GIORGIO LA PIRA. Il sindaco di Pozzallo vuole riprendere le fila dell'accordo di collaborazione siglato con Firenze nd1979 atto di am·cizia c e eve a· G€nnaio 1979. I sindaci di Pozzallo, Vincenzo Gal[o, e di Firenze, Elio Gabbuggiani, sottoscrivono il Patto di Amicizia a nome di Giurgio La l'ira. Un protocollo di intesa per diffondere "aere perenni?s" il pensiero di uno dei più illustri personaggi del XX secolo. Consiglio comunale aperto, cerimonia solenne, città in resta. Fra i presenti il presidente della Regione l'iersanti Maltarella, ucciso a Palermo dalla mafia esattamente un Clll110 cippo. Queslo il lesto del protocollo:"La Cit:tà di Firenze e la Città di l'ozzallo, nell'anniversario della nascita di Giorgio la Pira, confermano solennemente la loro amicizia. LaCittà di Pozzallo ha dato i natali aGiorgio La Pifa che vi trascorse i primi anni della Sua vita e vi iniziò la Sua formazione inlelletluale e civile. AI servizio di Firenze, dove completò iSuoi studi e 14 Sua formazione, La l'ira pose tUlte lei Sue energie morali, intellettuali, spirirpali, animato dal profondo convincimento della missione che la Città era chiamata a svolgere nel contesto mondiale e nella sua crescita civile e sociale. La presen~a di Giorgio La l'ira è radicata fra la gente di Firenze e di Pozzallo e la Sua figura appartiene alle più elevate tradizioni umane, civili e religiose delle due citti. Firenze e Pozzallo vogliono che il patrimonio di idee, di lotta e di speranze che La l'ira ha lasciato 110n venga disperso, ma continui ad essere oggetto della riflessione di tutti, per essere consegnato alle generazioni future come esempio da seguire. come idea con cui confrontarsi". Un l'atto di Amicizia [armale. Pochi, pochissimi, a distanza di tanti anni, i risul- tati raggiunti. La l'ira [u personaggio difficile da vivo. Lo è ancora di più da morlo. Farisei e [alsi re[erenti si facciano da parte. Escano dal tempio. Il pensiero di La l'ira non va semplicemente predicato. Ma attualizzato. Fuori da questa logica non ci sono iniziative che tengano. I festeggiamenti per il centenario 7 Seppure ricchi e in pompa magna, hanno lasciato pochis- sime tracce, nessuna vocazione. Una bella cerimonia. Il giorno dopo, il silenzio. A seguire, da alcuni anni, le solite incredibili polemiche paesane per accaparrarsi la primogenitura di un evento o di una ricorrenza. Manifestazioni leggere, gestite con l'anacronislico sistema della nicchia, lungi mille miglia dal pensiero e dall'azione di La l'ira. Il viaggio di questi giorni a r n1tltn Firenze del sindaco Giuseppe Sulsenti h, un significato ben preciso, Riprendel"e la tessitura di un dialogo costruttivo conia città del Giglio e conia fondazione GiOlgio La l'ira, per dare seguito al Palla di Amicizia, chiuso, letto e sottoscritto iII pompa magna nel 1979,ma rimasto solo a livello di buone intenzioni. Ricevulo a Palazzo Vecchio dal presidente della Commissione consiliare per la pace Susanna Agostini, su incarico del sindalO Matteo Renzi a New Vari< per impegni istituzionali, ilpi imo citladino di 1'0zz"llo ha concordato alcune importanli il ,i ziative da realizzare al più preslo nella città rnarinara. Fra le pii! intereSSdnli la mostra fotografica permanente ed lIna sessione internazionale per la pace alla quale saranno invitati i sindaci di divel se città del mondo. Presente all'incontro il dott. Giorgio La l'ira, rappreselllante dr'l la [amiglia del sindaco santo. In quesla occasione si sarebbe parlato anche di co me utilizzare le somme a suo tempo depositale in un libretto bancario per Susi enere iniziative in favore di La Pira, custodito per anni dal [l'atelia rag. Giuv,nni, che, poco prima della sua scomparsa,I',vrebbe consegnato al figho Giorgio. MlOta! GIARDI~"