C onoscenza
R esponsabilità
E quità
A ppartenenza
R elazione
E ccellenza
S icurezza
A mbiente
L egalità
U manità
T rasparenza
E fficienza
AsSei Periodico
d’informazione - Anno XVII - n. 9 / Settembre 2013
Periodico
Aziendale
l’editoriale
Ospedale e territorio
Con l’analisi di
alcuni dati di
carattere gene
generale sulle pre
prestazioni di rico
ricovero, si posso
possono fare alcune
considerazioni,
seppur parzia
parziali, in merito a
quanto fatto in
azienda per lo
sviluppo dei servizi territoriali nel corso
di questi ultimi anni.
Per quanto riguarda le attività di
ricovero sui residenti, i primi sei mesi
del 2013 hanno fatto registrare un calo
rispetto a quanto avvenuto nel corso
del 2012. In particolare, i ricoveri nelle
strutture della provincia di Pordenone si
sono ridotti di circa 1.000 unità (circa 700
presso l’azienda degli ospedali riuniti del
pordenonese, un centinaio al CRO ed
oltre 200 nella Casa di Cura San Giorgio). Complessivamente il fatturato per
queste strutture, limitatamente all’attività svolta sui residenti della provincia, è
sceso di oltre un milione di euro. Tale
riduzione è confermata anche per la
così detta fuga extra area vasta, cioè
per quella quota di cittadini pordenonesi che si sono recati negli altri ospedali
della nostra regione. Numericamente il
calo è contenuto in una cinquantina di
unità, ma con effetti importanti sul fatturato, sceso di oltre 1.300.000 euro. Sulla fuga extra-regionale, invece, non ci
sono ancora dati ufficiali che riguarderanno l’intero anno 2012, mentre quelli
del 2013 saranno disponibili solo fra un
anno. Il trend sopra descritto è comunque in linea con quanto sta accadendo
a livello nazionale dove si registra un
calo diffuso dell’attività di ricovero.
Sui dati di ricovero incidono in particola-
Giuseppe Tonutti
re alcuni elementi come la minore natalità ed il potenziamento di alcuni servizi
territoriali. Nel corso degli ultimi anni,
in particolare, nel pordenonese è stata
potenziata l’assistenza domiciliare con
l’obiettivo di assicurare, presso le abitazioni, il monitoraggio di diversi parametri per alcune tipologie di utenti e consentire così di apportare per tempo quei
correttivi terapeutici che permettono di
procrastinare l’aggravamento di alcune
patologie croniche. È stato anche potenziato, attraverso la collaborazione con
un medico pneumologo che opera in
connessione con il reparto ospedaliero,
il controllo delle ossigeno-terapie domiciliari, con aumento dell’appropriatezza
nella gestione delle cure e prevenzione
degli eventi di scompenso determinati
da una scorretta assunzione dell’ossigeno. Infine, lo sviluppo della rete delle
cure palliative ha permesso di mantenere al proprio domicilio numerosi pazienti
che, prima di poter contare su questo
servizio, erano costretti a ricorrere al ricovero ospedaliero, o presso l’hospice,
nella fase terminale della propria vita.
Non va inoltre dimenticato che sull’area
medica si è progressivamente formata
una sorta di ridondanza nell’offerta di
servizi che sono messi a disposizione
dei cittadini; tali servizi entrano facilmente in concorrenza fra loro, basti pensare
ai reparti di medicina interna ospedalieri, a quelli per post-acuti, alle RSA,
all’assistenza domiciliare, alle Case di
riposo con ridotta o assente lista d’attesa, all’Hospice, alla rete per le cure
palliative e, dove esiste, all’ospedale di
comunità. Si tratta di servizi con un loro
preciso target ed ampie aree di sovrapposizione dell’attività che agiscono su
tipologie di pazienti simili; il fenomeno
andrebbe meglio esaminato in sede di
programmazione regionale.
Resta comunque il dato, non casuale,
bensì frutto degli interventi effettuati nel
territorio provinciale nel corso di questi
anni, del calo dei ricoveri rispetto allo
scorso anno. Tale dato non produrrà
effetti economici positivi (minor spesa)
per l’azienda territoriale nel corso di
quest’anno, ma probabilmente lo farà
per gli anni a venire. Si sta in pratica verificando quanto atteso, cioè il passaggio di attività dall’ospedale al territorio
con potenziale beneficio per tutti, in primis per i pazienti, ma anche per i costi
complessivi del sistema che, presumibilmente, dal prossimo anno dovrà misurarsi per la prima volta con una contrazione delle risorse a disposizione.
Il dato di riduzione dei ricoveri ci dice
anche un’altra cosa, cioè che è necessario procedere ad una destrutturazione
ospedaliera importante, soprattutto per
alcune funzioni; si tratta di operazioni
difficili e dolorose per tutti, ma obbligatorie, soprattutto in un periodo di scarsezza di risorse come quello che stiamo
vivendo. In mancanza sarà inevitabile
convivere con l’inefficienza determinata
dal permanere di importanti costi fissi,
di sicuro esagerati rispetto ai volumi di
attività prodotti, con l’aumento dei rischi
per i pazienti determinati dalla diluizione della casistica trattata dagli operatori, nonché con la difficoltà a coprire tutti
i turni con il personale a disposizione.
In sostanza è giunto il momento di far
seguire i fatti alle parole ed avviare una
seconda fase (dopo quella degli anni
’90) di riconversione di alcune strutture
ospedaliere, discorso che vale per tutta
la Regione, ma dal quale il territorio del
Friuli Occidentale non si può sottrarre.
Prevenzione,
tutto sui certificati sanitari aboliti
dal “Decreto del fare”
Caterina Cicchirillo
2
Finalmente una ventata di aria tecnici abilitati alla revisione di
nuova nelle competenze certificative autoveicoli.
di idoneità dovute dai medici del La nostra Regione aveva già
Dipartimento di Prevenzione, grazie anticipato l’abolizione di numerosi
alla legge 20 agosto 2013, n. 98 di certificati di idoneità ritenuti non
conversione del cosiddetto “Decreto più utili alla tutela della salute o
del fare”, il D.L. 21 giugno 2013, n. comunque superati da altre leggi,
69 recante: “Disposizioni urgenti ma l’applicazione di tale norma
per il rilancio dell’economia”, che regionale diventava impossibile
ha introdotto numerose norme di quando si trattava di lavoratori in
semplificazione in vari campi. Per servizio al di fuori del Friuli Venezia
quel che concerne gli aspetti che Giulia. La nuova legge, abrogando
riguardano il mondo della sanità, queste anacronistiche certificazioni,
di particolare rilievo il contenuto riconosce da un lato la bontà delle
dell’articolo 42, che cancella in un scelte normative a suo tempo
sol colpo una serie di certificati, effettuate dalla nostra Regione,
consentendo di ridurre pesi e costi offrendo uno strumento di equità per
burocratici, ed è importante che tutti i cittadini indipendentemente
cittadini siano informati delle nuove dalla residenza, ma - ancor più opportunità che la legge offre loro. In libera preziose risorse, sia materiali
pratica vengono aboliti i certificati di che umane, che possono essere ora
sana e robusta costituzione e quelli dedicate a interventi di Prevenzione
di idoneità psicofisica all’impiego o al e di Promozione della Salute
lavoro, documenti fino ad ora richiesti sicuramente più efficaci. Anche
obbligatoriamente alle seguenti l’articolo 42-bis, introdotto con la legge
di conversione, è di grande rilievo,
categorie:
in quanto ha disposto l’abolizione
1.studenti degli Istituti magistrali;
2.studenti delle scuole infermieri e dell’obbligo, recentemente introdotto,
della certificazione medica per poter
assistenti sanitarie;
3.personale in servizio presso la praticare l’attività ludico-motoria e
amatoriale. Si è infatti considerato
Corte dei Conti;
che tale obbligo, a fronte di una
4.dipendenti degli uffici esattoriali;
5.minorenni ai fini dell’assunzione a utilità del tutto relativa per la salute,
avrebbe invece posto un limite
lavori non a rischio;
6.farmacisti
e
dipendenti
di alla promozione dell’attività fisica
come stile di vita per guadagnare
farmacie;
salute, prevenire malattie e favorire
7.pubblici dipendenti in genere;
8. personale dirigente e non dirigente la socializzazione, in quanto i costi
che il suo rilascio comportava
del Servizio Sanitario Nazionale;
non erano sostenibili da tutte le
9.maestri di sci;
10.addetti alla vendita dei generi di persone. In conclusione: le nuove
norme
approvate
costituiscono
monopolio;
11.cittadini che svolgono il servizio senza dubbio un buon esempio di
“Evidence-Based Medicine” (E.B.M.)
civile nazionale;
o “Medicina Basata sulle Evidenze”,
12.giudice di pace;
ma anche di equità nei confronti dei
13.giudici onorari aggregati;
14.lavoratori addetti all’impiego di cittadini e di uso oculato delle risorse
che, in ambito sanitario, sono sempre
gas tossici;
15.persone addette ai lavori domestici “limitate” a fronte di bisogni che sono
invece “illimitati”.
(tessera sanitaria);
16.alimentaristi (libretto di idoneità
sanitaria);
17.titolari di imprese e responsabili
Personale,
adottati i nuovi
regolamenti di
disciplina
Simone Zanin
Nell’ultimo numero abbiamo trattato
del “Codice di comportamento dei
dipendenti dell’ASS6”, che è stato
adottato in applicazione della recente
normativa nazionale. Come detto, il
codice contiene i doveri minimi di
diligenza, lealtà, imparzialità e buona
condotta che i pubblici dipendenti sono
tenuti ad osservare, la cui violazione
è fonte di responsabilità disciplinare.
Per armonizzare le disposizioni
aziendali in materia, quindi, si è reso
necessario aggiornare i riferimenti
contenuti nei tre regolamenti di
disciplina (per il personale dirigente,
per il personale del comparto sanità e
per il personale dei servizi in delega),
che l’Azienda aveva già adottato
nel 2011, conseguentemente alle
disposizioni del D.Lgs. 150/2009,
meglio conosciuto come riforma
Brunetta. I regolamenti, reperibili in
intranet aziendale http://intranet-ass6/
(Bacheca/Regolamenti
aziendali
adottati nel 2013), contengono le
tipologie di sanzioni disciplinari
previste, i criteri e le procedure per
l’irrogazione, nonché i soggetti o gli
uffici competenti, che intervengono
nel procedimento.
Invec
le ric
inferm
ovi
di
anet-ass6/
Invecchiamento della popolazione lavorativa,
le ricadute sulla professione
infermieristica
Paola De Lucia
L’invecchiamento della forza lavoro è hanno determinato un aumento dei ritmi e prestazioni o addirittura ad abbandonare
un fenomeno che accomuna tutte le tempi di lavoro e della complessità dei casi: la professione. Le limitazioni certificate
economie sviluppate come esito di due questo è motivo di burn-out, assenteismo dal medico competente (in particolare
fattori principali: demografico, correlato e aumento delle ore di lavoro straordinario l’inidoineità)
sono
uno
strumento
all’invecchiamento della popolazione in con inevitabili ripercussioni sulla salute fondamentale per la prevenzione di
generale, ed economico, correlato alla crisi degli operatori, specie di quelli più avanti conseguenze potenzialmente ancora
finanziaria dei sistemi di protezione sociale. con l’età. L’interrogativo che si pone, più gravi per il professionista e per la
Il progressivo innalzamento dell’età in un’ottica di conciliazione tra qualità salvaguardia del suo stato di salute, ma
pensionabile e degli anni di contribuzione e sicurezza, è come gli operatori, col l’esperienza
concreta delle aziende
è un forte acceleratore dell’invecchiamento progredire dell’età, potranno far fronte a tali sanitarie e la dinamica di invecchiamento
della forza lavoro. In alcuni paesi, la trasformazioni garantendo insieme qualità del personale indicano la necessità di
proiezione è preoccupante: tra 25 anni il delle cure e contenimento dell’usura fisica adottare nuove modalità di gestione
35% della popolazione infermieristica avrà e degli effetti negativi sulla propria salute. organizzativa del fenomeno caratterizzato
più di 55 anni. Per l’Italia si tratta di un Questo fa ipotizzare che per infermieri e gli da un progressivo aumento del numero
fenomeno nuovo: le tutele pensionistiche altri operatori sanitari di età più avanzata di lavoratori inidonei. Nel prossimo
e i contratti di lavoro
futuro
avremo
personale
hanno fin qui permesso
ultracinquantacinquenne
che
una fuoriuscita precoce
assisterà persone anziane, con
dal lavoro, tanto da
un incremento del numero degli
determinare un limitato
operatori che dovranno lavorare in
tasso di occupazione di
condizioni fisiche non ottimali sia
lavoratori nella fascia
per l’aumento dell’età anagrafica,
di età 55-64 anni. Nelle
sia a causa di situazioni usuranti
Aziende
Sanitarie
protrattesi per un lungo periodo.
l’invecchiamento
della
Forse per comprendere bene
popolazione
lavorativa
le ricadute dell’invecchiamento
ha conseguenze di rilievo
della professione infermieristica,
in termini organizzativi
che è da più parti definita come
e gestionali, in quanto
la vera emergenza, il problema
alcune
attività
degli
dovrebbe essere analizzato con
operatori sanitari o le
uno sguardo nuovo, rispondendo
condizioni in cui le stesse
a tre domande:
si svolgono possono essere a loro potrebbe essere difficile sostenere i • come saranno le aziende sanitarie tra 25
volta causa di problemi di salute che turni di lavoro, mentre probabilmente si anni?
tipicamente aumentano con l’età. Secondo svilupperanno aspettative, attitudini e priorità • quali saranno i bisogni degli assistiti tra
il Department of Health Britannico, circa lavorative diverse che le organizzazioni 25 anni?
il 70% delle disabilità acquisite sono sanitarie dovranno considerare. Il tema • quale contributo può offrire un infermiere
legate all’attività lavorativa: in particolare dell’invecchiamento degli infermieri e degli di età superiore ai 55 anni in un sistema
il personale sanitario è considerato più a altri operatori sanitari solleva tre questioni che già ora è difficile sostenere per quelli
rischio di sviluppare disturbi al rachide per la medicina del lavoro e l’ergonomia: più giovani?
per la movimentazione manuale delle • la difficoltà di riassegnazione del Senza contare che, stante l’andamento
demografico, andranno fronteggiati non
persone assistite, ma sappiamo che personale con ridotte capacità lavorative;
sussistono anche altri disturbi dell’apparato • il rischio di un “invecchiamento solo i problemi correlati alle limitazioni in
ambito lavorativo, ma anche alla possibile
osteoarticolare o presenza di comorbilità. patologico”;
Le
condizioni
lavorative
implicate • il mantenimento delle capacità lavorative maggiore esigenza, per gli operatori, di
nell’insorgenza dei problemi di salute degli operatori al fine di garantire la dedicarsi a funzioni di caregivers verso
sono molteplici e riguardano non solo gli qualità dell’assistenza. La tutela della i propri familiari anziani. Per affrontare
aspetti fisici del lavoro, ma anche quelli salute degli operatori è strettamente questa importante sfida sarà necessario
psicosociali (il cui impatto è probabilmente legata al livello di cure fornite agli assistiti e sviluppare una leadership attenta al
dell’invecchiamento
degli
potenziato da un’esposizione cumulata). In se l’organizzazione e le modalità di lavoro fenomeno
Italia le trasformazioni che hanno investito rendono l’operatore “non più adatto”, egli operatori e riprogettare la logistica e le
il sistema sanitario (aziendalizzazione, sarà costretto a tutelare la propria salute strutture di supporto all’attività lavorativa.
assistiti sempre più anziani e polipatologici) riducendo la qualità/quantità delle sue
3
Influenza aviaria, tiene il sistema
produttivo e sanitario provinciale
Enzo Re
4
Esito negativo! Il respiro viene trattenuto,
giusto quel tanto che serve per accertare
che sia vero davvero e ci si lascia
andare ad un sospiro di liberazione. Per
il momento niente aviaria nei nostri
allevamenti. Questo è quello che abbiamo
provato in questi giorni, coinvolti nei piani di
monitoraggio previsti a seguito dei focolai
scoppiati in Emilia Romagna. Il 22 agosto
è arrivato l’ordine urgente di monitorare
tutti i capannoni dei 4 allevamenti in cui
in provincia di Pordenone sono presenti
galline ovaiole, con l’esecuzione di 30
prelievi di sangue e 30 tamponi tracheali.
Il controllo doveva poi essere ripetuto
settimanalmente
negli
allevamenti
che entravano nella
medesima
filiera
di
quelli risultati positivi.
Ci guardiamo e senza
parlare ci interroghiamo:
abbiamo tutto il materiale
che serve per i prelievi?
E i dispositivi individuali
di protezione? Scatta
immediatamente
la ricerca di quanto
necessario. Grazie alla disponibilità dei
nostri uffici e dell’Istituto Zooprofilattico,
il 23 agosto siamo già in campo per
monitorare il primo allevamento. Gli
altri vengono fatti nei giorni successivi,
tenendo conto che, per non fare gli
“untori”, devono passare almeno 3 giorni
perché lo stesso veterinario possa entrare
in un altro allevamento. Al momento tutte
le analisi fin qui eseguite hanno dato esito
favorevole. Di seguito vediamo le risposte
degli esperti alle domande più frequenti
sulla malattia.
È un virus trasmissibile all’uomo?
Si tratta di orthomyxovirus di tipo A,
come quello delle influenze umane.
Antigenicamente è definito come H7N7,
ad alta virulenza per i volatili. Si può
trasmettere all’uomo solo mediante
contatto diretto con animali ammalati. In
questo momento quindi, le persone a
rischio di esposizione sono solo i lavoratori
all’interno degli allevamenti infetti. Per loro
è prevista l’adozione di misure preventive
di sicurezza e specifici controlli.
Salute mentale,
potenziato
l’osservatorio
del suicidio e
parasuicidio
Fulvio Tesolin
Quali sono i sintomi dell’influenza Il suicidio è un evento a forte impatto
aviaria da virus H7N7 sull’uomo?
sociale, dal momento che ogni anno
Di solito questo tipo di virus non infetta nel mondo circa un milione di persone
gli uomini. A seguito di contatti con muore per questa causa, un numero
animali infetti è possibile la comparsa venti volte superiore tenta di uccidersi
di congiuntivite; in alcuni casi sono ed è stato stimato che, per ogni suicida,
stati osservati anche lievi sintomi simil- sei persone a lui vicine cadono in un
influenzali.
profondo sconforto. Le statistiche
È pericoloso consumare carne di pollo italiane mostrano che negli ultimi anni
e uova?
i suicidi sono andati aumentando di
Uova e carni avicole non comportano frequenza su tutto il territorio nazionale
alcun rischio di trasmissione all’uomo.
e che la nostra Regione ha il triste
Perché si abbattono gli animali?
primato – secondo i dati ISTAT – del
Oltre ai danni economici che l’influenza più elevato tasso di suicidarietà della
aviaria può provocare all’intero comparto penisola. Quest’ultimo aspetto ha
avicolo data la sua elevata trasmissibilità e indotto la Regione Friuli Venezia
virulenza, è necessario Giulia – attraverso i diversi Piani
limitare la diffusione del sanitari susseguitisi dai primi anni
virus per una questione ’90 – a fornire indicazioni affinché i
di
sanità
pubblica: Dipartimenti di Salute Mentale (DSM)
proteggere i lavoratori promuovessero progetti di prevenzione
esposti ed evitare che e intervento, avviati a Pordenone a
il virus possa adattarsi partire dal 1996 attraverso iniziative e
all’uomo e provocare in attività che l’Osservatorio del suicidio
futuro la tanto temuta e parasuicidio ha sostenuto nel corso
pandemia.
di questi anni. Questa unità funzionale
è costituita da un ristretto pool di
Perché vengono sequestrate e distrutte
operatori di varia qualifica – psichiatri,
le uova degli allevamenti infetti?
psicologi, infermieri – che si è dedicata
Premesso che le uova non rappresentano
e
lavora,
contemporaneamente,
alcun pericolo per il consumatore, vengono
su quattro livelli: il monitoraggio
distrutte per evitare che la malattia possa
epidemiologico del fenomeno, il
trasmettersi ad altri avicoli.
collegamento con l’ospedale generale,
A casa possiedo pollame per il consumo
lo sviluppo di gruppi terapeutici e di
familiare. Come devo comportarmi?
In genere i virus influenzali avicoli sono Auto-Mutuo Aiuto (AMA) e gli interventi
portati da uccelli selvatici. L’ideale sarebbe informativi-formativi sul personale
allevare il pollame completamente al sanitario e sulla popolazione generale.
chiuso. In alternativa almeno la mangiatoia In particolare va sottolineato l’impegno
e l’abbeveratoio devono essere protetti dal profuso sul social network e sulla
contatto con uccelli selvatici. Se vi è morte realtà associativa e di volontariato – la
improvvisa e contemporanea di diversi collaborazione con la Casa dell’Autoanimali, occorre contattare il Servizio Mutuo Aiuto – che ha consentito la
nascita del Centro di ascolto e dei
veterinario.
gruppi
AMA per i sopravissuti, ovvero
In
conclusione
è
doveroso
un
riconoscimento ai colleghi che hanno le persone che hanno messo in atto
lavorato per i controlli, ma anche agli tentativi e le persone che hanno perso
allevatori che hanno saputo proteggere un caro per suicidio. Uno degli obiettivi
i loro allevamenti adottando in modo dell’Osservatorio è quello di favorire
efficace i previsti comportamenti e requisiti e sostenere un dispositivo sociale a
bassa soglia sanitaria cui possano
di biosicurezza.
accedere le persone che, nella fase
che precede l’evento suicidario,
e,
in
Cosmetovigilanza,
il punto sulle novità in regione
Graziella Zilli Franca Pusiol
manifestano un disagio psicologico, ma Il gruppo di lavoro che in ASS6 si occupa
disconoscono questo malessere e non dell’attività di cosmetosorveglianza, anche
cercano per questo motivo alcun tipo nel 2012 ha contribuito alla realizzazione
di aiuto. Questi servizi informali hanno, di un progetto ministeriale sull’argomento.
oggi, un valore aggiunto che deriva Il progetto, rivolto a tutte le Regioni d’Italia,
dalla constatazione dell’aumento dei era strutturato in forma di bando e aveva
suicidi in persone che non hanno mai come tema “Programma di informazione
avuto precedenti contatti con il nostro
e di norme introdotte dal regolamento
DSM, fascia di persone sulle quali
1223/2009
in materia di cosmetovigilanza,
pesa una crisi societaria, economica e
con
particolare
riguardo alla necessità di
lavorativa che, sicuramente, concorre
nel generare un disagio che porta provvedere alla segnalazione di eventi
alcuni di loro a mettere in atto condotte avversi gravi”. Obiettivo del progetto
autolesive. Da queste premesse era rappresentato dalla realizzazione
nasce il bisogno di potenziare di un lavoro rivolto esclusivamente agli
l’Osservatorio estendendo da un operatori sanitari, al
lato le sue attività orientate al social fine di coinvolgerli
network con particolare riferimento ad
e sollecitarli a
alcuni nodi critici – lavoro e le agenzie
parte
di riferimento – che paiono nevralgici prendere
attiva
al
processo
in questa fase storica e dall’altro
rilanciando una serie d’iniziative di segnalazione di
formative mirate alle aree critiche eventi avversi gravi,
della sanità, in particolare ospedaliera, p o t e n z i a l m e n t e
dove è più frequente incontrare le correlati all’utilizzo
persone che portano le problematiche di cosmetici sia
sopraesposte. L’Osservatorio, nei primi prodotti in maniera
mesi dell’anno prossimo, produrrà un
conforme
alle
report su attività sostenute e risultati
disposizioni
di
legge
o sia di quelli oggetto
ottenuti e una riflessione critica sugli
di
contraffazione
o
comunque
non sicuri
adeguamenti da apportare all’attuale
per la salute del consumatore. Con
assetto d’intervento.
delibera della Giunta Regionale l’ASS6
Aiutare le persone che compiono “Friuli Occidentale”, unitamente all’ASS2
gesti auto lesivi e quelle (congiunti, “Isontina” e all’Azienda Ospedalieropartner, amici, ecc.) che sono Universitaria “Ospedali Riuniti” di Trieste,
coinvolte emotivamente con il soggetto è stata coinvolta in maniera diretta al
protagonista del tentato suicidio o del
fine di realizzare tale progetto. All’ASS6
suicidio avvenuto significa innanzitutto
affrontare le loro istanze esistenziali, sono state assegnate la realizzazione
di informazione e
che appartengono alla dimensione di un programma
umana, prima e oltre la patologia divulgazione tramite DVD - con inclusa
psichiatrica. Su questo tema il DSM l’effettuazione di un cortometraggio - la
ha organizzato un convegno dal titolo realizzazione del sito web Regionale
““Strategie territoriali operative per dedicato alla cosmetovigilanza, nonché la
sopravvissuti al suicidio (STOPSS)” formazione specifica rivolta ai farmacisti in
che si terrà presso la Sala consiliare servizio nelle farmacie aperte al pubblico,
della Provincia - in Largo San Giorgio,
tuttora in corso di concretizzazione. Il
a Pordenone, il giorno 11 ottobre 2013,
sito
web dedicato, a cui si accede
dalle ore 9 alle ore 17.30. Il seminario
cliccando
su: www.cosmetovigilanzafvg.it
è in fase di accreditamento ECM
per Medici, Psichiatri, I.P., Educatori. consentirà la raccolta, il monitoraggio
e l’analisi in rete di dati e immagini
provenienti da siti multicentrici. All’interno
del sito (parte in alto a scorrimento) è stato
inserito il cortometraggio realizzato e vi è
inoltre una pagina dedicata ai link utili da
consultare, oltre a tutte le informazioni
normative sui cosmetici e il collegamento
con il sito WEB dell’Osservatorio
Regionale di Cosmetovigilanza riservato
esclusivamente al personale medico o
farmacista da utilizzare per eventuali
segnalazioni di eventi avversi gravi correlati
all’uso di un cosmetico. Le segnalazioni,
che possono essere effettuate sia dai
medici dipendenti o convenzionati
con il servizio sanitario
regionale sia da tutte le
farmacie della Regione,
sono inviate in forma
riservata e saranno quindi
inoltrate al Ministero della
Salute per la successiva
elaborazione dei dati.
Attraverso
la
pagina
“segnala”, previa una
semplice registrazione sul
sito, medici e farmacisti,
possono dunque compilare un modulo
in formato elettronico e permettere,
anche grazie alla propria segnalazione,
l’eventuale eliminazione dal mercato di
tutti quei prodotti cosmetici che potrebbero
arrecare serie conseguenze alle persone
che li utilizzano. Il sito, inoltre, grazie ai
numerosi link da consultare, è sicuramente
utile a tutti gli utenti interessati alla
cosmetovigilanza che vogliono tenersi
aggiornati sulle normative o sulle ultime
novità rispetto ai prodotti cosmetici che
sono stati oggetto di segnalazioni di
eventi avversi. Per sviluppare la parte
di progetto che le era stata assegnata,
questa Azienda si è avvalsa della
collaborazione del Consorzio Universitario
di Pordenone, dell’Università di Udine e
dell’ISIA Roma Design e, a conclusione
di questo impegnativo lavoro, la Regione
FVG è risultata vincitrice del concorso a
pari merito con l’Emilia Romagna.
5
Salute mentale,
il progetto
“Casa Moroldo”
di Spilimbergo
Invalidità civile,
Disabilità, una
lista d’attesa per un libro da
l’accesso ai servizi leggere
Biblio
vetrin
novit
a cura d
Bibliotec
anna.falc
Laura Litardi
6
Si è svolta mercoledì 3 Luglio
a
Spilimbergo l’inaugurazione e insieme
il festeggiamento del 1° compleanno
di “Casa Moroldo”, realtà abitativa
riguardante quattro utenti del Centro di
Salute Mentale dell’Area Nord che da
un anno hanno iniziato un’esperienza di
vita in autonomia andando a costituire un
nucleo di convivenza inserito nel contesto
della comunità cittadina. Il progetto è
nato nell’ambito del Centro di Salute
Mentale di Spilimbergo e ha trovato
piena realizzazione in parternariato
con l’ AITSaM-DDN, Associazione dei
familiari per la tutela della salute mentale
- durante e dopo di noi. La casa è stata
intitolata alla figura del Prof. Moroldo
fondatore e Presidente dell’AITSaM
prematuramente scomparso tre anni
fa. L’esperienza si colloca nell’ambito di
esperienze innovative dell’abitare sociale
resa possibile, come altre analoghe sorte
in questi ultimi anni nel territorio dell’ASS6
- Dipartimento di Salute Mentale, dalla
sinergia tra più componenti e sostenuta
in larga parte dall’utilizzo del Fondo per
l’Autonomia Possibile Salute Mentale.
Le persone coinvolte si avvalgono della
collaborazione per la gestione della
casa e della vita quotidiana dell’opera
di due assistenti familiari per alcune ore
al giorno. L’abitare insieme in un piccolo
nucleo in dimensione di autonomia dopo
lunghi percorsi di cura e riabilitazione
in ambiti istituzionali, costituisce per
persone che vivono queste esperienze
un’alternativa di crescita. L’esperienza
della convivenza permette di sentirsi “tra
amici” superando i vissuti di solitudine
nel rispetto delle regole del vivere
sociale. Hanno presenziato all’evento il
Direttore dell’Azienda, il Vicesindaco di
Spilimbergo, il Comandante della Polizia
Municipale, la Responsabile dell’Ambito
Distrettuale Nord oltre ai Responsabili,
Dirigenti e operatori del CSM Area Nord e
Spilimbergo e alla Presidente e componenti
dell’AITSaM-DDN.
Pamela Franceschetto
Con decreto n. 249 del 22 agosto 2013
è stata approvata la procedura per la
definizione delle liste d’attesa per l’accesso
al sistema dei servizi semiresidenziali e
comunitari in rete e al sistema dell’abitare
sociale a favore della popolazione con
disabilità. Si tratta di un provvedimento
previsto specificamente dall’“Accordo di
attuazione dell’Atto di delega’ approvato
dalla Conferenza dei Sindaci della
Provincia di Pordenone e con il quale
viene affidata all’ASS6 la gestione dei
servizi socio-assistenziali a favore della
popolazione con disabilità per il triennio
2013-2015. In particolare nel documento
citato si prevede che l’“Accesso al sistema
dei servizi semiresidenziali e comunitari in
rete e al sistema dell’abitare sociale” sia
regolato da specifici criteri e linee guida
così da garantire equità, uniformità e
trasparenza nell’accesso ai servizi. Le liste
d’attesa hanno quindi lo scopo di definire
una priorità per l’accesso delle persone
con disabilità al sistema dei servizi
individuando i percorsi più appropriati in
termini di tipologia, modello assistenziale
ed educativo di riferimento. Le liste
d’attesa hanno valore provinciale e non
sono vincolate rigidamente alla residenza
del richiedente anche se la permanenza
nell’area territoriale di riferimento può
diventare un criterio preferenziale per
l’assegnazione finale dell’utente al servizio.
L’inserimento nelle liste d’attesa avviene
previa richiesta formulata dall’interessato,
dalla famiglia o dal legale rappresentante
attraverso il case manager, assistente
sociale dei Servizi in delega, al Coordinatore
Sociosanitario, al quale deve pervenire
anche il progetto elaborato e sottoscritto
in sede di Equipe Multidisciplinare per
l’Handicap. L’inserimento nelle liste d’attesa
prevede l’assegnazione di un punteggio
elaborato sulla base di criteri di valutazione
della situazione. La richiesta di inserimento
in lista d’attesa è istanza necessaria e
sufficiente, qualora vi sia il posto disponibile,
a consentire l’inserimento nel servizio
richiesto, inserimento che si perfeziona
con decreto del Direttore Generale. La
rinuncia all’istanza presentata comporterà
necessariamente la cancellazione dalla
lista d’attesa.
Lucio Bomben
Il libro di Paola Natalicchio “Il
Regno di Op” (Einaudi, 2013)
parla di Angelo, un bambino di
due mesi colpito da fibrosarcoma
(«È una massa di otto centimetri e
mezzo, dovete scappare al pronto
soccorso») e dei suoi genitori (Paola
è la mamma). È la descrizione del
lungo e sofferto viaggio verso il
ritorno ad una vita apparentemente
normale, attraverso un oceano fatto
di ospedali, medici, incomprensioni,
delusioni, speranze, scelte difficili.
Ne parlo perché uno dei capitoli
del libro (“La calcolatrice ed il
finestrino”) descrive crudamente il
percorso, visto con gli occhi degli
interessati, per riuscire ad ottenere
il riconoscimento dell’indennità
di accompagnamento, in un giro
vorticoso tra medico curante,
patronati, aziende sanitarie ed
INPS: le istituzioni non fanno
una bella figura, anzi emerge
chiaramente come la burocrazia
sia in grado di annullare i rapporti
con le persone, capace di
anteporre il rispetto formale di una
babele normativa al rispetto per la
sofferenza («Ma non esiste IBAN
su cui rimborsare l’umiliazione, la
stanchezza, l’ingiusto sfinimento
accessorio, le lacrime che ti
rimangono in gola come pezzi di
vetro quando entri in un ufficio e
su un modulo in fotocopia … segni
una croce sul quadratino “handicap”
con accanto il nome di tuo figlio e
vorresti prendere a calci il muro»).
Penso a quella piccola parte del
mio lavoro quotidiano che dedico
ai bambini per riconoscere loro un
giusto diritto, penso ai loro genitori,
alla mia fortuna e a che cosa farei
io al loro posto; sono convinto che
il mio “agire” abbia smarrito il suo
significato.
Invalidità
handica
econom
previden
Maggioli
Fiere, sag
Normativ
controlli.
Maggioli
vile,
Biblioteca:
vetrina delle
novità
Rubrica,
l’angolo giuridico
sanitario
a cura della
Biblioteca Scientifica
[email protected]
Più ampio l’accesso
al pubblico impiego
Sandro Santarossa
Invalidità civile disabilità ed
handicap. Diritti, provvidenze
economiche e processo
previdenziale.
Maggioli 2012
L’opera, comprensiva di formulario e schemi,
aggiornata alla circolare INPS 14 marzo
2012, n. 38 e alla recente giurisprudenza,
tratta la materia dell’invalidità, disabilità
ed handicap sia nel merito, per meglio
comprendere quali sono i diritti e le fonti
normative di riferimento, sia nella procedura
che si deve attivare per ottenere le
provvidenze economiche e per difendersi
nel processo previdenziale.
Fiere, sagre e feste paesane.
Normativa, adempimenti e
controlli.
Maggioli editore 2013
Fiere, sagre e feste paesane coinvolgono non
poco le amministrazioni locali, impegnate sia nelle
fasi organizzative che nei controlli da effettuare
affinché tutto si svolga regolarmente e in piena
sicurezza per i partecipanti. Nella prima parte
del volume sono analizzate le diverse attività
con la proposta di casi operativi, corredati da
un sintetico prontuario delle principali violazioni
e sanzioni riguardanti il commercio su aree
pubbliche, la somministrazione temporanea di
alimenti e bevande, il pubblico spettacolo e i
trattenimenti vari. Nella seconda parte è invece
approfondita la disciplina delle manifestazioni
come lotterie, tombole e pesche di beneficienza,
anche qui con il corredo di casi operativi e
prontuario. Un’ampia parte è infine dedicata
alla modulistica da utilizzare e alla normativa,
alle circolari e ai pareri di utile riferimento.
La Legge 6 agosto 2013, n. 97 (in G.U. e delle applicazioni informatiche più
n. 194 del 20 agosto 2013; in vigore diffuse, altri requisiti eventualmente
dal 4 settembre 2013) “Disposizioni per previsti dal bando o avviso o da norme
l’adempimento degli obblighi derivanti specifiche);
dall’appartenenza dell’Italia all’Unione • avere adeguata conoscenza della
Europea - Legge europea 2013” ha lingua italiana da accertare nel corso
modificato l’art. 38 del D.Lgs. 165/2001 dello svolgimento delle prove di esame
in ordine all’accesso al pubblico impiego o con specifica prova qualora il concorso
prevedendo che possono accedere ai sia per soli titoli.
posti di lavoro presso le amministrazioni In definitiva non avremo poliziotti, presidi,
pubbliche che non implicano esercizio prefetti, magistrati o militari stranieri,
diretto o indiretto di pubblici poteri, ma sarà possibile, ad esempio, trovare
ovvero non attengono alla tutela immigrati a insegnare nelle scuole
dell’interesse nazionale, anche i familiari pubbliche italiane, a fare gli impiegati
di cittadini degli Stati membri dell’Unione negli uffici comunali, a curare i malati
Europea non aventi la cittadinanza di negli ospedali.
uno Stato membro dell’UE che siano La norma, anticipata dalle sentenze di
titolari del diritto di soggiorno o del diritto diversi tribunali, provvede ad allineare
di soggiorno permanente e i cittadini di l’Italia alla normativa dell’Unione
Paesi terzi che siano titolari del permesso Europea, sia pure con un certo ritardo,
di soggiorno CE per soggiornanti di tanto che a Bruxelles si stava aprendo
lungo periodo o che siano titolari dello una procedura di infrazione. In realtà già
status di rifugiato ovvero dello status di la Convenzione Oil 143/1975, ratificata
protezione sussidiaria.
dall’Italia, parificava i lavoratori stranieri
Non si può prescindere dal possesso legalmente soggiornanti e i lavoratori
della cittadinanza italiana per i posti nazionali.
dei livelli dirigenziali nonché per quelli Anche il Dipartimento per le pari
che prevedono funzioni di vertice Opportunità della Presidenza del
amministrativo, per l’esercizio di funzioni Consiglio dei Ministri aveva già
che comportino l’elaborazione, la segnalato nei suoi pareri (vedi per la
decisione e l’esecuzione di provvedimenti sanità i pareri n. DPO760 del 20.01.2011,
autorizzativi e coercitivi e per le funzioni DPO8153 del 06.06.2011 e Rep. 23 del
di controllo di legittimità e di merito.
08.02.2012) la necessità che i concorsi
Deve ritenersi che gli interessati pubblici fossero aperti ai cittadini stranieri
debbano altresì possedere i seguenti extra UE invitando le P.A. interessate a
requisiti (D.P.C.M. 07.02.1994 n. 174): modificare in tale senso avvisi e bandi
• godere dei diritti politici e civili anche negli (fatti salvi i casi di esercizio di pubblici
stati di appartenenza o di provenienza; poteri o tutela dell’interesse nazionale).
• essere in possesso di tutti gli altri Tali pareri fanno riferimento a diverse
requisiti previsti per i cittadini della pronunce giurisdizionali che ammettono
Repubblica (età minima, idoneità fisica gli stranieri extra UE sulla base di
all’impiego - fatti salvi i posti riservati un’interpretazione costituzionalmente
ad invalidi e assimilati -, titoli di studio e orientata delle norme dell’a. 2 del T.U.
professionali ove richiesti in funzione del sull’immigrazione e della Convenzione
posto da ricoprire, assenza di condanne OIL 143/1975 che parificano il cittadino
penali e procedimenti penali in corso, straniero regolarmente soggiornante a
conoscenza di una lingua straniera quello italiano.
7
Auguri a Irma Martin
Umanizzazione degli
ambienti, una nuova
mostra d’arte
a Villa Carinzia
Antonio Gabrielli - Giulio De Gregorio
Barbara Geri - Graziella Ricci - Patrizia Cicuto
e tutti gli amici del Distretto Ovest
Silvana Corona
A Villa Carinzia, nella grande sala di attesa dell’Ufficio
amministrativo assistenza sanitaria di base, sono ora di
scena le opere di Maria Ciani Seren. L’artista che fa parte
dell’Associazione “Arte Pagnacco” presieduta da Paolo
Pividori, si è sempre espressa in un’ampia varietà di materiale
(ceramica, vetro, stoffe, legno vecchio). Chagall, Klimt, Monet,
Giotto e Mantegna sono solo alcuni degli artisti del passato
che sono sempre presenti nel suo sentire e l’accompagnano
nelle sue creazioni. La mostra che può essere visitata dal
lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 16 fino al 30 novembre,
rientra nell’ambito del progetto aziendale “Umanizzazione
delle sale d’attesa”, teso a migliorare la qualità dei servizi offerti
all’utenza, trasformando il luogo dell’attesa in uno spazio pieno
di significati e di idee, ricco di elementi ed appigli visuali per
interrompere la lunghezza e la monotonia dell’attesa agli utenti
e a tutti coloro che a vario titolo accedono alle nostre strutture.
Avere la fortuna di
lavorare con te significa avere il raro privilegio di
poter osservare all’opera tante qualità riunite tutte insieme
in un’unica persona: una grande professionalità mai disgiunta da
una profonda umanità che ti ha consentito di essere accanto e partecipare con particolare sensibilità alle sofferenze ed alle difficoltà delle
persone malate e delle loro famiglie. Avere la fortuna di lavorare con Irma significa poter osservare il costante impegno di supporto e orientamento verso i
Colleghi e tutti gli altri operatori che lavorano sia nell’area sanitaria che nell’area
sociale. L’affidabilità di Irma deriva non solo dalla sua capacità di saper far agire
sinergicamente tutte queste qualità ma anche dalla capacità di farsi carico delle
problematiche sapendo prendere decisioni sagge e responsabili grazie ad una
concreta visione della realtà e dei suoi limiti. Avere la fortuna di lavorare con
Irma non significa solo tutto ciò ma significa anche avere accanto una persona che ha sempre voluto e saputo andare avanti, con coraggio e lealtà.
Irma, grazie di tutto quello che sei stata e di tutto quello che hai fatto.
Sei e rimarrai l’anima di questo Distretto.
Ricordando Alessandra
Cara Alessandra,
da poco tempo lavoravi con noi in NPI. Abbiamo cominciato a conoscerti e subito, insieme a te, abbiamo fatto i conti con i limiti. Abbiamo imparato da te e con te che felicità
può essere anche solo una stanza dove poter lavorare muovendoti con la carrozzina. Insieme a te abbiamo spostato, attrezzato, adeguato uno spazio che ti ha permesso
di lavorare ma anche di sorridere. Ti piaceva lavorare con noi. Quante volte ti sei tormentata tra la voglia di essere una persona libera, essere una persona viva o soltanto
essere! Non ti sei mai accontentata soltanto di essere, volevi sentirti viva, innamorata, autonoma, utile, desiderata, elegante, bella: una Donna con la D maiuscola. Abbiamo
cercato di aiutarti a realizzare i tuoi desideri, provando in tutti i modi a conciliare le tue volontà e i tuoi sogni con la realtà, così da essere anche noi felici assieme a te.
Ciao Alessandra.
Gli operatori della Neuropsichiatria Infantile - Distretto SUD
In ricordo di Alessandra, la NPI del Distretto SUD ha avviato una raccolta di fondi che saranno devoluti al progetto denominato
“Percorsi di autonomia” sostenuto da Ass. Down FVG, Soc. Coop Sociale il Granello e dall’ASS6
Date e corsi sicurezza sono disponibili in intranet: http://intranet-ass6/ Formazione del personale Corsi sicurezza
Direttore Responsabile
A questo numero hanno collaborato:
Marco Castelletto
Lucio Bomben
Direttore Dipartimento di Prevenzione
Coordinamento Redazionale
Silvana Corona
Redazione
Sara Daneluzzi
Anna Maria Falcetta, Nevio Iacuzzi
Ornella Miot, Luciana Pignat,
Sandro Santarossa, Sergio Saracchini,
Simone Zanin, Carmela Zuccarelli
Caterina Cicchirillo
Dipartimento di Prevenzione
Silvana Corona
Responsabile Amministrativo di Distretto
Area Urbana
Paola De Lucia
Responsabile Servizio Infermieristico Aziendale
Enzo Re
Direttore Servizio Veterinario
Sandro Santarossa
S.O.C. Affari Generali e Legali
Fulvio Tesolin
Direttore Servizio Psichiatrico
di Diagnosi e Cura
Dipartimento di Salute Mentale
Giuseppe Tonutti
Direttore Generale
Pamela Franceschetto
Segreteria
Ornella Miot, Luciana Pignat
Tel. 0434-369917
Fax 0434-522650
e-mail: [email protected]
[email protected]
Coordinamento Sociosanitario
Simone Zanin
Laura Litardi
S.O. Gestione delle Risorse Umane
Franca Pusiol
Dipartimento di Prevenzione
Centro Salute Mentale - Distretto Nord
Dipartimento di Prevenzione
Graziella Zilli
Impaginazione e Grafica Sergio Saracchini
Stampa Grafica Goriziana - Gorizia
Registrazione Tribunale di Pordenone n. 515 del 28 luglio 2004
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Numero 09 - Settembre - Azienda per i Servizi Sanitari n. 6