Che cosa abbiamo toccato? FRIEDRICH NIETZSCHE 1884-1889-1900 Una mente, un clima «Non sopportava l’inimicizia della natura» Nizza Foto di Nietzsche non ancora trentenne 2 Il corpo e la malattia Torino Nietzsche 1875 3 Nietzsche il pensatore del corpo e della fedeltà alla terra La metafora gastrica. Masticare e digerire tutto è da maiali. Dispepsia e ruminazione Il sapere del corpo: non ciò che è bene o ciò che è male, ma ciò che fa bene e ciò che fa male L’onestà del corpo sta nella sua salute Non conosciamo il corpo Orientarsi nella nontotalizzazione Il corpo è in quanto accadimento Un’identità inidentica e plurale “Il passaggio concettuale dell’argomentazione tra l’estensione del corpo e l’estensione della psiche, è ciò che in tutte e due eccede la misura. È dunque la misura comune. È la loro comune incommensurabilità” (p. 39). «i tuoi occhi …, io potrei toccarli, per l’appunto, con le dita, con le labbra o anche con gli occhi, con le ciglia e con le palpebre – avvicinandomi a te, se osassi avvicinarmi a te in tal modo. Se osassi un giorno.» Cosa si tocca toccando il limite del corpo? Che cosa è un contatto? Il venire toccati e la precedenza del tatto La questione del tatto: «Innanzitutto essa riguarda l’altro» 9 «Per Nancy si tratta sempre di toccare ciò che, al limite, non si può toccare, cioè il limite stesso, e la punta estrema della punta.» 10 Il riso: la firma senza senso Eduard von Grützner, Falstaff 11 ECCE HOMO icona ritratto rappresentazione autoritratto autobiografia firma ECCE HOMO 2010, di Valery Koroshilov Olio su tela, 100 x 100 cm 12 Corpus Il destino di ostia del corpo cristiano Dire “questo” del corpo presente: ecco la ferita della “certezza sensibile” Io (chi io?...) Io, dunque, ho ricevuto il cuore di un altro quasi dieci anni fa. L’ «io» si trova sempre rinchiuso tra possibilità tecniche. Isolare la morte dalla vita, impedire che l’una sia intimamente intrecciata con l’altra, che ognuna faccia intrusione nel cuore dell’altra, ecco ciò che non bisogna mai fare. 15 Corpus meum e interior intimo meo… La verità del soggetto è la sua esteriorità e la sua eccessività: la sua esposizione infinita. L’intruso mi espone eccessivamente. Mi estrude, mi esporta, mi espropria. Gesù, il “toccante” Guarisce i ciechi toccando i loro occhi (Mt 9, 29-30) L’immensa scena della Maddalena 18 Il dramma della nostra esistenza individuale e politica La resistenza di Nancy in nome del tatto 19 La città è anelito all’ordine, al senso, e pratica della voglia di anarchia. È bisogno di identità e sistematico mescolamento delle differenze. La città funziona in quanto aporia. 20 Los Angeles: l’“ordine dell’indifferenza” Los Angeles: l’«essenza di luogo banale: un’assenza di luogo, un non-luogo, un’equivalenza indefinitamente moltiplicata delle direzioni e delle circolazioni, di cui l’abitazione è solo un corollario» Ecco l’inidentità della città 21 L’osmosi del corpo e del territorio e la loro reciproca crescente esasperazione (p. 35) 22 Bisogna mangiare ovunque e in fretta. La città sa di cibo, è una ricarica di energia che intasa e stasa continuamente. 23 Il bassofondo s’intreccia col nudo fondo, con l’assenza di fondo. 24 Concepire l’essere come azione e passione, dove si determina il senso dell’esistente, con tutta la sua discrezione e fragilità, ma pure con la sua distinzione fra e rispetto a tutte le altre posizioni. DIALOGO SULLA FILOSOFIA A VENIRE di R. Esposito e J.-L. Nancy Una filosofia dello spazio, una politica dei corpi 26 È bene sorreggersi agli altri. Poiché nessuno sostiene da solo la vita. (Hölderlin) Dato che la natura umana è la vera comunità degli uomini, costoro producono affermando la propria natura, la comunità umana, l’essere sociale, che non è una potenza generale e astratta contrapposta all’individuo isolato, ma l’essere di ogni individuo, la sua stessa attività, la sua vita, il suo godimento, la sua ricchezza. Dire che l’uomo è alienato a se stesso equivale a dire che la società di quest’uomo alienato è una caricatura della sua comunità reale. (Marx) 27 La gente è strana Il tocco di senso e la grazia della bizzarria 28 Dov’è la grisaglia ordinaria, dove il bizzarro? 29 L’«ordinario» è sempre eccezionale, non appena si ammetta il suo carattere di origine Cenno di ammiccamento 30 Il miracolo di un’origine Quanto alle differenze singolari, esse non sono mai soltanto «individuali», ma infra individuali: non sono mai Pietro o Maria che ho incontrato, ma l’uno o l’altra in questa precisa «forma», in questo «stato», in questo «umore», ecc. Il differenziale irriducibile del quotidiano, la sua frattura rinnovata di continuo, la sua intima discordanza, la sua polimorfia e la sua polifonia, il suo rilievo e la sua striatura. 31 Nel bacio chi tocca chi? 32 Il paradosso della legge del tatto «La legge in effetti ordina di toccare senza toccare. Voto d’astinenza. Non toccare l’amico (per esempio astenendosi dal fargli presente o da presentarsi a lui, per pudore), non toccarlo abbastanza, è mancare al tatto. Ma anche toccarlo, toccarlo al cuore, è mancare di tatto.» 33 3. Questo cercare della carezza costituisce la sua essenza 34 Il tenero della carezza e l’ordine della promessa «Là dove mira al tenero, la carezza si porta verso il futuro al di là del futuro». «Là dove tocca senza toccare, nella carezza» argomenta Derrida, «è l’ordine della promessa stessa che si trova immediatamente ecceduto o squalificato. E con esso ciò che si pensa sotto la categoria del performativo, d’un “io posso”». 35 Prefazione 2° L’incommensurabilità dei due «Quel che ha luogo è l’incommensurabilità dei due. Proprio perché incommensurabili entrano in rapporto o il rapporto li attraversa.» «… il sesso designa l’incommensurabile. Il godimento dell’altro e il godimento nell’altro sono simultaneamente lo stesso e due eterogenei: il godimento è sempre l’uno nell’altro, senza che l’uno prenda l’altro.» 36 «Nessuno(a) è infatti uomo o donna senza resto» «Il sessuale è la sua propria differenza, o la sua propria distinzione. Distinguersi in quanto sesso o in quanto sessuato, è proprio ciò che produce il sesso o la sessuazione, è anche ciò che rende possibile il rapporto sessuale, ed infine ciò che non dà luogo alla propria entelechia: nessuno(a) è infatti uomo o donna senza resto.» p. 28 37 Interior intimo meo L’inter-dizione come il dire che si pronuncia tra, […] per aprire il tra 38