A cura di Gatti Giacomo e Rangon
Ivan
I rivelatori antincendio fanno parte degli impianti antincendio.
Tale impianto, secondo le norme UNI (che sono quelle che
operano in questo settore), l'impianto antincendio è l'insieme
degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi funzione di
prevenire, eliminare, limitare o segnalare incendi.
Che Cosa Sono?
Tipologia Di
Impianto
???
Tipologie Di
Rivelatori
Un dispositivo di rivelazione fumi e incendi è un dispositivo
solitamente costituito da apparecchiature elettroniche che
rilevano la presenza di fumi o di variazioni di calore o di
principio di incendio, in base ai fenomeni fisici connessi allo
sviluppo dell'incendio.
I rivelatori costituiscono il componente essenziale degli impianti antincendio che si
presentano con diversi livelli di complessità in funzione delle prestazioni desiderate, si
possono avere:
• Impianti di semplice segnalazione ottico-acustica interna, costituiti da rivelatori,
centrale di segnalazione e pulsanti di allarme
• Impianti di semplice segnalazione ottico-acustica interna con diffusione dell’allarme
antincendio nell’ambiente pericoloso
• Impianti di segnalazione, allarme e spegnimento automatico del fuoco con l’aggiunta
di circuiti in grado di azionare automaticamente gli estintori, di sbloccare delle porte
tagliafuoco di azionare barriere tagliafiamma.
Rilevatore puntiforme di calore
Rivelatori puntiformi di fumo
Rivelatori a barriera
Rilevatori puntiformi di fiamma
Il rilevatore puntiforme di calore è
sensibile alla temperatura dell’aria;
esistono due tipologie fondamentali:
- i rilevatori a soglia la soglia è per
temperature superiori di 10-35°C
rispetto alla massima temperatura
ambiente prevedibile nel luogo.
- quelli termovelocimetrici
intervengono quando la rapidità di
aumento della temperatura è molto
superiore a quella delle ordinarie
escursioni termiche e si è certamente
di fronte a un incendio a sviluppo
rapido.
Per i rivelatori puntiformi di fumo il
principio di funzionamento è basato
sull’effetto Tyndall: una sorgente
emette radiazioni infrarosse in una
camera permeabile al fumo; una cellula
fotoelettrica sensibile all’infrarosso è
posizionata in una cavità vicina che
non vede la sorgente di radiazioni
perché schermata da un labirinto
ottico; quando il labirinto è invaso dal
fumo la luce si rifrange e raggiunge la
cellula che emette un segnale elettrico.
È un rivelatore di grande affidabilità
inadatto agli incendi di sviluppo
rapidissimo e poco fumo.
I rilevatori puntiformi di fiamma
sono basati sull’emissione catodica
di speciali tubi che vanno in
conduzione quando sono investiti
da radiazioni ultraviolette emesse
dal fuoco; questi rivelatori si
attivano solo se percepiscono la
fiamma.
I rivelatori a barriera sono
costituiti da una sorgente che
emette un fascio di raggi infrarossi
ricevuti da un sensore ricevitore a
fotocellule nell’ambiente da
proteggere; se la radiazione
percepita non è perfettamente
analoga a quella inviata il rivelatore
entra in funzione.
Questi rilevatori danno responsi
immediati solo se intercettano il
focolaio di incendi.
Alla centrale di controllo e regolazione, in base alle norme vengono assegnati i seguenti compiti;
- Ricevere ed elaborare simultaneamente, attivando segnale, tutti gli allarmi provenienti dai
rilevatori e dai pulsanti se sono più di 4:
- Se i rivelatori e i pulsanti sono più di 5 è possibile effettuare la segnalazione per gruppi;
- Emissione di un segnale d’allarme acustico;
- Se la centrale è sotto costante controllo deve
esserci una segnalazione di fuori servizio per
avaria: questi allarmi devono essere posti in
postazioni presidiate;
- In caso l’alimentazione ordinaria venga meno,
deve subentrare in modo automatico
l’alimentazione tramite una fonte ausiliaria;
- Indicazioni generali riguardanti la presenza di alimentazione, stato di carica delle batterie;
- Comandi per il reset dell’allarme e per l’interruzione momentanea del segnale acustico
- Segnalazione di allarme nelle diverse zone;
- Controllo del processo di estinzione automatico
- Questi rivelatori hanno due modalità di programmazione in base alle necessità; funzione OR e
funzione AND:
- La funzione OR viene utilizzata quando è necessaria la massima sicurezza (luoghi con pericolo
di esplosioni)
- La funzione AND viene utilizzata quando è indispensabile evitare falsi allarmi
Per facilitare la localizzazione del focolaio, l’impianto deve essere suddiviso in
zone seguendo i criteri dettati dalle norme. Ogni zona:
- Non può comprendere più di un piano, con l’eccezione di piccoli edifici, vani
scale e vani ascensori;
- Un piano non può avere una superficie superiore ai 1600 m2 ;
- Non può comprendere più di cinque locali con superficie complessiva
superiore fino a 400 m2 e accesso allo stesso disimpegno;
E’ consentito raggruppare in una sola zona fino a dieci locali con superficie
complessiva non superiore a 1000 m2 se in prossimità di ciascun accesso è
installato un segnalatore ottico che indica l’intervento del rivelatore di incendio.
I rivelatori di fumo devono essere installati il più lontano possibile da
elementi di immissione dell’aria e il più vicino possibile a quelli di
emissione;
I rivelatori di calore devono essere
installati nel punto più alto del locale
e distanziati da pareti o da
ostacoli di almeno 0,5 cm;
I rivelatori di fiamma a raggi ultravioletti la distanza del punto sorvegliato in
linea retta non deve essere superiore a quella indicata dal costruttore;
La lunghezza delle barriere di solito non supera i 10-15 m; deve essere
dimezzata per quelli a tipo riflessione
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Rivelatori Antincendio