2 UMBERTO GNOL1 * La morte dello Spagna e la sua ultima opera datata ROMA E CALZONE, MCMIX EDITORE LA MORTE DELLO SPAGNA E LA SUA ULTIMA OPERA DATATA LLVKBONDANTE c r o n o l o g i a della vita e delle opere di G i o vanni di Pietro A d a m o Rossi fornitaci or son circa venti anni da ι ), molte altre date certe potrebbero ag- giungersi o g g i , alcune delle quali anteriori anche al 1 5 0 4 , anno col quale il Rossi inizia la c r o n o l o g i a . M a io mi l i m i t e r ò per ora ad indicarne una sola, la più tarda, s f u g g i t a agli studiosi, e che ha per la storia dell'arte u n o speciale interesse, servendoci a determinare con m a g g i o r precisione la data della m o r t e delio S p a g n a , che nessun documento ci ha ancora rivelato con esattezza, ed a stabilire quale sia l ' u l t i m a opera eseguita da questo In un recente studio (2 f u r o n o indicati come suo u l t i m o maestro. lavoro i resti di affresco che decorano una cappella in S. A n s a n o a S p o l e t o , della quale solo s a p p i a m o che fu acquistata nel 1 5 0 6 per conto della seli 3 che Universilà circa quaranta anni la per p r i m o — quest'opera allo Spagna, dei Lombardi. credo — G i à il Cavalca- descrisse ed attribuì a v e v a notato la s o m i g l i a n z a della tecnica di questo dipinto con i treschi di S. Maria degli Angeli presso Assisi, condotti certo dal maestro nella sua piena maturità e forse contemporanei all'ancona della basilica di S. F r a n c e s c o d ' A s s i s i , da lui dipinta fra il febbraio e il l u g l i o della sua attività mi sembra debbano quali si nota 1 5 1 6 , e circa attribuirsi i ireschi di a S. questo Ansano 1111 tare l a r g o , un colorito v i g o r o s o e pennellate di molta ben differente dalla tecnica tredda e trita e spesso tirata via periodo che (4) nei sostanza, riscontriamo in genere negli ultimi affreschi del maestro spoletino. A d ogni m o d o , c o m e ho detto, nessun d o c u m e n t o ci indica la data di questa cappella e queste non sono che con- getture basate sull'esame stilistico, mentre 1 ' u l t i m a opera certa di G i o v a n n i di P i e t r o , della quale v o g l i o parlare, reca a chiare lettere la data precisa in cui tu eseguita. S o n o già noti agli della chiesuola studiosi gli di S. G i o v a n n i affreschi che gere dal cardinale A l b o r n o z a pochi c h i l o m e t r i ricordati, tra gli altri, dal lo S p a g n a condusse Battista presso E g g i , Guardabassi pittoresco nell'abside castello da S p o l e t o . Q u e s t i tatto affreschi (5) che li descrisse s o m m a r i a m e n t e , e dal C a v a l c a s e l l e che li analizza con cura e ne dà una l u n g a descrizione, attribuendoli c o n c o r d e m e n t e al fecondo maestro, i cui pregi e difetti più caratteristici vediamo quasi riassunti ne' treschi di questa piccola abside. N e l l a solitaria chiesuola di ( 1 ) Archivio storico dell'arte, Eggi, 1889, pag. 3 1 3 e s c g g . ( 2 ) Ci. SORDINI. Di un' i gnor aia cappella Giugno, erisono dipinta a Spoleto da G. Spagna. In Rassegna d'Arte, 1907. ( 3 ) Storia della pittura in Italia ( T r a d . Italiana,) Firenze, 1 9 0 8 , voi. X , p a g . 92. (4) Coperti ora in parte da una g o f f a e troppo dorata cornice m o d e r n a . L a cappella c o m e si c detto, fu acquistata nel 1 5 0 6 dall' Università de" L o m b a r d i che avrebbero atteso circa 25 anni per tarla decorare, se questa fosse l ' u l t i m a sua o p e r a . ( 5 ) Indice-guida de' monumenti dell'Umbria, 1872, pag. 307. — 4 — tutta adorna di u m i l i pitture v o t i v e , lo S p a g n a rappresentò nella parete liscia al disopra dell'abside l ' E t e r n o fra le nubi e due a n g i o l e t t i , rivolto verso la V e r g i n e Annunziata, cui invia col suo soffio lo S p i r i t o S a n t o , m e n t r e l ' A n g e l o annunziarne è inginocchiato a sinistra. N e l l a s e m i c u p o l a poi, incorniciata c o m e tutta l'abside da un fregio a v o l u t e , vedesi la V e r g i n e in mezza figura, col piccolo G e s ù sul g i n o c c h i o destro, sorgente dalle nubi o v e v o l a n o sei serafini, ed adorata da due angioli. P i ù in basso, nella parete curva del catino absidiale, a f f r e s c ò in centro il Battesimo di Gesù ed ai lati i S S . Rocco e Bastiano, in grandezza naturale. A destra e a sinistra dell'abside, su due finti pilastri v e g g o n s i dipinti i S S . G i r o l a m o e Giacomo. Questi affre- schi sono in parte diminuiti di colore, e 11011 esenti da restauri: sono ridipinti il m a n t o della V e r g i n e in gloria, parte delle nubi, i piedi e par- te delle g a m b e delle quattro figure della scena del B a t t e s i m o , e il p a e s a g g i o guasto in parte dall' umidi- tà. E la tinta è caduta dalle carni della V e r g i u e A n n u n z i a t a , che ora si presentano nere, e m o l t o diminuita di colore è la pun- teggiatura delle om- bre specialmente nelle carni. L a Giovanni Spagna. — Particolare dell'affresco di S. Ansano. — Spoleto. zione prepara- dell'affresco è l e g g e r a , la tecnica tirata via e fredda, il colorito g i a l l o g n o l o e scialbo nelle c a r n a g i o n i , le stoffe 11011 sempre modellate con cura. P i ù accurato è il disegno, che si rivela tutto di m a n o dello S p a g n a , e g r a z i o s o , per la m o s s a , l ' A n g e l o annunziarne. Questo Angelo, il B a t t e s i m o , il S. Sebastiano e S . R o c c o sono condotti nella ma liera peruginesca, e ricordano un poco anche F i o r e n z o , m e n t r e la V e r g i n e in glori; e l ' E t e r n o si accostano più alla m a n i e r a d e l l ' U r b i n a t e (1 . Il V a n n u c c i , suo maestro, e R a f f a e l l o che a v e v a avuto c o m p a g n o a P e r u g i a , questi i m a g g i o r i poli fra cui oscillò s e m p r e lo S p a g n a , senza m a i crearsi una propria individualità artistica, e restando s e m p r e ( 1 ) L o notò anche il Cavalcaselle, 1. c. un loro magni- Giovanni Spagna. — Affreschi dell' abside di S . Giov. Battista. — Spoleto. — fico imitatore 6 — ι ; . T r a l a s c i o di parlare del S. G i r o l a m o e S. G i a c o m o dipinti pilastri laterali da qualche g r a n parte rifatti i m i t a t o r e dello sui S p a g n a , a g g i u n t i p o s t e r i o r m e n t e , e in 2). S o t t o la scena del B a t t e s i m o ho potuto decifrare una sbiadita iscrizione che g i r a t u t t ' i n t o r n o all'abside, dipinta a lettere capitali r o m a n e , s f u g g i t a a quanti si o c c u p a r o n o di questi affreschi : (QUESTA) OPERA FINV ADI X LA FATTA FARE LI H E R E D I DE A N T O N I O DE RY- DE IVLIV A D Μ D XXXII. S u l l ' a t t r i b u z i o n e di questi affreschi a G i o v a n n i S p a g n a , 11011 può cader dubbio, ne fino ad ora — che io sappia — gli f u r o n o m a i contestati. N o t e r ò solo come quasi tutte le f i g u r e che c o m p o n g o n o questi affreschi, le r i t r o v i a m o in altre opere autentiche dello S p a g n a , e soprattutto nella Cappella di S. S e b a s t i a n o a S. G i a c o m o presso S p o l e t o , una delle poche opere del maestro d o c u m e n t a t e (3), che ben poco differisce dell'abside di E g g i . L a V e r g i n e in gloria della s e m i c u p o l a di S . G i o v a n n i Battista, 11011 c che una replica di quella di S. G i a c o m o datata del 1 5 2 7 e l ' A n g e l o orante a sinistra sembra perfino condotto sullo stesso cartone. C o s ì pure (4) le di S. G i a c o m o e specialmente quelle di S. Sebastiano d i f f e r i s c o n o solo nel d i s e g n o , ma nella tecnica e nel colorito, si da esse f u r o n o eseguite dalla stessa S e gli affreschi di E g g i , 11011 lasciar dubbio che mano. pur 11011 essendo inferiori a quelli di G a v e l l i e di S. G i a c o m o , nulla a g g i u n g o n o alla f a m a di questo valente i m i t a t o r e del e di R a f f a e l l o , servono però a stabilire con m a g g i o r precisione m o r t e che g e n e r a l m e n t e si credeva a v v e n u t a fra il v e d e n d o che figure ben p o c o , 11011 Perugino la data della 1 5 2 8 e il 3 0 . Il R o s s i dopo il 1 5 2 8 le pitture per la cappella di S. A n t o n i o a S . sua infatti, Giacomo presso S p o l e t o sono pagate a D o n o D o n i e 11011 più allo S p a g n a , ne dedusse che questi fosse m o r t o 111 q u e l l ' a n n o 5). Il C a v a l c a s e l i crede m o r i s s e p r i m a del 1 5 3 0 !6 , ( 1 ) S u lui esercitò anche qualche influenza il Pinturicchio e Fiorenzo di L01 enzo, specialmente nel modo di modellare e lumeggiare i volti, e talvolta nel disegno del naso e delle mani e dei piedi. Imitò ο copiò anche il Lippi e il Cihirlandaio ma senza impadronirsi del loro spirito e della loro tecnica. Se sono sue tutte le figure nella storia della vita di S. Giacomi), nella chiesa o m o n i m a presso Spoleto, ove alcuni personaggi, disegnati accademicamente, hanno movenze sconosciute alla scuola perugina, bisogna (2) quella Sotto la ammettere anche altre influenze di pittori fiorentini del p r i m o quarto del X V I secolo. figura di S. G i a c o m o di S. G i r o l a m o si l e g g e : questa figura il nome del committente: Franciscus ha f(atto) Xaverius, f(are) ^linoro, n o m e creduto dal sotto Cavalca- sene quello del Santo. (3) Γ11 un libretto di appunti f r a gli altri documenti questa ricevuta scritta dal maestro Recoro et memoria vari e conti manoscritti, conservato dal curato di che interessavano farlo lo Spagna e Dono Doni, pubblicati S.Giacomo, più volte, si l e g g e stesso: adì 2 de febraro IJ2S come jo fora sopradiclo lo Spagna ho receuto da fra- ceso et piacete suo copagno p colo de la capello, ile Salo Sebastiano fo (fino) al presele di fiorini trenta ( 30) et quatto copulate dui some et me—a de mosto et i tra noi (ira noi) p il colo il la capello, de Sato , -ìntonio. (4) S u l l a fotografia ò in scorcio, come pure il S. R o : c o , causa la curva dell'abside. ( 5 ) Dai documenti del libricino di S. Giacomo (Vedi C a v a l c a s e l i , 1. c., pag. 1 0 0 e s e g g . ) sembra che lo S p a g n a cominciasse ad affrescare in quella chiesa anche la cappella di S. A n t o n i o , per la quale fu in parte pagato nel 2 febbraio 1528 come appare dalla ricevuta sopra riportata. D o p o questa ve un'altra del 29 febbraio dello stesso anno, n'è in cui fa ricevuta di 1 3 0 fiorini a saldo per la pittura della tribuna. Pare — e non sappiamo per qual r a g i o n e — che i lavori fossero sospesi, perchè solo nel luglio e ottobre 1 5 3 0 risultano altri pagamenti fatti però ad un suo discepolo, D o n o Doni, per la Cappella di S. Antonio, che questi sarà stato chiamato a condurre a termine. I v o l g a r i restauri, che hanno deturpato queste pitture, ne rendono impossibile un esame stilistico. (6) 1. c. pag. 100. — 7 — e così pure il Sordini i), il Berenson lo dice attivo tino al 1 5 2 8 (2). Ora, le pit- tare della cappella di Hggi, fatte eseguire dagli eredi di Antonio di Rufino fissano la data della morte dello Spagna fra il 1 0 luglio 1 5 3 2 , ed il 28 ottobre G i o v a n n i Spagna. — Il Battesimo. - Particolare degli affreschi di E g g i . — giorno in cui Santina vedova di u n fiorino di Maestro Giovanni, c o m e u l t i m o p a g a m e n t o ιΓ una capelli1 Spoleto. alias lo Spagna, fa quale haveva pietà già 1533, ricevuta in la ( 1 ) L . c. (2) Central Italiani peinters, 1902, pag. 1 8 2 . L ' A u t o r e non parla, nell' indice delle opere S p a g n a , degli affreschi di E g g i , ed omette anche, fra gli altri, quelli di S. Maria dello d ' A r o n a e quelli di G a v e l l i , i quali ultimi, col quadro già nella Raccolta Spiridon a R o m a , sono gli unici firmati dal maestro. — 8 chicssa d Sco Jaco ri da> m° Johans — ι . D e t e r m i n a t a cosi la s u a m o r t e di circa un a n n o , a t t e n d i a m o che documenti d ' a r c h i v i o v e n g a n o a con assoluta esattezza. L o S p a g n a , nello spazio fissarne la data m o r e n d o , lasciò una n u m e r o s a scuola (2) che per quasi 1111 secolo nella V a l l e S p o l e t i n a e nella V a l N e r i n a c o n t i n u ò ad affrescare G i o v a n n i S p a g n a . — Cappella di S. S e b a s t i a n o ;u S. G i a c o m o presso S p o l e t o . fedele alla sua m a n i e r a , e qui, anziché a P e r u g i a t r o v i a m o gli u l t i m i continuatori di quella scuola che a v e v a a v u t o la sua più nobile espressione nel m a e s t r o di C i t t à della Pieve. UMBERTO GNOU. C1) Cavalcasene 1. c. ( 2 ) A torto il C a v a l c a s e l l e pone fra gli scolari dello S p a g n a B e r n a r d i n o Campilius la cui unica opera firmata e datata, esistente nella Pinacoteca di S p o l e t o lo rivela un buon imitatore del P i n turicchio, e nel disegno e nel colorito. L a data stessa, 1 5 0 2 , esclude possa trattarsi d ' u n discepolo di G i o v a n n i di Pietro, che in quel tempo, con ogni probabilità f r e q u e n t a v a a n c o r a l a bottega del P e r u g i n o .