Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Direzione Generale Formazione Istruzione e Lavoro LINEE D’INDIRIZZO E DIRETTIVE PER L’OFFERTA FORMATIVA ANNO FORMATIVO 2003-2004 Allegato alla D.G.R. n. 7/12008 del 7 Febbraio 2003 Pagina 1 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Premessa Le presenti Linee di Indirizzo e Direttive per l’Offerta formativa rappresentano lo strumento di programmazione unitaria del complesso di azioni a cofinanziamento regionale che la Regione Lombardia intende promuovere nel corso dell’anno formativo 2003 – 2004. Le Linee di Indirizzo si riferiscono, per quanto riguarda le tipologie formative, anche ai corsi riconosciuti dalle Province ai sensi dell’art. 27 della L.R. 95/80. Le attività formative promosse e cofinanziate dalla Regione Lombardia hanno raggiunto un livello di articolazione e dimensione che, unito all’evoluzione dell’assetto di competenze a livello il Programma nazionale e locale ed alla forte dinamica di cambiamento disegnata nel Programma Triennale della Triennale della Formazione Formazione (approvato dal Consiglio Regionale in data 19/11/02) ed impressa al quadro complessivo del sistema della formazione e dell’istruzione, impongono come necessario uno Professionale sforzo di armonizzazione e semplificazione del sistema regionale. L’Atto di indirizzo dell’Offerta Formativa 2002-2003 (DGR 14/6/2002 n. 7/9359) ha già proficuamente intrapreso tale percorso adottando ed attuando la logica e le finalità espresse all’interno del Programma Triennale della Formazione 2002-2004 attraverso l’introduzione pratica di due strumenti fondamentali: • il Fondo Unitario della Formazione Professionale • il Master Plan della Formazione Professionale in Lombardia che, in relazione alla necessità di percorsi flessibili e adattabili al mutare del contesto normativo, adotta una metodologia operativa per aree di intervento, che forniscono ambiti di azione che possono essere tempestivamente rimodulati in base alle esigenze del sistema. Area 1) Servizi per l’inserimento lavorativo 2) Sviluppo e sostegno dell’offerta formativa ed orientativa per i soggetti in obbligo formativo 3) Sostegno e accompagnamento all’integrazione sociale e lavorativa di uomini e donne appartenenti alle categorie svantaggiate 4) Percorsi formativi a favore di donne e uomini adulti disoccupati o inattivi con titoli di studio medio/bassi 5) Formazione superiore 6) Formazione continua/permanente 7)Sviluppo dell’imprenditorialità Obiettivo generale Assicurare servizi per l’inserimento lavorativo rispondenti alle esigenze specifiche delle diverse categorie di utenza Valorizzare, in logica preventiva, le politiche attive del lavoro, con particolare riferimento alle donne, con azioni improntate alla pari opportunità e ai soggetti appartenenti alle categorie svantaggiate Favorire l’integrazione sociale dei soggetti appartenenti alle categorie svantaggiate (qualificazione e personalizzazione dei servizi erogati) prevedendo particolari forme di sussidi ad es. servizi di accompagnamento Favorire, attraverso appositi strumenti di sostegno e conciliazione, l’apprendimento lungo l’intero arco di vita di individui donne e uomini, promuovendo in particolare la formazione su domanda individuale ed il conseguimento di qualificazioni professionali spendibili nel mercato del lavoro. Diversificare e qualificare l’offerta formativa a favore di soggetti che hanno assolto l’obbligo di formazione, con riguardo ai percorsi prescelti al fine di favorire un inserimento della componente femminile in settore tradizionalmente maschili e viceversa Migliorare il livello di qualificazione della forza lavoro lombarda, assicurando l’adattabilità degli occupati alle mutevoli esigenze delle imprese e stimolando la formazione su domanda individuale, in particolare al fine di consentire una progressione di carriera per la donna. Favorire la creazione di nuove imprese, privilegiando giovani donne e Pagina 2 di 65 Allegato 1 8) Contributi e incentivi 9) Politiche della formazione e servizi per l’impiego Linee di Indirizzo 2003-2004 uomini desiderosi di affermarsi in settori ad alto potenziale di crescita, favorendo la creazione d’impresa in un’ottica di pari opportunità Promuovere azioni di incentivazione che, integrando gli altri strumenti di politica attiva disponibili, siano in grado di favorire l’inserimento lavorativo dei diversi target, predisponendo azioni che prevedano diverse modalità organizzative e di conciliazione e, quindi, consentano la piena partecipazione delle donne alla formazione ed al lavoro. Assicurare, in una logica di integrazione, lo sviluppo e la qualificazione dei sistemi in termini tanto di servizi quanto di strutture con attenzione ai bisogni particolari espressi dalle diverse utenze per es. garantendo con un attenta articolazione degli orari, una maggiore fruibilità del servizio. L’opera di riforma e semplificazione procedurale intrapresa dalla Regione Lombardia sta semplificazione riguardando, una dopo l’altra, tutte le attività che competono alla Direzione Generale Formazione Istruzione e Lavoro, innovando progressivamente prassi a volte troppo legate ad una rigidità formale verso modelli procedurali che contemperino la necessaria ottemperanza dei vincoli giuridici con la focalizzazione sui risultati. Per evitare il rischio di non perseguire il loro scopo e quindi veder ridotto il loro effetto, tali sforzi devono peraltro essere ordinati verso un obiettivo unitario, chiaro e condiviso, di semplificazione del sistema nel suo complesso. Tale obiettivo è consustanziale a quello, proprio di tutta la Regione Lombardia ed in atto anche a livello comunitario e nazionale, di una più ampia riforma della governance (in termini di apertura, partecipazione, responsabilità, efficacia e coerenza), finalizzata alla promozione di una sempre maggior partecipazione e responsabilizzazione degli attori pubblici e privati coinvolti nella filiera formazione-lavoro ed all’introduzione di maggiore flessibilità nelle modalità esecutive della normativa comunitaria e locale. governance Lo scopo è offrire una risposta più adeguata, secondo un modello di formazione lungo tutto l’arco della vita, ad una domanda di formazione differenziata sul territorio, e implementare criteri di qualità più selettivi nell’erogazione dei servizi che considerino la differenza di genere, consentendo parità di opportunità, e nella loro certificazione, in grado di garantire a tutti i cittadini, donne e uomini, l’accesso ai fondamentali diritti di cittadinanza che il nuovo assetto normativo e sociale stanno definendo. La delineazione di questo disegno unitario, di questo “nuovo sistema”, può esplicarsi in maniera concreta e non limitata ad un mero velleitarismo strategico solo se è in grado di evidenziare e tener conto delle implicazioni e delle interrelazioni tra i diversi elementi che lo compongono e che riguardano ciascuno i diversi servizi della Direzione Generale. Le presenti Linee di Indirizzo, nel delineare le linee direttrici dell’offerta formativa della Regione Lombardia per l’anno 2003-2004, intendono segnare un nuovo passo verso l’implementazione di questo nuovo sistema di relazioni e di azioni. Il nuovo sistema di relazioni Lo sviluppo di un nuovo sistema di relazioni tra gli attori pubblici e privati coinvolti nella filiera formazione-lavoro intende configurarsi come “patto” tra soggetti di natura diversa che concorrono – con competenze e responsabilità differenti, al consolidamento di una offerta formativa stabile e di qualità in grado di rispondere alle esigenze espresse dai cittadini e dal sistema economico e sociale lombardi. Lo sviluppo di un “patto” si deve fondare su una condivisa definizione dei ruoli e delle Pagina 3 di 65 il patto Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 responsabilità tra i soggetti del sistema e sullo sviluppo congiunto di strumenti e modelli procedurali funzionali al corretto espletamento delle rispettive funzioni che verrà realizzato mediante l’attivazione di appositi tavoli. Tale patto si basa, come strumento cardine, sulla piena funzionalità dell’accreditamento che è stato introdotto in maniera sperimentale già dal 2002 (D.D.G. 1142 del 29/01/2002) e che vedrà nel l’accreditamento 2003 la piena entrata a regime. La Regione Lombardia intende infatti compiere, nell’anno formativo 2003-2004, un passaggio fondamentale nell’evoluzione del sistema di accreditamento, portandolo ad essere non solo un fattore di controllo/selezione all’ingresso degli operatori, bensì uno strumento di programmazione e di indirizzo dell’offerta regionale, così come prospettato nel Piano Triennale. Solo in tal modo potrà instaurarsi e consolidarsi, tra la Regione Lombardia, le Province lombarde, le Parti sociali e gli operatori, un livello di relazione sistemica (il “patto”) che consentirà l’adozione, da parte della Regione Lombardia, di modalità di affidamento delle attività comuni, condivise e più adeguate ai diversi fabbisogni rilevati nei diversi contesti socio economici del territorio lombardo. La necessaria implementazione di modalità di programmazione, selezione e finanziamento delle azioni basate innanzitutto sulla rispondenza del prodotto ai fabbisogni identificati a livello regionale, provinciale e locale richiede l’evoluzione della concezione e dell’utilizzo - tanto da parte della Regione, delle Province e delle Parti Sociali, quanto da parte degli operatori - del sistema regionale di accreditamento in funzione delle Aree Obiettivo illustrate nel Piano Triennale della Formazione Professionale della Regione Lombardia. Attraverso la valutazione dei risultati dell’applicazione sperimentale attualmente in corso ed un puntuale lavoro di revisione ed implementazione del set di requisiti, indicatori, e soglie attualmente in vigore, la Regione promuoverà pertanto la definizione del percorso di evoluzione del sistema regionale di accreditamento per la sua piena entrata a regime. La definizione di tale evoluzione/revisione del sistema dovrà tener conto delle differenti caratteristiche della domanda di servizi formativi e orientativi; l’offerta dei servizi risponde le caratteristiche sostanzialmente, infatti, a tre macro categorie di domanda: - Servizi in risposta ad una domanda specifica, definita, obbligatoria per Legge, esplicita (es. corsi di qualifica per l’Obbligo Formativo); - Servizi in risposta ad una domanda meno definita, diffusa e anch’essa esplicita (es: corsi standard a catalogo); - Servizi in risposta ad una domanda implicita (es: azioni di tipo innovativo). della domanda Le tre tipologie di domanda di cui sopra richiedono specifiche modalità di generazione della risposta, cioè dell’offerta formativa e del suo finanziamento. Tali modalità saranno adottate progressivamente a partire dall’anno formativo 2003-2004 in funzione del progressivo affinamento degli strumenti di analisi dell’accreditamento nonché dell’implementazione di modalità più precise di rilevamento/analisi della domanda. Tali modalità, inoltre, sono funzionali alla piena attuazione degli obiettivi del Programma Regionale di Sviluppo e del P.O.R. dell’obiettivo 3 del FSE, in quanto funzionali ad assicurare un’offerta obiettivi generali formativa: - mirata, seppur con pesi diversi, a tutti i target previsti dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale mediante direttive e dispositivi specifici - integrata sia sotto il profilo delle modalità di finanziamento (attraverso la programmazione unitaria di diverse linee di finanziamento insistenti sugli stessi target), sia sotto il profilo delle azioni finanziabili (quadro complessivo e trasparente delle diverse azioni in attivazione nel corso dell’anno 2002-2003 al fine di consentire e promuovere opportune ingegnerizzazioni) e Pagina 4 di 65 del PRS e del POR Ob.3 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 - semplificata per quanto riguarda gli aspetti procedurali (modalità di gestione e di rendicontazione comuni a dispositivi afferenti a diversi canali di finanziamento) - qualificata, poiché erogabile solo da operatori accreditati per le specifiche tipologie formative e/o di orientamento. Le iniziative che saranno promosse nell’ambito del presente atto porranno inoltre particolare attenzione al perseguimento delle priorità comunitarie relative alla promozione della società dell’informazione, delle pari opportunità e dello sviluppo locale. In particolare, per quanto attiene alla priorità posta dalla programmazione regionale sul tema delle Pari Opportunità Pari Opportunità, le azioni promosse nell’ambito del presente atto dovranno strutturarsi in un approccio integrato che preveda che tutte le politiche cooperino alla promozione dell’uguaglianza tra i sessi, sia modificando gli interventi esistenti con l’interazione orizzontale della dimensione delle pari opportunità (approccio attivo), sia attuando azioni specifiche e concrete volte a migliorare la situazione delle donne nella società (approccio reattivo). Ciò con l’obiettivo di fare del mainstreaming di genere una chiave di lettura innovativa e cogente per la realizzazione di una reale uguaglianza di opportunità indirizzata all’empowerment, ossia Mainstreaming volta a valorizzare l’attuale posizione delle donne nella società, a promuoverne il ruolo in tutti gli stadi della carriera professionale e nei processi decisionali. I dispositivi di attuazione provvederanno, in accordo con gli obiettivi generali propri di ciascuna direttiva, a specificare eventuali priorità regionali e provinciali o obiettivi specifici. - La rete territoriale La costruzione di un sistema organico di offerta formativa a livello regionale, articolata a livello di aree provinciali e sub provinciali, richiede come necessaria l’identificazione, nelle diverse aree di intervento e tipologie formative che compongono tale offerta ed innanzittutto nella formazione iniziale, di un modello di erogazione che garantisca la piena fruibilità della stessa da parte dell’utenza. Tale modello dovrà essere sviluppato a partire dai dati resi disponibili dal sistema di accreditamento, in funzione della creazione di una rete di operatori articolata territorialmente e capace di sviluppare condizioni di cooperazione e di integrazione tra le strutture operanti nell’ambito dell’istruzione, della formazione e dell’orientamento, anche attraverso la loro specializzazione verso specifici segmenti della domanda. Esso verrà sviluppato secondo le seguenti linee: − identificazione dei criteri di articolazione territoriale dell’offerta in ambiti funzionali (secondo quanto previsto dall’art.138 D.Lgs.1121) adeguati alle diverse tipologie di servizio erogate ed alle caratteristiche della domanda: suddivisioni provinciali e sub provinciali, bacini d’impiego, distretti e metadistretti, , … − definizione delle caratteristiche dimensionali, qualitative e numeriche della rete nelle sue articolazioni territoriali valutazione dell’opportunità e delle modalità di applicazione di tali criteri in funzione delle 1 Ai sensi dell'articolo 118, comma secondo, della Costituzione, sono delegate alle regioni le seguenti funzioni amministrative: a) la programmazione dell'offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale; b) la programmazione, sul piano regionale, nei limiti delle disponibilità di risorse umane e finanziarie, della rete scolastica, sulla base dei piani provinciali, assicurando il coordinamento con la programmazione di cui alla lettera a); c) la suddivisione, sulla base anche delle proposte degli enti locali interessati, del territorio regionale in ambiti funzionali al miglioramento dell'offerta formativa; d) la determinazione del calendario scolastico; e) i contributi alle scuole non statali; f) le iniziative e le attività di promozione relative all'ambito delle funzioni conferite. Pagina 5 di 65 caratterizzazione della rete Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 diverse tipologie di servizio, armonizzandole anche con il percorso adottato per la definizione della rete scolastica − monitoraggio continuo dell’adeguatezza delle strutture di erogazione della formazione e dell’orientamento per quanto attiene la qualità delle attività da essi realizzate. La costruzione di una rete territoriale dell’offerta presuppone il superamento in ottica sistemica dell’attuale differenziazione, concettuale e sostanziale, tra operatori pubblici e privati. A tale fine, e per dare piena attuazione al processo di riforma del sistema intrapreso dalla Regione Lombardia, nel corso dell’anno formativo 2003-2004 verrà data attuazione, di concerto con le parti sociali e le Province, al piano di riordino delle strutture pubbliche di erogazione di attività di formazione e orientamento così come definite dall’art.23 L.R.95/80: i c.f.p. trasferiti dalla Regione alle altre amministrazioni locali, quelli ancora in capo, direttamente e/o indirettamente, alla Regione stessa, nonché quelli gestiti da comuni e loro consorzi e comunità montane. Supportando la trasformazione dei centri pubblici in agenzie polifunzionali in grado di proporre, progettare e condurre attività di formazione, orientamento, inserimento ed accompagnamento al lavoro e valorizzando le eccellenze e gli ambiti di specializzazioni di ciascuna, verrà data piena attuazione al principio della sussidiarietà dell’azione dei diversi soggetti attuatori, pubblici e privati, che operano nell’ambito della formazione e dell’orientamento, assicurando, nel contempo, un’offerta formativa che per qualità e dimensione sia coerente alla domanda dei diversi ambiti provinciali e delle diverse categorie di destinatari. Tali obiettivi, declinati e perseguiti dalla Regione Lombardia di concerto con le amministrazioni locali coinvolte e a partire dalla sperimentazione avviata da alcune Province, saranno realizzati, dopo l’adeguata analisi dell’assetto gestionale di tali strutture, attraverso l’identificazione degli assetti giuridico/formali ottimali verso cui indirizzare il percorso di “evoluzione” societaria privilegiando, là dove è possibile, soluzioni che assicurino l’integrazione con i servizi all’impiego e la partecipazione dei soggetti del mondo del lavoro e delle imprese. riordino delle strutture pubbliche consolidamento del sistema A seguito di ciò sarà possibile procedere all’elaborazione di adeguati programmi di investimento relativo alle diverse sedi ed alle loro dotazioni tecniche, alla programmazione di azioni di aggiornamento e riqualificazione del personale, elaborate in funzione delle esigenze derivanti dai cambiamenti dell’assetto gestionale, dalla definizione di nuovi obiettivi strategici e nuovi settori di intervento. Il risultato atteso sarà l’attivazione di dinamiche atte ad un adeguato posizionamento e consolidamento nel contesto del sistema di accreditamento dei centri e la realizzazione di forme strutturate di cooperazione e di integrazione tra le realtà operanti nell’ambito dell’istruzione, della formazione e dell’orientamento, anche attraverso la loro specializzazione verso specifici segmenti della domanda. - La generazione dell’offerta formativa In forza della piena entrata a regime del sistema di accreditamento, la Regione potrà sviluppare e utilizzare strumenti di affidamento delle attività differenziati a seconda delle aree e delle tipologie di azione che, salvaguardando i necessari requisiti di trasparenza e assicurando uniformità, in ambito regionale, ai processi ed ai criteri, provvedano ad una sostanziale semplificazione delle modalità di relazione tra la Regione e gli operatori. La logica di bando come tradizionalmente intesa potrà essere integrata e/o superata, nel rispetto della normativa in materia vigente, mediante l’adozione, in maniera sperimentale e strettamente connessa all’evoluzione del sistema regionale di accreditamento, di “affidamenti selettivi” a fornitori preventivamente qualificati e monitorati costantemente nel tempo e focalizzati sul controllo in itinere ed ex post dei risultati attesi, sia in termini di efficacia della singola azione sia di impatto complessivo dei diversi interventi attivati dalla Regione Lombardia. Pagina 6 di 65 uniformazione delle procedure di assegnazione Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Tale semplificazione ab origine renderà conseguentemente più efficace e coeso il processo di semplificazione procedurale e strumentale già intrapreso dalla Regione Lombardia. Data per acquisita la logica propria del fondo unico, l’elaborazione della programmazione delle risorse finanziarie (biunivocamente connessa alla definizione degli obiettivi, in termini di impatto, dell’azione regionale) dovrà tener conto, oltre che dell’attuale indeterminatezza di alcune fonti nazionali ormai considerate “strutturali” per il finanziamento del sistema (obbligo, apprendistato, …), anche del ruolo delle province. semplificazione Regione e Province In un’ottica di superamento della suddivisione tra piani provinciali e regionali e tenendo conto delle relative competenze collaterali (mercato del lavoro, istruzione, etc.), le province lombarde devono accrescere il loro ruolo di programmazione partecipando attivamente alla definizione dei fabbisogni e delle azioni necessarie al loro soddisfacimento a livello locale, nonché alla verifica dei risultati, in termini di impatto e di efficacia, sui differenti contesti economici e sociali di riferimento. In tale dinamica, i trasferimenti di risorse alle province da parte della Regione Lombardia saranno destinati alle seguenti attività: − finanziamento dell’attività ordinaria dei CFP pubblici trasferiti al fine di accompagnarli nel percorso di riordino; − emanazione di dispositivi finalizzati alla realizzazione, mediante procedure di evidenza pubblica omogenee con quelle adottate dalla Regione Lombardia e rivolte ai soggetti accreditati, degli obiettivi definiti, in termini di destinatari e risorse impegnate, per le diverse aree di intervento prevista; I dispositivi provinciali saranno cronologicamente coordinati con quelli regionali così da consentire al sistema formativo regionale la produzione di un’offerta rispondente agli obiettivi generali di rafforzamento e crescita socio-economica della Regione ed al contempo in grado di soddisfare i fabbisogni specifici dei diversi contesti territoriali. I principali dispositivi di attuazione attraverso i quali saranno perseguiti gli obiettivi previsti dalle diverse aree di intervento sono elencati nella tabella seguente che ne riporta la calendarizzazione, definita al fine di consentire una generazione dell’offerta funzionale ad una piena risposta, anche nei tempi di erogazione, alle esigenze dei destinatari finali: Periodo di emanazione Approvazione Graduatorie Disp. Orientamento – Regione Mar.’03 Mag. ‘03 Disp. Prov. Obbligo Formativo - Percorsi di qualifica Feb.’03 Mag. ‘03 2) Sviluppo e sostegno dell’offerta per soggetti Disp. Reg. Obbligo Formativo – Sperimentazione Feb.’03 Mag. ‘03 in obbligo formativo Disp. Reg. Obbligo Formativo – Integrazione Feb.’03 Mag. ‘03 Disp. Prov. Apprendisti/e OF Feb.’03 Mag. ‘03 Feb.’03 Mag. ‘03 Disp. Reg. disoccupati/e extra obbligo Feb.’03 Mag. ‘03 Disp. Reg. Formazione Superiore Feb.’03 Mag. ‘03 Disp. Reg. Alta formazione Feb.’03 Mag. ‘03 Area/Direttive 1) Servizi per l’inserimento lavorativo Dispositivo di attuazione 3) Sostegno e accompagnamento all’integrazione sociale e lavorativa di uomini e Disp. Reg. Svantaggio donne appartenenti alle categorie svantaggiate 4) Percorsi formativi a favore di uomini e donne disoccupati o inattivi con titoli di studio medio/bassi 5) Formazione superiore Pagina 7 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 da definire da definire Disp. Reg. Occupati/e Prog. Aziendali Feb.’03 Mag. ‘03 Disp. Reg. Occupati/e Prog. Quadro Mag’03 Lug ‘03 Disp. Reg. Occupati/e Voucher Feb.’03 Disp. Reg. formazione perm. Mar’03 Giu. ‘03 da definire da definire Disp. Reg. R&S Apr. ‘03 Giu. 03 7)Sviluppo dell’imprenditorialità Disp. Reg. contributi ex L. 1/99 Ott. ‘03 --- 8) Contributi e incentivi Dispositivo Reg. sostegno alla formazione Feb.’03 Mag. ‘03 Dispositivi Azioni di sistema Feb. ‘03 Apr. ‘03 Disp. Reg. IFTS 6) Formazione continua/ permanente Disp. Reg. Apprendisti/e extra obbligo 9) Politiche della formazione e servizi per l’impiego Oltre ai dispositivi di attuazione qui indicati, la Direzione Generale Formazione, Istruzione e Lavoro, di concerto con le Province per le misure di loro competenza, nell’ambito delle risorse finanziarie stabilite per ciascuna direttiva, potrà nel corso dell’anno adottare ulteriori provvedimenti operativi al fine di dare piena realizzazione agli obiettivi prefissati dalle presenti Linee di Indirizzo. In tale contesto particolare rilevanza potranno avere le attività promosse a seguito dell’attivazione dei fondi interprofessionali per la formazione dei lavoratori/lavoratrici. Inoltre le Province, nel caso di residui delle risorse di loro competenza, risultanti a seguito del completo soddisfacimento della domanda di qualifica in obbligo formativo – Percorsi di qualifica, potranno, in accordo con la Regione Lombardia e previo parere di conformità, emanare dispositivi finalizzati alla realizzazione di azioni afferenti anche alle altre aree e tipologie formative previste da queste Linee di Indirizzo in risposta a specifiche esigenze emergenti a livello territoriale. Tali dispositivi dovranno prioritariamente riguardare le attività collaterali dell’Area 2 Obbligo formativo (intergrazione con la scuola media superiore e sostegno), l’Area 3.Svantaggio e quindi l’Area 5 Formazione Superiore. Pagina 8 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 La caratterizzazione dell’offerta formativa - Gli standard formativi Per poter esplicare in maniera puntuale il proprio compito di programmazione, il sistema regionale della formazione e del lavoro deve poter contare su strumenti di lettura e classificazione riconosciuti e riconoscibili da tutti gli attori che lo compongono e su di un apparato metodologico e strumentale di valutazione e rilevamento ex ante ed ex post condiviso e che costituisca il riferimento significativo delle azioni di formazione e politica del lavoro promosse dalla Direzione Generale in connessione con il MdL ed il sistema dei servizi per l’impiego (Operatori accreditati, parti sociali, referenti dell’istruzione e dell’università, Regione e Province). In sintonia con il documento predisposto dal tavolo tecnico Regioni-rappresentanze sindacali nazionali di CGIL, CISL, UIL ed approvato in Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano in data 1 agosto 2002, la Regione Lombardia, a partire dall’adozione del modello e dalle procedure per la definizione di un sistema di standard minimi condivisi a livello nazionale, giunga alla costruzione di un sistema/repertorio regionale di profili/figure professionali descritti per competenze. standard minimi Tali standard minimi riferiti ai percorsi formativi che prevedono il rilascio di una qualifica, trasferiti al livello regionale con gli opportuni adattamenti ed integrazioni, dovranno armonizzarsi con quelli adottati dai Servizi per l’impiego per la valutazione delle competenze e costituire un riferimento vincolante per la progettazione delle azioni formative da parte degli operatori accreditati. Gli standard formativi non vanno intesi come definiti una volta per sempre ed immutabili, ma in maniera dinamica, per poter seguire l’evoluzione tecnica e organizzativa delle professioni: definizione di un modello andranno perciò individuate procedure e modalità per l’aggiornamento del repertorio. Gli standard minimi regionali progressivamente implementati costituiranno il riferimento vincolante e comune delle azioni di formazione e politica del lavoro (formazione, orientamento, accompagnamento, domanda-offerta, etc). Lo sviluppo e la manutenzione del sistema di standard si esplicherà in maniera correlata all’analisi dei fabbisogni formativi che annualmente sarà condotta, anche a livello provinciale, sulla base del modello regionale di standard. Come previsto dal PTFP, al fine di assicurare l’aggiornamento e l’integrazione incrementale del repertorio in funzione dell’evoluzione delle professioni sarà costituita un’apposita Commissione Tecnica permanente composta da referenti della Regione Lombardia, delle Province, e dei soggetti attuatori e delle rappresentanze delle parti sociali. Inoltre, tale Commissione dovrà assicurare, in tema di descrizione e certificazione delle competenze, l’integrazione con la Pubblica Istruzione, con i Servizi per l’Impiego, e con gli organismi nazionali, regionali e provinciali responsabili dell’analisi dei fabbisogni formativi e della definizione di profili e qualifiche professionali. Il percorso di sviluppo di standard regionali riguarderà innanzitutto l’Area dell’Obbligo formativo, avvalendosi delle risultati delle elaborazioni svolte nella realizzazione del progetto di Sperimentazione di nuovi modelli nel sistema di Istruzione e di Formazione intrapreso nell’anno formativo 2002-2003. - Il libretto formativo La definizione di un modello di standard riconosciuto, oltre ad essere elemento necessario per l’integrazione del sistema della formazione con quello dei servizi per l’impiego ed il Mdl e strumento fondamentale per la precisa programmazione dell’offerta regionale di servizi, costituisce Pagina 9 di 65 sperimentazione Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 un presupposto necessario per sviluppare un sistema di certificazione delle competenze. La certificazione delle competenze acquisite attraverso percorsi formativi (e di accompagnamento/ orientamento) ed il riconoscimento di crediti formativi costituisce il primo atto a cui il sistema nazionale ed i sistemi regionali che regolano le azioni formative e di politica del lavoro sono tenuti nei confronti dell’utenza. certificazione delle competenze La Regione Lombardia e le province, di concerto con gli attori del sistema, perseguiranno tale risultato attraverso la definizione di procedure comuni, tali da garantire la reciproca riconoscibilità sia a livello territoriale, sia a livello di ambiti di governo (fra sistemi diversi: scuola, formazione, lavoro, …) delle competenze acquisite dai soggetti attraverso percorsi scolastici, formativi, lavorativi. Si individueranno inoltre modalità per “tradurre” in termini di competenze anche le qualifiche già conseguite nel passato, consentendo una sincronizzazione del sistema e più agevoli rapporti con i Servizi per l’impiego. Gli Enti territoriali saranno progressivamente responsabili anche dell’accertamento e della certificazione per le attività formative sulle quali hanno competenza, come già in atto nell’ambito della formazione esterna apprendisti In tale ambito, la Regione Lombardia procederà all’introduzione di uno strumento specifico che, sperimentato inizialmente nell’area dell’obbligo formativo nonché nell’Area 6 Formazione Continua e permanente attraverso la realizzazione di un progetto sperimentale rivolto ai dipendenti di società di fornitura di lavoro temporaneo, dovrà estendersi a tutti gli individui che fruiscono di servizi orientativi e formativi. Il libretto formativo personale (DM 174/01) costituisce lo strumento chiave della certificazione di competenze, vera e propria carta d’identità formativa e professionale del soggetto, che registra l’insieme di competenze che il candidato ha acquisito o quelle da acquisire durante il percorso formativo o attraverso percorsi lavorativi o personali. La definizione della struttura del libretto formativo dovrà avvenire in accordo con le indicazioni provenienti dagli specifici tavoli tecnici e dagli organismi tecnici operanti ai vari livelli sul tema della certificazione delle competenze. Pagina 10 di 65 coinvolgimento dei soggetti il libretto formativo Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Indicazioni procedurali generali La Regione Lombardia, secondo quanto disposto dalla L.R. 1/00 e di quanto affermato nel POR FSE Ob.3, identifica le Province quali riferimenti istituzionali cui demandare la programmazione territoriale e la gestione delle attività a cofinanziamento pubblico (regionale, nazionale e comunitario). Nell’ambito di tale processo di progressiva condivisione delle responsabilità e dei ruoli, è opportuno procedere, nell’ottica di quanto affermato nel PTFP, alla definizione di regole base comuni per quanto attiene le tematiche procedurali e gestionali. Come previsto dal PTFP, tutte le risorse di cui alle presenti linee di indirizzo, ad esclusione delle risorse destinate ai CFP pubblici trasferiti, saranno assegnate attraverso modalità di evidenza pubblica. I dispositivi di bando relativi ad attività di orientamento e/o formazione, siano essi emanati dalla Regione o dalle province, saranno predisposti secondo regole comuni fissate dalla Regione Lombardia e confrontate con le Province, e saranno rivolti ai soli soggetti accreditati e dovranno riportare la parità e l’uguaglianza di opportunità in modo esplicito. Tutti i dispositivi, che dovranno necessariamente contenere indicazioni che incentivino la presenza femminile, dovranno riferirsi chiaramente alla programmazione regionale ed indicare la provenienza regionale dei fondi allocati, nonché i riferimenti previsti per il Fondo Sociale Europeo. Tali adempimenti dovranno essere osservati anche dagli avvisi di selezione e da ogni comunicazione pubblica prodotta dai soggetti gestori delle attività finanziate. Per i dispositivi di competenza provinciale sarà indicata anche la Provincia di riferimento. - Regione e Province dispositivi di bando comunicazione Percorsi di qualifica in Obbligo formativo L’elemento di maggiore innovatività riguarderà l‘AREA 2 OBBLIGO FORMATIVO e segnatamente dei percorsi finalizzati al conseguimento di qualifica professionale. Per tale area che, in considerazione dei dettati normativi nazionali, richiede a tutto il sistema di procedere al progressivo consolidamento dell’offerta ed alla sua armonizzazione, anche facendo tesoro delle risultanze della sperimentazione attualmente in corso di attuazione, verranno definite modalità di programmazione e gestione delle attività adeguate alla necessità di realizzare un’offerta formativa stabile ed al contempo capace di adeguarsi alla massima rispondenza ai fabbisogni dell’utenza e dei territori di riferimento. L’offerta relativa alla realizzazione, nell’Area Obbligo Formativo, di percorsi biennali2 per il conseguimento della qualifica professionale e di percorsi annuali per il conseguimento della qualifica (rivolti a drop out scolastici con frequenza di almeno 2 anni di SMS), sarà promossa attraverso la messa in atto di dispositivi sviluppati unitariamente dalla regione e dalle province I dispositivi dovranno essere finalizzati a dare la possibilità (diritto) a tutti i giovani lombardi tra i quindici ed i diciotto anni di operare la scelta tra la scuola media superiore e percorsi di formazione professionale identificati in base ad una offerta formativa proposta da soggetti selezionati mediante un’applicazione selettiva dei criteri dell’accreditamento finalizzata a discernere i soggetti in grado di garantire livelli adeguati di servizio in rispondenza alle specifiche esigenze del contesto socioeconomico territoriale di riferimento. L’identificazione dell’offerta formativa proposta dagli operatori selezionati sarà operata pertanto dalle province che, attraverso appositi bandi sviluppati in base a criteri guida regionali utili ad una unitarietà ed omogeneità delle procedure, potranno in tal modo focalizzare l’offerta territoriale in 2 o triennali nei casi previsti dalla normativa Pagina 11 di 65 i percorsi di qualifica definizione dell’offerta formativa Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 funzione della domanda e dei comparti di maggior riferimento ed anche operare un ruolo di sostegno all’orientamento/raccordo di domanda e offerta formativa. L’offerta così generata potrà vedere un ulteriore elemento di consolidamento strutturale nel finanziamento delle attività per il biennio 2003-2004 e 2004-2005. Nell’ambito del dispositivo percorsi di qualifica Obbligo le province potranno finanziare anche progetti afferenti, oltre che alle tipologie 2.A e 2.B, anche alla tipologia 3.A1 (percorsi FLAD di qualifica di I livello per soggetti svantaggiati). La realizzazione degli interventi sarà gestita, in conformità con le indicazioni del presente atto, dalle province le quali, in questo modo, potranno esplicare al meglio anche l’attività di monitoraggio e verifica dei risultati. Per quanto attiene ai secondi e terzi anni di percorsi di qualifica intrapresi nell’anno formativo 2002-2003, fatta salva la persistenza dei requisiti di finanziabilità dei corsi (numero allievi minimo e requisiti dell’operatore), essi saranno finanziati mediante assegnazione diretta delle risorse da parte delle province di riferimento all’interno dei Dispositivi provinciali sull’obbligo formativo. - Altri percorsi Gli altri percorsi dell’area obbligo (percorsi semistrutturati in alternanza per adolescenti con difficoltà di integrazione scolastico-formativa o di apprendimento, percorsi individualizzati per i percorsi di integrazione con la scuola l’inserimento in percorsi formativi già avviati, percorsi pluriennali realizzati in integrazione con la scuola secondaria superiore, percorsi formativi pre-professionalizzanti di orientamento), così come le azioni previste dalle altre aree di intervento (Orientamento, Formazione Extra Obbligo, Formazione Superiore, Formazione Continua e Permanente) saranno realizzati attraverso l’emanazione di dispositivi regionali che prevederanno meccanismi di declinazione territoriale i dispositivi relativi alle altre aree finalizzati a consentire al sistema formativo regionale la produzione di un’offerta rispondente agli obiettivi generali di rafforzamento e crescita socio-economica della Regione ed al contempo in grado di soddisfare i fabbisogni specifici dei diversi contesti territoriali. Alle Province, nel caso in cui si rendessero disponibili risorse residue a seguito del completo soddisfacimento della domanda di qualifica in obbligo formativo, sarà comunque consentito di utilizzare tali risorse per l’attivazione, in accordo con la Regione Lombardia e previo parere di conformità, di Dispositivi provinciali in aree considerate a livello locale prioritarie e con azioni e tipologie formative integrate con quelle regionali, e prioritariamente nell’ambito delle attività collaterali dell’Area 2 Obbligo formativo (intergrazione con la scuola media superiore e sostegno) nonché l’Area 3, e quindi dell’Area 5 Formazione Superiore. La regione lombardia, attingendo alle risorse a propria disposizione, potrà attivare un dispositivo regionale relativo all’Area 2 Obbligo formativo al fine di soddisfare specifici fabbisogni territoriali residui a seguito dei corrispondenti dispositivi provinciali. dispositivi regionali integrativi Allo stesso fine la Regione Lombardia potrà attivare un dispositivo regionale integrativo per la formazione degli Apprendisti. I dispositivi Regionali e Provinciali relativi alla formazione degli Apprendisti verranno elaborati secondo regole omogenee e condivise, elaborate di concerto con le Parti Sociali anche in funzione delle eventuali modifiche normative del settore. Alle province competerà la gestione delle attività formative riconoscibili ai sensi dell’art. 27 della L.R. 95/80. - Attività realizzate dai CFP pubblici trasferiti Come previsto dal Programma triennale della formazione professionale al fine di accompagnare i CFP pubblici trasferiti alle Province nel percorso di riordino sopra definito, l’assegnazione delle risorse necessarie al loro finanziamento per l’A.F. 2003-2004 avverrà per l’ultimo anno mediante Pagina 12 di 65 Formazione ex art. 27 L.R: 95/80 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 assegnazione diretta in funzione di piani provinciali elaborati in base a specifici dispositivi. I CFP pubblici trasferiti non potranno pertanto partecipare agli altri bandi promossi dalle Province. Le Province provvederanno a definire, secondo le rispettive competenze, la pianificazione delle attività e dei servizi formativi, tenuto conto dell’ammontare di risorse loro assegnato in ciascuna direttiva e dei volumi di utenza attesi, dando adeguata informazione delle rispettive linee programmatiche alle parti sociali. Le proposte formative provenienti dagli attuatori pubblici dovranno essere formulate sotto forma di Progetto Quadro sugli appositi formulari on line elaborati d’intesa tra Regione e Provincia contenenti, chiaramente suddivisi per ciascuna direttiva: - l’indicazione sintetica dei volumi di attività che intendono realizzare, le quantità e l’informazione di genere relative all’utenza, femminile e maschile, che intendono coinvolgere nel processo formativo, nonché il finanziamento richiesto; - piani provinciali relativi ai CFP pubblici l’indicazione analitica delle attività che essi intendono attivare (titolo delle singole attività formative od orientative, numero degli allievi attesi suddiviso per azioni, calendarizzazione di massima – mese di avvio del corso – delle singole azioni, specificazione delle azioni per tipologia formativa, costo preventivato per azione, tipologia utenza per azione, numero edizioni, certificazione finale). A seguito della valutazione delle proposte per quanto attiene alla rispondenza con le linee programmatiche date e la validità economico-finanziaria del progetto, le Province procederanno all’approvazione dei rispettivi piani assegnando le relative risorse finanziarie agli attuatori con la condizione che le attività ed i servizi formativi medesimi siano avviati entro e non oltre 45 giorni dalla data di inizio prevista. Conseguentemente le Province presenteranno alla competente Unità Organizzativa – Formazione e mercato del lavoro – della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione l’atto di approvazione del proprio piano per ciascuna Direttiva di riferimento Nel corso della realizzazione delle iniziative previste, le Province potranno autonomamente autorizzare i CFP pubblici trasferiti ad effettuare modifiche di programmazione delle attività previste all’interno di ciascuna direttiva, facendo comunque salvi i seguenti parametri di ciascun progetto quadro: - importo complessivo del progetto (suddiviso per Direttiva) - numero minimo di destinatari previsto (suddiviso per Direttiva) - numero minimo delle ore di formazione preventivate(suddiviso per Direttiva). variazioni dei piani Al fine di procedere ad una programmazione il più possibile aderente alle esigenze territoriali, le Province potranno proporre, in casi di particolare necessità e rilevanza, variazioni di programmazione tra iniziative afferenti a direttive diverse. Tali variazioni dovranno comunque essere oggetto di specifica approvazione da parte degli uffici della Regione Lombardia. La durata di ciascun Progetto quadro sarà fissata in rispondenza all’anno formativo di riferimento e non potrà quindi essere superiore ai 12 mesi. Nel corso e al termine delle attività gli operatori finanziati dovranno presentare, ai sensi dell’art. 1 c. 34 della l.r. 18/2000, le certificazioni intermedie e finali della spesa per ogni progetto quadro approvato secondo le indicazioni della sezione “Spese ammissibili, certificazione della spesa e rendicontazione finale” . Saranno considerate ammissibili le spese sostenute dagli operatori durante tutto il periodo di ammissibilità delle spese durata dei progetti quadro approvati. Tali costi rientrano nelle quote computabili delle spese generali riconosciute per quota parte dei singoli progetti. Pagina 13 di 65 Allegato 1 - Linee di Indirizzo 2003-2004 Attività di rilevanza regionale L’attuale configurazione, all’interno della programmazione regionale dell’Area “Attività e centri di rilevanza regionale” è definita dai contenuti di atti programmatori specifici che hanno portato dentro il riordino delle attività di rilevanza regionale il sistema l’opportuno recepimento di evidenze affermatesi, nel corso del tempo, per iniziativa diretta della Regione e di alcuni tra i più qualificati attori, pubblici e privati, del vasto sistema formativo lombardo. Lo scenario attuale (A.F. 2002-2003) dell’Area si è articolato in tre tipologie di attività: a) I Centri di Formazione Professionale Alberghieri (CFPA), oggi Sedi Territoriali dell’Agenzia regionale per il lavoro; b) Un parte qualificata della formazione nei settori beni culturali, socio-assistenziale e agricolo; c) Alcune realtà ed esperienze considerate emblematiche per unicità e/o importanza nel panorama lombardo. La necessità di ridefinire, per l’A.F. 2003-2004, i connotati dell’Area si pone come una logica conseguenza dell’ultima fase del decentramento completata nel 2002 con il definitivo trasferimento di strutture, risorse ecompetenze dalla Regione alle Province. A questo riguardo il Programma triennale della formazione professionale prevede una specifica Area di intervento (Area 7) e, come strumento di riordino, la definizione di Piani di attività di rilevanza regionale condivisi con le parti sociali. Il percorso di riordino si svilupperà lungo le seguenti direttrici: - valorizzazione e sviluppo delle realtà esistenti - identificazione e selezione, in stretto raccordo con la fase evolutiva del processo di accreditamento, delle strutture e delle esperienze che possano appartenere ad un ambito di rilevanza regionale Con queste premesse l’Unità Organizzativa – Formazione e Mercato del lavoro – della Direzione Generale Formazione, Istruzione e Lavoro della Regione provvederà a definire con apposito atto la pianificazione delle attività e dei servizi formativi, tenuto conto dell’ammontare di risorse proprie a ciò disponibili e dei volumi di utenza attesi. Le proposte formative provenienti dagli attuatori identificati dovranno essere formulate sotto forma di Progetto Quadro sugli appositi formulari on line contenenti, chiaramente suddivisi per ciascuna direttiva: - l’indicazione sintetica dei volumi di attività e di utenza che si impegnano a perseguire e del finanziamento richiesto; - l’indicazione analitica delle attività che essi intendono attivare (tipologie formative, numero allievi, calendarizzazione di massima). A seguito della valutazione delle proposte per quanto attiene alla rispondenza con le linee programmatiche date e la validità economico-finanziaria del progetto, l’Unità Organizzativa – Formazione e Mercato del lavoro procederà all’approvazione dei progetti e delle relative dotazioni finanziarie con la condizione che le attività ed i servizi formativi medesimi siano avviati entro e non oltre 30 giorni dalla data di inizio prevista. La durata di ciascun Progetto quadro sarà fissata in rispondenza all’anno formativo di riferimento e non potrà quindi essere superiore ai 12 mesi. Nel corso e al termine delle attività gli operatori finanziati dovranno presentare le certificazioni intermedie e finali della spesa per ogni progetto quadro approvato secondo le indicazioni dei documenti “Spese ammissibili, certificazione della spesa e rendicontazione finale” . Pagina 14 di 65 il piano delle attività di rilevanza regionale Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Indicazioni gestionali In questa sezione vengono illustrati i criteri fondamentali di programmazione, progettazione e realizzazione delle attività e che devono essere osservati da tutti i dispositivi di attuazione delle presenti Linee di Indirizzo. In funzione di particolari tipologie di azione o di intervento, le presenti indicazioni, se del caso di concerto con le Province, potranno trovare ulteriori specificazioni, o eventuali modifiche, nell’ambito dei relativi dispositivi regionali o provinciali o nell’ambito di un più complessivo lavoro di revisione dei modelli procedurali e gestionali generali che la Regione Lombardia intende svolgere attraverso l’attivazione di tavoli di lavoro specifici con la partecipazione delle Province e delle Parti Sociali, nonché degli operatori al fine di procedere ad una semplificazioni degli adempimenti che regolano il “patto” tra gli operatori del sistema. Nella messa in opera delle norme previste nelle presenti linee di indirizzo e delle eventuali successive modifiche o integrazioni, le Pubbliche Amministrazioni coinvolte dovranno attenersi a quanto previsto dall’art.1 della L.241/90, evitando ogni ulteriore appesantimento amministrativo o procedurale per gli operatori beneficiari. - Modalità di presentazione Per la redazione della domanda di finanziamento e della modulistica dei progetti dovrà essere utilizzato esclusivamente il formulario on line predisposto per ogni dispositivo su Internet dalla Regione Lombardia in accordo con le Province, all’indirizzo: http://www.monitorweb.it oppure agli indirizzi provinciali riportati sui singoli dispositivi. - monitorweb Valutazione delle domande La valutazione delle domande di finanziamento sarà effettuata da appositi nuclei costituiti presso la Regione Lombardia con Decreto del Direttore Generale Istruzione, Formazione, Lavoro o presso le Province competenti con i relativi atti provinciali. I criteri di valutazione per ciascuna iniziativa saranno definiti nel relativo dispositivo regionale e provinciale di attuazione anche mediante l’introduzione di principi miranti a garantire la massimizzazione dell’impatto delle iniziative stesse e della loro efficienza economica ed in armonia con le linee indicate dal programma triennale della Formazione Professionale. L’attività di valutazione, subordinata alla verifica dell’ammissibilità dei soggetti (D.G.R. 6251/01 ”Accreditamento dei soggetti che erogano attività di formazione e di orientamento”) e delle domande, riguarderà gli aspetti tecnici e didattici dei servizi proposti, la capacità (qualitativa e quantitativa) dell’offerta rispetto alla domanda individuata ed eventualmente la capacità del Soggetto Gestore in relazione alla specifica proposta. criteri comuni categorie e priorità In particolare, i criteri di valutazione dovranno articolarsi nelle seguenti Categorie: Congruenza della proposta, Caratteristiche del Soggetto Gestore in relazione alla specifica proposta e Rispondenza alle priorità generali e specifiche nazionali, regionali e provinciali, con particolare attenzione a quelle indicate dal POR Ob.3. - Calcolo del finanziamento Il Soggetto Gestore, nella formulazione del preventivo, procederà al calcolo del finanziamento richiesto in base ai parametri massimali di costo qui indicati ed alle specifiche indicazioni riportate nelle singole Direttive e Dispositivi. Per il calcolo del costo della formazione il Soggetto Gestore dovrà procedere utilizzando le seguenti formule: COSTO ATTESO FORMAZIONE = COSTO ORARIO X NUMERO ORE Pagina 15 di 65 preventivo Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Dove VALORE ATTESO ALLIEVI è il numero minimo obbligatorio per attivare la classe definito per la tipologia formativa COSTO ORARIO è il parametro massimale di costo orario definito per la tipologia formativa NUMERO ORE è il numero di ore formative previste dal Soggetto Gestore. In alcuni dispositivi potrà essere previsto anche un valore premio relativo ad un eventuale numero premio allievi ulteriore rispetto al valore atteso (fino al massimo del NUMERO ALLIEVI PREMIO eventualmente definito per la tipologia formativa), il Soggetto Gestore può, a sua discrezione, aggiungere ai costi formazione l’incremento dato dal valore premio, secondo la seguente formula: VALORE PREMIO = NUMERO ALLIEVI PREMIO X COSTO ORA/ALL PREMIO X NUMERO ORE Dove NUMERO ALLIEVI PREMIO è il numero aggiuntivo di allievi, oltre a quelli previsti obbligatoriamente per attivare la classe, fina al numero massimo definito per la tipologia formativa COSTO ORA/ALL PREMIO è il parametro massimale di costo orario per ogni ALLIEVO PREMIO definito per la tipologia formativa NUMERO ORE è il numero di ore formative previste dal Soggetto Gestore In tal caso il costo totale della formazione è dato dalla somma costi formazione più valore premio: COSTO TOTALE FORMAZIONE = COSTO ATTESO FORMAZIONE + VALORE PREMIO Nel calcolo dei costi della formazione non sono da considerarsi: a) le indennità di frequenza degli allievi, che saranno gestite secondo quanto indicato nella specifica Direttiva Incentivi; b) il costo del REDDITO ALLIEVI, che, laddove previsto dalle direttive e dai dispositivi di attuazione, si aggiunge al COSTO TOTALE FORMAZIONE. Il valore così calcolato (COSTO ATTESO FORMAZIONE o COSTO TOTALE FORMAZIONE a seconda del caso) costituisce il riferimento circa l’importo massimo che può essere indicato dal Soggetto Gestore in sede di preventivo delle spese. La Regione Lombardia, o le Province, all’atto dell’approvazione del finanziamento, approvano anche i valori/obiettivo proposti dal Soggetto Gestore: nel caso in cui tali valori/obiettivo (numero degli allievi, numero ore, numero edizioni) scendano nel corso dell’attività al di sotto di quelli indicati a progetto, la Regione Lombardia, e le Province per quanto di loro competenza, provvederanno alla riparametrazione del finanziamento secondo le indicazioni contenute in ogni dispositivo. valori obiettivo e riparametrazione Si ricorda inoltre che l’osservanza di tali valori obiettivo costituisce elemento di valutazione anche al fine della definizione di alcuni indicatori relativi all’accreditamento delle sedi operative ai sensi del D.G.R. 6251/01 e del D.D.G. 1142 del 29-gen-2002, Decreto attuativo sull'accreditamento. Il valore obiettivo relativo al numero degli allievi si intende rispettato per il numero di destinatari che hanno frequentato almeno il 75% delle ore corso. Deroghe a tale vincolo potranno essere previste nell’ambito dei singoli dispositivi e segnatamente per gli interventi di garanzia sociale e per l’apprendistato. Il limite del 75% delle ore per allievo può essere derogato, per un numero di allievi non superiore al 20% degli iscritti iniziali, solo nel caso di discenti che, avendo frequentato almeno il 50% delle ore previste, abbiano abbandonato il corso in forza di un inserimento lavorativo, da documentarsi con qualunque forma contrattuale la cui congruità verrà valutata in sede di rendiconto finale. Laddove il 75% delle ore non fosse raggiungibile per problemi provatamente ascrivibili ad un eccessivo carico familiare, si potranno prevedere azioni che favoriscano la conciliazione, es. erogazione di incentivi per assistenza ai minori/disabili/anziani. Pagina 16 di 65 riconoscibilità delle attività Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Resta salvo il fatto che, al di sotto del 75 % delle ore di frequenza, (se non disposto diversamente riconoscimento dei titoli per percorsi formativi normati), l'allievo non ha diritto al titolo rilasciato dalla Regione Lombardia, salvo il riconoscimento di specifici crediti formativi conseguiti all’esterno del percorso formativo. Si evidenzia che il finanziamento approvato o riparametrato costituisce il limite massimo di spesa e che l’importo finale del finanziamento riconoscibile al Soggetto Gestore verrà determinato in fase di approvazione del rendiconto, sulla base dei costi effettivamente sostenuti, in ottemperanza a quanto stabilito nei documenti “Spese ammissibili e massimali di riferimento” e “Linee Guida per la rendicontazione e la certificazione della spesa” e nel rispetto di eventuali indicazioni contenute nelle singole Direttive e nei Dispositivi di riferimento. Al fine di consentire il consolidamento strutturale del sistema regionale della formazione, nel corso dell’anno formativo 2003-2004 la Regione Lombardia potrà introdurre, in maniera sperimentale, modalità innovative di finanziamento e parametrazione dei costi delle attività. Parametri Dispositivi Regionali A VALORE ATTESO ALLIEVI B COSTO C D NUMERO COSTO ALLIEVI ORA/ALL PREMIO PREMIO € 110,00 6 € 4,00 ORARIO 2) Sviluppo e sostegno dell’offerta Dispositivi Obbligo 12 formativa ed orientativa per i Disp. Reg. Sperimentazione Obbligo (Tip. 2.D) 12 € 110,00 4 € 6,00 soggetti in obbligo formativo Dispositivi Apprendisti/e obbligo 6 € 100,00 6 € 4,00 Dispositivi Svantaggio 6 € 134,00 4 €7 Dispositivi Disoccupati/e Extra Obbligo 12 € 132,00 6 €5 7 € 22,00 4 €8 7 € 22,00 3) Sostegno e accompagnamento all’integrazione sociale e lavorativa di uomini e donne appartenenti alle categorie svantaggiate 4) Percorsi formativi a favore di donne e uomini adulti disoccupati o inattivi con titoli di studio Dispositivi Ass. Progr. Extra obbl. medio/bassi 5) Formazione superiore Dispositivi Formaz. Superiore 12 € 132,00 Dispositivi Master Universitari 15 € 180,00 Dispositivi Moduli Professional. - FAD 15 € 180,00 Dispositivi Moduli Professional. - Didattica 15 € 180,00 Dispositivi Moduli Professional. - Laboratorio 15 € 150,00 Dispositivi Moduli Professional. - Individuale 1 € 70,00 Dispositivi Moduli Professional. - Tirocini 1 € 70,00 Dispositivi Ass. Progr post diploma Dispositivi Moduli Professional. - IFTS 11 € 150,00 6 € 8,00 Dispositivi Occupati/e - Prog. Corsuali 8 € 130,00 5 € 8,00 Dispositivi Occupati/e - Prog. Quadro 6 € 155,00 6) Formazione continua/ Dispositivi Formazione perm. 6 € 132,00 4 € 6,00 Permanente Dispositivi Occupati/e – Apprendisti/e extra 6 € 100,00 6 € 4,00 Dispositivi R&S 10 € 140,00 5 € 8,00 Attività e centri di rilevanza regionale 12 € 110,00 6 €4 obbligo Pagina 17 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Parametri Dispositivi Provinciali A VALORE ATTESO ALLIEVI 2) Sviluppo e sostegno dell’offerta B COSTO C D NUMERO COSTO ORARIO ALLIEVI ORA/ALL PREMIO PREMIO Dispositivi Obbligo 12 € 110,00 6 €4 Dispositivi Apprendisti/e obbligo 6 € 100,00 6 € 4,00 Dispositivi Svantaggio 6 € 100,00 4 € 6,00 Dispositivi Disoccupati/e Extra Obbligo 12 € 100,00 6 € 4,00 Dispositivi Formazione Superiore 12 € 100,00 4 € 5,00 Dispositivi Formazione perm. 6 € 100,00 4 € 6,00 6 € 100,00 6 € 4,00 formativa ed orientativa per i soggetti in obbligo formativo 3) Sostegno e accompagnamento all’integrazione sociale e lavorativa di uomini e donne appartenenti alle categorie svantaggiate 4) Percorsi formativi a favore di donne e uomini adulti disoccupati o inattivi con titoli di studio medio/bassi 5) Formazione superiore 6) Formazione continua/ Permanente - Dispositivi Occupati/e – Apprendisti/e extra obbligo Erogazione del finanziamento L’erogazione del finanziamento pubblico verrà effettuata come segue: - fino al 50% a titolo di anticipo a seguito dell’avvio del progetto - fino al 40% su certificazione del revisore della spesa effettivamente sostenuta di almeno il 40% dell'anticipo già ricevuto - saldo dopo la conclusione del progetto all’approvazione della certificazione finale della spesa (rendicontazione finale). Al fine dell’erogazione del primo anticipo e dei pagamenti intermedi, è fatto obbligo agli enti privati di presentare a secondo delle competenze a Regione e Provincia garanzia fidejussoria (rilasciata da banche e imprese di assicurazione indicate nella legge 10.06.1982, n.348 o da intermediariì finanziari iscritti nell'elenco speciale di cui all'art. 107 del d.lgs. 385/93), per un importo pari agli anticipi percipiendi. Detta garanzia dovrà avere durata per un periodo compreso tra la data di perfezionamento dell’atto equipollente alla convenzione e i 12 mesi successivi alla presentazione della certificazione finale della spesa. Il gestore è tenuto a verificare costantemente la permanenza dell'idoneità dei soggetti che rilasciano la garanzia.. flussi finanziari fidejussione Al fine di garantire quanto disposto nel presente paragrafo, la Regione trasferirà, al momento della approvazione delle presenti linee di indirizzo gli acconti relativi alle risorse di competenza delle singole province per consentire loro di adempiere ai necessari atti amministrativi. - Spese ammissibili, certificazione della spesa e rendicontazione finale Ai sensi dell’art. 1 c. 34 della l.r. 18/2000 è fatto obbligo agli operatori di presentare la certificazione della spesa rilasciata da un Revisore dei Conti, pertanto per quanto attiene le spese ammissibili e spese ammissibili e le modalità di certificazione della spesa e della rendicontazione finale di tutte le azioni si fa procedure di riferimento ai documenti “Spese ammissibili e massimali di riferimento” e “Linee guida per la rendicontazione uniformi rendicontazione e la certificazione della spesa” approvati con D.D.G. 5782/647 del 27/03/2002 e successive modifiche ed integrazioni. Nei corsi in cui vengono inseriti disabili sono considerati riconoscibili i costi relativi alla presenza di Pagina 18 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 co-docenti di sostegno FLH. - Delega La delega a enti terzi della gestione dell’attività è vietata, fatta eccezione per le deroghe di seguito indicate. Il soggetto proponente dovrà pertanto gestire in proprio le varie fasi operative. Per gestione in proprio s’intende quella attuata attraverso personale dipendente o mediante ricorso a prestazione professionale individuale. Le attività di direzione, coordinamento, e amministrazione (comprese le attività di segreteria) devono essere gestite interamente in proprio. La possibilità di delegare fasi delle azioni, limitata a casi particolari debitamente motivati, è legata ad apporti integrativi specialistici di cui gli Operatori non dispongono in forma diretta e che non possono superare in termini di valore il 30% del costo complessivo del progetto. Percentuali maggiori potranno essere valutate solo in casi del tutto eccezionali, per iniziative di particolare valore e innovatività adeguatamente motivate e documentate. delega a terzi La richiesta di deroga al divieto di delega dovrà essere evidenziata in sede di presentazione del progetto nella specifica scheda contenuta nel formulario: all’atto della presentazione del progetto si dovranno comunicare le caratteristiche tecniche dell’intervento delegato e la relativa quantificazione economica. La società delegata dovrà essere indicata nominativamente nel formulario. Non verrà accolta nessuna richiesta di deroga presentata successivamente alla presentazione del progetto. Il terzo delegato dovrà comunque possedere i requisiti e le competenze richieste dall’intervento, e non potrà a sua volta delegare ad altri soggetti l’esecuzione, anche in parte, dell’attività. Responsabile a tutti gli effetti dell’intervento formativo risulterà in ogni caso il Soggetto Gestore anche per le attività delegate. Ai fini del limite del 30% per la deroga al divieto di delega, non si considera delega l’affidamento della realizzazione delle attività da parte di associazioni, o consorzi, o società consortili, agli associati o consorziati o da imprese ad altre imprese facenti parte dello stesso gruppo purchè accreditati per la realizzazione delle attività in oggetto. associati e consorziati Non sarà ammesso l’affidamento di attività a soggetti creati, associati o consorziati in data successiva a quella di presentazione del progetto. In tutti i casi sopra descritti di affidamenti non considerati delega, i soggetti affidatari hanno l’obbligo di rendicontare le spese a costi reali, esibendo i giustificativi che saranno assunti nella documentazione del Soggetto Gestore ammesso al finanziamento, a prescindere da eventuali obblighi di fatturazione interna. Non costituisce delega l’affidamento da parte delle Province di attività formative, amministrative e orientative a società di lavoro interinali ai sensi e nei limiti degli Accordi Regione/Provincia per il trasferimento dei CFP regionali o delegati agli enti locali e alle Province. - Monitoraggio e controllo Al fine di garantire la massima trasparenza nelle attività di monitoraggio e controllo tanto delle diverse iniziative promosse dalla Regione e dalle Province quanto delle singole azioni finanziate, gli operatori dovranno prestare la massima cura nell’adempimento degli obblighi previsti, e segnatamente a quelli relativi a: - puntuale aggiornamento della banca dati allievi on line (condizione necessaria per l’avvio) - compilazione periodica della modulistica on line relativa allo stato di avanzamento della spesa. La mancata osservanza di tali obblighi comporterà, oltre alla non riconoscibilità delle azioni realizzate, la non ammissibilità del Soggetto Gestore a presentare progetti a valere sui bandi seguenti. Pagina 19 di 65 banca dati allievi certificazione della spese Allegato 1 - Linee di Indirizzo 2003-2004 Formazione A Distanza Le modalità di finanziamento, realizzazione, gestione e rendicontazione delle attività di Formazione a distanza saranno oggetto di un apposito atto della Regione Lombardia, che verrà prodotto entro Marzo 2003. Pagina 20 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Finanziamento delle attività Il presente atto alloca complessivamente € 380.009.973,40 . Tale dotazione risulta dal computo delle risorse provenienti dal bilancio regionale (risorse proprie e trasferimenti statali vincolati) e dalle risorse disponibili per l’annualità 2003-2004 della gestione del POR Ob.3 FSE. L’utilizzo di tali risorse, e la loro suddivisione tra le diverse aree obiettivo e tra le autorità di gestione è finalizzato a dare piena attuazione ai principi comunitari della Concentrazione3 e dell’Addizionalità4, focalizzando l’utilizzo delle risorse provenienti dal bilancio regionale sul sostegno delle aree di intervento che costituiscono la base strutturalmente fondante ed irrinunciabile (anche perché connessa ad obblighi di legge) del nuovo sistema regionale della formazione professionale ed indirizzando le risorse provenienti dal FSE sociale europeo . Secondo tale impostazione, le risorse strutturali del bilancio regionale sono state destinate in via prioritaria al finanziamento dell’offerta relativa all’area dell’obbligo formativo. Risorse Dispositivi Regionali Area Risorse Destinatari attesi 1) Servizi Per l’inserimento lavorativo € 32.800.000,00 45.000 2) Sviluppo e sostegno dell’offerta formativa ed orientativa per i soggetti in obbligo formativo - Sperimentazione 2) Sviluppo e sostegno dell’offerta formativa ed orientativa per i soggetti in obbligo formativo – Integrazione e Apprendistato 3) Sostegno e accompagnamento all’integrazione sociale e lavorativa di uomini e donne appartenenti alle categorie svantaggiate 4) Percorsi formativi a favore di donne e uomini adulti disoccupati o inattivi con titoli di studio medio/bassi € 10.000.000,00 1.000 € 13.000.000,00 10.500 € 11.000.000,00 2.000 € 11.000.000,00 2.500 5) Formazione superiore € 122.000.000,00 19.000 6) Formazione continua/ Permanente € 48.862.000,00 29.000 7)Sviluppo dell’imprenditorialità € 8.000.000,00 8) Contributi e incentivi € 2.000.000,00 9) Politiche della formazione e servizi per l’impiego € 36.000.000,00 Attività di rilevanza regionale € 4.800.000,00 Risorse dispositivi Provinciali TOTALE PROVINCE € 80.547.973,40 Dotazione complessiva di cui, finalizzate al finanziamento dei Piani CFP pubblici trasferiti alle province € 11.807.147,58 Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica) 9.989 3 volta a limitare il numero dei programmi, delle linee di azione e dei relativi obiettivi specifici 4 per il quale le risorse comunitarie devono aggiungersi agli investimenti strutturali realizzati autonomamente dallo Stato membro; a tal fine, deve essere mantenuto un livello di spesa pubblica a finalità strutturale almeno uguale a quello raggiunto durante il periodo di programmazione precedente Pagina 21 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Bergamo Dotazione complessiva Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica) Piani CFP pubblici trasferiti alle province Brescia Dotazione complessiva Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica) Piani CFP pubblici trasferiti alle province Como Dotazione complessiva Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica) Piani CFP pubblici trasferiti alle province Cremona Dotazione complessiva Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica) Piani CFP pubblici trasferiti alle province € 6.891.685,84 1.137 € 2.160.291,62 € 7.487.685,07 1.440 € 2.144.542,55 € 4.925.264,09 709 € 465.953,20 € 2.920.927,73 230 € 524.450,22 Lecco Dotazione complessiva Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica) € 2.589.250,06 Lodi Dotazione complessiva Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica) € 2.141.540,92 Mantova Dotazione complessiva Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica) Piani CFP pubblici trasferiti alle province Milano Dotazione complessiva Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica) Piani CFP pubblici trasferiti alle province Pavia Dotazione complessiva Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica) Piani CFP pubblici trasferiti alle province Sondrio Dotazione complessiva Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica) Piani CFP pubblici trasferiti alle province Varese Dotazione complessiva Destinatari attesi percorsi di obbligo (qualifica) Piani CFP pubblici trasferiti alle province 395 162 € 5.142.435,12 674 € 655.214,79 € 37.761.041,55 3.645 € 3.036.353,26 € 4.003.976,40 353 € 739.198,00 € 558.092,88 104 € 383.525,54 € 6.126.073,72 1.140 € 1.697.618,40 Per quanto attiene la dotazione qui espressa afferente ai dispositivi provinciali, si sottolinea che essa non comprende le risorse relative ai costi diretti ed indiretti del personale pubblico oggetto di altri trasferimenti della Regione Lombardia e che ammontano a circa 29 milioni di euro. Pagina 22 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Nell’attuazione delle direttive del presente anno, la Regione Lombardia potrà produrre integrazioni e modificazioni alla programmazione, funzionali ad una più precisa realizzazione degli obiettivi ed alla allocazione di eventuali risorse aggiuntive resesi disponibili, che avverrà previa concertazione con le parti sociali. Per i dispositivi provinciali le variazioni saranno adottate in accordo con le Province. Ad esse, in particolare, saranno trasferite eventuali dotazioni ulteriori vincolate alla formazione degli apprendisti. Ad esclusione delle risorse destinate ai CFP pubblici trasferiti, tutte le risorse di cui alle presenti Linee di Indirizzo saranno assegnate attraverso le opportune modalità di evidenza pubblica. Le linee adottate per l’offerta formativa potranno essere modificate, mediante apposito atto o con Decreto del Direttore Generale Formazione Istruzione Lavoro, per armonizzarle ad eventuali modifiche del quadro normativo di riferimento. Pagina 23 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Area 1 - Direttiva Orientamento e Inserimento Lavorativo Macrotipologie di azione La direttiva è finalizzata a favorire l’orientamento e l’accompagnamento al lavoro l’inserimento o il reinserimento lavorativo dei destinatari individuati. Saranno, di conseguenza, sviluppati servizi qualificati per supportare azioni di orientamento/riorientamento formativo, di consulenza orientativa e alla creazione di impresa, di accompagnamento all’inserimento/reinserimento lavorativo. I risultati attesi sono: • • • incrementare l’accesso a servizi di formazione o istruzione quali strumenti di miglioramento delle chances occupazionali di donne e uomini, favorendo, attraverso un’informazione puntuale e ragionata, la possibilità di scegliere, al di fuori di stereotipi, al fine di evitare percorsi segreganti. ridurre i tempi di attesa dei giovani e degli adulti, uomini e donne, nell’entrata e nel reinserimento nel mercato del lavoro, intervenendo sia dal lato della domanda che dell’offerta, mediante l’integrazione con le attività promosse dai servizi per l’impiego in materia di politiche formative e del lavoro. fornire servizi di orientamento, consulenza e accompagnamento al lavoro con particolare riguardo alle categorie individuate con il decreto legislativo 181/2000 e successive disposizioni modificative e correttive, ai soggetti appartenenti alle categorie svantaggiate, alla componente femminile. Destinatari • • • • Adolescenti e giovani in obbligo formativo Giovani uomini e donne con obbligo formativo assolto(inoccupati, disoccupati, inattivi, occupati) Adulti, uomini e donne, inoccupati, disoccupati, inattivi, occupati) Soggetti appartenenti a fasce deboli Copertura geografica • Territorio regionale Operatori ammissibili • Operatori titolari di sedi operative accreditate per l’Orientamento ai sensi della D.G.R.6251 del 1 ottobre 2001 e del Decreto del Direttore 1142 del 29 gennaio 2002 (Decreto attuativo sull'accreditamento). Tipologie di servizi Le tipologie di servizi di orientamento, consulenza ed accompagnamento al lavoro previste sono le seguenti: 1.A) ACCOGLIENZA E INFORMAZIONE ORIENTATIVA 1.A1) Incontri di informazione orientativa 1.A2) Colloqui di accoglienza 1.B) FORMAZIONE ORIENTATIVA 1.B1) Percorsi di sviluppo di abilità sociali/ orientamento alla formazione ed al lavoro 1.B2) Percorsi di integrazione sociale 1.C) CONSULENZA ORIENTATIVA 1.C1) Colloqui individuali di orientamento 1.C2) Bilancio attitudinale e di esperienze 1.C3) Bilancio di competenze professionale Pagina 24 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 1.C4) Counselling orientativo 1.D) ACCOMPAGNAMENTO E SOSTEGNO AL LAVORO 1.D1) Accompagnamento e supporto nella ricerca attiva del lavoro 1.D2) Tutoraggio all’inserimento lavorativo 1.D3) Tutoraggio alla creazione di impresa 1.D4) Tutoraggio work-experience e tirocini di orientamento I servizi di seguito descritti di durata uguale o superiore alle 40 ore prevedono il rilascio dell’Attestato di frequenza regionale unitamente alla attestazione da parte dell’Ente erogatore del servizio fruito dall’utente sul Libretto Formativo Personale; in tutti gli altri casi è previsto la sola attestazione da parte dell’Ente erogatore del servizio fruito dall’utente sul Libretto Formativo Personale. 1.A) ACCOGLIENZA E INFORMAZIONE ORIENTATIVA 1.A1) Incontri di informazione orientativa - Obiettivo Erogare informazioni agli utenti sull’offerta formativa, sulla struttura delle professioni e sui possibili sbocchi occupazionali esistenti sul territorio. - Attività Informare gli utenti che non hanno ancora definito una scelta nell’ambito del sistema della formazione o del mercato del lavoro locale sull’offerta formativa e sui possibili sbocchi occupazionali presenti sul territorio, tramite incontri di gruppo - Destinatari Adolescenti soggetti all’obbligo formativo solo se in stato di disoccupazione ex Dlgs 181/2000 e successive modifiche5 Soggetti appartenenti a fasce deboli 6 Giovani e adulti, uomini e donne, inoccupati, disoccupati o inattivi. Studenti/esse frequentanti l'ultimo anno della Scuola Media Inferiore; Studenti/esse frequentanti il primo anno della Scuola Media Superiore di età inferiore ai 15 anni Studenti/esse frequentanti l’ultimo anno di obbligo formativo di età superiore ai 18 anni Famiglie, associazioni e operatrici/tori dei settori di appartenenza delle/i destinatarie/ri finali - Risultati attesi Conoscere le opportunità e definire criteri di scelta 5 Decreto legislativo 181/2000: “stato di disoccupazione", la condizione del soggetto privo di lavoro, che sia immediatamente disponibile allo svolgimento ed alla ricerca di una attività lavorativa secondo modalità concordate con i servizi competenti;” 6 o o o Soggetti appartenenti alle fasce deboli: disabili adolescenti, giovani o adulti disoccupati e/o inoccupati svantaggiati sociali adolescenti, giovani maggiorenni o adulti disoccupati e/o inoccupati (nomadi, adulti indigenti, minori e giovani a rischio di devianza in carico ai servizi sociali territoriali o al privato sociale o con provvedimenti della magistratura, che hanno abbandonato gli studi e sono in condizione di precarietà lavorativa, tossicodipendenti ed ex-tossicodipendenti, immigrati, profughi, richiedenti asilo, rifugiati. detenuti ed ex detenuti adolescenti, giovani o adulti disoccupati o inoccupati Pagina 25 di 65 Allegato 1 - Linee di Indirizzo 2003-2004 Modalità di erogazione Attività di gruppo. - N. utenti standard min–max: 8 – 25 utenti - Monte ore min–max: 2 – 5 ore 1.A2) Colloqui di accoglienza - Obiettivo Sostenere la chiarificazione della domanda orientativa individuale - Attività Accogliere l’utente con un colloquio finalizzato a: • • • • • - verificare lo status occupazionale effettuare la prima analisi dei bisogni a partire dalla rilevazione delle principali caratteristiche socio-anagrafiche, formative e professionali dell’utente fornire informazioni sui servizi interni alla struttura e alla rete allargata dei servizi per il lavoro e dei servizi sociali di supporto, in modo mirato al bisogno fornire criteri di utilizzo delle informazioni rinviare ad altri servizi Destinatari • • • • - Adolescenti e giovani in obbligo formativo Giovani uomini e donne con obbligo formativo assolto(inoccupati, disoccupati, inattivi, occupati) Adulti, uomini e donne, inoccupati, disoccupati, inattivi, occupati Soggetti inoccupati e disoccupati appartenenti a fasce deboli Risultati attesi Valutare il livello di occupabilità Definire obiettivi orientativi personali Identificare le opportunità per l’ingresso e/o il rientro formativo o lavorativo - Modalità di erogazione Colloquio Individuale - Monte ore min–max 1 – 2 ore 1.B) FORMAZIONE ORIENTATIVA 1.B1) Percorsi di sviluppo di abilità sociali/ orientamento alla formazione ed al lavoro rivolti a gruppi di utenza omogenei: • moduli di orientamento alla formazione Pagina 26 di 65 Allegato 1 • • • • • - Linee di Indirizzo 2003-2004 moduli di orientamento al lavoro/ al reinserimento lavorativo moduli di orientamento all’autoimprenditorialità moduli di orientamento pre-apprendistato moduli di orientamento rivolti a disabili moduli di sviluppo di abilità sociali Obiettivo Orientare e supportare l’utente nella gestione delle fasi di transizione, formazione-nonlavoro-lavoro, fornendogli informazioni, abilità sociali, competenze preprofessionali, strumenti di autovalutazione, supporti operativi per la definizione e scelta di un percorso formativo o professionale coerente con le proprie attitudini, competenze e motivazioni - Attività Promuovere nell’utente un insieme di competenze orientative a sostegno del fronteggiamento di eventi significativi della propria esperienza formativa e di transizione dalla formazione al lavoro e dal lavoro al lavoro. Supportare la scelta di percorsi (es. fra scuola-formazione e lavoro, fra diversi lavori) e nell’elaborazione del progetto personale/ professionale. Supportare la ricerca del lavoro (tecniche di autopromozione). - Destinatari Adolescenti soggetti all’obbligo formativo solo se in stato di disoccupazione ex Dlgs 181/2000 e successive modifiche Soggetti inoccupati e disoccupati appartenenti a fasce deboli Giovani e adulti, uomini e donne, inoccupati e disoccupati privi di diploma o qualifica - Risultati attesi Supportare la scelta formativa e/o lavorativa consapevole Applicare tecniche di ricerca attiva del lavoro Conoscere il mercato del lavoro e le relative normative Conoscere i servizi presenti nel territorio ed il loro funzionamento - Requisiti d’accesso formali Segnalazioni dei servizi competenti per interventi sull’area del disagio e della dispersione scolastica. - Modalità di erogazione Attività di gruppo. - N. utenti standard min - max 8 - 15 utenti Nel caso si azioni rivolte esclusivamente a disabili il numero minimo di utenti è pari a 5 - Monte ore min–max 5-150 ore comprensive di eventuale stage di durata non superiore al 50% del monteore totale E’ ammissibile attività di sostegno individuale aggiuntiva, complessivamente non superiore al 30% del monteore totale. Pagina 27 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 1.B2) Percorsi di integrazione sociale - Obiettivo Promuovere l’integrazione sociale e lavorativa attraverso la mediazione tra il contesto di origine e quello di riferimento attuale. - Attività Le azioni rivolte a giovani/adulti, uomini e donne, soggetti a restrizioni della libertà, a misure alternative o ex detenuti inoccupati o disoccupati, sono finalizzate all’integrazione sociale e lavorativa e supportate dall’acquisizione di competenze pre-professionali Le azioni rivolte a immigrati e nomadi sono finalizzate a sviluppare: • • • • • • - conoscenza del contesto socio-culturale in cui la persona deve inserirsi confronti tra contesti differenti conoscenza dei servizi presenti sul territorio conoscenza del mercato del lavoro e del suo funzionamento conoscenza delle opportunità offerte dal sistema scolastico e formativo competenze per l’elaborazione di un curriculum vitae Destinatari Soggetti inoccupati e disoccupati appartenenti a fasce deboli : - immigrati e nomadi inoccupati, disoccupati; - soggetti in condizione di restrizioni della libertà, a misure alternative o ex detenuti inoccupati o disoccupati - Risultati attesi Definizione di un piano di inserimento sociale e lavorativo - Requisiti d’accesso formali Permesso di soggiorno, ovvero permesso dell’autorità giudiziaria competente. - Modalità di erogazione Attività di gruppo. - N. utenti standard min - max 5 - 15 utenti - Monte ore min–max 40 - 150 ore comprensive di eventuale stage di durata non superiore al 50% del monteore totale E’ ammissibile attività di sostegno individuale aggiuntiva, complessivamente non superiore al 30% del monteore totale Pagina 28 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 1.C) CONSULENZA ORIENTATIVA 1.C1) Colloqui individuali di orientamento e 1.C2) Bilancio attitudinale (individuale o di gruppo) - Obiettivo Accompagnare e sostenere l’utente nell’approfondimento della conoscenza di sé e delle proprie risorse per la definizione di un progetto formativo e/o professionale personalizzato. - Attività Analizzare e ridefinire la domanda di consulenza; Analizzare le esperienze formative e sociali degli utenti e identificare abilità, conoscenze, potenzialità, attitudini, spendibili nei diversi contesti formativi e lavorativi; Individuare con gli utenti risorse, vincoli, opportunità formative e professionali con particolare riferimento al contesto sociale; Identificare e riaggregare con l’utente le potenzialità individuali in funzione delle opportunità esterne individuate Sostenere l’utente nella predisposizione di un progetto realistico, verificabile e completo nei suoi elementi interni (obiettivi, tempi, azioni, interlocutori, risorse) - Destinatari Adolescenti frequentanti l’ultimo anno di un percorso di obbligo formativo Soggetti inoccupati e disoccupati appartenenti a fasce deboli Giovani e adulti, uomini e donne, inoccupati e disoccupati privi di diploma o qualifica Studenti/esse frequentanti corsi di formazione superiore e universitaria, diplomati, laureati - Risultati attesi Auto ed eterovalutazione Esplorazione/conoscenza delle opportunità esterne Progetto (scelta di un percorso personale) - Modalità di erogazione Colloqui individuali Bilancio attitudinale individuale Bilancio attitudinale di gruppo - N. utenti standard min - max Per il bilancio attitudinale di gruppo: 8 - 15 utenti - Monte ore min–max max 5 ore complessive per non più di 3 colloqui individuali di orientamento (ogni colloquio non può avere durata superiore a 2 ore) max 10 ore per il bilancio attitudinale individuale max 30 ore per il bilancio attitudinale di gruppo E’ ammissibile attività individuale aggiuntiva, complessivamente non superiore al 30% del monteore totale Pagina 29 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 1.C3) Bilancio di competenze professionale (individuale o di gruppo) - Obiettivo Accompagnare l’utente nell’acquisizione di maggiore consapevolezza delle proprie competenze e della loro trasferibilità in vista della definizione di un progetto di riqualificazione e/o inserimento/reinserimento lavorativo. - Attività Accogliere e formalizzare il percorso di bilancio e la stipula del contratto Accompagnare nell’analisi delle competenze e delle risorse personali e professionali Supportare l’utente nella costruzione di un proprio progetto professionale e nell’individuazione delle opportunità che possono facilitarne la riuscita Elaborare la sintesi di bilancio e sostenere l’utente nell’attivazione del progetto - Destinatari Soggetti inoccupati e disoccupati appartenenti a fasce deboli in possesso di esperienze professionali pregresse Giovani e adulti, donne e uomini, disoccupati in possesso di esperienze professionali pregresse Lavoratori/trici occupati/e in aziende in stato di crisi o in Cassa Integrazione Guadagni Straordinari a zero ore o in mobilità. - Risultati attesi Conoscenza e valorizzazione del proprio profilo personale e professionale Definizione di un progetto formativo – professionale adeguato alla persona e spendibile rispetto al contesto di appartenenza Realizzazione del portfolio delle competenze - Modalità di erogazione Bilancio di competenze Individuale Bilancio di competenze di gruppo - N. utenti standard min - max Per il bilancio di competenze professionale di gruppo: 8 - 15 allievi - Monte ore min–max max 15 ore per il bilancio di competenze professionale individuale max 32 ore per il bilancio attitudinale di gruppo E’ ammissibile attività individuale aggiuntiva, complessivamente non superiore al 30% del monteore totale 1.C4) Counselling orientativo - Obiettivo Intervento specialistico finalizzato a sviluppare nella persona un processo di cambiamento nell’esperienza formativalavorativa. E’ rivolto a persone che esprimono il bisogno di riorganizzare la relazione soggetto/ formazione e/o soggetto/ lavoro o per i casi che richiedono interventi per risolvere un processo di progettualità bloccato. E’ indicato anche nei Pagina 30 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 casi per i quali si rileva la necessità di potenziare le capacità personali, di ricostruire la motivazione a partire dall’analisi del vissuto, di alzare i livelli di empowerment della persona. - Attività Definire percorsi di riflessione personale guidati, mirati alla definizione di un progetto di sviluppo personale e professionale; Diagnosticare e potenziare le risorse individuali spendibili per la costruzione del proprio progetto personale in ambito formativo e professionale; Identificare e ridurre le aree di disagio connesse allo sviluppo professionale dell’utente. - Destinatari Soggetti appartenenti a fasce deboli Giovani e adulti, donne e uomini, inoccupati o disoccupati, privi di diploma o qualifica Lavoratori/trici occupati/e in aziende in stato di crisi o in Cassa Integrazione Guadagni Straordinari a zero ore o in mobilità - Risultati attesi Conoscenza e valorizzazione del proprio profilo personale e professionale. Definizione di un progetto formativo – professionale adatto alla persona e spendibile rispetto al contesto di appartenenza - Modalità di erogazione Individuale - Monte ore min–max da 6 a 12 incontri di 1 ora ciascuno 1.D) ACCOMPAGNAMENTO E SOSTEGNO AL LAVORO 1.D1) Accompagnamento e supporto nella ricerca attiva del lavoro (individuale e di gruppo) - Obiettivo Supportare la gestione della ricerca attiva del lavoro attraverso azioni di tutoring - Attività Acquisire un metodo di ricerca attiva del lavoro. Sviluppare capacità di autopromozione - Destinatari Soggetti inoccupati e disoccupati appartenenti a fasce deboli Giovani e adulti, donne e uomini, inoccupati disoccupati, privi di diploma o qualifica Studenti/esse frequentanti corsi di formazione superiore e universitaria, laureati - Risultati attesi Conoscenza delle tecniche per la ricerca del lavoro Pagina 31 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Definizione di un piano d’azione finalizzato all’inserimento lavorativo - Modalità di erogazione Tutoring individuale Tutoring di gruppo - N. utenti standard min - max Tutoring di gruppo : 8 - 15 utenti - Monte ore min–max Tutoring individuale: max 20 ore Tutoring di gruppo: max 30 ore E’ prevista attività di sostegno individuale aggiuntiva per un max di 4 ore per utente 1.D2) Tutoraggio all’inserimento lavorativo - Obiettivo Favorire un adattamento produttivo e realizzante nell’ambiente di lavoro. - Attività Le azioni di tutoraggio sono finalizzate a: • • • • - supporto nella fase di inserimento; analisi del contesto organizzativo e del ruolo professionale; accompagnamento e verifica dell’inserimento; elaborazione di eventuali strategie di fronteggiamento per la tenuta del lavoro Destinatari Soggetti appartenenti a fasce deboli in fase di inserimento lavorativo Giovani e adulti, uomini e donne, privi diploma o qualifica in fase di inserimento lavorativo privi diploma o qualifica - Risultati attesi Gestione consapevole dell’inserimento lavorativo - Modalità di erogazione Individuale - Monte ore min–max Max 40 ore Nel caso di attività rivolte a soggetti appartenenti alle categorie svantaggiate (cfr. Area 3) è possibile prevedere un incremento di max 1/3 del monteore per colloqui tra il tutor formativo ed i referenti aziendali che collaborano all’inserimento lavorativo del soggetto. 1.D3) Tutoraggio alla creazione di impresa - Obiettivo Promuovere/potenziare capacità imprenditoriali e sostenere la realizzazione di un progetto di impresa Pagina 32 di 65 Allegato 1 - Linee di Indirizzo 2003-2004 Attività Documentare capacità e competenze relative al progetto d’impresa Definire un business-plan - Destinatari Adolescenti frequentanti l’ultimo anno di un percorso di obbligo formativo Soggetti inoccupati e disoccupati appartenenti a fasce deboli Giovani e adulti, donne e uomini, inoccupati e disoccupati privi di diploma o qualifica Studenti/esse frequentanti corsi di formazione superiore e universitaria, laureati - Risultati attesi Verifica del progetto professionale Analisi delle normative specifiche Stesura piano d’azione e studio di fattibilità Accompagnamento alla pianificazione e autopromozione - Modalità di erogazione Individuale E’ ammissibile una’attività di gruppo per un max del 30% del monteore complessivo - Monte ore min–max Max 40 ore 1.D4) Tutoraggio work experience, tirocini di orientamento, - Obiettivo Accompagnare l’utente nell’acquisizione e/o nel potenziamento di competenze orientative e professionali spendibili all’interno di specifici contesti lavorativi mediante un’ esperienza diretta di permanenza “on the job” all’interno di realtà economico-produttive (anche all’estero) - Attività Accompagnare l’utente nel processo di costruzione di un proprio progetto professionale Facilitare la sperimentazione di situazioni di pre-socializzazione al lavoro. Potenziare le competenze orientative e professionali dell’utente - Destinatari Adolescenti soggetti all’obbligo formativo solo se in stato di disoccupazione ex Dlgs 181/2000 e successive modifiche Soggetti inoccupati e disoccupati appartenenti a fasce deboli Giovani e adulti, uomini e donne, inoccupati e disoccupati privi di diploma o qualifica Studenti/esse frequentanti corsi di formazione superiore e universitaria, laureati - Risultati attesi Potenziare competenze di base , trasversali e professionali - Requisiti d’accesso formali Stage extracurriculari: condizione di inoccupazione e disoccupazione previsti dal D.M. 142 del 25/03/98 Pagina 33 di 65 Allegato 1 - Linee di Indirizzo 2003-2004 Modalità di erogazione Individuale - Monte ore min–max L’attività di tutoring si quantifica in max 10% del monte ore del tirocinio e comunque per un massimo di 40 ore. Per i soggetti appartenenti a fasce deboli e per giovani ed adulti disoccupati privi di diploma e qualifica, l’attività di tutoring può valere max 15% del monteore tirocinio per un massimo di 60 ore. Le durate massime dei tirocini, definite dal D.M. 25/03/98, n. 142, non dovranno comunque eccedere i termini previsti per la realizzazione delle azioni finanziate dal dispositivo di riferimento Pagina 34 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Area 2 - Direttiva Obbligo Formativo Macrotipologie di azione La direttiva è finalizzata a favorire, l’inserimento lavorativo dei destinatari individuati attraverso l’innalzamento dei livelli di occupabilità ed in una logica di garanzia delle pari opportunità. L’obiettivo è quello di rafforzare l’offerta di lavoro attraverso formazione finalizzata all’inserimento lavorativo, esperienze guidate di accesso al lavoro e processi formativi in alternanza. I risultati attesi sono: • • • garantire agli adolescenti/giovani opportunità per l’assolvimento dell’obbligo formativo all’interno dei tre canali previsti (scuola, formazione professionale, apprendistato), con particolare riguardo a coloro che non proseguono nel percorso scolastico) ridurre i tempi di attesa degli adolescenti/giovani nell’entrata nel mercato del lavoro incrementare il tasso di attività femminile e le opportunità di crescita professionale delle donne Tipologie di azione Azioni di formazione rivolte alle persone • • formazione all’interno dell’obbligo formativo formazione integrativa al curriculum scolastico nell’anno conclusivo dell’obbligo scolastico Tipologia di progetto • • • • • • • • percorsi biennali per il conseguimento della qualifica professionale percorsi annuali per il conseguimento della qualifica (rivolti a drop-out scolastici) percorsi modulari semistrutturati in alternanza per adolescenti con difficoltà di integrazione scolastico-formativa percorsi triennali sperimentali per il conseguimento della qualifica professionale all’interno del II^ Canale di istruzione e formazione professionale, per giovani che hanno assolto l’obbligo scolastico e con età compresa tra i 14 ed i 15 anni (in relazione alla riforma in atto del sistema dell’istruzione e della formazione professionale) percorsi individualizzati di sostegno all’inserimento in percorsi formativi già avviati o per il rientro a scuola percorsi pluriennali di integrazione e di arricchimento dei curricula nei percorsi scolastici della secondaria superiore in attuazione delle lettere a) e b) dell’art. 7 del DPR 257/00 e per le attività previste per la terza area negli IPS (ex progetto 92). percorsi formativi pre-professionalizzanti di orientamento, di prevenzione della dispersione scolastica e/o a supporto del successo formativo realizzati in integrazione con la scuola secondaria superiore in attuazione del punto 1 dell’art. 4 DPR 257/00 corsi di formazione esterna all’azienda per apprendisti in obbligo formativo (DPR 12 luglio 2000 n. 257 – Regolamento di attuazione dell’art.68 della legge 17 maggio 1999 n. 144, concernente l’obbligo di frequenza di attività formative fino al diciottesimo anno di età) Destinatari • • Adolescenti in obbligo formativo (sino al compimento del 18° anno; sono ammissibili in numero limitato anche giovani con età compresa tra i 18 ed i 25 anni e privi di qualifica e/o diploma ) Adolescenti con età inferiore ai 15 anni ed iscritti al primo anno di Scuola Secondaria Superiore (limitatamente ad alcune tipologie) Copertura geografica • Territorio regionale (al fine di garantire un impatto diffuso su tutto il territorio regionale, il dispositivo regionale Obbligo Formativo dovrà prevedere una suddivisione ex ante delle risorse tra i diversi ambiti provinciali). Dispositivi I principali dispositivi di attuazione della presente direttiva saranno: Pagina 35 di 65 Allegato 1 • • • • Linee di Indirizzo 2003-2004 Dispositivo Provinciale Obbligo Formativo percorsi di qualifica Dispositivo Regionale Obbligo – Integrazione Dispositivo Regionale Obbligo – Sperimentazione Dispositivo Provinciale Apprendisti in obbligo Operatori ammissibili • Operatori titolari di sedi operative accreditate per l’Obbligo formativo ai sensi della D.G.R.6251 del 1 ottobre 2001 e del Decreto del Direttore 1142 del 29 gennaio 2002 (Decreto attuativo sull'accreditamento). In considerazione della specificità del servizio, per i dispositivi provinciali Percorsi di Qualifica Obbligo Formativo la Regione Lombardia potrà introdurre ulteriori criteri di selezione tra gli operatori accreditati. Tipologie formative Tipologia 2.A - Percorsi biennali per il conseguimento della qualifica professionale. - Finalità Sviluppo di competenze di base, di competenze tecnico-professionali e di competenze trasversali. Acquisizione di una competenza professionale corrispondente ad un lavoro esecutivo, ma autonomo nei limiti delle tecniche ad esso inerenti. - Destinatari Adolescenti in obbligo formativo (con esclusione degli adolescenti in apprendistato) - Requisiti d’accesso formali 1 - Assolvimento o proscioglimento dell’obbligo d’istruzione (compimento del 15° anno alla data di iscrizione al corso) 2 - Assolvimento dell’obbligo d’istruzione e compimento del 16° anno di età per azioni integrate con la Scuola Superiore - Monte ore totale • • - 1000 - 1200 ore anno per due anni (qualifica biennale 2.000 – 2.400 ore) per utenti rispondenti al requisito di accesso 1 875 ore anno per due anni (qualifica biennale 1.750 ore) per utenti rispondenti al requisito di accesso 2 Struttura didattica Formazione in aula - Comp. di base Comp. Trasversali Comp. professionali Stage 20%-30% 5%-15% 35%-45% 10%-40% Certificazione Attestato di qualifica. Attestato di qualifica + idoneità terzo anno Istruzione tecnica (Birf) In caso di completamento di uno o più cicli intermedi riconoscimento dei crediti formativi acquisiti Pagina 36 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Tipologia 2.B - Percorsi annuali per il conseguimento della qualifica (rivolti a drop out scolastici) - Finalità Sviluppo di competenze di base, di competenze tecnico-professionali e di competenze trasversali. Acquisizione di una competenza professionale corrispondente ad un lavoro esecutivo, ma autonomo nei limiti delle tecniche ad esso inerenti. - Requisiti d’accesso formali Assolvimento dell’obbligo d’istruzione con frequenza di almeno 2 anni di Scuola Media Superiore - Monte ore totale 1000 - 1200 ore (qualifica annuale) - Struttura didattica Formazione in aula - Comp. di base Comp. trasversali Comp. professionali Stage 20%-30% 5%-15% 35%-45% 10%-30% Certificazione Attestato di qualifica. In caso di completamento di un ciclo, certificazione delle competenze acquisite Tipologia 2.C - Percorsi modulari semistrutturati in alternanza per adolescenti con difficoltà di integrazione scolastico-formativa - Finalità Sviluppo di competenze di base, di competenze tecnico-professionali e di competenze trasversali attraverso percorsi che prevedano una più ampia attività di accompagnamento al lavoro anche individualizzato e la prevalenza di attività di laboratorio e di stage aziendale. Il percorso formativo di durata biennale può concludersi con qualifica professionale. - Requisiti d’accesso formali Assolvimento o proscioglimento dell’obbligo d’istruzione (compimento del 15° anno alla data di iscrizione al corso) - Monte ore totale 1000 - 2000 ore per anno (annuale-biennale) - Struttura didattica Formazione in aula - Comp. di base Comp. Trasversali Comp. professionali Stage 15%-20% 10%-25% 25%-40% .30%-50% Certificazione Certificato di frequenza e profitto Certificazione delle competenze acquisite e dei crediti formativi acquisiti, spendibili nella formazione professionale Qualifica professionale (solo per percorsi biennali) Pagina 37 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Tipologia 2.D.1 - Percorsi triennali sperimentali per il conseguimento della qualifica professionale, per giovani di età compresa tra i 14 ed i 15 anni in assolvimento dell’obbligo scolastico (in relazione al Protocollo d’intesa tra Regione Lombardia- Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la Sperimentazione di nuovi modelli nel sistema di Istruzione e di Formazione del 03/06/2002) - Finalità Sviluppo di competenze di base, tecnico-professionali e trasversali per il conseguimento della qualifica professionale in percorsi triennali e l’assolvimento dell’obbligo scolastico all’interno degli stessi. - Requisiti d’accesso formali Iscritti al 1° anno di Scuola Media Superiore ed età inferiore a 15 anni Giovani con 15 anni d’età ed in possesso delle licenza media - Monte ore totale 1.000 – 1.200 ore anno per tre anni (qualifica triennale 3.000 – 3.600 ore) - Struttura didattica Formazione in aula - Comp. di base Comp. Trasversali Comp. professionali Personalizzazione Stage 20%-30% 5%-15% 35%-45% 10-20% 10-40% Certificazione Attestato di qualifica. In caso di completamento di uno o più cicli intermedi riconoscimento dei crediti formativi acquisiti Tipologia 2.D.2 - Percorsi sperimentali per il recupero e lo sviluppo degli apprendimenti Percorsi prevalentemente di gruppo a carattere sperimentale per il recupero e lo sviluppo degli apprendimenti realizzati in integrazione con la scuola secondaria superiore in riferimento al Disegno di legge n. 1306 approvato dal Senato - Finalità Contribuire alla realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale degli adolescenti in obbligo formativo, attraverso la flessibilizzazione e la personalizzazione dei processi di apprendimento e di maturazione, al fine di : - favorire passaggi tra sistemi educativi - consentire recuperi di apprendimento e/o integrazioni di professionalità - svolgere funzioni propedeutiche a scelte di percorsi successivi all’Obbligo di istruzione - Requisiti d’accesso formali Giovani in obbligo formativo frequentanti un percorso di istruzione secondaria Allievi frequentanti il il ciclo conclusivo dell’obbligo di istruzione - Monte ore totale Max 200 ore Pagina 38 di 65 Allegato 1 - Linee di Indirizzo 2003-2004 Struttura didattica Piano formativo personalizzato da realizzarsi mediante Laboratorio interdisciplinare strutturato. - Certificazione Certificazione delle competenze acquisite e riconoscimento dei crediti formativi nella formazione professionale e nella scuola - Note Le attività integrate devono fare riferimento ad Intese o Accordi preventivi formalizzati tra la Scuola Media Superiore e le strutture formative a livello locale. Tali azioni possono essere rivolte a gruppi di utenti anche provenienti da diversi Istituti e finalizzate all’eventuale reintroduzione dei partecipanti in un percorso di obbligo Formativo. Tipologia 2.E - Percorsi di sostegno all’inserimento in percorsi formativi già avviati o per il rientro a scuola Percorsi di gruppo con fasi individualizzate di sostegno all’inserimento in percorsi formativi già avviati o per il rientro a scuola. - Finalità Integrare mediante progetti mirati le conoscenze e le competenze necessarie per consentire l’inserimento in percorsi formativi già avviati - Requisiti d’accesso formali Assolvimento dell’obbligo d’istruzione (compimento del 15° anno d’età alla data di iscrizione al corso) - Monte ore totale Max 200 ore comprensive di max 60 ore di sostegno individuale - Struttura didattica Formazione in aula - Comp. di base Comp. trasv. Comp. professionali 10%-35% 10 %-35% 20%-40% Stage - Certificazione Certificato di frequenza Certificazione delle competenze acquisite Tipologia 2.F - Percorsi pluriennali realizzati in integrazione con la scuola secondaria superiore in attuazione delle lettere a) e b) dell’art. 7 del DPR 257/00 e per le attività post-qualifica della terza area negli IPS (ex Progetto 92). In specifico le tipologie di prodotto previste sono: a) percorsi con integrazione curricolare (Dpr 257/2000 art. 7 lettera a) b) percorsi di arricchimento curriculare ((Dpr 257/2000 art. 7 lettera b) c) percorsi ex Progetto 92 per il conseguimento della qualifica di 2° livello al termine dei percorsi degli Istituti Professionali di Stato (I.P.S.) - Finalità Acquisizione di competenze professionali di integrazione e/o arricchimento dei curricula scolastici nei percorsi Pagina 39 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 d’istruzione secondaria superiore - Requisiti d’accesso formali Assolvimento dell’obbligo d’istruzione (compimento del 15 anno d’età) e frequenza di un percorso di istruzione secondaria - Monte ore totale Max 200 ore anno (800 ore in 4 anni) Per i percorsi ex progetto 92 : 300 ore anno per 2 anni (nell’ambito del 4° e 5° anno dei percorsi IPS) - Struttura didattica Formazione in aula - Comp. di base Comp. trasv. Comp. professionali - 10%-25% 35%-65% Stage Max 50 % Certificazione Percorsi di integrazione curriculare (Dpr 257/2000 art. 7 lettera a): attestato di qualifica Percorsi di arricchimento curriculare ((Dpr 257/2000 art. 7 lettera b): certificazione di crediti spendibili nella formazione professionale Percorsi ex progetto 92: qualifica di 2° livello Le attività integrate devono fare riferimento ad Intese o Accordi preventivi formalizzati tra la Scuola Media Superiore e le strutture formative a livello locale. Tipologia 2.G - Percorsi formativi pre-professionalizzanti di orientamento-riorientamento per la prevenzione della dispersione scolastica e/o a supporto del successo formativo realizzati in integrazione con la scuola secondaria superiore in attuazione del punto 1 dell’art. 4 DPR 257/00, dell’art. 4 DPR 323/99 ed in riferimento alle azioni attivate in seguito al Protocollo d’intesa tra la Regione Lombardia e M.I.U.R. per la “Sperimentazione di nuovi modelli nel Sistema di Istruzione e Formazione” - Finalità Acquisizione di competenze orientative e di competenze pre-professionali a sostegno della scelta formativa dei giovani iscritti al primo anno degli istituti di istruzione secondaria superiore finalizzate al successo formativo, all’orientamento/riorientamento e alla prevenzione della dispersione scolastica. - Requisiti d’accesso formali Frequenza del primo anno della Scuola Secondaria Superiore - Monte ore totale Max 200 ore - Struttura didattica Formazione in aula - Comp. di base Comp. trasv. Comp. professionali 10%-20% 15%-30% 30%-50% Certificazione Attestato di frequenza Certificazione delle competenze acquisite Pagina 40 di 65 Stage 0-10% Allegato 1 - Linee di Indirizzo 2003-2004 Note Le attività devono fare riferimento ad accordi formalizzati tra la Scuola Media Superiore e le strutture formative a livello locale. Tipologia 2.H - Corsi di formazione esterna all’azienda per apprendisti in obbligo formativo Corsi di formazione esterna all’azienda per apprendisti in obbligo formativo DPR 12 luglio 2000 n. 257 – Regolamento di attuazione dell’art.68 della legge 17 maggio 1999 n. 144, concernente l’obbligo di frequenza di attività formative fino al diciottesimo anno di età) - Requisiti d’accesso formali Obbligo d’istruzione assolto in vigenza del contratto durante il periodo di effettuazione della formazione. - Monte ore totale Come previsto dalla normativa vigente almeno 240 ore : 120 modulo aggiuntivo obbligo formativo + modulo formazione esterna di 120/160 ore) - Struttura didattica Formazione in aula - Comp. di base Comp. trasv. Comp. professionali 50%-60% 10%-20% 30%-50% Certificazione Certificazione delle competenze acquisite Nel caso di percorsi pluriennali attestato di qualifica Pagina 41 di 65 Stage - Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Area 3 - Direttiva per il Sostegno e l’Accompagnamento all’Integrazione Sociale e Lavorativa dei soggetti appartenenti a categorie svantaggiate Macrotipologie di azione La direttiva è finalizzata favorire, attraverso una pluralità di tipologie di azioni tra loro integrate ed in una logica di pari opportunità, la partecipazione al lavoro delle persone appartenenti a gruppi svantaggiati (portatori di handicap fisici, mentali e sensoriali, detenuti ed ex detenuti, minorenni soggetti a provvedimenti delle autorità giudiziarie, extracomunitari e nomadi, tossicodipendenti ed ex tossicodipendenti da droghe e da alcool, sieropositivi, persone coinvolte dal fenomeno delle nuove povertà, persone che intendono uscire dal circuito della prostituzione, altre persone che rischiano l’esclusione sociale, profughi, richiedenti asilo, rifugiati). I risultati attesi sono quelli di: • Assicurare azioni di alfabetizzazione, orientamento e accompagnamento al lavoro, anche con modalità non tradizionali e individualizzate • Assicurare la partecipazione alle attività formative • Incrementare l’inserimento o reinserimento lavorativo di soggetti appartenenti ai gruppi svantaggiati Tipologie di azione Azioni di formazione rivolte alle persone • Formazione di garanzia sociale per categorie svantaggiate (inoccupati,disoccupati, inattivi, occupati) Tipologia di progetto Progetti corsuali – Progetti quadro per la realizzazione di: • Formazione di garanzia sociale per donne e uomini disabili, giovani o adulte/i disoccupate/i • Formazione di garanzia sociale per donne e uomini svantaggiate/i disoccupate/i • Formazione di garanzia sociale per donne e uomini detenute/i ed ex detenute/i, Destinatari Persone appartenenti a gruppi svantaggiati: • Donne e uomini disabili • Donne e uomini extracomunitare/i e nomadi, adolescenti e giovani con problemi di apprendimento e/o a rischio di devianza (in carico ai servizi sociali territoriali o al privato sociale o con provvedimenti della magistratura, che hanno abbandonato gli studi e sono in condizione di precarietà lavorativa), tossicodipendenti ed ex-tossicodipendenti da droghe e da alcool, sieropositive/i, persone coinvolte dal fenomeno delle nuove povertà, persone che intendono uscire dal circuito della prostituzione, altre persone che rischiano l’esclusione sociale, profughi, richiedenti asilo, rifugiati • Donne e uomini detenute/i ed ex detenute/i, minorenni soggetti a provvedimenti delle autorità giudiziarie Copertura geografica Territorio regionale (al fine di garantire un impatto diffuso su tutto il territorio regionale, il dispositivo regionale Svantaggio dovrà prevedere una suddivisione ex ante delle risorse tra i diversi ambiti provinciali) Pagina 42 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Dispositivi I principali dispositivi di attuazione della presente direttiva saranno: • • Dispositivo Regionale Svantaggio Dispositivo Provinciali Obbligo Formativo (per quanto attiene alla tipologia 3.A1) Operatori ammissibili • Operatori titolari di sedi operative accreditate ai ai sensi della D.G.R.6251 del 1 ottobre 2001 e del Decreto del Direttore 1142 del 29 gennaio 2002 (Decreto attuativo sull'accreditamento). Tipologie formative Tipologia 3.A1 - Formazione di garanzia sociale per disabili adolescenti e giovani Formazione di garanzia sociale per donne e uomini disabili adolescenti e giovani (corsi FLAD -Formazione al Lavoro Allievi Disabili ) - Finalità Integrazione sociale e lavorativa supportata dall’acquisizione di competenze professionali di base. - Requisiti d’accesso formali Assolvimento dell’obbligo di istruzione (compimento del 15° anno di età + documentazione dei Servizi Socio-Sanitari del territorio e della Scuola Media Inferiore di provenienza) - Monte ore totale 3.600 – 4.800 in max 4 anni - Struttura didattica Stage 20-50%: 1^ annualità: min. 0 – max. 150 ore 2^ annualità: min. 100 – max. 300 ore 3^ annualità: min. 250 – max. 450 ore 4^ annualità: min. 400 – max. 900 ore Nel caso di FLAD con copresenza, nello stesso gruppo-classe, di allievi frequentanti diverse annualità, lo stage viene indicato con la durata prevista per gli allievi frequentanti l’annualità più bassa, e si prevede la possibilità, per gli allievi frequentanti le annualità successive, di svolgere stage di durata maggiore, all’interno dei massimali indicati (150 ore nella 1^ annualità, 300 ore nella 2^, 450 ore nella 3^ e 900 ore nella 4^). Nel caso di FLAD con allievi frequentanti la 1^ annualità, lo stage può essere anche non previsto nell’articolazione didattica (900 ore di docenza), ma per gli allievi frequentanti le annualità successive alla prima vale quanto detto sopra. Per gli allievi con gravi disabilità è possibile inserire, in alternativa allo stage, laboratori di simulazione e/o attività di rinforzo delle abilità cognitive/di autonomia di piccolo gruppo seguite da un tutor. - Certificazione A seconda del raggiungimento o meno delle competenze richieste da parte del singolo allievo disabile: • • • Attestato di qualifica Certificato di frequenza Certificato di frequenza con profitto Pagina 43 di 65 Allegato 1 - Linee di Indirizzo 2003-2004 Note Nel caso di utenti con patologie psichiatriche è ammesso l’inserimento di nuovi allievi durante il percorso formativo a compensazione dei ritirati. Tipologia 3.A2 - Formazione di garanzia sociale per disabili giovani e adulti Formazione di garanzia sociale per donne e uomini disabili, giovani e adulte/i inoccupate/i, disoccupate/i - Finalità Integrazione sociale e lavorativa supportata dall’acquisizione di competenze professionali di base. - Requisiti d’accesso formali 18 anni compiuti, certificazione di invalidità civile o relazione sostitutiva dei servizi sociali pubblici e privati, iscrizione ai Servizi per l’Impiego. - Monte ore totale Formazione per l’inserimento lavorativo: 450 - 600 ore ; Formazione per disabili adulti : • • - Corsi di qualifica 900 -1800 (annuale/biennale) ; 600 –1800 (triennale) Corsi di aggiornamento : max 200 ore Certificazione A seconda del raggiungimento o meno delle competenze richieste • • - Attestato di qualifica Certificato di frequenza con profitto Note Nel caso di utenti con patologie psichiatriche è ammesso l’inserimento di nuovi allievi durante il percorso formativo a compensazione dei ritirati. Tipologia 3.B - Formazione di garanzia sociale - svantaggio • Formazione di garanzia sociale per donne e uomini adolescenti, giovani ed adulte/i appartenenti a categorie svantaggiate (nomadi, minori e giovani a rischio di devianza in carico ai servizi sociali territoriali o al privato sociale o con provvedimenti della magistratura, che hanno abbandonato gli studi e sono in condizione di precarietà lavorativa, tossicodipendenti ed ex-tossicodipendenti, immigrati, profughi, richiedenti asilo, rifugiati) • Formazione di garanzia sociale per adolescenti, giovani ed adulti con disturbi di apprendimento non derivanti da patologie fisiche, psichiche o sensoriali accertate le cui prestazioni siano significativamente al di sotto del livello atteso in base all’età e al livello intellettivo in generale - Finalità • - Integrazione sociale e lavorativa supportata dall’acquisizione di competenze professionali di base Requisiti d’accesso formali Assolvimento o proscioglimento dell’obbligo d’istruzione (almeno 9 anni di scuola dell’obbligo o compimento del 15 anno d’età) + documentazione dei servizi sociali territoriali pubblici e privati e/o segnalazione della struttura scolastica di provenienza Pagina 44 di 65 Allegato 1 - Linee di Indirizzo 2003-2004 Monte ore totale Percorso modularizzato: a. Modulo propedeutico al settore (200-600) b. Modulo formativo (900-1200 h) c. Modulo inserimento lavorativo (200-600 h) Formazione di qualifica (1.800-2.400 h biennale) - Struttura didattica Percorso modularizzato: • • • - Propedeutico e Formazione annuale: stage 30%-40% Inserimento Lavorativo: stage 50% Formazione di qualifica: stage 30%-40% Certificazione • • • Attestato di qualifica (Formazione di qualifica o Percorso modularizzato biennale di 1.800-2.400 h ) Certificato di frequenza con profitto (Modulo formativo annuale) Certificato di frequenza (Modulo propedeutico o Modulo inserimento lavorativo) Tipologia 3.C - Formazione di garanzia sociale per detenuti Formazione di garanzia sociale per donne e uomini detenute/i minori e adulte/i ed ex detenute/i - Finalità Integrazione sociale e lavorativa supportata dall’acquisizione di competenze professionali di base - Requisiti d’accesso formali Assolvimento o proscioglimento dell’obbligo d’istruzione (compimento del 15° anno d’età) – Segnalazione dell’autorità giudiziaria per le persone soggette a restrizione della libertà - Requisiti d’accesso non formali Disposizioni del Tribunale di Sorveglianza e delle Direzioni Penitenziarie competenti. Dichiarazione di fattibilità, relativa alla possibilità di svolgere un determinato progetto in una particolare sede carceraria - Monte ore totale Moduli formativi (min. 60 ore) Corsi di qualifica (600 ore) Moduli propedeutici al settore (150-300 ore) Moduli di accompagnamento al lavoro (150-300 ore) Corsi di qualifica BIRF: secondo i progetti di riferimento - Struttura didattica Stage: variabile a seconda della condizione giuridica dell’utente (art.21 ed ex-detenuti) fino al max.50% BIRF: come da progetto di riferimento - Certificazione • • Certificato di frequenza con profitto (moduli formativi, moduli propedeutici al settore, moduli di accompagnamento) Attestato di qualifica (corsi di qualifica per adulti e corsi BIRF) Pagina 45 di 65 Allegato 1 - Linee di Indirizzo 2003-2004 Note E’ ammesso l’inserimento di nuovi utenti durante il percorso a compensazione di allievi ritirati o impossibilitati a proseguire l’attività formativa a causa di provvedimenti amministrativi e/o giudiziari. Pagina 46 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Area 4 - Direttiva Formazione per l’ingresso al lavoro di inoccupati/disoccupati Percorsi Formativi a favore di soggetti Disoccupati, Inattivi, in CIGS o in mobilità, con titoli di studio medio-bassi Macrotipologie di azione La direttiva è finalizzata ad accrescere le possibilità di inserimento o reinserimento lavorativo di giovani donne e uomini ultradiciottenni, degli adulti, delle donne inoccupati e disoccupati privi di titolo di studio o con titolo di studio medio-basso I risultati attesi sono: • • ridurre i tempi di attesa delle persone nell’entrata e nel reinserimento nel mercato del lavoro, attraverso una formazione finalizzata all’inserimento lavorativo incrementare e sviluppare le competenze professionali dei destinatari – con particolare riguardo alla componente femminile – anche attraverso il conseguimento di una qualificazione professionale Tipologie di azione Azioni di formazione rivolte alle persone • Formazione per inoccupati, disoccupati post obbligo formativo Tipologia di progetto • • Formazione per giovani donne e uomini inoccupate/i-disoccupate/i (corsi di qualifica, corsi di specializzazione, corsi di aggiornamento) Formazione per donne e uomini adulti in difficoltà occupazionale (corsi di qualifica, corsi di specializzazione, corsi di aggiornamento) Destinatari • • Uomini e donne giovani e adulti/e inoccupati/e e disoccupati/e privi di titolo di studio o con titolo di studio mediobasso (licenza media inferiore, certificazioni di competenze o attestati di frequenza a corsi base) persone iscritte alla cassa integrazione guadagni straordinaria a zero ore; alle liste di mobilità; impegnate in programmi di LSU/LPU ai fini dell’inserimento lavorativo Copertura geografica Territorio regionale (al fine di garantire un impatto diffuso su tutto il territorio regionale, il dispositivo regionale Extra Obbligo dovrà prevedere una suddivisione ex ante di almeno il 25% delle risorse tra i diversi ambiti provinciali) Dispositivi I principali dispostivi di attuazione della presente direttiva saranno: • • Dispositivo Regionale Formazione Extra Obbligo Dispositivo Regionale Assunzioni Programmate Operatori ammissibili • Operatori titolari di sedi operative accreditate per la formazione continua e permanente ai sensi della D.G.R.6251 del 1 ottobre 2001 e del Decreto del Direttore 1142 del 29 gennaio 2002 (Decreto attuativo sull'accreditamento). Pagina 47 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Tipologie formative Tipologia 4.A - Formazione per giovani inoccupati/disoccupati - Finalità Sviluppo di competenze di base, di competenze tecnico-professionali e di competenze trasversali. Acquisizione di una competenza professionale corrispondente ad un lavoro esecutivo, ma autonomo nei limiti delle tecniche ad esso inerenti. - Requisiti d’accesso formali Età compresa tra i 18 ed i 25 anni. E’ ammesso l’inserimento di un numero limitato di adulti disoccupati. Certificazione stato di disoccupazione, CIGS o mobilità (autocertificazione) - Monte ore totale 2000 - 2400 ore (qualifica biennale) 600 - 1200 ore (qualifica annuale) max 600 ore (specializzazione) salvo percorsi diversamente normati 400 ore (aggiornamento) - Struttura didattica Corsi di qualifica Formazione in aula Comp. di base Comp. trasversali Comp. professionali Stage 20%-30% 5%-15% 35%-45% 10%-40% Corsi di specializzazione Formazione in aula Comp. di base Comp. trasversali Comp. professionali Stage 5%-15% 10%-20% 35%-45% 20%-40% Corsi di aggiornamento Formazione in aula Comp. di base Comp. trasversali Comp. professionali Stage 0%-100% 0%-100% 0%-100% 0% NB. I corsi di aggiornamento potrebbero essere riconducibili anche ad una sola delle aree di competenze previste, oppure potrebbero essere riferite a percentuali diverse. Non è previsto lo stage perché non coerente con la natura dell’intervento (brevità della durata, collocazione temporale dell’attività prevalentemente serale o tardo-pomeridiana) - Certificazione Attestato di qualifica Attestato di specializzazione Certificato di frequenza In caso di completamento di uno o più cicli intermedi, riconoscimento dei crediti formativi acquisiti Pagina 48 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Tipologia 4.B - Formazione per adulti in difficoltà occupazionale - Finalità Acquisizione o sviluppo di competenze professionali funzionali qualificazione, riqualificazione, riconversione professionale - Requisiti d’accesso formali Età superiore ai 25 anni. E’ ammesso l’inserimento di un numero limitato di giovani donne e uomini disoccupati Certificazione stato di disoccupazione, CIGS o mobilità (autocertificazione). - Monte ore totale 600-1200 ore (qualifica annuale/biennale) max 600 ore (specializzazione) salvo percorsi diversamente normati 200-400 ore (aggiornamento) - Struttura didattica Corsi di qualifica Formazione in aula Comp. di base Comp. trasversali Comp. professionali Stage 20%-30% 5%-15% 35%-45% 10%-40% Corsi di specializzazione Formazione in aula Comp. di base Comp. trasversali Comp. professionali Stage 5%-15% 10%-20% 35%-45% 20%-40% Corsi di aggiornamento Formazione in aula - Comp. di base Comp. trasversali Comp. professionali Stage 0%-100% 0%-100% 0%-100% 0% Certificazione Attestato di qualifica. Attestato di specializzazione Certificato di frequenza In caso di completamento di uno o più cicli intermedi riconoscimento dei crediti formativi acquisiti Tipologia 4.C - Formazione per Ausiliari Socio-Assistenziali e per Operatori Socio-Sanitari - Finalità Sviluppo di competenze di base, di competenze tecnico-professionali e di competenze trasversali relative alle figure Pagina 49 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 professionali indicate Acquisizione di una competenza professionale corrispondente ad un lavoro esecutivo, ma autonomo nei limiti delle tecniche ad esso inerenti. - Requisiti d’accesso formali Compimento 18 anni Certificazione stato di disoccupazione, iscrizione liste CIGS e mobilità (auto dichiarazione). - Monte ore totale Corsi di qualifica per Ausiliari/e Socio-Assistenziali (ASA): 600 ore (di cui 150 di stage) Corsi di qualifica per Operatori/trici Socio-Sanitari/e (OSS) : 1000 ore (di cui 450 di stage) Moduli di riqualificazione in Operatori/trici Socio-Sanitari/e (O.S.S.) degli/delle Ausiliari/e Socio-Assistenziali (A.S.A.): - moduli riservati agli/alle ASA qualificati/e con iter formativi di 600 ore: 200 ore (100h formazione teorica + 100 ore tirocinio) - moduli riservati agli/alle ASA riqualificati/e in servizio con iter formativi di durata inferiore alle 600 ore: 400 ore (200h formazione teorica + 200 ore tirocinio) - Struttura didattica Per gli iter formativi e gli indirizzi didattico-organizzativi dei corsi si fa riferimento a quanto indicato negli atti: A.S.A. : DGR IV 1267 del 1989 O.S.S.: DGR 7/5428 del 6/7/01 Moduli di riqualificazione da ASA a OSS: D.D.G. 18498 del 31 luglio 2001 - Certificazione Attestato di qualifica. Pagina 50 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Area 5 - Direttiva Formazione Superiore – Alta Formazione Macrotipologie di azione • La direttiva è finalizzata a formare le competenze professionali e favorire l’inserimento lavorativo di giovani donne e uomini diplomate/i, qualificate/i e/o laureate/i attraverso percorsi di Formazione superiore e/o di Alta Formazione realizzati anche attraverso l’integrazione con i sistemi dell’istruzione, dell’Università, del mondo delle imprese. I risultati attesi sono quelli di: • • • • Incrementare e diversificare l’offerta di Formazione superiore ( Formazione post-diploma e IFTS) e di Alta Formazione (Moduli professionalizzanti, Corsi di specializzazione post laurea, Corsi di perfezionamento, Master universitari) Ridurre i tempi di attesa delle persone nell’entrata nel mercato del lavoro promuovendo la formazione di lavoratori/trici capaci di sostenere la competizione dei mercati globali ad un livello medio-alto, specialmente nell’ambito dei settori innovativi Incrementare e sviluppare le competenze professionali dei destinatari, con particolare riguardo alla componente femminile Favorire la promozione di percorsi formativi sviluppati anche in collaborazione con il mondo del lavoro lombardo per una più precisa rispondenza agli specifici fabbisogni di risorse qualificate. Tipologie di azione Azioni di formazione rivolte alle persone • Formazione post-qualifica di 2° livello, post diploma, post diploma universitario, post laurea e all’interno dei percorsi universitari Tipologia di progetto • • • • • Percorsi di formazione post diploma di Scuola Media Superiore o post qualifica Percorsi di Istruzione e Formazione Tecnico Superiore (IFTS) Percorsi di formazione post diploma universitario, post laurea e all’interno dei percorsi universitari Master Universitari Moduli professionalizzanti all’interno dei percorsi di laurea e laurea specialistica. Destinatari • • • • Donne e uomini adolescenti, giovani e adulte/i inoccupate/i e disoccupate/i, in possesso di qualifica professionale o di diploma di Scuola Media Superiore Donne e uomini giovani e adulte/i occupate/i (solo per le tipologie 5.B e 5.C) Donne e uomini laureate/i inoccupate/i e disoccupate/i Donne e uomini frequentanti percorsi universitari Copertura geografica Territorio regionale (al fine di garantire un impatto diffuso su tutto il territorio regionale, il dispositivo regionale Formazione Superiore – Alta formazione dovrà prevedere una suddivisione ex ante di almeno il 25% delle risorse tra i diversi ambiti provinciali) Dispositivi I principali dispositivi di attuazione della presente direttiva saranno: • • • Dispositivo Regionale Formazione Superiore ed Alta Formazione Dispositivo Regionale Alta Formazione Universitaria Dispositivo Regionale Assunzioni Programmate Pagina 51 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Operatori ammissibili • Operatori titolari di sedi operative accreditate per la Formazione Superiore ai sensi della D.G.R.6251 del 1 ottobre 2001 e del Decreto del Direttore 1142 del 29 gennaio 2002 (Decreto attuativo sull'accreditamento). Tipologie formative Tipologia 5.A.1 - Corsi annuali di qualifica di 2° livello - Finalità Acquisizione di una qualifica professionale corrispondente a livelli di complessità operativa e decisionale mediante la realizzazione di corsi post-diploma anche integrati con la Scuola Media Superiore - Requisiti d’accesso formali Diploma Scuola Media Superiore - Monte ore totale 800 – 1200 ore (annuale) - Struttura didattica Formazione in aula - Comp. di base Comp. trasversali Comp. professionali Stage 10%-20% 5%-15% 40%-50% 30% - 40% Certificazione Attestato di qualifica di 2° livello Tipologia 5.A2 - Corsi annuali di specializzazione di 2° livello - Finalità Ampliamento e/o approfondimento di competenze specifiche nell’ambito di profili professionali corrispondenti ad un lavoro tecnico o di concetto con ampi ambiti di autonomia, mediante la realizzazione di progetti formativi anche in integrazione con Scuola Media Superiore, per completarne il percorso formativo con gli elementi di specializzazione professionale necessari per una più precisa rispondenza alla domanda espressa dal mercato del lavoro. - Requisiti d’accesso formali Diploma Scuola Media Superiore o qualifica di 1°livello coerente con il profilo - Monte ore totale 300 - 600 ore (annuale) - Struttura didattica Formazione in aula Comp. di base Comp. trasversali Comp. professionali Pagina 52 di 65 Stage Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 5%-10% - 5% - 10% 40%-50% 20% - 40% Certificazione Attestato di specializzazione di 2° livello Tipologia 5.A3 - Corsi annuali di specializzazione post laurea - Finalità Ampliamento e/o approfondimento di competenze specifiche nell’ambito di profili professionali corrispondenti ad un lavoro tecnico o di concetto con ampi ambiti di autonomia, mediante la realizzazione di progetti formativi anche in collaborazione con il sistema imprenditoriale, rivolti a neo laureati per completarne il percorso formativo con gli elementi di specializzazione professionale necessari per una più precisa rispondenza alla domanda espressa dal mercato del lavoro. - Requisiti d’accesso formali Possesso della laurea o della laurea specialistica - Monte ore totale 300 - 600 ore (annuale) - Struttura didattica Formazione in aula - Comp. di base Comp. trasversali Comp. professionali Stage 5%-10% 5% - 10% 40%-50% 20% - 40% Certificazione Attestato di frequenza Tipologia 5.B - Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (I.F.T.S.) - Finalità Attuare un sistema articolato e condiviso di integrazione fra i sistemi dell’istruzione scolastica ed universitaria della formazione professionale e del lavoro che consenta: • • • ai giovani, uomini e donne, l’acquisizione di competenze a livello post-secondario rispondenti a fabbisogni del mondo del lavoro, spendibili all’interno di un sistema integrato di certificazione, per favorire ed accelerare un loro idoneo inserimento occupazionale, nonché facilitare l’eventuale continuazione degli studi all’interno di percorsi formativi successivi agli adulti occupati, donne e uomini, di esercitare il diritto alla formazione in ogni fase della vita, a partire dal completamento e dalla qualificazione delle competenze possedute e delle esperienze professionali maturate, per favorire la mobilità e l’estensione di conoscenze e competenze professionali pertinenti al proprio lavoro agli adulti inoccupati e disoccupati, donne e uomini, la riconversione e l’ampliamento delle opportunità professionali mediante l’acquisizione di specifiche competenze connesse ai fabbisogni del mondo del lavoro Pagina 53 di 65 Allegato 1 - Linee di Indirizzo 2003-2004 Requisiti d’accesso formali Diploma Scuola Media Superiore. L’accesso è consentito inoltre anche a coloro che non sono in possesso di tale titolo, previo accertamento delle competenze acquisite in precedenti percorsi di istruzione, formazione e lavoro successivi all’assolvimento dell’obbligo scolastico. - Monte ore totale • 1.200 ore (2 semestri) • 1.800 ore (3 semestri) • 2.400 ore (4 semestri) non comprensive delle azioni di accompagnamento e delle attività individuali. - Struttura didattica indicativa fermo restando l’ottemperanza al sistema di standard nazionali IFTS : Formazione in aula - Comp. di base Comp. Trasversali Comp. professionali Stage 10%-15% 15%-20% 30%-40% 30% Certificazione Certificato di specializzazione tecnica superiore IFTS Certificazione dei crediti formativi spendibili in ambito universitario. Tipologia 5.C - Corsi di perfezionamento e Master universitari - Finalità Acquisizione di competenze professionali corrispondenti ad una attività professionale che richiede padronanza dei fondamenti scientifici ed ampi livelli di autonomia e responsabilità (formazione di tecnici-quadri e/o responsabili di funzioni/processi in settori ad alta complessità tecnologica ed organizzativa) I master universitari di primo o secondo livello si collocano tra le azioni formative finalizzate ad assicurare ai frequentanti un alto profilo formativo. Queste azioni possono essere attivate dalle Università – anche in integrazione con altri soggetti accreditati per la Formazione superiore - ai sensi dell'articolo 6 della legge 19 novembre 1990, n. 341 e in attuazione dell'articolo 1, comma 15, della legge 14 gennaio 1999, n. 4; all'atto della candidatura al finanziamento i progetti devono essere già disciplinati nei regolamenti didattici di ateneo, così come previsto dal DM n.509/99 per i corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente, successivi al conseguimento della laurea o della laurea specialistica. - Requisiti d’accesso formali Per i corsi post-laurea: il possesso della laurea o della laurea specialistica Per i corsi post-diploma universitario: il possesso del diploma universitario. - Monte ore totale max 800 ore (annuali) Durate superiori saranno ammesse esclusivamente per il raggiungimento dei 60 crediti necessari al rilascio del titolo di master Pagina 54 di 65 Allegato 1 - Linee di Indirizzo 2003-2004 Struttura didattica Formazione in aula - Comp. di base Comp. Trasversali Comp. professionali Stage - 5%-10% 45%-55% 30% - 40% Certificazione Al termine della frequenza e del superamento delle prove intermedie di valutazione individuale del profitto, lo studente superando la prova finale prevista, e acquisendo almeno 60 crediti oltre a quelli già acquisiti per conseguire la laurea o laurea specialistica, riceverà: • • Master universitario (di primo o secondo livello rilasciato dall’Ateneo) Certificato di frequenza ( rilasciato dalla Regione) Tipologia 5.D - Moduli professionalizzanti - Finalità Acquisizione di competenze professionalizzanti all’interno dei percorsi universitari corrispondenti ad una attività professionale che richiede padronanza dei fondamenti scientifici ed ampi livelli di autonomia e responsabilità. I Moduli professionalizzanti sono gestiti dalle Università – anche in integrazione con altri soggetti accreditati per la Formazione superiore - e possono essere articolati sia in attività formative individuali che in cicli formativi dando luogo alle nelle seguenti macrotipologie di azione • • • • - didattica integrativa supporto alla attività di laboratorio tirocini, stages attività orientativa o di accompagnamento al lavoro Requisiti d’accesso formali Studenti/esse frequentanti i percorsi universitari - Monte ore totale I moduli professionalizzanti proposti all’interno dei progetti quadro non hanno indicazioni in merito alla durata, in quanto si tratta di attività sperimentali. - Struttura didattica Stage: max 30% del monteore totale - Certificazione Certificato di frequenza Pagina 55 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Area 6 - Direttiva Formazione Continua e Formazione Permanente Macrotipologie di azione La direttiva è finalizzata ad assicurare ai/alle lavoratori/trici indicati/e opportunità di qualificazione e sviluppo professionale al fine di accrescerne la stabilità occupazionale, l’adattabilità ai cambiamenti tecnologici e organizzativi e sostenere la competitività delle imprese (Formazione continua) ed al fine di garantire ai cittadini, donne e uomini, opportunità di formazione lungo l’intero arco della loro vita (Formazione permanente). E’ inoltre finalizzata ad accrescere la professionalità dei/delle lavoratori/trici della pubblica amministrazione, regionale e locale, soprattutto in relazione ai cambiamenti in atto a seguito del processo di riorganizzazione amministrativa. I risultati attesi sono quelli di: • • • • Sviluppare un articolato sistema di Formazione permanente diffondendo e diversificando a livello territoriale l’offerta di formazione a domanda individuale Incrementare, prevalentemente per le piccole e medie imprese, la Formazione continua per i lavoratori, siano essi dipendenti o collaboratori occasionali, collaboratori coordinati e continuativi, collaboratori autonomi e figure similari Accompagnare i processi di innovazione nel settore pubblico derivanti dalla riorganizzazione delle funzioni amministrative, con programmi di valorizzazione delle risorse umane coinvolte nella programmazione e gestione delle nuove “missioni” a livello regionale e locale Incrementare e sviluppare le competenze professionali dei destinatari, con particolare riguardo alla componente femminile Tipologie di azione Azioni di formazione rivolte alle persone • • • • Formazione permanente (a domanda individuale) per donne e uomini adulte/i occupate/i e disoccupate/i Formazione continua per lavoratrici/tori occupate/i Formazione esterna per apprendisti/e extra obbligo Borse di studio per dottorati di ricerca speciali Tipologia di progetto • • • • Progetti aziendali ed interaziendali Progetti quadro Progetti corsuali Voucher Destinatari • • • • • • • Ultradiciottenni con contratto di apprendistato Ultradiciottenni con altro contratto a causa mista Donne e uomini adulte/i (inoccupate/i, disoccupate/i, occupate/i ed inattive/i) Donne in reinserimento nel mondo del lavoro Donne e uomini Occupate/i nel settore privato, nella pubblica amministrazione e nelle parti sociali. Titolari di piccole e medie imprese Donne e uomini lavoratrici/tori autonome/i o indipendenti, collaboratrici/tori occasionali, collaboratrici/tori coordinate/i e continuative/i, collaboratrici/tori autonome/i e figure similari Copertura geografica Territorio regionale (al fine di garantire un impatto diffuso su tutto il territorio regionale, i dispositivi regionali Progetti aziendali/interaziendali di formazione continua, Formazione Permanente, Formazione Apprendisti Extra Obbligo e Ricerca e Sviluppo dovranno prevedere una suddivisione ex ante di almeno il 25% delle risorse tra i diversi ambiti provinciali). Pagina 56 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Dispositivi I principali dispostivi di attuazione della presente direttiva saranno: • • • • Dispositivo Regionale Formazione Continua – progetti corsuali Dispositivo Regionale Formazione Continua – progetti quadro Dispositivo Regionale Formazione Continua – voucher aziendali Dispositivo Regionale Formazione Permanente Operatori ammissibili • • • Imprese (esclusivamente per i propri dipendenti e/o titolari e coadiuvanti) Operatori titolari di sedi operative accreditate per la formazione continua e permanente ai sensi della D.G.R.6251 del 1 ottobre 2001 e del Decreto del Direttore 1142 del 29 gennaio 2002 (Decreto attuativo sull'accreditamento). Parti Sociali ed Enti bilaterali, per la realizzazione delle attività previste dalla L. 236 Tipologie formative Tipologia 6.A - Progetti corsuali di formazione permanente Progetti corsuali di formazione permanente (a domanda individuale) per donne e uomini adulti occupati, disoccupati, inoccupati ed inattivi • • - moduli/corsi di aggiornamento e alfabetizzazione di breve durata volti all’acquisizione/sviluppo di nuove competenze culturali e professionali; corsi di formazione volti all’acquisizione/sviluppo di nuove competenze professionali (corsi di qualificazione/ specializzazione); Finalità Interventi rivolti a uomini e donne adulti/e in età attiva che, di propria iniziativa, intendano intraprendere un percorso di formazione ai fini dell’aggiornamento delle competenze richieste in ambito lavorativo o dell’arricchimento del proprio patrimonio culturale e professionale, nonché al loro reinserimento nel mercato del lavoro. - Requisiti d’accesso formali Condizione di lavoro dipendente, autonomo, associato. Stato di disoccupazione, mobilità, CIGS - Monte ore totale Durata di ciascun progetto: min 24 - max 200 ore; La durata massima di ciascun corso potrà essere aumentata nel caso di riqualificazione volta all’ottenimento di qualifiche relative a profili professionali normati dalla Regione Lombardia. - Certificazione Attestato di qualifica, solo in caso di percorsi relativi a figure professionali normate dalla Regione Lombardia ( ad esempio moduli di riqualificazione in Operatrici/tori Socio-Sanitari delle/degli Ausiliari-e Socio-Assistenziali) Attestato di specializzazione o specializzazione di 2° livello Certificato di frequenza o frequenza con profitto (moduli di aggiornamento e alfabetizzazione). Tipologia 6.B - Percorsi di riqualificazione e aggiornamento del personale occupato - Finalità Azioni formative di aggiornamento/sviluppo professionale dei lavoratori e delle lavoratrici. Pagina 57 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Gli interventi devono essere programmati e richiesti direttamente dall’impresa beneficiaria finale per i propri dipendenti o da soggetto terzo accreditato su specifica commessa di una o più imprese. Ciascun progetto può essere composto di più azioni formative. Ciascuna azione formativa si contraddistingue per numero di ore e destinatari. . Dell’ammontare complessivo delle risorse FSE destinate alla realizzazione di azioni afferenti alla presente tipologia almeno l’80% sarà destinata a lavoratori appartenenti a piccole e medie imprese. - Requisiti d’accesso formali Soggetti delle imprese titolari del progetto; soggetti di imprese identificate in fase di presentazione domande (se il Soggetto Gestore è un ente terzo) appartenenti alle seguenti tipologie: • Occupati prevalentemente di PMI, giovani e adulti, anche con contratti flessibili e atipici (compresi i lavoratori assunti con contratto di apprendistato, a condizione che la formazione sia aggiuntiva al monte ore obbligatorio previsto dal D.P.R. n.157 del 12/7/2000) • Agenti, rappresentanti e lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa • Lavoratori in CIG ordinaria Titolari di imprese e di associazioni ed enti no profit (compresi amministratori, soci-lavoratori e coadiuvanti). Sono esclusi i lavoratori di società di fornitura di lavoro temporaneo, ad eccezione di quelli impiegati nella struttura gestionale ed amministrativa della società stessa. - Monte ore totale Durata di ciascuna azione formativa: min. 24 ore - max 200 ore La durata massima di ciascun corso potrà essere aumentata nel caso di riqualificazione volta all’ottenimento di qualifiche relative a profili professionali normati dalla Regione Lombardia Nel solo caso dei progetti quadro la durata minima di ciascuna azione formativa è 16 ore. - Certificazione Certificato di frequenza Certificazione delle competenze e riconoscimento di crediti formativi Attestato di qualifica, solo in caso di percorsi relativi a figure professionali normate dalla Regione Lombardia ( ad esempio moduli di riqualificazione in Operatori Socio-Sanitari degli Ausiliari Socio-Assistenziali) Tipologia 6.C - Formazione esterna per apprendisti/e extra obbligo formativo - Requisiti d’accesso formali Vigenza del contratto durante il periodo di effettuazione della formazione - Monte ore totale Come previsto dalla normativa vigente e dai CCNL : max 120/160 ore per anno (ripertibili per più annualità) - Struttura didattica Formazione in aula - Comp. di base Comp. trasversali Comp. professionali Stage 5%-10% 10%-20% 30%-50% - Certificazione Certificato di frequenza Certificazione delle competenze e riconoscimento di crediti formativi Pagina 58 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Tipologia 6.D - Voucher formativi - Finalità Incentivi economici individualizzati volti al finanziamento della partecipazione ad attività formative documentabili, scelte dai destinatari in ambito regionale, nazionale o internazionale. In questi ultimi casi l’incentivo può riguardare anche i costi connessi alla mobilità geografica per fini formativi. Nel caso di lavoratori occupati, il voucher formativo è erogabile per la sola partecipazione ad attività formative svolte interamente al di fuori dell’impresa/ente di appartenenza, identificate in termini di titolo, durata, organismo formativo e costo. Dell’ammontare complessivo delle risorse FSE destinate alla realizzazione di azioni afferenti alla presente tipologia almeno l’80% sarà destinata a lavoratrici e lavoratori appartenenti a piccole e medie imprese. - Requisiti d’accesso formali Stato di disoccupazione o, nel caso di lavoratrici e lavoratori occupate/i, dipendenti da soggetti delle imprese titolari del finanziamento, documentazione attestante la che la condizione di occupazione è ricompresa tra seguenti tipologie: • donne e uomini occupate/i prevalentemente di pmi, giovani e adulti, anche con contratti flessibili e atipici (compresi i lavoratori assunti con contratto di apprendistato, a condizione che la formazione sia aggiuntiva al monte ore obbligatorio previsto dal d.p.r. n.157 del 12/7/2000) • donne e uomini agenti, rappresentanti e lavoratrici/tori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa • lavoratrici/tori in CIG ordinaria • donne e uomini titolari di imprese e di associazioni ed enti no profit (compresi amministratrici/tori, soci-lavoratori e coadiuvanti) Sono esclusi i lavoratori di società di fornitura di lavoro temporaneo, ad esclusione di quelli impiegati nella struttura gestionale ed amministrativa della società stessa. - Monte ore totale Corsi offerti dal mercato (non altrimenti beneficiari di finanziamenti pubblici) della durata minima di 16 ore - Certificazione Certificato di frequenza Certificazione delle competenze e riconoscimento di crediti formativi Pagina 59 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Area 7 - Sviluppo dell’Imprenditorialità Macrotipologie di azione La direttiva è finalizzata ad assicurare sostegno e assistenza alle persone che intendono avviare nuove attività imprenditoriali o di lavoro autonomo e indipendente. A tal fine l’obiettivo è quello di sviluppare servizi di consulenza e assistenza orientati ad accompagnare nuove iniziative, dalla messa a punto dell’idea imprenditoriale alla definizione del piano di impresa, alla fase di start-up, al primo periodo di vita dell’azienda. E’ altresì quello di orientare e facilitare l’accesso dei/delle neo imprenditori/trici alle opportunità offerte, sia in ordine agli aspetti finanziari che di assistenza relativi alla progettazione ed all’avvio della nuova impresa. I risultati attesi sono quelli di: • • • • Promuovere la cultura dell’imprenditorialità in un’ottica di pari opportunità Accrescere e sostenere l’imprenditorialità, in particolare cooperativa, di piccola e media impresa e di impresa individuale, con assistenza tecnica, offerta di servizi per l’avvio e il consolidamento e incentivi allo start-up Incrementare servizi volti sia a soddisfare le necessità informative/formative e consulenziali, sia a stimolare la generazione di idee e progetti imprenditoriali coerenti con le potenzialità del territorio Incrementare servizi di supporto alla realizzazione del percorso di idea imprenditoriale attraverso azioni di formazione, work project group e di consulenza individuale per implementare il proprio piano di impresa Tipologie di azione • • • Azioni rivolte alle persone Azioni rivolte a strutture e sistemi Azioni rivolte all’accompagnamento Tipologia di progetto • • • • • • • • • • • • • • Formazione per i neo-imprenditori/trici rivolta a sostenere l'avvio d'impresa ed il suo consolidamento e sviluppo Formazione e accompagnamento al ricambio generazionale Supporto alla creazione di imprese attraverso il sostegno, anche economico allo start up, la consulenza, la formazione, la promozione di servizi Supporto alla creazione ed alla conservazione di impresa nei settori dei nuovi bacini di impiego Incentivi alle persone per la formazione (diritto allo studio ed alla formazione, prestito d’onore) Formazione Formatori Attività di ricerca, analisi e studio Monitoraggio e valutazione Facilitazione dell’accesso anche a soggetti non totalmente autonomi Azioni di parternariato tra imprese nella fase iniziale Stimolo alla creazione e partecipazione a reti locali, regionali, nazionali o comunitarie Azioni per la promozione di servizi collaterali e di sostegno all’inserimento o reinserimento delle donne successivo ad una uscita dal mdl per motivi familiari odi maternità Pubblicizzazione delle iniziative e delle opportunità esistenti Diffusione della cultura imprenditoriale e di autoimprenditorialità sul territorio. Destinatari • • • • • • Occupati/e, in particolare di PMI Disoccupati giovani ed adulti Occupate, disoccupate e inattive giovani e adulte Studenti Operatori/operatrici del sistema Imprese (in prevalenza PMI) Pagina 60 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Copertura geografica Territorio regionale Dispositivi • Bando per la presentazione di Domande di finanziamento e sostegno alla creazione di impresa ex . Art. 10 L.R.1/99 Pagina 61 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Area 8 - Contributi e Incentivi Macrotipologie di azione L’area è finalizzata ad assicurare sostegno per l’inserimento lavorativo di giovani uominie donne disoccupati o persone in difficoltà occupazionale, disoccupati o appartenenti alle categorie svantaggiate. A tal fine l’obiettivo è quello di sviluppare azioni di incentivazione verso le imprese per l’inserimento di dette categorie attraverso il riconoscimento di agevolazioni economiche mirate e collegate con i servizi per l’inserimento lavorativo. I risultati attesi sono quelli di: • • • • Ridurre i tempi di attesa dei giovani e degli adulti nell’entrata e nel reinserimento nel mercato del lavoro, in particolare con esperienze guidate in ambienti lavorativi, aiuti all’assunzione, sostegno alla mobilità geografica Incrementare l’occupazione femminile Incrementare l’inserimento o reinserimento lavorativo di soggetti appartenenti ai gruppi svantaggiati Consentire l’accesso a servizi formativi ai soggetti appartenenti a categorie svantaggiate Tipologie di progetto • • Progetti d’impresa (domande di assegnazione di Piccoli Sussidi) Domanda di riconoscimento di indennità di frequenza di corsi di formazione professionale Tipologia di azione • • • • • • • • • Incentivi alla partecipazione ad interventi formativi rivolti a uomini e donne svantaggiati/e Erogazione di Piccoli Sussidi ex Art. 4 §2 Reg.CE 1784/99 (contributi, compresi tra i 2.000,00€ e 50.000,00€, finalizzati a consolidare la qualità dell’offerta delle strutture operanti nell’ambito dell’inclusione sociale e lavorativa) Erogazione di servizi di orientamento ed informazione; servizi di formazione in termini di conoscenze/capacità di adempiere alle funzioni di progettazione, coordinamento e implementazione dei progetti; assistenza tecnica nello sviluppo dell’idea progetto e nella definizione del progetto d’impresa (anche dal punto di vista della forma giuridica); verifica della sostenibilità del progetto al termine della sovvenzione; servizi di assistenza logistica e informativa in particolare verso i soggetti più "deboli" Erogazione di servizi volti a consentire l’accesso e la permanenza dei destinatari ai percorsi previsti nell’ambito della sovvenzione globale: servizi di trasporto speciale e/o accompagnamento, interventi per eliminare le barriere architettoniche, sussidi, buoni servizio ecc. rivolti alle destinatarie della sovvenzione globale Facilitazione dell’accesso anche a soggetti non totalmente autonomi Animazione territoriale e sensibilizzazione del contesto Attività di ricerca, analisi e studio Monitoraggio e valutazione Pubblicizzazione delle iniziative e delle opportunità esistenti Destinatari • • • • • • • • • • Donne e uomini portatrici/tori di handicap fisici e mentali; Donne e uomini detenute/i, ex-detenute/i e minorenni soggetti a provvedimenti delle autorità giudiziarie minorili; Cittadini extracomunitari e nomadi; Donne e uomini tossicodipendenti ed ex-tossicodipendenti da droghe o da alcool; Donne e uomini sieropositivi; Persone coinvolte dal fenomeno delle nuove povertà (con particolare attenzione anche alla povertà femminile); Persone che intendono uscire dal circuito della prostituzione; Altre persone che rischiano l’esclusione sociale (comprese le donne vittime di maltrattamenti); Donne e uomini giovani a rischio di dispersione scolastica e loro famiglie; Donne e uomini giovani a rischio di abbandono precoce del percorso educativo (early school leavers) e giovani che non hanno adempiuto l’obbligo formativo e loro famiglie; Pagina 62 di 65 Allegato 1 • Linee di Indirizzo 2003-2004 Donne e uomini occupate/i, disoccupate/i e inattive/i, giovani e adulte/i. Copertura geografica Territorio Regionale Dispositivi • Dispositivi per l’erogazione di incentivi alla partecipazione ad interventi formativi Pagina 63 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 Area 9 - Politiche della Formazione e Servizi per l’Impiego Macrotipologie di azione L’area è finalizzata alla costruzione e allo sviluppo di un qualificato sistema pluralistico e integrato di servizi di istruzione, formazione ed inserimento lavorativo. I risultati attesi sono quelli di: • Sostenere il decollo e lo sviluppo dei servizi per l’impiego secondo le caratteristiche definite negli strumenti legislativi e programmatori della Regione, attraverso azioni che consentano al nuovo sistema dell’impiego di perseguire le finalità ad essi assegnate nell’ambito delle politiche europee: promuovere l’accesso alle offerte di lavoro; garantire la gestione personalizzata e sistematica di tutti i soggetti all’effettiva ricerca di occupazione (D.lgs. 181/00 e successive modificazioni); valorizzare le sinergie tra i servizi per l’impiego ed altri soggetti, anche privati, che operano sul mercato del lavoro; utilizzare i servizi per l’impiego per agevolare la mobilità geografica del lavoro • Sviluppare una rete tra soggetti pubblici e privati competenti in materia di inserimento e reinserimento sociale e lavorativo dei soggetti svantaggiati, in grado di ottimizzare l’impiego delle risorse a disposizione, valorizzare le possibili sinergie ed incrementare l’efficacia dei risultati anche tramite la sperimentazione di una modalità innovativa e trasferibile di orientamento al lavoro • Sviluppare l’integrazione tra scuola, università, formazione professionale e lavoro come strada maestra da perseguire per riformare il sistema educativo nel suo complesso, affermando all’interno dei processi di integrazione una nuova e forte centralità della cultura del lavoro anche nell’offerta di istruzione e di formazione, garantendo il riconoscimento dei crediti formativi, tra un sistema e l’altro • Adottare un approccio complessivo, a livello territoriale, nel governo delle risorse destinate alla formazione, partendo dall’obbligo scolastico per arrivare alla formazione continua passando attraverso l’orientamento, l’istruzione superiore, la formazione professionale e l’istruzione universitaria • Assicurare lo sviluppo di un sistema di formazione permanente, fornendo servizi e dotazioni per lo sviluppo organizzativo e strumentale delle strutture dell’offerta • Costruire un sistema di formazione continua per le imprese private e pubbliche, soprattutto piccole e medie Tipologie di azione • Azioni rivolte a strutture e sistemi Tipologia di progetto • Progetti finalizzati ad innalzare il livello qualitativo delle azioni formative proposte dai soggetti attuatori pubblici e privati • Progetti finalizzati al rafforzamento delle competenze delle istituzioni in materia di politiche del lavoro e sviluppo delle risorse umane • Progetti finalizzati alla qualificazione dei servizi erogati dal sistema scolastico e universitario • Progetti finalizzati alla costruzione ed alla sperimentazione di modelli di integrazione che prevedano la partecipazione di operatori appartenenti al sistema dei servizi all’impiego, della scuola, della formazione professionale, dell’Università e delle imprese, soprattutto PMI. Destinatari • Istituzioni Scolastiche e operatori del sistema dell’istruzione • Enti di formazione, e operatori del sistema della formazione Pagina 64 di 65 Allegato 1 Linee di Indirizzo 2003-2004 • Operatori del sistema universitario • Sistema delle imprese, in particolare piccole e medie • Parti sociali • Province (Centri per l’Impiego) Copertura geografica Territorio regionale Dispositivi • Bando Multimisura Azioni di Sistema • Bando Adeguamento e integrazione dei sistemi della formazione e dell’istruzione • Bando Azioni di sistema Sistemi Ricerca e Sviluppo Tecnologico • Bando Azioni di sistema per lo sviluppo della partecipazione femminile al mercato del lavoro • Prosecuzione delle azioni previste dal protocollo d’intesa con le province lombarde . Il confronto su queste tematiche avverrà nell’ambito del “Gruppo di lavoro misto per lo sviluppo e l’attuazione del modello dei servizi per il lavoro in Lombardia” Operatori ammissibili • Amministrazioni regionali, provinciali e comunali • Istituzioni scolastiche • Enti di formazione, operatori del sistema della formazione e loro associazioni • Associazioni sindacali, datoriali e di categoria • Università e Istituti di loro emanazione • Comunità Montane, loro Associazioni ed altri Enti pubblici • Centri per l’impiego • Agenzia regionale del Lavoro • Centri di eccellenza e incubatori d’impresa • Istituti di Ricerca • Associazioni rappresentative delle fasce deboli, Associazioni e Organismi riconosciuti che operano nel volontariato, Enti Morali, Cooperative di solidarietà sociale • Associazioni Femminili • Parti sociali Pagina 65 di 65