C onoscenza R esponsabilità E quità A ppartenenza R elazione E ccellenza S icurezza A mbiente L egalità U manità T rasparenza E fficienza AsSei Periodico d’informazione - Anno XVII - n. 9 / Settembre 2013 Periodico Aziendale l’editoriale Ospedale e territorio Con l’analisi di alcuni dati di carattere gene generale sulle pre prestazioni di rico ricovero, si posso possono fare alcune considerazioni, seppur parzia parziali, in merito a quanto fatto in azienda per lo sviluppo dei servizi territoriali nel corso di questi ultimi anni. Per quanto riguarda le attività di ricovero sui residenti, i primi sei mesi del 2013 hanno fatto registrare un calo rispetto a quanto avvenuto nel corso del 2012. In particolare, i ricoveri nelle strutture della provincia di Pordenone si sono ridotti di circa 1.000 unità (circa 700 presso l’azienda degli ospedali riuniti del pordenonese, un centinaio al CRO ed oltre 200 nella Casa di Cura San Giorgio). Complessivamente il fatturato per queste strutture, limitatamente all’attività svolta sui residenti della provincia, è sceso di oltre un milione di euro. Tale riduzione è confermata anche per la così detta fuga extra area vasta, cioè per quella quota di cittadini pordenonesi che si sono recati negli altri ospedali della nostra regione. Numericamente il calo è contenuto in una cinquantina di unità, ma con effetti importanti sul fatturato, sceso di oltre 1.300.000 euro. Sulla fuga extra-regionale, invece, non ci sono ancora dati ufficiali che riguarderanno l’intero anno 2012, mentre quelli del 2013 saranno disponibili solo fra un anno. Il trend sopra descritto è comunque in linea con quanto sta accadendo a livello nazionale dove si registra un calo diffuso dell’attività di ricovero. Sui dati di ricovero incidono in particola- Giuseppe Tonutti re alcuni elementi come la minore natalità ed il potenziamento di alcuni servizi territoriali. Nel corso degli ultimi anni, in particolare, nel pordenonese è stata potenziata l’assistenza domiciliare con l’obiettivo di assicurare, presso le abitazioni, il monitoraggio di diversi parametri per alcune tipologie di utenti e consentire così di apportare per tempo quei correttivi terapeutici che permettono di procrastinare l’aggravamento di alcune patologie croniche. È stato anche potenziato, attraverso la collaborazione con un medico pneumologo che opera in connessione con il reparto ospedaliero, il controllo delle ossigeno-terapie domiciliari, con aumento dell’appropriatezza nella gestione delle cure e prevenzione degli eventi di scompenso determinati da una scorretta assunzione dell’ossigeno. Infine, lo sviluppo della rete delle cure palliative ha permesso di mantenere al proprio domicilio numerosi pazienti che, prima di poter contare su questo servizio, erano costretti a ricorrere al ricovero ospedaliero, o presso l’hospice, nella fase terminale della propria vita. Non va inoltre dimenticato che sull’area medica si è progressivamente formata una sorta di ridondanza nell’offerta di servizi che sono messi a disposizione dei cittadini; tali servizi entrano facilmente in concorrenza fra loro, basti pensare ai reparti di medicina interna ospedalieri, a quelli per post-acuti, alle RSA, all’assistenza domiciliare, alle Case di riposo con ridotta o assente lista d’attesa, all’Hospice, alla rete per le cure palliative e, dove esiste, all’ospedale di comunità. Si tratta di servizi con un loro preciso target ed ampie aree di sovrapposizione dell’attività che agiscono su tipologie di pazienti simili; il fenomeno andrebbe meglio esaminato in sede di programmazione regionale. Resta comunque il dato, non casuale, bensì frutto degli interventi effettuati nel territorio provinciale nel corso di questi anni, del calo dei ricoveri rispetto allo scorso anno. Tale dato non produrrà effetti economici positivi (minor spesa) per l’azienda territoriale nel corso di quest’anno, ma probabilmente lo farà per gli anni a venire. Si sta in pratica verificando quanto atteso, cioè il passaggio di attività dall’ospedale al territorio con potenziale beneficio per tutti, in primis per i pazienti, ma anche per i costi complessivi del sistema che, presumibilmente, dal prossimo anno dovrà misurarsi per la prima volta con una contrazione delle risorse a disposizione. Il dato di riduzione dei ricoveri ci dice anche un’altra cosa, cioè che è necessario procedere ad una destrutturazione ospedaliera importante, soprattutto per alcune funzioni; si tratta di operazioni difficili e dolorose per tutti, ma obbligatorie, soprattutto in un periodo di scarsezza di risorse come quello che stiamo vivendo. In mancanza sarà inevitabile convivere con l’inefficienza determinata dal permanere di importanti costi fissi, di sicuro esagerati rispetto ai volumi di attività prodotti, con l’aumento dei rischi per i pazienti determinati dalla diluizione della casistica trattata dagli operatori, nonché con la difficoltà a coprire tutti i turni con il personale a disposizione. In sostanza è giunto il momento di far seguire i fatti alle parole ed avviare una seconda fase (dopo quella degli anni ’90) di riconversione di alcune strutture ospedaliere, discorso che vale per tutta la Regione, ma dal quale il territorio del Friuli Occidentale non si può sottrarre. Prevenzione, tutto sui certificati sanitari aboliti dal “Decreto del fare” Caterina Cicchirillo 2 Finalmente una ventata di aria tecnici abilitati alla revisione di nuova nelle competenze certificative autoveicoli. di idoneità dovute dai medici del La nostra Regione aveva già Dipartimento di Prevenzione, grazie anticipato l’abolizione di numerosi alla legge 20 agosto 2013, n. 98 di certificati di idoneità ritenuti non conversione del cosiddetto “Decreto più utili alla tutela della salute o del fare”, il D.L. 21 giugno 2013, n. comunque superati da altre leggi, 69 recante: “Disposizioni urgenti ma l’applicazione di tale norma per il rilancio dell’economia”, che regionale diventava impossibile ha introdotto numerose norme di quando si trattava di lavoratori in semplificazione in vari campi. Per servizio al di fuori del Friuli Venezia quel che concerne gli aspetti che Giulia. La nuova legge, abrogando riguardano il mondo della sanità, queste anacronistiche certificazioni, di particolare rilievo il contenuto riconosce da un lato la bontà delle dell’articolo 42, che cancella in un scelte normative a suo tempo sol colpo una serie di certificati, effettuate dalla nostra Regione, consentendo di ridurre pesi e costi offrendo uno strumento di equità per burocratici, ed è importante che tutti i cittadini indipendentemente cittadini siano informati delle nuove dalla residenza, ma - ancor più opportunità che la legge offre loro. In libera preziose risorse, sia materiali pratica vengono aboliti i certificati di che umane, che possono essere ora sana e robusta costituzione e quelli dedicate a interventi di Prevenzione di idoneità psicofisica all’impiego o al e di Promozione della Salute lavoro, documenti fino ad ora richiesti sicuramente più efficaci. Anche obbligatoriamente alle seguenti l’articolo 42-bis, introdotto con la legge di conversione, è di grande rilievo, categorie: in quanto ha disposto l’abolizione 1.studenti degli Istituti magistrali; 2.studenti delle scuole infermieri e dell’obbligo, recentemente introdotto, della certificazione medica per poter assistenti sanitarie; 3.personale in servizio presso la praticare l’attività ludico-motoria e amatoriale. Si è infatti considerato Corte dei Conti; che tale obbligo, a fronte di una 4.dipendenti degli uffici esattoriali; 5.minorenni ai fini dell’assunzione a utilità del tutto relativa per la salute, avrebbe invece posto un limite lavori non a rischio; 6.farmacisti e dipendenti di alla promozione dell’attività fisica come stile di vita per guadagnare farmacie; salute, prevenire malattie e favorire 7.pubblici dipendenti in genere; 8. personale dirigente e non dirigente la socializzazione, in quanto i costi che il suo rilascio comportava del Servizio Sanitario Nazionale; non erano sostenibili da tutte le 9.maestri di sci; 10.addetti alla vendita dei generi di persone. In conclusione: le nuove norme approvate costituiscono monopolio; 11.cittadini che svolgono il servizio senza dubbio un buon esempio di “Evidence-Based Medicine” (E.B.M.) civile nazionale; o “Medicina Basata sulle Evidenze”, 12.giudice di pace; ma anche di equità nei confronti dei 13.giudici onorari aggregati; 14.lavoratori addetti all’impiego di cittadini e di uso oculato delle risorse che, in ambito sanitario, sono sempre gas tossici; 15.persone addette ai lavori domestici “limitate” a fronte di bisogni che sono invece “illimitati”. (tessera sanitaria); 16.alimentaristi (libretto di idoneità sanitaria); 17.titolari di imprese e responsabili Personale, adottati i nuovi regolamenti di disciplina Simone Zanin Nell’ultimo numero abbiamo trattato del “Codice di comportamento dei dipendenti dell’ASS6”, che è stato adottato in applicazione della recente normativa nazionale. Come detto, il codice contiene i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare, la cui violazione è fonte di responsabilità disciplinare. Per armonizzare le disposizioni aziendali in materia, quindi, si è reso necessario aggiornare i riferimenti contenuti nei tre regolamenti di disciplina (per il personale dirigente, per il personale del comparto sanità e per il personale dei servizi in delega), che l’Azienda aveva già adottato nel 2011, conseguentemente alle disposizioni del D.Lgs. 150/2009, meglio conosciuto come riforma Brunetta. I regolamenti, reperibili in intranet aziendale http://intranet-ass6/ (Bacheca/Regolamenti aziendali adottati nel 2013), contengono le tipologie di sanzioni disciplinari previste, i criteri e le procedure per l’irrogazione, nonché i soggetti o gli uffici competenti, che intervengono nel procedimento. Invec le ric inferm ovi di anet-ass6/ Invecchiamento della popolazione lavorativa, le ricadute sulla professione infermieristica Paola De Lucia L’invecchiamento della forza lavoro è hanno determinato un aumento dei ritmi e prestazioni o addirittura ad abbandonare un fenomeno che accomuna tutte le tempi di lavoro e della complessità dei casi: la professione. Le limitazioni certificate economie sviluppate come esito di due questo è motivo di burn-out, assenteismo dal medico competente (in particolare fattori principali: demografico, correlato e aumento delle ore di lavoro straordinario l’inidoineità) sono uno strumento all’invecchiamento della popolazione in con inevitabili ripercussioni sulla salute fondamentale per la prevenzione di generale, ed economico, correlato alla crisi degli operatori, specie di quelli più avanti conseguenze potenzialmente ancora finanziaria dei sistemi di protezione sociale. con l’età. L’interrogativo che si pone, più gravi per il professionista e per la Il progressivo innalzamento dell’età in un’ottica di conciliazione tra qualità salvaguardia del suo stato di salute, ma pensionabile e degli anni di contribuzione e sicurezza, è come gli operatori, col l’esperienza concreta delle aziende è un forte acceleratore dell’invecchiamento progredire dell’età, potranno far fronte a tali sanitarie e la dinamica di invecchiamento della forza lavoro. In alcuni paesi, la trasformazioni garantendo insieme qualità del personale indicano la necessità di proiezione è preoccupante: tra 25 anni il delle cure e contenimento dell’usura fisica adottare nuove modalità di gestione 35% della popolazione infermieristica avrà e degli effetti negativi sulla propria salute. organizzativa del fenomeno caratterizzato più di 55 anni. Per l’Italia si tratta di un Questo fa ipotizzare che per infermieri e gli da un progressivo aumento del numero fenomeno nuovo: le tutele pensionistiche altri operatori sanitari di età più avanzata di lavoratori inidonei. Nel prossimo e i contratti di lavoro futuro avremo personale hanno fin qui permesso ultracinquantacinquenne che una fuoriuscita precoce assisterà persone anziane, con dal lavoro, tanto da un incremento del numero degli determinare un limitato operatori che dovranno lavorare in tasso di occupazione di condizioni fisiche non ottimali sia lavoratori nella fascia per l’aumento dell’età anagrafica, di età 55-64 anni. Nelle sia a causa di situazioni usuranti Aziende Sanitarie protrattesi per un lungo periodo. l’invecchiamento della Forse per comprendere bene popolazione lavorativa le ricadute dell’invecchiamento ha conseguenze di rilievo della professione infermieristica, in termini organizzativi che è da più parti definita come e gestionali, in quanto la vera emergenza, il problema alcune attività degli dovrebbe essere analizzato con operatori sanitari o le uno sguardo nuovo, rispondendo condizioni in cui le stesse a tre domande: si svolgono possono essere a loro potrebbe essere difficile sostenere i • come saranno le aziende sanitarie tra 25 volta causa di problemi di salute che turni di lavoro, mentre probabilmente si anni? tipicamente aumentano con l’età. Secondo svilupperanno aspettative, attitudini e priorità • quali saranno i bisogni degli assistiti tra il Department of Health Britannico, circa lavorative diverse che le organizzazioni 25 anni? il 70% delle disabilità acquisite sono sanitarie dovranno considerare. Il tema • quale contributo può offrire un infermiere legate all’attività lavorativa: in particolare dell’invecchiamento degli infermieri e degli di età superiore ai 55 anni in un sistema il personale sanitario è considerato più a altri operatori sanitari solleva tre questioni che già ora è difficile sostenere per quelli rischio di sviluppare disturbi al rachide per la medicina del lavoro e l’ergonomia: più giovani? per la movimentazione manuale delle • la difficoltà di riassegnazione del Senza contare che, stante l’andamento demografico, andranno fronteggiati non persone assistite, ma sappiamo che personale con ridotte capacità lavorative; sussistono anche altri disturbi dell’apparato • il rischio di un “invecchiamento solo i problemi correlati alle limitazioni in ambito lavorativo, ma anche alla possibile osteoarticolare o presenza di comorbilità. patologico”; Le condizioni lavorative implicate • il mantenimento delle capacità lavorative maggiore esigenza, per gli operatori, di nell’insorgenza dei problemi di salute degli operatori al fine di garantire la dedicarsi a funzioni di caregivers verso sono molteplici e riguardano non solo gli qualità dell’assistenza. La tutela della i propri familiari anziani. Per affrontare aspetti fisici del lavoro, ma anche quelli salute degli operatori è strettamente questa importante sfida sarà necessario psicosociali (il cui impatto è probabilmente legata al livello di cure fornite agli assistiti e sviluppare una leadership attenta al dell’invecchiamento degli potenziato da un’esposizione cumulata). In se l’organizzazione e le modalità di lavoro fenomeno Italia le trasformazioni che hanno investito rendono l’operatore “non più adatto”, egli operatori e riprogettare la logistica e le il sistema sanitario (aziendalizzazione, sarà costretto a tutelare la propria salute strutture di supporto all’attività lavorativa. assistiti sempre più anziani e polipatologici) riducendo la qualità/quantità delle sue 3 Influenza aviaria, tiene il sistema produttivo e sanitario provinciale Enzo Re 4 Esito negativo! Il respiro viene trattenuto, giusto quel tanto che serve per accertare che sia vero davvero e ci si lascia andare ad un sospiro di liberazione. Per il momento niente aviaria nei nostri allevamenti. Questo è quello che abbiamo provato in questi giorni, coinvolti nei piani di monitoraggio previsti a seguito dei focolai scoppiati in Emilia Romagna. Il 22 agosto è arrivato l’ordine urgente di monitorare tutti i capannoni dei 4 allevamenti in cui in provincia di Pordenone sono presenti galline ovaiole, con l’esecuzione di 30 prelievi di sangue e 30 tamponi tracheali. Il controllo doveva poi essere ripetuto settimanalmente negli allevamenti che entravano nella medesima filiera di quelli risultati positivi. Ci guardiamo e senza parlare ci interroghiamo: abbiamo tutto il materiale che serve per i prelievi? E i dispositivi individuali di protezione? Scatta immediatamente la ricerca di quanto necessario. Grazie alla disponibilità dei nostri uffici e dell’Istituto Zooprofilattico, il 23 agosto siamo già in campo per monitorare il primo allevamento. Gli altri vengono fatti nei giorni successivi, tenendo conto che, per non fare gli “untori”, devono passare almeno 3 giorni perché lo stesso veterinario possa entrare in un altro allevamento. Al momento tutte le analisi fin qui eseguite hanno dato esito favorevole. Di seguito vediamo le risposte degli esperti alle domande più frequenti sulla malattia. È un virus trasmissibile all’uomo? Si tratta di orthomyxovirus di tipo A, come quello delle influenze umane. Antigenicamente è definito come H7N7, ad alta virulenza per i volatili. Si può trasmettere all’uomo solo mediante contatto diretto con animali ammalati. In questo momento quindi, le persone a rischio di esposizione sono solo i lavoratori all’interno degli allevamenti infetti. Per loro è prevista l’adozione di misure preventive di sicurezza e specifici controlli. Salute mentale, potenziato l’osservatorio del suicidio e parasuicidio Fulvio Tesolin Quali sono i sintomi dell’influenza Il suicidio è un evento a forte impatto aviaria da virus H7N7 sull’uomo? sociale, dal momento che ogni anno Di solito questo tipo di virus non infetta nel mondo circa un milione di persone gli uomini. A seguito di contatti con muore per questa causa, un numero animali infetti è possibile la comparsa venti volte superiore tenta di uccidersi di congiuntivite; in alcuni casi sono ed è stato stimato che, per ogni suicida, stati osservati anche lievi sintomi simil- sei persone a lui vicine cadono in un influenzali. profondo sconforto. Le statistiche È pericoloso consumare carne di pollo italiane mostrano che negli ultimi anni e uova? i suicidi sono andati aumentando di Uova e carni avicole non comportano frequenza su tutto il territorio nazionale alcun rischio di trasmissione all’uomo. e che la nostra Regione ha il triste Perché si abbattono gli animali? primato – secondo i dati ISTAT – del Oltre ai danni economici che l’influenza più elevato tasso di suicidarietà della aviaria può provocare all’intero comparto penisola. Quest’ultimo aspetto ha avicolo data la sua elevata trasmissibilità e indotto la Regione Friuli Venezia virulenza, è necessario Giulia – attraverso i diversi Piani limitare la diffusione del sanitari susseguitisi dai primi anni virus per una questione ’90 – a fornire indicazioni affinché i di sanità pubblica: Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) proteggere i lavoratori promuovessero progetti di prevenzione esposti ed evitare che e intervento, avviati a Pordenone a il virus possa adattarsi partire dal 1996 attraverso iniziative e all’uomo e provocare in attività che l’Osservatorio del suicidio futuro la tanto temuta e parasuicidio ha sostenuto nel corso pandemia. di questi anni. Questa unità funzionale è costituita da un ristretto pool di Perché vengono sequestrate e distrutte operatori di varia qualifica – psichiatri, le uova degli allevamenti infetti? psicologi, infermieri – che si è dedicata Premesso che le uova non rappresentano e lavora, contemporaneamente, alcun pericolo per il consumatore, vengono su quattro livelli: il monitoraggio distrutte per evitare che la malattia possa epidemiologico del fenomeno, il trasmettersi ad altri avicoli. collegamento con l’ospedale generale, A casa possiedo pollame per il consumo lo sviluppo di gruppi terapeutici e di familiare. Come devo comportarmi? In genere i virus influenzali avicoli sono Auto-Mutuo Aiuto (AMA) e gli interventi portati da uccelli selvatici. L’ideale sarebbe informativi-formativi sul personale allevare il pollame completamente al sanitario e sulla popolazione generale. chiuso. In alternativa almeno la mangiatoia In particolare va sottolineato l’impegno e l’abbeveratoio devono essere protetti dal profuso sul social network e sulla contatto con uccelli selvatici. Se vi è morte realtà associativa e di volontariato – la improvvisa e contemporanea di diversi collaborazione con la Casa dell’Autoanimali, occorre contattare il Servizio Mutuo Aiuto – che ha consentito la nascita del Centro di ascolto e dei veterinario. gruppi AMA per i sopravissuti, ovvero In conclusione è doveroso un riconoscimento ai colleghi che hanno le persone che hanno messo in atto lavorato per i controlli, ma anche agli tentativi e le persone che hanno perso allevatori che hanno saputo proteggere un caro per suicidio. Uno degli obiettivi i loro allevamenti adottando in modo dell’Osservatorio è quello di favorire efficace i previsti comportamenti e requisiti e sostenere un dispositivo sociale a bassa soglia sanitaria cui possano di biosicurezza. accedere le persone che, nella fase che precede l’evento suicidario, e, in Cosmetovigilanza, il punto sulle novità in regione Graziella Zilli Franca Pusiol manifestano un disagio psicologico, ma Il gruppo di lavoro che in ASS6 si occupa disconoscono questo malessere e non dell’attività di cosmetosorveglianza, anche cercano per questo motivo alcun tipo nel 2012 ha contribuito alla realizzazione di aiuto. Questi servizi informali hanno, di un progetto ministeriale sull’argomento. oggi, un valore aggiunto che deriva Il progetto, rivolto a tutte le Regioni d’Italia, dalla constatazione dell’aumento dei era strutturato in forma di bando e aveva suicidi in persone che non hanno mai come tema “Programma di informazione avuto precedenti contatti con il nostro e di norme introdotte dal regolamento DSM, fascia di persone sulle quali 1223/2009 in materia di cosmetovigilanza, pesa una crisi societaria, economica e con particolare riguardo alla necessità di lavorativa che, sicuramente, concorre nel generare un disagio che porta provvedere alla segnalazione di eventi alcuni di loro a mettere in atto condotte avversi gravi”. Obiettivo del progetto autolesive. Da queste premesse era rappresentato dalla realizzazione nasce il bisogno di potenziare di un lavoro rivolto esclusivamente agli l’Osservatorio estendendo da un operatori sanitari, al lato le sue attività orientate al social fine di coinvolgerli network con particolare riferimento ad e sollecitarli a alcuni nodi critici – lavoro e le agenzie parte di riferimento – che paiono nevralgici prendere attiva al processo in questa fase storica e dall’altro rilanciando una serie d’iniziative di segnalazione di formative mirate alle aree critiche eventi avversi gravi, della sanità, in particolare ospedaliera, p o t e n z i a l m e n t e dove è più frequente incontrare le correlati all’utilizzo persone che portano le problematiche di cosmetici sia sopraesposte. L’Osservatorio, nei primi prodotti in maniera mesi dell’anno prossimo, produrrà un conforme alle report su attività sostenute e risultati disposizioni di legge o sia di quelli oggetto ottenuti e una riflessione critica sugli di contraffazione o comunque non sicuri adeguamenti da apportare all’attuale per la salute del consumatore. Con assetto d’intervento. delibera della Giunta Regionale l’ASS6 Aiutare le persone che compiono “Friuli Occidentale”, unitamente all’ASS2 gesti auto lesivi e quelle (congiunti, “Isontina” e all’Azienda Ospedalieropartner, amici, ecc.) che sono Universitaria “Ospedali Riuniti” di Trieste, coinvolte emotivamente con il soggetto è stata coinvolta in maniera diretta al protagonista del tentato suicidio o del fine di realizzare tale progetto. All’ASS6 suicidio avvenuto significa innanzitutto affrontare le loro istanze esistenziali, sono state assegnate la realizzazione di informazione e che appartengono alla dimensione di un programma umana, prima e oltre la patologia divulgazione tramite DVD - con inclusa psichiatrica. Su questo tema il DSM l’effettuazione di un cortometraggio - la ha organizzato un convegno dal titolo realizzazione del sito web Regionale ““Strategie territoriali operative per dedicato alla cosmetovigilanza, nonché la sopravvissuti al suicidio (STOPSS)” formazione specifica rivolta ai farmacisti in che si terrà presso la Sala consiliare servizio nelle farmacie aperte al pubblico, della Provincia - in Largo San Giorgio, tuttora in corso di concretizzazione. Il a Pordenone, il giorno 11 ottobre 2013, sito web dedicato, a cui si accede dalle ore 9 alle ore 17.30. Il seminario cliccando su: www.cosmetovigilanzafvg.it è in fase di accreditamento ECM per Medici, Psichiatri, I.P., Educatori. consentirà la raccolta, il monitoraggio e l’analisi in rete di dati e immagini provenienti da siti multicentrici. All’interno del sito (parte in alto a scorrimento) è stato inserito il cortometraggio realizzato e vi è inoltre una pagina dedicata ai link utili da consultare, oltre a tutte le informazioni normative sui cosmetici e il collegamento con il sito WEB dell’Osservatorio Regionale di Cosmetovigilanza riservato esclusivamente al personale medico o farmacista da utilizzare per eventuali segnalazioni di eventi avversi gravi correlati all’uso di un cosmetico. Le segnalazioni, che possono essere effettuate sia dai medici dipendenti o convenzionati con il servizio sanitario regionale sia da tutte le farmacie della Regione, sono inviate in forma riservata e saranno quindi inoltrate al Ministero della Salute per la successiva elaborazione dei dati. Attraverso la pagina “segnala”, previa una semplice registrazione sul sito, medici e farmacisti, possono dunque compilare un modulo in formato elettronico e permettere, anche grazie alla propria segnalazione, l’eventuale eliminazione dal mercato di tutti quei prodotti cosmetici che potrebbero arrecare serie conseguenze alle persone che li utilizzano. Il sito, inoltre, grazie ai numerosi link da consultare, è sicuramente utile a tutti gli utenti interessati alla cosmetovigilanza che vogliono tenersi aggiornati sulle normative o sulle ultime novità rispetto ai prodotti cosmetici che sono stati oggetto di segnalazioni di eventi avversi. Per sviluppare la parte di progetto che le era stata assegnata, questa Azienda si è avvalsa della collaborazione del Consorzio Universitario di Pordenone, dell’Università di Udine e dell’ISIA Roma Design e, a conclusione di questo impegnativo lavoro, la Regione FVG è risultata vincitrice del concorso a pari merito con l’Emilia Romagna. 5 Salute mentale, il progetto “Casa Moroldo” di Spilimbergo Invalidità civile, Disabilità, una lista d’attesa per un libro da l’accesso ai servizi leggere Biblio vetrin novit a cura d Bibliotec anna.falc Laura Litardi 6 Si è svolta mercoledì 3 Luglio a Spilimbergo l’inaugurazione e insieme il festeggiamento del 1° compleanno di “Casa Moroldo”, realtà abitativa riguardante quattro utenti del Centro di Salute Mentale dell’Area Nord che da un anno hanno iniziato un’esperienza di vita in autonomia andando a costituire un nucleo di convivenza inserito nel contesto della comunità cittadina. Il progetto è nato nell’ambito del Centro di Salute Mentale di Spilimbergo e ha trovato piena realizzazione in parternariato con l’ AITSaM-DDN, Associazione dei familiari per la tutela della salute mentale - durante e dopo di noi. La casa è stata intitolata alla figura del Prof. Moroldo fondatore e Presidente dell’AITSaM prematuramente scomparso tre anni fa. L’esperienza si colloca nell’ambito di esperienze innovative dell’abitare sociale resa possibile, come altre analoghe sorte in questi ultimi anni nel territorio dell’ASS6 - Dipartimento di Salute Mentale, dalla sinergia tra più componenti e sostenuta in larga parte dall’utilizzo del Fondo per l’Autonomia Possibile Salute Mentale. Le persone coinvolte si avvalgono della collaborazione per la gestione della casa e della vita quotidiana dell’opera di due assistenti familiari per alcune ore al giorno. L’abitare insieme in un piccolo nucleo in dimensione di autonomia dopo lunghi percorsi di cura e riabilitazione in ambiti istituzionali, costituisce per persone che vivono queste esperienze un’alternativa di crescita. L’esperienza della convivenza permette di sentirsi “tra amici” superando i vissuti di solitudine nel rispetto delle regole del vivere sociale. Hanno presenziato all’evento il Direttore dell’Azienda, il Vicesindaco di Spilimbergo, il Comandante della Polizia Municipale, la Responsabile dell’Ambito Distrettuale Nord oltre ai Responsabili, Dirigenti e operatori del CSM Area Nord e Spilimbergo e alla Presidente e componenti dell’AITSaM-DDN. Pamela Franceschetto Con decreto n. 249 del 22 agosto 2013 è stata approvata la procedura per la definizione delle liste d’attesa per l’accesso al sistema dei servizi semiresidenziali e comunitari in rete e al sistema dell’abitare sociale a favore della popolazione con disabilità. Si tratta di un provvedimento previsto specificamente dall’“Accordo di attuazione dell’Atto di delega’ approvato dalla Conferenza dei Sindaci della Provincia di Pordenone e con il quale viene affidata all’ASS6 la gestione dei servizi socio-assistenziali a favore della popolazione con disabilità per il triennio 2013-2015. In particolare nel documento citato si prevede che l’“Accesso al sistema dei servizi semiresidenziali e comunitari in rete e al sistema dell’abitare sociale” sia regolato da specifici criteri e linee guida così da garantire equità, uniformità e trasparenza nell’accesso ai servizi. Le liste d’attesa hanno quindi lo scopo di definire una priorità per l’accesso delle persone con disabilità al sistema dei servizi individuando i percorsi più appropriati in termini di tipologia, modello assistenziale ed educativo di riferimento. Le liste d’attesa hanno valore provinciale e non sono vincolate rigidamente alla residenza del richiedente anche se la permanenza nell’area territoriale di riferimento può diventare un criterio preferenziale per l’assegnazione finale dell’utente al servizio. L’inserimento nelle liste d’attesa avviene previa richiesta formulata dall’interessato, dalla famiglia o dal legale rappresentante attraverso il case manager, assistente sociale dei Servizi in delega, al Coordinatore Sociosanitario, al quale deve pervenire anche il progetto elaborato e sottoscritto in sede di Equipe Multidisciplinare per l’Handicap. L’inserimento nelle liste d’attesa prevede l’assegnazione di un punteggio elaborato sulla base di criteri di valutazione della situazione. La richiesta di inserimento in lista d’attesa è istanza necessaria e sufficiente, qualora vi sia il posto disponibile, a consentire l’inserimento nel servizio richiesto, inserimento che si perfeziona con decreto del Direttore Generale. La rinuncia all’istanza presentata comporterà necessariamente la cancellazione dalla lista d’attesa. Lucio Bomben Il libro di Paola Natalicchio “Il Regno di Op” (Einaudi, 2013) parla di Angelo, un bambino di due mesi colpito da fibrosarcoma («È una massa di otto centimetri e mezzo, dovete scappare al pronto soccorso») e dei suoi genitori (Paola è la mamma). È la descrizione del lungo e sofferto viaggio verso il ritorno ad una vita apparentemente normale, attraverso un oceano fatto di ospedali, medici, incomprensioni, delusioni, speranze, scelte difficili. Ne parlo perché uno dei capitoli del libro (“La calcolatrice ed il finestrino”) descrive crudamente il percorso, visto con gli occhi degli interessati, per riuscire ad ottenere il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento, in un giro vorticoso tra medico curante, patronati, aziende sanitarie ed INPS: le istituzioni non fanno una bella figura, anzi emerge chiaramente come la burocrazia sia in grado di annullare i rapporti con le persone, capace di anteporre il rispetto formale di una babele normativa al rispetto per la sofferenza («Ma non esiste IBAN su cui rimborsare l’umiliazione, la stanchezza, l’ingiusto sfinimento accessorio, le lacrime che ti rimangono in gola come pezzi di vetro quando entri in un ufficio e su un modulo in fotocopia … segni una croce sul quadratino “handicap” con accanto il nome di tuo figlio e vorresti prendere a calci il muro»). Penso a quella piccola parte del mio lavoro quotidiano che dedico ai bambini per riconoscere loro un giusto diritto, penso ai loro genitori, alla mia fortuna e a che cosa farei io al loro posto; sono convinto che il mio “agire” abbia smarrito il suo significato. Invalidità handica econom previden Maggioli Fiere, sag Normativ controlli. Maggioli vile, Biblioteca: vetrina delle novità Rubrica, l’angolo giuridico sanitario a cura della Biblioteca Scientifica [email protected] Più ampio l’accesso al pubblico impiego Sandro Santarossa Invalidità civile disabilità ed handicap. Diritti, provvidenze economiche e processo previdenziale. Maggioli 2012 L’opera, comprensiva di formulario e schemi, aggiornata alla circolare INPS 14 marzo 2012, n. 38 e alla recente giurisprudenza, tratta la materia dell’invalidità, disabilità ed handicap sia nel merito, per meglio comprendere quali sono i diritti e le fonti normative di riferimento, sia nella procedura che si deve attivare per ottenere le provvidenze economiche e per difendersi nel processo previdenziale. Fiere, sagre e feste paesane. Normativa, adempimenti e controlli. Maggioli editore 2013 Fiere, sagre e feste paesane coinvolgono non poco le amministrazioni locali, impegnate sia nelle fasi organizzative che nei controlli da effettuare affinché tutto si svolga regolarmente e in piena sicurezza per i partecipanti. Nella prima parte del volume sono analizzate le diverse attività con la proposta di casi operativi, corredati da un sintetico prontuario delle principali violazioni e sanzioni riguardanti il commercio su aree pubbliche, la somministrazione temporanea di alimenti e bevande, il pubblico spettacolo e i trattenimenti vari. Nella seconda parte è invece approfondita la disciplina delle manifestazioni come lotterie, tombole e pesche di beneficienza, anche qui con il corredo di casi operativi e prontuario. Un’ampia parte è infine dedicata alla modulistica da utilizzare e alla normativa, alle circolari e ai pareri di utile riferimento. La Legge 6 agosto 2013, n. 97 (in G.U. e delle applicazioni informatiche più n. 194 del 20 agosto 2013; in vigore diffuse, altri requisiti eventualmente dal 4 settembre 2013) “Disposizioni per previsti dal bando o avviso o da norme l’adempimento degli obblighi derivanti specifiche); dall’appartenenza dell’Italia all’Unione • avere adeguata conoscenza della Europea - Legge europea 2013” ha lingua italiana da accertare nel corso modificato l’art. 38 del D.Lgs. 165/2001 dello svolgimento delle prove di esame in ordine all’accesso al pubblico impiego o con specifica prova qualora il concorso prevedendo che possono accedere ai sia per soli titoli. posti di lavoro presso le amministrazioni In definitiva non avremo poliziotti, presidi, pubbliche che non implicano esercizio prefetti, magistrati o militari stranieri, diretto o indiretto di pubblici poteri, ma sarà possibile, ad esempio, trovare ovvero non attengono alla tutela immigrati a insegnare nelle scuole dell’interesse nazionale, anche i familiari pubbliche italiane, a fare gli impiegati di cittadini degli Stati membri dell’Unione negli uffici comunali, a curare i malati Europea non aventi la cittadinanza di negli ospedali. uno Stato membro dell’UE che siano La norma, anticipata dalle sentenze di titolari del diritto di soggiorno o del diritto diversi tribunali, provvede ad allineare di soggiorno permanente e i cittadini di l’Italia alla normativa dell’Unione Paesi terzi che siano titolari del permesso Europea, sia pure con un certo ritardo, di soggiorno CE per soggiornanti di tanto che a Bruxelles si stava aprendo lungo periodo o che siano titolari dello una procedura di infrazione. In realtà già status di rifugiato ovvero dello status di la Convenzione Oil 143/1975, ratificata protezione sussidiaria. dall’Italia, parificava i lavoratori stranieri Non si può prescindere dal possesso legalmente soggiornanti e i lavoratori della cittadinanza italiana per i posti nazionali. dei livelli dirigenziali nonché per quelli Anche il Dipartimento per le pari che prevedono funzioni di vertice Opportunità della Presidenza del amministrativo, per l’esercizio di funzioni Consiglio dei Ministri aveva già che comportino l’elaborazione, la segnalato nei suoi pareri (vedi per la decisione e l’esecuzione di provvedimenti sanità i pareri n. DPO760 del 20.01.2011, autorizzativi e coercitivi e per le funzioni DPO8153 del 06.06.2011 e Rep. 23 del di controllo di legittimità e di merito. 08.02.2012) la necessità che i concorsi Deve ritenersi che gli interessati pubblici fossero aperti ai cittadini stranieri debbano altresì possedere i seguenti extra UE invitando le P.A. interessate a requisiti (D.P.C.M. 07.02.1994 n. 174): modificare in tale senso avvisi e bandi • godere dei diritti politici e civili anche negli (fatti salvi i casi di esercizio di pubblici stati di appartenenza o di provenienza; poteri o tutela dell’interesse nazionale). • essere in possesso di tutti gli altri Tali pareri fanno riferimento a diverse requisiti previsti per i cittadini della pronunce giurisdizionali che ammettono Repubblica (età minima, idoneità fisica gli stranieri extra UE sulla base di all’impiego - fatti salvi i posti riservati un’interpretazione costituzionalmente ad invalidi e assimilati -, titoli di studio e orientata delle norme dell’a. 2 del T.U. professionali ove richiesti in funzione del sull’immigrazione e della Convenzione posto da ricoprire, assenza di condanne OIL 143/1975 che parificano il cittadino penali e procedimenti penali in corso, straniero regolarmente soggiornante a conoscenza di una lingua straniera quello italiano. 7 Auguri a Irma Martin Umanizzazione degli ambienti, una nuova mostra d’arte a Villa Carinzia Antonio Gabrielli - Giulio De Gregorio Barbara Geri - Graziella Ricci - Patrizia Cicuto e tutti gli amici del Distretto Ovest Silvana Corona A Villa Carinzia, nella grande sala di attesa dell’Ufficio amministrativo assistenza sanitaria di base, sono ora di scena le opere di Maria Ciani Seren. L’artista che fa parte dell’Associazione “Arte Pagnacco” presieduta da Paolo Pividori, si è sempre espressa in un’ampia varietà di materiale (ceramica, vetro, stoffe, legno vecchio). Chagall, Klimt, Monet, Giotto e Mantegna sono solo alcuni degli artisti del passato che sono sempre presenti nel suo sentire e l’accompagnano nelle sue creazioni. La mostra che può essere visitata dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 16 fino al 30 novembre, rientra nell’ambito del progetto aziendale “Umanizzazione delle sale d’attesa”, teso a migliorare la qualità dei servizi offerti all’utenza, trasformando il luogo dell’attesa in uno spazio pieno di significati e di idee, ricco di elementi ed appigli visuali per interrompere la lunghezza e la monotonia dell’attesa agli utenti e a tutti coloro che a vario titolo accedono alle nostre strutture. Avere la fortuna di lavorare con te significa avere il raro privilegio di poter osservare all’opera tante qualità riunite tutte insieme in un’unica persona: una grande professionalità mai disgiunta da una profonda umanità che ti ha consentito di essere accanto e partecipare con particolare sensibilità alle sofferenze ed alle difficoltà delle persone malate e delle loro famiglie. Avere la fortuna di lavorare con Irma significa poter osservare il costante impegno di supporto e orientamento verso i Colleghi e tutti gli altri operatori che lavorano sia nell’area sanitaria che nell’area sociale. L’affidabilità di Irma deriva non solo dalla sua capacità di saper far agire sinergicamente tutte queste qualità ma anche dalla capacità di farsi carico delle problematiche sapendo prendere decisioni sagge e responsabili grazie ad una concreta visione della realtà e dei suoi limiti. Avere la fortuna di lavorare con Irma non significa solo tutto ciò ma significa anche avere accanto una persona che ha sempre voluto e saputo andare avanti, con coraggio e lealtà. Irma, grazie di tutto quello che sei stata e di tutto quello che hai fatto. Sei e rimarrai l’anima di questo Distretto. Ricordando Alessandra Cara Alessandra, da poco tempo lavoravi con noi in NPI. Abbiamo cominciato a conoscerti e subito, insieme a te, abbiamo fatto i conti con i limiti. Abbiamo imparato da te e con te che felicità può essere anche solo una stanza dove poter lavorare muovendoti con la carrozzina. Insieme a te abbiamo spostato, attrezzato, adeguato uno spazio che ti ha permesso di lavorare ma anche di sorridere. Ti piaceva lavorare con noi. Quante volte ti sei tormentata tra la voglia di essere una persona libera, essere una persona viva o soltanto essere! Non ti sei mai accontentata soltanto di essere, volevi sentirti viva, innamorata, autonoma, utile, desiderata, elegante, bella: una Donna con la D maiuscola. Abbiamo cercato di aiutarti a realizzare i tuoi desideri, provando in tutti i modi a conciliare le tue volontà e i tuoi sogni con la realtà, così da essere anche noi felici assieme a te. Ciao Alessandra. Gli operatori della Neuropsichiatria Infantile - Distretto SUD In ricordo di Alessandra, la NPI del Distretto SUD ha avviato una raccolta di fondi che saranno devoluti al progetto denominato “Percorsi di autonomia” sostenuto da Ass. Down FVG, Soc. Coop Sociale il Granello e dall’ASS6 Date e corsi sicurezza sono disponibili in intranet: http://intranet-ass6/ Formazione del personale Corsi sicurezza Direttore Responsabile A questo numero hanno collaborato: Marco Castelletto Lucio Bomben Direttore Dipartimento di Prevenzione Coordinamento Redazionale Silvana Corona Redazione Sara Daneluzzi Anna Maria Falcetta, Nevio Iacuzzi Ornella Miot, Luciana Pignat, Sandro Santarossa, Sergio Saracchini, Simone Zanin, Carmela Zuccarelli Caterina Cicchirillo Dipartimento di Prevenzione Silvana Corona Responsabile Amministrativo di Distretto Area Urbana Paola De Lucia Responsabile Servizio Infermieristico Aziendale Enzo Re Direttore Servizio Veterinario Sandro Santarossa S.O.C. Affari Generali e Legali Fulvio Tesolin Direttore Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura Dipartimento di Salute Mentale Giuseppe Tonutti Direttore Generale Pamela Franceschetto Segreteria Ornella Miot, Luciana Pignat Tel. 0434-369917 Fax 0434-522650 e-mail: [email protected] [email protected] Coordinamento Sociosanitario Simone Zanin Laura Litardi S.O. Gestione delle Risorse Umane Franca Pusiol Dipartimento di Prevenzione Centro Salute Mentale - Distretto Nord Dipartimento di Prevenzione Graziella Zilli Impaginazione e Grafica Sergio Saracchini Stampa Grafica Goriziana - Gorizia Registrazione Tribunale di Pordenone n. 515 del 28 luglio 2004