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Linee di Indirizzo 2003-2004
Direzione Generale Formazione Istruzione e Lavoro
LINEE D’INDIRIZZO E DIRETTIVE
PER L’OFFERTA FORMATIVA
ANNO FORMATIVO 2003-2004
Allegato alla D.G.R. n. 7/12008 del 7 Febbraio 2003
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Linee di Indirizzo 2003-2004
Premessa
Le presenti Linee di Indirizzo e Direttive per l’Offerta formativa rappresentano lo strumento di
programmazione unitaria del complesso di azioni a cofinanziamento regionale che la Regione
Lombardia intende promuovere nel corso dell’anno formativo 2003 – 2004.
Le Linee di Indirizzo si riferiscono, per quanto riguarda le tipologie formative, anche ai corsi
riconosciuti dalle Province ai sensi dell’art. 27 della L.R. 95/80.
Le attività formative promosse e cofinanziate dalla Regione Lombardia hanno raggiunto un livello
di articolazione e dimensione che, unito all’evoluzione dell’assetto di competenze a livello il Programma
nazionale e locale ed alla forte dinamica di cambiamento disegnata nel Programma Triennale della Triennale della
Formazione
Formazione (approvato dal Consiglio Regionale in data 19/11/02) ed impressa al quadro
complessivo del sistema della formazione e dell’istruzione, impongono come necessario uno Professionale
sforzo di armonizzazione e semplificazione del sistema regionale.
L’Atto di indirizzo dell’Offerta Formativa 2002-2003 (DGR 14/6/2002 n. 7/9359) ha già
proficuamente intrapreso tale percorso adottando ed attuando la logica e le finalità espresse
all’interno del Programma Triennale della Formazione 2002-2004 attraverso l’introduzione pratica
di due strumenti fondamentali:
•
il Fondo Unitario della Formazione Professionale
•
il Master Plan della Formazione Professionale in Lombardia che, in relazione alla necessità di
percorsi flessibili e adattabili al mutare del contesto normativo, adotta una metodologia
operativa per aree di intervento, che forniscono ambiti di azione che possono essere
tempestivamente rimodulati in base alle esigenze del sistema.
Area
1) Servizi per l’inserimento lavorativo
2) Sviluppo e sostegno dell’offerta formativa ed
orientativa per i soggetti in obbligo formativo
3) Sostegno e accompagnamento all’integrazione
sociale e lavorativa di uomini e donne appartenenti
alle categorie svantaggiate
4) Percorsi formativi a favore di donne e uomini
adulti disoccupati o inattivi con titoli di studio
medio/bassi
5) Formazione superiore
6) Formazione continua/permanente
7)Sviluppo dell’imprenditorialità
Obiettivo generale
Assicurare servizi per l’inserimento lavorativo rispondenti alle esigenze
specifiche delle diverse categorie di utenza
Valorizzare, in logica preventiva, le politiche attive del lavoro, con
particolare riferimento alle donne, con azioni improntate alla pari
opportunità e ai soggetti appartenenti alle categorie svantaggiate
Favorire l’integrazione sociale dei soggetti appartenenti alle categorie
svantaggiate (qualificazione e personalizzazione dei servizi erogati)
prevedendo particolari forme di sussidi ad es. servizi di
accompagnamento
Favorire, attraverso appositi strumenti di sostegno e conciliazione,
l’apprendimento lungo l’intero arco di vita di individui donne e uomini,
promuovendo in particolare la formazione su domanda individuale ed il
conseguimento di qualificazioni professionali spendibili nel mercato del
lavoro.
Diversificare e qualificare l’offerta formativa a favore di soggetti che
hanno assolto l’obbligo di formazione, con riguardo ai percorsi prescelti
al fine di favorire un inserimento della componente femminile in settore
tradizionalmente maschili e viceversa
Migliorare il livello di qualificazione della forza lavoro lombarda,
assicurando l’adattabilità degli occupati alle mutevoli esigenze delle
imprese e stimolando la formazione su domanda individuale, in
particolare al fine di consentire una progressione di carriera per la
donna.
Favorire la creazione di nuove imprese, privilegiando giovani donne e
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8) Contributi e incentivi
9) Politiche della formazione e servizi per l’impiego
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uomini desiderosi di affermarsi in settori ad alto potenziale di crescita,
favorendo la creazione d’impresa in un’ottica di pari opportunità
Promuovere azioni di incentivazione che, integrando gli altri strumenti di
politica attiva disponibili, siano in grado di favorire l’inserimento
lavorativo dei diversi target, predisponendo azioni che prevedano diverse
modalità organizzative e di conciliazione e, quindi, consentano la piena
partecipazione delle donne alla formazione ed al lavoro.
Assicurare, in una logica di integrazione, lo sviluppo e la qualificazione
dei sistemi in termini tanto di servizi quanto di strutture con attenzione ai
bisogni particolari espressi dalle diverse utenze per es. garantendo con
un attenta articolazione degli orari, una maggiore fruibilità del servizio.
L’opera di riforma e semplificazione procedurale intrapresa dalla Regione Lombardia sta semplificazione
riguardando, una dopo l’altra, tutte le attività che competono alla Direzione Generale Formazione
Istruzione e Lavoro, innovando progressivamente prassi a volte troppo legate ad una rigidità
formale verso modelli procedurali che contemperino la necessaria ottemperanza dei vincoli giuridici
con la focalizzazione sui risultati.
Per evitare il rischio di non perseguire il loro scopo e quindi veder ridotto il loro effetto, tali sforzi
devono peraltro essere ordinati verso un obiettivo unitario, chiaro e condiviso, di semplificazione
del sistema nel suo complesso.
Tale obiettivo è consustanziale a quello, proprio di tutta la Regione Lombardia ed in atto anche a
livello comunitario e nazionale, di una più ampia riforma della governance (in termini di apertura,
partecipazione, responsabilità, efficacia e coerenza), finalizzata alla promozione di una sempre
maggior partecipazione e responsabilizzazione degli attori pubblici e privati coinvolti nella filiera
formazione-lavoro ed all’introduzione di maggiore flessibilità nelle modalità esecutive della
normativa comunitaria e locale.
governance
Lo scopo è offrire una risposta più adeguata, secondo un modello di formazione lungo tutto l’arco
della vita, ad una domanda di formazione differenziata sul territorio, e implementare criteri di
qualità più selettivi nell’erogazione dei servizi che considerino la differenza di genere, consentendo
parità di opportunità, e nella loro certificazione, in grado di garantire a tutti i cittadini, donne e
uomini, l’accesso ai fondamentali diritti di cittadinanza che il nuovo assetto normativo e sociale
stanno definendo.
La delineazione di questo disegno unitario, di questo “nuovo sistema”, può esplicarsi in maniera
concreta e non limitata ad un mero velleitarismo strategico solo se è in grado di evidenziare e tener
conto delle implicazioni e delle interrelazioni tra i diversi elementi che lo compongono e che
riguardano ciascuno i diversi servizi della Direzione Generale.
Le presenti Linee di Indirizzo, nel delineare le linee direttrici dell’offerta formativa della Regione
Lombardia per l’anno 2003-2004, intendono segnare un nuovo passo verso l’implementazione di
questo nuovo sistema di relazioni e di azioni.
Il nuovo sistema di relazioni
Lo sviluppo di un nuovo sistema di relazioni tra gli attori pubblici e privati coinvolti nella filiera
formazione-lavoro intende configurarsi come “patto” tra soggetti di natura diversa che concorrono –
con competenze e responsabilità differenti, al consolidamento di una offerta formativa stabile e di
qualità in grado di rispondere alle esigenze espresse dai cittadini e dal sistema economico e
sociale lombardi.
Lo sviluppo di un “patto” si deve fondare su una condivisa definizione dei ruoli e delle
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il patto
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responsabilità tra i soggetti del sistema e sullo sviluppo congiunto di strumenti e modelli
procedurali funzionali al corretto espletamento delle rispettive funzioni che verrà realizzato
mediante l’attivazione di appositi tavoli.
Tale patto si basa, come strumento cardine, sulla piena funzionalità dell’accreditamento che è
stato introdotto in maniera sperimentale già dal 2002 (D.D.G. 1142 del 29/01/2002) e che vedrà nel
l’accreditamento
2003 la piena entrata a regime.
La Regione Lombardia intende infatti compiere, nell’anno formativo 2003-2004, un passaggio
fondamentale nell’evoluzione del sistema di accreditamento, portandolo ad essere non solo un
fattore di controllo/selezione all’ingresso degli operatori, bensì uno strumento di programmazione e
di indirizzo dell’offerta regionale, così come prospettato nel Piano Triennale.
Solo in tal modo potrà instaurarsi e consolidarsi, tra la Regione Lombardia, le Province lombarde,
le Parti sociali e gli operatori, un livello di relazione sistemica (il “patto”) che consentirà l’adozione,
da parte della Regione Lombardia, di modalità di affidamento delle attività comuni, condivise e più
adeguate ai diversi fabbisogni rilevati nei diversi contesti socio economici del territorio lombardo.
La necessaria implementazione di modalità di programmazione, selezione e finanziamento delle
azioni basate innanzitutto sulla rispondenza del prodotto ai fabbisogni identificati a livello regionale,
provinciale e locale richiede l’evoluzione della concezione e dell’utilizzo - tanto da parte della
Regione, delle Province e delle Parti Sociali, quanto da parte degli operatori - del sistema regionale
di accreditamento in funzione delle Aree Obiettivo illustrate nel Piano Triennale della Formazione
Professionale della Regione Lombardia.
Attraverso la valutazione dei risultati dell’applicazione sperimentale attualmente in corso ed un
puntuale lavoro di revisione ed implementazione del set di requisiti, indicatori, e soglie attualmente
in vigore, la Regione promuoverà pertanto la definizione del percorso di evoluzione del sistema
regionale di accreditamento per la sua piena entrata a regime.
La definizione di tale evoluzione/revisione del sistema dovrà tener conto delle differenti
caratteristiche della domanda di servizi formativi e orientativi; l’offerta dei servizi risponde
le caratteristiche
sostanzialmente, infatti, a tre macro categorie di domanda:
-
Servizi in risposta ad una domanda specifica, definita, obbligatoria per Legge, esplicita (es.
corsi di qualifica per l’Obbligo Formativo);
-
Servizi in risposta ad una domanda meno definita, diffusa e anch’essa esplicita (es: corsi
standard a catalogo);
-
Servizi in risposta ad una domanda implicita (es: azioni di tipo innovativo).
della domanda
Le tre tipologie di domanda di cui sopra richiedono specifiche modalità di generazione della
risposta, cioè dell’offerta formativa e del suo finanziamento.
Tali modalità saranno adottate progressivamente a partire dall’anno formativo 2003-2004 in
funzione del progressivo affinamento degli strumenti di analisi dell’accreditamento nonché
dell’implementazione di modalità più precise di rilevamento/analisi della domanda.
Tali modalità, inoltre, sono funzionali alla piena attuazione degli obiettivi del Programma Regionale
di Sviluppo e del P.O.R. dell’obiettivo 3 del FSE, in quanto funzionali ad assicurare un’offerta
obiettivi generali
formativa:
-
mirata, seppur con pesi diversi, a tutti i target previsti dalla normativa comunitaria,
nazionale e regionale mediante direttive e dispositivi specifici
-
integrata sia sotto il profilo delle modalità di finanziamento (attraverso la programmazione
unitaria di diverse linee di finanziamento insistenti sugli stessi target), sia sotto il profilo
delle azioni finanziabili (quadro complessivo e trasparente delle diverse azioni in
attivazione nel corso dell’anno 2002-2003 al fine di consentire e promuovere opportune
ingegnerizzazioni) e
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del PRS e del
POR Ob.3
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-
semplificata per quanto riguarda gli aspetti procedurali (modalità di gestione e di
rendicontazione comuni a dispositivi afferenti a diversi canali di finanziamento)
-
qualificata, poiché erogabile solo da operatori accreditati per le specifiche tipologie
formative e/o di orientamento.
Le iniziative che saranno promosse nell’ambito del presente atto porranno inoltre particolare
attenzione al perseguimento delle priorità comunitarie relative alla promozione della società
dell’informazione, delle pari opportunità e dello sviluppo locale.
In particolare, per quanto attiene alla priorità posta dalla programmazione regionale sul tema delle Pari Opportunità
Pari Opportunità, le azioni promosse nell’ambito del presente atto dovranno strutturarsi in un
approccio integrato che preveda che tutte le politiche cooperino alla promozione dell’uguaglianza
tra i sessi, sia modificando gli interventi esistenti con l’interazione orizzontale della dimensione
delle pari opportunità (approccio attivo), sia attuando azioni specifiche e concrete volte a migliorare
la situazione delle donne nella società (approccio reattivo).
Ciò con l’obiettivo di fare del mainstreaming di genere una chiave di lettura innovativa e cogente
per la realizzazione di una reale uguaglianza di opportunità indirizzata all’empowerment, ossia Mainstreaming
volta a valorizzare l’attuale posizione delle donne nella società, a promuoverne il ruolo in tutti gli
stadi della carriera professionale e nei processi decisionali.
I dispositivi di attuazione provvederanno, in accordo con gli obiettivi generali propri di ciascuna
direttiva, a specificare eventuali priorità regionali e provinciali o obiettivi specifici.
-
La rete territoriale
La costruzione di un sistema organico di offerta formativa a livello regionale, articolata a livello di
aree provinciali e sub provinciali, richiede come necessaria l’identificazione, nelle diverse aree di
intervento e tipologie formative che compongono tale offerta ed innanzittutto nella formazione
iniziale, di un modello di erogazione che garantisca la piena fruibilità della stessa da parte
dell’utenza.
Tale modello dovrà essere sviluppato a partire dai dati resi disponibili dal sistema di
accreditamento, in funzione della creazione di una rete di operatori articolata territorialmente e
capace di sviluppare condizioni di cooperazione e di integrazione tra le strutture operanti
nell’ambito dell’istruzione, della formazione e dell’orientamento, anche attraverso la loro
specializzazione verso specifici segmenti della domanda.
Esso verrà sviluppato secondo le seguenti linee:
−
identificazione dei criteri di articolazione territoriale dell’offerta in ambiti funzionali (secondo
quanto previsto dall’art.138 D.Lgs.1121) adeguati alle diverse tipologie di servizio erogate ed
alle caratteristiche della domanda: suddivisioni provinciali e sub provinciali, bacini d’impiego,
distretti e metadistretti, , …
−
definizione delle caratteristiche dimensionali, qualitative e numeriche della rete nelle sue
articolazioni territoriali
valutazione dell’opportunità e delle modalità di applicazione di tali criteri in funzione delle
1
Ai sensi dell'articolo 118, comma secondo, della Costituzione, sono delegate alle regioni le seguenti funzioni
amministrative: a) la programmazione dell'offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale; b) la
programmazione, sul piano regionale, nei limiti delle disponibilità di risorse umane e finanziarie, della rete scolastica,
sulla base dei piani provinciali, assicurando il coordinamento con la programmazione di cui alla lettera a); c) la
suddivisione, sulla base anche delle proposte degli enti locali interessati, del territorio regionale in ambiti funzionali al
miglioramento dell'offerta formativa; d) la determinazione del calendario scolastico; e) i contributi alle scuole non statali; f)
le iniziative e le attività di promozione relative all'ambito delle funzioni conferite.
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caratterizzazione
della rete
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diverse tipologie di servizio, armonizzandole anche con il percorso adottato per la definizione
della rete scolastica
−
monitoraggio continuo dell’adeguatezza delle strutture di erogazione della formazione e
dell’orientamento per quanto attiene la qualità delle attività da essi realizzate.
La costruzione di una rete territoriale dell’offerta presuppone il superamento in ottica sistemica
dell’attuale differenziazione, concettuale e sostanziale, tra operatori pubblici e privati.
A tale fine, e per dare piena attuazione al processo di riforma del sistema intrapreso dalla Regione
Lombardia, nel corso dell’anno formativo 2003-2004 verrà data attuazione, di concerto con le parti
sociali e le Province, al piano di riordino delle strutture pubbliche di erogazione di attività di
formazione e orientamento così come definite dall’art.23 L.R.95/80: i c.f.p. trasferiti dalla Regione
alle altre amministrazioni locali, quelli ancora in capo, direttamente e/o indirettamente, alla Regione
stessa, nonché quelli gestiti da comuni e loro consorzi e comunità montane.
Supportando la trasformazione dei centri pubblici in agenzie polifunzionali in grado di proporre,
progettare e condurre attività di formazione, orientamento, inserimento ed accompagnamento al
lavoro e valorizzando le eccellenze e gli ambiti di specializzazioni di ciascuna, verrà data piena
attuazione al principio della sussidiarietà dell’azione dei diversi soggetti attuatori, pubblici e privati,
che operano nell’ambito della formazione e dell’orientamento, assicurando, nel contempo,
un’offerta formativa che per qualità e dimensione sia coerente alla domanda dei diversi ambiti
provinciali e delle diverse categorie di destinatari.
Tali obiettivi, declinati e perseguiti dalla Regione Lombardia di concerto con le amministrazioni
locali coinvolte e a partire dalla sperimentazione avviata da alcune Province, saranno realizzati,
dopo l’adeguata analisi dell’assetto gestionale di tali strutture, attraverso l’identificazione degli
assetti giuridico/formali ottimali verso cui indirizzare il percorso di “evoluzione” societaria
privilegiando, là dove è possibile, soluzioni che assicurino l’integrazione con i servizi all’impiego e
la partecipazione dei soggetti del mondo del lavoro e delle imprese.
riordino delle strutture
pubbliche
consolidamento del
sistema
A seguito di ciò sarà possibile procedere all’elaborazione di adeguati programmi di investimento
relativo alle diverse sedi ed alle loro dotazioni tecniche, alla programmazione di azioni di
aggiornamento e riqualificazione del personale, elaborate in funzione delle esigenze derivanti dai
cambiamenti dell’assetto gestionale, dalla definizione di nuovi obiettivi strategici e nuovi settori di
intervento.
Il risultato atteso sarà l’attivazione di dinamiche atte ad un adeguato posizionamento e
consolidamento nel contesto del sistema di accreditamento dei centri e la realizzazione di forme
strutturate di cooperazione e di integrazione tra le realtà operanti nell’ambito dell’istruzione, della
formazione e dell’orientamento, anche attraverso la loro specializzazione verso specifici segmenti
della domanda.
-
La generazione dell’offerta formativa
In forza della piena entrata a regime del sistema di accreditamento, la Regione potrà sviluppare e
utilizzare strumenti di affidamento delle attività differenziati a seconda delle aree e delle tipologie di
azione che, salvaguardando i necessari requisiti di trasparenza e assicurando uniformità, in ambito
regionale, ai processi ed ai criteri, provvedano ad una sostanziale semplificazione delle modalità di
relazione tra la Regione e gli operatori.
La logica di bando come tradizionalmente intesa potrà essere integrata e/o superata, nel rispetto
della normativa in materia vigente, mediante l’adozione, in maniera sperimentale e strettamente
connessa all’evoluzione del sistema regionale di accreditamento, di “affidamenti selettivi” a fornitori
preventivamente qualificati e monitorati costantemente nel tempo e focalizzati sul controllo in
itinere ed ex post dei risultati attesi, sia in termini di efficacia della singola azione sia di impatto
complessivo dei diversi interventi attivati dalla Regione Lombardia.
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uniformazione delle
procedure di
assegnazione
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Tale semplificazione ab origine renderà conseguentemente più efficace e coeso il processo di
semplificazione procedurale e strumentale già intrapreso dalla Regione Lombardia.
Data per acquisita la logica propria del fondo unico, l’elaborazione della programmazione delle
risorse finanziarie (biunivocamente connessa alla definizione degli obiettivi, in termini di impatto,
dell’azione regionale) dovrà tener conto, oltre che dell’attuale indeterminatezza di alcune fonti
nazionali ormai considerate “strutturali” per il finanziamento del sistema (obbligo, apprendistato,
…), anche del ruolo delle province.
semplificazione
Regione e Province
In un’ottica di superamento della suddivisione tra piani provinciali e regionali e tenendo conto delle
relative competenze collaterali (mercato del lavoro, istruzione, etc.), le province lombarde devono
accrescere il loro ruolo di programmazione partecipando attivamente alla definizione dei fabbisogni
e delle azioni necessarie al loro soddisfacimento a livello locale, nonché alla verifica dei risultati, in
termini di impatto e di efficacia, sui differenti contesti economici e sociali di riferimento.
In tale dinamica, i trasferimenti di risorse alle province da parte della Regione Lombardia saranno
destinati alle seguenti attività:
−
finanziamento dell’attività ordinaria dei CFP pubblici trasferiti al fine di accompagnarli nel
percorso di riordino;
−
emanazione di dispositivi finalizzati alla realizzazione, mediante procedure di evidenza
pubblica omogenee con quelle adottate dalla Regione Lombardia e rivolte ai soggetti
accreditati, degli obiettivi definiti, in termini di destinatari e risorse impegnate, per le diverse
aree di intervento prevista;
I dispositivi provinciali saranno cronologicamente coordinati con quelli regionali così da consentire
al sistema formativo regionale la produzione di un’offerta rispondente agli obiettivi generali di
rafforzamento e crescita socio-economica della Regione ed al contempo in grado di soddisfare i
fabbisogni specifici dei diversi contesti territoriali.
I principali dispositivi di attuazione attraverso i quali saranno perseguiti gli obiettivi previsti dalle
diverse aree di intervento sono elencati nella tabella seguente che ne riporta la calendarizzazione,
definita al fine di consentire una generazione dell’offerta funzionale ad una piena risposta, anche
nei tempi di erogazione, alle esigenze dei destinatari finali:
Periodo di
emanazione
Approvazione
Graduatorie
Disp. Orientamento – Regione
Mar.’03
Mag. ‘03
Disp. Prov. Obbligo Formativo - Percorsi di qualifica
Feb.’03
Mag. ‘03
2) Sviluppo e sostegno dell’offerta per soggetti
Disp. Reg. Obbligo Formativo – Sperimentazione
Feb.’03
Mag. ‘03
in obbligo formativo
Disp. Reg. Obbligo Formativo – Integrazione
Feb.’03
Mag. ‘03
Disp. Prov. Apprendisti/e OF
Feb.’03
Mag. ‘03
Feb.’03
Mag. ‘03
Disp. Reg. disoccupati/e extra obbligo
Feb.’03
Mag. ‘03
Disp. Reg. Formazione Superiore
Feb.’03
Mag. ‘03
Disp. Reg. Alta formazione
Feb.’03
Mag. ‘03
Area/Direttive
1) Servizi per l’inserimento lavorativo
Dispositivo di attuazione
3) Sostegno e accompagnamento
all’integrazione sociale e lavorativa di uomini e Disp. Reg. Svantaggio
donne appartenenti alle categorie svantaggiate
4) Percorsi formativi a favore di uomini e
donne disoccupati o inattivi con titoli di studio
medio/bassi
5) Formazione superiore
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Linee di Indirizzo 2003-2004
da definire
da definire
Disp. Reg. Occupati/e Prog. Aziendali
Feb.’03
Mag. ‘03
Disp. Reg. Occupati/e Prog. Quadro
Mag’03
Lug ‘03
Disp. Reg. Occupati/e Voucher
Feb.’03
Disp. Reg. formazione perm.
Mar’03
Giu. ‘03
da definire
da definire
Disp. Reg. R&S
Apr. ‘03
Giu. 03
7)Sviluppo dell’imprenditorialità
Disp. Reg. contributi ex L. 1/99
Ott. ‘03
---
8) Contributi e incentivi
Dispositivo Reg. sostegno alla formazione
Feb.’03
Mag. ‘03
Dispositivi Azioni di sistema
Feb. ‘03
Apr. ‘03
Disp. Reg. IFTS
6) Formazione continua/ permanente
Disp. Reg. Apprendisti/e extra obbligo
9) Politiche della formazione e servizi per
l’impiego
Oltre ai dispositivi di attuazione qui indicati, la Direzione Generale Formazione, Istruzione e
Lavoro, di concerto con le Province per le misure di loro competenza, nell’ambito delle risorse
finanziarie stabilite per ciascuna direttiva, potrà nel corso dell’anno adottare ulteriori provvedimenti
operativi al fine di dare piena realizzazione agli obiettivi prefissati dalle presenti Linee di Indirizzo.
In tale contesto particolare rilevanza potranno avere le attività promosse a seguito dell’attivazione
dei fondi interprofessionali per la formazione dei lavoratori/lavoratrici.
Inoltre le Province, nel caso di residui delle risorse di loro competenza, risultanti a seguito del
completo soddisfacimento della domanda di qualifica in obbligo formativo – Percorsi di qualifica,
potranno, in accordo con la Regione Lombardia e previo parere di conformità, emanare dispositivi
finalizzati alla realizzazione di azioni afferenti anche alle altre aree e tipologie formative previste da
queste Linee di Indirizzo in risposta a specifiche esigenze emergenti a livello territoriale.
Tali dispositivi dovranno prioritariamente riguardare le attività collaterali dell’Area 2 Obbligo
formativo (intergrazione con la scuola media superiore e sostegno), l’Area 3.Svantaggio e quindi
l’Area 5 Formazione Superiore.
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Linee di Indirizzo 2003-2004
La caratterizzazione dell’offerta formativa
-
Gli standard formativi
Per poter esplicare in maniera puntuale il proprio compito di programmazione, il sistema regionale
della formazione e del lavoro deve poter contare su strumenti di lettura e classificazione
riconosciuti e riconoscibili da tutti gli attori che lo compongono e su di un apparato metodologico e
strumentale di valutazione e rilevamento ex ante ed ex post condiviso e che costituisca il
riferimento significativo delle azioni di formazione e politica del lavoro promosse dalla Direzione
Generale in connessione con il MdL ed il sistema dei servizi per l’impiego (Operatori accreditati,
parti sociali, referenti dell’istruzione e dell’università, Regione e Province).
In sintonia con il documento predisposto dal tavolo tecnico Regioni-rappresentanze sindacali
nazionali di CGIL, CISL, UIL ed approvato in Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle
Province autonome di Trento e Bolzano in data 1 agosto 2002, la Regione Lombardia, a partire
dall’adozione del modello e dalle procedure per la definizione di un sistema di standard minimi
condivisi a livello nazionale, giunga alla costruzione di un sistema/repertorio regionale di
profili/figure professionali descritti per competenze.
standard minimi
Tali standard minimi riferiti ai percorsi formativi che prevedono il rilascio di una qualifica, trasferiti al
livello regionale con gli opportuni adattamenti ed integrazioni, dovranno armonizzarsi con quelli
adottati dai Servizi per l’impiego per la valutazione delle competenze e costituire un riferimento
vincolante per la progettazione delle azioni formative da parte degli operatori accreditati.
Gli standard formativi non vanno intesi come definiti una volta per sempre ed immutabili, ma in
maniera dinamica, per poter seguire l’evoluzione tecnica e organizzativa delle professioni: definizione di un modello
andranno perciò individuate procedure e modalità per l’aggiornamento del repertorio.
Gli standard minimi regionali progressivamente implementati costituiranno il riferimento vincolante
e comune delle azioni di formazione e politica del lavoro (formazione, orientamento,
accompagnamento, domanda-offerta, etc).
Lo sviluppo e la manutenzione del sistema di standard si esplicherà in maniera correlata all’analisi
dei fabbisogni formativi che annualmente sarà condotta, anche a livello provinciale, sulla base del
modello regionale di standard.
Come previsto dal PTFP, al fine di assicurare l’aggiornamento e l’integrazione incrementale del
repertorio in funzione dell’evoluzione delle professioni sarà costituita un’apposita Commissione
Tecnica permanente composta da referenti della Regione Lombardia, delle Province, e dei soggetti
attuatori e delle rappresentanze delle parti sociali.
Inoltre, tale Commissione dovrà assicurare, in tema di descrizione e certificazione delle
competenze, l’integrazione con la Pubblica Istruzione, con i Servizi per l’Impiego, e con gli
organismi nazionali, regionali e provinciali responsabili dell’analisi dei fabbisogni formativi e della
definizione di profili e qualifiche professionali.
Il percorso di sviluppo di standard regionali riguarderà innanzitutto l’Area dell’Obbligo formativo,
avvalendosi delle risultati delle elaborazioni svolte nella realizzazione del progetto di
Sperimentazione di nuovi modelli nel sistema di Istruzione e di Formazione intrapreso nell’anno
formativo 2002-2003.
-
Il libretto formativo
La definizione di un modello di standard riconosciuto, oltre ad essere elemento necessario per
l’integrazione del sistema della formazione con quello dei servizi per l’impiego ed il Mdl e
strumento fondamentale per la precisa programmazione dell’offerta regionale di servizi, costituisce
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sperimentazione
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Linee di Indirizzo 2003-2004
un presupposto necessario per sviluppare un sistema di certificazione delle competenze.
La certificazione delle competenze acquisite attraverso percorsi formativi (e di accompagnamento/
orientamento) ed il riconoscimento di crediti formativi costituisce il primo atto a cui il sistema
nazionale ed i sistemi regionali che regolano le azioni formative e di politica del lavoro sono tenuti
nei confronti dell’utenza.
certificazione delle
competenze
La Regione Lombardia e le province, di concerto con gli attori del sistema, perseguiranno tale
risultato attraverso la definizione di procedure comuni, tali da garantire la reciproca riconoscibilità
sia a livello territoriale, sia a livello di ambiti di governo (fra sistemi diversi: scuola, formazione,
lavoro, …) delle competenze acquisite dai soggetti attraverso percorsi scolastici, formativi,
lavorativi.
Si individueranno inoltre modalità per “tradurre” in termini di competenze anche le qualifiche già
conseguite nel passato, consentendo una sincronizzazione del sistema e più agevoli rapporti con i
Servizi per l’impiego.
Gli Enti territoriali saranno progressivamente responsabili anche dell’accertamento e della
certificazione per le attività formative sulle quali hanno competenza, come già in atto nell’ambito
della formazione esterna apprendisti
In tale ambito, la Regione Lombardia procederà all’introduzione di uno strumento specifico che,
sperimentato inizialmente nell’area dell’obbligo formativo nonché nell’Area 6 Formazione Continua
e permanente attraverso la realizzazione di un progetto sperimentale rivolto ai dipendenti di società
di fornitura di lavoro temporaneo, dovrà estendersi a tutti gli individui che fruiscono di servizi
orientativi e formativi.
Il libretto formativo personale (DM 174/01) costituisce lo strumento chiave della certificazione di
competenze, vera e propria carta d’identità formativa e professionale del soggetto, che registra
l’insieme di competenze che il candidato ha acquisito o quelle da acquisire durante il percorso
formativo o attraverso percorsi lavorativi o personali.
La definizione della struttura del libretto formativo dovrà avvenire in accordo con le indicazioni
provenienti dagli specifici tavoli tecnici e dagli organismi tecnici operanti ai vari livelli sul tema della
certificazione delle competenze.
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coinvolgimento dei
soggetti
il libretto formativo
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Linee di Indirizzo 2003-2004
Indicazioni procedurali generali
La Regione Lombardia, secondo quanto disposto dalla L.R. 1/00 e di quanto affermato nel POR
FSE Ob.3, identifica le Province quali riferimenti istituzionali cui demandare la programmazione
territoriale e la gestione delle attività a cofinanziamento pubblico (regionale, nazionale e
comunitario).
Nell’ambito di tale processo di progressiva condivisione delle responsabilità e dei ruoli, è opportuno
procedere, nell’ottica di quanto affermato nel PTFP, alla definizione di regole base comuni per
quanto attiene le tematiche procedurali e gestionali.
Come previsto dal PTFP, tutte le risorse di cui alle presenti linee di indirizzo, ad esclusione delle
risorse destinate ai CFP pubblici trasferiti, saranno assegnate attraverso modalità di evidenza
pubblica.
I dispositivi di bando relativi ad attività di orientamento e/o formazione, siano essi emanati dalla
Regione o dalle province, saranno predisposti secondo regole comuni fissate dalla Regione
Lombardia e confrontate con le Province, e saranno rivolti ai soli soggetti accreditati e dovranno
riportare la parità e l’uguaglianza di opportunità in modo esplicito.
Tutti i dispositivi, che dovranno necessariamente contenere indicazioni che incentivino la presenza
femminile, dovranno riferirsi chiaramente alla programmazione regionale ed indicare la
provenienza regionale dei fondi allocati, nonché i riferimenti previsti per il Fondo Sociale Europeo.
Tali adempimenti dovranno essere osservati anche dagli avvisi di selezione e da ogni
comunicazione pubblica prodotta dai soggetti gestori delle attività finanziate. Per i dispositivi di
competenza provinciale sarà indicata anche la Provincia di riferimento.
-
Regione e Province
dispositivi di bando
comunicazione
Percorsi di qualifica in Obbligo formativo
L’elemento di maggiore innovatività riguarderà l‘AREA 2 OBBLIGO FORMATIVO e segnatamente dei
percorsi finalizzati al conseguimento di qualifica professionale.
Per tale area che, in considerazione dei dettati normativi nazionali, richiede a tutto il sistema di
procedere al progressivo consolidamento dell’offerta ed alla sua armonizzazione, anche facendo
tesoro delle risultanze della sperimentazione attualmente in corso di attuazione, verranno definite
modalità di programmazione e gestione delle attività adeguate alla necessità di realizzare
un’offerta formativa stabile ed al contempo capace di adeguarsi alla massima rispondenza ai
fabbisogni dell’utenza e dei territori di riferimento.
L’offerta relativa alla realizzazione, nell’Area Obbligo Formativo, di percorsi biennali2 per il
conseguimento della qualifica professionale e di percorsi annuali per il conseguimento della
qualifica (rivolti a drop out scolastici con frequenza di almeno 2 anni di SMS), sarà promossa
attraverso la messa in atto di dispositivi sviluppati unitariamente dalla regione e dalle province
I dispositivi dovranno essere finalizzati a dare la possibilità (diritto) a tutti i giovani lombardi tra i
quindici ed i diciotto anni di operare la scelta tra la scuola media superiore e percorsi di formazione
professionale identificati in base ad una offerta formativa proposta da soggetti selezionati mediante
un’applicazione selettiva dei criteri dell’accreditamento finalizzata a discernere i soggetti in grado di
garantire livelli adeguati di servizio in rispondenza alle specifiche esigenze del contesto socioeconomico territoriale di riferimento.
L’identificazione dell’offerta formativa proposta dagli operatori selezionati sarà operata pertanto
dalle province che, attraverso appositi bandi sviluppati in base a criteri guida regionali utili ad una
unitarietà ed omogeneità delle procedure, potranno in tal modo focalizzare l’offerta territoriale in
2
o triennali nei casi previsti dalla normativa
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i percorsi di qualifica
definizione dell’offerta
formativa
Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
funzione della domanda e dei comparti di maggior riferimento ed anche operare un ruolo di
sostegno all’orientamento/raccordo di domanda e offerta formativa.
L’offerta così generata potrà vedere un ulteriore elemento di consolidamento strutturale nel
finanziamento delle attività per il biennio 2003-2004 e 2004-2005.
Nell’ambito del dispositivo percorsi di qualifica Obbligo le province potranno finanziare anche
progetti afferenti, oltre che alle tipologie 2.A e 2.B, anche alla tipologia 3.A1 (percorsi FLAD di
qualifica di I livello per soggetti svantaggiati).
La realizzazione degli interventi sarà gestita, in conformità con le indicazioni del presente atto,
dalle province le quali, in questo modo, potranno esplicare al meglio anche l’attività di monitoraggio
e verifica dei risultati.
Per quanto attiene ai secondi e terzi anni di percorsi di qualifica intrapresi nell’anno formativo
2002-2003, fatta salva la persistenza dei requisiti di finanziabilità dei corsi (numero allievi minimo e
requisiti dell’operatore), essi saranno finanziati mediante assegnazione diretta delle risorse da
parte delle province di riferimento all’interno dei Dispositivi provinciali sull’obbligo formativo.
-
Altri percorsi
Gli altri percorsi dell’area obbligo (percorsi semistrutturati in alternanza per adolescenti con
difficoltà di integrazione scolastico-formativa o di apprendimento, percorsi individualizzati per i percorsi di integrazione
con la scuola
l’inserimento in percorsi formativi già avviati, percorsi pluriennali realizzati in integrazione con la
scuola secondaria superiore, percorsi formativi pre-professionalizzanti di orientamento), così come
le azioni previste dalle altre aree di intervento (Orientamento, Formazione Extra Obbligo,
Formazione Superiore, Formazione Continua e Permanente) saranno realizzati attraverso
l’emanazione di dispositivi regionali che prevederanno meccanismi di declinazione territoriale i dispositivi relativi alle
altre aree
finalizzati a consentire al sistema formativo regionale la produzione di un’offerta rispondente agli
obiettivi generali di rafforzamento e crescita socio-economica della Regione ed al contempo in
grado di soddisfare i fabbisogni specifici dei diversi contesti territoriali.
Alle Province, nel caso in cui si rendessero disponibili risorse residue a seguito del completo
soddisfacimento della domanda di qualifica in obbligo formativo, sarà comunque consentito di
utilizzare tali risorse per l’attivazione, in accordo con la Regione Lombardia e previo parere di
conformità, di Dispositivi provinciali in aree considerate a livello locale prioritarie e con azioni e
tipologie formative integrate con quelle regionali, e prioritariamente nell’ambito delle attività
collaterali dell’Area 2 Obbligo formativo (intergrazione con la scuola media superiore e sostegno)
nonché l’Area 3, e quindi dell’Area 5 Formazione Superiore.
La regione lombardia, attingendo alle risorse a propria disposizione, potrà attivare un dispositivo
regionale relativo all’Area 2 Obbligo formativo al fine di soddisfare specifici fabbisogni territoriali
residui a seguito dei corrispondenti dispositivi provinciali.
dispositivi regionali
integrativi
Allo stesso fine la Regione Lombardia potrà attivare un dispositivo regionale integrativo per la
formazione degli Apprendisti.
I dispositivi Regionali e Provinciali relativi alla formazione degli Apprendisti verranno elaborati
secondo regole omogenee e condivise, elaborate di concerto con le Parti Sociali anche in funzione
delle eventuali modifiche normative del settore.
Alle province competerà la gestione delle attività formative riconoscibili ai sensi dell’art. 27 della
L.R. 95/80.
-
Attività realizzate dai CFP pubblici trasferiti
Come previsto dal Programma triennale della formazione professionale al fine di accompagnare i
CFP pubblici trasferiti alle Province nel percorso di riordino sopra definito, l’assegnazione delle
risorse necessarie al loro finanziamento per l’A.F. 2003-2004 avverrà per l’ultimo anno mediante
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Formazione ex art. 27
L.R: 95/80
Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
assegnazione diretta in funzione di piani provinciali elaborati in base a specifici dispositivi.
I CFP pubblici trasferiti non potranno pertanto partecipare agli altri bandi promossi dalle Province.
Le Province provvederanno a definire, secondo le rispettive competenze, la pianificazione delle
attività e dei servizi formativi, tenuto conto dell’ammontare di risorse loro assegnato in ciascuna
direttiva e dei volumi di utenza attesi, dando adeguata informazione delle rispettive linee
programmatiche alle parti sociali.
Le proposte formative provenienti dagli attuatori pubblici dovranno essere formulate sotto forma di
Progetto Quadro sugli appositi formulari on line elaborati d’intesa tra Regione e Provincia
contenenti, chiaramente suddivisi per ciascuna direttiva:
- l’indicazione sintetica dei volumi di attività che intendono realizzare, le quantità e
l’informazione di genere relative all’utenza, femminile e maschile, che intendono coinvolgere
nel processo formativo, nonché il finanziamento richiesto;
-
piani provinciali
relativi ai CFP pubblici
l’indicazione analitica delle attività che essi intendono attivare (titolo delle singole attività
formative od orientative, numero degli allievi attesi suddiviso per azioni, calendarizzazione di
massima – mese di avvio del corso – delle singole azioni, specificazione delle azioni per
tipologia formativa, costo preventivato per azione, tipologia utenza per azione, numero
edizioni, certificazione finale).
A seguito della valutazione delle proposte per quanto attiene alla rispondenza con le linee
programmatiche date e la validità economico-finanziaria del progetto, le Province procederanno
all’approvazione dei rispettivi piani assegnando le relative risorse finanziarie agli attuatori con la
condizione che le attività ed i servizi formativi medesimi siano avviati entro e non oltre 45 giorni
dalla data di inizio prevista.
Conseguentemente le Province presenteranno alla competente Unità Organizzativa – Formazione
e mercato del lavoro – della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione
l’atto di approvazione del proprio piano per ciascuna Direttiva di riferimento
Nel corso della realizzazione delle iniziative previste, le Province potranno autonomamente
autorizzare i CFP pubblici trasferiti ad effettuare modifiche di programmazione delle attività previste
all’interno di ciascuna direttiva, facendo comunque salvi i seguenti parametri di ciascun progetto
quadro:
- importo complessivo del progetto (suddiviso per Direttiva)
-
numero minimo di destinatari previsto (suddiviso per Direttiva)
-
numero minimo delle ore di formazione preventivate(suddiviso per Direttiva).
variazioni dei piani
Al fine di procedere ad una programmazione il più possibile aderente alle esigenze territoriali, le
Province potranno proporre, in casi di particolare necessità e rilevanza, variazioni di
programmazione tra iniziative afferenti a direttive diverse. Tali variazioni dovranno comunque
essere oggetto di specifica approvazione da parte degli uffici della Regione Lombardia.
La durata di ciascun Progetto quadro sarà fissata in rispondenza all’anno formativo di riferimento e
non potrà quindi essere superiore ai 12 mesi.
Nel corso e al termine delle attività gli operatori finanziati dovranno presentare, ai sensi dell’art. 1 c.
34 della l.r. 18/2000, le certificazioni intermedie e finali della spesa per ogni progetto quadro
approvato secondo le indicazioni della sezione “Spese ammissibili, certificazione della spesa e
rendicontazione finale” .
Saranno considerate ammissibili le spese sostenute dagli operatori durante tutto il periodo di ammissibilità delle spese
durata dei progetti quadro approvati. Tali costi rientrano nelle quote computabili delle spese
generali riconosciute per quota parte dei singoli progetti.
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Allegato 1
-
Linee di Indirizzo 2003-2004
Attività di rilevanza regionale
L’attuale configurazione, all’interno della programmazione regionale dell’Area “Attività e centri di
rilevanza regionale” è definita dai contenuti di atti programmatori specifici che hanno portato dentro il riordino delle attività di
rilevanza regionale
il sistema l’opportuno recepimento di evidenze affermatesi, nel corso del tempo, per iniziativa
diretta della Regione e di alcuni tra i più qualificati attori, pubblici e privati, del vasto sistema
formativo lombardo.
Lo scenario attuale (A.F. 2002-2003) dell’Area si è articolato in tre tipologie di attività:
a) I Centri di Formazione Professionale Alberghieri (CFPA), oggi Sedi Territoriali dell’Agenzia
regionale per il lavoro;
b) Un parte qualificata della formazione nei settori beni culturali, socio-assistenziale e agricolo;
c) Alcune realtà ed esperienze considerate emblematiche per unicità e/o importanza nel
panorama lombardo.
La necessità di ridefinire, per l’A.F. 2003-2004, i connotati dell’Area si pone come una logica
conseguenza dell’ultima fase del decentramento completata nel 2002 con il definitivo trasferimento
di strutture, risorse ecompetenze dalla Regione alle Province. A questo riguardo il Programma
triennale della formazione professionale prevede una specifica Area di intervento (Area 7) e, come
strumento di riordino, la definizione di Piani di attività di rilevanza regionale condivisi con le parti
sociali.
Il percorso di riordino si svilupperà lungo le seguenti direttrici:
-
valorizzazione e sviluppo delle realtà esistenti
-
identificazione e selezione, in stretto raccordo con la fase evolutiva del processo di
accreditamento, delle strutture e delle esperienze che possano appartenere ad un ambito di
rilevanza regionale
Con queste premesse l’Unità Organizzativa – Formazione e Mercato del lavoro – della Direzione
Generale Formazione, Istruzione e Lavoro della Regione provvederà a definire con apposito atto la
pianificazione delle attività e dei servizi formativi, tenuto conto dell’ammontare di risorse proprie a
ciò disponibili e dei volumi di utenza attesi.
Le proposte formative provenienti dagli attuatori identificati dovranno essere formulate sotto forma
di Progetto Quadro sugli appositi formulari on line contenenti, chiaramente suddivisi per ciascuna
direttiva:
- l’indicazione sintetica dei volumi di attività e di utenza che si impegnano a perseguire e
del finanziamento richiesto;
-
l’indicazione analitica delle attività che essi intendono attivare (tipologie formative, numero
allievi, calendarizzazione di massima).
A seguito della valutazione delle proposte per quanto attiene alla rispondenza con le linee
programmatiche date e la validità economico-finanziaria del progetto, l’Unità Organizzativa –
Formazione e Mercato del lavoro procederà all’approvazione dei progetti e delle relative dotazioni
finanziarie con la condizione che le attività ed i servizi formativi medesimi siano avviati entro e non
oltre 30 giorni dalla data di inizio prevista.
La durata di ciascun Progetto quadro sarà fissata in rispondenza all’anno formativo di riferimento e
non potrà quindi essere superiore ai 12 mesi.
Nel corso e al termine delle attività gli operatori finanziati dovranno presentare le certificazioni
intermedie e finali della spesa per ogni progetto quadro approvato secondo le indicazioni dei
documenti “Spese ammissibili, certificazione della spesa e rendicontazione finale” .
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il piano delle attività di
rilevanza regionale
Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Indicazioni gestionali
In questa sezione vengono illustrati i criteri fondamentali di programmazione, progettazione e
realizzazione delle attività e che devono essere osservati da tutti i dispositivi di attuazione delle
presenti Linee di Indirizzo.
In funzione di particolari tipologie di azione o di intervento, le presenti indicazioni, se del caso di
concerto con le Province, potranno trovare ulteriori specificazioni, o eventuali modifiche,
nell’ambito dei relativi dispositivi regionali o provinciali o nell’ambito di un più complessivo lavoro di
revisione dei modelli procedurali e gestionali generali che la Regione Lombardia intende svolgere
attraverso l’attivazione di tavoli di lavoro specifici con la partecipazione delle Province e delle Parti
Sociali, nonché degli operatori al fine di procedere ad una semplificazioni degli adempimenti che
regolano il “patto” tra gli operatori del sistema.
Nella messa in opera delle norme previste nelle presenti linee di indirizzo e delle eventuali
successive modifiche o integrazioni, le Pubbliche Amministrazioni coinvolte dovranno attenersi a
quanto previsto dall’art.1 della L.241/90, evitando ogni ulteriore appesantimento amministrativo o
procedurale per gli operatori beneficiari.
-
Modalità di presentazione
Per la redazione della domanda di finanziamento e della modulistica dei progetti dovrà essere
utilizzato esclusivamente il formulario on line predisposto per ogni dispositivo su Internet dalla
Regione Lombardia in accordo con le Province, all’indirizzo: http://www.monitorweb.it oppure agli
indirizzi provinciali riportati sui singoli dispositivi.
-
monitorweb
Valutazione delle domande
La valutazione delle domande di finanziamento sarà effettuata da appositi nuclei costituiti presso la
Regione Lombardia con Decreto del Direttore Generale Istruzione, Formazione, Lavoro o presso le
Province competenti con i relativi atti provinciali.
I criteri di valutazione per ciascuna iniziativa saranno definiti nel relativo dispositivo regionale e
provinciale di attuazione anche mediante l’introduzione di principi miranti a garantire la
massimizzazione dell’impatto delle iniziative stesse e della loro efficienza economica ed in armonia
con le linee indicate dal programma triennale della Formazione Professionale.
L’attività di valutazione, subordinata alla verifica dell’ammissibilità dei soggetti (D.G.R. 6251/01
”Accreditamento dei soggetti che erogano attività di formazione e di orientamento”) e delle
domande, riguarderà gli aspetti tecnici e didattici dei servizi proposti, la capacità (qualitativa e
quantitativa) dell’offerta rispetto alla domanda individuata ed eventualmente la capacità del
Soggetto Gestore in relazione alla specifica proposta.
criteri comuni
categorie e priorità
In particolare, i criteri di valutazione dovranno articolarsi nelle seguenti Categorie: Congruenza
della proposta, Caratteristiche del Soggetto Gestore in relazione alla specifica proposta e
Rispondenza alle priorità generali e specifiche nazionali, regionali e provinciali, con particolare
attenzione a quelle indicate dal POR Ob.3.
-
Calcolo del finanziamento
Il Soggetto Gestore, nella formulazione del preventivo, procederà al calcolo del finanziamento
richiesto in base ai parametri massimali di costo qui indicati ed alle specifiche indicazioni riportate
nelle singole Direttive e Dispositivi.
Per il calcolo del costo della formazione il Soggetto Gestore dovrà procedere utilizzando le
seguenti formule:
COSTO ATTESO FORMAZIONE = COSTO ORARIO X NUMERO ORE
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preventivo
Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Dove
VALORE ATTESO ALLIEVI è il numero minimo obbligatorio per attivare la classe definito per la
tipologia formativa
COSTO ORARIO è il parametro massimale di costo orario definito per la tipologia formativa
NUMERO ORE è il numero di ore formative previste dal Soggetto Gestore.
In alcuni dispositivi potrà essere previsto anche un valore premio relativo ad un eventuale numero
premio
allievi ulteriore rispetto al valore atteso (fino al massimo del NUMERO ALLIEVI PREMIO
eventualmente definito per la tipologia formativa), il Soggetto Gestore può, a sua discrezione,
aggiungere ai costi formazione l’incremento dato dal valore premio, secondo la seguente formula:
VALORE PREMIO = NUMERO ALLIEVI PREMIO X COSTO ORA/ALL PREMIO X NUMERO ORE
Dove
NUMERO ALLIEVI PREMIO è il numero aggiuntivo di allievi, oltre a quelli previsti
obbligatoriamente per attivare la classe, fina al numero massimo definito per la tipologia formativa
COSTO ORA/ALL PREMIO è il parametro massimale di costo orario per ogni ALLIEVO PREMIO
definito per la tipologia formativa
NUMERO ORE è il numero di ore formative previste dal Soggetto Gestore
In tal caso il costo totale della formazione è dato dalla somma costi formazione più valore premio:
COSTO TOTALE FORMAZIONE = COSTO ATTESO FORMAZIONE + VALORE PREMIO
Nel calcolo dei costi della formazione non sono da considerarsi:
a) le indennità di frequenza degli allievi, che saranno gestite secondo quanto indicato nella
specifica Direttiva Incentivi;
b) il costo del REDDITO ALLIEVI, che, laddove previsto dalle direttive e dai dispositivi di
attuazione, si aggiunge al COSTO TOTALE FORMAZIONE.
Il valore così calcolato (COSTO ATTESO FORMAZIONE o COSTO TOTALE FORMAZIONE a
seconda del caso) costituisce il riferimento circa l’importo massimo che può essere indicato dal
Soggetto Gestore in sede di preventivo delle spese.
La Regione Lombardia, o le Province, all’atto dell’approvazione del finanziamento, approvano
anche i valori/obiettivo proposti dal Soggetto Gestore: nel caso in cui tali valori/obiettivo (numero
degli allievi, numero ore, numero edizioni) scendano nel corso dell’attività al di sotto di quelli indicati
a progetto, la Regione Lombardia, e le Province per quanto di loro competenza, provvederanno alla
riparametrazione del finanziamento secondo le indicazioni contenute in ogni dispositivo.
valori obiettivo e
riparametrazione
Si ricorda inoltre che l’osservanza di tali valori obiettivo costituisce elemento di valutazione anche al
fine della definizione di alcuni indicatori relativi all’accreditamento delle sedi operative ai sensi del
D.G.R. 6251/01 e del D.D.G. 1142 del 29-gen-2002, Decreto attuativo sull'accreditamento.
Il valore obiettivo relativo al numero degli allievi si intende rispettato per il numero di destinatari che
hanno frequentato almeno il 75% delle ore corso. Deroghe a tale vincolo potranno essere previste
nell’ambito dei singoli dispositivi e segnatamente per gli interventi di garanzia sociale e per
l’apprendistato.
Il limite del 75% delle ore per allievo può essere derogato, per un numero di allievi non superiore al
20% degli iscritti iniziali, solo nel caso di discenti che, avendo frequentato almeno il 50% delle ore
previste, abbiano abbandonato il corso in forza di un inserimento lavorativo, da documentarsi con
qualunque forma contrattuale la cui congruità verrà valutata in sede di rendiconto finale.
Laddove il 75% delle ore non fosse raggiungibile per problemi provatamente ascrivibili ad un
eccessivo carico familiare, si potranno prevedere azioni che favoriscano la conciliazione, es.
erogazione di incentivi per assistenza ai minori/disabili/anziani.
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riconoscibilità delle
attività
Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Resta salvo il fatto che, al di sotto del 75 % delle ore di frequenza, (se non disposto diversamente riconoscimento dei titoli
per percorsi formativi normati), l'allievo non ha diritto al titolo rilasciato dalla Regione Lombardia,
salvo il riconoscimento di specifici crediti formativi conseguiti all’esterno del percorso formativo.
Si evidenzia che il finanziamento approvato o riparametrato costituisce il limite massimo di spesa e
che l’importo finale del finanziamento riconoscibile al Soggetto Gestore verrà determinato in fase di
approvazione del rendiconto, sulla base dei costi effettivamente sostenuti, in ottemperanza a
quanto stabilito nei documenti “Spese ammissibili e massimali di riferimento” e “Linee Guida per la
rendicontazione e la certificazione della spesa” e nel rispetto di eventuali indicazioni contenute
nelle singole Direttive e nei Dispositivi di riferimento.
Al fine di consentire il consolidamento strutturale del sistema regionale della formazione, nel corso
dell’anno formativo 2003-2004 la Regione Lombardia potrà introdurre, in maniera sperimentale,
modalità innovative di finanziamento e parametrazione dei costi delle attività.
Parametri Dispositivi Regionali
A
VALORE
ATTESO
ALLIEVI
B
COSTO
C
D
NUMERO
COSTO
ALLIEVI
ORA/ALL
PREMIO
PREMIO
€ 110,00
6
€ 4,00
ORARIO
2) Sviluppo e sostegno dell’offerta
Dispositivi Obbligo
12
formativa ed orientativa per i
Disp. Reg. Sperimentazione Obbligo (Tip. 2.D)
12
€ 110,00
4
€ 6,00
soggetti in obbligo formativo
Dispositivi Apprendisti/e obbligo
6
€ 100,00
6
€ 4,00
Dispositivi Svantaggio
6
€ 134,00
4
€7
Dispositivi Disoccupati/e Extra Obbligo
12
€ 132,00
6
€5
7
€ 22,00
4
€8
7
€ 22,00
3) Sostegno e accompagnamento
all’integrazione sociale e lavorativa
di uomini e donne appartenenti alle
categorie svantaggiate
4) Percorsi formativi a favore di
donne e uomini adulti disoccupati o
inattivi con titoli di studio
Dispositivi Ass. Progr. Extra obbl.
medio/bassi
5) Formazione superiore
Dispositivi Formaz. Superiore
12
€ 132,00
Dispositivi Master Universitari
15
€ 180,00
Dispositivi Moduli Professional. - FAD
15
€ 180,00
Dispositivi Moduli Professional. - Didattica
15
€ 180,00
Dispositivi Moduli Professional. - Laboratorio
15
€ 150,00
Dispositivi Moduli Professional. - Individuale
1
€ 70,00
Dispositivi Moduli Professional. - Tirocini
1
€ 70,00
Dispositivi Ass. Progr post diploma
Dispositivi Moduli Professional. - IFTS
11
€ 150,00
6
€ 8,00
Dispositivi Occupati/e - Prog. Corsuali
8
€ 130,00
5
€ 8,00
Dispositivi Occupati/e - Prog. Quadro
6
€ 155,00
6) Formazione continua/
Dispositivi Formazione perm.
6
€ 132,00
4
€ 6,00
Permanente
Dispositivi Occupati/e – Apprendisti/e extra
6
€ 100,00
6
€ 4,00
Dispositivi R&S
10
€ 140,00
5
€ 8,00
Attività e centri di rilevanza regionale
12
€ 110,00
6
€4
obbligo
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Parametri Dispositivi Provinciali
A
VALORE
ATTESO
ALLIEVI
2) Sviluppo e sostegno dell’offerta
B
COSTO
C
D
NUMERO
COSTO
ORARIO
ALLIEVI
ORA/ALL
PREMIO
PREMIO
Dispositivi Obbligo
12
€ 110,00
6
€4
Dispositivi Apprendisti/e obbligo
6
€ 100,00
6
€ 4,00
Dispositivi Svantaggio
6
€ 100,00
4
€ 6,00
Dispositivi Disoccupati/e Extra Obbligo
12
€ 100,00
6
€ 4,00
Dispositivi Formazione Superiore
12
€ 100,00
4
€ 5,00
Dispositivi Formazione perm.
6
€ 100,00
4
€ 6,00
6
€ 100,00
6
€ 4,00
formativa ed orientativa per i
soggetti in obbligo formativo
3) Sostegno e accompagnamento
all’integrazione sociale e lavorativa
di uomini e donne appartenenti
alle categorie svantaggiate
4) Percorsi formativi a favore di
donne e uomini adulti disoccupati o
inattivi con titoli di studio
medio/bassi
5) Formazione superiore
6) Formazione continua/
Permanente
-
Dispositivi Occupati/e – Apprendisti/e extra
obbligo
Erogazione del finanziamento
L’erogazione del finanziamento pubblico verrà effettuata come segue:
- fino al 50% a titolo di anticipo a seguito dell’avvio del progetto
-
fino al 40% su certificazione del revisore della spesa effettivamente sostenuta di almeno il
40% dell'anticipo già ricevuto
-
saldo dopo la conclusione del progetto all’approvazione della certificazione finale della spesa
(rendicontazione finale).
Al fine dell’erogazione del primo anticipo e dei pagamenti intermedi, è fatto obbligo agli enti privati
di presentare a secondo delle competenze a Regione e Provincia garanzia fidejussoria (rilasciata
da banche e imprese di assicurazione indicate nella legge 10.06.1982, n.348 o da intermediariì
finanziari iscritti nell'elenco speciale di cui all'art. 107 del d.lgs. 385/93), per un importo pari agli
anticipi percipiendi. Detta garanzia dovrà avere durata per un periodo compreso tra la data di
perfezionamento dell’atto equipollente alla convenzione e i 12 mesi successivi alla presentazione
della certificazione finale della spesa. Il gestore è tenuto a verificare costantemente la permanenza
dell'idoneità dei soggetti che rilasciano la garanzia..
flussi finanziari
fidejussione
Al fine di garantire quanto disposto nel presente paragrafo, la Regione trasferirà, al momento della
approvazione delle presenti linee di indirizzo gli acconti relativi alle risorse di competenza delle
singole province per consentire loro di adempiere ai necessari atti amministrativi.
-
Spese ammissibili, certificazione della spesa e rendicontazione finale
Ai sensi dell’art. 1 c. 34 della l.r. 18/2000 è fatto obbligo agli operatori di presentare la certificazione
della spesa rilasciata da un Revisore dei Conti, pertanto per quanto attiene le spese ammissibili e
spese ammissibili e
le modalità di certificazione della spesa e della rendicontazione finale di tutte le azioni si fa
procedure di
riferimento ai documenti “Spese ammissibili e massimali di riferimento” e “Linee guida per la
rendicontazione uniformi
rendicontazione e la certificazione della spesa” approvati con D.D.G. 5782/647 del 27/03/2002 e
successive modifiche ed integrazioni.
Nei corsi in cui vengono inseriti disabili sono considerati riconoscibili i costi relativi alla presenza di
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
co-docenti di sostegno FLH.
-
Delega
La delega a enti terzi della gestione dell’attività è vietata, fatta eccezione per le deroghe di seguito
indicate. Il soggetto proponente dovrà pertanto gestire in proprio le varie fasi operative. Per
gestione in proprio s’intende quella attuata attraverso personale dipendente o mediante ricorso a
prestazione professionale individuale.
Le attività di direzione, coordinamento, e amministrazione (comprese le attività di segreteria)
devono essere gestite interamente in proprio.
La possibilità di delegare fasi delle azioni, limitata a casi particolari debitamente motivati, è legata
ad apporti integrativi specialistici di cui gli Operatori non dispongono in forma diretta e che non
possono superare in termini di valore il 30% del costo complessivo del progetto. Percentuali
maggiori potranno essere valutate solo in casi del tutto eccezionali, per iniziative di particolare
valore e innovatività adeguatamente motivate e documentate.
delega a terzi
La richiesta di deroga al divieto di delega dovrà essere evidenziata in sede di presentazione del
progetto nella specifica scheda contenuta nel formulario: all’atto della presentazione del progetto si
dovranno comunicare le caratteristiche tecniche dell’intervento delegato e la relativa
quantificazione economica. La società delegata dovrà essere indicata nominativamente nel
formulario. Non verrà accolta nessuna richiesta di deroga presentata successivamente alla
presentazione del progetto.
Il terzo delegato dovrà comunque possedere i requisiti e le competenze richieste dall’intervento, e
non potrà a sua volta delegare ad altri soggetti l’esecuzione, anche in parte, dell’attività.
Responsabile a tutti gli effetti dell’intervento formativo risulterà in ogni caso il Soggetto Gestore
anche per le attività delegate.
Ai fini del limite del 30% per la deroga al divieto di delega, non si considera delega l’affidamento
della realizzazione delle attività da parte di associazioni, o consorzi, o società consortili, agli
associati o consorziati o da imprese ad altre imprese facenti parte dello stesso gruppo purchè
accreditati per la realizzazione delle attività in oggetto.
associati e consorziati
Non sarà ammesso l’affidamento di attività a soggetti creati, associati o consorziati in data
successiva a quella di presentazione del progetto.
In tutti i casi sopra descritti di affidamenti non considerati delega, i soggetti affidatari hanno l’obbligo
di rendicontare le spese a costi reali, esibendo i giustificativi che saranno assunti nella
documentazione del Soggetto Gestore ammesso al finanziamento, a prescindere da eventuali
obblighi di fatturazione interna.
Non costituisce delega l’affidamento da parte delle Province di attività formative, amministrative e
orientative a società di lavoro interinali ai sensi e nei limiti degli Accordi Regione/Provincia per il
trasferimento dei CFP regionali o delegati agli enti locali e alle Province.
-
Monitoraggio e controllo
Al fine di garantire la massima trasparenza nelle attività di monitoraggio e controllo tanto delle
diverse iniziative promosse dalla Regione e dalle Province quanto delle singole azioni finanziate,
gli operatori dovranno prestare la massima cura nell’adempimento degli obblighi previsti, e
segnatamente a quelli relativi a:
- puntuale aggiornamento della banca dati allievi on line (condizione necessaria per l’avvio)
-
compilazione periodica della modulistica on line relativa allo stato di avanzamento della spesa.
La mancata osservanza di tali obblighi comporterà, oltre alla non riconoscibilità delle azioni
realizzate, la non ammissibilità del Soggetto Gestore a presentare progetti a valere sui bandi
seguenti.
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banca dati allievi
certificazione della spese
Allegato 1
-
Linee di Indirizzo 2003-2004
Formazione A Distanza
Le modalità di finanziamento, realizzazione, gestione e rendicontazione delle attività di Formazione
a distanza saranno oggetto di un apposito atto della Regione Lombardia, che verrà prodotto entro
Marzo 2003.
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Finanziamento delle attività
Il presente atto alloca complessivamente € 380.009.973,40 .
Tale dotazione risulta dal computo delle risorse provenienti dal bilancio regionale (risorse proprie e trasferimenti statali
vincolati) e dalle risorse disponibili per l’annualità 2003-2004 della gestione del POR Ob.3 FSE.
L’utilizzo di tali risorse, e la loro suddivisione tra le diverse aree obiettivo e tra le autorità di gestione è finalizzato a dare
piena attuazione ai principi comunitari della Concentrazione3 e dell’Addizionalità4, focalizzando l’utilizzo delle risorse
provenienti dal bilancio regionale sul sostegno delle aree di intervento che costituiscono la base strutturalmente
fondante ed irrinunciabile (anche perché connessa ad obblighi di legge) del nuovo sistema regionale della formazione
professionale ed indirizzando le risorse provenienti dal FSE sociale europeo .
Secondo tale impostazione, le risorse strutturali del bilancio regionale sono state destinate in via prioritaria al
finanziamento dell’offerta relativa all’area dell’obbligo formativo.
Risorse Dispositivi Regionali
Area
Risorse
Destinatari attesi
1) Servizi Per l’inserimento lavorativo
€ 32.800.000,00
45.000
2) Sviluppo e sostegno dell’offerta formativa ed orientativa per i
soggetti in obbligo formativo - Sperimentazione
2) Sviluppo e sostegno dell’offerta formativa ed orientativa per i
soggetti in obbligo formativo – Integrazione e Apprendistato
3) Sostegno e accompagnamento all’integrazione sociale e
lavorativa di uomini e donne appartenenti alle categorie
svantaggiate
4) Percorsi formativi a favore di donne e uomini adulti disoccupati
o inattivi con titoli di studio medio/bassi
€ 10.000.000,00
1.000
€ 13.000.000,00
10.500
€ 11.000.000,00
2.000
€ 11.000.000,00
2.500
5) Formazione superiore
€ 122.000.000,00
19.000
6) Formazione continua/ Permanente
€ 48.862.000,00
29.000
7)Sviluppo dell’imprenditorialità
€ 8.000.000,00
8) Contributi e incentivi
€ 2.000.000,00
9) Politiche della formazione e servizi per l’impiego
€ 36.000.000,00
Attività di rilevanza regionale
€ 4.800.000,00
Risorse dispositivi Provinciali
TOTALE PROVINCE
€ 80.547.973,40
Dotazione complessiva
di cui, finalizzate al finanziamento dei
Piani CFP pubblici trasferiti alle province
€ 11.807.147,58
Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica)
9.989
3
volta a limitare il numero dei programmi, delle linee di azione e dei relativi obiettivi specifici
4
per il quale le risorse comunitarie devono aggiungersi agli investimenti strutturali realizzati autonomamente dallo Stato membro; a tal fine, deve
essere mantenuto un livello di spesa pubblica a finalità strutturale almeno uguale a quello raggiunto durante il periodo di programmazione
precedente
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Bergamo
Dotazione complessiva
Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica)
Piani CFP pubblici trasferiti alle province
Brescia
Dotazione complessiva
Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica)
Piani CFP pubblici trasferiti alle province
Como
Dotazione complessiva
Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica)
Piani CFP pubblici trasferiti alle province
Cremona
Dotazione complessiva
Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica)
Piani CFP pubblici trasferiti alle province
€ 6.891.685,84
1.137
€ 2.160.291,62
€ 7.487.685,07
1.440
€ 2.144.542,55
€ 4.925.264,09
709
€ 465.953,20
€ 2.920.927,73
230
€ 524.450,22
Lecco
Dotazione complessiva
Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica)
€ 2.589.250,06
Lodi
Dotazione complessiva
Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica)
€ 2.141.540,92
Mantova
Dotazione complessiva
Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica)
Piani CFP pubblici trasferiti alle province
Milano
Dotazione complessiva
Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica)
Piani CFP pubblici trasferiti alle province
Pavia
Dotazione complessiva
Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica)
Piani CFP pubblici trasferiti alle province
Sondrio
Dotazione complessiva
Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica)
Piani CFP pubblici trasferiti alle province
Varese
Dotazione complessiva
Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica)
Piani CFP pubblici trasferiti alle province
395
162
€ 5.142.435,12
674
€ 655.214,79
€ 37.761.041,55
3.645
€ 3.036.353,26
€ 4.003.976,40
353
€ 739.198,00
€ 558.092,88
104
€ 383.525,54
€ 6.126.073,72
1.140
€ 1.697.618,40
Per quanto attiene la dotazione qui espressa afferente ai dispositivi provinciali, si sottolinea che essa non comprende le
risorse relative ai costi diretti ed indiretti del personale pubblico oggetto di altri trasferimenti della Regione Lombardia e
che ammontano a circa 29 milioni di euro.
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Nell’attuazione delle direttive del presente anno, la Regione Lombardia potrà produrre integrazioni e modificazioni alla
programmazione, funzionali ad una più precisa realizzazione degli obiettivi ed alla allocazione di eventuali risorse
aggiuntive resesi disponibili, che avverrà previa concertazione con le parti sociali.
Per i dispositivi provinciali le variazioni saranno adottate in accordo con le Province. Ad esse, in particolare, saranno
trasferite eventuali dotazioni ulteriori vincolate alla formazione degli apprendisti.
Ad esclusione delle risorse destinate ai CFP pubblici trasferiti, tutte le risorse di cui alle presenti Linee di Indirizzo
saranno assegnate attraverso le opportune modalità di evidenza pubblica.
Le linee adottate per l’offerta formativa potranno essere modificate, mediante apposito atto o con Decreto del Direttore
Generale Formazione Istruzione Lavoro, per armonizzarle ad eventuali modifiche del quadro normativo di riferimento.
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Area 1 - Direttiva Orientamento e Inserimento Lavorativo
Macrotipologie di azione
La direttiva è finalizzata a favorire l’orientamento e l’accompagnamento al lavoro l’inserimento o il reinserimento
lavorativo dei destinatari individuati.
Saranno, di conseguenza, sviluppati servizi qualificati per supportare azioni di orientamento/riorientamento formativo, di
consulenza orientativa e alla creazione di impresa, di accompagnamento all’inserimento/reinserimento lavorativo.
I risultati attesi sono:
•
•
•
incrementare l’accesso a servizi di formazione o istruzione quali strumenti di miglioramento delle chances
occupazionali di donne e uomini, favorendo, attraverso un’informazione puntuale e ragionata, la possibilità di
scegliere, al di fuori di stereotipi, al fine di evitare percorsi segreganti.
ridurre i tempi di attesa dei giovani e degli adulti, uomini e donne, nell’entrata e nel reinserimento nel mercato del
lavoro, intervenendo sia dal lato della domanda che dell’offerta, mediante l’integrazione con le attività promosse dai
servizi per l’impiego in materia di politiche formative e del lavoro.
fornire servizi di orientamento, consulenza e accompagnamento al lavoro con particolare riguardo alle categorie
individuate con il decreto legislativo 181/2000 e successive disposizioni modificative e correttive, ai soggetti
appartenenti alle categorie svantaggiate, alla componente femminile.
Destinatari
•
•
•
•
Adolescenti e giovani in obbligo formativo
Giovani uomini e donne con obbligo formativo assolto(inoccupati, disoccupati, inattivi, occupati)
Adulti, uomini e donne, inoccupati, disoccupati, inattivi, occupati)
Soggetti appartenenti a fasce deboli
Copertura geografica
•
Territorio regionale
Operatori ammissibili
•
Operatori titolari di sedi operative accreditate per l’Orientamento ai sensi della D.G.R.6251 del 1 ottobre 2001 e del
Decreto del Direttore 1142 del 29 gennaio 2002 (Decreto attuativo sull'accreditamento).
Tipologie di servizi
Le tipologie di servizi di orientamento, consulenza ed accompagnamento al lavoro previste sono le seguenti:
1.A) ACCOGLIENZA E INFORMAZIONE ORIENTATIVA
1.A1) Incontri di informazione orientativa
1.A2) Colloqui di accoglienza
1.B) FORMAZIONE ORIENTATIVA
1.B1) Percorsi di sviluppo di abilità sociali/ orientamento alla formazione ed al lavoro
1.B2) Percorsi di integrazione sociale
1.C) CONSULENZA ORIENTATIVA
1.C1) Colloqui individuali di orientamento
1.C2) Bilancio attitudinale e di esperienze
1.C3) Bilancio di competenze professionale
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
1.C4) Counselling orientativo
1.D) ACCOMPAGNAMENTO E SOSTEGNO AL LAVORO
1.D1) Accompagnamento e supporto nella ricerca attiva del lavoro
1.D2) Tutoraggio all’inserimento lavorativo
1.D3) Tutoraggio alla creazione di impresa
1.D4) Tutoraggio work-experience e tirocini di orientamento
I servizi di seguito descritti di durata uguale o superiore alle 40 ore prevedono il rilascio dell’Attestato di frequenza
regionale unitamente alla attestazione da parte dell’Ente erogatore del servizio fruito dall’utente sul Libretto Formativo
Personale; in tutti gli altri casi è previsto la sola attestazione da parte dell’Ente erogatore del servizio fruito dall’utente sul
Libretto Formativo Personale.
1.A) ACCOGLIENZA E INFORMAZIONE ORIENTATIVA
1.A1) Incontri di informazione orientativa
-
Obiettivo
Erogare informazioni agli utenti sull’offerta formativa, sulla struttura delle professioni e sui possibili sbocchi occupazionali
esistenti sul territorio.
-
Attività
Informare gli utenti che non hanno ancora definito una scelta nell’ambito del sistema della formazione o del mercato del
lavoro locale sull’offerta formativa e sui possibili sbocchi occupazionali presenti sul territorio, tramite incontri di gruppo
-
Destinatari
Adolescenti soggetti all’obbligo formativo solo se in stato di disoccupazione ex Dlgs 181/2000 e successive modifiche5
Soggetti appartenenti a fasce deboli 6
Giovani e adulti, uomini e donne, inoccupati, disoccupati o inattivi.
Studenti/esse frequentanti l'ultimo anno della Scuola Media Inferiore;
Studenti/esse frequentanti il primo anno della Scuola Media Superiore di età inferiore ai 15 anni
Studenti/esse frequentanti l’ultimo anno di obbligo formativo di età superiore ai 18 anni
Famiglie, associazioni e operatrici/tori dei settori di appartenenza delle/i destinatarie/ri finali
-
Risultati attesi
Conoscere le opportunità e definire criteri di scelta
5
Decreto legislativo 181/2000: “stato di disoccupazione", la condizione del soggetto privo di lavoro, che sia immediatamente disponibile allo svolgimento ed alla
ricerca di una attività lavorativa secondo modalità concordate con i servizi competenti;”
6
o
o
o
Soggetti appartenenti alle fasce deboli:
disabili adolescenti, giovani o adulti disoccupati e/o inoccupati
svantaggiati sociali adolescenti, giovani maggiorenni o adulti disoccupati e/o inoccupati (nomadi, adulti indigenti, minori e giovani a rischio di devianza in
carico ai servizi sociali territoriali o al privato sociale o con provvedimenti della magistratura, che hanno abbandonato gli studi e sono in condizione di
precarietà lavorativa, tossicodipendenti ed ex-tossicodipendenti, immigrati, profughi, richiedenti asilo, rifugiati.
detenuti ed ex detenuti adolescenti, giovani o adulti disoccupati o inoccupati
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Allegato 1
-
Linee di Indirizzo 2003-2004
Modalità di erogazione
Attività di gruppo.
-
N. utenti standard min–max:
8 – 25 utenti
-
Monte ore min–max:
2 – 5 ore
1.A2) Colloqui di accoglienza
-
Obiettivo
Sostenere la chiarificazione della domanda orientativa individuale
-
Attività
Accogliere l’utente con un colloquio finalizzato a:
•
•
•
•
•
-
verificare lo status occupazionale
effettuare la prima analisi dei bisogni a partire dalla rilevazione delle principali caratteristiche socio-anagrafiche,
formative e professionali dell’utente
fornire informazioni sui servizi interni alla struttura e alla rete allargata dei servizi per il lavoro e dei servizi sociali di
supporto, in modo mirato al bisogno
fornire criteri di utilizzo delle informazioni
rinviare ad altri servizi
Destinatari
•
•
•
•
-
Adolescenti e giovani in obbligo formativo
Giovani uomini e donne con obbligo formativo assolto(inoccupati, disoccupati, inattivi, occupati)
Adulti, uomini e donne, inoccupati, disoccupati, inattivi, occupati
Soggetti inoccupati e disoccupati appartenenti a fasce deboli
Risultati attesi
Valutare il livello di occupabilità
Definire obiettivi orientativi personali
Identificare le opportunità per l’ingresso e/o il rientro formativo o lavorativo
-
Modalità di erogazione
Colloquio Individuale
-
Monte ore min–max
1 – 2 ore
1.B) FORMAZIONE ORIENTATIVA
1.B1) Percorsi di sviluppo di abilità sociali/ orientamento alla formazione ed al lavoro rivolti a gruppi di
utenza omogenei:
•
moduli di orientamento alla formazione
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Allegato 1
•
•
•
•
•
-
Linee di Indirizzo 2003-2004
moduli di orientamento al lavoro/ al reinserimento lavorativo
moduli di orientamento all’autoimprenditorialità
moduli di orientamento pre-apprendistato
moduli di orientamento rivolti a disabili
moduli di sviluppo di abilità sociali
Obiettivo
Orientare e supportare l’utente nella gestione delle fasi di transizione, formazione-nonlavoro-lavoro, fornendogli
informazioni, abilità sociali, competenze preprofessionali, strumenti di autovalutazione, supporti operativi per la
definizione e scelta di un percorso formativo o professionale coerente con le proprie attitudini, competenze e motivazioni
-
Attività
Promuovere nell’utente un insieme di competenze orientative a sostegno del fronteggiamento di eventi significativi della
propria esperienza formativa e di transizione dalla formazione al lavoro e dal lavoro al lavoro.
Supportare la scelta di percorsi (es. fra scuola-formazione e lavoro, fra diversi lavori) e nell’elaborazione del progetto
personale/ professionale.
Supportare la ricerca del lavoro (tecniche di autopromozione).
-
Destinatari
Adolescenti soggetti all’obbligo formativo solo se in stato di disoccupazione ex Dlgs 181/2000 e successive modifiche
Soggetti inoccupati e disoccupati appartenenti a fasce deboli
Giovani e adulti, uomini e donne, inoccupati e disoccupati privi di diploma o qualifica
-
Risultati attesi
Supportare la scelta formativa e/o lavorativa consapevole
Applicare tecniche di ricerca attiva del lavoro
Conoscere il mercato del lavoro e le relative normative
Conoscere i servizi presenti nel territorio ed il loro funzionamento
-
Requisiti d’accesso formali
Segnalazioni dei servizi competenti per interventi sull’area del disagio e della dispersione scolastica.
-
Modalità di erogazione
Attività di gruppo.
-
N. utenti standard min - max
8 - 15 utenti
Nel caso si azioni rivolte esclusivamente a disabili il numero minimo di utenti è pari a 5
-
Monte ore min–max
5-150 ore comprensive di eventuale stage di durata non superiore al 50% del monteore totale
E’ ammissibile attività di sostegno individuale aggiuntiva, complessivamente non superiore al 30% del monteore totale.
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
1.B2) Percorsi di integrazione sociale
-
Obiettivo
Promuovere l’integrazione sociale e lavorativa attraverso la mediazione tra il contesto di origine e quello di riferimento
attuale.
-
Attività
Le azioni rivolte a giovani/adulti, uomini e donne, soggetti a restrizioni della libertà, a misure alternative o ex detenuti
inoccupati o disoccupati, sono finalizzate all’integrazione sociale e lavorativa e supportate dall’acquisizione di
competenze pre-professionali
Le azioni rivolte a immigrati e nomadi sono finalizzate a sviluppare:
•
•
•
•
•
•
-
conoscenza del contesto socio-culturale in cui la persona deve inserirsi
confronti tra contesti differenti
conoscenza dei servizi presenti sul territorio
conoscenza del mercato del lavoro e del suo funzionamento
conoscenza delle opportunità offerte dal sistema scolastico e formativo
competenze per l’elaborazione di un curriculum vitae
Destinatari
Soggetti inoccupati e disoccupati appartenenti a fasce deboli :
- immigrati e nomadi inoccupati, disoccupati;
- soggetti in condizione di restrizioni della libertà, a misure alternative o ex detenuti inoccupati o disoccupati
-
Risultati attesi
Definizione di un piano di inserimento sociale e lavorativo
-
Requisiti d’accesso formali
Permesso di soggiorno, ovvero permesso dell’autorità giudiziaria competente.
-
Modalità di erogazione
Attività di gruppo.
-
N. utenti standard min - max
5 - 15 utenti
-
Monte ore min–max
40 - 150 ore comprensive di eventuale stage di durata non superiore al 50% del monteore totale
E’ ammissibile attività di sostegno individuale aggiuntiva, complessivamente non superiore al 30% del monteore totale
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
1.C) CONSULENZA ORIENTATIVA
1.C1) Colloqui individuali di orientamento e
1.C2) Bilancio attitudinale (individuale o di gruppo)
-
Obiettivo
Accompagnare e sostenere l’utente nell’approfondimento della conoscenza di sé e delle proprie risorse per la
definizione di un progetto formativo e/o professionale personalizzato.
-
Attività
Analizzare e ridefinire la domanda di consulenza;
Analizzare le esperienze formative e sociali degli utenti e identificare abilità, conoscenze, potenzialità, attitudini,
spendibili nei diversi contesti formativi e lavorativi;
Individuare con gli utenti risorse, vincoli, opportunità formative e professionali con particolare riferimento al contesto
sociale;
Identificare e riaggregare con l’utente le potenzialità individuali in funzione delle opportunità esterne individuate
Sostenere l’utente nella predisposizione di un progetto realistico, verificabile e completo nei suoi elementi interni
(obiettivi, tempi, azioni, interlocutori, risorse)
-
Destinatari
Adolescenti frequentanti l’ultimo anno di un percorso di obbligo formativo
Soggetti inoccupati e disoccupati appartenenti a fasce deboli
Giovani e adulti, uomini e donne, inoccupati e disoccupati privi di diploma o qualifica
Studenti/esse frequentanti corsi di formazione superiore e universitaria, diplomati, laureati
-
Risultati attesi
Auto ed eterovalutazione
Esplorazione/conoscenza delle opportunità esterne
Progetto (scelta di un percorso personale)
-
Modalità di erogazione
Colloqui individuali
Bilancio attitudinale individuale
Bilancio attitudinale di gruppo
-
N. utenti standard min - max
Per il bilancio attitudinale di gruppo: 8 - 15 utenti
-
Monte ore min–max
max 5 ore complessive per non più di 3 colloqui individuali di orientamento (ogni colloquio non può avere durata
superiore a 2 ore)
max 10 ore per il bilancio attitudinale individuale
max 30 ore per il bilancio attitudinale di gruppo
E’ ammissibile attività individuale aggiuntiva, complessivamente non superiore al 30% del monteore totale
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
1.C3) Bilancio di competenze professionale (individuale o di gruppo)
-
Obiettivo
Accompagnare l’utente nell’acquisizione di maggiore consapevolezza delle proprie competenze e della loro trasferibilità
in vista della definizione di un progetto di riqualificazione e/o inserimento/reinserimento lavorativo.
-
Attività
Accogliere e formalizzare il percorso di bilancio e la stipula del contratto
Accompagnare nell’analisi delle competenze e delle risorse personali e professionali
Supportare l’utente nella costruzione di un proprio progetto professionale e nell’individuazione delle opportunità che
possono facilitarne la riuscita
Elaborare la sintesi di bilancio e sostenere l’utente nell’attivazione del progetto
-
Destinatari
Soggetti inoccupati e disoccupati appartenenti a fasce deboli in possesso di esperienze professionali pregresse
Giovani e adulti, donne e uomini, disoccupati in possesso di esperienze professionali pregresse
Lavoratori/trici occupati/e in aziende in stato di crisi o in Cassa Integrazione Guadagni Straordinari a zero ore o in
mobilità.
-
Risultati attesi
Conoscenza e valorizzazione del proprio profilo personale e professionale
Definizione di un progetto formativo – professionale adeguato alla persona e spendibile rispetto al contesto di
appartenenza
Realizzazione del portfolio delle competenze
-
Modalità di erogazione
Bilancio di competenze Individuale
Bilancio di competenze di gruppo
-
N. utenti standard min - max
Per il bilancio di competenze professionale di gruppo: 8 - 15 allievi
-
Monte ore min–max
max 15 ore per il bilancio di competenze professionale individuale
max 32 ore per il bilancio attitudinale di gruppo
E’ ammissibile attività individuale aggiuntiva, complessivamente non superiore al 30% del monteore totale
1.C4) Counselling orientativo
-
Obiettivo
Intervento specialistico finalizzato a sviluppare nella persona un processo di cambiamento nell’esperienza formativalavorativa. E’ rivolto a persone che esprimono il bisogno di riorganizzare la relazione soggetto/ formazione e/o soggetto/
lavoro o per i casi che richiedono interventi per risolvere un processo di progettualità bloccato. E’ indicato anche nei
Pagina 30 di 65
Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
casi per i quali si rileva la necessità di potenziare le capacità personali, di ricostruire la motivazione a partire dall’analisi
del vissuto, di alzare i livelli di empowerment della persona.
-
Attività
Definire percorsi di riflessione personale guidati, mirati alla definizione di un progetto di sviluppo personale e
professionale;
Diagnosticare e potenziare le risorse individuali spendibili per la costruzione del proprio progetto personale in ambito
formativo e professionale;
Identificare e ridurre le aree di disagio connesse allo sviluppo professionale dell’utente.
-
Destinatari
Soggetti appartenenti a fasce deboli
Giovani e adulti, donne e uomini, inoccupati o disoccupati, privi di diploma o qualifica
Lavoratori/trici occupati/e in aziende in stato di crisi o in Cassa Integrazione Guadagni Straordinari a zero ore o in
mobilità
-
Risultati attesi
Conoscenza e valorizzazione del proprio profilo personale e professionale.
Definizione di un progetto formativo – professionale adatto alla persona e spendibile rispetto al contesto di appartenenza
-
Modalità di erogazione
Individuale
-
Monte ore min–max
da 6 a 12 incontri di 1 ora ciascuno
1.D) ACCOMPAGNAMENTO E SOSTEGNO AL LAVORO
1.D1) Accompagnamento e supporto nella ricerca attiva del lavoro (individuale e di gruppo)
-
Obiettivo
Supportare la gestione della ricerca attiva del lavoro attraverso azioni di tutoring
-
Attività
Acquisire un metodo di ricerca attiva del lavoro.
Sviluppare capacità di autopromozione
-
Destinatari
Soggetti inoccupati e disoccupati appartenenti a fasce deboli
Giovani e adulti, donne e uomini, inoccupati disoccupati, privi di diploma o qualifica
Studenti/esse frequentanti corsi di formazione superiore e universitaria, laureati
-
Risultati attesi
Conoscenza delle tecniche per la ricerca del lavoro
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Definizione di un piano d’azione finalizzato all’inserimento lavorativo
-
Modalità di erogazione
Tutoring individuale
Tutoring di gruppo
-
N. utenti standard min - max
Tutoring di gruppo : 8 - 15 utenti
-
Monte ore min–max
Tutoring individuale: max 20 ore
Tutoring di gruppo: max 30 ore
E’ prevista attività di sostegno individuale aggiuntiva per un max di 4 ore per utente
1.D2) Tutoraggio all’inserimento lavorativo
-
Obiettivo
Favorire un adattamento produttivo e realizzante nell’ambiente di lavoro.
-
Attività
Le azioni di tutoraggio sono finalizzate a:
•
•
•
•
-
supporto nella fase di inserimento;
analisi del contesto organizzativo e del ruolo professionale;
accompagnamento e verifica dell’inserimento;
elaborazione di eventuali strategie di fronteggiamento per la tenuta del lavoro
Destinatari
Soggetti appartenenti a fasce deboli in fase di inserimento lavorativo
Giovani e adulti, uomini e donne, privi diploma o qualifica in fase di inserimento lavorativo privi diploma o qualifica
-
Risultati attesi
Gestione consapevole dell’inserimento lavorativo
-
Modalità di erogazione
Individuale
-
Monte ore min–max
Max 40 ore
Nel caso di attività rivolte a soggetti appartenenti alle categorie svantaggiate (cfr. Area 3) è possibile prevedere un
incremento di max 1/3 del monteore per colloqui tra il tutor formativo ed i referenti aziendali che collaborano
all’inserimento lavorativo del soggetto.
1.D3) Tutoraggio alla creazione di impresa
-
Obiettivo
Promuovere/potenziare capacità imprenditoriali e sostenere la realizzazione di un progetto di impresa
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Allegato 1
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Linee di Indirizzo 2003-2004
Attività
Documentare capacità e competenze relative al progetto d’impresa
Definire un business-plan
-
Destinatari
Adolescenti frequentanti l’ultimo anno di un percorso di obbligo formativo
Soggetti inoccupati e disoccupati appartenenti a fasce deboli
Giovani e adulti, donne e uomini, inoccupati e disoccupati privi di diploma o qualifica
Studenti/esse frequentanti corsi di formazione superiore e universitaria, laureati
-
Risultati attesi
Verifica del progetto professionale
Analisi delle normative specifiche
Stesura piano d’azione e studio di fattibilità
Accompagnamento alla pianificazione e autopromozione
-
Modalità di erogazione
Individuale
E’ ammissibile una’attività di gruppo per un max del 30% del monteore complessivo
-
Monte ore min–max
Max 40 ore
1.D4) Tutoraggio work experience, tirocini di orientamento,
-
Obiettivo
Accompagnare l’utente nell’acquisizione e/o nel potenziamento di competenze orientative e professionali spendibili
all’interno di specifici contesti lavorativi mediante un’ esperienza diretta di permanenza “on the job” all’interno di realtà
economico-produttive (anche all’estero)
-
Attività
Accompagnare l’utente nel processo di costruzione di un proprio progetto professionale
Facilitare la sperimentazione di situazioni di pre-socializzazione al lavoro.
Potenziare le competenze orientative e professionali dell’utente
-
Destinatari
Adolescenti soggetti all’obbligo formativo solo se in stato di disoccupazione ex Dlgs 181/2000 e successive modifiche
Soggetti inoccupati e disoccupati appartenenti a fasce deboli
Giovani e adulti, uomini e donne, inoccupati e disoccupati privi di diploma o qualifica
Studenti/esse frequentanti corsi di formazione superiore e universitaria, laureati
-
Risultati attesi
Potenziare competenze di base , trasversali e professionali
-
Requisiti d’accesso formali
Stage extracurriculari: condizione di inoccupazione e disoccupazione previsti dal D.M. 142 del 25/03/98
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Allegato 1
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Linee di Indirizzo 2003-2004
Modalità di erogazione
Individuale
-
Monte ore min–max
L’attività di tutoring si quantifica in max 10% del monte ore del tirocinio e comunque per un massimo di 40 ore.
Per i soggetti appartenenti a fasce deboli e per giovani ed adulti disoccupati privi di diploma e qualifica, l’attività di
tutoring può valere max 15% del monteore tirocinio per un massimo di 60 ore.
Le durate massime dei tirocini, definite dal D.M. 25/03/98, n. 142, non dovranno comunque eccedere i termini previsti
per la realizzazione delle azioni finanziate dal dispositivo di riferimento
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Area 2 - Direttiva Obbligo Formativo
Macrotipologie di azione
La direttiva è finalizzata a favorire, l’inserimento lavorativo dei destinatari individuati attraverso l’innalzamento dei livelli di
occupabilità ed in una logica di garanzia delle pari opportunità. L’obiettivo è quello di rafforzare l’offerta di lavoro
attraverso formazione finalizzata all’inserimento lavorativo, esperienze guidate di accesso al lavoro e processi formativi
in alternanza. I risultati attesi sono:
•
•
•
garantire agli adolescenti/giovani opportunità per l’assolvimento dell’obbligo formativo all’interno dei tre canali
previsti (scuola, formazione professionale, apprendistato), con particolare riguardo a coloro che non proseguono nel
percorso scolastico)
ridurre i tempi di attesa degli adolescenti/giovani nell’entrata nel mercato del lavoro
incrementare il tasso di attività femminile e le opportunità di crescita professionale delle donne
Tipologie di azione
Azioni di formazione rivolte alle persone
•
•
formazione all’interno dell’obbligo formativo
formazione integrativa al curriculum scolastico nell’anno conclusivo dell’obbligo scolastico
Tipologia di progetto
•
•
•
•
•
•
•
•
percorsi biennali per il conseguimento della qualifica professionale
percorsi annuali per il conseguimento della qualifica (rivolti a drop-out scolastici)
percorsi modulari semistrutturati in alternanza per adolescenti con difficoltà di integrazione scolastico-formativa
percorsi triennali sperimentali per il conseguimento della qualifica professionale all’interno del II^ Canale di
istruzione e formazione professionale, per giovani che hanno assolto l’obbligo scolastico e con età compresa tra i 14
ed i 15 anni (in relazione alla riforma in atto del sistema dell’istruzione e della formazione professionale)
percorsi individualizzati di sostegno all’inserimento in percorsi formativi già avviati o per il rientro a scuola
percorsi pluriennali di integrazione e di arricchimento dei curricula nei percorsi scolastici della secondaria superiore
in attuazione delle lettere a) e b) dell’art. 7 del DPR 257/00 e per le attività previste per la terza area negli IPS (ex
progetto 92).
percorsi formativi pre-professionalizzanti di orientamento, di prevenzione della dispersione scolastica e/o a supporto
del successo formativo realizzati in integrazione con la scuola secondaria superiore in attuazione del punto 1
dell’art. 4 DPR 257/00
corsi di formazione esterna all’azienda per apprendisti in obbligo formativo (DPR 12 luglio 2000 n. 257 –
Regolamento di attuazione dell’art.68 della legge 17 maggio 1999 n. 144, concernente l’obbligo di frequenza di
attività formative fino al diciottesimo anno di età)
Destinatari
•
•
Adolescenti in obbligo formativo (sino al compimento del 18° anno; sono ammissibili in numero limitato anche
giovani con età compresa tra i 18 ed i 25 anni e privi di qualifica e/o diploma )
Adolescenti con età inferiore ai 15 anni ed iscritti al primo anno di Scuola Secondaria Superiore (limitatamente ad
alcune tipologie)
Copertura geografica
•
Territorio regionale (al fine di garantire un impatto diffuso su tutto il territorio regionale, il dispositivo regionale
Obbligo Formativo dovrà prevedere una suddivisione ex ante delle risorse tra i diversi ambiti provinciali).
Dispositivi
I principali dispositivi di attuazione della presente direttiva saranno:
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Allegato 1
•
•
•
•
Linee di Indirizzo 2003-2004
Dispositivo Provinciale Obbligo Formativo percorsi di qualifica
Dispositivo Regionale Obbligo – Integrazione
Dispositivo Regionale Obbligo – Sperimentazione
Dispositivo Provinciale Apprendisti in obbligo
Operatori ammissibili
•
Operatori titolari di sedi operative accreditate per l’Obbligo formativo ai sensi della D.G.R.6251 del 1 ottobre 2001 e
del Decreto del Direttore 1142 del 29 gennaio 2002 (Decreto attuativo sull'accreditamento).
In considerazione della specificità del servizio, per i dispositivi provinciali Percorsi di Qualifica Obbligo Formativo la
Regione Lombardia potrà introdurre ulteriori criteri di selezione tra gli operatori accreditati.
Tipologie formative
Tipologia 2.A - Percorsi biennali per il conseguimento della qualifica professionale.
-
Finalità
Sviluppo di competenze di base, di competenze tecnico-professionali e di competenze trasversali.
Acquisizione di una competenza professionale corrispondente ad un lavoro esecutivo, ma autonomo nei limiti delle
tecniche ad esso inerenti.
-
Destinatari
Adolescenti in obbligo formativo (con esclusione degli adolescenti in apprendistato)
-
Requisiti d’accesso formali
1 - Assolvimento o proscioglimento dell’obbligo d’istruzione (compimento del 15° anno alla data di iscrizione al corso)
2 - Assolvimento dell’obbligo d’istruzione e compimento del 16° anno di età per azioni integrate con la Scuola Superiore
-
Monte ore totale
•
•
-
1000 - 1200 ore anno per due anni (qualifica biennale 2.000 – 2.400 ore) per utenti rispondenti al requisito di
accesso 1
875 ore anno per due anni (qualifica biennale 1.750 ore) per utenti rispondenti al requisito di accesso 2
Struttura didattica
Formazione in aula
-
Comp. di base
Comp.
Trasversali
Comp.
professionali
Stage
20%-30%
5%-15%
35%-45%
10%-40%
Certificazione
Attestato di qualifica.
Attestato di qualifica + idoneità terzo anno Istruzione tecnica (Birf)
In caso di completamento di uno o più cicli intermedi riconoscimento dei crediti formativi acquisiti
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Tipologia 2.B - Percorsi annuali per il conseguimento della qualifica (rivolti a drop out scolastici)
-
Finalità
Sviluppo di competenze di base, di competenze tecnico-professionali e di competenze trasversali.
Acquisizione di una competenza professionale corrispondente ad un lavoro esecutivo, ma autonomo nei limiti delle
tecniche ad esso inerenti.
-
Requisiti d’accesso formali
Assolvimento dell’obbligo d’istruzione con frequenza di almeno 2 anni di Scuola Media Superiore
-
Monte ore totale
1000 - 1200 ore (qualifica annuale)
-
Struttura didattica
Formazione in aula
-
Comp. di base
Comp.
trasversali
Comp. professionali
Stage
20%-30%
5%-15%
35%-45%
10%-30%
Certificazione
Attestato di qualifica.
In caso di completamento di un ciclo, certificazione delle competenze acquisite
Tipologia 2.C - Percorsi modulari semistrutturati in alternanza
per adolescenti con difficoltà di integrazione scolastico-formativa
-
Finalità
Sviluppo di competenze di base, di competenze tecnico-professionali e di competenze trasversali attraverso percorsi
che prevedano una più ampia attività di accompagnamento al lavoro anche individualizzato e la prevalenza di attività di
laboratorio e di stage aziendale. Il percorso formativo di durata biennale può concludersi con qualifica professionale.
-
Requisiti d’accesso formali
Assolvimento o proscioglimento dell’obbligo d’istruzione (compimento del 15° anno alla data di iscrizione al corso)
-
Monte ore totale
1000 - 2000 ore per anno (annuale-biennale)
-
Struttura didattica
Formazione in aula
-
Comp. di base
Comp.
Trasversali
Comp. professionali
Stage
15%-20%
10%-25%
25%-40%
.30%-50%
Certificazione
Certificato di frequenza e profitto
Certificazione delle competenze acquisite e dei crediti formativi acquisiti, spendibili nella formazione professionale
Qualifica professionale (solo per percorsi biennali)
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Tipologia 2.D.1 - Percorsi triennali sperimentali
per il conseguimento della qualifica professionale, per giovani di età compresa tra i 14 ed i 15 anni in assolvimento
dell’obbligo scolastico (in relazione al Protocollo d’intesa tra Regione Lombardia- Ministero dell'Istruzione, dell'Università
e della Ricerca e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la Sperimentazione di nuovi modelli nel sistema di
Istruzione e di Formazione del 03/06/2002)
-
Finalità
Sviluppo di competenze di base, tecnico-professionali e trasversali per il conseguimento della qualifica professionale in
percorsi triennali e l’assolvimento dell’obbligo scolastico all’interno degli stessi.
-
Requisiti d’accesso formali
Iscritti al 1° anno di Scuola Media Superiore ed età inferiore a 15 anni
Giovani con 15 anni d’età ed in possesso delle licenza media
-
Monte ore totale
1.000 – 1.200 ore anno per tre anni (qualifica triennale 3.000 – 3.600 ore)
-
Struttura didattica
Formazione in aula
-
Comp. di base
Comp.
Trasversali
Comp.
professionali
Personalizzazione
Stage
20%-30%
5%-15%
35%-45%
10-20%
10-40%
Certificazione
Attestato di qualifica.
In caso di completamento di uno o più cicli intermedi riconoscimento dei crediti formativi acquisiti
Tipologia 2.D.2 - Percorsi sperimentali per il recupero e lo sviluppo degli apprendimenti
Percorsi prevalentemente di gruppo a carattere sperimentale per il recupero e lo sviluppo degli apprendimenti realizzati
in integrazione con la scuola secondaria superiore in riferimento al Disegno di legge n. 1306 approvato dal Senato
-
Finalità
Contribuire alla realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale degli adolescenti in obbligo formativo,
attraverso la flessibilizzazione e la personalizzazione dei processi di apprendimento e di maturazione, al fine di :
- favorire passaggi tra sistemi educativi
- consentire recuperi di apprendimento e/o integrazioni di professionalità
- svolgere funzioni propedeutiche a scelte di percorsi successivi all’Obbligo di istruzione
-
Requisiti d’accesso formali
Giovani in obbligo formativo frequentanti un percorso di istruzione secondaria
Allievi frequentanti il il ciclo conclusivo dell’obbligo di istruzione
-
Monte ore totale
Max 200 ore
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Allegato 1
-
Linee di Indirizzo 2003-2004
Struttura didattica
Piano formativo personalizzato da realizzarsi mediante Laboratorio interdisciplinare strutturato.
-
Certificazione
Certificazione delle competenze acquisite e riconoscimento dei crediti formativi nella formazione professionale e nella
scuola
-
Note
Le attività integrate devono fare riferimento ad Intese o Accordi preventivi formalizzati tra la Scuola Media Superiore e le
strutture formative a livello locale. Tali azioni possono essere rivolte a gruppi di utenti anche provenienti da diversi Istituti
e finalizzate all’eventuale reintroduzione dei partecipanti in un percorso di obbligo Formativo.
Tipologia 2.E - Percorsi di sostegno all’inserimento in percorsi formativi già avviati o per il rientro a
scuola
Percorsi di gruppo con fasi individualizzate di sostegno all’inserimento in percorsi formativi già avviati o per il rientro a
scuola.
-
Finalità
Integrare mediante progetti mirati le conoscenze e le competenze necessarie per consentire l’inserimento in percorsi
formativi già avviati
-
Requisiti d’accesso formali
Assolvimento dell’obbligo d’istruzione (compimento del 15° anno d’età alla data di iscrizione al corso)
-
Monte ore totale
Max 200 ore comprensive di max 60 ore di sostegno individuale
-
Struttura didattica
Formazione in aula
-
Comp. di base
Comp. trasv.
Comp. professionali
10%-35%
10 %-35%
20%-40%
Stage
-
Certificazione
Certificato di frequenza
Certificazione delle competenze acquisite
Tipologia 2.F - Percorsi pluriennali realizzati in integrazione con la scuola secondaria superiore
in attuazione delle lettere a) e b) dell’art. 7 del DPR 257/00 e per le attività post-qualifica della terza area negli IPS (ex
Progetto 92).
In specifico le tipologie di prodotto previste sono:
a) percorsi con integrazione curricolare (Dpr 257/2000 art. 7 lettera a)
b) percorsi di arricchimento curriculare ((Dpr 257/2000 art. 7 lettera b)
c) percorsi ex Progetto 92 per il conseguimento della qualifica di 2° livello al termine dei percorsi degli Istituti
Professionali di Stato (I.P.S.)
-
Finalità
Acquisizione di competenze professionali di integrazione e/o arricchimento dei curricula scolastici nei percorsi
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
d’istruzione secondaria superiore
-
Requisiti d’accesso formali
Assolvimento dell’obbligo d’istruzione (compimento del 15 anno d’età) e frequenza di un percorso di istruzione
secondaria
-
Monte ore totale
Max 200 ore anno (800 ore in 4 anni)
Per i percorsi ex progetto 92 : 300 ore anno per 2 anni (nell’ambito del 4° e 5° anno dei percorsi IPS)
-
Struttura didattica
Formazione in aula
-
Comp. di base
Comp. trasv.
Comp. professionali
-
10%-25%
35%-65%
Stage
Max 50 %
Certificazione
Percorsi di integrazione curriculare (Dpr 257/2000 art. 7 lettera a): attestato di qualifica
Percorsi di arricchimento curriculare ((Dpr 257/2000 art. 7 lettera b): certificazione di crediti spendibili nella formazione
professionale
Percorsi ex progetto 92: qualifica di 2° livello
Le attività integrate devono fare riferimento ad Intese o Accordi preventivi formalizzati tra la Scuola Media Superiore e le
strutture formative a livello locale.
Tipologia 2.G - Percorsi formativi pre-professionalizzanti di orientamento-riorientamento
per la prevenzione della dispersione scolastica e/o a supporto del successo formativo realizzati in integrazione con la
scuola secondaria superiore in attuazione del punto 1 dell’art. 4 DPR 257/00, dell’art. 4 DPR 323/99 ed in riferimento alle
azioni attivate in seguito al Protocollo d’intesa tra la Regione Lombardia e M.I.U.R. per la “Sperimentazione di nuovi
modelli nel Sistema di Istruzione e Formazione”
-
Finalità
Acquisizione di competenze orientative e di competenze pre-professionali a sostegno della scelta formativa dei giovani
iscritti al primo anno degli istituti di istruzione secondaria superiore finalizzate al successo formativo,
all’orientamento/riorientamento e alla prevenzione della dispersione scolastica.
-
Requisiti d’accesso formali
Frequenza del primo anno della Scuola Secondaria Superiore
-
Monte ore totale
Max 200 ore
-
Struttura didattica
Formazione in aula
-
Comp. di base
Comp. trasv.
Comp. professionali
10%-20%
15%-30%
30%-50%
Certificazione
Attestato di frequenza
Certificazione delle competenze acquisite
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Stage
0-10%
Allegato 1
-
Linee di Indirizzo 2003-2004
Note
Le attività devono fare riferimento ad accordi formalizzati tra la Scuola Media Superiore e le strutture formative a livello
locale.
Tipologia 2.H - Corsi di formazione esterna all’azienda per apprendisti in obbligo formativo
Corsi di formazione esterna all’azienda per apprendisti in obbligo formativo DPR 12 luglio 2000 n. 257 – Regolamento di
attuazione dell’art.68 della legge 17 maggio 1999 n. 144, concernente l’obbligo di frequenza di attività formative fino al
diciottesimo anno di età)
-
Requisiti d’accesso formali
Obbligo d’istruzione assolto in vigenza del contratto durante il periodo di effettuazione della formazione.
-
Monte ore totale
Come previsto dalla normativa vigente almeno 240 ore : 120 modulo aggiuntivo obbligo formativo + modulo formazione
esterna di 120/160 ore)
-
Struttura didattica
Formazione in aula
-
Comp. di base
Comp. trasv.
Comp. professionali
50%-60%
10%-20%
30%-50%
Certificazione
Certificazione delle competenze acquisite
Nel caso di percorsi pluriennali attestato di qualifica
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Stage
-
Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Area 3 - Direttiva per il Sostegno e l’Accompagnamento all’Integrazione
Sociale e Lavorativa dei soggetti appartenenti a categorie svantaggiate
Macrotipologie di azione
La direttiva è finalizzata favorire, attraverso una pluralità di tipologie di azioni tra loro integrate ed in una logica di pari
opportunità, la partecipazione al lavoro delle persone appartenenti a gruppi svantaggiati (portatori di handicap fisici,
mentali e sensoriali, detenuti ed ex detenuti, minorenni soggetti a provvedimenti delle autorità giudiziarie,
extracomunitari e nomadi, tossicodipendenti ed ex tossicodipendenti da droghe e da alcool, sieropositivi, persone
coinvolte dal fenomeno delle nuove povertà, persone che intendono uscire dal circuito della prostituzione, altre persone
che rischiano l’esclusione sociale, profughi, richiedenti asilo, rifugiati).
I risultati attesi sono quelli di:
•
Assicurare azioni di alfabetizzazione, orientamento e accompagnamento al lavoro, anche con modalità non
tradizionali e individualizzate
•
Assicurare la partecipazione alle attività formative
•
Incrementare l’inserimento o reinserimento lavorativo di soggetti appartenenti ai gruppi svantaggiati
Tipologie di azione
Azioni di formazione rivolte alle persone
•
Formazione di garanzia sociale per categorie svantaggiate (inoccupati,disoccupati, inattivi, occupati)
Tipologia di progetto
Progetti corsuali – Progetti quadro per la realizzazione di:
•
Formazione di garanzia sociale per donne e uomini disabili, giovani o adulte/i disoccupate/i
•
Formazione di garanzia sociale per donne e uomini svantaggiate/i disoccupate/i
•
Formazione di garanzia sociale per donne e uomini detenute/i ed ex detenute/i,
Destinatari
Persone appartenenti a gruppi svantaggiati:
•
Donne e uomini disabili
•
Donne e uomini extracomunitare/i e nomadi, adolescenti e giovani con problemi di apprendimento e/o a rischio di
devianza (in carico ai servizi sociali territoriali o al privato sociale o con provvedimenti della magistratura, che hanno
abbandonato gli studi e sono in condizione di precarietà lavorativa), tossicodipendenti ed ex-tossicodipendenti da
droghe e da alcool, sieropositive/i, persone coinvolte dal fenomeno delle nuove povertà, persone che intendono
uscire dal circuito della prostituzione, altre persone che rischiano l’esclusione sociale, profughi, richiedenti asilo,
rifugiati
•
Donne e uomini detenute/i ed ex detenute/i, minorenni soggetti a provvedimenti delle autorità giudiziarie
Copertura geografica
Territorio regionale (al fine di garantire un impatto diffuso su tutto il territorio regionale, il dispositivo regionale Svantaggio
dovrà prevedere una suddivisione ex ante delle risorse tra i diversi ambiti provinciali)
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Dispositivi
I principali dispositivi di attuazione della presente direttiva saranno:
•
•
Dispositivo Regionale Svantaggio
Dispositivo Provinciali Obbligo Formativo (per quanto attiene alla tipologia 3.A1)
Operatori ammissibili
•
Operatori titolari di sedi operative accreditate ai ai sensi della D.G.R.6251 del 1 ottobre 2001 e del Decreto del
Direttore 1142 del 29 gennaio 2002 (Decreto attuativo sull'accreditamento).
Tipologie formative
Tipologia 3.A1 - Formazione di garanzia sociale per disabili adolescenti e giovani
Formazione di garanzia sociale per donne e uomini disabili adolescenti e giovani (corsi FLAD -Formazione al Lavoro
Allievi Disabili )
-
Finalità
Integrazione sociale e lavorativa supportata dall’acquisizione di competenze professionali di base.
-
Requisiti d’accesso formali
Assolvimento dell’obbligo di istruzione (compimento del 15° anno di età + documentazione dei Servizi Socio-Sanitari del
territorio e della Scuola Media Inferiore di provenienza)
-
Monte ore totale
3.600 – 4.800 in max 4 anni
-
Struttura didattica
Stage
20-50%:
1^ annualità: min. 0 – max. 150 ore
2^ annualità: min. 100 – max. 300 ore
3^ annualità: min. 250 – max. 450 ore
4^ annualità: min. 400 – max. 900 ore
Nel caso di FLAD con copresenza, nello stesso gruppo-classe, di allievi frequentanti diverse annualità, lo stage viene
indicato con la durata prevista per gli allievi frequentanti l’annualità più bassa, e si prevede la possibilità, per gli allievi
frequentanti le annualità successive, di svolgere stage di durata maggiore, all’interno dei massimali indicati (150 ore
nella 1^ annualità, 300 ore nella 2^, 450 ore nella 3^ e 900 ore nella 4^).
Nel caso di FLAD con allievi frequentanti la 1^ annualità, lo stage può essere anche non previsto nell’articolazione
didattica (900 ore di docenza), ma per gli allievi frequentanti le annualità successive alla prima vale quanto detto sopra.
Per gli allievi con gravi disabilità è possibile inserire, in alternativa allo stage, laboratori di simulazione e/o attività di
rinforzo delle abilità cognitive/di autonomia di piccolo gruppo seguite da un tutor.
-
Certificazione
A seconda del raggiungimento o meno delle competenze richieste da parte del singolo allievo disabile:
•
•
•
Attestato di qualifica
Certificato di frequenza
Certificato di frequenza con profitto
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Allegato 1
-
Linee di Indirizzo 2003-2004
Note
Nel caso di utenti con patologie psichiatriche è ammesso l’inserimento di nuovi allievi durante il percorso formativo a
compensazione dei ritirati.
Tipologia 3.A2 - Formazione di garanzia sociale per disabili giovani e adulti
Formazione di garanzia sociale per donne e uomini disabili, giovani e adulte/i inoccupate/i, disoccupate/i
-
Finalità
Integrazione sociale e lavorativa supportata dall’acquisizione di competenze professionali di base.
-
Requisiti d’accesso formali
18 anni compiuti, certificazione di invalidità civile o relazione sostitutiva dei servizi sociali pubblici e privati, iscrizione ai
Servizi per l’Impiego.
-
Monte ore totale
Formazione per l’inserimento lavorativo: 450 - 600 ore ;
Formazione per disabili adulti :
•
•
-
Corsi di qualifica 900 -1800 (annuale/biennale) ; 600 –1800 (triennale)
Corsi di aggiornamento : max 200 ore
Certificazione
A seconda del raggiungimento o meno delle competenze richieste
•
•
-
Attestato di qualifica
Certificato di frequenza con profitto
Note
Nel caso di utenti con patologie psichiatriche è ammesso l’inserimento di nuovi allievi durante il percorso formativo a
compensazione dei ritirati.
Tipologia 3.B - Formazione di garanzia sociale - svantaggio
•
Formazione di garanzia sociale per donne e uomini adolescenti, giovani ed adulte/i appartenenti a categorie
svantaggiate (nomadi, minori e giovani a rischio di devianza in carico ai servizi sociali territoriali o al privato sociale
o con provvedimenti della magistratura, che hanno abbandonato gli studi e sono in condizione di precarietà
lavorativa, tossicodipendenti ed ex-tossicodipendenti, immigrati, profughi, richiedenti asilo, rifugiati)
•
Formazione di garanzia sociale per adolescenti, giovani ed adulti con disturbi di apprendimento non derivanti da
patologie fisiche, psichiche o sensoriali accertate le cui prestazioni siano significativamente al di sotto del livello
atteso in base all’età e al livello intellettivo in generale
-
Finalità
•
-
Integrazione sociale e lavorativa supportata dall’acquisizione di competenze professionali di base
Requisiti d’accesso formali
Assolvimento o proscioglimento dell’obbligo d’istruzione (almeno 9 anni di scuola dell’obbligo o compimento del 15
anno d’età) + documentazione dei servizi sociali territoriali pubblici e privati e/o segnalazione della struttura
scolastica di provenienza
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Allegato 1
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Linee di Indirizzo 2003-2004
Monte ore totale
Percorso modularizzato:
a. Modulo propedeutico al settore (200-600)
b. Modulo formativo (900-1200 h)
c. Modulo inserimento lavorativo (200-600 h)
Formazione di qualifica (1.800-2.400 h biennale)
-
Struttura didattica
Percorso modularizzato:
•
•
•
-
Propedeutico e Formazione annuale: stage 30%-40%
Inserimento Lavorativo: stage 50%
Formazione di qualifica: stage 30%-40%
Certificazione
•
•
•
Attestato di qualifica (Formazione di qualifica o Percorso modularizzato biennale di 1.800-2.400 h )
Certificato di frequenza con profitto (Modulo formativo annuale)
Certificato di frequenza (Modulo propedeutico o Modulo inserimento lavorativo)
Tipologia 3.C - Formazione di garanzia sociale per detenuti
Formazione di garanzia sociale per donne e uomini detenute/i minori e adulte/i ed ex detenute/i
-
Finalità
Integrazione sociale e lavorativa supportata dall’acquisizione di competenze professionali di base
-
Requisiti d’accesso formali
Assolvimento o proscioglimento dell’obbligo d’istruzione (compimento del 15° anno d’età) –
Segnalazione dell’autorità giudiziaria per le persone soggette a restrizione della libertà
-
Requisiti d’accesso non formali
Disposizioni del Tribunale di Sorveglianza e delle Direzioni Penitenziarie competenti. Dichiarazione di fattibilità, relativa
alla possibilità di svolgere un determinato progetto in una particolare sede carceraria
-
Monte ore totale
Moduli formativi (min. 60 ore)
Corsi di qualifica (600 ore)
Moduli propedeutici al settore (150-300 ore)
Moduli di accompagnamento al lavoro (150-300 ore)
Corsi di qualifica BIRF: secondo i progetti di riferimento
-
Struttura didattica
Stage: variabile a seconda della condizione giuridica dell’utente (art.21 ed ex-detenuti) fino al max.50%
BIRF: come da progetto di riferimento
-
Certificazione
•
•
Certificato di frequenza con profitto (moduli formativi, moduli propedeutici al settore, moduli di accompagnamento)
Attestato di qualifica (corsi di qualifica per adulti e corsi BIRF)
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Allegato 1
-
Linee di Indirizzo 2003-2004
Note
E’ ammesso l’inserimento di nuovi utenti durante il percorso a compensazione di allievi ritirati o impossibilitati a
proseguire l’attività formativa a causa di provvedimenti amministrativi e/o giudiziari.
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Area 4 - Direttiva Formazione per l’ingresso al lavoro di
inoccupati/disoccupati
Percorsi Formativi a favore di soggetti Disoccupati, Inattivi, in CIGS o in
mobilità, con titoli di studio medio-bassi
Macrotipologie di azione
La direttiva è finalizzata ad accrescere le possibilità di inserimento o reinserimento lavorativo di giovani donne e uomini
ultradiciottenni, degli adulti, delle donne inoccupati e disoccupati privi di titolo di studio o con titolo di studio medio-basso
I risultati attesi sono:
•
•
ridurre i tempi di attesa delle persone nell’entrata e nel reinserimento nel mercato del lavoro, attraverso una
formazione finalizzata all’inserimento lavorativo
incrementare e sviluppare le competenze professionali dei destinatari – con particolare riguardo alla componente
femminile – anche attraverso il conseguimento di una qualificazione professionale
Tipologie di azione
Azioni di formazione rivolte alle persone
•
Formazione per inoccupati, disoccupati post obbligo formativo
Tipologia di progetto
•
•
Formazione per giovani donne e uomini inoccupate/i-disoccupate/i (corsi di qualifica, corsi di specializzazione, corsi
di aggiornamento)
Formazione per donne e uomini adulti in difficoltà occupazionale (corsi di qualifica, corsi di specializzazione, corsi
di aggiornamento)
Destinatari
•
•
Uomini e donne giovani e adulti/e inoccupati/e e disoccupati/e privi di titolo di studio o con titolo di studio mediobasso (licenza media inferiore, certificazioni di competenze o attestati di frequenza a corsi base)
persone iscritte alla cassa integrazione guadagni straordinaria a zero ore; alle liste di mobilità; impegnate in
programmi di LSU/LPU ai fini dell’inserimento lavorativo
Copertura geografica
Territorio regionale (al fine di garantire un impatto diffuso su tutto il territorio regionale, il dispositivo regionale Extra
Obbligo dovrà prevedere una suddivisione ex ante di almeno il 25% delle risorse tra i diversi ambiti provinciali)
Dispositivi
I principali dispostivi di attuazione della presente direttiva saranno:
•
•
Dispositivo Regionale Formazione Extra Obbligo
Dispositivo Regionale Assunzioni Programmate
Operatori ammissibili
•
Operatori titolari di sedi operative accreditate per la formazione continua e permanente ai sensi della D.G.R.6251
del 1 ottobre 2001 e del Decreto del Direttore 1142 del 29 gennaio 2002 (Decreto attuativo sull'accreditamento).
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Tipologie formative
Tipologia 4.A - Formazione per giovani inoccupati/disoccupati
-
Finalità
Sviluppo di competenze di base, di competenze tecnico-professionali e di competenze trasversali. Acquisizione di una
competenza professionale corrispondente ad un lavoro esecutivo, ma autonomo nei limiti delle tecniche ad esso
inerenti.
-
Requisiti d’accesso formali
Età compresa tra i 18 ed i 25 anni. E’ ammesso l’inserimento di un numero limitato di adulti disoccupati.
Certificazione stato di disoccupazione, CIGS o mobilità (autocertificazione)
-
Monte ore totale
2000 - 2400 ore (qualifica biennale)
600 - 1200 ore (qualifica annuale)
max 600 ore (specializzazione) salvo percorsi diversamente normati
400 ore (aggiornamento)
-
Struttura didattica
Corsi di qualifica
Formazione in aula
Comp. di base
Comp.
trasversali
Comp. professionali
Stage
20%-30%
5%-15%
35%-45%
10%-40%
Corsi di specializzazione
Formazione in aula
Comp. di base
Comp.
trasversali
Comp. professionali
Stage
5%-15%
10%-20%
35%-45%
20%-40%
Corsi di aggiornamento
Formazione in aula
Comp. di base
Comp.
trasversali
Comp. professionali
Stage
0%-100%
0%-100%
0%-100%
0%
NB. I corsi di aggiornamento potrebbero essere riconducibili anche ad una sola delle aree di competenze previste,
oppure potrebbero essere riferite a percentuali diverse. Non è previsto lo stage perché non coerente con la natura
dell’intervento (brevità della durata, collocazione temporale dell’attività prevalentemente serale o tardo-pomeridiana)
-
Certificazione
Attestato di qualifica
Attestato di specializzazione
Certificato di frequenza
In caso di completamento di uno o più cicli intermedi, riconoscimento dei crediti formativi acquisiti
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Tipologia 4.B - Formazione per adulti in difficoltà occupazionale
-
Finalità
Acquisizione o sviluppo di competenze professionali funzionali qualificazione, riqualificazione, riconversione
professionale
-
Requisiti d’accesso formali
Età superiore ai 25 anni. E’ ammesso l’inserimento di un numero limitato di giovani donne e uomini disoccupati
Certificazione stato di disoccupazione, CIGS o mobilità (autocertificazione).
-
Monte ore totale
600-1200 ore (qualifica annuale/biennale)
max 600 ore (specializzazione) salvo percorsi diversamente normati
200-400 ore (aggiornamento)
-
Struttura didattica
Corsi di qualifica
Formazione in aula
Comp. di base
Comp.
trasversali
Comp. professionali
Stage
20%-30%
5%-15%
35%-45%
10%-40%
Corsi di specializzazione
Formazione in aula
Comp. di base
Comp.
trasversali
Comp. professionali
Stage
5%-15%
10%-20%
35%-45%
20%-40%
Corsi di aggiornamento
Formazione in aula
-
Comp. di base
Comp.
trasversali
Comp. professionali
Stage
0%-100%
0%-100%
0%-100%
0%
Certificazione
Attestato di qualifica.
Attestato di specializzazione
Certificato di frequenza
In caso di completamento di uno o più cicli intermedi riconoscimento dei crediti formativi acquisiti
Tipologia 4.C - Formazione per Ausiliari Socio-Assistenziali e per Operatori Socio-Sanitari
-
Finalità
Sviluppo di competenze di base, di competenze tecnico-professionali e di competenze trasversali relative alle figure
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
professionali indicate
Acquisizione di una competenza professionale corrispondente ad un lavoro esecutivo, ma autonomo nei limiti delle
tecniche ad esso inerenti.
-
Requisiti d’accesso formali
Compimento 18 anni
Certificazione stato di disoccupazione, iscrizione liste CIGS e mobilità (auto dichiarazione).
-
Monte ore totale
Corsi di qualifica per Ausiliari/e Socio-Assistenziali (ASA): 600 ore (di cui 150 di stage)
Corsi di qualifica per Operatori/trici Socio-Sanitari/e (OSS) : 1000 ore (di cui 450 di stage)
Moduli di riqualificazione in Operatori/trici Socio-Sanitari/e (O.S.S.) degli/delle Ausiliari/e Socio-Assistenziali (A.S.A.):
- moduli riservati agli/alle ASA qualificati/e con iter formativi di 600 ore: 200 ore (100h formazione teorica + 100 ore
tirocinio)
- moduli riservati agli/alle ASA riqualificati/e in servizio con iter formativi di durata inferiore alle 600 ore: 400 ore (200h
formazione teorica + 200 ore tirocinio)
-
Struttura didattica
Per gli iter formativi e gli indirizzi didattico-organizzativi dei corsi si fa riferimento a quanto indicato negli atti:
A.S.A. : DGR IV 1267 del 1989
O.S.S.: DGR 7/5428 del 6/7/01
Moduli di riqualificazione da ASA a OSS: D.D.G. 18498 del 31 luglio 2001
-
Certificazione
Attestato di qualifica.
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Area 5 - Direttiva Formazione Superiore – Alta Formazione
Macrotipologie di azione
•
La direttiva è finalizzata a formare le competenze professionali e favorire l’inserimento lavorativo di giovani donne e
uomini diplomate/i, qualificate/i e/o laureate/i attraverso percorsi di Formazione superiore e/o di Alta Formazione
realizzati anche attraverso l’integrazione con i sistemi dell’istruzione, dell’Università, del mondo delle imprese.
I risultati attesi sono quelli di:
•
•
•
•
Incrementare e diversificare l’offerta di Formazione superiore ( Formazione post-diploma e IFTS) e di Alta
Formazione (Moduli professionalizzanti, Corsi di specializzazione post laurea, Corsi di perfezionamento, Master
universitari)
Ridurre i tempi di attesa delle persone nell’entrata nel mercato del lavoro promuovendo la formazione di
lavoratori/trici capaci di sostenere la competizione dei mercati globali ad un livello medio-alto, specialmente
nell’ambito dei settori innovativi
Incrementare e sviluppare le competenze professionali dei destinatari, con particolare riguardo alla componente
femminile
Favorire la promozione di percorsi formativi sviluppati anche in collaborazione con il mondo del lavoro lombardo per
una più precisa rispondenza agli specifici fabbisogni di risorse qualificate.
Tipologie di azione
Azioni di formazione rivolte alle persone
•
Formazione post-qualifica di 2° livello, post diploma, post diploma universitario, post laurea e all’interno dei percorsi
universitari
Tipologia di progetto
•
•
•
•
•
Percorsi di formazione post diploma di Scuola Media Superiore o post qualifica
Percorsi di Istruzione e Formazione Tecnico Superiore (IFTS)
Percorsi di formazione post diploma universitario, post laurea e all’interno dei percorsi universitari
Master Universitari
Moduli professionalizzanti all’interno dei percorsi di laurea e laurea specialistica.
Destinatari
•
•
•
•
Donne e uomini adolescenti, giovani e adulte/i inoccupate/i e disoccupate/i, in possesso di qualifica professionale o
di diploma di Scuola Media Superiore
Donne e uomini giovani e adulte/i occupate/i (solo per le tipologie 5.B e 5.C)
Donne e uomini laureate/i inoccupate/i e disoccupate/i
Donne e uomini frequentanti percorsi universitari
Copertura geografica
Territorio regionale (al fine di garantire un impatto diffuso su tutto il territorio regionale, il dispositivo regionale
Formazione Superiore – Alta formazione dovrà prevedere una suddivisione ex ante di almeno il 25% delle risorse tra i
diversi ambiti provinciali)
Dispositivi
I principali dispositivi di attuazione della presente direttiva saranno:
•
•
•
Dispositivo Regionale Formazione Superiore ed Alta Formazione
Dispositivo Regionale Alta Formazione Universitaria
Dispositivo Regionale Assunzioni Programmate
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Operatori ammissibili
•
Operatori titolari di sedi operative accreditate per la Formazione Superiore ai sensi della D.G.R.6251 del 1 ottobre
2001 e del Decreto del Direttore 1142 del 29 gennaio 2002 (Decreto attuativo sull'accreditamento).
Tipologie formative
Tipologia 5.A.1 - Corsi annuali di qualifica di 2° livello
-
Finalità
Acquisizione di una qualifica professionale corrispondente a livelli di complessità operativa e decisionale mediante la
realizzazione di corsi post-diploma anche integrati con la Scuola Media Superiore
-
Requisiti d’accesso formali
Diploma Scuola Media Superiore
-
Monte ore totale
800 – 1200 ore (annuale)
-
Struttura didattica
Formazione in aula
-
Comp. di base
Comp. trasversali
Comp.
professionali
Stage
10%-20%
5%-15%
40%-50%
30% - 40%
Certificazione
Attestato di qualifica di 2° livello
Tipologia 5.A2 - Corsi annuali di specializzazione di 2° livello
-
Finalità
Ampliamento e/o approfondimento di competenze specifiche nell’ambito di profili professionali corrispondenti ad un
lavoro tecnico o di concetto con ampi ambiti di autonomia, mediante la realizzazione di progetti formativi anche in
integrazione con Scuola Media Superiore, per completarne il percorso formativo con gli elementi di specializzazione
professionale necessari per una più precisa rispondenza alla domanda espressa dal mercato del lavoro.
-
Requisiti d’accesso formali
Diploma Scuola Media Superiore o qualifica di 1°livello coerente con il profilo
-
Monte ore totale
300 - 600 ore (annuale)
-
Struttura didattica
Formazione in aula
Comp. di base
Comp.
trasversali
Comp. professionali
Pagina 52 di 65
Stage
Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
5%-10%
-
5% - 10%
40%-50%
20% - 40%
Certificazione
Attestato di specializzazione di 2° livello
Tipologia 5.A3 - Corsi annuali di specializzazione post laurea
-
Finalità
Ampliamento e/o approfondimento di competenze specifiche nell’ambito di profili professionali corrispondenti ad un
lavoro tecnico o di concetto con ampi ambiti di autonomia, mediante la realizzazione di progetti formativi anche in
collaborazione con il sistema imprenditoriale, rivolti a neo laureati per completarne il percorso formativo con gli elementi
di specializzazione professionale necessari per una più precisa rispondenza alla domanda espressa dal mercato del
lavoro.
-
Requisiti d’accesso formali
Possesso della laurea o della laurea specialistica
-
Monte ore totale
300 - 600 ore (annuale)
-
Struttura didattica
Formazione in aula
-
Comp. di base
Comp.
trasversali
Comp. professionali
Stage
5%-10%
5% - 10%
40%-50%
20% - 40%
Certificazione
Attestato di frequenza
Tipologia 5.B - Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (I.F.T.S.)
-
Finalità
Attuare un sistema articolato e condiviso di integrazione fra i sistemi dell’istruzione scolastica ed universitaria della
formazione professionale e del lavoro che consenta:
•
•
•
ai giovani, uomini e donne, l’acquisizione di competenze a livello post-secondario rispondenti a fabbisogni del
mondo del lavoro, spendibili all’interno di un sistema integrato di certificazione, per favorire ed accelerare un loro
idoneo inserimento occupazionale, nonché facilitare l’eventuale continuazione degli studi all’interno di percorsi
formativi successivi
agli adulti occupati, donne e uomini, di esercitare il diritto alla formazione in ogni fase della vita, a partire dal
completamento e dalla qualificazione delle competenze possedute e delle esperienze professionali maturate, per
favorire la mobilità e l’estensione di conoscenze e competenze professionali pertinenti al proprio lavoro
agli adulti inoccupati e disoccupati, donne e uomini, la riconversione e l’ampliamento delle opportunità professionali
mediante l’acquisizione di specifiche competenze connesse ai fabbisogni del mondo del lavoro
Pagina 53 di 65
Allegato 1
-
Linee di Indirizzo 2003-2004
Requisiti d’accesso formali
Diploma Scuola Media Superiore. L’accesso è consentito inoltre anche a coloro che non sono in possesso di tale titolo,
previo accertamento delle competenze acquisite in precedenti percorsi di istruzione, formazione e lavoro successivi
all’assolvimento dell’obbligo scolastico.
-
Monte ore totale
• 1.200 ore (2 semestri)
• 1.800 ore (3 semestri)
• 2.400 ore (4 semestri)
non comprensive delle azioni di accompagnamento e delle attività individuali.
-
Struttura didattica indicativa
fermo restando l’ottemperanza al sistema di standard nazionali IFTS :
Formazione in aula
-
Comp. di base
Comp.
Trasversali
Comp.
professionali
Stage
10%-15%
15%-20%
30%-40%
30%
Certificazione
Certificato di specializzazione tecnica superiore IFTS
Certificazione dei crediti formativi spendibili in ambito universitario.
Tipologia 5.C - Corsi di perfezionamento e Master universitari
-
Finalità
Acquisizione di competenze professionali corrispondenti ad una attività professionale che richiede padronanza dei
fondamenti scientifici ed ampi livelli di autonomia e responsabilità (formazione di tecnici-quadri e/o responsabili di
funzioni/processi in settori ad alta complessità tecnologica ed organizzativa)
I master universitari di primo o secondo livello si collocano tra le azioni formative finalizzate ad assicurare ai frequentanti
un alto profilo formativo.
Queste azioni possono essere attivate dalle Università – anche in integrazione con altri soggetti accreditati per la
Formazione superiore - ai sensi dell'articolo 6 della legge 19 novembre 1990, n. 341 e in attuazione dell'articolo 1,
comma 15, della legge 14 gennaio 1999, n. 4; all'atto della candidatura al finanziamento i progetti devono essere già
disciplinati nei regolamenti didattici di ateneo, così come previsto dal DM n.509/99 per i corsi di perfezionamento
scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente, successivi al conseguimento della laurea o della laurea
specialistica.
-
Requisiti d’accesso formali
Per i corsi post-laurea: il possesso della laurea o della laurea specialistica
Per i corsi post-diploma universitario: il possesso del diploma universitario.
-
Monte ore totale
max 800 ore (annuali)
Durate superiori saranno ammesse esclusivamente per il raggiungimento dei 60 crediti necessari al rilascio del titolo di
master
Pagina 54 di 65
Allegato 1
-
Linee di Indirizzo 2003-2004
Struttura didattica
Formazione in aula
-
Comp. di base
Comp.
Trasversali
Comp.
professionali
Stage
-
5%-10%
45%-55%
30% - 40%
Certificazione
Al termine della frequenza e del superamento delle prove intermedie di valutazione individuale del profitto, lo studente
superando la prova finale prevista, e acquisendo almeno 60 crediti oltre a quelli già acquisiti per conseguire la laurea o
laurea specialistica, riceverà:
•
•
Master universitario (di primo o secondo livello rilasciato dall’Ateneo)
Certificato di frequenza ( rilasciato dalla Regione)
Tipologia 5.D - Moduli professionalizzanti
-
Finalità
Acquisizione di competenze professionalizzanti all’interno dei percorsi universitari corrispondenti ad una attività
professionale che richiede padronanza dei fondamenti scientifici ed ampi livelli di autonomia e responsabilità.
I Moduli professionalizzanti sono gestiti dalle Università – anche in integrazione con altri soggetti accreditati per la
Formazione superiore - e possono essere articolati sia in attività formative individuali che in cicli formativi dando luogo
alle nelle seguenti macrotipologie di azione
•
•
•
•
-
didattica integrativa
supporto alla attività di laboratorio
tirocini, stages
attività orientativa o di accompagnamento al lavoro
Requisiti d’accesso formali
Studenti/esse frequentanti i percorsi universitari
-
Monte ore totale
I moduli professionalizzanti proposti all’interno dei progetti quadro non hanno indicazioni in merito alla durata, in quanto
si tratta di attività sperimentali.
-
Struttura didattica
Stage: max 30% del monteore totale
-
Certificazione
Certificato di frequenza
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Area 6 - Direttiva Formazione Continua e Formazione Permanente
Macrotipologie di azione
La direttiva è finalizzata ad assicurare ai/alle lavoratori/trici indicati/e opportunità di qualificazione e sviluppo
professionale al fine di accrescerne la stabilità occupazionale, l’adattabilità ai cambiamenti tecnologici e organizzativi e
sostenere la competitività delle imprese (Formazione continua) ed al fine di garantire ai cittadini, donne e uomini,
opportunità di formazione lungo l’intero arco della loro vita (Formazione permanente).
E’ inoltre finalizzata ad accrescere la professionalità dei/delle lavoratori/trici della pubblica amministrazione, regionale e
locale, soprattutto in relazione ai cambiamenti in atto a seguito del processo di riorganizzazione amministrativa.
I risultati attesi sono quelli di:
•
•
•
•
Sviluppare un articolato sistema di Formazione permanente diffondendo e diversificando a livello territoriale l’offerta
di formazione a domanda individuale
Incrementare, prevalentemente per le piccole e medie imprese, la Formazione continua per i lavoratori, siano essi
dipendenti o collaboratori occasionali, collaboratori coordinati e continuativi, collaboratori autonomi e figure similari
Accompagnare i processi di innovazione nel settore pubblico derivanti dalla riorganizzazione delle funzioni
amministrative, con programmi di valorizzazione delle risorse umane coinvolte nella programmazione e gestione
delle nuove “missioni” a livello regionale e locale
Incrementare e sviluppare le competenze professionali dei destinatari, con particolare riguardo alla componente
femminile
Tipologie di azione
Azioni di formazione rivolte alle persone
•
•
•
•
Formazione permanente (a domanda individuale) per donne e uomini adulte/i occupate/i e disoccupate/i
Formazione continua per lavoratrici/tori occupate/i
Formazione esterna per apprendisti/e extra obbligo
Borse di studio per dottorati di ricerca speciali
Tipologia di progetto
•
•
•
•
Progetti aziendali ed interaziendali
Progetti quadro
Progetti corsuali
Voucher
Destinatari
•
•
•
•
•
•
•
Ultradiciottenni con contratto di apprendistato
Ultradiciottenni con altro contratto a causa mista
Donne e uomini adulte/i (inoccupate/i, disoccupate/i, occupate/i ed inattive/i)
Donne in reinserimento nel mondo del lavoro
Donne e uomini Occupate/i nel settore privato, nella pubblica amministrazione e nelle parti sociali.
Titolari di piccole e medie imprese
Donne e uomini lavoratrici/tori autonome/i o indipendenti, collaboratrici/tori occasionali, collaboratrici/tori coordinate/i
e continuative/i, collaboratrici/tori autonome/i e figure similari
Copertura geografica
Territorio regionale (al fine di garantire un impatto diffuso su tutto il territorio regionale, i dispositivi regionali Progetti
aziendali/interaziendali di formazione continua, Formazione Permanente, Formazione Apprendisti Extra Obbligo e
Ricerca e Sviluppo dovranno prevedere una suddivisione ex ante di almeno il 25% delle risorse tra i diversi ambiti
provinciali).
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Dispositivi
I principali dispostivi di attuazione della presente direttiva saranno:
•
•
•
•
Dispositivo Regionale Formazione Continua – progetti corsuali
Dispositivo Regionale Formazione Continua – progetti quadro
Dispositivo Regionale Formazione Continua – voucher aziendali
Dispositivo Regionale Formazione Permanente
Operatori ammissibili
•
•
•
Imprese (esclusivamente per i propri dipendenti e/o titolari e coadiuvanti)
Operatori titolari di sedi operative accreditate per la formazione continua e permanente ai sensi della D.G.R.6251
del 1 ottobre 2001 e del Decreto del Direttore 1142 del 29 gennaio 2002 (Decreto attuativo sull'accreditamento).
Parti Sociali ed Enti bilaterali, per la realizzazione delle attività previste dalla L. 236
Tipologie formative
Tipologia 6.A - Progetti corsuali di formazione permanente
Progetti corsuali di formazione permanente (a domanda individuale) per donne e uomini adulti occupati, disoccupati,
inoccupati ed inattivi
•
•
-
moduli/corsi di aggiornamento e alfabetizzazione di breve durata volti all’acquisizione/sviluppo di nuove competenze
culturali e professionali;
corsi di formazione volti all’acquisizione/sviluppo di nuove competenze professionali (corsi di qualificazione/
specializzazione);
Finalità
Interventi rivolti a uomini e donne adulti/e in età attiva che, di propria iniziativa, intendano intraprendere un percorso di
formazione ai fini dell’aggiornamento delle competenze richieste in ambito lavorativo o dell’arricchimento del proprio
patrimonio culturale e professionale, nonché al loro reinserimento nel mercato del lavoro.
-
Requisiti d’accesso formali
Condizione di lavoro dipendente, autonomo, associato.
Stato di disoccupazione, mobilità, CIGS
-
Monte ore totale
Durata di ciascun progetto: min 24 - max 200 ore;
La durata massima di ciascun corso potrà essere aumentata nel caso di riqualificazione volta all’ottenimento di
qualifiche relative a profili professionali normati dalla Regione Lombardia.
-
Certificazione
Attestato di qualifica, solo in caso di percorsi relativi a figure professionali normate dalla Regione Lombardia ( ad
esempio moduli di riqualificazione in Operatrici/tori Socio-Sanitari delle/degli Ausiliari-e Socio-Assistenziali)
Attestato di specializzazione o specializzazione di 2° livello
Certificato di frequenza o frequenza con profitto (moduli di aggiornamento e alfabetizzazione).
Tipologia 6.B - Percorsi di riqualificazione e aggiornamento del personale occupato
-
Finalità
Azioni formative di aggiornamento/sviluppo professionale dei lavoratori e delle lavoratrici.
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Gli interventi devono essere programmati e richiesti direttamente dall’impresa beneficiaria finale per i propri dipendenti o
da soggetto terzo accreditato su specifica commessa di una o più imprese.
Ciascun progetto può essere composto di più azioni formative. Ciascuna azione formativa si contraddistingue per
numero di ore e destinatari. .
Dell’ammontare complessivo delle risorse FSE destinate alla realizzazione di azioni afferenti alla presente tipologia
almeno l’80% sarà destinata a lavoratori appartenenti a piccole e medie imprese.
-
Requisiti d’accesso formali
Soggetti delle imprese titolari del progetto; soggetti di imprese identificate in fase di presentazione domande (se il
Soggetto Gestore è un ente terzo) appartenenti alle seguenti tipologie:
•
Occupati prevalentemente di PMI, giovani e adulti, anche con contratti flessibili e atipici (compresi i lavoratori
assunti con contratto di apprendistato, a condizione che la formazione sia aggiuntiva al monte ore obbligatorio
previsto dal D.P.R. n.157 del 12/7/2000)
• Agenti, rappresentanti e lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa
• Lavoratori in CIG ordinaria
Titolari di imprese e di associazioni ed enti no profit (compresi amministratori, soci-lavoratori e coadiuvanti).
Sono esclusi i lavoratori di società di fornitura di lavoro temporaneo, ad eccezione di quelli impiegati nella struttura
gestionale ed amministrativa della società stessa.
-
Monte ore totale
Durata di ciascuna azione formativa: min. 24 ore - max 200 ore
La durata massima di ciascun corso potrà essere aumentata nel caso di riqualificazione volta all’ottenimento di
qualifiche relative a profili professionali normati dalla Regione Lombardia
Nel solo caso dei progetti quadro la durata minima di ciascuna azione formativa è 16 ore.
-
Certificazione
Certificato di frequenza
Certificazione delle competenze e riconoscimento di crediti formativi
Attestato di qualifica, solo in caso di percorsi relativi a figure professionali normate dalla Regione Lombardia ( ad
esempio moduli di riqualificazione in Operatori Socio-Sanitari degli Ausiliari Socio-Assistenziali)
Tipologia 6.C - Formazione esterna per apprendisti/e extra obbligo formativo
-
Requisiti d’accesso formali
Vigenza del contratto durante il periodo di effettuazione della formazione
-
Monte ore totale
Come previsto dalla normativa vigente e dai CCNL : max 120/160 ore per anno (ripertibili per più annualità)
-
Struttura didattica
Formazione in aula
-
Comp. di base
Comp.
trasversali
Comp. professionali
Stage
5%-10%
10%-20%
30%-50%
-
Certificazione
Certificato di frequenza
Certificazione delle competenze e riconoscimento di crediti formativi
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Allegato 1
Linee di Indirizzo 2003-2004
Tipologia 6.D - Voucher formativi
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Finalità
Incentivi economici individualizzati volti al finanziamento della partecipazione ad attività formative documentabili, scelte
dai destinatari in ambito regionale, nazionale o internazionale. In questi ultimi casi l’incentivo può riguardare anche i
costi connessi alla mobilità geografica per fini formativi.
Nel caso di lavoratori occupati, il voucher formativo è erogabile per la sola partecipazione ad attività formative svolte
interamente al di fuori dell’impresa/ente di appartenenza, identificate in termini di titolo, durata, organismo formativo e
costo.
Dell’ammontare complessivo delle risorse FSE destinate alla realizzazione di azioni afferenti alla presente tipologia
almeno l’80% sarà destinata a lavoratrici e lavoratori appartenenti a piccole e medie imprese.
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Requisiti d’accesso formali
Stato di disoccupazione o, nel caso di lavoratrici e lavoratori occupate/i, dipendenti da soggetti delle imprese titolari del
finanziamento, documentazione attestante la che la condizione di occupazione è ricompresa tra seguenti tipologie:
•
donne e uomini occupate/i prevalentemente di pmi, giovani e adulti, anche con contratti flessibili e atipici (compresi i
lavoratori assunti con contratto di apprendistato, a condizione che la formazione sia aggiuntiva al monte ore
obbligatorio previsto dal d.p.r. n.157 del 12/7/2000)
• donne e uomini agenti, rappresentanti e lavoratrici/tori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa
• lavoratrici/tori in CIG ordinaria
• donne e uomini titolari di imprese e di associazioni ed enti no profit (compresi amministratrici/tori, soci-lavoratori e
coadiuvanti)
Sono esclusi i lavoratori di società di fornitura di lavoro temporaneo, ad esclusione di quelli impiegati nella struttura
gestionale ed amministrativa della società stessa.
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Monte ore totale
Corsi offerti dal mercato (non altrimenti beneficiari di finanziamenti pubblici) della durata minima di 16 ore
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Certificazione
Certificato di frequenza
Certificazione delle competenze e riconoscimento di crediti formativi
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Area 7 - Sviluppo dell’Imprenditorialità
Macrotipologie di azione
La direttiva è finalizzata ad assicurare sostegno e assistenza alle persone che intendono avviare nuove attività
imprenditoriali o di lavoro autonomo e indipendente. A tal fine l’obiettivo è quello di sviluppare servizi di consulenza e
assistenza orientati ad accompagnare nuove iniziative, dalla messa a punto dell’idea imprenditoriale alla definizione del
piano di impresa, alla fase di start-up, al primo periodo di vita dell’azienda. E’ altresì quello di orientare e facilitare
l’accesso dei/delle neo imprenditori/trici alle opportunità offerte, sia in ordine agli aspetti finanziari che di assistenza
relativi alla progettazione ed all’avvio della nuova impresa.
I risultati attesi sono quelli di:
•
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•
•
Promuovere la cultura dell’imprenditorialità in un’ottica di pari opportunità
Accrescere e sostenere l’imprenditorialità, in particolare cooperativa, di piccola e media impresa e di impresa
individuale, con assistenza tecnica, offerta di servizi per l’avvio e il consolidamento e incentivi allo start-up
Incrementare servizi volti sia a soddisfare le necessità informative/formative e consulenziali, sia a stimolare la
generazione di idee e progetti imprenditoriali coerenti con le potenzialità del territorio
Incrementare servizi di supporto alla realizzazione del percorso di idea imprenditoriale attraverso azioni di
formazione, work project group e di consulenza individuale per implementare il proprio piano di impresa
Tipologie di azione
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Azioni rivolte alle persone
Azioni rivolte a strutture e sistemi
Azioni rivolte all’accompagnamento
Tipologia di progetto
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Formazione per i neo-imprenditori/trici rivolta a sostenere l'avvio d'impresa ed il suo consolidamento e sviluppo
Formazione e accompagnamento al ricambio generazionale
Supporto alla creazione di imprese attraverso il sostegno, anche economico allo start up, la consulenza, la
formazione, la promozione di servizi
Supporto alla creazione ed alla conservazione di impresa nei settori dei nuovi bacini di impiego
Incentivi alle persone per la formazione (diritto allo studio ed alla formazione, prestito d’onore)
Formazione Formatori
Attività di ricerca, analisi e studio
Monitoraggio e valutazione
Facilitazione dell’accesso anche a soggetti non totalmente autonomi
Azioni di parternariato tra imprese nella fase iniziale
Stimolo alla creazione e partecipazione a reti locali, regionali, nazionali o comunitarie
Azioni per la promozione di servizi collaterali e di sostegno all’inserimento o reinserimento delle donne
successivo ad una uscita dal mdl per motivi familiari odi maternità
Pubblicizzazione delle iniziative e delle opportunità esistenti
Diffusione della cultura imprenditoriale e di autoimprenditorialità sul territorio.
Destinatari
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•
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•
Occupati/e, in particolare di PMI
Disoccupati giovani ed adulti
Occupate, disoccupate e inattive giovani e adulte
Studenti
Operatori/operatrici del sistema
Imprese (in prevalenza PMI)
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Copertura geografica
Territorio regionale
Dispositivi
•
Bando per la presentazione di Domande di finanziamento e sostegno alla creazione di impresa ex . Art. 10 L.R.1/99
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Area 8 - Contributi e Incentivi
Macrotipologie di azione
L’area è finalizzata ad assicurare sostegno per l’inserimento lavorativo di giovani uominie donne disoccupati o persone
in difficoltà occupazionale, disoccupati o appartenenti alle categorie svantaggiate. A tal fine l’obiettivo è quello di
sviluppare azioni di incentivazione verso le imprese per l’inserimento di dette categorie attraverso il riconoscimento di
agevolazioni economiche mirate e collegate con i servizi per l’inserimento lavorativo.
I risultati attesi sono quelli di:
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Ridurre i tempi di attesa dei giovani e degli adulti nell’entrata e nel reinserimento nel mercato del lavoro, in
particolare con esperienze guidate in ambienti lavorativi, aiuti all’assunzione, sostegno alla mobilità geografica
Incrementare l’occupazione femminile
Incrementare l’inserimento o reinserimento lavorativo di soggetti appartenenti ai gruppi svantaggiati
Consentire l’accesso a servizi formativi ai soggetti appartenenti a categorie svantaggiate
Tipologie di progetto
•
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Progetti d’impresa (domande di assegnazione di Piccoli Sussidi)
Domanda di riconoscimento di indennità di frequenza di corsi di formazione professionale
Tipologia di azione
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Incentivi alla partecipazione ad interventi formativi rivolti a uomini e donne svantaggiati/e
Erogazione di Piccoli Sussidi ex Art. 4 §2 Reg.CE 1784/99 (contributi, compresi tra i 2.000,00€ e 50.000,00€,
finalizzati a consolidare la qualità dell’offerta delle strutture operanti nell’ambito dell’inclusione sociale e
lavorativa)
Erogazione di servizi di orientamento ed informazione; servizi di formazione in termini di conoscenze/capacità
di adempiere alle funzioni di progettazione, coordinamento e implementazione dei progetti; assistenza tecnica
nello sviluppo dell’idea progetto e nella definizione del progetto d’impresa (anche dal punto di vista della forma
giuridica); verifica della sostenibilità del progetto al termine della sovvenzione; servizi di assistenza logistica e
informativa in particolare verso i soggetti più "deboli"
Erogazione di servizi volti a consentire l’accesso e la permanenza dei destinatari ai percorsi previsti nell’ambito
della sovvenzione globale: servizi di trasporto speciale e/o accompagnamento, interventi per eliminare le
barriere architettoniche, sussidi, buoni servizio ecc. rivolti alle destinatarie della sovvenzione globale
Facilitazione dell’accesso anche a soggetti non totalmente autonomi
Animazione territoriale e sensibilizzazione del contesto
Attività di ricerca, analisi e studio
Monitoraggio e valutazione
Pubblicizzazione delle iniziative e delle opportunità esistenti
Destinatari
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Donne e uomini portatrici/tori di handicap fisici e mentali;
Donne e uomini detenute/i, ex-detenute/i e minorenni soggetti a provvedimenti delle autorità giudiziarie minorili;
Cittadini extracomunitari e nomadi;
Donne e uomini tossicodipendenti ed ex-tossicodipendenti da droghe o da alcool;
Donne e uomini sieropositivi;
Persone coinvolte dal fenomeno delle nuove povertà (con particolare attenzione anche alla povertà femminile);
Persone che intendono uscire dal circuito della prostituzione;
Altre persone che rischiano l’esclusione sociale (comprese le donne vittime di maltrattamenti);
Donne e uomini giovani a rischio di dispersione scolastica e loro famiglie;
Donne e uomini giovani a rischio di abbandono precoce del percorso educativo (early school leavers) e giovani
che non hanno adempiuto l’obbligo formativo e loro famiglie;
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Donne e uomini occupate/i, disoccupate/i e inattive/i, giovani e adulte/i.
Copertura geografica
Territorio Regionale
Dispositivi
•
Dispositivi per l’erogazione di incentivi alla partecipazione ad interventi formativi
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Area 9 - Politiche della Formazione e Servizi per l’Impiego
Macrotipologie di azione
L’area è finalizzata alla costruzione e allo sviluppo di un qualificato sistema pluralistico e integrato di servizi di istruzione,
formazione ed inserimento lavorativo.
I risultati attesi sono quelli di:
•
Sostenere il decollo e lo sviluppo dei servizi per l’impiego secondo le caratteristiche definite negli strumenti
legislativi e programmatori della Regione, attraverso azioni che consentano al nuovo sistema dell’impiego di
perseguire le finalità ad essi assegnate nell’ambito delle politiche europee: promuovere l’accesso alle offerte di
lavoro; garantire la gestione personalizzata e sistematica di tutti i soggetti all’effettiva ricerca di occupazione
(D.lgs. 181/00 e successive modificazioni); valorizzare le sinergie tra i servizi per l’impiego ed altri soggetti,
anche privati, che operano sul mercato del lavoro; utilizzare i servizi per l’impiego per agevolare la mobilità
geografica del lavoro
•
Sviluppare una rete tra soggetti pubblici e privati competenti in materia di inserimento e reinserimento sociale e
lavorativo dei soggetti svantaggiati, in grado di ottimizzare l’impiego delle risorse a disposizione, valorizzare le
possibili sinergie ed incrementare l’efficacia dei risultati anche tramite la sperimentazione di una modalità
innovativa e trasferibile di orientamento al lavoro
•
Sviluppare l’integrazione tra scuola, università, formazione professionale e lavoro come strada maestra da
perseguire per riformare il sistema educativo nel suo complesso, affermando all’interno dei processi di
integrazione una nuova e forte centralità della cultura del lavoro anche nell’offerta di istruzione e di formazione,
garantendo il riconoscimento dei crediti formativi, tra un sistema e l’altro
•
Adottare un approccio complessivo, a livello territoriale, nel governo delle risorse destinate alla formazione,
partendo dall’obbligo scolastico per arrivare alla formazione continua passando attraverso l’orientamento,
l’istruzione superiore, la formazione professionale e l’istruzione universitaria
•
Assicurare lo sviluppo di un sistema di formazione permanente, fornendo servizi e dotazioni per lo sviluppo
organizzativo e strumentale delle strutture dell’offerta
•
Costruire un sistema di formazione continua per le imprese private e pubbliche, soprattutto piccole e medie
Tipologie di azione
•
Azioni rivolte a strutture e sistemi
Tipologia di progetto
•
Progetti finalizzati ad innalzare il livello qualitativo delle azioni formative proposte dai soggetti attuatori pubblici e
privati
•
Progetti finalizzati al rafforzamento delle competenze delle istituzioni in materia di politiche del lavoro e sviluppo
delle risorse umane
•
Progetti finalizzati alla qualificazione dei servizi erogati dal sistema scolastico e universitario
•
Progetti finalizzati alla costruzione ed alla sperimentazione di modelli di integrazione che prevedano la
partecipazione di operatori appartenenti al sistema dei servizi all’impiego, della scuola, della formazione
professionale, dell’Università e delle imprese, soprattutto PMI.
Destinatari
•
Istituzioni Scolastiche e operatori del sistema dell’istruzione
•
Enti di formazione, e operatori del sistema della formazione
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Linee di Indirizzo 2003-2004
•
Operatori del sistema universitario
•
Sistema delle imprese, in particolare piccole e medie
•
Parti sociali
•
Province (Centri per l’Impiego)
Copertura geografica
Territorio regionale
Dispositivi
•
Bando Multimisura Azioni di Sistema
•
Bando Adeguamento e integrazione dei sistemi della formazione e dell’istruzione
•
Bando Azioni di sistema Sistemi Ricerca e Sviluppo Tecnologico
•
Bando Azioni di sistema per lo sviluppo della partecipazione femminile al mercato del lavoro
•
Prosecuzione delle azioni previste dal protocollo d’intesa con le province lombarde . Il confronto su queste
tematiche avverrà nell’ambito del “Gruppo di lavoro misto per lo sviluppo e l’attuazione del modello dei servizi per il
lavoro in Lombardia”
Operatori ammissibili
•
Amministrazioni regionali, provinciali e comunali
•
Istituzioni scolastiche
•
Enti di formazione, operatori del sistema della formazione e loro associazioni
•
Associazioni sindacali, datoriali e di categoria
•
Università e Istituti di loro emanazione
•
Comunità Montane, loro Associazioni ed altri Enti pubblici
•
Centri per l’impiego
•
Agenzia regionale del Lavoro
•
Centri di eccellenza e incubatori d’impresa
•
Istituti di Ricerca
•
Associazioni rappresentative delle fasce deboli, Associazioni e Organismi riconosciuti che operano nel volontariato,
Enti Morali, Cooperative di solidarietà sociale
•
Associazioni Femminili
•
Parti sociali
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