Sondrio Cronaca
Sabato, 22 settembre 2012 29
sabato 22 settembre
L’iniziativa si svolge
presso il parco di Sondrio
Adda-Mallero/Bartesaghi:
un pomeriggio dedicato
ai bambini per imparare
un nuovo senso civico...
Insieme,
per costruire
una vera
città
sostenibile.
S
abato 22 settembre, dalle ore 9.00 alle ore
17.00, si svolge a Sondrio, presso il Parco AddaMallero/Renato Bartesaghi la manifestazione
“La città sostenibile”, iniziativa che nasce nell’ambito
delle attività dedicate alle scuola promosse dalla
Cooperativa Sociale Ippogrifo di Sondrio, in
collaborazione con la Cooperativa Lotta contro
l’Emarginazione.
“La città sostenibile” si sviluppa sul modello della
“città dei ragazzi” di Roberto Pompermaier; si tratta
cioè di “… un gigantesco gioco di ruolo che si svolge
in una vera città in miniatura, dove i ragazzi trovano
riprodotte e inscenate le più importanti strutture di una
città moderna, in modo tale che le si possa conoscere
e sperimentare giocando … “. L’iniziativa si pone come
obiettivo quello di far sperimentare a bambini e ragazzi
alcune tra le principali attività lavorative e del tempo
libero che gli adulti sviluppano nella realtà quotidiana
e far comprendere loro i meccanismi e i processi che
permettono a una comunità di funzionare, attraverso
un gioco di ruolo improntato su scelte e stili di vita
che valorizzino la sostenibilità ambientale. Proprio
per rimarcare l’impronta naturalistica della proposta,
la giornata è stata progettata all’aperto, in un contesto
privilegiato, sicuro e già di per sé propugnatore di sane
abitudini, come quello del Parco.
Il gioco è stato pensato per i bambini degli ultimi due
anni della scuola primaria e per i ragazzi dei primi
due anni della scuola secondaria di primo grado. La
mattina sono state invitate a partecipare alcune classi
delle scuole primarie e medie, ma rimane comunque
libero l’accesso a tutti i bambini.
Tutti sono invitati al pomeriggio di gioco: enti,
associazioni e singoli volontari che si rendono
disponibili a partecipare al gioco gestendo uno o più
stand. A loro spetta un doppio compito: da un lato sono
responsabili del funzionamento della Città Sostenibile,
dall’altra sono i partner adulti nel gioco. Il loro
obiettivo è delegare sempre più le funzioni di “regia”
ai ragazzi e di fare di tutto perché i diversi ambiti
della Città entrino in contatto e trovino modalità di
collaborazione all’interno del gioco. I soggetti coinvolti
nell’animazione del pomeriggio sono: Cooperativa
Ippogrifo, AEVV, Secam, WWF, Protezione Civile, Croce
Rossa, Latteria Sociale di Chiuro, il servizio Spazio
Famiglia Ghirotondo e volontari esperti in altri settori
che spaziano dalla sartoria, ai sindacati, all’urbanistica,
all’esperto di rischi ambientali, gioielli…
Bernadette e Lourdes
raccontate in un libro
Il volume di Michele Cènnamo è stato presentato
lo scorso 10 settembre a Sondrio dallo stesso autore.
C’
è forse qualcosa che non
sia già stato detto o scritto
sulla veggente Bernadette
Soubirous e sul suo paese,
Lourdes, diventato in breve tempo da
semplice villaggio dei Pirenei a meta di
milioni di pellegrini da tutto il mondo? È
la domanda che si è posto subito anche il
giornalista Michele Cènnamo, quando si
è sentito rivolgere dal suo editore l’invito
a scrivere un libro dedicato proprio alla
giovane ragazza e alle apparizioni della
Vergine. La risposta l’ha fornita l’autore
stesso, in un incontro che si è tenuto a
Sondrio, lunedì 10 settembre, presso la
sala Vitali.
L’iniziativa è stata promossa dalla
Fondazione Credito Valtellinese e in
particolare dal suo Presidente Angelo
Palma, che nel discorso introduttivo
non ha mancato di ricordare di essere
un assiduo frequentatore del santuario
mariano, come ringraziamento per una
speciale grazia ricevuta. «A Lourdes
si recano ogni anno cinque milioni di
pellegrini – ha affermato –. La cosa che
colpisce di più è il grande senso di pace
e di serenità interiore che traspare dai
volti dei fedeli: sono felici di stare vicino
alla Madonna, come un bambino accanto
alla sua mamma». Giudizi analoghi sul
clima tutto speciale che si respira nel
celebre santuario ha espresso anche
il Presidente provinciale di Unitalsi,
Giorgio Lombella, presente all’incontro.
Michele Cènnamo ha poi raccontato con
il suo eloquio appassionato la storia un
po’ singolare di questo volume, intitolato
Il gioco funziona in questo modo. I ragazzi entrano
nella piccola città, vengono registrati all’Anagrafe e
ricevono un documento di riconoscimento, che è
allo stesso tempo un libretto di lavoro. All’Ufficio del
Lavoro si può scegliere l’attività preferita e iniziare a
lavorare. Per ogni ora di lavoro i ragazzi ricevono uno
stipendio che potranno spendere all’interno dei negozi
o conservarlo e possono altresì scegliere se cambiare
impiego o se mantenere lo stesso, mettendo in atto
delle migliorie, facendo investimenti di vario tipo.
Naturalmente c’è sempre la possibilità di gironzolare
e non fare niente e divertirsi a guardare quello che
succede o ad attendere gli avvenimenti.
La Città Sostenibile viene strutturata in settori
ognuno dei quali comprende diverse possibilità di
partecipazione. Insegnanti e genitori non possono
entrare nella città, se non come volontari gestori di uno
stand. Ogni stand è gestito da un adulto che ha il solo
compito di spiegare la mansione della propria attività
ai ragazzi, senza interferire o condizionare le scelte.
L’adulto rappresenta il datore di lavoro che compila il
libretto del dipendente e consegna il foglio paga.
Per info e adesioni rivolgersi a: shakerparty@
csippogrifo.it , oppure telefonare a Marcella al
numero 349-3146663.
Bernadette e Lourdes, scritto alcuni anni
fa in collaborazione con Franco Vaudo.
Quando era stato da poco assunto alla
Domenica del Corriere di Milano come
vaticanista, Michele Cènnamo era stato
inviato a Lourdes come semplice cronista,
in occasione della ricorrenza dei 120 anni
dall’inizio delle apparizioni. «Dopo aver
preso alloggio nell’albergo con il fotografo
che mi accompagnava – ha raccontato
– invece di andare a dormire ho voluto
recarmi subito presso la grotta. C’era
gente che pregava… una pace assoluta…
una notte dolcissima. Sono rimasto lì
senza accorgermi fin quasi all’alba. Una
volta tornato a Milano, ho scritto il mio
articolo, che mi sembrava semplice, ma
che ha incontrato subito un interesse
grandissimo, tanto che alla casa editrice
Rizzoli sono arrivate ben 5000 lettere di
persone che chiedevano la pubblicazione
di altri articoli sull’argomento. A quel
punto l’editore se n’era uscito con la
proposta di scrivere addirittura un libro.
Già, ma cosa dire di nuovo su un tema
per il quale di libri ne erano già usciti
a centinaia? Dopo essermi consultato
a lungo con il mio collaboratore
Franco Vaudo – ha continuato Michele
Cènnamo – abbiamo pensato di fare
qualcosa di diverso: scrivere una storia
focalizzata sulla figura di Bernadette,
semplicemente come donna (nel libro
non viene mai usato il termine santa),
perché la storia di questa ragazza è già
grandiosa di per sè». Così gli autori
hanno utilizzato la forma narrativa del
romanzo storico (seguendo fedelmente
la lezione del Manzoni), creando
cioè un tessuto narrativo nel quale i
personaggi del tempo vivono, agiscono
e parlano. Con un accorgimento, però.
Mentre spesso nel romanzo storico la
parte fantastica domina sulle vicende
realmente accadute, qui gli autori hanno
creato un solo personaggio di fantasia:
uno studioso italiano che si reca in
Francia per compiere delle ricerche
storiche e che poi viene coinvolto nelle
vicende delle apparizioni. Per il resto, il
racconto vuole presentare personaggi e
avvenimenti con la massima verità, cioè
attingendo ad una consultazione diretta
e scrupolosa dei documenti. Così, anche
i dialoghi riportano spesso le espressioni
autentiche ricavate dagli interrogatori.
Ciò ha richiesto naturalmente un lavoro
molto lungo, durato ben cinque anni.
Dopo la prima pubblicazione e il
conseguente successo, il libro ha avuto
una storia piuttosto travagliata, perché è
stato coinvolto nelle vicende economiche
non felici di ben tre case editrici. Michele
Cènnamo, però, non si è mai scoraggiato.
Ogni volta ha ripreso in mano la sua
creatura, che ama in modo particolare,
l’ha fatta ripubblicare e ancora oggi gira
volentieri per l’Italia ovunque lo invitino
(a Sondrio ha raggiunto la centesima
presentazione!). E tutto questo non certo
per motivi economici, perchè i diritti
d’autore sono devoluti per fini benefici,
attualmente per il restauro di chiese
rovinate dal terremoto in Emilia. Ciò
che lo muove è l’amore che prova per
Bernadette, una figura semplicissima,
umile e allo stesso tempo grandiosa, è
la suggestione che ogni volta trova tra i
pellegrini del santuario, è la fiducia nella
Vergine. Perché «l’uomo spesso è confuso
e non sa esattamente dove andare, ma di
una cosa è tranquillo: che lassù c’è una
mamma che lo protegge».
CIRILLO RUFFONI
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Bernadette e Lourdes raccontate in un libro