L’informazione serratese Nasce l’Istituto per la Famiglia e la Protezione Civile a Serrata. Anno II - N°2 2009 Notizie di rilievo: • L’Istituto per la Famiglia e la Protezione civile serratese sono già operative. • Benvenuto al Maresciallo Giuseppe Leonardi e grazie al Maresciallo Sergio Braga. • Calcio: arrivano due vittorie consecutive per il Serrata. La nascita dell’IPF Onlus a Serrata è un segno di civiltà altamente cristiana, che ha tra gli obbiettivi primari quello di contribuire alla crescita culturale e sociale del paese. Lo scopo e la natura ideologica sono i pilastri fondamentali su cui si vuole instaurare un rapporto serio con i cittadini della nostra comunità e dei paesi del territorio, poche chiacchiere e fatti concreti per il bene collettivo. Aiuto alle famiglie, coordinato da un assistente sociale, alle dipendenze dell’istituto IPF Onlus, intere famiglie di extracomunitari vengono aiutati sotto il profilo umano, sociale e legale al fine di migliorare e sostenere la regolare e fruttuosa integrazione delle persone più emarginate. A partire del mese di aprile, presso la sede dell’IPF di Serrata, si inizierà a svolgere costantemente la distribuzione delle derrate alimentari, per le famiglie bisognose, iscritte e censite negli appositi registri del banco alimentare. Si sta lavorando per la realizza- zione di una mensa Sociale, per i Comuni del territorio, con le migliori attrezzature e gestita da volontari in possesso di regolare libretto sanitario. Attività di formazione professionale per il volontariato, che periodicamente si svolgono all’interno della struttura dell’Associazione; dei corsi di formazione per i volontari, nell’ambito sanitario, di protezione civile e di assistenza alle famiglie. Il tutto è armonizzato dal presidente del’I.P.F. Francesco Pettè, dal vicepresidente Giuseppe Montorro, dal coordinatore dei volontari Salvatore Morrone e dal responsabile del Pronto Intervento Sanitario Pino Cavallaro. A chi appartiene la mia vita? IL Maresciallo Sergio Braga altrui, il Mar. Braga è, sempre, Passaggio di consegne alla Caserma dei CC. Sommario: Nasce l’Istituto per la Famiglia. Pag. 1 Passaggio di consegne alla Caserma dei Carabinieri. Pag. 1 A chi appartiene la mia vita? Pag. 1 “BORRELLO”: Pag. 2 La nascita dei Comuni. Il calcio in breve. Pag. 4 www.serrata.info consegna il Comando al Maresciallo Giuseppe Leonardi, dopo nove anni di attivo servizio. Era il 26 Aprile del 2000 quando il Mar. Braga gli è stato affidato il comando della stazione dei Carabinieri di Serrata. Proveniente dalla Puglia dopo nove anni lascia Serrata per essere trasferito a Taurianova presso la Stazione della locale Compagnia con il grado di Maresciallo Aiutante sostituto Ufficiale di P.S.- Al neo Maresciallo Giuseppe Leonardi la redazione del giornale e gli inserzionisti tutti, porgono un cordiale ben venuto e l’augurio di un buon soggiorno. In tutti questi anni, passati a Serrata, al servizio delle istituzioni, il Mar. BRAGA, ha goduto della stima e fiducia da parte della popolazione tutta. Lodevole per nobiltà di costume e rispettoso al massimo della fede politica riuscito a non dare motivo di pettegolezzi che possono minimamente intaccare la sua persona, sia come libero cittadino sia come rappresentante delle istituzioni. Sempre motivato dal dovere di profondo servitore dello Stato, il Mar. Braga in questi anni di comando a Serrata ha dimostrato di avere un carattere docile, con un permanente sorriso denso di calda umanità, con un timbro di voce appena sussurrato, quasi condotto con l’attenzione tipica di chi non vuole arrecare frastuono, con una passione intramontabile per il sociale. Forte è l’unione tra i coniugi Braga, come pure è forte l’amore per la famiglia, alimentata da sentimenti genuini necessari per orizzonti da imitare ed emulare. Dal matrimonio con la Signora Caterina Morano nasce Andrea e Maria Rosaria. segue a pag.3 Sappiamo tutti, che questo è un giornale prettamente locale, dove ci intratteniamo a scrivere gli avvenimenti, le memorie, i folclori e tanto altro dei nostri paesi. Vi chiedo scusa, avevo scritto un articolo, riguardante questo maltempo e i disagi che ci ha arrecato, interrompendo la viabilità verso i centri vicini e isolarci ancora di più dal resto del mondo. Ma il cuore mi preme troppo per tacere su certo “diritto alla vita”. Prima di affrontare l’argomento mi sono documentata per approfondire quel poco che conoscevo della vicenda partendo dalla storia, alle varie ottiche, vedasi la bioetica, la Chiesa, le leggi e quant’altro possa essere legato a questo caso. Oggi Eluana è morta, a sedici anni di distanza dall’incidente: Eluana si trova, per tutti questi anni, in uno stato VEGETALE PERMANENTE! segue a pag.3 L’informazione serratese - www.serrata.info Anno II - N°2 Pagina 2 La nascita dei Comuni - di Ferdinando Mamone “ Laureana e gli antichi casali di Borrello del circondario omonimo, furono compresi nel Distretto di Monteleone (od. Vibo Valentia). ” Il Governo francese che si sostituì a quello Borbone, profuse molta attenzione alla Calabria che per circa un millennio era stata soggiogata dal feudalesimo, con il dominio da parte di nobili, quasi sempre solo di nome, di interi territori con le relative popolazioni. La rivoluzione francese che portò un radicale cambiamento nei quadri governativi del Regno di Napoli, interessò di conseguenza anche queste nostre contrade. Il generale J-E Campionnet (1762-1800), a coronamento di una campagna militare nel sud della penisola italiana, il 22 gennaio 1799 proclamò la Repubblica partenopea. Fabrizio Ruffo (1744-1827), Cardinale e astuto diplomatico, per incarico del Re di Napoli, esiliato a Palermo, con una armata di contadini e galeotti appositamente scarcerati, riconquistò in Regno napoletano. All’Armata sanfedista, parteciparono anche contadini di questo circondario, mentre il giurista Domenico Lacquaniti di Lureana, fece da Segretariocontabile al Cardinale condottiero. Questa sua disponibilità gli evitò la confisca dei beni, così come era avvenuto per i Pignatelli di Monteleone con il contado di Borrello e relativi casali. Ugualmente si era prodigato Domenico Gallucci Protopapa, nobile e ricco proprietario, che sostenuto dai monaci Osservanti di Caridà aveva armato una folta squadra di contadini e inviati a dare man forte all’armata del Cardinale. Anche il Gallucci fu beneficato dal Cardinale Ruffo, nominandolo amministratore dei beni confiscati nel tenimento di Monteleone. Napoleone Bonaparte, imperatore dei francesi, dopo la terza guerra di coalizione, spodestò Ferdinando IV e pose sul trono di Napoli il proprio fratello Giuseppe (1806-1808). Il Bonaparte abolì i diritti feudali, introdusse il codice francese ed apportò molte riforme. Quando nel 1808 re Giuseppe passò alla corona di Spagna, fu incoronato re di Napoli Gioacchino Murat, cognato dei Bonaparte, per aver sposato nel 1800 la sorella Carolina. Per uniformare le norme amministrative dell’Italia meridionale alle leggi francesi, in data 8 agosto 1808 fu emesso un apposito decreto che ripartiva la Calabria in province, distretti e governi. Laureana e gli antichi casali di Borrello del circondario omonimo, furono compresi nel Distretto di Monteleone (od. Vibo Valentia). E’ utile ricordare che quando Borrello, anche a motivo del terremoto devastatore del 5 febbraio 1783 non fu più riedificato, gli uffici amministrativi, giudiziari e finanziari furono trasferiti a Laureana. A questo centro urbano, assurto a capoluogo del nascente circondario, furono sottoposti i casali di Bellantone, Stelletanone, Candidoni e Serrata. Il territorio aveva un’estensione di Kmq 83,78 e corrispondeva alla contea di antica memoria, di cui era stato titolare il Duca Pignatelli che lo assegnava al primo figlio maschio del suo casato. Il feudo gli era stato concesso da Carlo V con privilegio del 30 agosto 1520. Nel decennio francese, molti casali si affrancarono dai centri egemoni, dai quali subivano un insopportabile dispotismo, a volte più detestabile di quello esercitato dal feudatario. Serrata e Candidoni che aspiravano ad una propria autonomia da Laureana, di cui mal sopportavano l’autorità e l’imposizione di balzelli e tasse, senza però ricevere alcun servizio sociale, trovarono nel Generale ed Intendente, Commissario del Re, Pietro Colletta (1775-1831), il loro massimo protettore. Con valide argomentazioni sostenute presso il rappresentante governativo, i supplicanti cittadini ottennero l’autonomia desiderata con decorrenza, 1 gennaio 1809 in virtù della legge del 20 maggio 1808. Va detto che la richiesta fu promossa da tanti notabili cittadini dei due casali, ma in particolare dal proprietario terriero e grande elettore provinciale Luigi Lamberti di Candidoni, Capitano del corpo della Guardia Civica di Serrata e Candidoni, di fede filo-francese per cui godeva largo credito presso l’Intendente di Calabria, Generale Pietro Colletta. Uno dei motivi a favore dell’autonomia comunale, era la lotta al banditismo, che incombeva sul Decurionato (Consiglio Comunale), ma in modo particolare sul Sindaco pro-tempore. (Argomento che tratteremo successivamente). Ad eleggere gli amministratori locali, tuttavia, erano inizialmente i proprietari dei terreni che contribuivano con l’imposta fondiaria al mantenimento dell’Ente. Solo dopo decenni, alle elezioni furono coinvolti tutti i cittadini. Gli elementi principali di un Comune sono il territorio e la popolazione residente nella giurisdizione locale. segue a pag.4 L’informazione serratese - www.serrata.info Pagina 3 Anno II - N°2 Passaggio di consegne alla Caserma dei CC. segue da pag.1 Il Mar. Braga per natura ha un carattere gioviale tanto è, che è riuscito a conquistare la simpatia di tanta gente. E’ stato vicino nelle difficoltà d’ogni singolo cittadino donando sempre il massimo della solidarietà e disponibilità, pronto ad ogni chiamata per dare il suo contributo d’uomo dello stato e di buon padre di famiglia. Il Mar. Braga ha viaggiato nella comunità di Serrata e di San Pietro di Carità con un carattere dolce, sociale e alla mano. Gli occhi del Mar. Braga palesano l’acutezza dello sguardo, sensibili ad inumidirsi a contatto con il dolore e le disgrazie della gen- te. Così com’è stato sensibile alle problematiche della collettività, lo è stato anche contro la lotta al crimine. Forte è stato l’impegno per il controllo del territorio. Brillanti sono stati i risultati nel rinvenimento di coltivazioni di canapa indiana, non di meno è stato l’impegno contro la lotta allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina. E’ stato impegnato in numerose operazioni di polizia molto delicate sprezzando il pericolo. Sempre in prima linea con i suoi uomini ha dato il meglio di se. Amante delle conversazioni culturali, non ama apparire, conosce le fatiche degli uomini e non si avventa in giudizi affrettati e fumosi. Preferisce la riflessione, il pensiero, il concetto suffragato da dimostrazioni. E’ un ascoltatore attento è perspicace. Chi ha avuto la possibilità di conoscerlo, porterà con se un piacevole ricordo. GRAZIE per il contributo dato per la crescita civile e sociale di Serrata. GRAZIE per aver sedato sempre gli animi ribelli assicurando una civile convivenza, GRAZIE per averci dimostrato, che l’Arma dei Carabinieri fa parte del tessuto sociale della popolazione e solo con la collaborazione ed il buon senso si possono ottenere traguardi lusinghieri nella lotta alle ingiustizie. “Nisacu” Maresciallo Sergio Braga. Maresciallo Giuseppe Leonardi. A chi appartiene la mia vita? - di Emanuela Grillo. Segue da pag. 1 Cioè non in grado di compiere nessun atto della vita, grazie all’alimentazione parenterale il suo corpo riesce a sopravvivere o a non morire. La realtà, cari amici è che Eluana, per il mio modo di concepire la vita, è morta ben sedici anni fa, quando un’emorragia ha distrutto i suoi neuroni, fino ieri per lei vivere o morire non cambiava nulla, la differenza la facevano solo i parenti che se riuscivano ad accontentarsi di vederla senza poter interagire con lei, senza poter godere di uno di quei sorrisi mostrati nelle foto, devono assicurargli l’alimentazione, come per mantenere in vita i gerani o un albero, viceversa se la sofferenza di vivere accanto ad una non persona è maggiore basterà staccare la spina!! Per tanti lunghissimi anni, e una tormentosa sequela di processi e sentenze, i signori Englaro hanno aspettato che la società e le sue autorità riconoscessero la propria stessa legge, e hanno sacrificato a questa tremenda attesa la legge stessa dell'umanità, che viene prima e sopra quell'altra, e che ai loro occhi non si era mai offuscata. Ancora una volta, attraverso una famiglia, la legge dell'amore si è misurata con quella dello Stato, e di una religione che non dovrebbe essere di Stato, e la legge dell'amore ha tenacemente atteso, fino all'abnegazione. Ha voluto quello che le spettava: "La luce del sole". La politica non può più voltare la testa dall'altra parte, ma continua a riconvocare certezze di preti, obiezioni d'incoscienza di medici, intime discrezioni di magistrati. Oltre ad aver esternato il mio sgomento posso solo dire: "Se per un istante Dio si dimenticherà che sono una marionetta di stoffa e mi regalerà un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto quello che penso, ma in definitiva penserei tutto quello che dico. Darei valore alle cose, non per quello che valgono, ma per quello che significano. Dormirei poco, sognerei di più, andrei quando altri si fermano, starei sveglio quando gli altri dormono, ascolterei quando gli altri parlano e come gusterei un buon gelato al cioccolato!! Se Dio mi regalasse un pezzo di vita, vestirei semplicemente, mi sdraierei al sole lasciando scoperto non solamente il mio corpo ma anche la mia anima. Dio mio, se io avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei che si sciogliesse al sole. Dipingerei con un sogno di Van Gogh sopra le stelle, un poema di Benedetti e una canzone di Serrat sarebbero la serenata che offrirei alla luna. Irrigherei con le mie lacrime le rose, per sentire il dolore delle loro spine e il carnoso ba- cio dei loro petali. Dio mio, se io avessi un pezzo di vita, non lascerei passare un solo giorno senza dire alla gente che amo, che la amo. Convincerei tutti gli uomini e le donne che sono i miei favoriti e vivrei innamorato dell'amore. Agli uomini proverei quanto sbagliano al pensare che smettano di innamorarsi quando invecchiano, senza sapere che invecchiano quando con la vecchiaia smettono di innamorarsi. A un bambino gli darei le ali, ma lascerei che imparasse a volare da solo. Agli anziani insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia ma con la dimenticanza. Tante cose ho imparato da voi, gli Uomini! Ho imparato che tutto il mondo ama vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel risalire la scarpata. Ho imparato che quando un neonato stringe con il suo piccolo pugno, per la prima volta, il dito di suo padre, lo tiene stretto per sempre. Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardarne un altro dall'alto al basso solamente quando deve aiutarlo ad alzarsi. Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi, ma realmente, non mi serviranno a molto, perché quando mi metteranno dentro quella valigia, infelicemente starò morendo”. (Gabo) “ Se Dio mi regalasse un pezzo di vita, vestirei semplicemente, mi sdraierei al sole lasciando scoperto non solamente il mio corpo ma anche la mia anima. ” L’informazione serratese - www.serrata.info Anno II - N°2 Pagina 4 Il Calcio in breve …!!! Con due vittorie contro il Nicotera (2-1) e il Parghelia (23), il Serrata, si rilancia nella zona alta della classifica. Anche se le prestazioni non sono state brillanti, questi risultati positivi, arrivano do- po alcune pesanti sconfitte negli scontri diretti, prestazioni che pensavamo lasciassero il segno. Il campionato continua e le partite da disputare saranno sempre più interessanti, considerato che La nascita dei Comuni Il governo francese usò la mano pesante con la chiesa abolendo numerosi conventi in tutto il Regno. Furono soppressi i conventi dei Cappuccini di Galatro (30.11.1808), nonché i Conventuali, i Paolotti e i Domenicani di Laurreana (7.8.1809). La promiscuità territoriale dell’antico contado di Borrello, fu sciolta in data 8 ottobre 1815, con verbale del commissario controllore Michele Crimi. Parteciparono alla delimitazione perimetrale e ricognizione dello stato dei luoghi, i sindaci: sig. Francesco Antonio Montalto di Laureana, sig. Arcangelo Laccisano di Candidoni e sig. Paolino D’Agostino di Serrata. Il verbale, inoltre, fu firmato da tutti i decurioni dei tre Comuni predetti. I Comuni ricadenti nel Regno di Napoli, con decorrenza 1 gennaio 1809, furono obbligati a garantire due nuovi fondamentali servizi pubblici tutte le società vorrebbero che a maggio la propria squadra occupasse, almeno, una posizione dignitosa nella classifica finale. FORZA SERRATA!!! Il proverbio del mese. *** Frevaru è curtu ed amaru. *** segue da pag. 2 di grande rilevanza sociale: l’Anagrafe e lo Stato Civile. Questi servizi in precedenza venivano assicurati, a partire dal Concilio di Trento (15451563), che li aveva ideati, dagli uffici parrocchiali. Gli atti dello Stato Civile andavano scritti in duplice originali nei singoli registri, a norma delle disposizioni contenute nel libro I. tit. 2. del Codice Napoleone, e del prescritto nel Real Decreto de’ 29. Ottobre 1808. Stante la delicatezza del servizio, i registri in parola, erano e lo sono tuttora, sottoposti al controllo del Tribunale competente per territorio. Gli atti venivano scritti dal Cancelliere-Segretario, alla presenza dell’Ufficiale dello Stato Civile che era il Sindaco, il quale se impedito, delegava un decurioneconsigliere. Per gli anni 1809 e 1810 le spese per il funzionamento di detti uffici, da versarsi Viale A. Gramsci n°40 C.A.P. 89020 Serrata Reggio Calabria - Italy sito web: www.serrata.info e-mail: [email protected] Direttore responsabile: Ing. Massimo Vinci Hanno collaborato in questo numero: Sig.ra Emanuela Grillo Sig. Ferdinando Mamone Sig. “Nisacu” all’Intendenza di Calabria Ultra Prima con sede a Monteleone (od. Vibo Valentia), furono così ripartiti: Laureana: Ducati 3.66.8 + 3; Candidoni: D. 3 + 3; Serrata: D. 3.; e ancora Candidoni: per tre duplicati per gli atti dello Stato Civile D. 2.20; Laureana: Per 6 registri e formule per gli atti dello Stato Civile a saldo D. 5.40; Serrata: Per sei registri per gli atti dello Stato civile e formule a saldo D. 4.60. Erano i primi segni di uno Stato moderno, evoluto e decentrato, rappresentato in loco dal Sindaco, su cui gravava il peso della sicurezza pubblica e di ogni singolo cittadino. L’ambita carica di primo cittadino dava sicuramente prestigio a chi la deteneva, ma tale funzione però, implicava dedizione totale al servizio dei cittadini e al bene sociale. La rubrica del serratese: • Carabinieri 0966/994003 • Comune Tel. 0966/995002 Fax 0966/995285 • Farmacia 0966/991636 • Guardia Medica 0966/995233 (sede di Laureana di B.) • Mediateca 0966/904012 • PT 0966/995036 • Vigili Urbani 0966/995002 Ricordiamo che, “serrata.info” offre tutti i servizi d’informazione in maniera del tutto gratuita, e l’unica risorsa è la pubblicità. Qualora si volesse collaborare, o semplicemente contribuire, per il mantenimento ed il miglioramento del servizio, siamo ben felici di ricevere contributi di qualsiasi tipo: il Vostro tempo libero, l’ingegno, l’entusiasmo, le idee e le segnalazioni di eventuali errori …, di cui ci scusiamo anticipatamente, ma anche uno spicciolo della vostra critica sono per noi un prezioso dono. "La presente pubblicazione non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene pubblicata senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001." www.serrata.info