L’ a n g o l o d e l D e f i n i t o r i o Saluto del Ministro Provinciale I l titolo di questo breve scritto di saluto dalle pagine di Fra noi mi è venuto in mente pensando ad una nota rubrica, tenuta quotidianamente sulle pagine dell’Osservatore Romano da un prete toscano, divenuto in seguito Arcivescovo di Pisa, don Benvenuto Matteucci: “I giorni del Concilio”. Lungi da me paragonare il Capitolo Generale dei Cappuccini ad un Concilio ecumenico! Però, trovarsi in mezzo a tanti fratelli, confluiti a Roma da 106 paesi del mondo in rappresentanza degli oltre 10.300 cappuccini, fa toccare con mano l’universalità della nostra famiglia, come pure le multiformi sfaccettature che il volto del nostro carisma sta ormai assumendo. Negli ampi spazi del Collegio S.Lorenzo da Brindisi ci troviamo assieme frati di antica tradizione cappuccina e altri provenienti da circoscrizioni dell’Ordine assai più giovani. In tutti c’è un solo desiderio: rendere vivo lo spirito evangelico di Francesco nel mondo. Ci siamo chiesti, ad esempio, come fare per rianimare la vecchia Europa cappuccina, dove pare che il carisma stia scomparendo e al contempo come aiutare chi ha solo pochi decenni di esperienza della nostra vita per favorirne una crescita su solide basi non solo strutturali. Sono problemi, questi come altri, per i quali non abbiamo una risposta a portata di mano, che ci mettono alla prova, ma che spronano ad una ricerca comune per far fronte alle sfide di oggi. Il momento più importante e più intenso del Capitolo è stata l’elezione del Ministro Generale. E’ vero, non si attendevano sorprese, eppu- MEMO I giorni del Capitolo... re eravamo tutti emozionatissimi quando il Segretario del Capitolo ha annunziato ufficialmente l’elezione di Fr.Mauro Jöhri, perché è stato come se Francesco si rendesse di nuovo presente tra noi. Ce lo ha ricordato Fr.Felice Cangelosi, Vicario Generale uscente, al momento di chiedere a Fr.Mauro se accettava l’elezione; rivolgendosi direttamente al neoeletto Ministro, Fr.Felice ha detto: “Sei il successore del nostro santo Fondatore. Noi vediamo in te S.Francesco, ma tu facci vedere S.Francesco; impegnati affinché ogni singolo Fratello dell’Ordine, attraverso la tua persona, possa sperimentare l’amore fraterno e materno di S.Francesco”. In queste parole, pronunciate con calore da Fr.Felice, ci siamo ritrovati un po’ tutti. Al di là delle differenze, in alcuni casi assai evidenti, anzi proprio per questo, avvertiamo urgente il bisogno di un riferimento chiaro e sicuro, che ci aiuti in un cammino di sana pluriformità senza mai mettere a rischio l’unità della nostra grande famiglia cappuccina. Fr.Felice ha proseguito: “Sei legame vivo che ci unisce con l’autorità della Chiesa e fra di noi. Ti chiediamo e ti auguriamo di essere produttore e costruttore di unità, rivolgendo la tua attenzione a ogni fratello dell’Ordine. Hai una missione sacramentale: quale capo cordata, come ti sei definito sei anni addietro, devi essere il segno più qualificato e qualificante che rende visibile il nostro essere fratelli, ma anche segno efficacemente propulsivo e determinante per una fraternità ancora più intensa, più profonda e piena tra di noi”. I giorni del Capitolo sono ancora tanti… Ci attende il lavoro sulle Costituzioni, che è pur sempre un’opportunità unica per un’attenta e amorosa revisione della nostra legislazione, in modo da offrire sia ai vecchi frati che soprattutto ai giovani che vengono da noi un testo ancor più ricco e attraente, dove il volto del frate cappuccino sia delineato senza travisamenti. Speriamo di farcela… Per questo, insieme, ricorriamo all’intercessione della Regina dell’Ordine e del nostro Serafico Padre. Da Roma un abbraccio a tutti i fratelli. Fr.Stefano Baldini Orlandini 20 Agosto-22 Settembre - Roma LXXXIV Capitolo Generale 7 Settembre - Camerino: Luca Papini inizia l’anno di Novizato con la Vestizione 8 Settembre - Camerino: Fr.Mirko Guerri emette la Professione temporanea (16:30) 24 Settembre - Montughi-FI: Festa della Provincia con l’ appuntamento dell’ASSEMBLEA PROVINCIALE V i t a d i Fr a t e r n i t à Pagine di storia che si chiudono... ...Tsunami in Toscana D Pisa Il convento di Pisa fu accettato dai Cappuccini il 23 gennaio 1564. Era un’antica prioria dei Cistercensi, fondata nel 1240 e da essi abitata fino 1426. Pistoia La prima presenza dei Cappuccini a Pistoia risale al 1541, ma il convento nell’attuale luogo fu acquistato nell’Agosto del 1869 dai Frati Minimi di S.Francesco di Paola. A cura di Fr.Samuele Duranti opo i pensieri rapsodici del fratello Alfredo (n.d.r. Vedi articolo di saluto a cura del Definitore Fr.Alfredo M. Paladini, nel numero precedente di FRA NOI) mi permetto alcune riflessioni stenterelle, dopo aver letto l’Edizione ridotta (ridotta in tutti i sensi) del Libretto delle Fraternità della nostra Provincia. Premetto che quanto scrivo non vuol essere un giudizio sull’operato dei nostri Superiori. Li com-patisco, proprio nel senso letterale del verbo, e cioè patisco con loro; anch’io sono stato in Definizione e mi sono sentito dire piu volte: ‘Voi siete forti con i deboli e deboli con i forti’; mi sono alienato la benevolenza di qualcuno; ho fatto la mia parte di guasto; ringrazio Dio di aver superato i limiti di età per non tornarci. Dopo la tragica morte dei nostri fratelli in Tanzania e stato celebrato il Capitolo; sembrava, destinato ad eleggere il nuovo Provinciale e il Guardiano di Prato; invece si è rivelato un ...sisma sussultorio e ondulatorio. Vincolati certo dal comando del Generale e dalle oggettive situazioni dei luoghi e dalle concrete condizioni dei frati, si sono chiusi: Prato, Pistoia, Pisa, Siena e perfino il Paradiso (solo quello terreno)! Criterio del Capitolo passato era salvaguardare i capoluoghi di Provincia; nell’attesa dell’abolizione politica si e ricorsi ad un altro criterio: Lascia e raddoppia. Sono occorsi molti trasferimenti, che hanno costituito ‘fratelli trapiantati’ e ‘fratelli pendolari’. Per un momento mi metto dalla parte di questi fratelli (io,che sono stato risparmiato, e ne ringrazio il buon Dio e i buoni Padri Superiori). Diceva il conte zio al reverendo P.Provinciale: -“Saprà ben trovare una nicchia conveniente a questo religioso…” - E infatti spedì P.Cristoforo “a piedi da Pescarenico a Rimini, che è una bella passeggiata”. Molti di questi fratelli ‘espiantati’ sono ultrasettantenni, come dire in difficoltà a rigenerarsi in posti o ruoli nuovi. Quanto ai ‘fratelli pendolari’, penso alle migliaia di euro spesi per il carburante; alle tante ore trascorse sulle strade; alle tante ore sottratte alla vita di fraternità, alle migliaia di ore che logorano lo stato psichico e fisico della persona (questo anche per gli studenti). E’ bene tutto questo?! … Ad Agnese, disperata per la partenza di P.Cristoforo: -“Ma perché?!’- Fra Galdino rispondeva: - “Eh, la mia donna! Lo sa il P.Provinciale. Se i Superiori dovessero rendere conto degli ordini che danno, dove sarebbe l’obbedienza, la mia donna?!”- E però, una domanda mi sovviene, anzi due: Sono proprio necessarie queste scelte, sono cosi inevitabili e indilazionabili?! … E sono tutte per migliorare?! Perché il fine giustifica i mezzi; il fine è il bene della Provincia, ma prima di tutto e soprattutto delle persone, nel nostro caso, dei nostri fratelli. Questo può suonare un giudizio, in verità è uno sfogo, che viene dal rammarico del mio cuore, malato. Chiedo scusa. CALENDARIO D el minis tro in settembre Sansepolcro Il 14 Giugno 1566 il Consiglio generale di Prato concedeva ai Cappuccini la chiesa di S.Maria dell’Erta e nel 1568 concedeva il terreno per costruire il Convento. Questo convento fu fondato nel 1605 ed appartenne per lungo tempo ai Cappuccini umbri. Il 12 Febbraio 1784 per decreto del Granduca, passò ai Cappuccini di Toscana. Siena La prima presenza dei Cappuccini a Siena risale al 23 Marzo 1536. Ma il convento nel luogo attuale di Poggio al Vento fu iniziato il 15 Giugno 1880. Prato ONOMASTICI DI SETTEMBRE Fino al 22 a Roma: Il Ministro partecipa all’84° Capitolo Generale 8 Camerino: Professione temporanea di Fr.Mirko Guerri 23, Dom. a Siena: S.Messa con i frati che lasciano definitivamente il convento e la parrocchia. 24, Lun. Montughi: Festa della Provincia Assemblea provinciale In pomeriggio: 8a riunione del Definitorio Provinciale 15 - 19 Ottobre: ESERCIZI SPIRITUALI a le Celle di Cortona. P redicatore : P. G iuseppe S ettembri , V icario provinciale delle M a rc h e . 2 23fr.Pio Laghi 08 fr.Adriano Benini 26 fr.Damiano Banchieri 17 fr.Roberto Arcangeli 19 fr.Francesco M. Benincasa 27 fr.Vincenzo Brunini 29 fr.Michele Cafaggini, 22 fr.Maurizio Granai fr.Gabriele Tagliaferri 23 fr.Lino Brocchi A nniversari 40° di Prof. religiosa 03 fr.Luigi Senesi 10 fr.Eliseo Grassini 60° di Prof. religiosa 17 fr.Mariano Alberti aòd U P Fratelli che ci hanno lasciati! na fraternità tutta speciale A cura di Fr.Giuliano Nardi rima di lasciare il delicato compito di responsabile dell’Infermeria, sento il dovere di dire un grazie convinto e cordiale ai miei collaboratori fr.Emanuele e il P.Benedetto, a tutto il personale che vi presta servizio e a tutti coloro che si sono ricordati di questa fraternità tutta speciale, sia nella loro preghiera, sia con una visita o un segno di vicinanza. La mia riconoscenza oggi va in modo particolare alle fraternità di Poppi e di Montecasale, che in questi ultimi mesi ci hanno accolto e ci hanno fatto passare delle ore belle e gioiose. A Poppi ognuno ha potuto rivivere la lontana esperienza degli anni del seminario ed incontrare dei confratelli impegnatissimi o in meritato riposo. Insieme alla cuoca Piera, anche il ciliegio davanti a refettorio, ha contribuito ad aumentare la festa con i suoi frutti squisiti. A Montecasale abbiamo trovato il fresco che manca a Firenze e tre confratelli con le braccia aperte ad accoglierci ma anche dinamiche in cucina a collaborare con Silvana. Nel salutarci, oltre ai convenevoli ci hanno regalato un cesto di uova fresche. Anche in questi mesi non sono mancati momenti di sofferenza: il 1 luglio la triste sorpresa di trovare senza vita P.Ubaldo, che se ne era andato in silenzio durante la notte. Alcuni giorni di ricovero in ospedale per broncopolmonite e altro, non hanno evitato a P.Pergentino la visita di sorella Morte, che, per la premura dei confratelli, lo ha però incontrato nel suo letto d’Infermeria. S i t u a z i o n e s a n i t a r i a P.Domenico Smarrini per alcuni giorni è stato ricoverato per Parkinson a Torregalli. P.Bernardo Gremoli ha dovuto interrompere per qualche giorno le ferie a Poppi per opportuni controlli medici. A Pontedera Fr.Mariano Alberti è stato ricoverato per edema polmonare con conseguente sofferenza cardiaca. A Lucca Fr.Gian Paolo Salotti ha subito un intervento chirurgico per la rottura del tendine del piede sinistro. Un pensiero beneaugurante di buona volontà e di buoni risultati a P.Maurizio Granai, il nuovo responsabile di questa speciale fraternità. 3 Fr. Ubaldo Borgogni (1926-2012) Ci ha lasciati nel cuore della notte, in silenzio, nella sua celletta. La sua situazione sanitaria, negli ultimi tempi, si era decisamente aggravata. Il passo si era fatto pesante, il corpo appesantito. Si trascinava fedelmente, ogni giorno, alla recita del santo rosario e ritornava, solitario, nella cella. Il nuovo stato non gli aveva tolto, tuttavia, il buon umore. Non si è mai lamentato, anche quando si vide costretto alla carrozzella. E’ vissuto sempre francescanamente, fedele alla propria vocazione cappuccina. La sua è stata una vicenda francescana operosa e molto serena. Fu cappellano parrocchiale a Livorno; a FirenzeMontughi fu rettore della chiesa; ad Arezzo fu fedele e stimato cappellano nell’ospedale; a Firenze-Careggi concluse il suo lungo servizio ospedaliero. Fu frate sereno, laborioso, apostolicamente fecondo. Nella Fraternità si fece amare e fu amato. Fr. Egidio bianchini (1923-2012) Fu frate dalle grandi risorse umane e religiose: è arrivato alla soglia dei 90 anni! La sua vicenda religiosa si articola nell’offerta di molti servizi: fu insegnante ed educatore; superiore nella fraternità; nell’ospedale di Massa fu cappellano per 30 anni, sempre stimato e benvoluto. Considerò l’ospedale la propria famiglia e raramente si assentò, ance per ferie. Fu un autentico figlio di S.Francesco. Visse in povertà, contento di poche cose. Era ricco di bontà; fu sinceramente amato da quanti lo hanno incontrato e conosciuto. Fr. pergentino maggini (1921-2012) E’ deceduto il pomeriggio di Venerdì, 31 Agosto 2012, nell’Infermeria di Montughi. E’ stato un transito estremamente sereno. Anche nella morte P.Pergentino non ha smentito se stesso: la serenità ha segnato anche il distacco dalla vita! Fu un cappuccino felice, con lui vicino si viveva bene; la sua presenza donava alla casa il tono della festa. Amante della musica e del canto, ne riempì le chiese dei conventi cappuccini, rendendole veri luoghi di incontri gioiosi. La sua presenza nelle varie fraternità, di cui fu membro, fu costantemente dispensatrice di buon umore; la sua conversazione, ricca di simpatici ricorsi linguistici, diffondeva sana ilarità; ad oltre 90 anni, conservò il suo stile di cappuccino festoso, capace di sorridere anche nella malattia e di far, amabilmente, sorridere! Il ritratto di un importante A cura di Fr.Giacomo Carlini cappuccino toscano D all’autoritratto del numero precedente di FRA NOI, abbiamo pensato di passare al “Ritratto”, e ad uno dei tanti ritratti presenti nel nostro convento di Montughi. Il primo, che ci è venuto in mente, è quello di Mons. Michelangelo Jacopi da Seravezza (1812-1891), primo Arcivescovo di Agra (India). E’ collocato nella parete di fronte alla “cappella del Provinciale”. Chissà quante volte ci siamo passati dinanzi, senza mai domandarci chi sia quel Vescovo! Il ritratto fu opera del pittore livornese “Giorgio Cei”. Fatto a Roma e datato al 29 settembre 1883, quando ancora Mons. Jacopi era Vicario Apostolico del Vicariato di Agra. Più che spedito, il ritratto, pensiamo, sia stato portato al vescovo, come dono, in occasione del suo onomastico, dal suo segretario, e offerto, a nome dell’ orfanatrofio di Mussoorie. Lo trovammo nel convento di Mussoorie. Ci fece veramente pena! Era abbandonato nella stanza del fuoco comune dei frati, proprio sopra il focolare, che non aveva risparmiato l’ultima parte del dipinto. Ci sembrò una vera condanna del vescovo, che, pochi anni dopo (1886), divenne 1° Arcivescovo di Agra. Riuscimmo a portarlo, senza difficoltà, in Italia (2000). Fu restaurato ed ora si trova dove abbiamo detto. Ne facemmo anche due copie: una per il convento di Mussoorie, fondato dal Jacopi, ed una per l’Arcivescovado di Agra. Anche se non pensiamo presentarlo come un capolavoro, non possiamo trascurare il suo valore storico. Per i Cappuccini toscani è certamente il ‘testimone’ dell’opera evangelizzatrice da essi compiuta nel Nord-India. Non conosciamo molto del pittore, anche se lavorò molto per i Cappuccini, come nella chiesa del nuovo convento di Siena. I frati parlano sempre di ‘Giorgio Cei’, ma la storia non conosce questo nome. Si incontra invece un ‘Cipriano Cei’. Che quel ‘Giorgio’ sia un secondo nome? D p .M i c h e l a n g e l o J a c o p i d a S e r ave z z a Olio su tela (cm 113x76) di C. Cei 1864-1920 - Convento di Montughi al 20 Agosto al 22 Settembre si sta celebrando l’ 84° Capitolo Generale dell’Ordine presso il collegio internazionale S.Lorenzo da Brindisi a Roma Rieletto Ministro Generale Fr.Mauro Jöhri, sono stati eletti i nove Definitori Generali: 1)Fr.Mark Schenk, 2) Fr.Pio Murat,3) Fr.Cesar Acuin, 4) Fr.Sergio Dal Moro, 5) Fr.Štefan Kožuh, 6) Fr.Raffaele Della Torre, 7) Fr.Michael Fernandes, 8) Fr.Hugo Mejìa Morales, 9) Fr.Jean Bertin Nadonye. Fr.Štefan Kožuh è stato eletto Vicario Generale. Per contattare la Redazione Fra Noi Telefono: 0 5 5 - 4 6 . 2 4 7 7 4 E-mail: [email protected] A t t e n d i a m o n ot i z i e da l l e f r at e r n i t à 4