ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA “R. DRENGOT” Via Nobel , 1 - 81031 Aversa (CE)- Tel.081/8902697-Fax 081/8111440C.F.90006330618-email:[email protected] Dirigente Scolastico Prof.ssa Preziosa Diana FORMAZIONE CULTURALE E PROFESSIONALIZZAZIONE NELLA SCUOLA CHE SI RINNOVA 2014 - 2015 Versione approvata dal Consiglio d’istituto del 15 OTTOBRE 2014 con integrazioni del 18 Dicembre 2014 INFORMAZIONI GENERALI SULL’ISTITUTO Istituzione Scolastica IPSAR “Rainulfo Drengot” Codice Meccanografico CERH030006 Codice Fiscale 90006330618 Comune Prov. Aversa Dirigente scolastico Dott.ssa Preziosa Diana Recapiti Uffici della Presidenza 081-8902697 Recapiti Sede centrale Via Nobel,1 Aversa Recapiti Cesa Via De Michele, Cesa Tel./fax 081-8902697081-8111440 e-mail [email protected] Sito web www.ipsartaversa.it 2 CE INDICE L’Istituzione scolastica - Contesto sociale, culturale, economico e sue potenzialità - Bisogni dell’utenza - Risorse dell’Istituto pag. 4 L’offerta formativa: il curricolo e le scelte educative e didattiche - Finalità e obiettivi culturali - obiettivi etico-comportamentali - I percorsi di apprendimento - Strategie e tecniche d’insegnamento - Verifiche - Valutazione - Griglia di valutazione - Scrutini finali pag. 9 L’iter formativo - Materie di insegnamento e quadro orario - Titoli di studio - Partecipazione a manifestazioni esterne e interne - Percorso di Alternanza Scuola-Mondo del lavoro - Il titolo di studio al termine del quinquennio pag. 30 pag. 41 Le scelte organizzative - Piano annuale delle attività pag. 44 Le scelte di gestione - Formazione delle classi - Assegnazione dei docenti alle classi - Stesura dell’orario e attribuzione delle ore di sostituzione - Visite guidate e viaggi d’istruzione - Organizzazione amministrativa - Rapporti scuola-famiglia pag. 46 pag. 54 pag. 62 pag. 73 pag. 77 pag. 88 L’ampliamento dell’offerta formativa - Le progettualità Il Regolamento d’Istituto Il Regolamento di disciplina La valutazione del servizio - Modalità di realizzazione - Criteri oggettivi di valutazione e indicatori di qualità Organigramma - Incarichi e funzioni: Dipartimenti per materie e per aree - Consigli di classe Laboratori - Commissioni – Funzioni Strumentali - Presidenza Stesura del P.O.F. e processi decisionali La Carta dei servizi Legenda: sigle e definizioni Allegati 3 L’Istituzione scolastica Autonomo dal 1978, l’istituto, nel corso degli ultimi anni, é “cresciuto” notevolmente per quantità e qualità. Il considerevole incremento dell’utenza scolastica via via registrato e le opportunità formative, di indubbia rilevanza, che l’Istituto da tempo promuove, ne fanno attualmente un’importante presenza all’interno della realtà aversana e dell’ambiente limitrofo, una realtà complessa, ma ricca di opportunità e di stimoli. Esiste, in effetti, un legame inscindibile tra la scuola e il territorio. L’Alberghiero di Aversa opera da sempre con e per la realtà territoriale, con l’intentodi sollecitare nuove consapevolezze in termini di cittadinanza responsabile e garantire, nello stesso tempo, specifiche competenze professionali e tecniche, in perfetta linea con le aspettative. Segno, comunque, oggi, tangibile di questa alleanza formativa è anche la denominazione che l’istituzione scolastica ha scelto di darsi:Istituto Professionale di Stato Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera “Rainulfo Drengot”; la millenaria vicenda storica della città di Aversa e i suoi sviluppi forniscono all’azione educativa un prezioso substrato di riferimento. L’Istituto, con sedein Via Nobel, n. 1, comprende due plessi attigui, (Nobel e Cimarosa), e la sede associata di Cesa, sita in Via De Michele. Con l'entrata in vigore della riforma dell’istruzione professionale (anno scolastico 2010/11) i corsi sono stati riorganizzati in tre articolazioni (“Enogastronomia”, “Sala e vendita” ed “Accoglienza turistica”).Le lezioni si svolgono in aule, nelle quali si è introdotto l'uso delle lavagne interattive multimediali e della rete wireless. La realizzazione degli obiettivi formativi verrà attuata tramite dispositivi tra loro integrabili quali: - un proiettore interattivo o lavagna multimediale in ogni aula, - accesso alla rete scolastica e a Internet tramite connessione wifi, - adozione di libri multimediali, digitali o misti, - utilizzo, produzione e condivisione di materiali didattici digitali. 4 Contesto sociale, culturale ed economico e sue potenzialità La popolazione scolastica proviene da un ambito territoriale vasto che comprende i comuni dell’Agro aversano, ma anche i comuni limitrofi della provincia di Napoli. Benché il contesto sociale sia complesso e variegato, si possono evidenziare delle caratteristiche comuni, qui di seguito elencate, che concorrono ad abbassare le attese sulla qualità della vita da parte dei giovani: - alta densità abitativa; - rapida e caotica espansione edilizia; - inadeguatezza ed insufficienza dell’edilizia scolastica; - alto tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, e di lavoro sommerso (la probabilità di ottenere un’occupazione stabile è ridotta dalla mancanza di qualifiche professionali adeguate e corrispondenti alle esigenze del mercato lavorativo); - scarsa presenza di luoghi di aggregazione e incontro, di confronto e scambi, dove i ragazzi possano trascorrere il tempo libero in modo costruttivo, (i loro abituali luoghi di incontro sono la strada, il pub o il bar, nei quali spesso sono prevalenti atteggiamenti e scelte valoriali in contrasto con i valori del vivere civile e dell’etica); - presenza variegata di aggregazioni criminali che fanno uso di manovalanza giovanile; - diffusione della tossicodipendenza; - differenze “culturali” e di stili di vita, dovute anche al fenomeno dell’immigrazione, vissute non come possibilità di arricchimento reciproco, ma come fonte di discriminazione e di esclusione; - disagio sociale per povertà di valori, modelli e proposte, i cui segni evidenti sono l’esasperato individualismo, l’indifferenza, la scarsa motivazione allo studio e a perseguire un progetto formativo a lungo termine; - fenomeno diffuso di dispersione scolastica; - ricerca confusa di disvalori, quali il consumismo sfrenato, la logica del privato e dell’immagine. 5 In questo contesto esistono, comunque, realtà in crescita dal punto di vista sociale e culturale, e realtà di notevole spessore sul piano imprenditoriale e commerciale. In relazione alle risorse economiche si contano diverse aziende agricole, numerosi caseifici e due mercati ortofrutticoli, una varietà di piccole industrie e di attività artigianali e commerciali, come pure strutture turistiche ed alberghiere in continua espansione. Rilevante è anche il patrimonio storico ed artistico del territorio che costituisce una notevole sollecitazione per la formazione culturale. In ogni caso, numerose famiglie, pur in rapporto a situazioni economiche svantaggiate, mostrano disponibilità a sostenere gli oneri economici per assicurare ai propri figli un titolo di studio che permetta loro un più facile accesso nel mondo del lavoro. L'ISTITUTO HA SEMPREAVUTO COME OBIETTIVO QUELLO DI PREPARARE IPROPRI DIPLOMATI INMODO CHE SI POTESSEROINSERIRE NEL TESSUTO PRODUTTIVO CON EFFICACI COMPETENZE ELEMENTO QUALIFICANTE DI TUTTA L’ATTIVITÀ DIDATTICA ED EDUCATIVA SARÀ LA SCELTA DI PERCORSI EMODALITÀ DI ATTUAZIONE VOLTE AD INTEGRARE LA SCUOLA CON IL TERRITORIO, COGLIENDO LE OPPORTUNITÀ CHE DA ESSO VENGONO. 6 I BISOGNI DELL’UTENZA BISOGNI FORMATIVI AUTONOMIA OPERATIVA CREAZIONE RAPPORTI INTERPERSONALI COSTRUTTIVI ACQUISIZIONE DELL’IDENTITA’ PERSONALE POTENZIAMENTO DELLE PROPRIE CAPACITA’ PERSONALI MIGLIORAMENTO DELL’AUTOSTIMA SOSTEGNO NEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO APERTURA AL NUOVO CONSAPEVOLEZZA DEI PROPRI DIRITTI E DOVERI RECUPERO DEI VALORI DELLA LEGALITA’ E DEL RISPETTO RECIPROCO SVILUPPO DI COMPETENZE PROFESSIONALI CONOSCENZA DELLE OPPORTUNITA’ OFFERTE DAL MONDO DEL LAVORO SUPPORTO DELLE FAMIGLIE CAPACITA’ DI PROGETTARE E SCEGLIERE BISOGNI COGNITIVI RECUPERO DELLE ABILITA’ DI BASE PADRONANZA DEI CONTENUTI COMPRENSIONE DI MESSAGGI FORMULATI IN CODICI DIVERSI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DELLE COMPETENZE DI BASE ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZAe SPECIFICA CONOSCENZA DELLE TECNICHE PROFESSIONALI AUTONOMIA OPERATIVA 7 Risorse dell’istituto: quantificazione RISORSE UMANE E PROFESSIONALI Alunni frequentanti nella sede di Aversa: n°1458 distribuiti in 62 Classi Alunni frequentanti nella sede di Cesa: n°287 , distribuiti in 12 Classi Docenti: n.o 204 (organico di fatto) Tecnici ausiliari e personale A.T.A.: 50 Unità Esperti: di numero variabile RISORSE STRUTTURALI E STRUMENTALI La scuola dispone di ambienti attrezzati e di strumenti e sussidi didattici per l’attuazione di attività educative, didattiche, progettuali e laboratoriali, destinati a garantire una proficua preparazione culturale e professionale degli alunni e a consentire un loro miglior rendimento sul piano didattico. In particolare di: - n.o 3 laboratori di cucina, n.o 3 laboratori di sala, n.o 2 laboratori di ricevimento e di n.o 3 laboratori d’informatica, per l’espletamento delle attività tecnico-pratiche in reparti operativi di settore con il supporto del personale tecnico-ausiliario; - n.o 1 laboratorio linguistico; - n. o 1 laboratorio scientifico - spazi aperti destinati alle attività motorie e pratiche; - lavagna multimediale in ogni aula,(per la sede di Aversa) - accesso alla rete scolastica e a Internet tramite connessione wifi - computers, fotocopiatrici. - I laboratori d’informatica e il laboratorio linguistico, modernamente attrezzati per l’effettuazione di esercitazioni pratiche, sono stati realizzati partecipando ad attività finanziate da fondi europei. Il laboratorio scientifico con i fondi FESR 06 POR CAMPANIA 2011 RISORSE ECONOMICHE Fondo d’Istituto I.D.E.I. Fondi dell’U.E.: F.S.E. e F.S.E.R. (Fondi Sociali Europei – Fondi Social Europei Regionali) Contributi volontari delle famiglie per l'arricchimento dell'offerta culturale e formativa 8 L’OFFERTA FORMATIVA: IL CURRICOLO E LE SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE L’ISTITUZIONE SCOLASTICA INTENDE PROMUOVERE UN’AZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA, CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE, SEMPRE PIÙ INCISIVA ED EFFICACE, VOLTA A: SOLLECITARE LE POTENZIALITÀ DI OGNI ALLIEVO MIGLIORARE I LIVELLI DI APPRENDIMENTO SVILUPPARE COMPETENZE E TALENTI INCORAGGIARE PROCESSI DI AUTOSTIMA DARE RISPOSTE DI “SENSO” E CREARE COSCIENZA CIVILE SVILUPPARE E SOSTENERE CAPACITÀ DI ORIENTAMENTO E DI AUTO-PROGETTAZIONE CREARE UNA COMUNITÀ CHE SAPPIA CONDIVIDERE ORIENTAMENTI VALORIALI E CULTURALI, CHE “VIVE APPRENDENDO”, CHE CRESCE E SA FAR CRESCERE, CHE ACCOGLIE, CHE FORMA, CHE VALUTA E SI VALUTA, CHE COINVOLGE E MOTIVA GLI ALUNNI E LI RECUPERA, SVILUPPANDO CURRICOLI PERSONALIZZATI IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA SI PONE, PERTANTO, COME PIANO INTEGRATO DI INTERVENTI, A FONDAMENTO E A SOSTEGNO DELLE NUOVE LINEE PROGRAMMATICHE, FINALIZZATE ALL’ACQUISIZIONE DI COMPETENZE 9 Finalità e obiettivi culturali Nel rispetto delle finalità precipue della scuola secondaria superiore, così delineate: integrazione della formazione generale e della formazione professionale costruzione di un impianto educativo ispirato al concetto di educazione permanente da conseguire attraverso: lo sviluppo multidimensionale della persona nella sua interezza l'innalzamento del successo formativo l'ampliamento dell'offerta educativa il controllo dell’efficacia dei processi messi in atto l’organizzazione di percorsi formativi aderenti alle mutate esigenze della formazione dell’individuo la scuola propone: percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto allo studio e alla crescita individuale, sociale, culturale e professionale di tutti gli alunni impegnandosi a: ⇒ formare giovani professionalmente dotati e culturalmente qualificati, competitivi, flessibili, pronti a cogliere le opportunità di lavoro offerte dal mercato nazionale e internazionale ⇒ innescare processi di integrazione culturale, sociale e lavorativa, che ampliano l’orizzonte mentale dei giovani, arricchiscono il patrimonio delle loro conoscenze e competenze, rafforzano la percezione del “sé” ed il senso di appartenenza, promuovono un sistema valoriale condiviso 10 puntando su: il raccordo tra le discipline dell’area generale e le discipline dell’area d’indirizzo l’integrazione con il contesto socio-economico e la completa apertura al territorio l’insegnamento per progetti l’alternanza scuola-mondo del lavoro l’individuazione di metodologie maggiormente inclusive e partecipative l’aggiornamento e la qualificazione continua del personale Anche per gli alunni in situazione di svantaggio la scuola persegue obiettivi formativi, in termini di: autonomia e sviluppo personale autonomia e sviluppo sociale. Per gli alunni con handicap ,certificati in base alla legge 104,nell'ambito degli obiettivi generali il Consiglio di Classe, sulla base del ProfiloDinamico Funzionale, e dopo l'analisi della situazione di partenza,definisce il Piano Educativo Personalizzato che può prevedere due percorsi diversi: •un percorso per Obiettivi minimi riconducibili ai programmi ministeriali. •un percorso differenziato con obiettivi individualizzati. Per gli alunni DSA(termine ad ombrello nel quale rientrano dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) la scuola, sulla base della legge 170/2010, promuove una didattica più flessibile e inclusiva con un percorso educativo - didattico focalizzato su: didattica individualizzata e personalizzata strumenti compensativi misure dispensative Il Consiglio di classe, acquisita la diagnosi specialistica di DSA, dopo avereanalizzato le difficolta, i punti di forza dell’alunno, definisce qualistrategie didattiche mettere in atto e quali strumenti utilizzare e redige il PDP (Piano didatticopersonalizzato). Nella scuola opera il gruppo di studio e di lavoro per l’handicap, il G.L.H., previsto dalla legge quadro n.104/92, che progetta percorsi e reti di sostegno per l’integrazione degli alunni in difficoltà, e il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI),come da Circolare Ministeriale n.8 del 6 Marzo 2013 ,che elabora il Piano Annuale per l’inclusività riferito a tutti gli alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali) 11 Obiettivi etico-comportamentali In presenza di problematiche giovanili che rimandano a situazioni di apatia, disagio, disorientamento e disaffezione verso le norme, l’opera della scuola verso l’educazione risulta efficace solo se passa attraverso la Convivenza civile, un’offerta educativa trasversale a tutti gli insegnamenti con azioni di riflessione, analisi, approfondimento su termini quali appartenenza, identità, rispetto degli altri, legalità, rifiuto di ogni violenza, solidarietà, dialogo interculturale, cittadinanza, giustizia, Costituzione, democrazia, conoscenza dell’ambiente e del territorio, formazione sulla sicurezza. La scuola, pertanto, intende: favorire la socializzazione, attraverso la creazione di occasioni di incontro su centri comuni di interesse, che sollecitano la conoscenza reciproca e il confronto per una pacifica convivenza democratica; fare acquisire la consapevolezza che la scuola è un luogo di “ben-essere” e di crescita culturale; sviluppare una cultura di collaborazione, solidarietà, condivisione, rispetto e integrazione; accrescere la capacità di valorizzare l’interscambio culturale anche con realtà diverse; educare alla legalità; sollecitare una conoscenza più profonda del territorio di vita, delle tradizioni storiche e culturali che lo caratterizzano, apprezzandone i valori; avviare gradualmente l’adolescente ad acquisire le competenze chiave di cittadinanza, al fine di divenire membro della collettività e cittadino del mondo; promuovere la capacità di autoproporsi nella ricerca attiva del lavoro. La programmazione dei percorsi di apprendimento Con la Riforma (D.P.R. 15/03/2010 n. 87) l’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalitàalberghiera” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, lecompetenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera. Per il Primo biennio, in considerazione delle istanze ministeriali sull’adempimento del nuovo obbligo d’istruzione e delle istanze relative alle Linee guida del nuovo Regolamento degli Istituti professionali, si fa riferimento a quattro assi culturali, per costruire, con il concorso di tutte le discipline, percorsi che conducano gli alunni verso un apprendimento di tipo sistemico e che siano orientati all’acquisizione delle competenze di base specifiche di ciascun asse e alle competenze chiave di cittadinanza attiva, 12 Per il secondo biennio si fa riferimento alle competenze previste in uscita per elaborare un percorso formativo, finalizzato alle conoscenze e abilità contenute nelle Linee guida relative al secondo biennio e quinto anno, coniugate con la domanda e con i bisogni del contesto socio economico locale, nazionale, ed internazionali COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA ATTIVA Ambito della costruzione del sé Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire inmodo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. Ambito delle relazioni con gli altri Collaborare e partecipare:interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. Comunicare: -comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) - rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando Ambito rapporto con la realtà naturale e sociale Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. Individuare collegamenti e relazioni:individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. 13 Per le attività di programmazione, la Scuola, pertanto, si avvale: - del Collegio dei docenti, che fissa gli orientamenti generali delle attività educative e didattiche; - dei Dipartimenti per area,( organi collegiali chiamati al lavoro di progettazione condivisa da docenti che operano in ambiti di insegnamento parallelo o affine) che elaborano i curriculi disciplinaricondividendo competenze professionali ed esperienze didattiche - dei Dipartimenti per materie, che raccordano l’area di istruzione generale all’area di indirizzo, in considerazione del curricolo e delle filiere produttive e provvedono ad esplicitare gli standard dei livelli di conoscenza, abilità e competenza; . - dei Consiglidi classe, che organizzano le programmazioni coordinate sulla base dei principi generali stabiliti. Tenendo conto della situazione di partenza degli alunni, essi definiscono il percorso formativo finalizzato alla didattica per competenze. A partire dai saperi essenziali delle singole discipline, strutturati in contenuti e conoscenze, elaborano, nell’ottica della interdisciplinarietà, Unità di apprendimento (Classi prime e classi seconde) e Moduli interdisciplinari (classi del secondobiennio e classe quinta), per sollecitare gli alunni ad acquisire competenze mirate che consentano di agire in autonomia e responsabilità. Lo sviluppo dei nuclei fondanti individuati per ogni disciplina, attraverso contenuti specifici in reciproca integrazione ed interdipendenza, mira, dunque, al conseguimento dei risultatiprevisti, in termini di conoscenze, abilità e competenze. Nel Primo biennio, tali risultati, funzionali al conseguimento delle più generali e trasversali competenze chiave di cittadinanza, assicurano, nel rispetto dell’identità formativa della scuola e dei suoi obiettivi specifici, la stessa valenza formativa dei bienni di altri ordini di scuola; - dei singoli docenti, che redigono il loro piano di lavoro, nel rispetto degli ordinamenti e delle norme ministeriali, degli orientamenti fissati dal Collegio dei docenti, dai Dipartimenti e dai C.d.C. Le programmazioni disciplinari individuali di tipo modulare, misurate sui livelli di ingresso e sui diversi ritmi e stili cognitivi degli studenti, daranno largo spazio ad azioni di osservazione, analisi, coinvolgimento emotivo, recupero intensivo, attività orientative e di auto valutazione e privilegeranno quelle strategie più idonee al raggiungimento dei risultati di apprendimento previsti, da valutare attraverso la somministrazione di prove di verifica.In particolare, per accertare, alla fine dell’anno scolastico, il possesso, da parte degli studenti delle seconde classi, delle competenze di base definite dagli Assi, esse prevedono la somministrazione di una prova coordinata. É parte del curricolo“Cittadinanza e Costituzione”. Le attività e gli insegnamenti ad esse relativi si sviluppano, in particolare, negli ambiti di interesse storico e giuridico-economico, ma coinvolgono tutte le discipline dell’istruzione professionale e anche leattività di alternanza scuola-mondo del lavoro. (Si rimanda all’allegato 1 -C.M. n. 86 del 2010 - CITTADINANZA E COSTITUZIONE: Attuazione dell’art. 1 della legge 30 ottobre 2008, n. 169 – Anno scolastico 2010-2011 – Motivazioni, precisazioni e contenuti, dimensione integrata e dimensione trasversale, competenze sociali e civiche, valutazione, collaborazioni e supporto). La scuola vuole investire sull’alunno/persona nella sua globalità, per formare cittadini attivi, responsabili, maturi, in possesso di competenze e valori condivisi. 14 DIPARTIMENTI Il Collegio dei docenti per una maggiore funzionalità didattica, al suo interno, ha individuato, tre macro aree disciplinari (i dipartimenti):una linguistico-storico-letteraria, una professionalizzante ed un’altra tecnicoscientifica, al fine di determinare indirizzi programmatici uniformi, promuovere la ricerca e la metodologica didattica dei saperi formativi e della relativa strumentazione; promuovere istanze di sperimentazione e aggiornamento. COMPETENZE DEI DIPARTIMENTI: • Svolgono attività di coordinamento, consulenza, assistenza ai gruppi disciplinari ed ai singoli docenti; • Definiscono gli obiettivi generali delle discipline; • Definiscono gli obiettivi minimi delle discipline, indispensabili per il passaggio alla classe successiva; • Individuano i parametri e i criteri della valutazione; • Fissano i criteri e le regole per la gestione dei crediti e debiti formativi; •Si riuniscono con cadenze stabilite dal piano annuale delle attività. AREA DIPARTIMENTALE DISCIPLINE AFFERENTI Area linguistico-storico-letteraria Italiano e Storia, Scienze Motorie, Religione, Lingue Straniere Area Tecnico-scientifica Matematica, Diritto ed Economia, Scienza degli Alimenti, Scienze integrate Area Professionalizzante Laboratorio Sala e Vendita, Enogastronomia Cucina e Accoglienza Turistica Dipartimenti disciplinari Italiano e Storia + Comunicazione Matematica Lingue Scienze Integrate ( scienza della terra,fisica,biologia,chimica) Scienza degli Alimenti Laboratorio di Sala e Vendita Laboratorio di Cucina Laboratorio di Accoglienza Turistica Economia e Diritto + Geografia Scienze Motorie Religione . 15 Strategie – Strumenti - Tecniche d’insegnamento I docenti si impegnano a rispettare e a promuovere i seguenti principi: - la responsabilità sociale e morale l’educazione attraverso l’esperienza la cultura della democrazia e della trasparenza la cultura della partecipazione la cultura del rispetto, della diversità e dell’inclusione la cultura del dialogo e della collaborazione. attraverso: lezioni frontali lezioni interattive e dialogate con discussione guidata e brain storming lavori di gruppo sulla base dell’apprendimento cooperativo, del tutoring e/o del mutuo aiuto pratica laboratoriale lavori di ricerca-azione attività individualizzate e/o per fasce di livello attività di recupero, di consolidamento e di potenziamento didattica modulare didattica breve viaggi d’istruzione, visite aziendali, stage con l’ausilio di: libri di testo lavagna luminosa computer e supporti multimediali televisore e videoregistratore aule palestra laboratori L.I.M. attrezzature professionali 16 Di volta in volta i docenti adotteranno le tecniche e le metodologie ritenute più efficaci, o comunque, più vicine al loro stile d’insegnamento e allo stile cognitivo e comportamentale degli alunni. In ogni caso, nel rispetto della specificità disciplinare, le strategie e le tecniche d’insegnamento individuate e i mezzi utilizzati faranno sempre riferimento ad alcuni criteri comuni: impostazione rigorosa del lavoro coordinamento tra i diversi insegnamenti e interdisciplinarietà come atteggiamento costante problematicità dei contenuti diversificazione degli interventi Verifiche Le verifiche consentono la rilevazione del grado di apprendimento degli alunni. Esse riguardano: - - prove d’ingresso disciplinari per le classi del primo biennio,per l’accertamento dei prerequisiti e per stabilire obiettivi minimi; - prove in itinere, per informare gli alunni sul loro livello di preparazione, motivandoli all’eventuale recupero; (vedi Curricolo) - prove finali, per misurare e quantificare, con l’attribuzione di un voto, il livello delle conoscenze e competenze conseguito dagli studenti, a conclusione delle Unità Didattiche funzionali, relative ai moduli programmati.(vedi Curricolo) - prova coordinata al termine del Primo biennio, per la certificazione delle competenze acquisite. In conformità al D.L. del 07/09/2007 n. 147 a partire dall’A.S. 2011/2012 vengono inoltre somministrate alle classi seconde verifiche sulle conoscenze e le abilità degli studenti, a carattere nazionale, a cura dell’INVALSI. Strumenti di verifica: osservazione degli atteggiamenti e dei comportamenti assunti dagli alunni durante il lavoro scolastico; colloqui (interrogazioni orali); test convergenti, strutturati a soluzione oggettiva, cioè esercizi di completamento o trasformazione, vero/falso, a scelta multipla, ricerca dell’ordine logico, completamento di griglie o schemi, risoluzione di problemi (prove strutturate o semi strutturate), test divergenti, cioè prove non strutturate, di tipo soggettivo, in cui è possibile evidenziare le capacità di analisi e sintesi del singolo alunno (produzione di testi di vario genere); problem solving; prove grafiche; 17 mappe concettuali. I criteri comuni che guideranno i docenti nella scelta del tipo di verifica sono i seguenti: • le prove devono tendere alla massima oggettività possibile; • in caso di prove oggettive, la griglia di valutazione deve essere a punteggio prestabilito; • per le prove non strutturate, scritte ed orali, gli indicatori di riferimento saranno 1. 2. 3. 4. 5. • la comprensione la padronanza dei contenuti l’organicità di pensiero la correttezza formale la capacità critica (per le classi quarte e quinte) il numero delle prove deve essere tale da fornire elementi di giudizio diversificati ed attendibili; • il voto delle prove scritte e delle prove orali deve tener conto degli indicatori e dei descrittori definiti nelle griglie di valutazione elaborate in sede dipartimentale. OBIETTIVI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE SONO, INFATTI, INDICATI DAI DOCENTI NELLE PROGRAMMAZIONI GENERALI PER DIPARTIMENTO, NELLE PROGRAMMAZIONI ELABORATE DAI CONSIGLI DI CLASSE ENELLE PROGRAMMAZIONI INDIVIDUALI. 18 Valutazione Le verifiche sono finalizzate ad una valutazione di qualità. Esse, pertanto, tengono conto dell’intero processo formativo e cioè: • dell’evoluzione degli alunni dai livelli di partenza, sulla base dell’impegno e in relazione alle capacità; • dell’efficacia e dell’adeguatezza delle proposte formative e degli interventi operativi messi in atto dagli insegnanti (autovalutazione). Le verifiche formative o sommative (orale, scritta, grafica o pratica) devono essere semprecoerenti con gli obiettivi che intendono verificare e calibrate nei tempi e nella complessità. Le prove diverifica rappresentano l'obiettiva documentazione del processo di valutazione dell'apprendimento deglistudenti. Saranno, pertanto, di varia natura, organizzate nelle forme ritenute didatticamente più efficaci(quesiti a risposta multipla, quesiti a risposta breve, questionari, relazioni, produzioni scritte controlli oraliecc.) per misurare la distanza tra obiettivi prefissati dal docente e quelli raggiunti dal discente (valutazionedi criterio). Saranno effettuate prove scritte strutturate o semi strutturate anche per le discipline orali, quando sianecessario valutare competenze o capacita di tipo logico-operativo. Qualsiasi tipologia di prove venga adottata, i dati raccolti saranno attentamente studiati dal Consiglio di Classe al fine di raccogliere tutti gli elementi atti a orientare l'azione didattica e a rimuovere le cause di uninsuccesso, mediante idonei interventi di recupero (IDEI). La valutazione risponde ai criteri d’imparzialità e oggettività che garantiscono la parità di trattamento. Nella valutazione confluiscono tutti gli elementi di conoscenza sul piano cognitivo e socio-affettivo che il docente ha acquisito sull’alunno stesso. L’insegnante deve avere una conoscenza dello studente secondo cinque aspetti: 1) psico-emozionale 2) socio-relazionale 3) logico-cognitivo 4) didattico-operativo 5) orientamento e auto orientamento 19 Costanti di riferimento per la valutazione degli alunni - Indicatori INDICATORI COSTANTI DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE Area psico-emozionale SAPER ESSERE Area socio-relazionale SAPER COMUNICARE Area logico-cognitva SAPER CONOSCERE Area didattico-operativa SAPER FARE ABILITÀ COGNITIVE E PRATICHE COMPETENZE Orientamento e auto orientamento SAPER SCEGLIERE - motivazioni, aspettative, autostima frequenza e assunzione di impegni attenzione ritmi di apprendimento e di esecuzione capacità di lavorare individualmente capacità di organizzarsi (metodo di lavoro) autocontrollo e comportamento socializzazione rapporto con i docenti partecipazione capacità di lavorare in gruppo capacità di dialogare, discutere assimilazione di fatti, principi, teorie e pratiche relative al settore di studio e di lavoro - capacità di applicare le conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi - capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e metodologiche, in situazioni di studio e/o di lavoro - responsabilità e autonomia - conoscenza di sé e dell’ambiente capacità di riflettere capacità decisionale capacità di valutazione e di autovalutazione Costanti di riferimento ed indicatori di misurazione dell’efficacia e dell’adeguatezza delle proposte formative e degli interventi operativi messi in atto dagli insegnanti (autovalutazione) COSTANTI DI RIFERIMENTO CONOSCENZA E GESTIONE DEI CONTENUTI GESTIONE DEI RAPPORTI INTERPERSONALI ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO SCOLASTICO INDICATORI - competenze culturali - capacità di programmare/progettare - collaborazione con i colleghi - rapporti con gli alunni - rapporti con le famiglie - metodologia La Scuola propone anche per il corrente anno scolastico la valutazione quadrimestrale, ripartita così come previsto dalle vigenti disposizioni ministeriali: inizio Febbraio: scrutinio del 1o quadrimestre 20 inizio Giugno: scrutinio finale LA SCUOLA ASSICURA IL DIRITTO ALLO STUDIO A TUTTI GLI STUDENTI E LA VALORIZZAZIONE DI PROGRESSI ANCHE MINIMI, AFFINCHÉ CIASCUNO DI ESSI SI SENTA VALUTATO PER IL SUO IMPEGNO E LE SUE CONQUISTE. A TALE RIGUARDO, ESSA PROMUOVE ED ORGANIZZA: - PREMIO LUIGI CANTILE, che consiste nell’assegnazione di borse di studio agli alunni più meritevoli, per livelli di classe, dalla prima alla quarta, allo scopo di riconoscere anche concretamente l’impegno profuso negli studi e stimolare una maggiore partecipazione alla vita scolastica - INTERVENTI DIDATTICI, EDUCATIVI, INTEGRATIVI IN ORARIO CURRICOLARE E NON CURRICOLARE in orario curricolare (tutte le classi) recupero motivazionale recupero di situazioni di ritardo approfondimento di conoscenze consolidamento di abilità pausa didattica (dopo lo scrutinio del 1° quadrimestre) in orario non curricolare (classi seconde) in orario non curricolare (tutte le classi) recupero di carenze contenutistiche e metodologiche per le discipline Italiano Matematica e Scienza degli Alimenti (dopo lo scrutinio del 1° quadrimestre) recupero estivo per il saldo del debito formativo contratto (tra Giugno e Luglio) 21 22 CORRISPONDENZA TRA IL LIVELLO DI PREPARAZIONE RAGGIUNTO E IL VOTO ATTRIBUITO PARAMETRI DI RIFERIMENTO VOTO 3 4 LIVELLO COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ Frammentarie GRAVEMENTE INSUFFICIENTE e (NON COLMABILE) gravemente lacunose INSUFFICIENTE Ha evidenti difficoltà nell’essere operativo Imprecise e parziali Opera in modo acritico e carente Superficiali Applica le conoscenze con imperfezioni Complete ma non approfondite Applica leconoscenze senza commettere errori sostanziali. Complete. Se richiesto sa approfondire Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, ma con imperfezioni INSUFFICIENZA COLMABILE ATTRAVERSO ATTIVITÀ DI RECUPERO 5 INSUFFICIENTE INSUFFICIENZA COLMABILE AUTONOMAMENTE 6 SUFFICIENTE 7- 8 BUONO 23 SITUAZIONE - l’alunno b) non ha compreso i concetti c) non sa applicare principi, regole, procedure studiate d) non sa analizzare problemi e situazioni e) non sa sintetizzare le conoscenze acquisite f) non è in grado di esporre in modo articolato g) non è in grado di valutare h) non è in grado di mettere in relazione i concetti - l’alunno b) ha compreso solo parzialmente i concetti c) applica principi, regole e procedure in modo occasionale e parziale d) effettua solo analisi parziali e occasionali e) effettua sintesi parziali e/o imprecise f) è in grado di articolare discorsi solo su argomenti noti relativi al proprio vissuto g) valuta superficialmente h) mette in relazione in modo confuso - l’alunno b) ha una conoscenza insicura c) sa applicare principi, regole, procedure solo se guidato d) analizza problemi e situazioni solo se guidato e) sintetizza se guidato f) è in grado di articolare discorsi solo se guidato g) formula valutazioni parziali h) mette in relazione i concetti in modo elementare - l’alunno b) ha compreso i concetti e li esprime con sufficiente sicurezza c) sa applicare principi, regole, procedure autonomamente, pur con qualche incertezza d) analizza problemi e situazioni autonomamente, ma con qualche incertezza e) è autonomo nella sintesi f) è in grado di esporre autonomamente argomenti semplici g) formula valutazioni giustificate h) mette in relazione concetti in modo chiaro e semplice - l’alunno b) ha compreso i concetti e li esprime con discreta sicurezza c) è capace di applicazione autonoma, senza incertezze, in situazioni note d) è in grado di compiere analisi e sintesi e) è in grado di esporre autonomamente argomenti di una certa complessità f) valuta con spirito critico e cognizione di causa g) mette in relazione i concetti con competenza e autonomia 8-9 DISTINTO Complete con approfondimento Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi 9-10 OTTIMO Complete, coordinate e ampliate in modo personale Opera in modo preciso e critico. Espone in modo fluido, con lessico ricco e appropriato. - l’alunno ha una conoscenza completa e approfondita b) ha compreso i concetti e li esprime con buon grado di sicurezza c) sa applicare autonomamente principi e procedure in situazioni nuove semplici d) sa scomporre autonomamente i problemi e) sa organizzare conoscenze e procedure con autonomia f) è in grado di esporre argomenti con competenze lessicale g) esprime il proprio pensiero in maniera originale h) mette in relazione i concetti con competenza, autonomia e ricchezza di particolari - l’alunno ha una conoscenza completa, approfondita e coordinata b) ha compreso i concetti e li esprime con notevole sicurezza c) sa applicare autonomamente principi e procedure in situazioni nuove anche complesse d) sa scomporre autonomamente problemi anche complessi e) sa organizzare autonomamente conoscenze ampie e procedure complesse f) è in grado di esporre argomenti con competenza e ricchezza linguistica e lessicale g) è in grado di esprimere valutazioni originali anche su argomenti complessi h) è in grado di individuare con competenza e autonomia relazioni e collegamenti a livello interdisciplinare CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA La valutazione del comportamento degli studenti, formulata collegialmente dal Consiglio di Classe in sede di scrutinio intermedio e finale, è espressa in decimi. Essa concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente. Nell’attribuzione del voto di condotta il Consiglio di Classe tiene conto: • della valutazione complessiva dell’alunno; • del miglioramento del comportamento, anche a seguito di note e sanzioni disciplinari. Sono considerate valutazioni positive della condotta i voti dal sei al dieci, sebbene il sei segnali già qualche negatività. Per le classi o per gli allievi che non conseguono gli obiettivi comportamentali previsti, il C.d.C. individua sanzioni disciplinari, proporzionate alle mancanze evidenziate. La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza comporta la non ammissione automatica dello studente alsuccessivo anno di corso o all‘esame conclusivo del ciclo di studi. (art. 2, D.M n.°5 del 16/01/09) CORRISPONDENZA 24 TRA IL LIVELLO DI COMPORTAMENTO REGISTRATO E IL VOTO ATTRIBUITO VOTO PARAMETRI INDICATIVI 9-10 Frequenza assidua,comportamento responsabile, rispetto assoluto delle regole, modello positivo di comportamento e punto di riferimento per gli altri studenti; partecipazione attiva e costante. 8 Osservanza delle norme di Istituto; comportamento adeguato al gruppo classe; frequenza regolare e puntualità; partecipazione costante. 7 Frequenza regolare, comportamento corretto e nel complesso rispettoso dei Regolamenti d’Istituto e di disciplina; grado di socialità suscettibile di miglioramento; partecipazione per lo più adeguata. 6 Frequenza non sempre regolare; comportamento complessivamente corretto, ma essenziale rispetto alle regole della comunità scolastica;infrazioni disciplinari non gravi; partecipazione parzialmente adeguata. 5 4-3 Assenze e ritardi frequenti; disturbo in aula; assenze strategiche; mancata consegna dei compiti assegnati; mancanza di materiale didattico; partecipazione insufficiente; linguaggio non adeguato; violazione delle norme sicurezza; utilizzo improprio di attrezzature e materiali; offese e molestie; uso di sostanze alcooliche; danneggiamento del patrimonio scolastico. Assenze e ritardi frequenti; disturbo in aula; assenze strategiche; mancata consegna dei compiti assegnati; mancanza di materiale didattico; partecipazione scarsa; violazione delle norme sicurezza; utilizzo improprio di attrezzature e materiali; falsificazione di documenti; offese e molestie; minacce e violenze morali e/o fisiche; abbandono arbitrario dell’edificio scolastico; uso di sostanze alcoliche; danneggiamento del patrimonio scolastico; uso di droghe e/o induzione all’uso di esse; furti. Criteri per l’effettuazione degli scrutini finali 25 PROMOZIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA Gli allievi sono ammessi a frequentare la classe successiva se riportano in sede di scrutinio finale un voto non inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina, a dimostrazione del raggiungimento degli obiettivi minimi dichiarati nelle Programmazioni di classe, e non meno di 6/10 in condotta. È il Consiglio di classe che assegna ciascun voto, all’unanimità o a maggioranza, sentita la proposta di voto del singolo docente e tenuto conto del punto di partenza e del punto di arrivo di ogni studente e, cioè, dei suoi miglioramenti, ma anche delle sue reali possibilità di seguire il programma di studi dell’anno scolastico successivo e di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle varie discipline. Concorrono ad una valutazione favorevole l’assiduità nella frequenza e l’attiva partecipazione alla vita della scuola. Le assenze non possono, infatti, superare ¼ del monte ore di lezione, pena la non ammissione alla classe successiva, fatta eccezione per i casi di ricovero ospedaliero documentato o per i casi di lunghi periodi di malattia certificati. In genere, comunque, il numero delle assenze può incidere negativamente sul giudizio complessivo, a meno che un congruo numero di interrogazioni, di esercitazioni scritte, di esercitazioni pratiche, corrette e classificate nel corso dell’intero anno scolastico possa accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati da ciascuna disciplina. Per gli alunni portatori di abilità diverse , certificati ai sensi della L. 104/92 e che fruiscono di interventi di sostegnoper i quali il consiglio di classe predispone il Piano Didattico per Obiettivi Minimi, la valutazione terrà conto degli obiettivi minimi ivi indicati o globalmente riconducibili alle linee guida aiprogrammi ministeriali. Gli allievi BES per i quali il consiglio di classe predispone ilP.E.I.,(Piano educativo individualizzato) saranno valutati tenendo conto degli obiettivo specifici ivi descritti . Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo del corso di studi devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenutipiù idonei. 26 NelBIENNIO INIZIALEdeve essere comprovata, a conclusione dell’obbligo di istruzione, l’acquisizione delle competenze di base qui riportate. a) ASSE DEI LINGUAGGI: a. padronanza della lingua italiana - padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti - leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo - produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi b. utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi c. utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario d. utilizzare e produrre di testi multimediali b) ASSE MATEMATICO: a. utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica b. confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni c. individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi d. analizzare dati e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico c) ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO: a. osservare, descrivere ed analizzare i fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità b. analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza c. essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate 27 d) ASSE STORICO-SOCIALE: a. comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali b. collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della convivenza e dell’ambiente c. riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio Il raggiungimento degli obiettivi nelle varie discipline è accertato mediante la somministrazione di prove di verifica. Il numero delle prove è regolato dalla programmazione modulare individuale e di classe. Agli studenti delle seconde classi, al termine del Primo biennio, sarà rilasciata la certificazione delle competenze di base, con l’esplicita indicazione, per ciascuna competenza contemplata dai quattro assi culturali di riferimento, del livello conseguito dall’alunno. Per quanto riguarda la valutazione delle attività dell’Alternanza, per il secondo biennio e quinto anno, si adottano i criteri di valutazione stabiliti in sede di programmazione dipartimentale per materie e di classe; inoltre si recepiscono le schede di valutazione degli alunni compilate dagli esperti esterni, dai tutor individuati per le attività di orientamento e dalle aziende ove si svolgono gli stages, opportunamente sintetizzate e presentate nei Consigli di classe. (Si rimanda al cap. “Alternanza Scuola –Mondo del lavoro nelle quarte e quinte classi”). Il voto di comportamento, per le terze, quarte e quinte classi, concorre alla determinazione della media dei voti da assumere a riferimento per l’individuazione della banda di oscillazione nell’ambito della quale deve essere attribuito il credito scolastico. SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO Il Consiglio di classe, qualora nella valutazione dell’alunno risultino insufficienze non gravi in non più di tre discipline, sospende il giudizio e attribuisce il/i debito/i, specificando le carenze rilevate, da colmare attraverso un piano di recupero personalizzato. La scuola, su tale base, avverte le famiglie: - del debito contratto e della natura di esso (voti proposti e carenze rilevate), consegnando contestualmente il piano di recupero predisposto dai docenti interessati; - della possibilità di frequentare i corsi di recupero estivi, previsti tra Giugno e Luglio; - della obbligatorietà per l’alunno di presentarsi alle verifiche finali 28 INTEGRAZIONE SCRUTINIO FINALE Prima dell’inizio del nuovo anno scolastico , il Consiglio di classe, sulla base dei risultati conseguiti dagli alunni nelle verifiche, ad integrazione dello scrutinio finale, formula il giudizio definitivo che, in caso di esito positivo, comporterà l’ammissione alla classe successiva, in caso di esito negativo, comporterà la non promozione. Per gli alunni di terza e di quarta, in caso di esito positivo, si procederà all’attribuzione del credito scolastico. NON PROMOZIONE In generale, non sono ammessi alla classe successiva: - gli studenti che, nonostante gli interventi didattico-educativi integrativi organizzati dall’istituto, non abbiano colmato le insufficienze riportate; - gli studenti ai quali sia stata attribuita dal Consiglio di classe una valutazione in condotta inferiore a 6/10; - gli studenti che abbiano superato il limite previsto di assenze. CRITERI DI ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO I consigli di classe, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni, assegnano ad ogni alunno un punteggio denominato “credito scolastico”, valido per l’attribuzione del voto finale dell’Esame di Stato. L’assegnazione dei punti di credito scolastico fa riferimento alla collocazione della media (M) dei voti conseguiti dall’alunno in sede di scrutinio finale nella banda di oscillazione di appartenenza, che prevede un punteggio minimo e massimo. Media dei Voti per la definizione della banda di oscillazione M=6 6<M≤7 7<M≤8 8<M≤9 9 < M ≤ 10 Credito scolastico (punti) 3° anno 4° anno 5° anno 3–4 4–5 5–6 6–7 7–8 3–4 4–5 5–6 6–7 7–8 4–5 5–6 6–7 7–8 8–9 29 In base alla media dei voti si attribuisce il minimo previsto dalla banda di oscillazione. Un ulteriore punto viene attribuito sulla base dei seguenti parametri frequenza, voto di condotta partecipazione ad attività complementari ed integrative ( attività interne, PON,) e crediti formativi esterni Il parametro iniziale per l'attribuzione del credito scolastico è la media M dei voti ottenuti dallo studente nello scrutinio finale, che determina la banda di oscillazione tra un valore minimo e uno massimo, comunque non travalicabili, In presenza di sospensione di giudizio sarà attribuito, in sede di integrazione dello scrutinio finale, il valore minimo previsto dalla banda di oscillazione di appartenenza anche in presenza di eventuali crediti scolastici e/o formativi Nelle altre situazioni si prende in considerazione la frequenza scolastica valutando i seguenti casi: a. se le assenze sono superiori al 20% delle ore totali si attribuisce il valore minimo della fascia di oscillazione anche in presenza di eventuali crediti formativi b. se le assenze sono inferiori al 20% il punteggio della fascia potrà essere integrato dal Consiglio di classe valutando almeno due dei seguenti parametri 1. voto di condotta almeno 8 2. media aritmetica >0,51(6,51-7,51-8,51-9,51) 3. attestati di partecipazione ad attività complementari e/o crediti formativi esterni Per i candidati privatisti si attribuirà il voto minimo della banda Per i candidati ammessi con voto consiglio si attribuirà il voto minimo della banda - 30 L’ITER FORMATIVO Materie d’insegnamento e quadro orario Primo biennio (Nuovo Ordinamento) - I primi due anni sono caratterizzati da una forte presenza di discipline di formazione generale. Insieme alle discipline curricolari comuni a tutti gli indirizzi degli Istituti superiori (religione, lettere, matematica, lingue straniere, educazione fisica ecc.), gli allievi affrontano i primi elementi di diritto, scienze degli alimenti, cucina, sala e ricevimento e iniziano le esercitazioni pratiche di laboratorio CLASSI PRIME (15SEDE DI AVERSA + 3 SEDE DI CESA) DISCIPLINE AREA DI ISTRUZIONE GENERALE 20 ore settimanali di lezione Italiano (scritto e orale) Storia (orale) Lingua Straniera (Inglese) (scritto e orale) Diritto ed economia (orale) Matematica (scritto e orale) Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) (orale) Scienze motorie e sportive (orale e pratica) RC /Attività alternative (orale) DISCIPLINE AREA D’INDIRIZZO 13 ore settimanali di lezione 4 2 3 2 4 2 2 1 Seconda lingua straniera (scritto e orale) Fisica (orale) Geografia (orale) Scienza degli alimenti (orale) Laboratorio dei servizi enogastronomici Settore Cucina (orale e pratica) Laboratorio dei servizi enogastronomici Settore Sala e vendita (orale e pratica) Laboratorio dei servizi di Accoglienza turistica (orale e pratica) 31 2 2 1 2 2* 2* 2 (∗ ∗) In queste ore la classe è divisa in due squadre, “Cucina” e “Sala e vendita”, ciascuna con il rispettivo docente tecnico pratico CLASSI SECONDE (14 SEDE DI AVERSA + 3 SEDE DI CESA) DISCIPLINE AREA D’INDIRIZZO 12 ore settimanali di lezione DISCIPLINE AREA DI ISTRUZIONE GENERALE 20 ore settimanali di lezione Italiano (scritto e orale) Storia (orale) Lingua Straniera (Inglese) (scritto e orale) Diritto ed economia (orale) Matematica (scritto e orale) Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) (orale) Scienze motorie e sportive (orale e pratica) RC /Attività alternative (orale) 4 2 3 2 4 2 2 Seconda lingua straniera (scritto e orale) Chimica (orale) Scienza degli alimenti (orale) Laboratorio dei servizi enogastronomici Settore Cucina (orale e pratica) Laboratorio dei servizi enogastronomici Settore Sala e vendita (orale e pratica) Laboratorio dei servizi di Accoglienza turistica (orale e pratica) 2 2 2 2* 2* (∗ ∗) In queste ore la classe è divisa in due squadre, “Cucina” e “Sala e vendita”, ciascuna con il rispettivo docente tecnico pratico 2 1 Secondo biennio (Nuovo Ordinamento ) Nel secondo biennio prevalgono le materie di indirizzo finalizzate all'acquisizione di una buona professionalità di base unitamente al consolidamento culturale. Sono previste tre articolazioni: – Articolazione “ENOGASTRONOMIA” – Articolazione “SERVIZI DI SALA E DI VENDITA” – Articolazione “ACCOGLIENZA TURISTICA” 32 CLASSI TERZE E QUARTE Classi terze Classi quarte Italiano 4 4 Storia 2 2 Lingua straniera 3 3 Matematica e informatica 3 3 Scienze Motorie 2 2 Religione 1 1 AREA DI ISTRUZIONE GENERALE – 15 ore settimanali ARTICOLAZIONE ACCOGLIENZA TURISTICA AREA D’INDIRIZZO – 17 ore settimanali Lingua Straniera (seconda) Classi terze 3 Classi quarte 3 4(∗ ∗) 2 Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 4 6 Laboratorio Servizi di Accoglienza Turistica 6 4 Scienza e cultura dell’alimentazione Tecniche di comunicazione 2 TOTALE ORE 32 32 ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA SETTORE SALA E VENDITA AREA D’INDIRIZZO – 17 ore settimanali Lingua Straniera (seconda) Classe terza 3 Classe quarta 3 Scienza e cultura dell’alimentazione 4(∗ ∗) 3 Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 4 5 Laboratorio Servizi enogastronomici settore sala e vendita 6 4 Laboratorio Servizi enogastronomici settore cucina 2 TOTALE ORE 32 32 ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA SETTORE CUCINA AREA D’INDIRIZZO – 17 ore settimanali Lingua Straniera (seconda) Classe terza 3 Classe quarta 3 Scienza e cultura dell’Alimentazione 4(∗ ∗) Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 4 5 Laboratorio Servizi enogastronomici settore cucina 6 4 Laboratorio Servizi enogastronomici settore sala e vendita 3(∗ ∗) 2 TOTALE ORE SETTIMANALI 32 33 32 CLASSI QUINTE ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA SETTORE SALA E VENDITA AREA DI ISTRUZIONE GENERALE – 15 ore settimanali Italiano Storia Lingua Straniera Matematica Scienze Motorie Religione AREA D’INDIRIZZO – 17 ore settimanali 4 2 3 3 2 1 Scienza e cultura dell’ alimentazione Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Lingua tecnica straniera Laboratorio dei servizi enogastronomici settore sala e vendita Laboratorio dei servizi enogastronomici settore cucina 3 5 3 4 2 ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA SETTORE CUCINA AREA DI ISTRUZIONE GENERALE – 15 ore settimanali Italiano Storia Lingua Straniera Matematica Scienze Motorie Religione AREA D’INDIRIZZO – 17 ore settimanali 4 2 3 3 2 1 Scienza e cultura dell’ alimentazioneDiritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Lingua tecnica straniera Laboratorio dei servizi enogastronomici settore cucina Laboratorio dei servizi enogastronomici settore sala e vendita 3 5 3 4 2 ARTICOLAZIONE ACCOGLIENZA TURISTICA AREA D’INDIRIZZO – 17 ore settimanali AREA DI ISTRUZIONE GENERALE – 15 ore settimanali Italiano Storia Lingua Straniera Matematica Scienze Motorie Religione 4 2 3 3 2 1 Scienza e cultura dell’alimentazione Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Lingua tecnica straniera Laboratorio di servizi di accoglienza turistica Tecniche di comunicazione 34 2 6 3 4 2 TITOLI DI STUDIO I.P.S.S.A.R.T. La nuova istruzione professionale prevede un curricolo quinquennale che termina con l’Esame di Stato e il rilascio del Diploma di Maturità professionale. Si va cosi ad esaurire l’esperienza storica dell’istruzione professionale a due livelli (qualifica professionale triennale e diploma post-qualifica biennale). Il curriculo è articolato in: primo biennio per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione secondo biennio per lo sviluppo delle competenze specifiche dell’area di indirizzo quinto annoorientativo alla scelta dell’università o del mondo del lavoro Gli apprendimenti sono suddivisi in: • un’area di insegnamento generale comune a tutti gli indirizzi; • aree di indirizzo specifiche 'Con l’anno scolastico 2014/2015, il riordino dell'istruzione secondaria di II grado va a regime e interessa tutte e cinque le classi. Il decreto legge 104 che ha integrato i decreti presidenziali n. 87 e n. 88 del 2010, relativi al riordino degli istituti professionali, introduce, nelle classi del primo biennio un'ora di insegnamento di geografia generale ed economica L’AREA DI ISTRUZIONE GENERALE: competenze ed assi culturali: ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamentoe lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione. Gli studenti degli Istituti professionali conseguono la propria preparazione di base con l’usosistematico di metodi che, attraverso la personalizzazione dei percorsi, valorizzanol’apprendimento in contesti formali, non formali e informali. 35 AREA DI INDIRIZZO : 3 articolazioni Ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita edi lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processiproduttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi. L’INDIRIZZO PRESENTA TRE ARTICOLAZIONI : ARTICOLAZIONI Enogastronomia Sala e Vendita Accoglienza Turistica PROFILI PROFESSIONALI 1) Articolazione “Enogastronomia” - settore Cucina Nell’articolazione dell’”Enogastronomia”, il diplomato è in grado di: intervenire nellavalorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, individuando le nuove tendenze enogastronomiche. 2) Articolazione Enogastronomia – settore Sala e Vendita Nell’articolazione “ Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di: svolgere attivitàoperative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione evendita di prodotti e servizi enogastronomici interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomicheper adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela,valorizzando i prodotti tipici. 3) Articolazione Accoglienza Turistica Nell’articolazione “ Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di: intervenire nei diversi ambitidelle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale ealle esigenze della clientela di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio 36 PARTECIPAZIONE A MANIFESTAZIONI ESTERNE ED INTERNE La partecipazione a manifestazioni interne ed esterne, luoghi ineliminabili per una qualificata professionalizzazione dei nostri giovani, consente agli alunni di venire a conoscenza di situazioni professionali e scolastiche nuove e di mettere alla prova le competenze acquisite. La “manifestazione”, infatti, non si risolve nell’allestimento di un banchetto o di un ricevimento, ma vede riconosciuta la sua valenza professionalizzante nel fatto che la scelta e la partecipazione alle manifestazioni risponde a criteri formativi: • la verifica sul campo “on the job”, da parte dell’alunno, delle proprie competenze tecniche e relazionali (la formazione in aula è indispensabile per acquisire conoscenze di base e professionali, che vanno integrate con il “know how”, anche attraverso delle concrete esperienze formative necessarie per mettersi alla prova e verificare, integrare, rielaborare quanto appreso in aula: “learning on the job”, cioè imparare lavorando). • la valorizzazione della visibilità dell’Istituto; • l’ampliamento della rete di relazioni dell’Istituto con la realtà territoriale, nelle sue diverse valenze (storia della produzione, della commercializzazione, storia politica e testimonianze artistiche del territorio); In questa logica formativa delle Manifestazioni, i docenti, gli Assistenti tecnici e i Collaboratori scolastici sono sollecitati a organizzare il proprio servizio secondo il criterio della flessibilità, in modo da rendere concretamente possibile la partecipazione a Manifestazioni.Per questo motivo i docenti tecnico-pratici prevedono sin dall’inizio dell’anno scolastico lo svolgimento di iniziative interne ed esterne inserendole come parte integrante della programmazione .La Dirigenza e i Direttori dei Laboratori sceglieranno gli eventi ai quali aderire e partecipare tenendo conto della valenza didattica dell’attività e della ricaduta sia in termini professionali che di immagine come valorizzazione e promozione del nostro Istituto non solo sul territorio ma anche a livello regionale, nazionale, europeo.I criteri di scelta delle classi si impronteranno quanto più possibile al principio dell’omogenea partecipazione agli eventi di quante più classi possibili. Saranno coinvolti gli alunni a partire dalla classe seconda in quanto in possesso delle conoscenze e competenze necessarie per poter affrontare tali attività, anche se particolare attenzione sarà dedicata alle classi terze, per il consistente numero di ore di laboratorio previsto dall’orario curricolare. Il personale della scuola riceverà informativa sulla realizzazione delle varie attività e relativa valutazione dell’attività svolta. PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 37 La nostra scuola nell’ambito di un adeguamento alla nuova normativa che ha previsto la cancellazione dell’area professionalizzante , promuove l’attività dell’alternanza scuola lavoro come momento qualificante di un nuovo modo di apprendere e fare scuola. L’alternanza scuola-lavoro è una modalità di apprendimento in continuità con quanto si fa a scuola, non ha il carattere dell’occasionalità, è progettata e guidata dalle istituzioni scolastiche, ed è regolata da decreto legislativo specifico. Viene predisposta con la collaborazione del mondo dell’impresa per mettere in grado gli studenti di acquisire atteggiamenti positivi, conoscenze e abilità per l’inserimento e lo sviluppo della loro professionalità L'alternanza scuola-lavoro intende porsi come un’esperienza sistemica che, attraverso un nuovo approccio metodologico, si sviluppa particolarmente sul piano cognitivo facilitando quei meccanismi di conoscenza e di interesse che preludono ad un inserimento dinamico nella realtà d'impresa. L’alternanza è, quindi, una modalità didattica finalizzata ad arricchire gli obiettivi del percorso di istruzione e di formazione di riferimento, e si realizza attraverso esperienze in contesti lavorativi che devono essere adeguati all’accoglienza e alla formazione La proposta di percorsi formativi per le terze, quarte e quinte classi nasce anche dalla constatazione del notevole incremento registrato nel settore turistico negli ultimi anni e dalla conseguente richiesta di operatori specializzati nel settore. . Formazione professionale,orientamento al lavoro, stage formativi rappresentano gli strumenti operativi che consentono agli allievi della scuola di arricchire il proprio bagaglio culturale, valorizzando l’applicazione delle tecniche apprese durante il percorso di studi in contesti operativi reali. L’integrazione del percorso educativo con le realtà economiche dà agli alunni la possibilità di operare nel contesto sociale con abilità e con professionalità e di sviluppare contatti e rapporti che, molto spesso, rappresentano delle concrete opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. Operata, dunque, un’approfondita analisi del contesto ambientale di riferimento (quadro socio – economico e culturale, variazioni produttive del territorio e suo trend di sviluppo, struttura delle aziende, loro caratteristiche e 38 tipologia, tipo di cultura imprenditoriale, potenzialità di sviluppo, analisi delle domande di settore), la scuola ha individuatofigure professionali coerenti con le attuali tendenze del settore. FIGURE PROFESSIONALI INDIRIZZO ENOGASTRONOMICOCUCINA “ Addetto alla pasticceria e gelateria” “Addetto alla cucina tipica regionale” “Addetto al banqueting e catering” INDIRIZZO ENOGASTRONOMICO SALA E VENDITA “Barman e Barservice” “Operatore enogastronomico” INDIRIZZOACCOGLIENZA TURISTICA “Addetto al Front Office d’AdV” “Operatore al turismo culturale” Addetto al turismo Sportivo e Culturale” Al termine dell’intero percorso é prevista la certificazione delle competenze acquisite, spendibili nel mondo del lavoro. 39 IL TITOLO DI STUDIO AL TERMINE DEL QUINQUENNIO Diploma Tecnico dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA A conclusione del percorso quinquennaleI diplomati nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” hanno acquisito competenze generali che permettono loro di: - Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse. - Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera. - Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi. - Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. - Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti. - Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto. I diplomati nelle relative articolazioni“Enogastronomia” e “Servizi di salae di vendita”, conseguono le seguenti competenze disettore 40 - Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico- fisico, nutrizionale e gastronomico. - Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche. - Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. Il Diplomato nell’articolazione “Accoglienza turistica” consegue le seguenti competenze di settore: - Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico-alberghiera. - Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela. - Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio. - Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere. L’acquisizione del titolo di studio, al termine del quinquennio, consente di: - entrare nel mondo del lavoro come Tecnico di area, - accedere alle Facoltà universitarie. 41 L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA L’arricchimento dell’Offerta formativa è inteso ad innalzare il successo scolastico, attraverso attività specifiche, modulate secondo i bisogni dell’utenza. Per incrementare le opportunità di crescita, per armonizzare obiettivi curricolari cognitivi, professionali e comportamentali, per rispondere alle attese delle famiglie e ai bisogni dell’utenza, compatibilmente con le scelte organizzative e finanziarie (legge 15/93/97, art. 21, comma 10), la Scuola promuove le seguenti attività • ACCOGLIENZA • PROGETTI SPECIFICI DI AMPLIAMENTO DELLE ATTIVITÀ CURRICOLARI E DI RACCORDO CON IL MONDO DEL LAVORO • ORIENTAMENTO E RIORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE • VIAGGI D’ISTRUZIONE - VISITE AZIENDALI Inoltre: ⇒ l’inserimento anche nell’extracurricolo di attività educative trasversali, finalizzate al miglioramento delle competenze civiche (Educazione alla salute, Educazione alla legalità, Educazione all’ambiente, , Educazione alla Cittadinanza attiva, Educazione alla Cittadinanza Europea, Educazione alla sicurezza); ⇒ attività laboratoriali, espressive e creative; ⇒ attività sportive; 42 ⇒ attività che promuovono scambi culturali anche con Istituzioni straniere; ⇒ progetti finalizzati al miglioramento delle competenze di base; ⇒ progetti di stage di formazione e di orientamento rivolti ad alunni del III, IV e V anno, presso aziende del settore, per realizzare momenti di alternanza fra scuola e mondo del lavoro e agevolare le scelte professionali; ⇒ progetti di stage all’estero per il miglioramento delle competenze linguistiche e professionali; ⇒ un’Offerta Formativa ramificata in diverse aree d’intervento per gli alunni diversamente abili, al fine di garantire ad ognuno di essi l’appropriazione di strumenti didattici ed operativi necessari al potenziamento dell’autonomia personale, sociale, scolastica e lavorativa. A tale riguardo, sono previsti: • interventi di Accoglienza e di Orientamento scolastico e/o professionale; • attività laboratoriali tendenti all’individuazione, all’avvio e allo sviluppo di abilità professionali; • attività laboratoriali rapportabili alle diverse aree disciplinari; • interventi progettuali miranti alla conoscenza concreta (teorico-pratica) di varie realtà della vita umana e sociale. Sono privilegiate le seguenti modalità d’intervento: - intervento in classe o in laboratorio con l’alunno in modo diretto o a distanza (per disincentivare la dipendenza del ragazzo dall’insegnante e stimolare un lavoro autonomo); - intervento su un piccolo gruppo di alunni diversamente abili; - intervento individuale, anche esterno alla classe, finalizzato all’acquisizione di strumentazioni messe a disposizione dalla scuola e/o allo sviluppo e potenziamento dell’autonomia, che necessitano di particolare attenzione e concentrazione PIANO INTEGRATO STRAORDINARIO Programma Operativo Nazionale 2007 IT051PO007 – POR FSE Regione Campania 43 Por/Fse CAMPANIA Obiettivo C - Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani - Azione 5 Tirocini e stage in Italia e nei Paesi Europei Progetto C-5-FSEPAC_POR_CAMPANIA_2013-32 Titolo “Benessere, cultura ed imprenditoria turistica” Il percorso progettuale rivolta a gruppi di 15 allievi delle classi III e IV della durata di 1 mese (160 ore) in ambito prioritariamente regionale, ha lo scopo di sostenere le competenze degli allievi e di facilitare la transizione dalla scuola al mondo del lavoro, nonché di rafforzare attraverso gli studi e il tirocinio formativo in ambito regionale, le competenze tecnico/ professionali, nello specifico dell’offerta lavorativa che il territorio locale richiede Por/Fse CAMPANIA Obiettivo C - Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani - Azione 5 Tirocini e stage in Italia e nei Paesi Europei Progetto C-5-FSEPAC_POR_CAMPANIA_2014-14 Titolo “Professionalità mediterranea” Tale progetto è finalizzato alla formazione delle figure professionali “Commis de rang e Commis di cucina”prevede un percorso di tirocinio formativo della durata di 160 ore da svolgersi, presso aziende, accuratamente selezionate, ubicate e operanti all’interno del territorio regionale, presumibilmente nel periodo che va dal 01/06/2015 al 28/06/2015. Destinatari dell’intervento formativo sono n. 15 allievi iscritti e frequentanti le classi III e IV di questo istituto, particolarmente meritevoli e che avranno superato i test di preselezione, di cui n. 8 allievi provenienti dalle classi ad indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”- articolazione “Enogastronomia” e n. 7 allievi provenienti dalle classi articolazione “Servizi di sala e di vendita”. PROGETTI D’ISTITUTOIN SINTESI (DA FARE) AMBITI MANIFESTAZIONI E BANCHETTI CONCORSI e GARE PROGETTO ACCOGLIENZA CLASSI PRIME Orientamento mondo del lavoro e Università Centro Scolastico Sportivo (Gruppo Sportivo) CARATTERISTICHE Attività richieste da Enti ed Istituzioni Il Progetto, parzialmente autofinanziato, coinvolge gli alunni delle terze, quarte e quinte classi, guidati dai docenti di Cucina, Sala/Bar e Ricevimento. Esso ha ricadute sia didattiche che di immagine La partecipazione è finalizzata a potenziare le capacità di confronto con i coetanei, sviluppare il senso di responsabilità e acquisire adeguati comportamenti professionali e competenze tecniche Le attività di accoglienza sono svolte nei primi giorni di lezione dai diversi docenti che si alternano nelle classi prime. Le attività sono strutturate in tre fasi: - I fase: nei primi giorni di scuola sono previsti spazi dedicati all’informazione curati da studenti anziani (tutor) e insegnanti sulla struttura scolastica e l’organizzazione della scuola; - II fase: rilevazione della situazione in ingresso mediante test e questionari. - III fase: riequilibrio culturale volto a rafforzare le competenze di base e il metodo di studio. Il progetto si propone di implementare percorsi di Orientamento al mondo del lavoro, e verso lìUniversità per gli alunni delle classi V del corrente anno scolastico . Il progetto intende promuovere la partecipazione degli alunni alla pratica delle attività sportive nella convinzione che lo sport dia un contributo notevole alla formazione della persona e del cittadino. Destinatari sono, dunque, tutti gli alunni della scuola. . Le attività suddette saranno svolte nell’arco dell’intero anno scolastico. (Si rimanda al Regolamento del C.S.S.) 44 Servizio Buvette Il Progetto rivolto agli alunni delle classi seconde e quarte Sala sarà realizzato in orario curriculare . Esso, intende promuovere l’acquisizione delle competenze del settore Bari,e prevede l’attivazione di un servizio di caffetteria al bar Il percorso progettuale , attraverso la realizzazione di prodotti dolciari relativi alle varie festività,intende promuovere un lavoro di ricerca in cui lo studente sia ideatore del prodotto finito Area professionalizzante: sapori, colori e profumi nel mondo delle festività Il progetto, accanto agli aspetti più strettamente organizzativi e strutturali( utenti, modello alimentare, adeguatezza degli spazi ,preparazione dei pasti….) intende promuovere la cultura del benessere attraverso l’acquisizione di uno stile alimentare corretto Area tecnico scientifica: mensa “Drengot” FORMAZIONE DOCENTI La L.I.M. e le metodologie didattiche multimediali Apprendere le potenzialità dell’utilizzo dei contenuti disciplinari con la L.I.M. La Gestione della classe Prendere coscienza delle dinamiche comunicative nel contesto didattico e delle strategie per gestire il gruppo classe LE SCELTE ORGANIZZATIVE PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ FUNZIONALI ALLA PRESTAZIONE DI INSEGNAMENTO (CCNL 29/11/2007 art. 29) 1 – (art 29 commi 2 e 4) – Adempimenti individuali dovuti a) preparazione delle lezioni e delle esercitazioni b) correzione degli elaborati c) rapporti individuali con le famiglie in orario antimeridiano : ricevimento ogni 15 giorni 2– (art 29 com 3 lett. a) - Attività di carattere collegiale riguardanti le riunioni del Collegio dei docenti, ivi compresa l'attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l'informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini quadrimestrali e finali. (40 h) - Sedute ordinarie del Collegio docenti, ivi compresa l’attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno. - Incontri scuola-famiglie. 1. seduta: 2 settembre 2014 adempimenti inizio a.s. 2014-15 2. seduta: ___ ottobre 2014 proposte di integrazione al P.O.F.; FF.SS.; comitato di valutazione. 3. seduta: ___ febbraio 2015analisi e verifica risultati 1° quadrimestre 4. seduta: ___ maggio 2015 organizzazione scrutini ed esami 5. seduta: ___ giugno 2015 adempimenti chiusura a.s. 45 - Riunioni Discipline/Dipartimenti Ricevimento generale: 19 dicembre h. 15.00-18,00 Risultati scrutini I° quadrimestre: febbraio 2015 h. 15.00-18,00 Ricevimento generale: maggio 2015 h. 15.00-18,00 Riunione Discipline: 3….11 settembre: Riunioni Dipartimenti: predisposizione collegiale delle Prove di ingresso nelle singole discipline per le prime e seconde classi; linee guida per le programmazioni: 4 – 5………11 settembre. - Riunioni Dipartimenti: prima settimana dicembre - Riunione Discipline aprile;proposte adozione libri di testo predispozione prove Certificazione Competenze per le classe seconde - 3 – (art 29 com. 3 lett b) Attività collegiali dei consigli di classe (40 h) 1. Periodo 13 – 23 ottobre 2014: andamento didattico disciplinare; Programmazione didattico-educativa di classe: a) Definizione di tutti gli obiettivi e delibere di propria competenza; b) Approvazione del Contratto formativo di classe. Indicazione dei Progetti curriculari ed extracurriculari cui aderire e/o attivare Proposte viaggi di istruzione e visite guidate. 2. Periodo dicembre 2014: insediamento del Consiglio nella componebte allargata andamento didattico disciplinare; verifica programmazioni; 3. Periodo aprile 2015: andamento didattico - disciplinare, proposte adozioni libri di testo. 4. Periodo maggio 2015 classi quinte: documento del 15 maggio. 5. Periodo maggio 2015 Classi seconde. Valutazione prove Certificazione competenze: classi seconde .Correzione prove INVALSI 4 –(art 29 comma 3 lett. c) – Svolgimento scrutini ed esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione 1. I Consigli di classe effettueranno la valutazione relativa al primo periodo a partire dal 2 febbraio 2015. 2. I Consigli di classe effettueranno la valutazione finale: giugno 2015. 5 – (art 29 comma 5) – Accoglienza e la vigilanza sugli alunni “Per assicurare l'accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni e ad assistere all'uscita degli alunni medesimi.” 46 ELEZIONI RAPPRESENTANTI GENITORI NEI CONSIGLI DI CLASSE . 24 ottobre h 16,00: Assemblee ed Elezioni ELEZIONI RAPPRESENTANTI ALUNNI NEI CONSIGLI DI CLASSE ,CONSIGLIO D’ISTITUTO E CONSULTA 25 ottobre FORMAZIONE DOCENTI 8-9-10-11 Settembre Formazione di base per l’uso delle LIM CALENDARIO SCOLASTICO Inizio delle lezioni 15 Settembre 2014- Fine delle Lezioni 10 giugno 2015 Festività - tutte le domeniche; il 1° novembre, festa di tutti i Santi; l’8 dicembre, Immacolata Concezione; vacanze natalizie: dal 22 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015 il 16 e il 17 febbraio (carnevale) vacanze pasquali: dal 2 al 7 aprile 2015; il 24 e 25 aprile, anniversario della Liberazione; il 30 aprile il 1° maggio, festa del Lavoro; il 1 e 2 giugno, festa nazionale della Repubblica LE SCELTE DI GESTIONE Le attivitàdidattiche si svolgeranno tutti i giorni, in orario antimeridiano. L’ingresso è previsto alle 8,15 e l’uscita alle ore 14,00. Fino a ottobre, tuttavia, sarà in vigore l’orario ridotto di un’ora.Per tutte le classil’orario scolastico è articolato in sei giorni settimanali,fatta eccezione per le classi quarte il cui orario è articolato su cinque giorni (dal lunedì al venerdì) con attività di laboratorio in orario pomeridiano Le ore sono di 55 e 60 minuti con una flessibilità oraria (organizzazione di due moduli orario, riduzione a 55 min. della quinta e sestaora di lezione), per evitare a buona parte della platea scolastica, che si sposta utilizzando mezzi di trasporto, ulteriori disagi. (Delibera dal Collegio dei docenti del 2 Settembree approvazione del Consiglio d’Istituto del 3Settembre 2014.) Criteri adottati per la formazione delle classi Classi prime: equa ripartizione degli alunni per livelli di competenze cognitive ed educative; equa ripartizionedi alunni di lingua madre non italiana ; 47 equa ripartizione di ripetentida un punto di vista strettamente numerico, ma casuale, con la sola regola generale che dove possibile la sezione di assegnazione sia diversa da quella di provenienza inserimento di uno o due alunni in situazione di handicap per classe, a seconda della gravità dell’handicap stesso; provenienza dallo stesso luogo di residenza e/o dalla stessa scuola; eventuali richieste espresse dai genitori ritenute valide dal Dirigente Scolastico o dai suoi delegati. Classi seconde - terze - quarte - quinte: considerazione della seconda lingua straniera; considerazione del gruppo base con il numero più elevato di promossi; considerazione delle richieste eventuali dei genitori ritenute valide dal Dirigente Scolastico o dai suoi delegati. Il numero degli alunni per classe varia in considerazione della presenza o meno all’interno della stessa di alunni in situazione di handicap. Criteri adottati per l’assegnazione dei docenti alle classi Per l’assegnazione dei docenti alle classi si adottano, possibilmente, i criteri della verticalizzazioneche salvaguarda la continuità didattica, (gli alunni possono ritrovare, in linea di massima, nell’anno scolastico successivo, gli stessi docenti dell’anno precedente) e dell’anzianità di servizio. Criteri adottati per la stesura dell’orario scolastico Al fine di garantire un’efficace attività educativa e didattica, l’orario è strutturato tenendo conto dei seguenti elementi: disponibilità dei laboratori e relativa turnazione delle classi; equa distribuzione del carico orario all’interno di ciascuna classe nei diversi giorni della settimana; equa distribuzione delle ore di spacco per ciascun docente (almeno due). 48 Il giorno libero è attribuito: - compatibilmente con l’organizzazione complessiva del lavoro, assicurando lo stesso numero di docenti in servizio nei vari giorni della settimana; - evitando carichi eccessivi; - tenendo conto della turnazione. Crtiteri di riferimento per l’attribuzione delle ore di sostituzione Per un’equa ripartizione delle ore di sostituzione, si individuano criteri che intendono ispirarsi all’oggettività, alla trasparenza e all’avvicendamento. E’, pertanto, utilizzato, in ordine di priorità: 1. il Docente che deve completare l’orario cattedra e/o che deve recuperare un permesso breve 2. il Docente libero per la non presenza della propria classe (impegnata nell’alternanza scuolamondo del lavoro, in visita guidata/viaggio d’istruzione, attività integrative o non presente per assenza di massa o rotazione) 3. il Docente di sostegno in assenza dell’alunno assegnatogli 4. il Docente che ha espresso la propria disponibilità per ore di eccedenza a pagamento 5. il Docente in compresenza Visite guidate e viaggi d’istruzione Per ottimizzare l’offerta formativa nel suo complesso, la scuola organizza visite guidate e viaggi d’istruzione che, in linea con le finalità espresse dal P.O.F. d’Istituto, concorrono alla realizzazione degli obiettivi del curricolo o delle singole discipline e all’arricchimento culturale e professionale degli studenti. L’importanza rivestita da tali attività integrative nel quadro generale della formazione, comporta la necessità che esse siano pianificate in modo rigoroso, secondo un’ottica educativa e seguendo un iter progettuale che risulti efficiente sul piano organizzativo ed efficace sul piano didattico. (Si rimanda agli adempimenti previsti dalla normativa vigente, C.M. no. 291 del 14 Ottobre 1992 e C.M. no. 623 del 2 Ottobre 1996). Modalità di attuazione Iter operativo -I viaggi d’istruzione vanno progettati ed approvati dal Consiglio di Classe ad integrazione della normale programmazione didattico-culturale di inizio anno sulla base degli obiettivi didattici ed educativi ivi prefissati ed approvati dal Collegio dei Docenti. Per la progettazione dei viaggi di più 49 giorni è necessario che le mete siano deliberate, ad integrazione della programmazione di classe, nel C.d.C. successivo al primo. LE ATTIVITÀ SUDDETTE, DUNQUE, AL PARI DI QUALSIASI ALTRO PROGETTO SCOLASTICO, VANNO PROGRAMMATE, MONITORATE E VALUTATE E, PERTANTO, PER LA LORO REALIZZAZIONE È PREVISTO UN PERCORSO PROCEDURALE CHE INCLUDE LE SEGUENTI FASI: 1. ideazione e progettazione 2. elaborazione 3. approvazione 4. organizzazione ed esecuzione 5. rendicontazione: monitoraggio e valutazione Prima fase: ideazione e progettazione ⇒ I soggetti proponenti (alunni, genitori, docente, docenti), danno il via alla prima fase, l’ideazione che, a partire da ipotesi e confronti, avvalendosi anche delle informazioni fornite dal Dirigente Scolastico e dal Direttore Amministrativo, si va a definire e a concretizzare via via fino alla stesura da parte dei Consigli di classe di proposte inerenti alla programmazione educativa e didattica, con l’esplicitazione di vari elementi: meta delle visite (aziende per l’agriturismo e/o del settore della ristorazione in genere, ma, oltre a ciò, teatro, cinema, musei, fiere) e/o itinerari di viaggio, anche per scambi culturali, compatibili con i percorsi didattici e con le altre attività previste dal P.O.F.; finalità ed obiettivi (d’informazione generalizzata, socializzanti, di carattere sportivo, di educazione ambientale, di integrazione culturale, di orientamento scolastico e professionale, di ampliamento e approfondimento delle conoscenze, di documentazione sulle realtà produttive del territorio); destinatari (i viaggi d’istruzione sono destinati alle classi terze ,quarte e quinte, le visite guidate a tutte le classi); contenuti(soggetti cinematografici e teatrali, storia e cultura, geografia, elementi di economia, tecniche di accoglienza e ricevimento, “buone maniere”, alta cucina, …); strumenti(depliants, schede informative e materiale illustrativo con riferimenti storici, geografici, culturali ed economici, …); attività(ricerca-azione, rôle playng, dibattiti, riprese fotografiche e filmate, …); 50 periodo di effettuazione(dagli inizi di Gennaio alla fine di Aprile: è preferibile evitare i periodi di maggior affollamento); modalità di verifiche (relazioni, scheda-monitoraggio, creazione di ipertesti, …); criteri di valutazione (grado di coinvolgimento e condivisione, interesse e partecipazione, livello di operatività, …); risultati attesi rispetto al grado di incidenza sull’iter formativo, all’orientamento e all’autorientamento, al miglioramento dell’offerta formativa; risorse umane necessarie (numero degli accompagnatori ed eventuali sostituti); risorse finanziarie (da definire con il D.S. e il D.A.); referente responsabile, la persona cui fare riferimento per ogni esigenza. Seconda fase: elaborazione ⇒ La Funzione Strumentale Area 3i elabora un piano definitivo, provvedendo alla stesura del “progetto viaggi d’Istituto”, comprensivo delle varie proposte e completo di tutti gli elementi. Terza fase: approvazione ⇒ Il Dirigente Scolastico, affiancato dal Direttore Amministrativo e in concerto con F.F.S.S. Area 3, verificata la fattibilità del piano previo accertamento della disponibilità finanziaria, lo porta al vaglio del Consiglio d’Istituto per l’approvazione definitiva. Un Assistente amministrativo incaricato provvede, poi, ad espletare tutte le incombenze necessarie di natura amministrativa e contabile. Quarta fase: organizzazione ed esecuzione ⇒ Il progetto relativo alle attività integrative di ampliamento dell’Offerta formativa: - é pubblicizzato all’interno delle classi - è comunicato formalmente ai genitori - é trasmesso a diverse agenzie per la richiesta di preventivi 51 ⇒ mentre il D.A. e il D.S. verificano le coperture assicurative e provvedono alla comparazione delle offerte (almeno tre), la F.F.S.S. Area 3 predispone un’autorizzazione scritta per gli alunni interessati, da riportare a scuola controfirmata dai genitori, se consenzienti; ⇒ il Docente referente acquisisce le autorizzazioni delle famiglie e raccoglie i contributi previsti per i partecipanti; ⇒ il D.S. stipula il contratto con le agenzie di viaggi che hanno inviato i preventivi più convenienti; controlla tutta la documentazione predisposta; consegna ai vari referenti, a seconda delle date fissate per le varie attività programmate, i documenti collettivi di viaggio e/o di soggiorno. Quinta fase:monitoraggio, valutazione e rendicontazione ⇒ Al fine di verificare l’efficacia educativo-didattica e l’efficienza organizzativa delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione, essi sono soggetti a monitoraggio e a valutazione attraverso: le relazioni circostanziate redatte dai referenti accompagnatori, che sono tenuti ad esprimersi sulla qualità delle attività svolte rispetto al numero dei partecipanti, al grado d’interesse e di partecipazione evidenziati, agli esiti formativi raggiunti e alla loro incidenza sulle ordinarie attività didattiche, al servizio fornito dall’agenzia di trasporto, agli eventuali inconvenienti verificatisi; la scheda-monitoraggio, rivolta agli alunni, strutturata sulla base dei seguenti indicatori: - qualità dei servizi offerti dalle agenzie; - livello di gradimento dei partecipanti in merito ai servizi ottenuti; - grado di coinvolgimento e di condivisione della classe nella scelta della meta, nell’individuazione delle finalità didattiche, …); - livello d’informazione ricevuta; - comparazione tra costo e beneficio. Chiarimenti e precisazioni 1. Nessun viaggio può essere effettuato se non è assicurata la partecipazione di almeno i due terzi degli alunni componenti le singole classi coinvolte. Al divieto fanno eccezione i viaggi la cui programmazione contempli la partecipazione di studenti appartenenti a classi diverse ad attività teatrali e cinematografiche, musicali, nonché i viaggi connessi ad attività agonistiche. 2. Per non rallentare eccessivamente lo svolgimento dei programmi di insegnamento, si stabilisce di utilizzare per i viaggi d’istruzione al massimo no 6 giorni. Le visite guidate vanno effettuate nell’arco di una sola giornata. 52 3. I docenti accompagnatori sono quelli appartenenti alle classi degli alunni partecipanti e, possibilmente, i docenti delle materie attinenti alle finalità delle visite e/o del viaggio stesso. Il D.S., sulla base delle indicazioni fornite dal C.D. e dal C.I. che fissa i criteri generali per l’organizzazione delle attività integrative, stabilisce la presenza di almeno un accompagnatore ogni quindici alunni, fermo restando l’eventuale elevazione fino ad un massimo di tre unità per classe, opportunamente deliberata, laddove se ne ravvisi la necessità. Per la partecipazione di uno o più alunni in situazione di handicap, i Consigli delle classi interessate provvedono, in via prioritaria, a designare un accompagnatore qualificato (docente di sostegno). Possono partecipare alle visite e ai viaggi anche i genitori degli alunni che ne facciano richiesta. 4. L’espletamento dell’incarico di accompagnatore costituisce prestazione di servizio, per il quale è corrisposto il trattamento di missione previsto dalla C.M. n.o 291 del 1992. Criteri e priorità per l’approvazione dei progetti “Visite guidate e viaggi d’istruzione”: - grado di incidenza sul percorso formativo -precedenza alle tipologie di attività curricolari fuori classe -precedenza alle classi terminali Anche per l’organizzazione delle attività di cineforum e/o teatro è necessario presentare un progetto in cui devono essere chiarite e precisate le varie fasi della progettazione. Organizzazione amministrativa Nell’Istituto opera il Personale Amministrativo, tecnico ed ausiliario coordinato dal Direttore Amministrativo e diretto dal Dirigente Scolastico. Sono istituiti i seguenti uffici: Presidenza Segreteria Didattica Segreteria Amministrativa: Ufficio Personale A.T.A. Ufficio Protocollo / Personale Docente Ufficio Contabilità Ufficio Tecnico Ufficio Magazzino 53 Ai suddetti sono assegnati n° 2 assistenti amministrativi. La conduzione e la manutenzione dei laboratori dell’Istituto è affidata ai responsabili tecnici. Il personale collaboratore scolastico provvede alla pulizia ed alla piccola manutenzione dei locali, alla vigilanza degli alunni. Gli Uffici della Segreteria amministrativa sono aperti al pubblico DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ DALLE ORE 10,30 ALLE ORE 12,00 L’Ufficio di Segreteria didattica è aperto al pubblico: MARTEDÌ DALLE ORE 10,30 ALLE ORE 12,00 GIOVEDÌ DALLE ORE 10,30 ALLE ORE 12,00 SABATO DALLE ORE 10,30 ALLE ORE 12,00 Rapporti Scuola – Famiglia Ricevimento delle famiglie: i docenti ricevono i familiari degli alunni in orario antimeridiano, nell’ora fissata da ogni insegnante per i colloqui o durante gli incontri Scuola-Famiglia comunicati con ampio preavviso agli alunni. Il Dirigente Scolastico riceve, invece, il Giovedì, dalle ore 10,00 alle ore 13,00; negli altri giorni della settimana previo appuntamento telefonico. Risultanze dell’andamento didattico-disciplinare Le famiglie potranno prendere visione: della pagella con i risultati conseguiti dagli allievi nella valutazione del primo quadrimestre; della pagella con i risultati conseguiti dagli allievi nella valutazione finale del secondo quadrimestre. Registro elettronico famiglia è uno strumento innovativo che permette ai genitori e a gli alunni di poter visionare l'andamento della situazione scolastica tipo voti, assenze, compiti a casa, agenda di classe ecc. All'inizio dell’anno scolastico la segreteria didattica consegnerà un foglio informativo per lo studente con le credenziali di accesso (nome utente + password) e un foglio/i per le credenziali di accesso da parte dei Genitori. 54 Collaborazioni e rapporti con il territorio Per la specificità del corso di studi e per i servizi professionali messi a disposizione dell’utenza, l’Istituto ha consolidato relazioni con diversi Enti territoriali sia pubblici che privati: - Provveditorato, Regione Campania, Provincia di Caserta, Comune di Aversa, ASL, Camera di Commercio, altre scuole del territorio, centri di Formazione Professionale, associazioni di volontariato. - Biblioteche, musei e teatri. - Aziende alberghiere e turistiche, Federalberghi, Associazioni professionali e di categoria. Con tali soggetti la collaborazione si concretizza a livello organizzativo, didattico e formativo. IL REGOLAMENTO D’ISTITUTO Introduzione Il presente Regolamento si propone di sollecitare la partecipazione di tutte le componenti scolastiche per un corretto funzionamento dell’istituto, in connessione con la più vasta realtà sociale, al fine di attuare il diritto allo studio e di offrire gli strumenti per la promozione culturale e civile degli studenti, nel rispetto dei principi di libertà e di democrazia sanciti dalla Costituzione della Repubblica. Il presente Regolamento è conforme ai principi e alle norme dello “Statuto delle Studentesse e degli Studenti”, emanato con il D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249, alle disposizioni dettate dal Regolamento dell’Autonomia delle Istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R. 8 Marzo 1999 n. 275, del D.P.R. 10 55 Ottobre 1996, n. 567 e sue modifiche e integrazioni e al Regolamento D.P.R. 15 Marzo 2010 n. 87. Esso è coerente e funzionale al Piano dell’Offerta Formativa adottato dall’Istituto. Il presente Regolamento, presentato al Consiglio d’Istituto, è sottoposto alla sua approvazione, nella consapevolezza che tutte le componenti operanti nella scuola, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo e secondo le proprie competenze, sono costantemente impegnate a garantire in ogni circostanza il rispetto delle libertà sancite dalla Costituzione della Repubblica italiana. Sono previsti dei documenti aggiuntivi che sono redatti e adottati, salvo diverse disposizioni previste dalle normative vigenti, tenendo conto della partecipazione attiva e responsabile di tutte le diverse componenti della comunità scolastica. Art. 1 Partecipazione democratica La scuola favorisce e promuove la formazione della persona e assicura il diritto allo studio garantito a tutti dalla Costituzione. L’indirizzo culturale della scuola si fonda sui principi della Costituzione Repubblicana, al fine di realizzare una scuola democratica, dinamica, aperta al rinnovamento didattico-metodologico e ad iniziative di sperimentazione che tengano conto delle esigenze degli studenti nel pieno rispetto della libertà di insegnamento e nell’ambito della legislazione vigente. La scuola è aperta ai contributi creativi responsabilmente espressi dalle sue componenti: gli studenti, i genitori, il personale ATA e i docenti. Gli organi collegiali competenti potranno, inoltre, prendere in considerazione altri apporti che dovessero pervenire dalle forze sociali e culturali organizzate esterne alla scuola. Art. 2 Patto formativo La scuola si propone come luogo di educazione in senso ampio, dove il processo di apprendimento, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica degli studenti vengono favoriti e garantiti dal patto formativo, “patto di corresponsabilità”, sottoscritto dalla scuola e controfirmato dai genitori; attraverso di esso si realizzano gli obiettivi del miglioramento della qualità, della trasparenza, della flessibilità, della collegialità e della partecipazione attiva, secondo le modalità definite dal Piano dell’Offerta Formativa dell’istituto. Nello spirito del patto formativo, ogni componente si impegna ad osservare e a far osservare il presente Regolamento, che, secondo la prassi istituzionale, è adottato dal Consiglio di Istituto ai sensi dell’Art. 103, comma a, del D.L. 297/1994 ed ha, pertanto, carattere vincolante. Connesso al regolamento d’Istituto è il Regolamento di classe che ciascun Consiglio si impegna a 56 redigere e a sottoscrivere con il proprio gruppo-classe. Essi sono strumenti a carattere formativo, che definiscono le corrette norme relazionali e procedurali alle quali far riferimento, il cui rispetto diviene indice di consapevole e responsabile partecipazione alla vita scolastica. Art. 3 Modifiche Il presente regolamento può essere modificato dal Consiglio di Istituto, secondo le modalità previste dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, anche su proposta delle singole componenti scolastiche e degli Organi Collegiali, previa informazione e condivisione da parte della maggioranza qualificata della comunità scolastica. Art. 4 Diritto allo studio Gli studenti hanno diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata, attenta ai bisogni formativi, che rispetti e valorizzi, anche attraverso attività di orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola garantisce la libertà d’apprendimento di tutti e di ciascuno nel rispetto della professionalità del corpo docente e della libertà d’insegnamento. Il diritto all’apprendimento è garantito a ciascuno studente anche attraverso percorsi individualizzati, tesi a promuoverne il successo formativo. In particolare, sono previste attività di recupero, consolidamento e potenziamento, da gestire secondo gli indirizzi fissati dal Collegio. Inoltre, sin dall’inizio dell’iter formativo lo studente è inserito in un percorso di orientamento, teso a consolidare attitudini e sicurezze personali, senso di responsabilità, capacità di scelta tra i diversi indirizzi dell’istituto o tra le proposte di formazione presenti sul territorio. Art. 5 Diritto ad una valutazione trasparente Rapporti Scuola-Famiglia Ciascuno studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento; a tale riguardo i docenti s’impegnano a comunicare contestualmente gli esiti delle prove orali e a riconsegnare le verifiche scritte non oltre i venti giorni dall’elaborazione (cfr. cap. “L’Offerta formativa: le scelte educative e didattiche”, par. n. 6, “Verifiche” e par. n. 7, “Valutazione”). 57 I singoli docenti, i Consigli di classe e gli Organi scolastici individuano le forme opportune di comunicazione della valutazione alle famiglie e ai singoli studenti per garantire la riservatezza di ciascuno studente e la correttezza dell’informazione data. Prima dell’inizio delle lezioni di ciascun anno scolastico, il Collegio dei docenti, infatti, al fine di assicurare un rapporto efficace con le famiglie, programma un piano annuale di almeno tre incontri dei quali sarà data comunicazione attraverso avviso consegnato agli studenti da restituire firmato dal familiare per presa visione. I singoli docenti, invece, comunicheranno con i genitori ogni volta che, per la disciplina e per il profitto, lo riterranno necessario con avvisi di convocazione indicanti data e ora dell’incontro. Ogni Consiglio potrà richiedere, tramite il Capo d’istituto, incontri collegiali con i genitori di classe per discutere di particolari problematiche. (cfr. altresì cap. “Le scelte organizzative e di gestione”, par. “Rapporti Scuola-Famiglia”) Art. 6 Diritto all’informazione Gli studenti hanno diritto ad essere informati in maniera efficace e tempestiva sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola, in particolare sulle scelte relative all’organizzazione, alla programmazione didattica, ai criteri di valutazione, di adozione dei libri di testo e di scelta del materiale didattico in generale, cioè su tutto ciò che può avere conseguenza diretta sulla loro carriera scolastica. Per le problematiche inerenti alla vita della Scuola, gli studenti saranno convocati con avviso esposto all’albo indicante ora ed ordine del giorno. Qualora particolari situazioni riguardino singole classi, la convocazione sarà fatta con avviso scritto nel registro ufficiale delle comunicazioni e letto poi nella classe interessata da un docente che lo sottoscriverà. Art. 7 Diritto alla libera espressione Tutte le componenti della comunità scolastica hanno diritto di esprimere la propria opinione rispetto a decisioni importanti che riguardano l’organizzazione della scuola. Ciascuna componente organizzata ha il diritto di diffondere le sue idee mediante l’affissione di documenti negli spazi autorizzati. Il Consiglio d’Istituto decide le modalità di affissione e pubblicizzazione dei documenti redatti dalle assemblee delle singole componenti. 58 Art. 8 Diritto di associazione Ogni componente può riunirsi nelle assemblee previste dai Decreti Delegati; in particolare le assemblee di classe e d’Istituto degli studenti e le assemblee di classe dei genitori sono considerate parte integrante della formazione. Art. 9 Diritto di scelta Ora di religione Gli alunni, che all’atto dell’iscrizione hanno scelto di non usufruire dell’insegnamento della Religione cattolica, saranno impegnati in attività alternative che saranno individuate dal collegio dei docenti. Attività complementari La scuola organizza attività complementari in orario extracurricolare alle quali lo studente può partecipare liberamente; la non partecipazione a tali attività non influisce negativamente sul profitto. Le iniziative complementari si inseriscono negli obiettivi formativi della Scuola. La partecipazione alle relative attività può essere tenuta presente dal Consiglio di classe ai fini della valutazione complessiva dello studente. Le iniziative complementari sono disciplinate dal D.P.R. 567/96 e sue modifiche e integrazioni. La scuola si impegna, compatibilmente con le risorse disponibili, ad acquisire una strumentazione tecnologica adeguata e ne promuove l’utilizzo consapevole e l’accesso da parte degli studenti, in conformità con le norme che regolano l’utilizzo degli spazi attrezzati. Art. 10 Diritto alla riservatezza Tutte le persone appartenenti alle componenti della comunità scolastica hanno diritto a vedere rispettata in ogni situazione la loro dignità personale. I rapporti interni alla comunità scolastica si informano al principio di solidarietà. Lo studente ha diritto alla riservatezza della propria vita personale e scolastica, fatto salvo l’obbligo di mantenere costante e proficuo il rapporto con le famiglie. I genitori hanno il diritto ad avere informazioni sul comportamento e sul profitto dei propri figli direttamente dagli insegnanti. I dati personali dello studente e le valutazioni di profitto devono essere utilizzati all’interno della comunità scolastica nel rispetto della legge 31 Dicembre 1996, n. 675. 59 Art. 11 Diritto all’identità Tutti gli studenti hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della Comunità alla quale appartengono. Art. 12 Doveri I doveri tendono a garantire nella quotidianità della vita scolastica l’esistenza di un contesto consono all’attuazione del “patto formativo” e all’equilibrato esercizio dei diritti/doveri da parte di ciascuna componente, nel rispetto delle reciproche libertà e come espressione del senso di appartenenza ad un contesto comune di vita. Ogni componente la comunità scolastica si assume le responsabilità e gli oneri connessi al proprio ruolo, ma mentre questi sono giuridicamente definiti per il personale docente e non docente della scuola dal “Contratto Nazionale di Lavoro”, per quanto riguarda gli studenti vengono sanciti dal presente Regolamento, nel rispetto della normativa vigente e con particolare riferimento alla normativa di cui all’art. 1. Gli studenti sono tenuti: - afrequentare regolarmente i corsi, ad assolvere assiduamente agli impegni di studio, a mantenere un comportamento corretto e collaborativo; - a giustificare puntualmente ritardi ed assenze; - ad avere rispetto nei confronti del Capo d’Istituto, dei docenti, del personale non docente e dei propri compagni; - ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza; - ad utilizzare correttamente le strutture, gli attrezzi dei laboratori e i sussidi didattici, comportandosi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola; - a deporre i rifiuti negli appositi contenitori ed avere la massima cura nell’uso degli arredi, condividendo la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico. Art. 13 Vigilanza alunni La vigilanza alunni spetta: a) al Docente - nei cinque minuti antecedenti l’inizio della prima ora di lezione - durante lo svolgimento delle lezioni - al termine dell’ultima ora delle lezioni per consentire un’uscita ordinata 60 - durante lo svolgimento delle assemblee di classe degli studenti, se invitato ad assistervi - durante lo svolgimento delle attività aggiuntive di insegnamento e non, in orario extracurricolare - durante le visite guidate e i viaggi di istruzione, con divieto assoluto dei cosiddetti “tempi morti” b) al Collaboratore scolastico (personale ausiliare) - in mancanza temporanea dei docenti - durante l’uscita dalle aula Art. 14 Norme organizzative Le lezioni hanno inizio alle ore 8,15. I Docenti, al suono del campanello, ore 8,05 , raggiungono le aule dove accolgono gli alunni. I Docenti si impegnano ad effettuare speditamente i cambi tra la fine di un’ora e l’inizio di un’altra; in caso contrario, il docente che deve avere il cambio, dopo qualche minuto dal suono del campanello, affida la classe all’ausiliario del piano. In caso di allontanamento dalla propria aula per giustificato motivo, il Docente affida la classe al Collaboratore scolastico del settore, oppure, in sua assenza, a quello del settore più vicino. Durante l’orario delle lezioni, gli alunni non possono uscire dalle loro aule per futili motivi. Di norma i docenti consentono agli alunni di uscire dalla classe, uno per volta, - per l’utilizzo dei servizi igienici, a partire dalla fine della seconda ora o, in caso di necessità, sempre; - per recarsi in segreteria didattica, per il disbrigo di qualche pratica, ma soltanto nei giorni stabiliti, previo permesso scritto da parte dei Docenti Collaboratori del Dirigente scolastico; - per accedere ai distributori automatici, in funzione dalla terza ora e fino al termine delle lezioni. I Docenti di Educazione fisica e i docenti Tecnico-pratici sono tenuti ad accompagnare gli alunni nei tragitti aula-spazi adibiti a palestra e aula-laboratorio e viceversa, come prescritto dalle norme vigenti in materia di vigilanza degli alunni. 61 Nel momento in cui una classe esce dall’aula per effettuare attività laboratoriali o altre attività, sarà compito del personale ausiliario del settore di competenza chiudere l’aula a chiave, in modo da consentire ad ogni alunno di custodire adeguatamente gli effetti personali. Ad ogni piano vengono assegnati dei Collaboratori scolastici (personale ausiliario), di cui uno con la mansione di coordinatore di piano e responsabile dell’ascensore (1° plesso). I Collaboratori attengono alle pulizie delle aule loro assegnate. I Collaboratori scolastici, in particolare, sono tenuti: - a non abbandonare i settori di lavoro di cui sono responsabili; - a prestare la massima attenzione affinché gli alunni, una volta entrati a scuola, non escano per nessuna ragione; - a impedire l’accesso alle aule di persone estranee. Al personale ausiliario è tassativamente vietato vendere, nei locali dell’istituto, prodotti di qualsiasi natura ed effettuare acquisti per conto degli alunni durante l’orario di servizio. Durante l’orario di lezione, nessuna persona estranea alla scuola può essere ammessa nelle classi. E’ consentito l’accesso alle aule soltanto alle persone preventivamente autorizzate dal D.S. o da uno dei suoi Collaboratori. I Docenti incontreranno i genitori degli alunni soltanto nell’ora di ricevimento, nella sala professori. I Collaboratori scolastici addetti ai cancelli di ingresso e alle aree esterne sono tenuti a controllare costantemente che nessuna persona estranea entri nella scuola e a consentire l’accesso con le autovetture solo al personale in servizio fino ad esaurimento degli spazi disponibili. A tale proposito si precisa che i veicoli devono essere efficienti e conformi alle vigenti disposizioni sulla sicurezza e che l’Amministrazione ed il D.S. sono sollevati in ordine alla custodia e a danni a cose e/o a persone. Se un alunno viene colto da improvviso malore o infortunio il Docente della classe è tenuto: - a prestare i primi soccorsi - ad affidare l’alunno all’addetto al Pronto Soccorso che lo accompagnerà al presidio ospedaliero dove richiederà il referto medico - a redigere il verbale di quanto accaduto sul giornale di classe - ad informare dell’accaduto il D.S. o un suo collaboratore e la famiglia - a compilare, obbligatoriamente, entro il giorno successivo, gli appositi modelli assicurativi, indicando eventuali testimoni presenti. 62 Nel caso che l’alunno/a si rifiuti di andare in ospedale, sarà cura del Docente convocare telefonicamente uno dei genitori o altro parente, facendosi rilasciare una dichiarazione attestante che il mancato ricovero in ospedale è da attribuire all’allievo. Il personale docente e non docente, in assenza del Dirigente scolastico, deve, per qualsiasi evenienza, rivolgersi ai Docenti Collaboratori. Norme organizzative: uso di aule, laboratori e spazi adibiti a palestra Gli alunni usufruiscono di ambienti attrezzati per l’attuazione di attività educative, didattiche, laboratoriali e fisiche, a garanzia di un miglior rendimento sul piano didattico e di una più completa e proficua preparazione culturale e professionale. In particolare, per un uso razionale ed equo dei laboratori e degli spazi adibiti a palestra, l’orario delle lezioni viene stilato in modo da offrire a tutti gli alunni le stesse opportunità formative. Servizi igienici E’ possibile usufruire, su ogni piano della scuola, dei suddetti servizi la cui igiene è costantemente assicurata dal personale ausiliario. Art. 15 Conservazione delle strutture e delle dotazioni L’Ente locale competente assegna all’Istituto gli stabili e le suppellettili necessarie per lo svolgimento delle attività didattiche. Le dotazioni strumentali per le esercitazioni pratiche sono inventariate in apposito registro e successivamente messe a disposizione dei docenti. I beni di facile consumo non sono inventariati; sono conservati nell’Ufficio magazzino della scuola e prelevati dagli Assistenti tecnici per uso didattico. I Direttori di corso, all’inizio di ogni anno scolastico, controllano che laboratori ed aule speciali siano dotati delle attrezzature necessarie, provvedendo, in caso contrario, a richiedere sostituzioni, integrazioni e aggiornamenti. La direzione dell’Ufficio tecnico della scuola è affidata ad un docente, incaricato dal Dirigente scolastico. Il magazzino è gestito dal responsabile amministrativo per mezzo di un Assistente amministrativo. 63 La manutenzione e la perfetta tenuta degli strumenti dei laboratori sono assicurate dagli Assistenti tecnici assegnati. Il Regolamento di disciplina Il Regolamento di disciplina è parte integrante del Regolamento d’Istituto. Art. 1 Assenze Secondo la normativa vigente, le assenze degli alunni non potranno superare un quarto del monte ore di effettiva lezione, pena la non ammissione alla classe successiva. La frequenza non è regolare quando: a) l’assenza non è giustificata b) il ritardo nell’ingresso o l’anticipo nell’uscita sono abituali. Gli alunni che si assentano dalle lezioni per un giorno o, comunque, per un periodo di tempo inferiore a cinque giorni, sono ammessi in classe previa presentazione al docente della prima ora di lezione di apposita e motivata giustifica, sottoscritta dall’esercente la potestà. Le assenze non giustificate sono registrate dal Coordinatore di classe. Gli alunni che non giustificano entro due giorni dall’assenza saranno ammessi alle lezioni con riserva, con annotazione sul registro di classe e segnalazione ai familiari a mezzo fonogramma o attraverso avviso scritto. L’alunno maggiorenne, previo assenso scritto del genitore, può sottoscrivere la giustifica delle assenze effettuate. All’inizio dell’anno scolastico, uno dei genitori o l’esercente la potestà é tenuto a depositare, presso la segreteria didattica, la propria firma e a ritirare il libretto delle assenze nei giorni stabiliti. E’ obbligatorio giustificare le assenze sull’apposito libretto o tramite il registro elettronico. Le assenze superiori a cinque giorni consecutivi devono essere giustificate anche con il certificato medico, pena la non ammissione dell’alunno in classe. La certificazione medica è necessaria anche nel 64 caso in cui l’alunno non si sia assentato per motivi di salute, per attestare la sua perfetta integrità dal punto di vista fisico e della profilassi. Il Coordinatore della classe è tenuto a segnalare ai genitori il numero delle assenze quando questo risulti significativo. Le assenze durante le attività integrative, (ricerca culturale, lavori di gruppo, visite istruttive, ….), devono essere giustificate, in quanto attività didattico-educative assimilate alle lezioni. Si precisa che le assenze di massa ripetute rappresentano un’infrazione al Regolamento; sarà compito del Consiglio di classe sanzionarle, valutando anche l’opportunità di sospendere visite guidate e viaggio d’istruzione. Gli alunni che abbandonano la frequenza prima del 15 Marzo non sono più considerati alunni iscritti. Le assenze, in tal caso, non sono computate e l’alunno non é scrutinato per l’anno scolastico in corso. L’assidua presenza degli alunni alle lezioni rappresenta un elemento di rilievo per il buon esito del percorso formativo Art. 2 Ritardi e uscite anticipate Nella prima ora di lezione è tollerato un ritardo di massimo 10 minuti; con un ritardo superiore, ma che non vada comunque oltre i primi trenta minuti dall’inizio delle lezioni, l’alunno è ammesso in classe solo se autorizzato dalla Dirigenza. Saranno, dunque, rispettati i seguenti orari: - fino alle ore 8,25 (sede di Aversa e sede di Cesa); Dopo tale orario, gli alunni potranno essere ammessi in classe alla fine della 1° ora di lezione con regolare premesso rilasciato dai collaboratori del D.S. o suo delegato. Al quarto ritardo si è ammessi solo se accompagnati dai genitori. Dopo le ore 9.10 , l’ingresso a scuola è consentito solo agli alunni accompagnati dai genitori. 65 Dopo quattro ritardi nella fasce d’orario 8.20 – 8,40, sarà conteggiata n° 1 ora di assenza; Il ritardo dell’alunno è annotato sul registro elettronico di classe dal Docente della prima ora di lezione; sarà, poi, cura del Coordinatore di classe registrare ritardi reiterati nelle suddette fasce d’orario, per darne comunicazione alla famiglia. In ogni caso, dopo tre ritardi sistematici l’alunno deve essere accompagnato a scuola da un genitore. In nessun caso gli alunni sono autorizzati ad uscire anticipatamente rispetto all’orario ufficiale delle lezioni.L’uscita anticipata, in qualsiasi momento della giornata, sarà consentita dal Dirigente o da chi ne fa le veci soltanto se l’alunno é prelevato da un genitore o da persona autorizzata da delega scritta. L’uscita anticipata degli alunni di una classe, per una variazione di orario, sarà consentita se preventivamente comunicata e solo con l’autorizzazione firmata da uno dei genitori. All’alunno maggiorenne è data la possibilità di lasciare la scuola anticipatamente, previo permesso scritto all’inizio dell’anno scolastico di uno dei genitori e richiesta scritta da parte dell’alunno stesso. Le uscite anticipate sono annotate sul registro di classe. Si ricorda che le uscite anticipate individuali saranno conteggiate come ore di assenza in base all’orario di uscita. ART. 3 Norme comportamentali È vietato fumare, scrivere sui muri, sui banchi, sulle porte e recare danni a beni mobili ed immobili. Durante la permanenza in aula, é tassativamente vietato lasciare lattine, residui di cibo, fazzoletti, etc. Allo stesso modo, vanno assolutamente rispettati tutti gli altri spazi scolastici e i beni della scuola. È tassativamente vietato l’uso del cellulare nelle aule e nei laboratori. Non saranno ammessi in classe gli alunni con abbigliamento poco decoroso. 66 Non é consentito recarsi da un plesso all’altro se non per validi motivi. È vietato affacciarsi dai balconi e dalle finestre delle aule, sostare nei corridoi, nel cortile, sulle scale, sui ballatoi e sulle scale di emergenza. È assolutamente vietato acquistare, personalmente o tramite terzi, prodotti di qualsiasi natura che abbiano provenienza esterna alla scuola. Gli studenti devono mantenere un comportamento adeguato all’ambiente di apprendimento e di formazione nel quale si trovano. Analogo comportamento corretto deve essere garantito sempre, in occasione delle iniziative promosse dalla scuola e in occasione delle iniziative a cui la scuola aderisce, anche se realizzate esternamente all’edificio scolastico. Gli studenti sono tenuti, in quanto membri della comunità scolastica, ad acquisire e a mantenere un comportamento fondato sul rispetto di tutti. Gli studenti devono rispettare le norme organizzative contenute nel Regolamento d’istituto e le norme di sicurezza stabilite dalla legge. Gli studenti non devono ostacolare o impedire il regolare svolgimento delle attività didattiche ed educative della scuola. Norme comportamentali per alunni e addetti alla manipolazione degli alimenti Gli alunni e il personale che hanno contatto diretto o indiretto con gli alimenti, (addetti di Cucina e Sala/Bar), sono tenuti: - a munirsi, nel corso delle esercitazioni, di un tesserino di identificazione con foto, nome e classe; - a possedere un proprio libretto di idoneità sanitaria, rilasciato dalle Autorità sanitarie competenti; - a custodire in ambienti chiusi stoviglie e accessori; - a indossare le divise previste per il settore, perfettamente pulite; - a curare scrupolosamente la propria igiene personale; 67 - a toccare gli alimenti utilizzando appositi utensili. Tutti gli alunni sono, inoltre, tenuti: - ad accedere agli spogliatoi solo se accompagnati dagli insegnanti e a lasciare in ordine gli stessi; - a tenere nei laboratori di sala e cucina comportamenti adeguati al ruolo; - ad eseguire in modo igienicamente corretto le varie operazioni; - a provvedere al riordino dei laboratori al termine delle esercitazioni, ponendo particolare impegno nella pulizia dei medesimi. Norme comportamentali per gli alunni addetti al Ricevimento Gli alunni addetti al servizio di ricevimento nel corso delle ore di laboratorio sono tenuti: - ad indossare la divisa del settore completa e pulita; la divisa va indossata anche per le visite aziendali e ogni volta che si é in rappresentanza dell’Istituto; - a tenere al Front-Office una posizione ed un atteggiamento adeguati al ruolo; - a curare la persona e l’abbigliamento; - a mostrare senso di responsabilità, discrezione e serietà; - a rispettare le dovute formalità nell’espletamento dei compiti ricevuti; - a mostrare un buon autocontrollo lessicale e gestuale. Norme comportamentali per i fruitori dei laboratori di informatica (alunni e personale) - Si accede ai laboratori previo permesso del responsabile. - E’ necessario registrarsi sul modulo predisposto ogni qualvolta si occupa una postazione. - E’ vietato manomettere qualsiasi attrezzatura, cambiare le impostazioni dei computers, installare e/o disinstallare programmi. - E’ obbligatorio spegnere correttamente i computers e lasciare la postazione ordinata. Norme comportamentali per i fruitori dei laboratori di scienze integrate (alunni e personale) - Si accede ai laboratori previo permesso del responsabile. 68 - E’ necessario registrarsi sul modulo predisposto ogni qualvolta si occupa una postazione. - E’ necessario osservare opportune norme di comportamento per non arrecare danni alle apparecchiature e al materiale del laboratorio stesso - E’ vietato consumare alimenti o bevande nel laboratorio Norme comportamentali per l’uso degli spazi adibiti a palestra Gli alunni, prelevati dal docente di Educazione fisica della classe dopo regolare appello nominale e accompagnati negli spazi adibiti a palestra, devono: - essere muniti di indumenti idonei allo svolgimento delle attività motorie; - utilizzare gli attrezzi ginnici per uso strettamente didattico, sotto la diretta sorveglianza del docente. Norme comportamentali per l’uso dei servizi igienici Gli alunni sono tenuti ad utilizzare correttamente tali servizi, uno per volta, dalla fine della seconda ora di lezione, salvo casi di necessità. E’ vietato tassativamente fumare nei bagni. ART. 4 Sanzioni disciplinari La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. Le sanzioni disciplinari sono sempre proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica (sanzioni alternative). Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla Commissione d’esame e sono applicabili anche ai 69 candidati esterni. Le mancanze disciplinari influiscono sulla valutazione del comportamento. Lo studente il cui comportamento configura una mancanza disciplinare riceve, in proporzione alla gravità della mancanza, una delle seguenti sanzioni disciplinari: a) segnalazione / ammonizione scritta sul registro di classe; b) allontanamento dalle lezioni; c) individuazione di sanzioni alternative. Le sanzioni disciplinari vengono applicate: dai docenti con: a) segnalazione / ammonizione scritta sul registro di classe e comunicazione/convocazione genitori in merito a: - assenze ingiustificate; - ritardi; - permanenza arbitraria fuori dalla classe; - insulti, uso di termini volgari e offensivi tra studenti, minacce; - interventi inopportuni durante le lezioni; - interruzioni continue del ritmo delle lezioni; - atti e parole che consapevolmente tendono ad emarginare altri studenti; - non rispetto del materiale altrui; - mancanza di mantenimento della pulizia dell’ambiente; - incisioni su banchi, porte ….; - danneggiamenti involontari delle attrezzature di laboratorio ecc.; - scritte su muri e porte; - inosservanza delle norme comportamentali durante le attività laboratoriali, sportive, integrative e complementari. In particolare, ad ogni richiamo scritto (nota disciplinare) seguirà, da parte del docente firmatario, comunicazione alla famiglia; alla terza nota si provvederà a convocare la stessa, previo avviso al coordinatore di classe; dal Consiglio di Classecon: b) sospensione dalle lezioni per un periodo non superiore a cinque giorni e convocazione genitori 70 o sospensione per un periodo da definire e convocazione genitori, in merito ai seguenti comportamenti: - ricorso alla violenza all’interno di una discussione / atti che mettono in pericolo l’incolumità altrui; - utilizzo di termini gravemente offensivi e lesivi della dignità altrui; - furto; - parolacce, linguaggio scurrile e bestemmie; - offesa alla morale e oltraggio al Dirigente e/o al personale tutto; - lancio di oggetti contundenti; - violazione delle norme di sicurezza e delle norme che regolamentano l’uso degli spazi attrezzati; - danneggiamento volontario di attrezzature e strutture (vetri, pannelli, strumenti di laboratorio, attrezzi e suppellettili nelle palestre, …); dalla Giunta esecutiva del Consiglio d’Istituto (su segnalazione dei Consigli di classe) per: c) l’individuazione di sanzioni adeguate alle infrazioni disciplinari più gravicome: - introduzione, uso e spaccio nella scuola di alcolici e/o sostanze stupefacenti; - lesioni alle persone; - interruzione del servizio erogato dalla scuola (per dispersione nell’ambiente di sostanze maleodoranti, telefonate minatorie, allarmi ingiustificati, danneggiamento delle strutture di ingresso, …..). Multe Sono previste, altresì, su accertamento del personale docente e non docente, sanzioni pecuniarie per comportamenti che si caratterizzano come infrazioni quali: - fumare nella scuola; - usare il cellulare durante le lezioni; - lasciare sporchi gli spazi occupati, al punto da pregiudicarne l’utilizzo per le attività immediatamente successive. Riparazione del danno Qualora siano arrecati danni volontari alle strutture e/o alle dotazioni, allo studente responsabile, oltre ad essere inflitta la sanzione disciplinare prevista, sarà contestato, a norma delle vigenti disposizioni di legge, il pagamento 71 del danno causato, con nota di addebito al familiare, se l’alunno é minorenne, allo stesso se maggiorenne, secondo il principio della riparazione del danno. All’alunno incolpato vanno contestati gli addebiti, tuttavia avrà la possibilità di giustificarsi. In caso di mancata individuazione del responsabile, il danno verrà risarcito dall’intera classe con le stesse modalità di cui sopra. Se il danno dovesse riguardare strutture comuni a più classi, ad esempio di un piano, ne dovranno rispondere tutte le classi ubicate su quel piano. . Art. 5 L’Organo di Garanzia: finalità e funzioni L’O.G.è un organo di disciplina. Contro le sanzioni disciplinari comminate dal Consiglio di classe e dalla Giunta esecutiva del Consiglio d’Istituto è ammesso ricorso da parte degli studenti, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro erogazione, all’Organo di Garanzia, (O.G.), eletto all’inizio di ogni anno all’interno della scuola. I provvedimenti decisi dall’organo collegiale preposto alla sanzione comportano l’instaurarsi di una procedura aperta da una breve istruttoria a porte chiuse dell’organo disciplinare e seguita dall’audizione dello studente nei cui confronti l’organo procede. Esaurita questa fase l’organo di disciplina torna a riunirsi a porte chiuse e decide sulla ratifica o meno della sanzione comminata. Tale decisione è subito comunicata allo studente interessato che, ammesso dinanzi a tale organo, può chiedere la commutazione della sanzione in attività alternativa da esplicarsi a favore della comunità scolastica. Su tale eventuale richiesta decide in via definitiva l’organo di disciplina, che renderà tempestivamente note le sue conclusioni all’interessato. L’O.G. interviene anche nei conflitti in merito all’applicazione del Regolamento d’Istituto, su richiesta di chiunque ne abbia interesse. Lefunzionidell’O.G., dunque, sono: - facilitazione/mediazione in caso di conflitto fra le parti; - assistenza agli studenti che subiscano un provvedimento di allontanamento dalla scuola (sospensione) durante e dopo il provvedimento stesso (art. 4, comma 8 dello Statuto); - informazione sul Regolamento d’istituto (distribuzione di materiali, controllo sull’efficacia degli interventi informativi); - controllo sull’applicazione del Regolamento (tramite interviste, questionari, statistiche...); - proposta d’eventuali modifiche/integrazioni (a seguito delle indagini effettuate). 72 Art. 6 Composizione L’Organo di Garanzia è composto da: - il Dirigente Scolastico che lo presiede - 3 docenti - 2 studenti - 2 genitori - 1 rappresentante del personale non docente I docenti sono designati annualmente dal Collegio dei docenti. Gli studenti e i genitori sono designati dai propri rappresentanti nel Consiglio d’Istituto. La designazione prevede anche l’indicazione di un rappresentante supplente nel caso di assenza o incompatibilità del titolare. L’OG si riunisce obbligatoriamente nei mesi di Ottobre, Febbraio e Maggio per procedere all’attività di valutazione del funzionamento del Regolamento secondo le modalità prestabilite. Le riunioni dell’OG devono prevedere almeno la presenza di 4 eletti, (tra cui uno studente), per avere validità legale. Le decisioni all’interno dell’OG vengono prese a maggioranza o per consenso, a discrezione dell’OG stesso. Nelle deliberazioni, in caso di parità, prevale il voto di chi presiede l’organismo collegiale. Modalità di ricorso Lo studente che ha subito delle sanzioni disciplinari può chiedere, nel successivo anno scolastico, che venga riesaminato il provvedimento alla luce del positivo comportamento tenuto. L’Organo di Garanzia, dopo essersi documentato e aver sentito il Consiglio di classe, può deliberare la cancellazione della sanzione disciplinare, emanando un atto formale che sarà trascritto nel fascicolo personale dello studente. PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI Su richiesta scritta degli interessati è possibile prendere visione di tutti gli atti e delibere dell’Istituto. Reperibilità delle informazioni Per qualsiasi informazione la Scuola è a disposizione dell’utenza. E’ possibile avere in copia integrale: 73 il P.O.F. d’Istituto il Regolamento lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO: IL MONITORAGGIO Per fare il punto sulle attività previste dal P.O.F. realizzate nel corso dell’anno scolastico e per verificare e valutare la concreta rispondenza degli interventi educativo-didattici e organizzativi alle reali esigenze degli utenti, si propongono questionari anonimi, pensati e costruiti sulla base di criteri oggettivi di valutazione ed indicatori di qualità, più avanti riportati, rivolti: ai docenti ai quali si chiede di autovalutarsi sul piano delle attività professionali, di giudicare alcuni aspetti salienti del funzionamento della scuola, di individuare quali di essi potrebbero essere oggetto di un’azione di miglioramento e se essi rappresentano un’area di forza o di debolezza; 74 ai genitori e agli studenti che sono invitati ad esprimere una valutazione su quegli aspetti del servizio scolastico che li coinvolgono più direttamente, al fine di rendere possibile la misurazione del loro grado di soddisfacimento. I criteri oggettivi di valutazione e i relativi indicatori di qualità rappresentano una serie di elementispia che dovrebbero consentire di affermare se la scuola ha funzionato oppure no, in quali settori ed in che misura ciò è avvenuto. Modalità di realizzazione Verso la fine del mese di Maggio, le Funzioni Strumentali, sentita una rappresentanza della componente genitori e della componente studenti del Consiglio d’Istituto, elaborano i questionari suddetti e provvedono alla loro distribuzione. Dopo la compilazione, i questionari vanno depositati in busta chiusa in un apposito contenitore collocato al Fronte-Office della scuola. Il genitore che riceva più questionari, (avendo più figli nella scuola), potrà compilarne uno solo. Seguono poi le fasi di raccolta e lettura dati. La tabulazione dei risultati è presentata a Settembre al Collegio dei docenti e al Consiglio d’Istituto che, valutato il servizio complessivo erogato dalla scuola, possono effettuare eventuali interventi di modifica e di miglioramento. CRITERI OGGETTIVI DI VALUTAZIONE - INDICATORI DI QUALITÀ Sezione professionalità docente CRITERI INDICATORI 75 Sezione iniziative didattiche: recupero e sostegno - consolidamento e potenziamento - stage – progettualità CRITERI INDICATORI ▫ Numero dei frequentanti FREQUENZA ▫ Capacità di programmazione/progettazione GESTIONE DEI CONTENUTI ▫▫Motivazione - Interesse – Attenzione COMPORTAMENTO Interdisciplinarietà ▫ Aggiornamento e formazione in servizio ▫ Operatività PARTECIPAZIONE ▫ Collaborazione con i colleghi GESTIONE DEI RAPPORTI ▫ PROFITTO INTERPERSONALI ▫Conoscenze Rapporti con– Competenze gli alunni – Abilità ▫ Rapporti con le famiglie ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO SCOLASTICO Sezione rapporti Scuola-Famiglia CRITERI GRADO DI INFORMAZIONE ▫ Metodologia ▫ Strumenti e procedure di verifica degli apprendimenti INDICATORI ▫ Programmazione didattica ▫ Programma di attività progettuali ▫ Provvedimenti della Dirigenza scolastica ▫ Legislazione scolastica ▫ Regolamento d’Istituto LIVELLO DI PARTECIPAZIONE ▫ Assemblee di classe ▫ Comitato dei genitori ▫ Consigli di classe ▫ Consiglio d’Istituto COLLOQUI ▫ Colloqui Individuali ▫ Colloqui collegiali ▫ Incontri scuola-famiglia 76 Sezione servizi amministrativi CRITERI TEMPI DI ATTESA INDICATORI ▫ Contenimento dei tempi di attesa per il disbrigo delle pratiche FUNZIONALITÀ ▫ Celerità delle procedure INFORMAZIONI SUI SERVIZI OFFERTI DALLA SCUOLA ▫ Trasparenza FRUIZIONE DEI SERVIZI DI SEGRETERIA ▫ Informatizzazione dei servizi di segreteria ORARI DI APERTURA ▫ Flessibilità degli orari degli uffici per l'apertura al pubblico ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO DELL'UTENZA ▫ Disponibilità del personale di segreteria Sezione impianti - attrezzature - laboratori - patrimonio librario CRITERI INDICATORI ▫ Rispondenza ai bisogni degli alunni CONSERVAZIONE MANUTENZIONE INTEGRAZIONE CONDIZIONI IGIENICO-SANITARIE E DI SICUREZZA DEI LABORATORI PER LA RISTORAZIONE (CUCINA E SALA-BAR) ▫ Rispetto delle norme igieniche ▫ Rispetto delle norme di sicurezza CONDIZIONI DI SICUREZZA E FUNZIONALITÀ DEI LABORATORI DI INFORMATICA ▫ Rispetto delle norme di sicurezza ▫ Efficienza della rete informatica USO DEI LABORATORI E DEGLI IMPIANTI ▫ Uso razionale ed equo dei laboratori UTILIZZO E FUNZIONALITÀ DELLA BIBLIOTECA ▫ Efficacia ed efficienza del servizio ▫ Consultazione e prestiti Sezione struttura edilizia CRITERI STATO DELL'EDIFICIO SCOLASTICO CONDIZIONI IGIENICHE DELL'EDIFICIO INDICATORI ▫ Struttura ▫ Sicurezza ▫ Barriere architettoniche ▫ Pulizia locali ▫ Manutenzione ordinaria 77 Sezione OO.CC. CRITERI MODALITÀ’ DI PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE MODALITA’ DI COORDINAZIONE ATTIVITA’ Sezione risultanze CRITERI TASSO DI DISPERSIONE SCOLASTICA INDICATORI ▫ Contributo delle Aree e dei Dipartimenti ▫ Contributo dei Consigli di classe ▫ Contributo del Gruppo di lavoro per l’handicap ▫ Contributo del Collegio dei docenti ▫ Contributo del Consiglio di Istituto ▫ Contributo delle Commissioni di lavoro ▫ Contributo delle Funzioni strumentali ▫ Contributo dello Staff del D.S. ▫ Contributo della Presidenza INDICATORI ▫ Numero abbandoni RICADUTE ATTIVITÀ’ DI RECUPERO E SOSTEGNO ▫ Numero alunni con debito a.s. 2010/11 RICADUTE ATTIVITA’ PROFESSIONALIZZANTI ▫ Occupazione Sezione rapporti Scuola-Enti e Aziende del territorio CRITERI INDICATORI ▫ Livello di collaborazione RELAZIONI ENTI TERRITORIALI (organizzativo, didattico e formativo) ▫ Livello di collaborazione CONTATTI CON AZIENDE (organizzativo, didattico e formativo) ▫ Livello di collaborazione RETI CON ALTRE SCUOLE (progetti e attività di formazione) ▫ Fabbisogni delle aziende sul territorio ANALISI DELLA REALTA’ OCCUPAZIONALE DEL SETTORE ALBERGHIERO Il P.O.F. è, dunque, flessibile ed è soggetto a modifica. Anche le rilevazioni periodiche di verifica dei processi attivati avranno lo scopo di registrare e valutare la ricaduta delle singole attività progettate rispetto all’area d’intervento, ai collegamenti con il territorio, all’incidenza finanziaria, al miglioramento dell’offerta formativa ed al conseguente innalzamento del successo scolastico. I risultati ottenuti rappresenteranno il punto di partenza di ogni ulteriore intervento progettuale. 78 ORGANIGRAMMA INCARICHI DIPARTIMENTI PER MATERIE DISCIPLINE ITALIANO e STORIA + COMUNICAZIONE MARIA MARTUCCI LINGUE STRANIERE VIRGINIA DI GUIDA MATEMATICA FRANCESCO DONGIACOMO ECONOMIA e DIRITTO + GEOGRAFIA ALFREDO FRATTOLUSO SCIENZE INTEGRATE GLORIA FILOCAMO SCIENZA DEGLI ALIMENTI ANNA GUARINO LABORATORIO CUCINA LINA RAUCCI LABORATORIO SALA ANTONIO PELLINO LABORATORIO DI ACCOGLIENZA TURISTICA EMILIANA ERRICO SCIENZE MOTORIE TERESA VINCIGUERRA RELIGIONE STANISLAO CAPONE Funzioni Sollecitano la rivisitazione del curricolo disciplinare nazionale e la costruzione del curricolo locale (fino ad un massimo del 20%) per formulare piani di lavoro più ricchi e coinvolgenti. Curano il coordinamento dei docenti dell’area disciplinare, mirando a definire le linee d’intervento generale per il conseguimento degli obiettivi previsti, in termini di conoscenze, abilità e competenze, sulla base di contenuti, metodi, strumenti di verifica e criteri di valutazione il più possibile omogenei. Fissano i criteri generali di valutazione per ogni singola disciplina, (standard di competenza), e definiscono gli strumenti di controllo (prove di verifica). Predispongono la strutturazione di prove d’ingresso comuni per le classi prime, per l’accertamento dei prerequisiti e per stabilire obiettivi minimi comuni. Collaborano con la Dirigenza. Presiedono ai lavori. Favoriscono l’inserimento dei nuovi docenti dell’Area disciplinare, fornendo indicazioni e chiarimenti utili su programmi e programmazioni. Favoriscono accordi, promuovono confronti, scambi di opinioni, di metodologie, di competenze onde evitare la dispersione di utili esperienze. Controllano che le prove per il superamento dei debiti formativi siano omogenee ed eseguite nei tempi stabiliti. Coordinano le riunioni per la scelta dei libri di testo, compilando le relative tabelle. Predispongono un piano di acquisti per un’efficace azione didattica, rivolgendo motivata domanda al Consiglio di Istituto. Convocano riunioni disciplinari, qualora se ne ravvisi l’esigenza, dopo aver acquisito parere favorevole dalla Dirigenza. Verbalizzano gli incontri. 79 DIPARTIMENTI PER AREA AREA RESPONSABILE LINGUISTICO-STORICO-LETTERARIO: TECNICO-SCIENTIFICO PROFESSIONALIZZANTE VIRGINIA DI GUIDA FRANCESCO DONGIACOMO LINA RAUCCI COORDINATORI DI CLASSE CLASSI – SEDE DI AVERSA CLASSI 1a A 1a Q NATALE DANIELA ESPOSITO ROSSELLA CHIANESE MARIA GRAZIA MARRONE MARIA TERESA BORTONE BRIGIDA DE ANGELIS ANGELICA AMMIRATI FERDINANDO COSSENTINO MARIANNA FILOCAMO GLORIA POLITO ANDREA DONGIACOMO FRANCESCO FATATIS TITO FEDELE ANGELINA FUSCO MICHELA MARINELLI ANNALISA 2a A FALCO RAFFAELE a 1 B 1a C 1a D 1a E 1a F 1a G 1a H 1a I 1a L 1a M 1a N 1a O 1a P a CICCHIELLO MARIA ROSARIA a 2 C IOVINE LUISA a GATTO WILMA a DI GUIDA VIRGINIA a ERRICO EMILIA a BUONANNO GIUSEPPINA a 2 H D’AMICO MADDALENA a PISCITELLI CATERINA a PAPA GIANCARLO a GALLO MARIA CLEMENTINA a 2N RAUCCI PASQUALINA 2 aO CANTILE ETTORE 2 B 2 D 2 E 2 F 2 G 2 I 2 L 2M a 2P BATTISTINI ANTONELLA a VENTRIGLIA ASSUNTA 3 AK 80 3a B K GALLINA ROSA a STABILE PASQUALE a COLELLA TOMMASO a MOLITIERNO PASQUALE a TROIANO FRANCESCO a 3a B S PELLINO ANTONIO TASQUIER GIULIO 3a C S CARACCIOLO GIOVANNI a STALTARI GIUSEPPE a VERDE FRANCO a DIANA MARGHERITA a NESPOLI VINCENZA a D’ANGIOLELLA ELENA MARIA a MARSEGLIA ROSA a RIVERSO ROBERTA a SGUEGLIA MARIA a PEZONE MARIA ELENA a PALMA ELISABETTA a ZARIGNO NUNZIO a ANDREOZZI CIRO a DI GRAZIA CAROLINA a NOVIELLO ANNUNZIATA a MARTUCCI MARIA a DI FRATTA GIUSEPPA a COSTANZO EUGENIA a FRATTOLUSO ALFREDO a MORETTA PASQUALANTONIO a DI GIOIA MARIA LUISA a CAMPANIELLO GIOVANNA a RUSSO TECLA 3 CK 3 DK 3 EK 3 FK 3 AS 3 A RIC 3 B RIC 4 A /K 4 B /K 4 C/K 4 D/K 4 E/K 4 A/S 4 B/S 4 C/S 4 A /T 4 B/T 5 A /K 5 B/K 5 C/K 5 D/K 5 E/K 5 F/K 5 A/S 5 B/S 5 A/T 5 B/T CLASSI – SEDE DI CESA CLASSI 1a A 1a B 1aC 2a A 2aB 2aC 3a A k 81 4a A K/S 5a A/ 5a B/ 5a C/ OBIETTIVI - Facilitare il processo di interazione fra docenti, di circolarità delle informazioni, di ricerca di integrazione delle competenze professionali, di progettazione condivisa. - Facilitare la costruzione dei percorsi educativi e didattici - a livello di Istituto e di Consiglio di classe - volti al raggiungimento da parte degli studenti del successo formativo, sia in termini di acquisizione di conoscenze, competenze e capacità che di crescita morale e civile. COMPITI DEL COORDINATORE DI CLASSE In ordine all’azione didattica: Svolge attività di coordinamento dei Consigli di classe durante le sedute periodiche, secondo l’Ordine del Giorno. Predispone la Programmazione delle attività educative e didattiche del Consiglio di classe (inizio anno) e la relativa verifica sia in itinere che finale. Predispone la bozza del Documento del 15 Maggio, da presentare al Consiglio di classe (per le sole quinte classi), utilizzando, se lo ritiene opportuno, il modello predisposto dallo Staff di Presidenza. Tiene i contatti con la Presidenza per quanto riguarda l’andamento della vita della classe. Tiene contatti con i referenti dei progetti didattici inseriti nel P.O.F., cui la classe aderisce. Inoltre: Presiede il Consiglio di classe sia in seduta ordinaria che straordinaria, su delega scritta del Dirigente scolastico e individua un segretario verbalizzante. In occasione dei viaggi di istruzione, coordina tra gli studenti della propria classe gli adempimenti preparatori con il responsabile del viaggio e/o con la Presidenza. Informa gli studenti sulle norme di sicurezza ecc. di cui al D.L. 9/4/2008 nr.81. Fornisce all’ufficio di Presidenza e/o alla Funzione Strumentale area 3 le notizie relative agli studenti, sia minorenni che maggiorenni, che effettuano ripetute assenze o che hanno interrotto la frequenza delle lezioni. Scrive le comunicazioni alle famiglie degli studenti, su decisione del Consiglio di classe, con il supporto del personale di segreteria. È delegato, su mandato del Consiglio, a colloquiare con le famiglie degli alunni della classe, su questioni di natura didattica e disciplinare riguardanti i singoli studenti. 82 DIRETTORI DEILABORATORI LABORATORI DOCENTI CUCINA SALA/BAR RICEVIMENTO PASQUALE MOLITIERNO GIULIO TASQUIER GIUSEPPE STALTARI INFORMATICA PASQUALANTONIO MORETTA GLORIA FILOCAMO SCIENTIFICO Funzioni Curano l’attività del proprio settore, coordinando il lavoro dei docenti e degli aiutanti tecnici coinvolti. Curano la tenuta dei partitari dei beni in consegna, annotando i nuovi acquisti con l’indicazione rilevata dall’inventario generale dalla Segreteria. Curano il piano d’acquisti, rivolgendo motivata domanda al Consiglio d’Istituto. Collaborano con la Commissione acquisti per l’organizzazione delle gare d’appalto e la verifica di quanto acquistato. Redigono il Regolamento di Laboratorio. Collaborano con le Figure strumentali di riferimento per l’organizzazione delle attività extracurricolari (manifestazioni esterne, banchetti, ….). Redigono, al termine dell’anno scolastico, una relazione conclusiva sulle attività svolte. REFERENTI referente alla Legalità referente Gruppo sportivo GALLO PASQUALE referente H.C.C.P. referente Qualità degli alimenti referente Hper la sede di Aversa referente H per la sede di Cesa RAUCCI PASQUALINA VENTRIGLIA ASSUNTA TABARRO LUCY CACCIAPUOTI VALERIO RICCIARDI FIORELLA 83 I.D.E.I. Elettorale Commissione accoglienza classi prime Commissione formazione classi Orario Scolastico Orientamento G.L.H. Qualità e Valutazione istituto INVALSI Sostituzione docenti assenti COMMISSIONI DI LAVORO COLLABORATORI DELLA DIRIGENTE E LE F.F.S.S. ZARIGNO N. VINCIGUERRA T. COSTANZO- GUARINO LAUDATO (per la sede di Cesa) PANARELLA(per la sede di Cesa) COSTANZO E. GUARINO A. TABARRO MARIA LUISA MORETTA MAGLIULO per la sede di CESA RUSSO T. VINCIGUERRA T. MARTUCCI PANARELLA per la sede di CESA TABARRO (Referente Aversa) ROSTAN AD01 VOLPE AD02 NATALE AD03 MAISTO AD04 RIVERSO ANDREOZZI CIRO CACCIAPUOTI V. FATATIS T. ORGANO DI GARANZIA DS PROF.SSA PREZIOSA DIANA DOCENTI: VENTRIGLIA ASSUNTA- BORTONE BRIGIDA- PANARELLA ANGELO GENITORI: CACCIAPUOTI VALERIO-PERRONE A.T.A.:RICCIARDI DOMENICO 84 FUNZIONI STRUMENTALI Area 1- Prof.ssa Eugenia Costanzo Gestione del piano dell’offerta formativa Compiti - Coordinamento, stesura e valutazione testo. - Coordinamento progettazione curriculare. - Coordinamento e valutazione delle attività POF. - Coordinamento operazioni preliminari agli Esami di Stato. - Coordinamento Esami di Qualifica in collaborazione con la vicepresidenza. - Collaborazione con la commissione viaggi. - Coordinamento commissione qualità. - Coordinamento Progetti PON, PAS , FIS e Alternanza Scuola-Mondo del lavoro. - Collaborazione nella progettazione, conduzione e verifica dei progetti e delle attività programmate dai colleghi nei vari consigli di classe. - Collaborazione con la F.S. Area 2. - Collaborazione con la F.S. Area 3. - Predisposizione di forme di sensibilizzazione ed informazione sulle iniziative della scuola. - Collaborazione nell’elaborazione e verifica del piano delle attività extracurriculari. - Collaborazione nella progettazione, conduzione e verifica dei progetti e delle attività programmate dai colleghi nei vari consigli di classe. - Collaborazione con la vicepresidenza per la gestione dei ritardi e delle uscite anticipate degli studenti e per la vigilanza sugli stessi, assicurando n° 3 ore di presenza in orario curriculare. Area 2 - Prof. Ettore Cantile Sostegno al lavoro dei docenti Compiti - Analisi dei bisogni formativi e gestione del Piano di formazione e aggiornamento dei docenti (Esami di Stato, Riforma scolastica, Alfabetizzazione informatica, interventi di recupero sugli studenti). - Accoglienza dei nuovi docenti. - Attività di sostegno al lavoro docente, diffusione materiali, elaborazione modelli utili per la programmazione, per la didattica e per la valutazione degli studenti. - Coordinamento operazioni d’esame: preliminari agli esami di Stato e di Qualifica in collaborazione con la vicepresidenza; - Coordinamento Progetti PON, PAS, FIS e Alternanza Scuola- Mondo del lavoro. - Collaborazione con la Commissione pari opportunità. - Collaborazione con la Commissione Orientamento, in entrata e in uscita. - Collaborazione con la Commissione Qualità. - Collaborazione con il referente H che coordina la sezione disabili. - Collaborazione con la F.S. Area 1. - Collaborazione con la F.S. Area 3. - Sensibilizzazione ed informazione sulle iniziative della scuola. - Collaborazione con la Commissioni IDEI. - Collaborazione con la vicepresidenza per la preparazione dei calendari delle attività aggiuntive. - Collaborazione nell’elaborazione e verifica del piano delle attività extra curriculari. - Collaborazione nella progettazione, conduzione e verifica dei progetti e delle attività programmate dai colleghi nei vari consigli di classe. - Collaborazione con la vicepresidenza per la gestione dei ritardi e delle uscite anticipate degli studenti e per la vigilanza sugli stessi, assicurando n° 3 ore di presenza in orario curriculare. 85 Area 3 – Prof.sse BrigidaBortone – Assunta Ventriglia Sostegno agli studenti Compiti - Promuovere e coordinare l'attività sulla prevenzione dell'insuccesso scolastico. - Collaborazione con la Commissione dispersione scolastica. - Coordinamento delle attività extracurriculari. - Coordinamento esami integrativi per i candidati esterni. - Coordinamento e gestione delle attività di continuità, di orientamento e tutoraggio. - Coordinamento organi collegiali studenti. - Coordinamento commissione viaggi e gruppo sportivo. - Coordinamento Consulta degli studenti. - Coordinamento Progetti PON, PAS, FIS e Alternanza Scuola-Mondo del lavoro. - Coordinamento commissione orientamento. - Collaborazione con il referente Patentino. - Collaborazione con la commissione IDEI , CIC e CINEFORUM. - Collaborazione con il referente alla qualità. - Collaborazione con la F.S. Area 1 e Area 2. - Rilevazione mensile delle assenze e ritardi alunni e connesse iniziative. - Verifica, con l’ausilio dei coordinatori di classe, eventuali assenze ingiustificate e note disciplinari e comunica al D.S., per gli opportuni provvedimenti disciplinari. - Verifica adempimento obbligo scolastico classi 1^ e 2^ e attività connesse. - Invio comunicazioni scritte ai genitori degli alunni e agli Organi preposti per assenze. - ingiustificate e/o di lunga durata in collaborazione con i coordinatori di classe. - Sensibilizzazione ed informazione sulle iniziative della scuola. - Collaborazione nell’elaborazione e verifica del piano delle attività extra curriculari. - Collaborazione nella progettazione, conduzione e verifica dei progetti e delle attività programmate dai colleghi nei vari consigli di classe. - Collaborazione con la vicepresidenza per la gestione dei ritardi e delle uscite anticipate degli studenti e per la vigilanza sugli stessi, assicurando n° 3 ore di presenza in orario curriculare. Area 4 – Prof ssa Lucia Rostan B.E.S. alunni con bisogni educativi speciali (a rischio dispersione, con problemi di socialità e di apprendimento) - Si tratta di una figura con compiti organizzativi e relazionali, di facilitatore delle azioni di informazione, formazione e dialogo tra soggetti interessati ad una efficace integrazione ed inclusione degli studenti con Bisogni Educativi Speciali. - Il fine del suo intervento è quello di promuovere il successo scolastico e l’integrazione attraverso forme di intervento condivise tra la scuola, la famiglia, le articolazioni territoriali dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e le altre figure coinvolte nel percorso educativo e formativo; 86 Area 5 – Prof.ssaGiovanna Campaniello Sostegno rapporto Scuola-Mondo del lavoro. Manifestazioni Compiti - Individuazione di interlocutori pubblici e privati per il coinvolgimento concertato in attività integrate. - Sostegno alla progettazione, all’organizzazione e alla realizzazione delle attività di stage. - Raccordo Scuola- Mondo del lavoro. - Coordinamento Progetti PON , PAS, FIS e Alternanza Scuola-Mondo del lavoro. - Sensibilizzazione ed informazione sulle iniziative della scuola. - Collaborazione con la F.S. Area 1- Area 2 - Area 3 - Area 4 e Area 5. - Collaborazione nell’elaborazione e verifica del piano delle attività extra curriculari. - Collaborazione nella progettazione, conduzione e verifica dei progetti e delle attività programmate dai colleghi nei vari consigli di classe. - Collaborazione con la vicepresidenza per la gestione dei ritardi e delle uscite anticipate degli studenti e per la vigilanza sugli stessi, assicurando n° 3 ore di presenza in orario curriculare. Area 6 – Proff. Bernardo Laudato/Angelo Panarella Coordinamento sede associata di Cesa Compiti - Collaborazione con la Presidenza - Collaborazione con il responsabile sede di Cesa. - Coordinamento Progetti PON , PAS, FIS e Alternanza Scuola-Mondo del lavoro. - Collaborazione con la F.S. Area 1. - Collaborazione con la F.S. Area 2. - Collaborazione con la F.S. Area 3. - Collaborazione con la F.S. Area 4. - Collaborazione con la F.S. Area 5. - Collaborazione con la F.S. Area 6. - Sensibilizzazione ed informazione sulle iniziative della scuola. - Collaborazione nell’elaborazione e verifica delle attività extra curriculari. - Collaborazione nella progettazione, conduzione e verifica dei progetti e delle attività programmate dai colleghi nei vari consigli di classe. - Collaborazione con la vicepresidenza per la gestione dei ritardi e delle uscite anticipate degli studenti e per la vigilanza sugli stessi, assicurando n° 3 ore di presenza in orario curriculare. PRESIDENZA Dirigente Scolastico Prof. ssa Preziosa Diana Ha compiti di gestione organizzativa e amministrativa, di direzione e coordinamento, di guida e valorizzazione delle risorse umane Collaboratore del D.S. Prof. Ciro Andreozzi con esonero parziale dall’insegnamento (8 ore) Verifica il rispetto dell’orario di servizio dei docenti Curala vigilanza sugli alunni della sede centrale entrata - uscita durante l’orario scolastico; concessione dei permessi per le uscite anticipate e per i ritardi, e all’accompagnamento a casa o al pronto soccorso in caso di necessità) Tiene i rapporti con le famiglie (individuali e collettivi) Tiene i rapporti con il Direttore dei SS.GG.AA Curarapporti con il C.S.A, Ufficio Scolastico Regionale – Ministero, con le altre scuole ed istituti, con Comune, Provincia, Regione, con Enti 87 di Formazione che collaborano con l’Istituto Raccogliele segnalazioni da parte dei docenti, dei Coll.ri scolastici e degli Ass. tecnici su eventuali carenze o disfunzioni organizzative gestionali Presiedela Commissione relativa alle graduatorie d’istituto del personale docente ed ATA Collabora con l’ufficio di segreteria per tutte le pratiche relative al personale docente ed ATA Sovrintendea tutte le operazioni relative alle graduatorie del personale docente ed ATA e alle convocazioni e nomine dei supplenti Coordina le attività dei docenti incaricati di Funzioni Strumentali al P.O.F. Collaboratrice del D.S. Prof.ssa Maria Luisa Di Gioia con esonero parziale dall’insegnamento (10ore) Curala vigilanza sugli alunni della sede centrale entrata - uscita durante l’orario scolastico; concessione dei permessi per le uscite anticipate e per i ritardi, e all’accompagnamento a casa o al pronto soccorso in caso di necessità) Programmai C.d.C e gli incontri Scuola-Famiglia Cura eventuali contenziosi con alunni e personale Sovrintende e coordina tutti i progetti ad eccezione di quelli della terza Area di Professionalizzazione, dei PON, dei POR e dell’alternanza Scuola-Mondo del lavoro Coordinala Commissione I.D.E.I. Addetti alla vigilanza Plesso Cimarosa Proff. Maria Luisa Di Gioia Responsabile sede associata di Cesa Prof.ssa Immacolata Maria Magliulo/ Bernardo Laudato Segretaria verbalizzante del Collegio Prof.ssa Roberta Riverso Comitato per la valutazione del servizio del personale docente immesso in ruolo a.s. 2014/2015 Proff.Fatatis,Fusco,.Tabarro,Arnaud membri effettivi Proff. Martucci M..,Diana M. membri supplenti 88 STESURA DEL P.O.F. E PROCESSI DECISIONALI Il Piano dell’Offerta formativa è stato sviluppato sulla base delle indicazioni provenienti dal Collegio dei docenti, dal Dirigente Scolastico, dal Direttore Amministrativo, dalle équipes di lavoro. Sono state elaborate e redatte le linee essenziali, approvate poi dal Collegio dei docenti; lo stesso Piano è stato fatto proprio e deliberato dal Consiglio di Istituto. Le attività proposte sono coordinate dai relativi responsabili in collaborazione con la Presidenza e, qualora necessario, con il Direttore amministrativo. Nella pianificazione dell’Offerta formativa, i gruppi di lavoro hanno curato con particolare attenzione: • la realizzabilità, (il Piano contiene un’organica sintesi di ciò che la scuola ha concretamente programmato); • la verificabilità, (il Piano contiene i criteri oggettivi di valutazione e gli indicatori di qualità che consentono di fare un bilancio delle attività previste dal P.O.F. sul piano educativo-didattico e organizzativo); • la flessibilità, (il Piano contiene le procedure utilizzate perché siano possibili modifiche in caso di esiti negativi); • la stabilità, (il Piano ha, nelle sue linee generali, una validità triennale, per dare agli utenti e al territorio una prospettiva formativa certa e solida); • la condivisione, (il Piano è condiviso dalle varie componenti della Scuola); • la comunicabilità, (il Piano sarà comunicato a tutti i soggetti interessati); • la chiarezza, (il Piano benché semplice, quindi di facile comprensione da parte di studenti e genitori, comprende una legenda con sigle e definizioni). Per la gestione del Piano dell’Offerta Formativa si adotta la seguente struttura organizzativa: Ambito decisionale Dirigente Scolastico, Collegio Docenti, Consigli di Classe, Consiglio d’Istituto Ambito direzionale e di realizzazione Dirigente Scolastico, Collaboratori, Staff del D.S., Funzioni strumentali, Referenti commissioni, Direttori di laboratorio, Direttore amministrativo, Coordinatori di classe Ambito progettuale Consiglio di presidenza, Funzioni strumentali, Aree disciplinari, Dipartimenti per materia, Consigli di classe, Commissioni, Docenti Ambito consultivo Personale A.T.A. e Tecnico-Pratico, Assemblee di classe dei genitori, Assemblee studenti (d’Istituto e di classe), R.S.U. 89 LA CARTA DEI SERVIZI La scuola, in attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7/6/1995, nell’emanare la presente Carta dei servizi fa propri i Principi fondamentalicontenuti negli articoli 3, 33, 34 della Costituzione. - Articolo 1 - Uguaglianza L’I.P.S.S.A.R.T., nell’erogazione del servizio pubblico, si ispira al principio di uguaglianza dei diritti degli utenti, senza distinzione per motivi di razza, sesso, etnia, lingua, religione, condizione sociale, economica, psichica e fisica. In particolare la scuola si impegna, entro i limiti della propria competenza, ad assicurare all’utenza un servizio rispondente alle necessità degli alunni portatori di handicap. - Articolo 2 - Imparzialità e regolarità L’I.P.S.S.A.R.T. assicura obiettività, equità, regolarità e continuità del servizio e delle attività didattiche, nei limiti dei principi e delle norme sanciti dalla legge ed in applicazione delle disposizioni in materia, contenute nel C.C.N.L. - Articolo 3 - Accoglienza e integrazione L’I.P.S.S.A.R.T. si impegna, attraverso adeguate e opportune azioni da parte degli operatori del servizio, a promuovere e a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, assicurando una particolare attenzione nella fase d’ingresso alle classi iniziali e specifiche strategie d’intervento a sostegno degli studenti diversamente abili e degli stranieri, come risulta dal Piano dell’offerta formativa. 90 - Articolo 4 - Trasparenza L’I.P.S.S.A.R.T., ritenendo fondamentale il principio della trasparenza come condizione indispensabile alla partecipazione democratica, si impegna a garantire la semplificazione delle procedure e il facile accesso alle informazioni attraverso le forme di pubblicità degli atti previste dal Piano dell’offerta formativa. Pertanto saranno pubblicati negli appositi albi: copia del Piano dell’Offerta formativa copia del Regolamento d’Istituto copia della presente Carta dei servizi - Articolo 5 - Efficienza L’I.P.S.S.A.R.T. garantisce che il servizio erogato all’utenza sarà informato ai criteri di efficienza e di flessibilità tanto nel settore dell’organizzazione amministrativa, quanto in quello didattico, con particolare riguardo all’offerta formativa integrata. -Articolo 6 - Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale La libertà d’insegnamento dei docenti si realizza attraverso l’attuazione della programmazione educativa e didattica, che garantisce all’utenza una completa e armonica formazione culturale e professionale. Per assicurare e garantire la massima qualità del servizio erogato, il Dirigente e l’Ufficio di Amministrazione si fanno carico di assicurare interventi organici e regolari atti a garantire l’organizzazione e l’espletamento dell’aggiornamento e della formazione degli operatori scolastici. 91 - Articolo 7 - Presenza e partecipazione L’I.P.S.S.A.R.T., utilizzando appieno le competenze e la professionalità degli operatori scolastici, in concorso con le istituzioni e le agenzie educative presenti sul territorio, s’impegna a garantire l’adeguatezza del servizio erogato per meglio rispondere ai bisogni formativi, culturali e professionali degli studenti, nel rispetto degli obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali. Ai fini dell’ottimizzazione della qualità del servizio offerto, la scuola ritiene necessaria la collaborazione e la partecipazione delle famiglie alla vita scolastica, in virtù dei doveri ad esse assegnati, tanto dal diritto naturale, quanto dall’ordinamento, di provvedere all’educazione dei propri figli. Pertanto i genitori dovranno interagire con la scuola, per far sì che i percorsi educativi e didattici predisposti dalla scuola trovino la più completa attuazione. - Articolo 8- Adozione e pubblicazione L’I.P.S.S.A.R.T. garantisce l’elaborazione, l’adozione e la pubblicazione (anche attraverso il sito della scuola) dei seguenti documenti: 1. P.O.F. (PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA) - Esso contiene le scelte educative ed organizzative, i criteri di utilizzazione delle risorse umane, strutturali e finanziarie, nonché le attività progettuali aggiuntive necessarie per l’arricchimento della qualità del servizio offerto all’utenza. 2. REGOLAMENTO D’ISTITUTO - Tale documento comprende, in particolare, le norme relative a: - diritti e doveri - organizzazione - vigilanza sugli alunni - comportamento degli alunni e sanzioni disciplinari - regolamentazione di ritardi, uscite anticipate, assenze - uso degli spazi, dei laboratori e della biblioteca - conservazione delle strutture e delle dotazioni - modalità di comunicazione con studenti e genitori 92 - Articolo 9 - Contratto formativo La scuola stipula con l’utenza un Contratto formativo, “Patto di corresponsabilità”, in assoluta coerenza con gli obiettivi formativi definiti nelle programmazioni educative e didattiche. Esso ha valore di dichiarazioneesplicativa e partecipata dell’operato della scuola. Il Contratto formativo coinvolge il docente, l’allievo, la classe, il genitore, gli Organi collegiali e tutte le componenti della comunità scolastica. In base ad esso l’allievo deve: - conoscere gli obiettivi educativi e didattici del suo curricolo - conoscere il percorso per raggiungerli - conoscere l’offerta formativa globale - esprimere la propria offerta formativa - motivare il proprio intervento didattico - esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione il docente deve: il genitore deve: - conoscere l’offerta formativa - collaborare nelle attività 93 Servizi amministrativi La Segreteria dell’Istituto comprende l’Ufficio alunni per la Didattica, l’Ufficio Protocollo/Personale Docente, l’Ufficio del Personale A.T.A., l’Ufficio Contabilità per l’Amministrazione, l’Ufficio Tecnico, l’Ufficio Magazzino. Il piano di lavoro per i servizi generali ed amministrativi è stato redatto in coerenza con gli obiettivi deliberati nel Piano dell'Offerta Formativa. Rapporti Segreteria – Utenza La segreteria garantisce un orario di apertura al pubblico, di mattina e di pomeriggio, funzionale alle esigenze degli utenti e del territorio. Orario Ricevimento Gli Uffici della Segreteria amministrativa sono aperti al pubblico DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ DALLE ORE 10,30 ALLE ORE 12,00 L’Ufficio di Segreteria didattica è aperto al pubblico: MARTEDÌ DALLE ORE 15,30 ALLE ORE 17,30 GIOVEDÌ DALLE ORE 10,30 ALLE ORE 12,00 SABATO DALLE ORE 10,30 ALLE ORE 12,00 94 Standard operativi In ossequio ai principi di celerità delle procedure, trasparenza, informazione, tempi di attesa agli sportelli ed orario di servizio, l’Ufficio di segreteria assicura i seguenti servizi e standard operativi: La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata “a vista” nei giorni previsti, in orario potenziato e pubblicizzato in modo efficace. La segreteria garantisce lo svolgimento della procedura di iscrizione alle classi in un massimo di dieci minuti dalla consegna della domanda. Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi. Gli attestati e i documenti sostitutivi del Diploma sono consegnati entro tre giorni dalla richiesta, a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali. I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati entro cinque giorni dal termine delle operazioni di scrutinio. Il Consiglio d’Istituto può apportare modifiche in merito sulla base delle indicazioni degli utenti e dei loro rappresentanti. La Scuola assicura la tempestività del contatto telefonico, indicando nella risposta il nome dell’Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste. L’Istituto assicura spazi ben visibili abilitati all’informazione, in particolare di: - tabelle dell’orario di lavoro dei dipendenti: docenti, personale amministrativo e collaboratori scolastici; - organigramma degli uffici di presidenza e di segreteria, - organigramma degli organi collegiali; - organico del personale docente e A.T.A.; - albi d’Istituto 95 Sono disponibili inoltre appositi spazi per: - bacheca sindacale (IV piano e sala professori); - bacheca docenti (sala professori); - bacheche studenti (una bacheca per ogni piano); - bacheche genitori (piano terra e IV piano). Presso l’ingresso e presso gli uffici, per l’intero orario di lavoro, sono presenti collaboratori scolastici, in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. Il Regolamento d’Istituto è pubblicizzato mediante affissione. Personale tecnico Il personale tecnico, costituendo la dotazione organica degli assistenti di laboratorio, assicura la manutenzione ordinaria delle attrezzature in modo che siano sempre efficienti e rispondenti alle attività di esercitazioni pratiche degli alunni. Tale impegno è complementare all’attività preminente di ausilio al corpo docente nelle lezioni pratiche di laboratorio, ove estrinseca tutta la propria personalità per il perfetto funzionamento delle attività didattiche. Reclami Il reclamo è considerato in termini positivi, come momento di partecipazione, come contributo importante dell’utenza, finalizzato al miglioramento del servizio offerto. La scuola istituisce il registro annuale dei reclami. La gestione del registro è riservata al Dirigente scolastico che annota, in modo circostanziato, i contenuti dei reclami, le generalità, l’indirizzo e la reperibilità del/i proponente/i: I reclami debbono essere presentati di persona o a mezzo raccomandata postale. Non vengono presi in considerazione reclami anonimi, se non circostanziati. Il Dirigente scolastico esperisce ogni indagine utile a rimuovere, nel più breve tempo possibile, le cause del reclamo, dando comunicazione scritta, da annotare sullo stesso registro, all’interessato, entro e non oltre quindici giorni dalla data di ricezione. 96 Nel caso in cui sia necessaria un’istruttoria particolareggiata che richiede più di quindici giorni, il Dirigente Scolastico informa il reclamante dell’avvio del procedimento ed indica il tempo massimo entro il quale darà la risposta, che, in ogni caso, non può pervenire oltre i novanta giorni dalla data di ricezione del reclamo. In caso di incompetenza d’organo, il Dirigente Scolastico fornisce al reclamante indicazioni circa l’eventuale corretto destinatario. Al termine di ogni anno scolastico il Dirigente Scolastico relaziona analiticamente al Consiglio d’Istituto sui reclami presentati e sui provvedimenti adottati. La relazione viene inserita in quella annuale del Consiglio d’Istituto. 97 Legenda: sigle e definizioni P.O.F. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA: - delinea la scuola, nelle sue finalità e nei suoi obiettivi; - esplicita l’offerta formativa; - chiarisce le modalità di funzionamento, organizzazione didattica e gestione; - detta il regolamento interno. Il P.O.F. rappresenta la carta d’identità dell’Istituto. I.D.E.I. INTERVENTI DIDATTICO-EDUCATIVI INTEGRATIVI.Essi riguardano: - i Corsi di recupero, consolidamento e potenziamento; - il Saldo del debito scolastico; - altri interventi didattici ed educativi. OO.CC. ORGANI COLLEGIALI (Collegio dei docenti, Consiglio di classe, Giunta esecutiva, Consiglio di Istituto): sono istituzioni che, esprimendosi attraverso le varie componenti dei genitori, degli studenti e dei docenti, consentono un’organizzazione scolastica più democratica e partecipata. P.O.N. PIANO OPERATIVO NAZIONALE: é relativo ai contributi offerti dall’Unione Europea a progetti sviluppati su temi di interesse nazionale suggeriti dallo stesso piano, adattati a specifiche esigenze territoriali P.O.R. PIANO OPERATIVO REGIONALE U.D.A. UNITÀ DIDATTICA DI APPRENDIMENTO: è un percorso di insegnamento apprendimento a carattere interdisciplinare. FF.SS. FUNZIONI STRUMENTALI:docenti che coordinano i lavori delle diverse aree di competenza funzionali all’Offerta formativa. E.C.D.L. EUROPEAN COMPUTER DRIVER LICENZE: è la Patente Europea d’informatica, titolo riconosciuto anche dallo Stato per i concorsi. C.I.P.E. COMMISSIONE INTERMINISTERIALE PER LE PROGRAMMAZIONI ECONOMICHE R.S.U. RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE FSE FONDI STRUTTURALI EUROPEI P.A.S. PERCORSO ALTERNATIVO SPERIMENTALE 98