Bilancio consolidato Gruppo SAVE e Bilancio di Esercizio SAVE S.p.A. al 31 dicembre 2010 4 Sommario 11 13 14 14 19 65 73 145 162 Lettera del Presidente Composizione Societaria SAVE S.p.A. Consiglio di Amministrazione SAVE S.p.A. Collegio Sindacale SAVE S.p.A. Relazione degli Amministratori Bilancio consolidato al 31 dicembre 2009 • Prospetto della Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata • Conto Economico Separato consolidato • Conto Economico Complessivo consolidato • Rendiconto finanziario consolidato • Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato Note Esplicative al Bilancio consolidato Prospetti supplementari • Prospetto di movimentazione delle Immobilizzazioni Immateriali • Prospetto di movimentazione delle Immobilizzazioni Materiali • Prospetti dei rapporti con le parti correlate • Appendice: Applicazione dell’IFRIC 12 Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell’art. 154 bis del D. Lgs 58/98 163 Relazione del Collegio Sindacale 166 169 179 221 235 Relazione della Società di Revisione Bilancio d’esercizio SAVE S.p.A. al 31 dicembre 2010 • Prospetto della Situazione patrimoniale e finanziaria • Conto Economico Separato • Conto Economico Complessivo • Rendiconto finanziario • Prospetto delle variazioni di patrimonio netto Note Esplicative al Bilancio d’Esercizio Prospetti supplementari • Prospetto di movimentazione delle Immobilizzazioni Immateriali • Prospetto di movimentazione delle Immobilizzazioni Materiali • Elenco delle Società controllate e collegate, direttamente o indirettamente • Prospetto dei rapporti con parti correlate • Prospetto della disponibilità e distribuibilità del patrimonio netto • Appendice: Applicazione dell’IFRIC 12 Attestazione del Bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 154 bis del D. Lgs 58/98 249 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari Anno 2010 5 6 SAVE S.p.A. Sede legale: Venezia Tessera, v.le G. Galilei n. 30/1 Capitale Sociale Euro 35.971.000,00 int. vers. Registro Imprese Venezia, C.F. e P.IVA 02193960271 R.E.A. Venezia n. 201102 CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA I Signori Azionisti sono convocati in Assemblea Ordinaria presso la Sala Cerimoniale dell’Aeroporto Marco Polo di Venezia , in zona darsena, Viale Galileo Galilei – 30173 Tessera (VE), in unica convocazione per il giorno 21 aprile 2011 alle ore 10:00, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: - Approvazione del bilancio d’esercizio, inclusa la relazione sulla gestione, al 31 dicembre 2010. Presa d’atto del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2010. Destinazione dei risultati di esercizio. Delibere inerenti e conseguenti. Partecipazione all’Assemblea Il capitale sociale di SAVE è composto da 55.340.000 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,65 ciascuna. Poiché alla data del presente avviso di convocazione la Società detiene n. 2.589.144 azioni proprie, le azioni SAVE con diritto di voto nell’Assemblea, sulla base della situazione attuale, saranno 52.750.856. Si rende noto altresì che alla data dell’Assemblea tale numero di azioni potrà aver subito ulteriori variazioni. Ai sensi dell’articolo 12 dello Statuto Sociale e dell’art. 83-sexies del D.Lgs. 58 del 24 febbraio 1998 (“TUF”), sono legittimati all’intervento in Assemblea e all’esercizio del diritto di voto coloro che risultano essere tali in base a una comunicazione effettuata a SAVE da un soggetto qualificantesi come “intermediario” entro l’inizio dei lavori assembleari, sulla base delle evidenze delle proprie scritture contabili relative al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l’assemblea in unica convocazione (ossia il 12 aprile 2011). Si precisa altresì che coloro che risulteranno titolari delle azioni solo successivamente a tale data non avranno diritto di partecipare e votare in Assemblea. Ogni soggetto legittimato a intervenire in Assemblea può farsi rappresentare mediante delega scritta, salve le incompatibilità e le limitazioni previste dalla normativa vigente. A tal fine, i titolari del diritto di voto potranno avvalersi della delega inserita in calce alla comunicazione rilasciata dall’intermediario autorizzato o del fac-simile disponibile sul sito internet di SAVE all’indirizzo web www.veniceairport.it. La delega può essere notificata a SAVE, mediante invio presso la sede sociale a mezzo raccomandata A/R o mediante comunicazione elettronica al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: [email protected], ai sensi delle disposizioni statutarie applicabili. Non sono previste procedure di voto per corrispondenza o con mezzi elettronici. Si ricorda che SAVE, non essendovi tenuta ai sensi dello Statuto Sociale, non ha proceduto a designare un soggetto al quale i soggetti legittimati possano conferire 7 delega di voto. Le operazioni di registrazione saranno iniziate un’ora prima l’inizio dei lavori assembleari. Integrazione dell’Ordine del Giorno Ai sensi dell’articolo 126-bis del TUF, gli azionisti che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale possono chiedere l’integrazione dell’elenco delle materie da trattare entro dieci giorni dalla pubblicazione del presente avviso (ossia entro l’1 aprile 2011), indicando nella domanda gli ulteriori argomenti dagli stessi proposti; la domanda dovrà essere presentata per iscritto presso la sede sociale a mezzo raccomandata A/R, a condizione che pervenga a SAVE entro il termine di cui sopra. Entro il medesimo termine, deve essere presentata da parte degli eventuali Azionisti proponenti, con le stesse modalità, una relazione sulle materie di cui viene proposta la trattazione. L’integrazione non è ammessa per gli argomenti sui quali l’Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione da loro predisposta. Gli interessati a ciò legittimati hanno il diritto di porre domande sulle materie all’ordine del giorno, anche prima dell’assemblea mediante invio a mezzo lettera raccomandata A/R presso la sede sociale ovvero mediante comunicazione elettronica al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: [email protected]; alle domande pervenute prima dell’Assemblea è data risposta al più tardi durante la stessa, con facoltà di SAVE di fornire una risposta unitaria alle domande aventi lo stesso contenuto. Documentazione relativa agli argomenti all’ordine del giorno La documentazione relativa all’unico argomento all’ordine del giorno, incluse le relazioni contenenti le proposte di deliberazioni, unitamente all’ulteriore documentazione di cui all’art. 125-quater del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, sono messi a disposizione del pubblico, in data odierna, presso la sede sociale in Venezia Tessera, v.le G. Galilei n. 30/1, presso Borsa Italiana S.p.A. e pubblicati sul sito internet della società all’indirizzo web www.veniceairport.it. Gli Azionisti hanno facoltà di ottenere copia della documentazione depositata. Il presente avviso di convocazione viene pubblicato, ai sensi dell’art. 125-bis del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, sul sito internet della Società all’indirizzo web www.veniceairport.it, nonché sul quotidiano “Finanza & Mercati”. Venezia Tessera, 22 marzo 2011 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Dott. Enrico Marchi 8 Lettera del Presidente 9 10 Lettera del Presidente Signori Azionisti, anche quest’anno il Gruppo SAVE presenta risultati in importante crescita, culminanti in un risultato netto pari a 27,6 milioni di Euro, in aumento del 48% sul 2009. Raggiungere tale risultato non è stato facile, ma conseguenza di una forte concentrazione dell’intera struttura del Gruppo al risultato: ogni dettaglio deve essere analizzato per consentire di raggiungere complessivamente quella efficienza operativa che ci fa crescere in una realtà economica sempre più difficile e globalizzata. Anche quest’anno gli eventi esterni non hanno agevolato il raggiungimento di risultati positivi. Per la prima volta ci siamo resi conto che una nube di cenere, generata da un vulcano della remota Islanda, può riuscire a mettere in crisi il traffico aereo dell’intera Europa con conseguenze impensabili per l’intera economia. La ripresa dell’economia nel 2010 non è stata in grado di recuperare i livelli ante crisi ed è avvenuta a ritmi differenti nelle diverse aree: elevati nei paesi emergenti, importanti in USA e Germania, deboli in molti paesi dell’eurozona tra cui l’Italia. Inoltre il perdurare della fragilità finanziaria di alcuni paesi dell’area Euro ci obbliga ad un “alto livello di guardia” anche nel 2011. In questo contesto generale, il settore delle infrastrutture italiane segna decisamente il passo. L’immobilità dell’intera classe politica e del governo, che arriva al punto di non porre in atto leggi dallo stesso emanate (vedi legge 191/2009 sull’anticipazione tariffaria a fronte di investimenti infrastrutturali urgenti), unita ad una mancanza di scelte politiche di lungo periodo, essenziali soprattutto nel settore infrastrutturale, comportano sicuramente un dazio che la classe imprenditoriale del paese si trova a pagare. Il Gruppo SAVE, grazie alla strategia di diversificazione operata negli anni, che l’ha portato ad investire in settori e mercati contigui, è riuscito comunque a realizzare risultati importanti con una crescita media dell’EBITDA del 7,1% negli ultimi 6 anni. Ricordo personalmente le scelte che hanno portato oggi il Gruppo ad andare oltre la gestione dell’aeroporto di Venezia ed operare nella gestione di stazioni ferroviarie, nella gestione della ristorazione e retail in tutte le infrastrutture di mobilità in Italia ed all’estero, e, unico in Italia, nella gestione di un aeroporto estero. Tutte queste unità di business hanno chiuso l’esercizio con un risultato netto positivo ed in crescita sul 2009, a testimonianza di una classe manageriale attenta all’efficienza gestionale e capace di individuare le idee necessarie per lo sviluppo delle tre business unit. La solida struttura patrimoniale del gruppo ci consente di poter cogliere opportunità di crescita anche per linee esterne con acquisizioni mirate. Il riconoscimento di una gestione oculata della nostra società ci viene riconosciuto anche dalla comunità finanziaria visto che, nel 2010, il titolo SAVE ha premiato gli azionisti con un andamento (+30%), ben superiore all’andamento dell’indice medio di borsa FTSE IT All-Share. E’ infine con piacere che proporrò, a nome del Consiglio della società, all’assemblea degli azionisti un pagamento di Euro 18 milioni, in crescita del 10% sul precedente esercizio. Con la più viva cordialità Enrico Marchi 15 Marzo 2011 11 12 SAVE S.p.A. Sede Sociale: Viale G. Galilei n. 30/1 30173 Tessera Venezia Capitale Sociale Euro 35.971.000,00 interamente versato REA Venezia n. 201102 Registro Imprese di Venezia n. 29018, Cod. Fiscale e Partita IVA 02193960271 Controllo della società Sulla base delle risultanze del Libro soci, aggiornato in virtù delle comunicazioni effettuate ai sensi di legge, alla data del 31 dicembre 2010, gli azionisti di SAVE S.p.A. sono: Mercato 21,22% Marco Polo Holding S.r.l. 38,98% APV Investimenti S.p.A. 0,10% Provincia di Treviso 0,83% C.C.I.A.A. – VE 1,45% Comune di Treviso 2,09% Fondazione di Venezia 2,17% Deutsche Bank AG 2,33% SAVE S.p.A. 4,44% Comune di Venezia 14,10 % Provincia di Venezia 12,29% 13 Consiglio di Amministrazione Si riporta di seguito la composizione del Consiglio di Amministrazione, nominato dall’Assemblea degli azionisti del 22 aprile 2009, ed in carica alla data del 31 dicembre 2010: Nominativo Enrico Marchi Monica Scarpa Paolo Simioni Vittorio Ambrogi Daniele De Giovanni Cesare De Piccoli Dino Lazzarotto Andrea Mencattini Marco Ortica Amalia Sartori Mauro Sbroggiò Sandro Trevisanato Gianfranco Zoppas Carica Presidente e Amministratore Delegato Amm. Delegato Amm. Delegato Consigliere Consigliere * (A) (B) (C) Consigliere * (A) (C) Consigliere * Consigliere Consigliere [dal 07.07.2010) Consigliere (B) Consigliere Consigliere * (A) Consigliere * (B) * Consigliere indipendente. (A) Componente del Comitato per il Controllo Interno. (B) Componente del Comitato per la Remunerazione degli Amministratori e del Management. (C) Componente dell’Organismo di Vigilanza. Collegio Sindacale Si riporta di seguito la composizione del Collegio sindacale, nominato dall’Assemblea degli azionisti del 22 aprile 2009, ed in carica alla data del 31 dicembre 2010: Nominativo Carica Arcangelo Boldrin Silvio Salini Nicola Serafini Valter Pastena Paolo Venuti Maurizio Interdonato Pietro Perissinotto Codognato Presidente Sindaco effettivo Sindaco effettivo Sindaco effettivo Sindaco effettivo Sindaco supplente Sindaco supplente Società di revisione contabile Reconta Ernst & Young S.p.A. 14 SAVE S.p.A. Sede Sociale: Viale G. Galilei n. 30/1 30173 Tessera Venezia Capitale Sociale Euro 35.971.000,00 interamente versato REA Venezia n. 201102 Registro Imprese di Venezia n. 29018, Cod. Fiscale e Partita IVA 02193960271 Il Gruppo SAVE per area di attività Il seguente organigramma illustra la struttura del Gruppo SAVE al 31 dicembre 2010 con la suddivisione per aree di attività delle principali società operative. SAVE S.p.A. (“Save” o “Capogruppo”) è la società che gestisce l’Aeroporto Marco Polo di Venezia, nonché la holding di un gruppo integrato attivo nel settore dei servizi ai viaggiatori svolti principalmente in regime di concessione. Save detiene partecipazioni in: • società che operano nel settore della gestione aeroportuale; • società che operano nel settore della gestione di infrastrutture di mobilità e servizi correlati; • società che operano nel settore dei servizi di ristoro al pubblico e della gestione di negozi per viaggiatori quali travel retail shop, edicola, tabaccheria, libreria, food shop e gadget shop all’interno di infrastrutture di mobilità (aeroporti, autostrade, stazioni ferroviarie) e centri commerciali in Italia e all’estero. 15 L’andamento del titolo Si riporta di seguito l’andamento del titolo Save nel corso del 2010, anche confrontato con l’indice FTSE IT All-Share, e si riscontra una quotazione ufficiale del titolo pari ad Euro 7,680 per azione alla data del 30 dicembre 2010. A tale data la capitalizzazione di Borsa risultava pari a circa Euro 425 milioni. Save Save 16 Ftse-It All Share Dati consolidati in sintesi DATI CONSOLIDATI IN SINTESI 2010 2009 (in milioni di euro) Ricavi EBITDA * EBIT ** Risultato netto 337,3 66,9 40,9 27,6 340,0 60,1 34,7 18,7 Capitale fisso operativo Capitale circolante netto operativo Attività nette destinate alla cessione Capitale investito netto *** 396,2 (15,3) 0,1 381,0 392,8 (12,9) (0,3) 379,6 - Mezzi Propri - Azionisti di minoranza PATRIMONIO NETTO 291,4 28,3 319,7 284,7 26,5 311,2 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 61,4 68,4 12,1% 10,7% 0,19 10,2% 9,1% 0,22 EBIT/Ricavi (ROS) EBIT/Capitale investito netto (ROI) PFN/Patrimonio netto - Gearing * -0,8% 11,2% 17,6% 47,7% Si precisa che per ”EBITDA” si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazioni, gestione finanziaria, imposte ed operazioni non ricorrenti. ** Si precisa che per ”EBIT” si intende il risultato prima di gestione finanziaria, imposte e operazioni non ricorrenti. *** Si precisa che per “Capitale investito netto” si intende la somma del “Capitale circolante netto” (somma di magazzino, crediti commerciali, crediti e debiti tributari e previdenziali, altre attività e passività, debiti commerciali) e immobilizzazioni al netto del fondo TFR e di fondi rischi, per rinnovamento beni gratuitamente devolvibili, e per imposte differite. 17 18 Relazione degli Amministratori 19 20 SAVE S.p.A. Sede Sociale: Viale G. Galilei n. 30/1 30173 Tessera Venezia Capitale Sociale Euro 35.971.000,00 interamente versato REA Venezia n. 201102 Registro Imprese di Venezia n. 29018, Cod. Fiscale e Partita IVA 02193960271 Relazione degli Amministratori Signori Azionisti, nel riferirvi sull’andamento del Gruppo, indirettamente Vi intratteniamo anche sulla dinamica delle attività direttamente svolte da SAVE S.p.A. (la Capogruppo). Di conseguenza Vi informiamo anche sui fatti rilevanti così come previsto nell’articolo 2428 del Codice Civile relativamente a SAVE S.p.A.. Fatti di rilievo dell’esercizio 2010 Il 2010 è stato un anno nel quale il Gruppo SAVE si è concentrato particolarmente sull’aumento dell’efficienza al fine di mantenere ed incrementare la marginalità in tutte le sue unità di business. La situazione del mercato, sebbene caratterizzata da una debole ripresa, non ha certamente aiutato in modo importante tale obiettivo. Il Prodotto Interno Lordo italiano ha registrato una crescita dell’1,3% dopo aver segnato un calo nel 2009 del 5%. Il tasso di disoccupazione italiano è rimasto sostanzialmente sui valori di fine 2009 e l’indice dei consumi si è attestato anche questo su valori prossimi al 2009. In questa situazione generale, che chiaramente non ha incentivato le business unit infrastrutture e Food&Beverage and Retail (Gruppo Airest) più legate all’andamento diretto e indiretto dei consumi e della capacità di spesa dei passeggeri, si registra una crescita a livello nazionale ed internazionale del traffico aereo, trainato principalmente dai vettori low cost. Tale incremento non ha comunque consentito nell’area europea di recuperare completamente i volumi del 2007, ultimo anno prima della crisi economica e finanziaria dalla quale come detto ancora ad oggi non ci consideriamo al di fuori. Nel corso del 2010 la Capogruppo SAVE ha avviato lo studio di fattibilità per la realizzazione direttamente all’interno del sedime land side dell’Aeroporto di Venezia di un polo intermodale che, unico in Italia, prevederà l’interscambio tra il traffico aereo, ferroviario ad alta velocità e ferroviario regionale. Un evento eccezionale ha inoltre caratterizzato l’anno per gli aeroporti dell’Europa centrosettentrionale incidendo anche in modo importante sul traffico del secondo trimestre. L’evento naturale dell’eruzione di un vulcano islandese Eyjafjallaiokull ha creato una nube di cenere che ha imposto agli enti che regolano il traffico europeo di decretarne il blocco per alcuni giorni nel mese di aprile. Il Gruppo SAVE ha stimato una perdita di circa 120.000 passeggeri nel sistema aeroportuale di Venezia e Treviso, con un impatto complessivo per il gruppo, includendo quindi gli effetti sul Gruppo Airest che opera anche negli scali di Vienna e Praga, di circa 1,4 milioni di Euro a livello di margine operativo. Nonostante questa situazione generale il nostro Gruppo è stato comunque in grado di riportare dei risultati reddituali in forte crescita sul 2009, con il risultato operativo aumentato del 17,6% e il risultato netto del 47,7%. Nel mese di dicembre 2010 si è proceduto all’atto di fusione tra le controllate Airest S.r.l. e Elite Tre S.r.l.. La fusione ha comportato una semplificazione nella struttura organizzativa del gruppo. Il socio che deteneva il 13,5% del capitale sociale di Airest S.r.l., dissenziente rispetto alla delibera assembleare di fusione, ha esercitato il suo diritto di recesso, richiedendo il rimborso della propria partecipazione e contestando la valorizzazione della stessa determinata dal Consiglio di amministrazione di Airest 21 S.r.l.. E' conseguentemente in corso la procedura per la determinazione di tale valore ex art. 2473 terzo comma c.c. promossa da Airest S.r.l. avanti al Tribunale di Venezia. Sempre nel corso del dicembre 2010 si è tenuta un’assemblea straordinaria della società al fine di approvare alcune modifiche statutarie necessarie per adeguare lo statuto vigente alla nuova normativa in occasione della quale sono stati approvati altresì una modifica dell'oggetto sociale per meglio adattarlo alla prevedibile evoluzione dell’attività della società e delle sue controllate nonché la modifica della denominazione sociale che è ora (quella che era già prima la denominazione in forma abbreviata) SAVE S.p.A. Analisi dei risultati consolidati Presentiamo di seguito il conto economico consolidato riclassificato del Gruppo SAVE (importi in migliaia di Euro): Euro / 1000 Ricavi operativi e altri proventi 2009 2010 337.252 100,0% 340.076 100,0% (2.824) Per materie prime e merci 78.224 23,2% 88.677 26,1% (10.453) -11,8% Variazioni prodotti in corso di lavorazione e lavori in corso su ordinazione Per servizi Per godimento di beni di terzi Costo del lavoro Oneri diversi di gestione Totale costi operativi EBITDA (291) -0,1% 252 0,1% (543) -215,5% 60.793 38.158 90.708 2.804 270.396 66.856 18,0% 11,3% 26,9% 0,8% 80,2% 19,8% 60.591 39.140 88.550 2.752 279.962 60.114 17,8% 11,5% 26,0% 0,8% 82,3% 17,7% 202 (982) 2.158 52 (9.566) 6.742 0,3% -2,5% 2,4% 1,9% -3,4% 11,2% 11.165 10.189 1.732 2.935 26.021 40.835 3,3% 3,0% 0,5% 0,9% 7,7% 12,1% 10.579 11.311 904 2.604 25.398 34.716 3,1% 3,3% 0,3% 0,8% 7,5% 10,2% 586 (1.122) 828 331 623 6.119 5,5% -9,9% 91,6% 12,7% 2,5% 17,6% 1.136 41.971 0,3% 12,4% (3.421) 31.295 -1,0% 9,2% 4.557 10.676 133,2% 34,1% 12.336 29.635 3,7% 8,8% 13.307 17.988 3,9% 5,3% (971) 11.647 -7,3% 64,7% (289) 29.346 -0,1% 8,7% (161) 17.827 0,0% 5,2% (128) 11.519 -79,5% 64,6% (1.781) 27.565 -0,5% 8,2% 838 18.665 0,2% 5,5% (2.619) 8.900 n.a. 47,7% Ammortamento imm. immateriali Ammortamento immob. materiali Perdite e rischi su crediti Accantonamenti per rischi Totale ammortamenti e accan.ti EBIT Proventi e oneri finanziari Risultato ante imposte Imposte Utile/(Perdita) attività in funzionamento Utile /(Perdita) attività cessate/destinate a essere cedute Utile/(Perdita) di periodo Minorities Risultato netto di Gruppo Delta -0,8% Il valore dei ricavi dell’esercizio è sostanzialmente stabile (-0,8% rispetto al 2009) e pari a 337,3 milioni di Euro, risultato di andamenti diversi tra le tre unità di business. Di seguito si riporta l’analisi dei ricavi per natura e Business Unit. 22 Euro / 1000 RICAVI: Totale gestione aeroportuale Totale gestione infrastrutture Totale food & beverage e retail Intercompany t ra SBU diverse Totale 12/2010 Inc. % 12/2009 Inc. % Delta Delta % 117.861 35,0% 114.384 33,6% 30.877 9,2% 28.987 8,5% 199.076 59,0% 206.441 60,7% (10.562) -3,1% (9.736) -2,9% 337.252 100,0% 340.076 100,0% 3.477 1.890 (7.365) (826) (2.824) 3,0% 6,5% -3,6% 8,5% -0,8% Il risultato operativo lordo (EBITDA), pari a 66,9 milioni di Euro, evidenzia una crescita del 11,2% rispetto all’esercizio precedente. L’incidenza sul fatturato passa dal 17,7% del 2009 al 19,8% del 2010. Il risultato è stato ottenuto grazie al miglioramento della performance da parte di tutte le unità di business come si evince dal grafico seguente: Il risultato operativo (EBIT), pari a circa 40,8 milioni di Euro, evidenzia un aumento di Euro 6,1 milioni rispetto al 2009, con un incremento percentuale pari al 17,6%. Il risultato ottenuto assorbe l’effetto del blocco del traffico nel mese di aprile legato alla nube vulcanica che ha comportato una riduzione della redditività lorda del gruppo stimata in 1,4 milioni di Euro. Si ricorda come al fine di un’adeguata lettura dei risultati economici del Gruppo occorre considerare le eterogenee caratteristiche dei principali settori di attività che sono oggetto di distinte e specifiche descrizioni nelle pagine che seguono. Il risultato prima delle imposte (e delle attività cessate/destinate alla cessione) è pari a Euro 42 milioni (12,4% sul valore dei ricavi) ed evidenzia un aumento pari a circa Euro 10,7 milioni, rispetto all’esercizio 2009. Il risultato in esame beneficia un saldo della gestione finanziaria positivo per circa Euro 1,1 milioni, confrontato con un saldo negativo pari ad Euro 3,4 milioni, registrato nell’esercizio precedente. Oltre all’effetto positivo dato dai minori tassi di interesse medi applicati nel 2010, la gestione finanziaria ha beneficiato anche della positiva valutazione ad equity delle società collegate passata da 93 mila Euro del 2009 a 3,2 milioni di Euro del 2010, grazie in particolare alla valutazione della quota del 27,65% detenuta nell’aeroporto di Charleroi il cui effetto positivo vale circa 2,4 milioni di Euro. 23 Il risultato derivante da attività cessate/destinate ad essere cedute incorpora, per Euro 289 mila, la perdita di alcuni punti vendita della controllata Airest S.r.l., per i quali è prevista la dismissione, entro il termine dell’esercizio successivo. Il risultato netto di competenza del Gruppo è pari a 27,6 milioni di Euro, in aumento di 8,9 milioni di Euro rispetto ai 18,7 milioni di Euro dell’esercizio 2009, portando l’incidenza sui ricavi dal 5,5% al 8,2%. Stato patrimoniale di Gruppo riclassificato Euro / 1000 Immobilizzazioni materiali Diritti in concessione Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni finanziarie TOTALE IMMOBILIZZAZIONI Fondo TFR Fondi per rischi e imp. differite CAPITALE FISSO OPERATIVO Magazzino Crediti verso clienti Crediti tributari e imposte differite Altri crediti e altre attività a breve Debiti verso fornitori e acconti Debiti tributari Debiti v/ istituti previd. e sicurezza sociale Altri debiti TOTALE CAP.CIRC.NETTO OP. ATTIVITA’ E PASSIVITA’ NON FINANZIARIE NETTE DESTINATE A ESSERE CEDUTE TOT. CAPITALE INVESTITO Patrimonio netto di gruppo Patrimonio netto di terzi PATRIMONIO NETTO Cassa e attività a breve Debiti verso banche a breve Debiti verso banche a lungo Debiti verso altri finanziatori Debiti finanziari verso società del gruppo e correlate ATTIVITA’ E PASSIVITA’ FINANZIARIE NETTE DESTINATE A ESSERE CEDUTE TOTALE POSIZIONE FIN.NETTA TOT. FONTI FINANZIARIE 31-dic-10 105.974 159.064 148.994 28.738 442.770 (8.346) (38.192) 396.232 12.218 36.938 25.282 21.635 (60.642) (10.556) (5.389) (34.746) (15.260) 31-dic-09 (*) Variazione Variazione % 106.581 (607) -0,6% 157.502 1.562 1,0% 153.425 (4.431) -2,9% 26.659 2.079 7,8% 444.167 (1.397) -0,3% (8.928) 582 -6,5% (42.475) 4.283 -10,1% 392.764 3.468 0,9% 11.217 1.001 8,9% 35.836 1.102 3,1% 18.946 6.336 33,4% 21.072 563 2,7% (61.305) 663 -1,1% (3.561) (6.995) 196,4% (5.223) (166) 3,2% (29.848) (4.898) 16,4% (12.866) (2.394) 18,6% 85 (283) 368 130,0% 381.057 291.361 28.289 319.650 (18.370) 18.101 51.687 4.993 5.053 379.615 284.729 26.471 311.200 (29.999) 51.047 37.228 5.849 4.331 1.442 6.632 1.818 8.450 11.629 (32.946) 14.459 (856) 722 0,4% 2,3% 6,9% 2,7% -38,8% -64,5% 38,8% -14,6% 16,7% (57) (41) (16) 39,0% 61.407 381.057 68.415 379.615 (7.008) 1.442 -10,2% 0,4% (*) I dati al 31 dicembre 2009 sono stati riesposti a seguito dell’adozione dell’IFRIC 12 e dell’IFRS 3 rivisto. La struttura patrimoniale del gruppo rimane sostanzialmente inalterata rispetto alla struttura del 2009. La solidità della struttura finanziaria del Gruppo si è rinforzata migliorando ulteriormente il rapporto tra debiti finanziari netti e mezzi propri che passa da 0,22 del dicembre 2009 a 0,19 del 2010. Il capitale fisso operativo è rimasto sostanzialmente stabile. Gli investimenti netti in immobilizzazioni materiali ed immateriali sono rimasti nei limiti degli ammortamenti e così ripartiti tra le diverse unità di business: Gestione Aeroportuale per 24 circa 15,9 milioni di Euro, in connessione ad interventi infrastrutturali, Gestione Infrastrutture per circa Euro 0,8 milioni, e Food & Beverage and Retail per circa 7,5 milioni di Euro, in relazione alle ristrutturazioni e nuove aperture di punti vendita avvenute nel corso dell’esercizio. Il capitale circolante netto operativo si mantiene sui livelli del dicembre 2009 dimostrando una attenzione marcata alla gestione dei crediti in un periodo dove, come già detto, la ripresa è ancora debole e le difficoltà finanziarie degli operatori rimangono attuali. Il patrimonio netto, pari a Euro 319,7 milioni, è in aumento di Euro 8,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2009, e la sua movimentazione risente principalmente dei seguenti fenomeni: • il pagamento di dividendi, effettuato nel corso del primo semestre agli azionisti per un ammontare pari ad Euro 16,4 milioni; • il riacquisto di azioni proprie avvenuto nell’esercizio, per un ammontare pari ad Euro 4,7 milioni; • il risultato dell’esercizio, pari ad Euro 29,3 milioni. Posizione finanziaria netta La posizione finanziaria netta di Gruppo risulta a debito per 61,4 milioni di Euro in miglioramento di 7 milioni rispetto al saldo del 31 dicembre 2009. (Migliaia di Euro) Cassa e altre disponibilità liquide * Altre attività finanziarie Attività finanziarie destinate ad essere cedute Attività a breve 31-12-10 17.347 1.023 57 18.427 31-12-09 29.098 901 41 30.040 ** Debiti bancari * Altre passività finanziarie quota corrente Passività a breve 18.101 5.969 24.070 51.047 5.482 56.529 ** Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente Debiti finanziari verso altri al netto della quota corrente Passività a lungo Posizione finanziaria netta 51.687 4.077 55.764 (61.407) 37.228 4.698 41.926 (68.415) * di cui passività nette per valutazione a fair value contratti derivati ** Totale debiti lordi verso banche 261 69.788 575 88.275 Le attività a breve disponibili alla data sono pari a Euro 18,4 milioni con una diminuzione di Euro 12 milioni rispetto a dicembre 2009. L’indebitamento finanziario è ripartito tra passività a breve termine, pari a Euro 24 milioni, ed a lungo termine, pari a Euro 55,8 milioni. Si fa notare come il confronto con i dati al 31 dicembre 2009 risente di una diversa classificazione delle quote a breve e lungo termine dei finanziamenti esistenti, in applicazione del principio contabile internazionale IAS 32; infatti in attesa del waiver da parte della banca finanziatrice, necessario a fronte del mancato rispetto di alcuni covenants, ricevuto successivamente alla data di bilancio, si era riclassificato tra i debiti a breve termine una quota pari a 32,4 milioni. Nei dati al 31 dicembre 2010 si è proceduto invece alla classificazione delle quote di rimborso secondo il loro piano originario. 25 Analizzando in dettaglio il rendiconto finanziario, si può notare come il saldo delle disponibilità liquide (differenza tra “Cassa e altre disponibilità liquide” e “Debiti bancari a breve”, esclusa la quota a breve termine dei finanziamenti) sia passato da circa Euro 26,7 milioni di fine 2009 a Euro 17,1 milioni al 31 dicembre 2010. Nel periodo si è provveduto al rimborso di quote di finanziamenti per circa 16,3 milioni. La gestione operativa ha generato dei flussi per circa Euro 52,3 milioni, mentre l’attività di investimento in immobilizzazioni ha assorbito circa 24 milioni di Euro. Ulteriori uscite finanziarie che hanno caratterizzato l’esercizio sono relative al pagamento dei dividendi, per Euro 16,4 milioni ed all’acquisto di azioni proprie per 4,7 milioni di Euro, sulla base del piano di riacquisto di azioni proprie deliberato dall’Assemblea degli azionisti in data 5 febbraio 2009 e rinnovato in data 7 luglio 2010. I debiti netti per valutazione a fair value delle coperture sul rischio di volatilità dei tassi di interesse sono pari a Euro 0,3 milioni, confrontati con debiti netti per Euro 0,6 milioni alla fine dell’esercizio precedente, e sono inclusi nella voce “Altre passività finanziarie quota corrente”. Il totale dei finanziamenti bancari in essere del Gruppo è pari a 69,8 milioni di Euro le cui quote in scadenza nei prossimi 12 mesi sono pari a Euro 17,9 milioni, dei quali Euro 10,9 milioni relativi alla Capogruppo. Il valore delle quote di finanziamento con rimborso oltre l’anno, è pari a Euro 51,7 milioni, dei quali Euro 7,2 milioni oltre i cinque anni. I finanziamenti a medio-lungo termine sono oggetto di coperture (IRS) contro il rischio di incremento dei tassi di interesse per circa il 13% del loro valore complessivo in quota capitale. Nel corso dell’esercizio 2010 non sono stati accesi nuovi finanziamenti. Garanzie prestate Nella seguente tabella è riportata la situazione riepilogativa delle garanzie prestate dal Gruppo SAVE alla data del 31 dicembre 2010. Garanzie rilasciate Valori in Euro migliaia Fideiussioni: - a garanzia di contratti di locazione - a garanzia crediti/debiti di natura erariale - altre Ipoteche Totale garanzie rilasciate Importo 25.443 24.160 744 539 15.142 40.585 Al 31 dicembre 2010, le garanzie rilasciate dal Gruppo SAVE ammontano a circa Euro 40,6 milioni e si riferiscono principalmente a: • fideiussioni a garanzia di contratti di locazione/subconcessioni per Euro 24,2 milioni; • fideiussioni a garanzia di crediti o debiti di natura erariale per Euro 0,7 milioni; • altre fideiussioni, prevalentemente a garanzia del buon esito di lavori, per Euro 0,5 milioni; • ipoteche per Euro 15,1 milioni. 26 Risorse umane Di seguito l’analisi dei collaboratori del Gruppo. 31/12/2010 Organico Ricavi operativi e altri proventi Full Time Part Time Gestione Aeroportuale Gestione infrast rut ture Food & Beverage and Retail TOTALE TOTALE ORGANICO 646 94 117 7 1.376 695 2.139 796 2.935 31/12/2009 Full Time Part Time 644 74 125 5 1.353 647 2.122 726 2.848 Variazione Full Part Time Time 2 (8) 23 17 20 2 48 70 87 Il personale in forza al 31 dicembre 2010, inclusi sia i dipendenti full time che parttime, nonché i dipendenti assunti con contratto a tempo determinato, è stato sopra indicato pari a 2.935 collaboratori, con un incremento di 87 unità rispetto al 31 dicembre 2009. Tale aumento a livello occupazionale è ascrivibile principalmente al settore Food & Beverage and Retail, in relazione all’apertura di nuovi punti vendita sia in Italia che all’estero ed al potenziamento della struttura già esistente. Il full time equivalent dell’organico complessivo al 31 dicembre 2010 è di 2.630 unità, contro 2.566 unità dell’anno 2009. Organico al 31/12/2010 Dirigenti Quadri Impiegati Operai Apprendisti TOTALE TOTALE ORGANICO Gestione Gestione Food & Beverage Aeroportuale Infrastrutture and Retail Full Part Full Part Full Part Time Time Time Time Time Time 18 5 21 40 34 50 421 76 78 7 239 43 166 18 1.064 632 1 2 20 646 94 117 7 1.376 695 740 124 2.071 Variazione Full Part Time Time 44 124 738 126 1.230 650 3 20 2.139 796 2.935 Eventi successivi alla chiusura dell’Esercizio Successivamente alla data di chiusura del presente bilancio non si sono verificati eventi di rilievo tali da rendere l’attuale situazione patrimoniale e finanziaria sostanzialmente difforme ovvero tale da richiedere modifiche od integrazioni al bilancio. Le previsioni di evoluzione della Gestione Pur nell’ambito dell’incertezza determinata dalla situazione generale dell’economia internazionale ed italiana in particolare, il gruppo intende continuare la sua azione volta alla creazione di valore per l’azionista attraverso una crescita dei volumi e della redditività in tutte le unità di business in cui opera. 27 28 Analisi per Unità di Business 29 Gestione aeroportuale I dati Assaeroporti relativi all’anno 2010 indicano una crescita complessiva del traffico passeggeri del 7,0% rispetto all’anno precedente, con quasi 140 milioni di passeggeri (i movimenti crescono dell’1,3%). Aeroporti italiani - Suddivisione per categoria Hubs * Aeroporti di media dimensione ** Aeroporti con traffico prevalente FR *** Altri TOTALE CY 2009 51.360.091 47.880.417 20.946.464 10.500.378 130.687.350 CY 2010 55.285.331 50.375.699 22.157.797 11.972.369 139.791.196 Var. % ‘10/’09 7,6% 5,2% 5,8% 14,0% 7,0% Fonte: Assaeroporti, ADI-Sabre * Hubs: Roma Fiumicino, Milano Malpensa ** Aeroporti con più di 3 MM pax e % Ryanair <50%: Bologna, Bari, Cagliari, Catania, Milano Linate, Napoli, Palermo, Torino, Venezia, Verona. *** Aeroporti con % Ryanair >50%: Alghero, Bergamo, Brescia, Roma Ciampino, Pisa, Pescara, Treviso, Trapani. Si evidenziano i cambiamenti della distribuzione del traffico tra le differenti tipologie di aeroporti italiani. I grandi aeroporti riprendono a crescere nel corso dell’anno, sia grazie alla ripresa internazionale, sia grazie a Easyjet e Lufthansa Italia che operano sullo scalo di Milano Malpensa. Sempre più forte è la presenza di Ryanair sul mercato italiano (si veda la crescita dei piccoli aeroporti), che ha un market share del 17% sul traffico a livello di sistema aeroportuale italiano. Il Sistema Aeroportuale di Venezia (che comprende gli aeroporti di Venezia e Treviso) si conferma anche nel 2010 come terzo sistema aeroportuale italiano dopo Roma e Milano, con oltre 9 milioni di passeggeri, con un incremento del 6,2% rispetto al 2009. Venezia, con 6,87 milioni di passeggeri e una crescita del 2,3%, si colloca in quinta posizione tra gli aeroporti italiani dopo Roma, il sistema milanese e Bergamo (aeroporto a vocazione low-cost). Treviso cresce del 21% nell’anno, superando i 2,1 milioni di passeggeri. Lo scalo di Venezia, vista l’alta percentuale di voli internazionali, è stato tra i più colpiti tra gli aeroporti italiani dagli effetti della nube vulcanica proveniente dall’Islanda nel mese di aprile e dalle chiusure per neve di molti aeroporti europei tra novembre e dicembre. Sistema aeroportuale Venezia Nel corso del 2010 il Sistema Aeroportuale di Venezia ha trasportato complessivamente 9.021.131 passeggeri, con un incremento del 6,2% rispetto all’anno precedente, a fronte di movimenti in crescita del 1,2% (95.280 movimenti complessivi). 30 Andamento del traffico Nella tabella seguente si evidenziano i principali indici di traffico per l’anno 2010, comparati con i dati riferiti al 2009, relativi al sistema aeroportuale e alle singole società Save S.p.A. e Aer Tre S.p.A.. Analisi traffico per scalo SISTEMA AEROPORTUALE VENEZIA Progressivo al mese di dicembre Inc. % 2010 2009 su sistema Inc. % su sistema V. % ’10/’09 SAVE Movimenti Passeggeri Tonnellaggio Merce (Tonnellate) 74.692 6.868.968 4.614.269 37.611 78% 76% 80% 93% 75.800 6.717.600 4.583.703 32.533 80% 79% 83% 92% -1,5% 2,3% 0,7% 15,6% AERTRE Movimenti Passeggeri Tonnellaggio Merce (Tonnellate) 20.588 2.152.163 1.160.369 2.933 22% 24% 20% 7% 18.377 1.778.364 936.731 2.761 20% 21% 17% 8% 12,0% 21,0% 23,9% 6,2% SISTEMA Movimenti Passeggeri Tonnellaggio Merce (Tonnellate) 95.280 9.021.131 5.774.638 40.544 Analisi traffico per tipologia 94.177 8.495.964 5.520.434 35.294 1,2% 6,2% 4,6% 14,9% SISTEMA AEROPORTUALE VENEZIA Progressivo al mese di dicembre 2010 2009 V. % ’10/’09 Linea Movimenti (nr) Passeggeri (nr) Merce (tons) Posta (tons) Aerei (tons) 82.901 8.775.345 40.410 134 5.520.950 80.002 8.186.459 34.030 1.265 5.187.281 3,6% 7,2% 18,7% -89,4% 6,4% Charter Movimenti (nr) Passeggeri (nr) Aerei (tons) 1.728 224.832 130.826 2.450 286.628 206.449 -29,5% -21,6% -36,6% Aviazione generale Movimenti (nr) Passeggeri (nr) Aerei (tons) 10.651 20.954 122.862 11.725 22.877 126.704 -9,2% -8,4% -3,0% Dati di traff. complessivi Movimenti (nr) Passeggeri (nr) Merce/Posta (tons) Aerei (tons) 95.280 9.021.131 40.544 5.774.638 94.177 8.495.964 35.294 5.520.434 1,2% 6,2% 14,9% 4,6% 31 Venezia I passeggeri dell’aeroporto di Venezia nell’esercizio 2010 sono stati 6.868.968, in incremento del 2,3% rispetto all’anno precedente. I movimenti sono stati 74.692 (-1,5% rispetto al 2009). La nube vulcanica proveniente dall’Islanda ha provocato la chiusura aeroportuale per alcuni giorni nel corso del mese di aprile e la perdita di passeggeri è stata stimata in oltre 85mila passeggeri, con la cancellazione di 800 movimenti. Il traffico di linea domestico si presenta in incremento dell’11%, sia grazie alle operatività di Easyjet sulle destinazioni Roma e Napoli, sia grazie ai passeggeri trasportati da Alitalia e Meridiana sul mercato nazionale. Il traffico di linea internazionale si presenta sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente (+0,4%). Esaminando la ripartizione del traffico tra nazionale e internazionale si conferma nuovamente la valenza internazionale dello scalo veneziano: il 72% dei passeggeri vola infatti verso destinazioni europee ed intercontinentali, a fronte di una quota di mercato del 57% a livello di sistema aeroportuale italiano. Nel corso dell’anno sono state attivate nuove operatività sullo scalo veneziano: Alitalia ha introdotto nuove destinazioni e frequenze sul mercato domestico e Meridiana ha iniziato ad operare su Palermo dalla stagione invernale. Per quanto riguarda il mercato internazionale nel corso della stagione estiva sono state aperte le destinazioni East Midlands operato da BMI Baby, Manchester da Jet2.com, Casablanca da Jet4you.com, Bucarest Otopeni operato da Carpatair, Barcellona e Malaga da Spanair. Air Transat, che vola da Venezia per il Canada, ha incrementato l’operatività nel corso della stagione estiva 2010, attivando voli non-stop sia per Toronto che per Montreal. A inizio stagione invernale il vettore Tunisair ha iniziato ad operare la rotta Tunisi, Easyjet ha aperto i voli per Basilea e Belle Air Europe ha iniziato a volare su Tirana e Pristina. Dalla stagione invernale il vettore Turkish Airlines ha incrementato il numero di frequenze su Istanbul (diventate 10). Inoltre Emirates, sempre a partire dalla stagione invernale, ha introdotto la first class sui sui voli da e per Venezia. Il vettore Eagles Airlines ha iniziato ad operare con base a Venezia nel corso dell’estate su Crotone, Reggio Calabria e Lamezia Terme (con un numero limitato di movimenti), a cui si sono aggiunte nella stagione invernale le destinazioni Catania, Roma Fiumicino e Pristina. Il traffico charter si presenta in calo per un effetto sostituzione con i voli di linea low-cost. Il traffico cargo si presenta in forte ripresa ed è cresciuto complessivamente del 20% (posta esclusa) nel corso del 2010: il traffico via aerea presenta dati in incremento del 16% grazie alla merce trasportata dai vettori di linea (in particolare grazie a Emirates, primo vettore a Venezia per traffico cargo, a Delta Air Lines e alla ripresa di Alitalia) e ai flussi merce di UPS. Il traffico cargo via camion cresce del 34%, soprattutto grazie al vettore Lufthansa, che ha registrato un forte incremento dei volumi in export verso i suoi hubs di Monaco e Francoforte. 32 Principali aree di destinazione Di seguito viene indicata la suddivisione del traffico dell’aeroporto di Venezia tra destinazioni nazionali, destinazioni facenti parte dell’Unione Europea e destinazioni extra-Unione Europea. Aree di destinazione/provenienza Traffico nazionale Traffico UE Traffico extra-UE Passeggeri 2010 1.903.823 4.051.612 899.160 var. % ’10/’09 10,9% -3,7% 15,7% TOTALE AV. COMM.LE 6.854.595 2,3% 14.373 -9,7% 6.868.968 2,3% Aviazione generale TOTALE Traffico UE Il mercato inglese perde il 18% del traffico rispetto all’anno precedente, parzialmente compensato dalla crescita dei mercati francese e spagnolo. Traffico Extra-UE Il traffico extra-UE si presenta complessivamente in incremento del 16% rispetto all’anno precedente e rappresenta il 13% del traffico complessivo. Da notare in particolare quanto segue: • il volo per Dubai operato da Emirates ha trasportato quasi 190mila passeggeri verso Dubai e il Medio/Estremo Oriente e l’Australia, con traffico in incremento del 27% e riempimento medio voli dell’85%; dalla stagione invernale 2010 è stata introdotta la first class anche a Venezia • il traffico con gli Stati Uniti ha registrato più di 200 mila passeggeri sulle rotte New York JFK, Atlanta e Philadelphia, in crescita dell’1% rispetto al 2009 e con un tasso di riempimento medio dell’82% • i voli operati da Air Transat nel corso della stagione estiva hanno trasportato verso il Canada (Toronto e Montreal) oltre 27 mila passeggeri, con un tasso di riempimento voli del 93% • Turkish Airlines ha aumentato l’operatività verso Istanbul (10 frequenze settimanali a partire dalla stagione invernale); i passeggeri verso la Turchia nel corso dell’anno sono stai quasi 90 mila (+12% rispetto al 2009) • il vettore Tunisair ha iniziato ad operare la rotta Tunisi a partire dalla stagione invernale (tre frequenze settimanali), con un fattore di riempimento medio del 58% tra novembre e dicembre. 33 A completamento di quanto sopra, si allega di seguito la tabella con la suddivisione per paese del traffico complessivo dell’aeroporto di Venezia. Paese Paese di destinazione/provenienza Pax Var. % Italia Francia Germania Spagna Inghilterra Olanda USA Emirati Arabi Uniti Svizzera Austria Altri 2010 1.903.992 953.490 948.968 779.060 645.673 209.585 207.815 187.749 186.505 106.834 725.093 ’10/’09 10,9% 4,4% -0,4% 1,7% -18,3% -4,5% 1,3% 27,3% -1,7% 5,6% 3,6% Totale av. comm.le 6.854.595 2,3% I passeggeri su destinazioni nazionali rappresentano il 28% del traffico complessivo dello scalo. La quota di traffico domestico ha registrato un incremento nel corso del 2010, grazie alla ripresa del traffico Alitalia e alle operatività di Meridiana e Easyjet. Dal mese di agosto il vettore Eagles Airlines ha iniziato ad operare sul mercato domestico. Principali vettori Si allega la tabella con la suddivisione del traffico per i principali vettori dell’aeroporto di Venezia. Principali vettori Vettore Pax Var. % Alitalia / Airone Easyjet Lufthansa Air France Iberia (1) Vueling / Clickair (1) British Airways Windjet Air Berlin / Tuifly.com Altri 2010 1.104.579 953.887 599.796 558.598 323.259 293.041 292.796 267.232 241.213 2.220.194 ’10/’09 10,5% 14,7% 4,7% -0,3% -18,3% 10,2% -3,0% -9,9% -12,8% 0,9% Totale av. comm.le 6.854.595 2,3% (1) Nel 2009 Clickair incluso in Iberia La nuova Alitalia si conferma primo vettore dello scalo di Venezia con un incremento del traffico su destinazioni domestiche del 10% rispetto al 2009. Il vettore rappresenta il 16% del traffico complessivo dello scalo veneziano. Secondo vettore è Easyjet, che cresce del 15% sull’anno precedente e raggiunge quasi 1 milione di passeggeri, con una quota di mercato del 14%, anche grazie alle operatività sul mercato domestico (Roma e Napoli). 34 I vettori Air Berlin/Tuifly.com e Vueling/Clickair, che sono stati coinvolti in operazioni di fusione, hanno sperimentato una fase di consolidamento e razionalizzazione del traffico, con riduzione di movimenti e passeggeri (nel 2009 Clickair era incluso in Iberia). Treviso L’aeroporto di Treviso registra un incremento del traffico passeggeri del 21% nel corso dell’anno 2010, con oltre 2,1 milioni di passeggeri, confermando il trend crescente degli ultimi anni (i movimenti sono stati 20.588, +12% rispetto al 2009). La nube vulcanica proveniente dall’Islanda ha provocato la chiusura aeroportuale di 4,5 giorni nel corso del mese di aprile, con una perdita di 35mila passeggeri e la cancellazione di 250 movimenti. Inoltre nei mesi di novembre e dicembre la chiusura di molti aeroporti europei per neve ha causato ulteriori cancellazioni di voli da e per lo scalo trevigiano. Le destinazioni di linea operative dallo scalo trevigiano nel corso del 2010 sono state 44 (di cui 7 nazionali). Ryanair ha trasportato oltre 1,5 milioni di passeggeri nel corso del 2010, con un incremento del 9% rispetto all’anno precedente e con un market share del 74%. Il vettore ha operato nel corso dell’anno 30 destinazioni, di cui 7 nazionali (Roma CIA non più operativa nel corso dell’anno). L’incidenza dello scalo di Treviso sul traffico totale del Sistema Aeroportuale di Venezia cresce al 24%, anche grazie alle nuove operatività sia domestiche che europee. Ryanair ha introdotto nuove destinazioni nel corso dell’anno: nei primi mesi dell’anno sono state aperte le nuove destinazioni domestiche Bari e Brindisi. Dalla stagione estiva sono state inaugurate nuove rotte internazionali: Leeds, Alicante, Bristol, Oslo, Malaga, Reus, Ibiza e East Midlands. Ulteriori nuove rotte sono diventate operative dalla stagione invernale: Palermo, Barcellona BCN, Siviglia, Marsiglia e Valencia. Wizzair ha operato 10 destinazioni verso l’Est Europa nel corso dell’anno (tra cui Varsavia e Leopoli operative dalla stagione estiva). All’avvio della stagione invernale sono state chiuse le due rotte sulla Polonia Varsavia e Katowice. Il vettore ha più che raddoppiato i volumi di traffico rispetto all’anno precedente (più di 350mila passeggeri nel corso del 2010) e rappresenta il 16% del traffico totale dello scalo trevigiano. Per quanto riguarda il traffico charter, si registra un calo del traffico verso il Mar Rosso. La strategia I primi mesi dell’anno 2010 sono stati caratterizzati dal recupero definitivo della carenza di operatività domestica: Alitalia, Meridiana e Easyjet hanno coperto il vuoto creato in origine dal fallimento di Alpi Eagles e poi di Myair.com. E’ stato stipulato un accordo per rafforzare il network nazionale di Alitalia, che ha portato come risultato la crescita del traffico domestico in termini di destinazioni e frequenze. Inoltre per incrementare sia i voli domestici che i collegamenti internazionali dello scalo veneziano è stato istituito il concorso ‘Vola via Venezia’ come mezzo per spingere i transiti attraverso lo scalo di Venezia. Il secondo semestre ha visto i risultati del continuo interesse ed impegno verso il mercato internazionale, con particolare attenzione verso gli hubs a medio raggio: Tunisair ha iniziato ad operare sullo scalo veneziano e Turkish Airlines ha aumentato il numero di frequenze settimanali. Inoltre Emirates ha introdotto la prima classe sui propri voli, prima volta per Venezia: questo risultato conferma la bontà del territorio e del bacino d’utenza aeroportuale per il business travel. 35 La strategia per il prossimo anno vede Save fortemente impegnata: - nel rafforzamento di Easyjet a Venezia; - nell’incremento dell’offerta lungo raggio, attraverso: • il nuovo collegamento con Doha operato da Qatar Airways, al fine di potenziare i collegamenti verso Medio Oriente ed il Far East; • il potenziamento dell’offerta voli per il Canada; • l’incremento delle operatività stagionali con gli Stati Uniti; • un collegamento durante tutto l’anno con un hub del Nord-Est degli Stati Uniti; • la prosecuzione della trattativa per un collegamento tra Venezia e la Cina. Per quanto riguarda Treviso, la strategia è quella di attirare nuovi vettori sullo scalo trevigiano, riducendo la dipendenza da Ryanair e continuando ad ampliare il ventaglio di destinazioni low-cost. Aeroporto di Charleroi Dal dicembre 2009 il Gruppo SAVE detiene una quota del capitale pari al 27,65% della società Brussels South Charleroi Airport (BSCA), che gestisce lo scalo belga di Charleroi. Tale partecipazione è posseduta, in partnership con Holding Communal (finanziaria delle municipalità belghe), attraverso Belgian Airports, di cui il gruppo detiene il 65%, e rappresenta l’unico esempio di partecipazione in una società di gestione aeroportuale estera da parte di una società italiana. Vi esponiamo qui di seguito alcuni dati di traffico anche della società belga. Il traffico passeggeri dell’aeroporto di Charleroi nel 2010 è stato pari a 5.195.272, registrando un incremento del 32% sul 2009. Si conferma quindi l’ottimo trend degli ultimi anni, con un tasso medio di crescita che, nel periodo 2000-2010, è stato pari al 35%. Le destinazioni di linea operative dallo scalo belga nel corso del 2010 sono state 93. Il principale vettore operativo sullo scalo è stato Ryanair che ha trasportato circa 4,3 milioni di passeggeri nel corso del 2010, con un incremento del 33% rispetto all’anno precedente e con un market share dell’ 83%. Il vettore ha operato nel corso dell’anno 69 destinazioni. Ryanair ha introdotto nuove destinazioni nel corso dell’anno: ha potenziato le rotte sulla Spagna, avviando Barcellona, Fuerteventura, Ibiza e Siviglia (stagione estiva) e ha avviato nuove destinazioni come Bari, Goteborg, Kaunas, Kos (stagione estiva), Cracovia (stagione estiva), Lappeeranta, Larnaca, Nador (stagione estiva), Oujda, Verona, Zadar. Il secondo operatore con circa l’8% è Wizzair che ha introdotto nuovi voli per Al Holceima e Tolone (stagione estiva), Algeri, Antalya, Fez, Heraklion, Istanbul, Rodi, Tangeri. 36 Conto economico della Business Unit Gestione Aeroportuale Euro / 1000 Ricavi operativi e altri proventi 2010 2009 117.861 100,0% 114.384 100,0% Delta 3.477 3,0% Per materie prime e merci 1.796 1,5% 2.320 2,0% (524) -22,6% Variazioni prodotti in corso di lavorazione e lavori in corso su ordinazione Per servizi Per godimento di beni di terzi Costo del lavoro Oneri diversi di gestione Totale costi operativi EBITDA (291) -0,2% 252 0,2% (543) -215,5% 30.654 4.290 34.671 1.505 72.625 45.236 26,0% 3,6% 29,4% 1,3% 61,6% 38,4% 28.895 4.890 32.579 1.362 70.298 44.086 25,3% 4,3% 28,5% 1,2% 61,5% 38,5% 1.759 (600) 2.092 143 2.327 1.150 6,1% -12,3% 6,4% 10,5% 3,3% 2,6% Ammortamento imm. immateriali 5.949 5,0% 5.402 4,7% 547 10,1% Ammortamento immob. materiali Perdite e rischi su crediti Accantonamenti per rischi Totale ammortamenti e accan.ti EBIT 3.267 811 2.516 12.543 32.693 2,8% 0,7% 2,1% 10,6% 27,7% 3.537 309 2.419 11.667 32.419 3,1% 0,3% 2,1% 10,2% 28,3% (270) 502 97 876 274 -7,6% 162,5% 4,0% 7,5% 0,8% Proventi e oneri finanziari 2.839 2,4% (37) 0,0% 2.876 n.a. Risultato ante imposte 35.532 30,1% 32.382 28,3% 3.150 9,7% Imposte 11.714 9,9% 10.678 9,3% 1.036 9,7% Utile/(Perdita) attività in funzionamento 23.818 20,2% 21.704 19,0% 2.114 9,7% Utile /(Perdita) attività cessate/destinate a essere cedute 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 23.818 20,2% 21.704 19,0% 2.114 9,7% Utile/(Perdita) di periodo Di seguito viene presentata l’analisi dettagliata dei ricavi con indicazione dei principali fenomeni. 12/2010 12/2009 Delta% Delta Euro / 1000 totale venezia treviso altri totale venezia treviso altri totale venezia treviso altri totale Aeronautici 67.056 56.299 10.757 0 64.204 55.482 8.722 0 2.852 817 2.035 0 4,4% Deposito Movimentazione Merci 3.568 3.327 241 0 3.368 3.106 262 0 200 221 -21 0 5,9% Handling 2.060 590 1.470 0 1.982 616 1.366 0 78 -26 104 0 3,9% Ricavi Aeronautici 72.684 60.216 12.468 0 69.554 59.204 10.350 0 3.130 1.012 2.118 0 4,5% -40,9% Biglietteria 17 0 477 459 18 0 -195 -194 -1 0 Parcheggi 10.666 9.585 282 265 1.081 0 9.759 9.172 587 0 929 435 494 0 9,5% Commerciale Marketing 22.139 19.670 2.469 0 21.090 18.860 2.230 0 830 591 239 0 3,9% Pubblicità 1.237 1.237 0 Ricavi Non Aeronautici 34.324 30.757 3.567 0 1.576 0 33.099 30.264 2.835 1.576 0 0 -339 -339 0 0 -21,5% 0 1.225 493 732 0 3,7% 5.382 -10 -1.345 -7,5% 2.840 -1.345 3,0% Altri ricavi 10.853 6.560 -878 477 Totale ricavi Gestione Aeroportuale 117.861 97.533 16.291 4.037 114.384 95.551 13.451 5.382 3.477 1.982 37 256 4.037 11.731 6.083 266 Nel corso del 2010 i ricavi operativi e gli altri proventi della Business Unit Gestione Aeroportuale sono pari ad Euro 117,9 milioni in crescita del 3% rispetto all’esercizio 2009. I fenomeni di maggiore rilievo, che hanno inciso sulla voce in esame, sono rappresentati da: • la crescita dei ricavi aeronautici del 4,5% sul 2009, strettamente correlata alla crescita del traffico passeggeri (6,2%); • la crescita dei ricavi non aeronautici del 3,7% determinata dall’effetto compensato derivante dall’incremento dei ricavi commerciali e per parcheggi, legato all’aumento dei posti auto in gestione, e dalla riduzione dei ricavi per pubblicità, che ha risentito del difficile momento dell’economia italiana; • Il calo degli altri ricavi, conseguenza prevalentemente della riduzione del volume di attività delle società minori. Il margine operativo lordo (EBITDA), pari a 45,2 milioni di Euro, risulta in crescita (2,6%) rispetto al dato relativo al 2009. Tale risultato è stato conseguito nonostante l’evento eccezionale causato dalla nube vulcanica che ha generato una perdita stimata in circa 1,1 milioni di Euro. Il costo del lavoro ha subito un incremento legato principalmente al rinnovo dei contratti nazionali aeroportuale e sicurezza ed al rafforzamento della struttura. L’aumento dei costi per servizi è sostanzialmente dovuto a maggiori costi per la promozione del traffico legati allo sviluppo di nuove rotte, soprattutto nel mercato domestico. Il margine operativo (EBIT), pari a 32,7 milioni di Euro, risulta sostanzialmente stabile sui valori del 2009. Rispetto a tali valori si è proceduto ad un maggior accantonamento a fondo svalutazione crediti al fine di adeguarlo ai potenziali rischi di insolvenza e revocatorie. La gestione finanziaria presenta un risultato positivo di 2,8 milioni di Euro principalmente per effetto della valutazione ad equity della partecipazione nell’aeroporto di Charleroi, che vale 2,4 milioni di Euro. Il risultato ante imposte risulta pari a Euro 35,5 milioni (30,1% dei ricavi), in aumento di Euro 3,1 milioni rispetto ai 32,4 milioni di Euro dell’esercizio 20 09 (28,3% sui ricavi). Gli investimenti sul sedime aeroportuale di Venezia e Treviso Gli investimenti complessivi realizzati dalla business unit Gestione Aeroportuale ammontano ad Euro 15,9 milioni. Tra i principali investimenti, realizzati nel corso dell’esercizio 2010, sul sedime Aeroportuale di Venezia e Treviso, sono sicuramente da menzionare: • l’investimento relativo ai nuovi impianti AVL (Aiuti Visivi Luminosi) per complessivi Euro 4 milioni; • l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica per complessivi Euro 3,1 milioni; • l’attività di riqualifica e adeguamento per la messa a norma ed in sicurezza delle infrastrutture aeroportuali in entrambi gli scali per complessivi 2,4 milioni di Euro; • gli investimenti in ambito Information Technologies, destinati all’esercizio ed alla sicurezza dell’attività, per Euro 1,1 milioni; • il ripristino della copertura del parcheggio multipiano Marco Polo Park per com- 38 plessivi Euro 0,8 milioni; • l’acquisto di mezzi operativi ed automezzi, principalmente rivolti all’attività di de - icing per un ammontare annuo di Euro 0,7 milioni; • gli investimenti relativi alla ristrutturazione dei locali in cui insisteva la precedente aerostazione per Euro 0,6 milioni; • gli investimenti relativi all’ampliamento del nuovo terminal presso lo scalo di Treviso per Euro 0,6 milioni. 39 Le modifiche del quadro normativo Novità legislative Nel corso del primo trimestre 2010 l’ENAC ha concluso positivamente l’istruttoria volta al riconoscimento per l’aeroporto di Venezia dell’anticipazione tariffaria, ex lege 191/2009. Si ricorda che la L.191/2009 (c.d. finanziaria 2010) all’art. 2, commi 200 e 201, riconosce alle società concessionarie, nelle more della stipula dei contratti di programma di cui alla Delibera CIPE 38/2007, la possibilità di ottenere un’anticipazione tariffaria dei diritti aeroportuali per imbarco passeggeri in voli all’interno e all’esterno del territorio dell’Unione Europea, nel limite massimo di 3 Euro a passeggero in partenza. La normativa in parola vincola l’anticipazione tariffaria agli investimenti infrastrutturali urgenti, relativi all’esercizio delle attività aeronautiche, ai sensi dell’art. 2 comma 200, nonché alle opere autofinanziate dalle società concessionarie, relative a progetti approvati dall’ENAC, realizzate o in corso di realizzazione, che non risultino remunerate dalle tariffe vigenti, secondo i criteri e le modalità previsti dalla delibera CIPE 38/2007, ai sensi dell’art. 2, comma 201. Conclusa l’istruttoria, risulta che ENAC abbia provveduto ad inoltrare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il prospetto degli interventi da ammettere al beneficio di legge, unitamente al foglio di calcolo dell’anticipazione tariffaria da autorizzare. Sembra, altresì, che la documentazione sopra richiamata sia stata inoltrata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al Ministero dell’Economia e delle Finanze per le valutazioni di competenza. Nel frattempo, continua il procedimento di istruttoria finalizzato alla stipula del contratto di programma. A tal ultimo riguardo, è da segnalare che, nel corso dell’attuale manovra finanziaria, è stato approvato un emendamento mirante ad estendere la portata di applicazione dell’art. 17, co., 34 bis, del D.L. 1.07.09, n. 78, convertito con modificazioni dalla L. 3.08.09, n. 102 (norma sui cd. Contratti di programma in deroga) ai sistemi aeroportuali “nazionali, di cui all’Allegato II del Reg. (CEE) n. 2408/92, e comunque con traffico superiore a otto milioni di passeggeri annui”, ricomprendendo in tal modo anche il sistema aeroportuale Venezia - Treviso. In termini di schema tariffario attualmente in vigore, in data 11.12.2010 sulla Gazzetta Ufficiale n. 289, è stato pubblicato il D.M. infrastrutture e trasporti del 4.10.2010, recante "Aggiornamento dei diritti aeroportuali per l'anno 2010", ai sensi del quale "la misura dei diritti aeroportuali di cui ai DM 8.10.2009 ...[omissis].. è aggiornata ..[omissis].. per tener conto dell'inflazione programmata relativa all'anno 2010 che, nel D.P. E.F. 2010/2013 è prevista pari a 1,5%". Ulteriore modifica legislativa ha riguardato il testo dell'articolo 21-bis del D.L. n. 248/07 (c.d. Decreto Milleproroghe), così come modificato dal c.d. Decreto Milleproroghe del 2011 che recita: "Fino all'emanazione dei decreti di cui al comma 10 dell'articolo 10 della legge 24 dicembre 1993, n. 537, come da ultimo sostituito dal comma 1 dell'articolo 11-nonies del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, da adottare entro il 31 marzo 2011, il Ministro dei Trasporti provvede, con proprio decreto, all'aggiornamento della misura dei diritti aeroportuali al tasso di inflazione programmato. L'aggiornamento della misura dei diritti decade qualora i concessionari non presentino completa istanza di stipula del contratto di programma entro il medesimo termine del 31 marzo 2011". Alla luce di tale disposizione normativa le società di gestione aeroportuale, SAVE e Aer Tre, hanno provveduto a trasmettere nel mese di dicembre 2010 ai Ministeri competenti ed all'ENAC apposita nota a mezzo della quale si evidenzia come alle stesse non sia applicabile la parte normativa che dispone la decadenza dall'aggiornamento dei diritti per mancata presentazione nel termine di completa istanza per la stipula dei contratti di programma. 40 Rinnovo della convenzione Aeroporto di Treviso Qualita’ Controllo Servizi ai Passeggeri Ambiente’ Monitoraggio rumore aeroportuale Dopo lungo e complesso iter, in data 14.10.2010 è stata finalmente sottoscritta tra ENAC ed Aer Tre S.p.A. la Convenzione per la gestione totale per quarant’anni dell’aeroporto di Treviso. In particolare, l’affidamento della concessione prevede la progettazione, lo sviluppo, la realizzazione, l’adeguamento, la gestione, la manutenzione e l’uso degli impianti e delle infrastrutture aeroportuali, comprensivi dei beni demaniali dell’aeroporto Sant’Angelo, ora Canova, di Treviso. Ai fini del decorso di tutti gli effetti di legge e per la conclusione formale del procedimento relativo all’affidamento della gestione totale, deve essere emesso, dai Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze, il decreto interministeriale di affidamento della gestione totale dello scalo di Treviso. In data 27.01.2011 il Direttore Generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha inviato una nota al Presidente dell’Ufficio di Gabinetto del Ministero e per conoscenza alla società AerTre, significando che, espletata l’istruttoria di rito, era stato inviato all’Ufficio di Gabinetto il 25.01.2011 il decreto interministeriale approvativo dell’affidamento de quo da sottoporre alla firma del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ed alla controfirma del Ministro dell’Economia e delle Finanze. I servizi ai passeggeri sono stati oggetto di osservazione e monitoraggio in accordo al piano della qualità 2010. Confermata la partecipazione al programma di benchmark internazionale di aeroporti ASQ-ACI, programma che nel 2010 ha visto la partecipazione di 154 scali. Con frequenza mensile, ed un numero molto significativo di record (oltre 5000), sono proseguite le misurazioni ed i survey per la misurazione dei 54 indicatori Carta dei Servizi, sia sullo scalo di Venezia che di Treviso. Per misurare ed analizzare l’offerta retail nel suo complesso, e valutarne aree di miglioramento o potenzialità così come nel 2009, anche nel 2010, in collaborazione con la Direzione Commerciale, è stata effettuata una analisi sul profilo del passeggero, ed il gradimento dell’offerta commerciale presso il terminal di Venezia. Questa iniziativa, rivelatasi di grande utilità, ha prodotto numerosi spunti di interesse su diverse aree direttamente ed indirettamente collegate all’offerta retail. Il monitoraggio continuo dello stato acustico del territorio circostante l’aeroporto, eseguito con quattro centraline di rilevazione fonometrica dislocate in punti carat- teristici, sia dal punto di vista tecnico, sia per la presenza di soggetti recettori, è proseguito per tutto l’anno. Tutte le attività effettuate e la notevole quantità di dati ed informazioni prodotte, è finalmente disponibile sul portale web dell’aeroporto. La pagina ambiente è aggiornata mensilmente e da questa è possibile visionare e scaricare tutti i documenti più significativi relativi alla tematica. Nel corso dell’anno, proprio per migliorare il clima acustico del territorio, è stata sviluppata una rotta di decollo alternativa alla SID attuale. Verificato centralmente da Enav, rilasciato sperimentalmente il 23 settembre e tutt’ora in uso, il nuovo percorso porta gli aeromobili a virare, immediatamente dopo il decollo, di 15° a dritta “sollevando” il territorio dalla pressione acustica che il precedente percorso causava, con evidenti benefici ambientali. L’attività di monitoraggio, è stata estesa, dal gennaio 2010, anche all’aeroporto Canova di Treviso. Ferma restando la zonizzazione aeroportuale approvata nel 2003 dalla Commissione Ambiente, si è proceduto prima con la verifica di tale zonizzazione rispetto all’attuale traffico e successivamente con l’individuazione dei siti in cui installare le centraline di rilevazione fonometrica. A seguito dello studio di impatto acustico si è deciso di installare tre centraline di monitoraggio che dal novembre 2010 sono diventate 4. 41 Monitoraggio campi elettromagnetici Nel corso del 2010 le unità di acquisizione dati hanno monitorato la situazione dell’inquinamento causato da elettrosmog confermando una buona qualità generale dell’ambiente specificatamente per questo aspetto. I valori di campo rimangono sempre compresi all’interno dei valori di soglia stabiliti dalla Regione Veneto. Monitoraggio qualità dell’aria Nel corso del 2010 è proseguita la collaborazione con il Dipartimento di Scienze Ambientali dell’università Ca’ Foscari ed il supporto dell’Ente Zona. Il progetto, che si ricorda, ha come obiettivo la misurazione delle principali emissioni di origine aeroportuale finalizzata alla stima della formazione di particolato PM10 e PM 2,5, è condotto da un gruppo di ricerca per l’analisi della dispersione di inquinanti in aria, nato all’interno del Dipartimento di Scienze Ambientali. Nel 2010 le rilevazioni sono proseguite anche con il campionamento di elementi inquinanti caratteristici che consentiranno, dopo le analisi dei campioni, di caratterizzare il contributo dell’aeroporto qualitativamente e quantitativamente. Il progetto è stato presentato in diversi seminari di carattere nazionale ed internazionale riscuotendo un certo interesse. L’esperienza fatta su Venezia è risultata di estremo interesse e proseguirà su Treviso con modalità ancora più interessanti poiché la finestra di assenza di traffico legato ai lavori sulla pista rappresenta un occasione unica per misurare e caratterizzare il contributo ambientale dovuto alle attività antropiche ed al traffico veicolare. Ricerca e Sviluppo Per garantire e massimizzare la redditività futura e lo sviluppo, Save si focalizza sull’innovazione di processo, per realizzare incrementi continuativi di efficienza e garantire un utilizzo sempre più efficace delle infrastrutture aeroportuali e un soddisfacimento sempre maggiore delle aspettative di servizio del passeggero in transito. Non sono stati capitalizzati costi per ricerca e sviluppo. Gestione infrastrutture Centostazioni S.p.A., società detenuta al 40% dalla controllata Archimede 1 S.p.A., è la società attraverso la quale il Gruppo è presente nell’attività di Gestione delle infrastrutture. La sua missione aziendale è quella di portare a termine la riqualificazione e, nel contempo, garantire la gestione ottimale dei 103 complessi di stazione di altrettante città distribuite su tutto il territorio nazionale, favorendone la valorizzazione commerciale, attraverso lo sviluppo delle svariate opportunità di business realizzabili all’interno delle stazioni. Centostazioni S.p.A., player di primo piano nel panorama delle attività complementari al trasporto ferroviario, opera principalmente attraverso tre aree di business: Sales: valorizzazione commerciale degli assets di stazione sia attraverso la messa a reddito delle aree commerciali sia attraverso l’utilizzo di impianti pubblicitari. Engineering: alla data del 31 dicembre 2010, i cantieri di valorizzazione hanno interessato complessivamente 87 stazioni per un importo di investimenti complessivi (comprendente le fasi relative alla progettazione preliminare, progettazione esecutiva, direzione lavori e realizzazione opere) pari a 152,9 milioni di Euro, suddivisi in investimenti a carico di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (per messa a norma e manutenzione straordinaria) per 96,1 milioni di Euro, ed investimenti a carico di Centostazioni S.p.A. (per valorizzazione commerciale) per 56,8 milioni di Euro. L’ammontare delle sole opere realizzate alla data del 31 dicembre 2010 è risultato pari a 127,1 milioni di Euro, di cui 79,3 milioni di competenza RFI S.p.A. e 47,8 milioni di competenza di Centostazioni S.p.A. Le opere, invece, realizzate nel 2010 ammontano a 10,1 milioni di Euro di competenza di RFI e 1,4 milioni di Euro di competenza della società. 42 Facility: gestione integrata dei servizi di Facility, che ha prodotto una migliore percezione complessiva del decoro in stazione, confermata dai risultati ottenuti a due anni dall’attivazione del Global Service, sia in termini di qualità percepita e trend di miglioramento, sia in termini di tempi medi di attivazione. Conto economico della Business Unit Gestione Infrastrutture Euro / 1000 Ricavi operativi e altri proventi Per materie prime e merci 2010 30.877 100,0% 76 2009 28.987 100,0% Delta 1.890 6,5% 0,2% 90 0,3% (14) -15,6% Variazioni prodotti in corso di lavorazione e 0 lavori in corso su ordinazione Per servizi 13.536 Per godimento di beni di terzi 6.470 Costo del lavoro 2.832 Oneri diversi di gestione 179 Totale costi operativi 23.093 EBITDA 7.784 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 43,8% 21,0% 9,2% 0,6% 74,8% 25,2% 13.582 6.401 2.729 197 22.999 5.988 46,9% 22,1% 9,4% 0,7% 79,3% 20,7% (46) 69 103 (18) 94 1.796 -0,3% 1,1% 3,8% -9,1% 0,4% 30,0% Ammortamento imm. immateriali 2.080 6,7% 2.125 7,3% (45) -2,1% Ammortamento immob. materiali Perdite e rischi su crediti Accantonamenti per rischi Totale ammortamenti e accan.ti EBIT 807 708 44 3.639 4.145 2,6% 2,3% 0,1% 11,8% 13,4% 726 318 125 3.294 2.694 2,5% 1,1% 0,4% 11,4% 9,3% 81 390 (81) 345 1.451 11,2% 122,6% -64,8% 10,5% 53,9% Proventi e oneri finanziari (284) -0,9% (762) -2,6% 478 62,7% Risultato ante imposte 3.861 12,5% 1.932 6,7% 1.929 99,8% Imposte 1.958 6,3% 1.704 5,9% 254 14,9% Utile/(Perdita) attività in funzionamento 1.903 6,2% 228 0,8% 1.675 734,6% Utile /(Perdita) attività cessate/destinate a essere cedute 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 1.903 6,2% 228 0,8% 1.675 734,6% Utile/(Perdita) di periodo I ricavi di competenza del Gruppo SAVE (pari al 40% dello stesso dato riferito alla società Centostazioni) sono pari a Euro 30,9 milioni, in crescita del 6,5% rispetto al dato dell’esercizio precedente. Tale aumento è sostanzialmente il frutto di maggiori spazi in gestione e dal ricevimento di un indennizzo per la chiusura di un contratto con un sub concessionario. Il risultato operativo lordo (EBITDA) risulta in sensibile crescita (30%) rispetto al 2009, attestandosi su di un valore pari ad Euro 7,8 milioni, grazie, soprattutto, alle conseguenze dell’incremento dei ricavi commerciali combinato alla sostanziale stabilità dei costi operativi. Il risultato operativo (EBIT), pari a Euro 4,1 milioni, è anch’esso in sensibile crescita rispetto al 2009 (54%). Il margine operativo in percentuale sui ricavi operativi è pari al 13,4%, confrontato con un’incidenza del 9,3% dell’esercizio 2009. L’EBIT sconta un ammortamento annuo del valore della concessione pari ad Euro 2 milioni. La gestione finanziaria presenta un risultato negativo pari a 0,3 milioni di Euro, comparato con un risultato sempre negativo di 0,8 milioni di Euro relativo all’esercizio 2009, principalmente legato alla diminuzione dei tassi di interesse sul finanziamento in capo ad Archimede1. 43 Il risultato ante imposte risulta così pari a Euro 3,9 milioni (12,5% del fatturato) raddoppiando il risultato rispetto al precedente esercizio. Gli investimenti complessivi realizzati dalla business unit Gestione Infrastrutture ammontano a Euro 0,8 milioni, e sono relativi al 40% degli investimenti in immobilizzazioni materiali eseguiti dalla controllata Centostazioni. 44 Food & Beverage and Retail - Gruppo Airest Il Profilo del Gruppo Airest ed il mercato di riferimento AIREST è un gruppo che opera nel settore dei servizi di ristorazione e nel travel retail principalmente negli aeroporti, nelle autostrade e nelle stazioni ferroviarie tramite contratti di concessione, ma opera anche in centri commerciali, outlet e all’interno di siti museali. Alla data del 31 dicembre 2010 Airest è presente in 8 Paesi situati in Europa, in Russia, in Cina e Medio Oriente e gestisce 167 punti vendita con 2.071 dipendenti. Costituita nel 2001 con la denominazione di Airport Elite per operare all’interno del vecchio terminal dell’aeroporto di Venezia, Airest è cresciuta negli anni attraverso l’aggiudicazione di contratti, acquisizioni e partnership che l’hanno portata a svilupparsi oltre le soglie dei confini nazionali. Nel corso della sua crescita, rapida ed importante, Airest ha perseguito una strategia diversificata, sviluppando le seguenti linee di business: • Food & Beverage Formule di ristoro mirate in base a location e target. Nel tempo è stato dato vita ad un ricco portafoglio di format di proprietà i cui principali sono Bricco, Culto, De Canto, La Bottega dei Sapori e Rustichelli & Mangione. 45 • Retail Negozi specializzati per chi è in movimento, focalizzati sul concetto di travel retail e • Retail duty free, edicole, librerie, food shop e souvenir. Airest presente nel Negozi specializzati pertabaccherie, chi è in movimento, focalizzati sulè concetto di retail e con diversi format, ciascuno dei quali ha caratteristiche uniche e distintive sviluppate edicole, librerie, tabaccherie, e . Airest è presente nel retail con diversi form attorno alledei esigenze delcaratteristiche cliente: Elite Fashion nell’ambito del fashion, ciascuno quali ha uniche Store e distintive sviluppate attornoHub alle eesigenze del clie Ristop Market Store in ambito dei servizi viaggiatori. Elite Fashion nell’ambito delaifashion, Hub e Ristop Market in ambito dei servizi ai viaggiat Moda e profumi. Per uno shopping di tendenza. Profumeria, cosmetica, accessori e moda dei più prestigiosi Moda sulla e profumi. uno shoppingSouvenir di tendenza. brand scenaPer internazionale. store e duty free per cosmetica, accessori e moda dei più differenziate prestigiosi brand sulla scena unProfumeria, incomparabile shopping last minute. Soluzioni a internazionale. Souvenir store e duty free per un incomparabile shopping last minute. seconda del contesto e dello spazio consentono al cliente di vivere Soluzioni differenziate a seconda del contesto e dello spazio consentono al cliente di viver almeglio megliolalapropria propria esperienzad'acquisto. d'acquisto. Il tutto immerso un esperienza Il tutto immerso in uninambiente innovativo, moder ambiente e orientato al marketing orientatoinnovativo, al marketingmoderno esperienziale per appagare appienoesperieni sensi. Con i multistore Elite, la ziale persiappagare appieno i sensi. Con i multistore Elite, la scelta scelta moltiplica. si moltiplica. Cultura e svago sempre con te. Un concept store studiato per offrire ai viaggiatori una selezione diCultura prodottie ricca completa. svagoe sempre conDalle te. curiose idee regalo ai giocattoli concept store studiato offrirelibri ai viaggiatori una selezionedidi prodotti ricca e compl piùUnamati dai bambini, dagliper ultimi al vasto assortimento Dalle curiose regalo ai giocattoli dai al bambini, dagli giornali. Dagliidee articoli indispensabili perpiùil amati viaggio, tabacco di ultimi libri al vasto assortimento di giornali. Dagli articoli indispensabili per il viaggio, al tabacco di prima qu prima qualità. Da Hub c'è una risposta per ogni richiesta. Da Hub c'è una risposta per ogni richiesta. • Centro di Ricerca Design e Produzione (VIF): Airest è l’unico gruppo di ristorazione commerciale che integra alla somministrazione l’attivitàdidiRicerca ricerca, sviluppo dei(VIF): propri prodotti da forno. • Centro Design eeproduzione Produzione Airest è l’unico gruppo di ristorazione commerciale che integra alla somministrazione l’attivit Very Italian Food eè produzione un centro didei eccellenza alimentare, dove l'esperienza e la spericerca, sviluppo propri prodotti da forno. Very Italian Food è unartigianale centro di convive eccellenza e la specificità d cificità di un laboratorio con alimentare, la logica e i dove volumil'esperienza di una realtà laboratorio artigianale convive con la logica e i volumi di una realtà industriale. industriale. E’ impegnato nello studio, nella progettazione e nella creazione di prodotti innovativi, sempre unici e originali, di alta qualità distribuiti e venduti nei punti vendita Gruppo Save – Bilancio consolidato Gruppo SAVE e Bilancio d’Esercizio SAVE S.p.A. al 31 dicembre 2010 del Gruppo Airest. Il Gruppo è presente nei seguenti canali: aeroporti, autostrade, stazioni, centri commerciali & factory outlet. 46 Il prospetto che segue evidenzia la presenza di diversi “format” per canale: Come riepilogato nello schema sottostante, complessivamente, alla data del 31 dicembre 2010 il Gruppo gestisce direttamente 167 punti vendita dei quali 102 in siti aeroportuali, 23 in autostrade, 17 in stazioni ferroviarie e 25 in centri commerciali ed altri siti urbani. Aeroporti Stazioni Autostrade Centri Commerciali ed altri siti Totale Numero punti di vendita al 31/12/2010 Italia Estero 48 54 15 2 23 0 Totale 102 17 23 17 8 25 103 64 167 Alla data del 31 dicembre 2010 l’incremento dei punti vendita rispetto al 31 dicembre 2009 è pari a 8 unità, grazie a 16 nuove aperture e 8 chiusure. In Italia le aperture in ambito urbano riguardano le sedi museali veneziane di Palazzo Ducale, Museo Correr, Ca’ Rezzonico e Ca’ Pesaro nonché i punti vendita presso due centri commerciali Upim (a Roma e Conegliano); ad esse si è aggiunto un bar Rustichelli & Mangione a Roma, con partecipazione di Airest al 30%, concesso in affiliazione commerciale. In ambito autostradale è stato aperto il nuovo punto vendita di Piceno, mentre nelle strutture aeroportuali sono stati aperti 3 punti vendita presso gli aeroporti di Bergamo “Orio al Serio”, di Venezia e di Treviso. 47 Le chiusure hanno riguardato i 4 punti vendita aeroportuali di Olbia ed i 2 autostradali di Marengo Sud. All’estero, le nuove aperture sono relative ai 2 punti vendita presso l’aeroporto Sheremetyevo di Mosca e ai 2 punti vendita a Shangai, uno all’interno di un centro commerciale ed uno presso l’esposizione della sede dell’EXPO. Inoltre, nel mese di ottobre è stato aperto in Austria un punto vendita presso la stazione di Nordbahnhof. Le chiusure all’estero hanno riguardato il punto vendita presso l’aeroporto di Hong Quiao (Cina) e il punto vendita Bricco presso l’EXPO. Nel complesso i punti vendita in ambito urbano incrementano rispetto al 31 dicembre 2009 di 8 unità, mentre i punti vendita presso le stazioni aumentano di 1 unità. I punti vendita autostradali diminuiscono di 1 unità; risulta invariato invece il numero complessivo dei punti vendita presso gli aeroporti e presso le stazioni. Nei primi mesi del 2011 il Gruppo Airest ha aperto un nuovo punto vendita presso l’aeroporto di Abu Dhabi mentre in Italia si segnala la chiusura del punto vendita autostradale di Beinasco. La durata media dei contratti in concessione è di 10 anni. 48 Strategia e Mercato di riferimento Il recupero di marginalità realizzato anche attraverso il processo d’integrazione e riorganizzazione, avviato dopo le acquisizioni dei passati esercizi, e la crescita per linee interne – mediante il rinnovo e l’estensione dei contratti e la stipulazione di accordi commerciali – e per linee esterne – mediante il monitoraggio di opportunità da poter cogliere in casi di particolare interesse, rimangono le linee di sviluppo del Gruppo nel prossimo futuro. Il mercato della ristorazione e del retail nelle infrastrutture di mobilità è legato alla mobilità delle persone, influenzata a sua volta dall’andamento del Prodotto Interno Lordo, e allo sviluppo del settore delle infrastrutture. E’ un mercato che, seguendo gli andamenti della congiuntura economica, è caratterizzato da una costante evoluzione della domanda, e che richiede una grande flessibilità, intesa come capacità di adeguare la propria offerta alle mutate esigenze dei clienti e dei concedenti. L’anno 2010 ha presentato nell’area Euro un trend di crescita positivo (con un PIL in crescita dell’1,7%). In Italia il principale impulso all’attività economica è giunto dalle esportazioni, mentre il contributo della domanda interna è rimasto modesto: i comportamenti delle famiglie continuano ad essere improntati alla cautela, risentendo della debolezza del reddito disponibile e delle incerte prospettive del mercato del lavoro (fonte: Banca d’Italia). Più specificatamente, il mercato della ristorazione in Italia ha presentato nel 2010 dei segnali di miglioramento, tuttavia non sufficienti a delineare un quadro di crescita, in presenza di flessioni nel fatturato, nei prezzi di vendita e nell’occupazione (fonte: Ufficio Studi FIPE). L’indice dei Consumi della Confcommercio è risultato in modesto aumento a settembre 2010. Tuttavia nel nostro Paese, riguardo ai consumi, ancora non si vede una inversione di tendenza al rialzo sostenibile e duratura. Per quanto riguarda il canale aeroportuale si è registrato, nel 2010, un movimento di circa 140 milioni di passeggeri con un incremento medio del 7% rispetto allo scorso anno. Gli andamenti degli aeroporti nei quali sono presenti i punti vendita del Gruppo, sono anch’essi risultati positivi per la maggior parte: si segnala l'incremento di traffico dell'Aeroporto Internazionale Leonardo Da Vinci di Roma (+7,5%) e degli aeroporti di Treviso (+21%), Bari (+20,3%), Catania (+6,5%) e Venezia (+2,3%) (fonte Associazione Italiana Gestori Aeroporti). Negli aeroporti europei si registra una significativa ripresa dei volumi negli aeroporti austriaci (+8%), mentre lievi flessioni si sono registrate a Lubiana (-2,8%) e Praga (-0,9%). In Italia il traffico autostradale ha rilevato sull’intera rete italiana un incremento dello 0,6% (fonte: Aiscat - Dati progressivi a novembre 2010). L’incremento riferito alla rete di competenza di Autostrade per l’Italia ha registrato un incremento pari allo 0,3%. Superiore invece l’incremento relativo ai tratti autostradali di competenza di Concessioni Autostradali Venete (+7,6%) e di Brescia-Padova (+1,6%) (fonte: Aiscat). In questo scenario, nel quale si evidenziano, in un contesto non ancora stabile, situazioni non omogenee tra canali e Paesi, si segnalano inoltre gli impatti negativi che sono derivati, in particolare nel canale aeroportuale, che è il principale canale del Gruppo, dalla nube generata dalle ceneri del vulcano islandese Eyjafjallaiokull, che ha comportato la chiusura nel mese di aprile per alcuni giorni di molti scali aeroportuali europei e la contrazione del traffico passeggeri anche successivamente alle riaperture. 49 Organigramma del Gruppo Airest Organigramma del Gruppo Airest Nel corso dell’esercizio 2010 la principale modifica alla struttura del Gruppo, perfezionatasi nel mese di dicembre 2010, riguarda la fusione di Airest S.r.l. con Elite Tre S.r.l., società già partecipata al 49% che opera con sette punti vendita presso l’Aeroporto Canova di Treviso. La fusione propria ha visto la nascita di una nuova società che ha mantenuto il nome di Airest S.r.l. dell’esercizio ladelle principale modifica eNel che corso ha assunto i diritti e gli2010 obblighi due società fuse. alla struttura del Gruppo, perfezionatasi neldue mese di dicembre 2010, riguarda fusione di Airest S.r.l. con Elite La fusione delle società, entrambe operanti nel settorelaFood&Beverage and Retail, è parte del progetto di sviluppo intrapresoaldal Gruppo appartenenza. Tre S.r.l., societàindustriale già partecipata 49% chediopera con sette punti vendita presso Grazie ad essa, il Gruppo prosegue nel suo progetto di riorganizzazione, finalizzato al l’Aeroporto Canova di Treviso. miglioramento dell’efficienza operativa e finanziaria. In particolare, per mezzo della fusione, si è inteso perseguire la semplificazione della struttura operativa, oltre che volta ailrendere La fusione propria ha visto la nascita di una nuova società che societaria, ha mantenuto nome più efficiente la gestione del Gruppo, migliorandone al tempo stesso di Airest S.r.l. e che haamministrativa assunto i diritti e gli obblighi delle due società fuse.la gestione finanziaria, grazie alla più efficiente gestione della tesoreria e semplificando il processo di La fusione delle società, entrambe operanti nel settore Food&Beverage and Retail, consolidamento deldue Gruppo. è parte del progetto di sviluppo industriale intrapreso dal Gruppo di appartenenza. Grazie ad essa, il Gruppo prosegue nel suo progetto di riorganizzazione, finalizzato al miglioramento dell’efficienza operativa e finanziaria. In particolare, per mezzo della fusione, si è inteso perseguire la semplificazione della struttura operativa, oltre che societaria, volta a rendere più efficiente la gestione amministrativa del Gruppo, migliorandone al tempo stesso la gestione finanziaria, grazie alla più efficiente gestione della tesoreria e semplificando il processo di consolidamento del Gruppo. Prog approvato dal Co Amministrazione soggetto alle oss società di Revisio Collegio Sindaca Gruppo Save – Bilancio consolidato Gruppo SAVE e Bilancio d’Esercizio SAVE S.p.A. al 31 dicembre 2010 50 37 Conto economico della Business Unit Food & Beverage and Retail Euro / 1000 Ricavi operativi e altri proventi 2010 2009 Delta 199.076 100,0% 206.441 100,0% (7.365) -3,6% 76.353 38,4% 86.269 41,8% (9.916) -11,5% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 19.670 34.690 53.205 1.322 185.240 13.836 9,9% 17,4% 26,7% 0,7% 93,0% 7,0% 20.668 34.799 53.242 1.374 196.352 10.089 10,0% 16,9% 25,8% 0,7% 95,1% 4,9% (998) (109) (37) (52) (11.112) 3.747 -4,8% -0,3% -0,1% -3,8% -5,7% 37,1% 3.136 1,6% 3.052 1,5% 84 2,8% 6.115 3,1% 7.048 3,4% (933) -13,2% 212 376 0,1% 0,2% 277 60 0,1% 0,0% (65) 316 -23,5% 526,7% 9.839 4,9% 10.437 5,1% (598) -5,7% 3.997 2,0% (348) -0,2% 4.345 n.a. Proventi e oneri finanziari (1.419) -0,7% (2.622) -1,3% 1.203 45,9% Risultato ante imposte 2.578 1,3% (2.970) -1,4% 5.548 n.a. Imposte (1.336) -0,7% 939 0,5% (2.275) n.a. 3.914 2,0% (3.909) -1,9% 7.823 n.a. (289) -0,1% (161) -0,1% (128) -79,5% 3.625 1,8% (4.070) -2,0% 7.695 189,1% Per materie prime e merci Variazioni prodotti in corso di lavorazione e lavori in corso su ordinazione Per servizi Per godimento di beni di terzi Costo del lavoro Oneri diversi di gestione Totale costi operativi EBITDA Ammortamento imm. immateriali Ammortamento immob. materiali Perdite e rischi su crediti Accantonamenti per rischi Totale ammortamenti e accan.ti EBIT Utile/(Perdita) attività in funzionamento Utile /(Perdita) attività cessate/ destinate a essere cedute Utile/(Perdita) di periodo Il Gruppo Airest presenta nell’esercizio 2010 un risultato positivo pari a 3,6 milioni di Euro, dopo due esercizi caratterizzati da un risultato netto negativo. Anche al netto degli effetti stimati in 2,7 milioni di Euro sull’utile di esercizio, determinati da operazioni straordinarie, il risultato di esercizio del Gruppo si sarebbe comunque attestato a circa 1 milione di Euro. Il Gruppo Airest ha registrato al 31 dicembre 2010 una riduzione dei ricavi ed altri proventi rispetto all’esercizio precedente pari a 7,4 milioni di Euro (-3,6%). Tale flessione in particolare è attribuibile all’uscita, già citata, di alcuni punti vendita autostradali. Infatti i punti vendita “fuori parità”1 hanno registrato un fatturato in riduzione di 14,1 milioni di Euro, mentre i punti vendita “in parità” hanno realizzato un incremento delle vendite pari a 7 milioni di Euro (+4,8%). 51 Ecco il dettaglio dell’andamento dei ricavi per canale/area geografica: Importi in €/k Aeroporti Italia Francia Austria Russia Slovenia Rep Ceca Autostrade Italia Stazioni e porti Italia Cina Urbano Italia Austria Cina Altro Italia Austria Cina Slovacchia Slovenia Rep Ceca TOTALE Italia Francia Austria Russia Slovenia Slovacchia Cina Rep Ceca dic 10 109.773 66.798 186 25.762 3.300 3.941 9.787 58.661 58.661 12.559 12.212 347 11.034 7.035 1.047 2.951 7.050 4.977 1.797 36 1 11 226 199.076 149.683 186 28.607 3.300 3.952 1 3.334 10.013 dic 09 102.248 65.285 24.476 3.948 8.539 76.361 76.361 12.975 12.556 420 7.469 6.602 476 390 7.388 5.276 1.271 142 172 47 482 206.441 166.080 26.223 3.994 172 952 9.021 ∆ 7.526 1.513 186 1.286 3.300 (6) 1.248 (17.700) (17.700) (417) (343) (73) 3.565 433 571 2.561 (338) (298) 527 (105) (170) (36) (256) (7.365) (16.397) 186 2.384 3.300 (42) (170) 2.383 993 % 7,4% 2,3% n.a. 5,3% n.a. -0,2% 14,6% -23,2% -23,2% -3,2% -2,7% -17,4% 47,7% 6,6% 120,1% 655,9% -4,6% -5,7% 41,4% -74,4% -99,1% -76,5% -53,0% -3,6% -9,9% n.a. 9,1% n.a. -1,0% -99,1% 250,3% 11,0% La crescita dei ricavi del canale aeroportuale è risultata pari a 7,5 milioni di Euro (7,4%), attribuibile principalmente all’apertura dei nuovi punti vendita presso l’aeroporto Sheremetyevo di Mosca (3,3 milioni di Euro), alla crescita delle vendite dei punti vendita austriaci (1,3 milioni di Euro) e presso l’aeroporto di Praga (1,2 milioni di Euro), e ad una crescita delle vendite negli aeroporti italiani (1,5 milioni di Euro). In merito agli aeroporti italiani, il fatturato realizzato a parità di perimetro dei punti vendita è in aumento di 3,6 milioni di Euro, grazie al già citato incremento dei volumi dei passeggeri, mentre il fatturato “fuori parità” è in riduzione per 2,1 milioni di Euro, da ricondurre principalmente alla chiusura di alcuni punti vendita presso l’aeroporto di Olbia, parzialmente compensata dagli incrementi presso i nuovi punti vendita aperti a Treviso, Tessera e a Bergamo. 1 Per una più chiara comprensione di tali concetti si specifica che il punto vendita “in parità” è tale se è risultato operativo per l’intero esercizio 2010 e per l’intero esercizio 2009. Di conseguenza i punti vendita “fuori parità” si riferiscono a punti vendita che sono stati aperti o chiusi nel corso del 2009 o del 2010. 52 I ricavi del canale autostradale, pari a 58,7 milioni di Euro, hanno registrato un decremento del 23,2%, pari a 17,7 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2009, dovuto alla perdita di alcuni punti vendita per i quali la concessione è scaduta al 31 dicembre 2009. Il fatturato “in parità” registra una crescita, rispetto al dato del 2009, pari al 3,1%, (1,3 milioni di Euro), con un aumento in particolare nelle aree di servizio di Arino Est e Ovest (0,9 milioni di Euro) e Novate (0,3 milioni di Euro). II canale Stazioni ha registrato ricavi nel periodo per 12,6 milioni di Euro con un decremento del 3,2%. La riduzione, pari a 0,4 milioni di Euro, riflette sia la maggiore influenza su tale canale della crisi occupazionale e dei consumi, sia la riduzione dei collegamenti ferroviari in alcune stazioni in cui il gruppo è presente, oltre all’entrata in esercizio di alcune attività in concorrenza. Il canale urbano presenta ricavi nel periodo pari a 11 milioni di Euro, in crescita del 47,7% rispetto al dato del 2009. L’aumento è principalmente dovuto alle nuove aperture, tra le quali si segnala l’Expo di Shangai, e quelle effettuate negli outlet austriaci nel corso del secondo semestre 2009. A parità di punti vendita, i ricavi del canale urbano registrano comunque un incremento di 0,6 milioni di Euro (+10,1%). Complessivamente si stima che i ricavi siano stati influenzati negativamente dagli effetti generati dalla nube di cenere vulcanica per circa 0,7 milioni di Euro. Nonostante la riduzione del fatturato di 7,4 milioni di Euro, il Gruppo Airest è stato in grado di registrare un miglioramento nella redditività operativa lorda (EBITDA), portando il risultato dai 10,1 milioni di Euro del 2009 ai 13,8 milioni di Euro del 2010 (+37,1%). Il miglior risultato operativo lordo è da ricondurre principalmente alla contrazione dei consumi di materie prime, che si sono ridotti rispetto allo scorso esercizio sia in valore assoluto (10 milioni di Euro), sia in termini d’incidenza sul fatturato, passando dal 41,8% al 38,4%. I costi per royalties, pari a 33,5 milioni di Euro, registrano un decremento di 0,4 milioni di Euro (1,2%). L’incidenza sul valore della produzione risulta sostanzialmente in linea con l’esercizio 2009 (16,8% verso 16,4%). Il costo del lavoro, pari a 53,2 milioni di Euro, risulta sostanzialmente in linea con il 2009 nonostante la piena inclusione di VIF ed all’ingresso di Airest Russia nel perimetro di consolidamento, che ha comportato maggiori costi del personale pari a 1,3 milioni di Euro. Senza tale variazione del perimetro la voce registra un decremento pari a 0,9 milioni di Euro (1,7%). Al 31 dicembre 2010 il personale in forza al gruppo è pari a 2.071 unità, registrando un aumento rispetto al 31 dicembre 2009 di 71 unità, attribuibile principalmente agli incrementi registrati in Russia (38), Austria (17) e Cina (13), dovuti alle aperture dei nuovi punti vendita. Il numero di dipendenti Full Time Equivalent è passato da 1.742 di fine 2009 a 1.795 al 31 dicembre 2010 (+53). 53 Italia Francia Austria Slovenia Emirati Arabi U. Cina Rep. Ceca Russia TOTALE dic-10 1.330 4 317 89 42 100 151 38 2.071 Nr. Dipendenti dic-09 1.332 4 300 91 42 87 144 0 2.000 ∆ (2) 0 17 (2) 0 13 7 38 71 dic-10 1.072 3 305 87 42 98 151 38 1.795 FTE dic-09 1.093 3 284 89 42 87 144 0 1.742 ∆ (21) 0 21 (2) 0 11 7 38 53 A livello geografico i principali miglioramenti in termini reddituali derivano dai mercati italiano e cinese, nel quale il principale contributo è stato dato dal punto vendita gestito presso l’EXPO 2010. Il risultato operativo (EBIT), pari a 4 milioni di Euro, risulta in aumento rispetto allo scorso esercizio di 4,3 milioni di Euro, come conseguenza del miglioramento dell’EBITDA e di una contrazione degli ammortamenti, pari a 0,8 milioni di Euro, registrata in seguito alla chiusura di alcuni punti vendita. Tra gli ammortamenti sono inclusi 1,3 milioni di Euro relativi alle concessioni iscritte in bilancio a seguito dell’allocazione del maggior valore pagato in sede di acquisizione delle società Ristop (poi fusa in Airest), delle controllate austriache (esercizio 2007) e delle società in Repubblica Ceca (esercizio 2008) . Il risultato ante imposte, che registra una variazione positiva pari a 5,5 milioni di Euro, è stato influenzato dal miglioramento del saldo della gestione finanziaria ove gli oneri si riducono a 1,4 milioni di Euro, rispetto al dato del 2009 che ammontava a 2,6 milioni di Euro. Il miglioramento risente di una riduzione degli oneri finanziari pari a 0,5 milioni di Euro conseguita mediante una migliore gestione del capitale circolante netto, oltre che attraverso ad una riduzione media dei tassi d’interesse di mercato. In aggiunta si è registrato un decremento degli oneri derivanti dalla svalutazione delle partecipazioni per 0,7 milioni di Euro. In base a quanto consentito dal D.L. 185/2008 la società Airest srl ha optato per l’affrancamento del disallineamento tra i valori civili e fiscali della voce avviamento iscritta in bilancio. L’effetto economico di tale operazione ha determinato l’iscrizione di un beneficio fiscale pari a circa 3 milioni di Euro. Investimenti Nell’esercizio 2010 il Gruppo Airest ha proseguito nella realizzazione dei programmi d’investimento, che ha comportato complessivamente investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali, pari a circa 7,5 milioni di Euro. Di questi circa 2,5 milioni di Euro si riferiscono ai lavori in corso avviati nel 2010 per la ristrutturazione e ricostruzione di due aree di servizio autostradali, i cui investimenti continueranno nel corso del 2011. Gli ulteriori investimenti hanno riguardato principalmente le aperture dei nuovi punti vendita avvenute nel periodo. 54 Tipologia e gestione dei rischi finanziari La strategia del Gruppo per la gestione dei rischi finanziari è conforme agli obiettivi aziendali e mira alla minimizzazione del rischio di tasso e relativa ottimizzazione del costo del debito, del rischio di credito e del rischio di liquidità. La gestione di tali rischi è effettuata nel rispetto dei principi di prudenza e in coerenza con le “best practices” di mercato e tutte le operazioni di gestione dei rischi sono gestite a livello centrale. Rischio tasso Gli obiettivi che il Gruppo si è prefissato mirano a: • coprire dal rischio di variazione dei tassi di interesse le passività finanziarie; • rispettare, nella copertura del rischio, i criteri generali di equilibrio tra impieghi ed utilizzi per il Gruppo (quota a tasso variabile e a tasso fisso, quota a breve termine e a medio/lungo termine); Il Gruppo detiene strumenti derivati allo scopo di coprire la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi d’interesse per circa il 13% del valore dei finanziamenti del gruppo (cd. cash flow hedge). Rischio credito Rappresenta il rischio che una delle parti che sottoscrive un contratto il quale preveda un regolamento monetario differito nel tempo non adempia a una obbligazione di pagamento, provocando così all’altra parte una perdita finanziaria. Tale rischio può discendere sia da fattori di natura più strettamente tecnico-commerciale o amministrativo-legale (contestazioni sulla natura/quantità della fornitura, sulla interpretazione di clausole contrattuali, sulle fatture a supporto, ecc.) sia da fattori di natura tipicamente finanziaria, ovvero in sintesi il cosiddetto credit standing della controparte. Per il Gruppo l’esposizione al rischio credito è principalmente legata all’attività commerciale di vendita di servizi d’aviazione e attività immobiliare. Al fine di controllare tale rischio, il Gruppo ha implementato procedure e azioni per la valutazione della clientela, in base alle quali valutare il livello di attenzione. Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie del Gruppo, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, presenta un livello massimo pari al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte. Rischio liquidità Prudente è la politica di gestione del rischio di liquidità, ovvero la strategia messa a punto per evitare che esborsi di cassa possano rappresentare una criticità per il Gruppo. L’obiettivo minimo è di dotare in ogni momento la società degli affidamenti necessari a rimborsare l’indebitamento in scadenza nei successivi dodici mesi. Gli affidamenti per cassa non utilizzati del sistema bancario nella Capogruppo sono pari a Euro 76 milioni, mentre a livello di Gruppo sono pari a Euro 78 milioni. Il Gruppo si è assicurato la provvista di lungo termine, raccolta per lo più attraverso finanziamenti a medio-lungo termine, legati a singole operazioni di acquisizione. Le quote di finanziamenti con scadenza superiore all’anno, incluse anche quelle relative ai leasing in corso, sono pari a Euro 55,7 milioni rispetto a una posizione finanziaria netta di Euro 61,4 milioni. Per un dettaglio dei finanziamenti a medio-lungo termine in essere al 31 dicembre 2010 si rimanda alle Note esplicative al bilancio consolidato, nel paragrafo dedicato ai “Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente”. 55 La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata dai vari Altri principali rischi e incertezze cui save S.P.A. fattori che compongono il quadro macro-economico - inclusi l’incremento o il deE il gruppo sono esposti cremento del prodotto nazionale lordo, il livello di fiducia dei consumatori e delle Rischi connessi alle condizioni generali dell’economia Rischi derivanti dalla diminuzione del numero di passeggeri o della quantità di merci in transito presso gli aeroporti gestiti dal Gruppo Rischi derivanti dalla diminuzione del numero di passeggeri in transito presso le altre infrastrutture di mobilità in cui il Gruppo opera Rischi connessi ai risultati del Gruppo imprese, l’andamento dei tassi di interesse per il credito al consumo, il costo delle materie prime, il tasso di disoccupazione - nei vari Paesi in cui il Gruppo opera. La presente relazione, contiene alcune dichiarazioni previsionali. Queste dichiarazioni sono basate sulle attuali aspettative e proiezioni del Gruppo relativamente ad eventi futuri ivi incluso l’andamento delle condizioni generali dell’economia sopradescritte, soggetti ad una componente intrinseca di rischiosità ed incertezza e, per loro natura, al di fuori del controllo del Gruppo. Il volume del traffico dei passeggeri e delle merci in transito presso gli scali aeroportuali gestiti dal Gruppo SAVE costituisce un fattore chiave nell’andamento dei risultati economici del Gruppo. In particolare, l’eventuale diminuzione o interruzione dei voli da parte di una o più compagnie aeree (con particolare riferimento a quelle che operano presso gli aeroporti gestiti dal Gruppo SAVE), anche in conseguenza della persistente debolezza economico - finanziaria delle compagnie aeree stesse, la cessazione o variazione dei collegamenti verso alcune destinazioni contraddistinte da un elevato traffico di passeggeri, il venir meno od il mutamento di alleanze tra vettori, ovvero il verificarsi di eventi che siano in grado di diminuire la percezione generale di qualità, da parte degli utenti, dei servizi prestati presso gli scali gestiti dal Gruppo SAVE (a causa, ad esempio, della diminuzione degli standard qualitativi dei servizi prestati dalle società di handling che operano presso gli stessi scali, o della interruzione delle attività dalle stesse esercitate) piuttosto che il verificarsi di eventi di tipo naturale imprevedibili, potrebbe determinare una diminuzione del suddetto traffico con conseguente impatto negativo sulle attività e sui risultati economici del Gruppo medesimo. Il Gruppo, tuttavia, sulla base dell’esperienza maturata in passato, ritiene, pur non potendovi essere alcuna certezza al riguardo, di poter far fronte al rischio della diminuzione o interruzione dei voli da parte di una o più compagnie aeree che operano presso gli aeroporti gestiti dal Gruppo SAVE, anche in considerazione della redistribuzione del traffico di passeggeri tra le compagnie aeree presenti sul mercato e della capacità del Gruppo SAVE di attrarre nuovi vettori presso gli aeroporti gestiti dal Gruppo medesimo. Peraltro, non può escludersi che la predetta redistribuzione del traffico possa richiedere un certo periodo di tempo e ciò possa temporaneamente influire sul volume del traffico medesimo. Il volume del traffico dei passeggeri in transito presso le stazioni ferroviarie in cui il Gruppo è presente, ovvero la diminuzione del traffico autostradale costituiscono fattori chiave nell’andamento dei risultati economici del Gruppo stesso. La presenza capillare dei punti vendita è comunque elemento che consente un contenimento di tale rischio, a fronte della diversificazione nelle varie infrastrutture di mobilità. Ogni evento macro-economico, quale un calo significativo in uno dei principali mercati, la volatilità dei mercati finanziari e il conseguente deterioramento del mercato dei capitali, un incremento dei prezzi delle commodity, fluttuazioni avverse in fattori specifici del settore quali tassi di interesse, suscettibili di avere effetti negativi nei settori in cui il Gruppo opera, potrebbe incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive e sull’attività del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici 56 e sulla sua situazione finanziaria. La redditività delle attività del Gruppo è soggetta, inoltre, ai rischi legati alla fluttuazione dei tassi di interesse e del tasso di inflazione, alla solvenza delle controparti, nonché alle condizioni economiche generali dei paesi in cui tali attività vengono svolte. Rischi connessi all’importanza di alcune figure chiave Rischi relativi al quadro normativo Il successo del Gruppo SAVE dipende da alcune figure chiave, che hanno contribuito in maniera determinante allo sviluppo dello stesso. Il Gruppo ritiene di essersi dotato di una struttura operativa e dirigenziale capace di assicurare continuità nella gestione degli affari sociali. Tuttavia, qualora alcuna delle suddette figure chiave dovesse interrompere la propria collaborazione con il Gruppo SAVE, non ci sono garanzie che quest’ultimo riesca a sostituirle tempestivamente con figure idonee ad assicurare, nel breve periodo, il medesimo apporto, con la conseguenza che il Gruppo SAVE potrebbe risentirne negativamente. Il Gruppo SAVE, nell’ambito della unità di business Gestione Aeroportuale, svolge la propria attività in un settore disciplinato da numerose disposizioni normative a livello nazionale, sovranazionale ed internazionale. Eventuali mutamenti dell’attuale quadro normativo (e, in particolare, eventuali mutamenti in materia di rapporti con lo Stato, enti pubblici ed autorità di settore, determinazione dei diritti aeroportuali e dell’ammontare dei canoni di concessione, sistema di tariffazione aeroportuale, assegnazione degli slots, tutela ambientale ed inquinamento acustico) potrebbero avere un impatto sull’operatività e sui risultati economici della Società e del Gruppo ad essa facente capo. Per un esame dettagliato delle principali modifiche del quadro normativo ed evoluzioni del settore, si rinvia allo specifico paragrafo di Relazione degli amministratori ad esse dedicato. 57 Andamento della Capogruppo Dati di sintesi della Capogruppo DATI DI SINTESI SAVE S.p.A. (Milioni di Euro) Passeggeri / 1000 Ricavi operativi e altri proventi Costo del personale Altri costi operativi Margine operativo lordo (EBITDA) % Margine operativo lordo (EBITDA) VS ricavi Ammortamenti e svalutazioni Risultato operativo (EBIT) % Risultato operativo (EBIT) VS ricavi Utile / perdita dell’esercizio % VS Ricavi (Milioni di Euro) Posizione finanziaria netta di cui liquidità Patrimonio Netto Capitale investito netto di cui immobilizzazioni finanziarie Risultati della gestione della Capogruppo 2010 6.869,0 94,0 21,0 56,8 37,2 39,5% 2009 6.717,6 92,6 20,1 54,3 38,4 41,4% Variazione Variazione % 151,4 1,4 0,9 2,6 (1,2) 2,3% 1,5% 4,5% 4,7% -3,1% 9,9 27,3 29,0% 9,2 29,2 31,5% 0,7 (1,9) 7,7% -6,5% 18,1 19,3% 21,3 23,0% (3,2) -15,2% Dicembre Dicembre 2010 17,0 10,1 244,1 227,1 117,1 2009 15,7 18,1 247,0 231,4 117,0 Variazione 1,3 (8,0) (3,0) (4,3) 0,0 Presentiamo di seguito il conto economico riclassificato di SAVE S.p.A. Euro / 1000 Ricavi operativi e altri proventi 2010 94.009 100% Per materie prime e merci Per servizi Per godimento di beni di terzi Costo del lavoro Oneri diversi di gestione Totale costi operativi EBITDA 921 30.725 2.995 20.980 1.221 56.842 37.167 1,0% 32,7% 3,2% 22,3% 1,3% 60,5% 39,5% 1.241 28.524 3.553 20.078 881 54.277 38.353 1,3% 30,8% 3,8% 21,7% 1,0% 58,6% 41,4% (320 ) -25,8% 7,7% 2.201 (558 ) -15,7% 4,5% 902 38,6% 340 4,7% 2.565 (1.186 ) -3,1% Ammortamento imm. immateriali Ammortamento immob. materiali Perdite e rischi su crediti Accantonamenti per rischi Totale ammortamenti e accan.ti EBIT Proventi (-) e oneri finanziari (+) Risultato ante imposte Imposte Utile /(perdita) di periodo 4.776 2.267 700 2.116 9.859 27.308 347 27.655 9.548 18.107 5,1% 2,4% 0,7% 2,3% 10,5% 29,0% 0,4% 29,4% 10,2% 19,3% 4.672 2.256 5,0% 2,4% 2.229 9.157 29.196 1.428 30.624 9.276 21.348 2,4% 9,9% 31,5% 1,5% 33,1% 10,0% 23,0% 2,2% 104 0,5% 11 n.a 700 -5,1% (113 ) 702 7,7% (1.888 ) -6,5% (1.081 ) -75,7% (2.969 ) -9,7% 2,9% 272 (3.241 ) -15,2% 58 2009 92.630 100% Delta 1.379 1,5% Di seguito l’analisi dei ricavi: SAVE SPA Euro / 1000 Aeronautici Deposito Movimentazione Merci Handling Ricavi Aeronautici Biglietteria Commerciale Marketing Pubblicità Ricavi Non Aeronautici Altri ricavi Totale 12/2010 56.299 3.327 590 60.216 265 23.944 1.237 25.446 8.347 94.009 Inc. % 59,9% 3,5% 0,6% 64,1% 0,3% 25,5% 1,3% 27,1% 8,9% 100,0% 12/2009 55.482 3.106 616 59.204 459 23.136 1.576 25.171 8.255 92.630 Inc. % Delta Delta % 59,9% 3,4% 0,7% 63,9% 0,5% 25,0% 1,7% 27,2% 8,9% 100,0% 817 221 -26 1.012 -194 808 -339 275 92 1.379 1,5% 7,1% -4,2% 1,7% -42,3% 3,5% -21,5% 1,1% 1,1% 1,5% L’esercizio 2010 è stato caratterizzato da un traffico aereo che ha portato nello scalo di Venezia 6,869 milioni di passeggeri con un aumento del 2,3% rispetto all’esercizio precedente. La Capogruppo ha realizzato un valore dei ricavi per un valore pari a Euro 94 milioni con un incremento dell’1,5% rispetto al 2009. Il risultato operativo lordo (EBITDA) è stato pari a Euro 37,2 milioni in flessione del 3,1% rispetto al 2009. Tale riduzione è da imputarsi prevalentemente alla crescita del costo del lavoro sostenuto direttamente ed indirettamente, attraverso un maggiore addebito per costi legati alla security aeroportuale. Sono stati avviati inoltre dei programmi per lo sviluppo di nuove rotte sul mercato domestico a valere sul 2010 e 2011 che hanno determinato un aumento dei costi promozionali. L’attenzione al contenimento dei costi operativi rimane sempre presente nell’organizzazione: nel dicembre 2010 è stato avviato un nuovo impianto fotovoltaico che consentirà di ottenere un beneficio nei costi per utenze a partire dal 2011. Il risultato operativo (EBIT), pari a Euro 27,3 milioni risente della riduzione dell’EBITDA e di un maggiore accantonamento a fondo svalutazione crediti per tener conto della situazione debitoria dei diversi clienti e di revocatoria su procedure concorsuali in corso. Il risultato prima delle imposte è pari a Euro 27,7 milioni rispetto ai 30,6 milioni di Euro dell’esercizio precedente. Il saldo netto della gestione finanziaria ha ridotto il proprio saldo positivo di circa 1,1 milioni a seguito della mancata erogazione del dividendo da parte della sua controllata Marco Polo Park, rispetto a quanto avvenuto negli esercizi passati. L’utile netto si è conseguentemente ridotto rispetto al 2009 ed è pari a circa 18,1 milioni di Euro (19,3% dei ricavi). 59 Stato patrimoniale della Euro /1000 Capogruppo riclassificato Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni finanziarie TOTALE IMMOBILIZZAZIONI Fondo TFR Fondi per rischi e imp. differite CAPITALE FISSO OPERATIVO Magazzino Crediti verso clienti Crediti tributari e imposte differite Altri crediti e altre attività a breve Debiti verso fornitori e acconti Debiti tributari Debiti v/ istituti previd. e sicurezza sociale Altri debiti TOTALE CAP.CIRC.NETTO OP. TOT. CAPITALE INVESTITO PATRIMONIO NETTO Cassa e attività a breve Debiti verso banche a breve Debiti verso banche a lungo Debiti verso altri finanziatori Crediti finanziari verso società del gruppo Debitii finanziari verso società del gruppo TOTALE POSIZIONE FIN.NETTA TOT. FONTI FINANZIARIE 31-dic-10 7.697 134.780 117.053 259.530 (2.671) (27.080) 229.779 704 15.640 10.367 17.948 (21.014) (2.466) (1.501) (22.394) (2.716) 227.063 244.068 (11.153) 10.897 11.063 261 (36.510) 8.437 (17.005) 227.063 31-dic-09 (*) 8.468 133.844 117.006 259.318 (2.933) (30.790) 225.595 648 16.487 10.617 21.206 (19.061) (2.030) (1.527) (20.559) 5.781 231.375 247.048 (19.026) 10.940 21.938 575 (36.204) 6.104 (15.673) 231.375 Variazione Variazione % (771) -9,1% 936 0,7% 47 0,0% 212 0,1% 262 -8,9% 3.710 -12,1% 4.184 1,9% 56 8,6% (847) -5,1% (250) -2,4% (3.258) -15,4% (1.953) 10,2% (436) 21,5% 26 -1,7% (1.835) 8,9% (8.497) -147,0% (4.312) -2% (2.980) -1,2% 7.873 -41,4% (43) -0,4% (10.875) -49,6% (314) -54,6% (306) 0,8% 2.333 38,2% (1.332) 8,5% (4.312) -1,9% (*) I dati al 31 dicembre 2009 sono stati riesposti a seguito dell’adozione dell’IFRIC 12. La struttura patrimoniale della capogruppo rimane sostanzialmente inalterata rispetto alla struttura del 2009. Il rapporto tra mezzi propri ed indebitamento rimane ampiamente al di sotto degli standard ritenuti accettabili dal mondo finanziario. Il capitale fisso operativo è incrementato di 4,2 milioni di Euro a seguito degli investimenti infrastrutturali effettuati nel periodo. Attenzione è stata posta nella riduzione del capitale circolante netto operativo che diventa negativo per 2,7 milioni di Euro rispetto a 5,8 milioni di Euro del dicembre 2009 grazie alla riduzione delle poste dell’attivo a breve. Il patrimonio netto, pari a Euro 244 milioni, si riduce di circa 3 milioni di Euro come effetto del risultato di esercizio pari a 18 milioni di Euro e della riduzione per il pagamento di 16,4 milioni di Euro di dividendi e dell’aumento della riserva per azioni proprie conseguenza del programma di buy back avviato dalla società e che ha comportato acquisti nell’esercizio per 4,7 milioni di Euro. 60 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 31-12-2010 31-12-2009 (Migliaia di Euro) 10.129 18.125 Cassa e altre disponibilità liquide 1.023 901 ** Attività finanziarie 36.511 36.205 Crediti finanziari verso società del gruppo 47.663 55.231 Attività a breve 10.897 10.940 * Debiti bancari 261 575 ** Altre passività finanziarie quota corrente 8.437 6.104 Debiti finanziari verso società del gruppo 19.595 17.619 Passività a breve 11.063 21.938 ** Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente 11.063 21.938 Passività a lungo (17.005) (15.674) Posizione finanziaria netta 261 575 * di cui passività nette per valutazione a fair value contratti derivati 21.960 32.878 ** Totale debiti lordi verso banche Ai fini di una più corretta esposizione non sono stati considerati tra le attività a breve, nella situazione al 31 dicembre 2010, i crediti finanziari infruttiferi verso società del gruppo aventi natura di investimento di medio lungo periodo. Per omogeneità, la medesima rettifica è stata operata nella situazione comparativa al 31 dicembre 2009. La posizione finanziaria netta verso banche e altri finanziatori, compresi crediti e debiti finanziari verso società del Gruppo, risulta positiva per 17 milioni di Euro, confrontata con una posizione finanziaria, sempre positiva per Euro 16 milioni al termine dello scorso esercizio. Informativa sulle azioni proprie o di controllanti in portafoglio Ai sensi dell’articolo 2428, comma n. 2, n. 3 e n. 4, del Codice Civile si dà atto che la Società e il Gruppo possiedono alla data del 31 dicembre 2010, direttamente tramite SAVE S.p.A., n. 2.546.922 azioni proprie. Il valore nominale delle azioni detenute ammonta ad Euro 1,7 milioni, pari al 4,602% del capitale; il controvalore in bilancio è pari a Euro 17,552 milioni. Tali acquisti sono eseguiti nell’ambito della prassi di mercato inerente la costituzione del cosiddetto “magazzino titoli” al fine di impiegare le azioni proprie così acquistate, in linea con quanto previsto nella relativa autorizzazione assembleare, come corrispettivo di operazioni straordinarie, anche di scambio di partecipazioni, con altri soggetti nell’ambito di operazioni di interesse della stessa Società. Nel corso del 2010 SAVE S.p.A. ha provveduto ad acquistare 697.079 azioni proprie, del valore nominale di Euro 453,101 mila, pari al 1,260% del capitale, per un controvalore complessivo pari ad Euro 4,701 milioni. Azioni detenute da amministratori e sindaci Sulla base delle comunicazioni effettuate ai sensi di legge, gli Amministratori ed i Sindaci di SAVE S.p.A. che alla data del 31 dicembre 2010 possiedono direttamente e/o indirettamente azioni della società sono: • Amministratori: - Enrico Marchi (Presidente C.d.A.): n° 530.517 azioni. - Paolo Simioni (Amministratore Delegato): n° 1.500 azioni. 61 Corporate governance Il Gruppo SAVE aderisce al Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane, edito nel Marzo del 2006 e promosso da Borsa Italiana S.p.A. La Società, come richiesto dalla vigente normativa, ha predisposto la “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” che contiene una descrizione generale del sistema di governo societario adottato e riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull’adesione al Codice di Autodisciplina. Tale documento fornisce inoltre la descrizione delle pratiche di governance applicate e delle principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e del sistema di controllo interno. Tale documento, approvato dall'organo di amministrazione e pubblicato congiuntamente alla relazione sulla gestione è allegato al presente bilancio; è altresì consultabile sul sito internet della Società (www.veniceairport.it) nella sezione "Investor relations/Assemblee azionisti". Il Codice di Autodisciplina è consultabile sul sito di Borsa Italiana S.p.A. www.borsaitaliana.it. Modello di organizzazione, SAVE ha adottato il proprio Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs 231/2001 con delibera unanime del Consiglio di Amministrazione nella sua gestione e controllo adunanza del 30 giugno 2009. ex d. Lgs n. 231/2001 Nella stessa adunanza il Consiglio di Amministrazione ha nominato l’Organismo di Vigilanza della Società incaricato in particolare, coerentemente con quanto previsto dal D.Lgs. 231/2001, di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello, curarne costantemente l’aggiornamento e promuoverne la diffusione e la conoscenza, anche mediante opportune attività di formazione. L’Organismo di Vigilanza è composto dal Preposto al Controllo Interno e da due Amministratori indipendenti, già componenti del Comitato per il Controllo Interno. Nell’ambito del Modello 231 della Società sono opportunamente individuate le attività valutate sensibili in relazione al rischio di commissione dei reati inclusi dalla norma fra i reati presupposto; il Modello è completato dai protocolli di controllo attinenti la gestione delle attività e dei processi decisionali della società e finalizzati alla prevenzione dei reati presupposto applicabili. Il Modello 231 della Società include il Codice Etico, già adottato nel corso dei passati esercizi, nel quale sono esplicitati i valori ed i principi che informano le attività sociali ed i rapporti con dipendenti, collaboratori, clienti, fornitori, azionisti, istituzioni ed ogni altro stakeholder, nonché le modalità di perseguimento e applicazione di tali principi e valori. Sicurezza dati ex d. Lgs. N. 196/2003 La società Save spa ed il Gruppo si è dotato da tempo di un Documento Programmatico della Sicurezza e di procedure organizzative atte a garantire la sicurezza per il trattamento dei dati personali. Questi strumenti sono stati revisionati nel tempo per corrispondere alla evoluzione organizzativa del Gruppo e alle nuove norme contenute nel D. Lgs. 196/03 e successive modifiche e integrazioni. Le verifiche sulla corretta applicazione delle misure di sicurezza vengono effettuate su base periodica in base a procedure prestabilite; nel primo trimestre 2010 è stato aggiornato il Documento Programmatico della Sicurezza. Rapporti con societa’ controllate e collegate e parti correlate Circa i rapporti intrattenuti nel corso dell’esercizio con società controllate e collegate e con parti correlate, si rimanda a quanto scritto nell’apposito paragrafo delle Note Esplicative al bilancio consolidato. 62 Prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato d’esercizio In ottemperanza a quanto previsto dalla Comunicazione Consob n° DEM/6064293 del 28.7.2006, riportiamo di seguito il prospetto di raccordo fra il risultato dell’esercizio ed il patrimonio netto di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo. Bilancio della Capogruppo SAVE Eliminazione dei valori delle partecipazioni consolidate e dei relativi dividendi - differenza tra valore di carico e valore pro quota ed eliminazione dei dividendi - differenza di consolidamento Eliminazione utili realizzati su cessione cespiti e partecipazioni infragruppo Eliminazione dividendi distribuiti Effetto valutazione partecipazioni con metodo patrimonio netto Altre operazioni Effetti fiscali su rettifiche di consolidamento Patrimonio netto e risultato d’esercizio di spettanza del gruppo Patrimonio netto di terzi Patrimonio netto e risultato d’esercizio bilancio consolidato patrimonio patrimonio risultato patrimonio netto netto dell'esercizio netto 31/12/2010 31/12/2009 31/12/2009(*) 236.933 247.047 18.107 244.068 (57.290) (56.972) 10.591 (43.051) 88.695 87.939 (1.588) 85.944 (4.301) (391) (31) (504) 0 (1.833) 2.756 2.756 2.251 4.976 4.941 561 4.941 (590) 26 42 343 (415) 272.295 284.729 27.565 291.361 26.589 26.471 1.781 28.289 298.884 311.200 29.346 319.650 (*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione ed IFRS 3 Rivisto Destinazione del risultato di esercizio Il Consiglio di Amministrazione propone agli Azionisti la distribuzione di un dividendo per complessivi Euro 18.000.000, interamente a valere sul risultato di esercizio della Capogruppo, pari ad Euro 0,32526 per azione avente diritto agli utili con esclusione, quindi, delle azioni proprie detenute dalla Società in conformità a quanto disposto dall’art. 2357ter, comma 2, del codice civile il cui dividendo andrà proporzionalmente ad incrementare quello delle altre azioni. Signori Azionisti, confidiamo di trovarVi d’accordo sui criteri cui ci siamo attenuti nella redazione del bilancio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 e Vi invitiamo ad approvarlo. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Dott. Enrico Marchi 63 64 Bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 Prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria Conto Economico Separato Conto Economico Complessivo Rendiconto finanziario Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 65 attività Prospetto della situazione PatrimonialeFinanziaria Consolidata (Migliaia di Euro) Cassa e altre disponibilità liquide Attività finanziarie disponibili per la vendita Altre attività finanziarie 31/12/2009(*) 01-01-2009(*) note 31-12-2010 1 2 2 17.347 29.099 1.023 901 3-11 4 1.004 21.635 979 36.938 3.796 21.072 255 35.836 53 11.217 101.921 305 41 264 106.581 157.502 89.340 5.728 58.357 16.990 5.455 4.214 1.582 15.150 459.317 561.543 di cui verso parti correlate Crediti per imposte Altri crediti di cui verso parti correlate Crediti commerciali 5-31 di cui verso parti correlate Magazzino 6 Totale attività correnti Attività destinate ad essere cedute 38 di cui di natura finanziaria di cui di natura non finanziaria Immobilizzazioni materiali Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali Concessioni Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita Avviamento-altre immobiliz.ni immateriali a vita utile indefinita Partecipazioni in impr. colleg. valut. con il met. del patr. netto Altre partecipazioni Altre attività finanziarie 7 8 8 8 8 9 9 10 di cui verso parti correlate Crediti per imposte anticipate 11-3 Totale attività non correnti TOTALE ATTIVITA’ Passività (Migliaia di Euro) Debiti commerciali 31-12-2010 12 60.165 477 35.011 111 10.556 5.389 18.101 5.969 135.191 685 61.305 869 29.669 170 3.561 5.223 51.047 5.482 156.287 548 685 548 18 19-16 20-17 21 22 23-33-34 212 51.687 4.077 17.642 8.346 20.550 102.514 238.390 179 37.228 4.698 18.457 8.928 24.018 93.508 250.343 note 31-12-2010 24 24 24 24 24 24 35.971 130.351 7.194 (17.552) 107.832 27.565 291.361 28.289 319.650 558.040 13 di cui verso parti correlate Debiti tributari Debiti v/ istituti previd. e sicurezza sociale Debiti bancari Altre passività finanziarie quota corrente Totale passività correnti Passività collegate alle attività destinate ad essere cedute 14 15 16-19 17-20 38 di cui di natura finanziaria di cui di natura non finanziaria Altri debiti Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente Debiti finanziari verso altri al netto della quota corrente Fondo imposte differite Fondo TFR e altri fondi relativi al personale Altri fondi rischi e oneri Totale passività non correnti TOTALE PASSIVITA’ Patrimonio netto (Migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Riserva legale Riserva per azioni proprie in portafoglio Altre riserve e utili portati a nuovo Utile di periodo Totale patrimonio netto di gruppo - di azionisti di minoranza TOTALE PATRIMONIO NETTO TOTALE PASSIVITA’ E PATRIMONIO NETTO 24 24 96.898 154.803 93.466 4.215 58.122 4.308 4.682 2.608 250 14.944 434.046 550.555 61.724 242 19.725 233 5.944 4.613 51.428 1.822 145.256 164 46.646 88 17.243 9.340 23.684 97.165 242.421 31/12/2009(*) 01-01-2009(*) (*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione ed IFRS 3 Rivisto 66 11.052 116.509 31/12/2009(*) 01-01-2009(*) note di cui verso parti correlate Altri debiti 12.218 90.165 827 57 770 105.974 159.064 85.385 5.251 58.357 20.459 5.022 3.258 582 24.278 467.048 558.040 30.583 400 3.242 3.242 12.750 22.199 290 36.283 35.971 130.351 7.194 (12.851) 105.398 18.666 284.729 26.471 311.200 561.543 35.971 130.351 7.194 (8.238) 103.180 14.155 282.613 25.521 308.134 550.555 (Migliaia di Euro) Conto Economico Separato Consolidato Ricavi operativi Altri proventi note 2010 2009 (*) 25 25 323.248 14.004 337.252 325.979 14.097 340.076 27 28 79.356 (291) 60.793 38.158 88.698 252 60.591 39.140 29 29 29 85.370 4.134 1.204 83.606 4.010 934 30 30 31-5 32 33-23 34-23 35 11.165 10.189 1.732 (1.132) 815 2.120 2.804 296.417 10.579 11.311 904 (21) 616 1.988 2.752 305.360 40.835 549 (2.636) 3.223 1.136 41.971 12.336 22.251 (9.915) 29.635 34.716 392 (3.906) 93 (3.421) 31.295 13.307 12.453 854 17.988 (289) 29.346 (161) 17.827 1.781 27.565 (838) 18.665 0,520 0,520 0,346 0,346 0,525 0,525 0,349 0,349 Totale ricavi operativi e altri proventi Costi della produzione Per materie prime,sussidiarie,di consumo e di merci Variazioni prodotti in corso di lavorazione e lavori in corso su ordinazione Per servizi Per godimento di beni di terzi Per il personale: salari e stipendi e oneri sociali trattamento di fine rapporto altri costi Ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni immateriali immobilizzazioni materiali Svalutazioni dell'attivo a breve Variaz. delle rim. di materie prime, sussid., di consumo e di merci Accantonamenti per rischi Accantonamenti fondo manutenzioni Altri oneri 26 Totale costi della produzione Risultato operativo Proventi finanziari e rivalutazioni di attività finanziarie Interessi, altri oneri finanziari e svalutazioni di attività finanziarie Utili/perdite da collegate con il metodo del patrimonio netto 36 36 36 Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito correnti differite 37 37 37 Utile (perdita) di periodo dalle attività in funzionamento Utile (perdita) netto da attività cessate/destinate a essere cedute 37 Risultato lordo di periodo Utile (perdita) di periodo di pertinenza di terzi Utile (perdita) di periodo di gruppo Utile per azione - non diluito - diluito Utile per azione escluso l'utile delle attività destinate alla cessione - non diluito - diluito (*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione ed IFRS 3 Rivisto 67 (Migliaia di Euro) Conto Economico Complessivo Consolidato note Utile (perdita) di periodo Differenze da conversione bilanci società non Euro Altri proventi / (oneri) complessivi Rivalutazione per iscrizione a fair value di intangible assets Effetto fiscale 24 Totale proventi e oneri imputati a patrimonio netto Totale conto economico complessivo Utile (perdita) di periodo di pertinenza di terzi Totale conto economico complessivo di pertinenza del gruppo (*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione ed IFRS 3 Rivisto 68 2010 29.346 153 15 168 168 29.514 1.781 27.733 2009 (*) 17.827 112 746 (234) 512 624 18.451 (838) 19.289 Rendiconto Finanziario Consolidato (Migliaia di Euro) Attività di esercizio Utile da attività operativa Utile da attività cessate/destinate ad essere cedute - Ammortamenti materiali e immateriali - Movimento netto del fondo T.F.R. - Accantonamento (Utilizzo) dei fondi rischi ed oneri - (Plusvalenze) Minusvalenze alienazioni cespiti - (Rivalutazione) Svalutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio netto Subtotale autofinanziamento (A) Diminuzione (aumento) dei crediti commerciali Diminuzione (aumento) altre attività di esercizio Diminuzione (aumento) attività/ passività verso Erario Aumento (diminuzione) dei debiti vs. fornitori Aumento (diminuzione) dei debiti previdenziali Aumento (diminuzione) altre passività di esercizio Subtotale (B) FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITA’ OPERATIVA (A + B) = ( C ) Attività di investimento (Acquisizioni) di immobilizzazioni materiali Disinvestimenti di immobilizzazioni materiali Contributi su immobilizzazioni materiali (Acquisizione) di immobilizzazioni immateriali Disinvestimenti di immobilizzazioni immateriali Cessione ‘(Acquisto) di partecipazioni consolidate Diminuzione delle immobilizzazioni finanziarie (Incremento) delle immobilizzazioni finanziarie FLUSSO MONETARIO ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO (D) Attività di finanziamento Acquisizione di debiti verso altri finanziatori (Rimborso) di debiti verso altri finanziatori (Rimborso) e altre variazioni di finanziamenti a medio lungo termine Accensione di nuovi finanziamenti a medio lungo termine (Aumento)/diminuzione di attività finanziarie non immobilizzate Dividendi pagati Variazione azioni proprie Altro FLUSSO MONETARIO ATTIVITA’ DI FINANZIAMENTO (E) FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITA’ CESSATE/DESTINATE AD ESSERE CEDUTE (F) FLUSSO FINANZIARIO NETTO DEL PERIODO (C+D+E+F) DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DEL PERIODO DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO dic-10 dic-09* 27.853 (289) 21.354 (582) 2.654 19.111 (161) 21.411 (445) 1.587 (1.218) (3.223) (93) 47.767 (876) 704 (155) (663) 166 5.308 4.485 52.252 40.192 618 (564) 8.843 (1.440) 538 7.903 15.898 56.090 (9.310) 747 (1.205) (15.132) 715 268 253 (317) (23.982) (15.656) 2.623 3.298 (11.114) 126 230 28 (13.390) (33.855) 7 - 30 7 - 30 4 - 7 - 30 8 - 30 8 - 30 9 9 9 (134) 4.590 (1.190) (16.094) 5.600 (501) (12.800) (4.613) 351 (24.657) 243 (2.179) 28.905 26.726 17 - 20 17 - 20 16 - 19 16 - 19 2 24 24 (16.274) (122) (16.400) (4.701) 123 (37.508) (384) (9.622) 26.726 17.104 (*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione ed IFRS 3 Rivisto Informazioni supplementari: Interessi pagati Imposte pagate, incluso canoni di concessione aeroportuale 69 2.125 16.441 2.747 9.501 note 30 22 - 29 22 - 33 - 34 36 5 - 31 4 - 6 - 10 3 - 11 - 14 - 21 12 15 13 - 18 - 24 12.483 12.483 Adozione dell’IFRS 3 revised (471) (471) Saldo 1 gennaio 2009 rettificato 35.971 7.194 130.351 (8.238) 44.858 (117) 18.665 Altri utili/perdite complessivi 112 512 Risultato da conto economico complessivo 112 512 18.665 18.665 19.289 239 (4.613) 35.971 7.194 130.351 (12.851) 45.097 (5) 512 18.451 624 Risultato da conto economico complessivo 35.971 7.194 130.351 (12.851) (12.800) 1.788 15 153 45.112 148 1.781 168 512 168 (16.400) (16.400) Distribuzione dividendi (16.400) 38 (4.701) 35.971 7.194 130.351 (17.552) 45.112 (4.701) 148 512 29.346 20.385 58.074 312.461 28.252 340.713 Altri movimenti Azioni proprie acquistate 2.027 (4.613) 20.385 58.074 284.729 26.471 311.200 27.565 Altri utili/perdite complessivi 70 (838) (4.613) Risultato da conto economico separato Saldo 31 dicembre 2010 17.827 (12.800) (12.800) 239 Azioni proprie acquistate (545) (838) 624 Distribuzione dividendi Saldo 31 dicembre 2009 12.483 (74) 20.385 52.209 282.614 25.521 308.135 Risultato da conto economico separato Altri movimenti Totale patrimonio netto 40.197 270.602 25.595 296.197 Adozione dell’IFRIC 12 Quote di terzi 20.385 Patrimonio Netto di gruppo Risultati esercizi precedenti a nuovo (117) Riserva di consolidamento Riserva di rivalutazione delle attività 130.351 (8.238) 44.858 Riserva per differenza cambio 7.194 Altre riserve 35.971 Riserva azioni proprie Riserva di sovrapprezzo azioni Saldo 1 gennaio 2009 Riserva legale (Migliaia di Euro) Capitale sociale Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO Riferimento Nota 24 20.385 38 (4.701) 41.674 291.361 28.289 319.650 71 72 Note esplicative al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 73 Informazioni sull‘attività del Gruppo Il Gruppo è attivo in tre principali aree di business: la gestione aeroportuale, le infrastrutture di mobilità (stazioni ferroviarie) e nei servizi per i viaggiatori con la gestione di attività commerciali e di ristorazione. PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2010 Criteri di redazione Il presente bilancio consolidato del Gruppo si riferisce all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010. Il bilancio consolidato è stato redatto in base al principio del costo storico, tranne che per gli strumenti finanziari derivati e le attività finanziarie destinate alla vendita che sono iscritte al valore equo, nonché sul presupposto della continuità aziendale. Il Gruppo, infatti, ha valutato che, pur ancora in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistono significative incertezze (come definite dal par. 25 del Principio IAS 1) sulla continuità aziendale. Il bilancio consolidato è presentato in Euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di Euro se non altrimenti indicato. Espressione di conformità Le informazioni finanziarie consolidate al 31 dicembre 2010 sono state predisposte nel rispetto degli IFRS adottati dall’Unione Europea ed in vigore alla data di redazione nonché sulla base dei provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. 38/2005 (Delibere Consob n. 15519 e 15520 del 27 luglio 2006). agli IAS/IFRS e ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. 38/2005 Contenuto e forma del bilancio consolidato Area di consolidamento Il presente bilancio è stato predisposto dal Consiglio di Amministrazione sulla base delle scritture contabili e di consolidamento aggiornate al 31 dicembre 2010. Ai fini comparativi i prospetti di bilancio presentano il confronto con i dati patrimoniali del bilancio al 31 dicembre 2009 e con i dati economici del 2009, anche nella loro versione riesposta in seguito alla prima applicazione dell’IFRIC 12 “Accordi per servizi in Concessione” e l’IFRS 3 Rivisto i cui effetti verranno evidenziati di seguito. La società ha optato per gli schemi di Conto Economico Separato e Complessivo, Prospetto della Situazione patrimoniale e finanziaria, Rendiconto finanziario e Prospetto delle variazioni di patrimonio netto indicati come preferibili nel principio contabile IAS 1, ritenendoli più efficaci nel rappresentare i fenomeni aziendali. In particolare sono stati utilizzati lo stato patrimoniale suddiviso tra attività e passività correnti e non correnti, il conto economico con attribuzione di proventi e oneri per natura e l’analisi dei flussi finanziari suddivisa tra attività operativa, di investimento e di finanziamento. Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 include, con il metodo dell’integrazione globale, le società nelle quali la Capogruppo SAVE S.p.A. (già Aeroporto di Venezia Marco Polo S.p.A. – SAVE) - di seguito “Save” - detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza delle azioni o quote di capitale e dei diritti di voto. Tutti i saldi e le transazioni infra-gruppo, inclusi eventuali utili e perdite non realizzati derivanti da rapporti intrattenuti fra società del Gruppo, sono completamente eliminati. Le società controllate sono consolidate integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero dalla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo. Il valore contabile delle partecipazioni incluse nell’area di consolidamento viene eliminato a fronte del patrimonio netto delle partecipate secondo il metodo dell’integrazione globale. L’eventuale differenza tra il costo di acquisizione ed il patrimonio netto contabile 74 delle partecipate al momento dell’acquisizione della partecipazione, viene allocata a specifiche attività, passività o passività potenziali delle società acquisite, sulla base dei loro valori correnti (fair value)alla data di acquisizione ed ammortizzata in quote costanti in funzione dell’utilità futura dell’investimento, e per la parte residua, qualora ne sussistano i presupposti, ad Avviamento. In questo caso tali importi non vengono ammortizzati ma sottoposti ad impairment test almeno su base annuale e comunque ogni qualvolta se ne ravvisi l’opportunità. Gli interessi di minoranza rappresentano la parte di profitti o perdite e delle attività nette non detenute dal Gruppo e sono esposti in una voce separata del conto economico, e nello stato patrimoniale tra le componenti del patrimonio netto, separatamente dal patrimonio netto del Gruppo. Gli acquisti di interessi di minoranza avvenuti negli esercizi passati sono stati contabilizzati utilizzando il “parent entity extension method” in base al quale la differenza tra il prezzo pagato ed il valore contabile della quota parte delle attività nette acquisite è rilevato come avviamento. In applicazione al Principio Contabile Internazionale IAS 27 Revised, le modifiche nella quota di interessenza che non costituiscono una perdita di controllo sono state trattate come equity transaction e quindi hanno avuto come contropartita il patrimonio netto. La Save detiene inoltre una partecipazione in un’impresa sottoposta a controllo congiunto, ove non ha la maggioranza dei voti in assemblea, ma nella quale, sulla base di un accordo contrattuale, esiste una condivisione del controllo relativamente alle decisioni di carattere strategico-finanziario che devono essere adottate con il consenso unanime dei partecipanti; tale partecipazione è consolidata con il metodo proporzionale: lo stato patrimoniale ed il conto economico vengono integrati “pro-quota” in base alla percentuale di partecipazione; il valore contabile della partecipazione detenuta viene eliminato contro il relativo patrimonio netto. 75 Di seguito sono riepilogate le imprese incluse nell’area di consolidamento con il metodo dell’integrazione globale e proporzionale: % possesso del Gruppo Società CAPOGRUPPO: SAVE S.p.A. sue controllate: Marco Polo Park S.r.l. Save International Holding SA sua controllata: Belgian Airports SA Save Engineering S.p.A. N-AITEC S.r.l. Aer Tre S.p.A. Aeroporto Civile di Padova S.p.A. Idea 2 S.r.l. Società Agricola Ca’ Bolzan a r.l. Triveneto Sicurezza S.r.l. (già Save Security S.r.l.) Elite Tre S.r.l.*** Airest S.r.l.*** Airest S.r.l. sue controllate: Very Italian Food (V.I.F.) S.r.l. Airline Terminal & Business Catering Holding GmbH sue controllate: Airest Slovakia Gastronomy and Retail s.r.o. Airest Catering d.o.o. Shanghai Airest Catering Company Ltd Shanghai Saifu Catering Management Company Ltd Airest Russia O.O.O. Airest Gastronomy & Retail GmbH sua controllata: Airest Czech Republic a.s. Fast Food Servis a.s.** ITP Services s.r.o.** Archimede 1 S.p.A. sua controllata: Centostazioni S.p.A. * Archimede 3 S.r.l. Valuta Capitale Sociale 31-12-10 31-12-09 35.971.000 Euro Euro 516.460 7.450.000 100 99,97 100 99,97 Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro 100.000 120.000 50.000 13.119.840 1.016.924 10.000 98.800 100.000 50.000 17.312.140 20.000.000 64,98 97 100 80 62,86 100 100 93 64,98 97 100 80 62,86 100 100 93 83,19 86,5 Euro Euro 100.000 35.000 86,45 86,45 86,5 86,5 Euro Euro USD CNY RUB Euro 6.639 142.505 3.250.000 1.500.000 13.200.000 35.000 86,45 86,45 86,45 86,5 86,5 86,5 86,5 CZK CZK CZK 53.160.000 53.160.000 120.000 86,45 Euro Euro Euro 25.000.000 8.333.335 50.000 60 24 100 86,45 86,45 86,45 86,5 86,5 86,5 60 24 100 * consolidata con il metodo proporzionale. ** società fuse con effetto 01/01/2010 in Airest Czech Republic a.s. *** società fusa con effetto 01/01/2010 in Airest S.r.l. Nel corso dell’esercizio 2010 non sono intervenute variazioni significative nell’area di consolidamento del gruppo rispetto al 31 dicembre 2009. Si segnala tuttavia: • il primo consolidamento della controllata Airest Russia O.O.O. che ha cominciato l’attività operativa per la gestione di punti vendita Retail presso l’aeroporto internazionale di Mosca dal mese di gennaio 2010; • la fusione delle società Fast Food Servis a.s. e ITPS Services s.r.o. in Airest Czech Republic a.s. avvenuta con effetti decorsi a partire dal 01/01/2010; 76 • in data 30 aprile 2010 l’Assemblea dei Soci di AIREST Slovakia Gastronomy and Retail s.r.o., società non operativa con sede in Bratislava (Slovacchia) controllata indirettamente al 100% da Airest S.r.l., ha deliberato la messa in liquidazione della società. Contestualmente la ragione sociale è stata modificata in AIREST Slovakia Gastronomy and Retail s.r.o. v likvidàcii. Alla data del 31 dicembre 2010 la procedura di liquidazione non si è ancora conclusa. • nel mese di maggio 2010 è iniziata la procedura per la liquidazione volontaria della società di diritto cinese Shanghai Saifu Catering Management Co.,Ltd, controllata in via indiretta al 100% da parte di Airest Srl. La procedura si è conclusa in data 3 dicembre 2010, quando la società è stata cancellata dal registro delle imprese locale; • in data 25 ottobre 2010 le Assemblee dei Soci delle società Airest Srl ed Elite Tre srl hanno approvato la loro fusione mediante costituzione di una nuova società, denominata Airest Srl. L’atto di costituzione della stessa è datato 7 dicembre 2010 e l’iscrizione presso il Registro delle Imprese di Venezia è avvenuto in data 13 dicembre 2010. Gli effetti contabili e fiscali dell’operazione sono stati fatti decorrere dal giorno 1 gennaio 2010; • nel corso del mese di gennaio 2011 si è completato il processo di liquidazione della società La Piazza di Spagna S.r.l.. Le società controllate, 3A – Advanced Airport Advisory S.r.l. ed East Holding Gmbh, non sono consolidate, essendo non operative alla data del presente bilancio consolidato. La società Rustichelli & Mangione S.r.l., non viene consolidata linea per linea nel presente bilancio di Gruppo, ma viene valutata in base al costo sostenuto per la costituzione, in relazione alla limitata operatività della stessa. Principi di consolidamento Variazioni di principi contabili Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2010 I principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio consolidato sono conformi a quelli seguiti per la preparazione del bilancio annuale di Gruppo al 31 dicembre 2009 ad eccezione dell’adozione dei nuovi Principi ed Interpretazioni applicati a partire dal 1° gennaio 2010, di seguito elencati. IFRIC 12 - Concessioni di servizi pubblici Dal 1° gennaio 2010 il Gruppo applica retroattivamente l’interpretazione IFRIC 12 “Accordi per servizi in concessione” (“IFRIC 12 o Interpretazione”) che contiene le modalità di rilevazione e valutazione dei contratti di concessione tra un soggetto pubblico ed un’impresa privata. L’IFRIC 12, pubblicato dallo IASB nel novembre del 2006, è stato omologato dalla Commissione Europea con regolamento CE n. 254/2009 in data 25 marzo 2009 ed è applicabile obbligatoriamente ai bilanci redatti in conformità agli IAS/IFRS il cui esercizio ha inizio in data successiva a quella di omologazione. Per una migliore lettura del documento, all’interno delle note illustrative si è ritenuto opportuno riportare le tabelle relativi ai saldi patrimoniali al 1 gennaio 2009 solo nelle sezioni impattate dall’introduzione dell’IFRIC 12, mentre l’illustrazione di tutti gli impatti contabili derivanti dall’applicazione retrospettiva dell’IFRIC 12 sui dati comparativi, unitamente alle note di commento, viene già fornita in modo organico all’interno dell’apposita Appendice al presente Bilancio Consolidato. Emendamento allo IAS 27 – Bilancio Consolidato e separato. L’emendamento stabilisce che le modifiche nella quota di interessenza che non costituiscono perdita di controllo devono essere trattate come equity transition e quindi devono avere contropartita a patrimonio netto. Inoltre è stato stabilito che quando una società cede il controllo in una propria partecipata ma continua comunque a de- 77 tenere una quota di capitale nella società deve valutare la partecipazione mantenuta in bilancio al fair value ed imputare eventuali utili o perdite derivanti dalla perdita del controllo al conto economico. Infine l’emendamento richiede che tutte le perdite attribuibili ai soci di minoranza siano allocate alla quota di patrimonio netto di terzi, anche quando queste eccedano la loro quota di capitale della partecipata. Il Gruppo ha applicato il nuovo emendamento in modo prospettico dal 1° gennaio 2010, tuttavia dalla sua adozione non sono emersi effetti contabili significativi per il Gruppo. IFRS 3 Rivisto – Aggregazioni aziendali Le principali modifiche apportate all’IFRS 3, che devono essere applicate in modo prospettico dal 1° gennaio 2010, riguardano l’eliminazione dell’obbligo di valutare le singole attività e passività della controllata al fair value in ogni acquisizione successiva, nel caso di acquisizione per fasi di società controllate. L’avviamento verrà unicamente determinato nella fase di acquisizione e sarà pari al differenziale tra il valore delle partecipazioni immediatamente prima dell’acquisizione, il corrispettivo della transazione ed il valore delle attività nette acquisite. Inoltre, nel caso in cui la società non acquisti il 100% della partecipazione, la quota di interessenza di pertinenza dei terzi può essere valutata sia al fair value, che utilizzando il metodo già previsto in precedenza dall’IFRS 3. La versione rivista del principio prevede, inoltre, l’imputazione a conto economico di tutti i costi connessi all’aggregazione aziendale e la rilevazione alla data di acquisizione delle passività per pagamenti sottoposti a condizione. L’adozione del nuovo trattamento contabile ha comportato effetti non significativi. Il gruppo Save, sulla scorta di quanto novellato con l’introduzione del nuovo principio IFRS 3 Rivisto ha ritenuto opportuno considerare l’applicazione dello stesso alle aggregazioni aziendali intervenute negli esercizi passati con particolare riferimento all’acquisizione del ramo aziendale di ristorazione autostradale conseguente all’acquisizione della partecipazione in Ristop, società successivamente confluita nella sua controllante Airest S.r.l.. L’applicazione di tale nuovo principio contabile consente infatti una più completa rappresentazione degli intangibili, in particolare dei diritti contrattuali riconducibili ai valori pagati per poter sfruttare economicamente le sub-concessioni autostradali; diritti acquisiti a seguito della suddetta acquisizione. Infatti, il nuovo principio prevede una più ampia possibilità di individuare separatamente gli intangibili acquisiti, piuttosto che incorporare tale valore indistintamente nell’avviamento. Ciò ha comportato l’effettuazione di una più definita allocazione del maggior valore pagato nel corso della aggregazione aziendale citata al fine di considerare che una parte dello stesso può essere strettamente ricondotto alla generazione dei flussi di cassa futuri dei punti di ristorazione esistenti al momento dell’aggregazione i quali prevedono una durata contrattualmente specificata. La stima è stata effettuata da valutatori indipendenti incaricati da Save, sulla base dei piani predisposti ai fini della suddetta acquisizione. L’originaria allocazione, non avendo individuato intangibili specifici a cui attribuire il maggior valore pagato, aveva previsto che lo stesso, per un valore pari a 39,6 milioni di Euro fosse riconducibile per intero a valore di Avviamento, è stata parzialmente rivista. Tale rivisitazione ha comportato l’individuazione di un’attività immateriale specifica quale valore dei Diritti contrattuali pagati per lo sfruttamento delle subconcessioni autostradali (di seguito “Concessioni”) il cui fair value alla data dell’originaria acquisizione è stato stimato in Euro 3,2 milioni. Tale valore è oggetto di ammortamento nel periodo di durata delle concessioni. La parte restante, in via residuale, per un valore pari a Euro 36,4 milioni, è stata 78 mantenuta quale valore di Avviamento Sul valore allocato a Concessioni è stata poi calcolata la fiscalità differita passiva, per un importo pari a 1,2 milioni di Euro, con contropartita valore di Avviamento. Gli effetti derivanti da tali nuove considerazioni sono stati imputati per il periodo sino al 31 dicembre 2008 direttamente contro riserva di patrimonio netto. Si è provveduto a ripresentare i dati patrimoniali comparativi al 31 dicembre 2009 ed i dati economici comparativi relativi all’esercizio 2009 come emerge dal Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, dal Contro economico separato consolidato, dal Conto economico complessivo consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dal Prospetto delle variazioni di patrimonio netto più sopra presentati. I saldi rettificati riflettono pertanto gli effetti che si sarebbero avuti se la contabilizzazione delle aggregazioni aziendali fosse avvenuta in ossequio al principio contabile IFRS 3 Rivisto. L’effetto sul patrimonio netto al 31 dicembre 2008 è negativo e pari a Euro -0,5 milioni. L’effetto sul risultato dell’esercizio 2009 è negativo e pari a Euro -0,3 milioni. L’effetto sul patrimonio netto al 31 dicembre 2009 è negativo e pari a Euro -0,8 milioni. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2010, non rilevanti I seguenti emendamenti ed interpretazioni, applicabili dal 1° gennaio 2010, disciplinano fattispecie e casistiche non presenti all’interno del Gruppo alla data del presente bilancio consolidato: per il Gruppo • Improvement all’IFRS 5 – Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative cessate. • Emendamenti allo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate e allo IAS 31 – Partecipazioni in joint ventures, conseguenti alle modifiche apportate allo IAS 27. • IAS 7 – Rendiconto finanziario. • Improvement agli IAS/IFRS (2009). • Emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo regolati per cassa. • IFRIC 17 – Distribuzione di attività non liquide ai soci. • IFRIC 18 – Trasferimento di attività dai clienti. • Emendamento allo IAS 39 – Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione – Elementi qualificabili per la copertura Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo In data 8 ottobre 2009, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 – Strumenti finanziari: presentazione: classificazione dei diritti emessi al fine di disciplinare la contabilizzazione dell’emissione di diritti (diritti, opzioni o warrant) denominati in valuta diversa da quella funzionale dell’emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività da strumenti finanziari derivati; l’emendamento invece richiede che, a determinate condizioni, tali diritti siano classificati a patrimonio netto a prescindere dalla valuta nella quale il prezzo di esercizio è denominato. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1° gennaio 2011 in modo retrospettico. In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di bilancio sulle parti correlate che semplifica il tipo di informazioni richieste nel caso di transazioni con parti correlate controllate dallo Stato e chiarisce la definizione di parti correlate. Il principio è applicabile dal 1° gennaio 2011; alla data del presente Bilancio consolidato gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per la sua applicazione. 79 In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari sulla classificazione e valutazione delle attività finanziarie applicabile dal 1° gennaio 2013. Questa pubblicazione rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39. Il novo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie per determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Inoltre, il nuovo principio prevede un unico metodo di determinazione delle perdite di valore per attività finanziarie. Alla data del presente Bilancio consolidato gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione del nuovo principio. In data 26 novembre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRIC 14 – Versamenti anticipati a fronte di una clausola di contribuzione minima dovuta, consentendo alle società che versano anticipatamente una contribuzione minima dovuta di riconoscerla come un’attività. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2011; alla data del presente Bilancio consolidato gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per la sua applicazione. In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di una passività attraverso emissione di strumenti di capitale, che fornisce le linee guida circa la rilevazione dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso l’emissione di strumenti di capitale. L’interpretazione stabilisce che, se un’impresa rinegozia le condizioni di estinzione di una passività finanziaria ed il suo creditore accetta di estinguerla attraverso l’emissione di azioni dell’impresa, allora le azioni emesse dalla società diventano parte del prezzo pagato per l’estinzione della passività finanziaria e devono essere valutate al fair value; la differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta ed il valore iniziale degli strumenti di capitale emessi deve essere imputata a conto economico nel periodo. L’interpretazione è applicabile dal 1° gennaio 2011; alla data del presente Bilancio consolidato gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per la sua applicazione. Stagionalità dell’attività A causa della natura ciclica dei settori in cui il Gruppo opera generalmente sono attesi ricavi e risultati operativi più elevati nel secondo e terzo trimestre dell’anno, piuttosto che nei primi e negli ultimi mesi. Le vendite più elevate si concentrano, infatti, nel periodo giugno-settembre, momento di picco delle vacanze estive, in cui si registra il massimo livello di utenza presso le infrastrutture di mobilità direttamente gestite (aeroporti), ed in quelle ove sono localizzati i punti vendita Food & Beverage and Retail (aeroporti, stazioni ferroviarie, autostrade). Stime contabili significative Qui di seguito sono presentate le ipotesi chiave riguardanti il futuro ed altre importanti fonti di incertezza nelle stime alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero produrre rettifiche significative nei valori di carico delle attività e passività entro il prossimo esercizio finanziario. Perdite di valore sull’avviamento e su altre attività immateriali specifiche L’avviamento viene sottoposto a verifica per eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale; detta verifica richiede una stima del valore d’uso dell’unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l’avviamento, a sua volta basata sulla stima dei flussi finanziari attesi dall’unità e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di 80 sconto adeguato. Al 31 dicembre 2010 il valore complessivo degli avviamenti iscritti è pari a Euro 58,4 milioni e maggiori dettagli sono indicati nella nota 8. Ai fini della verifica di una eventuale perdita di valore degli avviamenti iscritti in bilancio la società ha adottato la metodologia descritta al paragrafo “Perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali”. I flussi di cassa delle cash generating unit attribuibili a ciascun avviamento sono stati desunti dai Business Plan approvati dai Consigli di Amministrazione. In relazione alle altre attività immateriali specifiche a vita utile definita, viene effettuata annualmente una verifica di impairment sul valore residuo, risultante dall’allocazione del maggior valore pagato in fase di acquisizione. Al 31 dicembre 2010 il valore residuo complessivo delle attività immateriali specifiche iscritte è pari a Euro 84 milioni e maggiori dettagli sono indicati nella nota 8. Anche in questo caso, ai fini della verifica i flussi di cassa della cash generating unit di riferimento sono stati desunti dai Business Plan approvati dai Consigli di Amministrazione. Per una più dettagliata ed analitica trattazione delle verifiche compiute alla data del 31 dicembre 2010 sulle singole poste di avviamento e di altre attività immateriali specifiche, si rimanda al successivo paragrafo “Verifica della ricuperabilità del valore delle attività o di gruppi di attività”, riportato prima dei criteri di valutazione. Imposte differite attive Le imposte anticipate sono riferite a differenze temporanee fra i valori di bilancio ed i valori riconosciuti fiscalmente, riconducibili a costi a deducibilità differita, principalmente riguardanti accantonamenti per fondo rischi, e al riporto a nuovo delle perdite fiscali di alcune società del Gruppo. Tali attività sono iscritte in bilancio sulla base di una valutazione discrezionale degli amministratori della probabilità del loro recupero, valutata con particolare riguardo alla capacità della Capogruppo e delle società controllate, anche per effetto dell’esercizio dell’opzione relativa al “consolidato fiscale”, di generare con continuità redditi imponibili positivi. Essi devono stimare la probabile manifestazione temporale e l’ammontare dei futuri utili fiscalmente imponibili. La valutazione è stata effettuata sulla base dell’aliquota fiscale attesa per l’esercizio in cui si prevede avverrà il riversamento della differenza temporanea. Al 31 dicembre i crediti per imposte anticipate erano pari a Euro 24,3 milioni e ulteriori dettagli sono forniti nella nota 11. Fondo svalutazione crediti Il fondo svalutazione crediti viene determinato sulla base di un’analisi specifica sia delle pratiche in contenzioso che delle pratiche che, pur non essendo in contenzioso, presentano qualche sintomo di ritardo negli incassi. La valutazione del complessivo valore realizzabile dei crediti commerciali richiede di elaborare delle stime circa la probabilità di recupero delle suddette pratiche, pertanto essa è soggetta ad incertezza. Al 31 dicembre il fondo svalutazione crediti era pari a Euro 18,1 milioni ed ulteriori dettagli sono forniti nella nota 5. Fondo rinnovamento beni in concessione A fronte degli immobili detenuti in regime di concessione, da alcune società del gruppo, è stato stanziato un apposito fondo necessario per le manutenzioni e gli 81 interventi di rinnovamento che verranno effettuati sui beni in concessione iscritti nell’attivo dello Stato Patrimoniale, che dovranno essere devoluti allo Stato in perfette condizioni di funzionamento al termine della concessione. Il Fondo di Rinnovamento viene annualmente alimentato sulla base di una valutazione tecnica degli stimati oneri futuri relativi alle manutenzioni cicliche necessarie al mantenimento dei beni di cui è prevista la devoluzione gratuita al termine della concessione (2041), ed utilizzato in ragione delle manutenzioni effettuate nel corso del periodo. Al 31 dicembre 2010 il fondo era pari a Euro 17 milioni. Fondi pensione e altri benefici post impiego Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici post impiego è determinato utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede l’elaborazione di ipotesi circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento degli impieghi, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità ed il futuro incremento delle pensioni. A causa della natura di lungo termine di questi piani, tali stime sono soggette ad un significativo grado di incertezza. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 22. Imposte correnti Le imposte correnti per l’esercizio in corso sono valutate all’importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l’importo sono quelle emanate o sostanzialmente emanate alla data di chiusura del bilancio consolidato. Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio e non nel conto economico. VERIFICA DELLA RECUPERABILITÀ DEL VALORE DELLE ATTIVITÀ O DI GRUPPI DI ATTIVITÀ Con l’ausilio di advisor indipendente, sono stati compiuti i test di impairment al fine di valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore con riferimento agli importi allocati ad Avviamento o a Concessioni, oggetto di contabilizzazione nel presente ed in precedenti esercizi. Il test avviene confrontando il valore contabile (carrying value) dell’attività o del gruppo di attività componenti l’unità generatrice di flussi finanziari (C.G.U.) con il valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il fair value (al netto degli eventuali oneri di vendita) ed il valore dei flussi di cassa netti attualizzati che si prevede saranno prodotti dall’attività o dal gruppo di attività componenti la C.G.U. (valore d’uso). Valore di avviamento derivante dall’acquisizione di ulteriore quota di partecipazione minoritaria in Aer Tre S.p.A. E’ stato compiuto il test di impairment al fine di valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore con riferimento all’importo, pari ad Euro 6,9 milioni, allocato ad “Avviamento” in sede di acquisizione da soci terzi, avvenuta nel 2007, di una quota di partecipazione del 35% nel capitale della società Aer Tre S.p.A.. La Cash Generating Unit identificata coincide con la legal entity Aer Tre S.p.A.. I flussi di cassa della Cash Generating Unit, sono stati desunti dal Business Plan, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società, che copre un orizzonte temporale compreso tra il 2011 ed il 2049, ed i cui elementi chiave vanno ricercati: (i) nell’ottenimento della concessione quarantennale in regime di gestione totale, (ii) nel piano di investimenti quali interventi sulle piste atti al conseguimento della “seconda categoria” ed altri interventi infrastrutturali volti allo sviluppo ed al potenziamento dell’aeroporto (opere necessarie per adeguamenti normativi e di sicurezza, upgrade tecnologici nonché interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria), iii) 82 nella crescita dei ricavi commerciali, grazie agli opportuni investimenti effettuati, in funzione dello sviluppo del traffico. Il piano economico utilizzato copre un orizzonte temporale così ampio, in quanto si basa sulla revisione del piano economico-finanziario presentato ad ENAC nel 2008, allegato all’istanza di ottenimento della gestione totale per un periodo quarantennale. Il piano stesso è stato aggiornato sulla base dei dati consuntivi 2010 e sulla base delle previsioni di investimenti 2011-2049, concordate nell’ottobre 2009 con fornitori esterni, riviste dal management di AerTre durante il 2010. Il Weighted Average Cost of Capital (WACC) utilizzato per l’attualizzazione dei flussi è pari al 7,1%. Il value in use individuato è pari a Euro 34,5 milioni, da confrontarsi con un carrying value (o valore contabile) pari a 26,5 milioni di Euro, rettificato del capitale investito relativo alla C.G.U. pari a 17,8 milioni di Euro. Il valore di riferimento è stato testato al ribasso ipotizzando diversi scenari di crescita dei principali driver di Piano, quali il variare dei passeggeri e dei ricavi commerciali, in ipotesi di WACC costante. I risultati delle analisi di scenario svolte non forniscono indicazioni sufficienti per attribuire una perdita di valore durevole al carrying value di AerTre. Inoltre è stata svolta una sensitivity analysis di tipo probabilistico al fine di fornire ulteriori indicazioni sulla volatilità complessiva dell’enterprise value di AerTre, utilizzando una tecnica di simulazione “Montecarlo”. Le analisi si sono concentrate sui driver di crescita del numero di passeggeri, della resa media annua per parcheggi, dei ricavi commerciali per passeggero e sulle componenti del WACC “Beta” e “rapporto d’indebitamento”, associando agli stessi diverse distribuzioni di probabilità. L’applicazione di tale sensivity analysis ha portato all’individuazione di un value in use di AerTre mediano nell’ordine di Euro 29 milioni, da confrontarsi con un carrying value (o valore contabile) pari ad Euro 26,5 milioni, rettificato del capitale investito netto relativo alla C.G.U.. La distribuzione dell’enterprise value di AerTre a fronte delle diverse ipotesi di variabilità dei driver di valore analizzati porta all’individuazione di una probabilità di permanenza di un plusvalore superiore al 60%, confermando quindi il superamento del test di impairment. Valore di concessione derivante dall’acquisizione della partecipazione in Centostazioni S.p.A. E’ stato compiuto il test di impairment al fine di valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore con riferimento all’importo, pari ad Euro 62,9 milioni (valore da considerarsi al netto degli ammortamenti cumulati alla data del 31 dicembre 2010), allocato a “Concessioni” in sede di acquisizione, perfezionata nel corso dell’esercizio 2001, di una quota di partecipazione del 40% nel capitale di Centostazioni S.p.A.. La Cash Generating Unit identificata coincide con la legal entity Centostazioni S.p.A.. I flussi di cassa della Cash Generating Unit sono stati desunti dal piano di “re-engineering” di Centostazioni, elaborato dall’azionista Archimede 1 S.p.A., il quale prevede una focalizzazione più spinta della società sulle attività commerciali, con una serie di interventi volti a migliorare gli introiti da concessioni e a rivedere la gestione delle attività pubblicitarie, oltre ad una serie di azioni tese ad ottenere maggiore efficienza, mirate a contenere i costi di struttura e del lavoro. 83 Inoltre, il piano include l’entrata a regime di una serie di progetti di sviluppo, che sfruttano le opportunità nell’ambito del core business di Centostazioni. Tali sviluppi includono gestioni di spazi commerciali e estensione di servizi di facility management in nuove stazioni. Il periodo di riferimento è stato suddiviso in due stadi: il primo stadio (2011-2015) si riferisce ai flussi espliciti di piano forniti dal Management, il secondo stadio (20162041) si riferisce ai flussi rivenienti dall’applicazione di un tasso di crescita “g” pari a 1,5% ai ricavi dell’anno 2015, sino al termine della durata della Concessione, con un margine lordo prudenzialmente in calo fino alla fine della concessione (rispettivamente del 28% per il periodo 2016-2020, del 27,5% per il periodo 2021-2030 e del 26.5% dal 2031 al 2041). Secondo molteplici indicazioni internazionali, il range tipico del fattore di crescita “g” in termini reali è orientativamente compreso tra 0,5% e 2,5%. Nella fattispecie si è ritenuto opportuno fare riferimento al saggio di crescita medio atteso dell’economia italiana. Il WACC utilizzato per l’attualizzazione dei flussi è pari al 6,8%. L’enterpirse value di pertinenza di Archimede 1 è pari a circa Euro 97,4 milioni da confrontare con un carrying value (o valore contabile) rettificato delle attività nette componenti la C.G.U. pari a 85,4 milioni di Euro. E’ stata compiuta una sensitivity analysis con riferimento al valore d’uso, al variare della crescita dei ricavi, in diminuzione dall’1,5% allo 0%, e al diminuire dell’EBITDA margin dal 2021 al 2041. I value in use risultanti oscillano tra 86,4 milioni di Euro e 97,4 milioni di Euro, anche in ipotesi di crescita e marginalità lorda peggiorative, pertanto tali analisi non forniscono indicazioni sufficienti per attribuire una perdita di valore durevole al Carrying Amount. Inoltre è stata svolta una ulteriore sensitivity analysis di tipo probabilistico, al fine di fornire ulteriori indicazioni sulla volatilità complessiva dell’enterprise value di Centostazioni. Le analisi si sono concentrate sui driver tasso di crescita “g”, EBITDA margin 20162020, l’incidenza del capitale circolante netto sui ricavi post-Piano, e le componenti del WACC “Beta” e “rapporto d’indebitamento”, associando agli stessi diverse distribuzioni di probabilità. L’applicazione di tale sensitivity analysis ha portato all’individuazione dell’enterprise value di Centostazioni in un valore mediano nell’ordine di 95,6 milioni per la quota di pertinenza di Archimede 1. La distribuzione dell’enterprise value di Centostazioni, a fronte delle diverse ipotesi di variabilità dei driver di valore analizzati, porta all’individuazione di una probabilità di permanenza di un plusvalore quasi prossimo al 100%, confermando quindi il superamento del test di impairment Valore di concessione derivante dall’acquisizione delle partecipazione in Airest Praga E’ stato compiuto il test di impairment al fine di valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore con riferimento agli importi allocati a “Concessioni” e ad “Avviamento” in sede di acquisizione, avvenuta nel corso del 2008, delle società Fast Food Servis a.s. (FFS) e ITP Services s.r.o. (ITPS), fuse nel 2010 in un’unica società denominata Airest Praga. Il plusvalore allocato a “Concessioni” è pari ad Euro 19 milioni, (valore da conside- 84 rarsi al netto degli ammortamenti cumulati alla data del 31 dicembre 2010), mentre è stato allocato ad “Avviamento” un valore pari a 4 milioni di Euro. Il carrying amount (valore contabile) equivale ad Euro 21,7 milioni di Euro, rettificato del capitale investito netto di pertinenza della C.G.U.. La Cash Generating Unit identificata è rappresentata da Airest Praga. I flussi di cassa della Cash Generating Unit sono stati desunti dal piano, elaborato ed approvato dagli amministratori di Airest Group, il quale tiene conto di una crescita annua del numero dei passeggeri pari all’8% medio in base alle stime fornite dal management dell’aeroporto e agli studi di settore. Il periodo di riferimento è stato suddiviso in due stadi: il primo stadio (2011-2015) si riferisce ai flussi espliciti di piano forniti dal Management, il secondo stadio (20152030) si riferisce ai flussi rivenienti dall’applicazione di un tasso di crescita “g” pari a 1,5% al flusso del periodo precedente, sino al termine della durata della Concessione per entrambe le società, con una marginalità media, a livello di EBITDA, prudenzialmente decrescente fino a scadenza, con investimenti di mantenimento pari allo 0,5% dei ricavi. Il WACC utilizzato per l’attualizzazione dei flussi è pari all’8,6%. E’ stata compiuta una sensitivity analysis testando al ribasso il valore d’uso, ipotizzando un tasso di crescita “g” dei free cash flow operativi dallo 0% al 1,5% e un ribasso della redditività lorda. I value in use risultanti oscillano tra 23,5 milioni di Euro e 26,9 milioni di Euro, in ipotesi di WACC costante, ritenendo il WACC individuato, sufficientemente rappresentativo del profilo di rischio della CGU. Nell’ipotesi di crescita nulla e di marginalità lorda in significativo peggioramento rispetto alle ipotesi del Piano, il plusvalore rispetto al carrying amount resterebbe comunque superiore, confermando quindi il superamento del test di impairment. Valore di concessione derivante dall’acquisizione della partecipazione in R&M Airport S.r.l. (fusa per incorporazione in Airest s.r.l. con effetti dal 1° gennaio 2009) E’ stato compiuto il test di impairment al fine di valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore con riferimento all’importo, pari ad Euro 1 milione (valore da considerarsi al netto degli ammortamenti cumulati alla data del 31 dicembre 2010), allocato a “Concessioni” in sede di acquisizione, avvenuta nel corso del precedente esercizio, della società R&M Airport S.r.l., fusa per incorporazione nella sua controllante Airest S.r.l., con effetti contabili e fiscali a partire dal 1° gennaio 2009. L’analisi è stata prudenzialmente circoscritta alla location dell’Aeroporto di Fiumicino, ancorché il valore recuperabile dell’intangibile oggetto di valutazione sia più propriamente riferibile alla Cash Generating Unit “Canale Aeroportuale Italia” nella sua interezza. I flussi di cassa dei 6 punti vendita gestiti a Fiumicino sono stati desunti dal piano, elaborato ed approvato dagli amministratori della società, il quale prevede un aumento dei ricavi che considera il tasso di crescita previsto dell’inflazione pari al 2% su base annua, un’attesa di incremento del traffico passeggeri transitanti nelle zone in cui si trovano i punti vendita gestiti dalla società stimata al 5,5% medio annuo. Per il costo del venduto è stata prevista un’incidenza sul fatturato tendenzialmente costante ed allineata ai risultati storici ed al budget della società. L’orizzonte temporale considerato dal Piano spazia dal 2011 al 2018, ipotizzando le probabilità di rinnovo dei contratti in essere per ulteriori 5 anni. Il WACC utilizzato per l’attualizzazione dei flussi è pari all’8,2%. L’entrerprise value è stato stimato sulla base del piano e attribuendo ai flussi economici 85 attesi nel periodo di rinnovo una probabilità di realizzo del 50%, escludendo inoltre ipotesi di ulteriori rinnovi e l’attribuzione di un valore terminale. Il value in use selezionato, corrispondente ad un WACC dell’8,2% è pari a 2,8 milioni di Euro, da confrontarsi con un carrying value (o valore contabile) rettificato del capitale investito netto riconducibile alla C.G.U. pari a 2,2 milioni di Euro. Alla luce dell’approccio prudenziale della società, non si è ritenuto necessario svolgere sensitivities, volte ad individuare scenari peggiorativi, ritenendo che non vi siano alla data di riferimento nessuna indicazione circa eventuali riduzioni di valore dell’attività intangibile associata. Valore di avviamento e di concessione derivante dall’acquisizione del ramo aziendale di “Terminal Catering” conseguente all’acquisizione della partecipazione in Airest Group E’ stato compiuto il test di impairment al fine di valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore con riferimento al maggior importo pagato, rispetto al valore di patrimonio netto, in sede di acquisizione, avvenuta nel corso dell’esercizio 2006, del ramo aziendale di Terminal Catering, ad oggi gestito dal Gruppo austriaco Airest sulle locations di Vienna (Cash Generating Unit “Vienna”), e di Salzburg, Graz, Klagenfurt e Ljubljana (Cash Generating Unit “Other locations”) ed allocato per Euro 9,3 milioni ad “Avviamento”, ed Euro 1,3 milioni (valore al netto degli ammortamenti cumulati alla data del 31 dicembre 2010) a “Concessioni” (ammortizzato in 10 anni). Le Cash Generating Unit identificate sono individuate sulla base di una impostazione gestionale, utilizzata anche dal Management a fini decisionali, che prescinde dalle legal entities societarie (le due Cash Generating Unit di fatto esplicitano le locations di operatività delle società Airest Gastronomy & Retail GmbH ed Airest Catering d.o.o.). I flussi di cassa delle Cash Generating Unit sono stati desunti dal piano, elaborato ed approvato dagli amministratori di Airest Group, il quale prevede una crescita media dei ricavi del 7,5% nel periodo 2011-2015 e tiene conto dell’inaugurazione a Vienna del nuovo terminal passeggeri (Sky Link) nell’anno 2013. Tale crescita viene riflessa in un incremento dei ricavi per la durata del piano pari a circa il 4% medio annuo (escludendo l’esercizio 2013 di apertura del nuovo terminal Sky Link, in cui è previsto un incremento dei ricavi del 20%). Per il costo del venduto è stata prevista un’incidenza sul fatturato sostanzialmente costante ed in linea con i valori di budget 2011; i costi operativi sono stati incrementati dell’inflazione più una componente variabile sulla crescita del fatturato. Il piano copre, per entrambe le Cash Generating Unit, un orizzonte temporale compreso tra il 2011 ed il 2015 con flussi finanziari espliciti forniti dal Management, mentre per gli anni successivi al 2015 è calcolato un terminal value con il metodo attuariale della rendita perpetua, applicato agli ultimi flussi disponibili sulla base di un tasso di crescita “g” dell’1,5%, con marginalità, a livello di EBITDA, ipotizzata prudenzialmente pari alla media del triennio 2013-2015. Il WACC utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di entrambe le Cash Generating Unit è pari al 7,7%. E’ stata compiuta una sensitivity analysis con riferimento al valore d’uso della Cash Generating Unit “Vienna”, al variare del tasso di crescita “g” del free cash flow operativi per la determinazione del terminal value dallo 0% all’1,5% e al variare del margine perpetuo, in ipotesi di WACC costante, perché ritenuto sufficientemente rappresentativo del profilo di rischio della CGU. I value in use risultanti oscillano tra 28,3 milioni di Euro e 37,5 milioni di Euro; il value in use selezionato, corrispondente ad un WACC del 7,7% e ad un tasso “g” dell’1,5%, è pari a 37,5 milioni di Euro, da confrontarsi con un carrying value (o valore contabile), rettificato di attività del gruppo componenti la C.G.U., pari a 9,8 milioni di Euro confermando,quindi, il superamento del test di impairment. 86 E’ stata compiuta, inoltre, una sensitivity analysis con riferimento al valore d’uso della Cash Generating Unit “Other locations”, al variare del tasso di crescita “g” del free cash flow operativi per la determinazione del terminal value dallo 0% al 1,5% e al variare del margine perpetuo, in ipotesi di WACC costante, perché ritenuto sufficientemente rappresentativo del profilo di rischio della CGU. I value in use risultanti oscillano tra 3,0 milioni di Euro e 5,4 milioni di Euro; il value in use selezionato, corrispondente ad un WACC del 7,7% e ad un tasso “g” dell’1,5%, è pari a 5,3 milioni di Euro, da confrontarsi con un carrying value (o valore contabile) rettificato del capitale netto investito relativo alla C.G.U. pari a 1,8 milioni di Euro, confermando quindi il superamento del test di impairment. Valore di avviamento derivante dall’acquisizione del ramo aziendale di ristorazione conseguente all’acquisizione della partecipazione in Ristop ora confluita nella controllata Airest S.r.l. E’ stato compiuto il test di impairment al fine di valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore con riferimento al maggior importo pagato, rispetto al valore di patrimonio netto, in sede di acquisizione dei rami aziendali di “Ristorazione Autostradale” e di “Ristorazione Urbana”, facenti capo alla società Ristop S.r.l., ad oggi incorporata da Airest S.r.l. allocato per Euro 37,7 milioni ad “Avviamento” e per Euro 1,4 milioni (valore da considerarsi al netto degli ammortamenti cumulati alla data del 31 dicembre 2010) a “Concessioni” . Le due Cash Generating Unit identificate coincidono con i rami aziendali appena menzionati e sono individuate sulla base di una impostazione gestionale ed organizzativa, utilizzata anche dal Management a fini decisionali. I flussi di cassa delle Cash Generating Unit sono stati desunti dal piano, elaborato e approvato dagli amministratori di Airest S.r.l.. Le assunzioni di base di tale piano comprendono, per il canale autostradale, una crescita annua dei ricavi pari all’11,5% per effetto sia della crescita organica dei punti vendita a parità grazie allo sviluppo previsto del traffico, che del rinnovo e apertura – nel corso del quinquennio – di nuovi punti vendita già aggiudicati. Per il canale urbano è prevista una crescita dei ricavi annua pari al 3,5% grazie alla crescita dei visitatori ed allo sviluppo dell’outlet McArthur Glen di Noventa che nel corso del 2010 ha portato al raddoppio dell’area commerciale e si prevede porterà un beneficio in termini di maggiori ricavi sui tre punti vendita Airest grazie ai maggiori flussi di visitatori che verranno generati. Il piano copre, per entrambe le Cash Generating Unit, un orizzonte temporale compreso tra il 2011 ed il 2015 con flussi finanziari espliciti forniti dal Management, mentre per gli anni successivi al 2015 è calcolato un terminal value con l’approccio di attualizzazione della rendita perpetua, applicato agli ultimi flussi disponibili sulla base di un tasso di crescita “g” dell’1,5%. Il WACC utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di entrambi i rami aziendali sopra menzionati è pari all’8,2%. E’ stata compiuta una sensitivity analysis svolta in due fasi, con riferimento al valore d’uso del ramo aziendale “Ristorazione Autostradale”, avente un carrying value, (o valore contabile) rettificato delle attività nette componenti la C.G.U. del ramo di business in esame, pari a 35,7 milioni di Euro. La prima fase prevede l’analisi del value in use al variare del tasso di crescita “g” dei free cash flow operativi per la determinazione del terminal value dallo 0% all’1,5% e al variare del margine perpetuo, in ipotesi di WACC costante, perché ritenuto sufficientemente rappresentativo del profilo di rischio della CGU. I value in use risultanti oscillano tra 32,3 milioni di Euro e 43,6 milioni di Euro. La seconda fase di sensitivities analysis, alla luce dei risultati della fase precedente, si è svolta utilizzando un 87 modello simulativo di tipo probabilistico. Le analisi si sono concentrate sui seguenti driver: tasso di crescita g, componente “Beta” del WACC e rapporto di indebitamento. L’applicazione del modello simulativo ha portato nel 65% dei casi ad un plusvalore positivo del value in use rispetto al valore contabile, fornendo quindi un supporto sufficiente al superamento del test di impairment. E’ stata compiuta, inoltre, una sensitivity analysis, con riferimento al valore d’uso del ramo aziendale “Ristorazione Urbana”, avente un carrying value, (o valore contabile) rettificato delle attività nette componenti la C.G.U. del ramo di business in esame, pari a 5 milioni di Euro. L’analisi del value in use è stata effettuata al variare del tasso di crescita “g” dei free cash flow operativi per la determinazione del terminal value dallo 0% all’1,5% e al variare del margine perpetuo, in ipotesi di WACC costante, perché ritenuto sufficientemente rappresentativo del profilo di rischio della CGU. I value in use risultanti oscillano tra 5,3 milioni di Euro e 7,5 milioni di Euro, confermando quindi il superamento del test di impairment. Valore di marchio derivante dall’acquisizione di ulteriore quota di partecipazione del 50% in Very Italian Food S.r.l. E’ stato compiuto il test di impairment ai fini di valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore con riferimento all’importo, pari ad Euro 1,0 milioni (valore al netto degli ammortamenti cumulati alla data del 31 dicembre 2010), allocato a “Marchi” in sede di acquisizione del residuo 50% di partecipazione nella società V.I.F.. La Cash Generating Unit identificata coincide con la legal entity Very Italian Food S.r.l. . I flussi di cassa della Cash Generating Unit sono stati desunti dal piano, elaborato ed approvato dagli amministratori di Airest S.r.l., il quale copre un orizzonte temporale compreso tra il 2011 ed il 2015 con flussi finanziari espliciti forniti dal Management, mentre per gli anni successivi al 2015 è calcolato un terminal value con l’approccio di attualizzazione della rendita perpetua, applicando agli ultimi flussi disponibili un tasso di crescita “g” dell’1,5%. La crescita dei ricavi, provenienti da clienti captive (società del gruppo Airest) per il 95% circa, riflette gli sviluppi previsti sui punti vendita del gruppo Airest a perimetro invariato e le nuove aperture di punti vendita in franchising a marchio Rustchelli & Mangione. I costi operativi crescono in misura pari all’inflazione (sulla base di un tasso del 2% medio annuo) più una componente variabile sul fatturato; i costi del personale in aumento riflettono la crescita della manodopera a fronte della crescita della domanda. Il WACC utilizzato per l’attualizzazione dei flussi è pari all’8,2%. E’ stata compiuta una sensitivity analysis con riferimento al valore d’uso al variare del tasso di crescita “g” dei free cash flow operativi per la determinazione del terminal value dallo 0% all’1,5% e al variare del margine perpetuo, in ipotesi di WACC costante, perché ritenuto sufficientemente rappresentativo del profilo di rischio della C.G.U.. I value in use risultanti oscillano tra 12,7 milioni di Euro e i 15,6 milioni di Euro, da confrontarsi con un carrying value (o valore contabile) rettificato delle attività nette componenti la C.G.U. pari a 11,2 milioni di Euro, confermando quindi il superamento del test di impairment. 88 Criteri di valutazione I principi IAS/IFRS applicati sono indicati nei punti seguenti. Immobilizzazioni immateriali Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabile, controllate dall’impresa ed in grado di produrre benefici economici futuri, nonché quelle derivanti da operazioni di aggregazione aziendale. La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita. Le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione o, se derivano da operazioni di aggregazione di imprese, sono capitalizzate al valore equo alla data di acquisizione; esse sono inclusive degli oneri accessori, ed ammortizzate sistematicamente per il periodo della loro residua possibilità di utilizzazione secondo quanto previsto dallo IAS 36 e sottoposte a test di congruità ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. L’ammortamento si applica sistematicamente lungo la vita utile dell’attività immateriale a seconda delle prospettive di impiego economico stimate. Il valore residuo alla fine della vita utile si presume pari a zero a meno che ci sia un impegno da parte di terzi all’acquisto dell’attività alla fine della sua vita utile oppure se esiste un mercato attivo per l’attività. Gli amministratori rivedono la stima della vita utile dell’immobilizzazione immateriale a ogni chiusura di esercizio. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell’attività immateriale. Le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita sono sottoposte a verifica annuale della ricuperabilità del loro valore a livello individuale o a livello di unità generatrice di cassa (cd. impairment test). La ricuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata adottando i criteri indicati più sotto. Per tali attività non è rilevato alcun ammortamento. La vita utile di un bene immateriale con vita indefinita è riesaminata con periodicità annuale al fine di accertare il persistere delle condizioni alla base di tale classificazione. Di seguito vengono riassunti gli anni di vita utile delle differenti tipologie di immobilizzazioni immateriali: Categoria Diritti di brevetto e di utilizzazione opere d’ingegno: software Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali Concessioni Licenze, marchi e altri diritti simili Oneri pluriennali vari Periodo ammortamento 3, 5 anni Durata concessione aeroportuale Durata concessioni Durata contrattuale 5 anni o durata concessione La voce “Diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell’ingegno” si riferisce principalmente ai costi per l’implementazione e la personalizzazione del software gestionale. La voce “Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali” accoglie il valore rilevato tra le attività immateriali a fronte delle infrastrutture aeroportuali possedute in relazione al diritto di concessione acquisito per la gestione delle stesse infrastrutture in contropartita al diritto ad addebitare gli utenti per l’utilizzo delle medesime infrastrutture, nell’espletamento di pubblico servizio, conformemente a quanto disposto dall’IFRIC 12 - Accordi per Servizi in Concessione. Si rinvia per una più ampia trattazione a quanto dettagliato nell’apposita Appendice al presente “Bilancio Consolidato”. La voce “Concessione” si riferisce principalmente al maggior valore corrisposto, ri- 89 spetto al patrimonio netto di pertinenza, in occasione dell’acquisto della partecipazione in Centostazioni S.p.A. per l’ottenimento della concessione all’utilizzo e sfruttamento degli spazi commerciali di 103 medie stazioni. Viene ammortizzato lungo la durata quarantennale della stessa. Inoltre la voce concessione si riferisce al valore equo riconosciuto ai contratti di concessione in occasione dell’acquisto di società che operano nel settore Food & Beverage and Retail principalmente in infrastrutture in regime di concessione, subconcessione o contratti assimilabili. Lo IAS 38, pur non trattando nello specifico l’argomento in questione ma argomentando in generale delle attività immateriali a vita definita stabilisce che la vita utile di un’attività immateriale derivante da diritti contrattuali o da altri diritti legali deve essere determinata sulla base del periodo minore tra la durata dei diritti contrattuali o legali (durata della concessione) ed il periodo di utilizzo dell’attività stessa. La ricuperabilità del valore di iscrizione decurtato dell’ammortamento è verificata annualmente adottando i criteri dell’impairment test. La voce “Licenze, marchi e altri diritti simili” si riferisce essenzialmente a importi capitalizzati a fronte della registrazione di marchi della ristorazione e di licenze per la vendita di tabacchi, relativi a società del settore Food & Beverage and Retail. La voce “Oneri pluriennali vari” si riferisce principalmente ad indennità corrisposte a concessionari per l’apertura di punti vendita Food & Beverage nell’ambito di stazioni ferroviarie ed in autostrada. Aggregazioni di imprese e avviamento Aggregazioni aziendali effettuate prima del 1° gennaio 2010 L’acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell’acquisizione. Il costo dell’acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti, alla data di scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti rappresentativi di capitale emessi dall’acquirente, in cambio del controllo della società acquisita comprensivi dei costi direttamente attribuibili all’aggregazione aziendale. Il costo dell’acquisizione viene allocato alle attività, alle passività e alle passività potenziali della società acquisita valorizzati ai relativi fair value alla data di acquisizione che soddisfano i criteri previsti dal IFRS 3. La differenza così rilevata tra il costo dell’aggregazione aziendale e l’interessenza dell’acquirente al fair value (valore equo) netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili, viene contabilizzata come avviamento. L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale non é ammortizzato; annualmente viene verificato se esso abbia subito riduzioni di valore, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità che potrebbe aver subito una riduzione di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 “Riduzione di valore delle attività”. L’avviamento viene sottoposto a un’analisi di ricuperabilità con cadenza annuale o anche più breve nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali perdite di valore. Ai fini della determinazione del fair value delle attività e delle passività e dei test di impairment le valutazioni degli amministratori vengono supportate dall’intervento di esperti indipendenti. L’interessenza degli azionisti di minoranza nelle imprese acquisite è inizialmente valutata in misura pari alla loro quota dei valori correnti delle attività, passività e passività potenziali iscritte. Aggregazioni aziendali effettuate dopo il 1° gennaio 2010 90 A seguito dell’introduzione del principio IFRS 3 Rivisto, a partire dal 1° gennaio 2010, data di prima applicazione in via prospettica dello stesso, le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisizione. Il costo di un’acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value (valore equo) alla data di acquisizione e dell’importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell’acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, l’acquirente deve valutare qualsiasi partecipazione di minoranza nell’acquisita al fair value (valore equo) oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell’acquisita. I costi di acquisizione sono spesati e classificati tra le spese amministrative. Quando il gruppo acquisisce un business, deve classificare o designare le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario. Se l’aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, l’acquirente deve ricalcolare il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e valutata con l’equity method e rilevare nel conto economico l’eventuale utile o perdita risultante. Ogni corrispettivo potenziale deve essere rilevato dall’acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, sarà rilevata secondo quanto disposto dallo IAS 39, nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non deve essere ricalcolato sino a quando la sua estinzione sarà contabilizzata contro patrimonio netto. L’avviamento è inizialmente valutato al costo che emerge come eccedenza tra la sommatoria del corrispettivo corrisposto e l’importo riconosciuto per le quote di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel conto economico. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo ridotto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore, l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale deve, dalla data di acquisizione, essere allocato ad ogni unità generatrice di flussi di cassa del gruppo che si prevede benefici dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell’entità acquisita siano assegnate a tali unità. Se l’avviamento è stato allocato ad un’unità generatrice di flussi finanziari e l’entità dismette parte delle attività di tale unità, l’avviamento associato all’attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile dell’attività quando si determina l’utile o la perdita derivante dalla dismissione. L’avviamento associato con l’attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell’attività dismessa e della parte mantenuta dell’unità generatrice di flussi finanziari. Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente rilevate al costo di acquisto o di realizzazione o, se derivano da operazioni di aggregazioni di imprese, al valore equo alla data di acquisizione; il valore comprende il prezzo pagato per acquistare o costruire l’attività (al netto di sconti e abbuoni) e gli eventuali costi direttamente attribuibili all’acquisizione e necessari alla messa in funzione del bene. Per i beni presi in carico da terzi, gli stessi sono valorizzati al fair value sulla base di specifica perizia. Il prezzo di acquisto o il costo di realizzazione si intende al netto dei contributi pubblici in conto capitale che sono rilevati quando le condizioni per la loro concessione si sono verificate. I terreni, sia liberi da costruzioni, sia annessi a fabbricati civili e industriali, sono stati contabilizzati separatamente e non vengono ammortizzati in quanto elementi a vita 91 utile illimitata. Le attività materiali sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L’ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico fra i costi per ammortamenti. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate. Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall’uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l’eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell’anno della suddetta eliminazione. Quando l’attività materiale è costituita da più componenti significativi aventi vite utili differenti, l’ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Non sono oggetto di ammortamento i terreni e le attività materiali destinate alla cessione che sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il loro fair value al netto degli oneri di dismissione. Le spese di manutenzione e riparazione, che non siano suscettibili di valorizzare e/o prolungare la vita residua dei beni, sono spesate nell’esercizio in cui sono sostenute; in caso contrario vengono capitalizzate. Le immobilizzazioni materiali sono ammortizzate in quote costanti sulla base della residua possibilità di utilizzazione, esposta nella seguente tabella: Categoria Costruzioni leggere e fabbricati Macchine attrezzature pista Macchine operatrici Impianti di telesegnalazione Altri impianti Attrezzatura Automezzi Macchine elettroniche Macchine e mobili ufficio Migliorie su beni di terzi Aliquote 3% 31,5% 10,0% 25,0% 8% - 12% 15% - 25% 20% - 25% 20% 10% - 12% - 15% Minore tra durata residua concessione e utilità economica miglioria Beni in locazione finanziaria I beni acquisiti con contratti di locazione finanziaria, che sostanzialmente trasferiscono al Gruppo tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, sono capitalizzati dalla data di inizio del contratto al valore equo del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing con contestuale rilevazione tra le passività del corrispondente debito finanziario verso le società locatrici. I canoni di leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota interessi in modo da ottenere l’applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito (quota capitale). Gli oneri finanziari sono addebitati a conto economico. I beni in leasing capitalizzati sono ammortizzati sulla base della vita utile stimata del bene. Perdite di valore delle immobilizza- I valori contabili delle attività materiali e immateriali del Gruppo SAVE sono oggetto di valutazione ogni qualvolta vi siano evidenti segnali interni o esterni all’impresa che indichino la possibilità del venir meno del valore dell’attività o di un gruppo di esse (definite come Unità Generatrici di Cassa o CGU). Il valore recuperabile è il maggiore fra il valore equo dell’attività o unità generatrice di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso. Il valore recupe- zioni materiali ed immateriali 92 rabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non sono ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un’attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d’uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione ante-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell’attività. Nel determinare il valore equo al netto dei costi di vendita, viene utilizzato un adeguato modello di valutazione. Tali calcoli sono effettuati utilizzando opportuni moltiplicatori di valutazione, prezzi di titoli azionari quotati per partecipate i cui titoli sono pubblicamente negoziati, e altri indicatori di valore equo disponibili. Perdite di valore su attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell’attività che ha evidenziato la perdita di valore. A ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta inoltre, con riferimento alle attività diverse dall’avviamento, l’eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile. Il valore di un’attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato successivamente alla rilevazione dell’ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell’ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata a conto economico a meno che l’immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione. Il valore dell’avviamento non può essere ripristinato in seguito ad aumenti nel valore recuperabile. I seguenti criteri sono utilizzati per la contabilizzazione di perdite di valore relative a specifiche tipologie di attività: Avviamento e Concessione Il Gruppo sottopone i valori iscritti ad avviamento e a concessione a verifica per perdite di valore su base annua, o più frequentemente se eventi o cambiamenti nelle circostanze indicano che il valore contabile potrebbe essere soggetto a perdita di valore. La perdita di valore sulle suddette attività immateriali è determinata valutando il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari) a cui le stesse sono riconducibili. Laddove il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari) è minore del valore contabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari) a cui le attività immateriali sono state allocate, una perdita di valore è rilevata. L’abbattimento del valore dell’avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri. Il Gruppo effettua la verifica annuale sulla perdita di valore delle attività immateriali sopra individuate durante il processo di chiusura del bilancio annuale. L’impairment test avviene confrontando il valore contabile dell’attività o della unità generatrice di flussi finanziari (C.G.U.) con il valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il fair value (al netto degli eventuali oneri di vendita) ed il valore dei flussi di cassa netti attualizzati che si prevede saranno prodotti dall’attività o dalla C.G.U.. 93 Ciascuna unità o gruppo di unità a cui viene allocato l’intangibile specifico rappresenta il livello più basso all’interno del Gruppo in cui lo stesso è monitorato a fini di gestione interna. Le condizioni e le modalità di eventuale ripristino di valore di un’attività in precedenza svalutata applicate dal Gruppo, escludendo comunque qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell’avviamento, sono quelle previste dallo IAS 36. Partecipazioni in società controllate e collegate Il Gruppo detiene alcune partecipazioni in società controllate che tuttavia consolidare non sono oggetto di consolidamento a fronte del fatto che le stesse sono attualmente da considerasi non operative, per cui l’effetto patrimoniale ed economico che deriverebbe da un consolidamento integrale di tali partecipazioni è sostanzialmente riconducibile al valore di iscrizione delle stesse nel bilancio di Gruppo. Le partecipazioni del Gruppo in società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Una collegata è una società su cui il Gruppo esercita un’influenza significativa e che non è classificabile come controllata o joint venture. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata è inizialmente rilevata al costo e il valore contabile è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L’avviamento afferente alla collegata è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad ammortamento né ad una singola verifica di riduzione durevole di valore (impairment). Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d’esercizio della società collegata. Nel caso in cui una società collegata rilevi rettifiche con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza e ne dà rappresentazione, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Profitti e perdite derivanti da transazioni tra il Gruppo e la collegata, sono eliminati in proporzione alla partecipazione nella collegata. La quota di pertinenza del Gruppo del risultato d’esercizio della società collegata è rilevata nel conto economico. La quota di pertinenza rappresenta il risultato della collegata attribuibile agli azionisti; si tratta quindi del risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata. La data di chiusura del bilancio della collegata deve corrispondere alla data di chiusura del bilancio della capogruppo. Il bilancio della collegata deve essere redatto utilizzando principi contabili uniformi per operazioni e fatti simili in circostanze similari. Successivamente all’applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere un’ulteriore perdita di valore della propria partecipazione nella società collegata. Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se ci siano evidenze obiettive che la partecipazione nella società collegata abbia subito una perdita durevole di valore. Se ciò è avvenuto, il Gruppo calcola l’ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata ed il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio. Una volta persa l’influenza notevole sulla collegata, il Gruppo valuta e rileva qualsiasi partecipazione residua al fair value. Qualsiasi differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell’influenza notevole ed il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti deve essere rilevato a conto economico. Attività non correnti detenute per la Le attività non correnti e i gruppi in dismissione classificati come posseduti per la vendita ed attività cessate 94 vendita devono essere valutati al minore tra il valore contabile ed il valore equo al netto dei costi di vendita. Le attività non correnti e i gruppi in dismissione sono classificati come posseduti per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato con un’operazione di vendita anziché tramite il suo uso continuativo. Si considera rispettata questa condizione solo quando la vendita è altamente probabile e l’attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. La Direzione deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione. Nel conto economico consolidato e del periodo di confronto dell’anno precedente, gli utili e le perdite delle attività operative cessate sono rappresentate separatamente dagli utili e dalle perdite delle attività operative, sotto la linea dell’utile dopo le imposte, anche quando il Gruppo mantiene dopo la vendita una quota di minoranza nella controllata. L’utile o la perdita risultanti, al netto delle imposte, sono esposti separatamente nel conto economico. Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali una volta classificati come posseduti per la vendita non devono più essere ammortizzati. Altre attività finanziarie Lo IAS 39 prevede le seguenti tipologie di strumenti finanziari: attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico, finanziamenti e crediti, investimenti detenuti fino a scadenza e attività disponibili per la vendita. Inizialmente tutte le attività finanziarie sono rilevate al valore equo aumentato, nel caso di attività diverse da quelle al valore equo con variazioni a conto economico, degli oneri accessori. Al momento della sottoscrizione, il Gruppo considera se un contratto contiene derivati impliciti. I derivati impliciti sono scorporati dal contratto ospite se questo non è valutato a valore equo quando l’analisi mostra che le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato implicito non sono strettamente correlati a quelli del contratto ospite. Il Gruppo determina la classificazione delle proprie attività finanziarie dopo la rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio finanziario. Attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite ai fini di vendita nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficace. Utili o perdite sulle attività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico. Laddove un contratto contenga uno o più derivati incorporati, l’intero contratto ibrido può essere designato come una attività finanziaria a valore equo con variazioni imputate a conto economico, fatta eccezione per quei casi in cui il derivato implicito non modifica in misura significativa i flussi di cassa o è evidente che lo scorporo del derivato non è consentito. Al momento della prima rilevazione, si possono classificare le attività finanziarie come attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico se si verificano le seguenti condizioni: (I) la designazione elimina o riduce significativamente l’incoerenza di trattamento che altrimenti si determinerebbe valutando le attività o rilevando gli utili e le perdite che tali attività generano, secondo un criterio diverso; o (II) le attività fanno parte di un gruppo di attività finanziarie gestite ed il loro rendimento è valutato sulla base del loro valore equo, in base ad una strategia 95 di gestione del rischio documentata; o (III) l’attività finanziaria contiene un derivato implicito che dovrebbe essere scorporato e contabilizzato separatamente. Finanziamenti e crediti I finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono valutate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di sconto effettivo al netto di ogni accantonamento per perdita di valore. Il costo ammortizzato è calcolato prendendo in considerazione ogni sconto o premio di acquisto e include le commissioni che sono una parte integrante del tasso di interesse effettivo e dei costi di transazione. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Attività finanziarie disponibili per la vendita Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono quelle attività finanziarie, esclusi gli strumenti finanziari derivati, che sono state designate come tali o non sono classificate in nessun’ altra delle precedenti categorie. Dopo l’iniziale iscrizione le attività finanziarie detenute per la vendita sono valutate al valore equo e gli utili e le perdite sono iscritti in una voce separata del patrimonio netto. Il valore equo (o fair value) viene determinato facendo riferimento al valore di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione; nel caso di strumenti non quotati lo stesso viene determinato attraverso tecniche finanziarie di valutazione comunemente utilizzate. Quando le attività sono contabilmente eliminate, gli utili o le perdite accumulate nel patrimonio netto sono imputati a conto economico. Interessi maturati o pagati su tali investimenti sono contabilizzati come interessi attivi o passivi utilizzando il tasso di interesse effettivo. Dividendi maturati su tali investimenti sono imputati a conto economico come “dividendi ricevuti” quando sorge il diritto all’incasso. Valore equo In caso di titoli diffusamente negoziati nei mercati regolamentati, il valore equo è determinato facendo riferimento alla quotazione di borsa rilevata al termine delle negoziazioni alla data di chiusura del periodo. Per gli investimenti per i quali non esiste un mercato attivo, il valore equo è determinato mediante tecniche di valutazione basate su: prezzi di transazioni recenti fra parti indipendenti; il valore corrente di mercato di uno strumento sostanzialmente simile; l’analisi dei flussi finanziari attualizzati; modelli di apprezzamento delle opzioni. Perdita di valore su attività finanziarie Il Gruppo verifica ad ogni data di bilancio se un’attività finanziaria o gruppo di attività finanziarie ha subito una perdita di valore. Attività valutate secondo il criterio del costo ammortizzato Se esiste un’indicazione oggettiva che un finanziamento o credito iscritti al costo ammortizzato ha subito una perdita di valore, l’importo della perdita è misurato come la differenza fra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati (escludendo perdite di credito future non ancora sostenute) scontato al tasso di interesse effettivo originale dell’attività finanziaria (ossia il tasso di interesse effettivo calcolato alla data di rilevazione iniziale). Il valore contabile dell’attività viene ridotto mediante l’utilizzo di un fondo accantonamento e l’importo della perdita viene rilevato a conto economico. Il Gruppo valuta in primo luogo l’esistenza di indicazioni oggettive di perdita di valore a livello individuale, per le attività finanziarie che sono individualmente signi- 96 ficative, e quindi a livello individuale o collettivo per le attività finanziarie che non lo sono. In assenza di indicazioni oggettive di perdita di valore per un’attività finanziaria valutata individualmente, sia essa significativa o meno, detta attività è inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito analoghe e tale gruppo viene sottoposto a verifica per perdita di valore in modo collettivo. Le attività valutate a livello individuale e per cui si rileva o continua a rilevare una perdita di valore non saranno incluse in una valutazione collettiva. Se, in un periodo successivo, l’importo della perdita di valore si riduce e tale riduzione può essere oggettivamente ricondotta a un evento verificatosi dopo la rilevazione della perdita di valore, il valore precedentemente ridotto può essere ripristinato. Eventuali successivi ripristini di valore sono rilevati a conto economico, nella misura in cui il valore contabile dell’attività non supera il costo ammortizzato alla data del ripristino. Con riferimento a crediti commerciali, un accantonamento per perdita di valore si effettua quando esiste indicazione oggettiva (quale, ad esempio, la probabilità di insolvenza o significative difficoltà finanziarie del debitore) che il Gruppo non sarà in grado di recuperare tutti gli importi dovuti in base alle condizioni originali della fattura. Il valore contabile del credito è ridotto mediante il ricorso ad un apposito fondo. I crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica che essi sono irrecuperabili. Attività finanziarie disponibili per la vendita In caso di perdita di valore di un’attività finanziaria disponibile per la vendita, viene fatto transitare da patrimonio netto a conto economico un valore pari alla differenza fra il suo costo (al netto del rimborso del capitale e dell’ammortamento) e il suo valore equo attuale, al netto di eventuali perdite di valore precedentemente rilevate a conto economico. I ripristini di valore relativi a strumenti partecipativi di capitale classificati come disponibili per la vendita non vengono rilevati a conto economico. I ripristini di valore relativi a strumenti di debito sono rilevati a conto economico se l’aumento del valore equo dello strumento può essere oggettivamente ricondotto a un evento verificatosi dopo che la perdita era stata rilevata a conto economico. Azioni proprie Gli strumenti rappresentativi del capitale conferito, quali le azioni proprie devono essere dedotti dal capitale. Nessun utile o perdita deve essere rilevato nel conto economico al momento dell’acquisto, della vendita, dell’emissione o della cancellazione di tali strumenti rappresentativi di capitale. Il corrispettivo pagato viene rilevato direttamente a patrimonio netto. Rimanenze Le rimanenze, con esclusione dei lavori in corso su ordinazione, sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo rappresentato dall’ammontare che l’impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell’attività. Il costo delle rimanenze è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato. I lavori in corso su ordinazione sono valutati sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost). Gli acconti versati dai committenti sono detratti dal valore delle rimanenze nei limiti dei corrispettivi maturati; la parte restante è iscritta nelle passività. Le eventuali perdite derivanti dalla chiusura delle commesse sono rilevate interamente nel periodo in cui sono previste. 97 Cassa e disponibilità liquide Le disponibilità liquide (considerati anche i mezzi equivalenti) comprendono i valori numerari, ossia quei valori che possiedono i requisiti della disponibilità a vista o a brevissimo termine, del buon esito e dell’assenza di spese per la riscossione. Benefici per i dipendenti I benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti (Trattamento di fine rapporto) o altri benefici a lungo termine sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto. La passività relativa, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza, coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l’ottenimento dei benefici; la valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti, utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Gli utili e le perdite derivanti dall'effettuazione del calcolo attuariale sono imputati a conto economico come costo o ricavo a prescindere dal valore degli stessi, senza pertanto utilizzare il c.d. metodo del corridoio. L’importo riflette non solo i debiti maturati alla data di chiusura del bilancio consolidato, ma anche i futuri incrementi salariali (solo per le società con meno di 50 dipendenti) e le correlate dinamiche statistiche. Fondi per rischi e oneri I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile, che, alla data di chiusura del presente bilancio consolidato, sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) è probabile l’esistenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l’adempimento dell’obbligazione sia oneroso; (iii) l’ammontare dell’obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima, a volte con il supporto di esperti, dell’ammontare che l’impresa pagherebbe per estinguere l’obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell’esercizio. Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento è oggetto di attualizzazione; l’incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce “Proventi (oneri) finanziari”. Quando la passività è relativa ad attività materiali (demolizione cespiti), il fondo è rilevato in contropartita all’attività a cui si riferisce; l’imputazione a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l’accantonamento ovvero, quando la passività è relativa ad attività materiali, in contropartita all’attività a cui si riferisce. Debiti commerciali e altre passività I debiti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, sono iscritti al costo (il loro valore nominale). I debiti in valuta diversa dalla moneta di conto sono iscritti al tasso di cambio del giorno dell’operazione e, successivamente, convertiti al cambio di fine anno. L’utile o la perdita derivante dalla conversione viene imputato a conto economico. Le altre passività sono iscritte al loro costo (identificato dal valore nominale). Le altre passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono inizialmente rilevate al costo, corrispondente al fair value della passività al netto dei costi di transazione che non finanziarie Finanziamenti 98 sono direttamente attribuibili all’emissione della passività stessa. A seguito della rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo originale rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato). Ogni utile o perdita è contabilizzato a conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Cancellazione di attività e passività finanziarie Attività finanziarie Un’attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un’attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) viene cancellata dal bilancio quando: • i diritti a ricevere flussi finanziari dall’attività sono estinti; • il Gruppo conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività, ma ha assunto l’obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte; • il Gruppo ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell’attività, ma ha trasferito il controllo della stessa. Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un’attività e non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l’attività viene rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell’attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull’attività trasferita viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell’attività e il valore massimo del corrispettivo che il Gruppo potrebbe essere tenuto a corrispondere. Passività finanziarie Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l’obbligo sottostante la passività è estinto o annullato o adempiuto. Strumenti finanziari derivati ed operazioni di copertura Contabilizzazione componenti positivi di reddito Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati quali contratti su tassi di interesse a copertura dei rischi derivanti principalmente dalle fluttuazioni dei tassi di interesse (cd. cash flow hedge). Questi strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al valore equo alla data in cui sono stipulati; successivamente tale valore equo viene periodicamente rimisurato. Sono contabilizzati come attività quando il valore equo è positivo e come passività quando è negativo. Eventuali utili o perdite risultanti da variazioni del valore equo di derivati non idonei per l’applicazione del cd. "hedge accounting” sono imputati direttamente a conto economico nell’esercizio. Il valore equo dei contratti di swap su tassi d’interesse è determinato con riferimento al valore di mercato per strumenti similari. Coerentemente con la strategia prescelta, il Gruppo non pone in essere operazioni su derivati a scopi speculativi. I ricavi sono rilevati nella misura in cui è possibile determinarne attendibilmente il valore (fair value) ed è probabile che i relativi benefici economici saranno fruiti. Secondo la tipologia di operazione, i ricavi sono rilevati sulla base dei criteri specifici di seguito riportati: - i ricavi delle vendite di beni sono rilevati quando i rischi e benefici significativi della proprietà dei beni sono trasferiti all’acquirente; 99 - i ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono contabilizzati quando il servizio è reso; - i ricavi per la prestazione di servizi legati a lavori su commessa sono rilevati con riferimento allo stadio di avanzamento delle attività sulla base dei medesimi criteri previsti per i lavori in corso su ordinazione. I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni, premi e oneri promozionali direttamente correlati ai ricavi di vendita, nonché delle imposte direttamente connesse. Gli sconti commerciali, portati in diretta diminuzione dei ricavi, sono stati calcolati sulla base dei contratti stipulati con le compagnie aeree e con i tour operator. Le royalties sono contabilizzate per competenza secondo la sostanza degli accordi contrattuali. Gli interessi attivi sono contabilizzati in applicazione del principio della competenza temporale, su una base che tenga conto dell’effettivo rendimento dell’attività a cui si riferiscono. I dividendi sono rilevati quando si stabilisce il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento. Contabilizzazione dei costi e delle spese Imposte sul reddito I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nel periodo o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l’utilità futura degli stessi. Imposte correnti Le imposte correnti per l’esercizio in corso sono valutate all’importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l’importo sono quelle emanate o sostanzialmente emanate alla data di chiusura del bilancio consolidato. Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio e non nel conto economico. Imposte differite Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto "liability method" sulle differenze temporanee risultanti alla data del presente bilancio consolidato fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività e i valori riportati nel bilancio consolidato. Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione di quando le imposte differite passive derivino dalla rilevazione iniziale dell’avviamento o di un’attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sull’utile del periodo calcolato a fini di bilancio né sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali. Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le perdite fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui l’imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un’attività o passività in una transazione che non è un’aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull’utile del periodo calcolato a fini di bilancio né sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali. Le aliquote utilizzate per il calcolo della fiscalità differita, che riflettono quelle prospettiche sulla base della legislazione nazionale vigente, sono prevalentemente le seguenti: 100 IRES IRAP Imposta sui redditi relativa alle controllate austriache di Airest Group Imposta sui redditi relative alle controllate in Repubblica Ceca di Airest Group Imposte sui plusvalori allocati a “Concessione”, a fronte dell’acquisizione di Fast Food Servis a.s. ed ITP Services s.r.o (fuse in Airest Czeck Republic a.s.) 27,50% 3,90% 25% 19% 19% Conversione delle poste in valuta Il presente bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale e di presentazione adottata dalla Società. Ciascuna impresa del Gruppo definisce la propria valuta funzionale, che è utilizzata per valutare le voci comprese nei singoli bilanci. Le transazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio consolidato. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione della transazione. Le poste non monetarie iscritte al valore equo in valuta estera sono convertite usando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore. Alla data di chiusura di questo bilancio consolidato, le attività e le passività di Shanghai Airest Catering Company Ltd espresse nel bilancio in valuta CNY (Renmimbi Yuan cinesi) sono convertite in base al tasso puntuale di cambio al 31 dicembre 2010 di 8,822 Renmimbi per un Euro, mentre le loro componenti economiche sono convertite in base al tasso medio di cambio dell’anno pari a 8,998 Renmimbi per un Euro; le attività e le passività di Airest Czech Republic a.s.(società derivante dalla fusione di Fast Food Servis a.s. ed ITP Services s.r.o), espresse nei rispettivi bilanci in valuta CZK (Corone Ceche) sono convertite in base al tasso puntuale di cambio al 31 dicembre 2010 di 25,061 Corone per un Euro, mentre le loro componenti economiche sono convertite in base al tasso medio di cambio dell’anno pari a 25,284 Corone per un Euro; le attività e le passività di Airest o.o.o. espresse nei rispettivi bilanci in valuta RUB (Rublo Russo) sono convertite in base al tasso puntuale di cambio al 31 dicembre 2010 di 40,82, mentre le loro componenti economiche sono convertite in base al tasso medio di cambio dell’anno pari a 40,29 Rubli per un Euro. Le differenze di cambio derivanti dalla conversione sono rilevate direttamente a patrimonio netto e sono esposte separatamente in una apposita riserva dello stesso. Al momento della dismissione di una società estera, le differenze di cambio cumulate rilevate a patrimonio netto in considerazione di quella particolare società estera sono rilevate in conto economico. Utile per azione L’utile per azione è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile agli azionisti del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo. Anche il risultato netto del Gruppo è rettificato per tener conto degli effetti della conversione, al netto delle relative imposte. Non vi sono in essere operazioni di pagamento basate su azioni (piani di stock option). Attività potenziali A fronte dell'operazione di riallineamento, ai sensi dell'art. 15 del D.l. 185/2008, assoggetta all'imposta sostituiva del 16% dei valori fiscali ai maggiori valori contabili effettuato in occasione dell’operazione di fusione che ha interessato le controllate Ai- 101 rest S.r.l. ed Elite Tre S.r.l., la nuova società, che ha mantenuto il nome di Airest S.r.l., avrà la possibilità, negli esercizi successivi, di dedurre fiscalmente gli ammortamenti sui valori relativi agli assets oggetto di riallineamento. Secondo quanto previsto dai principi contabili internazionali, il beneficio fiscale che deriva dalla suddetta operazione deve essere rilevato in bilancio mediante lo stanziamento di imposte anticipate sui valori che ora sono divenuti fiscalmente rilevanti. Tali imposte sono state conteggiate applicando ai suddetti valori l’aliquota fiscale in vigore, nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano renderne applicabile l’utilizzo. Sulla scorta dei redditi imponibili previsti nel piano previsionale della società e del gruppo Save, la società ha iscritto un tax assets pari a circa 9 milioni di Euro rispetto ad un valore teorico dello stesso pari a circa 12 milioni di Euro. INFORMATIVA RELATIVA AI SETTORI OPERATIVI Il Principio Contabile Internazionale IFRS 8 Segmenti Operativi. Questo principio richiede la presentazione di informazioni circa i segmenti operativi del Gruppo e sostituisce i requisiti per la determinazione dei settori primari (business) e secondari (geografici) del Gruppo. Lo schema di presentazione del Gruppo è per settori di attività, dato che i rischi e la redditività del Gruppo risentono in primo luogo delle differenze fra prodotti e servizi offerti. I settori operativi attraverso cui il Gruppo opera sono stati determinati sulla base della reportistica utilizzata dagli Amministratori Delegati del Gruppo per prendere le decisioni strategiche. Tale reportistica, che riflette anche l’attuale assetto organizzativo del Gruppo, è basata sui diversi prodotti e servizi forniti ed è prodotta utilizzando gli stessi principi contabili descritti in precedenza al paragrafo Principi per la predisposizione del bilancio. I settori di attività individuati sono: - gestione aeroportuale; - gestione infrastrutture; - gestione Food & Beverage and Retail. Il rendimento dei settori è valutato sulla base del risultato operativo che deriva dal sub-consolidamento delle società che fanno parte delle tre diverse Business Unit, eliminando nel loro ammontare complessivo i proventi e gli oneri, i crediti ed i debiti che derivano da operazioni tra società operanti in Business Unit diverse. Le Attività di settore sono quelle impiegate dal settore nello svolgimento della propria attività caratteristica o che possono essere ad esso allocate in modo ragionevole in funzione della sua attività caratteristica. Le Passività di settore sono quelle che conseguono direttamente dallo svolgimento dell’attività caratteristica del settore o che sono ad esso allocate in modo ragionevole in funzione della sua attività caratteristica. Le attività e passività di settore presentate sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili adottati per la redazione del Bilancio consolidato del Gruppo. Per l’analisi di dettaglio dei dati economici e per segmento si rinvia alla Relazione sulla gestione degli Amministratori. Si vedano sotto lo stato patrimoniale per settori e le principali grandezze economiche. 102 Analisi ricavi e margini per settori GENNAIO - DICEMBRE 2010 (Migliaia di Euro) Gestione Aeroportuale Gestione infrastrutture Elisione tra Food & Beverage segmenti ed attività e Retail non allocate Totale Progressivo alla data 12-2010 12-2009* 12-2010 12-2009* 12-2010 12-2009* 12-2010 12-2009* 12-2010 12-2009* Ricavi operativi e altri prov. 117.861 114.384 30.877 28.987 199.076 206.441 10.562 9.736 337.252 340.076 di cui verso terzi 108.928 106.160 30.192 28.303 198.132 205.661 49 337.252 340.076 di cui verso altri settori 8.933 8.223 685 684 944 780 10.562 9.687 Risultato operativo 32.693 32.419 4.145 2.694 3.997 (348) 49 40.835 34.716 Risultato ante imposte 35.532 32.382 3.861 1.932 2.578 (2.970) 49 41.971 31.295 Utile (perdita) di periodo 23.818 21.704 1.903 228 3.625 (4.070) 34 29.346 17.827 (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione ed IFRS 3 Rivisto Stato patrimoniale per settori ATTIVITA’ Gestione aeroportuale 31/12 31/12 2010 2009* Gestione infrastrutture 31/12 31/12 2010 2009 F&B and Retail 31/12 2010 31/12 2009 Elisioni tra segmenti 31/12 31/12 2010 2009* Totale 31/12 2010 Totale attività correnti 69.035 73.872 15.642 13.351 33.549 36.990 (28.060) (22.293) 90.166 Attività dest. ad essere ced. 827 305 827 Totale attività non correnti 269.849 274.597 89.879 91.320 125.066 119.083 (17.747) (25.683) 467.047 TOTALE ATTIVITA’ 338.884 348.469 105.521 104.671 159.442 156.378 (45.807) (47.976) 558.040 31/12 2009* 101.921 305 459.317 561.543 PASSIVITA’ (Migliaia di Euro) Gestione aeroportuale 31/12 31/12 2010 2009* Gestione infrastrutture 31/12 31/12 2010 2009 F&B and Retail 31/12 2010 31/12 2009 Elisioni tra segmenti 31/12 31/12 2010 2009* Totale 31/12 2010 Totale passività correnti 70.098 67.329 18.269 48.133 74.800 63.118 (27.976) (22.293) 135.191 Pass. colleg. att.dest. cess. 685 548 685 Totale passività non correnti 45.994 61.129 40.589 11.780 33.417 45.952 (17.486) (25.353) 102.514 TOTALE PASSIVITA’ 116.092 128.457 58.858 59.913 108.902 109.618 (45.462) (47.645) 238.390 31/12 2009* 156.287 548 93.508 250.343 (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione ed IFRS 3 Rivisto INFORMATIVA IN MERITO ALLE AREE GEOGRAFICHE Riportiamo di seguito una suddivisione dei ricavi consolidati complessivi verso clienti terzi, in relazione alle aree geografiche in cui hanno sede le varie società del Gruppo. Ricavi da clienti terzi (Migliaia di Euro) Italia Altri paesi Area Euro Altri paesi non Euro Totale ricavi da conto economico separato consolidato * Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per Servizi in Concessione 103 12/2010 287.910 32.748 16.594 337.252 12/2009* 299.714 30.155 10.207 340.076 Riportiamo di seguito una ripartizione delle attività non correnti (Immobilizzazioni Materiali ed Immateriali come da prospetto della situazione patrimoniale - finanzia ria consolidata) in relazione alle aree geografiche in cui hanno sede le varie società del gruppo. Attività non correnti (Migliaia di Euro) Italia Altri paesi Area Euro Altri paesi non Euro Totale 31/12/2010 31/12/2009* 373.940 377.183 13.474 13.680 26.618 26.645 414.032 417.508 * Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per Servizi in Concessione e dell’IFRS 3 revised INFORMATIVA IN MERITO AI CLIENTI PRINCIPALI Sia con riferimento alla Capogruppo SAVE S.p.A., che con riguardo alle altre società consolidate con i metodi dell’integrazione globale e proporzionale, dalle analisi compiute è emerso che, in generale, non sussistono casi in cui i ricavi provenienti da operazioni con un singolo cliente esterno siano pari o superiori al 10% dei ricavi complessivi di una entità. Unica eccezione significativa è rappresentata da Aer Tre S.p.A., che realizza il proprio fatturato complessivo per circa il 56% nei confronti del vettore Ryanair e per circa il 13% nei confronti del vettore Wizz Air. POSIZIONE FINANZIARIA NETTA Si riporta di seguito la posizione finanziaria netta secondo la comunicazione Consob 6064293 che riprende la delibera Consob 15519 del 27 luglio 2006. (Migliaia di Euro) Cassa e altre disponibilità liquide * Altre attività finanziarie Attività finanziarie destinate ad essere cedute Attività a breve 31-12-10 17.347 1.023 57 18.427 31-12-09 29.098 901 41 30.040 ** Debiti bancari * Altre passività finanziarie quota corrente Passività a breve 18.101 5.969 24.070 51.047 5.482 56.529 ** Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente Debiti finanziari verso altri al netto della quota corrente Passività a lungo Posizione finanziaria netta 51.687 4.077 55.764 (61.407) 37.228 4.698 41.926 (68.415) * di cui passività nette per valutazione a fair value contratti derivati ** Totale debiti lordi verso banche 261 69.788 575 88.275 104 ANALISI DELLE PRINCIPALI VOCI DI STATO PATRIMONIALE (se non diversamente specificato, gli importi devono intendersi espressi in migliaia di Euro) ATTIVITÁ Attivitá correnti ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 90.165 101.921 (11.756) € € 17.347 29.099 (11.752) Le componenti del suddetto aggregato sono le seguenti: 1. Cassa e altre disponibilità liquide ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. Sono rappresentate dai saldi dei conti correnti bancari disponibili e dalla liquidità di cassa alla data di chiusura di bilancio. I principali saldi attivi sono detenuti dalla Capogruppo con Euro 10,1 milioni, da Airest S.r.l. con Euro 2,9 milioni, e dal gruppo austriaco Airest con Euro 1,2 milioni. Le disponibilità liquide sono esposte al loro valore contabile, che è ritenuto una ragionevole approssimazione del fair value alla data del presente bilancio consolidato. 2. Attività Finanziarie ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 1.023 901 122 Alla data del 31 dicembre 2010 il saldo delle “Altre attività finanziarie“è principalmente composto, come per l’esercizio precedente, per Euro 0,9 milioni, da libretti di deposito ordinari vincolati relativi alla Capogruppo, correlati allo sviluppo procedura fallimentare MyAir.com. 3. Crediti per imposte ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 1.004 3.796 (2.792) La posta è relativa per Euro 450 mila al credito IRES dell’esercizio precedente, che residua dalla cessione avvenuta nell’esercizio 2009, da parte della Capogruppo SAVE S.p.A. alle controllate, al fine dell’utilizzo in compensazione con propri tributi e contributi. La posta comprende, inoltre, Euro 0,3 milioni per istanza di rimborso IRES da IRAP ai sensi dell’art. 6 del D.L. 29/11/2008 n. 185 e altri crediti verso Erario per Euro 0,3 milioni. Quanto residua è principalmente relativo al credito IRAP originatosi nell’esercizio. La variazione in diminuzione rispetto al 2009 è determinata dall’utilizzo del credito IRES in compensazione del pagamento di tributi e contributi. 105 4. Altri crediti ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 21.635 21.072 563 L'analisi è la seguente: • Vs. consociate di Centostazioni (Gruppo FFSS) • Vs. E.N.A.C. per contributi • Vs. Regione Veneto per finanziamenti • Vs. fornitori per anticipi • Vs. enti previdenziali • Crediti per IVA • Crediti vari Totale altri crediti 31/12/2010 8.943 3.706 324 2.507 277 1.273 4.605 21.635 31/12/2009 7.829 3.706 1.155 1.921 282 2.014 4.165 21.072 Variaz. 1.114 0 -831 586 -5 -741 440 563 Dell’importo totale in esame, Euro 8,9 milioni rappresentano crediti di Centostazioni verso società sue consociate, controllate da Ferrovie dello Stato S.p.A.. I crediti verso E.N.A.C. per contributi in conto investimenti sono così scomponibili per singola opera: Nuova aerostazione di Venezia Aeroporto di Padova Totale crediti verso E.N.A.C. 31/12/2010 3.681 25 3.706 31/12/2009 3.681 25 3.706 Variaz. - Il credito non risulta movimentato nel periodo; continua l’iter burocratico per l’incasso del saldo residuo. Nel corso dell’esercizio è stato incassato il credito verso la Regione Veneto in essere al 31 12 2009 pari ad Euro 1,2 milioni di pertinenza della Capogruppo per finanziamenti diretti alla realizzazione di un intervento di messa in sicurezza dell’argine lagunare antistante l’aeroporto Marco Polo ed opere accessorie; il credito esistente al 31.12.2010 è legato al proseguimento dell’attività effettuata nel corso dell’anno. 5. Crediti commerciali ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 36.938 35.836 1.102 Sono costituiti principalmente da crediti verso compagnie aeree per attività d’aviazione e da crediti verso sub-concessionari di spazi commerciali nelle infrastrutture di mobilità in cui il Gruppo opera. 106 I crediti verso clienti sono incrementati rispetto al valore a fine dicembre 2009 per Euro 1,1 milioni, principalmente in relazione all’aumentata attività della società controllata V.I.F. S.r.l. La tabella che segue mostra la composizione dei crediti commerciali e dei relativi fondi rettificativi: 31/12/2010 55.063 (18.125) 36.938 Crediti verso clienti Fondo svalutazione crediti Totale crediti commerciali 31/12/2009 52.605 (16.769) 35.836 Il fondo svalutazione crediti del Gruppo ammonta a Euro 18,1 milioni; esso è stato quantificato tenendo conto sia dell’analisi di specifiche posizioni, per alcune delle quali perdura il rischio circa la ricuperabilità del credito, sia di una valutazione sull’anzianità del credito stesso. Ciò in linea con le metodologie valutative applicate nel tempo. La movimentazione del Fondo Svalutazione Crediti nel corso dell’esercizio è stata la seguente: (16.769) 310 (1.666) (18.125) Saldo al 31/12/2009 Utilizzi per perdite / incassi Accantonamento dell’esercizio Saldo al 31/12/2010 Riportiamo di seguito una analisi per anzianità dei crediti commerciali del Gruppo, in essere al 31 dicembre 2010: Crediti commerciali terzi Totale A scadere Scaduti 30 gg Scaduti 30-60 gg Scaduti 60-90 gg Scaduti 90-120 gg Scaduti 120 gg 31-12-10 Crediti Netti 36.938 19.862 3.086 2.581 1.616 1.502 8.294 Crediti commerciali terzi Totale A scadere Scaduti 30 gg Scaduti 30-60 gg Scaduti 60-90 gg Scaduti 90-120 gg Scaduti 120 gg 31-12-09 Crediti Netti 35.836 17.542 4.172 2.288 1.605 760 9.469 È continuata l’attività di monitoraggio e continuo sollecito verso i clienti al fine di limitare il rischio di credito. Per quanto riguarda il saldo dei crediti verso clienti si ritiene che, a seguito delle azioni, anche legali, intraprese per la tutela del credito e per l’incasso, sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, supportate dai legali che seguono i relativi contenziosi e considerate le garanzie anche fidejussorie ricevute, il valore netto sopra indicato rifletta prudentemente il presumibile valore di realizzo. I crediti commerciali sono esposti in bilancio al loro valore contabile al netto di eventuali svalutazioni; si ritiene che tale valore approssimi ragionevolmente il fair value del monte crediti stesso, non esistendo, a livello di Gruppo, particolari crediti a medio-lungo termine, che necessitano di processi di attualizzazione. 107 6. Magazzino ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 12.218 11.217 1.001 Il valore del magazzino è riconducibile sostanzialmente alle società facenti parte della Business Unit Food & Beverage and Retail e fa riferimento a rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo, per merci destinate alla rivendita. Il saldo è riconducibile ad Airest S.r.l. per Euro 9,3 milioni, al gruppo austriaco Airest per Euro 1,8 milioni, a V.I.F. S.r.l. per Euro 0,2 milioni. Tra le attività correnti sono incluse (vedi nota 38) anche “Attività destinate ad essere cedute”, relative alla controllata Airest S.r.l., per un importo pari ad Euro 827 mila, dei quali Euro 770 mila hanno natura non finanziaria. Le attività aventi natura finanziaria, per il residuo importo di Euro 57 mila, sono principalmente relative a disponibilità liquide del ramo aziendale destinato alla cessione, come meglio precisato da quanto riportato alla nota 38. Attivitá non correnti ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 467.048 459.317 7.731 € € 105.974 106.581 (607) Sono composte come segue: 7. Immobilizzazioni Materiali ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. Vengono evidenziate in modo separato tra beni di proprietà e beni gratuitamente devolvibili. In particolare: Beni di proprietà Beni gratuitamente devolvibili Totale immobilizzazioni materiali 31/12/2010 105.974 31/12/2009(*) 106.581 105.974 106.581 31/12/2009 104.125 127.670 231.795 Variaz. (607) (607) (*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione Per maggiori dettagli si rinvia all’appendice relativa all’adozione dell’IFRIC 12 “Accordi per servizi in concessione”. L'analisi della composizione dei saldi di bilancio e delle relative movimentazioni delle principali categorie di immobilizzazioni materiali, sono desumibili dall’Allegato "B", in calce alle presenti Note esplicative. Gli ammortamenti dell’esercizio sono stati pari a circa Euro 10,2 milioni. 108 8. Immobilizzazioni Immateriali ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 308.057 310.927 (2.870) Vengono evidenziate in modo separato le voci “Concessioni”, “Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita” e “Avviamento - altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita”. In particolare: 31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009 Diritto di utilizzo delle Concessioni Aeroportuali Concessioni Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita Avviamento - altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita Totale immobilizzazioni immateriali Variaz. 159.064 157.502 1.562 85.385 89.340 87.733 (3.955) 5.251 5.728 5.728 (477) 58.357 58.357 60.333 - 308.057 310.927 153.794 (2.870) (*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione e dell’IFRS 3 Rivisto. Per maggiori dettagli riguardo l’adozione dell’IFRIC 12 “Accordi per servizi in concessione” si rinvia all’apposita appendice predisposta. Inoltre, come illustrato nella sezione “Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2010” alla quale si rinvia, il Gruppo Save, sulla scorta di quanto introdotto dal novellato IFRS 3 Rivisto, al fine di migliorare la rappresentazione degli intangibili acquistati nell’ambito di una recente aggregazione aziendale, ha ritenuto opportuno rivisitare l’allocazione effettuata in precedenza. Pertanto i valori relativi al 31 dicembre 2009 sono stati opportunamente rettificati. La composizione di dette immobilizzazioni immateriali è analiticamente illustrata nell’Allegato "A", dal quale si possono evincere i dati relativi al costo storico, agli ammortamenti ed ai valori residui da ammortizzare, esposti per singola categoria di cespiti. Nell’esercizio si evidenzia un decremento netto pari ad Euro 2,9 milioni, considerati ammortamenti per circa Euro 11,2 milioni. Di seguito viene esposta la composizione della voce Concessioni: Concessione relativa a Centostazioni S.p.A. Concessione relativa a Airest Czech Republic a.s. Concessione relativa ad Airst S.r.l. (ex Ristop) Concessione relativa ad Airest S.r.l. (ex R&M Airport S.r.l.) Altre concessioni Terminal Catering Airest Austria Altre concessioni minori Airest S.r.l. Totale Concessioni (*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell’IFRS 3 Rivisto. 109 31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009 62.877 64.905 64.905 19.007 19.957 19.957 1.357 1.607 Variaz. (2.028) (950) (250) 954 1.336 1.336 (382) 1.026 164 85.385 1.220 315 89.340 1.220 315 87.733 (194) (151) (3.955) Relativamente alla voce “Concessioni”, pari ad Euro 85,4 milioni, rileva il maggior valore pagato in sede di acquisizione della partecipazione in Centostazioni S.p.A., che alla data del 31 dicembre 2010 residua per un ammontare pari ad Euro 62,9 milioni. Nell’ambito della voce “Concessioni” rilevano, inoltre, al netto dei relativi ammortamenti accumulati, e rispettivamente per Euro 19 milioni, Euro 1,4 milioni ed Euro 1 milione, i plusvalori conseguenti alle acquisizioni delle società Airest Czech Republic a.s., Ristop S.r.l. (fusa in Airest S.r.l.) e R&M Airport S.r.l (fusa in Airest S.r.l.). Il restante importo è prevalentemente relativo all’ammontare residuo, dopo gli ammortamenti cumulati, del plusvalore allocato a Concessioni a seguito dell’acquisizione del Gruppo austriaco Airest nel 2006. Di seguito viene esposta la composizione della voce Avviamento: Acquisizione Gruppo austriaco Airest Acquisizione Ristop S.r.l. Acquisizione interessenza di minoranza di Aer Tre S.p.A. Acquisto interessenza di minoranza di Naitec Acquisizione Fast Food Servis a.s. Acquisizione ITP Services s.r.o. Acquisizione R&M Airport S.r.l. Acquisizione 50% V.I.F. S.r.l. Totale Avviamento 31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009 9.321 9.321 9.321 37.652 39.628 37.652 Variaz. - 6.937 6.937 6.937 - 40 2.481 1.540 152 234 58.357 40 2.481 1.540 152 234 58.357 40 2.481 1.540 152 234 60.333 - (*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell’IFRS 3 Rivisto. • Le “Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita” hanno registrato un decremento netto di Euro 0,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2009. 9. Partecipazioni ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 25.481 22.445 3.036 Vengono evidenziate in modo separato le “Partecipazioni in imprese valutate con il metodo del patrimonio netto” e le “Altre partecipazioni”. Partecipazioni in imprese valutate con il metodo del patrimonio netto Altre partecipazioni Totale partecipazioni 110 31/12/2010 31/12/2009 Variaz. 20.459 16.990 3.469 5.022 25.481 5.455 22.445 (433) 3.036 Il saldo delle “Partecipazioni in imprese valutate con il metodo del patrimonio netto” viene di seguito dettagliato. Quota % 49,23 22,18 31/12/2010 367 5.438 31/12/2009 342 4.224 Variaz. 25 1.214 GAP S.p.A. Gest. Aeroporto Pantelleria 49,87 290 324 (34) Airest Restaurant Middle East LLC Brussels South Charleroi Airport SA Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 49 27,65 14.364 12.100 2.264 20.459 16.990 3.469 Nicelli S.p.A. Venezia Terminal Passeggeri S.p.A. L’incremento netto del saldo delle “Partecipazioni in imprese valutate con il metodo del patrimonio netto” è legato essenzialmente all’effetto dei seguenti fattori: • la valutazione della partecipazione in Brussels South Charleroi Airport SA, avvenuta al termine dell’esercizio; • rivalutazione pro-quota della partecipazione in VTP S.p.A., per la quota di spettanza del Gruppo dell’aumento di patrimonio netto della società, a seguito degli utili rilevati nell’esercizio 2009 e dell’acquisto dell’1,18% delle quote nominali avvenuto nel corso del primo semestre 2010; • dell’acquisto dell’1,622% delle quote nominali di Nicelli S.p.A. anch’esso avvenuto nel corso del primo semestre 2010; • svalutazione pro-quota della partecipazione in GAP S.p.A., per la quota di spettanza del Gruppo della diminuzione di patrimonio netto della società, a seguito delle perdite rilevate nell’esercizio 2009. Il saldo delle “Altre partecipazioni” viene dettagliato nella tabella successiva. La Piazza di Spagna S.r.l. Società delle Autostrade Venezia e Padova S.p.A. Interporto di Padova Airest Russia OOO 3A – Advanced Airport Advisory S.r.l. East Holding GmbH Rustichelli e Mangione S.r.l. Altre Totale altre partecipazioni Quota % 51 4,64 = 100 100 100 100 = 31/12/2010 0 1.490 13 0 10 300 0 3.209 5.022 31/12/2009 51 1.490 13 332 10 300 50 3.209 5.455 Variaz. (51) (332) (50) (433) Il decremento del saldo rispetto al 31 dicembre 2009 è principalmente imputabile al consolidamento con il metodo integrale della società Airest Russia OOO ed alla svalutazione delle società Rustichelli e Mangione S.r.l. e Piazza di Spagna S.r.l., commentate al paragrafo dedicato all’”Area di consolidamento”. 111 10. Altre attività finanziarie ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 3.258 4.214 (956) Tale voce comprende crediti per finanziamenti verso imprese collegate, crediti per depositi cauzionali su utenze, il canone di concessione ponte radio (PP.TT.), e depositi su contratti di locazione. Si evidenzia inoltre un credito per depositi cauzionali versati ad ENAC da Aer Tre S.p.A per circa Euro 2,4 milioni relativi somme versate all’Ente Nazionale Aviazione Civile in conseguenza del regime di anticipata occupazione aeroportuale, calcolate in ragione del 10% dei diritti mensilmente introitati. Si rimanda per un dettaglio alla seguente tabella: Depositi cauzionali vari Depositi cauzionali verso ENAC Altre attività finanziarie Totale 31/12/2010 309 2.367 582 3.258 31/12/2009 541 2.091 1.582 4.214 Variaz. (232) 276 (1.000) (956) Il decremento delle “Altre attività finanziarie” è essenzialmente imputabile al consolidamento integrale, avvenuto nell’esercizio, della società controllata Airest Russia o.o.o. che ha determinato l’elisione del finanziamento del Euro 1 milione iscritto al 31 dicembre 2009. 11. Crediti per imposte anticipate ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 24.278 15.150 9.128 I crediti per imposte anticipate hanno un valore complessivo di Euro 24,3 milioni, e sono interamente utilizzabili nel medio - lungo termine. Le principali differenze temporanee su cui sono iscritte imposte anticipate riguardano: • lo stanziamento dell’imposta anticipata in relazione al riallineamento dei valori fiscali ai maggiori valori contabili dell’avviamento derivante dell’operazione di fusione tra Airest S.r.l. ed Elite Tre S.r.l. in seguito all’applicazione dell’art. 15, comma 10 del decreto legge n. 185/2008; • fondi fiscalmente deducibili in esercizi successivi quali fondo rinnovamento beni in concessione, fondo rischi ed oneri e fondo svalutazione crediti; • perdite fiscali portate a nuovo; • rettifiche connesse all’applicazione dei principi contabili internazionali (principalmente oneri pluriennali non capitalizzabili, quali quelli derivanti dal processo di quotazione in borsa); • svalutazioni di immobilizzazioni materiali, dal cui uso non è certa la possibilità di trarre benefici futuri; • componenti negativi di reddito deducibili in esercizi successivi; • altre rettifiche di consolidamento. 112 Le tabelle sottostanti illustrano le tipologie che determinano l’iscrizione dei crediti per imposte anticipate, distinguendo tra IRES ed IRAP: attività per imposte anticipate Aliquote imposte sul reddito 27,5% 25% 20% Fondo svalutazione crediti Fondo rinnovamento beni in concessione F.do rischi futuri ed altri costi non di competenza Componenti di reddito deducibili in es. successivi Avviamento Svalutazione immobilizzazioni Ammortamento Marchi e Avviamento Altri ammortamenti Perdite fiscali Oneri pluriennali non capitalizzabili Component approach Rettifica margini intercompany SALDO Aliquote Irap 4,82% 3,9%- 1,9% Componenti di reddito deducibili in es. successivi Fondo rinnovamento beni in concessione F.do rischi futuri ed altri costi non di competenza Svalutazione immobilizzazioni Avviamento Ammortamento Marchi e Avviamento Altri ammortamenti Oneri pluriennali non capitalizzabili Component approach Rettifica margini intercompany SALDO imponibile imposta 31-12-09 31-12-09* incrementi decrementi 31-12-10 31-12-09 31-12-09* incrementi decrementi 31-12-10 5.606 5.606 2.041 1.148 6.500 1.535 1.535 563 315 1.783 5.458 20.823 2.120 5.469 17.474 1.501 5.726 583 1.504 4.805 4.882 4.882 1.708 1.587 5.003 1.320 1.320 465 436 1.349 985 985 612 582 1.014 267 267 169 156 280 29.911 4.322 4.322 1.173 1.173 129 8.912 29.911 8.225 355 3.966 1.123 1.123 10 94 1.039 24 189 1.007 323 323 7 52 277 129 8.912 505 543 1.830 634 7.620 46 2.363 46 2.363 128 109 467 174 2.006 2.503 2.503 5.025 1.127 6.401 691 691 1.379 310 1.760 1.675 1.675 33 529 1.179 460 460 9 145 324 3.845 157 83 51 1.057 37 23 14 10.686 13.891 11.648 3.502 22.038 39.490 51.167 42.522 12.898 80.760 imponibile imposta 31-12-09 31-12-09* incrementi decrementi 31-12-10 31-12-09 31-12-09* incrementi decrementi 31-12-10 77 77 36 41 5 5 2 2 5.458 20.823 2.120 5.469 17.474 213 812 83 213 682 1.700 1.700 488 133 2.054 73 73 20 5 87 198 3.561 147 147 8 139 3.759 3.759 29.911 1.173 1.173 24 135 135 339 2.503 2.503 156 29.911 189 1.167 1.007 47 47 1 474 5 5 13 1.127 1.532 102 102 2 1.631 1.631 529 1.102 64 3.845 134 83 51 20.280 31.934 33.037 7.764 57.207 TOTALE MOVIMENTAZIONE IMPOSTE ANTICIPATE 113 8.225 1.167 7 41 18 44 60 64 21 43 150 5 3 2 805 1.259 303 2.240 3.805 24.278 1.285 11.491 15.150 12.933 PASSIVITÁ Passivitá correnti ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 135.191 156.287 (21.096) € € 60.165 61.305 (1.140) Sono composte come segue: 12. Debiti commerciali ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. I debiti, ad eccezione di quelli del Gruppo austriaco Airest, sono principalmente verso fornitori nazionali. I debiti commerciali sono esposti in bilancio al loro valore contabile, che si ritiene approssimi ragionevolmente il fair value, non esistendo, a livello di Gruppo, particolari debiti di natura commerciale a medio - lungo termine, che necessitino di processi di attualizzazione. 13. Altri debiti ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 35.011 29.669 5.342 La voce include, oltre ai debiti per acconti e per IVA, i debiti verso personale per retribuzioni differite, ed i debiti per rapporti correnti di Centostazioni S.p.A. verso consociate, appartenenti al Gruppo FFSS. Per un maggiore dettaglio della voce si faccia riferimento alla seguente tabella: Acconti Debiti verso imprese collegate Debiti verso consociate di Centostazioni Debiti verso il personale per retribuzioni differite Debiti per IVA Debito verso il Ministero delle Finanze per canone di concessione aeroportuale Crediti (-) / debiti (+) per addizionale comunale Altri debiti Totale 31/12/2010 1.599 588 3.492 6.679 46 31/12/2009 1.584 170 1.730 7.929 256 Variaz. 15 418 1.762 (1.250) (210) 6.488 4.436 2.052 7.283 8.836 35.011 7.013 6.551 29.669 270 2.285 5.342 Il decremento dei debiti verso il personale per retribuzioni differite è da attribuire principalmente alla presenza, nel saldo al 31 dicembre 2009 dell’accantonamento degli oneri relativi al rinnovo del “Contratto nazionale per il personale di terra e trasporto aereo e delle attività aeroportuali”, siglato il 26 gennaio 2010, ed alla variazione di organico intervenuta nell’esercizio. 114 14. Debiti Tributari ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 10.556 3.561 6.995 Per un dettaglio della voce in esame si rimanda alla tabella seguente: Debiti per ritenute su redditi da lavoro Altri debiti verso Erario Debiti per imposte dirette / sul reddito Totale 31/12/2010 1.647 6.494 2.415 10.556 31/12/2009 1.551 564 1.446 3.561 Variaz. 96 5.930 969 6.995 La voce include lo stanziamento per Euro 6,4 milioni dell’imposta sostitutiva per il riallineamento dei valori fiscali ai maggiori valori contabili della controllata Airest S.r.l., in applicazione dell’art. 15 del D.L. 185/2008 e per Euro 1,9 milioni ai debiti verso l’Erario per l’IRES dell’esercizio. Quanto residua è essenzialmente relativo ai debiti verso l’Erario per l’IRAP dell’esercizio. 15. Debiti verso istituti previdenziali e di sicurezza sociale 16. Debiti bancari ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 5.389 5.223 166 ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 18.101 51.047 (32.946) La voce in esame può essere dettagliata come segue: Conti correnti ordinari Quota corrente finanziamenti bancari Riclassifica quota finanziamenti bancari da lungo a breve termine Debiti verso banche per interessi su finanziamenti Altri debiti verso banche Totale 31/12/2010 126 17.941 31/12/2009 1.863 16.274 Variaz. (1.737) 1.667 - 32.400 (32.400) 34 18.101 498 12 51.047 (464) (12) (32.946) Al 31 dicembre 2010, si è provveduto a classificare secondo il piano d’ammortamento originario il finanziamento in capo alla società controllata Archimede 1 S.p.A. che, al 31 dicembre 2009, era stato classificato nei debiti verso banche a breve termine per Euro 32,4 milioni a seguito del mancato ottenimento, entro la data di bilancio, del waiver sui covenants contrattuali. Le quote nominali di finanziamenti con pagamento entro 12 mesi sono pari a Euro 17,9 milioni. 115 La tabella che segue riepiloga la ripartizione delle linee di credito bancarie utilizzate e disponibili alla data del 31 dicembre 2010. tipologia Fido cassa Fido firma Fido promiscuo cassa / firma Leasing Mutui / prestiti Totale affidato 65.922 41.951 15.000 4.706 61.575 189.154 utilizzato (21.362) (3.008) (4.706) (61.575) (90.651) residuo 65.922 20.589 11.992 98.503 Da tale ammontare rimane esclusa quanto relativo alla società Centostazioni S.p.A., che alla data del 31 dicembre 2010, risulta essere affidata per complessivi Euro 22 milioni, dei quali 20 utilizzati per finanziamenti a medio-lungo termine. 17. Altre passività finanziarie quota corrente ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 5.969 5.482 487 La voce comprende principalmente la quota a breve termine del debito residuo dei contratti di leasing in essere al 31 dicembre 2010, pari ad Euro 0,6 milioni, il debito derivante dalla valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati I.R.S. relativi alla Capogruppo, pari ad un importo di Euro 0,3 milioni, e per Euro 4 milioni il debito di Belgian Airports SA verso i soci di Holding Communal per la quota di finanziamento da essi ricevuto, propedeutico all’acquisizione di Brussels South Charleroi Airport SA. Nella seguente tabella viene fornita evidenza della composizione della voce in esame: Debiti finanziari per valutazione a fair value di strumenti derivati Debiti finanziari per contratti di leasing – quota corrente Debiti verso soci di minoranza per finanziamenti Debiti finanziari verso società del gruppo Altri minori Totale 31/12/2010 31/12/2009 Variaz. 260 575 (315) 647 4.763 290 8 5.969 576 4.331 5.482 71 432 290 8 487 Il Gruppo detiene strumenti derivati allo scopo di coprire la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi d’interesse relativamente a specifiche passività di bilancio (cd. cash flow hedge). Il Gruppo non pone in essere operazioni su derivati a scopi speculativi; tuttavia, in mancanza dei requisiti formali e documentali, tali operazioni, pur essendo qualificabili economicamente come operazioni di copertura, non lo sono in base a una stretta applicazione dei principi contabili di riferimento. Le metodologie di registrazione contabile applicate prevedono che le variazioni del fair value siano rilevate a conto economico. Per un analitico dettaglio degli strumenti derivati in essere a livello di Gruppo, si rimanda alla nota 39 del bilancio dedicata alla “Tipologia e gestione dei rischi finanziari”. 116 Tra le passività non correnti sono incluse “Passività collegate alle attività destinate ad essere cedute”, aventi tutte natura non finanziaria, per un importo complessivo pari a 770 mila Euro. Per un analitico dettaglio delle stesse si rimanda alla Nota 38 al presente bilancio consolidato. Passivitá non correnti ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 102.514 93.508 9.006 ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 212 179 33 ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 51.687 37.228 14.459 Sono composte come segue: 18. Altri debiti 19. Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente La voce in esame può essere dettagliata come segue: Quota non corrente dei finanziamenti bancari Riclassifica quota finanziamenti bancari da lungo a breve termine Totale 31/12/2010 51.687 31/12/2009 69.628 Variaz. (17.941) - (32.400) 32.400 51.687 37.228 14.459 I debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente sono costituiti dalle quote a medio - lungo termine dei finanziamenti sottoscritti dal Gruppo ed in essere al 31 dicembre 2010. Il valore delle quote di finanziamento con rimborso oltre l’anno è pari a Euro 51,7 milioni, dei quali Euro 7,2 milioni sono oltre i cinque anni. I finanziamenti bancari a medio lungo termine, inclusa la quota in scadenza nei prossimi 12 mesi (Euro 17,9 milioni), ammontano a Euro 69,6 milioni. I finanziamenti a medio lungo termine sono oggetto di coperture (IRS) contro il rischio di incremento dei tassi di interesse per circa il 13% del loro valore complessivo in quota capitale. Nel corso dell’esercizio 2010 sono stati rimborsati finanziamenti per Euro 16,3 milioni, e non sono stati accesi nuovi finanziamenti. L’ulteriore incidenza sulla variazione per Euro (1,8) milioni è dovuta al passaggio da lungo a breve termine di quote di finanziamenti con rate non costanti. 117 La ripartizione, per anno solare di scadenza, dei finanziamenti a medio lungo termine inclusa la quota a breve, è la seguente: scadenza 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2015 31/12/2016 31/12/2017 31/12/2018 Totale debiti verso banche a medio-lungo termine quota capitale 17,9 18,0 7,8 8,8 9,9 5,8 0,7 0,7 quota interessi (*) 1,5 1,1 0,8 0,5 0,3 0,1 - totale 19,4 19,1 8,6 9,3 10,2 5,9 0,7 0,7 69,6 4,3 73,9 (*) la quota interessi indicata è stimata in base all’ultimo tasso applicato sui diversi finanziamenti in essere. I finanziamenti a medio-lungo termine in essere al 31 dicembre 2010 sono costituiti da: • un finanziamento in capo a SAVE S.p.A. per un valore originario pari a Euro 77 milioni erogato nel 2002 da Banca OPI, ed il cui valore residuo al 31 dicembre 2010 ammonta a Euro 14,4 milioni. Il finanziamento prevedeva due anni di pre-ammortamento e rimborso con rate costanti semestrali a partire da dicembre 2004 fino al 2012. Il tasso applicato è pari all’Euribor a 6 mesi maggiorato di uno spread. Tale finanziamento è oggetto di coperture non speculative (I.R.S.) contro il rischio di incremento dei tassi di interesse per circa il 62,4% del proprio valore; • un ulteriore finanziamento in capo alla Capogruppo per un valore originario pari a Euro 12,5 milioni sottoscritto nel 2005 ed erogato a dicembre 2006 funzionale all’acquisto dei terreni adiacenti al sedime aeroportuale di Venezia per futuri sviluppi. Tale finanziamento prevede un rimborso tramite pagamento di due quote annuali da giugno 2007 fino a dicembre 2016 ed è coperto da garanzia ipotecaria sui terreni oggetto di acquisizione nel 2005. Il tasso applicato prevede uno spread sul tasso Euribor a 6 mesi. Il valore residuo dello stesso al 31 dicembre 2010 risulta pari a Euro 7,5 milioni; • un finanziamento in capo ad Archimede 1 S.p.A. per un importo originario di Euro 36 milioni e finalizzato al fabbisogno finanziario derivante dall’acquisto della partecipazione in Centostazioni S.p.A., che prevede due anni di pre-ammortamento sino al 30 giugno 2008 e con scadenza al 2016. Gli interessi prevedono uno spread sul tasso di riferimento. Il finanziamento prevede il rispetto di covenants rappresentati (i) dal rapporto tra indebitamento finanziario e patrimonio netto che deve permanere inferiore allo 0,80; (ii) da vincoli patrimoniali in base ai quali il patrimonio netto della società non deve essere inferiore a un determinato ammontare (pari a Euro 51 milioni). Il finanziamento è garantito con fidejussione pro quota dei soci di Archimede 1; il valore residuo del finanziamento alla data del 31 dicembre 2010 risulta pari a Euro 32,4 milioni. Non essendo stati rispettati gli obblighi finanziari sopra indicati alla chiusura di bilancio del 31 dicembre 2010, la società ha ottenuto rilascio di waiver dall’istituto bancario; 118 • un finanziamento in capo ad Airest S.r.l. per un importo originario di Euro 20 milioni funzionale all’operazione di acquisizione della società Ristop (successivamente incorporata), il cui valore residuo al 31 dicembre 2010 risulta pari a Euro 7,2 milioni. Tale finanziamento prevede un periodo di rimborso pari a sei anni in 12 rate semestrali ciascuna, con scadenza della prima rata al 30 giugno 2007. La scadenza sarà nel 2012. Il tasso di interesse annuo applicabile è pari al tasso annuo d’offerta per i depositi interbancari a 6 mesi incrementato di uno spread. Sono previsti alcuni covenants secondo gli usi. Le tipologie di rapporti di bilancio che vengono prese in considerazione si riferiscono al margine operativo lordo (EBITDA), in relazione all’indebitamento netto dell’intera Business Unit Food & Beverage and Retail, con esclusione dei finanziamenti infragruppo i cui pagamenti siano integralmente subordinati al rimborso di qualsiasi altro indebitamento finanziario. Quest’ultimo non deve essere superiore a quattro volte il margine operativo lordo ed alla data dell’ultimo bilancio annuale risultava rispettato. Il finanziamento è supportato da una garanzia a prima richiesta a favore della banca emessa dalla Capogruppo contestualmente alla stipula del finanziamento; • a fine ottobre 2007 la società Centostazioni S.p.A. ha acceso un finanziamento per complessivi Euro 8 milioni interamente erogati con rimborso bullet a 5 anni dalla sottoscrizione. Non sono state rilasciate garanzie né reali né personali ed altresì non sono stati previsti covenants; il tasso d’interesse applicato è pari all’Euribor maggiorato di uno spread. L’importo di pertinenza del Gruppo Save di tale finanziamento al 31 dicembre 2010 è pari a Euro 3,2 milioni. Successivamente Centostazioni ha provveduto a richiedere un ulteriore finanziamento per complessivi Euro 14 milioni interamente erogati, e la cui quota di pertinenza risulta essere pari a Euro 4,9 milioni al 31 dicembre 2010, al netto di rimborsi avvenuti. Tale finanziamento prevede un piano di ammortamento con rate semestrali a quote di capitale crescente con estinzione nel 2018 e risulta regolato al tasso di mercato Euribor 6 mesi aumentato di uno spread. 20. Debiti finanziari verso altri al netto della quota corrente ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 4.077 4.698 (621) I debiti finanziari verso altri al netto della quota corrente sono principalmente costituiti, per Euro 4 milioni dalla quota a medio - lungo termine del debito residuo dei contratti di leasing finanziario in essere alla data. 119 Per un dettaglio dei contratti di leasing in essere si rimanda alla seguente tabella: società numero contratto società di leasing descrizione del bene data di importo valore di debito finanziario debito finanziario scadenza fornitura riscatto a breve termine a lungo termine 504266 Centro Leasing Impianti specifici 30-03-12 200,00 Macchinari operatori Very Italian Food S.r.l. 912914 Leasint 28-02-14 328,00 ed impianti Very Italian Food S.r.l. 913929 Leasint Impianti specifici 24-03-14 55,00 Very Italian Food S.r.l. 912925 Leasint Impianti specifici 12-03-14 83,00 2,00 31/12 2010 41 3,00 60 1,00 10 9 24 1,00 15 14 35 52 Very Italian Food S.r.l. 913940 Leasint Very Italian Food S.r.l. 908408 Leasint 2,00 35 33 78 116 01-07-26 3.276,00 32,00 Forni e pertinenze 04-04-14 573,00 6,00 Impianti specifici 05-04-14 183,00 2,00 Impianti specifici 11-04-14 86,00 1,00 Macchinari operatori 22-04-14 370,00 3,00 ed impianti Impianti specifici 01-08-14 69,00 1,00 121 114 2.827 2.973 105 99 255 370 34 32 81 118 14 15 40 55 68 64 164 238 12 12 35 48 Impianto stoccaggio 01-03-15 546,00 95 89 335 439 609 576 4.021 4.698 R&M Airport S.r.l. Very Italian Food S.r.l. 912880 Leasint Very Italian Food S.r.l. 912917 Leasint Very Italian Food S.r.l. 913931 Leasint Very Italian Food S.r.l. 917104 Leasint Very Italian Food S.r.l. 913919 Leasint Very Italian Food S.r.l. 913936 Leasint Totale Gruppo Save 21. Fondo imposte differite ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. Impianti specifici 23-02-14 188,00 Immobile 5,00 31/12 2009 38 31/12 2010 13 31/12 2009 53 57 135 201 35 € € 17.642 18.457 (815) Il fondo imposte differite presenta un decremento per Euro 0,8 milioni, dovuto essenzialmente all’utilizzo della fiscalità differita sul plusvalore allocato a concessioni, sul fondo ammortamento beni in concessione e sull’ammortamento dei beni in leasing. Le principali fattispecie che determinano l’iscrizione del fondo per imposte differite sono: • rettifiche relative alla attualizzazione dei fondi concernenti le indennità pensionistiche per adeguamento ai principi contabili internazionali; • rettifiche relative alla prima adozione dell’IFRIC 12 “Accordi per servizi in concessione”; • rettifiche relative alla contabilizzazione dei leasing secondo il criterio finanziario previste dallo IAS 17; • iscrizione di plusvalori allocati ad attivi immateriali a vita utile definita nell’ambito di operazioni di aggregazione aziendale. 120 Le tabelle sottostanti illustrano le tipologie che determinano l’iscrizione del fondo per imposte differite, distinguendo tra IRES ed IRAP: passività per iposte differite (importi in migliaia) Aliquota 27,5%- 25%- 19% Ammortamenti anticipati nazionali Fondo ammortamento beni in concessione Ammortamenti anticipati estere Plusvalenze tassate in esercizi successivi Fondo trattamento fine rapporto Altri fondi Leasing Differenze cambio attive Fondo svalutazione crediti deducib. extracontab. Oneri pluriennali Ammortamento Marchi Inscrizione valore su concessioni Italia Iscrizione valore su concessioni Austria iscrizione valore su concessioni Rep.Ceca Saldo imposte differite passive Ires (importi in migliaia) imponibile imposta 31/12 31/12 31/12 2009 2009* utilizzi incrementi 2010 565 158 565 565 29.226 566 368 368 159 1.018 1.018 255 1.343 1.286 133 28.793 158 3 8.037 156 155 36 7.917 209 92 92 39 68 831 280 280 70 19 229 138 38 1.186 367 367 53 12 326 140 140 5 8.698 10.068 396 28 28 221 135 38 38 9.892 2.392 2.779 28 8 8 1 119 61 37 2.720 8 8 8 38 8 2 2 53 2 44 44 1.345 1.344 298 82 1.046 12 370 12 370 82 22 288 425 2.031 557 1.474 117 558 153 405 1.220 1.220 195 1.025 304 305 49 256 19.006 3.791 3.792 181 3.611 19.957 19.957 951 35.159 67.303 3.519 497 1.474 133 10 64.281 7.931 16.797 906 imponibile 31/12 31/12 31/12 2009 2009* utilizzi incrementi 2010 Aliquota 3,9% Inscrizione valore su 425 2.031 557 concessioni Italia Fondo ammortamento 29.226 566 beni GD Altri fondi 140 140 5 Oneri pluriennali 44 44 Ammortamento Marchi 1.345 1.344 Leasing 8.698 10.068 396 Saldo imposte differite 10.652 42.853 1.524 passive Irap TOTALE FONDO IMPOSTE DIFFERITE 139 16.029 imposta saldo 31/12 31/12 31/12 2009 2009* utilizzi incrementi 2010 17 28.793 80 22 1.140 22 58 5 1.123 221 135 82 1.344 9.892 6 2 52 339 6 2 52 381 12 9 11 6 3 41 383 391 41.721 416 1.661 65 17 1.614 8.347 18.457 971 156 17.642 38 1 (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione ed IFRS 3 Rivisto 121 saldo 31/12 31/12 31/12 2009 2009* utilizzi incrementi 2010 22. Fondo T.F.R. e altri fondi relativi al personale ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 8.346 8.928 (582) Le passività per trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2010 si evidenziano nel seguente prospetto. La variazione è sostanzialmente legata ai movimenti sotto riportati: Saldo al 31/12/2009 Utilizzo ed altre variazioni Anticipi concessi nell’esercizio e trasferimenti Versamenti a gestione integrativa Imposta sostitutiva art. 11 D. Lgs 47/2000 Accantonamenti dell’esercizio e rivalutazioni Saldo al 31/12/2010 8.928 (1.157) (337) (3.198) (23) 4.134 8.346 La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia dei “benefici maturati” mediante il Projected Unit Credit Method come previsto dallo IAS 19. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni pensionistiche maturate in base al servizio che il lavoratore ha prestato fino all’epoca in cui la valutazione stessa è realizzata, non proiettando le retribuzioni del lavoratore secondo le modifiche normative introdotto dalla recente Riforma Previdenziale. La metodologia di calcolo può essere schematizzata nelle seguenti fasi: - proiezione per ciascun dipendente in forza alla data di valutazione, del TFR già accantonato fino all’epoca aleatoria di corresponsione; - determinazione per ciascun dipendente dei pagamenti probabilizzati di TFR che dovranno essere effettuati dalla società in caso di uscita del dipendente causa licenziamento, dimissioni, inabilità, morte e pensionamento nonché a fronte di richiesta di anticipi; - attualizzazione, alla data di valutazione, di ciascun pagamento probabilizzato. Ai fini del calcolo attuariale del Fondo TFR, il Gruppo ha utilizzato le valutazioni effettuate da un attuario indipendente, il quale ha determinato il valore sulla base delle seguenti assunzioni fondamentali: • tasso di mortalità: tavole IPS55 • tassi di invalidità: tavole INPS – 2000 • tasso di rotazione del personale: 1,5% • tasso di sconto: 4,5% • tasso di incremento delle retribuzioni: 3% (applicato solo per le aziende del gruppo con meno di 50 dipendenti) • tasso di anticipazione: 1% • tasso di inflazione: 2% 23. Altri Fondi rischi e oneri ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. La voce in esame è così composta 122 € € 20.550 24.018 (3.468) Fondo per rischi e oneri Fondo per valutazione partecipazioni non consolidate Fondo rinnovamento beni in concessione Totale altri fondi rischi e oneri 31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009 3.069 2.723 2.723 Variaz. 346 447 191 191 256 17.034 20.550 21.104 24.018 7.952 10.866 (4.070) (3.468) (*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione. Fondo rischi e oneri La movimentazione del fondo nel corso dell’esercizio è stata la seguente: Saldo al 31/12/2009 Utilizzi e altre variazioni Accantonamenti per rischi e oneri futuri Saldo al 31/12/2010 2.723 -469 815 3.069 Tale voce è costituita da stanziamenti atti a coprire il rischio stimato a carico delle società del Gruppo, principalmente a fronte di contenziosi con fornitori ed ex dipendenti. Il Fondo per valutazione partecipazioni non consolidate registra l’effetto della valutazione ad equity, sul Gruppo austriaco Airest, di Airest Restaurant Middle East LLC, a copertura delle perdite della stessa e per coprire le perdite maturate della controllata non consolidata Rustichelli & Mangione S.r.l.. Si ritiene che i fondi siano sufficientemente capienti per coprire i rischi derivanti da cause legali e contenziosi di specifica natura con il Gruppo come attore passivo o attivo sulla base di una ragionevole stima, basata sulle informazioni disponibili e sentito il parere dei consulenti legali. Fondo Rinnovamento Beni in Concessione ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 17.034 21.104 (4.070) Rappresenta la stima per le manutenzioni e gli interventi di rinnovamento, che dovranno essere effettuati sui beni in Concessione, iscritti nell’attivo dello stato patrimoniale; tali beni dovranno essere devoluti allo Stato in perfette condizioni di funzionamento al termine delle concessioni aeroportuali del Gruppo. La quasi totalità del fondo si riferisce agli interventi di rinnovamento e manutenzione ciclica sul sedime aeroportuale di Venezia. Il Fondo di rinnovamento relativo al sedime aeroportuale di Venezia viene alimentato sulla base di una valutazione tecnica degli stimati oneri futuri relativi alle manutenzioni necessarie al mantenimento dei beni di cui è prevista la devoluzione al termine della concessione, ed utilizzato in ragione delle manutenzioni effettuate nel periodo. Nell’esercizio il fondo è stato incrementato per Euro 2.120 mila, per l’accantonamento della quota di competenza dell’anno, ed utilizzato per Euro 6.190 mila. 123 PATRIMONIO NETTO 24. Patrimonio netto ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 319.650 311.200 8.450 Il patrimonio netto è costituito dal patrimonio netto di pertinenza del Gruppo per Euro 291,4 milioni e dal patrimonio netto di pertinenza di terzi per Euro 28,3 milioni. Il Patrimonio netto del Gruppo è così composto: Capitale sociale ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 35.971 35.971 - Il capitale sociale, pari ad Euro 36 milioni è composto da 55.340.000 azioni dal valore nominale unitario di 0,65 Euro ed è interamente versato. Riserva da sovrapprezzo azioni ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 130.351 130.351 - Deriva dal sovrapprezzo riconosciuto e pagato a seguito dell’offerta pubblica di sottoscrizione del 2005, al netto dei costi sostenuti per il processo di quotazione in Borsa. Riserva Legale Riserva Azioni Proprie ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 7.194 7.194 - ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € (17.552) (12.851) (4.701) Il Gruppo possiede, alla data del 31 dicembre 2010, direttamente tramite SAVE S.p.A., n° 2.546.922 azioni proprie per un controvalore in bilancio pari a Euro 17,552 milioni. Nel corso dell’esercizio 2010 SAVE S.p.A. ha provveduto ad acquistare 697.079 azioni proprie, del valore nominale di Euro 453,1 mila, pari al 1,260% del capitale, per un controvalore complessivo pari ad Euro 4,701 milioni. 124 Altre riserve e utili portati a nuovo ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 107.832 105.398 2.434 La movimentazione delle “Altre riserve e utili portati a nuovo” è dovuta principalmente al risultato positivo non oggetto di distribuzione conseguito nell’esercizio 2009. Nel primo semestre 2010 sono stati distribuiti dividendi per Euro 16,4 milioni, pari ad Euro 0,30862 per azione avente diritto. Il patrimonio netto di terzi rappresenta la quota di patrimonio netto e del risultato economico dell’esercizio delle società controllate non interamente possedute. Patrimonio netto di azionisti di minoranza ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 28.289 26.471 1.818 Si presenta di seguito la riconciliazione tra il numero di azioni in circolazione all’inizio e alla fine dell’esercizio 2010 così come richiesto dallo IAS 1, par. 76 (i valori nominali delle azioni in circolazione sono espressi in Euro puntuali): Situazione all’1/1/2010 Azioni acquistate nel periodo Situazione al 31/12/2010 Azioni componenti capitale sociale Azioni proprie detenute Azioni in circolazione Valore nominale unitario Valore nominale complessivo azioni in circolazione (A) (B) (C) = (A - B) D E = C*D 55.340.000 1.849.843 697.079 2.546.922 53.490.157 (697.079) 52.793.078 0,65 0,65 0,65 34.768.602 (453.101) 34.315.501 55.340.000 Di seguito riportiamo la tabella con il prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato di esercizio della SAVE S.p.A. e del Gruppo SAVE. 125 patrimonio patrimonio risultato patrimonio netto netto netto 31/12/2009 31/12/2009* dell’esercizio 31/12/2010 Prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato di esercizio Bilancio della Capogruppo SAVE Eliminazione dei valori delle partecipazioni consolidate e dei relativi dividendi - differenza tra valore di carico e valore pro quota ed eliminazione dei dividendi - differenza di consolidamento Eliminazione utili realizzati su cessione cespiti e partecipazioni infragruppo Eliminazione dividendi distribuiti Effetto valutazione partecipazioni con metodo patrimonio netto Altre operazioni Effetti fiscali su rettifiche di consolidamento Patrimonio netto e risultato d’esercizio di spettanza del gruppo Patrimonio netto di terzi Patrimonio netto e risultato d’esercizio bilancio consolidato 236.933 247.047 18.107 244.068 (57.290) (56.972) 10.591 (43.051) 88.695 87.939 (1.588) 85.944 (4.301) (391) (31) (504) (1.833) 2.756 2.756 2.251 4.976 4.941 561 4.941 (590) 26 42 343 (415) 272.295 284.729 27.565 291.361 26.589 298.884 26.471 311.200 1.781 29.346 28.289 319.650 (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione ed IFRS 3 Rivisto ANALISI DELLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO (se non diversamente specificato, gli importi devono intendersi espressi in migliaia di Euro) Sono di seguito commentate le principali voci del conto economico 2010, comparate con quelle rilevate nel 2009. Nel corso del presente esercizio, il Gruppo ha riclassificato tra le “Attività e Passività destinate ad essere cedute” i valori contabili delle attività e passività relative Ad alcuni punti vendita della società controllata Airest S.r.l., di cui si è prevista la dismissione entro il 2011. Nel conto economico di entrambi i periodi, i ricavi ed i costi relativi ai rami di azienda in oggetto sono stati de-consolidati linea per linea ed il risultato è stato rappresentato in un’unica riga, dandone apposita evidenza nel prospetto di conto economico. Ricavi operativi e altri proventi 25. Ricavi operativi e altri proventi Ricavi operativi ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 337.252 340.076 (2.824) ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 323.248 325.979 (2.731) Si rimanda a quanto già ampiamente descritto nella Relazione degli Amministratori per un commento dettagliato relativo alla variazione della posta. 126 Altri proventi ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 14.004 14.097 (93) La voce include sostanzialmente ricavi da utilizzo spazi della aerostazione ed i riaddebiti per costi condominiali verso i sub-concessionari, oltre che i corrispettivi per soggetto tecnico di Centostazioni S.p.A.. Costi della produzione ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 296.417 305.360 (8.943) € € 79.356 88.698 (9.342) I costi della produzione trovano dettaglio nelle seguenti voci: 26. Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. I costi si riferiscono principalmente ad acquisti di merce destinata alla rivendita nel settore Food & Beverage and Retail; i principali decrementi, sono riconducibili alla contrazione dei consumi di materie prime, che si sono ridotti rispetto allo scorso esercizio sia in valore assoluto – principalmente in relazione all’uscita, da alcuni punti vendita autostradali, - sia in termini d’incidenza sul fatturato. 27. Servizi ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 60.793 60.591 202 Sono costituiti da: Servizi industriali Servizi generali Servizi commerciali Totale servizi 31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009 46.598 46.180 47.253 8.995 9.433 9.568 5.200 3.770 3.770 60.793 59.383 60.591 (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione Di seguito l'analisi delle principali voci: 127 Variaz. (655) (573) 1.430 202 Servizi industriali 31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009 Manutenzioni. contrattuali beni Centostazioni S.p.A. Manutenzioni ordinarie Utenze varie Pulizie Security aeroportuali Servizi industriali generali Prestazioni professionali Mensa Trasmissione dati Altri costi Totale Variaz. 11.787 11.267 11.267 520 7.755 10.602 4.510 29 2.926 2.677 847 523 4.942 46.598 7.667 11.025 4.637 29 3.075 3.535 878 552 4.588 47.253 7.667 11.025 4.637 29 3.048 2.587 878 552 4.490 46.180 88 (423) (127) 0 (149) (858) (31) (29) 354 (655) (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione Servizi generali Assicurazioni Prestazioni professionali Compensi e rimborsi ad amministratori Compensi e rimborsi a sindaci Aggiornamento software Servizi vari Totale 31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009 2.475 2.286 2.286 3.102 3.283 3.409 1.296 1.239 1.239 442 603 603 374 351 351 1.306 1.671 1.680 8.995 9.433 9.568 Variaz. 189 (307) 57 (161) 23 (374) (573) (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione Per un dettaglio dei compensi di amministratori della Capogruppo Save anche per i compensi percepiti presso altre realtà del gruppo si faccia riferimento alle seguenti tabelle, i cui importi sono indicati in Euro puntuali. periodo carica scadenza scadenza emolumenti note altri compensi della carica carica save s.p.a. compensi tot. gruppo carica amministratore Presidente C.d.A. Amministratore Delegato Amministratore Delegato Consigliere Marchi Enrico da a 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 Scarpa Monica 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 Simioni Paolo 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 Ambrogi Vittorio 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 Consigliere De Giovanni Daniele 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 Consigliere De Piccoli Cesare 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. Consigliere Lazzarotto Dino 01-01-10 31-12-10 Consigliere Mencattini Andrea Consigliere 45.500 595.500 * 224.210 224.210 * 387.681 387.681 17.500 3.247 20.747 18.000 22.000 40.000 31-12-11 18.000 8.000 26.000 Appr. bil. 31-12-11 18.000 - 18.000 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 17.500 - 17.500 Ortica Marco 07-07-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 8.815 - 8.815 Consigliere Riello Andrea 01-01-10 19-03-10 Appr. bil. 31-12-11 4.205 - 4.205 Consigliere Sartori Amalia 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 17.500 5.000 22.500 Consigliere Sbroggiò Mauro 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 18.000 - 18.000 Consigliere Trevisanato Sandro 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 18.000 1.753 19.753 Consigliere Zoppas Gianfranco 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 Totale Compensi * L’importo è percepito a titolo di dirigente apicale di SAVE S.p.A. 128 550.000 17.000 5.000 22.000 722.521 702.391 1.424.912 Ai sensi della comunicazione CONSOB n° 15520 si evidenzia che non risultano altri dirigenti apicali con responsabilità strategiche oltre ai due amministratori delegati indicati nella tabella soprastante. Per un dettaglio dei compensi di sindaci di della Capogruppo Save anche per i compensi percepiti presso altre realtà del gruppo si faccia riferimento alle seguenti tabelle, i cui importi sono indicati in Euro puntuali. carica sindaco Presidente Boldrin Arcangelo Sindaco periodo carica scadenza della carica emolumenti save s.p.a. altri compensi compensi tot. gruppo da 01-01-10 a 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 46.368 46.368 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 11.620 11.620 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 25.000 25.000 Sindaco Pastena Valter Pastena Valter (compenso revers. MEF) Salini Silvio 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 35.690 35.690 Sindaco Serafini Nicola 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 41.651 Sindaco Venuti Paolo 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 38.348 24.132 62.480 198.677 24.132 222.809 Sindaco Totale Compensi 41.651 Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2010 per servizi prestati al Gruppo SAVE dalle società di revisione utilizzate e da entità appartenenti alla loro rete. Corrispettivi prestati dalle società di revisione contabile e da entità appartenenti alla loro rete (importi in Euro) tipologia di servizi Revisione contabile Revisione contabile Revisione contabile Revisione contabile Revisione contabile Revisione contabile Revisione contabile Altri servizi Altri servizi Altri servizi Altri servizi Altri servizi Altri servizi Totale Compensi soggetto che ha erogato il servizio Reconta Ernst & Young Reconta Ernst & Young Ernst & Young GmbH Ernst & Young d.o.o PriceWaterhouseCoopers Snaghai Gong Zheng Certified Public Accountants Co., Ltd. VGD-AUDIT s.r.o. Reconta Ernst & Young Ernst & Young Reconta Ernst & Young PriceWaterhouseCoopers Ernst & Young d.o.o VGD-AUDIT s.r.o. destinatario compensi totale gruppo Società Capogruppo Società controllate Società controllate Società controllate Società controllate 119.810 104.722 26.900 11.000 6.688 Società controllate 6.668 Società controllate Società Capogruppo Società Capogruppo Società controllate Società controllate Società controllate Società controllate 15.961 19.500 3.000 12.500 3.040 1.500 8.331 339.620 Servizi commerciali Sviluppo traffico aeroportuale Pubblicità e manifestazioni Totale 31/12/2010 3.616 1.584 5.200 31/12/2009 2.438 1.332 3.770 Variaz. 1.178 252 1.430 Da segnalare, in particolare, l’incremento degli oneri per sviluppo traffico aeroportuale. 129 28. Costi per godimento di beni di terzi ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 38.158 39.140 (982) Sono costituiti da: Canone concessione aeroportuale Canone concessione stazioni ferroviarie Royalties Locazioni e altro Tot. Costi Godimento beni terzi 31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009 3.647 4.039 4.039 6.070 5.989 5.989 25.648 26.501 26.501 2.793 2.576 2.611 38.158 39.105 39.140 Variaz. (392) 81 (853) 182 (982) (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione 29. Costi per il Personale ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 90.708 88.550 2.158 L’incremento del costo del personale interessa il settore Gestione Aeroportuale per Euro 2,1 milioni. Nel settore Gestione Aeroportuale l’aumento deriva principalmente dal rinnovo contrattuale CCNL Aeroportuale e da stanziamenti riguardo il rinnovo del CCNL Vigilanza Privata oltre che dal rafforzamento della struttura operativa. 30. Ammortamenti e svalutazioni ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 21.354 21.890 (536) Sono così suddivisi: Ammortamenti imm. immateriali Ammortamenti imm. materiali Totale ammortamenti 31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009 11.165 5.522 10.579 10.189 18.050 11.311 21.354 23.572 21.890 Variaz. 586 (1.122) (536) (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione e dell’ IFRS 3 Rivisto. 31. Svalutazioni dell’attivo a breve ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 1.732 904 828 Nella voce “Svalutazioni dell’attivo a breve” sono compresi gli accantonamenti ai fondi svalutazione crediti; nella determinazione dell’accantonamento è stata fatta anche una valutazione circa la capienza del fondo rispetto al totale dei crediti scaduti. Gli accantonamenti fronteggiano situazioni di rischio legate a specifiche posizioni, per le quali si prevede possano insorgere difficoltà nell’incasso del credito relativo. 130 32. Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € (1.132) (21) (1.111) La variazione delle rimanenze si riferisce principalmente a giacenze di materiale di consumo e a giacenze di merce destinata alla rivendita. 33. Accantonamenti per rischi ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 815 616 199 Per un commento sulla voce in esame si rimanda alla nota di stato patrimoniale relativa agli “Altri Fondi Rischi e Oneri”. 34. Accantonamenti Fondo manutenzione beni in Concessione 35. Altri oneri ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 2.120 1.988 132 ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 2.804 2.752 52 Più in dettaglio gli oneri diversi di gestione sono così composti: Contributi alle associazioni di categoria Imposte e Tasse Erogazioni liberali Altri costi Totale altri oneri 31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009 332 306 306 1098 903 903 68 112 112 1306 1.425 1.431 2.804 2.746 2.752 Variaz. 26 195 (44) (125) 52 (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione PROVENTI E ONERI FINANZIARI 36. Proventi e oneri finanziari ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € I “Proventi e oneri finanziari” trovano dettaglio nelle seguenti voci: 131 1.136 (3.421) 4.557 Proventi finanziari e rival. di attività finanziarie Interessi, altri oneri finanz. e svalut. di att. fin. Utili/perdite da collegate con il metodo del patrimonio netto Totale proventi e oneri finanziari 31/12/2010 549 (2.636) 31/12/2009 392 (3.906) Variaz. 157 1270 3.223 93 3130 1.136 (3.421) 4.557 Per un ulteriore dettaglio circa la natura delle voci incluse nelle precedenti categorie, si considerino le seguenti tabelle riepilogative. Proventi finanziari e rivalutazioni di attività finanziarie Interessi attivi da conti correnti bancari Interessi attivi altri (inclusi interessi mora) Variazione di fair value di strumenti di copertura rilevata a Conto Economico Altri proventi finanziari Totale 31/12/2010 157 78 31/12/2009 237 101 Variaz. (80) (23) 314 41 273 549 13 392 (13) 157 La principale motivazione dell’incremento dei proventi finanziari rispetto all’esercizio precedente è da ricercare nell’iscrizione di una variazione positiva nella valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura sulla Capogruppo in connessione alle dinamiche dei tassi di mercato. Tale effetto è stato solo parzialmente compensato dai minori interessi attivi su conti correnti bancari, in relazione alle inferiori giacenze di liquidità. Interessi, altri oneri finanziari e svalutazione di attività finanziarie Interessi passivi da conti correnti bancari Interessi passivi altri (inclusi interessi mora) Interessi passivi su finanziamenti Variazione di fair value di strumenti di copertura rilevata a Conto Economico Altri oneri finanziari Utili/Perdite su cambi Svalutazione di Partecipazioni in società non consolidate Interessi passivi da contabilizzazione leasing Totale 31/12/2010 (13) (110) (2.095) 31/12/2009 (10) (87) (3.271) Variaz. (3) (23) 1.176 0 (77) 77 (30) 86 (388) (86) (2.636) (102) 84 (400) (43) (3.906) 72 2 12 (43) 1.270 Gli oneri finanziari registrano un decremento netto, pari ad Euro 1,3 milioni, rispetto a quelli rilevati nel 2009, le cui principali ragioni risiedono nella riduzione degli interessi sui finanziamenti e sugli scoperti di conto corrente, in relazione ai minori finanziamenti passivi in essere, e ai sensibilmente più bassi tassi passivi di mercato. In merito alla variazione degli utili e perdite relativi alla valutazione di società collegate con il metodo del patrimonio netto, si rimanda alla seguente tabella: 132 31/12/2010 Utili/perdite da collegate con il metodo del patrimonio netto Valutazione ad equity di V.I.F. S.r.l. (primi 6 mesi esercizio 2009) Valutazione ad equity di Airest Restaurant Middle East LLC Valutazione ad equity di GAP S.p.A. Valutazione ad equity di VTP S.p.A. Dividendi percepiti da VTP S.p.A. Valutazione ad equity di BSCA SA Dividendi percepiti da BSCA SA Totale 31/12/2009 Variaz. (459) 459 6 (137) 143 (35) 625 208 2.312 107 3.223 (28) 610 107 93 (7) 15 101 2.312 107 3.130 IMPOSTE SUL REDDITO 37. Imposte sul reddito ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 12.336 13.307 (971) Le imposte sul risultato economico dell’esercizio sono così costituite: Imposte correnti Imposte anticipate e differite Totale imposte sul reddito 31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009 22.251 12.453 12.453 (9.915) 680 854 12.336 13.133 13.307 Variaz. 9.798 (10.769) (971) (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione e dell’IFRS 3 Rivisto Le imposte correnti sono principalmente relative all’IRES dell’esercizio per Euro 11,8 milioni, all’IRAP di competenza dell’esercizio per Euro 4 milioni ed allo stanziamento dell’imposta sostitutiva ex art. 15, D.l. 185/2008, da parte della società controllata Airest S.r.l. per Euro 6,3 milioni. L’analisi delle rettifiche fiscali che hanno determinato la variazione dell’aliquota effettiva rispetto a quella teorica, è evidenziata nello schema che segue. Ai fini di un confronto omogeneo, l’aliquota effettiva dell’esercizio precedente è stata rideterminata alla luce dell’applicazione del principio contabile internazionale IFRIC 12 e dell’IFRS 3 rivisto. 133 Si segnala che il risultato delle “Attività destinate ad essere cedute”, nella tabella sottostante, è ricompreso nel “Risultato ante imposte”. riconciliazione tax rate (migliaia di euro) Risultato ante imposte Imposte teoriche Imposte effettive Risultato netto Differenza 1) differenti aliquote vigenti in altri paesi 2) perdite fiscali dell’esercizio non considerate recuperabili 3) deducibilità interessi passivi da CNM 4) differenze permanenti: i) IRAP e altre imposte locali ii) tassazione dividendi iii) altri costi non deducibili / proventi non tassati iv) imposte esercizi precedenti v) effetto valutazione partecipazioni vi) leasing e ammortamento avviamento vii) agevolazioni fiscali viii) effetto fiscale riallineamento differenze da operazione straordinaria 31/12 2010 41.682 11.463 12.336 29.346 873 13 27,50% 29,60% 70,40% 31/12 2009* 31.087 8.549 13.260 17.827 2,10% 0,03% % 27,50% 42,65% 57,35% 31/12 2009 30.535 8.397 13.086 17.449 27,50% 42,86% 15,36% 4.711 69 15,15% 0,22% 4.689 69 15,36% 0,23% 13 0,04% 13 0,04% % % -1,06% 4.161 -29 9,98% -0,07% 3.968 34 12,57% 0,11% 3.968 34 12,99% 0,11% 212 0,51% 415 1,31% 393 2,35% -28 -898 558 -70 -0,07% -2,15% 1,34% -0,17% -302 -27 640 -99 -0,96% -0,09% 2,03 -0,31% -302 -27 640 -99 -0,99% -0,09% 2,10 -0,32% -3.046 -7,31% 873 2,09% 4.711 15,15% 4.689 15,36% (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione e dell’IFRS 3 Rivisto. L’aliquota fiscale effettiva è pari al 29,60% del risultato ante imposte rispetto al 42,65% registrato nell’esercizio precedente. La differenza tra l’aliquota effettiva e quella teorica è sostanzialmente da addebitarsi all’impatto negativo del carico IRAP parzialmente controbilanciato dagli effetti positivi derivanti dallo stanziamento, in applicazione di quanto previsto dai principi contabili internazionali, dell’imposta anticipata riferibile al riallineamento (ai sensi dell’art. 15 del D.l. 185/2008) dei valori fiscali ai maggiori valori contabili effettuato in occasione dell’operazione di fusione che ha interessato la società Airest S.r.l. ed Elite Tre S.r.l., al netto dello stanziamento per l’imposta sostitutiva. RISULTATO DELL’ESERCIZIO ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. 134 € € 27.565 18.665 8. 900 Il risultato del Gruppo e di terzi è così ripartito: Risultato consolidato Perdita (Utile) di competenza di terzi Risultato di competenza del Gruppo 31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009 29.346 17.449 17.827 (1.781) 794 838 27.565 18.243 18.665 Variaz. 11.519 (2.619) 8.900 (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione e dell’IFRS 3 rivisto. 38. Attività cessate/destinate ad essere cedute A partire dall’esercizio in corso, il Gruppo ha provveduto a deconsolidare line by line ed a riclassificare nelle righe di stato patrimoniale e di conto economico ad esse specificamente dedicate, le componenti patrimoniali ed economiche di tre punti vendita della controllata Airest S.r.l., di cui avverrà la dismissione entro il prossimo esercizio. A livello di conto economico, il risultato derivante da attività cessate/destinate ad essere cedute è pari a Euro 289 mila. I risultati dell’esercizio 2010, e le principali classi di attività e passività al 31 dicembre 2010 destinati alla cessione sono presentati di seguito: Ricavi Costi operativi Svalutazioni immobilizzazioni non ricorrenti Risultato operativo Proventi / (Oneri) finanziari Utile ante imposte delle attività destinate alla dismissione Proventi / oneri tributari Risultato d’esercizio delle attività destinate alla dismissione 31/12/2010 Euro/000 1.357 (1.645) (289) (289) (289) Le principali classi di attività e passività classificate come disponibili per la vendita al 31 dicembre 2010 sono le seguenti: Attività Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Magazzino Crediti Liquidità Attività classificate come disponibili per la vendita (A) Passività TFR Debiti commerciali Altri debiti Fondi rischi e oneri futuri Passività direttamente associate con le attività classificate come disponibili per la vendita (B) Passività nette direttamente associate alle attività destinate alla dismissione (A)-(B) 135 254 395 0 42 79 57 827 660 25 685 141 La strategia del Gruppo per la gestione dei rischi finanziari è conforme agli obiettivi aziendali e mira alla minimizzazione del rischio di tasso e relativa ottimizzazione del costo del debito, del rischio di credito, e del rischio di liquidità. La gestione di tali rischi è effettuata nel rispetto dei principi di prudenza e in coerenza con le “best practices” di mercato e tutte le operazioni di gestione dei rischi sono gestite a livello centrale. 39. Tipologia e gestione dei rischi finanziari Gli obiettivi che il Gruppo si è prefissato mirano a: • coprire dal rischio di variazione dei tassi di interesse le passività finanziarie; • rispettare, nella copertura del rischio, i criteri generali di equilibrio tra impieghi ed utilizzi per il Gruppo (quota a tasso variabile e a tasso fisso, quota a breve termine e a medio/lungo termine); Rischio tasso Il Gruppo detiene strumenti derivati allo scopo di coprire la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi d’interesse per circa il 13% del valore dei finanziamenti del gruppo (cd. cash flow hedge). L’unica operazione di copertura in corso è relativa ad un finanziamento in capo a SAVE S.p.A. per un valore originario pari a Euro 77 milioni, erogato nel 2002 da Banca OPI, ed il cui valore residuo al 31 dicembre 2010 ammonta a Euro 14,4 milioni, con scadenza nel 2012. Il finanziamento è stato oggetto nel 2003 di due operazioni di interest rate swap (“IRS”) per la copertura dal rischio tassi per un importo totale di Euro 23,1 milioni (riproporzionati sul valore nozionale esistente a ciascuna data di rimborso) a un tasso fisso; nel luglio 2004 sono stati coperti ulteriori Euro 25 milioni con un’ulteriore operazione IRS ad un tasso fisso. Il valore residuo degli strumenti di copertura alla data del 31 dicembre 2010 è pari a Euro 9 milioni. Il finanziamento risulta quindi avere il costo per interessi bloccato per circa il 62% dell’importo totale. Viene riportata nel seguito una tabella riepilogativa dei principali strumenti derivati in essere a livello di Gruppo al 31 dicembre 2010: 136 Fair Value (Mark to Market) al 31/12/2010 Variazione tassi di interesse Variazione tassi di interesse Fair Value (Mark to Market) al 31/12/2009 Save S.p.A. Save S.p.A. Importo residuo al 31/12/2010 IRS IRS Totale Cassa di risparmio di Venezia (gruppo S. Paolo) Unicredit Unicredit Importo residuo al 31/12/2009 Variazione tassi di interesse Importo nazionale contrattuale Save S.p.A. Scadenza IRS Data stipula contratto Banca controparte Natura rischio coperto Società del gruppo Tipologia strumento Informativa su contabilizzazione operazioni di copertura (IFRS 7.22) (Importi in Euro migliaia; i valori di segno positivo sono da intendersi a credito della società, quelli di segno negativo a debito della società) 09/07/2004 15/06/2012 25.000 7.812 4.687 -225 -106 12/08/2003 02/09/2003 16/06/2012 16/06/2012 11.550 3.609 11.550 3.609 48.100 15.030 2.166 2.166 9.019 -167 -183 -575 -74 -81 -261 Analisi di sensitività sui flussi di cassa Analisi di sensitività sul fair value degli strumenti derivati La società ha predisposto una analisi dei flussi di cassa futuri relativamente ai finanziamenti in essere ed agli strumenti finanziari di copertura ad essi correlati. Tale analisi parte dalla situazione di mercato in essere al 31 dicembre 2010 ed ipotizza degli aumenti/diminuzioni dei tassi di interesse dello 0,25% e dello 0,50%. L’effetto di tali variazioni sul flusso degli interessi futuri è pari a +/-0,5 milioni di Euro per una variazione dei tassi dello 0,25%, mentre è pari a +/- 0,9 milioni di Euro per una variazione dei tassi dello 0,50%. La società ha predisposto una analisi della variazione dei valori di fair value degli strumenti finanziari di copertura in essere al 31 dicembre 2010. Tale analisi parte dalla situazione di mercato in essere al 31 dicembre 2010 ed ipotizza un aumento/ diminuzione dei tassi di interesse attesi dello 0,25% e dello 0,50%. L’effetto di tali variazioni sul fair value degli strumenti derivati in essere è di circa +/- 0,02 milioni di Euro per una variazione dei tassi sia dello 0,25%, mentre è pari a +/- 0,05 milioni di Euro per una variazione dei tassi dello 0,50%. Rischio credito Rappresenta il rischio che una delle parti che sottoscrive un contratto il quale preveda un regolamento monetario differito nel tempo non adempia a una obbligazione di pagamento, provocando così all’altra parte una perdita finanziaria. Tale rischio può discendere sia da fattori di natura più strettamente tecnico-commerciale o amministrativo-legale (contestazioni sulla natura/quantità della fornitura, sulla interpretazione di clausole contrattuali, sulle fatture a supporto, ecc.) sia da fattori di natura tipicamente finanziaria, ovvero in sintesi il cosiddetto credit standing della controparte. Per il Gruppo l’esposizione al rischio credito è principalmente legata all’attività commerciale di vendita di servizi d’aviazione e attività immobiliare. Al fine di controllare tale rischio, il Gruppo ha implementato procedure e azioni per la valutazione della clientela, in base alle quali valutare il livello di attenzione. Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie del Gruppo, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, presenta un livello massimo pari al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte. Rischio liquidità Prudente è la politica di gestione del rischio di liquidità, ovvero la strategia messa a punto per evitare che esborsi di cassa possano rappresentare una criticità per il Gruppo. L’obiettivo minimo è di dotare in ogni momento la società degli affidamenti necessari a rimborsare l’indebitamento in scadenza nei successivi dodici mesi. Gli affidamenti per cassa non utilizzati del sistema bancario nella Capogruppo sono pari a Euro 76 milioni, mentre a livello di Gruppo sono pari a Euro 78 milioni. Il fabbisogno finanziario del Gruppo è assicurato dalla provvista di lungo termine, raccolta per lo più attraverso finanziamenti a medio-lungo termine, anche legati a singole operazioni di acquisizione. Le quote di finanziamenti con scadenza superiore all’anno, incluse anche quelle relative ai leasing in corso, sono pari a Euro 55,7 milioni rispetto a una posizione finanziaria netta di Euro 61,4 milioni. Per un dettaglio dei finanziamenti a medio-lungo termine in essere al 31 dicembre 2010 si rimanda alle Note esplicative al bilancio consolidato, nel paragrafo dedicato ai “Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente”. Analisi per scadenza flussi finanziari strumenti derivati e finanziamenti a medio-lungo termine in essere Nella tabella successiva abbiamo riepilogato i flussi finanziari non attualizzati, suddivisi per scadenza temporale, degli strumenti di copertura tassi in essere, che presentano una valutazione mark to market negativa alla data del 31 dicembre 2010. Sulla base delle medesime scadenze sono riepilogati in tabella anche i flussi finanziari 137 dei finanziamenti a medio lungo termine in essere alla data del presente bilancio consolidato, comprensivi di quota capitale e quota interessi. Suddivisione per scadenza flussi finanziari previsti degli strumenti derivati e finanziamenti al 31 dicembre 2010 (Importi in Euro migliaia) Flussi finanziari previsti di cui entro 1 anno di cui da 1 a 5 anni di cui oltre 5 anni 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009 Strumenti Derivati con MTM -268 -582 -224 -412 -44 -170 al 31 dicembre negativo Finanziamenti a m/l termine -73.937 -91.332 -19.388 -17.844 -47.211 -56.015 -7.338 -17.473 Totale -74.205 -91.914 -19.612 -18.256 -47.255 -56.185 -7.338 -17.473 Livelli gerarchici di valutazione del fair value Per un elenco degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2010 e valutati al fair value si rimanda alla tabella di cui al soprastante paragrafo “Rischio tasso”. In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli: • Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione; • Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato; • Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili. Si evidenzia come tutte le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2010, sono inquadrabili nel livello gerarchico numero 2 di valutazione del fair value. Inoltre, nel corso dell’esercizio 2010 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 o al Livello 3 e viceversa. Come già evidenziato in precedenza, il Gruppo detiene strumenti finanziari derivati al solo scopo di coprire la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse del valore dei singoli finanziamenti a cui fanno riferimento (c.d. cash flow hedge). La valutazione del fair value dei derivati inseriti in bilancio è stata effettuata attraverso l’utilizzo di modelli di valutazione autonomi e sulla base dei seguenti dati di mercato rilevati al 31 dicembre 2010: • tassi di interesse a breve termine e tassi swap riferiti all’Euro; • quotazioni dei contratti futures sull’Euribor a tre mesi; • fixing del tasso Euribor per il calcolo delle cedole in corso. 40. Partecipazioni in società controllate, collegate e altre • Marco Polo Park S.r.l. Percentuale di controllo: 100% La Capogruppo controlla le seguenti società, consolidate integralmente o proporzionalmente. I dati riportati derivano dalle chiusure delle rispettive società alla data di bilancio, redatte secondo i principi contabili adottati da ciascuna società. Gestisce i parcheggi in ambito aeroportuale in sub-concessione da Save. L’esercizio 2010 ha evidenziato un valore della produzione pari a circa 10,7 milioni di Euro, in aumento, rispetto all’esercizio precedente del 10,6%; il risultato al termine del 2010 evidenzia un utile ante imposte di 3,9 milioni di Euro, in incremento del 54,5% rispetto ai 2,5 milioni di Euro registrati nel 2009. 138 • Save International Holding SA Percentuale di controllo: 99,97% • Belgian Airports SA Percentuale di controllo: 64,98% (tramite Save International Holding SA) • Save Engineering S.p.A. Percentuale di controllo: 97% • Nord Est Airport I.T. S.r.l. (N-AITEC) Percentuale di controllo: 100% • Aeroporto di Treviso AERTRE S.p.A. Percentuale di controllo: 80% La società è stata costituita nel corso del terzo trimestre del precedente esercizio, come veicolo partecipativo, in via propedeutica all’acquisizione di Brussels South Charleroi Airport SA, avvenuta nel mese di dicembre 2009. La società incorpora la partecipazione in Belgian Airports SA, società tramite la quale è avvenuta l’acquisizione assieme a soci terzi. La società è stata costituita nel corso del quarto trimestre dell’esercizio, anch’essa come veicolo partecipativo, in via propedeutica alla acquisizione di Brussels South Charleroi Airport SA, avvenuta nel dicembre corso del quarto trimestre del 2009. La società non ha costi o ricavi significativi, ma incorpora la partecipazione nella società Brussels South Charleroi Airport SA, valutata nel presente bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Si occupa dell’attività di progettazione e coordinamento lavori connessa ai programmi di sviluppo aeroportuali effettuati dalla controllante Save nell’ambito del Master Plan aeroportuale. Svolge la propria attività anche verso l’esterno grazie al know-how acquisito nella realizzazione e gestione di progetti di sviluppo di infrastrutture legate alla mobilità del passeggero quali, ad esempio, aeroporti e stazioni. Nell’esercizio 2010, il valore della produzione è stato pari a 2,1 milioni di Euro, con un decremento pari al 8,4% rispetto all’esercizio precedente ed un utile ante imposte pari a 346 mila Euro rispetto ad un utile ante imposte di 95 mila Euro registrato al 31 dicembre 2009. Si occupa della realizzazione di progetti informatici per aeroporti nelle aree della gestione operativa ed amministrativa. In questo ambito sviluppa e commercializza prodotti software. L’esercizio 2010 si è chiuso con un valore della produzione di 1,5 milioni di Euro in incremento del 23,2% rispetto al 2009, ed un utile ante imposte pari a 567 mila Euro. La Società Aer Tre S.p.A. è concessionaria della gestione dell’aeroporto di Treviso sino al 2012, in base alla concessione parziale n. rep. 4344 del 1992; inoltre, si trova in regime di anticipata occupazione dei beni ex articolo 17 D.L. 67/1997, convertito dalla legge 135/97. Dopo lungo e complesso iter, in data 14.10.2010 è stata finalmente sottoscritta tra ENAC ed Aer Tre la Convenzione per la gestione totale per quarant’anni dell’aeroporto di Treviso. Ai fini del decorso di tutti gli effetti di legge e per la conclusione formale del procedimento relativo all’affidamento della gestione totale, deve essere ora emesso, dai Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze, il decreto interministeriale di affidamento della gestione totale dello scalo di Treviso. Il valore della produzione dell’esercizio è stato pari a 19,9 milioni di Euro con un incremento del 17,6% rispetto ai 17 milioni di Euro dell’esercizio precedente. L’esercizio 2010 si è chiuso con un risultato ante imposte positivo pari a 0,8 milioni di Euro contro un risultato ante imposte negativo pari a 0,5 milioni di Euro registrato nell’esercizio precedente. • Aeroporto Civile di Padova S.p.A. Percentuale di controllo: 62,86% La società è concessionaria, per conto del Ministero dei Trasporti, dello scalo aeroportuale di Padova. La società ha un valore della produzione al 31 dicembre 2010 pari a 0,8 milioni di Euro e una perdita ante imposte pari a 132 mila Euro. 139 • Idea 2 S.r.l. Percentuale di controllo: 100% • Società Agricola Ca’ Bolzan a r.l. Percentuale di controllo: 100% • Triveneto Sicurezza S .r.l. Percentuale di controllo: 93% (al 35 % tramite Aer Tre S.p.A. ed al 65 % tramite SAVE S.p.A.) • Airest S.r.l. Percentuale di controllo: 86,45% (0,65% tramite Aer Tre S.p.A.) Controllata al 100% dalla Capogruppo, è stata acquisita nel mese di luglio 2005, sempre nell’ambito di potenziali progetti di investimento. Tale società non ha costi o ricavi significativi. Controllata al 100% dalla Capogruppo, è stata acquisita nel mese di maggio 2005. L’attivo è sostanzialmente costituito da terreni adiacenti al sedime aeroportuale propedeutici anche a garantire la realizzazione delle opere necessarie allo sviluppo dell’aeroporto e delle infrastrutture ad esso collegate nel medio termine. Il 2010 si è chiuso con un valore della produzione di 461 mila Euro, ed un risultato ante imposte pari a 47 mila Euro. La Società svolge i servizi di controllo in ambito aeroportuale (“security”) secondo quanto previsto dal Decreto Ministeriale del 29 gennaio 1999 n. 85. Al 31 dicembre 2010 la società registra un valore della produzione pari a 8,8 milioni di Euro, con un incremento del 4,6% rispetto all’esercizio 2009 ed un utile ante imposte di 386 mila Euro. E’ stata costituita per la gestione delle attività commerciali e di ristorazione sia a favore di società del Gruppo, che di terzi, in infrastrutture di mobilità. In data 25 ottobre 2010 le Assemblee dei Soci delle società Airest Srl ed Elite Tre srl hanno approvato la loro fusione mediante costituzione di una nuova società, denominata Airest Srl. L’atto di costituzione della stessa è datato 7 dicembre 2010 e l’iscrizione presso il Registro delle Imprese di Venezia è avvenuto in data 13 dicembre 2010. Gli effetti contabili e fiscali dell’operazione decorrono dal 1 gennaio 2010. L’esercizio 2010 si è chiuso con un totale dei ricavi operativi ed altri proventi pari a Euro 149,7 milioni ed un risultato ante imposte di 1,5 milioni di Euro. • Very Italian Food S.r.l. Percentuale di controllo: 86,45% (86,45%tramite Airest S.r.l.) • Gruppo austriaco Airest Percentuale di controllo: 86,45% (86,45%tramite Airest S.r.l.) La società è stata costituita nel mese di gennaio 2008 da Airest S.r.l. in partnership con la società Rustichelli & Mangione Holding, con una quota del 50%, e gestisce la produzione di prodotti di panetteria e pasticceria di alto livello qualitativo. Nel mese di giugno 2009, Airest S.r.l., nell’ambito della procedura di ricostituzione del capitale sociale di V.I.F. S.r.l., precedentemente abbattuto nel ripianamento delle perdite dell’esercizio 2008, ha sottoscritto, oltre alla propria, anche la quota di aumento di capitale rimasta inoptata da parte dell’altro socio, divenendo titolare del 100% della proprietà della società. Il valore della produzione dell’esercizio 2010 è stato pari ad Euro 5,6 milioni, mentre il risultato ante imposte del medesimo periodo ammonta a una perdita di 257 mila Euro. Il Gruppo è costituito dalla sub-holding di diritto austriaco Airline Terminal & Business Catering Holding GmbH, e dalle società Airest Gastronomy & Retail GmbH, Airest Catering d.o.o., da Airest Slovakia Gastronomy and Retail s.r.o, Shanghai Airest Catering Company Ltd., Airest Restaurant Middle East L.L.C., Airest Czech Republic a.s. (società derivante dalla fusione di Fast Food Servis a.s., ITP Services S.r.o.), Airest Russia OOO, ed East Holding GmbH (non operativa e pertanto non consolidata alla data del presente bilancio consolidato). L’esercizio 2010 del Gruppo Airest si è chiuso con un risultato ante imposte pari a 0,5 milioni di Euro. Il valore dei ricavi al 31 dicembre 2010, è pari a Euro 49,2 milioni. 140 • Archimede 1 S.p.A. Percentuale di controllo: 60% • Centostazioni S.p.A. Percentuale di controllo: 24% (tramite Archimede 1 S.p.A.) • Archimede 3 S.p.A. Percentuale di controllo: 100% Partecipata dalla Capogruppo, la società, costituita a fine 2001, come previsto dallo statuto svolge esclusivamente attività di sub-holding della partecipazione in Centostazioni S.p.A.. E’ la società veicolo che detiene il 40% di Centostazioni S.p.A. (il restante 60% è detenuto da FFSS Holding S.p.A.). L’esercizio 2010 si è chiuso con un utile ante imposte di 0,9 milioni di Euro, principalmente derivante dall’effetto combinato dei dividendi percepiti dalla partecipata Centostazioni e degli oneri finanziari sui finanziamenti in essere. Partecipata al 40% da Archimede 1 S.p.A., gestisce il patrimonio di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (R.F.I.), costituito dai complessi immobiliari delle 103 stazioni ferroviarie italiane di medie dimensioni, sulla base di un contratto quarantennale con scadenza nel 2042, che attribuisce a Centostazioni il diritto di utilizzo e di sfruttamento economico del patrimonio e l’incarico di provvedere alla gestione integrata ed alla riqualificazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare stesso. La società è stata consolidata secondo il criterio proporzionale in virtù degli accordi tra soci che attribuiscono il controllo congiunto di Centostazioni ad Archimede 1 S.p.A. ed a Ferrovie dello Stato. L’esercizio 2010 si è chiuso con un valore della produzione di 77 milioni di Euro, e un utile ante imposte di 15 milioni di Euro. Il bilancio consolidato recepisce tali risultati al 40% essendo la società consolidata con il metodo proporzionale. E’ stata acquisita nel 2004. Al fine di razionalizzare la struttura del Gruppo anche in vista di un possibile sviluppo della gestione delle infrastrutture di mobilità in concessione, nel 2004 Save ha ceduto ad Archimede 3 S.r.l. le azioni rappresentative del 4,64% del capitale sociale della società Autostrade di Venezia e Padova S.p.A.. L’ esercizio 2010 si è chiuso con un risultato ante imposte negativo pari ad Euro 8 mila. La Capogruppo partecipa inoltre nelle seguenti società: • Rustichelli e Mangione S.r.l. Percentuale di controllo: 86,45% (tramite Airest S.r.l.) (non consolidata) • La Piazza di Spagna S.r.l. Percentuale di controllo: 51% (tramite Airest S.r.l.) La società, costituita al termine del mese di ottobre 2009, ha per oggetto sociale l’ideazione, sperimentazione, creazione ed implementazione di modelli e formule di franchising per la somministrazione e la vendita di alimenti e bevande e servizi affini; essa non è consolidata al termine dell’esercizio, ma valutata in base al costo sostenuto per la costituzione, in quanto i volumi reddituali della stessa, da considerare per competenza dalla data di costituzione a quella di chiusura dell’esercizio, sono reputati immateriali rispetto ai volumi complessivi di Gruppo. Controllata al 51 %, è stata costituita in dicembre 2003 e non è operativa. Tale società non ha costi o ricavi significativi. Nel corso dell’esercizio la società è stata posta in liquidazione; tale processo si è concluso a gennaio 2011. (non consolidata) • Nicelli S.p.A. Quota di partecipazione: 48,43% L’attività della società nel corso del 2010 è ancora sostanzialmente caratterizzata dalla limitata operatività. (non consolidata) • G.A.P. S.p.A. Quota di partecipazione: 49,87% La società, di cui si detiene una quota di partecipazione del 49,87%, gestisce l’aeroporto di Pantelleria. (non consolidata) 141 • Altre collegate minori La Capogruppo detiene ulteriori partecipazioni di minoranza quali V.T.P. S.p.A. (Venezia Terminal Passeggeri) (21%) per la gestione delle strutture commerciali del Porto di Venezia, Brussels South Charleroi Airport SA (17,97%) per il tramite di Belgian Airport SA, che gestisce l’Aeroporto di Bruxelles e Società Autostrade Venezia-Padova S.p.A. (4,64%) per il tramite di Archimede 3 S.r.l.. Utile per azione Si forniscono le informazioni sui dati utilizzati per il calcolo dell’utile per azione e diluito. L’utile per azione è calcolato dividendo l’utile netto dell’esercizio attribuibile agli azionisti della Società per il numero delle azioni. Ai fini del calcolo dell’utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dell’esercizio dedotto della quota attribuibile a terzi. Inoltre si rileva che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili, che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L’utile diluito per azione coincide con l’utile per azione, non esistendo potenziali azioni ordinarie o altri strumenti, quali opzioni, warrant e loro equivalenti, in grado di avere, se convertiti, un effetto diluitivo sui risultati per azione. Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini del calcolo dell’utile per azione base, determinati secondo la metodologia prevista dal principio contabile IAS 33. Risultato di esercizio di Gruppo Numero medio ponderato di azioni in circolazione - di base - diluito Utile per azione Utile per azione diluito 12 2010 27.565 12 2009* 18.665 12 2009 18.243 53.055.630 53.055.630 53.898.456 53.898.456 53.898.456 53.898.456 0,520 0,520 0,346 0,346 0,338 0,338 (*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione Di seguito si indica anche l’utile per azione, dedotto il risultato delle attività destinate alla cessione. Risultato di esercizio di Gruppo escluso il risultato delle attività destinate alla cessione Numero medio ponderato di azioni in circolazione - di base - diluito Utile per azione Utile per azione diluito 12 2010 12 2009* 12 2009 27.854 18.826 18.404 53.055.630 53.055.630 53.898.456 53.898.456 53.898.456 53.898.456 0,525 0,525 0,349 0,349 0,341 0,341 (*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione 142 La media ponderata di azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio è stata determinata rettificando il numero delle azioni ordinarie in circolazione all’inizio dell’esercizio con il numero delle azioni ordinarie acquisite, considerando il fattore di ponderazione temporale. Rapporti con parti correlate Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 include il bilancio di SAVE S.p.A. e delle controllate, come indicate nel paragrafo “Area di consolidamento”. Le transazioni con società collegate e parti correlate sono state effettuate nel rispetto dei valori di mercato mediamente praticati per servizi simili e di pari livello qualitativo. Circa i rapporti intrattenuti nel corso dell’esercizio con Società collegate, si rimanda alle note riportate nell’ambito dei commenti alle voci di Stato Patrimoniale e di Conto Economico contenuti nelle Note esplicative e si vedano gli allegati C per i rapporti di debito/credito e costo/ricavo. Con le società Finanziaria Internazionale Holding S.p.A. e Finint & Wolfson Associati S.r.l. (parti correlate in quanto riferibili al Socio di riferimento) il Gruppo ha sostenuto, nel corso dell’esercizio oneri per servizi di assistenza e consulenza tesi alla valorizzazione ed all’analisi finanziaria del Gruppo. I debiti relativi alle prestazioni effettuate e non ancora pagate, sono relativi alla Capogruppo per Euro 358 mila e alle società controllate Airest S.r.l. e AerTre S.p.A. rispettivamente per Euro 102 mila ed Euro 17 mila. Le componenti economiche, iscritte tra i costi per servizi, ammontano ad Euro 435 mila per la Capogruppo, Euro 225 mila per Airest S.r.l. e ad Euro 22 mila per AerTre S.p.A.. 143 144 Prospetti supplementari 145 Allegato A Prospetto di movimentazione delle immobilizzazioni immateriali e dei relativi ammortamenti (Importi in Euro / 1000) Allegato B Prospetto di movimentazione delle immobilizzazioni materiali e dei relativi ammortamenti (Importi in Euro / 1000) Variazioni d Valore al 01/01/10 Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali Immobilizzazioni in corso ed acconti Subtotale diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali Concessioni Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita Immobilizzazioni in corso ed acconti Subtotale altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita Avviamento e altre immobilizzazioni imm.li a vita utile indefinita Totale immobilizzazioni immateriali 204.861 5.887 210.748 107.103 18.052 937 18.989 58.357 395.197 Acquisizioni Decr 5.106 1.741 6.847 (1) 1.105 1.095 2.200 ( ( (1 ( (8 (8 9.046 (1. Variazioni d Valore al 01/01/10 Terreni e Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Fondo svalutazione immobilizzazioni Immobilizzazioni in corso ed acconti Totale immobilizzazioni materiali 146 51.180 48.279 8.739 76.717 (262) 1.867 186.520 Acquisizioni Decr 38 1.100 616 5.480 (1 (1. (4 (2 3.010 10.244 ( (5 ni ni Variazioni dell’esercizio Ammortamenti tecnici accumulati Riclassifiche Altri movimenti Valore al 31/12/10 Valore al 01/01/10 Incrementi del periodo Utilizzi Riclassifiche Altri movimenti Valore al 31/12/10 Immobilizzazioni immateriali nette 5.149 (26) 337 58.706 53.246 17.763 13.261 5.149 3.852 2.169 (26) (64) (696) 337 1.653 780 58.706 23.204 15.514 13.261 2.169 (696) 780 15.514 (1.074) 2.312 210.452 7.318 217.770 108.589 19.197 1.568 20.765 58.357 405.481 53.246 (846) 608 (269) 339 1.551 886 (464) 422 84.270 11.170 (786) 2.770 97.424 151.746 7.318 159.064 85.385 3.683 1.568 5.251 58.357 308.057 Riclassifiche Altri movimenti Valore al 31/12/10 Immobilizzazioni immateriali nette 47.429 12.406 2.404 40.866 (129) 2.998 105.974 Decrementi (123) (41) (164) (64) (846) Variazioni dell’esercizio Decrementi (1.159) (1.244) (496) (2.325) 133 (11) (5.102) Ammortamenti tecnici accumulati Riclassifiche Altri movimenti 581 (151) 99 (1.868) (1.339) Valore al 31/12/10 Valore al 01/01/10 Incrementi del periodo Utilizzi 50.059 48.716 8.708 79.971 (129) 2.998 190.323 3.409 33.907 5.807 36.816 380 3.317 963 5.468 (1.159) (1.141) (438) (1.721) 227 (28) (1.458) 2.630 36.310 6.304 39.105 79.939 10.128 (4.459) (1.259) 84.349 147 Allegato C1 Valori patrimoniali dei rapporti con società controllate e collegate; tali valori sono espressi in migliaia di Euro SAVE SPA MARCO POLO SAVE ENGINEERING AIREST SAVE INT. BELGIAN AIR. SAVE SECURITY N-AITEC AER-TRE Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Save Spa 7.271 2.713 Marco Polo 2.713 7.271 Airest 38.716 338 S. Engineering 231 337 38.716 1.296 231 2.576 936 14 1 1.288 423 186 3 34 386 3.334 Crediti 167 18 473 Save Int. 7.373 7.373 Triveneto Sicurezza 936 2.576 N-aitec 259 1.445 20 186 Aer-Tre 3.334 423 Archimede 1 1.889 167 Archimede 3 2.399 5 757 Cà Bolzan 23.919 14 3 733 34 13 381 476 636 1.877 82 5.390 51 733 7 29 Idea 2 3.100 Apt Padova 226 48 VIF 14 24 NICELLI 27 1 10 4 Airest Restaurant Middle East LLC Gruppo Austriaco Airest 259 20 1 Belgian Air. Centostazioni 1.445 5 ARCHIME 160 46 7.698 Teorema di Euclide 23 9 Airest Far East Holding International Ltd Rustichelli e Mangione VTP 102 711 3 Altro (inarcassa) Totali 148 78.569 13.711 7.277 2.933 14.972 41.068 1.868 239 7.373 7.373 3.323 944 1.499 259 995 4.558 167 R-TRE Debiti 3.334 ARCHIMEDE 1 ARCHIMEDE 3 CENTOSTAZIONI CÀ BOLZAN IDEA 2 APT PADOVA VIF AIREST RESTAURANT GRUPPO AUSTRIAMIDDLE EAST LLC CO AIREST NICELLI TEOREMA DI EUCLIDE AIREST FAR EAST RUSTICHELLI E HOLDING MANGIONE INTERNATIONAL LTD VTP TOTALE Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti Crediti Debiti 167 1.889 2.399 757 27 23.917 3.100 46 225 24 14 27 47 102 3 13.714 78.567 2.933 7.276 18 1.877 636 473 7 82 51 5.390 10 160 7.698 9 23 41.073 14.978 711 239 1.857 4 7.373 7.373 944 3.323 733 259 1.499 4.556 990 1.889 167 2.399 1.475 1.884 23.919 29 3.100 3 237 48 5.404 78 31 789 629 629 8.034 629 290 23 9 290 290 714 3 102 3 9 4.558 167 1.889 2.399 1.884 1.475 27 23.917 3.100 46 235 149 78 5.404 31 789 629 8.035 9 23 290 102 714 3 119.108 119.108 Allegato C2 Valori economici dei rapporti con società controllate e collegate; S. ENGINEERING SAVE SPA MARCO POLO AIREST Costi Ricavi Costi Ricavi Costi Ricavi 4.456 8.344 864 tali valori sono espressi in Save Spa migliaia di Euro Marco Polo 40 4.457 Airest 861 8.345 S. Engineering 960 231 40 SAVE INT. 231 232 495 6.490 11 24 11 3 N-AITEC 56 AER-T Ricavi Costi R 148 10 767 0 2 37 3 528 62 Belgian Air. 62 Triveneto Sicurezza 6.490 495 10 N-aitec 500 57 42 28 Aer-Tre 9 763 878 1.164 38 1.713 4 334 125 Archimede 1 90 Centostazioni 272 Cà Bolzan 18 Apt Padova 50 VIF 39 NICELLI 14 24 2 Airest Restaurant Middle East LLC 2.311 13 3 1 2.311 8 3 54 160 167 Teorema di Euclide 262 Rustichelli e Mangione VTP TRIVENETO SICUREZZA Costi Ricavi Costi Ricavi Costi Ricavi Costi Ricavi Costi Save Int. Gruppo Austriaco Airest BELGIAN AIR. 2 4 60 11 Altro (iva indetraibile) Capitalizzazioni (1.080) Totali 7.838 15.004 (*) (42) 5.344 (**) (28) 75 11.566 1.528 (***) (534) 234 235 62 62 522 8.811 56 156 3.122 (*): di cui Euro -352 mila verso Naitech e Euro -728 verso Save Engineering. - (**): di cui Euro -42 mila verso Naitech. - (***):di cui Euro -28 (*****): di cui Euro -12 mila verso Save Engineering. - (******): di cui Euro -9 mila verso Airest. 150 AITEC AER-TRE ARCHIMEDE 1 Ricavi Costi Ricavi 148 767 9 0 878 37 1.163 CENTOSTAZIONI Costi Ricavi Costi Ricavi 89 272 CA' BOLZAN S.R.L APT PADOVA Costi Ricavi Costi Ricavi 18 50 VIF NICELLI AIREST RESTAU- GRUPPO RANT MIDDLE AUSTRIACO EAST LLC AIREST TEOREMA DI RUSTICHELLI E EUCLIDE MANGIONE Costi Ricavi Costi Ricavi Costi Ricavi Costi Ricavi 39 14 161 VTP TOTALE Costi Ricavi Costi Ricavi Costi Ricavi Costi Ricavi 54 2 11 4 15.005 7.841 75 4 1.713 126 528 333 3 176 262 5.345 1.534 11.565 60 1.500 12 234 62 62 2.311 1 13 8.811 522 583 57 2.052 3.123 8 90 1.713 276 18 50 24 361 3 164 14 3 54 24 351 262 65 3 4 11 4 (534) 156 3.122 2.051 (****) (12) 89 276 1.713 18 50 (9) 165 360 14 3 352 (1.705) (******) 54 262 di cui Euro -28 mila verso Naitech. - (****): di cui Euro -525 mila verso Save Engineering, Euro -5 mila verso Naitech ed Euro -4 mila verso Save Spa - 151 65 11 4 30.053 30.053 A partire dal 1 gennaio 2010, il Gruppo Save ha provveduto ad applicare, l’IFRIC Appendice: applicazione dell’IFRIC 12 12 “Accordi per servizi in concessione” (di seguito “IFRIC 12”) che definisce i criteri di rilevazione e valutazione da adottare per gli accordi tra settore pubblico e privato relativi allo sviluppo, finanziamento, gestione e manutenzione di infrastrutture in regime di concessione. L’IFRIC 12, pubblicato dallo IASB nel novembre del 2006, è stato omologato dalla Commissione Europea con regolamento CE n. 254/2009 in data 25 marzo 2009 ed è applicabile obbligatoriamente ai bilanci redatti in conformità agli IAS/IFRS il cui esercizio ha inizio in data successiva a quella di omologazione. L’IFRIC 12 stabilisce che il concessionario non deve iscrivere l’infrastruttura oggetto di concessione tra le attività materiali in quanto non ne detiene il “controllo”, ma deve rilevare, al fair value, il diritto a far pagare gli utenti per l’utilizzo dell’infrastruttura, oppure il diritto a ricevere un corrispettivo dal concedente per i servizi di pubblica utilità erogati. In applicazione di tale modello contabile il concessionario può agire da fornitore di servizi di duplice natura: (i) di costruzione o ampliamento dell’infrastruttura (“servizi di costruzione”); (ii) di gestione e/o manutenzione della stessa (“servizi di gestione”). I riflessi in bilancio derivanti da attività svolte in regime di concessione comportano la rilevazione dei ricavi e dei costi correlati ai servizi di costruzione in base ai criteri stabiliti dallo IAS 11 per le commesse a lungo termine (la contropartita patrimoniale sarà rappresentata, alternativamente da un’attività immateriale o finanziaria), e dei ricavi e dei costi relativi ai servizi di gestione conformemente allo IAS 18. Sulla base delle caratteristiche delle concessioni di cui è parte, il Gruppo Save rileverà un’attività intangibile a fronte del diritto di concessione acquisito. In sede di prima adozione, il Gruppo ha applicato l’interpretazione con metodo retrospettivo attraverso il calcolo degli effetti che si sarebbero avuti al primo gennaio 2009 ed attribuendo alle riserve di patrimonio netto tali effetti: • La riclassificazione patrimoniale dalle attività tangibili alle attività immateriali, del valore rilevato tra le attività materiali a fronte delle infrastrutture possedute; • La rideterminazione dell’ammontare di tale posta intangibile, attraverso l’applicazione di un ammortamento a quote costanti, ora definito esclusivamente sulla base della durata della concessione, in luogo di un ammortamento calcolato nella minore tra quest’ultima e quella della vita utile del bene oggetto dell’ammortamento, oltre ad i relativi effetti fiscali; • La rideterminazione dell’ammontare del fondo di ripristino dei beni gratuitamente devolvibili (ora fondo manutenzioni), attraverso l’inclusione in quest’ultimo degli ammontari necessari alla prima manutenzione o sostituzione di ogni bene costituente l’infrastruttura posseduta, oltre ad i relativi effetti fiscali. La Concessione aeroportuale La convenzione stipulata tra l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e la Società Save S.p.A. ha come oggetto l’affidamento della concessione per l’esercizio e per la progettazione sviluppo, realizzazione, adeguamento, gestione, manutenzione ed uso degli impianti e delle infrastrutture aeroportuali, comprensivi dei beni demaniali, dell’aeroporto Marco Polo di Venezia. La convenzione vigente è stata stipulata in data 19 luglio 2001 e prorogata successivamente con una durata dell’affidamento in concessione sino al 22 marzo 2041. 152 L’interpretazione risulta dunque applicabile sulla base del rapporto di Concessione Aeroportuale siglato con Enac. Presentazione degli impatti derivanti dalla prima applicazione dell’interpretazione In questa sezione vengono esplicitati gli effetti patrimoniali ed economici derivanti dall’applicazione dell’IFRIC 12 attraverso la presentazione di alcuni prospetti contabili di conciliazione dei valori patrimoniali ed economici ante e post applicazione dell’interpretazione. Nel dettaglio: • i prospetti di stato patrimoniale consolidato al 1 gennaio 2009 con evidenza dell’effetto derivante dall’applicazione dell’IFRIC 12; • i prospetti di stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2009 con evidenza dell’effetto derivante dall’applicazione dell’IFRIC 12; • i prospetti di conto economico separato consolidato 2009 con evidenza dell’effetto derivante dall’applicazione dell’IFRIC 12. I principali impatti applicativi dell’IFRIC 12 sulle voci patrimoniali ed economiche del bilancio consolidato del Gruppo Save risultano i seguenti: Immobilizzazioni materiali: tutte le immobilizzazioni destinate ad essere devolute al concedente al termine della concessione sono state riclassificate nella posta immateriale “Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali”. Tale trattamento contabile determina: al primo gennaio 2009: una riduzione di Euro 123.547 mila delle immobilizzazioni materiali per effetto della riclassifica sopracitata al 31 dicembre 2009: determina una riduzione complessiva pari a Euro 125.214 migliaia. Immobilizzazioni immateriali: Sono stati iscritti alla voce “Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali” i beni facenti parte dell’infrastruttura espressi al loro fair value, quali diritti concessori derivanti dai servizi di costruzione. Tali valori sono recuperati attraverso i corrispettivi per l’utilizzo delle infrastrutture (tariffe aeroportuali). Tale diritto è ammortizzato lungo il periodo di durata della concessione (fino al 2041), in diretta correlazione con i benefici economici derivanti dell’attività di utilizzo dell’infrastruttura. L’ammortamento decorre dal momento in cui i diritti in oggetto iniziano a produrre i relativi benefici economici. Tale trattamento contabile determina: al 1° gennaio 2009: un incremento pari a complessivi Euro 154.803 migliaia in relazione alla riclassifica dalla posta Immobilizzazioni materiali delle immobilizzazioni destinate ad essere devolute al concedente al termine della concessione per complessivi Euro 123.547 migliaia ed un incremento derivante dalla rideterminazione dell’ammontare di tale posta intangibile, principalmente per effetto l’applicazione di un ammortamento a quote costanti, ora definito esclusivamente dalla durata della concessione, in luogo di un ammortamento calcolato sulla base della minore tra quest’ultima e quella della vita utile del bene oggetto dell’ammortamento per un ammontare complessivo pari a Euro 31.256 migliaia che, al netto di un effetto fiscale di 9.751 Euro migliaia determina un incremento del patrimonio netto pari ad Euro 21.505 migliaia; 153 al 31 dicembre 2009: un incremento pari a complessivi Euro 157.502 in relazione alla riclassifica dalla posta Immobilizzazioni materiali delle immobilizzazioni destinate ad essere devolute al concedente al termine della concessione per complessivi Euro 125.214 migliaia ed un incremento derivante dalla rideterminazione dell’ammontare di tale posta intangibile, principalmente per effetto l’applicazione di un ammortamento a quote costanti, ora definito esclusivamente dalla durata della concessione, in luogo di un ammortamento calcolato sulla base della minore tra quest’ultima e quella della vita utile del bene oggetto per un ammontare complessivo pari a Euro 32.288 migliaia che, al netto di un effetto fiscale di 10.448 Euro migliaia determina un incremento del patrimonio netto pari ad Euro 21.840 migliaia. Fondo Rinnovamento beni in concessione: l’applicazione dell’interpretazione ha comportato la rideterminazione dell’ammontare del fondo di rinnovamento beni in concessione, attraverso l’inclusione in quest’ultimo degli ammontari necessari alla prima manutenzione o sostituzione di ogni bene costituente l’infrastruttura posseduta così da assicurare tutti gli interventi alla data programmata, necessari ad un adeguato mantenimento delle condizioni dei beni fino al termine della concessione. Tale rideterminazione contabile determina: al 1° gennaio 2009: un incremento della posta pari a complessivi Euro 13.151 migliaia che, al netto di un effetto fiscale di Euro 4.129 migliaia determina un decremento del patrimonio netto pari ad Euro 9.022 migliaia; al 31 dicembre 2009: un incremento della posta pari a complessivi Euro 13.152 migliaia che, al netto di un effetto fiscale di Euro 4.502 migliaia determina un decremento del patrimonio netto pari ad Euro 8.650 migliaia Imposte anticipate/differite: ai sensi dello IAS 12, sono iscritti tutti gli effetti rilevati in sede di prima applicazione dell’IFRIC 12 così come descritti precedentemente. Patrimonio Netto, raccoglie il saldo degli effetti patrimoniali rilevati a fronte dell’applicazione dell’Interpretazione. Ricavi e Costi Operativi: risentono dell’effetto relativo all’iscrizione al fair value dei beni costruiti internamente il cui effetto complessivo per l’esercizio 2009 ammonta ad Euro 45 migliaia che, al netto di un effetto fiscale di Euro 14 migliaia, determina un incremento del risultato di esercizio pari ad Euro 31 migliaia. Ammortamento delle immobilizzazioni Immateriali: la posta risente della riclassifica degli ammortamenti relativi alle immobilizzazioni destinate ad essere devolute al concedente al termine della concessione riclassificati dalle immobilizzazioni materiali e dei minori ammortamenti registrati a fronte del loro calcolo in funzione della durata della concessione residua. Tale trattamento contabile determina nell’esercizio 2009 effetti per complessivi Euro 2.161 migliaia che, al netto di un effetto fiscale di Euro 682 migliaia determina un incremento del risultato di esercizio pari ad Euro 1.490 migliaia Accantonamento ai fondi rischi ed oneri: la posta risente di quanto determinato in ordine alla necessità, determinata dall’applicazione dell’interpretazione, di costituire nel tempo un fondo atto a coprire il fabbisogno a sostenere gli interventi di primo rimpiazzo o manutenzione ciclica con la funzione di valorizzare un obbligo contrattuale dell’impresa a ripristinare un determinato livello di funzionalità dell’infrastruttura. Il fondo sarà dunque rilevato in bilancio in rapporto al formarsi di tali obbligazioni. 154 Tale trattamento contabile determina nell’esercizio 2009 effetti per complessivi Euro 1.186 migliaia, che, al netto di un effetto fiscale di Euro 372 migliaia determina un decremento del risultato di esercizio pari ad Euro 814 migliaia. Al fine di esplicitare gli effetti derivanti dall’applicazione dell’IFRIC 12, sono presentati i prospetti contabili di riconciliazione dei valori patrimoniali ed economici. 155 attività Prospetti contabili patrimoniali di conciliazione (Migliaia di Euro) Cassa e altre disponibilità liquide Attività finanziarie disponibili per la vendita Altre attività finanziarie di cui verso parti correlate Crediti per imposte Altri crediti di cui verso parti correlate Crediti commerciali Magazzino Totale attività correnti Attività destinate ad essere cedute di cui di natura finanziaria di cui di natura non finanziaria Immoblizzazioni materiali Diritto di utilizzo della concessione areoportuale Concessioni Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita Avviamento-altre immobiliz.ni immateriali a vita utile indefinita Partecipazioni in impr. colleg. valut. con il met. del patr. netto Altre partecipazioni Altre attività finanziarie di cui verso parti correlate Crediti per imposte anticipate Totale attività non correnti TOTALE ATTIVITA’ Passività (Migliaia di Euro) 01-01-09 01-01-09 01-01-09 Ante IFRIC 12 Rettifiche / Riclassifiche IFRIC 12 Post IFRIC 12 30.583 400 3.242 3.242 12.750 22.199 290 36.283 11.052 116.509 220.445 91.380 4.215 60.099 4.308 4.682 2.608 250 11.681 399.418 515.927 01-01-09 Ante IFRIC 12 Debiti commerciali di cui verso parti correlate Altri debiti di cui verso parti correlate Debiti tributari Debiti v/ istituti previd. e sicurezza sociale Debiti bancari Altre passività finanziarie quota corrente Totale passività correnti Passività collegate alle attività destinate ad essere cedute di cui di natura finanziaria di cui di natura non finanziaria Altri debiti Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente Debiti finanziari verso altri al netto della quota corrente Fondo imposte differite Fondo TFR e altri fondi relativi al personale Altri fondi rischi e oneri Totale passività non correnti TOTALE PASSIVITA’ 156 30.583 400 3.242 3.242 12.750 22.199 290 36.283 11.052 116.509 (123.547) 154.803 3.263 34.519 34.519 01-01-09 Rettifiche / Riclassifiche IFRIC 12 96.898 154.803 91.380 4.215 60.099 4.308 4.682 2.608 250 14.944 433.937 550.446 01-01-09 Post IFRIC 12 61.724 242 19.725 233 5.944 4.613 51.428 1.822 145.256 61.724 242 19.725 233 5.944 4.613 51.428 1.822 145.256 164 46.646 88 7.703 9.340 10.533 74.474 219.730 164 46.646 88 16.588 9.340 23.684 96.510 241.766 8.885 13.151 22.036 22.036 Patrimonio netto (Migliaia di Euro) 01-01-09 Ante IFRIC 12 Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Riserva legale Riserva per azioni proprie in portafoglio Altre riserve e utili portati a nuovo Utile di periodo Totale patrimonio netto di gruppo - di azionisti di minoranza Totale patrimonio netto Totale passività e patrimonio netto 157 35.971 130.351 7.194 (8.238) 91.169 14.155 270.602 270.602 296.197 515.927 01-01-09 Rettifiche / Riclassifiche IFRIC 12 12.483 12.483 12.483 12.483 34.519 01-01-09 Post IFRIC 12 35.971 130.351 7.194 (8.238) 103.652 14.155 283.085 283.085 308.680 550.446 attività (Migliaia di Euro) Cassa e altre disponibilità liquide Attività finanziarie disponibili per la vendita Altre attività finanziarie Crediti per imposte Altri crediti di cui verso parti correlate Crediti commerciali di cui verso parti correlate Magazzino Totale attività correnti Attività destinate ad essere cedute di cui di natura finanziaria di cui di natura non finanziaria Immoblizzazioni materiali Diritto di utilizzo della concessione areoportuale Concessioni Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita Avviamento-altre immobiliz.ni immateriali a vita utile indefinita Partecipazioni in impr. colleg. valut. con il met. del patr. netto Altre partecipazioni Altre attività finanziarie di cui verso parti correlate Crediti per imposte anticipate Totale attività non correnti TOTALE ATTIVITA’ Passività (Migliaia di Euro) 31-12-09 31-12-09 31-12-09 Ante IFRIC 12 Rettifiche / Riclassifiche IFRIC 12 Post IFRIC 12 29.099 29.099 901 3.796 21.072 255 35.836 53 11.217 101.921 305 41 264 231.795 901 3.796 21.072 255 35.836 53 11.217 101.921 305 41 264 106.581 157.502 87.733 5.728 60.333 16.990 5.455 4.214 1.582 15.150 459.686 561.912 87.733 5.728 60.333 16.990 5.455 4.214 1.582 11.491 423.739 525.965 31-12-09 Ante IFRIC 12 Debiti commerciali di cui verso parti correlate Altri debiti di cui verso parti correlate Debiti tributari Debiti v/ istituti previd. e sicurezza sociale Debiti bancari Altre passività finanziarie quota corrente Totale passività correnti Passività collegate alle attività destinate ad essere cedute di cui di natura finanziaria di cui di natura non finanziaria Altri debiti Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente Debiti finanziari verso altri al netto della quota corrente Fondo imposte differite Fondo TFR e altri fondi relativi al personale Altri fondi rischi e oneri Totale passività non correnti TOTALE PASSIVITA’ 158 (125.214) 157.502 3.659 35.947 35.947 31-12-09 Rettifiche / Riclassifiche IFRIC 12 31-12-09 Post IFRIC 12 61.305 869 29.669 170 3.561 5.223 51.047 5.482 156.287 548 61.305 869 29.669 170 3.561 5.223 51.047 5.482 156.287 548 548 179 37.228 4.698 8.347 8.928 10.866 70.246 227.081 548 179 37.228 4.698 17.952 8.928 24.018 93.003 249.838 9.605 13.152 22.757 22.757 Patrimonio netto (Migliaia di Euro) 31-12-09 Ante IFRIC 12 Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Riserva legale Riserva per azioni proprie in portafoglio Altre riserve e utili portati a nuovo Utile di periodo Totale patrimonio netto di gruppo - di azionisti di minoranza Totale patrimonio netto Totale passività e patrimonio netto 159 35.971 130.351 7.194 (12.851) 93.387 18.243 272.295 26.589 298.884 525.965 31-12-09 Rettifiche / Riclassifiche IFRIC 12 12.483 707 13.190 13.190 35.947 31-12-09 Post IFRIC 12 35.971 130.351 7.194 (12.851) 105.870 18.950 285.485 26.589 312.074 561.912 (Migliaia di Euro) Conto Economico separato consolidato Ricavi operativi Altri proventi Totale ricavi operativi e altri proventi Costi della produzione Per materie prime,sussidiarie,di consumo e di merci Variazioni prodotti in corso di lavorazione e lavori in corso su ordinazione Per servizi Per godimento di beni di terzi Per il personale: salari e stipendi e oneri sociali trattamento di fine rapporto altri costi Ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni immateriali immobilizzazioni materiali Svalutazioni dell'attivo a breve Variaz. delle rim. di materie prime, sussid., di consumo e di merci Accantonamenti per rischi Accantonamenti fondo manutenzioni Altri oneri Totale costi della produzione Risultato operativo ante poste non ricorrenti 2009 Ante applicazione IFRIC 12 326.372 14.097 340.469 2009 2009 1.703 Post applicazione IFRIC 12 328.075 14.097 342.172 90.988 (62) 59.383 39.105 5 115 1.208 35 90.993 53 60.591 39.140 83.328 4.010 934 278 83.606 4.010 934 5.522 18.050 904 (21) 616 802 2.746 306.305 34.164 4.579 (6.740) 10.101 11.310 904 (21) 616 1.988 2.752 306.977 35.195 34.164 392 (3.906) 93 1.031 35.195 392 (3.906) 93 30.743 13.133 12.453 680 17.449 (794) 18.243 1.031 324 31.774 13.457 12.453 1.004 18.156 (794) 18.950 Rettifiche / Riclassifiche 1.703 1.186 6 672 1.031 Svalutazioni immobilizzazioni materiali non ricorrenti Risultato operativo Proventi finanziari e rivalutazioni di attività finanziarie Interessi, altri oneri finanziari e svalutazioni di attività finanziarie Utili/perdite da collegate con il metodo del patrimonio netto Proventi da cessione partecipazioni di cui plusvalenze derivanti da operazioni non ricorrenti Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito Utile (perdita) di periodo Utile (perdita) di periodo di pertinenza di terzi Utile (perdita) di periodo di gruppo Utile per azione - non diluito - diluito Utile per azione escluso l'utile delle attività destinate alla cessione - non diluito - diluito 160 324 707 707 0,338 0,338 0,352 0,352 0,341 0,341 0,355 0,355 Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154 bis del D. Lgs 58/98 Relazione del Collegio Sindacale Relazione della Società di Revisione 161 162 163 164 165 166 167 168 Bilancio d’esercizio SAVE S.p.A. al 31 dicembre 2010 Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria Conto Economico Separato Conto Economico Complessivo Rendiconto finanziario Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 169 attività Prospetto della situazione Patrimoniale e Finanziaria di SAVE S.p.A. (Migliaia di Euro) Cassa e altre disponibilità liquide Attività finanziarie note 31-12-10 1 10.129 31/12/2009(*) 01/01/2009(*) 18.125 901 22.586 2 1.023 3-11 307 241 11.840 4 39.459 34.457 35.622 5-31 15.640 16.487 18.717 6 704 648 808 Totale attività correnti 67.262 70.859 89.573 di cui verso parti correlate 34.169 27.866 24.627 Crediti per imposte Altri crediti Crediti commerciali Magazzino Immobilizzazioni materiali 7 7.697 8.468 7.268 Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali 8 133.513 132.571 131.091 Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita 8 1.267 1.273 1.781 Partecipazioni 9 87.642 87.314 66.296 Altre attività finanziarie 10 44.412 52.644 55.213 Crediti per imposte anticipate 11-3 10.060 10.376 11.459 284.591 292.646 273.108 44.399 52.630 55.203 351.853 363.505 362.681 Totale attività non correnti di cui verso parti correlate Totale attività Passivita’ note 31-12-10 Debiti commerciali 12 21.014 19.061 20.690 Altri debiti 13 30.832 26.664 19.024 Debiti tributari 14 2.466 2.030 1.657 Debiti v/ istituti previd. e sicurezza sociale 15 1.501 1.527 1.337 Debiti bancari 16-19 10.897 10.940 10.940 Altre passività finanziarie quota corrente 17-20 (Migliaia di Euro) Totale passività correnti 31/12/2009(*) 01/01/2009(*) 261 575 538 66.971 60.797 54.186 di cui verso parti correlate 14.070 12.602 13.308 19-16 11.063 21.938 32.813 Fondo imposte differite 21 9.353 9.503 8.872 Fondo TFR e altri fondi relativi al personale 22 2.671 2.933 3.035 23-33-34 17.727 21.287 20.662 40.814 55.661 65.382 107.785 116.458 119.568 Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente Altri fondi rischi e oneri Totale passività non correnti di cui verso parti correlate 3.035 Totale passività Patrimonio netto (Migliaia di Euro) note 31-12-10 31/12/2009(*) 01/01/2009(*) Capitale sociale 24 35.971 35.971 35.971 Riserva sovrapprezzo azioni 24 130.351 130.351 130.351 Riserva legale 24 7.194 7.194 7.194 Riserva per azioni proprie in portafoglio 24 (17.552) (12.851) (8.238) Altre riserve e utili portati a nuovo 24 69.997 65.034 65.023 Utile di periodo Totale patrimonio netto Totale passività e patrimonio netto 24 18.107 21.348 12.812 24 244.068 247.047 243.113 351.853 363.505 362.681 (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione 170 attività Conto Economico Separato SAVE S.p.A. note 31-12-10 31/12/2009(*) Ricavi operativi 25 85.662 84.375 Altri proventi 25 (Migliaia di Euro) Totale ricavi operativi e altri proventi di cui verso parti correlate 8.347 8.255 94.009 92.630 13.983 12.505 Costi della produzione Per materie prime,sussidiarie,di consumo e di merci 26 976 1.082 Per servizi 27 30.725 28.524 di cui verso parti correlate 8.053 7.316 28 2.995 3.553 salari e stipendi e oneri sociali 29 19.453 18.719 trattamento di fine rapporto 29 1.099 1.171 altri costi 29 428 188 immobilizzazioni immateriali 30 4.776 4.672 immobilizzazioni materiali 30 2.267 2.256 Svalutazioni dell'attivo a breve 31-5 700 Per godimento di beni di terzi Per il personale: Ammortamenti e svalutazioni Variaz. delle rim. di materie prime, sussid., di consumo e di merci 32 (55) Accantonamenti per rischi 33-23 116 241 Accantonamenti fondo manutenzioni 34-23 2.000 1.988 Altri oneri 35 Totale costi della produzione Risultato operativo 159 1.221 881 66.701 63.434 27.308 29.196 Proventi finanziari e rivalutazioni di attività finanziarie 36 1.476 3.134 Interessi, altri oneri finanziari e svalutazioni di attività finanziarie 36 (1.180) (1.814) Utili/perdite da collegate con il metodo del patrimonio netto 36 di cui proventi ed oneri verso parti correlate Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito 51 108 347 1.428 1.184 1.320 27.655 30.624 37 9.548 9.276 correnti 37 9.379 7.798 differite 37 169 1.477 18.107 21.349 - non diluito 0,34 0,40 - diluito 0,34 0,40 2010 18.107 15 18.122 2009* 21.349 Utile (perdita) di periodo (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione Utile per azione Conto Economico Complessivo SAVE S.p.A. (Migliaia di Euro) Utile (perdita) dell’esercizio Totale proventi / Oneri imputati a patrimonio Netto Totale conto economico complessivo (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione 171 note 22 21.349 dic-10 dic-09* Utile di esercizio 18.107 21.347 - Ammortamenti materiali e immateriali 7.044 6.888 (Migliaia di Euro) Note Attività di esercizio Rendiconto Finanziario SAVE S.p.A. - Svalutazioni di cespiti - Movimento netto del fondo T.F.R. (261) - Accantonamento (Utilizzo) dei fondi rischi ed oneri 1.990 - (Plusvalenze) Minusvalenze alienazioni cespiti - (Rivalutazione) Svalutazione partecipazioni 28 40 28 (102) 20 - 27 1.810 21 - 31 - 32 (119) 34 339 262 27.218 30.126 Diminuzione (aumento) dei crediti commerciali 847 2.230 5 - 29 Diminuzione (aumento) altre attività di esercizio 12.793 1.931 4 - 6 - 10 Diminuzione (aumento) attività/ passività verso Erario 1.740 13.402 3 - 11 - 14 - 19 Aumento (diminuzione) dei debiti vs. fornitori 1.953 (1.629) 12 Aumento (diminuzione) dei debiti previdenziali (26) 190 15 Aumento (diminuzione) altre passività di esercizio 4.168 6.587 13 21.475 22.711 48.693 52.838 (1.441) (3.968) (55) 594 7 - 28 Contributi su immobilizzazioni materiali (1.205) 3.298 4 - 7 - 28 (Acquisizione) di immobilizzazioni immateriali (11.506) (6.792) 8 -28 Disinvestimenti di immobilizzazioni immateriali 244 9 Subtotale autofinanziamento (A) Subtotale (B) Flusso monetario da attività operativa (A + B) = ( C ) Attività di investimento (Acquisizioni) di immobilizzazioni materiali Diminuzioni di immobilizzazioni materiali Diminuzione delle immobilizzazioni finanziarie 48 (Incremento) delle immobilizzazioni finanziarie (714) (21.279) (14.630) (28.147) Flusso monetario attivita’ di investimento (D) 7 - 28 Attività di finanziamento Acquisizione / Incremento di debiti verso altri finanziatori (Rimborso) / Diminuzione di debiti verso altri finanziatori (Rimborso) e altre variazioni di finanziamenti a medio lungo termine 37 (314) (10.875) 17 17 18 - 16 (10.875) (Aumento)/diminuzione di attività finanziarie non immobilizzate (9.740) (901) 2 Dividendi pagati (16.400) (12.800) 22 Variazione azioni proprie (4.701) (4.613) 22 Altro Flusso monetario attivita’ di finanziamento (E) Flusso finanziario netto del periodo (C+D+E) Disponibilita’ liquide e mezzi equivalenti all’inizio del periodo Disponibilita’ liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 15 (42.015) (29.152) (7.952) (4.461) 18.060 22.521 1 -16 10.108 18.060 1 -16 Interessi pagati 994 1.421 Imposte pagate, incluso canoni di concessione aeroportuale 11.931 3.715 (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione Informazioni supplementari: 172 Saldo 1 gennaio 2009 130.351 (8.238) 43.291 Adozione dell’IFRIC 12 Saldo 1 gennaio 2009 rettificato 12.238 184.836 9.494 35.971 7.194 130.351 (8.238) 52.785 Destinazione risultato 2008 12.812 233.620 9.494 12.238 194.330 12 12 Distribuzione dividendi 9.494 12.812 (4.613) (12) (4.613) Risultato (4.613) 21.348 35.971 7.194 130.351 -12.851 52.785 Destinazione risultato 2009 (4.948) 15 Distribuzione dividendi 15 (16.400) (16.400) Variazioni azioni proprie (4.701) Risultato (4.701) 18.107 173 21.348 12.250 189.729 21.348 247.048 4.948 Altri utili / (perdite) complessivi Saldo 31 dicembre 2010 243.114 (12.800) (12.800) Variazioni azioni proprie Saldo 31 dicembre 2009 Totale patrimonio netto Utile (perdite) di esercizio Totale Riserve Risultati esercizi precedenti a nuovo Altre riserve 7.194 Riserva azioni proprie 35.971 Riserva di sovrapprezzo azioni Riserva legale (Migliaia di Euro) Capitale sociale Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 35.971 7.194 130.351 (17.552) 52.800 18.107 17.198 189.729 18.107 244.068 Note esplicative al Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2010 176 SAVE S.p.A. Sede Sociale: Viale G. Galilei n. 30/1 30173 Tessera Venezia Capitale Sociale Euro 35.971.000,00 interamente versato REA Venezia n. 201102 Registro Imprese di Venezia n. 29018, Cod. Fiscale e Partita IVA 02193960271 NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2010 INFORMAZIONI SULLA SOCIETÀ: L’ ATTIVITÀ SVOLTA SAVE S.p.A. (“Save”) è la società che gestisce l’Aeroporto Marco Polo di Venezia, nonché la holding di un Gruppo integrato attivo in tre principali aree di business: la gestione aeroportuale, le infrastrutture di mobilità (stazioni ferroviarie) ed i servizi per i viaggiatori, con la gestione di attività commerciali e di ristorazione. PRINCIPI CONTABILI IAS/IFRS ADOTTATI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO SEPARATO AL 31 DICEMBRE 2010 Criteri di redazione Il presente bilancio separato si riferisce all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010. Il bilancio separato è stato redatto in base al principio del costo storico, tranne che per gli strumenti finanziari derivati, nonché sul presupposto della continuità aziendale. La società, infatti, ha valutato che, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistono significative incertezze (come definite dal par. 25 del Principio IAS 1) sulla continuità aziendale. Il bilancio è presentato in Euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di Euro se non altrimenti indicato. Espressione di conformità Le informazioni finanziarie al 31 dicembre 2010 sono state predisposte nel rispetto degli IFRS adottati dall’Unione Europea ed in vigore alla data di redazione nonché sulla base dei provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs 38/2005 (Delibere Consob n. 15519 e 15520 del 27 luglio 2006). agli IAS/IFRS e ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del Dlgs 38/2005 Contenuto e forma del bilancio separato Il presente bilancio è stato predisposto dal Consiglio di Amministrazione sulla base delle scritture contabili aggiornate al 31 dicembre 2010. A fini comparativi i prospetti di bilancio presentano il confronto con i dati patrimoniali del bilancio al 31 dicembre 2009 e con i dati economici del 2009, anche nella loro versione riesposta in seguito alla prima applicazione dell’IFRIC 12 “Accordi per servizi in Concessione”. La società ha optato per gli schemi di conto economico, stato patrimoniale, flussi finanziari e variazioni di patrimonio indicati come preferibili nel principio contabile IAS 1, ritenendoli più efficaci nel rappresentare i fenomeni aziendali. In particolare sono stati utilizzati lo stato patrimoniale suddiviso tra attività e passività correnti e non correnti, il conto economico con attribuzione di proventi e oneri per natura e l’analisi dei flussi finanziari suddivisa tra attività operativa, di investimento e di finanziamento. 177 Variazioni di principi contabili I principi contabili adottati sono conformi a quelli seguiti per la preparazione del bilancio separato al 31 dicembre 2009 fatta eccezione per le modalità di rilevazione e valutazione degli “Accordi per i servizi in concessione” a seguito dell’adozione, a partire dal 1° gennaio 2010, dell’IFRIC 12. Principi contabili, emendamenti ed I seguenti emendamenti ed interpretazioni, applicabili dal 1° gennaio 2010, disciplinano fattispecie e casistiche non presenti all’interno della Società alla data del presente bilancio separato: interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2010, non rilevanti per la Società Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società • I seguenti emendamenti, improvement ed interpretazioni, efficaci dal 1° gennaio 2010, disciplinano fattispecie e casistiche non presenti per la società alla data del presente bilancio, ma che potrebbero avere effetti contabili su transazioni o accordi futuri: • IFRS 3 (2008) – Aggregazioni aziendali. • IAS 27 (2008) – Bilancio consolidato e separato. • Improvement 2009 all’IFRS 5 – Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative cessate. • Emendamenti allo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate e allo IAS 31 – Partecipazioni in joint ventures, conseguenti alle modifiche apportate allo IAS 27. • Improvement agli IAS/IFRS (2009). • Emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo regolati per cassa. • IFRIC 17 – Distribuzione di attività non liquide ai soci. • IFRIC 18 – Trasferimento di attività dai clienti. • Emendamento allo IAS 39 – Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione – Elementi qualificabili per la copertura. In data 8 ottobre 2009, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 – Strumenti finanziari – Presentazione: Classificazione dei diritti emessi al fine di disciplinare la contabilizzazione dell’emissione di diritti (diritti, opzioni o warrant) denominati in valuta diversa da quella funzionale dell’emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività da strumenti finanziari derivati; l’emendamento invece richiede che, a determinate condizioni, tali diritti siano classificati a patrimonio netto a prescindere dalla valuta nella quale il prezzo di esercizio è denominato. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1° gennaio 2011 in modo retrospettico. Si ritiene che l’adozione dell’emendamento non comporterà alcun effetto sul bilancio della società. In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di bilancio sulle parti correlate che semplifica il tipo di informazioni richieste nel caso di transazioni con parti correlate controllate dallo Stato e chiarisce la definizione di parti correlate. Il principio è applicabile dal 1° gennaio 2011. L’adozione di tale modifica non produrrà alcun effetto dal punto di vista della valutazione delle poste di bilancio della società. In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari: lo stesso principio è poi stato emendato in data 28 ottobre 2010. Il principio, applicabile dal 1° gennaio 2013, rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 e introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie e per l’eliminazione (derecognition) dal bilancio delle attività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio 178 di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste siano dovute alla variazione del merito creditizio della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate negli Altri utili e perdite complessive e non transiteranno più nel conto economico. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione del nuovo principio. In data 26 novembre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRIC 14 – Versamenti anticipati a fronte di una clausola di contribuzione minima dovuta, consentendo alle società che versano anticipatamente una contribuzione minima dovuta di riconoscerla come un’attività. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2011. Si ritiene che l’adozione dell’emendamento non comporterà alcun effetto sul bilancio della società. In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di una passività attraverso emissione di strumenti di capitale, che fornisce le linee guida circa la rilevazione dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso l’emissione di strumenti di capitale. L’interpretazione stabilisce che, se un’impresa rinegozia le condizioni di estinzione di una passività finanziaria ed il suo creditore accetta di estinguerla attraverso l’emissione di azioni dell’impresa, allora le azioni emesse dalla società diventano parte del prezzo pagato per l’estinzione della passività finanziaria e devono essere valutate al fair value; la differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta ed il valore iniziale degli strumenti di capitale emessi deve essere imputata a conto economico nel periodo. In data 7 ottobre 2010 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni aggiuntive, applicabile per i periodi contabili che avranno inizio il o dopo il 1° luglio 2011. Gli emendamenti sono stati emessi con l’intento di migliorare la comprensione delle transazioni di trasferimento delle attività finanziarie, inclusa la comprensione dei possibili effetti derivanti da qualsiasi rischio rimasto in capo all’impresa che ha trasferito tali attività. Gli emendamenti inoltre richiedono maggiori informazioni nel caso in cui un ammontare sproporzionato di tali transazioni sia posto in essere alla fine di un periodo contabile. Alla data del presente Bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione degli emendamenti. In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso un emendamento minore allo IAS 12 – Imposte sul reddito che richiede all’impresa di valutare le imposte differite attive derivanti da un’attività in funzione del modo in cui il valore contabile di tale attività sarà recuperato (attraverso l’uso continuativo oppure attraverso la vendita). Conseguentemente a tale emendamento il SIC-21 – Imposte sul reddito – Recuperabilità di un’attività non ammortizzabile rivalutata non sarà più applicabile. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2012. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione dell’emendamento emendamenti appena descritto. Stime contabili significative Qui di seguito sono presentate le ipotesi chiave riguardanti il futuro ed altre importanti fonti di incertezza nelle stime alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero produrre rettifiche significative nei valori di carico delle attività e passività entro il prossimo esercizio finanziario. 179 Imposte differite attive Le imposte anticipate sono riferite a differenze temporanee riconducibili a costi a deducibilità differita, principalmente riguardanti accantonamenti per fondo rischi, e al riporto a nuovo delle perdite fiscali di alcune società del Gruppo, che rientrano nel “consolidato fiscale”. Tali attività sono iscritte in bilancio sulla base di una valutazione discrezionale degli amministratori della probabilità del loro recupero, valutata con particolare riguardo alla capacità della Società, anche per effetto dell’esercizio dell’opzione relativa al “consolidato fiscale”, di generare con continuità redditi imponibili positivi. Essi devono stimare la probabile manifestazione temporale e l’ammontare dei futuri utili fiscalmente imponibili. La valutazione è stata effettuata sulla base dell’aliquota fiscale attesa per l’esercizio in cui si prevede avverrà il riversamento della differenza temporanea. Ulteriori dettagli sono forniti nelle note. Fondo svalutazione crediti Il fondo svalutazione crediti viene determinato sulla base di un’analisi specifica sia delle pratiche in contenzioso che delle pratiche che, pur non essendo in contenzioso, presentano qualche sintomo di ritardo negli incassi. La valutazione del complessivo valore realizzabile dei crediti commerciali richiede di elaborare delle stime circa la probabilità di recupero delle suddette pratiche, pertanto essa è soggetta ad incertezza. Al 31 dicembre 2010 il fondo svalutazione crediti era pari a Euro 15 milioni. Fondo rinnovamento beni in concessione in concessione La Società, a fronte degli immobili detenuti in regime di concessione, stanzia un apposito fondo necessario per le manutenzioni e gli interventi di rinnovamento che verranno effettuati sui beni devolvibili iscritti nell’attivo dello Stato Patrimoniale, che dovranno essere devoluti allo Stato in perfetto stato e condizioni di funzionamento al termine della concessione. Il Fondo di Rinnovamento viene annualmente alimentato sulla base di una valutazione tecnica degli stimati oneri futuri relativi alle manutenzioni necessarie al mantenimento dei beni di cui è prevista la devoluzione al termine della concessione (2041), ed utilizzato in ragione delle manutenzioni effettuate nell’esercizio. Al 31 dicembre 2010 il fondo rinnovamento beni gratuitamente devolvibili era pari a Euro 16,5 milioni. Fondi pensione e altri benefici post impiego Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici post impiego è determinato utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede l’elaborazione di ipotesi circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento delle impieghi, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità ed il futuro incremento delle pensioni. A causa della natura di lungo termine di questi piani, tali stime sono soggette ad un significativo grado di incertezza. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 20. Criteri di valutazione I principi IAS/IFRS applicati sono indicati nei punti seguenti. Immobilizzazioni immateriali Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabile, controllate dall’impresa ed in grado di produrre benefici economici futuri, nonché quelle derivanti da operazioni di aggregazione aziendale. La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita. 180 Le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, inclusivo degli oneri accessori, ed ammortizzate sistematicamente per il periodo della loro residua possibilità di utilizzazione secondo quanto previsto dallo IAS 36 e sottoposte a test di congruità ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. L’ammortamento si applica sistematicamente lungo la vita utile dell’attività immateriale a seconda delle prospettive di impiego economico stimate. Il valore residuo alla fine della vita utile si presume pari a zero a meno che ci sia un impegno da parte di terzi all’acquisto dell’attività alla fine della sua vita utile oppure se esiste un mercato attivo per l’attività. Gli amministratori rivedono la stima della vita utile dell’immobilizzazione immateriale a ogni chiusura di esercizio. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita finita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell’attività immateriale. Le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita sono sottoposte a verifica annuale della ricuperabilità del loro valore a livello individuale o a livello di unità generatrice di cassa (cd. impairment test). La ricuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata adottando i criteri indicati più sotto. Per tali attività non è rilevato alcun ammortamento. La vita utile di un bene immateriale con vita indefinita è riesaminata con periodicità annuale al fine di accertare il persistere delle condizioni alla base di tale classificazione. Di seguito vengono riassunti gli anni di vita utile delle differenti tipologie di immobilizzazioni immateriali: Categoria Diritti di brevetto e di utilizzazione opere d’ingegno: software Diritti di utilizzo delle concessioni aeroportuali Periodo ammortamento 3 anni Durata residua concessione I “Diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell’ingegno” si riferiscono principalmente ai costi per l’implementazione e la personalizzazione del software gestionale. I “Diritti di utilizzo delle concessioni aeroportuali” sono ammortizzati nel periodo di durata della concessione. Il fondo spese di ripristino è iscritto tra i fondi rischi ed oneri. In presenza di obbligazioni attuali per lo smantellamento, la rimozione delle attività ed il ripristino degli assets, il valore di iscrizione include i costi stimati (attualizzati) da sostenere al momento dell’abbandono delle strutture. Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente rilevate al costo di acquisto o di realizzazione che comprende il prezzo pagato per acquistare o costruire l’attività (al netto di sconti e abbuoni) e gli eventuali costi direttamente attribuibili all’acquisizione e necessari alla messa in funzione del bene. Per i beni presi in carico da terzi, gli stessi sono valorizzati al fair value sulla base di specifica perizia. Il prezzo di acquisto o il costo di realizzazione si intende al netto dei contributi pubblici in conto capitale che sono rilevati quando le condizioni per la loro concessione si sono verificate. I terreni, sia liberi da costruzioni, sia annessi a fabbricati civili e industriali, sono stati contabilizzati separatamente e non vengono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata. 181 Le attività materiali sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L’ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene. I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono imputati all’attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico. Il valore residuo e la vita utile delle immobilizzazioni materiali vengono rivisti almeno a ogni chiusura di esercizio per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un’indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore di presumibile realizzo, le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Il valore di realizzo delle immobilizzazioni materiali è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d’uso. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico fra i costi per ammortamenti. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate. Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall’uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l’eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell’anno della suddetta eliminazione. Quando l’attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l’ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Non sono oggetto di ammortamento i terreni e le attività materiali destinate alla cessione che sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il loro fair value al netto degli oneri di dismissione. Le spese di manutenzione e riparazione, che non siano suscettibili di valorizzare e/o prolungare la vita residua dei beni, sono spesate nell’esercizio in cui sono sostenute; in caso contrario vengono capitalizzate. Le aliquote annuali applicate alle principali immobilizzazioni sono: Categoria Macchine attrezzature pista Macchine operatrici Impianti di telesegnalazione Attrezzatura Automezzi Macchine elettroniche Macchine e mobili ufficio Beni in locazione finanziaria Aliquote 31,5% 10,0% 25,0% 15,0% 20,0% 20,0% 15,0% 12,0% I beni acquisiti con contratti di locazione finanziaria, che sostanzialmente trasferiscono alla Società tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, sono capitalizzati dalla data di inizio del contratto al valore equo del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing con contestuale rilevazione tra le passività del corrispondente debito finanziario verso le società locatrici. I canoni di leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota interessi in modo da ottenere l’applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito (quota capitale). Gli oneri finanziari sono addebitati a conto economico. I beni in leasing capitalizzati sono ammortizzati sulla base della vita utile stimata del bene. 182 Perdite di valore delle immobilizzazioni materiali ed immateriali I valori contabili delle attività materiali e immateriali della Società sono oggetto di valutazione ogni qualvolta vi siano evidenti segnali interni o esterni all’impresa che indichino la possibilità del venir meno del valore dell’attività o di un gruppo di esse (definite come Unità Generatrici di Cassa o C.G.U.). Il valore recuperabile è il maggiore fra il valore equo dell’attività o unità generatrice di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non sono ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un’attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d’uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione ante-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell’attività. Nel determinare il valore equo al netto dei costi di vendita, viene utilizzato un adeguato modello di valutazione. Tali calcoli sono effettuati utilizzando opportuni moltiplicatori di valutazione, prezzi di titoli azionari quotati per partecipate i cui titoli sono pubblicamente negoziati, e altri indicatori di valore equo disponibili. Perdite di valore su attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell’attività che ha evidenziato la perdita di valore. Ad ogni chiusura di bilancio la Società valuta inoltre l’eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile. Il valore di un’attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime, su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell’ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell’ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata a conto economico a meno che l’immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione. Partecipazioni in imprese controllate e collegate e a controllo congiunto Sono imprese controllate le imprese su cui la società ha il potere di determinare le scelte strategiche al fine di ottenerne i relativi benefici. Generalmente si presume l’esistenza del controllo quando si detiene, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto esercitabili nell’assemblea. Sono imprese collegate le imprese su cui la Società esercita un’influenza notevole nella determinazione delle scelte strategiche dell’impresa, pur non avendo il controllo; l’influenza notevole si presume quando la società detiene direttamente o indirettamente più del 20% dei diritti di voto esercitabili nell’assembla ordinaria. Sono imprese a controllo congiunto le imprese nelle quali la Società che detiene una partecipazione, a fronte di un accordo contrattuale tra i partecipanti, stabilisce un controllo congiunto sulla gestione economica della partecipata. Le partecipazioni in imprese controllate, collegate e a controllo congiunto sono valutate al costo di acquisto, eventualmente ridotto in caso di distribuzione di capitale o riserve di capitale, ovvero in presenza di perdite di valore determinate applicando il cd. test di impairment. Il costo è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno le ragioni che avevano originato la svalutazione. 183 Altre attività finanziarie Lo IAS 39 prevede le seguenti tipologie di strumenti finanziari: attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico, finanziamenti e crediti, investimenti detenuti fino a scadenza e attività disponibili per la vendita. Inizialmente tutte le attività finanziarie sono rilevate al valore equo, aumentato, nel caso di attività diverse da quelle al valore equo con variazioni a conto economico degli oneri accessori. Al momento della sottoscrizione la Società considera se un contratto contiene derivati impliciti. I derivati impliciti sono scorporati dal contratto ospite se questo non è valutato a valore equo quando l’analisi mostra che le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato implicito non sono strettamente correlati a quelli del contratto ospite. La Società determina la classificazione delle proprie attività finanziarie dopo la rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio finanziario. Attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico Questa categoria ricomprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite ai fini di vendita nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficace. Utili o perdite sulle attività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico. Laddove un contratto contenga uno o più derivati incorporati, l’intero contratto ibrido può essere designato come una attività finanziaria a valore equo con variazioni imputate a conto economico, fatta eccezione per quei casi in cui il derivato implicito non modifica in misura significativa i flussi di cassa o è evidente che lo scorporo del derivato non è consentito. Al momento della prima rilevazione, si possono classificare le attività finanziarie come attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico se si verificano le seguenti condizioni: (i) la designazione elimina o riduce significativamente l’incoerenza di trattamento che altrimenti si determinerebbe valutando le attività o rilevando gli utili e le perdite che tali attività generano, secondo un criterio diverso; o (ii) le attività fanno parte di un gruppo di attività finanziarie gestite ed il loro rendimento è valutato sulla base del loro valore equo, in base ad una strategia di gestione del rischio documentata; o (iii) l’attività finanziaria contiene un derivato implicito che dovrebbe essere scorporato e contabilizzato separatamente. Finanziamenti e crediti I finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono valutate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di sconto effettivo al netto di ogni accantonamento per perdita di valore. Il costo ammortizzato è calcolato prendendo in considerazione ogni sconto o premio di acquisto e include le commissioni che sono una parte integrante del tasso di interesse effettivo e dei costi di transazione. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Attività finanziarie disponibili per la vendita Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono quelle attività finanziarie, esclusi gli strumenti finanziari derivati, che sono state designate come tali o non sono 184 classificate in nessun’altra delle tre precedenti categorie. Dopo l’iniziale iscrizione le attività finanziarie detenute per la vendita sono valutate al valore equo e gli utili e le perdite sono iscritti in una voce separata del patrimonio netto. Il valore equo (o fair value) viene determinato facendo riferimento al valore di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione; nel caso di strumenti non quotati lo stesso viene determinato attraverso tecniche finanziarie di valutazione comunemente utilizzate. Quando le attività sono contabilmente eliminate, gli utili o le perdite accumulate nel patrimonio netto sono imputati a conto economico. Interessi maturati o pagati su tali investimenti sono contabilizzati come interessi attivi o passivi utilizzando il tasso di interesse effettivo. Dividendi maturati su tali investimenti sono imputati a conto economico come “dividendi ricevuti” quando sorge il diritto all’incasso. Valore equo In caso di titoli diffusamente negoziati nei mercati regolamentati, il valore equo è determinato facendo riferimento alla quotazione di borsa rilevata al termine delle negoziazioni alla data di chiusura dell’esercizio. Per gli investimenti per i quali non esiste un mercato attivo, il valore equo è determinato mediante tecniche di valutazione basate su: prezzi di transazioni recenti fra parti indipendenti; il valore corrente di mercato di uno strumento sostanzialmente simile; l’analisi dei flussi finanziari attualizzati; modelli di apprezzamento delle opzioni. Perdita di valore su attività finanziarie La Società verifica ad ogni data di bilancio se un’attività finanziaria o gruppo di attività finanziarie ha subito una perdita di valore. Attività valutate secondo il criterio del costo ammortizzato Se esiste un’indicazione oggettiva che un finanziamento o credito iscritti al costo ammortizzato ha subito una perdita di valore, l’importo della perdita è misurato come la differenza fra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati (escludendo perdite di credito future non ancora sostenute) scontato al tasso di interesse effettivo originale dell’attività finanziaria (ossia il tasso di interesse effettivo calcolato alla data di rilevazione iniziale). Il valore contabile dell’attività viene ridotto mediante l’utilizzo di un fondo accantonamento e l’importo della perdita viene rilevato a conto economico. La Società valuta in primo luogo l’esistenza di indicazioni oggettive di perdita di valore a livello individuale, per le attività finanziarie che sono individualmente significative, e quindi a livello individuale o collettivo per le attività finanziarie che non lo sono. In assenza di indicazioni oggettive di perdita di valore per un’attività finanziaria valutata individualmente, sia essa significativa o meno, detta attività è inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito analoghe e tale gruppo viene sottoposto a verifica per perdita di valore in modo collettivo. Le attività valutate a livello individuale e per cui si rileva o continua a rilevare una perdita di valore non saranno incluse in una valutazione collettiva. Se, in un periodo successivo, l’importo della perdita di valore si riduce e tale riduzione può essere oggettivamente ricondotta a un evento verificatosi dopo la rilevazione della perdita di valore, il valore precedentemente ridotto può essere ripristinato. Eventuali successivi ripristini di valore sono rilevati a conto economico, nella misura in cui il valore contabile dell’attività non supera il costo ammortizzato alla data del ripristino. Con riferimento a crediti commerciali, un accantonamento per perdita di valore si effettua quando esiste indicazione oggettiva (quale, ad esempio, la probabilità di insolvenza o significative difficoltà finanziarie del debitore) che la Società non sarà 185 in grado di recuperare tutti gli importi dovuti in base alle condizioni originali della fattura. Il valore contabile del credito è ridotto mediante il ricorso ad un apposito fondo. I crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica che essi sono irrecuperabili. Attività finanziarie disponibili per la vendita In caso di perdita di valore di un’attività finanziaria disponibile per la vendita, viene fatto transitare da patrimonio netto a conto economico un valore pari alla differenza fra il suo costo (al netto del rimborso del capitale e dell’ammortamento) e il suo valore equo attuale, al netto di eventuali perdite di valore precedentemente rilevate a conto economico. I ripristini di valore relativi a strumenti partecipativi di capitale classificati come disponibili per la vendita non vengono rilevati a conto economico. I ripristini di valore relativi a strumenti di debito sono rilevati a conto economico se l’aumento del valore equo dello strumento può essere oggettivamente ricondotto a un evento verificatosi dopo che la perdita era stata rilevata a conto economico. Azioni proprie Gli strumenti rappresentativi del capitale conferito, quali le azioni proprie devono essere dedotti dal capitale. Nessun utile o perdita deve essere rilevato nel conto economico al momento dell’acquisto, della vendita, dell’emissione o della cancellazione di tali strumenti rappresentativi di capitale. Il corrispettivo pagato viene rilevato direttamente a patrimonio netto. Rimanenze Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto e il valore netto di realizzo rappresentato dall’ammontare che l’impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell’attività. Il costo delle rimanenze è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato. Disponibilità liquide e Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono i valori numerari, ossia quei valori che possiedono i requisiti della disponibilità a vista o a brevissimo termine, del buon esito e dell’assenza di spese per la riscossione. mezzi equivalenti Benefici per i dipendenti I benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti (Trattamento di fine rapporto) o altri benefici a lungo termine sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto. La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l’ottenimento dei benefici; la valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Gli utili e le perdite derivanti dall'effettuazione del calcolo attuariale sono imputati a conto economico come costo o ricavo a prescindere dal valore degli stessi, senza pertanto utilizzare il c.d. metodo del corridoio. L’importo riflette non solo i debiti maturati alla data di chiusura del bilancio, ma anche i futuri incrementi salariali e le correlate dinamiche statistiche. Fondi per rischi e oneri I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) è probabile l’esistenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da 186 un evento passato; (ii) è probabile che l’adempimento dell’obbligazione sia oneroso; (iii) l’ammontare dell’obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima, a volte con il supporto di esperti, dell’ammontare che l’impresa pagherebbe per estinguere l’obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell’esercizio. Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento è oggetto di attualizzazione; l’incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce “Proventi (oneri) finanziari”. Quando la passività è relativa ad attività materiali (demolizione cespiti), il fondo è rilevato in contropartita all’attività a cui si riferisce; l’imputazione a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l’accantonamento ovvero, quando la passività è relativa ad attività materiali, in contropartita all’attività a cui si riferisce. Debiti commerciali e altre passività non finanziarie Finanziamenti I debiti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati e sono iscritti al costo (identificato dal loro valore nominale). I debiti in valuta diversa dalla moneta di conto sono iscritti al tasso di cambio del giorno dell’operazione e, successivamente, convertiti al cambio di fine anno. L’utile o la perdita derivante dalla conversione viene imputato a conto economico. Le altre passività sono iscritte al loro costo (identificato dal valore nominale). Le altre passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono inizialmente rilevate al costo, corrispondente al fair value della passività al netto dei costi di transazione che sono direttamente attribuibili all’emissione della passività stessa. A seguito della rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo originale rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato). Ogni utile o perdita è contabilizzato a conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Cancellazione di attività e passività finanziarie Attività finanziarie Un’attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un’attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) viene cancellata dal bilancio quando: • i diritti a ricevere flussi finanziari dall’attività sono estinti; • la Società conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività, ma ha assunto l’obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte; • la Società ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell’attività, ma ha trasferito il controllo della stessa. Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un’attività e non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici 187 o non abbia perso il controllo sulla stessa, l’attività viene rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell’attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull’attività trasferita viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell’attività e il valore massimo del corrispettivo che la Società potrebbe essere tenuta a corrispondere. Passività finanziarie Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l’obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Strumenti finanziari derivati ed operazioni di copertura Contabilizzazione componenti positivi di reddito Contabilizzazione dei costi e delle spese Imposte sul reddito La Società utilizza strumenti finanziari derivati quali contratti su tassi di interesse a copertura dei rischi derivanti principalmente dalle fluttuazioni dei tassi di interesse (cd. cash flow hedge). Questi strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al valore equo alla data in cui sono stipulati; successivamente tale valore equo viene periodicamente rimisurato. Sono contabilizzati come attività quando il valore equo è positivo e come passività quando è negativo. Eventuali utili o perdite risultanti da variazioni del valore equo di derivati non idonei per la "hedge accounting" sono imputati direttamente a conto economico nell’esercizio. Il valore equo dei contratti di swap su tassi d’interesse è determinato con riferimento al valore di mercato per strumenti similari. Coerentemente con la strategia prescelta la Società non pone in essere operazioni su derivati a scopi speculativi. I ricavi sono rilevati nella misura in cui è possibile determinarne attendibilmente il valore (fair value) ed è probabile che i relativi benefici economici saranno fruiti. Secondo la tipologia di operazione, i ricavi sono rilevati sulla base dei criteri specifici di seguito riportati: - i ricavi delle vendite di beni sono rilevati quando i rischi e benefici significativi della proprietà dei beni sono trasferiti all’acquirente; - i ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono contabilizzati quando il servizio è reso. I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni, premi e oneri promozionali direttamente correlati ai ricavi di vendita, nonché delle imposte direttamente connesse. Gli sconti commerciali, portati in diretta diminuzione dei ricavi, sono stati calcolati sulla base dei contratti stipulati con le compagnie aeree e con i tour operator. Le royalties sono contabilizzate per competenza secondo la sostanza degli accordi contrattuali. Gli interessi attivi sono contabilizzati in applicazione del principio della competenza temporale, su una base che tenga conto dell’effettivo rendimento dell’attività a cui si riferiscono. I dividendi sono rilevati quando si stabilisce il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento. I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell’esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l’utilità futura degli stessi. Imposte correnti Le imposte correnti per l’esercizio corrente e precedenti sono valutate all’importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l’importo sono quelle emanate o sostanzialmente emanate alla data di chiusura di bilancio. Le imposte correnti relative ad elementi 188 rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio e non nel conto economico. Imposte differite Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto "liability method" sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività e i valori riportati a bilancio. Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione di quando le imposte differite passive derivino dalla rilevazione iniziale dell’avviamento o di un’attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sull’utile dell’esercizio calcolato a fini di bilancio né sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali. Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le perdite fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui l’imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un’attività o passività in una transazione che non è un’aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull’utile dell’esercizio calcolato a fini di bilancio né sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali. Le aliquote utilizzate per il calcolo della fiscalità differita, che riflettono quelle prospettiche sulla base della legislazione nazionale vigente, sono prevalentemente le seguenti: IRES IRAP Utile per azione 27,50% 3,90% L’utile per azione è calcolato dividendo l’utile netto dell’esercizio attribuibile agli Azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio. Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo. Anche il risultato netto della Società è rettificato per tener conto degli effetti della conversione, al netto delle relative imposte. 189 Posizione finanziaria netta Si riporta di seguito la posizione finanziaria netta secondo la comunicazione Consob 6064293 che riprende la delibera Consob 15519 del 27 luglio 2006. posizione finanziaria netta (migliaia di euro) Cassa e altre disponibilità liquide ** Attività finanziarie Crediti finanziari verso società del gruppo Attività a breve 31-12-10 10.129 1.023 36.511 47.663 31-12-09 18.125 901 36.205 55.231 * Debiti bancari ** Altre passività finanziarie quota corrente Debiti finanziari verso società del gruppo Passività a breve 10.897 261 8.437 19.595 10.940 575 6.104 17.619 ** Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente Passività a lungo Posizione finanziaria netta 11.063 11.063 (17.005) 21.938 21.938 (15.674) 261 575 21.960 32.878 * di cui passività nette per valutazione a fair value contratti derivati ** Totale debiti lordi verso banche Ai fini di una più corretta esposizione non sono stati considerati tra le attività a breve, nella situazione al 31 dicembre 2010, i crediti verso società del gruppo aventi natura di investimento di medio lungo periodo. Per omogeneità, la medesima rettifica è stata operata nella situazione comparativa al 31 dicembre 2009. La variazione della posizione finanziaria netta per Euro 1,3 milioni è essenzialmente dovuta all’effetto compensato dei seguenti fattori: le variazioni negative per il pagamento di dividendi sul risultato d’esercizio 2009 per Euro 16,4 milioni ed il rimborso delle quote di finanziamenti bancari per Euro 10,9 milioni e l’andamento positivo dell’ordinaria gestione di tesoreria. 190 ANALISI DELLE PRINCIPALI VOCI DI STATO PATRIMONIALE (se non diversamente specificato, gli importi devono intendersi espressi in migliaia di Euro) ATTIVITÁ Attivitá correnti ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 67.262 70.859 (3.597) € € 10.129 18.125 (7.996) Le componenti del suddetto aggregato sono le seguenti: 1. Cassa e altre disponibilità liquide ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. Sono rappresentate dai saldi dei conti correnti bancari disponibili e dalla liquidità di cassa alla data di chiusura di bilancio. Le disponibilità liquide sono esposte al loro valore contabile, che è ritenuto una ragionevole approssimazione del fair value alla data del presente bilancio consolidato. 2. Attività Finanziarie ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 1.023 901 122 Al 31 dicembre 2010 la voce è costituita principalmente per Euro 906 mila da un libretto di deposito ordinario vincolato, costituito dalla società di Leasing Al Waha Lease a favore di SAVE S.p.A., al fine di ottenere il dissequestro di tre aeromobili di proprietà della stessa società e utilizzati dal vettore Myair.com. 3. Crediti per imposte ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 307 241 66 Il credito verso Erario per imposte è relativo all’istanza di rimborso IRES presentata ai sensi dell’art. 6, D.L. 29/11/2008 n. 185. La variazione è data dal credito per Irap originatosi nell’esercizio. 4. Altri crediti ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. 191 € € 39.459 34.457 5.002 L'analisi è la seguente: • Vs. Imprese Controllate • Vs. Imprese Collegate • Vs. E.N.A.C. per contributi • Vs. Regione Veneto per finanziamenti • Vs. Fornitori per anticipi • Vs. Enti previdenziali • Crediti per IVA • Crediti vari Totale altri crediti 31/12/2010 33.371 798 3.682 324 270 57 410 547 39.459 31/12/2009 27.355 513 3.682 1.155 570 125 783 274 34.457 Variaz. 6.016 285 0 (831) (300) (68) (373) 273 5.002 I crediti verso E.N.A.C. per contributi in conto investimenti relativi all’aeroporto di Venezia sono così scomponibili per singola opera: Nuova aerostazione Totale crediti verso E.N.A.C. 31/12/2010 3.682 3.682 31/12/2009 3.682 3.682 Variaz. - Il credito riferito all’appalto della nuova aerostazione è invariato rispetto al precedente esercizio. Continua l’iter burocratico per l’incasso del saldo residuo. I crediti verso la Regione Veneto sono riferiti a: Intervento di messa in sicurezza dell’argine lagunare antistante l’aeroporto Marco Polo ed opere accessorie Totale crediti verso Regione Veneto 31/12/2010 31/12/2009 Variaz. 324 1.155 (831) 324 1.155 (831) Il finanziamento totale come previsto dalla D.C.R. n. 24/2004, ammonta a Euro 3.520 mila. L’importo di Euro 324 mila corrisponde al credito maturato per lavori eseguiti a tutto il 31.12.2010; si evidenzia l’incasso nel corso dell’esercizio dell’importo di Euro 1.205 mila. I crediti verso Imprese Controllate sono così suddivisi: • Consolidato fiscale • Crediti commerciali • Crediti per Cash Pooling • Crediti per finanziamenti • Crediti per IVA • Crediti altri Totale crediti verso Imprese Controllate 31/12/2010 2.433 5.003 21.510 1.670 589 2.166 33.371 31/12/2009 1.141 7.401 11.892 1.360 601 4.960 27.355 Variaz. 1.292 (2.398) 9.618 310 (12) (2.794) 6.016 I “Crediti altri” verso Imprese Controllate sono in prevalenza costituiti dalla cessione di parte del credito IRES alle controllate stesse per l’utilizzo in compensazione con altri tributi. 192 5. Crediti commerciali ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 15.640 16.487 (847) Sono costituiti principalmente da crediti verso compagnie aeree per attività di aviazione e verso sub-concessionari operanti presso l’aerostazione di Venezia. La tabella che segue mostra la composizione dei crediti commerciali e dei relativi fondi rettificativi: Crediti verso clienti Fondo svalutazione crediti Totale crediti commerciali 31/12/2010 30.261 (14.621) 15.640 31/12/2009 30.439 (13.952) 16.487 Variaz. (178) (669) (847) I crediti verso clienti al 31 dicembre 2010 ammontano ad Euro 15,6 milioni al netto del fondo svalutazione crediti e risultano in diminuzione rispetto al valore a fine dicembre 2009 per Euro 0,8 milioni. Tali crediti sono sostanzialmente riconducibili al mercato nazionale. E’ continuata l’attività di monitoraggio e continuo sollecito verso i clienti al fine di limitare il rischio di credito. Per quanto riguarda i saldi dei crediti verso clienti si ritiene che, a seguito delle azioni - anche legali – intraprese per la tutela del credito e per l’incasso, e sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, supportate dai legali che seguono i relativi contenziosi, il valore indicato al netto dei fondi, e considerate le garanzie anche fidejussorie ricevute, rifletta prudentemente il presumibile valore di realizzo. Il fondo svalutazione crediti ammonta a Euro 14,6 milioni sia a copertura integrale dei crediti netti da clienti con procedure concorsuali in essere, sia in relazione al rimanente rischio complessivo; esso è stato quantificato tenendo conto di analisi di specifiche posizioni, sia di una valutazione circa l’anzianità del credito. Ciò in linea con le metodologie valutative applicate nel tempo. La movimentazione del fondo svalutazione crediti nell’esercizio è la seguente: Saldo al 31/12/2009 Accantonamento dell’esercizio Utilizzo dell’esercizio Saldo al 31/12/2010 193 13.952 700 (31) 14.621 Riportiamo di seguito una analisi per anzianità dei crediti commerciali della Capogruppo, in essere al 31 dicembre 2010: Crediti commerciali Totale A scadere Scaduti 30 gg Scaduti 30-60 gg Scaduti 60-90 gg Scaduti 90-120 gg Scaduti 120 gg 31-12-10 Crediti Netti 15.640 6.617 2.215 1.665 966 537 3.640 Crediti commerciali Totale A scadere Scaduti 30 gg Scaduti 30-60 gg Scaduti 60-90 gg Scaduti 90-120 gg Scaduti 120 gg 31-12-09 Crediti Netti 16.487 6.037 2.659 1.283 1.049 352 5.107 I crediti commerciali sono esposti in bilancio al loro valore contabile al netto di eventuali svalutazioni; si ritiene che tale valore approssimi ragionevolmente il fair value del monte crediti stesso, non esistendo particolari crediti a medio - lungo termine che necessitano di processi di attualizzazione. 6. Magazzino Attivitá non correnti ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 704 648 56 ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 284.591 292.646 (8.055) € € 7.697 8.468 (771) Sono composte come segue: 7. Immobilizzazioni Materiali ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. In particolare: Beni di proprietà Beni gratuitamente devolvibili Totale immobilizzazioni materiali 31/12/2010 7.697 0 7.697 31/12/2009(*) 8.468 0 8.468 31/12/2009 8.531 105.497 114.028 Variaz. (771) 0 (771) (*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione Si rinvia, per maggior dettaglio, a quanto esposto nell’apposita appendice “Applicazione dell’IFRIC 12”. L'analisi della composizione dei saldi di bilancio e delle relative movimentazioni delle principali categorie di immobilizzazioni materiali, sono desumibili dall’Allegato "B" in calce alle presenti note esplicative. I Beni di proprietà evidenziano nell’esercizio un 194 decremento per Euro 0,7 milioni, al netto di ammortamenti per Euro 2,2 milioni. Gli investimenti in “Beni di proprietà” sono stati pari a Euro 1,5 milioni e sono principalmente relativi per Euro 0,5 milioni all’acquisto di macchine d’ufficio elettroniche, per Euro 0,5 milioni all’acquisto di autoveicoli, per Euro 0,2 milioni all’acquisto di impianti e macchinari e per Euro 0,2 milioni all’acquisto di attrezzature industriali. 8. Immobilizzazioni Immateriali ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 134.780 133.844 936 In particolare: Altre immobilizzazioni immateriali Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali Totale immobilizzazioni immateriali 31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009 1.267 1.273 1.273 133.513 0 132.571 134.780 1.273 133.844 Variaz. (6) 942 936 (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione La composizione delle immobilizzazioni immateriali è analiticamente illustrata nell’Allegato "A" dal quale si possono evincere i dati relativi al costo storico, agli ammortamenti e ai residui da ammortizzare, esposti per singola categoria di immobilizzazioni. Gli investimenti per “Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali” effettuati nell’esercizio, al netto dei contributi pubblici a finanziamento degli stessi, sono stati pari a Euro 6,5 milioni e sono principalmente relativi, per Euro 2,8 milioni all’installazione impianto foto-voltaico, per Euro 0,4 milioni al Progetto “Nodo Intermodale”; per Euro 0,3 milioni alla ristrutturazione dell’“Aviazione Generale”; per Euro 0,4 milioni all’adeguamento di “Impianti elettrici e antincendio”. Relativamente agli investimenti per “Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali” in corso di esecuzione si evidenzia che sono stati realizzati investimenti, al netto dei citati contributi della Regione Veneto, per Euro 1 milioni la cui composizione è analiticamente illustrata nell’Allegato "A”. Gli investimenti nelle “Altre immobilizzazioni immateriali” nell’esercizio sono stati pari a Euro 0,7 milioni, e riguardano l’implementazione di nuovi progetti software e lo sviluppo di sistemi esistenti. 9. Partecipazioni ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 87.642 87.314 328 Il saldo si riferisce principalmente a partecipazioni in società controllate, collegate ed in altre società, di cui di seguito viene dato dettaglio. 195 Partecipazioni in imprese controllate Save Engineering S.p.A. Aer Tre S.p.A. Marco Polo Park S.r.l. Aeroporto Civile di Padova S.p.A. Airest S.r.l. N.Aitec S.r.l. Triveneto Sicurezza S.r.l. (già Save Security Srl) Archimede 1 S.p.A. Archimede 3 S.r.l. Agricola Cà Bolzan a r.l. Idea 2 S.r.l. Save International Holding S.A. Totale partecipazioni in imprese controllate Quota % 97 80 100 62,86 85,80 100 65 60 100 100 100 99 31/12/2010 121 18.194 716 382 14.975 90 65 25.568 73 16.474 103 8.253 85.014 31/12/2009 121 18.194 716 480 14.975 90 65 25.568 73 16.474 88 8.301 85.145 Variaz. 0 0 0 (98) 0 0 0 0 0 0 15 (48) (131) L’incremento nella partecipazione di Idea 2 S.r.l. per complessivi Euro 15mila è dovuto ad un incremento per Euro 100 mila, relativo alla rinuncia, deliberata con Assemblea dei soci del 20 dicembre 2010, di parte del finanziamento soci infruttifero in essere a favore della riserva di capitale, ed ad un decremento per Euro 85 mila in relazione all’adeguamento alla corrispondente quota di patrimonio netto di pertinenza. Partecipazioni in imprese collegate Nicelli S.p.A. Venezia Terminal Passeggeri S.p.A. GAP S.p.A. Gest.Aeroporto Pantelleria 3A – Advanced Airport Advisory S.r.l. Totale partecipazioni in imprese collegate Quota % 49,23 22,18 49,87 34 31/12/2010 367 1.966 290 3 2.626 31/12/2009 342 1.376 447 3 2.168 Variaz. 25 590 (157) 0 458 L’aumento del valore delle partecipazioni in Nicelli S.p.A. ed in Venezia Terminal Passeggeri S.p.A. è conseguenza dell’acquisto, rispettivamente, dell’1,622% e dell’1,18% delle quote nominali di tali società avvenuto nel corso del primo semestre 2010. Il decremento per Euro 157 mila è avvenuto in relazione all’adeguamento del valore della partecipazione in GAP S.p.A. Gestione Aeroporto di Pantelleria alla corrispondente quota di patrimonio netto di pertinenza. Partecipazioni in altre imprese Consorzio Sive Formazione Consorzio CONAI MUSE Consorzio Multiservizi Totale partecipazioni in altre imprese Quota % = = = 31/12/2010 1,6 0,1 0,3 2 31/12/2009 1,6 0,1 0,3 2 Variaz. 0 0 0 0 Le partecipazioni in altre imprese non evidenziano variazioni significative. 10. Altre attività finanziarie ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. 196 € € 44.412 52.644 (8.232) Sono relative in prevalenza a finanziamenti verso società controllate direttamente o per il tramite di altra società: • Archimede 3 S.r.l. • Idea 2 S.r.l. • Società Agricola Cà Bolzan a r.l. • Airest S.r.l. • Airline, Terminal & Business Catering Holding GmbH • Depositi cauzionali vari Totale altre attività finanziarie 31/12/2010 2.399 3.100 23.900 15.000 0 13 44.412 31/12/2009 2.399 3.200 24.080 15.000 7.952 13 52.644 Variaz. 0 (100) (180) (0) (7.952) 0 (8.232) I movimenti dei finanziamenti verso le società del Gruppo Airest sono legati ad una ristrutturazione delle posizioni di debito delle stesse nei confronti della Capogruppo. 11. Crediti per imposte anticipate ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 10.060 10.376 (316) Le principali differenze temporanee su cui sono iscritte imposte anticipate riguardano: • l’esistenza di fondi fiscalmente deducibili in esercizi successivi quali il fondo rischi ed oneri ed il fondo svalutazione crediti per la quota eccedente lo 0,5%; • la prima applicazione dell’IFRIC 12 “Accordi per servizi in concessione”; • il differente trattamento contabile e fiscale dei costi per il processo di quotazione, conclusosi nel 2005; • altre rettifiche connesse all’applicazione dei principi contabili internazionali (principalmente oneri pluriennali non capitalizzabili); • altri costi che, in base alle vigenti disposizioni fiscali, si renderanno deducibili nei prossimi esercizi. 197 Le tabelle sottostanti illustrano le tipologie che determinano l’iscrizione dei crediti per imposte anticipate, distinguendo tra IRES ed IRAP: attività per imposte anticipate Aliquote imposte sul reddito 27,5% imponibile saldo saldo incrementi utilizzi saldo 31-12-09 31-12-09* 31-12-10 Fondo svalutazione crediti 3.873 Fondo rinnovamento beni 5.458 in concessione Manutenzioni cicliche non capitalizzate Fondi rischi ed oneri futuri 1.190 Fondo demolizione 135 Costi stimati dipenenti 666 Costi legali 262 non di competenza Svalutazione immobilizzazioni 3.473 Svalutazione magazzino 190 Altre imposte e tasse 14 deducibili per cassa Spese di rappresentanza 31 Compensi amministratori 151 deducibili per cassa Contributi associativi 13 non pagati Erogazioni liberali 3 non pagate Ammortamenti indeducibili 115 Oneri pluriennali da Fta 928 quotazione in Borsa Altri oneri pluriennali da Fta 1.114 Component approach da Fta 1.631 Credito per imposte 19.246 anticipate Ires Aliquote Irap 3,9% 3.873 1.195 852 4.216 1.065 1.065 328 234 19.938 2.000 5.458 16.480 1.501 5.484 550 1.501 4.533 4.869 4.869 1.190 135 666 136 75 327 37 183 262 72 72 158 3.315 190 955 52 955 52 14 93 4 4 31 22 9 8 151 25 126 666 262 3.473 190 93 37 1.160 1.337 21 343 37 183 72 43 911 52 4 26 8 6 2 42 42 7 35 26 13 13 13 13 4 4 4 4 4 3 5 3 5 1 1 1 1 1 115 44 159 32 32 12 255 255 255 306 448 306 448 10 145 928 928 1.114 1.631 35 529 33.725 8.354 1.079 1.102 8.777 33.302 19.938 2.000 546 135 66 5.458 16.480 2.414 9.156 imposta saldo saldo incrementi utilizzi saldo 31-12-09 31-12-09* 31-12-10 78 612 135 21 5 21 5 3 262 10 10 3.315 190 9 135 7 1 135 7 1 6 36 36 36 1.079 1.102 43 64 43 64 1 21 42 43 7.130 23.183 537 1.102 278 904 3.473 190 31 158 928 928 1.114 1.631 35 529 22 2.066 2.295 297 303 778 262 28.246 5.292 9.275 44 213 (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione 198 1.337 327 37 183 14 1.251 135 imponibile saldo saldo incrementi utilizzi saldo 31-12-09 31-12-09* 31-12-10 Fondo rinnovamento beni 5.458 in concessione Fondi rischi ed oneri futuri 546 Fondo demolizione 135 Costi legali 262 non di competenza Svalutazione immobilizzazioni 3.473 Svalutazione magazzino 190 Spese di rappresentanza 31 Oneri pluriennali da Fta 928 quotazione in Borsa Altri oneri pluriennali da Fta 1.114 Component approach da Fta 1.631 Credito per imposte 13.766 anticipate Irap TOTALE MOVIMENTAZIONE IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE imposta saldo saldo incrementi utilizzi saldo 31-12-09 31-12-09* 31-12-10 5.829 10.376 213 643 24 5 10 129 7 1 81 2.376 2.692 10.060 PASSIVITÁ Passivitá correnti ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 66.971 60.797 6.174 € € 21.014 19.061 1.953 Sono composte come segue: 12. Debiti commerciali ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. I debiti commerciali al 31 dicembre 2010 ammontano ad Euro 21 milioni e rilevano un incremento di Euro 2 milioni rispetto al 31 dicembre 2009.Tali debiti sono sostanzialmente riconducibili al mercato nazionale. Sono esposti in bilancio al loro valore contabile che si ritiene approssimi ragionevolmente il fair value, non esistendo particolari debiti di natura commerciale a mediolungo termine, che necessitino di processi di attualizzazione. 13. Altri debiti ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 30.832 26.664 4.168 Includono : • Debiti per Cash Pooling • Debiti per Consolidato Fiscale • Debiti commerciali • Debiti per IVA • Altri debiti Debiti verso Società controllate • Debiti verso società collegate Debiti verso Società collegate • Debiti verso personale per retribuzioni differite • Altri Debiti • Debiti per contributo Quadrante di Tessera • Debiti per canone di concessione aeroportuale • Debiti per addizionale comunale L.350/2003 Totale altri debiti 199 31/12/2010 8.437 1.404 2.771 440 660 13.712 0 0 2.059 2.871 1.335 5.116 5.739 30.832 31/12/2009 6.104 1.428 3.168 405 498 11.603 281 281 2.539 2.163 1.335 3.551 5.192 26.664 Variaz. 2.333 (24) (397) 35 162 2.109 (281) (281) (480) 708 0 1.565 547 4.168 14. Debiti Tributari ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 2.466 2.030 436 La voce “Debiti tributari”, include debiti verso Erario per IRES da Consolidato Fiscale per Euro 1,9 milioni e debiti per ritenute su redditi da lavoro dipendente ed autonomo per Euro 0,6 milioni. 15. Debiti verso istituti previdenziali e di sicurezza sociale 16. Debiti bancari ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 1.501 1.527 (26) ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 10.897 10.940 (43) Risultano così suddivisi: 31/12/2010 10.875 22 10.897 Quota a breve termine di finanziamenti bancari Altri debiti verso banche Totale 31/12/2009 10.875 65 10.940 Variaz. 0 (43) (43) Non si segnalano variazioni rispetto all’esercizio precedente. Le quote nominali di finanziamenti con pagamento entro l’anno sono pari a Euro 10,9 milioni. La tabella che segue riepiloga la ripartizione delle linee di credito bancarie utilizzate e disponibili alla data del 31 dicembre 2010. tipologia Fido cassa Fido firma Fido promiscuo cassa / firma Mutui / prestiti Totale 17. Altre passività finanziarie quota corrente ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. affidato 63.330 17.120 15.000 21.937 117.387 utilizzato (1.650) (5.599) (3.008) (21.937) (32.194) residuo 61.680 11.521 11.992 0 85.193 € € 261 575 (314) La voce è costituita dal debito derivante dalla valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati I.R.S. per Euro 261 mila. La variazione è legata alla valutazione “mark to market” al 31 dicembre 2010. 200 La Società detiene strumenti derivati allo scopo di coprire la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi d’interesse relativamente a specifiche passività di bilancio (cd. cash flow hedge). La metodologia di registrazione contabile, non potendo considerare anche da un punto di vista meramente contabile gli stessi come di copertura, consiste nel rilevare a conto economico le variazioni del fair value. Per un analitico dettaglio degli strumenti derivati in essere, si rimanda alla sezione delle Note Esplicative dedicata alla “Tipologia e gestione dei rischi finanziari” (Nota 36). Passivitá non correnti ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 40.814 55.661 (14.847) € € 11.063 21.938 (10.875) Sono composte come segue: 18. Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. I debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente sono costituiti dalle quote a medio - lungo termine dei finanziamenti sottoscritti ed in essere al 31 dicembre 2010. Nel corso dell’esercizio sono state rimborsate quote di finanziamenti a medio-lungo termine per Euro 10,9 milioni. Il valore delle quote di finanziamento con rimborso oltre l’anno è pari a Euro 11,1 milioni, di cui Euro 1,2 milioni oltre i 5 anni. I finanziamenti bancari a medio-lungo termine, inclusa la quota in scadenza nei prossimi 12 mesi (Euro 10,9 milioni), ammontano a Euro 21,9 milioni. I finanziamenti a medio lungo termine sono oggetto di coperture non speculative (I.R.S.) contro il rischio di incremento dei tassi di interesse per circa il 41,1% del loro valore complessivo. La ripartizione per anno solare di scadenza dei finanziamenti a medio lungo termine, inclusa la quota a breve, è la seguente: scadenza 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2015 31/12/2016 Totale debiti verso banche a medio - lungo termine quota capitale 10,9 6,1 1,3 1,2 1,2 1,2 quota interessi (*) 0,4 0,2 0,1 0,1 - totale 11,3 6,3 1,4 1,3 1,2 1,2 21,9 0,8 22,7 (*) la quota interessi indicata è stimata in base all’ultimo tasso applicato rispettivamente sui vari finanziamenti in essere. 201 La società ha affidamenti a breve non utilizzati e concordati con gli istituti di credito per complessivi Euro 85,2 milioni. I finanziamenti a medio-lungo termine in essere al 31 dicembre 2010 sono: • un finanziamento per un valore originario pari a Euro 77 milioni erogato nel 2002 da Banca OPI, ed il cui valore residuo al 31 dicembre 2010 ammonta a Euro 14,4 milioni. Il finanziamento prevedeva due anni di pre-ammortamento e rimborso con rate costanti semestrali a partire da dicembre 2004 fino al 2012. Il tasso applicato è pari all’Euribor a 6 mesi maggiorato di uno spread; tale finanziamento è oggetto di coperture non speculative (I.R.S.) contro il rischio di incremento dei tassi di interesse per circa il 62,47% del proprio valore . • un ulteriore finanziamento per un valore originario pari a Euro 12,5 milioni sottoscritto nel 2005 ed erogato a dicembre 2006, funzionale all’acquisto dei terreni adiacenti al sedime aeroportuale di Venezia per futuri sviluppi. Tale finanziamento prevede un rimborso tramite pagamento di due quote annuali da giugno 2007 fino a dicembre 2016 ed è coperto da garanzia ipotecaria sui terreni oggetto di acquisizione nel 2005. Il tasso applicato prevede uno spread sul tasso Euribor a 6 mesi. Il valore residuo dello stesso al 31 dicembre 2010 risulta pari a Euro 7,5 milioni. 19. Fondo imposte differite ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. 9.353 9.503 (150) € € Le tabelle sottostanti illustrano le tipologie che determinano l’iscrizione del fondo per imposte differite, distinguendo tra IRES ed IRAP: importi in migliaia di euro Aliquote Ires 27,5% imponibile saldo saldo utilizzi incrementi saldo 31-12-09 31-12-09* 31-12-10 Ammortamenti 565 565 anticipati Fondo rinnovamento 29.226 566 beni in concessione TFR 463 463 48 Fondo demolizione 140 140 5 Saldo imposte differite ires 1.168 30.394 619 565 imposta saldo saldo utilizzi incrementi saldo 31-12-09 31-12-09* 31-12-10 158 133 158 3 155 8.036 158 36 7.915 10 425 135 125 38 125 38 13 1 6 118 37 143 1.125 321 8.358 175 42 8.225 importi in migliaia di euro Aliquote Irap 3,9% imponibile saldo saldo utilizzi incrementi saldo 31-12-09 31-12-09* 31-12-10 Fondo ammortamento beni in concessione Fondo demolizione 140 Saldo imposte 140 differite irap 29.226 566 140 133 5 29.366 570 133 imposta saldo saldo utilizzi incrementi saldo 31-12-09 31-12-09* 31-12-10 28.793 22 5 1.123 135 6 6 0 28.928 6 1.146 22 5 1.129 327 9.503 197 47 9.353 totale movimentazione fondo imposte differite (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione 202 1.140 6 20. Fondo T.F.R. e altri fondi relativi al personale ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 2.671 2.933 (262) La passività per trattamento fine rapporto al 31 dicembre 2010 si evidenzia nel seguente prospetto: 2.933 1.099 (255) (140) (957) (10) 2.671 Saldo al 31.12.2009 Accantonamento dell’esercizio e rivalutazioni Liquidato esercizio Anticipi concessi Utilizzo per Gestione Integrativa Imposta sostitutiva art. 11 D. Lgs 47/2000 Saldo al 31.12.2010 La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia dei “benefici maturati” come previsto dallo IAS 19. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni pensionistiche maturate in base al servizio che il lavoratore ha prestato fino all’epoca in cui la valutazione stessa è realizzata. La metodologia di calcolo può essere schematizzata nelle seguenti fasi: - proiezione per ciascun dipendente in forza alla data di valutazione, del TFR già accantonato fino all’epoca aleatoria di corresponsione; - determinazione per ciascun dipendente dei pagamenti probabilizzati di TFR che dovranno essere effettuati dalla società in caso di uscita del dipendente causa licenziamento, dimissioni, inabilità, morte e pensionamento, nonché a fronte di richiesta di anticipi; - attualizzazione, alla data di valutazione, di ciascun pagamento probabilizzato. Ai fini del calcolo attuariale del Fondo TFR, la Società ha utilizzato le valutazioni effettuate da un attuario indipendente, il quale ha determinato il valore sulla base delle seguenti assunzioni fondamentali: • tasso di mortalità: tavole IPS55 • tassi di invalidità: tavole INPS – 2000 • tasso di rotazione del personale: 1,5 % • tasso di sconto: 4,5 % • tasso di anticipazione: 1 % • tasso di inflazione: 2 % 21. Altri Fondi rischi e oneri ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 17.727 21.287 (3.560) La voce in esame è così composta: Fondo per rischi e oneri Fondo beni gratuitamente devolvibili Totale altri fondi rischi e oneri 31/12/2010 1.251 16.476 17.727 31/12/2009(*) 1.190 20.097 21.287 (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione 203 31/12/2009 1.190 7.830 9.020 Variaz. 61 (3.621) (3.560) Fondo rischi e oneri La movimentazione del fondo nel corso dell’esercizio è stata la seguente: 1.190 116 (55) 1.251 Saldo al 31.12.2009 Accantonamenti per rischi e oneri futuri Utilizzi per rischi ed oneri Saldo al 31.12.2010 Tale voce è costituita da stanziamenti destinati a coprire le passività potenziali a carico della Società, principalmente relativi a contenziosi con fornitori ed ex dipendenti. Si ritiene che i fondi siano sufficientemente capienti per coprire i rischi derivanti da cause legali e contenziosi di specifica natura con la società come attore passivo o attivo sulla base di una ragionevole stima, in relazione alle informazioni disponibili e sentito il parere dei consulenti legali. Fondo Rinnovamento Beni Gratuitamente Devolvibili ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 16.476 20.097 (3.621) Rappresenta la stima per le manutenzioni ed il rimpiazzo che dovranno essere effettuati sui beni in concessione; tali beni dovranno infatti essere devoluti allo Stato in perfette condizioni di funzionamento al termine della concessione aeroportuale. Il Fondo di rinnovamento relativo al sedime aeroportuale di Venezia viene annualmente alimentato sulla base di una valutazione tecnica degli stimati oneri futuri relativi alle manutenzioni cicliche necessarie al mantenimento dei beni di cui è prevista la devoluzione gratuita al termine della concessione, ed utilizzato in ragione delle manutenzioni effettuate nell’esercizio. Nell’esercizio il fondo è stato incrementato per Euro 2.000 mila per l’accantonamento della quota di competenza dell’esercizio ed utilizzato per Euro 5.621 mila. 204 PATRIMONIO NETTO 22. Patrimonio netto ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 244.068 247.047 (2.979) Il patrimonio netto al 31 dicembre 2010 è costituito dalle voci di seguito commentate. Si rinvia all’Allegato “E” in calce alle presenti Note Esplicative per l’analisi della distribuibilità del patrimonio netto. Capitale sociale ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 35.971 35.971 0 Il capitale sociale, pari ad Euro 35.971.000 è composto da 55.340.000 azioni del valore nominale unitario di 0,65 Euro, ed è interamente versato. Riserva da sovrapprezzo azioni ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 130.351 130.351 0 Deriva dal sovrapprezzo riconosciuto e pagato a seguito dell’offerta pubblica di sottoscrizione del 2005, al netto dei costi sostenuti per il processo di quotazione in Borsa. Riserva Legale Riserva Azioni Proprie in Portafoglio ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 7.194 7.194 - ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € (17.552) (12.851) (4.701) La Società detiene n° 2.546.922 azioni proprie per un controvalore in bilancio pari a Euro 17,552 milioni acquistate con le modalità indicate in apposita delibera assembleare. Nel corso dell’esercizio 2010 SAVE S.p.A. ha provveduto ad acquistare 697.079 azioni proprie, del valore nominale di Euro 453 mila, pari al 1,260% del capitale, per un controvalore complessivo pari ad Euro 4,7 milioni. Ad ulteriore commento della variazione si veda quanto specificato nell’apposito paragrafo della Relazione degli Amministratori. 205 Altre riserve e utili a nuovo ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 69.997 65.034 4.963 Le altre riserve sono costituite principalmente da : 31/12/2010 15 6.049 7.980 30.671 8.086 17.196 69.997 Riserva di Rivalutazione Legge 431/91 Riserva di Rivalutazione Legge 342/00 Riserva Utili disponibili Riserva Straordinaria Altre Riserve Utili a nuovo Totale Altre Riserve 31/12/2009(*) 15 6.049 7.980 30.671 8.070 12.249 65.034 31/12/2009 15 6.049 7.980 30.671 (1.423) 12.249 55.541 Variaz. 0 0 0 0 16 4.947 4.963 (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione L’incremento tra le altre riserve degli utili a nuovo, è avvenuto a seguito della destinazione di parte della quota di utile 2009. Utile dell’esercizio ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 18.107 21.348 3.241 Si presenta di seguito la riconciliazione tra il numero di azioni in circolazione all’inizio e alla fine dell’esercizio, così come richiesto dallo IAS 1, par. 76: Azioni componenti capitale sociale Situazione all’1/1/2010 Azioni acquistate nel periodo Situazione al 31/12/2010 206 Azioni proprie detenute Azioni in circolazione Valore nominale unitario Valore nominale complessivo azioni in circolazione (A) (B) (C) = (A - B) D E = C*D 55.340.000 1.849.843 697.079 2.546.922 53.490.157 (697.079) 52.793.078 0,65 0,65 0,65 34.768.602 (453.101) 34.315.501 55.340.000 ANALISI DELLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO (se non diversamente specificato, gli importi devono intendersi espressi in migliaia di Euro) Sono di seguito commentate le principali voci del conto economico 2010, comparate con quelle relative all’esercizio 2009. Ricavi operativi e altri proventi 23. Ricavi operativi e altri proventi ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. 94.009 92.630 1.379 € € La scomposizione dei ricavi operativi e degli altri proventi è riportata nella seguente tabella: Euro / 1000 Aeronautici Deposito Movimentazione Merci Handling Ricavi Aeronautici 12/2010 Inc. % 12/2009 Inc. % Delta Delta % 56.299 59,9% 55.482 59,9% 817 1,5% 3.327 3,5% 3.106 3,4% 221 7,1% 590 0,6% 616 0,7% (26) -4,2% 60.216 64,1% 59.204 63,9% 1.012 1,7% Biglietteria Commerciale Marketing Pubblicità Ricavi Non Aeronautici 265 23.944 1.237 25.446 0,3% 25,5% 1,3% 27,1% 459 23.136 1.576 25.171 0,5% 25,0% 1,7% 27,2% (194) 808 (339) 275 -42,3% 3,5% -21,5% 1,1% Altri ricavi 8.347 8,9% 8.255 8,9% 92 1,1% Totale 94.009 100,0% 92.630 100,0% 1.379 1,5% L’esercizio 2010 è stato caratterizzato da un traffico aereo che ha portato nello scalo di Venezia 6,869 milioni di passeggeri con un incremento del 2,3% rispetto all’esercizio precedente. Si evidenzia un valore dei ricavi pari ad Euro 94 milioni con un incremento dell’1,5% rispetto all’esercizio precedente, dovuto principalmente a maggiori ricavi aeronautici e a maggiori ricavi da sub-concessioni (Commerciale Marketing) grazie all’ampliamento degli spazi commerciali, ed ad un incremento di altri ricavi non aeronautici, di cui è fornito un dettaglio al seguente paragrafo “Altri Proventi”. Ricavi operativi ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 85.662 84.375 1.287 L’andamento dei ricavi operativi si incrementa, nonostante la diminuzione del traffico nello scalo di Venezia. Altri proventi ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. 207 € € 8.347 8.255 92 Euro / 1000 Altri Ricavi Non Aeronautici Recupero Costi Prestazioni Professionali Proventi Diversi Rec. Costi personale distaccato Plusvalenze alienazioni cespiti Sopravvenienze attive Totale 12/2010 Inc. % 4.694 2.600 423 72 7 551 8.347 56,2% 31,2% 5,1% 0,9% 0,1% 6,6% 100,0% 12/2009 Inc. % Variazioni Var. % 4.414 2.448 707 93 119 474 8.255 53,5% 29,7% 8,6% 1,1% 1,4% 5,7% 100,0% 280 152 (284) (21) (112) 77 92 6,3% 6,2% -40,2% -22,6% -94,1% 16,2% 1,1% La voce include principalmente ricavi per riaddebito costi condominiali ai clienti sub-concessionari, riaddebito costi operativi (Arco & Cute) ai vettori, e addebiti di servizi manageriali per contratti stipulati con le società del Gruppo. I ricavi e gli altri proventi sono sostanzialmente riconducibili all’area geografica rappresentata dal territorio nazionale. Costi della produzione ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 66.701 63.434 3.267 € € 976 1.082 (106) € € 30.725 28.524 2.201 e trovano dettaglio nelle seguenti voci: 24. Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. I costi sono in linea con quelli dell’esercizio precedente. 25. Servizi ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. Sono costituiti da: Servizi industriali Servizi commerciali Servizi generali Totale servizi Di seguito l'analisi delle principali voci. 208 31/12/2010 22.135 3.336 5.254 30.725 31/12/2009 21.255 2.114 5.155 28.524 Variaz. 880 1.222 99 2.201 Servizi industriali Manutenzioni contrattuali Manutenzioni ordinarie Utenze varie Pulizie Security aeroportuale Altri servizi industriali Prestazioni professionali Mensa Trasmissione dati Altri costi Totale 31/12/2010 3.411 1.298 4.535 1.957 6.486 2.508 696 431 417 396 22.135 31/12/2009 3.118 1.553 4.434 1.976 6.307 2.110 627 433 403 294 21.255 Variaz. 293 (255) 101 (19) 179 398 69 (2) 14 102 880 Si evidenzia un incremento nei costi per servizi industriali, attribuibile principalmente al miglioramento del servizio di handling nell’ambito dell’aviazione generale ed alle maggiori spese per il servizio di security areoportuale. Servizi commerciali Sviluppo traffico aeroportuale Pubblicità e manifestazioni Totale 31/12/2010 2.778 558 3.336 31/12/2009 1.881 233 2.114 Variaz. 897 325 1.222 L’aumento dei costi per servizi commerciali è sostanzialmente dovuto a maggiori costi per la promozione del traffico legati allo sviluppo di nuove rotte, soprattutto nel mercato domestico. Servizi generali Assicurazioni Prestazioni professionali Compensi e rimborsi ad amministratori Compensi e rimborsi a sindaci Aggiornamento software Costi per sviluppo Servizi vari Totale 31/12/2010 1.752 1.428 1.049 219 439 0 367 5.254 31/12/2009 1.651 1.438 936 380 422 13 315 5.155 Variaz. 101 (10) 113 (161) 17 (13) 52 99 Di seguito l’analisi degli emolumenti per competenza di amministratori e sindaci (esclusi contributi e rimborsi spese) della Capogruppo per le cariche da essi ricoperte per la Società e nelle altre società del gruppo (i valori sono espressi in Euro). 209 periodo carica scadenza scadenza emolumenti note altri compensi della carica carica save s.p.a. compensi tot. gruppo carica amministratore Presidente C.d.A. Amministratore Delegato Amministratore Delegato Consigliere Marchi Enrico da a 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 Scarpa Monica 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 Simioni Paolo 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 Ambrogi Vittorio 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 Consigliere De Giovanni Daniele 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 Consigliere De Piccoli Cesare 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. Consigliere Lazzarotto Dino 01-01-10 31-12-10 Consigliere Mencattini Andrea Consigliere 45.500 595.500 * 224.210 224.210 * 387.681 387.681 17.500 3.247 20.747 18.000 22.000 40.000 31-12-11 18.000 8.000 26.000 Appr. bil. 31-12-11 18.000 - 18.000 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 17.500 - 17.500 Ortica Marco 07-07-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 8.815 - 8.815 Consigliere Riello Andrea 01-01-10 19-03-10 Appr. bil. 31-12-11 4.205 - 4.205 Consigliere Sartori Amalia 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 17.500 5.000 22.500 Consigliere Sbroggiò Mauro 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 18.000 - 18.000 Consigliere Trevisanato Sandro 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 18.000 1.753 19.753 Consigliere Zoppas Gianfranco 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 Totale Compensi 550.000 17.000 5.000 22.000 722.521 702.391 1.424.912 * L’importo è percepito a titolo di dirigente apicale di SAVE S.p.A. periodo carica altri compensi scadenza della carica emolumenti save s.p.a. compensi tot. gruppo carica sindaco Presidente Boldrin Arcangelo 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 46.368 46.368 Sindaco 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 11.620 11.620 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 25.000 25.000 Sindaco Pastena Valter Pastena Valter (compenso revers. MEF) Salini Silvio 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 35.690 35.690 Sindaco Serafini Nicola 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 41.651 41.651 Sindaco Venuti Paolo 01-01-10 31-12-10 Appr. bil. 31-12-11 da Sindaco a Totale Compensi 38.348 24.132 62.480 198.677 24.132 222.809 Ai sensi della comunicazione CONSOB n° 15520 si evidenzia che non risultano altri dirigenti apicali con responsabilità strategiche oltre ai due amministratori delegati indicati nella tabella soprastante. 26. Costi per godimento di beni di terzi ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 2.995 3.553 (558) Sono costituiti da: Canone concessione aeroportuale Locazioni e altro Tot. Costi Godimento beni terzi 210 31/12/2010 2.793 202 2.995 31/12/2009 3.255 298 3.553 Variaz. (462) (96) (558) I canoni per concessioni aeroportuale sono così costituiti : Canone concessione aeroportuale Canone aggiuntivo Legge 296/06 art.1 comma 258 Canone aggiuntivo Legge 296/06 art. 1 comma 1328 (Servizio antincendi) Canone sicurezza Tot. Costi Godimento beni terzi 31/12/2010 1.045 0 31/12/2009 999 493 Variaz. 46 (493) 1.511 1.526 (15) 237 2.793 237 3.255 0 (462) Il calcolo dei principali canoni è effettuato con riferimento alle WLU (Work Load Unit) corrispondenti, per il trasporto passeggeri, ad una unità e per il trasporto merci, a 100 kg di merce. Per completezza di informazione si segnala che il canone aggiuntivo previsto dalla Legge 296/06 art.1 comma 258 non è più applicabile a partire dall’esercizio 2010. 27. Costi per il Personale ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. 20.980 20.078 902 € € La voce comprende l’intera spesa per il personale dipendente, ivi compresi i passaggi di categoria, il costo delle ferie maturate e non godute e gli accantonamenti di legge e derivanti dall’applicazione di contratti collettivi. L’incremento del costo è dovuto principalmente al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, definito nel corso del 2010 e ad alcuni inserimenti di Staff avvenuti nel corso dell’anno precedente. Le variazioni dell’organico intervenute nel corso dell’esercizio sono evidenziate nella tabella che segue: organico Dirigenti Quadri Impiegati Operai Apprendisti TOTALE TOTALE ORGANICO EQUIVALENTE FULL TIME 28. Ammortamenti e svalutazioni ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. 211 31-12-10 full part time time 15 34 157 140 1 347 367 19 1 20 360,76 31-12-09 full part time time 13 33 159 141 1 347 367 variazione full part time time 2 1 (2) (1) 20 (1) 1 20 0 360,71 0,05 € € 7.043 6.928 115 Sono così suddivisi: Ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni immateriali Ammortamenti immob.materiali Svalutazione immob. Immateriali Totale ammortamenti e svalutazioni 31/12/2010 31/12/2009(*) 31/12/2009 Variaz. 4.776 4.672 754 104 2.227 40 7.043 2.216 40 6.928 8.225 40 9.019 11 0 115 (*) Dati riesposti in seguito all’ adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione 29. Svalutazioni dell’attivo a breve ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 700 0 700 La voce “Svalutazioni dell’attivo a breve” è determinata dagli accantonamenti ai fondi svalutazione crediti; nella determinazione dell’accantonamento è stata fatta anche una ulteriore valutazione circa la capienza del fondo rispetto al totale dei crediti scaduti. Gli accantonamenti fronteggiano situazioni di rischio legate a specifiche posizioni in essere, per le quali si prevede possano insorgere difficoltà nell’incasso del credito relativo. 30. Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 31. Accantonamenti per rischi ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € (55) 159 (214) ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 116 241 (125) Gli accantonamenti dell’esercizio sono stati prudenzialmente effettuati per coprire perdite di esistenza certa o probabile delle quali tuttavia alla chiusura del bilancio sono indeterminati o l’ammontare o la data di sopravvenienza. Si riferiscono a potenziali passività derivanti da cause legali e dal rischio di contenziosi, anche per importi di ammontare incerto o in fase di definizione. 32. Accantonamento fondo rinnovamento devolvibili beni in concessione ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 2.000 1.988 12 Rappresenta l'accantonamento dell’esercizio al Fondo rinnovamento beni in concessione devolvibili, definito annualmente a seguito di apposita perizia eseguita perito indipendente. 212 33. Altri oneri ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 1.221 881 340 Gli altri oneri sono così composti: Contributi alle associazioni di categoria Imposte e Tasse Erogazioni liberali Minusvalenze e sopravvenienze Altri oneri Totale altri oneri 213 31/12/2010 164 300 7 286 464 1.221 31/12/2009 157 314 33 16 361 881 Variaz. 7 (14) (26) 270 103 340 Proventi e oneri finanziari 34. Proventi e oneri finanziari ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. € € 347 1.428 (1.081) I “Proventi e oneri finanziari” trovano dettaglio nelle seguenti voci: Proventi da partecipazioni in società controllate Proventi da partecipazioni in società collegate Variazione di fair value di strumenti di copertura rilevata a Conto Economico Interessi Attivi Interessi Attivi v/società controllate e per cash pooling Totale Proventi finanziari e rivalutazioni di attività finanziarie e Utili da società collegate Interessi Passivi Interessi Passivi per cash pooling Interessi Passivi su finanziamenti Variazione di fair value di strumenti di copertura rilevata a Conto Economico Utile e perdite su cambi Svalutazione partecipazioni società controllate e collegate Totale Interessi, altri oneri finanziari e svalutazione di attività finanziarie Totale Proventi e Oneri finanziari 31/12/2010 0 208 31/12/2009 1.508 108 Variaz. (1.508) 100 314 41 273 131 1.031 291 1.335 (160) (304) 1.684 3.242 (1.558) (36) (60) (902) (84) (15) (1.415) 48 (45) 513 0 (37) 37 (1) (339) (1) (262) 0 (77) (1.338) (1.814) 476 347 1.428 (1.081) Le variazioni sono determinate dai seguenti principali fattori: • la diminuzione di interessi attivi su conti correnti bancari e per cash pooling dovuta sia alle inferiori giacenze di liquidità mediamente disponibili nel 2010, rispetto a quelle detenute in media nel 2009 , che alla riduzione dei tassi di interesse ; • la diminuzione degli interessi passivi su finanziamenti, dovuta alla riduzione dei tassi di mercato ed al rimborso della quota capitale avvenuta nell’esercizio per Euro 10,9 milioni; • l’aumento dei proventi finanziari per variazioni di fair value di contratti derivati; • la variazione della voce “Svalutazione partecipazioni società controllate e collegate”, per la cui analisi si rinvia alla nota 9 “Partecipazioni”. • il decremento dei proventi da partecipazioni in società controllate a fronte della mancata erogazione del dividendo della controllata Marco Polo Park S.r.l. 214 Imposte sul reddito 35. Imposte sul reddito ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. 9.548 9.276 272 € € Le imposte sul reddito d’esercizio sono così costituite: Imposte correnti Imposte anticipate e differite Totale imposte sul reddito d’esercizio 31/12/2010 9.379 169 9.548 31/12/2009(*) 7.798 1.477 9.276 31/12/2009 7.798 1.194 8.992 Variaz. 1.581 (1.309) 272 (*) Dati riesposti in seguito all’adozione dell’ IFRIC 12 Accordi per i servizi in Concessione Nei prospetti successivi si evidenzia l’impatto economico dell’imposizione differita e del tax rate nei due esercizi a confronto : riconciliazione tax rate (importi in migliaia di euro) esercizio 2010 Risultato ante imposte Imposte teoriche Imposte effettive Differenza che viene spiegata da: 1) perdite fiscali considerate recuperabili nell’esercizio per effetto CNM 2) interessi passivi deducibili per utilizzo ROL 3) differenze permanenti: i) IRAP e altre imposte locali ii) imposte esercizi precedenti iii) effetto della riforma fiscale sulla tassazione dividendi iv) altri costi non deducibili / proventi non tassati vi) imposte anticipate su oneri futuri deducibili IRAP Totale differenza % esercizio 2009* % esercizio 2009 % 27.655 7.605 9.548 1.943 30.624 8.173 9.276 1.103 27,50% 30,25% 2,75% 29.719 8.173 8.992 819 27,50% 34,53% 7,03% 27,50% 30,25% 2,75% (23) -0,08% (73) -0,26% (360) -1,21% (360) -1,21% 1.969 82 7,12% 0,30% 1.920 (399) 6,46% -1,34% 1.920 (399) 6,46% -1,34% (54) -0,20% (422) -1,42% (422) -1,42% 122 0,44% 397 0,38% 113 0,38% (81) -0,29% (33) -0,11% (33) -0,11% 1.943 7,03% 1.103 2,75% 819 2,75% Lo scostamento tra l’aliquota fiscale teorica e l’aliquota fiscale effettiva è sostanzialmente dovuto all’incidenza dell’IRAP. Utile dell’esercizio ammontano a 31.12.2010 31.12.2009 var. 215 € € 18.107 21.349 (3.242) La strategia per la gestione dei rischi finanziari è conforme agli obiettivi aziendali e mira alla minimizzazione del rischio di tasso e relativa ottimizzazione del costo del debito, del rischio di credito, e del rischio di liquidità. La gestione di tali rischi è effettuata nel rispetto dei principi di prudenza e in coerenza con le “best practices” di mercato, e tutte le operazioni di gestione dei rischi sono condotte a livello centrale. 36. Tipologia e gestione dei rischi finanziari Gli obiettivi che la Società si è prefissata mirano a: • coprire dal rischio di variazione dei tassi di interesse le passività finanziarie; • rispettare, nella copertura del rischio, i criteri generali di equilibrio tra impieghi ed utilizzi (quota a tasso variabile e a tasso fisso, quota a breve termine e a medio/ lungo termine); • consentire, per le operazioni di copertura, l’utilizzo di solo strumenti negoziati sui mercati regolamentati. Rischio tasso La Società detiene strumenti derivati allo scopo di coprire la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi d’interesse relativamente a specifiche passività di bilancio (cd. cash flow hedge) per circa il 41,1% del loro valore complessivo. Le coperture sono relative all’erogazione del seguente finanziamento a medio-lungo termine: • finanziamento per un valore originario pari a Euro 77 milioni, erogato nel 2002 da Banca OPI, ed il cui valore residuo al 31 dicembre 2010 ammonta a Euro 14,4 milioni, con scadenza nel 2012. Il finanziamento è stato oggetto nel 2003 di due operazioni di interest rate swap (“IRS”) per la copertura dal rischio tassi per un importo totale di Euro 23,1 milioni (riproporzionati sul valore nozionale esistente a ciascuna data di rimborso) a un tasso fisso; nel luglio 2004 sono stati coperti ulteriori Euro 25 milioni con un’ulteriore operazione IRS ad un tasso fisso. Il valore residuo degli strumenti di copertura alla data del 31 dicembre 2010 è pari a Euro 9 milioni. Il finanziamento risulta quindi avere il costo per interessi bloccato per circa il 62% dell’importo totale. Viene riportata nel seguito una tabella riepilogativa dei principali strumenti derivati della Società in essere al 31 dicembre 2010: 216 Fair Value (Mark to Market) al 31/12/2010 Variazione tassi di interesse Variazione tassi di interesse Fair Value (Mark to Market) al 31/12/2009 Save S.p.A. Save S.p.A. Importo residuo al 31/12/2010 IRS IRS Totale Cassa di risparmio di Venezia (gruppo S. Paolo) Unicredit Unicredit Importo residuo al 31/12/2009 Variazione tassi di interesse Importo nazionale contrattuale Save S.p.A. Scadenza IRS Data stipula contratto Banca controparte Natura rischio coperto Società del gruppo Tipologia strumento Informativa su contabilizzazione operazioni di copertura (IFRS 7.22) (Importi in Euro migliaia; i valori di segno positivo sono da intendersi a credito della società, quelli di segno negativo a debito della società) 09/07/2004 15/06/2012 25.000 7.812 4.687 -225 -106 12/08/2003 02/09/2003 16/06/2012 16/06/2012 11.550 3.609 11.550 3.609 48.100 15.030 2.166 2.166 9.019 -167 -183 -575 -74 -81 -261 Analisi di sensitività sui flussi di cassa Analisi di sensitività sul fair value degli strumenti derivati Rischio credito Rischio liquidità Analisi per scadenza flussi finanziari strumenti derivati e finanziamenti a medio - lungo termine in essere La società ha predisposto una analisi dei flussi di cassa futuri relativamente ai finanziamenti in essere ed agli strumenti finanziari di copertura ad essi correlati. Tale analisi parte dalla situazione di mercato in essere al 31 dicembre 2010 ed ipotizza degli aumenti/diminuzioni dei tassi di interesse dello 0,25% e dello 0,50%. L’effetto di tali variazioni sul flusso degli interessi futuri è pari a +/- 0,1 milioni di Euro per una variazione dei tassi dello 0,25%, mentre è pari a +/- 0,2 milioni di Euro per una variazione dei tassi dello 0,50%. La società ha predisposto una analisi della variazione dei valori di fair value degli strumenti finanziari di copertura in essere al 31 dicembre 2010. Tale analisi parte dalla situazione di mercato in essere al 31 dicembre 2010 ed ipotizza un aumento/ diminuzione dei tassi di interesse attesi dello 0,25% e dello 0,50%. L’effetto di tali variazioni sul fair value degli strumenti derivati in essere è di circa +/- 0,02 milioni di Euro sia per una variazione dei tassi dello 0,25%, mentre è pari a +/- 0,05 milioni di Euro per una variazione dei tassi dello 0,50%. Rappresenta il rischio che una delle parti che sottoscrive un contratto il quale preveda un regolamento monetario differito nel tempo non adempia a una obbligazione di pagamento, provocando così all’altra parte una perdita finanziaria. Tale rischio può discendere sia da fattori di natura più strettamente tecnico-commerciale o amministrativo-legale (contestazioni sulla natura/quantità della fornitura, sulla interpretazione di clausole contrattuali, sulle fatture a supporto, ecc.) sia da fattori di natura tipicamente finanziaria, ovvero in sintesi il cosiddetto credit standing della controparte. Per la Società l’esposizione al rischio credito è principalmente legata all’attività commerciale di vendita di servizi d’aviazione e attività immobiliare. Al fine di controllare tale rischio, la Società ha implementato procedure e azioni per la valutazione della clientela, in base alle quali valutare il livello di attenzione. Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie della Società, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, presenta un rischio massimo pari al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte. Prudente è la politica di gestione del rischio di liquidità, ovvero la strategia messa a punto per evitare che esborsi di cassa possano rappresentare una criticità per la Società. L’obiettivo minimo è di dotare in ogni momento la società degli affidamenti necessari a rimborsare l’indebitamento in scadenza nei successivi dodici mesi. Gli affidamenti per cassa non utilizzati del sistema bancario sono pari a Euro 76 milioni. Il fabbisogno finanziario della Società è assicurato dalla provvista di lungo termine, raccolta per lo più attraverso finanziamenti a medio-lungo termine, anche legati a singole operazioni di acquisizione. Le quote di finanziamenti con scadenza superiore all’anno sono pari a Euro 11,1 milioni rispetto a una posizione finanziaria netta positiva di Euro 17 milioni, compresi crediti e debiti finanziari verso società del Gruppo. Per un dettaglio dei finanziamenti a medio-lungo termine in essere al 31 dicembre 2010 si rimanda al paragrafo dedicato ai “Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente”. Nella tabella successiva abbiamo riepilogato i flussi finanziari non attualizzati, suddivisi per scadenza temporale, degli strumenti di copertura tassi in essere, che presentano una valutazione mark to market negativa alla data del 31 dicembre 2010. Sulla base delle medesime scadenze sono riepilogati in tabella anche i flussi finanziari dei finanziamenti a medio lungo termine in essere alla data di bilancio, comprensivi di quota capitale e quota interessi. 217 Suddivisione per scadenza flussi finanziari previsti degli strumenti derivati e finanziamenti al 31 dicembre 2010 (Importi in Euro migliaia) Flussi finanziari previsti 2010 2009 Strumenti Derivati con MTM (268) (582) al 31 dicembre negativo Finanziamenti a m/l termine (22.659) (91.332) Totale (22.927) (91.914) Livelli gerarchici di valutazione del fair value di cui entro 1 anno di cui da 1 a 5 anni di cui oltre 5 anni 2010 2009 2010 2009 2010 2009 (224) (412) (44) (170) - - (11.224) (11.337) (10.167) (20.006) (1.268) (2.553) (11.448) (11.749) (10.211) (20.176) (1.268) (2.553) Per un elenco degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2010 e valutati al fair value si rimanda alla tabella di cui al soprastante paragrafo “Rischio tasso”. In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli: • Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione; • Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato; • Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili. Si evidenzia come tutte le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2010, sono inquadrabili nel livello gerarchico numero 2 di valutazione del fair value. Inoltre, nel corso dell’esercizio 2010 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 o al Livello 3 e viceversa. Come già evidenziato in precedenza, la Società detiene strumenti finanziari derivati al solo scopo di coprire la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse del valore dei singoli finanziamenti a cui fanno riferimento (c.d. cash flow hedge). La valutazione del fair value dei derivati inseriti in bilancio è stata effettuata attraverso l’utilizzo di modelli di valutazione autonomi e sulla base dei seguenti dati di mercato rilevati al 31 dicembre 2010: • tassi di interesse a breve termine e tassi swap riferiti all’Euro; • quotazioni dei contratti futures sull’Euribor a tre mesi; • fixing del tasso Euribor per il calcolo delle cedole in corso. Nella seguente tabella è riportata la situazione riepilogativa delle garanzie prestate dalla Società alla data del 31 dicembre 2010. garanzie rilasciate Valori in Euro migliaia Fideiussioni: - a garanzia di contratti di locazione - per conto di società del gruppo Save - a garanzia crediti/debiti di natura erariale Mandati a far credito/leasing/mutui per società del Gruppo Save Totale garanzie rilasciate importo 2.509 0 2.175 334 55.211 57.720 Al 31 dicembre 2010, le garanzie rilasciate da SAVE S.p.A. ammontano a circa Euro 57,7 milioni e si riferiscono principalmente a: • fideiussioni rilasciate per conto delle società del Gruppo per Euro 2,2 milioni; 218 • fideiussioni a garanzia di contributi pubblici e di crediti o debiti di natura erariale per Euro 0,3 milioni; • altre garanzie prestate per conto di società del Gruppo per Euro 55 milioni. Informativa di settore La società non identifica settori né aree geografiche per la tipicità delle attività. Informativa in merito ai clienti principali Dalle analisi compiute è emerso che non sussistono casi in cui i ricavi provenienti da operazioni con un singolo cliente esterno siano pari o superiori al 10% dei ricavi complessivi di SAVE S.p.A.. Utile per azione Si forniscono le informazioni sui dati utilizzati per il calcolo dell’utile per azione e diluito. L’utile per azione è calcolato dividendo l’utile netto dell’esercizio attribuibile agli azionisti della Società per il numero delle azioni. Si rileva che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili, che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L’utile diluito per azione coincide con l’utile per azione, non esistendo potenziali azioni ordinarie o altri strumenti, quali opzioni, warrant e loro equivalenti, in grado di avere, se convertiti, un effetto diluitivo sui risultati per azione. Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini del calcolo dell’utile per azione base, determinati secondo la metodologia prevista dal principio contabile IAS 33. Risultato di esercizio Numero medio ponderato di azioni in circolazione - di base - diluito Utile per azione Utile per azione diluito 12 2010 18.107 12 2009* 21.349 12 2009 20.727 53.055.630 53.055.630 53.898.456 53.898.456 53.898.456 53.898.456 0,34 0,34 0,40 0,40 0,38 0,38 (*) Dati riesposti in seguito all'adozione dell'IFRIC 12 Accordi per servizi in Concessione La media ponderata di azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio è stata determinata rettificando il numero delle azioni ordinarie in circolazione all’inizio dell’esercizio con il numero delle azioni ordinarie acquisite, considerando il fattore di ponderazione temporale. 219 Rapporti con parti correlate Le transazioni con società appartenenti al Gruppo SAVE sono state effettuate nel rispetto dei valori di mercato mediamente praticati per servizi simili e di pari livello qualitativo. Circa i rapporti intrattenuti nel corso dell’esercizio, si rimanda alle note riportate nell’ambito dei commenti alle voci di Stato Patrimoniale e di Conto Economico contenuti nelle Note esplicative e si veda l’Allegato D per i rapporti di debito/ credito e costo/ricavo. Con le società Finanziaria Internazionale Holding S.p.A. e Finint & Wolfson Associati S.r.l. (parti correlate in quanto riferibili al Socio di riferimento) la Società ha avuto nel corso dell’esercizio rapporti principalmente relativi a servizi di assistenza e consulenza tesi alla valorizzazione ed all’analisi finanziaria del Gruppo. I debiti relativi alle prestazioni effettuate e non ancora pagate, ammontano ad Euro 358 mila. Le componenti economiche, iscritte tra i costi per servizi, ammontano ad Euro 435 mila. 220 Prospetti supplementari Allegato A Prospetto di movimentazione delle immobilizzazioni immateriali e dei relativi ammortamenti (Importi in Euro / 1000) Allegato B Prospetto di movimentazione delle immobilizzazioni materiali e dei relativi ammortamenti (Importi in Euro / 1000) Allegato B1 Prospetto di movimentazione delle immobilizzazioni in corso (Importi in Euro / 1000) V Valore al 01/01/10 Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali Immobilizzazioni in corso ed acconti Subtotale diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali Concessioni Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita Immobilizzazioni in corso ed acconti Subtotale altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita Avviamento e altre immobilizzazioni imm.li a vita utile indefinita Totale immobilizzazioni immateriali Acquisizioni 166.917 5.753 172.670 2 9.009 163 9.172 4.222 1.332 5.554 181.844 6.328 Con (3 (3 400 374 774 (3 Variazioni d Valore al 01/01/10 Terreni e Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Fondo svalutazione immobilizzazioni Immobilizzazioni in corso ed acconti Totale immobilizzazioni materiali Acquisizioni Decr 899 27.140 3.089 12.481 182 139 1.007 ( 565 44.174 119 1.447 ( ( COS Imm.ni in corso Beni Immateriali Imm.ni in corso per diritti di utilizzo concessione aeroportuale: Altre opere in progettazione Nuova Aerostazione Pax/ Mc Arthur Impianto mobilità interna Sistema smaltimento acque meteoriche Master plan + Nodo Intermodale TEN T Acque 1^ Pioggia Bretella R5 Presidio VVFF e GDF Edificio BHS Sicurezza pista lato laguna Messa in sicurezza Argine Laguna Statale Triestina Ristrutturazione Av. Generale Ampliamento uffici ICT Park Ca' da Mosto 01-01-10 increm. 163 374 323 301 1.161 70 2.659 167 80 595 40 282 3.118 19 38 18 198 57 429 82 12 374 50 77 53 Totale Imm.ni in corso per diritti di utilizzo concessione aeroportuale 8.871 1.332 Imm.ni in corso Beni G.Proprietà Totale imm.ni in corso 565 9.599 119 1.825 222 ri Variazioni dell’esercizio zioni 22 2 54 Ammortamenti tecnici accumulati Contributi Decrementi Riclassifiche Altri movimenti Valore al 31/12/10 Valore al 01/01/10 Incrementi del periodo Utilizzi (123) (40) (163) 179 (211) (32) 4.070 40.100 (219) 163 (163) 171.195 6.460 177.655 2 9.353 374 9.727 40.100 (374) (374) 0 4 4 (219) 28 (374) (382) (32) 187.384 Valore al 31/12/10 Immobilizzazioni immateriali nette (26) 44.143 4.070 (26) 44.143 7.900 706 (146) 8.461 7.900 706 (146) 8.461 127.052 6.460 133.512 2 892 374 1.266 48.000 4.776 (172) 52.604 134.780 Variazioni dell’esercizio ni em. Ammortamenti tecnici accumulati Riclassifiche Altri movimenti Valore al 31/12/10 Valore al 01/01/10 Incrementi del periodo (40) 597 899 27.307 3.228 14.045 22.804 2.668 10.234 1.374 126 727 (55) (565) 32 119 45.598 35.706 2.227 Decrementi (15) COSTO STORICO riclassifiche Riclassifiche Altri movimenti Valore al 31/12/10 Immobilizzazioni immateriali nette (18) 24.164 2.794 10.943 899 3.143 434 3.102 (32) 37.901 119 7.697 Utilizzi Riclassifiche Altri movimenti (14) CONTRIBUTI decrem. 31-12-10 01-01-10 increm. Immob. In corso 31-12-10 nette 4 (163) 374 374 8 (36) 485 301 1.161 127 3.088 167 80 677 485 301 1.161 127 3.088 167 80 677 157 3.492 69 77 18 53 157 7 9 2 2 4 0 7 (40) (137) (38) 3 3.118 374 3.492 69 77 18 53 32 (211) (40) 9.952 3.118 374 3.492 6.460 9 25 (565) (939) (40) 119 10.445 3.118 374 3.492 119 6.953 223 Allegato C Elenco delle società direttamente controllate e collegate (valori in Euro) al 31 dicembre 2010 Denominazione Sede Legale p Società controllate Marco polo park S.r.l. Tessera - Ve Viale G. Galilei 30/1 Airest S.r.l. Tessera - Ve Viale G. Galilei 30/1 Triveneto sicurezza S.r.l. (***) Tessera - Ve Viale G. Galilei 30/1 Save engineering s.p.A. Tessera - Ve Viale G. Galilei 30/1 Aeroporto civile di padova s.p.A. Padova Via Sorio 89 N-aitec S.r.l. Tessera - Ve Viale G. Galilei 30/1 Archimede 1 S.p.A. (****) Tessera - Ve Viale G. Galilei 30/1 Aertre s.p.A. Treviso Via Noalese 63 Archimede 3 S.p.A Venezia Viale G. Galilei 30/1 1 Agricola ca'bolzan a r.l. Venezia Viale G. Galilei 30/1 1 Idea 2 S.r.l. Venezia Viale G. Galilei 30/1 1 Save international holding S.A. (*****) Bruxelles (BE) 65 Avenue Louise Boite, 11 Nicelli S.p.A. Venezia Lido Aeroporto G. Nicelli G.A.P. S.p.A. Pantelleria Via Venezia, 32 Venezia terminal passeggeri S.p.A. Venezia Marittima Fabbricato 248 3A S.r.l. Tessera - Ve Viale G. Galilei 30/1 1 1 Totale società controllate Società collegate Totale Società collegate (*): ultimo bilancio di esercizio approvato da Assemblea Soci (**): ultimo bilancio di esercizio approvato dal Consiglio di Amministrazione o amministratore (***) Save S.p.a. detiene il 65% di Triveneto Sicurezza S.r.l. (già Save Security S.r.l) .; Aertre S.p.a. detiene il rimanente 35%. La percentuale netta di partecipazione di Save S.p.A. in Triveneto Sicurezza è pari al 93% Allegato C1 Elenco delle società indirettamente controllate e collegate (valori in Euro) al 31 dicembre 2010 Denominazione Sede Legale (** (** p Società indirettamente controllate Archimede 1 S.p.A. CENTOSTAZIONI S.p.A. (***) Roma Via B.Eustachio, 8 Airline, Terminal & Business Catering Holding Gmbh (****) Gruppo Austriaco Airest Vienna AUSTRIA 1 VERY ITALIAN FOOD S.r.l. (****) Pomezia Via Pontina Vecchia Km. 31,800 1 RUSTICHELLI E MANGIONE S.r.l. (****) Pomezia Via Pontina Vecchia Km. 31,800 1 AIREST S.r.l. Totale società controllate (*): ultimo bilancio di esercizio approvato da Assemblea Soci (**): ultimo bilancio di esercizio approvato dal Consiglio di Amministrazione o Amministratore (***): la società Archimede 1 detiene il 40% di Centostazioni Spa; il rimanente 60% è in carico al Gruppo Ferrovie dello Stato. La percentuale netta di partecipazione di Save S.p.A. in Centostazioni è pari al 24% (****): controllata di Airest S.r.l. 224 % di possesso 11 8 Ultimo bilancio / situaz. Contabile Capitale sociale Patrimonio netto Risultato di periodo Valore a bilancio Quota corrispondente patrimonio netto Differenza B A A-B 100,00% 31/12/2010 (**) 516.460 5.004.527 2.656.775 715.792 5.004.527 4.288.735 85,80% 31/12/2010 (**) 20.000.000 48.572.782 3.144.026 14.975.000 41.675.447 26.700.447 65,00% 31/12/2010 (**) 100.000 571.890 60.161 65.000 371.729 306.729 97,00% 31/12/2010 (**) 120.000 485.342 218.445 121.200 470.782 349.582 62,86% 31/12/2010 (**) 1.016.924 606.960 (100.426) 381.554 381.554 (0) 100,00% 31/12/2010 (**) 50.000 1.415.252 372.812 90.000 1.415.252 1.325.252 60,00% 31/12/2010 (**) 25.000.000 43.653.436 1.039.981 25.568.351 26.192.062 623.711 80,00% 31/12/2010 (**) 13.119.840 15.157.011 349.191 18.193.796 12.125.609 (6.068.188) 100,00% 31/12/2010 (**) 50.000 140.212 (7.797) 72.500 140.212 67.712 100,00% 31/12/2010 (**) 98.800 2.760.742 29.550 16.474.336 2.760.742 (13.713.595) 100,00% 31/12/2010 (**) 10.000 103.290 (18.761) 103.290 103.290 0 99,00% 31/12/2010 (**) 7.450.000 7.432.078 (17.922) 8.252.959 7.357.757 (895.202) 67.532.024 125.903.522 7.726.034 85.013.779 97.998.962 12.985.182 49,23% 31/12/2010 (**) 1.987.505 2.237.507 (293.641) 366.598 1.101.525 734.927 49,87% 31/12/2009 (*) 772.500 581.299 (69.303) 289.894 289.894 (0) 22,18% 31/05/2010 (*) 3.920.020 23.871.223 3.757.235 1.966.074 5.294.637 3.328.563 34,00% 31/12/2009 (*) 10.000 9.657 0 3.400 3.283 (117) 6.690.025 26.699.686 3.394.292 2.625.966 6.689.339 4.063.373 (****) la società Archimede 1 detiene il 40% di Centostazioni Spa; il rimanente 60% è in carico al Gruppo Ferrovie dello Stato (*****) Save International Holding S.A. : Save S.p.a. detiene il 99% ; Save Engineering detiene il restante 1% - il primo esercizio ha durata 07.2009 - 12.2010 %. % di possesso Ultimo bilancio / situaz. Contabile Capitale sociale Patrimonio netto Risultato di periodo Valore a bilancio Quota corrispondente patrimonio netto Differenza B A A-B 40,00% 31/12/2010(**) 8.333.335 37.321.941 9.739.969 77.765.636 14.928.776 (62.836.860) 100,00% 31/12/2010 (**) 35.000 29.774.000 500.000 27.800.000 29.774.000 1.974.000 1,800 100,00% 31/12/2010 (**) 100.000 (205.381) (305.381) (205.381) (205.381) 1,800 100,00% 31/12/2010 (**) 50.000 (255.750) (304.000) (255.750) (255.750) 8.518.335 66.634.809 9.630.588 44.241.644 (61.323.992) tato. 225 105.565.636 Allegato D Valori patrimoniali derivanti dai rapporti commerciali sopra indicati; Valori in migliaia di Euro Allegato E Prospetto Origine, Disponibilità, Distribuibilità e utilizzazione del Patrimonio Netto ante utile 2010 Save Spa Save Spa Marco Polo Airest S. Engineering Save Int. Belgian Air. Triveneto Sicurezza N-aitec Aer-Tre Archimede 1 Archimede 3 Centostazioni Cà Bolzan Idea 2 Apt Padova VIF GAP NICELLI Airest Restaurant Middle East LLC Gruppo Austriaco Airest Teorema di Euclide Airest Far East Holding International Ltd Rustichelli e Mangione VTP Altro (inarcassa) Totali Origine Capitale Riserva di Capitale: Riserva da sovrapprezzo azioni Riserva di utili: Riserve di rivalutazione Riserva legale Riserva Azioni proprie in portafoglio Riserva per valutazione a fair value titoli Altre riserve e utili portati a nuovo Riserva per ammortamenti anticipati Totale Quota non distribuibile Residua quota distribuibile Crediti Debiti 2.713 38.716 231 7.271 338 1.288 936 259 3.334 1.889 2.399 757 23.919 3.100 226 14 2.576 1.445 423 167 48 24 27 46 102 3 78.569 7 13.718 Importi 31-12-10 (a+b) Quota indisponibile (a) 35.971 35.971 130.351 6.065 7.194 (17.552) 7.194 (17.552) 63.932 225.961 226 29 25.613 e Allegato D1 Valori economici derivanti dai rapporti commerciali sopra indicati; Valori in migliaia di Euro Save Spa Save Spa Marco Polo Airest S. Engineering Save Int. Belgian Air. Triveneto Sicurezza N-aitec Aer-Tre Archimede 1 Archimede 3 Centostazioni Cà Bolzan Idea 2 Apt Padova VIF GAP NICELLI Airest Restaurant Middle East LLC Gruppo Austriaco Airest Teorema di Euclide Airest Far East Holding International Ltd Rustichelli e Mangione VTP Altro (iva indetraibile) Capitalizzazioni Totali Costi Ricavi 40 861 960 4.457 8.345 231 6.490 500 9 495 57 763 90 272 18 50 39 14 54 160 4 2 11 (1.080) 7.838 15.004 (*) (*): di cui Euro -352 mila verso Naitech e Euro -728 verso Save Engineering. Quota disponibile (b) Quota distribuibile di b (*) 130.351 130.351 6.065 6.065 Aumento capitale Riepilogo delle utilizzazioni/movimenti dei tre esercizi precedenti Copertura Distrib.ne Perdite ai soci Altro 3.597 63.932 0 200.348 7.970 192.378 192.378 63.932 0 200.348 7.970 192.378 192.378 0 227 0 52.996 52.996 3.597 A partire dal 1 gennaio 2010, Save S.p.A. ha provveduto ad applicare, l’IFRIC 12 Appendice: applicazione dell’IFRIC 12 “Accordi per servizi in concessione” (di seguito “IFRIC 12”) che definisce i criteri di rilevazione e valutazione da adottare per gli accordi tra settore pubblico e privato relativi allo sviluppo, finanziamento, gestione e manutenzione di infrastrutture in regime di concessione. L’IFRIC 12, pubblicato dallo IASB nel novembre del 2006, è stato omologato dalla Commissione Europea con regolamento CE n. 254/2009 in data 25 marzo 2009 ed è applicabile obbligatoriamente ai bilanci redatti in conformità agli IAS/IFRS il cui esercizio ha inizio in data successiva a quella di omologazione. L’IFRIC 12 stabilisce che il concessionario non deve iscrivere l’infrastruttura oggetto di concessione tra le attività materiali in quanto non ne detiene il “controllo”, ma deve rilevare, al fair value, il diritto a far pagare gli utenti per l’utilizzo dell’infrastruttura, oppure il diritto a ricevere un corrispettivo dal concedente per i servizi di pubblica utilità erogati. In applicazione di tale modello contabile il concessionario può agire da fornitore di servizi di duplice natura: (i) di costruzione o ampliamento dell’infrastruttura (“servizi di costruzione”); (ii) di gestione e/o manutenzione della stessa (“servizi di gestione”). I riflessi in bilancio derivanti da attività svolte in regime di concessione comportano la rilevazione dei ricavi e dei costi correlati ai servizi di costruzione in base ai criteri stabiliti dallo IAS 11 per le commesse a lungo termine (la contropartita patrimoniale sarà rappresentata, alternativamente da un’attività immateriale o finanziaria), e dei ricavi e dei costi relativi ai servizi di gestione conformemente allo IAS 18. Sulla base delle caratteristiche delle concessioni di cui è parte, Save S.p.A. rileverà un’attività intangibile a fronte del diritto di concessione acquisito. In sede di prima adozione, la Società ha applicato l’interpretazione con metodo retrospettivo attraverso il calcolo degli effetti che si sarebbero avuti al primo gennaio 2009 ed attribuendo alle riserve di patrimonio netto tali effetti: • La riclassificazione patrimoniale dalle attività tangibili alle attività immateriali, del valore rilevato tra le attività materiali a fronte delle infrastrutture possedute; • La rideterminazione dell’ammontare di tale posta intangibile, attraverso l’applicazione di un ammortamento a quote costanti, ora definito esclusivamente sulla base della durata della concessione, in luogo di un ammortamento calcolato nella minore tra quest’ultima e quella della vita utile del bene oggetto dell’ammortamento, oltre ad i relativi effetti fiscali; • La rideterminazione dell’ammontare del fondo di ripristino dei beni gratuitamente devolvibili (ora fondo manutenzioni), attraverso l’inclusione in quest’ultimo degli ammontari necessari alla prima manutenzione o sostituzione di ogni bene costituente l’infrastruttura posseduta, oltre ad i relativi effetti fiscali. La Concessione aeroportuale La convenzione stipulata tra l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e la Società Save S.p.A. ha come oggetto l’affidamento della concessione per l’esercizio e per la progettazione sviluppo, realizzazione, adeguamento, gestione, manutenzione ed uso degli impianti e delle infrastrutture aeroportuali, comprensivi dei beni demaniali, dell’aeroporto Marco Polo di Venezia. La convenzione vigente è stata stipulata in data 19 luglio 2001 e prorogata successivamente con una durata dell’affidamento in concessione sino al 22 marzo 2041. 228 L’interpretazione risulta dunque applicabile sulla base del rapporto di Concessione Aeroportuale siglato con Enac. Presentazione degli impatti derivanti dalla prima applicazione dell’interpretazione In questa sezione vengono esplicitati gli effetti patrimoniali ed economici derivanti dall’applicazione dell’IFRIC 12 attraverso la presentazione di alcuni prospetti contabili di conciliazione dei valori patrimoniali ed economici ante e post applicazione dell’interpretazione. Nel dettaglio: • i prospetti di confronto dello stato patrimoniale al 1 gennaio 2009 con evidenza dell’effetto dell’applicazione dell’IFRIC 12 • i prospetti di confronto dello stato patrimoniale al 31 dicembre 2009 con evidenza dell’effetto dell’applicazione dell’IFRIC 12 • i prospetti di confronto del conto economico al 31 dicembre 2009 con evidenza dell’effetto dell’applicazione dell’IFRIC 12 I principali impatti applicativi dell’IFRIC 12 sulle voci patrimoniali ed economiche del bilancio separato della Società risultano i seguenti: Immobilizzazioni materiali: tutte le immobilizzazioni destinate ad essere devolute al concedente al termine della concessione sono state riclassificate nella posta immateriale “Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali”. Tale trattamento contabile determina: al primo gennaio 2009: : una riduzione di Euro 104.986 mila delle immobilizzazioni materiali per effetto della riclassifica sopracitata. al 31 dicembre 2009: determina una riduzione complessiva pari a Euro 105.560 migliaia. Immobilizzazioni immateriali: Sono stati iscritti alla voce “Diritto di utilizzo delle concessioni aeroportuali” i beni facenti parte dell’infrastruttura espressi al loro fair value, quali diritti concessori derivanti dai servizi di costruzione. Tali valori sono recuperati attraverso i corrispettivi per l’utilizzo delle infrastrutture (tariffe aeroportuali). Tale diritto è ammortizzato lungo il periodo di durata della concessione (fino al 2041), in diretta correlazione con i benefici economici derivanti dell’attività di utilizzo dell’infrastruttura. L’ammortamento decorre dal momento in cui i diritti in oggetto iniziano a produrre i relativi benefici economici. Tale trattamento contabile determina: al 1° gennaio 2009: un incremento pari a complessivi Euro 131.091 migliaia in relazione alla riclassifica dalla posta Immobilizzazioni materiali delle immobilizzazioni destinate ad essere devolute al concedente al termine della concessione per complessivi Euro 104.986 migliaia ed un incremento derivante dalla rideterminazione dell’ammontare di tale posta intangibile, principalmente per effetto l’applicazione di un ammortamento a quote costanti, ora definito esclusivamente dalla durata della concessione, in luogo di un ammortamento calcolato sulla base della minore tra quest’ultima e quella della vita utile del bene oggetto dell’ammortamento per un ammontare complessivo pari a Euro 26.105 migliaia che, al netto di un effetto fiscale di 8.197 Euro migliaia determina un incremento del patrimonio netto pari ad Euro 17.908 migliaia. 229 al 31 dicembre 2009: un incremento pari a complessivi Euro 132.570 in relazione alla riclassifica dalla posta Immobilizzazioni materiali delle immobilizzazioni destinate ad essere devolute al concedente al termine della concessione per complessivi Euro 105.560 migliaia ed un incremento derivante dalla rideterminazione dell’ammontare di tale posta intangibile, principalmente per effetto l’applicazione di un ammortamento a quote costanti, ora definito esclusivamente dalla durata della concessione, in luogo di un ammortamento calcolato sulla base della minore tra quest’ultima e quella della vita utile del bene oggetto per un ammontare complessivo pari a Euro 27.010 migliaia che, al netto di un effetto fiscale di 8.853 Euro migliaia determina un incremento del patrimonio netto pari ad Euro 18.157 migliaia. Fondo Manutenzioni: l’applicazione dell’interpretazione ha comportato la rideterminazione dell’ammontare del fondo di ripristino dei beni gratuitamente devolvibili (ora fondo manutenzioni), attraverso l’inclusione in quest’ultimo degli ammontari necessari alla prima manutenzione o sostituzione di ogni bene costituente l’infrastruttura posseduta così da assicurare tutti gli interventi alla data programmata, necessari ad un adeguato mantenimento delle condizioni dei beni fino al termine della concessione. Tale rideterminazione contabile determina: al primo gennaio 2009: un incremento della posta pari a complessivi Euro 12.266 migliaia che, al netto di un effetto fiscale di Euro 3.852 migliaia determina un decremento del patrimonio netto pari ad Euro 8.414 migliaia. al 31 dicembre 2009: un incremento della posta pari a complessivi Euro 12.267 migliaia che, al netto di un effetto fiscale di Euro 4.224 migliaia determina un decremento del patrimonio netto pari ad Euro 8.043 migliaia. Imposte anticipate/differite: ai sensi dello IAS 12, sono iscritti tutti gli effetti rilevati in sede di prima applicazione dell’IFRIC 12 così come descritti precedentemente. Patrimonio Netto, raccoglie il saldo degli effetti patrimoniali rilevati a fronte dell’applicazione dell’Interpretazione. Ammortamento delle immobilizzazioni Immateriali: la posta risente della riclassifica degli ammortamenti relativi alle immobilizzazioni destinate ad essere devolute al concedente al termine della concessione riclassificati dalle immobilizzazioni materiali e dei minori ammortamenti registrati a fronte del loro calcolo in funzione della durata della concessione residua. Tale trattamento contabile determina nell’esercizio 2009 effetti per complessivi Euro 2.091 migliaia, che, al netto di un effetto fiscale di Euro 656 migliaia determina un incremento del risultato di esercizio pari ad Euro 1.435 migliaia. Accantonamento ai fondi rischi ed oneri: la posta risente di quanto determinato in ordine alla necessità, determinata dall’applicazione dell’interpretazione, di costituire nel tempo un fondo atto a coprire il fabbisogno a sostenere gli interventi di primo rimpiazzo o manutenzione ciclica con la funzione di valorizzare un obbligo contrattuale dell’impresa a ripristinare un determinato livello di funzionalità dell’infrastruttura. Il fondo sarà dunque rilevato in bilancio in rapporto al formarsi di tali obbligazioni. Tale trattamento contabile determina nell’esercizio 2009 effetti per complessivi Euro 1.186 migliaia, che, al netto di un effetto fiscale di Euro 372 migliaia determina un decremento del risultato di esercizio pari ad Euro 814 migliaia. 230 Al fine di esplicitare gli effetti derivanti dall’applicazione dell’IFRIC 12, sono presentati i prospetti contabili di riconciliazione dei valori patrimoniali ed economici. PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA attività Prospetti contabili patrimoniali di conciliazione (Migliaia di Euro) Cassa e altre disponibilità liquide Crediti per imposte Altri crediti Crediti commerciali Magazzino Totale attività correnti di cui verso parti correlate Immoblizzazioni materiali Immobilizzazioni immateriali Partecipazioni Altre attività finanziarie Crediti per imposte anticipate Totale attività non correnti di cui verso parti correlate TOTALE ATTIVITA’ Passività (Migliaia di Euro) 01-01-09 01-01-09 01-01-09 Ante IFRIC 12 Rettifiche / Riclassifiche IFRIC 12 Post IFRIC 12 22.586 11.840 35.622 18.717 808 89.573 24.627 112.254 1.781 66.296 55.213 7.285 242.829 55.203 332.402 01-01-09 Ante IFRIC 12 Debiti commerciali Altri debiti Debiti tributari Debiti v/ istituti previd. e sicurezza sociale Debiti bancari Altre passività finanziarie quota corrente Totale passività correnti di cui verso parti correlate Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente Fondo imposte differite Fondo TFR e altri fondi relativi al personale Altri fondi rischi e oneri Totale passività non correnti TOTALE PASSIVITA’ Patrimonio netto (Migliaia di Euro) 20.690 19.179 1.501 1.337 10.941 538 54.186 13.308 32.813 352 3.035 8.396 44.596 98.782 01-01-09 Ante IFRIC 12 Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Riserva legale Riserva per azioni proprie in portafoglio Altre riserve e utili portati a nuovo Utile di periodo Totale patrimonio netto Totale passività e patrimonio netto 231 35.971 130.351 7.194 (8.238) 55.530 12.812 233.620 332.402 (104.986) 131.091 4.174 30.279 30.279 01-01-09 Rettifiche / Riclassifiche IFRIC 12 8.520 12.266 20.786 20.786 01-01-09 Rettifiche / Riclassifiche IFRIC 12 9.493 9.493 30.279 22.586 11.840 35.622 18.717 808 89.573 24.627 7.268 132.872 66.296 55.213 11.459 273.108 55.203 362.681 01-01-09 Post IFRIC 12 20.690 19.179 1.501 1.337 10.941 538 54.186 13.308 32.813 8.872 3.035 20.662 65.382 119.568 01-01-09 Post IFRIC 12 35.971 130.351 7.194 (8.238) 65.023 12.812 243.113 362.681 attività Prospetti contabili patrimoniali di conciliazione (Migliaia di Euro) Cassa e altre disponibilità liquide Altre attività finanziarie Crediti per imposte Altri crediti Crediti commerciali Magazzino Totale attività correnti di cui verso parti correlate Immoblizzazioni materiali Immobilizzazioni immateriali Partecipazioni Altre attività finanziarie Crediti per imposte anticipate Totale attività non correnti di cui verso parti correlate TOTALE ATTIVITA’ Passività (Migliaia di Euro) 31-12-09 31-12-09 31-12-09 Ante IFRIC 12 Rettifiche / Riclassifiche IFRIC 12 Post IFRIC 12 18.125 901 241 34.457 16.487 648 70.859 27.866 114.028 1.273 87.314 52.644 5.829 261.088 52.630 331.947 31-12-09 Ante IFRIC 12 Debiti commerciali Altri debiti Debiti tributari Debiti v/ istituti previd. e sicurezza sociale Debiti bancari Altre passività finanziarie quota corrente Totale passività correnti di cui verso parti correlate Debiti finanziari verso banche al netto della quota corrente Fondo imposte differite Fondo TFR e altri fondi relativi al personale Altri fondi rischi e oneri Totale passività non correnti TOTALE PASSIVITA’ Patrimonio netto (Migliaia di Euro) 19.061 26.663 2.030 1.527 10.940 575 60.796 12.602 21.938 327 2.933 9.020 34.218 95.014 31-12-09 Ante IFRIC 12 Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Riserva legale Riserva per azioni proprie in portafoglio Altre riserve e utili portati a nuovo Utile di periodo Totale patrimonio netto Totale passività e patrimonio netto 232 35.971 130.351 7.194 (12.851) 55.541 20.727 236.933 331.947 (105.560) 132.570 4.547 31.557 31.557 31-12-09 Rettifiche / Riclassifiche IFRIC 12 9.176 12.267 21.443 21.443 31-12-09 Rettifiche / Riclassifiche IFRIC 12 9.493 621 10.114 31.557 18.125 901 241 34.457 16.487 648 70.859 27.866 8.468 133.843 87.314 52.644 10.376 292.645 52.630 363.504 31-12-09 Post IFRIC 12 19.061 26.663 2.030 1.527 10.940 575 60.796 12.602 21.938 9.503 2.933 21.287 55.661 116.457 31-12-09 Post IFRIC 12 35.971 130.351 7.194 (12.851) 65.034 21.348 247.047 363.504 (Migliaia di Euro) Conto Economico separato Ricavi operativi Altri proventi Totale ricavi operativi e altri proventi Costi della produzione Per materie prime,sussidiarie,di consumo e di merci Per servizi di cui verso parti correlate Per godimento di beni di terzi Per il personale: salari e stipendi e oneri sociali trattamento di fine rapporto altri costi Ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni immateriali immobilizzazioni materiali Variaz. delle rim. di materie prime, sussid., di consumo e di merci Accantonamenti per rischi Accantonamenti fondo manutenzioni Altri oneri Totale costi della produzione Risultato operativo ante poste non ricorrenti Risultato operativo Proventi finanziari e rivalutazioni di attività finanziarie Interessi, altri oneri finanziari e svalutazioni di attività finanziarie Utili/perdite da collegate con il metodo del patrimonio netto Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito correnti differite Utile (perdita) di periodo dalle attività in funzionamento Utile (perdita) di periodo Utile (perdita) di periodo di gruppo 233 2009 Ante applicazione IFRIC 12 84.375 8.255 92.630 2009 Rettifiche / Riclassifiche 2009 Post applicazione IFRIC 12 84.375 8.255 92.630 1.082 28.524 7.316 3.553 1.082 28.524 7.316 3.553 18.719 1.070 289 18.719 1.070 289 754 8.265 159 241 802 881 64.339 28.291 28.291 3.134 (1.814) 108 1.428 29.719 8.992 7.798 1.194 20.727 20.727 20.727 3.918 (6.009) 1.186 (905) 905 905 905 284 284 621 621 621 4.672 2.256 159 241 1.988 881 63.434 29.196 29.196 3.134 (1.814) 108 1.428 30.624 9.276 7.798 1.477 21.348 21.348 21.348 Attestazione del bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 154 bis del D. Lgs. 58/98 Relazione del Collegio Sindacale Relazione della Società di Revisione 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari Anno 2010 (www.veniceairport.it) Ai sensi dell’articolo 123 bis del D.Lgs 58/98 (“”) (modello di amministrazione e controllo tradizionale) 250 1 1. PROFILO DELL’EMITTENTE – COMPLIANCE (ex articolo 123 , comma 2, lett. a), TUF).......................................................................................................................4 2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI ALLA DATA DEL 31.12.2010 (ex art. 123, comma 1,TUF)..........................................................................................4 2.1 Struttura del capitale sociale (ex articolo 123 bis, comma 1, lett. a) TUF) .........................4 2.2 Restrizioni al trasferimento dei titoli (ex articolo 123 bis, comma 1, lett. b) TUF) ...............4 2.3 Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex articolo 123 bis, comma 1, lett. c) TUF)................4 2.4 Titoli che conferiscono diritti speciali (ex articolo 123 bis, comma 1, lett. d) TUF) .................................................................................................................................4 2.5 Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex articolo 123 bis, comma 1, lett. e) TUF) ...............................................................5 2.6 Restrizioni al diritto di voto (ex articolo 123 bis, comma 1, lett. f) TUF) .............................5 2.7 Accordi tra azionisti (ex articolo 123 bis, comma 1, lett. g) TUF) .......................................5 2.8 Clausole di (ex articolo 123 bis, comma 1, lett. h) TUF) ........................6 2.9 Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all’acquisto di azioni proprie (ex articolo 123 bis, comma 1, lett. m) TUF)..........................................................6 2.10 Attività di Direzione e Coordinamento (ex articolo 2497 e ss. cod. civ)..............................7 3. 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ................................................................................7 Nomina e sostituzione.......................................................................................................7 Composizione ...................................................................................................................9 Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex articolo 123 , comma 2, lett. d) del TUF)............................................................................................................................9 Organi Delegati...............................................................................................................12 Amministratori Indipendenti.............................................................................................14 ..............................................................................................16 4. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE.................................................16 5. 5.1 5.2 5.3 5.4 COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO...............................................................................17 Nomina degli Amministratori ...........................................................................................17 Comitato per la Remunerazione......................................................................................17 Remunerazione degli amministratori e del Management 18 Comitato per il Controllo Interno......................................................................................19 6. 6.1 SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO.............................................................................21 Ruolo del Consiglio di Amministrazione nell’ambito del Sistema di Controllo Interno ............................................................................................................................21 Principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria (ex articolo 123 , comma 2, lett. b), TUF) ...................................................................................................22 Amministratore Esecutivo incaricato di sovrintendere al Sistema di Controllo Interno ............................................................................................................................28 ...................................................................................................................28 Il Preposto al Controllo Interno........................................................................................28 Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs 231/01 ...................................30 Società di revisione.........................................................................................................31 Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ............................31 INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI ED OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE..................................................................................................................31 6.2 6.3 6.4 6.5 6.6 6.7 6.8 7. 8. NOMINA DEI SINDACI ....................................................................................................32 251 2 9. SINDACI (ex articolo 123 bis, comma 2, lett d), del TUF).................................................33 10. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI.....................................................................................34 11. ASSEMBLEA DEI SOCI...................................................................................................34 12. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO SOCIALE DI RIFERIMENTO ................................................................................................................36 252 3 SAVE S.p.A. (di seguito la “” o anche “”) aderisce e si conforma ai principi contenuti nel Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane promosso da Borsa Italiana S.p.A., pubblicato nel marzo 2006 e disponibile sul sito internet di Borsa Italiana (http://www.borsaitaliana.it/borsaitaliana/regolamenti/corporategovernance/corporategovernance.htm) (il “”) nonché alle raccomandazioni formulate dalla CONSOB in materia. La Società ha adottato una struttura di basata su un sistema di amministrazione e controllo tradizionale ed i suoi principali organi sono: 1) il Consiglio di Amministrazione; 2) il Collegio Sindacale; 3) l’Assemblea dei soci. La revisione legale dei conti è demandata ai sensi di legge a una società di revisione, nominata dall’Assemblea dei soci, nel rispetto delle norme di legge e regolamentari. Il capitale sociale di SAVE, pari ad Euro 35.971.000, interamente sottoscritto e versato, è suddiviso in n. 55.340.000 azioni ordinarie da Euro 0,65 ciascuna. La Società ha emesso esclusivamente azioni ordinarie, nominative e tutte assistite dal diritto di voto sia nelle assemblee ordinarie che in quelle straordinarie. Dal mese di maggio 2005 le azioni della Società sono quotate presso il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.. Alla data del 31 dicembre 2010, la Società aveva complessivamente n. 2.546.922 azioni proprie in portafoglio, pari al 4,602% del capitale sociale. A tal riguardo, si veda anche il paragrafo 12. Il vigente statuto sociale di SAVE (lo “ ”) non prevede restrizioni al trasferimento dei titoli. La Tabella 1 allegata alla presente Relazione, evidenzia le partecipazioni rilevanti (superiori al 2%) nel capitale sociale di SAVE, come risultanti dalle comunicazioni effettuate ai sensi dell’articolo 120 TUF. La Società non ha emesso titoli che conferiscono diritti speciali di controllo. 253 4 Non esistono, allo stato, programmi di partecipazione azionaria dei dipendenti. Non sussistono restrizioni al diritto di voto delle azioni costituenti il capitale sociale di SAVE, fatta eccezione per le restrizioni previste in relazione alle azioni proprie. Alla data del 31 dicembre 2010, la Società aveva complessivamente n. 2.546.922 azioni proprie in portafoglio, per le quali il diritto di voto è sospeso ai sensi dell’art. 2357, comma 2, c.c.. Sulle base delle informazioni in possesso della Società, esistono due patti di sindacato, entrambi relativi a Marco Polo Holding S.r.l., società che detiene il 38,978% di SAVE nonché ad Agorà Investimenti S.r.l. (“”), società che controlla Marco Polo Holding S.r.l.. Il primo patto parasociale, inizialmente sottoscritto tra Finanziaria Internazionale Holding S.p.A. (“”) e Assicurazioni Generali S.p.A. (“”) ed a cui ha successivamente aderito Allegro S.à.r.l., in qualità di gestore e promotore del Fondo Generali Financial Holdings FCP FIS Sub Fund 1 (“”) (tutti nella loro qualità di soci di Agorà Investimenti S.r.l.), ha ad oggetto i rapporti tra le parti in qualità di soci di Agorà Investimenti S.r.l., nonché la della stessa Agorà Investimenti, della società controllata Marco Polo Holding S.r.l. e di SAVE. Il patto parasociale, stipulato in data 15 ottobre 2007 per una durata di tre anni, si è rinnovato tacitamente senza modifiche per un ulteriore periodo di tre anni e quindi fino al 14 ottobre 2013. Per quanto concerne specificamente la e gli assetti proprietari di SAVE, il patto parasociale in parola prevede che, in occasione della presentazione delle liste per l’elezione dei membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, nella lista presentata da Marco Polo Holding S.r.l., vi siano, rispettivamente, almeno un consigliere designato da GFH e almeno un sindaco effettivo designato da GFH, inseriti in una posizione tale che, nel caso in cui tale lista risulti la più votata, i suddetti siano eletti. Inoltre, tale patto prevede una clausola di c.d. così strutturata: per tutta la durata del patto, e salvo autorizzazione comunicata per iscritto dall'altra parte, (i) Finint si impegna a non acquistare azioni SAVE in misura superiore al 2% del capitale sociale, per ciascun esercizio, (ii) Generali si impegna a non acquistare azioni SAVE in misura superiore allo 0,5% del capitale sociale all'anno e (iii) GFH si impegna a non acquistare azioni SAVE in misura superiore allo 0,5% del capitale sociale all'anno. Finint, Generali e GFH si impegnano in tal senso anche per conto delle proprie rispettive società controllate. Il secondo ed ultimo patto è stato sottoscritto in data 13 febbraio 2008 tra Finanziaria Internazionale Holding S.p.A e Star Holdings B.V. (già Venice Airport Holdings BV), entrambi soci di Agorà, e ha ad oggetto la di Agorà, della società controllata Marco Polo Holding S.r.l. e di SAVE. Tale patto è stato rinnovato senza modifiche per un ulteriore periodo di tre anni e, quindi, fino al 12 febbraio 2014. 254 5 Per quanto concerne specificamente la e gli assetti proprietari di SAVE, il patto parasociale in discorso prevede che (i) Marco Polo Holding S.r.l. non potrà votare a favore in assemblea ordinaria o straordinaria di SAVE qualora Star Holdings B.V. comunichi a Finint il proprio dissenso in merito all’adozione di alcune delibere ( aumenti e riduzioni volontarie di capitale, fusioni e scissioni, modifica di alcune previsioni statutarie, scioglimento e messa in liquidazione); (ii) la lista presentata da Marco Polo Holding S.r.l. nell’assemblea ordinaria di SAVE per l’elezione del Consiglio di Amministrazione contenga il nome di almeno un soggetto designato da Star Holdings B.V. in una posizione tale che, nel caso in cui tale lista risulti la più votata, il suddetto sia eletto. In caso di aumento del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione di SAVE, Star Holdings B.V. ha il diritto di designare un numero di consiglieri proporzionale alla partecipazione da quest’ultima detenuta, direttamente o indirettamente, nella società; (iii) Finint ha l’obbligo di consultare preventivamente Star Holdings prima dell’adozione di delibere su alcune materie, fra cui quelle in materia di compensi dei Consiglieri di Amministrazione di SAVE e cessazione o revoca dell’Amministratore Delegato di SAVE; (iv) Finint, Star Holdings, o persone che agiscano di concerto con ciascuna di esse, non potranno acquistare, direttamente o indirettamente, azioni SAVE in misura tale da superare una delle soglie rilevanti ai sensi della normativa in tema di offerte pubbliche di acquisto obbligatorie. In particolare, non potranno acquistare azioni SAVE in misura superiore complessivamente al 2% in ciascun periodo di 12 mesi. Si precisa che tutti i suddetti patti sono stati comunicati alle autorità competenti e pubblicati per estratto ai sensi delle vigenti disposizioni normative e regolamentari. La Società non ha sottoscritto accordi significativi contenenti clausole di . Alla data del 31.12.2010 non sono stati deliberati aumenti di capitale né sono state attribuite deleghe all’organo amministrativo ai sensi dell’art. 2443 cod. civ.. L’assemblea ordinaria della Società in data 7 luglio 2010 ha approvato una nuova autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie in sostituzione dell’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie approvata dall’Assemblea del 5 febbraio 2009. Sulla base di tale nuova autorizzazione, il Consiglio di Amministrazione di SAVE potrà effettuare acquisti di azioni proprie per un periodo di 18 mesi a decorrere dalla relativa delibera e fino ad un numero massimo, comprensivo di quelle già possedute dalla Società alla data di acquisto, corrispondente al 12% del capitale sociale di cui un numero massimo di azioni pari al 10% del capitale sociale da destinarsi alla costituzione del “magazzino titoli” e la restante parte, pari al 2% del capitale sociale, da destinarsi ad attività di sostegno della liquidità. L’autorizzazione assembleare concessa in data 7 luglio 2010, prevede che il Consiglio di Amministrazione della Società possa effettuare tali acquisti di azioni proprie ad un prezzo che non sia né superiore e né inferiore al 15% del prezzo di riferimento registrato sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. nei 5 giorni di negoziazione 255 6 precedenti l’acquisto. L’assemblea dei soci di SAVE, su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha autorizzato l’attuazione di tale programma di acquisto di azioni proprie, nell’ambito delle prassi ammesse da CONSOB con delibera n. 16839 del 19 marzo 2009, al fine di consentire alla Società di: 1. disporre di uno strumento adeguato che possa essere utilizzato per il compimento di eventuali operazioni di finanza straordinaria (c.d. magazzino titoli) comprensive, tra l’altro, di acquisti di partecipazioni, beni materiali e/o immateriali e/o aziende); e 2. poter compiere attività di sostegno della liquidità del titolo SAVE, facilitando gli scambi sui titoli medesimi e favorendo l’andamento regolare delle contrattazioni. In conformità quindi alla autorizzazione assembleare e alle prescrizioni di Consob, SAVE ha eseguito le operazioni di acquisto di azioni proprie attraverso un intermediario indipendente il quale agisce in piena autonomia ed in conformità a quanto previsto dall’articolo 132 del TUF e 144 del Regolamento Consob n.11971/99 e successive modifiche ed integrazioni (il “ ”), secondo modalità che non consentono l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazioni in acquisto con proposte di negoziazione in vendita nonché nel rispetto dei limiti fissati dalla delibera Consob 16839 del 19 marzo 2009. La suddetta assemblea ordinaria di SAVE ha altresì autorizzato il Consiglio di Amministrazione della Società ad alienare le azioni proprie così acquistate, in una o più volte anche prima di aver terminato gli acquisti, senza alcun vincolo temporale. Alla data del 31 dicembre 2010, la Società aveva complessivamente n. 2.546.922 azioni proprie in portafoglio, pari al 4,602% del capitale sociale, acquistate sulla base della sopra indicata autorizzazione assembleare nonché di precedenti autorizzazioni all’acquisto e alla disposizioni di azioni proprie concesse dall’assemblea dei soci al Consiglio di Amministrazione della Società. SAVE non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento esercitata da altro soggetto o entità. Si precisa che le informazioni richieste dall’articolo 123 , comma 1, lettere i) ed l), del TUF, sono illustrate nei successivi paragrafi 3.1 e 5.2. Ai sensi dell’art. 16 dello Statuto Sociale, la Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da un numero di membri non inferiore a 11 e non superiore a 13. La nomina del Consiglio di Amministrazione ha luogo secondo il meccanismo del “voto di lista”, finalizzato a garantire una presenza, nell’organo di gestione di componenti designati dalle minoranze azionarie. In particolare, lo Statuto Sociale prevede che i soci che, da soli o insieme ad altri soci, posseggano 256 7 complessivamente almeno il 2,5% del capitale sociale (ovvero la diversa percentuale stabilita da Consob che verrà resa nota agli azionisti nell’avviso di convocazione dell’assemblea chiamata a nominare l’organo amministrativo) possono presentare liste per la nomina degli amministratori. Ogni socio può presentare (o concorrere a presentare) e votare una sola lista. Ogni lista deve contenere un numero di candidati fino ad un massimo di 15, elencati mediante un numero progressivo e di cui almeno 3 in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall’articolo 148, comma 3, del TUF. I candidati indipendenti in ciascuna lista devono essere indicati nei primi 9 numeri progressivi. Ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità. In conformità alle previsioni statutarie e alle previsioni regolamentari vigenti, le liste di candidati devono essere depositate presso la sede sociale almeno 25 giorni prima della data dell’assemblea, unitamente alle dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché l'esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa vigente per l'assunzione della carica, nonché il di ciascun candidato con eventuale indicazione dell’idoneità a qualificarsi come indipendente. In conformità alle raccomandazioni Consob di cui alla comunicazione n. 9017893 del 26 febbraio 2009, i soci che intendessero presentare “liste di minoranza” sono invitati a depositare, unitamente alla documentazione sopra indicata, una dichiarazione che attesti l’inesistenza di rapporti di collegamento tra loro ed i soci che detengono nella Società una partecipazione di maggioranza. In conformità a quanto previsto dall’art. 144 del Regolamento Emittenti, le liste depositate presso la sede sociale devono poi essere messe a disposizione del pubblico dalla Società, senza indugio ed in ogni caso almeno 21 giorni prima della data dell’assemblea, presso la sede sociale, presso Borsa Italiana S.p.A. e sul sito internet di SAVE, unitamente a tutta la documentazione con le stesse liste depositate. Lo Statuto Sociale prevede che, dalla lista che ottiene il maggior numero di voti, sono tratti n. 10 amministratori, nel caso in cui gli amministratori da eleggere siano 11 o 12, ovvero n. 11 amministratori, nel caso in cui gli amministratori da eleggere siano 13; i restanti amministratori vengono tratti dalla lista risultata seconda classificata per numero di voti. Nel caso in cui due o più liste riportino lo stesso numero di voti, i voti ottenuti dalle liste stesse sono divisi per uno o due o tre, e così via secondo il numero progressivo degli amministratori da eleggere. I quozienti così ottenuti sono assegnati progressivamente ai candidati di ciascuna di tali liste, secondo l'ordine dalle stesse rispettivamente previsto. I quozienti così attribuiti ai candidati delle varie liste vengono disposti in unica graduatoria decrescente. Risulteranno eletti coloro che avranno ottenuto i quozienti più elevati. Nel caso, per l'ultimo consigliere da eleggere, più candidati abbiano ottenuto lo stesso quoziente, risulta eletto il candidato più anziano di età. Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare, per qualsiasi motivo, uno o più amministratori, il Consiglio di Amministrazione procede alla loro sostituzione mediante cooptazione di candidati appartenenti alla lista da cui era stato tratto l'amministratore venuto meno, a condizione che tali candidati siano ancora eleggibili e siano disponibili ad accettare la carica. 257 8 Si precisa, infine, che con delibera n. 16779 del 27 gennaio 2009 Consob ha individuato per SAVE, per il rinnovo delle cariche sociali avvenuta in occasione dell’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2008, una quota minima per la presentazione delle liste di candidati ai fini dell’elezione degli organi di amministrazione e controllo pari al 2,5%. Per l’esercizio in corso, CONSOB ha confermato la suddetta quota minima, con delibera n. 17633 del 26 gennaio 2011. Si segnala, inoltre, che la Società non è soggetta ad ulteriori norme – diverse da quelle previste dal TUF – in materia di composizione dell’organo amministrativo. Per quanto concerne infine le previsioni statutarie in merito a modifiche dello Statuto Sociale, si applicano le disposizioni di legge e regolamentari vigenti. Il Consiglio di Amministrazione di SAVE attualmente in carica è stato nominato in data 22 aprile 2009 per un periodo di tre anni, fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2011. A seguito delle dimissioni del consigliere Riello, intervenute in data 19 marzo 2010, l’assemblea ordinaria di SAVE del 7 luglio 2010 ha nominato il Sig. Marco Ortica, in sostituzione del consigliere Riello. La Tabella 2 allegata alla presente Relazione indica l’attuale composizione dell’organo amministrativo della Società nonché la composizione dei Comitati interni. Tutti gli amministratori sono tenuti a dedicare il tempo necessario ad un proficuo svolgimento dei loro compiti, indipendentemente dagli incarichi ricoperti al di fuori di SAVE S.p.A., essendo ben consapevoli delle responsabilità inerenti la carica ricoperta; essi sono tenuti costantemente informati sulle principali novità legislative e regolamentari concernenti la Società e l’esercizio delle proprie funzioni. A tale riguardo si segnala che nel mese di marzo 2008 il Consiglio di Amministrazione ha approvato una in merito al numero massimo di incarichi che i relativi componenti possono rivestire negli organi di amministrazione e controllo in altre società, al fine di assicurare agli interessati una disponibilità di tempo idonea a garantire un corretto svolgimento del proprio ruolo in seno all’organo amministrativo della Società. In particolare il Consiglio ha stabilito che i propri membri potranno rivestire in altre società fino a 10 incarichi non esecutivi e 3 incarichi esecutivi. L’attuale composizione del Consiglio di Amministrazione rispetta i suddetti criteri, come attestato dalle dichiarazioni inviate alla Società dai consiglieri. Il Consiglio di Amministrazione di SAVE riveste un ruolo centrale nell'ambito dell'organizzazione aziendale e, come tale, reca la responsabilità degli indirizzi strategici ed organizzativi, nonché la supervisione delle verifiche e dei controlli atti a monitorare l'andamento della Società e delle principali società del gruppo (il “”). Le principali funzioni esercitate dal Consiglio di Amministrazione della Società sono le seguenti: (A) determinare gli obiettivi strategici della Società e del Gruppo SAVE ed assicurarne il raggiungimento; 258 9 (B) esaminare ed approvare i piani strategici, industriali, finanziari, i annuali ed il piano pluriennale degli investimenti della Società e del Gruppo SAVE impartendo le necessarie direttive, secondo quanto previsto dalla delibera del Consiglio di Amministrazione del 12 maggio 2009 di nomina degli organi delegati; (C) attribuire le deleghe agli amministratori ai sensi dell’art. 20 dello Statuto sociale e dell’art. 2381, comma 2, c.c.; (D) valutare il generale andamento della gestione, con particolare attenzione alle situazioni di conflitto di interessi, tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli organi delegati, dal Presidente e dal Comitato per il Controllo Interno ai sensi dell’art. 2381, comma 3, c.c. e confrontando periodicamente i risultati conseguiti con quelli programmati; (E) esaminare preventivamente le operazioni significative (dal punto di vista strategico, economico, patrimoniale o finanziario) nonché quelle atipiche ed inusuali della Società e delle sue controllate con particolare riferimento alle operazioni in cui uno o più amministratori siano portatori di un interesse per conto proprio o di terzi e alle operazioni con parti correlate. In relazione a queste ultime, secondo quanto previsto dal regolamento interno in materia di operazioni con parti correlate (il “Regolamento per la Disciplina delle Operazioni con Parti Correlate” è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 12 novembre 2010), spetta al Consiglio di Amministrazione la competenza esclusiva a deliberare in merito alle c.d. operazioni di maggiore rilevanza, che si considerano operazioni aventi significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario. In proposito, si veda anche il successivo paragrafo 7; Il Consiglio di Amministrazione non ha stabilito criteri di significatività per le operazioni, oggetto di esame preventivo, ritenendo che (i) la significatività o meno di un’operazione debba essere valutata di volta in volta anche su segnalazione degli organi delegati e (ii) in ogni caso, per le operazioni con parti correlate, trovino applicazione i criteri previsti nel Regolamento per la Disciplina delle Operazioni con Parti Correlate per le cd.”operazioni di maggiore rilevanza”. (F) esaminare le informazioni ricevute dagli organi delegati e dalla direzione aziendale e confrontare periodicamente i risultati conseguiti con quelli programmati; (G) esaminare ed approvare il sistema di governo societario della Società e la struttura del Gruppo SAVE; (H) riferire agli azionisti in assemblea. Inoltre, ai sensi dell’art. 19, comma 2, dello Statuto Sociale, sono attribuite al Consiglio di Amministrazione le seguenti competenze: (1) la fusione nei casi previsti dagli artt. 2505 e 2505 bis del codice civile; 259 10 (2) l'istituzione o la soppressione di sedi secondarie; (3) la riduzione del capitale sociale in caso di recesso di uno o più soci; (4) l'adeguamento dello statuto della Società a disposizioni inderogabili di legge; (5) l'emissione di prestiti obbligazionari non convertibili; (6) la nomina del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari previo parere obbligatorio del Collegio Sindacale. Ai sensi dell’articolo 17 dello Statuto Sociale, il Consiglio di Amministrazione deve riunirsi ogni qualvolta il Presidente lo giudichi necessario, o comunque almeno ogni tre mesi. Il Consiglio di Amministrazione deve essere altresì convocato quando ne è fatta richiesta scritta da almeno tre consiglieri per deliberare su uno specifico argomento, ovvero, dai sindaci in base alla normativa vigente. Nel corso del 2010 il Consiglio di Amministrazione ha tenuto 6 riunioni alle quali ha attivamente partecipato il Collegio Sindacale Si prevede che, nel corso del 2011, saranno tenute non meno di 4 riunioni. Il tempo dedicato alla funzione di consigliere in SAVE è da ritenersi adeguato allo svolgimento di detto mandato. Le adunanze consiliari hanno registrato nel 2010 una partecipazione media complessiva del 92,31% da parte dei consiglieri di amministrazione. La durata media delle riunioni del Consiglio di Amministrazione durante l’esercizio 2010 è stata di 2 ore. In conformità a quanto previsto dal Codice, nel corso della riunione del 15 marzo 2011, il Consiglio di Amministrazione, preso atto delle attività svolte dal Consiglio stesso e dai suoi comitati interni nel corso dell’esercizio sociale 2010, del numero di riunioni svolte, dell’assiduità nella partecipazione alle riunioni stesse ha valutato che: per dimensioni e composizione, anche grazie all’utilizzo del metodo del voto di lista in sede di nomina, il Consiglio è espressione diretta ed indiretta di un’ampia e qualificata pluralità di soci; per dimensioni, composizione e funzionamento sia il Consiglio, sia i comitati costituiti al suo interno sono adeguati alle caratteristiche specifiche della Società e consentono alla stessa di operare in maniera efficace per il perseguimento degli interessi sociali, e il numero e le competenze degli amministratori indipendenti sono adeguati in relazione alle dimensioni del Consiglio e all’attività svolta dalla Società; il numero significativo di membri nel Consiglio non ha costituto un ostacolo al buon funzionamento dell’organo che si è riunito con regolarità e ha assunto le proprie decisioni in maniera consapevole ed informata, nel rispetto dell’interesse sociale e di gruppo; in occasione delle riunioni consiliari tenutesi nel corso di questo secondo anno di mandato, tutti gli amministratori hanno ricevuto in anticipo la documentazione e le informazioni inerenti gli argomenti di volta in volta posti in discussione, permettendo a tutti i membri di poter 260 11 partecipare attivamente ed in maniera informata alle discussioni e alle relative votazioni, anche a seguito dell’aggiornamento delle procedure interne aziendali relativamente alle informazioni da fornire ai membri del consiglio e riguardanti gli argomenti in discussione. Nel corso della riunione consiliare tenutasi in data 15 marzo 2011, il Consiglio di Amministrazione ha, altresì, provveduto a: (i) individuare, nell’ambito del Gruppo SAVE, le società Airest S.r.l. e Centostazioni S.p.A., quali società che per dimensioni ed importanza rispetto all’attività della Società e dell’intero Gruppo, sono da considerarsi di rilevanza strategica e (ii) effettuare una valutazione dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell’Emittente e delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e alla gestione dei conflitti di interesse. In particolare il Consiglio, anche sulla base di quanto rappresentato dal Comitato per il Controllo Interno nell’ambito delle sue relazioni semestrali ha valutato positivamente l’attuale assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell’Emittente e delle controllate strategiche ritenendo che l’implementazione negli anni di un sistema di controllo interno sempre più efficace ed efficiente ha reso tale assetto adeguato alle dimensioni dell’intero Gruppo SAVE ed al condotto dalla stessa SAVE. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione si adopera affinché ai membri del consiglio siano fornite, con modalità e tempistica adeguate, la documentazione e le informazioni necessarie per l’assunzione delle decisioni. L’invio ai consiglieri della suddetta documentazione e delle informazioni rilevanti avviene con tempestività. Infine, in conformità alle raccomandazioni del Codice, il Consiglio di Amministrazione in data 13 maggio 2010 ha esaminato le proposte formulate dal Comitato per la Remunerazione in relazione ai compensi per il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Enrico Marchi e, sentito il Collegio Sindacale, ha determinato la sua remunerazione in considerazione delle deleghe di potere allo stesso conferite con delibera del 12 maggio 2009. Il Consiglio determina, esaminate le proposte dell’apposito comitato e sentito il Collegio Sindacale, la remunerazione degli amministratori delegati e degli altri amministratori che ricoprono particolari cariche e che non sia assorbita dal trattamento economico quali dirigenti della Società. Qualora non vi abbia già provveduto l’assemblea, determina la suddivisione del compenso globale spettante ai membri esecutivi del Consiglio. L’assemblea non ha autorizzato in via generale e preventiva deroghe al divieto di concorrenza previsto dall’art. 2390 c.c.. Ai sensi dell’art. 20 dello Statuto sociale, il Consiglio di Amministrazione può delegare, nei limiti di cui all’art. 2381 cod. civ., proprie attribuzioni ad un Comitato Esecutivo e/o a uno o più dei suoi componenti, determinando il contenuto, i limiti e le eventuali modalità di esercizio della delega, nonché, sentito il parere del Collegio Sindacale ai sensi dell’art. 2389, comma 3, c.c., il compenso in caso di delega a uno o più dei suoi componenti. Fanno parte del Comitato Esecutivo, se nominato, il Presidente, il VicePresidente e i consiglieri delegati. 261 12 Con delibera in data 12 maggio 2009, a seguito della nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione da parte dell’assemblea dei soci del 22 aprile 2009, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a: conferire al Presidente del Consiglio di Amministrazione, i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione inerenti alla conduzione della Società con l’individuazione di specifici soglie di valore (a titolo esemplificativo, investimenti e/o disinvestimenti per importi sino ad € 2.300.000,00 e/o comunque sino all’1,00 % del patrimonio netto di SAVE, l’assunzione e/o l’erogazione di finanziamenti sino ad Euro 3.000.000,00) rimanendo in ogni caso al Consiglio di Amministrazione la competenza sulle materie ad esso riservate dalla legge nonché su determinate operazioni di natura 1 straordinaria ; nominare la Dott.ssa Scarpa e l’Ing. Simioni Amministratori Delegati della Società, attribuendo agli stessi, in via disgiunta e concorrente rispetto ai poteri attribuiti al Presidente del Consiglio di Amministrazione, poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione inerenti alla conduzione della Società individuando limiti di importo per alcune operazioni (e.g. (i) per le operazioni che comportino impegni di spesa per la Società, non previste nel annuale o nel piano pluriannuale degli investimenti approvati dal Consiglio di Amministrazione: Euro 50.000 per singola operazione, in forma congiunta e Euro 10.000 per singola operazione in forma disgiunta; (ii) per le operazioni che comportino impegni di spesa per la Società, già previste nel annuale o nel piano pluriannuale degli investimenti approvati dal Consiglio di Amministrazione: Euro 500.000 per singola operazione, in forma congiunta e Euro 100.000 per singola operazione in forma disgiunta) e lasciando alla competenza del Consiglio di Amministrazione la competenza su materie ad esso riservate dalla legge nonché su determinate operazioni straordinarie (e.g. trasferimenti di rami d’azienda, investimenti e/o disinvestimenti per importi superiori ad Euro 2.300.000 e/o comunque superiori all’1% del patrimonio netto di SAVE; assunzione e/o erogazione di finanziamenti superiori ad Euro 3.000.000). Come detto, il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha ricevuto deleghe gestionali. Tale scelta trova le sue ragioni nella particolare esperienza professionale del Presidente. In particolare, il Consiglio di Amministrazione del 12 maggio 2009 ha ritenuto opportuno confermare il sistema di deleghe di potere in essere nel corso del precedente mandato consiliare, che vede il conferimento di significativi poteri di gestione al Presidente del Consiglio di Amministrazione, Dott. Enrico Marchi, necessari in considerazione della vasta esperienza professionale dello stesso nel settore in cui opera SAVE, e la nomina, accanto al Presidente, di due amministratori delegati con responsabilità operative distinte, ma deleghe di poteri generali identiche, al fine di assicurare la migliore efficienza di gestione. Tale sistema di deleghe ha dato buona prova di funzionamento in quanto consente al Presidente di mantenere un significativo coinvolgimento nella gestione – considerato indispensabile per la migliore conduzione del dell’Emittente – pur liberando energie per la conduzione di operazioni strategiche. In ogni caso, il conferimento di deleghe gestionali al Presidente del Consiglio di La delibera del Consiglio di Amministrazione del 12 maggio 2009 con l’elenco dei poteri conferiti al Presidente del Consiglio di Amministrazione e agli Amministratori Delegati è stata debitamente depositata al Registro Imprese di Venezia. 262 13 Amministrazione, è stato controbilanciato dalla nomina di un (cfr. paragrafo 3.6 che segue), secondo le raccomandazioni del Codice (applicabili all’ipotesi in cui il Presidente del Consiglio di Amministrazione, in virtù delle deleghe di potere ricevute, sia il principale responsabile della gestione sociale, e comunque nel caso in cui egli stesso, anche indirettamente, sia titolare una partecipazione sociale condizione che nel caso di specie sussiste poiché il Presidente detiene una partecipazione nella Società attraverso Finanziaria Internazionale Holding S.p.A.). In conformità a quanto previsto dall’art. 20 dello Statuto Sociale, gli organi delegati hanno riferito, con cadenza almeno trimestrale, al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale o comunque di maggior rilievo per le loro dimensioni e caratteristiche, effettuate dalla Società e dalle sue controllate. Con la stessa periodicità, gli organi delegati hanno riferito al Consiglio circa l’attività svolta nell’esercizio delle deleghe. Fatta eccezione per il Presidente del Consiglio di Amministrazione ed i due Amministratori Delegati, gli altri membri dell’attuale Consiglio di Amministrazione devono ritenersi tutti non esecutivi, in quanto sprovvisti di deleghe operative e/o di funzioni direttive in ambito aziendale. E' di tutta evidenza che il numero degli amministratori non esecutivi è tale da garantire, per numero ed autorevolezza, che il loro giudizio possa avere un peso significativo nell’assunzione delle decisioni consiliari. I consiglieri De Giovanni, De Piccoli, Lazzarotto, Ortica, Trevisanato e Zoppas sono amministratori indipendenti poiché non intrattengono né hanno intrattenuto, neppure indirettamente con la Società o con altri soggetti legati alla Società, relazioni tali da condizionarne l’autonomia di giudizio. In conformità alle raccomandazioni del Codice, l’indipendenza degli amministratori della Società è valutata in occasione della nomina, sulla base delle informazioni fornite da ciascun amministratore (che dichiara la sua eventuale idoneità a qualificarsi come indipendente) e annualmente in occasione dell’approvazione del progetto di bilancio, sulla base delle informazioni fornite direttamente dagli stessi amministratori. In ogni caso si rileva che il Consiglio di Amministrazione di SAVE, ai fini della valutazione dell’indipendenza dei propri membri, anche in considerazione delle raccomandazioni formulate dal Codice, ha valutato in passato e valuterà come indipendente l’amministratore che: (A) non controlla o non è comunque in grado di esercitare un’influenza notevole sulla Società, sia direttamente sia indirettamente, ovvero attraverso società controllate, fiduciari o interposta persona; (B) non partecipa a patti parasociali attraverso i quali uno o più soggetti possano esercitare il controllo o un’influenza notevole sulla Società; (C) non è, né è stato nei precedenti tre esercizi, un esponente di rilievo (presidente, rappresentante legale, presidente del Consiglio di Amministrazione, amministratore 263 14 esecutivo, dirigente con responsabilità strategiche) della Società, di sue controllate aventi rilevanza strategica o di società sottoposte a comune controllo con la Società, ovvero di una società o di un ente che comunque partecipano al capitale sociale della Società; (D) non ha, o non ha avuto nell’esercizio precedente, direttamente o indirettamente, alcuna significativa relazione commerciale, finanziaria o professionale con la Società, le società da essa controllate, le società o gli enti che partecipano al capitale sociale della Società o i relativi esponenti di rilievo, né è, o è stato nei tre precedenti esercizi, lavoratore dipendente di uno dei predetti soggetti; (E) non riceve, o non ha ricevuto nei tre esercizi precedenti, dalla Società o da società da essa controllata o dalla controllante della Società o da qualsiasi altra società o ente che partecipi al capitale sociale della Società una significativa remunerazione aggiuntiva rispetto all’emolumento “fisso” di amministratore non esecutivo della Società, inclusa la partecipazione a piani di incentivazione, anche di tipo azionario, legati alla aziendale; (F) non è stato amministratore della Società per più di nove anni negli ultimi dodici; (G) non riveste la carica di amministratore esecutivo in altra società nella quale un amministratore esecutivo della Società rivesta la carica di amministratore; (H) non è socio o amministratore di società od altra entità appartenente alla rete della società incaricata della revisione contabile della Società; (I) non è uno stretto familiare di una persona che si trovi in una delle situazioni di cui ai punti precedenti; (J) non ha, in generale, relazioni con la Società o con soggetti ad essa legati tali da condizionare l’autonomia di giudizio. L’indipendenza degli attuali amministratori in carica è stata valutata dal Consiglio di Amministrazione, oltre che nel corso della prima riunione consiliare successiva alla nomina del nuovo organo amministrativo tenutasi in data 12 maggio 2009, per quanto concerne l’esercizio 2010, nel corso della riunione consiliare tenutasi in data 15 marzo 2011 sulla base delle attestazioni e delle informazioni fornite dagli stessi interessati, applicando tutti i criteri previsti dal Codice. Nel compiere tale valutazione, il Consiglio di Amministrazione, nel corso di tali riunioni, ha preliminarmente esaminato le attestazioni scritte presentate dagli amministratori non esecutivi che in sede di nomina assembleare avevano dichiarato il possesso dei requisiti di indipendenza richiesti dall’articolo 147 del TUF; successivamente gli amministratori interessati hanno condotto un’autovalutazione circa la propria posizione cui è seguita una valutazione finale compiuta dal Consiglio di Amministrazione che ha deliberato di attribuire a tali soggetti la qualifica di “amministratori indipendenti” ai sensi del Codice. Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento 264 15 adottati dal Consiglio per valutare l’indipendenza dei propri membri, con esito positivo. In data 11 marzo 2011 gli amministratori indipendenti di SAVE si sono riuniti, in assenza degli altri membri del Consiglio di Amministrazione, per verificare e valutare il corretto funzionamento dell’organo amministrativo di SAVE nel corso di questo secondo anno del mandato. In data 12 maggio 2009, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a nominare, in linea con le raccomandazioni del Codice, il nella persona del consigliere indipendente Dott. De Giovanni: in conformità a quanto previsto dal Codice, il di SAVE ha rappresentato un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degli amministratori non esecutivi ed in particolare di quelli indipendenti e, collaborando con il Presidente, ha garantito un costante flusso informativo a tutti gli altri membri del Consiglio di Amministrazione. In particolare, il in data 11 marzo 2011, ha organizzato una riunione con gli altri amministratori indipendenti della società, al fine di verificare il funzionamento del Consiglio di Amministrazione ed esprimere le proprie valutazioni sull’attività svolta nel corso del 2010. La gestione delle informazioni riservate è regolata, come previsto dal Codice, da una procedura per la gestione interna e la comunicazione all’esterno di documenti ed informazioni riguardanti la Società, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate. L’adozione di tale procedura è volta ad evitare che la diffusione all’esterno di informazioni riguardanti la Società avvenga in modo selettivo, non tempestivo o in forma incompleta ed inadeguata. Particolare attenzione è stata dedicata alla diffusione al pubblico di informazioni privilegiate la cui esternalizzazione potrebbe avere ripercussioni sulla regolare formazione dei prezzi sui mercati regolamentati nei quali avvengono le negoziazioni del titolo della Società. In particolare, con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 10 luglio 2006, SAVE ha adottato il Codice di Comportamento (successivamente modificato con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 7 luglio 2008) che recepisce la normativa contenuta nel Titolo VII del Regolamento Consob. Il suddetto Codice di Comportamento, componente essenziale del Sistema di Controllo Interno di SAVE (cfr. successivo paragrafo 7) disciplina: (A) il trattamento e la circolazione delle informazioni privilegiate nonché la loro comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 114 del D.Lgs 58/98; (B) gli obblighi informativi e le eventuali limitazioni inerenti le operazioni finanziarie a qualsiasi titolo effettuate da soggetti rilevanti. La Società, in conformità a quanto prescritto dall’art. 115 del D.Lgs. 58/98, ha istituito il Registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate le cui modalità di funzionamento ed aggiornamento sono disciplinate nello stesso Codice di Comportamento. Il Codice di Comportamento è pubblicato sul sito internet dell’Emittente al seguente http://www.veniceairport.it/wb/IR/CorporateGovernance/COD_COMP.pdf . 265 16 SAVE, in conformità a quanto raccomandato dal Codice, ha istituito un Comitato per il Controllo Interno ed un Comitato per la Remunerazione composti da 3 membri, tutti non esecutivi ed in maggioranza indipendenti. Inoltre, la Società ha costituito un Comitato per l’identificazione delle informazioni con funzioni consultive. Tale comitato è composto dal Presidente del Consiglio d’Amministrazione di SAVE e dagli Amministratori Delegati del Gruppo, coordinati dal Segretario del Consiglio di SAVE che svolge anche il ruolo di Referente Informativo, le cui funzioni sono meglio individuate nel Codice di Comportamento approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 10 luglio 2006 e modificato in data 7 luglio 2008 (reperibile mediante il riportato al paragrafo precedente). Il Consiglio ha valutato se costituire al proprio interno un Comitato per le nomine, ma non lo ha ritenuto opportuno. Tenuto infatti conto delle previsioni statutarie in materia, il Consiglio ritiene che gli azionisti siano in grado di avere un’adeguata conoscenza delle caratteristiche professionali e personali dei candidati ai fini della espressione del voto in sede assembleare per l’elezione degli amministratori. Ciò trova conferma nella constatazione che non sono state riscontrate difficoltà da parte degli azionisti nella presentazione delle relative liste di candidati nonché nell’approvazione in sede assembleare delle candidature presentate. Con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 6 maggio 2005, è stato istituto il Comitato per la Remunerazione. In particolare, a tale Comitato sono attribuiti i seguenti compiti: (A) presentare al consiglio di amministrazione proposte per la remunerazione degli amministratori delegati e degli altri amministratori che ricoprono particolari cariche, inclusa la loro eventuale partecipazione a piani di incentivazione azionaria, monitorando l’applicazione delle decisioni adottate dal consiglio stesso; (B) esaminare, salva la disciplina contrattuale applicabile ai dirigenti che vengano ad assumere la carica di amministratore, i criteri per la determinazione della remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche e dell’alta direzione di SAVE, compresa quella dei dirigenti che vengano a ricoprire cariche speciali in base allo statuto ed in particolare quella di Amministratore Delegato, nonché vigilare sulla applicazione di tali criteri sulla base delle informazioni fornite dagli amministratori delegati e formulare al Consiglio di Amministrazione raccomandazioni generali in materia; (C) proporre gli obiettivi di eventuali piani di , connessi alla determinazione della remunerazione variabile dell’alta direzione di SAVE e delle sue controllate; (D) formulare al Consiglio di Amministrazione proposte in ordine ai sistemi di 266 17 incentivazione ritenuti più opportuni ( piani di o altri piani a base azionaria). Nel corso del 2010, il Comitato per le Remunerazioni, composto dai Consiglieri De Giovanni, Sartori e Zoppas, tutti amministratori non esecutivi ed i Consiglieri De Giovanni e Zoppas amministratori indipendenti, ha tenuto 1 riunione. Tale riunione ha avuto una durata pari ad 1 ora ed è stata regolarmente verbalizzata. Tutti i componenti del Comitato per la Remunerazione hanno partecipato alla riunione tenutasi durante l’esercizio 2010. Per l’esercizio 2011 in corso, è programmata almeno 1 riunione del Comitato per la Remunerazione. Il Comitato per la Remunerazione, nello svolgimento delle proprie funzioni, ha avuto la possibilità di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti. Nel corso dell’esercizio non sono state messe a disposizione del Comitato per la Remunerazione risorse finanziarie per l’assolvimento dei suoi compiti, avendo la Società ritenuto sufficienti, anche in virtù dell’assenza di richieste da parte del Comitato, le risorse interne. Gli amministratori si astengono dal partecipare alle riunioni del Comitato in cui vengono formulate le proposte al Consiglio relative alla propria remunerazione. Ai sensi del Regolamento del Comitato per la Remunerazione, come modificato in data 29 giugno 2009, tale Comitato, nel proporre al Consiglio di Amministrazione la determinazione dei compensi complessivi degli amministratori delegati, può prevedere che una parte di tali compensi sia legata ai risultati economici conseguiti dalla Società ed, eventualmente, al raggiungimento di obiettivi specifici. In data 13 maggio 2010, il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione, e sentito il parere favorevole del Collegio Sindacale, ha attribuito al Dott. Marchi, in considerazione delle deleghe di potere allo stesso conferite con delibera del 12 maggio 2009, un compenso fisso di Euro 350.000,00 per l’anno 2010. A tale proposito il Consiglio, condividendo quanto rappresentato dal Comitato per la Remunerazione, ha ritenuto appropriata l’attribuzione al Dott. Marchi di un compenso fisso piuttosto che la previsione di un sistema di remunerazione variabile legato ai risultati economici conseguiti dalla Società e/o al raggiungimento di obiettivi specifici, in considerazione della partecipazione indirettamente detenuta dal Dott. Marchi nel capitale sociale di SAVE attraverso Finanziaria Internazione Holding S.p.A.. Anche per quanto concerne gli Amministratori Delegati e i dirigenti con responsabilità strategiche, si evidenzia che il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario prevedere un sistema di remunerazione variabile legato ai risultati economici conseguiti dalla Società e/o al raggiungimento di obiettivi specifici, in quanto, poiché l’incentivazione e la fidelizzazione dell’alta dirigenza appare già adeguatamente assorbita dal trattamento come dirigenti della Società, si è ritenuto che la parte fissa del compenso e la parte variabile legata ad obiettivi individuali (non preventivamente individuati dal Consiglio) fosse sufficiente a motivare consiglieri dotati delle qualità professionali richieste per gestire 267 18 l’emittente. I due Amministratori Delegati (escluso il Presidente, relativamente al quale si è già riferito all’inizio del presente paragrafo) hanno, pertanto, percepito esclusivamente il compenso deliberato dall’assemblea dei soci in data 22 aprile 2009 e nessun ulteriore compenso è stato loro attribuito ai sensi dell’articolo 2389, comma 3, cod. civ., proprio in considerazione della loro posizione di dirigenti del Gruppo SAVE. Si segnala che la Società non ha adottato alcun piano di incentivazione a base azionaria a favore dei propri amministratori esecutivi e dirigenti con responsabilità strategiche, ritenendo già remunerativa e adeguatamente legata al conseguimento di obiettivi specifici la parte variabile della remunerazione legata ad obiettivi individuali (non preventivamente individuati dal Consiglio) e non ha stipulato accordi con propri amministratori che prevedano indennità in caso di dimissioni o revoca senza giusta causa o se il rapporto di lavoro cessi a seguito di una offerta pubblica di acquisto. ll Consiglio di Amministrazione ha istituito, con delibera del 6 maggio 2005, un apposito Comitato per il Controllo Interno, con funzioni consultive e propositive ed avente, in particolare, i seguenti compiti, in attuazione delle previsioni del Codice: (A) assistere il Consiglio di Amministrazione di SAVE, nell’espletamento dei compiti in materia di controllo interno relativi a: (1) la definizione delle linee di indirizzo dei sistemi di controllo interno in modo tale che i principali rischi relativi all’attività svolta da SAVE e dalle sue controllate, siano adeguatamente identificati, misurati, gestiti e monitorati, determinando i criteri di compatibilità di tali rischi con una sana e corretta gestione di impresa (2) la individuazione di un amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno; (3) la valutazione, con cadenza almeno annuale, dell’adeguatezza, dell’efficacia e dell’effettivo funzionamento del sistema di controllo interno; e (B) valutare, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e ai revisori, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato; (C) su richiesta dell’amministratore esecutivo, all’uopo incaricato, esprimere pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali nonché alla progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno; (D) esaminare il piano di lavoro preparato dal soggetto preposto al controllo interno nonché le relazioni periodiche da questi predisposte; (E) valutare le proposte formulate dalla società di revisione per ottenere l’affidamento del relativo incarico, nonché il piano di lavoro predisposto per la revisione ed i risultati esposti nella relazione e nella eventuale lettera di suggerimenti; 268 19 (F) vigilare sull’efficacia del processo di revisione contabile; (G) svolgere gli ulteriori compiti che gli vengono attribuiti dal Consiglio di Amministrazione; (H) riferire al Consiglio di Amministrazione, almeno semestralmente, in occasione dell’approvazione del bilancio e della relazione semestrale, sull’attività svolta e sull’adeguatezza del sistema di controllo interno. Il Comitato per il Controllo Interno della Società, i cui componenti sono tutti indipendenti, svolge inoltre le funzioni ad esso attribuite ai sensi del regolamento interno in materia di operazioni con parti correlate adottato dal Consiglio di Amministrazione in conformità con quanto previsto dal Regolamento CONSOB in materia approvato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 (si veda anche il successivo paragrafo 7). Il Comitato per il Controllo Interno, nello svolgimento delle sue funzioni, ha la facoltà di accedere ad informazioni della Società e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti nonché di avvalersi di consulenti esterni nei termini stabiliti dal Consiglio di Amministrazione. Per quanto concerne l’esercizio 2010, il Comitato per il Controllo Interno, composto dai Consiglieri De Giovanni, Trevisanato (che con delibera consiliare del 26 agosto 2010 ha sostituito il consigliere Ambrogi nel frattempo dimessosi dal Comitato) e De Piccoli, tutti amministratori non esecutivi ed indipendenti, si è riunito 7 volte. Tali riunioni hanno avuto una durata media pari a 1 ora e 20 minuti e sono state regolarmente verbalizzate. L’amministratore Daniele De Giovanni possiede un‘esperienza in materia contabile e finanziaria ritenuta adeguata dal Consiglio di Amministrazione al momento della nomina. Tutti i componenti del Comitato per il Controllo Interno hanno partecipato alle 7 riunioni tenutesi durante l’esercizio 2010. Nel corso del 2010, l’attività del Comitato per il Controllo Interno è stata principalmente incentrata all’analisi e valutazione, in collaborazione con il Dott. Pederiva (Direttore Internal Audit SAVE, nonché Preposto al Controllo Interno) del “Piano di Audit 2010” ed alla condivisione ed analisi, unitamente ai dirigenti ed ai consulenti legali esterni della Società, delle disposizioni in tema di “operazioni con parti correlate” introdotte dal regolamento Consob (il “Regolamento Consob”) adottato con delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 (la “Delibera”). Il Comitato, quindi, ha fornito alcuni spunti di riflessione in merito agli adempimenti necessari per l’adeguamento a tali nuove disposizioni regolamentari in particolare in merito all’adozione di procedure che garantiscano la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle Operazioni con Parti Correlate (le “Procedure”) ed ha quindi espresso il proprio parere favorevole, ai sensi dell’art. 4 del Regolamento CONSOB sulle OPC, all’approvazione del “ ”. Tale Regolamento, è stato quindi formalmente adottato dalla società, a seguito di delibera consiliare del 12 novembre 2010. Alle riunioni del comitato ha partecipato il Presidente del Collegio Sindacale, o altro componente il 269 20 Collegio Sindacale, in considerazione delle specifiche funzioni di vigilanza sul sistema di controllo interno demandate al collegio stesso dalla vigente legislazione in materia di società quotate. In occasione di alcune riunioni, su invito del Comitato stesso, hanno partecipato soggetti che non ne fanno parte quali dirigenti ovvero consulenti esterni della società. Nel corso dell’esercizio non sono state messe a disposizione del Comitato per il Controllo Interno risorse finanziarie per l’assolvimento da parte del Comitato dei propri compiti, avendo la Società ritenuto sufficienti, anche in virtù dell’assenza di richieste da parte del Comitato, le risorse interne. Il Sistema di Controllo Interno costituisce elemento essenziale del sistema di della Società e dell’intero Gruppo SAVE ed assume un ruolo fondamentale nella individuazione, minimizzazione e gestione dei rischi, contribuendo alla protezione degli investimenti degli azionisti e dei beni della Società. Il Sistema di Controllo Interno, inoltre, facilita l’efficacia delle operazioni aziendali e contribuisce ad assicurare l’affidabilità delle comunicazioni finanziarie e l’osservanza di norme di legge e regolamentari. In conformità alle disposizioni dell’art. 2381 cod. civ., sulla base delle informazioni ricevute dagli organi delegati ai quali spetta il compito di curare che l’assetto organizzativo, amministrativo e contabile sia adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, il Consiglio di Amministrazione fissa le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e ne valuta l’adeguatezza, in modo che i principali rischi afferenti alla Società e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre criteri di compatibilità di tali rischi con una sana e corretta gestione dell’impresa. Restano salve le funzioni di vigilanza e di controllo riservate per legge al Collegio Sindacale, mentre l’attività di revisione legale dei conti é affidata, in conformità alle disposizioni di legge applicabili, ad una società di revisione. SAVE è dotata di un Sistema di Controllo Interno a cui è affidata la missione (i) di accertare l’adeguatezza dei diversi processi aziendali in termini di efficacia, efficienza ed economicità, nonché (ii) di garantire l’affidabilità e la correttezza delle scritture contabili e la salvaguardia del patrimonio aziendale e (iii) di assicurare la conformità degli adempimenti operativi alle normative interne ed esterne nonché alle direttive ed agli indirizzi aziendali aventi la finalità di garantire una sana ed efficiente gestione. In conformità a quanto raccomandato dal Codice, il Consiglio di Amministrazione ha quindi istituito il Comitato per il Controllo Interno, dotandolo di un proprio regolamento, ha assegnato la responsabilità del Sistema di Controllo Interno ad un Amministratore Esecutivo, ha istituito una funzione di e ne ha nominato il responsabile Preposto al Controllo Interno. Ciascuno di tali soggetti, incluso il Consiglio di Amministrazione, ha compiti e responsabilità specifiche 270 21 nell’ambito della identificazione, della misurazione, del monitoraggio e della gestione dei rischi aziendali. Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 15 marzo 2011 ha effettuato una valutazione circa l’adeguatezza, l’efficacia e l’effettivo funzionamento del sistema di controllo interno di SAVE; ad esito di suddetta valutazione il Consiglio, tenuto anche conto di quanto rappresentato dal Comitato per il Controllo Interno in occasione delle relazioni semestrali all’organo amministrativo, ha ritenuto che il sistema di controllo interno di SAVE sia idoneo a presidiare e prevenire i rischi tipici dell’attività condotta, a monitorarli e a consentire un intervento correttivo ove necessario. Si veda in proposito anche quanto riportato a pagina 12 con riferimento alla medesima deliberazione consiliare del 15 marzo 2011. Componente fondamentale del Sistema di Controllo Interno del Gruppo SAVE è il complessivo sistema di gestione dei rischi e di controllo interno concernente il processo di informativa finanziaria e finalizzato ad assicurare l’attendibilità, l’accuratezza, l’affidabilità e la tempestività di tale informativa. Per la progettazione, realizzazione e mantenimento del proprio sistema di gestione dei rischi e di controllo interno sul processo di informativa finanziaria, la Società ha adottato come modello di riferimento, così come per il complessivo Sistema di Controllo Interno, il modello proposto dal “CoSO ”. Il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno sul processo di informativa finanziaria del Gruppo SAVE si compone di un insieme articolato di controlli a livello di Società/ Gruppo e di processi, riferiti all’informativa finanziaria individuale e consolidata delle singole società e di Gruppo, che la Società ha documentato e valutato, e dei quali ha monitorato l’esecuzione. Ai paragrafi seguenti sono descritte le principali fasi del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno del Gruppo SAVE concernente il processo di informativa finanziaria, nonché i principali ruoli e le principali funzioni coinvolte. SAVE ha attivato un processo per la gestione dei rischi concernenti il processo di informativa finanziaria che prevede le seguenti principali fasi: identificazione del perimetro di analisi: nell’ambito di tale fase SAVE identifica, sulla base di criteri qualitativi e quantitativi, le Società del Gruppo ed i relativi processi rilevanti ai fini del presidio strutturato dei rischi e dei controlli concernenti il processo di informativa finanziaria; identificazione e valutazione dei rischi e dei controlli “”: nell’ambito di tale fase SAVE, sulla base di un opportuno modello di riferimento, identifica e valuta i rischi ed il disegno dei 271 22 controlli concernenti il processo di informativa finanziaria associabili all’intera organizzazione aziendale della capogruppo o di sue controllate, o a loro parti significative, quali ad esempio la struttura organizzativa, la normativa interna o il sistema dei poteri e delle deleghe; identificazione e valutazione dei rischi e dei controlli “”: nell’ambito di tale fase SAVE, sulla base di opportuni modelli di riferimento, identifica e valuta i rischi ed il disegno dei controlli concernenti ciascuno dei processi amministrativo/ contabili od operativi che sono stati inclusi nel perimetro di analisi; i rischi ed i controlli “” sono prevalentemente identificati e valutati con riferimento al rispetto delle “asserzioni di bilancio” previste dai principi di revisione applicabili; monitoraggio della effettiva esecuzione dei controlli: nell’ambito di tale fase SAVE presidia, prevalentemente mediante l’esecuzione di “test di efficacia operativa”, l’effettiva attuazione dei controlli previsti; definizione, attuazione e monitoraggio delle azioni correttive: tale fase si estrinseca concretamente in ciascuna delle fasi precedenti, fatta eccezione per la fase di identificazione del perimetro di analisi, e consiste nella identificazione e definizione delle azioni correttive necessarie ad assicurare la riduzione del rischio residuo ad un livello tollerabile, in relazione a quanto emerso in sede di valutazione del disegno o di verifica dell’operatività dei controlli sia “ ” che “”. Allo stato attuale, nell’ambito del perimetro cui si riferisce il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno del processo di informativa finanziaria del Gruppo SAVE sono presidiati i principali macro processi aziendali quali la produzione dell’informativa finanziaria individuale e consolidata, la gestione della tesoreria, i cicli attivo e passivo, la gestione delle immobilizzazioni, del magazzino e degli adempimenti fiscali e tributari. I controlli posti in essere nell’ambito del Gruppo SAVE sul processo di informativa finanziaria possono essere distinti in controlli applicabili all’intera organizzazione aziendale o a parti significative di essa (Gruppo/ Società/ ) in quanto elementi strutturali del sistema di controllo interno sull’informativa finanziaria comuni e trasversali a più unità organizzative e/o processi oggetto di valutazione (c.d. “Entity Level Control”), e in controlli specifici a livello di processo (cd. “Process Level Control”). I principali controlli “ ” sul processo di informativa finanziaria in essere presso il Gruppo SAVE sono i seguenti: Codice Etico: il Gruppo SAVE ha adottato da tempo il proprio Codice Etico, adeguatamente diffuso al personale anche con iniziative di comunicazione e formazione; Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex DLgs 231/2001: la Società ha adottato con delibera del CDA del 30 Giugno 2009 il proprio “Modello 231”; nell’ambito di tale modello sono previsti opportuni controlli concernenti la prevenzione dei reati societari, incluse le false comunicazioni sociali, ed è prevista la possibilità per il personale di segnalare eventuali violazioni del Modello all’Organismo di Vigilanza; 272 23 Struttura Organizzativa: la struttura organizzativa della Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo di SAVE è stata definita in riferimento alle dimensioni, alle attività operative ed alla localizzazione geografica della Società e include funzioni dedicate per le attività di finanziario individuale e consolidato, di e , e di gestione della tesoreria; la controllata strategica Airest è stata dotata nel corso del 2009 di una propria Direzione Amministrazione e Controllo affidata ad un nuovo Direttore; Sistema dei poteri e delle deleghe: la Società dispone di una struttura di governo e controllo basata su un sistema formalizzato dei poteri e delle deleghe per tutte le principali Direzioni aziendali, per la definizione dei poteri e delle responsabilità concernenti la direzione e la gestione della Società anche in relazione al presidio dei principali rischi e obblighi di conformità alla normativa, inclusi i rischi e gli obblighi concernenti la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, la protezione dei dati personali, la conformità alle norme concernenti gli emittenti titoli e l’informativa finanziaria, gli adempimenti concernenti l’esercizio della concessione aeroportuale e le norme sulla navigazione aerea applicabili all’attività della Società; Normativa interna: la società dispone di un sistema di normative interne (e procedure) in via di consolidamento volto a regolamentare le principali attività aziendali; in particolare, è normato il processo per la formazione ed il rilascio verso l’esterno delle comunicazioni aziendali (“Codice di Comportamento” e “Procedura Operativa Comunicati Stampa”), ed è nominato un responsabile dei rapporti con gli investitori (“”); la normativa interna include inoltre – come già riportato il Regolamento per la Disciplina delle Operazioni con Parti Correlate e gli ordini di servizio mediante i quali è definita l’organizzazione della Società e sono assegnati i compiti di ciascuna unità organizzativa; la normativa interna è integrata da istruzioni operative e da prassi aziendali consolidate e ripetibili; Segregazione dei compiti: la Società applica opportuni criteri di segregazione dei compiti in relazione ai principali processi operativi, amministrativi e di gestione della tesoreria; Utilizzo di un sistema informativo integrato contabile / gestionale: le Società del Gruppo SAVE utilizzano, a supporto dei propri processi amministrativo/ contabili, il sistema gestionale SAP, che assicura l’integrazione delle informazioni gestionali e contabili, nonché l’automazione di numerosi controlli di processo e di numerose riconciliazioni fra dati contabili e dati gestionali; Utilizzo di procedure specifiche per l’informativa consolidata: con riguardo all’informativa consolidata, si evidenzia che esistono specifiche procedure di consolidamento, anche informatiche, aggiornate in relazione alle esigenze del business e monitorate dalle strutture preposte nell’ambito della funzione amministrativa; Pianificazione, Controllo e Direzionale: SAVE pianifica e monitora l’andamento delle proprie attività e delle Società del Gruppo in modo sistematico, nell’ambito del proprio processo di pianificazione strategica e di e controllo di gestione, nonché mediante opportuno direzionale con diversa periodicità semestrale/annuale); 273 24 (giornaliera, mensile, trimestrale, Principi contabili: il Dirigente Preposto è incaricato del monitoraggio delle variazioni ai principi contabili applicabili; il Comitato per il Controllo Interno è informato delle variazioni significative ai principi contabili applicati; Monitoraggio dei crediti: l’andamento dei crediti e dello scaduto, nonché le valutazioni concernenti gli accantonamenti da effettuarsi a fronte di potenziali perdite su crediti vengono monitorati e discussi nell’ambito di un Comitato Crediti composto da più Direzioni aziendali; Funzione : SAVE dispone di una funzione indipendente dalle funzioni operative e dotata dell’autorità necessaria per esaminare qualsiasi aspetto/operazione posta in essere dalla società; il Preposto al Controllo Interno non dipende gerarchicamente da alcun responsabile di aree operative; il intraprende le azioni necessarie per gestire le carenze evidenziate nei dell’. I controlli “” sul processo di informativa finanziaria in essere presso il Gruppo SAVE sono prevalentemente finalizzati ad assicurare che eventuali errori, intenzionali e non, che possono impattare sul rispetto delle asserzioni di bilancio applicabili siano prevenuti o tempestivamente individuati. In relazione al momento in cui vengono posti in essere, rispetto al manifestarsi del rischio, i controlli “ ” possono essere preventivi o identificativi, in relazione alle modalità di esecuzione possono essere automatici o manuali, in relazione al fatto che si riferiscano a specifiche istanze di rischio o a più istanze della stessa tipologia di rischio possono essere specifici o di tipo “”. I controlli “ ” identificati, valutati e monitorati nell’ambito del processo di informativa finanziaria di SAVE possono essere aggregati nelle seguenti principali categorie: Verifiche del rispetto dei limiti autorizzativi; Documentazione e tracciabilità delle operazioni; Controllo degli accessi fisici e logici; Gestione progettuale delle attività per la predisposizione del bilancio civilistico e consolidato; Verifiche di correttezza delle strutture di bilancio; Verifiche di ragionevolezza degli scostamenti (“”); Riscontri fra dati contabili e dati gestionali, in particolare per le attività aziendali non gestite in SAP (personale, tesoreria, imposte); Verifiche di correttezza e completezza per gli importi concernenti le scritture di rettifica e integrazione; Verifiche dell’esistenza e del valore degli attivi materiali; Verifiche dell’esistenza e del valore delle partecipazioni e degli attivi immateriali; Verifiche dei perimetri di consolidamento; 274 25 Riscontro delle partite; Verifiche di correttezza e completezza delle scritture di consolidamento; Riscontro e verifiche di correttezza dei dati esposti nel fascicolo di bilancio; Verifiche di completezza del documento di bilancio rispetto alla normativa in vigore; Subattestazioni concernenti i dati di bilancio delle società controllate o altri dati gestionali; Autorizzazioni dei fascicoli di bilancio da parte dei soggetti aventi i poteri aziendali; Attestazioni del Dirigente Preposto. La complessiva funzionalità del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno sul processo di informativa finanziaria è presidiata dal Dirigente Preposto, il quale governa ed attua, in collaborazione con la Funzione , il processo continuo di verifica del disegno e dell’operatività dei controlli previsti, e . La funzione monitora in particolare il processo di attuazione delle azioni correttive tempo per tempo individuate. L’Organo Dirigente viene informato in merito all’adeguatezza ed all’operatività di tale sistema con periodicità semestrale dal Comitato per il Controllo Interno, al quale relaziona il responsabile della funzione in qualità di Preposto al Controllo Interno. I principali ruoli coinvolti nel sistema di gestione dei rischi e di controllo interno sul processo di informativa finanziaria sono i seguenti: Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo, Dirigente Preposto Il Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo, Dirigente Preposto della Società ai sensi dell’art. 154 del TUF, ed attualmente ad interim, ha il compito e la responsabilità di presiedere al complessivo processo di informativa finanziaria, in collaborazione con la Direzione Affari Legali e Societari per le comunicazioni societarie e la gestione dei rapporti con il mercato e gli investitori istituzionali, nonché di presiedere al complessivo processo di gestione degli attivi finanziari del Gruppo. Il Dirigente Preposto effettua, mediante la propria struttura ed in collaborazione con la funzione la valutazione dell’efficacia del disegno e le verifiche sulla operatività dei controlli concernenti il processo di informativa finanziaria, e attesta, unitamente agli organi delegati, ai sensi dell’art.154 del TUF, l’adeguatezza e l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio e consolidato nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario. Ufficio Bilancio Consolidato di Gruppo L’Ufficio Bilancio Consolidato di Gruppo ha la responsabilità di presiedere al complessivo processo di consolidamento della informativa finanziaria delle diverse Società del Gruppo per la produzione del di Bilancio Consolidato alle scadenze e nelle forme previste dalla 275 26 normativa. Ufficio Controllo di Gestione L’Ufficio Controllo di Gestione presiede, in collaborazione con la Direzione Pianificazione Strategica e Sviluppo Business, al complessivo processo di produzione del direzionale a fini di controllo sulla gestione. Area Amministrazione Italia L’Area Amministrazione Italia presiede al complessivo processo amministrativo / contabile, in particolare per i cicli attivo e passivo, e di redazione della informativa finanziaria individuale della capogruppo e delle società del Gruppo gestite in “” presso la capogruppo. Ufficio Tesoreria Centralizzata L’Ufficio Tesoreria Centralizzata ha il compito di gestire e controllare i flussi finanziari della Società ed i rapporti con le Banche. Direzione Contabilità e Bilancio di Airest La Direzione Contabilità e Bilancio di Airest è responsabile del presidio dei processi amministrativo / contabili di tale controllata strategica, nonché della predisposizione della informativa finanziaria individuale e consolidata delle Società del gruppo che fanno capo ad Airest. Direzione Sviluppo, Pianificazione e Controllo di Airest La Direzione Sviluppo, Pianificazione e Controllo di Airest è responsabile del presidio dei processi di pianificazione e di controllo sulla gestione di tale controllata strategica. Direzione Pianificazione Strategica e Sviluppo Business La Direzione Pianificazione Strategica e Sviluppo Business è corresponsabile dei processi di pianificazione strategica, di sviluppo e di . Direzione Investor Relations La Direzione Investor Relations è responsabile della gestione delle comunicazioni al mercato e dei rapporti con gli investitori istituzionali. Direzione Affari Legali e Societari La Direzione Affari Legali e Societari partecipa al processo di informativa finanziaria contribuendo ad assicurare la conformità e la tempestività delle comunicazioni al mercato rispetto alle norme vigenti. Funzione Internal Audit, Preposto al Controllo Interno La funzione , il cui Direttore è Preposto al Controllo Interno ai sensi del Codice di Autodisciplina delle Società quotate, è responsabile del monitoraggio del funzionamento del complessivo sistema di controllo interno, incluso il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno sul processo di informativa finanziaria. La funzione collabora con il Dirigente 276 27 Preposto per le attività di valutazione dell’efficacia del disegno e di verifica sulla operatività dei controlli concernenti il processo di informativa finanziaria. Organismo di Vigilanza 231 L’Organismo di Vigilanza 231 è responsabile di vigilare sull’efficace attuazione del “Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs 231/2001”, curandone l’aggiornamento nel tempo, rilevando gli scostamenti e promuovendo le azioni correttive alle eventuali violazioni al Modello. Con delibera del 12 maggio 2009, il Consiglio di Amministrazione ha nominato la Dott.ssa Monica Scarpa, Amministratore Delegato, Amministratore Esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno (l’” ”) e le sono stati attribuiti i compiti che il Codice attribuisce a tale figura. ha curato che venisse operata l’identificazione dei principali rischi aziendali (strategici, operativi, finanziari e di compliance), tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte da SAVE e dalle sue controllate ed ha curato che il Consiglio ne fosse adeguatamente informato; ha verificato che il sistema di controllo interno fosse costantemente adeguato alla specificità e complessità della Società; in coerenza con quanto sopra, si è occupato dell’adattamento del sistema di controllo interno alla dinamica delle condizioni operative e della normativa legislativa e regolamentare applicabile a SAVE. La Funzione di SAVE ha la responsabilità di erogare servizi di e consulenza a beneficio dell’Alta Direzione della Capogruppo del Gruppo SAVE e delle Società del Gruppo SAVE, al fine di assicurare la continuità nel tempo ed il miglioramento continuo dell’efficacia e dell’efficienza del Sistema di Controllo Interno, delle pratiche di e di , e dell’organizzazione nel suo complesso. La Funzione Internal Audit di SAVE opera in accordo alle linee di indirizzo adottate dal Comitato per il Controllo Interno; in particolare, il Comitato per il Controllo Interno ha identificato i ruoli e i compiti dei principali attori coinvolti nel processo di controllo interno ed ha indicato come modello di riferimento per il sistema di controllo interno della società il modello proposto dal COSO . Con delibera in data 10 marzo 2009, il Consiglio di Amministrazione, su indicazione dell’Amministratore Esecutivo incaricato di sovrintendere al Sistema di Controllo Interno, ha nominato il Dott. Andrea Pederiva, Responsabile Internal Audit della Società, come soggetto incaricato di 277 28 verificare che il sistema di controllo interno sia sempre adeguato, operativo e funzionante (Preposto al Controllo Interno). Il Preposto al Controllo Interno di SAVE ha il compito di,: (A) verificare l’adeguatezza, l’operatività e la funzionalità del Sistema di Controllo Interno riferendo circa le modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi, nonché il rispetto dei piani definiti per il loro contenimento; (B) esaminare i risultati delle attività di controllo effettuate dalla funzione di al fine di verificare una eventuale insufficienza del Sistema di Controllo Interno e richiedere, ove necessario, l’attuazione di specifiche verifiche volte ad identificare le eventuali carenze e necessità di miglioramento da apportare ai processi interni di controllo; (C) verificare, avvalendosi delle attività di , che le regole e le procedure costituenti i termini di riferimento dei processi di controllo vengano rispettate e che i soggetti coinvolti operino in conformità agli obiettivi prefissati; (D) predisporre annualmente un piano di lavoro e sottoporlo al Comitato per il Controllo Interno; (E) redigere semestralmente una relazione sul suo operato e sottoporla al Comitato per il Controllo Interno e ai Sindaci. Il Preposto al Controllo Interno non è responsabile di alcuna area operativa e non dipende gerarchicamente da alcun responsabile di aree operative – ivi inclusa l’area amministrazione e finanza – inoltre dispone, per lo svolgimento dei propri compiti, di apposito budget e, nel corso del 2010, ha avuto accesso a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico, Nel corso dell’esercizio 2010 il Preposto al Controllo Interno ha svolto le seguenti principali attività: Redazione per l’esercizio 2010 del Piano Annuale di Audit, valutato dal Comitato per il Controllo Interno; Effettuazione delle attività previste dal suddetto Piano Annuale di Audit, con particolare riferimento ad attività di risk assessment concernenti il complesso dei processi aziendali e ad attività di audit concernenti le aree aziendali evidenziate dal Piano Annuale di Audit, anche con finalità di supporto alle attività del Dirigente Preposto; Monitoraggio dello stato di avanzamento delle azioni correttive messe in atto dai responsabili di funzione a seguito delle raccomandazioni evidenziate dalle relazioni di audit; Predisposizione delle relazioni semestrali ed illustrazione delle attività svolte e dei relativi risultati al Comitato per il Controllo Interno, al Collegio Sindacale e all’Amministratore Delegato incarito di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno; Attuazione delle attività di verifica attribuite alla funzione Internal Audit a supporto delle attività dell’Organismo di Vigilanza e svolgimento delle ulteriori attività di componente e di segretario 278 29 dell’Organismo di Vigilanza; Svolgimento di ulteriori attività di supporto consulenziale per l’Alta Direzione. Il Consiglio di Amministrazione del 30 giugno 2009 ha approvato il documento descrittivo del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs 231/2001 di SAVE S.p.A., adottando contestualmente il Modello in esso descritto. Tale documento si compone di una “parte generale” (in cui vengono descritti, tra l’altro, i contenuti del D.Lgs 231/2001, gli obiettivi ed il funzionamento del Modello, i compiti dell’Organismo di Vigilanza, a cui è affidato il compito di vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del Modello nonché di curarne periodicamente l’aggiornamento, i flussi informativi ed il regime sanzionatorio) ed una “parte speciale” concernente le diverse tipologie di reati previsti dal D.Lgs 231/2001 che il Modello intende prevenire. 2 Il “Modello 231” di SAVE considera in particolare le seguenti categorie di reati : Reati contro la Pubblica Amministrazione (artt. 24 e 25); Reati di criminalità informatica (art. 24bis); Reati Societari (art. 25ter); Reati di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico (art. 25quater) Reato di aggiotaggio e disciplina del Market abuse (art. 25sexies); Reati di omicidio colposo e lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute sul lavoro (art. 25septies); Reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 25 octies); Reati transnazionali (legge 16 marzo 2006 n. 146). Nel corso della medesima riunione del 30 giugno 2009, il Consiglio di Amministrazione ha quindi provveduto a nominare i membri dell’Organismo di Vigilanza nelle persone del Dott. De Giovanni, consigliere indipendente e Presidente del Comitato per il Controllo Interno e del Comitato per la Remunerazione, del Dott. Cesare De Piccoli, consigliere indipendente e membro del Comitato per il Controllo Interno e nel Dott. Pederiva, Responsabile della Funzione di , oltre che Preposto al Controllo Interno. Ai membri dell’Organismo di Vigilanza è stato quindi assegnato un compenso di complessivi Euro 18.000 di cui Euro 12.000 al Presidente ed Euro 3.000 a ciascuno degli altri due membri. In data 24 settembre 2009 l’Organismo di Vigilanza ha nominato il Dott. Daniele De Giovanni come suo Presidente. Il complessivo Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo della Società ex d.lgs 231/2001 2 Fra parentesi gli articoli del d.lgs 231/2001 a cui prevalentemente si riferisce la categoria di reati. 279 30 include il Codice Etico adottato dalla Società nel corso del 2003 ed aggiornato nel 2004. La revisione legale dei conti di SAVE è esercitata ai sensi di legge da una società iscritta nell’albo speciale tenuto dalla Consob. L’assemblea degli azionisti dell’11 aprile 2005 ha conferito il relativo incarico, della durata di tre esercizi in base alle disposizioni di legge allora vigenti, a Reconta Ernst & Young S.p.A. Con delibera dell’assemblea ordinaria del 19 aprile 2007, l’incarico alla società di revisione è stato prorogato fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2013. Con delibera assunta in data 12 maggio 2009, il Consiglio di Amministrazione, in conformità a quanto prescritto dall’art. 21 dello Statuto Sociale, ha nominato, sentito il parere obbligatorio del Collegio Sindacale, il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari nella persona del Dott. Giovanni Curtolo, Direttore Finanziario della Società. Il Dottor Giovanni Curtolo possiede i requisiti di professionalità previsti dal citato art. 21 dello Statuto, ovverosia (i) conseguimento di una laurea in materie economiche e (ii) esperienza complessiva di almeno un triennio in materia finanziaria e contabile attraverso esperienze di lavoro in una posizione di adeguata responsabilità. Nel corso della medesima riunione, del 12 maggio 2009, il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato delle linee guida in relazione ai compiti e ai doveri del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari, in linea con quanto previsto ai sensi dell’art. 154bis del TUF. In conformità a quanto prescritto dall’art. 2391 del cod. civ, gli amministratori che hanno un interesse (proprio o di terzi ed anche potenziale o indiretto) in operazioni della Società, informano tempestivamente e compiutamente il Consiglio di Amministrazione circa l’esistenza e la natura di tale interesse; la comunicazione può essere effettuata con qualsiasi modalità, anche oralmente, in occasione delle riunioni consiliari, ovvero mediante invio di nota scritta al Presidente del Collegio Sindacale. Qualora l’interesse, anche potenziale o indiretto, sia in capo al Presidente del Consiglio di Amministrazione ovvero agli Amministratori Delegati, gli stessi si astengono dalla relativa deliberazione di Consiglio. In ogni caso di potenziale sovrapposizione di interessi, il Consiglio procede a motivare, anche con l’ausilio di consulenti indipendenti, le ragioni e la convenienza dell’operazione per la Società. La Società è dotata di un Codice Etico in vigore dal 2004, che attribuisce grande importanza – inter alia – alla gestione delle situazioni di possibile conflitto di interessi, prevedendo peraltro che i componenti degli organi sociali, il management, i dipendenti ed i collaboratori delle società del gruppo SAVE devono evitare conflitti di interesse tra eventuali attività economiche personali e familiari e le mansioni che svolgono all’interno della struttura di appartenenza. 280 31 La Società, in conformità con quanto previsto dal Regolamento CONSOB recante la disciplina delle operazioni con parti correlate, adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010, ha adottato una procedura per l’approvazione delle operazioni con parti correlate (“Regolamento per la Disciplina delle Operazioni con Parti Correlate”), che assicuri la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate. Tale Regolamento OPC è pubblicato sul sito internet della Società al link http://www.veniceairport.it/wb/IR/CorporateGovernance/RegolamentoOperazioniCorrelate.pdf. Il Regolamento OPC individua le operazioni che devono essere approvate dal Consiglio di Amministrazione (le operazioni di maggiore rilevanza) previo parere del Comitato per il Controllo Interno o di altro comitato anche appositamente costituito composto esclusivamente da amministratori non esecutivi ed indipendenti. Il Regolamento OPC, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 novembre 2010 ed in vigore in tutte le sue parti dal 1 gennaio 2011, non ha ad oggi trovato applicazione. Ai sensi dell’art. 22 dello Statuto Sociale, il Collegio sindacale è composto da cinque sindaci effettivi e due sindaci supplenti. Ferme restando le situazioni di ineleggibilità previste dalla legge, non possono essere nominati sindaci, e se eletti decadono dall’incarico, coloro che ricoprono la carica sindaco effettivo in tre o più società quotate. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze nominano, ciascuno, un sindaco effettivo. I restanti tre sindaci effettivi ed i due sindaci supplenti sono nominati dall’assemblea sulla base di liste presentate dagli azionisti, nelle quali i candidati devono essere elencati mediante un numero progressivo. Possono presentare liste di candidati i soci che, da soli o insieme ad altri soci, posseggano complessivamente almeno il 2,5% del capitale sociale (ovvero la diversa percentuale stabilita da Consob da indicarsi nell’avviso di convocazione dell’assemblea chiamata a nominare l’organo di controllo). In conformità alle previsioni statutarie e alle previsioni regolamentari vigenti, le liste di candidati dovranno essere depositate presso la sede sociale almeno 25 giorni prima della data dell’assemblea, unitamente alle dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché l'esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa vigente per l'assunzione della carica, nonché il di ciascun candidato. Ai sensi dell’art. 144, comma 4, lettera b) del Regolamento Emittenti, i soci che intendessero presentare “liste di minoranza” dovranno altresì depositare, unitamente alla documentazione sopra indicata, una dichiarazione che attesti l’inesistenza di rapporti di collegamento tra loro ed i soci che detengono nella Società una partecipazione di maggioranza relativa. In conformità a quanto previsto dall’art. 144 del Regolamento Emittenti, le liste depositate presso la sede sociale dovranno poi dalla Società essere messe a disposizione del pubblico senza indugio ed in ogni caso almeno 21 giorni prima della data dell’assemblea, presso la sede sociale, 281 32 presso Borsa Italiana S.p.A. e sul sito internet di SAVE, unitamente a tutta la documentazione con le stesse liste depositate. Le liste sono articolate in due sezioni: una per i candidati alla carica di sindaco effettivo e l’altra per i candidati alla carica di sindaco supplente. Dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti vengono tratti, nell’ordine progressivo con il quale sono elencati nella relativa sezione, due sindaci effettivi ed un sindaco supplente. Il quinto sindaco effettivo ed il secondo sindaco supplente sono tratti, nell’ordine progressivo con il quale sono elencati nella relativa sezione, dalla lista seconda classificata. Nel caso in cui due o più liste riportino lo stesso numero di voti, i voti ottenuti dalle liste stesse saranno divisi per uno o due o tre, e così via, secondo il numero progressivo dei sindaci da eleggere. I quozienti così ottenuti saranno assegnati progressivamente ai candidati di ciascuna di tali liste, secondo l’ordine dalle stesse rispettivamente previsto. I quozienti così attribuiti ai candidati delle varie liste verranno disposti in un’unica graduatoria decrescente. Risulteranno eletti coloro che avranno ottenuto i quozienti più elevati. Nel caso in cui più candidati abbiano ottenuto lo stesso quoziente, risulterà eletto il candidato più anziano di età. In conformità alle inderogabili previsioni di legge, lo Statuto Sociale assegna la presidenza dell’organo di controllo al sindaco effettivo tratto dalla lista di minoranza. Nel caso di sostituzione di uno dei sindaci subentra il sindaco supplente tratto dalla stessa lista che aveva espresso il sindaco venuto meno. L’attuale Collegio Sindacale, è stato nominato in data 22 aprile 2009 e rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2011. In conformità a quanto previsto dallo Statuto Sociale nonché dall’art. 148 del D.Lgs 58/98, il primo candidato della seconda lista che ha ottenuto il maggior numero di voti è stato eletto Presidente del Collegio Sindacale. Durante l’esercizio il Collegio Sindacale si è riunito 12 volte e le riunioni hanno avuto una durata media di 3 ore. Per l’esercizio in corso sono programmate 12 riunioni, di cui 2 già tenute. La Tabella 3 allegata alla presente Relazione indica l’attuale composizione del Collegio Sindacale di SAVE. I Sindaci agiscono con autonomia ed indipendenza e, pertanto, non sono “rappresentanti” degli azionisti che ne hanno designato la candidatura. I Sindaci altresì mantengono la massima riservatezza in ordine ai documenti ed alle informazioni acquisiti nello svolgimento del loro incarico e rispettano il Codice di Comportamento adottato in tema di trattamento e circolazione delle informazioni privilegiate. I Sindaci della Società sono in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza prescritti dalle norme di legge applicabili. Il Collegio Sindacale ha verificato l’indipendenza dei propri membri nella prima occasione utile dopo la loro nomina e ha altresì provveduto a verificare la permanenza dei requisiti di indipendenza con riguardo a ciascun sindaco, in base ai criteri stabiliti dal Codice nel corso della riunione svoltasi in data 15 marzo 2011, applicando tutti i criteri previsti dal 282 33 Codice con riferimento all’indipendenza degli amministratori. Ad esito di tale verifica, è emerso che tutti i componenti effettivi del Collegio Sindacale possiedono i summenzionati requisiti di indipendenza. I sindaci che, per conto proprio o di terzi, abbiano un interesse in una determinata operazione dell’Emittente informano tempestivamente e in modo esauriente gli altri sindaci e il presidente del Consiglio di Amministrazione circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse. Il Collegio Sindacale ha vigilato sull’indipendenza della società di revisione, verificando tanto il rispetto delle disposizioni normative in materia, quanto la natura e l’entità dei servizi diversi dal controllo contabile (c.d. servizi ) prestati all’Emittente ed alle sue controllate da parte della stessa società di revisione e delle entità appartenenti alla rete della medesima. Il Collegio Sindacale, nello svolgimento della propria attività, si è coordinato con la funzione di e con il Comitato per il Controllo Interno. In particolare, tali organi hanno concordato le verifiche necessarie per una corretta valutazione del sistema di controllo interno e il Preposto al Controllo Interno, responsabile della funzione ha relazionato periodicamente sia al Comitato per il Controllo Interno, sia al Collegio Sindacale e all’Amministratore Esecutivo del Consiglio di Amministrazione in merito alle suddette attività di verifica concordate con il Comitato per il Controllo Interno ed ai risultati di tali verifiche. La Società ritiene conforme ad un proprio specifico interesse – oltre che ad un dovere nei confronti del mercato – instaurare un dialogo continuativo, fondato sulla comprensione reciproca dei ruoli, con la generalità degli azionisti nonché con gli investitori istituzionali; dialogo destinato comunque a svolgersi nel rispetto della procedura per la comunicazione all’esterno di documenti ed informazioni aziendali. Si è al riguardo valutato che tale dialogo possa essere agevolato dalla costituzione di strutture aziendali dedicate alla gestione dei rapporti con gli azionisti e, in tale ottica, è stata istituita la funzione di la cui responsabilità è stata affidata ad interim al Dott. Giovanni Curtolo. Inoltre si è ritenuto di favorire ulteriormente il dialogo con gli investitori predisponendo un adeguato allestimento dei contenuti del sito della Società (www.veniceairport.it), all’interno del quale è stata istituita una apposita sezione ( ) facilmente individuabile e accessibile, nella quale possono essere reperite sia informazioni di carattere economicofinanziario (bilanci, relazioni semestrali e trimestrali, presentazioni alla comunità finanziaria, andamento delle contrattazioni di Borsa concernenti gli strumenti finanziari emessi dalla Società), sia dati e documenti aggiornati di interesse per la generalità degli azionisti (composizione degli organi sociali, relativo statuto sociale e regolamento delle assemblee, informazioni sulla , nonché uno schema generale di articolazione del Gruppo SAVE). L’Assemblea è l’organo che rappresenta l’universalità degli azionisti e a cui compete deliberare in via ordinaria in merito a: 283 34 a) l’approvazione del bilancio sociale; b) la nomina degli amministratori, dei sindaci, del Presidente del Collegio Sindacale, dell’eventuale Presidente Onorario e del soggetto a cui è demandato il controllo contabile; c) la revoca degli amministratori e la proposta di revoca dei sindaci nel rispetto delle norme di legge nonché la responsabilità di amministratori e sindaci; d) la determinazione del compenso degli amministratori e sindaci; e) l’approvazione del regolamento assembleare e delle sue modifiche; f) la deliberazione su ogni altro oggetto inerente la Società o la sua gestione sottoposto al suo esame. Ai sensi dell’art. 10 dello Statuto, l'Assemblea ordinaria determina inoltre i compensi spettanti al Comitato Esecutivo, al Collegio Sindacale, alla società di revisione incaricata del controllo contabile, e, ove nominato, al Presidente Onorario. Essa delibera altresì sui piani di compensi basati su azioni o strumenti finanziari a favore di esponenti aziendali, dipendenti o collaboratori della Società, delle società controllate o controllanti in quanto tale competenza sia prevista come inderogabile dalla normativa vigente. Ai sensi dell’articolo 11 dello Statuto Sociale, l’assemblea è convocata dal Consiglio di Amministrazione ogni qualvolta gli amministratori lo ritengano opportuno ovvero su richiesta dei soci ai termini e alle condizioni dell’articolo 2367 cod. civ. ovvero negli altri casi in cui la convocazione dell’assemblea sia obbligatoria in base alla legge. I soci che rappresentino almeno il 2,5% del capitale sociale hanno la facoltà di chiedere l’integrazione dell’ordine del giorno dell’assemblea nei limiti della normativa vigente. La convocazione delle Assemblee avviene secondo le modalità e nei termini imposti dalla normativa vigente. Nell'avviso di convocazione delle Assemblee può essere fissato il giorno della seconda e, eventualmente, della terza convocazione, che non potranno avere luogo nello stesso giorno fissato, rispettivamente, per la prima e per la seconda convocazione; in caso di mancata indicazione della data della seconda, e eventualmente della terza convocazione, l’assemblea si intenderà convocata in unica convocazione, all’assemblea dovranno ritenersi applicabili i costitutivi e deliberativi richiamati dall’articolo 2369, primo comma, secondo periodo, del codice civile. La convocazione dell’assemblea avviene a mezzo di pubblicazione, almeno trenta giorni prima di quello fissato per l’adunanza, sul sito internet della Società e con le altre modalità previste dalla CONSOB con proprio regolamento, dell’avviso contenente il giorno, l’ora, il luogo dell’assemblea, l’ordine del giorno dei lavori, nonché una descrizione chiara e precisa delle procedure che gli azionisti devono rispettare per poter partecipare e votare in assemblea, comprese le informazioni riguardanti il diritto di porre domande prima dell’assemblea, il diritto di integrare l’ordine del giorno, la procedura per l’esercizio del voto per delega e tutte le altre informazioni la cui indicazione nell’avviso di convocazione è richiesta dalle applicabili disposizioni di legge e regolamentari. I assembleari costitutivi e deliberativi sono quelli previsti dalle applicabili disposizioni di legge. 284 35 Ai sensi dell’articolo 12 dello Statuto Sociale sono legittimati ad intervenire in assemblea gli azionisti per i quali gli intermediari abbiano fatto pervenire alla Società la comunicazione di attestazione della legittimazione, con le modalità e nei termini previsti dalla normativa in vigore. Al fine di rendere le assemblee degli azionisti un’utile occasione per instaurare un sano dialogo tra gli azionisti e la Società stessa e per fornire agli azionisti le informazioni utili relative a SAVE, l’Assemblea della Società ha approvato in data 21 aprile 2006 e modificato in data 15 dicembre 2010, un regolamento assembleare che disciplina lo svolgimento dell’assemblea degli azionisti, garantisce l’ordinato e funzionale svolgimento delle riunioni nonché il diritto di ciascun socio di prendere parola sugli argomenti in discussione. Copia del regolamento assembleare è reperibile da parte di tutti i soci sul sito internet della Società al seguente http://www.veniceairport.it/page/IR/assemblee_azionisti;jsessionid=XIVXHFIANJRETQFIAIBCFEY?m =3340213¤tYear=2010 Il Consiglio di Amministrazione si è adoperato per assicurare agli azionisti un’adeguata informativa circa gli elementi necessari perché essi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza assembleare. Si segnala che, nel corso dell’esercizio 2010, non si sono verificate significative variazioni nella capitalizzazione di mercato delle azioni della Società ovvero nella composizione della sua compagine sociale. Nessun cambiamento nella struttura di di SAVE è intervenuto tra la data di chiusura dell’esercizio sociale 2010 e la data della presente Relazione. Per quanto concerne la struttura del capitale sociale, si segnala che, in data 31 gennaio 2011, nell’ambito della procedura di recesso in corso su azioni ordinarie SAVE conseguente all’approvazione della delibera assembleare in data 15.12.2010, la Società ha depositato presso il Registro delle Imprese di Venezia l’offerta in opzione avente ad oggetto azioni di un socio receduto, ai sensi dell'art. 2437 c.c.. In particolare, SAVE ha offerto in opzione le n. 800.000 azioni, oggetto di recesso, ai titolari delle residue azioni della Società, per le quali non fosse stato esercitato il diritto di recesso ed escluse le n. 2.562.526 azioni proprie detenute dalla Società, alla data del 31 gennaio 2011 (ultimo giorno di mercato aperto prima dell’inizio del periodo di adesione), secondo il seguente rapporto di opzione: 1 azione, ogni n. 64,97184 azioni SAVE e corrispondenti diritti di opzione in possesso di azionisti della società, alle ore 23.59.59 del 31 gennaio 2011. I diritti di opzione, trasferibili nelle forme ordinarie, non erano negoziabili sul mercato telematico azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. su cui le azioni ordinarie della Società sono quotate. Le azioni sono state offerte in opzione al prezzo unitario di Euro 6,81. Il periodo di adesione all’offerta in opzione è scaduto l’ 11 marzo 2011 e tutte le n. 800.000 azioni, oggetto di recesso, sono state assegnate a soci che hanno esercitato i diritti di opzione e i connessi diritti di prelazione. 285 36 Successivamente alla chiusura dell’esercizio, sono state acquistate ulteriori azioni proprie rispetto a quelle indicate nel paragrafo 2.9 che precede. Alla data della presente relazione, la Società detiene in portafoglio n. 2.582.044 azioni. Venezia, 15 marzo 2011 Il Presidente 286 37 287 2,33 2,17 2,09 2,33 2,17 2,09 Deutsche Bank AG Fondazione Venezia Comune di Treviso Deutsche Bank AG Fondazione Venezia Comune di Treviso Aeroporto di Venezia S.p.A. – SAVE della Marco Polo 38 4,44 4,44 Aeroporto di Venezia Marco Polo S.p.A. – SAVE 12,29 12,29 Amministrazione della Provincia di Venezia Amministrazione Venezia di 14,10 14,10 Comune di Venezia Provincia 0,01 0,01 Agorà Investimenti S.r.l. Comune di Venezia 38,98 38,98 Marco Polo Holding S.r.l. 1,90 Holding 1,90 Internazionale SIPI Investimento S.p.A. Finanziaria S.p.A. 288 Paolo Simioni Daniele Giovanni Marco Ortica Sandro Trevisanato Gianfranco Zoppas Vittorio Ambrogi Andrea Mencattini Amalia Sartori Mauro Sbroggiò Cesare De Piccoli Dino Lazzarotto De Monica Scarpa Enrico Marchi 22.04.09 22.04.09 22.04.09 22.04.09 22.04.09 22.04.09 22.04.09 22.04.09 07.07.10 22.04.09 22.04.09 22.04.09 22.04.09 31.12.11 31.12.11 31.12.11 31.12.11 31.12.11 31.12.11 31.12.11 31.12.11 31.12.11 31.12.11 31.12.11 31.12.11 31.12.11 m m M M M M M M M M M M M √ √ √ √ √ √ √ √ √ √ √ √ √ 39 √ √ √ √ √ √ 0 0 0 0 1 5 1 5 0 1 2 0 100 100 100 100 66 83 83 66 100 100 100 3 100 100 √ √ √ 100 100 100 √ √ √ 100 100 100 289 Andrea Riello 22.04.09 √ √ 40 Tale lista ha ottenuto una percentuale dei voti in rapporto al capitale votante pari al 37,22% e non risulta collegata in alcun modo con la lista presentata da Marco Polo Holding S.r.l. 1. Cesare De Piccoli; 2. Dino Lazzarotto; 3. Giulio Gidoni; 4. Alessandro Bares; 5. Marco Agostini; 6. Matteo Todesco; 7. Raffaele Pace; 8. Angelo Brugnerotto; 9. Michela Lazzaroni; 10 Roberta Brusegan; 11. Maurizio Carlin; 12. Katia Maretto; 13. Maurizio Calligaro; 14. Giuliano Basso; 15. Piero Dei Rossi. I soci Comune di Venezia e Provincia di Venezia, congiuntamente, hanno invece presentato una lista contenente i seguenti candidati: Tale lista ha ottenuto una percentuale dei voti in rapporto al capitale votante pari al 62,78% 1.Enrico Marchi; 2. Monica Scarpa; 3. Paolo Simioni; 4. Daniele De Giovanni; 5.Andrea Riello; 6. Sandro Trevisanato; 7. Gianfranco Zoppas; 8. Vittorio Ambrogi; 9. Andrea Mencattini; 10. Amalia Sartori; 11. Mauro Sbrogliò; 12. Andrea Perin; 13. Manuela Boschieri. In particolare, Marco Polo Holding S.r.l. ha presentato una lista contenente i seguenti candidati: I suddetti membri del Consiglio di Amministrazione sono stati nominati dall’Assemblea di SAVE del 22 aprile 2009 sulla base delle liste di candidati presentate (i) dal socio Marco Polo Holding S.r.l. (titolare di una partecipazione pari al 38,978%) e (ii) dai soci Comune di Venezia e Provincia di Venezia (congiuntamente titolari del 26,386% del capitale sociale). Indica il numero complessivo di incarichi ricoperti, alla data del 31.12.2010 in altre società quotate in mercati regolamentati (anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. L’elenco delle società in cui gli amministratori di SAVE hanno incarichi è riportato in allegato alla presente Relazione. ** Indica la percentuale di partecipazione degli amministratori alle riunioni del CdA, del Comitato di Controllo Interno e del Comitato per la Remunerazione 290 Nicola Serafini Paolo Venuti Pietro Codognato Perissinotto Maurizio Interdonato 22.04.09 22.04.09 22.04.09 22.04.09 22.04.09 22.04.09 22.04.09 31.12.11 31.12.11 31.12.11 31.12.11 31.12.11 31.12.11 31.12.11 m M M M 75 100 75 92 3 4 100 m 8 15 24 5 1 8 6 Nominato dal Ministero dell’Economia e Finanza. Nominato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; 41 I suddetti membri del Collegio Sindacale sono stati nominati dall’Assemblea di SAVE del 22 aprile 2009 sulla base delle liste di candidati presentate (i) dal socio Marco Polo Holding S.r.l. (titolare di una partecipazione pari al 38,978%) e (ii) dai soci Comune di Venezia e Provincia di Venezia (congiuntamente titolari del 26,386% del capitale sociale), fatta eccezione per i sindaci di nomina ministeriale (Valter Pastena e Silvio Salini) ** numero di incarichi di amministratore e sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell’art. 148 TUF. L’elenco completo degli incarichi è allegato, ai sensi dell’articolo 144 del Regolamento Emittenti, alla relazione sull’attività di vigilanza redatta dai sindaci ai sensi dell’articolo 153 TUF. * percentuale di partecipazione dei sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale Valter Pastena Silvio Salini Arcangelo Boldrin 291 sezione sindaci effettivi sezione sindaci effettivi sezione sindaci supplenti 42 Tale lista ha ottenuto una percentuale dei voti in rapporto al capitale votante pari al 37,22% e non risulta collegata in alcun modo con la lista presentata da Marco Polo Holding S.r.l. 1. Maurizio Interdonato; 2. Alberto Berengo. B) 1. Arcangelo Boldrin; 2. Andrea Martin; 3. Antonio D’Ancona. A) I soci Comune di Venezia e Provincia di Venezia, congiuntamente, hanno invece presentato una lista contenente i seguenti candidati: Tale lista ha ottenuto una percentuale dei voti in rapporto al capitale votante pari al 62,78%. 1. Pietro Codognato Perissinotto; 2. Guido Zanin. B) sezione sindaci supplenti 1. Nicola Serafini; 2. Paolo Venuti; 3. Alberto De Luca. A) In particolare, Marco Polo Holding S.r.l. ha presentato una lista contenente i seguenti candidati: 292 Presidente e Amministratore Delegato Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Presidente Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore 43 Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione Consigliere Delegato S.I.P.A. S.p.A. I.R.C.A. S.p.A. Acqua Minerale San Benedetto Banca Italo Rumena Veneto Banca Holding SOGEI S.p.A. Finanziaria Internazionale Holding S.p.A. Intesa Previdenza SIM S.p.A. Fata Assicurazioni Danni S.p.A. Fata Vita S.p.A. Generali Multinational Pension Solution SICAV Europe Assistance Italia S.p.A. Morgan Stanley SGR Banca Antonveneta S.p.A. Finanziaria Internazionale Securitisation Group S.p.A. Presidente Consiglio di Amministrazione Finanziaria Internazionale Holding S.p.A.