Mattoni SSN & NSIS Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 http://www.kclient.kpmg.com/ Indice Mattoni Classificazione delle strutture Classificazione delle prestazioni ambulatoriali Evoluzione del Sistema DRG nazionale Ospedali di riferimento Standard minimi di quantità di prestazioni Tempi di attesa Misura dell’appropriatezza Misura dell’outcome Realizzazione del Patient File Prestazioni farmaceutiche Pronto soccorso e sistema 118 Prestazioni residenziali e semiresidenziali Assistenza primaria e prestazioni domiciliari Misura dei costi del SNN Assistenza sanitaria collettiva NSIS Sistema di Integrazione delle informazioni sanitarie individuali Monitoraggio della rete di assistenza Monitoraggio del ciclo di vita del farmaco e dell’impiego dei medicinali Osservatorio degli investimenti pubblici in sanità Monitoraggio e tutela della salute mentale Disegno del Modello Concettuale Integrato relativo ai dati di prioritario interesse per le Regioni e re-engineering dei flussi Concezione di un primo cruscotto di fruizione dei dati da parte delle Regioni Tracciabilità del farmaco Mattoni SSN ([email protected]) Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Mattoni SSN Classificazione delle strutture L’obiettivo di questo Mattone consiste nel definire una classificazione di riferimento nazionale delle strutture sanitarie e socio-sanitarie, con particolare attenzione a quelle operanti sul territorio. Pianificazione conclusa e approvata dalla Cabina di Regia con i seguenti prodotti: REGIONE CALABRIA Modello di riconoscimento/identificazione delle strutture (data model) Testo classificazione strutture ospedaliere Testo classificazione strutture territoriali Testo tecnico unico definitivo Stato avanzamento lavori: Attività concluse: Sviluppo prima ipotesi di data model e individuazione degli attributi informativi da rilevare per le strutture territoriali ed ospedaliere. Implementazione del sistema di rilevazione su base access delle strutture sanitarie e socio sanitarie. Stesura del Manuale di supporto alle rilevazioni dei test . Predisposizione dello schema per la reportistica sulla sperimentazione nei siti pilota. Presentazione e approvazione, nella Cabina di Regia del 16 dicembre 2004, di un report di analisi delle prime risultanze della sperimentazione e degli output prodotti (Prima ipotesi Data model, Materiale per aula, Ipotesi di attributi e regole per la rilevazione delle strutture ospedaliere e territoriali); Sperimentazione nei siti pilota di seguito elencati: • • • • • • ULSS 4 Alto Vicentino, ULSS di Rovigo e AO di Padova • Gruppo di Lavoro Salute Mentale. L’incontro ha avuto ad oggetto la presentazione della metodologia creata dal Mattone “Classificazione delle Strutture” per la rilevazione e classificazione delle strutture del Servizio Sanitario Nazionale e la condivisione delle modalità con le quali rilevare le strutture del Dipartimento di Salute Mentale. • Mattone “Prestazioni residenziali e semiresidenziali”. L’incontro ha avuto ad oggetto le proposte di integrazione e modifica dei descrittori. AO Pugliese Ciaccio di Catanzaro e ASL 7 di Catanzaro Azienda sanitaria di Bolzano AO Brotzu di Cagliari e ASL di Nuoro AO di Pisa ASL 4 Basso Molise Aggiornamento del documento di analisi delle prime risultanze con i risultati rilevati nei mesi successivi. Incontri con i diversi portatori di interessi: • Ministero della Salute. Obiettivo degli incontri è stata la definizione delle modalità con le quali si intende procedere ad analizzare i dati della Sperimentazione al fine di licenziare il “Testo unico di classificazione”. A seguito di tali incontri, il Gruppo di Lavoro del Veneto ha integrato la metodologia di rilevazione già definita. Ha così condiviso con il GdL Ristretto i miglioramenti ipotizzati in relazione alla metodologia di rilevazione e classificazione utilizzata per la sperimentazione effettuata. In particolare, è stata proposta una nuova classe di descrittori che ricalcano il DPCM sui LEA e consentono di rilevare il tipo di attività svolte nelle strutture. Incontri con le Regioni del GdL Ristretto (Toscana, P.A. Bolzano e Sardegna) per analizzare criticamente e ripulire i dati ottenuti dalla sperimentazione Riunione con tutte le Regioni del GdL Allargato per presentare la metodologia di rilevazione dei dati, rivista a seguito delle ipotesi di miglioramento. Attività in itinere: Stesura del Data Model e del Testo di classificazione (regole, criteri e attributi) delle strutture ospedaliere e territoriali. Contatti Costantino Gallo [email protected] Federica Milozzi/ Giulia Scarampi [email protected]/[email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Classificazione delle prestazioni ambulatoriali Tale progetto nasce dall’esigenza di definire una classificazione di riferimento nazionale delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e una struttura del “metadato” per la rilevazione delle prestazioni (standard per i flussi informativi). Pianificazione conclusa ed approvata in Cabina di Regia con i seguenti prodotti prefissati: REGIONE MOLISE Ricognizione delle esperienze nazionali con elaborazione di un report di sintesi Schema generale del nuovo elenco nazionale Nuovo elenco nazionale Nuovo tracciato record Proposta metodologia tariffe Criteri e processo di manutenzione Stato avanzamento lavori: Attività concluse: Rilevazione delle proposte di eliminazione, di modifiche e di introduzione di nuove prestazioni effettuate dalle 48 società medico scientifiche contattate. Ricognizione degli elenchi regionali, con evidenza delle modifiche, inserimenti, eliminazioni adottati dalle Regioni. Suddivisione tra i partecipanti al Gruppo di Lavoro delle schede compilate dagli esperti delle società medico scientifiche, al fine di sintetizzare in modo omogeneo la valutazione delle schede stesse. Struttura del nuovo elenco: si è deciso che sarà analoga alla struttura dell’elenco attuale (rivisto con la Versione ICD9CM 2002), con l’eccezione di alcune aree che necessitano di maggiore dettaglio. Individuazione delle esigenze informative e definizione della struttura minima di riferimento del tracciato per i flussi informativi. Sono stati presentati al GdLR i risultati della sperimentazione avviata nell’ambito del NSIS (14 Regioni, anni 2002-2003), relativamente alla rilevazione di informazioni sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale. Partendo da un documento predisposto dalle referenti della Regione Lazio e della P.A. di Bolzano, descrittivo dei flussi informativi oggi esistenti presso le Regioni italiane, delle esigenze informative del Nucleo Minimo (sperimentazione MdS) e del tracciato previsto dal MEF (all’art 50 D.L. 30/09/2003), ha condiviso una prima ipotesi di “Definizione della struttura minima di riferimento per i flussi informativi” e ha, quindi, predisposto una bozza dell’output “ Nuovo Tracciato Record”. Si è tenuto un incontro tra il Gruppo di Lavoro Ristretto e il Gruppo di Lavoro dello Studio di fattibilità “Monitoraggio e Tutela della Salute Mentale”, che ha avuto come obiettivo la condivisione delle attività svolte nell’ambito del Mattone al fine di evidenziare le aree di sovrapposizione tra le due progettualità. Analisi delle prestazioni di laboratorio (chimica clinica, microbiologia, ematologia, anatomia patologia, genetica medica), tenendo in considerazione sia le modifiche/introduzioni apportate dalle Regioni italiane sia le proposte effettuate dalle società medico scientifiche. In merito a tali prestazioni sono stati acquisiti i pareri definitivi degli esperti, che hanno consentito la predisposizione della bozza finale del Nuovo Nomenclatore per questo gruppo di prestazioni. Presentazione, da parte della Regione Capogruppo, di una prima bozza del documento riassuntivo delle osservazioni emerse dalle riunioni precedenti sulla struttura e sull’impostazione del nuovo elenco. Attività in itinere: Discussione relativa all'impostazione del nuovo elenco. In particolare il Gruppo di Lavoro sta affrontando le seguenti tematiche: la tipologia degli elenchi da predisporre, la relazione tra nuovo nomenclatore e LEA, l’eventuale suddivisione del nomenclatore in branche e/o discipline, le prestazioni che possono essere erogate in setting assistenziali differenti (dh, ambulatorio), i pacchetti di prestazioni, le prestazioni erogate da professionisti non medici, gli screening (oncologici), le prestazioni di telemedicina, le prestazioni associate alla diagnosi e cura di malattie rare. Discussione relativa al nuovo tracciato per la rilevazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale Analisi delle prestazioni di diagnostica per immagini. Contatti Carlo Zocchetti [email protected] Alice Ottaviani / Emanuele Sbardella [email protected]/ [email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Evoluzione del sistema DRG nazionale L’obiettivo di questo Mattone consiste nel definire una base informatica comune per l’assistenza ospedaliera che sia in grado di soddisfare le necessità informative dei diversi livelli di gestione e di governo del SSN. Pianificazione conclusa e approvata dalla Cabina di Regia con i seguenti prodotti: REGIONE BASILICATA Versione ICD IX CM da adottare (Supporto alla predisposizione della bozza per il Poligrafico di Stato della versione ICD IX CM 2002 – Elenco integrazioni/revisioni diagnosi e interventi) Manuale ICD e Grouper Manuale di definizione delle forme alternative alla degenza (day hospital, day surgery, day service) e Manuale per la gestione del flusso informativo di day hospital, day surgery, day service (oggi sostituiti da un unico output: Manuale di definizione del day hospital, day surgery, day service e relativi flussi informativi) Ulteriori sistemi di classificazioni dei pazienti (oggi sostituito da due nuovi output: Sistema di Classificazione NCP e Scheda di rilevazione del paziente in riabilitazione). Manuale dei campi di integrazione della SDO (per la valutazione degli esiti e dell’appropriatezza) Stato avanzamento lavori: Attività concluse: Indagine conoscitiva relativa a indicazioni per la codifica e i sistemi di controllo delle Regioni Estrazioni e Analisi del DB centrale delle SDO: Elaborazioni sui DRG traccianti (anni di riferimento 2000, 2002 e 2003), al fine di valutare l’impatto dell’utilizzo del nuovo strumento di codifica ICD 9 CM nelle varie Regioni Valutazione impatto nuova versione Manuale ICD 9 CM - 2002 e passaggio alla versione 19 del Grouper. La Capogruppo ha distribuito un cd rom contenente il seguente materiale relativo alla Valutazione dell’impatto della 19ª versione DRG: • • Articolazione e razionale dell’analisi; • Confronto dell’impatto sulle singole regioni in termini di schede nosologiche modificate al livello di DRG e MDC. Impatto sulla singola regione in riferimento alla versione DRG attualmente in uso verso la 19 ª (per ciascuna regione); Revisione analitica della traduzione del ICD IX CM 2002 Redazione dell’Elenco integrazioni/revisioni diagnosi e interventi, nell’ambito della Versione ICD da adottare Stesura di una prima versione del manuale ICD e Grouper e definizione del modulo di formazione per l'attività di codifica Predisposizione di un cd rom a sostegno delle Regioni che intendono sperimentare l’adozione della nuova versione ICD 9 CM 2002 nel corso della fase transitoria (2005) Definizione di un accordo in Conferenza Stato Regioni per l’adozione uniforme su tutto il territorio nazionale della versione italiana 2002 della ICD IX CM Presentazione e approvazione nel corso della Cabina di Regia del 16 dicembre degli output prodotti (Rapporto sulla situazione attuale, Bozza per il Poligrafo di Stato della versione ICD CM 2002 (MdS)) Progettazione del corso di formazione a supporto dei codificatori sull’utilizzo della nuova versione del Manuale ICD 9 CM e definizione dei contenuti formativi (software di formazione on line - Regione Basilicata) Incontro del GdLR per la presentazione dell’output “Revisione delle Linee Guida nazionali”. Tale output, realizzato dal sottogruppo di lavoro “Formazione”, definisce il modulo 3 (Informazioni di tipo sanitario) del corso di formazione a supporto dei codificatori per l’utilizzo della nuova versione del manuale ICD 9 CM Attività in itinere: Formazione a supporto dei codificatori sull’utilizzo della nuova versione del Manuale ICD 9 CM: implementazione nel sito web dei moduli realizzati dai sottogruppi e sviluppo tecnologico del corso e-learning (a cura del GdL regione Basilicata) Revisione e stesura della versione definitiva del Manuale Guida all’aggiornamento ICD 9 CM e Grouper Definizione forme alternative alla degenza (day hospital, day surgery, day service) Pediatria: Sperimentazione della Nuova Classificazione Pediatrica (NCP) sviluppata dall’IRCCS Bambino Gesù Riabilitazione: Individuazione dei contenuti informativi necessari per descrivere i pazienti in riabilitazione “informazioni core” e dei possibili strumenti di rilevazione Implementazione nel sito web dei moduli realizzati dai sottogruppi e sviluppo tecnologico del corso e-learning (a cura del GdL regione Basilicata) Contatti Eleonora Verdini [email protected] Arianna De Silvio [email protected] Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Torna su Ospedali di riferimento L’obiettivo di questo Mattone è definire una metodologia comune per la valutazione della referenza delle strutture ospedaliere in base alle loro caratteristiche. Pianificazione conclusa e approvata dalla Cabina di Regia con i seguenti prodotti: Report sulla caratterizzazione degli ambiti di valutazione della referenza Modelli e strumenti per la misura e la valutazione di elementi strutturali, organizzativi e di funzionamento in termini di referenza Testo della Metodologia per la valutazione della referenza di un ospedale Stato avanzamento lavori: Attività concluse: Ricognizione e macroanalisi delle esperienze nel contesto internazionale Analisi della normativa nazionale e delle disposizioni di settore Analisi della normativa e delle disposizioni regionali per l'accreditamento istituzionale Analisi delle esperienze di valutazione strutturale in ambito internazionale, nazionale e regionale ai fini della referenza Analisi e condivisione del dettaglio delle esperienze di governo clinico ai fini dell’individuazione della referenza Proposta di selezione di patologie e gruppi di patologie e dei relativi DRG da considerare come ambiti di valutazione della referenza (nel contesto dell’alta specializzazione e delle patologie rare) Analisi della normativa regionale e delle disposizioni di settore sulle patologie rare Analisi dello stato attuale delle patologie rare nelle reti di offerta dei diversi SSR Analisi dei parametri quali-quantitativi relativi alle patologie rare (SDO e del registro delle patologie rare c/o ISS) Istruttoria in Cabina di Regia è stata sostituita da un’istruttoria a cura del Ministero della Salute. Analisi e condivisione del dettaglio delle esperienze di utilizzo di indicatori di performance ai fini dell’individuazione della referenza Attività in itinere: Analisi della normativa regionale sull’alta specialità Analisi dello stato attuale dell’alta specialità nelle reti di offerta dei diversi SSR Analisi dei parametri quali-quantitativi relativi alle alte specialità (SDO) Definizione dei requisiti strutturali, dei requisiti sulle dotazioni tecnico strumentali e di Technology Assessment, dei requisiti sulla struttura organizzativa e processi produttivi da monitorare Definizione delle modalità di coinvolgimento degli stakeholders Definizione delle modalità di integrazione tra Centri di Riferimento ed altre strutture Definizione dei requisiti per il governo clinico Individuazione dei parametri di performance degli interventi utilizzabili come standard di referenza Individuazione delle misure e degli standard di referenza, in termini di recepimento delle metodologie e degli indicatori di outcome Contatti Alessandro Ghirardini [email protected] Barbara Tavola [email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Standard minimi di quantità di prestazioni Il progetto “Standard minimi di prestazioni” nasce dell’esigenza di identificare, per le prestazioni che rientrano nei LEA, degli standard minimi e di riferimento nazionale. Tali standard devono essere interpretati nella duplice accezione di: REGIONE SARDEGNA Standard di sistema – Al di sotto dei quali si corre il rischio di non garantire i LEA alla popolazione Standard di prestazioni per erogatore – Al di sotto dei quali esiste la possibilità che non venga garantita la qualità delle prestazioni Pianificazione conclusa e approvata dalla Cabina di Regia con i seguenti prodotti: Definizione degli standard di sistema per mille abitanti per le prestazioni di ricovero Definizione degli standard di sistema per mille abitanti per le prestazioni ambulatoriali Definizione del modello per l’individuazione di standard di sistema per mille abitanti per le prestazioni effettuate a livello dell’assistenza distrettuale Definizione di standard di struttura Stato avanzamento lavori: Attività concluse: Ricognizione degli approcci nazionali e internazionali Analisi DB SDO al fine di individuare per alcune prestazioni i tassi standardizzati per età Predisposizione dei seguenti documenti “Modello di programmazione adottato dalla Ragione Piemonte” e “Applicazione del modello della Regione Piemonte agli altri contesti regionali” Applicazione di una metodologia di sintesi per evidenziare l’applicabilità del modello proposto dalla Regione Capogruppo su altre Regioni Incontro con il GdL Ristretto per condividere i risultati del modello di programmazione adottato dalla Regione Piemonte applicato anche ai contesti delle Regioni del GdL Ristretto. Sono stati condivisi gli approfondimenti da applicare al modello stesso Incontro presso la ASSR in cui è stata presentata la metodologia da adottare per la definizione a livello nazionale di un intervallo di tasso di ospedalizzazione Individuazione delle Regioni campione nell’ambito delle prestazioni ambulatoriali Incontro con il GDL ristretto per la definizione delle attività e dell’impostazione metodologica relativa alla definizione degli standard di struttura e alla definizione degli standard per le prestazioni afferenti all’assistenza distrettuale Incontro con il GdL ristretto per la presentazione della proposta metodologica relativa alla definizione degli standard di struttura. Si è condiviso che le analisi necessarie verranno svolte sia sulla base dati SDO 2002 (già in possesso della Regione Piemonte) che su quella del 2003 (che il Ministero della Salute metterà a disposizione) Attività in itinere: Approfondimento dei primi indicatori relativi a specifiche prestazioni Richiesta al Ministero della Salute dei dati relativi alla specialistica ambulatoriale, propedeutica all’avvio della specifica fase Analisi della letteratura, individuazione dell’ambito organizzativo dell’analisi formalizzazione delle linee guida per la definizione di standard di struttura Individuazione dei fenomeni oggetto di analisi, di un modello per la rilevazione dei dati di prestazioni e di un flusso informativo per la definizione standard di sistema per le prestazioni afferenti all’Assistenza Distrettuale Contatti Luigi Robino [email protected] Tiziana Mele [email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 e Tempi di attesa Il progetto “Tempi di attesa” nasce dall’esigenza di identificare una metodologia di misura sistematica dei tempi d’attesa, considerati come componente dei Livelli Essenziali di Assistenza. Attraverso questo Mattone si dovrà giungere alla definizione di: Informazioni rilevanti per la descrizione del fenomeno Metodologia per la rilevazione sistemica dei tempi di attesa Definizione delle modalità di lettura ed interpretazione dei tempi di attesa Pianificazione conclusa e approvata dalla Cabina di Regia con i seguenti prodotti: Proposte operative per il miglioramento delle liste e dei tempi di attesa Metodologia per la rilevazione del fenomeno lato ricoveri e linee guida per la eventuale sospensione delle attività di prenotazione Metodologia per la rilevazione del fenomeno lato ambulatoriale e linee guida per la eventuale sospensione delle attività di prenotazione Linee guida per la progettazione del CUP (relativamente alle informazioni necessarie al monitoraggio) e metodologia per la misurazione dei tempi di attesa lato struttura Metodologia per la misurazione dei tempi di attesa sui percorsi diagnostico-terapeutici Stato avanzamento lavori: Attività concluse: Analisi delle esperienze nazionali sui sistemi di generazione e rilevazione e sui metodi di lettura e valutazione dati lato ricovero e lato ambulatoriale Avvio della raccolta di informazioni sulle realtà regionali relativamente ai tempi di attesa, mediante interviste ai referenti regionali, focus group con stakeholders delle singole regioni, questionario ad un Gruppo di direttori sanitari Definizione dell’approccio metodologico, individuazione degli strumenti e dei processi di rilevazione e individuazione della metodologia di lettura e comunicazione, lato ricovero e lato ambulatoriale. Identificazione delle linee guida per la sospensione delle attività di prenotazione lato ricovero e lato ambulatoriale Ricognizione e analisi delle soluzioni proposte e dei problemi affrontati a livello regionale Individuazione delle prestazioni traccianti, lato ricovero e lato ambulatoriale. Presentazione al Ministero della Salute, di una prima bozza del documento complessivo contenente le proposte metodologiche per la rilevazione del fenomeno lato prestazione e per la stratificazione della domanda secondo criteri di priorità Incontro con i referenti regionali appartenenti al GDL Allargato per illustrare la metodologia per la rilevazione del fenomeno lato ambulatoriale e lato ricoveri. Incontro con i referenti regionali appartenenti al GDL allargato in cui è stata illustrata la proposta di sperimentazione della metodologia per la rilevazione del fenomeno. Durante l’incontro si sono illustrati i risultati dei focus group svolti in tutte le Regioni. Avvio delle attività propedeutiche alla fase di sperimentazione della metodologia per la rilevazione del fenomeno. Si è svolto un incontro in cui è stato presentato l’approccio e la metodologia per la rilevazione del fenomeno. Avvio della seconda sessione formativa propedeutica alla fase di sperimentazione delle proposte metodologiche definite dal Gruppo di Lavoro Ristretto. Incontro del GdL ristretto per: • discutere la proposta per l’individuazione del collegamento sistematico delle variabili “tempo” all’interno del percorso e condividere la bozza del documento relativo alla rilevazione dei tempi d’attesa per i percorsi diagnostico terapeutici complessi (a cura della Regione Puglia) • presentare l’impostazione metodologica per la definizione delle Linee Guida per la progettazione dei CUP Attività in itinere: Definizione di linee guida per la progettazione dei CUP Definizione di una metodologia di rilevazione dei tempi per i percorsi diagnosticoterapeutici e valutazione della fattibilità dell’analisi dei tempi d’attesa per tali percorsi Applicazione della metodologia per la rilevazione sistematica dei tempi d’attesa a partire dalle prestazioni di ricovero e ambulatoriali individuate e applicazione dell’utilizzo della stratificazione della domanda per alcune prestazioni ambulatoriali e in regime di ricovero (Fase di sperimentazione cui partecipano 12 Regioni) Contatti Carlo Liva [email protected] Tiziana Mele [email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Misura dell’appropriatezza Il progetto “Misura dell’appropriatezza” nasce dall’esigenza di definire una metodologia comune di misura dell’appropriatezza, migliorativa di quelle esistenti. Pianificazione conclusa e approvata dalla Cabina di Regia con i seguenti prodotti: REGIONE UMBRIA Proposta di modifica del DPCM LEA per DRG a rischio inappropriatezza Metodologia per la valutazione dell'appropriatezza organizzativa Definizione del sistema di misura dell'appropriatezza DH DS e indicatori, lista di specifiche procedure chirurgiche eseguibili in chirurgia ambulatoriale Documento per la misura dell'appropriatezza clinica (prescrizioni farmaceutiche, prestazioni ambulatoriali e percorsi clinici) Stato avanzamento lavori: Attività concluse: PROVINCIA AUTONOMA TRENTO Analisi dei metodi basati sui sistemi informativi e di classificazione dei pazienti per la valutazione dell’appropriatezza organizzativa Predisposizione e invio di un questionario a tutte le Regioni italiane volto a rilevare, dopo l’emanazione del DPCM Definizione dei LEA, Novembre 2001, le diverse esperienze regionali di valutazione dell’appropriatezza organizzativa e le politiche adottate a livello regionale. Il Ministero della Salute ha consegnato ai referenti del Gruppo di Lavoro la base dati nazionale relativa al 2003 ed un documento relativo alla predisposizione di un manuale in cui viene individuato un set dettagliato di indicatori alcuni dei quali riferibili all’appropriatezza. Prima di avviare la fase di Integrazione degli indicatori individuati dal DPCM LEA, il Gruppo di Lavoro ha deciso di valutare il documento ministeriale e di utilizzare, laddove in linea con gli obiettivi del progetto, le indicazioni fornite nel documento stesso. Analisi DB SDO al fine di identificare DRG medici caratterizzati da ricoveri di durata 1, 2 e 3 giorni, DRG chirurgici che vengono trattati in regime diurno e ricoveri in DS DH compresi nella lista dei 43 DRG Incontro del GDL ristretto, finalizzato ad analizzare: • il modello statistico e le variabili cliniche da considerare al fine di identificare ulteriori DRG a rischio inappropriatezza; • i risultati dell’analisi sul DB SDO finalizzata a individuare i tassi standardizzati di ospedalizzazione relativi ai 43 DRG LEA; • i possibili collegamenti tra le informazioni del flusso SDO e quello delle prescrizioni farmaceutiche. Incontro del GDL Ristretto finalizzato a condividere l’approccio adottato per l’individuazione delle procedure da trasferire verso setting organizzativi diversi da quelli del ricovero ordinario. Incontro del GDL Ristretto volto a presentare nel dettaglio il modello statistico per la determinazione dei DRG ad elevato rischio di inappropriatezza. Attività in itinere: Ricognizione delle esperienze nazionali e internazionali e analisi delle linee guida disponibili a livello nazionale e internazionale per identificare le classi di pazienti che possono essere trattati in regime diurno Analisi delle procedure trasferibili a setting assistenziali diversi da quello ordinario Analisi dell’appropriatezza d’uso dei farmaci, delle ambulatoriale e dei percorsi clinici Ricognizione delle politiche regionali adottate dopo l’emanazione del DPCM sui LEA e confronto dei risultati ottenuti nelle singole Regioni utilizzando l’archivio SDO nazionale e applicando metodi di valutazione dell’appropriatezza organizzativa basati sui sistemi informativi di routine e di classificazione dei pazienti. Attualmente sono in fase di elaborazione i risultati pervenuti mediante appositi questionari, ma si attendono ancora i risultati delle Regioni Molise e Sicilia Valutazione comparativa dei sistemi di classificazione iso-gravità Analisi dell’appropriatezza organizzativa dei regimi DH e DS e chirurgia ambulatoriale Redazione delle proposte di modifica dei DPCM sui LEA Proposta di metodologie per la valutazione dell’appropriatezza organizzativa Individuazione delle procedure frequentemente eseguite in chirurgia ambulatoriale. prestazioni di specialistica Contatti Paolo Di Loreto [email protected] Tiziana Mele [email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Misura dell’outcome L’obiettivo di questo Mattone è individuare e sperimentare metodologie appropriate per la definizione, misura e valutazione dell’outcome, mettendo a sistema ciò che già esiste, ma non è attualmente leggibile in maniera sistematica, e progettando ciò che al momento non è ancora disponibile, ma che potrebbe essere utile e applicabile al sistema nazionale. La valutazione comparativa sistematica degli esiti si svilupperà seguendo 2 aree principali di interesse e un’area di intersezione che avrà il compito di servire le due aree prioritarie: valutazione comparativa degli esiti a livello dei soggetti erogatori valutazione comparativa degli esiti a livello di popolazione (valutare e confrontare esiti in aree geografiche diverse, documentare eventuali modificazioni temporali e guardare l’efficacia dei trattamenti dal punto di vista della funzione di tutela della salute) applicazione di modelli di risk adjustment fine di confrontare gli esiti tra strutture o tra popolazioni, tenendo conto della diversa distribuzione per gravità. Pianificazione conclusa e approvata dalla Cabina di Regia con i seguenti prodotti: Nel piano di progetto le attività sono organizzate su gruppi di “applicazioni”. Il razionale della classificazione in tre gruppi delle “applicazioni” (patologie/trattamenti/indicatori) caratterizzati da “bassa, media, alta complessità” è l’esistenza di banche dati complete e affidabili e la necessità di elaborare modelli complessi di risk adjustment. I prodotti realizzati in ciascun ambito sono: Rapporto sulla situazione attuale Nuovi modelli, indicatori e meccanismi di linkage Raccolta dati e confronto Stato avanzamento lavori: Attività concluse: Revisione sistematica della letteratura scientifica e ricognizione delle esperienze nazionali e internazionali. (doc. “Volumi di attività ed esito delle cure” prodotto dal Gruppo Tecnico del Mattone). Ricognizione dei sistemi informativi/informatici sui quali sono basate le rilevazioni progettate dal Mattone. (doc. “Analisi della consistenza degli indicatori in ambito NSIS” prodotto dal RTI NSIS). Selezione di un primo gruppo di patologie/trattamenti/indicatori su cui avviare l’analisi (“Lista Indicatori” prodotta dal GdLR). Analisi e definizione degli indicatori di bassa e media complessità (Schede di Analisi/Definizioni operative degli indicatori prodotte dal GdLR) Accordo tra il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità sulla fornitura dei dati clinici SDO anonimizzati relativi agli anni 2001 – 2002 – 2003. Calcolo dei primi indicatori di bassa complessità, attraverso estrazione diretta dagli archivi SDO, (a cura del RTI NSIS in stretta collaborazione con la DGPS e DGSI). Definizione dei criteri di selezione (inclusione/esclusione) dei dati dal db SDO nazionale per il calcolo dei restanti indicatori (a cura di ciascun GdL). Produzione del documento “ Risk Adjustment nella valutazione comparativa degli esiti” (a cura del Gruppo Tecnico del Mattone). Definizione degli outcome (popolazione e procedure), dei fattori di cui si vuole studiare l’eventuale ruolo come modificatori di effetto, e dei potenziali confondenti nell’ambito della Media complessità. Attività in itinere: Analisi e definizione degli indicatori di alta complessità (Protocolli degli studi sperimentali) Identificazione delle Regioni o aree dove le procedure di linkage sono attive o implementabili. Produzione di modelli, indicatori e metodologia di record linkage tra basi dati. Identificazione delle informazioni aggiuntive di cui si vuole rilevare l’utilità e delle Regioni o aree dove le informazioni sono rilevate e sperimentazioni locali. Definizione e implementazione di modelli, strumenti ed indicatori per la misura e la valutazione dell'outcome di sistema e di popolazione. Produzione di indicazioni di possibili azioni correttive su altri Mattoni (SDO – DRG). Contatti Fulvia Seccareccia [email protected] Arianna De Silvio / Giulia Scarampi [email protected] / [email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Realizzazione del Patient File Il progetto Mattone “Realizzazione del Patient File” interviene principalmente in due ambiti: Utilizzo indiretto dell’informazione clinica per scopi epidemiologici, di controllo, di sorveglianza con la definizione delle caratteristiche rilevanti di: • • REGIONE SICILIA un’anagrafe sanitaria (dimensione CITTADINO) un’anagrafe degli operatori sanitari (dimensione PRESCRITTORE) Individuazione di un processo per il progressivo sviluppo di sistemi informativi regionali che, integrandosi con i processi sanitari ed amministrativi del livello locale, consentano il funzionamento di una Cartella Clinica Elettronica (EHR) regionale: • Utilizzo della cartella clinica elettronica e condivisione di dati clinici tra operatori sanitari, ai fini assistenziali; • Costruzione di un libretto sanitario personale elettronico del cittadino, che lo assista nella gestione consapevole della propria salute. Pianificazione conclusa e approvata dalla Cabina di Regia con i seguenti prodotti: Libro Bianco sulla funzione e prospettive di sviluppo del Patient File Linee guida per le modalità di allineamento e gestione dell’anagrafe delle persone fisiche come base per l'anagrafe sanitaria Linee guida per la gestione del flusso informativo per la registrazione del decesso Linee guida per le modalità di gestione e fruizione dell'anagrafe sanitaria e di un’anagrafe dei professionisti sanitari Linee guida per contenuti informativi, processo di allineamento e aggiornamento per la realizzazione del Fascicolo Sanitario Personale, e dei relativi processi di gestione del cambiamento Stato avanzamento lavori: Attività concluse: Incontro con i referenti del Tavolo permanente Sanità Elettronica al fine di definire i Ricognizione delle esperienze nazionali ed internazionali e definizione della mission del progetto Definizione delle modalità di gestione di un’anagrafe delle persone fisiche come base per l’anagrafe sanitaria Analisi della situazione attuale relativa all’ottimizzazione del flusso informativo per la registrazione del decesso Definizione e valutazione delle esigenze informative dei domini organizzativi coinvolti nell'aggiornamento e nella fruizione dei dati (anagrafe sanitaria) Analisi delle esigenze informative e definizione delle caratteristiche di un’anagrafe dei professionisti sanitari Definizione dei requisiti dell’infrastruttura di un modello di cooperazione applicativa per lo sviluppo del fascicolo sanitario personale, individuazione degli attori e delle modalità di cooperazione tra gli stessi Workshop “Patient File”, svoltosi in occasione del FORUM SANITÀ FUTURA a Cernobbio al fine di presentate e discutere le tematiche trattate nell’ambito del progetto Attività in itinere: Predisposizione del primo output del Mattone “ Libro Bianco sulla funzione e prospettive di sviluppo del Patient File” e presentazione al Gruppo di Lavoro Ristretto dell’abstract del documento stesso Ottimizzazione del flusso informativo per la registrazione del decesso Definizione delle modalità di aggiornamento e fruizione dell’anagrafe sanitaria Definizione dei requisiti per la costituzione di un’anagrafe dei professionisti sanitari Definizione di una cornice di riferimento per lo sviluppo del fascicolo sanitario personale Contatti Emanuele Giusti [email protected] Arianna De Silvio [email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Prestazioni farmaceutiche Obiettivo del progetto è la definizione di un sistema di rilevazione delle prestazioni farmaceutiche con particolare riferimento alle prescrizioni farmaceutiche erogate tramite le farmacie aperte al pubblico, ai consumi ospedalieri e ai consumi in distribuzione diretta o per conto. REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA Pianificazione conclusa e approvata dalla Cabina di Regia con i seguenti prodotti: Documento di sintesi sulla ricognizione delle iniziative e delle modalità di rilevazione e individuazione del livello di dettaglio Documento di sintesi su confronto con quanto previsto dall’art. 50 l.n. 326/03 ? Definizione dei tracciati record relativi ai consumi farmaceutici territoriali, ai consumi ospedalieri e in distribuzione diretta o per conto Definizione del processo di riferimento per la rilevazione dei dati Stato avanzamento lavori: Attività concluse: Ricognizione delle iniziative regionali e delle modalità di rilevazione, relativamente ai tracciati rilevati a livello regionale o aziendale in merito a: • • • REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA Prestazioni farmaceutiche erogate tramite le farmacie aperte al pubblico; Consumi in regime di ricovero; Consumi in distribuzione diretta o per conto. Individuazione del livello di dettaglio minimo comune. Analisi dei flussi esistenti mediante l’invio di questionari a tutte le Regioni al fine di individuare il livello di dettaglio minimo comune e redigere un documento di sintesi relativo. Confronto tra i flussi esistenti e quanto previsto dal comma 9 art. 50 l.n. 326/03 e predisposizione del documento di sintesi. Predisposizione di un documento di sintesi relativo alle modalità di rilevazione e alle tipologie di flussi rilevati presso le singole Regioni. Individuazione delle necessità informative relativamente alle prestazioni erogate tramite farmacie convenzionate, ai consumi in regime di ricovero e in distribuzione diretta o per conto., propedeutiche alla definizione del tracciato record Definizione di set minimo di informazioni relativo a: • Dettaglio precrizioni farmaceutiche erogate tramite le farmacie aperte al pubblico; • • Dettaglio consumi ospedalieri; Consumi in distribuzione diretta o per conto. Valutazione del sistema di classificazione MINSAN-ATC-DDD per i consumi ospedalieri. Definizione della struttura del tracciato relativo a: • • • Consumi in distribuzione diretta o per conto; Prescrizioni farmaceutiche erogate tramite le farmacie aperte al pubblico; Consumi regime di ricovero. Attività in itinere: Predisposizione da parte del GdL ristretto, della documentazione relativa alla definizione del tracciato record, da sottoporre al GdL allargato, opportunamente convocato. Contatti Francesca Tosolini [email protected] Emanuela Mauro [email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Pronto soccorso e sistema 118 L’obiettivo di questo Mattone nasce dall’esigenza di rendere disponibili con riferimento al sistema REGIONE LAZIO d’emergenza e 118, strumenti e metodologie condivisi per consentire l’interscambio informativo tra il livello nazionale del NSIS e i sistemi sanitari regionali. Pianificazione conclusa e approvata dalla Cabina di Regia con i seguenti prodotti: REGIONE LIGURIA Definizione di un sistema di classificazione delle prestazioni erogate in Pronto Soccorso; Definizione dei contenuti informativi per la rilevazione delle prestazioni; Definizione di linee guida per l’armonizzazione e l’interoperabilità dei sistemi 118. Stato avanzamento lavori: Attività in itinere: Ricognizione delle esperienze nazionali e internazionali e di Definizione del sistema di valutazione del Paziente. Realizzazione di un Questionario per la rilevazione dei sistemi di valutazione dei pazienti in pronto soccorso e 118 (sistemi triage) e dei diversi sistemi di classificazione della prestazioni e attività. Contatti Gabriella Guasticchi [email protected] Giulia Scarampi [email protected]/[email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Prestazioni residenziali e semiresidenziali L’obiettivo di questo Mattone consiste nel definire una base informativa comune per le prestazioni residenziali e semiresidenziali che sia in grado di soddisfare le necessità informative dei diversi livelli di gestione e di governo del SSN. Pianificazione conclusa e approvata dalla Cabina di Regia con i seguenti prodotti: PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO Modello validato per la rilevazione delle prestazioni di assistenza residenziale e semiresidenziale a lungo termine e relativo tracciato record Modello validato per la rilevazione delle prestazioni di assistenza residenziale e semiresidenziale riabilitativa e relativo tracciato record Prestazioni di assistenza residenziale a disabili fisici, psichici e sensoriali e relativo tracciato record Prestazioni di assistenza residenziale a pazienti psichiatrici lungodegenti e relativo tracciato record Stato avanzamento lavori: Attività concluse: Analisi dei principali strumenti (RUG’s, SOSIA, SVAMA), adottati in ambito nazionale, per la classificazione dell’ospite, rilevazione delle condizioni cliniche e delle prestazioni in regime di residenzialità. Configurazione e architettura del nuovo sistema di classificazione delle prestazioni di assistenza residenziale Definizione della “Scheda per la rilevazione del flusso informativo nazionale per le prestazioni residenziali e semiresidenziali a lungo termine per anziani” Presentazione ed approvazione nel corso della Cabina di Regia del 16 dicembre 2004 della “Scheda del flusso informativo nazionale per le prestazioni a lungo termine per anziani” (definita come “Modello per la rilevazione delle prestazioni di assistenza residenziale e semiresidenziale a lungo termine e relativo tracciato record” nel Piano di Progetto approvato dalla Cabina di Regia il 15 settembre 2004) Definizione del campione e delle modalità di sperimentazione nell’ambito dell’assistenza residenziale a lungo termine Sperimentazione del “Modello per la rilevazione delle prestazioni di assistenza residenziale e semiresidenziale a lungo termine e relativo tracciato record”, finalizzata alla convergenza delle valutazioni rispetto al flusso codificato per il livello nazionale, indipendentemente dal sistema utilizzato a livello regionale Analisi dei principali strumenti di valutazione utilizzati nell'ambito dell’assistenza residenziale riabilitativa Analisi degli item che caratterizzano gli strumenti presentati, nell'ambito dell’assistenza residenziale riabilitativa Incontro con il Gruppo dello Studio di fattibilità “Monitoraggio e Tutela della Salute Mentale” nel corso del quale è stata illustrata la metodologia utilizzata per la definizione delle prestazioni residenziali e semiresidenziali per anziani Attività in itinere: Ottimizzazione del modello di validazione e consegna, dal lato dell’assistenza residenziale a lungo termine Fase di Test, nell’ambito dell’assistenza residenziale a lungo termine Configurazione del nuovo sistema di classificazione delle prestazioni di assistenza residenziale riabilitativa Analisi dei principali strumenti di valutazione utilizzati nell’ambito dell’assistenza residenziale a disabili fisici, psichici e sensoriali Analisi del “sistema informativo nazionale per la salute mentale” nell’ambito dell’assistenza residenziale a pazienti psichiatrici lungodegenti Coinvolgimento di referenti per i sistemi FIM ed ICF per approfondire il tema dell’assistenza riabilitativa Contatti Enrico Brizioli [email protected] Laura Spennagallo/ Barbara Tavola [email protected]/ [email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Assistenza primaria e prestazioni domiciliari L’obiettivo di questo Mattone è indagare le diverse modalità organizzative dell’assistenza primaria e la definizione di una base informativa comune per le prestazioni erogate in regime di assistenza primaria e domiciliare che sia in grado di soddisfare le necessità informative dei diversi livelli di gestione e di governo del SSN. Pianificazione conclusa e approvata dalla Cabina di Regia con i seguenti prodotti: Elenco delle prestazioni di assistenza domiciliare Tracciato record per la rilevazione dei dati sulle prestazioni di assistenza domiciliare Elenco delle prestazioni di assistenza primaria e analisi dei modelli organizzativi innovativi Tracciato record per la rilevazione dei dati sulle prestazioni di assistenza primaria Stato avanzamento lavori: Attività concluse: Realizzazione della “Scheda di Rilevazione per il flusso informativo nazionale dell’assistenza domiciliare”, del relativo tracciato record e delle “Istruzioni operative” per la compilazione della stessa. Rilevazione e analisi dei sistemi di classificazione adottati a livello nazionale e delle principali esperienze nazionali di prestazioni erogate in assistenza domiciliare Identificazione di un sistema di classificazione delle prestazioni domiciliari Presentazione e approvazione, nel corso della Cabina di Regia del 19 gennaio 2005, dell’output “ Flusso Informativo per l’Assistenza domiciliare” (definito come “Elenco delle prestazioni di assistenza domiciliare” nel Piano di progetto approvato nel corso della Cabina di Regia il 15 settembre 2004) Definizione delle esigenze informative per la rilevazione dei dati nell’ambito delle prestazioni di assistenza domiciliare Definizione del tracciato record e del processo di rilevazione per le prestazioni di assistenza domiciliare Sperimentazione del nuovo flusso per la rilevazione dei dati relativi alle prestazioni di assistenza domiciliare, secondo quanto proposto e approvato dalla Cabina di Regia nella seduta del 17 febbraio Validazione, da parte del Gruppo di Lavoro, del tracciato record e del processo per la rilevazione dei dati nell’ambito delle prestazioni di assistenza domiciliare Analisi e integrazione del questionario che il Ministero della Salute ha sottoposto alle Aziende Sanitaria per la rilevazione dei diversi modelli organizzativi dell’assistenza primaria Recepimento ed analisi delle risultanze della ricognizione del Ministero della Salute Recepimento e analisi della ricognizione delle esperienze nazionali di organizzativi dell’assistenza primaria (Progetto Ministero della Salute) Recepimento e analisi della ricognizione dell'attività svolta nelle Regioni del GdLR n merito all’assistenza primaria. Identificazione delle prestazioni contenute nel livello assistenza primaria dei LEA assetti Attività in itinere: Definizione dell’elenco delle prestazioni di assistenza primaria e analisi e condivisione con i principali referenti dei MMG Definizione delle esigenze informative, del tracciato record e del processo di rilevazione dei dati relativi all’Assistenza primaria Attività di condivisione con il GdL Allargato dei risultati della sperimentazione del nuovo flusso relativo alla definizione di un sistema di classificazione delle prestazioni di assistenza domiciliare. Presentazione alla CdR p.v. dell’output “Tracciato record per la rilevazione dei dati sulle prestazioni di assistenza domiciliare”. Contatti Vincenzo Pomo [email protected] Laura Spennagallo/ Barbara Tavola [email protected]/ [email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Misura dei costi del SSN L’obiettivo di questo Mattone consiste nell’individuazione ed implementazione di un approccio omogeneo per la creazione, a livello locale del SSN, dei flussi informativi economici che vengono successivamente resi disponibili al livello regionale e nazionale del SSN. Il Gruppo di Lavoro coinvolto nella realizzazione del Mattone “Misura dei costi del SSN” avrà il compito di individuare le opportune metodologie, procedure, processi e strumenti di rilevazione e rappresentazione dei flussi informativi, funzionali al raggiungimento, in tempi relativamente breve, dell’obiettivo di cui sopra. Attraverso questo Mattone si dovrà giungere alla: Revisione/taratura dei principi di redazione dei flussi economici nazionali di bilancio delle aziende stesse; Definizione di una metodologia per il consolidamento dei bilanci delle aziende sanitarie sia a livello infraregionale che interregionale; Definizione di una metodologia per la rilevazione dei costi per struttura sanitaria a partire dai dati della contabilità analitica delle Aziende sanitarie; Definizione di una metodologia per la rilevazione dei costi per livello di assistenza a partire dai dati della contabilità analitica delle Aziende sanitarie. REGIONE ABRUZZO Pianificazione conclusa e approvata dalla Cabina di Regia con i seguenti prodotti: Nuovi modelli Conto Economico, Stato Patrimoniale, Fonti e impieghi – Linee guida per la loro predisposizione Manuale di consolidamento, inerente alla metodologia per il consolidamento nazionale dei bilanci delle ASL Nuovo Modello di rilevazione CP e linee guida per la sua predisposizione Nuovo Modello LA e linee guida per la sua predisposizione Stato avanzamento lavori: Attività concluse: Ricognizione e analisi delle leggi di contabilità e dei principi contabili adottati nell’ambito delle diverse Regioni ed elaborazione di un documento recante le “ Principali differenze delle normative regionali e nazionali relative alla contabilità e al bilancio delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere”. Analisi degli elementi di contesto (si è tenuto un incontro con i referenti del Ministero dell’Economia e delle Finanze e dell’ISTAT, principali fruitori del Modello Conto Economico) Definizione delle esigenze informative e della bozza dei modelli. Condivisione con il Gruppo di Lavoro Allargato della bozza del Modello CE, prima che lo stesso sia oggetto di una sperimentazione sul territorio Individuazione dei consolidamento) Analisi degli attuali principi per la redazione dei modelli CP Incontro del Gruppo di Lavoro Ristretto in cui: soggetti da coinvolgere nel consolidamento (area • sono stati condivisi i feed-back ricevuti sulla bozza del Modello CE, nonché l’approccio metodologico da utilizzare per la redazione delle Linee Guida volte alla predisposizione dei nuovi modelli CE ed SP; • • è stata presentata e condivisa la prima bozza del nuovo modello SP; di è stato condiviso il lavoro di ricognizione svolto, nonchè l’approccio metodologico da utilizzare per la predisposizione del nuovo Modello CP. Predisposizione, da parte del RTI NSIS, di uno studio finalizzato alla valutazione dell’impatto informatico derivante dalle soluzioni proposte dal Mattone Misura dei costi. Predisposizione di una prima bozza dei prospetti di consolidamento. Analisi delle osservazioni presentate dal MEF in merito alla bozza di CE. Attività in itinere: Ultimazione e condivisione con il MEF dei modelli di Conto Economico e di Stato Patrimoniale Condivisione con il MEF delle linee guida per la predisposizione dei modelli CE e SP Individuazione delle partite infra ed interregionali soggette ad eliminazione da consolidamento a livello di azienda sanitaria, a livello regionale e statale Individuazione delle regole di consolidamento. Identificazione del nuovo modello CP Contatti Gilda Salatino [email protected] Annalisa Botticelli/ Tiziana Mele [email protected]/ [email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Assistenza sanitaria collettiva L’obiettivo di questo Mattone consiste nella definizione di un sistema di classificazione dei LEA contenuti nell’ambito dell’Assistenza Sanitaria Collettiva omogeneo a livello nazionale. Attraverso questo Mattone si dovrà giungere alla: Ricognizione delle esperienze nazionali in ordine alla classificazione ed alla modalità di rilevazione e codifica delle prestazioni, nell'ambito delle singole funzioni della prevenzione. Definizione di un approccio alla classificazione e all'individuazione delle funzioni. Definizione di un sistema di classificazione per le prestazioni/funzioni di prevenzione. Definizione della modalità di rilevazione dei flussi relativi alle prestazioni di prevenzione per singola funzione. Definizione dei meccanismi di manutenzione del sistema di classificazione. REGIONE CAMPANIA Pianificazione conclusa e approvata dalla Cabina di Regia con i seguenti prodotti: Documento di catalogazione delle diverse esperienze nazionali. Documento di rilevazione delle best practice. Documento di definizione dell’approccio per la classificazione delle funzioni. Documenti funzione. Metadato per la rilevazione delle prestazioni. Cruscotto di indicatori. Documento di rappresentazione dei meccanismi di manutenzione del sistema di classificazione. analitici di classificazione delle prestazioni per singola Stato avanzamento lavori: Attività concluse: Invio delle lettere di richiesta di documentazione inerente la classificazione e la modalità di rilevazione delle prestazioni, nell'ambito delle singole funzioni della prevenzione. Seminario, finalizzato alla presentazione da parte di alcune Regioni delle loro esperienze in tema di classificazione e rilevazione delle prestazioni di prevenzione. Compilazione e invio ai referenti delle singole Regioni dello strumento predisposto per la rappresentazione e catalogazione delle modalità di classificazione e rilevazione delle prestazioni di assistenza sanitaria collettiva, al fine di: • verificare la correttezza delle informazioni inserite, come desunte dal materiale raccolto; • integrare la scheda con le informazioni mancanti. Catalogazione, analisi e condivisione dei risultati della ricognizione a livello nazionale Predisposizione del documento di catalogazione delle diverse esperienze nazionali comprensivo della rilevazione delle best practice. Identificazione dell’ambito di intervento per la Definizione di un sistema di classificazione per le prestazioni/funzioni di prevenzione Attività in itinere: Formalizzazione dell’approccio metodologico per la definizione del nuovo sistema di classificazione e rilevazione delle funzioni della prevenzione nell’ambito del quale saranno recepite le indicazioni del Piano di Prevenzione Attiva contenuto nell’accordo Stato-Regioni del 23 Marzo 2005. Predisposizione di un documento recante il sistema di Classificazione delle prestazioni nell’ambito delle funzioni di prevenzione, in coerenza con l’approccio metodologico condiviso nell’ambito del Gruppo di Lavoro Ristretto. Esame del “documento degli indicatori LEA”, elaborato su mandato della commissione nazionale LEA, al fine di evidenziare elementi di eventuali interazioni rispetto al lavoro svolto dal Gruppo di Lavoro Ristretto del Mattone Coinvolgimento del gruppo interregionale malattie infettive e vaccinazioni e dell’Osservatorio Nazionale Screening nelle attività del Mattone Assistenza Sanitaria Collettiva. Contatti Renato Pizzuti (Regione Campania) [email protected] Annalisa Botticelli/ Andrea Miele [email protected]/ [email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 NSIS Sistema di Integrazione delle Informazioni Sanitarie Individuali L’obiettivo del Sistema di Integrazione delle Informazioni Sanitarie Individuali è la definizione del processo di condivisione delle informazioni in ambito ambulatoriale e farmaceutico ed integrazione del flusso SDO, al fine di sviluppare la cooperazione tra i sistemi regionali e il NSIS per condividere le informazioni relative a tutte le prestazioni incentrate sul cittadino e realizzare un modello pronto a recepire quanto previsto nel progetto “I mattoni del SSN”. Pianificazione La disponibilità dei primi risultati del Mattone "Prestazioni Residenziali e Semiresidenziali" ha portato all'aggiunta di un'ulteriore fase "PRS - A", finalizzata alla realizzazione di un "Sistema di raccolta delle Prestazioni Residenziali e Semiresidenziali per Anziani". Lo Studio, quindi, prevede quattro fasi la prima delle quali è già stata completata, in particolare: Fase 1: obiettivo definizione del processo di condivisione delle informazioni in ambito ambulatoriale e farmaceutico ad integrazione del flusso SDO. Fase PRS – A: obiettivo realizzazione di un Sistema di raccolta delle prestazioni residenziali e semiresidenziali per Anziani. Fase 2: obiettivo sperimentazione di un sistema di cooperazione applicativa tra i sistemi regionali e NSIS in ambito flusso SDO. Fase 3: obiettivo recepimento dei risultati dei “mattoni” e messa a regime del sistema attraverso l’allargamento alle altre prestazione sul territorio (CEDAP, vaccinazioni…). Stato avanzamento lavori: Attività concluse: Fase 1 Approvazione, in Cabina di Regia, il 6 maggio 2004, dello Studio di Fattibilità Sistema di integrazione delle informazioni sanitarie individuali Fase 1 – Scenario transitorio, relativo all’integrazione delle informazioni già disponibili sulle schede di dimissione ospedaliera con un nucleo minimo di informazioni relative alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e di assistenza farmaceutica. Stesura del Piano Revisione Normative ed Organizzazione, per la modifica delle norme che regolano lo scambio dei dati tra i diversi attori del NSIS stesso, definendo attività, responsabili esecutivi e scadenze. Ricezione dei dati di 14 regioni sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale e di assistenza farmaceutica e relativo caricamento a sistema. Distribuzione, in Cabina di Regia del 16 dicembre 2004, del materiale relativo alle Specifiche Tecniche e alle Specifiche Funzionali del Tracciato record del Nucleo Minimo Fase PRS – A: Analisi delle esperienze svolte in alcune regioni italiane. Presentazione di una ipotesi di sviluppo nella Cabina di Regia del 16 dicembre 2004 da parte del RTI di sviluppo. Consegna della prima versione dello studio di fattibilità e presentazione dello stesso in Cabina di Regia nel mese di Giugno Attività in itinere: Fase 1 Sviluppo della sperimentazione per la rilevazione del flusso di specialistica ambulatoriale e farmaceutica secondo quanto previsto dallo Studio di Fattibilità. In corso il caricamento dei dati relativi all’anno 2005. Fase PRS – A: Coinvolgimento delle regioni pilota: Liguria, Umbria, Marche, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e della P.A: di Bolzano per la sperimentazione del sistema. Presentazione dello studio di fattibilità nella prossima Cabina di regia per la sua approvazione. . Contatti Lidia Di Minco [email protected] Donato Scolozzi [email protected] Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Torna su Monitoraggio della rete di assistenza – Fase 2 e 3 L’obiettivo di questa componente del NSIS è di monitorare tutte le strutture d’offerta del territorio in modo da rispondere ad esigenze di governo del sistema e di comunicazione verso il cittadino. Pianificazione Lo studio si attua attraverso un approccio per fasi: Anagrafica ASL – Comuni – Assistibili, modulo che mira a monitorare l’evoluzione del territorio ASL e della relativa popolazione residente, offrendo anche un servizio di georeferenziazione. Monitoraggio strutture di ricovero e strutture territoriali. Stato avanzamento lavori: Fase 1 e Fase 2 Attività concluse: Chiusura dello studio di fattibilità della Fase 1 relativa all’Anagrafica Aziende sanitarie locali – Comuni – Assistibili Completamento dello sviluppo e del collaudo dell’applicazione Giornata di presentazione del progetto “Monitoraggio della rete di assistenza” Messa in esercizio dell’applicazione. Erogazione della formazione a distanza. Fase 2 Completamento dello studio di fattibilità che ipotizza il recepimento della metodologia di rilevazione e classificazione delle strutture sanitarie e socio sanitarie una volta definita dal Mattone “Classificazione delle Strutture” (cfr.Classificazione delle strutture), con particolare enfasi sull’allineamento del processo di rilevazione alle nuove esigenze derivanti dalla sperimentazione del mattone stesso. Fase 2 Attività in itinere: In attesa di approvazione dello studio di fattibilità da parte della Cabina di Regia e della sua approvazione. Contatti Lidia Di Minco [email protected] Federica Milozzi [email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Monitoraggio del ciclo di vita del farmaco e dell’impiego dei medicinali Il “Monitoraggio del ciclo di vita del farmaco e dell’impiego dei medicinali” nasce con i seguenti obiettivi: Ricondurre ad unitarietà il processo relativo al ciclo di vita del farmaco partendo dall’Autorizzazione all’Immissione in Commercio, al fine di poter disporre di un’anagrafe unica, certa, completa, fruibile, flessibile disponibile a livello nazionale; Collegare i dati di utilizzo dei medicinali al paziente, oltre che al canale distributivo come avviene attualmente. Pianificazione La fase 1 del progetto si focalizza su una serie di aspetti chiave e prevede la suddivisione in filoni progettuali relativi a: • la realizzazione della banca dati unica del farmaco e delle relative funzionalità operative. • la predisposizione di opportune funzionalità per l’esposizione verso l’esterno dei dati e acquisizione prontuari regionali e trasmissione al MEF. • la definizione di un sistema di workflow per la gestione di alcuni iter autorizzativi relativi al ciclo di vita del farmaco (Direttori Tecnici, Officine di Produzione, Immissione in commercio, Mutuo riconoscimento, Revoche e sospensioni delle specialità medicianli). • la sperimentazione dell’integrazione con l’e-CTD. La fase 2 prevede il collegamento dei i dati di utilizzo dei medicinali al paziente. Stato avanzamento lavori: Alla data è in corso la Fase 1 e in particolare: Attività concluse: Studio di fattibilità Fase 1 – Integrazione del processo relativo al ciclo di vita del farmaco partendo dall’AIC”. Analisi funzionale, Disegno, Realizzazione e Collaudo e relativa messa in esercizio del software a supporto della Banca Dati Unica del Farmaco Analisi funzionale, Disegno, Realizzazione e messa in esercizio delle funzionalità per l’esposizione dei dati verso le Regioni. Installazione su ambiente di esercizio dei seguenti applicativi: 1. Procedure Autorizzative: abilitazione direttori tecnici, Officine di produzione, Mutuo riconoscimento (soluzione a regime) e variazioni per mutuo riconoscimento. 2. Gestione delle procedure autorizzative di Abilitazione Direttori Tecnici 3. Acquisizione delle informazioni dai prontuari regionali e trasmissione al MEF (art. 50), 4. “Revoche e sospensioni delle specialità medicinali” Pre collaudo del software relativo alla gestione delle procedure autorizzative di Officine di produzione. Analisi funzionale per “rinnovi – mutuo riconoscimento”. Attività in itinere: Realizzazione dell’applicazione “rinnovi – mutuo riconoscimento”. Avvio della sperimentazione in ambiente di esercizio dell’applicativo variazioni per mutuo riconoscimento e nuove AIC. Pianificazione delle date per il collaudo degli applicativi installati in ambiente di esercizio e una riunione per il 18.10 con le Regioni per l’esposizione del prontuario nazionale. Contatti Claudia Biffoli [email protected] Donato Scolozzi [email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Osservatorio per gli investimenti pubblici in sanità Garantire un’efficace politica di impiego dei fondi pubblici destinati agli investimenti in sanità in coerenza con il quadro degli obiettivi e delle esigenze del SSN. Pianificazione Lo studio si attua attraverso la strutturazione di un unico deliverable relativo allo studio di fattibilità Stato avanzamento lavori: Attività concluse: Chiusura dello studio di fattibilità Concluse le attività di sviluppo e collaudo del “Sistema di Raccolta dati da migrare” e del sistema per il monitoraggio degli investimenti pubblici in Sanità da parte dello sviluppatore e della relativa certificazione. Messa in esercizio (anticipata esecuzione) del “Sistema di Raccolta dati da migrare”. Svolgimento di due incontri con i referenti della D.G. Programmazione sanitarie e i referenti regionali al fine verificare congiuntamente i problemi relativi al recupero dei dati storici. In particolare sì è focalizzata l’attenzione sulla necessità di impiego straordinario di risorse umane per la realizzazione completa di queste attività. Svolgimento di nuove attività formative in aula che vedono il coinvolgimento dei referenti regionali. Messa in esercizio delle nuove funzionalità oggetto di manutenzione evolutiva sviluppate a seguito delle esigenze manifestate dai referenti regionali, volte a migliorare alcune funzionalità del “Sistema di Raccolta dati da migrare” Attività in itinere: Validazione da parte dei referenti regionali dei dati disponibili nel sistema. .Contatti Lidia Di Minco [email protected] Francesca Marano [email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Monitoraggio e tutela della salute mentale L’obiettivo di questa componente del NSIS è di disporre di un patrimonio informativo necessario a promuovere buone pratiche basate su evidenze scientifiche nella presa in carico e nella definizione del progetto terapeutico-riabilitativo. Pianificazione Lo studio si attua attraverso la strutturazione di due fasi: • Fase 1 – Scenario transitorio il cui obiettivo è di implementare nuovi flussi informativi per la Salute Mentale per rispondere alle esigenze individuate nell’Accordo Stato Regioni del 11/10/2001; • Fase 2 – Scenario a regime, il cui obiettivo è di integrare il Sistema Informativo della Salute Mentale con gli altri flussi del NSIS. Stato avanzamento lavori: Attività concluse: Lo Studio di Fattibilità è stato approvato dalla Cabina di Regia del 16 dicembre 2004. E’ stata predisposta la v. 2.0 del deliverable A e del Deliverable B.10.10 dello studio di fattibilità “Monitoraggio e Tutela della Salute Mentale - Fase 1: Scenario transitorio” e l’Excutive Summary v. 1.0. E’ stata redatta una seconda versione del documento “Analisi delle interrelazioni tra il Sistema Informativo Monitoraggio e Tutela della Salute Mentale e Mattoni” che contiene la descrizione degli impatti tra il SISM e i Mattoni: Classificazione delle strutture, classificazione delle prestazioni ambulatoriali, classificazione delle prestazioni residenziali e semiresidenziali, evoluzione del sistema nazionale dei DRG. Sono concluse le attività di analisi funzionale e disegno relative al Sistema Informativo della Salute Mentale. Attività in itinere: Sono in corso le attività relative alla realizzazione del Sistema Informativo della Salute Mentale, la cui conclusione è prevista per il 4 ottobre p.v.. Contatti Lidia Di Minco [email protected] Francesca Marano [email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Disegno del Modello Concettuale Integrato relativo ai dati di prioritario interesse per le Regioni e re-engineering dei flussi L’obiettivo di questa attività prevede il disegno di un Modello concettuale nei quali sono riportate le entità di business, una descrizione delle stesse e dei relativi attributi, nonché l’insieme delle relazioni tra le entità oggetto del Disegno e il supporto alla sua implementazione. Pianificazione La realizzazione del Modello Concettuale e il supporto alla sua implementazione si attua attraverso la strutturazione di due fasi: • Fase 1 – Oggetto del primo Modello Concettuale Integrato sono le entità, gli attributi e le relative relazioni rilevate dalla documentazione cartacea/regolamenti/decreti ministeriali che regolano i flussi informativi oggi esistenti - presenti nei flussi oggetto di reingegnereeing da parte del RTI di Sviluppo e dallo Studio di Fattibilità: “Sistema di integrazione delle informazioni Sanitarie Individuali” - Fase 1; • Fase 2 – Oggetto del secondo Modello Concettuale Integrato è il Primo Modello Concettule Integrato con anche le entità, gli attributi e le relative relazioni presenti nei diversi flussi informativi che compongono il NSIS. Stato avanzamento lavori: Attività concluse: Allo stato attuale è conclusa la versione del Modello Concettuale Integrato previsto in Fase 2 che integra quanto previsto nel modello concettuale disegnato in Fase 1 con altri flussi NSIS : • • • • • • • • • Monitoraggio del ciclo di vita del farmaco; Dispositivi medici; Farmacovigilanza; Legge 210/92; Osservatorio degli investimenti pubblici in Sanità; Monitoraggio della rete di assistenza – Fase 1; Monitoraggio e tutela della salute mentale - Fase 1; Piano nazionale dei residui; Assistenza sanitaria Naviganti. Si sono concluse le attività di collaudo dei diversi applicativi oggetto di re-engineering. Gli stessi sono in esercizio. Si sono concluse le attività relative all’installazione del Data Warehouse Attività in itinere: Sono in corso le attività di roll out del sistema Schede di Dimissione Ospedaliera e CEDAP. Contatti Lidia Di Minco [email protected] Francesca Marano [email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Concezione di un primo cruscotto di fruizione dei dati da parte delle Regioni L’obiettivo di questa attività è la realizzazione di deliverable dove vengono descritte dimensioni e misure di analisi delle informazioni disponibili, da rendere fruibili alle Regioni e con i quali sarà possibile al RTIS procedere nelle attività di progettazione ed implementazione dei cruscotti. Pianificazione La realizzazione del cruscotto di fruizione dei dati da parte delle regioni si attua attraverso la strutturazione di più fasi: • Fase 1 – Disegno del cruscotto delle prestazioni ambulatoriali e farmaceutiche e la relativa macroanalisi per l’implementazione del cruscotto stesso. Oggetto della macroanalisi sono i dati relativi alle prestazioni farmaceutiche e ambulatoriali pervenute al livello nazionale NSIS tramite i flussi EHR; • Fase 2 – Disegno del cruscotto delle prestazioni ospedaliere e la relativa macroanalisi per l’implementazione del cruscotto stesso. Oggetto della macroanalisi analisi sono i dati relativi alle prestazioni ospedaliere pervenute al livello nazionale NSIS tramite i flussi SDO • Fase 3 – Disegno del cruscotto che integra le informazioni relative alle prestazioni ambulatoriali, farmaceutiche e SDO. Stato avanzamento lavori: Attività concluse: Presentazione in Cabina di Regia del 16 dicembre 2004 dei primi risultati relativi al “Pannello di controllo dei dati di specialistica ambulatoriale”. Presentazione in Cabina di regia del 17 febbraio 2005 dei primi risultati relativi al “Pannello di controllo dei dati di prestazione farmaceutica”. Disegno del cruscotto delle prestazioni farmaceutiche e relativa macroanalisi per l’implementazione del cruscotto stesso; Disegno del cruscotto delle prestazioni ospedaliere e relativa macroanalisi per l’implementazione del cruscotto stesso; Disegno del cruscotto integrato e relativa macroanalisi per l’implementazione Messa in esercizio del cruscotto della specialistica ambulatoriale, delle prestazioni farmaceutiche e delle prestazioni ospedaliere. Attività in itinere Sono in corso le attività di aggiornamento dei cruscotto relativi alla specialistica ambulatoriale, delle prestazioni farmaceutiche e delle prestazioni ospedaliere Contatti Lidia Di Minco [email protected] Francesca Marano [email protected] Torna su Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Tracciabilità del farmaco Con riferimento al Decreto ministeriale 15 luglio 2004 che istituisce, presso l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) una banca dati centrale finalizzata a monitorare le confezioni dei medicinali all’interno del sistema distributivo, l’obiettivo del progetto è la realizzazione di un sistema di monitoraggio che, partendo dai dati di produzione e fornitura dei bollini con numerazione progressiva dei prodotti medicinali, raccolga e registri i movimenti delle singole confezioni dei prodotti medicinali all’interno del sistema distributivo, alimentando la suddetta Banca dati. La disponibilità di tale patrimonio di informazioni permetterà inoltre di monitorare l’impiego dei medicinali e la spesa farmaceutica in modo puntuale, grazie alla piena integrazione con il Nuovo Sistema Informativo Sanitario, di cui costituisce parte integrante.Pianificazione Come previsto dal decreto del Ministero della salute del 15 luglio 2004, al fine di garantire la sostenibilità del progetto da parte dei numerosi attori della filiera del farmaco coinvolti, la realizzazione della Banca dati centrale è stata articolata in fasi di attuazione successive: una fase di prima attuazione che prevede due linee di attività: • la rilevazione dei movimenti in uscita da produttori, depositari e grossisti con omissione del numero progressivo di bollino; • l’integrazione del flusso di alimentazione dei dati OsMed con il numero progressivo di bollino, per le farmacie territoriali; una fase di regime che sarà caratterizzata dalla completa acquisizione dei dati riguardanti le movimentazioni in uscita ed in entrata delle singole confezioni attraverso il rilevamento del codice AIC e del codice del bollino. Stato avanzamento lavori per la fase di prima attuazione: Attività concluse: Definizione ambito per la fase di prima attuazione e prima formalizzazione dei requisiti di sistema Condivisione del modello architetturale di sistema Definizione e pubblicazione regole di identificazione Alimentazione delle anagrafi di riferimento Analisi degli impatti organizzativi Impianto del centro di assistenza tecnica a supporto degli utenti del sistema (numero verde) Definizione e pubblicazione delle indicazioni operative per l’avvio del progetto Definizione e pubblicazione delle procedure di supporto per l’accesso e la registrazione a sistema Svolgimento delle prove di trasmissione Alimentazione iniziale della Banca dati centrale. Definizione e comunicazione delle iniziative di supporto agli utenti e delle modalità di verifica dei dati trasmessi verso la Banca dati Sono in esercizio i seguenti moduli applicativi: dei soggetti coinvolti e 1. “Impianto censimento anagrafiche” (responsabile comunicazione, responsabile di trasmissione, responsabile di trasmissione titolare AIC), 2. “Sistema di acquisizione movimenti”, “Sistema Gestionale”, Datawarehouse (procedure di caricamento) Attività in itinere: Definizione modalità di aggiornamento anagrafi dei siti logistici Ristrutturazione del canale di comunicazione sito internet del Ministero della salute (FAQ, normativa, ecc… ). Definizione e pubblicazione delle indicazioni operative per il completamento della fase di prima attuazione Gestione dell’attività di assistenza agli utenti Analisi dei dati trasmessi alla Banca dati centrale Costituzione del gruppo di lavoro tecnico per il passaggio a regime Aggiornamento delle modalità di trasmissione e dei tracciati record 1. E’ in fase di modifica le funzionalità Sistema gestionale funzionalità ad uso amministrazione; 2. datawarehouse procedure di consolidamento Contatti Claudia Biffoli [email protected] Emanuela Mauro [email protected] Newsletter n°13 aggiornata al 15 ottobre 2005 Torna su