LA DEAMBULAZIONE ASSISTITA DA UN OPERATORE aiutare l’assistito a sedere sul bordo del letto, dopo averlo abbassato e posizionato in orizzontale controllare che la persona non presenti vertigini o provi sensazione di malore, mantenerlo in questa posizione finchè non è in grado di stare in piedi senza avere capogiri G. Rastelli 2010 LA DEAMBULAZIONE ASSISTITA DA UN OPERATORE porsi davanti al paziente ed aiutarlo ad assumere la posizione eretta G. Rastelli 2010 LA DEAMBULAZIONE ASSISTITA DA UN OPERATORE collocarsi lateralmente al paziente: se vi è un deficit prevalente da un arto (emiplegia, esiti di frattura) l’operatore deve porsi da quel lato mettergli un braccio intorno alla vita per sostenerlo e con l’altra mano, prendere l’altro braccio per guidarlo dapprima farlo caricare sul lato più debole e poi sulla parte sana: i muscoli flaccidi della parte ammalata non sono in grado di fornire sufficiente forza per aggrapparsi e sostenere il corpo G. Rastelli 2010 LA DEAMBULAZIONE ASSISTITA DA UN OPERATORE incoraggiare la persona a mantenere allineato il corpo e a guardare in avanti, in quanto la tendenza del paziente a guardarsi i piedi per correggere la posizione, può generare vertigini invitare l’assistito a sollevare un piede alla volta per iniziare il passo, senza trascinarli G. Rastelli 2010 LA DEAMBULAZIONE CON BASTONE O CON TRIPODE il bastone/tripode va sempre portato dal lato sano, a circa 10-15 cm lateralmente ai piedi dell’assistito l’operatore si deve porre dal lato controlaterale spiegare al paziente come deve essere usato l’ausilio adottato fargli indossare calzature chiuse ed aiutarlo ad assumere la posizione eretta G. Rastelli 2010 LA DEAMBULAZIONE CON BASTONE O CON TRIPODE invitare il paziente a muovere prima l’arto sano e poi quello più debole, perché in questo modo distribuisce il peso del corpo prima sull’arto sano e sul bastone, poi su quello più debole G. Rastelli 2010 LA DEAMBULAZIONE CON BASTONE O CON TRIPODE accompagnare il paziente nella deambulazione ponendosi a lato della sua parte più debole, ciò consente in presenza di disturbi dell’equilibrio, di inserire un braccio sotto la sua ascella e sostenere con la mano l’altro braccio, onde evitare cadute G. Rastelli 2010 LA DEAMBULAZIONE CON STAMPELLE L’utilizzo delle stampelle , può fornire un appoggio diverso e adattato alla situazione di difficoltà dell’assistito, le stampelle così come gli altri bastoni devono essere portate a circa 10-15 centimetri lateralmente al piede. G. Rastelli 2010 LA DEAMBULAZIONE CON STAMPELLE L’impugnatura delle stampelle va regolata in modo tale che il gomito del paziente, durante l’appoggio per la deambulazione rimanga sempre lievemente flesso, allo scopo di prevenire lesioni del plesso brachiale. G. Rastelli 2010 LA DEAMBULAZIONE CON DEAMBULATORE Il girello è un tipo di ausilio che dà molta stabilità e sicurezza alla persona con difficoltà alla deambulazione, può avere caratteristiche strutturali diverse: con quattro ruote, con due ruote e due puntali, con appoggi ascellari, con appoggi brachiali. G. Rastelli 2010 LA DEAMBULAZIONE CON DEAMBULATORE aiutare il paziente ad alzarsi in piedi invitarlo ad afferrare le maniglie ed a porsi davanti al girello, mantenendo fermi sul pavimento, i piedini di appoggio dell’ausilio G. Rastelli 2010 LA DEAMBULAZIONE CON DEAMBULATORE invitare la persona a deambulare , camminando dentro il girello, sollevando bene i piedi durante il cammino durante la deambulazione l’operatore deve porsi a lato dell’assistito, osservare la correttezza dei movimenti che compie, fornire consigli e suggerimenti atti a promuovere la correttezza del cammino. G. Rastelli 2010 … GRAZIE … PER AVERMI ASCOLTATO … THE END G. Rastelli 2010