windows, le icone e le finestre, cartelle e directory, copiare, spostare e cancellare, cercare, uso di un editor di testi, stampare,… 3.1 Avvio e spegnimento del computer 3.2 Verifica delle caratteristiche di base del PC 3.3 Verifica e modifica delle impostazioni principali: Data e o-ra, mouse, schermo, installazione di applicazioni 3.4 Formattazione di floppy 3.5 Uso delle funzioni di help 3.6 Lavorare con le icone 3.7 Il cestino 3.8 Creazione ed eliminazione di collegamenti 3.9 Lavorare con le finestre 3.10 Cartelle e directory 3.11 Copiare, spostare, cancellare 3.12 Cercare 3.13 Usare un editor di testo 336 3.14 Stampare 4. Elaborazione testi con Microsoft Word (ECDL mod. 3) 4.1 Introduzione a Word e ai word processor 4.2 Primi passi con un elaboratore di testi 4.3 Modificare le impostazioni di base 4.4 Inserire i dati 4.5 La gestione del testo 4.6 Trovare e sostituire parole 4.7 Formattare un testo 4.8 Margini, interlinee e tabulazioni 4.9 Altre funzionalità: elenchi puntati e numerati, creazione ed uso degli stili, ecc… 4.10 Vocabolario e grammatica 4.11 Stampa dei documenti 4.12 Le tabelle 4.13 Disegni, immagini ed oggetti 4.14 Stampa unione 4.15 Esercitazioni pratiche di formattazione di documenti, u-tilizzo di tabelle, stampa unione, ecc… 5. Foglio elettronico Excel (ECDL modulo 4) 5.1 Introduzione ai fogli elettronici 5.2 Inserimento dati in Excel 5.3 Esecuzione di calcoli con riferimenti a celle ed utilizzo delle funzioni 5.4 Creazione di grafici 5.5 Funzioni matematiche e statistiche 5.6 Utilizzo della Ricerca obiettivo 6. Software di gestione di database, Access (ECDL mod. 5) 6.1 Introduzione ai software RDBMS 6.2 Modello di dati relazionale 6.3 Chiavi e indici 6.4 Progetto di banche dati 6.5 Classificazione dei dati e definizione dei campi 6.6 Rappresentazione delle relazioni 6.7 Prima, seconda e terza forma normale 6.8 Eliminazione della ridondanza nella memorizzazione dei dati 6.9 Introduzione ad Access 6.10 Creazione di tabelle 6.11 Inserimento dati 6.12 Creazione di maschere 6.13 Creazione di query semplici e complesse 6.14 Creazione di report 6.15 Esercitazioni pratiche di creazione tabelle, inserimento dati, creazione ed esecuzione di query e report 7. Reti informatiche e Internet (ECDL modulo 7) Nozioni di base sulle reti di calcolatori, sui protocolli e gli appli-cativi Internet, sul WWW e la posta elettronica 7.1 Reti di calcolatori 337 7.2 Modello ISO-OSI e relativi Livelli 7.3 Hardware di rete 7.4 LAN con topologia a bus, ad anello, a stella 7.5 MAN 7.6 WAN 7.7 Commutazione di circuito, e di pacchetto 7.8 Internet e modelli di interazione client/server e peer-to-peer 7.9 Cenni storici alle origini di Internet, al suo ruolo odierno e alla sua crescita 7.10 Applicazioni tradizionali di internet 7.11 Il WWW 7.12 Come ci si collega ad internet: da postazione stand-alone o da una rete 7.13 Altre tipologie di collegamento: satellite, GSM/GPRS/UMTS, WAP 7.14 Tipologie di abbonamento ad internet 7.15 Il protocollo TCP/IP 7.16 Struttura degli indirizzi IP numerici e simbolici 7.17 Domini di primo livello 7.18 Protocolli internet 7.19 Browser e protocollo HTTP 7.20 Cenni alla creazione di pagine HTML 7.21 I server WWW 7.22 URL e indirizzamento delle risorse in rete 7.23 Uso dei browser: navigazione, bookmark, ecc… 7.24 Ricerca di informazioni tramite i motori di ricerca 7.25 Motori a parole chiave o strutturati ad indice 7.26 Posta elettronica: spedizione e lettura di un messaggio 7.27 Le componenti di un messaggio email, creazione di at-tachment, uso della rubrica, funzioni avanzate 7.28 Configurazione di un client di email 7.29 Cenni alla Netiquette 7.30 Mailing list 7.31 News e newsgroup 7.32 Virus: modalità di diffusione e contromisure 7.33 Configurazione del Modem e delle impostazioni di rete in Windows per accedere ad Internet 7.34 Utilizzo di Outlook per la posta elettronica 7.35 Utilizzo dei browser Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Testi di studio: Marco Boni, Informatica, Apogeo, Milano, 1996 Libri di preparazione alla Patente Europea del Computer Dispense distribuite dal docente Modalità di accertamento: Prova scritta sugli argomenti teorici, prova pratica sui software utilizzati nelle esercitazioni di laboratorio. 338 Informatica per l’ambiente INF/01 Titolo corso: Informatica per l’ambiente CFU Periodo Durata N.Corso 4 Semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. GALLERINI GIULIANO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire la conoscenza teorica, pratica ed applicativa degli strumenti informatici di elaborazione e di analisi dei dati, essenziali nella gestione dei dati ambientali e territoriali: Database, Geostatistica e G.I.S. Programma: Parte teorica Il dato territoriale: tecniche di elaborazione e di implementazione. I fogli di calcolo, i database, i G.I.S.Teoria dei GIS: GIS Vettoriali e GIS Raster. Acquisizione e rilevamento, informatizzazione, georeferenziazione, analisi spaziale.GIS e geostatistica: applicazioni in 2D e 3D. Progettazione dei report di sintesi: Grafici, Mappe tematiche, Mappe animate. Parte pratica Esercitazioni con Microsoft Access e Arcview Modalità didattiche: Lezione frontale. Lezione pratica con l’uso del PC. Testi di studio: Appunti e dispense dalle lezioni. Giovanni Biallo “Introduzione ai Sistemi Informativi Geografici” Edizione MondoGIS AAVV “L’evoluzione della Geografia” Edizione MondoGIS Michael N. DeMers - “Fundamental of Geographic Information Systems” John Wiley & Sons Inc. Mcharg I. – “Design with nature” Doubleday & Co. Inc.; Tradotto in italiano “Progettare con la natura” Franco Muzzio editore. Modalità di accertamento: Esame orale. E’ prevista la stesura di un elaborato finale (tesina) al termine del corso da parte di ogni singolo studente. Note: Curricula GAI, VCA, AGAN Ingegneria Sanitaria-Ambientale ICAR/03 Titolo corso: Ingegneria Sanitaria-Ambientale CFU Periodo Durata N.Corso 5 I Semestre 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. TATANO FABIO [email protected] Ricevimento: Mercoledì, 13.00-14.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i fondamenti tecnico-scientifici su un settore proprio ed attuale dell’Ingegneria Sanitaria-Ambientale: la gestione integrata e sostenibile dei rifiuti solidi. Programma: Introduzione al Corso: Finalità e comparti ambientali di pertinenza dell’Ingegneria Sanitaria-Ambientale (Acque di approvvigionamento e di rifiuto, Corpi idrici superficiali, Rifiuti solidi urbani ed industriali, Siti contaminati, Esempi impianti e casi di studio rilevanti nel settore dell’Ingegneria Sanitaria-Ambientale). Gestione integrata e sostenibile dei rifiuti solidi: Strategia UE ed Italiana per la gestione dei rifiuti solidi - Quadro normativo UE ed Italiano – Prevenzione – Recupero (riutilizzo o riuso, riciclaggio, recupero energetico) – Smaltimento finale - Sostenibilità dei sistemi integrati di gestione rifiuti solidi – Rifiuti, energia, clima. Prevenzione: Classificazione e produzione rifiuti solidi – Caratterizzazione rifiuti solidi urbani ed industriali ed analisi 339 merceologica – Strategie di minimizzazione produzione rifiuti. Recupero di materia: Obiettivi, tecnologie ed organizzazione della raccolta differenziata (contenitori stradali, presso esercizi commerciali, piattaforme di raccolta, sistema porta a porta, sistema multimateriale, sistema a deposito) - Potenzialità di recupero – Possibili sviluppi futuri sistemi di raccolta - Modalità di quantificazione dei flussi di rifiuto - Impianti di selezione (riduzione dimensioni, separazione, compattazione) – Esempi impianti di selezione (plastica e vetro, alluminio e ferro, carta e cartoni, rifiuti vegetali) – Compostaggio (sviluppo processo biologico, parametri d’influenza e controllo, frazioni di rifiuti compostabili, sistemi a cumuli rivoltati, statici aerati, in bioreattore, requisiti di qualità, trattamenti finali, compostaggio domestico) – Cenni digestione anaerobica – Consorzi e Filiere di recupero materiali da raccolta differenziata. Recupero di energia: Termodistruzione dei rifiuti solidi – Principi combustione e reazioni stechiometriche ideali – Ciclo tipico trattamento di termodistruzione - Forni di incenerimento convenzionali (a griglia, tamburo rotante, letto fluido, piani multipli, post-combustione) – Tecnologie innovative di combustione (plasma, raggi infrarossi, fusione, vetrificazione) – Cenni pirolisi e gassificazione – Recupero termico (calore ed energia elettrica) – Caratterizzazione emissioni gassose (macroinquinanti, microinquinanti) – Sistemi di depurazione fumi (interventi preventivi, sistemi di depurazione a secco, ad umido, ibridi, per controllo NOx ed avanzati diossine/furani)- Opzioni di trattamento e riuso dei residui solidi da termodistruzione – Combustibile Derivato dai Rifiuti. Cenni gestione flussi specifici di rifiuti: Pneumatici e veicoli fuori uso, rifiuti da demolizione e costruzione, scarti industriali del legno, rifiuti dell’industria calzaturiera, contenitori usati per fitofarmaci, RAEE, rifiuti sanitari. Smaltimento finale: Discarica controllata (tipologie, processi di trasformazione, controllo e recupero/utilizzazione biogas, controllo e trattamento percolato, costruzione e gestione, chiusura, monitoraggio emissioni incontrollate biogas, la “discarica sostenibile” ed il suo ruolo nella gestione dei rifiuti solidi). Esempi elaborazione e comparazione scenari di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani (scala comunale e provinciale d’ambito). Modalità didattiche: Lezioni frontali, con significative esercitazioni di calcolo; visite tecniche eventuali impianti di trattamento, recupero e smaltimento rifiuti solidi; eventuali tesine di approfondimento sulle visite tecniche effettuate. Testi di studio: “Schemi delle Lezioni” e “Dispense” distribuite durante il Corso. Testi di consultazione ed approfondimento: - Bilitewski B., Marek K., Härdtle G., Abfallwirtschaft: Handbuck für Praxis und Lehre, Springer, 2000 - de Fraja Frangipane E., Giugliano M., Grosso M., Cossu R., Gestione integrata dei rifiuti solidi urbani, Collana Ambiente, Volume 26, C.I.P.A. Editore, Milano, 2004 - d’Antonio G., Trattamento dei rifiuti solidi urbani. Tecniche e sistemi di smaltimento finale, Maggioli Editore, Rimini, 1997 - Tchobanoglous G., Theisen H., Vigil S.A., Integrated Solid Waste Management. Engineering Principles and Management Issues, McGraw-Hill Series in Water Resources and Environmental Engineering, McGraw-Hill, New York, 1993 Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: “Schemi delle Lezioni” e “Dispense”. Testi di consultazione ed approfondimento: - Bilitewski B., Marek K., Härdtle G., Abfallwirtschaft: Handbuck für Praxis und Lehre, Springer, 2000 - de Fraja Frangipane E., Giugliano M., Grosso M., Cossu R., Gestione integrata dei rifiuti solidi urbani, Collana Ambiente, Volume 26, C.I.P.A. Editore, Milano, 2004 - d’Antonio G., Trattamento dei rifiuti solidi urbani. Tecniche e sistemi di smaltimento finale, Maggioli Editore, Rimini, 1997 - Tchobanoglous G., Theisen H., Vigil S.A., Integrated Solid Waste Management. Engineering Principles and Management Issues, McGraw-Hill Series in Water Resources and Environmental Engineering, McGraw-Hill, New York, 1993 Modalità di accertamento: Esame orale 340 Istituzioni di diritto pubblico IUS/09 Titolo corso: Istituzioni di diritto pubblico CFU Periodo Durata N.Corso 4 I Semestre 32 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. CLINI ALBERTO [email protected] Obiettivi Formativi: Il Corso si propone di fornire le basi di conoscenza e comprensione dei fenomeni giuridici che investono i rapporti fra individuo e autorità pubbliche. Programma: 1. Le vicende delle istituzioni italiane 2. Problematica delle fonti del diritto 3. I soggetti pubblici ed istituzionali 4. Le funzioni pubbliche 5. Le autonomie politiche 6. Le autonomie territoriali e la riforma del riparto delle-competenze legislative ed amministrative 7. Profili istituzionali del processo di integrazione europea. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: Corso di diritto pubblico, A. Barbera - C. Fusaro, Bologna, Ed. Il Mulino, ult. ed. L.R. Perfetti, Contributo ad una teoria dei pubblici servizi, Padova, Cedam, 2001 (lettura consigliata). Modalità di accertamento: Esame orale. Laboratori integrati (Laurea Specialistica in Analisi e gestione Ambienti naturali)) BIO/01- GEO/09 - CHIM/06 Titolo corso: Laboratori integrati (Laurea Specialistica in Analisi e gestione Ambienti naturali)) CFU Periodo Durata N.Corso 9 (3+3+3) semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. GIOMARO GIOVANNA [email protected] Obiettivi Formativi: Parte di Botanica Il corso di prefigge di fornire agli studenti capacità di analisi e di identificazione delle piante vascolari in riferimento, in particolare, a quelle nel nostro territorio. Parte di Georisorse Il corso si propone di fornire le conoscenze di base sulla genesi, distribuzione e caratteristiche geologiche delle risorse naturali di interesse economico e sulle loro destinazioni d’uso. Parte di Chimica organica (Sostanze organiche naturali) Scopo preminente del corso è quello di fornire la conoscenza delle principali classi di metaboliti secondari di origine animale e vegetale attraverso le principali vie biogenetiche e trasformative usate dalla natura. In particolare si prendono in considerazione alcune delle strutture più interessanti sia per il meccanismo con cui vengono formate che per l’attività che esplicano nei sistemi viventi. Programma: Parte di Botanica (Laboratorio di Biodiverità vegetale) Il corso consiste in esercitazioni pratiche su metodi di analisi e di riconoscimento delle piante vascolari: Pteridophyta, Spermatophyta, (Gimnosperme, Angiosperme - Dicotyledonae - Monocotyledonae) Parte di Georisorse 341 Genesi dei depositi minerari di interesse economico. Giacimenti in ambiente magmatico e giacimenti idrotermali. Giacimenti di origine sedimentaria e metamorfica. Correlazione tra ambiente geodinamico e tipologie dei depositi minerari. Cenni sui diversi criteri e metodi di prospezione mineraria. Principali tipi di giacimenti minerari economicamente fruttabili. Esempi di importanti giacimenti italiani ed esteri. Petrolio e gas naturale: come si formano e loro distribuzione a scala mondiale. Combustibili fossili. L’energia geotermica. Criteri di impiego, caratterizzazione fisico-meccanica e qualificazione merceologica dei materiali lapidei. Principali rocce sedimentarie, magmatiche e metamorfiche da costruzione. Le rocce ornamentali: marmi, graniti, pietre. Parte di Chimica organica (Sostanze organiche naturali) Relazione fra biodiversità e diversità dei prodotti naturali. Principali gruppi funzionali e composti eterociclici riscontrabili nelle molecole organiche di origine naturale. Classi di costituenti chimici in cui è possibile inquadrare i metaboliti secondari. Principali meccanismi nella costruzione di sostanze organiche naturali. Composti fenolici: biosintesi, classificazione, presenza e ruolo in natura. Cumarine, lignani, flavonoidi. Composti terpenoidici: classificazione dei principali scheletri, principali vie biosintetiche. Carotenoidi, fitosteroli e saponine. Alcaloidi: cenni biosintetici, loro caratteristiche strutturali, significato biologico e loro diffusione nel regno vegetale e animale. Prodotti naturali e loro derivati sviluppati come farmaci: antimutageni da organismi marini, alcaloidi antimutageni. Modalità didattiche: Lezione frontale ed esercitazioni teorico-pratiche Testi di studio: Parte di Botanica S. Pignatti. Flora d’Italia, 3voll. Edagricole Parte di Georisorse - Appunti delle lezioni. - Park C.F., Mac Diarmid R.A. - Giacimenti Minerari. A cura di De Vivo B. e Ippolito F., Edizione Italiana, Liguori Editore. - Press F., Siever R. – Capire la terra. A cura di Lupia Palmieri E. e Parotto M., Zanichelli Editore. Parte di Chimica Organica I testi saranno suggeriti dal docente all’inizio del corso. Modalità di accertamento: Prova orale, e prova pratica per la parte di Botanica. Note: Curriculum Analisi e Gestione degli Ambienti Naturali (AGAN) Laboratori integrati (Scienze Ambientali) GEO/04 - BIO/07 Titolo corso: Laboratori integrati CFU Periodo Durata N.Corso 4L 2 semestre semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. DE DONATIS MAURO [email protected] Ricevimento: Martedi h 11-13 Obiettivi Formativi: Il corso di laboratori integrati si propone di confrontare, integrare e creare delle sintesi comuni tra vari settori delle scienze dell’ambiente. In particolare le nozioni e le conoscenze acquisite durante tutto il corso in Geologia ed Ecologia saranno applicate al rilevamento, analisi e sintesi comuni in laboratorio e sul campo. Programma: Modulo di Sienze della Terra. Geologia e geomorfologia carsica, fluviale, costiera e vulcanica. Rilevamento litologico e geomorfologico di un’area definita. Il quaderno di campagna e gli strumenti per il rilevamento sul terreno. Modulo Ecologico. Introduzione alle principali problematiche dell’Ecologia marina costiera. Inquinamento di aree costiere, porti, baie, spiagge. Fenomeni di eutrofizzazione, Carico trofico, Specie invasive. Monitoraggio chimico-fisico e biologico delle acque marine costiere. 342 Modalità didattiche: Lezioni frontali. Lezioni pratiche in laboratorio e sul terreno. Obblighi: Frequenza obbligatoria Testi di studio: Materiale fornito dal docente e appunti di lezione. G.B. Castiglioni. GEOMORFOLOGIA. UTET Press, Siever, Grotzinger & Jordan. CAPIRE LA TERRA. Zanichelli Modalità di accertamento: Preparazione di una tesina. Valutazione del lavoro di terreno. Colloquio orale. Note: Il corso potra’ essere parzialmente tenuto durante campi ed escursioni sul terreno in luoghi diversi dalla sede universitaria. Laboratori integrati (Valutazione e Controllo Ambientale) GEO/04 - BIO/07 - CHIM/12 Titolo corso: Laboratori integrati CFU Periodo Durata N.Corso 6L 2 semestre semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. DE DONATIS MAURO [email protected] Ricevimento: martedi h 11-12 Obiettivi Formativi: Il corso di laboratori integrati si propone di confrontare, integrare e creare delle sintesi comuni tra vari settori delle scienze dell’ambiente. In particolare le nozioni e le conoscenze acquisite durante tutto il corso in Geologia, Ecologia e Chimica saranno applicate al rilevamento, analisi e sintesi comuni in laboratorio e sul campo. Programma: Modulo di Sienze della Terra. Geologia e geomorfologia carsica, fluviale, costiera e vulcanica. Rilevamento litologico e geomorfologico di un’area definita. Il quaderno di campagna e gli strumenti per il rilevamento sul terreno. Modulo Ecologico. Introduzione alle principali problematiche dell’Ecologia marina costiera. Inquinamento di aree costiere, porti, baie, spiagge. Fenomeni di eutrofizzazione, Carico trofico, Specie invasive. Monitoraggio chimico-fisico e biologico delle acque marine costiere. Modulo Chimico Definizione di inquinamento, inquinamento dell’aria e del suolo. Inquinanti organici ed inorganici. Tecniche di campionamento in matrici diverse ed analisi degli inquinanti in esse presenti. Casi di studio. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Lezioni pratiche in laboratorio e sul terreno. Obblighi: Frequenza obbligatoria Testi di studio: Materiale fornito dal docente e appunti di lezione. G.B. Castiglioni. GEOMORFOLOGIA. UTET Press, Siever, Grotzinger & Jordan. CAPIRE LA TERRA. Zanichelli Baird-Cann. CHIMICA AMBIENTALE. Zanichelli Modalità di accertamento: Preparazione di una tesina. Valutazione del lavoro di terreno. Colloquio orale. Note: Il corso potra’ essere parzialmente tenuto durante campi ed escursioni sul terreno in luoghi diversi dalla sede universitaria. 343 Laboratorio di fisica ambientale FIS/07 Titolo corso: Laboratorio di fisica ambientale CFU Periodo Durata N.Corso 2 secondo semestre semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. FUSILLO GIAMPIETRO [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso mira a far acquisire agli studenti alcuni concetti fondamentali della Fisica Ambientale finalizzati al riconoscimento dei principali fenomeni fisici e conseguentemente alla diffusione dei concetti e nozioni in merito alle problematiche connesse ad una progettazione energeticamente consapevole, tenuto conto della qualità dell’ambiente costruito e del benessere degli individui, aspetti questi che sono e affrontati e risolti mediante il controllo dei parametri termoigrometrici, acustici, illuminotecnici, di qualità dell’aria e di radioprotezione. Programma: •Benessere acustico •Ripasso dei concetti di base. Tempo di riverberazione, com-portamento acustico dei materiali, potere fonoisolante, isolamento acustico, rumori impattivi, indice di valutazione dei livelli sonori. La mappatura acustica strategica, i piani di classificazione acustica, i piani di risanamento. Strumentazione di misura. •Benessere visivo •La visione della luce, flusso luminoso, principali grandezze fo-tometriche. Illuminazione naturale ed illuminazione artificiale. L’inquinamento luminoso. Strumentazione di misura: il fotometro. •Benessere termoigrometrico e respiratorio-olfattivo (Indoor Air Quality) •Richiami di psicrometria. Richiami di trasmissione del calore. Benessere termoigrometrico ed equazione del bilancio energetico del corpo umano, principali parametri che interessano il benessere degli individui: temperatura, umidità relativa, velo-cità dell’aria, temperatura media radiante e temperatura operante, metabolismo, vestiario. La teoria di Fanger, gli indici PMV e PPD. Strumentazione di misura dell’ambiente termico. Il benessere respiratorio olfattivo, gli indici Olf e Decipol. Molestie olfattive. • Benessere biometeoclimatico • Condizioni di confort o di disagio e gli indici biometeoclimatici. Strumenti di misura di grandezze meteorologiche e di inquinamento atmosferico. • Ripasso dei concetti ed applicazione a casi particolari sulle radiazioni e campi elettromagnetici. Modalità didattiche: Lezioni frontali e analisi di dati sperimentali. Testi di studio: Dispense del docente e appunti dalle lezioni Testi specifici verranno consigliati per i singoli argomenti svolti a lezione. Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Curriculum GAI Litologia e Geologia GEO/02 Titolo corso: Litologia e Geologia CFU Periodo Durata N.Corso 8 II semestre annuale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. GALEOTTI SIMONE [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso ha due obiettivi formativi principali: il primo è quello di fornire le basi conoscitive dell’ambiente terra (origine ed evoluzione del Pianeta); il secondo si prefigge di fornire la conoscenza di base dei principali strumenti utilizzati per l’interpretazione geologica del territorio (litologia, stratigrafia, geologia strutturale e cartografia geologica). 344 Programma: Introduzione (1CFU) Le Scienze della Terra Storia del Pianeta Terra Origine ed evoluzione del pianeta Prima Parte (2CFU): Principi di Litologia (Prof. Michele Mattioli) Introduzione allo studio delle rocce Rocce magmatiche Rocce metamorfiche Rocce sedimentarie Riconoscimento macroscopico delle Rocce Seconda Parte (4CFU): Principi di Geologia (Prof. Simone Galeotti) L’interno della Terra La produzione e la propagazione del calore Il campo magnetico La sismologia e i terremoti La tettonica delle placche Geologia strutturale Deformazione delle rocce; stress, strain, reologia; fratturazione; faglie, pieghe e associazioni strutturali. Il tempo geologico e la stratigrafia Cartografia Geologica Lettura e interpretazione delle carte geologiche, sezioni geologiche. Modalità didattiche: Lezioni frontali, Esercitazioni in aula e sul terreno Testi di studio: F. Press & R. Siever, Introduzione alle Scienze della Terra, Zanichelli. P. Keary & F. J. Vine, Tettonica globale, Zanichelli. Bosellini, Mutti & Ricci Lucchi - Rocce e successioni sedimentarie - UTET Torino Modalità di accertamento: Esame scritto e orale Note: Il corso viene mutuato per 7 CFU dal CdL in Scienze e Tecnologie per la Natura Matematica MAT/07 Titolo corso: Matematica CFU Periodo Durata N.Corso 8 I semestre semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. SOLIMANO FORTUNATA [email protected] Ricevimento: L’orario di ricevimento verrà comunicato all’inizio del corso Obiettivi Formativi: Il corso si pone l’obiettivo di fornire gli strumenti di base di Calcolo, partendo dalle proprietà dei numeri reali e delle matrici reali e introducendo i concetti di funzione, limite, derivata, integrale, sistemi algebrici lineari ed equazioni differenziali. Programma: Insiemi numerici: numeri reali, retta reale; intervalli, intorni, punti di accumulazione, punti isolati; estremo 345 inferiore e estremo superiore, minimo e massimo di un insieme di numeri reali. Numeri complessi. Algebra lineare: spazi vettoriali; indipendenza lineare di vettori; basi e dimensioni. Matrici e operazioni fra matrici, matrice inversa, rango di una matrice. Sistemi algebrici lineari; regola di Cramer e teorema di Rouché-Capelli. Sistemi omogenei. Autovalori e autovettori. Elementi di geometria analitica nel piano: circonferenza, ellisse, iperbole, parabola. Successione di numeri reali: limiti di successioni, successioni convergenti, divergenti, indeterminate. Criteri di convergenza. Limiti notevoli. Funzioni reali di una variabile reale: funzioni elementari, limiti, continuità, teorema della permanenza del segno, teorema degli zeri, teorema di Weierstrass, derivabilità, teoremi di Rolle e di Lagrange, regola de l’Hopital, formula di Taylor, funzioni crescenti e decrescenti, massimi e minimi, concavità e convessità, grafico qualitativo di una funzione; funzioni pari, dispari, periodiche. Prolungamenti e restrizioni. Integrazione: integrale definito secondo Riemann e sue proprietà, teorema del valor medio; teorema fondamentale del calcolo integrale, integrale indefinito, integrazione per decomposizione in somma, integrazione di funzioni razionali; integrazione per parti e per sostituzione, integrali impropri; calcolo di aree di figure piane. Equazioni differenziali: equazioni differenziali di 1° ordine lineari e a variabili separabili. Equazioni differenziali di II ordine a coefficienti costanti omogenee. Problema di Cauchy. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni. Testi di studio: G. Pellacani, G.Pettini, C.Vettori, Istituzioni di Matematica, Editrice Clueb, Bologna oppure qualunque altro testo di Istituzioni di Matematica a livello universitario Modalità di accertamento: Prova scritta e prova orale. Note: Mutuato da Istituzioni di matematica dei CdL della Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Matematica per l’ambiente MAT/07 Titolo corso: Matematica per l’ambiente CFU Periodo Durata N.Corso 4 secondo semestre semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. LUPINI RENZO [email protected] Ricevimento: da definirsi (in base all’orario di lezione) Obiettivi Formativi: Obiettivo del corso è l’applicazione dell’algebra lineare n-dimensionale alla trattazione del calcolo delle probabilità per variabili aleatorie n-variate. Programma: Algebra dei vettori e delle matrici in dimensione n. Equazioni lineari e problemi agli autovalori-autovettori. Proprietà spettrali di matrici simmetriche e riduzione a forma canonica di forme quadratiche. Variabili aleatorie n-variate. Finzione densità di probabilità. Densità di probabilità normale n-variata. Momenti centrali primi e secondi. Matrice di VarianzaCovarianza. Problemi ai minimi quadrati in dimensione n. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Appunti delle lezioni a cura del docente. M. Bramanti, C.D. Pagani, S. Salsa : Matematica (2000) Zanichelli. Modalità di accertamento: prova orale 346 Metodi di analisi ed elaborazione dati MAT/05 Titolo corso: Metodi di analisi ed elaborazione dati CFU Periodo Durata N.Corso 2+2L I semestre semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. ROCCHI MARCO BRUNO LUIGI [email protected] Ricevimento: martedì ore 12-13 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire allo studente una formazione statistica di base, non disgiunta dalla acquisizione di una capacità operativa di fronte a problematiche concrete. Programma: 1.Popolazione e campione. 2.Rappresentazione di dati. 3.Scala di misurazione delle variabili. 4.Principali indici di posizione (media aritmetica, media geometrica, media armonica, mediana e moda) e di dispersione (intervallo di variazione, varianza, deviazione standard, coefficiente di variazione, quartili, distanza interquartile). 5.Regressione e Correlazione. 6.Principali distribuzioni: binomiale, di Poisson, gaussiana. 7.Le distribuzioni campionarie: distribuzione della media campionaria e distribuzione t di Student. 8.Test di significatività: il test z su singoli valori e su campioni; il test t di Student su uno o due campioni, il test chi-quadro, rassegna di altri test parametrici e non parametrici. 9.Intervalli di confidenza per le medie e per le proporzioni. Modalità didattiche: Lezioni frontali e esercitazioni Testi di studio: M.Rocchi, Elementi di statistica per le applicazioni biomediche, Goliardiche, Trieste, 2004 M.Rocchi, Esercizi svolti di statistica per le applicazioni biomediche, Goliardiche, Trieste, 2005 Modalità di accertamento: Esame scritto, discussione orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: M.Rocchi, Elementi di statistica per le applicazioni biomediche, Goliardiche, Trieste, 2004 M.Rocchi, Esercizi svolti di statistica per le applicazioni biomediche, Goliardiche, Trieste, 2005 Modalità di accertamento: Esame scritto, discussione orale Note: Mutuato da Informatica/Statistica Modulo di Statistica (4 CFU) dai CdL di Scienze MM.FF.NN. Metodi di osservazione e misura MAT/06 CFU Periodo Durata N.Corso 2+1 da marzo a maggio semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. GRIMANI CATIA [email protected] Ricevimento: Venerdi’ 12-13 Obiettivi Formativi: Conoscenza delle tecniche di analisi dei dati sperimentali Programma: Elaborazione statistica dei dati Misure ed errori. Errori sistematici ed errori casuali. Propagazione degli errori. Media e dispersione. Concetto di probabilità. Permutazioni e combinazioni. Il significato di distribuzione di probabilità. La distribuzione binomiale. La distribuzione di Poisson. La distribuzione di Gauss. Eliminazione dei dati. Bontà dell’approssimazione. Deviazione standard dalla media. Media 347 pesata.Il metodo dei minimi quadrati. Test del Chi quadro. Esercitazioni pratiche Distribuzione statistica del diametro di un campione di dadi. Misura di una resistenza incognita con il metodo voltamperometrico. Misura della distanza focale di una lente. Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni pratiche in laboratorio Obblighi: Il corso di laboratorio comporta l’obbligo di frequenza Testi di studio: H. Young, Elaborazione statistica dei dati sperimentali, Ed. Veschi, Roma. J.R. Taylor, Introduzione all’analisi degli errori, Zanichelli, Bologna, IIa ediz. 2000. Modalità di accertamento: Esame orale, relazioni scritte relative alle esercitazioni pratiche Microbiologia ambientale BIO/19 Titolo corso: Microbiologia ambientale CFU Periodo Durata N.Corso 4 ottobre 2006-gennaio 2007 semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. BRUSCOLINI FRANCESCA [email protected] Ricevimento: martedì ore 9-11 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base e gli strumenti per la comprensione delle interazioni fra microrgani-smi e ambiente Programma: 1.Introduzione 2.Regni dei microrganismi 3.Caratteristiche strutturali e funzionali della cellula procariotica. EubatteriArchebatteri 4.Organismi eucarioti: cenni su miceti e protozoi. 5.Virus: struttura e proprietà. Riproduzione, coltivazione.Virus animali. Battriofagi 6.Crescita microbica: effetti dell’ambiente sulla crescita microbica. Endospore batteriche. Forme vitali non coltivabili 7.Metabolismo: tipologie metaboliche. 8.Metabolismo energetico: respirazione aerobia, respirazione anaerobia, fermentazione. Ossidazione di substrati organici. Ossidazio ne di substrati inorganici. Fotosintesi batterica. Processi biosintetici: assimilazione del carbonio, dell’azoto e dello zolfo. 9.Tassonomia microbica: inquadramento sistematico dei microrganismi. Classificazione dei microrganismi. 10.Ecologia microbica: Interazioni microrganismi-ambiente. Cicli delle sostanze nutritive: Ciclo del Carbonio, Ciclo dello Zolfo,Ciclo dell’Azoto. 11.Associazioni simbiotiche: Commensalismo, Neutralismo,Parassitismo. 12.Microbiologia del suolo: l’ambiente del suolo. Le comunità micro biche del suolo. I microrganismi e la formazione dei diversi tipi di suolo. 13.Microbiologia dell’aria: Contenuto microbico dell’aria. Destino e trasporto dei microrganismi nell’aria. Inquinamento indoor e outdoor. 14.Ambiente acquatico: La microflora dei diversi ambienti acquatici Acque dolci e marine. Produttività degli ecosistemi acquatici. 348 15.Microbiologia degli ambienti estremitremi:Condizioni di elevata temperatura, salinità, acidità, alcalinità. 16.Coltivazione e identificazione dei batteri. 17.Osservazione microscopica dei microrganismi. 18.Biotecnologie e loro applicazioni nei settori dell’industria, agricoltura e risanamento ambientale. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni Testi di studio: L.M.Prescott, J.P.Harley, D.A.Klein- - Microbiologia- Ed. Zanichelli M.T.Madigan, J.M.Martinko, J.Parker – Brock- Biologia dei Microrganismi – Ed.Casa Aditrice Ambrosiana H.S.Schlegel- Microbiogia- ed.Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Valgono le stesse indicazioni date per gli studenti frequentanti Principi di trattamento, recupero e riciclo dei rifiuti CHIM/12 Titolo corso: Principi di trattamento, recupero e riciclo dei rifiuti CFU Periodo Durata N.Corso 4 Primo Semestre Semestrale, 32 h Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. TATANO FABIO [email protected] Ricevimento: Mercoledì, 13.00-14.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze tecnico-scientifiche di base sulla gestione integrata e sostenibile dei rifiuti solidi. Programma: Introduzione al Corso: Finalità e materiali di pertinenza (Rifiuti solidi urbani ed industriali, Terreni contaminati Esempi impianti e casi di studio di raccolta, recupero e riciclo, trattamento e risanamento). Gestione integrata e sostenibile dei rifiuti solidi: Strategia UE ed Italiana per la gestione dei rifiuti solidi - Quadro normativo UE ed Italiano – Prevenzione – Recupero (riutilizzo o riuso, riciclaggio, recupero energetico) – Smaltimento finale - Sostenibilità dei sistemi integrati di gestione rifiuti solidi – Rifiuti, energia, clima. Prevenzione: Classificazione e produzione rifiuti solidi – Caratterizzazione rifiuti solidi urbani ed industriali ed analisi merceologica – Strategie di minimizzazione produzione rifiuti. Recupero di materia: Obiettivi, tecnologie ed organizzazione della raccolta differenziata (contenitori stradali, presso esercizi commerciali, piattaforme di raccolta, sistema porta a porta, sistema multimateriale, sistema a deposito) - Potenzialità di recupero – Possibili sviluppi futuri sistemi di raccolta - Modalità di quantificazione dei flussi di rifiuto - Impianti di selezione (riduzione dimensioni, separazione, compattazione) – Esempi impianti di selezione (plastica e vetro, alluminio e ferro, carta e cartoni, rifiuti vegetali) – Compostaggio (sviluppo processo biologico, parametri d’influenza e controllo, frazioni di rifiuti compostabili, sistemi a cumuli rivoltati, statici aerati, in bioreattore, requisiti di qualità, trattamenti finali, compostaggio domestico) – Cenni digestione anaerobica – Consorzi e Filiere di recupero materiali da raccolta differenziata. Recupero di energia: Termodistruzione dei rifiuti solidi – Principi combustione e reazioni stechiometriche ideali – Ciclo tipico trattamento di termodistruzione - Forni di incenerimento convenzionali (a griglia, tamburo rotante, letto fluido, piani multipli, post-combustione) – Tecnologie innovative di combustione (plasma, raggi infrarossi, fusione, vetrificazione) – Cenni pirolisi e gassificazione – Recupero termico (calore ed energia elettrica). Cenni gestione flussi specifici di rifiuti: pneumatici e veicoli fuori uso, rifiuti da demolizione e costruzione, scarti industriali del legno, rifiuti dell’industria calzaturiera, contenitori usati per fitofarmaci, RAEE, rifiuti sanitari. Cenni smaltimento finale in discarica controllata. Modalità didattiche: Lezioni frontali, con significative esercitazioni di calcolo; visite tecniche eventuali impianti di 349 trattamento, recupero e smaltimento rifiuti solidi; eventuali tesine di approfondimento sulle visite tecniche effettuate. Testi di studio: “Schemi delle Lezioni” e “Dispense” distribuite durante il Corso. Testi di consultazione ed approfondimento: - Bilitewski B., Marek K., Härdtle G., Abfallwirtschaft: Handbuck für Praxis und Lehre, Springer, 2000 - de Fraja Frangipane E., Giugliano M., Grosso M., Cossu R., Gestione integrata dei rifiuti solidi urbani, Collana Ambiente, Volume 26, C.I.P.A. Editore, Milano, 2004 - d’Antonio G., Trattamento dei rifiuti solidi urbani. Tecniche e sistemi di smaltimento finale, Maggioli Editore, Rimini, 1997 - Tchobanoglous G., Theisen H., Vigil S.A., Integrated Solid Waste Management. Engineering Principles and Management Issues, McGraw-Hill Series in Water Resources and Environmental Engineering, McGraw-Hill, New York, 1993 Modalità di accertamento: Esame orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: “Schemi delle Lezioni” e “Dispense”. Testi di consultazione ed approfondimento: - Bilitewski B., Marek K., Härdtle G., Abfallwirtschaft: Handbuck für Praxis und Lehre, Springer, 2000 - de Fraja Frangipane E., Giugliano M., Grosso M., Cossu R., Gestione integrata dei rifiuti solidi urbani, Collana Ambiente, Volume 26, C.I.P.A. Editore, Milano, 2004 - d’Antonio G., Trattamento dei rifiuti solidi urbani. Tecniche e sistemi di smaltimento finale, Maggioli Editore, Rimini, 1997 - Tchobanoglous G., Theisen H., Vigil S.A., Integrated Solid Waste Management. Engineering Principles and Management Issues, McGraw-Hill Series in Water Resources and Environmental Engineering, McGraw-Hill, New York, 1993 Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Mutuato dal Corso “Ingegneria Sanitaria-Ambientale” (5 CFU, III Anno Ordinamento Didattico, Corso di Laurea in Tecnico del Territorio). Principi di Valutazione di Impatto Ambientale (Valutazione e Controllo Ambientale) CHIM/12 - BIO/07 - GEO/05 Titolo corso: Principi di Valutazione di Impatto Ambientale CFU Periodo Durata N.Corso 6+3L da ottobra a maggio annuale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CTRI) Prof. CECCHETTI GAETANO [email protected] Ricevimento: venerdì, ore 13.00-14.00 Obiettivi Formativi: Il Corso si propone di fornire agli studenti delle nozioni fondamentali nel settore della valutazione di impatto ambientale. Programma: PARTE PRIMA 1. La valutazione di impatto ambientale: prime esperienze negli Stati Uniti e in Francia. 2. La normativa CE di valutazione di impatto ambientale. 3. La normativa nazionale. 4. Delimitazione del campo di indagine a- Finalità e contenuti dello Studio di impatto ambientale in base alla normativa vigente b- Criteri di scelta adottati c- Impianti industriali e tecnologici d- Infrastrutture 350 5. Lo Studio di impatto ambientale: finalità, caratteristiche e problemi. PARTE SECONDA Criteri ed elementi per la redazione degli studi di impatto ambientale: le componenti ambientali. 1. Atmosfera 1. Principali inquinanti atmosferici e loro effetti. 2. Le principali fonti di inquinamento atmosferico. 3. Valutazione della qualità dell’aria 4. La caratterizzazione della componente atmosfera. 5. I modelli di diffusione degli inquinanti nell’atmosfera. 6. Confronto tra situazione preesistente e situazione con intervento. 7. I sistemi di abbattimento delle emissioni. 8. Principali norme regolanti la tutela della qualità dell’aria. 2. Ambiente idrico 1. Tipologia delle acque interne e degli usi idrici. 2. L’impatto sulla componente “ambiente idrico” di grandi opere. 3. Il caso dei grandi invasi idrici. 4. L’inquinamento delle acque e le sue fonti potenziali. 5. Principali caratteristiche dei veri tipi di scarichi 6. L’analisi dell’ambiente idrico. 7. Processi di trattamento dei reflui idrici. 8. L’uso dei modelli. 9. Norme nazionali e direttive comunitarie su gestione e tutela delle acque. 3. Suolo e sottosuolo 1. Tipologia dei fattori di rischio e di impatto connessi al suolo e sottosuolo. 2. L’analisi ambientale della componente “suolo e sottosuolo”. 3. I modelli previsionali. 4. Il caso specifico della progettazione di una discarica per rifiuti. 5. La normativa di settore. 4. Vegetazione, flora, fauna; ecosistemi. 1. Modalità di redazione dello Studio di impatto ambientale. 1.1. Criteri per la definizione della qualità delle componenti. 1.2. Elementi per l’analisi dei fattori. 2. Tecniche e metodologie per l’analisi delle componenti naturalistiche. 3. La normativa vigente. 4. Le fonti di informazioni disponibili 5. Individuazione degli interventi di prevenzione o di riduzione degli effetti previsti. 5. Salute pubblica 1. Le modificazioni dell’ambiente ed i suoi effetti sulla salute umana. 1.1 Problemi ambientali e sanitari associati allo sviluppo urbano, economico ed industriale 1.2 Le modificazioni dell’ambiente e la salute 1.3 Scopo della valutazione di impatto ambientale per interessi di ordine sanitario 1.4 Elementi fondamentali nell’identificazione di effetti sanitari di origine ambientale 2. La valutazione degli impatti sulla salute umana 351 3. Identificazione dei fattori e rischi ambientali di interesse sanitario. 6. Paesaggio 1. Definizione e campo di validità del concetto di “paesaggio” 2. Il paesaggio nello Studio di impatto ambientale 3. L’analisi dell’ambiente visivo. PARTE TERZA La valutazione economica e giuridica del danno ambientale 1. Criteri di valutazione economica del danno. 2. Criteri di valutazione giuridica del danno. 3. Il danno ai sistemi biologici. 4. Il danno ai sistemi non biologici. 5. Il danno alla salute umana Esemplificazioni. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Discussione di casi-studio. Esercitazioni scritte. Testi di studio: Dispense predisposte dal docente. Modalità di accertamento: Esame orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Dispense predisposte dal docente. Modalità di accertamento: Esame orale. Radioattività ambientale FIS/07 Titolo corso: Laurea Specialistica 82/S CFU Periodo Durata N.Corso 4 da marzo a maggio Semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. GRIMANI CATIA [email protected] Ricevimento: Venerdi’ 12-13 Obiettivi Formativi: Scopo del corso e’ fornire agli studenti una conoscenza dei processi fisici alla base delle interazioni fra i prodotti di decadimento di nuclidi radioattivi e la materia al fine di poterne valutare gli effetti e i danni per l’uomo e l’ambiente. Programma: Interazione radiazione materia –Interazione particelle elementari-materia Equazioni di Maxwell in forma integrale. Operatori differenziali. Equazioni di Maxwell in forma differenziale. Onde elettromagnetiche. Legge del corpo nero di Planck. Natura particellare e ondulatoria delle particelle elementari. Effetto fotoelettrico. Raggi X. Diffusione Thomson. Diffusione Rayleigh. Sezione d’urto differenziale. Sezione d’urto e libero cammino medio. Diffusione Compton. Produzione di coppie. Dipendenza dall’energia delle sezioni d’urto per l’effetto fotoelettrico, per l’effetto Compton e per il processo di produzione di coppie. Perdite di energia pe ionizzazione di elettroni relativistici e non relativistici. Energia persa per ionizzazione da protoni relativistici. Spettro differenziale di produzione di raggi gamma. Effetto Cherenkov. Struttura dell’atomo Cenni delle quattro interazioni fondamentali: interazione gravitazionale, interazione elettromagnetica, interazione debole, interazione forte. Esperimento di Thomson. Modello atomico di Thomson. Esperimento di Geiger e Marsden. Formula di Rutherford. Modello dell’atomo di Rutherford. Sezione d’urto differenziale per la diffusione coulombiana. Distribuzione dell’angolo di diffusione coulombiana. Lunghezza di radiazione. Processo di bremsstrahlung. Energia critica. Modello dell’atomo di Bohr. Lunghezza d’onda di De Broglie associata ad una particella. Spettri di emissione ed assorbimento degli elementi. Calcolo delle orbite permesse per gli elettroni nell’atomo di idrogeno. Calcolo delle energie relative alle orbite permesse. Confronto fra il modello dell’atomo di Bohr e l’elettromagnetismo classico. Principio di corrispondenza. 352 Il nucleo Unità di massa atomica. Modello del nucleo contenente elettroni. Incongruità della presenza degli elettroni nel nucleo. Scoperta del neutrone. Stabilità dei nuclei pari-pari. Nuclei pari-dispari e dispari-pari. Nuclei stabili dispari-dispari. Modello del nucleo a goccia liquida. Energia di legame (energia di volume, energia di superficie, energia coulombiana, energia di asimmetria ed energia di appaiamento). Modello a guscio del nucleo. Modello collettivo (cenni). Mesone pi come intermediario della forza nucleare.Elementi radioattivi Nuclei instabili. Costante di decadimento. Tempi di dimezzamento e vita media dei radionuclidi. Datazione con C-14, K-40, Rb-87, U-238. Serie radioattive. Decadimento alpha. Decadimento beta. Decadimento gamma. Nucleo composto. Processi di fissione e fusione. Sintesi degli elementi nelle stelle. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: Dispense distribuite dal docente Modalità di accertamento: Esame orale Note: corso opzionale Radiochimica ambientale CHIM/12 Titolo corso: Radiochimica ambientale CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. ROSELLI CARLA [email protected] Ricevimento: Lunedì dalle 11:00 alle 13:00 Obiettivi Formativi: Scopo del corso è quello di fornire le conoscenze fondamentali per lo studio del destino delle sostanze radioattive nell’ambiente e per la loro determinazione nei principali comparti ambientali, nonché di illustrare i principali elementi di radioprotezione Programma: Radioattività L’atomo. Il nucleo. Energia di legame. Difetto di massa. Distribuzione dei nuclidi. Curva di stabilità. Condizioni di stabilità. Carta dei nuclidi. Tipi di decadimento radioattivo e legge temporale. Unità di misura della radioattività. Interazioni delle radiazioni con la materia. Rivelatori a ionizzazione, a scintillazione e semiconduttori. Misure di attività. Fondo. Efficienza. Statistica dei conteggi. Deviazione standard. Minima quantità rivelabile. Errori nelle misure di conteggio. La realizzazione di nuovi nuclei. Energia nucleare: fissione e fusione Elementi di radioprotezione Unità di dose. Unità fisiche e biologiche. Effetti biologici delle radiazioni. Danno al DNA e riparazione. Effetti delle radiazioni: deterministici e stocastici. La radioprotezione: fondamenti, organismi e normativa. Sorgenti di radioattività Radioattività naturale. Radioattività di origine antropica derivante da impieghi bellici. Scarichi radioattivi controllati in campo sanitario, industriale e nella ricerca scientifica. Ciclo del combustibile nucleare. 353 Rilasci incontrollati dovuti ad incidenti gravissimi occorsi a reattori nucleari ed incidenti di varia natura. Contaminazione ambientale Destino delle sostanze radioattive immesse nell’atmosfera. Diluizione e diffusione nell’atmosfera Deposizione al suolo di aerosol. Comportamento dei radionuclidi nel suolo. Assorbimento metabolico dei radioisotopi nelle piante e passaggio negli animali. Destino delle sostanze radioattive immesse nelle acque. Fenomeni di tipo fisico e fisico-chimico e captazione biologica nei corpi d’acqua. Modelli ambientali, ricettività ambientale, formula di scarico. Modalità di ritorno all’uomo. Alcune importanti catene alimentari. Determinazione di radionuclidi in campioni ambientali Il campionamento nelle analisi ambientali e suoi requisiti. Pianificazione di un programma di campionamento. Criteri di scelta della matrice, della dimensione del campione, del sito, della frequenza e del periodo di campionamento. Tecniche radiochimiche per la determinazione di radionuclidi in campioni ambientali. Tecniche generali di separazione e concentrazione. delle sorgenti. Misure radiometriche e calcolo delle concentrazioni. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: - D. Desideri: “Dispensa di Radiochimica Ambientale” - C. Polvani: “Elementi di Radioprotezione”, ENEA 1987 - R. Marchetti: “Ecologia applicata” Città Studi 1993 - P. Volpe: “ Radiochimica” Cooperativa Libraria Universitaria 1990 Modalità di accertamento: Orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: - D. Desideri: “Dispensa di Radiochimica Ambientale” - C. Polvani: “Elementi di Radioprotezione”, ENEA 1987 - R. Marchetti: “Ecologia applicata” Città Studi 1993 - P. Volpe: “ Radiochimica” Cooperativa Libraria Universitaria 1990 Modalità di accertamento: orale Note: Corso opzionale Rappresentazione dei fenomeni urbani ICAR/06 Titolo corso: Rappresentazione dei fenomeni urbani CFU Periodo Durata N.Corso 5 I Semestre 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. BARATIN LAURA [email protected] Ricevimento: Martedì 12.00 - 14.00 Obiettivi Formativi: Il corso si vuole occupare della rappresentazione del territorio prevalentemente non edificato, ma sul quale è diffusa una vasta gamma di manufatti, che deve essere rappresentato e compreso. I metodi grafici da utilizzare dovrebbero consentire di formulare un quadro di conoscenze strettamente connesso all’identità di una zona: dovranno cioè risultare chiaramente percepibili le vocazioni originarie e gli elementi che non possono essere perduti nelle aree studiate. 354 Il corso CAD intende fornire tutte le informazioni principali necessarie per poter utilizzare adeguatamente e autonomamente il programma AUTOCAD Programma: Finalità del corso: ambiti territoriali di ricerca, gamma delle componenti dell’ambiente da studiare. Gli strumenti del disegno per la rappresentazione dell’ambiente naturale e dell’edificato. Metodi e strumenti dell’analisi dell’ambiente: dalla cartografia storica a quella attuale, riflessioni sui metodi di rappresentazione grafica a cavallo della metà del sec. XIX, metodi attuali di rappresentazione computerizzata. Tecnica del disegno: il disegno per il progetto architettonico e la rappresentazione urbanistica Il disegno per il progetto architettonico La rappresentazione degli elementi costruttivi Il rilevamento architettonico La rappresentazione per la progettazione urbanistica Disegno Automatico: Introduzione, dal disegno tradizionale al CAD L’interfaccia di AUTOCAD. Menù, Barra degli Strumenti, Comandi. Le Coordinate. Nuovo Disegno. Impostazioni del Disegno. Layer. Strumenti e Comandi per il Disegno. Strumenti e Comandi per le Modifiche del Disegno. Inserimento di un Testo. Inserimento delle Quote. I Blocchi. Layout, Scala, Stampa dei Disegni. Introduzione a Photoshop. Comandi per il fotoritocco. Essendo la preparazione e la conoscenza da parte degli studenti in genere disomogenea, si ritiene necessario verificare direttamente il livello di ognuno attraverso una breve esercitazione, in modo da poter organizzare eventualmente un lavoro per gruppi. Le lezioni dovrebbero alternarsi tra brevi spiegazioni teoriche delle varie componenti del software ed esercitazioni pratiche per l’immediata acquisizione degli argomenti trattati. Modalità didattiche: Il corso è articolato in una serie di lezioni frontali riguardanti l’inquadramento della disciplina ed esempi applicativi. Si prevedono, ad integrazione delle lezioni, delle esercitazioni pratiche per sviluppare una consapevolezza della forma, del grado di istruzione visiva e della capacità di tradurre attraverso il mezzo grafico la rappresentazione di un oggetto architettonico nel piano e nello spazio. Il tipo e l’entità degli elaborati saranno concordati con il docente. Testi di studio: • DOCCI M,. MAESTRI D., “Scienza del disegno”, UTET, Torino 2000. • SAINT AUBIN J.P., “Il rilievo e la rappresentazione dell’architettura” Edizione italiana a cura di BARATIN L. e SELVINI A., Ed. Moretti & Vitali, Bergamo 1999. • Dispense fornite dal docente su alcuni argomenti specifici. Modalità di accertamento: L’esame si articola in: • una prova grafica relativa ai metodi di rappresentazione trattati durante il corso • una prova orale articolata in un colloquio sulla base degli esercizi di sintesi inerenti gli argomenti trattati nel corso delle lezioni e nell’esposizione e valutazione degli elaborati grafici prodotti nell’ambito delle esercitazioni (tesina di approfondimento individuale e/o di gruppo). 355 Rilevamento geologico e geomorfologico con elementi di idrogeologia GEO/02 Titolo corso: Rilevamento geologico e geomorfologico con elementi di idrogeologia CFU Periodo Durata N.Corso 8 da ottobre a maggio annuale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. DE DONATIS MAURO [email protected] Ricevimento: Martedi h 11-13 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le basi per il rilevamento e l’elaborazione della cartografia geologica e geomorfologica. Un modulo specifico fornira’ gli elementi essenziali per le applicazioni di idrogeologia. Programma: Lezioni frontali Introduzione: concetti generali di rilevamento. Riconoscimento macroscopico dei princiupali litotipi sedimentari. La Successione Umbro-Marchigiana e sua evoluzione tettonica. Stratigrafia fisica. Litostratigrafia, Biostratigrafia e Cronostratigrafia. Gli ambienti e i processi sedimentari. Geomorfologia e sedimentologia degli ambienti fluviali, costieri, carsici, periglaciali e glaciali.Tecniche di rilevamento geologico. Elementi di Idrogeologia. Parte di terreno Tecniche di rilevamento geologico e geomorfologico di un’area definita. Il quaderno di campagna e gli strumenti per il rilevamento sul terreno. Modalità didattiche: Oltre alle lezioni frontali sono previste un certo numero di uscite sul terreno guidate dal docente e uscite di rilevamento gestite a gruppi di studenti. Obblighi: Frequenza obbligatoria Testi di studio: Appunti e dispense dalle lezioni. Bosellini, Mutti e Ricci Lucchi. Rocce e Successioni Sedimentarie. UTET Castiglioni. Geomorfologia. UTET Cremonini. Rilevamento Geologico. Pitagora Editrice Modalità di accertamento: Esame orale. E’ prevista la stesura di un elaborato finale (tesina) al termine del corso da parte di ogni singolo studente. Note: Curricula GI, VCA AGAN Rischi biologici BIO/07 (2CFU)-BIO/19(2CFU) Titolo corso: Rischi biologici CFU Periodo Durata N.Corso 4 Ottobre 2006- Gennaio 2007 semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. BRUSCOLINI FRANCESCA [email protected] Ricevimento: martedì ore 9-11 Obiettivi Formativi: Il corso (modulo BIO/19)si propone di fornire agli studenti conoscenze di base sui rischi di natura infettiva per uomo e vegetali legati alla diffusione ambientale di germi patogeni nonchè sulle metodiche per la loro rilevazione. Il modulo ecologico (BIO/O7)specializzerà lo studente sull’analisi e sul monitoraggio dell’ecosistema e sulla valutazione delle interazioni antropiche con le dinamiche naturali (frammentazione ecologica, introduzione di specie aliene, campi elettrici ed eletromagnetici, siti a rischio ambientale ecc.) Il corso nel suo complesso mira a fornire competenze scientifiche e professionali che saranno utilizzate nell’ambito di un 356 approccio integrato alla valutazione dei rischi ambientali che preveda l’utilizzo e lo sviluppo di metodologie analitiche avanzate per l’identificazione delle sorgenti di rischio, la descrizione e la quantificazione dei rischi in probabilità di accadimento ed estensione delle conseguenze, la valutazione finale dei rischi attraverso il confronto con criteri di riferimento. Programma: Modulo BIO/19 Introduzione:I microrganismi quali agenti patogeni Microrganismi patogeni per l’uomo: - Malattie trasmesse da animali, artropodi, suolo - Malattie trasmesse per via idrica - Malattie trasmesse per via aerea Agenti fitopatogeni: -Infezioni micotiche, batteriche e virali Metodi di indagine per la rilevazione dei germi patogeni nell’ambiente. Modulo BIO/07 A. Definizione qualitativa e quantitativa, valutazione e accettabilità, normativa. B. I fattori di rischio ambientale naturali ed antropici e l’identificazione delle sorgenti di rischio: gestione delle acque, frammentazione ecologica, introduzione di specie aliene, campi elettrici ed elettromagnetici, siti a rischio ambientale(discarich e)ecc.. C. L’analisi di rischio quale strumento di supporto per la Valutazione di Impatto Ambientale. D. metodologie innovative per l’analisi e il monitoraggio dell’ambiente nell’analisi, prevenzione e monitoraggio dell’inquinamento ambientale E. elaborazione e analisi critica di studi di valutazione di impatto ambientale di opere o attività antropiche e studi di pianificazione territoriale. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni Testi di studio: Appunti forniti dal docente Modalità di accertamento: Esame orale Note: Curriculum VCA Rischi chimici CHIM/12 Titolo corso: Rischi chimici CFU Periodo Durata N.Corso 4 Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. MAIONE MICHELA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire una conoscenza delle specie chimiche inorganiche e organiche presenti nell’ambiente e dei loro effetti sugli organismi viventi e sulle risorse naturali sensibili. Programma: Definizione del rischio associato alla presenza di specie chimiche organiche ed inorganiche; Il ciclo di vita delle sostanze tossiche; Rischio Chimico ed Esposizione Umana; Chimica e sviluppo sostenibile; Accordi internazionali in materia di Rischio Chimico in ambito UNEP, ILO, IMO ed aspetti scientifici ad essi correlati; Il sistema REACH; Il rischio Chimico e la 626. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Materiale didattico fornito dal docente Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti 357 Testi di studio: Materiale didattico fornito dal docente Modalità di accertamento: Esame orale Note: Curriculum VCA Rischi climatologici FIS/06 Titolo corso: Rischi climatologici CFU Periodo Durata N.Corso 2 secondo semestre 16 ore Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. GIOSTRA UMBERTO [email protected] Ricevimento: mercoledì ore 11-12 c/o studio Sogesta (di fronte aula H) Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire gli elementi basilari, per consentire un’analisi critica da parte dello studente delle conoscenze attuali sui cambiamenti climatici. Verranno discussi i cambiamenti climatici a livello globale ed a livello locale. Programma: Interazione radiazione-materia in atmosfera. Aerosol e gas serra. Processi di feed-back. Analisi dei report IPCC e degli articoli su riviste scientifiche dedicati alla tematica dei cambiamenti climatici. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Dispense fornite dal docente. Report IPCC (materiale fornito dal docente). Articoli scientifici dedicati all’argomento. Modalità di accertamento: esame orale. Parte dell’esame è strutturato come seminario tenuto dallo studente su un tema concordato con il docente. Note: Curriculum VCA Rischi fisici FIS/07 Titolo corso: Rischi fisici CFU Periodo Durata N.Corso 2 da marzo a maggio Semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. GRIMANI CATIA [email protected] Obiettivi Formativi: Finalita’ del corso e’ fornire conoscenze riguardanti i processi naturali che possono costituire un danno alla salute dell’uomo o perfino mettere a repentaglio la sua stessa sopravvivenza. Programma: Studio delle radiazioni ionizzanti e non al culmine dell’atmosfera e a piccole profondita’ atmosferiche. Produzione di particelle elementari e radionuclidi in atmosfera. Possibile correlazione fra l’attivita’ solare e il buco dell’ozono. Impatti di meteoriti sulla Terra. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: Dispense distribuite dal docente. Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Curriculum VCA 358 Rischi geologici GEO/02-GEO/05 Titolo corso: Rischi geologici CFU Periodo Durata N.Corso 5 semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. WEZEL FORESE-CARLO [email protected] Ricevimento: mercoledì 15-16 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi dell’analisi e gestione dei rischi naturali di natura geologica allo scopo di ridurre i danni provocati dalle calamità naturali. Tale obiettivo viene raggiunto mediante un quadro conoscitivo aggiornato dei comportamenti dei fenomeni geologici che generano il rischio e l’ identificazione delle aree soggette al rischio. Programma: 1-Concetti e definizioni di base -processi interni ed esterni -variabilità naturale e indotta dall’uomo -geohazard -rischio di calamità naturale -vulnerabilità dei sistemi umani -natura ed elementi del rischio -caratteristiche dei disastri naturali -strategie di mitigazione 2-Rischio vulcanico -tipologie eruttive e classificazione dei vulcani -agenti di pericolosità vulcanica -catastrofi vulcaniche e relative cause di mortalità -attività dei vulcani italiani in relazione al danno atteso -coefficiente di rischio vulcanico -agenti di pericolosità vulcanica e segnali premonitori -mappe di pericolosità e valutazione del rischio vulcanico 3-Rischio sismico -caratteristiche dei sismi, ubicazione geografica e cause del danno -condizioni geologiche e amplificazione dello scuotimento -disastri sismici -macrozonazione sismica e zone a rischio -fattori nella previsione dei terremoti -modelli sismogenetici e potenziale sismogenetico del territorio italiano -forti terremoti e valutazione della pericolosità sismica in Italia -sismi tsunamogenetici 4-Rischio di frana -cause delle frane e fattori d’instabilità dei versanti -tipologie e loro caratteristiche -indicatori di pericolosità -sorveglianza e classificazione della stabilità dei versanti 359 -stabilizzazione di aree franose -previsione e prevenzione del rischio da frana -franosità in Italia 5–Rischio di alluvione -dinamica fluviale -avversità meteopluviometriche e propensione alle piene fluviali e torrentizie -fattori per la valutazione dei livelli di piena e tempi di ritorno -zonazione del pericolo di piena -prevenzione dei danni e mitigazione del rischio d’inondazione -i grandi eventi alluvionali in Italia 6-Rischio di siccità e desertificazione -variabilità naturale del clima e delle precipitazioni -cause del regime siccitoso -misure per la mitigazione della siccità -rischio di desertificazione in Italia 7–Rischio di erosione costiera -dinamica litoranea e ciclo della spiaggia -cause della destabilizzazione dell’ambiente costiero -eustatismo e subsidenza -rischio d’inondazione per mareggiate e innalzamento del livello marino -arretramenti costieri -difesa delle coste dall’erosione marina Modalità didattiche: Lezione frontale e osservazioni sul terreno Testi di studio: Saranno indicati di volta in volta nel corso delle lezioni Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità di accertamento: Esame orale Note: Curriculum VCA Scienza delle finanze SECS-P/03 Titolo corso: Scienza delle finanze CFU Periodo Durata N.Corso 6 Annuale 48 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. MINERVINI FULVIO [email protected] Ricevimento: dopo le lezioni e su appuntamento a mezzo e-mail Obiettivi Formativi: Il corso si propone di introdurre all’analisi economica dell’intervento pubblico, anche a livello decentrato, nei due profili positivo e normativo e con riferimento alle politiche della spesa pubblica, della tassazione e della regolamentazione; particolare attenzione verrà dedicata alla materia della valutazione degli investimenti pubblici. Programma: Nel corso si studieranno i rapporti fra lo Stato e il mercato. Particolare attenzione verrà rivolta all’analisi della struttura del sistema tributario ed al ruolo dell’azione pubblica all’interno dell’economia di mercato. Argomenti del corso: 360 1. Gli strumenti per lo studio dell’attività finanziaria pubblica 2. Analisi della spesa pubblica 3. La valutazione degli investimenti pubblici 4. Analisi delle imposte 5. Il sistema di imposizione fiscale nazionale e locale Modalità didattiche: Lezioni e seminari Testi di studio: H. S. Rosen, Scienza delle finanze, McGraw Hill, ultima edizione (è escluso il cap. 17) Modalità di accertamento: Prova scritta con eventuale orale integrativo Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: H. S. Rosen, Scienza delle finanze, McGraw Hill, ultima edizione (è escluso il cap. 17) Modalità di accertamento: Prova scritta con eventuale orale integrativo Note: Per la parte del corso relativa alla valutazione degli investimenti pubblici verranno indicati ulteriori riferimenti bibliografici utili per lo studio Sistematica e filogenesi animale BIO/05 Titolo corso: Sistematica e filogenesi animale CFU Periodo Durata N.Corso 4 (3+1L) II semestre semestrale 40 h Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. BALSAMO MARIA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso propone agli studenti una visione evoluzionistica della biodiversità animale, fornendo gli strumenti tassonomici per l’identificazione dei principali phyla del regno animale, dei quali sono esaminati aspetti della biologia, ecologia e filogenesi, con particolare riguardo per la fauna italiana. Programma: Introduzione alla biodiversità animale. Principi e metodi di sistematica biologica: il concetto di specie e di variabilità intraspecifica. Costruzione ed uso di una classificazione: categorie e taxa, regole di nomenclatura. Sistematica e filogenesi: sistematica cladistica ed evoluzionistica. Regnum Protista: i ‘Protozoi’: generalità, riproduzione e cicli biologici dei principali Protozoi parassiti umani e animali. domestici. Linee evolutive nei Protozoi con particolare riferimento ai Ciliati. Regnum Animalia. L’origine della pluricellularità: cenni sui Placozoa. Piano strutturale, biologia, ecologia ed evoluzione interna di tutti i phyla di seguito specificati. Porifera, Cnidaria e Ctenophora: posizione filogenetica. Origine dei Bilateria. Platyhelminthes: evoluzione del parassitismo e cicli biologici dei principali Trematoda e Cestoda parassiti umani ed animali. Protostomia e Deuterostomia. Le linee evolutive nei Protostomia. Rotifera. Lophotrochozoa: Piano strutturale di base, sistematica, riconoscimento di Mollusca ed Annelida. Lophophorata: Bryozoa. La linea degli Ecdysozoa: Nematoda, cicli biologici dei principali parassiti umani e animali. Arthropoda: piano strutturale di base e linee evolutive interne. Cenni sui Trilobitomorpha. Cheliceriformes: cenni sui Merostomata; Arachnida (Scorpiones, Araneidae, Acarina). Uniramia : Crustacea : piano strutturale di base, sistematica, riconoscimento di Branchiopoda, Copepoda, Ostracoda, Cirripedia, Malacostraca. Hexapoda : piano strutturale di base, sistematica e riconoscimento dei più importanti ordini di insetti. Linee evolutive negli Hexapoda. Deuterostomia : Echinodermata: piano strutturale di base, sistematica, riconoscimento e posizione filogenetica. Cenni su Hemichordata. Origine ed evoluzione dei Chordata con particolare riferimento ai Vertebrata.. Cicli biologici degli Urochordata. Cenni sui. Cephalochordata. Vertebrata: generalità e caratteristiche principali delle diverse classi. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni pratiche in laboratorio e/o all’esterno. Testi di studio: Ruppert E.E. & R.D. Barnes, 1997. Zoologia: gli Invertebrati. Piccin Ed., Padova. In alternativa: Brusca R.C. & G.J. Brusca, 1996. Invertebrati. Zanichelli Ed., Bologna. 361 Testi di consultazione : Balletto E. 2004. Zoologia Evolutiva. Ed. Zanichelli Ridley M. 2005. Evoluzione. McGraw-Hill Modalità di accertamento: Esame orale con prova di riconoscimento di materiale zoologico. Note: Curriculum AGAN Sociologia dell’ambiente e del territorio SPS/10 Titolo corso: Ambiente, Società e Modernità CFU Periodo Durata N.Corso 4 II semestre 32 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. LELLO ELISA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di mettere a fuoco alcuni temi principali della disciplina. Obiettivo formativo è quello di stimolare negli studenti una maggiore capacità critica nella lettura del rap-porto tra ambiente, società e modernità nei suoi diversi a-spetti e nella sua evoluzione nell’arco degli ultimi decenni. Programma: Il programma si compone di due diverse parti: La prima, di carattere introduttivo, sarà dedicata ad una ras-segna dei maggiori quadri teorici e prospettive analitiche della sociologia. Attraverso la definizione di alcune parole chiave quali: ambiente e natura, ecologia, rischio, crisi e modernità, sarà definito il campo di studio della sociologia dell’ambiente; La seconda, più specifica, approfondirà alcune tematiche qua-li: (i) L’ambientalismo in Italia; (ii) La società del rischio, (iii) Ambiente e “nuova democrazia”. Le lezioni di questa seconda parte saranno di carattere seminariale. Modalità didattiche: Lezioni frontali e seminari di approfondimento. Testi di studio: L. Pellizzoni - Osti G., Sociologia dell’ambiente, Bologna, Il Mulino, 2003. Oltre al testo di base, gli studenti saranno tenuti ad approfon-dire una delle tematiche trattate durante la seconda parte del corso attraverso la lettura di almeno uno tra i seguenti testi: D. della Porta e Diani M., Movimenti senza protesta? L’ambientalismo in Italia, Bologna, il Mulino, 2004 U. Beck, La società globale del rischio, Trieste, Asterios, 2001 L. Bobbio e Zeppetella A., Perché proprio qui? Grandi opere e opposizioni locali, Milano, Franco Angeli, 1999. Modalità di accertamento: Esame orale. Storia dell’arte moderna L-ART/02 Titolo corso: Storia della città moderna CFU Periodo Durata N.Corso 4 II semestre 32 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. MARTUFI ROBERTA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di studiare la nascita della città moderna, e dei suoi modelli di trasformazione. Lo studente dovrà acquisire la conoscenza dei fondamentali si-stemi urbani nell’Occidente e delle fasi di trasformazione morfologiche dalla città antica alla città moderna. Obiettivo forma-tivo del corso è dunque quello di fornire agli studenti una capacità critica di lettura dei principali elementi che hanno con-corso alla formazione della città storica e che possono essere ancora proposti nella progettazione della città contemporanea. 362 Programma: Le lezioni riguarderanno gli elementi fisici e morfologici di cui è costituita la città (il tessuto edilizio e le mura cittadine, le stra-de, le piazze, il palazzo, le case, le attrezzature, le chiese, ecc.) e il loro rapporto con il paesaggio agrario circostante. Saranno dunque esaminati alcuni casi-studio esemplari per meglio comprendere la nascita e la trasformazione della città moderna. 1. La nascita della città antica: dalla Mesopotamia a Roma. 2. La città medioevale. 3. Firenze e il primo umanesimo. 4. La trattatistica in architettura fra XV e XVI sec.. 5. La città ideale e le corti rinascimentali: Urbino, Pienza, Ferrara, Mantova, Roma. 6. Le ville e i giardini nel paesaggio agrario rinascimentale. 7. Le grandi urbanizzazioni europee fra il XVII e il XVIII se-colo. 8. La nascita della metropoli ottocentesca. Il corso affronterà questioni di metodo relative alla «storia ur-bana», disciplina autonoma e distinta sia dalla storia dell’architettura che dalla storia dell’urbanistica. Modalità didattiche: Lezioni frontali e seminari di approfondimento. Obblighi: Tesina di approfondimento. Testi di studio: L. Benevolo, Storia dell’Architettura del Rinascimento, Bari, 1968. D. Calabi , Storia della città. L’Età moderna, Marsilio, Venezia, 2001. Emilio Sereni. La storia del paesaggio agrario, Laterza, Bari, 1999. L. Benevolo, Storia dell’Architettura moderna, Bari, 1978. Modalità di accertamento: Esame orale e tesina di approfondimento. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Obblighi: Tesina di approfondimento. Testi di studio: L. Benevolo, Storia dell’Architettura del Rinascimento, Bari, 1968. D. Calabi , Storia della città. L’Età moderna, Marsilio, Venezia, 2001. Emilio Sereni. La storia del paesaggio agrario, Laterza, Bari, 1999. L. Benevolo, Storia dell’Architettura moderna, Bari, 1978. Modalità di accertamento: Esame orale e tesina di approfondimento. Stratigrafia GEO/02 Titolo corso: Stratigrafia CFU Periodo Durata N.Corso 4 semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. WEZEL FORESE-CARLO [email protected] Ricevimento: mercoledì 15-16 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi della stratigrafia, concepita come scienza integrata che analizza i cambiamenti naturali dell’ambiente globale che si sono verificati nel passato. Tale obiettivo viene raggiunto mediante lo studio dei differenti archivi storici del nostro pianeta, rappresentati dalle successioni di strati e dei loro segnali biologici, effettuato con diverse metodologie innovative. Programma: Introduzione. 363 Principi di base della stratigrafia. Stratigrafia descrittiva (litostratigrafia). Stratigrafia paleontologica (biostratigrafia). Il concetto di tempo geologico. Stratigrafia magnetica (magnetostratigrafia). Stratigrafia isotopica dei sedimenti marini e delle carote di ghiaccio. Isotopi dell’ossigeno, carbonio, zolfo e stronzio. Stratigrafia chimica (chemiostratigrafia). Stratigrafia sequenziale dei sistemi silicoclastici. Stratigrafia sequenziale dei sistemi carbonatici. Cronostratigrafia. Variabilità naturale del clima del passato, ricostruita tramite analisi “multiproxy”. Sintesi dei principali risultati. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: F.C. Wezel (2004) – Compulsare gli archivi storici della Terra: Una introduzione alla stratigrafia come scienza integrata. Bollati Boringhieri, Torino Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: F.C. Wezel (2004) – Compulsare gli archivi storici della Terra: Una introduzione alla stratigrafia come scienza integrata. Bollati Boringhieri, Torino Modalità di accertamento: Esame orale Note: Corso opzionale Tecnica delle costruzioni ICAR/09 CFU Periodo Durata N.Corso 5 I Semestre 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. LANDI LUCA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base di statica per la comprensione del comportamento strutturale delle costruzioni, e gli strumenti per il dimensionamento e la progettazione di elementi strutturali semplici. Programma: 1. Le strutture isostatiche Il concetto di forza e di momento. Equilibrio di sistemi di forze piani. Vincoli e reazioni vincolari. Strutture isostatiche. Determinazione delle reazioni vincolari. La trave. Il carico ripartito. 2. Le caratteristiche di sollecitazione Determinazione delle caratteristiche di sollecitazione nei si-stemi piani di travi: lo sforzo normale, il taglio ed il momento flettente. Tracciamento dei diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. Soluzione di strutture isostatiche. 3. Le strutture reticolari Statica dei sistemi reticolari isostatici. Calcolo degli sforzi nelle aste con il metodo dell’equilibrio dei nodi. Il metodo di Ritter. 4. Stati di tensione nella trave Il concetto di tensione e di deformazione. La legge di elasticità lineare. Richiami di geometria delle masse: momento statico, baricentro, momento d’inerzia. La trave prismatica sollecitata alle basi. Sforzo normale. Flessione retta e deviata. Sforzo normale eccentrico. Flessione retta e taglio. Torsione. Elementi realizzati con materiale non resistente a trazione. 364 5. Verifiche di resistenza Comportamento dei materiali: gli acciai da carpenteria, il calce-struzzo. La sicurezza strutturale: il metodo delle tensioni ammissibili. Criteri di resistenza per stati di tensione composti. 6. Il carico di punta La stabilità dell’equilibrio. Il carico critico euleriano. La verifica di stabilità: il metodo omega. 7. Deformabilità delle travi e strutture iperstatiche Deformabilità flessionale delle travi. Calcolo delle deformazioni per alcuni casi semplici. La verifica di deformabilità. Cenni ai sistemi iperstatici: il metodo della congruenza. 8. La concezione strutturale degli edifici Le azioni sulle costruzioni. Criteri di progettazione di strutture semplici in acciaio ed in calcestruzzo armato. Le attuali norma-tive per il calcolo e la progettazione strutturale. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: C. Gavarini, G.C. Beolchini, G. Matteoli, Costruzioni. Hoepli. Milano. Modalità di accertamento: Esame orale. Tecnica e Pianificazione Urbanistica ICAR/20 CFU Periodo Durata N.Corso 5 II semestre 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. VIRGILIO GIOVANNI [email protected] Ricevimento: Durante lo svolgimento del corso il ricevimento avverrà prima e dopo le lezioni. Al di fuori del periodo di lezione è necessario concordare con il docente l’appuntamento. Obiettivi Formativi: Il Corso ha l’obiettivo di fornire elementi fondamentali di conoscenza relativi ai problemi attuali della pianificazione territoriale e urbanistica. Il Corso punta pertanto, a garantire in termini di primo inquadramento, sia una padronanza complessiva dei problemi della città e del territorio, a livello culturale e conoscitivo, che un adeguato controllo delle tecniche strumentali ed operative, fornendo, sia pure in sintesi, un primo quadro completo della problematica disciplinare. A tal fine il percorso formativo è orientato a fornire agli studenti le basi teoriche concettuali della disciplina urbanistica, con i necessari riferimenti storici, la conoscenza delle modalità con cui questa può rispondere alle istanze nelle varie situazioni contestuali attraverso gli strumenti e i metodi che le sono propri. Inoltre, poiché gli strumenti e metodi sono strettamente connessi agli obiettivi, che dinamicamente si rapportano nei tempi e nei luoghi alle istanze espresse dalla collettività e dalle sue istituzioni, obiettivo specifico del corso è l’applicazione di tali strumenti e metodi in un’ applicazione progettuale commisurata al livello formativo raggiunto. Programma: Modulo A - Concetti introduttivi e riferimenti teorici generali della disciplina − Modelli di approccio allo studio della città − Lo studio del territorio come sistema complesso − La definizione e lo studio delle componenti del sistema urbano − Metodi, tecniche e procedure per il governo delle trasformazioni urbane − Le fasi del governo delle trasformazioni urbane: conoscenza, decisione, azione − Il progetto di piano: organizzazione degli spazi e distribuzione delle attività Modulo B – Norme e strumenti per il governo delle traformazioni urbane e territoriali – La traduzione normativa: il quadro legislativo nazionale e regionale – Gli strumenti di intervento ai diversi livelli di pianificazione 365 – Il piano regolatore e la strumentazione attuativa – La programmazione complessa – la Pianificazione strategica Modalità didattiche: Il Corso si articola attraverso lezioni frontali, attività seminariali ed un laboratorio di progettazione Laboratorio progettuale: Durante la seconda parte del corso gli studenti sono tenuti allo svolgimento di un’esercitazione di analisi del territorio e di lettura ed interpretazione della normativa urbanistica vigente. Su cartografia aggiornata gli studenti dovranno restituire lo stato di fatto dello sviluppo urbano di un caso di studio preventivamente concordato, commentando i caratteri dell’evoluzione degli abitati, le caratteristiche strutturali del tessuto edilizio, le destinazioni d’uso funzionali, proprie e/o incompatibili. La ricostruzione dei vincoli vigenti sul territorio comunale e l’analisi sintetica dei contenuti e delle indicazioni dello strumento urbanistico in vigore nei comuni, concluderà l’esercitazione una riflessione critica sugli aspetti problematici del territorio analizzato e su eventuali proposte d’intervento di intervento. Testi di studio: Per la preparazione dei temi relativi al Modulo A: VIRGILIO G.; La costruzione della fattibilità strategica. Programmi, attori, processi della riqualificazione urbana. Alinea, Firenze. Dispense consegnate dal docente durante le lezioni. Per la preparazione dei temi relativi al Modulo B si consiglia la lettura, a scelta, di uno dei seguenti testi: MONTI C., Elementi di Urbanistica, CLUEB, Bologna 2000 SALZANO E., Fondamenti di urbanistica. La storia e la norma, Laterza, Bari 2003. Bibliografia di approfondimento degli specifici argomenti sarà fornita durante lo svolgimento del corso. Modalità di accertamento: L’esame si articola in due momenti: il primo prevede la presentazione e la discussione, da parte dei diversi gruppi di lavoro, dell’elaborato progettuale svolto durante il laboratorio; il secondo prevede un colloquio sulle diverse parti del programma svolto in cui lo studente dovrà dare prova delle conoscenze acquisite. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Gli studenti non frequentanti sono invitati a contattare il docente con cui sarà concordato un tema d’esercitazione da svolgere individualmente con revisioni periodiche. Testi di studio: Per la preparazione dei temi relativi al Modulo A: VIRGILIO G.; La costruzione della fattibilità strategica. Programmi, attori, processi della riqualificazione urbana. Alinea, Firenze. Dispense consegnate dal docente durante le lezioni. Per la preparazione dei temi relativi al Modulo B si consiglia la lettura, a scelta, di uno dei seguenti testi: MONTI C., Elementi di Urbanistica, CLUEB, Bologna 2000 SALZANO E., Fondamenti di urbanistica. La storia e la norma, Laterza, Bari 2003. Bibliografia di approfondimento degli specifici argomenti sarà fornita durante lo svolgimento del corso. Modalità di accertamento: L’esame si articola in due momenti: il primo prevede la presentazione e la discussione, da parte dello studente degli elaborati progettuali relativi al tema d’esercitazione concordato; il secondo prevede un colloquio sulle diverse parti del programma svolto in cui lo studente dovrà dare prova delle conoscenze acquisite. Note: Il corso costituisce la sintesi applicativa di molte delle conoscenze apprese negli anni e nei corsi che precedono quello in oggetto, che pertanto, sono date per acquisite. Al fine di favorire un’apprendimento più utile ed efficace dei contenuti del corso si consiglia, perciò, la frequenza al corso al termine del proprio percorso formativo. 366 Tecnologia dell’architettura ICAR/12 CFU Periodo Durata N.Corso 5 II semestre 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. BOIARDI LUCA [email protected] Obiettivi Formativi: Il corso di Tecnologia dell’Architettura attribuisce una particolare attenzione allo studio degli strumenti metodologici neces-sari all’acquisizione della conoscenza di base dell’organismo edilizio, nonchè finalizzato ad affrontare alcuni temi sperimen-tali correlati al controllo ambientale e alla progettazione ecoso-stenibile. Il corso si propone di mettere in evidenza i rapporti che inter-corrono tra la tecnologia ed il progetto, sia in relazione ad aspetti metodologici di carattere generale, sia per quanto riguarda la conoscenza degli strumenti e delle tecniche. In particolare è evidenziato il ruolo della tecnologia nel proces-so di progettazione e di formazione dell’architettura, anche alla luce degli obiettivi del progetto ecosostenibile già evidenziati in premessa e in riferimento ai sistemi costruttivi fondamentali individuati nello studio dell’organismo edilizio. Vengono pertanto affrontati i rapporti che intercorrono fra si-stema ambientale e sistema tecnologico, e nonché gli aspetti prestazionali di particolari elementi di fabbrica, cercando di fornire metodi di analisi e strumenti operativi per il controllo delle scelte progettuali operate. Programma: Premessa: Per quanto riguarda la comprensione dei fenomeni di trasfor-mazione dell’ambiente costruito alle diverse scale, anche in relazione agli aspetti di riqualificazione, recupero e conservazio-ne dei singoli contesti urbani, assume particolare rilevanza lo studio del processo tipologico e dei caratteri costruttivi degli edifici, con particolare riferimento all’analisi critica delle tecni-che storiche. Sarà approfondito durante lo svolgimento del corso il concetto di organismo edilizio, inteso come sistema, attraverso la scomposizione in sottosistemi, nonché lo studio delle caratteri-stiche tecniche e funzionali degli elementi e dei sistemi costruttivi in relazione al rapporto tra esigenze, requisiti e pre-stazioni. Saranno inoltre affrontati i tratti salienti del processo edilizio, visto come metodo di svolgimento e organizzazione delle atti-vità necessarie alla realizzazione dell’opera edilizia, attraverso l’analisi delle fasi di progettazione, attività costruttiva e ge-stione. Per quanto concerne gli aspetti della qualità edilizia, sarà trat-tato il tema della qualità dell’abitare intesa oggi attraverso una visione ecosostenibile e integrale dell’architettura che propone un’innovazione nei rapporti con l’ambiente, sfruttandone le potenzialità intrinseche, anche in riferimento alla gestione delle risorse ambientali e all’atteggiamento progettuale. La scelta di sottolineare gli aspetti legati alla ecosostenibilità nasce dalla consapevolezza che l’ambiente antropizzato contemporaneo viene troppo spesso realizzato alterando i cicli del-le risorse naturali e causando squilibri ambientali che rendono sempre più fragili le interazioni con i sistemi ambientali. Il pro-getto ecosostenibile, anche in riferimento all’ambito delle tecnologie costruttive, richiede quindi un approccio che riconosca la complessità del processo di progettazione stesso, allo scopo di raggiungere i due obiettivi generali complementari che lo caratterizzano: la salvaguardia dell’ambiente e l’uso razionale delle risorse e delle potenzialità offerte dal sito, in relazione agli obiettivi di benessere, di risparmio energetico e di valoriz-zazione delle risorse ambientali. In particolare, per quanto ri-guarda la progettazione a scala architettonica, saranno appro-fonditi gli aspetti specifici relativi alla fisica e alla bioclimatica degli edifici. Aspetti generali Viene proposto un metodo progettuale che permetta di gover-nare la complessità del processo di progettazione, dalla metaprogettazione alla progettazione esecutiva nei suoi diversi a-spetti tecnologici, funzionali-spaziali, economici e nell’ambito dell’approccio ecosostenibile che richiede un intervento coe-rente e coordinato alle diverse scale edilizie e che deve coinvolgere in maniera multidisciplinare specialisti di diversi setto-ri: il metodo proposto per la definizione degli obiettivi di pro-getto ecosostenibile propone come prima fase indispensabile l’analisi del sito, ovvero la lettura analitica dei fattori ambien-tali e dei fattori climatici caratteristici del sito e, in seguito, la definizione degli obiettivi e il controllo e la verifica degli obiet-tivi raggiunti. 367 Approfondimenti Per quanto riguarda le relazioni fra sistema ambientale e si-stema tecnologico, sotto il profilo degli aspetti sperimentali ci-tati in premessa, sono approfonditi gli aspetti relativi agli strumenti e tecnologie per il controllo del clima igrotermico e della luce naturale nel progetto di architettura. Vengono forniti approfondimenti specifici in relazione a: il sistema edificio-impianto per il controllo energetico, orientazione e forma del costruito in relazione all’ “impatto sole-aria”; aspetti tecnologi-ci: i sistemi solari passivi e attivi, le strategie per la ventilazio-ne naturale e il raffrescamento passivo, le schermature solari in relazione agli aspetti termici e luminosi, le tecnologie per il trasporto della luce naturale. Esercitazioni: Le esercitazioni consisteranno nell’applicazione dei temi relativi ai sistemi costruttivi studiati durante le lezioni e verteranno sulla progettazione di elementi di fabbrica di un caso di studio preso in esame, con particolare riferimento ai principali sistemi costruttivi utilizzati nella realizzazione delle fondazioni, delle strutture portanti e portate in elevazione, dei solai e delle coperture. Modalità didattiche: Lezioni frontali, seminari di approfondimento, esercitazioni. Testi di studio: AAVV, Dizionario degli elementi costruttivi, Utet, Torino, 2001 AAVV, Manuale di progettazione edilizia (6 volumi), Hoepli, Mi-lano G. Caniggia, G.L. Maffei, La lettura dell’edilizia di base, Marsilio ed., Venezia, 1987 Mauro Attura, Paolo Bevitori, Giuliano Bressa, Stefano R. de Donato, Enrico Micelli, Angelo Mingozzi, Guida alla casa ecolo-gica, Maggioli editore, 2003 Mingozzi, Angelo, Un quartiere ecosostenibile a Pieve di Cento, “L’architettura naturale”, Anno IV, n. 11-12, aprile/settembre 2001, Edicom ed., Monfalcone, 2001, pp. 28-37. Modalità di accertamento: Esame orale. Telerilevamento GEO/04 Titolo corso: Telerilevamento CFU Periodo Durata N.Corso 4 novembre-gennaio semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. NESCI OLIVIA [email protected] Ricevimento: lunedì 0re 16-18 Obiettivi Formativi: Il corso ha lo scopo di formare soggetti con conoscenze di base sugli aspetti tecnici e scientifici del Telerilevamento, sulle possibilità di applicazione delle metodologie del Telerilevamento alle varie tematiche ambientali. In particolare lo studente acquisirà esperienza nell’interpretazione e riconoscimento delle forme del paesaggio sulle foto aeree e sulle immagini da satellite. Sarà in grado di elaborare una cartografia tematica su foto aerea. Programma: Telerilevamento da foto aerea. Principi di fotointerpretazione: sistemi fotografici, risoluzione pellicole fotografiche, tipo di pellicole, parametri geometrici, determinazione della linea di volo, determinazione della scala della ripresa, distorsioni geometriche (effetto rilievo), visione stereoscopica. Analisi d’immagine: colore, tono e tessitura, Riconoscimento in foto aerea delle principali forme del paesaggio fluviale, di versante, costiero, desertico,carsico, glaciale e crionivale. Riconoscimento delle strutture tettoniche, pieghe faglie, neotettonica. Restituzione. Legende fotogeologiche e fotogeomorfologiche. Telerilevamento da satellite. Spettro elettromagnetico, parametri delle onde elettromagnetiche, interazione radiazione elettromagnetica con atmosfera e con materia, effetto Atmosfera sulla radiazione, finestre atmosferiche. Principi di spettroscopia: firme spettrali, spettri di acqua, vegetazione e rocce. Dati telerilevati multispettrali ed iperspettrali. Piattaforme del telerilevamento, sensori attivi e passivi, eliosincroni e geostazionari. Sistemi di acquisizione: risoluzione 368 (spettrale, radiometrica, geometrica e temporale), geometrie e distorsioni per sistemi passivi (IFOV, sensori ottici e scanner) e per sistemi attivi (Slant Range, sensori radar).) Tipi di piattaforme satellitari: satelliti meteorologici (Meteosat, AVHRR, GOES), satelliti per osservazioni degli oceani (CZCS, SeaWIFS), satelliti osservazione Terra (Landsat MSS, TM, SPOT, IRS), satelliti con sensori Radar (ERS, Radarsat). Esempi di interpretazione da immagini satellitari per lo studio dell’ambiente. Modalità didattiche: Lezioni frontali e esercitazioni allo stereoscopio Obblighi: Frequenza al laboratorio di fotointerpretazione Testi di studio: Amadesi, Fotointerpretazione e aerofotogrammetria, Ed.Pitagora, Bologna. P.A. Brivio, G.M. Lechi, E. Zilioli, Il telerilevamento da aereo e da satellite, Carlo Delfino Editore, 1992, 324 pp. Articoli scientifici dedicati al Telerilevamento forniti dal docente. Modalità di accertamento: Colloquio orale e prova allo stereoscopio Note: Curricula VCA e AGAN Topografia ICAR/06 Titolo corso: Topografia CFU Periodo Durata N.Corso 5 II semestre 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CTRI) Prof. BARATIN LAURA [email protected] Ricevimento: Martedì 12.00 - 14.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le basi teoriche e pratiche della disciplina, per l’apprendimento delle principali tecniche di rilevamento topografico e di trattamento dei dati e per l’utilizzo dei principali strumenti. Programma: 1 Elementi di Geodesia Geoide, sferoide ed ellissoide terrestre. Dimensioni dell’ellissoide, coordinate curvilinee, raggi principali di curvatura dell’ellissoide. Ellissoide internazionale. Sfera locale. Campo geodetico e campo topografico. Trasformazione di coordinate: ellissoidiche, geocentriche, cartesiane, cartesiane locali. Coordinate d’altezza 2 Nozioni generali di statistica e di calcolo delle probabilità e il trattamento delle osservazioni Concetti fondamentali sulle variabili statistiche a una e più dimensioni. Momenti e loro significato. Indici di correlazione. Variabili casuali. I minimi quadrati: equazioni alle osservazioni. Misura della correlazione. Ellissi d’errore. Le trasformazioni lineari. 3 Strumenti e metodi di misure Strumenti e metodi per la misura degli angoli azimutali e zenitali. Metodologie e strumenti per la misura delle distanze. Metodologie e strumenti per la misura dei dislivelli. Rettifiche strumentali e influenza degli errori strumentali residui. Precisione dei diversi metodi e loro campi di applicazione. Strumenti e metodi per il posizionamento dei punti via satellitare. 4 Il rilievo topografico Reti trigonometriche. Reti nazionali altimetriche – planimetriche – GPS. – Procedura del rilievo: dal generale al particolare. – Reti. – Inquadramento, appoggio e dettaglio. Rilievo planimetrico. Riduzione delle misure alla superficie di riferimento. – Schemi elementari di rilievo: intersezioni (in avanti, laterali, all’indietro), polari (irradiamento), rami di poligonale. – Poligonali vincolate e chiuse. – Rilievo di dettaglio. Rilievo altimetrico. Tipi di quote e superfici di riferimento. – Livellazione trigonometrica: schema, strumentazione necessaria, reciproca, da un estremo. – Rifrazione. – Precisioni raggiungibili. – Livellazione geometrica: schema, strumentazione necessaria. – Linea di livellazione: preparazione, esecuzione e controllo. – Precisioni raggiungibili nella livellazione geometrica di precisione. 369 – Misura di dislivello ellissoidico tramite GPS e ondulazione. Rilievo GPS. Preparazione e pianificazione. – Sessioni e basi indipendenti. – Compensazioni delle basi. – Trasformazione nel sistema nazionale. Modalità didattiche: Il corso è articolato in una serie di lezioni frontali riguardanti l’inquadramento della disciplina. Si prevedono, ad integrazione delle lezioni, delle esercitazioni strumentali, numeriche ed applicative per l’approfondimento pratico di alcuni temi sviluppati lungo il corso attraverso l’organizzazione di gruppi di lavoro. Alcune lezioni monografiche in forma seminariale forniranno agli studenti un ulteriore approfondimento e aggiornamento relativo ai temi trattati nelle lezioni teoriche con l’aiuto di esempi applicativi. Testi di studio: • G. BEZOARI, A. SELVINI, “Manuale di topografia moderna”, CittàStudi Edizioni, Milano 1996 • Dispense fornite dal docente su alcuni argomenti specifici. Modalità di accertamento: L’esame consiste in test scritti nel corso dell’Anno Accademico e in una prova orale articolata in un colloquio e nell’esposizione e valutazione degli elaborati prodotti nell’ambito delle esercitazioni (tesina di approfondimento individuale e/o di gruppo). Valutazione d’impatto ambientale CHIM/12 (3CFU)-BIO/07 (3CFU)-GEO/02 (3CFU) Titolo corso: Valutazione d’impatto ambientale CFU Periodo Durata N.Corso 9 annuale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CSPE) Prof. CECCHETTI GAETANO [email protected] Ricevimento: venerdì, 13.00-14.00 Obiettivi Formativi: I modulo - CHIM/12 Il Corso si propone di fornire agli studenti delle nozioni specialistiche nel settore della valutazione di impatto ambientale. II° modulo - BIO/07 Ottenere una conoscenza di base dell’utilizzo degli indicatori biologici quale strumento per la valutazione della qualità ambientale nonché come supporto alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) III Modulo - GEO/02 Analisi geologica, geomorfologica e tettonico-strutturale per valutazioni di impatto ambientale: casi di studio Programma: Programma del primo modulo. La valutazione di impatto ambientale: prime esperienze negli Stati Uniti e in Francia. La normativa comunitaria di valutazione di impatto di impatto ambientale. La normativa nazionale. Delimitazione del campo di indagine. Finalità e contenuti dello studio di impatto ambientale in base alla normativa. L’analisi delle componenti ambientali interessate alla valutazione di impatto con particolare riferimento agli agenti chimici. Il campionamento e l’analisi su componenti diverse e in situazioni diverse. Primo comparto ambientale - l’atmosfera: - campionamento e analisi degli inquinanti per garantire la qualità dell’aria negli ambienti di vita; - campionamento e analisi degli inquinanti negli ambienti di lavoro; - campionamento e analisi degli inquinanti negli effluenti gassosi. Secondo comparto ambientale - l’acqua nei diversi ambienti marino, lacustre, fluviale: - campionamento e analisi degli inquinanti per la definizione della qualità del corpo idrico; 370 - campionamento e analisi degli inquinanti nei reflui; - campionamento e analisi degli inquinanti negli impianti di depurazione. Terzo comparto ambientale - il suolo: - campionamento e analisi per la caratterizzazione della qualità dei suoli; - campionamento e analisi per la caratterizzazione dei suoli ai fini di una bonifica. Campionamento e analisi degli organismi animali e vegetali. Le situazioni particolari: - i cancerogeni; - i POPs; - la classificazione delle sostanze a rischio; - la valutazione tossicologica. I criteri in via di definizione da parte comunitaria per la classificazione delle sostanze a rischio: - il REACH (Registration, Evaluation, Authorization on CHemicals). Programma del II modulo - BIO/07 (Prof. M.E. Conti) Significatività degli impatti e monitoraggio ambientale. Indicatori d’impatto. Indicatori chimici. Gli indicatori biologici. Il monitoraggio biologico. Tipi di biomonitoraggio. Definizioni. Van-taggi e svantaggi del biomonitoraggio. Livelli di riferimento. Fattore di concentrazione. Campionamento. Esempi ed applicazioni. Livelli di fondo. Bioindicatori degli ecosistemi acquatici. Ecosistemi marini. Alghe, fanerogame, filtratori sospensivori, detritivori. Ecosistemi di acqua dol-ce. Comunità macrobentoniche. Metodi relativi alla fauna ittica. Metodi relativi alle comunità vegetali macroscopiche ed alle comunità peri-fitiche. Metodi relativi alla globalità dell’ecosistema fluviale. Aspetti normativi. Il DL 152/99. Bioindicatori degli ecosistemi terrestri. Vermi di terra e roditori murini. Modelli di bioaccumulo dei contaminanti. Bioindicatori della qualità dell’aria. Piante superiori. Meccanismo di assorbimento dei contaminanti. Il problema dell’ozono. I licheni come bioindicatori. L’Indice di Biodiversità Lichenico (I.B.L.). Il metodo del trapianto. Bioaccumulo dei contaminanti nei licheni. Muschi e alghe verdi come bioindicatori. Le api ed i prodotti del alveare come bioindi-catori della qualità ambientale. I marcatori biologici. Definizione e loro applicazione. I biosensori. Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e Indicatori di Impatto. Lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) e gli indicatori biologici. Analisi dei casi studio. Esempi di applicazione nella fase di progettazione. programma del III Modulo - GEO/02 1. Studio di Impatto Ambientale per un progetto di captazione idropotabile in zona di dorsale carbonatica - Analisi geologica, geomorfologica e tettonico-strutturale - Indagini dirette ed indirette - Analisi isotopica - Monitoraggio idrogeologico - Problemi tecnici di captazione - Monitoraggio chimico – fisico 2. Impatto ambientale per una fabbrica che produce prodotti tossico – nocivi - Esempio di studio di un’area interessata da inquinamento industriale di fondovalle - Caratteristiche idrogeologiche, freatimetria - Qualità delle acque sotterranee - Isolamento delle fonti di inquinamento - Esempi di risanamento ambientale e tecniche di bonifica - Monitoraggio e reti di controllo - Valutazione e criteri per lo studio della vulnerabilità verticale di un acquifero (es vallata del F. Esino) 371 3 Alcuni aspetti concernenti l’impatto ambientale per la realizzazione di una discarica - Es. della scelta di un sito da adibire a discarica di rifiuti RSU 4 Studio di impatto per il progetto di una diga - Tipologie di dighe - Tipi di sbarramenti - Organi di scarico superficiale, di fondo e deviazioni Modalità didattiche: Lezioni frontali. Discussione di casi studio. Esercitazioni scritte. Sono previste uscite didattiche con gli studenti Testi di studio: Dispense predisposte dal docente. Testi II° modulo - BIO/07 Dispense e il testo (II° modulo): Conti M. E., Il Monitoraggio Biologico della Qualità Ambientale, Edizioni SEAM, ROMA, 2002. Modalità di accertamento: Esame orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Dispense predisposte dal docente. Testi II° modulo - BIO/07 Dispense e il testo: Conti M. E., Il Monitoraggio Biologico della Qualità Ambientale, Edizioni SEAM, ROMA, 2002. Modalità di accertamento: Esame orale. 372 NOTE NOTE NOTE NOTE NOTE NOTE NOTE NOTE NOTE NOTE NOTE NOTE