ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA CROCE ROSSA Via Croce Rossa, 4 - San Donato Milanese - (Milano) TEL. 025231684 – COD. MECC. MIIC8FB00P www.icsvia crocerossa.gov.it Piano Triennale dell’Offerta Formativa - 2015/2018 INDICE Pag. 2 Mission Pag. 3 Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa Priorità, traguardi e obiettivi Il contesto territoriale e socio-culturale Storia e struttura funzionale dell' istituto comprensivo “Via Croce Rossa” Indirizzi e scelte di gestione relativi alla progettazione organizzativa e alla governance d’istituto 5.1.Organizzazione dei servizi di segreteria 5.2.Organizzazione della scuola 5.3. Rapporti scuola-famiglia 5.4. Il patto di corresponsabilità 5.5. Gli organi collegiali 5.6. Le commissioni 5.7. Figure di sistema 5.8. Le risorse 6. Progettazione didattico-curricolare 6.1. Competenze chiave europee 6.2. Obiettivi cognitivi delle competenze trasversali 6.3. Finalità dell’insegnamento disciplinare 6.4. Obiettivi didattici minimi 6.5. Pianificazione curricolare 6.6. La valutazione 6.7. Invalsi 7. Certificazione delle competenze 8. Progetti per l’ampliamento dell’ offerta formativa 9. Ambienti di apprendimento supportati dalle tecnologie digitali 10. Integrazione, inclusione, intercultura, prevenzione e dispersione – Il piano Annuale per l’inclusività 11. Pari opportunità e prevenzione della violenza di genere e di tutte le Discriminazioni 12. Indirizzi relativi alla formazione del personale Contatti ALLEGATI (consultabili anche sul sito istituzionale www.icscrocerossa.gov.it ) 1. Il Piano di Miglioramento 2. Modello Scheda Progetti 3.La Pianificazione Curricololare d’Istituto 4.Regolamenti Pag. 4 Pag. 8 Pag. 9 Pag. 10 1. 2. 3. 4. 5. Pag. 12 Pag. 12 Pag. 13 Pag. 19 Pag. 19 Pag. 23 Pag. 25 Pag. 28 Pag. 29 Pag. 35 Pag. 35 Pag. 36 Pag. 38 Pag. 38 Pag. 39 Pag. 40 Pag. 46 Pag. 49 Pag. 56 Pag. 70 Pag. 73 Pag. 83 Pag. 87 Pag. 89 (Pagina 2 di 209) MISSION Accogliere, educare, istruire, orientare le nuove generazioni dai 3 ai 14 anni attraverso un progetto ed un percorso continuo e condiviso di formazione integrale della persona in collaborazione con le famiglie e il territorio all'interno dei valori della Costituzione della Repubblica Italiana. (Pagina 3 di 209) 1. IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo di Via Croce Rossa di San Donato Milanese, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale d’istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”. Per affermare il ruolo centrale della scuola nella societa' della conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunita' di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini, la presente legge da' piena attuazione all'autonomia delle istituzioni scolastiche di cui all'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni, anche in relazione alla dotazione finanziaria. Le istituzioni scolastiche garantiscono la partecipazione alle decisioni degli organi collegiali e la loro organizzazione e' orientata alla massima flessibilita', diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico, nonche' all'integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale. In tale ambito, l'istituzione scolastica effettua la programmazione triennale dell'offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per l'apertura della comunita' scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realta' locali. Gli indirizzi e le scelte che seguono sono finalizzati alla elaborazione e ottimizzazione del PTOF 2016-2019 in conformità con le disposizioni normative previste dalla legge 13 luglio 2015, n. 107. Indirizzi e scelte si conformano anche ai criteri della trasparenza, flessibilità, semplificazione, valorizzazione delle competenze, continuità con le esperienze precedenti, attenzione alle sollecitazioni e alle istanze emergenti nell’istituto e nel suo contesto. Ne consegue che il presente documento è un documento “aperto”, che interagisce con tutte le elaborazioni, anche non formali, prodotte dai soggetti, interni ed esterni, che concorrono allo sviluppo dell’istituto. il Piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo del 29 ottobre 2015; il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 12 gennaio 2016 (si allega delibera); il Piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 13 gennaio 2016 (si allega delibera); il Piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; (Pagina 4 di 209) il Piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot. ______________ del ______________ ; il Piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola. (Pagina 5 di 209) (Pagina 6 di 209) (Pagina 7 di 209) 2. PRIORITÀ, TRAGUARDI E OBIETTIVI Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato sul sito istituzionale della scuola – http://www.icscrocerossa.gov.it - e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: http://www.scuolainchiaro.it In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV: Priorità, Traguardi di lungo periodo. Obiettivi di miglioramento di breve periodo. In tale contesto, si deve assicurare anzitutto: la qualità dei processi formativi; il diritto all’apprendimento da parte degli alunni; la libertà di insegnamento e la libertà di ricerca ed innovazione metodologica e didattica Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio (scadenza: 31/8/2017) sono: 1) Risultati scolastici 2) Competenze chiave e di cittadinanza I traguardi (scadenza: 31/8/2017) che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono: 1) Individuare e condividere traguardi di competenza per le aree linguistica e matematica e criteri di valutazione per equilibrare gli esiti in uscita . 2) Promuovere il rispetto di persone e regole, la collaborazione tra pari, la responsabilità e l'organizzazione personale dello studio Gli obiettivi di processo (scadenza: 31/8/2016) che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono: Curricolo, progettazione e valutazione Costruire il Curricolo verticale d'Istituto. Individuare e condividere traguardi di competenza. Utilizzare indicatori e criteri di valutazione omogenei e condivisi. Ambiente di apprendimento Incentivare l'uso di modalità didattiche innovative. Promuovere attività didattiche che prevedano lavori di gruppo, ricerche e progetti, utilizzando anche nuove tecnologie. (Pagina 8 di 209) 3. IL CONTESTO TERRITORIALE E SOCIO-CULTURALE San Donato Milanese è una città di 32.221 abitanti, situata direttamente alle porte di Milano. Il suo territorio, distribuito su una superficie di quasi 13 km/q, si sviluppa a Sud-Est del capoluogo della regione Lombardia, proprio sulla sponda destra del Lambro. La crescita economica e urbanistica della cittadina è stata favorita sia dalla posizione geografica, che ha permesso lo sviluppo e il raccordo di importanti vie di comunicazione, sia dalla vicinanza con il capoluogo lombardo. Oggi San Donato è comune della città Metropolitana di Milano, prevista per la prima volta dalla legge n. 142 sul nuovo ordinamento degli enti locali dell'8 giugno 1990, art. 17-21, e definitivamente istituita dalla legge del 7 aprile 2014 n. 56, sostituendo, a partire dal 1º gennaio 2015, la preesistente provincia di Milano. L'insediamento del centro direzionale dell'Eni, lo sviluppo della piccola e media industria e la crescita del settore terziario hanno richiamato, negli anni Cinquanta, impiegati, operai e professionisti da ogni parte d'Italia tanto che, quello che una volta era un piccolo paese di contadini e fittavoli, luogo di transito e sosta sulla via Emilia, è divenuto, ufficialmente dal 1976, una città, il cui territorio è suddiviso in cinque quartieri: Concentrico, Certosa, Metanopoli, Bolgiano e Poasco - Sorigherio. Oggi la città si contraddistingue per una buona qualità della vita, grazie anche alle diverse e ampie aree verdi e al buon funzionamento dei servizi. Dal 2002 fino al 2012, si è registrato un costante aumento della presenza di residenti provenienti da diversi paesi europei ed extraeuropei. Negli anni 2013 e 2014 la tendenza si è invertita, facendo registrare una riduzione e portando la percentuale di residenti stranieri dal 13,37 % al 12,70%. L'istituto comprensivo di Via Croce Rossa è situato a pochi metri dalla Via Gramsci, proprio nel cuore della città. (Pagina 9 di 209) 4. STORIA E STRUTTURA FUNZIONALE DELL' ISTITUTO COMPRENSIVO “VIA CROCE ROSSA” L’Istituto Comprensivo di via Croce Rossa è pubblico, qualificato, formativo, inclusivo, integrato con il territorio. La sua mission è orientata verso l’accoglienza, l’educazione, l’istruzione, l’orientamento delle nuove generazioni dai 3 ai 14 anni attraverso un progetto ed un percorso continuo e condiviso di formazione integrale della persona in collaborazione con le famiglie e il territorio all'interno dei valori della Costituzione della Repubblica Italiana. E’ stato istituito il primo settembre 2013 e comprende: due plessi di Scuola dell’Infanzia siti in via Martiri di Cefalonia “Pagode gialle e rosse con 12 sezioni; il plesso di Scuola Primaria “Salvo d’Acquisto” con 19 classi in via Europa (ex Secondo Circolo); il plesso di Scuola Secondaria di Primo Grado “Galileo Galilei”con 20 classi e 7 corsi, alcuni aventi come seconda lingua lo Spagnolo, altri il Francese e altri il Tedesco. Corso A - seconda lingua: Spagnolo Corso B - seconda lingua: Tedesco Corso C - seconda lingua: Spagnolo / Francese Corso D - seconda lingua: Francese Corso E - seconda lingua: Francese Corso F - seconda lingua: Spagnolo Corso G - seconda lingua: Spagnolo. Questo schema è solo di previsione, in base alle richieste dei genitori degli alunni potrebbe subire delle variazioni. L’istituto comprensivo aggrega in una sola struttura funzionale le scuole dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado, al fine di migliorare e rendere più coerente il progetto formativo rivolto agli alunni dai 3 ai 14 anni. I tre gradi scolastici continuano a funzionare distintamente secondo alcune loro caratteristiche (programmi, orari, insegnanti), ma l’azione didattica degli insegnanti viene meglio organizzata e coordinata, infatti, nell’istituto comprensivo si costituiscono una sola presidenza, un solo consiglio di istituto, un collegio dei docenti unitario, per affrontare in modo integrato i vari aspetti della vita della scuola, relativi alle scelte educative e didattiche, alla valutazione degli alunni, alla gestione dei finanziamenti. In una struttura dove si prevede la presenza degli alunni dai 3 ai 14 anni si può prevedere un progetto educativo dove la continuità è un valore aggiunto che permette di facilitare il passaggio degli studenti da un ordine di scuola all’altro. I docenti dei tre ordini di scuola sono costantemente impegnati in corsi di formazione e/o di ricercaazione per aggiornare il curricolo di competenze condiviso in un’ottica verticale di continuità. In tale ottica, l’istituto comprensivo garantisce: una efficace continuità educativa (curricolo verticale); una gestione più flessibile dell’organizzazione (autonomia didattica); rapporti più stretti con i genitori ed il territorio (integrazione sociale) ed EE.LL. Gli insegnanti possono conoscere e seguire il processo educativo di ogni alunno, dall’ingresso nella scuola dell’infanzia fino all’esame di Stato della Scuola Secondaria di Primo grado, scambiarsi informazioni sulle caratteristiche dell’apprendimento dei ragazzi e sulla loro valutazione, intervenire in tempo utile di fronte ad eventuali difficoltà. Il confronto continuo tra i docenti consente di (Pagina 10 di 209) impostare progetti di studio comuni e di valorizzare gli interessi dei ragazzi. Gli alunni che frequentano l’Istituto sono eterogenei per provenienza, per ragioni socio-culturali (realtà familiare e territoriale) e, naturalmente, per caratteristiche individuali. Tale varietà è da considerare una ricchezza che favorisce lo scambio fra le persone (Pagina 11 di 209) 5. INDIRIZZI E SCELTE DI GESTIONE RELATIVI ALLA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA E ALLA GOVERNANCE D’ISTITUTO 5.1. ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI SEGRETERIA L’ufficio di segreteria dell’istituto, nel triennio di riferimento, è articolato secondo i seguenti ambiti funzionali: I) DSGA, con funzioni/compiti relativi a: gestione, coordinamento e ottimizzazione dei servizi amministrativi e generali; valorizzazione delle risorse umane afferenti al personale ATA; cura, manutenzione e sviluppo delle infrastrutture e dei beni scolastici; rinnovo delle scorte del facile consumo; istruzione e formalizzazione dei documenti contabili-finanziari d’istituto; incassi, acquisti e pagamenti; monitoraggio dei flussi finanziari d’istituto e della regolarità contabile; gestione, coordinamento, manutenzione e aggiornamento della dotazione hard-ware e software digitale, dei sistemi di protezione e salvataggio e delle relative licenze e della progressiva digitalizzazione dei flussi documentali in entrata, in uscita e circolanti all’interno dell’istituto; applicazione delle norme in materia di pubblicità, accessibilità, trasparenza e archiviazione degli atti d’istituto e della pubblicità legale; rapporti con gli uffici amministrativi dell’USR, dell’AT, delle altre scuole e periferici della amministrazione statale e regionale e degli EE.LL.; cura delle relazioni di carattere amministrativo e logistico interne ed esterne, definizione degli orari e delle modalità di ricevimento del personale di segreteria e della relativa pubblicità; istruzioni al personale ATA in ordine alla sicurezza, accoglienza, cortesia, vigilanza, pulizia e decoro. II) Protocollo, comunicazioni in entrata e in uscita, archivio corrente e storico: N° 1 unità AA. III) Gestione amministrativa del personale: N° 2 unità AA. IV) Gestione amministrativa degli alunni/studenti, degli organi collegiali e supporto alla didattica: N° 2 unità AA. V) Gestione contabile-finanziaria, dei beni dell’istituto, inventari e rapporti con gli uffici amministrativo-finanziari territoriali: N° 1 unità AA. VI) Gestione dei rapporti con l’ente locale e della dimensione amministrativa della sicurezza scolastica, inclusi adempimenti ex D.L.vo 81/2008, delle norme anti-fumo, privacy e anti-corruzione, delle chiavi di accesso ai locali scolastici, armadi etc: N° 1 unità AA. VII) (docente inidoneo all’insegnamento utilizzato in altri compiti) N° 1 docente/i non idoneo/i all’insegnamento. (Pagina 12 di 209) 5.2. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA TEMPO SCUOLA DELL’ INFANZIA La scuola dell’infanzia funziona a Tempo Pieno; in ogni sezione operano due docenti che si occupano delle attività didattiche su 40 ore settimanali. Le ore di compresenza vengono utilizzate per attività di intersezione e/o laboratori. Il sostegno, dove è dichiarato dalla certificazione, è affidato all’insegnante specialista. Tutte le sezioni usufruiscono della specialista di Religione Cattolica, mentre l’attività alternativa è eseguita dagli insegnanti di classe. Il Comune mette a disposizione per gli alunni della scuola dell’infanzia, un servizio di dopo-scuola (17.00 – 18.00). LA GIORNATA SCOLASTICA 08,00 / 08,30 Pre-scuola - Accoglienza 08,30/ 09,00 Giochi liberi in sezione 09,00/ 09,15 Entrata - Accoglienza 09,15/ 10,30 Giochi liberi -Appello - Calendario 10,30/ 10,45 Attività ludiche in salone 10,45/ 11,45 Attività programmata in sezione e/o intersezione 11,45/ 12,00 Preparazione pranzo 12,00/ 13,00 Pranzo in sezione 13,00/ 13,30 Giochi liberi e/o organizzati 13,45/ 15,45 Attività didattiche per gruppi omogenei 15,45/ 16,00 Uscita 16,00/ 16,45 Prolungamento (merenda) 16,45/ 17,00 Uscita 17,00/ 18,00 Dopo-scuola (Pagina 13 di 209) PIANI DI STUDIO DELLA SCUOLA PRIMARIA La scuola Primaria funziona a Tempo Pieno, in ogni classe operano due o più docenti che si occupano dell’insegnamento delle seguenti aree disciplinari: Area linguistico espressiva Lingua italiana Lingua inglese Arte immagine Musica Area logico-matematica Matematica Scienze Tecnologia Motoria Area antropologica Storia Geografia Cittadinanza e Costituzione Alcune considerazioni pedagogiche Il tempo scuola ha una sua valenza educativa. Organizzare le attività didattiche su 40 ore settimanali dà la possibilità di distribuire le stesse in modo più omogeneo tra mattina e pomeriggio. Un tempo disteso permette agli alunni di apprendere ciascuno secondo il proprio ritmo e i propri stili cognitivi. Tutte le attività che si svolgono a scuola hanno pari dignità educativa, perché fanno parte di un progetto di sviluppo armonico delle varie aree del sapere. Il recente potenziamento dell’organico, richiesto dal collegio docenti, ha consentito, sebbene ad anno scolastico inoltrato, di garantire a tutti gli alunni della scuola primaria le attività laboratoriali: quando gli insegnanti della classe si trovano in compresenza, cioè sono contemporaneamente presenti nella classe, è possibile attuare i progetti della scuola o svolgere attività di consolidamento e recupero. Tutte le classi usufruiscono delle specialiste di Religione Cattolica, mentre l’attività alternativa è eseguita dagli insegnanti di classe. Il sostegno, dove è dichiarato dalla certificazione, è affidato all’insegnante specialista. La scuola prevede un qualificato percorso di attività motoria articolato nei 5 anni del ciclo elementare: nelle classi prime e seconde interviene uno specialista di psicomotricità che affianca l’insegnante di classe; le classi terze e quarte frequentano il corso di nuoto presso la piscina comunale; le classi quinte vengono avviate agli sport di squadra, nella palestra della scuola, da un istruttore esterno, generalmente proposto dal CONI. L’orario settimanale degli alunni, di seguito riportato in tabella, è concepito generalmente nel rispetto dell’alternanza delle aree disciplinari e dei momenti dedicati al gioco libero , con intervalli sufficientemente lunghi sia al mattino che al pomeriggio, per consentire ai bambini la necessaria pausa prima di affrontare le diverse attività della giornata. Il momento della mensa prevede 2 turni: prime, seconde e terze si recano in refettorio alle 12.15, mentre le quarte e le quinte mangiano al secondo turno, alle 13.00 circa. Per tutti gli alunni è garantito il pasto cucinato in loco dal personale qualificato, secondo il menù redatto in stretta collaborazione con la Commissione Mensa della scuola. QUADRO ORARIO DELLA SCUOLA PRIMARIA L’anno scolastico della Scuola Primaria è suddiviso in due quadrimestri. L'orario scolastico è organizzato in 40 ore , 8 al giorno ( di cui 2 di mensa), distribuite su cinque giorni alla settimana (escluso il sabato). (Pagina 14 di 209) Ore\giorni LUN MAR MER GIO VEN 7.45-8.25 8.25—8.30 Servizio di prescuola INGRESSO Servizio di prescuola INGRESSO Servizio di prescuola INGRESSO Servizio di prescuola INGRESSO Servizio di prescuola INGRESSO 8.30—9.30 1^ 1^ 1^ 1^ 1^ 9.30—10.30 2^ 2^ 2^ 2^ 2^ 10.30—11.00 INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO 11.00—12.15 3^-4^ 12.15—13.00 Mensa 3^-4^ 3^-4^ 3^-4^ 3^-4^ Mensa Mensa Mensa Mensa 13.00—14.00 INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO 14.00-15.00 7^ 7^ 7^ 7^ 7^ 15.00-16.25 8^ 8^ 8^ 8^ 8^ 16.25-18.00 Servizio di Servizio di Servizio di Servizio di Servizio di prolungamento prolungamento prolungamento prolungamento prolungamento Ore\giorni LUN MAR MER GIO VEN 7.45-8.25 8.25—8.30 Servizio di prescuola INGRESSO Servizio di prescuola INGRESSO Servizio di prescuola INGRESSO Servizio di prescuola INGRESSO Servizio di prescuola INGRESSO 8.30—9.30 1^ 1^ 1^ 1^ 1^ 9.30—10.30 2^ 2^ 2^ 2^ 2^ 10.30—11.00 INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO 11.00—13.00 3^-4^ 3^-4^ 3^-4^ 3^-4^ 3^-4^ 13.00—13.45 Mensa Mensa Mensa Mensa Mensa e e e e e e e e cl. 4 /5 cl. 4 /5 cl. 4 /5 cl. 4 /5 cl. 4e/5e 13.45—14.30 INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO 14.00-15.00 7^ 7^ 7^ 7^ 7^ 15.00-16.25 8^ 8^ 8^ 8^ 8^ 16.25-18.00 Servizio di Servizio di Servizio di Servizio di Servizio di prolungamento prolungamento prolungamento prolungamento prolungamento (Pagina 15 di 209) Servizi esterni e di supporto alla scuola Il Comune mette a disposizione per gli alunni della scuola primaria, un servizio di pre-scuola (7,50 – 8,25) e prolungamento (16,30 – 18.00). Nell’Istituto Comprensivo è in funzione lo sportello di consulenza psicopedagogica di supporto alla prevenzione del disagio scolastico, realizzato con il finanziamento dell’Ente Locale. Il Comune, direttamente o attraverso associazioni presenti sul territorio, offre interventi di supporto agli alunni con disagio scolastico. Collaborazione con l’Università La scuola ha attivato collaborazioni con l’università per ospitare studenti tirocinanti iscritti al corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria. (Pagina 16 di 209) QUADRI ORARIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO L’anno scolastico della Scuola Secondaria è suddiviso in due periodi: un trimestrre e un pentamestre. L'orario scolastico è organizzato in "30 moduli" di lezione, 6 al giorno, distribuiti su cinque giorni alla settimana (escluso il sabato). Ore\giorni LUN MAR MER GIO VEN 8.00—8.05 INGRESSO INGRESSO INGRESSO INGRESSO INGRESSO 8.05—9.00 1^ 1^ 1^ 1^ 1^ 9.00—9.50 2^ 2^ 2^ 2^ 2^ 9.50—10.00 INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO 10.00—11.00 3^ 3^ 3^ 3^ 3^ 11.00—11.50 4^ 4^ 4^ 4^ 4^ 11.50—12.00 INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO 12.00—13.00 5^ 5^ 5^ 5^ 5^ 13.00—13.55 6^ 6^ 6^ 6^ 6^ Sono previste giornate di scuola aperta che si tengono di sabato nelle seguenti occasioni: “OPEN DAY” a dicembre, che coinvolge le classi prime e seconde ed è organizzato per presentare la scuola secondaria agli alunni delle classi quinte della primaria. CAMPUS con le scuole superiori per le classi terze, a novembre. Sono previsti, inoltre, due rientri pomeridiani per la visione di spettacoli teatrali e cinematografici. (Pagina 17 di 209) PIANI DI STUDIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A tutti è garantito lo studio di 2 lingue straniere: l’Inglese per tutte le classi (3 moduli settimanali) il Francese o lo Spagnolo o il Tedesco, a scelta della famiglia (2 moduli settimanali). Alle classi terze (e seconde. in caso di disponibilità residue) è offerto: il potenziamento della lingua Inglese in orario pomeridiano (tre moduli settimanali). DISCIPLINE O GRUPPI DI I CLASSE II CLASSE III CLASSE Italiano, Storia, Geografia 9 9 9 Matematica e Scienze 6 6 6 Tecnologia 2 2 2 Inglese 3 3 3 Seconda lingua comunitaria 2 2 2 Arte e immagine 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 Musica 2 2 2 Religione cattolica 1 1 1 Attività di approfondimento in 1 1 1 Informatica Lingua e cultura Lingua e cultura latina/attivita’ di latina/attivita’ di DISCIPLINE materie letterarie consolidamento recupero consolidamento recupero Totale orario settimanale 30 30 30 L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” è inserito nell’area disciplinare storico-geografica. (Pagina 18 di 209) 5.3. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA La scuola favorisce la comunicazione con le famiglie proponendo ai genitori diverse modalità: Infanzia -colloqui preliminari individuali; -assemblee di sezione ed intersezione -colloqui di verifica (Gennaio-Febbraio) -colloqui di valutazione per i bambini che si iscrivono alla scuola primaria Primaria e Secondaria -colloqui con i docenti secondo l’orario di ricevimento indicato (meglio su appuntamento) o in altri momenti stabiliti dalla scuola -uso del diario scolastico degli alunni (scuola primaria) o del quadernino delle comunicazioni scuolafamiglia (scuola secondaria) sia da parte dei docenti che da parte dei genitori - stretto rapporto di collaborazione con il genitore Rappresentante di classe, per la scuola primaria, per le comunicazioni di carattere generale che riguardano la classe; - per quanto riguarda la Scuola Secondaria di I grado, sarà cura del docente Coordinatore di Classe contattare i genitori, anche telefonicamente, in caso di esigenze particolari; - colloqui con il Dirigente scolastico richiesti con appuntamento telefonico o tramite la Segreteria Si ricorda che l’adempimento dell’obbligo scolastico e la regolarità della frequenza sono oggetto di continuo controllo. Nei casi di frequenza irregolare, il Dirigente Scolastico provvede a sensibilizzare le famiglie e, in caso di persistente inadempienza, a interessare le autorità competenti. 5.4. IL PATTO DI CORRESPONSABILITA' Il “patto educativo di corresponsabilità” tra scuola e famiglia è condizione indispensabile perché la scuola realizzi l’azione educativa, perciò i genitori, dopo aver sottoscritto il Regolamento di Istituto e il patto di corresponsabilità, collaboreranno e comunicheranno con gli insegnanti e con le figure di riferimento presenti nella scuola. La sfida della scuola di oggi è “insegnare ad apprendere”, come forma mentis che accompagni i ragazzi per la vita e soprattutto “insegnare ad essere”, proponendo un'educazione che formi la persona e la spinga a fare scelte autonome e significative per il proprio futuro. Tenendo presente la centralità dell'alunno come soggetto dell'azione educativa, la corresponsabilità con le famiglie e le caratteristiche del territorio, la scuola si propone finalità riconducibili alle Competenze Chiave della Cittadinanza Attiva (Raccomandazioni del Parlamento Europeo 23/04/2008 ). Esse intendono promuovere uno sviluppo globale della personalità attraverso il potenziamento delle capacità cognitive, affettive e relazionali e prevenire e limitare i fenomeni di insuccesso scolastico e di dispersione, con interventi mirati per il recupero delle situazioni di disagio. (Pagina 19 di 209) IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA' IL DIRIGENTE SCOLASTICO SI IMPEGNA A : Promuovere tutti i processi di condivisione di valori e di comportamenti professionali valorizzando e organizzando tutte le risorse umane assegnate in modo da garantire la qualità del servizio pubblico. Garantire il dialogo e la collaborazione tra tutte le componenti scolastiche. Garantire il massimo della trasparenza in tutti gli atti di sua competenza. Rappresentare in modo unitario ed equanime in tutti i contesti il rispetto dei documenti e delle deliberazioni collegiali che indirizzano l’attività della scuola. Garantire e valorizzare, d’intesa con il D.S.G.A., il contributo del personale ATA secondo quanto previsto dalla Carta dei Servizi. I DOCENTI SI IMPEGNANO A: Rendere operativo e fruibile il PTOF in tutta la sua articolazione progettuale. Favorire l’instaurarsi nella classe di un ambiente educativo e di apprendimento sereno e partecipativo, prevenendo qualsiasi forma di pregiudizio, emarginazione e prevaricazione, anche attraverso il rispetto delle diverse tradizioni culturali e religiose degli studenti. Coinvolgere gli alunni e le famiglie nell’azione educativa e didattica della scuola attraverso un ascolto reciproco e una reale e fattiva condivisione delle finalità e degli obiettivi sia attraverso la lettura del piano formativo e del Regolamento d’Istituto attraverso le riunioni dei consigli di classe aperti ai genitori, i colloqui e la comunicazione attraverso i libretto delle comunicazioni a scuolafamiglia. Garantire la trasparenza della valutazione del profitto scolastico degli studenti attraverso: la comunicazione delle date delle attività di verifica; la registrazione sul libretto delle comunicazioni scuola famiglia dell’esito delle verifiche orali e/o scritte; la pubblicizzazione degli obiettivi disciplinari e dei criteri valutativi che vengono formulati sulla base della programmazione di classe e dai dipartimenti. Garantire secondo le modalità scelte dal Collegio interventi di recupero tempestivi ed efficaci. Promuovere le eccellenze. Garantire un efficace servizio di sorveglianza in tutte le fasi della vita scolastica (in classe, durante l’intervallo, negli eventuali spostamenti, durante le visite e i viaggi d’istruzione). (Pagina 20 di 209) I GENITORI SI IMPEGNANO A: Conoscere l'offerta formativa e il Regolamento d'Istituto. Essere presenti alle assemblee di classe e ai consigli di classe aperti ai genitori. Cooperare con la scuola per il rispetto del Regolamento di Istituto. Giustificare le assenze e i ritardi attraverso il libretto delle giustificazioni e limitare a casi assolutamente eccezionali l'uscita anticipata da scuola. Controllare il libretto delle giustificazioni, il diario scolastico dell’alunno e il libretto delle comunicazioni scuola famiglia. Controllare che il proprio figlio/a disponga del necessario materiale da portare a scuola e che non vengano portati oggetti inadatti e/o pericolosi. Ricordare ai propri figli che a scuola è assolutamente vietato l'uso dei cellulari, che vanno comunque tenuti spenti, e che il Regolamento d’Istituto prevede sanzioni nel caso in cui gli studenti utilizzino il cellulare. Ricordare ai propri figli che qualsiasi altro dispositivo elettronico non va portato a scuola a meno che non sia autorizzato come strumento didattico. Fare in modo che l'abbigliamento dei propri figli sia consono ad un luogo pubblico deputato alla trasmissione e alla costruzione della cultura. Verificare che i propri figli svolgano i compiti assegnati per casa. Comunicare ai docenti interessati e/o al coordinatore di classe eventuali problematiche che possano avere ripercussioni sull’andamento formativo/didattico dello studente. Intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di Presidenza e con il Consiglio di Classe nei casi di scarso profitto e/o indisciplina. GLI STUDENTI S’IMPEGNANO A: Conoscere e rispettare integralmente il Regolamento di Istituto. Seguire consapevolmente le scelte didattico educative e la programmazione dei Consigli di classe. Rispettare compagni, docenti e personale non docente e a instaurare rapporti di collaborazione. Frequentare regolarmente le lezioni. Far pervenire ai genitori e alla scuola le rispettive comunicazioni attraverso il libretto delle comunicazioni scuola-famiglia. Portare a scuola il materiale richiesto ; non portare a scuola materiale non adatto e/o pericoloso. (Pagina 21 di 209) Svolgere il lavoro assegnato sia in classe che a casa. Utilizzare correttamente e non danneggiare strutture, attrezzature, ambienti di lavoro. Seguire scrupolosamente le direttive riguardanti la sicurezza. Tenere spenti i telefoni cellulari ed altri dispositivi elettronici, essendo a conoscenza anche delle sanzioni previste dal Regolamento d’Istituto e della Normativa vigente. Usare un linguaggio e un abbigliamento consoni all’ambiente educativo della scuola. Persona esercitante la potestà genitoriale Il Dirigente Scolastico …………………………………………. …………………………………………. (Pagina 22 di 209) 5.5 GLI ORGANI COLLEGIALI Il Funzionamento della scuola è garantito dai seguenti Organi Collegiali: Consiglio di Istituto, composto da: Dirigente scolastico n. 8 rappresentanti dei docenti n. 8 rappresentanti dei Genitori, uno dei quali eletto Presidente n. 2 rappresentanti del personale ausiliario E’ elettivo e dura in carica 3 anni; ha il compito di deliberare sulla gestione amministrativa delle risorse e per questo è supportato dalla Giunta Esecutiva. Ha potere deliberante in merito: approvazione bilancio di previsione e consuntivo di spesa; approvazione piano delle uscite didattiche e viaggi di istruzione; definizione dei criteri di formazione delle classi; definizione dei regolamenti interni; condivisione delle linee del PTOF; formulazione di proposte relativamente all’utilizzo delle risorse del fondo di istituto; formulazione di proposte relativamente al PTOF. Il C.di I. è convocato dal Presidente con almeno cinque giorni di anticipo. Al suo interno è nominato l'Organo di Garanzia. Giunta Esecutiva è costituita da 6 membri del consiglio stesso. (Si rimanda per le specifiche competenze all’art.6 del DPR n°416 del 31/12/74 e successive integrazioni). Presiede la G.E., il Dirigente Scolastico. Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi è membro di diritto della stessa. Collegio dei Docenti, composto da: Dirigente Scolastico che lo presiede. Tutti i docenti in servizio. E’ l’organo collegiale cui compete principalmente la programmazione dell’azione educativa e didattica. Si articola in commissioni per portare a termine in modo più agile la propria funzione progettuale e organizzativa. Il Collegio dei Docenti è convocato dal Dirigente Scolastico o su richiesta di almeno 1/3 dei suoi componenti e svolge i seguenti compiti: cura la programmazione dell’azione educativa anche al fine di adeguare i programmi d’insegnamento alle specifiche esigenze ambientali; formula proposte per l’assegnazione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento di altre attività scolastiche; provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di classe o di interclasse; adotta e promuove iniziative di sperimentazione; elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio d’Istituto; elegge i docenti che fanno parte del comitato di valutazione del servizio del personale docente; in coerenza con il piano dell’offerta formativa definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari delle finzioni strumentali (Art. 33 CCNL). (Pagina 23 di 209) Consiglio di classe composto da: Dirigente scolastico che lo presiede. Tutti i docenti della classe. Fino a un massimo di 4 rappresentanti dei genitori, eletti ogni anno. Ha il compito di programmare le attività didattiche e, senza la componente dei genitori, di valutare il profitto degli allievi. E’ convocato dal Dirigente scolastico in base al calendario previsto. Consiglio di interclasse (Primaria) - consiglio di intersezione (Infanzia) Il Consiglio di Interclasse/Intersezione è presieduto dal Dirigente Scolastico o dal docente coordinatore delegato dal Dirigente Scolastico. E' formato dai docenti e dai rappresentanti eletti dai genitori. Il Consiglio di Interclasse/Intersezione esamina l’andamento scolastico, formula proposte ed esprime pareri relativamente alle iniziative di carattere educativo e didattico; approva anche l’adozione dei libri di testo (scuola primaria). Le competenze relative alla valutazione periodica e finale degli alunni spettano al Consiglio di Interclasse convocato con la sola presenza dei docenti. Comitato di valutazione Il Comitato per la valutazione dei docenti ha durata triennale. E’ composto da: Dirigente Scolastico – presidente. Tre docenti di cui due individuati dal Collegio docenti e uno dal Consiglio di Istituto Due rappresentanti dei genitori per scuola dell’infanzia e primo ciclo. Un membro esterno individuato dall’USR tra Docenti, D.S. e Dirigenti tecnici. Il ruolo di questo organismo è “individuare i criteri” per la valorizzazione dei docenti sulla base della qualità dell’insegnamento e successo formativo degli studenti, dei risultati ottenuti in relazione alle competenze degli studenti e al contributo alla ricerca didattica, delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale (Pagina 24 di 209) 5.6 COMMISSIONI COMMISSIONE ARTICOLAZIONE E FUNZIONE RAV Aggiorna il rapporto di autovalutazione Partecipano membri della primaria e della secondaria Attività sportive ed educazione stradale Organizza e coordina le attività e le manifestazioni sportive. Partecipano membri della secondaria Biblioteca della scuola Tiene aggiornata la biblioteca scolastica e ne rende possibile la fruizione ad alunni e docenti e avanza proposte di varie attività (scrittura creativa, incontro con l’autore…). Partecipano membri della secondaria. Continuum/ accoglienza e Orientamento Si occupa del raccordo con le scuole primarie e secondarie di secondo grado del territorio. Partecipano membri della primaria e della secondaria SOSTEGNO, DSA, BES Affronta le problematiche legate all’apprendimento di DVA , DSA, BES Partecipano membri della scuola dell’infanzia della primaria e della secondaria Salute e mensa Organizza iniziative per promuovere il benessere a scuola Partecipano membri della scuola dell’infanzia della primaria e della secondaria Ambiente Partecipano membri della primaria Informatica Partecipano membri della primaria Progetto EAT Partecipano membri della secondaria Orario docenti Organizza l’orario dei docenti Partecipano membri della scuola dell’infanzia e della secondaria Sicurezza Si occupa dell’attuazione della legge 81/08 s.m. Partecipano membri della primaria e della secondaria Organizzazione eventi, teatro, cultura, manifestazioni e uscite didattiche Organizza la partecipazione della classi a spettacoli, eventi, manifestazioni culturali, uscite didattiche Partecipano membri della primaria e della secondaria Commissione elettorale Controlla la regolarità della presentazione delle liste Partecipano membri della primaria e della secondaria (Pagina 25 di 209) COMMISSIONE ARTICOLAZIONE E FUNZIONE Commissione acquisti Si occupa dell’acquisto di materiali e beni in base alle esigenze della scuola Partecipano membri della secondaria INVALSI Organizza e controlla la somministrazione delle prove, registra e confronta i risultati delle prove Partecipano membri della primaria e della secondaria PON Partecipano membri della secondaria GLI (gruppo di lavoro per l’inclusione)- Intercultura Favorisce l’inclusione di tutti gli alunni iscritti all’Istituto Partecipano membri della secondaria Legalità Organizza attività atte a far riflettere i ragazzi sul tema della legalità Partecipano membri della secondaria Curricoli Delinea il curricolo verticale dell’Istituto Partecipano membri della primaria e della secondaria Organizza il sito dell’Istituto e i laboratori con attrezzature multimediali Partecipano membri della scuola dell’infanzia e della primaria Sito WEB/multimedialità Soglia ludica Favorisce il graduale passaggio dei bambini dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria Partecipano membri della scuola dell’infanzia e della primaria Commissione lingue per certificazione Prepara il percorso didattico per la certificazione linguistica Partecipano membri della primaria e della secondaria Sportello CIC (counseling) Aiuta i ragazzi ad affrontare problemi e incertezze Partecipano membri della secondaria Reti scuole Favorisce la collaborazione fra scuole Partecipano membri della primaria Progetto giochi matematici Organizza attività di preparazione ai giochi matematici e segue i ragazzi nelle giornate delle gare Partecipano membri della secondaria Progetto calendario Realizza un calendario a scopo di bemeficenza Partecipano membri della primaria Ballo, canto e mi diverto Qualità Organizza attività di danza e canto Partecipano membri della scuola dell’infanzia Partecipano membri della primaria Tutor Partecipano membri della primaria Commissione mensa Controlla la qualità del servizio mensa (Pagina 26 di 209) COMMISSIONE ARTICOLAZIONE E FUNZIONE Partecipano membri della scuola dell’infanzia Progetto lettura Organizza attività di promozione della lettura Partecipano membri della primaria Libri testo Valuta le proposte di libri di testo Partecipano membri della primaria (Pagina 27 di 209) 5.7 FIGURE DI SISTEMA Nella gestione dell’istituto il DS, nel triennio di riferimento, si avvale delle seguenti collaborazioni: DIRETTI COLLABORATORI DEL DS primo docente collaboratore con delega alla funzione vicaria secondo docente collaboratore STAFF D’ISTITUTO, con funzioni consultive e propositive rispetto alle opzioni strategiche dell’istituto, costituito dal DS, dai docenti incaricati e integrato, a seconda degli argomenti da trattare, dal DSGA, dall’AA operante in settore affine, dal presidente del Consiglio d’istituto o suo delegato, esperti esterni etc. DOCENTI REFERENTI I docenti referenti hanno la funzione di progettazione, monitoraggio delle attività e raccordo con l’ufficio di dirigenza. L’istituto si è dotato di un: Docente referente gruppo di autovalutazione e piano di miglioramento connessi con la sezione n° 5 del RAV ex DPR 80 (priorità/traguardi e obiettivi di processo); Docente referente coordinamento della progettazione curricolare, extra-curricolare e valutazione; Docente referente prove INVALSI; Docente referente per il registro digitale; Docente referente scuola dell’infanzia; Docente referente scuola primaria; Docente referente scuola secondaria di primo grado; Docente referente continuità/orientamento; Docente referente rapporti con il territorio, Docente referente formazione del personale docente, Docente referente attività di integrazione formativa. DOCENTI TITOLARI DI FUNZIONE STRUMENTALE EX ART. 33 CCNL Il Collegio dei Docenti ha deciso di dare copertura ai seguenti ambiti strategici: Area 1: Gestione del Piano dell'Offerta Formativa; Area 2: Sviluppo delle tecnologie digitali e registro elettronico; Area 3: Interventi a favore degli alunni stranieri, coordinamento delle attività di inclusione scolastica e sociale; Area 4: Rapporti con l'università e reti di scuole. DOCENTI Coordinatori di Interclasse DOCENTI Coordinatori di Classe (Pagina 28 di 209) 5.8.LE RISORSE L’Istituto dispone di risorse interne (personale docente e non docente, strutturali e finanziarie) ed esterne (risorse del territorio). Oltre al personale docente e non docente, la scuola si avvale delle seguenti risorse umane: Facilitatori linguistici/Mediatori culturali , per facilitare l'inserimento degli alunni stranieri nella scuola Primaria e Secondaria. Educatori, per favorire l’integrazione di alunni diversamente abili, o in situazione di disagio sociale. Genitori che spesso elargiscono la loro preziosa collaborazione. FABBISOGNO DI PERSONALE DOCENTE a) Posti comuni e sostegno SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA Fabbisogno per il triennio Annualità a.s. 2016-17: n. Scuola dell’infanzia a.s. 2017-18: n. a.s. 2018-19: n. a.s. 2016-17: n. Scuola primaria a.s. 2017-18: n. a.s. 2018-19: n. Posto Comune 25 25 25 41 41 41 Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….) Posto di sostegno 2 2 2 4 4 4 (Pagina 29 di 209) SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Classe di concorso / sostegno SOSTEGNO LETTERE Cattedre A.S. 201617 11 Motivazione: Indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche Ore residue A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 11 11 A.S. 201617 2 A.S. 2017-18 2 A.S. 201819 2 MATEMATICA 6 6 6 0 0 0 FRANCESE 1 1 1 0 0 0 INGLESE 3 3 3 0 0 0 SPAGNOLO 1 1 1 0 0 0 TEDESCO 0 0 0 6 6 6 EDUCAZIONE ARTISTICA EDUCAZIONE TECNICA EDUCAZIONE MUSICALE EDUCAZIONE FISICA TOTALE 2 2 2 4 4 4 2 2 2 4 4 4 2 2 2 4 4 4 2 2 2 4 4 4 30 30 30 24 24 24 b. Organico di potenziamento richiesto / utilizzato Unità di personale in organico di potenziamento: Scuola Primaria Tipologia A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 comune 3 3 3 sostegno 1 1 1 Lingua inglese 1 1 1 Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al capo I e alla progettazione del capo III) N 2 unità in più per il tempo pieno N 1 unità in più per alfabetizzazione stranieri (anche x sostituzioni) N 1 unità in più per alunni BES N 1 unità in più per attività finalizzate alla certificazione linguistica (Pagina 30 di 209) Scuola secondaria: A.S. 2015/2016 Classe di Ore da prestare Esonero Supplenze Corsi di Progetti concorso settimanali vicario brevi recupero / potenziamento A043 18 18 0 0 10 Ore di utilizzo 0 LIN INGLESE 18 0 0 18 0 18 TECNOLOGIA 6 0 0 0 6 6 SOSTEGNO 18 0 0 18 0 18 MATEMATICA 6 0 6 0 0 6 MUSICA 6 0 0 6 0 6 MOTORIA 6 0 0 6 0 6 TOTALE 78 18 6 48 16 60 Unità di personale in organico di potenziamento: Classe di concorso Ore da prestare settimanali A.S. 2016/2017 Esonero Supplenze Corsi di Progetti vicario brevi recupero / potenziamento 18 0 0 10 Ore di utilizzo A043 18 LIN INGLESE 18 0 0 18 0 18 TECNOLOGIA 6 0 0 0 6 6 SOSTEGNO 18 0 0 18 0 18 MATEMATICA 6 0 6 0 0 6 MUSICA 6 0 0 6 0 6 MOTORIA 6 0 0 6 0 6 TOTALE 78 18 6 48 16 60 Unità di personale in organico di potenziamento: Classe di concorso A043 Ore da prestare settimanali 18 0 A.S. 2017/2018 Esonero Supplenze vicario brevi 18 0 Corsi di Progetti recupero / potenziamento 0 10 Ore di utilizzo 0 LIN INGLESE 18 0 0 18 0 18 TECNOLOGIA 6 0 0 0 6 6 SOSTEGNO 18 0 0 18 0 18 MATEMATICA 6 0 6 0 0 6 MUSICA 6 0 0 6 0 6 MOTORIA 6 0 0 6 0 6 TOTALE 78 18 6 48 16 60 (Pagina 31 di 209) Il collegio dei docenti: può rimodulare il numero e i contenuti dei laboratori in ragione delle opzioni didattiche; definisce la collocazione oraria, le modalità di individuazione degli alunni/studenti partecipanti e propone ogni utile soluzione organizzativa; definisce le metodologie didattiche e i contenuti specifici dei laboratori. c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015. Tipologia Assistente amministrativo 2016/17 6 2017/18 6 2018/19 6 Collaboratore scolastico 19+1pt. 19+1pt. 19+1pt. Altro (Pagina 32 di 209) RISORSE STRUTTURALI La scuola dell’infanzia “Martiri di Cefalonia” è suddivisa in due plessi: Pagoda gialla e Pagoda rossa. Ciascuno è dotato delle seguenti strutture: STRUTTURA di ogni Pagoda Spazi sezione con giardino annesso 6 Servizi riservati ad ogni spazio sezione 6 Salone grande 1 Saloncino 1 Locali per attività di laboratorio 1 Sala medica 1 (comune) Aula docenti 1 (comune) Ampio giardino esterno attrezzato 1(comune) Portineria 1(comune) Cucina interna 1 (comune) Il plesso della scuola Primaria è dotato delle seguenti strutture: STRUTTURE PLESSO SALVO D'ACQUISTO 7 Aule per le lezioni 12 Aule per le lezioni Bidelleria Locale Servizio di prescuola Locale Servizio di prolungamento 1 biblioteca Palestra Laboratorio di pittura Aula d’inglese Laboratorio di informatica “Palestrina”/aula riunioni Aula Docenti Aula per attività alunni con disabilità Mensa: cucina e refettorio Piano terra 1° Piano Piano terra Piano terra-primo Piano terra-primo 1° Piano Piano terra Piano terra 1° Piano 1° Piano Piano interrato Piano terra Piano terra Piano terra Il plesso della Scuola Secondaria di primo grado é dotato delle seguenti strutture: STRUTTURE PLESSO GALILEO GALILEI PALESTRA + SPOGLIATOI AULA MAGNA BIBLIOTECA AULE MULTIMEDIALI LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO SCIENZE LABORATORIO TECNOLOGICO AULA ARTE LABORATORIO CERAMICA LABORATORIO CUCINA AULE PER IL LAVORO A PICCOLI GRUPPI LABORATORIO MUSICALE SALA MEDICA GIARDINO ESTERNO ATTREZZATO 1 1 1 4 1 1 1 1 1 1 3 1 1 1 (Pagina 33 di 209) RISORSE FINANZIARIE Le risorse finanziarie della scuola sono costituite da introiti provenienti dai fondi erogati dal MIUR per il funzionamento, dall'Ente Locale e dal contributo volontario versato dai genitori per l'attuazione dei progetti. Il Piano Annuale dell'anno scolastico corrente è pubblicato all'albo della scuola. RISORSE ESTERNE DEL TERRITORIO I rapporti con gli Enti presenti sul territorio sono costanti e produttivi Gli Enti sono: Ente Locale Servizi sociali del Comune (area Minori e Famiglia e area Disabilità) Biblioteca Comunale Centro di Aggregazione Giovanile Enti privati e Cooperative Sociali (AIAS, LULE, cooperativa AURORA) Arma dei Carabinieri Polizia Municipale di San Donato Milanese Polizia Stradale Policlinico San Donato Protezione civile Provincia di Milano Regione Lombardia Unità Sanitaria Locale Università Statale di Milano Università Cattolica del Sacro Cuore (sedi di Milano e Pavia) Politecnico di Milano E’ attiva la collaborazione con gli Istituti Superiori del territorio, per facilitare il passaggio da un ordine di scuola all'altro. A questo scopo lavorano da anni la commissione “Continuum”, formata da docenti di varie discipline, che si occupa soprattutto del raccordo con la Scuola primaria e la Commissione Orientamento che si occupa del raccordo con la Scuola superiore. (Pagina 34 di 209) 6. PROGETTAZIONE DIDATTICO-CURRICOLARE 6.1.COMPETENZE CHIAVE EUROPEE Tenendo presente la centralità dell'alunno come soggetto dell'azione educativa, la corresponsabilità con le famiglie e le caratteristiche del territorio, la scuola si propone finalità riconducibili alle Competenze Chiave europee per l’apprendimento permanente (Recommendation 2006/962/EC on key competences for lifelong learning). Intendono promuovere uno sviluppo globale della personalità attraverso il potenziamento delle capacità cognitive, affettive e relazionali e prevenire e limitare i fenomeni d’insuccesso scolastico e di dispersione. Le Competenze Chiave per l'apprendimento permanente, necessarie a ogni cittadino per riuscire a inserirsi con successo all'interno dell'ambito sociale e lavorativo e ritenute essenziali per l’effettiva realizzazione delle politiche europee, sono otto e sono finalizzate alla promozione del capitale umano, inteso come prima leva di sviluppo della nostra comunità. Esse sono: Comunicazione nella madrelingua. Comunicazione nelle lingue straniere (Inglese / Francese) Competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia (acquisire, interpretare le informazioni e risolvere problemi). Competenza digitale. Imparare a imparare (abilità di organizzare il proprio apprendimento sia individualmente che in gruppo). Competenza sociale e civica (collaborare e partecipare). Spirito d'iniziativa e imprenditorialità (progettare). Consapevolezza ed espressione culturale. L'Unione Europea ha deciso di seguire la strada delle competenze perché fanno riferimento alla capacità di rispondere a richieste complesse, utilizzando anche risorse psicosociali (incluse le abilità e le attitudini) in un particolare contesto. I documenti prodotti dall'Unione Europea hanno cercato di fornire un'unità pedagogica al sistema scolastico europeo. La scelta delle competenze chiave è utile per focalizzare l'attenzione non più solo sulle conoscenze e abilità condivise, ma su quelli che sono gli atteggiamenti intesi come il risultato di un percorso e di uno sviluppo interiore dell'allievo perseguito attraverso le sue motivazioni personali e i suoi orientamenti verso la realtà. L'atteggiamento può precedere una condotta e può determinarla. Può determinare la possibilità di nuovi apprendimenti che si snodano anche durante tutto l’arco della vita. (Pagina 35 di 209) 6.2.GLI OBIETTIVI COGNITIVI E DELLE COMPETENZE TRASVERSALI Tenendo presente la situazione emersa, I Consigli di Classe e Interclasse, in sede di programmazione, decidono di seguire nell’impostazione delle attività educative e didattiche una duplice via: Convergenza di obiettivi per il raggiungimento delle competenze europee trasversali. Pluridisciplinarità dei contenuti. Inoltre, I Consigli di Classe e Interclasse hanno fissato i seguenti traguardi di Competenze Trasversali Condivise: ►capacità emozionali trasversali: rispetto delle regole socializzazione partecipazione ed impegno metodo di lavoro sviluppo dell’auto orientamento ►capacità gestionali trasversali: rispettare le norme che regolano la vita scolastica rispettare e stabilire un buon rapporto con insegnanti e compagni seguire le attività con interesse e partecipazione attiva eseguire i compiti con precisione, studiare in modo approfondito lavorare in modo autonomo dimostrare indipendenza ed autonomia nelle proprie scelte ►capacità cognitive trasversali: conoscenza degli elementi propri della disciplina comprensione del senso delle informazioni comunicate applicazione delle conoscenze precedentemente acquisite in attività concrete analisi delle parti di un insieme e individuazione delle relazioni sintesi delle informazioni e loro organizzazione per produzioni personali valutazioni delle decisioni da assumere ed assunte attraverso giudizi fondati su criteri motivati padronanza dei mezzi espressivi collegamento e rielaborazione di quanto appreso ►capacità relazionali trasversali: Costruzione di relazioni positive di collaborazione, supporto e sostegno verso gli altri. Essi potranno essere scomposti in indicatori di comportamento comuni a tutti i membri dei Consigli di Classe e Interclasse (ed eventualmente anche riportati sul registro personale) e costituiranno elementi per la valutazione globale. In linea di massima le capacità e gli indicatori possono essere così sintetizzati: Capacità Indicatori Stabilità emotiva Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, Capacità tramite l’autocontrollo e reazioni lucide ed equilibrate, senso di emozionali responsabilità verso le persone, le regole, il materiale Gestione dei Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che conflitti originano contrasti all’interno dei gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali. Socializzazione con gli altri, singoli o gruppo. (Pagina 36 di 209) Capacità Capacità gestionali Indicatori Programmazione/ Partecipazione alla vita scolastica, presenza attiva in classe, Organizzazione puntualità nell’esecuzione dei propri compiti a scuola e a casa. Metodo di lavoro inteso come ordine, possesso del materiale didattico, concentrazione, attenzione. Capacità di predefinire le attività da svolgere tramite le risorse disponibili, per il raggiungimento di uno o più obiettivi in funzione della variabile tempo. Controllo/ Decisione Capacità di individuare i punti essenziali dei fenomeni per verificare le relazioni, le attività svolte, i risultati da conseguire, al fine di garantire la rispondenza tra attese e avvenimenti. Capacità di scegliere tra diverse alternative con ponderatezza, lucidità, tempestività, in condizioni di incertezza, carenza, complessità. Orientamento ai risultati Cognitive Analisi- sintesi trasversali Soluzione dei problemi FlessibilitàCreatività Relazionali Efficacia trasversali Interpersonale Capacità di indirizzare costantemente la propria attività al conseguimento degli obiettivi assegnati fornendo un livello di prestazione coerente alla natura e all’importanza degli stessi.. Acquisizione dei contenuti disciplinari supportata dalla conoscenza di termini, fatti, regole, principi, teorie, strutture. Comprensione del senso di una informazione e capacità di trasformare con modi e metodi adeguati ai vari ambiti disciplinari (come trasposizione, traduzione, interpretazione, rielaborazione, estrapolazione) l’applicazione di principi e regole per risolvere problemi Capacità di cogliere il mutare delle situazioni adattando il proprio comportamento allo scopo di cogliere opportunità o di raggiungere l’obiettivo prefissato. Capacità di far uso di quanto conosciuto per ricercare soluzioni originali ed efficaci, non riferite a schemi tradizionali o già adottati, restando in sintonia con gli obiettivi da perseguire. Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e interagirvi in modo costruttivo. (Pagina 37 di 209) 6.3.FINALITÀ DELL’INSEGNAMENTO DISCIPLINARE L’insegnamento disciplinare mira innanzitutto a acquisire e consolidare un metodo di studio e dei prerequisiti all’apprendimento quali capacità di: attenzione –concentrazione –osservazione- memorizzazione-precisione Potenziare delle conoscenze nelle singole discipline quali capacità di: esporre un testo oralmente o per iscritto in modo chiaro e corretto nei concetti utilizzare con padronanza i linguaggi specifici delle singole discipline documentare e approfondire i propri lavori individuali Acquisire, potenziare e rielaborare delle conoscenze acquisite quali capacità di: analisi sintesi utilizzare conoscenze e metodi già acquisiti in situazioni nuove rielaborare in modo personale quanto appreso correlare le conoscenze in ambiti differenti Acquisire e consolidare della criticità quale capacità di: organizzare il proprio tempo; articolare il pensiero in modo logico e critico; utilizzare in senso razionale le conoscenze, gli strumenti e le nuove tecnologie anche in ambiente non scolastico; partecipare alla vita scolastica e sociale in modo autonomo, creativo e costruttivo. 6.4.OBIETTIVI DIDATTICI MINIMI I Consigli di Classe e Interclasse, tenendo conto dei livelli di partenza e delle caratteristiche generali della classe e delle situazioni particolari in essa presenti, stabiliscono il livello di accettabilità di raggiungimento di obiettivi didattici minimi: Conoscenza e comprensione da parte dell'alunno degli argomenti trattati nei vari ambiti disciplinari, ritenuti essenziali dal Docente anche conformemente alle programmazioni delle relative discipline. Capacità dell'alunno di applicare le proprie conoscenze nei contesti previsti con un sufficiente grado di autonomia . (Pagina 38 di 209) 6.5. LA PIANIFICAZIONE CURRICOLARE Il concetto di curricolo è maturato nel corso degli anni a livello nazionale e internazionale fino a raggiungere un’articolazione consistente e significativa. Da un’accezione restrittiva e malintesa – ancora presente nella pratica e nell’immaginario delle scuole – che faceva coincidere il curricolo con la programmazione didattica, ovvero con la mera esplicitazione degli obiettivi didattici riferiti alle diverse discipline, si è passati a una definizione molto più ricca e articolata. Quest’ultima connota il curricolo come il compendio della progettazione e della pianificazione dell’intera offerta formativa della scuola. Il curricolo, quindi, è il cuore della progettualità scolastica: definisce le finalità, i risultati di apprendimento attesi per gli allievi, le strategie, i mezzi, i tempi, gli strumenti e i criteri di valutazione, le risorse interne ed esterne e la rete di relazioni che permetteranno agli allievi di conseguire le competenze. Compito delle istituzioni scolastiche è formulare curricoli nel rispetto delle Indicazioni Nazionali, mettendo al centro del processo di apprendimento gli allievi, le loro esigenze e le loro peculiarità, in collaborazione e sinergia con le famiglie e il territorio, in un’ottica di apprendimento permanente lungo tutto l’arco della vita. In questo senso, è necessario superare la logica della programmazione disciplinare a favore di una progettazione organica e integrata che si struttura a più livelli, con la collaborazione e l’interazione di diversi attori, di ambienti e risorse dentro e fuori l’istituzione scolastica. Prima di definire i processi e i risultati dell’insegnamento, si tratta di formulare quelli dell’apprendimento, dando spazio alle motivazioni degli allievi e aiutandoli a costruire consapevolezza di sé, dei propri mezzi, dei propri punti di forza e di debolezza. Il curricolo predispone, organizza e riorganizza opportunità formative diverse e articolate, attraverso le quali l’allievo possa realizzarsi e sviluppare il suo personale percorso, in autonomia e responsabilità e nei diversi contesti relazionali (la classe, il gruppo dei pari, gli adulti ecc.). La progettazione curricolare tiene conto, inoltre, delle modalità di assunzione e riconoscimento degli apprendimento in contesti formali ed informali. Nella costruzione del curricolo, inteso come progettazione e pianificazione organica, intenzionale e condivisa del percorso formativo degli allievi, la prima operazione da compiere è l’identificazione delle competenze da perseguire. Non sarebbe corretto partire dalle discipline: queste sono al servizio della competenza, forniscono i linguaggi, gli strumenti, i contenuti e i concetti, ma ciò che innanzitutto bisogna avere chiaro è il risultato finale dell’apprendimento, rappresentato, appunto, dalla competenza. Perseguire competenze significa utilizzare i saperi disciplinari in modo integrato per affrontare evenienze e problemi concreti, mobilitare saperi diversi e risorse personali per gestire situazioni, costruendo nel contempo nuove conoscenze e abilità, sempre con la finalità ultima della formazione della persona e del cittadino. Ciò ovviamente supera anche la distinzione del tutto accademica e fittizia tra saperi umanistici e scientifici, che non trova più alcuna giustificazione se mai l’ha avuta – nella realtà odierna. (Pagina 39 di 209) 6.6. LA VALUTAZIONE La valutazione degli apprendimenti è un aspetto necessario nella vita della scuola perché accompagna il processo di insegnamento/apprendimento, ne costituisce l’esito e lo stimolo. La scuola dell’Infanzia Per i bambini di 5 anni la valutazione dei traguardi raggiunti nei cinque campi di esperienza sarà comunicata alle docenti della scuola primaria mediante una griglia. La verifica, delle attività proposte, verrà attuata seguendo un percorso di: Osservazione Proposta immediata di verifica grafica Confronto tra colleghe di sezione. Confronto collegiale sull’andamento della programmazione. Compilazione di griglie di verifica contenente i traguardi raggiunti dai bambini di 3, 4, e 5 anni. Scuola Primaria e Secondaria La scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado valutano le conoscenze, le abilità e le competenze raggiunte dagli allievi nei diversi ambiti disciplinari e il comportamento espresso dal voto di condotta. Per conoscenza si intende l'acquisizione dei contenuti delle varie discipline (quindi dei saperi). Per abilità si intende la capacità di applicare le conoscenze in situazioni specifiche (il saper fare). Per competenza si intende la sintesi delle conoscenze e delle abilità per affrontare e risolvere nuove situazioni problematiche e perciò le competenze sono significativi indicatori del grado di maturità raggiunto dagli allievi (il saper essere), e vengono valutate in particolare alla fine del triennio nel documento di "Certificazione delle Competenze”. METODOLOGIA DELLA VALUTAZIONE Tipo di valutazione Strumenti di verifica Criteri di misurazione della verifica Modalità di trasmissione della valutazione alle famiglie formativa sommativa individualizzata di gruppo oggettiva test di profitto ( vero / falso, a scelta multipla, a integrazione) questionari aperti, saggi, prove intuitive, relazioni componimenti, sintesi interrogazioni, colloqui esercizi di addestramento, di ripetizione, soluzione problemi dettati, audizioni auto registrazioni livello di partenza competenze raggiunte evoluzione del processo di apprendimento metodo di lavoro altro (impegno e applicazione) colloqui individuali colloqui generali comunicazioni sul Quadernino invio a casa delle verifiche con firme (Pagina 40 di 209) SCUOLA PRIMARIA La scuola Primaria ha adottato una griglia di osservazione e valutazione per rilevare i progressi nello sviluppo sociale dell’alunno. I cinque livelli della seguente tabella, si riferiscono al grado di maturazione raggiunto rispetto agli indicatori: autonomia, tempi, interesse , attenzione, impegno e comportamento. Ogni indicatore è valutato con un giudizio espresso in forma discorsiva che corrisponde ad altissimo, alto, medio, sufficiente e basso. Nota: Il documento è un riferimento standardizzato per tutti gli insegnanti della scuola primaria mentre la valutazione di ogni singolo alunno risulterà personalizzata dal team di classe in base agli obiettivi specifici individuati per ciascuna annualità. INDICATORI E DESCRITTORI ALTISSIMO E' altamente organizzato; Capacità d’iniziativa pianifica e porta ed organizzazione a termine quanto autonoma delle assegnato. attività AUTONOMIA ALTO MEDIO SUFFICIENTE BASSO E' in grado di organizzare il proprio lavoro; porta a termine autonoma-mente quanto assegnato. Quasi sempre è in grado di organizzare e portare a termine il lavoro; Talvolta/spesso necessita dell'aiuto dell'insegnante per organizzare e portare a termine il lavoro. Necessita dell'aiuto costante dell'insegnante per organizzare e portare a termine il lavoro. Nei tempi previsti. Quasi sempre nei tempi previsti. Non sempre nei tempi previsti. Oltre i tempi. Dimostra un certo interesse verso le discipline. Non sempre dimostra Raramente dimostra interesse per le interesse per quanto gli discipline. viene proposto. TEMPI Utilizzo del tempo In tempi molto nell’esecuzione delle brevi. attività INTERESSE Motivazione positiva Dimostra Dimostra verso le attività notevole interesse per le scolastiche interesse verso varie/alcune tutte le discipline. discipline. ATTENZIONE Capacità di seguire E' capace di attenzione le proposte prolungata. Segue con attenzione gli aspetti importanti. Ha discreta capacità Ha scarsa capacità di E' assai facilmente di attenzione. attenzione. distraibile Si impegna in Si impegna e Si impegna ma modo costante ed tiene conto delle talvolta ha bisogno Costanza e investe energie in indicazioni di essere sollecitato continuità nel attività di ricevute condurre le attività ampliamento scolastiche IMPEGNO L'impegno poco L'impegno incostante costante non sempre compromette la gli/le permette di produttività partecipare produttivamente al lavoro (Pagina 41 di 209) INDICATORI E DESCRITTORI ALTISSIMO ALTO Riconosce le regole e le MENTO rispetta con Riconoscimento e naturalezza rispetto delle regole E' consapevole della comunità delle regole e le rispetta sempre scolastica Riconosce le regole e le rispetta abitualmente Riconosce l'esigenza di regole e le rispetta abitualmente COMPORTA- MEDIO SUFFICIENTE BASSO Accetta le regole e le rispetta Riconosce le regole ma non sempre le rispetta Riconosce le regole ma non sempre le rispetta Non sempre riconosce l'esigenza di regole e raramente le rispetta Tende a non rispettare le regole/e deve essere sollecitato per farlo/ neppure se sollecitato Tende a non rispettare le regole anche se sollecitato La valutazione in decimi come previsto dall’art.3 L.169 del 30/10/08 riguarda le aree disciplinari e viene esplicitata attraverso valori da 5 a 10. Il Collegio Docenti ha stabilito di utilizzare come voto minimo 5 e come voto massimo 10. I criteri di attribuzione del voto sono espressi nella seguente tabella: Voto Descrittore 5 Mancato raggiungimento degli obiettivi minimi 6 Raggiungimento degli obiettivi essenziali e competenze minime 7 Raggiungimento discreto degli obiettivi e competenze adeguate . 8 Raggiungimento completo degli obiettivi e competenze buone 9 Raggiungimento sicuro di tutti gli obiettivi con buona padronanza delle competenze acquisite 10 Raggiungimento eccellente degli obiettivi e delle competenze con capacità ampie e sicure di rielaborazione personale. (Pagina 42 di 209) SCUOLA SECONDARIA Il processo valutativo si divide in due momenti: Misurazione dei risultati raggiunti nelle singole prove scritte e orali esplicitate attraverso valori da 1 a 10. Viene ammessa come soglia di accettabilità per ogni prova un valore numerico non inferiore a 6. Valutazione di tutti i dati emersi sia nel processo di misurazione che di osservazione e controllo degli obiettivi formativi attraverso l’uso della scala numerica espressa in decimi, proposti dal Ministero e utilizzati nella scheda di valutazione. In sintesi, tenendo conto della varietà e difficoltà degli obiettivi al termine dell’anno scolastico, s’individuano i seguenti livelli: Voto Descrittore 4/10 Profitto gravemente insufficiente 5/10 Mancato raggiungimento degli obiettivi minimi Esistenza di lacune gravi e diffuse nell’esecuzione di compiti anche semplici Profitto insufficiente L’alunno ha conoscenze incomplete e superficiali e applica le conoscenze acquisite nell’esecuzione di compiti semplici commettendo errori a volte anche gravi. Se guidato, fa analisi e sintesi frammentarie. Si esprime in modo elementare con un lessico non sempre appropriato. 6/10 Parziale raggiungimento degli obiettivi Competenze solo in alcune aree Presenza di lacune diffuse Profitto sufficiente 7/10 Raggiungimento sostanziale degli obiettivi Competenze minime Profitto discreto 8/10 Raggiungimento complessivo degli obiettivi Competenze adeguate Profitto buono 9/10 * Raggiungimento completo degli obiettivi Buone competenze Profitto ottimo Raggiungimento completo e sicuro di tutti gli obiettivi Competenze ampie Presenza di capacità critiche e di rielaborazione personale *Il 10 viene utilizzato soltanto nei casi di eccellenza con competenze ampie e sicure. (Pagina 43 di 209) CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SECONDARIA DI PRIMO GRADO NELLA SCUOLA Come previsto dal D.L. n.137 del 1° settembre 2008, convertito in legge n.169, la valutazione del comportamento è espressa in decimi, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei / decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo. Il Consiglio di Classe attribuisce il voto di condotta in base ai criteri esplicitati nei seguenti indicatori e descrittori che comunque non concorrono contemporaneamente. A determinare i voti 5 e 6 sarà sufficiente anche uno solo dei descrittori esplicitati nella seguente tabella a discrezione del Consiglio di Classe. INDICATORI E VOTO 10 VOTO 9 VOTO 8 VOTO 7 VOTO 6 VOTO 5 DESCRITTORI A Mantiene sempre un Rispetto comportamen dell’ambiente to positivo e delle persone e corretto, degli oggetti rispetta l'ambiente scolastico e le Mantiene un Mantiene un comportamen comportamento to corretto, vivace ma rispetta corretto, rispetta l'ambiente e le l'ambiente e le persone. persone. Cerca di Deve essere spesso Non mantiene un mantenere un sollecitato a comportamento comportamento mantenere un corretto, pur sollecitato e non corretto anche comportamento se vivace, fatica corretto, fatica nel rispetta l'ambiente e le persone. a rispettare rispetto l’ambiente e le dell'ambiente e persone. delle persone. persone. B Frequenza e partecipazione alle attività curricolari Non frequenta in Frequenta Frequenta Frequenta Frequenta con Frequenta con regolarmente regolarmente regolarmente e sufficiente scarsa regolarità e modo regolare e non e assolve e assolve assolve gli assolve gli impegni di regolarità e assolve studio. impegni di assiduamente assiduamente assolve solo in parzialmente gli studio. gli impegni di parte gli impegni impegni di studio. e studio di studio proficuament e gli impegni di studio C Rispetta i Rispetta i tempi Cerca di Va sollecitato al Non rispetta i tempi programmati tempi rispettare i rispetto dei tempi dell'attività didattica e programmati dell'attività del'attività didattica non esegue i compiti tempi dell'attività didattica e si programmati e si impegna assegnati. didattica e si impegna con dell'attività saltuariamente. didattica ma si impegna in regolarità. modo impegna in responsabile. modo discontinuo. D Riferisce alla Riferisce alla Famiglia, nei Famiglia, le comunicazioni tempi della scuola. richiesti, le comunicazioni della scuola. Rispetta i tempi programmati dell'attività Impegno nel didattica e si lavoro scolastico impegna in modo responsabile e costruttivo. Riferisce alla Famiglia, nei Responsabilità tempi nella richiesti, le comunicazione comunicazioni scuola-famiglia della scuola. Deve essere Deve essere spesso Anche se sollecitato, non riferisce alla sollecitato a sollecitato a Famiglia le riferire alla riferire alla Famiglia le Famiglia, le comunicazioni della scuola. comunicazioni comunicazioni della scuola. della scuola. (Pagina 44 di 209) INDICATORI E VOTO 10 VOTO 9 VOTO 8 VOTO 7 VOTO 6 VOTO 5 DESCRITTORI E Non rispetta i Favorisce il Rispetta i Rispetta i Cerca di Non sempre rapporto e il compagni compagni anche rispettare i rispetta i Consapevolezza rispetto tra i anche di di diversa compagni anche compagni anche se Compagni. Manifesta dei valori della compagni ed è in situazione di episodi di bullismo con diversa nazionalità o in di diversa profili aggravanti (a convivenza civile collaborativo nazionalità o situazione di nazionalità o in handicap o di giudizio del C.di C.), disagio. con tutti. in situazione disagio o di situazione di nei confronti di di disagio o di handicap. disagio o di compagni e scuola handicap. anche per mezzo delle handicap. tecnologie (sms, chatline, e-mail, social network). F Non ha Non ha Non ha riportato riportato riportato Eventuali sanzioni sanzioni sanzioni interventi disciplinari disciplinari disciplinari previste dal previste dal previste dal sanzionatori , regolamento di regolamento di regolamento di previsti dal istituto. istituto. istituto, ma Regolamento di Istituto. alcuni richiami verbali o scritti Ha dimostrato, Ha riportato Ha riportato sanzioni sanzioni dopo sanzioni disciplinari previste disciplinari e disciplinari e dal regolamento e richiami scritti (a richiami sul diario sospensioni superiori causa della e sul registro di a 3 giorni, ma non difficoltà classe e pochi ha dimostrato all’autocontrollo) cambiamenti nel cambiamenti nel comportamento. apprezzabili Comportamento. cambiamenti nel comportamento. (Pagina 45 di 209) 6.7. PROVE INVALSI ANNO SCOLASTICO 2014/2015 SCUOLA PRIMARIA CLASSI SECONDE (Pagina 46 di 209) SCUOLA PRIMARIA CLASSI QUINTE (Pagina 47 di 209) PROVE INVALSI ESAME DI STATO PRIMO CICLO I dati sono riferiti agli allievi che hanno sostenuto la prova standard. 1a Il cheating (letteralmente: barare, imbrogliare) è un fenomeno rilevato attraverso un controllo di tipo statistico sui dati e si riferisce a quei comportamenti "impropri" tenuti nel corso della somministrazione delle prove INVALSI. È stato infatti osservato come in alcuni casi, e secondo modi e forme differenti, gli studenti forniscano risposte corrette non in virtù delle loro conoscenze, ma perché copiate da altri studenti o da libri e altre fonti (student cheating) o, persino, suggerite più o meno esplicitamente dai docenti (teacher cheating).L'effetto del cheating è misurato mediante un indicatore percentuale che esprime quale parte del punteggio osservato è mediamente da attribuire alle predette anomalie. Il punteggio percentuale osservato non corretto in base al cheating è disponibile nella penultima colonna della tavola. Per approfondimenti fare riferimento al Rapporto Rilevazioni Nazionali degli Apprendimenti 2014-15 (pp. 7-9): Rapporto sui risultati delle Prove INVALSI 2015. (Pagina 48 di 209) 7. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE L’ordinamento scolastico vigente (DPR n. 122/2009) prevede che al termine del primo ciclo di istruzione sia rilasciata ad ogni allievo una certificazione delle competenze acquisite in esito al percorso formativo frequentato. Analoga prescrizione è prevista al termine del percorso della scuola primaria. Il rilascio della certificazione è di competenza dell'istituzione scolastica frequentata dall'allievo, che vi provvede sulla base di un modello nazionale. Come precisano le Indicazioni Nazionali per il curricolo (DM 254/2012), la certificazione delle competenze "attesta e descrive le competenze progressivamente acquisite dagli allievi". Se ne sottolinea, dunque, la valenza educativa, di documentazione del percorso compiuto da commisurare al "profilo delle competenze" in uscita dal primo ciclo, che rappresenta "'obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano". L’Istituto di via Croce Rossa introdurrà a partire dall’ anno scolastico 2015/16 il modello nazionale sperimentale (C.M. N.3 DEL 13/2 2015 “Adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenze nelle scuole del primo ciclo di istruzione”). La certificazione delle competenze non è sostitutiva delle attuali modalità di valutazione e attestazione giuridica dei risultati scolastici (ammissione alla classe successiva, rilascio di un titolo di studio finale, ecc.), ma accompagna e integra tali strumenti normativi, accentuando il carattere informativo e descrittivo del quadro delle competenze acquisite dagli allievi, ancorate a precisi indicatori dei risultati di apprendimento attesi. Essa si riferisce a conoscenze, abilità e competenze, in sintonia con i dispositivi previsti a livello di Unione Europea per le "competenze chiave per l'apprendimento permanente" (2006) e per le qualificazioni (EQF, 2008) recepite nell'ordinamento giuridico italiano. Questo ampio ancoraggio ne assicura una più sicura spendibilità nel campo della prosecuzione degli studi, della frequenza di attività formative diversificate e in alternanza, di inserimento nel mondo del lavoro anche attraverso forme di apprendistato formativo. (Pagina 49 di 209) I ……………………………………………..………………………………. SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA Il Dirigente Scolastico Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe della scuola primaria; tenuto conto del percorso scolastico quinquennale; CERTIFICA che l’alunn … ………………………………………………...…………………………………......., nat … a …………………………………………….…………….… il………………..………, ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …. la classe .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore; ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati. Livello Indicatori esplicativi A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. B– Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. (Pagina 50 di 209) Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte 1 Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ……………………… 2 È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana. Comunicazione nelle lingue straniere. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ……………………… Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ……………………… Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi. Competenze digitali. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ……………………… Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Imparare ad imparare. Consapevolezza ed espressione culturale. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ……………………… ….. 6 Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni. Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ……………………… 7 Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Consapevolezza ed espressione culturale. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ……………………… 8 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. Consapevolezza ed espressione culturale. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ……………………… Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti. Spirito di iniziativa e imprenditorialità. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ……………………… 10 Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………… 11 Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. Competenze sociali e civiche. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ……………………… ….. 3 4 5 9 Livell o (Pagina 51 di 209) 12 13 Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Competenze sociali e civiche. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ……………………… ….. Livell o L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ……………………………………………………………………………………………………………… …… ……………………………………………………………………………………………………………… …… Data …………………….. Il Dirigente Scolastico (Pagina 52 di 209) Istituzione scolastica _____________________________________________ SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Il Dirigente Scolastico Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale; tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente; CERTIFICA che l’alunn … ………………………………………………………………………………………..., nat … a……….……………………………………………... il ……………………………….., ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore; ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati. Livello Indicatori esplicativi A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. B– Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. 1 Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una Comunicazione nella madrelingua Tutte le discipline, con particolare Livell o (Pagina 53 di 209) Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. o lingua istruzione. Comunicazione nelle lingue straniere. 2 Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. 3 Le sue conoscenze matematiche e scientificotecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………… ……... Competenze digitali. 4 Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………… ……... 5 Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. 6 Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Imparare ad imparare. Consapevolezza ed espressione culturale. Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………… ……... Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………… ……... 7 Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società. Consapevolezza ed espressione culturale. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………… ……... In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. Consapevolezza ed espressione culturale. 9 Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Spirito di iniziativa e imprenditorialità. Competenze sociali e civiche. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………… ……... Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………… ……... 10 Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo Imparare imparare. 8 di ad Livell o riferimento a: ………………… ……... Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………… ……... Tutte le discipline, con particolare (Pagina 54 di 209) Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livell o consapevole. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Competenze sociali e civiche. Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Competenze sociali e civiche. Competenze sociali e civiche. 12 Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. 13 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ……………………………………………………………………………………………………………… ………………………………. 11 riferimento a: ………………… ……... Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………… ……... Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………… ……... Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone la prosecuzione degli studi nel/i seguente/i percorso/i: ..…………………………………………………………………………… Data. ………………. Il Dirigente Scolastico ………………………………….. (Pagina 55 di 209) 8. PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA I progetti prevedono la realizzazione di percorsi didattici, spesso interdisciplinari, che sono d'arricchimento per il raggiungimento di abilità e competenze proprie degli alunni della scuola. I progetti possono prevedere: uscite sul territorio, viaggi d'istruzione, sperimentazione di strategie e strumenti innovativi, utilizzo di linguaggi comunicativi diversi, interazione col territorio, partendo dalle iniziative proposte dall'ente locale. Sono pertanto parte integrante della programmazione e come quest'ultima, la progettazione declina obiettivi, metodologie, strumenti e verifiche. Operare per progetti: comporta una adesione soggettiva ed emotiva, un coinvolgimento in prima persona; significa pianificare e realizzare interventi capaci di interagire con le esigenze concrete di persone e con le loro specificità; utilizzare contenuti e prospettive disciplinari finalizzandoli al problema; partire da un contesto, da una situazione specifica, da bisogni e da esigenze, da disagio e desideri e mantenere sempre molto stretto il legame con la propria scuola e con il territorio ; muoversi in un contesto relazionale e dinamico tra un complesso di variabili, con una prospettiva più attenta al processo che ai singoli obiettivi; è un panorama in cui tutti i soggetti sono coprotagonisti, con ruoli e compiti diversi. Lavorare per progetti significa, quindi, proporre percorsi concreti, sequenziali e integrati nel curricolo, in situazioni formative: l’alunno sperimenta, rielabora conoscenze e abilità, consegue nuove competenze. (Pagina 56 di 209) SCUOLA DELL’INFANZIA TITOLO DEL PROGETTO DESCRIZIONE CANTO, BALLO E MI DIVERTO È rivolto a tutti i bambini delle tre fasce d’età delle due Pagode. Consiste nell’ascolto e nella memorizzazione di musica e testo di brani musicali e nell’esecuzione di semplici coreografie sviluppando il senso ritmico, in particolar modo nella preparazione delle varie feste programmate. AMBIENTE INGLESE ACCOGLIENZA È rivolto a tutte le classi; favorisce la crescita individuale attraverso la collaborazione e la condivisione di un’esperienza. Mette in atto strategie motorie in relazione all’ambiente, promuove la coscienza eco-ambientale, rileva capacità di iniziativa e spirito collaborativo È rivolto a tutte le classi. Stimola i bambini alla percezione della lingua inglese attraverso il vissuto corporeo, la memorizzazione di semplici canzoni, la denominazione di vocaboli di uso comune (colori, giochi, vita pratica) È rivolto a tutti i bambini della scuola. Favorisce un sereno inserimento dei nuovi iscritti. Si prevede un’ora frontale da dedicare ad ogni bambino nuovo iscritto per facilitare l’inserimento. Periodo di svolgimento: settembre-febbraio (Pagina 57 di 209) SCUOLA PRIMARIA TITOLO DEL PROGETTO DESCRIZIONE PROGETTO ACCOGLIENZA E LABORATORI CREATIVI E’ rivolto prioritariamente ai bambini che frequentano le classi prime: - prevede un’ ampia collaborazione dei genitori, attraverso il coordinamento del Comitato dei genitori - coinvolge tutti gli alunni e i docenti delle classi dalla seconda alla quinta che contribuiscono attivamente con l’organizzazione e la personale partecipazione alla festa di benvenuto - progetta la creazione di manufatti realizzati con materiali diversi anche di riciclo - coinvolge l’ utenza in una festa finale nel mese di ottobre PROGETTO CONTINUITA’ INFANZIA – PRIMARIA SOGLIA LUDICA E’ rivolto ai bambini in ingresso alla scuola primaria: - favorisce il passaggio degli alunni dalla scuola dell’ infanzia alla scuola primaria - forma classi eterogenee al loro interno ed omogenee tra loro (soglia ludica) - unifica i criteri di valutazione dei docenti dei due ordini di scuola - sono coinvolti i docenti delle classi prime, quarte e quinte PROGETTO CONTINUITA’ PRIMARIA – SECONDARIA DI PRIMO GRADO È rivolto alle classi quinte della scuola primaria e si attua in collaborazione con la scuola secondaria di primo grado: - favorisce il passaggio dei ragazzi dalla scuola primaria alla scuola secondaria - è organizzato con l’attuazione di attività, distribuite nel corso dell’anno scolastico, che coinvolgono tutti gli alunni di quinta - propone attività laboratoriali e sportive - sono coinvolti tutti gli insegnanti delle classi quinte e la commissione continuità della scuola secondaria di primo grado, per la condivisione degli obiettivi finali della primaria e l’individuazione di verifiche oggettive. PROGETTO POLVERE DOPO DI NOI Rivolto alle classi quinte della scuola primaria. Si svolge in autunno e consiste in una corsa campestre al laghetto di San Donato Milanese. In primavera, le classi quinte della primaria e classi prime della secondaria sono coinvolte in un progetto di (Pagina 58 di 209) PROGETTO ACCOGLIENZA ED ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI SPORTELLO PSICOPEDAGOGICO PROGETTO CALENDARIO PROGETTO AMBIENTE “Adottiamo la scuola” “orientamento” (ORIENTEERING) E’ un progetto rivolto agli alunni stranieri, italiani ed ai loro genitori: -favorisce l’ inserimento degli alunni stranieri sostenendoli nella fase di adattamento e mettendoli in grado di comunicare nella nostra lingua . - mira a creare un clima di accoglienza nella scuola trovando occasioni comuni di conoscenza e di valorizzazione delle diverse culture - sviluppa una maggiore consapevolezza della propria identità promuovendo atteggiamenti di apertura e di collaborazione . - prevede interventi di facilitazione linguistica con insegnanti curricolari, esperti esterni (ASS. Lule ) e mediatori culturali. È uno sportello d’ascolto a cui possono accedere, previo appuntamento, insegnanti e genitori della scuola. Lo psicologo offre consigli e suggerimenti per la gestione delle problematiche individuali. E’ aperto 1 giorno ogni due settimane circa. E’ rivolto a tutti gli alunni : - ricerca, confronta ed elabora un tema/ soggetto da sviluppare - mira al conseguimento di un unico elaborato con il coinvolgimento di tutti gli alunni - sensibilizza al valore della solidarietà - utilizza il ricavato della vendita dei calendari per le adozioni a distanza Sono coinvolti tutti i bambini della scuola: - rende concreta una “cultura ecologica”, adottando uno stile di vita che salvaguardi l’ambiente e la natura che ci circonda (riciclo creativo, attenzione agli “sprechi”, raccolta differenziata, cura delle piante, riqualificazione degli spazi…) - promuove quel primario senso di responsabilità che si traduce nel far bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli altri, degli oggetti, degli ambienti - fruisce dell’ambiente scuola come luogo dove star bene, in armonia con gli altri e dove ciascuno esprime la propria personalità. - organizza eventi scolastici (accoglienza, festa cappelli, festa classi quinte…) (Pagina 59 di 209) PROGETTO LETTURA PROGETTO SALUTE E SICUREZZA - acquista materiali - programma la partecipazione a iniziative sul territorio e non, rivolte alla tutela dell’ambiente, inteso come patrimonio di ogni cittadino. E’ rivolto a tutti i bambini della scuola primaria e ai “remigini” della scuola dell’infanzia; - prevede la partecipazione attiva dei genitori con il dono della lettura alle diverse interclassi; Il progetto si sviluppa con diverse attività, nell’arco dell’anno scolastico, come letture animate, interpretative e di gruppo; con la preparazione e costruzione di monografie, libretti, scenari e altro supporto utile, anche di tipo multimediale; - culmina nella Festa della Lettura che prevede lo scambio di letture tra le classi e le letture dei genitori , secondo un calendario definito di anno in anno. Per gli alunni dalla terza alla quinta è inoltre prevista, con adesione della classe, la partecipazione all’iniziativa del Comune “Leggendo Leggendo”. Per tutti i bambini di terza, in collaborazione con la Biblioteca Comunale, viene organizzata una visita guidata alla struttura. Obiettivo primario del progetto, attraverso tutte le sue articolazioni, è promuovere la lettura quale attività ricreativa , scolastica e culturale in grado di : - ampliare le proprie conoscenze , - sviluppare capacità critiche e interpretative; - estendere i propri confini immaginari e reali; - arricchire il lessico e la proprietà di linguaggio; - costruire nel tempo una esclusiva e personale padronanza linguistica ed espressiva. È rivolto a tutte le classi con attività prevalentemente in parallelo. - promuove le competenze chiave e di cittadinanza (sociale e civica), la salute degli alunni, del personale e delle famiglie. Si prefigge l’osservazione e il rispetto dei principi di equità, inclusione, partecipazione e benessere. - è organizzato con interventi in classe di esperti esterni e con attività condotte dai docenti curricolari - prevede il conseguimento di un certificato da parte dell’Asl Milano 2 che ne riconosce e valuta le attività di scuola che promuove la salute. La Scuola è inserita nel programma educativo della “Scuola lombarda che promuove salute”. (Pagina 60 di 209) PROGETTO MUSICA CLASSI PRIME Tutti i bambini delle classi prime: - educazione all’orecchio. - alfabetizzazione musicale. - vocalità e pratica corale a una e più voci. - attività di movimento e di coordinazione motoria legata all'ascolto e danze in gruppo e a coppie. - alla fine del percorso è previsto uno spettacolo/lezione aperta. CLASSI SECONDE Partecipazione di tutti gli alunni delle classi seconde: - avvicinamento degli alunni alla percezione ritmica del proprio corpo attraverso danze, canti ed uso di semplici strumenti, utilizzando anche la lingua inglese . - ascolto ed interpretazione di fiabe musicali. - costruzione di semplici strumenti musicali - eseguire collettivamente brani vocali, curando l’intonazione , l’espressività e l’ interpretazione CLASSI TERZE Partecipazione di tutti gli allievi di classe terza - introdurre gli alunni alla comprensione del mondo dei suoni e renderli capaci di utilizzare il linguaggio musicale in modo creativo e personale - analisi e codificazione di un elemento musicale con la voce , il corpo, gli strumenti classici o non -creazione di una performance come momento di acquisizione definitiva della consapevolezza delle abilità e competenze acquisite - eseguire collettivamente brani vocali, curando l’intonazione , l’espressività e l’ interpretazione CLASSI QUARTE Prevede la partecipazione di tutti gli alunni delle classi quarte: - avvicinamento degli alunni all’ opera lirica attraverso ascolto di brani d’ opera , canto e produzione di oggetti - eseguire collettivamente brani vocali, curando l’intonazione , l’espressività e l’ interpretazione - interventi di esperti esterni e insegnanti curricolari, realizzazione di un momento conclusivo presso il teatro Arcimboldi per una partecipazione interattiva all’opera (Pagina 61 di 209) lirica individuata per l’ anno in corso CLASSI QUINTE Partecipazione di tutti gli allievi delle classi quinte - ascoltare brani musicali di generi diversi e riconoscere le principali caratteristiche del suono - eseguire in gruppo brani vocali appartenenti a vari repertori, curando l’intonazione , l’espressività e l’ interpretazione anche con l’ uso di strumentario - analizzare le principali caratteristiche del suono: altezza, durata, intensità, timbro, fonte e utilizzarle consapevolmente. PROGETTO MOTORIA Il progetto si articola su tutte e cinque le annualità della scuola e si differenzia alfine di garantire attività specifiche adeguate all’età degli alunni e al loro percorso di crescita sia fisica che psicologica. CLASSI PRIME E SECONDE - propone attività e giochi psicomotori finalizzati alla conoscenza del sé e dello spazio intorno - avvia alla costruzione di rapporti solidali e di collaborazione con i pari e alla interiorizzazione delle regole - si avvale anche della collaborazione di un esperto CONI CLASSI TERZE E QUARTE - propone il nuoto come attività completa per lo sviluppo armonico del corpo e prevede l’acquisizione delle competenze specifiche di questo sport - si avvale degli istruttori e dell’ utilizzo della piscina comunale. CLASSI QUINTE - propone in particolare “giochi di squadra” alfine di sviluppare le capacità di relazionarsi necessarie allo “stare bene” in gruppo. - si avvale anche della collaborazione di un esperto CONI PROGETTO INGLESE E’ rivolto a tutti gli alunni: - favorisce la conoscenza approfondita della cultura anglofona attraverso attività trasversali legate all’ educazione all’immagine ed a quella musicale in (Pagina 62 di 209) periodi significativi dell’anno (Halloween, Crhristmas carols, Easter eggs exibition, sing a songs for friends) - realizza workshop e spettacoli miranti all’approfondimento delle conoscenze acquisite - organizza attività di potenziamento per gruppi di alunni delle classi 4 e 5, con particolare predisposizione alla L2, finalizzate ad una eventuale certificazione . PROGETTO A SCUOLA TUTTI ABILI E’ rivolto agli alunni con disabilità. - prevede la conoscenza e l’ utilizzazione della COMUNICAZIONE AUMENTATIVA E ALTERNATIVA - integrazione nel gruppo classe in maniera sempre più completa - condivisione di attività sempre più complesse e cooperazione con i pari grazie all’ azione facilitante degli ausili e delle tecnologie specifiche PROGETTO BIBLIOTECA E’ rivolto a tutte le classi e si avvale della collaborazione della bibliotecaria d’ Istituto che: - promuove , stimola, diffonde, la lettura in tutti i suoi aspetti - avvia gli alunni alla conoscenza ed al rispetto delle regole d’ uso del luogo - collabora con insegnanti e genitori nella realizzazione del progetto lettura - propone concorsi e attività promosse dal Comune e da Associazioni territoriali del settore - organizza il prestito ed eventuali attività ad ogni classe di un’ ora settimanale/ bisettimanale. PROGETTO AFFETTIVITA’ E’ rivolto a tutti gli alunni della scuola, prevede un percorso di promozione alla salute e del benessere psicologico degli studenti, differenziato per età. - per le classi 1e e 2e il progetto è sviluppato dai docenti di classe - per le classi 3e- 4e- 5e è previsto l’ intervento di operatori esterni : classi 3e “Un mondo di emozioni”, classi 4e “A scuola di parità”, classi 5e “Educazione alle relazioni affettive nella scuola primaria” - l’obiettivo è quello di far riflettere e di creare dei momenti di conoscenza del proprio io, delle proprie (Pagina 63 di 209) emozioni/reazioni e della propria identità - è previsto un momento di confronto sul cambiamento della relazione con i coetanei, sulla nascita del desiderio di rapporti nuovi, su femminilità e mascolinità e sulla modificazione del corpo . PROGETTO MULTIMEDIALITA’ PROGETTO L’ ARTE DEL BELLO E’ rivolto a tutti gli alunni - fa conoscere degli strumenti utili alla comunicazione multimediale e le relative potenzialità - insegna a formattare un testo, utilizzare software educativo-didattici - insegna a saper “navigare” in siti per bambini - insegna a realizzare, individualmente e in gruppo, prodotti multimediali - prevede la presenza di un laboratorio informatico sempre efficiente sia nella strumentazione che nella possibilità di accesso alla rete - prevede la necessità di avere nelle singole aule la presenza di computer e tablet - necessita nel tempo della presenza in tutte le classi della Lim E’ rivolto agli alunni di alcune interclassi della scuola e si realizza grazie alla collaborazione gratuita di due docenti , già insegnanti della scuola, oggi a riposo - promuove il processo creativo, l’autonomia, l’autostima e le capacità critiche volte in particolare ad affinare il gusto dell’ arte e del bello. - prevede un percorso a tema di lettura di opere d’ arte con la visita eventuale di pinacoteche /musei; laboratorio di creta per la creazione di manufatti in ceramica. - alla fine del percorso è prevista l’esposizione degli elaborati creati dagli alunni. (Pagina 64 di 209) SCUOLA SECONDARIA TITOLO DEL PROGETTO DESCRIZIONE PROGETTO CINEMA TEATRO -È rivolto a tutte le classi della scuola Secondaria di primo grado e alle quinte della Primaria; -promuove l’interesse per le produzioni artistiche, avvicina alla conoscenza dei linguaggi cinematografico e teatrale e individua collegamenti con le discipline curricolari; -prevede rientri pomeridiani di tre ore per ciascuna iniziativa proposta; -si avvale di un docente interno referente per l’organizzazione generale e degli insegnanti di Lettere per l’approfondimento in classe. PROGETTO KANGOUROU -È rivolto a tutte le classi, con la partecipazione media di almeno 100 alunni della scuola secondaria di primo grado -promuove la competenza matematica e sociale, lo spirito d’iniziativa e l’imprenditorialità, la capacità di orientamento -è organizzato con la partecipazione a una gara individuale e a tre gare a squadra, di cui una on line -prevede una gita a Cervia con una squadra, per la partecipazione alla gara finale, essendo vincitori della precedente competizione; è possibile portare a Cervia anche una seconda squadra qualora ottenesse buoni risultati nelle varie competizioni -si avvale di un docente interno referente e 3 o 4 docenti assistenti alla gara individuale. PROGETTO ORIENTAMENTO Percorso di orientamento in 2a^ e 3 a scuola secondaria per una scelta migliore e più consapevole della scuola secondaria di secondo grado. Sono coinvolti i coordinatori di classe e due esperte esterne. Prevede incontri in classe con gli alunni (2e e 3 e), sportello per alunni e genitori (3 e), campus (3 e), incontri con alunni e docenti delle scuole superiori (3 e). PROGETTO PREVENZIONE DIPENDENZE. -È rivolto a tutte le classi con percorsi separati nelle tre tipologie di classi -promuove competenze chiave e di cittadinanza (sociale e civica), svolgendo attività di prevenzione primaria. -è organizzato con interventi in classe di esperti e con attività con docenti curricolari -prevede restituzione da parte del Dipartimento di Psicologia dell’Università Bicocca di Milano, per l’attività nelle classi prime. (Pagina 65 di 209) TITOLO DEL PROGETTO PROGETTO RECITAZIONE DESCRIZIONE - - Rivolto agli alunni interessati delle classi terze della Secondaria Promuove l’osservazione, l’autocontrollo, la consapevolezza espressiva, la “messa in gioco”, la sperimentazione, la relazione, la collaborazione Si realizzerà durante i mercoledì pomeriggio, a partire dal 18 novembre, dalle 14 alle 16, per 20 lezioni Produrrà un cortometraggio che verrà presentato alla scuola, alle famiglie e al territorio Si avvale di: docenti interni PROGETTO SCUOLA CHE PROMUOVE LA SALUTE -È rivolto a tutte le classi con attività prevalentemente in parallelo. -promuove le competenze chiave e di cittadinanza (sociale e civica), la salute degli alunni, del personale e delle famiglie. Si prefigge l’osservazione e il rispetto dei principi di equità, inclusione, partecipazione e benessere. -è organizzato con interventi in classe di esperti e con attività condotte dai docenti curricolari -prevede il conseguimento di un certificato da parte dell’Asl Milano 2 che ne riconosce e valuta le attività di scuola che promuove la salute. La Scuola è inserita nel programma educativo della “Scuola lombarda che promuove salute”. PROGETTO CERAMICA -Alunni di prima e seconda media dei corsi B,D,E. -promuove il processo creativo, l’autonomia, l’autostima e le capacità critiche. -spazio pomeridiano per la durata di due ore settimanali per un totale di 18 ore. -alla fine del percorso si propone anche l’allestimento di un mercatino per la vendita dei manufatti creati dagli alunni. - docente interno referente. PROGETTO ARTISTI IN CAMMINO -Alunni di prima e seconda media dei corsi B,D,E. -promuove il processo creativo, l’autonomia, l’autostima e le capacità critiche. -spazio pomeridiano per la durata di due ore settimanali per un totale di 18 ore. -alla fine del percorso si propone anche l’allestimento di un mercatino per la vendita dei manufatti creati dagli alunni. - docente interno referente. PROGETTO ADOZIONI A DIST. E MERCATINO SCOLASTICO PROGETTO AFFETTIVITA' E’ rivolto a tutte le classi della secondaria; promuove l’educazione alla mondialità. Percorso di promozione della salute e del benessere (Pagina 66 di 209) TITOLO DEL PROGETTO DESCRIZIONE psicologico degli studenti. L’obiettivo è quello di far riflettere e di creare dei momenti di confronto sul cambiamento della relazione tra coetanei, sulla nascita del desiderio di rapporti nuovi legati ai cambiamenti adolescenziali. PROGETTO ALFABETIZZAZIONE Promuove la conoscenza della lingua italiana di livello base, intermedio e avanzato. - E' organizzato con attività di accoglienza (scheda di rilevazione dati, colloqui con le famiglie, comunicazione con il Team docenti e inserimento in classe). - Si articola in laboratori linguistici annuali di L2 tenuti da facilitatori della Cooperativa Lule, finanziata dal Comune, e da docenti interni alla scuola. PROGETTO BIBLIOTECA -È rivolto a tutte le classi -promuove la lettura -è organizzato con l’assegnazione a ogni classe di un’ora settimanale per il prestito, avvalendosi dell’aiuto della bibliotecaria della scuola -propone concorsi e attività promosse da Associazioni specifiche del settore -si avvale di: docente interno referente e bibliotecaria PROGETTO CHIATARRISTICAMENTE “ChitarristicaMente” propone un’attività di musica d’insieme, per l’approfondimento dello studio della chitarra classica. Non vuole formare futuri professionisti ma favorire la crescita culturale. L’accesso al gruppo è su base volontaria, ma sulla spinta di uno spiccato interesse. L’attività è seguita da un docente interno e ha durata annuale per circa trenta incontri a cadenza settimanale. PROGETTO CONTINUITA' -È rivolto alle classi prime della scuola secondaria e alle classi quinte della scuola primaria -favorisce il passaggio dei ragazzi dalla scuola primaria alla scuola secondaria. -è organizzato con l’attuazione di attività, distribuite nel corso dell’anno scolastico, che coinvolgano i ragazzi - propone attività laboratoriali e sportive. -si avvale di docente interni. PROGETTO COUNSELING - E’ rivolto a tutti gli alunni della Scuola secondaria che ne fanno richiesta, con il consenso genitoriale Motiva allo studio Promuove la consapevolezza delle risorse personali e di rete nel superamento delle difficoltà scolastiche Stimola l’autostima, l’autoefficacia, l’assertività Previene la dispersione scolastica (Pagina 67 di 209) TITOLO DEL PROGETTO DESCRIZIONE - Pone a disposizione, settimanalmente, un’ora al mattino e un’ora al pomeriggio per i colloqui, durante il pentamestre Si avvale di una docente interna, che ha terminato il Master triennale di Counseling, supervisionata dalla scuola di Counseling Aspic PROGETTO EAT -È rivolto alle classi seconde e terze -promuove stili di vita che evitino l’obesità giovanile -è organizzato con l’assegnazione a ogni classe di 5 ore annuali. - Si avvale dell’aiuto dei medici nutrizionisti dell’I.R.C.C.S. Policlinico San Donato SCHEDA PROGETTO INCONTRO AUTORE -È rivolto alle classi prime e in futuro anche alle seconde e/o terze -promuove il piacere della lettura e amplia gli orizzonti sul mondo della narrativa -prevede: lettura e analisi in classe di un libro di narrativa e incontro a scuola con l’autore -si avvale di: docente referente, docenti di lettere, autori dei libri Il progetto, in parte finanziato dal Comune di San Donato M., è rivolto a tutte le classi seconde della scuola e prevede un’uscita di tre giorni in una località sciistica. Divisi in piccoli gruppi e affidati a esperti maestri di sci, gli alunni hanno l’opportunità di migliorare le capacità motorie fondamentali e di acquisire le tecniche di base dello sci. Rivolto a tutte le classi della secondaria e alle quinte della primaria. Si svolge in autunno e consiste in una corsa campestre al laghetto di San Donato Milanese. I migliori, maschi e femmine, vengono convocati per le finali provinciali di corsa campestre. In primavera, tutte le classi quinte della primaria e prime della secondaria sono coinvolte in un progetto di “orientamento” (ORIENTEERING) Progetto in rete per le classi seconde e terze medie. Obiettivo: sviluppare una coscienza civica attraverso una riflessione sulla ricaduta sociale dei propri comportamenti e su tematiche di attualità. Attività: Incontri con esperti esterni, visione di film o spettacoli teatrali, lettura di testi e altri lavori guidati da docenti interni. Alla giornata sulla legalità c/o il cinema Troisi parteciperanno le terze medie, i docenti , il D.S., il Sindaco, altre personalità e autorità. -È rivolto a tutte le classi seconde -promuove la scrittura -è organizzato con l’assegnazione di 3 ore annuali per le PROGETTO NEVE PROGETTO POLVERE DIETRO DI NOI E ORIENTEERING PROGETTO PATTO PER LA LEGALITA' PROGETTO SCRITTURA CREATIVA (Pagina 68 di 209) TITOLO DEL PROGETTO PROGETTO ATTIVITÀ CONNESSE AL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE PROGETTO OLIMPIADI DELLA LINGUA ITALIANA PROGETTO SPORTELLO D’ASCOLTO PSICOLOGICO DESCRIZIONE classi seconde -propone laboratori di scrittura creativa -si avvale di una specialista esterna È un corso di scrittura creativa, in collaborazione con la biblioteca di San Donato, che invita a sperimentare, con l’aiuto di una giornalista, come il processo della scrittura nasca dal dialogo tra la parte intuitiva e quella razionale della mente. Il progetto prevede due differenti percorsi: uno di base e uno avanzato. La modalità base di partecipazione, definita L'Ora del Codice, consiste nel far svolgere agli studenti un'ora di avviamento al pensiero computazionale. Una modalità di partecipazione più avanzata, definita Corso Introduttivo, consiste invece nel far seguire a questa prima ora di avviamento un percorso più approfondito, che sviluppa i temi del pensiero computazionale con ulteriori 10 lezioni. Esse possono essere svolte nel resto dell’anno scolastico. Entrambe le modalità possono essere fruite sia in un contesto interattivo, per le scuole dotate di computer e connessione a Internet, sia "senza rete", per le scuole ancora non supportate tecnologicamente. Tutto il materiale disponibile è stato opportunamente adattato al contesto italiano da parte degli esperti scientifici del CINI. Gara di italiano aperta alla partecipazione degli alunni più competenti di ogni classe terza della Sc. Sec. di I grado. Vengono selezionati i cinque allievi che costituiscono la squadra di istituto. Sono previsti degli “allenamenti” pomeridiani per prepararsi alla selezione nazionale che si terrà via internet. In caso di successo, le semifinali e le finali si terranno a Larino (CB). È uno sportello d’ascolto dove possono accedere liberamente ragazzi, insegnanti e genitori delle scuole secondarie di 1° grado. Lo psicologo offre consigli e suggerimenti per la gestione delle problematiche individuali. E’ aperto 1 giorno ogni due settimane. (Pagina 69 di 209) 9. AMBIENTI DI APPRENDIMENTO SUPPORTATI DALLE TECNOLOGIE DIGITALI Le tecnologie didattiche sono spesso percepite come catalizzatori di cambiamento, di rivoluzione nei metodi d’insegnamento, di influenza nelle teorie dell’apprendimento e, soprattutto, nelle modalità di accesso all’informazione (Watson, 2001). Lezioni, attività e progetti didattici condotti con l’ausilio delle nuove tecnologie costituiscono l’ambiente ideale per la sperimentazione e la scoperta di temi, contenuti e strumenti da parte degli studenti. Tuttavia, malgrado la ricchezza di offerte ed esperienze, i docenti hanno avuto, soprattutto in passato, il problema di rispettare i vincoli legati alla necessità di accordarsi sia con la proposta disciplinare e formativa prevista per il contesto in cui operano sia con i problemi contingenti, legati alla gestione delle strutture informatiche presenti nella scuola. La metodologia generale della didattica è una risorsa intrinseca all'autonomia dei processi di apprendimento. I processi di apprendimento si autoregolano, per cui la didattica li può governare solo assecondandone ed orientandone dall’esterno la dinamica. Non è possibile, quindi, fare riferimento a una didattica normativa che presuma di poter rappresentare i comportamenti e i risultati della formazione. Dagli anni ’90, si è sviluppata una rinnovata attenzione intorno ai processi di apprendimento. Sotto la spinta delle proposte concettuali della psicologia culturale e del socio costruttivismo, il modello cognitivista ha gradualmente perduto il ruolo ricoperto negli anni ’70 e ’80 e oggi il pensiero psicopedagogico si presenta come un discorso aperto, privo di una cornice paradigmatica unitaria. Pur non rappresentando un’alternativa radicale al cognitivismo, l’approccio socio costruttivista, con il recupero che propone delle dimensioni del contesto e del significato, porta con sé una concezione fortemente innovativa dell’apprendimento. Una concezione che pone l’accento sul carattere costruttivo, dialogico e dominio-specifico dei processi di apprendimento. In questo contesto, la ricerca didattica è orientata verso la definizione di schemi e procedure per facilitare l’acquisizione di competenze processuali in modo tale che la trasformazione dell’esperienza in coscienza consista nel porsi problemi (sia che rientrino negli interessi del discente sia che vengano posti dall’insegnante). Si parla di metodologie di attivazione dell’alunno che facciano intendere l’apprendimento come ricerca e inducano i ragazzi alla riflessione sui loro modi di apprendere (metacognizione). Si propongono l’associazione ideativa, la capacità d’immaginazione, la capacità di previsione, la capacità critica, l’analisi e la ristrutturazione di problemi, la riflessione sui modelli culturali. Non esiste una didattica valida sempre e comunque, poiché essa deve partire dalla contingenza, dall’ hic et nunc, dalla conoscenza del gruppo cui è rivolta. L’atto didattico è relazione fra soggetti e la relazione si instaura fin dalla più tenera età, quando il bambino interagisce con la madre, quando il bambino impara i nomi delle cose. L’apprendimento non è un deposito delle informazioni proposte dall’insegnante e più in generale diffuse dal contesto. Al contrario, l’allievo costruisce il proprio conoscere elaborando le informazioni nei termini ed in funzione dei propri modelli mentali e di conoscenza (schemi, conoscenze, sistemi di credenze, categorie). Non sono dunque i dati in se stessi ad avere potere informativo; il ruolo preminente l’hanno i modelli che presidiano il modo con cui tali dati sono elaborati. Nella lezione frontale ci troviamo di fronte ad un docente oratore, che declama in veste di presentazione – conferenza un argomento stabilito. Con la nascita della scienza didattica con Comenio si pone il problema del pragmatismo, del “fare”, di quello che chiameremmo oggi “learning by doing” (imparare attraverso l’azione). Rousseau era portatore di questa teoria all’interno dell’interesse puerocentrico come anche oggi alcuni pedagogisti parlano delle “direttrici del fare”. Lo (Pagina 70 di 209) scopo primario (suscitare domande, porre problemi) dell’insegnante deve essere quello di risvegliare il desiderio di imparare e di conoscere nell’allievo. Parliamo di insegnamento euristico (volto alla ricerca) che, grazie agli studi di cibernetica e di biologia legata al cervello (fisiologia, neurologia), ha dibattuto su come la mente umana elabora quanto viene dall’esterno. La didattica euristica basata sulla discussione, operata in un ambito in cui l’allievo non si senta giudicato o non apprezzato a priori, promuove un pensiero divergente e critico e necessita di tempi lunghi (tempi di attesa, di tolleranza, del silenzio, del rispetto delle altrui opinioni, della pazienza verso coloro che fanno più fatica di altri ad argomentare o ad esprimersi). Gli studi condotti sulla suddivisione dei tempi e degli spazi, nonché sugli aspetti non verbali dell’insegnamento, quali la prossemica, i silenzi, gli sguardi; organizzazione degli spazi e dei tempi hanno dimostrato che questi elementi non sono accessori ma fanno parte integrante della didattica (gli ambienti degradati sono più a rischio di atti vandalici, così di moda oggi, essendo sviluppato il fenomeno detto del bullismo). Le scuole dove si raggiungono i migliori risultati sono quelle caratterizzate dalla presenza, non solo in classe, ma anche nei corridoi, negli atri, di spazi carichi della storia personale dei bambini e dei ragazzi (disegni, lavori). L’organizzazione dei tempi e della routine scolastiche così come lo spazio, gli oggetti diventano dunque anche “organizzatori dell’intelligenza” che favoriscono la comprensione e l’attenzione degli allievi. In questo contesto l’attenzione degli allievi può essere catturata chiarendo gli obiettivi, esponendo chiaramente qual è il problema, ricollegandosi alle conoscenze pregresse come ad una preziosa fonte cui attingere, collegando tra loro le conoscenze pregresse e quelle nuove, cogliendo stimoli dal mondo esterno, dalla vita quotidiana, concettualizzando i problemi, utilizzando le suggestioni come idee guida, elaborando supposizioni, ragionamenti, parlando delle possibili soluzioni, controllando e verificando le ipotesi. E’ chiaro che queste riflessioni si sono fatte portatrici, nell’ultimo decennio, dell’esigenza di un profondo cambiamento dei tradizionali modi di concepire gli ambienti per la didattica. Proprio per favorire e supportare il cambiamento e l’innovazione del sistema Scuola, il MIUR ha avviato, dal 2008 in poi, un processo di digitalizzazione della scuola con il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), tracciando un percorso strutturato in più azioni, realizzate in modo parallelo e finalizzato, a: modificare gli ambienti di apprendimento, realizzando sistemi educativi vicino ai nuovi linguaggi e processi di apprendimento degli studenti e ne favoriscano lo sviluppo e il potenziamento delle competenze individuate nella Strategia Europa 2020, con il fine ultimo dell’inserimento nel rinnovato mercato del lavoro; formare i docenti a nuove metodologie didattiche, che attraverso l’uso delle tecnologie, consentano il passaggio dalla didattica trasmissiva ad un apprendimento collaborativo ed esperienziale. Il Piano è stato ideato sulla base di alcuni principi tra cui: la gradualità dell'azione, la partecipazione e la condivisione di tutti i portatori di interesse e si è articolato in più fasi. La prima fase si è declinata in varie azioni la più importante delle quali è stata “Lim in classe” che ha permesso di introdurre le lavagne lim in numerose scuole italiane e avviare i docenti alla formazione. La seconda fase del PNSD, avviata nel 2012, rappresenta la naturale evoluzione ed integrazione del processo di digitalizzazione della scuola all’interno dei più ampi obiettivi dell’Agenda Digitale, del governo e del sistema Paese, in collaborazione con le altre amministrazioni, locali e centrali, dello Stato. (Pagina 71 di 209) A partire dal 2012, il MIUR ha perseguito una strategia di sviluppo del PNSD più “glocalizzata”, pianificando una diversificazione degli interventi su base territoriale, per tener conto delle diverse esigenze di contesto e delle differenti disponibilità finanziarie delle Amministrazioni Regionali, nonché per rendere sostenibile, sia dal punto di vista economico che organizzativo, il processo di digitalizzazione della scuola italiana. Oggi il Piano nazionale per la scuola digitale persegue i seguenti obiettivi: a) realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, anche attraverso la collaborazione con università, associazioni, organismi del terzo settore e imprese; b) potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche; c) adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni tra dirigenti, docenti e studenti e tra istituzioni scolastiche ed educative e articolazioni amministrative del Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca; d) formazione dei docenti per l'innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l'insegnamento, l'apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti; e) formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione; f) potenziamento delle infrastrutture di rete, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, con particolare riferimento alla connettività nelle scuole; g) valorizzazione delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche anche attraverso la promozione di una rete nazionale di centri di ricerca e di formazione; h) definizione dei criteri e delle finalità per l'adozione di testi didattici in formato digitale e per la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti autonomamente dagli istituti scolastici. (Pagina 72 di 209) 10. INTEGRAZIONE, INCLUSIONE, INTERCULTURA, PREVENZIONE E DISPERSIONE IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ Premessa Il Piano annuale per l’Inclusività (P.A.I.), previsto dalla Direttiva del 27 dicembre 2012 e dalla C.M. n. 8/2013 a firma del Capo Dipartimento per l'Istruzione, intende fornire un elemento di riflessione nella predisposizione del PTOF, di cui il P.A.I. è parte integrante. Il P.A.I., infatti, non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico, bensì come uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi. Il fine è la qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno”. Esso è prima di tutto un atto interno della scuola autonoma, finalizzato all’auto-conoscenza e alla pianificazione, da sviluppare in un processo responsabile e attivo di crescita e partecipazione. Il P.A.I. è lo strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, è lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni, indica le linee guida per un concreto impegno programmatico per l’inclusione, basato su una attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità delle prassi negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie. Tali complessi e delicati passaggi – affinché l’elaborazione del P.A.I. non si risolva in un processo compilativo, di natura meramente burocratica anziché pedagogica – richiedono un percorso partecipato e condiviso da parte di tutte le componenti della comunità educante, facilitando processi di riflessione, dando modo e tempo per approfondire i temi delle didattiche inclusive, della gestione della classe, dei percorsi individualizzati, nella prospettiva di un miglioramento della qualità dell’integrazione scolastica, il cui modello – è bene ricordarlo – è assunto a punto di riferimento per le politiche inclusive in Europa e non solo. L’Istituto Comprensivo di via Croce Rossa si propone, quindi, di potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali. A tal fine intende: creare un ambiente accogliente e di supporto ; sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando attenzione educativa in tutta la scuola; promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento; centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno; favorire l’acquisizione di competenze collaborative; promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante. Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che personali. (Pagina 73 di 209) LINEE GUIDA PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA L’Istituto cerca di migliorare il proprio livello di inclusione coordinando tutti i progetti per alunni con Bisogni Educativi Speciali in una strategia che accresca la capacità della scuola di rispondere ai bisogni delle diversità. Finalità: Definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza. integrazione e inclusione. Realizzare l’inclusione, sviluppando le abilità sociali e comunicative dell’alunno. Promuovere iniziative di collaborazione interne alla scuola, tra reti di scuole, Comune, Enti territoriali, ASL. Favorire un clima di accoglienza nella scuola e rimuovere gli ostacoli alla piena integrazione. Entrare in relazione con le famiglie. Obiettivi ed azioni positive per una didattica realmente inclusiva: Mettere la persona al centro dell’azione didattica, cioè accogliere ed accettare l’altro come persona, per conoscere l’alunno anche dal punto di vista socio-affettivo, oltre che cognitivo. Includere, anziché escludere, anche gli studenti più problematici, cioè riconoscerne i bisogni e cercare strategie idonee a sollecitare l’attenzione e la partecipazione, per creare apprendimento significativo, per non creare dispersione scolastica. A questo proposito le tecnologie possono aiutare ad aumentare la motivazione e a sollecitare l’interesse, prolungando i tempi di attenzione dei singoli allievi. Questi ultimi, “nativi digitali”, sono alla costante ricerca di nuovi stimoli e incuriositi dalle nuove modalità tecnologiche per veicolare i saperi. L’uso della tecnologia permette di sviluppare e rafforzare processi autocorrettivi e di rinforzo. Considerare fondamentale la relazione educativa, base indispensabile dell’apprendimento, al di là della disciplina e dei programmi da svolgere. Promuovere la dimensione comunitaria e sociale dell’apprendimento. Condividere le linee metodologiche e i presupposti pedagogici con tutto il personale educativo. Valorizzare le potenzialità e risorse di ognuno, anche le competenze non formali. Riconoscere i diversi bisogni e le differenze individuali, dando risposte diverse a domande diverse cioè curare la personalizzazione dell’insegnamento e adeguare in itinere la programmazione di ciascuna disciplina. DEFINIZIONE DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”. Si definiscono quindi BES i bisogni di tutti quegli alunni derivanti da qualsiasi difficoltà, transitoria o permanente, di tipo psicologico, motorio, comportamentale, relazionale, relative all’apprendimento o derivante da svantaggio socio-economico o culturale. Un allievo ha un bisogno educativo speciale quando presenta delle particolarità che gli impediscono il normale apprendimento e richiedono interventi individualizzati. Le difficoltà di apprendimento comportano, ovviamente, nuove attenzioni nell’insegnamento. (Pagina 74 di 209) DESTINATARI Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali comprendenti tre grandi sotto-categorie: Alunni con disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77). Alunni con disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003). Oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, dell’attenzione e dell’iperattività, il ritardo mentale lieve ed il ritardo maturativo, ma anche altre tipologie di deficit o disturbo, quali la sindrome di Asperger, non altrimenti certificate; il funzionamento intellettivo limite è considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico. Tutte queste differenti problematiche non vengono o non possono venir certificate ai sensi della legge 104/92, non dando conseguentemente diritto alle provvidenze e alle misure previste dalla stessa legge quadro e, tra queste, all’insegnante di sostegno. Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e/o culturale. alunni con svantaggio socio-economico (famiglie di basse fasce di reddito, assenza di libri di testo e materiali didattici); svantaggio linguistico ( alunni nati all’estero, alunni che parlano italiano solo a scuola, alunni con scarsa conoscenza della lingua italiana); svantaggio culturale ( alunni con problematiche psicologiche: poco motivati, passivi, aggressivi, con scarsa autostima, che non fanno i compiti; alunni con gravi problemi familiari). Per questi alunni può esistere documentazione medica, dettagliata documentazione pedagogica e didattica, nonché segnalazione dei servizi sociali. IL TEAM DOCENTI/CONSIGLIO DI CLASSE Il Team dei docenti/Consiglio di classe, definisce gli interventi didattico-educativi ed individua le strategie e le metodologie più utili, per realizzare la piena partecipazione degli studenti con BES al normale contesto di apprendimento. E’ compito del Team docenti/Consiglio di classe individuare gli studenti con Bisogni Educativi Speciali per i quali è “opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni”. È necessario che l’attivazione di un percorso individualizzato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali sia deliberata in Consiglio di classe dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia. Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Team dei docenti /Consiglio di Classe motiverà opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte, sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche. Si evidenzia che l’attuazione dei percorsi personalizzati per tutti i BES è di competenza e responsabilità di tutti gli insegnanti del Team/Consiglio di classe. IL RUOLO DELLA FAMIGLIA Per quanto riguarda il coinvolgimento della famiglia, si sottolinea, non solo la necessità che essa sia informata dei bisogni rilevati dagli insegnanti, ma anche sul proprio ruolo di corresponsabilità e sulla necessità di una condivisione e collaborazione. In accordo con la famiglia verranno individuate le modalità e le strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto (Pagina 75 di 209) degli obiettivi formativi previsti dal PTOF. AZIONI DELLA SCUOLA Costituzione di Organi collegiali: GLI - Gruppo di lavoro per l’Inclusione L’Istituto comprensivo di via Croce Rossa istituisce il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione ( GLI) al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla Legge 53/2003, attraverso la programmazione di un ”Piano Annuale per l’Inclusione”. Composizione del gruppo E’ composto dal Dirigente Scolastico, da uno o più docenti specializzati di ogni plesso, da uno o più docenti curriculari, da un educatore, da un rappresentante dei genitori, da esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola. Il rappresentante dei genitori viene individuato in base ai seguenti criteri: genitore con particolare sensibilità alle dinamiche inclusive; genitore che non ricopre all’interno della istituzione scolastica altri ruoli istituzionali (rappresentante di classe, membro del consiglio d’istituto o consigliere dell’associazione genitori). Tali criteri vengono stabiliti in un’ottica di inclusione, trasparenza, partecipazione e condivisione. Compiti e funzioni del GLI: Analizzare la situazione complessiva dell’istituto (rilevazione degli alunni con disabilità, DSA, BES, tipologia dello svantaggio, classi coinvolte). Individuare i criteri per l’assegnazione degli alunni con disabilità alle classi. Individuare i criteri per l’assegnazione dei docenti di sostegno alle classi. Definire le linee guida per le attività didattiche di sostegno e inserirle nel POF. Seguire le attività dei Team docenti/Consigli di Classe e degli insegnanti specializzati per il sostegno verificando che vengano attuate le procedure corrette e che sia sempre perseguito il massimo vantaggio per lo sviluppo formativo degli alunni nel rispetto della normativa. Proporre l’acquisto di attrezzature, strumenti, sussidi, ausili tecnologici e materiali didattici destinati agli alunni con difficoltà o ai docenti che se ne occupano. Definire le modalità di accoglienza degli alunni con disabilità. Analizzare casi critici e proposte di intervento per risolvere problematiche emerse nelle attività di integrazione/inclusione. Raccogliere e documentare gli interventi didattico/educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione. Organizzare focus/confronto sui casi, prestare consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi. Formulare proposte per la formazione e aggiornamento dei docenti. Rilevare, monitorare e valutare il livello di inclusività della scuola. Raccogliere e coordinare le proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122. Elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno, discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato ai competenti uffici degli UUSSRR, nonché ai GLIP e GLIR). Il Gruppo di Lavoro d’Istituto si riunisce all’inizio dell’anno scolastico (settembre/ottobre) per: (Pagina 76 di 209) esaminare la situazione generale relativa agli alunni con disabilità; assegnare le ore di sostegno, tenuto conto del numero degli insegnanti specializzati assegnati alla scuola e della gravità della patologia degli alunni certificati; proporre progetti di inclusione scolastica; proporre iniziative di aggiornamento. Si riunisce alla fine dell’anno scolastico (maggio/giugno) per: valutare i progetti d’integrazione scolastica; esaminare i passaggi degli alunni disabili nell’ordine di scuola successivo e ratificare le modalità di accoglienza; esaminare le nuove iscrizioni degli alunni certificati e il quadro generale riguardo l’organico dei docenti specializzati ; proporre la richiesta delle ore di assistenza specializzata per gli alunni che presentano difficoltà nell’autonomia e la comunicazione. Collegio dei Docenti: All’inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione. Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti. GLH OPERATIVO Composizione del gruppo: E’ composto dal Consiglio di Classe/di Sezione (insegnanti curricolari e di sostegno), educatore, operatori ASL che seguono il percorso educativo dell’alunno con disabilità, i genitori dell’alunno. Compiti e funzioni: Ha il compito di predisporre il Profilo Dinamico Funzionale e il Piano Educativo Individualizzato e di verificarne l'attuazione e l'efficacia nell'intervento scolastico. GLH D’ISTITUTO Composizione del gruppo: E’ composto dal DS, dal coordinatore delle attività di sostegno, dai docenti di sostegno, da operatori dei servizi (dell’Ente locale e dell’Asl) e dai genitori. Compiti e funzioni: definisce le linee della politica per l’integrazione scolastica degli alunni disabili dell’Istituto; individua gli indicatori di qualità dell’integrazione scolastica per gli alunni disabili da inserire nel PTOF della Scuola; si esprime in merito alla richiesta di ore di sostegno da avanzare al competente AT; determina i criteri di ripartizione ed eventuale adattamento delle esigenze della scuola dell’assegnazione di ore di sostegno agli alunni nel rispetto delle proposte avanzate all’AT; propone azioni volte a favorire il successo del/i processo/i di integrazione. Si precisa inoltre che, fermi restando compiti e composizione dei GLIP di cui all’art. 15 commi 1, 3 e 4 della L. 104/92, le loro funzioni si estendono anche a tutti i BES, stante l’indicazione contenuta nella stessa L. 104/92 secondo cui essi debbono occuparsi dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, “nonché per qualsiasi altra attività inerente all'integrazione degli alunni in difficoltà di apprendimento.” Il GLHI si riunisce due volte all’anno (o su richiesta della metà più uno dei suoi membri): nel mese di giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per l’inclusione”; nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in base alle risorse assegnate alla scuola. (Pagina 77 di 209) FORMAZIONE L’Istituto propone attività di aggiornamento che formino tutti i docenti ai temi dell’educazione inclusiva attraverso: Partecipazione di docenti a corsi di formazione funzionali alle strategie per la realizzazione del PAI proposti da Scuola Snodo/ Enti di formazione/Università/Territorio Organizzazione di incontri di formazione dove i docenti formati trasferiscono le competenze in una formazione tra pari. Tali corsi devono mirare all’acquisizione di modalità e tecniche d’intervento didattico per il potenziamento delle abilità strumentali, anche grazie all’uso delle nuove tecnologie per la didattica. Successivi corsi possono essere previsti su tematiche specifiche emergenti nel corso dell’anno, tenendo anche conto degli alunni in ingresso, delle future rilevazioni o delle evoluzioni di situazioni esistenti e in itinere. L’aggiornamento si avvarrà di consultazione di materiale bibliografico ed informatico, software, banche dati in rete. ALUNNI CON DISABILITA’ Legge 104/1992 e nota prot. N. 4274 del 4 agosto 2009 L’Istituto accoglie gli alunni con disabilità organizzando le attività didattiche ed educative attraverso il supporto dei docenti specializzati, degli assistenti educatori, di tutto il personale docente ed Ata. ►Il docente specializzato. Il docente di sostegno svolge una funzione di mediazione fra tutte le componenti coinvolte nel processo di integrazione dell’alunno disabile, la famiglia, gli insegnanti curricolari, le figure specialistiche delle strutture pubbliche. All’inizio dell’anno scolastico, in base alle esigenze emerse dopo un congruo periodo di osservazione, stabilisce, in accordo con il Dirigente scolastico, un orario didattico. A tal fine, si individuano insieme al Team docenti/ C.d.C., le discipline in cui intervenire. Il docente specializzato cura i rapporti con i genitori e con la Asl di riferimento; redige congiuntamente con i referenti del Servizio sanitario nazionale, con i genitori e il Consiglio di classe il Pdf ed il Pei; partecipa ai G.L.H.O., ai G.L.H. d’Istituto e alle riunioni del gruppo di lavoro per l’inclusione; tiene un registro per le attività di sostegno; alla fine dell’anno scolastico riferisce il suo operato in una relazione finale. ►Verifica e valutazione Gli studenti con disabilità sono valutati in base al P.E.I. Le verifiche, orali e scritte, vengono concordate con i docenti curriculari, possono essere equipollenti e/o prevedere tempi più lunghi di attuazione. ►Procedure di accoglienza Il docente di sostegno incaricato, incontra i docenti della scuola di provenienza dell’alunno e i suoi genitori, nel mese di maggio, per formulare progetti per l’integrazione. Il referente verifica la documentazione pervenuta e attiva risposte di tipo organizzativo per accogliere l’alunno stesso ( assistenza di base, strumenti e ausili informatici ecc…). Il docente per le attività di sostegno assegnato alla classe informa il Consiglio sulle problematiche relative all’alunno, incontra i genitori all’inizio dell’anno scolastico, prende contatti con gli specialisti della ASL, collabora con gli insegnanti curricolari al fine di creare un clima di collaborazione e di inclusione per gli alunni diversamente abili. Il referente per le attività di sostegno predisporrà all’inizio dell’attività scolastica tutte le attività volte ad accogliere l’alunno diversamente abile. ►Continuità educativo-didattica (Pagina 78 di 209) L’Istituto considera la continuità educativo-didattica come fattore facilitante il processo di apprendimento dell’alunno con disabilità e per questo si creano le condizioni, affinché l’insegnante per le attività di sostegno assegnato ad una classe permanga, per quanto possibile, anche negli anni successivi. ►Orientamento in uscita In base al “progetto di vita” individuato nel P.E.I. l’alunno e la famiglia possono usufruire di varie attività di orientamento. Tali attività vengono progettate anche in collaborazione con il gruppo per l’orientamento coordinato dalla dott.ssa Silletti. ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA) Legge 170 dell’ 8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011 e Linee guida. I disturbi specifici di apprendimento (DSA) si distinguono in: dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia; riguardano alcune specifiche abilità dell’apprendimento di alunni con capacità intellettive adeguate all’età anagrafica. La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata” come strumento di garanzia del diritto allo studio introducendo strumenti compensativi e misure dispensative. ►Redazione del PDP Famiglia: Inoltra la documentazione alla segreteria didattica dell’istituto: all’atto dell’iscrizione o alla formulazione della diagnosi. Assume la corresponsabilità del progetto educativo-didattico. Si impegna ad avere colloqui con i docenti del Consiglio di classe/di sezione e il coordinatore di classe/di sezione. La certificazione: La diagnosi presentata dalla famiglia può essere rilasciata da una struttura privata in via provvisoria, in attesa del rilascio della certificazione da parte di strutture sanitarie pubbliche o accreditate. Per gli alunni di 3a media le certificazioni dovranno essere presentate entro il 31 marzo. Segreteria didattica: Informa le famiglie della possibilità di richiedere il PDP alla consegna della documentazione. Predispone l’elenco degli alunni DSA per fornirlo al responsabile della scuola. Responsabile DSA: Raccoglie ed esamina le diagnosi cliniche. Consegna la documentazione al CdC durante la prima riunione, dopo il ricevimento della documentazione. Segue i passaggi di contatto/informazione Scuola/Famiglia/Servizi. E’ a disposizione e collabora con gli insegnanti per la definizione dei PDP. Conosce ed informa circa le disposizioni di legge o rispetto a nuovi ambiti di ricerca e di didattica speciale ed inclusiva. Consiglio di classe e Coordinatore: Esamina la certificazione ed entro 3 mesi dalla presentazione della stessa, predispone il PDP su apposito modello previsto dall’Istituto. L’originale viene depositato in segreteria didattica e conservato nel fascicolo dell’alunno. Una copia viene conservata nel Registro dei verbali e una copia viene consegnata alla famiglia. Il Team docenti/CdC si attiene al piano di studi personalizzato, nel corso dell’anno valuta se apportare eventuali modifiche, il coordinatore comunica alla famiglia l’esito del monitoraggio. In mancanza di convalida del PDP da parte della famiglia, gli insegnanti attuano comunque il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, in quanto la Direttiva Ministeriale ne richiama espressamente i principi come enunciato nella legge 53/2003. (Pagina 79 di 209) Dirigente Scolastico: Prende visione del PDP e lo firma. Coordinatore: Condivisione del PDP con le famiglie che deve essere firmato dai genitori. ►Valutazione DSA La valutazione avverrà in coerenza con tutte le modalità adottate nelle fasi del percorso di apprendimento effettuato con l’obiettivo di ridurre il più possibile le difficoltà degli studenti dovuta a mancata automatizzazione delle abilità di base. Si deve tener conto delle specifiche situazioni soggettive degli alunni, che devono essere messi in condizione di utilizzare gli strumenti metodologici-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei, come previsto dalla legge n.170 del 2010 e dalle relative linee guida del 2011. ALUNNI CON ALTRI DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI Gli alunni con disturbi specifici che non rientrano nella categorie stabilite dalla Legge 104/92 possono usufruire di un piano di studi personalizzato e delle misure previste dalla Legge n.170/2010. Rientrano in questa categoria ad esempio gli alunni con: deficit del linguaggio; deficit delle abilità non verbali; deficit nella coordinazione motoria; deficit dell’attenzione e iperattività (in forma grave tale da compromettere il percorso scolastico); funzionamento cognitivo limite; disturbo dello spettro autistico lieve ( qualora non previsto dalla legge 104) ecc. ►Individuazione Il Consiglio di classe prende in esame la documentazione clinica e/o la certificazione presentata dalla famiglia. Il Consiglio di classe, qualora ravvisi difficoltà nel percorso scolastico dell’alunno che possono essere riconducibili a disturbi evolutivi specifici, informa la famiglia. ►Predisposizione del Piano di studi personalizzato (PDP) o di strategie didattiche non formalizzate. Il Team docenti/Consiglio di classe predispone gli interventi di inclusione assumendosi la responsabilità pedagogico-didattica. Possono essere previste misure compensative e dispensative, nonché progettazioni e strategie didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita. Se il Team docenti/CdC delibera l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato viene predisposto un PDP (in qualsiasi periodo dell’anno) e la famiglia assume la corresponsabilità del progetto educativo. Il Team docenti/CdC è autonomo nel decidere se formulare o meno il PDP, avendo cura di verbalizzare le motivazioni della decisione (Nota MIUR del 22/11/2013 no 2363). Il coordinatore di classe informa il referente del GLI del percorso di inclusione attivato. Il monitoraggio del PDP sarà effettuato durante i Consigli di classe e durante gli incontri del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione sul confronto dei casi. ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E/O CULTURALE Direttiva ministeriale 27.12.2012, C.M. n. 8/13 e Nota 22/11/2013. Tali tipologie di BES, fermo restando le procedure descritte precedentemente, dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei (Pagina 80 di 209) servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche; vengono considerate nella misura in cui costituiscono un ostacolo per lo sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale, sociale dell’alunno e generano scarso funzionamento adattivo, con conseguente peggioramento della sua immagine sociale. Area dello svantaggio socio-economico e culturale. Disagio comportamentale /relazionale. Se il Team docenti/CdC delibera l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato viene predisposto un PDP (in qualsiasi periodo dell’anno) e la famiglia è corresponsabile del progetto educativo. Il Team docenti/CdC è autonomo nel decidere se formulare o meno il PDP, avendo cura di verbalizzare le motivazioni della decisione (Nota MIUR del 22/11/2013 no 2363). Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio. Il coordinatore di classe informa il referente del GLI del percorso di inclusione attivato. Il monitoraggio del PDP sarà effettuato durante i Consigli di classe e durante gli incontri del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione sul confronto dei casi. ►Valutazione Non sono previste dalla normative particolari modalità di verifica e valutazione degli alunni per i quali il team docenti/Consiglio di classe abbia deciso di stilare un PDP. Il percorso personalizzato deve essere anzi finalizzato “a mettere in grado lo studente di affrontare l’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione con le stesse possibilità degli altri studenti della stessa classe …” Risulta fondamentale l’aver definito gli obiettivi irrinunciabili ed essenziali di ogni materia/area, per poter valutare la congruenza del percorso dell’alunno con quello della classe e quindi la possibilità del passaggio alla frequenza della classe successive. Area dello svantaggio linguistico e culturale: Per quanto riguarda questa tipologia di alunni si fa riferimento al “Protocollo accoglienza degli alunni stranieri”. Gli alunni che risulteranno appartenenti ai Livelli Elementari saranno inseriti in un percorso linguistico mirato all’acquisizione di competenze lessicali che possano loro permettere un più facile e proficuo inserimento nel gruppo classe di appartenenza e il raggiungimento degli obiettivi specifici. Per gli alunni appartenenti ai Livelli Intermedi non si ricorre, di norma, ad interventi mirati o ad una Programmazione che si discosti da quella adottata dal Consiglio di Classe poiché sono già in possesso di competenze comunicative e linguistiche. Gli alunni con competenze avanzate seguiranno il regolare curricolo scolastico. Gli alunni che dovranno invece essere inseriti in un percorso di Alfabetizzazione in Italiano L2 (PreA1- A2)* potranno essere seguiti o dal facilitatore della Cooperativa LULE o anche da insegnanti della scuola che hanno maturato esperienze e competenze in tale ambito e con i quali i docenti curriculari collaboreranno. *Livelli Pre- A1: Nessuna conoscenza della lingua italiana o conoscenza estremamente limitata A1: Competenza relativa alla conoscenza e uso di semplici espressioni funzionali alla vita quotidiana in contesti significativi A2 : Competenza relativa alla conoscenza di espressioni e parole di uso molto frequenti riferite alla persona, famiglia, ambiente scolastico ed extrascolastico. ►Valutazione Premesso che l’alfabetizzazione linguistica deve considerarsi lo scopo primario di tutte le discipline/aree, si dovrà privilegiare una valutazione formativa, condivisa dal Team docenti/Consiglio (Pagina 81 di 209) di classe, che programmerà un Piano di studio personalizzato concentrato sui nuclei fondanti delle varie discipline. Si terrà conto dei seguenti indicatori: Frequenza; Comportamento e atteggiamento scolastico; Motivazione all’apprendimento; Inserimento nella classe di frequenza; Avanzamento degli apprendimenti; Potenzialità emerse. Disagio comportamentale/relazionale: Alunni con funzionamento problematico, definito in base al danno vissuto effettivamente dall’alunno, prodotto su altri e sull’ambiente (senza certificazione sanitaria). RIFERIMENTI LEGISLATIVI Legge 517/77 Legge 104/92 Legge 53/2003 Legge 170/2010 D.M. 27 dicembre 2012 C.M. n.8 del 6 marzo 2013 Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA C.M. n.2 dell’8 gennaio 2010 C.M. n.24 del 1/3/2006. Tale Piano è stato elaborato dalla commissione DVA e BES nominata dal collegio in data 22/10/15. Lo stesso verrà inserito nel PTOF. (Pagina 82 di 209) 11. PARI OPPORTUNITÀ E PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI TUTTE LE DISCRIMINAZIONI Secondo il comma 16, dell'art.1, l. 107/2015, “il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119”. La disposizione della riforma sulla "buona scuola" promuove l'attuazione dei principi di pari opportunità, l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, favorendo la partecipazione nelle scuole di esperti che inquadrino nel corretto ambito le tematiche di cui al comma 16, riconducendole ad iniziative e programmi di educazione alla cittadinanza democratica, con il compito principale di promuovere una società libera, tollerante e giusta, in difesa dei valori e dei principi di libertà, di pluralismo, dei diritti dell’uomo e dello stato di diritto, che sono i fondamenti della democrazia e che abilitano l’individuo a comportarsi per tutta la vita come cittadino attivo, responsabile e rispettoso dei diritti altrui, così da restare perfettamente in linea con la circolare miur n. 1972 del 15/09/2015, che riguardo all’art. 1, comma 16 della l107 chiarisce: “ la previsione di tale disposizione risponde all’esigenza di dare puntuale attuazione ai princìpi costituzionali di pari dignità e non discriminazione di cui agli articoli 3 (tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del paese), 4 (la repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto), 29 (la repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare), 37 (la donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. La repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.) E 51 (tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tal fine la repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini. La legge può, per l'ammissione ai pubblici uffici e alle cariche elettive, parificare ai cittadini gli italiani non appartenenti alla repubblica. Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo necessario al loro adempimento e di conservare il suo posto di lavoro) nonchè a quanto previsto dal diritto europeo che proibisce la discriminazione per ragioni connesse al genere, alla religione, alle convinzione personali, handicap, età, orientamento sessuale o politico. La finalità del suddetto articolo non è, dunque, quella di promuovere pensieri o azioni ispirati ad ideologie di qualsivoglia natura, bensì quella di trasmettere la conoscenza e la consapevolezza riguardo i diritti e i doveri della persona costituzionalmente garantiti, anche per raggiungere e maturare le competenze chiave di cittadinanza, nazionale, europea e internazionale, entro le quali rientrano la promozione dell’autodeterminazione consapevole e del rispetto della persona, così come (Pagina 83 di 209) stabilito pure dalla strategia di lisbona 2000. Nell’ambito delle competenze che gli alunni devono acquisire, fondamentale aspetto riveste l’educazione alla lotta ad ogni tipo di discriminazione, e la promozione ad ogni livello del rispetto della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione. Si ribadisce, quindi, che tra i diritti e i doveri e tra le conoscenze da trasmettere non rientrano in nessun modo né “ideologie gender” né l’insegnamento di pratiche estranee al mondo educativo. Inoltre, è opportuno sottolineare che le due leggi citate come riferimento nel comma 16 della legge 107 non fanno altro che recepire in sede nazionale quanto si è deciso nell’arco di anni, con il consenso di tutti i paesi, in sede europea, attraverso le dichiarazioni, e in sede internazionale con le carte 1 . Infatti il decreto legge 14 agosto 2013 (convertito nella legge n.193/2013), a cui si fa riferimento nel comma 16 della “buona scuola”, enuncia le finalità del "piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere" che anche la scuola è chiamata a perseguire: A) prevenire il fenomeno della violenza contro le donne attraverso l'informazione e la sensibilizzazione della collettività, rafforzando la consapevolezza degli uomini e ragazzi nel processo di eliminazione della violenza contro le donne; B) promuovere l'educazione alla relazione e contro la violenza e la discriminazione di genere nell'ambito dei programmi scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, al fine di sensibilizzare, informare, formare gli studenti e prevenire la violenza nei confronti delle donne e la discriminazione di genere, anche attraverso un'adeguata valorizzazione della tematica nei libri di testo; G) prevedere specifiche azioni positive che tengano anche conto delle competenze delle amministrazioni impegnate nella prevenzione, nel contrasto e nel sostegno delle vittime di violenza di genere e di stalking; H) definire un sistema strutturato di governance tra tutti i livelli di governo, che si basi anche sulle diverse esperienze e sulle buone pratiche già realizzate nelle reti locali e sul territorio. 1 la convenzione del consiglio d’europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica - Istanbul, redatta l’11 maggio 2011, ratificata dal parlamento italiano con voto unanime di tutte le forze politiche all’unanimità e che ha a sua volta recepito i precedenti riferimenti giuridici; la convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (ste n° 5, 1950) e i suoi protocolli; la carta sociale europea (ste n° 35, 1961, riveduta nel 1996, ste n°163); la convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani (stce n° 197, 2005) e la convenzione del consiglio d’europa sulla protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali (stce n° 201, 2007). Le seguenti raccomandazioni del comitato dei ministri agli stati membri del Consiglio d’Europa: raccomandazione rec (2002)5 sulla protezione delle donne dalla violenza, raccomandazione cm/rec (2007)17 sulle norme e meccanismi per la parità tra le donne e gli uomini, raccomandazione cm/rec (2010)10 sul ruolo delle donne e degli uomini nella prevenzione e soluzione dei conflitti e nel consolidamento della pace, e le altre raccomandazioni pertinenti. La sempre più ampia giurisprudenza della corte europea dei diritti dell’uomo, che enuncia norme rilevanti per contrastare la violenza nei confronti delle donne; il patto internazionale sui diritti civili e politici (1966); il patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (1966); la convenzione delle nazioni unite sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne (cedaw, 1979) e il suo protocollo opzionale (1999) ; la raccomandazione generale n° 19 del cedaw sulla violenza contro le donne; la convenzione delle nazioni unite sui diritti dell’infanzia (1989) e i suoi protocolli opzionali (2000) e la convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (2006); lo Statuto di Roma della corte penale internazionale (2002); i principi fondamentali del diritto internazionale umanitario, in particolare la quarta convenzione di ginevra (iv), relativa alla protezione dei civili in tempo di guerra (1949) e i (Pagina 84 di 209) suoi protocolli addizionali i e ii (1977)) che prevede: articolo 14 – educazione 1 le parti intraprendono, se del caso, le azioni necessarie per includere nei programmi scolastici di ogni ordine e grado dei materiali didattici su temi quali la parità tra i sessi, i ruoli di genere non stereotipati, il reciproco rispetto, la soluzione non violenta dei conflitti nei rapporti interpersonali, la violenza contro le donne basata sul genere e il diritto all'integrità personale, appropriati al livello cognitivo degli allievi. 2 le parti intraprendono le azioni necessarie per promuovere i principi enunciati al precedente paragrafo 1 nelle strutture di istruzione non formale, nonché nei centri sportivi, culturali e di svago e nei mass media. Deve essere, inoltre, sottolineato che il personale scolastico, a cui è affidato il compito di educare i nostri ragazzi anche su queste delicate tematiche, deve essere debitamente formato e aggiornato, così come previsto anche dalla legge 128/2013 che all’art.16 let. D che pone all’attenzione delle scuole la necessità di favorire: ”l'aumento delle competenze relative all'educazione all'affettività, al rispetto delle diversità e delle pari opportunità di genere e al superamento degli stereotipi di genere, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 5 del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119”. Infine, connessa e a integrazione delle azioni di cui sopra, è la collaborazione con l’alleanza europea per il contrasto all’“istigazione all’odio” (in sede internazionale “hate speech”). L’istigazione all’odio, così come definita dal comitato dei ministri del consiglio d’europa è espressione di tutte le forme di diffusione ed incitazione all’odio razziale, alla xenofobia, all’antisemitismo e ad altre forme di intolleranza, espressione di nazionalismi, discriminazione nei confronti di minoranze, di migranti. Altre forme di discriminazione sono la misoginia, l’islamofobia, la cristianofobia e tutte le forme di pregiudizio circa l’orientamento sessuale e di genere. La campagna contro il “discorso d’odio” (hate speech) è un progetto coordinato con l’alleanza parlamentare contro l'odio (no hate alliance) del Consiglio d'Europa, partito nel 2012, e mira a combattere il razzismo e le forme di discriminazione on line, fornendo ai giovani e alle associazioni le competenze necessarie per riconoscere e svolgere azioni contro le violazioni dei diritti umani, sempre attraverso la trasmissione consapevole delle conoscenze del diritto e dei diritti. Alla luce di tale quadro normativo di rifermento, il miur intende supportare e sostenere attivamente i tanti studenti, docenti e dirigenti scolastici impegnati nel difficile lavoro quotidiano, affrontando le problematiche relative a tutte le forme di discriminazione e contrastando ogni forma di violenza e aggressione contro la dignità della persona. In tale ambito, alle scuole spetta il compito – nelle forme e modalità che riterranno più opportune ed efficaci e che individueranno, sulla base dell’autonomia didattica e gestionale loro attribuita, di predisporre azioni nel rispetto di linee di indirizzo generale che saranno appositamente divulgate dal miur. Tali linee - che saranno elaborate con il contributo di rappresentanti di associazioni ed esperti riuniti in un apposito tavolo di lavoro che sarà istituito presso il miur - saranno utili a monitorare e supportare le scuole nelle azioni previste dal comma 16 dell’art 1 della l. 107/2015, anche verificando l’attuazione del piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere, esclusivamente per la parte di competenza dell’istruzione. Non può mancarsi di sottolineare, il compito fondamentale affidato ai genitori di partecipare e contribuire, insieme alla scuola, al percorso educativo e formativo dei propri figli esercitando il diritto/dovere che l’art. 30 della nostra costituzione riconosce loro: “e’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio“. Come già chiarito nella sopra citata nota del 6 luglio 2015, “le famiglie hanno il diritto, ma anche il dovere, di conoscere prima dell’iscrizione dei propri figli a scuola i contenuti del piano dell’offerta formativa e, per la scuola secondaria, sottoscrivere formalmente il patto educativo di corresponsabilità per condividere in maniera dettagliata diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e (Pagina 85 di 209) famiglie”. Questa opportunità offerta ai genitori, consentirà di scegliere la scuola dei propri figli dopo aver attentamente analizzato e valutato le attività didattiche, i progetti e le tematiche che i docenti affronteranno durante l’anno che, in ogni caso, dovranno risultare coerenti con i programmi.” Nel'Ics di “Via Croce Rossa “ad ogni progetto relativo alle tematiche dell'affettività verrà attribuita una posizione di attività extracurricolare, subordinata a opportuna informazione e consenso preventivo dei genitori, riconoscendo loro il diritto di chiedere l'esonero per il proprio figlio. Attualmente il Ceaf di San Giuliano porta avanti attraverso due psicologi un progetto sulle pari opporunità alla scuola primaria e un progetto sull'affettività rivolto alle classi terze . All'interno del progetto legalità della secondaria sono previsti incontri collegati alla tematica del bullismo tenuti dall'arma dei carabinieri di San Donato Milanese mentre sullo stesso tema da anni si propone alle classi seconde medie lo spettacolo teatrale “ Me ne frego “ della compagnia teatrale “Quelli di Grock”. Tutta l'azione educativo-didattica riferibile al tema” pari opportunità e prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni di genere “ farà riferimento agli articoli della Costituzione Italiana di cui alla circolare miur n. 1972 del 15/09/2015 sopra riportata. (Pagina 86 di 209) 12. INDIRIZZI RELATIVI ALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE Il PTOF, nella sezione destinata a specificare le iniziative di formazione per il personale d’istituto o, in caso di emanazione di un format standardizzato nazionale, nelle parti a tale sezione riconducibili, riporterà in modo sintetico le iniziative per il triennio di riferimento. A tale riguardo si forniscono i seguenti indirizzi formativi di carattere orientativo. FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE Durante il triennio di riferimento verranno organizzate le seguenti attività formative (formazione esterna e autoformazione): TEMATICA AMBITO DI RIFERIMENTO N° ore e collocazione temporale La produzione di prove valutative standardizzate per classi parallele. RAV area 5.2 obiettivi di processo 12 h - 2016 La competenza chiave “imparare a imparare”. RAV area 5.2 obiettivi di processo 6 h - 2016 Le risorse in rete per la didattica PTOF digitale. 8 h settembre 2016 La gestione della “area studenti” del registro elettronico PTOF 4 h marzo 2016 La gestione della “area registri” del registro elettronico PON febbraio – marzo 2016 Informazione e formazione di base in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. D.L.vo 81/2008 artt. 36 e 37. AA. SS. 2016 e seguenti (Pagina 87 di 209) FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA Durante il triennio di riferimento verranno organizzate le seguenti attività formative: TEMATICA AMBITO DI RIFERIMENTO N° ore e collocazione temporale Regole tecniche in materia di protocollo informatico- Riforma del Codice dell’Amministrazione Digitale Partecipazione anche a “protocolli in rete” 20 h - 2017 La digitalizzazione dei flussi documentali – Protocollo digitale Innovazione e dematerializzazione degli uffici pubblici Segreteria digitale (DSGA e AA) La pubblicazione degli atti sull’area “Albo Pretorio On line” del sito scolastico (DSGA e AA) Amministrazione trasparente 4 h - 2016 Assistenza di base e ausilio materiale agli alunni/studenti disabili (Collaboratori ) Inclusione scolastica 6 h - 2017 Informazione e formazione di base in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. D.L.vo 81/2008 artt. 36 e 37. AA. SS. 2016 e seguenti (Pagina 88 di 209) CONTATTI ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA CROCE ROSSA UFFICI DI DIREZIONE Via Croce Rossa, 4 - San Donato Milanese - (Milano) TEL. 025231684 – COD. MECC. MIIC8FB00P www.icsviacrocerossa.gov.it fax: 0255600141 e-mail: [email protected] SCUOLA DELL’INFANZIA MARTIRI DI CEFALONIA Via Martiri di Cefalonia, San Donato Milanese (Milano) Tel. 0255608006 SCUOLA PRIMARIA “SALVO D’ACQUISTO” Via Europa, 38 – San Donato Milanese (Milano) Tel. 025273790 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “GALILEO GALILEI” Via Croce Rossa, 4 - San Donato Milanese - (Milano) Tel. 025231684 IL DIRIGENTE SCOLASTICO PROF. CARLO MASSARO Riceve su appuntamento. LA SEGRETERIA riceve il Martedì dalle 10.00 alle 12.00 Mercoledì dalle 8.30 alle 10.00 Giovedì dalle 15.00 alle 16.00 (nei giorni di sospensione delle attività didattiche dalle 9.00 alle 10.00). I DOCENTI ricevono su appuntamento. Gli orari sono consultabili sul sito della Scuola (Pagina 89 di 209) ALLEGATI (Pagina 90 di 209) ALLEGATO 1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA CROCE ROSSA Via Croce Rossa, 4 - San Donato Milanese - (Milano) TEL. 025231684 – COD. MECC. MIIC8FB00P www.icsviacrocerossa.gov.it Piano di Miglioramento (PDM) (Pagina 91 di 209) Indice Sommario Premessa Introduzione 1.Obiettivi di processo o 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) o 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo o 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza. 2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo 3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato o 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali o 3.2 Tempi di attuazione delle attività o 3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo 4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento o 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV o 4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola o 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica o 4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo (Pagina 92 di 209) Premessa Sulla base della normativa vigente, con riferimento al DPR n. 80/2013, ed alla successiva Direttiva n. 11/2013 e C. M. 47/2014, le scuole sono state chiamate a redigere un Rapporto di Autovalutazione (RAV) relativo al Sistema Nazionale di Valutazione delle istituzioni scolastiche, che ha, come fine, il miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti. L'elaborazione del RAV è un processo che si sviluppa attraverso alcuni fondamentali passaggi ed è stato curato dal Nucleo di Autovalutazione. Le prime tre sezioni del Rapporto (parte descrittiva e valutativa), riguardano il contesto, gli esiti ed i processi e sono articolate in aree. La quarta sezione orienta la riflessione critica sul percorso di autovalutazione svolto. La quinta sezione (individuazione delle priorità e dei traguardi di miglioramento e degli obiettivi di processo) è la conclusione del processo di autovalutazione in quanto chiede alle scuole di fare delle scelte, individuando priorità e traguardi da raggiungere attraverso il successivo Piano di Miglioramento. Tale sistema ha previsto quattro fasi nelle quali articolare il procedimento di valutazione delle scuole: A) Autovalutazione B) Azioni di miglioramento C) Valutazione esterna D) Rendicontazione sociale Nell’anno scolastico 2014/15, il Nucleo di Autovalutazione costituito dal Dirigente Scolastico, Prof.ssa Fiorita Tirone e dai docenti incaricati, ha compilato il RAV mettendo in evidenza i punti di forza e di debolezza del nostro istituto. Ha lavorato, partendo dai seguenti documenti: 1. POF 2014/15 2. Questionario di autovalutazione compilato nel mese di febbraio 2015. 3. Guida al Rapporto di Autovalutazione. 4. Mappa Indicatori. 5. Misure di accompagnamento per l’avvio del Sistema Nazionale di Valutazione (documenti presenti sul sito USR Lombardia e MIUR). Nel Collegio dei Docenti tenutosi in data 30/06/2015, ha segnalato che sono emerse difficoltà nella redazione del Rapporto dovute soprattutto al precedente inserimento dei dati (parziali, errati o mancanti) contenuti nelle schede di contesto dell’a. s. 2013/14. Ha rilevato l’importanza di curare, per i successivi anni scolastici, in modo attento le fasi relative alla compilazione delle schede di contesto, da parte delle famiglie, e al loro inserimento nel sistema, da parte della segreteria. Ha proposto, di istituire formalmente una Commissione permanente che, nell’arco di un triennio, incontrandosi periodicamente, possa lavorare sugli obiettivi di miglioramento e su tutti i dati relativi all’integrazione e aggiornamento dei dati contenuti nel Rapporto. Ha evidenziato, infine, che alcune sezioni (curricolo, sezione competenze sociali alunni, monitoraggio condotta alunni, schede di contesto) scolastico. si dovranno rivedere e ampliare nel corso del corrente anno La fase successiva, guidata dal nuovo Dirigente Scolastico Prof. Carlo Massaro, in servizio dal 20/10/2015, ha riguardato la definizione e la pianificazione delle azioni di miglioramento sulla base delle criticità riscontrate. Va evidenziato, purtroppo, che il Nucleo di Autovalutazione è stato convocato a partire dal mese di dicembre 2015, poiché nei mesi di settembre e ottobre la scuola è stata guidata da un Dirigente Reggente. Il Piano, comprendente obiettivi di miglioramento a breve e lungo termine, prevede i seguenti processi di intervento, relativi agli esiti (prove standardizzate Invalsi – esame di Stato), ai processi (costruzione di specifici indicatori per la valutazione delle competenze chiave di cittadinanza, elaborazione di prove di verifica autentiche per discipline e per classi parallele). Di seguito sono riportate le criticità riscontrate, la descrizione delle priorità, gli obiettivi di processo, la pianificazione, i traguardi e la documentazione delle diverse attività. (Pagina 94 di 209) Introduzione All’interno del SNV il miglioramento si configura come percorso volto ad individuare una linea strategica, un processo di problem solving e di pianificazione che la scuola mette in atto sulla base di quanto deciso nella sezione 5 del RAV. Il processo di miglioramento rimanda necessariamente alle priorità individuate che vengono riconosciute come “mission” della scuola, un’idea di scuola verso cui puntare. Ma parlare di miglioramento significa anche parlare di “responsabilità” in quanto dovranno essere identificate all’interno dell’organizzazione persone che curano i processi e li portano avanti. Se il miglioramento è un viaggio, la scuola ha bisogno di una mappa che sappia essere comprensibile per chi la consulta e che illustri le vie scelte per arrivare alla meta. Tale mappa è proprio il “Piano di Miglioramento”. Come ogni mappa rappresenta e caratterizza espressamente un certo territorio, così un piano di miglioramento descrive il processo di un’organizzazione verso la qualità. Quando una scuola traccia la propria mappa di miglioramento, tratteggia anche due livelli: quello che descrive ciò che avviene all’interno della singola classe, nel rapporto con gli studenti e quello che invece accade a livello organizzativo, nel rapporto tra docenti, genitori, territorio. Esattamente come una mappa tridimensionale, i due livelli si completano per fornire una visione reale della complessità della scuola. Il processo di gestione del Piano si ispira al ciclo del miglioramento continuo descritto nei Progetti Qualità: Definizione di obiettivi chiari e condivisi (Pianificazione); Realizzazione delle attività pianificate e monitoraggio delle stesse (Esecuzione); Valutazione dei risultati ottenuti in relazione agli obiettivi previsti (Verifica); Eventuali correzioni, verifiche e sviluppi futuri delle azioni svolte (Revisione). La progettazione del miglioramento scolastico rimanda alla competenza che ciascun insegnante ha nel progettare la propria didattica, spostando progressivamente il focus dal gruppo classe alla comunità scolastica. Solitamente vengono dettagliate: le attività che caratterizzano le azioni scelte, con i tempi previsti di realizzazione ( cronoprogramma) e i responsabili di riferimento; le risorse umane, economiche e strumentali che verranno utilizzate e le opportunità contestuali che ne assicurano l’accessibilità; le attività di monitoraggio e di valutazione delle azioni, con gli indicatori di riferimento e gli strumenti necessari per rilevarli; le attività di diffusione di condivisione dei processi attivati e dei risultati ottenuti. (Pagina 95 di 209) Il Piano di Miglioramento prevede 4 sezioni: 1. Scegliere gli obiettivi di processo più utili alla luce delle priorità individuate nella sezione 5 del RAV. 2. Decidere le azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti. 3. Pianificare gli obiettivi di processo individuati. 4. Valutare, condividere e diffondere i risultati alla luce del lavoro svolto dal Nucleo di Autovalutazione. Verranno di seguito illustrate le quattro sezioni. (Pagina 96 di 209) 1. Obiettivi di processo Nella sezione 5 del RAV la scuola ha indicato alcuni obiettivi di processo che intende perseguire per raggiungere i traguardi connessi alle priorità. La pianificazione del miglioramento riparte da qui: siamo sicuri che questi obiettivi siano quelli giusti? Sono quelli più utili per promuovere un processo innovativo nella scuola? Sono connessi tra loro? E, soprattutto, siamo in condizione di attuarli? Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono (scadenza: 31/8/2017): 3) Risultati scolastici (riduzione della variabilità fra le classi). 4) Competenze chiave e di cittadinanza. I traguardi (scadenza: 31/8/2017) che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono: 3) Individuare e condividere traguardi di competenza per le aree linguistica e matematica e criteri di valutazione per equilibrare gli esiti in uscita . 4) Promuovere il rispetto di persone e regole, la collaborazione tra pari, la responsabilità e l'organizzazione personale dello studio. Gli obiettivi di processo (scadenza: 31/8/2016) che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono: Curricolo, progettazione e valutazione Costruire il Curricolo verticale d'Istituto. Individuare e condividere traguardi di competenza. Utilizzare indicatori e criteri di valutazione omogenei e condivisi. Ambiente di apprendimento Incentivare l'uso di modalità didattiche innovative. Promuovere attività didattiche che prevedano lavori di gruppo, ricerche e progetti, utilizzando anche nuove tecnologie. (Pagina 97 di 209) 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) Priorità 1 Risultati scolastici: riduzione della variabilità' fra le classi. Traguardi Individuare e condividere traguardi di competenza per le aree linguistica e matematica e criteri di valutazione per equilibrare gli esiti in uscita. Promuovere il rispetto di persone e regole, la collaborazione tra pari, la responsabilità e l'organizzazione personale dello studio. Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo 1. Costruire il Curricolo verticale d'Istituto. 2. Implementare e potenziare il sito scolastico. 3. Individuare e condividere traguardi di competenza. Per la classe quinta, concordare i possibili traguardi finali della scuola Primaria, per un armonico passaggio alla scuola Secondaria di primo grado. 4. Individuare modalità, prove, strumenti di verifica e valutazione condivisi per considerare l’acquisizione delle competenze attese nelle annualità intermedie. 5. Migliorare il percorso dell'orientamento in uscita per la secondaria. 6. Migliorare le strategie di comunicazione interna ed esterna. 7. Monitorare con report le carenze e risultati delle attività di recupero. 8. Potenziare le commissioni di lavoro con compiti di organizzazione, gestione e monitoraggio delle attività e dei progetti previsti dal Ptof. 9. Predisporre incontri scambi professionali tra i tra Infanzia, Primaria e Secondaria per alunni con Bes. 10. Utilizzare indicatori e criteri di valutazione omogenei e condivisi. (Pagina 98 di 209) Priorità 2 Competenze chiave e di cittadinanza: sviluppo delle competenze sociali degli studenti. Traguardi Operando in un bacino di utenza abbastanza eterogeneo è necessario favorire lo sviluppo delle competenze sociali attraverso l'uso di modalità didattiche cooperative innovative. Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo 1. Implementare e potenziare il sito scolastico. 2. Incentivare e incrementare la collaborazione con il comitato genitori della scuola. 3. Incentivare, incrementare e potenziare la collaborazione con gli enti (Asl, Comune, Università, Associazioni) presenti sul territorio. 4. Incentivare l'uso di modalità didattiche innovative e sperimentare metodologie innovative. 5. Migliorare il percorso dell'orientamento in uscita per la secondaria. 6. Migliorare le strategie di comunicazione interna ed esterna. 7. Potenziare le commissioni di lavoro con compiti di organizzazione, gestione e monitoraggio delle attività e dei progetti previsti dal Ptof. 8. Predisporre incontri scambi professionali tra i tra Infanzia, Primaria e Secondaria per alunni con Bes. 9. Promuovere attività didattiche che prevedano lavori di gruppo (apprendimento cooperativo, lezione capovolta, episodi di apprendimento situato), ricerche e progetti, utilizzando le nuove tecnologie anche come strumento condivisione e trasmissione dei saperi. 10. Promuovere le competenze trasversali attraverso la realizzazione di attività relazionali e sociali (didattica laboratoriale). (Pagina 99 di 209) 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, la scuola è stata invitata a compiere una stima della loro fattibilità e dell’impatto. Per ogni obiettivo la scuola ha attribuito un valore di fattibilità e uno di impatto, determinando infine una scala di rilevanza. La stima dell’ impatto implica una valutazione degli effetti che si pensa possano avere le azioni messe in atto al fine perseguire l’obiettivo descritto. La stima della fattibilità si attua sulla base di una valutazione delle reali possibilità di realizzare le azioni previste tenendo conto delle risorse umane e finanziarie a disposizione. Si possono considerare i punteggi da 1 a 5, come segue: 1= nullo 2= poco 3= abbastanza 4=molto 5= del tutto Il prodotto dei due valori fornisce una scala di rilevanza degli obiettivi di processi da mettere in atto. Alla luce di queste valutazioni, la scuola può analizzare con più attenzione il peso strategico degli obiettivi di processo in vista della pianificazione dei processi ad essi sottesi. Al termine di questo lavoro la scuola può valutare se rivedere gli obiettivi dichiarati nel RAV, concentrandosi su quelli di rilevanza maggiore e, all’occorrenza, eliminando o ridimensionando il peso di quelli di minore rilevanza. Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto Obiettivi di processo elencati Fattibilità (da 1 a 5) Impatto (da 1 a 5) Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell'intervento 1 Costruire il Curricolo verticale d'Istituto. 4 4 16 2 Implementare scolastico. 4 5 20 3 Incentivare e incrementare la collaborazione con il comitato genitori della scuola. 4 4 16 4 Incentivare, incrementare e potenziare la collaborazione con gli enti (Asl, Comune, Università, Associazioni) presenti sul territorio. 4 4 16 5 Incentivare l'uso di modalità didattiche innovative e sperimentare metodologie 3 4 12 e potenziare il sito (Pagina 100 di 209) Obiettivi di processo elencati Fattibilità (da 1 a 5) Impatto (da 1 a 5) Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell'intervento 3 3 9 innovative. 6 Individuare e condividere traguardi di competenza. Per la classe quinta, concordare i possibili traguardi finali della scuola Primaria, per un armonico passaggio alla scuola Secondaria di primo grado. 7 Individuare modalità, prove, strumenti di verifica e valutazione condivisi per considerare l’acquisizione delle competenze attese nelle annualità intermedie. 3 3 9 8 Migliorare il percorso dell'orientamento in uscita per la secondaria. 3 5 15 9 Migliorare le strategie di comunicazione interna ed esterna. 4 4 16 10 Monitorare con report le carenze e risultati delle attività di recupero. 3 4 12 11 Potenziare le commissioni di lavoro con compiti di organizzazione, gestione e monitoraggio delle attività e dei progetti previsti dal Ptof. 0 0 0 12 Predisporre incontri scambi professionali tra i tra Infanzia , Primaria e Secondaria per alunni con Bes. 4 4 16 13 Promuovere attività didattiche che prevedano lavori di gruppo (cooperative learing), ricerche e progetti, utilizzando le nuove tecnologie anche come strumento condivisione e trasmissione dei saperi. 3 4 12 14 Promuovere le competenze trasversali attraverso la realizzazione di attività relazionali e sociali (didattica laboratoriale). 3 4 12 15 Utilizzare indicatori e criteri di valutazione omogenei e condivisi. 3 4 12 (Pagina 101 di 209) 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza Sulla base del lavoro precedente, la scuola ha potuto definire una lista ordinata degli obiettivi di processo che saranno oggetto della successiva pianificazione. Per ognuno si è resa necessaria una chiara definizione dei risultati attesi e degli indicatori su cui basare la misurazione periodica dei processi attivati, ai fini del monitoraggio dell’efficacia delle azioni intraprese. I risultati attesi e gli indicatori di processo sono stati espressi in una forma concreta e osservabile. Obiettivo di processo in via Risultati attesi di attuazione Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione 1 Costruire il Curricolo verticale d'Istituto. La scuola definirà gli aspetti del proprio curricolo, rimandando per gli altri aspetti a quanto previsto nei documenti ministeriali di riferimento. Saranno autonomamente verificate le Programmazioni all'interno dei Dipartimenti e sarà espresso attraverso una percentuale/indice il numero di Programmazioni che risponde ai risultati attesi. Programmazioni, Relazioni finali docenti. 2 Implementare e potenziare il sito scolastico. Ampliare il numero degli accessi. Questionario docenti. Questionario alunni / genitori. Numero di accessi. 3 Incentivare e incrementare la collaborazione con il comitato genitori della scuola. Promozione di progetti scuola – famiglia per rendere visibile e motivante la corresponsabilità educativa, valorizzando le reciproche risorse Verifiche su processi e prodotti in itinere rispetto alla ideazione e realizzazione di progetti educativi. Questionari. Verifiche dei progetti. (Pagina 102 di 209) Obiettivo di processo in via Risultati attesi di attuazione Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione 4 Incentivare, incrementare e potenziare la collaborazione con gli enti (Asl, Comune,Università, Associazioni) presenti sul territorio. Potenziamento delle partnership con enti esterni per la realizzazione di attività e progetti educativodidattici e culturali a vantaggio di alunni/studenti e docenti. Osservazioni periodiche nell’ambito dei gruppi di progetto. Relazioni dei soggetti referenti. 5 Incentivare l'uso di modalità didattiche innovative e sperimentare metodologie innovative. Il 100% dei Consigli di Classe e dei docenti sperimentino attività didattiche e metodologie innovative. Tasso/indice dei docenti che sperimentano didattiche e metodologie innovative Risultati in percentuale dei questionari alunni e docenti. 6 Individuare e condividere traguardi di competenza. Sostenere un armonico passaggio dalla scuola Primaria alla scuola Secondaria di primo grado. Prove di verifica e test condivisi. Ridurre la variabilità fra le classi. Prove e strumenti di Strumenti per la verifica condivisi. valutazione ed autovalutazione condivisa (es. rubriche di valutazione). Utilizzare le prove Invalsi come stimolo per una rilettura positivamente critica e riflessiva dei percorsi didattici e valutativi messi in atto. Per la classe quinta, concordare i possibili traguardi finali della scuola Primaria, per un armonico passaggio alla scuola Secondaria di primo grado. 7 Individuare modalità, prove, strumenti di verifica e valutazione condivisi per considerare l’acquisizione delle competenze attese nelle annualità intermedie. Risultati dei test in ingresso alla Secondaria. (Pagina 103 di 209) Obiettivo di processo in via Risultati attesi di attuazione Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione 8 Migliorare il percorso dell'orientamento in uscita per la secondaria. Facilitare la consapevolezza degli studenti delle classi terminali rispetto alle proprie inclinazioni. Nomine dei componenti la commissione. Numero di alunni che partecipano alle iniziative. Numero di alunni che partecipano alle attività di counseling individuale. Presenza delle nomine dei componenti il gruppo di lavoro. Presenza del progetto nel PTOF e sul sito della scuola; Percentuali di alunni e genitori che hanno partecipato alle iniziative di orientamento 9 Migliorare le strategie di comunicazione interna ed esterna. Contribuire al miglioramento delle performance chiave della scuola. Valutazione in itinere dell'impatto sulle attività e sui progetti. Questionari docenti, genitori,alunni. 10 Monitorare con report le carenze e risultati delle attività di recupero. Disporre di dati oggettivi e comparabili attraverso report suddivisi per discipline con valori assoluti, percentuali e grafici. Carenze e risultati delle attività di recupero, dopo la valutazione intermedia. Tasso complessivo del numero di alunni con carenze alla fine del primo quadrimestre. Tasso suddiviso per discipline. Individuazione delle tre discipline con il tasso più alto. Tasso/indice di alunni che hanno colmato le carenze dopo il recupero primo trimestre [riportare sul Registro Elettronico l’eventuale recupero delle carenze, a cura del docente della disciplina]. 11 Potenziare le commissioni di lavoro con compiti di organizzazione, gestione e monitoraggio delle attività e dei progetti previsti dal Ptof. Migliorare l'organizzazione e gestione di tutte le attività La stesura dei progetto di organizzazione e gestione di tutte le attività, l'attività di monitoraggio e verifica degli stessi. Relazioni finali. (Pagina 104 di 209) Obiettivo di processo in via Risultati attesi di attuazione Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione 12 Predisporre incontri scambi professionali tra i tra Infanzia , Primaria e Secondaria per alunni con Bes. Progettare e redigere un fascicolo personale dell'alunno. Relazioni, PDP, PEI: Verifica dei documenti nel passaggio tra materna, primaria e secondaria. 13 Promuovere attività didattiche che prevedano lavori di gruppo (cooperative learing), ricerche e progetti, utilizzando le nuove tecnologie anche come strumento condivisione e trasmissione dei saperi. Coinvolgere studenti in situazioni di disagio Numero di "Lavori" realizzati e pubblicati. Questionario docenti Questionario alunni Documenti pubblicati in piattaforma. 14 Promuovere le competenze trasversali attraverso la realizzazione di attività relazionali e sociali (didattica laboratoriale). Il 100% dei Consigli di Classe e dei docenti sperimentino attività didattiche elaboratoriali. Relazioni finali dei docenti. Questionario docenti. Questionario alunni. Documenti pubblicati in piattaforma. Tasso/indice dei docenti che sperimentano la didattica laboratoriale. Risultati in percentuale dei questionari alunni e docenti. 15 Utilizzare indicatori e criteri di valutazione omogenei e condivisi. Misurare l’acquisizione delle competenze attese rispetto alle annualità strategiche presenti nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo (classi terza, quinta scuola Primaria e terza Secondaria). Prove e strumenti di Strumenti per la verifica condivisi. valutazione ed autovalutazione condivisa (es. rubriche di valutazione). Utilizzare le prove Invalsi come stimolo per una rilettura positivamente critica e riflessiva dei percorsi didattici e valutativi messi in atto (Pagina 105 di 209) 2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo Decidere le azioni da compiere è un passaggio che richiede una riflessione attenta: in primo luogo occorre prefigurare le possibili azioni valutandone gli effetti positivi, ma considerando anche i possibili effetti negativi su altri aspetti dell’attività della scuola. E’ opportuno pensare che gli effetti delle azioni intraprese non si esauriranno nel breve periodo ma si ripercuoteranno su tempi medi e lunghi della vita della scuola (triennio di progettazione). Le azioni pianificate avranno effetti duraturi se incideranno non solo sul raggiungimento di obiettivi a breve termine ma se saranno l’occasione per avviare un processo di innovazione profondo della scuola. Le azioni vengono quindi messe in relazione con un quadro di riferimento che da un lato emerge dal lavoro che l’INDIRE mette in atto con le scuole delle Avanguardie Educative e dall’altro si connette al disegno della legge 107/15 Domande guida Le azioni possono essere connesse a qualcuno degli obiettivi previsti dalla legge107? Le azioni prevedono la modifica degli ambienti di apprendimento o dell’organizzazione scolastica? Nelle azioni descritte si può evidenziare una linea di tendenza che porta verso l’innovazione? Obiettivo di processo Caratteri innovativi dell’obiettivo e Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B 1 Costruire il Curricolo verticale d'Istituto. Individuazione di percorsi funzionali alla primalità e alla valorizzazione del merito degli alunni. 2 Implementare e potenziare il sito scolastico. Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio. 3 Incentivare e incrementare la collaborazione con il comitato genitori della scuola. Accrescere la partecipazione e l’intervento attivo dei genitori nei percorsi educativi e didattici. Effetti positivi a medio termine Effetti negativi a medio termine Effetti Effetti positivi a negativi a lungo lungo termine termine (Pagina 106 di 209) Obiettivo di processo Caratteri innovativi dell’obiettivo e Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B 4 Incentivare, incrementare e potenziare la collaborazione con gli enti (Asl, Comune, Università, Associazioni) presenti sul territorio. Accogliere le opportunità offerte dai diversi Enti per la valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio. 5 Incentivare l'uso di modalità didattiche innovative e sperimentare metodologie innovative. Sviluppo delle competenze digitali degli studenti. Individuare e condividere traguardi di competenza. Continuare e arricchire il “lavoro” di confronto e condivisione svolto dalla Commissione Continuità dell’Istituto. Stabilire gli obiettivi essenziali al termine di ogni ciclo scolastico . 6 Per la classe quinta, concordare i possibili traguardi finali della scuola Primaria, per un armonico passaggio alla scuola Secondaria di primo grado. Effetti positivi a medio termine Effetti negativi a medio termine Effetti Effetti positivi a negativi a lungo lungo termine termine Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio. (Pagina 107 di 209) Obiettivo di processo Caratteri innovativi dell’obiettivo e Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B 7 Individuare modalità , prove , strumenti di verifica e valutazione condivisi per considerare l’acquisizione delle competenze attese nelle annualità intermedie. Stesura condivisa di curricoli verticali e prove oggettive, per i diversi ambiti disciplinari da sperimentare. 8 Migliorare il percorso dell'orientamento in uscita per la secondaria. Definizione di un sistema di orientamento che Migliorare le strategie di comunicazione interna ed esterna. Diffusione e facile accesso (per quantità e qualità) alle informazioni rispetto ai diversi livelli (organizzativi, formativi, culturali, amministrativo, gestionali, ecc.) anche grazie al sito dell’istituto. 9 Effetti positivi a medio termine Effetti negativi a medio termine Effetti Effetti positivi a negativi a lungo lungo termine termine - contrasti la dispersione scolastica e ogni forma di discriminazione; faciliti l’inclusione scolastica e il diritto allo studio anche degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati. (Pagina 108 di 209) Obiettivo di processo Caratteri innovativi dell’obiettivo e Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B 10 Monitorare con report le carenze e risultati delle attività di recupero. Stabilire verifiche in itinere per apportare eventuali modifiche al piano di recupero programmato 11 Potenziare le commissioni di lavoro con compiti di organizzazione, gestione e monitoraggio delle attività e dei progetti previsti dal Ptof. Prevedere incontri specifici per il monitoraggio delle attività dei progetti 12 Predisporre incontri scambi professionali tra Infanzia , Primaria e Secondaria per alunni con Bes. Avviare un percorso progettuale e di lavoro verticalizzato e condiviso nei tre ordini di scuola. 13 Promuovere attività didattiche che prevedano lavori di gruppo (cooperative learing), ricerche e progetti, utilizzando le nuove tecnologie anche come strumento condivisione e trasmissione dei saperi. Potenziare le attività di laboratorio, favorire l’utilizzo corretto delle competenze digitali degli studenti . Sviluppare competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità, l’educazione all’autoimprenditorialità. Effetti positivi a medio termine Effetti negativi a medio termine Effetti Effetti positivi a negativi a lungo lungo termine termine (Pagina 109 di 209) Obiettivo di processo Caratteri innovativi dell’obiettivo e Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B 14 Promuovere le competenze trasversali attraverso la realizzazione di attività relazionali e sociali (didattica laboratoriale). Creazione di gruppi di lavoro di alunni e studenti. Partecipazione a progetti ed iniziative della scuola e/o di soggetti esterni. 15 Utilizzare indicatori e criteri di valutazione omogenei e condivisi. Redazione di un documento contenente l’indicazione delle competenze chiave e di cittadinanza e dei relativi indicatori di valutazione. Effetti positivi a medio termine Effetti negativi a medio termine Effetti Effetti positivi a negativi a lungo lungo termine termine (Pagina 110 di 209) 3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato La pianificazione delle azioni è il momento decisivo nella predisposizione del piano. Si parte dalla previsione dell’impegno di risorse umane interne alla scuola, definendo gli impegni che esulano dalle normali funzioni di servizio e che hanno un impatto aggiuntivo di carattere finanziario (docenti, personale ATA, DS) e di quelle esterne (consulenti, formatori, ecc.), quantificando le spese che la scuola intende sostenere per l’attuazione delle azioni descritte. 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali Impegno di risorse umane interne alla scuola Figure professionali Ore aggiuntive Tipologia di attività Organizzazione e Dirigente Scolastico coordinamento delle attività di monitoraggio relative alle azioni di miglioramento. Referente Nucleo di Autovalutazione(1) Nucleo di Autovalutazione (7) presunte 12 Costo previsto 0 Fonte finanziaria - Redazione RAV - PdM. 20 FIS Coordinamento delle attività di elaborazione RAV – PdM, raccolta e tabulazione dei dati, analisi degli esiti. Elaborazione RAV - PdM 60 FIS 10 FIS Raccolta e tabulazione dei dati relativi agli esiti degli alunni. Analisi degli esiti riguardanti le prove Invalsi. Organizzazione e Referente coordinamento delle attività pianificazione curricolare d’Istituto di Raccolta e tabulazione dei curricoli. Coordinamento delle Attività di monitoraggio. (Pagina 111 di 209) Figure professionali Ore aggiuntive Tipologia di attività Commissione docenti Attività di raccolta e tabulazione dei curricoli. pianificazione curricolare d’Istituto Coordinamento delle Attività (4) di monitoraggio Declinazione delle competenze chiave Dipartimenti presunte Costo previsto Fonte finanziaria 18 Funzione 0 0 docente e di cittadinanza e dei relativi indicatori di valutazione. Preparazione di prove autentiche con rubriche di valutazione. Elaborazione di strategie didattiche 930 ore (x E.17,50) E. 16.275,00 91 ore (x E.35,00) E. per il miglioramento degli esiti Referenti e Docenti di Commissioni e Progetti scolastici. Somministrazione di prove autentiche di verifica con rubriche di valutazione. 3185.00 Progetti mirati al raggiungimento del successo formativo. Attività di recupero e potenziamento. Coordinatori di classe (20 docenti) 40 ore 17,50 Personale ATA (Pagina 112 di 209) Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi Impegni finanziari per tipologia di spesa Formatori Impegno presunto ---------- Consulenti e tecnici SICUREZZA, ASSISTENZA INFORMATICA Attrezzature Servizi Altro Strumentazioni informatiche dell’Istituto e servizi di rete ------------------- Fonte finanziaria ------------------Fondo d’Istituto ------------------- (Pagina 113 di 209) Tipologia attività e costi Attività Obiettivi di processo elencati 1 Costruire il 1 referente di istituto. Curricolo verticale 1 referente per area disciplinare d'Istituto. per la scuola primaria e per la scuola secondaria di I grado. Tutti i docenti disciplinari (in riunioni di dipartimento) Tutti i docenti disciplinari (in riunioni di dipartimento). 2222 Implementare e potenziare il sito scolastico. Verifica dei curricoli disciplinari e costruzione delle programmazioni annuali per ogni anno in ogni singola Progettazione sito, sua disciplina. implementazione e aggiornamento. Ore aggiuntive Costo previsto Fonte finanziaria 10 referenti d’istituto. 752,50 € FIS 50 875 € FIS 3 per gli 11 referenti disciplinari. 0 per gli altri docenti. 3 Incentivare e incrementare la collaborazione con il comitato genitori della scuola. Aiuto nel progettare le azioni che prevedono il coinvolgimento dei genitori e ruolo di raccordo tra docenti e genitori. (Docenti rappresentanti in Consiglio d’Istituto e referenti di progetto o iniziative) 10 175 FIS 4 Incentivare, Collaborazione con enti esterni incrementare e per la progettazione di interventi potenziare la educativo/didattici. collaborazione con gli enti (Asl, Comune, Università, Associazioni) presenti sul territorio. 40 700 € FIS (Pagina 114 di 209) Attività Obiettivi di processo elencati 5 6 Incentivare l'uso di Sperimentazione di attività modalità didattiche didattiche e metodologie innovative e innovative. sperimentare metodologie innovative. Individuare e condividere traguardi di competenza. Individuazione e condivisione dei traguardi di competenza e di prove per l’accertamento dei livelli raggiunti. Ore aggiuntive 0 Costo previsto Fonte finanziaria 0€ (riunioni di dipartimento o di Consiglio di classe/interclasse) 10 (per il referente) 175 € FIS 40 1225 € FIS 20 350 € FIS Per la classe quinta, concordare i possibili traguardi finali della scuola Primaria, per un armonico passaggio alla scuola Secondaria di primo grado. 7 8 Individuare Individuazione e condivisione modalità, prove, dei traguardi di competenza e di strumenti di prove per l’accertamento dei verifica e livelli raggiunti. valutazione condivisi per considerare l’acquisizione delle competenze attese nelle annualità intermedie. Migliorare il Monitoraggio dell’efficacia del percorso percorso. dell'orientamento in Promozione della partecipazione uscita per la alle iniziative offerte dalla secondaria. scuola. 1 referente di istituto e coordinatori delle classi terze sc. Secondaria. (Pagina 115 di 209) Attività Obiettivi di processo elencati 9 Migliorare le strategie di comunicazione interna ed esterna. Promuovere l’utilizzo del sito come strumento di comunicazione interna ed esterna. Ore aggiuntive Costo previsto Fonte finanziaria 20 350 € FIS 10 Monitorare con Monitoraggio dei risultati delle report le carenze e attività di recupero e costruzione risultati delle di report. attività di recupero. 5 87,50 € FIS 11 Potenziare le Progettare l’organizzazione del commissioni di lavoro delle commissioni e lavoro con compiti verificare il lavoro svolto a fine di organizzazione, anno (Nucleo di gestione e Autovalutazione + referenti di monitoraggio delle commissione) attività e dei progetti previsti dal Ptof. 5 87,5 € FIS Promozione delle iniziative e delle attività della scuola comunicandole tempestivamente agli Uffici stampa e istruzione del Comune e al Comitato genitori. 12 Predisporre incontri Attività di continuum tra i scambi diversi ordini di scuola. professionali tra i tra Infanzia , Primaria e Secondaria per alunni con Bes. 0 0€ riunioni collegiali in attività funzionali all’insegnamento (Pagina 116 di 209) Attività Obiettivi di processo elencati 13 Promuovere attività Elaborazione e attuazione di didattiche che attività didattiche a seguito di prevedano lavori di formazione. gruppo (cooperative learing), ricerche e progetti, utilizzando le nuove tecnologie anche come strumento condivisione e trasmissione dei saperi. Formazione colleghi Ore aggiuntive -3 ore per ogni docente. Costo previsto -0 € (attività funzionali all’insegn amento). Fonte finanziaria FIS -175 € - 10 14 Promuovere le Elaborazione e attuazione di competenze attività didattiche laboratoriali trasversali attraverso la realizzazione di attività relazionali e sociali (didattica laboratoriale). 0 (Funzione docente) 15 Utilizzare indicatori Elaborazione di indicatori e e criteri di criteri di valutazione omogenei valutazione e condivisi. omogenei e condivisi. 0 (ore di riunione di dipartimento) 0€ 0€ (Pagina 117 di 209) Tempistica delle attività Al momento della progettazione è importante, anche ai fini del successivo monitoraggio, elaborare una tempistica chiara dell’attuazione delle azioni pianificate. La tabella di pianificazione si configura come una vera e propria “tabella di marcia” da aggiornare in ogni momento, monitorando come sta andando il processo di miglioramento. Pianificazione delle attività Obiettivi di processo elencati 1 2 3 4 5 Costruire il Curricolo verticale d'Istituto. Implementare e potenziare il sito scolastico. Incentivare e incrementare la collaborazione con il comitato genitori della scuola. Incentivare, incrementare e potenziare la collaborazione con gli enti (Asl, Comune, Università, Associazioni) presenti sul territorio. Incentivare l'uso di modalità didattiche innovative e sperimentare metodologie innovative. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Set. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. x x x x x x x x x x X X X x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x (Pagina 118 di 209) Pianificazione delle attività Obiettivi di processo elencati 6 7 8 9 10 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Set. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. x x x x x x x x Individuare e condividere traguardi di competenza. Per la classe quinta, concordare i possibili traguardi finali della scuola Primaria, per un armonico passaggio alla scuola Secondaria di primo grado. x Individuare modalità, prove, strumenti di verifica e valutazione condivisi per considerare l’acquisizione delle competenze attese nelle annualità intermedie. Migliorare il percorso dell'orientamento in uscita per la secondaria. x x x x x Migliorare le strategie di comunicazione interna ed esterna. x x x x x Monitorare con report le carenze e risultati delle attività di recupero. x x x x x x (Pagina 119 di 209) Pianificazione delle attività Obiettivi di processo elencati 11 12 13 14 Potenziare le commissioni di lavoro con compiti di organizzazione, gestione e monitoraggio delle attività e dei progetti previsti dal Ptof. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Set. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. x x x x x x x x x x Predisporre incontri scambi professionali tra i tra Infanzia , Primaria e Secondaria per alunni con Bes. Promuovere attività didattiche che prevedano lavori di gruppo (cooperative learing), ricerche e progetti, utilizzando le nuove tecnologie anche come strumento condivisione e trasmissione dei saperi. Promuovere le competenze trasversali attraverso la realizzazione di attività relazionali e sociali (didattica laboratoriale). x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x (Pagina 120 di 209) Pianificazione delle attività Obiettivi di processo elencati 15 Utilizzare indicatori e criteri di valutazione omogenei e condivisi. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Set. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. x x x x (Pagina 121 di 209) Monitoraggio delle azioni (la seconda parte sarà completata dopo le verifiche annuali) La scuola è invitata a mettere in atto operazioni periodiche di monitoraggio dello stato di avanzamento e dei risultati raggiunti. Tali indicatori devono consentire una misurazione oggettiva del cambiamento introdotto con le azioni messe in atto. Sulla base dei risultati del monitoraggio la scuola è invitata a riflettere sui dati e a individuare le eventuali necessità di modifica del piano. Periodo di Indicatori di Strumenti di rilevazione monitoraggio del misurazione processo Corretta definizione Verifica di dell’omogeneità e codivisione delle prove di verifica prove da Dicembre autentiche somministrare disciplinari. Gennaio Criticità Progressi Modifiche/ rilevate (testo libero) rilevati (testo libero) necessità di aggiustamenti (testo libero) Elaborazione dei Verifica risultati delle prove di dell’omogeneità e verifica per singola comparazione dei dati acquisiti disciplina e predisposizione di strategie didattiche per il miglioramento degli esiti scolastici. Declinazione delle Nucleo di competenze chiave e Autovalutazione: di cittadinanza e dei verifica qualità Febbraio / relativi della Aprile indicatori di documentazione valutazione. presentata. (Pagina 122 di 209) Periodo di Indicatori di Strumenti di rilevazione monitoraggio del misurazione processo Puntuale restituzione Nucleo di degli esiti relativi ai Autovalutazione: risultati verifica qualità scolastici e alle prove della Invalsi. documentazione Maggio/ presentata. Giugno Nucleo di Autovalutazione: verifica esiti scolastici (in linea con il dato nazionale). Criticità Progressi Modifiche/ rilevate (testo libero) rilevati (testo libero) necessità di aggiustamenti (testo libero) (Pagina 123 di 209) 4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento In questa sezione si deve considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione dei traguardi previsti. L’andamento complessivo del Piano di Miglioramento deve essere valutato con cadenza annuale. Se è vero che i traguardi sono triennali, la scuola non può permettersi di aspettare la fine di questo periodo per verificare se il piano ha prodotto gli effetti programmati. Una valutazione periodica in itinere permette di capire se la pianificazione è efficace o se occorre introdurre modifiche o integrazioni per raggiungere i traguardi. Il Nucleo interno di valutazione compie questa operazione per ciascuna delle priorità individuate, a cui erano associati i rispettivi traguardi (Sezione 5 del RAV). 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV Valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI Priorità 1 Traguardo dalla sezione 5 del RAV Individuare e condividere traguardi di competenza per le aree linguistica e matematica e criteri di valutazione per equilibrare gli esiti in uscita . Risultati riscontrati Data rilevazio ne -Febbraio 2016 - Giugno 2016 Indicatori scelti Analisi dei dati Omogeneità riguardanti gli tra i dati esiti scolastici (scrutinio finale) e la Prove nazionali relative agli anni scolastici Elaborazione 2015/16; di prove di verifica autentiche e di rubriche di valutazione 2016/17; per discipline e classi parallele. Risultati attesi Differenza Considerazioni critiche e proposta di integrazione e/o modifica d’Istituto e i dati nazionali entro tre anni con una riduzione di un terzo dello scarto già a partire dal corrente anno scolastico. 2017/18 che saranno confrontate con i relativi dati di riferimento. (Pagina 124 di 209) Traguardo dalla sezione 5 del RAV Risultati riscontrati Data rilevazio ne Indicatori scelti Risultati attesi Ulteriore traguardo: Attuazione di Somministrazione Redigere degli percorsi formativi sulla base degli elementi fondanti le discipline di studio. di almeno una prova strutturata per classi parallele alla fine del I trimestre indicatori per la valutazione delle competenze chiave entro la fine del corrente anno scolastico. Differenza Considerazioni critiche e proposta di integrazione e/o modifica Utilizzo di prove di verifica oggettive e dell’A.S. 2015-16. autentiche con relative rubriche di valutazione in alcuni Successivo ambiti disciplinari. utilizzo, nella didattica quotidiana, di prove di verifica autentiche con relative rubriche di valutazione in tutti gli ambiti disciplinari entro il triennio. (Pagina 125 di 209) Priorità 2 Risultati riscontrati Traguardo dalla sezione 5 del RAV Differenza Data rilevazione Promuovere il Giugno rispetto di 2016 persone e regole, la collaborazione tra pari, la responsabilità e l'organizzazione personale dello studio Indicatori scelti Declinazione delle competenze chiave e di cittadinanza e dei relativi indicatori di valutazione. Rispetto dell'ambiente, delle persone e degli oggetti. frequenza e partecipazione alle attività curriculari. Impegno nel lavoro scolastico. Responsabilità nella comunicazione scuola famiglia. Consapevolezza dei valori della convivenza civile. Risultati attesi Redazione di un documento contenente l’indicazione delle competenze chiave e di cittadinanza e dei relativi indicatori di valutazione. Considerazioni critiche e proposta di integrazione e/o modifica (Pagina 126 di 209) 4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola Il Piano di Miglioramento messo in atto è efficace se coinvolge tutta la comunità scolastica nelle azioni pianificate. Se è vero che il Nucleo di Valutazione svolge un compito di progettazione, coordinamento e valutazione, è però necessario programmare i modi in cui tutta l’organizzazione prenderà parte attivamente al suo sviluppo. E’ auspicabile anche che il processo così attivato incida sul miglioramento del clima e delle relazioni interne. Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola Momenti di condivisione interna Persone coinvolte Strumenti Dirigente Scolastico Docenti Personale ATA Piattaforma (registri) online Informa docenti Sito Web della scuola Dipartimenti disciplinari Dirigente Scolastico Docenti Piattaforma (registri) online Informa docenti Sito Web della scuola Riunioni dei Consigli di classe Piattaforma (registri) online Informa docenti Sito Web della scuola Collegio docenti Dirigente Scolastico Docenti Considerazioni nate dalla condivisione Incrementare la presenza Tutti i docenti del Piattaforma (registri) ondell’Istituto in progetti di Comprensivo e degli line rete e comunicare i istituti in rete. Sito Web della scuola progetti in essere e la ricaduta sull’attività didattica. 127 Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola Momenti di condivisione interna Persone coinvolte Strumenti Elaborare curricoli Tutti i Docenti disciplinari per Comprensivo. competenze per italiano, matematica, inglese, scienze, per la scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria. del Piattaforma (registri) online Sito Web della scuola Aumentare le occasioni di Tutti i docenti Persone coinvolte lavoro per gruppi misti di comprensivo. docenti dei due ordini di scuola. Progettare attività che coinvolgano classi ponte. Creare occasioni formali e informali di incontro e scambio nella scuola. Creare momenti rituali di incontro. del Progetti realizzati e verificati. Condividere protocolli Numero di curricoli metodologici e materiali prodotti. finalizzati alla formazione dei docenti in situazione. Considerazioni nate dalla condivisione Almeno 4 protocolli condivisi e utilizzabili dai Docenti. Accoglienza alunni, gestione degli alunni stranieri, inclusione, tutoraggio nuovi docenti 128 Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola Momenti di condivisione interna Persone coinvolte Strumenti Diffusione della Tutti i referenti e i Numero di curricoli conoscenza delle membri dei dipartimenti. prodotti e pubblicati. Indicazioni Nazionali 2012 attraverso l’invio delle direttive ministeriali e di materiali esplicativi della struttura del curricolo. Incontri di dipartimento. Considerazioni nate dalla condivisione Almeno 2 incontri, con partecipazione dell’80% dei docenti Predisporre strumenti per I docenti Referenti di Questionari da Almeno 2 incontri, con monitorare l’adozione dei Dipartimento. somministrare ai Colleghi partecipazione dell’80% curricoli. alla fine dell'anno dei docenti. scolastico. Dai risultati emersi si predisporranno le modiche da adottare nel corso dell'anno scolastico seguente. 129 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica Al fine di avviare processi di rendicontazione sociale e di trasparenza è importante che i contenuti e i risultati del Piano di Miglioramento siano condivisi all’interno della scuola, ma anche con tutti gli stakeholders (attori) che possono essere interessati alla vita della comunità scolastica. Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’interno Metodi/Strumenti Pubblicazione di comunicazioni periodiche nella sezione “Informa Docenti” del sito scolastico. Destinatari delle azioni Tempi Docenti Comunicazioni contestuali Docenti Comunicazioni contestuali Diffusione di documenti informatici nell’ambito dei dipartimenti disciplinari Definizione degli attori e delle responsabilità delle fasi di definizione del piano di miglioramento. Diffusione di documenti informatici Docenti Docenti nell’ambito del Collegio docenti Inserire nelle rubriche di valutazione degli indicatori che diano visibilità alla ricaduta dell'efficacia della progettazione ideata e messa in campo. Triennale, con monitoraggio annuale. Comunicazioni contestuali Docenti Triennale, con monitoraggio annuale. 130 Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’interno Metodi/Strumenti Destinatari delle azioni Revisione periodica in itinere del piano per rendere più efficaci le azioni di miglioramento. Creare un valido supporto tecnologico operativo finalizzato alla progettazione, alla didattica e alla condivisione, / avviare i docenti a un consapevole e funzionale uso delle nuove tecnologie. Tempi Docenti Annuale Tutti i Docenti Un triennio Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno Metodi/Strumenti Sito Web della scuola Destinatari delle azioni Tutta la Comunità scolastica. Tempi Comunicazioni contestuali Implementare dei contenuti presenti sul sito scolastico. Potenziare le stategie di condivisione dei contenuti. Sperimentazione e Adozione del registro digitale dei docenti e delle famiglie. Tutta la Comunità scolastica. Un anno scolastico per la sperimentazione 131 Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno Metodi/Strumenti Sezione “Informa Genitori” sito web. Destinatari delle azioni Tempi Comunicazioni contestuali Famiglie Attivare processi che rendano sempre più comprensibile, accessibile e user-friendly per le famiglie la documentazione e Tutti i Docenti e le Famiglie della modulistica scolastica comunità scolastica. Un triennio con monitoraggio annuale 4.4 Componenti del Nucleo di Valutazione e loro ruolo Nome Ruolo MASSARO CARLO DIRIGENTE SCOLASTICO BIGLINO LUCA Collaboratore Vicario DELVECCHIO CECILIA Docente Secondaria Referente NdV MINNITI ANGELA Docente Secondaria MORENO ETHEL Docente Primaria MORONI STEFANIA Docente Secondaria OPPICI MONICA Docente Primaria ELEONORA PREVARIN Docente Primaria VIOLANTE BENEDETTA Docente Primaria 132 Appendice A – Obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta formativa della legge 107/2015 La legge 107/2015 individua degli obiettivi che le istituzioni scolastiche autonome possono inserire nel Piano triennale, avvalendosi anche di un organico potenziato di insegnanti, in base alle esigenze formative prioritarie individuate. Infatti, in base al comma 7 dell’art. 1 della legge 107, le istituzioni scolastiche autonome possono inserire nel Piano triennale dell’offerta formativa alcuni tra i seguenti obiettivi: a) Valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL. b) Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche. c) Potenziamento delle competenze nella musica, nell’arte, nel cinema. d) Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità, l’educazione all’autoimprenditorialità. e) Rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale. f) Alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini. g) Potenziamento delle discipline motorie, sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano. h) Sviluppo delle competenze digitali degli studenti. i) Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; j) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati. k) Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio. l) Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento di tempo scolastico o rimodulazione del monte orario. m) Incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo d’istruzione; n) Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni. o) Individuazione di percorsi funzionali alla primalità e alla valorizzazione del merito degli alunni. p) Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda. q) Definizione di un sistema di orientamento. 133 Appendice B – L’innovazione promossa da Indire attraverso le Avanguardie Educative Nel Manifesto del movimento delle Avanguardie Educative, vengono individuati sette “orizzonti” coinvolti nel processo innovativo delle scuole, che sono riassunti nei seguenti punti: 1. Trasformare il modello trasmissivo della scuola 2. Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere, valutare 3. Creare nuovi spazi per l’apprendimento 4. Riorganizzare il tempo del fare scuola 5. Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza 6.Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda,…) 7. Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile. 134 ALLEGATO 2 A.S. 2015/2016 - SCHEDA DI PROGETTO REFERENTE: ……………………………………………. PARTE A Denominazione progetto Denominazione breve o acronimo Indicare se trattasi di NUOVO □ oppure di PROSECUZIONE □ Destinatari Gruppi di alunni, classi, leve di classi parallele, plessi, genitori o personale della scuola. Priorità cui si riferisce Quelle del RAV, se il progetto si riferisce a una di esse. Traguardo Nel caso ricorra, a quale traguardo di risultato del RAV (sezione V), oppure finalità e di risultato (event.) Obiettivo obiettivi (disciplinari o educativi). di processo Idem, nel caso di obiettivi di processo a breve termine. (event.) Altre priorità (eventuale) Nel caso si tratti di priorità di istituto non desunte dal RAV. Situazione su cui interviene Descrizione accurata, ma sintetica, della situazione su cui si vuole intervenire per modificarla in meglio. Indicare in particolare i valori che si vogliono migliorare o gli aspetti che si vogliono sviluppare o eliminare. Fare riferimento a indicatori quantitativi (numeri, grandezze, percentuali) o qualitativi (situazioni del tipo si/no, presente/assente, ecc.) Attività previste Descrizione accurata, ma sintetica, delle attività che ci si propone di svolgere. Descrivere tempi di attuazione (periodo e durata) e fasi dell’attività. Eventuali risorse Costi previsti per materiali, viaggi, abbonamenti, o qualunque altra cosa che richieda finanziarie necessarie pagamenti o rimborsi, escluse le spese di personale. Risorse umane (ore) / area Indicare il numero di ore/uomo prevedibilmente necessarie e l’area di competenza richiesta (classe di concorso o simili). Fare particolare attenzione quando si attinge al budget dell’organico di potenziamento: non sforare la disponibilità complessiva. 135 Altre risorse necessarie Altre risorse eventualmente necessarie (laboratori, …) Indicatori utilizzati Quali indicatori si propongono per misurare il livello di raggiungimento dei risultati alla fine del processo. Stati di avanzamento Se il progetto è su più anni, indicare il punto di sviluppo intermedio atteso alla fine di ciascun anno. Valori / situazione attesi Con riferimento agli indicatori utilizzati, al termine del percorso. PARTE B DESCRIZIONE SINTETICA DA INSERIRE NEL DOCUMENTO PTOF (MAX 350 caratteri spazi inclusi, descrivere obiettivi e /o azioni, indicare se docente/i interno/i o esperto esterno, ma non specificare i nominativi). PARTE C Reperimento fondi FINANZIAMENTO dell’ISTITUTO €_________________________ FINANZIAMENTO DELL’ENTE ESTERNO (specificare) ____________________________€____________________ FINANZIAMENTO DEL COMITATO GENITORI O DELL’ASSOCIAZIONE (specificare) _______________________________________________________________________________€_____________ CONTRIBUTO VOLONTARIO PER OGNI ALUNNO DI € ________________________ per un TOTALE di € _______________________ che saranno versati all’ISTITUTO ATTIVITÀ A COSTO ZERO San Donato Milanese, ……………... ______________________________ Il referente 136 137 ALLEGATO 3 PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE VERTICALE Il curricolo di istituto, come previsto dal DPR n. 275/99, è «espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica» e la sua costruzione è un «processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa». Il curricolo viene predisposto all’interno del Piano dell’offerta formativa ed ha come caratteristica fondamentale la progettualità, che è fortemente condizionata dal contesto umano e sociale in cui si opera. La nostra scuola, nella predisposizione dei curricoli disciplinari, ha mirato ad individuare con chiarezza i fini complessi del percorso di apprendimento in relazione all’utenza, cercando di raggiungerli usando flessibilmente come mezzi le discipline. Ponendo attenzione al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ha inteso definire e condividere, in verticale, per disciplina, sia i traguardi di competenze irrinunciabili alla fine della scuola primaria e alla fine della scuola secondaria di primo grado, sia gli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina, che le conoscenze e abilità, che insieme alle competenze costituiscono i «risultati di apprendimento», come indicato nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 2008. Sono stati concordati genericamente anche i contenuti, che rimangono i mattoni con cui si costruisce la competenza personale. La loro trattazione sarà a discrezione dei singoli docenti che operano esplicitando la propria libertà d’insegnamento, anch’essa correlata alle competenze individuali dei docenti e alle loro scelte da operare in considerazione delle peculiari caratteristiche dell’utenza delle singole classi. I docenti, nei piani educativi di classe, provvedono altresì a determinare l’acquisizione delle “otto competenze chiave di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”, citate nelle Raccomandazioni 2006 e nelle “Indicazioni nazionali” 2012. Sono pure definiti in questa sede i criteri e le modalità di valutazione delle competenze stesse, facendo riferimento ad una griglia elaborata e approvata in collegio docenti. 138 SCUOLA DELL’INFANZIA Il curricolo del nostro istituto, definito sulla base dei documenti nazionali ed europei, intende tradurre in azioni efficaci le nostre scelte didattiche e si propone di: valorizzare gli elementi di continuità , la gradualità degli apprendimenti e le conoscenze pregresse presentare una coerenza interna avere una funzione orientativa in ciascun ciclo in modo particolare alla fine della secondaria Nel passaggio Infanzia–Primaria è giusto attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base, indicate nello schema presentato che strutturano la sua crescita personale e confluiscono nel consolidamento dell’identità, nello sviluppo dell’autonomia, nell’acquisizione delle competenze e nell’approccio di prime esperienze di Cittadinanza. AUTONOMIA - Sa gestire ed è responsabile delle proprie cose e delle proprie azioni , utilizza in modo appropriato e consapevole i materiali a sua disposizione e partecipa in modo costruttivo alle dinamiche del gruppo. - E’ pronto a rispondere agli stimoli, porta a termine le attività proposte, organizza il proprio lavoro. IDENTITA’ - Sa riconoscere le proprie emozioni, sa comunicarle, sa controllarle sia all’interno del piccolo e del grande gruppo - Sa interagire con coetanei ed adulti , interiorizza le regole della convivenza, sa mediare e risolvere piccoli conflitti , sa riconoscersi in situazioni nuove. COMPETENZA - Sa prestare attenzione attraverso l’ascolto, riflette e rielabora i messaggi ricevuti. - Sa utilizzare il linguaggio in modo appropriato, racconta fatti , eventi ,storie legati sia al proprio vissuto che a momenti di vita scolastica. 139 CITTADINANZA - Sa accettare le diversità, si confronta con gli altri , è disponibile a riconoscere ed accogliere esperienze diverse dalle proprie, anche attraverso l’approccio alla lingua inglese. I campi di esperienza, sui quali i docenti hanno lavorato, costituiscono il punto di partenza per lo sviluppo in verticale delle competenze che in maniera graduale l’alunno acquisirà al termine del primo ciclo di istruzione. Campi di esperienza e traguardi di competenza Il curricolo nella scuola dell’infanzia è organizzato in cinque campi di esperienza che servono a guidare la crescita e lo sviluppo del bambino e sono esplicitati per i tre, quattro e cinque anni. 1. Il sé e l’altro- 2. Corpo e movimento- 3. Immagini, suoni e colori- 4. I discorsi e le parole- 5. La conoscenza del mondo 1. IL SE’ E L’ALTRO Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato, ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista: dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini; comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità; sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità. Tre anni Quattro anni Cinque anni Prendere consapevolezza della propria identità Riconoscere la propria identità sessuale Rafforzare autonomia, la stima di sé, l’identità Conquistare una progressiva autonomia rispetto ai bisogni Rafforzare l’autonomia la Conoscere le tradizioni familiari, il valore personali, ai materiali, all’ambiente conoscenza di sé delle feste ed i loro aspetti più significativi Superare la dipendenza affettiva e vivere il distacco dalla Imparare a comunicare e gestire Raccontare esperienze personali comunicando famiglia con serenità le proprie emozioni ed esprimendo le proprie emozioni Crescere insieme agli altri in una prospettiva Manifestare emozioni e sentimenti Accogliere le diversità come valore positivo interculturale Stabilire relazioni positive con adulti e compagni Collaborare con gli altri e condividere gli Sviluppare comportamenti collaborativi e 140 Tre anni Acquisire semplici norme comportamentali Quattro anni apprendimenti Rispettare ed aiutare gli altri e iniziare a crescere nel rispetto dei propri diritti e doveri Cinque anni solidali Crescere nel rispetto dei propri diritti e doveri per diventare cittadini del mondo 2. IL CORPO E IL MOVIMENTO Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell'alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo; prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività, sa coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo; controlla la forza del corpo, esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo, ne conosce le diverse parti e lo rappresenta. Tre anni acquisire norme igieniche e corrette norme alimentari Quattro anni Cinque anni acquisire con maggiore consapevolezza le norme igieniche prendersi cura della propria persona in e alimentari autonomia avere consapevolezza del proprio corpo riconoscere le proprie sensazioni costruire una positiva immagine di sè scoprire il piacere corporeo provare piacere senso-motorio avere consapevolezza del proprio corpo acquisire le abilità fino-motorie perfezionare le abilità fino-motorie padroneggiare le diverse modalità del correre, saltare, apprendere abilità e competenze motorie camminare sempre più raffinate muoversi nello spazio e sapersi orientare e dei suoi meccanismi padroneggiare il corpo e prendere coscienza delle sue potenzialità 141 Tre anni avere padronanza e controllo degli schemi dinamici posturali Quattro anni ampliare il repertorio di abilità motorie libere e guidate Cinque anni sviluppare schemi posturali nuovi e adattarli alle situazioni mettere in atto strategie motorie in relazione con gli esprimersi e comunicare con il corpo utilizzando la usare il corpo per entrare in relazione con gli altri mimica gestuale altri Scoprire le capacità percettive del proprio corpo acquisire la lateralità consolidare la lateralità riconoscere e denominare le principali parti del corpo affinare le capacità senso-percettive rappresentare il proprio corpo rappresentare lo schema corporeo nella sua globalità consolidare le capacità senso-percettive e di espressione rappresentare la figura umana arricchendola di particolari, in forma statica o in movimento 3. IMMAGINI, SUONI E COLORI Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta e inventa storie e si esprime attraverso il disegno, la pittura e diverse attività manipolative e diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Sperimenta e combina materiali e strumenti, elementi musicali e tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse. Tre anni Quattro anni Cinque anni Scoprire tecniche diverse per decorare e Sperimentare tecniche diverse per decorare e Riconoscere, usare e combinare tecniche creare creare espressive e grafiche differenti Seguire un semplice ritmo insieme ai compagni Cantare in gruppo e memorizzare brevi poesie Conoscere i colori primari Seguire un ritmo insieme ai compagni e individualmente Memorizzare canti e cantare in coro Riconoscere e utilizzare i colori primari e secondari, Seguire un ritmo associando sillabe e parole Coordinare i movimenti associandoli alla musica Usare con crescente autonomia strumenti di 142 Tre anni Quattro anni con l'ausilio di varie tecniche (stencil stam ping, collage, acquerelli, colori a cera e a matita...) Manipolare materiali diversi Scoprire le potenzialità dei materiali Usare strumenti per produrre suoni Eseguire movimenti liberi associati all'ascolto di una musica Sviluppare l'immaginazione e la fantasia Assistere con interesse di un breve spettacolo (burattini, film) Sviluppare la capacità di imitare (animali, personaggi...) Partecipare a lavori creativi di gruppo Recitare poesie e drammatizzare brevi storie e / o situazioni Assistere con interesse ad uno spettacolo teatrale, filmato, o spettacolo di burattini Cinque anni espressione artistica Manipolare e trasformare materiali esplorando forme espressive diverse Memorizzare canti ed eseguirli da solista e /o in coro Rappresentare a livello mimico-gestuale o recitativo una semplice storia Assistere con interesse ad uno spettacolo (teatrale, musicale, cinematografico...) Sviluppare il gusto estetico, avvicinandosi all'arte 4. I DISCORSI E LE PAROLE l bambino sviluppa la padronanza d'uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico, sviluppa fiducia e motivazione nell'esprimere e comunicare agli altri le emozioni, domande, ragionamenti e pensieri; è consapevole della propria lingua materna, racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storia, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa un linguaggio adeguato per progettare le attività e per definirne le regole. 143 Tre anni Usare il linguaggio per interagire, comunicare ed esprimere i bisogni Quattro anni Ascoltare e comprendere semplici storie, racconti e narrazioni Ascoltare, comprendere narrazioni di fiabe, storie, racconti ecc... Memorizzare e ripetere brevi poesie e filastrocche Avvicinarsi con curiosità al libro e leggere per immagini Parlare e dialogare con i grandi e con i coetanei Utilizzare il linguaggio per comunicare emozioni Memorizzare e recitare filastrocche e poesie semplici Sfogliare un libro e comprendere storie con le immagini Parlare, raccontare, dialogare con i grandi e con i coetanei nel rispetto dell'altro Cinque anni Arricchire il linguaggio attraverso confronti e conversazioni Ascoltare, comprendere e rielaborare in vari codici espressivi testi, poesie, racconti, filastrocche, canti, ecc... Conoscere le diverse funzioni del linguaggio (narrativa descrittiva regolativa argomentativa...) Aver cura dei libri e sviluppare il piacere della lettura Parlare, descrivere, raccontare, dialogare con i grandi e con i coetanei nel rispetto dell'altro Mostrare interesse per il codice scritto 5. LA CONOSCENZA DEL MONDO Il bambino raggruppa e ordina secondo i criteri diversi, confronta e valuta quantità; colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali; si orienta nel tempo della vita; coglie le trasformazioni naturali; è curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni e utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze. Tre anni Manipolare, smontare, montare Ricordare e raccontare le Quattro anni Cinque anni Riordinare ed eseguire sequenze Saper formare insiemi ed associazioni secondo criteri logici Raggruppare secondo vari criteri Ricostruire ed elaborare successioni e contemporaneità 144 Tre anni proprie esperienze Individuare le caratteristiche di base di un oggetto: forma, colore dimensione Confrontare quantità Orientarsi negli spazi aula/scuola Riconoscere le dimensioni temporali Intuire i rapporti di successione Sviluppare e consolidare la capacità di osservare ed esplorare Sviluppare curiosità e rispetto per l'ambiente Quattro anni Cinque anni Ricercare ipotesi risolutive, di un problema posto confrontandosi con gli altri Valutare la quantità, raggruppare per forma e colore, grandezza Riconoscere le figure geometriche, nella realtà circostante Localizzare se stesso, oggetti e persone nello spazio Percepire e collegare eventi nel tempo e Cogliere trasformazioni che avvengono nel tempo Formulare semplici ipotesi e prevedere i risultati di esperi menti argomentando e confrontandosi Riconoscere i numeri e associarli a quantità e viceversa disegnare e costruire le forme geometriche Rispettare la natura e l'ambiente Comportarsi nel rispetto della natura e dell'ambiente Esplorare gli ambienti circostante per osservare le variazioni stagionali Rappresentare la realtà con verosimiglianza Individuare caratteristiche percettive peculiari si un oggetto Operare confronti e classificazioni Comprendere il trascorrere del tempo ed i cambiamenti meteorologici, attraverso la conoscenza dei fenomeni naturali 145 LA SCUOLA PRIMARIA E LA SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: ITALIANO TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L'allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti. Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l'apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell'esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l'infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO L'allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, maturando la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per avere informazioni e farsi delle opinioni su problemi in ambito culturale e sociale. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, nei giochi o per creare prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi. Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e l'intenzione dell'emittente. Espone all'insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer) Usa libri o testi divulgativi (continui e non, misti) per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un'interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Scrive testi corretti ortograficamente, chiari e coerenti, legati all'esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. Scrive testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguandoli a situazione, argomento, scopo, destinatario. Capisce e utilizza nell'uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità). Produce testi multimediali, accostando i linguaggi verbali, iconici e sonori. Riflette sui testi per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. 146 TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO lingue differenti (plurilinguismo). nello spazio geografico, sociale e comunicativo. Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere i significati dei testi e per correggere scritti. 147 ITALIANO FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA FINE SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ ABILITA’ Padroneggiare gli strumenti Ascolto e parlato espressivi ed argomentativi Prendere la parola negli indispensabili per gestire scambi comunicativi l’interazione comunicativa verbale (dialogo, conversazione, in vari contesti discussione) rispettando gli interventi. Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo Comprendere l’argomento e le Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento. informazioni principali di discorsi affrontati in classe. Ascoltare testi narrativi ed espositivi mostrando di saperne cogliere il senso globale e riesporli in modo comprensibile a chi ascolta. Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un'attività conosciuta. Raccontare storie personali o fantastiche rispettando l’ordine cronologico ed esplicitando le informazioni necessarie perché il racconto sia chiaro per chi ascolta. Ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza vissuta a scuola o in altri contesti. Lettura Padroneggiare la lettura strumentale (di decifrazione) sia nella modalità ad alta voce, curandone l’espressione, sia in quella silenziosa. Prevedere il contenuto di un testo semplice in base ad alcuni elementi come il titolo e le immagini; comprendere il CONOSCENZE Principali strutture gramaticali della lingua italiana. Elementi di base delle funzioni della lingua. Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali. Contesto, scopo, destinatario della comunicazione. Principi essenziali di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, informativo, regolativo. Strutture essenziali dei testi narrativi, descrittivi, informativi, regolativi Principali connettivi logici . Parti variabili del discorso e gli elementi principali della frase semplice. CONOSCENZE Ascolto e parlato Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni. Principali strutture grammaticali della lingua italiana Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un’esposizione (diretta o trasmessa); comprendere lo scopo e l'argomento di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini...). Lessico fondamentale per la gestione di comunicazioni orali in contesti formali e informali Contesto, scopo, destinatario della comunicazione Formulare domande precise e pertinenti di spiegazione e di approfondimento durante o dopo l'ascolto. Comprendere consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività. Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento in modo chiaro e pertinente. Elementi di base delle funzioni della lingua Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale Principi essenziali di organizzazione del discorso Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativo il racconto in modo chiaro, rispettando l'ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni elementi descrittivi e Strutture essenziali dei testi informativi. narrativi, espositivi, Organizzare e preparare un semplice discorso orale su un tema affrontato in classe utilizzando una scaletta. argomentativi Principali connettivi logici Lettura Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: alta voce. Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per linguaggi specifici analizzare il contenuto; porsi domande all'inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione. Tecniche di lettura analitica e sintetica Sfruttare le informazioni del titolo, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea del testo che si intende leggere. Denotazione e connotazione Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere. Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza (compresi moduli, orari, grafici, mappe ecc.) per scopi pratici o Tecniche di lettura espressiva letteraria, con particolare attenzione ai testi narrativi, descrittivi, poetici, pragmaticosociali vicini all’esperienza dei bambini 148 ITALIANO FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA FINE SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ ABILITA’ significato di parole non note in base al testo. Leggere testi (narrativi, descrittivi informativi) cogliendo l'argomento di cui si parla e individuando le informazioni principali e le loro relazioni. CONOSCENZE conoscitivi applicando tecniche di supporto alla comprensione (quali, ad esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.). Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un'attività, per realizzare un procedimento. Leggere testi letterari narrativi, in lingua italiana contemporanea, e semplici testi poetici cogliendone il senso, le caratteristiche formali più evidenti, l'intenzione comunicativa dell'autore ed esprimendo un motivato parere personale. Leggere semplici e brevi testi letterari sia poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso globale. Scrittura Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza. Scrittura Acquisire le capacità manuali, percettive e cognitive necessarie per l’apprendimento della scrittura. Scrivere sotto dettatura, curando in modo particolare l’ortografia. Uso dei dizionari Principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole (parole semplici, derivate, composte, prefissi e suffissi). Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l'invenzione letteraria dalla realtà. Comprendere testi di tipo diverso, continui e non continui, in vista di scopi pratici, di intrattenimento e di svago. Leggere semplici testi di divulgazione per ricavarne informazioni utili ad ampliare conoscenze su temi noti. CONOSCENZE Produrre racconti scritti che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni. Scrivere lettere indirizzate a destinatari noti; lettere aperte o brevi articoli di cronaca per il giornalino scolastico o per il sito web della scuola adeguando il testo ai destinatari e alle situazioni. Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d'animo sotto forma di diario. Rielaborare testi (ad esempio: parafrasare o riassumere un testo, trasformarlo, completarlo) e redigerne di nuovi, anche creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie), utilizzando programmi di videoscrittura. Scrivere semplici testi regolativi o progetti schematici per l'esecuzione di attività (ad esempio: regole di gioco, ricette, ecc.). Realizzare testi collettivi per raccontare su esperienze scolastiche e argomenti di studio. Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni 149 ITALIANO FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA FINE SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ ABILITA’ Produrre semplici testi , narrativi e descrittivi legati a scopi concreti (per utilità personale, per comunicare con altri, per ricordare, ecc.) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o familiare). Comunicare con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le convenzioni ortografiche e di interpunzione. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Comprendere in brevi testi il significato di parole non note basandosi sia sul contesto sia sulla conoscenza intuitiva delle famiglie di parole. Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche e attività di interazione orale e di lettura. Usare in modo appropriato le parole man mano apprese. Effettuare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi, per ampliare il lessico d'uso. CONOSCENZE CONOSCENZE sintattiche dei principali segni interpuntivi. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso). Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico). Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuare l'accezione specifica di una parola in un testo. Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l'uso e il significato figurato delle parole. Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio. Utilizzare il dizionari come strumento di consultazione. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Relativamente a testi o in situazioni di esperienza diretta, riconoscere la variabilità della lingua nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo proverbi , modi di dire , dialetti). Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole (parole semplici, derivate, composte). Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico). Riconoscere l’organizzazione del nucleo della frase semplice (la cosiddetta frase minima): predicato, soggetto, altri elementi richiesti dal verbo. Riconoscere in una frase o in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, riconoscerne i principali tratti grammaticali; riconoscere le congiunzioni di uso più frequente (come e, ma, infatti, perché, quando) 150 ITALIANO FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA FINE SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ ABILITA’ Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Confrontare testi, per coglierne alcune caratteristiche specifiche ( ad es. maggiore o minore efficacia comunicativa, differenze tra testo orale e testo scritto, ecc.) CONOSCENZE CONOSCENZE Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e servirsi di questa conoscenza per rivedere la propria produzione scritta e correggere eventuali errori. Riconoscere se una frase è o no completa, costituita cioè dagli elementi essenziali (soggetto, verbo, complementi necessari). Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e applicare le conoscenze ortografiche nella propria produzione scritta. 151 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – ITALIANO COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro Ascolto e parlato Ascoltare testi prodotti da altri, anche trasmessi dai media, riconoscendone la fonte e individuando scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista dell’emittente. Intervenire in una conversazione o in una discussione, di classe o di gruppo, con pertinenza e coerenza, rispettando tempi e turni di parola e fornendo un positivo contributo personale. Utilizzare le proprie conoscenze sui tipi di testo per adottare strategie funzionali a comprendere durante l’ascolto. Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione: durante l’ascolto (presa di appunti, parole-chiave, brevi frasi riassuntive, segni convenzionali) e dopo l’ascolto (rielaborazione degli appunti, esplicitazione delle parole chiave, ecc.). Riconoscere, all’ascolto, alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico. Narrare esperienze, eventi, trame selezionando informazioni significative in base allo scopo, ordinandole in base a un criterio logico-cronologico, esplicitandole in modo chiaro ed esauriente e usando un registro adeguato all’argomento e alla situazione. Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi, esporre procedure selezionando le informazioni significative in base allo scopo e usando un lessico adeguato all’argomento e alla situazione. Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e presentandolo in modo chiaro: esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente, usare un registro adeguato all’argomento e alla situazione, controllare il lessico specifico, precisare le fonti e servirsi eventualmente di materiali di supporto (cartine, tabelle, grafici). Argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio e nel dialogo in classe Struttura e caratteristiche fondamentali del testo narrativo, espositivo, descrittivo, poetico. Fonologia e ortografia. Categorie morfologiche (nome, aggettivo, verbo ecc.) e sottocategorie (aggettivo possessivo, nome proprio, ecc.). Elementi della frase semplice. Espressioni idiomatiche. Struttura e uso del dizionario. I connettivi e il loro scopo. Elementi della comunicazione: contesto, emittente-ricevente, codice, interferenze. Regole dell’ascolto attivo. Campi semantici. Famiglie lessicali. Caratteristiche dell’uso figurato di parole e/o espressioni. Caratteristiche di testi narrativi, espositivi, descrittivi, poetici (strutturali e di genere) Complementi indiretti. Primi cenni relativi agli elementi costitutivi della frase complessa: principale, coordinata e subordinata. Segnali di organizzazione del testo e legami di coesione. Procedure di ideazione, pianificazione, stesura e 152 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – ITALIANO COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE gerarchia, l’intenzione dell’emittente. Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, con dati pertinenti e motivazioni valide. revisione dei testi espositivi, narrativi, descrittivi, espressivi (diario, lettera). Sinonimi e contrari; omofoni; omonimi; neologismi; prestiti linguistici; iponimi, iperonimi; parafrasi. Caratteristiche di testi narrativi, espositivi, informativi e parzialmente argomentativi La frase complessa: diversi gradi di subordinazione; principali tipologie di subordinate La struttura della frase complessa, le tecniche della logica e dell’argomentazione Procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione dei testi narrativi, espositivi, informativi e argomentativi. I diversi registri linguistici I linguaggi settoriali Principali figure retoriche Lettura Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti raggruppando le parole legate dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di capire. Leggere in modalità silenziosa testi di varia natura e provenienza applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineature, note a margine, appunti) e mettendo in atto strategie differenziate (lettura selettiva, orientativa, analitica). Utilizzare testi funzionali di vario tipo per affrontare situazioni della vita quotidiana. Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi espositivi, per documentarsi su un argomento specifico o per realizzare scopi pratici. Ricavare informazioni sfruttando le varie parti di un manuale di studio: indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici. Confrontare, su uno stesso argomento, informazioni ricavabili da più fonti, selezionando quelle ritenute più significative ed affidabili. Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate e riorganizzarle in modo personale (liste di argomenti, riassunti schematici, mappe, tabelle). Comprendere testi descrittivi, individuando gli elementi della descrizione, la loro collocazione nello spazio e il punto di vista dell’osservatore. Leggere semplici testi argomentativi e individuare tesi centrale e argomenti a sostegno, valutandone la pertinenza e la validità. Leggere testi letterari di vario tipo e forma (racconti, novelle, romanzi, poesie, 153 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – ITALIANO COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ destinatario. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità). Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, commedie) individuando tema principale e intenzioni comunicative dell’autore; personaggi, loro caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione delle loro azioni; ambientazione spaziale e temporale; genere di appartenenza. Formulare in collaborazione con i compagni ipotesi interpretative fondate sul testo. CONOSCENZE Scrittura Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo a partire dall’analisi del compito di scrittura: servirsi di strumenti per l’organizzazione delle idee (ad es. mappe, scalette); utilizzare strumenti per la revisione del testo in vista della stesura definitiva; rispettare le convenzioni grafiche. Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) corretti dal punto di vista morfosintattico, lessicale, ortografico, coerenti e coesi, adeguati allo scopo e al destinatario. Scrivere testi di forma diversa (ad es. istruzioni per l’uso, lettere private e pubbliche, diari personali e di bordo, dialoghi, articoli di cronaca, recensioni, commenti, argomentazioni) sulla base di modelli sperimentati, adeguandoli a situazione, argomento, scopo, destinatario, e selezionando il registro più adeguato. Utilizzare nei propri testi, sotto forma di citazione esplicita e/o di parafrasi, parti di testi prodotti da altri e tratti da fonti diverse. Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi, di testi ascoltati o letti in vista di scopi specifici. Utilizzare la videoscrittura per i propri testi, curandone l’impaginazione; scrivere 154 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – ITALIANO COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ all’organizzazione logicosintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti. testi digitali (ad es. e-mail, post di blog, presentazioni), anche come supporto all’esposizione orale. Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi (ad es. giochi linguistici, riscritture di testi narrativi con cambiamento del punto di vista); scrivere o inventare testi teatrali, per un’eventuale messa in scena. CONOSCENZE Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale, così da comprendere e usare le parole dell’intero vocabolario di base, anche in accezioni diverse. Comprendere e usare parole in senso figurato. Comprendere e usare in modo appropriato i termini specialistici di base afferenti alle diverse discipline e anche ad ambiti di interesse personale. Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli interlocutori e al tipo di testo. Utilizzare la propria conoscenza delle relazioni di significato fra le parole e dei meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non note all’interno di un testo. Utilizzare dizionari di vario tipo; rintracciare all’interno di una voce di dizionario le informazioni utili per risolvere problemi o dubbi linguistici. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Riconoscere ed esemplificare casi di variabilità della lingua. Stabilire relazioni tra situazioni di comunicazione, interlocutori e registri linguistici; tra campi di discorso, forme di testo, lessico specialistico. Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali (narrativi, descrittivi, regolativi, espositivi, argomentativi). 155 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – ITALIANO COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE Riconoscere le principali relazioni fra significati delle parole (sinonimia, opposizione, inclusione); conoscere l’organizzazione del lessico in campi semantici e famiglie lessicali. Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole: derivazione, composizione. Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica della frase semplice. Riconoscere la struttura e la gerarchia logico-sintattica della frase complessa almeno a un primo grado di subordinazione. Riconoscere in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, e i loro tratti grammaticali. Riconoscere i connettivi sintattici e testuali, i segni interpuntivi e la loro funzione specifica. Riflettere sui propri errori tipici, segnalati dall’insegnante, allo scopo di imparare ad autocorreggerli nella produzione scritta. DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: INGLESE TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio. 156 TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere 157 INGLESE FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA FINE SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’ Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro), da interazioni comunicative o dalla visione di contenuti multimediali, dalla lettura di testi; Ricezione orale (ascolto) Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano pronunciate chiaramente e lentamente. Lessico di base su argomenti di vita quotidiana Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana scambiando informazioni semplici e dirette su argomenti familiari e abituali, anche attraverso l’uso degli strumenti digitali; Interagire per iscritto, anche in formato digitale e in rete, per esprimere informazioni e stati d’animo, semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono ai bisogni immediati. Ricezione orale (ascolto) Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e lentamente (esempio: consegne brevi e semplici) Corretta pronuncia di un e identificare il tema generale di un discorso in Ricezione scritta (lettura) repertorio di parole e frasi cui si parla di argomenti conosciuti (esempio: la Comprendere cartoline, biglietti di memorizzate di uso scuola, le vacanze, i passatempi, i propri auguri, brevi messaggi, accompagnati comune gusti…). preferibilmente da supporti visivi, Strutture di Ricezione scritta (lettura) distinguendo parole e frasi con cui si è comunicazione semplici e Comprendere testi brevi e semplici (esempio: familiarizzato oralmente. quotidiane cartoline, messaggi di posta elettronica, lettere Interazione orale personali, storie per bambini…) accompagnati Interagire con un compagno per preferibilmente da supporti visivi, cogliendo presentarsi, giocare e soddisfare nomi familiari, parole e frasi basilari. bisogni di tipo concreto utilizzando Esprimersi linguisticamente in modo espressioni e frasi memorizzate adatte comprensibile utilizzando espressioni e frasi alla situazione.. adatte alla situazione e all’interlocutore, Produzione scritta Interazione orale Copiare e scrivere parole e semplici Scambiare semplici informazioni afferenti alla frasi attinenti sfera personale (gusti, amici, attività scolastica, alle attività svolte in classe. giochi, vacanze…), sostenendo ciò che si dice o si chiede con mimica e gesti e chiedendo eventualmente all’interlocutore di ripetere. Produzione scritta Scrivere messaggi semplici e brevi, come biglietti e brevi lettere personali (per fare gli auguri, per ringraziare o invitare qualcuno, per CONOSCENZE Lessico di base su argomenti di vita quotidiana Uso del dizionario bilingue Riflessioni su semplici regole grammaticali. Corretta pronuncia di un repertorio di parole e frasi memorizzate di uso comune Semplici modalità di scrittura: messaggi brevi, biglietti, lettere informali Cenni di civiltà e cultura dei Paesi di cui si studia la lingua (usanze, feste, ricorrenze) 158 chiedere notizie, per raccontare proprie Esperienze 159 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- Liv. A2 QCER – INGLESE COMPETENZE SPECIFICHE Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza,), da interazioni comunicative o dalla visione di contenuti multimediali, dalla lettura di testi. ABILITA’ Comprensione orale: Comprendere i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e che si parli di argomenti familiari Comprendere testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale. Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana scambiando informazioni semplici e dirette su argomenti familiari e abituali, anche attraverso l’uso degli strumenti digitali. Comprensione scritta: Leggere e ricavare le informazioni analitiche contenute in un testo; Leggere e individuare il senso globale di un testo e la sua funzione comunicativa Leggere e capire testi riguardanti istruzioni Interagire per iscritto, anche in formato digitale e in rete, per esprimere informazioni e stati d’animo, semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati Produzione orale: Parlare in modo comprensibile, con intonazione e pronuncia accettabili; Usare strutture e lessico adeguati alla comunicazione; Esprimere e motivare opinioni in modo comprensibile; Sapere interagire con uno o più interlocutori CONOSCENZE Lessico di base su argomenti di vita quotidiana Uso del dizionario bilingue Regole grammaticali fondamentali Produzione scritta: Scrivere in modo comprensibile; Rispettare le regole ortografiche; Usare correttamente la punteggiatura e connettivi; Usare lessico e strutture corretti e adeguati al contesto comunicativo; Raccontare avvenimenti ed esperienze ed esporre opinioni personali Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento: Rilevare regolarità e differenze nella forma di testi scritti di uso comune. Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. 160 Rilevare analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse. Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendiment FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- Liv. A1 QCER - SECONDA LINGUA COMUNITARIA COMPETENZE SPECIFICHE Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza,), da interazioni comunicative o dalla visione di contenuti multimediali, dalla lettura di testi. ABILITA’ Comprensione orale: Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di brevi messaggi orali in cui si parla di argomenti conosciuti. Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale. Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana scambiando informazioni semplici e dirette su argomenti familiari e abituali, anche attraverso l’uso degli strumenti digitali. Comprensione scritta: Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto e trovare informazioni specifiche in materiali di uso corrente. Interagire per iscritto, anche in formato digitale e in rete, per esprimere informazioni e stati d’animo, semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati Produzione orale: Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ascoltando o leggendo. Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ciò che si dice con mimica e gesti. Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione. CONOSCENZE Lessico di base su argomenti di vita quotidiana Uso del dizionario bilingue Regole grammaticali fondamentali Produzione scritta: Scrivere testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze, per fare gli auguri, per ringraziare o per invitare qualcuno, anche con errori formali che non compromettano però la comprensibilità del messaggio 161 Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento: Osservare le parole nei contesti d’uso e rilevare le eventuali variazioni di significato. Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. Riconoscere i propri errori e i propri modi di apprendere le lingue. 162 DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: STORIA TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L'alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende e sa ricavare informazioni dai testi storici proposti . Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO L'alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali. Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi. Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio, Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati 163 STORIA FINE CLASSE TERZA SCUOLA FINE SCUOLA PRIMARIA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi del la storia della propria comunità, del Paese, delle civiltà Individuare trasformazioni intervenute nelle strutture delle civiltà nella storia e nel paesaggio, nelle società Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli. CONOSCENZE Organizzatori temporali di successione, contemporaneità, Individuare le tracce e usarle come durata, periodizzazione fonti per produrre conoscenze sul proprio passato, della generazione Linee del tempo degli adulti e della comunità di Fatti ed eventi della storia appartenenza. personale, familiare, della comunità Ricavare da fonti di tipo diverso di vita informazioni e conoscenze su Uso delle fonti aspetti del passato. Organizzazione delle informazioni Rappresentare in modo grafico e verbale le attività, i fatti vissuti e narrati. Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durate, periodi, cicli temporali, mutamenti, in fenomeni ed esperienze vissute e narrate. Comprende la funzione e l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la rappresentazione del tempo Storia locale; usi e costumi della tradizione locale /regionale nazionale Fonti storiche e loro reperimento ABILITA’ Uso delle fonti Produrre informazioni con fonti di diversa natura utili alla ricostruzione di un fenomeno storico. Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti sul territorio vissuto. CONOSCENZE Organizzatori temporali di successione, contemporaneità, durata, periodizzazione Linee del tempo Storia locale; usi e costumi della tradizione locale /regionale /italiana Strutture delle civiltà: sociali, politiche, economiche, tecnologiche, culturali, religiose …. Fenomeni, fatti, eventi rilevanti rispetto alle strutture delle civiltà Organizzazione delle informazioni nella preistoria e nella storia antica Leggere una carta storicogeografica relativa alle civiltà studiate. Fonti storiche e loro reperimento Usare cronologie e carte storicogeografiche per rappresentare le conoscenze. Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate. 164 STORIA FINE CLASSE TERZA SCUOLA FINE SCUOLA PRIMARIA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ (orologio, calendario, linea temporale…). Strumenti concettuali Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi dell’antichità, di storie, racconti, biografie di grandi del passato. Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali. Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo. Produzione scritta e orale Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafici , disegni, testi scritti e con risorse digitali. Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite. CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE Strumenti concettuali Usare il sistema di misura occidentale del tempo storico (avanti Cristo – dopo Cristo) . Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti. Produzione scritta e orale Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente. Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di genere diverso, manualistici e non, cartacei e digitali. Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della disciplina. 165 STORIA FINE CLASSE TERZA SCUOLA FINE SCUOLA PRIMARIA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali. FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - STORIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali. Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi. Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studi. Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Uso delle fonti Introduzione alla disciplina. Conoscere alcune procedure e tecniche di lavoro nei siti archeologici, nelle biblioteche e negli archivi. Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, digitali, ecc.) per produrre conoscenze su temi definiti. La caduta di Roma e le grandi invasioni. Organizzazione delle informazioni Selezionare e organizzare le informazioni con mappe, schemi, tabelle, grafici e risorse digitali. Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze. Collocare la storia locale in relazione con la storia italiana, europea, mondiale. Formulare e verificare ipotesi sulla base delle informazioni prodotte e delle conoscenze elaborate. Strumenti concettuali Comprendere aspetti e strutture dei processi storici italiani, europei e mondiali. La nascita dei Regni latino germanici. L’Impero romano d’Oriente e l’Italia bizantina. I Longobardi. Gli Arabi e l’Islam. Carlo Magno e il Sacro Romano Impero. Il feudalesimo e la Chiesa. La rinascita dopo l’anno Mille. I Normanni, i Vichinghi e gli Ungari Le eresie e nuovi ordini religiosi. 166 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - STORIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce aspetti e processi Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati. Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile. L’Italia dei Comuni. La crisi del Trecento e la formazione delle Signorie. L’Europa delle monarchie nazionali e l’Italia delle Signorie. Produzione scritta e orale Produrre testi, utilizzando conoscenze selezionate da fonti di informazione diverse, manualistiche e non, cartacee e digitali Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della disciplina Umanesimo e Rinascimento. Le scoperte geografiche. Le riforme religiose. La rivoluzione scientifica. L’Europa nel ’600. L’Illuminismo. La Rivoluzione industriale. La Rivoluzione americana. La Rivoluzione francese e l’età napoleonica. Restaurazione, liberalismo La seconda rivoluzione industriale e la questione sociale. Il Risorgimento Italiano. L’unificazione d’Italia e l’ organizzazione dello stato. L’Europa nel secondo Ottocento. Imperialismo e colonialismo. Dagli inizi del secolo alla prima guerra mondiale. 167 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - STORIA COMPETENZE SPECIFICHE essenziali della storia del suo ambiente . Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati. ABILITA’ CONOSCENZE La prima guerra mondiale. La dittatura fascista. Il nazismo. L’URSS. La seconda guerra mondiale. La guerra fredda. Decolonizzazione e nuovo mondo La Costituzione italiana: l’ordinamento dello Stato. L’Italia oggi. 168 DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: GEOGRAFIA TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. 169 GEOGRAFIA FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA FINE SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ ABILITA’ Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed elementi relativi all’ambiente di vita, al paesaggio naturale e antropico Orientamento Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.) e le mappe di spazi noti che si formano nella mente (carte mentali). CONOSCENZE Elementi essenziali di cartografia: simbologia, coordinate cartesiane, rappresentazione dall’alto, riduzione e ingrandimento; Piante, mappe, carte Orientamento Orientarsi utilizzando la bussola e i punti cardinali anche in relazione al Sole. Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano, all’Europa e ai diversi continenti, attraverso gli strumenti Individuare trasformazioni nel dell'osservazione indiretta (filmati e Elementi di orientamento paesaggio naturale e antropico Paesaggi naturali e antropici fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento, elaborazioni (uso umano del territorio) Rappresentare il paesaggio e digitali ecc.). Elementi essenziali di Linguaggio della geo-graficità ricostruirne le caratteristiche geografia utili a Rappresentare in prospettiva anche in base alle comprendere fenomeni noti Linguaggio della geo-graficità rappresentazioni; orientarsi nello verticale oggetti e ambienti noti all’esperienza: luoghi della Analizzare i principali caratteri fisici del (pianta dell'aula, ecc.) e tracciare spazio fisico e nello spazio regione e del Paese e loro percorsi effettuati nello spazio territorio, fatti e fenomeni locali e globali, rappresentato usi; cenni sul clima, circostante. interpretando carte geografiche di diversa Leggere e interpretare la pianta dello territorio e influssi umani … scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a spazio vicino. indicatori sociodemografici ed economici. Localizzare sulla carta geografica dell'Italia Paesaggio le regioni fisiche, amministrative; Conoscere il territorio circostante localizzare sul planisfero e sul globo la attraverso l'approccio percettivo e posizione dell’Italia in Europa e nel mondo. l'osservazione diretta. Localizza le regioni fisiche principali ( Individuare e descrivere gli elementi continenti ed oceani). fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di vita, della Paesaggio propria regione. CONOSCENZE Elementi di cartografia: tipi di carte, riduzione in scala, simbologia, coordinate geografiche Paesaggi fisici, fasce climatiche, suddivisioni politicoamministrative Elementi di orientamento Paesaggi naturali e antropici (uso umano del territorio) Elementi essenziali di geografia utili a comprendere fenomeni noti all’esperienza: migrazioni, popolazioni del mondo e loro usi; clima, territorio e influssi umani … 170 GEOGRAFIA FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA FINE SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ ABILITA’ Regione e sistema territoriale Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane . Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni , interventi positivi e negativi dell’ uomo e progettare soluzioni, esercitando la cittadinanza attiva CONOSCENZE CONOSCENZE Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie e le differenze e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare. Regione e sistema territoriale Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storico-culturale, amministrativa) e utilizzarlo per il contesto italiano. Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita. 171 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - GEOGRAFIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Orientamento Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali (anche con l’utilizzo della bussola) e a punti di riferimento fissi. Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall’alto. Osservare: le rappresentazioni dello spazio geografico. Rappresentare lo spazio geografico in una carta geografica. Gli strumenti base della geografia. L’orografia. L’idrografia. Il clima. Popoli e culture. La demografia. L’urbanizzazione. Le attività economiche. Le regioni dell’Italia, le loro caratteristiche fisiche, economiche e urbanistiche L’Unione Europea. Concetti di Popolo, Stato, Nazione. Le regioni europee e/o l’analisi delle differenti nazioni: la regione iberica, francese, germanica e alpina; la regione britannica e scandinava; l’area sarmatica e danubiana, balcanico-mediterranea La popolazione mondiale e i fenomeni migratori. I climi della Terra e gli ambienti. La globalizzazione e le relazioni internazionali. Lo sviluppo sostenibile e i diritti umani. I continenti: l’Asia, l’Africa, l’America, l’Oceania Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Linguaggio della geo-graficità Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche (da quella topografica al planisfero), utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia. Utilizzare strumenti tradizionali (carte, grafici, dati statistici, immagini, ecc.) e innovativi (telerilevamento e cartografia computerizzata) per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali. Paesaggio Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei e mondiali, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo. Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione. Regione e sistema territoriale Consolidare il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica, economica) applicandolo all’Italia, all’Europa e agli altri continenti. Osserva, legge e analizza sistemi Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, territoriali vicini e lontani, nello spazio e sociali ed economici di portata nazionale, europea e mondiale. 172 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - GEOGRAFIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. Utilizzare modelli interpretativi di assetti territoriali dei principali Paesi europei e degli altri continenti, anche in relazione alla loro evoluzione storico-politicoeconomica. CONOSCENZE 173 DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: MATEMATICA TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA - MATEMATICA L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da tabelle e grafici. Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà. TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. 174 MATEMATICA FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA FINE SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali; Numeri Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre, .... Gli insiemi numerici: rappresentazioni, operazioni, ordinamento I sistemi di numerazione Numeri Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali. Gli insiemi numerici: rappresentazioni, operazioni, ordinamento I sistemi di numerazione Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni, soprattutto a partire da situazioni reali; Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, avendo consapevolezza della notazione posizionale; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli sulla retta. Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo; Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo. Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei Riconoscere e risolvere problemi di numeri fino a 10. Eseguire le vario genere, individuando le operazioni con i numeri naturali strategie appropriate, giustificando con gli algoritmi scritti usuali. il procedimento seguito e Leggere, scrivere, confrontare utilizzando in modo consapevole i numeri decimali, rappresentarli linguaggi specifici. sulla retta ed eseguire semplici addizioni e sottrazioni, anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure. Operazioni e proprietà Figure geometriche piane Piano e coordinate cartesiani Eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni. Misure di grandezza Eseguire la divisione con resto fra Misurazione e rappresentazione in numeri naturali; individuare multipli e divisori di un numero. scala Operazioni e proprietà Frazioni e frazioni equivalenti Sistemi di numerazione diversi nello spazio e nel tempo Figure geometriche piane Piano e coordinate cartesiani Le fasi risolutive di un problema e Stimare il risultato di una operazione. loro rappresentazioni con diagrammi Operare con le frazioni e Tecniche risolutive di un problema riconoscere frazioni equivalenti. Misure di grandezza; perimetro e area dei poligoni. Unità di misura diverse Misurazione e rappresentazione in scala Grandezze equivalenti Elementi essenziali di logica e di probabilità. Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali nell’uso pratico Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti. Trasformazioni geometriche elementari e loro invarianti Le fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammi Tecniche risolutive di un problema che utilizzano frazioni, Conoscere sistemi di notazione dei proporzioni, percentuali, formule numeri che sono o sono stati in uso geometriche in luoghi, tempi e culture diverse dalla nostra. 175 MATEMATICA FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA FINE SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ ABILITA’ CONOSCENZE CONOSCENZE Unità di misura diverse Spazio e figure Spazio e figure Percepire la propria posizione nello spazio e stimare distanze e volumi. Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra, dentro/fuori). Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno, descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perché compia un percorso. Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche. Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio. Grandezze equivalenti Frequenza, media, percentuale Utilizzare e distinguere fra loro i concetti di orizzontalità, verticalità, Elementi essenziali di logica perpendicolarità, parallelismo. Elementi essenziali di calcolo Descrivere, denominare e probabilistico e combinatorio classificare figure geometriche, identificando le simmetrie. Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti, disegnare figure. Riprodurre una figura, anche in scala, utilizzando gli strumenti opportuni (carta a quadretti, riga e compasso, squadre, software di geometria). Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse. Costruire e utilizzare modelli materiali nel piano e nello spazio. Identificare punti di vista diversi di uno stesso oggetto (dall’alto ecc.) Confrontare e misurare angoli utilizzando proprietà e strumenti. 176 MATEMATICA FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA FINE SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ ABILITA’ CONOSCENZE CONOSCENZE Determinare il perimetro e l’area di triangoli, rettangoli ecc. utilizzando le più comuni formule o altri procedimenti (es. misure o scomposizione di figure). Relazioni, dati e previsioni Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune, a seconda dei contesti e dei fini. Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati. Leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle. Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti convenzionali (metro, orologio, ecc.). Relazioni, dati e previsioni Rappresentare relazioni e dati e utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni. Usare le nozioni di media aritmetica e di frequenza. Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura. Utilizzare le principali unità di misura di tempo, lunghezze, angoli, aree, masse, pesi, volumi/capacità, e usarle per effettuare misure e stime. Passare da un’unità di misura a un'altra, anche nel sistema monetario. Intuire, cominciare ad argomentare sulla probabilità del verificarsi di 177 MATEMATICA FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA FINE SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ ABILITA’ CONOSCENZE CONOSCENZE un evento tra due possibili e, in casi semplici, quantificare o riconoscere eventi ugualmente probabili. Riconoscere e descrivere regolarità in sequenze di numeri o di figure. FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- MATEMATICA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali; Numeri Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni, soprattutto a Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta. CONOSCENZE Gli insiemi numerici: rappresentazioni, operazioni, ordinamento Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, ordinamenti e confronti tra i numeri conosciuti (numeri naturali, numeri interi, frazioni e numeri decimali), quando I sistemi di numerazione possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli Operazioni e proprietà di calcolo e valutando quale strumento può essere più opportuno. Dare stime approssimate per il risultato di una operazione e controllare la plausibilità Potenze di numeri 178 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- MATEMATICA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE partire da situazioni reali; di un calcolo. Frazioni Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo; Utilizzare la proprietà associativa e distributiva per raggruppare e semplificare, anche Espressioni aritmetiche e algebriche: principali mentalmente, le operazioni. operazioni Riconoscere e risolvere problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito e utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici. Tecniche risolutive di un problema che utilizzano Individuare multipli e divisori di un numero naturale e multipli e divisori comuni a più frazioni, proporzioni, percentuali, formule geometriche, numeri. equazioni di primo grado Descrivere con un’espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la soluzione di un problema. Le fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammi Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni. Equazioni di primo grado Comprendere il significato e l'utilità del multiplo comune più piccolo e del divisore comune più grande, in matematica e in situazioni concrete. In casi semplici scomporre numeri naturali in fattori primi e conoscere l’utilità di tale scomposizione per diversi fini. Utilizzare la notazione usuale per le potenze con esponente intero positivo e negativo, consapevoli del significato e le proprietà delle potenze per semplificare calcoli e notazioni. Esprimere misure utilizzando anche le potenze del 10 e le cifre significative. Conoscere la radice quadrata come operatore inverso dell’elevamento al quadrato. Dare stime della radice quadrata utilizzando solo la moltiplicazione. Utilizzare scale graduate in contesti significativi. Utilizzare il concetto di rapporto fra numeri o misure ed esprimerlo sia nella forma 179 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- MATEMATICA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE decimale, sia mediante frazione. Utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali per denotare uno stesso numero razionale in diversi modi, essendo consapevoli di vantaggi e svantaggi delle diverse rappresentazioni. Comprendere il significato di percentuale e saperla calcolare utilizzando strategie diverse. Interpretare una variazione percentuale di una quantità data come una moltiplicazione per un numero decimale. Spazio e figure Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato e con accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, goniometro, software di geometria). Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano. Conoscere definizioni e proprietà (angoli, assi di simmetria, diagonali, …) delle principali figure piane (triangoli, quadrilateri, poligoni regolari, cerchio). Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini: assioma, teorema, definizione Il piano euclideo: relazioni tra rette; congruenza di figure; poligoni e loro proprietà Misure di grandezza; perimetro e area dei poligoni. Descrivere figure e costruzioni geometriche per comunicarle ad altri. Teorema di Pitagora Riprodurre figure e disegni geometrici in base a una descrizione e codificazione fatta da altri. Teoremi di Euclide Riconoscere figure piane simili in vari contesti e riprodurre in scala una figura assegnata. Conoscere il Teorema di Pitagora e le sue applicazioni. Figure simili Circonferenza e cerchio Superficie e volume di poligoni e solidi Determinare l’area di semplici figure scomponendole in figure elementari, ad esempio 180 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- MATEMATICA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE triangoli o utilizzando le più comuni formule. Stimare per difetto e per eccesso l’area di una figura delimitata anche da linee curve. Conoscere il numero π, e alcuni modi per approssimarlo. Calcolare l’area del cerchio e la lunghezza della circonferenza, conoscendo il raggio, e viceversa. Conoscere e utilizzare le principali trasformazioni geometriche e i loro invarianti. Rappresentare oggetti e figure tridimensionali in vario modo tramite disegni sul piano. Visualizzare oggetti tridimensionali a partire da rappresentazioni bidimensionali. Calcolare l’area e il volume delle figure solide più comuni e darne stime di oggetti della vita quotidiana. Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure. Relazioni e funzioni Interpretare, costruire e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà. Esprimere la relazione di proporzionalità con un’uguaglianza di frazioni e viceversa. Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano Trasformazioni geometriche elementari e loro invarianti Principali rappresentazioni di un oggetto matematico Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni empiriche o ricavate da Il piano cartesiano e il concetto di funzione tabelle, e per conoscere in particolare le funzioni del tipo y=ax, y=a/x, y=ax², y=2n e i Significato di analisi e organizzazione di dati numerici loro grafici e collegare le prime due al concetto di proporzionalità. Esplorare e risolvere problemi utilizzando equazioni di primo grado. 181 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- MATEMATICA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE Dati e previsioni Rappresentare insiemi di dati, anche facendo uso di un foglio elettronico. In situazioni significative, confrontare dati al fine di prendere decisioni, utilizzando le distribuzioni delle frequenze e delle frequenze relative. Scegliere ed utilizzare valori medi (moda, mediana, media aritmetica) adeguati alla tipologia ed alle caratteristiche dei dati a disposizione. Saper valutare la variabilità di un insieme di dati determinandone, ad esempio, il campo di variazione. In semplici situazioni aleatorie, individuare gli eventi elementari, assegnare a essi una probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento, scomponendolo in eventi elementari disgiunti. Riconoscere coppie di eventi complementari, incompatibili, indipendenti. 182 DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: SCIENZE TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano. TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della sua evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico. 183 SCIENZE FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA FINE SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita • quotidiana, formulare ipotesi e verificarle, utilizzando semplici schematizzazioni e modellizzazioni • I sensi come strumento di conoscenza della realtà circostante. Riconoscere le principali interazioni tra mondo naturale e • comunità umana, individuando • alcune problematicità dell'intervento antropico negli ecosistemi; Esplorare e descrivere oggetti e materiali Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà, riconoscerne funzioni e modi d’uso. Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà. Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare misure e usare la matematica conosciuta per trattare i dati. Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al movimento, al calore, ecc. Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le • problematiche scientifiche di attualità e per assumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, • alla promozione della salute e Osservare e sperimentare sul all’uso delle risorse. campo • Osservare i momenti significativi ABILITA’ Oggetti, materiali e trasformazioni Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni Proprietà degli oggetti e dei concetti scientifici quali: materiali dimensioni spaziali, peso, peso Semplici fenomeni fisici e specifico, forza, movimento, chimici (miscugli, soluzioni, pressione, temperatura, calore, composti); passaggi di stato della ecc.. materia Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a Viventi e non viventi costruire in modo elementare il Classificazioni dei viventi concetto di energia. Organi dei viventi e loro funzioni Osservare, utilizzare e, quando è possibile, costruire semplici Relazioni tra organi, funzioni e strumenti di misura: recipienti per adattamento all’ambiente misure di volumi/capacità, Ecosistemi e catene alimentari bilance a molla, ecc., imparando a servirsi di unità convenzionali. Individuare le proprietà di alcuni materiali come, ad esempio: la durezza, il peso, l’elasticità, la trasparenza, la densità, ecc.. CONOSCENZE Concetti geometrici e fisici per la misura e la manipolazione dei materiali Classificazioni, seriazioni Materiali e loro caratteristiche: trasformazioni Fenomeni fisici e chimici Energia: concetto, fonti, trasformazione Ecosistemi e loro organizzazione Viventi e non viventi e loro caratteristiche: classificazioni Relazioni organismi/ambiente; organi/funzioni Relazioni uomo/ambiente/ecosistemi Corpo umano, stili di vita, salute e sicurezza Fenomeni atmosferici 184 SCIENZE FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ nella • • vita di piante e animali anche realizzando, ove possibile, piccoli orti, terrari ed acquari. Individuare somiglianze e differenze nei percorsi di sviluppo di organismi animali e vegetali. Osservare, anche con uscite all’esterno, le caratteristiche dei terreni e delle acque. • Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad opera del sole, di agenti atmosferici, dell’acqua, ecc.) e quelle ad opera dell’uomo (urbanizzazione, coltivazione, industrializzazione, ecc.). Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.) e con la periodicità dei fenomeni celesti (dì/notte, stagioni). I viventi e l’ambiente FINE SCUOLA PRIMARIA CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE Realizzare sperimentalmente semplici soluzioni in acqua (es. acqua e zucchero, acqua e inchiostro). Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, costruendo semplici modelli interpretativi e provando ad esprimere in forma grafica le relazioni tra variabili individuate (temperatura in funzione del tempo, ecc.). Osservare e sperimentare sul campo • Proseguire nell’osservazione, a occhio nudo o con strumenti, di una porzione di ambiente vicino; individuare gli elementi che lo caratterizzano e le loro modifiche. • Conoscere la struttura del suolo, sperimentando con rocce, sassi e terricci; osservare le caratteristiche dell’acqua e il suo ruolo nell’ambiente. • Ricostruire e interpretare il 185 SCIENZE FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ • Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente. • Osservare e prestare attenzione al funzionamento degli organismi viventi (nutrizione, movimento, riproduzione, ecc.) per riconoscerli come organismi complessi anche proponendo modelli elementari del loro funzionamento. • Riconoscere negli organismi viventi, in relazione con i loro ambienti, i bisogni fondamentali per la sopravvivenza. FINE SCUOLA PRIMARIA CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE movimento dei diversi oggetti celesti, rielaborandoli anche attraverso giochi col corpo. L’uomo, i viventi e l’ambiente • Descrivere il corpo ed interpretarne il funzionamento come sistema complesso situato in un ambiente; elaborare modelli intuitivi di struttura cellulare e costruire modelli dei diversi apparati,. • Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e motorio. Acquisire le prime informazioni sulla riproduzione e la sessualità. • Riconoscere, attraverso l’esperienza di coltivazioni, allevamenti, ecc. che la vita di ogni organismo è in relazione con altre e differenti forme di vita. • Elaborare i primi elementi di classificazione animale e vegetale. 186 SCIENZE FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ FINE SCUOLA PRIMARIA CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE • Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali, ad opera dell’uomo. FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- SCIENZE COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE Conoscere gli elementi specifici della disciplina. Fisica e chimica Utilizzare i concetti fisici fondamentali in varie situazioni di esperienza; in alcuni casi raccogliere dati su variabili rilevanti di differenti fenomeni, trovarne relazioni quantitative ed esprimerle con rappresentazioni formali di tipo diverso. Realizzare esperienze quali ad esempio: riscaldamento dell’acqua, fusione del ghiaccio, galleggiamento, vasi comunicanti, leve, costruzione di un circuito elettrico. Elementi di fisica: peso, peso specifico pressione, volume, velocità, forza, temperatura, calore, carica elettrica, temperatura e calore, densità, concentrazione, forza, moto, velocità, ed energia. Utilizzare correttamente il concetto di energia come quantità che si conserva; individuare la sua dipendenza da altre variabili; riconoscere l’inevitabile produzione di calore nelle catene energetiche reali. Realizzare esperienze quali ad esempio: mulino ad acqua, dinamo, elica rotante sul termosifone, riscaldamento dell’acqua. Struttura dei viventi. Classificazioni di viventi e non viventi. Cicli vitali, catene alimentari, ecosistemi; relazioni organismi-ambiente; evoluzione e adattamento. Osservare, riconoscere e descrivere fenomeni nel campo chimico-fisico-biologico. Usare gli strumenti propri della disciplina. Comprendere ed utilizzare i linguaggi specifici. Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche di attualità e per assumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, alla promozione della salute e all’uso delle risorse. Conoscere e descrivere ambiente e natura in Elementi di chimica: sostanze e loro caratteristiche; trasformazioni chimiche, reazioni chimiche. Relazioni uomo/ambiente nei mutamenti climatici, morfologici, idrogeologici e loro effetti. Il corpo umano: apparati e sistemi. Principali patologie e prevenzione. 187 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- SCIENZE COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE Padroneggiare concetti di trasformazione chimica; realizzare esperienze quali ad esempio: soluzioni in acqua, combustione di una candela, reazioni per produrre alcuni composti chimici, anche con prodotti chimici di uso domestico ( bicarbonato di sodio, aceto ecc.), interpretandole sulla base di modelli semplici di struttura della materia; osservare e descrivere lo svolgersi delle reazioni e i prodotti ottenuti. Igiene e comportamenti di cura della salute rapporto all’uomo. Biodiversità, Impatto ambientale dell’organizzazione umana Elementi di astronomia: origine dell’Universo, sistema solare; la terra, coordinate geografiche, moti della Terra e conseguenze: cicli dì-notte stagioni; fenomeni astronomici: eclissi, moti degli astri e dei pianeti, fasi lunari. Elementi di geologia: fenomeni tellurici, struttura della terra e sua Astronomia e Scienze della Terra Osservare, modellizzare e interpretare i più evidenti morfologia, rischi sismici, idrogeologici, atmosferici. fenomeni celesti attraverso l’osservazione del cielo notturno e diurno, utilizzando anche planetari o simulazioni al computer. Ricostruire i movimenti della Terra da cui dipendono il dì e la notte e l’alternarsi delle stagioni. Costruire modelli tridimensionali anche in connessione con l’evoluzione storica dell’astronomia. Spiegare, anche per mezzo di simulazioni, i meccanismi delle eclissi di sole e di luna. Realizzare esperienze quali ad esempio: osservazione di meridiana, registrazione della traiettoria del sole e della sua altezza a mezzogiorno durante l’arco dell’anno. Riconoscere, con ricerche sul campo, visite mirate ed 188 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- SCIENZE COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE esperienze concrete, i principali tipi di rocce ed i processi geologici da cui hanno avuto origine. Conoscere la struttura della Terra e i suoi movimenti interni (tettonica a placche); Esaminare i rischi sismici, vulcanici e idrogeologici per individuare eventuali attività di prevenzione. Realizzare esperienze quali ad esempio la raccolta e i saggi di rocce diverse. Biologia Riconoscere le somiglianze e le differenze del funzionamento delle diverse specie di viventi. Comprendere il senso delle grandi classificazioni, riconoscere nei fossili indizi per ricostruire nel tempo le trasformazioni dell’ambiente fisico, la successione e l’evoluzione delle specie. Sviluppare progressivamente la capacità di spiegare il funzionamento macroscopico dei viventi con un modello cellulare (collegando per esempio: la respirazione con la respirazione cellulare, l’alimentazione con il metabolismo cellulare, la crescita e lo sviluppo con la duplicazione delle cellule, la crescita delle piante con la fotosintesi). Realizzare esperienze quali ad esempio: dissezione di una pianta, modellizzazione di una cellula, osservazione di cellule vegetali al microscopio. 189 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- SCIENZE COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE Conoscere il funzionamento del corpo umano come sistema complesso e coordinato. Conoscere le caratteristiche strutturali e funzionali dei diversi apparati e sistemi. Conoscere le basi biologiche della trasmissione dei caratteri ereditari acquisendo le prime elementari nozioni di genetica. Acquisire corrette informazioni sullo sviluppo puberale e la sessualità; sviluppare la cura e il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione; evitare consapevolmente i danni prodotti dal fumo e dalle droghe. Assumere comportamenti e scelte personali ecologicamente sostenibili. Rispettare e preservare la biodiversità nei sistemi ambientali. Realizzare esperienze tese al mantenimento della biodiversità, ad es. adozione di uno stagno o di un bosco. 190 DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: ARTE E IMMAGINE TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA ARTE E IMMAGINE TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO ARTE E IMMAGINE - L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche e strumenti (grafico espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). - L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. - E’ in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti ecc.) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip ecc.). - Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. - Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. - Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. - Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. - Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato 191 ARTE E IMMAGINE COMPETENZE SPECIFICHE FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA ABILITA'/OBIETTIVI A Percettivo-visivo Utilizzare gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale, per osservare, descrivere e leggere immagini statiche (fotografie, manifesti, opere d'arte) e messaggi in movimento (Spot, brevi filmati, videoclip ) Guardare con consapevolezza immagini statiche e in movimento descrivendo verbalmente le emozioni e le impressioni prodotte dai suoni, dai gesti e dalle espressioni dei personaggi, dalle forme, dalle luci e dai colori. B Leggere Leggere gli aspetti formali di alcune opere d'arte e oggetti di artigianato provenienti da paesi diversi dal proprio Riconoscere attraverso un approccio operativo linee e colori presenti nel linguaggio delle immagini e nelle opere d'arte. CONOSCENZE/ CONTENUTI -Visione sintetica -Visione analitica -La forma espressiva della linea -I colori complementari -Il cerchio e la linea FINE SCUOLAPRIMARIA ABILITA'/OBIETTIVI Guardare e osservare con consapevolezza una immagine e gli oggetti presenti nell'ambiente descrivendo gli elementi formali e utilizzando le regole della percezione visiva. CONOSCENZE/ CONTENUTI -Le forme elementari Riconoscere in un testo iconico- -Lo spazio visivo gli elementi grammaticali -La luce e l'ombra e tecnici del linguaggio visuale ( linee, colori, forme, spazio, volume) e del linguaggio audiovisivo (piani, campi, sequenze, struttura narrativa, movimento). 192 ARTE E IMMAGINE COMPETENZE SPECIFICHE FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA ABILITA'/OBIETTIVI CONOSCENZE/ CONTENUTI -Il fumetto -Il cartone animato C Acculturarsi Conoscere i principali beni artisticoculturali presenti nel proprio territorio e mettere in atto pratiche di rispetto e salvaguardia -Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo, le diverse tipologie di codici, le sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati. -Riconoscere nel proprio ambiente i principali monumenti e beni artistico-culturali. D Produrre Utilizzare le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini, attraverso tecniche diverse e con materiali e strumenti diversificati (grafico - espressivi, pittorici e plastici, audiovisivi e multimediali). Esprimere sensazioni, emozioni, -Produzione di fumetti pensieri in produzioni di vario -La tempera tipo (grafiche, plastiche, -Pennarelli a spirito multimediali) utilizzando materiali e tecniche adeguati e integrando diversi linguaggi. FINE SCUOLAPRIMARIA ABILITA'/OBIETTIVI Leggere in alcune opere d'arte i principali elementi compositivi, i significati simbolici, espressivi , comunicativi. CONOSCENZE/ CONTENUTI - Lettura di opere d'arte - La pubblicità Sperimentare, in modo guidato, -Schede di lettura di opere d'arte l'uso delle tecnologie della comunicazione audiovisiva per esprimere, con codici visivi, sonori e verbali, sensazioni, emozioni e realizzare produzioni di vario tipo. 193 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- ARTE E IMMAGINE COMPETENZE SPECIFICHE Percettivo visivo1) L’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento e di filmati audiovisivi. ABILITA'/OBIETTIVI 1a) Osservare e descrivere nel modo più efficace immagini e Analisi iconografica e iconologia delle immagini: opere d’arte con linguaggio verbale appropriato applicando le - la percezione del movimento leggi della percezione visiva. - la percezione delle regole del codice visuale 1b) Osservare e descrivere nel modo più efficace e utilizzando più metodi tutti gli elementi significativi formali presenti in opere d’arte e in immagini statiche e dinamiche. 2a) Riconoscere in un testo visivo gli elementi della grammatica visiva ( punti, linee, colori, forma , profondità, 2 ) Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali, luce-ombra) individuando il loro significato espressivo e le immagini statiche e in movimento, utilizzando il linguaggio regole del codice visivo ( linee di forza della composizione, verbale specifico. peso ed equilibrio, composizioni ritmiche e movimento). 3) Riconosce gli elementi principali del patrimonio 3a) Elaborare ipotesi e strategie di intervento per la tutela e la culturale , artistico e ambientale del proprio territorio ed è conservazione dei beni culturali coinvolgendo altre discipline. sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. 4a) -Operare in modo autonomo lo studio iconografico e 4) Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, iconologico di un’opera d’arte individuando il genere, i temi e medievale moderna e contemporanea, sapendole collocare gli attributi iconografici. nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; 4b) - Leggere e interpretare criticamente le opere più riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di significative prodotte nell’arte moderna e contemporanea oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali. 4c) - Riconoscere e confrontare criticamente in alcune opere elementi stilistici di epoche diverse. 4d) - Conoscere i linguaggi visivi (grafica - design) comprenderne i codici e le funzioni comunicative ; interpretare i messaggi prodotti dai diversi mezzi di Leggere e comprendere- CONOSCENZE/CONTENUTI - La luce e l’ombra - Il dinamismo - Le regole del codice visivo - La tutela e la conservazione dei beni culturali - Analisi iconografica e iconologia. - Analisi stilistica - Analisi dei valori espressivi - Il Settecento - L’Arte dell’800 - Romanticismo - Realismo - Impressionismo - Post impressionismo - La prima metà del’900: Art Nouveau; - Le Avanguardie storiche - L’arte del secondo ‘900 - Progetto e design - Progettazione grafica - Grafica web 194 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- ARTE E IMMAGINE COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA'/OBIETTIVI CONOSCENZE/CONTENUTI comunicazione. Produrre e rielaborare5) Realizza un elaborato personale e creativo, applicando le regole del linguaggio visivo, utilizzando tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi 5a) Produrre elaborati utilizzando gli elementi della grammatica visiva e le regole del codice visivo per creare composizioni realistiche e astratte applicando le innovazioni tecniche introdotte dalle avanguardie artistiche. 5b) Sperimentare l’utilizzo integrato di più codici, media, tecniche e strumenti della comunicazione multimediale per creare messaggi espressivi e con precisi scopi comunicativi. 5c) Rielaborare in modo efficace immagini fotografiche, - Riproduzione di opere d’arte oggetto di studio - Il corpo in movimento - La scomposizione cubista dello spazio - Realizzare un acquerello astratto - Le tecniche: colori ad olio; gli acquerelli; la stampa, i graffiti urbani. - Progettare un oggetto di design - Impaginare con il computer 195 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- ARTE E IMMAGINE COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA'/OBIETTIVI CONOSCENZE/CONTENUTI materiali di uso comune, elementi iconici e visivi, scritte e parole per produrre immagini creative 196 DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: EDUCAZIONE MOTORIA TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “ star bene” in diverse gestualità tecniche. ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene extrascolastico. comune. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle. 197 EDUCAZIONE MOTORIA COMPETENZE SPECIFICHE Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse. Partecipare alle attività di gioco e di sport, rispettandone le regole. Assumere responsabilità delle proprie azioni e per il bene comune. FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA ABILITA’ CONOSCENZE Coordinare azioni, schemi motori Elementi di igiene del corpo e di base con discreto autocontrollo. nozioni di conoscenza delle parti del corpo. Utilizzare in maniera appropriata attrezzi ginnici semplici. Regole fondamentali di alcune discipline Partecipare a giochi di movimento, giochi tradizionali, giochi sportivi di squadra, rispettando le regole. Utilizzare gli aspetti comunicativo Gestire i diversi ruoli assunti nel relazionali gruppo. del messaggio corporeo. Utilizzare il movimento anche per Utilizzare nell’esperienza le rappresentare e comunicare stati conoscenze relative alla salute, alla d’animo. sicurezza, alla prevenzione e ai corretti stili di vita. FINE SCUOLA PRIMARIA ABILITA’ CONOSCENZE Coordinare azioni, schemi motori, Elementi di igiene del corpo e gesti tecnici, con buon nozioni essenziali di anatomia. autocontrollo. Regole fondamentali di alcune Utilizzare in maniera appropriata discipline sportive. attrezzi ginnici e spazi di gioco. Partecipare a giochi di movimento, giochi tradizionali, giochi sportivi di squadra, rispettando le regole, i compagni, le strutture. Conosce le regole essenziali di alcune discipline sportive. Gestire i diversi ruoli assunti nel gruppo e i momenti di conflittualità, senza reazioni aggressive, né fisiche, né verbali. Assumere comportamenti rispettosi della salute. 198 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- EDUCAZIONE MOTORIA COMPETENZE SPECIFICHE Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo ABILITA’ -Saper utilizzare e trasferire le abilità per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport CONOSCENZE - Conoscere e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla realizzazione del gesto tecnico in ogni situazione sportiva - Saper utilizzare l’esperienza motoria acquisita per risolvere situazione nuove e inusuali - Sapersi orientare nell’ambiente naturale e artificiale anche attraverso l’ausilio di sussidi specifici quali mappe e bussole Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva Il gioco, lo sport, le regole e il fair -Saper decodificare i gesti di compagni e avversari in situazione di gioco e di sport. -Conoscere e applicare semplici tecniche e di espressione corporea per rappresentare idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie e in gruppo. - Conoscere e applicare i gesti arbitrali in relazione all’applicazione del regolamento tecnico di gioco - Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico degli 199 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- EDUCAZIONE MOTORIA COMPETENZE SPECIFICHE play ABILITA’ - Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in forma originale e creativa, proponendo anche varianti. CONOSCENZE sport praticati assumendo anche il ruolo di arbitro o giudice. - Saper realizzare strategie di gioco, mettere in atto comportamenti collaborativi e partecipare in forma propositiva alle scelte di squadra. - Saper gestire in modo consapevole le situazioni competitive, in gara e non, con autocontrollo e rispetto per l’altro, sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta Salute e benessere, prevenzione e sicurezza - Essere in grado di distribuire lo sforzo in relazione al tipo di attività richiesta e di applicare tecniche di controllo respiratorio e di rilassamento muscolare a conclusione del lavoro. - Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e l’altrui sicurezza. -Essere in grado di conoscere i cambiamenti morfologici caratteristici dell’età ed applicarsi a seguire un piano di lavoro consigliato in vista del miglioramento delle prestazioni. - Conoscere ed essere consapevole degli effetti nocivi legati all’assunzione di integratori, di sostanze illecite o che inducono dipendenza (doping, droghe, alcool) - Saper adottare comportamenti appropriati per la sicurezza propria e dei compagni anche rispetto possibili situazioni di pericolo. - Praticare attività di movimento per migliorare la propria efficienza fisica riconoscendone i benefici. 200 DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: MUSICA TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA - MUSICA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO L’alunno esplora, discrimina eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. L’alunno ascolta, discrimina e classifica gli elementi base del linguaggio musicale nei suoi aspetti formali. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Usa voce e strumenti in modo consapevole e creativo eseguendo, individualmente o collettivamente, brani di diversi generi e stili utilizzando la notazione musicale o per “imitazione”, curando espressività e interpretazione. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti. Conosce e analizza stili, generi e autori paradigmatici dei contesti artistici, storici e sociali affrontati nel percorso scolastico. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. Esprime apprezzamenti e valutazioni critiche allo scopo di formare una propria identità musicale, valorizzando le proprie esperienze. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale. Partecipa in modo attivo alla realizzazione di eventi musicali. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere. Integra con altri saperi e pratiche artistiche le proprie esperienze musicali (musica e cinema, pubblicità, rete informatica ecc.). 201 MUSICA COMPETENZE SPECIFICHE Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo consapevole del patrimonio artistico e letterario (strumenti e tecniche di fruizione e produzione, lettura critica) FINE CLASSE QUINTA SCUOLA PRIMARIA ABILITA’ CONOSCENZE Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e Elementi essenziali per la lettura/ascolto di un’opera musicale o d’arte consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e (pittura, architettura, plastica, fotografia, film, musica) e per la improvvisazione sonoro-musicale. produzione di elaborati musicali, grafici, plastici, visivi. Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione. Principali forme di espressione artistica. Valutare aspetti funzionali in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi. Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’ animo anche attraverso le esperienze ritmico musicale e coreutiche . Generi e tipologie testuali della letteratura, dell’arte, della cinematografia. Tecniche di rappresentazione grafica, plastica, audiovisiva. Rappresentare gli elementi basilari di eventi sonori e musicali attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali. Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale (cinema, televisione, computer). 202 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - MUSICA COMPETENZE SPECIFICHE Comprensione e uso del linguaggio musicale Capacità di ascolto, interpretazione e analisi Uso della voce e dello strumento musicale nell’esecuzione di brani individuali o di musica d’insieme. ABILITA’ CONOSCENZE Decodifica e analizza il significato dei simboli di una partitura. Sa leggere le note sul pentagramma decodificando i simboli di altezza e durata, compresi legatura e punto di valore. Riconosce e utilizza i ritmi e le cellule ritmiche, compresa la terzina. Utilizza i suoni naturali e alterati Conosce i termini del linguaggio specifico. Sa ascoltare in silenzio. Sa riconoscere il timbro delle voci e degli strumenti musicali più noti. Sa riconoscere, al riascolto, brani musicali precedentemente ascoltati o eseguiti, inserendoli nel contesto specifico (genere, stile, epoca). Sa individuare in una sequenza sonora, le caratteristiche richieste (timbro, ritmo, ecc.) Sa contestualizzare brani noti e non noti , in base a specifiche caratteristiche temporali , spaziali e stilistiche. Sa utilizzare correttamente i mezzi di ascolto e riproduzione del suono, anche a livello di risorse informatiche (per es.: uso corretto della rete). Conosce e comprende la funzione del pentagramma. Conosce il concetto di tonalità. Conosce e classifica gli strumenti musicali e le voci. Conosce i luoghi e i contesti storico/sociali nei quali la musica è stata ed è prodotta. Conosce gli stili e i generi musicali del passato e quelli relativi alla realtà contemporanea e alla propria esperienza personale. Conosce le tecniche base della respirazione e della Sa riprodurre brani monodici e semplici polifonie con la voce, collettivamente, per imitazione, con accompagnamento strumentale dal vivo o su basi registrate, seguendo postura del corpo adatte al canto, al fine di ottenere una corretta intonazione della voce. le indicazioni del direttore/insegnante. Esegue con sicurezza brani di media difficoltà monodici e polifonici, sullo strumento, sia individualmente sia collettivamente, decodificando la notazione. Conosce gli elementi della notazione musicale necessari ad ottenere un buon livello di autonomia di lettura ed esecuzione strumentale. All’interno di una esecuzione di insieme sa intervenire eseguendo la parte assegnata e Conosce gli elementi tecnici di base dello strumento che 203 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - MUSICA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE si orienta con sicurezza, seguendo le indicazioni del direttore/insegnante. utilizza. Pone attenzione ai problemi esecutivi di interpretazione tecnica ed emozionale dei brani , seguendo le indicazioni del direttore/insegnante e dando un apporto personale. DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: IRC TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale. L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo. Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza. Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani. Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole. Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda. 204 IRC FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE Scoprire che per la religione cattolica Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire una alleanza con l'uomo. Comprendere che il creato, per i Cristiani, è dono di Dio. Dio creatore e Padre di tutti gli uomini. Riconoscere in Gesù il dono più grande fatto da Dio agli uomini. Gesù di Nazareth, l'Emmanuele “Dio con noi” Descrivere l'ambiente di vita di Gesù nei suoi aspetti quotidiani, familiari, sociali Conoscere Gesù di Nazareth crocefisso e religiosi. e risorto e come tale testimoniato dai Conoscere gli eventi principali della Pasqua di Gesù. Cristiani. Comprendere, attraverso la vita di San Francesco, il valore del rispetto per Individuare i tratti essenziali della l'ambiente naturale e umano. Chiesa e della sua missione Comprendere, attraverso i racconti biblici delle origini, che il mondo è opera di Riconoscere la preghiera come dialogo Dio, affidato alla responsabilità dell'uomo. tra Dio e l'uomo evidenziando nella Riconoscere nella storia dei Patriarchi d'Israele l'inizio dell'alleanza tra Dio e gli preghiera cristiana la specificità del uomini. “Padre Nostro”. Conoscere la struttura della Bibbia e alcune pagine bibliche. L'origine del mondo e dell'uomo nel cristianesimo. Gesù, il Messia, compimento delle promesse di Dio. La Chiesa, il suo Credo e la sua missione. La preghiera, espressione di religiosità. La festa del Natale. La festa della Pasqua. L'origine del mondo e dell'uomo nel Cristianesimo. La Bibbia: testo sacro dei Cristiani. La storia dei grandi personaggi dell'Antico Testamento. La festa della Pasqua ebraica e cristiana. Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua. 205 IRC FINE CLASSE QUINTA SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE Conoscere le origini e lo sviluppo del Cristianesimo e delle altre grandi religioni individuando gli aspetti più importanti del dialogo interreligioso. Conoscere il messaggio e di Gesù attraverso le parabole e i suoi gesti più significativi. Gesù, il Signore che rivela il Regno di Dio con parole e azioni. Conoscere la nascita delle prime comunità cristiane. Origine e sviluppo del Cristianesimo. Conoscere gli avvenimenti storici che hanno portato all'affermazione del Credo Riconoscere le tappe fondamentali della vita di Gesù, nel contesto storico, cristiano. sociale, politico e religioso. Conoscere gli aspetti fondamentali del Cristianesimo e delle principali grandi Confrontare la Bibbia con i testi sacri religioni: Ebraismo, Islamismo Induismo e Buddismo. delle altre religioni. Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua. Il Cristianesimo e le grandi religioni. I segni e i simboli del Cristianesimo nell'arte. Gesù, la sua gente e la sua terra. Il monachesimo. Maturare atteggiamenti di rispetto e apprezzamento per le altre religioni per un convivenza pacifica fondata sul dialogo. I martiri. Saper individuare significative espressioni d'arte cristiana, per rilevare come la fede è stata interpretata dagli artisti nel corso dei secoli. Le domande di senso. Individuare significative espressioni d'arte cristiana per rilevare come la Conoscere e confrontare i testi sacri delle grandi religioni con la Bibbia , testo fede sia stata interpretata e comunicata sacro dei Cristiani. dagli artisti nel corso dei secoli. Conoscere l'originalità dell'esperienza monastica. Scoprire la risposta della Bibbia alle Comprendere il vero significato del Natale e della Pasqua attraverso le letture domande di senso dell'uomo e confrontarla con quella delle principali evangeliche. religioni non cristiane. L'arte nella Chiesa. Il senso religioso del Natale e della Pasqua. La Bibbia e i testi sacri nelle grandi religioni. 206 IRC FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZE ABILITA’ Competenze trasversali: Rispetto, ascolto, riflessione,confronto, apertura, superamento dei pregiudizi; ricerca della Verità; scelta, decisione, espressione, progettualità, volontà, approfondimento, identità, nutrimento della speranza, ricerca del bene. Competenze specifiche Aprirsi alla sincera ricerca della verità ponendo domande di senso · Saper osservare nell’arte, nella storia, nella cultura e nel contesto di vita i segni ed i linguaggi espressivi della relazione fra uomo e divinità · Recuperare le origini classiche e giudaico-cristiane della società europea ed italiana · Rintracciare nel corso della storia la presenza e l’influenza del Cristianesimo e dei suoi testimoni · Comprendere i riferimenti storici e dottrinali della tradizione biblica · Confrontarsi con la complessità dell’esistenza e dare valore ai propri comportamenti in vista di scelte di vita progettuali e responsabili · Sviluppare un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo con diverse tradizioni religiose e sistemi di pensiero - Sa cogliere gli aspetti fondamentali di una storia o esperienza di vita e trarne insegnamenti -Sa porsi domande e sa cercare e confrontare le risposte - Sa distinguere fra domande scientifiche e domande non scientifiche - Sa riconoscere il senso religioso in pensieri e scelte - Sa distinguere fra senso religioso e superstizione/idolatria - Sa distinguere pensieri e scelte religiosi da pensieri e scelte di fede - Sa riconoscere le realtà presenti in tutte le religioni - Sa riconoscere i generi letterari della Bibbia - Sa cercare la possibile interpretazione di un brano biblico - Sa riconoscere espressioni di uso comune derivate dalla Bibbia - Sa cogliere gli aspetti fondamentali di una parabola, insegnamento, episodio della vita di Gesù - Sa riferire il nucleo centrale della fede cristiana e le diversità tra le chiese sorelle - Sa riconoscere i valori cristiani nelle scelte di vita - Sa riconoscere il brano biblico che ha ispirato un’opera d’arte - Sa riferire il significato di alcuni simboli, luoghi di culto, segni liturgici e sacramentali della Chiesa - Sa riferire il significato di alcune categorie fondamentali della fede ebraicocristiana e confrontarle con quelle di altre religioni - Sa riflettere esporre domande, ascoltare, confrontarsi con rispetto - Sa distinguere l’approccio scientifico alla realtà dal piano ulteriore di senso - Sa riferire i significati ispiratori di scelte di vita e di sacrificio - Sa riferire il significato religioso di alcuni elementi dei miti contenuti nella Bibbia - Sa riferire le motivazioni di fede nelle scelte affettive ed etiche - Sa motivare le sue scelte ricercandone la radice in un orizzonte di senso più ampio, confrontandosi con la proposta cristiana CONOSCENZE Storie a confronto; crescere, conoscere, capire, contemplare -Le grandi domande dell’uomo -Domande scientifiche e non -Il senso religioso della vita: tutto è collegato - Superstizioni; integralismo e pregiudizi - Religione di paura e di fede; la storia della salvezza - Feste, riti, luoghi e libri sacri, regole di vita -AT e NT; referenze; generi letterari biblici - Racconti biblici e loro possibili “letture” - Gesù storico; parabole; insegnamenti; - Il Kerigma cristiano; servire o servirsi; storia della Chiesa - Esempi di vita cristiana - Dal Vangelo ai quadri e viceversa - Le cattedrali; simbologia; i segni sacramentali; Categorie: Rivelazione, Promessa, Alleanza, Messia, Risurrezione, Grazia, Regno di Dio, Salvezza secondo la Bibbia e nelle altre grandi religioni - Le dimensioni interiori della persona; i valori; la personalità - Scienza e fede - Il senso della vita - Gn 1-3 - La sessualità e il dono della vita - La libertà; la responsabilità (nelle relazioni interpersonali, reali e virtuali); le dipendenze; il lavoro; la giustizia; la relazione con il creato 207 · Rilevare i risultati della scienza e la prospettiva della fede cristiana come letture distinte ma non conflittuali della vita, dell’uomo e del mondo. 208 209