ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA CROCE ROSSA
Via Croce Rossa, 4 - San Donato Milanese - (Milano)
TEL. 025231684 – COD. MECC. MIIC8FB00P
www.icsvia crocerossa.gov.it
Piano Triennale dell’Offerta Formativa - 2015/2018
INDICE
Pag. 2
Mission
Pag. 3
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa
Priorità, traguardi e obiettivi
Il contesto territoriale e socio-culturale
Storia e struttura funzionale dell' istituto comprensivo “Via Croce Rossa”
Indirizzi e scelte di gestione relativi alla progettazione organizzativa e
alla governance d’istituto
5.1.Organizzazione dei servizi di segreteria
5.2.Organizzazione della scuola
5.3. Rapporti scuola-famiglia
5.4. Il patto di corresponsabilità
5.5. Gli organi collegiali
5.6. Le commissioni
5.7. Figure di sistema
5.8. Le risorse
6.
Progettazione didattico-curricolare
6.1. Competenze chiave europee
6.2. Obiettivi cognitivi delle competenze trasversali
6.3. Finalità dell’insegnamento disciplinare
6.4. Obiettivi didattici minimi
6.5. Pianificazione curricolare
6.6. La valutazione
6.7. Invalsi
7.
Certificazione delle competenze
8.
Progetti per l’ampliamento dell’ offerta formativa
9.
Ambienti di apprendimento supportati dalle tecnologie digitali
10.
Integrazione, inclusione, intercultura, prevenzione e dispersione –
Il piano Annuale per l’inclusività
11.
Pari opportunità e prevenzione della violenza di genere e di tutte le
Discriminazioni
12.
Indirizzi relativi alla formazione del personale
Contatti
ALLEGATI
(consultabili anche sul sito istituzionale www.icscrocerossa.gov.it )
1. Il Piano di Miglioramento
2. Modello Scheda Progetti
3.La Pianificazione Curricololare d’Istituto
4.Regolamenti
Pag. 4
Pag. 8
Pag. 9
Pag. 10
1.
2.
3.
4.
5.
Pag. 12
Pag. 12
Pag. 13
Pag. 19
Pag. 19
Pag. 23
Pag. 25
Pag. 28
Pag. 29
Pag. 35
Pag. 35
Pag. 36
Pag. 38
Pag. 38
Pag. 39
Pag. 40
Pag. 46
Pag. 49
Pag. 56
Pag. 70
Pag. 73
Pag. 83
Pag. 87
Pag. 89
(Pagina 2 di 209)
MISSION
Accogliere, educare, istruire, orientare
le nuove generazioni
dai 3 ai 14 anni
attraverso un progetto ed un percorso continuo e condiviso
di formazione integrale della persona
in collaborazione con le famiglie e il territorio
all'interno dei valori della
Costituzione della Repubblica Italiana.
(Pagina 3 di 209)
1. IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo di Via Croce
Rossa di San Donato Milanese, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n.
107, recante la “Riforma del sistema nazionale d’istruzione e formazione e delega per il riordino
delle disposizioni legislative vigenti”.
Per affermare il ruolo centrale della scuola nella societa' della conoscenza e innalzare i livelli di
istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di
apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e
recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale
e professionale dei diversi gradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale
laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione
e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunita' di
successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini, la presente legge da' piena
attuazione all'autonomia delle istituzioni scolastiche di cui all'articolo 21 della legge 15 marzo
1997, n. 59, e successive modificazioni, anche in relazione alla dotazione finanziaria. Le istituzioni
scolastiche garantiscono la partecipazione alle decisioni degli organi collegiali e la loro
organizzazione e' orientata alla massima flessibilita', diversificazione, efficienza ed efficacia del
servizio scolastico, nonche' all'integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture,
all'introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale. In
tale ambito, l'istituzione scolastica effettua la programmazione triennale dell'offerta formativa
per il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per
l'apertura della comunita' scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle
realta' locali.
Gli indirizzi e le scelte che seguono sono finalizzati alla elaborazione e ottimizzazione del PTOF
2016-2019 in conformità con le disposizioni normative previste dalla legge 13 luglio 2015, n. 107.
Indirizzi e scelte si conformano anche ai criteri della trasparenza, flessibilità, semplificazione,
valorizzazione delle competenze, continuità con le esperienze precedenti, attenzione alle
sollecitazioni e alle istanze emergenti nell’istituto e nel suo contesto.
Ne consegue che il presente documento è un documento “aperto”, che interagisce con tutte le
elaborazioni, anche non formali, prodotte dai soggetti, interni ed esterni, che concorrono allo sviluppo
dell’istituto.
 il Piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività
della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico
con proprio atto di indirizzo del 29 ottobre 2015;
 il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 12 gennaio
2016 (si allega delibera);
 il Piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 13 gennaio 2016 (si allega
delibera);
 il Piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed
in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;
(Pagina 4 di 209)
 il Piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con
nota prot. ______________ del ______________ ;
 il Piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
(Pagina 5 di 209)
(Pagina 6 di 209)
(Pagina 7 di 209)
2. PRIORITÀ, TRAGUARDI E OBIETTIVI
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato sul sito istituzionale della scuola –
http://www.icscrocerossa.gov.it - e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: http://www.scuolainchiaro.it
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto,
l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti
documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici
messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi
conclusivi del RAV:
 Priorità, Traguardi di lungo periodo.
 Obiettivi di miglioramento di breve periodo.
In tale contesto, si deve assicurare anzitutto:
 la qualità dei processi formativi;
 il diritto all’apprendimento da parte degli alunni;
 la libertà di insegnamento e la libertà di ricerca ed innovazione metodologica e
didattica
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio (scadenza: 31/8/2017) sono:
1) Risultati scolastici
2) Competenze chiave e di cittadinanza
I traguardi (scadenza: 31/8/2017) che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
1) Individuare e condividere traguardi di competenza per le aree linguistica e matematica e
criteri di valutazione per equilibrare gli esiti in uscita .
2) Promuovere il rispetto di persone e regole, la collaborazione tra pari, la responsabilità e
l'organizzazione personale dello studio
Gli obiettivi di processo (scadenza: 31/8/2016) che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del
raggiungimento dei traguardi sono:
Curricolo, progettazione e valutazione Costruire il Curricolo verticale d'Istituto.
Individuare e condividere traguardi di competenza.
Utilizzare indicatori e criteri di valutazione omogenei
e condivisi.
Ambiente di apprendimento
Incentivare l'uso di modalità didattiche innovative.
Promuovere attività didattiche che prevedano lavori di
gruppo, ricerche e progetti, utilizzando anche nuove
tecnologie.
(Pagina 8 di 209)
3. IL CONTESTO TERRITORIALE E SOCIO-CULTURALE
San Donato Milanese è una città di 32.221 abitanti, situata direttamente alle porte di Milano. Il suo
territorio, distribuito su una superficie di quasi 13 km/q, si sviluppa a Sud-Est del capoluogo della
regione Lombardia, proprio sulla sponda destra del Lambro.
La crescita economica e urbanistica della cittadina è stata favorita sia dalla posizione geografica, che
ha permesso lo sviluppo e il raccordo di importanti vie di comunicazione, sia dalla vicinanza con il
capoluogo lombardo. Oggi San Donato è comune della città Metropolitana di Milano, prevista per la
prima volta dalla legge n. 142 sul nuovo ordinamento degli enti locali dell'8 giugno 1990, art. 17-21,
e definitivamente istituita dalla legge del 7 aprile 2014 n. 56, sostituendo, a partire dal 1º gennaio
2015, la preesistente provincia di Milano.
L'insediamento del centro direzionale dell'Eni, lo sviluppo della piccola e media industria e la crescita
del settore terziario hanno richiamato, negli anni Cinquanta, impiegati, operai e professionisti da ogni
parte d'Italia tanto che, quello che una volta era un piccolo paese di contadini e fittavoli, luogo di
transito e sosta sulla via Emilia, è divenuto, ufficialmente dal 1976, una città, il cui territorio è
suddiviso in cinque quartieri: Concentrico, Certosa, Metanopoli, Bolgiano e Poasco - Sorigherio.
Oggi la città si contraddistingue per una buona qualità della vita, grazie anche alle diverse e ampie
aree verdi e al buon funzionamento dei servizi.
Dal 2002 fino al 2012, si è registrato un costante aumento della presenza di residenti provenienti da
diversi paesi europei ed extraeuropei. Negli anni 2013 e 2014 la tendenza si è invertita, facendo
registrare una riduzione e portando la percentuale di residenti stranieri dal 13,37 % al 12,70%.
L'istituto comprensivo di Via Croce Rossa è situato a pochi metri dalla Via Gramsci, proprio nel
cuore della città.
(Pagina 9 di 209)
4. STORIA E STRUTTURA FUNZIONALE DELL' ISTITUTO COMPRENSIVO “VIA
CROCE ROSSA”
L’Istituto Comprensivo di via Croce Rossa è pubblico, qualificato, formativo, inclusivo, integrato
con il territorio.
La sua mission è orientata verso l’accoglienza, l’educazione, l’istruzione, l’orientamento delle nuove
generazioni dai 3 ai 14 anni attraverso un progetto ed un percorso continuo e condiviso di formazione
integrale della persona in collaborazione con le famiglie e il territorio all'interno dei valori della
Costituzione della Repubblica Italiana.
E’ stato istituito il primo settembre 2013 e comprende:
 due plessi di Scuola dell’Infanzia siti in via Martiri di Cefalonia “Pagode gialle e rosse con
12 sezioni;
 il plesso di Scuola Primaria “Salvo d’Acquisto” con 19 classi in via Europa (ex Secondo
Circolo);
 il plesso di Scuola Secondaria di Primo Grado “Galileo Galilei”con 20 classi e 7 corsi, alcuni
aventi come seconda lingua lo Spagnolo, altri il Francese e altri il Tedesco.
Corso A - seconda lingua: Spagnolo
Corso B - seconda lingua: Tedesco
Corso C - seconda lingua: Spagnolo / Francese
Corso D - seconda lingua: Francese
Corso E - seconda lingua: Francese
Corso F - seconda lingua: Spagnolo
Corso G - seconda lingua: Spagnolo.
Questo schema è solo di previsione, in base alle richieste dei genitori degli alunni potrebbe subire
delle variazioni.
L’istituto comprensivo aggrega in una sola struttura funzionale le scuole dell’infanzia, della primaria
e della secondaria di primo grado, al fine di migliorare e rendere più coerente il progetto formativo
rivolto agli alunni dai 3 ai 14 anni. I tre gradi scolastici continuano a funzionare distintamente
secondo alcune loro caratteristiche (programmi, orari, insegnanti), ma l’azione didattica degli
insegnanti viene meglio organizzata e coordinata, infatti, nell’istituto comprensivo si costituiscono
una sola presidenza, un solo consiglio di istituto, un collegio dei docenti unitario, per affrontare in
modo integrato i vari aspetti della vita della scuola, relativi alle scelte educative e didattiche, alla
valutazione degli alunni, alla gestione dei finanziamenti. In una struttura dove si prevede la presenza
degli alunni dai 3 ai 14 anni si può prevedere un progetto educativo dove la continuità è un valore
aggiunto che permette di facilitare il passaggio degli studenti da un ordine di scuola all’altro.
I docenti dei tre ordini di scuola sono costantemente impegnati in corsi di formazione e/o di ricercaazione per aggiornare il curricolo di competenze condiviso in un’ottica verticale di continuità. In tale
ottica, l’istituto comprensivo garantisce:
 una efficace continuità educativa (curricolo verticale);
 una gestione più flessibile dell’organizzazione (autonomia didattica);
 rapporti più stretti con i genitori ed il territorio (integrazione sociale) ed EE.LL.
Gli insegnanti possono conoscere e seguire il processo educativo di ogni alunno, dall’ingresso nella
scuola dell’infanzia fino all’esame di Stato della Scuola Secondaria di Primo grado, scambiarsi
informazioni sulle caratteristiche dell’apprendimento dei ragazzi e sulla loro valutazione, intervenire
in tempo utile di fronte ad eventuali difficoltà. Il confronto continuo tra i docenti consente di
(Pagina 10 di 209)
impostare progetti di studio comuni e di valorizzare gli interessi dei ragazzi.
Gli alunni che frequentano l’Istituto sono eterogenei per provenienza, per ragioni socio-culturali
(realtà familiare e territoriale) e, naturalmente, per caratteristiche individuali. Tale varietà è da
considerare una ricchezza che favorisce lo scambio fra le persone
(Pagina 11 di 209)
5. INDIRIZZI E SCELTE DI GESTIONE RELATIVI ALLA PROGETTAZIONE
ORGANIZZATIVA E ALLA GOVERNANCE D’ISTITUTO
5.1. ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI SEGRETERIA
L’ufficio di segreteria dell’istituto, nel triennio di riferimento, è articolato secondo i seguenti ambiti
funzionali:
I) DSGA, con funzioni/compiti relativi a:
 gestione, coordinamento e ottimizzazione dei servizi amministrativi e generali;
 valorizzazione delle risorse umane afferenti al personale ATA;
 cura, manutenzione e sviluppo delle infrastrutture e dei beni scolastici;
 rinnovo delle scorte del facile consumo;
 istruzione e formalizzazione dei documenti contabili-finanziari d’istituto;
 incassi, acquisti e pagamenti;
 monitoraggio dei flussi finanziari d’istituto e della regolarità contabile;
 gestione, coordinamento, manutenzione e aggiornamento della dotazione hard-ware e
software digitale, dei sistemi di protezione e salvataggio e delle relative licenze e della
progressiva digitalizzazione dei flussi documentali in entrata, in uscita e circolanti all’interno
dell’istituto;
 applicazione delle norme in materia di pubblicità, accessibilità, trasparenza e archiviazione
degli atti d’istituto e della pubblicità legale;
 rapporti con gli uffici amministrativi dell’USR, dell’AT, delle altre scuole e periferici della
amministrazione statale e regionale e degli EE.LL.;
 cura delle relazioni di carattere amministrativo e logistico interne ed esterne, definizione
degli orari e delle modalità di ricevimento del personale di segreteria e della relativa
pubblicità;
 istruzioni al personale ATA in ordine alla sicurezza, accoglienza, cortesia, vigilanza, pulizia e
decoro.
II) Protocollo, comunicazioni in entrata e in uscita, archivio corrente e storico: N° 1 unità AA.
III) Gestione amministrativa del personale: N° 2 unità AA.
IV) Gestione amministrativa degli alunni/studenti, degli organi collegiali e supporto alla didattica:
N° 2 unità AA.
V) Gestione contabile-finanziaria, dei beni dell’istituto, inventari e rapporti con gli uffici
amministrativo-finanziari territoriali: N° 1 unità AA.
VI) Gestione dei rapporti con l’ente locale e della dimensione amministrativa della sicurezza
scolastica, inclusi adempimenti ex D.L.vo 81/2008, delle norme anti-fumo, privacy e
anti-corruzione, delle chiavi di accesso ai locali scolastici, armadi etc: N° 1 unità AA.
VII) (docente inidoneo all’insegnamento utilizzato in altri compiti) N° 1 docente/i non idoneo/i
all’insegnamento.
(Pagina 12 di 209)
5.2. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
TEMPO SCUOLA DELL’ INFANZIA
La scuola dell’infanzia funziona a Tempo Pieno; in ogni sezione operano due docenti che si occupano
delle attività didattiche su 40 ore settimanali.
Le ore di compresenza vengono utilizzate per attività di intersezione e/o laboratori.
Il sostegno, dove è dichiarato dalla certificazione, è affidato all’insegnante specialista.
Tutte le sezioni usufruiscono della specialista di Religione Cattolica, mentre l’attività alternativa è
eseguita dagli insegnanti di classe.
Il Comune mette a disposizione per gli alunni della scuola dell’infanzia, un servizio di dopo-scuola
(17.00 – 18.00).
LA GIORNATA SCOLASTICA
08,00 / 08,30
Pre-scuola - Accoglienza
08,30/ 09,00
Giochi liberi in sezione
09,00/ 09,15
Entrata - Accoglienza
09,15/ 10,30
Giochi liberi -Appello - Calendario
10,30/ 10,45
Attività ludiche in salone
10,45/ 11,45
Attività programmata in sezione e/o intersezione
11,45/ 12,00
Preparazione pranzo
12,00/ 13,00
Pranzo in sezione
13,00/ 13,30
Giochi liberi e/o organizzati
13,45/ 15,45
Attività didattiche per gruppi omogenei
15,45/ 16,00
Uscita
16,00/ 16,45
Prolungamento (merenda)
16,45/ 17,00
Uscita
17,00/ 18,00
Dopo-scuola
(Pagina 13 di 209)
PIANI DI STUDIO DELLA SCUOLA PRIMARIA
La scuola Primaria funziona a Tempo Pieno, in ogni classe operano due o più docenti che si occupano
dell’insegnamento delle seguenti aree disciplinari:
Area linguistico espressiva
Lingua italiana
Lingua inglese
Arte immagine
Musica
Area logico-matematica
Matematica
Scienze
Tecnologia
Motoria
Area antropologica
Storia
Geografia
Cittadinanza e Costituzione
Alcune considerazioni pedagogiche
Il tempo scuola ha una sua valenza educativa.
Organizzare le attività didattiche su 40 ore settimanali dà la possibilità di distribuire le stesse in modo
più omogeneo tra mattina e pomeriggio. Un tempo disteso permette agli alunni di apprendere
ciascuno secondo il proprio ritmo e i propri stili cognitivi.
Tutte le attività che si svolgono a scuola hanno pari dignità educativa, perché fanno parte di un
progetto di sviluppo armonico delle varie aree del sapere. Il recente potenziamento dell’organico,
richiesto dal collegio docenti, ha consentito, sebbene ad anno scolastico inoltrato, di garantire a tutti
gli alunni della scuola primaria le attività laboratoriali: quando gli insegnanti della classe si trovano
in compresenza, cioè sono contemporaneamente presenti nella classe, è possibile attuare i progetti
della scuola o svolgere attività di consolidamento e recupero.
Tutte le classi usufruiscono delle specialiste di Religione Cattolica, mentre l’attività alternativa è
eseguita dagli insegnanti di classe.
Il sostegno, dove è dichiarato dalla certificazione, è affidato all’insegnante specialista.
La scuola prevede un qualificato percorso di attività motoria articolato nei 5 anni del ciclo
elementare: nelle classi prime e seconde interviene uno specialista di psicomotricità che affianca
l’insegnante di classe; le classi terze e quarte frequentano il corso di nuoto presso la piscina
comunale; le classi quinte vengono avviate agli sport di squadra, nella palestra della scuola, da un
istruttore esterno, generalmente proposto dal CONI.
L’orario settimanale degli alunni, di seguito riportato in tabella, è concepito generalmente nel
rispetto dell’alternanza delle aree disciplinari e dei momenti dedicati al gioco libero , con intervalli
sufficientemente lunghi sia al mattino che al pomeriggio, per consentire ai bambini la necessaria
pausa prima di affrontare le diverse attività della giornata. Il momento della mensa prevede 2 turni:
prime, seconde e terze si recano in refettorio alle 12.15, mentre le quarte e le quinte mangiano al
secondo turno, alle 13.00 circa. Per tutti gli alunni è garantito il pasto cucinato in loco dal personale
qualificato, secondo il menù redatto in stretta collaborazione con la Commissione Mensa della scuola.
QUADRO ORARIO DELLA SCUOLA PRIMARIA
L’anno scolastico della Scuola Primaria è suddiviso in due quadrimestri. L'orario scolastico è
organizzato in 40 ore , 8 al giorno ( di cui 2 di mensa), distribuite su cinque giorni alla settimana
(escluso il sabato).
(Pagina 14 di 209)
Ore\giorni
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
7.45-8.25
8.25—8.30
Servizio di
prescuola
INGRESSO
Servizio di
prescuola
INGRESSO
Servizio di
prescuola
INGRESSO
Servizio di
prescuola
INGRESSO
Servizio di
prescuola
INGRESSO
8.30—9.30
1^
1^
1^
1^
1^
9.30—10.30
2^
2^
2^
2^
2^
10.30—11.00 INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO
11.00—12.15
3^-4^
12.15—13.00 Mensa
3^-4^
3^-4^
3^-4^
3^-4^
Mensa
Mensa
Mensa
Mensa
13.00—14.00 INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO
14.00-15.00
7^
7^
7^
7^
7^
15.00-16.25
8^
8^
8^
8^
8^
16.25-18.00
Servizio di
Servizio di
Servizio di
Servizio di
Servizio di
prolungamento prolungamento prolungamento prolungamento prolungamento
Ore\giorni
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
7.45-8.25
8.25—8.30
Servizio di
prescuola
INGRESSO
Servizio di
prescuola
INGRESSO
Servizio di
prescuola
INGRESSO
Servizio di
prescuola
INGRESSO
Servizio di
prescuola
INGRESSO
8.30—9.30
1^
1^
1^
1^
1^
9.30—10.30
2^
2^
2^
2^
2^
10.30—11.00 INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO
11.00—13.00
3^-4^
3^-4^
3^-4^
3^-4^
3^-4^
13.00—13.45 Mensa
Mensa
Mensa
Mensa
Mensa
e e
e e
e e
e e
cl. 4 /5
cl. 4 /5
cl. 4 /5
cl. 4 /5
cl. 4e/5e
13.45—14.30 INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO
14.00-15.00
7^
7^
7^
7^
7^
15.00-16.25
8^
8^
8^
8^
8^
16.25-18.00
Servizio di
Servizio di
Servizio di
Servizio di
Servizio di
prolungamento prolungamento prolungamento prolungamento prolungamento
(Pagina 15 di 209)
Servizi esterni e di supporto alla scuola
Il Comune mette a disposizione per gli alunni della scuola primaria, un servizio di pre-scuola (7,50 –
8,25) e prolungamento (16,30 – 18.00).
Nell’Istituto Comprensivo è in funzione lo sportello di consulenza psicopedagogica di supporto alla
prevenzione del disagio scolastico, realizzato con il finanziamento dell’Ente Locale.
Il Comune, direttamente o attraverso associazioni presenti sul territorio, offre interventi di supporto
agli alunni con disagio scolastico.
Collaborazione con l’Università
La scuola ha attivato collaborazioni con l’università per ospitare studenti tirocinanti iscritti al corso di
laurea in Scienze della Formazione Primaria.
(Pagina 16 di 209)
QUADRI ORARIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
L’anno scolastico della Scuola Secondaria è suddiviso in due periodi: un trimestrre e un pentamestre.
L'orario scolastico è organizzato in "30 moduli" di lezione, 6 al giorno, distribuiti su cinque giorni
alla settimana (escluso il sabato).
Ore\giorni
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
8.00—8.05
INGRESSO
INGRESSO
INGRESSO
INGRESSO
INGRESSO
8.05—9.00
1^
1^
1^
1^
1^
9.00—9.50
2^
2^
2^
2^
2^
9.50—10.00
INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO
10.00—11.00
3^
3^
3^
3^
3^
11.00—11.50
4^
4^
4^
4^
4^
11.50—12.00
INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO
12.00—13.00
5^
5^
5^
5^
5^
13.00—13.55
6^
6^
6^
6^
6^
Sono previste giornate di scuola aperta che si tengono di sabato nelle seguenti occasioni:
 “OPEN DAY” a dicembre, che coinvolge le classi prime e seconde ed è organizzato per
presentare la scuola secondaria agli alunni delle classi quinte della primaria.
 CAMPUS con le scuole superiori per le classi terze, a novembre.
Sono previsti, inoltre, due rientri pomeridiani per la visione di spettacoli teatrali e cinematografici.
(Pagina 17 di 209)
PIANI DI STUDIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
A tutti è garantito lo studio di 2 lingue straniere:
 l’Inglese per tutte le classi (3 moduli settimanali)
 il Francese o lo Spagnolo o il Tedesco, a scelta della famiglia (2 moduli settimanali).
Alle classi terze (e seconde. in caso di disponibilità residue) è offerto:
 il potenziamento della lingua Inglese in orario pomeridiano (tre moduli settimanali).
DISCIPLINE O GRUPPI DI
I CLASSE
II CLASSE
III CLASSE
Italiano, Storia, Geografia
9
9
9
Matematica e Scienze
6
6
6
Tecnologia
2
2
2
Inglese
3
3
3
Seconda lingua comunitaria
2
2
2
Arte e immagine
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
Musica
2
2
2
Religione cattolica
1
1
1
Attività di approfondimento in
1
1
1
Informatica
Lingua e cultura
Lingua e cultura
latina/attivita’ di
latina/attivita’ di
DISCIPLINE
materie letterarie
consolidamento recupero consolidamento recupero
Totale orario settimanale
30
30
30
L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” è inserito nell’area disciplinare storico-geografica.
(Pagina 18 di 209)
5.3. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
La scuola favorisce la comunicazione con le famiglie proponendo ai genitori diverse modalità:
Infanzia
-colloqui preliminari individuali;
-assemblee di sezione ed intersezione
-colloqui di verifica (Gennaio-Febbraio)
-colloqui di valutazione per i bambini che si iscrivono alla scuola primaria
Primaria e Secondaria
-colloqui con i docenti secondo l’orario di ricevimento indicato (meglio su appuntamento) o in altri
momenti stabiliti dalla scuola
-uso del diario scolastico degli alunni (scuola primaria) o del quadernino delle comunicazioni scuolafamiglia (scuola secondaria) sia da parte dei docenti che da parte dei genitori
- stretto rapporto di collaborazione con il genitore Rappresentante di classe, per la scuola primaria,
per le comunicazioni di carattere generale che riguardano la classe;
- per quanto riguarda la Scuola Secondaria di I grado, sarà cura del docente Coordinatore di Classe
contattare i genitori, anche telefonicamente, in caso di esigenze particolari;
- colloqui con il Dirigente scolastico richiesti con appuntamento telefonico o tramite la Segreteria
Si ricorda che l’adempimento dell’obbligo scolastico e la regolarità della frequenza sono oggetto di
continuo controllo. Nei casi di frequenza irregolare, il Dirigente Scolastico provvede a sensibilizzare
le famiglie e, in caso di persistente inadempienza, a interessare le autorità competenti.
5.4. IL PATTO DI CORRESPONSABILITA'
Il “patto educativo di corresponsabilità” tra scuola e famiglia è condizione indispensabile
perché la scuola realizzi l’azione educativa, perciò i genitori, dopo aver sottoscritto il Regolamento
di Istituto e il patto di corresponsabilità, collaboreranno e comunicheranno con gli insegnanti e con
le figure di riferimento presenti nella scuola.
La sfida della scuola di oggi è “insegnare ad apprendere”, come forma mentis che accompagni i
ragazzi per la vita e soprattutto “insegnare ad essere”, proponendo un'educazione che formi la
persona e la spinga a fare scelte autonome e significative per il proprio futuro.
Tenendo presente la centralità dell'alunno come soggetto dell'azione educativa, la
corresponsabilità con le famiglie e le caratteristiche del territorio, la scuola si propone finalità
riconducibili alle Competenze Chiave della Cittadinanza Attiva (Raccomandazioni del Parlamento
Europeo 23/04/2008 ).
Esse intendono promuovere uno sviluppo globale della personalità attraverso il potenziamento
delle capacità cognitive, affettive e relazionali e prevenire e limitare i fenomeni di insuccesso
scolastico e di dispersione, con interventi mirati per il recupero delle situazioni di disagio.
(Pagina 19 di 209)
IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA'
IL DIRIGENTE SCOLASTICO SI IMPEGNA A :
Promuovere tutti i processi di condivisione di valori e di comportamenti professionali valorizzando e
organizzando tutte le risorse umane assegnate in modo da garantire la qualità del servizio pubblico.
Garantire il dialogo e la collaborazione tra tutte le componenti scolastiche.
Garantire il massimo della trasparenza in tutti gli atti di sua competenza.
Rappresentare in modo unitario ed equanime in tutti i contesti il rispetto dei documenti e delle
deliberazioni collegiali che indirizzano l’attività della scuola.
Garantire e valorizzare, d’intesa con il D.S.G.A., il contributo del personale ATA secondo quanto
previsto dalla Carta dei Servizi.
I DOCENTI SI IMPEGNANO A:
Rendere operativo e fruibile il PTOF in tutta la sua articolazione progettuale.
Favorire l’instaurarsi nella classe di un ambiente educativo e di apprendimento sereno e partecipativo,
prevenendo qualsiasi forma di pregiudizio, emarginazione e prevaricazione, anche attraverso il
rispetto delle diverse tradizioni culturali e religiose degli studenti.
Coinvolgere gli alunni e le famiglie nell’azione educativa e didattica della scuola attraverso un
ascolto reciproco e una reale e fattiva condivisione delle finalità e degli obiettivi sia attraverso la
lettura del piano formativo e del Regolamento d’Istituto attraverso le riunioni dei consigli di classe
aperti ai genitori, i colloqui e la comunicazione attraverso i libretto delle comunicazioni a scuolafamiglia.
Garantire la trasparenza della valutazione del profitto scolastico degli studenti attraverso:
 la comunicazione delle date delle attività di verifica;
 la registrazione sul libretto delle comunicazioni scuola famiglia dell’esito delle verifiche
orali e/o scritte;
 la pubblicizzazione degli obiettivi disciplinari e dei criteri valutativi che vengono
formulati sulla base della programmazione di classe e dai dipartimenti.
Garantire secondo le modalità scelte dal Collegio interventi di recupero tempestivi ed efficaci.
Promuovere le eccellenze.
Garantire un efficace servizio di sorveglianza in tutte le fasi della vita scolastica (in classe, durante
l’intervallo, negli eventuali spostamenti, durante le visite e i viaggi d’istruzione).
(Pagina 20 di 209)
I GENITORI SI IMPEGNANO A:
Conoscere l'offerta formativa e il Regolamento d'Istituto.
Essere presenti alle assemblee di classe e ai consigli di classe aperti ai genitori.
Cooperare con la scuola per il rispetto del Regolamento di Istituto.
Giustificare le assenze e i ritardi attraverso il libretto delle giustificazioni e limitare a casi
assolutamente eccezionali l'uscita anticipata da scuola.
Controllare il libretto delle giustificazioni, il diario scolastico dell’alunno e il libretto delle
comunicazioni scuola famiglia.
Controllare che il proprio figlio/a disponga del necessario materiale da portare a scuola e che non
vengano portati oggetti inadatti e/o pericolosi.
Ricordare ai propri figli che a scuola è assolutamente vietato l'uso dei cellulari, che vanno comunque
tenuti spenti, e che il Regolamento d’Istituto prevede sanzioni nel caso in cui gli studenti utilizzino il
cellulare.
Ricordare ai propri figli che qualsiasi altro dispositivo elettronico non va portato a scuola a meno che
non sia autorizzato come strumento didattico.
Fare in modo che l'abbigliamento dei propri figli sia consono ad un luogo pubblico deputato alla
trasmissione e alla costruzione della cultura.
Verificare che i propri figli svolgano i compiti assegnati per casa.
Comunicare ai docenti interessati e/o al coordinatore di classe eventuali problematiche che possano
avere ripercussioni sull’andamento formativo/didattico dello studente.
Intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di Presidenza e con il Consiglio di Classe nei
casi di scarso profitto e/o indisciplina.
GLI STUDENTI S’IMPEGNANO A:
Conoscere e rispettare integralmente il Regolamento di Istituto.
Seguire consapevolmente le scelte didattico educative e la programmazione dei Consigli di classe.
Rispettare compagni, docenti e personale non docente e a instaurare rapporti di collaborazione.
Frequentare regolarmente le lezioni.
Far pervenire ai genitori e alla scuola le rispettive comunicazioni attraverso il libretto delle
comunicazioni scuola-famiglia.
Portare a scuola il materiale richiesto ; non portare a scuola materiale non adatto e/o pericoloso.
(Pagina 21 di 209)
Svolgere il lavoro assegnato sia in classe che a casa.
Utilizzare correttamente e non danneggiare strutture, attrezzature, ambienti di lavoro.
Seguire scrupolosamente le direttive riguardanti la sicurezza.
Tenere spenti i telefoni cellulari ed altri dispositivi elettronici, essendo a conoscenza anche delle
sanzioni previste dal Regolamento d’Istituto e della Normativa vigente.
Usare un linguaggio e un abbigliamento consoni all’ambiente educativo della scuola.
Persona esercitante la potestà genitoriale
Il Dirigente Scolastico
………………………………………….
………………………………………….
(Pagina 22 di 209)
5.5 GLI ORGANI COLLEGIALI
Il Funzionamento della scuola è garantito dai seguenti Organi Collegiali:
Consiglio di Istituto, composto da:
Dirigente scolastico
n. 8 rappresentanti dei docenti
n. 8 rappresentanti dei Genitori, uno dei quali eletto Presidente
n. 2 rappresentanti del personale ausiliario
E’ elettivo e dura in carica 3 anni; ha il compito di deliberare sulla gestione amministrativa delle
risorse e per questo è supportato dalla Giunta Esecutiva.
Ha potere deliberante in merito:
 approvazione bilancio di previsione e consuntivo di spesa;
 approvazione piano delle uscite didattiche e viaggi di istruzione;
 definizione dei criteri di formazione delle classi;
 definizione dei regolamenti interni;
 condivisione delle linee del PTOF;
 formulazione di proposte relativamente all’utilizzo delle risorse del fondo di istituto;
 formulazione di proposte relativamente al PTOF.
Il C.di I. è convocato dal Presidente con almeno cinque giorni di anticipo.
Al suo interno è nominato l'Organo di Garanzia.
Giunta Esecutiva è costituita da 6 membri del consiglio stesso. (Si rimanda per le specifiche
competenze all’art.6 del DPR n°416 del 31/12/74 e successive integrazioni). Presiede la G.E., il
Dirigente Scolastico. Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi è membro di diritto della
stessa.
Collegio dei Docenti, composto da:
Dirigente Scolastico che lo presiede.
Tutti i docenti in servizio.
E’ l’organo collegiale cui compete principalmente la programmazione dell’azione educativa e
didattica.
Si articola in commissioni per portare a termine in modo più agile la propria funzione progettuale e
organizzativa.
Il Collegio dei Docenti è convocato dal Dirigente Scolastico o su richiesta di almeno 1/3 dei suoi
componenti e svolge i seguenti compiti:
 cura la programmazione dell’azione educativa anche al fine di adeguare i programmi
d’insegnamento alle specifiche esigenze ambientali;
 formula proposte per l’assegnazione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti, per la
formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento di altre attività scolastiche;
 provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di classe o di interclasse;
 adotta e promuove iniziative di sperimentazione;
 elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio d’Istituto;
 elegge i docenti che fanno parte del comitato di valutazione del servizio del personale
docente;
 in coerenza con il piano dell’offerta formativa definisce criteri di attribuzione, numero e
destinatari delle finzioni strumentali (Art. 33 CCNL).
(Pagina 23 di 209)
Consiglio di classe composto da:
 Dirigente scolastico che lo presiede.
 Tutti i docenti della classe.
 Fino a un massimo di 4 rappresentanti dei genitori, eletti ogni anno.
Ha il compito di programmare le attività didattiche e, senza la componente dei genitori, di valutare il
profitto degli allievi.
E’ convocato dal Dirigente scolastico in base al calendario previsto.
Consiglio di interclasse (Primaria) - consiglio di intersezione (Infanzia)
Il Consiglio di Interclasse/Intersezione è presieduto dal Dirigente Scolastico o dal docente
coordinatore delegato dal Dirigente Scolastico. E' formato dai docenti e dai rappresentanti eletti dai
genitori. Il Consiglio di Interclasse/Intersezione esamina l’andamento scolastico, formula proposte ed
esprime pareri relativamente alle iniziative di carattere educativo e didattico; approva anche
l’adozione dei libri di testo (scuola primaria). Le competenze relative alla valutazione periodica e
finale degli alunni spettano al Consiglio di Interclasse convocato con la sola presenza dei docenti.
Comitato di valutazione
Il Comitato per la valutazione dei docenti ha durata triennale.
E’ composto da:
 Dirigente Scolastico – presidente.
 Tre docenti di cui due individuati dal Collegio docenti e uno dal Consiglio di Istituto
 Due rappresentanti dei genitori per scuola dell’infanzia e primo ciclo.
 Un membro esterno individuato dall’USR tra Docenti, D.S. e Dirigenti tecnici.
Il ruolo di questo organismo è “individuare i criteri” per la valorizzazione dei docenti sulla base della
qualità dell’insegnamento e successo formativo degli studenti, dei risultati ottenuti in relazione alle
competenze degli studenti e al contributo alla ricerca didattica, delle responsabilità assunte nel
coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale
(Pagina 24 di 209)
5.6 COMMISSIONI
COMMISSIONE
ARTICOLAZIONE E FUNZIONE
RAV
Aggiorna il rapporto di autovalutazione
Partecipano membri della primaria e della secondaria
Attività sportive ed educazione
stradale
Organizza e coordina le attività e le manifestazioni sportive.
Partecipano membri della secondaria
Biblioteca della scuola
Tiene aggiornata la biblioteca scolastica e ne rende possibile
la fruizione ad alunni e docenti e avanza proposte di varie
attività (scrittura creativa, incontro con l’autore…).
Partecipano membri della secondaria.
Continuum/ accoglienza
e Orientamento
Si occupa del raccordo con le scuole primarie e secondarie di
secondo grado del territorio.
Partecipano membri della primaria e della secondaria
SOSTEGNO, DSA, BES
Affronta le problematiche legate all’apprendimento di DVA ,
DSA, BES
Partecipano membri della scuola dell’infanzia della primaria
e della secondaria
Salute e mensa
Organizza iniziative per promuovere il benessere a scuola
Partecipano membri della scuola dell’infanzia della primaria
e della secondaria
Ambiente
Partecipano membri della primaria
Informatica
Partecipano membri della primaria
Progetto EAT
Partecipano membri della secondaria
Orario docenti
Organizza l’orario dei docenti
Partecipano membri della scuola dell’infanzia e della
secondaria
Sicurezza
Si occupa dell’attuazione della legge 81/08 s.m.
Partecipano membri della primaria e della secondaria
Organizzazione eventi, teatro,
cultura, manifestazioni e uscite
didattiche
Organizza la partecipazione della classi a spettacoli, eventi,
manifestazioni culturali, uscite didattiche
Partecipano membri della primaria e della secondaria
Commissione elettorale
Controlla la regolarità della presentazione delle liste
Partecipano membri della primaria e della secondaria
(Pagina 25 di 209)
COMMISSIONE
ARTICOLAZIONE E FUNZIONE
Commissione acquisti
Si occupa dell’acquisto di materiali e beni in base alle
esigenze della scuola
Partecipano membri della secondaria
INVALSI
Organizza e controlla la somministrazione delle prove,
registra e confronta i risultati delle prove
Partecipano membri della primaria e della secondaria
PON
Partecipano membri della secondaria
GLI (gruppo di lavoro per
l’inclusione)- Intercultura
Favorisce l’inclusione di tutti gli alunni iscritti all’Istituto
Partecipano membri della secondaria
Legalità
Organizza attività atte a far riflettere i ragazzi sul tema della
legalità
Partecipano membri della secondaria
Curricoli
Delinea il curricolo verticale dell’Istituto
Partecipano membri della primaria e della secondaria
Organizza il sito dell’Istituto e i laboratori con attrezzature
multimediali
Partecipano membri della scuola dell’infanzia e della
primaria
Sito WEB/multimedialità
Soglia ludica
Favorisce il graduale passaggio dei bambini dalla scuola
dell’infanzia alla scuola primaria
Partecipano membri della scuola dell’infanzia e della
primaria
Commissione lingue per
certificazione
Prepara il percorso didattico per la certificazione linguistica
Partecipano membri della primaria e della secondaria
Sportello CIC (counseling)
Aiuta i ragazzi ad affrontare problemi e incertezze
Partecipano membri della secondaria
Reti scuole
Favorisce la collaborazione fra scuole
Partecipano membri della primaria
Progetto giochi matematici
Organizza attività di preparazione ai giochi matematici e
segue i ragazzi nelle giornate delle gare
Partecipano membri della secondaria
Progetto calendario
Realizza un calendario a scopo di bemeficenza
Partecipano membri della primaria
Ballo, canto e mi diverto
Qualità
Organizza attività di danza e canto
Partecipano membri della scuola dell’infanzia
Partecipano membri della primaria
Tutor
Partecipano membri della primaria
Commissione mensa
Controlla la qualità del servizio mensa
(Pagina 26 di 209)
COMMISSIONE
ARTICOLAZIONE E FUNZIONE
Partecipano membri della scuola dell’infanzia
Progetto lettura
Organizza attività di promozione della lettura
Partecipano membri della primaria
Libri testo
Valuta le proposte di libri di testo
Partecipano membri della primaria
(Pagina 27 di 209)
5.7 FIGURE DI SISTEMA
Nella gestione dell’istituto il DS, nel triennio di riferimento, si avvale delle seguenti collaborazioni:
DIRETTI COLLABORATORI DEL DS
primo docente collaboratore con delega alla funzione vicaria
secondo docente collaboratore
STAFF D’ISTITUTO, con funzioni consultive e propositive rispetto alle opzioni strategiche
dell’istituto, costituito dal DS, dai docenti incaricati e integrato, a seconda degli argomenti da trattare,
dal DSGA, dall’AA operante in settore affine, dal presidente del Consiglio d’istituto o suo delegato,
esperti esterni etc.
DOCENTI REFERENTI
I docenti referenti hanno la funzione di progettazione, monitoraggio delle attività e raccordo con
l’ufficio di dirigenza.
L’istituto si è dotato di un:
Docente referente gruppo di autovalutazione e piano di miglioramento connessi con la sezione n° 5
del RAV ex DPR 80 (priorità/traguardi e obiettivi di processo);
Docente referente coordinamento della progettazione curricolare, extra-curricolare e valutazione;
Docente referente prove INVALSI;
Docente referente per il registro digitale;
Docente referente scuola dell’infanzia;
Docente referente scuola primaria;
Docente referente scuola secondaria di primo grado;
Docente referente continuità/orientamento;
Docente referente rapporti con il territorio,
Docente referente formazione del personale docente,
Docente referente attività di integrazione formativa.
DOCENTI TITOLARI DI FUNZIONE STRUMENTALE EX ART. 33 CCNL
Il Collegio dei Docenti ha deciso di dare copertura ai seguenti ambiti strategici:
 Area 1: Gestione del Piano dell'Offerta Formativa;
 Area 2: Sviluppo delle tecnologie digitali e registro elettronico;
 Area 3: Interventi a favore degli alunni stranieri, coordinamento delle attività di inclusione
scolastica e sociale;
 Area 4: Rapporti con l'università e reti di scuole.
DOCENTI Coordinatori di Interclasse
DOCENTI Coordinatori di Classe
(Pagina 28 di 209)
5.8.LE RISORSE
L’Istituto dispone di risorse interne (personale docente e non docente, strutturali e finanziarie) ed
esterne (risorse del territorio).
Oltre al personale docente e non docente, la scuola si avvale delle seguenti risorse umane:
Facilitatori linguistici/Mediatori culturali , per facilitare l'inserimento degli alunni stranieri nella
scuola Primaria e Secondaria.
Educatori, per favorire l’integrazione di alunni diversamente abili, o in situazione di disagio sociale.
Genitori che spesso elargiscono la loro preziosa collaborazione.
FABBISOGNO DI PERSONALE DOCENTE
a) Posti comuni e sostegno
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Fabbisogno per il triennio
Annualità
a.s. 2016-17: n.
Scuola
dell’infanzia a.s. 2017-18: n.
a.s. 2018-19: n.
a.s. 2016-17: n.
Scuola
primaria
a.s. 2017-18: n.
a.s. 2018-19: n.
Posto
Comune
25
25
25
41
41
41
Motivazione:
indicare
il
piano delle sezioni previste e le
loro caratteristiche (tempo pieno
e normale, pluriclassi….)
Posto di sostegno
2
2
2
4
4
4
(Pagina 29 di 209)
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Classe di
concorso /
sostegno
SOSTEGNO
LETTERE
Cattedre
A.S.
201617
11
Motivazione:
Indicare il piano
delle classi previste
e le loro
caratteristiche
Ore residue
A.S.
2017-18
A.S.
2018-19
11
11
A.S.
201617
2
A.S.
2017-18
2
A.S.
201819
2
MATEMATICA
6
6
6
0
0
0
FRANCESE
1
1
1
0
0
0
INGLESE
3
3
3
0
0
0
SPAGNOLO
1
1
1
0
0
0
TEDESCO
0
0
0
6
6
6
EDUCAZIONE
ARTISTICA
EDUCAZIONE
TECNICA
EDUCAZIONE
MUSICALE
EDUCAZIONE
FISICA
TOTALE
2
2
2
4
4
4
2
2
2
4
4
4
2
2
2
4
4
4
2
2
2
4
4
4
30
30
30
24
24
24
b. Organico di potenziamento richiesto / utilizzato
Unità di personale in organico di potenziamento:
Scuola Primaria
Tipologia
A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19
comune
3
3
3
sostegno
1
1
1
Lingua
inglese
1
1
1
Motivazione (con riferimento alle priorità
strategiche al capo I e alla progettazione del
capo III)
N 2 unità in più per il tempo pieno
N 1 unità in più per alfabetizzazione
stranieri (anche x sostituzioni)
N 1 unità in più per alunni BES
N 1 unità in più per attività finalizzate alla
certificazione linguistica
(Pagina 30 di 209)
Scuola secondaria:
A.S. 2015/2016
Classe di
Ore da prestare Esonero Supplenze Corsi di
Progetti
concorso
settimanali
vicario
brevi
recupero /
potenziamento
A043
18
18
0
0
10
Ore di
utilizzo
0
LIN INGLESE
18
0
0
18
0
18
TECNOLOGIA
6
0
0
0
6
6
SOSTEGNO
18
0
0
18
0
18
MATEMATICA
6
0
6
0
0
6
MUSICA
6
0
0
6
0
6
MOTORIA
6
0
0
6
0
6
TOTALE
78
18
6
48
16
60
Unità di personale in organico di potenziamento:
Classe di
concorso
Ore da prestare
settimanali
A.S. 2016/2017
Esonero Supplenze Corsi di
Progetti
vicario
brevi
recupero /
potenziamento
18
0
0
10
Ore di
utilizzo
A043
18
LIN INGLESE
18
0
0
18
0
18
TECNOLOGIA
6
0
0
0
6
6
SOSTEGNO
18
0
0
18
0
18
MATEMATICA
6
0
6
0
0
6
MUSICA
6
0
0
6
0
6
MOTORIA
6
0
0
6
0
6
TOTALE
78
18
6
48
16
60
Unità di personale in organico di potenziamento:
Classe di
concorso
A043
Ore da
prestare
settimanali
18
0
A.S. 2017/2018
Esonero Supplenze
vicario
brevi
18
0
Corsi di
Progetti
recupero /
potenziamento
0
10
Ore di
utilizzo
0
LIN INGLESE
18
0
0
18
0
18
TECNOLOGIA
6
0
0
0
6
6
SOSTEGNO
18
0
0
18
0
18
MATEMATICA
6
0
6
0
0
6
MUSICA
6
0
0
6
0
6
MOTORIA
6
0
0
6
0
6
TOTALE
78
18
6
48
16
60
(Pagina 31 di 209)
Il collegio dei docenti:
 può rimodulare il numero e i contenuti dei laboratori in ragione delle opzioni
didattiche;
 definisce la collocazione oraria, le modalità di individuazione degli alunni/studenti
partecipanti e propone ogni utile soluzione organizzativa;
 definisce le metodologie didattiche e i contenuti specifici dei laboratori.
c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come
riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.
Tipologia
Assistente amministrativo
2016/17
6
2017/18
6
2018/19
6
Collaboratore scolastico
19+1pt.
19+1pt.
19+1pt.
Altro
(Pagina 32 di 209)
RISORSE STRUTTURALI
La scuola dell’infanzia “Martiri di Cefalonia” è suddivisa in due plessi: Pagoda gialla e Pagoda rossa.
Ciascuno è dotato delle seguenti strutture:
STRUTTURA di ogni Pagoda
Spazi sezione con giardino annesso
6
Servizi riservati ad ogni spazio sezione
6
Salone grande
1
Saloncino
1
Locali per attività di laboratorio
1
Sala medica
1 (comune)
Aula docenti
1 (comune)
Ampio giardino esterno attrezzato
1(comune)
Portineria
1(comune)
Cucina interna
1 (comune)
Il plesso della scuola Primaria è dotato delle seguenti strutture:
STRUTTURE PLESSO SALVO D'ACQUISTO
7 Aule per le lezioni
12 Aule per le lezioni
Bidelleria
Locale Servizio di prescuola
Locale Servizio di prolungamento
1 biblioteca
Palestra
Laboratorio di pittura
Aula d’inglese
Laboratorio di informatica
“Palestrina”/aula riunioni
Aula Docenti
Aula per attività alunni con disabilità
Mensa: cucina e refettorio
Piano terra
1° Piano
Piano terra
Piano terra-primo
Piano terra-primo
1° Piano
Piano terra
Piano terra
1° Piano
1° Piano
Piano interrato
Piano terra
Piano terra
Piano terra
Il plesso della Scuola Secondaria di primo grado é dotato delle seguenti strutture:
STRUTTURE PLESSO GALILEO GALILEI
PALESTRA + SPOGLIATOI
AULA MAGNA
BIBLIOTECA
AULE MULTIMEDIALI
LABORATORIO LINGUISTICO
LABORATORIO SCIENZE
LABORATORIO TECNOLOGICO
AULA ARTE
LABORATORIO CERAMICA
LABORATORIO CUCINA
AULE PER IL LAVORO A PICCOLI GRUPPI
LABORATORIO MUSICALE
SALA MEDICA
GIARDINO ESTERNO ATTREZZATO
1
1
1
4
1
1
1
1
1
1
3
1
1
1
(Pagina 33 di 209)
RISORSE FINANZIARIE
Le risorse finanziarie della scuola sono costituite da introiti provenienti dai fondi erogati dal MIUR
per il funzionamento, dall'Ente Locale e dal contributo volontario versato dai genitori per l'attuazione
dei progetti.
Il Piano Annuale dell'anno scolastico corrente è pubblicato all'albo della scuola.
RISORSE ESTERNE DEL TERRITORIO
I rapporti con gli Enti presenti sul territorio sono costanti e produttivi
Gli Enti sono:
Ente Locale
Servizi sociali del Comune (area Minori e Famiglia e area Disabilità)
Biblioteca Comunale
Centro di Aggregazione Giovanile
Enti privati e Cooperative Sociali (AIAS, LULE, cooperativa AURORA)
Arma dei Carabinieri
Polizia Municipale di San Donato Milanese
Polizia Stradale
Policlinico San Donato
Protezione civile
Provincia di Milano
Regione Lombardia
Unità Sanitaria Locale
Università Statale di Milano
Università Cattolica del Sacro Cuore (sedi di Milano e Pavia)
Politecnico di Milano
E’ attiva la collaborazione con gli Istituti Superiori del territorio, per facilitare il passaggio da un
ordine di scuola all'altro. A questo scopo lavorano da anni la commissione “Continuum”, formata da
docenti di varie discipline, che si occupa soprattutto del raccordo con la Scuola primaria e la
Commissione Orientamento che si occupa del raccordo con la Scuola superiore.
(Pagina 34 di 209)
6. PROGETTAZIONE DIDATTICO-CURRICOLARE
6.1.COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
Tenendo presente la centralità dell'alunno come soggetto dell'azione educativa, la
corresponsabilità con le famiglie e le caratteristiche del territorio, la scuola si propone finalità
riconducibili alle Competenze Chiave europee per l’apprendimento permanente (Recommendation
2006/962/EC on key competences for lifelong learning). Intendono promuovere uno sviluppo
globale della personalità attraverso il potenziamento delle capacità cognitive, affettive e relazionali
e prevenire e limitare i fenomeni d’insuccesso scolastico e di dispersione. Le Competenze Chiave
per l'apprendimento permanente, necessarie a ogni cittadino per riuscire a inserirsi con successo
all'interno dell'ambito sociale e lavorativo e ritenute essenziali per l’effettiva realizzazione delle
politiche europee, sono otto e sono finalizzate alla promozione del capitale umano, inteso come prima
leva di sviluppo della nostra comunità.
Esse sono:
 Comunicazione nella madrelingua.
 Comunicazione nelle lingue straniere (Inglese / Francese)
 Competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia (acquisire, interpretare le
informazioni e risolvere problemi).
 Competenza digitale.
 Imparare a imparare (abilità di organizzare il proprio apprendimento sia individualmente che in
gruppo).
 Competenza sociale e civica (collaborare e partecipare).
 Spirito d'iniziativa e imprenditorialità (progettare).
 Consapevolezza ed espressione culturale.
L'Unione Europea ha deciso di seguire la strada delle competenze perché fanno riferimento alla
capacità di rispondere a richieste complesse, utilizzando anche risorse psicosociali (incluse le abilità e
le attitudini) in un particolare contesto.
I documenti prodotti dall'Unione Europea hanno cercato di fornire un'unità pedagogica al sistema
scolastico europeo.
La scelta delle competenze chiave è utile per focalizzare l'attenzione non più solo sulle conoscenze e
abilità condivise, ma su quelli che sono gli atteggiamenti intesi come il risultato di un percorso e di
uno sviluppo interiore dell'allievo perseguito attraverso le sue motivazioni personali e i suoi
orientamenti verso la realtà.
L'atteggiamento può precedere una condotta e può determinarla. Può determinare la possibilità di
nuovi apprendimenti che si snodano anche durante tutto l’arco della vita.
(Pagina 35 di 209)
6.2.GLI OBIETTIVI COGNITIVI E DELLE COMPETENZE TRASVERSALI
Tenendo presente la situazione emersa, I Consigli di Classe e Interclasse, in sede di programmazione,
decidono di seguire nell’impostazione delle attività educative e didattiche una duplice via:
 Convergenza di obiettivi per il raggiungimento delle competenze europee trasversali.
 Pluridisciplinarità dei contenuti.
Inoltre, I Consigli di Classe e Interclasse hanno fissato i seguenti traguardi di Competenze Trasversali
Condivise:
►capacità emozionali trasversali:
 rispetto delle regole
 socializzazione
 partecipazione ed impegno
 metodo di lavoro
 sviluppo dell’auto orientamento
►capacità gestionali trasversali:
 rispettare le norme che regolano la vita scolastica
 rispettare e stabilire un buon rapporto con insegnanti e compagni
 seguire le attività con interesse e partecipazione attiva
 eseguire i compiti con precisione, studiare in modo approfondito
 lavorare in modo autonomo
 dimostrare indipendenza ed autonomia nelle proprie scelte
►capacità cognitive trasversali:
 conoscenza degli elementi propri della disciplina
 comprensione del senso delle informazioni comunicate
 applicazione delle conoscenze precedentemente acquisite in attività concrete
 analisi delle parti di un insieme e individuazione delle relazioni
 sintesi delle informazioni e loro organizzazione per produzioni personali
 valutazioni delle decisioni da assumere ed assunte attraverso giudizi fondati su criteri
motivati
 padronanza dei mezzi espressivi
 collegamento e rielaborazione di quanto appreso
►capacità relazionali trasversali:
 Costruzione di relazioni positive di collaborazione, supporto e sostegno verso gli altri.
Essi potranno essere scomposti in indicatori di comportamento comuni a tutti i membri dei Consigli
di Classe e Interclasse (ed eventualmente anche riportati sul registro personale) e costituiranno
elementi per la valutazione globale.
In linea di massima le capacità e gli indicatori possono essere così sintetizzati:
Capacità
Indicatori
Stabilità emotiva Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto,
Capacità
tramite l’autocontrollo e reazioni lucide ed equilibrate, senso di
emozionali
responsabilità verso le persone, le regole, il materiale
Gestione dei
Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che
conflitti
originano contrasti all’interno dei gruppi e tensioni nei rapporti
interpersonali.
Socializzazione con gli altri, singoli o gruppo.
(Pagina 36 di 209)
Capacità
Capacità
gestionali
Indicatori
Programmazione/ Partecipazione alla vita scolastica, presenza attiva in classe,
Organizzazione
puntualità nell’esecuzione dei propri compiti a scuola e a casa.
Metodo di lavoro inteso come ordine, possesso del materiale
didattico, concentrazione, attenzione.
Capacità di predefinire le attività da svolgere tramite le risorse
disponibili, per il raggiungimento di uno o più obiettivi in
funzione della variabile tempo.
Controllo/
Decisione
Capacità di individuare i punti essenziali dei fenomeni per
verificare le relazioni, le attività svolte, i risultati da conseguire,
al fine di garantire la rispondenza tra attese e avvenimenti.
Capacità di scegliere tra diverse alternative con ponderatezza,
lucidità, tempestività, in condizioni di incertezza, carenza,
complessità.
Orientamento ai
risultati
Cognitive Analisi- sintesi
trasversali
Soluzione dei
problemi
FlessibilitàCreatività
Relazionali Efficacia
trasversali Interpersonale
Capacità di indirizzare costantemente la propria attività al
conseguimento degli obiettivi assegnati fornendo un livello di
prestazione coerente alla natura e all’importanza degli stessi..
Acquisizione dei contenuti disciplinari supportata dalla
conoscenza di termini, fatti, regole, principi, teorie, strutture.
Comprensione del senso di una informazione e capacità di
trasformare con modi e metodi
adeguati ai vari ambiti
disciplinari (come trasposizione, traduzione, interpretazione,
rielaborazione, estrapolazione) l’applicazione di principi e regole
per risolvere problemi
Capacità di cogliere il mutare delle situazioni adattando il proprio
comportamento allo scopo di cogliere opportunità o di
raggiungere l’obiettivo prefissato.
Capacità di far uso di quanto conosciuto per ricercare soluzioni
originali ed efficaci, non riferite a schemi tradizionali o già
adottati, restando in sintonia con gli obiettivi da perseguire.
Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli
atteggiamenti degli altri e interagirvi in modo costruttivo.
(Pagina 37 di 209)
6.3.FINALITÀ DELL’INSEGNAMENTO DISCIPLINARE
L’insegnamento disciplinare mira innanzitutto a acquisire e consolidare un metodo di studio e dei
prerequisiti all’apprendimento quali capacità di:
 attenzione –concentrazione –osservazione- memorizzazione-precisione
Potenziare delle conoscenze nelle singole discipline quali capacità di:
 esporre un testo oralmente o per iscritto in modo chiaro e corretto nei concetti
 utilizzare con padronanza i linguaggi specifici delle singole discipline
 documentare e approfondire i propri lavori individuali
Acquisire, potenziare e rielaborare delle conoscenze acquisite quali capacità di:
 analisi
 sintesi
 utilizzare conoscenze e metodi già acquisiti in situazioni nuove
 rielaborare in modo personale quanto appreso
 correlare le conoscenze in ambiti differenti
Acquisire e consolidare della criticità quale capacità di:
 organizzare il proprio tempo;
 articolare il pensiero in modo logico e critico;
 utilizzare in senso razionale le conoscenze, gli strumenti e le nuove tecnologie anche in
ambiente non scolastico;
 partecipare alla vita scolastica e sociale in modo autonomo, creativo e costruttivo.
6.4.OBIETTIVI DIDATTICI MINIMI
I Consigli di Classe e Interclasse, tenendo conto dei livelli di partenza e delle caratteristiche generali
della classe e delle situazioni particolari in essa presenti, stabiliscono il livello di accettabilità di
raggiungimento di obiettivi didattici minimi:
 Conoscenza e comprensione da parte dell'alunno degli argomenti trattati nei vari ambiti
disciplinari, ritenuti essenziali dal Docente anche conformemente alle programmazioni delle
relative discipline.
 Capacità dell'alunno di applicare le proprie conoscenze nei contesti previsti con un sufficiente
grado di autonomia .
(Pagina 38 di 209)
6.5. LA PIANIFICAZIONE CURRICOLARE
Il concetto di curricolo è maturato nel corso degli anni a livello nazionale e internazionale fino a
raggiungere un’articolazione consistente e significativa.
Da un’accezione restrittiva e malintesa – ancora presente nella pratica e nell’immaginario delle
scuole – che faceva coincidere il curricolo con la programmazione didattica, ovvero con la mera
esplicitazione degli obiettivi didattici riferiti alle diverse discipline, si è passati a una definizione
molto più ricca e articolata. Quest’ultima connota il curricolo come il compendio della progettazione
e della pianificazione dell’intera offerta formativa della scuola.
Il curricolo, quindi, è il cuore della progettualità scolastica: definisce le finalità, i risultati di
apprendimento attesi per gli allievi, le strategie, i mezzi, i tempi, gli strumenti e i criteri di
valutazione, le risorse interne ed esterne e la rete di relazioni che permetteranno agli allievi di
conseguire le competenze.
Compito delle istituzioni scolastiche è formulare curricoli nel rispetto delle Indicazioni Nazionali,
mettendo al centro del processo di apprendimento gli allievi, le loro esigenze e le loro peculiarità, in
collaborazione e sinergia con le famiglie e il territorio, in un’ottica di apprendimento permanente
lungo tutto l’arco della vita. In questo senso, è necessario superare la logica della programmazione
disciplinare a favore di una progettazione organica e integrata che si struttura a più livelli, con la
collaborazione e l’interazione di diversi attori, di ambienti e risorse dentro e fuori l’istituzione
scolastica.
Prima di definire i processi e i risultati dell’insegnamento, si tratta di formulare quelli
dell’apprendimento, dando spazio alle motivazioni degli allievi e aiutandoli a costruire
consapevolezza di sé, dei propri mezzi, dei propri punti di forza e di debolezza.
Il curricolo predispone, organizza e riorganizza opportunità formative diverse e articolate, attraverso
le quali l’allievo possa realizzarsi e sviluppare il suo personale percorso, in autonomia e
responsabilità e nei diversi contesti relazionali (la classe, il gruppo dei pari, gli adulti ecc.). La
progettazione curricolare tiene conto, inoltre, delle modalità di assunzione e riconoscimento degli
apprendimento in contesti formali ed informali. Nella costruzione del curricolo, inteso come
progettazione e pianificazione organica, intenzionale e condivisa del percorso formativo degli allievi,
la prima operazione da compiere è l’identificazione delle competenze da perseguire. Non sarebbe
corretto partire dalle discipline: queste sono al servizio della competenza, forniscono i linguaggi, gli
strumenti, i contenuti e i concetti, ma ciò che innanzitutto bisogna avere chiaro è il risultato finale
dell’apprendimento, rappresentato, appunto, dalla competenza.
Perseguire competenze significa utilizzare i saperi disciplinari in modo integrato per affrontare
evenienze e problemi concreti, mobilitare saperi diversi e risorse personali per gestire situazioni,
costruendo nel contempo nuove conoscenze e abilità, sempre con la finalità ultima della formazione
della persona e del cittadino. Ciò ovviamente supera anche la distinzione del tutto accademica e
fittizia tra saperi umanistici e scientifici, che non trova più alcuna giustificazione se mai l’ha avuta –
nella realtà odierna.
(Pagina 39 di 209)
6.6. LA VALUTAZIONE
La valutazione degli apprendimenti è un aspetto necessario nella vita della scuola perché accompagna
il processo di insegnamento/apprendimento, ne costituisce l’esito e lo stimolo.
La scuola dell’Infanzia
Per i bambini di 5 anni la valutazione dei traguardi raggiunti nei cinque campi di esperienza sarà
comunicata alle docenti della scuola primaria mediante una griglia. La verifica, delle attività
proposte, verrà attuata seguendo un percorso di:
 Osservazione
 Proposta immediata di verifica grafica
 Confronto tra colleghe di sezione.
 Confronto collegiale sull’andamento della programmazione.
 Compilazione di griglie di verifica contenente i traguardi raggiunti dai bambini di 3, 4, e 5
anni.
Scuola Primaria e Secondaria
La scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado valutano le conoscenze, le abilità e le competenze
raggiunte dagli allievi nei diversi ambiti disciplinari e il comportamento espresso dal voto di
condotta.
Per conoscenza si intende l'acquisizione dei contenuti delle varie discipline (quindi dei saperi).
Per abilità si intende la capacità di applicare le conoscenze in situazioni specifiche (il saper fare).
Per competenza si intende la sintesi delle conoscenze e delle abilità per affrontare e risolvere nuove
situazioni problematiche e perciò le competenze sono significativi indicatori del grado di maturità
raggiunto dagli allievi (il saper essere), e vengono valutate in particolare alla fine del triennio nel
documento di "Certificazione delle Competenze”.
METODOLOGIA DELLA VALUTAZIONE
Tipo di
valutazione
Strumenti di verifica
Criteri di misurazione
della verifica
Modalità di
trasmissione
della valutazione
alle famiglie
formativa
sommativa
individualizzata
di gruppo
oggettiva
test di profitto ( vero / falso,
a scelta multipla, a
integrazione)
questionari aperti, saggi,
prove intuitive, relazioni
componimenti, sintesi
interrogazioni, colloqui
esercizi di addestramento, di
ripetizione, soluzione
problemi
dettati, audizioni
auto registrazioni
livello di partenza
competenze raggiunte
evoluzione del processo di
apprendimento
metodo di lavoro
altro (impegno e
applicazione)
colloqui
individuali
colloqui generali
comunicazioni sul
Quadernino
invio a casa delle
verifiche con
firme
(Pagina 40 di 209)
SCUOLA PRIMARIA
La scuola Primaria ha adottato una griglia di osservazione e valutazione per rilevare i progressi nello
sviluppo sociale dell’alunno. I cinque livelli della seguente tabella, si riferiscono al grado di
maturazione raggiunto rispetto agli indicatori: autonomia, tempi, interesse , attenzione, impegno e
comportamento. Ogni indicatore è valutato con un giudizio espresso in forma discorsiva che
corrisponde ad altissimo, alto, medio, sufficiente e basso.
Nota: Il documento è un riferimento standardizzato per tutti gli insegnanti della scuola primaria
mentre la valutazione di ogni singolo alunno risulterà personalizzata dal team di classe in base agli
obiettivi specifici individuati per ciascuna annualità.
INDICATORI
E
DESCRITTORI
ALTISSIMO
E' altamente
organizzato;
Capacità d’iniziativa pianifica e porta
ed organizzazione a termine quanto
autonoma delle assegnato.
attività
AUTONOMIA
ALTO
MEDIO
SUFFICIENTE
BASSO
E' in grado di
organizzare il
proprio lavoro;
porta a termine
autonoma-mente
quanto
assegnato.
Quasi sempre è in
grado di
organizzare e
portare a termine il
lavoro;
Talvolta/spesso
necessita dell'aiuto
dell'insegnante per
organizzare e portare
a termine il lavoro.
Necessita dell'aiuto
costante
dell'insegnante per
organizzare e portare a
termine il lavoro.
Nei tempi
previsti.
Quasi sempre nei
tempi previsti.
Non sempre nei
tempi previsti.
Oltre i tempi.
Dimostra un certo
interesse verso le
discipline.
Non sempre dimostra Raramente dimostra
interesse per le
interesse per quanto gli
discipline.
viene proposto.
TEMPI
Utilizzo del tempo In tempi molto
nell’esecuzione delle brevi.
attività
INTERESSE
Motivazione positiva
Dimostra
Dimostra
verso le attività
notevole
interesse per le
scolastiche
interesse verso varie/alcune
tutte le discipline. discipline.
ATTENZIONE
Capacità di seguire E' capace di
attenzione
le proposte
prolungata.
Segue con
attenzione gli
aspetti
importanti.
Ha discreta capacità Ha scarsa capacità di E' assai facilmente
di attenzione.
attenzione.
distraibile
Si impegna in
Si impegna e
Si impegna ma
modo costante ed tiene conto delle talvolta ha bisogno
Costanza e
investe energie in indicazioni
di essere sollecitato
continuità nel
attività di
ricevute
condurre le attività ampliamento
scolastiche
IMPEGNO
L'impegno poco
L'impegno incostante
costante non sempre compromette la
gli/le permette di
produttività
partecipare
produttivamente al
lavoro
(Pagina 41 di 209)
INDICATORI
E
DESCRITTORI
ALTISSIMO
ALTO
Riconosce le
regole e le
MENTO
rispetta con
Riconoscimento e naturalezza
rispetto delle regole E' consapevole
della comunità delle regole e le
rispetta sempre
scolastica
Riconosce le
regole e le
rispetta
abitualmente
Riconosce
l'esigenza di
regole e le
rispetta
abitualmente
COMPORTA-
MEDIO
SUFFICIENTE
BASSO
Accetta le regole e
le rispetta
Riconosce le regole
ma non sempre le
rispetta
Riconosce le regole
ma non sempre le
rispetta
Non sempre
riconosce l'esigenza
di regole e raramente
le rispetta
Tende a non rispettare
le regole/e deve essere
sollecitato per farlo/
neppure se sollecitato
Tende a non rispettare
le regole anche se
sollecitato
La valutazione in decimi come previsto dall’art.3 L.169 del 30/10/08 riguarda le aree disciplinari e
viene esplicitata attraverso valori da 5 a 10. Il Collegio Docenti ha stabilito di utilizzare come voto
minimo 5 e come voto massimo 10. I criteri di attribuzione del voto sono espressi nella seguente
tabella:
Voto
Descrittore
5
Mancato raggiungimento degli obiettivi minimi
6
Raggiungimento degli obiettivi essenziali e competenze minime
7
Raggiungimento discreto degli obiettivi e competenze adeguate .
8
Raggiungimento completo degli obiettivi e competenze buone
9
Raggiungimento sicuro di tutti gli obiettivi con buona padronanza delle competenze
acquisite
10
Raggiungimento eccellente degli obiettivi e delle competenze con capacità ampie e
sicure di rielaborazione personale.
(Pagina 42 di 209)
SCUOLA SECONDARIA
Il processo valutativo si divide in due momenti:
Misurazione dei risultati raggiunti nelle singole prove scritte e orali esplicitate attraverso valori da 1 a
10. Viene ammessa come soglia di accettabilità per ogni prova un valore numerico non inferiore a 6.
Valutazione di tutti i dati emersi sia nel processo di misurazione che di osservazione e controllo degli
obiettivi formativi attraverso l’uso della scala numerica espressa in decimi, proposti dal Ministero e
utilizzati nella scheda di valutazione.
In sintesi, tenendo conto della varietà e difficoltà degli obiettivi al termine dell’anno scolastico,
s’individuano i seguenti livelli:
Voto
Descrittore
4/10
Profitto gravemente insufficiente
5/10
 Mancato raggiungimento degli obiettivi minimi
 Esistenza di lacune gravi e diffuse nell’esecuzione di compiti anche semplici
Profitto insufficiente
L’alunno ha conoscenze incomplete e superficiali e applica le conoscenze acquisite
nell’esecuzione di compiti semplici commettendo errori a volte anche gravi. Se guidato, fa
analisi e sintesi frammentarie. Si esprime in modo elementare con un lessico non sempre
appropriato.
6/10
 Parziale raggiungimento degli obiettivi
 Competenze solo in alcune aree
 Presenza di lacune diffuse
Profitto sufficiente
7/10
 Raggiungimento sostanziale degli obiettivi
 Competenze minime
Profitto discreto
8/10
 Raggiungimento complessivo degli obiettivi
 Competenze adeguate
Profitto buono
9/10 *
 Raggiungimento completo degli obiettivi
 Buone competenze
Profitto ottimo
 Raggiungimento completo e sicuro di tutti gli obiettivi
 Competenze ampie
 Presenza di capacità critiche e di rielaborazione personale
*Il 10 viene utilizzato soltanto nei casi di eccellenza con competenze ampie e sicure.
(Pagina 43 di 209)
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
NELLA SCUOLA
Come previsto dal D.L. n.137 del 1° settembre 2008, convertito in legge n.169, la valutazione del
comportamento è espressa in decimi, concorre alla valutazione complessiva dello studente e
determina, se inferiore a sei / decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame
conclusivo del ciclo.
Il Consiglio di Classe attribuisce il voto di condotta in base ai criteri esplicitati nei seguenti indicatori
e descrittori che comunque non concorrono contemporaneamente. A determinare i voti 5 e 6 sarà
sufficiente anche uno solo dei descrittori esplicitati nella seguente tabella a discrezione del Consiglio
di Classe.
INDICATORI
E
VOTO 10
VOTO 9
VOTO 8
VOTO 7
VOTO 6
VOTO 5
DESCRITTORI
A
Mantiene
sempre un
Rispetto
comportamen
dell’ambiente
to positivo e
delle persone e
corretto,
degli oggetti
rispetta
l'ambiente
scolastico e le
Mantiene un Mantiene un
comportamen comportamento
to corretto,
vivace ma
rispetta
corretto, rispetta
l'ambiente e le l'ambiente e le
persone.
persone.
Cerca di
Deve essere spesso Non mantiene un
mantenere un
sollecitato a
comportamento
comportamento mantenere un
corretto, pur
sollecitato e non
corretto anche comportamento
se vivace, fatica corretto, fatica nel rispetta l'ambiente e le
persone.
a rispettare
rispetto
l’ambiente e le
dell'ambiente e
persone.
delle persone.
persone.
B
Frequenza e
partecipazione
alle attività
curricolari
Non frequenta in
Frequenta
Frequenta
Frequenta
Frequenta con Frequenta con
regolarmente regolarmente regolarmente e
sufficiente
scarsa regolarità e modo regolare e non
e assolve
e assolve
assolve gli
assolve gli impegni di
regolarità e
assolve
studio.
impegni di
assiduamente assiduamente
assolve solo in parzialmente gli
studio.
gli impegni di
parte gli impegni impegni di studio.
e
studio
di studio
proficuament
e gli impegni
di studio
C
Rispetta i Rispetta i tempi
Cerca di
Va sollecitato al Non rispetta i tempi
programmati
tempi
rispettare i
rispetto dei tempi dell'attività didattica e
programmati
dell'attività
del'attività didattica non esegue i compiti
tempi
dell'attività
didattica e si
programmati
e si impegna
assegnati.
didattica e si impegna con
dell'attività
saltuariamente.
didattica ma si
impegna in
regolarità.
modo
impegna in
responsabile.
modo
discontinuo.
D
Riferisce alla Riferisce alla
Famiglia, nei Famiglia, le
comunicazioni
tempi
della scuola.
richiesti, le
comunicazioni
della scuola.
Rispetta i
tempi
programmati
dell'attività
Impegno nel
didattica e si
lavoro scolastico impegna in
modo
responsabile e
costruttivo.
Riferisce alla
Famiglia, nei
Responsabilità
tempi
nella
richiesti, le
comunicazione comunicazioni
scuola-famiglia della scuola.
Deve essere Deve essere spesso Anche se sollecitato,
non riferisce alla
sollecitato a
sollecitato a
Famiglia le
riferire alla
riferire alla
Famiglia le
Famiglia, le
comunicazioni della
scuola.
comunicazioni
comunicazioni
della scuola.
della
scuola.
(Pagina 44 di 209)
INDICATORI
E
VOTO 10
VOTO 9
VOTO 8
VOTO 7
VOTO 6
VOTO 5
DESCRITTORI
E
Non rispetta i
Favorisce il
Rispetta i
Rispetta i
Cerca di
Non sempre
rapporto e il
compagni compagni anche rispettare i
rispetta i
Consapevolezza rispetto tra i
anche di
di diversa
compagni anche compagni anche se Compagni. Manifesta
dei valori della compagni ed è
in situazione di episodi di bullismo con
diversa
nazionalità o in
di diversa
profili aggravanti (a
convivenza civile collaborativo nazionalità o situazione di nazionalità o in
handicap o di
giudizio
del C.di C.),
disagio.
con tutti.
in situazione
disagio o di
situazione di
nei
confronti
di
di disagio o di
handicap.
disagio o di
compagni
e
scuola
handicap.
anche per mezzo delle
handicap.
tecnologie (sms, chatline, e-mail, social
network).
F
Non ha
Non ha
Non ha
riportato
riportato
riportato
Eventuali
sanzioni
sanzioni
sanzioni
interventi
disciplinari disciplinari
disciplinari
previste dal
previste dal
previste dal
sanzionatori ,
regolamento di regolamento di regolamento di
previsti dal
istituto.
istituto.
istituto, ma
Regolamento di
Istituto.
alcuni richiami
verbali o scritti
Ha dimostrato,
Ha riportato
Ha riportato sanzioni
sanzioni
dopo sanzioni
disciplinari previste
disciplinari e
disciplinari e
dal regolamento e
richiami scritti (a richiami sul diario sospensioni superiori
causa della
e sul registro di
a 3 giorni, ma non
difficoltà
classe e pochi
ha dimostrato
all’autocontrollo) cambiamenti nel
cambiamenti nel
comportamento.
apprezzabili Comportamento.
cambiamenti nel
comportamento.
(Pagina 45 di 209)
6.7. PROVE INVALSI ANNO SCOLASTICO 2014/2015
SCUOLA PRIMARIA CLASSI SECONDE
(Pagina 46 di 209)
SCUOLA PRIMARIA CLASSI QUINTE
(Pagina 47 di 209)
PROVE INVALSI ESAME DI STATO PRIMO CICLO
I dati sono riferiti agli allievi che hanno sostenuto la prova standard.
1a Il cheating (letteralmente: barare, imbrogliare) è un fenomeno rilevato attraverso un controllo di
tipo statistico sui dati e si riferisce a quei comportamenti "impropri" tenuti nel corso della
somministrazione delle prove INVALSI. È stato infatti osservato come in alcuni casi, e secondo modi
e forme differenti, gli studenti forniscano risposte corrette non in virtù delle loro conoscenze, ma
perché copiate da altri studenti o da libri e altre fonti (student cheating) o, persino, suggerite più o
meno esplicitamente dai docenti (teacher cheating).L'effetto del cheating è misurato mediante un
indicatore percentuale che esprime quale parte del punteggio osservato è mediamente da attribuire
alle predette anomalie. Il punteggio percentuale osservato non corretto in base al cheating è
disponibile nella penultima colonna della tavola.
Per approfondimenti fare riferimento al Rapporto Rilevazioni Nazionali degli Apprendimenti 2014-15
(pp. 7-9): Rapporto sui risultati delle Prove INVALSI 2015.
(Pagina 48 di 209)
7. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI
ISTRUZIONE
L’ordinamento scolastico vigente (DPR n. 122/2009) prevede che al termine del primo ciclo di
istruzione sia rilasciata ad ogni allievo una certificazione delle competenze acquisite in esito al
percorso formativo frequentato. Analoga prescrizione è prevista al termine del percorso della scuola
primaria. Il rilascio della certificazione è di competenza dell'istituzione scolastica frequentata
dall'allievo, che vi provvede sulla base di un modello nazionale.
Come precisano le Indicazioni Nazionali per il curricolo (DM 254/2012), la certificazione delle
competenze "attesta e descrive le competenze progressivamente acquisite dagli allievi". Se ne
sottolinea, dunque, la valenza educativa, di documentazione del percorso compiuto da commisurare
al "profilo delle competenze" in uscita dal primo ciclo, che rappresenta "'obiettivo generale del
sistema educativo e formativo italiano".
L’Istituto di via Croce Rossa introdurrà a partire dall’ anno scolastico 2015/16 il modello nazionale
sperimentale (C.M. N.3 DEL 13/2 2015 “Adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali di
certificazione delle competenze nelle scuole del primo ciclo di istruzione”).
La certificazione delle competenze non è sostitutiva delle attuali modalità di valutazione e
attestazione giuridica dei risultati scolastici (ammissione alla classe successiva, rilascio di un titolo di
studio finale, ecc.), ma accompagna e integra tali strumenti normativi, accentuando il carattere
informativo e descrittivo del quadro delle competenze acquisite dagli allievi, ancorate a precisi
indicatori dei risultati di apprendimento attesi. Essa si riferisce a conoscenze,
abilità e
competenze, in sintonia con i dispositivi previsti a livello di Unione Europea per le "competenze
chiave per l'apprendimento permanente" (2006) e per le qualificazioni (EQF, 2008) recepite
nell'ordinamento giuridico italiano. Questo ampio ancoraggio ne assicura una più sicura spendibilità
nel campo della prosecuzione degli studi, della frequenza di attività formative diversificate e in
alternanza, di inserimento nel mondo del lavoro anche attraverso forme di apprendistato formativo.
(Pagina 49 di 209)
I
……………………………………………..……………………………….
SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe della scuola
primaria;
tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………...………………………………….......,
nat … a …………………………………………….…………….… il………………..………,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …. la classe .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle
conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo
responsabile decisioni consapevoli.
B–
Intermedio
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli,
mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere
conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
(Pagina 50 di 209)
Profilo delle competenze
Competenze chiave
Discipline coinvolte
1
Ha una padronanza della lingua italiana tale
da consentirgli di comprendere enunciati, di
raccontare le proprie esperienze e di adottare
un registro linguistico appropriato alle
diverse situazioni.
Comunicazione nella
madrelingua o lingua
di istruzione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento
a:
………………………
2
È in grado di esprimersi a livello elementare
in lingua inglese e di affrontare una
comunicazione essenziale in semplici
situazioni di vita quotidiana.
Comunicazione nelle
lingue straniere.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento
a:
………………………
Utilizza le sue conoscenze matematiche e
scientifico-tecnologiche per trovare e
giustificare soluzioni a problemi reali.
Competenza
matematica e
competenze di base
in scienza e
tecnologia.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento
a:
………………………
Usa le tecnologie in contesti comunicativi
concreti per ricercare dati e informazioni e
per interagire con soggetti diversi.
Competenze digitali.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento
a:
………………………
Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva,
descrive e attribuisce significato ad ambienti,
fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Imparare ad
imparare.
Consapevolezza ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento
a:
………………………
…..
6
Possiede un patrimonio di conoscenze e
nozioni di base ed è in grado di ricercare ed
organizzare nuove informazioni.
Imparare ad
imparare.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento
a:
………………………
7
Utilizza gli strumenti di conoscenza per
comprendere se stesso e gli altri, per
riconoscere le diverse identità, le tradizioni
culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e
di rispetto reciproco.
Consapevolezza ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento
a:
………………………
8
In relazione alle proprie potenzialità e al
proprio talento si esprime negli ambiti
motori, artistici e musicali che gli sono
congeniali.
Consapevolezza ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento
a:
………………………
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È
in grado di realizzare semplici progetti.
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento
a:
………………………
10
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità
e dei propri limiti.
Si impegna per portare a compimento il
lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Imparare ad
imparare.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento
a:
……………………
11
Rispetta le regole condivise, collabora con
gli altri per la costruzione del bene comune.
Si assume le proprie responsabilità, chiede
aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire
aiuto a chi lo chiede.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento
a:
………………………
…..
3
4
5
9
Livell
o
(Pagina 51 di 209)
12
13
Profilo delle competenze
Competenze chiave
Discipline coinvolte
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e
dell’ambiente come presupposto di un sano e
corretto stile di vita.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento
a:
………………………
…..
Livell
o
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o
extrascolastiche,
relativamente
a:
………………………………………………………………………………………………………………
……
………………………………………………………………………………………………………………
……
Data ……………………..
Il Dirigente Scolastico
(Pagina 52 di 209)
Istituzione scolastica
_____________________________________________
SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Consiglio di
classe in sede di scrutinio finale;
tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………………………………………………...,
nat … a……….……………………………………………... il ………………………………..,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle
conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile
decisioni consapevoli.
B–
Intermedio
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli,
mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e
abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
1
Profilo delle competenze
Competenze
chiave
Discipline
coinvolte
Ha una padronanza della lingua italiana tale da
consentirgli di comprendere enunciati e testi di una
Comunicazione
nella madrelingua
Tutte le discipline,
con
particolare
Livell
o
(Pagina 53 di 209)
Profilo delle competenze
Competenze
chiave
Discipline
coinvolte
certa complessità, di esprimere le proprie idee, di
adottare un registro linguistico appropriato alle
diverse situazioni.
o
lingua
istruzione.
Comunicazione
nelle
lingue
straniere.
2
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è
in grado di esprimersi a livello elementare in
lingua inglese e di affrontare una comunicazione
essenziale, in semplici situazioni di vita
quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza
la lingua inglese nell’uso delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione.
3
Le sue conoscenze matematiche e scientificotecnologiche gli consentono di analizzare dati e
fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle
analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il
possesso di un pensiero logico-scientifico gli
consente di affrontare problemi e situazioni sulla
base di elementi certi e di avere consapevolezza
dei limiti delle affermazioni che riguardano
questioni complesse che non si prestano a
spiegazioni univoche.
Competenza
matematica
e
competenze di base
in
scienza
e
tecnologia.
Tutte le discipline,
con
particolare
riferimento a:
…………………
……...
Competenze
digitali.
4
Usa con consapevolezza le tecnologie della
comunicazione per ricercare e analizzare dati ed
informazioni, per distinguere informazioni
attendibili da quelle che necessitano di
approfondimento, di controllo e di verifica e per
interagire con soggetti diversi nel mondo.
Tutte le discipline,
con
particolare
riferimento a:
…………………
……...
5
Si orienta nello spazio e nel tempo dando
espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva
ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni
artistiche.
6
Possiede un patrimonio organico di conoscenze e
nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di
ricercare e di procurarsi velocemente nuove
informazioni
ed
impegnarsi
in
nuovi
apprendimenti anche in modo autonomo.
Imparare
ad
imparare.
Consapevolezza ed
espressione
culturale.
Imparare
ad
imparare.
Tutte le discipline,
con
particolare
riferimento a:
…………………
……...
Tutte le discipline,
con
particolare
riferimento a:
…………………
……...
7
Utilizza gli strumenti di conoscenza per
comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere
ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni
culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di
rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e
culturali della società.
Consapevolezza ed
espressione
culturale.
Tutte le discipline,
con
particolare
riferimento a:
…………………
……...
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio
talento si esprime in ambiti motori, artistici e
musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza ed
espressione
culturale.
9
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si
assume le proprie responsabilità, chiede aiuto
quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi
lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a
misurarsi con le novità e gli imprevisti.
Spirito di iniziativa
e imprenditorialità.
Competenze
sociali e civiche.
Tutte le discipline,
con
particolare
riferimento a:
…………………
……...
Tutte le discipline,
con
particolare
riferimento a:
…………………
……...
10
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei
propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo
Imparare
imparare.
8
di
ad
Livell
o
riferimento a:
…………………
……...
Tutte le discipline,
con
particolare
riferimento a:
…………………
……...
Tutte le discipline,
con
particolare
(Pagina 54 di 209)
Profilo delle competenze
Competenze
chiave
Discipline
coinvolte
Livell
o
consapevole. Si impegna per portare a compimento
il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Competenze
sociali e civiche.
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri
per la costruzione del bene comune esprimendo le
proprie personali opinioni e sensibilità.
Competenze
sociali e civiche.
Competenze
sociali e civiche.
12
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un
sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la
necessità del rispetto della convivenza civile. Ha
attenzione per le funzioni pubbliche alle quali
partecipa nelle diverse forme in cui questo può
avvenire: momenti educativi informali e non
formali, esposizione pubblica del proprio lavoro,
occasioni rituali nelle comunità che frequenta,
azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non
agonistiche, volontariato, ecc.
13
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o
extrascolastiche,
relativamente
a:
………………………………………………………………………………………………………………
……………………………….
11
riferimento a:
…………………
……...
Tutte le discipline,
con
particolare
riferimento a:
…………………
……...
Tutte le discipline,
con
particolare
riferimento a:
…………………
……...
Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone la prosecuzione
degli studi nel/i seguente/i percorso/i: ..……………………………………………………………………………
Data. ……………….
Il Dirigente Scolastico
…………………………………..
(Pagina 55 di 209)
8. PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA
I progetti prevedono la realizzazione di percorsi didattici, spesso interdisciplinari, che sono
d'arricchimento per il raggiungimento di abilità e competenze proprie degli alunni della scuola.
I progetti possono prevedere: uscite sul territorio, viaggi d'istruzione, sperimentazione di strategie e
strumenti innovativi, utilizzo di linguaggi comunicativi diversi, interazione col territorio, partendo
dalle iniziative proposte dall'ente locale. Sono pertanto parte integrante della programmazione e come
quest'ultima, la progettazione declina obiettivi, metodologie, strumenti e verifiche.
Operare per progetti:
comporta una adesione soggettiva ed emotiva, un coinvolgimento in prima persona;
significa pianificare e realizzare interventi capaci di interagire con le esigenze concrete di persone e
con le loro specificità;
utilizzare contenuti e prospettive disciplinari finalizzandoli al problema;
partire da un contesto, da una situazione specifica, da bisogni e da esigenze, da disagio e desideri e
mantenere sempre molto stretto il legame con la propria scuola e con il territorio ;
muoversi in un contesto relazionale e dinamico tra un complesso di variabili, con una prospettiva più
attenta al processo che ai singoli obiettivi;
è un panorama in cui tutti i soggetti sono coprotagonisti, con ruoli e compiti diversi.
Lavorare per progetti significa, quindi, proporre percorsi concreti, sequenziali e integrati nel
curricolo, in situazioni formative: l’alunno sperimenta, rielabora conoscenze e abilità, consegue
nuove competenze.
(Pagina 56 di 209)
SCUOLA DELL’INFANZIA
TITOLO DEL PROGETTO
DESCRIZIONE
CANTO, BALLO E MI
DIVERTO
È rivolto a tutti i bambini delle tre fasce d’età delle due
Pagode. Consiste nell’ascolto e nella memorizzazione di
musica e testo di brani musicali e nell’esecuzione di
semplici coreografie sviluppando il senso ritmico, in
particolar modo nella preparazione delle varie feste
programmate.
AMBIENTE
INGLESE
ACCOGLIENZA
È rivolto a tutte le classi; favorisce la crescita individuale
attraverso la collaborazione e la condivisione di
un’esperienza. Mette in atto strategie motorie in relazione
all’ambiente, promuove la coscienza eco-ambientale,
rileva capacità di iniziativa e spirito collaborativo
È rivolto a tutte le classi. Stimola i bambini alla
percezione della lingua inglese attraverso il vissuto
corporeo, la memorizzazione di semplici canzoni, la
denominazione di vocaboli di uso comune (colori, giochi,
vita pratica)
È rivolto a tutti i bambini della scuola.
Favorisce un sereno inserimento dei nuovi iscritti.
Si prevede un’ora frontale da dedicare ad ogni bambino
nuovo iscritto per facilitare l’inserimento.
Periodo di svolgimento: settembre-febbraio
(Pagina 57 di 209)
SCUOLA PRIMARIA
TITOLO DEL PROGETTO
DESCRIZIONE
PROGETTO ACCOGLIENZA
E LABORATORI CREATIVI
E’ rivolto prioritariamente ai bambini che frequentano
le classi prime:
- prevede un’ ampia collaborazione dei genitori,
attraverso il coordinamento del Comitato dei genitori
- coinvolge tutti gli alunni e i docenti delle classi dalla
seconda alla quinta che contribuiscono attivamente con
l’organizzazione e la personale partecipazione alla festa
di benvenuto
- progetta la creazione di manufatti realizzati con
materiali diversi anche di riciclo
- coinvolge l’ utenza in una festa finale nel mese di
ottobre
PROGETTO CONTINUITA’
INFANZIA – PRIMARIA
SOGLIA LUDICA
E’ rivolto ai bambini in ingresso alla scuola primaria:
- favorisce il passaggio degli alunni dalla scuola
dell’ infanzia alla scuola primaria
- forma classi eterogenee al loro interno ed omogenee tra
loro (soglia ludica)
- unifica i criteri di valutazione dei docenti dei due ordini
di scuola
- sono coinvolti i docenti delle classi prime, quarte e
quinte
PROGETTO CONTINUITA’
PRIMARIA – SECONDARIA
DI PRIMO GRADO
È rivolto alle classi quinte della scuola primaria e si
attua in collaborazione con la scuola secondaria di primo
grado:
- favorisce il passaggio dei ragazzi dalla scuola primaria
alla scuola secondaria
- è organizzato con l’attuazione di attività, distribuite nel
corso dell’anno scolastico, che coinvolgono tutti gli
alunni di quinta
- propone attività laboratoriali e sportive
- sono coinvolti tutti gli insegnanti delle classi quinte e la
commissione continuità della scuola secondaria di primo
grado, per la condivisione degli obiettivi finali della
primaria e l’individuazione di verifiche oggettive.
PROGETTO POLVERE
DOPO DI NOI
Rivolto alle classi quinte della scuola primaria. Si svolge
in autunno e consiste in una corsa campestre al laghetto
di San Donato Milanese.
In primavera, le classi quinte della primaria e classi
prime della secondaria sono coinvolte in un progetto di
(Pagina 58 di 209)
PROGETTO ACCOGLIENZA
ED ALFABETIZZAZIONE
ALUNNI STRANIERI
SPORTELLO
PSICOPEDAGOGICO
PROGETTO CALENDARIO
PROGETTO AMBIENTE
“Adottiamo la scuola”
“orientamento” (ORIENTEERING)
E’ un progetto rivolto agli alunni stranieri, italiani ed ai
loro genitori:
-favorisce l’ inserimento degli alunni stranieri
sostenendoli nella fase di adattamento e mettendoli in
grado di comunicare nella nostra lingua .
- mira a creare un clima di accoglienza nella scuola
trovando occasioni comuni di conoscenza e di
valorizzazione delle diverse culture
- sviluppa una maggiore consapevolezza della propria
identità promuovendo atteggiamenti di apertura e di
collaborazione .
- prevede interventi di facilitazione linguistica con
insegnanti curricolari, esperti esterni (ASS. Lule ) e
mediatori culturali.
È uno sportello d’ascolto a cui possono accedere, previo
appuntamento, insegnanti e genitori della scuola. Lo
psicologo offre consigli e suggerimenti per la gestione
delle problematiche individuali. E’ aperto 1 giorno ogni
due settimane circa.
E’ rivolto a tutti gli alunni :
- ricerca, confronta ed elabora un tema/ soggetto da
sviluppare
- mira al conseguimento di un unico elaborato con il
coinvolgimento di tutti gli alunni
- sensibilizza al valore della solidarietà
- utilizza il ricavato della vendita dei calendari per le
adozioni a distanza
Sono coinvolti tutti i bambini della scuola:
- rende concreta una “cultura ecologica”, adottando uno
stile di vita che salvaguardi l’ambiente e la natura che ci
circonda (riciclo creativo, attenzione agli “sprechi”,
raccolta differenziata, cura delle piante, riqualificazione
degli spazi…)
- promuove quel primario senso di responsabilità che si
traduce nel far bene il proprio lavoro e nel portarlo a
termine, nell’avere cura di sé, degli altri, degli oggetti,
degli ambienti
- fruisce dell’ambiente scuola come luogo dove star
bene, in armonia con gli altri e dove ciascuno esprime la
propria personalità.
- organizza eventi scolastici (accoglienza, festa cappelli,
festa classi quinte…)
(Pagina 59 di 209)
PROGETTO LETTURA
PROGETTO SALUTE E
SICUREZZA
- acquista materiali
- programma la partecipazione a iniziative sul territorio
e non, rivolte alla tutela dell’ambiente, inteso come
patrimonio di ogni cittadino.
E’ rivolto a tutti i bambini della scuola primaria e ai
“remigini” della scuola dell’infanzia;
- prevede la partecipazione attiva dei genitori con il
dono della lettura alle diverse interclassi;
Il progetto si sviluppa con diverse attività, nell’arco
dell’anno scolastico, come letture animate, interpretative
e di gruppo; con la preparazione e costruzione di
monografie, libretti, scenari e altro supporto utile, anche
di tipo multimediale;
- culmina nella Festa della Lettura che prevede lo
scambio di letture tra le classi e le letture dei genitori ,
secondo un calendario definito di anno in anno.
Per gli alunni dalla terza alla quinta è inoltre prevista,
con adesione della classe, la partecipazione all’iniziativa
del Comune “Leggendo Leggendo”.
Per tutti i bambini di terza, in collaborazione con la
Biblioteca Comunale, viene organizzata una visita
guidata alla struttura.
Obiettivo primario del progetto, attraverso tutte le sue
articolazioni, è promuovere la lettura quale attività
ricreativa , scolastica e culturale in grado di :
- ampliare le proprie conoscenze ,
- sviluppare capacità critiche e interpretative;
- estendere i propri confini immaginari e reali;
- arricchire il lessico e la proprietà di linguaggio;
- costruire nel tempo una esclusiva e personale
padronanza linguistica ed espressiva.
È rivolto a tutte le classi con attività prevalentemente in
parallelo.
- promuove le competenze chiave e di cittadinanza
(sociale e civica), la salute degli alunni, del personale e
delle famiglie. Si prefigge l’osservazione e il rispetto dei
principi di equità, inclusione, partecipazione e benessere.
- è organizzato con interventi in classe di esperti esterni e
con attività condotte dai docenti curricolari
- prevede il conseguimento di un certificato da parte
dell’Asl Milano 2 che ne riconosce e valuta le attività di
scuola che promuove la salute. La Scuola è inserita nel
programma educativo della “Scuola lombarda che
promuove salute”.
(Pagina 60 di 209)
PROGETTO MUSICA
CLASSI PRIME
Tutti i bambini delle classi prime:
- educazione all’orecchio.
- alfabetizzazione musicale.
- vocalità e pratica corale a una e più voci.
- attività di movimento e di coordinazione motoria legata
all'ascolto e danze in gruppo e a coppie.
- alla fine del percorso è previsto uno spettacolo/lezione
aperta.
CLASSI SECONDE
Partecipazione di tutti gli alunni delle classi seconde:
- avvicinamento degli alunni alla percezione ritmica del
proprio corpo attraverso danze, canti ed uso di semplici
strumenti, utilizzando anche la lingua inglese .
- ascolto ed interpretazione di fiabe musicali.
- costruzione di semplici strumenti musicali
- eseguire collettivamente brani vocali, curando
l’intonazione , l’espressività e l’ interpretazione
CLASSI TERZE
Partecipazione di tutti gli allievi di classe terza
- introdurre gli alunni alla comprensione del mondo dei
suoni e renderli capaci di utilizzare il linguaggio
musicale in modo creativo e personale
- analisi e codificazione di un elemento musicale con la
voce , il corpo, gli strumenti classici o non
-creazione di una performance come momento di
acquisizione definitiva della consapevolezza delle abilità
e competenze acquisite
- eseguire collettivamente brani vocali, curando
l’intonazione , l’espressività e l’ interpretazione
CLASSI QUARTE
Prevede la partecipazione di tutti gli alunni delle classi
quarte:
- avvicinamento degli alunni all’ opera lirica attraverso
ascolto di brani d’ opera , canto e produzione di oggetti
- eseguire collettivamente brani vocali, curando
l’intonazione , l’espressività e l’ interpretazione
- interventi di esperti esterni e insegnanti curricolari,
realizzazione di un momento conclusivo presso il teatro
Arcimboldi per una partecipazione interattiva all’opera
(Pagina 61 di 209)
lirica individuata per l’ anno in corso
CLASSI QUINTE
Partecipazione di tutti gli allievi delle classi quinte
- ascoltare brani musicali di generi diversi e riconoscere
le principali caratteristiche del suono
- eseguire in gruppo brani vocali appartenenti a vari
repertori, curando l’intonazione , l’espressività e
l’ interpretazione anche con l’ uso di strumentario
- analizzare le principali caratteristiche del suono:
altezza, durata, intensità, timbro, fonte e utilizzarle
consapevolmente.
PROGETTO MOTORIA
Il progetto si articola su tutte e cinque le annualità della
scuola e si differenzia alfine di garantire attività
specifiche adeguate all’età degli alunni e al loro percorso
di crescita sia fisica che psicologica.
CLASSI PRIME E SECONDE
- propone attività e giochi psicomotori finalizzati alla
conoscenza del sé e dello spazio intorno
- avvia alla costruzione di rapporti solidali e di
collaborazione con i pari e alla interiorizzazione delle
regole
- si avvale anche della collaborazione di un esperto
CONI
CLASSI TERZE E QUARTE
- propone il nuoto come attività completa per lo sviluppo
armonico del corpo e prevede l’acquisizione delle
competenze specifiche di questo sport
- si avvale degli istruttori e dell’ utilizzo della piscina
comunale.
CLASSI QUINTE
- propone in particolare “giochi di squadra” alfine di
sviluppare le capacità di relazionarsi necessarie allo
“stare bene” in gruppo.
- si avvale anche della collaborazione di un esperto
CONI
PROGETTO INGLESE
E’ rivolto a tutti gli alunni:
- favorisce la conoscenza approfondita della cultura
anglofona attraverso attività trasversali legate
all’ educazione all’immagine ed a quella musicale in
(Pagina 62 di 209)
periodi significativi dell’anno (Halloween, Crhristmas
carols, Easter eggs exibition, sing a songs for friends)
- realizza workshop e spettacoli miranti
all’approfondimento delle conoscenze acquisite
- organizza attività di potenziamento per gruppi di alunni
delle classi 4 e 5, con particolare predisposizione alla L2,
finalizzate ad una eventuale certificazione .
PROGETTO A SCUOLA
TUTTI ABILI
E’ rivolto agli alunni con disabilità.
- prevede la conoscenza e l’ utilizzazione della
COMUNICAZIONE AUMENTATIVA E
ALTERNATIVA
- integrazione nel gruppo classe in maniera sempre più
completa
- condivisione di attività sempre più complesse e
cooperazione con i pari grazie all’ azione facilitante degli
ausili e delle tecnologie specifiche
PROGETTO BIBLIOTECA
E’ rivolto a tutte le classi e si avvale della
collaborazione della bibliotecaria d’ Istituto che:
- promuove , stimola, diffonde, la lettura in tutti i suoi
aspetti
- avvia gli alunni alla conoscenza ed al rispetto delle
regole d’ uso del luogo
- collabora con insegnanti e genitori nella realizzazione
del progetto lettura
- propone concorsi e attività promosse dal Comune e
da Associazioni territoriali del settore
- organizza il prestito ed eventuali attività ad ogni
classe di un’ ora settimanale/ bisettimanale.
PROGETTO AFFETTIVITA’
E’ rivolto a tutti gli alunni della scuola, prevede un
percorso di promozione alla salute e del benessere
psicologico degli studenti, differenziato per età.
- per le classi 1e e 2e il progetto è sviluppato dai docenti
di classe
- per le classi 3e- 4e- 5e è previsto l’ intervento di
operatori esterni : classi 3e “Un mondo di emozioni”,
classi 4e
“A scuola di parità”, classi 5e “Educazione alle relazioni
affettive nella scuola primaria”
- l’obiettivo è quello di far riflettere e di creare dei
momenti di conoscenza del proprio io, delle proprie
(Pagina 63 di 209)
emozioni/reazioni e della propria identità
- è previsto un momento di confronto sul cambiamento
della relazione con i coetanei, sulla nascita del desiderio
di rapporti nuovi, su femminilità e mascolinità e sulla
modificazione del corpo .
PROGETTO
MULTIMEDIALITA’
PROGETTO L’ ARTE DEL
BELLO
E’ rivolto a tutti gli alunni
- fa conoscere degli strumenti utili alla comunicazione
multimediale e le relative potenzialità
- insegna a formattare un testo, utilizzare software
educativo-didattici
- insegna a saper “navigare” in siti per bambini
- insegna a realizzare, individualmente e in gruppo,
prodotti multimediali
- prevede la presenza di un laboratorio informatico
sempre efficiente sia nella strumentazione che nella
possibilità di accesso alla rete
- prevede la necessità di avere nelle singole aule la
presenza di computer e tablet
- necessita nel tempo della presenza in tutte le classi
della Lim
E’ rivolto agli alunni di alcune interclassi della scuola e
si realizza grazie alla collaborazione gratuita di due
docenti , già insegnanti della scuola, oggi a riposo
- promuove il processo creativo, l’autonomia, l’autostima
e le capacità critiche volte in particolare ad affinare il
gusto dell’ arte e del bello.
- prevede un percorso a tema di lettura di opere d’ arte
con la visita eventuale di pinacoteche /musei; laboratorio
di creta per la creazione di manufatti in ceramica.
- alla fine del percorso è prevista l’esposizione degli
elaborati creati dagli alunni.
(Pagina 64 di 209)
SCUOLA SECONDARIA
TITOLO DEL PROGETTO
DESCRIZIONE
PROGETTO CINEMA TEATRO
-È rivolto a tutte le classi della scuola Secondaria di primo
grado e alle quinte della Primaria;
-promuove l’interesse per le produzioni artistiche,
avvicina alla conoscenza dei linguaggi cinematografico e
teatrale e individua collegamenti con le discipline
curricolari;
-prevede rientri pomeridiani di tre ore per ciascuna
iniziativa proposta;
-si avvale di un docente interno referente per
l’organizzazione generale e degli insegnanti di Lettere per
l’approfondimento in classe.
PROGETTO KANGOUROU
-È rivolto a tutte le classi, con la partecipazione media di
almeno 100 alunni della scuola secondaria di primo grado
-promuove la competenza matematica e sociale, lo spirito
d’iniziativa e l’imprenditorialità, la capacità di
orientamento
-è organizzato con la partecipazione a una gara individuale
e a tre gare a squadra, di cui una on line
-prevede una gita a Cervia con una squadra, per la
partecipazione alla gara finale, essendo vincitori della
precedente competizione; è possibile portare a Cervia
anche una seconda squadra qualora ottenesse buoni
risultati nelle varie competizioni
-si avvale di un docente interno referente e 3 o 4 docenti
assistenti alla gara individuale.
PROGETTO ORIENTAMENTO
Percorso di orientamento in 2a^ e 3 a scuola secondaria per
una scelta migliore e più consapevole della scuola
secondaria di secondo grado. Sono coinvolti i coordinatori
di classe e due esperte esterne. Prevede incontri in classe
con gli alunni (2e e 3 e), sportello per alunni e genitori (3 e),
campus (3 e), incontri con alunni e docenti delle scuole
superiori (3 e).
PROGETTO PREVENZIONE
DIPENDENZE.
-È rivolto a tutte le classi con percorsi separati nelle tre
tipologie di classi
-promuove competenze chiave e di cittadinanza (sociale e
civica), svolgendo attività di prevenzione primaria.
-è organizzato con interventi in classe di esperti e con
attività con docenti curricolari
-prevede restituzione da parte del Dipartimento di
Psicologia dell’Università Bicocca di Milano, per l’attività
nelle classi prime.
(Pagina 65 di 209)
TITOLO DEL PROGETTO
PROGETTO RECITAZIONE
DESCRIZIONE
-
-
Rivolto agli alunni interessati delle classi terze della
Secondaria
Promuove
l’osservazione,
l’autocontrollo,
la
consapevolezza espressiva, la “messa in gioco”, la
sperimentazione, la relazione, la collaborazione
Si realizzerà durante i mercoledì pomeriggio, a partire
dal 18 novembre, dalle 14 alle 16, per 20 lezioni
Produrrà un cortometraggio che verrà presentato alla
scuola, alle famiglie e al territorio
Si avvale di: docenti interni
PROGETTO SCUOLA CHE
PROMUOVE LA SALUTE
-È rivolto a tutte le classi con attività prevalentemente in
parallelo.
-promuove le competenze chiave e di cittadinanza (sociale
e civica), la salute degli alunni, del personale e delle
famiglie. Si prefigge l’osservazione e il rispetto dei
principi di equità, inclusione, partecipazione e benessere.
-è organizzato con interventi in classe di esperti e con
attività condotte dai docenti curricolari
-prevede il conseguimento di un certificato da parte
dell’Asl Milano 2 che ne riconosce e valuta le attività di
scuola che promuove la salute. La Scuola è inserita nel
programma educativo della “Scuola lombarda che
promuove salute”.
PROGETTO CERAMICA
-Alunni di prima e seconda media dei corsi B,D,E.
-promuove il processo creativo, l’autonomia, l’autostima e
le capacità critiche.
-spazio pomeridiano per la durata di due ore settimanali
per un totale di 18 ore.
-alla fine del percorso si propone anche l’allestimento di
un mercatino per la vendita dei manufatti creati dagli
alunni.
- docente interno referente.
PROGETTO ARTISTI IN
CAMMINO
-Alunni di prima e seconda media dei corsi B,D,E.
-promuove il processo creativo, l’autonomia, l’autostima e
le capacità critiche.
-spazio pomeridiano per la durata di due ore settimanali
per un totale di 18 ore.
-alla fine del percorso si propone anche l’allestimento di
un mercatino per la vendita dei manufatti creati dagli
alunni.
- docente interno referente.
PROGETTO ADOZIONI A DIST. E
MERCATINO SCOLASTICO
PROGETTO AFFETTIVITA'
E’ rivolto a tutte le classi della secondaria; promuove
l’educazione alla mondialità.
Percorso di promozione della salute e del benessere
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TITOLO DEL PROGETTO
DESCRIZIONE
psicologico degli studenti. L’obiettivo è quello di far
riflettere e di creare dei momenti di confronto sul
cambiamento della relazione tra coetanei, sulla nascita del
desiderio di rapporti nuovi legati ai cambiamenti
adolescenziali.
PROGETTO ALFABETIZZAZIONE
Promuove la conoscenza della lingua italiana di livello
base, intermedio e avanzato.
- E' organizzato con attività di accoglienza (scheda di
rilevazione dati, colloqui con le famiglie, comunicazione
con il Team docenti e inserimento in classe).
- Si articola in laboratori linguistici annuali di L2 tenuti da
facilitatori della Cooperativa Lule, finanziata dal Comune,
e da docenti interni alla scuola.
PROGETTO BIBLIOTECA
-È rivolto a tutte le classi
-promuove la lettura
-è organizzato con l’assegnazione a ogni classe di un’ora
settimanale per il prestito, avvalendosi dell’aiuto della
bibliotecaria della scuola
-propone concorsi e attività promosse da Associazioni
specifiche del settore
-si avvale di: docente interno referente e bibliotecaria
PROGETTO
CHIATARRISTICAMENTE
“ChitarristicaMente” propone un’attività di musica
d’insieme, per l’approfondimento dello studio della
chitarra classica. Non vuole formare futuri professionisti
ma favorire la crescita culturale. L’accesso al gruppo è su
base volontaria, ma sulla spinta di uno spiccato interesse.
L’attività è seguita da un docente interno e ha durata
annuale per circa trenta incontri a cadenza settimanale.
PROGETTO CONTINUITA'
-È rivolto alle classi prime della scuola secondaria e alle
classi quinte della scuola primaria
-favorisce il passaggio dei ragazzi dalla scuola primaria
alla scuola secondaria.
-è organizzato con l’attuazione di attività, distribuite nel
corso dell’anno scolastico, che coinvolgano i ragazzi
- propone attività laboratoriali e sportive.
-si avvale di docente interni.
PROGETTO COUNSELING
-
E’ rivolto a tutti gli alunni della Scuola secondaria che
ne fanno richiesta, con il consenso genitoriale
Motiva allo studio
Promuove la consapevolezza delle risorse personali e
di rete nel superamento delle difficoltà scolastiche
Stimola l’autostima, l’autoefficacia, l’assertività
Previene la dispersione scolastica
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TITOLO DEL PROGETTO
DESCRIZIONE
-
Pone a disposizione, settimanalmente, un’ora al
mattino e un’ora al pomeriggio per i colloqui, durante
il pentamestre
Si avvale di una docente interna, che ha terminato il
Master triennale di Counseling, supervisionata dalla
scuola di Counseling Aspic
PROGETTO EAT
-È rivolto alle classi seconde e terze
-promuove stili di vita che evitino l’obesità giovanile
-è organizzato con l’assegnazione a ogni classe di 5 ore
annuali.
- Si avvale dell’aiuto dei medici nutrizionisti
dell’I.R.C.C.S. Policlinico San Donato
SCHEDA PROGETTO INCONTRO
AUTORE
-È rivolto alle classi prime e in futuro anche alle seconde
e/o terze
-promuove il piacere della lettura e amplia gli orizzonti sul
mondo della narrativa
-prevede: lettura e analisi in classe di un libro di narrativa
e incontro a scuola con l’autore
-si avvale di: docente referente, docenti di lettere, autori
dei libri
Il progetto, in parte finanziato dal Comune di San Donato
M., è rivolto a tutte le classi seconde della scuola e
prevede un’uscita di tre giorni in una località sciistica.
Divisi in piccoli gruppi e affidati a esperti maestri di sci,
gli alunni hanno l’opportunità di migliorare le capacità
motorie fondamentali e di acquisire le tecniche di base
dello sci.
Rivolto a tutte le classi della secondaria e alle quinte della
primaria. Si svolge in autunno e consiste in una corsa
campestre al laghetto di San Donato Milanese.
I migliori, maschi e femmine, vengono convocati per le
finali provinciali di corsa campestre.
In primavera, tutte le classi quinte della primaria e prime
della secondaria sono coinvolte in un progetto di
“orientamento” (ORIENTEERING)
Progetto in rete per le classi seconde e terze medie.
Obiettivo: sviluppare una coscienza civica attraverso una
riflessione sulla ricaduta sociale dei propri comportamenti
e su tematiche di attualità. Attività: Incontri con esperti
esterni, visione di film o spettacoli teatrali, lettura di testi
e altri lavori guidati da docenti interni. Alla giornata sulla
legalità c/o il cinema Troisi parteciperanno le terze medie,
i docenti , il D.S., il Sindaco, altre personalità e autorità.
-È rivolto a tutte le classi seconde
-promuove la scrittura
-è organizzato con l’assegnazione di 3 ore annuali per le
PROGETTO NEVE
PROGETTO POLVERE DIETRO DI
NOI E ORIENTEERING
PROGETTO PATTO PER LA
LEGALITA'
PROGETTO SCRITTURA
CREATIVA
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TITOLO DEL PROGETTO
PROGETTO ATTIVITÀ
CONNESSE AL PIANO
NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
PROGETTO OLIMPIADI DELLA
LINGUA ITALIANA
PROGETTO SPORTELLO
D’ASCOLTO PSICOLOGICO
DESCRIZIONE
classi seconde
-propone laboratori di scrittura creativa
-si avvale di una specialista esterna È un corso di scrittura
creativa, in collaborazione con la biblioteca di San
Donato, che invita a sperimentare, con l’aiuto di una
giornalista, come il processo della scrittura nasca dal
dialogo tra la parte intuitiva e quella razionale della mente.
Il progetto prevede due differenti percorsi: uno di base e
uno avanzato. La modalità base di partecipazione, definita
L'Ora del Codice, consiste nel far svolgere agli studenti
un'ora di avviamento al pensiero computazionale.
Una modalità di partecipazione più avanzata, definita
Corso Introduttivo, consiste invece nel far seguire a
questa prima ora di avviamento un percorso più
approfondito, che sviluppa i temi del pensiero
computazionale con ulteriori 10 lezioni. Esse possono
essere svolte nel resto dell’anno scolastico.
Entrambe le modalità possono essere fruite sia in un
contesto interattivo, per le scuole dotate di computer e
connessione a Internet, sia "senza rete", per le scuole
ancora non supportate tecnologicamente. Tutto il materiale
disponibile è stato opportunamente adattato al contesto
italiano da parte degli esperti scientifici del CINI.
Gara di italiano aperta alla partecipazione degli alunni più
competenti di ogni classe terza della Sc. Sec. di I grado.
Vengono selezionati i cinque allievi che costituiscono la
squadra di istituto. Sono previsti degli “allenamenti”
pomeridiani per prepararsi alla selezione nazionale che si
terrà via internet. In caso di successo, le semifinali e le
finali si terranno a Larino (CB).
È uno sportello d’ascolto dove possono accedere
liberamente ragazzi, insegnanti e genitori delle scuole
secondarie di 1° grado. Lo psicologo offre consigli e
suggerimenti per la gestione delle problematiche
individuali. E’ aperto 1 giorno ogni due settimane.
(Pagina 69 di 209)
9. AMBIENTI DI APPRENDIMENTO SUPPORTATI DALLE TECNOLOGIE DIGITALI
Le tecnologie didattiche sono spesso percepite come catalizzatori di cambiamento, di rivoluzione nei
metodi d’insegnamento, di influenza nelle teorie dell’apprendimento e, soprattutto, nelle modalità di
accesso all’informazione (Watson, 2001). Lezioni, attività e progetti didattici condotti con l’ausilio
delle nuove tecnologie costituiscono l’ambiente ideale per la sperimentazione e la scoperta di temi,
contenuti e strumenti da parte degli studenti.
Tuttavia, malgrado la ricchezza di offerte ed esperienze, i docenti hanno avuto, soprattutto in passato,
il problema di rispettare i vincoli legati alla necessità di accordarsi sia con la proposta disciplinare e
formativa prevista per il contesto in cui operano sia con i problemi contingenti, legati alla gestione
delle strutture informatiche presenti nella scuola.
La metodologia generale della didattica è una risorsa intrinseca all'autonomia dei processi di
apprendimento. I processi di apprendimento si autoregolano, per cui la didattica li può governare solo
assecondandone ed orientandone dall’esterno la dinamica. Non è possibile, quindi, fare riferimento a
una didattica normativa che presuma di poter rappresentare i comportamenti e i risultati della
formazione.
Dagli anni ’90, si è sviluppata una rinnovata attenzione intorno ai processi di apprendimento. Sotto la
spinta delle proposte concettuali della psicologia culturale e del socio costruttivismo, il modello
cognitivista ha gradualmente perduto il ruolo ricoperto negli anni ’70 e ’80 e oggi il pensiero
psicopedagogico si presenta come un discorso aperto, privo di una cornice paradigmatica unitaria.
Pur non rappresentando un’alternativa radicale al cognitivismo, l’approccio socio costruttivista, con il
recupero che propone delle dimensioni del contesto e del significato, porta con sé una concezione
fortemente innovativa dell’apprendimento. Una concezione che pone l’accento sul carattere
costruttivo, dialogico e dominio-specifico dei processi di apprendimento.
In questo contesto, la ricerca didattica è orientata verso la definizione di schemi e procedure per
facilitare l’acquisizione di competenze processuali in modo tale che la trasformazione dell’esperienza
in coscienza consista nel porsi problemi (sia che rientrino negli interessi del discente sia che vengano
posti dall’insegnante). Si parla di metodologie di attivazione dell’alunno che facciano intendere
l’apprendimento come ricerca e inducano i ragazzi alla riflessione sui loro modi di apprendere
(metacognizione). Si propongono l’associazione ideativa, la capacità d’immaginazione, la capacità di
previsione, la capacità critica, l’analisi e la ristrutturazione di problemi, la riflessione sui modelli
culturali.
Non esiste una didattica valida sempre e comunque, poiché essa deve partire dalla contingenza, dall’
hic et nunc, dalla conoscenza del gruppo cui è rivolta.
L’atto didattico è relazione fra soggetti e la relazione si instaura fin dalla più tenera età, quando il
bambino interagisce con la madre, quando il bambino impara i nomi delle cose.
L’apprendimento non è un deposito delle informazioni proposte dall’insegnante e più in generale
diffuse dal contesto. Al contrario, l’allievo costruisce il proprio conoscere elaborando le informazioni
nei termini ed in funzione dei propri modelli mentali e di conoscenza (schemi, conoscenze, sistemi di
credenze, categorie). Non sono dunque i dati in se stessi ad avere potere informativo; il ruolo
preminente l’hanno i modelli che presidiano il modo con cui tali dati sono elaborati.
Nella lezione frontale ci troviamo di fronte ad un docente oratore, che declama in veste di
presentazione – conferenza un argomento stabilito. Con la nascita della scienza didattica con
Comenio si pone il problema del pragmatismo, del “fare”, di quello che chiameremmo oggi “learning
by doing” (imparare attraverso l’azione). Rousseau era portatore di questa teoria all’interno
dell’interesse puerocentrico come anche oggi alcuni pedagogisti parlano delle “direttrici del fare”. Lo
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scopo primario (suscitare domande, porre problemi) dell’insegnante deve essere quello di risvegliare
il desiderio di imparare e di conoscere nell’allievo.
Parliamo di insegnamento euristico (volto alla ricerca) che, grazie agli studi di cibernetica e di
biologia legata al cervello (fisiologia, neurologia), ha dibattuto su come la mente umana elabora
quanto viene dall’esterno.
La didattica euristica basata sulla discussione, operata in un ambito in cui l’allievo non si senta
giudicato o non apprezzato a priori, promuove un pensiero divergente e critico e necessita di tempi
lunghi (tempi di attesa, di tolleranza, del silenzio, del rispetto delle altrui opinioni, della pazienza
verso coloro che fanno più fatica di altri ad argomentare o ad esprimersi).
Gli studi condotti sulla suddivisione dei tempi e degli spazi, nonché sugli aspetti non verbali
dell’insegnamento, quali la prossemica, i silenzi, gli sguardi; organizzazione degli spazi e dei tempi
hanno dimostrato che questi elementi non sono accessori ma fanno parte integrante della didattica (gli
ambienti degradati sono più a rischio di atti vandalici, così di moda oggi, essendo sviluppato il
fenomeno detto del bullismo). Le scuole dove si raggiungono i migliori risultati sono quelle
caratterizzate dalla presenza, non solo in classe, ma anche nei corridoi, negli atri, di spazi carichi
della storia personale dei bambini e dei ragazzi (disegni, lavori). L’organizzazione dei tempi e della
routine scolastiche così come lo spazio, gli oggetti diventano dunque anche “organizzatori
dell’intelligenza” che favoriscono la comprensione e l’attenzione degli allievi. In questo contesto
l’attenzione degli allievi può essere catturata chiarendo gli obiettivi, esponendo chiaramente qual è il
problema, ricollegandosi alle conoscenze pregresse come ad una preziosa fonte cui attingere,
collegando tra loro le conoscenze pregresse e quelle nuove, cogliendo stimoli dal mondo esterno,
dalla vita quotidiana, concettualizzando i problemi, utilizzando le suggestioni come idee guida,
elaborando supposizioni, ragionamenti, parlando delle possibili soluzioni, controllando e verificando
le ipotesi.
E’ chiaro che queste riflessioni si sono fatte portatrici, nell’ultimo decennio, dell’esigenza di un
profondo cambiamento dei tradizionali modi di concepire gli ambienti per la didattica.
Proprio per favorire e supportare il cambiamento e l’innovazione del sistema Scuola, il MIUR ha
avviato, dal 2008 in poi, un processo di digitalizzazione della scuola con il Piano Nazionale Scuola
Digitale (PNSD), tracciando un percorso strutturato in più azioni, realizzate in modo parallelo e
finalizzato, a:
 modificare gli ambienti di apprendimento, realizzando sistemi educativi vicino ai nuovi
linguaggi e processi di apprendimento degli studenti e ne favoriscano lo sviluppo e il
potenziamento delle competenze individuate nella Strategia Europa 2020, con il fine ultimo
dell’inserimento nel rinnovato mercato del lavoro;
 formare i docenti a nuove metodologie didattiche, che attraverso l’uso delle tecnologie,
consentano il passaggio dalla didattica trasmissiva ad un apprendimento collaborativo ed
esperienziale.
Il Piano è stato ideato sulla base di alcuni principi tra cui: la gradualità dell'azione, la partecipazione e
la condivisione di tutti i portatori di interesse e si è articolato in più fasi.
La prima fase si è declinata in varie azioni la più importante delle quali è stata “Lim in classe” che ha
permesso di introdurre le lavagne lim in numerose scuole italiane e avviare i docenti alla formazione.
La seconda fase del PNSD, avviata nel 2012, rappresenta la naturale evoluzione ed integrazione del
processo di digitalizzazione della scuola all’interno dei più ampi obiettivi dell’Agenda Digitale, del
governo e del sistema Paese, in collaborazione con le altre amministrazioni, locali e centrali, dello
Stato.
(Pagina 71 di 209)
A partire dal 2012, il MIUR ha perseguito una strategia di sviluppo del PNSD più “glocalizzata”,
pianificando una diversificazione degli interventi su base territoriale, per tener conto delle diverse
esigenze di contesto e delle differenti disponibilità finanziarie delle Amministrazioni Regionali,
nonché per rendere sostenibile, sia dal punto di vista economico che organizzativo, il processo di
digitalizzazione della scuola italiana.
Oggi il Piano nazionale per la scuola digitale persegue i seguenti obiettivi:
a) realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, anche
attraverso la collaborazione con università, associazioni, organismi del terzo settore e imprese;
b) potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i
processi di innovazione delle istituzioni scolastiche;
c) adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la
condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni tra dirigenti, docenti e studenti e tra
istituzioni scolastiche ed educative e articolazioni amministrative del Ministero dell'istruzione,
dell’università e della ricerca;
d) formazione dei docenti per l'innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per
l'insegnamento, l'apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali
degli studenti;
e) formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e
degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione;
f) potenziamento delle infrastrutture di rete, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8
del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, con particolare
riferimento alla connettività nelle scuole;
g) valorizzazione delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche anche attraverso la
promozione di una rete nazionale di centri di ricerca e di formazione;
h) definizione dei criteri e delle finalità per l'adozione di testi didattici in formato digitale e per
la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti autonomamente
dagli istituti scolastici.
(Pagina 72 di 209)
10. INTEGRAZIONE, INCLUSIONE, INTERCULTURA, PREVENZIONE E DISPERSIONE
IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’
Premessa
Il Piano annuale per l’Inclusività (P.A.I.), previsto dalla Direttiva del 27 dicembre 2012 e dalla C.M.
n. 8/2013 a firma del Capo Dipartimento per l'Istruzione, intende fornire un elemento di riflessione
nella predisposizione del PTOF, di cui il P.A.I. è parte integrante. Il P.A.I., infatti, non va inteso come
un ulteriore adempimento burocratico, bensì come uno strumento che possa contribuire ad accrescere
la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi
inclusivi. Il fine è la qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove realizzare
concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno”. Esso è prima di tutto un atto interno della scuola
autonoma, finalizzato all’auto-conoscenza e alla pianificazione, da sviluppare in un processo
responsabile e attivo di crescita e partecipazione.
Il P.A.I. è lo strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, è lo
sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare
gli obiettivi comuni, indica le linee guida per un concreto impegno programmatico per l’inclusione,
basato su una attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento, da
perseguire nel senso della trasversalità delle prassi negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della
gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti,
alunni e famiglie.
Tali complessi e delicati passaggi – affinché l’elaborazione del P.A.I. non si risolva in un processo
compilativo, di natura meramente burocratica anziché pedagogica – richiedono un percorso
partecipato e condiviso da parte di tutte le componenti della comunità educante, facilitando processi
di riflessione, dando modo e tempo per approfondire i temi delle didattiche inclusive, della gestione
della classe, dei percorsi individualizzati, nella prospettiva di un miglioramento della qualità
dell’integrazione scolastica, il cui modello – è bene ricordarlo – è assunto a punto di riferimento per
le politiche inclusive in Europa e non solo.
L’Istituto Comprensivo di via Croce Rossa si propone, quindi, di potenziare la cultura dell’inclusione
per rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati
periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali.
A tal fine intende:
 creare un ambiente accogliente e di supporto ;
 sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando attenzione
educativa in tutta la scuola;
 promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento;
 centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno;
 favorire l’acquisizione di competenze collaborative;
 promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra
tutte le componenti della comunità educante.
Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione
sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che
personali.
(Pagina 73 di 209)
LINEE GUIDA PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA
L’Istituto cerca di migliorare il proprio livello di inclusione coordinando tutti i progetti per alunni con
Bisogni Educativi Speciali in una strategia che accresca la capacità della scuola di rispondere ai
bisogni delle diversità.
Finalità:
 Definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza. integrazione e
inclusione.
 Realizzare l’inclusione, sviluppando le abilità sociali e comunicative dell’alunno.
 Promuovere iniziative di collaborazione interne alla scuola, tra reti di scuole, Comune, Enti
territoriali, ASL.
 Favorire un clima di accoglienza nella scuola e rimuovere gli ostacoli alla piena integrazione.
 Entrare in relazione con le famiglie.
Obiettivi ed azioni positive per una didattica realmente inclusiva:
 Mettere la persona al centro dell’azione didattica, cioè accogliere ed accettare l’altro come
persona, per conoscere l’alunno anche dal punto di vista socio-affettivo, oltre che cognitivo.
 Includere, anziché escludere, anche gli studenti più problematici, cioè riconoscerne i bisogni
e cercare strategie idonee a sollecitare l’attenzione e la partecipazione, per creare
apprendimento significativo, per non creare dispersione scolastica. A questo proposito le
tecnologie possono aiutare ad aumentare la motivazione e a sollecitare l’interesse,
prolungando i tempi di attenzione dei singoli allievi. Questi ultimi, “nativi digitali”, sono alla
costante ricerca di nuovi stimoli e incuriositi dalle nuove modalità tecnologiche per veicolare
i saperi. L’uso della tecnologia permette di sviluppare e rafforzare processi autocorrettivi e di
rinforzo.
 Considerare fondamentale la relazione educativa, base indispensabile dell’apprendimento, al
di là della disciplina e dei programmi da svolgere.
 Promuovere la dimensione comunitaria e sociale dell’apprendimento.
 Condividere le linee metodologiche e i presupposti pedagogici con tutto il personale
educativo.
 Valorizzare le potenzialità e risorse di ognuno, anche le competenze non formali.
 Riconoscere i diversi bisogni e le differenze individuali, dando risposte diverse a domande
diverse cioè curare la personalizzazione dell’insegnamento e adeguare in itinere la
programmazione di ciascuna disciplina.
DEFINIZIONE DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE
La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno, con continuità o per
determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: per motivi fisici, biologici,
fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano
adeguata e personalizzata risposta”.
Si definiscono quindi BES i bisogni di tutti quegli alunni derivanti da qualsiasi difficoltà, transitoria o
permanente, di tipo psicologico, motorio, comportamentale, relazionale, relative all’apprendimento o
derivante da svantaggio socio-economico o culturale. Un allievo ha un bisogno educativo speciale
quando presenta delle particolarità che gli impediscono il normale apprendimento e richiedono
interventi individualizzati. Le difficoltà di apprendimento comportano, ovviamente, nuove attenzioni
nell’insegnamento.
(Pagina 74 di 209)
DESTINATARI
Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni
Educativi Speciali comprendenti tre grandi sotto-categorie:
 Alunni con disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77).
 Alunni con disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003).
Oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, dell’attenzione e
dell’iperattività, il ritardo mentale lieve ed il ritardo maturativo, ma anche altre tipologie di deficit o
disturbo, quali la sindrome di Asperger, non altrimenti certificate; il funzionamento intellettivo limite
è considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico. Tutte queste differenti
problematiche non vengono o non possono venir certificate ai sensi della legge 104/92, non dando
conseguentemente diritto alle provvidenze e alle misure previste dalla stessa legge quadro e, tra
queste, all’insegnante di sostegno.
 Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e/o culturale.
 alunni con svantaggio socio-economico (famiglie di basse fasce di reddito,
assenza di libri di
testo e materiali didattici);


svantaggio linguistico ( alunni nati all’estero, alunni che parlano italiano solo a
scuola, alunni con scarsa conoscenza della lingua italiana);
svantaggio culturale ( alunni con problematiche psicologiche: poco motivati,
passivi, aggressivi, con scarsa autostima, che non fanno i compiti; alunni con
gravi problemi familiari).
Per questi alunni può esistere documentazione medica, dettagliata documentazione pedagogica e
didattica, nonché segnalazione dei servizi sociali.
IL TEAM DOCENTI/CONSIGLIO DI CLASSE
Il Team dei docenti/Consiglio di classe, definisce gli interventi didattico-educativi ed individua le
strategie e le metodologie più utili, per realizzare la piena partecipazione degli studenti con BES al
normale contesto di apprendimento.
E’ compito del Team docenti/Consiglio di classe individuare gli studenti con Bisogni Educativi
Speciali per i quali è “opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed
eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale
ed inclusiva di tutti gli alunni”. È necessario che l’attivazione di un percorso individualizzato per un
alunno con Bisogni Educativi Speciali sia deliberata in Consiglio di classe dando luogo al PDP,
firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia.
Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Team dei docenti /Consiglio di Classe
motiverà opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte, sulla base di considerazioni
pedagogiche e didattiche.
Si evidenzia che l’attuazione dei percorsi personalizzati per tutti i BES è di competenza e
responsabilità di tutti gli insegnanti del Team/Consiglio di classe.
IL RUOLO DELLA FAMIGLIA
Per quanto riguarda il coinvolgimento della famiglia, si sottolinea, non solo la necessità che essa sia
informata dei bisogni rilevati dagli insegnanti, ma anche sul proprio ruolo di corresponsabilità e sulla
necessità di una condivisione e collaborazione.
In accordo con la famiglia verranno individuate le modalità e le strategie specifiche, adeguate alle
effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto
(Pagina 75 di 209)
degli obiettivi formativi previsti dal PTOF.
AZIONI DELLA SCUOLA
Costituzione di Organi collegiali:
GLI - Gruppo di lavoro per l’Inclusione
L’Istituto comprensivo di via Croce Rossa istituisce il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione ( GLI) al
fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà,
come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla Legge 53/2003, attraverso la programmazione di
un ”Piano Annuale per l’Inclusione”.
Composizione del gruppo
E’ composto dal Dirigente Scolastico, da uno o più docenti specializzati di ogni plesso, da uno o più
docenti curriculari, da un educatore, da un rappresentante dei genitori, da esperti istituzionali o
esterni in regime di convenzionamento con la scuola. Il rappresentante dei genitori viene individuato
in base ai seguenti criteri:
 genitore con particolare sensibilità alle dinamiche inclusive;
 genitore che non ricopre all’interno della istituzione scolastica altri ruoli istituzionali
(rappresentante di classe, membro del consiglio d’istituto o consigliere dell’associazione
genitori).
Tali criteri vengono stabiliti in un’ottica di inclusione, trasparenza, partecipazione e condivisione.
Compiti e funzioni del GLI:
 Analizzare la situazione complessiva dell’istituto (rilevazione degli alunni con disabilità,
DSA, BES, tipologia dello svantaggio, classi coinvolte).
 Individuare i criteri per l’assegnazione degli alunni con disabilità alle classi.
 Individuare i criteri per l’assegnazione dei docenti di sostegno alle classi.
 Definire le linee guida per le attività didattiche di sostegno e inserirle nel POF.
 Seguire le attività dei Team docenti/Consigli di Classe e degli insegnanti specializzati per il
sostegno verificando che vengano attuate le procedure corrette e che sia sempre perseguito il
massimo vantaggio per lo sviluppo formativo degli alunni nel rispetto della normativa.
 Proporre l’acquisto di attrezzature, strumenti, sussidi, ausili tecnologici e materiali didattici
destinati agli alunni con difficoltà o ai docenti che se ne occupano.
 Definire le modalità di accoglienza degli alunni con disabilità.
 Analizzare casi critici e proposte di intervento per risolvere problematiche emerse nelle
attività di integrazione/inclusione.
 Raccogliere e documentare gli interventi didattico/educativi posti in essere anche in funzione
di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni
strategiche dell’Amministrazione.
 Organizzare focus/confronto sui casi, prestare consulenza e supporto ai colleghi sulle
strategie/metodologie di gestione delle classi.
 Formulare proposte per la formazione e aggiornamento dei docenti.
 Rilevare, monitorare e valutare il livello di inclusività della scuola.
 Raccogliere e coordinare le proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle
effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede
di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122.
 Elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività da redigere al termine di ogni anno
scolastico (entro il mese di Giugno, discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato ai
competenti uffici degli UUSSRR, nonché ai GLIP e GLIR).
Il Gruppo di Lavoro d’Istituto si riunisce all’inizio dell’anno scolastico (settembre/ottobre) per:
(Pagina 76 di 209)
 esaminare la situazione generale relativa agli alunni con disabilità;
 assegnare le ore di sostegno, tenuto conto del numero degli insegnanti specializzati assegnati
alla scuola e della gravità della patologia degli alunni certificati;
 proporre progetti di inclusione scolastica;
 proporre iniziative di aggiornamento.
Si riunisce alla fine dell’anno scolastico (maggio/giugno) per:
 valutare i progetti d’integrazione scolastica;
 esaminare i passaggi degli alunni disabili nell’ordine di scuola successivo e ratificare le
modalità di accoglienza;
 esaminare le nuove iscrizioni degli alunni certificati e il quadro generale riguardo l’organico
dei docenti specializzati ;
 proporre la richiesta delle ore di assistenza specializzata per gli alunni che presentano
difficoltà nell’autonomia e la comunicazione.
Collegio dei Docenti:
 All’inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da
perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione.
 Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti.
GLH OPERATIVO
Composizione del gruppo:
E’ composto dal Consiglio di Classe/di Sezione (insegnanti curricolari e di sostegno), educatore,
operatori ASL che seguono il percorso educativo dell’alunno con disabilità, i genitori dell’alunno.
Compiti e funzioni:
Ha il compito di predisporre il Profilo Dinamico Funzionale e il Piano Educativo Individualizzato e di
verificarne l'attuazione e l'efficacia nell'intervento scolastico.
GLH D’ISTITUTO
Composizione del gruppo:
E’ composto dal DS, dal coordinatore delle attività di sostegno, dai docenti di sostegno, da operatori
dei servizi (dell’Ente locale e dell’Asl) e dai genitori.
Compiti e funzioni:
 definisce le linee della politica per l’integrazione scolastica degli alunni disabili dell’Istituto;
 individua gli indicatori di qualità dell’integrazione scolastica per gli alunni disabili da inserire
nel PTOF della Scuola;
 si esprime in merito alla richiesta di ore di sostegno da avanzare al competente AT;
 determina i criteri di ripartizione ed eventuale adattamento delle esigenze della scuola
dell’assegnazione di ore di sostegno agli alunni nel rispetto delle proposte avanzate all’AT;
 propone azioni volte a favorire il successo del/i processo/i di integrazione.
Si precisa inoltre che, fermi restando compiti e composizione dei GLIP di cui all’art. 15 commi 1, 3 e
4 della L. 104/92, le loro funzioni si estendono anche a tutti i BES, stante l’indicazione contenuta
nella stessa L. 104/92 secondo cui essi debbono occuparsi dell’integrazione scolastica degli alunni
con disabilità, “nonché per qualsiasi altra attività inerente all'integrazione degli alunni in difficoltà di
apprendimento.”
Il GLHI si riunisce due volte all’anno (o su richiesta della metà più uno dei suoi membri):
nel mese di giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per l’inclusione”;
nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in base alle risorse
assegnate alla scuola.
(Pagina 77 di 209)
FORMAZIONE
L’Istituto propone attività di aggiornamento che formino tutti i docenti ai temi dell’educazione
inclusiva attraverso:
 Partecipazione di docenti a corsi di formazione funzionali alle strategie per la realizzazione
del PAI proposti da Scuola Snodo/ Enti di formazione/Università/Territorio
 Organizzazione di incontri di formazione dove i docenti formati trasferiscono le competenze
in una formazione tra pari. Tali corsi devono mirare all’acquisizione di modalità e tecniche
d’intervento didattico per il potenziamento delle abilità strumentali, anche grazie all’uso delle
nuove tecnologie per la didattica.
Successivi corsi possono essere previsti su tematiche specifiche emergenti nel corso dell’anno,
tenendo anche conto degli alunni in ingresso, delle future rilevazioni o delle evoluzioni di situazioni
esistenti e in itinere. L’aggiornamento si avvarrà di consultazione di materiale bibliografico ed
informatico, software, banche dati in rete.
ALUNNI CON DISABILITA’
Legge 104/1992 e nota prot. N. 4274 del 4 agosto 2009
L’Istituto accoglie gli alunni con disabilità organizzando le attività didattiche ed educative attraverso
il supporto dei docenti specializzati, degli assistenti educatori, di tutto il personale docente ed Ata.
►Il docente specializzato.
Il docente di sostegno svolge una funzione di mediazione fra tutte le componenti coinvolte nel
processo di integrazione dell’alunno disabile, la famiglia, gli insegnanti curricolari, le figure
specialistiche delle strutture pubbliche.
All’inizio dell’anno scolastico, in base alle esigenze emerse dopo un congruo periodo di
osservazione, stabilisce, in accordo con il Dirigente scolastico, un orario didattico. A tal fine, si
individuano insieme al Team docenti/ C.d.C., le discipline in cui intervenire.
Il docente specializzato cura i rapporti con i genitori e con la Asl di riferimento; redige
congiuntamente con i referenti del Servizio sanitario nazionale, con i genitori e il Consiglio di classe
il Pdf ed il Pei; partecipa ai G.L.H.O., ai G.L.H. d’Istituto e alle riunioni del gruppo di lavoro per
l’inclusione; tiene un registro per le attività di sostegno; alla fine dell’anno scolastico riferisce il suo
operato in una relazione finale.
►Verifica e valutazione
Gli studenti con disabilità sono valutati in base al P.E.I. Le verifiche, orali e scritte, vengono
concordate con i docenti curriculari, possono essere equipollenti e/o prevedere tempi più lunghi di
attuazione.
►Procedure di accoglienza
Il docente di sostegno incaricato, incontra i docenti della scuola di provenienza dell’alunno e i suoi
genitori, nel mese di maggio, per formulare progetti per l’integrazione.
Il referente verifica la documentazione pervenuta e attiva risposte di tipo organizzativo per accogliere
l’alunno stesso ( assistenza di base, strumenti e ausili informatici ecc…).
Il docente per le attività di sostegno assegnato alla classe informa il Consiglio sulle problematiche
relative all’alunno, incontra i genitori all’inizio dell’anno scolastico, prende contatti con gli specialisti
della ASL, collabora con gli insegnanti curricolari al fine di creare un clima di collaborazione e di
inclusione per gli alunni diversamente abili.
Il referente per le attività di sostegno predisporrà all’inizio dell’attività scolastica tutte le attività volte
ad accogliere l’alunno diversamente abile.
►Continuità educativo-didattica
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L’Istituto considera la continuità educativo-didattica come fattore facilitante il processo di
apprendimento dell’alunno con disabilità e per questo si creano le condizioni, affinché l’insegnante
per le attività di sostegno assegnato ad una classe permanga, per quanto possibile, anche negli anni
successivi.
►Orientamento in uscita
In base al “progetto di vita” individuato nel P.E.I. l’alunno e la famiglia possono usufruire di varie
attività di orientamento. Tali attività vengono progettate anche in collaborazione con il gruppo per
l’orientamento coordinato dalla dott.ssa Silletti.
ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)
Legge 170 dell’ 8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011 e Linee guida.
I disturbi specifici di apprendimento (DSA) si distinguono in: dislessia, disgrafia, disortografia e
discalculia; riguardano alcune specifiche abilità dell’apprendimento di alunni con capacità intellettive
adeguate all’età anagrafica.
La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso di una didattica
individualizzata e personalizzata” come strumento di garanzia del diritto allo studio introducendo
strumenti compensativi e misure dispensative.
►Redazione del PDP
Famiglia:
Inoltra la documentazione alla segreteria didattica dell’istituto: all’atto dell’iscrizione o alla
formulazione della diagnosi.
Assume la corresponsabilità del progetto educativo-didattico. Si impegna ad avere colloqui con i
docenti del Consiglio di classe/di sezione e il coordinatore di classe/di sezione.
La certificazione:
La diagnosi presentata dalla famiglia può essere rilasciata da una struttura privata in via provvisoria,
in attesa del rilascio della certificazione da parte di strutture sanitarie pubbliche o accreditate.
Per gli alunni di 3a media le certificazioni dovranno essere presentate entro il 31 marzo.
Segreteria didattica:
Informa le famiglie della possibilità di richiedere il PDP alla consegna della documentazione.
Predispone l’elenco degli alunni DSA per fornirlo al responsabile della scuola.
Responsabile DSA:
Raccoglie ed esamina le diagnosi cliniche. Consegna la documentazione al CdC durante la prima
riunione, dopo il ricevimento della documentazione. Segue i passaggi di contatto/informazione
Scuola/Famiglia/Servizi.
E’ a disposizione e collabora con gli insegnanti per la definizione dei PDP. Conosce ed informa circa
le disposizioni di legge o rispetto a nuovi ambiti di ricerca e di didattica speciale ed inclusiva.
Consiglio di classe e Coordinatore:
Esamina la certificazione ed entro 3 mesi dalla presentazione della stessa, predispone il PDP su
apposito modello previsto dall’Istituto.
L’originale viene depositato in segreteria didattica e conservato nel fascicolo dell’alunno.
Una copia viene conservata nel Registro dei verbali e una copia viene consegnata alla famiglia.
Il Team docenti/CdC si attiene al piano di studi personalizzato, nel corso dell’anno valuta se apportare
eventuali modifiche, il coordinatore comunica alla famiglia l’esito del monitoraggio.
In mancanza di convalida del PDP da parte della famiglia, gli insegnanti attuano comunque il diritto
alla personalizzazione dell’apprendimento, in quanto la Direttiva Ministeriale ne richiama
espressamente i principi come enunciato nella legge 53/2003.
(Pagina 79 di 209)
Dirigente Scolastico:
Prende visione del PDP e lo firma.
Coordinatore:
Condivisione del PDP con le famiglie che deve essere firmato dai genitori.
►Valutazione DSA
La valutazione avverrà in coerenza con tutte le modalità adottate nelle fasi del percorso di
apprendimento effettuato con l’obiettivo di ridurre il più possibile le difficoltà degli studenti dovuta a
mancata automatizzazione delle abilità di base.
Si deve tener conto delle specifiche situazioni soggettive degli alunni, che devono essere messi in
condizione di utilizzare gli strumenti metodologici-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più
idonei, come previsto dalla legge n.170 del 2010 e dalle relative linee guida del 2011.
ALUNNI CON ALTRI DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
Gli alunni con disturbi specifici che non rientrano nella categorie stabilite dalla Legge 104/92
possono usufruire di un piano di studi personalizzato e delle misure previste dalla Legge n.170/2010.
Rientrano in questa categoria ad esempio gli alunni con:
 deficit del linguaggio;
 deficit delle abilità non verbali;
 deficit nella coordinazione motoria;
 deficit dell’attenzione e iperattività (in forma grave tale da compromettere il percorso
scolastico);
 funzionamento cognitivo limite;
 disturbo dello spettro autistico lieve ( qualora non previsto dalla legge 104) ecc.
►Individuazione
Il Consiglio di classe prende in esame la documentazione clinica e/o la certificazione presentata dalla
famiglia.
Il Consiglio di classe, qualora ravvisi difficoltà nel percorso scolastico dell’alunno che possono essere
riconducibili a disturbi evolutivi specifici, informa la famiglia.
►Predisposizione del Piano di studi personalizzato (PDP) o di strategie didattiche non formalizzate.
Il Team docenti/Consiglio di classe predispone gli interventi di inclusione assumendosi la
responsabilità pedagogico-didattica. Possono essere previste misure compensative e dispensative,
nonché progettazioni e strategie didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le
competenze in uscita.
Se il Team docenti/CdC delibera l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato viene
predisposto un PDP (in qualsiasi periodo dell’anno) e la famiglia assume la corresponsabilità del
progetto educativo.
Il Team docenti/CdC è autonomo nel decidere se formulare o meno il PDP, avendo cura di
verbalizzare le motivazioni della decisione (Nota MIUR del 22/11/2013 no 2363).
Il coordinatore di classe informa il referente del GLI del percorso di inclusione attivato.
Il monitoraggio del PDP sarà effettuato durante i Consigli di classe e durante gli incontri del Gruppo
di Lavoro per l’Inclusione sul confronto dei casi.
ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E/O CULTURALE
Direttiva ministeriale 27.12.2012, C.M. n. 8/13 e Nota 22/11/2013.
Tali tipologie di BES, fermo restando le procedure descritte precedentemente, dovranno essere
individuate sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei
(Pagina 80 di 209)
servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche; vengono
considerate nella misura in cui costituiscono un ostacolo per lo sviluppo cognitivo, affettivo,
relazionale, sociale dell’alunno e generano scarso funzionamento adattivo, con conseguente
peggioramento della sua immagine sociale.
 Area dello svantaggio socio-economico e culturale.
 Disagio comportamentale /relazionale.
Se il Team docenti/CdC delibera l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato viene
predisposto un PDP (in qualsiasi periodo dell’anno) e la famiglia è corresponsabile del progetto
educativo.
Il Team docenti/CdC è autonomo nel decidere se formulare o meno il PDP, avendo cura di
verbalizzare le motivazioni della decisione (Nota MIUR del 22/11/2013 no 2363).
Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio.
Il coordinatore di classe informa il referente del GLI del percorso di inclusione attivato.
Il monitoraggio del PDP sarà effettuato durante i Consigli di classe e durante gli incontri del Gruppo
di Lavoro per l’Inclusione sul confronto dei casi.
►Valutazione
Non sono previste dalla normative particolari modalità di verifica e valutazione degli alunni per i
quali il team docenti/Consiglio di classe abbia deciso di stilare un PDP. Il percorso personalizzato
deve essere anzi finalizzato “a mettere in grado lo studente di affrontare l’esame conclusivo del primo
ciclo di istruzione con le stesse possibilità degli altri studenti della stessa classe …”
Risulta fondamentale l’aver definito gli obiettivi irrinunciabili ed essenziali di ogni materia/area, per
poter valutare la congruenza del percorso dell’alunno con quello della classe e quindi la possibilità
del passaggio alla frequenza della classe successive.
Area dello svantaggio linguistico e culturale:
Per quanto riguarda questa tipologia di alunni si fa riferimento al “Protocollo accoglienza degli alunni
stranieri”.
Gli alunni che risulteranno appartenenti ai Livelli Elementari saranno inseriti in un percorso
linguistico mirato all’acquisizione di competenze lessicali che possano loro permettere un più facile e
proficuo inserimento nel gruppo classe di appartenenza e il raggiungimento degli obiettivi specifici.
Per gli alunni appartenenti ai Livelli Intermedi non si ricorre, di norma, ad interventi mirati o ad una
Programmazione che si discosti da quella adottata dal Consiglio di Classe poiché sono già in possesso
di competenze comunicative e linguistiche.
Gli alunni con competenze avanzate seguiranno il regolare curricolo scolastico.
Gli alunni che dovranno invece essere inseriti in un percorso di Alfabetizzazione in Italiano L2 (PreA1- A2)* potranno essere seguiti o dal facilitatore della Cooperativa LULE o anche da insegnanti
della scuola che hanno maturato esperienze e competenze in tale ambito e con i quali i docenti
curriculari collaboreranno.
*Livelli
Pre- A1: Nessuna conoscenza della lingua italiana o conoscenza estremamente limitata
A1: Competenza relativa alla conoscenza e uso di semplici espressioni funzionali alla vita quotidiana
in contesti significativi
A2 : Competenza relativa alla conoscenza di espressioni e parole di uso molto frequenti riferite alla
persona, famiglia, ambiente scolastico ed extrascolastico.
►Valutazione
Premesso che l’alfabetizzazione linguistica deve considerarsi lo scopo primario di tutte le
discipline/aree, si dovrà privilegiare una valutazione formativa, condivisa dal Team docenti/Consiglio
(Pagina 81 di 209)
di classe, che programmerà un Piano di studio personalizzato concentrato sui nuclei fondanti delle
varie discipline.
Si terrà conto dei seguenti indicatori:
 Frequenza;
 Comportamento e atteggiamento scolastico;
 Motivazione all’apprendimento;
 Inserimento nella classe di frequenza;
 Avanzamento degli apprendimenti;
 Potenzialità emerse.
Disagio comportamentale/relazionale:
Alunni con funzionamento problematico, definito in base al danno vissuto effettivamente dall’alunno,
prodotto su altri e sull’ambiente (senza certificazione sanitaria).
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
Legge 517/77 Legge 104/92 Legge 53/2003 Legge 170/2010 D.M. 27 dicembre 2012 C.M. n.8 del 6
marzo 2013 Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità Linee guida per il
diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA C.M. n.2 dell’8 gennaio 2010 C.M. n.24 del
1/3/2006.
Tale Piano è stato elaborato dalla commissione DVA e BES nominata dal collegio in data 22/10/15.
Lo stesso verrà inserito nel PTOF.
(Pagina 82 di 209)
11. PARI OPPORTUNITÀ E PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI
TUTTE LE DISCRIMINAZIONI
Secondo il comma 16, dell'art.1, l. 107/2015, “il piano triennale dell'offerta formativa assicura
l'attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado
l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni,
al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate
dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla
legge 15 ottobre 2013, n. 119”.
La disposizione della riforma sulla "buona scuola" promuove l'attuazione dei principi di pari
opportunità, l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le
discriminazioni, favorendo la partecipazione nelle scuole di esperti che inquadrino nel corretto ambito
le tematiche di cui al comma 16, riconducendole ad iniziative e programmi di educazione alla
cittadinanza democratica, con il compito principale di promuovere una società libera, tollerante e
giusta, in difesa dei valori e dei principi di libertà, di pluralismo, dei diritti dell’uomo e dello stato di
diritto, che sono i fondamenti della democrazia e che abilitano l’individuo a comportarsi per tutta la
vita come cittadino attivo, responsabile e rispettoso dei diritti altrui, così da restare perfettamente in
linea con la circolare miur n. 1972 del 15/09/2015, che riguardo all’art. 1, comma 16 della l107
chiarisce: “ la previsione di tale disposizione risponde all’esigenza di dare puntuale attuazione ai
princìpi costituzionali di pari dignità e non discriminazione di cui agli articoli 3 (tutti i cittadini hanno
pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della repubblica
rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza
dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i
lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del paese), 4 (la repubblica riconosce a tutti
i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto), 29 (la
repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il
matrimonio è ordinato sull'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge
a garanzia dell'unità familiare), 37 (la donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le
stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire
l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una
speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. La
repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il
diritto alla parità di retribuzione.) E 51 (tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere
agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti
dalla legge. A tal fine la repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra
donne e uomini. La legge può, per l'ammissione ai pubblici uffici e alle cariche elettive, parificare ai
cittadini gli italiani non appartenenti alla repubblica. Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha
diritto di disporre del tempo necessario al loro adempimento e di conservare il suo posto di lavoro)
nonchè a quanto previsto dal diritto europeo che proibisce la discriminazione per ragioni connesse al
genere, alla religione, alle convinzione personali, handicap, età, orientamento sessuale o politico.
La finalità del suddetto articolo non è, dunque, quella di promuovere pensieri o azioni ispirati ad
ideologie di qualsivoglia natura, bensì quella di trasmettere la conoscenza e la consapevolezza
riguardo i diritti e i doveri della persona costituzionalmente garantiti, anche per raggiungere e
maturare le competenze chiave di cittadinanza, nazionale, europea e internazionale, entro le quali
rientrano la promozione dell’autodeterminazione consapevole e del rispetto della persona, così come
(Pagina 83 di 209)
stabilito pure dalla strategia di lisbona 2000. Nell’ambito delle competenze che gli alunni devono
acquisire, fondamentale aspetto riveste l’educazione alla lotta ad ogni tipo di discriminazione, e la
promozione ad ogni livello del rispetto della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione.
Si ribadisce, quindi, che tra i diritti e i doveri e tra le conoscenze da trasmettere non rientrano in
nessun modo né “ideologie gender” né l’insegnamento di pratiche estranee al mondo educativo.
Inoltre, è opportuno sottolineare che le due leggi citate come riferimento nel comma 16 della legge
107 non fanno altro che recepire in sede nazionale quanto si è deciso nell’arco di anni, con il
consenso di tutti i paesi, in sede europea, attraverso le dichiarazioni, e in sede internazionale con le
carte 1 .
Infatti il decreto legge 14 agosto 2013 (convertito nella legge n.193/2013), a cui si fa riferimento nel
comma 16 della “buona scuola”, enuncia le finalità del "piano d'azione straordinario contro la
violenza sessuale e di genere" che anche la scuola è chiamata a perseguire:
A) prevenire il fenomeno della violenza contro le donne attraverso l'informazione e la
sensibilizzazione della collettività, rafforzando la consapevolezza degli uomini e ragazzi nel processo
di eliminazione della violenza contro le donne;
B) promuovere l'educazione alla relazione e contro la violenza e la discriminazione di genere
nell'ambito dei programmi scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, al fine di sensibilizzare,
informare, formare gli studenti e prevenire la violenza nei confronti delle donne e la discriminazione
di genere, anche attraverso un'adeguata valorizzazione della tematica nei libri di testo;
G) prevedere specifiche azioni positive che tengano anche conto delle competenze delle
amministrazioni impegnate nella prevenzione, nel contrasto e nel sostegno delle vittime di violenza di
genere e di stalking;
H) definire un sistema strutturato di governance tra tutti i livelli di governo, che si basi anche sulle
diverse esperienze e sulle buone pratiche già realizzate nelle reti locali e sul territorio.
1 la convenzione del consiglio d’europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti
delle donne e la violenza domestica - Istanbul, redatta l’11 maggio 2011, ratificata dal parlamento
italiano con voto unanime di tutte le forze politiche all’unanimità e che ha a sua volta recepito i
precedenti riferimenti giuridici; la convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e
delle libertà fondamentali (ste n° 5, 1950) e i suoi protocolli; la carta sociale europea (ste n° 35,
1961, riveduta nel 1996, ste n°163); la convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la
tratta di esseri umani (stce n° 197, 2005) e la convenzione del consiglio d’europa sulla protezione dei
bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali (stce n° 201, 2007). Le seguenti raccomandazioni
del comitato dei ministri agli stati membri del Consiglio d’Europa: raccomandazione rec (2002)5
sulla protezione delle donne dalla violenza, raccomandazione cm/rec (2007)17 sulle norme e
meccanismi per la parità tra le donne e gli uomini, raccomandazione cm/rec (2010)10 sul ruolo delle
donne e degli uomini nella prevenzione e soluzione dei conflitti e nel consolidamento della pace, e le
altre raccomandazioni pertinenti. La sempre più ampia giurisprudenza della corte europea dei diritti
dell’uomo, che enuncia norme rilevanti per contrastare la violenza nei confronti delle donne; il patto
internazionale sui diritti civili e politici (1966); il patto internazionale sui diritti economici, sociali e
culturali (1966); la convenzione delle nazioni unite sull'eliminazione di ogni forma di
discriminazione contro le donne (cedaw, 1979) e il suo protocollo opzionale (1999) ; la
raccomandazione generale n° 19 del cedaw sulla violenza contro le donne; la convenzione delle
nazioni unite sui diritti dell’infanzia (1989) e i suoi protocolli opzionali (2000) e la convenzione delle
Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (2006); lo Statuto di Roma della corte penale
internazionale (2002); i principi fondamentali del diritto internazionale umanitario, in particolare la
quarta convenzione di ginevra (iv), relativa alla protezione dei civili in tempo di guerra (1949) e i
(Pagina 84 di 209)
suoi protocolli addizionali i e ii (1977)) che prevede: articolo 14 – educazione 1 le parti
intraprendono, se del caso, le azioni necessarie per includere nei programmi scolastici di ogni ordine
e grado dei materiali didattici su temi quali la parità tra i sessi, i ruoli di genere non stereotipati, il
reciproco rispetto, la soluzione non violenta dei conflitti nei rapporti interpersonali, la violenza
contro le donne basata sul genere e il diritto all'integrità personale, appropriati al livello cognitivo
degli allievi. 2 le parti intraprendono le azioni necessarie per promuovere i principi enunciati al
precedente paragrafo 1 nelle strutture di istruzione non formale, nonché nei centri sportivi, culturali
e di svago e nei mass media.
Deve essere, inoltre, sottolineato che il personale scolastico, a cui è affidato il compito di educare i
nostri ragazzi anche su queste delicate tematiche, deve essere debitamente formato e aggiornato, così
come previsto anche dalla legge 128/2013 che all’art.16 let. D che pone all’attenzione delle scuole la
necessità di favorire: ”l'aumento delle competenze relative all'educazione all'affettività, al rispetto
delle diversità e delle pari opportunità di genere e al superamento degli stereotipi di genere, in
attuazione di quanto previsto dall’articolo 5 del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con
modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119”.
Infine, connessa e a integrazione delle azioni di cui sopra, è la collaborazione con l’alleanza europea
per il contrasto all’“istigazione all’odio” (in sede internazionale “hate speech”). L’istigazione all’odio,
così come definita dal comitato dei ministri del consiglio d’europa è espressione di tutte le forme di
diffusione ed incitazione all’odio razziale, alla xenofobia, all’antisemitismo e ad altre forme di
intolleranza, espressione di nazionalismi, discriminazione nei confronti di minoranze, di migranti.
Altre forme di discriminazione sono la misoginia, l’islamofobia, la cristianofobia e tutte le forme di
pregiudizio circa l’orientamento sessuale e di genere.
La campagna contro il “discorso d’odio” (hate speech) è un progetto coordinato con l’alleanza
parlamentare contro l'odio (no hate alliance) del Consiglio d'Europa, partito nel 2012, e mira a
combattere il razzismo e le forme di discriminazione on line, fornendo ai giovani e alle associazioni
le competenze necessarie per riconoscere e svolgere azioni contro le violazioni dei diritti umani,
sempre attraverso la trasmissione consapevole delle conoscenze del diritto e dei diritti.
Alla luce di tale quadro normativo di rifermento, il miur intende supportare e sostenere attivamente i
tanti studenti, docenti e dirigenti scolastici impegnati nel difficile lavoro quotidiano, affrontando le
problematiche relative a tutte le forme di discriminazione e contrastando ogni forma di violenza e
aggressione contro la dignità della persona.
In tale ambito, alle scuole spetta il compito – nelle forme e modalità che riterranno più opportune ed
efficaci e che individueranno, sulla base dell’autonomia didattica e gestionale loro attribuita, di
predisporre azioni nel rispetto di linee di indirizzo generale che saranno appositamente divulgate dal
miur. Tali linee - che saranno elaborate con il contributo di rappresentanti di associazioni ed esperti
riuniti in un apposito tavolo di lavoro che sarà istituito presso il miur - saranno utili a monitorare e
supportare le scuole nelle azioni previste dal comma 16 dell’art 1 della l. 107/2015, anche verificando
l’attuazione del piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere, esclusivamente per la
parte di competenza dell’istruzione.
Non può mancarsi di sottolineare, il compito fondamentale affidato ai genitori di partecipare e
contribuire, insieme alla scuola, al percorso educativo e formativo dei propri figli esercitando il
diritto/dovere che l’art. 30 della nostra costituzione riconosce loro: “e’ dovere e diritto dei genitori
mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio“. Come già chiarito nella
sopra citata nota del 6 luglio 2015, “le famiglie hanno il diritto, ma anche il dovere, di conoscere
prima dell’iscrizione dei propri figli a scuola i contenuti del piano dell’offerta formativa e, per la
scuola secondaria, sottoscrivere formalmente il patto educativo di corresponsabilità per condividere
in maniera dettagliata diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e
(Pagina 85 di 209)
famiglie”. Questa opportunità offerta ai genitori, consentirà di scegliere la scuola dei propri figli dopo
aver attentamente analizzato e valutato le attività didattiche, i progetti e le tematiche che i docenti
affronteranno durante l’anno che, in ogni caso, dovranno risultare coerenti con i programmi.”
Nel'Ics di “Via Croce Rossa “ad ogni progetto relativo alle tematiche dell'affettività verrà attribuita
una posizione di attività extracurricolare, subordinata a opportuna informazione e consenso
preventivo dei genitori, riconoscendo loro il diritto di chiedere l'esonero per il proprio figlio.
Attualmente il Ceaf di San Giuliano porta avanti attraverso due psicologi un progetto sulle pari
opporunità alla scuola primaria e un progetto sull'affettività rivolto alle classi terze .
All'interno del progetto legalità della secondaria sono previsti incontri collegati alla tematica del
bullismo tenuti dall'arma dei carabinieri di San Donato Milanese mentre sullo stesso tema da anni si
propone alle classi seconde medie lo spettacolo teatrale “ Me ne frego “ della compagnia teatrale
“Quelli di Grock”. Tutta l'azione educativo-didattica riferibile al tema” pari opportunità e prevenzione
della violenza di genere e di tutte le discriminazioni di genere “ farà riferimento agli articoli della
Costituzione Italiana di cui alla circolare miur n. 1972 del 15/09/2015 sopra riportata.
(Pagina 86 di 209)
12. INDIRIZZI RELATIVI ALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE
Il PTOF, nella sezione destinata a specificare le iniziative di formazione per il personale d’istituto o,
in caso di emanazione di un format standardizzato nazionale, nelle parti a tale sezione riconducibili,
riporterà in modo sintetico le iniziative per il triennio di riferimento. A tale riguardo si forniscono i
seguenti indirizzi formativi di carattere orientativo.
FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
Durante il triennio di riferimento verranno organizzate le seguenti attività formative (formazione
esterna e autoformazione):
TEMATICA
AMBITO DI RIFERIMENTO N° ore e collocazione
temporale
La produzione di prove
valutative standardizzate per
classi parallele.
RAV area 5.2 obiettivi di
processo
12 h - 2016
La competenza chiave
“imparare a imparare”.
RAV area 5.2 obiettivi di
processo
6 h - 2016
Le risorse in rete per la didattica PTOF
digitale.
8 h settembre 2016
La gestione della “area
studenti” del registro elettronico
PTOF
4 h marzo 2016
La gestione della “area registri”
del registro elettronico
PON
febbraio – marzo 2016
Informazione e formazione di
base in materia di igiene e
sicurezza nei luoghi di lavoro.
D.L.vo 81/2008 artt. 36 e 37.
AA. SS. 2016 e seguenti
(Pagina 87 di 209)
FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA
Durante il triennio di riferimento verranno organizzate le seguenti attività formative:
TEMATICA
AMBITO DI
RIFERIMENTO
N° ore e collocazione
temporale
Regole tecniche in materia di
protocollo informatico- Riforma
del Codice
dell’Amministrazione Digitale
Partecipazione anche a
“protocolli in rete”
20 h - 2017
La digitalizzazione dei flussi
documentali – Protocollo
digitale
Innovazione e
dematerializzazione degli uffici
pubblici
Segreteria digitale
(DSGA e AA)
La pubblicazione degli atti
sull’area “Albo Pretorio On
line” del sito scolastico (DSGA
e AA)
Amministrazione trasparente
4 h - 2016
Assistenza di base e ausilio
materiale agli alunni/studenti
disabili (Collaboratori )
Inclusione scolastica
6 h - 2017
Informazione e formazione di
base in materia di igiene e
sicurezza nei luoghi di lavoro.
D.L.vo 81/2008 artt. 36 e 37.
AA. SS. 2016 e seguenti
(Pagina 88 di 209)
CONTATTI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA CROCE ROSSA
UFFICI DI DIREZIONE
Via Croce Rossa, 4 - San Donato Milanese - (Milano)
TEL. 025231684 – COD. MECC. MIIC8FB00P
www.icsviacrocerossa.gov.it
fax: 0255600141
e-mail: [email protected]
SCUOLA DELL’INFANZIA MARTIRI DI CEFALONIA
Via Martiri di Cefalonia, San Donato Milanese (Milano)
Tel. 0255608006
SCUOLA PRIMARIA “SALVO D’ACQUISTO”
Via Europa, 38 – San Donato Milanese (Milano)
Tel. 025273790
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “GALILEO GALILEI”
Via Croce Rossa, 4 - San Donato Milanese - (Milano)
Tel. 025231684
IL DIRIGENTE SCOLASTICO PROF. CARLO MASSARO
Riceve su appuntamento.
LA SEGRETERIA riceve il
Martedì dalle 10.00 alle 12.00
Mercoledì dalle 8.30 alle 10.00
Giovedì dalle 15.00 alle 16.00 (nei giorni di sospensione delle attività didattiche dalle 9.00 alle
10.00).
I DOCENTI ricevono su appuntamento. Gli orari sono consultabili sul sito della Scuola
(Pagina 89 di 209)
ALLEGATI
(Pagina 90 di 209)
ALLEGATO 1
ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA CROCE ROSSA
Via Croce Rossa, 4 - San Donato Milanese - (Milano)
TEL. 025231684 – COD. MECC. MIIC8FB00P
www.icsviacrocerossa.gov.it
Piano di Miglioramento
(PDM)
(Pagina 91 di 209)
Indice
Sommario
Premessa
Introduzione

1.Obiettivi di processo
o
1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di
Autovalutazione (RAV)
o
1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
o
1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza.

2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo

3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato
o
3.1 Impegno di risorse umane e strumentali
o
3.2 Tempi di attuazione delle attività
o
3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento
dell'obiettivo di processo

4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento
o
4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi
del RAV
o
4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
o
4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno
dell'organizzazione scolastica
o
4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
(Pagina 92 di 209)
Premessa
Sulla base della normativa vigente, con riferimento al DPR n. 80/2013, ed alla successiva Direttiva n.
11/2013 e C. M. 47/2014, le scuole sono state chiamate a redigere un Rapporto di Autovalutazione (RAV)
relativo al Sistema Nazionale di Valutazione delle istituzioni scolastiche, che ha, come fine, il miglioramento
della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti.
L'elaborazione del RAV è un processo che si sviluppa attraverso alcuni fondamentali passaggi ed è stato
curato dal Nucleo di Autovalutazione.
Le prime tre sezioni del Rapporto (parte descrittiva e valutativa), riguardano il contesto, gli esiti ed i
processi e sono articolate in aree.
La quarta sezione orienta la riflessione critica sul percorso di autovalutazione svolto.
La quinta sezione (individuazione delle priorità e dei traguardi di miglioramento e degli obiettivi di
processo) è la conclusione del processo di autovalutazione in quanto chiede alle scuole di fare delle scelte,
individuando priorità e traguardi da raggiungere attraverso il successivo Piano di Miglioramento.
Tale sistema ha previsto quattro fasi nelle quali articolare il procedimento di valutazione delle scuole:
A) Autovalutazione
B) Azioni di miglioramento
C) Valutazione esterna
D) Rendicontazione sociale
Nell’anno scolastico 2014/15, il Nucleo di Autovalutazione costituito dal Dirigente Scolastico, Prof.ssa
Fiorita Tirone e dai docenti incaricati, ha compilato il RAV mettendo in evidenza i punti di forza e di
debolezza del nostro istituto.
Ha lavorato, partendo dai seguenti documenti:
1.
POF 2014/15
2.
Questionario di autovalutazione compilato nel mese di febbraio 2015.
3.
Guida al Rapporto di Autovalutazione.
4.
Mappa Indicatori.
5.
Misure di accompagnamento per l’avvio del Sistema Nazionale di Valutazione (documenti
presenti sul sito USR Lombardia e MIUR).
Nel Collegio dei Docenti tenutosi in data 30/06/2015, ha segnalato che sono emerse difficoltà nella
redazione del Rapporto dovute soprattutto al precedente inserimento dei dati (parziali, errati o mancanti)
contenuti nelle schede di contesto dell’a. s. 2013/14.
Ha rilevato l’importanza di curare, per i successivi anni scolastici, in modo attento le fasi relative alla
compilazione delle schede di contesto, da parte delle famiglie, e al loro inserimento nel sistema, da parte
della segreteria.
Ha proposto, di istituire formalmente una Commissione permanente che, nell’arco di un triennio,
incontrandosi periodicamente, possa lavorare sugli obiettivi di miglioramento e su tutti i dati relativi
all’integrazione e aggiornamento dei dati contenuti nel Rapporto.
Ha evidenziato, infine, che alcune sezioni (curricolo, sezione competenze sociali alunni, monitoraggio
condotta alunni, schede di contesto)
scolastico.
si dovranno rivedere e ampliare nel corso del corrente anno
La fase successiva, guidata dal nuovo Dirigente Scolastico Prof. Carlo Massaro, in servizio dal 20/10/2015, ha
riguardato la definizione e la pianificazione delle azioni di miglioramento sulla base delle criticità
riscontrate.
Va evidenziato, purtroppo, che il Nucleo di Autovalutazione è stato convocato a partire dal mese di
dicembre 2015, poiché nei mesi di settembre e ottobre la scuola è stata guidata da un Dirigente Reggente.
Il Piano, comprendente obiettivi di miglioramento a breve e lungo termine, prevede i seguenti processi
di intervento, relativi agli esiti (prove standardizzate Invalsi – esame di Stato), ai processi (costruzione di
specifici indicatori per la valutazione delle competenze chiave di cittadinanza, elaborazione di prove di
verifica autentiche per discipline e per classi parallele).
Di seguito sono riportate le criticità riscontrate, la descrizione delle priorità, gli obiettivi di processo, la
pianificazione, i traguardi e la documentazione delle diverse attività.
(Pagina 94 di 209)
Introduzione
All’interno del SNV il miglioramento si configura come percorso volto ad individuare una linea
strategica, un processo di problem solving e di pianificazione che la scuola mette in atto sulla base di
quanto deciso nella sezione 5 del RAV.
Il processo di miglioramento rimanda necessariamente alle priorità individuate che vengono
riconosciute come “mission” della scuola, un’idea di scuola verso cui puntare. Ma parlare di
miglioramento significa anche parlare di “responsabilità” in quanto dovranno essere identificate
all’interno dell’organizzazione persone che curano i processi e li portano avanti.
Se il miglioramento è un viaggio, la scuola ha bisogno di una mappa che sappia essere comprensibile
per chi la consulta e che illustri le vie scelte per arrivare alla meta.
Tale mappa è proprio il “Piano di Miglioramento”. Come ogni mappa rappresenta e caratterizza
espressamente un certo territorio, così un piano di miglioramento descrive il processo di
un’organizzazione verso la qualità.
Quando una scuola traccia la propria mappa di miglioramento, tratteggia anche due livelli: quello che
descrive ciò che avviene all’interno della singola classe, nel rapporto con gli studenti e quello che
invece accade a livello organizzativo, nel rapporto tra docenti, genitori, territorio. Esattamente come
una mappa tridimensionale, i due livelli si completano per fornire una visione reale della complessità
della scuola.
Il processo di gestione del Piano si ispira al ciclo del miglioramento continuo descritto nei Progetti
Qualità:




Definizione di obiettivi chiari e condivisi (Pianificazione);
Realizzazione delle attività pianificate e monitoraggio delle stesse (Esecuzione);
Valutazione dei risultati ottenuti in relazione agli obiettivi previsti (Verifica);
Eventuali correzioni, verifiche e sviluppi futuri delle azioni svolte (Revisione).
La progettazione del miglioramento scolastico rimanda alla competenza che ciascun insegnante ha
nel progettare la propria didattica, spostando progressivamente il focus dal gruppo classe alla
comunità scolastica.
Solitamente vengono dettagliate:

le attività che caratterizzano le azioni scelte, con i tempi previsti di realizzazione

( cronoprogramma) e i responsabili di riferimento;

le risorse umane, economiche e strumentali che verranno utilizzate e le opportunità
contestuali che ne assicurano l’accessibilità;

le attività di monitoraggio e di valutazione delle azioni, con gli indicatori di riferimento e gli
strumenti necessari per rilevarli;

le attività di diffusione di condivisione dei processi attivati e dei risultati ottenuti.
(Pagina 95 di 209)
Il Piano di Miglioramento prevede 4 sezioni:
1. Scegliere gli obiettivi di processo più utili alla luce delle priorità individuate nella sezione 5 del
RAV.
2. Decidere le azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti.
3. Pianificare gli obiettivi di processo individuati.
4. Valutare, condividere e diffondere i risultati alla luce del lavoro svolto dal Nucleo di
Autovalutazione. Verranno di seguito illustrate le quattro sezioni.
(Pagina 96 di 209)
1. Obiettivi di processo
Nella sezione 5 del RAV la scuola ha indicato alcuni obiettivi di processo che intende perseguire per
raggiungere i traguardi connessi alle priorità. La pianificazione del miglioramento riparte da qui:
siamo sicuri che questi obiettivi siano quelli giusti? Sono quelli più utili per promuovere un processo
innovativo nella scuola? Sono connessi tra loro? E, soprattutto, siamo in condizione di attuarli?
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono (scadenza: 31/8/2017):
3)
Risultati scolastici (riduzione della variabilità fra le classi).
4)
Competenze chiave e di cittadinanza.
I traguardi (scadenza: 31/8/2017) che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
3)
Individuare e condividere traguardi di competenza per le aree linguistica e matematica e
criteri di valutazione per equilibrare gli esiti in uscita .
4)
Promuovere il rispetto di persone e regole, la collaborazione tra pari, la responsabilità e
l'organizzazione personale dello studio.
Gli obiettivi di processo (scadenza: 31/8/2016) che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del
raggiungimento dei traguardi sono:
Curricolo, progettazione e valutazione Costruire il Curricolo verticale d'Istituto.
Individuare e condividere traguardi di competenza.
Utilizzare indicatori e criteri di valutazione omogenei e
condivisi.
Ambiente di apprendimento
Incentivare l'uso di modalità didattiche innovative.
Promuovere attività didattiche che prevedano lavori di
gruppo, ricerche e progetti, utilizzando anche nuove
tecnologie.
(Pagina 97 di 209)
1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di
Autovalutazione (RAV)
Priorità 1
Risultati scolastici: riduzione della variabilità' fra le classi.
Traguardi

Individuare e condividere traguardi di competenza per le aree linguistica e matematica e
criteri di valutazione per equilibrare gli esiti in uscita.

Promuovere il rispetto di persone e regole, la collaborazione tra pari, la responsabilità e
l'organizzazione personale dello studio.
Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo

1. Costruire il Curricolo verticale d'Istituto.

2. Implementare e potenziare il sito scolastico.

3. Individuare e condividere traguardi di competenza. Per la classe quinta, concordare i
possibili traguardi finali della scuola Primaria, per un armonico passaggio alla scuola Secondaria di
primo grado.

4. Individuare modalità, prove, strumenti di verifica e valutazione condivisi per considerare
l’acquisizione delle competenze attese nelle annualità intermedie.

5. Migliorare il percorso dell'orientamento in uscita per la secondaria.

6. Migliorare le strategie di comunicazione interna ed esterna.

7. Monitorare con report le carenze e risultati delle attività di recupero.

8. Potenziare le commissioni di lavoro con compiti di organizzazione, gestione e
monitoraggio delle attività e dei progetti previsti dal Ptof.

9. Predisporre incontri scambi professionali tra i tra Infanzia, Primaria e Secondaria per
alunni con Bes.

10. Utilizzare indicatori e criteri di valutazione omogenei e condivisi.
(Pagina 98 di 209)
Priorità 2
Competenze chiave e di cittadinanza: sviluppo delle competenze sociali degli studenti.
Traguardi

Operando in un bacino di utenza abbastanza eterogeneo è necessario favorire lo sviluppo
delle competenze sociali attraverso l'uso di modalità didattiche cooperative innovative.
Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo

1. Implementare e potenziare il sito scolastico.

2. Incentivare e incrementare la collaborazione con il comitato genitori della scuola.

3. Incentivare, incrementare e potenziare la collaborazione con gli enti (Asl, Comune,
Università, Associazioni) presenti sul territorio.

4. Incentivare l'uso di modalità didattiche innovative e sperimentare metodologie innovative.

5. Migliorare il percorso dell'orientamento in uscita per la secondaria.

6. Migliorare le strategie di comunicazione interna ed esterna.

7. Potenziare le commissioni di lavoro con compiti di organizzazione, gestione e
monitoraggio delle attività e dei progetti previsti dal Ptof.

8. Predisporre incontri scambi professionali tra i tra Infanzia, Primaria e Secondaria per
alunni con Bes.

9. Promuovere attività didattiche che prevedano lavori di gruppo (apprendimento
cooperativo, lezione capovolta, episodi di apprendimento situato), ricerche e progetti,
utilizzando le nuove tecnologie anche come strumento condivisione e trasmissione dei saperi.

10. Promuovere le competenze trasversali attraverso la realizzazione di attività relazionali e
sociali (didattica laboratoriale).
(Pagina 99 di 209)
1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, la scuola è stata invitata a
compiere una stima della loro fattibilità e dell’impatto. Per ogni obiettivo la scuola ha attribuito un
valore di fattibilità e uno di impatto, determinando infine una scala di rilevanza.
La stima dell’ impatto implica una valutazione degli effetti che si pensa possano avere le azioni messe
in atto al fine perseguire l’obiettivo descritto.
La stima della fattibilità si attua sulla base di una valutazione delle reali possibilità di realizzare le
azioni previste tenendo conto delle risorse umane e finanziarie a disposizione.
Si possono considerare i punteggi da 1 a 5, come segue:
1= nullo
2= poco
3= abbastanza
4=molto
5= del tutto
Il prodotto dei due valori fornisce una scala di rilevanza degli obiettivi di processi da mettere in atto.
Alla luce di queste valutazioni, la scuola può analizzare con più attenzione il peso strategico degli
obiettivi di processo in vista della pianificazione dei processi ad essi sottesi. Al termine di questo
lavoro la scuola può valutare se rivedere gli obiettivi dichiarati nel RAV, concentrandosi su quelli di
rilevanza maggiore e, all’occorrenza, eliminando o ridimensionando il peso di quelli di minore
rilevanza.
Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto
Obiettivi di processo elencati
Fattibilità
(da 1 a 5)
Impatto
(da 1 a 5)
Prodotto:
valore
che
identifica
la
rilevanza
dell'intervento
1
Costruire il Curricolo verticale d'Istituto.
4
4
16
2
Implementare
scolastico.
4
5
20
3
Incentivare e incrementare la
collaborazione con il comitato genitori
della scuola.
4
4
16
4
Incentivare, incrementare e potenziare la
collaborazione con gli enti (Asl, Comune,
Università, Associazioni) presenti sul
territorio.
4
4
16
5
Incentivare l'uso di modalità didattiche
innovative e sperimentare metodologie
3
4
12
e
potenziare
il
sito
(Pagina 100 di 209)
Obiettivi di processo elencati
Fattibilità
(da 1 a 5)
Impatto
(da 1 a 5)
Prodotto:
valore
che
identifica
la
rilevanza
dell'intervento
3
3
9
innovative.
6
Individuare e condividere traguardi di
competenza.
Per la classe quinta, concordare i possibili
traguardi finali della scuola Primaria, per
un armonico passaggio alla scuola
Secondaria di primo grado.
7
Individuare modalità, prove, strumenti di
verifica
e valutazione condivisi per
considerare
l’acquisizione delle
competenze attese nelle
annualità
intermedie.
3
3
9
8
Migliorare il percorso dell'orientamento in
uscita per la secondaria.
3
5
15
9
Migliorare le strategie di comunicazione
interna ed esterna.
4
4
16
10
Monitorare con report le carenze e risultati
delle attività di recupero.
3
4
12
11
Potenziare le commissioni di lavoro con
compiti di organizzazione, gestione e
monitoraggio delle attività e dei progetti
previsti dal Ptof.
0
0
0
12
Predisporre incontri scambi professionali
tra i tra Infanzia , Primaria e Secondaria
per alunni con Bes.
4
4
16
13
Promuovere attività didattiche che
prevedano lavori di gruppo (cooperative
learing), ricerche e progetti, utilizzando le
nuove tecnologie anche come strumento
condivisione e trasmissione dei saperi.
3
4
12
14
Promuovere le competenze trasversali
attraverso la realizzazione di attività
relazionali
e
sociali
(didattica
laboratoriale).
3
4
12
15
Utilizzare indicatori e criteri di valutazione
omogenei e condivisi.
3
4
12
(Pagina 101 di 209)
1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza
Sulla base del lavoro precedente, la scuola ha potuto definire una lista ordinata degli obiettivi di
processo che saranno oggetto della successiva pianificazione.
Per ognuno si è resa necessaria una chiara definizione dei risultati attesi e degli indicatori su cui
basare la misurazione periodica dei processi attivati, ai fini del monitoraggio dell’efficacia delle
azioni intraprese. I risultati attesi e gli indicatori di processo sono stati espressi in una forma concreta
e osservabile.
Obiettivo di processo in via Risultati attesi
di attuazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
1
Costruire il Curricolo
verticale d'Istituto.
La scuola definirà
gli aspetti del
proprio curricolo,
rimandando per
gli altri aspetti a
quanto previsto
nei documenti
ministeriali di
riferimento.
Saranno
autonomamente
verificate le
Programmazioni
all'interno dei
Dipartimenti e sarà
espresso attraverso
una
percentuale/indice
il numero di
Programmazioni
che risponde ai
risultati attesi.
Programmazioni,
Relazioni finali
docenti.
2
Implementare e potenziare il
sito scolastico.
Ampliare il
numero degli
accessi.
Questionario
docenti.
Questionario alunni
/ genitori.
Numero di accessi.
3
Incentivare e incrementare la
collaborazione con il
comitato genitori della
scuola.
Promozione di
progetti scuola –
famiglia per
rendere visibile e
motivante la
corresponsabilità
educativa,
valorizzando le
reciproche risorse
Verifiche su
processi e prodotti
in itinere rispetto
alla ideazione e
realizzazione di
progetti educativi.
Questionari.
Verifiche dei
progetti.
(Pagina 102 di 209)
Obiettivo di processo in via Risultati attesi
di attuazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
4
Incentivare, incrementare e
potenziare la collaborazione
con gli enti (Asl,
Comune,Università,
Associazioni) presenti sul
territorio.
Potenziamento
delle partnership
con enti esterni
per la
realizzazione di
attività e progetti
educativodidattici e
culturali a
vantaggio di
alunni/studenti e
docenti.
Osservazioni
periodiche
nell’ambito dei
gruppi di progetto.
Relazioni dei
soggetti referenti.
5
Incentivare l'uso di modalità
didattiche innovative e
sperimentare metodologie
innovative.
Il 100% dei
Consigli di Classe
e dei docenti
sperimentino
attività didattiche
e metodologie
innovative.
Tasso/indice dei
docenti che
sperimentano
didattiche e
metodologie
innovative Risultati
in percentuale dei
questionari alunni e
docenti.
6
Individuare e condividere
traguardi di competenza.
Sostenere un
armonico
passaggio dalla
scuola Primaria
alla scuola
Secondaria di
primo grado.
Prove di verifica e
test condivisi.
Ridurre la
variabilità fra le
classi.
Prove e strumenti di Strumenti per la
verifica condivisi.
valutazione ed
autovalutazione
condivisa (es.
rubriche di
valutazione).
Utilizzare le prove
Invalsi come
stimolo per una
rilettura
positivamente
critica e riflessiva
dei percorsi didattici
e valutativi messi in
atto.
Per la classe quinta,
concordare i possibili
traguardi finali della scuola
Primaria, per un armonico
passaggio alla scuola
Secondaria di primo grado.
7
Individuare modalità, prove,
strumenti di verifica e
valutazione condivisi per
considerare l’acquisizione
delle competenze attese
nelle annualità intermedie.
Risultati dei test in
ingresso alla
Secondaria.
(Pagina 103 di 209)
Obiettivo di processo in via Risultati attesi
di attuazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
8
Migliorare il percorso
dell'orientamento in uscita
per la secondaria.
Facilitare la
consapevolezza
degli studenti
delle classi
terminali rispetto
alle proprie
inclinazioni.
Nomine dei
componenti la
commissione.
Numero di alunni
che partecipano alle
iniziative. Numero
di alunni che
partecipano alle
attività di
counseling
individuale.
Presenza delle
nomine dei
componenti il
gruppo di lavoro.
Presenza del
progetto nel PTOF e
sul sito della scuola;
Percentuali di alunni
e genitori che hanno
partecipato alle
iniziative di
orientamento
9
Migliorare le strategie di
comunicazione interna ed
esterna.
Contribuire al
miglioramento
delle performance
chiave della
scuola.
Valutazione in
itinere dell'impatto
sulle attività e sui
progetti.
Questionari docenti,
genitori,alunni.
10
Monitorare con report le
carenze e risultati delle
attività di recupero.
Disporre di dati
oggettivi e
comparabili
attraverso report
suddivisi per
discipline con
valori assoluti,
percentuali e
grafici. Carenze e
risultati delle
attività di
recupero, dopo la
valutazione
intermedia.
Tasso complessivo
del numero di
alunni con carenze
alla fine del primo
quadrimestre. Tasso
suddiviso per
discipline.
Individuazione
delle tre discipline
con il tasso più alto.
Tasso/indice di
alunni che hanno
colmato le carenze
dopo il recupero
primo trimestre
[riportare sul
Registro Elettronico
l’eventuale recupero
delle carenze, a cura
del docente della
disciplina].
11
Potenziare le commissioni di
lavoro con compiti di
organizzazione, gestione e
monitoraggio delle attività e
dei progetti previsti dal Ptof.
Migliorare
l'organizzazione e
gestione di tutte le
attività
La stesura dei
progetto di
organizzazione e
gestione di tutte le
attività, l'attività di
monitoraggio e
verifica degli stessi.
Relazioni finali.
(Pagina 104 di 209)
Obiettivo di processo in via Risultati attesi
di attuazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
12
Predisporre incontri scambi
professionali tra i tra
Infanzia , Primaria e
Secondaria per alunni con
Bes.
Progettare e
redigere un
fascicolo
personale
dell'alunno.
Relazioni, PDP,
PEI:
Verifica dei
documenti nel
passaggio tra
materna, primaria e
secondaria.
13
Promuovere attività
didattiche che prevedano
lavori di gruppo
(cooperative learing),
ricerche e progetti,
utilizzando le nuove
tecnologie anche come
strumento condivisione e
trasmissione dei saperi.
Coinvolgere
studenti in
situazioni di
disagio
Numero di "Lavori"
realizzati e
pubblicati.
Questionario
docenti
Questionario alunni
Documenti
pubblicati in
piattaforma.
14
Promuovere le competenze
trasversali attraverso la
realizzazione di attività
relazionali e sociali
(didattica laboratoriale).
Il 100% dei
Consigli di Classe
e dei docenti
sperimentino
attività didattiche
elaboratoriali.
Relazioni finali dei
docenti.
Questionario
docenti.
Questionario
alunni. Documenti
pubblicati in
piattaforma.
Tasso/indice dei
docenti che
sperimentano la
didattica
laboratoriale.
Risultati in
percentuale dei
questionari alunni e
docenti.
15
Utilizzare indicatori e criteri
di valutazione omogenei e
condivisi.
Misurare
l’acquisizione
delle competenze
attese rispetto alle
annualità
strategiche
presenti nelle
Indicazioni
Nazionali per il
curricolo (classi
terza, quinta
scuola Primaria e
terza Secondaria).
Prove e strumenti di Strumenti per la
verifica condivisi.
valutazione ed
autovalutazione
condivisa (es.
rubriche di
valutazione).
Utilizzare le prove
Invalsi come
stimolo per una
rilettura
positivamente
critica e riflessiva
dei percorsi didattici
e valutativi messi in
atto
(Pagina 105 di 209)
2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo
Decidere le azioni da compiere è un passaggio che richiede una riflessione attenta: in primo luogo
occorre prefigurare le possibili azioni valutandone gli effetti positivi, ma considerando anche i
possibili effetti negativi su altri aspetti dell’attività della scuola.
E’ opportuno pensare che gli effetti delle azioni intraprese non si esauriranno nel breve periodo ma si
ripercuoteranno su tempi medi e lunghi della vita della scuola (triennio di progettazione).
Le azioni pianificate avranno effetti duraturi se incideranno non solo sul raggiungimento di obiettivi
a breve termine ma se saranno l’occasione per avviare un processo di innovazione profondo della
scuola.
Le azioni vengono quindi messe in relazione con un quadro di riferimento che da un lato emerge dal
lavoro che l’INDIRE mette in atto con le scuole delle Avanguardie Educative e dall’altro si connette
al disegno della legge 107/15
Domande guida
Le azioni possono essere connesse a qualcuno degli obiettivi previsti dalla legge107?
Le azioni prevedono la modifica degli ambienti di apprendimento o dell’organizzazione scolastica?
Nelle azioni descritte si può evidenziare una linea di tendenza che porta verso l’innovazione?
Obiettivo di
processo
Caratteri innovativi
dell’obiettivo e
Connessione con il
quadro di riferimento
di cui in Appendice A e
B
1
Costruire il
Curricolo
verticale
d'Istituto.
Individuazione di
percorsi funzionali alla
primalità e alla
valorizzazione del merito
degli alunni.
2
Implementare e
potenziare il sito
scolastico.
Valorizzazione della
scuola intesa come
comunità attiva, aperta al
territorio.
3
Incentivare e
incrementare la
collaborazione
con il comitato
genitori della
scuola.
Accrescere la
partecipazione e
l’intervento attivo dei
genitori nei percorsi
educativi e didattici.
Effetti
positivi
a medio
termine
Effetti
negativi
a medio
termine
Effetti
Effetti
positivi a negativi a
lungo
lungo
termine
termine
(Pagina 106 di 209)
Obiettivo di
processo
Caratteri innovativi
dell’obiettivo e
Connessione con il
quadro di riferimento
di cui in Appendice A e
B
4
Incentivare,
incrementare e
potenziare la
collaborazione
con gli enti (Asl,
Comune,
Università,
Associazioni)
presenti sul
territorio.
Accogliere le
opportunità offerte dai
diversi Enti per la
valorizzazione della
scuola intesa come
comunità attiva, aperta al
territorio.
5
Incentivare l'uso
di modalità
didattiche
innovative e
sperimentare
metodologie
innovative.
Sviluppo delle
competenze digitali degli
studenti.
Individuare e
condividere
traguardi di
competenza.
Continuare e arricchire il
“lavoro” di confronto e
condivisione svolto dalla
Commissione Continuità
dell’Istituto. Stabilire gli
obiettivi essenziali al
termine di ogni ciclo
scolastico .
6
Per la classe
quinta,
concordare i
possibili
traguardi finali
della scuola
Primaria, per un
armonico
passaggio alla
scuola
Secondaria di
primo grado.
Effetti
positivi
a medio
termine
Effetti
negativi
a medio
termine
Effetti
Effetti
positivi a negativi a
lungo
lungo
termine
termine
Potenziamento delle
metodologie laboratoriali
e delle attività di
laboratorio.
(Pagina 107 di 209)
Obiettivo di
processo
Caratteri innovativi
dell’obiettivo e
Connessione con il
quadro di riferimento
di cui in Appendice A e
B
7
Individuare
modalità , prove
, strumenti di
verifica e
valutazione
condivisi per
considerare
l’acquisizione
delle
competenze
attese nelle
annualità
intermedie.
Stesura condivisa di
curricoli verticali e
prove oggettive, per i
diversi ambiti disciplinari
da sperimentare.
8
Migliorare il
percorso
dell'orientamento
in uscita per la
secondaria.
Definizione di un sistema
di orientamento che
Migliorare le
strategie di
comunicazione
interna ed
esterna.
Diffusione e facile
accesso (per quantità e
qualità) alle
informazioni rispetto ai
diversi livelli
(organizzativi, formativi,
culturali,
amministrativo,
gestionali, ecc.) anche
grazie al sito dell’istituto.
9
Effetti
positivi
a medio
termine
Effetti
negativi
a medio
termine
Effetti
Effetti
positivi a negativi a
lungo
lungo
termine
termine
- contrasti
la dispersione scolastica
e ogni forma di
discriminazione; faciliti l’inclusione
scolastica e il diritto allo
studio anche degli alunni
con bisogni educativi
speciali attraverso
percorsi individualizzati
e personalizzati.
(Pagina 108 di 209)
Obiettivo di
processo
Caratteri innovativi
dell’obiettivo e
Connessione con il
quadro di riferimento
di cui in Appendice A e
B
10
Monitorare con
report le carenze
e risultati delle
attività di
recupero.
Stabilire verifiche in
itinere per apportare
eventuali modifiche al
piano di recupero
programmato
11
Potenziare le
commissioni di
lavoro con
compiti di
organizzazione,
gestione e
monitoraggio
delle attività e
dei progetti
previsti dal Ptof.
Prevedere incontri
specifici per il
monitoraggio delle
attività dei progetti
12
Predisporre
incontri scambi
professionali tra
Infanzia ,
Primaria e
Secondaria per
alunni con Bes.
Avviare un percorso
progettuale e di lavoro
verticalizzato e condiviso
nei tre ordini di scuola.
13
Promuovere
attività
didattiche che
prevedano lavori
di gruppo
(cooperative
learing), ricerche
e progetti,
utilizzando le
nuove tecnologie
anche come
strumento
condivisione e
trasmissione dei
saperi.
Potenziare le attività di
laboratorio, favorire
l’utilizzo corretto delle
competenze digitali degli
studenti . Sviluppare
competenze in materia
di cittadinanza attiva e
democratica attraverso la
valorizzazione
dell’educazione
interculturale e alla pace,
il rispetto delle differenze
e il dialogo tra le culture,
il sostegno
dell’assunzione di
responsabilità,
l’educazione
all’autoimprenditorialità.
Effetti
positivi
a medio
termine
Effetti
negativi
a medio
termine
Effetti
Effetti
positivi a negativi a
lungo
lungo
termine
termine
(Pagina 109 di 209)
Obiettivo di
processo
Caratteri innovativi
dell’obiettivo e
Connessione con il
quadro di riferimento
di cui in Appendice A e
B
14
Promuovere le
competenze
trasversali
attraverso la
realizzazione di
attività
relazionali e
sociali (didattica
laboratoriale).
Creazione di gruppi di
lavoro di alunni e
studenti. Partecipazione a
progetti ed iniziative
della scuola e/o di
soggetti esterni.
15
Utilizzare
indicatori e
criteri di
valutazione
omogenei e
condivisi.
Redazione di un
documento contenente
l’indicazione delle
competenze chiave e di
cittadinanza e dei relativi
indicatori di valutazione.
Effetti
positivi
a medio
termine
Effetti
negativi
a medio
termine
Effetti
Effetti
positivi a negativi a
lungo
lungo
termine
termine
(Pagina 110 di 209)
3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato
La pianificazione delle azioni è il momento decisivo nella predisposizione del piano.
Si parte dalla previsione dell’impegno di risorse umane interne alla scuola, definendo gli impegni che
esulano dalle normali funzioni di servizio e che hanno un impatto aggiuntivo di carattere finanziario
(docenti, personale ATA, DS) e di quelle esterne (consulenti, formatori, ecc.), quantificando le spese
che la scuola intende sostenere per l’attuazione delle azioni descritte.
3.1 Impegno di risorse umane e strumentali
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali
Ore aggiuntive
Tipologia di attività
Organizzazione e
Dirigente Scolastico coordinamento delle attività
di monitoraggio relative alle
azioni di miglioramento.
Referente Nucleo di
Autovalutazione(1)
Nucleo di
Autovalutazione (7)
presunte
12
Costo
previsto
0
Fonte
finanziaria
-
Redazione RAV - PdM.
20
FIS
Coordinamento delle attività
di elaborazione RAV – PdM,
raccolta e tabulazione dei dati,
analisi degli esiti.
Elaborazione RAV - PdM
60
FIS
10
FIS
Raccolta e tabulazione dei
dati relativi agli esiti degli
alunni.
Analisi degli esiti riguardanti
le prove Invalsi.
Organizzazione e
Referente
coordinamento delle attività
pianificazione
curricolare d’Istituto di Raccolta e tabulazione dei
curricoli.
Coordinamento delle Attività
di monitoraggio.
(Pagina 111 di 209)
Figure
professionali
Ore aggiuntive
Tipologia di attività
Commissione docenti Attività di raccolta e
tabulazione dei curricoli.
pianificazione
curricolare d’Istituto
Coordinamento delle Attività
(4)
di monitoraggio
Declinazione delle
competenze chiave
Dipartimenti
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
18
Funzione
0
0
docente
e di cittadinanza e dei relativi
indicatori di valutazione.
Preparazione di prove
autentiche con
rubriche di valutazione.
Elaborazione di strategie
didattiche
930 ore (x
E.17,50)
E.
16.275,00
91 ore (x
E.35,00)
E.
per il miglioramento degli
esiti
Referenti e Docenti
di Commissioni e
Progetti
scolastici.
Somministrazione di prove
autentiche
di verifica con rubriche di
valutazione.
3185.00
Progetti mirati al
raggiungimento del
successo formativo.
Attività di recupero e
potenziamento.
Coordinatori di classe
(20 docenti)
40 ore
17,50
Personale ATA
(Pagina 112 di 209)
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari
per tipologia di
spesa
Formatori
Impegno presunto
----------
Consulenti e tecnici SICUREZZA, ASSISTENZA INFORMATICA
Attrezzature
Servizi
Altro
Strumentazioni informatiche dell’Istituto e servizi di rete
-------------------
Fonte
finanziaria
------------------Fondo
d’Istituto
-------------------
(Pagina 113 di 209)
Tipologia attività e costi
Attività
Obiettivi di
processo elencati
1
Costruire il
1 referente di istituto.
Curricolo verticale
1 referente per area disciplinare
d'Istituto.
per la scuola primaria e per la
scuola secondaria di I grado.
Tutti i docenti disciplinari (in
riunioni di dipartimento)
Tutti i docenti disciplinari (in
riunioni di dipartimento).
2222
Implementare e
potenziare il sito
scolastico.
Verifica dei curricoli disciplinari
e costruzione delle
programmazioni annuali per
ogni anno in ogni singola
Progettazione sito, sua
disciplina.
implementazione e
aggiornamento.
Ore aggiuntive
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
10 referenti
d’istituto.
752,50 €
FIS
50
875 €
FIS
3 per gli 11
referenti
disciplinari.
0 per gli altri
docenti.
3
Incentivare e
incrementare la
collaborazione con
il comitato genitori
della scuola.
Aiuto nel progettare le azioni
che prevedono il
coinvolgimento dei genitori e
ruolo di raccordo tra docenti e
genitori. (Docenti rappresentanti
in Consiglio d’Istituto e
referenti di progetto o iniziative)
10
175
FIS
4
Incentivare,
Collaborazione con enti esterni
incrementare e
per la progettazione di interventi
potenziare la
educativo/didattici.
collaborazione con
gli enti (Asl,
Comune,
Università,
Associazioni)
presenti sul
territorio.
40
700 €
FIS
(Pagina 114 di 209)
Attività
Obiettivi di
processo elencati
5
6
Incentivare l'uso di Sperimentazione di attività
modalità didattiche didattiche e metodologie
innovative e
innovative.
sperimentare
metodologie
innovative.
Individuare e
condividere
traguardi di
competenza.
Individuazione e condivisione
dei traguardi di competenza e di
prove per l’accertamento dei
livelli raggiunti.
Ore aggiuntive
0
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
0€
(riunioni di
dipartimento o di
Consiglio di
classe/interclasse)
10 (per il
referente)
175 €
FIS
40
1225 €
FIS
20
350 €
FIS
Per la classe quinta,
concordare i
possibili traguardi
finali della scuola
Primaria, per un
armonico passaggio
alla scuola
Secondaria di
primo grado.
7
8
Individuare
Individuazione e condivisione
modalità, prove,
dei traguardi di competenza e di
strumenti di
prove per l’accertamento dei
verifica e
livelli raggiunti.
valutazione
condivisi per
considerare
l’acquisizione delle
competenze attese
nelle annualità
intermedie.
Migliorare il
Monitoraggio dell’efficacia del
percorso
percorso.
dell'orientamento in
Promozione della partecipazione
uscita per la
alle iniziative offerte dalla
secondaria.
scuola. 1 referente di istituto e
coordinatori delle classi terze sc.
Secondaria.
(Pagina 115 di 209)
Attività
Obiettivi di
processo elencati
9
Migliorare le
strategie di
comunicazione
interna ed esterna.
Promuovere l’utilizzo del sito
come strumento di
comunicazione interna ed
esterna.
Ore aggiuntive
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
20
350 €
FIS
10 Monitorare con
Monitoraggio dei risultati delle
report le carenze e attività di recupero e costruzione
risultati delle
di report.
attività di recupero.
5
87,50 €
FIS
11 Potenziare le
Progettare l’organizzazione del
commissioni di
lavoro delle commissioni e
lavoro con compiti verificare il lavoro svolto a fine
di organizzazione, anno (Nucleo di
gestione e
Autovalutazione + referenti di
monitoraggio delle commissione)
attività e dei
progetti previsti dal
Ptof.
5
87,5 €
FIS
Promozione delle iniziative e
delle attività della scuola
comunicandole tempestivamente
agli Uffici stampa e istruzione
del Comune e al Comitato
genitori.
12 Predisporre incontri Attività di continuum tra i
scambi
diversi ordini di scuola.
professionali tra i
tra Infanzia ,
Primaria e
Secondaria per
alunni con Bes.
0
0€
riunioni collegiali
in attività
funzionali
all’insegnamento
(Pagina 116 di 209)
Attività
Obiettivi di
processo elencati
13 Promuovere attività Elaborazione e attuazione di
didattiche che
attività didattiche a seguito di
prevedano lavori di formazione.
gruppo
(cooperative
learing), ricerche e
progetti,
utilizzando le
nuove tecnologie
anche come
strumento
condivisione e
trasmissione dei
saperi.
Formazione colleghi
Ore aggiuntive
-3 ore per
ogni
docente.
Costo
previsto
-0 €
(attività
funzionali
all’insegn
amento).
Fonte
finanziaria
FIS
-175 €
- 10
14 Promuovere le
Elaborazione e attuazione di
competenze
attività didattiche laboratoriali
trasversali
attraverso la
realizzazione di
attività relazionali e
sociali (didattica
laboratoriale).
0 (Funzione
docente)
15 Utilizzare indicatori Elaborazione di indicatori e
e criteri di
criteri di valutazione omogenei
valutazione
e condivisi.
omogenei e
condivisi.
0 (ore di
riunione di
dipartimento)
0€
0€
(Pagina 117 di 209)
Tempistica delle attività
Al momento della progettazione è importante, anche ai fini del successivo monitoraggio, elaborare
una tempistica chiara dell’attuazione delle azioni pianificate. La tabella di pianificazione si configura
come una vera e propria “tabella di marcia” da aggiornare in ogni momento, monitorando come
sta andando il processo di miglioramento.
Pianificazione delle attività
Obiettivi di
processo elencati
1
2
3
4
5
Costruire il
Curricolo verticale
d'Istituto.
Implementare
e
potenziare il sito
scolastico.
Incentivare e
incrementare la
collaborazione con
il comitato genitori
della scuola.
Incentivare,
incrementare e
potenziare la
collaborazione con
gli enti (Asl,
Comune,
Università,
Associazioni)
presenti sul
territorio.
Incentivare
l'uso di
modalità
didattiche
innovative e
sperimentare
metodologie
innovative.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Set.
Ott.
Nov.
Dic.
Gen.
Feb.
Mar.
Apr.
Mag.
Giu.
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
X
X
X
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
(Pagina 118 di 209)
Pianificazione delle attività
Obiettivi di
processo elencati
6
7
8
9
10
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Set.
Ott.
Nov.
Dic.
Gen.
Feb.
Mar.
Apr.
Mag.
Giu.
x
x
x
x
x
x
x
x
Individuare e
condividere
traguardi di
competenza. Per la
classe quinta,
concordare i
possibili traguardi
finali della scuola
Primaria, per un
armonico passaggio
alla scuola
Secondaria di primo
grado.
x
Individuare
modalità, prove,
strumenti di verifica
e valutazione
condivisi per
considerare
l’acquisizione delle
competenze attese
nelle annualità
intermedie.
Migliorare il
percorso
dell'orientamento in
uscita per la
secondaria.
x
x
x
x
x
Migliorare le
strategie di
comunicazione
interna ed esterna.
x
x
x
x
x
Monitorare con
report le carenze e
risultati delle
attività di recupero.
x
x
x
x
x
x
(Pagina 119 di 209)
Pianificazione delle attività
Obiettivi di
processo elencati
11
12
13
14
Potenziare le
commissioni di
lavoro con compiti
di organizzazione,
gestione e
monitoraggio delle
attività e dei
progetti previsti dal
Ptof.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Set.
Ott.
Nov.
Dic.
Gen.
Feb.
Mar.
Apr.
Mag.
Giu.
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Predisporre incontri
scambi
professionali tra i
tra Infanzia ,
Primaria e
Secondaria per
alunni con Bes.
Promuovere attività
didattiche che
prevedano lavori di
gruppo (cooperative
learing), ricerche e
progetti, utilizzando
le nuove tecnologie
anche come
strumento
condivisione e
trasmissione dei
saperi.
Promuovere le
competenze
trasversali
attraverso la
realizzazione di
attività relazionali e
sociali (didattica
laboratoriale).
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
(Pagina 120 di 209)
Pianificazione delle attività
Obiettivi di
processo elencati
15
Utilizzare indicatori
e criteri di
valutazione
omogenei e
condivisi.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Set.
Ott.
Nov.
Dic.
Gen.
Feb.
Mar.
Apr.
Mag.
Giu.
x
x
x
x
(Pagina 121 di 209)
Monitoraggio delle azioni (la seconda parte sarà completata dopo le verifiche annuali)
La scuola è invitata a mettere in atto operazioni periodiche di monitoraggio dello stato di
avanzamento e dei risultati raggiunti. Tali indicatori devono consentire una misurazione oggettiva
del cambiamento introdotto con le azioni messe in atto. Sulla base dei risultati del monitoraggio la
scuola è invitata a riflettere sui dati e a individuare le eventuali necessità di modifica del piano.
Periodo di Indicatori di
Strumenti di
rilevazione monitoraggio del
misurazione
processo
Corretta definizione Verifica
di
dell’omogeneità e
codivisione delle
prove di verifica
prove da
Dicembre autentiche
somministrare
disciplinari.
Gennaio
Criticità
Progressi
Modifiche/
rilevate
(testo
libero)
rilevati
(testo
libero)
necessità di
aggiustamenti
(testo libero)
Elaborazione dei
Verifica
risultati delle prove di dell’omogeneità e
verifica per singola comparazione dei
dati acquisiti
disciplina e
predisposizione di
strategie didattiche
per il miglioramento
degli esiti scolastici.
Declinazione delle Nucleo di
competenze chiave e Autovalutazione:
di cittadinanza e dei
verifica qualità
Febbraio / relativi
della
Aprile
indicatori di
documentazione
valutazione.
presentata.
(Pagina 122 di 209)
Periodo di Indicatori di
Strumenti di
rilevazione monitoraggio del
misurazione
processo
Puntuale restituzione Nucleo di
degli esiti relativi ai Autovalutazione:
risultati
verifica qualità
scolastici e alle prove della
Invalsi.
documentazione
Maggio/
presentata.
Giugno
Nucleo di
Autovalutazione:
verifica esiti
scolastici (in linea
con il dato
nazionale).
Criticità
Progressi
Modifiche/
rilevate
(testo
libero)
rilevati
(testo
libero)
necessità di
aggiustamenti
(testo libero)
(Pagina 123 di 209)
4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento
In questa sezione si deve considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo esplicito
riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione dei traguardi
previsti.
L’andamento complessivo del Piano di Miglioramento deve essere valutato con cadenza annuale.
Se è vero che i traguardi sono triennali, la scuola non può permettersi di aspettare la fine di questo
periodo per verificare se il piano ha prodotto gli effetti programmati.
Una valutazione periodica in itinere permette di capire se la pianificazione è efficace o se occorre
introdurre modifiche o integrazioni per raggiungere i traguardi.
Il Nucleo interno di valutazione compie questa operazione per ciascuna delle priorità individuate, a
cui erano associati i rispettivi traguardi (Sezione 5 del RAV).
4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
Valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI
Priorità 1
Traguardo dalla
sezione 5 del RAV
Individuare e
condividere traguardi
di competenza per le
aree linguistica e
matematica e criteri di
valutazione per
equilibrare gli esiti in
uscita .
Risultati riscontrati
Data
rilevazio
ne
-Febbraio
2016
- Giugno
2016
Indicatori
scelti
Analisi dei dati
Omogeneità
riguardanti gli
tra i dati
esiti scolastici
(scrutinio finale)
e la Prove
nazionali relative
agli anni
scolastici
Elaborazione
2015/16;
di prove di verifica
autentiche e di rubriche
di valutazione
2016/17;
per discipline e classi
parallele.
Risultati
attesi
Differenza
Considerazioni
critiche e proposta di
integrazione e/o
modifica
d’Istituto e i dati
nazionali entro tre
anni con una
riduzione di un
terzo dello scarto
già a partire dal
corrente anno
scolastico.
2017/18 che
saranno
confrontate con
i relativi dati di
riferimento.
(Pagina 124 di 209)
Traguardo dalla
sezione 5 del RAV
Risultati riscontrati
Data
rilevazio
ne
Indicatori
scelti
Risultati
attesi
Ulteriore traguardo:
Attuazione di
Somministrazione
Redigere degli
percorsi formativi
sulla base degli
elementi fondanti le
discipline di studio.
di almeno una
prova strutturata
per classi
parallele alla fine
del I trimestre
indicatori per la
valutazione delle
competenze chiave
entro la fine del
corrente anno
scolastico.
Differenza
Considerazioni
critiche e proposta di
integrazione e/o
modifica
Utilizzo di prove di
verifica oggettive e dell’A.S. 2015-16.
autentiche con
relative rubriche di
valutazione in alcuni Successivo
ambiti disciplinari. utilizzo, nella
didattica
quotidiana, di
prove di verifica
autentiche con
relative rubriche di
valutazione in tutti
gli ambiti
disciplinari entro il
triennio.
(Pagina 125 di 209)
Priorità 2
Risultati riscontrati
Traguardo
dalla sezione
5 del RAV
Differenza
Data
rilevazione
Promuovere il Giugno
rispetto di
2016
persone e
regole, la
collaborazione
tra pari, la
responsabilità e
l'organizzazione
personale dello
studio
Indicatori scelti
Declinazione
delle competenze chiave e
di cittadinanza e dei relativi
indicatori di valutazione.
Rispetto dell'ambiente, delle
persone e degli oggetti.
frequenza e partecipazione
alle attività curriculari.
Impegno nel lavoro
scolastico. Responsabilità
nella comunicazione scuola
famiglia. Consapevolezza dei
valori della convivenza civile.
Risultati
attesi
Redazione di
un documento
contenente
l’indicazione
delle
competenze
chiave e di
cittadinanza e
dei relativi
indicatori di
valutazione.
Considerazioni
critiche e proposta di
integrazione e/o modifica
(Pagina 126 di 209)
4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
Il Piano di Miglioramento messo in atto è efficace se coinvolge tutta la comunità scolastica nelle azioni
pianificate. Se è vero che il Nucleo di Valutazione svolge un compito di progettazione, coordinamento e
valutazione, è però necessario programmare i modi in cui tutta l’organizzazione prenderà parte
attivamente al suo sviluppo. E’ auspicabile anche che il processo così attivato incida sul miglioramento
del clima e delle relazioni interne.
Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento
Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola
Momenti di
condivisione interna
Persone coinvolte
Strumenti
Dirigente Scolastico
Docenti
Personale ATA
Piattaforma (registri) online
Informa docenti
Sito Web della scuola
Dipartimenti disciplinari Dirigente Scolastico
Docenti
Piattaforma (registri) online
Informa docenti
Sito Web della scuola
Riunioni dei Consigli di
classe
Piattaforma (registri) online
Informa docenti
Sito Web della scuola
Collegio docenti
Dirigente Scolastico
Docenti
Considerazioni nate
dalla condivisione
Incrementare la presenza Tutti i docenti del Piattaforma (registri) ondell’Istituto in progetti di Comprensivo e degli line
rete e comunicare i
istituti in rete.
Sito Web della scuola
progetti in essere e la
ricaduta sull’attività
didattica.
127
Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola
Momenti di
condivisione interna
Persone coinvolte
Strumenti
Elaborare curricoli
Tutti i Docenti
disciplinari per
Comprensivo.
competenze per italiano,
matematica, inglese,
scienze, per la scuola
dell'Infanzia, Primaria e
Secondaria.
del Piattaforma (registri) online
Sito Web della scuola
Aumentare
le occasioni di Tutti i docenti
Persone coinvolte
lavoro per gruppi misti di comprensivo.
docenti dei due ordini di
scuola. Progettare attività
che coinvolgano classi
ponte. Creare occasioni
formali e informali di
incontro e scambio nella
scuola. Creare momenti
rituali di incontro.
del Progetti realizzati e
verificati.
Condividere protocolli
Numero di curricoli
metodologici e materiali prodotti.
finalizzati alla formazione
dei docenti in situazione.
Considerazioni nate
dalla condivisione
Almeno 4 protocolli
condivisi e utilizzabili dai
Docenti. Accoglienza
alunni, gestione degli
alunni stranieri,
inclusione, tutoraggio
nuovi docenti
128
Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola
Momenti di
condivisione interna
Persone coinvolte
Strumenti
Diffusione della
Tutti i referenti e i
Numero di curricoli
conoscenza delle
membri dei dipartimenti. prodotti e pubblicati.
Indicazioni Nazionali
2012 attraverso l’invio
delle direttive ministeriali
e di materiali esplicativi
della struttura del
curricolo. Incontri di
dipartimento.
Considerazioni nate
dalla condivisione
Almeno 2 incontri, con
partecipazione dell’80%
dei docenti
Predisporre strumenti per I docenti Referenti di Questionari da
Almeno 2 incontri, con
monitorare l’adozione dei Dipartimento.
somministrare ai Colleghi partecipazione dell’80%
curricoli.
alla fine dell'anno
dei docenti.
scolastico. Dai risultati
emersi si predisporranno
le modiche da adottare nel
corso dell'anno scolastico
seguente.
129
4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione
scolastica
Al fine di avviare processi di rendicontazione sociale e di trasparenza è importante che i contenuti e i
risultati del Piano di Miglioramento siano condivisi all’interno della scuola, ma anche con tutti gli
stakeholders (attori) che possono essere interessati alla vita della comunità scolastica.
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’interno
Metodi/Strumenti
Pubblicazione di comunicazioni
periodiche nella sezione
“Informa Docenti” del sito
scolastico.
Destinatari delle azioni
Tempi
Docenti
Comunicazioni contestuali
Docenti
Comunicazioni contestuali
Diffusione di documenti
informatici nell’ambito
dei dipartimenti
disciplinari
Definizione degli attori e delle
responsabilità delle fasi di
definizione del piano di
miglioramento.
Diffusione di documenti
informatici
Docenti
Docenti
nell’ambito del Collegio
docenti
Inserire nelle rubriche di
valutazione degli indicatori che
diano visibilità alla ricaduta
dell'efficacia della
progettazione ideata e messa in
campo.
Triennale, con monitoraggio annuale.
Comunicazioni contestuali
Docenti
Triennale, con monitoraggio annuale.
130
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’interno
Metodi/Strumenti
Destinatari delle azioni
Revisione periodica in itinere
del piano per rendere più
efficaci le azioni di
miglioramento.
Creare un valido supporto
tecnologico operativo
finalizzato alla progettazione,
alla didattica e alla
condivisione, / avviare i docenti
a un consapevole e funzionale
uso delle nuove tecnologie.
Tempi
Docenti
Annuale
Tutti i Docenti
Un triennio
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno
Metodi/Strumenti
Sito Web della scuola
Destinatari delle azioni
Tutta la Comunità scolastica.
Tempi
Comunicazioni contestuali
Implementare dei contenuti
presenti sul sito scolastico.
Potenziare le stategie di
condivisione dei contenuti.
Sperimentazione e Adozione
del registro digitale dei docenti
e delle famiglie.
Tutta la Comunità scolastica.
Un anno scolastico per la
sperimentazione
131
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno
Metodi/Strumenti
Sezione “Informa Genitori”
sito web.
Destinatari delle azioni
Tempi
Comunicazioni contestuali
Famiglie
Attivare processi che rendano
sempre più comprensibile,
accessibile e user-friendly per
le famiglie la documentazione e Tutti i Docenti e le Famiglie della
modulistica scolastica
comunità scolastica.
Un triennio con monitoraggio
annuale
4.4 Componenti del Nucleo di Valutazione e loro ruolo
Nome
Ruolo
MASSARO CARLO
DIRIGENTE SCOLASTICO
BIGLINO LUCA
Collaboratore Vicario
DELVECCHIO CECILIA
Docente Secondaria Referente NdV
MINNITI ANGELA
Docente Secondaria
MORENO ETHEL
Docente Primaria
MORONI STEFANIA
Docente Secondaria
OPPICI MONICA
Docente Primaria
ELEONORA PREVARIN
Docente Primaria
VIOLANTE BENEDETTA
Docente Primaria
132
Appendice A – Obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta formativa della legge 107/2015
La legge 107/2015 individua degli obiettivi che le istituzioni scolastiche autonome possono inserire nel
Piano triennale, avvalendosi anche di un organico potenziato di insegnanti, in base alle esigenze formative
prioritarie individuate.
Infatti, in base al comma 7 dell’art. 1 della legge 107, le istituzioni scolastiche autonome possono inserire
nel Piano triennale dell’offerta formativa alcuni tra i seguenti obiettivi:
a) Valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL.
b) Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.
c) Potenziamento delle competenze nella musica, nell’arte, nel cinema.
d) Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione
dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno
dell’assunzione di responsabilità, l’educazione all’autoimprenditorialità.
e) Rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale.
f) Alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini.
g) Potenziamento delle discipline motorie, sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano.
h) Sviluppo delle competenze digitali degli studenti.
i) Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
j) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione; potenziamento
dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso
percorsi individualizzati e personalizzati.
k) Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio.
l) Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per
articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento di tempo scolastico o rimodulazione del monte
orario.
m) Incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo d’istruzione;
n) Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni.
o) Individuazione di percorsi funzionali alla primalità e alla valorizzazione del merito degli alunni.
p) Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda.
q) Definizione di un sistema di orientamento.
133
Appendice B – L’innovazione promossa da Indire attraverso le Avanguardie Educative
Nel Manifesto del movimento delle Avanguardie Educative, vengono individuati sette “orizzonti”
coinvolti nel processo innovativo delle scuole, che sono riassunti nei seguenti punti:
1. Trasformare il modello trasmissivo della scuola
2. Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di
insegnare, apprendere, valutare
3. Creare nuovi spazi per l’apprendimento
4. Riorganizzare il tempo del fare scuola
5. Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza
6.Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento
tra pari, scuola/azienda,…)
7. Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.
134
ALLEGATO 2
A.S. 2015/2016 - SCHEDA DI PROGETTO
REFERENTE: …………………………………………….
PARTE A
Denominazione progetto
Denominazione breve o acronimo
Indicare se trattasi di NUOVO □ oppure di PROSECUZIONE □
Destinatari
Gruppi di alunni, classi, leve di classi parallele, plessi, genitori o personale della
scuola.
Priorità cui si riferisce
Quelle del RAV, se il progetto si riferisce a una di esse.
Traguardo
Nel caso ricorra, a quale traguardo di risultato del RAV (sezione V), oppure finalità e
di
risultato
(event.)
Obiettivo
obiettivi (disciplinari o educativi).
di
processo
Idem, nel caso di obiettivi di processo a breve termine.
(event.)
Altre priorità (eventuale)
Nel caso si tratti di priorità di istituto non desunte dal RAV.
Situazione su cui interviene
Descrizione accurata, ma sintetica, della situazione su cui si vuole intervenire per
modificarla in meglio. Indicare in particolare i valori che si vogliono migliorare o gli
aspetti che si vogliono sviluppare o eliminare. Fare riferimento a indicatori
quantitativi (numeri, grandezze, percentuali) o qualitativi (situazioni del tipo si/no,
presente/assente, ecc.)
Attività previste
Descrizione accurata, ma sintetica, delle attività che ci si propone di svolgere.
Descrivere tempi di attuazione (periodo e durata) e fasi dell’attività.
Eventuali risorse
Costi previsti per materiali, viaggi, abbonamenti, o qualunque altra cosa che richieda
finanziarie necessarie
pagamenti o rimborsi, escluse le spese di personale.
Risorse umane (ore) / area
Indicare il numero di ore/uomo prevedibilmente necessarie e l’area di competenza
richiesta (classe di concorso o simili).
Fare particolare attenzione quando si attinge al budget dell’organico di
potenziamento: non sforare la disponibilità complessiva.
135
Altre risorse necessarie
Altre risorse eventualmente necessarie (laboratori, …)
Indicatori utilizzati
Quali indicatori si propongono per misurare il livello di raggiungimento dei risultati
alla fine del processo.
Stati di avanzamento
Se il progetto è su più anni, indicare il punto di sviluppo intermedio atteso alla fine
di ciascun anno.
Valori / situazione attesi
Con riferimento agli indicatori utilizzati, al termine del percorso.
PARTE B
DESCRIZIONE SINTETICA DA INSERIRE NEL DOCUMENTO PTOF (MAX 350 caratteri spazi
inclusi, descrivere obiettivi e /o azioni, indicare se docente/i interno/i o esperto esterno, ma non
specificare i nominativi).
PARTE C
Reperimento fondi

FINANZIAMENTO dell’ISTITUTO €_________________________

FINANZIAMENTO DELL’ENTE ESTERNO (specificare)
____________________________€____________________

FINANZIAMENTO DEL COMITATO GENITORI O DELL’ASSOCIAZIONE (specificare)
_______________________________________________________________________________€_____________

CONTRIBUTO VOLONTARIO PER OGNI ALUNNO DI € ________________________
per un TOTALE di € _______________________ che saranno versati all’ISTITUTO

ATTIVITÀ A COSTO ZERO
San Donato Milanese, ……………...
______________________________
Il referente
136
137
ALLEGATO 3
PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE VERTICALE
Il curricolo di istituto, come previsto dal DPR n. 275/99, è «espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica» e la sua costruzione
è un «processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa». Il curricolo viene predisposto all’interno del
Piano dell’offerta formativa ed ha come caratteristica fondamentale la progettualità, che è fortemente condizionata dal contesto umano e sociale in cui
si opera.
La nostra scuola, nella predisposizione dei curricoli disciplinari, ha mirato ad individuare con chiarezza i fini complessi del percorso di apprendimento
in relazione all’utenza, cercando di raggiungerli usando flessibilmente come mezzi le discipline.
Ponendo attenzione al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ha inteso definire e condividere, in verticale, per disciplina, sia i
traguardi di competenze irrinunciabili alla fine della scuola primaria e alla fine della scuola secondaria di primo grado, sia gli obiettivi di
apprendimento specifici per ogni disciplina, che le conoscenze e abilità, che insieme alle competenze costituiscono i «risultati di apprendimento»,
come indicato nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 2008.
Sono stati concordati genericamente anche i contenuti, che rimangono i mattoni con cui si costruisce la competenza personale. La loro trattazione sarà
a discrezione dei singoli docenti che operano esplicitando la propria libertà d’insegnamento, anch’essa correlata alle competenze individuali dei
docenti e alle loro scelte da operare in considerazione delle peculiari caratteristiche dell’utenza delle singole classi.
I docenti, nei piani educativi di classe, provvedono altresì a determinare l’acquisizione delle “otto competenze chiave di cui tutti hanno bisogno per la
realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”, citate nelle Raccomandazioni 2006 e nelle
“Indicazioni nazionali” 2012. Sono pure definiti in questa sede i criteri e le modalità di valutazione delle competenze stesse, facendo riferimento ad una
griglia elaborata e approvata in collegio docenti.
138
SCUOLA DELL’INFANZIA
Il curricolo del nostro istituto, definito sulla base dei documenti nazionali ed europei, intende tradurre in azioni efficaci le nostre
scelte didattiche e si propone di:
 valorizzare gli elementi di continuità , la gradualità degli apprendimenti e le conoscenze pregresse
 presentare una coerenza interna
 avere una funzione orientativa in ciascun ciclo in modo particolare alla fine della secondaria
Nel passaggio Infanzia–Primaria è giusto attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base, indicate nello schema presentato che
strutturano la sua crescita personale
e confluiscono nel consolidamento dell’identità, nello sviluppo dell’autonomia, nell’acquisizione delle competenze e nell’approccio di prime esperienze di
Cittadinanza.
AUTONOMIA
- Sa gestire ed è responsabile delle proprie cose e delle proprie azioni , utilizza in modo appropriato e
consapevole i materiali a sua disposizione e partecipa in modo costruttivo alle dinamiche del gruppo.
- E’ pronto a rispondere agli stimoli, porta a termine le attività proposte, organizza il proprio lavoro.
IDENTITA’
- Sa riconoscere le proprie emozioni, sa comunicarle, sa controllarle sia all’interno del piccolo e del grande
gruppo
- Sa interagire con coetanei ed adulti , interiorizza le regole della convivenza, sa mediare e risolvere piccoli
conflitti , sa riconoscersi in situazioni nuove.
COMPETENZA
- Sa prestare attenzione attraverso l’ascolto, riflette e rielabora i messaggi ricevuti.
- Sa utilizzare il linguaggio in modo appropriato, racconta fatti , eventi ,storie legati sia al proprio vissuto che a
momenti di vita scolastica.
139
CITTADINANZA
- Sa accettare le diversità, si confronta con gli altri , è disponibile a riconoscere ed accogliere esperienze diverse
dalle proprie, anche attraverso l’approccio alla lingua inglese.
I campi di esperienza, sui quali i docenti hanno lavorato, costituiscono il punto di partenza per lo sviluppo in verticale delle competenze che in maniera graduale l’alunno
acquisirà al termine del primo ciclo di istruzione.
Campi di esperienza e traguardi di competenza
Il curricolo nella scuola dell’infanzia è organizzato in cinque campi di esperienza che servono a guidare la crescita e lo sviluppo del bambino e sono esplicitati per i
tre, quattro e cinque anni.
1. Il sé e l’altro- 2. Corpo e movimento- 3. Immagini, suoni e colori- 4. I discorsi e le parole- 5. La conoscenza del mondo
1. IL SE’ E L’ALTRO
Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato,
ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista: dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora
in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini; comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità; sa seguire regole di comportamento e assumersi
responsabilità.
Tre anni
Quattro anni
Cinque anni
Prendere consapevolezza della propria identità
Riconoscere la propria identità sessuale
Rafforzare autonomia, la stima di sé, l’identità
Conquistare una progressiva autonomia rispetto ai bisogni
Rafforzare l’autonomia la
Conoscere le tradizioni familiari, il valore
personali, ai materiali, all’ambiente
conoscenza di sé
delle feste ed i loro aspetti più significativi
Superare la dipendenza affettiva e vivere il distacco dalla Imparare a comunicare e gestire
Raccontare esperienze personali comunicando
famiglia con serenità
le proprie emozioni
ed esprimendo le proprie emozioni
Crescere insieme agli altri in una prospettiva
Manifestare emozioni e sentimenti
Accogliere le diversità come valore positivo
interculturale
Stabilire relazioni positive con adulti e compagni
Collaborare con gli altri e condividere gli
Sviluppare comportamenti collaborativi e
140
Tre anni
Acquisire semplici norme comportamentali
Quattro anni
apprendimenti
Rispettare ed aiutare gli altri e iniziare a crescere nel
rispetto dei propri diritti e doveri
Cinque anni
solidali
Crescere nel rispetto dei propri diritti e
doveri per diventare cittadini del mondo
2. IL CORPO E IL MOVIMENTO
Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell'alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo; prova piacere nel movimento e in diverse forme
di attività, sa coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo; controlla la forza del corpo, esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed
espressive del corpo, ne conosce le diverse parti e lo rappresenta.
Tre anni
acquisire norme igieniche e corrette norme alimentari
Quattro anni
Cinque anni
acquisire con maggiore consapevolezza le norme igieniche
prendersi cura della propria persona in
e alimentari
autonomia
avere consapevolezza del proprio corpo
riconoscere le proprie sensazioni
costruire una positiva immagine di sè
scoprire il piacere corporeo
provare piacere senso-motorio
avere consapevolezza del proprio corpo
acquisire le abilità fino-motorie
perfezionare le abilità fino-motorie
padroneggiare le diverse modalità del correre, saltare,
apprendere abilità e competenze motorie
camminare
sempre più raffinate
muoversi nello spazio e sapersi orientare
e dei suoi meccanismi
padroneggiare il corpo e prendere coscienza
delle sue potenzialità
141
Tre anni
avere padronanza e controllo degli schemi dinamici
posturali
Quattro anni
ampliare il repertorio di abilità motorie libere e guidate
Cinque anni
sviluppare schemi posturali nuovi e adattarli
alle situazioni
mettere in atto strategie motorie in relazione con gli
esprimersi e comunicare con il corpo utilizzando la
usare il corpo per entrare in relazione con gli
altri
mimica gestuale
altri
Scoprire le capacità percettive del proprio corpo
acquisire la lateralità
consolidare la lateralità
riconoscere e denominare le principali parti del corpo
affinare le capacità senso-percettive
rappresentare il proprio corpo
rappresentare lo schema corporeo nella sua globalità
consolidare le capacità senso-percettive e di
espressione
rappresentare la figura umana arricchendola di
particolari, in forma statica o in movimento
3. IMMAGINI, SUONI E COLORI
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta e inventa storie e si esprime attraverso il disegno, la pittura e diverse attività manipolative e diverse
forme di rappresentazione e drammatizzazione. Sperimenta e combina materiali e strumenti, elementi musicali e tecnologie per fruire delle diverse
forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse.
Tre anni
Quattro anni
Cinque anni
Scoprire tecniche diverse per decorare e
Sperimentare tecniche diverse per decorare e
Riconoscere, usare e combinare tecniche
creare
creare
espressive e grafiche differenti
Seguire un semplice ritmo insieme ai compagni
Cantare in gruppo e memorizzare brevi
poesie
Conoscere i colori primari
Seguire un ritmo insieme ai compagni e
individualmente
Memorizzare canti e cantare in coro
Riconoscere e utilizzare i colori primari e secondari,
Seguire un ritmo associando sillabe e
parole
Coordinare i movimenti associandoli alla
musica
Usare con crescente autonomia strumenti di
142
Tre anni
Quattro anni
con l'ausilio di varie tecniche (stencil stam ping,
collage, acquerelli, colori a cera e a matita...)
Manipolare materiali diversi
Scoprire le potenzialità dei materiali
Usare strumenti per produrre suoni
Eseguire movimenti liberi associati all'ascolto di
una musica
Sviluppare l'immaginazione e la fantasia
Assistere con interesse di un breve spettacolo
(burattini, film)
Sviluppare la capacità di imitare (animali,
personaggi...)
Partecipare a lavori creativi di gruppo
Recitare poesie e drammatizzare brevi storie e / o
situazioni
Assistere con interesse ad uno spettacolo
teatrale, filmato, o spettacolo di burattini
Cinque anni
espressione artistica
Manipolare e trasformare materiali
esplorando forme espressive diverse
Memorizzare canti ed eseguirli da solista e
/o in coro
Rappresentare a livello mimico-gestuale o
recitativo una semplice storia
Assistere con interesse ad uno spettacolo
(teatrale, musicale, cinematografico...)
Sviluppare il gusto estetico, avvicinandosi
all'arte
4. I DISCORSI E LE PAROLE
l bambino sviluppa la padronanza d'uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico, sviluppa fiducia e motivazione nell'esprimere e
comunicare agli altri le emozioni, domande, ragionamenti e pensieri; è consapevole della propria lingua materna, racconta, inventa, ascolta e
comprende le narrazioni e la lettura di storia, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa un linguaggio adeguato per progettare le attività e per
definirne le regole.
143
Tre anni
Usare il linguaggio per interagire,
comunicare ed esprimere i bisogni
Quattro anni
Ascoltare e comprendere semplici
storie, racconti e narrazioni
Ascoltare, comprendere narrazioni di fiabe, storie,
racconti ecc...
Memorizzare e ripetere brevi poesie
e filastrocche
Avvicinarsi con curiosità al libro e
leggere per immagini
Parlare e dialogare con i grandi e con
i coetanei
Utilizzare il linguaggio per comunicare emozioni
Memorizzare e recitare filastrocche e poesie semplici
Sfogliare un libro e comprendere storie con le immagini
Parlare, raccontare, dialogare con i grandi e con i
coetanei nel rispetto dell'altro
Cinque anni
Arricchire il linguaggio attraverso confronti e
conversazioni
Ascoltare, comprendere e rielaborare in vari codici
espressivi testi, poesie, racconti, filastrocche, canti,
ecc...
Conoscere le diverse funzioni del linguaggio
(narrativa descrittiva regolativa argomentativa...)
Aver cura dei libri e sviluppare il piacere della
lettura
Parlare, descrivere, raccontare, dialogare con i
grandi e con i coetanei nel rispetto dell'altro
Mostrare interesse per il codice scritto
5. LA CONOSCENZA DEL MONDO
Il bambino raggruppa e ordina secondo i criteri diversi, confronta e valuta quantità; colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue
correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali; si orienta nel tempo della vita; coglie le trasformazioni naturali; è curioso, esplorativo, pone
domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni e utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze.
Tre anni
Manipolare, smontare,
montare
Ricordare e raccontare le
Quattro anni
Cinque anni
Riordinare ed eseguire sequenze
Saper formare insiemi ed associazioni secondo criteri logici
Raggruppare secondo vari criteri
Ricostruire ed elaborare successioni e contemporaneità
144
Tre anni
proprie esperienze
Individuare le caratteristiche
di base di un oggetto: forma,
colore dimensione
Confrontare quantità
Orientarsi negli spazi
aula/scuola
Riconoscere le dimensioni
temporali
Intuire i rapporti di
successione
Sviluppare e consolidare
la capacità di osservare ed
esplorare
Sviluppare curiosità e
rispetto per l'ambiente
Quattro anni
Cinque anni
Ricercare ipotesi
risolutive, di un problema posto confrontandosi
con gli altri
Valutare la quantità, raggruppare per forma e
colore, grandezza
Riconoscere le figure geometriche, nella
realtà circostante
Localizzare se stesso, oggetti e persone
nello spazio
Percepire e collegare eventi nel tempo e
Cogliere trasformazioni che avvengono nel
tempo
Formulare semplici
ipotesi e prevedere i risultati di esperi menti argomentando e
confrontandosi
Riconoscere i numeri e associarli a quantità e viceversa disegnare e
costruire le forme geometriche
Rispettare la natura e l'ambiente
Comportarsi nel rispetto della natura e dell'ambiente
Esplorare gli ambienti circostante per
osservare le variazioni stagionali
Rappresentare la realtà con verosimiglianza
Individuare caratteristiche percettive peculiari si un oggetto
Operare confronti e classificazioni
Comprendere il trascorrere del tempo ed i cambiamenti
meteorologici, attraverso la conoscenza dei fenomeni naturali
145
LA SCUOLA PRIMARIA E LA SCUOLA SECONDARIA
DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: ITALIANO
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
 L'allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di
classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e
formulando messaggi chiari e pertinenti.
Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il
senso, le informazioni principali e lo scopo.
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il
senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura
adeguate agli scopi.
Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni
utili per l'apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le
sintetizza, in funzione anche dell'esposizione orale; acquisisce un primo nucleo
di terminologia specifica.
Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l'infanzia, sia a
voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi
personali.
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
L'allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, maturando la
consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un
grande valore civile e lo utilizza per avere informazioni e farsi delle opinioni su problemi
in ambito culturale e sociale.
Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, nei giochi o per creare prodotti,
nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi.
Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone
la fonte, il tema, le informazioni e l'intenzione dell'emittente.
Espone all'insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di
supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer)
Usa libri o testi divulgativi (continui e non, misti) per ricercare, raccogliere e rielaborare
dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con
l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.
Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne
un'interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.
Scrive testi corretti ortograficamente, chiari e coerenti, legati all'esperienza e
alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi
parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
Scrive testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo)
adeguandoli a situazione, argomento, scopo, destinatario.
Capisce e utilizza nell'uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto
uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di
studio.
Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di
alto uso; di alta disponibilità).
Produce testi multimediali, accostando i linguaggi verbali, iconici e sonori.
Riflette sui testi per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del
lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà
di situazioni comunicative.
Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e
Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso
Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa
e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.
146
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
lingue differenti (plurilinguismo).
nello spazio geografico, sociale e comunicativo.
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative
all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso
(o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico,
alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai
connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere i significati
dei testi e per correggere scritti.
147
ITALIANO
FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
FINE SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
ABILITA’
Padroneggiare gli strumenti
Ascolto e parlato
espressivi ed argomentativi
Prendere la parola negli
indispensabili per gestire
scambi comunicativi
l’interazione comunicativa verbale (dialogo, conversazione,
in vari contesti
discussione) rispettando gli
interventi.
Leggere, comprendere ed
interpretare testi scritti di vario tipo Comprendere l’argomento e le
Produrre testi di vario tipo in
relazione ai differenti scopi
comunicativi
Riflettere sulla lingua e sulle sue
regole di funzionamento.
informazioni principali di
discorsi affrontati in classe.
Ascoltare testi narrativi ed
espositivi mostrando di
saperne cogliere il senso
globale e riesporli in modo
comprensibile a chi ascolta.
Comprendere e dare semplici
istruzioni su un gioco o
un'attività conosciuta.
Raccontare storie personali o
fantastiche rispettando
l’ordine cronologico ed
esplicitando le informazioni
necessarie perché il racconto
sia chiaro per chi ascolta.
Ricostruire verbalmente le
fasi di un’esperienza vissuta a
scuola o in altri contesti.
Lettura
Padroneggiare la lettura
strumentale (di decifrazione)
sia nella modalità ad alta
voce, curandone
l’espressione, sia in quella
silenziosa.
Prevedere il contenuto di un
testo semplice in base ad
alcuni elementi come il titolo
e le immagini; comprendere il
CONOSCENZE
Principali strutture gramaticali della lingua italiana.
Elementi di base delle funzioni della lingua.
Lessico fondamentale per la gestione di semplici
comunicazioni orali in contesti formali e informali.
Contesto, scopo, destinatario della comunicazione.
Principi essenziali di organizzazione del discorso
descrittivo, narrativo, espositivo, informativo,
regolativo.
Strutture essenziali dei testi narrativi, descrittivi,
informativi, regolativi Principali connettivi logici .
Parti variabili del discorso e gli elementi principali della
frase semplice.
CONOSCENZE
Ascolto e parlato
Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una
discussione, in un dialogo su argomenti di esperienza diretta,
formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni.
Principali strutture grammaticali
della lingua italiana
Comprendere il tema e le informazioni essenziali di
un’esposizione (diretta o trasmessa); comprendere lo scopo e
l'argomento di messaggi trasmessi dai media (annunci,
bollettini...).
Lessico fondamentale per la
gestione di comunicazioni orali
in contesti formali e informali
Contesto, scopo, destinatario
della comunicazione
Formulare domande precise e pertinenti di spiegazione e di
approfondimento durante o dopo l'ascolto.
Comprendere consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività.
Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni
ed esprimere la propria opinione su un argomento in modo
chiaro e pertinente.
Elementi di base delle funzioni
della lingua
Codici fondamentali della
comunicazione orale, verbale e
non verbale
Principi essenziali di
organizzazione del discorso
Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando descrittivo, narrativo, espositivo,
argomentativo
il racconto in modo chiaro, rispettando l'ordine cronologico e
logico e inserendo gli opportuni elementi descrittivi e
Strutture essenziali dei testi
informativi.
narrativi, espositivi,
Organizzare e preparare un semplice discorso orale su un tema
affrontato in classe utilizzando una scaletta.
argomentativi Principali
connettivi logici
Lettura
Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad Varietà lessicali in rapporto ad
ambiti e contesti diversi:
alta voce.
Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per linguaggi specifici
analizzare il contenuto; porsi domande all'inizio e durante la
lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della
comprensione.
Tecniche di lettura analitica e
sintetica
Sfruttare le informazioni del titolo, delle immagini e delle
didascalie per farsi un’idea del testo che si intende leggere.
Denotazione e connotazione
Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi
per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire
dai quali parlare o scrivere.
Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza
(compresi moduli, orari, grafici, mappe ecc.) per scopi pratici o
Tecniche di lettura espressiva
letteraria, con particolare
attenzione ai testi narrativi,
descrittivi, poetici, pragmaticosociali vicini all’esperienza dei
bambini
148
ITALIANO
FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
FINE SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
ABILITA’
significato di parole non note
in base al testo.
Leggere testi (narrativi,
descrittivi
informativi) cogliendo
l'argomento di cui si parla e
individuando le informazioni
principali e le loro relazioni.
CONOSCENZE
conoscitivi applicando tecniche di supporto alla comprensione
(quali, ad esempio, sottolineare, annotare informazioni,
costruire mappe e schemi ecc.).
Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare
comportamenti, per svolgere un'attività, per realizzare un
procedimento.
Leggere testi letterari narrativi, in lingua italiana
contemporanea, e semplici testi poetici cogliendone il senso, le
caratteristiche formali più evidenti, l'intenzione comunicativa
dell'autore ed esprimendo un motivato parere personale.
Leggere semplici e brevi testi
letterari sia poetici sia
narrativi, mostrando di
saperne cogliere il senso
globale.
Scrittura
Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia
di un racconto o di un’esperienza.
Scrittura
Acquisire le capacità
manuali, percettive e
cognitive necessarie per
l’apprendimento della
scrittura.
Scrivere sotto dettatura,
curando in modo particolare
l’ortografia.
Uso dei dizionari
Principali meccanismi di
formazione e derivazione delle
parole (parole semplici, derivate,
composte, prefissi e suffissi).
Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici,
distinguendo l'invenzione letteraria dalla realtà.
Comprendere testi di tipo
diverso, continui e non
continui, in vista di scopi
pratici, di intrattenimento e di
svago.
Leggere semplici testi di
divulgazione per ricavarne
informazioni utili ad ampliare
conoscenze su temi noti.
CONOSCENZE
Produrre racconti scritti che contengano le informazioni
essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni.
Scrivere lettere indirizzate a destinatari noti; lettere aperte o
brevi articoli di cronaca per il giornalino scolastico o per il sito
web della scuola adeguando il testo ai destinatari e alle
situazioni.
Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d'animo sotto
forma di diario.
Rielaborare testi (ad esempio: parafrasare o riassumere un testo,
trasformarlo, completarlo) e redigerne di nuovi, anche creativi
sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie),
utilizzando programmi di videoscrittura.
Scrivere semplici testi regolativi o progetti schematici per
l'esecuzione di attività (ad esempio: regole di gioco, ricette,
ecc.).
Realizzare testi collettivi per raccontare su esperienze
scolastiche e argomenti di studio.
Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista
ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni
149
ITALIANO
FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
FINE SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
ABILITA’
Produrre semplici testi ,
narrativi e descrittivi legati a
scopi concreti (per utilità
personale, per comunicare
con altri, per ricordare, ecc.) e
connessi con situazioni
quotidiane (contesto
scolastico e/o familiare).
Comunicare con frasi
semplici e compiute,
strutturate in brevi testi che
rispettino le convenzioni
ortografiche e di
interpunzione.
Acquisizione ed espansione
del lessico ricettivo e
produttivo
Comprendere in brevi testi il
significato di parole non note
basandosi sia sul contesto sia
sulla conoscenza intuitiva
delle famiglie di parole.
Ampliare il patrimonio
lessicale attraverso esperienze
scolastiche ed
extrascolastiche e attività di
interazione orale e di lettura.
Usare in modo appropriato le
parole man mano apprese.
Effettuare semplici ricerche su
parole ed espressioni presenti
nei testi, per ampliare il
lessico d'uso.
CONOSCENZE
CONOSCENZE
sintattiche dei principali segni interpuntivi.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di
base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto
uso).
Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività
comunicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la
conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole
(somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico).
Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e
individuare l'accezione specifica di una parola in un testo.
Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l'uso e il
significato figurato delle parole.
Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle
discipline di studio.
Utilizzare il dizionari
come strumento di consultazione.
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della
lingua
Relativamente a testi o in situazioni di esperienza diretta,
riconoscere la variabilità della lingua nel tempo e nello spazio
geografico, sociale e comunicativo proverbi , modi di dire ,
dialetti).
Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole
(parole semplici, derivate, composte).
Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole
(somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico).
Riconoscere l’organizzazione del nucleo della frase semplice (la
cosiddetta frase minima): predicato, soggetto, altri elementi
richiesti dal verbo.
Riconoscere in una frase o in un testo le parti del discorso, o
categorie lessicali, riconoscerne i principali tratti grammaticali;
riconoscere le congiunzioni di uso più frequente (come e, ma,
infatti, perché, quando)
150
ITALIANO
FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
FINE SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
ABILITA’
Elementi di grammatica
esplicita e riflessione sugli usi
della lingua
Confrontare testi, per
coglierne alcune
caratteristiche specifiche ( ad
es. maggiore o minore
efficacia comunicativa,
differenze tra testo orale e
testo scritto, ecc.)
CONOSCENZE
CONOSCENZE
Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e servirsi di
questa conoscenza per rivedere la propria produzione scritta e
correggere eventuali errori.
Riconoscere se una frase è o
no completa, costituita cioè
dagli elementi essenziali
(soggetto, verbo,
complementi necessari).
Prestare attenzione alla grafia
delle parole nei testi e
applicare le conoscenze
ortografiche nella propria
produzione scritta.
151
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – ITALIANO
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
L’allievo interagisce in modo
efficace in diverse situazioni
comunicative, attraverso modalità
dialogiche sempre rispettose delle
idee degli altri; con ciò matura la
consapevolezza che il dialogo,
oltre a essere uno strumento
comunicativo, ha anche un grande
valore civile e lo utilizza per
apprendere informazioni ed
elaborare opinioni su problemi
riguardanti vari ambiti culturali e
sociali.
Usa la comunicazione orale per
collaborare con gli altri, ad
esempio nella realizzazione di
giochi o prodotti,
nell’elaborazione di progetti e
nella formulazione di giudizi su
problemi riguardanti vari ambiti
culturali e sociali.
Ascolta e comprende testi di vario
tipo "diretti" e "trasmessi" dai
media, riconoscendone la fonte, il
tema, le informazioni e la loro
Ascolto e parlato
Ascoltare testi prodotti da altri, anche trasmessi dai media, riconoscendone la fonte e
individuando scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista
dell’emittente.
Intervenire in una conversazione o in una discussione, di classe o di gruppo, con
pertinenza e coerenza, rispettando tempi e turni di parola e fornendo un positivo
contributo personale.
Utilizzare le proprie conoscenze sui tipi di testo per adottare strategie funzionali a
comprendere durante l’ascolto.
Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione: durante l’ascolto
(presa di appunti, parole-chiave, brevi frasi riassuntive, segni convenzionali) e dopo
l’ascolto (rielaborazione degli appunti, esplicitazione delle parole chiave, ecc.).
Riconoscere, all’ascolto, alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico.
Narrare esperienze, eventi, trame selezionando informazioni significative in base allo
scopo, ordinandole in base a un criterio logico-cronologico, esplicitandole in modo
chiaro ed esauriente e usando un registro adeguato all’argomento e alla situazione.
Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi, esporre procedure selezionando le
informazioni significative in base allo scopo e usando un lessico adeguato
all’argomento e alla situazione.
Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e presentandolo in
modo chiaro: esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente, usare
un registro adeguato all’argomento e alla situazione, controllare il lessico specifico,
precisare le fonti e servirsi eventualmente di materiali di supporto (cartine, tabelle,
grafici).
Argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio e nel dialogo in classe
Struttura e caratteristiche fondamentali del testo
narrativo, espositivo, descrittivo, poetico.
Fonologia e ortografia.
Categorie morfologiche (nome, aggettivo, verbo ecc.) e
sottocategorie (aggettivo possessivo, nome proprio, ecc.).
Elementi della frase semplice.
Espressioni idiomatiche.
Struttura e uso del dizionario.
I connettivi e il loro scopo.
Elementi della comunicazione: contesto,
emittente-ricevente, codice, interferenze.
Regole dell’ascolto attivo.
Campi semantici.
Famiglie lessicali.
Caratteristiche dell’uso figurato di parole e/o
espressioni.
Caratteristiche di testi narrativi, espositivi,
descrittivi, poetici (strutturali e di genere)
Complementi indiretti.
Primi cenni relativi agli elementi costitutivi della frase
complessa:
principale, coordinata e subordinata.
Segnali di organizzazione del testo e legami di
coesione.
Procedure di ideazione, pianificazione, stesura e
152
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – ITALIANO
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
gerarchia, l’intenzione
dell’emittente.
Espone oralmente all’insegnante e
ai compagni argomenti di studio e
di ricerca, anche avvalendosi di
supporti specifici (schemi, mappe,
presentazioni al computer, ecc.).
Usa manuali delle discipline o
testi divulgativi (continui, non
continui e misti) nelle attività di
studio personali e collaborative,
per ricercare, raccogliere e
rielaborare dati, informazioni e
concetti; costruisce sulla base di
quanto letto testi o presentazioni
con l’utilizzo di strumenti
tradizionali e informatici.
Legge testi letterari di vario tipo
(narrativi, poetici, teatrali) e
comincia a costruirne
un’interpretazione, collaborando
con compagni e insegnanti.
Scrive correttamente testi di tipo
diverso (narrativo, descrittivo,
espositivo, regolativo,
argomentativo) adeguati a
situazione, argomento, scopo,
con dati pertinenti e motivazioni valide.
revisione dei testi espositivi, narrativi, descrittivi,
espressivi (diario, lettera).
Sinonimi e contrari;
omofoni;
omonimi;
neologismi;
prestiti linguistici;
iponimi,
iperonimi;
parafrasi.
Caratteristiche di testi narrativi, espositivi,
informativi e parzialmente argomentativi
La frase complessa: diversi gradi di
subordinazione; principali tipologie di subordinate
La struttura della frase complessa, le tecniche
della logica e dell’argomentazione
Procedure di ideazione, pianificazione, stesura e
revisione dei testi narrativi, espositivi, informativi e
argomentativi.
I diversi registri linguistici
I linguaggi settoriali
Principali figure retoriche
Lettura
Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti raggruppando le parole legate dal
significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere
a chi ascolta di capire.
Leggere in modalità silenziosa testi di varia natura e provenienza applicando tecniche
di supporto alla comprensione (sottolineature, note a margine, appunti) e mettendo in
atto strategie differenziate (lettura selettiva, orientativa, analitica).
Utilizzare testi funzionali di vario tipo per affrontare situazioni della vita quotidiana.
Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi espositivi, per documentarsi su un
argomento specifico o per realizzare scopi pratici.
Ricavare informazioni sfruttando le varie parti di un manuale di studio: indice,
capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici.
Confrontare, su uno stesso argomento, informazioni ricavabili da più fonti,
selezionando quelle ritenute più significative ed affidabili. Riformulare in modo
sintetico le informazioni selezionate e riorganizzarle in modo personale (liste di
argomenti, riassunti schematici, mappe, tabelle).
Comprendere testi descrittivi, individuando gli elementi della descrizione, la loro
collocazione nello spazio e il punto di vista dell’osservatore.
Leggere semplici testi argomentativi e individuare tesi centrale e argomenti a
sostegno, valutandone la pertinenza e la validità.
Leggere testi letterari di vario tipo e forma (racconti, novelle, romanzi, poesie,
153
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – ITALIANO
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
destinatario.
Produce testi multimediali,
utilizzando in modo efficace
l’accostamento dei linguaggi
verbali con quelli iconici e sonori.
Comprende e usa in modo
appropriato le parole del
vocabolario di base
(fondamentale; di alto uso; di alta
disponibilità).
Riconosce e usa termini
specialistici in base ai campi di
discorso.
Adatta opportunamente i registri
informale e formale in base alla
situazione comunicativa e agli
interlocutori, realizzando scelte
lessicali adeguate.
Riconosce il rapporto tra varietà
linguistiche/lingue diverse
(plurilinguismo) e il loro uso nello
spazio geografico, sociale e
comunicativo
Padroneggia e applica in
situazioni diverse le conoscenze
fondamentali relative al lessico,
alla morfologia,
commedie) individuando tema principale e intenzioni comunicative dell’autore;
personaggi, loro caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione delle loro azioni;
ambientazione spaziale e temporale; genere di appartenenza. Formulare in
collaborazione con i compagni ipotesi interpretative fondate sul testo.
CONOSCENZE
Scrittura
Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione
del testo a partire dall’analisi del compito di scrittura: servirsi di strumenti per
l’organizzazione delle idee (ad es. mappe, scalette); utilizzare strumenti per la
revisione del testo in vista della stesura definitiva; rispettare le convenzioni grafiche.
Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo,
argomentativo) corretti dal punto di vista morfosintattico, lessicale, ortografico,
coerenti e coesi, adeguati allo scopo e al destinatario.
Scrivere testi di forma diversa (ad es. istruzioni per l’uso, lettere private e pubbliche,
diari personali e di bordo, dialoghi, articoli di cronaca, recensioni, commenti,
argomentazioni) sulla base di modelli sperimentati, adeguandoli a situazione,
argomento, scopo, destinatario, e selezionando il registro più adeguato.
Utilizzare nei propri testi, sotto forma di citazione esplicita e/o di parafrasi, parti di
testi prodotti da altri e tratti da fonti diverse.
Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi, di testi ascoltati o letti in vista di scopi
specifici.
Utilizzare la videoscrittura per i propri testi, curandone l’impaginazione; scrivere
154
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – ITALIANO
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
all’organizzazione logicosintattica della frase semplice e
complessa, ai connettivi testuali;
utilizza le conoscenze
metalinguistiche per comprendere
con maggior precisione i
significati dei testi e per
correggere i propri scritti.
testi digitali (ad es. e-mail, post di blog, presentazioni), anche come supporto
all’esposizione orale.
Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi (ad es. giochi
linguistici, riscritture di testi narrativi con cambiamento del punto di vista); scrivere o
inventare testi teatrali, per un’eventuale messa in scena.
CONOSCENZE
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di
attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale, così da comprendere e usare le
parole dell’intero vocabolario di base, anche in accezioni diverse.
Comprendere e usare parole in senso figurato.
Comprendere e usare in modo appropriato i termini specialistici di base afferenti alle
diverse discipline e anche ad ambiti di interesse personale.
Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli
interlocutori e al tipo di testo.
Utilizzare la propria conoscenza delle relazioni di significato fra le parole e dei
meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non note all’interno
di un testo.
Utilizzare dizionari di vario tipo; rintracciare all’interno di una voce di dizionario le
informazioni utili per risolvere problemi o dubbi linguistici.
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
Riconoscere ed esemplificare casi di variabilità della lingua.
Stabilire relazioni tra situazioni di comunicazione, interlocutori e registri linguistici;
tra campi di discorso, forme di testo, lessico specialistico.
Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali (narrativi,
descrittivi, regolativi, espositivi, argomentativi).
155
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – ITALIANO
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
Riconoscere le principali relazioni fra significati delle parole (sinonimia,
opposizione, inclusione); conoscere l’organizzazione del lessico in campi semantici e
famiglie lessicali.
Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole: derivazione,
composizione.
Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica della frase semplice.
Riconoscere la struttura e la gerarchia logico-sintattica della frase complessa almeno
a un primo grado di subordinazione.
Riconoscere in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, e i loro tratti
grammaticali.
Riconoscere i connettivi sintattici e testuali, i segni interpuntivi e la loro funzione
specifica.
Riflettere sui propri errori tipici, segnalati dall’insegnante, allo scopo di imparare ad
autocorreggerli nella produzione scritta.
DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: INGLESE
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e
del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su
argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.
Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone
argomenti di studio.
156
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.
Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante,
chiedendo eventualmente spiegazioni.
Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi
della lingua straniera
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti.
Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.
Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.
Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.
Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta
con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.
Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere
argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella
realizzazione di attività e progetti.
Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere
157
INGLESE
FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
FINE SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
ABILITA’
Comprendere frasi ed espressioni di
uso frequente relative ad ambiti di
immediata rilevanza (ad esempio
informazioni di base sulla persona e
sulla famiglia, acquisti, geografia
locale, lavoro), da interazioni
comunicative o dalla visione di
contenuti multimediali, dalla lettura di
testi;
Ricezione orale (ascolto)
Comprendere istruzioni, espressioni e
frasi di uso quotidiano pronunciate
chiaramente e lentamente.
Lessico di base su
argomenti di vita
quotidiana
Interagire oralmente in situazioni di
vita quotidiana scambiando
informazioni semplici e dirette su
argomenti familiari e abituali, anche
attraverso l’uso degli strumenti
digitali;
Interagire per iscritto, anche in
formato digitale e in rete, per
esprimere informazioni e stati
d’animo, semplici aspetti del proprio
vissuto e del proprio ambiente ed
elementi che si riferiscono ai bisogni
immediati.
Ricezione orale (ascolto)
Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di
uso quotidiano se pronunciate chiaramente e
lentamente (esempio: consegne brevi e semplici)
Corretta pronuncia di un
e identificare il tema generale di un discorso in
Ricezione scritta (lettura)
repertorio di parole e frasi
cui si parla di argomenti conosciuti (esempio: la
Comprendere cartoline, biglietti di
memorizzate di uso
scuola, le vacanze, i passatempi, i propri
auguri, brevi messaggi, accompagnati comune
gusti…).
preferibilmente da supporti visivi,
Strutture di
Ricezione scritta (lettura)
distinguendo parole e frasi con cui si è
comunicazione semplici e Comprendere testi brevi e semplici (esempio:
familiarizzato oralmente.
quotidiane
cartoline, messaggi di posta elettronica, lettere
Interazione orale
personali, storie per bambini…) accompagnati
Interagire con un compagno per
preferibilmente da supporti visivi, cogliendo
presentarsi, giocare e soddisfare
nomi familiari, parole e frasi basilari.
bisogni di tipo concreto utilizzando
Esprimersi linguisticamente in modo
espressioni e frasi memorizzate adatte
comprensibile utilizzando espressioni e frasi
alla situazione..
adatte alla situazione e all’interlocutore,
Produzione scritta
Interazione orale
Copiare e scrivere parole e semplici
Scambiare semplici informazioni afferenti alla
frasi attinenti
sfera personale (gusti, amici, attività scolastica,
alle attività svolte in classe.
giochi, vacanze…), sostenendo ciò che si dice o
si chiede con mimica e gesti e chiedendo
eventualmente all’interlocutore di ripetere.
Produzione scritta
Scrivere messaggi semplici e brevi, come
biglietti e brevi lettere personali (per fare gli
auguri, per ringraziare o invitare qualcuno, per
CONOSCENZE
Lessico di base su
argomenti di vita
quotidiana
Uso del dizionario
bilingue
Riflessioni su semplici
regole grammaticali.
Corretta pronuncia di
un repertorio di parole e
frasi memorizzate di
uso comune
Semplici modalità di
scrittura: messaggi
brevi, biglietti, lettere
informali
Cenni di civiltà e
cultura dei Paesi di cui
si studia la lingua
(usanze, feste,
ricorrenze)
158
chiedere notizie, per raccontare proprie
Esperienze
159
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- Liv. A2 QCER – INGLESE
COMPETENZE SPECIFICHE
Comprendere frasi ed espressioni di uso
frequente relative ad ambiti di immediata
rilevanza,), da interazioni comunicative o
dalla visione di contenuti multimediali, dalla
lettura di testi.
ABILITA’
Comprensione orale:
Comprendere i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata
una lingua chiara e che si parli di argomenti familiari
Comprendere testi multimediali identificandone parole chiave e il senso
generale.
Interagire oralmente in situazioni di vita
quotidiana scambiando informazioni semplici
e dirette su argomenti familiari e abituali,
anche attraverso l’uso degli strumenti digitali.
Comprensione scritta:
Leggere e ricavare le informazioni analitiche contenute in un testo;
Leggere e individuare il senso globale di un testo e la sua funzione
comunicativa
Leggere e capire testi riguardanti istruzioni
Interagire per iscritto, anche in formato
digitale e in rete, per esprimere informazioni e
stati d’animo, semplici aspetti del proprio
vissuto e del proprio ambiente ed elementi
che si riferiscono a bisogni immediati
Produzione orale:
Parlare in modo comprensibile, con intonazione e pronuncia accettabili;
Usare strutture e lessico adeguati alla comunicazione;
Esprimere e motivare opinioni in modo comprensibile;
Sapere interagire con uno o più interlocutori
CONOSCENZE
Lessico di base su argomenti di vita quotidiana
Uso del dizionario bilingue
Regole grammaticali fondamentali
Produzione scritta:
Scrivere in modo comprensibile;
Rispettare le regole ortografiche;
Usare correttamente la punteggiatura e connettivi;
Usare lessico e strutture corretti e adeguati al contesto comunicativo;
Raccontare avvenimenti ed esperienze ed esporre opinioni personali
Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento:
Rilevare regolarità e differenze nella forma di testi scritti di uso comune.
Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi.
160
Rilevare analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue
diverse.
Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendiment
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- Liv. A1 QCER - SECONDA LINGUA COMUNITARIA
COMPETENZE SPECIFICHE
Comprendere frasi ed espressioni di uso
frequente relative ad ambiti di immediata
rilevanza,), da interazioni comunicative o
dalla visione di contenuti multimediali, dalla
lettura di testi.
ABILITA’
Comprensione orale:
Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate
chiaramente e identificare il tema generale di brevi messaggi orali in cui si
parla di argomenti conosciuti.
Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il
senso generale.
Interagire oralmente in situazioni di vita
quotidiana scambiando informazioni semplici
e dirette su argomenti familiari e abituali,
anche attraverso l’uso degli strumenti digitali.
Comprensione scritta:
Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto e
trovare informazioni specifiche in materiali di uso corrente.
Interagire per iscritto, anche in formato
digitale e in rete, per esprimere informazioni e
stati d’animo, semplici aspetti del proprio
vissuto e del proprio ambiente ed elementi
che si riferiscono a bisogni immediati
Produzione orale:
Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già
incontrate ascoltando o leggendo.
Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il
significato di ciò che si dice con mimica e gesti.
Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si
ha familiarità, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.
CONOSCENZE
Lessico di base su argomenti di vita quotidiana
Uso del dizionario bilingue
Regole grammaticali fondamentali
Produzione scritta:
Scrivere testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze, per fare
gli auguri, per ringraziare o per invitare qualcuno, anche con errori formali
che non compromettano però la comprensibilità del messaggio
161
Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento:
Osservare le parole nei contesti d’uso e rilevare le eventuali variazioni di
significato.
Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi.
Riconoscere i propri errori e i propri modi di apprendere le lingue.
162
DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: STORIA
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
L'alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti
nel territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale.
Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e
individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.
Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le
concettualizzazioni pertinenti.
Comprende e sa ricavare informazioni dai testi storici proposti .
Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.
Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse
digitali.
Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno
caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con
possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine
dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la
contemporaneità
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
L'alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse
digitali.
Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in
testi.
Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio,
Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando
collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.
Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e
culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
Comprende aspetti, processi e avvenimenti della storia italiana dalle forme di insediamento e di
potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con
possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea,
anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla
rivoluzione industriale, alla globalizzazione.
Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente.
Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità e li sa mettere in relazione con i
fenomeni storici studiati
163
STORIA
FINE CLASSE TERZA SCUOLA FINE SCUOLA PRIMARIA
PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
Conoscere e collocare nello spazio
e nel tempo fatti ed eventi del la
storia della propria comunità, del
Paese, delle civiltà
Individuare trasformazioni
intervenute nelle strutture delle
civiltà nella storia e nel paesaggio,
nelle società
Utilizzare conoscenze e abilità per
orientarsi nel presente, per
comprendere i problemi
fondamentali del mondo
contemporaneo, per sviluppare
atteggiamenti critici e consapevoli.
CONOSCENZE
Organizzatori temporali di
successione, contemporaneità,
Individuare le tracce e usarle come
durata, periodizzazione
fonti per produrre conoscenze sul
proprio passato, della generazione Linee del tempo
degli adulti e della comunità di
Fatti ed eventi della storia
appartenenza.
personale, familiare, della comunità
Ricavare da fonti di tipo diverso
di vita
informazioni e conoscenze su
Uso delle fonti
aspetti del passato.
Organizzazione delle informazioni
Rappresentare in modo grafico e
verbale le attività, i fatti vissuti e
narrati.
Riconoscere relazioni di
successione e di contemporaneità,
durate, periodi, cicli temporali,
mutamenti, in fenomeni ed
esperienze vissute e narrate.
Comprende la funzione e l’uso
degli strumenti convenzionali per
la misurazione e la
rappresentazione del tempo
Storia locale; usi e costumi della
tradizione locale /regionale
nazionale
Fonti storiche e loro reperimento
ABILITA’
Uso delle fonti
Produrre informazioni con fonti di
diversa natura utili alla
ricostruzione di un fenomeno
storico.
Rappresentare, in un quadro
storico-sociale, le informazioni
che scaturiscono dalle tracce del
passato presenti sul territorio
vissuto.
CONOSCENZE
Organizzatori temporali di
successione, contemporaneità,
durata, periodizzazione
Linee del tempo
Storia locale; usi e costumi della
tradizione locale /regionale /italiana
Strutture delle civiltà: sociali,
politiche, economiche,
tecnologiche, culturali, religiose ….
Fenomeni, fatti, eventi rilevanti
rispetto alle strutture delle civiltà
Organizzazione delle informazioni
nella preistoria e nella storia antica
Leggere una carta storicogeografica relativa alle civiltà
studiate.
Fonti storiche e loro reperimento
Usare cronologie e carte storicogeografiche per rappresentare le
conoscenze.
Confrontare i quadri storici delle
civiltà affrontate.
164
STORIA
FINE CLASSE TERZA SCUOLA FINE SCUOLA PRIMARIA
PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
(orologio, calendario, linea
temporale…).
Strumenti concettuali
Seguire e comprendere vicende
storiche attraverso l’ascolto o lettura
di testi dell’antichità, di storie,
racconti, biografie di grandi del
passato.
Organizzare le conoscenze acquisite
in semplici schemi temporali.
Individuare analogie e differenze
attraverso il confronto tra quadri
storico-sociali diversi, lontani
nello spazio e nel tempo.
Produzione scritta e orale
Rappresentare conoscenze e
concetti appresi mediante grafici ,
disegni, testi scritti e con risorse
digitali.
Riferire in modo semplice e
coerente le conoscenze acquisite.
CONOSCENZE
ABILITA’
CONOSCENZE
Strumenti concettuali
Usare il sistema di misura
occidentale del tempo storico
(avanti Cristo – dopo Cristo) .
Elaborare rappresentazioni
sintetiche delle società studiate,
mettendo in rilievo le relazioni
fra gli elementi caratterizzanti.
Produzione scritta e orale
Confrontare aspetti caratterizzanti
le diverse società studiate anche in
rapporto al presente.
Ricavare e produrre informazioni
da grafici, tabelle, carte storiche,
reperti iconografici e consultare
testi di genere diverso,
manualistici e non, cartacei e
digitali.
Esporre con coerenza conoscenze e
concetti appresi usando il
linguaggio specifico della
disciplina.
165
STORIA
FINE CLASSE TERZA SCUOLA FINE SCUOLA PRIMARIA
PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
ABILITA’
CONOSCENZE
Elaborare in testi orali e scritti gli
argomenti studiati, anche usando
risorse digitali.
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - STORIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
L’alunno si informa in modo
autonomo su fatti e problemi
storici anche mediante l’uso di
risorse digitali.
Produce informazioni storiche
con fonti di vario genere – anche
digitali – e le sa organizzare in
testi.
Comprende testi storici e li sa
rielaborare con un personale
metodo di studi.
Espone oralmente e con scritture –
anche digitali – le conoscenze
storiche acquisite operando
collegamenti e argomentando le
proprie riflessioni.
Uso delle fonti
Introduzione alla disciplina.
Conoscere alcune procedure
e tecniche di lavoro nei siti archeologici, nelle biblioteche e negli archivi.
Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali,
digitali, ecc.) per produrre conoscenze su temi definiti.
La caduta di Roma e le grandi invasioni.
Organizzazione delle informazioni
Selezionare e organizzare le informazioni con mappe, schemi, tabelle, grafici e risorse
digitali.
Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze.
Collocare la storia locale in relazione con la storia italiana, europea, mondiale.
Formulare e verificare ipotesi sulla base delle informazioni prodotte e delle
conoscenze elaborate.
Strumenti concettuali
Comprendere aspetti e strutture dei processi storici italiani, europei e mondiali.
La nascita dei Regni latino germanici.
L’Impero romano d’Oriente e l’Italia bizantina.
I Longobardi.
Gli Arabi e l’Islam.
Carlo Magno e il Sacro Romano Impero.
Il feudalesimo e la Chiesa.
La rinascita dopo l’anno Mille.
I Normanni, i Vichinghi e gli Ungari
Le eresie e nuovi ordini religiosi.
166
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - STORIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
Usa le conoscenze e le abilità per
orientarsi nella complessità del
presente, comprende opinioni e
culture diverse, capisce i problemi
fondamentali del mondo
contemporaneo.
Comprende aspetti, processi e
avvenimenti fondamentali della
storia italiana dalle forme di
insediamento e di potere
medievali alla formazione dello
stato unitario fino alla nascita
della Repubblica, anche con
possibilità di aperture e confronti
con il mondo antico.
Conosce aspetti e processi
fondamentali della storia europea
medievale, moderna e
contemporanea, anche con
possibilità di aperture e confronti
con il mondo antico.
Conosce aspetti e processi
fondamentali della storia
mondiale, dalla civilizzazione
neolitica alla rivoluzione
industriale, alla globalizzazione.
Conosce aspetti e processi
Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati.
Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici,
interculturali e di convivenza civile.
L’Italia dei Comuni.
La crisi del Trecento e la formazione delle Signorie.
L’Europa delle monarchie nazionali e l’Italia delle Signorie.
Produzione scritta e orale
Produrre testi, utilizzando conoscenze selezionate da fonti di informazione diverse,
manualistiche e non, cartacee e digitali
Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della
disciplina
Umanesimo e Rinascimento.
Le scoperte geografiche.
Le riforme religiose.
La rivoluzione scientifica.
L’Europa nel ’600.
L’Illuminismo.
La Rivoluzione industriale.
La Rivoluzione americana.
La Rivoluzione francese e l’età napoleonica.
Restaurazione, liberalismo
La seconda rivoluzione industriale e la questione sociale.
Il Risorgimento Italiano.
L’unificazione d’Italia e l’ organizzazione dello stato.
L’Europa nel secondo Ottocento.
Imperialismo e colonialismo.
Dagli inizi del secolo alla prima guerra mondiale.
167
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - STORIA
COMPETENZE SPECIFICHE
essenziali della storia del suo
ambiente .
Conosce aspetti del patrimonio
culturale, italiano e dell’umanità e
li sa mettere in relazione con i
fenomeni storici studiati.
ABILITA’
CONOSCENZE
La prima guerra mondiale.
La dittatura fascista.
Il nazismo.
L’URSS.
La seconda guerra mondiale.
La guerra fredda.
Decolonizzazione e nuovo mondo
La Costituzione italiana: l’ordinamento dello Stato.
L’Italia oggi.
168
DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: GEOGRAFIA
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
L'alunno
si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando

riferimenti topologici e punti cardinali.
Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo
terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare
percorsi e itinerari di viaggio.
Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e
satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).
Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure,
coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.)
Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura,
vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e
differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti.
Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da
elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle
coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti
di riferimento fissi.
Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da
telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per
comunicare efficacemente informazioni spaziali.
Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli
elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio
naturale e culturale da tutelare e valorizzare.
Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli
effetti di azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
169
GEOGRAFIA
FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
FINE SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
ABILITA’
Conoscere e collocare nello
spazio e nel tempo fatti ed
elementi relativi all’ambiente di
vita, al paesaggio naturale e
antropico
Orientamento
Muoversi consapevolmente nello
spazio circostante, orientandosi
attraverso punti di riferimento,
utilizzando gli indicatori topologici
(avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.)
e le mappe di spazi noti che si
formano nella mente (carte mentali).
CONOSCENZE
Elementi essenziali di
cartografia: simbologia,
coordinate cartesiane,
rappresentazione dall’alto,
riduzione e ingrandimento;
Piante, mappe, carte
Orientamento
Orientarsi utilizzando la bussola e i punti
cardinali anche in relazione al Sole.
Estendere le proprie carte mentali al
territorio italiano, all’Europa e ai diversi
continenti, attraverso gli strumenti
Individuare trasformazioni nel
dell'osservazione indiretta (filmati e
Elementi
di
orientamento
paesaggio naturale e antropico
Paesaggi naturali e antropici fotografie, documenti cartografici,
immagini da telerilevamento, elaborazioni
(uso umano del territorio)
Rappresentare il paesaggio e
digitali ecc.).
Elementi essenziali di
Linguaggio della geo-graficità
ricostruirne le caratteristiche
geografia utili a
Rappresentare in prospettiva
anche in base alle
comprendere fenomeni noti Linguaggio della geo-graficità
rappresentazioni; orientarsi nello verticale oggetti e ambienti noti
all’esperienza: luoghi della Analizzare i principali caratteri fisici del
(pianta dell'aula, ecc.) e tracciare
spazio fisico e nello spazio
regione e del Paese e loro
percorsi effettuati nello spazio
territorio, fatti e fenomeni locali e globali,
rappresentato
usi; cenni sul clima,
circostante.
interpretando carte geografiche di diversa
Leggere e interpretare la pianta dello territorio e influssi umani … scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni
digitali, repertori statistici relativi a
spazio vicino.
indicatori sociodemografici ed economici.
Localizzare sulla carta geografica dell'Italia
Paesaggio
le regioni fisiche, amministrative;
Conoscere il territorio circostante
localizzare sul planisfero e sul globo la
attraverso l'approccio percettivo e
posizione dell’Italia in Europa e nel mondo.
l'osservazione diretta.
Localizza le regioni fisiche principali (
Individuare e descrivere gli elementi
continenti ed oceani).
fisici e antropici che caratterizzano i
paesaggi dell’ambiente di vita, della
Paesaggio
propria regione.
CONOSCENZE
Elementi di cartografia: tipi di carte,
riduzione in scala, simbologia,
coordinate geografiche
Paesaggi fisici, fasce climatiche,
suddivisioni politicoamministrative
Elementi di orientamento
Paesaggi naturali e antropici (uso
umano del territorio)
Elementi essenziali di geografia utili
a comprendere fenomeni noti
all’esperienza: migrazioni,
popolazioni del mondo e loro usi;
clima, territorio e influssi umani …
170
GEOGRAFIA
FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
FINE SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
ABILITA’
Regione e sistema territoriale
Comprendere che il territorio è uno
spazio organizzato e modificato dalle
attività umane .
Riconoscere, nel proprio ambiente di
vita, le funzioni dei vari spazi e le
loro connessioni , interventi positivi
e negativi dell’ uomo e progettare
soluzioni, esercitando la cittadinanza
attiva
CONOSCENZE
CONOSCENZE
Conoscere gli elementi che caratterizzano i
principali paesaggi italiani, europei e
mondiali, individuando le analogie e le
differenze e gli elementi di particolare
valore ambientale e culturale da tutelare e
valorizzare.
Regione e sistema territoriale
Acquisire il concetto di regione geografica
(fisica, climatica, storico-culturale,
amministrativa) e utilizzarlo per il contesto
italiano.
Individuare problemi relativi alla tutela e
valorizzazione del patrimonio naturale e
culturale, proponendo soluzioni idonee nel
proprio contesto di vita.
171
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - GEOGRAFIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
Lo studente si orienta nello spazio e
sulle carte di diversa scala in base ai
punti cardinali e alle coordinate
geografiche; sa orientare una carta
geografica a grande scala facendo
ricorso a punti di riferimento fissi.
Orientamento
Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali
(anche con l’utilizzo della bussola) e a punti di riferimento fissi.
Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l’utilizzo dei
programmi multimediali di visualizzazione dall’alto.
Osservare: le rappresentazioni dello spazio geografico.
Rappresentare lo spazio geografico in una carta
geografica.
Gli strumenti base della geografia.
L’orografia.
L’idrografia.
Il clima.
Popoli e culture. La demografia.
L’urbanizzazione.
Le attività economiche.
Le regioni dell’Italia, le loro caratteristiche fisiche,
economiche e urbanistiche
L’Unione Europea.
Concetti di Popolo, Stato, Nazione.
Le regioni europee e/o l’analisi delle differenti nazioni:
la regione iberica, francese, germanica e alpina; la
regione britannica e scandinava; l’area sarmatica e
danubiana, balcanico-mediterranea
La popolazione mondiale e i fenomeni migratori.
I climi della Terra e gli ambienti.
La globalizzazione e le relazioni internazionali.
Lo sviluppo sostenibile e i diritti umani.
I continenti: l’Asia, l’Africa, l’America, l’Oceania
Utilizza opportunamente carte
geografiche, fotografie attuali e d’epoca,
immagini da telerilevamento,
elaborazioni digitali, grafici, dati
statistici, sistemi informativi geografici
per comunicare efficacemente
informazioni spaziali.
Riconosce nei paesaggi europei e
mondiali, raffrontandoli in particolare a
quelli italiani, gli elementi fisici
significativi e le emergenze storiche,
artistiche e architettoniche, come
patrimonio naturale e culturale da
tutelare e valorizzare.
Linguaggio della geo-graficità
Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche (da quella topografica al
planisfero), utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia.
Utilizzare strumenti tradizionali (carte, grafici, dati statistici, immagini, ecc.) e
innovativi (telerilevamento e cartografia computerizzata) per comprendere e
comunicare fatti e fenomeni territoriali.
Paesaggio
Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei e
mondiali, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo.
Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e
culturale e progettare azioni di valorizzazione.
Regione e sistema territoriale
Consolidare il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica,
economica) applicandolo all’Italia, all’Europa e agli altri continenti.
Osserva, legge e analizza sistemi
Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici,
territoriali vicini e lontani, nello spazio e sociali ed economici di portata nazionale, europea e mondiale.
172
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - GEOGRAFIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
nel tempo e valuta gli effetti di azioni
dell’uomo sui sistemi territoriali alle
diverse scale geografiche.
Utilizzare modelli interpretativi di assetti territoriali dei principali Paesi europei
e degli altri continenti, anche in relazione alla loro evoluzione storico-politicoeconomica.
CONOSCENZE
173
DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: MATEMATICA
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA - MATEMATICA
L’alunno
si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali

e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.
Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si
trovano in natura o che sono state create dall’uomo.
Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne
determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.
Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più
comuni strumenti di misura (metro, goniometro...).
Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e
grafici). Ricava informazioni anche da tabelle e grafici.
Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.
Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il
controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.
Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla
propria.
Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e
confrontandosi con il punto di vista di altri.
Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri
decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...).
Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze
significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha
imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le
diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.
Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le
relazioni tra gli elementi.
Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere
decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro
coerenza.
Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati.
Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un
problema specifico a una classe di problemi.
Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i
concetti di proprietà caratterizzante e di definizione).
Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando
concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze
logiche di una argomentazione corretta.
Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne
coglie il rapporto col linguaggio naturale.
Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di
probabilità.
Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze
significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni
per operare nella realtà.
174
MATEMATICA
FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
FINE SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
ABILITA’
CONOSCENZE
Utilizzare con sicurezza le tecniche
e le procedure del calcolo
aritmetico e algebrico, scritto e
mentale, anche con riferimento a
contesti reali;
Numeri
Contare oggetti o eventi, a voce e
mentalmente, in senso progressivo
e regressivo e per salti di due, tre,
....
Gli insiemi numerici:
rappresentazioni, operazioni,
ordinamento I sistemi di
numerazione
Numeri
Leggere, scrivere, confrontare
numeri decimali.
Gli insiemi numerici:
rappresentazioni, operazioni,
ordinamento I sistemi di
numerazione
Rappresentare, confrontare ed
analizzare figure geometriche,
individuandone varianti, invarianti,
relazioni, soprattutto a partire da
situazioni reali;
Leggere e scrivere i numeri naturali
in notazione decimale, avendo
consapevolezza della notazione
posizionale; confrontarli e
ordinarli, anche rappresentandoli
sulla retta.
Rilevare dati significativi,
analizzarli, interpretarli, sviluppare
ragionamenti sugli stessi,
utilizzando consapevolmente
rappresentazioni grafiche e
strumenti di calcolo;
Eseguire mentalmente semplici
operazioni con i numeri naturali e
verbalizzare le procedure di
calcolo.
Conoscere con sicurezza le
tabelline della moltiplicazione dei
Riconoscere e risolvere problemi di numeri fino a 10. Eseguire le
vario genere, individuando le
operazioni con i numeri naturali
strategie appropriate, giustificando con gli algoritmi scritti usuali.
il procedimento seguito e
Leggere, scrivere, confrontare
utilizzando in modo consapevole i numeri decimali, rappresentarli
linguaggi specifici.
sulla retta ed eseguire semplici
addizioni e sottrazioni, anche con
riferimento alle monete o ai
risultati di semplici misure.
Operazioni e proprietà
Figure geometriche piane
Piano e coordinate cartesiani
Eseguire le quattro operazioni con
sicurezza, valutando l’opportunità
di ricorrere al calcolo mentale,
scritto o con la calcolatrice a
seconda delle situazioni.
Misure di grandezza
Eseguire la divisione con resto fra
Misurazione e rappresentazione in numeri naturali; individuare
multipli e divisori di un numero.
scala
Operazioni e proprietà
Frazioni e frazioni equivalenti
Sistemi di numerazione diversi
nello spazio e nel tempo
Figure geometriche piane
Piano e coordinate cartesiani
Le fasi risolutive di un problema e Stimare il risultato di una
operazione.
loro rappresentazioni con
diagrammi
Operare con le frazioni e
Tecniche risolutive di un problema riconoscere frazioni equivalenti.
Misure di grandezza; perimetro e
area dei poligoni.
Unità di misura diverse
Misurazione e rappresentazione in
scala
Grandezze equivalenti
Elementi essenziali di logica e di
probabilità.
Utilizzare numeri decimali,
frazioni e percentuali nell’uso
pratico
Rappresentare i numeri conosciuti
sulla retta e Interpretare i numeri
interi negativi in contesti concreti.
Trasformazioni geometriche
elementari e loro invarianti
Le fasi risolutive di un problema e
loro rappresentazioni con
diagrammi
Tecniche risolutive di un problema
che utilizzano frazioni,
Conoscere sistemi di notazione dei
proporzioni, percentuali, formule
numeri che sono o sono stati in uso
geometriche
in luoghi, tempi e culture diverse
dalla nostra.
175
MATEMATICA
FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
FINE SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
ABILITA’
CONOSCENZE
CONOSCENZE
Unità di misura diverse
Spazio e figure
Spazio e figure
Percepire la propria posizione nello
spazio e stimare distanze e volumi.
Comunicare la posizione di oggetti
nello spazio fisico, sia rispetto al
soggetto, sia rispetto ad altre
persone o oggetti, usando termini
adeguati (sopra/sotto,
davanti/dietro, destra/sinistra,
dentro/fuori).
Eseguire un semplice percorso
partendo dalla descrizione verbale
o dal disegno, descrivere un
percorso che si sta facendo e dare
le istruzioni a qualcuno perché
compia un percorso.
Riconoscere, denominare e
descrivere figure geometriche.
Disegnare figure geometriche e
costruire modelli materiali anche
nello spazio.
Grandezze equivalenti
Frequenza, media, percentuale
Utilizzare e distinguere fra loro i
concetti di orizzontalità, verticalità, Elementi essenziali di logica
perpendicolarità, parallelismo.
Elementi essenziali di calcolo
Descrivere, denominare e
probabilistico e combinatorio
classificare figure geometriche,
identificando le simmetrie.
Utilizzare il piano cartesiano per
localizzare punti, disegnare figure.
Riprodurre una figura, anche in
scala, utilizzando gli strumenti
opportuni (carta a quadretti, riga e
compasso, squadre, software di
geometria).
Riconoscere figure ruotate, traslate
e riflesse.
Costruire e utilizzare modelli
materiali nel piano e nello spazio.
Identificare punti di vista diversi di
uno stesso oggetto (dall’alto ecc.)
Confrontare e misurare angoli
utilizzando proprietà e strumenti.
176
MATEMATICA
FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
FINE SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
ABILITA’
CONOSCENZE
CONOSCENZE
Determinare il perimetro e l’area di
triangoli, rettangoli ecc. utilizzando
le più comuni formule o altri
procedimenti (es. misure o
scomposizione di figure).
Relazioni, dati e previsioni
Classificare numeri, figure, oggetti
in base a una o più proprietà,
utilizzando rappresentazioni
opportune, a seconda dei contesti e
dei fini.
Argomentare sui criteri che sono
stati usati per realizzare
classificazioni e ordinamenti
assegnati.
Leggere e rappresentare relazioni e
dati con diagrammi, schemi e
tabelle.
Misurare grandezze (lunghezze,
tempo, ecc.) utilizzando sia unità
arbitrarie sia unità e strumenti
convenzionali (metro, orologio,
ecc.).
Relazioni, dati e previsioni
Rappresentare relazioni e dati e
utilizzare le rappresentazioni per
ricavare informazioni, formulare
giudizi e prendere decisioni.
Usare le nozioni di media
aritmetica e di frequenza.
Rappresentare problemi con tabelle
e grafici che ne esprimono la
struttura.
Utilizzare le principali unità di
misura di tempo, lunghezze, angoli,
aree, masse, pesi, volumi/capacità,
e usarle per effettuare misure e
stime.
Passare da un’unità di misura a
un'altra, anche nel sistema
monetario.
Intuire, cominciare ad argomentare
sulla probabilità del verificarsi di
177
MATEMATICA
FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
FINE SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
ABILITA’
CONOSCENZE
CONOSCENZE
un evento tra due possibili e, in
casi semplici, quantificare o
riconoscere eventi ugualmente
probabili.
Riconoscere e descrivere regolarità
in sequenze di numeri o di figure.
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- MATEMATICA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
Utilizzare con sicurezza le
tecniche e le procedure del calcolo
aritmetico e algebrico, scritto e
mentale, anche con riferimento a
contesti reali;
Numeri
Rappresentare, confrontare ed
analizzare figure geometriche,
individuandone varianti,
invarianti, relazioni, soprattutto a
Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta.
CONOSCENZE
Gli insiemi numerici: rappresentazioni, operazioni,
ordinamento
Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, ordinamenti e confronti tra i
numeri conosciuti (numeri naturali, numeri interi, frazioni e numeri decimali), quando I sistemi di numerazione
possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli
Operazioni e proprietà
di calcolo e valutando quale strumento può essere più opportuno.
Dare stime approssimate per il risultato di una operazione e controllare la plausibilità
Potenze di numeri
178
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- MATEMATICA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
partire da situazioni reali;
di un calcolo.
Frazioni
Rilevare dati significativi,
analizzarli, interpretarli,
sviluppare ragionamenti sugli
stessi, utilizzando
consapevolmente rappresentazioni
grafiche e strumenti di calcolo;
Utilizzare la proprietà associativa e distributiva per raggruppare e semplificare, anche Espressioni aritmetiche e algebriche: principali
mentalmente, le operazioni.
operazioni
Riconoscere e risolvere problemi
di vario genere, individuando le
strategie appropriate, giustificando
il procedimento seguito e
utilizzando in modo consapevole i
linguaggi specifici.
Tecniche risolutive di un problema che utilizzano
Individuare multipli e divisori di un numero naturale e multipli e divisori comuni a più frazioni, proporzioni, percentuali, formule geometriche,
numeri.
equazioni di primo grado
Descrivere con un’espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la
soluzione di un problema.
Le fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni
con diagrammi
Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli
del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni.
Equazioni di primo grado
Comprendere il significato e l'utilità del multiplo comune più piccolo e del divisore
comune più grande, in matematica e in situazioni concrete.
In casi semplici scomporre numeri naturali in fattori primi e conoscere l’utilità di tale
scomposizione per diversi fini.
Utilizzare la notazione usuale per le potenze con esponente intero positivo e negativo,
consapevoli del significato e le proprietà delle potenze per semplificare calcoli e
notazioni.
Esprimere misure utilizzando anche le potenze del 10 e le cifre significative.
Conoscere la radice quadrata come operatore inverso dell’elevamento al quadrato.
Dare stime della radice quadrata utilizzando solo la moltiplicazione.
Utilizzare scale graduate in contesti significativi.
Utilizzare il concetto di rapporto fra numeri o misure ed esprimerlo sia nella forma
179
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- MATEMATICA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
decimale, sia mediante frazione.
Utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali per denotare uno stesso numero
razionale in diversi modi, essendo consapevoli di vantaggi e svantaggi delle diverse
rappresentazioni.
Comprendere il significato di percentuale e saperla calcolare utilizzando strategie
diverse.
Interpretare una variazione percentuale di una quantità data come una moltiplicazione
per un numero decimale.
Spazio e figure
Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato e con
accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, goniometro, software di
geometria). Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano.
Conoscere definizioni e proprietà (angoli, assi di simmetria, diagonali, …) delle
principali figure piane (triangoli, quadrilateri, poligoni regolari, cerchio).
Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei
termini: assioma, teorema, definizione
Il piano euclideo: relazioni tra rette; congruenza di
figure; poligoni e loro proprietà
Misure di grandezza; perimetro e area dei poligoni.
Descrivere figure e costruzioni geometriche per comunicarle ad altri.
Teorema di Pitagora
Riprodurre figure e disegni geometrici in base a una descrizione e codificazione fatta
da altri.
Teoremi di Euclide
Riconoscere figure piane simili in vari contesti e riprodurre in scala una figura
assegnata.
Conoscere il Teorema di Pitagora e le sue applicazioni.
Figure simili
Circonferenza e cerchio
Superficie e volume di poligoni e solidi
Determinare l’area di semplici figure scomponendole in figure elementari, ad esempio
180
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- MATEMATICA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
triangoli o utilizzando le più comuni formule.
Stimare per difetto e per eccesso l’area di una figura delimitata anche da linee curve.
Conoscere il numero π, e alcuni modi per approssimarlo.
Calcolare l’area del cerchio e la lunghezza della circonferenza, conoscendo il raggio, e
viceversa. Conoscere e utilizzare le principali trasformazioni geometriche e i loro
invarianti.
Rappresentare oggetti e figure tridimensionali in vario modo tramite disegni sul piano.
Visualizzare oggetti tridimensionali a partire da rappresentazioni bidimensionali.
Calcolare l’area e il volume delle figure solide più comuni e darne stime di oggetti
della vita quotidiana.
Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure.
Relazioni e funzioni
Interpretare, costruire e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in
forma generale relazioni e proprietà.
Esprimere la relazione di proporzionalità con un’uguaglianza di frazioni e viceversa.
Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano
Trasformazioni geometriche elementari e loro invarianti
Principali rappresentazioni di un oggetto matematico
Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni empiriche o ricavate da Il piano cartesiano e il concetto di funzione
tabelle, e per conoscere in particolare le funzioni del tipo y=ax, y=a/x, y=ax², y=2n e i
Significato di analisi e organizzazione di dati numerici
loro grafici e collegare le prime due al concetto di proporzionalità.
Esplorare e risolvere problemi utilizzando equazioni di primo grado.
181
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- MATEMATICA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
Dati e previsioni
Rappresentare insiemi di dati, anche facendo uso di un foglio elettronico. In situazioni
significative, confrontare dati al fine di prendere decisioni, utilizzando le distribuzioni
delle frequenze e delle frequenze relative. Scegliere ed utilizzare valori medi (moda,
mediana, media aritmetica) adeguati alla tipologia ed alle caratteristiche dei dati a
disposizione. Saper valutare la variabilità di un insieme di dati determinandone, ad
esempio, il campo di variazione.
In semplici situazioni aleatorie, individuare gli eventi elementari, assegnare a essi una
probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento, scomponendolo in eventi
elementari disgiunti.
Riconoscere coppie di eventi complementari, incompatibili, indipendenti.
182
DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: SCIENZE
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
L’alunno
sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo

stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.
Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei
compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula
domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici
esperimenti.
Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati
significativi, identifica relazioni spazio/temporali.
Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni
grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.
Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e
vegetali.
Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi
diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando
modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.
Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri;
rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio
appropriato.
Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e
spiegazioni sui problemi che lo interessano.
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
L’alunno
esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni

fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le
conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è
il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e
microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della sua evoluzione nel tempo;
riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli
negli specifici contesti ambientali.
È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse,
nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente
responsabili.
Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.
Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello
sviluppo scientifico e tecnologico.
183
SCIENZE
FINE CLASSE TERZA
SCUOLA PRIMARIA
FINE SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’
CONOSCENZE
Osservare, analizzare e descrivere
fenomeni appartenenti alla realtà
naturale e agli aspetti della vita •
quotidiana, formulare ipotesi e
verificarle, utilizzando semplici
schematizzazioni e
modellizzazioni
•
I sensi come strumento di
conoscenza della realtà
circostante.
Riconoscere le principali
interazioni tra mondo naturale e •
comunità umana, individuando
•
alcune problematicità
dell'intervento antropico negli
ecosistemi;
Esplorare e descrivere oggetti e
materiali
Individuare, attraverso
l’interazione diretta, la struttura di
oggetti semplici, analizzarne
qualità
e proprietà, riconoscerne funzioni
e modi d’uso.
Seriare e classificare oggetti in
base alle loro proprietà.
Individuare strumenti e unità di
misura appropriati alle situazioni
problematiche in esame, fare
misure e usare la matematica
conosciuta per trattare i dati.
Descrivere semplici fenomeni
della vita quotidiana legati ai
liquidi, al cibo, alle forze e al
movimento, al calore, ecc.
Utilizzare il proprio patrimonio di
conoscenze per comprendere le
•
problematiche scientifiche di
attualità e per assumere
comportamenti responsabili in
relazione al proprio stile di vita,
•
alla promozione della salute e
Osservare e sperimentare sul
all’uso delle risorse.
campo
• Osservare i momenti significativi
ABILITA’
Oggetti, materiali e
trasformazioni
Individuare, nell’osservazione di
esperienze concrete, alcuni
Proprietà degli oggetti e dei
concetti scientifici quali:
materiali
dimensioni spaziali, peso, peso
Semplici fenomeni fisici e
specifico, forza, movimento,
chimici (miscugli, soluzioni,
pressione, temperatura, calore,
composti); passaggi di stato della ecc..
materia
Cominciare a riconoscere
regolarità nei fenomeni e a
Viventi e non viventi
costruire in modo elementare il
Classificazioni dei viventi
concetto di energia.
Organi dei viventi e loro funzioni
Osservare, utilizzare e, quando è
possibile, costruire semplici
Relazioni tra organi, funzioni e
strumenti di misura: recipienti per
adattamento all’ambiente
misure di volumi/capacità,
Ecosistemi e catene alimentari
bilance a molla, ecc., imparando
a servirsi di unità convenzionali.
Individuare le proprietà di alcuni
materiali come, ad esempio: la
durezza, il peso, l’elasticità, la
trasparenza, la densità, ecc..
CONOSCENZE
Concetti geometrici e fisici per la
misura e la manipolazione dei
materiali
Classificazioni, seriazioni
Materiali e loro caratteristiche:
trasformazioni
Fenomeni fisici e chimici
Energia: concetto, fonti,
trasformazione
Ecosistemi e loro organizzazione
Viventi e non viventi e loro
caratteristiche: classificazioni
Relazioni organismi/ambiente;
organi/funzioni
Relazioni uomo/ambiente/ecosistemi
Corpo umano, stili di vita, salute e
sicurezza
Fenomeni atmosferici
184
SCIENZE
FINE CLASSE TERZA
SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’
nella
•
• vita di piante e animali anche
realizzando, ove possibile, piccoli
orti, terrari ed acquari.
Individuare somiglianze e
differenze nei percorsi di sviluppo
di organismi animali e vegetali.
Osservare, anche con uscite
all’esterno, le caratteristiche dei
terreni e delle acque.
• Osservare e interpretare le
trasformazioni ambientali
naturali (ad opera del sole, di
agenti atmosferici, dell’acqua,
ecc.) e quelle ad opera
dell’uomo (urbanizzazione,
coltivazione,
industrializzazione, ecc.).
Avere familiarità con la
variabilità dei fenomeni
atmosferici (venti, nuvole,
pioggia, ecc.) e con la
periodicità dei fenomeni celesti
(dì/notte, stagioni).
I viventi e l’ambiente
FINE SCUOLA PRIMARIA
CONOSCENZE
ABILITA’
CONOSCENZE
Realizzare sperimentalmente
semplici soluzioni in acqua (es.
acqua e zucchero, acqua e
inchiostro).
Osservare e schematizzare alcuni
passaggi di stato, costruendo
semplici modelli interpretativi e
provando ad esprimere in forma
grafica le relazioni tra variabili
individuate (temperatura in
funzione del tempo, ecc.).
Osservare e sperimentare sul
campo
• Proseguire nell’osservazione, a
occhio nudo o con strumenti, di
una porzione di ambiente
vicino; individuare gli elementi
che lo caratterizzano e le loro
modifiche.
• Conoscere la struttura del
suolo, sperimentando con
rocce, sassi e terricci; osservare
le caratteristiche dell’acqua e il
suo ruolo nell’ambiente.
• Ricostruire e interpretare il
185
SCIENZE
FINE CLASSE TERZA
SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’
• Riconoscere e descrivere le
caratteristiche del proprio
ambiente.
• Osservare e prestare attenzione
al funzionamento degli
organismi viventi (nutrizione,
movimento, riproduzione, ecc.)
per riconoscerli come
organismi complessi anche
proponendo modelli elementari
del loro funzionamento.
• Riconoscere negli organismi
viventi, in relazione con i loro
ambienti, i bisogni
fondamentali per la
sopravvivenza.
FINE SCUOLA PRIMARIA
CONOSCENZE
ABILITA’
CONOSCENZE
movimento dei diversi oggetti
celesti, rielaborandoli anche
attraverso giochi col corpo.
L’uomo, i viventi e l’ambiente
• Descrivere il corpo ed
interpretarne il funzionamento
come sistema complesso
situato in un ambiente;
elaborare modelli intuitivi di
struttura cellulare e costruire
modelli dei diversi apparati,.
• Avere cura della propria salute
anche dal punto di vista
alimentare e motorio. Acquisire
le prime informazioni sulla
riproduzione e la sessualità.
• Riconoscere, attraverso
l’esperienza di coltivazioni,
allevamenti, ecc. che la vita di
ogni organismo è in relazione
con altre e differenti forme di
vita.
• Elaborare i primi elementi di
classificazione animale e
vegetale.
186
SCIENZE
FINE CLASSE TERZA
SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’
FINE SCUOLA PRIMARIA
CONOSCENZE
ABILITA’
CONOSCENZE
• Osservare e interpretare le
trasformazioni ambientali, ad
opera dell’uomo.
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- SCIENZE
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
Conoscere gli elementi specifici della disciplina.
Fisica e chimica
Utilizzare i concetti fisici fondamentali in varie
situazioni di esperienza; in alcuni casi raccogliere dati
su variabili rilevanti di differenti fenomeni, trovarne
relazioni quantitative ed esprimerle con
rappresentazioni formali di tipo diverso.
Realizzare esperienze quali ad esempio: riscaldamento
dell’acqua, fusione del ghiaccio, galleggiamento, vasi
comunicanti, leve, costruzione di un circuito elettrico.
Elementi di fisica: peso, peso specifico pressione, volume, velocità,
forza, temperatura, calore, carica elettrica, temperatura e calore,
densità, concentrazione, forza, moto, velocità, ed energia.
Utilizzare correttamente il concetto di energia come
quantità che si conserva; individuare la sua dipendenza
da altre variabili; riconoscere l’inevitabile produzione
di calore nelle catene energetiche reali. Realizzare
esperienze quali ad esempio: mulino ad acqua, dinamo,
elica rotante sul termosifone, riscaldamento dell’acqua.
Struttura dei viventi. Classificazioni di viventi e non viventi. Cicli
vitali, catene alimentari, ecosistemi; relazioni organismi-ambiente;
evoluzione e adattamento.
Osservare, riconoscere e descrivere fenomeni nel
campo chimico-fisico-biologico.
Usare gli strumenti propri della disciplina.
Comprendere ed utilizzare i linguaggi specifici.
Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per
comprendere le problematiche scientifiche di
attualità e per assumere comportamenti responsabili
in relazione al proprio stile di vita, alla promozione
della salute e all’uso delle risorse.
Conoscere e descrivere ambiente e natura in
Elementi di chimica: sostanze e loro caratteristiche; trasformazioni
chimiche, reazioni chimiche.
Relazioni uomo/ambiente nei mutamenti climatici, morfologici,
idrogeologici e loro effetti.
Il corpo umano: apparati e sistemi. Principali patologie e
prevenzione.
187
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- SCIENZE
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
Padroneggiare concetti di trasformazione chimica;
realizzare esperienze quali ad esempio: soluzioni in
acqua, combustione di una candela, reazioni per
produrre alcuni composti chimici, anche con prodotti
chimici di uso domestico ( bicarbonato di sodio, aceto
ecc.), interpretandole sulla base di modelli semplici di
struttura della materia; osservare e descrivere lo
svolgersi delle reazioni e i prodotti ottenuti.
Igiene e comportamenti di cura della salute
rapporto all’uomo.
Biodiversità, Impatto ambientale dell’organizzazione umana
Elementi di astronomia: origine dell’Universo, sistema solare; la
terra, coordinate geografiche, moti della Terra e conseguenze: cicli
dì-notte stagioni; fenomeni astronomici: eclissi, moti degli astri e dei
pianeti, fasi lunari.
Elementi di geologia: fenomeni tellurici, struttura della terra e sua
Astronomia e Scienze della Terra
Osservare, modellizzare e interpretare i più evidenti
morfologia, rischi sismici, idrogeologici, atmosferici.
fenomeni celesti attraverso l’osservazione del cielo
notturno e diurno, utilizzando anche planetari o
simulazioni al computer. Ricostruire i movimenti della
Terra da cui dipendono il dì e la notte e l’alternarsi
delle stagioni. Costruire modelli tridimensionali anche
in connessione con l’evoluzione storica
dell’astronomia.
Spiegare, anche per mezzo di simulazioni, i
meccanismi delle eclissi di sole e di luna. Realizzare
esperienze quali ad esempio: osservazione di
meridiana, registrazione della traiettoria del sole e
della sua altezza a mezzogiorno durante l’arco
dell’anno.
Riconoscere, con ricerche sul campo, visite mirate ed
188
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- SCIENZE
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
esperienze concrete, i principali tipi di rocce ed i
processi geologici da cui hanno avuto origine.
Conoscere la struttura della Terra e i suoi movimenti
interni (tettonica a placche); Esaminare i rischi sismici,
vulcanici e idrogeologici per individuare eventuali
attività di prevenzione.
Realizzare esperienze quali ad esempio la raccolta e i
saggi di rocce diverse.
Biologia
Riconoscere le somiglianze e le differenze del
funzionamento delle diverse specie di viventi.
Comprendere il senso delle grandi classificazioni,
riconoscere nei fossili indizi per ricostruire nel tempo
le trasformazioni dell’ambiente fisico, la successione e
l’evoluzione delle specie.
Sviluppare progressivamente la capacità di spiegare il
funzionamento macroscopico dei viventi con un
modello cellulare (collegando per esempio: la
respirazione con la respirazione cellulare,
l’alimentazione con il metabolismo cellulare, la
crescita e lo sviluppo con la duplicazione delle cellule,
la crescita delle piante con la fotosintesi). Realizzare
esperienze quali ad esempio: dissezione di una pianta,
modellizzazione di una cellula, osservazione di cellule
vegetali al microscopio.
189
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- SCIENZE
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
Conoscere il funzionamento del corpo umano come
sistema complesso e coordinato. Conoscere le
caratteristiche strutturali e funzionali dei diversi
apparati e sistemi.
Conoscere le basi biologiche della trasmissione dei
caratteri ereditari acquisendo le prime elementari
nozioni di genetica.
Acquisire corrette informazioni sullo sviluppo puberale
e la sessualità; sviluppare la cura e il controllo della
propria salute attraverso una corretta alimentazione;
evitare consapevolmente i danni prodotti dal fumo e
dalle droghe.
Assumere comportamenti e scelte personali
ecologicamente sostenibili. Rispettare e preservare la
biodiversità nei sistemi ambientali. Realizzare
esperienze tese al mantenimento della biodiversità, ad
es. adozione di uno stagno o di un bosco.
190
DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: ARTE E IMMAGINE
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
ARTE E IMMAGINE
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
ARTE E IMMAGINE
- L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre
varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e
rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche e strumenti (grafico espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
- L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e
progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo,
scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di
più media e codici espressivi.
- E’ in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte,
fotografie, manifesti, fumetti ecc.) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati,
videoclip ecc.).
- Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i
significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti
multimediali.
- Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e
artigianali provenienti da culture diverse dalla propria.
- Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali;
riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi
diversi dal proprio.
- Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta
sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
- Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del
proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il
linguaggio appropriato
191
ARTE E IMMAGINE
COMPETENZE SPECIFICHE
FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
ABILITA'/OBIETTIVI
A
Percettivo-visivo
Utilizzare gli elementi grammaticali di
base del linguaggio visuale, per osservare,
descrivere e leggere immagini statiche
(fotografie, manifesti, opere d'arte) e
messaggi in movimento (Spot, brevi
filmati, videoclip )
Guardare con consapevolezza
immagini statiche e in
movimento descrivendo
verbalmente le emozioni e le
impressioni prodotte dai suoni,
dai gesti e dalle espressioni dei
personaggi, dalle forme, dalle
luci e dai colori.
B
Leggere
Leggere gli aspetti formali di alcune opere
d'arte e oggetti di artigianato provenienti
da paesi diversi dal proprio
Riconoscere attraverso un
approccio operativo linee e
colori presenti nel linguaggio
delle immagini e nelle opere
d'arte.
CONOSCENZE/
CONTENUTI
-Visione sintetica
-Visione analitica
-La forma espressiva della linea
-I colori complementari
-Il cerchio e la linea
FINE SCUOLAPRIMARIA
ABILITA'/OBIETTIVI
Guardare e osservare con
consapevolezza una immagine e
gli oggetti presenti nell'ambiente
descrivendo gli elementi formali
e utilizzando le regole della
percezione visiva.
CONOSCENZE/
CONTENUTI
-Le forme elementari
Riconoscere in un testo iconico- -Lo spazio
visivo gli elementi grammaticali -La luce e l'ombra
e tecnici del linguaggio visuale (
linee, colori, forme, spazio,
volume) e del linguaggio
audiovisivo (piani, campi,
sequenze, struttura narrativa,
movimento).
192
ARTE E IMMAGINE
COMPETENZE SPECIFICHE
FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
ABILITA'/OBIETTIVI
CONOSCENZE/
CONTENUTI
-Il fumetto
-Il cartone animato
C
Acculturarsi
Conoscere i principali beni artisticoculturali presenti nel proprio territorio e
mettere in atto pratiche di rispetto e
salvaguardia
-Individuare nel linguaggio del
fumetto, filmico e audiovisivo,
le diverse tipologie di codici, le
sequenze narrative e
decodificare in forma
elementare i diversi significati.
-Riconoscere nel proprio
ambiente i principali monumenti
e beni artistico-culturali.
D
Produrre
Utilizzare le conoscenze sul linguaggio
visuale per produrre e rielaborare in modo
creativo le immagini, attraverso tecniche
diverse e con materiali e strumenti
diversificati (grafico - espressivi, pittorici
e plastici, audiovisivi e multimediali).
Esprimere sensazioni, emozioni, -Produzione di fumetti
pensieri in produzioni di vario
-La tempera
tipo (grafiche, plastiche,
-Pennarelli a spirito
multimediali) utilizzando
materiali e tecniche adeguati e
integrando diversi linguaggi.
FINE SCUOLAPRIMARIA
ABILITA'/OBIETTIVI
Leggere in alcune opere d'arte i
principali elementi compositivi,
i significati simbolici, espressivi
, comunicativi.
CONOSCENZE/
CONTENUTI
- Lettura di opere d'arte
- La pubblicità
Sperimentare, in modo guidato, -Schede di lettura di opere d'arte
l'uso delle tecnologie della
comunicazione audiovisiva per
esprimere, con codici visivi,
sonori e verbali, sensazioni,
emozioni e realizzare produzioni
di vario tipo.
193
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- ARTE E IMMAGINE
COMPETENZE SPECIFICHE
Percettivo visivo1) L’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del
linguaggio visuale, legge e comprende i significati di
immagini statiche e in movimento e di filmati audiovisivi.
ABILITA'/OBIETTIVI
1a) Osservare e descrivere nel modo più efficace immagini e Analisi iconografica e iconologia delle immagini:
opere d’arte con linguaggio verbale appropriato applicando le - la percezione del movimento
leggi della percezione visiva.
- la percezione delle regole del codice visuale
1b) Osservare e descrivere nel modo più efficace e utilizzando
più metodi tutti gli elementi significativi formali presenti in
opere d’arte e in immagini statiche e dinamiche.
2a) Riconoscere in un testo visivo gli elementi della
grammatica visiva ( punti, linee, colori, forma , profondità,
2 ) Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali,
luce-ombra) individuando il loro significato espressivo e le
immagini statiche e in movimento, utilizzando il linguaggio regole del codice visivo ( linee di forza della composizione,
verbale specifico.
peso ed equilibrio, composizioni ritmiche e movimento).
3) Riconosce gli elementi principali del patrimonio
3a) Elaborare ipotesi e strategie di intervento per la tutela e la
culturale , artistico e ambientale del proprio territorio ed è
conservazione dei beni culturali coinvolgendo altre discipline.
sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
4a) -Operare in modo autonomo lo studio iconografico e
4) Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, iconologico di un’opera d’arte individuando il genere, i temi e
medievale moderna e contemporanea, sapendole collocare
gli attributi iconografici.
nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali;
4b) - Leggere e interpretare criticamente le opere più
riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di
significative prodotte nell’arte moderna e contemporanea
oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.
sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e
ambientali.
4c) - Riconoscere e confrontare criticamente in alcune opere
elementi stilistici di epoche diverse.
4d) - Conoscere i linguaggi visivi (grafica - design)
comprenderne i codici e le funzioni comunicative ;
interpretare i messaggi prodotti dai diversi mezzi di
Leggere e comprendere-
CONOSCENZE/CONTENUTI
- La luce e l’ombra
- Il dinamismo
- Le regole del codice visivo
- La tutela e la conservazione dei beni culturali
- Analisi iconografica e iconologia.
- Analisi stilistica
- Analisi dei valori espressivi
- Il Settecento
- L’Arte dell’800
- Romanticismo
- Realismo
- Impressionismo
- Post impressionismo
- La prima metà del’900: Art Nouveau;
- Le Avanguardie storiche
- L’arte del secondo ‘900
- Progetto e design
- Progettazione grafica
- Grafica web
194
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- ARTE E IMMAGINE
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA'/OBIETTIVI
CONOSCENZE/CONTENUTI
comunicazione.
Produrre e rielaborare5) Realizza un elaborato personale e creativo, applicando le
regole del linguaggio visivo, utilizzando tecniche e
materiali differenti anche con l’integrazione di più media e
codici espressivi
5a) Produrre elaborati utilizzando gli elementi della
grammatica visiva e le regole del codice visivo per creare
composizioni realistiche e astratte applicando le innovazioni
tecniche introdotte dalle avanguardie artistiche.
5b) Sperimentare l’utilizzo integrato di più codici, media,
tecniche e strumenti della comunicazione multimediale per
creare messaggi espressivi e con precisi scopi comunicativi.
5c) Rielaborare in modo efficace immagini fotografiche,
- Riproduzione di opere d’arte oggetto di studio
- Il corpo in movimento
- La scomposizione cubista dello spazio
- Realizzare un acquerello astratto
- Le tecniche: colori ad olio; gli acquerelli; la stampa,
i graffiti urbani.
- Progettare un oggetto di design
- Impaginare con il computer
195
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- ARTE E IMMAGINE
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA'/OBIETTIVI
CONOSCENZE/CONTENUTI
materiali di uso comune, elementi iconici e visivi, scritte e
parole per produrre immagini creative
196
DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: EDUCAZIONE MOTORIA
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti.
e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle
Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.
variabili spaziali e temporali contingenti.
Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione
Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di
con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di
giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva.
relazione quotidiana e di rispetto delle regole.
Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa,
Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “ star bene” in
diverse gestualità tecniche.
ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.
Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.
che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed
È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene
extrascolastico.
comune.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati
alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione
dell’uso di sostanze che inducono dipendenza.
Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle
regole e l’importanza di rispettarle.
197
EDUCAZIONE MOTORIA
COMPETENZE SPECIFICHE
Padroneggiare abilità motorie di
base in situazioni diverse.
Partecipare alle attività di gioco e
di sport, rispettandone le regole.
Assumere responsabilità delle
proprie azioni e per il bene
comune.
FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
ABILITA’
CONOSCENZE
Coordinare azioni, schemi motori Elementi di igiene del corpo e
di base con discreto autocontrollo. nozioni di conoscenza delle parti
del corpo.
Utilizzare in maniera appropriata
attrezzi ginnici semplici.
Regole fondamentali di alcune
discipline
Partecipare a giochi di movimento,
giochi tradizionali, giochi sportivi
di squadra, rispettando le regole.
Utilizzare gli aspetti comunicativo Gestire i diversi ruoli assunti nel
relazionali
gruppo.
del messaggio corporeo.
Utilizzare il movimento anche per
Utilizzare nell’esperienza le
rappresentare e comunicare stati
conoscenze relative alla salute, alla d’animo.
sicurezza, alla prevenzione e ai
corretti stili di vita.
FINE SCUOLA PRIMARIA
ABILITA’
CONOSCENZE
Coordinare azioni, schemi motori, Elementi di igiene del corpo e
gesti tecnici, con buon
nozioni essenziali di anatomia.
autocontrollo.
Regole fondamentali di alcune
Utilizzare in maniera appropriata discipline sportive.
attrezzi ginnici e spazi di gioco.
Partecipare a giochi di movimento,
giochi
tradizionali, giochi sportivi di
squadra, rispettando le regole, i
compagni, le strutture.
Conosce le regole essenziali di
alcune discipline sportive.
Gestire i diversi ruoli assunti nel
gruppo e i momenti di
conflittualità, senza reazioni
aggressive, né fisiche, né verbali.
Assumere comportamenti
rispettosi della salute.
198
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- EDUCAZIONE MOTORIA
COMPETENZE SPECIFICHE
Il corpo e la sua relazione con lo
spazio e il tempo
ABILITA’
-Saper utilizzare e trasferire le abilità per la realizzazione dei gesti
tecnici dei vari sport
CONOSCENZE
- Conoscere e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla
realizzazione del gesto tecnico in ogni situazione sportiva
- Saper utilizzare l’esperienza motoria acquisita per risolvere
situazione nuove e inusuali
- Sapersi orientare nell’ambiente naturale e artificiale anche attraverso
l’ausilio di sussidi specifici quali mappe e bussole
Il linguaggio del corpo come
modalità comunicativo-espressiva
Il gioco, lo sport, le regole e il fair
-Saper decodificare i gesti di compagni e avversari in situazione di
gioco e di sport.
-Conoscere e applicare semplici tecniche e di espressione corporea per
rappresentare idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e posture
svolte in forma individuale, a coppie e in gruppo.
- Conoscere e applicare i gesti arbitrali in relazione all’applicazione
del regolamento tecnico di gioco
- Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico degli
199
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- EDUCAZIONE MOTORIA
COMPETENZE SPECIFICHE
play
ABILITA’
- Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni
richieste dal gioco in forma originale e creativa, proponendo anche
varianti.
CONOSCENZE
sport praticati assumendo anche il ruolo di arbitro o giudice.
- Saper realizzare strategie di gioco, mettere in atto comportamenti
collaborativi e partecipare in forma propositiva alle scelte di squadra.
- Saper gestire in modo consapevole le situazioni competitive, in gara
e non, con autocontrollo e rispetto per l’altro, sia in caso di vittoria sia
in caso di sconfitta
Salute e benessere, prevenzione e
sicurezza
- Essere in grado di distribuire lo sforzo in relazione al tipo di attività
richiesta e di applicare tecniche di controllo respiratorio e di
rilassamento muscolare a conclusione del lavoro.
- Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi
salvaguardando la propria e l’altrui sicurezza.
-Essere in grado di conoscere i cambiamenti morfologici caratteristici
dell’età ed applicarsi a seguire un piano di lavoro consigliato in vista
del miglioramento delle prestazioni.
- Conoscere ed essere consapevole degli effetti nocivi legati
all’assunzione di integratori, di sostanze illecite
o che inducono dipendenza (doping, droghe, alcool)
- Saper adottare comportamenti appropriati per la sicurezza propria e
dei compagni anche rispetto possibili situazioni di pericolo.
- Praticare attività di movimento per migliorare la propria efficienza
fisica riconoscendone i benefici.
200
DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: MUSICA
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA - MUSICA

TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
L’alunno esplora, discrimina eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e
in riferimento alla loro fonte.
L’alunno ascolta, discrimina e classifica gli elementi base del linguaggio musicale nei suoi
aspetti formali.
Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti
musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione
analogiche o codificate.
Usa voce e strumenti in modo consapevole e creativo eseguendo, individualmente o
collettivamente, brani di diversi generi e stili utilizzando la notazione musicale o per
“imitazione”, curando espressività e interpretazione.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi
elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti.
Conosce e analizza stili, generi e autori paradigmatici dei contesti artistici, storici e sociali
affrontati nel percorso scolastico.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a
generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.
Esprime apprezzamenti e valutazioni critiche allo scopo di formare una propria identità
musicale, valorizzando le proprie esperienze.
Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale.
Partecipa in modo attivo alla realizzazione di eventi musicali.
Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
Integra con altri saperi e pratiche artistiche le proprie esperienze musicali (musica e cinema,
pubblicità, rete informatica ecc.).
201
MUSICA
COMPETENZE
SPECIFICHE
Padroneggiare gli strumenti
necessari ad un utilizzo
consapevole del patrimonio
artistico e letterario (strumenti e
tecniche di fruizione e
produzione, lettura critica)
FINE CLASSE QUINTA SCUOLA PRIMARIA
ABILITA’
CONOSCENZE
Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e
Elementi essenziali per la lettura/ascolto di un’opera musicale o d’arte
consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e
(pittura, architettura, plastica, fotografia, film, musica) e per la
improvvisazione sonoro-musicale.
produzione di elaborati musicali, grafici, plastici, visivi.
Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche
polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.
Principali forme di espressione artistica.
Valutare aspetti funzionali in brani musicali di vario genere e stile, in
relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi.
Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i
propri stati d’ animo anche attraverso le esperienze ritmico musicale e
coreutiche .
Generi e tipologie testuali della letteratura, dell’arte, della
cinematografia.
Tecniche di rappresentazione grafica, plastica, audiovisiva.
Rappresentare gli elementi basilari di eventi sonori e musicali attraverso
sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali.
Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella
realtà multimediale (cinema, televisione, computer).
202
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - MUSICA
COMPETENZE SPECIFICHE
Comprensione e uso del
linguaggio musicale
Capacità di ascolto,
interpretazione e analisi
Uso della voce e dello strumento
musicale nell’esecuzione di brani
individuali o di musica d’insieme.
ABILITA’
CONOSCENZE
Decodifica e analizza il significato dei simboli di una partitura.
Sa leggere le note sul pentagramma decodificando i simboli di altezza e durata,
compresi legatura e punto di valore.
Riconosce e utilizza i ritmi e le cellule ritmiche, compresa la terzina.
Utilizza i suoni naturali e alterati
Conosce i termini del linguaggio specifico.
Sa ascoltare in silenzio.
Sa riconoscere il timbro delle voci e degli strumenti musicali più noti.
Sa riconoscere, al riascolto, brani musicali precedentemente ascoltati o eseguiti,
inserendoli nel contesto specifico (genere, stile, epoca).
Sa individuare in una sequenza sonora, le caratteristiche richieste (timbro, ritmo, ecc.)
Sa contestualizzare brani noti e non noti , in base a specifiche caratteristiche temporali
, spaziali e stilistiche.
Sa utilizzare correttamente i mezzi di ascolto e riproduzione del suono, anche a livello
di risorse informatiche (per es.: uso corretto della rete).
Conosce e comprende la funzione del pentagramma.
Conosce il concetto di tonalità.
Conosce e classifica gli strumenti musicali e le voci.
Conosce i luoghi e i contesti storico/sociali nei quali
la musica è stata ed è prodotta.
Conosce gli stili e i generi musicali del passato e quelli
relativi alla realtà contemporanea e alla propria
esperienza personale.
Conosce le tecniche base della respirazione e della
Sa riprodurre brani monodici e semplici polifonie con la voce, collettivamente, per
imitazione, con accompagnamento strumentale dal vivo o su basi registrate, seguendo postura del corpo adatte al canto, al fine di ottenere una
corretta intonazione della voce.
le indicazioni del direttore/insegnante.
Esegue con sicurezza brani di media difficoltà monodici e polifonici, sullo strumento,
sia individualmente sia collettivamente, decodificando la notazione.
Conosce gli elementi della notazione musicale necessari
ad ottenere un buon livello di autonomia di lettura ed
esecuzione strumentale.
All’interno di una esecuzione di insieme sa intervenire eseguendo la parte assegnata e Conosce gli elementi tecnici di base dello strumento che
203
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - MUSICA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
si orienta con sicurezza, seguendo le indicazioni del direttore/insegnante.
utilizza.
Pone attenzione ai problemi esecutivi di interpretazione tecnica ed emozionale dei
brani , seguendo le indicazioni del direttore/insegnante e dando un apporto personale.
DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: IRC
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO


L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di
Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni
dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della
Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività
nell’esperienza personale, familiare e sociale.
L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e
porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A
partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente,
sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.
Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento
fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di
testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di
un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più
accessibili, per collegarle alla propria esperienza.
Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della
proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di
coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il
suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul
valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della
salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.
Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le
vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una
interpretazione consapevole.
Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le
tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli
dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.
Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista
di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità
dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in
maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.
204
IRC
FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
Scoprire che per la religione cattolica
Dio è Creatore e Padre e che fin dalle
origini ha voluto stabilire una alleanza
con l'uomo.
Comprendere che il creato, per i Cristiani, è dono di Dio.
Dio creatore e Padre di tutti gli uomini.
Riconoscere in Gesù il dono più grande fatto da Dio agli uomini.
Gesù di Nazareth, l'Emmanuele “Dio con noi”
Descrivere l'ambiente di vita di Gesù nei suoi aspetti quotidiani, familiari, sociali
Conoscere Gesù di Nazareth crocefisso e religiosi.
e risorto e come tale testimoniato dai
Conoscere gli eventi principali della Pasqua di Gesù.
Cristiani.
Comprendere, attraverso la vita di San Francesco, il valore del rispetto per
Individuare i tratti essenziali della
l'ambiente naturale e umano.
Chiesa e della sua missione
Comprendere, attraverso i racconti biblici delle origini, che il mondo è opera di
Riconoscere la preghiera come dialogo Dio, affidato alla responsabilità dell'uomo.
tra Dio e l'uomo evidenziando nella
Riconoscere nella storia dei Patriarchi d'Israele l'inizio dell'alleanza tra Dio e gli
preghiera cristiana la specificità del
uomini.
“Padre Nostro”.
Conoscere la struttura della Bibbia e
alcune pagine bibliche.
L'origine del mondo e dell'uomo nel cristianesimo.
Gesù, il Messia, compimento delle promesse di Dio.
La Chiesa, il suo Credo e la sua missione.
La preghiera, espressione di religiosità.
La festa del Natale.
La festa della Pasqua.
L'origine del mondo e dell'uomo nel Cristianesimo.
La Bibbia: testo sacro dei Cristiani.
La storia dei grandi personaggi dell'Antico Testamento.
La festa della Pasqua ebraica e cristiana.
Riconoscere i segni cristiani in
particolare del Natale e della Pasqua.
205
IRC
FINE CLASSE QUINTA SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
Conoscere le origini e lo sviluppo del
Cristianesimo e delle altre grandi
religioni individuando gli aspetti più
importanti del dialogo interreligioso.
Conoscere il messaggio e di Gesù attraverso le parabole e i suoi gesti più
significativi.
Gesù, il Signore che rivela il Regno di Dio con parole e
azioni.
Conoscere la nascita delle prime comunità cristiane.
Origine e sviluppo del Cristianesimo.
Conoscere gli avvenimenti storici che hanno portato all'affermazione del Credo
Riconoscere le tappe fondamentali
della vita di Gesù, nel contesto storico, cristiano.
sociale, politico e religioso.
Conoscere gli aspetti fondamentali del Cristianesimo e delle principali grandi
Confrontare la Bibbia con i testi sacri religioni: Ebraismo, Islamismo Induismo e Buddismo.
delle altre religioni.
Intendere il senso religioso del Natale
e della Pasqua.
Il Cristianesimo e le grandi religioni.
I segni e i simboli del Cristianesimo nell'arte.
Gesù, la sua gente e la sua terra.
Il monachesimo.
Maturare atteggiamenti di rispetto e apprezzamento per le altre religioni per un
convivenza pacifica fondata sul dialogo.
I martiri.
Saper individuare significative espressioni d'arte cristiana, per rilevare come la
fede è stata interpretata dagli artisti nel corso dei secoli.
Le domande di senso.
Individuare significative espressioni
d'arte cristiana per rilevare come la
Conoscere e confrontare i testi sacri delle grandi religioni con la Bibbia , testo
fede sia stata interpretata e comunicata sacro dei Cristiani.
dagli artisti nel corso dei secoli.
Conoscere l'originalità dell'esperienza monastica.
Scoprire la risposta della Bibbia alle
Comprendere il vero significato del Natale e della Pasqua attraverso le letture
domande di senso dell'uomo e
confrontarla con quella delle principali evangeliche.
religioni non cristiane.
L'arte nella Chiesa.
Il senso religioso del Natale e della Pasqua.
La Bibbia e i testi sacri nelle grandi religioni.
206
IRC
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZE
ABILITA’
Competenze trasversali:
Rispetto, ascolto, riflessione,confronto,
apertura, superamento dei pregiudizi;
ricerca della Verità; scelta, decisione,
espressione, progettualità, volontà,
approfondimento, identità, nutrimento
della speranza, ricerca del bene.
Competenze specifiche
Aprirsi alla sincera ricerca della verità
ponendo domande di senso
· Saper osservare nell’arte, nella storia,
nella cultura e nel contesto di vita i
segni ed i linguaggi espressivi della
relazione fra uomo e divinità
· Recuperare le origini classiche e
giudaico-cristiane della società
europea ed italiana
· Rintracciare nel corso della storia la
presenza e l’influenza del
Cristianesimo e dei suoi testimoni
· Comprendere i riferimenti storici e
dottrinali della tradizione biblica
· Confrontarsi con la complessità
dell’esistenza e dare valore ai propri
comportamenti in vista di scelte di vita
progettuali e responsabili
· Sviluppare un’identità capace di
accoglienza, confronto e dialogo con
diverse tradizioni religiose e sistemi di
pensiero
- Sa cogliere gli aspetti fondamentali di una storia o esperienza di vita e trarne
insegnamenti
-Sa porsi domande e sa cercare e confrontare le risposte
- Sa distinguere fra domande scientifiche e domande non scientifiche
- Sa riconoscere il senso religioso in pensieri e scelte
- Sa distinguere fra senso religioso e superstizione/idolatria
- Sa distinguere pensieri e scelte religiosi da pensieri e scelte di fede
- Sa riconoscere le realtà presenti in tutte le religioni
- Sa riconoscere i generi letterari della Bibbia
- Sa cercare la possibile interpretazione di un brano biblico
- Sa riconoscere espressioni di uso comune derivate dalla Bibbia
- Sa cogliere gli aspetti fondamentali di una parabola, insegnamento, episodio
della vita di Gesù
- Sa riferire il nucleo centrale della fede cristiana e le diversità tra le chiese
sorelle
- Sa riconoscere i valori cristiani nelle scelte di vita
- Sa riconoscere il brano biblico che ha ispirato un’opera d’arte
- Sa riferire il significato di alcuni simboli, luoghi di culto, segni liturgici e
sacramentali della Chiesa
- Sa riferire il significato di alcune categorie fondamentali della fede ebraicocristiana e confrontarle con quelle di altre religioni
- Sa riflettere esporre domande, ascoltare, confrontarsi con rispetto
- Sa distinguere l’approccio scientifico alla realtà dal piano ulteriore di senso
- Sa riferire i significati ispiratori di scelte di vita e di sacrificio
- Sa riferire il significato religioso di alcuni elementi dei miti contenuti nella
Bibbia
- Sa riferire le motivazioni di fede nelle scelte affettive ed etiche
- Sa motivare le sue scelte ricercandone la radice in un orizzonte di senso più
ampio, confrontandosi con la proposta cristiana
CONOSCENZE
Storie a confronto; crescere, conoscere, capire,
contemplare
-Le grandi domande dell’uomo
-Domande scientifiche e non
-Il senso religioso della vita: tutto è collegato
- Superstizioni; integralismo e pregiudizi
- Religione di paura e di fede; la storia della salvezza
- Feste, riti, luoghi e libri sacri, regole di vita
-AT e NT; referenze; generi letterari biblici
- Racconti biblici e loro possibili “letture”
- Gesù storico; parabole; insegnamenti;
- Il Kerigma cristiano; servire o servirsi; storia della
Chiesa
- Esempi di vita cristiana
- Dal Vangelo ai quadri e viceversa
- Le cattedrali; simbologia; i segni sacramentali;
Categorie: Rivelazione, Promessa, Alleanza, Messia,
Risurrezione, Grazia, Regno di Dio, Salvezza secondo la
Bibbia e nelle altre grandi religioni
- Le dimensioni interiori della persona; i valori; la
personalità
- Scienza e fede
- Il senso della vita
- Gn 1-3
- La sessualità e il dono della vita
- La libertà; la responsabilità (nelle relazioni
interpersonali, reali e virtuali); le dipendenze; il lavoro;
la giustizia; la relazione con il creato
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· Rilevare i risultati della scienza e la
prospettiva della fede cristiana come
letture distinte ma non conflittuali
della vita, dell’uomo e del mondo.
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Piano Triennale dell`Offerta Formativa