Ufficio stampa Rassegna stampa lunedì 20 agosto 2012 Pagina 1 di 61 INDICE Corriere Romagna Ravenna Prima pagina 20/08/12 4 Prima pagina «Accessi alla pineta: no a rigido proibizionismo» 20/08/12 5 Ambiente Giorno di passione sulle ceneri della pineta 20/08/12 6 Ambiente La Voce di Romagna Ravenna Prima pagina 20/08/12 7 Prima pagina “Un’ordinanza anti-lucciole possibile a breve anche a Ravenna” 20/08/12 Cronaca Iniziativa ambientale Già in 70 con la tessera “Amici del Parco” per dare una mano alla tutela 20/08/12 Ambiente In migliaia al lutto per la pineta uccisa 20/08/12 8 9 10 Ambiente Corriere della Sera Così la Regione Lazio versa ai partiti quattro volte più di Montecitorio 20/08/12 Politica Nazionale Asili nido, arte e metrò via al piano per 50 città 20/08/12 13 Pubblica Amministrazione, Politica Nazionale Brandine nei supermarket per gli sfollati dei roghi 20/08/12 Cronaca, Ambiente Una bufera di caldo sull'Italia 20/08/12 11 16 18 Ambiente Il Resto del Carlino La beffa dei guanti difettosi Altri due pompieri ustionati 20/08/12 Cronaca Caldo e truffe, c'è Pronto nonno così li aiutiamo a difendersi 20/08/12 Sanità e Politiche sociali Soldi e interviste in televisione Sui tagli i consiglieri frenano 20/08/12 Politica Nazionale 19 20 22 Il Sole 24 Ore L'allarme sociale non deve frenare le riforme penali 20/08/12 Politica Nazionale Milano e Rimini restano ai vertici per il peso dei reati 20/08/12 Pubblica Amministrazione Record di furti in casa e borseggi per strada 20/08/12 Pubblica Amministrazione Per le forze dell'ordine 35mila uomini in meno 20/08/12 Pubblica Amministrazione Spuntano anche i ladri di biomasse 20/08/12 Pubblica Amministrazione NORME E TRIBUTI: Per le risposte in ritardo poteri sostitutivi ai dirigenti 20/08/12 32 34 Pubblica Amministrazione NORME E TRIBUTI: Front-office unico per l'edilizia 20/08/12 29 30 Pubblica Amministrazione Quest'anno incendi raddoppiati ma il pc incastrerà i piromani 20/08/12 25 27 Pubblica Amministrazione Ora più qualità nei controlli per bilanciare i tagli di risorse 20/08/12 24 Pubblica Amministrazione Pagina 2 di 61 35 38 NORME E TRIBUTI: Le società nel mirino già dal 2008 20/08/12 Pubblica Amministrazione, Trasporti NORME E TRIBUTI: Per le Spa miste futuro a ostacoli 20/08/12 Pubblica Amministrazione NORME E TRIBUTI: Le massime 20/08/12 Pubblica Amministrazione Il Centro-Nord si piaza ai vertici per la sportività 20/08/12 47 Pubblica Amministrazione Tv locali strette all'angolo 20/08/12 51 Pubblica Amministrazione NORME E TRIBUTI: Partecipate, parametri incerti sui tagli 20/08/12 42 43 Pubblica Amministrazione Parma fa squadra e ottiene il primo posto 20/08/12 40 41 Pubblica Amministrazione NORME E TRIBUTI: Compensazioni a due vie nel patto di stabilità 20/08/12 39 Pubblica Amministrazione, Trasporti 53 Italia Oggi Sanzioni via pec e con lo sconto Semplificate le regole della strada 20/08/12 Pubblica Amministrazione Semafori laser ancora in stand by 20/08/12 54 56 Pubblica Amministrazione La Repubblica L’eclissi della democrazia rappresentativa 20/08/12 58 Politica Nazionale La Fiom strizza l’occhio ai grillini L’idea: fare una lista degli scontenti 20/08/12 Lavoro, Economia Nazionale, Politica Nazionale 59 La Stampa “Ipotesi astratta Non prenderà voti” 20/08/12 60 Politica Nazionale “Da soli non vanno da nessuna parte” 20/08/12 61 Politica Nazionale Pagina 3 di 61 0_11_/tA 9' JL \ • 20/08/2012 orriere press unE Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti III 1 1 Diffusione: n.d. orhere del lunedì 208 O REDMONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITÀ: PIAllA TRE MARTIRE 4315 -RIMINI -NEL: 0511-354111 FAX: 0541-354199. SPEDIZIONE I D.1.353,103130EN. IN L. 271021041 ART. E COMMA 1 - DCB FARLI ALTRE SEDI: RAVENNA (0544-2152621 EORLI O543-35520I, CESENA (0547-6119001 1151,1 10549-9951473 IMOLA (0542-26730) E-MAIL RINIINWCORRIERERONIAGNATE 1,20 IN TANDEM CON LA STAN110* euro 1,20 Anno XX I N. 230 LUNEDÌ 20 AGOSTO 2012 kIWW-IMETTOMM\I Cessa gar «Cesena, c'è tutto fare bene» FAENZA. Si agganciano fra loro Carambola fra i ciclisti Due feriti gravi FAENZA. A decine sono rimasti escoriati, due sono gravi all'ospedale. E' il bilancio di una caduta collettiva di cicloturisti. SERVIZIO a pagina 26 Corniolo, frontale con auto Grave cicloturista 48enne "zioso Pa a il Fano con Zaniani e F FORLÌ. 11 53enne disoccupato si era cosparso di liquido infiammabile davanti a Montecitorio Si era, dato fuoco: è morto Angelo Di Carlo è deceduto dopo otto giorni di agonia FORLÌ. E' morto dopo otto Montecitorio, a Roma, ha tragico 11 agosto, quando si protesta, per disperazione. Il giorni di agonia. Angelo Di smesso di vivere all'ospedale era cosparso di liquido in- suo corpo era coperto per 1'85 Carlo, l'uomo di 53 anni che Sant'Eugenio della Capitale, fiammabile e si era trasfor- per cento da ustioni. si era dato fuoco in piazza dove era ricoverato da quel mato in torcia umana. Per • SERVIZIO a pagina 11 .,r, T. CORNIOLO. Grave incidente ieri mattina sulla Provinciale Bidentina. Un cicloturista 48enne si è scontrato con un'auto. • SERVIZIO a pagina 13 W.,'"à.9.»TWE" kn-W ff Ragazzo trovato morto sospetta overdose RIMINI. Un ragazzo di 33 anni è stato trovato morto. Si sospetta un'overdose. • SERVIZIO a pagina 7 Cesenatico, striscione volante per Silvio Berlusconi CESENATICO. Uno striscione per spronare a ricandidarsi Silvio Berlusconi ha sorvolato ieri sulle spiagge del litorale. • SERVIZIO a pagina 17 Le imprese non pagano le imposte: maxi debiti SAN MARINO. Le imprese non pagano la monofase: debiti verso lo Stato per 90 milioni. • GLIPO a pagina 10 APPELLO ALLA EEL Monti ha chiesto si smettere di aLINCONTRO CON CMASSI. Il presidente del Consiglio ha postrofare gli evasori come "furbi" perché «sono i distrut- incontrato per qualche minuto il sindaco Gnassi. «Ho protori della società». E «basta con le professioni ereditate di posto il lungomare di Rimini come modello italiano». famiglia in famiglia». •GASSIANI alle pagine 3 e 5 Pineta: grande partecipazione al lutto civico Dozza, bomba pericolo scampato COZZA. Le operazioni di disinnesco della bomba da 500 libbre sono filate lisce come l'olio ieri mattina. • SERVIZIO a pagina 27 • SERVIZIO a pagina 21 11) da di Pagina 4 di 61 Cesena, è morto Gianfranco Zavalloni • SERVIZIO a pagina 16 pressunE orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola 20/08/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti Diffusione: n.d. «Accessi alla pineta: no a rigido proibizionismo» Le proposte dell'associazione "L'Arca": «Parte della pineta va lasciata alla libera evoluzione» RAVENNA. No a un approccio fortemente proibizionistico sugli accessi, competenza allo Stato per il recupero e la conservazione del prezioso patrimonio di biodiversità andato distrutto, forte riduzione della presenza di biomassa arborea e potenziamento dei fossati di drenaggio contro il rischio dei piromani. Queste in sintesi le proposte avanzate dall'associazione ambientalista di volontariato "L'Arca" per la nuova pineta Ramazzotti, che si estende per circa 112 ettari (sezione della Riserva naturale demaniale denominata Pineta di Ravenna: circa 700 ettari lungo il litorale ravennate). Sulle azioni da intraprendere, nella scelta delle specie da introdurre, l'Arca suggerisce di non limitarsi a sostituire i pini marittimi ma di «rimboschire con più latifoglie ed arbusti» e di «lasciare una parte non minimale «Inoltre bisogna creare ex novo ampie zone d'acque all'interno della pineta, allargando la sezione dei nuovi fossati ogni 500 metri circa e ricreare di fatto quelle depressioni retrodunali, quegli ambienti naturali così importanti ma così carenti in tutto il litorale, perché ovunque distrutti dalle ruspe per far posto agli innumerevoli stabilimenti balneari». Lazzari mette poi già le mani avanti sul problema della salinità. «Abbiamo la conferma già ora che la salinità delle acque nei fossati e nella depressione storica che esiste a sud del camping Ramazzotti è molto elevata, senza però essere stata pregiudizievole allo sviluppo della vegetazione». «Ad ogni modo - ha aggiunto - va verificata la possibilità di alimentare con acque dolci questi fossati, ma già ora i terreni agricoli ad ovest lo sono, si tratta pertanto di effettuare una valutazione costi-be- dell'area alla libera evoluzione». Su queste scelte grava anche la situazione meteoclimatica: la tendenza all'aridità estiva si farà sempre più intensa, accompagnata in inverno da periodi di gelo più lunghi del solito. «Pertanto - ha detto Giorgio Lazzari nell'assemblea alla sala D'Attorre - riproporre le specie dell'attuale equilibrio vegetazionale non potrà che rallentare un adattamento ecologico che è appena iniziato». Più complesso invece il problema di come difendere la pineta dal fuoco. L'associazione ambientalista propone di ridurre la biomassa arborea, poi di raddoppiare o triplicare la sezione dei fossati di drenaggio, mantenendo ampie sponde sfalciate una volta l'anno: quella che l'ecologia forestale chiama una fascia tagliafuoco, arricchita comunque da una significativa presenza e persistenza di acque nei fossati già esistenti. nefici». Per l'associazione ambientalista si tratta di potenziare un sistema di protezione ben controllata, anche con aree di tutela integrale, che già il Corpo forestale aveva introdotto, suscitando la pronta reazione di abituali fruitori del luogo. La proposta «è di adottare una serie graduale di misure, distribuite su un arco temporale ragionevolmente lungo (anche più anni) per consentire a fruizioni comunque consolidate, e per questo ritenute legittime, di adeguarsi alla legislazione vigente, senza alimentare ulteriori tensioni». Pagina 21 Giorgio Lazzari dell'associazione L'Arca Giorno di passione sulle ceneri della pineta Pagina 5 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 orriere pressunE di Ravenna Faenza-Lupo e Imola 20/08/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti Lutto civico alla Bassona. Diffusione: n.d. Grande partecipazione di pubblico per la cerimonia solenne sul luogo distrutto da un incendio doloso Giorno dipassione sulle ceneri della pineta Il sindaco: «La recinzione servirà a proteggerla da chi la vuole distruggere» RAVENNA. Si sono dati appuntamento ai piedi di quella natura scarnificata e violata. Un giorno di passione per una comunità silente, che in un paesaggio spettrale, si è riunita a un mese esatto dal tragico incendio doloso che ha distrutto 60 ettari della pineta di Lido di Dante, per assumere un impegno solenne: farla rinascere. «Con l'auspicio - ha detto il sindaco, che nel suo intervento ha citato un lungo passo di Santi Muratori - di vederne i primi segni nel 2019, quando Ravenna potrà essere Capitale europea della cultura». In tanti si sono dati appuntamento di buon ora per una passeggiata collettiva - lunga circa 700 metri - fino al centro della pineta, dove è stata deposta una corona di alloro, poi hanno raggiunto il Centro visite della Bevanella. Una cerimonia solenne sul luogo del disastro ecologico, alla presenza delle autorità cittadine e della Guardia forestale. «Oggi infliggiamo - ha detto Matteucci nella sua orazione - alle mani assassine di vite vegetali e animali, di ambiente e di civiltà, la pena della serendipità». «Lo sconsiderato gesto di chi ha appiccato le Il sindaco: «La pineta rinascerà. I cancelli saranno aperti a chi la ama». Consegnate le prime tessere "Amici del parco" La commemorazione sul luogo del disastro ecologico (foto Fiorentini) fiamme ha colpito al cuore il legame viscerale di Ravenna con la sua pineta ma con passione la faremo rinascere, consapevoli che la sfida richiede soluzioni inedite e creative». Le cerimonie e le iniziative in programma nella giornata di lutto civico, che si sono susseguite per tutto il giorno fra Lido di Dante, foce Bevano e Lido di Classe, «hanno registrato un'adesione popolare che va oltre ogni più ottimistica aspettativa», ha aggiunto. «I cancelli della pineta - ha detto il sindaco - saranno aperti a chi la ama, la pineta sarà aperta a chi la ama e la recinzione servirà a proteggerla da chi la vuole distruggere». Sempre ieri mattina, nella sede del centro visite "Bevanella" di Lido di Classe sono state firmate e consegnate dal presidente dell'Ente Parco del Delta, Massimo Medri, le prime tessere degli "Amici del Parco", per chi vuole impegnarsi in attività di tutela ambientale. L'idea ha avuto subito un'adesione notevole: nella sola mattinata sono state consegnate una settantina di tessere. Fra i primi a riceverla, il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci (nella foto con Medri), gli assessori all'Ambiente comunale e provinciale e il comandante provinciale della guardia forestale, Giampiero Andreatta. Nei prossimi giorni il Parco renderà note le modalità per la richiesta della tessera a chiunque fosse interessato. Pagina 21 Giorno di passione sulle ceneri della pineta Pagina 6 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 FOCE press unE 20/08/2012 ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8g IMOLA Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Direttore Responsabile: Franco Fregni 11111e11.~ ,i fRI ONTglifiRf ''"°«4`r" AliNA A/A/.. Buffet Ricco e appetitoso con proposte calde e fredde 15€ comprensivo di 1/2 minerale Bambini ndotto Ristorante & Musica "Frontemare" Viale Regina Margherita 52 Lungomare di Rimini - 47900 Rivazzurra (RN) -Tel. 0541478542 - Email: infoOristorantefrontemare.com LUNEDÌ 20. AGOSTO 2012 E " V L GRANDE ROMAGNA ANNO XV ,1,1111111010 III II € Il premier apre il Meeting di Cl a Rimini parlando di giovani e sviluppo Monti vede l'uscita dalla crisi a fine della crisi economica è vicina. E se non ve ne siete ancora accorti, peggio per voi. Il premier Mario Monti sceglie l'ambita platea ciellina del Meeting per spiegare agli italiani che se "un anno fa pensavamo meno di aggi di essere in crisi, credo invece che lo fossimo di più". Tradotto, adesso stiamo meglio. Scegliete voi di chi è il merito, ma il professore dà qualche indizio, visto che un anno fa governava il centrodestra di Berlusconi e adesso all'esecutivo ci sono i tecnici. In poche parole, da quando il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l'anno scarso ha legnato Pdl e Lega Nord e ha invitato i partiti lavorare a braccetto, le cose, per il premier, vanno decisamente meglio. Prima dell'incontro il sindaco di Rimini Andrea Gnassi è riuscito a consegnare di persona al presidente del Consiglio la lettera per chiedere che Io Stato veda al Comune la proprietà del lungomare In mattinata, applaudito l'intervento del vescovo Kaigama, presidente della Conferenza episcopale della Nigeria. VOLO FANTASMA La Livingston beffa sessanta passeggeri RIMI NI Disguidi e beffe ieri all'aeropori una sessantina di passexe ri diretti a Catania sono rimasti a terra e poi scarrozzati in autobus per mezza regione, per finire a Bologna dove alle undici di sera flanflopllillla imbarcarsi su un volo di Meridiana. "Orfani" della fallica Wind Jet., i passeggeri avevano ripiegato sulla compagnia Livingston che si era assunta l'onere di proteggere i clienti rimasti a [erra, dietro il pagamento di un sovrapprezzo di 80 curo. E fino all'ultimo c'è smto chi ha acquistata il biglietto alla biglietteria di Rimini anche se, è trapelato nel corso del pomeriggio, la Livingston già da giovedì scorso, sapeva che non sarebbe stata in grado di organizzare il volo. Servizi alle pagine 6,7,8 A pagina 11 DISOCCUPATO IL FORLIVESE ANGELO DI CARLO DI 54 ANNI NON CE L'HA FATTA Si diede fuoco davanti alla Camera Muore dopo otto giorni di agonia opo otto giorni di agonia è morto all'ospedale Sant'Eugenio di Roma, Angelo Di Carlo, il 54enne di Farli che si era dato fuoco davanti Montecitorio per protestare contro il suo stata di disoccupazione. Era senza m lavoro da mesi e questa condizione lo avrebbe portato a compiere il gesto di- sperato. Era l'una di notte quando il forlivese era auivato a Montecitorio e si era cosparso di liquido infiammabile per poi darsi fuoco. Avvolto dalla fiamme si era diretto verso l'ingresso della Camera. I carabinieri presenti avevano spento il rogo, ma le condizioni del 54enne erano gravissime. Tappeto di cenere a Lido di Dante Tra gli alberi ridotti a carcasse dal fuoco, un impegno solenne per la rinascita. E' quello che il sindaco Fabrizio Matteucci si è assunto ieri a nonne della comunità nella giornata di lutto cittadino proclamato per ricordare l'incendio che il 19 luglio scorso ha distrusse 65 ettari della storica pineta di Lido di Dante . A pagina 13 ROMAGNA Futuro Liberty Un'Agenda digitale per l'Europa del 2020 La grande mostra dedicata a Mirko Vucetich a Marostica A pagina 4 L'impresa La Madonna degli scout "ritrovata" dopo più di cinquant'anni A A pagina 20 Solidarietà Economia civile Il tempo del volontariato vale oltre un milione pagina 18 A pagina 26 A pagina 15 IN CRONACA Imolese Fatta esplodere bomba da guerra Sant'Agata Rogo Un ordigno sganciato da un bombardiere statunitense durante la Seconda guerra -mondiale di 500 libbre (227 kg) è stato rimosso ieri mattina dal cantiere lungo la via Emilia. La bomba è stata fatta brillare alle cave di Castel San Pietro, attraverso l'installazione di una seconda carica esplosiva. Le fiamme hanno devastato buona parte degli arredi e soprattutto annerito l'intera sala del 'Sale Nero" a Sant'Agata nel lughese, aulla San Vitale. Del fumo se ne sono accorti poco prima delle 11 del mattino i proprietari del locale affianco. Immediatamente è partito l'allarme. A pagina 14 A RAVENNA LUTTO PER LA PINETA distrugge un ristorante A pagina 14 Pagina 7 di 61 CESENA MORTO GIANFRANCO ZAVALLONI Ecologista fondatore dei Verdi e scrittore si è spento a 54 anni Era tornato in Italia dal Brasile per curarsi A pagina 16 irecotIRC5,_ COMPRO ORO CCMA-RUM CIRO #08- CEITO MI:MC/Z DIMMANSI - OltrrIDGI Mani~Ci PDLIESZ PAGHIAMO SUBITO! IN CONTANTI! N1111.111.171.eLk_ W) I k 301 itharen 5, eilmisno, ■ 164 RICINI dal ['Mie d1111,arlqi •llee f7lrer.le›,215 • N.beetal &A, 65-11 22-114 - AtiCE.q0 p14611errin 'Neer/ e Cred” pressunE FOC E 20/08/2012 ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore Responsabile: Franco Fregni Diffusione: n.d. "Un'ordinanza arati-lucciole possibile a breve anche a Ravenna" Il sindaco verso un provvedimento analogo a quello adottato da Cervia sulla base del codice della strada con multe da 400 euro sia per il cliente che per la meretrice PROSTITUZIONE "Ci stiamo ragionando anche noi. Non la escludo ma non ho ancora deciso". Il sindaco Fabrizio Matteucci è più che possibilista su un'imminente ordinanza anti-prostituzione in strada che ricalchi quella appena uscita dalla penna del collega di Cervia, Roberto Zoffoli. "Va considerato che nelle ultime due settimane - ha continuato Matteucci - i massicci controlli delle forze dell'ordine hanno determinato una sensibile riduzione del fenomeno anche nelle due zone calde di Ravenna" ovvero "il quartiere Darsena e Fosso Ghiaia". In ogni modo, "il problema esiste ed è difficile da arginare completamente". L'ordinanza appena uscita da Cervia - deve ancora essere pubblicata sull'albo pretorio e sottoposta alla prefettura - è stata formulata sulla base dell'articolo 140 del codice della strada, quello che stabilisce che "gli utenti della strada devono comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione e in modo che sia in ogni caso sal- vaguardata la sicurezza stradale". Chi sgarra - vedi lucciole ferme sul ciglio della strada o clienti che inchiodano per contrattare una prestazione verrà verbalizzato e multato con 400 euro. Provvedimenti simili sono già stati adottati da altre città. In passato erano già state adottate misure simili sull'asse Ravenna-Cervia. Era però accaduto che la Corte Costituzionale, chiamata a esprimersi sulla legittimità del potere di ordinanza dei sindaci derivante dal pacchetto sicurezza, aveva bocciato i vari provvedimenti, salvando solo quelli emessi per prevenire "urgenti e contingibili" minacce alla sicurezza urbana. Pagina 13 Inmigliakudlullo perla pineta uccisa Pagina 8 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE FOC E 20/08/2012 ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore Responsabile: Franco Fregni Diffusione: n.d. Iniziativa ambientale Già in 70 con la tessera "Amici del Parco" per dare una mano alla tutela Nell'ambito delle manifestazioni di ieri organizzate dal Comune di Ravenna in segno di lutto per il recente incendio alla pineta di Classe, alla sede del centro visite "Bevanella" di Lido di Classe sono state firmate personalmente e consegnate dal presidente dell'ente Parco del Delta, Massimo Medri, le prime tessere degli "Amici del Parco". La lista degli "Amici del Parco", voluta dallo stesso Medri sulla base delle indicazioni della recente legge regionale, prevede l'iscrizione da parte di persone fisiche che vogliano impegnarsi, in futuro, in attività di tutela ambientale in collaborazione con il Parco stesso e con le altre istituzioni territoriali. Lanciata nei giorni scorsi dal presidente, l'idea ha avuto subito un'adesione notevole: non a caso nella sola mattinata di ieri Medri ha consegnato una settantina di tessere. Fra i primi a riceverla, il sindaco di Ra- venna Fabrizio Matteucci; gli assessori all'Ambiente della Provincia di Ravenna, Mara Roncuzzi; del Comune di Ravenna, Guido Guerrieri; del Comune di Cervia, Michela Bianchi; e il comandante provinciale della Forestale, il primo dirigente Gianpiero Andreatta. Nei prossimi giorni il Parco renderà note le modalità per la richiesta della tessera a chiunque fosse interessato a riceverla, e quindi a collaborare con l'ente. Il Parco regionale del Delta del Po dell'Emilia-Romagna, istituito nell'88, è un'area protetta che copre circa 54 mila ettari. Comprende i comuni di Cervia, Ravenna e Alfonsine in provincia di Ravenna. E i comuni di Argenta, Ostellato, Comacchio, Codigoro, Goro e Mesola in provincia di Ferrara. A fine '99 è entrato a fare parte anche della lista patrimoni dell'umanità stilata dell'Unesco. Pagina 13 InmigLiakudlullo perla pineta uccisa Pagina 9 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE FOC E 20/08/2012 DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore Responsabile: Franco Fregni In migliaia al lutto per la pineta uccisa L'appuntamento più toccante la passeggiata fin nel cuore del bosco devastato dalle fiamme: un tappeto di cenere e tronchi LIDO DI DANTE T ra gli alberi ridotti a carcasse mo rinascere. Ne vedremo i primi segni dal fuoco, un impegno solenne nel 2019, quando Ravenna potrà essere per la rinascita. E' quello che il capitale europea della cultura". Sull'iposindaco Fabrizio Matteucci si tesi di recintare l'area per almeno quatè assunto ieri a nome della comunità tro-cinque anni per agevolarne la ricrenella giornata di lutto cittadino proclascita, il primo cittadino ha precisato che mato per ricordare l'incendio che il 19 "i cancelli della pineta saranno aperti luglio scorso ha devastato la storica piper chi la ama. La recinzione servirà a neta di Lido di Dante. In totale sono anproteggerla da chi la vuole distruggere". dati distrutti 65 ettari di ecosistema proLe iniziative, partite in mattinata e pastetto determinando sate attraverso la depoquello che per la storia sizione di una corona, di Ravenna è stato l'insi sono concluse ieri cendio boschivo più sera con un concerto vasto di sempre, perloper arpa. Alle manifemeno da quando esistazioni, tra gli altri, estono gli archivi. Alcurano presenti il comanne migliaia di cittadini date provinciale della - secondo le stime forForestale, Gianpiero nite dal Comune Andreatta, e il presihanno partecipato ai Fabrizio Matteucci dente dell'ente Parco, diversi eventi della Sindaco di Ravenna Massimo Medri. Da giornata battezzata "di sottolineare infine che lutto civico", esperienza inedita "per Ranel suo discorso, Matteucci ha citato venna e per l'Italia intera" per casi di quanto detto da Santi Muratori nel 1932: questo tipo. L'appuntamento clou, quel"E dal Savio fino al Lamone la pineta inlo più suggestivo e sentito, è stato la pascorona nobilmente la città regale. L'aseggiata di 700 metri circa fin nel cuore gricoltura, è vero, l'incalza; e gli uomini della pineta ridotta a un tappeto di cenon furono sempre, né sono più, verso nere segnato da tronchi spogli e annedi lei benigni e clementi. Ma la pineta riti. Qualche cittadino, munito di colori non muore. Se la vecchia classica foresta a tempera, ha voluto decorare alcuni è schiomata per noi che la vedemmo tronchi come per riportarli in vita. "Oggi ombrosa d'alberi giganteschi e secolari Ravenna è in lutto - ha detto il sindaco e densa d'arbusti e di piante d'ogni se- a trenta giorni dall'incendio che ha ucme, essa resiste tuttavia, più forte d'ogni ciso migliaia di vite vegetali e animali. contrarietà, mentre nuove pinete s'agChi ha appiccato il fuoco, ha però ingiungono rigermogliando in promettencontrato il legame viscerale della città te vitalità sui relitti marini riscattati dalla con la sua pineta. Con passione la farefedele perseveranza di Luigi Rava". "I cancelli saranno aperti per chi la ama. La recinzione servirà invece a proteggerla da chi la vuole distruggere" Pineta distrutta In migliaia hanno partecipato alle diverse iniziative organizzate ieri in occasione del lutto cittadino Pagina 10 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Diffusione: n.d. pressunE CORRIERE DELLA SERA Fondato nel 1876 • • m www.coniere.it 20/08/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 609.785 Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli Diffusione: 474.395 Così la Regione Lazio versa ai partiti quattro volle più di Montecitorio Contribuii ai gruppi consiliari: il confronto con la Camera di SERGIO RIZZO ROMA Da destra a sinistra non c'è chi non abbia invocato più trasparenza sui soldi pubblici destinati alla politica. Ma di passare ai fatti non se ne parla proprio. Se si eccettuano, naturalmente, alcune meritorie iniziative purtroppo isolate. Qualche settimana fa il gruppo radicale al Consiglio regionale del Lazio presie - duto dall'avvocato Giuseppe Rossodivita ha pubblicato sul sito internet il proprio bilancio. Un documento impressio nante, che illumina un angolo del capitolo costi della politica finora tenuto accuratamente all'oscuro. Ovvero, i contributi che le Regioni erogano ai gruppi «consiliari». Nel 2011 il Consiglio regionale del Lazio ha versato al gruppo radicale, compo sto da due persone, 422.128 euro. Dividendo a metà questa somma si può dedurre che ogni singolo consigliere abbia avuto lo scorso anno a disposizione 211.064 euro. Oltre, naturalmente., a stipendio, diaria, annessi e connessi. Un paragone con i contributi ai gruppi parlamentari della Camera rende bene l'idea delle dimensioni. Nel 2011 sono stati pari a 36 milioni 250 mila euro, cifra che divisa per i 630 onorevoli dà 57.539 euro. Morale: i gruppi politici del Consiglio regionale del Lazio incassano contributi quasi quadrupli rispetto a quelli di Montecitorio. Proiet - tando i 211.064 euro procapite sulla platea dei 71 consiglieri, si ha la strabiliante somma di 15 milioni. Esattamente (4 milioni 985.544 euro. L'anno, e per una sola delle 2o Regioni italiane. Questo, almeno, dicono i numeri. Anche quei denari, come i rimborsi elettorali, possono essere considerati parte integrante del finanziamento pubblico ai partiti. Ma con una differenza non da poco: la loro entità è pressoché sconosciuta. Intanto ci sono Consigli regionali che non pubblicano nemmeno il bilancio. Nel Lazio, poi, c'è l'abitudine delle cosiddette «manovre d'Aula». Che però, pur chiamandosi così, formalmente per «l'Aula» non passano affatto, Si Pagina 6 • Orsi h R2gione rado vena ai par[iU quanr0 VOte piiidi F 1011te.:101 Pagina 11 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE CORRIERE DELLA SERA Fondato nel 1876 • • m www.coniere.it Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli 20/08/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 609.785 Diffusione: 474.395 tratta infatti di semplici delibere dell'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale adottate in momenti particolari. Per esempio a ridosso dell'approvazione di bilanci regionali particolarmente rognosi e dove bisogna evitare al massimo il rischio dei franchi tiratori. In questa legislatura ne è già stata fatta una che stanzia 3 mila euro al mese procapite. E dato che i consiglieri sono 71, considerando anche la presidente Renata Polverini, quella «manovra d'Aula» ha determinato un introito annuale aggiuntivo per i gruppi «consiliari» di oltre due milioni e mezzo. Ma a che cosa servono quei soldi in più? 11 conguaglio è giustificato con l'esigenza di pagare altri collaboratori, In realtà quei denari possono venire utilizzati con discrezionalità assoluta. Anche perché i collaboratori sono l'unica cosa che davvero non manca. Il Consiglio regionale del Lazio, da questo punto di vista, non teme confronti. In un'assem blea di 71 componenti, i gruppi «consiliari» sono ben 17: cinque di questi sono stati costituiti durante la legislatura, grazie al fatto che esiste un limite minimo. È ammesso, cioè, anche un gruppo composto da una sola persona. Diciamo subì t° che è una pessima abitudine in voga in quasi tutte le Regioni. Tanto che di «rnonogruppi» se ne contano 75 in tutta. Italia. Soltanto nel Lazio ne esistono ben otto: e sorvoliamo sulla definizione grottesca di uno di essi, il «gruppo misto» presieduto e composto dall'unico consigliere Antonio Paris. Il presidente di se stesso ha diritto a una indennità aggiuntiva di 891 euro netti mensili, e in quanto titolare di un «gruppo», può avvalersi di alcuni collaboratori. Sette, per l'esattezza: due laureati, due diplomati, una segretaria, un addetto stampa e un responsabile della struttura. Ma per i «gruppi» più numerosi si può arrivare fino a 24 dipendenti. Secondo le tabelle, il numero dei collaboratori dei politici nel consiglio regionale del Lazio potrebbero arrivare a 201. Sarà questa l'impellente motivazione per cui la superficie della sede di via della Pisana ha bisogno di un ulteriore rilevante espansione? Lo prevede un bando da poco pubblicato sul sito internet del Consiglio, nel quale si spiega che «l'ampliamento consta nella realizzazione di n. 2 palazzine definite da tre livelli fuori terra più un piano interrato e un corpo centrale». Base d'asta, 8 milioni 259.750 euro e 49 centesimi. .1va esclusa. Questo per la serie: «riduzione dei costi della politica». RIPRODUZIOIE P:SERVATA Pagina 12 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Pagina 6 • Orsi h R2gione rado vena ai par[iU quanr0 VOte piiidi F 1011te.:101 press unE CORRIERE DELLA SERA •• Fondato nel 1876 m www.coniere.it 20/08/2012 Periodicità: Quotidiano Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli Tiratura: 609.785 Diffusione: 474.395 ASILI NIDO, ARTE E METRò VIA AL PIANO PER 50 CITTÀ Parte la cabina di regia. Dtte miliardi pronti e il ruolo Cdp ROMA In molti casi è l'ultima chiamata per portare a casa opere che aspettano da anni. Il Piano nazionale per le città, previsto dal decreto sviluppo, sta prendendo forma con i progetti presentati dai Comuni per la «riqualificazione di aree degradate». Lunedì scorso il viceministro per le Infrastrutture, Mario Giaccia, ha firmato il decreto ministeriale per istituire la cabina di regia che dovrà scandirne le fasi dell'attuazione. L'organismo è composto da rappresentati dei ministeri interessati, delle Regioni, Comuni e Province e dalla Cassa depositi e prestiti, che partecipa all'operazione attraverso il Fondo investimento per l'Abitare. E si riunirà per la prima, volta il 7 settembre, mentre i sindaci avranno tempo fino al 5 ottobre per avanzare le proprie proposte. L'obiettivo, dice Ciaccia, è «vedere i cantieri aperti entro quest'anno». Finora i progetti arrivati all'Anci, l'asso ciazione dei Comuni, sono più di 50, ma secondo i tecnici del ministero delle Infrastrutture i Comuni interessati sono almeno un centinaio. Si va da Roma, che chiede di portare a termine un progetto già deliberato alcuni lu- PALAllI A C \SERT E I ...\/ ONAS IERI DA RESTAURAI' l' PIANI DI NAPOLI PER AL 'PORTO E I SA_NPIETRINI. Non ci sono solo aree degradate, ma anche siti che rientrano a pieno titolo tra i più belli del Paese e che hanno bisogno di interventi per conservarsi. Caserta vuole dare una svecchiata ai suoi gioielli e cerca 16,5 milioni per abbellirli. L'intervento per il quale il Comune chiede il finanziamento del Piano città prevede per il borgo medievale di Caserta Vecchia la chiusura al traffico, per cui è previsto il rifacimento della pavimentazione e il restauro interno ed esterno del Castello. Ma non solo: è prevista anche la. riqualificazione del percorso che dalla. Reggia porta al bellissimo borgo di San Leucio, due siti che l'Unesco riconosce come patrimonio dell'Umanità, con la realizzazione di marciapiedi e di una pista ciclabile. Anche Verona chiede sostegno nel recupero dell'ex Arsenale Austriaco, voluto dal maresciallo Racletzky e dedicato all'imperatore Francesco Giuseppe. E Pavia intende intervenire sul monastero di Santa Clara, il cui primo nucleo risale al tredicesimo secolo e trasferirvi la biblioteca .nulltimediale. ROMA — Napoli chiede aiuti per riqualificare la parte della città a ridosso del porto, un rettilineo di asfalto e sanpietrini mal messi di 3,5 chilometri, che poi è anche la porta di accesso alla città venendo dall'autostrada. Il Comune in questo modo cerca di sbloccare una situazione sedimentata da anni nella zona della Marinella, dove è necessario rifare la pavimentazione, i marciapiedi e l'illuminazione. Con questi lavori anche il capoluogo campano si doterebbe di una pista ciclabile. Tra gli interventi ---- per i quali sono chiesti 55 milioni di cofinanziarnento — anche il completamento del restauro dell'area ex Corradini, che dovrebbe diventare parte integrante del nuovo porto turistico di Vigliena, con spazi commerciali, ristorante e una piccola stazione marittima. Si propone anche di completare l'accessibilità al Centro direzionale, città satellite che appare ancora scollegata dal resto del centro. E di intervenire per realizzare una nuova stazione della metropolitana e per migliorare gli accessi a quella che già c'è con rampe e scale, , O HP2000CH E ,M;EPATA. stri fa per l'area est, a Genova, che chiede quasi goo milioni per rimodernare e bonificare un'ampia porzione della città. A quelli già messi su carta si dovrebbe poi aggiungere anche Milano, interessata alla riqualificazione dell'area dei Gasometri della Bovisa attraverso il polo tecnologico, della, zona di Porto di Mare, per la quale c'è da anni un progetto per una cittadella giudiziaria, e di una. scuola in via Magreglio, vicino alla svincolo di viale Certosa. Tra le proposte dei sindaci ci sono costruzioni di parcheggi, alloggi popo- O H 0000001ONE IRSERVATA. Pagina 13 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Pagina 8 01110 0 :,0111. ■ 11 press unE CORRIERE DELLA SERA Fondato nel 1876 Periodicità: Quotidiano • • m www.coniere.it Tiratura: 609.785 Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli Ilari, scuole, asili nido. Ma siccome dopo tanti anni si ricomincia a parlare di stanziamenti dello Stato per le aree urbane, alcune amministrazioni prova-. no a farsi finanziare opere che proprio non rientrano nella definizione di aree disagiate, ma che anzi sono zone di pregio e di interesse culturale, come il Borgo di Caserta vecchia. Questo per-. ché i sindaci sperano di riuscire a strappare risorse da. altri capitoli di spesa. Per ora le risorse destinate sono circa 2 miliardi. Cifra sulla quale Ciaccia vuole fugare ogni dubbio: «Non è un numero buttato a caso. Sono fondi che si sono resi disponibili, grazie ad un'azione di aggregazione». Si tratta infatti di circa 220 milioni non spesi del ministero delle Infrastrutture, too milioni per l'efficientamento energetico delle scuole, mentre la somma più alta, 1,6 miliardi, arriverà dalla Cassa. depositi e prestiti. Si tratta del residuo del fondo di 2 miliardi che la Cdp investe nell'housing sociale, dal quale so-. no stati però attinti solo 400 milioni. 20/08/2012 Finora le sole i6 città più grandi ad avanzare richieste hanno preventivato miliardo e 250 milioni. Ma tra le richieste avanzate saranno approvate quelle che rispondono a una serie di requisiti: in primo luogo la compatibilità delle richieste con i fondi a disposizione e la possibilità di cantierare subito l'opera, per cui i progetti ammessi dovranno avere le autorizzazioni già pronte. Saranno quindi valutati sti effetti prodotti sui territori e la partecipazione finanziaria dei Comuni. E anche la possibilità di realizzare strutture sportive, cinema e teatri. Negli auspici del governo il piano città non si fermerà quest'anno. «Il 5 ottobre — conclude Ciaccia è una scadenza che ogni anno riproporremo per esaminare nuove proposte. E siamo convinti che alla luce delle esperienza maturata si aggregheranno nuove risorse in una logica di partenariato pubblico privato». Testi a cura (.1:i Melania Dì Gacomo O RIPROD11000E 00100010 PER PESCARA AIUTI A1]] FAM [GLI IL IIIDRALE A BARI Diffusione: 474.395 LA LEOPOLDA E LA. TRAN,'IVIA DI FIRENZE ROMA Negli interventi di riqualificazione a Firenze il sindaco Matteo Renzi parte dalla Leopolda. Il progetto, che chiede 27 milioni di euro di finanziamenti„ prevede pesanti interventi per riqualificare la zona di Porta Prato. Nei piani presentati al ministero la città si doterà di un parcheggio interrato di 5do posti, che dovrà essere un nodo di scambio in corrispondenza della fermata. tramviaria. Tra gli altri interventi la realizzazione di una piazza giardino di 20 mila metri quadrati, cantlerabile entro un anno dal finanziamento. In più nell'area è prevista anche la trasformazione del complesso industriale dismesso in zona residenziale. Nei progetti del Comune c'è infine la demolizione della scuola media Dino Compagni, dalla quale dovrà nascere un complesso scolastico completamento nuovo, per 700 ragazzi, con in più una palestra che sarà data in uso a società sportive. Un nuovo lungomare pedonale, con spazi per la balneazione e la socializzazione, un raccordo alla rete ecologica ciclabile e nuovi parcheggi nel quartiere San Girolamo -Pesca, Il comune di Bari chiede al governo un sostegno di 44 milioni. Tra i progetti già presentati anche quello di Siracusa prevede interventi sul fronte costiero, per i quali l'amministrazione ha bisogno di altri 9,3 milioni. Pescara invece intende intervenire in favore delle coppie, con quattro asili nido e 58 alloggi da realizzare in 3 anni, con l'aiuto dello Stato per 7,7 milioni. Edilizia residenziale economica anche a Piacenza in varie aree della città, con un cofinanziamento di 41 milioni. Mentre il Comune di Pesaro ha presentato un progetto, per recuperare l'ex ospedale psichiatrico San Benedetto, facendolo diventare un parco pubblico, con annessi i servizi del distretto sanitario, una biblioteca e anche una zona residenziale, con parcheggio interrato di 4 mila metri quadri. Il costo totale è di 26 milioni, dei quali 17,8 chiesti allo Stato. O RIPRODUZ:ONE P.ISEMATA Pagina 14 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Ri PROrMZION E RISERVA - FA Pagina 8 .1,11 `, 111...1 iii pressunE CORRIERE DELLA SERA Fondato nel 1876 i i m www.coniere.it 20/08/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 609.785 Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli Diffusione: 474.395 progetti e riddeste di finanziamento dei Comuni (ina") VERONA Piano sviluppo città Verona Nord, Recupero e riqualificazione ex Arsenale Austriaco Compieta mento quartiere Borgo Nuovo GENOVA Miglioramento infrastrutturale e riqualificazione urbana San TeodoroLegaccio, Valbisogno, Valpolcevera Ponente Cittadino BOLOGNA Progetto integrato riqualificazione urbana Mercato Navile, Realizzazione abitazioni sodali e nuovo polo scolastico PERUGIA Riqualificazione areee urbane degradate: Mercato Coperto e nuovo centro città di Fontivegge, ex Policlinico di Monteluce ROMA Contratto di valorizzazione urbana area attigua "Polo direzionale" quartiere di Pietralata milt o ni\e—e,` \ NAPOLI ),‘V Riqualificazione strada lungo confine portuale aree Marinella, completamento restauro edifici ex-Corradini milioi SIRACUSA BARI Rifunzionalizzazione e riqualificazione Stazione Fs - Piazzale Marconl. Progetto Lungomare di Levante, Isola dì Ortígia Inquadramento urbanistico, territoriale e socio economico del quartiere San Girolamo-Festa CORR ERE DELLA SUA GENOVA PUNTA SU SCUOLE E AREE INDUSTRIALI NUOVA EDILIZIA SOCIALE NEL CENTRO DI BOLOGNA Uha somma di 862,5 milioni: tanti il Comune di Genova chiede al governo per parcheggi, metropolitana, edilizia scolastica, bonifica dall'amianto e recupero delle aree industriali. Per ora è la somma più alta richiesta da un'amministrazione conte cofínanziamento dello Stato. L'intervento in atto è radicale e abbraccia il ponente cittadino, la vallata del torrente Polcevera, dove è insediata l'industria cittadina, l lavori, andando verso il centro e il porto, coinvolgono anche i quartieri di San Teodoro e Lagaccio, dove è necessario adeguare la viabilità alla densità abitativa, creare aree verdi e cercare, con il potenziamene delle infrastrutture e dei servizi pubblici dice il Comune nella sceda di progetto presentata di concorrere al riscatto urbanistico, edilizio e sociale. C'era una volta la Bolognina. Il quartiere dei ferrovieri e degli operai. Ora il Navile è completamente diverso. Ci sono passati i lavori per la Tav e la stazione e il palazzo del Comune svetta sugli edifici. E cambierà ancora volto, con l'obiettivo di recuperare un'area di Bologna centrale ma rnarginalizzata. Tra gli interventi per i quali il sindaco chiede 26 milioni del Piano città per la riqualificazione di un'area di 28 ettari, l'ampliamento dell'offerta abitativa sociale, un nuovo polo scolastico e il Centro culturale di quartiere. A Palazzo d'Accursio si prevede la consegna dei primi fabbricati nel 2013 e la conclusione del primo lotto di lavori per il 201 4. Nella scheda del progetto si garantisce cantierabilità immediata, così come richiesto tra i requisiti fissati dal governo. RPRT , 17117 Pagina 15 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Pagina 8 press LinE CORRIERE DELLA SERA Fondato nel 1876 • • m www.coniere.it 20/08/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 609.785 Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli Diffusione: 474.395 Gli incendi In tutta Italia ieri sessanta interventi contro le fiamme Brandire nei supermarket per gli sfollati dei roghi Maremma, trovati gli inneschi. Preso un piromane MARINA DI GROSSETO ---Sotto gli ombrelloni del bagno Tropical gli ospiti sono quadruplicati. Ci sono i clienti, e ci sono loro, «gli sfollati», quasi 300 dei 1.loo fuggiti venerdì sera dal campeggio Sole con i volti anneriti dalla cenere, senza soldi e valige. Anna la cuoca è instancabile. Ha prepalato la cena al loro arrivo; ieri mattina, la colazione, il pranzo alle 13. E Andrea, il tuttofare del bagno, sta già. pensando ai lettini per la notte, ai lenzuoli, alle coperte. «Se restano qui siamo pronti ad accoglierli. Gratis naturalmente», dice con un sorriso. Rimangono fino alle 21, gli «sfollati». Poi il vento si placa e la percentuale del rischio di nuovi. focolai diventa accetta- bile. Così al crepuscolo si consuma uno strano controesodo: i 300 si uniscono agli altri Soo evacuati per tornare sotto le tende delle vacanze. Se fosse bastata la solidarietà, le fiamme in Maremma sarebbero state spente in pochi minuti. E invece ci sono voluti due giorni, tre elicotteri, due aerei, oltre sessanta squadre arrivate da tutta la Toscana, E l'allarme non è ancora rientrato: «Abbiamo predisposto un sistema di sorveglianza notturna — spiega il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi . In caso di una nuova emergenza abbiamo pronte centinaia di brandine in un centro commerciale con l'assistenza di esercito e aeronautica». Solidarietà, certo. Ma anche altrl roghi Lazo e Ilralbria I :'man ieri hanno colpito In atre pcird d Sessanta gli a:1T:-incendio nel i_azio, decine in Lin-ibild Cagala H%p. 90H949.HOgi.,. .01 .4Mp(ALHH MpOW.0: :t0,1údHA(Aitayp HHdtivéà -ut4.1)(00HolHriikonHg Calabria t'ati-e giorni i bosci-ii Slia, Calabfia, 50110 IO verità. Chi ha provocato il maxi rogo? Chi ha voluto la morte sul rogo di 19 cavalli del maneggio simbolo di Marina dì Grosseto? Ieri è stata scoperta la firma dei piromani: era nascosta sotto la cenere. Tre inneschi recuperati dai vigili del fuoco e dalla Forestale nei punti nevralgici della «pineta dei granduchi», dieci ettari di verde, un monumento alla natura. E adesso è partita la caccia agli incendiari. Il primo, un ventenne, è stato già fermato. Non è lui il responsabile del maxi rogo che ha. distrutto 50 ettari provocando, per Legambiente, un danno di oltre 1,2 milioni di euro, ma cercava di appiccarne altri. I piromani ieri hanno colpito anche in altre parti d'Italia. Pagina 20 PII Pagina 16 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 ]I 011111 811 106 press LinE CORRIERE DELLA SERA Fondato ne] 1876 • • 20/08/2012 Periodicità: Quotidiano www.coniere.it Tiratura: 609.785 Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli ieri sit-in e lutto cittadino per la pineta di Lido di Casse bruciata un mese fa Ravenna Sessanta gli interventi anti-incendio nel Lazio, decine in Urnbria, quaranta a Napoli, a Poggioreale e ad Acerra dove è stata presa di mira la zona del termovalorizzatore. E mentre a Ravenna c'è stato il lutto cittadino per ricordare la pineta storica di Lido di Classe devastata dal fuoco un mese fa, da tre giorni i boschi della Sila, in Calabria, sono in fiamme. «E la mafia dei boschi», denuncia il sindaco di Longobucco, Luigi Stasi. Si brucia per poi cementiticare. «Ma non sarà così in Maremma— avverte il governatore della Toscana, Enrico Rossi . Nuovi alberi saranno piantati, niente sarà costruito». Non mancano però le polemiche sulla manutenzione di Diffusione: 474.395 quel tombolo. «E una polveriera che nessuno pulisce denunciano ambientalisti e grillini — perché è quasi completamente privata». Il sindaco di Grosseto Bonifazi promette: «Faremo un provvedimento che garantisca la pulizia e la sicurezza. del tombolo e, se pur in parte privato, ha una valenza pubblica». Al maneggio Cavallonatura, intanto, continuano ad arrivare messaggi e telefonate di solidarietà. Una signora di Napoli ieri ha donato 5o euro. «Sono pochi, ma servono per non bruciare la speranza», ha detto al proprietario. Marco Gasperetti [email protected] Pagina 20 701 gii ,follaD dei roWd jg2ZZ,22 A2,222. Pagina 17 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 222, 2-7 22 "'222 27 ' k22 .22— 2222, press LinE CORRIERE DELLA SERA ••m Fondato nel 1876 20/08/2012 Periodicità: Quotidiano www.coriere.it Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli Tiratura: 609.785 Diffusione: 474.395 Vento dairAfrica 11 picco mercoledì, quando saranno battuti anche record ce i 2003 Una bufera di caldo sull'Italia :Previsti. più. di 40 gradi a Firenze, :Bologna e Ferrara ROMA — Che lo vogliate chiamare «Colosso dei deserti», come fa Epson, o che preferiate li nomignolo di «Lucifero», come scrive il raelmit, il risultato non cambia; sull'Italia sta per abbattersi un nuovo enti-ciclone nordafricano, l'ultimo e il più terribile, che porterà una vera e propria. «bufera di caldo», in gergo tecnico «hot-storm». Immaginate correnti di aria molto calda parliamo di 5o gradi— che dai deserti infuocati di Marocco e Algeria passano sul Mediterraneo, riscaldando le acque fino a inverosimili punte tropicali di 3o-31 gradi, e che poi si schiantano sulla nostra Penisola, prendendo la forma di una lingua infuocata estesa 1.500 chilometri in latitudine e 2.000 chilometri in longitudine con temperature fino a 4o gradi. E' quello che ci aspetta. Già ieri è scattato l'allarme caldo in 13 città. Ma il picco del caldo afoso si toccherà tra domani e giovedì, quando le Regioni italiane più roventi saranno il Veneto, l'Emilia Romagru, la Toscana, l'Umbria, il Lazio, la Puglia, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna. Previsti più di :in gradi a Firenze, Bologna, Ferrara, Rieti, Terni, 37 gradi a Bolzano (il valore più allo degli ultimi i.00 anni) e termometri bloccati tra i 36 e i 39 gradi sul 70% delle località pianeggianti, come Roma (38') e Milano (37'). A partire da mercoledì, poi si «aggiungerà l'aggravante dell'umidità, che, aumentando per via dei venti di scirocco, inasprirà la sensazione di afa», avvertono gli esperti del meteo.it, sottolineando ..,.. ' '‘‘.-- ' '-r--•• --).--. \ -\,. ‘-)..', \''....., .."'''' . :.:.:. .":::.'. Acqua Molti ragazzi che si sono tuffati davanti alla Torre Eiffel Le previsioni Po di c,mzlo che sarà p•OrcepitOqu05.00ttirraria: I R, Torino 38* ,• .z Genova 38" Milano 38. o o Venezia 37" Bologna 43" Firenze 44" Roma 40" Napoli 40" Bari 3e Palermo 37" Cagliari 3:ante:EIFffletel.it ........ 39« D'ARCO che saranno superati anche i record dell'estate 2oo3, di ben gradi su tutte le città del centro Italia. Due gli elementi a cui fare attenzione: l'asfalto, dove la temperatura può arrivare fino a llo gradi, sprigionando anche sostanze inquinanti; e il livello di radiazioni ultraviolette, che sarà compreso tra 7 (radiazione elevata) e 8 (radiazione molto elevata), in una scala da 1 a 11. In pericolo anche boschi: come sottolinea la Coldiretti, il caldo torrido e la siccità stanno infiammando l'Italia con più del doppio (+104%) delle superfici di terreno andate a fuoco rispetto allo scorso anno, per un totale di 5.375 incendi boschivi dall'inizio dell'anno a metà agosto . Musei Tutti sotto gli ombrelli per ripararsi dai caldo torrido (Ansa) Si tratta della settima ondata di caldo dall'inizio dell'estate, un fatto straordinario? «In effetti sì, non è normale a-- dice Sergio Brivio, meteorologo di 3bnieten.corn Potremmo affermare che l'Italia è stata do-minata da un'alta pressione africana in modo continuo da circa 45 giorni: questo è ecce7,kgiale». A quando la tregua? Caldo e siccità continueranno a oltranza fino alla fine di agosto al centrosud mentre al nord, tra la sera di domenica filsch[i Asfalto bollente ; che può «vaporizzare» sostanze inquinanti. E sole ad alti livelli di radiazioni Llv 26 agosto e la mattina di lunedì 27 giungerà una prima perturbazione, con forti temporali che assumeranno a tratti le sembianze di vere e proprie tempeste siniii-tropicali: «Sarà la cosiddetta burrasca di fi- ne agosto, con violenti acquazzoni al nord e aria più fresca al centrosud — dice Antonio Sanò del nietechit —. E speriamo di poterla chiamare Beatrice», fresca come la celestiale guida di Dante attraverso i nove cieli del Paradiso. E ai decimo cielo, che cosa ci aspetta? l'estate non ci saluterà definitivamente, assicurano gli esperti: ma avrà un sapore più mediterraneo, con temperature nella norma. L'inferno sarà solo un ricordo. Valentina Santarpia C PIN0002171. PISE,}1A Pagina 21 írt drth, Pagina 18 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 t pressunE 20/08/2012 il Resto del Carlino Periodicità: Quotidiano Tiratura: 183.714 Direttore Responsabile: Giovanni Morandi Diffusione: 137.247 La beffa dei guanti difettosi Altri due pompieri ustionati, Forniture sotto tiro. Il sindacato: «Subito risposte» Maristella Carbonin «SERVONO risposte tempestive e trasparenti. Ne va dell'incolumità di 28mila vigili del fuoco operativi che hanno in dotazione quei guanti». Guanti difettosi. Inutili. Incapaci di fare il loro dovere, cioè proteggere le mani dalle fiamme. Il caso è scoppiato nel vicentino, con due vigili del fuoco che dopo essere intervenuti in un appartamento in fiamme a Torri del Quartesolo (il 12 agosto), si sono ritrovati le mani deformate, ricoperte di bolle, nonostante avessero usato i guanti 'protettivi' forniti dal ministero dell'Interno. Ustioni di secondo grado, la diagnosi. Nel giro di due 4iorni i casi sono diventati quattro, come spiega Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato autonomo dei vigili del fuoco, il Conapo: «Da Modena ci fanno sapere di un episodio avvenuto circa un mese fa». Quando un pompiere, estraendo una bombola di gpl da un edificio che andava a fuoco, si è bruciato le mani. L'ultimo caso sabato sera, nel viterbese, dove un altro pompiere «ha riportato gravi ustioni sempre alle mani». Quest'ultimo episodio, forse, è ancora più preoccupante, perchè il vigile i contorni di una grottesca barzelletta. Sulle informazioni contenute nel libretto che accompagna i guanti, dove si parla delle «istruzioni per la pulizia e l'immagazzinamento», sarebbe scritto che «il guanto deve essere conservato lontano da fonti di calore». Ma come? Considerando 00P0 Of VICENZA Due episodi a Modena e Viterbo «Li usano 28mila vigili del fuoco e ne va della loro incolumità» INCENrom DEVAS1 A NTE Fiamme a Marina di Grosseto: bruciati 40 ettari di pineta Arrestato presunto piromane era impegnato a spegnere le fiamme divampate nel motore di un pullman turistico lungo la Orte-Viterbo e si trovava a circa tre metri dal fuoco. Tre metri. Eppure i guanti non hanno retto il calore e l'operatore è finito al pronto soccorso. E così mentre il capo dei vigili del fuoco, Francesco Paolo Tronca assicura «l'immediato avvio dei necessari e dovuti accertamenti», il caso dei guanti difettosi rischia di assumere che il guanto viene infilato da chi ha a che fare col fuoco per mestiere, la 'nota' suona a dir poco paradossale. Insomma, sulla questione serve chiarezza per consentire ai pompieri di lavorare senza mettere a repentaglio la loro incolumità (più di quello che già ogni giorno fanno) a causa di attrezzature inadatte o difettose. Servono risposte rapide tanto più in un'estate come questa, con mezza Italia flagellata dagluncen, di. L'ULTIMO, devastante, nella neta di Marina di Grosseto, ove le fiamme tra ieri e sabato hanno divorato 40 ettari di macchia mediterranea con «un danno economico di oltre un milione e duecentomila euro», secondo Legarnbiente. L'incendio che qualche gior- Ij no fa ha causato la morte di 19 cavalli nel maneggio 'Cavallo Natura' era solo la prima scintilla di un disastro. Poi è toccato alla pineta di Marina di Grosseto, un tesoro andato in fumo ancora I una volta a causa dell'uomo, visto che sono stati individuati tre 'inneschi' che confermano l'origibe dolosa e un presunto piromane è già stato arrestato. Per le fiamme s no stati fatti evacuare anche di campeggi (il Sole e l'Eden) e I villeggianti hanno passato la no in un centro commerciale. Pagina 7 ( Pagina 19 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 La beffa dei guanti difettosi, Altri due pompieri ustionati , pressunE il Resto del Carlino Direttore Responsabile: Giovanni Morandi 20/08/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 183.714 Diffusione: 137.247 Caldo e truffe, c'è Pronto nonno «Così li aiutiamo a difendersi» Roma, il cali center dedicato all'assistenza degli anziani Bruno Ruggiero 9h ROMA NON c'è solo l'emergenza caldo (400 chiamate nelle ultime 48 ore) nell'agenda di «Pronto nonno», il numero verde 800.147.741 del Comune di Roma per l'assistenza agli anziani, attivo tutti i giorni e 24 ore su 24. Dal primo agosto, infatti, è stato centralizzato e potenziato il servizio di consulenza legale gratuita, sostegno psi cologico e aiuto materiale alle vit time delle truffe a domicilio, un fenomeno in continuo aumento che, spesso combinato con quello dei furti, d'estate raggiunge punte di paranoia soprattutto per chi vive da solo. E nella capitale, secondo il rapporto Censis presentato a giugno, il numero delle persone sole è raddoppiato negli ultimi dieci anni: erano 292mi1a nel 2001, sono diventate 596mi1a nel 2011. FALSI carabinieri, assistenti sociali, tecnici del gas, sacerdoti e suore: sono tanti i travestimenti che i truffatori di professione usano per approfittare della vulnerabilità degli «over 65», in particolare delle donne. In altre grandi città, per esempio a lano, vigili urbani e gistratura in sinergia tatto sulla diffusiodelle telecamere di itrollo per incastrare he i responsabili abii di questi reati tro le persone de». Parma, inveii Comando dei ca' - ieri giocando la della prevenzione ha messo a punto un vero e proprio vademecum su come difendersi dagli «sciacalli». In buona sostanza, i consigli utili sono quelli di sempre, improntati al senso comune più che al coprifuoco. Anche se gli anziani faticano a prenderne atto quotidianamente forse perché hanno ancora vivo il ricordo di tempi migliori. A parte l'invito a rifiutare le offerte d'acquisto 'porta a porta' molto convenienti, perché spesso si tratta di 'patacche', ecco una bozza di lista anti-travestimenti. NON APRIRE agli sconosciuti e non farli entrare in casa, dialogando eventualmente solo da dietro la porta; diffidare di chi si qualifica come un incaricato di controlli da parte di società erogatrici di servizi pubblici (luce, gas, acqua), perché questi vengono di norma preannunciati con manifesti, avvisi o comupicazioni dirette agli interessati; accertarsi sempre dell'identità degli interlocutori, chiedendo di esibire le tessere di riconoscimento e contattando telefonicamente gli uffici citati; non dare soldi agli sconosciuti che riferiscono di dover verificare per conto di enti pubblici la correttezza degli importi appena riscossi (pensioni) in banche o uffi- PERSONE SOLE 292mHA NEL 2001 Secondo il Censis ra questo iL numero Pagina 14 Caldo e truffe. c'è Pronto nonno <.Così li aiutiamo a difendeisi, Pagina 20 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE il Resto del Carlino Direttore Responsabile: Giovanni Morandi 20/08/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 183.714 Diffusione: 137.247 ci postali; non firmare alcun fac simile di atto o documento che venisse mostrato. L'ultima raccomandazione riguarda l'attimo fuggente che nessuno si augura di vivere: non perdere la calma qualora si fosse inavvertitamente fatto entrare il truffatore o potenziale ladro, ma invitarlo con decisione (e ad alta voce) ad uscire avvertendolo che altrimenti si provvederà subito a chiamare le forze dell'ordine (o un familiare o un vicino). Nelle ultime 48 ore sono arrivate al centralino quasi 400 chiamate DAL dicembre 2010 alla fine del 2011 il Comune di Roma aveva sperimentato, nel cuore di un quartiere ad alto tasso d'immigrazione come 1'Esquilino, uno sportello gratuito di assistenza legale e psicologica alle vittime degli `squali'. Un'esperienza che, da gennaio a luglio di quest'anno, con lo slogan 'No Truffe', è stata riportata con un camper in tutti i municipi della metropoli. 596mILA NEL 2011 In pe diern dieci aneni ti. numero i che posso no on t solo su se stesse au ta tiet eSse Pagina 14 Caldo e truffe. c'è Pronto nonno «Così li aiutiamo a difendersi Pagina 21 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 il Resto del Carlino press unE Direttore Responsabile: Giovanni Morandi 20/08/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 183.714 Diffusione: 137.247 Soldi e interviste in televisione Sui tagli i consiglieri frenano Dopo lo scandalo in Emilia: «Prima servono regole certe» Sul caso delle interviste tv a pagamento per i politici emiliano romagnoli la prima necessità sono regole chiare. E intanto partono esposti anonimi verso la Procura di Bologna Andrea Zanchi • BOLOGNA PER i tagli ripassare più tardi. Alle prese con la grana delle interviste tv a pagamento su radio e tv locali i consiglieri regionali si interrogano su quali contromisure prendere. E, per ora, la riduzione dei soldi (pubblici) a disposizione dei gruppi assembleari in Regione sembra essere l'ultima scelta da prendere in considerazione. Eppure le spese destinate alla comunicazione istituzionale non so. no bassissime: nel solo 2011 le casse regionali hanno visto andarsene in totale 112.107 euro per tutti gli otto partiti, con decisive differenze tra gruppo e gruppo. IL PD (che ha 22 consiglieri) ha investito in spot, giornalini del gruppo, e altre forme di comunicazione su giornali, radio e tv 63.127 euro, il Pdl è arrivato a 28.016, la Lega a 8.468, il Movimento 5 Stelle a 7.515 e l'Udc a 4.842. Se a questa cifra, poi, si aggiunge la spesa che va sotto la voce di 'Servizio documentazione' (libri, riviste, periodici e quotidiani per i consiglieri) e che vale 120.862 euro, i conti sono presto fatti: il 'gruzzolo' da aggredire per una vera e propria spending review ammonterebbe a più di 230.000 euro. Non certo noccioline. EPPURE, interpellati sull'argomento, quasi tutti (Lega esclusa) puntano il dito su un altro aspetto, quello sì da riformare con urgenza: le modalità con cui [soldi vengono investiti. Prima decidere come spendere, poi, più tardi, se spendere meno. Anche se ulteriori razionalizzazioni della spesa IN ONDA Sopra, uno studio televisivo. Nel tondo, l'aula del consiglio regionale dell'Emilia Romagna su queste voci non sarebbero sgradite al presidente dell'assemblea legislativa, Matteo Richetti. «Abbiamo già calato molto i costi dell'assemblea — spiega Luigi Villani, capogruppo Pdl —. I gruppi e i consiglieri hanno biso- gno di questi fondi per comunicare la loro attività, soprattutto di fronte a un apparato informativo della giunta regionale poderoso e, quello sì, costoso. Non siamo a priori contro i tagli, però la prima cosa da fare per noi è mettere dei o no u «Se un groppo co isiliare destinati od specifico n e istituzionale, lo ricordo to, giusto e parente Pagina 22 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 paletti chiari su come si utilizzano questi fondi, in che modo e per quali attività)). Una posizione condivisa anche dal capogruppo del principale partito in Regione, Marco Monari del Pd: «In ufficio di presidenza press unE il Resto del Carlino Direttore Responsabile: Giovanni Morandi 20/08/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 183.714 Diffusione: 137.247 LA VICENDA Le 'ospitate' Al centro dello scandalo c'è la prassi di diversi consiglieri regionali di pagare per partecipare a trasmissioni in radio e in televisione mittenti locali I contratti sono firmati tra gruppo assembleare del partito ed emittente. Il denaro usato è pubblico e viene preso dal budget .,, Le trasmissioni I protagonisti Nell'occhio del ciclone finisce soprattutto '7 in Punto', trasmissione in onda sulla tv 7 Gold Coinvolta anche Gian Guido Naldi (Sell; Giovanni Favia (M5S); Galeazzo Bignami (Pdl); Manes Bernardini (Lega); c'è già una proposta per il riordino delle spese dei gruppi, a livello complessivo, partiamo da lì. Credo sia compito dell'ufficio di presidenza prendere l'iniziativa e trovare una proposta che soddisfi tutti, come già successo in altri casi. Sul fronte della comunicazione bisogna soprattutto definire bene le voci di spesa: come si spende e in che cosa». «NOI non abbiamo mai problemi con i tagli — commenta Giovanni Favia, del Movimento 5 Stelle, uno dei consiglieri al centro del caso delle interviste tv a pagamento —, ma il primo problema da affrontare è quello della trasparen- ECCEZIONE La Lega propone di ridurre del 50% denaro e personale addetto alla comunicazione za. Informare i cittadini è importante, a parte il Pd che spende più di 60mila euro le cifre non sono enormi: serve soprattutto definire regole chiare su come e dove spendere questi soldi». L'unica voce fuori dal coro è quella della Lega Nord, che con il consigliere Manes Bernardini propone un taglio 'lineare' del 50%. Non solo, però, sui fondi che ogni partito ha disposizione, ma anche su «figure professionali» dedicate alla comunicazione istituzionale «gli addetti e i consulenti di giunta e consiglio regionale compresi». INFINE, sulla vicenda delle tv a pagamento iniziano a fare la loro comparsa anche i primi 'corvi'. Sabato nella redazione bolognese di Repubblica è infatti arrivato un esposto anonimo che invita la magistratura a controllare ogni fattura dei gruppi consiliari in Regione. Il documento è stato inviato anche alla Procura di Bologna. Pagina 23 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 lIvia No' ltidc) e ,T holnes 20/08/2012 press unE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano GLI SNODI DELLA GIUSTIZIA L'allarme sociale non deve frenare le riforme penali di Giovanni Negri l rischio adesso è che l'aumento dei reati, in controtendenza rispetto ai dati dell'ultimo triennio, rappresenti un ostacolo sulla via delle riforme. Che in parte sono già delineate e, di certo, non possono ancora slittare. Se l'allarme sociale, che è reazione giusta oltre che comprensibile, sfocia in allarmismo oltranzista, il pericolo di un impasse alla ripresa dei lavori parlamentari è assai concreto. Anche perché tra qualche settimana saremo all'inizio della volata elettorale che si concluderà in primavera e si sarebbe troppo facili profeti nel ritenere che le forze politiche (tutte) avranno poca o nessuna voglia di spendersi su temi a elevata sensibilità come quelli della criminalità e delle carceri. Si tratterebbe però di un errore grave. Perché un Governo che ha avuto la temerarietà di condurre in porto riforme scomode come quella sulla geografia giudiziaria, ha senz'altro le carte in regola per fare approvare anche misure altrettanto serie come quelle in agenda sulla depenalizzazione e le misure alternative al carcere. Provando in questo modo a coniugare obiettivi di civiltà (le condizioni delle nostre carceri da tempo oltre il limite massimo di tollerabilità) e risultati di efficienza con una migliore distribuzione e sfruttamento delle (scarse) risorse a disposizione dell'amministrazione della giustizia. Naturalmente, sulla giustizia penale costruire maggioranze robuste è manovra più impervia che sul processo civile o l'organizzazione giudiziaria. E a fare da cartina al tornasole c'è il disegno di legge sull'anticorruzione, oggetto prima di una difficilissima sintesi e ora bloccato al Senato. Una sorte che andrebbe evitata alle misure che tagliano una buona parte dei reati oggi sanzionati con una pena pecuniaria per trasformarli in illeciti amministrativi. Il disegno di legge esclude alcune materie come l'ambiente, la sicurezza sul lavoro, l'immigrazione, ma senza dubbio va nella direzione auspicata sia dai magistrati sia dagli avvocati: restringere l'area del penalmente rilevante per concentrare l'attenzione, anche a livello di repressione, sulle condotte di maggior allarme sociale. / Diffusione: 262.360 Allarme sociale e riforme penali Stesso discorso per quanto riguarda il carcere dove, dopo che tutto sommato lo "svuota-carceri" per chi aveva ancora una pena ridotta da scontare ha dato buona prova con bassissimi tassi di recidiva, l'emergenza non si è certo attenuata. Tanto più cruciali allora diventano le misure, contenute nel medesimo provvedimento sulla depenalizzazione, che sterzano in maniera decisa sul versante della "messa alla prova" e delle sanzioni alternative al carcere. La prima consiste nella concessione della sospensione del processo, quando si procede per reati puniti al massimo con quattro anni di carcere, per destinare l'imputato a servizi di pubblica utilità, sulla falsariga di quanto avviene da tempo nel processo ai minori; le altre nell'introduzione di due nuove pene detentive non carcerarie: la reclusione e l'arresto presso l'abitazione o altro luogo di privata dimora. Queste nuove modalità sono destinate a sostituire la detenzione in carcere in caso di condanne per reati puniti con pene non superiori a 4 anni. Tutte misure che permetterebbero di destinare uomini e mezzi alle situazioni più critiche. Anche a quella criminalità "da strada", il cui aumento è segnalato dai dati pubblicati alle pagine 2 e 3. Senza peraltro pensare subito a interventi più draconiani come l'obbligo di custodia in carcere per i colpevoli di questi reati o l'inasprimento delle pena. Una risposta di questo tenore, quasi pavolviano, non farebbe, al minimo, tesoro di quanto avvenuto in questi ultimi anni. A succedersi sono state infatti le misure di più "pacchetti sicurezza" (con il primo esordì in questa legislatura l'allora Governo Berlusconi): che non hanno però influenzato più di tanto l'andamento della criminalità, quando invece le presunzioni più severe di pericolosità sociale sono state, nel corso dei mesi, bocciate dalla Corte costituzionale. A testimonianza ulteriore che la scia dell'emotività è facile da seguire, ma non sempre è quella che produce, anche nel breve, i migliori risultati. Giovanni Negri D RIPRODUZIONE RISERVATA Nuove risorse alla bio-agicolt Pagina 24 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 20/08/2012 pressunE ll'erldOIS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 Milano e Rimini restano ai vertici per il peso dei reati Gli incrementi percentuali più elevati si registrano in Emilia-Romagna e Toscana Rossella Cadeo 'm È un primato del quale - a dif, ferenza di quelli olimpionici -farebbero volentieri a meno. Invece Milano e Roma non riescono a scendere dal podio dei reati neppure nel 2011, confermando le difficoltà in cui si trovano da anni sul versante della sicurezza. La provincia lombarda svetta infatti con un carico totale che sfiora i 295mi1a casi e una "pressione" di 7.360 denunce ogni ioomila abitanti. La capitale è invece seconda per volumi (quasi 258mila denunce), seguita da Torino e Napoli (rispettivamente sopra quota 155mila e 133mila). Per incidenza sulla popolazione Roma è "solo" in quinta posizione (6.138 delitti ogni loomila abitanti). In questa graduatoria a precederla sono altre aree metropolitane come Bologna o Torino. Qui però seconda è Rimini, provincia non di grandi dimensioni ma che si trova penalizzata (come altri centri a forte vocazione turistica o molto attrattivi) dal calcolo matematico, visto che i pochi residenti, circa 33omila, devono "ripartirsi" 23mila delitti, in gran parte focalizzati nei mesi estivi, quando le accresciute presenze determinano anche un aumento delle occasioni per la criminalità. È quanto emerge dalle elaborazioni fatte dal Sole 24,0re sui dati relativi ai "delitti commessi" nel 2011 e nel 2010 rilevati dal ministero dell'Interno (va però precisato che, mentre le cifre del 2010 sono "consolidate", quelle relative del 2011 sono "operative", cioè suscettibi- li di ulteriori revisioni, ndr). Oltre 2,76 milioni i delitti contati dal ministero nel 2011 (dai furti alle rapine, dalle estorsioni alle truffe fino agli omicidi), per circa un quinto localizzati nelle due grandi città. Che la tenuta della sicurezza riguardi soprattutto le aree maggiormente popolate si evince anche dalla parte bassa della classifica pubblicata a fianco, che per 103 province riporta l'incidenza dei reati denunciati ogni loomila abitanti: qui a vantare gli indici più bassi di eventi criminosi sono le realtà di dimensioni contenute, come Oristano, Belluno, Matera, Potenza o Enna, tutte al di sotto di quota 2.60o, quando la media nazionale è di 4.557 delitti ogni ioomila abitanti. Se l'analisi territoriale dei fenomeni criminosi può costitui- re uno strumento operativo in un momento in cui anche le risorse dedicate alla tutela della sicurezza devono fare i conti con gli effetti della spending review, altre indicazioni emergono dalla panoramica sui reati. Dal confronto 2011-2010 delle denunce emerge infatti un lieve ritorno di fiamma del volume dei reati, che salgono del 5,4% (si veda pagina a fianco): in questa variazione media nazionale confluiscono tuttavia andamenti difformi nelle diverse aree. Per esempio, le grandi province evidenziano variazioni analoghe, tutte di un paio di punti sopra la media: i delitti totali segnano +8% a Roma e Bologna, +7% a Milano, +6% a Napoli, +5% a Bari. Meglio è andata a Genova, che chiude il 2011 su livelli stabili, e a Torino, che fa registrare un incremento sotto la media (appena +3,2%). La sorpresa viene invece da un nutrito gruppo di province di media dimensione dell'Emilia-Romagna e della Toscana, colpite da aumenti a due cifre dei reati: si va dal +18% di Forlì al +11% di Piacenza o Pisa, passando da incrementi significativi anche per Livorno, Rimini, Ravenna e Lucca. Sono, infine, una quindicina le province dove la sicurezza ha mostrato una maggiore tenuta, facendo segnare addirittura un calo dei reati: le migliori risultano Foggia e La Spezia, due territori dove ogni inomila abitanti si contano, come nella media italiana, poco più di 4mila reati. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 25 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Pagina 2 20/08/20/2 pressunE ll'erldOIS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 La «pressione» e la variazione Le province in graduatoria in base all'incidenza dei reati denunciati in rapporto alla popolazione (ogni 100mila abitanti), con il numero totale dei reati rilevato in ciascuna. A fianco le 15 province che hanno registrato i maggiori incrementi di reati e le15 dove invece si è registrato un calo. Dati 2011 Numero per 100mila abitanti 28 Foggia 6 6 Arezzo 29 Ferrara 15.842 67 Cagliari 30 Napoli 133.153 Gorizia Reggio E. 22.689 69 Nuoro Bergamo 46.956 Rovigo 53.277 Vicenza 34 Trieste 10.047 35 Teramo 13.208 36 Bari La Spezia Numero per 100mila Numero Province Milano 2 Ri mini abitanti totale 294.875 4 Torino Roma 155.701 257.434 6 Genova 7 Prato Ravenna Massa C. 39 Verona 23.659 43 Varese 4454.0 Trapani 4515.096 Sassari 6 Catanzaro Lucca 21.025 Pescara 16.912 Parma Venezia 19 Pavia Brescia 35.423 18.808 Isernia Agrigento 1 L'Aquila Caserta Cosenza 5 Siena 18.825 Caltanissetta 10.573 8.580 15.606 52 Biella 53 Vercelli 7.099 6.856 Forlì 9 Messina 4 Como 6.519 23.347 18.626 8.513 87 Udine 16.408 14 88 Pesaro 1L028 15 89 Sondrio 5.484 90 Campobasso 91 Bolzano 2 Rieti 15.817 6.831 4.683 22.835 43.456 56 Ragusa 12.010 95 Avellino 11.818 27.507 57 Cremona 13.626 96 Treviso 23.707 62.637 Siracusa 97 Crotone 4.620 53.556 59 Ascoli P. 14.313 Terni 8.532 Frosinone 14.049 8.686 98 Benevento Enna 7.572 4.420 Aosta 4.649 100 Potenza 9.807 Lodi 8.125 fili Matera 4.712 Novara 17.210 Lecco 12.122 102 Belluno 4.936 Pistoia 13.448 Chieti 14.120 103 Oristano 3.615 27 Alessandria 19.906 65 Viterbo 11.241 Livorno Rimini Ravenna Lucca Vibo Valentia Avellino Piacenza Pisa Novara Macerata Siracusa L'Aquila Oristano Ragusa CRIMINI IN CALO 15.005 12.287 6 11 12 17.990 43.334 Padova 9 10 6 Cuneo 54 Mantova SS Macerata 15.09 Variazione % 2011/2010 2.922 Trento 19.432 14.465 INCREMENTI A DUE CIFRE Verbania 17.239 Brindisi 13 Modena 75 Reggio C. 9.175 Ancona Asti 19.423 27.095 37.697 27.214 Numero per 100mila abitanti 74 Lecce 8.401 4468.52 Perugia Grosseto Firenze 18.469 9.288 11.819 Vibo V. Livorno 68.808 Piacenza 23.054 " Bologna ProVince 28.496 Palermo OGNI 100MILA ABITANTI Numero totale Variazione % 2011/2010 Province Foggia La Spezia Matera Catanzaro Grosseto Belluno Terni Aosta Reggio Emilia Reggio Ca abria Messina Brescia Siena Cuneo agina r Fonte: elaborazione del Sole 24 Ore su dati del ministero dell'Interno - Ssi/Ssd e tici lei reati ;21=-, Pagina 26 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 20/08/2012 pressunE Periodicità: Quotidiano S°Ie rld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Record Tiratura: 331.753 Diffusione: 262.360 di furti • m casa e borseggi per strada Nel 2011 aumentati rispettivamente del 20 e del 16% a fronte di una media del +5,4% dei reati totali per le auto rubate e gli scippi A Lucca, Pisa e Pavia iw Anche nei reati l'Italia rischia di tornare indietro, come le abitazioni più «visitate» Rossella Cadeo nelle statistichesull'occupazione o sui consumi. il consuntivo 2011 evidenzia infatti un peggio- numeri. I reati totali ammontaramento, con un aumento del no a più di 2,76 milioni contro 2 de dll2010. LLo scorso anno 54% rispetto ai dodici mesi pre- i 2,6 cedenti. Colpa, in parte, anche ha chiuso quindi praticamendella crisi, visto che ad aumen- te vicino al livello del 2006, tare sono soprattutto i reati quando si era poco al di sotto "predatori", come i furti in casa dei 2,8o milioni di delitti denunciati, prima che nel 2007 Si o i borseggi per strada. Non è certo il caso di parla- sfiorasse il picco dei tre miliore di allarme - considerati i ni (dovuto in parte agli effetti buoni risultati nei capitoli del- dell'indulto). . Poi, però, si erala lotta alla criminalità orga- no registrate delle diminuziozzata, delle iniziative per la le nigalità , dell'immig razione, te nel 2008 e nel 2009, seguiti del soccorso pubblico e della però da un calo assai più mosicurezza stradale presentati desto nel 2010 (0,3%). Ora si registra questo a Ferragosto dal ministro An+5,4%: si tratta di una varianamaria Cancellieri -, ma qualche segnale di inversione zione media nazionale, nella fl i C quale confluiscono anamen d di tendenza c'è. Tanto più che qua terrtoraal'incremento arriva dopo tre ti difformii per areeterritori anni di flessioni (via via, però, li (si veda il dettaglio alla pagina 2) e per tipologia di reasempre più contenute). In sintesi è questo il quadro to, con peculiarità in ognuna generale che emerge dall'elabo- delle 103 province. «La crisi economica provoca razione fatta dal Sole 24 Ore in base agli ultimi dati del ministe- una marginalizzazione delle faro dell'Interno sui delitti denun- sce più deboli e quindi una magciati dalle forze di polizia all'au- gioretendenza adelinquere, so prattutto sul fronte dei reati torità giudiziaria - osserva Enzo LetiPartiamo innanzitutto dai "Predatori"-osserva zia, segretario nazionale dell'Associazione funzionari di polizia (Anfp) -. Il fenomeno è PRIMATI NEGATIVI Napoli spicca per l'incidenza diffuso sul territorio, tanto che le variazioni si scostano di un di rapine e truffe, Catania dieci al giorno in più gli scippi paio di punti dalla media del ("furti con strappo"), che sono 5,4%: i picchi caratterizzano passati da circa 14.200 a oltre quelle aree che avevano una 17.600 (+24%). struttura economica più florida Se si passa all'analisi territononché, per volumi, le provin- riale dell'incidenza dellè diverce metropolitane. Il rischio è se categorie di reato (si vedache un acuirsi della marginaliz- no le tabelle nella pagina), a zazione, prevedibile con le spiccare sono due province prossime scadenze economi- del Sud. Napoli è infatti al priche come lafine dellacassainte- mo posto sia per le truffe (353 grazione, possa innescare ulte- ogni toomila abitanti) sia per rioni picchi di delinquenza in le rapine (270 ogni ioomila perun sistema di sicurezza forte- sone). Negli scippi invece è semente indebolito dai tagli. tonda solo a Catania (quasi Quando invece proprio i reati 100 ogni toomila persone), che predatori sono quelli che mag- svetta anche per furti di autogiormente richiedono uomini, vetture (indice 800). La piag ani:-7,6%e3rsptvamnmezzi e strutture». dei borseggi, infine, colpisce Nel dettaglio, tra i reati con- soprattutto Genova (674 ogni tro il patrimonio, gli unici che toomila abitanti), Bologna, Minel 2011 continuano a calare lano e Rimini (tutte oltre quota (-0,7%) sono i furti d'auto. «Il 600), mentre le abitazioni più mercato illegale - commenta "visitate" dai ladri sono a LucLetizia - rispecchia le difficol- ca (indice 650), Pisa e Pavia. tà dell'industria legale delle Quanto alle graduatorie ruote, colpito dura- per "volumi totali", sono le mente dalla crisi». Invece a grandi province a soffrire di spiccare per numero di denun- più: Milano ha il primato dei ce sono i furti nelle abitazioni, borseggi (26mila) e dei furti che hanno superato quota in casa (21mila), mentre Roma 2o4mila (+21%)• quello dei furti d'auto (oltre Anche la criminalità di stra- 2omila). A Napoli quattro reda denota aumenti vistosi: in corda rapine, estorsoni, truffe particolare, i borseggi ("furti e omicidi volontari. Tutti dati - questi - che fancon destrezza") sono stati oltre 134mila (+16%), le rapine quasi no riferimento ai delitti denun40.600 (interessando non tan- ciati dalle forze di polizia all'auto le banche, dove il fenomeno torità giudiziaria. Quelli che è in calo, bensì gli esercizi com- passano sotto silenzio non enmerciali), con un incremento trano nelle statistiche. del 20% rispetto al 2010. Quasi D RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 3 Pagina 27 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 20/08/20/2 press LITE ll'erldOIS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 Le «specializzazioni» dei territorio Le 10 province più colpite per sei tipologie di reato ordinate secondo l'incidenza ogni 100mi la abitanti, coni relativi totali e le variazioni . Dati 2011 URTI I C j FURìIA'lltOVEYTU RE; . Province . Num. per Var.% 100mila Numero 2011/ abitanti totale 1 2010 1 Lucca 649,1 I 2.556 1 22,9 1 Catania 800,2 2 608,5 2.542 45,3 2 Bari 616,6 3 593,6 14,8 3 Napoli 59,0 3.255 4 Forlì Province • BORSEGGI Var.% Noni. per 100mila Numero 20I1/ abitanti totale 2010 Province 8.723 4,5 Num. per Var.% 100mila Numero 2011/ obtanti totale 2010 1 Genova 674,3 5.952 1,0 10.184 - 5,0 2 Bologna ' 645,8 6.406 41,4 528,2 16.274 10,2 3 Milano 643,2 25.767 24,1 4 Foggia 498,9' 3.197 -16,8 4 Rimini 616,5 2.030 54,5 32,2 5 Roma 489,7 20.538 0,7 5 Torino 580,4 13.363 15,7 6 Milano 385,2 6 Trieste 471,8 1.116 5,0 5 Alessandria 551,1 6 Milano 525,7 2L060 9,3 7 Novara 511,0 1.900 39,4 7 Palermo 353,2 4.413 9,8 7 Roma 448,2 18.799 13,4 8 Savona 510,6 L470 26,1 8 Brindisi 297,6 1.200 6,3 8 Venezia 442,5 3.819 20,0 Varese 505,2 4.462 33,9 9 Caserta 288,0 2.639 -1,0 9 Savona 407,8 1.174 20,3 Lecco 490,1 1.667 26,6 10 Torino 274,6 6.323 - 3,7 10 Firenze 356,0 , 3.553 15.432 - 1,7 ITALI TRUFFE E FRODI INFORMATIC H E Province Num. per Var.% 100mila Numero 2011./ abitanti totale 2010 1 1-Napoli 352,9 10.871 2 Aosta 253,5 3 Gorizia 235,9 1 28,9 4 Isernia 26.999 7 RAPINE Province 27,8 SCI PPI Num. per Var.% 100mila ; Numero 2011i abitanti totale 2010 NUM. per Var.% 100mila Numero 2011/ abitanti .trame 2010 Province . 7,8 1 Napoli 268,4 8.269 17,9 325 14,4 2 Prato 145,7 364 52,3 2 Napoli 93,31 2.873 12,1 336 43,6 3 Palermo 126,9 , L586 18,4 3 Rimini 75,3j 248 108,4 203 42,0 4 Catania 1.329 12,4 4 Prato 71,7 179 734 -3,9 5 Milano 121,3 4.859 28,0 5 Genova 59,9 529 37,4 6 Bari 58,2 961 12,9 1Catni 992 1.081 32,6 30,7 5 Pescara 227,1 6 21881 2.170 -3,7 6 Caserta 119,6 L096 27,3 7 206,5 344 44,5 7 Torino 103,0 2.372 7,2 7 Palermo 55,9: 698 36,9 8 205,5 8.232 5,9 8 Roma 100,9 4.232 8,7 8 Torino 55,9 L286 1 73,5 38,4 9 Foggia 88,2 565 9,5 9 Trapani 52,4 229 26,2 10 Rimini 88,1 290 68,6 44,5 121 -12,3 9,1 657 24,0 9 10 Latina 66,9 40.549 20,1 10 Caltanissetta 1 8,2 86,2 Fonte: elaborazioni del Sole 24 Ore su dati del ministero dell'Interno - Sdi/Ssc11 Pagina 3 i finti in casa Iwrsc ;iIxrsirada Pagina 28 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE s'erld 20/08/20/2 CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 L'ANALISI Maurizio Fiasco Ora più qualità nei controlli per bilanciare i tagli di ns.orse i sono già i primi segnali. La recessione incrementa l'inflazione dei reati comuni: ancora contenuta e peraltro non associata a una lievitazione dei delitti contro la persona In una quindicina di province - secondo le elaborazioni del Sole zci.Ore sui dati zon del ministero dell'Interno -vi è un calo (lieve) dei reati denunciati rispetto al toro. In altrettante i dati segnano un incremento percentuale "a due cifre". Sono tutte aree di media ampiezza demografica, senza una netta prevalenza di geografia L'appesantimento riguarda località turistiche e di forte attrazione peri beni culturali e altre di insistente pressione della delinquenza diffusa, come Milano e Roma Dove il reddito pro capite è ancora su valori elevati (la dorsale romagnola e alcune province padane) questo indicatore positivo si rovescia in un fattore che attrae la delinquenza che si muove lungo i meridiani ricercando obiettivi più "remunerativi". Qui il numero che impressiona è quello delle rapine, salite di un quinto netto su scala nazionale e balzate in una ventina di località. Spicca il valore di Vibo Valentia (più z00%), ma anche quello di Biella, di Belluno, dell'Aquila (oltre il doppio). Vi è una congiuntura critica per la criminalità, dunque, che va colta. Evitando toni "emergenziali". Meglio osservare le specificità, ad esempio quella inedita del capoluogo abruzzese dove le rapine sono inparte la conseguenza della disintegrazione civile provocata dal terremoto (e del ristagno di ogni progetto di ricostruzione della città). Come per il rilancio dell'economia occorre un progetto innovativo, altrettanto appare necessario per la sicurezza pubblica. Perché vi è un nesso evidente tra la "grande crisi" e la questione dell'ordine: non solo perché le fragilità generate dai fallimenti di imprese, dalla disoccupazione, dalle sofferenza sul mercato riducono l'efficacia del controllo sociale "spontaneo". Come se le difese immunitarie di un paese diminuissero, favorendo V l'aggressività delle condotte devianti. nesso è anche indiretto e riguarda l'insopportabilità del "costo" criminalità: per le imprese, per le famiglie, per le amministrazioni Le conseguenze di un furto grave diuna rapina, di una frode sono spesso mortali per quella impres che già è penalizzata da crediti insoluti di partner in affari o di pubbliche amministrazioni e da calo degli ordinativi. Un'azienda in crisi congiunturale è il bersaglio selettivo di varitipi di criminalità: da quelle aggressive < scoperte (rapine, estorsioni, danneggiamenti) a quelle più subdole. Che dopo un reato che ha colpito l'impresa, si offrono di rilevarne gli asset a prezzi di saldo. E così la recessione industriale si traduce in nuovi radicamenti delle mafie nei distretti del Nord. Oltretutto le decisioni di "tagli' . di spesa (e il clima generale di depressione "operativa") spingono a risparmiare sui costi della sicurezza, sia di quella statale sia di quella aziendale. Meno mezzi per vigilare le strade fanno il paio con un ridotto impegno per la security di imprese, infrastrutture e impianti Come reagire a questo trend? In modo attivo, cioè immettendo idee, migliorando le metodologie elevando la professionalità degli operatori della sicurezzalocale, centrale e privata. Ci vuole una vera progettualità: per compensare conia qualità, dei servizi e dei dispositivi, quelle riduzioni di quantità, del personale e dei mezzi, che la crisi fiscale dello Stato impóne. Proprio la crisi può indurre a sconfiggere le resistenze, per riformare ampi settori del sistema di sicurezza nazionale. Magari accentuando, anche qui, la meritocrazia, restituendo credito a quella strategia della prossimità che renda i servizi di polizia davvero compenetrati conia società locale, e aperti a soddisfare la domanda di sicurezza Ma vi è una parte che è propria delle amministrazioni locali, che oggi sembrano un po' disimpegnarsi sulla sicurezza urbana. Si ricordava il dato dell'Aquila, con il boom delle rapine e di altri reati "predatori". E la città, prima del sisma del z000, era tra quelle a più bassa incidenza della criminalità, anche grazie al suo centro storico abitato e vitale. Divenuta una cintura di alloggiamenti senza sentimento di città, è ovvio che sii bersaglio privilegiato della delinquenza. Anche in questo caso, una riflessione sui "numeri" e sullo scenario appare una medicina. Amara e necessaria RIPROCUZIONE FISERVAL Pagina 29 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Pagina 3 press unE 20/08/2012 ll'erldOIS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 Per le forze dell'ordine 35mila uomini in meno Oltre alle scoperture, i tagli della spending review Valentina Melis ma Nei prossimi tre anni le forie dell'ordine rischiano di "perdere" oltre 35mila unità. È il risultato delle scoperture di organico già presenti sul territorio, per carabinieri, polizia e guardia di finanza, sommate ai tagli previsti dalla spending review. Passa infatti per il tetto al turn over del personale il nuovo sacrificio chiesto al comparto sicurezza dal decreto sulla revisione della spesa pubblica (D195/2012, convertito dalla legge 135/2012): dal 2012 al 2014, ogni ioo agenti di polizia, carabinieri, o finanzieri che andranno in pensione, potranno esserne assunti soltanto 20. Mentre i limiti al ricambio stabiliti dal- L'IMPATTO Alle 16mila unità di personale mancanti sul territorio si aggiunge il blocco del turn over per oltre 18mila le manovre finanziarie nel 2010-2011 per gli altri dipendenti della pubblica amministrazione avevano escluso le forze dell'ordine, l'ultimo intervento del Governo Monti ha messo sullo stesso piano tutte le amministrazioni centrali nella riduzione delle uscite per i dipendenti. Dunque, gli stessi vincoli valgono per i vigili del fuoco, i corpi di polizia, le università, gli enti di ricerca, e così via. A meno che non intervengano modifiche normative, per le forze dell'ordine il tetto alle assunzioni si alzerà al 50% del personale cessato dal servizio solo nel 2015, mentre il pieno reintegro dei pensionati potrà avvenire solo dal 2016. In base alle regole dettate dalla spending review, la stretta sulle assunzioni dovrà portare allo Stato risparmi crescenti di anno in anno rispetto alla spesa del 2011. Spesa che si ridurrà di 94,8 milioni quest'anno, fmo a scendere di 1,46 miliardi nel 2015, quando si stima che i dipendenti saranno 18.755 in meno (ma il dato esatto dipenderà dal numero di coloro che andranno in pensione). A questi 18mila posti in meno, però, vanno aggiunte le scoperture già esistenti: lo scarto tra gli organici previsti sulla carta e le forze effettive impiegate sul territorio - tra questure, commissariati, stazioni dei carabinieri e caserme della guardia di finanza è di 16.644 unità (gli ultimi dati disponibili si riferiscono al 2010). Se si escludono le forze impiegate in servizi tecnico-logistici, amministrativi, di addestramento, e si considerano solo quelle impiegate a presidio del - territorio, l'organico complessivo di polizia, carabinieri e guardia di fmanza dovrebbe essere di 237.320 uomini, mentre quello effettivo si ferma a 220.676. Per polizia e carabinieri, a fronte di un organico teorico di 185.8o1 persone, ne risultano effettivamente impiegate - a copertura di 7.312 postazioni sul territorio - solo 173.190. A registrare i vuoti maggiori sono il Lazio (2.027 uomini in meno rispetto a quelli previsti), il Piemonte (-1.571 unità), la Sicilia (-1.206), la Campania (-1.191), la Lombardia (-1.179), la Toscana (-950). «Sarà inevitabile chiudere i presìdi sul territorio», denuncia Nicola Tanzi, segretario generale del Sap, il sindacato autonomo di polizia. «Già oggi - aggiunge ci sono centinaia di stazioni dei carabinieri e di polizia stradale in cui per alcune ore al giorno entra in funzione un videocitofono LE CONTROMISURE Il Viminale studia i risparmi sulle scotte «m Una delle voci di spesa del comparto sicurezza sù cui potrebbero essere indirizzati i tagli previsti dalla spending review è quello delle scorte. Secondo i dati forniti dal Sap, il il sindacato autonomo di polizia, aggiornati al primo quadrimestre 2012, attualmente sono al lavoro 585 scorte:17 di primo livello (rischio imminente ed elevato), 82 di secondo livello (rischio alto), 312 di terzo livello (rischio intermedio) e 174 di quarto livello (rischio basso, quasi tutte destinate a parlamentari, ex ministri, ex sottosegretari). Ogni scorta comprende, in base al livello di rischio, un numero di agenti che varia da uno a sei. I turni di lavoro sono mediamente di sei ore, dunque il numero degli agenti impegnati deve essere ulteriormente moltiplicato per ottenere il totale. Sempre in base ai rischi, ogni scorta usa da una a tre auto blindate. Solo a Roma sono impiegati nelle scorte circa mille uomini: 350 dell'Ispettorato Viminale, 256 del reparto speciale della Questura «Villa Tevere», a cui si aggiungono circa 300 carabinieri e un centinaio di finanzieri. o il cittadino è invitato a mettersi in contatto con il presidio più vicino. Invece di ridurre ulteriormente gli organici, in un momento di forte disagio sociale come questo, si potrebbero ottenere risparmi dalla riorganizzazione delle forze dell'ordine, ad esempio portandole tutte sotto il controllo del Viminale e creando una sola centrale operativa: questo consentirebbe di recuperare centinaia di uomini per il presidio del territorio». Una situazione analoga riguarda anche la guardia di finanza, in cui l'organico previsto è di 51.519 addetti, ma quello effettivo arriva a 47486. Le Regioni più scoperte, in questo caso, sono la Lombardia (con 916 finanzieri in meno), il Piemonte (-483) e il Veneto (-466). Dopo i tagli messi nero su bianco con la spending review, il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, ha annunciato di voler «ridurre il danno, in modo da poter comunque garantire i livelli di sicurezza». Secondo il ministro, i tagli dovranno essere «mirati, per salvaguardare l'operatività delle forze dell'ordine». Una soluzione già annunciata è ad esempio, è la razionalizzazione delle scorte, comprese quelle di primo e di secondo di livello, vale a dire il più alto livello di protezione garantito ai vertici dello Stato. Tutto questo, ha aggiunto la titolare del Viminale, «senza furori ideologici, con l'obiettivo di tagliare dove si annidano gli sprechi». Gli eventuali 'correttivi" o altri interventi sul comparto sicurezza saranno affidati alla prossima legge di stabilità, su cui il ministro Cancellieri ha annunciato che «si farà tutto il possibile per indirizzare al meglio le scelte». RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 30 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 RIPRODUZIONE RISERVATA 20/08/20/2 press unE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 Il presidio del territorio Il personale di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza in questure, commissariati, caserme e stazioni e l'impatto della spending review isq000 0 10, .000 7.312 LA SITUAZIONE ATTUALE Polizia e Carabinieri (Ultimi dati disponibili aggiornati al 2010) Guardia di finanza Totale organico prevista* Totale organico effettivo* Differenza* Presidi sul territorio* 237.320 220.676 16.644 8.214 Unità di personale in meno I TAGLI PREVISTI TOTALE 0 0 0 0 0 0 0 r•1 -t v:, Unità di personale in meno ithhatiene detta spesa 1.466,1 mita Pagina 31 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 0 0 0 0 0 0 o o 0 O kri o o o ui ■-■ q 20/08/2012 press unE ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Quest'anno incendi raddoppiati ma il pc incastrerà i piromani Valeria Uva tm Per parafrasare uno slogan pubblicitario di qualche anno fa «Quest'anno ci siamo giocati Monza e la Brianza». Già, perché il totale delle superfici distrutte da incendi dolosi o colposi fino a Ferragosto è di 33.62o ettari. Uno spazio enorme, il m4% in più rispetto allo stesso periodo del 2on. Gli ettari bruciati coprono un territorio grande, appunto, come l'intera provincia di Monza e della Brianza. E non è certo colpa solo del caldo: «La siccità, che fa seguito a una primavera piovosa in cui la vegetazione è cresciuta rigogliosa gioca sì un ruolo - spiega Fabrizio Bardanzellu, dirigente Servizi operativi del Corpo forestale dello Stato - ma dietro a ogni fuoco c'è la mano dell'uomo». Dall'inizio dell'anno e fmo al io agosto gli agenti del Corpo forestale hanno denunciato a piede libero 288 persone (erano 446 in tutto il 2on, già raddoppiati rispetto al «tranquillo» 2ow) e arrestato sette piromani, colti in flagranza. Un risultato ottenuto anche grazie all'impiego di tecniche innovative di investigazione. Da due anni a questa parte, infatti, il Corpo utilizzaunproprio softwa- re speciale per stanare i piromani, in grado di individuare i casi di recidiva. Si chiama Wicap (acronimo di Wildfire criminal analysis program) ed è stato reali7zato grazie a un finanziamento europeo di circa 400mila euro ottenuto nel 2006. Ricalca da vicino le orme delprofiling americano, ovvero la ricerca dell'autore dei reati in base al profilo psicologico, alla serialità e allo stile di comporta- BOSCHI CHE BRUCIANO Finora sono stati distrutti dalle fiamme già 33nni la ettari, una superficie grande come la provincia di Monza mento che emerge dalle indagini. Di fatto Wicap è una grande banca dati che contiene i profili di circa 30o persone tra quelle condannate in primo grado per incendio doloso o colposo, a partire dal 2000, anno in cui la legge anti-incendi ha creato il Nucleo investigativo specializzato (Niab) all'interno del Corpo forestale dello Stato. Età, occupazione, abuso di droghe o alcool, e persino il tipo di innesco preferito di ogni condannato sono immagazzinati in Wicap e costantamente aggiornati. Con la sua grande mole di dati, Wicap quindi fornisce di fatto l'identikit dell'«incendiario-tipo». «Sappiamo che il40% dei piromani raggiunge il luogo dell'incendio apiedi perché vive nelle vicinanze - spiega Marco Di Fonzo, responsabile del Niab - e che le professioni più a rischio sono agricoltori (18%), ma spesso i piromani sono disoccupati (20%) o pensionati (un altro 18%)». Respinto con forza il luogo comune che vede qualche "mela marcia" anche all'interno del Corpo: «Assunzioni e contratti stagionali non dipendono dal numero di incendi, mentre per ogni spegnimento i nostri addetti rischiano la vita». Quando arrivano sul luogo dell'incendio, gli investigatori del Niab raccolgono una serie di indizi e li confrontano con i profili inseriti nella banca dati, in modo da indirizzare più facilmente le indagini. Secondo la relazione 2012 del Corpo forestale sul totale delle «comunicazioni di notizie di reato emesse nel2m2 il io% è relativo a eventi dolosi, mentre il 9o% si riferisce a eventi colposi». Pagina 32 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Diffusione: 262.360 «Il fenomeno del fuoco per favorire la grande speculazione edilizia è in diminuzione - commentaBardanzellu -prevalgono motivi più banali, come la lite tra vicini oppure lavecchiamamaitramontata idea di ripulire con il fuoco il terreno agricolo o la voglia dei cacciatori di stanare le prede». A frenare le speculazioni può aver contribuito anche la legge anti-incendi che ha vietato per 15 anni il cambio di destinazione d'uso nei boschi bruciati, con vincolo di inedificabilità per dieci anni. Ma ai2 anni da quella legge non esiste ancora una mappa aggiornata dei Comuni che l'hanno realmente attuata, istituendo e aggiornando il catasto degli incendi, cioè la mappa del proprio territorio. A chi lo ha richiesto - praticamente tutte le Regioni ordinarie tranne il Veneto - il Corpo forestale fornisce un software che contiene il perimetro aggiornato di tutti gli incendi dal 2000 a oggi. «Manonpossiamo sapere -precisaBardanzellu - se viene effettivamente utilizzato per aggiornare le cartografie». Nessuno sa, quindi, se il Comune arriva al passo successivo, cioè se sovrappone i dati dell'incendio a quelli cartografici e soprattutto se traduce queste informazioni all'interno del piano regolatore, bloccando così tutte le nuove edificazioni nei boschi bruciati. Del resto la e legge 353 ha "dimenticato" di sanzionare gli enti locali inadempienti sul catasto incendi. RIPRODUZIONE RISERVATA 20/08/2012 press unE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano La fotografia L'AUMENTO DELLE SUPERFICI L'andamento tendenziale rispetto a12011 (periodo lo gennaio -12 agosto) 2011 2012 Var. % Superficie totale (ettari) Incendi 3.008 5.375 16.487 33.620 I PIÙ COLPITI Incendi boschivi dal lo gennaio al12 agosto (dati provvisori) Friuli Venezia Giulia* Lazio Liguria Nota: (*) i dati riportati sono rilevati dai Comandi regionali del Cfs e dalle competenti Cor/Soup delle Regioni autonome; Fonte Corpo forestale dello Stato Pagina 33 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Diffusione: 262.360 20/08/2012 press unE Periodicità: Quotidiano S°Ie rld CAS Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Danni al paesaggio. Legname nel mirino Spuntano anche i ladri di biomasse m». Tra i reati ambientali ce n'è anche uno nuovo, frutto paradossale e deviato dell'ecologia e dell'intento originale di limitare l'uso di combustibile fossile. Non ha ancora un nome ma si potrebbe definire «furto di biomasse». È uno dei 7.081 reati ambientali individuati nel monitoraggio quotidiano dal Corpo forestale dello Stato (Cfs), che lo ha segnalato nella propria Relazione sull'attività svolta nel 2012. Lo racconta Giuseppe Persi, dirigente della polizia ambientale del Cfs: «In Calabria abbiamo scoperto tagli di legnami irregolari, più spinti rispetto alle autorizzazioni, e lì esistono grandi impianti a biomassa». In altre parole c'è chi si spinge oltre i tagli autorizzati in luoghi controllati per ottenere il prezioso combustibile alternativo incentivato con contributi pubblici. Per fortuna però si tratta ancora di episodi isolati e marginali. Le offese all'ambiente scoperte quest'anno dal Cfs sono migliaia: i 7.081 reati accertati sono il frutto di oltre 3oomila controlli che hanno ffitto emergere anche 15.673 illeciti amministrativi e portato a denunciare 5.008 persone. Ai primi posti nella classifica dei reati c'è il traffico dei rifiuti: «Le operazioni illegali e i crimini ambientali connessi al ciclo dei rifiuti - si legge nella relazione del corpo guidato da Cesare Patrone - sono in continuo aumento nel nostro Paese, con gravissime implicazioni anche sulla salute pubblica». . Nel primo semestre di quest'anno i reati accertati in questo campo sono stati 975, con 1.093 persone denunciate e una arrestata. La tipologia che più preoccupa sotto il profilo ambientale è quella dei rifiuti di origine industriale. Passaggi di rifiuti da un centro di recupero all'altro o carte truccate per "annacquare" un recupero mai fatto, rifiuti pericolosi spacciati per scarti innocui (le cosiddette materie prime e seconde) sono tra le violazioni più numerose. Proprio il mese scorso, ad esempio, la collaborazione con l'agenzia delle Dogane ha bloccato la partenza verso l'Asia di 22 container con pneumatici usati, spacciati per rifiuti non pericolosi. Al primo posto nella classifica dei reati accertati dal Cfs nel primo semestre 2012 ci sono i danneggiamenti al territorio, al paesaggio e alla difesa del suolo: 1.853 i reati accertati, 2.298 le persone denunciate e due gli arresti. Rientrano in questo campo ad esempio i fenomeni di inquinamento dei fiumi e delle falde acquifere (124 reati e ioo persone denunciate), ma anche il danneggiamento dei boschi e delle aree protette. In questi territori il Corpo forestale deve vigilare anche contro l'abusivismo edilizio; ormai marginale il fenomeno delle grandi lottizzazioni selvagge, resta più frequente quello dei piccoli abusi, più spesso sul singolo immobile, tra nuova edificazione e ampliamenti non permessi. Anche se mancano i dati relativi al 2on, la sensazione è che quest' anno il trend sia in leggero calo. Ma Persi non si fa illusioni: «Credo che il motivo sia la crisi economica e non l'aumento di senso civico». V.Uv. © RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 34 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Diffusione: 262.360 20/08/2012 pressunE ll'erldOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Diffusione: 262.360 Decreto svituppT L'obiettivo delle nuove norme è creare un'interfaccia «globale» che dialoghi con cittadini e professionisti Front-office unico per l'edilizia Lo sportello comunale dovrà ottenere tutti gli assensi dalle altre Pa coinvolte PAGINA A CURA DI Donato Antonucci Varie sono le novità, formali e sostanziali, che l'articolo 13 della legge 134/2012, di conversione del decreto sviluppo 83/2012, ha apportato alla disciplina dello sportello unico per (Sue), del quale sono ridefmite e rafforzate le funzioni, sia nei confronti del cittadino, che delle altre amministrazioni. Il fatto che lo sportello debba acquisire direttamente gli atti di assenso dalle altre amministrazioni, comunque, porrà anche una sfida organizzativa di non poco conto per molti uffici, chiamati ad attrezzarsi per affrontare le nuove incombenze, senza però poter contare su maggiori risorse. All'articolo 5 del Dpr 380/2001 viene innanzitutto aggiunto il comma i-bis, in forza del quale il Sue costituisce da oggi il solo front-office per il privato, essendo «l'unico punto di accesso» al quale il soggetto interessato da una pratica dovrà rivolgersi «in relazione a tutte le vicende amministrative riguardanti il titolo abilitativo e l'intervento edilizio oggetto dello stesso». A rimarcare la peculiarità della funzione svolta dal Sue, lo stesso comma stabilisce inoltre che sia questo l'ufficio tenuto a fornire al cittadino una «tempestiva risposta» alle sue istanze «in luogo di tutte le pubbliche amministrazioni», che possono essere a vario titolo coinvolte nel procedimento. A questo fine, ricalcando le previsioni relative al responsabile del procedimento (articolo 6, legge 24099o),Ianorma dispone che il Sue, anche attraverso l'indizione di conferenza di servizi, debba acquisire gli atti di assenso eventualmente necessari e che debbano essere rilasciati dalle Pa preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale e storico-artistica o alla tutela della salute e della pubblica incolumità. Il comma lascia comunque espressamente inalterate le competenze dello sportello unico per le attività produttive, così come definite dal regolamento approvato col Dpr 160/2010. LE CRITICITÀ L'allargamento delle competenze pone una sfida organizzativa non trascurabile a molte realtà locali Viene aggiunto anche il comma 1-ter, che ribadisce l'unicità delle attribuzioni del Sue, che diviene l'unico ufficio competente a intrattenere rapporti col soggetto interessato e a trasmettergli qualunque comunicazione. Ogni altro ufficio comunale o Pa interessata dal procedimento dovrà inoltrare «immediatamente» al Sue eventuali atti autorizzatori, nulla osta, pareri o atti di consenso, anche a contenuto negativo, comunque denominati, senza avere rapporti diretti col cittadino, al quale dovrà in ogni caso comunicare di avere tra- smesso allo sportello la documentazione che lo interessa. Ulteriori modifiche riguardano l'abrogazione del comma 4, i cui contenuti vengono in parte trasfusi nel nuovo comma 3, che ridefmisce l'attività istruttoria dell'ufficio e tende a escludere qualunque obbligo di produzione di certificati da parte del cittadino, in coerenza con le disposizioni interna di decertificazione; fmalità rimarcata anche dalle modifiche introdotte all'articolo 2o, comma 3, ove non si prevede più che il richiedente possa autonomamente allegare alla domanda per il rilascio del permesso di costruire pareri o altri atti di assenso. Spetta dunque unicamente allo sportello l'acquisizione - diretta o tramite conferenza di servizi - degli atti di assenso, comunque denominati, necessari alla realizzazione dell'intervento edilizio. Tra questi, oltre ai pareri della Asl e dei Vigili del fuoco, già previsti dalle lettere a) e b) dell'originario comma 3, vengono ricompresi quelli delle nuove lettere da c) a m), che ricalcano le previsioni contenute nelle lettere da a) a i) del soppresso quarto comma In particolare, sarà compito del Sue acquisire: dagli uffici tecnici regionali le autorizzazioni relative alle costruzioni in zone sismiche di cui agli articoli 61, 62 e 94 del Testo unico e dall'amministrazione militare quelle relative alle costruzioni nelle zone di salvaguardia contigue a opere di difesa dello Stato o a stabilimenti militari, nei Comuni militarmen- te importanti, ai sensi dell'artico- lo 333 del Dlgs 66/2010. Le ulteriori autorizzazioni che il Sue, ove necessario, è tenuto ad acquisire sono quelle del direttore della circoscrizione doganale, nei casi di costruzione, spostamento o modifica di edifici posti nelle zone di salvaguardia in prossimità della linea doganale e del mare territoriale (articolo 19, Dlgs 374/1990), nonché quelle dell'autorità competente per le costruzioni su terreni confmanti con il demanio marittimo (articolo 55, Codice della navigazione). Lo sportello unico dovrà inoltre acquisire gli atti di assenso necessari per l'esecuzione di interventi edilizi su immobili assoggettati a vincoli da parte del Codice dei beni culturali e del paesaggio fermo restando che, in caso di dissenso manifestato dall'amministrazione preposta alla tutela dei beni culturali, si procede ai sensi del medesimo Codice (articolo 25, Dlgs 42/2004) - nonché il parere vincolante della Commissione per la salvaguardia di Venezia, ai sensi dell'articolo 6, legge 171/1973. Di competenza dello sportello è infine l'acquisizione di: parere dell'autorità competente in materia di assetti e vincoli idrogeologici; assensi in materia di servitù viarie, ferroviarie, portuali e aeroportuali; nulla osta dell'autorità competente in materia di aree naturali protette, ai sensi dell'articolo 13 della legge quadro 394/1991. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 7 Pagina 35 di 61 Riproduzione autorizzata l icenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE 20/08/2012 s'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 L'interlocutore giusto L'accesso e i servizi che deve erogare lo sportello unico dell'edilizia dopo le modifiche LERISPOSTE L'ACCESSO Lo sportello unico dell'edilizia diventarunico punto di accessoti didialogo per il cittadino con qualsiasi pratica amministrativa che riguarda il titolo ab htativo o l'intervento edilizio ste.sso, Viene potenziata lafunzione di frontioffice riservata ques to ufficio comunale. Spettaallosportello unico dell'edilizia attadinetuttelerispostee leinf ionit l i ar raic oFten ivseatiefiei an nindr 4rdr:Praajzzianineal In iate gin21d4cel presso ,.nno rtiti sullo stated avenZeinentOdpellreiSta abilitato adialogare cori l'utentn:°: M sPorfelfounico deve acquisire alle altre amministrazionitutti i pareri leautodzzazionitra cui ; l'autorizzazione per la costruzione in zona sismica, quelle PeriecoStruzioni vicina zone militari e il nullaosta paesaggistico e ambientale. li ILS°111Cl in iuT lo spanai'unico monti non riCvnent.., desposte nuhaosfa r°mIjqni deve t pri enreri e auta"zza aza di oi.vetziti. canynn-ii areu: rliltr°anzieoni illadei 11 0 n scattano Scle°ernie'alseprilaorn mnismanlb'snitlritaàzíatlinerrini " nisitriratetirvi veeencTisciplinari. E CO MUNtCAZtO Nt L'INERZIA Ilcittadino pubinviareogniconiunitaziorie allo sportello unicoanche con posta comandata con avvisodi ricevimento salva la modalità ditresmissione tematica nei casi in cui u obbligatoria. SEMPLIFICAZIONI Documenti da acquisire per via interna ..;'^ x„ Un altro obbligo di carattere generale, direttamente riferibile allo sportello unico dell'edilizia (Sue), è contenuto nel nuovo articolo 9-bis del Dpr 38o/ zool, introdotto dal decreto sviluppo, ove si prescrive che ai fini della presentazione, del rilascio o della formazione dei titoli abilitativi previsti dal Testo unico, le pubbliche amministrazioni sono tenute ad acquisire d'ufficio i documenti, le informazioni e i dati, compresi quelli catastali, che siano in possesso di altra amministrazione e non pos- Incaso di inerzia del responsabile del procedimento ogni amministrazione deve individuare fa Pubblicizzare attfaaafM 5 liffraPflaalta) un soggetto acui attribuire poteri sostitutivi, che dovrà sbloccare teoretico nella metà del tempo originariamente previsto. sono richiedere all'interessato attestazioni, comunque denominate, o perizie sulla veridicità e sull'autenticità dei medesimi documenti, informazioni e dati. La previsione va letta in collegamento con le disposizioni di carattere generale introdotte dall'articolo 15 della legge 183/zon al Testo unico in materia di documentazione amministrativa (Dpr 445/ 000), così come interpretate dalla circolare della Funzione pubblica 14/zon e, in specie, all'articolo 43 in tema di accertamenti d'ufficio. Le Pa potranno continuare ad acquisire senza oneri le informazioni necessarie per effettuare i controlli sulla veridicità delle dichiarazioni, con qualunque mezzo idoneo ad assicurare la certezza della loro fonte di provenienza. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 7 Pagina 36 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 20/08/2012 pressunE Periodicità: Quotidiano S°Ie rld CAS Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 Le procedure. Più autocertificazioni per la Dia Obbligatoria la «conferenza» In linea con le modifiche apportate allo sportello unico, l'articolo 13, comma 2, lettera d), del Dl 83/2012 (convertito dalla legge 134/2012) introduce il comma 5-bis all'articolo 20 del Testo unico dell'edilizia, relativo al procedimento di rilascio del permesso di costruire. Se entro 6o giorni dalla presentazione della domanda lo sportello unico dell'edilizia non avrà ricevuto da parte delle altre amministrazioni le intese, i concerti, i nullaosta o gli assensi eventualmente necessari, oppure sarà intervenuto il dissenso di una o più amministrazioni interpellate, il responsabile dello sportello unico è tenuto a indire la conferenza di servizi, sempreché il dissenso non risulti fondato sull'assoluta incompatibilità dell'intervento con i beni oggetto di tutela. Se le altre amministrazioni avranno espresso parere positivo, le stesse potranno non intervenire alla conferenza di servizi - escludendosi in tal modo la responsabilità dirigenziale, disciplinare e amministrativa oggi prevista per l'omessa partecipazione - limitandosi a trasmettere i relativi atti di assenso. Di questi si dovrà tenere conto ai fini dell'individuazione delle posizioni prevalenti per l'adozione della determinazione motivata di conclusione del proce- • dimento, di cui all'articolo 14-ter, comma 6-bis, della legge 241/1990. Il nuovo sesto comma dispone conseguentemente che la determinazione motivata di conclusione del procedimento assunta in esito della conferenza di servizi, costituisce «a ogni effetto, titolo per la realizzazione dell'intervento». Anche i termini procedurali già definiti dal comma io vengono coerentemente soppressi, per raccordare l'iter con la disciplina della conferenza di servizi delineata dal comma 5-bis. In tema di Dia l'articolo 13, comma 2, lettera e) nella sua versione finale si limita ad apportare lievi correzioni rispetto alle modifiche già introdotte in origine dal decreto sviluppo all'articolo 23 del Testo unico. Resta quindi confermata la possibilità di estendere alla Dia l'opportunità già prevista per la Scia di sostituire con autocertificazioni, attestazioni, asseverazioni e certificazioni di tecnici abilitati, la sussistenza dei requisiti e dei presupposti previsti dalla legge, dagli strumenti urbanistici (approvati e in itinere) e dai regolamenti edilizi, per la realizzazione degli interventi eseguibili tramite denuncia di inizio attività. Questo, ovviamente, sempre con l'eccezione dei pareri relativi ai vincoli (ambientali, storico-artistici, paesaggistici, idrogeologici eccetera) e ai vari profili concernenti la sicurezza pubblica. Viene anche confermata la possibilità di presentare la denuncia e le relative dichiarazioni e attestazioni, non personalmente, ma mediante posta raccomandata con avviso di ricevimento, da inoltrare allo sportello unico, stante le recenti modifiche all'articolo 5 del Testo unico. Ciò a eccezione di quei procedimenti per i quali è previsto l'utilizzo esclusivo della modalità telematica; in tal caso la data di presentazione della denuncia coinciderà con il momento della sua ricezione da parte dell'amministrazione destinataria. La norma fa rinvio a un futuro regolamento per ciò che attiene all'individuazione dei criteri e delle modalità per l'utilizzo esclusivo degli strumenti telematici, ai fini della presentazione della Dia. Pagina 37 di 61 RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Pagina 7 20/08/2012 press unE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano L'ente deve indicare sul sito il funzionario «di riserva» Per le risposte in ritardo poteri sostitutivi ai dirigenti a Dopo le correzioni introdotte lo scorso gennaio dal decreto semplificazioni 5/2012, anche la legge di conversione del decreto sviluppo apporta ulteriori ritocchi alla disciplina generale sul procedimento, ampliando le previsioni contenute nel comma 9-bis dell'articolo 2 della legge 241/1990. Questa norma ha assegnato all'organo di governo di ciascuna amministrazione il compito di individuare il soggetto al quale attribuire il potere sostitutivo in caso di inerzia del responsabile del procedimento; potere che viene esercitato nei tempi e nelle forme descritte dal comma 9-ter. Dopo la scadenza del termine per concludere il pròcedimento, l'interessato potrà rivolgersi al "sostituto", che avrà un tempo pari alla metà di quello originario per curare l'emanazione del provvedimento conclusivo, tramite le strutture competenti oppure con la nomina di un commissario ad acta. Il dipendente assegnatario dei poteri sostitutivi deve essere scelto tra le figure apicali della Pa e in caso di omessa individuazione da parte dell'organo di governo dell'ente, è previsto che i medesimi poteri vengano esercitati dal dirigente generale o, in assenza di tale figura, dal dirigente preposto all'ufficio o in mancanza dal funzionario col più eleva- to livello di inquadramento. L'articolo 13, comma i, del Dl 83/2012 stabilisce oggi che sul sito internet istituzionale di ciascuna amministrazione debba essere pubblicato, per ciascun Sulle sanzioni ingorgo di date I contenuti del nuovo comma 9-bis pongono un problema di coordinamento con la normativa legislativa e contrattuale nazionale in tema di responsabilità disciplinare; connessione necessaria soprattutto al fine di individuare i tempi di avvio e di durata del procedimento in relazione alla sanzione irrogabile al dipendente. Si ricorda, infatti, che per i comportamenti sanzionabili con la sospensione dal servizio e con privazione della retribuzione per più di lo giorni, il procedimento deve essere avviato tramite contestazione di addebiti al più tardi entro 20 giorni dalla conoscenza del fatto costituente illecito procedimento, il soggetto a cui è attribuito il potere sostituivo e a cui l'interessato può rivolgersi per attivare tale potere. La pubblicazione dovrà essere effettuata introducendo nell'ho- disciplinare e deve concludersi nei successivi 6o giorni. Per le condotte con sanzioni più gravi, i termini sono raddoppiati. L'analogia con le norme del Testo unico (articolo 55-bis, comma 3, Dlgs 165/2001) lascia inoltre ipotizzare che il titolare dei poteri sostitutivi debba informare della condotta sanzionabile l'ufficio per i procedimenti disciplinari entro cinque giorni dalla notizia del fatto (quindi entro cinque giorni decorrenti dalla richiesta di intervento sostitutivo di cui all'articolo 2, comma 9-bis, della legge 241/1990), dandone contestuale comunicazione al dipendente (cioè al responsabile del procedimento inadempiente, per omessa adozione dell'atto conclusivo), salvo incorrere a sua volta in possibili responsabilità per decadenza dei termini di esercizio dell'azione disciplinare di cui all'articolo 55-sexies, terzo comma, Dlgs 165/2001. RIPRODUZIONE RISERVATA Diffusione: 262.360 tot. me page del sito un linkben visibile e riconoscibile, nonché in formato tabellare. In altri termini, il link dovrà rinviare a unapagina del sito contenente un elenco facilmente consultabile dei procedimenti, a fianco a ognuno dei quali dovrà essere indicato il nome del titolare del potere sostitutivo (che, a questo punto, potrebbe essere anche ripartito tra dipendenti diversi, purché in possesso dei requisiti previsti dalla norma). Tra i compiti del sostituto la norma introduce anche quello di comunicare «senza indugio il nominativo del responsabile, ai fini della valutazione dell'avvio del procedimento disciplinare secondo le disposizioni del proprio ordinamento e dei contratti collettivi nazionali di lavoro». Nel silenzio della norma la comunicazione dovrebbe essere fatta all'ufficio per i procedimenti disciplinari (che ogni amministrazione è tenuta a istituire) non potendosi qualificare il dipendente assegnatario dei poteri sostitutivi come responsabile di struttura ai sensi dell'articolo 55-bis del Dlgs 165/2001. Sarà poi l'ufficio a esercitare l'azione disciplinare inbase al Testo unico dei dipendenti pubblici e al Ceni del comparto di riferimento. L'omessa comunicazione e la mancata ottemperanza alle nuove disposizioni espongono il titolare dei poteri sostitutivi, oltre a quelle proprie, alle medesima responsabilità contemplate dal comma 9 per il ritardo o la mancata emanazione del provvedimento e, quindi, costituiscono elemento di valutazione della performance individuale, di responsabilità disciplinare e amministrativo-contabile. © RIPRODUZIONE RISERVATA Front-office unico per l'edilizia Pagina 38 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 20/08/2012 pressunE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 L'evottal ne Dal Dl sviluppo di Tremonti alla manovra in vigore da Ferragosto i paletti agli organici Le società nel mirino già dal 2008 I vincoli sulle assunzioni, seppur stringenti, non bastano se applicati alla sola Pa, in quanto esiste un mondo che le gravita attorno e che sfugge a ogni controllo. E stata questa, probabilmente, la riflessione del legislatore del 2008 dopo aver appurato che le società a maggioranza pubblica sono diventate una valvola di sfogo. Qui trovano casa, o meglio posto, quei soggetti che non possono essere assunti alle dirette dipendenze della Pa stessa. E così la prima spallata alla intangibilità delle società pubbliche la ritroviamo nell'articolo 18 del Dl n2/2008, con il quale si sono estesi i limiti e i vincoli previsti per l'ente controllante alle società a partecipazione pubblica locale totale o di controllo che siano titolari di affidamenti diretti di servizi pub- blici locali senza gara, ovvero che svolgano funzioni volte a soddisfare esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale né commerciale, ovvero che svolgano attività nei confronti della pubblica amministrazione a supporto di funzioni amministrative di natura pubblicistica. Alle altre società il decreto impone comunque selezioni pubbliche che si ispirino a criteri di trasparenza, pubblicità e imparzialità. Un altro intervento, indiret- LE SELEZIONI Dal 2008 i limiti imposti all'azionista pubblico si applicano anche alle esperienze di gestione in house to, ma pesante, è rappresentato dall'articolo zo, comma 9, del Dl 98/2011. Gli enti locali vengono obbligati a includere la spesa di personale delle società pubbliche quando provvedono al calcolo del rapporto questa spesa e quella corrente, al fine di verificare che il risultato non ecceda il 50% (articolo 76, comma 7, Dl 112/2008). Società interessate sono le medesime per le quali sono stati estesi i limiti sulle assunzioni con l'articolo 18 del Dl 1u/2008. Risulta chiaro l'intento del legislatore di imporre una gestione coordinata delle risorse umane fra ente proprietario e società controllata. Il passo successivo lo si rinviene nel decreto legge cresciItalia (Dl 1/2012). All'articolo 25 si prevede l'applicazione delle norme in materia di divieti o limitazioni alle assunzioni di personale, contenimento degli oneri contrattuali e della altre voci di natura retributiva o indennitarie, sia per le società in house ( comma i, lettera a) che per le aziende speciali e le istituzioni, con esclusione di quelle che gestiscono servizi socio-assistenziali ed educativi, culturali e farmacie (comma 2, lettera a). Mentre per le prime, la decorrenza è immediata, per le seconde l'obbligo scatta dal i ° gennaio 2013, lasciando, in questo modo, piena libertà d'azione nel 2012. È pur vero, però, che gli interpreti istituzionali si sono sempre pronunciati a favore del consolidamento della spesa di personale fra ente controllante e aziende speciali, istituzioni, fondazioni e altri soggetti che vivono di risorse pubbliche. Se si esclude la deliberazione della Sezione autonomie della Corte dei Conti 14/2on, hanno abbracciato la tesi del consolidamento le varie sezioni regionali della stessa Corte e la Ragioneria generale dello Stato, da ultimo nella circolare 5/2012. Anche la giurisprudenza si inserisce in questa scia. Da segnalare la recente pronuncia della Corte costituzionale (sentenza 161 del 27 giugno scorso) che ricomprende nel complesso della finanza pubblica allargata, e quindi da assoggettare ai limiti dell'articolo 76, comma 7, del Dl 112/2008), anche le Ipab e le aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp). Le più recenti, e quasi certamente non ultime, sono le disposizioni contenute nel decreto 95/2012 (per le quali si veda l'articolo in alto). Ti. Gr. Zam. C RIRODUZIONE RISERVATA Pagina 8 Partecipate, parametri incerti sui PerleSpal Pagina 39 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 2015 - i 20/08/2012 pressunE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 INTERVENTO Per le Spa miste futuro a ostacoli di Stefano Pozzoli L a approvazione definitiva dell'articolo 4 del decreto sulla spending review (Dl 95/2012) non risolve i molti problemi che pone la sua concreta applicazione. Uno per tutti è quello relativo al destino delle società miste che hanno i requisiti di cui al Gommai dello stesso articolo (si veda anche l'articolo a fianco). La possibilità di costituire aziende con soggetti privati era già prevista dal Decreto Bersani ma l'evoluzione legislativa aveva di recente premiato e rafforzato questo modello, equiparandone le potenzialità a quelle delle altre società di mercato e quindi autorizzando queste realtà ad uscire dall'ambito territoriale di origine e a partecipare alle gare fuori dal proprio territorio. Si può condividere o no questa scelta, ma non si può ignorare lo stato dell'arte e l'esistenza dei diritti e delle aspettative di quei privati che si trovano oggi a operare in società miste legittimamente costituite. Ma il comma i dell'articolo 4 parla, purtroppo, di «società controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni», accomunando così i destini delle società strumentali miste a quelle interamente pubbliche (a condizione che rientrino nella categoria individuata nel comma i stesso, e quindi, paradossalmente, solo quelle pure, perché una società strumentale che invece abbia un fatturato proveniente da fonti terze non ricade negli stretti tempi imposti da questa norma). Cosa succede dunque a una società strumentale mista? Le alternative sono due. Alla lettera a) si richiede lo scioglimento della società entro il 31 dicembre 2013; alla b), invece, la vendita delle partecipazioni entro il 30 giugno del 2013. Partiamo dalla prima ipotesi: davvero un ente locale può pensare, solo in virtù di questa norma, di mettere in liquidazione una società nella quale è impegnato, magari fino al 2020, con un soggetto che ha fatto investimenti e che si aspetta dei ritorni? Qualcuno è disposto a scommettere che lo scioglimento non comporti un contenzioso che veda il comune (giustamente) soccombente? Difficile immaginarsi che una scelta del genere rispetti il principio costituzionale del buon andamento. Andiamo invece alla seconda strada. Ci pare discutibile che rientri nella lealtà contrattuale il mettere la quota pubblica sul mercato perché il patto di collaborazione il partner tecnico lo ha stretto con il comune e non si aspetta certo di vedersi abbandonare. Inoltre se l'azienda ha un contratto fino al 2020 perché mai il privato dovrebbe accettare il contestuale affidamento per cinque anni previsto dal comma Poniamo invece che chi acquista il 60% non sia il partner attuale, ma un terzo. Davvero si troverà qualcuno che accetti di avere la maggioranza delle quote ma di subire che i ruoli di amministratore delegato o direttore generale siano affidati da un altro imprenditore (quello vecchio)? Poniamo che l'affidamento preesistente scada invece nel 2015, cosa accadrà a quella data? Dovremo liquidare il primo socio privato? E di chi sarà questo onere? Del comune o del nuovo (improbabile) azionista? Facile prevedere che si arriverà alla scadenza del 2013 con la sola (im)possibilità di mettere in liquidazione la società, o di doverla cedere per un tozzo di pane al vecchio socio. Diciamoci la verità: questa norma ha semplicemente ignorato la questione. Ed ora è il caso di intervenire, precisando che l'articolo 4 si applica solo a società interamente pubbliche. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 40 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Pagina 8 20/08/2012 press unE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano MONIMMEMO.W.M.X.ELWALWOMA A CURA DI Vittorio Italia PAESAGGIO CIRCHI EQUESTRI RISARCIMENTO Diritto al panorama, valido il permesso No al divieto di «attendamento» È illegittima l'ordinanza Come si dimostra il danno della Pa Il proprietario di un immobile non può chiedere l'annullamento del permesso di costruire un edificio su un fondo vicino, se il pregiudizio denunciato è l'impossibilità di godere della vista del lago. (Tar Veneto, sezione 11, 5 luglio 2012, n. 959) La sentenza è da condividere. Il mancato «godimento del panorama» legittima al ricorso solo in caso di violazioni di norme in materia ambientale o sulle distanze tra le costruzioni. In particolare, l'interesse a ricorrere nei confronti del proprietario confinante esiste quando c'è una lesione attuale di uno specifico interesse determinato da una rilevante alterazione del «preesistente» assetto edilizio e urbanistico. CONTRATTI PUBBLICI L'interpretazione dell'accordo Perindividuare la comune intenzione delle parti che hanno stipulato un contratto pubblico di concessione di uso di un'area comunale è possibile considerare, dopo l'interpretazione letterale, il comportamento tenuto dalle parti dopo la conclusione del contratto. (Consiglio distato, sezione V, 6 luglio 2012, n. 3963) we La sentenza ha applicato anche ai contratti pubblici il criterio stabilito nell'articolo 1362 del Codice civile sul comportamento successivo alla conclusione del contratto, osservando che tale criterio è anche espressione del principio di buona fede, canone fondamentale per l'interpretazione dei contratti. contingibile e urgente nella quale il sindaco ha vietato l'«attendannento» in tutto il territorio comunale di circhi e/o spettacoli viaggianti, con animali appartenenti a specie in via di estinzione, o con animali (elefanti, foche, tigri eccetera) che difficilmente possono stare in una struttura mobile. (Tar Emilia Romagna - Bologna, sezione g 4 luglio 2012, n. 470) E La sentenza è corretta, per tre ragioni. Nessuna legge vieta di impiegare, in questi spettacoli, animali di queste specie. L'ordinanza non è stata preceduta da un'adeguata - pur se rapida - istruttoria. Infine, ha stabilito un divieto assoluto, senza un termine temporale fmale, e ha cosìviolato l'articolo 5o del Tua Il danno causato dalla Pa, di cui si chiede il risarcimento, va provato nei suoi elementi costitutivi, e quindi con la prova di una diminuzione patrimoniale odi una perdita di chance. (Tar Campania - Napoli, sezione II, 26 giugno 2012, n. 3000) ■ La sentenza è puntuale. È infatti necessario che siano prospettati tuttiglielementiutilipervalutare il comportamento degli organi dell'amministrazione intervenutinelprocedimento, anche perché l'illegittimità dell'atto amministrativo, accertata in giudizio, non determina automaticamente la responsabilitàe il risarcimento dovuto. FARMACIA Ok alla nuova sede sul territorio È legittima la delibera della giunta comunale che individua una nuova sede farmaceutica nel territorio di un Comune, se - come stabilisce la legge- la popolazione residente supera de150% il numero di 3.300, e la popolazione eccedente supera questo parametro del50 per cento. (Tar Veneto, sezione 18 luglio 2012, n.1020) to La sentenza ha puntualmente applicato l'articolo n, comma r, della legge 24 marzo 2oi2,11. 27, che stabilisce questo parametro, ed ha altresì rilevato che la conformazione territoriale del Comune, il cui centro si espande per circa due chilometri, consente la collocazione di una nuova sede dalla parte opposta di quella esistente. Pagina 41 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Diffusione: 262.360 20/08/2012 press unE Periodicità: Quotidiano S°Ie rld CAS Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 Le procedure. Gli enti al bivio tra sistema nazionale e regionale Compensazioni a due vie nel patto di stabilità. Massimo Pollini no L'arrivo delle norme sulla spending review ha riflessi importanti anche sul patto di stabilità, sia per le compensazioni orizzontali nazionali che per quelle regionali L'articolo 20, comma i, del Dl 98/2011 ha disciplinato il patto di stabilità regionale dal 2012 (poi anticipato al 2011). Questa normativa dispone che le modalità per raggiungere gli obiettivi degli enti locali possono essere concordate tra Stato e Regioni, previo accordo in sede di Consiglio delle autonomie. Le Regioni rispondono nei confronti dello Stato dell'eventuale mancato rispetto degli obiettivi del patto di stabilità attraverso un loro maggior concorso nell'anno successivo in misura pari alla differenza tra l'obiettivo complessivo e il risultato totale conseguito. Il patto regionale si sviluppa in due versioni: verticale quando gli enti locali ricevono spazi finanziari dalla Regione da utilizzare per spese di loro competenza e orizzontale caratterizzato dallo scambio di spazi finanziari tra enti locali, cho potrebbe funzionare anche in mancanza di concorso della Regione. Queste normative sono già state sperimentate, con positivi risultati in alcune regioni, tra le quali la Lombardia, il Piemonte e l'Emilia Romagna. Per il 2012, il decreto sulla spending review (articolo 16) ha assegnato alle Regioni un contributo statale di 800 milioni di euro, a fronte del quale i Comuni riceveranno dalle rispettive regioni spazi finanziari complessivi di 96o milioni di euro, destinati al pagamento di residui passivi in conto capitale (patto verticale). L'articolo 4-ter del Dl 16/ 2012 ha introdotto il patto di stabilità interno "orizzontale nazionale", con il medesimo meccanismo di funzionamento di quello regionale orizzontale. Il contributo statale per incentivare questo patto, fissato in soo milioni è stato ridotto a 200 milioni proprio dall'articolo 16 del decreto 95/2012. Questa versione del patto è una novità assoluta, che si aggiunge alla analoga versione del patto regionale. Sorgono, in conseguenza, problemi di compatibilità finanziaria e contabile tra i due patti; problemi che diverranno sempre più complicati con il trascorrere degli anni Al riguardo, per ora si può solo enunciare il principio, già formalizzato dalla regione Lombardia, secondo il quale gli enti che cedono spazi finanziari in sede di patto orizzontale nazionale non possono acquisirne nell'ambi- Pagina 42 di 61 to del patto regionale. Ciò per evitare che alCuni enti, allo scopo di godere dei contributi statali previsti per i Comuni che cedono spazi finanziari, poi recuperino sul patto regionale gli spazi ceduti su quello nazionale. In tal modo questi enti verrebbero premiati senza cedere quote, il che è evidentemente assurdo. In merito al patto orizzontale va sottolineato che gli enti che in un determinato esercizio hanno spazi finanziari abbondanti rispetto agli obiettivi da raggiungere, hanno interesse a cederli non solo perché godranno di un immediato contributo statale e/o regionale, ma anche per il fatto che avranno di ritorno nei due anni successivi una modifica migliorativa del loro obiettivo commisurata annualmente alla metà del valore degli spazi ceduti. I responsabili politici e i competenti funzionari dovranno porre molto impegno su una programmazione finanziaria che torna a vantaggio delle comunità locali in termini di maggiori pagamenti alle imprese creditrici in un sistema solidale complessivo, ma anche nella consapevolezza che la cessione di spazi finanziari, ricorrendone i presupposti, è nell'interesse finanziario dell'ente cedente. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 RIPRODUZIONE RISERVATA 20/08/20/2 press unE ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Gianni Menicatti Marcello Spreafico Iltentro-Nord mette la freccia e sorpassa. Con una sua rappresentante (Parma) si aggiudica quest'anno il podio più alto nelle "Olimpiadi delle province", giunte alla sesta edizione. Ma c'è di più: nella classifica finale (definita dall'"Indice di sportività", che quest'anno è articolato in 3o graduatorie, tutte pubblicate sul sito del Sole 24 Ore, raggruppate poi in cinque "famiglie") l'area che comprende Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Umbria vanta cinque territori da "top ten", aggiungendo alla primatista emiliana il tris di toscane (Firenze-Livorno- Siena) e Perugia, che scende dal terzo gradino del podio ma comunque ben rappresenta l'Umbria. Il NprdEst, per contro, arretra un po', perdendo la prima piazza che apparteneva a Trento (ora terza) e piazzando "solo" altre due province (Treviso e Udine) nelle prime dieci, dalle quali -per una volta - scompare Bolzano. E questa una delle poche sorprese, se si pensa che Parma, non certo nuova alle posizioni di prestigio, supera al fotofinish Genova (già vincitrice nel 2010) e Trento (non solo campionessa uscente, ma anche leader nella prima edizione, datata 2007). Firenze, la capolista del 2008, è quinta e Livorno - che vinse nel 2009 - è sesta. Anche in coda, peraltro, le "dinamiche" non si discostano molto da quelle degli anni passati. Il secondo posto della provincia di Genova (che conferma il risultato del 2011) nasce da un ottimo posizionarnento nelle discipline a squadre, trainate dal calcio e dalla pallanuoto, cui si accompagna il valore della tradizione e della sua storia sportiva (che viene misurata con una serie di indicatori presi per la prima volta in considerazione, si veda anche l'altro articolo in pagina). In questa speciale classifica - che abbiamo chiamato "Sport e storia" - Genova si colloca in posizione di rilievo, al secondo posto, grazie ai numerosi atleti che hanno conquistato una o più medaglie d'oro olimpiche, maglie iridate oppure hanno semplicemente indossato una maglia azzurra, senza dimenticare i successi nazionali e internazionali che nell'ultimo decennio hanno ottenuto le squadre locali, con la pallanuoto in prima fila. Rimane "da medaglia" Trento, pur scivo:lando dal primo al terzo gradino di un podio sul quale la provincia è quasi sempre salita nelle precedenti edizioni. Il vertice nelle discipline individuali e il terzo posto a livello di tesserati sono pesantemente controbilanciati dal risultato negli sport di squadra (la provincia è 662), con una disastrosa classificane' calcio professionistico (95 °posto). Ottima la performance della provincia di Treviso, che si inserisce al quarto posto recuperando posizioni rispetto al 2011 (quando era decima) e raggiungendo il miglior risultato dal 2007. Cagliari conferma il nono posto dello scorso anno, risultando di gran lunga la migliore area del comparto Sud e Isole. Invece Siena è prima nel medagliere con quattro vittorie di specialità (si veda la tabella a fianco in alto), ma non va oltre la decima piazza, perché è penalizzata da posizioni di retroguardia in altre classifiche (in quattro casi oltre il 90 °posto). Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Diffusione: 262.360 Il Centro-Nord si piazza ai vertici della sportività Sono cinque i territori nella top ten - Isole in difficoltà Tra le province metropolitane, buona la classifica di Bologna (15 1). Bene anche Roma (191) e Milano (261), anche se la prima perde cinque posizioni, mentre la seconda resta ferma. Più indietro Torino (37 1, ma in risalita di sei scalini rispetto al 2011). Nelle regioni del Sud, Catania (57 1) e Palermo (66 1) fanno meglio di Napoli (751) e Bari (761). Ma per il Mezzogiorno i risultati sono negativi e il differenziale rispetto al Centro-Nord sembra ampliarsi. Con l'eccezione di Cagliari e delle quattro abruzzesi, tutte le altre si posizionano nella seconda parte della classifica generale, e cioè dal 57'posto di Catania inpoi. Asti, 95 1, è ancora l'ultima del Nord, seguita da 15 meridionali. E sette delle ultime dieci sono province insulari: in particolare, l'Ogliastra è sempre ultima, Agrigento e Medio Campidano sono nuovamente penultima e terz'ultima. Brindisi e Bari registrano la più pesante perdita di posizioni (rispettivamente -35 e -31), mentre Rieti, trainata dall'atletica, Belluno e Fermo ottengono i maggiori guadagni recuperando, sul 2011, oltre 20 gradini in classifica. Ancora uno sguardo, infine, al medagliere, che fotografa le eccellenze e le performance più che la solidità di un sistema sportivo. Ben 48 (su un totale di no) sono le province a medaglia, con Siena in vetta e Bolzano al secondo posto. Ricercatori Gruppo Clas RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 43 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 20/08/2012 press unE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Bilancio dei Giochi. Medaglie dalla scherma e dalla pallavolo Diffusione: 262.360 La metodologia Ancona a Londra 2012 ha infilzato la concorrenza Alla vigilia di Londra 2012, non era poi così difficile ipotizzare che l'Italia olimpica avrebbe dovuto ringraziare la scherma e che, praticamente di conseguenza, la provincia di Ancona si sarebbe distinta in una classifica ancorata al territorio e basata sugli atleti andati a medaglia. Il bottino azzurro arrivato dalle pedane (sette medaglie, il 25% delle 28 totali) è stato come sempre notevole. E Ancona ci ha messo parecchio del suo: merito delle infallibili fiorettiste di Jesi, una scuola che stavolta ha portato un oro e un bronzo individuali (con Elisa DI Francisca e Valentina Vezzali) e un successo con lo squadrone nel quale le due marchigiane erano affiancate da Arianna Errigo e Ilaria Salvatori. Tre ori e un bronzo erano già un tesoro sufficiente per conquistare la vetta, ma nell'ultima giornata c'è stato anche il terzo posto del volley maschile con l'apporto di Andrea Bari ed Emanuele Birarelli (nati a Senigallia) e di Samuele Papi (nato ad Ancona). La classifica, disponibile sul sito del Sole 24 Ore, vede seconda Roma con due ori (entrambi nel fioretto a squadre, della già citata Salvatori al femminile e di Valerio Aspromonte al maschile), cui si aggiungono un argento nella pallanuoto maschile (di Niccolò Gitto) e due bronzi, delle "farfalle" Elisa Bianchi ed Elisa Santoni nella ginnastica ritmica a squadre. Terza finisce un po' a sor- presa Monza, che eccelle a sua volta nella scherma (Errigo argento individuale e oro a squadre nel fioretto), ma prende anche unbronzo "pesante", merito di Matteo Morandi nella ginnastica, specialità anelli, e in extremis regala il terzo posto di Marco Aurelio Fontana, arrivato al traguardo senza la sella della sua mountain bike. Se per l'Italia i posti sul podio sono stati 28, il numero dei medagliati - con gli sport di squadra - sale a 68 (compresi i nove nati all'estero: tre in Cròazia, uno ciascuno in Brasile, a Cuba, in Polonia, Romania, Ucraina e Ungheria). E se erano 77 (su no) le province rappresentate a Londra, solo 32 hanno avuto un atleta da medaglia. Per una volta, il Sud non ne esce male, essendo andato a segno con ben io aree (Brindisi, Ragusa, Napoli, Caserta, Messina, Siracusa, Cosenza, Foggia, Salerno e Taranto). Tra le province più grandi, Milano ha solo un argento (con Roberto Cammarelle nel pugilato). Assenti Palermo e Torino, capofila di un Piemonte senza podi. • Al capitolo "prime volte", infine, ecco gli ori di Brindisi (Carlo Molfetta nel taekwondo), Pordenone (Daniele Molmenti nella canoa slalom), Ragusa (Giorgio Avola nel fioretto a squadre) e Varese (Michele Frangilli nel tiro con l'arco a squadre). Gia.B. RIPRODUZIONE RISERVATA Tren o Genova Siena Cagliari Imperia Udine Macerata Livorno Novara Tibia Tempio Perugia Pordenone Bergamo Perugia Massa Carrara Campobasso Siena Macerata Rovigo Bolzano Genova Arezzo Perugia Fermo Pesaro-Urbino L'Aquila Vicenza Parma • Alessandria Terni Como Piacenza Mantova Cagliari Pescara Trento Pistoia Treviso Pordenone Lecco Bologna Prato Belluno Genova Firenze Barletta-AndriaTroni Campobasso Sondrio Pesaro-Urbino Ancona Cagliari Lecco Bolzano Macerata Trieste Sondrio 5E~ Trieste Livorno Trento Bolzano Livorno reviso Vicenza Aosta Campobasso Perugia Parma Livorno Trieste Siena Torino Trento Bolzano Catanzaro Fermo Pesaro-Urbino Genova Lecco Treviso Milano Belluno Pagina 44 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Sono quasi 100 i " t n elemen rilr presi in considerazione per il calcol a dell'Indice di sportività (erano poco più dì 80 lo scorso anno): il numero di classifiche scende però da 33 a 30 n eguito al raggruppamento degli spo rt Individuali meno diffusi in soli due insiemi (mentre vengono consideràti au tonomamente Il ciclismo, l'atletica n uoto e iltennis). Un nuovo indicatore non poteva essere diversamente all'anno dell'Olimpiade-ès tato ostruito per "'misurare"" la partecipazione degli atleti ni a Londra. Ma la novità più significativa l'introduzione nel rankingcornples iv una famiglia (con cinque specifici indicatori) che fa riferimento alla storia dello sport (come viene spiegato in un articolo di questa stessa pa,gina). Riman importante, per numero di i nclicatori e P o relativo, l'insieme che misura la senza dello sport nel sociale (co attenzione al bambini, agli amatori, ai disatilli,allaformazione, alle donne, allo' sport ( nel centri minori e ai rapporto spo rt, e turismo) . Sempre grandeattenzione p pori di squadra, conitcalcioinprimafila,ma con indicatori specifi i per il basket pa llavolo,ilrugby econ classifica integrata peri diversi tipi di hock ey e per le altre discipline a squadre. No n. cambiano le modalità te cnico-statistiche per la determi zi e delle graduatole e ciò permette u n confronto con gli anni precedenti su basi o mogenee. Per ogni fattore è stato calcolato il peso percentuale provino ale sul dato nazionale; valore poi rapport ato' quello corrispondente riferito Ma P polazione in provincia net 2011: il n ultato rappresenta l'indice di diffusione quali-quantitativa di ogn i disciplina/fattore nelle 110 province. il valore dell'indice più elevato è rappo a o a 1.000 e su tale base vengono determinati tutti gli altri valori. n una fase successiva le discipline e i relativi indici (in base L000) vengon ggruppati in cinque macro-aree: i te sserati (il cui peso SULtotate é pari al 0%), gli sport di squadra (30%), quelli individuali (30%),1 fattori sociali (20%) e "storia dello sport" (10%). 20/08/20/2 press unE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 Gli indicatori/1 In archivio. Tempi passati Per la storia la vera capitale è Trieste r ,o, Una nuova "famiglia" di dati va ad arricchire l'Indice di sportività: ecco alcune classifiche finalizzate a valorizzare grandi risultati ed eventi che hanno fatto la storia dello sport sul territorio. Si è ritenuto che il "fattore storia" non potesse mancare soprattutto nell'anno dell'Olimpiade, ricordando che sono numerose le province con atleti (per nascita) arrivati a medaglia. All'indicatore "ori olimpici" - che tiene conto di tutte le edizioni dei Giochi, invernali ed estivi, disputate prima di Londra 2012 - se ne affiancano però altri quattro: le maglie iridate, cioè i titoli mondiali conquistati, le "maglie azzurre", limitate alle presenze nelle Nazionali di calcio e di atletica (sport guida fra le discipline a squadre e quelle individuali), le presenze negli albi d'oro di molte discipline (dal z000 a oggi) e il Giro d'Italia, per cui ci si basa sulle sedi degli arrivi di tappa. Ognuna di queste classifiche "pesa" per il 2% nel calcolo dell'Indice di sportività, con la famiglia "sport e storia" a incidere quindi per il 10% nel ranking generale (un valore di non particolare rilievo, ma comunque sicuramente non trascurabile). In base a questi elementi, al vertice del ranking "Sport e storia" si insedia la provincia di Trieste, che precede quelle di Genova e di Milano, con Trento e Bolzano al quarto e quinto posto. Nelle singole classifiche primeggiano Livorno (ori olimpici), Trieste (maglie iridate), Siena (presenza negli albi d'oro), Torino (maglie azzurre) e Trento (Giro d'Italia), con 13 province diverse sui 15 podi e con doppia presenza solo per Trieste e Lecco. La qualità e la diffusione dello sport a livello provinciale nel 2011 - così come risulta dalla classifica complessiva di quest'anno - hanno per alcuni territori radici molto profonde che ancora alimentano i sistemi sportivi a livello locale. Ma non è così nell'Italia meridionale, di fatto assente nella parte alta della classifica "Storia e sport", con la prima provincia, L'Aquila, solo al 28° posto, seguita da Napoli, cinquantesima. TESSERATI 7 755 742,7 741,0 732,0 729,8 728,4 721,7 720,0 718,4 708,2 26 27 75 602,5 7 593,1 41 lue. 79 578,6 578,5 4 72,0 570,2 45 556,1 47 moria 547,6 5.38,3 534,4 49 531,1 524,9 51 latina, 522,5 519,9 91 T 519,8 2 519,1 9 501,9 94 56 Yria 490,0 488,4 L.* 485,3 i 59 480,2 61 Lai 470,5 Matera 470,1 calfan 468,4 01 aT 463,6 102 454,0 103 Bari Andria-Trani 449,8 esena 66 0 4 445,3 67 05 Vibo Valentia 436,2 69 Caznpobasso ►tane 106 433,7 69 Rovigo Carbonia 427,6 70 Teramo Igtesias 424,8 Ferrara 423,8 72 Fermo 417,8 73 Catania 416,0 714 Viterbo - 28 29 30 2,4 5,3 652.6 650,7 ,5 641,6 n G. Men. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 45 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 8,1 7 ,0 400,6 348,0 2,3 281,1 58,0 254,1 251,6 4,3 186,4 174,7 167,8 150,2 20/08/20/2 press unE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 SPORT DI SQUADRA Provinci unti rovine 1000 2 6 7 9 O 1 13 19 ,4 90L7 39 6159 47 605,0 48 588,0 4 9 571,8 50 352,9 352,7 351,9 23 479,8 472,3 469,1 467,7 28 29 O 83 361, 7 532,7 511,9 >3 490,4 7,3 79 363,6 8 553,9 7 52 503,7 76 77 9,7 ,7 356,8 356,1 51 21 25 402,8 92,0 756,3 40 91,2 751,7 li 87,0 745, 82,5 694,9 381,5 684,5 44 ,6 660,6 373,1 9,6 91 92 9 340,4 94 493,1 26 27 unti 323,9 317,7 4 46 45312 ,9 442,5 6 7 441 4 437,8 435,7 Pagina 46 di 61 193 ,7 176,6 ,5 7 16 49,1 96 97 8,7 16,3 9 15,2 12,7 9 310,4 1 01 9 301,5 1 2 110,4 291,7 289,2 103 95,1 288,1 104 287,3 ' 10 5 280,3 106 280,3 279,6 3 07 277,8 274,9 1 267,8 11ft Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 47,9 0,3 20/08/2012 press unE ll'erldOIS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 Parma fa squadra e ottiene il primo posto Determinanti discipline collettive e valenze «sociali» Giacomo Bagnasco Dopo anni passati ad alternare posizioni di tutto rispetto (terza nel 2008, quinta nel 2009, ancora terza nel 2010 e di nuovo quinta nel 2011), stavolta, secondo l'indice stilato come sempre dal Gruppo Clas, è Parma la provincia più sportiva d'Italia. Un successo che si fonda su una media di buoni piazzamenti. Nelle singole classifiche non si scende mai sotto il 69° posto (dovuto al solo oro %limpico all'attivo, quello del ciclista su pista Franco Gandini nel lontano 1956, specialità inseguimento a squadre) e, per quanto riguarda i cinque indicatori intermedi, non si va al di sotto della 49A piazza alla voce tesserati. Per contro, su 3o graduatorie di base, la provincia emiliana entra nove volte nella "top ten" e, una volta raggruppati i dati, risulta seconda per gli sport di squadra, dietro Siena, terza per l'abbinamento sport & società, 13g per il nuovo indicatore sport & storia, 20 per gli sport individuali. Qui emerge il quinto posto del tennis, ma la maggiore gloria locale è un altro ciclista: Vittorio Adorni, vincitore del Giro d'Italia nel 1965 e dei Mondiali su strada nel '68. Nelle discipline di squadra, effettivamente, Parma vanta buoni riscontri al presente (ha molte compagini nei campionati di vertice ed è seconda, tra l'altro, per le discipline collettive "minori"), cui aggiunge un'ottima tradizione: di qui il io ° posto negli albi d'oro. Esiste una realtà consolidata nel calcio, ma gli scudetti sono arrivati copiosi da pallavolo maschile e femminile, baseball, softball, rugby, basket donne. Un team campione d'Italia c'è anche adesso: i Panthers nel football americano, al terzo exploit consecutivo. Atleti e dirigenti Sempre per gli sport di squadra, la città ha espresso anche dirigenti ai più alti livelli. Come il compianto Aldo Notari, che fu presidente della Federazione mondiale del baseball, mentre Carlo Magri e Giancarlo Dondi sono alla guida delle federazioni italiane del volley e del rugby. Tra l'altro, Cariparma è anche lo sponsor di maglia della Nazionale "ovale". «A Parma - osserva Dondi, che, dopo 16 anni, a settembre non si ripresenterà alle elezioni federali pallavolo, rugby e baseball sono conosciuti come il calcio. L'impiantistica è tutto- ra all'avanguardia e, anche se la situazione economica dà problemi, c'è una certa tenuta, in parte dovuta al buon lavoro nelle scuole». Perde un colpo il volley donne, che ha rinunciato alla prossima stagione di serie Ai. Questo forfait, probabilmente, impedirà a Parma di confermare l'attuale primo posto per le squadre al femminile. Una testimoniai "in rosa" è Mariachiara Franchinixo presenze in Nazionale, capitana del Lavezzini Basket, che resta nella massima divisione. «Basta andare in giro nei parchi cittadini - dice - per rendersi conto di quanta gente fa sport. Aiuta anche il fatto che questa è una città universitaria, con tanti ragazzi che arrivano da fuori per studiare e continuano a praticare la loro disciplina. E vanno bene i settori giovanili• noi abbiamo tante ragazze e il nostro compito da seniores è fare da traino». Roberto Ghiretti, una delle anime della Lega Volley negli anni del boom di questo sport, è titolare di uno studio di consulenza in ambito sportivo di portata nazionale e, fino a poco SPECIALE ONLINE If 'e24 ORE SU INTERNET Tutti i risultati in rete sul sito del Sole 24 Ore Sul sito del Sole 24 Ore si trovano tutte le graduatorie dell'Indice di sportività delle province: non solo vengono riproposti l'indice generale e le cinque classifiche di tappa presenti in queste pagine, ma si possono consultare le 30 classifiche parametro per parametro in versione integrale. Inoltre è possibile verificare il «peso» attribuito a ognuna di queste graduatorie e, attraverso tabelle interattive, i valori e la posizione di ciascun territorio. Infine, è consultabile anche il medagliere «provinciale» di Londra 2012 tempo fa, è stato anche assessore cittadino allo Sport. Verso il suo successore, Giovanni Marani, entrato nella giunta del sindaco "grillino" Federico Pizzarotti, ha parole_ di stima. Per il successo nell'Indice di sportività, Ghiretti parte da un numero: 338. Sono gli eventi organizzati nel 2011, anno in cui Parma è stata una delle città europee dello sport. «Abbiamo raccolto i frutti di alcuni anni di seria programmazione e di condivisione di obiettivi sostiene -. Si è lavorato bene con il Coni e con l'Amministrazione provinciale, si è riusciti a far sentire tutti parte di un progetto, dalla grande squadra ai pulcini, dando dignità a ogni forma di sport, quello dei giovani, degli amatorie dei professionisti. Il tutto in un'area dove la polisportività è sempre stata importante». E la crisi? «Si sente, lo sport dilettantistico resiste meglio e l'imprenditoria non è così sensibile, anche se non mancano esempi positivi. Tra questi Giocampus, per l'avviamento alla pratica motoria dei bambini delle elementari, cui Barilla contribuisce in maniera sensibile. Bene il completamento della cittadella del rugby, ma servirebbero più impianti di base. Peccato per lo stop, dovuto a problemi economici, al nuovo Palaeventi, che avrebbe anche contenuto nove palestre». Sul piano solidale Sull'attenzionè da parte del tessuto industriale è un po' più ottimista Walter Antonini, responsabile dell'area Sport della Provincia: «Le società possono ottenere visibilità e sponsorizzazioni con un'attività rivolta ad aspetti solidali e al sociale». Un "sociale" che significa anche integrazione, come nel caso della judoka azzurra Edwige Gwend, camerunense di nascita e parmigiana di adozione, reduce dalle Olimpiadi. E che significa aiuto allo sport per i disabili, nella cui classifica Parma ottiene un bel quarto posto. Antonini, ex atleta del basket in carrozzina, rileva una buona quota di praticanti anche in questo campo, e chiude con due auspici: «Da un lato, servirebbero più piscine; dall'altro, cercheremo di convincere il maggior numero possibile di società a ridurre eventuali costi di ingaggi per mantenere i settori giovanili». [email protected] .com www.ilsole24ore.com Pagina 47 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 RIPRODUZIONE RISERVATA 20/08/2012 press LinE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 R:CCARJO TRIANNI 1 Parma Frosinone Genova R. Calabria Trento Rovigo 4 Treviso Vercelli Firenze Ferrara 6 Livorno = 74 Messina Perugia 7 Udine 76 9 Cagliari Massa Carrara O Siena Verona Napoli 7 8 Sondrio 7,0 Gorizia Trieste Potenza Bolzano 81 Salem° 4 Vicenza Ba detta A. T. Bologna Catanzaro 6 Bergamo Matera 17 Padova Brindisi 18 Bresda Lecce Roma 4 7 Trapani 20 Forlì-Cesena 8 Olbia Tempio 1 Varese 89 Benevento 22 Macerata 90 Biella 2 Novara 24 Pesaro Urbino Nuoro 25 Modena Viterbo 26 Milano Taranto 27 Ancona 29 Ravenna 95 Asti • Exploit in rosa. Gli sport di squadra femminili spingono in alto Parma Lucca 96 Crotone (nella foto, Mariachiara Franchini, capitano del Lavezzini Basket, serie A-1) 701,5 Avellino 30 Foggia 56 Ftieti 1 Piacenza 2 Cremona Venezia 34 Lecco Monza Brianza Rimini 58 Sassari 59 Belluno 47 Pescara 35 Como 48 Aosta 36 Teramo 49 L'Aquila 37 Torino Asoli Piceno Pordenone 40 Alessandria 41 Chieti Grosseto 2 Areno 54 Latina 100 Caserta Cosenza 102 Oristano 60 Mantova Vibo Valentia 5 63 Verbania 67 Campobasso 42 R. Emilia Cabnissetta 9 65 Imperia $56 Patemi° Carbonia I. 27 64 Pavia 9 4 103 Isemia Terni 62 Siracusa • Savona 3 Cuneo Ragusa 57 Catania 46 Pistoia 21,4 9 9 1 M. Campidano = 493 1 Agrigento 4 110 Ogliastra = 19 Fonte: elaborazione Gruppo Clas Pagina 11 Pagina 48 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 20/08/2012 press unE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 Gli indicatori/2 - SPCIPT E SOCIETÀ 1.000,0 litnto 2 kleorno 3 ilOtzano 4 Ridi 5 Treviso 6 Pigola 7 Pordenone 8 Trieste 9 Letto 10 Brescia 11 Genova 12 Arezzo 13 Firenze 14 liaeenria 15 Roma 16 Betgam9 17 AOsta = 18 licenza 19 Lucca 20 Udine 21 Varese 22 Verona 23 Teramo 24 Parma 25 itotoena 26 Savona 27 Torino 28 Padova 29 Verbanla 30 Siracusa 31 AstotiPicerto 32 Pisa 33 Milano 34 Ancona 35 htscerabr 36 'Catania 37 Peltri L000,0 837,2 814,5 785,3 767,2 751,0 729,0 704,8 697,5 681,0 664,5 660,9 6552 640,2 639,0 636,5 623,7 619,3 616,1 612,6 599,9 596,4 592,0 589,3 850,3 532,7 532,2 528,8 526,0 521,4 518,7 512,1 507,1 502,1 502,0 499,9 495,7 38 Novaía 39 lAlessandria 40 ISondrio 41 (Monza-Brianza 42 Perugia 43 Ferro 44 Como 45 Venezia 46 (Cremona 47 [Cuneo 48 iImperia 49 Pescara 50 11.5SPeZia 51 (Modena 52 ',Forti-Cesena 53 Stana 54 l'Aquila 55 :Palermo 56 :Pavia 57 Chieti 58 Pesaro-Urbino 59 :Messina 60 'Sassari 61 Grosseto 62 librari 63 'Bellone 64 (Piacenza . 65 (Matera 66 !Prato 67 :Bari 68 !Gorizia 69 :Rimini 70 RéggioEinirm 71 Mantova 72 :Rovigo 73 Massa Carrara 74 Asti 490,2 479,9 473,5 470,6 467,4 463,6 462,0 460,6 457,9 457,2 452,9 445,9 439.5 418,2 416,7 414,9 409,3 409,2 408,4 403,1 398,6 398,4 397,1 387,1 384,6 380,7 379,4 376,3 372,6 372,2 368.3 .367,0 364,2 359,4 358.5 354,9 351,6 75 Latina 76 Viterbo 77 Onda Tempio 78 Brindisi 79 Lodi 80 Fresinone 81 Benevento 82 Versetti 83 Nuoro 84 Napoli uso 85 Cani 3482 ÉrevRO , 969,1 334,0 328,9 320.8 312,4 303,5 297,9 296,9 296,7 291,8 291,1 289,6 86 sa 87 Ferrara , 286.5 Carbonia I 286,5 Iglesias i i 285,8 89 stella 90 Potenza ..• 283,4 91 ReggioCalabrial 2669 92 Oristano • 265,8 93 Trapani • 265.1 i 259,7 94 Barletta- • Andria-Trani 95 Lette 234,2 • 2145 96 Medio Camidano 210,1 97 Catanzaro 207,0 98 Salerno 205,7 99 ,Caseita• 100 Foggia 1983 101 1Cosenza 1772 175,9 102 benda 103 Taranto • 173,6 169,3 104 Avellino 165,8 105 :Caltanissetta 164,8 106 .Enna 154,2 107 Vibo Valentia 139,7 108 Agrigento 969 109108tbstra 85.4 110 (Crotone . 96 ,0 931,6 TreriÚ 9 10 11 12 13 14 i 910,8 jg 839,6 827.6 81.3,6 811,3 iL hino enezie 808,4 761,7 749,9 74,8 16 17 18 odì-Cesens Ria 21 buitia 22 Mieti 23 Modena 24 Botogna 25 Campobasso 49 Ferrara 48 Cuneo 765,3 762,2 15 19 20 842,3 I 747,0 742,6 735,3 733,7 733 ,3 .; 718,4 ;.. 709,3 •,: 707,9 705,7 26 Crainona 705,5 27 - úeniit : 6sko28 Latina 676,0 29 WliM2a43nanza 666,6 , 6522 30 ramo ;•.1. Igav ' Bergarno .3ii.:1tidine SeSCIa . ,:-5 Torino It: 'Trieste 37 *Livorno Provincia Punti ~da 38 tetto 612,9 L 39 étovara 607,6 76 Catania 40 Lucca 601,3 77 Grosseto Tempio ?8 e 41 Reggio [abbila 600,6 42 Milano 599,2 79 gmili 43 Alessandria 596,4 80. 44 Aosta 589,7 45 Itinilni 586,3 81 46 Terarno 5785 83 47 Potenza 571,7 84 50 FrEVAZIOnt 51 Catanzaro 52 Verlsartía 53 Menno 54 La-5 golla 55 Siena 56 Asceti Prcena 57 Saremo 58 Bart 59 13etruno 60 Messina 61 Pordenone 62 forizia 63 Sehsori 64 Trapani 65 ,Rovig Pescaora 66 67 Ardere 68 ieri-Misi 69 •Savona :3 89: aviatta--Trani 70Fpaàrte furctria 621,5 72 Terni 73 LESsacoss 74 Ilarperia 3: 6t 443 :,2 614,4 613,8 Pagina 49 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 - 2015 566,2 85 555,6 86 l'Urtava 544,5 540,4 87 Oristano 88 534 :95 525,0 518,4 518,3 516,9 5111 5118 51)9,8 89 90 4494.6 91,o 484,5 481,1 476,9 473,2 110°.2R llItaSetta iell"ent° ',W, Caitfonli Igiesias 105 raia 106 ato 07 Vibo Valentia 08 c„:-+ 'gergo 109, •-,' , 110 nna iterbo 94 zzo 95 Cosenza 96 97 Caltsmis.setta 98 ecce 5032 5( 109 9 0 rodi o 496,4 -un Asti 472,9 470,7 469,7 469,5 Punti 4572 455,0 449,2 444,8 440,1 426,2 424,9 415,5 413,6 396,7 393,1 389,6 388,6 387,6 385,3 383,8 369,9 359,3 358,4 154,7 353,9 350,8 348,1 346,4 340,7 338,.3 334,5 333,7 328,3 327,2 323,8 280,1 276,2 258,0 89,22 20/08/2012 press LinE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 SPORT E TOR A 0 9 39 78 7 74,3,4 4 6 7 9 O 699,5 6 ,3 680,0 663,9 589j 1,8 ,7 5 7 4 4 4 4 6 9 0 405,1 2 2 2 27 29 4 400,2 389,8 378 77,0 362,0 358,7 352,0 3.51,3 344‘,6 340,6 339,1 327,0 326,8 2 47 9 540,4 445,7 419,1 413,9 412,9 298,4 296 294,6 8 57 59 60 6 6 263,0 257,4 256,5 252,9 9,7 245,7 239,0 2245,8 ri 72 325,3 4,22 '- 93 219,4 94 215,1 211,9 211,4 206,9 206j. 205,f1 99,7 1 ,5 95 7 84,7 80,1 75,3 70,3 65,9 64,0 61j 55,3 50,.3 ,o 102 103 37,5 153'7 104 152,3 105 108 27,6 24,9 19,1 13,7 8,5 0 7,7 0,0 158'4 156,3 6 7 9 129,6 9,5 128,0 122,0 121,.3 116,7 115,9 11.5,9 114,8 104,2 95,3 93,6 92„1 85,£.t 1•52,1 147,6 146,5 134,3 132,9 li36 .1<17 , o Pagina 11 Pagina 50 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE n Soleltd S IMPRESA&TERRITORI 20/08/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 Media. I tagli della spending review e l'incertezza sulle frequenze aggravano le difficoltà economiche TV locali. strette all'angolo Resistono meglio le emittenti molto radicate nel proprio territorio Barbara Bisazza mv. Le televisioni private locali sono in grande difficoltà, soprattutto quelle più strutturate e a carattere regionale, che producono programmi di attualità, informazione e cultura con i loro giornalisti e tecnici. Il passaggio delle regioni dal segnale analogico a quello digitale, iniziato in Sardegna nel 2oo8 e conclusosi con la Sicilia il 4 luglio scorso, ha comportato per le imprese televisive locali investimenti tecnologici per circa 800 milioni, che per ora non producono ritorni, complice la grave crisi economica generale, che ha generato una continua corsa al ribasso delle tariffe pubblicitarie e il crollo dei fatturati. Mentre i costi di produzione sono aumentati del 25% rispetto al 2008, i ricavi si sono dimezzati (572 milioni nel 2010, secondo uno studio economico curato da Frt). Per di più, la legge sulla spending review ha imposto (articolo 7, comma n) un taglio di 20 milioni per il 2o13 (e di 3o milioni per il 2014) ai contributi al comparto previsti dalla legge 448/98, mentre per la terza fase della revisione di spesa è stato già prospettato che tali contributi possano venire del tutto soppressi. Intanto in otto regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Lazio e Campania) le emittenti televisive locali sono chiamate a liberare presto le frequenze della banda 79o-862 MHz, corrispondenti ai canali Uhf dal 61 al 69, che concesse in uso "provvisorio" prima della fine del 2010 — sono state destinate (con la legge 220 del 13 dicembre 2010) ai servizi di telefonia mobile in larga banda e dovranno essere effettivamente disponibili dal primo gennaio 2(113 per le compagnie telefoniche, che se le sono aggiudicate nell'asta del settembre 2on. Invece i 40o milioni previsti inizialmente come (parziale) indennizzo complessivo per gli investimenti effettuati dalle emittenti televisive che dovranno liberare le frequenze sono stati ridotti a f7o milioni, su cui le imprese dovranno anche pagare le tasse. I17 agosto scorso il ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato le graduatorie regionali (previste dall'articolo 2, comma 4 del Dm 23 gennaio 2012) degli operatori di rete che si sono resi disponibili a dismettere frequenze della banda 79o-862 MHz in cambio di un indennizzo. Per i canali ancora mancanti all'appello dovrebbe venire indetta dal ministero, a settembre, una nuova gara per l'assegnazione di frequenze alternative alle emittenti televisive coinvolte. Considerato che altre dodici frequenze della banda zoo Mhz (dal canale 49 al canale 6o della banda Uhf) sono state destinate, in sede internazionale, ai servizi di telefonia mobile in banda larga a partire dal 2015, le associazioni di categoria temono che il bando di gara sottrarrà ulteriori frequenze all'emittenza televisiva locale. Maurizio Giunco, presidente dell'Associazione tv locali della Frt (che rappresenta 13o emittenti televisive locali, oltre alle tv nazionali dei gruppi Mediaset e Telecom Italia Media, sei radio nazionali.e 18o radio locali) lamenta la mancanza di confronto con il ministero e vede nell'intera vicenda un disegno strategico teso a risolvere il problema del sovraffollamento dell'etere attraverso la chiusura di un gran numero di emittenti, non più in grado di sostenersi. «In tutto in Italia ci sono circa 45o televisioni locali, comprese quelle non commerciali - sottolinea Giunco -: un numero abnorme per la sostenibilità finanziaria sul territorio, ma quelle strutturate, iscritte ad Auditel, sono circa 12o. In vista del passaggio dall'analogico al digitale si sarebbe dovuto procedere a una regolamentazione che garantisse il pluralismo, ma anche la sussistenza, attraverso un'attenta analisi del mercato e un successivo bando di gara. Così non è stato. Il digitale - prosegue - ha moltiplicato per sei la possibilità di trasmissione del segnale televisivo e il problema economico si è ingigantito, in un periodo di forte crisi. Il 95% della pubblicità è raccolto da Rai, Mediaset e Sky, con tariffe molto vicine a quelle di una televisione locale. Questo distrugge la possibilità di ricavi per le televisioni locali». Intanto, da mesi si susseguono le ristrutturazioni aziendali, con pesanti riflessi sull'occupazione. «A fine anno i 5.5oo dipendenti del comparto saranno diventati 2mila», prevede Giunco. Alle difficoltà del mercato pubblicitario si sommano la concorrenza delle nuove piattaforme tecnologiche e il credit crunch che ostacola il reperimento di risorse per gli investimenti. Negati- vo anche il taglio dei contributi statali. «Per i12o13 quelli alle tv locali ammonteranno a 83 milioni» calcola Marco Rossignoli, coordinatore del consorzio Aeranti-Corallo, che rappresenta 899 imprese del settore radiotelevisivo, di cui 293 emittenti televisive locali, per un totale di oltre 6mila lavoratori dipendenti e iomila collaboratori. «Gli switch off degli ultimi mesi - ricorda Rossignoli - sono stati particolarmente disagiati: le comunicazioni delle frequenze sono state fatte nel migliore dei casi alla vigilia, con enormi danni agli operatori. Ma occorre guardare avanti e trovare un modello di business sostenibile: la tenuta delle emittenti provinciali o molto radicate nel proprio territorio mostra una via possibile. Peccato - conclude Rossignoli - che non ci sia stata un'azione di governo tesa ad aiutare la ripresa del mercato pubblicitario, per esempio con contributi alle imprese che investono in pubblicità, e che non si siano favorite reti integrate tra vari soggetti, ma sarebbero servite modifiche normative. Il problema vero è il continuo cambiamento delle regole, che genera una situazione d'incertezza permanente, impedendo programmazione e scelte aziendali a medio e lungo termine». RIPRODUZIONE RISERVATA IL MERCATO PUBBLICITARIO La moltiplicazione dei canali digitali e la crisi hanno portato a un continuo ribasso delle tariffe e al crollo dei ricavi Pagina 15 In e — 1'v locali strette all'angolo Pagina 51 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressuriE s llsokla 20/08/2012 IMPRESA&TERRITORI Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 Le tappe CONCLUSI GLI SWITCH OFF LA NUOVA TECNOLOGIA NELL'ERA DELL'ANALOGICO La storia Le televisioni locali nascono negli anni Settanta. Nel1976 la Corte costituzionale ammette la trasmissione via etere in ambito locale e le emittenti si moltiplicano, in assenza di regolamentazione, fino alla legge Mannmì del1990 TIPS Digitale terrestre È un sistema per diffondere i segnali televisivi digitali per mezzo di ripetitori-trasmettitori terrestri che è possibile ricevere con le antenne tradizionali. Grazie a tecniche di compressione dati, è possibile trasmettere più canali digitali al posto di uno analogico. Il segnale digitale, poi, è meno soggetto alle interferenze, fino a una certa soglia di potenza ricevuta. Può veicolare contenuti in multilingua e consente forme di i nterattività tramite l'uso del telecomando, trasmissione ad alta definizione e tridimensionale 4 luglio 2012 Italia tutta digitale Con lo spegnimento delle trasmissioni analogiche in Sicilia, l'ultima regione prevista dal calendario della transizione, si è conclusa il 4 luglio scorso la digitalizzazione del Paese, iniziata in Sardegna nel 2008. Nel 2012 hanno completato lo switch off anche Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria. Le associazioni delle emittenti locali avevano chiesto un rinvio LE FREQUENZE DA LIBERARE IL TAGLIO DEI CONTRIBUTI Venti milioni in meno nel 2013 Il Dl 95/2012 sulla spending review, convertito in legge il 7 agosto, prevede all'articolo 7, comma 11, che i contributi all'emittenza televisiva locale e radiofonica vengano ridotti di 20 milioni perii 2013 e di 30 per il 2014 MARKA Verso una nuova asta In otto regioni erano state concesse in uso nel 2010 alle emittenti televisive locali anche frequenze della banda 790-862 MHz (canali dal 61 al 69). Queste frequenze vanno invece rese disponibili entro fine2012 alle compagnie di telefonia mobile, che se le sono aggiudicate nel settembre 2011 per servizi di comunicazione in banda larga. Le emittenti che non hanno accettato di dismettere le frequenze in cambio di un (parziale) indennizzo attendono una nuova gara di assegnazione, che dovrebbe essere indetta dal ministero a settembre Pagina 15 In e — Tv locali strette all'angolo Pagina 52 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 20/08/2012 press unE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 Spentfing review. Sono.ancora possibili manovre per «forzare» il blocco degli stipendi da ancorare al trattamento economico del 2011 i Partecipate, parametri incerti sui ta Dubbia la nozione di Pa a cui riferire fatturato e servizi resi prima di far scattare i vincoli Tiziano Grandelli Mimo Zamberlan Lento, ma inarrestabile sembra essere il processo di attrazione delle società pubbliche nel quadro normativo che regolamenta la Pa stessa. Il tema delle assunzioni ne è un esempio e il decreto sulla spending review (articolo 4, commi 9 e seguenti del Dl 95/2012) che prevede per queste società gli stessi limiti alle assunzioni della Pa controllante si inserisce a pieno titolo in questo filone. Destinatarie delvincolo sono le società che, nel zou, hanno realizzato il 90% del proprio fatturato per prestazioni di servizi a favore della pubblica amministrazione, con eccezione di quelle quotate in Borsa, delle loro controllate e delle Spa che gestiscono il risparmio. Dal testo normativo sembra chiaro che vengono escluse, nel calcolo del limite, le cessioni dibeni e che il riferimento temporale resta fisso nell'anno 2on. La società sfugge al vincolo, anche nel 2013 e oltre, se nel 2011 ha realizzato un fatturato pari al 6o% del totale per prestazioni di servizi a favore della pubblica amministrazione, magari perché appena costituita, mentre nel 2012 la quota sale al 95%. Dubbi, invece, si presentano sulla nozione di Pa. Si potrebbe ricorrere all'articolo i, comma 2, del Dlgs 165/2001, visto che si parla di personale dipendente, oppure a quella contenuta nell'articolo i, comma 2, della legge 196/2009, in tema di finanza pubblica. O ad altre ancora, in assenza di uno specifico riferimento normativo. Alle società che sopravvivono grazie ai servizi resi alla Pa, fino al 31 dicembre 2015 «si applicano le disposizioni limitative GLI ALTRI TAGLI Ridotti anche contratti a tempo determinato e co.co.co: dal prossimo anno spesa dimezzata rispetto al parametro 2009 delle assunzioni previste per l'amministrazione controllante». Quindi, una società pubblica che lavora quasi completamente per un Comune, soggetto al patto di stabilità e che detiene la maggioranza del pacchetto azionario (situazione tutt'altro che ipotetica), dovrà rispettare il tetto previsto per le assunzioni a tempo indeterminato dall'articolo i, comma 557, della legge 296/2006, pari al40% del- le cessazioni intervenute nell'anno precedente. Si fa rilevare che, non necessariamente, la Pa beneficiaria dei servizi della società coincide con l'amministrazione controllante. La stessa società, con ogni probabilità, si scontra anche con il blocco delle assunzioni previsto dall'articolo 76, comma 7, del Dl 112/2008, qualora, nell'ente locale proprietario, il rapporto fra spesa di personale e spesa corrente sia pari o superiore al 5o%. Seguendo il testo letterale della disposizione, non dovrebbero, invece, applicarsi le norme che riguardano il contenimento della spesa di personale, ma una conferma ufficiale è assolutamente necessaria. Anche alle società pubbliche si applica, a partire dal 2013, il tetto del 5o% della spesa sostenuta nel 2009 in ordine ad assunzioni a tempo determinato e co.co.co. Due sole sono le fattispecie di lavoro flessibili oggetto del vincolo, restando esclusi, ad esempio, i contratti di formazione-lavoro e la somministrazione di lavoro. Dal tenore della norma, il vincolo dovrebbe disgregarsi in due limiti, uno per il tempo determinato e l'altro per i co.co.co. in quanto si parla di spesa 2009 «per le rispettive I passaggi chiave IL PERIMETRO II tetto alle assunzioni si applica atte società che ricavano il 90% del fatturatola servizi alla Pa. Ma resta indeterminata la nozione di pubblica amministrazione a cui fare riferimento. I I TETTI Va chi arito sei limiti alle assunzioni per contratti a tempo determinato e co.co.co sono da considerarsi congiunti o no. I TRATTAMENTI Un chiarimento è atteso per pire quali voci siano comprese nel trattamento economico complessivo spettante invia ordinaria ai dipendenti, che è il parametro invalicabile anche per gli anni 2013 e 2014. 04 l LE SANZIONI necessario in ividuare la sanzione per l'amministrazione vigilante in caso dí mancato controllo. Pagina 53 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 finalità». Considerato che i bilanci 2009 sono stati approvati da tempo, risulta semplice determinare i tetti. L'ultimo vincolo riguarda il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti, elemento accessorio compreso. Ispirato, ancora una volta, al limite vigente per la Pa, è previsto che tale trattamento, per gli anni2013 e 2014, nonpossa superare quello ordinariamente spettante nel 2011, quantità per la cui definizione nella Pa sono stati utilizzati fiumi di inchiostro. Ed altrettanti se ne utilizzeranno per le società pubbliche. Da notare che la disposizione fa riferimento alle retribuzioni 2on: a17 luglio 2012, data di entrata in vigore del Dl 95/2012, con tutta probabilità, erano ancorapossibili manovre che portassero a «gonfiare» artatamente la retribuzione 2011. E le sanzioni? In caso di mancato rispetto di questi vincoli, agli amministratori esecutivi e ai dirigenti responsabili della società può essere contestato il danno erariale L'amministrazione vigilante ha l'obbligo di verificare il corretto adempimento della norma, ma non risultano chiare le conseguenze in caso di omissione. RIPRODUZIONE RISERVATA press unE 20/08/2012 t QINUTIOUNO ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 Periodicità: Quotidiano Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 La rito» mia del codice che verrà approvata entro l'autunno. Multe noti cate senza addebito Sanzioni via pec e con lo sconto Semplificate e regole della strada Pagine a cura IR STEFANO MANZELLI ED ENRICO SANTI tilizzo della posta elettronica certificata per notificare le multe stradali senza addebito delle spese. Sconto sulle sanzioni se il pagamento viene effettuato entro cinque giorni dalla contestazione della violazione. È questo l'obiettivo comune dei due disegni di legge di riforma del codice della strada all'esame del Parlamento e in via di approvazione. Da un lato il ddl C 4662 recante «Delega al governo per la riforma del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285», dall'altro il ddl C 5361 recante «Modifiche al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di veicoli, di accertamento della guida in stato di alterazione fisico-fisica per uso di sostanze stupefacenti, di pagamento delle sanzioni e di effetti della revoca della patente». Ed è proprio quest'ultimo disegno di legge, presentato recentemente da Mario Valducci, presidente della commissione trasporti della camera, ad avere le maggiori probabilità di via libera anche in tempi brevi, presumibilmente entro l'autunno. Disegno di legge Valducci. Il ddl C 5361 Valducci, in corso di esame alla commissione trasporti della camera in sede referente (alla quale potrebbe essere assegnato in sede deliberante per accelerare l'iter di approvazione), prevede una serie di interessanti novità per adeguare alcune procedure stradali alle moderne tecnologie, con snellimento delle procedure e minori aggravi di spesa sia per l'utente Notificazione dei verbali Sarà consentita a chiare lettere la notificazione dei verbali tramite posta elettronica certificata. Sconto del 20% sulla sanzione per chi paga entro cinque iorni la multa. Pagamento delle sanzioni g Vi ene introdotto il pagamento elettronico sulla strada delle multe per tutte le violazioni contestate immediatamente. Guida sotto l'effetto di droghe Più facile incorrere nel reato di guida drogata essendo sufficiente dimostrare che il conducente ha fatto uso di droga. Segway e veicoli similari I segway saranno assimilati ai velocipedi e potranno essere condotti da persone di età superiore a sedici anni. Autocaravan Il peso degli accessori e delle attrezzature di bordo, complessivamente non superiore a 1,5 tonnellate, non sarà computato nel calcolo della massa limite. Sinistri mortali e omicidio colposo Revoca della patente e divieto di conseguirla prima che siano trascorsi cinque anni o (in caso di guida con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/I o sotto l'effetto di droghe) quindici anni. Inasprite le pene su precedenze e velocità Rimodulazione degli importi delle sanzioni, con inasprimento per il mancato rispetto delle regole relative alla precedenza, alla distanza di sicurezza e ai limiti di velocità. Semplificazione delle procedure di ricorso al prefetto. Sono queste le novità più rilevanti contenute nel testo unificato del disegno di legge delega C 4662 adottato come testo base dalla commissione trasporti della camera in sede referente. Nell'agenda dei lavori parlamentari della camera, questo ddl sembra aver ceduto il passo al ddl C 5361. Il disegno di legge delega C 4662 prevede, al pari del disegno di legge C 5361, la possibilità di notificare le multe via posta elettronica certificata e la riduzione dell'importo della sanzione in caso di pagamento immediato delle sanzioni all'agente accertatore, anche in forma elettronica, o comunque entro cinque giorni. Oltre a ciò, il disegno di legge fissa come obiettivo una generale graduazione degli importi in funzione della gravità, della frequenza e dell'effettiva pericolosità del comportamento e, in particolare, un inasprimento per il mancato rispetto delle regole sulla precedenza, sulla distanza di sicurezza dagli altri veicoli e sui limiti di velocità in relazione alle condizioni ambientali. Viene prevista poi una semplificazione delle procedure di ricorso al prefetto, che dovrà essere presentato solo all'organo accertatore, entro trenta giorni, anziché sessanta (in linea dunque con il termine per l'opposizione al giudice di pace), senza più l'audizione dell'interessato. Per quanto riguarda la tempistica di attuazione della delega: il governo dovrà presentare, entro diciotto mesi dalla data di entrata della legge, gli schemi dei decreti legislativi, che dovranno poi essere adottati entro 24 mesi. Pagina 8 "ZIWAISIZIES1101,1 - Sadrzioni via pec e con Io scordo Semplificate le regole della Matta Pagina 54 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE t 20/08/2012 ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi che per l'organo accertatore. In primo luogo, il disegno di legge prevede l'emanazione di un decreto con il quale dovranno essere stabilite le procedure per la notificazione delle multe stradali tramite posta elettronica certificata nei confronti dei trasgressori abilitati all'utilizzo della pec, senza addebito delle spese di notificazione. Si tratterebbe in sostanza di regolamentare in dettaglio una nuova procedura semplificata di notificazione dei verbali, dentro la cornice normativa attualmente delineata dall'art. 201 del codice della strada e dall'art. 149-bis del codice di procedura civile. Altra novità interessante è rappresentata dalla riduzione dell'importo della sanzione, se il trasgressore effettuerà il pagamento entro cinque giorni dalla data della contestazione. Per esemplificare, per la viola- zione di un divieto di transito la sanzione di 80 euro scenderà a 64 euro. Per il superamento dei limiti di velocità di oltre 60 km/h la sanzione di 779 euro lo sconto per il pagamento entro cinque giorni sarà di 155 euro. Il disegno di legge prevede anche la possibilità per il trasgressore di pagare immediatamente sulla strada all'agente accertatore, qualora questi sia munito dell'apposito terminale per carte di credito o di debito. Novità importanti anche per l'accertamento della guida sotto l'influenza di droghe. Il personale sanitario potrà prelevare campioni di saliva quando si avrà il fondato sospetto che il conducente abbia fatto uso di sostanze stupefacenti. Attualmente il prelievo di mucosa del cavo orale è invece consentito solo quando il conducente si trovi sotto l'effetto delle droghe. Qualora il prelievo non possa essere fatto nell'immediatezza del controllo, il conducente sarà sottoposto al prelievo di campioni di fluido del cavo orale o di sangue. Se gli accertamenti effettuati al momento del controllo oppure successivamente presso strutture sanitarie daranno esito positivo, il conducente sarà considerato in stato di alterazione psico-fisica con la conseguente applicazione delle sanzioni previste dall'art. 187 del codice della strada, senza più la necessità che l'alterazione venga provata dal personale medico. La revisione della patente sarà disposta anche quando gli accertamenti strumentali e analitici forniranno esito positivo ma non sia possibile rilevare lo stato di alterazione psico-fisica. Il disegno di legge prevede poi un inquadramento normativo (attualmente assente) dei veicoli elettrici con bilanciamento assistito (i cosiddetti segway). Per questo il ddl andrà a modificare l'art. 50 del codice della strada, assimilando alle biciclette «i mezzi elettrici, concepiti per il trasporto di una sola persona di età non inferiore a sedici anni, con bilanciamento assistito ovvero dotati di due ruote in asse, con sistemi e sottosistemi di sicurezza ridondanti, che hanno una velocità massima di 20 km/h con possibilità di autolimitazione a 6 km/h». Per quanto riguarda gli autocaravan, il ddl prevede che, ai fini del calcolo Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 della massa massima, non sarà considerato il peso degli accessori e delle attrezzature di bordo, quando questi non superino complessivamente il peso di 1,5 tonnellate. Ciò per consentire di guidare gli autocaravan con la patente di categoria B anche quando la massa superi i 3.500 kg. Mano pesante nei confronti del conducente che, in caso di sinistri stradali, causerà per colpa la morte di una persona. Infatti, il disegno di legge, incidendo sulla disciplina in materia di revoca della patente di guida come sanzione accessoria, prevede che, nei casi di omicidio colposo di cui all'articolo 589, secondo e terzo comma, del codice penale, sia sempre disposta la revoca della patente di guida. Attualmente invece è prevista la sospensione della licenza di guida per quattro anni e la revoca soltanto in presenza di un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/1 o di assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope. Oltre a ciò, il disegno di legge prevede che per cinque anni il trasgressore non potrà conseguire nuovamente la patente; tale periodo di inibizione salirà a quindici anni nei casi in cui il trasgressore compia il fatto in stato di ebbrezza alcolica grave oppure sotto l'effetto di droghe. Riproduzione riservata Pagina 8 Sanzioni via pec e con IO SC01110 Semplificate le regole della strada Pagina 55 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE 20/08/2012 t QINUTIOUNO ECIINUSLICO.1:111.11MICII C ft/1.FM» 9 Periodicità: Quotidiano Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 Mancano le norme attuatine alla legge 120/10. Ferme le tabelle countdown e i pannelli velocità Semafori laser ancora in stand by egolarizzazione dei semafori laser, delle tabelle countdown e dei pannelli luminosi installati a lato della strada per indicare la velocità dei veicoli. Accertamenti relativi alla guida con droghe. Sono questi gli aspetti più rilevanti della riforma del codice stradale persi nel cammino ovvero che a distanza di due anni dall'entrata in vigore della legge n. 120 del 29 luglio 2010 attendono disposizioni di attuazione per diventare concretamente operativi. R Semafori laser e tabelle countdown. Doveva essere adottato entro il 12 ottobre 2010 ma non è ancora stato emanato il decreto ministeriale per definire le caratteristiche per l'omologazione e l'installazione degli impianti di regolazione della velocità, degli impianti che si attivano al rilevamento della velocità dei veicoli in arrivo e dei dispositivi finalizzati a visualizzare il tempo residuo di accensione delle luci dei nuovi impianti semaforici. Quindi, per la regolarizzazione si dovrà attendere quanto meno il 2013, considerato che le disposizioni di cui all'art. 60 della legge n. 120/2010 si applicheranno decorsi sei mesi dalla data di adozione del decreto ministeriale. Recentemente, il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con il parere n. 3925 del 4 luglio 2012, ha ribadito che, in assenza del decreto attuativo, tutte le postazioni attive e troppo creative non sono conformi alla normativa stradale e pertanto vanno spente. 8 Semafori laser ‘i e tabelle countdown 5 Non è ancora stato emanato il decreto ministeriale che deve definire le caratteristiche per l'omologazione e l'installazione degli impianti Display con velocità Non sono ancora state definite le regole tecniche necessarie all'omologazione dei modelli Guida sotto l'effetto di droghe Manca il decreto che deve disciplinare il prelievo di mucosa del cavo orale Contrassegno invalidi Sta per essere pubblicato in gazzetta ufficiale il dpr che recepisce il modello uniforme europeo Rateizzazione delle sanzioni Pur in assenza del decreto ministeriale di attuazione, l'art. 202-bis e applicabile Dal 2013 proventi autovelox da ripartire Scatterà dal 2013 l'obbligo dell'attesa ripartizione dei proventi autovelox con tutta la filiera burocratica connessa. Il comma 16 dell'art. 4-ter del decreto legge n. 16/2012, inserito in sede di conversione dalla legge n. 44/2012, in vigore dal 29 aprile 2012, ha introdotto un automatismo specificando che anche in mancanza dell'atteso decreto necessario per avviare la ripartizione e la rendicontazione dei proventi (frutto della riforma stradale di agosto 2010) il meccanismo antiabusi entrerà ugualmente in vigore. La ripartizione dei proventi autovelox riguarderà gli accertamenti alle violazioni dei limiti di velocità rilevati dagli organi di polizia stradale sulle strade appartenenti a enti diversi da quelli dai quali dipendono gli organi accertatori. Le somme derivanti dalla ripartizione dei proventi delle sanzioni dovranno essere destinate alla realizzazione di interventi mirati, preventivamente individuati dalla legge. Inoltre, sarà necessario relazionare an- nualmente al ministero, entro il 31 maggio, tutte le infrazioni stradali accertate nel corso dell'anno precedente, con particolare attenzione all'autovelox. Una criticità dell'impianto normativo riguarda la data esatta dalla quale decorrono questi nuovi obblighi. L'Anci, con una nota interpretativa, ha affermato che il dies a quo per il calcolo dei novanta giorni che daranno il via all'automatismo si calcola dal 29 aprile 2012, data di entrata in vigore della legge n. 44/2012. In tal caso, dunque, l'obbligo di ripartizione dei proventi e tutta la burocrazia connessa decorrono dal 29 luglio 2012. 0 meglio a partire dall'esercizio finanziario immediatamente successivo, cioè dal 1° gennaio 2013. Infatti, secondo l'Anci la novella non ha abrogato il comma 3° dell'art. 25 della legge 120/2010. Questa disposizione consente di rinviare all'esercizio finanziario dell'anno 2012 tutte le novità in materia di autovelox con conseguente obbligo di relazione annuale procrastinato al 31 maggio 2014. e......ier1;-eies ere. Pagina 9 Seinalbri laser anenra in stand Pagina 56 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 - 2015 1. pressunE 20/08/2012 t QINUTIOUNO ECIINUSLICO.1:111.11MICII C ft/1.FM» 9 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Pannelli luminosi della velocità. Anche se Part. 7 della legge n. 120/2010 ha ammesso la regolamentazione dei pannelli luminosi che segnalano all'utenza la velocità dei veicoli in transito, questi strumenti restano tuttora fuori legge. Infatti, in assenza delle regole tecniche necessarie all'omologazione dei modelli, queste installazioni risultano essere al momento ancora non conformi al codice della strada. Ciò è stato ribadito più volte nel corso degli ultimi mesi dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti. E non è detto che gli impianti esistenti possano poi essere regolarizzati. Gli enti che impiegano i tabelloni possono incorrere in responsabilità amministrative e civili e ingenerare inutili contenziosi con l'utenza stradale. Guida con droghe. La riforma stradale introdotta dalle legge n. 120 del 29 luglio 2010 ha voluto potenziare l'utilizzo dei precursori, ovvero strumenti portatili non invasivi facilmente manovrabili, per l'accertamento della guida con droghe. Le disposizioni dell'art. 187 del codice della strada, come modificato dalla legge n. 120/2010, prevedono che se l'accertamento preliminare ha dato esito positivo ovvero la polizia ha comunque ragionevole motivo di ritenere che il conducente è alterato dalla droga, il personale medico può procedere ad accertamenti clinico-tossicologici ovvero a prelievo di campioni di mucosa del cavo orale. Però manca ancora all'appello il decreto ministeriale che deve definire le modalità di effettuazione degli accertamenti e le caratteristiche degli strumenti da impiegare. Lo stesso decreto potrà prevedere e disciplinare gli accertamenti sulla guida drogata anche su campioni di fluido del cavo orale, anziché su campioni di mucosa. Il ministero dell'interno con la circolare n. 300/A/1959/12/109/56 del 16 marzo 2012, ha confermato che il prelievo veloce in strada della saliva all'automobilista sospettato di guida alterata dalla droga non è ancora stato approvato dal ministero e pertanto non ha pieno valore legale. Ma ora tutte le procedure di accertamento potrebbero essere rimesse in discussione dai disegni di legge C 4662 e C 5361 all'esame Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 della camera. Multe a rate. Per quanto riguarda il pagamento rateizzato delle sanzioni per le multe stradali, pur non essendo stato ancora emanato il decreto ministeriale di attuazione, il ministero dell'interno con la circolare n. 6535 del 22 aprile 2011 ha precisato che l'art. 202-bis è già direttamente applicabile. Pertanto, per le sanzioni di importo superiore a 200 euro l'interessato può chiedere, entro 30 giorni, la ripartizione del pagamento in rate mensili, qualora si trovi in condizioni economiche disagiate. La presentazione dell'istanza preclude la facoltà di ricorrere al prefetto o al giudice di pace. Entro novanta giorni l'autorità deve adottare un provvedimento di accoglimento o di rigetto. In caso di accoglimento della richiesta il pagamento può essere ripartito fino a 60 rate, con l'applicazione di interessi L'ammontare di ciascuna rata comunque non può essere inferiore a 100 euro. Il beneficio decade in caso di mancato pagamento della prima rata o successivamente di due rate. Contrassegno invalidi. Grazie alla riforma stradale del 2010, si erano poste le basi per adottare il contrassegno uniforme europeo per la sosta dei disabili. Infatti, l'art. 58 della legge n. 120 del 29 luglio 2010 aveva modificato l'art. 74 del decreto legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), sopprimendo il divieto di usare diciture o simboli, dai quali si possa desumere la speciale natura dell'autorizzazione per effetto della sola visione del contrassegno. Queste nuove disposizioni, in vigore dal 13 agosto 2010, avevano eliminato gli ostacoli normativi all'adozione in Italia del contrassegno europeo per invalidi. Finalmente, a distanza di due anni, è stato recentissimamente firmato il decreto del presidente della repubblica che introduce nell'ordinamento interno il contrassegno invalidi comunitario, apportando modifiche all'art. 381 del regolamento di esecuzione e attuazione del codice della strada. Il nuovo «contrassegno di parcheggio per disabili» sarà conforme al modello previsto dalla raccomandazione del consiglio dell'Unione europea del 4 giugno 1998. Sul modello di colore azzurro chiaro, con il simbolo bianco della sedia a rotelle su fondo azzurro scuro, saranno trascritti e apposti la data di scadenza, il numero di serie e il nome e il timbro dell'autorità nazionale che rilascia il contrassegno e nella parte retrostante, non visibile, il nominativo e la fotografia del soggetto autorizzato. Entro tre anni dall'entrata in vigore del dpr i vecchi modelli di contrassegno invalidi dovranno essere sostituiti dal nuovo contrassegno salvo che i comuni stabiliscano un periodo inferiore a tre anni. Durante il periodo transitorio i permessi invalidi già rilasciati resteranno validi. Si attende ora solo la pubblicazione del dpr sulla Gazzetta Ufficiale. Riproduzione riservata_gi Pagina 9 Seinalbri laser ailenra in stand bp Pagina 57 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE la Repubblica Direttore Responsabile: Ezio Mauro L'eclissi della democrazia rappresentativa I LVO DIAMANTI ADISSOCIAZIONE fra politica e democrazia rappresentativa. Si è ormai consumata. Anche se si continua a parlare "come se". Tutto fosse come prima. Quando l'arena "politica" era occupata dai partiti e i "politici", di conseguenza, erano gli eletti dai cittadini. SEGUE A PAGINA 22 (segue dalla prima pagina) elle liste promosse e proposte dai "partiti". Eppure non è così. Oggi in modo particolarmente esplicito ed evidente. Basta riflettere sulle vicende al centro del dibattito "politico" in questi giorni. Anzitutto, la polemica intorno alla presunta trattativa fra Stato e mafia, che vede coinvolto ilPre sidente della Repubblica, Giorgio Napo litano, "intercettato" durante le indagini, da un lato. I magistrati di Palermo, titolari dell'inchiesta, dall'altro. Accanto ad essi, altri soggetti istituzionali importanti. La Corte Costituzionale, chiamata a esprimersi sulla legittimità dell'intercettazione e, soprattutto, del suo uso ai fini dell'inchiesta. Inoltre, il capo del governo, Mario Monti, il quale ha parlato di "abusi" nell'ambito delle intercettazioni. E, ancora, l'Anm, intervenuta a sostegno dell'azione della Procura di Palermo. Ma potrei elencare altri nomi, di altre figure, titolari di altre cariche istituzionali. Uno per tutti: Mario Draghi. Protagonista delle vicende relative all'economia e ai mercati. Le questioni che attraggono maggiormente l'attenzione pubblica. Il discorso non cambierebbe di significato. Per l'assenza, pressoché totale, di leader e soggetti di partito. "Eletti" in assemblee "elettive". Segno che oggi la politica, in Italia, è guidata e influenzata da soggetti non direttamente espressi dai canali della rappresentanza democratica. Della democrazia rappresentativa. Naturalmente, i magistrati (inquirenti, giudicanti e costituzionali) interpretano istituzioni e poteri "costitutivi" della democrazia. Che concorrono a "garantire" e sorvegliare. Il Presidente della Repubblica e il Capo del governo: hanno un ruolo di primo piano, nel sistema politico. E sono, ovviamente, espressi dagli organismi rappresentativi. Per primo: il Parlamento. I giornali e i giornalisti, gli intellettuali: sono gli attori protagonisti dell'Opinione Pubblica. Prerogativa e condizione essenziale della democrazia rappres entati- N va. A conferma, però, che i partiti, oggi, partecipano al "campo politico" in misura laterale e subalterna. Questa situazione è stata provocata, anzitutto, da comportamenti e situazioni di privilegio che la crisi economica ha res o ancor più inaccettabili, per i cittadini. Ma anche dall'importanza assunta, sulla scena politica, da altri ambiti e canali. Anzitutto i media e la televisione. I teleschermi hanno, infatti, sostituito le piazze, la comunicazione e l'immagine hanno rimpiazzato il rapporto diretto con il territorio e la società. I "politici", cioè gli uomini di partito, eletti nei parlamenti nazionali e anche locali, per conquistare il consenso, si sono mascherati da "gente comune". Senza esserlo veramente. Così sono divenuti sempre più impopolari. Per conquistare voti, per vincere le elezioni, i "politici" si sono presentati come " antip °linci". Cioè: contro i partiti e i politici eletti nei partiti. Anche se, per essere eletti, hanno formato e fondato nuovi (anti) partiti. Un'altra importante causa di delegittimazione della politica e dei politici è di tipo "tecnologico". Questa, infatti, è l'epoca della Rete e del Digitale. Che influenzano tutto. L'economia, la politica, lavita quotidiana. I mercati: sono sempre aperti, dovunque. Scossi da emozioni e sentimenti a ciclo continuo. Fiducia e Sfiducia si propagano in tempo reale. E, si sa, Fiducia e Sfiducia sono il fondamento dei Mercati. Ma anche della Politica. Visto che la Politica, oggi, si fonda sull'andamento dei Mercati. Ed essa stessa, a sua volta, è un "mercato". Le tecnologie della comunicazione: hanno trasformato anche e soprattutto le nostre abitudini quotidiane. Noi siamo in contatto con tutti, dovunque, in qualunque momento. Attraverso i computer, i telefoni cellulari, i tablet. E ora gli smartpho ne. Che sono computer, telefoni cellulari e tablet al tempo stesso. Tutti comunicano in tempo reale. Su Fb e Twitter. D'altronde, ciò che prima era custodito in immensi giacimenti cartacei oggi è digitalizzato. 20/08/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 509.141 Diffusione: 396.446 Conservato in archivi immateriali. Siamo nell'era dell'Opinione Pubblica sempre in Rete. In cui tutti possono parlare ed essere ascoltati. Intercettati. In cui ogni documento, anche il più segreto, può essere scrutato, captato e divulgato. In Rete. Dove le Democrazie temono l'eccesso di trasparenza e di libertà. D oveAssange e WikiLeaks diventano la peggiore minaccia per le Patrie della Democrazia e dei diritti, come gli Usa e l'Inghilterra. Dove una band di ragazze diventa un rischio inaccettabile per un potere centrale e centralizzato, come quello della Russia. Che, più della protesta in piazza, teme il "ridicolo" diffuso in Rete. E si ribella alla ribellione "pop". Pardon: punk. In Italia, la rivoluzione digitale, la Rete, insieme alla degenerazione della Democrazia del Pubblico — portata alle estreme conseguenze da quasi vent' anni di b erlu s conismo — hanno minimizzato il ruolo e l'importanza dei "politici di partito". E dei "partiti politici". Oscurati dai Tecnici, dai Magistrati, dai Professionisti della Comunicazione. Non a caso, i soggetti politici di maggior successo, oggi, sono un Professore senza Partito, come Mario Monti (accolto con entusiasmo all'inaugurazione del Meeting di Rimini) e un protagonista della Rete e della Comunicazione (con grandi competenze nello spettacolo), come Beppe Grillo. Inseguito, a fatica, da un Magistrato Politico, come Di Pietro. Personalmente, mi preoccupa l'eclissi della democrazia rappresentativa e dei soggetti che, tradizionalmente, la interpretano. Tuttavia, ritengo la democrazia diretta, che corre in Rete, utile a correggere e arricchire la democrazia rappresentativa. Non a sostituirla. Così, ci attendono tempi insidiosi. Perché non vedo futuro per la democrazia rappresentativa "senza" partiti. Ma neppure "con questi" partiti. Rischiamo altrimenti di assuefarci a una politica che si svolge fuori, oltre e sempre più spesso contro. I partiti. C RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 1 Mica nom "Vicini all'uscita dalla crisi" Pagina 58 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 - 2015 press unE la Repubblica Direttore Responsabile: Ezio Mauro VERA SCHIAVAZZI TORINO — Ci sarà anche Maurizio Pallante, leader del Movimento per la decrescita felice, alla festa della Fiom torinese. In sé, nulla di strano: insieme a Cristina Taj ani, economista, assessore al Comune di Milano, il "collega" italiano di SergeLatouche si confronterà con gli operai metalmeccanici della Cgil sulle possibili vie d'uscita dalla crisi. Ma Pallante è anche un esp o- 20/08/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 509.141 Diffusione: 396.446 La Fiom strizza l'occhio ai grillini L'idea: fare una lista degli scontenti nente di primo piano del Movimento 5 Stelle che ha come leader Beppe Grillo, movimento con il quale la Fiom intrattiene un fitto dialogo a livello di base, da Torino a Parma, dalla val di Susa no Tav, fino a tutti quei movimenti, dalla decrescita alla non-violenza e ai comitati pacifisti piuttosto che referendari che hanno trovato in Grillo una sponda provvisoria e non necessariamente eterna. La ragione l'aveva annunciata lo stesso Maurizio Landini, il segretario del sindacato, due mesi fa, dopo il tempestoso confronto promosso dalla Fiom con Bersani, Ven- dola, Di Pietro e gli altri leader della sinistra "ufficiale": «Non possiamo permetterci di catalogare tutti quelli che votano per Grillo come antipolitici irrecuperabili. È la politica che non è in grado di dare risposte ai problemi dei lavoratori, che non li rappresenta più, non il contrario. Se Grillo ci darà risposte più soddisfacenti sul nostro programma, che chiede diritti per i lavoratori e la fine della discriminazione nelle fabbriche, ben venga». Ma quando Landini si spiegava così, le scelte elettorali di quella sinistra ormai lontana dal mondo del lavoro secondo la Fiom apparivano più incerte di oggi. Si parlava di liste civiche promosse dai sindaci da affiancare al Pd e ai suoi alleati; si vagheggiava di promuovere iniziative prese direttamente dalla stessa Fiom. Ora le liste civiche sono nel limbo. Quanto a Landini, il segretario oppone una ferma resistenza a chi - come Giorgio Airaudo, responsabile nazionale dell'auto - vorrebbe vederlo candidato alle politiche: «Non posso lasciare il sindacato ora», fa sapere agli amici. E dunque il dialogo prosegue con quella parte del movimento 5 Stelle che arriva da una sinistra che l'ha delusa. Manca ancora il contenitore: non una lista Grillo -Fiom, alla quale i primi a sottrarsi sarebbero lo stesso comico e il sindacalista, né candidature sparse nelle liste del partito di Vendola, che a sua volta sta deludendo profondamente la Fiom. E se si trattasse invece di un soggetto nuovo, capace di raccogliere lo scontento di precari, giovani, cassintegrati e apolidi? Le prove sono in corso, e una andrà in scena a Torino il 10 settembre. C RIPRODUZI Toltala scorta davanti allavilladiCalderoli lerchnua ump im L'idufartuuliqadegl,ontent Pagina 59 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 20/08/2012 LA STAMPA press LinE Periodicità: Quotidiano Tiratura: 350.297 Direttore Responsabile: Mario Calabresi 99 "Ipotesi astratta on prenderà voti" MARCO ALFIERI INVIATO A RIMINI Lupi (Pdl): "Basta con le formule calate dall'alto" Maurizio Lupi, il ministro Riccardi apre a una formazione centrista non confessionale dove laici e cattolici possano incontrarsi, rompendo il bipolarismo fallito che ha caratterizzato la Seconda Repubblica. Se non è l'abbrivio della nuova «Cosa Bianca», poco ci manca... certifica il fallimento della Seconda Repubblica... «Il distacco lo si combatte, per un cattolico, impegnandosi a servire il bene comune, che è un orizzonte di senso che prescinde contenitori ed etichette. Il bipolarismo non è cattivo di per sé, ma quando è usato male». «Riccardi ha probabilmente ragione nell'analisi, quando constata il preoccupante allontanamento dalla politica di cittadini e soprattutto dei giovani. Ma ha tutto il mio dissenso sulla risposta politica che ne fa discendere». Come in questi anni, E' la tesi non solo del ministro Riccardi. Perché dissenso? «L'idea di un contenitore centrista per i cattolici a Inc sembra la ripropo- sizione di un vecchio progetto egemonico. Un rischio fatale che tutta la dottrina sociale peraltro rifiuta». Addirittura? «La politica non si fa con i modelli astratti, calati dall'alto: facciamo il centro. E legittimo, intendiamoci, ma la risposta alla crisi della politica non può arrivare da questa impostazione, dietro cui vedo un'altra tentazione». Quale tentazione? «Lo dico sommessamente: non vorrei che si discutesse aulicamente di grande centro per legittimare un futuro governo di sinistra-centro. Lo voglio dire agli amici tecnici: nei prossimi sei Diffusione: 253.971 Maurizio Lupi, vicepresidente Pdl alla Camera mesi di governo c'è molto da fare per aiutare il Paese ad uscire dalla tempesta, quindi...». Quindi? «Non vorrei che qualche ministro sostenuto da questa maggioranza composita intervenisse nella costruzione di un progetto legittimo ma alternativo...». Lupi, come si combatte lo scollamento? In fondo la supplenza montiana «Certo, il nostro è stato un bipolarismo di guerra in cui, chi vinceva, vedeva nell'opposizione il male assoluto. Non è stato un bipolarismo mite come dovrebbe. Vorrei però ricordare che la Prima Repubblica, che pure aveva un grande centro, è finita esattamente perché la politica era diventata onnipotente, egemonica. Dico di più». rare lo scarto coi cittadini. fuori della realtà pensare che i cattolici debbano fare un loro partito. L'esigenza non è costruire un contenitore che faccia testimonianza, dove infilarsi come in una riserva indiana. Bensì impegnarsi nella testimonianza e nel lavoro dovunque si militi. Peraltro». «È Peraltro. «Il centro è così astratto che non prende voti. Il Terzo Polo c'era già alle scorse elezioni, MMUSTRO MCCARD§ eppure la gente l'ha snob«Ai tecnici dico che bato o, nel caso dei nostri nei prossimi 6 mesi elettori, è rimasto a casa. ci sarà molto da fare» Altre sono le sfide in questi tempi incerti». PARTEM «Ftuvidallarealtà pensare che i cattolici debbano farne uno» razioni». Cosa? «Se c'è una lezione da tenere viva dell'esperienza di Monti al governo è che, su alcuni temi, si può dialogare e lavorare insieme tra forze politiche diverse. In modo mite, appunto». Quindi, è la sua tesi, non è partorendo una nuova formula, la Cosa Bianca, che la politica può recupe- Quali? «La politica deve cedere al populismo e parlare alla pancia oppure, come pensava De Gasperi, parlare alle future gene- Risposta scontata. ma è la grande partita che abbiamo davanti come Pdl: consolidarsi nell'essere luogo di sintesi tra cultura liberale, cattolica e socialista respingendo le tentazioni populiste, inaccettabili, che soffiano in Europa. Lo stesso per il Pd, che rischia di tornare ad essere un partito di sinistra». «Sì, Pagina 10 12Trznig "Ipotesi astrada \onprenderàvoti:" Pagina 60 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 LA STAMPA pressunE Direttore Responsabile: Mario Calabresi 99 RAFFAELLO MASCI ROMA Diffusione: 253.971 Fioroni (Pd): "Si alleino con noi prima delle elezioni" per che cosa e chi sarà il presidente del Consiglio». E qui arriva il centro? «Sa perché se ne sta parlando in questi giorni? Perché è l'anniversario della morte di De Gasperi, che è stato il più grande statista italiano. Lo ha ammesso, un po' tardivamente, anche Fini. Gli siamo debitori per quello che ha fatto ma anche per il suo insegnamento, che è stato quello di sottrarsi alla suggestione di governare da solo, anche se aveva i numeri per farlo. Preferì compiere un gesto lungimirante che abbattesse le barriere tra cattolici e laici, e volle costituire una coalizione di forze democratiche che fossero corresponsabili delle sorti del Paese». Che vuol dire questo per l'oggi? Periodicità: Quotidiano Tiratura: 350.297 "Da soli non vanno da nessuna parte" Giuseppe Fioroni, per gli amici Beppe, medico, ex sindaco, ex ministro dell'Istruzione e leader riconosciuto dell'anima cattolica del Pd. Comevede tutte queste manovre per ricostituire il centro? «De Gasperi diceva che programmi ed alleanze danno il sigillo dell'affidabilità ad una proposta politica se presentati prima del voto. Questo è l'insegnamento, e questo è ciò di cui l'Italia ha bisogno oggi. Non possiamo presentarci alle elezioni e dire il Pd è la sinistra, il Pdl è la destra, il Terzo polo è il centro, ognuno con un suo programma e ognuno incapace di vincere, per cui dopo bisogna ricorrere ad alleanze emergenziali , furbe e contraddittorie, che reg- 20/08/2012 Giuseppe Fioroni, deputato Pd gono quanto reggono. E magari ce la prendiamo anche con gli elettri dicendo: "non ci avete dato la maggioranza ed è colpa vostra se ci troviamo in questa situazione"» Qual è invece la via? «È quella di de Gasperi, ripeto: un progetto per il paese e una alleanza da proporre prima delle elezioni. Perché l'elettorato deve sapere chi va a votare, E se la proposta non dovesse incantare Casini e i suoi? «In quel caso penso che il Pd debba es- «Invece di centro io amo parlare di sere, autonomamente, in grado di rapelettori riflessivi, che vogliono una propresentare anche all'elettorato moderato posta chiara. Questi elettori di orientae di proporgli un suo programma credibimento moderato, ora sono rimasti senza le. Anche se continuo a preferire una proun leader. Perché Berlusconi - nonostanposta di coalizione tra forze democratite abbia fatto quello che ha fatto anche che, sia laiche che cattoliche». nella sua vita personale - è stato percepiMa sa che il centro, oggi, è lo schiera mento come un leader moderato con il più alto numero di to. Ma ora non c'è più, è L PASSATO "generali". Intrupparli non è evidente. Io ho apprezzato scherzo. «Anche D e Gasperi sarà«Io molto il coraggio di Casini non voglio intrupha sce ho le forze pare nessuno. Anzi, proche si è smarcato dallo di con trosinistra» prio perché il centro ha un schieramento di centrodestra e si è fatto portatore di ricco patrimonio di persouna sua proposta. Ma MO NN' nalità e di storie politiche, quella proposta da sola credo che debba trovare «Dopo un anno una non approda a nulla». sintesi sulla cui base non è più un tecnico formulare una proposta e E dovrebbe scegliere di ma una risorsa» confrontarsi con il Pd». stare col Pd «Dovrebbe scegliere E il tecnico Monti in tutto prima delle elezioni, lo ripeto, non dopo questo? di fare la scelta che ha fatto De Gasperi, «Dopo un anno di governo anche Monche si è alleato con le forze di centrosini- ti non è più solo un tecnico: è un politico e stra». come tale è una risorsa per il paese. Secondo me è importante fare tesoro di Conclusione: il centro è inutile? «Io dico che da solo non va da nessuquesta esperienza di governo e delle perna parte. Può, invece, trovare una sua sonalità che ha espresso,. Personalmente ragion d'essere in una alleanza intorno ritengo che molte di loro potrebbero conad un programma chiaro col centrositinuare a dare il lor contributo all'interno nistra». di un nuovo centrosinistra». Pagina 11 "Da soli non sanno clane.muta parte' . Uq sogno impossibile Così la rinascita è full im Pagina 61 di 61 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015