PROGETTI MISSIONARI 2015
Sotto le tende, pane
Fratelli e sorelle,
dopo che il Mese Missionario ci ha invitati a
considerare le “Periferie, cuore della missione”, la Quaresima ci
propone di guardare con la “sapienza del cuore” a quelle periferie che
sono proprio ai limiti della società: i Campi-Profughi.
Sono 51 milioni i rifugiati nel mondo, dei quali 21 milioni vivono nei Campiprofughi, risultato soprattutto della repressione e delle 50 guerre
(dichiarate o non!) ancora in atto in tutto il pianeta.
La nostra tradizionale campagna di Quaresima, “Un pane per amor di
Dio”, va tradotta quest’anno con lo slogan-programma: “Sotto le tende,
pane!”, che ci spinge a condividere un po’ del nostro pane con questa
povera gente, accampata da anni nelle periferie del mondo!
E’ vero che “Non di solo pane vive l’uomo…” ma anche di pane!
Un Pane per Amor di Dio
In questi ultimi anni stiamo assistendo ad un grande movimento di
popoli, spinti da situazioni estreme di vita. La guerra di Siria e dell’Iraq
ha prodotto milioni di profughi, ma già negli anni precedenti molti dalla
Nigeria, dalla Somalia, dall’Eritrea, dalla Costa d’Avorio e dal Senegal si
erano mossi verso il Magreb.
Sulle piste del deserto del Sahara si sono consumati drammi umani
indicibili. Peggio ancora, quando tante vite umane sono state respinte dai
paesi europei, Italia compresa, e il mar Mediterraneo è diventato un
grande cimitero. La fortezza “Europa” fa di tutto per chiudere le sue
porte, per custodire per sé la sua opulenza.
Ecco quindi la proposta di impegnarci con alcune di queste situazioni per
il sostegno a dei progetti dove missionari di nostra conoscenza offrono
“Pane di vita eterna e pane di vita quotidiana” a questa povera gente. Che
sotto le tende dei rifugiati non ci siano più solo affamati, ma anche
il pane necessario a tenerli in vita, in attesa di giorni migliori!
Don Luigi Canal
ed amici del Centro Missionario Diocesano
AFRICA
KENYA
Sostegno
Somalia
ai
profughi
della
Referente: monsignor Virgilio Pante
Sono due i più grossi campi profughi in Kenya: Dadaab e
Kakuma. Il campo profughi di Dadaab è situato nel Nord-Est
del Kenya. E’ affollatissimo: ospita addirittura mezzo milione
di rifugiati, scappati dalla Somalia, devastata dagli estremisti
islamici del Al Shabaab. Il campo profughi di Kakuma è situato
invece a Nord-Ovest e ospita circa 170.000 profughi della
guerra del Sud Sudan. Leonie, 27 anni, una profuga del
Burundi, ci racconta: “Non so da dove cominciare: ho appena
perso il marito nell’alluvione. Ho 4 figli e nessuna fonte di
sostentamento. Mio marito era tutto quello che avevo…”
Le diocesi locali si impegnano per loro, ma hanno risorse
limitate: hanno bisogno della nostra solidarietà. Ecco quindi la
proposta di unirci a monsignor Pante per aiutare i profughi,
nostri fratelli e figli amati da Dio.
Proposta di aiuto economico: € 4000
CONGO
Sostegno ai rifugiati
guerre del Nord-Kivu
delle
Referente: padre Pino Locati
Nella periferia di Goma (Nord-Kivu) nella RD.del Congo ci sono
numerosi campi di sfollati, frutto di una guerra che dura da 20
anni, importata dai paesi vicini e orchestrata da potenze
internazionali per la disputa delle ricchezze minerarie della
regione. Attualmente sono circa 120.000 i rifugiati, distribuiti
in 6 campi profughi. Qui svolge il suo lavoro pastorale padre
Pino Locati: fra migliaia di bambini affamati, donne violentate
dalla guerra, mutilati e disabili. Tutti da curare e da sfamare…
Ci scrive padre Pino, in visita al campo di Mugunga: “Vado
avanti e indietro anch’io, come vagante nella fitta rete dei
viottoli di questo mondo impigliato dalla paura e dalla
desolazione. La povertà è grandissima. Come faccia questa
gente a resistere in quelle condizioni, non lo sapremo mai!
Forse è la forza della rassegnazione che li tiene in vita”.
La rassegnazione aiuta i profughi a sopravvivere, non a vivere.
Per questo vogliamo sostenere il progetto di padre Pino.
Proposta di aiuto economico: € 4000
AMERICA LATINA
AMAZZONIA
Sostegno a
immigrati
una
comunità
di
Referente: Vescovo Esmeraldo Farias
Nella Diocesi del Vescovo Esmeraldo è sorto il 5 giugno 2013 il
progetto “Aprender”, ossia “Imparare”, per la Comunità S.
Espedito, composta da immigrati dal Sud del Brasile. Si occupa
di 50 bambini dai 3 ai 14 anni con l’obiettivo di offrire, con la
Parola di Dio, un’educazione dinamica, strumenti per la crescita.
Impegnarsi nella prevenzione è molto importante, ci ricorda il
vescovo, perché gli adolescenti e i giovani sono i più vulnerabili
al consumo di droghe, allo sfruttamento sessuale e alla
criminalità. Il Progetto “Aprender” offre una grande difesa
contro questi pericoli, proponendo un’alternativa a ragazzi che
altrimenti non troverebbero nessun sostegno e che invece così si
sentono valorizzati, importanti. Esmeraldo ci scrive “Nella festa
del Santo Natale ho percepito nitidamente come il progetto
portato avanti qui sia fonte di una grande gioia non solo per i
bambini e gli adolescenti, ma anche per le loro famiglie”.
Anche noi vogliamo metterci al servizio di questi piccoli fratelli.
Proposta di aiuto economico: € 4000
BRASILE
Sostegno ai minori abbandonati
nelle favelas
Referente: Daniela Camuffo
“Sognare da soli è solamente un sogno, sognare insieme è
l’inizio della realtà”. Questa frase di Dom Helder Camara è
diventata il motto del Centro Infanto-Juvenil S.Julia, che opera
nelle periferie di S. Paolo e che tenta di offrire un’alternativa ai
ragazzi di strada. La zona registra un alto tasso di violenza e
un’intensa vulnerabilità sociale della popolazione, soprattutto
tra i giovani che risentono degli effetti negativi della grande
periferia: disoccupazione, alto indice di violenza, dipendenza
chimica. La scarsità di spazi culturali e sportivi, la mancanza di
attività salutari e sicure, contribuisce a generare ed alimentare
situazioni a rischio. Il Centro Infanto-Juvenil S. Julia vuole
essere un punto di riferimento, in grado di offrire un appoggio
ai bambini nell’orario alternativo alla scuola - con aiuto
pedagogico, assistenza alimentare, letteratura, informatica,
arte e sport – e un supporto alle mamme che lavorano tutto il
giorno e non sanno dove lasciare i figli.
Contribuiamo a rendere questo sogno realtà.
Proposta di aiuto economico: € 4000
MEDIO ORIENTE
SIRIA
Sostegno ai profughi
guerra Iraq-Siria
della
Referente: Monastero di Valserena
Azeir: quattro suore trappiste perseverano nella fede di fronte
a una guerra assurda e atroce, che in 3 anni ha fatto oltre
100.000 morti e 2,5 milioni di profughi. Le sorelle vivono in
solidarietà con il loro popolo: offrendo accoglienza e generi di
prima necessità a chi è stato spogliato di tutto.
In questa realtà operano anche due sacerdoti missionari
Francescani Minori che, nella comunità di monsignor Nazzaro,
assistono le 250 famiglie cristiane rimaste nei villaggi di
Kanayé, Yacoubié e Jedeideh. Questi cristiani preferiscono
morire di stenti piuttosto che rinunciare alla propria fede e i
missionari dividono con loro il poco che hanno.
Noi ci proponiamo di sostenere come nel 2014 queste
comunità, in solidarietà a tanta sofferenza.
Proposta di aiuto economico: € 5000
LIBANO
Sostegno ai profughi sirianiiracheni
Referente: Padre Damiano Puccini
Il Libano ospita ormai da tre anni oltre un milione e mezzo di
profughi siriani; nelle ultime settimane sono giunte anche 350
famiglie di iracheni, fuggiti alla follia omicida di gruppi
estremisti islamici che vogliono cancellare ogni traccia di
cristianesimo e di altre minoranze religiose. Fra loro lavora
padre Damiano.
Ai circa 4 milioni di abitanti quindi si aggiungono i profughi,
soprattutto cristiani, che cercano rifugio per sfuggire a
persecuzione, devastazioni, addirittura esecuzioni capitali di
massa (80-90 persone per volta). Resta inascoltata la voce di
Papa Francesco: “Tutto questo offende gravemente Dio e
l’umanità. Non si fa la guerra in nome di Dio!”.
In questa realtà, ci scrive padre Pino, operano i volontari di
“Oui pour la Vie” che cercano di fare il possibile, ma hanno
bisogno di aiuto.
Sosteniamoli nel loro progetto.
Proposta di aiuto economico: € 4000
PROGETTI CONTINUATIVI
ECUADOR
Misioneras Guadalupanas
Referente: don Giuseppe Pedandola
Sono un gruppo di 9 giovani indigene, consacrate. Suddivise in due
comunità, svolgono un lavoro missionario nelle comunità indigene
della Provincia dell’Imbabura e nell’Amazzonia ecuadoriana. La
richiesta di aiuto è rivolta alle loro attività, dedite alla formazione e
per le cure sanitarie.
Necessità economica annuale : € 2.500
ECUADOR
Assunzione di uno psicologo per le ragazze sfruttate
Referente: Suor Ofelia (Centro de la niña trabajadora)
Da anni sosteniamo questo progetto che prevede l’assunzione di
uno psicologo, per l’accompagnamento ad adolescenti indigeni
tolti alla strada. Nei grandi mercati popolari di Quito, sono sorti
dei centri di accoglienza per questi bambini, mentre i genitori si
dedicano al mercato: si cura l’educazione scolare e religiosa,
l’igiene personale e problemi di salute, lo sport, l’arte etc…
Proposta di aiuto economico: € 2.500
THAILANDIA
Sostegno villaggio di Maeme
Referente: don Bruno Soppelsa
Il Centro Missionario da alcuni anni, sostiene uno dei 44 villaggi
che sono seguiti dalla equipe di missionari delle chiese del
triveneto. In questi luoghi di confine con la Birmania e il Laos,
opera il nostro fidei donum don Bruno Soppelsa, che dopo molti
anni in Costa d’Avorio ora si è spostato in oriente. Così ci scrive
“La nostra equipe Missionaria deve far fronte a diverse difficoltà
sociali a cui cerchiamo di poter rispondere concretamente nella
misura del possibile (grazie in primo luogo all’aiuto dei
benefattori): prima fra tutte, l’attenzione all’istruzione e alla
formazione dei ragazzi e giovani di ogni villaggio affidatoci.”
Proposta di aiuto economico: € 5.000
PAESI VARI
Sostegno seminaristi
Referente: Opera S. Pietro Apostolo
L’Opera S. Pietro Apostolo attualmente gestisce circa 80.000
seminaristi e quasi 1.000 seminari in tutto il mondo. Il bene che i
novelli preti potranno compiere sarà anche merito di chi li ha
sostenuti nel difficile cammino vocazionale di questi anni.
Necessità economica: € 500 a seminarista
ALTRI PROGETTI
Il Centro Missionario diocesano sostiene, nella misura del possibile,
l’opera dei missionari e missionarie religiosi oriundi dalla nostra
diocesi ed anche di altri che hanno con noi un particolare legame.
Molte parrocchie, legate personalmente a loro, già lo fanno.
Bicchiere di Latte
Paese: Ecuador, Kenya, Albania, Thailandia, Pakistan, Congo.
Referente: Suor Dionella Faoro, mons. Virgilio Pante, Suor Edvige
Carocari, don Bruno Soppelsa, Suor Agnese Grones, Suor Giovanna
Rocchi.
"Un bicchiere di latte al giorno" si propone l'obiettivo di garantire ai
bimbi malnutriti un'adeguata alimentazione nei primi anni di vita.
Qualche volta si tratta proprio di un bicchier di latte, ma spesso può
essere una "pappa" a base di farina, vitamine e latte in polvere,
oppure di medicine o cure speciali contro la diarrea e la
disidratazione (la prima causa di mortalità infantile al mondo).
Necessità economica: € 1 a pasto
Amico del Popolo
Paese: Vari
Referente: Centro Missionario di Belluno-Feltre
Tutti i nostri missionari gradiscono ricevere “l’Amico del Popolo”. Il
Centro Missionario non glielo farà mancare. Molti lo ricevono via
web, gratuitamente, ma nei luoghi in cui non arriva la connessione
internet continuiamo ad inviarlo via posta. Tu, il tuo gruppo, la tua
parrocchia, potreste assumerne uno. “L’amico del Popolo” non fa
pagare il giornale, la spesa si riferisce solamente alle spese postali.
Necessità economica: € 120 a missionario
Paesi:
Adozioni collettive
 Brasile: Casa esperanza, Paulo Afonso
Asilo 11 dicembre, Bom Jesus
Favela di Porto Velho
Joaquim Nabuco
 Filippine: Bambini di strada, Mindanao
 Thailandia: Ragazzi di Maeme, don Bruno Soppelsa
Referente: Centro Missionario di Belluno-Feltre
Un aiuto che cerca di "recuperare" la scandalosa marea di fanciulli
che vivono per le strade, o che sono costretti ad andare a lavorare a
5 anni, o rivolto agli orfani… Allora, scegliamo un amore grande
che includa tutti i bambini del mondo, così... forse scopriremo
qualcosa di nuovo in noi e i nostri figli riceveranno un enorme dono:
impareranno che ci sono anche gli altri, che l'amore vero non
conosce egoismo, che non sono ammessi confini e che il loro papà, la
loro mamma e i loro fratelli, sono il mondo.
CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO
Piazza Piloni n°11
32100 Belluno (BL)
0437/940594
*
[email protected]
www.centromissionario.diocesi.it
Come aiutare
 Presso i nostri uffici*
 Con Bonifico bancario
IT73 U020 0811 9100 0000 2765556
 Con un’offerta al parroco, indicandogli la causale del contributo
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Referente - Centro missionario diocesano Belluno-Feltre