Bilancio consolidato Gruppo SAVE e
Bilancio di Esercizio SAVE S.p.A.
al 31 dicembre 2010
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Sommario
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14
19
65
73
145
162
Lettera del Presidente
Composizione Societaria SAVE S.p.A.
Consiglio di Amministrazione SAVE S.p.A.
Collegio Sindacale SAVE S.p.A.
Relazione degli Amministratori
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2009
• Prospetto della Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata
• Conto Economico Separato consolidato
• Conto Economico Complessivo consolidato
• Rendiconto finanziario consolidato
• Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato
Note Esplicative al Bilancio consolidato
Prospetti supplementari
• Prospetto di movimentazione delle Immobilizzazioni Immateriali
• Prospetto di movimentazione delle Immobilizzazioni Materiali
• Prospetti dei rapporti con le parti correlate
• Appendice: Applicazione dell’IFRIC 12
Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi
dell’art. 154 bis del D. Lgs 58/98
163 Relazione del Collegio Sindacale
166
169
179
221
235
Relazione della Società di Revisione
Bilancio d’esercizio SAVE S.p.A. al 31 dicembre 2010
• Prospetto della Situazione patrimoniale e finanziaria
• Conto Economico Separato
• Conto Economico Complessivo
• Rendiconto finanziario
• Prospetto delle variazioni di patrimonio netto
Note Esplicative al Bilancio d’Esercizio
Prospetti supplementari
• Prospetto di movimentazione delle Immobilizzazioni Immateriali
• Prospetto di movimentazione delle Immobilizzazioni Materiali
• Elenco delle Società controllate e collegate, direttamente
o indirettamente
• Prospetto dei rapporti con parti correlate
• Prospetto della disponibilità e distribuibilità del patrimonio netto
• Appendice: Applicazione dell’IFRIC 12
Attestazione del Bilancio d’esercizio ai sensi
dell’art. 154 bis del D. Lgs 58/98
249 Relazione sul Governo Societario e gli assetti
proprietari Anno 2010
5
6
SAVE S.p.A.
Sede legale: Venezia Tessera, v.le G. Galilei n. 30/1
Capitale Sociale Euro 35.971.000,00 int. vers.
Registro Imprese Venezia, C.F. e P.IVA 02193960271
R.E.A. Venezia n. 201102
CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA
I Signori Azionisti sono convocati in Assemblea Ordinaria presso la Sala Cerimoniale dell’Aeroporto Marco Polo di Venezia , in zona darsena, Viale Galileo Galilei
– 30173 Tessera (VE), in unica convocazione per il giorno 21 aprile 2011 alle ore
10:00, per discutere e deliberare sul seguente
ordine del giorno:
- Approvazione del bilancio d’esercizio, inclusa la relazione sulla gestione, al 31
dicembre 2010. Presa d’atto del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre
2010. Destinazione dei risultati di esercizio. Delibere inerenti e conseguenti.
Partecipazione all’Assemblea
Il capitale sociale di SAVE è composto da 55.340.000 azioni ordinarie del valore
nominale di Euro 0,65 ciascuna. Poiché alla data del presente avviso di convocazione la Società detiene n. 2.589.144 azioni proprie, le azioni SAVE con diritto
di voto nell’Assemblea, sulla base della situazione attuale, saranno 52.750.856.
Si rende noto altresì che alla data dell’Assemblea tale numero di azioni potrà aver
subito ulteriori variazioni.
Ai sensi dell’articolo 12 dello Statuto Sociale e dell’art. 83-sexies del D.Lgs. 58 del
24 febbraio 1998 (“TUF”), sono legittimati all’intervento in Assemblea e all’esercizio del diritto di voto coloro che risultano essere tali in base a una comunicazione
effettuata a SAVE da un soggetto qualificantesi come “intermediario” entro l’inizio
dei lavori assembleari, sulla base delle evidenze delle proprie scritture contabili
relative al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto
precedente la data fissata per l’assemblea in unica convocazione (ossia il 12 aprile
2011). Si precisa altresì che coloro che risulteranno titolari delle azioni solo successivamente a tale data non avranno diritto di partecipare e votare in Assemblea.
Ogni soggetto legittimato a intervenire in Assemblea può farsi rappresentare mediante delega scritta, salve le incompatibilità e le limitazioni previste dalla normativa vigente. A tal fine, i titolari del diritto di voto potranno avvalersi della
delega inserita in calce alla comunicazione rilasciata dall’intermediario autorizzato
o del fac-simile disponibile sul sito internet di SAVE all’indirizzo web www.veniceairport.it. La delega può essere notificata a SAVE, mediante invio presso la
sede sociale a mezzo raccomandata A/R o mediante comunicazione elettronica al
seguente indirizzo di posta elettronica certificata: [email protected], ai sensi
delle disposizioni statutarie applicabili.
Non sono previste procedure di voto per corrispondenza o con mezzi elettronici.
Si ricorda che SAVE, non essendovi tenuta ai sensi dello Statuto Sociale, non ha
proceduto a designare un soggetto al quale i soggetti legittimati possano conferire
7
delega di voto.
Le operazioni di registrazione saranno iniziate un’ora prima l’inizio dei lavori assembleari.
Integrazione dell’Ordine del Giorno
Ai sensi dell’articolo 126-bis del TUF, gli azionisti che, anche congiuntamente,
rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale possono chiedere l’integrazione dell’elenco delle materie da trattare entro dieci giorni dalla pubblicazione del presente avviso (ossia entro l’1 aprile 2011), indicando nella domanda gli
ulteriori argomenti dagli stessi proposti; la domanda dovrà essere presentata per
iscritto presso la sede sociale a mezzo raccomandata A/R, a condizione che pervenga a SAVE entro il termine di cui sopra. Entro il medesimo termine, deve essere
presentata da parte degli eventuali Azionisti proponenti, con le stesse modalità,
una relazione sulle materie di cui viene proposta la trattazione. L’integrazione non
è ammessa per gli argomenti sui quali l’Assemblea delibera, a norma di legge, su
proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione da
loro predisposta.
Gli interessati a ciò legittimati hanno il diritto di porre domande sulle materie
all’ordine del giorno, anche prima dell’assemblea mediante invio a mezzo lettera
raccomandata A/R presso la sede sociale ovvero mediante comunicazione elettronica al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: [email protected]; alle
domande pervenute prima dell’Assemblea è data risposta al più tardi durante la
stessa, con facoltà di SAVE di fornire una risposta unitaria alle domande aventi lo
stesso contenuto.
Documentazione relativa agli argomenti all’ordine del giorno
La documentazione relativa all’unico argomento all’ordine del giorno, incluse le relazioni contenenti le proposte di deliberazioni, unitamente all’ulteriore documentazione di cui all’art. 125-quater del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, sono messi a
disposizione del pubblico, in data odierna, presso la sede sociale in Venezia Tessera,
v.le G. Galilei n. 30/1, presso Borsa Italiana S.p.A. e pubblicati sul sito internet
della società all’indirizzo web www.veniceairport.it.
Gli Azionisti hanno facoltà di ottenere copia della documentazione depositata.
Il presente avviso di convocazione viene pubblicato, ai sensi dell’art. 125-bis del
D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, sul sito internet della Società all’indirizzo web
www.veniceairport.it, nonché sul quotidiano “Finanza & Mercati”.
Venezia Tessera, 22 marzo 2011
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Dott. Enrico Marchi
8
Lettera del Presidente
9
10
Lettera del Presidente
Signori Azionisti,
anche quest’anno il Gruppo SAVE presenta risultati in importante crescita, culminanti in un risultato netto pari a 27,6 milioni di Euro, in aumento del 48% sul 2009.
Raggiungere tale risultato non è stato facile, ma conseguenza di una forte concentrazione dell’intera struttura del Gruppo al risultato: ogni dettaglio deve essere analizzato per consentire di raggiungere complessivamente quella efficienza operativa che
ci fa crescere in una realtà economica sempre più difficile e globalizzata.
Anche quest’anno gli eventi esterni non hanno agevolato il raggiungimento di risultati positivi. Per la prima volta ci siamo resi conto che una nube di cenere, generata
da un vulcano della remota Islanda, può riuscire a mettere in crisi il traffico aereo
dell’intera Europa con conseguenze impensabili per l’intera economia.
La ripresa dell’economia nel 2010 non è stata in grado di recuperare i livelli ante crisi
ed è avvenuta a ritmi differenti nelle diverse aree: elevati nei paesi emergenti, importanti in USA e Germania, deboli in molti paesi dell’eurozona tra cui l’Italia. Inoltre
il perdurare della fragilità finanziaria di alcuni paesi dell’area Euro ci obbliga ad un
“alto livello di guardia” anche nel 2011.
In questo contesto generale, il settore delle infrastrutture italiane segna decisamente
il passo. L’immobilità dell’intera classe politica e del governo, che arriva al punto di
non porre in atto leggi dallo stesso emanate (vedi legge 191/2009 sull’anticipazione
tariffaria a fronte di investimenti infrastrutturali urgenti), unita ad una mancanza di
scelte politiche di lungo periodo, essenziali soprattutto nel settore infrastrutturale,
comportano sicuramente un dazio che la classe imprenditoriale del paese si trova a
pagare.
Il Gruppo SAVE, grazie alla strategia di diversificazione operata negli anni, che l’ha
portato ad investire in settori e mercati contigui, è riuscito comunque a realizzare
risultati importanti con una crescita media dell’EBITDA del 7,1% negli ultimi 6
anni.
Ricordo personalmente le scelte che hanno portato oggi il Gruppo ad andare oltre
la gestione dell’aeroporto di Venezia ed operare nella gestione di stazioni ferroviarie,
nella gestione della ristorazione e retail in tutte le infrastrutture di mobilità in Italia
ed all’estero, e, unico in Italia, nella gestione di un aeroporto estero. Tutte queste
unità di business hanno chiuso l’esercizio con un risultato netto positivo ed in crescita
sul 2009, a testimonianza di una classe manageriale attenta all’efficienza gestionale e
capace di individuare le idee necessarie per lo sviluppo delle tre business unit.
La solida struttura patrimoniale del gruppo ci consente di poter cogliere opportunità
di crescita anche per linee esterne con acquisizioni mirate.
Il riconoscimento di una gestione oculata della nostra società ci viene riconosciuto
anche dalla comunità finanziaria visto che, nel 2010, il titolo SAVE ha premiato gli
azionisti con un andamento (+30%), ben superiore all’andamento dell’indice medio
di borsa FTSE IT All-Share.
E’ infine con piacere che proporrò, a nome del Consiglio della società, all’assemblea
degli azionisti un pagamento di Euro 18 milioni, in crescita del 10% sul precedente
esercizio.
Con la più viva cordialità
Enrico Marchi
15 Marzo 2011
11
12
SAVE S.p.A.
Sede Sociale: Viale G. Galilei n. 30/1
30173 Tessera Venezia
Capitale Sociale Euro 35.971.000,00 interamente versato
REA Venezia n. 201102
Registro Imprese di Venezia n. 29018, Cod. Fiscale e Partita IVA 02193960271
Controllo della società
Sulla base delle risultanze del Libro soci, aggiornato in virtù delle comunicazioni
effettuate ai sensi di legge, alla data del 31 dicembre 2010, gli azionisti di SAVE
S.p.A. sono:
Mercato 21,22%
Marco Polo Holding S.r.l. 38,98%
APV
Investimenti S.p.A. 0,10%
Provincia di Treviso 0,83%
C.C.I.A.A. – VE 1,45%
Comune di Treviso 2,09%
Fondazione di Venezia 2,17%
Deutsche Bank AG 2,33%
SAVE S.p.A. 4,44%
Comune di Venezia 14,10 %
Provincia di Venezia 12,29%
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Consiglio di Amministrazione
Si riporta di seguito la composizione del Consiglio di Amministrazione, nominato dall’Assemblea degli azionisti del 22 aprile 2009, ed in carica alla data del 31 dicembre 2010:
Nominativo
Enrico Marchi
Monica Scarpa Paolo Simioni
Vittorio Ambrogi
Daniele De Giovanni
Cesare De Piccoli
Dino Lazzarotto
Andrea Mencattini
Marco Ortica
Amalia Sartori
Mauro Sbroggiò
Sandro Trevisanato
Gianfranco Zoppas
Carica
Presidente e Amministratore Delegato
Amm. Delegato
Amm. Delegato
Consigliere
Consigliere * (A) (B) (C)
Consigliere * (A) (C)
Consigliere *
Consigliere
Consigliere [dal 07.07.2010)
Consigliere (B)
Consigliere
Consigliere * (A)
Consigliere * (B)
* Consigliere indipendente.
(A) Componente del Comitato per il Controllo Interno.
(B) Componente del Comitato per la Remunerazione degli Amministratori e del Management.
(C) Componente dell’Organismo di Vigilanza.
Collegio Sindacale
Si riporta di seguito la composizione del Collegio sindacale, nominato dall’Assemblea
degli azionisti del 22 aprile 2009, ed in carica alla data del 31 dicembre 2010:
Nominativo
Carica
Arcangelo Boldrin
Silvio Salini
Nicola Serafini
Valter Pastena
Paolo Venuti
Maurizio Interdonato
Pietro Perissinotto Codognato
Presidente
Sindaco effettivo
Sindaco effettivo
Sindaco effettivo
Sindaco effettivo
Sindaco supplente
Sindaco supplente
Società di revisione contabile
Reconta Ernst & Young S.p.A.
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SAVE S.p.A.
Sede Sociale: Viale G. Galilei n. 30/1
30173 Tessera Venezia
Capitale Sociale Euro 35.971.000,00 interamente versato
REA Venezia n. 201102
Registro Imprese di Venezia n. 29018, Cod. Fiscale e Partita IVA 02193960271
Il Gruppo SAVE
per area di attività
Il seguente organigramma illustra la struttura del Gruppo SAVE al 31 dicembre
2010 con la suddivisione per aree di attività delle principali società operative.
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SAVE S.p.A. (“Save” o “Capogruppo”) è la società che gestisce l’Aeroporto Marco
Polo di Venezia, nonché la holding di un gruppo integrato attivo nel settore dei
servizi ai viaggiatori svolti principalmente in regime di concessione. Save detiene
partecipazioni in:
• società che operano nel settore della gestione aeroportuale;
• società che operano nel settore della gestione di infrastrutture di mobilità e servizi
correlati;
• società che operano nel settore dei servizi di ristoro al pubblico e della gestione di
negozi per viaggiatori quali travel retail shop, edicola, tabaccheria, libreria, food shop
e gadget shop all’interno di infrastrutture di mobilità (aeroporti, autostrade, stazioni
ferroviarie) e centri commerciali in Italia e all’estero.
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L’andamento del titolo
Si riporta di seguito l’andamento del titolo Save nel corso del 2010, anche confrontato con l’indice FTSE IT All-Share, e si riscontra una quotazione ufficiale del titolo
pari ad Euro 7,680 per azione alla data del 30 dicembre 2010.
A tale data la capitalizzazione di Borsa risultava pari a circa Euro 425 milioni.
Save
Save
16
Ftse-It All Share
Dati consolidati
in sintesi
DATI CONSOLIDATI IN SINTESI
2010
2009
(in milioni di euro)
Ricavi
EBITDA *
EBIT **
Risultato netto
337,3
66,9
40,9
27,6
340,0
60,1
34,7
18,7
Capitale fisso operativo
Capitale circolante netto operativo
Attività nette destinate alla cessione
Capitale investito netto ***
396,2
(15,3)
0,1
381,0
392,8
(12,9)
(0,3)
379,6
- Mezzi Propri
- Azionisti di minoranza
PATRIMONIO NETTO
291,4
28,3
319,7
284,7
26,5
311,2
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
61,4
68,4
12,1%
10,7%
0,19
10,2%
9,1%
0,22
EBIT/Ricavi (ROS)
EBIT/Capitale investito netto (ROI)
PFN/Patrimonio netto - Gearing
*
-0,8%
11,2%
17,6%
47,7%
Si precisa che per ”EBITDA” si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazioni, gestione finanziaria,
imposte ed operazioni non ricorrenti.
** Si precisa che per ”EBIT” si intende il risultato prima di gestione finanziaria, imposte e operazioni non ricorrenti.
*** Si precisa che per “Capitale investito netto” si intende la somma del “Capitale circolante netto” (somma di magazzino, crediti commerciali, crediti e debiti tributari e previdenziali, altre attività e passività, debiti commerciali) e
immobilizzazioni al netto del fondo TFR e di fondi rischi, per rinnovamento beni gratuitamente devolvibili, e per
imposte differite.
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Relazione degli Amministratori
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20
SAVE S.p.A.
Sede Sociale: Viale G. Galilei n. 30/1
30173 Tessera Venezia
Capitale Sociale Euro 35.971.000,00 interamente versato
REA Venezia n. 201102
Registro Imprese di Venezia n. 29018, Cod. Fiscale e Partita IVA 02193960271
Relazione
degli Amministratori
Signori Azionisti,
nel riferirvi sull’andamento del Gruppo, indirettamente Vi intratteniamo anche sulla dinamica delle attività direttamente svolte da SAVE S.p.A. (la Capogruppo). Di
conseguenza Vi informiamo anche sui fatti rilevanti così come previsto nell’articolo
2428 del Codice Civile relativamente a SAVE S.p.A..
Fatti di rilievo
dell’esercizio 2010
Il 2010 è stato un anno nel quale il Gruppo SAVE si è concentrato particolarmente
sull’aumento dell’efficienza al fine di mantenere ed incrementare la marginalità in
tutte le sue unità di business.
La situazione del mercato, sebbene caratterizzata da una debole ripresa, non ha certamente aiutato in modo importante tale obiettivo. Il Prodotto Interno Lordo italiano
ha registrato una crescita dell’1,3% dopo aver segnato un calo nel 2009 del 5%. Il
tasso di disoccupazione italiano è rimasto sostanzialmente sui valori di fine 2009 e
l’indice dei consumi si è attestato anche questo su valori prossimi al 2009.
In questa situazione generale, che chiaramente non ha incentivato le business unit
infrastrutture e Food&Beverage and Retail (Gruppo Airest) più legate all’andamento
diretto e indiretto dei consumi e della capacità di spesa dei passeggeri, si registra una
crescita a livello nazionale ed internazionale del traffico aereo, trainato principalmente dai vettori low cost. Tale incremento non ha comunque consentito nell’area europea di recuperare completamente i volumi del 2007, ultimo anno prima della crisi
economica e finanziaria dalla quale come detto ancora ad oggi non ci consideriamo
al di fuori.
Nel corso del 2010 la Capogruppo SAVE ha avviato lo studio di fattibilità per la realizzazione direttamente all’interno del sedime land side dell’Aeroporto di Venezia di
un polo intermodale che, unico in Italia, prevederà l’interscambio tra il traffico aereo,
ferroviario ad alta velocità e ferroviario regionale.
Un evento eccezionale ha inoltre caratterizzato l’anno per gli aeroporti dell’Europa
centrosettentrionale incidendo anche in modo importante sul traffico del secondo
trimestre. L’evento naturale dell’eruzione di un vulcano islandese Eyjafjallaiokull ha
creato una nube di cenere che ha imposto agli enti che regolano il traffico europeo di
decretarne il blocco per alcuni giorni nel mese di aprile. Il Gruppo SAVE ha stimato
una perdita di circa 120.000 passeggeri nel sistema aeroportuale di Venezia e Treviso,
con un impatto complessivo per il gruppo, includendo quindi gli effetti sul Gruppo
Airest che opera anche negli scali di Vienna e Praga, di circa 1,4 milioni di Euro a
livello di margine operativo.
Nonostante questa situazione generale il nostro Gruppo è stato comunque in grado
di riportare dei risultati reddituali in forte crescita sul 2009, con il risultato operativo
aumentato del 17,6% e il risultato netto del 47,7%.
Nel mese di dicembre 2010 si è proceduto all’atto di fusione tra le controllate Airest
S.r.l. e Elite Tre S.r.l.. La fusione ha comportato una semplificazione nella struttura
organizzativa del gruppo. Il socio che deteneva il 13,5% del capitale sociale di Airest
S.r.l., dissenziente rispetto alla delibera assembleare di fusione, ha esercitato il suo
diritto di recesso, richiedendo il rimborso della propria partecipazione e contestando
la valorizzazione della stessa determinata dal Consiglio di amministrazione di Airest
21
S.r.l.. E' conseguentemente in corso la procedura per la determinazione di tale valore
ex art. 2473 terzo comma c.c. promossa da Airest S.r.l. avanti al Tribunale di Venezia.
Sempre nel corso del dicembre 2010 si è tenuta un’assemblea straordinaria della
società al fine di approvare alcune modifiche statutarie necessarie per adeguare lo
statuto vigente alla nuova normativa in occasione della quale sono stati approvati
altresì una modifica dell'oggetto sociale per meglio adattarlo alla prevedibile evoluzione dell’attività della società e delle sue controllate nonché la modifica della denominazione sociale che è ora (quella che era già prima la denominazione in forma
abbreviata) SAVE S.p.A.
Analisi dei risultati
consolidati
Presentiamo di seguito il conto economico consolidato riclassificato del Gruppo
SAVE (importi in migliaia di Euro):
Euro / 1000
Ricavi operativi e altri proventi
2009
2010
337.252 100,0% 340.076 100,0%
(2.824)
Per materie prime e merci
78.224
23,2%
88.677
26,1%
(10.453) -11,8%
Variazioni prodotti in corso di lavorazione
e lavori in corso su ordinazione
Per servizi
Per godimento di beni di terzi
Costo del lavoro
Oneri diversi di gestione
Totale costi operativi
EBITDA
(291)
-0,1%
252
0,1%
(543)
-215,5%
60.793
38.158
90.708
2.804
270.396
66.856
18,0%
11,3%
26,9%
0,8%
80,2%
19,8%
60.591
39.140
88.550
2.752
279.962
60.114
17,8%
11,5%
26,0%
0,8%
82,3%
17,7%
202
(982)
2.158
52
(9.566)
6.742
0,3%
-2,5%
2,4%
1,9%
-3,4%
11,2%
11.165
10.189
1.732
2.935
26.021
40.835
3,3%
3,0%
0,5%
0,9%
7,7%
12,1%
10.579
11.311
904
2.604
25.398
34.716
3,1%
3,3%
0,3%
0,8%
7,5%
10,2%
586
(1.122)
828
331
623
6.119
5,5%
-9,9%
91,6%
12,7%
2,5%
17,6%
1.136
41.971
0,3%
12,4%
(3.421)
31.295
-1,0%
9,2%
4.557
10.676
133,2%
34,1%
12.336
29.635
3,7%
8,8%
13.307
17.988
3,9%
5,3%
(971)
11.647
-7,3%
64,7%
(289)
29.346
-0,1%
8,7%
(161)
17.827
0,0%
5,2%
(128)
11.519
-79,5%
64,6%
(1.781)
27.565
-0,5%
8,2%
838
18.665
0,2%
5,5%
(2.619)
8.900
n.a.
47,7%
Ammortamento imm. immateriali
Ammortamento immob. materiali
Perdite e rischi su crediti
Accantonamenti per rischi
Totale ammortamenti e accan.ti
EBIT
Proventi e oneri finanziari
Risultato ante imposte
Imposte
Utile/(Perdita) attività in funzionamento
Utile /(Perdita) attività cessate/destinate a
essere cedute
Utile/(Perdita) di periodo
Minorities
Risultato netto di Gruppo
Delta
-0,8%
Il valore dei ricavi dell’esercizio è sostanzialmente stabile (-0,8% rispetto al 2009) e
pari a 337,3 milioni di Euro, risultato di andamenti diversi tra le tre unità di business.
Di seguito si riporta l’analisi dei ricavi per natura e Business Unit.
22
Euro / 1000
RICAVI:
Totale gestione aeroportuale
Totale gestione infrastrutture
Totale food & beverage e retail
Intercompany t ra SBU diverse
Totale
12/2010 Inc. % 12/2009 Inc. % Delta Delta %
117.861 35,0% 114.384 33,6%
30.877 9,2%
28.987 8,5%
199.076 59,0% 206.441 60,7%
(10.562) -3,1% (9.736) -2,9%
337.252 100,0% 340.076 100,0%
3.477
1.890
(7.365)
(826)
(2.824)
3,0%
6,5%
-3,6%
8,5%
-0,8%
Il risultato operativo lordo (EBITDA), pari a 66,9 milioni di Euro, evidenzia una
crescita del 11,2% rispetto all’esercizio precedente. L’incidenza sul fatturato passa
dal 17,7% del 2009 al 19,8% del 2010. Il risultato è stato ottenuto grazie al miglioramento della performance da parte di tutte le unità di business come si evince dal
grafico seguente:
Il risultato operativo (EBIT), pari a circa 40,8 milioni di Euro, evidenzia un aumento di Euro 6,1 milioni rispetto al 2009, con un incremento percentuale pari al
17,6%. Il risultato ottenuto assorbe l’effetto del blocco del traffico nel mese di aprile
legato alla nube vulcanica che ha comportato una riduzione della redditività lorda del
gruppo stimata in 1,4 milioni di Euro.
Si ricorda come al fine di un’adeguata lettura dei risultati economici del Gruppo
occorre considerare le eterogenee caratteristiche dei principali settori di attività che
sono oggetto di distinte e specifiche descrizioni nelle pagine che seguono.
Il risultato prima delle imposte (e delle attività cessate/destinate alla cessione) è
pari a Euro 42 milioni (12,4% sul valore dei ricavi) ed evidenzia un aumento pari
a circa Euro 10,7 milioni, rispetto all’esercizio 2009. Il risultato in esame beneficia
un saldo della gestione finanziaria positivo per circa Euro 1,1 milioni, confrontato
con un saldo negativo pari ad Euro 3,4 milioni, registrato nell’esercizio precedente.
Oltre all’effetto positivo dato dai minori tassi di interesse medi applicati nel 2010,
la gestione finanziaria ha beneficiato anche della positiva valutazione ad equity delle
società collegate passata da 93 mila Euro del 2009 a 3,2 milioni di Euro del 2010,
grazie in particolare alla valutazione della quota del 27,65% detenuta nell’aeroporto
di Charleroi il cui effetto positivo vale circa 2,4 milioni di Euro.
23
Il risultato derivante da attività cessate/destinate ad essere cedute incorpora,
per Euro 289 mila, la perdita di alcuni punti vendita della controllata Airest S.r.l.,
per i quali è prevista la dismissione, entro il termine dell’esercizio successivo.
Il risultato netto di competenza del Gruppo è pari a 27,6 milioni di Euro, in
aumento di 8,9 milioni di Euro rispetto ai 18,7 milioni di Euro dell’esercizio 2009,
portando l’incidenza sui ricavi dal 5,5% al 8,2%.
Stato patrimoniale di
Gruppo riclassificato
Euro / 1000
Immobilizzazioni materiali
Diritti in concessione
Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni finanziarie
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI
Fondo TFR
Fondi per rischi e imp. differite
CAPITALE FISSO OPERATIVO
Magazzino
Crediti verso clienti
Crediti tributari e imposte differite
Altri crediti e altre attività a breve
Debiti verso fornitori e acconti
Debiti tributari
Debiti v/ istituti previd. e sicurezza sociale
Altri debiti
TOTALE CAP.CIRC.NETTO OP.
ATTIVITA’ E PASSIVITA’
NON FINANZIARIE NETTE
DESTINATE A ESSERE CEDUTE
TOT. CAPITALE INVESTITO
Patrimonio netto di gruppo
Patrimonio netto di terzi
PATRIMONIO NETTO
Cassa e attività a breve
Debiti verso banche a breve
Debiti verso banche a lungo
Debiti verso altri finanziatori
Debiti finanziari verso società del gruppo e correlate
ATTIVITA’ E PASSIVITA’ FINANZIARIE
NETTE DESTINATE A ESSERE CEDUTE
TOTALE POSIZIONE FIN.NETTA
TOT. FONTI FINANZIARIE
31-dic-10
105.974
159.064
148.994
28.738
442.770
(8.346)
(38.192)
396.232
12.218
36.938
25.282
21.635
(60.642)
(10.556)
(5.389)
(34.746)
(15.260)
31-dic-09 (*) Variazione Variazione %
106.581
(607)
-0,6%
157.502
1.562
1,0%
153.425
(4.431)
-2,9%
26.659
2.079
7,8%
444.167
(1.397)
-0,3%
(8.928)
582
-6,5%
(42.475)
4.283
-10,1%
392.764
3.468
0,9%
11.217
1.001
8,9%
35.836
1.102
3,1%
18.946
6.336
33,4%
21.072
563
2,7%
(61.305)
663
-1,1%
(3.561)
(6.995)
196,4%
(5.223)
(166)
3,2%
(29.848)
(4.898)
16,4%
(12.866)
(2.394)
18,6%
85
(283)
368
130,0%
381.057
291.361
28.289
319.650
(18.370)
18.101
51.687
4.993
5.053
379.615
284.729
26.471
311.200
(29.999)
51.047
37.228
5.849
4.331
1.442
6.632
1.818
8.450
11.629
(32.946)
14.459
(856)
722
0,4%
2,3%
6,9%
2,7%
-38,8%
-64,5%
38,8%
-14,6%
16,7%
(57)
(41)
(16)
39,0%
61.407
381.057
68.415
379.615
(7.008)
1.442
-10,2%
0,4%
(*) I dati al 31 dicembre 2009 sono stati riesposti a seguito dell’adozione dell’IFRIC 12 e dell’IFRS 3 rivisto.
La struttura patrimoniale del gruppo rimane sostanzialmente inalterata rispetto alla
struttura del 2009. La solidità della struttura finanziaria del Gruppo si è rinforzata
migliorando ulteriormente il rapporto tra debiti finanziari netti e mezzi propri che
passa da 0,22 del dicembre 2009 a 0,19 del 2010.
Il capitale fisso operativo è rimasto sostanzialmente stabile. Gli investimenti netti
in immobilizzazioni materiali ed immateriali sono rimasti nei limiti degli ammortamenti e così ripartiti tra le diverse unità di business: Gestione Aeroportuale per
24
circa 15,9 milioni di Euro, in connessione ad interventi infrastrutturali, Gestione
Infrastrutture per circa Euro 0,8 milioni, e Food & Beverage and Retail per circa 7,5
milioni di Euro, in relazione alle ristrutturazioni e nuove aperture di punti vendita
avvenute nel corso dell’esercizio.
Il capitale circolante netto operativo si mantiene sui livelli del dicembre 2009
dimostrando una attenzione marcata alla gestione dei crediti in un periodo dove,
come già detto, la ripresa è ancora debole e le difficoltà finanziarie degli operatori
rimangono attuali.
Il patrimonio netto, pari a Euro 319,7 milioni, è in aumento di Euro 8,5 milioni
rispetto al 31 dicembre 2009, e la sua movimentazione risente principalmente dei
seguenti fenomeni:
• il pagamento di dividendi, effettuato nel corso del primo semestre agli azionisti
per un ammontare pari ad Euro 16,4 milioni;
• il riacquisto di azioni proprie avvenuto nell’esercizio, per un ammontare pari ad
Euro 4,7 milioni;
• il risultato dell’esercizio, pari ad Euro 29,3 milioni.
Posizione finanziaria
netta
La posizione finanziaria netta di Gruppo risulta a debito per 61,4 milioni di Euro
in miglioramento di 7 milioni rispetto al saldo del 31 dicembre 2009.
(Migliaia di Euro)
Cassa e altre disponibilità liquide
* Altre attività finanziarie
Attività finanziarie destinate ad essere cedute
Attività a breve
31-12-10
17.347
1.023
57
18.427
31-12-09
29.098
901
41
30.040
** Debiti bancari
* Altre passività finanziarie quota corrente
Passività a breve
18.101
5.969
24.070
51.047
5.482
56.529
** Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente
Debiti finanziari verso altri al netto della quota corrente
Passività a lungo
Posizione finanziaria netta
51.687
4.077
55.764
(61.407)
37.228
4.698
41.926
(68.415)
* di cui passività nette per valutazione a fair value contratti derivati
** Totale debiti lordi verso banche
261
69.788
575
88.275
Le attività a breve disponibili alla data sono pari a Euro 18,4 milioni con una diminuzione di Euro 12 milioni rispetto a dicembre 2009. L’indebitamento finanziario
è ripartito tra passività a breve termine, pari a Euro 24 milioni, ed a lungo termine,
pari a Euro 55,8 milioni. Si fa notare come il confronto con i dati al 31 dicembre
2009 risente di una diversa classificazione delle quote a breve e lungo termine dei finanziamenti esistenti, in applicazione del principio contabile internazionale IAS 32;
infatti in attesa del waiver da parte della banca finanziatrice, necessario a fronte del
mancato rispetto di alcuni covenants, ricevuto successivamente alla data di bilancio, si
era riclassificato tra i debiti a breve termine una quota pari a 32,4 milioni. Nei dati
al 31 dicembre 2010 si è proceduto invece alla classificazione delle quote di rimborso
secondo il loro piano originario.
25
Analizzando in dettaglio il rendiconto finanziario, si può notare come il saldo delle
disponibilità liquide (differenza tra “Cassa e altre disponibilità liquide” e “Debiti
bancari a breve”, esclusa la quota a breve termine dei finanziamenti) sia passato da
circa Euro 26,7 milioni di fine 2009 a Euro 17,1 milioni al 31 dicembre 2010. Nel
periodo si è provveduto al rimborso di quote di finanziamenti per circa 16,3 milioni. La gestione operativa ha generato dei flussi per circa Euro 52,3 milioni, mentre
l’attività di investimento in immobilizzazioni ha assorbito circa 24 milioni di Euro.
Ulteriori uscite finanziarie che hanno caratterizzato l’esercizio sono relative al pagamento dei dividendi, per Euro 16,4 milioni ed all’acquisto di azioni proprie per
4,7 milioni di Euro, sulla base del piano di riacquisto di azioni proprie deliberato
dall’Assemblea degli azionisti in data 5 febbraio 2009 e rinnovato in data 7 luglio
2010.
I debiti netti per valutazione a fair value delle coperture sul rischio di volatilità dei
tassi di interesse sono pari a Euro 0,3 milioni, confrontati con debiti netti per Euro
0,6 milioni alla fine dell’esercizio precedente, e sono inclusi nella voce “Altre passività finanziarie quota corrente”.
Il totale dei finanziamenti bancari in essere del Gruppo è pari a 69,8 milioni di Euro
le cui quote in scadenza nei prossimi 12 mesi sono pari a Euro 17,9 milioni, dei quali
Euro 10,9 milioni relativi alla Capogruppo. Il valore delle quote di finanziamento
con rimborso oltre l’anno, è pari a Euro 51,7 milioni, dei quali Euro 7,2 milioni oltre
i cinque anni.
I finanziamenti a medio-lungo termine sono oggetto di coperture (IRS) contro il rischio di incremento dei tassi di interesse per circa il 13% del loro valore complessivo
in quota capitale.
Nel corso dell’esercizio 2010 non sono stati accesi nuovi finanziamenti.
Garanzie prestate
Nella seguente tabella è riportata la situazione riepilogativa delle garanzie prestate
dal Gruppo SAVE alla data del 31 dicembre 2010.
Garanzie rilasciate
Valori in Euro migliaia
Fideiussioni:
- a garanzia di contratti di locazione
- a garanzia crediti/debiti di natura erariale
- altre
Ipoteche
Totale garanzie rilasciate
Importo
25.443
24.160
744
539
15.142
40.585
Al 31 dicembre 2010, le garanzie rilasciate dal Gruppo SAVE ammontano a circa
Euro 40,6 milioni e si riferiscono principalmente a:
• fideiussioni a garanzia di contratti di locazione/subconcessioni per Euro 24,2 milioni;
• fideiussioni a garanzia di crediti o debiti di natura erariale per Euro 0,7 milioni;
• altre fideiussioni, prevalentemente a garanzia del buon esito di lavori, per Euro 0,5
milioni;
• ipoteche per Euro 15,1 milioni.
26
Risorse umane
Di seguito l’analisi dei collaboratori del Gruppo.
31/12/2010
Organico
Ricavi operativi e altri proventi
Full
Time
Part
Time
Gestione Aeroportuale
Gestione infrast rut ture
Food & Beverage and Retail
TOTALE
TOTALE ORGANICO
646
94
117
7
1.376
695
2.139
796
2.935
31/12/2009
Full
Time
Part
Time
644
74
125
5
1.353
647
2.122
726
2.848
Variazione
Full
Part
Time
Time
2
(8)
23
17
20
2
48
70
87
Il personale in forza al 31 dicembre 2010, inclusi sia i dipendenti full time che parttime, nonché i dipendenti assunti con contratto a tempo determinato, è stato sopra
indicato pari a 2.935 collaboratori, con un incremento di 87 unità rispetto al 31
dicembre 2009.
Tale aumento a livello occupazionale è ascrivibile principalmente al settore Food &
Beverage and Retail, in relazione all’apertura di nuovi punti vendita sia in Italia che
all’estero ed al potenziamento della struttura già esistente.
Il full time equivalent dell’organico complessivo al 31 dicembre 2010 è di 2.630 unità,
contro 2.566 unità dell’anno 2009.
Organico
al 31/12/2010
Dirigenti
Quadri
Impiegati
Operai
Apprendisti
TOTALE
TOTALE ORGANICO
Gestione
Gestione
Food & Beverage
Aeroportuale Infrastrutture
and Retail
Full Part
Full
Part
Full
Part
Time Time
Time
Time
Time
Time
18
5
21
40
34
50
421
76
78
7
239
43
166
18
1.064
632
1
2
20
646
94
117
7
1.376
695
740
124
2.071
Variazione
Full Part
Time Time
44
124
738
126
1.230
650
3
20
2.139
796
2.935
Eventi successivi
alla chiusura
dell’Esercizio
Successivamente alla data di chiusura del presente bilancio non si sono verificati
eventi di rilievo tali da rendere l’attuale situazione patrimoniale e finanziaria sostanzialmente difforme ovvero tale da richiedere modifiche od integrazioni al bilancio.
Le previsioni di
evoluzione della
Gestione
Pur nell’ambito dell’incertezza determinata dalla situazione generale dell’economia
internazionale ed italiana in particolare, il gruppo intende continuare la sua azione
volta alla creazione di valore per l’azionista attraverso una crescita dei volumi e della
redditività in tutte le unità di business in cui opera.
27
28
Analisi per Unità di Business
29
Gestione aeroportuale
I dati Assaeroporti relativi all’anno 2010 indicano una crescita complessiva del traffico passeggeri del 7,0% rispetto all’anno precedente, con quasi 140 milioni di passeggeri (i movimenti crescono dell’1,3%).
Aeroporti italiani - Suddivisione per categoria
Hubs *
Aeroporti di media dimensione **
Aeroporti con traffico prevalente FR ***
Altri
TOTALE
CY 2009
51.360.091
47.880.417
20.946.464
10.500.378
130.687.350
CY 2010
55.285.331
50.375.699
22.157.797
11.972.369
139.791.196
Var. % ‘10/’09
7,6%
5,2%
5,8%
14,0%
7,0%
Fonte: Assaeroporti, ADI-Sabre
* Hubs: Roma Fiumicino, Milano Malpensa
** Aeroporti con più di 3 MM pax e % Ryanair <50%: Bologna, Bari, Cagliari, Catania, Milano Linate, Napoli, Palermo, Torino, Venezia, Verona.
*** Aeroporti con % Ryanair >50%: Alghero, Bergamo, Brescia, Roma Ciampino, Pisa, Pescara, Treviso, Trapani.
Si evidenziano i cambiamenti della distribuzione del traffico tra le differenti tipologie
di aeroporti italiani. I grandi aeroporti riprendono a crescere nel corso dell’anno, sia
grazie alla ripresa internazionale, sia grazie a Easyjet e Lufthansa Italia che operano
sullo scalo di Milano Malpensa. Sempre più forte è la presenza di Ryanair sul mercato
italiano (si veda la crescita dei piccoli aeroporti), che ha un market share del 17% sul
traffico a livello di sistema aeroportuale italiano.
Il Sistema Aeroportuale di Venezia (che comprende gli aeroporti di Venezia e Treviso)
si conferma anche nel 2010 come terzo sistema aeroportuale italiano dopo Roma e
Milano, con oltre 9 milioni di passeggeri, con un incremento del 6,2% rispetto al
2009. Venezia, con 6,87 milioni di passeggeri e una crescita del 2,3%, si colloca in
quinta posizione tra gli aeroporti italiani dopo Roma, il sistema milanese e Bergamo
(aeroporto a vocazione low-cost). Treviso cresce del 21% nell’anno, superando i 2,1
milioni di passeggeri.
Lo scalo di Venezia, vista l’alta percentuale di voli internazionali, è stato tra i più colpiti tra gli aeroporti italiani dagli effetti della nube vulcanica proveniente dall’Islanda nel mese di aprile e dalle chiusure per neve di molti aeroporti europei tra novembre e dicembre.
Sistema aeroportuale
Venezia
Nel corso del 2010 il Sistema Aeroportuale di Venezia ha trasportato complessivamente 9.021.131 passeggeri, con un incremento del 6,2% rispetto all’anno precedente, a fronte di movimenti in crescita del 1,2% (95.280 movimenti complessivi).
30
Andamento del
traffico
Nella tabella seguente si evidenziano i principali indici di traffico per l’anno 2010,
comparati con i dati riferiti al 2009, relativi al sistema aeroportuale e alle singole
società Save S.p.A. e Aer Tre S.p.A..
Analisi traffico per scalo
SISTEMA AEROPORTUALE VENEZIA
Progressivo al mese di dicembre
Inc. %
2010
2009
su sistema
Inc. %
su sistema V. % ’10/’09
SAVE
Movimenti
Passeggeri
Tonnellaggio
Merce (Tonnellate)
74.692
6.868.968
4.614.269
37.611
78%
76%
80%
93%
75.800
6.717.600
4.583.703
32.533
80%
79%
83%
92%
-1,5%
2,3%
0,7%
15,6%
AERTRE
Movimenti
Passeggeri
Tonnellaggio
Merce (Tonnellate)
20.588
2.152.163
1.160.369
2.933
22%
24%
20%
7%
18.377
1.778.364
936.731
2.761
20%
21%
17%
8%
12,0%
21,0%
23,9%
6,2%
SISTEMA
Movimenti
Passeggeri
Tonnellaggio
Merce (Tonnellate)
95.280
9.021.131
5.774.638
40.544
Analisi traffico per tipologia
94.177
8.495.964
5.520.434
35.294
1,2%
6,2%
4,6%
14,9%
SISTEMA AEROPORTUALE VENEZIA
Progressivo al mese di dicembre
2010
2009
V. % ’10/’09
Linea
Movimenti (nr)
Passeggeri (nr)
Merce (tons)
Posta (tons)
Aerei (tons)
82.901
8.775.345
40.410
134
5.520.950
80.002
8.186.459
34.030
1.265
5.187.281
3,6%
7,2%
18,7%
-89,4%
6,4%
Charter
Movimenti (nr)
Passeggeri (nr)
Aerei (tons)
1.728
224.832
130.826
2.450
286.628
206.449
-29,5%
-21,6%
-36,6%
Aviazione generale
Movimenti (nr)
Passeggeri (nr)
Aerei (tons)
10.651
20.954
122.862
11.725
22.877
126.704
-9,2%
-8,4%
-3,0%
Dati di traff. complessivi
Movimenti (nr)
Passeggeri (nr)
Merce/Posta (tons)
Aerei (tons)
95.280
9.021.131
40.544
5.774.638
94.177
8.495.964
35.294
5.520.434
1,2%
6,2%
14,9%
4,6%
31
Venezia
I passeggeri dell’aeroporto di Venezia nell’esercizio 2010 sono stati 6.868.968, in
incremento del 2,3% rispetto all’anno precedente. I movimenti sono stati 74.692
(-1,5% rispetto al 2009).
La nube vulcanica proveniente dall’Islanda ha provocato la chiusura aeroportuale per
alcuni giorni nel corso del mese di aprile e la perdita di passeggeri è stata stimata in
oltre 85mila passeggeri, con la cancellazione di 800 movimenti.
Il traffico di linea domestico si presenta in incremento dell’11%, sia grazie alle operatività di Easyjet sulle destinazioni Roma e Napoli, sia grazie ai passeggeri trasportati
da Alitalia e Meridiana sul mercato nazionale. Il traffico di linea internazionale si
presenta sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente (+0,4%).
Esaminando la ripartizione del traffico tra nazionale e internazionale si conferma nuovamente la valenza internazionale dello scalo veneziano: il 72% dei passeggeri vola
infatti verso destinazioni europee ed intercontinentali, a fronte di una quota di mercato del 57% a livello di sistema aeroportuale italiano.
Nel corso dell’anno sono state attivate nuove operatività sullo scalo veneziano: Alitalia ha introdotto nuove destinazioni e frequenze sul mercato domestico e Meridiana
ha iniziato ad operare su Palermo dalla stagione invernale. Per quanto riguarda il
mercato internazionale nel corso della stagione estiva sono state aperte le destinazioni
East Midlands operato da BMI Baby, Manchester da Jet2.com, Casablanca da Jet4you.com, Bucarest Otopeni operato da Carpatair, Barcellona e Malaga da Spanair.
Air Transat, che vola da Venezia per il Canada, ha incrementato l’operatività nel corso
della stagione estiva 2010, attivando voli non-stop sia per Toronto che per Montreal.
A inizio stagione invernale il vettore Tunisair ha iniziato ad operare la rotta Tunisi,
Easyjet ha aperto i voli per Basilea e Belle Air Europe ha iniziato a volare su Tirana e
Pristina. Dalla stagione invernale il vettore Turkish Airlines ha incrementato il numero di frequenze su Istanbul (diventate 10). Inoltre Emirates, sempre a partire dalla
stagione invernale, ha introdotto la first class sui sui voli da e per Venezia.
Il vettore Eagles Airlines ha iniziato ad operare con base a Venezia nel corso dell’estate su Crotone, Reggio Calabria e Lamezia Terme (con un numero limitato di movimenti), a cui si sono aggiunte nella stagione invernale le destinazioni Catania, Roma
Fiumicino e Pristina.
Il traffico charter si presenta in calo per un effetto sostituzione con i voli di linea
low-cost.
Il traffico cargo si presenta in forte ripresa ed è cresciuto complessivamente del 20%
(posta esclusa) nel corso del 2010: il traffico via aerea presenta dati in incremento del
16% grazie alla merce trasportata dai vettori di linea (in particolare grazie a Emirates, primo vettore a Venezia per traffico cargo, a Delta Air Lines e alla ripresa di
Alitalia) e ai flussi merce di UPS. Il traffico cargo via camion cresce del 34%, soprattutto grazie al vettore Lufthansa, che ha registrato un forte incremento dei volumi in
export verso i suoi hubs di Monaco e Francoforte.
32
Principali aree di destinazione
Di seguito viene indicata la suddivisione del traffico dell’aeroporto di Venezia tra
destinazioni nazionali, destinazioni facenti parte dell’Unione Europea e destinazioni
extra-Unione Europea.
Aree di destinazione/provenienza
Traffico nazionale
Traffico UE
Traffico extra-UE
Passeggeri
2010
1.903.823
4.051.612
899.160
var. %
’10/’09
10,9%
-3,7%
15,7%
TOTALE AV. COMM.LE
6.854.595
2,3%
14.373
-9,7%
6.868.968
2,3%
Aviazione generale
TOTALE
Traffico UE
Il mercato inglese perde il 18% del traffico rispetto all’anno precedente, parzialmente
compensato dalla crescita dei mercati francese e spagnolo.
Traffico Extra-UE
Il traffico extra-UE si presenta complessivamente in incremento del 16% rispetto
all’anno precedente e rappresenta il 13% del traffico complessivo. Da notare in particolare quanto segue:
• il volo per Dubai operato da Emirates ha trasportato quasi 190mila passeggeri
verso Dubai e il Medio/Estremo Oriente e l’Australia, con traffico in incremento
del 27% e riempimento medio voli dell’85%; dalla stagione invernale 2010 è stata
introdotta la first class anche a Venezia
• il traffico con gli Stati Uniti ha registrato più di 200 mila passeggeri sulle rotte
New York JFK, Atlanta e Philadelphia, in crescita dell’1% rispetto al 2009 e con
un tasso di riempimento medio dell’82%
• i voli operati da Air Transat nel corso della stagione estiva hanno trasportato verso
il Canada (Toronto e Montreal) oltre 27 mila passeggeri, con un tasso di riempimento voli del 93%
• Turkish Airlines ha aumentato l’operatività verso Istanbul (10 frequenze settimanali a partire dalla stagione invernale); i passeggeri verso la Turchia nel corso
dell’anno sono stai quasi 90 mila (+12% rispetto al 2009)
• il vettore Tunisair ha iniziato ad operare la rotta Tunisi a partire dalla stagione invernale (tre frequenze settimanali), con un fattore di riempimento medio del 58%
tra novembre e dicembre.
33
A completamento di quanto sopra, si allega di seguito la tabella con la suddivisione
per paese del traffico complessivo dell’aeroporto di Venezia.
Paese
Paese di destinazione/provenienza
Pax
Var. %
Italia
Francia
Germania
Spagna
Inghilterra
Olanda
USA
Emirati Arabi Uniti
Svizzera
Austria
Altri
2010
1.903.992
953.490
948.968
779.060
645.673
209.585
207.815
187.749
186.505
106.834
725.093
’10/’09
10,9%
4,4%
-0,4%
1,7%
-18,3%
-4,5%
1,3%
27,3%
-1,7%
5,6%
3,6%
Totale av. comm.le
6.854.595
2,3%
I passeggeri su destinazioni nazionali rappresentano il 28% del traffico complessivo
dello scalo. La quota di traffico domestico ha registrato un incremento nel corso del
2010, grazie alla ripresa del traffico Alitalia e alle operatività di Meridiana e Easyjet.
Dal mese di agosto il vettore Eagles Airlines ha iniziato ad operare sul mercato domestico.
Principali vettori
Si allega la tabella con la suddivisione del traffico per i principali vettori dell’aeroporto di Venezia.
Principali vettori
Vettore
Pax
Var. %
Alitalia / Airone
Easyjet
Lufthansa
Air France
Iberia (1) Vueling / Clickair (1)
British Airways
Windjet
Air Berlin / Tuifly.com
Altri
2010
1.104.579
953.887
599.796
558.598
323.259
293.041
292.796
267.232
241.213
2.220.194
’10/’09
10,5%
14,7%
4,7%
-0,3%
-18,3%
10,2%
-3,0%
-9,9%
-12,8%
0,9%
Totale av. comm.le
6.854.595
2,3%
(1) Nel 2009 Clickair incluso in Iberia
La nuova Alitalia si conferma primo vettore dello scalo di Venezia con un incremento
del traffico su destinazioni domestiche del 10% rispetto al 2009. Il vettore rappresenta il
16% del traffico complessivo dello scalo veneziano. Secondo vettore è Easyjet, che cresce
del 15% sull’anno precedente e raggiunge quasi 1 milione di passeggeri, con una quota
di mercato del 14%, anche grazie alle operatività sul mercato domestico (Roma e Napoli).
34
I vettori Air Berlin/Tuifly.com e Vueling/Clickair, che sono stati coinvolti in operazioni di fusione, hanno sperimentato una fase di consolidamento e razionalizzazione
del traffico, con riduzione di movimenti e passeggeri (nel 2009 Clickair era incluso
in Iberia).
Treviso
L’aeroporto di Treviso registra un incremento del traffico passeggeri del 21% nel corso dell’anno 2010, con oltre 2,1 milioni di passeggeri, confermando il trend crescente
degli ultimi anni (i movimenti sono stati 20.588, +12% rispetto al 2009).
La nube vulcanica proveniente dall’Islanda ha provocato la chiusura aeroportuale di
4,5 giorni nel corso del mese di aprile, con una perdita di 35mila passeggeri e la cancellazione di 250 movimenti. Inoltre nei mesi di novembre e dicembre la chiusura
di molti aeroporti europei per neve ha causato ulteriori cancellazioni di voli da e per
lo scalo trevigiano.
Le destinazioni di linea operative dallo scalo trevigiano nel corso del 2010 sono state
44 (di cui 7 nazionali).
Ryanair ha trasportato oltre 1,5 milioni di passeggeri nel corso del 2010, con un
incremento del 9% rispetto all’anno precedente e con un market share del 74%. Il
vettore ha operato nel corso dell’anno 30 destinazioni, di cui 7 nazionali (Roma CIA
non più operativa nel corso dell’anno).
L’incidenza dello scalo di Treviso sul traffico totale del Sistema Aeroportuale di Venezia cresce al 24%, anche grazie alle nuove operatività sia domestiche che europee.
Ryanair ha introdotto nuove destinazioni nel corso dell’anno: nei primi mesi dell’anno sono state aperte le nuove destinazioni domestiche Bari e Brindisi. Dalla stagione
estiva sono state inaugurate nuove rotte internazionali: Leeds, Alicante, Bristol, Oslo,
Malaga, Reus, Ibiza e East Midlands. Ulteriori nuove rotte sono diventate operative
dalla stagione invernale: Palermo, Barcellona BCN, Siviglia, Marsiglia e Valencia.
Wizzair ha operato 10 destinazioni verso l’Est Europa nel corso dell’anno (tra cui
Varsavia e Leopoli operative dalla stagione estiva). All’avvio della stagione invernale
sono state chiuse le due rotte sulla Polonia Varsavia e Katowice. Il vettore ha più che
raddoppiato i volumi di traffico rispetto all’anno precedente (più di 350mila passeggeri nel corso del 2010) e rappresenta il 16% del traffico totale dello scalo trevigiano.
Per quanto riguarda il traffico charter, si registra un calo del traffico verso il Mar
Rosso.
La strategia
I primi mesi dell’anno 2010 sono stati caratterizzati dal recupero definitivo della
carenza di operatività domestica: Alitalia, Meridiana e Easyjet hanno coperto il vuoto
creato in origine dal fallimento di Alpi Eagles e poi di Myair.com. E’ stato stipulato
un accordo per rafforzare il network nazionale di Alitalia, che ha portato come risultato la crescita del traffico domestico in termini di destinazioni e frequenze.
Inoltre per incrementare sia i voli domestici che i collegamenti internazionali dello
scalo veneziano è stato istituito il concorso ‘Vola via Venezia’ come mezzo per spingere i transiti attraverso lo scalo di Venezia.
Il secondo semestre ha visto i risultati del continuo interesse ed impegno verso il
mercato internazionale, con particolare attenzione verso gli hubs a medio raggio: Tunisair ha iniziato ad operare sullo scalo veneziano e Turkish Airlines ha aumentato il
numero di frequenze settimanali. Inoltre Emirates ha introdotto la prima classe sui
propri voli, prima volta per Venezia: questo risultato conferma la bontà del territorio
e del bacino d’utenza aeroportuale per il business travel.
35
La strategia per il prossimo anno vede Save fortemente impegnata:
- nel rafforzamento di Easyjet a Venezia;
- nell’incremento dell’offerta lungo raggio, attraverso:
• il nuovo collegamento con Doha operato da Qatar Airways, al fine di potenziare
i collegamenti verso Medio Oriente ed il Far East;
• il potenziamento dell’offerta voli per il Canada;
• l’incremento delle operatività stagionali con gli Stati Uniti;
• un collegamento durante tutto l’anno con un hub del Nord-Est degli Stati Uniti;
• la prosecuzione della trattativa per un collegamento tra Venezia e la Cina.
Per quanto riguarda Treviso, la strategia è quella di attirare nuovi vettori sullo scalo
trevigiano, riducendo la dipendenza da Ryanair e continuando ad ampliare il ventaglio di destinazioni low-cost.
Aeroporto di Charleroi
Dal dicembre 2009 il Gruppo SAVE detiene una quota del capitale pari al 27,65%
della società Brussels South Charleroi Airport (BSCA), che gestisce lo scalo belga di
Charleroi. Tale partecipazione è posseduta, in partnership con Holding Communal
(finanziaria delle municipalità belghe), attraverso Belgian Airports, di cui il gruppo
detiene il 65%, e rappresenta l’unico esempio di partecipazione in una società di
gestione aeroportuale estera da parte di una società italiana.
Vi esponiamo qui di seguito alcuni dati di traffico anche della società belga.
Il traffico passeggeri dell’aeroporto di Charleroi nel 2010 è stato pari a 5.195.272,
registrando un incremento del 32% sul 2009. Si conferma quindi l’ottimo trend
degli ultimi anni, con un tasso medio di crescita che, nel periodo 2000-2010, è stato
pari al 35%.
Le destinazioni di linea operative dallo scalo belga nel corso del 2010 sono state 93.
Il principale vettore operativo sullo scalo è stato Ryanair che ha trasportato circa
4,3 milioni di passeggeri nel corso del 2010, con un incremento del 33% rispetto
all’anno precedente e con un market share dell’ 83%. Il vettore ha operato nel corso
dell’anno 69 destinazioni.
Ryanair ha introdotto nuove destinazioni nel corso dell’anno: ha potenziato le rotte
sulla Spagna, avviando Barcellona, Fuerteventura, Ibiza e Siviglia (stagione estiva) e
ha avviato nuove destinazioni come Bari, Goteborg, Kaunas, Kos (stagione estiva),
Cracovia (stagione estiva), Lappeeranta, Larnaca, Nador (stagione estiva), Oujda, Verona, Zadar.
Il secondo operatore con circa l’8% è Wizzair che ha introdotto nuovi voli per Al
Holceima e Tolone (stagione estiva), Algeri, Antalya, Fez, Heraklion, Istanbul, Rodi,
Tangeri.
36
Conto economico della
Business Unit Gestione
Aeroportuale
Euro / 1000
Ricavi operativi e altri proventi
2010
2009
117.861 100,0% 114.384 100,0%
Delta
3.477
3,0%
Per materie prime e merci
1.796
1,5%
2.320
2,0%
(524)
-22,6%
Variazioni prodotti in corso di lavorazione e
lavori in corso su ordinazione
Per servizi
Per godimento di beni di terzi
Costo del lavoro
Oneri diversi di gestione
Totale costi operativi
EBITDA
(291)
-0,2%
252
0,2%
(543)
-215,5%
30.654
4.290
34.671
1.505
72.625
45.236
26,0%
3,6%
29,4%
1,3%
61,6%
38,4%
28.895
4.890
32.579
1.362
70.298
44.086
25,3%
4,3%
28,5%
1,2%
61,5%
38,5%
1.759
(600)
2.092
143
2.327
1.150
6,1%
-12,3%
6,4%
10,5%
3,3%
2,6%
Ammortamento imm. immateriali
5.949
5,0%
5.402
4,7%
547
10,1%
Ammortamento immob. materiali
Perdite e rischi su crediti
Accantonamenti per rischi
Totale ammortamenti e accan.ti
EBIT
3.267
811
2.516
12.543
32.693
2,8%
0,7%
2,1%
10,6%
27,7%
3.537
309
2.419
11.667
32.419
3,1%
0,3%
2,1%
10,2%
28,3%
(270)
502
97
876
274
-7,6%
162,5%
4,0%
7,5%
0,8%
Proventi e oneri finanziari
2.839
2,4%
(37)
0,0%
2.876
n.a.
Risultato ante imposte
35.532
30,1%
32.382
28,3%
3.150
9,7%
Imposte
11.714
9,9%
10.678
9,3%
1.036
9,7%
Utile/(Perdita) attività in funzionamento 23.818
20,2%
21.704
19,0%
2.114
9,7%
Utile /(Perdita) attività cessate/destinate a
essere cedute
0
0,0%
0
0,0%
0
0,0%
23.818
20,2%
21.704
19,0%
2.114
9,7%
Utile/(Perdita) di periodo
Di seguito viene presentata l’analisi dettagliata dei ricavi con indicazione dei principali fenomeni.
12/2010
12/2009
Delta%
Delta
Euro / 1000
totale venezia treviso altri totale venezia treviso altri totale venezia treviso altri
totale
Aeronautici
67.056 56.299 10.757
0
64.204 55.482 8.722
0
2.852
817
2.035
0
4,4%
Deposito
Movimentazione Merci
3.568
3.327
241
0
3.368
3.106
262
0
200
221
-21
0
5,9%
Handling
2.060
590
1.470
0
1.982
616
1.366
0
78
-26
104
0
3,9%
Ricavi Aeronautici
72.684 60.216 12.468
0
69.554 59.204 10.350
0
3.130
1.012
2.118
0
4,5%
-40,9%
Biglietteria
17
0
477
459
18
0
-195
-194
-1
0
Parcheggi
10.666 9.585
282
265
1.081
0
9.759
9.172
587
0
929
435
494
0
9,5%
Commerciale Marketing
22.139 19.670 2.469
0
21.090 18.860 2.230
0
830
591
239
0
3,9%
Pubblicità
1.237
1.237
0
Ricavi Non Aeronautici 34.324 30.757 3.567
0
1.576
0
33.099 30.264 2.835
1.576
0
0
-339
-339
0
0
-21,5%
0
1.225
493
732
0
3,7%
5.382
-10
-1.345
-7,5%
2.840 -1.345
3,0%
Altri ricavi
10.853 6.560
-878
477
Totale ricavi Gestione
Aeroportuale
117.861 97.533 16.291 4.037 114.384 95.551 13.451 5.382 3.477
1.982
37
256
4.037 11.731 6.083
266
Nel corso del 2010 i ricavi operativi e gli altri proventi della Business Unit Gestione
Aeroportuale sono pari ad Euro 117,9 milioni in crescita del 3% rispetto all’esercizio
2009. I fenomeni di maggiore rilievo, che hanno inciso sulla voce in esame, sono
rappresentati da:
• la crescita dei ricavi aeronautici del 4,5% sul 2009, strettamente correlata alla
crescita del traffico passeggeri (6,2%);
• la crescita dei ricavi non aeronautici del 3,7% determinata dall’effetto compensato
derivante dall’incremento dei ricavi commerciali e per parcheggi, legato all’aumento dei posti auto in gestione, e dalla riduzione dei ricavi per pubblicità, che ha
risentito del difficile momento dell’economia italiana;
• Il calo degli altri ricavi, conseguenza prevalentemente della riduzione del volume
di attività delle società minori.
Il margine operativo lordo (EBITDA), pari a 45,2 milioni di Euro, risulta in
crescita (2,6%) rispetto al dato relativo al 2009. Tale risultato è stato conseguito
nonostante l’evento eccezionale causato dalla nube vulcanica che ha generato una perdita stimata in circa 1,1 milioni di Euro. Il costo del lavoro ha subito un incremento
legato principalmente al rinnovo dei contratti nazionali aeroportuale e sicurezza ed
al rafforzamento della struttura. L’aumento dei costi per servizi è sostanzialmente
dovuto a maggiori costi per la promozione del traffico legati allo sviluppo di nuove
rotte, soprattutto nel mercato domestico.
Il margine operativo (EBIT), pari a 32,7 milioni di Euro, risulta sostanzialmente
stabile sui valori del 2009. Rispetto a tali valori si è proceduto ad un maggior accantonamento a fondo svalutazione crediti al fine di adeguarlo ai potenziali rischi di
insolvenza e revocatorie.
La gestione finanziaria presenta un risultato positivo di 2,8 milioni di Euro principalmente per effetto della valutazione ad equity della partecipazione nell’aeroporto
di Charleroi, che vale 2,4 milioni di Euro.
Il risultato ante imposte risulta pari a Euro 35,5 milioni (30,1% dei ricavi), in
aumento di Euro 3,1 milioni rispetto ai 32,4 milioni di Euro dell’esercizio 20 09
(28,3% sui ricavi).
Gli investimenti sul
sedime aeroportuale
di Venezia e Treviso
Gli investimenti complessivi realizzati dalla business unit Gestione Aeroportuale ammontano ad Euro 15,9 milioni.
Tra i principali investimenti, realizzati nel corso dell’esercizio 2010, sul sedime Aeroportuale di Venezia e Treviso, sono sicuramente da menzionare:
• l’investimento relativo ai nuovi impianti AVL (Aiuti Visivi Luminosi) per complessivi Euro 4 milioni;
• l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica
per complessivi Euro 3,1 milioni;
• l’attività di riqualifica e adeguamento per la messa a norma ed in sicurezza delle
infrastrutture aeroportuali in entrambi gli scali per complessivi 2,4 milioni di
Euro;
• gli investimenti in ambito Information Technologies, destinati all’esercizio ed alla
sicurezza dell’attività, per Euro 1,1 milioni;
• il ripristino della copertura del parcheggio multipiano Marco Polo Park per com-
38
plessivi Euro 0,8 milioni;
• l’acquisto di mezzi operativi ed automezzi, principalmente rivolti all’attività di
de - icing per un ammontare annuo di Euro 0,7 milioni;
• gli investimenti relativi alla ristrutturazione dei locali in cui insisteva la precedente aerostazione per Euro 0,6 milioni;
• gli investimenti relativi all’ampliamento del nuovo terminal presso lo scalo di
Treviso per Euro 0,6 milioni.
39
Le modifiche del
quadro normativo
Novità legislative
Nel corso del primo trimestre 2010 l’ENAC ha concluso positivamente l’istruttoria
volta al riconoscimento per l’aeroporto di Venezia dell’anticipazione tariffaria, ex lege
191/2009.
Si ricorda che la L.191/2009 (c.d. finanziaria 2010) all’art. 2, commi 200 e 201, riconosce alle società concessionarie, nelle more della stipula dei contratti di programma
di cui alla Delibera CIPE 38/2007, la possibilità di ottenere un’anticipazione tariffaria dei diritti aeroportuali per imbarco passeggeri in voli all’interno e all’esterno
del territorio dell’Unione Europea, nel limite massimo di 3 Euro a passeggero in
partenza.
La normativa in parola vincola l’anticipazione tariffaria agli investimenti infrastrutturali urgenti, relativi all’esercizio delle attività aeronautiche, ai sensi dell’art. 2
comma 200, nonché alle opere autofinanziate dalle società concessionarie, relative a
progetti approvati dall’ENAC, realizzate o in corso di realizzazione, che non risultino
remunerate dalle tariffe vigenti, secondo i criteri e le modalità previsti dalla delibera
CIPE 38/2007, ai sensi dell’art. 2, comma 201.
Conclusa l’istruttoria, risulta che ENAC abbia provveduto ad inoltrare al Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti, il prospetto degli interventi da ammettere al
beneficio di legge, unitamente al foglio di calcolo dell’anticipazione tariffaria da autorizzare. Sembra, altresì, che la documentazione sopra richiamata sia stata inoltrata
dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al Ministero dell’Economia e delle
Finanze per le valutazioni di competenza.
Nel frattempo, continua il procedimento di istruttoria finalizzato alla stipula del
contratto di programma.
A tal ultimo riguardo, è da segnalare che, nel corso dell’attuale manovra finanziaria,
è stato approvato un emendamento mirante ad estendere la portata di applicazione
dell’art. 17, co., 34 bis, del D.L. 1.07.09, n. 78, convertito con modificazioni dalla
L. 3.08.09, n. 102 (norma sui cd. Contratti di programma in deroga) ai sistemi aeroportuali “nazionali, di cui all’Allegato II del Reg. (CEE) n. 2408/92, e comunque con
traffico superiore a otto milioni di passeggeri annui”, ricomprendendo in tal modo anche il
sistema aeroportuale Venezia - Treviso.
In termini di schema tariffario attualmente in vigore, in data 11.12.2010 sulla
Gazzetta Ufficiale n. 289, è stato pubblicato il D.M. infrastrutture e trasporti del
4.10.2010, recante "Aggiornamento dei diritti aeroportuali per l'anno 2010", ai sensi del
quale "la misura dei diritti aeroportuali di cui ai DM 8.10.2009 ...[omissis].. è aggiornata
..[omissis].. per tener conto dell'inflazione programmata relativa all'anno 2010 che, nel D.P.
E.F. 2010/2013 è prevista pari a 1,5%".
Ulteriore modifica legislativa ha riguardato il testo dell'articolo 21-bis del D.L. n.
248/07 (c.d. Decreto Milleproroghe), così come modificato dal c.d. Decreto Milleproroghe del 2011 che recita: "Fino all'emanazione dei decreti di cui al comma 10 dell'articolo 10 della legge 24 dicembre 1993, n. 537, come da ultimo sostituito dal comma 1 dell'articolo 11-nonies del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni,
dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, da adottare entro il 31 marzo 2011, il Ministro dei
Trasporti provvede, con proprio decreto, all'aggiornamento della misura dei diritti aeroportuali
al tasso di inflazione programmato. L'aggiornamento della misura dei diritti decade qualora
i concessionari non presentino completa istanza di stipula del contratto di programma entro il
medesimo termine del 31 marzo 2011".
Alla luce di tale disposizione normativa le società di gestione aeroportuale, SAVE
e Aer Tre, hanno provveduto a trasmettere nel mese di dicembre 2010 ai Ministeri
competenti ed all'ENAC apposita nota a mezzo della quale si evidenzia come alle
stesse non sia applicabile la parte normativa che dispone la decadenza dall'aggiornamento dei diritti per mancata presentazione nel termine di completa istanza per la
stipula dei contratti di programma.
40
Rinnovo della convenzione Aeroporto di Treviso
Qualita’
Controllo Servizi ai Passeggeri
Ambiente’
Monitoraggio rumore aeroportuale
Dopo lungo e complesso iter, in data 14.10.2010 è stata finalmente sottoscritta tra
ENAC ed Aer Tre S.p.A. la Convenzione per la gestione totale per quarant’anni
dell’aeroporto di Treviso. In particolare, l’affidamento della concessione prevede la
progettazione, lo sviluppo, la realizzazione, l’adeguamento, la gestione, la manutenzione e l’uso degli impianti e delle infrastrutture aeroportuali, comprensivi dei beni
demaniali dell’aeroporto Sant’Angelo, ora Canova, di Treviso. Ai fini del decorso di
tutti gli effetti di legge e per la conclusione formale del procedimento relativo all’affidamento della gestione totale, deve essere emesso, dai Ministri delle Infrastrutture
e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze, il decreto interministeriale di affidamento della gestione totale dello scalo di Treviso.
In data 27.01.2011 il Direttore Generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha inviato una nota al Presidente dell’Ufficio di Gabinetto del Ministero e per
conoscenza alla società AerTre, significando che, espletata l’istruttoria di rito, era stato inviato all’Ufficio di Gabinetto il 25.01.2011 il decreto interministeriale approvativo dell’affidamento de quo da sottoporre alla firma del Ministro delle Infrastrutture
e dei Trasporti ed alla controfirma del Ministro dell’Economia e delle Finanze.
I servizi ai passeggeri sono stati oggetto di osservazione e monitoraggio in accordo al
piano della qualità 2010.
Confermata la partecipazione al programma di benchmark internazionale di aeroporti
ASQ-ACI, programma che nel 2010 ha visto la partecipazione di 154 scali.
Con frequenza mensile, ed un numero molto significativo di record (oltre 5000), sono
proseguite le misurazioni ed i survey per la misurazione dei 54 indicatori Carta dei
Servizi, sia sullo scalo di Venezia che di Treviso.
Per misurare ed analizzare l’offerta retail nel suo complesso, e valutarne aree di miglioramento o potenzialità così come nel 2009, anche nel 2010, in collaborazione con
la Direzione Commerciale, è stata effettuata una analisi sul profilo del passeggero, ed
il gradimento dell’offerta commerciale presso il terminal di Venezia. Questa iniziativa, rivelatasi di grande utilità, ha prodotto numerosi spunti di interesse su diverse
aree direttamente ed indirettamente collegate all’offerta retail.
Il monitoraggio continuo dello stato acustico del territorio circostante l’aeroporto,
eseguito con quattro centraline di rilevazione fonometrica dislocate in punti carat-
teristici, sia dal punto di vista tecnico, sia per la presenza di soggetti recettori, è proseguito per tutto l’anno. Tutte le attività effettuate e la notevole quantità di dati ed
informazioni prodotte, è finalmente disponibile sul portale web dell’aeroporto. La pagina ambiente è aggiornata mensilmente e da questa è possibile visionare e scaricare
tutti i documenti più significativi relativi alla tematica.
Nel corso dell’anno, proprio per migliorare il clima acustico del territorio, è stata
sviluppata una rotta di decollo alternativa alla SID attuale. Verificato centralmente
da Enav, rilasciato sperimentalmente il 23 settembre e tutt’ora in uso, il nuovo percorso porta gli aeromobili a virare, immediatamente dopo il decollo, di 15° a dritta
“sollevando” il territorio dalla pressione acustica che il precedente percorso causava,
con evidenti benefici ambientali.
L’attività di monitoraggio, è stata estesa, dal gennaio 2010, anche all’aeroporto Canova di Treviso. Ferma restando la zonizzazione aeroportuale approvata nel 2003
dalla Commissione Ambiente, si è proceduto prima con la verifica di tale zonizzazione rispetto all’attuale traffico e successivamente con l’individuazione dei siti in cui
installare le centraline di rilevazione fonometrica. A seguito dello studio di impatto
acustico si è deciso di installare tre centraline di monitoraggio che dal novembre
2010 sono diventate 4.
41
Monitoraggio campi
elettromagnetici
Nel corso del 2010 le unità di acquisizione dati hanno monitorato la situazione
dell’inquinamento causato da elettrosmog confermando una buona qualità generale
dell’ambiente specificatamente per questo aspetto. I valori di campo rimangono sempre compresi all’interno dei valori di soglia stabiliti dalla Regione Veneto.
Monitoraggio qualità dell’aria
Nel corso del 2010 è proseguita la collaborazione con il Dipartimento di Scienze
Ambientali dell’università Ca’ Foscari ed il supporto dell’Ente Zona. Il progetto,
che si ricorda, ha come obiettivo la misurazione delle principali emissioni di origine
aeroportuale finalizzata alla stima della formazione di particolato PM10 e PM 2,5, è
condotto da un gruppo di ricerca per l’analisi della dispersione di inquinanti in aria,
nato all’interno del Dipartimento di Scienze Ambientali. Nel 2010 le rilevazioni
sono proseguite anche con il campionamento di elementi inquinanti caratteristici che
consentiranno, dopo le analisi dei campioni, di caratterizzare il contributo dell’aeroporto qualitativamente e quantitativamente. Il progetto è stato presentato in diversi seminari di carattere nazionale ed internazionale riscuotendo un certo interesse.
L’esperienza fatta su Venezia è risultata di estremo interesse e proseguirà su Treviso
con modalità ancora più interessanti poiché la finestra di assenza di traffico legato ai
lavori sulla pista rappresenta un occasione unica per misurare e caratterizzare il contributo ambientale dovuto alle attività antropiche ed al traffico veicolare.
Ricerca e Sviluppo
Per garantire e massimizzare la redditività futura e lo sviluppo, Save si focalizza
sull’innovazione di processo, per realizzare incrementi continuativi di efficienza e
garantire un utilizzo sempre più efficace delle infrastrutture aeroportuali e un soddisfacimento sempre maggiore delle aspettative di servizio del passeggero in transito.
Non sono stati capitalizzati costi per ricerca e sviluppo.
Gestione infrastrutture
Centostazioni S.p.A., società detenuta al 40% dalla controllata Archimede 1 S.p.A.,
è la società attraverso la quale il Gruppo è presente nell’attività di Gestione delle
infrastrutture.
La sua missione aziendale è quella di portare a termine la riqualificazione e, nel
contempo, garantire la gestione ottimale dei 103 complessi di stazione di altrettante città distribuite su tutto il territorio nazionale, favorendone la valorizzazione
commerciale, attraverso lo sviluppo delle svariate opportunità di business realizzabili
all’interno delle stazioni.
Centostazioni S.p.A., player di primo piano nel panorama delle attività complementari al trasporto ferroviario, opera principalmente attraverso tre aree di business:
Sales: valorizzazione commerciale degli assets di stazione sia attraverso la messa a reddito delle aree commerciali sia attraverso l’utilizzo di impianti pubblicitari.
Engineering: alla data del 31 dicembre 2010, i cantieri di valorizzazione hanno interessato complessivamente 87 stazioni per un importo di investimenti complessivi
(comprendente le fasi relative alla progettazione preliminare, progettazione esecutiva, direzione lavori e realizzazione opere) pari a 152,9 milioni di Euro, suddivisi in investimenti a carico di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (per messa a norma
e manutenzione straordinaria) per 96,1 milioni di Euro, ed investimenti a carico
di Centostazioni S.p.A. (per valorizzazione commerciale) per 56,8 milioni di Euro.
L’ammontare delle sole opere realizzate alla data del 31 dicembre 2010 è risultato
pari a 127,1 milioni di Euro, di cui 79,3 milioni di competenza RFI S.p.A. e 47,8
milioni di competenza di Centostazioni S.p.A. Le opere, invece, realizzate nel 2010
ammontano a 10,1 milioni di Euro di competenza di RFI e 1,4 milioni di Euro di
competenza della società.
42
Facility: gestione integrata dei servizi di Facility, che ha prodotto una migliore percezione complessiva del decoro in stazione, confermata dai risultati ottenuti a due
anni dall’attivazione del Global Service, sia in termini di qualità percepita e trend di
miglioramento, sia in termini di tempi medi di attivazione.
Conto economico della
Business Unit Gestione
Infrastrutture
Euro / 1000
Ricavi operativi e altri proventi
Per materie prime e merci
2010
30.877 100,0%
76
2009
28.987 100,0%
Delta
1.890
6,5%
0,2%
90
0,3%
(14)
-15,6%
Variazioni prodotti in corso di lavorazione e
0
lavori in corso su ordinazione
Per servizi
13.536
Per godimento di beni di terzi
6.470
Costo del lavoro
2.832
Oneri diversi di gestione
179
Totale costi operativi
23.093
EBITDA
7.784
0,0%
0
0,0%
0
0,0%
43,8%
21,0%
9,2%
0,6%
74,8%
25,2%
13.582
6.401
2.729
197
22.999
5.988
46,9%
22,1%
9,4%
0,7%
79,3%
20,7%
(46)
69
103
(18)
94
1.796
-0,3%
1,1%
3,8%
-9,1%
0,4%
30,0%
Ammortamento imm. immateriali
2.080
6,7%
2.125
7,3%
(45)
-2,1%
Ammortamento immob. materiali
Perdite e rischi su crediti
Accantonamenti per rischi
Totale ammortamenti e accan.ti
EBIT
807
708
44
3.639
4.145
2,6%
2,3%
0,1%
11,8%
13,4%
726
318
125
3.294
2.694
2,5%
1,1%
0,4%
11,4%
9,3%
81
390
(81)
345
1.451
11,2%
122,6%
-64,8%
10,5%
53,9%
Proventi e oneri finanziari
(284)
-0,9%
(762)
-2,6%
478
62,7%
Risultato ante imposte
3.861
12,5%
1.932
6,7%
1.929
99,8%
Imposte
1.958
6,3%
1.704
5,9%
254
14,9%
Utile/(Perdita) attività in funzionamento 1.903
6,2%
228
0,8%
1.675
734,6%
Utile /(Perdita) attività cessate/destinate a
essere cedute
0
0,0%
0
0,0%
0
0,0%
1.903
6,2%
228
0,8%
1.675
734,6%
Utile/(Perdita) di periodo
I ricavi di competenza del Gruppo SAVE (pari al 40% dello stesso dato riferito alla
società Centostazioni) sono pari a Euro 30,9 milioni, in crescita del 6,5% rispetto al
dato dell’esercizio precedente. Tale aumento è sostanzialmente il frutto di maggiori
spazi in gestione e dal ricevimento di un indennizzo per la chiusura di un contratto
con un sub concessionario.
Il risultato operativo lordo (EBITDA) risulta in sensibile crescita (30%) rispetto al
2009, attestandosi su di un valore pari ad Euro 7,8 milioni, grazie, soprattutto, alle
conseguenze dell’incremento dei ricavi commerciali combinato alla sostanziale stabilità dei costi operativi.
Il risultato operativo (EBIT), pari a Euro 4,1 milioni, è anch’esso in sensibile crescita
rispetto al 2009 (54%). Il margine operativo in percentuale sui ricavi operativi è pari
al 13,4%, confrontato con un’incidenza del 9,3% dell’esercizio 2009. L’EBIT sconta
un ammortamento annuo del valore della concessione pari ad Euro 2 milioni.
La gestione finanziaria presenta un risultato negativo pari a 0,3 milioni di Euro, comparato con un risultato sempre negativo di 0,8 milioni di Euro relativo all’esercizio
2009, principalmente legato alla diminuzione dei tassi di interesse sul finanziamento
in capo ad Archimede1.
43
Il risultato ante imposte risulta così pari a Euro 3,9 milioni (12,5% del fatturato)
raddoppiando il risultato rispetto al precedente esercizio.
Gli investimenti complessivi realizzati dalla business unit Gestione Infrastrutture ammontano a Euro 0,8 milioni, e sono relativi al 40% degli investimenti in immobilizzazioni materiali eseguiti dalla controllata Centostazioni.
44
Food & Beverage and
Retail - Gruppo Airest
Il Profilo del Gruppo Airest ed il mercato di riferimento
AIREST è un gruppo che opera nel settore dei servizi di ristorazione e nel travel retail
principalmente negli aeroporti, nelle autostrade e nelle stazioni ferroviarie tramite
contratti di concessione, ma opera anche in centri commerciali, outlet e all’interno
di siti museali.
Alla data del 31 dicembre 2010 Airest è presente in 8 Paesi situati in Europa, in
Russia, in Cina e Medio Oriente e gestisce 167 punti vendita con 2.071 dipendenti.
Costituita nel 2001 con la denominazione di Airport Elite per operare all’interno del
vecchio terminal dell’aeroporto di Venezia, Airest è cresciuta negli anni attraverso
l’aggiudicazione di contratti, acquisizioni e partnership che l’hanno portata a svilupparsi oltre le soglie dei confini nazionali.
Nel corso della sua crescita, rapida ed importante, Airest ha perseguito una strategia
diversificata, sviluppando le seguenti linee di business:
• Food & Beverage
Formule di ristoro mirate in base a location e target. Nel tempo è stato dato vita ad
un ricco portafoglio di format di proprietà i cui principali sono Bricco, Culto, De
Canto, La Bottega dei Sapori e Rustichelli & Mangione.
45
• Retail
Negozi specializzati per chi è in movimento, focalizzati sul concetto di travel retail e
• Retail
duty
free, edicole,
librerie,
food shop e souvenir.
Airest
presente nel
Negozi
specializzati
pertabaccherie,
chi è in movimento,
focalizzati
sulè concetto
di retail
  e  
con
diversi
format,
ciascuno
dei
quali
ha
caratteristiche
uniche
e
distintive
sviluppate
edicole, librerie, tabaccherie,  e . Airest è presente nel retail con diversi form
attorno
alledei
esigenze
delcaratteristiche
cliente: Elite Fashion
nell’ambito
del fashion,
ciascuno
quali ha
uniche Store
e distintive
sviluppate
attornoHub
alle eesigenze del clie
Ristop
Market Store
in ambito
dei servizi
viaggiatori.
Elite Fashion
nell’ambito
delaifashion,
Hub e Ristop Market in ambito dei servizi ai viaggiat

Moda e profumi. Per uno shopping di tendenza.
Profumeria, cosmetica, accessori e moda dei più prestigiosi
Moda sulla
e profumi.
uno shoppingSouvenir
di tendenza.
brand
scenaPer
internazionale.
store e duty free per
cosmetica,
accessori
e moda
dei più differenziate
prestigiosi brand
sulla scena
unProfumeria,
incomparabile
shopping
last minute.
Soluzioni
a
internazionale. Souvenir store e duty free per un incomparabile shopping last minute.
seconda
del contesto e dello spazio consentono al cliente di vivere
Soluzioni differenziate a seconda del contesto e dello spazio consentono al cliente di viver
almeglio
megliolalapropria
propria
esperienzad'acquisto.
d'acquisto.
Il tutto
immerso
un
esperienza
Il tutto
immerso
in uninambiente
innovativo, moder
ambiente
e orientato
al marketing
orientatoinnovativo,
al marketingmoderno
esperienziale
per appagare
appienoesperieni sensi. Con i multistore Elite, la
ziale
persiappagare
appieno i sensi. Con i multistore Elite, la scelta
scelta
moltiplica.
si moltiplica.
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
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Cultura e svago sempre con te.
Un concept store studiato per offrire ai viaggiatori una selezione
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giornali.
Dagliidee
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assortimento di giornali. Dagli articoli indispensabili per il viaggio, al tabacco di prima qu
prima
qualità. Da Hub c'è una risposta per ogni richiesta.
Da Hub c'è una risposta per ogni richiesta.

• Centro di Ricerca Design e Produzione (VIF):
Airest è l’unico gruppo di ristorazione commerciale che integra alla somministrazione
l’attivitàdidiRicerca
ricerca, sviluppo
dei(VIF):
propri prodotti da forno.
• Centro
Design eeproduzione
Produzione
Airest è l’unico gruppo di ristorazione commerciale che integra alla somministrazione l’attivit
Very
Italian
Food eè produzione
un centro didei
eccellenza
alimentare,
dove l'esperienza e la spericerca,
sviluppo
propri prodotti
da forno.
Very Italian
Food è unartigianale
centro di convive
eccellenza
e la specificità d
cificità
di un laboratorio
con alimentare,
la logica e i dove
volumil'esperienza
di una realtà
laboratorio artigianale convive con la logica e i volumi di una realtà industriale.
industriale.
E’ impegnato nello studio, nella progettazione e nella creazione di prodotti innovativi,
sempre unici e originali, di alta qualità distribuiti e venduti nei punti vendita
Gruppo Save – Bilancio consolidato Gruppo SAVE e Bilancio d’Esercizio SAVE S.p.A. al 31 dicembre 2010
del Gruppo Airest.
Il Gruppo è presente nei seguenti canali: aeroporti, autostrade, stazioni, centri commerciali & factory outlet.
46
Il prospetto che segue evidenzia la presenza di diversi “format” per canale:
Come riepilogato nello schema sottostante, complessivamente, alla data del 31 dicembre 2010 il Gruppo gestisce direttamente 167 punti vendita dei quali 102 in siti
aeroportuali, 23 in autostrade, 17 in stazioni ferroviarie e 25 in centri commerciali
ed altri siti urbani.
Aeroporti
Stazioni
Autostrade
Centri Commerciali
ed altri siti
Totale
Numero punti di vendita al 31/12/2010
Italia
Estero
48
54
15
2
23
0
Totale
102
17
23
17
8
25
103
64
167
Alla data del 31 dicembre 2010 l’incremento dei punti vendita rispetto al 31 dicembre 2009 è pari a 8 unità, grazie a 16 nuove aperture e 8 chiusure.
In Italia le aperture in ambito urbano riguardano le sedi museali veneziane di Palazzo Ducale, Museo Correr, Ca’ Rezzonico e Ca’ Pesaro nonché i punti vendita presso
due centri commerciali Upim (a Roma e Conegliano); ad esse si è aggiunto un bar
Rustichelli & Mangione a Roma, con partecipazione di Airest al 30%, concesso in affiliazione commerciale. In ambito autostradale è stato aperto il nuovo punto vendita
di Piceno, mentre nelle strutture aeroportuali sono stati aperti 3 punti vendita presso
gli aeroporti di Bergamo “Orio al Serio”, di Venezia e di Treviso.
47
Le chiusure hanno riguardato i 4 punti vendita aeroportuali di Olbia ed i 2 autostradali di Marengo Sud.
All’estero, le nuove aperture sono relative ai 2 punti vendita presso l’aeroporto Sheremetyevo di Mosca e ai 2 punti vendita a Shangai, uno all’interno di un centro
commerciale ed uno presso l’esposizione della sede dell’EXPO. Inoltre, nel mese di
ottobre è stato aperto in Austria un punto vendita presso la stazione di Nordbahnhof.
Le chiusure all’estero hanno riguardato il punto vendita presso l’aeroporto di Hong
Quiao (Cina) e il punto vendita Bricco presso l’EXPO.
Nel complesso i punti vendita in ambito urbano incrementano rispetto al 31 dicembre 2009 di 8 unità, mentre i punti vendita presso le stazioni aumentano di 1 unità. I
punti vendita autostradali diminuiscono di 1 unità; risulta invariato invece il numero
complessivo dei punti vendita presso gli aeroporti e presso le stazioni.
Nei primi mesi del 2011 il Gruppo Airest ha aperto un nuovo punto vendita presso
l’aeroporto di Abu Dhabi mentre in Italia si segnala la chiusura del punto vendita
autostradale di Beinasco.
La durata media dei contratti in concessione è di 10 anni.
48
Strategia e Mercato di
riferimento
Il recupero di marginalità realizzato anche attraverso il processo d’integrazione e riorganizzazione, avviato dopo le acquisizioni dei passati esercizi, e la crescita per linee
interne – mediante il rinnovo e l’estensione dei contratti e la stipulazione di accordi
commerciali – e per linee esterne – mediante il monitoraggio di opportunità da poter
cogliere in casi di particolare interesse, rimangono le linee di sviluppo del Gruppo
nel prossimo futuro. Il mercato della ristorazione e del retail nelle infrastrutture di mobilità è legato alla
mobilità delle persone, influenzata a sua volta dall’andamento del Prodotto Interno
Lordo, e allo sviluppo del settore delle infrastrutture. E’ un mercato che, seguendo
gli andamenti della congiuntura economica, è caratterizzato da una costante evoluzione della domanda, e che richiede una grande flessibilità, intesa come capacità di
adeguare la propria offerta alle mutate esigenze dei clienti e dei concedenti.
L’anno 2010 ha presentato nell’area Euro un trend di crescita positivo (con un PIL
in crescita dell’1,7%). In Italia il principale impulso all’attività economica è giunto
dalle esportazioni, mentre il contributo della domanda interna è rimasto modesto: i
comportamenti delle famiglie continuano ad essere improntati alla cautela, risentendo della debolezza del reddito disponibile e delle incerte prospettive del mercato del
lavoro (fonte: Banca d’Italia).
Più specificatamente, il mercato della ristorazione in Italia ha presentato nel 2010 dei
segnali di miglioramento, tuttavia non sufficienti a delineare un quadro di crescita,
in presenza di flessioni nel fatturato, nei prezzi di vendita e nell’occupazione (fonte:
Ufficio Studi FIPE).
L’indice dei Consumi della Confcommercio è risultato in modesto aumento a settembre 2010. Tuttavia nel nostro Paese, riguardo ai consumi, ancora non si vede una
inversione di tendenza al rialzo sostenibile e duratura.
Per quanto riguarda il canale aeroportuale si è registrato, nel 2010, un movimento
di circa 140 milioni di passeggeri con un incremento medio del 7% rispetto allo
scorso anno. Gli andamenti degli aeroporti nei quali sono presenti i punti vendita del
Gruppo, sono anch’essi risultati positivi per la maggior parte: si segnala l'incremento
di traffico dell'Aeroporto Internazionale Leonardo Da Vinci di Roma (+7,5%) e degli
aeroporti di Treviso (+21%), Bari (+20,3%), Catania (+6,5%) e Venezia (+2,3%)
(fonte Associazione Italiana Gestori Aeroporti). Negli aeroporti europei si registra
una significativa ripresa dei volumi negli aeroporti austriaci (+8%), mentre lievi
flessioni si sono registrate a Lubiana (-2,8%) e Praga (-0,9%).
In Italia il traffico autostradale ha rilevato sull’intera rete italiana un incremento dello
0,6% (fonte: Aiscat - Dati progressivi a novembre 2010). L’incremento riferito alla
rete di competenza di Autostrade per l’Italia ha registrato un incremento pari allo
0,3%. Superiore invece l’incremento relativo ai tratti autostradali di competenza di
Concessioni Autostradali Venete (+7,6%) e di Brescia-Padova (+1,6%) (fonte: Aiscat).
In questo scenario, nel quale si evidenziano, in un contesto non ancora stabile, situazioni non omogenee tra canali e Paesi, si segnalano inoltre gli impatti negativi
che sono derivati, in particolare nel canale aeroportuale, che è il principale canale
del Gruppo, dalla nube generata dalle ceneri del vulcano islandese Eyjafjallaiokull,
che ha comportato la chiusura nel mese di aprile per alcuni giorni di molti scali aeroportuali europei e la contrazione del traffico passeggeri anche successivamente alle
riaperture.
49
Organigramma del
Gruppo Airest
Organigramma del Gruppo Airest




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
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




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
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

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
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





Nel corso dell’esercizio 2010 la principale modifica alla struttura del Gruppo, perfezionatasi nel
mese di dicembre 2010, riguarda la fusione di Airest S.r.l. con Elite Tre S.r.l., società già
partecipata al 49% che opera con sette punti vendita presso l’Aeroporto Canova di Treviso.
La fusione propria ha visto la nascita di una nuova società che ha mantenuto il nome di Airest S.r.l.
dell’esercizio
ladelle
principale
modifica
eNel
che corso
ha assunto
i diritti e gli2010
obblighi
due società
fuse. alla struttura del Gruppo, perfezionatasi
neldue
mese
di dicembre
2010, riguarda
fusione di Airest
S.r.l. con
Elite
La
fusione delle
società,
entrambe operanti
nel settorelaFood&Beverage
and Retail,
è parte
del
progetto
di sviluppo
intrapresoaldal
Gruppo
appartenenza.
Tre S.r.l.,
societàindustriale
già partecipata
49%
chediopera
con sette punti vendita presso
Grazie ad essa, il Gruppo prosegue nel suo progetto di riorganizzazione, finalizzato al
l’Aeroporto Canova
di Treviso.
miglioramento
dell’efficienza
operativa e finanziaria. In particolare, per mezzo della fusione, si è
inteso
perseguire
la semplificazione
della struttura
operativa,
oltre che
volta ailrendere
La fusione
propria
ha visto la nascita
di una nuova
società
che societaria,
ha mantenuto
nome
più
efficiente
la gestione
del Gruppo,
migliorandone
al tempo
stesso
di Airest
S.r.l.
e che haamministrativa
assunto i diritti
e gli obblighi
delle due
società
fuse.la gestione
finanziaria, grazie alla più efficiente gestione della tesoreria e semplificando il processo di
La fusione delle
società, entrambe operanti nel settore Food&Beverage and Retail,
consolidamento
deldue
Gruppo.
è parte del progetto di sviluppo industriale intrapreso dal Gruppo di appartenenza.
Grazie ad essa, il Gruppo prosegue nel suo progetto di riorganizzazione, finalizzato al
miglioramento dell’efficienza operativa e finanziaria. In particolare, per mezzo della
fusione, si è inteso perseguire la semplificazione della struttura operativa, oltre che
societaria, volta a rendere più efficiente la gestione amministrativa del Gruppo, migliorandone al tempo stesso la gestione finanziaria, grazie alla più efficiente gestione
della tesoreria e semplificando il processo di consolidamento del Gruppo.


Prog
approvato dal Co
Amministrazione
soggetto alle oss
società di Revisio
Collegio Sindaca
Gruppo Save – Bilancio consolidato Gruppo SAVE e Bilancio d’Esercizio SAVE S.p.A. al 31 dicembre 2010
50
37
Conto economico della
Business Unit Food &
Beverage and Retail
Euro / 1000
Ricavi operativi e
altri proventi
2010
2009
Delta
199.076
100,0%
206.441
100,0%
(7.365)
-3,6%
76.353
38,4%
86.269
41,8%
(9.916)
-11,5%
0
0,0%
0
0,0%
0
0,0%
19.670
34.690
53.205
1.322
185.240
13.836
9,9%
17,4%
26,7%
0,7%
93,0%
7,0%
20.668
34.799
53.242
1.374
196.352
10.089
10,0%
16,9%
25,8%
0,7%
95,1%
4,9%
(998)
(109)
(37)
(52)
(11.112)
3.747
-4,8%
-0,3%
-0,1%
-3,8%
-5,7%
37,1%
3.136
1,6%
3.052
1,5%
84
2,8%
6.115
3,1%
7.048
3,4%
(933)
-13,2%
212
376
0,1%
0,2%
277
60
0,1%
0,0%
(65)
316
-23,5%
526,7%
9.839
4,9%
10.437
5,1%
(598)
-5,7%
3.997
2,0%
(348)
-0,2%
4.345
n.a.
Proventi e oneri finanziari
(1.419)
-0,7%
(2.622)
-1,3%
1.203
45,9%
Risultato ante imposte
2.578
1,3%
(2.970)
-1,4%
5.548
n.a.
Imposte
(1.336)
-0,7%
939
0,5%
(2.275)
n.a.
3.914
2,0%
(3.909)
-1,9%
7.823
n.a.
(289)
-0,1%
(161)
-0,1%
(128)
-79,5%
3.625
1,8%
(4.070)
-2,0%
7.695
189,1%
Per materie prime e merci
Variazioni prodotti in corso
di lavorazione e lavori in
corso su ordinazione
Per servizi
Per godimento di beni di terzi
Costo del lavoro
Oneri diversi di gestione
Totale costi operativi
EBITDA
Ammortamento imm.
immateriali
Ammortamento immob. materiali
Perdite e rischi su crediti
Accantonamenti per rischi
Totale ammortamenti e
accan.ti
EBIT
Utile/(Perdita) attività in
funzionamento
Utile /(Perdita) attività cessate/
destinate a essere cedute
Utile/(Perdita) di periodo
Il Gruppo Airest presenta nell’esercizio 2010 un risultato positivo pari a 3,6 milioni
di Euro, dopo due esercizi caratterizzati da un risultato netto negativo. Anche al
netto degli effetti stimati in 2,7 milioni di Euro sull’utile di esercizio, determinati
da operazioni straordinarie, il risultato di esercizio del Gruppo si sarebbe comunque
attestato a circa 1 milione di Euro.
Il Gruppo Airest ha registrato al 31 dicembre 2010 una riduzione dei ricavi ed altri
proventi rispetto all’esercizio precedente pari a 7,4 milioni di Euro (-3,6%). Tale
flessione in particolare è attribuibile all’uscita, già citata, di alcuni punti vendita
autostradali. Infatti i punti vendita “fuori parità”1 hanno registrato un fatturato in
riduzione di 14,1 milioni di Euro, mentre i punti vendita “in parità” hanno realizzato
un incremento delle vendite pari a 7 milioni di Euro (+4,8%).
51
Ecco il dettaglio dell’andamento dei ricavi per canale/area geografica:
Importi in €/k
Aeroporti
Italia
Francia
Austria
Russia
Slovenia
Rep Ceca
Autostrade
Italia
Stazioni e porti
Italia
Cina
Urbano
Italia
Austria
Cina
Altro
Italia
Austria
Cina
Slovacchia
Slovenia
Rep Ceca
TOTALE
Italia
Francia
Austria
Russia
Slovenia
Slovacchia
Cina
Rep Ceca
dic 10
109.773
66.798
186
25.762
3.300
3.941
9.787
58.661
58.661
12.559
12.212
347
11.034
7.035
1.047
2.951
7.050
4.977
1.797
36
1
11
226
199.076
149.683
186
28.607
3.300
3.952
1
3.334
10.013
dic 09
102.248
65.285
24.476
3.948
8.539
76.361
76.361
12.975
12.556
420
7.469
6.602
476
390
7.388
5.276
1.271
142
172
47
482
206.441
166.080
26.223
3.994
172
952
9.021
∆
7.526
1.513
186
1.286
3.300
(6)
1.248
(17.700)
(17.700)
(417)
(343)
(73)
3.565
433
571
2.561
(338)
(298)
527
(105)
(170)
(36)
(256)
(7.365)
(16.397)
186
2.384
3.300
(42)
(170)
2.383
993
%
7,4%
2,3%
n.a.
5,3%
n.a.
-0,2%
14,6%
-23,2%
-23,2%
-3,2%
-2,7%
-17,4%
47,7%
6,6%
120,1%
655,9%
-4,6%
-5,7%
41,4%
-74,4%
-99,1%
-76,5%
-53,0%
-3,6%
-9,9%
n.a.
9,1%
n.a.
-1,0%
-99,1%
250,3%
11,0%
La crescita dei ricavi del canale aeroportuale è risultata pari a 7,5 milioni di Euro
(7,4%), attribuibile principalmente all’apertura dei nuovi punti vendita presso l’aeroporto Sheremetyevo di Mosca (3,3 milioni di Euro), alla crescita delle vendite dei
punti vendita austriaci (1,3 milioni di Euro) e presso l’aeroporto di Praga (1,2 milioni
di Euro), e ad una crescita delle vendite negli aeroporti italiani (1,5 milioni di Euro).
In merito agli aeroporti italiani, il fatturato realizzato a parità di perimetro dei punti
vendita è in aumento di 3,6 milioni di Euro, grazie al già citato incremento dei volumi dei passeggeri, mentre il fatturato “fuori parità” è in riduzione per 2,1 milioni
di Euro, da ricondurre principalmente alla chiusura di alcuni punti vendita presso
l’aeroporto di Olbia, parzialmente compensata dagli incrementi presso i nuovi punti
vendita aperti a Treviso, Tessera e a Bergamo.
1 Per una più chiara comprensione di tali concetti si specifica che il punto vendita “in parità” è tale se
è risultato operativo per l’intero esercizio 2010 e per l’intero esercizio 2009. Di conseguenza i punti
vendita “fuori parità” si riferiscono a punti vendita che sono stati aperti o chiusi nel corso del 2009 o
del 2010.
52
I ricavi del canale autostradale, pari a 58,7 milioni di Euro, hanno registrato un
decremento del 23,2%, pari a 17,7 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2009,
dovuto alla perdita di alcuni punti vendita per i quali la concessione è scaduta al
31 dicembre 2009. Il fatturato “in parità” registra una crescita, rispetto al dato del
2009, pari al 3,1%, (1,3 milioni di Euro), con un aumento in particolare nelle aree
di servizio di Arino Est e Ovest (0,9 milioni di Euro) e Novate (0,3 milioni di Euro).
II canale Stazioni ha registrato ricavi nel periodo per 12,6 milioni di Euro con un decremento del 3,2%. La riduzione, pari a 0,4 milioni di Euro, riflette sia la maggiore
influenza su tale canale della crisi occupazionale e dei consumi, sia la riduzione dei
collegamenti ferroviari in alcune stazioni in cui il gruppo è presente, oltre all’entrata
in esercizio di alcune attività in concorrenza.
Il canale urbano presenta ricavi nel periodo pari a 11 milioni di Euro, in crescita
del 47,7% rispetto al dato del 2009. L’aumento è principalmente dovuto alle nuove
aperture, tra le quali si segnala l’Expo di Shangai, e quelle effettuate negli outlet
austriaci nel corso del secondo semestre 2009. A parità di punti vendita, i ricavi del
canale urbano registrano comunque un incremento di 0,6 milioni di Euro (+10,1%).
Complessivamente si stima che i ricavi siano stati influenzati negativamente dagli
effetti generati dalla nube di cenere vulcanica per circa 0,7 milioni di Euro.
Nonostante la riduzione del fatturato di 7,4 milioni di Euro, il Gruppo Airest è stato
in grado di registrare un miglioramento nella redditività operativa lorda (EBITDA),
portando il risultato dai 10,1 milioni di Euro del 2009 ai 13,8 milioni di Euro del
2010 (+37,1%).
Il miglior risultato operativo lordo è da ricondurre principalmente alla contrazione
dei consumi di materie prime, che si sono ridotti rispetto allo scorso esercizio sia in
valore assoluto (10 milioni di Euro), sia in termini d’incidenza sul fatturato, passando
dal 41,8% al 38,4%.
I costi per royalties, pari a 33,5 milioni di Euro, registrano un decremento di 0,4 milioni di Euro (1,2%). L’incidenza sul valore della produzione risulta sostanzialmente
in linea con l’esercizio 2009 (16,8% verso 16,4%).
Il costo del lavoro, pari a 53,2 milioni di Euro, risulta sostanzialmente in linea con il
2009 nonostante la piena inclusione di VIF ed all’ingresso di Airest Russia nel perimetro di consolidamento, che ha comportato maggiori costi del personale pari a 1,3
milioni di Euro. Senza tale variazione del perimetro la voce registra un decremento
pari a 0,9 milioni di Euro (1,7%).
Al 31 dicembre 2010 il personale in forza al gruppo è pari a 2.071 unità, registrando
un aumento rispetto al 31 dicembre 2009 di 71 unità, attribuibile principalmente
agli incrementi registrati in Russia (38), Austria (17) e Cina (13), dovuti alle aperture
dei nuovi punti vendita.
Il numero di dipendenti Full Time Equivalent è passato da 1.742 di fine 2009 a 1.795
al 31 dicembre 2010 (+53).
53
Italia
Francia
Austria
Slovenia
Emirati Arabi U.
Cina
Rep. Ceca
Russia
TOTALE
dic-10
1.330
4
317
89
42
100
151
38
2.071
Nr. Dipendenti
dic-09
1.332
4
300
91
42
87
144
0
2.000
∆
(2)
0
17
(2)
0
13
7
38
71
dic-10
1.072
3
305
87
42
98
151
38
1.795
FTE
dic-09
1.093
3
284
89
42
87
144
0
1.742
∆
(21)
0
21
(2)
0
11
7
38
53
A livello geografico i principali miglioramenti in termini reddituali derivano dai
mercati italiano e cinese, nel quale il principale contributo è stato dato dal punto
vendita gestito presso l’EXPO 2010.
Il risultato operativo (EBIT), pari a 4 milioni di Euro, risulta in aumento rispetto
allo scorso esercizio di 4,3 milioni di Euro, come conseguenza del miglioramento
dell’EBITDA e di una contrazione degli ammortamenti, pari a 0,8 milioni di Euro,
registrata in seguito alla chiusura di alcuni punti vendita. Tra gli ammortamenti
sono inclusi 1,3 milioni di Euro relativi alle concessioni iscritte in bilancio a seguito
dell’allocazione del maggior valore pagato in sede di acquisizione delle società Ristop
(poi fusa in Airest), delle controllate austriache (esercizio 2007) e delle società in Repubblica Ceca (esercizio 2008) .
Il risultato ante imposte, che registra una variazione positiva pari a 5,5 milioni di
Euro, è stato influenzato dal miglioramento del saldo della gestione finanziaria ove
gli oneri si riducono a 1,4 milioni di Euro, rispetto al dato del 2009 che ammontava
a 2,6 milioni di Euro. Il miglioramento risente di una riduzione degli oneri finanziari
pari a 0,5 milioni di Euro conseguita mediante una migliore gestione del capitale
circolante netto, oltre che attraverso ad una riduzione media dei tassi d’interesse di
mercato.
In aggiunta si è registrato un decremento degli oneri derivanti dalla svalutazione
delle partecipazioni per 0,7 milioni di Euro.
In base a quanto consentito dal D.L. 185/2008 la società Airest srl ha optato per
l’affrancamento del disallineamento tra i valori civili e fiscali della voce avviamento
iscritta in bilancio. L’effetto economico di tale operazione ha determinato l’iscrizione
di un beneficio fiscale pari a circa 3 milioni di Euro.
Investimenti
Nell’esercizio 2010 il Gruppo Airest ha proseguito nella realizzazione dei programmi d’investimento, che ha comportato complessivamente investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali, pari a circa 7,5 milioni di Euro. Di questi circa 2,5
milioni di Euro si riferiscono ai lavori in corso avviati nel 2010 per la ristrutturazione
e ricostruzione di due aree di servizio autostradali, i cui investimenti continueranno
nel corso del 2011. Gli ulteriori investimenti hanno riguardato principalmente le
aperture dei nuovi punti vendita avvenute nel periodo.
54
Tipologia e gestione
dei rischi finanziari
La strategia del Gruppo per la gestione dei rischi finanziari è conforme agli obiettivi
aziendali e mira alla minimizzazione del rischio di tasso e relativa ottimizzazione del
costo del debito, del rischio di credito e del rischio di liquidità.
La gestione di tali rischi è effettuata nel rispetto dei principi di prudenza e in coerenza con le “best practices” di mercato e tutte le operazioni di gestione dei rischi sono
gestite a livello centrale.
Rischio tasso
Gli obiettivi che il Gruppo si è prefissato mirano a:
• coprire dal rischio di variazione dei tassi di interesse le passività finanziarie;
• rispettare, nella copertura del rischio, i criteri generali di equilibrio tra impieghi
ed utilizzi per il Gruppo (quota a tasso variabile e a tasso fisso, quota a breve termine e a medio/lungo termine);
Il Gruppo detiene strumenti derivati allo scopo di coprire la propria esposizione al
rischio di variazione dei tassi d’interesse per circa il 13% del valore dei finanziamenti
del gruppo (cd. cash flow hedge).
Rischio credito
Rappresenta il rischio che una delle parti che sottoscrive un contratto il quale preveda un regolamento monetario differito nel tempo non adempia a una obbligazione di
pagamento, provocando così all’altra parte una perdita finanziaria.
Tale rischio può discendere sia da fattori di natura più strettamente tecnico-commerciale o amministrativo-legale (contestazioni sulla natura/quantità della fornitura,
sulla interpretazione di clausole contrattuali, sulle fatture a supporto, ecc.) sia da
fattori di natura tipicamente finanziaria, ovvero in sintesi il cosiddetto credit standing
della controparte.
Per il Gruppo l’esposizione al rischio credito è principalmente legata all’attività commerciale di vendita di servizi d’aviazione e attività immobiliare.
Al fine di controllare tale rischio, il Gruppo ha implementato procedure e azioni per
la valutazione della clientela, in base alle quali valutare il livello di attenzione.
Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie del Gruppo, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, presenta un livello massimo pari al
valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte.
Rischio liquidità
Prudente è la politica di gestione del rischio di liquidità, ovvero la strategia messa
a punto per evitare che esborsi di cassa possano rappresentare una criticità per il
Gruppo. L’obiettivo minimo è di dotare in ogni momento la società degli affidamenti
necessari a rimborsare l’indebitamento in scadenza nei successivi dodici mesi. Gli
affidamenti per cassa non utilizzati del sistema bancario nella Capogruppo sono pari
a Euro 76 milioni, mentre a livello di Gruppo sono pari a Euro 78 milioni.
Il Gruppo si è assicurato la provvista di lungo termine, raccolta per lo più attraverso
finanziamenti a medio-lungo termine, legati a singole operazioni di acquisizione. Le
quote di finanziamenti con scadenza superiore all’anno, incluse anche quelle relative
ai leasing in corso, sono pari a Euro 55,7 milioni rispetto a una posizione finanziaria
netta di Euro 61,4 milioni.
Per un dettaglio dei finanziamenti a medio-lungo termine in essere al 31 dicembre
2010 si rimanda alle Note esplicative al bilancio consolidato, nel paragrafo dedicato
ai “Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente”.
55
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata dai vari
Altri principali rischi e
incertezze cui save S.P.A. fattori che compongono il quadro macro-economico - inclusi l’incremento o il deE il gruppo sono esposti cremento del prodotto nazionale lordo, il livello di fiducia dei consumatori e delle
Rischi connessi alle condizioni
generali dell’economia
Rischi derivanti dalla diminuzione
del numero di passeggeri o della
quantità di merci in transito presso
gli aeroporti gestiti dal Gruppo
Rischi derivanti dalla diminuzione
del numero di passeggeri in transito presso le altre infrastrutture di
mobilità in cui il Gruppo opera
Rischi connessi ai risultati
del Gruppo
imprese, l’andamento dei tassi di interesse per il credito al consumo, il costo delle
materie prime, il tasso di disoccupazione - nei vari Paesi in cui il Gruppo opera.
La presente relazione, contiene alcune dichiarazioni previsionali. Queste dichiarazioni sono basate sulle attuali aspettative e proiezioni del Gruppo relativamente ad
eventi futuri ivi incluso l’andamento delle condizioni generali dell’economia sopradescritte, soggetti ad una componente intrinseca di rischiosità ed incertezza e, per
loro natura, al di fuori del controllo del Gruppo.
Il volume del traffico dei passeggeri e delle merci in transito presso gli scali aeroportuali gestiti dal Gruppo SAVE costituisce un fattore chiave nell’andamento dei risultati economici del Gruppo. In particolare, l’eventuale diminuzione o interruzione
dei voli da parte di una o più compagnie aeree (con particolare riferimento a quelle
che operano presso gli aeroporti gestiti dal Gruppo SAVE), anche in conseguenza
della persistente debolezza economico - finanziaria delle compagnie aeree stesse, la
cessazione o variazione dei collegamenti verso alcune destinazioni contraddistinte
da un elevato traffico di passeggeri, il venir meno od il mutamento di alleanze tra
vettori, ovvero il verificarsi di eventi che siano in grado di diminuire la percezione
generale di qualità, da parte degli utenti, dei servizi prestati presso gli scali gestiti
dal Gruppo SAVE (a causa, ad esempio, della diminuzione degli standard qualitativi
dei servizi prestati dalle società di handling che operano presso gli stessi scali, o della
interruzione delle attività dalle stesse esercitate) piuttosto che il verificarsi di eventi
di tipo naturale imprevedibili, potrebbe determinare una diminuzione del suddetto
traffico con conseguente impatto negativo sulle attività e sui risultati economici del
Gruppo medesimo.
Il Gruppo, tuttavia, sulla base dell’esperienza maturata in passato, ritiene, pur non
potendovi essere alcuna certezza al riguardo, di poter far fronte al rischio della diminuzione o interruzione dei voli da parte di una o più compagnie aeree che operano
presso gli aeroporti gestiti dal Gruppo SAVE, anche in considerazione della redistribuzione del traffico di passeggeri tra le compagnie aeree presenti sul mercato e
della capacità del Gruppo SAVE di attrarre nuovi vettori presso gli aeroporti gestiti
dal Gruppo medesimo. Peraltro, non può escludersi che la predetta redistribuzione
del traffico possa richiedere un certo periodo di tempo e ciò possa temporaneamente
influire sul volume del traffico medesimo.
Il volume del traffico dei passeggeri in transito presso le stazioni ferroviarie in cui
il Gruppo è presente, ovvero la diminuzione del traffico autostradale costituiscono
fattori chiave nell’andamento dei risultati economici del Gruppo stesso. La presenza
capillare dei punti vendita è comunque elemento che consente un contenimento di
tale rischio, a fronte della diversificazione nelle varie infrastrutture di mobilità.
Ogni evento macro-economico, quale un calo significativo in uno dei principali mercati, la volatilità dei mercati finanziari e il conseguente deterioramento del mercato
dei capitali, un incremento dei prezzi delle commodity, fluttuazioni avverse in fattori
specifici del settore quali tassi di interesse, suscettibili di avere effetti negativi nei
settori in cui il Gruppo opera, potrebbe incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive e sull’attività del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici
56
e sulla sua situazione finanziaria. La redditività delle attività del Gruppo è soggetta,
inoltre, ai rischi legati alla fluttuazione dei tassi di interesse e del tasso di inflazione,
alla solvenza delle controparti, nonché alle condizioni economiche generali dei paesi
in cui tali attività vengono svolte.
Rischi connessi all’importanza di
alcune figure chiave
Rischi relativi al quadro normativo
Il successo del Gruppo SAVE dipende da alcune figure chiave, che hanno contribuito
in maniera determinante allo sviluppo dello stesso. Il Gruppo ritiene di essersi dotato
di una struttura operativa e dirigenziale capace di assicurare continuità nella gestione
degli affari sociali. Tuttavia, qualora alcuna delle suddette figure chiave dovesse interrompere la propria collaborazione con il Gruppo SAVE, non ci sono garanzie che
quest’ultimo riesca a sostituirle tempestivamente con figure idonee ad assicurare, nel
breve periodo, il medesimo apporto, con la conseguenza che il Gruppo SAVE potrebbe risentirne negativamente.
Il Gruppo SAVE, nell’ambito della unità di business Gestione Aeroportuale, svolge
la propria attività in un settore disciplinato da numerose disposizioni normative a
livello nazionale, sovranazionale ed internazionale. Eventuali mutamenti dell’attuale
quadro normativo (e, in particolare, eventuali mutamenti in materia di rapporti con
lo Stato, enti pubblici ed autorità di settore, determinazione dei diritti aeroportuali
e dell’ammontare dei canoni di concessione, sistema di tariffazione aeroportuale, assegnazione degli slots, tutela ambientale ed inquinamento acustico) potrebbero avere
un impatto sull’operatività e sui risultati economici della Società e del Gruppo ad
essa facente capo.
Per un esame dettagliato delle principali modifiche del quadro normativo ed evoluzioni del settore, si rinvia allo specifico paragrafo di Relazione degli amministratori
ad esse dedicato.
57
Andamento della
Capogruppo
Dati di sintesi della
Capogruppo
DATI DI SINTESI SAVE S.p.A.
(Milioni di Euro)
Passeggeri / 1000
Ricavi operativi e altri proventi
Costo del personale
Altri costi operativi
Margine operativo lordo (EBITDA)
% Margine operativo lordo (EBITDA) VS ricavi
Ammortamenti e svalutazioni
Risultato operativo (EBIT)
% Risultato operativo
(EBIT) VS ricavi
Utile / perdita dell’esercizio
% VS Ricavi
(Milioni di Euro)
Posizione finanziaria netta
di cui liquidità
Patrimonio Netto
Capitale investito netto
di cui immobilizzazioni finanziarie
Risultati della gestione
della Capogruppo
2010
6.869,0
94,0
21,0
56,8
37,2
39,5%
2009
6.717,6
92,6
20,1
54,3
38,4
41,4%
Variazione
Variazione %
151,4
1,4
0,9
2,6
(1,2)
2,3%
1,5%
4,5%
4,7%
-3,1%
9,9
27,3
29,0%
9,2
29,2
31,5%
0,7
(1,9)
7,7%
-6,5%
18,1
19,3%
21,3
23,0%
(3,2)
-15,2%
Dicembre
Dicembre
2010
17,0
10,1
244,1
227,1
117,1
2009
15,7
18,1
247,0
231,4
117,0
Variazione
1,3
(8,0)
(3,0)
(4,3)
0,0
Presentiamo di seguito il conto economico riclassificato di SAVE S.p.A.
Euro / 1000
Ricavi operativi e altri proventi
2010
94.009 100%
Per materie prime e merci
Per servizi
Per godimento di beni di terzi
Costo del lavoro
Oneri diversi di gestione
Totale costi operativi
EBITDA
921
30.725
2.995
20.980
1.221
56.842
37.167
1,0%
32,7%
3,2%
22,3%
1,3%
60,5%
39,5%
1.241
28.524
3.553
20.078
881
54.277
38.353
1,3%
30,8%
3,8%
21,7%
1,0%
58,6%
41,4%
(320 ) -25,8%
7,7%
2.201
(558 ) -15,7%
4,5%
902
38,6%
340
4,7%
2.565
(1.186 ) -3,1%
Ammortamento imm. immateriali
Ammortamento immob. materiali
Perdite e rischi su crediti
Accantonamenti per rischi
Totale ammortamenti e accan.ti
EBIT
Proventi (-) e oneri finanziari (+)
Risultato ante imposte
Imposte
Utile /(perdita) di periodo
4.776
2.267
700
2.116
9.859
27.308
347
27.655
9.548
18.107
5,1%
2,4%
0,7%
2,3%
10,5%
29,0%
0,4%
29,4%
10,2%
19,3%
4.672
2.256
5,0%
2,4%
2.229
9.157
29.196
1.428
30.624
9.276
21.348
2,4%
9,9%
31,5%
1,5%
33,1%
10,0%
23,0%
2,2%
104
0,5%
11
n.a
700
-5,1%
(113 )
702
7,7%
(1.888 ) -6,5%
(1.081 ) -75,7%
(2.969 ) -9,7%
2,9%
272
(3.241 ) -15,2%
58
2009
92.630 100%
Delta
1.379
1,5%
Di seguito l’analisi dei ricavi:
SAVE SPA
Euro / 1000
Aeronautici
Deposito Movimentazione Merci
Handling
Ricavi Aeronautici
Biglietteria
Commerciale Marketing
Pubblicità
Ricavi Non Aeronautici
Altri ricavi
Totale
12/2010
56.299
3.327
590
60.216
265
23.944
1.237
25.446
8.347
94.009
Inc. %
59,9%
3,5%
0,6%
64,1%
0,3%
25,5%
1,3%
27,1%
8,9%
100,0%
12/2009
55.482
3.106
616
59.204
459
23.136
1.576
25.171
8.255
92.630
Inc. %
Delta
Delta %
59,9%
3,4%
0,7%
63,9%
0,5%
25,0%
1,7%
27,2%
8,9%
100,0%
817
221
-26
1.012
-194
808
-339
275
92
1.379
1,5%
7,1%
-4,2%
1,7%
-42,3%
3,5%
-21,5%
1,1%
1,1%
1,5%
L’esercizio 2010 è stato caratterizzato da un traffico aereo che ha portato nello scalo di
Venezia 6,869 milioni di passeggeri con un aumento del 2,3% rispetto all’esercizio
precedente.
La Capogruppo ha realizzato un valore dei ricavi per un valore pari a Euro 94 milioni
con un incremento dell’1,5% rispetto al 2009.
Il risultato operativo lordo (EBITDA) è stato pari a Euro 37,2 milioni in flessione del
3,1% rispetto al 2009. Tale riduzione è da imputarsi prevalentemente alla crescita
del costo del lavoro sostenuto direttamente ed indirettamente, attraverso un maggiore addebito per costi legati alla security aeroportuale. Sono stati avviati inoltre
dei programmi per lo sviluppo di nuove rotte sul mercato domestico a valere sul
2010 e 2011 che hanno determinato un aumento dei costi promozionali. L’attenzione al contenimento dei costi operativi rimane sempre presente nell’organizzazione:
nel dicembre 2010 è stato avviato un nuovo impianto fotovoltaico che consentirà di
ottenere un beneficio nei costi per utenze a partire dal 2011.
Il risultato operativo (EBIT), pari a Euro 27,3 milioni risente della riduzione dell’EBITDA e di un maggiore accantonamento a fondo svalutazione crediti per tener conto
della situazione debitoria dei diversi clienti e di revocatoria su procedure concorsuali
in corso.
Il risultato prima delle imposte è pari a Euro 27,7 milioni rispetto ai 30,6 milioni
di Euro dell’esercizio precedente. Il saldo netto della gestione finanziaria ha ridotto
il proprio saldo positivo di circa 1,1 milioni a seguito della mancata erogazione del
dividendo da parte della sua controllata Marco Polo Park, rispetto a quanto avvenuto
negli esercizi passati.
L’utile netto si è conseguentemente ridotto rispetto al 2009 ed è pari a circa 18,1
milioni di Euro (19,3% dei ricavi).
59
Stato patrimoniale della
Euro /1000
Capogruppo riclassificato Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni finanziarie
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI
Fondo TFR
Fondi per rischi e imp. differite
CAPITALE FISSO OPERATIVO
Magazzino
Crediti verso clienti
Crediti tributari e imposte differite
Altri crediti e altre attività a breve
Debiti verso fornitori e acconti
Debiti tributari
Debiti v/ istituti previd. e sicurezza sociale
Altri debiti
TOTALE CAP.CIRC.NETTO OP.
TOT. CAPITALE INVESTITO
PATRIMONIO NETTO
Cassa e attività a breve
Debiti verso banche a breve
Debiti verso banche a lungo
Debiti verso altri finanziatori
Crediti finanziari verso società del gruppo
Debitii finanziari verso società del gruppo
TOTALE POSIZIONE FIN.NETTA
TOT. FONTI FINANZIARIE
31-dic-10
7.697
134.780
117.053
259.530
(2.671)
(27.080)
229.779
704
15.640
10.367
17.948
(21.014)
(2.466)
(1.501)
(22.394)
(2.716)
227.063
244.068
(11.153)
10.897
11.063
261
(36.510)
8.437
(17.005)
227.063
31-dic-09 (*)
8.468
133.844
117.006
259.318
(2.933)
(30.790)
225.595
648
16.487
10.617
21.206
(19.061)
(2.030)
(1.527)
(20.559)
5.781
231.375
247.048
(19.026)
10.940
21.938
575
(36.204)
6.104
(15.673)
231.375
Variazione Variazione %
(771)
-9,1%
936
0,7%
47
0,0%
212
0,1%
262
-8,9%
3.710
-12,1%
4.184
1,9%
56
8,6%
(847)
-5,1%
(250)
-2,4%
(3.258)
-15,4%
(1.953)
10,2%
(436)
21,5%
26
-1,7%
(1.835)
8,9%
(8.497)
-147,0%
(4.312)
-2%
(2.980)
-1,2%
7.873
-41,4%
(43)
-0,4%
(10.875)
-49,6%
(314)
-54,6%
(306)
0,8%
2.333
38,2%
(1.332)
8,5%
(4.312)
-1,9%
(*) I dati al 31 dicembre 2009 sono stati riesposti a seguito dell’adozione dell’IFRIC 12.
La struttura patrimoniale della capogruppo rimane sostanzialmente inalterata rispetto alla struttura del 2009. Il rapporto tra mezzi propri ed indebitamento rimane
ampiamente al di sotto degli standard ritenuti accettabili dal mondo finanziario.
Il capitale fisso operativo è incrementato di 4,2 milioni di Euro a seguito degli investimenti infrastrutturali effettuati nel periodo.
Attenzione è stata posta nella riduzione del capitale circolante netto operativo che
diventa negativo per 2,7 milioni di Euro rispetto a 5,8 milioni di Euro del dicembre
2009 grazie alla riduzione delle poste dell’attivo a breve.
Il patrimonio netto, pari a Euro 244 milioni, si riduce di circa 3 milioni di Euro
come effetto del risultato di esercizio pari a 18 milioni di Euro e della riduzione per
il pagamento di 16,4 milioni di Euro di dividendi e dell’aumento della riserva per
azioni proprie conseguenza del programma di buy back avviato dalla società e che ha
comportato acquisti nell’esercizio per 4,7 milioni di Euro.
60
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
31-12-2010 31-12-2009
(Migliaia di Euro)
10.129
18.125
Cassa e altre disponibilità liquide
1.023
901
**
Attività finanziarie
36.511
36.205
Crediti finanziari verso società del gruppo
47.663
55.231
Attività a breve
10.897
10.940
*
Debiti bancari
261
575
**
Altre passività finanziarie quota corrente
8.437
6.104
Debiti finanziari verso società del gruppo
19.595
17.619
Passività a breve
11.063
21.938
**
Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente
11.063
21.938
Passività a lungo
(17.005)
(15.674)
Posizione finanziaria netta
261
575
* di cui passività nette per valutazione a fair value contratti derivati
21.960
32.878
** Totale debiti lordi verso banche
Ai fini di una più corretta esposizione non sono stati considerati tra le attività a breve,
nella situazione al 31 dicembre 2010, i crediti finanziari infruttiferi verso società del
gruppo aventi natura di investimento di medio lungo periodo. Per omogeneità, la
medesima rettifica è stata operata nella situazione comparativa al 31 dicembre 2009.
La posizione finanziaria netta verso banche e altri finanziatori, compresi crediti e
debiti finanziari verso società del Gruppo, risulta positiva per 17 milioni di Euro,
confrontata con una posizione finanziaria, sempre positiva per Euro 16 milioni al
termine dello scorso esercizio.
Informativa sulle azioni
proprie o di controllanti
in portafoglio
Ai sensi dell’articolo 2428, comma n. 2, n. 3 e n. 4, del Codice Civile si dà atto che la
Società e il Gruppo possiedono alla data del 31 dicembre 2010, direttamente tramite
SAVE S.p.A., n. 2.546.922 azioni proprie. Il valore nominale delle azioni detenute
ammonta ad Euro 1,7 milioni, pari al 4,602% del capitale; il controvalore in bilancio
è pari a Euro 17,552 milioni.
Tali acquisti sono eseguiti nell’ambito della prassi di mercato inerente la costituzione
del cosiddetto “magazzino titoli” al fine di impiegare le azioni proprie così acquistate, in linea con quanto previsto nella relativa autorizzazione assembleare, come
corrispettivo di operazioni straordinarie, anche di scambio di partecipazioni, con altri
soggetti nell’ambito di operazioni di interesse della stessa Società.
Nel corso del 2010 SAVE S.p.A. ha provveduto ad acquistare 697.079 azioni proprie,
del valore nominale di Euro 453,101 mila, pari al 1,260% del capitale, per un controvalore complessivo pari ad Euro 4,701 milioni.
Azioni detenute da
amministratori e sindaci
Sulla base delle comunicazioni effettuate ai sensi di legge, gli Amministratori ed i
Sindaci di SAVE S.p.A. che alla data del 31 dicembre 2010 possiedono direttamente
e/o indirettamente azioni della società sono:
• Amministratori:
- Enrico Marchi (Presidente C.d.A.): n° 530.517 azioni.
- Paolo Simioni (Amministratore Delegato): n° 1.500 azioni.
61
Corporate governance
Il Gruppo SAVE aderisce al Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane,
edito nel Marzo del 2006 e promosso da Borsa Italiana S.p.A.
La Società, come richiesto dalla vigente normativa, ha predisposto la “Relazione sul
governo societario e gli assetti proprietari” che contiene una descrizione generale del
sistema di governo societario adottato e riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull’adesione al Codice di Autodisciplina.
Tale documento fornisce inoltre la descrizione delle pratiche di governance applicate
e delle principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e del sistema di
controllo interno. Tale documento, approvato dall'organo di amministrazione e pubblicato congiuntamente alla relazione sulla gestione è allegato al presente bilancio; è
altresì consultabile sul sito internet della Società (www.veniceairport.it) nella sezione
"Investor relations/Assemblee azionisti". Il Codice di Autodisciplina è consultabile sul
sito di Borsa Italiana S.p.A. www.borsaitaliana.it.
Modello di organizzazione, SAVE ha adottato il proprio Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex
D. Lgs 231/2001 con delibera unanime del Consiglio di Amministrazione nella sua
gestione e controllo
adunanza del 30 giugno 2009.
ex d. Lgs n. 231/2001
Nella stessa adunanza il Consiglio di Amministrazione ha nominato l’Organismo di
Vigilanza della Società incaricato in particolare, coerentemente con quanto previsto
dal D.Lgs. 231/2001, di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello, curarne costantemente l’aggiornamento e promuoverne la diffusione e la conoscenza,
anche mediante opportune attività di formazione.
L’Organismo di Vigilanza è composto dal Preposto al Controllo Interno e da due
Amministratori indipendenti, già componenti del Comitato per il Controllo Interno.
Nell’ambito del Modello 231 della Società sono opportunamente individuate le attività valutate sensibili in relazione al rischio di commissione dei reati inclusi dalla
norma fra i reati presupposto; il Modello è completato dai protocolli di controllo
attinenti la gestione delle attività e dei processi decisionali della società e finalizzati
alla prevenzione dei reati presupposto applicabili.
Il Modello 231 della Società include il Codice Etico, già adottato nel corso dei passati
esercizi, nel quale sono esplicitati i valori ed i principi che informano le attività sociali ed i rapporti con dipendenti, collaboratori, clienti, fornitori, azionisti, istituzioni
ed ogni altro stakeholder, nonché le modalità di perseguimento e applicazione di tali
principi e valori.
Sicurezza dati
ex d. Lgs. N. 196/2003
La società Save spa ed il Gruppo si è dotato da tempo di un Documento Programmatico della Sicurezza e di procedure organizzative atte a garantire la sicurezza per il
trattamento dei dati personali. Questi strumenti sono stati revisionati nel tempo per
corrispondere alla evoluzione organizzativa del Gruppo e alle nuove norme contenute
nel D. Lgs. 196/03 e successive modifiche e integrazioni. Le verifiche sulla corretta
applicazione delle misure di sicurezza vengono effettuate su base periodica in base a
procedure prestabilite; nel primo trimestre 2010 è stato aggiornato il Documento
Programmatico della Sicurezza.
Rapporti con societa’
controllate e collegate e
parti correlate
Circa i rapporti intrattenuti nel corso dell’esercizio con società controllate e collegate
e con parti correlate, si rimanda a quanto scritto nell’apposito paragrafo delle Note
Esplicative al bilancio consolidato.
62
Prospetto di raccordo
del patrimonio netto e
del risultato d’esercizio
In ottemperanza a quanto previsto dalla Comunicazione Consob n° DEM/6064293
del 28.7.2006, riportiamo di seguito il prospetto di raccordo fra il risultato dell’esercizio ed il patrimonio netto di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo.
Bilancio della Capogruppo SAVE
Eliminazione dei valori delle partecipazioni
consolidate e dei relativi dividendi
- differenza tra valore di carico e valore pro
quota ed eliminazione dei dividendi
- differenza di consolidamento
Eliminazione utili realizzati su cessione cespiti
e partecipazioni infragruppo
Eliminazione dividendi distribuiti
Effetto valutazione partecipazioni con metodo
patrimonio netto
Altre operazioni
Effetti fiscali su rettifiche di consolidamento
Patrimonio netto e risultato d’esercizio di
spettanza del gruppo
Patrimonio netto di terzi
Patrimonio netto e risultato d’esercizio
bilancio consolidato
patrimonio patrimonio
risultato patrimonio
netto
netto
dell'esercizio netto
31/12/2010
31/12/2009 31/12/2009(*)
236.933
247.047
18.107
244.068
(57.290)
(56.972)
10.591
(43.051)
88.695
87.939
(1.588)
85.944
(4.301)
(391)
(31)
(504)
0
(1.833)
2.756
2.756
2.251
4.976
4.941
561
4.941
(590)
26
42
343
(415)
272.295
284.729
27.565
291.361
26.589
26.471
1.781
28.289
298.884
311.200
29.346
319.650
(*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione ed IFRS 3 Rivisto
Destinazione del risultato
di esercizio
Il Consiglio di Amministrazione propone agli Azionisti la distribuzione di un dividendo per complessivi Euro 18.000.000, interamente a valere sul risultato di esercizio della Capogruppo, pari ad Euro 0,32526 per azione avente diritto agli utili con
esclusione, quindi, delle azioni proprie detenute dalla Società in conformità a quanto
disposto dall’art. 2357ter, comma 2, del codice civile il cui dividendo andrà proporzionalmente ad incrementare quello delle altre azioni.
Signori Azionisti,
confidiamo di trovarVi d’accordo sui criteri cui ci siamo attenuti nella redazione del
bilancio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 e Vi invitiamo ad approvarlo.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Dott. Enrico Marchi
63
64
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2010
Prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria
Conto Economico Separato
Conto Economico Complessivo
Rendiconto finanziario
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto
65
attività
Prospetto della
situazione
PatrimonialeFinanziaria
Consolidata
(Migliaia di Euro)
Cassa e altre disponibilità liquide
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Altre attività finanziarie
31/12/2009(*) 01-01-2009(*)
note
31-12-2010
1
2
2
17.347
29.099
1.023
901
3-11
4
1.004
21.635
979
36.938
3.796
21.072
255
35.836
53
11.217
101.921
305
41
264
106.581
157.502
89.340
5.728
58.357
16.990
5.455
4.214
1.582
15.150
459.317
561.543
di cui verso parti correlate
Crediti per imposte
Altri crediti
di cui verso parti correlate
Crediti commerciali
5-31
di cui verso parti correlate
Magazzino
6
Totale attività correnti
Attività destinate ad essere cedute
38
di cui di natura finanziaria
di cui di natura non finanziaria
Immobilizzazioni materiali
Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali
Concessioni
Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita
Avviamento-altre immobiliz.ni immateriali a vita utile indefinita
Partecipazioni in impr. colleg. valut. con il met. del patr. netto
Altre partecipazioni
Altre attività finanziarie
7
8
8
8
8
9
9
10
di cui verso parti correlate
Crediti per imposte anticipate
11-3
Totale attività non correnti
TOTALE ATTIVITA’
Passività
(Migliaia di Euro)
Debiti commerciali
31-12-2010
12
60.165
477
35.011
111
10.556
5.389
18.101
5.969
135.191
685
61.305
869
29.669
170
3.561
5.223
51.047
5.482
156.287
548
685
548
18
19-16
20-17
21
22
23-33-34
212
51.687
4.077
17.642
8.346
20.550
102.514
238.390
179
37.228
4.698
18.457
8.928
24.018
93.508
250.343
note
31-12-2010
24
24
24
24
24
24
35.971
130.351
7.194
(17.552)
107.832
27.565
291.361
28.289
319.650
558.040
13
di cui verso parti correlate
Debiti tributari
Debiti v/ istituti previd. e sicurezza sociale
Debiti bancari
Altre passività finanziarie quota corrente
Totale passività correnti
Passività collegate alle attività destinate ad essere cedute
14
15
16-19
17-20
38
di cui di natura finanziaria
di cui di natura non finanziaria
Altri debiti
Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente
Debiti finanziari verso altri al netto della quota corrente
Fondo imposte differite
Fondo TFR e altri fondi relativi al personale
Altri fondi rischi e oneri
Totale passività non correnti
TOTALE PASSIVITA’
Patrimonio netto
(Migliaia di Euro)
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Riserva legale
Riserva per azioni proprie in portafoglio
Altre riserve e utili portati a nuovo
Utile di periodo
Totale patrimonio netto di gruppo
- di azionisti di minoranza
TOTALE PATRIMONIO NETTO
TOTALE PASSIVITA’ E PATRIMONIO NETTO
24
24
96.898
154.803
93.466
4.215
58.122
4.308
4.682
2.608
250
14.944
434.046
550.555
61.724
242
19.725
233
5.944
4.613
51.428
1.822
145.256
164
46.646
88
17.243
9.340
23.684
97.165
242.421
31/12/2009(*) 01-01-2009(*)
(*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione ed IFRS 3 Rivisto
66
11.052
116.509
31/12/2009(*) 01-01-2009(*)
note
di cui verso parti correlate
Altri debiti
12.218
90.165
827
57
770
105.974
159.064
85.385
5.251
58.357
20.459
5.022
3.258
582
24.278
467.048
558.040
30.583
400
3.242
3.242
12.750
22.199
290
36.283
35.971
130.351
7.194
(12.851)
105.398
18.666
284.729
26.471
311.200
561.543
35.971
130.351
7.194
(8.238)
103.180
14.155
282.613
25.521
308.134
550.555
(Migliaia di Euro)
Conto
Economico
Separato
Consolidato
Ricavi operativi
Altri proventi
note
2010
2009 (*)
25
25
323.248
14.004
337.252
325.979
14.097
340.076
27
28
79.356
(291)
60.793
38.158
88.698
252
60.591
39.140
29
29
29
85.370
4.134
1.204
83.606
4.010
934
30
30
31-5
32
33-23
34-23
35
11.165
10.189
1.732
(1.132)
815
2.120
2.804
296.417
10.579
11.311
904
(21)
616
1.988
2.752
305.360
40.835
549
(2.636)
3.223
1.136
41.971
12.336
22.251
(9.915)
29.635
34.716
392
(3.906)
93
(3.421)
31.295
13.307
12.453
854
17.988
(289)
29.346
(161)
17.827
1.781
27.565
(838)
18.665
0,520
0,520
0,346
0,346
0,525
0,525
0,349
0,349
Totale ricavi operativi e altri proventi
Costi della produzione
Per materie prime,sussidiarie,di consumo e di merci
Variazioni prodotti in corso di lavorazione e lavori in corso su ordinazione
Per servizi
Per godimento di beni di terzi
Per il personale:
salari e stipendi e oneri sociali
trattamento di fine rapporto
altri costi
Ammortamenti e svalutazioni
immobilizzazioni immateriali
immobilizzazioni materiali
Svalutazioni dell'attivo a breve
Variaz. delle rim. di materie prime, sussid., di consumo e di merci
Accantonamenti per rischi
Accantonamenti fondo manutenzioni
Altri oneri
26
Totale costi della produzione
Risultato operativo
Proventi finanziari e rivalutazioni di attività finanziarie
Interessi, altri oneri finanziari e svalutazioni di attività finanziarie
Utili/perdite da collegate con il metodo del patrimonio netto
36
36
36
Risultato prima delle imposte
Imposte sul reddito
correnti
differite
37
37
37
Utile (perdita) di periodo dalle attività in funzionamento
Utile (perdita) netto da attività cessate/destinate a essere cedute
37
Risultato lordo di periodo
Utile (perdita) di periodo di pertinenza di terzi
Utile (perdita) di periodo di gruppo
Utile per azione
- non diluito
- diluito
Utile per azione escluso l'utile delle attività destinate alla cessione
- non diluito
- diluito
(*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione ed IFRS 3 Rivisto
67
(Migliaia di Euro)
Conto
Economico
Complessivo
Consolidato
note
Utile (perdita) di periodo
Differenze da conversione bilanci società non Euro
Altri proventi / (oneri) complessivi
Rivalutazione per iscrizione a fair value di intangible assets
Effetto fiscale
24
Totale proventi e oneri imputati a patrimonio netto
Totale conto economico complessivo
Utile (perdita) di periodo di pertinenza di terzi
Totale conto economico complessivo di pertinenza del gruppo
(*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione ed IFRS 3 Rivisto
68
2010
29.346
153
15
168
168
29.514
1.781
27.733
2009 (*)
17.827
112
746
(234)
512
624
18.451
(838)
19.289
Rendiconto
Finanziario
Consolidato
(Migliaia di Euro)
Attività di esercizio
Utile da attività operativa
Utile da attività cessate/destinate ad essere cedute
- Ammortamenti materiali e immateriali
- Movimento netto del fondo T.F.R.
- Accantonamento (Utilizzo) dei fondi rischi ed oneri
- (Plusvalenze) Minusvalenze alienazioni cespiti
- (Rivalutazione) Svalutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio netto
Subtotale autofinanziamento (A)
Diminuzione (aumento) dei crediti commerciali
Diminuzione (aumento) altre attività di esercizio
Diminuzione (aumento) attività/ passività verso Erario
Aumento (diminuzione) dei debiti vs. fornitori
Aumento (diminuzione) dei debiti previdenziali
Aumento (diminuzione) altre passività di esercizio
Subtotale (B)
FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITA’ OPERATIVA (A + B) = ( C )
Attività di investimento
(Acquisizioni) di immobilizzazioni materiali
Disinvestimenti di immobilizzazioni materiali
Contributi su immobilizzazioni materiali
(Acquisizione) di immobilizzazioni immateriali
Disinvestimenti di immobilizzazioni immateriali
Cessione ‘(Acquisto) di partecipazioni consolidate
Diminuzione delle immobilizzazioni finanziarie
(Incremento) delle immobilizzazioni finanziarie
FLUSSO MONETARIO ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO (D)
Attività di finanziamento
Acquisizione di debiti verso altri finanziatori
(Rimborso) di debiti verso altri finanziatori
(Rimborso) e altre variazioni di finanziamenti a medio lungo termine
Accensione di nuovi finanziamenti a medio lungo termine
(Aumento)/diminuzione di attività finanziarie non immobilizzate
Dividendi pagati
Variazione azioni proprie
Altro
FLUSSO MONETARIO ATTIVITA’ DI FINANZIAMENTO (E)
FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITA’ CESSATE/DESTINATE AD ESSERE CEDUTE (F)
FLUSSO FINANZIARIO NETTO DEL PERIODO (C+D+E+F)
DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DEL PERIODO
DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO
dic-10
dic-09*
27.853
(289)
21.354
(582)
2.654
19.111
(161)
21.411
(445)
1.587
(1.218)
(3.223)
(93)
47.767
(876)
704
(155)
(663)
166
5.308
4.485
52.252
40.192
618
(564)
8.843
(1.440)
538
7.903
15.898
56.090
(9.310)
747
(1.205)
(15.132)
715
268
253
(317)
(23.982)
(15.656)
2.623
3.298
(11.114)
126
230
28
(13.390)
(33.855)
7 - 30
7 - 30
4 - 7 - 30
8 - 30
8 - 30
9
9
9
(134)
4.590
(1.190)
(16.094)
5.600
(501)
(12.800)
(4.613)
351
(24.657)
243
(2.179)
28.905
26.726
17 - 20
17 - 20
16 - 19
16 - 19
2
24
24
(16.274)
(122)
(16.400)
(4.701)
123
(37.508)
(384)
(9.622)
26.726
17.104
(*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione ed IFRS 3 Rivisto
Informazioni supplementari:
Interessi pagati
Imposte pagate, incluso canoni di concessione aeroportuale
69
2.125
16.441
2.747
9.501
note
30
22 - 29
22 - 33 - 34
36
5 - 31
4 - 6 - 10
3 - 11 - 14 - 21
12
15
13 - 18 - 24
12.483
12.483
Adozione dell’IFRS 3 revised
(471)
(471)
Saldo 1 gennaio 2009 rettificato
35.971
7.194
130.351 (8.238) 44.858
(117)
18.665
Altri utili/perdite complessivi
112
512
Risultato da conto economico complessivo
112
512
18.665
18.665
19.289
239
(4.613)
35.971
7.194
130.351 (12.851) 45.097
(5)
512
18.451
624
Risultato da conto economico complessivo 35.971
7.194
130.351 (12.851)
(12.800)
1.788
15
153
45.112
148
1.781
168
512
168
(16.400) (16.400)
Distribuzione dividendi
(16.400)
38
(4.701)
35.971
7.194
130.351 (17.552) 45.112
(4.701)
148
512
29.346
20.385 58.074 312.461 28.252 340.713
Altri movimenti
Azioni proprie acquistate
2.027
(4.613)
20.385 58.074 284.729 26.471 311.200
27.565
Altri utili/perdite complessivi
70
(838)
(4.613)
Risultato da conto economico separato
Saldo 31 dicembre 2010
17.827
(12.800) (12.800)
239
Azioni proprie acquistate
(545)
(838)
624
Distribuzione dividendi
Saldo 31 dicembre 2009
12.483
(74)
20.385 52.209 282.614 25.521 308.135
Risultato da conto economico separato
Altri movimenti
Totale patrimonio netto
40.197 270.602 25.595 296.197
Adozione dell’IFRIC 12
Quote di terzi
20.385
Patrimonio Netto di
gruppo
Risultati esercizi
precedenti a nuovo
(117)
Riserva di consolidamento
Riserva di rivalutazione
delle attività
130.351 (8.238) 44.858
Riserva per differenza
cambio
7.194
Altre riserve
35.971
Riserva azioni proprie
Riserva di sovrapprezzo
azioni
Saldo 1 gennaio 2009
Riserva legale
(Migliaia di Euro)
Capitale sociale
Prospetto
delle variazioni
di patrimonio
netto
consolidato
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO
Riferimento Nota 24
20.385
38
(4.701)
41.674 291.361 28.289 319.650
71
72
Note esplicative al Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2010
73
Informazioni
sull‘attività del
Gruppo
Il Gruppo è attivo in tre principali aree di business: la gestione aeroportuale, le infrastrutture di mobilità (stazioni ferroviarie) e nei servizi per i viaggiatori con la gestione di attività commerciali e di ristorazione.
PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO
CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2010
Criteri di redazione
Il presente bilancio consolidato del Gruppo si riferisce all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010.
Il bilancio consolidato è stato redatto in base al principio del costo storico, tranne
che per gli strumenti finanziari derivati e le attività finanziarie destinate alla vendita
che sono iscritte al valore equo, nonché sul presupposto della continuità aziendale. Il
Gruppo, infatti, ha valutato che, pur ancora in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistono significative incertezze (come definite dal par. 25
del Principio IAS 1) sulla continuità aziendale.
Il bilancio consolidato è presentato in Euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di Euro se non altrimenti indicato.
Espressione di conformità
Le informazioni finanziarie consolidate al 31 dicembre 2010 sono state predisposte
nel rispetto degli IFRS adottati dall’Unione Europea ed in vigore alla data di redazione nonché sulla base dei provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs.
38/2005 (Delibere Consob n. 15519 e 15520 del 27 luglio 2006).
agli IAS/IFRS e ai provvedimenti
emanati in attuazione dell’art. 9
del D. Lgs. 38/2005
Contenuto e forma del bilancio
consolidato
Area di consolidamento
Il presente bilancio è stato predisposto dal Consiglio di Amministrazione sulla base
delle scritture contabili e di consolidamento aggiornate al 31 dicembre 2010.
Ai fini comparativi i prospetti di bilancio presentano il confronto con i dati patrimoniali del bilancio al 31 dicembre 2009 e con i dati economici del 2009, anche nella
loro versione riesposta in seguito alla prima applicazione dell’IFRIC 12 “Accordi per
servizi in Concessione” e l’IFRS 3 Rivisto i cui effetti verranno evidenziati di seguito.
La società ha optato per gli schemi di Conto Economico Separato e Complessivo, Prospetto della Situazione patrimoniale e finanziaria, Rendiconto finanziario e Prospetto
delle variazioni di patrimonio netto indicati come preferibili nel principio contabile
IAS 1, ritenendoli più efficaci nel rappresentare i fenomeni aziendali. In particolare
sono stati utilizzati lo stato patrimoniale suddiviso tra attività e passività correnti
e non correnti, il conto economico con attribuzione di proventi e oneri per natura
e l’analisi dei flussi finanziari suddivisa tra attività operativa, di investimento e di
finanziamento.
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 include, con il metodo dell’integrazione
globale, le società nelle quali la Capogruppo SAVE S.p.A. (già Aeroporto di Venezia
Marco Polo S.p.A. – SAVE) - di seguito “Save” - detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza delle azioni o quote di capitale e dei diritti di voto.
Tutti i saldi e le transazioni infra-gruppo, inclusi eventuali utili e perdite non realizzati derivanti da rapporti intrattenuti fra società del Gruppo, sono completamente
eliminati.
Le società controllate sono consolidate integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero dalla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, e cessano di essere
consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo.
Il valore contabile delle partecipazioni incluse nell’area di consolidamento viene eliminato a fronte del patrimonio netto delle partecipate secondo il metodo dell’integrazione globale.
L’eventuale differenza tra il costo di acquisizione ed il patrimonio netto contabile
74
delle partecipate al momento dell’acquisizione della partecipazione, viene allocata a
specifiche attività, passività o passività potenziali delle società acquisite, sulla base
dei loro valori correnti (fair value)alla data di acquisizione ed ammortizzata in quote costanti in funzione dell’utilità futura dell’investimento, e per la parte residua,
qualora ne sussistano i presupposti, ad Avviamento. In questo caso tali importi non
vengono ammortizzati ma sottoposti ad impairment test almeno su base annuale e comunque ogni qualvolta se ne ravvisi l’opportunità.
Gli interessi di minoranza rappresentano la parte di profitti o perdite e delle attività
nette non detenute dal Gruppo e sono esposti in una voce separata del conto economico, e nello stato patrimoniale tra le componenti del patrimonio netto, separatamente dal patrimonio netto del Gruppo. Gli acquisti di interessi di minoranza avvenuti negli esercizi passati sono stati contabilizzati utilizzando il “parent entity extension
method” in base al quale la differenza tra il prezzo pagato ed il valore contabile della
quota parte delle attività nette acquisite è rilevato come avviamento. In applicazione
al Principio Contabile Internazionale IAS 27 Revised, le modifiche nella quota di
interessenza che non costituiscono una perdita di controllo sono state trattate come
equity transaction e quindi hanno avuto come contropartita il patrimonio netto.
La Save detiene inoltre una partecipazione in un’impresa sottoposta a controllo congiunto, ove non ha la maggioranza dei voti in assemblea, ma nella quale, sulla base
di un accordo contrattuale, esiste una condivisione del controllo relativamente alle
decisioni di carattere strategico-finanziario che devono essere adottate con il consenso
unanime dei partecipanti; tale partecipazione è consolidata con il metodo proporzionale: lo stato patrimoniale ed il conto economico vengono integrati “pro-quota” in
base alla percentuale di partecipazione; il valore contabile della partecipazione detenuta viene eliminato contro il relativo patrimonio netto.
75
Di seguito sono riepilogate le imprese incluse nell’area di consolidamento con il metodo dell’integrazione globale e proporzionale:
% possesso del Gruppo
Società
CAPOGRUPPO:
SAVE S.p.A.
sue controllate:
Marco Polo Park S.r.l.
Save International Holding SA
sua controllata:
Belgian Airports SA
Save Engineering S.p.A.
N-AITEC S.r.l.
Aer Tre S.p.A.
Aeroporto Civile di Padova S.p.A.
Idea 2 S.r.l.
Società Agricola Ca’ Bolzan a r.l.
Triveneto Sicurezza S.r.l. (già Save Security S.r.l.)
Elite Tre S.r.l.***
Airest S.r.l.***
Airest S.r.l.
sue controllate:
Very Italian Food (V.I.F.) S.r.l.
Airline Terminal & Business Catering Holding GmbH
sue controllate:
Airest Slovakia Gastronomy and Retail s.r.o.
Airest Catering d.o.o.
Shanghai Airest Catering Company Ltd
Shanghai Saifu Catering Management Company Ltd
Airest Russia O.O.O.
Airest Gastronomy & Retail GmbH
sua controllata:
Airest Czech Republic a.s.
Fast Food Servis a.s.**
ITP Services s.r.o.**
Archimede 1 S.p.A.
sua controllata:
Centostazioni S.p.A. *
Archimede 3 S.r.l.
Valuta Capitale
Sociale
31-12-10
31-12-09
35.971.000
Euro
Euro
516.460
7.450.000
100
99,97
100
99,97
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
100.000
120.000
50.000
13.119.840
1.016.924
10.000
98.800
100.000
50.000
17.312.140
20.000.000
64,98
97
100
80
62,86
100
100
93
64,98
97
100
80
62,86
100
100
93
83,19
86,5
Euro
Euro
100.000
35.000
86,45
86,45
86,5
86,5
Euro
Euro
USD
CNY
RUB
Euro
6.639
142.505
3.250.000
1.500.000
13.200.000
35.000
86,45
86,45
86,45
86,5
86,5
86,5
86,5
CZK
CZK
CZK
53.160.000
53.160.000
120.000
86,45
Euro
Euro
Euro
25.000.000
8.333.335
50.000
60
24
100
86,45
86,45
86,45
86,5
86,5
86,5
60
24
100
* consolidata con il metodo proporzionale.
** società fuse con effetto 01/01/2010 in Airest Czech Republic a.s.
*** società fusa con effetto 01/01/2010 in Airest S.r.l.
Nel corso dell’esercizio 2010 non sono intervenute variazioni significative nell’area di
consolidamento del gruppo rispetto al 31 dicembre 2009.
Si segnala tuttavia:
• il primo consolidamento della controllata Airest Russia O.O.O. che ha cominciato
l’attività operativa per la gestione di punti vendita Retail presso l’aeroporto internazionale di Mosca dal mese di gennaio 2010;
• la fusione delle società Fast Food Servis a.s. e ITPS Services s.r.o. in Airest Czech
Republic a.s. avvenuta con effetti decorsi a partire dal 01/01/2010;
76
• in data 30 aprile 2010 l’Assemblea dei Soci di AIREST Slovakia Gastronomy and
Retail s.r.o., società non operativa con sede in Bratislava (Slovacchia) controllata
indirettamente al 100% da Airest S.r.l., ha deliberato la messa in liquidazione
della società. Contestualmente la ragione sociale è stata modificata in AIREST
Slovakia Gastronomy and Retail s.r.o. v likvidàcii. Alla data del 31 dicembre 2010
la procedura di liquidazione non si è ancora conclusa.
• nel mese di maggio 2010 è iniziata la procedura per la liquidazione volontaria
della società di diritto cinese Shanghai Saifu Catering Management Co.,Ltd, controllata in via indiretta al 100% da parte di Airest Srl. La procedura si è conclusa
in data 3 dicembre 2010, quando la società è stata cancellata dal registro delle
imprese locale;
• in data 25 ottobre 2010 le Assemblee dei Soci delle società Airest Srl ed Elite Tre
srl hanno approvato la loro fusione mediante costituzione di una nuova società,
denominata Airest Srl. L’atto di costituzione della stessa è datato 7 dicembre 2010
e l’iscrizione presso il Registro delle Imprese di Venezia è avvenuto in data 13 dicembre 2010. Gli effetti contabili e fiscali dell’operazione sono stati fatti decorrere
dal giorno 1 gennaio 2010;
• nel corso del mese di gennaio 2011 si è completato il processo di liquidazione della
società La Piazza di Spagna S.r.l..
Le società controllate, 3A – Advanced Airport Advisory S.r.l. ed East Holding Gmbh,
non sono consolidate, essendo non operative alla data del presente bilancio consolidato. La società Rustichelli & Mangione S.r.l., non viene consolidata linea per linea
nel presente bilancio di Gruppo, ma viene valutata in base al costo sostenuto per la
costituzione, in relazione alla limitata operatività della stessa.
Principi di consolidamento
Variazioni di principi contabili
Principi contabili, emendamenti ed
interpretazioni applicati
dal 1° gennaio 2010
I principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio consolidato sono conformi a quelli seguiti per la preparazione del bilancio annuale di Gruppo al 31 dicembre 2009 ad eccezione dell’adozione dei nuovi Principi ed Interpretazioni applicati a partire dal 1° gennaio 2010, di seguito elencati.
IFRIC 12 - Concessioni di servizi pubblici
Dal 1° gennaio 2010 il Gruppo applica retroattivamente l’interpretazione IFRIC 12
“Accordi per servizi in concessione” (“IFRIC 12 o Interpretazione”) che contiene le modalità di rilevazione e valutazione dei contratti di concessione tra un soggetto pubblico
ed un’impresa privata.
L’IFRIC 12, pubblicato dallo IASB nel novembre del 2006, è stato omologato dalla
Commissione Europea con regolamento CE n. 254/2009 in data 25 marzo 2009 ed
è applicabile obbligatoriamente ai bilanci redatti in conformità agli IAS/IFRS il cui
esercizio ha inizio in data successiva a quella di omologazione.
Per una migliore lettura del documento, all’interno delle note illustrative si è ritenuto opportuno riportare le tabelle relativi ai saldi patrimoniali al 1 gennaio 2009
solo nelle sezioni impattate dall’introduzione dell’IFRIC 12, mentre l’illustrazione
di tutti gli impatti contabili derivanti dall’applicazione retrospettiva dell’IFRIC 12
sui dati comparativi, unitamente alle note di commento, viene già fornita in modo
organico all’interno dell’apposita Appendice al presente Bilancio Consolidato.
Emendamento allo IAS 27 – Bilancio Consolidato e separato.
L’emendamento stabilisce che le modifiche nella quota di interessenza che non costituiscono perdita di controllo devono essere trattate come equity transition e quindi
devono avere contropartita a patrimonio netto. Inoltre è stato stabilito che quando
una società cede il controllo in una propria partecipata ma continua comunque a de-
77
tenere una quota di capitale nella società deve valutare la partecipazione mantenuta
in bilancio al fair value ed imputare eventuali utili o perdite derivanti dalla perdita
del controllo al conto economico. Infine l’emendamento richiede che tutte le perdite
attribuibili ai soci di minoranza siano allocate alla quota di patrimonio netto di terzi,
anche quando queste eccedano la loro quota di capitale della partecipata. Il Gruppo
ha applicato il nuovo emendamento in modo prospettico dal 1° gennaio 2010, tuttavia dalla sua adozione non sono emersi effetti contabili significativi per il Gruppo.
IFRS 3 Rivisto – Aggregazioni aziendali
Le principali modifiche apportate all’IFRS 3, che devono essere applicate in modo
prospettico dal 1° gennaio 2010, riguardano l’eliminazione dell’obbligo di valutare
le singole attività e passività della controllata al fair value in ogni acquisizione successiva, nel caso di acquisizione per fasi di società controllate. L’avviamento verrà unicamente determinato nella fase di acquisizione e sarà pari al differenziale tra il valore
delle partecipazioni immediatamente prima dell’acquisizione, il corrispettivo della
transazione ed il valore delle attività nette acquisite. Inoltre, nel caso in cui la società
non acquisti il 100% della partecipazione, la quota di interessenza di pertinenza dei
terzi può essere valutata sia al fair value, che utilizzando il metodo già previsto in precedenza dall’IFRS 3. La versione rivista del principio prevede, inoltre, l’imputazione
a conto economico di tutti i costi connessi all’aggregazione aziendale e la rilevazione
alla data di acquisizione delle passività per pagamenti sottoposti a condizione. L’adozione del nuovo trattamento contabile ha comportato effetti non significativi.
Il gruppo Save, sulla scorta di quanto novellato con l’introduzione del nuovo principio IFRS 3 Rivisto ha ritenuto opportuno considerare l’applicazione dello stesso alle
aggregazioni aziendali intervenute negli esercizi passati con particolare riferimento
all’acquisizione del ramo aziendale di ristorazione autostradale conseguente all’acquisizione della partecipazione in Ristop, società successivamente confluita nella sua
controllante Airest S.r.l..
L’applicazione di tale nuovo principio contabile consente infatti una più completa
rappresentazione degli intangibili, in particolare dei diritti contrattuali riconducibili
ai valori pagati per poter sfruttare economicamente le sub-concessioni autostradali;
diritti acquisiti a seguito della suddetta acquisizione.
Infatti, il nuovo principio prevede una più ampia possibilità di individuare separatamente gli intangibili acquisiti, piuttosto che incorporare tale valore indistintamente
nell’avviamento.
Ciò ha comportato l’effettuazione di una più definita allocazione del maggior valore
pagato nel corso della aggregazione aziendale citata al fine di considerare che una
parte dello stesso può essere strettamente ricondotto alla generazione dei flussi di
cassa futuri dei punti di ristorazione esistenti al momento dell’aggregazione i quali
prevedono una durata contrattualmente specificata.
La stima è stata effettuata da valutatori indipendenti incaricati da Save, sulla base dei
piani predisposti ai fini della suddetta acquisizione.
L’originaria allocazione, non avendo individuato intangibili specifici a cui attribuire
il maggior valore pagato, aveva previsto che lo stesso, per un valore pari a 39,6 milioni di Euro fosse riconducibile per intero a valore di Avviamento, è stata parzialmente
rivista. Tale rivisitazione ha comportato l’individuazione di un’attività immateriale
specifica quale valore dei Diritti contrattuali pagati per lo sfruttamento delle subconcessioni autostradali (di seguito “Concessioni”) il cui fair value alla data dell’originaria acquisizione è stato stimato in Euro 3,2 milioni. Tale valore è oggetto di
ammortamento nel periodo di durata delle concessioni.
La parte restante, in via residuale, per un valore pari a Euro 36,4 milioni, è stata
78
mantenuta quale valore di Avviamento
Sul valore allocato a Concessioni è stata poi calcolata la fiscalità differita passiva, per
un importo pari a 1,2 milioni di Euro, con contropartita valore di Avviamento.
Gli effetti derivanti da tali nuove considerazioni sono stati imputati per il periodo
sino al 31 dicembre 2008 direttamente contro riserva di patrimonio netto.
Si è provveduto a ripresentare i dati patrimoniali comparativi al 31 dicembre 2009
ed i dati economici comparativi relativi all’esercizio 2009 come emerge dal Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, dal Contro economico
separato consolidato, dal Conto economico complessivo consolidato, dal rendiconto
finanziario consolidato e dal Prospetto delle variazioni di patrimonio netto più sopra
presentati.
I saldi rettificati riflettono pertanto gli effetti che si sarebbero avuti se la contabilizzazione delle aggregazioni aziendali fosse avvenuta in ossequio al principio contabile
IFRS 3 Rivisto.
L’effetto sul patrimonio netto al 31 dicembre 2008 è negativo e pari a Euro -0,5
milioni.
L’effetto sul risultato dell’esercizio 2009 è negativo e pari a Euro -0,3 milioni.
L’effetto sul patrimonio netto al 31 dicembre 2009 è negativo e pari a Euro -0,8
milioni.
Principi contabili, emendamenti ed
interpretazioni applicabili
dal 1° gennaio 2010, non rilevanti
I seguenti emendamenti ed interpretazioni, applicabili dal 1° gennaio 2010, disciplinano fattispecie e casistiche non presenti all’interno del Gruppo alla data del presente
bilancio consolidato:
per il Gruppo
• Improvement all’IFRS 5 – Attività non correnti destinate alla vendita e attività
operative cessate.
• Emendamenti allo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate e allo IAS 31 –
Partecipazioni in joint ventures, conseguenti alle modifiche apportate allo IAS 27.
• IAS 7 – Rendiconto finanziario.
• Improvement agli IAS/IFRS (2009).
• Emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni
di Gruppo regolati per cassa.
• IFRIC 17 – Distribuzione di attività non liquide ai soci.
• IFRIC 18 – Trasferimento di attività dai clienti.
• Emendamento allo IAS 39 – Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione – Elementi qualificabili per la copertura
Principi contabili, emendamenti ed
interpretazioni non ancora
applicabili e non adottati in via
anticipata dal Gruppo
In data 8 ottobre 2009, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 – Strumenti
finanziari: presentazione: classificazione dei diritti emessi al fine di disciplinare la
contabilizzazione dell’emissione di diritti (diritti, opzioni o warrant) denominati in
valuta diversa da quella funzionale dell’emittente. In precedenza tali diritti erano
contabilizzati come passività da strumenti finanziari derivati; l’emendamento invece
richiede che, a determinate condizioni, tali diritti siano classificati a patrimonio netto
a prescindere dalla valuta nella quale il prezzo di esercizio è denominato. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1° gennaio 2011 in modo retrospettico.
In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di bilancio sulle parti correlate che semplifica il tipo di informazioni richieste nel caso di transazioni con parti correlate controllate dallo Stato e chiarisce la
definizione di parti correlate. Il principio è applicabile dal 1° gennaio 2011; alla data
del presente Bilancio consolidato gli organi competenti dell’Unione Europea non
hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per la sua applicazione.
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In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti
finanziari sulla classificazione e valutazione delle attività finanziarie applicabile dal
1° gennaio 2013. Questa pubblicazione rappresenta la prima parte di un processo per
fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39. Il novo principio utilizza un
unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle
caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie per determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Inoltre, il nuovo principio prevede un unico metodo di determinazione delle perdite di
valore per attività finanziarie. Alla data del presente Bilancio consolidato gli organi
competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione del nuovo principio.
In data 26 novembre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRIC
14 – Versamenti anticipati a fronte di una clausola di contribuzione minima dovuta, consentendo alle società che versano anticipatamente una contribuzione minima
dovuta di riconoscerla come un’attività. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio
2011; alla data del presente Bilancio consolidato gli organi competenti dell’Unione
Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per la sua
applicazione.
In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di una passività attraverso emissione di strumenti di capitale, che fornisce le
linee guida circa la rilevazione dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso
l’emissione di strumenti di capitale. L’interpretazione stabilisce che, se un’impresa
rinegozia le condizioni di estinzione di una passività finanziaria ed il suo creditore
accetta di estinguerla attraverso l’emissione di azioni dell’impresa, allora le azioni
emesse dalla società diventano parte del prezzo pagato per l’estinzione della passività
finanziaria e devono essere valutate al fair value; la differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta ed il valore iniziale degli strumenti di capitale emessi
deve essere imputata a conto economico nel periodo. L’interpretazione è applicabile
dal 1° gennaio 2011; alla data del presente Bilancio consolidato gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione
necessario per la sua applicazione.
Stagionalità dell’attività
A causa della natura ciclica dei settori in cui il Gruppo opera generalmente sono
attesi ricavi e risultati operativi più elevati nel secondo e terzo trimestre dell’anno,
piuttosto che nei primi e negli ultimi mesi. Le vendite più elevate si concentrano, infatti, nel periodo giugno-settembre, momento di picco delle vacanze estive, in cui si
registra il massimo livello di utenza presso le infrastrutture di mobilità direttamente
gestite (aeroporti), ed in quelle ove sono localizzati i punti vendita Food & Beverage
and Retail (aeroporti, stazioni ferroviarie, autostrade).
Stime contabili significative
Qui di seguito sono presentate le ipotesi chiave riguardanti il futuro ed altre importanti fonti di incertezza nelle stime alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero
produrre rettifiche significative nei valori di carico delle attività e passività entro il
prossimo esercizio finanziario.
Perdite di valore sull’avviamento e su altre attività immateriali specifiche
L’avviamento viene sottoposto a verifica per eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale; detta verifica richiede una stima del valore d’uso dell’unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l’avviamento, a sua volta basata sulla stima
dei flussi finanziari attesi dall’unità e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di
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sconto adeguato. Al 31 dicembre 2010 il valore complessivo degli avviamenti iscritti
è pari a Euro 58,4 milioni e maggiori dettagli sono indicati nella nota 8.
Ai fini della verifica di una eventuale perdita di valore degli avviamenti iscritti in
bilancio la società ha adottato la metodologia descritta al paragrafo “Perdite di valore
delle immobilizzazioni materiali e immateriali”. I flussi di cassa delle cash generating
unit attribuibili a ciascun avviamento sono stati desunti dai Business Plan approvati
dai Consigli di Amministrazione.
In relazione alle altre attività immateriali specifiche a vita utile definita, viene effettuata annualmente una verifica di impairment sul valore residuo, risultante dall’allocazione del maggior valore pagato in fase di acquisizione. Al 31 dicembre 2010 il
valore residuo complessivo delle attività immateriali specifiche iscritte è pari a Euro
84 milioni e maggiori dettagli sono indicati nella nota 8.
Anche in questo caso, ai fini della verifica i flussi di cassa della cash generating unit di
riferimento sono stati desunti dai Business Plan approvati dai Consigli di Amministrazione.
Per una più dettagliata ed analitica trattazione delle verifiche compiute alla data del
31 dicembre 2010 sulle singole poste di avviamento e di altre attività immateriali
specifiche, si rimanda al successivo paragrafo “Verifica della ricuperabilità del valore
delle attività o di gruppi di attività”, riportato prima dei criteri di valutazione.
Imposte differite attive
Le imposte anticipate sono riferite a differenze temporanee fra i valori di bilancio ed
i valori riconosciuti fiscalmente, riconducibili a costi a deducibilità differita, principalmente riguardanti accantonamenti per fondo rischi, e al riporto a nuovo delle
perdite fiscali di alcune società del Gruppo.
Tali attività sono iscritte in bilancio sulla base di una valutazione discrezionale degli
amministratori della probabilità del loro recupero, valutata con particolare riguardo
alla capacità della Capogruppo e delle società controllate, anche per effetto dell’esercizio dell’opzione relativa al “consolidato fiscale”, di generare con continuità redditi imponibili positivi. Essi devono stimare la probabile manifestazione temporale e
l’ammontare dei futuri utili fiscalmente imponibili.
La valutazione è stata effettuata sulla base dell’aliquota fiscale attesa per l’esercizio in
cui si prevede avverrà il riversamento della differenza temporanea. Al 31 dicembre i
crediti per imposte anticipate erano pari a Euro 24,3 milioni e ulteriori dettagli sono
forniti nella nota 11.
Fondo svalutazione crediti
Il fondo svalutazione crediti viene determinato sulla base di un’analisi specifica sia
delle pratiche in contenzioso che delle pratiche che, pur non essendo in contenzioso,
presentano qualche sintomo di ritardo negli incassi. La valutazione del complessivo
valore realizzabile dei crediti commerciali richiede di elaborare delle stime circa la
probabilità di recupero delle suddette pratiche, pertanto essa è soggetta ad incertezza.
Al 31 dicembre il fondo svalutazione crediti era pari a Euro 18,1 milioni ed ulteriori
dettagli sono forniti nella nota 5.
Fondo rinnovamento beni in concessione
A fronte degli immobili detenuti in regime di concessione, da alcune società del
gruppo, è stato stanziato un apposito fondo necessario per le manutenzioni e gli
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interventi di rinnovamento che verranno effettuati sui beni in concessione iscritti
nell’attivo dello Stato Patrimoniale, che dovranno essere devoluti allo Stato in perfette condizioni di funzionamento al termine della concessione.
Il Fondo di Rinnovamento viene annualmente alimentato sulla base di una valutazione tecnica degli stimati oneri futuri relativi alle manutenzioni cicliche necessarie
al mantenimento dei beni di cui è prevista la devoluzione gratuita al termine della
concessione (2041), ed utilizzato in ragione delle manutenzioni effettuate nel corso
del periodo. Al 31 dicembre 2010 il fondo era pari a Euro 17 milioni.
Fondi pensione e altri benefici post impiego
Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici post impiego
è determinato utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede
l’elaborazione di ipotesi circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento degli
impieghi, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità ed il futuro incremento
delle pensioni. A causa della natura di lungo termine di questi piani, tali stime sono
soggette ad un significativo grado di incertezza. Ulteriori dettagli sono forniti alla
nota 22.
Imposte correnti
Le imposte correnti per l’esercizio in corso sono valutate all’importo che ci si attende
di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale
utilizzate per calcolare l’importo sono quelle emanate o sostanzialmente emanate alla
data di chiusura del bilancio consolidato. Le imposte correnti relative ad elementi
rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio e non nel
conto economico.
VERIFICA DELLA RECUPERABILITÀ DEL VALORE DELLE ATTIVITÀ O DI
GRUPPI DI ATTIVITÀ
Con l’ausilio di advisor indipendente, sono stati compiuti i test di impairment al fine di
valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore con riferimento agli importi allocati ad Avviamento o a Concessioni, oggetto di contabilizzazione nel presente
ed in precedenti esercizi.
Il test avviene confrontando il valore contabile (carrying value) dell’attività o del gruppo di attività componenti l’unità generatrice di flussi finanziari (C.G.U.) con il valore
recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il fair value (al netto degli eventuali
oneri di vendita) ed il valore dei flussi di cassa netti attualizzati che si prevede saranno
prodotti dall’attività o dal gruppo di attività componenti la C.G.U. (valore d’uso).
Valore di avviamento derivante
dall’acquisizione di ulteriore quota
di partecipazione minoritaria
in Aer Tre S.p.A.
E’ stato compiuto il test di impairment al fine di valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore con riferimento all’importo, pari ad Euro 6,9 milioni, allocato ad
“Avviamento” in sede di acquisizione da soci terzi, avvenuta nel 2007, di una quota
di partecipazione del 35% nel capitale della società Aer Tre S.p.A..
La Cash Generating Unit identificata coincide con la legal entity Aer Tre S.p.A..
I flussi di cassa della Cash Generating Unit, sono stati desunti dal Business Plan, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società, che copre un orizzonte temporale compreso tra il 2011 ed il 2049, ed i cui elementi chiave vanno ricercati: (i)
nell’ottenimento della concessione quarantennale in regime di gestione totale, (ii)
nel piano di investimenti quali interventi sulle piste atti al conseguimento della
“seconda categoria” ed altri interventi infrastrutturali volti allo sviluppo ed al potenziamento dell’aeroporto (opere necessarie per adeguamenti normativi e di sicurezza,
upgrade tecnologici nonché interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria), iii)
82
nella crescita dei ricavi commerciali, grazie agli opportuni investimenti effettuati, in
funzione dello sviluppo del traffico.
Il piano economico utilizzato copre un orizzonte temporale così ampio, in quanto si
basa sulla revisione del piano economico-finanziario presentato ad ENAC nel 2008,
allegato all’istanza di ottenimento della gestione totale per un periodo quarantennale. Il piano stesso è stato aggiornato sulla base dei dati consuntivi 2010 e sulla base
delle previsioni di investimenti 2011-2049, concordate nell’ottobre 2009 con fornitori esterni, riviste dal management di AerTre durante il 2010.
Il Weighted Average Cost of Capital (WACC) utilizzato per l’attualizzazione dei flussi
è pari al 7,1%.
Il value in use individuato è pari a Euro 34,5 milioni, da confrontarsi con un carrying
value (o valore contabile) pari a 26,5 milioni di Euro, rettificato del capitale investito
relativo alla C.G.U. pari a 17,8 milioni di Euro.
Il valore di riferimento è stato testato al ribasso ipotizzando diversi scenari di crescita
dei principali driver di Piano, quali il variare dei passeggeri e dei ricavi commerciali,
in ipotesi di WACC costante.
I risultati delle analisi di scenario svolte non forniscono indicazioni sufficienti per
attribuire una perdita di valore durevole al carrying value di AerTre.
Inoltre è stata svolta una sensitivity analysis di tipo probabilistico al fine di fornire
ulteriori indicazioni sulla volatilità complessiva dell’enterprise value di AerTre, utilizzando una tecnica di simulazione “Montecarlo”.
Le analisi si sono concentrate sui driver di crescita del numero di passeggeri, della resa
media annua per parcheggi, dei ricavi commerciali per passeggero e sulle componenti del WACC “Beta” e “rapporto d’indebitamento”, associando agli stessi diverse
distribuzioni di probabilità.
L’applicazione di tale sensivity analysis ha portato all’individuazione di un value in
use di AerTre mediano nell’ordine di Euro 29 milioni, da confrontarsi con un carrying
value (o valore contabile) pari ad Euro 26,5 milioni, rettificato del capitale investito
netto relativo alla C.G.U..
La distribuzione dell’enterprise value di AerTre a fronte delle diverse ipotesi di variabilità dei driver di valore analizzati porta all’individuazione di una probabilità di
permanenza di un plusvalore superiore al 60%, confermando quindi il superamento
del test di impairment.
Valore di concessione derivante
dall’acquisizione della partecipazione in Centostazioni S.p.A.
E’ stato compiuto il test di impairment al fine di valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore con riferimento all’importo, pari ad Euro 62,9 milioni (valore da
considerarsi al netto degli ammortamenti cumulati alla data del 31 dicembre 2010),
allocato a “Concessioni” in sede di acquisizione, perfezionata nel corso dell’esercizio
2001, di una quota di partecipazione del 40% nel capitale di Centostazioni S.p.A..
La Cash Generating Unit identificata coincide con la legal entity Centostazioni S.p.A..
I flussi di cassa della Cash Generating Unit sono stati desunti dal piano di “re-engineering” di Centostazioni, elaborato dall’azionista Archimede 1 S.p.A., il quale prevede
una focalizzazione più spinta della società sulle attività commerciali, con una serie di
interventi volti a migliorare gli introiti da concessioni e a rivedere la gestione delle
attività pubblicitarie, oltre ad una serie di azioni tese ad ottenere maggiore efficienza,
mirate a contenere i costi di struttura e del lavoro.
83
Inoltre, il piano include l’entrata a regime di una serie di progetti di sviluppo, che
sfruttano le opportunità nell’ambito del core business di Centostazioni.
Tali sviluppi includono gestioni di spazi commerciali e estensione di servizi di facility
management in nuove stazioni.
Il periodo di riferimento è stato suddiviso in due stadi: il primo stadio (2011-2015)
si riferisce ai flussi espliciti di piano forniti dal Management, il secondo stadio (20162041) si riferisce ai flussi rivenienti dall’applicazione di un tasso di crescita “g” pari
a 1,5% ai ricavi dell’anno 2015, sino al termine della durata della Concessione, con
un margine lordo prudenzialmente in calo fino alla fine della concessione (rispettivamente del 28% per il periodo 2016-2020, del 27,5% per il periodo 2021-2030 e del
26.5% dal 2031 al 2041).
Secondo molteplici indicazioni internazionali, il range tipico del fattore di crescita
“g” in termini reali è orientativamente compreso tra 0,5% e 2,5%. Nella fattispecie
si è ritenuto opportuno fare riferimento al saggio di crescita medio atteso dell’economia italiana.
Il WACC utilizzato per l’attualizzazione dei flussi è pari al 6,8%.
L’enterpirse value di pertinenza di Archimede 1 è pari a circa Euro 97,4 milioni da
confrontare con un carrying value (o valore contabile) rettificato delle attività nette
componenti la C.G.U. pari a 85,4 milioni di Euro.
E’ stata compiuta una sensitivity analysis con riferimento al valore d’uso, al variare della crescita dei ricavi, in diminuzione dall’1,5% allo 0%, e al diminuire dell’EBITDA
margin dal 2021 al 2041.
I value in use risultanti oscillano tra 86,4 milioni di Euro e 97,4 milioni di Euro,
anche in ipotesi di crescita e marginalità lorda peggiorative, pertanto tali analisi
non forniscono indicazioni sufficienti per attribuire una perdita di valore durevole al
Carrying Amount.
Inoltre è stata svolta una ulteriore sensitivity analysis di tipo probabilistico, al fine di
fornire ulteriori indicazioni sulla volatilità complessiva dell’enterprise value di Centostazioni.
Le analisi si sono concentrate sui driver tasso di crescita “g”, EBITDA margin 20162020, l’incidenza del capitale circolante netto sui ricavi post-Piano, e le componenti
del WACC “Beta” e “rapporto d’indebitamento”, associando agli stessi diverse distribuzioni di probabilità.
L’applicazione di tale sensitivity analysis ha portato all’individuazione dell’enterprise
value di Centostazioni in un valore mediano nell’ordine di 95,6 milioni per la quota
di pertinenza di Archimede 1.
La distribuzione dell’enterprise value di Centostazioni, a fronte delle diverse ipotesi di
variabilità dei driver di valore analizzati, porta all’individuazione di una probabilità
di permanenza di un plusvalore quasi prossimo al 100%, confermando quindi il superamento del test di impairment
Valore di concessione derivante
dall’acquisizione delle partecipazione in Airest Praga
E’ stato compiuto il test di impairment al fine di valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore con riferimento agli importi allocati a “Concessioni” e ad
“Avviamento” in sede di acquisizione, avvenuta nel corso del 2008, delle società Fast
Food Servis a.s. (FFS) e ITP Services s.r.o. (ITPS), fuse nel 2010 in un’unica società
denominata Airest Praga.
Il plusvalore allocato a “Concessioni” è pari ad Euro 19 milioni, (valore da conside-
84
rarsi al netto degli ammortamenti cumulati alla data del 31 dicembre 2010), mentre
è stato allocato ad “Avviamento” un valore pari a 4 milioni di Euro.
Il carrying amount (valore contabile) equivale ad Euro 21,7 milioni di Euro, rettificato
del capitale investito netto di pertinenza della C.G.U..
La Cash Generating Unit identificata è rappresentata da Airest Praga.
I flussi di cassa della Cash Generating Unit sono stati desunti dal piano, elaborato ed
approvato dagli amministratori di Airest Group, il quale tiene conto di una crescita
annua del numero dei passeggeri pari all’8% medio in base alle stime fornite dal
management dell’aeroporto e agli studi di settore.
Il periodo di riferimento è stato suddiviso in due stadi: il primo stadio (2011-2015)
si riferisce ai flussi espliciti di piano forniti dal Management, il secondo stadio (20152030) si riferisce ai flussi rivenienti dall’applicazione di un tasso di crescita “g” pari a
1,5% al flusso del periodo precedente, sino al termine della durata della Concessione
per entrambe le società, con una marginalità media, a livello di EBITDA, prudenzialmente decrescente fino a scadenza, con investimenti di mantenimento pari allo
0,5% dei ricavi.
Il WACC utilizzato per l’attualizzazione dei flussi è pari all’8,6%.
E’ stata compiuta una sensitivity analysis testando al ribasso il valore d’uso, ipotizzando un tasso di crescita “g” dei free cash flow operativi dallo 0% al 1,5% e un ribasso
della redditività lorda.
I value in use risultanti oscillano tra 23,5 milioni di Euro e 26,9 milioni di Euro, in
ipotesi di WACC costante, ritenendo il WACC individuato, sufficientemente rappresentativo del profilo di rischio della CGU.
Nell’ipotesi di crescita nulla e di marginalità lorda in significativo peggioramento
rispetto alle ipotesi del Piano, il plusvalore rispetto al carrying amount resterebbe comunque superiore, confermando quindi il superamento del test di impairment.
Valore di concessione derivante
dall’acquisizione della partecipazione in R&M Airport S.r.l. (fusa per
incorporazione in Airest s.r.l. con
effetti dal 1° gennaio 2009)
E’ stato compiuto il test di impairment al fine di valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore con riferimento all’importo, pari ad Euro 1 milione (valore da
considerarsi al netto degli ammortamenti cumulati alla data del 31 dicembre 2010),
allocato a “Concessioni” in sede di acquisizione, avvenuta nel corso del precedente
esercizio, della società R&M Airport S.r.l., fusa per incorporazione nella sua controllante Airest S.r.l., con effetti contabili e fiscali a partire dal 1° gennaio 2009.
L’analisi è stata prudenzialmente circoscritta alla location dell’Aeroporto di Fiumicino, ancorché il valore recuperabile dell’intangibile oggetto di valutazione sia più
propriamente riferibile alla Cash Generating Unit “Canale Aeroportuale Italia” nella
sua interezza.
I flussi di cassa dei 6 punti vendita gestiti a Fiumicino sono stati desunti dal piano,
elaborato ed approvato dagli amministratori della società, il quale prevede un aumento dei ricavi che considera il tasso di crescita previsto dell’inflazione pari al 2%
su base annua, un’attesa di incremento del traffico passeggeri transitanti nelle zone in
cui si trovano i punti vendita gestiti dalla società stimata al 5,5% medio annuo. Per il
costo del venduto è stata prevista un’incidenza sul fatturato tendenzialmente costante
ed allineata ai risultati storici ed al budget della società.
L’orizzonte temporale considerato dal Piano spazia dal 2011 al 2018, ipotizzando le
probabilità di rinnovo dei contratti in essere per ulteriori 5 anni.
Il WACC utilizzato per l’attualizzazione dei flussi è pari all’8,2%.
L’entrerprise value è stato stimato sulla base del piano e attribuendo ai flussi economici
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attesi nel periodo di rinnovo una probabilità di realizzo del 50%, escludendo inoltre
ipotesi di ulteriori rinnovi e l’attribuzione di un valore terminale.
Il value in use selezionato, corrispondente ad un WACC dell’8,2% è pari a 2,8 milioni
di Euro, da confrontarsi con un carrying value (o valore contabile) rettificato del capitale investito netto riconducibile alla C.G.U. pari a 2,2 milioni di Euro.
Alla luce dell’approccio prudenziale della società, non si è ritenuto necessario svolgere sensitivities, volte ad individuare scenari peggiorativi, ritenendo che non vi siano
alla data di riferimento nessuna indicazione circa eventuali riduzioni di valore dell’attività intangibile associata.
Valore di avviamento e di
concessione derivante
dall’acquisizione del ramo aziendale
di “Terminal Catering” conseguente
all’acquisizione della partecipazione
in Airest Group
E’ stato compiuto il test di impairment al fine di valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore con riferimento al maggior importo pagato, rispetto al valore
di patrimonio netto, in sede di acquisizione, avvenuta nel corso dell’esercizio 2006,
del ramo aziendale di Terminal Catering, ad oggi gestito dal Gruppo austriaco Airest
sulle locations di Vienna (Cash Generating Unit “Vienna”), e di Salzburg, Graz, Klagenfurt e Ljubljana (Cash Generating Unit “Other locations”) ed allocato per Euro 9,3
milioni ad “Avviamento”, ed Euro 1,3 milioni (valore al netto degli ammortamenti
cumulati alla data del 31 dicembre 2010) a “Concessioni” (ammortizzato in 10 anni).
Le Cash Generating Unit identificate sono individuate sulla base di una impostazione
gestionale, utilizzata anche dal Management a fini decisionali, che prescinde dalle
legal entities societarie (le due Cash Generating Unit di fatto esplicitano le locations
di operatività delle società Airest Gastronomy & Retail GmbH ed Airest Catering
d.o.o.).
I flussi di cassa delle Cash Generating Unit sono stati desunti dal piano, elaborato
ed approvato dagli amministratori di Airest Group, il quale prevede una crescita
media dei ricavi del 7,5% nel periodo 2011-2015 e tiene conto dell’inaugurazione a
Vienna del nuovo terminal passeggeri (Sky Link) nell’anno 2013. Tale crescita viene
riflessa in un incremento dei ricavi per la durata del piano pari a circa il 4% medio
annuo (escludendo l’esercizio 2013 di apertura del nuovo terminal Sky Link, in cui è
previsto un incremento dei ricavi del 20%). Per il costo del venduto è stata prevista
un’incidenza sul fatturato sostanzialmente costante ed in linea con i valori di budget
2011; i costi operativi sono stati incrementati dell’inflazione più una componente
variabile sulla crescita del fatturato.
Il piano copre, per entrambe le Cash Generating Unit, un orizzonte temporale compreso tra il 2011 ed il 2015 con flussi finanziari espliciti forniti dal Management, mentre
per gli anni successivi al 2015 è calcolato un terminal value con il metodo attuariale
della rendita perpetua, applicato agli ultimi flussi disponibili sulla base di un tasso
di crescita “g” dell’1,5%, con marginalità, a livello di EBITDA, ipotizzata prudenzialmente pari alla media del triennio 2013-2015.
Il WACC utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di entrambe le Cash Generating
Unit è pari al 7,7%.
E’ stata compiuta una sensitivity analysis con riferimento al valore d’uso della Cash
Generating Unit “Vienna”, al variare del tasso di crescita “g” del free cash flow operativi per la determinazione del terminal value dallo 0% all’1,5% e al variare del
margine perpetuo, in ipotesi di WACC costante, perché ritenuto sufficientemente
rappresentativo del profilo di rischio della CGU. I value in use risultanti oscillano tra
28,3 milioni di Euro e 37,5 milioni di Euro; il value in use selezionato, corrispondente
ad un WACC del 7,7% e ad un tasso “g” dell’1,5%, è pari a 37,5 milioni di Euro,
da confrontarsi con un carrying value (o valore contabile), rettificato di attività del
gruppo componenti la C.G.U., pari a 9,8 milioni di Euro confermando,quindi, il
superamento del test di impairment.
86
E’ stata compiuta, inoltre, una sensitivity analysis con riferimento al valore d’uso della
Cash Generating Unit “Other locations”, al variare del tasso di crescita “g” del free cash
flow operativi per la determinazione del terminal value dallo 0% al 1,5% e al variare
del margine perpetuo, in ipotesi di WACC costante, perché ritenuto sufficientemente rappresentativo del profilo di rischio della CGU. I value in use risultanti oscillano
tra 3,0 milioni di Euro e 5,4 milioni di Euro; il value in use selezionato, corrispondente ad un WACC del 7,7% e ad un tasso “g” dell’1,5%, è pari a 5,3 milioni di
Euro, da confrontarsi con un carrying value (o valore contabile) rettificato del capitale
netto investito relativo alla C.G.U. pari a 1,8 milioni di Euro, confermando quindi il
superamento del test di impairment.
Valore di avviamento derivante
dall’acquisizione del ramo aziendale
di ristorazione conseguente all’acquisizione della partecipazione in
Ristop ora confluita nella controllata
Airest S.r.l.
E’ stato compiuto il test di impairment al fine di valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore con riferimento al maggior importo pagato, rispetto al valore
di patrimonio netto, in sede di acquisizione dei rami aziendali di “Ristorazione Autostradale” e di “Ristorazione Urbana”, facenti capo alla società Ristop S.r.l., ad oggi
incorporata da Airest S.r.l. allocato per Euro 37,7 milioni ad “Avviamento” e per
Euro 1,4 milioni (valore da considerarsi al netto degli ammortamenti cumulati alla
data del 31 dicembre 2010) a “Concessioni” .
Le due Cash Generating Unit identificate coincidono con i rami aziendali appena menzionati e sono individuate sulla base di una impostazione gestionale ed organizzativa,
utilizzata anche dal Management a fini decisionali.
I flussi di cassa delle Cash Generating Unit sono stati desunti dal piano, elaborato e
approvato dagli amministratori di Airest S.r.l.. Le assunzioni di base di tale piano
comprendono, per il canale autostradale, una crescita annua dei ricavi pari all’11,5%
per effetto sia della crescita organica dei punti vendita a parità grazie allo sviluppo
previsto del traffico, che del rinnovo e apertura – nel corso del quinquennio – di
nuovi punti vendita già aggiudicati. Per il canale urbano è prevista una crescita dei
ricavi annua pari al 3,5% grazie alla crescita dei visitatori ed allo sviluppo dell’outlet
McArthur Glen di Noventa che nel corso del 2010 ha portato al raddoppio dell’area
commerciale e si prevede porterà un beneficio in termini di maggiori ricavi sui tre
punti vendita Airest grazie ai maggiori flussi di visitatori che verranno generati.
Il piano copre, per entrambe le Cash Generating Unit, un orizzonte temporale compreso tra il 2011 ed il 2015 con flussi finanziari espliciti forniti dal Management,
mentre per gli anni successivi al 2015 è calcolato un terminal value con l’approccio di
attualizzazione della rendita perpetua, applicato agli ultimi flussi disponibili sulla
base di un tasso di crescita “g” dell’1,5%.
Il WACC utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di entrambi i rami aziendali sopra
menzionati è pari all’8,2%.
E’ stata compiuta una sensitivity analysis svolta in due fasi, con riferimento al valore
d’uso del ramo aziendale “Ristorazione Autostradale”, avente un carrying value, (o
valore contabile) rettificato delle attività nette componenti la C.G.U. del ramo di
business in esame, pari a 35,7 milioni di Euro.
La prima fase prevede l’analisi del value in use al variare del tasso di crescita “g” dei
free cash flow operativi per la determinazione del terminal value dallo 0% all’1,5% e
al variare del margine perpetuo, in ipotesi di WACC costante, perché ritenuto sufficientemente rappresentativo del profilo di rischio della CGU. I value in use risultanti
oscillano tra 32,3 milioni di Euro e 43,6 milioni di Euro. La seconda fase di sensitivities analysis, alla luce dei risultati della fase precedente, si è svolta utilizzando un
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modello simulativo di tipo probabilistico. Le analisi si sono concentrate sui seguenti
driver: tasso di crescita g, componente “Beta” del WACC e rapporto di indebitamento. L’applicazione del modello simulativo ha portato nel 65% dei casi ad un plusvalore positivo del value in use rispetto al valore contabile, fornendo quindi un supporto
sufficiente al superamento del test di impairment.
E’ stata compiuta, inoltre, una sensitivity analysis, con riferimento al valore d’uso del
ramo aziendale “Ristorazione Urbana”, avente un carrying value, (o valore contabile)
rettificato delle attività nette componenti la C.G.U. del ramo di business in esame,
pari a 5 milioni di Euro.
L’analisi del value in use è stata effettuata al variare del tasso di crescita “g” dei free
cash flow operativi per la determinazione del terminal value dallo 0% all’1,5% e al
variare del margine perpetuo, in ipotesi di WACC costante, perché ritenuto sufficientemente rappresentativo del profilo di rischio della CGU. I value in use risultanti
oscillano tra 5,3 milioni di Euro e 7,5 milioni di Euro, confermando quindi il superamento del test di impairment.
Valore di marchio derivante
dall’acquisizione di ulteriore quota
di partecipazione del 50% in Very
Italian Food S.r.l.
E’ stato compiuto il test di impairment ai fini di valutare l’esistenza di eventuali perdite
durevoli di valore con riferimento all’importo, pari ad Euro 1,0 milioni (valore al netto degli ammortamenti cumulati alla data del 31 dicembre 2010), allocato a “Marchi” in sede di acquisizione del residuo 50% di partecipazione nella società V.I.F..
La Cash Generating Unit identificata coincide con la legal entity Very Italian Food S.r.l.
.
I flussi di cassa della Cash Generating Unit sono stati desunti dal piano, elaborato ed
approvato dagli amministratori di Airest S.r.l., il quale copre un orizzonte temporale
compreso tra il 2011 ed il 2015 con flussi finanziari espliciti forniti dal Management,
mentre per gli anni successivi al 2015 è calcolato un terminal value con l’approccio
di attualizzazione della rendita perpetua, applicando agli ultimi flussi disponibili un
tasso di crescita “g” dell’1,5%.
La crescita dei ricavi, provenienti da clienti captive (società del gruppo Airest) per il
95% circa, riflette gli sviluppi previsti sui punti vendita del gruppo Airest a perimetro invariato e le nuove aperture di punti vendita in franchising a marchio Rustchelli
& Mangione. I costi operativi crescono in misura pari all’inflazione (sulla base di un
tasso del 2% medio annuo) più una componente variabile sul fatturato; i costi del
personale in aumento riflettono la crescita della manodopera a fronte della crescita
della domanda.
Il WACC utilizzato per l’attualizzazione dei flussi è pari all’8,2%.
E’ stata compiuta una sensitivity analysis con riferimento al valore d’uso al variare del
tasso di crescita “g” dei free cash flow operativi per la determinazione del terminal value dallo 0% all’1,5% e al variare del margine perpetuo, in ipotesi di WACC costante,
perché ritenuto sufficientemente rappresentativo del profilo di rischio della C.G.U..
I value in use risultanti oscillano tra 12,7 milioni di Euro e i 15,6 milioni di Euro, da
confrontarsi con un carrying value (o valore contabile) rettificato delle attività nette
componenti la C.G.U. pari a 11,2 milioni di Euro, confermando quindi il superamento del test di impairment.
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Criteri di valutazione
I principi IAS/IFRS applicati sono indicati nei punti seguenti.
Immobilizzazioni immateriali
Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabile,
controllate dall’impresa ed in grado di produrre benefici economici futuri, nonché
quelle derivanti da operazioni di aggregazione aziendale.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono iscritte al costo di acquisto o
di produzione o, se derivano da operazioni di aggregazione di imprese, sono capitalizzate al valore equo alla data di acquisizione; esse sono inclusive degli oneri accessori,
ed ammortizzate sistematicamente per il periodo della loro residua possibilità di utilizzazione secondo quanto previsto dallo IAS 36 e sottoposte a test di congruità ogni
volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore.
L’ammortamento si applica sistematicamente lungo la vita utile dell’attività immateriale a seconda delle prospettive di impiego economico stimate. Il valore residuo alla
fine della vita utile si presume pari a zero a meno che ci sia un impegno da parte di
terzi all’acquisto dell’attività alla fine della sua vita utile oppure se esiste un mercato
attivo per l’attività. Gli amministratori rivedono la stima della vita utile dell’immobilizzazione immateriale a ogni chiusura di esercizio.
Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate
a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell’attività immateriale.
Le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita sono sottoposte a verifica annuale della ricuperabilità del loro valore a livello individuale o a livello di unità generatrice di cassa (cd. impairment test).
La ricuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata adottando i criteri indicati
più sotto.
Per tali attività non è rilevato alcun ammortamento. La vita utile di un bene immateriale con vita indefinita è riesaminata con periodicità annuale al fine di accertare il
persistere delle condizioni alla base di tale classificazione.
Di seguito vengono riassunti gli anni di vita utile delle differenti tipologie di immobilizzazioni immateriali:
Categoria
Diritti di brevetto e di utilizzazione opere d’ingegno: software
Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali
Concessioni
Licenze, marchi e altri diritti simili
Oneri pluriennali vari
Periodo ammortamento
3, 5 anni
Durata concessione aeroportuale
Durata concessioni
Durata contrattuale
5 anni o durata concessione
La voce “Diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell’ingegno” si riferisce
principalmente ai costi per l’implementazione e la personalizzazione del software gestionale.
La voce “Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali” accoglie il valore rilevato
tra le attività immateriali a fronte delle infrastrutture aeroportuali possedute in relazione al diritto di concessione acquisito per la gestione delle stesse infrastrutture in
contropartita al diritto ad addebitare gli utenti per l’utilizzo delle medesime infrastrutture, nell’espletamento di pubblico servizio, conformemente a quanto disposto
dall’IFRIC 12 - Accordi per Servizi in Concessione. Si rinvia per una più ampia trattazione a quanto dettagliato nell’apposita Appendice al presente “Bilancio Consolidato”.
La voce “Concessione” si riferisce principalmente al maggior valore corrisposto, ri-
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spetto al patrimonio netto di pertinenza, in occasione dell’acquisto della partecipazione in Centostazioni S.p.A. per l’ottenimento della concessione all’utilizzo e sfruttamento degli spazi commerciali di 103 medie stazioni. Viene ammortizzato lungo
la durata quarantennale della stessa.
Inoltre la voce concessione si riferisce al valore equo riconosciuto ai contratti di concessione in occasione dell’acquisto di società che operano nel settore Food & Beverage
and Retail principalmente in infrastrutture in regime di concessione, subconcessione
o contratti assimilabili.
Lo IAS 38, pur non trattando nello specifico l’argomento in questione ma argomentando in generale delle attività immateriali a vita definita stabilisce che la vita utile
di un’attività immateriale derivante da diritti contrattuali o da altri diritti legali
deve essere determinata sulla base del periodo minore tra la durata dei diritti contrattuali o legali (durata della concessione) ed il periodo di utilizzo dell’attività stessa.
La ricuperabilità del valore di iscrizione decurtato dell’ammortamento è verificata
annualmente adottando i criteri dell’impairment test.
La voce “Licenze, marchi e altri diritti simili” si riferisce essenzialmente a importi
capitalizzati a fronte della registrazione di marchi della ristorazione e di licenze per la
vendita di tabacchi, relativi a società del settore Food & Beverage and Retail.
La voce “Oneri pluriennali vari” si riferisce principalmente ad indennità corrisposte a
concessionari per l’apertura di punti vendita Food & Beverage nell’ambito di stazioni
ferroviarie ed in autostrada.
Aggregazioni di imprese e
avviamento
Aggregazioni aziendali effettuate prima del 1° gennaio 2010
L’acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell’acquisizione. Il costo dell’acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti,
alla data di scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli
strumenti rappresentativi di capitale emessi dall’acquirente, in cambio del controllo
della società acquisita comprensivi dei costi direttamente attribuibili all’aggregazione aziendale.
Il costo dell’acquisizione viene allocato alle attività, alle passività e alle passività potenziali della società acquisita valorizzati ai relativi fair value alla data di acquisizione
che soddisfano i criteri previsti dal IFRS 3. La differenza così rilevata tra il costo
dell’aggregazione aziendale e l’interessenza dell’acquirente al fair value (valore equo)
netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili, viene contabilizzata
come avviamento.
L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale non é ammortizzato; annualmente viene verificato se esso abbia subito riduzioni di valore, o più frequentemente
se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità che potrebbe aver
subito una riduzione di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 “Riduzione di
valore delle attività”.
L’avviamento viene sottoposto a un’analisi di ricuperabilità con cadenza annuale o
anche più breve nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che
possano far emergere eventuali perdite di valore. Ai fini della determinazione del fair
value delle attività e delle passività e dei test di impairment le valutazioni degli amministratori vengono supportate dall’intervento di esperti indipendenti.
L’interessenza degli azionisti di minoranza nelle imprese acquisite è inizialmente
valutata in misura pari alla loro quota dei valori correnti delle attività, passività e
passività potenziali iscritte.
Aggregazioni aziendali effettuate dopo il 1° gennaio 2010
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A seguito dell’introduzione del principio IFRS 3 Rivisto, a partire dal 1° gennaio 2010, data di prima applicazione in via prospettica dello stesso, le aggregazioni
aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisizione.
Il costo di un’acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value (valore equo) alla data di acquisizione e dell’importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell’acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, l’acquirente
deve valutare qualsiasi partecipazione di minoranza nell’acquisita al fair value (valore
equo) oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell’acquisita. I costi di acquisizione sono spesati e classificati
tra le spese amministrative.
Quando il gruppo acquisisce un business, deve classificare o designare le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione.
Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato
dal contratto primario.
Se l’aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, l’acquirente deve ricalcolare il fair
value della partecipazione precedentemente detenuta e valutata con l’equity method e
rilevare nel conto economico l’eventuale utile o perdita risultante. Ogni corrispettivo
potenziale deve essere rilevato dall’acquirente al fair value alla data di acquisizione. La
variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, sarà rilevata secondo quanto disposto dallo IAS 39, nel conto economico o nel
prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Se il corrispettivo
potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non deve essere ricalcolato
sino a quando la sua estinzione sarà contabilizzata contro patrimonio netto. L’avviamento è inizialmente valutato al costo che emerge come eccedenza tra la sommatoria
del corrispettivo corrisposto e l’importo riconosciuto per le quote di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se
il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la
differenza è rilevata nel conto economico. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento
è valutato al costo ridotto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica
per riduzione di valore, l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale deve,
dalla data di acquisizione, essere allocato ad ogni unità generatrice di flussi di cassa
del gruppo che si prevede benefici dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che altre
attività o passività dell’entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l’avviamento è stato allocato ad un’unità generatrice di flussi finanziari e l’entità
dismette parte delle attività di tale unità, l’avviamento associato all’attività dismessa
deve essere incluso nel valore contabile dell’attività quando si determina l’utile o la
perdita derivante dalla dismissione. L’avviamento associato con l’attività dismessa
deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell’attività dismessa e della
parte mantenuta dell’unità generatrice di flussi finanziari.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente rilevate al costo di acquisto o di realizzazione o, se derivano da operazioni di aggregazioni di imprese, al valore equo alla
data di acquisizione; il valore comprende il prezzo pagato per acquistare o costruire
l’attività (al netto di sconti e abbuoni) e gli eventuali costi direttamente attribuibili
all’acquisizione e necessari alla messa in funzione del bene. Per i beni presi in carico
da terzi, gli stessi sono valorizzati al fair value sulla base di specifica perizia.
Il prezzo di acquisto o il costo di realizzazione si intende al netto dei contributi pubblici in conto capitale che sono rilevati quando le condizioni per la loro concessione
si sono verificate.
I terreni, sia liberi da costruzioni, sia annessi a fabbricati civili e industriali, sono stati
contabilizzati separatamente e non vengono ammortizzati in quanto elementi a vita
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utile illimitata.
Le attività materiali sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e
di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito.
L’ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene.
Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico fra i costi per ammortamenti. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi
che le hanno generate.
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi
dall’uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l’eventuale perdita o utile
(calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata
a conto economico nell’anno della suddetta eliminazione.
Quando l’attività materiale è costituita da più componenti significativi aventi vite
utili differenti, l’ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Non sono
oggetto di ammortamento i terreni e le attività materiali destinate alla cessione che
sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il loro fair value al netto degli oneri
di dismissione.
Le spese di manutenzione e riparazione, che non siano suscettibili di valorizzare e/o
prolungare la vita residua dei beni, sono spesate nell’esercizio in cui sono sostenute;
in caso contrario vengono capitalizzate.
Le immobilizzazioni materiali sono ammortizzate in quote costanti sulla base della
residua possibilità di utilizzazione, esposta nella seguente tabella:
Categoria
Costruzioni leggere e fabbricati
Macchine attrezzature pista
Macchine operatrici
Impianti di telesegnalazione
Altri impianti
Attrezzatura
Automezzi
Macchine elettroniche
Macchine e mobili ufficio
Migliorie su beni di terzi
Aliquote
3%
31,5%
10,0%
25,0%
8% - 12%
15% - 25%
20% - 25%
20%
10% - 12% - 15%
Minore tra durata residua concessione e utilità
economica miglioria
Beni in locazione finanziaria
I beni acquisiti con contratti di locazione finanziaria, che sostanzialmente trasferiscono al Gruppo tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, sono
capitalizzati dalla data di inizio del contratto al valore equo del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing con contestuale rilevazione tra le passività
del corrispondente debito finanziario verso le società locatrici.
I canoni di leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota interessi in modo da ottenere l’applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito (quota
capitale). Gli oneri finanziari sono addebitati a conto economico.
I beni in leasing capitalizzati sono ammortizzati sulla base della vita utile stimata del
bene.
Perdite di valore delle immobilizza-
I valori contabili delle attività materiali e immateriali del Gruppo SAVE sono oggetto di valutazione ogni qualvolta vi siano evidenti segnali interni o esterni all’impresa
che indichino la possibilità del venir meno del valore dell’attività o di un gruppo di
esse (definite come Unità Generatrici di Cassa o CGU).
Il valore recuperabile è il maggiore fra il valore equo dell’attività o unità generatrice
di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso. Il valore recupe-
zioni materiali ed immateriali
92
rabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi
finanziari che non sono ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività
o gruppi di attività.
Se il valore contabile di un’attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività
ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al
valore recuperabile. Nel determinare il valore d’uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione ante-imposte
che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici
dell’attività. Nel determinare il valore equo al netto dei costi di vendita, viene utilizzato un adeguato modello di valutazione. Tali calcoli sono effettuati utilizzando opportuni moltiplicatori di valutazione, prezzi di titoli azionari quotati per partecipate
i cui titoli sono pubblicamente negoziati, e altri indicatori di valore equo disponibili.
Perdite di valore su attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle
categorie di costo coerenti con la destinazione dell’attività che ha evidenziato la perdita di valore.
A ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta inoltre, con riferimento alle attività
diverse dall’avviamento, l’eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della
riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni
esistano, stima il valore recuperabile. Il valore di un’attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime su cui si
basava il calcolo del valore recuperabile determinato successivamente alla rilevazione
dell’ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico
che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell’ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata
a conto economico a meno che l’immobilizzazione non sia contabilizzata a valore
rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
Il valore dell’avviamento non può essere ripristinato in seguito ad aumenti nel valore
recuperabile.
I seguenti criteri sono utilizzati per la contabilizzazione di perdite di valore relative
a specifiche tipologie di attività:
Avviamento e Concessione
Il Gruppo sottopone i valori iscritti ad avviamento e a concessione a verifica per perdite di valore su base annua, o più frequentemente se eventi o cambiamenti nelle circostanze indicano che il valore contabile potrebbe essere soggetto a perdita di valore.
La perdita di valore sulle suddette attività immateriali è determinata valutando il
valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari) a cui le stesse sono riconducibili. Laddove il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrici di flussi
finanziari) è minore del valore contabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (o
gruppo di unità generatrici di flussi finanziari) a cui le attività immateriali sono state
allocate, una perdita di valore è rilevata.
L’abbattimento del valore dell’avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.
Il Gruppo effettua la verifica annuale sulla perdita di valore delle attività immateriali
sopra individuate durante il processo di chiusura del bilancio annuale.
L’impairment test avviene confrontando il valore contabile dell’attività o della unità
generatrice di flussi finanziari (C.G.U.) con il valore recuperabile della stessa, dato
dal maggiore tra il fair value (al netto degli eventuali oneri di vendita) ed il valore dei
flussi di cassa netti attualizzati che si prevede saranno prodotti dall’attività o dalla
C.G.U..
93
Ciascuna unità o gruppo di unità a cui viene allocato l’intangibile specifico rappresenta il livello più basso all’interno del Gruppo in cui lo stesso è monitorato a fini di
gestione interna.
Le condizioni e le modalità di eventuale ripristino di valore di un’attività in precedenza svalutata applicate dal Gruppo, escludendo comunque qualsiasi possibilità di
ripristino di valore dell’avviamento, sono quelle previste dallo IAS 36.
Partecipazioni in società controllate
e collegate
Il Gruppo detiene alcune partecipazioni in società controllate che tuttavia consolidare non sono oggetto di consolidamento a fronte del fatto che le stesse sono attualmente da considerasi non operative, per cui l’effetto patrimoniale ed economico che
deriverebbe da un consolidamento integrale di tali partecipazioni è sostanzialmente
riconducibile al valore di iscrizione delle stesse nel bilancio di Gruppo.
Le partecipazioni del Gruppo in società collegate sono valutate con il metodo del
patrimonio netto. Una collegata è una società su cui il Gruppo esercita un’influenza
significativa e che non è classificabile come controllata o joint venture.
Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata è inizialmente rilevata al costo e il valore contabile è aumentato o diminuito per rilevare
la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata
realizzati dopo la data di acquisizione.
L’avviamento afferente alla collegata è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad ammortamento né ad una singola verifica di riduzione
durevole di valore (impairment).
Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d’esercizio
della società collegata. Nel caso in cui una società collegata rilevi rettifiche con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza e
ne dà rappresentazione, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio
netto. Profitti e perdite derivanti da transazioni tra il Gruppo e la collegata, sono
eliminati in proporzione alla partecipazione nella collegata.
La quota di pertinenza del Gruppo del risultato d’esercizio della società collegata è
rilevata nel conto economico. La quota di pertinenza rappresenta il risultato della collegata attribuibile agli azionisti; si tratta quindi del risultato al netto delle imposte e
delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata.
La data di chiusura del bilancio della collegata deve corrispondere alla data di chiusura del bilancio della capogruppo. Il bilancio della collegata deve essere redatto utilizzando principi contabili uniformi per operazioni e fatti simili in circostanze similari.
Successivamente all’applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta
se sia necessario riconoscere un’ulteriore perdita di valore della propria partecipazione
nella società collegata. Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se ci siano evidenze
obiettive che la partecipazione nella società collegata abbia subito una perdita durevole di valore. Se ciò è avvenuto, il Gruppo calcola l’ammontare della perdita come
differenza tra il valore recuperabile della collegata ed il valore di iscrizione della
stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell’utile (perdita)
d’esercizio. Una volta persa l’influenza notevole sulla collegata, il Gruppo valuta e rileva qualsiasi
partecipazione residua al fair value. Qualsiasi differenza tra il valore di carico della
partecipazione alla data di perdita dell’influenza notevole ed il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti deve essere rilevato a conto economico.
Attività non correnti detenute per la
Le attività non correnti e i gruppi in dismissione classificati come posseduti per la
vendita ed attività cessate
94
vendita devono essere valutati al minore tra il valore contabile ed il valore equo al
netto dei costi di vendita. Le attività non correnti e i gruppi in dismissione sono
classificati come posseduti per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato
con un’operazione di vendita anziché tramite il suo uso continuativo. Si considera
rispettata questa condizione solo quando la vendita è altamente probabile e l’attività
o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali
condizioni. La Direzione deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento
dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.
Nel conto economico consolidato e del periodo di confronto dell’anno precedente,
gli utili e le perdite delle attività operative cessate sono rappresentate separatamente
dagli utili e dalle perdite delle attività operative, sotto la linea dell’utile dopo le
imposte, anche quando il Gruppo mantiene dopo la vendita una quota di minoranza
nella controllata. L’utile o la perdita risultanti, al netto delle imposte, sono esposti
separatamente nel conto economico.
Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali una volta classificati come
posseduti per la vendita non devono più essere ammortizzati.
Altre attività finanziarie
Lo IAS 39 prevede le seguenti tipologie di strumenti finanziari: attività finanziarie
al valore equo con variazioni imputate a conto economico, finanziamenti e crediti,
investimenti detenuti fino a scadenza e attività disponibili per la vendita.
Inizialmente tutte le attività finanziarie sono rilevate al valore equo aumentato, nel
caso di attività diverse da quelle al valore equo con variazioni a conto economico,
degli oneri accessori. Al momento della sottoscrizione, il Gruppo considera se un
contratto contiene derivati impliciti.
I derivati impliciti sono scorporati dal contratto ospite se questo non è valutato a
valore equo quando l’analisi mostra che le caratteristiche economiche ed i rischi del
derivato implicito non sono strettamente correlati a quelli del contratto ospite.
Il Gruppo determina la classificazione delle proprie attività finanziarie dopo la rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di
ciascun esercizio finanziario.
Attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico
Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al valore equo con
variazioni imputate a conto economico.
Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite ai fini di
vendita nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come
strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati
come strumenti di copertura efficace. Utili o perdite sulle attività detenute per la
negoziazione sono rilevati a conto economico.
Laddove un contratto contenga uno o più derivati incorporati, l’intero contratto ibrido può essere designato come una attività finanziaria a valore equo con variazioni
imputate a conto economico, fatta eccezione per quei casi in cui il derivato implicito
non modifica in misura significativa i flussi di cassa o è evidente che lo scorporo del
derivato non è consentito.
Al momento della prima rilevazione, si possono classificare le attività finanziarie
come attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico
se si verificano le seguenti condizioni: (I) la designazione elimina o riduce significativamente l’incoerenza di trattamento che altrimenti si determinerebbe valutando le
attività o rilevando gli utili e le perdite che tali attività generano, secondo un criterio
diverso; o (II) le attività fanno parte di un gruppo di attività finanziarie gestite ed
il loro rendimento è valutato sulla base del loro valore equo, in base ad una strategia
95
di gestione del rischio documentata; o (III) l’attività finanziaria contiene un derivato
implicito che dovrebbe essere scorporato e contabilizzato separatamente.
Finanziamenti e crediti
I finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o
determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale,
tali attività sono valutate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo
del tasso di sconto effettivo al netto di ogni accantonamento per perdita di valore.
Il costo ammortizzato è calcolato prendendo in considerazione ogni sconto o premio
di acquisto e include le commissioni che sono una parte integrante del tasso di interesse effettivo e dei costi di transazione. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto
economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono quelle attività finanziarie, esclusi gli strumenti finanziari derivati, che sono state designate come tali o non sono classificate in nessun’ altra delle precedenti categorie. Dopo l’iniziale iscrizione le attività
finanziarie detenute per la vendita sono valutate al valore equo e gli utili e le perdite
sono iscritti in una voce separata del patrimonio netto. Il valore equo (o fair value) viene determinato facendo riferimento al valore di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione; nel caso di strumenti non quotati lo stesso viene
determinato attraverso tecniche finanziarie di valutazione comunemente utilizzate.
Quando le attività sono contabilmente eliminate, gli utili o le perdite accumulate
nel patrimonio netto sono imputati a conto economico. Interessi maturati o pagati su
tali investimenti sono contabilizzati come interessi attivi o passivi utilizzando il tasso
di interesse effettivo. Dividendi maturati su tali investimenti sono imputati a conto
economico come “dividendi ricevuti” quando sorge il diritto all’incasso.
Valore equo
In caso di titoli diffusamente negoziati nei mercati regolamentati, il valore equo è
determinato facendo riferimento alla quotazione di borsa rilevata al termine delle
negoziazioni alla data di chiusura del periodo. Per gli investimenti per i quali non
esiste un mercato attivo, il valore equo è determinato mediante tecniche di valutazione basate su: prezzi di transazioni recenti fra parti indipendenti; il valore corrente
di mercato di uno strumento sostanzialmente simile; l’analisi dei flussi finanziari
attualizzati; modelli di apprezzamento delle opzioni.
Perdita di valore
su attività finanziarie
Il Gruppo verifica ad ogni data di bilancio se un’attività finanziaria o gruppo di attività finanziarie ha subito una perdita di valore.
Attività valutate secondo il criterio del costo ammortizzato
Se esiste un’indicazione oggettiva che un finanziamento o credito iscritti al costo ammortizzato ha subito una perdita di valore, l’importo della perdita è misurato come
la differenza fra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei flussi finanziari
futuri stimati (escludendo perdite di credito future non ancora sostenute) scontato al
tasso di interesse effettivo originale dell’attività finanziaria (ossia il tasso di interesse
effettivo calcolato alla data di rilevazione iniziale). Il valore contabile dell’attività viene ridotto mediante l’utilizzo di un fondo accantonamento e l’importo della perdita
viene rilevato a conto economico.
Il Gruppo valuta in primo luogo l’esistenza di indicazioni oggettive di perdita di
valore a livello individuale, per le attività finanziarie che sono individualmente signi-
96
ficative, e quindi a livello individuale o collettivo per le attività finanziarie che non
lo sono. In assenza di indicazioni oggettive di perdita di valore per un’attività finanziaria valutata individualmente, sia essa significativa o meno, detta attività è inclusa
in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito analoghe
e tale gruppo viene sottoposto a verifica per perdita di valore in modo collettivo. Le
attività valutate a livello individuale e per cui si rileva o continua a rilevare una perdita di valore non saranno incluse in una valutazione collettiva.
Se, in un periodo successivo, l’importo della perdita di valore si riduce e tale riduzione può essere oggettivamente ricondotta a un evento verificatosi dopo la rilevazione della perdita di valore, il valore precedentemente ridotto può essere ripristinato.
Eventuali successivi ripristini di valore sono rilevati a conto economico, nella misura
in cui il valore contabile dell’attività non supera il costo ammortizzato alla data del
ripristino.
Con riferimento a crediti commerciali, un accantonamento per perdita di valore si
effettua quando esiste indicazione oggettiva (quale, ad esempio, la probabilità di
insolvenza o significative difficoltà finanziarie del debitore) che il Gruppo non sarà
in grado di recuperare tutti gli importi dovuti in base alle condizioni originali della
fattura. Il valore contabile del credito è ridotto mediante il ricorso ad un apposito
fondo. I crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica che essi
sono irrecuperabili.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
In caso di perdita di valore di un’attività finanziaria disponibile per la vendita, viene
fatto transitare da patrimonio netto a conto economico un valore pari alla differenza
fra il suo costo (al netto del rimborso del capitale e dell’ammortamento) e il suo valore equo attuale, al netto di eventuali perdite di valore precedentemente rilevate a
conto economico.
I ripristini di valore relativi a strumenti partecipativi di capitale classificati come disponibili per la vendita non vengono rilevati a conto economico. I ripristini di valore
relativi a strumenti di debito sono rilevati a conto economico se l’aumento del valore
equo dello strumento può essere oggettivamente ricondotto a un evento verificatosi
dopo che la perdita era stata rilevata a conto economico.
Azioni proprie
Gli strumenti rappresentativi del capitale conferito, quali le azioni proprie devono
essere dedotti dal capitale. Nessun utile o perdita deve essere rilevato nel conto economico al momento dell’acquisto, della vendita, dell’emissione o della cancellazione
di tali strumenti rappresentativi di capitale. Il corrispettivo pagato viene rilevato
direttamente a patrimonio netto.
Rimanenze
Le rimanenze, con esclusione dei lavori in corso su ordinazione, sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo rappresentato
dall’ammontare che l’impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale
svolgimento dell’attività. Il costo delle rimanenze è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.
I lavori in corso su ordinazione sono valutati sulla base dei corrispettivi pattuiti in
relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo del
costo sostenuto (cost-to-cost). Gli acconti versati dai committenti sono detratti dal
valore delle rimanenze nei limiti dei corrispettivi maturati; la parte restante è iscritta
nelle passività. Le eventuali perdite derivanti dalla chiusura delle commesse sono
rilevate interamente nel periodo in cui sono previste.
97
Cassa e disponibilità liquide
Le disponibilità liquide (considerati anche i mezzi equivalenti) comprendono i valori
numerari, ossia quei valori che possiedono i requisiti della disponibilità a vista o a
brevissimo termine, del buon esito e dell’assenza di spese per la riscossione.
Benefici per i dipendenti
I benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti (Trattamento
di fine rapporto) o altri benefici a lungo termine sono riconosciuti nel periodo di
maturazione del diritto.
La passività relativa, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza, coerentemente alle
prestazioni di lavoro necessarie per l’ottenimento dei benefici; la valutazione della
passività è effettuata da attuari indipendenti, utilizzando il metodo della proiezione
unitaria del credito. Gli utili e le perdite derivanti dall'effettuazione del calcolo attuariale sono imputati a conto economico come costo o ricavo a prescindere dal valore
degli stessi, senza pertanto utilizzare il c.d. metodo del corridoio.
L’importo riflette non solo i debiti maturati alla data di chiusura del bilancio consolidato, ma anche i futuri incrementi salariali (solo per le società con meno di 50
dipendenti) e le correlate dinamiche statistiche.
Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza
certa o probabile, che, alla data di chiusura del presente bilancio consolidato, sono
indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti
sono rilevati quando:
(i) è probabile l’esistenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da
un evento passato;
(ii) è probabile che l’adempimento dell’obbligazione sia oneroso;
(iii) l’ammontare dell’obbligazione può essere stimato attendibilmente.
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima, a
volte con il supporto di esperti, dell’ammontare che l’impresa pagherebbe per estinguere l’obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell’esercizio.
Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle
obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento è oggetto di attualizzazione; l’incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto
economico alla voce “Proventi (oneri) finanziari”.
Quando la passività è relativa ad attività materiali (demolizione cespiti), il fondo è
rilevato in contropartita all’attività a cui si riferisce; l’imputazione a conto economico
avviene attraverso il processo di ammortamento.
I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei
costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima
dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l’accantonamento ovvero, quando la passività è relativa ad attività
materiali, in contropartita all’attività a cui si riferisce.
Debiti commerciali e altre passività
I debiti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, sono iscritti al costo
(il loro valore nominale). I debiti in valuta diversa dalla moneta di conto sono iscritti
al tasso di cambio del giorno dell’operazione e, successivamente, convertiti al cambio
di fine anno. L’utile o la perdita derivante dalla conversione viene imputato a conto
economico.
Le altre passività sono iscritte al loro costo (identificato dal valore nominale).
Le altre passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono inizialmente rilevate al
costo, corrispondente al fair value della passività al netto dei costi di transazione che
non finanziarie
Finanziamenti
98
sono direttamente attribuibili all’emissione della passività stessa.
A seguito della rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valutate con il criterio
del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo originale
rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il
valore attuale dei flussi di cassa e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo
ammortizzato).
Ogni utile o perdita è contabilizzato a conto economico quando la passività è estinta,
oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Cancellazione di attività e
passività finanziarie
Attività finanziarie
Un’attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un’attività finanziaria o parte di un
gruppo di attività finanziarie simili) viene cancellata dal bilancio quando:
• i diritti a ricevere flussi finanziari dall’attività sono estinti;
• il Gruppo conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività, ma ha assunto
l’obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;
• il Gruppo ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria
oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici
dell’attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.
Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un’attività e non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o
non abbia perso il controllo sulla stessa, l’attività viene rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell’attività stessa. Il coinvolgimento
residuo che prende la forma di una garanzia sull’attività trasferita viene valutato al
minore tra il valore contabile iniziale dell’attività e il valore massimo del corrispettivo che il Gruppo potrebbe essere tenuto a corrispondere.
Passività finanziarie
Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l’obbligo sottostante la
passività è estinto o annullato o adempiuto.
Strumenti finanziari derivati ed
operazioni di copertura
Contabilizzazione componenti
positivi di reddito
Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati quali contratti su tassi di interesse a
copertura dei rischi derivanti principalmente dalle fluttuazioni dei tassi di interesse
(cd. cash flow hedge). Questi strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati
al valore equo alla data in cui sono stipulati; successivamente tale valore equo viene
periodicamente rimisurato. Sono contabilizzati come attività quando il valore equo è
positivo e come passività quando è negativo.
Eventuali utili o perdite risultanti da variazioni del valore equo di derivati non idonei per l’applicazione del cd. "hedge accounting” sono imputati direttamente a conto
economico nell’esercizio.
Il valore equo dei contratti di swap su tassi d’interesse è determinato con riferimento
al valore di mercato per strumenti similari.
Coerentemente con la strategia prescelta, il Gruppo non pone in essere operazioni su
derivati a scopi speculativi.
I ricavi sono rilevati nella misura in cui è possibile determinarne attendibilmente il
valore (fair value) ed è probabile che i relativi benefici economici saranno fruiti.
Secondo la tipologia di operazione, i ricavi sono rilevati sulla base dei criteri specifici
di seguito riportati:
- i ricavi delle vendite di beni sono rilevati quando i rischi e benefici significativi
della proprietà dei beni sono trasferiti all’acquirente;
99
- i ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono contabilizzati quando il servizio
è reso;
- i ricavi per la prestazione di servizi legati a lavori su commessa sono rilevati con riferimento allo stadio di avanzamento delle attività sulla base dei medesimi criteri
previsti per i lavori in corso su ordinazione.
I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni, premi e oneri promozionali direttamente correlati ai ricavi di vendita, nonché delle imposte direttamente connesse.
Gli sconti commerciali, portati in diretta diminuzione dei ricavi, sono stati calcolati
sulla base dei contratti stipulati con le compagnie aeree e con i tour operator.
Le royalties sono contabilizzate per competenza secondo la sostanza degli accordi contrattuali.
Gli interessi attivi sono contabilizzati in applicazione del principio della competenza
temporale, su una base che tenga conto dell’effettivo rendimento dell’attività a cui
si riferiscono.
I dividendi sono rilevati quando si stabilisce il diritto degli azionisti a ricevere il
pagamento.
Contabilizzazione dei costi
e delle spese
Imposte sul reddito
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nel periodo o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l’utilità
futura degli stessi.
Imposte correnti
Le imposte correnti per l’esercizio in corso sono valutate all’importo che ci si attende
di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale
utilizzate per calcolare l’importo sono quelle emanate o sostanzialmente emanate alla
data di chiusura del bilancio consolidato. Le imposte correnti relative ad elementi
rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio e non nel
conto economico.
Imposte differite
Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto "liability method" sulle differenze temporanee risultanti alla data del presente bilancio consolidato fra i valori
fiscali presi a riferimento per le attività e passività e i valori riportati nel bilancio
consolidato. Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze
temporanee tassabili, ad eccezione di quando le imposte differite passive derivino
dalla rilevazione iniziale dell’avviamento o di un’attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa,
non comporti effetti né sull’utile del periodo calcolato a fini di bilancio né sull’utile
o sulla perdita calcolati a fini fiscali.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee
deducibili e per le perdite fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile
l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l’utilizzo
delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui l’imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee
deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un’attività o passività in una transazione
che non è un’aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull’utile del periodo calcolato a fini di bilancio né sull’utile o sulla perdita
calcolati a fini fiscali.
Le aliquote utilizzate per il calcolo della fiscalità differita, che riflettono quelle prospettiche sulla base della legislazione nazionale vigente, sono prevalentemente le seguenti:
100
IRES
IRAP
Imposta sui redditi relativa alle controllate austriache di Airest Group
Imposta sui redditi relative alle controllate in Repubblica Ceca di Airest Group
Imposte sui plusvalori allocati a “Concessione”, a fronte dell’acquisizione di Fast Food
Servis a.s. ed ITP Services s.r.o (fuse in Airest Czeck Republic a.s.)
27,50%
3,90%
25%
19%
19%
Conversione delle poste in valuta
Il presente bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale e
di presentazione adottata dalla Società. Ciascuna impresa del Gruppo definisce la
propria valuta funzionale, che è utilizzata per valutare le voci comprese nei singoli
bilanci. Le transazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio
(riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono riconvertite nella valuta funzionale
al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio consolidato. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico. Le poste non monetarie valutate
al costo storico in valuta estera sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla
data di iniziale rilevazione della transazione. Le poste non monetarie iscritte al valore
equo in valuta estera sono convertite usando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.
Alla data di chiusura di questo bilancio consolidato, le attività e le passività di
Shanghai Airest Catering Company Ltd espresse nel bilancio in valuta CNY (Renmimbi Yuan cinesi) sono convertite in base al tasso puntuale di cambio al 31 dicembre 2010 di 8,822 Renmimbi per un Euro, mentre le loro componenti economiche
sono convertite in base al tasso medio di cambio dell’anno pari a 8,998 Renmimbi
per un Euro; le attività e le passività di Airest Czech Republic a.s.(società derivante
dalla fusione di Fast Food Servis a.s. ed ITP Services s.r.o), espresse nei rispettivi bilanci in valuta CZK (Corone Ceche) sono convertite in base al tasso puntuale di cambio al 31 dicembre 2010 di 25,061 Corone per un Euro, mentre le loro componenti
economiche sono convertite in base al tasso medio di cambio dell’anno pari a 25,284
Corone per un Euro; le attività e le passività di Airest o.o.o. espresse nei rispettivi
bilanci in valuta RUB (Rublo Russo) sono convertite in base al tasso puntuale di
cambio al 31 dicembre 2010 di 40,82, mentre le loro componenti economiche sono
convertite in base al tasso medio di cambio dell’anno pari a 40,29 Rubli per un Euro.
Le differenze di cambio derivanti dalla conversione sono rilevate direttamente a patrimonio netto e sono esposte separatamente in una apposita riserva dello stesso. Al
momento della dismissione di una società estera, le differenze di cambio cumulate
rilevate a patrimonio netto in considerazione di quella particolare società estera sono
rilevate in conto economico.
Utile per azione
L’utile per azione è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile agli azionisti del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione
durante il periodo.
Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in
circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo. Anche il risultato netto del Gruppo è rettificato per tener conto
degli effetti della conversione, al netto delle relative imposte.
Non vi sono in essere operazioni di pagamento basate su azioni (piani di stock option).
Attività potenziali
A fronte dell'operazione di riallineamento, ai sensi dell'art. 15 del D.l. 185/2008, assoggetta all'imposta sostituiva del 16% dei valori fiscali ai maggiori valori contabili
effettuato in occasione dell’operazione di fusione che ha interessato le controllate Ai-
101
rest S.r.l. ed Elite Tre S.r.l., la nuova società, che ha mantenuto il nome di Airest S.r.l.,
avrà la possibilità, negli esercizi successivi, di dedurre fiscalmente gli ammortamenti
sui valori relativi agli assets oggetto di riallineamento. Secondo quanto previsto dai
principi contabili internazionali, il beneficio fiscale che deriva dalla suddetta operazione deve essere rilevato in bilancio mediante lo stanziamento di imposte anticipate
sui valori che ora sono divenuti fiscalmente rilevanti. Tali imposte sono state conteggiate applicando ai suddetti valori l’aliquota fiscale in vigore, nella misura in cui sia
probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano renderne applicabile
l’utilizzo. Sulla scorta dei redditi imponibili previsti nel piano previsionale della
società e del gruppo Save, la società ha iscritto un tax assets pari a circa 9 milioni di
Euro rispetto ad un valore teorico dello stesso pari a circa 12 milioni di Euro.
INFORMATIVA RELATIVA AI SETTORI OPERATIVI
Il Principio Contabile Internazionale IFRS 8 Segmenti Operativi. Questo principio
richiede la presentazione di informazioni circa i segmenti operativi del Gruppo e
sostituisce i requisiti per la determinazione dei settori primari (business) e secondari
(geografici) del Gruppo.
Lo schema di presentazione del Gruppo è per settori di attività, dato che i rischi e la
redditività del Gruppo risentono in primo luogo delle differenze fra prodotti e servizi
offerti.
I settori operativi attraverso cui il Gruppo opera sono stati determinati sulla base
della reportistica utilizzata dagli Amministratori Delegati del Gruppo per prendere
le decisioni strategiche. Tale reportistica, che riflette anche l’attuale assetto organizzativo del Gruppo, è basata sui diversi prodotti e servizi forniti ed è prodotta utilizzando gli stessi principi contabili descritti in precedenza al paragrafo Principi per la
predisposizione del bilancio.
I settori di attività individuati sono:
- gestione aeroportuale;
- gestione infrastrutture;
- gestione Food & Beverage and Retail.
Il rendimento dei settori è valutato sulla base del risultato operativo che deriva dal
sub-consolidamento delle società che fanno parte delle tre diverse Business Unit, eliminando nel loro ammontare complessivo i proventi e gli oneri, i crediti ed i debiti
che derivano da operazioni tra società operanti in Business Unit diverse.
Le Attività di settore sono quelle impiegate dal settore nello svolgimento della propria attività caratteristica o che possono essere ad esso allocate in modo ragionevole in
funzione della sua attività caratteristica. Le Passività di settore sono quelle che conseguono direttamente dallo svolgimento dell’attività caratteristica del settore o che
sono ad esso allocate in modo ragionevole in funzione della sua attività caratteristica.
Le attività e passività di settore presentate sono valutate utilizzando gli stessi criteri
contabili adottati per la redazione del Bilancio consolidato del Gruppo.
Per l’analisi di dettaglio dei dati economici e per segmento si rinvia alla Relazione
sulla gestione degli Amministratori. Si vedano sotto lo stato patrimoniale per settori
e le principali grandezze economiche.
102
Analisi ricavi e margini per settori
GENNAIO - DICEMBRE 2010
(Migliaia di Euro)
Gestione
Aeroportuale
Gestione
infrastrutture
Elisione tra
Food & Beverage
segmenti ed attività
e Retail
non allocate
Totale
Progressivo alla data
12-2010 12-2009* 12-2010 12-2009* 12-2010 12-2009* 12-2010 12-2009* 12-2010 12-2009*
Ricavi operativi e altri prov. 117.861 114.384 30.877 28.987 199.076 206.441 10.562 9.736 337.252 340.076
di cui verso terzi
108.928 106.160 30.192 28.303 198.132 205.661
49 337.252 340.076
di cui verso altri settori
8.933 8.223 685
684
944
780 10.562 9.687
Risultato operativo
32.693 32.419 4.145 2.694 3.997 (348)
49 40.835 34.716
Risultato ante imposte
35.532 32.382 3.861 1.932 2.578 (2.970)
49 41.971 31.295
Utile (perdita) di periodo 23.818 21.704 1.903 228 3.625 (4.070)
34 29.346 17.827
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione ed IFRS 3 Rivisto
Stato patrimoniale per settori
ATTIVITA’
Gestione
aeroportuale
31/12
31/12
2010
2009*
Gestione
infrastrutture
31/12
31/12
2010
2009
F&B and Retail
31/12
2010
31/12
2009
Elisioni tra
segmenti
31/12
31/12
2010
2009*
Totale
31/12
2010
Totale attività correnti
69.035 73.872 15.642 13.351 33.549 36.990 (28.060) (22.293) 90.166
Attività dest. ad essere ced.
827
305
827
Totale attività non correnti 269.849 274.597 89.879 91.320 125.066 119.083 (17.747) (25.683) 467.047
TOTALE ATTIVITA’ 338.884 348.469 105.521 104.671 159.442 156.378 (45.807) (47.976) 558.040
31/12
2009*
101.921
305
459.317
561.543
PASSIVITA’
(Migliaia di Euro)
Gestione
aeroportuale
31/12
31/12
2010
2009*
Gestione
infrastrutture
31/12
31/12
2010
2009
F&B and Retail
31/12
2010
31/12
2009
Elisioni tra
segmenti
31/12
31/12
2010
2009*
Totale
31/12
2010
Totale passività correnti
70.098 67.329 18.269 48.133 74.800 63.118 (27.976) (22.293) 135.191
Pass. colleg. att.dest. cess.
685
548
685
Totale passività non correnti 45.994 61.129 40.589 11.780 33.417 45.952 (17.486) (25.353) 102.514
TOTALE PASSIVITA’ 116.092 128.457 58.858 59.913 108.902 109.618 (45.462) (47.645) 238.390
31/12
2009*
156.287
548
93.508
250.343
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione ed IFRS 3 Rivisto
INFORMATIVA IN MERITO ALLE AREE GEOGRAFICHE
Riportiamo di seguito una suddivisione dei ricavi consolidati complessivi verso
clienti terzi, in relazione alle aree geografiche in cui hanno sede le varie società del
Gruppo.
Ricavi da clienti terzi
(Migliaia di Euro)
Italia
Altri paesi Area Euro
Altri paesi non Euro
Totale ricavi da conto economico separato consolidato
* Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per Servizi in Concessione
103
12/2010
287.910
32.748
16.594
337.252
12/2009*
299.714
30.155
10.207
340.076
Riportiamo di seguito una ripartizione delle attività non correnti (Immobilizzazioni
Materiali ed Immateriali come da prospetto della situazione patrimoniale - finanzia
ria consolidata) in relazione alle aree geografiche in cui hanno sede le varie società del
gruppo.
Attività non correnti
(Migliaia di Euro)
Italia
Altri paesi Area Euro
Altri paesi non Euro
Totale
31/12/2010 31/12/2009*
373.940
377.183
13.474
13.680
26.618
26.645
414.032
417.508
* Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per Servizi in Concessione e dell’IFRS 3 revised
INFORMATIVA IN MERITO AI CLIENTI PRINCIPALI
Sia con riferimento alla Capogruppo SAVE S.p.A., che con riguardo alle altre società consolidate con i metodi dell’integrazione globale e proporzionale, dalle analisi
compiute è emerso che, in generale, non sussistono casi in cui i ricavi provenienti
da operazioni con un singolo cliente esterno siano pari o superiori al 10% dei ricavi
complessivi di una entità.
Unica eccezione significativa è rappresentata da Aer Tre S.p.A., che realizza il proprio
fatturato complessivo per circa il 56% nei confronti del vettore Ryanair e per circa il
13% nei confronti del vettore Wizz Air.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
Si riporta di seguito la posizione finanziaria netta secondo la comunicazione Consob
6064293 che riprende la delibera Consob 15519 del 27 luglio 2006.
(Migliaia di Euro)
Cassa e altre disponibilità liquide
* Altre attività finanziarie
Attività finanziarie destinate ad essere cedute
Attività a breve
31-12-10
17.347
1.023
57
18.427
31-12-09
29.098
901
41
30.040
** Debiti bancari
* Altre passività finanziarie quota corrente
Passività a breve
18.101
5.969
24.070
51.047
5.482
56.529
** Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente
Debiti finanziari verso altri al netto della quota corrente
Passività a lungo
Posizione finanziaria netta
51.687
4.077
55.764
(61.407)
37.228
4.698
41.926
(68.415)
* di cui passività nette per valutazione a fair value contratti derivati
** Totale debiti lordi verso banche
261
69.788
575
88.275
104
ANALISI DELLE PRINCIPALI VOCI DI STATO PATRIMONIALE
(se non diversamente specificato, gli importi devono intendersi espressi in migliaia
di Euro)
ATTIVITÁ
Attivitá correnti
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
90.165
101.921
(11.756)
€
€
17.347
29.099
(11.752)
Le componenti del suddetto aggregato sono le seguenti:
1. Cassa e altre disponibilità liquide
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
Sono rappresentate dai saldi dei conti correnti bancari disponibili e dalla liquidità di
cassa alla data di chiusura di bilancio. I principali saldi attivi sono detenuti dalla Capogruppo con Euro 10,1 milioni, da Airest S.r.l. con Euro 2,9 milioni, e dal gruppo
austriaco Airest con Euro 1,2 milioni.
Le disponibilità liquide sono esposte al loro valore contabile, che è ritenuto una ragionevole approssimazione del fair value alla data del presente bilancio consolidato.
2. Attività Finanziarie
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
1.023
901
122
Alla data del 31 dicembre 2010 il saldo delle “Altre attività finanziarie“è principalmente composto, come per l’esercizio precedente, per Euro 0,9 milioni, da libretti di
deposito ordinari vincolati relativi alla Capogruppo, correlati allo sviluppo procedura
fallimentare MyAir.com.
3. Crediti per imposte
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
1.004
3.796
(2.792)
La posta è relativa per Euro 450 mila al credito IRES dell’esercizio precedente, che
residua dalla cessione avvenuta nell’esercizio 2009, da parte della Capogruppo SAVE
S.p.A. alle controllate, al fine dell’utilizzo in compensazione con propri tributi e
contributi.
La posta comprende, inoltre, Euro 0,3 milioni per istanza di rimborso IRES da IRAP
ai sensi dell’art. 6 del D.L. 29/11/2008 n. 185 e altri crediti verso Erario per Euro
0,3 milioni.
Quanto residua è principalmente relativo al credito IRAP originatosi nell’esercizio.
La variazione in diminuzione rispetto al 2009 è determinata dall’utilizzo del credito
IRES in compensazione del pagamento di tributi e contributi.
105
4. Altri crediti
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
21.635
21.072
563
L'analisi è la seguente:
• Vs. consociate di Centostazioni (Gruppo FFSS)
• Vs. E.N.A.C. per contributi
• Vs. Regione Veneto per finanziamenti
• Vs. fornitori per anticipi
• Vs. enti previdenziali
• Crediti per IVA
• Crediti vari
Totale altri crediti
31/12/2010
8.943
3.706
324
2.507
277
1.273
4.605
21.635
31/12/2009
7.829
3.706
1.155
1.921
282
2.014
4.165
21.072
Variaz.
1.114
0
-831
586
-5
-741
440
563
Dell’importo totale in esame, Euro 8,9 milioni rappresentano crediti di Centostazioni verso società sue consociate, controllate da Ferrovie dello Stato S.p.A..
I crediti verso E.N.A.C. per contributi in conto investimenti sono così scomponibili
per singola opera:
Nuova aerostazione di Venezia
Aeroporto di Padova
Totale crediti verso E.N.A.C.
31/12/2010
3.681
25
3.706
31/12/2009
3.681
25
3.706
Variaz.
-
Il credito non risulta movimentato nel periodo; continua l’iter burocratico per l’incasso del saldo residuo.
Nel corso dell’esercizio è stato incassato il credito verso la Regione Veneto in essere
al 31 12 2009 pari ad Euro 1,2 milioni di pertinenza della Capogruppo per finanziamenti diretti alla realizzazione di un intervento di messa in sicurezza dell’argine
lagunare antistante l’aeroporto Marco Polo ed opere accessorie; il credito esistente
al 31.12.2010 è legato al proseguimento dell’attività effettuata nel corso dell’anno.
5. Crediti commerciali
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
36.938
35.836
1.102
Sono costituiti principalmente da crediti verso compagnie aeree per attività d’aviazione e da crediti verso sub-concessionari di spazi commerciali nelle infrastrutture di
mobilità in cui il Gruppo opera.
106
I crediti verso clienti sono incrementati rispetto al valore a fine dicembre 2009 per
Euro 1,1 milioni, principalmente in relazione all’aumentata attività della società
controllata V.I.F. S.r.l. La tabella che segue mostra la composizione dei crediti commerciali e dei relativi fondi rettificativi:
31/12/2010
55.063
(18.125)
36.938
Crediti verso clienti
Fondo svalutazione crediti
Totale crediti commerciali
31/12/2009
52.605
(16.769)
35.836
Il fondo svalutazione crediti del Gruppo ammonta a Euro 18,1 milioni; esso è stato quantificato tenendo conto sia dell’analisi di specifiche posizioni, per alcune delle quali perdura il rischio circa la ricuperabilità del credito, sia di una valutazione
sull’anzianità del credito stesso. Ciò in linea con le metodologie valutative applicate
nel tempo.
La movimentazione del Fondo Svalutazione Crediti nel corso dell’esercizio è stata la
seguente:
(16.769)
310
(1.666)
(18.125)
Saldo al 31/12/2009
Utilizzi per perdite / incassi
Accantonamento dell’esercizio
Saldo al 31/12/2010
Riportiamo di seguito una analisi per anzianità dei crediti commerciali del Gruppo,
in essere al 31 dicembre 2010:
Crediti commerciali terzi
Totale
A scadere
Scaduti
30 gg
Scaduti
30-60 gg
Scaduti
60-90 gg
Scaduti
90-120 gg
Scaduti
120 gg
31-12-10
Crediti Netti
36.938
19.862
3.086
2.581
1.616
1.502
8.294
Crediti commerciali terzi
Totale
A scadere
Scaduti
30 gg
Scaduti
30-60 gg
Scaduti
60-90 gg
Scaduti
90-120 gg
Scaduti
120 gg
31-12-09
Crediti Netti
35.836
17.542
4.172
2.288
1.605
760
9.469
È continuata l’attività di monitoraggio e continuo sollecito verso i clienti al fine di
limitare il rischio di credito.
Per quanto riguarda il saldo dei crediti verso clienti si ritiene che, a seguito delle
azioni, anche legali, intraprese per la tutela del credito e per l’incasso, sulla base
delle informazioni ad oggi disponibili, supportate dai legali che seguono i relativi
contenziosi e considerate le garanzie anche fidejussorie ricevute, il valore netto sopra
indicato rifletta prudentemente il presumibile valore di realizzo.
I crediti commerciali sono esposti in bilancio al loro valore contabile al netto di
eventuali svalutazioni; si ritiene che tale valore approssimi ragionevolmente il fair
value del monte crediti stesso, non esistendo, a livello di Gruppo, particolari crediti a
medio-lungo termine, che necessitano di processi di attualizzazione.
107
6. Magazzino
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
12.218
11.217
1.001
Il valore del magazzino è riconducibile sostanzialmente alle società facenti parte della
Business Unit Food & Beverage and Retail e fa riferimento a rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo, per merci destinate alla rivendita.
Il saldo è riconducibile ad Airest S.r.l. per Euro 9,3 milioni, al gruppo austriaco Airest per Euro 1,8 milioni, a V.I.F. S.r.l. per Euro 0,2 milioni.
Tra le attività correnti sono incluse (vedi nota 38) anche “Attività destinate ad essere
cedute”, relative alla controllata Airest S.r.l., per un importo pari ad Euro 827 mila,
dei quali Euro 770 mila hanno natura non finanziaria. Le attività aventi natura finanziaria, per il residuo importo di Euro 57 mila, sono principalmente relative a disponibilità liquide del ramo aziendale destinato alla cessione, come meglio precisato da
quanto riportato alla nota 38.
Attivitá non correnti
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
467.048
459.317
7.731
€
€
105.974
106.581
(607)
Sono composte come segue:
7. Immobilizzazioni Materiali
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
Vengono evidenziate in modo separato tra beni di proprietà e beni gratuitamente
devolvibili.
In particolare:
Beni di proprietà
Beni gratuitamente devolvibili
Totale immobilizzazioni materiali
31/12/2010
105.974
31/12/2009(*)
106.581
105.974
106.581
31/12/2009
104.125
127.670
231.795
Variaz.
(607)
(607)
(*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione
Per maggiori dettagli si rinvia all’appendice relativa all’adozione dell’IFRIC 12 “Accordi per servizi in concessione”.
L'analisi della composizione dei saldi di bilancio e delle relative movimentazioni delle principali categorie di immobilizzazioni materiali, sono desumibili dall’Allegato
"B", in calce alle presenti Note esplicative. Gli ammortamenti dell’esercizio sono
stati pari a circa Euro 10,2 milioni.
108
8. Immobilizzazioni Immateriali
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
308.057
310.927
(2.870)
Vengono evidenziate in modo separato le voci “Concessioni”, “Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita” e “Avviamento - altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita”.
In particolare:
31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009
Diritto di utilizzo delle
Concessioni Aeroportuali
Concessioni
Altre immobilizzazioni immateriali
a vita utile definita
Avviamento - altre immobilizzazioni
immateriali a vita utile indefinita
Totale immobilizzazioni immateriali
Variaz.
159.064
157.502
1.562
85.385
89.340
87.733
(3.955)
5.251
5.728
5.728
(477)
58.357
58.357
60.333
-
308.057
310.927
153.794
(2.870)
(*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione e dell’IFRS 3 Rivisto.
Per maggiori dettagli riguardo l’adozione dell’IFRIC 12 “Accordi per servizi in concessione” si rinvia all’apposita appendice predisposta.
Inoltre, come illustrato nella sezione “Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2010” alla quale si rinvia, il Gruppo Save, sulla scorta
di quanto introdotto dal novellato IFRS 3 Rivisto, al fine di migliorare la rappresentazione degli intangibili acquistati nell’ambito di una recente aggregazione aziendale, ha ritenuto opportuno rivisitare l’allocazione effettuata in precedenza. Pertanto i
valori relativi al 31 dicembre 2009 sono stati opportunamente rettificati.
La composizione di dette immobilizzazioni immateriali è analiticamente illustrata
nell’Allegato "A", dal quale si possono evincere i dati relativi al costo storico, agli
ammortamenti ed ai valori residui da ammortizzare, esposti per singola categoria di
cespiti.
Nell’esercizio si evidenzia un decremento netto pari ad Euro 2,9 milioni, considerati
ammortamenti per circa Euro 11,2 milioni.
Di seguito viene esposta la composizione della voce Concessioni:
Concessione relativa a Centostazioni S.p.A.
Concessione relativa a Airest Czech Republic a.s.
Concessione relativa ad Airst S.r.l. (ex Ristop)
Concessione relativa ad Airest S.r.l.
(ex R&M Airport S.r.l.)
Altre concessioni Terminal Catering Airest Austria
Altre concessioni minori Airest S.r.l.
Totale Concessioni
(*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell’IFRS 3 Rivisto.
109
31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009
62.877
64.905
64.905
19.007
19.957
19.957
1.357
1.607
Variaz.
(2.028)
(950)
(250)
954
1.336
1.336
(382)
1.026
164
85.385
1.220
315
89.340
1.220
315
87.733
(194)
(151)
(3.955)
Relativamente alla voce “Concessioni”, pari ad Euro 85,4 milioni, rileva il maggior
valore pagato in sede di acquisizione della partecipazione in Centostazioni S.p.A., che
alla data del 31 dicembre 2010 residua per un ammontare pari ad Euro 62,9 milioni.
Nell’ambito della voce “Concessioni” rilevano, inoltre, al netto dei relativi ammortamenti accumulati, e rispettivamente per Euro 19 milioni, Euro 1,4 milioni ed Euro
1 milione, i plusvalori conseguenti alle acquisizioni delle società Airest Czech Republic a.s., Ristop S.r.l. (fusa in Airest S.r.l.) e R&M Airport S.r.l (fusa in Airest S.r.l.).
Il restante importo è prevalentemente relativo all’ammontare residuo, dopo gli ammortamenti cumulati, del plusvalore allocato a Concessioni a seguito dell’acquisizione del Gruppo austriaco Airest nel 2006.
Di seguito viene esposta la composizione della voce Avviamento:
Acquisizione Gruppo austriaco Airest
Acquisizione Ristop S.r.l.
Acquisizione interessenza di minoranza
di Aer Tre S.p.A.
Acquisto interessenza di minoranza di Naitec
Acquisizione Fast Food Servis a.s.
Acquisizione ITP Services s.r.o.
Acquisizione R&M Airport S.r.l.
Acquisizione 50% V.I.F. S.r.l.
Totale Avviamento
31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009
9.321
9.321
9.321
37.652
39.628
37.652
Variaz.
-
6.937
6.937
6.937
-
40
2.481
1.540
152
234
58.357
40
2.481
1.540
152
234
58.357
40
2.481
1.540
152
234
60.333
-
(*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell’IFRS 3 Rivisto.
• Le “Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita” hanno registrato un
decremento netto di Euro 0,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2009.
9. Partecipazioni
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
25.481
22.445
3.036
Vengono evidenziate in modo separato le “Partecipazioni in imprese valutate con il
metodo del patrimonio netto” e le “Altre partecipazioni”.
Partecipazioni in imprese valutate con il metodo
del patrimonio netto
Altre partecipazioni
Totale partecipazioni
110
31/12/2010
31/12/2009
Variaz.
20.459
16.990
3.469
5.022
25.481
5.455
22.445
(433)
3.036
Il saldo delle “Partecipazioni in imprese valutate con il metodo del patrimonio netto”
viene di seguito dettagliato.
Quota %
49,23
22,18
31/12/2010
367
5.438
31/12/2009
342
4.224
Variaz.
25
1.214
GAP S.p.A. Gest. Aeroporto Pantelleria
49,87
290
324
(34)
Airest Restaurant Middle East LLC
Brussels South Charleroi Airport SA
Totale partecipazioni valutate con
il metodo del patrimonio netto
49
27,65
14.364
12.100
2.264
20.459
16.990
3.469
Nicelli S.p.A.
Venezia Terminal Passeggeri S.p.A.
L’incremento netto del saldo delle “Partecipazioni in imprese valutate con il metodo
del patrimonio netto” è legato essenzialmente all’effetto dei seguenti fattori:
• la valutazione della partecipazione in Brussels South Charleroi Airport SA, avvenuta al termine dell’esercizio;
• rivalutazione pro-quota della partecipazione in VTP S.p.A., per la quota di spettanza del Gruppo dell’aumento di patrimonio netto della società, a seguito degli utili
rilevati nell’esercizio 2009 e dell’acquisto dell’1,18% delle quote nominali avvenuto
nel corso del primo semestre 2010;
• dell’acquisto dell’1,622% delle quote nominali di Nicelli S.p.A. anch’esso avvenuto nel corso del primo semestre 2010;
• svalutazione pro-quota della partecipazione in GAP S.p.A., per la quota di spettanza del Gruppo della diminuzione di patrimonio netto della società, a seguito delle
perdite rilevate nell’esercizio 2009.
Il saldo delle “Altre partecipazioni” viene dettagliato nella tabella successiva.
La Piazza di Spagna S.r.l.
Società delle Autostrade Venezia e Padova S.p.A.
Interporto di Padova
Airest Russia OOO
3A – Advanced Airport Advisory S.r.l.
East Holding GmbH
Rustichelli e Mangione S.r.l.
Altre
Totale altre partecipazioni
Quota %
51
4,64
=
100
100
100
100
=
31/12/2010
0
1.490
13
0
10
300
0
3.209
5.022
31/12/2009
51
1.490
13
332
10
300
50
3.209
5.455
Variaz.
(51)
(332)
(50)
(433)
Il decremento del saldo rispetto al 31 dicembre 2009 è principalmente imputabile
al consolidamento con il metodo integrale della società Airest Russia OOO ed alla
svalutazione delle società Rustichelli e Mangione S.r.l. e Piazza di Spagna S.r.l., commentate al paragrafo dedicato all’”Area di consolidamento”.
111
10. Altre attività finanziarie
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
3.258
4.214
(956)
Tale voce comprende crediti per finanziamenti verso imprese collegate, crediti per
depositi cauzionali su utenze, il canone di concessione ponte radio (PP.TT.), e depositi su contratti di locazione. Si evidenzia inoltre un credito per depositi cauzionali
versati ad ENAC da Aer Tre S.p.A per circa Euro 2,4 milioni relativi somme versate
all’Ente Nazionale Aviazione Civile in conseguenza del regime di anticipata occupazione aeroportuale, calcolate in ragione del 10% dei diritti mensilmente introitati.
Si rimanda per un dettaglio alla seguente tabella:
Depositi cauzionali vari
Depositi cauzionali verso ENAC
Altre attività finanziarie
Totale
31/12/2010
309
2.367
582
3.258
31/12/2009
541
2.091
1.582
4.214
Variaz.
(232)
276
(1.000)
(956)
Il decremento delle “Altre attività finanziarie” è essenzialmente imputabile al consolidamento integrale, avvenuto nell’esercizio, della società controllata Airest Russia
o.o.o. che ha determinato l’elisione del finanziamento del Euro 1 milione iscritto al
31 dicembre 2009.
11. Crediti per imposte anticipate
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
24.278
15.150
9.128
I crediti per imposte anticipate hanno un valore complessivo di Euro 24,3 milioni,
e sono interamente utilizzabili nel medio - lungo termine. Le principali differenze
temporanee su cui sono iscritte imposte anticipate riguardano:
• lo stanziamento dell’imposta anticipata in relazione al riallineamento dei valori
fiscali ai maggiori valori contabili dell’avviamento derivante dell’operazione di
fusione tra Airest S.r.l. ed Elite Tre S.r.l. in seguito all’applicazione dell’art. 15,
comma 10 del decreto legge n. 185/2008;
• fondi fiscalmente deducibili in esercizi successivi quali fondo rinnovamento beni
in concessione, fondo rischi ed oneri e fondo svalutazione crediti;
• perdite fiscali portate a nuovo;
• rettifiche connesse all’applicazione dei principi contabili internazionali (principalmente oneri pluriennali non capitalizzabili, quali quelli derivanti dal processo di
quotazione in borsa);
• svalutazioni di immobilizzazioni materiali, dal cui uso non è certa la possibilità di
trarre benefici futuri;
• componenti negativi di reddito deducibili in esercizi successivi;
• altre rettifiche di consolidamento.
112
Le tabelle sottostanti illustrano le tipologie che determinano l’iscrizione dei crediti per imposte anticipate, distinguendo tra IRES ed IRAP:
attività per imposte anticipate
Aliquote imposte sul
reddito 27,5% 25% 20%
Fondo svalutazione crediti
Fondo rinnovamento beni
in concessione
F.do rischi futuri ed altri
costi non di competenza
Componenti di reddito
deducibili in es. successivi
Avviamento
Svalutazione
immobilizzazioni
Ammortamento Marchi
e Avviamento
Altri ammortamenti
Perdite fiscali
Oneri pluriennali
non capitalizzabili
Component approach
Rettifica margini
intercompany
SALDO
Aliquote Irap
4,82% 3,9%- 1,9%
Componenti di reddito
deducibili in es. successivi
Fondo rinnovamento beni
in concessione
F.do rischi futuri ed altri
costi non di competenza
Svalutazione
immobilizzazioni
Avviamento
Ammortamento Marchi e
Avviamento
Altri ammortamenti
Oneri pluriennali
non capitalizzabili
Component approach
Rettifica margini
intercompany
SALDO
imponibile
imposta
31-12-09 31-12-09* incrementi decrementi 31-12-10
31-12-09 31-12-09* incrementi decrementi 31-12-10
5.606
5.606
2.041
1.148
6.500
1.535
1.535
563
315
1.783
5.458 20.823
2.120
5.469
17.474
1.501
5.726
583
1.504
4.805
4.882
4.882
1.708
1.587
5.003
1.320
1.320
465
436
1.349
985
985
612
582
1.014
267
267
169
156
280
29.911
4.322
4.322
1.173
1.173
129
8.912
29.911
8.225
355
3.966
1.123
1.123
10
94
1.039
24
189
1.007
323
323
7
52
277
129
8.912
505
543
1.830
634
7.620
46
2.363
46
2.363
128
109
467
174
2.006
2.503
2.503
5.025
1.127
6.401
691
691
1.379
310
1.760
1.675
1.675
33
529
1.179
460
460
9
145
324
3.845
157
83
51
1.057
37
23
14
10.686 13.891 11.648
3.502
22.038
39.490 51.167 42.522
12.898 80.760
imponibile
imposta
31-12-09 31-12-09* incrementi decrementi 31-12-10
31-12-09 31-12-09* incrementi decrementi 31-12-10
77
77
36
41
5
5
2
2
5.458 20.823
2.120
5.469
17.474
213
812
83
213
682
1.700 1.700
488
133
2.054
73
73
20
5
87
198
3.561
147
147
8
139
3.759 3.759
29.911
1.173 1.173
24
135
135
339
2.503 2.503
156
29.911
189
1.167
1.007
47
47
1
474
5
5
13
1.127
1.532
102
102
2
1.631 1.631
529
1.102
64
3.845
134
83
51
20.280 31.934 33.037
7.764
57.207
TOTALE MOVIMENTAZIONE IMPOSTE ANTICIPATE
113
8.225
1.167
7
41
18
44
60
64
21
43
150
5
3
2
805
1.259
303
2.240
3.805
24.278
1.285
11.491 15.150 12.933
PASSIVITÁ
Passivitá correnti
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
135.191
156.287
(21.096)
€
€
60.165
61.305
(1.140)
Sono composte come segue:
12. Debiti commerciali
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
I debiti, ad eccezione di quelli del Gruppo austriaco Airest, sono principalmente
verso fornitori nazionali.
I debiti commerciali sono esposti in bilancio al loro valore contabile, che si ritiene approssimi ragionevolmente il fair value, non esistendo, a livello di Gruppo, particolari
debiti di natura commerciale a medio - lungo termine, che necessitino di processi di
attualizzazione.
13. Altri debiti
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
35.011
29.669
5.342
La voce include, oltre ai debiti per acconti e per IVA, i debiti verso personale per
retribuzioni differite, ed i debiti per rapporti correnti di Centostazioni S.p.A. verso
consociate, appartenenti al Gruppo FFSS.
Per un maggiore dettaglio della voce si faccia riferimento alla seguente tabella:
Acconti
Debiti verso imprese collegate
Debiti verso consociate di Centostazioni
Debiti verso il personale per retribuzioni differite
Debiti per IVA
Debito verso il Ministero delle Finanze per
canone di concessione aeroportuale
Crediti (-) / debiti (+) per addizionale comunale
Altri debiti
Totale
31/12/2010
1.599
588
3.492
6.679
46
31/12/2009
1.584
170
1.730
7.929
256
Variaz.
15
418
1.762
(1.250)
(210)
6.488
4.436
2.052
7.283
8.836
35.011
7.013
6.551
29.669
270
2.285
5.342
Il decremento dei debiti verso il personale per retribuzioni differite è da attribuire
principalmente alla presenza, nel saldo al 31 dicembre 2009 dell’accantonamento
degli oneri relativi al rinnovo del “Contratto nazionale per il personale di terra e trasporto
aereo e delle attività aeroportuali”, siglato il 26 gennaio 2010, ed alla variazione di organico intervenuta nell’esercizio.
114
14. Debiti Tributari
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
10.556
3.561
6.995
Per un dettaglio della voce in esame si rimanda alla tabella seguente:
Debiti per ritenute su redditi da lavoro
Altri debiti verso Erario
Debiti per imposte dirette / sul reddito
Totale
31/12/2010
1.647
6.494
2.415
10.556
31/12/2009
1.551
564
1.446
3.561
Variaz.
96
5.930
969
6.995
La voce include lo stanziamento per Euro 6,4 milioni dell’imposta sostitutiva per il
riallineamento dei valori fiscali ai maggiori valori contabili della controllata Airest
S.r.l., in applicazione dell’art. 15 del D.L. 185/2008 e per Euro 1,9 milioni ai debiti
verso l’Erario per l’IRES dell’esercizio. Quanto residua è essenzialmente relativo ai
debiti verso l’Erario per l’IRAP dell’esercizio.
15. Debiti verso istituti previdenziali
e di sicurezza sociale
16. Debiti bancari
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
5.389
5.223
166
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
18.101
51.047
(32.946)
La voce in esame può essere dettagliata come segue:
Conti correnti ordinari
Quota corrente finanziamenti bancari
Riclassifica quota finanziamenti bancari
da lungo a breve termine
Debiti verso banche per interessi su finanziamenti
Altri debiti verso banche
Totale
31/12/2010
126
17.941
31/12/2009
1.863
16.274
Variaz.
(1.737)
1.667
-
32.400
(32.400)
34
18.101
498
12
51.047
(464)
(12)
(32.946)
Al 31 dicembre 2010, si è provveduto a classificare secondo il piano d’ammortamento originario il finanziamento in capo alla società controllata Archimede 1 S.p.A. che,
al 31 dicembre 2009, era stato classificato nei debiti verso banche a breve termine per
Euro 32,4 milioni a seguito del mancato ottenimento, entro la data di bilancio, del
waiver sui covenants contrattuali.
Le quote nominali di finanziamenti con pagamento entro 12 mesi sono pari a Euro
17,9 milioni.
115
La tabella che segue riepiloga la ripartizione delle linee di credito bancarie utilizzate
e disponibili alla data del 31 dicembre 2010.
tipologia
Fido cassa
Fido firma
Fido promiscuo cassa / firma
Leasing
Mutui / prestiti
Totale
affidato
65.922
41.951
15.000
4.706
61.575
189.154
utilizzato
(21.362)
(3.008)
(4.706)
(61.575)
(90.651)
residuo
65.922
20.589
11.992
98.503
Da tale ammontare rimane esclusa quanto relativo alla società Centostazioni S.p.A.,
che alla data del 31 dicembre 2010, risulta essere affidata per complessivi Euro 22
milioni, dei quali 20 utilizzati per finanziamenti a medio-lungo termine.
17. Altre passività finanziarie
quota corrente
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
5.969
5.482
487
La voce comprende principalmente la quota a breve termine del debito residuo dei
contratti di leasing in essere al 31 dicembre 2010, pari ad Euro 0,6 milioni, il debito
derivante dalla valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati I.R.S. relativi alla Capogruppo, pari ad un importo di Euro 0,3 milioni, e per Euro 4 milioni
il debito di Belgian Airports SA verso i soci di Holding Communal per la quota di
finanziamento da essi ricevuto, propedeutico all’acquisizione di Brussels South Charleroi Airport SA.
Nella seguente tabella viene fornita evidenza della composizione della voce in esame:
Debiti finanziari per valutazione a fair value
di strumenti derivati
Debiti finanziari per contratti di leasing – quota corrente
Debiti verso soci di minoranza per finanziamenti
Debiti finanziari verso società del gruppo
Altri minori
Totale
31/12/2010
31/12/2009
Variaz.
260
575
(315)
647
4.763
290
8
5.969
576
4.331
5.482
71
432
290
8
487
Il Gruppo detiene strumenti derivati allo scopo di coprire la propria esposizione al
rischio di variazione dei tassi d’interesse relativamente a specifiche passività di bilancio (cd. cash flow hedge).
Il Gruppo non pone in essere operazioni su derivati a scopi speculativi; tuttavia, in
mancanza dei requisiti formali e documentali, tali operazioni, pur essendo qualificabili economicamente come operazioni di copertura, non lo sono in base a una stretta
applicazione dei principi contabili di riferimento.
Le metodologie di registrazione contabile applicate prevedono che le variazioni del
fair value siano rilevate a conto economico.
Per un analitico dettaglio degli strumenti derivati in essere a livello di Gruppo, si
rimanda alla nota 39 del bilancio dedicata alla “Tipologia e gestione dei rischi finanziari”.
116
Tra le passività non correnti sono incluse “Passività collegate alle attività destinate ad
essere cedute”, aventi tutte natura non finanziaria, per un importo complessivo pari
a 770 mila Euro. Per un analitico dettaglio delle stesse si rimanda alla Nota 38 al
presente bilancio consolidato.
Passivitá non correnti
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
102.514
93.508
9.006
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
212
179
33
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
51.687
37.228
14.459
Sono composte come segue:
18. Altri debiti
19. Debiti finanziari verso banche al
netto della quota corrente
La voce in esame può essere dettagliata come segue:
Quota non corrente dei finanziamenti bancari
Riclassifica quota finanziamenti bancari
da lungo a breve termine
Totale
31/12/2010
51.687
31/12/2009
69.628
Variaz.
(17.941)
-
(32.400)
32.400
51.687
37.228
14.459
I debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente sono costituiti dalle
quote a medio - lungo termine dei finanziamenti sottoscritti dal Gruppo ed in essere
al 31 dicembre 2010.
Il valore delle quote di finanziamento con rimborso oltre l’anno è pari a Euro 51,7
milioni, dei quali Euro 7,2 milioni sono oltre i cinque anni.
I finanziamenti bancari a medio lungo termine, inclusa la quota in scadenza nei prossimi 12 mesi (Euro 17,9 milioni), ammontano a Euro 69,6 milioni.
I finanziamenti a medio lungo termine sono oggetto di coperture (IRS) contro il rischio di incremento dei tassi di interesse per circa il 13% del loro valore complessivo
in quota capitale.
Nel corso dell’esercizio 2010 sono stati rimborsati finanziamenti per Euro 16,3 milioni, e non sono stati accesi nuovi finanziamenti. L’ulteriore incidenza sulla variazione per Euro (1,8) milioni è dovuta al passaggio da lungo a breve termine di quote di
finanziamenti con rate non costanti.
117
La ripartizione, per anno solare di scadenza, dei finanziamenti a medio lungo termine
inclusa la quota a breve, è la seguente:
scadenza
31/12/2011
31/12/2012
31/12/2013
31/12/2014
31/12/2015
31/12/2016
31/12/2017
31/12/2018
Totale debiti verso banche
a medio-lungo termine
quota
capitale
17,9
18,0
7,8
8,8
9,9
5,8
0,7
0,7
quota
interessi (*)
1,5
1,1
0,8
0,5
0,3
0,1
-
totale
19,4
19,1
8,6
9,3
10,2
5,9
0,7
0,7
69,6
4,3
73,9
(*) la quota interessi indicata è stimata in base all’ultimo tasso applicato sui diversi finanziamenti in essere.
I finanziamenti a medio-lungo termine in essere al 31 dicembre 2010 sono costituiti
da:
• un finanziamento in capo a SAVE S.p.A. per un valore originario pari a Euro 77
milioni erogato nel 2002 da Banca OPI, ed il cui valore residuo al 31 dicembre 2010 ammonta a Euro 14,4 milioni. Il finanziamento prevedeva due anni di
pre-ammortamento e rimborso con rate costanti semestrali a partire da dicembre
2004 fino al 2012. Il tasso applicato è pari all’Euribor a 6 mesi maggiorato di uno
spread. Tale finanziamento è oggetto di coperture non speculative (I.R.S.) contro
il rischio di incremento dei tassi di interesse per circa il 62,4% del proprio valore;
• un ulteriore finanziamento in capo alla Capogruppo per un valore originario pari
a Euro 12,5 milioni sottoscritto nel 2005 ed erogato a dicembre 2006 funzionale
all’acquisto dei terreni adiacenti al sedime aeroportuale di Venezia per futuri sviluppi. Tale finanziamento prevede un rimborso tramite pagamento di due quote
annuali da giugno 2007 fino a dicembre 2016 ed è coperto da garanzia ipotecaria
sui terreni oggetto di acquisizione nel 2005. Il tasso applicato prevede uno spread
sul tasso Euribor a 6 mesi. Il valore residuo dello stesso al 31 dicembre 2010 risulta pari a Euro 7,5 milioni;
• un finanziamento in capo ad Archimede 1 S.p.A. per un importo originario di
Euro 36 milioni e finalizzato al fabbisogno finanziario derivante dall’acquisto della
partecipazione in Centostazioni S.p.A., che prevede due anni di pre-ammortamento sino al 30 giugno 2008 e con scadenza al 2016. Gli interessi prevedono uno
spread sul tasso di riferimento. Il finanziamento prevede il rispetto di covenants
rappresentati (i) dal rapporto tra indebitamento finanziario e patrimonio netto
che deve permanere inferiore allo 0,80; (ii) da vincoli patrimoniali in base ai quali
il patrimonio netto della società non deve essere inferiore a un determinato ammontare (pari a Euro 51 milioni). Il finanziamento è garantito con fidejussione pro
quota dei soci di Archimede 1; il valore residuo del finanziamento alla data del 31
dicembre 2010 risulta pari a Euro 32,4 milioni. Non essendo stati rispettati gli
obblighi finanziari sopra indicati alla chiusura di bilancio del 31 dicembre 2010,
la società ha ottenuto rilascio di waiver dall’istituto bancario;
118
• un finanziamento in capo ad Airest S.r.l. per un importo originario di Euro 20
milioni funzionale all’operazione di acquisizione della società Ristop (successivamente incorporata), il cui valore residuo al 31 dicembre 2010 risulta pari a Euro
7,2 milioni. Tale finanziamento prevede un periodo di rimborso pari a sei anni in
12 rate semestrali ciascuna, con scadenza della prima rata al 30 giugno 2007. La
scadenza sarà nel 2012. Il tasso di interesse annuo applicabile è pari al tasso annuo
d’offerta per i depositi interbancari a 6 mesi incrementato di uno spread. Sono
previsti alcuni covenants secondo gli usi. Le tipologie di rapporti di bilancio che
vengono prese in considerazione si riferiscono al margine operativo lordo (EBITDA), in relazione all’indebitamento netto dell’intera Business Unit Food & Beverage
and Retail, con esclusione dei finanziamenti infragruppo i cui pagamenti siano integralmente subordinati al rimborso di qualsiasi altro indebitamento finanziario.
Quest’ultimo non deve essere superiore a quattro volte il margine operativo lordo
ed alla data dell’ultimo bilancio annuale risultava rispettato. Il finanziamento è
supportato da una garanzia a prima richiesta a favore della banca emessa dalla Capogruppo contestualmente alla stipula del finanziamento;
• a fine ottobre 2007 la società Centostazioni S.p.A. ha acceso un finanziamento
per complessivi Euro 8 milioni interamente erogati con rimborso bullet a 5 anni
dalla sottoscrizione. Non sono state rilasciate garanzie né reali né personali ed
altresì non sono stati previsti covenants; il tasso d’interesse applicato è pari all’Euribor maggiorato di uno spread. L’importo di pertinenza del Gruppo Save di tale
finanziamento al 31 dicembre 2010 è pari a Euro 3,2 milioni. Successivamente
Centostazioni ha provveduto a richiedere un ulteriore finanziamento per complessivi Euro 14 milioni interamente erogati, e la cui quota di pertinenza risulta essere
pari a Euro 4,9 milioni al 31 dicembre 2010, al netto di rimborsi avvenuti. Tale
finanziamento prevede un piano di ammortamento con rate semestrali a quote di
capitale crescente con estinzione nel 2018 e risulta regolato al tasso di mercato
Euribor 6 mesi aumentato di uno spread.
20. Debiti finanziari verso altri
al netto della quota corrente
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
4.077
4.698
(621)
I debiti finanziari verso altri al netto della quota corrente sono principalmente costituiti, per Euro 4 milioni dalla quota a medio - lungo termine del debito residuo dei
contratti di leasing finanziario in essere alla data.
119
Per un dettaglio dei contratti di leasing in essere si rimanda alla seguente tabella:
società
numero
contratto
società
di leasing
descrizione
del bene
data di importo valore di debito finanziario debito finanziario
scadenza fornitura riscatto a breve termine a lungo termine
504266 Centro Leasing Impianti specifici 30-03-12 200,00
Macchinari operatori
Very Italian Food S.r.l. 912914 Leasint
28-02-14 328,00
ed impianti
Very Italian Food S.r.l. 913929 Leasint
Impianti specifici 24-03-14 55,00
Very Italian Food S.r.l. 912925 Leasint
Impianti specifici 12-03-14 83,00
2,00
31/12
2010
41
3,00
60
1,00
10
9
24
1,00
15
14
35
52
Very Italian Food S.r.l. 913940 Leasint
Very Italian Food S.r.l. 908408 Leasint
2,00
35
33
78
116
01-07-26 3.276,00 32,00
Forni e pertinenze 04-04-14 573,00 6,00
Impianti specifici 05-04-14 183,00 2,00
Impianti specifici 11-04-14 86,00 1,00
Macchinari operatori
22-04-14 370,00 3,00
ed impianti
Impianti specifici 01-08-14 69,00 1,00
121
114
2.827
2.973
105
99
255
370
34
32
81
118
14
15
40
55
68
64
164
238
12
12
35
48
Impianto stoccaggio 01-03-15 546,00
95
89
335
439
609
576
4.021
4.698
R&M Airport S.r.l.
Very Italian Food S.r.l. 912880 Leasint
Very Italian Food S.r.l. 912917 Leasint
Very Italian Food S.r.l. 913931 Leasint
Very Italian Food S.r.l. 917104 Leasint
Very Italian Food S.r.l. 913919 Leasint
Very Italian Food S.r.l. 913936 Leasint
Totale Gruppo Save
21. Fondo imposte differite
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
Impianti specifici
23-02-14 188,00
Immobile
5,00
31/12
2009
38
31/12
2010
13
31/12
2009
53
57
135
201
35
€
€
17.642
18.457
(815)
Il fondo imposte differite presenta un decremento per Euro 0,8 milioni, dovuto essenzialmente all’utilizzo della fiscalità differita sul plusvalore allocato a concessioni,
sul fondo ammortamento beni in concessione e sull’ammortamento dei beni in leasing.
Le principali fattispecie che determinano l’iscrizione del fondo per imposte differite
sono:
• rettifiche relative alla attualizzazione dei fondi concernenti le indennità pensionistiche per adeguamento ai principi contabili internazionali;
• rettifiche relative alla prima adozione dell’IFRIC 12 “Accordi per servizi in concessione”;
• rettifiche relative alla contabilizzazione dei leasing secondo il criterio finanziario
previste dallo IAS 17;
• iscrizione di plusvalori allocati ad attivi immateriali a vita utile definita nell’ambito di operazioni di aggregazione aziendale.
120
Le tabelle sottostanti illustrano le tipologie che determinano l’iscrizione del fondo
per imposte differite, distinguendo tra IRES ed IRAP:
passività per iposte differite
(importi in migliaia)
Aliquota
27,5%- 25%- 19%
Ammortamenti
anticipati nazionali
Fondo ammortamento
beni in concessione
Ammortamenti
anticipati estere
Plusvalenze tassate in
esercizi successivi
Fondo trattamento
fine rapporto Altri fondi
Leasing
Differenze cambio attive
Fondo svalutazione
crediti deducib.
extracontab.
Oneri pluriennali
Ammortamento Marchi
Inscrizione valore su
concessioni Italia
Iscrizione valore su
concessioni Austria
iscrizione valore su
concessioni Rep.Ceca
Saldo imposte differite
passive Ires
(importi in migliaia)
imponibile
imposta
31/12 31/12
31/12
2009 2009* utilizzi incrementi 2010
565
158
565
565
29.226 566
368
368
159
1.018 1.018
255
1.343 1.286
133
28.793
158
3
8.037
156
155
36
7.917
209
92
92
39
68
831
280
280
70
19
229
138
38
1.186
367
367
53
12
326
140 140
5
8.698 10.068 396
28
28
221
135
38
38
9.892 2.392 2.779
28
8
8
1
119
61
37
2.720
8
8
8
38
8
2
2
53
2
44
44
1.345 1.344
298
82
1.046
12
370
12
370
82
22
288
425
2.031
557
1.474
117
558
153
405
1.220 1.220
195
1.025
304
305
49
256
19.006 3.791 3.792
181
3.611
19.957 19.957 951
35.159 67.303 3.519
497
1.474
133
10
64.281 7.931 16.797 906
imponibile
31/12 31/12
31/12
2009 2009* utilizzi incrementi 2010
Aliquota 3,9%
Inscrizione valore su
425 2.031 557
concessioni Italia
Fondo ammortamento
29.226 566
beni GD
Altri fondi
140 140
5
Oneri pluriennali
44
44
Ammortamento Marchi 1.345 1.344
Leasing
8.698 10.068 396
Saldo imposte differite
10.652 42.853 1.524
passive Irap
TOTALE FONDO IMPOSTE DIFFERITE
139
16.029
imposta
saldo
31/12 31/12
31/12
2009 2009* utilizzi incrementi 2010
17
28.793
80
22
1.140
22
58
5
1.123
221
135
82
1.344
9.892
6
2
52
339
6
2
52
381
12
9
11
6
3
41
383
391
41.721 416
1.661
65
17
1.614
8.347 18.457 971
156
17.642
38
1
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione ed IFRS 3 Rivisto
121
saldo
31/12 31/12
31/12
2009 2009* utilizzi incrementi 2010
22. Fondo T.F.R. e altri fondi
relativi al personale
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
8.346
8.928
(582)
Le passività per trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2010 si evidenziano
nel seguente prospetto. La variazione è sostanzialmente legata ai movimenti sotto
riportati:
Saldo al 31/12/2009
Utilizzo ed altre variazioni
Anticipi concessi nell’esercizio e trasferimenti
Versamenti a gestione integrativa
Imposta sostitutiva art. 11 D. Lgs 47/2000
Accantonamenti dell’esercizio e rivalutazioni
Saldo al 31/12/2010
8.928
(1.157)
(337)
(3.198)
(23)
4.134
8.346
La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia dei “benefici
maturati” mediante il Projected Unit Credit Method come previsto dallo IAS 19.
Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio
delle obbligazioni pensionistiche maturate in base al servizio che il lavoratore ha
prestato fino all’epoca in cui la valutazione stessa è realizzata, non proiettando le
retribuzioni del lavoratore secondo le modifiche normative introdotto dalla recente
Riforma Previdenziale.
La metodologia di calcolo può essere schematizzata nelle seguenti fasi:
- proiezione per ciascun dipendente in forza alla data di valutazione, del TFR già
accantonato fino all’epoca aleatoria di corresponsione;
- determinazione per ciascun dipendente dei pagamenti probabilizzati di TFR che
dovranno essere effettuati dalla società in caso di uscita del dipendente causa licenziamento, dimissioni, inabilità, morte e pensionamento nonché a fronte di richiesta
di anticipi;
- attualizzazione, alla data di valutazione, di ciascun pagamento probabilizzato.
Ai fini del calcolo attuariale del Fondo TFR, il Gruppo ha utilizzato le valutazioni
effettuate da un attuario indipendente, il quale ha determinato il valore sulla base
delle seguenti assunzioni fondamentali:
• tasso di mortalità: tavole IPS55
• tassi di invalidità: tavole INPS – 2000
• tasso di rotazione del personale: 1,5%
• tasso di sconto: 4,5%
• tasso di incremento delle retribuzioni: 3% (applicato solo per le aziende del gruppo con meno di 50 dipendenti)
• tasso di anticipazione: 1%
• tasso di inflazione: 2%
23. Altri Fondi rischi e oneri
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
La voce in esame è così composta
122
€
€
20.550
24.018
(3.468)
Fondo per rischi e oneri
Fondo per valutazione partecipazioni
non consolidate
Fondo rinnovamento beni in concessione
Totale altri fondi rischi e oneri
31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009
3.069
2.723
2.723
Variaz.
346
447
191
191
256
17.034
20.550
21.104
24.018
7.952
10.866
(4.070)
(3.468)
(*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione.
Fondo rischi e oneri
La movimentazione del fondo nel corso dell’esercizio è stata la seguente:
Saldo al 31/12/2009
Utilizzi e altre variazioni
Accantonamenti per rischi e oneri futuri
Saldo al 31/12/2010
2.723
-469
815
3.069
Tale voce è costituita da stanziamenti atti a coprire il rischio stimato a carico delle
società del Gruppo, principalmente a fronte di contenziosi con fornitori ed ex dipendenti.
Il Fondo per valutazione partecipazioni non consolidate registra l’effetto della valutazione ad equity, sul Gruppo austriaco Airest, di Airest Restaurant Middle East LLC,
a copertura delle perdite della stessa e per coprire le perdite maturate della controllata
non consolidata Rustichelli & Mangione S.r.l..
Si ritiene che i fondi siano sufficientemente capienti per coprire i rischi derivanti da
cause legali e contenziosi di specifica natura con il Gruppo come attore passivo o attivo sulla base di una ragionevole stima, basata sulle informazioni disponibili e sentito
il parere dei consulenti legali.
Fondo Rinnovamento Beni
in Concessione
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
17.034
21.104
(4.070)
Rappresenta la stima per le manutenzioni e gli interventi di rinnovamento, che dovranno essere effettuati sui beni in Concessione, iscritti nell’attivo dello stato patrimoniale; tali beni dovranno essere devoluti allo Stato in perfette condizioni di funzionamento al termine delle concessioni aeroportuali del Gruppo. La quasi totalità del
fondo si riferisce agli interventi di rinnovamento e manutenzione ciclica sul sedime
aeroportuale di Venezia.
Il Fondo di rinnovamento relativo al sedime aeroportuale di Venezia viene alimentato
sulla base di una valutazione tecnica degli stimati oneri futuri relativi alle manutenzioni necessarie al mantenimento dei beni di cui è prevista la devoluzione al termine
della concessione, ed utilizzato in ragione delle manutenzioni effettuate nel periodo.
Nell’esercizio il fondo è stato incrementato per Euro 2.120 mila, per l’accantonamento della quota di competenza dell’anno, ed utilizzato per Euro 6.190 mila.
123
PATRIMONIO NETTO
24. Patrimonio netto
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
319.650
311.200
8.450
Il patrimonio netto è costituito dal patrimonio netto di pertinenza del Gruppo per
Euro 291,4 milioni e dal patrimonio netto di pertinenza di terzi per Euro 28,3 milioni.
Il Patrimonio netto del Gruppo è così composto:
Capitale sociale
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
35.971
35.971
-
Il capitale sociale, pari ad Euro 36 milioni è composto da 55.340.000 azioni dal valore nominale unitario di 0,65 Euro ed è interamente versato.
Riserva da sovrapprezzo azioni
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
130.351
130.351
-
Deriva dal sovrapprezzo riconosciuto e pagato a seguito dell’offerta pubblica di sottoscrizione del 2005, al netto dei costi sostenuti per il processo di quotazione in Borsa.
Riserva Legale
Riserva Azioni Proprie
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
7.194
7.194
-
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
(17.552)
(12.851)
(4.701)
Il Gruppo possiede, alla data del 31 dicembre 2010, direttamente tramite SAVE
S.p.A., n° 2.546.922 azioni proprie per un controvalore in bilancio pari a Euro
17,552 milioni.
Nel corso dell’esercizio 2010 SAVE S.p.A. ha provveduto ad acquistare 697.079
azioni proprie, del valore nominale di Euro 453,1 mila, pari al 1,260% del capitale,
per un controvalore complessivo pari ad Euro 4,701 milioni.
124
Altre riserve e utili portati a nuovo
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
107.832
105.398
2.434
La movimentazione delle “Altre riserve e utili portati a nuovo” è dovuta principalmente al risultato positivo non oggetto di distribuzione conseguito nell’esercizio
2009.
Nel primo semestre 2010 sono stati distribuiti dividendi per Euro 16,4 milioni, pari
ad Euro 0,30862 per azione avente diritto.
Il patrimonio netto di terzi rappresenta la quota di patrimonio netto e del risultato
economico dell’esercizio delle società controllate non interamente possedute.
Patrimonio netto
di azionisti di minoranza
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
28.289
26.471
1.818
Si presenta di seguito la riconciliazione tra il numero di azioni in circolazione all’inizio e alla fine dell’esercizio 2010 così come richiesto dallo IAS 1, par. 76 (i valori
nominali delle azioni in circolazione sono espressi in Euro puntuali):
Situazione all’1/1/2010
Azioni acquistate nel periodo
Situazione al 31/12/2010
Azioni
componenti
capitale sociale
Azioni
proprie
detenute
Azioni in
circolazione
Valore
nominale
unitario
Valore nominale
complessivo azioni
in circolazione
(A)
(B)
(C) = (A - B)
D
E = C*D
55.340.000
1.849.843
697.079
2.546.922
53.490.157
(697.079)
52.793.078
0,65
0,65
0,65
34.768.602
(453.101)
34.315.501
55.340.000
Di seguito riportiamo la tabella con il prospetto di raccordo del patrimonio netto e
del risultato di esercizio della SAVE S.p.A. e del Gruppo SAVE.
125
patrimonio patrimonio risultato patrimonio
netto
netto
netto
31/12/2009 31/12/2009* dell’esercizio 31/12/2010
Prospetto di raccordo
del patrimonio netto e
del risultato di esercizio
Bilancio della Capogruppo SAVE
Eliminazione dei valori delle partecipazioni consolidate
e dei relativi dividendi
- differenza tra valore di carico e valore pro quota ed
eliminazione dei dividendi
- differenza di consolidamento
Eliminazione utili realizzati su cessione cespiti e
partecipazioni infragruppo
Eliminazione dividendi distribuiti
Effetto valutazione partecipazioni con
metodo patrimonio netto
Altre operazioni
Effetti fiscali su rettifiche di consolidamento
Patrimonio netto e risultato d’esercizio
di spettanza del gruppo
Patrimonio netto di terzi
Patrimonio netto e risultato d’esercizio bilancio consolidato
236.933
247.047
18.107
244.068
(57.290)
(56.972)
10.591
(43.051)
88.695
87.939
(1.588)
85.944
(4.301)
(391)
(31)
(504)
(1.833)
2.756
2.756
2.251
4.976
4.941
561
4.941
(590)
26
42
343
(415)
272.295
284.729
27.565
291.361
26.589
298.884
26.471
311.200
1.781
29.346
28.289
319.650
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione ed IFRS 3 Rivisto
ANALISI DELLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
(se non diversamente specificato, gli importi devono intendersi espressi in migliaia di Euro)
Sono di seguito commentate le principali voci del conto economico 2010, comparate
con quelle rilevate nel 2009.
Nel corso del presente esercizio, il Gruppo ha riclassificato tra le “Attività e Passività destinate ad essere cedute” i valori contabili delle attività e passività relative
Ad alcuni punti vendita della società controllata Airest S.r.l., di cui si è prevista la
dismissione entro il 2011.
Nel conto economico di entrambi i periodi, i ricavi ed i costi relativi ai rami di azienda in oggetto sono stati de-consolidati linea per linea ed il risultato è stato rappresentato in un’unica riga, dandone apposita evidenza nel prospetto di conto economico.
Ricavi operativi e altri proventi
25. Ricavi operativi e altri proventi
Ricavi operativi
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
337.252
340.076
(2.824)
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
323.248
325.979
(2.731)
Si rimanda a quanto già ampiamente descritto nella Relazione degli Amministratori
per un commento dettagliato relativo alla variazione della posta.
126
Altri proventi
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
14.004
14.097
(93)
La voce include sostanzialmente ricavi da utilizzo spazi della aerostazione ed i riaddebiti per costi condominiali verso i sub-concessionari, oltre che i corrispettivi per
soggetto tecnico di Centostazioni S.p.A..
Costi della produzione
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
296.417
305.360
(8.943)
€
€
79.356
88.698
(9.342)
I costi della produzione trovano dettaglio nelle seguenti voci:
26. Materie prime, sussidiarie,
di consumo e merci
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
I costi si riferiscono principalmente ad acquisti di merce destinata alla rivendita nel
settore Food & Beverage and Retail; i principali decrementi, sono riconducibili alla
contrazione dei consumi di materie prime, che si sono ridotti rispetto allo scorso esercizio sia in valore assoluto – principalmente in relazione all’uscita, da alcuni punti
vendita autostradali, - sia in termini d’incidenza sul fatturato.
27. Servizi
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
60.793
60.591
202
Sono costituiti da:
Servizi industriali
Servizi generali
Servizi commerciali
Totale servizi
31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009
46.598
46.180
47.253
8.995
9.433
9.568
5.200
3.770
3.770
60.793
59.383
60.591
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione
Di seguito l'analisi delle principali voci:
127
Variaz.
(655)
(573)
1.430
202
Servizi industriali
31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009
Manutenzioni. contrattuali beni
Centostazioni S.p.A.
Manutenzioni ordinarie
Utenze varie
Pulizie
Security aeroportuali
Servizi industriali generali
Prestazioni professionali
Mensa
Trasmissione dati
Altri costi
Totale
Variaz.
11.787
11.267
11.267
520
7.755
10.602
4.510
29
2.926
2.677
847
523
4.942
46.598
7.667
11.025
4.637
29
3.075
3.535
878
552
4.588
47.253
7.667
11.025
4.637
29
3.048
2.587
878
552
4.490
46.180
88
(423)
(127)
0
(149)
(858)
(31)
(29)
354
(655)
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione
Servizi generali
Assicurazioni
Prestazioni professionali
Compensi e rimborsi ad amministratori
Compensi e rimborsi a sindaci
Aggiornamento software
Servizi vari
Totale
31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009
2.475
2.286
2.286
3.102
3.283
3.409
1.296
1.239
1.239
442
603
603
374
351
351
1.306
1.671
1.680
8.995
9.433
9.568
Variaz.
189
(307)
57
(161)
23
(374)
(573)
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione
Per un dettaglio dei compensi di amministratori della Capogruppo Save anche per
i compensi percepiti presso altre realtà del gruppo si faccia riferimento alle seguenti
tabelle, i cui importi sono indicati in Euro puntuali.
periodo carica
scadenza scadenza emolumenti note
altri
compensi
della carica carica
save s.p.a.
compensi tot. gruppo
carica
amministratore
Presidente C.d.A.
Amministratore
Delegato
Amministratore
Delegato
Consigliere
Marchi Enrico
da
a
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
Scarpa Monica
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
Simioni Paolo
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
Ambrogi Vittorio
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
Consigliere
De Giovanni Daniele
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
Consigliere
De Piccoli Cesare
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
Consigliere
Lazzarotto Dino
01-01-10 31-12-10
Consigliere
Mencattini Andrea
Consigliere
45.500
595.500
*
224.210
224.210
*
387.681
387.681
17.500
3.247
20.747
18.000
22.000
40.000
31-12-11
18.000
8.000
26.000
Appr. bil.
31-12-11
18.000
- 18.000
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
17.500
- 17.500
Ortica Marco
07-07-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
8.815
- 8.815
Consigliere
Riello Andrea
01-01-10 19-03-10
Appr. bil.
31-12-11
4.205
- 4.205
Consigliere
Sartori Amalia
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
17.500
5.000
22.500
Consigliere
Sbroggiò Mauro
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
18.000
- 18.000
Consigliere
Trevisanato Sandro
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
18.000
1.753
19.753
Consigliere
Zoppas Gianfranco
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
Totale Compensi
* L’importo è percepito a titolo di dirigente apicale di SAVE S.p.A.
128
550.000
17.000
5.000
22.000
722.521
702.391
1.424.912
Ai sensi della comunicazione CONSOB n° 15520 si evidenzia che non risultano altri
dirigenti apicali con responsabilità strategiche oltre ai due amministratori delegati
indicati nella tabella soprastante.
Per un dettaglio dei compensi di sindaci di della Capogruppo Save anche per i compensi percepiti presso altre realtà del gruppo si faccia riferimento alle seguenti tabelle, i cui importi sono indicati in Euro puntuali.
carica
sindaco
Presidente
Boldrin Arcangelo
Sindaco
periodo carica
scadenza della carica
emolumenti
save s.p.a.
altri
compensi
compensi
tot. gruppo
da
01-01-10
a
31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
46.368
46.368
01-01-10
31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
11.620
11.620
01-01-10
31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
25.000
25.000
Sindaco
Pastena Valter
Pastena Valter
(compenso revers. MEF)
Salini Silvio
01-01-10
31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
35.690
35.690
Sindaco
Serafini Nicola
01-01-10
31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
41.651
Sindaco
Venuti Paolo
01-01-10
31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
38.348
24.132
62.480
198.677
24.132
222.809
Sindaco
Totale Compensi
41.651
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2010 per servizi
prestati al Gruppo SAVE dalle società di revisione utilizzate e da entità appartenenti
alla loro rete.
Corrispettivi prestati dalle società di revisione contabile e da entità appartenenti alla loro rete
(importi in Euro)
tipologia di servizi
Revisione contabile
Revisione contabile
Revisione contabile
Revisione contabile
Revisione contabile
Revisione contabile
Revisione contabile
Altri servizi
Altri servizi
Altri servizi
Altri servizi
Altri servizi
Altri servizi
Totale Compensi
soggetto che ha erogato
il servizio
Reconta Ernst & Young
Reconta Ernst & Young
Ernst & Young GmbH
Ernst & Young d.o.o
PriceWaterhouseCoopers
Snaghai Gong Zheng Certified
Public Accountants Co., Ltd.
VGD-AUDIT s.r.o.
Reconta Ernst & Young
Ernst & Young
Reconta Ernst & Young
PriceWaterhouseCoopers
Ernst & Young d.o.o
VGD-AUDIT s.r.o.
destinatario
compensi
totale gruppo
Società Capogruppo
Società controllate
Società controllate
Società controllate
Società controllate
119.810
104.722
26.900
11.000
6.688
Società controllate
6.668
Società controllate
Società Capogruppo
Società Capogruppo
Società controllate
Società controllate
Società controllate
Società controllate
15.961
19.500
3.000
12.500
3.040
1.500
8.331
339.620
Servizi commerciali
Sviluppo traffico aeroportuale
Pubblicità e manifestazioni
Totale
31/12/2010
3.616
1.584
5.200
31/12/2009
2.438
1.332
3.770
Variaz.
1.178
252
1.430
Da segnalare, in particolare, l’incremento degli oneri per sviluppo traffico aeroportuale.
129
28. Costi per godimento
di beni di terzi
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
38.158
39.140
(982)
Sono costituiti da:
Canone concessione aeroportuale
Canone concessione stazioni ferroviarie
Royalties
Locazioni e altro
Tot. Costi Godimento beni terzi
31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009
3.647
4.039
4.039
6.070
5.989
5.989
25.648
26.501
26.501
2.793
2.576
2.611
38.158
39.105
39.140
Variaz.
(392)
81
(853)
182
(982)
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione
29. Costi per il Personale
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
90.708
88.550
2.158
L’incremento del costo del personale interessa il settore Gestione Aeroportuale per
Euro 2,1 milioni.
Nel settore Gestione Aeroportuale l’aumento deriva principalmente dal rinnovo contrattuale CCNL Aeroportuale e da stanziamenti riguardo il rinnovo del CCNL Vigilanza Privata oltre che dal rafforzamento della struttura operativa.
30. Ammortamenti e svalutazioni
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
21.354
21.890
(536)
Sono così suddivisi:
Ammortamenti imm. immateriali
Ammortamenti imm. materiali
Totale ammortamenti
31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009
11.165
5.522
10.579
10.189
18.050
11.311
21.354
23.572
21.890
Variaz.
586
(1.122)
(536)
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione e dell’ IFRS 3 Rivisto.
31. Svalutazioni dell’attivo a breve
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
1.732
904
828
Nella voce “Svalutazioni dell’attivo a breve” sono compresi gli accantonamenti ai
fondi svalutazione crediti; nella determinazione dell’accantonamento è stata fatta anche una valutazione circa la capienza del fondo rispetto al totale dei crediti scaduti.
Gli accantonamenti fronteggiano situazioni di rischio legate a specifiche posizioni,
per le quali si prevede possano insorgere difficoltà nell’incasso del credito relativo.
130
32. Variazione delle rimanenze
di materie prime, sussidiarie,
di consumo e merci
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
(1.132)
(21)
(1.111)
La variazione delle rimanenze si riferisce principalmente a giacenze di materiale di
consumo e a giacenze di merce destinata alla rivendita. 33. Accantonamenti per rischi
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
815
616
199
Per un commento sulla voce in esame si rimanda alla nota di stato patrimoniale relativa agli “Altri Fondi Rischi e Oneri”.
34. Accantonamenti Fondo
manutenzione beni
in Concessione
35. Altri oneri
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
2.120
1.988
132
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
2.804
2.752
52
Più in dettaglio gli oneri diversi di gestione sono così composti:
Contributi alle associazioni di categoria
Imposte e Tasse
Erogazioni liberali
Altri costi
Totale altri oneri
31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009
332
306
306
1098
903
903
68
112
112
1306
1.425
1.431
2.804
2.746
2.752
Variaz.
26
195
(44)
(125)
52
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione
PROVENTI E ONERI FINANZIARI
36. Proventi e oneri finanziari
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
I “Proventi e oneri finanziari” trovano dettaglio nelle seguenti voci:
131
1.136
(3.421)
4.557
Proventi finanziari e rival. di attività finanziarie
Interessi, altri oneri finanz. e svalut. di att. fin.
Utili/perdite da collegate con il metodo
del patrimonio netto
Totale proventi e oneri finanziari
31/12/2010
549
(2.636)
31/12/2009
392
(3.906)
Variaz.
157
1270
3.223
93
3130
1.136
(3.421)
4.557
Per un ulteriore dettaglio circa la natura delle voci incluse nelle precedenti categorie,
si considerino le seguenti tabelle riepilogative.
Proventi finanziari e rivalutazioni
di attività finanziarie
Interessi attivi da conti correnti bancari
Interessi attivi altri (inclusi interessi mora)
Variazione di fair value di strumenti di copertura
rilevata a Conto Economico
Altri proventi finanziari
Totale
31/12/2010
157
78
31/12/2009
237
101
Variaz.
(80)
(23)
314
41
273
549
13
392
(13)
157
La principale motivazione dell’incremento dei proventi finanziari rispetto all’esercizio precedente è da ricercare nell’iscrizione di una variazione positiva nella valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura sulla Capogruppo in connessione
alle dinamiche dei tassi di mercato. Tale effetto è stato solo parzialmente compensato
dai minori interessi attivi su conti correnti bancari, in relazione alle inferiori giacenze
di liquidità.
Interessi, altri oneri finanziari e svalutazione di attività finanziarie
Interessi passivi da conti correnti bancari
Interessi passivi altri (inclusi interessi mora)
Interessi passivi su finanziamenti
Variazione di fair value di strumenti di copertura
rilevata a Conto Economico
Altri oneri finanziari
Utili/Perdite su cambi
Svalutazione di Partecipazioni in società non consolidate
Interessi passivi da contabilizzazione leasing
Totale
31/12/2010
(13)
(110)
(2.095)
31/12/2009
(10)
(87)
(3.271)
Variaz.
(3)
(23)
1.176
0
(77)
77
(30)
86
(388)
(86)
(2.636)
(102)
84
(400)
(43)
(3.906)
72
2
12
(43)
1.270
Gli oneri finanziari registrano un decremento netto, pari ad Euro 1,3 milioni, rispetto a quelli rilevati nel 2009, le cui principali ragioni risiedono nella riduzione degli
interessi sui finanziamenti e sugli scoperti di conto corrente, in relazione ai minori
finanziamenti passivi in essere, e ai sensibilmente più bassi tassi passivi di mercato.
In merito alla variazione degli utili e perdite relativi alla valutazione di società collegate con il metodo del patrimonio netto, si rimanda alla seguente tabella:
132
31/12/2010
Utili/perdite da collegate con
il metodo del patrimonio netto
Valutazione ad equity di V.I.F. S.r.l.
(primi 6 mesi esercizio 2009)
Valutazione ad equity
di Airest Restaurant Middle East LLC
Valutazione ad equity di GAP S.p.A.
Valutazione ad equity di VTP S.p.A.
Dividendi percepiti da VTP S.p.A.
Valutazione ad equity di BSCA SA
Dividendi percepiti da BSCA SA
Totale
31/12/2009
Variaz.
(459)
459
6
(137)
143
(35)
625
208
2.312
107
3.223
(28)
610
107
93
(7)
15
101
2.312
107
3.130
IMPOSTE SUL REDDITO
37. Imposte sul reddito
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
12.336
13.307
(971)
Le imposte sul risultato economico dell’esercizio sono così costituite:
Imposte correnti
Imposte anticipate e differite
Totale imposte sul reddito
31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009
22.251
12.453
12.453
(9.915)
680
854
12.336
13.133
13.307
Variaz.
9.798
(10.769)
(971)
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione e dell’IFRS 3 Rivisto
Le imposte correnti sono principalmente relative all’IRES dell’esercizio per Euro
11,8 milioni, all’IRAP di competenza dell’esercizio per Euro 4 milioni ed allo stanziamento dell’imposta sostitutiva ex art. 15, D.l. 185/2008, da parte della società
controllata Airest S.r.l. per Euro 6,3 milioni.
L’analisi delle rettifiche fiscali che hanno determinato la variazione dell’aliquota effettiva rispetto a quella teorica, è evidenziata nello schema che segue.
Ai fini di un confronto omogeneo, l’aliquota effettiva dell’esercizio precedente è stata
rideterminata alla luce dell’applicazione del principio contabile internazionale IFRIC
12 e dell’IFRS 3 rivisto.
133
Si segnala che il risultato delle “Attività destinate ad essere cedute”, nella tabella
sottostante, è ricompreso nel “Risultato ante imposte”.
riconciliazione tax rate
(migliaia di euro)
Risultato ante imposte
Imposte teoriche
Imposte effettive
Risultato netto
Differenza
1) differenti aliquote vigenti in altri paesi
2) perdite fiscali dell’esercizio
non considerate recuperabili
3) deducibilità interessi passivi da CNM
4) differenze permanenti:
i) IRAP e altre imposte locali
ii) tassazione dividendi
iii) altri costi non deducibili /
proventi non tassati
iv) imposte esercizi precedenti
v) effetto valutazione partecipazioni
vi) leasing e ammortamento avviamento
vii) agevolazioni fiscali
viii) effetto fiscale riallineamento
differenze da operazione straordinaria
31/12
2010
41.682
11.463
12.336
29.346
873
13
27,50%
29,60%
70,40%
31/12
2009*
31.087
8.549
13.260
17.827
2,10%
0,03%
%
27,50%
42,65%
57,35%
31/12
2009
30.535
8.397
13.086
17.449
27,50%
42,86%
15,36%
4.711
69
15,15%
0,22%
4.689
69
15,36%
0,23%
13
0,04%
13
0,04%
%
%
-1,06%
4.161
-29
9,98%
-0,07%
3.968
34
12,57%
0,11%
3.968
34
12,99%
0,11%
212
0,51%
415
1,31%
393
2,35%
-28
-898
558
-70
-0,07%
-2,15%
1,34%
-0,17%
-302
-27
640
-99
-0,96%
-0,09%
2,03
-0,31%
-302
-27
640
-99
-0,99%
-0,09%
2,10
-0,32%
-3.046
-7,31%
873
2,09%
4.711
15,15%
4.689
15,36%
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione e dell’IFRS 3 Rivisto.
L’aliquota fiscale effettiva è pari al 29,60% del risultato ante imposte rispetto al
42,65% registrato nell’esercizio precedente.
La differenza tra l’aliquota effettiva e quella teorica è sostanzialmente da addebitarsi
all’impatto negativo del carico IRAP parzialmente controbilanciato dagli effetti positivi derivanti dallo stanziamento, in applicazione di quanto previsto dai principi
contabili internazionali, dell’imposta anticipata riferibile al riallineamento (ai sensi
dell’art. 15 del D.l. 185/2008) dei valori fiscali ai maggiori valori contabili effettuato
in occasione dell’operazione di fusione che ha interessato la società Airest S.r.l. ed
Elite Tre S.r.l., al netto dello stanziamento per l’imposta sostitutiva.
RISULTATO DELL’ESERCIZIO
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
134
€
€
27.565
18.665
8. 900
Il risultato del Gruppo e di terzi è così ripartito:
Risultato consolidato
Perdita (Utile) di competenza di terzi
Risultato di competenza del Gruppo
31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009
29.346
17.449
17.827
(1.781)
794
838
27.565
18.243
18.665
Variaz.
11.519
(2.619)
8.900
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione e dell’IFRS 3 rivisto.
38. Attività cessate/destinate
ad essere cedute
A partire dall’esercizio in corso, il Gruppo ha provveduto a deconsolidare line by line
ed a riclassificare nelle righe di stato patrimoniale e di conto economico ad esse specificamente dedicate, le componenti patrimoniali ed economiche di tre punti vendita
della controllata Airest S.r.l., di cui avverrà la dismissione entro il prossimo esercizio.
A livello di conto economico, il risultato derivante da attività cessate/destinate ad
essere cedute è pari a Euro 289 mila.
I risultati dell’esercizio 2010, e le principali classi di attività e passività al 31 dicembre 2010 destinati alla cessione sono presentati di seguito:
Ricavi
Costi operativi
Svalutazioni immobilizzazioni non ricorrenti
Risultato operativo
Proventi / (Oneri) finanziari
Utile ante imposte delle attività destinate alla dismissione
Proventi / oneri tributari
Risultato d’esercizio delle attività destinate alla dismissione
31/12/2010
Euro/000 1.357
(1.645)
(289)
(289)
(289)
Le principali classi di attività e passività classificate come disponibili per la vendita
al 31 dicembre 2010 sono le seguenti:
Attività
Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni finanziarie
Magazzino
Crediti
Liquidità
Attività classificate come disponibili per la vendita (A)
Passività
TFR
Debiti commerciali
Altri debiti
Fondi rischi e oneri futuri
Passività direttamente associate con le attività classificate
come disponibili per la vendita (B)
Passività nette direttamente associate alle attività destinate
alla dismissione (A)-(B)
135
254
395
0
42
79
57
827
660
25
685
141
La strategia del Gruppo per la gestione dei rischi finanziari è conforme agli obiettivi
aziendali e mira alla minimizzazione del rischio di tasso e relativa ottimizzazione del
costo del debito, del rischio di credito, e del rischio di liquidità.
La gestione di tali rischi è effettuata nel rispetto dei principi di prudenza e in coerenza con le “best practices” di mercato e tutte le operazioni di gestione dei rischi sono
gestite a livello centrale.
39. Tipologia e gestione
dei rischi finanziari
Gli obiettivi che il Gruppo si è prefissato mirano a:
• coprire dal rischio di variazione dei tassi di interesse le passività finanziarie;
• rispettare, nella copertura del rischio, i criteri generali di equilibrio tra impieghi
ed utilizzi per il Gruppo (quota a tasso variabile e a tasso fisso, quota a breve termine e a medio/lungo termine);
Rischio tasso
Il Gruppo detiene strumenti derivati allo scopo di coprire la propria esposizione al
rischio di variazione dei tassi d’interesse per circa il 13% del valore dei finanziamenti
del gruppo (cd. cash flow hedge).
L’unica operazione di copertura in corso è relativa ad un finanziamento in capo a
SAVE S.p.A. per un valore originario pari a Euro 77 milioni, erogato nel 2002 da
Banca OPI, ed il cui valore residuo al 31 dicembre 2010 ammonta a Euro 14,4 milioni, con scadenza nel 2012. Il finanziamento è stato oggetto nel 2003 di due operazioni di interest rate swap (“IRS”) per la copertura dal rischio tassi per un importo totale
di Euro 23,1 milioni (riproporzionati sul valore nozionale esistente a ciascuna data di
rimborso) a un tasso fisso; nel luglio 2004 sono stati coperti ulteriori Euro 25 milioni
con un’ulteriore operazione IRS ad un tasso fisso. Il valore residuo degli strumenti di
copertura alla data del 31 dicembre 2010 è pari a Euro 9 milioni. Il finanziamento risulta quindi avere il costo per interessi bloccato per circa il 62% dell’importo totale.
Viene riportata nel seguito una tabella riepilogativa dei principali strumenti derivati
in essere a livello di Gruppo al 31 dicembre 2010:
136
Fair Value (Mark to Market)
al 31/12/2010
Variazione tassi di interesse
Variazione tassi di interesse
Fair Value (Mark to Market)
al 31/12/2009
Save S.p.A.
Save S.p.A.
Importo residuo
al 31/12/2010
IRS
IRS
Totale
Cassa di risparmio di
Venezia (gruppo S. Paolo)
Unicredit
Unicredit
Importo residuo
al 31/12/2009
Variazione tassi di interesse
Importo nazionale
contrattuale
Save S.p.A.
Scadenza
IRS
Data stipula contratto
Banca controparte
Natura rischio coperto
Società del gruppo
Tipologia strumento
Informativa su contabilizzazione operazioni di copertura (IFRS 7.22)
(Importi in Euro migliaia; i valori di segno positivo sono da intendersi a credito della società, quelli di segno negativo a debito della società)
09/07/2004
15/06/2012
25.000
7.812
4.687
-225
-106
12/08/2003
02/09/2003
16/06/2012
16/06/2012
11.550 3.609
11.550 3.609
48.100 15.030
2.166
2.166
9.019
-167
-183
-575
-74
-81
-261
Analisi di sensitività
sui flussi di cassa
Analisi di sensitività sul fair value
degli strumenti derivati
La società ha predisposto una analisi dei flussi di cassa futuri relativamente ai finanziamenti in essere ed agli strumenti finanziari di copertura ad essi correlati. Tale analisi parte dalla situazione di mercato in essere al 31 dicembre 2010 ed ipotizza degli
aumenti/diminuzioni dei tassi di interesse dello 0,25% e dello 0,50%.
L’effetto di tali variazioni sul flusso degli interessi futuri è pari a +/-0,5 milioni di
Euro per una variazione dei tassi dello 0,25%, mentre è pari a +/- 0,9 milioni di Euro
per una variazione dei tassi dello 0,50%.
La società ha predisposto una analisi della variazione dei valori di fair value degli
strumenti finanziari di copertura in essere al 31 dicembre 2010. Tale analisi parte
dalla situazione di mercato in essere al 31 dicembre 2010 ed ipotizza un aumento/
diminuzione dei tassi di interesse attesi dello 0,25% e dello 0,50%.
L’effetto di tali variazioni sul fair value degli strumenti derivati in essere è di circa
+/- 0,02 milioni di Euro per una variazione dei tassi sia dello 0,25%, mentre è pari a
+/- 0,05 milioni di Euro per una variazione dei tassi dello 0,50%.
Rischio credito
Rappresenta il rischio che una delle parti che sottoscrive un contratto il quale preveda un regolamento monetario differito nel tempo non adempia a una obbligazione di
pagamento, provocando così all’altra parte una perdita finanziaria.
Tale rischio può discendere sia da fattori di natura più strettamente tecnico-commerciale o amministrativo-legale (contestazioni sulla natura/quantità della fornitura,
sulla interpretazione di clausole contrattuali, sulle fatture a supporto, ecc.) sia da
fattori di natura tipicamente finanziaria, ovvero in sintesi il cosiddetto credit standing
della controparte.
Per il Gruppo l’esposizione al rischio credito è principalmente legata all’attività commerciale di vendita di servizi d’aviazione e attività immobiliare.
Al fine di controllare tale rischio, il Gruppo ha implementato procedure e azioni per
la valutazione della clientela, in base alle quali valutare il livello di attenzione.
Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie del Gruppo, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, presenta un livello massimo pari
al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte.
Rischio liquidità
Prudente è la politica di gestione del rischio di liquidità, ovvero la strategia messa
a punto per evitare che esborsi di cassa possano rappresentare una criticità per il
Gruppo. L’obiettivo minimo è di dotare in ogni momento la società degli affidamenti
necessari a rimborsare l’indebitamento in scadenza nei successivi dodici mesi. Gli
affidamenti per cassa non utilizzati del sistema bancario nella Capogruppo sono pari
a Euro 76 milioni, mentre a livello di Gruppo sono pari a Euro 78 milioni.
Il fabbisogno finanziario del Gruppo è assicurato dalla provvista di lungo termine,
raccolta per lo più attraverso finanziamenti a medio-lungo termine, anche legati a
singole operazioni di acquisizione. Le quote di finanziamenti con scadenza superiore
all’anno, incluse anche quelle relative ai leasing in corso, sono pari a Euro 55,7 milioni
rispetto a una posizione finanziaria netta di Euro 61,4 milioni.
Per un dettaglio dei finanziamenti a medio-lungo termine in essere al 31 dicembre
2010 si rimanda alle Note esplicative al bilancio consolidato, nel paragrafo dedicato
ai “Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente”.
Analisi per scadenza flussi finanziari
strumenti derivati e finanziamenti
a medio-lungo termine in essere
Nella tabella successiva abbiamo riepilogato i flussi finanziari non attualizzati, suddivisi per scadenza temporale, degli strumenti di copertura tassi in essere, che presentano una valutazione mark to market negativa alla data del 31 dicembre 2010.
Sulla base delle medesime scadenze sono riepilogati in tabella anche i flussi finanziari
137
dei finanziamenti a medio lungo termine in essere alla data del presente bilancio
consolidato, comprensivi di quota capitale e quota interessi.
Suddivisione per scadenza flussi finanziari previsti degli strumenti derivati e finanziamenti al 31 dicembre 2010
(Importi in Euro migliaia)
Flussi finanziari
previsti
di cui entro 1 anno
di cui da 1 a 5 anni
di cui oltre 5 anni
2010
2009
2010
2009
2010
2009
2010
2009
Strumenti Derivati con MTM
-268
-582
-224
-412
-44
-170
al 31 dicembre negativo
Finanziamenti a m/l termine -73.937 -91.332 -19.388 -17.844 -47.211 -56.015 -7.338 -17.473
Totale
-74.205 -91.914 -19.612 -18.256 -47.255 -56.185 -7.338 -17.473
Livelli gerarchici di valutazione
del fair value
Per un elenco degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2010 e
valutati al fair value si rimanda alla tabella di cui al soprastante paragrafo “Rischio
tasso”.
In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria
al fair value, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione
del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:
• Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto
di valutazione;
• Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono
osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
• Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
Si evidenzia come tutte le attività e passività che sono valutate al fair value al 31
dicembre 2010, sono inquadrabili nel livello gerarchico numero 2 di valutazione del
fair value. Inoltre, nel corso dell’esercizio 2010 non vi sono stati trasferimenti dal
Livello 1 al Livello 2 o al Livello 3 e viceversa.
Come già evidenziato in precedenza, il Gruppo detiene strumenti finanziari derivati
al solo scopo di coprire la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse del valore dei singoli finanziamenti a cui fanno riferimento (c.d. cash flow hedge).
La valutazione del fair value dei derivati inseriti in bilancio è stata effettuata attraverso l’utilizzo di modelli di valutazione autonomi e sulla base dei seguenti dati di
mercato rilevati al 31 dicembre 2010:
• tassi di interesse a breve termine e tassi swap riferiti all’Euro;
• quotazioni dei contratti futures sull’Euribor a tre mesi;
• fixing del tasso Euribor per il calcolo delle cedole in corso.
40. Partecipazioni in società
controllate, collegate e altre
• Marco Polo Park S.r.l.
Percentuale di controllo: 100%
La Capogruppo controlla le seguenti società, consolidate integralmente o proporzionalmente. I dati riportati derivano dalle chiusure delle rispettive società alla data di
bilancio, redatte secondo i principi contabili adottati da ciascuna società.
Gestisce i parcheggi in ambito aeroportuale in sub-concessione da Save.
L’esercizio 2010 ha evidenziato un valore della produzione pari a circa 10,7 milioni di
Euro, in aumento, rispetto all’esercizio precedente del 10,6%; il risultato al termine
del 2010 evidenzia un utile ante imposte di 3,9 milioni di Euro, in incremento del
54,5% rispetto ai 2,5 milioni di Euro registrati nel 2009.
138
• Save International Holding SA
Percentuale di controllo: 99,97%
• Belgian Airports SA
Percentuale di controllo: 64,98%
(tramite Save International
Holding SA)
• Save Engineering S.p.A.
Percentuale di controllo: 97%
• Nord Est Airport I.T. S.r.l. (N-AITEC)
Percentuale di controllo: 100%
• Aeroporto di Treviso AERTRE S.p.A.
Percentuale di controllo: 80%
La società è stata costituita nel corso del terzo trimestre del precedente esercizio,
come veicolo partecipativo, in via propedeutica all’acquisizione di Brussels South
Charleroi Airport SA, avvenuta nel mese di dicembre 2009.
La società incorpora la partecipazione in Belgian Airports SA, società tramite la quale
è avvenuta l’acquisizione assieme a soci terzi.
La società è stata costituita nel corso del quarto trimestre dell’esercizio, anch’essa
come veicolo partecipativo, in via propedeutica alla acquisizione di Brussels South
Charleroi Airport SA, avvenuta nel dicembre corso del quarto trimestre del 2009.
La società non ha costi o ricavi significativi, ma incorpora la partecipazione nella società Brussels South Charleroi Airport SA, valutata nel presente bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto.
Si occupa dell’attività di progettazione e coordinamento lavori connessa ai programmi di sviluppo aeroportuali effettuati dalla controllante Save nell’ambito del Master
Plan aeroportuale. Svolge la propria attività anche verso l’esterno grazie al know-how
acquisito nella realizzazione e gestione di progetti di sviluppo di infrastrutture legate
alla mobilità del passeggero quali, ad esempio, aeroporti e stazioni.
Nell’esercizio 2010, il valore della produzione è stato pari a 2,1 milioni di Euro, con
un decremento pari al 8,4% rispetto all’esercizio precedente ed un utile ante imposte
pari a 346 mila Euro rispetto ad un utile ante imposte di 95 mila Euro registrato al
31 dicembre 2009.
Si occupa della realizzazione di progetti informatici per aeroporti nelle aree della
gestione operativa ed amministrativa. In questo ambito sviluppa e commercializza
prodotti software.
L’esercizio 2010 si è chiuso con un valore della produzione di 1,5 milioni di Euro
in incremento del 23,2% rispetto al 2009, ed un utile ante imposte pari a 567 mila
Euro.
La Società Aer Tre S.p.A. è concessionaria della gestione dell’aeroporto di Treviso sino
al 2012, in base alla concessione parziale n. rep. 4344 del 1992; inoltre, si trova in
regime di anticipata occupazione dei beni ex articolo 17 D.L. 67/1997, convertito
dalla legge 135/97.
Dopo lungo e complesso iter, in data 14.10.2010 è stata finalmente sottoscritta tra
ENAC ed Aer Tre la Convenzione per la gestione totale per quarant’anni dell’aeroporto di Treviso. Ai fini del decorso di tutti gli effetti di legge e per la conclusione
formale del procedimento relativo all’affidamento della gestione totale, deve essere
ora emesso, dai Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle
Finanze, il decreto interministeriale di affidamento della gestione totale dello scalo
di Treviso.
Il valore della produzione dell’esercizio è stato pari a 19,9 milioni di Euro con un
incremento del 17,6% rispetto ai 17 milioni di Euro dell’esercizio precedente. L’esercizio 2010 si è chiuso con un risultato ante imposte positivo pari a 0,8 milioni di
Euro contro un risultato ante imposte negativo pari a 0,5 milioni di Euro registrato
nell’esercizio precedente.
• Aeroporto Civile di Padova S.p.A.
Percentuale di controllo: 62,86%
La società è concessionaria, per conto del Ministero dei Trasporti, dello scalo aeroportuale di Padova.
La società ha un valore della produzione al 31 dicembre 2010 pari a 0,8 milioni di
Euro e una perdita ante imposte pari a 132 mila Euro.
139
• Idea 2 S.r.l.
Percentuale di controllo: 100%
• Società Agricola Ca’ Bolzan a r.l.
Percentuale di controllo: 100%
• Triveneto Sicurezza S .r.l.
Percentuale di controllo: 93%
(al 35 % tramite Aer Tre S.p.A.
ed al 65 % tramite SAVE S.p.A.)
• Airest S.r.l.
Percentuale di controllo: 86,45%
(0,65% tramite Aer Tre S.p.A.)
Controllata al 100% dalla Capogruppo, è stata acquisita nel mese di luglio 2005,
sempre nell’ambito di potenziali progetti di investimento. Tale società non ha costi
o ricavi significativi.
Controllata al 100% dalla Capogruppo, è stata acquisita nel mese di maggio 2005.
L’attivo è sostanzialmente costituito da terreni adiacenti al sedime aeroportuale
propedeutici anche a garantire la realizzazione delle opere necessarie allo sviluppo
dell’aeroporto e delle infrastrutture ad esso collegate nel medio termine.
Il 2010 si è chiuso con un valore della produzione di 461 mila Euro, ed un risultato
ante imposte pari a 47 mila Euro.
La Società svolge i servizi di controllo in ambito aeroportuale (“security”) secondo
quanto previsto dal Decreto Ministeriale del 29 gennaio 1999 n. 85.
Al 31 dicembre 2010 la società registra un valore della produzione pari a 8,8 milioni
di Euro, con un incremento del 4,6% rispetto all’esercizio 2009 ed un utile ante
imposte di 386 mila Euro.
E’ stata costituita per la gestione delle attività commerciali e di ristorazione sia a
favore di società del Gruppo, che di terzi, in infrastrutture di mobilità.
In data 25 ottobre 2010 le Assemblee dei Soci delle società Airest Srl ed Elite Tre
srl hanno approvato la loro fusione mediante costituzione di una nuova società, denominata Airest Srl. L’atto di costituzione della stessa è datato 7 dicembre 2010 e
l’iscrizione presso il Registro delle Imprese di Venezia è avvenuto in data 13 dicembre 2010. Gli effetti contabili e fiscali dell’operazione decorrono dal 1 gennaio 2010.
L’esercizio 2010 si è chiuso con un totale dei ricavi operativi ed altri proventi pari a
Euro 149,7 milioni ed un risultato ante imposte di 1,5 milioni di Euro.
• Very Italian Food S.r.l.
Percentuale di controllo: 86,45%
(86,45%tramite Airest S.r.l.)
• Gruppo austriaco Airest
Percentuale di controllo: 86,45%
(86,45%tramite Airest S.r.l.)
La società è stata costituita nel mese di gennaio 2008 da Airest S.r.l. in partnership
con la società Rustichelli & Mangione Holding, con una quota del 50%, e gestisce la
produzione di prodotti di panetteria e pasticceria di alto livello qualitativo.
Nel mese di giugno 2009, Airest S.r.l., nell’ambito della procedura di ricostituzione
del capitale sociale di V.I.F. S.r.l., precedentemente abbattuto nel ripianamento
delle perdite dell’esercizio 2008, ha sottoscritto, oltre alla propria, anche la quota di
aumento di capitale rimasta inoptata da parte dell’altro socio, divenendo titolare del
100% della proprietà della società.
Il valore della produzione dell’esercizio 2010 è stato pari ad Euro 5,6 milioni, mentre
il risultato ante imposte del medesimo periodo ammonta a una perdita di 257 mila
Euro.
Il Gruppo è costituito dalla sub-holding di diritto austriaco Airline Terminal & Business Catering Holding GmbH, e dalle società Airest Gastronomy & Retail GmbH,
Airest Catering d.o.o., da Airest Slovakia Gastronomy and Retail s.r.o, Shanghai Airest Catering Company Ltd., Airest Restaurant Middle East L.L.C., Airest Czech
Republic a.s. (società derivante dalla fusione di Fast Food Servis a.s., ITP Services
S.r.o.), Airest Russia OOO, ed East Holding GmbH (non operativa e pertanto non
consolidata alla data del presente bilancio consolidato).
L’esercizio 2010 del Gruppo Airest si è chiuso con un risultato ante imposte pari a 0,5
milioni di Euro. Il valore dei ricavi al 31 dicembre 2010, è pari a Euro 49,2 milioni.
140
• Archimede 1 S.p.A.
Percentuale di controllo: 60%
• Centostazioni S.p.A.
Percentuale di controllo: 24%
(tramite Archimede 1 S.p.A.)
• Archimede 3 S.p.A.
Percentuale di controllo: 100%
Partecipata dalla Capogruppo, la società, costituita a fine 2001, come previsto dallo
statuto svolge esclusivamente attività di sub-holding della partecipazione in Centostazioni S.p.A..
E’ la società veicolo che detiene il 40% di Centostazioni S.p.A. (il restante 60% è
detenuto da FFSS Holding S.p.A.).
L’esercizio 2010 si è chiuso con un utile ante imposte di 0,9 milioni di Euro, principalmente derivante dall’effetto combinato dei dividendi percepiti dalla partecipata
Centostazioni e degli oneri finanziari sui finanziamenti in essere.
Partecipata al 40% da Archimede 1 S.p.A., gestisce il patrimonio di proprietà di
Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (R.F.I.), costituito dai complessi immobiliari delle
103 stazioni ferroviarie italiane di medie dimensioni, sulla base di un contratto quarantennale con scadenza nel 2042, che attribuisce a Centostazioni il diritto di utilizzo
e di sfruttamento economico del patrimonio e l’incarico di provvedere alla gestione
integrata ed alla riqualificazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare stesso.
La società è stata consolidata secondo il criterio proporzionale in virtù degli accordi
tra soci che attribuiscono il controllo congiunto di Centostazioni ad Archimede 1
S.p.A. ed a Ferrovie dello Stato.
L’esercizio 2010 si è chiuso con un valore della produzione di 77 milioni di Euro,
e un utile ante imposte di 15 milioni di Euro. Il bilancio consolidato recepisce tali
risultati al 40% essendo la società consolidata con il metodo proporzionale.
E’ stata acquisita nel 2004. Al fine di razionalizzare la struttura del Gruppo anche
in vista di un possibile sviluppo della gestione delle infrastrutture di mobilità in
concessione, nel 2004 Save ha ceduto ad Archimede 3 S.r.l. le azioni rappresentative
del 4,64% del capitale sociale della società Autostrade di Venezia e Padova S.p.A..
L’ esercizio 2010 si è chiuso con un risultato ante imposte negativo pari ad Euro 8
mila.
La Capogruppo partecipa inoltre nelle seguenti società:
• Rustichelli e Mangione S.r.l.
Percentuale di controllo: 86,45%
(tramite Airest S.r.l.)
(non consolidata)
• La Piazza di Spagna S.r.l.
Percentuale di controllo: 51%
(tramite Airest S.r.l.)
La società, costituita al termine del mese di ottobre 2009, ha per oggetto sociale
l’ideazione, sperimentazione, creazione ed implementazione di modelli e formule di
franchising per la somministrazione e la vendita di alimenti e bevande e servizi affini;
essa non è consolidata al termine dell’esercizio, ma valutata in base al costo sostenuto
per la costituzione, in quanto i volumi reddituali della stessa, da considerare per competenza dalla data di costituzione a quella di chiusura dell’esercizio, sono reputati
immateriali rispetto ai volumi complessivi di Gruppo.
Controllata al 51 %, è stata costituita in dicembre 2003 e non è operativa.
Tale società non ha costi o ricavi significativi. Nel corso dell’esercizio la società è stata
posta in liquidazione; tale processo si è concluso a gennaio 2011.
(non consolidata)
• Nicelli S.p.A.
Quota di partecipazione: 48,43%
L’attività della società nel corso del 2010 è ancora sostanzialmente caratterizzata dalla
limitata operatività.
(non consolidata)
• G.A.P. S.p.A.
Quota di partecipazione: 49,87%
La società, di cui si detiene una quota di partecipazione del 49,87%, gestisce l’aeroporto di Pantelleria.
(non consolidata)
141
• Altre collegate minori
La Capogruppo detiene ulteriori partecipazioni di minoranza quali V.T.P. S.p.A. (Venezia Terminal Passeggeri) (21%) per la gestione delle strutture commerciali del
Porto di Venezia, Brussels South Charleroi Airport SA (17,97%) per il tramite di
Belgian Airport SA, che gestisce l’Aeroporto di Bruxelles e Società Autostrade Venezia-Padova S.p.A. (4,64%) per il tramite di Archimede 3 S.r.l..
Utile per azione
Si forniscono le informazioni sui dati utilizzati per il calcolo dell’utile per azione e
diluito.
L’utile per azione è calcolato dividendo l’utile netto dell’esercizio attribuibile agli
azionisti della Società per il numero delle azioni.
Ai fini del calcolo dell’utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dell’esercizio dedotto della quota attribuibile a terzi.
Inoltre si rileva che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili, che debbano rettificare il risultato economico attribuibile
ai possessori di strumenti ordinari di capitale.
L’utile diluito per azione coincide con l’utile per azione, non esistendo potenziali
azioni ordinarie o altri strumenti, quali opzioni, warrant e loro equivalenti, in grado
di avere, se convertiti, un effetto diluitivo sui risultati per azione.
Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini
del calcolo dell’utile per azione base, determinati secondo la metodologia prevista dal
principio contabile IAS 33.
Risultato di esercizio di Gruppo
Numero medio ponderato di azioni in circolazione
- di base
- diluito
Utile per azione
Utile per azione diluito
12 2010
27.565
12 2009*
18.665
12 2009
18.243
53.055.630
53.055.630
53.898.456
53.898.456
53.898.456
53.898.456
0,520
0,520
0,346
0,346
0,338
0,338
(*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione
Di seguito si indica anche l’utile per azione, dedotto il risultato delle attività destinate alla cessione.
Risultato di esercizio di Gruppo escluso il risultato
delle attività destinate alla cessione
Numero medio ponderato di azioni in circolazione
- di base
- diluito
Utile per azione
Utile per azione diluito
12 2010
12 2009*
12 2009
27.854
18.826
18.404
53.055.630
53.055.630
53.898.456
53.898.456
53.898.456
53.898.456
0,525
0,525
0,349
0,349
0,341
0,341
(*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione
142
La media ponderata di azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio è stata
determinata rettificando il numero delle azioni ordinarie in circolazione all’inizio
dell’esercizio con il numero delle azioni ordinarie acquisite, considerando il fattore di
ponderazione temporale.
Rapporti con
parti correlate
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 include il bilancio di SAVE S.p.A. e delle
controllate, come indicate nel paragrafo “Area di consolidamento”.
Le transazioni con società collegate e parti correlate sono state effettuate nel rispetto
dei valori di mercato mediamente praticati per servizi simili e di pari livello qualitativo.
Circa i rapporti intrattenuti nel corso dell’esercizio con Società collegate, si rimanda
alle note riportate nell’ambito dei commenti alle voci di Stato Patrimoniale e di Conto Economico contenuti nelle Note esplicative e si vedano gli allegati C per i rapporti
di debito/credito e costo/ricavo.
Con le società Finanziaria Internazionale Holding S.p.A. e Finint & Wolfson Associati S.r.l. (parti correlate in quanto riferibili al Socio di riferimento) il Gruppo ha
sostenuto, nel corso dell’esercizio oneri per servizi di assistenza e consulenza tesi alla
valorizzazione ed all’analisi finanziaria del Gruppo.
I debiti relativi alle prestazioni effettuate e non ancora pagate, sono relativi alla Capogruppo per Euro 358 mila e alle società controllate Airest S.r.l. e AerTre S.p.A.
rispettivamente per Euro 102 mila ed Euro 17 mila. Le componenti economiche,
iscritte tra i costi per servizi, ammontano ad Euro 435 mila per la Capogruppo, Euro
225 mila per Airest S.r.l. e ad Euro 22 mila per AerTre S.p.A..
143
144
Prospetti supplementari
145
Allegato A
Prospetto di
movimentazione
delle immobilizzazioni
immateriali e dei
relativi ammortamenti
(Importi in Euro / 1000)
Allegato B
Prospetto di
movimentazione
delle immobilizzazioni
materiali e dei relativi
ammortamenti
(Importi in Euro / 1000)
Variazioni d
Valore al
01/01/10
Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali
Immobilizzazioni in corso ed acconti
Subtotale diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali
Concessioni
Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita
Immobilizzazioni in corso ed acconti
Subtotale altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita
Avviamento e altre immobilizzazioni imm.li a vita utile indefinita
Totale immobilizzazioni immateriali
204.861
5.887
210.748
107.103
18.052
937
18.989
58.357
395.197
Acquisizioni
Decr
5.106
1.741
6.847
(1)
1.105
1.095
2.200
(
(
(1
(
(8
(8
9.046
(1.
Variazioni d
Valore al
01/01/10
Terreni e Fabbricati
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
Altri beni
Fondo svalutazione immobilizzazioni
Immobilizzazioni in corso ed acconti
Totale immobilizzazioni materiali
146
51.180
48.279
8.739
76.717
(262)
1.867
186.520
Acquisizioni
Decr
38
1.100
616
5.480
(1
(1.
(4
(2
3.010
10.244
(
(5
ni
ni
Variazioni dell’esercizio
Ammortamenti tecnici accumulati
Riclassifiche
Altri movimenti
Valore al
31/12/10
Valore al
01/01/10
Incrementi
del periodo
Utilizzi
Riclassifiche
Altri movimenti
Valore al
31/12/10
Immobilizzazioni
immateriali nette
5.149
(26)
337
58.706
53.246
17.763
13.261
5.149
3.852
2.169
(26)
(64)
(696)
337
1.653
780
58.706
23.204
15.514
13.261
2.169
(696)
780
15.514
(1.074)
2.312
210.452
7.318
217.770
108.589
19.197
1.568
20.765
58.357
405.481
53.246
(846)
608
(269)
339
1.551
886
(464)
422
84.270
11.170
(786)
2.770
97.424
151.746
7.318
159.064
85.385
3.683
1.568
5.251
58.357
308.057
Riclassifiche
Altri movimenti
Valore al
31/12/10
Immobilizzazioni
immateriali nette
47.429
12.406
2.404
40.866
(129)
2.998
105.974
Decrementi
(123)
(41)
(164)
(64)
(846)
Variazioni dell’esercizio
Decrementi
(1.159)
(1.244)
(496)
(2.325)
133
(11)
(5.102)
Ammortamenti tecnici accumulati
Riclassifiche
Altri movimenti
581
(151)
99
(1.868)
(1.339)
Valore al
31/12/10
Valore al
01/01/10
Incrementi
del periodo
Utilizzi
50.059
48.716
8.708
79.971
(129)
2.998
190.323
3.409
33.907
5.807
36.816
380
3.317
963
5.468
(1.159)
(1.141)
(438)
(1.721)
227
(28)
(1.458)
2.630
36.310
6.304
39.105
79.939
10.128
(4.459)
(1.259)
84.349
147
Allegato C1
Valori patrimoniali dei
rapporti con società
controllate e collegate;
tali valori sono espressi in
migliaia di Euro
SAVE SPA
MARCO POLO
SAVE
ENGINEERING
AIREST
SAVE INT.
BELGIAN AIR.
SAVE SECURITY
N-AITEC
AER-TRE
Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti
Save Spa
7.271 2.713
Marco Polo
2.713 7.271
Airest
38.716 338
S. Engineering
231
337 38.716 1.296
231
2.576 936
14
1
1.288
423
186
3
34
386
3.334
Crediti
167
18
473
Save Int.
7.373
7.373
Triveneto Sicurezza
936 2.576
N-aitec
259
1.445
20
186
Aer-Tre
3.334
423
Archimede 1
1.889
167
Archimede 3
2.399
5
757
Cà Bolzan
23.919
14
3
733
34
13
381
476
636
1.877
82
5.390
51
733
7
29
Idea 2
3.100
Apt Padova
226
48
VIF
14
24
NICELLI
27
1
10
4
Airest Restaurant
Middle East LLC
Gruppo Austriaco Airest
259
20
1
Belgian Air.
Centostazioni
1.445
5
ARCHIME
160
46
7.698
Teorema di Euclide
23
9
Airest Far East Holding
International Ltd
Rustichelli e Mangione
VTP
102
711
3
Altro (inarcassa)
Totali
148
78.569 13.711 7.277 2.933 14.972 41.068 1.868 239 7.373
7.373 3.323 944 1.499 259
995 4.558
167
R-TRE
Debiti
3.334
ARCHIMEDE 1
ARCHIMEDE 3
CENTOSTAZIONI
CÀ BOLZAN
IDEA 2
APT PADOVA
VIF
AIREST RESTAURANT GRUPPO AUSTRIAMIDDLE EAST LLC
CO AIREST
NICELLI
TEOREMA DI
EUCLIDE
AIREST FAR EAST
RUSTICHELLI E
HOLDING
MANGIONE
INTERNATIONAL LTD
VTP
TOTALE
Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti
167
1.889
2.399
757
27
23.917
3.100
46
225
24
14
27
47
102
3
13.714 78.567
2.933 7.276
18
1.877
636
473
7
82
51
5.390
10
160
7.698
9
23
41.073 14.978
711
239 1.857
4
7.373
7.373
944 3.323
733
259 1.499
4.556 990
1.889 167
2.399
1.475 1.884
23.919 29
3.100
3
237
48
5.404
78
31
789
629
629
8.034 629
290
23
9
290
290
714
3
102
3
9
4.558
167
1.889
2.399 1.884 1.475
27 23.917
3.100
46
235
149
78
5.404
31
789
629 8.035
9
23
290
102
714
3
119.108 119.108
Allegato C2
Valori economici
dei rapporti con società
controllate e collegate;
S. ENGINEERING
SAVE SPA
MARCO POLO
AIREST
Costi Ricavi
Costi Ricavi
Costi Ricavi
4.456
8.344 864
tali valori sono espressi in
Save Spa
migliaia di Euro
Marco Polo
40
4.457
Airest
861
8.345
S. Engineering
960
231
40
SAVE INT.
231
232
495 6.490
11
24
11
3
N-AITEC
56
AER-T
Ricavi Costi R
148
10
767
0
2
37
3
528
62
Belgian Air.
62
Triveneto Sicurezza
6.490 495
10
N-aitec
500
57
42
28
Aer-Tre
9
763
878
1.164
38
1.713
4
334
125
Archimede 1
90
Centostazioni
272
Cà Bolzan
18
Apt Padova
50
VIF
39
NICELLI
14
24
2
Airest Restaurant
Middle East LLC
2.311
13
3
1
2.311
8
3
54
160
167
Teorema di Euclide
262
Rustichelli e Mangione
VTP
TRIVENETO
SICUREZZA
Costi Ricavi Costi Ricavi Costi Ricavi Costi Ricavi Costi
Save Int.
Gruppo Austriaco Airest
BELGIAN AIR.
2
4
60
11
Altro (iva indetraibile)
Capitalizzazioni
(1.080)
Totali
7.838 15.004
(*) (42)
5.344
(**) (28)
75
11.566 1.528
(***)
(534)
234
235
62
62
522
8.811
56
156
3.122
(*): di cui Euro -352 mila verso Naitech e Euro -728 verso Save Engineering. - (**): di cui Euro -42 mila verso Naitech. - (***):di cui Euro -28
(*****): di cui Euro -12 mila verso Save Engineering. - (******): di cui Euro -9 mila verso Airest.
150
AITEC
AER-TRE
ARCHIMEDE 1
Ricavi Costi Ricavi
148
767
9
0
878
37
1.163
CENTOSTAZIONI
Costi Ricavi Costi Ricavi
89
272
CA' BOLZAN
S.R.L
APT PADOVA
Costi Ricavi Costi Ricavi
18
50
VIF
NICELLI
AIREST RESTAU- GRUPPO
RANT MIDDLE AUSTRIACO
EAST LLC
AIREST
TEOREMA DI RUSTICHELLI E
EUCLIDE
MANGIONE
Costi Ricavi Costi Ricavi Costi Ricavi Costi Ricavi
39
14
161
VTP
TOTALE
Costi Ricavi Costi Ricavi Costi Ricavi Costi Ricavi
54
2
11
4
15.005 7.841
75
4
1.713
126
528
333
3
176
262
5.345
1.534 11.565
60
1.500
12
234
62
62
2.311
1
13
8.811
522
583
57
2.052 3.123
8
90
1.713
276
18
50
24
361
3
164
14
3
54
24
351
262
65
3
4
11
4
(534)
156
3.122 2.051
(****)
(12)
89
276
1.713
18
50
(9)
165
360
14
3
352
(1.705)
(******)
54
262
di cui Euro -28 mila verso Naitech. - (****): di cui Euro -525 mila verso Save Engineering, Euro -5 mila verso Naitech ed Euro -4 mila verso Save Spa -
151
65
11
4
30.053 30.053
A partire dal 1 gennaio 2010, il Gruppo Save ha provveduto ad applicare, l’IFRIC
Appendice:
applicazione dell’IFRIC 12 12 “Accordi per servizi in concessione” (di seguito “IFRIC 12”) che definisce i criteri di
rilevazione e valutazione da adottare per gli accordi tra settore pubblico e privato
relativi allo sviluppo, finanziamento, gestione e manutenzione di infrastrutture in
regime di concessione.
L’IFRIC 12, pubblicato dallo IASB nel novembre del 2006, è stato omologato dalla
Commissione Europea con regolamento CE n. 254/2009 in data 25 marzo 2009 ed
è applicabile obbligatoriamente ai bilanci redatti in conformità agli IAS/IFRS il cui
esercizio ha inizio in data successiva a quella di omologazione.
L’IFRIC 12 stabilisce che il concessionario non deve iscrivere l’infrastruttura oggetto
di concessione tra le attività materiali in quanto non ne detiene il “controllo”, ma
deve rilevare, al fair value, il diritto a far pagare gli utenti per l’utilizzo dell’infrastruttura, oppure il diritto a ricevere un corrispettivo dal concedente per i servizi di
pubblica utilità erogati.
In applicazione di tale modello contabile il concessionario può agire da fornitore di
servizi di duplice natura: (i) di costruzione o ampliamento dell’infrastruttura (“servizi
di costruzione”); (ii) di gestione e/o manutenzione della stessa (“servizi di gestione”).
I riflessi in bilancio derivanti da attività svolte in regime di concessione comportano
la rilevazione dei ricavi e dei costi correlati ai servizi di costruzione in base ai criteri
stabiliti dallo IAS 11 per le commesse a lungo termine (la contropartita patrimoniale
sarà rappresentata, alternativamente da un’attività immateriale o finanziaria), e dei
ricavi e dei costi relativi ai servizi di gestione conformemente allo IAS 18.
Sulla base delle caratteristiche delle concessioni di cui è parte, il Gruppo Save rileverà
un’attività intangibile a fronte del diritto di concessione acquisito.
In sede di prima adozione, il Gruppo ha applicato l’interpretazione con metodo retrospettivo attraverso il calcolo degli effetti che si sarebbero avuti al primo gennaio
2009 ed attribuendo alle riserve di patrimonio netto tali effetti:
• La riclassificazione patrimoniale dalle attività tangibili alle attività immateriali,
del valore rilevato tra le attività materiali a fronte delle infrastrutture possedute;
• La rideterminazione dell’ammontare di tale posta intangibile, attraverso l’applicazione di un ammortamento a quote costanti, ora definito esclusivamente sulla base
della durata della concessione, in luogo di un ammortamento calcolato nella minore tra quest’ultima e quella della vita utile del bene oggetto dell’ammortamento,
oltre ad i relativi effetti fiscali;
• La rideterminazione dell’ammontare del fondo di ripristino dei beni gratuitamente devolvibili (ora fondo manutenzioni), attraverso l’inclusione in quest’ultimo
degli ammontari necessari alla prima manutenzione o sostituzione di ogni bene
costituente l’infrastruttura posseduta, oltre ad i relativi effetti fiscali.
La Concessione aeroportuale
La convenzione stipulata tra l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e la Società Save S.p.A. ha come oggetto l’affidamento della concessione per l’esercizio e per la
progettazione sviluppo, realizzazione, adeguamento, gestione, manutenzione ed uso
degli impianti e delle infrastrutture aeroportuali, comprensivi dei beni demaniali,
dell’aeroporto Marco Polo di Venezia.
La convenzione vigente è stata stipulata in data 19 luglio 2001 e prorogata successivamente con una durata dell’affidamento in concessione sino al 22 marzo 2041.
152
L’interpretazione risulta dunque applicabile sulla base del rapporto di Concessione
Aeroportuale siglato con Enac.
Presentazione degli impatti
derivanti dalla prima applicazione
dell’interpretazione
In questa sezione vengono esplicitati gli effetti patrimoniali ed economici derivanti
dall’applicazione dell’IFRIC 12 attraverso la presentazione di alcuni prospetti contabili di conciliazione dei valori patrimoniali ed economici ante e post applicazione
dell’interpretazione.
Nel dettaglio:
• i prospetti di stato patrimoniale consolidato al 1 gennaio 2009 con evidenza
dell’effetto derivante dall’applicazione dell’IFRIC 12;
• i prospetti di stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2009 con evidenza
dell’effetto derivante dall’applicazione dell’IFRIC 12;
• i prospetti di conto economico separato consolidato 2009 con evidenza dell’effetto
derivante dall’applicazione dell’IFRIC 12.
I principali impatti applicativi dell’IFRIC 12 sulle voci patrimoniali ed economiche
del bilancio consolidato del Gruppo Save risultano i seguenti:
Immobilizzazioni materiali: tutte le immobilizzazioni destinate ad essere devolute al
concedente al termine della concessione sono state riclassificate nella posta immateriale “Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali”. Tale trattamento contabile
determina:
al primo gennaio 2009: una riduzione di Euro 123.547 mila delle immobilizzazioni
materiali per effetto della riclassifica sopracitata
al 31 dicembre 2009: determina una riduzione complessiva pari a Euro 125.214 migliaia.
Immobilizzazioni immateriali:
Sono stati iscritti alla voce “Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali” i beni
facenti parte dell’infrastruttura espressi al loro fair value, quali diritti concessori derivanti dai servizi di costruzione. Tali valori sono recuperati attraverso i corrispettivi
per l’utilizzo delle infrastrutture (tariffe aeroportuali).
Tale diritto è ammortizzato lungo il periodo di durata della concessione (fino al
2041), in diretta correlazione con i benefici economici derivanti dell’attività di utilizzo dell’infrastruttura. L’ammortamento decorre dal momento in cui i diritti in
oggetto iniziano a produrre i relativi benefici economici. Tale trattamento contabile
determina:
al 1° gennaio 2009: un incremento pari a complessivi Euro 154.803 migliaia in relazione alla riclassifica dalla posta Immobilizzazioni materiali delle immobilizzazioni destinate ad essere devolute al concedente al termine della concessione per complessivi Euro 123.547 migliaia ed un incremento derivante dalla rideterminazione
dell’ammontare di tale posta intangibile, principalmente per effetto l’applicazione
di un ammortamento a quote costanti, ora definito esclusivamente dalla durata della concessione, in luogo di un ammortamento calcolato sulla base della minore tra
quest’ultima e quella della vita utile del bene oggetto dell’ammortamento per un
ammontare complessivo pari a Euro 31.256 migliaia che, al netto di un effetto fiscale
di 9.751 Euro migliaia determina un incremento del patrimonio netto pari ad Euro
21.505 migliaia;
153
al 31 dicembre 2009: un incremento pari a complessivi Euro 157.502 in relazione alla
riclassifica dalla posta Immobilizzazioni materiali delle immobilizzazioni destinate
ad essere devolute al concedente al termine della concessione per complessivi Euro
125.214 migliaia ed un incremento derivante dalla rideterminazione dell’ammontare di tale posta intangibile, principalmente per effetto l’applicazione di un ammortamento a quote costanti, ora definito esclusivamente dalla durata della concessione,
in luogo di un ammortamento calcolato sulla base della minore tra quest’ultima e
quella della vita utile del bene oggetto per un ammontare complessivo pari a Euro
32.288 migliaia che, al netto di un effetto fiscale di 10.448 Euro migliaia determina
un incremento del patrimonio netto pari ad Euro 21.840 migliaia.
Fondo Rinnovamento beni in concessione: l’applicazione dell’interpretazione ha comportato la rideterminazione dell’ammontare del fondo di rinnovamento beni in concessione, attraverso l’inclusione in quest’ultimo degli ammontari necessari alla prima
manutenzione o sostituzione di ogni bene costituente l’infrastruttura posseduta così
da assicurare tutti gli interventi alla data programmata, necessari ad un adeguato
mantenimento delle condizioni dei beni fino al termine della concessione.
Tale rideterminazione contabile determina:
al 1° gennaio 2009: un incremento della posta pari a complessivi Euro 13.151 migliaia che, al netto di un effetto fiscale di Euro 4.129 migliaia determina un decremento
del patrimonio netto pari ad Euro 9.022 migliaia;
al 31 dicembre 2009: un incremento della posta pari a complessivi Euro 13.152 migliaia che, al netto di un effetto fiscale di Euro 4.502 migliaia determina un decremento del patrimonio netto pari ad Euro 8.650 migliaia
Imposte anticipate/differite: ai sensi dello IAS 12, sono iscritti tutti gli effetti rilevati in
sede di prima applicazione dell’IFRIC 12 così come descritti precedentemente.
Patrimonio Netto, raccoglie il saldo degli effetti patrimoniali rilevati a fronte dell’applicazione dell’Interpretazione.
Ricavi e Costi Operativi: risentono dell’effetto relativo all’iscrizione al fair value dei
beni costruiti internamente il cui effetto complessivo per l’esercizio 2009 ammonta
ad Euro 45 migliaia che, al netto di un effetto fiscale di Euro 14 migliaia, determina
un incremento del risultato di esercizio pari ad Euro 31 migliaia.
Ammortamento delle immobilizzazioni Immateriali: la posta risente della riclassifica degli
ammortamenti relativi alle immobilizzazioni destinate ad essere devolute al concedente al termine della concessione riclassificati dalle immobilizzazioni materiali e
dei minori ammortamenti registrati a fronte del loro calcolo in funzione della durata
della concessione residua.
Tale trattamento contabile determina nell’esercizio 2009 effetti per complessivi Euro
2.161 migliaia che, al netto di un effetto fiscale di Euro 682 migliaia determina un
incremento del risultato di esercizio pari ad Euro 1.490 migliaia
Accantonamento ai fondi rischi ed oneri: la posta risente di quanto determinato in ordine alla necessità, determinata dall’applicazione dell’interpretazione, di costituire nel
tempo un fondo atto a coprire il fabbisogno a sostenere gli interventi di primo rimpiazzo o manutenzione ciclica con la funzione di valorizzare un obbligo contrattuale
dell’impresa a ripristinare un determinato livello di funzionalità dell’infrastruttura.
Il fondo sarà dunque rilevato in bilancio in rapporto al formarsi di tali obbligazioni.
154
Tale trattamento contabile determina nell’esercizio 2009 effetti per complessivi Euro
1.186 migliaia, che, al netto di un effetto fiscale di Euro 372 migliaia determina un
decremento del risultato di esercizio pari ad Euro 814 migliaia.
Al fine di esplicitare gli effetti derivanti dall’applicazione dell’IFRIC 12, sono presentati i prospetti contabili di riconciliazione dei valori patrimoniali ed economici.
155
attività
Prospetti
contabili
patrimoniali di
conciliazione
(Migliaia di Euro)
Cassa e altre disponibilità liquide
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Altre attività finanziarie
di cui verso parti correlate
Crediti per imposte
Altri crediti
di cui verso parti correlate
Crediti commerciali
Magazzino
Totale attività correnti
Attività destinate ad essere cedute
di cui di natura finanziaria
di cui di natura non finanziaria
Immoblizzazioni materiali
Diritto di utilizzo della concessione areoportuale
Concessioni
Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita
Avviamento-altre immobiliz.ni immateriali a vita utile indefinita
Partecipazioni in impr. colleg. valut. con il met. del patr. netto
Altre partecipazioni
Altre attività finanziarie
di cui verso parti correlate
Crediti per imposte anticipate
Totale attività non correnti
TOTALE ATTIVITA’
Passività
(Migliaia di Euro)
01-01-09
01-01-09
01-01-09
Ante IFRIC 12
Rettifiche /
Riclassifiche
IFRIC 12
Post IFRIC 12
30.583
400
3.242
3.242
12.750
22.199
290
36.283
11.052
116.509
220.445
91.380
4.215
60.099
4.308
4.682
2.608
250
11.681
399.418
515.927
01-01-09
Ante IFRIC 12
Debiti commerciali
di cui verso parti correlate
Altri debiti
di cui verso parti correlate
Debiti tributari
Debiti v/ istituti previd. e sicurezza sociale
Debiti bancari
Altre passività finanziarie quota corrente
Totale passività correnti
Passività collegate alle attività destinate ad essere cedute
di cui di natura finanziaria
di cui di natura non finanziaria
Altri debiti
Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente
Debiti finanziari verso altri al netto della quota corrente
Fondo imposte differite
Fondo TFR e altri fondi relativi al personale
Altri fondi rischi e oneri
Totale passività non correnti
TOTALE PASSIVITA’
156
30.583
400
3.242
3.242
12.750
22.199
290
36.283
11.052
116.509
(123.547)
154.803
3.263
34.519
34.519
01-01-09
Rettifiche /
Riclassifiche
IFRIC 12
96.898
154.803
91.380
4.215
60.099
4.308
4.682
2.608
250
14.944
433.937
550.446
01-01-09
Post IFRIC 12
61.724
242
19.725
233
5.944
4.613
51.428
1.822
145.256
61.724
242
19.725
233
5.944
4.613
51.428
1.822
145.256
164
46.646
88
7.703
9.340
10.533
74.474
219.730
164
46.646
88
16.588
9.340
23.684
96.510
241.766
8.885
13.151
22.036
22.036
Patrimonio netto
(Migliaia di Euro)
01-01-09
Ante IFRIC 12
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Riserva legale
Riserva per azioni proprie in portafoglio
Altre riserve e utili portati a nuovo
Utile di periodo
Totale patrimonio netto di gruppo
- di azionisti di minoranza
Totale patrimonio netto
Totale passività e patrimonio netto
157
35.971
130.351
7.194
(8.238)
91.169
14.155
270.602
270.602
296.197
515.927
01-01-09
Rettifiche /
Riclassifiche
IFRIC 12
12.483
12.483
12.483
12.483
34.519
01-01-09
Post IFRIC 12
35.971
130.351
7.194
(8.238)
103.652
14.155
283.085
283.085
308.680
550.446
attività
(Migliaia di Euro)
Cassa e altre disponibilità liquide
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Altre attività finanziarie
Crediti per imposte
Altri crediti
di cui verso parti correlate
Crediti commerciali
di cui verso parti correlate
Magazzino
Totale attività correnti
Attività destinate ad essere cedute
di cui di natura finanziaria
di cui di natura non finanziaria
Immoblizzazioni materiali
Diritto di utilizzo della concessione areoportuale
Concessioni
Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita
Avviamento-altre immobiliz.ni immateriali a vita utile indefinita
Partecipazioni in impr. colleg. valut. con il met. del patr. netto
Altre partecipazioni
Altre attività finanziarie
di cui verso parti correlate
Crediti per imposte anticipate
Totale attività non correnti
TOTALE ATTIVITA’
Passività
(Migliaia di Euro)
31-12-09
31-12-09
31-12-09
Ante IFRIC 12
Rettifiche /
Riclassifiche
IFRIC 12
Post IFRIC 12
29.099
29.099
901
3.796
21.072
255
35.836
53
11.217
101.921
305
41
264
231.795
901
3.796
21.072
255
35.836
53
11.217
101.921
305
41
264
106.581
157.502
87.733
5.728
60.333
16.990
5.455
4.214
1.582
15.150
459.686
561.912
87.733
5.728
60.333
16.990
5.455
4.214
1.582
11.491
423.739
525.965
31-12-09
Ante IFRIC 12
Debiti commerciali
di cui verso parti correlate
Altri debiti
di cui verso parti correlate
Debiti tributari
Debiti v/ istituti previd. e sicurezza sociale
Debiti bancari
Altre passività finanziarie quota corrente
Totale passività correnti
Passività collegate alle attività destinate ad essere cedute
di cui di natura finanziaria
di cui di natura non finanziaria
Altri debiti
Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente
Debiti finanziari verso altri al netto della quota corrente
Fondo imposte differite
Fondo TFR e altri fondi relativi al personale
Altri fondi rischi e oneri
Totale passività non correnti
TOTALE PASSIVITA’
158
(125.214)
157.502
3.659
35.947
35.947
31-12-09
Rettifiche /
Riclassifiche
IFRIC 12
31-12-09
Post IFRIC 12
61.305
869
29.669
170
3.561
5.223
51.047
5.482
156.287
548
61.305
869
29.669
170
3.561
5.223
51.047
5.482
156.287
548
548
179
37.228
4.698
8.347
8.928
10.866
70.246
227.081
548
179
37.228
4.698
17.952
8.928
24.018
93.003
249.838
9.605
13.152
22.757
22.757
Patrimonio netto
(Migliaia di Euro)
31-12-09
Ante IFRIC 12
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Riserva legale
Riserva per azioni proprie in portafoglio
Altre riserve e utili portati a nuovo
Utile di periodo
Totale patrimonio netto di gruppo
- di azionisti di minoranza
Totale patrimonio netto
Totale passività e patrimonio netto
159
35.971
130.351
7.194
(12.851)
93.387
18.243
272.295
26.589
298.884
525.965
31-12-09
Rettifiche /
Riclassifiche
IFRIC 12
12.483
707
13.190
13.190
35.947
31-12-09
Post IFRIC 12
35.971
130.351
7.194
(12.851)
105.870
18.950
285.485
26.589
312.074
561.912
(Migliaia di Euro)
Conto
Economico
separato
consolidato
Ricavi operativi
Altri proventi
Totale ricavi operativi e altri proventi
Costi della produzione
Per materie prime,sussidiarie,di consumo e di merci
Variazioni prodotti in corso di lavorazione e lavori in corso su ordinazione
Per servizi
Per godimento di beni di terzi
Per il personale:
salari e stipendi e oneri sociali
trattamento di fine rapporto
altri costi
Ammortamenti e svalutazioni
immobilizzazioni immateriali
immobilizzazioni materiali
Svalutazioni dell'attivo a breve
Variaz. delle rim. di materie prime, sussid., di consumo e di merci
Accantonamenti per rischi
Accantonamenti fondo manutenzioni
Altri oneri
Totale costi della produzione
Risultato operativo ante poste non ricorrenti
2009
Ante
applicazione
IFRIC 12
326.372
14.097
340.469
2009
2009
1.703
Post
applicazione
IFRIC 12
328.075
14.097
342.172
90.988
(62)
59.383
39.105
5
115
1.208
35
90.993
53
60.591
39.140
83.328
4.010
934
278
83.606
4.010
934
5.522
18.050
904
(21)
616
802
2.746
306.305
34.164
4.579
(6.740)
10.101
11.310
904
(21)
616
1.988
2.752
306.977
35.195
34.164
392
(3.906)
93
1.031
35.195
392
(3.906)
93
30.743
13.133
12.453
680
17.449
(794)
18.243
1.031
324
31.774
13.457
12.453
1.004
18.156
(794)
18.950
Rettifiche /
Riclassifiche
1.703
1.186
6
672
1.031
Svalutazioni immobilizzazioni materiali non ricorrenti
Risultato operativo
Proventi finanziari e rivalutazioni di attività finanziarie
Interessi, altri oneri finanziari e svalutazioni di attività finanziarie
Utili/perdite da collegate con il metodo del patrimonio netto
Proventi da cessione partecipazioni
di cui plusvalenze derivanti da operazioni non ricorrenti
Risultato prima delle imposte
Imposte sul reddito
Utile (perdita) di periodo
Utile (perdita) di periodo di pertinenza di terzi
Utile (perdita) di periodo di gruppo
Utile per azione
- non diluito
- diluito
Utile per azione escluso l'utile delle attività destinate alla cessione
- non diluito
- diluito
160
324
707
707
0,338
0,338
0,352
0,352
0,341
0,341
0,355
0,355
Attestazione del Bilancio consolidato
ai sensi dell’art. 154 bis del D. Lgs 58/98
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
161
162
163
164
165
166
167
168
Bilancio d’esercizio SAVE S.p.A.
al 31 dicembre 2010
Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria
Conto Economico Separato
Conto Economico Complessivo
Rendiconto finanziario
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto
169
attività
Prospetto della
situazione
Patrimoniale e
Finanziaria
di SAVE S.p.A.
(Migliaia di Euro)
Cassa e altre disponibilità liquide
Attività finanziarie
note
31-12-10
1
10.129
31/12/2009(*) 01/01/2009(*)
18.125
901
22.586
2
1.023
3-11
307
241
11.840
4
39.459
34.457
35.622
5-31
15.640
16.487
18.717
6
704
648
808
Totale attività correnti
67.262
70.859
89.573
di cui verso parti correlate
34.169
27.866
24.627
Crediti per imposte
Altri crediti
Crediti commerciali
Magazzino
Immobilizzazioni materiali
7
7.697
8.468
7.268
Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali
8
133.513
132.571
131.091
Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita
8
1.267
1.273
1.781
Partecipazioni
9
87.642
87.314
66.296
Altre attività finanziarie
10
44.412
52.644
55.213
Crediti per imposte anticipate
11-3
10.060
10.376
11.459
284.591
292.646
273.108
44.399
52.630
55.203
351.853
363.505
362.681
Totale attività non correnti
di cui verso parti correlate
Totale attività
Passivita’
note
31-12-10
Debiti commerciali
12
21.014
19.061
20.690
Altri debiti
13
30.832
26.664
19.024
Debiti tributari
14
2.466
2.030
1.657
Debiti v/ istituti previd. e sicurezza sociale
15
1.501
1.527
1.337
Debiti bancari
16-19
10.897
10.940
10.940
Altre passività finanziarie quota corrente
17-20
(Migliaia di Euro)
Totale passività correnti
31/12/2009(*) 01/01/2009(*)
261
575
538
66.971
60.797
54.186
di cui verso parti correlate
14.070
12.602
13.308
19-16
11.063
21.938
32.813
Fondo imposte differite
21
9.353
9.503
8.872
Fondo TFR e altri fondi relativi al personale
22
2.671
2.933
3.035
23-33-34
17.727
21.287
20.662
40.814
55.661
65.382
107.785
116.458
119.568
Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente
Altri fondi rischi e oneri
Totale passività non correnti
di cui verso parti correlate
3.035
Totale passività
Patrimonio netto
(Migliaia di Euro)
note
31-12-10
31/12/2009(*) 01/01/2009(*)
Capitale sociale
24
35.971
35.971
35.971
Riserva sovrapprezzo azioni
24
130.351
130.351
130.351
Riserva legale
24
7.194
7.194
7.194
Riserva per azioni proprie in portafoglio
24
(17.552)
(12.851)
(8.238)
Altre riserve e utili portati a nuovo
24
69.997
65.034
65.023
Utile di periodo
Totale patrimonio netto
Totale passività e patrimonio netto
24
18.107
21.348
12.812
24
244.068
247.047
243.113
351.853
363.505
362.681
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione
170
attività
Conto
Economico
Separato
SAVE S.p.A.
note
31-12-10
31/12/2009(*)
Ricavi operativi
25
85.662
84.375
Altri proventi
25
(Migliaia di Euro)
Totale ricavi operativi e altri proventi
di cui verso parti correlate
8.347
8.255
94.009
92.630
13.983
12.505
Costi della produzione
Per materie prime,sussidiarie,di consumo e di merci
26
976
1.082
Per servizi
27
30.725
28.524
di cui verso parti correlate
8.053
7.316
28
2.995
3.553
salari e stipendi e oneri sociali
29
19.453
18.719
trattamento di fine rapporto
29
1.099
1.171
altri costi
29
428
188
immobilizzazioni immateriali
30
4.776
4.672
immobilizzazioni materiali
30
2.267
2.256
Svalutazioni dell'attivo a breve
31-5
700
Per godimento di beni di terzi
Per il personale:
Ammortamenti e svalutazioni
Variaz. delle rim. di materie prime, sussid., di consumo e di merci
32
(55)
Accantonamenti per rischi
33-23
116
241
Accantonamenti fondo manutenzioni
34-23
2.000
1.988
Altri oneri
35
Totale costi della produzione
Risultato operativo
159
1.221
881
66.701
63.434
27.308
29.196
Proventi finanziari e rivalutazioni di attività finanziarie
36
1.476
3.134
Interessi, altri oneri finanziari e svalutazioni di attività finanziarie
36
(1.180)
(1.814)
Utili/perdite da collegate con il metodo del patrimonio netto
36
di cui proventi ed oneri verso parti correlate
Risultato prima delle imposte
Imposte sul reddito
51
108
347
1.428
1.184
1.320
27.655
30.624
37
9.548
9.276
correnti
37
9.379
7.798
differite
37
169
1.477
18.107
21.349
- non diluito
0,34
0,40
- diluito
0,34
0,40
2010
18.107
15
18.122
2009*
21.349
Utile (perdita) di periodo
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione
Utile per azione
Conto
Economico
Complessivo
SAVE S.p.A.
(Migliaia di Euro)
Utile (perdita) dell’esercizio
Totale proventi / Oneri imputati a patrimonio Netto
Totale conto economico complessivo
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione
171
note
22
21.349
dic-10
dic-09*
Utile di esercizio
18.107
21.347
- Ammortamenti materiali e immateriali
7.044
6.888
(Migliaia di Euro)
Note
Attività di esercizio
Rendiconto
Finanziario
SAVE S.p.A.
- Svalutazioni di cespiti
- Movimento netto del fondo T.F.R.
(261)
- Accantonamento (Utilizzo) dei fondi rischi ed oneri
1.990
- (Plusvalenze) Minusvalenze alienazioni cespiti
- (Rivalutazione) Svalutazione partecipazioni
28
40
28
(102)
20 - 27
1.810
21 - 31 - 32
(119)
34
339
262
27.218
30.126
Diminuzione (aumento) dei crediti commerciali
847
2.230
5 - 29
Diminuzione (aumento) altre attività di esercizio
12.793
1.931
4 - 6 - 10
Diminuzione (aumento) attività/ passività verso Erario
1.740
13.402
3 - 11 - 14 - 19
Aumento (diminuzione) dei debiti vs. fornitori
1.953
(1.629)
12
Aumento (diminuzione) dei debiti previdenziali
(26)
190
15
Aumento (diminuzione) altre passività di esercizio
4.168
6.587
13
21.475
22.711
48.693
52.838
(1.441)
(3.968)
(55)
594
7 - 28
Contributi su immobilizzazioni materiali
(1.205)
3.298
4 - 7 - 28
(Acquisizione) di immobilizzazioni immateriali
(11.506)
(6.792)
8 -28
Disinvestimenti di immobilizzazioni immateriali
244
9
Subtotale autofinanziamento (A)
Subtotale (B)
Flusso monetario da attività operativa (A + B) = ( C )
Attività di investimento
(Acquisizioni) di immobilizzazioni materiali
Diminuzioni di immobilizzazioni materiali
Diminuzione delle immobilizzazioni finanziarie
48
(Incremento) delle immobilizzazioni finanziarie
(714)
(21.279)
(14.630)
(28.147)
Flusso monetario attivita’ di investimento (D)
7 - 28
Attività di finanziamento
Acquisizione / Incremento di debiti verso altri finanziatori
(Rimborso) / Diminuzione di debiti verso altri finanziatori
(Rimborso) e altre variazioni di finanziamenti a medio lungo termine
37
(314)
(10.875)
17
17
18 - 16
(10.875)
(Aumento)/diminuzione di attività finanziarie non immobilizzate
(9.740)
(901)
2
Dividendi pagati
(16.400)
(12.800)
22
Variazione azioni proprie
(4.701)
(4.613)
22
Altro
Flusso monetario attivita’ di finanziamento (E)
Flusso finanziario netto del periodo (C+D+E)
Disponibilita’ liquide e mezzi equivalenti all’inizio del periodo
Disponibilita’ liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo
15
(42.015)
(29.152)
(7.952)
(4.461)
18.060
22.521
1 -16
10.108
18.060
1 -16
Interessi pagati
994
1.421
Imposte pagate, incluso canoni di concessione aeroportuale
11.931
3.715
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione
Informazioni supplementari:
172
Saldo 1 gennaio 2009
130.351 (8.238) 43.291
Adozione dell’IFRIC 12
Saldo 1 gennaio 2009 rettificato
12.238 184.836
9.494
35.971
7.194
130.351 (8.238) 52.785
Destinazione risultato 2008
12.812 233.620
9.494
12.238 194.330
12
12
Distribuzione dividendi
9.494
12.812
(4.613)
(12)
(4.613)
Risultato
(4.613)
21.348
35.971
7.194
130.351
-12.851
52.785
Destinazione risultato 2009
(4.948)
15
Distribuzione dividendi
15
(16.400) (16.400)
Variazioni azioni proprie
(4.701)
Risultato
(4.701)
18.107
173
21.348
12.250 189.729 21.348 247.048
4.948
Altri utili / (perdite) complessivi
Saldo 31 dicembre 2010
243.114
(12.800) (12.800)
Variazioni azioni proprie
Saldo 31 dicembre 2009
Totale patrimonio
netto
Utile (perdite)
di esercizio
Totale Riserve
Risultati esercizi
precedenti a nuovo
Altre riserve
7.194
Riserva azioni proprie
35.971
Riserva di
sovrapprezzo azioni
Riserva legale
(Migliaia di Euro)
Capitale sociale
Prospetto
delle variazioni
di patrimonio
netto
35.971
7.194
130.351 (17.552) 52.800
18.107
17.198 189.729 18.107 244.068
Note esplicative al Bilancio d’esercizio
al 31 dicembre 2010
176
SAVE S.p.A.
Sede Sociale: Viale G. Galilei n. 30/1
30173 Tessera Venezia
Capitale Sociale Euro 35.971.000,00 interamente versato
REA Venezia n. 201102
Registro Imprese di Venezia n. 29018, Cod. Fiscale e Partita IVA 02193960271
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D’ESERCIZIO
AL 31 DICEMBRE 2010
INFORMAZIONI SULLA SOCIETÀ: L’ ATTIVITÀ SVOLTA
SAVE S.p.A. (“Save”) è la società che gestisce l’Aeroporto Marco Polo di Venezia,
nonché la holding di un Gruppo integrato attivo in tre principali aree di business: la
gestione aeroportuale, le infrastrutture di mobilità (stazioni ferroviarie) ed i servizi
per i viaggiatori, con la gestione di attività commerciali e di ristorazione.
PRINCIPI CONTABILI IAS/IFRS ADOTTATI NELLA REDAZIONE DEL
BILANCIO SEPARATO AL 31 DICEMBRE 2010
Criteri di redazione
Il presente bilancio separato si riferisce all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010.
Il bilancio separato è stato redatto in base al principio del costo storico, tranne che per
gli strumenti finanziari derivati, nonché sul presupposto della continuità aziendale.
La società, infatti, ha valutato che, pur in presenza di un difficile contesto economico
e finanziario, non sussistono significative incertezze (come definite dal par. 25 del
Principio IAS 1) sulla continuità aziendale.
Il bilancio è presentato in Euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di Euro
se non altrimenti indicato.
Espressione di conformità
Le informazioni finanziarie al 31 dicembre 2010 sono state predisposte nel rispetto
degli IFRS adottati dall’Unione Europea ed in vigore alla data di redazione nonché
sulla base dei provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs 38/2005
(Delibere Consob n. 15519 e 15520 del 27 luglio 2006).
agli IAS/IFRS e ai provvedimenti
emanati in attuazione dell’art. 9
del Dlgs 38/2005
Contenuto e forma
del bilancio separato
Il presente bilancio è stato predisposto dal Consiglio di Amministrazione sulla base
delle scritture contabili aggiornate al 31 dicembre 2010.
A fini comparativi i prospetti di bilancio presentano il confronto con i dati patrimoniali del bilancio al 31 dicembre 2009 e con i dati economici del 2009, anche nella
loro versione riesposta in seguito alla prima applicazione dell’IFRIC 12 “Accordi per
servizi in Concessione”.
La società ha optato per gli schemi di conto economico, stato patrimoniale, flussi
finanziari e variazioni di patrimonio indicati come preferibili nel principio contabile
IAS 1, ritenendoli più efficaci nel rappresentare i fenomeni aziendali. In particolare
sono stati utilizzati lo stato patrimoniale suddiviso tra attività e passività correnti
e non correnti, il conto economico con attribuzione di proventi e oneri per natura
e l’analisi dei flussi finanziari suddivisa tra attività operativa, di investimento e di
finanziamento.
177
Variazioni di principi contabili
I principi contabili adottati sono conformi a quelli seguiti per la preparazione del
bilancio separato al 31 dicembre 2009 fatta eccezione per le modalità di rilevazione
e valutazione degli “Accordi per i servizi in concessione” a seguito dell’adozione, a
partire dal 1° gennaio 2010, dell’IFRIC 12.
Principi contabili, emendamenti ed
I seguenti emendamenti ed interpretazioni, applicabili dal 1° gennaio 2010, disciplinano fattispecie e casistiche non presenti all’interno della Società alla data del
presente bilancio separato:
interpretazioni applicabili
dal 1° gennaio 2010,
non rilevanti per la Società
Principi contabili, emendamenti
ed interpretazioni non ancora
applicabili e non adottati
in via anticipata dalla Società
• I seguenti emendamenti, improvement ed interpretazioni, efficaci dal 1° gennaio
2010, disciplinano fattispecie e casistiche non presenti per la società alla data del
presente bilancio, ma che potrebbero avere effetti contabili su transazioni o accordi
futuri:
• IFRS 3 (2008) – Aggregazioni aziendali.
• IAS 27 (2008) – Bilancio consolidato e separato.
• Improvement 2009 all’IFRS 5 – Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative cessate.
• Emendamenti allo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate e allo IAS 31 –
Partecipazioni in joint ventures, conseguenti alle modifiche apportate allo IAS 27.
• Improvement agli IAS/IFRS (2009).
• Emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni
di Gruppo regolati per cassa.
• IFRIC 17 – Distribuzione di attività non liquide ai soci.
• IFRIC 18 – Trasferimento di attività dai clienti.
• Emendamento allo IAS 39 – Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione – Elementi qualificabili per la copertura.
In data 8 ottobre 2009, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 – Strumenti
finanziari – Presentazione: Classificazione dei diritti emessi al fine di disciplinare la
contabilizzazione dell’emissione di diritti (diritti, opzioni o warrant) denominati in
valuta diversa da quella funzionale dell’emittente. In precedenza tali diritti erano
contabilizzati come passività da strumenti finanziari derivati; l’emendamento invece
richiede che, a determinate condizioni, tali diritti siano classificati a patrimonio netto
a prescindere dalla valuta nella quale il prezzo di esercizio è denominato. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1° gennaio 2011 in modo retrospettico. Si ritiene
che l’adozione dell’emendamento non comporterà alcun effetto sul bilancio della società.
In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 –
Informativa di bilancio sulle parti correlate che semplifica il tipo di informazioni
richieste nel caso di transazioni con parti correlate controllate dallo Stato e chiarisce
la definizione di parti correlate. Il principio è applicabile dal 1° gennaio 2011. L’adozione di tale modifica non produrrà alcun effetto dal punto di vista della valutazione
delle poste di bilancio della società.
In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti
finanziari: lo stesso principio è poi stato emendato in data 28 ottobre 2010. Il principio, applicabile dal 1° gennaio 2013, rappresenta la prima parte di un processo
per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 e introduce dei nuovi
criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie e per
l’eliminazione (derecognition) dal bilancio delle attività finanziarie. In particolare,
per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle
modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di
cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio
178
di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività
finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività
finanziaria valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste
siano dovute alla variazione del merito creditizio della passività stessa. Secondo il
nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate negli Altri utili e perdite complessive e non transiteranno più nel conto economico. Alla data del presente bilancio
gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di
omologazione necessario per l’applicazione del nuovo principio.
In data 26 novembre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRIC
14 – Versamenti anticipati a fronte di una clausola di contribuzione minima dovuta, consentendo alle società che versano anticipatamente una contribuzione minima
dovuta di riconoscerla come un’attività. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio
2011. Si ritiene che l’adozione dell’emendamento non comporterà alcun effetto sul
bilancio della società.
In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di una passività attraverso emissione di strumenti di capitale, che fornisce le linee
guida circa la rilevazione dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso l’emissione di strumenti di capitale. L’interpretazione stabilisce che, se un’impresa rinegozia le condizioni di estinzione di una passività finanziaria ed il suo creditore accetta di
estinguerla attraverso l’emissione di azioni dell’impresa, allora le azioni emesse dalla
società diventano parte del prezzo pagato per l’estinzione della passività finanziaria e
devono essere valutate al fair value; la differenza tra il valore contabile della passività
finanziaria estinta ed il valore iniziale degli strumenti di capitale emessi deve essere
imputata a conto economico nel periodo.
In data 7 ottobre 2010 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IFRS
7 – Strumenti finanziari: Informazioni aggiuntive, applicabile per i periodi contabili
che avranno inizio il o dopo il 1° luglio 2011. Gli emendamenti sono stati emessi
con l’intento di migliorare la comprensione delle transazioni di trasferimento delle
attività finanziarie, inclusa la comprensione dei possibili effetti derivanti da qualsiasi
rischio rimasto in capo all’impresa che ha trasferito tali attività. Gli emendamenti
inoltre richiedono maggiori informazioni nel caso in cui un ammontare sproporzionato di tali transazioni sia posto in essere alla fine di un periodo contabile. Alla data
del presente Bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora
concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione degli emendamenti.
In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso un emendamento minore allo IAS 12
– Imposte sul reddito che richiede all’impresa di valutare le imposte differite attive
derivanti da un’attività in funzione del modo in cui il valore contabile di tale attività
sarà recuperato (attraverso l’uso continuativo oppure attraverso la vendita). Conseguentemente a tale emendamento il SIC-21 – Imposte sul reddito – Recuperabilità
di un’attività non ammortizzabile rivalutata non sarà più applicabile. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2012. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione
necessario per l’applicazione dell’emendamento emendamenti appena descritto.
Stime contabili significative
Qui di seguito sono presentate le ipotesi chiave riguardanti il futuro ed altre importanti fonti di incertezza nelle stime alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero
produrre rettifiche significative nei valori di carico delle attività e passività entro il
prossimo esercizio finanziario.
179
Imposte differite attive
Le imposte anticipate sono riferite a differenze temporanee riconducibili a costi a
deducibilità differita, principalmente riguardanti accantonamenti per fondo rischi, e
al riporto a nuovo delle perdite fiscali di alcune società del Gruppo, che rientrano nel
“consolidato fiscale”.
Tali attività sono iscritte in bilancio sulla base di una valutazione discrezionale degli
amministratori della probabilità del loro recupero, valutata con particolare riguardo alla capacità della Società, anche per effetto dell’esercizio dell’opzione relativa
al “consolidato fiscale”, di generare con continuità redditi imponibili positivi. Essi
devono stimare la probabile manifestazione temporale e l’ammontare dei futuri utili
fiscalmente imponibili.
La valutazione è stata effettuata sulla base dell’aliquota fiscale attesa per l’esercizio in
cui si prevede avverrà il riversamento della differenza temporanea.
Ulteriori dettagli sono forniti nelle note.
Fondo svalutazione crediti
Il fondo svalutazione crediti viene determinato sulla base di un’analisi specifica sia
delle pratiche in contenzioso che delle pratiche che, pur non essendo in contenzioso,
presentano qualche sintomo di ritardo negli incassi. La valutazione del complessivo
valore realizzabile dei crediti commerciali richiede di elaborare delle stime circa la
probabilità di recupero delle suddette pratiche, pertanto essa è soggetta ad incertezza.
Al 31 dicembre 2010 il fondo svalutazione crediti era pari a Euro 15 milioni.
Fondo rinnovamento beni in concessione in concessione
La Società, a fronte degli immobili detenuti in regime di concessione, stanzia un
apposito fondo necessario per le manutenzioni e gli interventi di rinnovamento che
verranno effettuati sui beni devolvibili iscritti nell’attivo dello Stato Patrimoniale,
che dovranno essere devoluti allo Stato in perfetto stato e condizioni di funzionamento al termine della concessione.
Il Fondo di Rinnovamento viene annualmente alimentato sulla base di una valutazione tecnica degli stimati oneri futuri relativi alle manutenzioni necessarie al mantenimento dei beni di cui è prevista la devoluzione al termine della concessione (2041),
ed utilizzato in ragione delle manutenzioni effettuate nell’esercizio. Al 31 dicembre
2010 il fondo rinnovamento beni gratuitamente devolvibili era pari a Euro 16,5
milioni.
Fondi pensione e altri benefici post impiego
Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici post impiego
è determinato utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede
l’elaborazione di ipotesi circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento delle
impieghi, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità ed il futuro incremento
delle pensioni. A causa della natura di lungo termine di questi piani, tali stime sono
soggette ad un significativo grado di incertezza. Ulteriori dettagli sono forniti alla
nota 20.
Criteri di valutazione
I principi IAS/IFRS applicati sono indicati nei punti seguenti.
Immobilizzazioni immateriali
Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabile,
controllate dall’impresa ed in grado di produrre benefici economici futuri, nonché
quelle derivanti da operazioni di aggregazione aziendale.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
180
Le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono iscritte al costo di acquisto
o di produzione, inclusivo degli oneri accessori, ed ammortizzate sistematicamente
per il periodo della loro residua possibilità di utilizzazione secondo quanto previsto
dallo IAS 36 e sottoposte a test di congruità ogni volta che vi siano indicazioni di una
possibile perdita di valore.
L’ammortamento si applica sistematicamente lungo la vita utile dell’attività immateriale a seconda delle prospettive di impiego economico stimate. Il valore residuo alla
fine della vita utile si presume pari a zero a meno che ci sia un impegno da parte di
terzi all’acquisto dell’attività alla fine della sua vita utile oppure se esiste un mercato
attivo per l’attività. Gli amministratori rivedono la stima della vita utile dell’immobilizzazione immateriale a ogni chiusura di esercizio.
Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita finita sono rilevate a
conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell’attività immateriale.
Le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita sono sottoposte a verifica annuale della ricuperabilità del loro valore a livello individuale o a livello di unità generatrice di cassa (cd. impairment test).
La ricuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata adottando i criteri indicati
più sotto.
Per tali attività non è rilevato alcun ammortamento. La vita utile di un bene immateriale con vita indefinita è riesaminata con periodicità annuale al fine di accertare il
persistere delle condizioni alla base di tale classificazione.
Di seguito vengono riassunti gli anni di vita utile delle differenti tipologie di immobilizzazioni immateriali:
Categoria
Diritti di brevetto e di utilizzazione
opere d’ingegno: software
Diritti di utilizzo delle concessioni aeroportuali
Periodo ammortamento
3 anni
Durata residua concessione
I “Diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell’ingegno” si riferiscono principalmente ai costi per l’implementazione e la personalizzazione del software gestionale.
I “Diritti di utilizzo delle concessioni aeroportuali” sono ammortizzati nel periodo
di durata della concessione. Il fondo spese di ripristino è iscritto tra i fondi rischi ed
oneri.
In presenza di obbligazioni attuali per lo smantellamento, la rimozione delle attività
ed il ripristino degli assets, il valore di iscrizione include i costi stimati (attualizzati)
da sostenere al momento dell’abbandono delle strutture.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente rilevate al costo di acquisto o di
realizzazione che comprende il prezzo pagato per acquistare o costruire l’attività (al
netto di sconti e abbuoni) e gli eventuali costi direttamente attribuibili all’acquisizione e necessari alla messa in funzione del bene. Per i beni presi in carico da terzi, gli
stessi sono valorizzati al fair value sulla base di specifica perizia.
Il prezzo di acquisto o il costo di realizzazione si intende al netto dei contributi pubblici in conto capitale che sono rilevati quando le condizioni per la loro concessione
si sono verificate.
I terreni, sia liberi da costruzioni, sia annessi a fabbricati civili e industriali, sono stati
contabilizzati separatamente e non vengono ammortizzati in quanto elementi a vita
utile illimitata.
181
Le attività materiali sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e
di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito.
L’ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene.
I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono imputati
all’attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione
residuo della componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico.
Il valore residuo e la vita utile delle immobilizzazioni materiali vengono rivisti almeno a ogni chiusura di esercizio per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora
eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere
recuperato. Se esiste un’indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico
ecceda il valore di presumibile realizzo, le attività sono svalutate fino a riflettere il
loro valore di realizzo. Il valore di realizzo delle immobilizzazioni materiali è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d’uso.
Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico fra i costi per ammortamenti. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi
che le hanno generate.
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi
dall’uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l’eventuale perdita o utile
(calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata
a conto economico nell’anno della suddetta eliminazione.
Quando l’attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite
utili differenti, l’ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Non sono
oggetto di ammortamento i terreni e le attività materiali destinate alla cessione che
sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il loro fair value al netto degli oneri
di dismissione.
Le spese di manutenzione e riparazione, che non siano suscettibili di valorizzare e/o
prolungare la vita residua dei beni, sono spesate nell’esercizio in cui sono sostenute;
in caso contrario vengono capitalizzate.
Le aliquote annuali applicate alle principali immobilizzazioni sono:
Categoria
Macchine attrezzature pista
Macchine operatrici
Impianti di telesegnalazione
Attrezzatura
Automezzi
Macchine elettroniche
Macchine e mobili ufficio
Beni in locazione finanziaria
Aliquote
31,5%
10,0%
25,0%
15,0%
20,0%
20,0%
15,0% 12,0%
I beni acquisiti con contratti di locazione finanziaria, che sostanzialmente trasferiscono alla Società tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato,
sono capitalizzati dalla data di inizio del contratto al valore equo del bene locato o, se
minore, al valore attuale dei canoni di leasing con contestuale rilevazione tra le passività del corrispondente debito finanziario verso le società locatrici.
I canoni di leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota interessi in modo da ottenere l’applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito (quota
capitale). Gli oneri finanziari sono addebitati a conto economico.
I beni in leasing capitalizzati sono ammortizzati sulla base della vita utile stimata del
bene.
182
Perdite di valore delle
immobilizzazioni materiali
ed immateriali
I valori contabili delle attività materiali e immateriali della Società sono oggetto di
valutazione ogni qualvolta vi siano evidenti segnali interni o esterni all’impresa che
indichino la possibilità del venir meno del valore dell’attività o di un gruppo di esse
(definite come Unità Generatrici di Cassa o C.G.U.).
Il valore recuperabile è il maggiore fra il valore equo dell’attività o unità generatrice
di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi
finanziari che non sono ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività
o gruppi di attività.
Se il valore contabile di un’attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività
ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al
valore recuperabile. Nel determinare il valore d’uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione ante-imposte
che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici
dell’attività. Nel determinare il valore equo al netto dei costi di vendita, viene utilizzato un adeguato modello di valutazione. Tali calcoli sono effettuati utilizzando opportuni moltiplicatori di valutazione, prezzi di titoli azionari quotati per partecipate
i cui titoli sono pubblicamente negoziati, e altri indicatori di valore equo disponibili.
Perdite di valore su attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle
categorie di costo coerenti con la destinazione dell’attività che ha evidenziato la perdita di valore.
Ad ogni chiusura di bilancio la Società valuta inoltre l’eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate
e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile. Il valore di un’attività
precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti
nelle stime, su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi
alla rilevazione dell’ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti,
nell’ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti.
Tale ripresa è rilevata a conto economico a meno che l’immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento
da rivalutazione.
Partecipazioni in imprese
controllate e collegate
e a controllo congiunto
Sono imprese controllate le imprese su cui la società ha il potere di determinare le
scelte strategiche al fine di ottenerne i relativi benefici. Generalmente si presume
l’esistenza del controllo quando si detiene, direttamente o indirettamente, più della
metà dei diritti di voto esercitabili nell’assemblea.
Sono imprese collegate le imprese su cui la Società esercita un’influenza notevole nella determinazione delle scelte strategiche dell’impresa, pur non avendo il controllo;
l’influenza notevole si presume quando la società detiene direttamente o indirettamente più del 20% dei diritti di voto esercitabili nell’assembla ordinaria.
Sono imprese a controllo congiunto le imprese nelle quali la Società che detiene una
partecipazione, a fronte di un accordo contrattuale tra i partecipanti, stabilisce un
controllo congiunto sulla gestione economica della partecipata.
Le partecipazioni in imprese controllate, collegate e a controllo congiunto sono valutate al costo di acquisto, eventualmente ridotto in caso di distribuzione di capitale o
riserve di capitale, ovvero in presenza di perdite di valore determinate applicando il
cd. test di impairment. Il costo è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno
le ragioni che avevano originato la svalutazione.
183
Altre attività finanziarie
Lo IAS 39 prevede le seguenti tipologie di strumenti finanziari: attività finanziarie
al valore equo con variazioni imputate a conto economico, finanziamenti e crediti,
investimenti detenuti fino a scadenza e attività disponibili per la vendita.
Inizialmente tutte le attività finanziarie sono rilevate al valore equo, aumentato, nel
caso di attività diverse da quelle al valore equo con variazioni a conto economico degli
oneri accessori. Al momento della sottoscrizione la Società considera se un contratto
contiene derivati impliciti.
I derivati impliciti sono scorporati dal contratto ospite se questo non è valutato a
valore equo quando l’analisi mostra che le caratteristiche economiche ed i rischi del
derivato implicito non sono strettamente correlati a quelli del contratto ospite.
La Società determina la classificazione delle proprie attività finanziarie dopo la rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di
ciascun esercizio finanziario.
Attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico
Questa categoria ricomprende le attività detenute per la negoziazione e le attività
designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al valore equo
con variazioni imputate a conto economico.
Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite ai fini di
vendita nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come
strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati
come strumenti di copertura efficace. Utili o perdite sulle attività detenute per la
negoziazione sono rilevati a conto economico.
Laddove un contratto contenga uno o più derivati incorporati, l’intero contratto ibrido può essere designato come una attività finanziaria a valore equo con variazioni
imputate a conto economico, fatta eccezione per quei casi in cui il derivato implicito
non modifica in misura significativa i flussi di cassa o è evidente che lo scorporo del
derivato non è consentito.
Al momento della prima rilevazione, si possono classificare le attività finanziarie
come attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico
se si verificano le seguenti condizioni: (i) la designazione elimina o riduce significativamente l’incoerenza di trattamento che altrimenti si determinerebbe valutando le
attività o rilevando gli utili e le perdite che tali attività generano, secondo un criterio
diverso; o (ii) le attività fanno parte di un gruppo di attività finanziarie gestite ed il
loro rendimento è valutato sulla base del loro valore equo, in base ad una strategia
di gestione del rischio documentata; o (iii) l’attività finanziaria contiene un derivato
implicito che dovrebbe essere scorporato e contabilizzato separatamente.
Finanziamenti e crediti
I finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o
determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale,
tali attività sono valutate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo
del tasso di sconto effettivo al netto di ogni accantonamento per perdita di valore.
Il costo ammortizzato è calcolato prendendo in considerazione ogni sconto o premio
di acquisto e include le commissioni che sono una parte integrante del tasso di interesse effettivo e dei costi di transazione. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto
economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono quelle attività finanziarie, esclusi gli strumenti finanziari derivati, che sono state designate come tali o non sono
184
classificate in nessun’altra delle tre precedenti categorie. Dopo l’iniziale iscrizione le
attività finanziarie detenute per la vendita sono valutate al valore equo e gli utili e le
perdite sono iscritti in una voce separata del patrimonio netto. Il valore equo (o fair
value) viene determinato facendo riferimento al valore di mercato (bid price) alla data
di chiusura del periodo oggetto di rilevazione; nel caso di strumenti non quotati lo
stesso viene determinato attraverso tecniche finanziarie di valutazione comunemente
utilizzate. Quando le attività sono contabilmente eliminate, gli utili o le perdite
accumulate nel patrimonio netto sono imputati a conto economico. Interessi maturati o pagati su tali investimenti sono contabilizzati come interessi attivi o passivi
utilizzando il tasso di interesse effettivo. Dividendi maturati su tali investimenti
sono imputati a conto economico come “dividendi ricevuti” quando sorge il diritto
all’incasso.
Valore equo
In caso di titoli diffusamente negoziati nei mercati regolamentati, il valore equo è
determinato facendo riferimento alla quotazione di borsa rilevata al termine delle
negoziazioni alla data di chiusura dell’esercizio. Per gli investimenti per i quali non
esiste un mercato attivo, il valore equo è determinato mediante tecniche di valutazione basate su: prezzi di transazioni recenti fra parti indipendenti; il valore corrente
di mercato di uno strumento sostanzialmente simile; l’analisi dei flussi finanziari
attualizzati; modelli di apprezzamento delle opzioni.
Perdita di valore
su attività finanziarie
La Società verifica ad ogni data di bilancio se un’attività finanziaria o gruppo di attività finanziarie ha subito una perdita di valore.
Attività valutate secondo il criterio del costo ammortizzato
Se esiste un’indicazione oggettiva che un finanziamento o credito iscritti al costo ammortizzato ha subito una perdita di valore, l’importo della perdita è misurato come
la differenza fra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei flussi finanziari
futuri stimati (escludendo perdite di credito future non ancora sostenute) scontato al
tasso di interesse effettivo originale dell’attività finanziaria (ossia il tasso di interesse
effettivo calcolato alla data di rilevazione iniziale). Il valore contabile dell’attività viene ridotto mediante l’utilizzo di un fondo accantonamento e l’importo della perdita
viene rilevato a conto economico.
La Società valuta in primo luogo l’esistenza di indicazioni oggettive di perdita di
valore a livello individuale, per le attività finanziarie che sono individualmente significative, e quindi a livello individuale o collettivo per le attività finanziarie che non
lo sono. In assenza di indicazioni oggettive di perdita di valore per un’attività finanziaria valutata individualmente, sia essa significativa o meno, detta attività è inclusa
in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito analoghe
e tale gruppo viene sottoposto a verifica per perdita di valore in modo collettivo. Le
attività valutate a livello individuale e per cui si rileva o continua a rilevare una perdita di valore non saranno incluse in una valutazione collettiva.
Se, in un periodo successivo, l’importo della perdita di valore si riduce e tale riduzione può essere oggettivamente ricondotta a un evento verificatosi dopo la rilevazione della perdita di valore, il valore precedentemente ridotto può essere ripristinato.
Eventuali successivi ripristini di valore sono rilevati a conto economico, nella misura
in cui il valore contabile dell’attività non supera il costo ammortizzato alla data del
ripristino.
Con riferimento a crediti commerciali, un accantonamento per perdita di valore si
effettua quando esiste indicazione oggettiva (quale, ad esempio, la probabilità di
insolvenza o significative difficoltà finanziarie del debitore) che la Società non sarà
185
in grado di recuperare tutti gli importi dovuti in base alle condizioni originali della
fattura. Il valore contabile del credito è ridotto mediante il ricorso ad un apposito
fondo. I crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica che essi
sono irrecuperabili.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
In caso di perdita di valore di un’attività finanziaria disponibile per la vendita, viene
fatto transitare da patrimonio netto a conto economico un valore pari alla differenza
fra il suo costo (al netto del rimborso del capitale e dell’ammortamento) e il suo valore equo attuale, al netto di eventuali perdite di valore precedentemente rilevate a
conto economico.
I ripristini di valore relativi a strumenti partecipativi di capitale classificati come disponibili per la vendita non vengono rilevati a conto economico. I ripristini di valore
relativi a strumenti di debito sono rilevati a conto economico se l’aumento del valore
equo dello strumento può essere oggettivamente ricondotto a un evento verificatosi
dopo che la perdita era stata rilevata a conto economico.
Azioni proprie
Gli strumenti rappresentativi del capitale conferito, quali le azioni proprie devono
essere dedotti dal capitale. Nessun utile o perdita deve essere rilevato nel conto economico al momento dell’acquisto, della vendita, dell’emissione o della cancellazione
di tali strumenti rappresentativi di capitale. Il corrispettivo pagato viene rilevato
direttamente a patrimonio netto.
Rimanenze
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto e il valore netto di realizzo rappresentato dall’ammontare che l’impresa si attende di ottenere dalla loro
vendita nel normale svolgimento dell’attività. Il costo delle rimanenze è determinato
applicando il metodo del costo medio ponderato.
Disponibilità liquide e
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono i valori numerari, ossia
quei valori che possiedono i requisiti della disponibilità a vista o a brevissimo termine, del buon esito e dell’assenza di spese per la riscossione.
mezzi equivalenti
Benefici per i dipendenti
I benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti (Trattamento
di fine rapporto) o altri benefici a lungo termine sono riconosciuti nel periodo di
maturazione del diritto.
La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività
al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per
competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l’ottenimento dei
benefici; la valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Gli utili e le perdite derivanti
dall'effettuazione del calcolo attuariale sono imputati a conto economico come costo
o ricavo a prescindere dal valore degli stessi, senza pertanto utilizzare il c.d. metodo
del corridoio.
L’importo riflette non solo i debiti maturati alla data di chiusura del bilancio, ma
anche i futuri incrementi salariali e le correlate dinamiche statistiche.
Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza
certa o probabile che alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando:
(i) è probabile l’esistenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da
186
un evento passato;
(ii) è probabile che l’adempimento dell’obbligazione sia oneroso;
(iii) l’ammontare dell’obbligazione può essere stimato attendibilmente.
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima, a
volte con il supporto di esperti, dell’ammontare che l’impresa pagherebbe per estinguere l’obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell’esercizio.
Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle
obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento è oggetto di attualizzazione; l’incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto
economico alla voce “Proventi (oneri) finanziari”.
Quando la passività è relativa ad attività materiali (demolizione cespiti), il fondo è
rilevato in contropartita all’attività a cui si riferisce; l’imputazione a conto economico
avviene attraverso il processo di ammortamento.
I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei
costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima
dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l’accantonamento ovvero, quando la passività è relativa ad attività
materiali, in contropartita all’attività a cui si riferisce.
Debiti commerciali e
altre passività non finanziarie
Finanziamenti
I debiti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati e sono iscritti al costo (identificato dal loro valore nominale). I debiti in valuta
diversa dalla moneta di conto sono iscritti al tasso di cambio del giorno dell’operazione e, successivamente, convertiti al cambio di fine anno. L’utile o la perdita derivante
dalla conversione viene imputato a conto economico.
Le altre passività sono iscritte al loro costo (identificato dal valore nominale).
Le altre passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono inizialmente rilevate al
costo, corrispondente al fair value della passività al netto dei costi di transazione che
sono direttamente attribuibili all’emissione della passività stessa.
A seguito della rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valutate con il criterio
del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo originale
rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il
valore attuale dei flussi di cassa e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo
ammortizzato).
Ogni utile o perdita è contabilizzato a conto economico quando la passività è estinta,
oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Cancellazione di attività
e passività finanziarie
Attività finanziarie
Un’attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un’attività finanziaria o parte di un
gruppo di attività finanziarie simili) viene cancellata dal bilancio quando:
• i diritti a ricevere flussi finanziari dall’attività sono estinti;
• la Società conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività, ma ha assunto
l’obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza
parte;
• la Società ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria
oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici
dell’attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.
Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un’attività e non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici
187
o non abbia perso il controllo sulla stessa, l’attività viene rilevata nel bilancio della
Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell’attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull’attività trasferita viene
valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell’attività e il valore massimo del
corrispettivo che la Società potrebbe essere tenuta a corrispondere.
Passività finanziarie
Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l’obbligo sottostante la
passività è estinto, o annullato o adempiuto.
Strumenti finanziari derivati
ed operazioni di copertura
Contabilizzazione componenti
positivi di reddito
Contabilizzazione dei costi
e delle spese
Imposte sul reddito
La Società utilizza strumenti finanziari derivati quali contratti su tassi di interesse a
copertura dei rischi derivanti principalmente dalle fluttuazioni dei tassi di interesse
(cd. cash flow hedge). Questi strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati
al valore equo alla data in cui sono stipulati; successivamente tale valore equo viene
periodicamente rimisurato. Sono contabilizzati come attività quando il valore equo è
positivo e come passività quando è negativo.
Eventuali utili o perdite risultanti da variazioni del valore equo di derivati non idonei
per la "hedge accounting" sono imputati direttamente a conto economico nell’esercizio.
Il valore equo dei contratti di swap su tassi d’interesse è determinato con riferimento
al valore di mercato per strumenti similari.
Coerentemente con la strategia prescelta la Società non pone in essere operazioni su
derivati a scopi speculativi.
I ricavi sono rilevati nella misura in cui è possibile determinarne attendibilmente il
valore (fair value) ed è probabile che i relativi benefici economici saranno fruiti.
Secondo la tipologia di operazione, i ricavi sono rilevati sulla base dei criteri specifici
di seguito riportati:
- i ricavi delle vendite di beni sono rilevati quando i rischi e benefici significativi
della proprietà dei beni sono trasferiti all’acquirente;
- i ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono contabilizzati quando il servizio
è reso.
I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni, premi e oneri promozionali direttamente correlati ai ricavi di vendita, nonché delle imposte direttamente connesse.
Gli sconti commerciali, portati in diretta diminuzione dei ricavi, sono stati calcolati
sulla base dei contratti stipulati con le compagnie aeree e con i tour operator.
Le royalties sono contabilizzate per competenza secondo la sostanza degli accordi contrattuali.
Gli interessi attivi sono contabilizzati in applicazione del principio della competenza
temporale, su una base che tenga conto dell’effettivo rendimento dell’attività a cui
si riferiscono.
I dividendi sono rilevati quando si stabilisce il diritto degli azionisti a ricevere il
pagamento.
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell’esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l’utilità
futura degli stessi.
Imposte correnti
Le imposte correnti per l’esercizio corrente e precedenti sono valutate all’importo che
ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l’importo sono quelle emanate o sostanzialmente
emanate alla data di chiusura di bilancio. Le imposte correnti relative ad elementi
188
rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio e non nel
conto economico.
Imposte differite
Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto "liability method" sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento
per le attività e passività e i valori riportati a bilancio. Le imposte differite passive
sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione di quando le imposte differite passive derivino dalla rilevazione iniziale dell’avviamento o
di un’attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e
che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sull’utile dell’esercizio
calcolato a fini di bilancio né sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee
deducibili e per le perdite fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile
l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l’utilizzo
delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui l’imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee
deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un’attività o passività in una transazione
che non è un’aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non
influisce né sull’utile dell’esercizio calcolato a fini di bilancio né sull’utile o sulla
perdita calcolati a fini fiscali.
Le aliquote utilizzate per il calcolo della fiscalità differita, che riflettono quelle prospettiche sulla base della legislazione nazionale vigente, sono prevalentemente le seguenti:
IRES
IRAP
Utile per azione
27,50%
3,90%
L’utile per azione è calcolato dividendo l’utile netto dell’esercizio attribuibile agli
Azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio.
Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in
circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi
effetto diluitivo. Anche il risultato netto della Società è rettificato per tener conto
degli effetti della conversione, al netto delle relative imposte.
189
Posizione finanziaria netta
Si riporta di seguito la posizione finanziaria netta secondo la comunicazione Consob
6064293 che riprende la delibera Consob 15519 del 27 luglio 2006.
posizione finanziaria netta
(migliaia di euro)
Cassa e altre disponibilità liquide
** Attività finanziarie
Crediti finanziari verso società del gruppo
Attività a breve
31-12-10
10.129
1.023
36.511
47.663
31-12-09
18.125
901
36.205
55.231
* Debiti bancari
** Altre passività finanziarie quota corrente
Debiti finanziari verso società del gruppo
Passività a breve
10.897
261
8.437
19.595
10.940
575
6.104
17.619
** Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente
Passività a lungo
Posizione finanziaria netta
11.063
11.063
(17.005)
21.938
21.938
(15.674)
261
575
21.960
32.878
* di cui passività nette per valutazione
a fair value contratti derivati
** Totale debiti lordi verso banche
Ai fini di una più corretta esposizione non sono stati considerati tra le attività a breve,
nella situazione al 31 dicembre 2010, i crediti verso società del gruppo aventi natura
di investimento di medio lungo periodo. Per omogeneità, la medesima rettifica è
stata operata nella situazione comparativa al 31 dicembre 2009.
La variazione della posizione finanziaria netta per Euro 1,3 milioni è essenzialmente
dovuta all’effetto compensato dei seguenti fattori: le variazioni negative per il pagamento di dividendi sul risultato d’esercizio 2009 per Euro 16,4 milioni ed il rimborso delle quote di finanziamenti bancari per Euro 10,9 milioni e l’andamento positivo
dell’ordinaria gestione di tesoreria.
190
ANALISI DELLE PRINCIPALI VOCI DI STATO PATRIMONIALE
(se non diversamente specificato, gli importi devono intendersi espressi in migliaia di Euro)
ATTIVITÁ
Attivitá correnti
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
67.262
70.859
(3.597)
€
€
10.129
18.125
(7.996)
Le componenti del suddetto aggregato sono le seguenti:
1. Cassa e altre disponibilità liquide
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
Sono rappresentate dai saldi dei conti correnti bancari disponibili e dalla liquidità di
cassa alla data di chiusura di bilancio.
Le disponibilità liquide sono esposte al loro valore contabile, che è ritenuto una ragionevole approssimazione del fair value alla data del presente bilancio consolidato.
2. Attività Finanziarie
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
1.023
901
122
Al 31 dicembre 2010 la voce è costituita principalmente per Euro 906 mila da un
libretto di deposito ordinario vincolato, costituito dalla società di Leasing Al Waha
Lease a favore di SAVE S.p.A., al fine di ottenere il dissequestro di tre aeromobili di
proprietà della stessa società e utilizzati dal vettore Myair.com.
3. Crediti per imposte
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
307
241
66
Il credito verso Erario per imposte è relativo all’istanza di rimborso IRES presentata
ai sensi dell’art. 6, D.L. 29/11/2008 n. 185. La variazione è data dal credito per Irap
originatosi nell’esercizio.
4. Altri crediti
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
191
€
€
39.459
34.457
5.002
L'analisi è la seguente:
• Vs. Imprese Controllate
• Vs. Imprese Collegate
• Vs. E.N.A.C. per contributi
• Vs. Regione Veneto per finanziamenti
• Vs. Fornitori per anticipi
• Vs. Enti previdenziali
• Crediti per IVA
• Crediti vari
Totale altri crediti
31/12/2010
33.371
798
3.682
324
270
57
410
547
39.459
31/12/2009
27.355
513
3.682
1.155
570
125
783
274
34.457
Variaz.
6.016
285
0
(831)
(300)
(68)
(373)
273
5.002
I crediti verso E.N.A.C. per contributi in conto investimenti relativi all’aeroporto di
Venezia sono così scomponibili per singola opera:
Nuova aerostazione
Totale crediti verso E.N.A.C.
31/12/2010
3.682
3.682
31/12/2009
3.682
3.682
Variaz.
-
Il credito riferito all’appalto della nuova aerostazione è invariato rispetto al precedente esercizio. Continua l’iter burocratico per l’incasso del saldo residuo.
I crediti verso la Regione Veneto sono riferiti a:
Intervento di messa in sicurezza dell’argine lagunare
antistante l’aeroporto Marco Polo ed opere accessorie
Totale crediti verso Regione Veneto
31/12/2010
31/12/2009
Variaz.
324
1.155
(831)
324
1.155
(831)
Il finanziamento totale come previsto dalla D.C.R. n. 24/2004, ammonta a Euro
3.520 mila. L’importo di Euro 324 mila corrisponde al credito maturato per lavori
eseguiti a tutto il 31.12.2010; si evidenzia l’incasso nel corso dell’esercizio dell’importo di Euro 1.205 mila.
I crediti verso Imprese Controllate sono così suddivisi:
• Consolidato fiscale
• Crediti commerciali
• Crediti per Cash Pooling
• Crediti per finanziamenti
• Crediti per IVA
• Crediti altri
Totale crediti verso Imprese Controllate
31/12/2010
2.433
5.003
21.510
1.670
589
2.166
33.371
31/12/2009
1.141
7.401
11.892
1.360
601
4.960
27.355
Variaz.
1.292
(2.398)
9.618
310
(12)
(2.794)
6.016
I “Crediti altri” verso Imprese Controllate sono in prevalenza costituiti dalla cessione
di parte del credito IRES alle controllate stesse per l’utilizzo in compensazione con
altri tributi.
192
5. Crediti commerciali
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
15.640
16.487
(847)
Sono costituiti principalmente da crediti verso compagnie aeree per attività di aviazione e verso sub-concessionari operanti presso l’aerostazione di Venezia.
La tabella che segue mostra la composizione dei crediti commerciali e dei relativi
fondi rettificativi:
Crediti verso clienti
Fondo svalutazione crediti
Totale crediti commerciali
31/12/2010
30.261
(14.621)
15.640
31/12/2009
30.439
(13.952)
16.487
Variaz.
(178)
(669)
(847)
I crediti verso clienti al 31 dicembre 2010 ammontano ad Euro 15,6 milioni al netto del fondo svalutazione crediti e risultano in diminuzione rispetto al valore a fine
dicembre 2009 per Euro 0,8 milioni. Tali crediti sono sostanzialmente riconducibili
al mercato nazionale.
E’ continuata l’attività di monitoraggio e continuo sollecito verso i clienti al fine di
limitare il rischio di credito.
Per quanto riguarda i saldi dei crediti verso clienti si ritiene che, a seguito delle azioni - anche legali – intraprese per la tutela del credito e per l’incasso, e sulla base delle
informazioni ad oggi disponibili, supportate dai legali che seguono i relativi contenziosi, il valore indicato al netto dei fondi, e considerate le garanzie anche fidejussorie
ricevute, rifletta prudentemente il presumibile valore di realizzo.
Il fondo svalutazione crediti ammonta a Euro 14,6 milioni sia a copertura integrale
dei crediti netti da clienti con procedure concorsuali in essere, sia in relazione al
rimanente rischio complessivo; esso è stato quantificato tenendo conto di analisi di
specifiche posizioni, sia di una valutazione circa l’anzianità del credito. Ciò in linea
con le metodologie valutative applicate nel tempo.
La movimentazione del fondo svalutazione crediti nell’esercizio è la seguente:
Saldo al 31/12/2009
Accantonamento dell’esercizio
Utilizzo dell’esercizio
Saldo al 31/12/2010
193
13.952
700
(31)
14.621
Riportiamo di seguito una analisi per anzianità dei crediti commerciali della Capogruppo, in essere al 31 dicembre 2010:
Crediti commerciali
Totale
A scadere
Scaduti
30 gg
Scaduti
30-60 gg
Scaduti
60-90 gg
Scaduti
90-120 gg
Scaduti
120 gg
31-12-10
Crediti Netti
15.640
6.617
2.215
1.665
966
537
3.640
Crediti commerciali
Totale
A scadere
Scaduti
30 gg
Scaduti
30-60 gg
Scaduti
60-90 gg
Scaduti
90-120 gg
Scaduti
120 gg
31-12-09
Crediti Netti
16.487
6.037
2.659
1.283
1.049
352
5.107
I crediti commerciali sono esposti in bilancio al loro valore contabile al netto di eventuali svalutazioni; si ritiene che tale valore approssimi ragionevolmente il fair value
del monte crediti stesso, non esistendo particolari crediti a medio - lungo termine che
necessitano di processi di attualizzazione.
6. Magazzino
Attivitá non correnti
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
704
648
56
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
284.591
292.646
(8.055)
€
€
7.697
8.468
(771)
Sono composte come segue:
7. Immobilizzazioni Materiali
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
In particolare:
Beni di proprietà
Beni gratuitamente devolvibili
Totale immobilizzazioni materiali
31/12/2010
7.697
0
7.697
31/12/2009(*)
8.468
0
8.468
31/12/2009
8.531
105.497
114.028
Variaz.
(771)
0
(771)
(*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione
Si rinvia, per maggior dettaglio, a quanto esposto nell’apposita appendice “Applicazione dell’IFRIC 12”.
L'analisi della composizione dei saldi di bilancio e delle relative movimentazioni delle
principali categorie di immobilizzazioni materiali, sono desumibili dall’Allegato "B"
in calce alle presenti note esplicative. I Beni di proprietà evidenziano nell’esercizio un
194
decremento per Euro 0,7 milioni, al netto di ammortamenti per Euro 2,2 milioni.
Gli investimenti in “Beni di proprietà” sono stati pari a Euro 1,5 milioni e sono
principalmente relativi per Euro 0,5 milioni all’acquisto di macchine d’ufficio elettroniche, per Euro 0,5 milioni all’acquisto di autoveicoli, per Euro 0,2 milioni all’acquisto di impianti e macchinari e per Euro 0,2 milioni all’acquisto di attrezzature
industriali.
8. Immobilizzazioni Immateriali
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
134.780
133.844
936
In particolare:
Altre immobilizzazioni immateriali
Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali
Totale immobilizzazioni immateriali
31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009
1.267
1.273
1.273
133.513
0
132.571
134.780
1.273
133.844
Variaz.
(6)
942
936
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione
La composizione delle immobilizzazioni immateriali è analiticamente illustrata
nell’Allegato "A" dal quale si possono evincere i dati relativi al costo storico, agli
ammortamenti e ai residui da ammortizzare, esposti per singola categoria di immobilizzazioni.
Gli investimenti per “Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali” effettuati
nell’esercizio, al netto dei contributi pubblici a finanziamento degli stessi, sono stati
pari a Euro 6,5 milioni e sono principalmente relativi, per Euro 2,8 milioni all’installazione impianto foto-voltaico, per Euro 0,4 milioni al Progetto “Nodo Intermodale”; per Euro 0,3 milioni alla ristrutturazione dell’“Aviazione Generale”; per Euro
0,4 milioni all’adeguamento di “Impianti elettrici e antincendio”. Relativamente agli investimenti per “Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali” in corso di esecuzione si evidenzia che sono stati realizzati investimenti, al netto
dei citati contributi della Regione Veneto, per Euro 1 milioni la cui composizione è
analiticamente illustrata nell’Allegato "A”.
Gli investimenti nelle “Altre immobilizzazioni immateriali” nell’esercizio sono stati
pari a Euro 0,7 milioni, e riguardano l’implementazione di nuovi progetti software e
lo sviluppo di sistemi esistenti.
9. Partecipazioni
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
87.642
87.314
328
Il saldo si riferisce principalmente a partecipazioni in società controllate, collegate ed
in altre società, di cui di seguito viene dato dettaglio.
195
Partecipazioni in imprese
controllate
Save Engineering S.p.A.
Aer Tre S.p.A.
Marco Polo Park S.r.l.
Aeroporto Civile di Padova S.p.A.
Airest S.r.l.
N.Aitec S.r.l.
Triveneto Sicurezza S.r.l. (già Save Security Srl)
Archimede 1 S.p.A.
Archimede 3 S.r.l.
Agricola Cà Bolzan a r.l.
Idea 2 S.r.l.
Save International Holding S.A.
Totale partecipazioni in imprese controllate
Quota %
97
80
100
62,86
85,80
100
65
60
100
100
100
99
31/12/2010
121
18.194
716
382
14.975
90
65
25.568
73
16.474
103
8.253
85.014
31/12/2009
121
18.194
716
480
14.975
90
65
25.568
73
16.474
88
8.301
85.145
Variaz.
0
0
0
(98)
0
0
0
0
0
0
15
(48)
(131)
L’incremento nella partecipazione di Idea 2 S.r.l. per complessivi Euro 15mila è dovuto ad un incremento per Euro 100 mila, relativo alla rinuncia, deliberata con Assemblea dei soci del 20 dicembre 2010, di parte del finanziamento soci infruttifero in
essere a favore della riserva di capitale, ed ad un decremento per Euro 85 mila in relazione all’adeguamento alla corrispondente quota di patrimonio netto di pertinenza.
Partecipazioni in imprese collegate
Nicelli S.p.A.
Venezia Terminal Passeggeri S.p.A.
GAP S.p.A. Gest.Aeroporto Pantelleria
3A – Advanced Airport Advisory S.r.l.
Totale partecipazioni in imprese collegate
Quota %
49,23
22,18
49,87
34
31/12/2010
367
1.966
290
3
2.626
31/12/2009
342
1.376
447
3
2.168
Variaz.
25
590
(157)
0
458
L’aumento del valore delle partecipazioni in Nicelli S.p.A. ed in Venezia Terminal Passeggeri S.p.A. è conseguenza dell’acquisto, rispettivamente, dell’1,622% e
dell’1,18% delle quote nominali di tali società avvenuto nel corso del primo semestre
2010.
Il decremento per Euro 157 mila è avvenuto in relazione all’adeguamento del valore
della partecipazione in GAP S.p.A. Gestione Aeroporto di Pantelleria alla corrispondente quota di patrimonio netto di pertinenza.
Partecipazioni in altre imprese
Consorzio Sive Formazione
Consorzio CONAI
MUSE Consorzio Multiservizi
Totale partecipazioni in altre imprese
Quota %
=
=
=
31/12/2010
1,6
0,1
0,3
2
31/12/2009
1,6
0,1
0,3
2
Variaz.
0
0
0
0
Le partecipazioni in altre imprese non evidenziano variazioni significative.
10. Altre attività finanziarie
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
196
€
€
44.412
52.644
(8.232)
Sono relative in prevalenza a finanziamenti verso società controllate direttamente o
per il tramite di altra società:
• Archimede 3 S.r.l.
• Idea 2 S.r.l.
• Società Agricola Cà Bolzan a r.l.
• Airest S.r.l.
• Airline, Terminal & Business Catering Holding GmbH
• Depositi cauzionali vari
Totale altre attività finanziarie
31/12/2010
2.399
3.100
23.900
15.000
0
13
44.412
31/12/2009
2.399
3.200
24.080
15.000
7.952
13
52.644
Variaz.
0
(100)
(180)
(0)
(7.952)
0
(8.232)
I movimenti dei finanziamenti verso le società del Gruppo Airest sono legati ad una
ristrutturazione delle posizioni di debito delle stesse nei confronti della Capogruppo.
11. Crediti per imposte anticipate
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
10.060
10.376
(316)
Le principali differenze temporanee su cui sono iscritte imposte anticipate riguardano:
• l’esistenza di fondi fiscalmente deducibili in esercizi successivi quali il fondo rischi ed oneri ed il fondo svalutazione crediti per la quota eccedente lo 0,5%;
• la prima applicazione dell’IFRIC 12 “Accordi per servizi in concessione”;
• il differente trattamento contabile e fiscale dei costi per il processo di quotazione,
conclusosi nel 2005;
• altre rettifiche connesse all’applicazione dei principi contabili internazionali (principalmente oneri pluriennali non capitalizzabili);
• altri costi che, in base alle vigenti disposizioni fiscali, si renderanno deducibili nei
prossimi esercizi.
197
Le tabelle sottostanti illustrano le tipologie che determinano l’iscrizione dei crediti per imposte anticipate, distinguendo tra IRES ed IRAP:
attività per imposte anticipate
Aliquote imposte
sul reddito 27,5%
imponibile
saldo
saldo incrementi utilizzi saldo
31-12-09 31-12-09*
31-12-10
Fondo svalutazione crediti
3.873
Fondo rinnovamento beni
5.458
in concessione
Manutenzioni cicliche
non capitalizzate
Fondi rischi ed oneri futuri 1.190
Fondo demolizione
135
Costi stimati dipenenti
666
Costi legali
262
non di competenza
Svalutazione immobilizzazioni 3.473
Svalutazione magazzino
190
Altre imposte e tasse
14
deducibili per cassa
Spese di rappresentanza
31
Compensi amministratori
151
deducibili per cassa
Contributi associativi
13
non pagati
Erogazioni liberali
3
non pagate
Ammortamenti indeducibili 115
Oneri pluriennali da Fta
928
quotazione in Borsa
Altri oneri pluriennali da Fta 1.114
Component approach da Fta 1.631
Credito per imposte
19.246
anticipate Ires
Aliquote Irap 3,9%
3.873
1.195
852
4.216
1.065 1.065
328
234
19.938
2.000
5.458 16.480
1.501 5.484
550
1.501 4.533
4.869
4.869
1.190
135
666
136
75
327
37
183
262
72
72
158
3.315
190
955
52
955
52
14
93
4
4
31
22
9
8
151
25
126
666
262
3.473
190
93
37
1.160
1.337
21
343
37
183
72
43
911
52
4
26
8
6
2
42
42
7
35
26
13
13
13
13
4
4
4
4
4
3
5
3
5
1
1
1
1
1
115
44
159
32
32
12
255
255
255
306
448
306
448
10
145
928
928
1.114
1.631
35
529
33.725
8.354
1.079
1.102
8.777 33.302
19.938
2.000
546
135
66
5.458 16.480
2.414 9.156
imposta
saldo
saldo incrementi utilizzi saldo
31-12-09 31-12-09*
31-12-10
78
612
135
21
5
21
5
3
262
10
10
3.315
190
9
135
7
1
135
7
1
6
36
36
36
1.079
1.102
43
64
43
64
1
21
42
43
7.130 23.183
537
1.102
278
904
3.473
190
31
158
928
928
1.114
1.631
35
529
22
2.066
2.295
297
303
778
262
28.246
5.292 9.275
44
213
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione
198
1.337
327
37
183
14
1.251
135
imponibile
saldo
saldo incrementi utilizzi saldo
31-12-09 31-12-09*
31-12-10
Fondo rinnovamento beni
5.458
in concessione
Fondi rischi ed oneri futuri
546
Fondo demolizione
135
Costi legali
262
non di competenza
Svalutazione immobilizzazioni 3.473
Svalutazione magazzino
190
Spese di rappresentanza
31
Oneri pluriennali da Fta
928
quotazione in Borsa
Altri oneri pluriennali da Fta 1.114
Component approach da Fta 1.631
Credito per imposte
13.766
anticipate Irap
TOTALE MOVIMENTAZIONE
IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE
imposta
saldo
saldo incrementi utilizzi saldo
31-12-09 31-12-09*
31-12-10
5.829 10.376
213
643
24
5
10
129
7
1
81
2.376
2.692 10.060
PASSIVITÁ
Passivitá correnti
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
66.971
60.797
6.174
€
€
21.014
19.061
1.953
Sono composte come segue:
12. Debiti commerciali
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
I debiti commerciali al 31 dicembre 2010 ammontano ad Euro 21 milioni e rilevano
un incremento di Euro 2 milioni rispetto al 31 dicembre 2009.Tali debiti sono sostanzialmente riconducibili al mercato nazionale.
Sono esposti in bilancio al loro valore contabile che si ritiene approssimi ragionevolmente il fair value, non esistendo particolari debiti di natura commerciale a mediolungo termine, che necessitino di processi di attualizzazione.
13. Altri debiti
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
30.832
26.664
4.168
Includono :
• Debiti per Cash Pooling
• Debiti per Consolidato Fiscale
• Debiti commerciali • Debiti per IVA
• Altri debiti
Debiti verso Società controllate
• Debiti verso società collegate
Debiti verso Società collegate
• Debiti verso personale per retribuzioni differite
• Altri Debiti • Debiti per contributo Quadrante di Tessera
• Debiti per canone di concessione aeroportuale
• Debiti per addizionale comunale L.350/2003
Totale altri debiti
199
31/12/2010
8.437
1.404
2.771
440
660
13.712
0
0
2.059
2.871
1.335
5.116
5.739
30.832
31/12/2009
6.104
1.428
3.168
405
498
11.603
281
281
2.539
2.163
1.335
3.551
5.192
26.664
Variaz.
2.333
(24)
(397)
35
162
2.109
(281)
(281)
(480)
708
0
1.565
547
4.168
14. Debiti Tributari
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
2.466
2.030
436
La voce “Debiti tributari”, include debiti verso Erario per IRES da Consolidato Fiscale per Euro 1,9 milioni e debiti per ritenute su redditi da lavoro dipendente ed
autonomo per Euro 0,6 milioni.
15. Debiti verso istituti previdenziali
e di sicurezza sociale
16. Debiti bancari
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
1.501
1.527
(26)
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
10.897
10.940
(43)
Risultano così suddivisi:
31/12/2010
10.875
22
10.897
Quota a breve termine di finanziamenti bancari
Altri debiti verso banche
Totale
31/12/2009
10.875
65
10.940
Variaz.
0
(43)
(43)
Non si segnalano variazioni rispetto all’esercizio precedente.
Le quote nominali di finanziamenti con pagamento entro l’anno sono pari a Euro
10,9 milioni.
La tabella che segue riepiloga la ripartizione delle linee di credito bancarie utilizzate
e disponibili alla data del 31 dicembre 2010.
tipologia
Fido cassa
Fido firma
Fido promiscuo cassa / firma
Mutui / prestiti
Totale
17. Altre passività finanziarie
quota corrente
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
affidato
63.330
17.120
15.000
21.937
117.387
utilizzato
(1.650)
(5.599)
(3.008)
(21.937)
(32.194)
residuo
61.680
11.521
11.992
0
85.193
€
€
261
575
(314)
La voce è costituita dal debito derivante dalla valutazione a fair value degli strumenti
finanziari derivati I.R.S. per Euro 261 mila. La variazione è legata alla valutazione
“mark to market” al 31 dicembre 2010.
200
La Società detiene strumenti derivati allo scopo di coprire la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi d’interesse relativamente a specifiche passività di bilancio
(cd. cash flow hedge). La metodologia di registrazione contabile, non potendo considerare anche da un punto di vista meramente contabile gli stessi come di copertura,
consiste nel rilevare a conto economico le variazioni del fair value.
Per un analitico dettaglio degli strumenti derivati in essere, si rimanda alla sezione
delle Note Esplicative dedicata alla “Tipologia e gestione dei rischi finanziari” (Nota
36).
Passivitá non correnti
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
40.814
55.661
(14.847)
€
€
11.063
21.938
(10.875)
Sono composte come segue:
18. Debiti finanziari verso banche al
netto della quota corrente
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
I debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente sono costituiti dalle quote a medio - lungo termine dei finanziamenti sottoscritti ed in essere al 31 dicembre
2010.
Nel corso dell’esercizio sono state rimborsate quote di finanziamenti a medio-lungo
termine per Euro 10,9 milioni. Il valore delle quote di finanziamento con rimborso
oltre l’anno è pari a Euro 11,1 milioni, di cui Euro 1,2 milioni oltre i 5 anni.
I finanziamenti bancari a medio-lungo termine, inclusa la quota in scadenza nei prossimi 12 mesi (Euro 10,9 milioni), ammontano a Euro 21,9 milioni.
I finanziamenti a medio lungo termine sono oggetto di coperture non speculative
(I.R.S.) contro il rischio di incremento dei tassi di interesse per circa il 41,1% del
loro valore complessivo.
La ripartizione per anno solare di scadenza dei finanziamenti a medio lungo termine,
inclusa la quota a breve, è la seguente:
scadenza
31/12/2011
31/12/2012
31/12/2013
31/12/2014
31/12/2015
31/12/2016
Totale debiti verso banche
a medio - lungo termine
quota
capitale
10,9
6,1
1,3
1,2
1,2
1,2
quota
interessi (*)
0,4
0,2
0,1
0,1
-
totale
11,3
6,3
1,4
1,3
1,2
1,2
21,9
0,8
22,7
(*) la quota interessi indicata è stimata in base all’ultimo tasso applicato rispettivamente sui vari finanziamenti in essere.
201
La società ha affidamenti a breve non utilizzati e concordati con gli istituti di credito
per complessivi Euro 85,2 milioni.
I finanziamenti a medio-lungo termine in essere al 31 dicembre 2010 sono:
• un finanziamento per un valore originario pari a Euro 77 milioni erogato nel 2002
da Banca OPI, ed il cui valore residuo al 31 dicembre 2010 ammonta a Euro 14,4
milioni. Il finanziamento prevedeva due anni di pre-ammortamento e rimborso
con rate costanti semestrali a partire da dicembre 2004 fino al 2012. Il tasso applicato è pari all’Euribor a 6 mesi maggiorato di uno spread; tale finanziamento è
oggetto di coperture non speculative (I.R.S.) contro il rischio di incremento dei
tassi di interesse per circa il 62,47% del proprio valore .
• un ulteriore finanziamento per un valore originario pari a Euro 12,5 milioni sottoscritto nel 2005 ed erogato a dicembre 2006, funzionale all’acquisto dei terreni
adiacenti al sedime aeroportuale di Venezia per futuri sviluppi. Tale finanziamento
prevede un rimborso tramite pagamento di due quote annuali da giugno 2007
fino a dicembre 2016 ed è coperto da garanzia ipotecaria sui terreni oggetto di
acquisizione nel 2005. Il tasso applicato prevede uno spread sul tasso Euribor a
6 mesi. Il valore residuo dello stesso al 31 dicembre 2010 risulta pari a Euro 7,5
milioni.
19. Fondo imposte differite
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
9.353
9.503
(150)
€
€
Le tabelle sottostanti illustrano le tipologie che determinano l’iscrizione del fondo
per imposte differite, distinguendo tra IRES ed IRAP:
importi in migliaia di euro
Aliquote Ires 27,5%
imponibile
saldo
saldo utilizzi incrementi saldo
31-12-09 31-12-09*
31-12-10
Ammortamenti
565
565
anticipati
Fondo rinnovamento
29.226 566
beni in concessione
TFR
463
463
48
Fondo demolizione 140
140
5
Saldo imposte
differite ires 1.168 30.394 619
565
imposta
saldo
saldo utilizzi incrementi saldo
31-12-09 31-12-09*
31-12-10
158
133
158
3
155
8.036
158
36
7.915
10
425
135
125
38
125
38
13
1
6
118
37
143
1.125
321
8.358
175
42
8.225
importi in migliaia di euro
Aliquote Irap 3,9%
imponibile
saldo
saldo utilizzi incrementi saldo
31-12-09 31-12-09*
31-12-10
Fondo ammortamento
beni in concessione
Fondo demolizione 140
Saldo imposte
140
differite irap
29.226 566
140
133
5
29.366 570
133
imposta
saldo
saldo utilizzi incrementi saldo
31-12-09 31-12-09*
31-12-10
28.793
22
5
1.123
135
6
6
0
28.928
6
1.146
22
5
1.129
327
9.503
197
47
9.353
totale movimentazione fondo imposte differite
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione
202
1.140
6
20. Fondo T.F.R. e altri fondi
relativi al personale
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
2.671
2.933
(262)
La passività per trattamento fine rapporto al 31 dicembre 2010 si evidenzia nel seguente prospetto:
2.933
1.099
(255)
(140)
(957)
(10)
2.671
Saldo al 31.12.2009
Accantonamento dell’esercizio e rivalutazioni
Liquidato esercizio
Anticipi concessi
Utilizzo per Gestione Integrativa
Imposta sostitutiva art. 11 D. Lgs 47/2000
Saldo al 31.12.2010
La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia dei “benefici
maturati” come previsto dallo IAS 19. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni
che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni pensionistiche maturate in
base al servizio che il lavoratore ha prestato fino all’epoca in cui la valutazione stessa
è realizzata.
La metodologia di calcolo può essere schematizzata nelle seguenti fasi:
- proiezione per ciascun dipendente in forza alla data di valutazione, del TFR già
accantonato fino all’epoca aleatoria di corresponsione;
- determinazione per ciascun dipendente dei pagamenti probabilizzati di TFR che
dovranno essere effettuati dalla società in caso di uscita del dipendente causa licenziamento, dimissioni, inabilità, morte e pensionamento, nonché a fronte di richiesta di anticipi;
- attualizzazione, alla data di valutazione, di ciascun pagamento probabilizzato.
Ai fini del calcolo attuariale del Fondo TFR, la Società ha utilizzato le valutazioni
effettuate da un attuario indipendente, il quale ha determinato il valore sulla base
delle seguenti assunzioni fondamentali:
• tasso di mortalità: tavole IPS55
• tassi di invalidità: tavole INPS – 2000
• tasso di rotazione del personale: 1,5 %
• tasso di sconto: 4,5 %
• tasso di anticipazione: 1 %
• tasso di inflazione: 2 %
21. Altri Fondi rischi e oneri
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
17.727
21.287
(3.560)
La voce in esame è così composta:
Fondo per rischi e oneri
Fondo beni gratuitamente devolvibili
Totale altri fondi rischi e oneri
31/12/2010
1.251
16.476
17.727
31/12/2009(*)
1.190
20.097
21.287
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione
203
31/12/2009
1.190
7.830
9.020
Variaz.
61
(3.621)
(3.560)
Fondo rischi e oneri
La movimentazione del fondo nel corso dell’esercizio è stata la seguente:
1.190
116
(55)
1.251
Saldo al 31.12.2009
Accantonamenti per rischi e oneri futuri
Utilizzi per rischi ed oneri
Saldo al 31.12.2010
Tale voce è costituita da stanziamenti destinati a coprire le passività potenziali a carico della Società, principalmente relativi a contenziosi con fornitori ed ex dipendenti.
Si ritiene che i fondi siano sufficientemente capienti per coprire i rischi derivanti
da cause legali e contenziosi di specifica natura con la società come attore passivo o
attivo sulla base di una ragionevole stima, in relazione alle informazioni disponibili e
sentito il parere dei consulenti legali.
Fondo Rinnovamento Beni
Gratuitamente Devolvibili
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
16.476
20.097
(3.621)
Rappresenta la stima per le manutenzioni ed il rimpiazzo che dovranno essere effettuati sui beni in concessione; tali beni dovranno infatti essere devoluti allo Stato in
perfette condizioni di funzionamento al termine della concessione aeroportuale.
Il Fondo di rinnovamento relativo al sedime aeroportuale di Venezia viene annualmente alimentato sulla base di una valutazione tecnica degli stimati oneri futuri relativi alle manutenzioni cicliche necessarie al mantenimento dei beni di cui è prevista
la devoluzione gratuita al termine della concessione, ed utilizzato in ragione delle
manutenzioni effettuate nell’esercizio.
Nell’esercizio il fondo è stato incrementato per Euro 2.000 mila per l’accantonamento della quota di competenza dell’esercizio ed utilizzato per Euro 5.621 mila.
204
PATRIMONIO NETTO
22. Patrimonio netto
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
244.068
247.047
(2.979)
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2010 è costituito dalle voci di seguito commentate.
Si rinvia all’Allegato “E” in calce alle presenti Note Esplicative per l’analisi della
distribuibilità del patrimonio netto.
Capitale sociale
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
35.971
35.971
0
Il capitale sociale, pari ad Euro 35.971.000 è composto da 55.340.000 azioni del
valore nominale unitario di 0,65 Euro, ed è interamente versato.
Riserva da sovrapprezzo azioni
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
130.351
130.351
0
Deriva dal sovrapprezzo riconosciuto e pagato a seguito dell’offerta pubblica di sottoscrizione del 2005, al netto dei costi sostenuti per il processo di quotazione in Borsa.
Riserva Legale
Riserva Azioni Proprie
in Portafoglio
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
7.194
7.194
-
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
(17.552)
(12.851)
(4.701)
La Società detiene n° 2.546.922 azioni proprie per un controvalore in bilancio pari a
Euro 17,552 milioni acquistate con le modalità indicate in apposita delibera assembleare.
Nel corso dell’esercizio 2010 SAVE S.p.A. ha provveduto ad acquistare 697.079
azioni proprie, del valore nominale di Euro 453 mila, pari al 1,260% del capitale,
per un controvalore complessivo pari ad Euro 4,7 milioni.
Ad ulteriore commento della variazione si veda quanto specificato nell’apposito paragrafo della Relazione degli Amministratori.
205
Altre riserve e utili a nuovo
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
69.997
65.034
4.963
Le altre riserve sono costituite principalmente da :
31/12/2010
15
6.049
7.980
30.671
8.086
17.196
69.997
Riserva di Rivalutazione Legge 431/91
Riserva di Rivalutazione Legge 342/00
Riserva Utili disponibili
Riserva Straordinaria
Altre Riserve
Utili a nuovo
Totale Altre Riserve
31/12/2009(*)
15
6.049
7.980
30.671
8.070
12.249
65.034
31/12/2009
15
6.049
7.980
30.671
(1.423)
12.249
55.541
Variaz.
0
0
0
0
16
4.947
4.963
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione
L’incremento tra le altre riserve degli utili a nuovo, è avvenuto a seguito della destinazione di parte della quota di utile 2009.
Utile dell’esercizio
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
18.107
21.348
3.241
Si presenta di seguito la riconciliazione tra il numero di azioni in circolazione all’inizio e alla fine dell’esercizio, così come richiesto dallo IAS 1, par. 76:
Azioni
componenti
capitale sociale
Situazione all’1/1/2010
Azioni acquistate nel periodo
Situazione al 31/12/2010
206
Azioni
proprie
detenute
Azioni in
circolazione
Valore
nominale
unitario
Valore nominale
complessivo azioni
in circolazione
(A)
(B)
(C) = (A - B)
D
E = C*D
55.340.000
1.849.843
697.079
2.546.922
53.490.157
(697.079)
52.793.078
0,65
0,65
0,65
34.768.602
(453.101)
34.315.501
55.340.000
ANALISI DELLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
(se non diversamente specificato, gli importi devono intendersi espressi in migliaia di Euro)
Sono di seguito commentate le principali voci del conto economico 2010, comparate
con quelle relative all’esercizio 2009.
Ricavi operativi e altri proventi
23. Ricavi operativi e altri proventi
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
94.009
92.630
1.379
€
€
La scomposizione dei ricavi operativi e degli altri proventi è riportata nella seguente
tabella:
Euro / 1000
Aeronautici
Deposito Movimentazione Merci
Handling
Ricavi Aeronautici
12/2010 Inc. % 12/2009 Inc. % Delta Delta %
56.299 59,9% 55.482 59,9%
817
1,5%
3.327
3,5%
3.106
3,4%
221
7,1%
590
0,6%
616
0,7%
(26)
-4,2%
60.216 64,1% 59.204 63,9% 1.012
1,7%
Biglietteria
Commerciale Marketing
Pubblicità
Ricavi Non Aeronautici
265
23.944
1.237
25.446
0,3%
25,5%
1,3%
27,1%
459
23.136
1.576
25.171
0,5%
25,0%
1,7%
27,2%
(194)
808
(339)
275
-42,3%
3,5%
-21,5%
1,1%
Altri ricavi
8.347
8,9%
8.255
8,9%
92
1,1%
Totale
94.009
100,0%
92.630
100,0%
1.379
1,5%
L’esercizio 2010 è stato caratterizzato da un traffico aereo che ha portato nello scalo di
Venezia 6,869 milioni di passeggeri con un incremento del 2,3% rispetto all’esercizio precedente. Si evidenzia un valore dei ricavi pari ad Euro 94 milioni con un incremento dell’1,5% rispetto all’esercizio precedente, dovuto principalmente a maggiori
ricavi aeronautici e a maggiori ricavi da sub-concessioni (Commerciale Marketing)
grazie all’ampliamento degli spazi commerciali, ed ad un incremento di altri ricavi
non aeronautici, di cui è fornito un dettaglio al seguente paragrafo “Altri Proventi”.
Ricavi operativi
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
85.662
84.375
1.287
L’andamento dei ricavi operativi si incrementa, nonostante la diminuzione del traffico nello scalo di Venezia.
Altri proventi
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
207
€
€
8.347
8.255
92
Euro / 1000
Altri Ricavi Non Aeronautici
Recupero Costi
Prestazioni Professionali
Proventi Diversi
Rec. Costi personale distaccato
Plusvalenze alienazioni cespiti
Sopravvenienze attive
Totale
12/2010 Inc. %
4.694
2.600
423
72
7
551
8.347
56,2%
31,2%
5,1%
0,9%
0,1%
6,6%
100,0%
12/2009
Inc. %
Variazioni
Var. %
4.414
2.448
707
93
119
474
8.255
53,5%
29,7%
8,6%
1,1%
1,4%
5,7%
100,0%
280
152
(284)
(21)
(112)
77
92
6,3%
6,2%
-40,2%
-22,6%
-94,1%
16,2%
1,1%
La voce include principalmente ricavi per riaddebito costi condominiali ai clienti
sub-concessionari, riaddebito costi operativi (Arco & Cute) ai vettori, e addebiti di
servizi manageriali per contratti stipulati con le società del Gruppo.
I ricavi e gli altri proventi sono sostanzialmente riconducibili all’area geografica rappresentata dal territorio nazionale.
Costi della produzione
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
66.701
63.434
3.267
€
€
976
1.082
(106)
€
€
30.725
28.524
2.201
e trovano dettaglio nelle seguenti voci:
24. Materie prime, sussidiarie,
di consumo e merci
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
I costi sono in linea con quelli dell’esercizio precedente.
25. Servizi
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
Sono costituiti da:
Servizi industriali
Servizi commerciali
Servizi generali
Totale servizi
Di seguito l'analisi delle principali voci.
208
31/12/2010
22.135
3.336
5.254
30.725
31/12/2009
21.255
2.114
5.155
28.524
Variaz.
880
1.222
99
2.201
Servizi industriali
Manutenzioni contrattuali
Manutenzioni ordinarie
Utenze varie
Pulizie
Security aeroportuale
Altri servizi industriali
Prestazioni professionali
Mensa
Trasmissione dati
Altri costi
Totale
31/12/2010
3.411
1.298
4.535
1.957
6.486
2.508
696
431
417
396
22.135
31/12/2009
3.118
1.553
4.434
1.976
6.307
2.110
627
433
403
294
21.255
Variaz.
293
(255)
101
(19)
179
398
69
(2)
14
102
880
Si evidenzia un incremento nei costi per servizi industriali, attribuibile principalmente al miglioramento del servizio di handling nell’ambito dell’aviazione generale
ed alle maggiori spese per il servizio di security areoportuale.
Servizi commerciali
Sviluppo traffico aeroportuale
Pubblicità e manifestazioni
Totale
31/12/2010
2.778
558
3.336
31/12/2009
1.881
233
2.114
Variaz.
897
325
1.222
L’aumento dei costi per servizi commerciali è sostanzialmente dovuto a maggiori
costi per la promozione del traffico legati allo sviluppo di nuove rotte, soprattutto
nel mercato domestico.
Servizi generali
Assicurazioni
Prestazioni professionali
Compensi e rimborsi ad amministratori
Compensi e rimborsi a sindaci
Aggiornamento software
Costi per sviluppo
Servizi vari
Totale
31/12/2010
1.752
1.428
1.049
219
439
0
367
5.254
31/12/2009
1.651
1.438
936
380
422
13
315
5.155
Variaz.
101
(10)
113
(161)
17
(13)
52
99
Di seguito l’analisi degli emolumenti per competenza di amministratori e sindaci
(esclusi contributi e rimborsi spese) della Capogruppo per le cariche da essi ricoperte
per la Società e nelle altre società del gruppo (i valori sono espressi in Euro).
209
periodo carica
scadenza scadenza emolumenti note
altri
compensi
della carica carica
save s.p.a.
compensi tot. gruppo
carica
amministratore
Presidente C.d.A.
Amministratore
Delegato
Amministratore
Delegato
Consigliere
Marchi Enrico
da
a
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
Scarpa Monica
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
Simioni Paolo
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
Ambrogi Vittorio
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
Consigliere
De Giovanni Daniele
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
Consigliere
De Piccoli Cesare
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
Consigliere
Lazzarotto Dino
01-01-10 31-12-10
Consigliere
Mencattini Andrea
Consigliere
45.500
595.500
*
224.210
224.210
*
387.681
387.681
17.500
3.247
20.747
18.000
22.000
40.000
31-12-11
18.000
8.000
26.000
Appr. bil.
31-12-11
18.000
- 18.000
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
17.500
- 17.500
Ortica Marco
07-07-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
8.815
- 8.815
Consigliere
Riello Andrea
01-01-10 19-03-10
Appr. bil.
31-12-11
4.205
- 4.205
Consigliere
Sartori Amalia
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
17.500
5.000
22.500
Consigliere
Sbroggiò Mauro
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
18.000
- 18.000
Consigliere
Trevisanato Sandro
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
18.000
1.753
19.753
Consigliere
Zoppas Gianfranco
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
Totale Compensi
550.000
17.000
5.000
22.000
722.521
702.391
1.424.912
* L’importo è percepito a titolo di dirigente apicale di SAVE S.p.A.
periodo carica
altri
compensi
scadenza della carica emolumenti
save s.p.a. compensi tot. gruppo
carica
sindaco
Presidente
Boldrin Arcangelo
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
46.368
46.368
Sindaco
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
11.620
11.620
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
25.000
25.000
Sindaco
Pastena Valter
Pastena Valter
(compenso revers. MEF)
Salini Silvio
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
35.690
35.690
Sindaco
Serafini Nicola
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
41.651
41.651
Sindaco
Venuti Paolo
01-01-10 31-12-10
Appr. bil.
31-12-11
da
Sindaco
a
Totale Compensi
38.348
24.132
62.480
198.677
24.132
222.809
Ai sensi della comunicazione CONSOB n° 15520 si evidenzia che non risultano altri
dirigenti apicali con responsabilità strategiche oltre ai due amministratori delegati
indicati nella tabella soprastante.
26. Costi per godimento
di beni di terzi
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
2.995
3.553
(558)
Sono costituiti da:
Canone concessione aeroportuale
Locazioni e altro
Tot. Costi Godimento beni terzi
210
31/12/2010
2.793
202
2.995
31/12/2009
3.255
298
3.553
Variaz.
(462)
(96)
(558)
I canoni per concessioni aeroportuale sono così costituiti :
Canone concessione aeroportuale
Canone aggiuntivo Legge 296/06 art.1 comma 258
Canone aggiuntivo Legge 296/06 art. 1 comma 1328
(Servizio antincendi)
Canone sicurezza
Tot. Costi Godimento beni terzi
31/12/2010
1.045
0
31/12/2009
999
493
Variaz.
46
(493)
1.511
1.526
(15)
237
2.793
237
3.255
0
(462)
Il calcolo dei principali canoni è effettuato con riferimento alle WLU (Work Load
Unit) corrispondenti, per il trasporto passeggeri, ad una unità e per il trasporto merci, a 100 kg di merce. Per completezza di informazione si segnala che il canone
aggiuntivo previsto dalla Legge 296/06 art.1 comma 258 non è più applicabile a
partire dall’esercizio 2010.
27. Costi per il Personale
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
20.980
20.078
902
€
€
La voce comprende l’intera spesa per il personale dipendente, ivi compresi i passaggi
di categoria, il costo delle ferie maturate e non godute e gli accantonamenti di legge
e derivanti dall’applicazione di contratti collettivi. L’incremento del costo è dovuto
principalmente al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, definito nel
corso del 2010 e ad alcuni inserimenti di Staff avvenuti nel corso dell’anno precedente.
Le variazioni dell’organico intervenute nel corso dell’esercizio sono evidenziate nella
tabella che segue:
organico
Dirigenti
Quadri
Impiegati
Operai
Apprendisti
TOTALE
TOTALE ORGANICO
EQUIVALENTE FULL TIME
28. Ammortamenti e svalutazioni
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
211
31-12-10
full
part
time
time
15
34
157
140
1
347
367
19
1
20
360,76
31-12-09
full
part
time
time
13
33
159
141
1
347
367
variazione
full
part
time
time
2
1
(2)
(1)
20
(1)
1
20
0
360,71
0,05
€
€
7.043
6.928
115
Sono così suddivisi:
Ammortamenti e svalutazioni
immobilizzazioni immateriali
Ammortamenti immob.materiali
Svalutazione immob. Immateriali
Totale ammortamenti e svalutazioni
31/12/2010
31/12/2009(*)
31/12/2009
Variaz.
4.776
4.672
754
104
2.227
40
7.043
2.216
40
6.928
8.225
40
9.019
11
0
115
(*) Dati riesposti in seguito all’ adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione
29. Svalutazioni dell’attivo a breve
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
700
0
700
La voce “Svalutazioni dell’attivo a breve” è determinata dagli accantonamenti ai
fondi svalutazione crediti; nella determinazione dell’accantonamento è stata fatta anche una ulteriore valutazione circa la capienza del fondo rispetto al totale dei crediti
scaduti.
Gli accantonamenti fronteggiano situazioni di rischio legate a specifiche posizioni
in essere, per le quali si prevede possano insorgere difficoltà nell’incasso del credito
relativo.
30. Variazione delle rimanenze
di materie prime, sussidiarie,
di consumo e merci
31. Accantonamenti per rischi
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
(55)
159
(214)
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
116
241
(125)
Gli accantonamenti dell’esercizio sono stati prudenzialmente effettuati per coprire
perdite di esistenza certa o probabile delle quali tuttavia alla chiusura del bilancio
sono indeterminati o l’ammontare o la data di sopravvenienza.
Si riferiscono a potenziali passività derivanti da cause legali e dal rischio di contenziosi, anche per importi di ammontare incerto o in fase di definizione.
32. Accantonamento fondo
rinnovamento devolvibili beni
in concessione
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
2.000
1.988
12
Rappresenta l'accantonamento dell’esercizio al Fondo rinnovamento beni in concessione devolvibili, definito annualmente a seguito di apposita perizia eseguita perito
indipendente.
212
33. Altri oneri
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
1.221
881
340
Gli altri oneri sono così composti:
Contributi alle associazioni di categoria
Imposte e Tasse
Erogazioni liberali
Minusvalenze e sopravvenienze
Altri oneri
Totale altri oneri
213
31/12/2010
164
300
7
286
464
1.221
31/12/2009
157
314
33
16
361
881
Variaz.
7
(14)
(26)
270
103
340
Proventi e oneri finanziari
34. Proventi e oneri finanziari
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
€
€
347
1.428
(1.081)
I “Proventi e oneri finanziari” trovano dettaglio nelle seguenti voci:
Proventi da partecipazioni in società controllate
Proventi da partecipazioni in società collegate
Variazione di fair value di strumenti di copertura
rilevata a Conto Economico
Interessi Attivi
Interessi Attivi v/società controllate e per cash pooling
Totale Proventi finanziari e rivalutazioni
di attività finanziarie e Utili da società collegate
Interessi Passivi
Interessi Passivi per cash pooling
Interessi Passivi su finanziamenti
Variazione di fair value di strumenti di copertura rilevata
a Conto Economico
Utile e perdite su cambi
Svalutazione partecipazioni società controllate e collegate
Totale Interessi, altri oneri finanziari e svalutazione
di attività finanziarie
Totale Proventi e Oneri finanziari
31/12/2010
0
208
31/12/2009
1.508
108
Variaz.
(1.508)
100
314
41
273
131
1.031
291
1.335
(160)
(304)
1.684
3.242
(1.558)
(36)
(60)
(902)
(84)
(15)
(1.415)
48
(45)
513
0
(37)
37
(1)
(339)
(1)
(262)
0
(77)
(1.338)
(1.814)
476
347
1.428
(1.081)
Le variazioni sono determinate dai seguenti principali fattori:
• la diminuzione di interessi attivi su conti correnti bancari e per cash pooling dovuta sia alle inferiori giacenze di liquidità mediamente disponibili nel 2010, rispetto
a quelle detenute in media nel 2009 , che alla riduzione dei tassi di interesse ;
• la diminuzione degli interessi passivi su finanziamenti, dovuta alla riduzione dei
tassi di mercato ed al rimborso della quota capitale avvenuta nell’esercizio per
Euro 10,9 milioni;
• l’aumento dei proventi finanziari per variazioni di fair value di contratti derivati;
• la variazione della voce “Svalutazione partecipazioni società controllate e collegate”, per la cui analisi si rinvia alla nota 9 “Partecipazioni”.
• il decremento dei proventi da partecipazioni in società controllate a fronte della
mancata erogazione del dividendo della controllata Marco Polo Park S.r.l.
214
Imposte sul reddito
35. Imposte sul reddito
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
9.548
9.276
272
€
€
Le imposte sul reddito d’esercizio sono così costituite:
Imposte correnti
Imposte anticipate e differite
Totale imposte sul reddito d’esercizio
31/12/2010
9.379
169
9.548
31/12/2009(*)
7.798
1.477
9.276
31/12/2009
7.798
1.194
8.992
Variaz.
1.581
(1.309)
272
(*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per i servizi in Concessione
Nei prospetti successivi si evidenzia l’impatto economico dell’imposizione differita e
del tax rate nei due esercizi a confronto :
riconciliazione tax rate
(importi in migliaia di euro)
esercizio
2010
Risultato ante imposte
Imposte teoriche
Imposte effettive
Differenza che viene spiegata da:
1) perdite fiscali considerate
recuperabili nell’esercizio
per effetto CNM
2) interessi passivi deducibili
per utilizzo ROL
3) differenze permanenti:
i) IRAP e altre imposte locali
ii) imposte esercizi precedenti
iii) effetto della riforma fiscale
sulla tassazione dividendi
iv) altri costi non deducibili /
proventi non tassati
vi) imposte anticipate
su oneri futuri deducibili IRAP
Totale differenza
%
esercizio
2009*
%
esercizio
2009
%
27.655
7.605
9.548
1.943
30.624
8.173
9.276
1.103
27,50%
30,25%
2,75%
29.719
8.173
8.992
819
27,50%
34,53%
7,03%
27,50%
30,25%
2,75%
(23)
-0,08%
(73)
-0,26%
(360)
-1,21%
(360)
-1,21%
1.969
82
7,12%
0,30%
1.920
(399)
6,46%
-1,34%
1.920
(399)
6,46%
-1,34%
(54)
-0,20%
(422)
-1,42%
(422)
-1,42%
122
0,44%
397
0,38%
113
0,38%
(81)
-0,29%
(33)
-0,11%
(33)
-0,11%
1.943
7,03%
1.103
2,75%
819
2,75%
Lo scostamento tra l’aliquota fiscale teorica e l’aliquota fiscale effettiva è sostanzialmente dovuto all’incidenza dell’IRAP.
Utile dell’esercizio
ammontano a
31.12.2010
31.12.2009
var.
215
€
€
18.107
21.349
(3.242)
La strategia per la gestione dei rischi finanziari è conforme agli obiettivi aziendali e
mira alla minimizzazione del rischio di tasso e relativa ottimizzazione del costo del
debito, del rischio di credito, e del rischio di liquidità.
La gestione di tali rischi è effettuata nel rispetto dei principi di prudenza e in coerenza con le “best practices” di mercato, e tutte le operazioni di gestione dei rischi sono
condotte a livello centrale.
36. Tipologia e gestione
dei rischi finanziari
Gli obiettivi che la Società si è prefissata mirano a:
• coprire dal rischio di variazione dei tassi di interesse le passività finanziarie;
• rispettare, nella copertura del rischio, i criteri generali di equilibrio tra impieghi
ed utilizzi (quota a tasso variabile e a tasso fisso, quota a breve termine e a medio/
lungo termine);
• consentire, per le operazioni di copertura, l’utilizzo di solo strumenti negoziati sui
mercati regolamentati.
Rischio tasso
La Società detiene strumenti derivati allo scopo di coprire la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi d’interesse relativamente a specifiche passività di bilancio
(cd. cash flow hedge) per circa il 41,1% del loro valore complessivo.
Le coperture sono relative all’erogazione del seguente finanziamento a medio-lungo
termine:
• finanziamento per un valore originario pari a Euro 77 milioni, erogato nel 2002
da Banca OPI, ed il cui valore residuo al 31 dicembre 2010 ammonta a Euro 14,4
milioni, con scadenza nel 2012. Il finanziamento è stato oggetto nel 2003 di due
operazioni di interest rate swap (“IRS”) per la copertura dal rischio tassi per un
importo totale di Euro 23,1 milioni (riproporzionati sul valore nozionale esistente
a ciascuna data di rimborso) a un tasso fisso; nel luglio 2004 sono stati coperti ulteriori Euro 25 milioni con un’ulteriore operazione IRS ad un tasso fisso. Il valore
residuo degli strumenti di copertura alla data del 31 dicembre 2010 è pari a Euro
9 milioni. Il finanziamento risulta quindi avere il costo per interessi bloccato per
circa il 62% dell’importo totale.
Viene riportata nel seguito una tabella riepilogativa dei principali strumenti derivati
della Società in essere al 31 dicembre 2010:
216
Fair Value (Mark to Market)
al 31/12/2010
Variazione tassi di interesse
Variazione tassi di interesse
Fair Value (Mark to Market)
al 31/12/2009
Save S.p.A.
Save S.p.A.
Importo residuo
al 31/12/2010
IRS
IRS
Totale
Cassa di risparmio di
Venezia (gruppo S. Paolo)
Unicredit
Unicredit
Importo residuo
al 31/12/2009
Variazione tassi di interesse
Importo nazionale
contrattuale
Save S.p.A.
Scadenza
IRS
Data stipula contratto
Banca controparte
Natura rischio coperto
Società del gruppo
Tipologia strumento
Informativa su contabilizzazione operazioni di copertura (IFRS 7.22)
(Importi in Euro migliaia; i valori di segno positivo sono da intendersi a credito della società, quelli di segno negativo a debito della società)
09/07/2004
15/06/2012
25.000
7.812
4.687
-225
-106
12/08/2003
02/09/2003
16/06/2012
16/06/2012
11.550 3.609
11.550 3.609
48.100 15.030
2.166
2.166
9.019
-167
-183
-575
-74
-81
-261
Analisi di sensitività
sui flussi di cassa
Analisi di sensitività sul fair value
degli strumenti derivati
Rischio credito
Rischio liquidità
Analisi per scadenza flussi
finanziari strumenti derivati e
finanziamenti a medio - lungo
termine in essere
La società ha predisposto una analisi dei flussi di cassa futuri relativamente ai finanziamenti in essere ed agli strumenti finanziari di copertura ad essi correlati. Tale analisi parte dalla situazione di mercato in essere al 31 dicembre 2010 ed ipotizza degli
aumenti/diminuzioni dei tassi di interesse dello 0,25% e dello 0,50%.
L’effetto di tali variazioni sul flusso degli interessi futuri è pari a +/- 0,1 milioni di
Euro per una variazione dei tassi dello 0,25%, mentre è pari a +/- 0,2 milioni di Euro
per una variazione dei tassi dello 0,50%.
La società ha predisposto una analisi della variazione dei valori di fair value degli
strumenti finanziari di copertura in essere al 31 dicembre 2010. Tale analisi parte
dalla situazione di mercato in essere al 31 dicembre 2010 ed ipotizza un aumento/
diminuzione dei tassi di interesse attesi dello 0,25% e dello 0,50%.
L’effetto di tali variazioni sul fair value degli strumenti derivati in essere è di circa
+/- 0,02 milioni di Euro sia per una variazione dei tassi dello 0,25%, mentre è pari a
+/- 0,05 milioni di Euro per una variazione dei tassi dello 0,50%.
Rappresenta il rischio che una delle parti che sottoscrive un contratto il quale preveda un regolamento monetario differito nel tempo non adempia a una obbligazione di
pagamento, provocando così all’altra parte una perdita finanziaria.
Tale rischio può discendere sia da fattori di natura più strettamente tecnico-commerciale o amministrativo-legale (contestazioni sulla natura/quantità della fornitura,
sulla interpretazione di clausole contrattuali, sulle fatture a supporto, ecc.) sia da
fattori di natura tipicamente finanziaria, ovvero in sintesi il cosiddetto credit standing
della controparte.
Per la Società l’esposizione al rischio credito è principalmente legata all’attività commerciale di vendita di servizi d’aviazione e attività immobiliare.
Al fine di controllare tale rischio, la Società ha implementato procedure e azioni per
la valutazione della clientela, in base alle quali valutare il livello di attenzione.
Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie della Società, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, presenta un rischio massimo pari
al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte.
Prudente è la politica di gestione del rischio di liquidità, ovvero la strategia messa
a punto per evitare che esborsi di cassa possano rappresentare una criticità per la Società. L’obiettivo minimo è di dotare in ogni momento la società degli affidamenti
necessari a rimborsare l’indebitamento in scadenza nei successivi dodici mesi. Gli
affidamenti per cassa non utilizzati del sistema bancario sono pari a Euro 76 milioni.
Il fabbisogno finanziario della Società è assicurato dalla provvista di lungo termine,
raccolta per lo più attraverso finanziamenti a medio-lungo termine, anche legati a
singole operazioni di acquisizione. Le quote di finanziamenti con scadenza superiore
all’anno sono pari a Euro 11,1 milioni rispetto a una posizione finanziaria netta positiva di Euro 17 milioni, compresi crediti e debiti finanziari verso società del Gruppo.
Per un dettaglio dei finanziamenti a medio-lungo termine in essere al 31 dicembre
2010 si rimanda al paragrafo dedicato ai “Debiti finanziari verso banche al netto della
quota corrente”.
Nella tabella successiva abbiamo riepilogato i flussi finanziari non attualizzati, suddivisi per scadenza temporale, degli strumenti di copertura tassi in essere, che presentano una valutazione mark to market negativa alla data del 31 dicembre 2010.
Sulla base delle medesime scadenze sono riepilogati in tabella anche i flussi finanziari
dei finanziamenti a medio lungo termine in essere alla data di bilancio, comprensivi
di quota capitale e quota interessi.
217
Suddivisione per scadenza flussi finanziari previsti degli strumenti derivati e finanziamenti al 31 dicembre 2010
(Importi in Euro migliaia)
Flussi finanziari
previsti
2010
2009
Strumenti Derivati con MTM
(268) (582)
al 31 dicembre negativo
Finanziamenti a m/l termine (22.659) (91.332)
Totale
(22.927) (91.914)
Livelli gerarchici di valutazione
del fair value
di cui entro 1 anno
di cui da 1 a 5 anni
di cui oltre 5 anni
2010
2009
2010
2009
2010
2009
(224)
(412)
(44)
(170)
-
-
(11.224) (11.337) (10.167) (20.006) (1.268) (2.553)
(11.448) (11.749) (10.211) (20.176) (1.268) (2.553)
Per un elenco degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2010 e
valutati al fair value si rimanda alla tabella di cui al soprastante paragrafo “Rischio
tasso”.
In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria
al fair value, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione
del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:
• Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto
di valutazione;
• Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono
osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
• Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
Si evidenzia come tutte le attività e passività che sono valutate al fair value al 31
dicembre 2010, sono inquadrabili nel livello gerarchico numero 2 di valutazione del
fair value. Inoltre, nel corso dell’esercizio 2010 non vi sono stati trasferimenti dal
Livello 1 al Livello 2 o al Livello 3 e viceversa.
Come già evidenziato in precedenza, la Società detiene strumenti finanziari derivati
al solo scopo di coprire la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse del valore dei singoli finanziamenti a cui fanno riferimento (c.d. cash flow hedge).
La valutazione del fair value dei derivati inseriti in bilancio è stata effettuata attraverso l’utilizzo di modelli di valutazione autonomi e sulla base dei seguenti dati di
mercato rilevati al 31 dicembre 2010:
• tassi di interesse a breve termine e tassi swap riferiti all’Euro;
• quotazioni dei contratti futures sull’Euribor a tre mesi;
• fixing del tasso Euribor per il calcolo delle cedole in corso.
Nella seguente tabella è riportata la situazione riepilogativa delle garanzie prestate
dalla Società alla data del 31 dicembre 2010.
garanzie rilasciate
Valori in Euro migliaia
Fideiussioni:
- a garanzia di contratti di locazione
- per conto di società del gruppo Save
- a garanzia crediti/debiti di natura erariale
Mandati a far credito/leasing/mutui per società del Gruppo Save
Totale garanzie rilasciate
importo
2.509
0
2.175
334
55.211
57.720
Al 31 dicembre 2010, le garanzie rilasciate da SAVE S.p.A. ammontano a circa Euro
57,7 milioni e si riferiscono principalmente a:
• fideiussioni rilasciate per conto delle società del Gruppo per Euro 2,2 milioni;
218
• fideiussioni a garanzia di contributi pubblici e di crediti o debiti di natura erariale
per Euro 0,3 milioni;
• altre garanzie prestate per conto di società del Gruppo per Euro 55 milioni.
Informativa di settore
La società non identifica settori né aree geografiche per la tipicità delle attività.
Informativa in merito
ai clienti principali
Dalle analisi compiute è emerso che non sussistono casi in cui i ricavi provenienti
da operazioni con un singolo cliente esterno siano pari o superiori al 10% dei ricavi
complessivi di SAVE S.p.A..
Utile per azione
Si forniscono le informazioni sui dati utilizzati per il calcolo dell’utile per azione e
diluito.
L’utile per azione è calcolato dividendo l’utile netto dell’esercizio attribuibile agli
azionisti della Società per il numero delle azioni.
Si rileva che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e
altri effetti simili, che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale.
L’utile diluito per azione coincide con l’utile per azione, non esistendo potenziali
azioni ordinarie o altri strumenti, quali opzioni, warrant e loro equivalenti, in grado
di avere, se convertiti, un effetto diluitivo sui risultati per azione.
Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini
del calcolo dell’utile per azione base, determinati secondo la metodologia prevista dal
principio contabile IAS 33.
Risultato di esercizio
Numero medio ponderato di azioni in circolazione
- di base
- diluito
Utile per azione
Utile per azione diluito
12 2010
18.107
12 2009*
21.349
12 2009
20.727
53.055.630
53.055.630
53.898.456
53.898.456
53.898.456
53.898.456
0,34
0,34
0,40
0,40
0,38
0,38
(*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione
La media ponderata di azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio è stata determinata rettificando il numero delle azioni ordinarie in circolazione all’inizio dell’esercizio con il numero delle azioni ordinarie acquisite, considerando il fattore di ponderazione temporale.
219
Rapporti con parti
correlate
Le transazioni con società appartenenti al Gruppo SAVE sono state effettuate nel rispetto dei valori di mercato mediamente praticati per servizi simili e di pari livello
qualitativo. Circa i rapporti intrattenuti nel corso dell’esercizio, si rimanda alle note
riportate nell’ambito dei commenti alle voci di Stato Patrimoniale e di Conto Economico contenuti nelle Note esplicative e si veda l’Allegato D per i rapporti di debito/
credito e costo/ricavo.
Con le società Finanziaria Internazionale Holding S.p.A. e Finint & Wolfson Associati
S.r.l. (parti correlate in quanto riferibili al Socio di riferimento) la Società ha avuto nel
corso dell’esercizio rapporti principalmente relativi a servizi di assistenza e consulenza
tesi alla valorizzazione ed all’analisi finanziaria del Gruppo.
I debiti relativi alle prestazioni effettuate e non ancora pagate, ammontano ad Euro
358 mila.
Le componenti economiche, iscritte tra i costi per servizi, ammontano ad Euro 435
mila.
220
Prospetti supplementari
Allegato A
Prospetto di
movimentazione
delle immobilizzazioni
immateriali e dei
relativi ammortamenti
(Importi in Euro / 1000)
Allegato B
Prospetto di
movimentazione
delle immobilizzazioni
materiali e dei relativi
ammortamenti
(Importi in Euro / 1000)
Allegato B1
Prospetto di
movimentazione
delle immobilizzazioni
in corso
(Importi in Euro / 1000)
V
Valore al
01/01/10
Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali
Immobilizzazioni in corso ed acconti
Subtotale diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali
Concessioni
Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita
Immobilizzazioni in corso ed acconti
Subtotale altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita
Avviamento e altre immobilizzazioni imm.li a vita utile indefinita
Totale immobilizzazioni immateriali
Acquisizioni
166.917
5.753
172.670
2
9.009
163
9.172
4.222
1.332
5.554
181.844
6.328
Con
(3
(3
400
374
774
(3
Variazioni d
Valore al
01/01/10
Terreni e Fabbricati
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
Altri beni
Fondo svalutazione immobilizzazioni
Immobilizzazioni in corso ed acconti
Totale immobilizzazioni materiali
Acquisizioni
Decr
899
27.140
3.089
12.481
182
139
1.007
(
565
44.174
119
1.447
(
(
COS
Imm.ni in corso Beni Immateriali
Imm.ni in corso per diritti di utilizzo concessione aeroportuale:
Altre opere in progettazione
Nuova Aerostazione Pax/ Mc Arthur
Impianto mobilità interna
Sistema smaltimento acque meteoriche
Master plan + Nodo Intermodale TEN T
Acque 1^ Pioggia
Bretella R5
Presidio VVFF e GDF
Edificio BHS
Sicurezza pista lato laguna
Messa in sicurezza Argine Laguna
Statale Triestina
Ristrutturazione Av. Generale
Ampliamento uffici ICT
Park Ca' da Mosto
01-01-10
increm.
163
374
323
301
1.161
70
2.659
167
80
595
40
282
3.118
19
38
18
198
57
429
82
12
374
50
77
53
Totale Imm.ni in corso per diritti di utilizzo concessione aeroportuale
8.871
1.332
Imm.ni in corso Beni G.Proprietà
Totale imm.ni in corso
565
9.599
119
1.825
222
ri
Variazioni dell’esercizio
zioni
22
2
54
Ammortamenti tecnici accumulati
Contributi
Decrementi
Riclassifiche
Altri movimenti
Valore al
31/12/10
Valore al
01/01/10
Incrementi
del periodo
Utilizzi
(123)
(40)
(163)
179
(211)
(32)
4.070
40.100
(219)
163
(163)
171.195
6.460
177.655
2
9.353
374
9.727
40.100
(374)
(374)
0
4
4
(219)
28
(374)
(382)
(32)
187.384
Valore al
31/12/10
Immobilizzazioni
immateriali nette
(26)
44.143
4.070
(26)
44.143
7.900
706
(146)
8.461
7.900
706
(146)
8.461
127.052
6.460
133.512
2
892
374
1.266
48.000
4.776
(172)
52.604
134.780
Variazioni dell’esercizio
ni
em.
Ammortamenti tecnici accumulati
Riclassifiche
Altri movimenti
Valore al
31/12/10
Valore al
01/01/10
Incrementi
del periodo
(40)
597
899
27.307
3.228
14.045
22.804
2.668
10.234
1.374
126
727
(55)
(565)
32
119
45.598
35.706
2.227
Decrementi
(15)
COSTO STORICO
riclassifiche
Riclassifiche
Altri movimenti
Valore al
31/12/10
Immobilizzazioni
immateriali nette
(18)
24.164
2.794
10.943
899
3.143
434
3.102
(32)
37.901
119
7.697
Utilizzi
Riclassifiche
Altri movimenti
(14)
CONTRIBUTI
decrem.
31-12-10
01-01-10
increm.
Immob. In corso
31-12-10
nette
4
(163)
374
374
8
(36)
485
301
1.161
127
3.088
167
80
677
485
301
1.161
127
3.088
167
80
677
157
3.492
69
77
18
53
157
7
9
2
2
4
0
7
(40)
(137)
(38)
3
3.118
374
3.492
69
77
18
53
32
(211)
(40)
9.952
3.118
374
3.492
6.460
9
25
(565)
(939)
(40)
119
10.445
3.118
374
3.492
119
6.953
223
Allegato C
Elenco delle società
direttamente
controllate e collegate
(valori in Euro)
al 31 dicembre 2010
Denominazione
Sede Legale
p
Società controllate
Marco polo park S.r.l.
Tessera - Ve
Viale G. Galilei 30/1
Airest S.r.l.
Tessera - Ve
Viale G. Galilei 30/1
Triveneto sicurezza S.r.l. (***)
Tessera - Ve
Viale G. Galilei 30/1
Save engineering s.p.A.
Tessera - Ve
Viale G. Galilei 30/1
Aeroporto civile di padova s.p.A.
Padova
Via Sorio 89
N-aitec S.r.l.
Tessera - Ve
Viale G. Galilei 30/1
Archimede 1 S.p.A. (****)
Tessera - Ve
Viale G. Galilei 30/1
Aertre s.p.A.
Treviso
Via Noalese 63
Archimede 3 S.p.A
Venezia
Viale G. Galilei 30/1
1
Agricola ca'bolzan a r.l.
Venezia
Viale G. Galilei 30/1
1
Idea 2 S.r.l.
Venezia
Viale G. Galilei 30/1
1
Save international holding S.A. (*****)
Bruxelles (BE)
65 Avenue Louise Boite, 11
Nicelli S.p.A.
Venezia Lido
Aeroporto G. Nicelli
G.A.P. S.p.A.
Pantelleria
Via Venezia, 32
Venezia terminal passeggeri S.p.A.
Venezia
Marittima Fabbricato 248
3A S.r.l.
Tessera - Ve
Viale G. Galilei 30/1
1
1
Totale società controllate
Società collegate
Totale Società collegate
(*): ultimo bilancio di esercizio approvato da Assemblea Soci
(**): ultimo bilancio di esercizio approvato dal Consiglio di Amministrazione o amministratore
(***) Save S.p.a. detiene il 65% di Triveneto Sicurezza S.r.l. (già Save Security S.r.l) .; Aertre S.p.a. detiene il rimanente 35%.
La percentuale netta di partecipazione di Save S.p.A. in Triveneto Sicurezza è pari al 93%
Allegato C1
Elenco delle società
indirettamente
controllate e collegate
(valori in Euro)
al 31 dicembre 2010
Denominazione
Sede Legale
(**
(**
p
Società indirettamente controllate
Archimede 1 S.p.A.
CENTOSTAZIONI S.p.A. (***)
Roma
Via B.Eustachio, 8
Airline, Terminal & Business Catering Holding Gmbh (****)
Gruppo Austriaco Airest
Vienna
AUSTRIA
1
VERY ITALIAN FOOD S.r.l. (****)
Pomezia
Via Pontina Vecchia Km. 31,800
1
RUSTICHELLI E MANGIONE S.r.l. (****)
Pomezia
Via Pontina Vecchia Km. 31,800
1
AIREST S.r.l.
Totale società controllate
(*): ultimo bilancio di esercizio approvato da Assemblea Soci
(**): ultimo bilancio di esercizio approvato dal Consiglio di Amministrazione o Amministratore
(***): la società Archimede 1 detiene il 40% di Centostazioni Spa; il rimanente 60% è in carico al Gruppo Ferrovie dello Stato.
La percentuale netta di partecipazione di Save S.p.A. in Centostazioni è pari al 24%
(****): controllata di Airest S.r.l.
224
% di
possesso
11
8
Ultimo bilancio /
situaz. Contabile
Capitale
sociale
Patrimonio
netto
Risultato
di periodo
Valore
a bilancio
Quota
corrispondente
patrimonio netto
Differenza
B
A
A-B
100,00%
31/12/2010 (**)
516.460
5.004.527
2.656.775
715.792
5.004.527
4.288.735
85,80%
31/12/2010 (**)
20.000.000
48.572.782
3.144.026
14.975.000
41.675.447
26.700.447
65,00%
31/12/2010 (**)
100.000
571.890
60.161
65.000
371.729
306.729
97,00%
31/12/2010 (**)
120.000
485.342
218.445
121.200
470.782
349.582
62,86%
31/12/2010 (**)
1.016.924
606.960
(100.426)
381.554
381.554
(0)
100,00%
31/12/2010 (**)
50.000
1.415.252
372.812
90.000
1.415.252
1.325.252
60,00%
31/12/2010 (**)
25.000.000
43.653.436
1.039.981
25.568.351
26.192.062
623.711
80,00%
31/12/2010 (**)
13.119.840
15.157.011
349.191
18.193.796
12.125.609
(6.068.188)
100,00%
31/12/2010 (**)
50.000
140.212
(7.797)
72.500
140.212
67.712
100,00%
31/12/2010 (**)
98.800
2.760.742
29.550
16.474.336
2.760.742
(13.713.595)
100,00%
31/12/2010 (**)
10.000
103.290
(18.761)
103.290
103.290
0
99,00%
31/12/2010 (**)
7.450.000
7.432.078
(17.922)
8.252.959
7.357.757
(895.202)
67.532.024
125.903.522
7.726.034
85.013.779
97.998.962
12.985.182
49,23%
31/12/2010 (**)
1.987.505
2.237.507
(293.641)
366.598
1.101.525
734.927
49,87%
31/12/2009 (*)
772.500
581.299
(69.303)
289.894
289.894
(0)
22,18%
31/05/2010 (*)
3.920.020
23.871.223
3.757.235
1.966.074
5.294.637
3.328.563
34,00%
31/12/2009 (*)
10.000
9.657
0
3.400
3.283
(117)
6.690.025
26.699.686
3.394.292
2.625.966
6.689.339
4.063.373
(****) la società Archimede 1 detiene il 40% di Centostazioni Spa; il rimanente 60% è in carico al Gruppo Ferrovie dello Stato
(*****) Save International Holding S.A. : Save S.p.a. detiene il 99% ; Save Engineering detiene il restante 1% - il primo esercizio ha durata 07.2009 - 12.2010
%.
% di
possesso
Ultimo bilancio /
situaz. Contabile
Capitale
sociale
Patrimonio
netto
Risultato
di periodo
Valore
a bilancio
Quota
corrispondente
patrimonio netto
Differenza
B
A
A-B
40,00%
31/12/2010(**)
8.333.335
37.321.941
9.739.969
77.765.636
14.928.776
(62.836.860)
100,00%
31/12/2010 (**)
35.000
29.774.000
500.000
27.800.000
29.774.000
1.974.000
1,800
100,00%
31/12/2010 (**)
100.000
(205.381)
(305.381)
(205.381)
(205.381)
1,800
100,00%
31/12/2010 (**)
50.000
(255.750)
(304.000)
(255.750)
(255.750)
8.518.335
66.634.809
9.630.588
44.241.644
(61.323.992)
tato.
225
105.565.636
Allegato D
Valori patrimoniali
derivanti dai rapporti
commerciali sopra
indicati;
Valori in migliaia di Euro
Allegato E
Prospetto Origine,
Disponibilità,
Distribuibilità e
utilizzazione del
Patrimonio Netto
ante utile 2010
Save Spa
Save Spa
Marco Polo
Airest
S. Engineering
Save Int.
Belgian Air.
Triveneto Sicurezza
N-aitec
Aer-Tre
Archimede 1
Archimede 3
Centostazioni
Cà Bolzan
Idea 2
Apt Padova
VIF
GAP
NICELLI
Airest Restaurant Middle East LLC
Gruppo Austriaco Airest
Teorema di Euclide
Airest Far East Holding International Ltd
Rustichelli e Mangione
VTP
Altro (inarcassa)
Totali
Origine
Capitale
Riserva di Capitale:
Riserva da sovrapprezzo azioni
Riserva di utili:
Riserve di rivalutazione
Riserva legale
Riserva Azioni proprie in portafoglio
Riserva per valutazione a fair value titoli
Altre riserve e utili portati a nuovo
Riserva per ammortamenti anticipati
Totale
Quota non distribuibile
Residua quota distribuibile
Crediti
Debiti
2.713
38.716
231
7.271
338
1.288
936
259
3.334
1.889
2.399
757
23.919
3.100
226
14
2.576
1.445
423
167
48
24
27
46
102
3
78.569
7
13.718
Importi
31-12-10
(a+b)
Quota
indisponibile
(a)
35.971
35.971
130.351
6.065
7.194
(17.552)
7.194
(17.552)
63.932
225.961
226
29
25.613
e
Allegato D1
Valori economici
derivanti dai rapporti
commerciali sopra
indicati;
Valori in migliaia di Euro
Save Spa
Save Spa
Marco Polo
Airest
S. Engineering
Save Int.
Belgian Air.
Triveneto Sicurezza
N-aitec
Aer-Tre
Archimede 1
Archimede 3
Centostazioni
Cà Bolzan
Idea 2
Apt Padova
VIF
GAP
NICELLI
Airest Restaurant Middle East LLC
Gruppo Austriaco Airest
Teorema di Euclide
Airest Far East Holding International Ltd
Rustichelli e Mangione
VTP
Altro (iva indetraibile)
Capitalizzazioni
Totali
Costi
Ricavi
40
861
960
4.457
8.345
231
6.490
500
9
495
57
763
90
272
18
50
39
14
54
160
4
2
11
(1.080)
7.838
15.004
(*)
(*): di cui Euro -352 mila verso Naitech e Euro -728 verso Save Engineering.
Quota
disponibile
(b)
Quota
distribuibile
di b
(*)
130.351
130.351
6.065
6.065
Aumento
capitale
Riepilogo delle utilizzazioni/movimenti
dei tre esercizi precedenti
Copertura
Distrib.ne
Perdite
ai soci
Altro
3.597
63.932
0
200.348
7.970
192.378
192.378
63.932
0
200.348
7.970
192.378
192.378
0
227
0
52.996
52.996
3.597
A partire dal 1 gennaio 2010, Save S.p.A. ha provveduto ad applicare, l’IFRIC 12
Appendice:
applicazione dell’IFRIC 12 “Accordi per servizi in concessione” (di seguito “IFRIC 12”) che definisce i criteri di rilevazione e valutazione da adottare per gli accordi tra settore pubblico e privato relativi
allo sviluppo, finanziamento, gestione e manutenzione di infrastrutture in regime di
concessione.
L’IFRIC 12, pubblicato dallo IASB nel novembre del 2006, è stato omologato dalla
Commissione Europea con regolamento CE n. 254/2009 in data 25 marzo 2009 ed
è applicabile obbligatoriamente ai bilanci redatti in conformità agli IAS/IFRS il cui
esercizio ha inizio in data successiva a quella di omologazione.
L’IFRIC 12 stabilisce che il concessionario non deve iscrivere l’infrastruttura oggetto
di concessione tra le attività materiali in quanto non ne detiene il “controllo”, ma
deve rilevare, al fair value, il diritto a far pagare gli utenti per l’utilizzo dell’infrastruttura, oppure il diritto a ricevere un corrispettivo dal concedente per i servizi di
pubblica utilità erogati.
In applicazione di tale modello contabile il concessionario può agire da fornitore di
servizi di duplice natura: (i) di costruzione o ampliamento dell’infrastruttura (“servizi
di costruzione”); (ii) di gestione e/o manutenzione della stessa (“servizi di gestione”).
I riflessi in bilancio derivanti da attività svolte in regime di concessione comportano
la rilevazione dei ricavi e dei costi correlati ai servizi di costruzione in base ai criteri
stabiliti dallo IAS 11 per le commesse a lungo termine (la contropartita patrimoniale
sarà rappresentata, alternativamente da un’attività immateriale o finanziaria), e dei
ricavi e dei costi relativi ai servizi di gestione conformemente allo IAS 18.
Sulla base delle caratteristiche delle concessioni di cui è parte, Save S.p.A. rileverà
un’attività intangibile a fronte del diritto di concessione acquisito.
In sede di prima adozione, la Società ha applicato l’interpretazione con metodo retrospettivo attraverso il calcolo degli effetti che si sarebbero avuti al primo gennaio
2009 ed attribuendo alle riserve di patrimonio netto tali effetti:
• La riclassificazione patrimoniale dalle attività tangibili alle attività immateriali,
del valore rilevato tra le attività materiali a fronte delle infrastrutture possedute;
• La rideterminazione dell’ammontare di tale posta intangibile, attraverso l’applicazione di un ammortamento a quote costanti, ora definito esclusivamente sulla base
della durata della concessione, in luogo di un ammortamento calcolato nella minore tra quest’ultima e quella della vita utile del bene oggetto dell’ammortamento,
oltre ad i relativi effetti fiscali;
• La rideterminazione dell’ammontare del fondo di ripristino dei beni gratuitamente devolvibili (ora fondo manutenzioni), attraverso l’inclusione in quest’ultimo
degli ammontari necessari alla prima manutenzione o sostituzione di ogni bene
costituente l’infrastruttura posseduta, oltre ad i relativi effetti fiscali.
La Concessione aeroportuale
La convenzione stipulata tra l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e la Società Save S.p.A. ha come oggetto l’affidamento della concessione per l’esercizio e per la
progettazione sviluppo, realizzazione, adeguamento, gestione, manutenzione ed uso
degli impianti e delle infrastrutture aeroportuali, comprensivi dei beni demaniali,
dell’aeroporto Marco Polo di Venezia.
La convenzione vigente è stata stipulata in data 19 luglio 2001 e prorogata successivamente con una durata dell’affidamento in concessione sino al 22 marzo 2041.
228
L’interpretazione risulta dunque applicabile sulla base del rapporto di Concessione
Aeroportuale siglato con Enac.
Presentazione degli impatti
derivanti dalla prima applicazione
dell’interpretazione
In questa sezione vengono esplicitati gli effetti patrimoniali ed economici derivanti
dall’applicazione dell’IFRIC 12 attraverso la presentazione di alcuni prospetti contabili di conciliazione dei valori patrimoniali ed economici ante e post applicazione
dell’interpretazione.
Nel dettaglio:
• i prospetti di confronto dello stato patrimoniale al 1 gennaio 2009 con evidenza
dell’effetto dell’applicazione dell’IFRIC 12
• i prospetti di confronto dello stato patrimoniale al 31 dicembre 2009 con evidenza
dell’effetto dell’applicazione dell’IFRIC 12
• i prospetti di confronto del conto economico al 31 dicembre 2009 con evidenza
dell’effetto dell’applicazione dell’IFRIC 12
I principali impatti applicativi dell’IFRIC 12 sulle voci patrimoniali ed economiche
del bilancio separato della Società risultano i seguenti:
Immobilizzazioni materiali: tutte le immobilizzazioni destinate ad essere devolute al
concedente al termine della concessione sono state riclassificate nella posta immateriale “Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali”. Tale trattamento contabile
determina:
al primo gennaio 2009: : una riduzione di Euro 104.986 mila delle immobilizzazioni
materiali per effetto della riclassifica sopracitata.
al 31 dicembre 2009: determina una riduzione complessiva pari a Euro 105.560 migliaia.
Immobilizzazioni immateriali:
Sono stati iscritti alla voce “Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali” i beni
facenti parte dell’infrastruttura espressi al loro fair value, quali diritti concessori derivanti dai servizi di costruzione. Tali valori sono recuperati attraverso i corrispettivi
per l’utilizzo delle infrastrutture (tariffe aeroportuali).
Tale diritto è ammortizzato lungo il periodo di durata della concessione (fino al
2041), in diretta correlazione con i benefici economici derivanti dell’attività di utilizzo dell’infrastruttura. L’ammortamento decorre dal momento in cui i diritti in
oggetto iniziano a produrre i relativi benefici economici. Tale trattamento contabile
determina:
al 1° gennaio 2009: un incremento pari a complessivi Euro 131.091 migliaia in relazione alla riclassifica dalla posta Immobilizzazioni materiali delle immobilizzazioni destinate ad essere devolute al concedente al termine della concessione per complessivi Euro 104.986 migliaia ed un incremento derivante dalla rideterminazione
dell’ammontare di tale posta intangibile, principalmente per effetto l’applicazione
di un ammortamento a quote costanti, ora definito esclusivamente dalla durata della concessione, in luogo di un ammortamento calcolato sulla base della minore tra
quest’ultima e quella della vita utile del bene oggetto dell’ammortamento per un
ammontare complessivo pari a Euro 26.105 migliaia che, al netto di un effetto fiscale
di 8.197 Euro migliaia determina un incremento del patrimonio netto pari ad Euro
17.908 migliaia.
229
al 31 dicembre 2009: un incremento pari a complessivi Euro 132.570 in relazione alla
riclassifica dalla posta Immobilizzazioni materiali delle immobilizzazioni destinate
ad essere devolute al concedente al termine della concessione per complessivi Euro
105.560 migliaia ed un incremento derivante dalla rideterminazione dell’ammontare di tale posta intangibile, principalmente per effetto l’applicazione di un ammortamento a quote costanti, ora definito esclusivamente dalla durata della concessione,
in luogo di un ammortamento calcolato sulla base della minore tra quest’ultima e
quella della vita utile del bene oggetto per un ammontare complessivo pari a Euro
27.010 migliaia che, al netto di un effetto fiscale di 8.853 Euro migliaia determina
un incremento del patrimonio netto pari ad Euro 18.157 migliaia.
Fondo Manutenzioni: l’applicazione dell’interpretazione ha comportato la rideterminazione dell’ammontare del fondo di ripristino dei beni gratuitamente devolvibili (ora
fondo manutenzioni), attraverso l’inclusione in quest’ultimo degli ammontari necessari alla prima manutenzione o sostituzione di ogni bene costituente l’infrastruttura
posseduta così da assicurare tutti gli interventi alla data programmata, necessari ad
un adeguato mantenimento delle condizioni dei beni fino al termine della concessione.
Tale rideterminazione contabile determina:
al primo gennaio 2009: un incremento della posta pari a complessivi Euro 12.266
migliaia che, al netto di un effetto fiscale di Euro 3.852 migliaia determina un decremento del patrimonio netto pari ad Euro 8.414 migliaia.
al 31 dicembre 2009: un incremento della posta pari a complessivi Euro 12.267 migliaia che, al netto di un effetto fiscale di Euro 4.224 migliaia determina un decremento del patrimonio netto pari ad Euro 8.043 migliaia.
Imposte anticipate/differite: ai sensi dello IAS 12, sono iscritti tutti gli effetti rilevati in
sede di prima applicazione dell’IFRIC 12 così come descritti precedentemente.
Patrimonio Netto, raccoglie il saldo degli effetti patrimoniali rilevati a fronte dell’applicazione dell’Interpretazione.
Ammortamento delle immobilizzazioni Immateriali: la posta risente della riclassifica degli
ammortamenti relativi alle immobilizzazioni destinate ad essere devolute al concedente al termine della concessione riclassificati dalle immobilizzazioni materiali e
dei minori ammortamenti registrati a fronte del loro calcolo in funzione della durata
della concessione residua.
Tale trattamento contabile determina nell’esercizio 2009 effetti per complessivi Euro
2.091 migliaia, che, al netto di un effetto fiscale di Euro 656 migliaia determina un
incremento del risultato di esercizio pari ad Euro 1.435 migliaia.
Accantonamento ai fondi rischi ed oneri: la posta risente di quanto determinato in ordine alla necessità, determinata dall’applicazione dell’interpretazione, di costituire nel
tempo un fondo atto a coprire il fabbisogno a sostenere gli interventi di primo rimpiazzo o manutenzione ciclica con la funzione di valorizzare un obbligo contrattuale
dell’impresa a ripristinare un determinato livello di funzionalità dell’infrastruttura.
Il fondo sarà dunque rilevato in bilancio in rapporto al formarsi di tali obbligazioni.
Tale trattamento contabile determina nell’esercizio 2009 effetti per complessivi Euro
1.186 migliaia, che, al netto di un effetto fiscale di Euro 372 migliaia determina un
decremento del risultato di esercizio pari ad Euro 814 migliaia.
230
Al fine di esplicitare gli effetti derivanti dall’applicazione dell’IFRIC 12, sono presentati i
prospetti contabili di riconciliazione dei valori patrimoniali ed economici.
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
attività
Prospetti
contabili
patrimoniali di
conciliazione
(Migliaia di Euro)
Cassa e altre disponibilità liquide
Crediti per imposte
Altri crediti
Crediti commerciali
Magazzino
Totale attività correnti
di cui verso parti correlate
Immoblizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Partecipazioni
Altre attività finanziarie
Crediti per imposte anticipate
Totale attività non correnti
di cui verso parti correlate
TOTALE ATTIVITA’
Passività
(Migliaia di Euro)
01-01-09
01-01-09
01-01-09
Ante IFRIC 12
Rettifiche /
Riclassifiche
IFRIC 12
Post IFRIC 12
22.586
11.840
35.622
18.717
808
89.573
24.627
112.254
1.781
66.296
55.213
7.285
242.829
55.203
332.402
01-01-09
Ante IFRIC 12
Debiti commerciali
Altri debiti
Debiti tributari
Debiti v/ istituti previd. e sicurezza sociale
Debiti bancari
Altre passività finanziarie quota corrente
Totale passività correnti
di cui verso parti correlate
Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente
Fondo imposte differite
Fondo TFR e altri fondi relativi al personale
Altri fondi rischi e oneri
Totale passività non correnti
TOTALE PASSIVITA’
Patrimonio netto
(Migliaia di Euro)
20.690
19.179
1.501
1.337
10.941
538
54.186
13.308
32.813
352
3.035
8.396
44.596
98.782
01-01-09
Ante IFRIC 12
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Riserva legale
Riserva per azioni proprie in portafoglio
Altre riserve e utili portati a nuovo
Utile di periodo
Totale patrimonio netto
Totale passività e patrimonio netto
231
35.971
130.351
7.194
(8.238)
55.530
12.812
233.620
332.402
(104.986)
131.091
4.174
30.279
30.279
01-01-09
Rettifiche /
Riclassifiche
IFRIC 12
8.520
12.266
20.786
20.786
01-01-09
Rettifiche /
Riclassifiche
IFRIC 12
9.493
9.493
30.279
22.586
11.840
35.622
18.717
808
89.573
24.627
7.268
132.872
66.296
55.213
11.459
273.108
55.203
362.681
01-01-09
Post IFRIC 12
20.690
19.179
1.501
1.337
10.941
538
54.186
13.308
32.813
8.872
3.035
20.662
65.382
119.568
01-01-09
Post IFRIC 12
35.971
130.351
7.194
(8.238)
65.023
12.812
243.113
362.681
attività
Prospetti
contabili
patrimoniali di
conciliazione
(Migliaia di Euro)
Cassa e altre disponibilità liquide
Altre attività finanziarie
Crediti per imposte
Altri crediti
Crediti commerciali
Magazzino
Totale attività correnti
di cui verso parti correlate
Immoblizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Partecipazioni
Altre attività finanziarie
Crediti per imposte anticipate
Totale attività non correnti
di cui verso parti correlate
TOTALE ATTIVITA’
Passività
(Migliaia di Euro)
31-12-09
31-12-09
31-12-09
Ante IFRIC 12
Rettifiche /
Riclassifiche
IFRIC 12
Post IFRIC 12
18.125
901
241
34.457
16.487
648
70.859
27.866
114.028
1.273
87.314
52.644
5.829
261.088
52.630
331.947
31-12-09
Ante IFRIC 12
Debiti commerciali
Altri debiti
Debiti tributari
Debiti v/ istituti previd. e sicurezza sociale
Debiti bancari
Altre passività finanziarie quota corrente
Totale passività correnti
di cui verso parti correlate
Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente
Fondo imposte differite
Fondo TFR e altri fondi relativi al personale
Altri fondi rischi e oneri
Totale passività non correnti
TOTALE PASSIVITA’
Patrimonio netto
(Migliaia di Euro)
19.061
26.663
2.030
1.527
10.940
575
60.796
12.602
21.938
327
2.933
9.020
34.218
95.014
31-12-09
Ante IFRIC 12
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Riserva legale
Riserva per azioni proprie in portafoglio
Altre riserve e utili portati a nuovo
Utile di periodo
Totale patrimonio netto
Totale passività e patrimonio netto
232
35.971
130.351
7.194
(12.851)
55.541
20.727
236.933
331.947
(105.560)
132.570
4.547
31.557
31.557
31-12-09
Rettifiche /
Riclassifiche
IFRIC 12
9.176
12.267
21.443
21.443
31-12-09
Rettifiche /
Riclassifiche
IFRIC 12
9.493
621
10.114
31.557
18.125
901
241
34.457
16.487
648
70.859
27.866
8.468
133.843
87.314
52.644
10.376
292.645
52.630
363.504
31-12-09
Post IFRIC 12
19.061
26.663
2.030
1.527
10.940
575
60.796
12.602
21.938
9.503
2.933
21.287
55.661
116.457
31-12-09
Post IFRIC 12
35.971
130.351
7.194
(12.851)
65.034
21.348
247.047
363.504
(Migliaia di Euro)
Conto
Economico
separato
Ricavi operativi
Altri proventi
Totale ricavi operativi e altri proventi
Costi della produzione
Per materie prime,sussidiarie,di consumo e di merci
Per servizi
di cui verso parti correlate
Per godimento di beni di terzi
Per il personale:
salari e stipendi e oneri sociali
trattamento di fine rapporto
altri costi
Ammortamenti e svalutazioni
immobilizzazioni immateriali
immobilizzazioni materiali
Variaz. delle rim. di materie prime, sussid., di consumo e di merci
Accantonamenti per rischi
Accantonamenti fondo manutenzioni
Altri oneri
Totale costi della produzione
Risultato operativo ante poste non ricorrenti
Risultato operativo
Proventi finanziari e rivalutazioni di attività finanziarie
Interessi, altri oneri finanziari e svalutazioni di attività finanziarie
Utili/perdite da collegate con il metodo del patrimonio netto
Risultato prima delle imposte
Imposte sul reddito
correnti
differite
Utile (perdita) di periodo dalle attività in funzionamento
Utile (perdita) di periodo
Utile (perdita) di periodo di gruppo
233
2009
Ante
applicazione
IFRIC 12
84.375
8.255
92.630
2009
Rettifiche /
Riclassifiche
2009
Post
applicazione
IFRIC 12
84.375
8.255
92.630
1.082
28.524
7.316
3.553
1.082
28.524
7.316
3.553
18.719
1.070
289
18.719
1.070
289
754
8.265
159
241
802
881
64.339
28.291
28.291
3.134
(1.814)
108
1.428
29.719
8.992
7.798
1.194
20.727
20.727
20.727
3.918
(6.009)
1.186
(905)
905
905
905
284
284
621
621
621
4.672
2.256
159
241
1.988
881
63.434
29.196
29.196
3.134
(1.814)
108
1.428
30.624
9.276
7.798
1.477
21.348
21.348
21.348
Attestazione del bilancio d’esercizio
ai sensi dell’art. 154 bis del D. Lgs. 58/98
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
236
237
238
239
240
241
242
243
244
245
246
247
Relazione sul Governo Societario
e gli assetti proprietari Anno 2010





(www.veniceairport.it)









Ai sensi dell’articolo 123 bis del D.Lgs 58/98 (“”)

(modello di amministrazione e controllo tradizionale)




250
1

1.
PROFILO DELL’EMITTENTE – COMPLIANCE (ex articolo 123 , comma 2,
lett. a), TUF).......................................................................................................................4
2.
INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI ALLA DATA DEL 31.12.2010
(ex art. 123, comma 1,TUF)..........................................................................................4
2.1
Struttura del capitale sociale (ex articolo 123 bis, comma 1, lett. a) TUF) .........................4
2.2
Restrizioni al trasferimento dei titoli (ex articolo 123 bis, comma 1, lett. b) TUF) ...............4
2.3
Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex articolo 123 bis, comma 1, lett. c) TUF)................4
2.4
Titoli che conferiscono diritti speciali (ex articolo 123 bis, comma 1, lett. d)
TUF) .................................................................................................................................4
2.5
Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di
voto (ex articolo 123 bis, comma 1, lett. e) TUF) ...............................................................5
2.6
Restrizioni al diritto di voto (ex articolo 123 bis, comma 1, lett. f) TUF) .............................5
2.7
Accordi tra azionisti (ex articolo 123 bis, comma 1, lett. g) TUF) .......................................5
2.8
Clausole di (ex articolo 123 bis, comma 1, lett. h) TUF) ........................6
2.9
Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all’acquisto di azioni
proprie (ex articolo 123 bis, comma 1, lett. m) TUF)..........................................................6
2.10 Attività di Direzione e Coordinamento (ex articolo 2497 e ss. cod. civ)..............................7
3.
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ................................................................................7
Nomina e sostituzione.......................................................................................................7
Composizione ...................................................................................................................9
Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex articolo 123 , comma 2, lett. d)
del TUF)............................................................................................................................9
Organi Delegati...............................................................................................................12
Amministratori Indipendenti.............................................................................................14
..............................................................................................16
4.
TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE.................................................16
5.
5.1
5.2
5.3
5.4
COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO...............................................................................17
Nomina degli Amministratori ...........................................................................................17
Comitato per la Remunerazione......................................................................................17
Remunerazione degli amministratori e del Management
18
Comitato per il Controllo Interno......................................................................................19
6.
6.1
SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO.............................................................................21
Ruolo del Consiglio di Amministrazione nell’ambito del Sistema di Controllo
Interno ............................................................................................................................21
Principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno
esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria (ex articolo 123 ,
comma 2, lett. b), TUF) ...................................................................................................22
Amministratore Esecutivo incaricato di sovrintendere al Sistema di Controllo
Interno ............................................................................................................................28
...................................................................................................................28
Il Preposto al Controllo Interno........................................................................................28
Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs 231/01 ...................................30
Società di revisione.........................................................................................................31
Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ............................31
INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI ED OPERAZIONI CON PARTI
CORRELATE..................................................................................................................31
6.2
6.3
6.4
6.5
6.6
6.7
6.8
7.
8.
NOMINA DEI SINDACI ....................................................................................................32
251
2
9.
SINDACI (ex articolo 123 bis, comma 2, lett d), del TUF).................................................33
10.
RAPPORTI CON GLI AZIONISTI.....................................................................................34
11.
ASSEMBLEA DEI SOCI...................................................................................................34
12.
CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO SOCIALE DI
RIFERIMENTO ................................................................................................................36
252
3




SAVE S.p.A. (di seguito la “” o anche “”) aderisce e si conforma ai principi contenuti nel
Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane promosso da Borsa Italiana S.p.A., pubblicato
nel
marzo
2006
e
disponibile
sul
sito
internet
di
Borsa
Italiana
(http://www.borsaitaliana.it/borsaitaliana/regolamenti/corporategovernance/corporategovernance.htm)
(il “”) nonché alle raccomandazioni formulate dalla CONSOB in materia.
La Società ha adottato una struttura di   basata su un sistema di amministrazione
e controllo tradizionale ed i suoi principali organi sono:
1)
il Consiglio di Amministrazione;
2)
il Collegio Sindacale;
3)
l’Assemblea dei soci.
La revisione legale dei conti è demandata ai sensi di legge a una società di revisione, nominata
dall’Assemblea dei soci, nel rispetto delle norme di legge e regolamentari.

         



Il capitale sociale di SAVE, pari ad Euro 35.971.000, interamente sottoscritto e versato, è suddiviso in
n. 55.340.000 azioni ordinarie da Euro 0,65 ciascuna. La Società ha emesso esclusivamente azioni
ordinarie, nominative e tutte assistite dal diritto di voto sia nelle assemblee ordinarie che in quelle
straordinarie.
Dal mese di maggio 2005 le azioni della Società sono quotate presso il Mercato Telematico Azionario
organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..
Alla data del 31 dicembre 2010, la Società aveva complessivamente n. 2.546.922 azioni proprie in
portafoglio, pari al 4,602% del capitale sociale. A tal riguardo, si veda anche il paragrafo 12.


Il vigente statuto sociale di SAVE (lo “ ”) non prevede restrizioni al trasferimento dei
titoli.


La Tabella 1 allegata alla presente Relazione, evidenzia le partecipazioni rilevanti (superiori al 2%) nel
capitale sociale di SAVE, come risultanti dalle comunicazioni effettuate ai sensi dell’articolo 120 TUF.


La Società non ha emesso titoli che conferiscono diritti speciali di controllo.
253
4



Non esistono, allo stato, programmi di partecipazione azionaria dei dipendenti.


Non sussistono restrizioni al diritto di voto delle azioni costituenti il capitale sociale di SAVE, fatta
eccezione per le restrizioni previste  in relazione alle azioni proprie.
Alla data del 31 dicembre 2010, la Società aveva complessivamente n. 2.546.922 azioni proprie in
portafoglio, per le quali il diritto di voto è sospeso ai sensi dell’art. 2357, comma 2, c.c..


Sulle base delle informazioni in possesso della Società, esistono due patti di sindacato, entrambi
relativi a Marco Polo Holding S.r.l., società che detiene il 38,978% di SAVE nonché ad Agorà
Investimenti S.r.l. (“”), società che controlla Marco Polo Holding S.r.l..
Il primo patto parasociale, inizialmente sottoscritto tra Finanziaria Internazionale Holding S.p.A.
(“”) e Assicurazioni Generali S.p.A. (“”) ed a cui ha successivamente aderito Allegro
S.à.r.l., in qualità di gestore e promotore del Fondo Generali Financial Holdings FCP FIS Sub Fund 1
(“”) (tutti nella loro qualità di soci di Agorà Investimenti S.r.l.), ha ad oggetto i rapporti tra le parti in
qualità di soci di Agorà Investimenti S.r.l., nonché la  della stessa Agorà Investimenti, della
società controllata Marco Polo Holding S.r.l. e di SAVE. Il patto parasociale, stipulato in data 15
ottobre 2007 per una durata di tre anni, si è rinnovato tacitamente senza modifiche per un ulteriore
periodo di tre anni e quindi fino al 14 ottobre 2013. Per quanto concerne specificamente la
e gli assetti proprietari di SAVE, il patto parasociale in parola prevede che, in occasione
della presentazione delle liste per l’elezione dei membri del Consiglio di Amministrazione e del
Collegio Sindacale, nella lista presentata da Marco Polo Holding S.r.l., vi siano, rispettivamente,
almeno un consigliere designato da GFH e almeno un sindaco effettivo designato da GFH, inseriti in
una posizione tale che, nel caso in cui tale lista risulti la più votata, i suddetti siano eletti. Inoltre, tale
patto prevede una clausola di c.d.  così strutturata: per tutta la durata del patto, e salvo
autorizzazione comunicata per iscritto dall'altra parte, (i) Finint si impegna a non acquistare azioni
SAVE in misura superiore al 2% del capitale sociale, per ciascun esercizio, (ii) Generali si impegna a
non acquistare azioni SAVE in misura superiore allo 0,5% del capitale sociale all'anno e (iii) GFH si
impegna a non acquistare azioni SAVE in misura superiore allo 0,5% del capitale sociale all'anno.
Finint, Generali e GFH si impegnano in tal senso anche per conto delle proprie rispettive società
controllate.
Il secondo ed ultimo patto è stato sottoscritto in data 13 febbraio 2008 tra Finanziaria Internazionale
Holding S.p.A e Star Holdings B.V. (già Venice Airport Holdings BV), entrambi soci di Agorà, e ha ad
oggetto la   di Agorà, della società controllata Marco Polo Holding S.r.l. e di
SAVE. Tale patto è stato rinnovato senza modifiche per un ulteriore periodo di tre anni e, quindi, fino
al 12 febbraio 2014.
254
5
Per quanto concerne specificamente la  e gli assetti proprietari di SAVE, il patto
parasociale in discorso prevede che (i) Marco Polo Holding S.r.l. non potrà votare a favore in
assemblea ordinaria o straordinaria di SAVE qualora Star Holdings B.V. comunichi a Finint il proprio
dissenso in merito all’adozione di alcune delibere ( aumenti e riduzioni volontarie di capitale,
fusioni e scissioni, modifica di alcune previsioni statutarie, scioglimento e messa in liquidazione); (ii) la
lista presentata da Marco Polo Holding S.r.l. nell’assemblea ordinaria di SAVE per l’elezione del
Consiglio di Amministrazione contenga il nome di almeno un soggetto designato da Star Holdings B.V.
in una posizione tale che, nel caso in cui tale lista risulti la più votata, il suddetto sia eletto. In caso di
aumento del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione di SAVE, Star Holdings B.V. ha
il diritto di designare un numero di consiglieri proporzionale alla partecipazione da quest’ultima
detenuta, direttamente o indirettamente, nella società; (iii) Finint ha l’obbligo di consultare
preventivamente Star Holdings prima dell’adozione di delibere su alcune materie, fra cui quelle in
materia di compensi dei Consiglieri di Amministrazione di SAVE e cessazione o revoca
dell’Amministratore Delegato di SAVE; (iv) Finint, Star Holdings, o persone che agiscano di concerto
con ciascuna di esse, non potranno acquistare, direttamente o indirettamente, azioni SAVE in misura
tale da superare una delle soglie rilevanti ai sensi della normativa in tema di offerte pubbliche di
acquisto obbligatorie. In particolare, non potranno acquistare azioni SAVE in misura superiore
complessivamente al 2% in ciascun periodo di 12 mesi.
Si precisa che tutti i suddetti patti sono stati comunicati alle autorità competenti e pubblicati per
estratto ai sensi delle vigenti disposizioni normative e regolamentari.


La Società non ha sottoscritto accordi significativi contenenti clausole di .

 

Alla data del 31.12.2010 non sono stati deliberati aumenti di capitale né sono state attribuite deleghe
all’organo amministrativo ai sensi dell’art. 2443 cod. civ..
L’assemblea ordinaria della Società in data 7 luglio 2010 ha approvato una nuova autorizzazione
all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie in sostituzione dell’autorizzazione all’acquisto e alla
disposizione di azioni proprie approvata dall’Assemblea del 5 febbraio 2009. Sulla base di tale nuova
autorizzazione, il Consiglio di Amministrazione di SAVE potrà effettuare acquisti di azioni proprie per
un periodo di 18 mesi a decorrere dalla relativa delibera e fino ad un numero massimo, comprensivo
di quelle già possedute dalla Società alla data di acquisto, corrispondente al 12% del capitale sociale
di cui un numero massimo di azioni pari al 10% del capitale sociale da destinarsi alla costituzione del
“magazzino titoli” e la restante parte, pari al 2% del capitale sociale, da destinarsi ad attività di
sostegno della liquidità. L’autorizzazione assembleare concessa in data 7 luglio 2010, prevede che il
Consiglio di Amministrazione della Società possa effettuare tali acquisti di azioni proprie ad un prezzo
che non sia né superiore e né inferiore al 15% del prezzo di riferimento registrato sul Mercato
Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. nei 5 giorni di negoziazione
255
6
precedenti l’acquisto.
L’assemblea dei soci di SAVE, su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha autorizzato
l’attuazione di tale programma di acquisto di azioni proprie, nell’ambito delle prassi ammesse da
CONSOB con delibera n. 16839 del 19 marzo 2009, al fine di consentire alla Società di:
1.
disporre di uno strumento adeguato che possa essere utilizzato per il compimento di eventuali
operazioni di finanza straordinaria (c.d. magazzino titoli) comprensive, tra l’altro, di acquisti di
partecipazioni, beni materiali e/o immateriali e/o aziende); e
2.
poter compiere attività di sostegno della liquidità del titolo SAVE, facilitando gli scambi sui titoli
medesimi e favorendo l’andamento regolare delle contrattazioni.
In conformità quindi alla autorizzazione assembleare e alle prescrizioni di Consob, SAVE ha eseguito
le operazioni di acquisto di azioni proprie attraverso un intermediario indipendente il quale agisce in
piena autonomia ed in conformità a quanto previsto dall’articolo 132 del TUF e 144 del
Regolamento Consob n.11971/99 e successive modifiche ed integrazioni (il “
”), secondo modalità che non consentono l’abbinamento diretto delle proposte di
negoziazioni in acquisto con proposte di negoziazione in vendita nonché nel rispetto dei limiti fissati
dalla delibera Consob 16839 del 19 marzo 2009.
La suddetta assemblea ordinaria di SAVE ha altresì autorizzato il Consiglio di Amministrazione della
Società ad alienare le azioni proprie così acquistate, in una o più volte anche prima di aver terminato
gli acquisti, senza alcun vincolo temporale.
Alla data del 31 dicembre 2010, la Società aveva complessivamente n. 2.546.922 azioni proprie in
portafoglio, pari al 4,602% del capitale sociale, acquistate sulla base della sopra indicata
autorizzazione assembleare nonché di precedenti autorizzazioni all’acquisto e alla disposizioni di
azioni proprie concesse dall’assemblea dei soci al Consiglio di Amministrazione della Società.


SAVE non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento esercitata da altro soggetto o entità.

Si precisa che le informazioni richieste dall’articolo 123 , comma 1, lettere i) ed l), del TUF, sono
illustrate nei successivi paragrafi 3.1 e 5.2.




Ai sensi dell’art. 16 dello Statuto Sociale, la Società è amministrata da un Consiglio di
Amministrazione composto da un numero di membri non inferiore a 11 e non superiore a 13. La
nomina del Consiglio di Amministrazione ha luogo secondo il meccanismo del “voto di lista”,
finalizzato a garantire una presenza, nell’organo di gestione di componenti designati dalle minoranze
azionarie.
In particolare, lo Statuto Sociale prevede che i soci che, da soli o insieme ad altri soci, posseggano
256
7
complessivamente almeno il 2,5% del capitale sociale (ovvero la diversa percentuale stabilita da
Consob che verrà resa nota agli azionisti nell’avviso di convocazione dell’assemblea chiamata a
nominare l’organo amministrativo) possono presentare liste per la nomina degli amministratori. Ogni
socio può presentare (o concorrere a presentare) e votare una sola lista.
Ogni lista deve contenere un numero di candidati fino ad un massimo di 15, elencati mediante un
numero progressivo e di cui almeno 3 in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall’articolo
148, comma 3, del TUF. I candidati indipendenti in ciascuna lista devono essere indicati nei primi 9
numeri progressivi. Ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.
In conformità alle previsioni statutarie e alle previsioni regolamentari vigenti, le liste di candidati
devono essere depositate presso la sede sociale almeno 25 giorni prima della data dell’assemblea,
unitamente alle dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto
la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché l'esistenza
dei requisiti prescritti dalla normativa vigente per l'assunzione della carica, nonché il  
di ciascun candidato con eventuale indicazione dell’idoneità a qualificarsi come indipendente.
In conformità alle raccomandazioni Consob di cui alla comunicazione n. 9017893 del 26 febbraio 2009,
i soci che intendessero presentare “liste di minoranza” sono invitati a depositare, unitamente alla
documentazione sopra indicata, una dichiarazione che attesti l’inesistenza di rapporti di collegamento
tra loro ed i soci che detengono nella Società una partecipazione di maggioranza.
In conformità a quanto previsto dall’art. 144  del Regolamento Emittenti, le liste depositate
presso la sede sociale devono poi essere messe a disposizione del pubblico dalla Società, senza
indugio ed in ogni caso almeno 21 giorni prima della data dell’assemblea, presso la sede sociale,
presso Borsa Italiana S.p.A. e sul sito internet di SAVE, unitamente a tutta la documentazione con le
stesse liste depositate.
Lo Statuto Sociale prevede che, dalla lista che ottiene il maggior numero di voti, sono tratti n. 10
amministratori, nel caso in cui gli amministratori da eleggere siano 11 o 12, ovvero n. 11
amministratori, nel caso in cui gli amministratori da eleggere siano 13; i restanti amministratori
vengono tratti dalla lista risultata seconda classificata per numero di voti. Nel caso in cui due o più liste
riportino lo stesso numero di voti, i voti ottenuti dalle liste stesse sono divisi per uno o due o tre, e così
via secondo il numero progressivo degli amministratori da eleggere. I quozienti così ottenuti sono
assegnati progressivamente ai candidati di ciascuna di tali liste, secondo l'ordine dalle stesse
rispettivamente previsto. I quozienti così attribuiti ai candidati delle varie liste vengono disposti in unica
graduatoria decrescente. Risulteranno eletti coloro che avranno ottenuto i quozienti più elevati. Nel
caso, per l'ultimo consigliere da eleggere, più candidati abbiano ottenuto lo stesso quoziente, risulta
eletto il candidato più anziano di età.
Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare, per qualsiasi motivo, uno o più amministratori, il
Consiglio di Amministrazione procede alla loro sostituzione mediante cooptazione di candidati
appartenenti alla lista da cui era stato tratto l'amministratore venuto meno, a condizione che tali
candidati siano ancora eleggibili e siano disponibili ad accettare la carica.
257
8
Si precisa, infine, che con delibera n. 16779 del 27 gennaio 2009 Consob ha individuato per SAVE,
per il rinnovo delle cariche sociali avvenuta in occasione dell’approvazione del bilancio al 31 dicembre
2008, una quota minima per la presentazione delle liste di candidati ai fini dell’elezione degli organi di
amministrazione e controllo pari al 2,5%. Per l’esercizio in corso, CONSOB ha confermato la suddetta
quota minima, con delibera n. 17633 del 26 gennaio 2011.
Si segnala, inoltre, che la Società non è soggetta ad ulteriori norme – diverse da quelle previste dal
TUF – in materia di composizione dell’organo amministrativo.
Per quanto concerne infine le previsioni statutarie in merito a modifiche dello Statuto Sociale, si
applicano le disposizioni di legge e regolamentari vigenti.


Il Consiglio di Amministrazione di SAVE attualmente in carica è stato nominato in data 22 aprile 2009
per un periodo di tre anni, fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2011. A seguito delle
dimissioni del consigliere Riello, intervenute in data 19 marzo 2010, l’assemblea ordinaria di SAVE del
7 luglio 2010 ha nominato il Sig. Marco Ortica, in sostituzione del consigliere Riello.
La Tabella 2 allegata alla presente Relazione indica l’attuale composizione dell’organo amministrativo
della Società nonché la composizione dei Comitati interni.
Tutti gli amministratori sono tenuti a dedicare il tempo necessario ad un proficuo svolgimento dei loro
compiti, indipendentemente dagli incarichi ricoperti al di fuori di SAVE S.p.A., essendo ben
consapevoli delle responsabilità inerenti la carica ricoperta; essi sono tenuti costantemente informati
sulle principali novità legislative e regolamentari concernenti la Società e l’esercizio delle proprie
funzioni.
A tale riguardo si segnala che nel mese di marzo 2008 il Consiglio di Amministrazione ha approvato
una  in merito al numero massimo di incarichi che i relativi componenti possono rivestire negli
organi di amministrazione e controllo in altre società, al fine di assicurare agli interessati una
disponibilità di tempo idonea a garantire un corretto svolgimento del proprio ruolo in seno all’organo
amministrativo della Società. In particolare il Consiglio ha stabilito che i propri membri potranno
rivestire in altre società fino a 10 incarichi non esecutivi e 3 incarichi esecutivi. L’attuale composizione
del Consiglio di Amministrazione rispetta i suddetti criteri, come attestato dalle dichiarazioni inviate
alla Società dai consiglieri.


Il Consiglio di Amministrazione di SAVE riveste un ruolo centrale nell'ambito dell'organizzazione
aziendale e, come tale, reca la responsabilità degli indirizzi strategici ed organizzativi, nonché la
supervisione delle verifiche e dei controlli atti a monitorare l'andamento della Società e delle principali
società del gruppo (il “”).
Le principali funzioni esercitate dal Consiglio di Amministrazione della Società sono le seguenti:
(A)
determinare gli obiettivi strategici della Società e del Gruppo SAVE ed assicurarne il
raggiungimento;
258
9
(B)
esaminare ed approvare i piani strategici, industriali, finanziari, i  annuali ed il
piano pluriennale degli investimenti della Società e del Gruppo SAVE impartendo le
necessarie direttive, secondo quanto previsto dalla delibera del Consiglio di
Amministrazione del 12 maggio 2009 di nomina degli organi delegati;
(C)
attribuire le deleghe agli amministratori ai sensi dell’art. 20 dello Statuto sociale e
dell’art. 2381, comma 2, c.c.;
(D)
valutare il generale andamento della gestione, con particolare attenzione alle situazioni
di conflitto di interessi, tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni
ricevute dagli organi delegati, dal Presidente e dal Comitato per il Controllo Interno ai
sensi dell’art. 2381, comma 3, c.c. e confrontando periodicamente i risultati conseguiti
con quelli programmati;
(E)
esaminare preventivamente le operazioni significative (dal punto di vista strategico,
economico, patrimoniale o finanziario) nonché quelle atipiche ed inusuali della Società
e delle sue controllate con particolare riferimento alle operazioni in cui uno o più
amministratori siano portatori di un interesse per conto proprio o di terzi e alle
operazioni con parti correlate. In relazione a queste ultime, secondo quanto previsto
dal regolamento interno in materia di operazioni con parti correlate (il “Regolamento
per la Disciplina delle Operazioni con Parti Correlate” è stato approvato dal Consiglio
di Amministrazione nella riunione del 12 novembre 2010), spetta al Consiglio di
Amministrazione la competenza esclusiva a deliberare in merito alle c.d. operazioni di
maggiore rilevanza, che si considerano operazioni aventi significativo rilievo strategico,
economico, patrimoniale o finanziario. In proposito, si veda anche il successivo
paragrafo 7;
Il Consiglio di Amministrazione non ha stabilito criteri di significatività per le operazioni,
oggetto di esame preventivo, ritenendo che (i) la significatività o meno di un’operazione
debba essere valutata di volta in volta anche su segnalazione degli organi delegati e (ii)
in ogni caso, per le operazioni con parti correlate, trovino applicazione i criteri previsti
nel Regolamento per la Disciplina delle Operazioni con Parti Correlate per le
cd.”operazioni di maggiore rilevanza”.
(F)
esaminare le informazioni ricevute dagli organi delegati e dalla direzione aziendale e
confrontare periodicamente i risultati conseguiti con quelli programmati;
(G)
esaminare ed approvare il sistema di governo societario della Società e la struttura del
Gruppo SAVE;
(H)
riferire agli azionisti in assemblea.
Inoltre, ai sensi dell’art. 19, comma 2, dello Statuto Sociale, sono attribuite al Consiglio di
Amministrazione le seguenti competenze:
(1)
la fusione nei casi previsti dagli artt. 2505 e 2505 bis del codice civile;
259
10
(2)
l'istituzione o la soppressione di sedi secondarie;
(3)
la riduzione del capitale sociale in caso di recesso di uno o più soci;
(4)
l'adeguamento dello statuto della Società a disposizioni inderogabili di legge;
(5)
l'emissione di prestiti obbligazionari non convertibili;
(6)
la nomina del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari
previo parere obbligatorio del Collegio Sindacale.
Ai sensi dell’articolo 17 dello Statuto Sociale, il Consiglio di Amministrazione deve riunirsi ogni
qualvolta il Presidente lo giudichi necessario, o comunque almeno ogni tre mesi. Il Consiglio di
Amministrazione deve essere altresì convocato quando ne è fatta richiesta scritta da almeno tre
consiglieri per deliberare su uno specifico argomento, ovvero, dai sindaci in base alla normativa
vigente.
Nel corso del 2010 il Consiglio di Amministrazione ha tenuto 6 riunioni alle quali ha attivamente
partecipato il Collegio Sindacale
Si prevede che, nel corso del 2011, saranno tenute non meno di 4 riunioni.
Il tempo dedicato alla funzione di consigliere in SAVE è da ritenersi adeguato allo svolgimento di detto
mandato. Le adunanze consiliari hanno registrato nel 2010 una partecipazione media complessiva del
92,31% da parte dei consiglieri di amministrazione.
La durata media delle riunioni del Consiglio di Amministrazione durante l’esercizio 2010 è stata di 2
ore.
In conformità a quanto previsto dal Codice, nel corso della riunione del 15 marzo 2011, il Consiglio di
Amministrazione, preso atto delle attività svolte dal Consiglio stesso e dai suoi comitati interni nel
corso dell’esercizio sociale 2010, del numero di riunioni svolte, dell’assiduità nella partecipazione alle
riunioni stesse ha valutato che:

per dimensioni e composizione, anche grazie all’utilizzo del metodo del voto di lista in sede di
nomina, il Consiglio è espressione diretta ed indiretta di un’ampia e qualificata pluralità di soci;

per dimensioni, composizione e funzionamento sia il Consiglio, sia i comitati costituiti al suo
interno sono adeguati alle caratteristiche specifiche della Società e consentono alla stessa di
operare in maniera efficace per il perseguimento degli interessi sociali, e il numero e le
competenze degli amministratori indipendenti sono adeguati in relazione alle dimensioni del
Consiglio e all’attività svolta dalla Società;

il numero significativo di membri nel Consiglio non ha costituto un ostacolo al buon
funzionamento dell’organo che si è riunito con regolarità e ha assunto le proprie decisioni in
maniera consapevole ed informata, nel rispetto dell’interesse sociale e di gruppo;

in occasione delle riunioni consiliari tenutesi nel corso di questo secondo anno di mandato,
tutti gli amministratori hanno ricevuto in anticipo la documentazione e le informazioni inerenti
gli argomenti di volta in volta posti in discussione, permettendo a tutti i membri di poter
260
11
partecipare attivamente ed in maniera informata alle discussioni e alle relative votazioni,
anche a seguito dell’aggiornamento delle procedure interne aziendali relativamente alle
informazioni da fornire ai membri del consiglio e riguardanti gli argomenti in discussione.
Nel corso della riunione consiliare tenutasi in data 15 marzo 2011, il Consiglio di Amministrazione ha,
altresì, provveduto a: (i) individuare, nell’ambito del Gruppo SAVE, le società Airest S.r.l. e
Centostazioni S.p.A., quali società che per dimensioni ed importanza rispetto all’attività della Società e
dell’intero Gruppo, sono da considerarsi di rilevanza strategica e (ii) effettuare una valutazione
dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell’Emittente e delle controllate aventi rilevanza
strategica, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e alla gestione dei conflitti di
interesse. In particolare il Consiglio, anche sulla base di quanto rappresentato dal Comitato per il
Controllo Interno nell’ambito delle sue relazioni semestrali ha valutato positivamente l’attuale assetto
organizzativo, amministrativo e contabile dell’Emittente e delle controllate strategiche ritenendo che
l’implementazione negli anni di un sistema di controllo interno sempre più efficace ed efficiente ha
reso tale assetto adeguato alle dimensioni dell’intero Gruppo SAVE ed al  condotto dalla
stessa SAVE.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione si adopera affinché ai membri del consiglio siano fornite,
con modalità e tempistica adeguate, la documentazione e le informazioni necessarie per l’assunzione
delle decisioni. L’invio ai consiglieri della suddetta documentazione e delle informazioni rilevanti
avviene con tempestività.
Infine, in conformità alle raccomandazioni del Codice, il Consiglio di Amministrazione in data 13
maggio 2010 ha esaminato le proposte formulate dal Comitato per la Remunerazione in relazione ai
compensi per il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Enrico Marchi e, sentito il Collegio
Sindacale, ha determinato la sua remunerazione in considerazione delle deleghe di potere allo stesso
conferite con delibera del 12 maggio 2009.
Il Consiglio determina, esaminate le proposte dell’apposito comitato e sentito il Collegio Sindacale, la
remunerazione degli amministratori delegati e degli altri amministratori che ricoprono particolari
cariche e che non sia assorbita dal trattamento economico quali dirigenti della Società. Qualora non vi
abbia già provveduto l’assemblea, determina la suddivisione del compenso globale spettante ai
membri esecutivi del Consiglio.
L’assemblea non ha autorizzato in via generale e preventiva deroghe al divieto di concorrenza
previsto dall’art. 2390 c.c..


Ai sensi dell’art. 20 dello Statuto sociale, il Consiglio di Amministrazione può delegare, nei limiti di cui
all’art. 2381 cod. civ., proprie attribuzioni ad un Comitato Esecutivo e/o a uno o più dei suoi
componenti, determinando il contenuto, i limiti e le eventuali modalità di esercizio della delega,
nonché, sentito il parere del Collegio Sindacale ai sensi dell’art. 2389, comma 3, c.c., il compenso in
caso di delega a uno o più dei suoi componenti. Fanno parte del Comitato Esecutivo, se nominato, il
Presidente, il VicePresidente e i consiglieri delegati.
261
12
Con delibera in data 12 maggio 2009, a seguito della nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione
da parte dell’assemblea dei soci del 22 aprile 2009, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a:
 conferire al Presidente del Consiglio di Amministrazione, i poteri di ordinaria e straordinaria
amministrazione inerenti alla conduzione della Società con l’individuazione di specifici soglie di valore
(a titolo esemplificativo, investimenti e/o disinvestimenti per importi sino ad € 2.300.000,00 e/o
comunque sino all’1,00 % del patrimonio netto di SAVE,
l’assunzione e/o l’erogazione di
finanziamenti sino ad Euro 3.000.000,00) rimanendo in ogni caso al Consiglio di Amministrazione la
competenza sulle materie ad esso riservate dalla legge nonché su determinate operazioni di natura
1
straordinaria ;
 nominare la Dott.ssa Scarpa e l’Ing. Simioni Amministratori Delegati della Società, attribuendo agli
stessi, in via disgiunta e concorrente rispetto ai poteri attribuiti al Presidente del Consiglio di
Amministrazione, poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione inerenti alla conduzione della
Società individuando limiti di importo per alcune operazioni (e.g. (i) per le operazioni che comportino
impegni di spesa per la Società, non previste nel  annuale o nel piano pluriannuale degli
investimenti approvati dal Consiglio di Amministrazione: Euro 50.000 per singola operazione, in forma
congiunta e Euro 10.000 per singola operazione in forma disgiunta; (ii) per le operazioni che
comportino impegni di spesa per la Società, già previste nel  annuale o nel piano pluriannuale
degli investimenti approvati dal Consiglio di Amministrazione: Euro 500.000 per singola operazione, in
forma congiunta e Euro 100.000 per singola operazione in forma disgiunta) e lasciando alla
competenza del Consiglio di Amministrazione la competenza su materie ad esso riservate dalla legge
nonché su determinate operazioni straordinarie (e.g. trasferimenti di rami d’azienda, investimenti e/o
disinvestimenti per importi superiori ad Euro 2.300.000 e/o comunque superiori all’1% del patrimonio
netto di SAVE; assunzione e/o erogazione di finanziamenti superiori ad Euro 3.000.000).

Come detto, il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha ricevuto deleghe gestionali. Tale scelta
trova le sue ragioni nella particolare esperienza professionale del Presidente. In particolare, il
Consiglio di Amministrazione del 12 maggio 2009 ha ritenuto opportuno confermare il sistema di
deleghe di potere in essere nel corso del precedente mandato consiliare, che vede il conferimento di
significativi poteri di gestione al Presidente del Consiglio di Amministrazione, Dott. Enrico Marchi,
necessari in considerazione della vasta esperienza professionale dello stesso nel settore in cui opera
SAVE, e la nomina, accanto al Presidente, di due amministratori delegati con responsabilità operative
distinte, ma deleghe di poteri generali identiche, al fine di assicurare la migliore efficienza di gestione.
Tale sistema di deleghe ha dato buona prova di funzionamento in quanto consente al Presidente di
mantenere un significativo coinvolgimento nella gestione – considerato indispensabile per la migliore
conduzione del  dell’Emittente – pur liberando energie per la conduzione di operazioni
strategiche. In ogni caso, il conferimento di deleghe gestionali al Presidente del Consiglio di


La delibera del Consiglio di Amministrazione del 12 maggio 2009 con l’elenco dei poteri conferiti al Presidente del
Consiglio di Amministrazione e agli Amministratori Delegati è stata debitamente depositata al Registro Imprese di
Venezia.
262
13
Amministrazione, è stato controbilanciato dalla nomina di un  (cfr. paragrafo
3.6 che segue), secondo le raccomandazioni del Codice (applicabili all’ipotesi in cui il Presidente del
Consiglio di Amministrazione, in virtù delle deleghe di potere ricevute, sia il principale responsabile
della gestione sociale, e comunque nel caso in cui egli stesso, anche indirettamente, sia titolare una
partecipazione sociale  condizione che nel caso di specie sussiste poiché il Presidente detiene una
partecipazione nella Società attraverso Finanziaria Internazionale Holding S.p.A.).

In conformità a quanto previsto dall’art. 20 dello Statuto Sociale, gli organi delegati hanno riferito, con
cadenza almeno trimestrale, al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sul generale
andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior
rilievo economico, finanziario e patrimoniale o comunque di maggior rilievo per le loro dimensioni e
caratteristiche, effettuate dalla Società e dalle sue controllate. Con la stessa periodicità, gli organi
delegati hanno riferito al Consiglio circa l’attività svolta nell’esercizio delle deleghe.
Fatta eccezione per il Presidente del Consiglio di Amministrazione ed i due Amministratori Delegati, gli
altri membri dell’attuale Consiglio di Amministrazione devono ritenersi tutti non esecutivi, in quanto
sprovvisti di deleghe operative e/o di funzioni direttive in ambito aziendale. E' di tutta evidenza che il
numero degli amministratori non esecutivi è tale da garantire, per numero ed autorevolezza, che il loro
giudizio possa avere un peso significativo nell’assunzione delle decisioni consiliari.


I consiglieri De Giovanni, De Piccoli, Lazzarotto, Ortica, Trevisanato e Zoppas sono amministratori
indipendenti poiché non intrattengono né hanno intrattenuto, neppure indirettamente con la Società o
con altri soggetti legati alla Società, relazioni tali da condizionarne l’autonomia di giudizio.
In conformità alle raccomandazioni del Codice, l’indipendenza degli amministratori della Società è
valutata in occasione della nomina, sulla base delle informazioni fornite da ciascun amministratore
(che dichiara la sua eventuale idoneità a qualificarsi come indipendente) e annualmente in occasione
dell’approvazione del progetto di bilancio, sulla base delle informazioni fornite direttamente dagli stessi
amministratori.
In ogni caso si rileva che il Consiglio di Amministrazione di SAVE, ai fini della valutazione
dell’indipendenza dei propri membri, anche in considerazione delle raccomandazioni formulate dal
Codice, ha valutato in passato e valuterà come indipendente l’amministratore che:
(A)
non controlla o non è comunque in grado di esercitare un’influenza notevole sulla
Società, sia direttamente sia indirettamente, ovvero attraverso società controllate,
fiduciari o interposta persona;
(B)
non partecipa a patti parasociali attraverso i quali uno o più soggetti possano
esercitare il controllo o un’influenza notevole sulla Società;
(C)
non è, né è stato nei precedenti tre esercizi, un esponente di rilievo (presidente,
rappresentante legale, presidente del Consiglio di Amministrazione, amministratore
263
14
esecutivo, dirigente con responsabilità strategiche) della Società, di sue controllate
aventi rilevanza strategica o di società sottoposte a comune controllo con la Società,
ovvero di una società o di un ente che comunque partecipano al capitale sociale della
Società;
(D)
non ha, o non ha avuto nell’esercizio precedente, direttamente o indirettamente,
alcuna significativa relazione commerciale, finanziaria o professionale con la Società,
le società da essa controllate, le società o gli enti che partecipano al capitale sociale
della Società o i relativi esponenti di rilievo, né è, o è stato nei tre precedenti esercizi,
lavoratore dipendente di uno dei predetti soggetti;
(E)
non riceve, o non ha ricevuto nei tre esercizi precedenti, dalla Società o da società da
essa controllata o dalla controllante della Società o da qualsiasi altra società o ente
che partecipi al capitale sociale della Società una significativa remunerazione
aggiuntiva rispetto all’emolumento “fisso” di amministratore non esecutivo della
Società, inclusa la partecipazione a piani di incentivazione, anche di tipo azionario,
legati alla  aziendale;
(F)
non è stato amministratore della Società per più di nove anni negli ultimi dodici;
(G)
non riveste la carica di amministratore esecutivo in altra società nella quale un
amministratore esecutivo della Società rivesta la carica di amministratore;
(H)
non è socio o amministratore di società od altra entità appartenente alla rete della
società incaricata della revisione contabile della Società;
(I)
non è uno stretto familiare di una persona che si trovi in una delle situazioni di cui ai
punti precedenti;
(J)
non ha, in generale, relazioni con la Società o con soggetti ad essa legati tali da
condizionare l’autonomia di giudizio.
L’indipendenza degli attuali amministratori in carica è stata valutata dal Consiglio di Amministrazione,
oltre che nel corso della prima riunione consiliare successiva alla nomina del nuovo organo
amministrativo tenutasi in data 12 maggio 2009, per quanto concerne l’esercizio 2010, nel corso della
riunione consiliare tenutasi in data 15 marzo 2011 sulla base delle attestazioni e delle informazioni
fornite dagli stessi interessati, applicando tutti i criteri previsti dal Codice.
Nel compiere tale valutazione, il Consiglio di Amministrazione, nel corso di tali riunioni, ha
preliminarmente esaminato le attestazioni scritte presentate dagli amministratori non esecutivi che in
sede di nomina assembleare avevano dichiarato il possesso dei requisiti di indipendenza richiesti
dall’articolo 147  del TUF; successivamente gli amministratori interessati hanno condotto
un’autovalutazione circa la propria posizione cui è seguita una valutazione finale compiuta dal
Consiglio di Amministrazione che ha deliberato di attribuire a tali soggetti la qualifica di “amministratori
indipendenti” ai sensi del Codice.
Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento
264
15
adottati dal Consiglio per valutare l’indipendenza dei propri membri, con esito positivo.
In data 11 marzo 2011 gli amministratori indipendenti di SAVE si sono riuniti, in assenza degli altri
membri del Consiglio di Amministrazione, per verificare e valutare il corretto funzionamento
dell’organo amministrativo di SAVE nel corso di questo secondo anno del mandato.


In data 12 maggio 2009, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a nominare, in linea con le
raccomandazioni del Codice, il nella persona del consigliere indipendente
Dott. De Giovanni: in conformità a quanto previsto dal Codice, il di SAVE
ha rappresentato un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi
degli
amministratori non esecutivi ed in particolare di quelli indipendenti e, collaborando con il Presidente,
ha garantito un costante flusso informativo a tutti gli altri membri del Consiglio di Amministrazione.
In particolare, il in data 11 marzo 2011, ha organizzato una riunione con
gli altri amministratori indipendenti della società, al fine di verificare il funzionamento del Consiglio di
Amministrazione ed esprimere le proprie valutazioni sull’attività svolta nel corso del 2010.


La gestione delle informazioni riservate è regolata, come previsto dal Codice, da una procedura per la
gestione interna e la comunicazione all’esterno di documenti ed informazioni riguardanti la Società,
con particolare riferimento alle informazioni privilegiate. L’adozione di tale procedura è volta ad evitare
che la diffusione all’esterno di informazioni riguardanti la Società avvenga in modo selettivo, non
tempestivo o in forma incompleta ed inadeguata. Particolare attenzione è stata dedicata alla diffusione
al pubblico di informazioni privilegiate la cui esternalizzazione potrebbe avere ripercussioni sulla
regolare formazione dei prezzi sui mercati regolamentati nei quali avvengono le negoziazioni del titolo
della Società.
In particolare, con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 10 luglio 2006, SAVE ha adottato
il Codice di Comportamento (successivamente modificato con delibera del Consiglio di
Amministrazione in data 7 luglio 2008) che recepisce la normativa contenuta nel Titolo VII del
Regolamento Consob. Il suddetto Codice di Comportamento, componente essenziale del Sistema di
Controllo Interno di SAVE (cfr. successivo paragrafo 7) disciplina:
(A)
il trattamento e la circolazione delle informazioni privilegiate nonché la loro
comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 114 del D.Lgs 58/98;
(B)
gli obblighi informativi e le eventuali limitazioni inerenti le operazioni finanziarie a
qualsiasi titolo effettuate da soggetti rilevanti.
La Società, in conformità a quanto prescritto dall’art. 115 del D.Lgs. 58/98, ha istituito il Registro
delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate le cui modalità di funzionamento ed
aggiornamento sono disciplinate nello stesso Codice di Comportamento.
Il Codice di Comportamento è pubblicato sul sito internet dell’Emittente al seguente 
http://www.veniceairport.it/wb/IR/CorporateGovernance/COD_COMP.pdf .
265
16


SAVE, in conformità a quanto raccomandato dal Codice, ha istituito un Comitato per il Controllo
Interno ed un Comitato per la Remunerazione composti da 3 membri, tutti non esecutivi ed in
maggioranza indipendenti.
Inoltre, la Società ha costituito un Comitato per l’identificazione delle informazioni  con
funzioni consultive. Tale comitato è composto dal Presidente del Consiglio d’Amministrazione di SAVE
e dagli Amministratori Delegati del Gruppo, coordinati dal Segretario del Consiglio di SAVE che svolge
anche il ruolo di Referente Informativo, le cui funzioni sono meglio individuate nel Codice di
Comportamento approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 10 luglio 2006 e modificato in
data 7 luglio 2008 (reperibile mediante il riportato al paragrafo precedente).


Il Consiglio ha valutato se costituire al proprio interno un Comitato per le nomine, ma non lo ha
ritenuto opportuno. Tenuto infatti conto delle previsioni statutarie in materia, il Consiglio ritiene che gli
azionisti siano in grado di avere un’adeguata conoscenza delle caratteristiche professionali e
personali dei candidati ai fini della espressione del voto in sede assembleare per l’elezione degli
amministratori.
Ciò trova conferma nella constatazione che non sono state riscontrate difficoltà da parte degli azionisti
nella presentazione delle relative liste di candidati nonché nell’approvazione in sede assembleare
delle candidature presentate.


Con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 6 maggio 2005, è stato istituto il Comitato per la
Remunerazione. In particolare, a tale Comitato sono attribuiti i seguenti compiti:
(A)
presentare al consiglio di amministrazione proposte per la remunerazione degli
amministratori delegati e degli altri amministratori che ricoprono particolari cariche,
inclusa la loro eventuale partecipazione a piani di incentivazione azionaria,
monitorando l’applicazione delle decisioni adottate dal consiglio stesso;
(B)
esaminare, salva la disciplina contrattuale applicabile ai dirigenti che vengano ad
assumere la carica di amministratore, i criteri per la determinazione della
remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche e dell’alta direzione di
SAVE, compresa quella dei dirigenti che vengano a ricoprire cariche speciali in base
allo statuto ed in particolare quella di Amministratore Delegato, nonché vigilare sulla
applicazione di tali criteri sulla base delle informazioni fornite dagli amministratori
delegati e formulare al Consiglio di Amministrazione raccomandazioni generali in
materia;
(C)
proporre gli obiettivi di eventuali piani di , connessi alla determinazione
della remunerazione variabile dell’alta direzione di SAVE e delle sue controllate;
(D)
formulare al Consiglio di Amministrazione proposte in ordine ai sistemi di
266
17
incentivazione ritenuti più opportuni ( piani di   o altri piani a base
azionaria).
Nel corso del 2010, il Comitato per le Remunerazioni, composto dai Consiglieri De Giovanni, Sartori e
Zoppas, tutti amministratori non esecutivi ed i Consiglieri De Giovanni e Zoppas amministratori
indipendenti, ha tenuto 1 riunione. Tale riunione ha avuto una durata pari ad 1 ora ed è stata
regolarmente verbalizzata.
Tutti i componenti del Comitato per la Remunerazione hanno partecipato alla riunione tenutasi durante
l’esercizio 2010.
Per l’esercizio 2011 in corso, è programmata almeno 1 riunione del Comitato per la Remunerazione.
Il Comitato per la Remunerazione, nello svolgimento delle proprie funzioni, ha avuto la possibilità di
accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti.
Nel corso dell’esercizio non sono state messe a disposizione del Comitato per la Remunerazione
risorse finanziarie per l’assolvimento dei suoi compiti, avendo la Società ritenuto sufficienti, anche in
virtù dell’assenza di richieste da parte del Comitato, le risorse interne.
Gli amministratori si astengono dal partecipare alle riunioni del Comitato in cui vengono formulate le
proposte al Consiglio relative alla propria remunerazione.
Ai sensi del Regolamento del Comitato per la Remunerazione, come modificato in data 29 giugno
2009, tale Comitato, nel proporre al Consiglio di Amministrazione la determinazione dei compensi
complessivi degli amministratori delegati, può prevedere che una parte di tali compensi sia legata ai
risultati economici conseguiti dalla Società ed, eventualmente, al raggiungimento di obiettivi specifici.


In data 13 maggio 2010, il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la
Remunerazione, e sentito il parere favorevole del Collegio Sindacale, ha attribuito al Dott. Marchi, in
considerazione delle deleghe di potere allo stesso conferite con delibera del 12 maggio 2009, un
compenso fisso di Euro 350.000,00 per l’anno 2010. A tale proposito il Consiglio, condividendo quanto
rappresentato dal Comitato per la Remunerazione, ha ritenuto appropriata l’attribuzione al Dott.
Marchi di un compenso fisso piuttosto che la previsione di un sistema di remunerazione variabile
legato ai risultati economici conseguiti dalla Società e/o al raggiungimento di obiettivi specifici, in
considerazione della partecipazione indirettamente detenuta dal Dott. Marchi nel capitale sociale di
SAVE attraverso Finanziaria Internazione Holding S.p.A..
Anche per quanto concerne gli Amministratori Delegati e i dirigenti con responsabilità strategiche, si
evidenzia che il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario prevedere un sistema di
remunerazione variabile legato ai risultati economici conseguiti dalla Società e/o al raggiungimento di
obiettivi specifici, in quanto, poiché l’incentivazione e la fidelizzazione dell’alta dirigenza appare già
adeguatamente assorbita dal trattamento come dirigenti della Società, si è ritenuto che la parte fissa
del compenso e la parte variabile legata ad obiettivi individuali (non preventivamente individuati dal
Consiglio) fosse sufficiente a motivare consiglieri dotati delle qualità professionali richieste per gestire
267
18
l’emittente. I due Amministratori Delegati (escluso il Presidente, relativamente al quale si è già riferito
all’inizio del presente paragrafo) hanno, pertanto, percepito esclusivamente il compenso deliberato
dall’assemblea dei soci in data 22 aprile 2009 e nessun ulteriore compenso è stato loro attribuito ai
sensi dell’articolo 2389, comma 3, cod. civ., proprio in considerazione della loro posizione di dirigenti
del Gruppo SAVE.
Si segnala che la Società non ha adottato alcun piano di incentivazione a base azionaria a favore dei
propri amministratori esecutivi e dirigenti con responsabilità strategiche, ritenendo già remunerativa e
adeguatamente legata al conseguimento di obiettivi specifici la parte variabile della remunerazione
legata ad obiettivi individuali (non preventivamente individuati dal Consiglio) e non ha stipulato accordi
con propri amministratori che prevedano indennità in caso di dimissioni o revoca senza giusta causa o
se il rapporto di lavoro cessi a seguito di una offerta pubblica di acquisto.
 
ll Consiglio di Amministrazione ha istituito, con delibera del 6 maggio 2005, un apposito Comitato per il
Controllo Interno, con funzioni consultive e propositive ed avente, in particolare, i seguenti compiti, in
attuazione delle previsioni del Codice:
(A)
assistere il Consiglio di Amministrazione di SAVE, nell’espletamento dei compiti in
materia di controllo interno relativi a:
(1)
la definizione delle linee di indirizzo dei sistemi di controllo interno in modo tale
che i principali rischi relativi all’attività svolta da SAVE e dalle sue controllate,
siano adeguatamente identificati, misurati, gestiti e monitorati, determinando i
criteri di compatibilità di tali rischi con una sana e corretta gestione di impresa
(2)
la individuazione di un amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla
funzionalità del sistema di controllo interno;
(3)
la valutazione, con cadenza almeno annuale, dell’adeguatezza, dell’efficacia e
dell’effettivo funzionamento del sistema di controllo interno; e
(B)
valutare, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili
societari e ai revisori, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini
della redazione del bilancio consolidato;
(C)
su richiesta dell’amministratore esecutivo, all’uopo incaricato, esprimere pareri su
specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali nonché alla
progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno;
(D)
esaminare il piano di lavoro preparato dal soggetto preposto al controllo interno
nonché le relazioni periodiche da questi predisposte;
(E)
valutare le proposte formulate dalla società di revisione per ottenere l’affidamento del
relativo incarico, nonché il piano di lavoro predisposto per la revisione ed i risultati
esposti nella relazione e nella eventuale lettera di suggerimenti;
268
19
(F)
vigilare sull’efficacia del processo di revisione contabile;
(G)
svolgere gli ulteriori compiti che gli vengono attribuiti dal Consiglio di Amministrazione;
(H)
riferire al Consiglio di Amministrazione, almeno semestralmente, in occasione
dell’approvazione del bilancio e della relazione semestrale, sull’attività svolta e
sull’adeguatezza del sistema di controllo interno.
Il Comitato per il Controllo Interno della Società, i cui componenti sono tutti indipendenti, svolge inoltre
le funzioni ad esso attribuite ai sensi del regolamento interno in materia di operazioni con parti
correlate adottato dal Consiglio di Amministrazione in conformità con quanto previsto dal
Regolamento CONSOB in materia approvato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e
successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 (si veda anche il successivo
paragrafo 7).
Il Comitato per il Controllo Interno, nello svolgimento delle sue funzioni, ha la facoltà di accedere ad
informazioni della Società e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti
nonché di avvalersi di consulenti esterni nei termini stabiliti dal Consiglio di Amministrazione.
Per quanto concerne l’esercizio 2010, il Comitato per il Controllo Interno, composto dai Consiglieri De
Giovanni, Trevisanato (che con delibera consiliare del 26 agosto 2010 ha sostituito il consigliere
Ambrogi nel frattempo dimessosi dal Comitato) e De Piccoli, tutti amministratori non esecutivi ed
indipendenti, si è riunito 7 volte. Tali riunioni hanno avuto una durata media pari a 1 ora e 20 minuti e
sono state regolarmente verbalizzate.
L’amministratore Daniele De Giovanni possiede un‘esperienza in materia contabile e finanziaria
ritenuta adeguata dal Consiglio di Amministrazione al momento della nomina.
Tutti i componenti del Comitato per il Controllo Interno hanno partecipato alle 7 riunioni tenutesi
durante l’esercizio 2010.
Nel corso del 2010, l’attività del Comitato per il Controllo Interno è stata principalmente incentrata
all’analisi e valutazione, in collaborazione con il Dott. Pederiva (Direttore Internal Audit SAVE, nonché
Preposto al Controllo Interno) del “Piano di Audit 2010” ed alla condivisione ed analisi, unitamente ai
dirigenti ed ai consulenti legali esterni della Società, delle disposizioni in tema di “operazioni con parti
correlate” introdotte dal regolamento Consob (il “Regolamento Consob”) adottato con delibera Consob
n. 17221 del 12 marzo 2010 (la “Delibera”).
Il Comitato, quindi, ha fornito alcuni spunti di riflessione in merito agli adempimenti necessari per
l’adeguamento a tali nuove disposizioni regolamentari in particolare in merito all’adozione di procedure
che garantiscano la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle Operazioni con Parti
Correlate (le “Procedure”) ed ha quindi espresso il proprio parere favorevole, ai sensi dell’art. 4 del
Regolamento CONSOB sulle OPC, all’approvazione del “    
”. Tale Regolamento, è stato quindi formalmente adottato dalla società, a
seguito di delibera consiliare del 12 novembre 2010.
Alle riunioni del comitato ha partecipato il Presidente del Collegio Sindacale, o altro componente il
269
20
Collegio Sindacale, in considerazione delle specifiche funzioni di vigilanza sul sistema di controllo
interno demandate al collegio stesso dalla vigente legislazione in materia di società quotate.
In occasione di alcune riunioni, su invito del Comitato stesso, hanno partecipato soggetti che non ne
fanno parte quali dirigenti ovvero consulenti esterni della società.
Nel corso dell’esercizio non sono state messe a disposizione del Comitato per il Controllo Interno
risorse finanziarie per l’assolvimento da parte del Comitato dei propri compiti, avendo la Società
ritenuto sufficienti, anche in virtù dell’assenza di richieste da parte del Comitato, le risorse interne.


Il Sistema di Controllo Interno costituisce elemento essenziale del sistema di  
della Società e dell’intero Gruppo SAVE ed assume un ruolo fondamentale nella individuazione,
minimizzazione e gestione dei rischi, contribuendo alla protezione degli investimenti degli azionisti e
dei beni della Società.
Il Sistema di Controllo Interno, inoltre, facilita l’efficacia delle operazioni aziendali e contribuisce ad
assicurare l’affidabilità delle comunicazioni finanziarie e l’osservanza di norme di legge e
regolamentari.


In conformità alle disposizioni dell’art. 2381 cod. civ., sulla base delle informazioni ricevute dagli
organi delegati ai quali spetta il compito di curare che l’assetto organizzativo, amministrativo e
contabile sia adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, il Consiglio di Amministrazione fissa
le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e ne valuta l’adeguatezza, in modo che i principali
rischi afferenti alla Società e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché
adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre criteri di compatibilità di tali rischi
con una sana e corretta gestione dell’impresa.
Restano salve le funzioni di vigilanza e di controllo riservate per legge al Collegio Sindacale, mentre
l’attività di revisione legale dei conti é affidata, in conformità alle disposizioni di legge applicabili, ad
una società di revisione.
SAVE è dotata di un Sistema di Controllo Interno a cui è affidata la missione (i) di accertare
l’adeguatezza dei diversi processi aziendali in termini di efficacia, efficienza ed economicità, nonché
(ii) di garantire l’affidabilità e la correttezza delle scritture contabili e la salvaguardia del patrimonio
aziendale e (iii) di assicurare la conformità degli adempimenti operativi alle normative interne ed
esterne nonché alle direttive ed agli indirizzi aziendali aventi la finalità di garantire una sana ed
efficiente gestione.
In conformità a quanto raccomandato dal Codice, il Consiglio di Amministrazione ha quindi istituito il
Comitato per il Controllo Interno, dotandolo di un proprio regolamento, ha assegnato la responsabilità
del Sistema di Controllo Interno ad un Amministratore Esecutivo, ha istituito una funzione di 
 e ne ha nominato il responsabile Preposto al Controllo Interno.
Ciascuno di tali soggetti, incluso il Consiglio di Amministrazione, ha compiti e responsabilità specifiche
270
21
nell’ambito della identificazione, della misurazione, del monitoraggio e della gestione dei rischi
aziendali.
Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 15 marzo 2011 ha effettuato una valutazione circa
l’adeguatezza, l’efficacia e l’effettivo funzionamento del sistema di controllo interno di SAVE; ad esito
di suddetta valutazione il Consiglio, tenuto anche conto di quanto rappresentato dal Comitato per il
Controllo Interno in occasione delle relazioni semestrali all’organo amministrativo, ha ritenuto che il
sistema di controllo interno di SAVE sia idoneo a presidiare e prevenire i rischi tipici dell’attività
condotta, a monitorarli e a consentire un intervento correttivo ove necessario. Si veda in proposito
anche quanto riportato a pagina 12 con riferimento alla medesima deliberazione consiliare del 15
marzo 2011.

           


Componente fondamentale del Sistema di Controllo Interno del Gruppo SAVE è il complessivo
sistema di gestione dei rischi e di controllo interno concernente il processo di informativa finanziaria e
finalizzato ad assicurare l’attendibilità, l’accuratezza, l’affidabilità e la tempestività di tale informativa.
Per la progettazione, realizzazione e mantenimento del proprio sistema di gestione dei rischi e di
controllo interno sul processo di informativa finanziaria, la Società ha adottato come modello di
riferimento, così come per il complessivo Sistema di Controllo Interno, il modello proposto dal “CoSO
”.
Il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno sul processo di informativa finanziaria del Gruppo
SAVE si compone di un insieme articolato di controlli a livello di Società/ Gruppo e di processi, riferiti
all’informativa finanziaria individuale e consolidata delle singole società e di Gruppo, che la Società ha
documentato e valutato, e dei quali ha monitorato l’esecuzione.
Ai paragrafi seguenti sono descritte le principali fasi del sistema di gestione dei rischi e di controllo
interno del Gruppo SAVE concernente il processo di informativa finanziaria, nonché i principali ruoli e
le principali funzioni coinvolte.


SAVE ha attivato un processo per la gestione dei rischi concernenti il processo di informativa
finanziaria che prevede le seguenti principali fasi:

identificazione del perimetro di analisi: nell’ambito di tale fase SAVE identifica, sulla base di criteri
qualitativi e quantitativi, le Società del Gruppo ed i relativi processi rilevanti ai fini del presidio
strutturato dei rischi e dei controlli concernenti il processo di informativa finanziaria;

identificazione e valutazione dei rischi e dei controlli “”: nell’ambito di tale fase SAVE,
sulla base di un opportuno modello di riferimento, identifica e valuta i rischi ed il disegno dei
271
22
controlli concernenti il processo di informativa finanziaria associabili all’intera organizzazione
aziendale della capogruppo o di sue controllate, o a loro parti significative, quali ad esempio la
struttura organizzativa, la normativa interna o il sistema dei poteri e delle deleghe;

identificazione e valutazione dei rischi e dei controlli “”: nell’ambito di tale fase SAVE,
sulla base di opportuni modelli di riferimento, identifica e valuta i rischi ed il disegno dei controlli
concernenti ciascuno dei processi amministrativo/ contabili od operativi che sono stati inclusi nel
perimetro di analisi; i rischi ed i controlli “” sono prevalentemente identificati e valutati
con riferimento al rispetto delle “asserzioni di bilancio” previste dai principi di revisione applicabili;

monitoraggio della effettiva esecuzione dei controlli: nell’ambito di tale fase SAVE presidia,
prevalentemente mediante l’esecuzione di “test di efficacia operativa”, l’effettiva attuazione dei
controlli previsti;

definizione, attuazione e monitoraggio delle azioni correttive: tale fase si estrinseca
concretamente in ciascuna delle fasi precedenti, fatta eccezione per la fase di identificazione del
perimetro di analisi, e consiste nella identificazione e definizione delle azioni correttive necessarie
ad assicurare la riduzione del rischio residuo ad un livello tollerabile, in relazione a quanto emerso
in sede di valutazione del disegno o di verifica dell’operatività dei controlli sia “ ” che
“”.
Allo stato attuale, nell’ambito del perimetro cui si riferisce il sistema di gestione dei rischi e di controllo
interno del processo di informativa finanziaria del Gruppo SAVE sono presidiati i principali macro
processi aziendali quali la produzione dell’informativa finanziaria individuale e consolidata, la gestione
della tesoreria, i cicli attivo e passivo, la gestione delle immobilizzazioni, del magazzino e degli
adempimenti fiscali e tributari.
I controlli posti in essere nell’ambito del Gruppo SAVE sul processo di informativa finanziaria possono
essere distinti in controlli applicabili all’intera organizzazione aziendale o a parti significative di essa
(Gruppo/ Società/  ) in quanto elementi strutturali del sistema di controllo interno
sull’informativa finanziaria comuni e trasversali a più unità organizzative e/o processi oggetto di
valutazione (c.d. “Entity Level Control”), e in controlli specifici a livello di processo (cd. “Process Level
Control”).
I principali controlli “ ” sul processo di informativa finanziaria in essere presso il Gruppo
SAVE sono i seguenti:

Codice Etico: il Gruppo SAVE ha adottato da tempo il proprio Codice Etico, adeguatamente
diffuso al personale anche con iniziative di comunicazione e formazione;

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex DLgs 231/2001: la Società ha adottato con
delibera del CDA del 30 Giugno 2009 il proprio “Modello 231”; nell’ambito di tale modello sono
previsti opportuni controlli concernenti la prevenzione dei reati societari, incluse le false
comunicazioni sociali, ed è prevista la possibilità per il personale di segnalare eventuali violazioni
del Modello all’Organismo di Vigilanza;
272
23

Struttura Organizzativa: la struttura organizzativa della Direzione Amministrazione, Finanza e
Controllo di SAVE è stata definita in riferimento alle dimensioni, alle attività operative ed alla
localizzazione geografica della Società e include funzioni dedicate per le attività di 
finanziario individuale e consolidato, di  e , e di gestione della tesoreria; la
controllata strategica Airest è stata dotata nel corso del 2009 di una propria Direzione
Amministrazione e Controllo affidata ad un nuovo Direttore;

Sistema dei poteri e delle deleghe: la Società dispone di una struttura di governo e controllo
basata su un sistema formalizzato dei poteri e delle deleghe per tutte le principali Direzioni
aziendali, per la definizione dei poteri e delle responsabilità concernenti la direzione e la gestione
della Società anche in relazione al presidio dei principali rischi e obblighi di conformità alla
normativa, inclusi i rischi e gli obblighi concernenti la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, la
protezione dei dati personali, la conformità alle norme concernenti gli emittenti titoli e l’informativa
finanziaria, gli adempimenti concernenti l’esercizio della concessione aeroportuale e le norme
sulla navigazione aerea applicabili all’attività della Società;

Normativa interna: la società dispone di un sistema di normative interne (e procedure) in via
di consolidamento volto a regolamentare le principali attività aziendali; in particolare, è normato il
processo per la formazione ed il rilascio verso l’esterno delle comunicazioni aziendali (“Codice di
Comportamento” e “Procedura Operativa Comunicati Stampa”), ed è nominato un responsabile
dei rapporti con gli investitori (“”); la normativa interna include inoltre – come già
riportato  il Regolamento per la Disciplina delle Operazioni con Parti Correlate e gli ordini di
servizio mediante i quali è definita l’organizzazione della Società e sono assegnati i compiti di
ciascuna unità organizzativa; la normativa interna è integrata da istruzioni operative e da prassi
aziendali consolidate e ripetibili;

Segregazione dei compiti: la Società applica opportuni criteri di segregazione dei compiti in
relazione ai principali processi operativi, amministrativi e di gestione della tesoreria;

Utilizzo di un sistema informativo integrato contabile / gestionale: le Società del Gruppo SAVE
utilizzano, a supporto dei propri processi amministrativo/ contabili, il sistema gestionale SAP, che
assicura l’integrazione delle informazioni gestionali e contabili, nonché l’automazione di numerosi
controlli di processo e di numerose riconciliazioni fra dati contabili e dati gestionali;

Utilizzo di procedure specifiche per l’informativa consolidata: con riguardo all’informativa
consolidata, si evidenzia che esistono specifiche procedure di consolidamento, anche
informatiche, aggiornate in relazione alle esigenze del business e monitorate dalle strutture
preposte nell’ambito della funzione amministrativa;

Pianificazione, Controllo e  Direzionale: SAVE pianifica e monitora l’andamento delle
proprie attività e delle Società del Gruppo in modo sistematico, nell’ambito del proprio processo di
pianificazione strategica e di  e controllo di gestione, nonché mediante opportuno

direzionale
con
diversa
periodicità
semestrale/annuale);
273
24
(giornaliera,
mensile,
trimestrale,

Principi contabili: il Dirigente Preposto è incaricato del monitoraggio delle variazioni ai principi
contabili applicabili; il Comitato per il Controllo Interno è informato delle variazioni significative ai
principi contabili applicati;

Monitoraggio dei crediti: l’andamento dei crediti e dello scaduto, nonché le valutazioni concernenti
gli accantonamenti da effettuarsi a fronte di potenziali perdite su crediti vengono monitorati e
discussi nell’ambito di un Comitato Crediti composto da più Direzioni aziendali;

Funzione : SAVE dispone di una funzione  indipendente dalle funzioni
operative e dotata dell’autorità necessaria per esaminare qualsiasi aspetto/operazione posta in
essere dalla società; il Preposto al Controllo Interno non dipende gerarchicamente da alcun
responsabile di aree operative; il  intraprende le azioni necessarie per gestire le
carenze evidenziate nei dell’.
I controlli “” sul processo di informativa finanziaria in essere presso il Gruppo SAVE sono
prevalentemente finalizzati ad assicurare che eventuali errori, intenzionali e non, che possono
impattare sul rispetto delle asserzioni di bilancio applicabili siano prevenuti o tempestivamente
individuati.
In relazione al momento in cui vengono posti in essere, rispetto al manifestarsi del rischio, i controlli
“ ” possono essere preventivi o identificativi, in relazione alle modalità di esecuzione
possono essere automatici o manuali, in relazione al fatto che si riferiscano a specifiche istanze di
rischio o a più istanze della stessa tipologia di rischio possono essere specifici o di tipo “”.
I controlli “ ” identificati, valutati e monitorati nell’ambito del processo di informativa
finanziaria di SAVE possono essere aggregati nelle seguenti principali categorie:

Verifiche del rispetto dei limiti autorizzativi;

Documentazione e tracciabilità delle operazioni;

Controllo degli accessi fisici e logici;

Gestione progettuale delle attività per la predisposizione del bilancio civilistico e consolidato;

Verifiche di correttezza delle strutture di bilancio;

Verifiche di ragionevolezza degli scostamenti (“”);

Riscontri fra dati contabili e dati gestionali, in particolare per le attività aziendali non gestite in SAP
(personale, tesoreria, imposte);

Verifiche di correttezza e completezza per gli importi concernenti le scritture di rettifica e
integrazione;

Verifiche dell’esistenza e del valore degli attivi materiali;

Verifiche dell’esistenza e del valore delle partecipazioni e degli attivi immateriali;

Verifiche dei perimetri di consolidamento;
274
25

Riscontro delle partite;

Verifiche di correttezza e completezza delle scritture di consolidamento;

Riscontro e verifiche di correttezza dei dati esposti nel fascicolo di bilancio;

Verifiche di completezza del documento di bilancio rispetto alla normativa in vigore;

Subattestazioni concernenti i dati di bilancio delle società controllate o altri dati gestionali;

Autorizzazioni dei fascicoli di bilancio da parte dei soggetti aventi i poteri aziendali;

Attestazioni del Dirigente Preposto.
La complessiva funzionalità del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno sul processo di
informativa finanziaria è presidiata dal Dirigente Preposto, il quale governa ed attua, in collaborazione
con la Funzione  , il processo continuo di verifica del disegno e dell’operatività dei
controlli previsti,  e .
La funzione  monitora in particolare il processo di attuazione delle azioni correttive tempo
per tempo individuate.
L’Organo Dirigente viene informato in merito all’adeguatezza ed all’operatività di tale sistema con
periodicità semestrale dal Comitato per il Controllo Interno, al quale relaziona il responsabile della
funzione  in qualità di Preposto al Controllo Interno.

I principali ruoli coinvolti nel sistema di gestione dei rischi e di controllo interno sul processo di
informativa finanziaria sono i seguenti:

Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo, Dirigente Preposto
Il Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo, Dirigente Preposto della Società ai sensi dell’art.
154 del TUF, ed attualmente   ad interim, ha il compito e la responsabilità di
presiedere al complessivo processo di informativa finanziaria, in collaborazione con la Direzione
Affari Legali e Societari per le comunicazioni societarie e la gestione dei rapporti con il mercato e
gli investitori istituzionali, nonché di presiedere al complessivo processo di gestione degli attivi
finanziari del Gruppo. Il Dirigente Preposto effettua, mediante la propria struttura ed in
collaborazione con la funzione  la valutazione dell’efficacia del disegno e le verifiche
sulla operatività dei controlli concernenti il processo di informativa finanziaria, e attesta,
unitamente agli organi delegati, ai sensi dell’art.154 del TUF, l’adeguatezza e l’effettiva
applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio
e consolidato nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario.

Ufficio Bilancio Consolidato di Gruppo
L’Ufficio Bilancio Consolidato di Gruppo ha la responsabilità di presiedere al complessivo
processo di consolidamento della informativa finanziaria delle diverse Società del Gruppo per la
produzione del  di Bilancio Consolidato alle scadenze e nelle forme previste dalla
275
26
normativa.

Ufficio Controllo di Gestione
L’Ufficio Controllo di Gestione presiede, in collaborazione con la Direzione Pianificazione
Strategica e Sviluppo Business, al complessivo processo di produzione del  direzionale a
fini di controllo sulla gestione.

Area Amministrazione Italia
L’Area Amministrazione Italia presiede al complessivo processo amministrativo / contabile, in
particolare per i cicli attivo e passivo, e di redazione della informativa finanziaria individuale della
capogruppo e delle società del Gruppo gestite in “” presso la capogruppo.

Ufficio Tesoreria Centralizzata
L’Ufficio Tesoreria Centralizzata ha il compito di gestire e controllare i flussi finanziari della Società
ed i rapporti con le Banche.

Direzione Contabilità e Bilancio di Airest
La Direzione Contabilità e Bilancio di Airest è responsabile del presidio dei processi
amministrativo / contabili di tale controllata strategica, nonché della predisposizione della
informativa finanziaria individuale e consolidata delle Società del gruppo che fanno capo ad Airest.

Direzione Sviluppo, Pianificazione e Controllo di Airest
La Direzione Sviluppo, Pianificazione e Controllo di Airest è responsabile del presidio dei processi
di pianificazione e di controllo sulla gestione di tale controllata strategica.

Direzione Pianificazione Strategica e Sviluppo Business
La Direzione Pianificazione Strategica e Sviluppo Business è corresponsabile dei processi di
pianificazione strategica, di sviluppo e di .

Direzione Investor Relations
La Direzione Investor Relations è responsabile della gestione delle comunicazioni al mercato e dei
rapporti con gli investitori istituzionali.

Direzione Affari Legali e Societari
La Direzione Affari Legali e Societari partecipa al processo di informativa finanziaria contribuendo
ad assicurare la conformità e la tempestività delle comunicazioni al mercato rispetto alle norme
vigenti.

Funzione Internal Audit, Preposto al Controllo Interno
La funzione  , il cui Direttore è Preposto al Controllo Interno ai sensi del Codice di
Autodisciplina delle Società quotate, è responsabile del monitoraggio del funzionamento del
complessivo sistema di controllo interno, incluso il sistema di gestione dei rischi e di controllo
interno sul processo di informativa finanziaria. La funzione  collabora con il Dirigente
276
27
Preposto per le attività di valutazione dell’efficacia del disegno e di verifica sulla operatività dei
controlli concernenti il processo di informativa finanziaria.

Organismo di Vigilanza 231
L’Organismo di Vigilanza 231 è responsabile di vigilare sull’efficace attuazione del “Modello di
Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs 231/2001”, curandone l’aggiornamento nel tempo,
rilevando gli scostamenti e promuovendo le azioni correttive alle eventuali violazioni al Modello.


Con delibera del 12 maggio 2009, il Consiglio di Amministrazione ha nominato la Dott.ssa Monica
Scarpa, Amministratore Delegato, Amministratore Esecutivo incaricato di sovrintendere alla
funzionalità del sistema di controllo interno (l’” ”) e le sono stati attribuiti i
compiti che il Codice attribuisce a tale figura.


ha curato che venisse operata l’identificazione dei principali rischi aziendali (strategici, operativi,
finanziari e di compliance), tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte da SAVE e dalle
sue controllate ed ha curato che il Consiglio ne fosse adeguatamente informato;

ha verificato che il sistema di controllo interno fosse costantemente adeguato alla specificità e
complessità della Società;

in coerenza con quanto sopra, si è occupato dell’adattamento del sistema di controllo interno alla
dinamica delle condizioni operative e della normativa legislativa e regolamentare applicabile a
SAVE.


La Funzione  di SAVE ha la responsabilità di erogare servizi di  e consulenza
a beneficio dell’Alta Direzione della Capogruppo del Gruppo SAVE e delle Società del Gruppo SAVE,
al fine di assicurare la continuità nel tempo ed il miglioramento continuo dell’efficacia e dell’efficienza
del Sistema di Controllo Interno, delle pratiche di   e di , e
dell’organizzazione nel suo complesso. La Funzione Internal Audit di SAVE opera in accordo alle linee
di indirizzo adottate dal Comitato per il Controllo Interno; in particolare, il Comitato per il Controllo
Interno ha identificato i ruoli e i compiti dei principali attori coinvolti nel processo di controllo interno ed
ha indicato come modello di riferimento per il sistema di controllo interno della società il modello
proposto dal COSO .


Con delibera in data 10 marzo 2009, il Consiglio di Amministrazione, su indicazione
dell’Amministratore Esecutivo incaricato di sovrintendere al Sistema di Controllo Interno, ha nominato
il Dott. Andrea Pederiva, Responsabile Internal Audit della Società, come soggetto incaricato di
277
28
verificare che il sistema di controllo interno sia sempre adeguato, operativo e funzionante (Preposto al
Controllo Interno).
Il Preposto al Controllo Interno di SAVE ha il compito di,:
(A)
verificare l’adeguatezza, l’operatività e la funzionalità del Sistema di Controllo Interno
riferendo circa le modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi, nonché il
rispetto dei piani definiti per il loro contenimento;
(B)
esaminare i risultati delle attività di controllo effettuate dalla funzione di  
al fine di verificare una eventuale insufficienza del Sistema di Controllo Interno e
richiedere, ove necessario, l’attuazione di specifiche verifiche volte ad identificare le
eventuali carenze e necessità di miglioramento da apportare ai processi interni di
controllo;
(C)
verificare, avvalendosi delle attività di  , che le regole e le procedure
costituenti i termini di riferimento dei processi di controllo vengano rispettate e che i
soggetti coinvolti operino in conformità agli obiettivi prefissati;
(D)
predisporre annualmente un piano di lavoro e sottoporlo al Comitato per il Controllo
Interno;
(E)
redigere semestralmente una relazione sul suo operato e sottoporla al Comitato per il
Controllo Interno e ai Sindaci.
Il Preposto al Controllo Interno non è responsabile di alcuna area operativa e non dipende
gerarchicamente da alcun responsabile di aree operative – ivi inclusa l’area amministrazione e finanza
– inoltre dispone, per lo svolgimento dei propri compiti, di apposito budget e, nel corso del 2010, ha
avuto accesso a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico,
Nel corso dell’esercizio 2010 il Preposto al Controllo Interno ha svolto le seguenti principali attività:

Redazione per l’esercizio 2010 del Piano Annuale di Audit, valutato dal Comitato per il Controllo
Interno;

Effettuazione delle attività previste dal suddetto Piano Annuale di Audit, con particolare riferimento
ad attività di risk assessment concernenti il complesso dei processi aziendali e ad attività di audit
concernenti le aree aziendali evidenziate dal Piano Annuale di Audit, anche con finalità di
supporto alle attività del Dirigente Preposto;

Monitoraggio dello stato di avanzamento delle azioni correttive messe in atto dai responsabili di
funzione a seguito delle raccomandazioni evidenziate dalle relazioni di audit;

Predisposizione delle relazioni semestrali ed illustrazione delle attività svolte e dei relativi risultati
al Comitato per il Controllo Interno, al Collegio Sindacale e all’Amministratore Delegato incarito di
sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno;

Attuazione delle attività di verifica attribuite alla funzione Internal Audit a supporto delle attività
dell’Organismo di Vigilanza e svolgimento delle ulteriori attività di componente e di segretario
278
29
dell’Organismo di Vigilanza;
Svolgimento di ulteriori attività di supporto consulenziale per l’Alta Direzione.


Il Consiglio di Amministrazione del 30 giugno 2009 ha approvato il documento descrittivo del Modello
di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs 231/2001 di SAVE S.p.A., adottando
contestualmente il Modello in esso descritto. Tale documento si compone di una “parte generale” (in
cui vengono descritti, tra l’altro, i contenuti del D.Lgs 231/2001, gli obiettivi ed il funzionamento del
Modello, i compiti dell’Organismo di Vigilanza, a cui è affidato il compito di vigilare sul funzionamento
e sull’osservanza del Modello nonché di curarne periodicamente l’aggiornamento, i flussi informativi
ed il regime sanzionatorio) ed una “parte speciale” concernente le diverse tipologie di reati previsti dal
D.Lgs 231/2001 che il Modello intende prevenire.
2
Il “Modello 231” di SAVE considera in particolare le seguenti categorie di reati :

Reati contro la Pubblica Amministrazione (artt. 24 e 25);

Reati di criminalità informatica (art. 24bis);

Reati Societari (art. 25ter);

Reati di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico (art. 25quater)

Reato di aggiotaggio e disciplina del Market abuse (art. 25sexies);

Reati di omicidio colposo e lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla
tutela della salute sul lavoro (art. 25septies);

Reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 25
octies);
Reati transnazionali (legge 16 marzo 2006 n. 146).
Nel corso della medesima riunione del 30 giugno 2009, il Consiglio di Amministrazione ha quindi
provveduto a nominare i membri dell’Organismo di Vigilanza nelle persone del Dott. De Giovanni,
consigliere indipendente e Presidente del Comitato per il Controllo Interno e del Comitato per la
Remunerazione, del Dott. Cesare De Piccoli, consigliere indipendente e membro del Comitato per il
Controllo Interno e nel Dott. Pederiva, Responsabile della Funzione di  , oltre che
Preposto al Controllo Interno. Ai membri dell’Organismo di Vigilanza è stato quindi assegnato un
compenso di complessivi Euro 18.000 di cui Euro 12.000 al Presidente ed Euro 3.000 a ciascuno degli
altri due membri.
In data 24 settembre 2009 l’Organismo di Vigilanza ha nominato il Dott. Daniele De Giovanni come
suo Presidente.
Il complessivo Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo della Società ex d.lgs 231/2001
2
Fra parentesi gli articoli del d.lgs 231/2001 a cui prevalentemente si riferisce la categoria di reati.
279
30
include il Codice Etico adottato dalla Società nel corso del 2003 ed aggiornato nel 2004.


La revisione legale dei conti di SAVE è esercitata ai sensi di legge da una società iscritta nell’albo
speciale tenuto dalla Consob. L’assemblea degli azionisti dell’11 aprile 2005 ha conferito il relativo
incarico, della durata di tre esercizi in base alle disposizioni di legge allora vigenti, a Reconta Ernst &
Young S.p.A. Con delibera dell’assemblea ordinaria del 19 aprile 2007, l’incarico alla società di
revisione è stato prorogato fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2013. 


Con delibera assunta in data 12 maggio 2009, il Consiglio di Amministrazione, in conformità a quanto
prescritto dall’art. 21 dello Statuto Sociale, ha nominato, sentito il parere obbligatorio del Collegio
Sindacale, il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari nella persona del
Dott. Giovanni Curtolo, Direttore Finanziario della Società.
Il Dottor Giovanni Curtolo possiede i requisiti di professionalità previsti dal citato art. 21 dello Statuto,
ovverosia (i) conseguimento di una laurea in materie economiche e (ii) esperienza complessiva di
almeno un triennio in materia finanziaria e contabile attraverso esperienze di lavoro in una posizione
di adeguata responsabilità.
Nel corso della medesima riunione, del 12 maggio 2009, il Consiglio di Amministrazione ha altresì
approvato delle linee guida in relazione ai compiti e ai doveri del dirigente preposto alla redazione dei
documenti contabili e societari, in linea con quanto previsto ai sensi dell’art. 154bis del TUF.


In conformità a quanto prescritto dall’art. 2391 del cod. civ, gli amministratori che hanno un interesse
(proprio o di terzi ed anche potenziale o indiretto) in operazioni della Società, informano
tempestivamente e compiutamente il Consiglio di Amministrazione circa l’esistenza e la natura di tale
interesse; la comunicazione può essere effettuata con qualsiasi modalità, anche oralmente, in
occasione delle riunioni consiliari, ovvero mediante invio di nota scritta al Presidente del Collegio
Sindacale.
Qualora l’interesse, anche potenziale o indiretto, sia in capo al Presidente del Consiglio di
Amministrazione ovvero agli Amministratori Delegati, gli stessi si astengono dalla relativa
deliberazione di Consiglio.
In ogni caso di potenziale sovrapposizione di interessi, il Consiglio procede a motivare, anche con
l’ausilio di consulenti indipendenti, le ragioni e la convenienza dell’operazione per la Società.
La Società è dotata di un Codice Etico in vigore dal 2004, che attribuisce grande importanza – inter
alia – alla gestione delle situazioni di possibile conflitto di interessi, prevedendo peraltro che i
componenti degli organi sociali, il management, i dipendenti ed i collaboratori delle società del gruppo
SAVE devono evitare conflitti di interesse tra eventuali attività economiche personali e familiari e le
mansioni che svolgono all’interno della struttura di appartenenza.
280
31
La Società, in conformità con quanto previsto dal Regolamento CONSOB recante la disciplina delle
operazioni con parti correlate, adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente
modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010, ha adottato una procedura per l’approvazione
delle operazioni con parti correlate (“Regolamento per la Disciplina delle Operazioni con Parti
Correlate”), che assicuri la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con
parti correlate.
Tale
Regolamento
OPC
è
pubblicato
sul
sito
internet
della
Società
al
link
http://www.veniceairport.it/wb/IR/CorporateGovernance/RegolamentoOperazioniCorrelate.pdf.
Il Regolamento OPC individua le operazioni che devono essere approvate dal Consiglio di
Amministrazione (le operazioni di maggiore rilevanza) previo parere del Comitato per il Controllo
Interno o di altro comitato anche appositamente costituito composto esclusivamente da amministratori
non esecutivi ed indipendenti.
Il Regolamento OPC, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 novembre 2010 ed in
vigore in tutte le sue parti dal 1 gennaio 2011, non ha ad oggi trovato applicazione.


Ai sensi dell’art. 22 dello Statuto Sociale, il Collegio sindacale è composto da cinque sindaci effettivi e
due sindaci supplenti. Ferme restando le situazioni di ineleggibilità previste dalla legge, non possono
essere nominati sindaci, e se eletti decadono dall’incarico, coloro che ricoprono la carica sindaco
effettivo in tre o più società quotate. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed il Ministero
dell’Economia e delle Finanze nominano, ciascuno, un sindaco effettivo.
I restanti tre sindaci effettivi ed i due sindaci supplenti sono nominati dall’assemblea sulla base di liste
presentate dagli azionisti, nelle quali i candidati devono essere elencati mediante un numero
progressivo. Possono presentare liste di candidati i soci che, da soli o insieme ad altri soci,
posseggano complessivamente almeno il 2,5% del capitale sociale (ovvero la diversa percentuale
stabilita da Consob da indicarsi nell’avviso di convocazione dell’assemblea chiamata a nominare
l’organo di controllo). In conformità alle previsioni statutarie e alle previsioni regolamentari vigenti, le
liste di candidati dovranno essere depositate presso la sede sociale almeno 25 giorni prima della data
dell’assemblea, unitamente alle dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e
attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità,
nonché l'esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa vigente per l'assunzione della carica, nonché
il  di ciascun candidato.
Ai sensi dell’art. 144, comma 4, lettera b) del Regolamento Emittenti, i soci che intendessero
presentare “liste di minoranza” dovranno altresì depositare, unitamente alla documentazione sopra
indicata, una dichiarazione che attesti l’inesistenza di rapporti di collegamento tra loro ed i soci che
detengono nella Società una partecipazione di maggioranza relativa.
In conformità a quanto previsto dall’art. 144  del Regolamento Emittenti, le liste depositate
presso la sede sociale dovranno poi dalla Società essere messe a disposizione del pubblico senza
indugio ed in ogni caso almeno 21 giorni prima della data dell’assemblea, presso la sede sociale,
281
32
presso Borsa Italiana S.p.A. e sul sito internet di SAVE, unitamente a tutta la documentazione con le
stesse liste depositate.
Le liste sono articolate in due sezioni: una per i candidati alla carica di sindaco effettivo e l’altra per i
candidati alla carica di sindaco supplente. Dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti
vengono tratti, nell’ordine progressivo con il quale sono elencati nella relativa sezione, due sindaci
effettivi ed un sindaco supplente. Il quinto sindaco effettivo ed il secondo sindaco supplente sono tratti,
nell’ordine progressivo con il quale sono elencati nella relativa sezione, dalla lista seconda classificata.
Nel caso in cui due o più liste riportino lo stesso numero di voti, i voti ottenuti dalle liste stesse saranno
divisi per uno o due o tre, e così via, secondo il numero progressivo dei sindaci da eleggere. I
quozienti così ottenuti saranno assegnati progressivamente ai candidati di ciascuna di tali liste,
secondo l’ordine dalle stesse rispettivamente previsto. I quozienti così attribuiti ai candidati delle varie
liste verranno disposti in un’unica graduatoria decrescente. Risulteranno eletti coloro che avranno
ottenuto i quozienti più elevati. Nel caso in cui più candidati abbiano ottenuto lo stesso quoziente,
risulterà eletto il candidato più anziano di età.
In conformità alle inderogabili previsioni di legge, lo Statuto Sociale assegna la presidenza dell’organo
di controllo al sindaco effettivo tratto dalla lista di minoranza.
Nel caso di sostituzione di uno dei sindaci subentra il sindaco supplente tratto dalla stessa lista che
aveva espresso il sindaco venuto meno.


L’attuale Collegio Sindacale, è stato nominato in data 22 aprile 2009 e rimarrà in carica fino
all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2011. In conformità a quanto previsto dallo Statuto
Sociale nonché dall’art. 148 del D.Lgs 58/98, il primo candidato della seconda lista che ha ottenuto il
maggior numero di voti è stato eletto Presidente del Collegio Sindacale.
Durante l’esercizio il Collegio Sindacale si è riunito 12 volte e le riunioni hanno avuto una durata
media di 3 ore. Per l’esercizio in corso sono programmate 12 riunioni, di cui 2 già tenute.
La Tabella 3 allegata alla presente Relazione indica l’attuale composizione del Collegio Sindacale di
SAVE.
I Sindaci agiscono con autonomia ed indipendenza e, pertanto, non sono “rappresentanti” degli
azionisti che ne hanno designato la candidatura. I Sindaci altresì mantengono la massima
riservatezza in ordine ai documenti ed alle informazioni acquisiti nello svolgimento del loro incarico e
rispettano il Codice di Comportamento adottato in tema di trattamento e circolazione delle
informazioni privilegiate.
I Sindaci della Società sono in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza
prescritti dalle norme di legge applicabili. Il Collegio Sindacale ha verificato l’indipendenza dei propri
membri nella prima occasione utile dopo la loro nomina e ha altresì provveduto a verificare la
permanenza dei requisiti di indipendenza con riguardo a ciascun sindaco, in base ai criteri stabiliti dal
Codice nel corso della riunione svoltasi in data 15 marzo 2011, applicando tutti i criteri previsti dal
282
33
Codice con riferimento all’indipendenza degli amministratori. Ad esito di tale verifica, è emerso che
tutti i componenti effettivi del Collegio Sindacale possiedono i summenzionati requisiti di
indipendenza.
I sindaci che, per conto proprio o di terzi, abbiano un interesse in una determinata operazione
dell’Emittente informano tempestivamente e in modo esauriente gli altri sindaci e il presidente del
Consiglio di Amministrazione circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull’indipendenza della società di revisione, verificando tanto il rispetto
delle disposizioni normative in materia, quanto la natura e l’entità dei servizi diversi dal controllo
contabile (c.d. servizi ) prestati all’Emittente ed alle sue controllate da parte della stessa
società di revisione e delle entità appartenenti alla rete della medesima.
Il Collegio Sindacale, nello svolgimento della propria attività, si è coordinato con la funzione di 
e con il Comitato per il Controllo Interno. In particolare, tali organi hanno concordato le verifiche
necessarie per una corretta valutazione del sistema di controllo interno e il Preposto al Controllo
Interno, responsabile della funzione  ha relazionato periodicamente sia al Comitato per il
Controllo Interno, sia al Collegio Sindacale e all’Amministratore Esecutivo del Consiglio di
Amministrazione in merito alle suddette attività di verifica concordate con il Comitato per il Controllo
Interno ed ai risultati di tali verifiche.


La Società ritiene conforme ad un proprio specifico interesse – oltre che ad un dovere nei confronti del
mercato – instaurare un dialogo continuativo, fondato sulla comprensione reciproca dei ruoli, con la
generalità degli azionisti nonché con gli investitori istituzionali; dialogo destinato comunque a svolgersi
nel rispetto della procedura per la comunicazione all’esterno di documenti ed informazioni aziendali.
Si è al riguardo valutato che tale dialogo possa essere agevolato dalla costituzione di strutture
aziendali dedicate alla gestione dei rapporti con gli azionisti e, in tale ottica, è stata istituita la funzione
di la cui responsabilità è stata affidata ad interim al Dott. Giovanni Curtolo.
Inoltre si è ritenuto di favorire ulteriormente il dialogo con gli investitori predisponendo un adeguato
allestimento dei contenuti del sito della Società (www.veniceairport.it), all’interno del quale è
stata istituita una apposita sezione ( ) facilmente individuabile e accessibile, nella
quale possono essere reperite sia informazioni di carattere economicofinanziario (bilanci, relazioni
semestrali e trimestrali, presentazioni alla comunità finanziaria, andamento delle contrattazioni di
Borsa concernenti gli strumenti finanziari emessi dalla Società), sia dati e documenti aggiornati di
interesse per la generalità degli azionisti (composizione degli organi sociali, relativo statuto sociale e
regolamento delle assemblee, informazioni sulla  , nonché uno schema
generale di articolazione del Gruppo SAVE).


L’Assemblea è l’organo che rappresenta l’universalità degli azionisti e a cui compete deliberare in via
ordinaria in merito a:
283
34
a)
l’approvazione del bilancio sociale;
b)
la nomina degli amministratori, dei sindaci, del Presidente del Collegio Sindacale,
dell’eventuale Presidente Onorario e del soggetto a cui è demandato il controllo contabile;
c)
la revoca degli amministratori e la proposta di revoca dei sindaci nel rispetto delle norme di
legge nonché la responsabilità di amministratori e sindaci;
d)
la determinazione del compenso degli amministratori e sindaci;
e)
l’approvazione del regolamento assembleare e delle sue modifiche;
f)
la deliberazione su ogni altro oggetto inerente la Società o la sua gestione sottoposto al suo
esame.
Ai sensi dell’art. 10 dello Statuto, l'Assemblea ordinaria determina inoltre i compensi spettanti al
Comitato Esecutivo, al Collegio Sindacale, alla società di revisione incaricata del controllo contabile, e,
ove nominato, al Presidente Onorario. Essa delibera altresì sui piani di compensi basati su azioni o
strumenti finanziari a favore di esponenti aziendali, dipendenti o collaboratori della Società, delle
società controllate o controllanti in quanto tale competenza sia prevista come inderogabile dalla
normativa vigente.
Ai sensi dell’articolo 11 dello Statuto Sociale, l’assemblea è convocata dal Consiglio di
Amministrazione ogni qualvolta gli amministratori lo ritengano opportuno ovvero su richiesta dei soci ai
termini e alle condizioni dell’articolo 2367 cod. civ. ovvero negli altri casi in cui la convocazione
dell’assemblea sia obbligatoria in base alla legge. I soci che rappresentino almeno il 2,5% del capitale
sociale hanno la facoltà di chiedere l’integrazione dell’ordine del giorno dell’assemblea nei limiti della
normativa vigente.
La convocazione delle Assemblee avviene secondo le modalità e nei termini imposti dalla normativa
vigente. Nell'avviso di convocazione delle Assemblee può essere fissato il giorno della seconda e,
eventualmente, della terza convocazione, che non potranno avere luogo nello stesso giorno fissato,
rispettivamente, per la prima e per la seconda convocazione; in caso di mancata indicazione della
data della seconda, e eventualmente della terza convocazione, l’assemblea si intenderà convocata in
unica convocazione, all’assemblea dovranno ritenersi applicabili i  costitutivi e deliberativi
richiamati dall’articolo 2369, primo comma, secondo periodo, del codice civile.
La convocazione dell’assemblea avviene a mezzo di pubblicazione, almeno trenta giorni prima di
quello fissato per l’adunanza, sul sito internet della Società e con le altre modalità previste dalla
CONSOB con proprio regolamento, dell’avviso contenente il giorno, l’ora, il luogo dell’assemblea,
l’ordine del giorno dei lavori, nonché una descrizione chiara e precisa delle procedure che gli azionisti
devono rispettare per poter partecipare e votare in assemblea, comprese le informazioni riguardanti il
diritto di porre domande prima dell’assemblea, il diritto di integrare l’ordine del giorno, la procedura per
l’esercizio del voto per delega e tutte le altre informazioni la cui indicazione nell’avviso di
convocazione è richiesta dalle applicabili disposizioni di legge e regolamentari.
I  assembleari costitutivi e deliberativi sono quelli previsti dalle applicabili disposizioni di legge.
284
35
Ai sensi dell’articolo 12 dello Statuto Sociale sono legittimati ad intervenire in assemblea gli azionisti
per i quali gli intermediari abbiano fatto pervenire alla Società la comunicazione di attestazione della
legittimazione, con le modalità e nei termini previsti dalla normativa in vigore.
Al fine di rendere le assemblee degli azionisti un’utile occasione per instaurare un sano dialogo tra gli
azionisti e la Società stessa e per fornire agli azionisti le informazioni utili relative a SAVE,
l’Assemblea della Società ha approvato in data 21 aprile 2006 e modificato in data 15 dicembre 2010,
un regolamento assembleare che disciplina lo svolgimento dell’assemblea degli azionisti, garantisce
l’ordinato e funzionale svolgimento delle riunioni nonché il diritto di ciascun socio di prendere parola
sugli argomenti in discussione.
Copia del regolamento assembleare è reperibile da parte di tutti i soci sul sito internet della Società al
seguente

http://www.veniceairport.it/page/IR/assemblee_azionisti;jsessionid=XIVXHFIANJRETQFIAIBCFEY?m
=3340213&currentYear=2010
Il Consiglio di Amministrazione si è adoperato per assicurare agli azionisti un’adeguata informativa
circa gli elementi necessari perché essi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni di
competenza assembleare.
Si segnala che, nel corso dell’esercizio 2010, non si sono verificate significative variazioni nella
capitalizzazione di mercato delle azioni della Società ovvero nella composizione della sua compagine
sociale.


Nessun cambiamento nella struttura di   di SAVE è intervenuto tra la data di
chiusura dell’esercizio sociale 2010 e la data della presente Relazione.
Per quanto concerne la struttura del capitale sociale, si segnala che, in data 31 gennaio 2011,
nell’ambito della procedura di recesso in corso su azioni ordinarie SAVE conseguente
all’approvazione della delibera assembleare in data 15.12.2010, la Società ha depositato presso il
Registro delle Imprese di Venezia l’offerta in opzione avente ad oggetto azioni di un socio receduto, ai
sensi dell'art. 2437 c.c.. In particolare, SAVE ha offerto in opzione le n. 800.000 azioni, oggetto
di recesso, ai titolari delle residue azioni della Società, per le quali non fosse stato esercitato il diritto di
recesso ed escluse le n. 2.562.526 azioni proprie detenute dalla Società, alla data del 31 gennaio
2011 (ultimo giorno di mercato aperto prima dell’inizio del periodo di adesione), secondo il seguente
rapporto di opzione: 1 azione, ogni n. 64,97184 azioni SAVE e corrispondenti diritti di opzione in
possesso di azionisti della società, alle ore 23.59.59 del 31 gennaio 2011. I diritti di opzione, trasferibili
nelle forme ordinarie, non erano negoziabili sul mercato telematico azionario organizzato e gestito da
Borsa Italiana S.p.A. su cui le azioni ordinarie della Società sono quotate. Le azioni sono state offerte
in opzione al prezzo unitario di Euro 6,81. Il periodo di adesione all’offerta in opzione è scaduto l’ 11
marzo 2011 e tutte le n. 800.000 azioni, oggetto di recesso, sono state assegnate a soci che hanno
esercitato i diritti di opzione e i connessi diritti di prelazione.
285
36
Successivamente alla chiusura dell’esercizio, sono state acquistate ulteriori azioni proprie rispetto a
quelle indicate nel paragrafo 2.9 che precede. Alla data della presente relazione, la Società detiene in
portafoglio n. 2.582.044 azioni.
Venezia, 15 marzo 2011


Il Presidente

286
37
287
2,33
2,17
2,09
2,33
2,17
2,09
Deutsche Bank AG
Fondazione Venezia

Comune di Treviso
Deutsche Bank AG
Fondazione Venezia
Comune di Treviso
Aeroporto di Venezia
S.p.A. – SAVE
della
Marco Polo
38
4,44
4,44
Aeroporto di Venezia Marco Polo S.p.A. – SAVE

12,29
12,29
Amministrazione della Provincia di Venezia

Amministrazione
Venezia

di
14,10
14,10
Comune di Venezia

Provincia
0,01
0,01
Agorà Investimenti S.r.l.
Comune di Venezia
38,98
38,98
Marco Polo Holding S.r.l.
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Holding

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Internazionale

SIPI Investimento S.p.A.
Finanziaria
S.p.A.

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

288
Paolo Simioni
Daniele
Giovanni
Marco Ortica
Sandro Trevisanato
Gianfranco Zoppas
Vittorio Ambrogi
Andrea Mencattini
Amalia Sartori
Mauro Sbroggiò
Cesare De Piccoli
Dino Lazzarotto


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

De
Monica Scarpa
Enrico Marchi
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22.04.09
22.04.09
22.04.09
22.04.09
22.04.09
22.04.09
22.04.09
22.04.09
07.07.10
22.04.09
22.04.09
22.04.09
22.04.09
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31.12.11
31.12.11
31.12.11
31.12.11
31.12.11
31.12.11
31.12.11
31.12.11
31.12.11
31.12.11
31.12.11
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31.12.11
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
289
Andrea Riello
22.04.09

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
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


40
Tale lista ha ottenuto una percentuale dei voti in rapporto al capitale votante pari al 37,22% e non risulta collegata in alcun modo con la lista presentata da Marco Polo
Holding S.r.l.
1. Cesare De Piccoli; 2. Dino Lazzarotto; 3. Giulio Gidoni; 4. Alessandro Bares; 5. Marco Agostini; 6. Matteo Todesco; 7. Raffaele Pace; 8. Angelo Brugnerotto; 9.
Michela Lazzaroni; 10 Roberta Brusegan; 11. Maurizio Carlin; 12. Katia Maretto; 13. Maurizio Calligaro; 14. Giuliano Basso; 15. Piero Dei Rossi.
I soci Comune di Venezia e Provincia di Venezia, congiuntamente, hanno invece presentato una lista contenente i seguenti candidati:
Tale lista ha ottenuto una percentuale dei voti in rapporto al capitale votante pari al 62,78%
1.Enrico Marchi; 2. Monica Scarpa; 3. Paolo Simioni; 4. Daniele De Giovanni; 5.Andrea Riello; 6. Sandro Trevisanato; 7. Gianfranco Zoppas; 8. Vittorio Ambrogi; 9.
Andrea Mencattini; 10. Amalia Sartori; 11. Mauro Sbrogliò; 12. Andrea Perin; 13. Manuela Boschieri.
In particolare, Marco Polo Holding S.r.l. ha presentato una lista contenente i seguenti candidati:
I suddetti membri del Consiglio di Amministrazione sono stati nominati dall’Assemblea di SAVE del 22 aprile 2009 sulla base delle liste di candidati presentate (i) dal
socio Marco Polo Holding S.r.l. (titolare di una partecipazione pari al 38,978%) e (ii) dai soci Comune di Venezia e Provincia di Venezia (congiuntamente titolari del
26,386% del capitale sociale).

Indica il numero complessivo di incarichi ricoperti, alla data del 31.12.2010 in altre società quotate in mercati regolamentati (anche esteri), in società finanziarie, bancarie,
assicurative o di rilevanti dimensioni. L’elenco delle società in cui gli amministratori di SAVE hanno incarichi è riportato in allegato alla presente Relazione.

**


Indica la percentuale di partecipazione degli amministratori alle riunioni del CdA, del Comitato di Controllo Interno e del Comitato per la Remunerazione


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

290



Nicola Serafini
Paolo Venuti
Pietro Codognato
Perissinotto
Maurizio Interdonato




22.04.09
22.04.09
22.04.09
22.04.09
22.04.09
22.04.09
22.04.09

31.12.11
31.12.11
31.12.11
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Nominato dal Ministero dell’Economia e Finanza.
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Nominato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;
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41
I suddetti membri del Collegio Sindacale sono stati nominati dall’Assemblea di SAVE del 22 aprile 2009 sulla base delle liste di candidati presentate (i) dal socio Marco
Polo Holding S.r.l. (titolare di una partecipazione pari al 38,978%) e (ii) dai soci Comune di Venezia e Provincia di Venezia (congiuntamente titolari del 26,386% del
capitale sociale), fatta eccezione per i sindaci di nomina ministeriale (Valter Pastena e Silvio Salini)
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** numero di incarichi di amministratore e sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell’art. 148  TUF. L’elenco completo degli incarichi è allegato, ai sensi dell’articolo 144   del
Regolamento Emittenti, alla relazione sull’attività di vigilanza redatta dai sindaci ai sensi dell’articolo 153 TUF.
* percentuale di partecipazione dei sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale
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Valter Pastena
Silvio Salini
Arcangelo Boldrin
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291
sezione sindaci effettivi
sezione sindaci effettivi
sezione sindaci supplenti
42
Tale lista ha ottenuto una percentuale dei voti in rapporto al capitale votante pari al 37,22% e non risulta collegata in alcun modo con la lista presentata da Marco Polo
Holding S.r.l.
1. Maurizio Interdonato; 2. Alberto Berengo.
B)
1. Arcangelo Boldrin; 2. Andrea Martin; 3. Antonio D’Ancona.
A)
I soci Comune di Venezia e Provincia di Venezia, congiuntamente, hanno invece presentato una lista contenente i seguenti candidati:
Tale lista ha ottenuto una percentuale dei voti in rapporto al capitale votante pari al 62,78%.
1. Pietro Codognato Perissinotto; 2. Guido Zanin.
B) sezione sindaci supplenti
1. Nicola Serafini; 2. Paolo Venuti; 3. Alberto De Luca.
A)
In particolare, Marco Polo Holding S.r.l. ha presentato una lista contenente i seguenti candidati:
292
Presidente e Amministratore Delegato
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Consigliere
Presidente
Amministratore
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43
Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione

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Consigliere Delegato
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S.I.P.A. S.p.A.
I.R.C.A. S.p.A.
Acqua Minerale San Benedetto
Banca Italo Rumena
Veneto Banca Holding
SOGEI S.p.A.
Finanziaria Internazionale Holding S.p.A.
Intesa Previdenza SIM S.p.A.
Fata Assicurazioni Danni S.p.A.
Fata Vita S.p.A.
Generali Multinational Pension Solution SICAV
Europe Assistance Italia S.p.A.
Morgan Stanley SGR
Banca Antonveneta S.p.A.
Finanziaria Internazionale Securitisation Group S.p.A.
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Presidente Consiglio di Amministrazione
Finanziaria Internazionale Holding S.p.A.
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