TECNICHE DI MOBILIZZAZIONE
1
IL MOVIMENTO
 Elemento che caratterizza in modo
costante l’esistenza di ciascun individuo
 Determina fortemente la qualità della
vita in quanto presupposto che consente
all’uomo di:
 comunicare con gli altri
 esplorare ed interagire con l’ambiente
 elaborare e trasformare ciò che concorre
alla soddisfazione dei suoi bisogni di vita
 tradurre in azioni pensieri e desideri
G. Rastelli 2010
IL MOVIMENTO
 Ogni movimento, per essere
compiuto, necessita di una forza che
produce un cambiamento dello stato
di moto del corpo
 La forza, in relazione a dove e a
come viene applicata, determina un
movimento lineare o angolare o di
rotazione
G. Rastelli 2010
IL MOVIMENTO
 l’attività motoria è una funzione che
interessa in modo interdipendente più
parti del corpo
 per essere svolta richiede il
coinvolgimento
di diverse strutture
anatomiche:
 le ossa
 la muscolatura
 le articolazioni
 le innervazioni
 il circolo ematico
G. Rastelli 2010
IL MOVIMENTO: IL SISTEMA NERVOSO CENTRALE
Ha la funzione di coordinare le
strutture anatomiche coinvolte in
modo da ottenere il movimento
del corpo, o di una parte di esso,
nella direzione e nel senso voluto.
G. Rastelli 2010
IL MOVIMENTO: L’APPARATO OSSEO
 Ha la funzione di sostegno del corpo e di
trasformare l’attività dei muscoli locomotori
in un momento di forza che consenta
all’individuo di muoversi e spostarsi
 Il movimento avviene in seguito
all’azione esercitata dai muscoli sulle ossa
lunghe
 Le ossa lunghe costituiscono le leve su cui
agiscono le forze prodotte dalla contrazione
muscolare
G. Rastelli 2010
IL MOVIMENTO: L’APPARATO OSSEO
LE ARTICOLAZIONI
 costituiscono
il
punto
di
collegamento tra due o più segmenti
ossei
 rendono possibile e finalizzabile il
movimento
 lo indirizzano e lo vincolano in spazi
determinati
 mantengono in asse la struttura del
corpo
G. Rastelli 2010
IL MOVIMENTO: L’APPARATO MUSCOLARE
 I muscoli del corpo umano
vengono distinti in volontari ed
involontari
 I
muscoli
scheletrici
sono
volontari, terminano con un inserzione
tendinea ancorata sulle ossa, che
consente di svolgere un azione di
trazione sulle stesse
 La contrazione dei muscoli
scheletrici determina la funzione di
movimento
 Il punto di inserzione tendinea sulle
ossa, rispetto alla loro articolazione,
produce un movimento: lineare,
angolare, rotatorio.
G. Rastelli 2010
IL MOVIMENTO: L’APPARATO MUSCOLARE
 la contrazione dei muscoli scheletrici
avviene in seguito ad una stimolazione
“comando” che arriva alle fibre muscolari
tramite “l’innervazione”
 in assenza di questo comando, il muscolo
rimane inattivo
 la forza del muscolo è data dall’ampiezza
e dal numero di fibre muscolari che lo
compongono
G. Rastelli 2010
IL MOVIMENTO: L’APPARATO MUSCOLARE
 alcuni gruppi di muscoli scheletrici
vengono definiti antagonisti
 hanno un azione contrapposta ad
altri che producono il movimento
inverso
 l’accorciamento di uno di questi
muscoli comporta il contemporaneo
allungamento dell’antagonista e viceversa
G. Rastelli 2010
Per postura si intende la posizione del
corpo nello spazio e la relativa relazione tra i
suoi segmenti corporei.
La corretta postura altro non è che la
posizione più idonea del nostro corpo nello
spazio per attuare le funzioni antigravitarie
con il minor dispendio energetico sia in
dinamica che in statica; ad essa vengono a
concorrere vari fattori (neurofisiologici,
biomeccanici,
emotivi,
psicologici
e
relazionali).
G. Rastelli 2010
IL MOVIMENTO: LA POSTURA
 Possono
essere
assunte
posizioni differenti al fine di
favorire :
 lo svolgimento di attività
 il riposo e il relax
 il recepimento di stimoli visivi,
uditivi, tattili etc.
 l’osservazione di situazioni
G. Rastelli 2010
IL MOVIMENTO: LA POSTURA
 La postura corretta:
 predispone alla partecipazione e alle
relazioni sociali
 favorisce il funzionamento
dell’organismo (deglutizione, respirazione,
etc.)
 non è un fatto statico, ma dinamico
conseguente ai continui messaggi che il
corpo riceve dall’ambiente, i quali
costringono la muscolatura antigravitaria ad
essere in continua attività per trovare e
mantenere la migliore posizione
G. Rastelli 2010
IL MOVIMENTO: LA DEAMBULAZIONE
 È il mezzo di locomozione abituale
dell’uomo che gli consente di spostarsi
mantenendosi in posizione verticale.
 Richiede il possesso di abilità
funzionali che di norma si acquisiscono
entro il primo anno di vita
 Avviene con una successione di
movimenti coordinati che permettono
al corpo di mantenere l’equilibrio
durante le fasi di camminamento
G. Rastelli 2010
FATTORI CHE INFLUENZANO LA MOBILITÀ
F. FISICI:
 malformazioni ossee o muscolari
congenite
 malformazioni ossee o muscolari
acquisite
 deficit neurologici
 alterazioni del patrimonio genetico
 lesioni
traumatiche
dell’apparato
locomotore osseo, muscolare, tendineo
 patologie del sistema nervoso centrale e
periferico
 patologie acute e o croniche che
impongono l’allettamento e l’ipomobilità
G. Rastelli 2010
FATTORI CHE INFLUENZANO LA MOBILITÀ
F. COGNITIVI E PSICOLOGICI:
Le capacità intellettive di una persona, il loro
sviluppo e la loro organizzazione, qualora
manchino,
siano
carenti
o
presentino
alterazioni, possono influire negativamente sullo
sviluppo e sul mantenimento di una corretta
psicomotricità.
Anche l’equilibrio emotivo e l’importanza che
ciascun individuo dà al movimento, come
elemento che qualifica il proprio stile di vita,
influenzano e si ripercuotono inevitabilmente
sullo sviluppo e sullo svolgimento delle attività
motorie.
G. Rastelli 2010
FATTORI CHE INFLUENZANO LA MOBILITÀ
L’ETÀ E LE ABITUDINI DI VITA
 L’età influisce sull’autonomia di movimento
dell’individuo
 L’età adulta rappresenta il momento in cui la
persona esprime e massime potenzialità
motorie e di coordinamento dei movimenti.
 L’avanzare dell’età comporta l’alterazione
progressiva della forza e della capacità di
coordinamento dei movimenti,
 L’anziano si stanca più facilmente, le
alterazioni osteoarticolari oltre a limitare la
funzione di movimento, determinano sovente
sintomatologia dolorosa
G. Rastelli 2010
Scarica

forza