I.C. “S. Pertini” Fonte Nuova (Rm) A.P.E.F. Associazione Professionale Europea Formazione Maria Teresa Sigari 1 Il processo osservativo Consente un’azione circoscritta a luoghi Momento diagnostico 1 e momenti specifici 2 Fa parte di un programma di indagine Fase di ricerca Si serve di strumenti di rilevazione, 3 modelli e procedure con cui operare Elemento di una prassi 4 E’ ridiscusso con l’altro come risultato Processo relazionale Maria Teresa Sigari 2 L’osservazione sistematica delimita il campo di osservazione ed è sempre organizzata stabilisce cosa osservare e come osservare predispone strumenti di rilevazione e procedure ricerca informazioni attendibili attestanti l’effettiva esistenza del problema è ricerca tesa ad osservare (ricerca osservativa), a descrivere una determinata situazione, più che a modificarla Maria Teresa Sigari 3 Come registrare le osservazioni Sistemi chiusi Strumenti - check list - griglia Metodi - rilevazioni a tempo - setting - codifiche Scopi - applicazione generale Maria Teresa Sigari 4 Come registrare le osservazioni Sistemi aperti Strumenti - narrazioni - diari - autovalutazione di microcambiamenti Metodi - contestualizzazioni Scopi - descrizioni di processi - situazioni specifiche Maria Teresa Sigari 5 Come registrare le osservazioni Sistemi audio – visuali Strumenti - riprese video - foto - registrazioni audio Metodi - contestualizzazioni Scopi - descrizioni di processi - situazioni specifiche Maria Teresa Sigari 6 Strumenti di osservazione Maria Teresa Sigari 7 Comprensione Indici Descrittori Processo a) Comprensione del testo Per comprendere è necessario a) raccogliere informazioni chiare e complete (INPUT) b) utilizzare le informazioni raccolte (ELABORAZIONE) utilizzare un metodo di osservazione sistematica descrivere oggetti e avvenimenti sulla base del tempo e dello spazio trovare le caratteristiche stabili di oggetti o avvenimenti, anche quando ci sono cambiamenti memoria verbale (ML) b) utilizzare solo le informazioni rilevanti mantenere i diversi elementi di informazione necessari nella memoria di lavoro trovare la relazione fra oggetti, avvenimenti trovare l’insieme al quale appartiene l’elemento nuovo (acquisizione del nuovo) fare ipotesi sulla possibilità di scelta tra le differenti ipotesi (inferenza) Maria Teresa Sigari 8 Griglia di Osservazione (per analizzare i dati) Indicatori Frequenza sempre spesso qualche volta mai Comprende la consegna didattica (comunicazione: comprende messaggi) Segue le indicazioni date (comunicazione: utilizza messaggi) Partecipa con interesse (motivazione) E’ consapevole (sa affrontare il problema) E’ efficiente nella lettura Comprende,raccoglie le informazioni e le utilizza Memorizza, codifica i dati in modo sistematico Individua collegamenti e relazioni (fare ipotesi) Maria Teresa Sigari 9 Abilità di scrittura Indici Descrittori Ideazione (INPUT) Scrittura Processo pianifica recupera informazioni utilizza procedure procede con sistematicità utilizza strutture grammaticali e lessicali utilizza un vocabolario corretto verifica la pertinenza corregge spontaneamente gli errori rilegge il testo comunica in modo chiaro Stesura (ELABORAZIONE) Revisione (OUTPUT) Maria Teresa Sigari 10 Abilità di calcolo Indici Descrittori Processo Procedure legge i numeri scrive i numeri incolonna i numeri mantiene e recupera procedure Calcolo applica le procedure recupera fatti aritmetici non presenta difficoltà visuospaziali Calcolo scritto Maria Teresa Sigari 11 La carta cognitiva Strumento didattico-analitico che rappresenta un modello attraverso cui si possono analizzare le attività mentali associate ai compiti 1. contenuto 2. modalità con cui il compito si presenta 3. fasi dell’atto mentale e funzioni cognitive a. b. c. 4. 5. 6. 7. in input in elaborazione in output operazioni richieste dall’atto mentale livello di complessità livello di astrazione livello di efficienza Maria Teresa Sigari 12 Contenuto il contenuto selezionato ed usato per sviluppare il pensiero degli studenti ha una certa importanza l’insegnante può trasmettere solo lo specifico contenuto della sua disciplina l’insegnante può aiutare anche lo sviluppo del pensiero degli studenti Maria Teresa Sigari 13 Contenuto il contenuto va considerato in relazione alla familiarità che gli studenti hanno di esso, né troppo nuovo, né troppo familiare dalla familiarità dipende l’investimento cognitivo Cosa è necessario sapere prima? Cosa è necessario conoscere perché nuovo? Maria Teresa Sigari 14 Modalità modalità con cui si presenta il compito (cosa deve insegnare o valutare l’insegnante) modalità con cui si chiede di fornire la prestazione (quale ruolo ha la modalità nella produzione della risposta) le prestazioni degli studenti variano secondo le modalità di presentazione del compito Madre-lingua pedagogica (A. de La Garanderie 1989) Maria Teresa Sigari 15 Modalità Cosa lega questi esempi? La relazione tra i dati, cioè il risultato della seconda parte dipende da quello della prima Si lavora per analogia Maria Teresa Sigari 16 Modalità L’analogia consiste nel confrontare i due elementi (generalizzando) nello stabilire una o più relazioni nel generalizzare le relazioni nell’applicare le relazioni generalizzate ad altri due elementi Maria Teresa Sigari 17 Fasi dell’atto mentale e Funzioni cognitive rappresentano il processo interiorizzato attivato per affrontare il compito all’interno dell’atto mentale si distinguono tre fasi INPUT raccolta dati ELABORAZIONE delle informazioni OUTPUT comunicazione, produzione risposte Maria Teresa Sigari 18 Funzioni cognitive carenti Modello che consente di osservare in modo analitico certi aspetti nel funzionamento cognitivo degli studenti e di coglierne con maggiore chiarezza le carenze per produrre interventi pedagogici mirati ed efficaci Maria Teresa Sigari 19 Lista delle funzioni cognitive carenti Esempio INPUT ELABORAZIONE Incapacità di Percezione vaga percepire l’esistenza e fluttuante di un problema OUTPUT Modalità di comunicazione egocentrica Comportamento Incapacità di esplorativo non distinguere i dati sistematico rilevanti da quelli irrilevanti Blocco Maria Teresa Sigari 20 Carenze cognitive INPUT ELABORAZIONE OUTPUT (raccolta dati) (elaborazione) (risposta) Difficoltà nella raccolta chiara e precisa dei dati Percezione vaga e fluttuante Blocco (ansia e paura) Difficoltà nel percepire Risposte per prova l’esistenza di un ed errore problema e nel definirlo Incapacità di selezionare informazioni rilevanti da quelle non rilevanti Comportamento impulsivo Maria Teresa Sigari 21 Analisi delle difficoltà La percezione può essere vaga e fluttuante quando non si riesce a definire il problema non è chiaro l’obiettivo il compito è molto complesso le informazioni trasmesse non vengono recepite nello stesso modo Maria Teresa Sigari 22 Strategie per superarle 1. L’azione didattica cercherà di stabilire se la difficoltà è riconducibile al soggetto o a fattori interni al processo formativo, esplorando con domande cosa il soggetto ha percepito e utilizzando l’esercizio come rinforzo 2. Sarà necessario definire e comunicare l’obiettivo. Orientare lo studente a chiedersi prima di iniziare il lavoro “cosa devo fare?” 3. Aiutare il soggetto a scomporre in più parti il compito per facilitare il controllo dei dati ed evitare il blocco causato dalla paura dell’insuccesso 4. Trasmettere le stesse informazioni con modalità diverse (parole, immagini, gesti) Maria Teresa Sigari 23 Carenze cognitive INPUT (raccolta dati) ELABORAZIONE (elaborazione) OUTPUT (risposta) Incapacità di selezionare dati rilevanti dai dati non rilevanti nella definizione Blocco (ansia e del problema paura) Trasposizione visiva insufficiente (ristrettezza del campo visivo) Maria Teresa Sigari 24 Analisi delle difficoltà L’incapacità di distinguere i dati rilevanti relativi al problema che si presenta possono derivare • da una percezione vaga e fluttuante • dall’eccessiva rilevanza data a ciò che si conosce • dalla preferenza per tutti i dati relativi al contesto • dall’incapacità di tenere in carico più fonti d’informazione Maria Teresa Sigari 25 Strategie per superarle l’azione didattica sarà volta alla mediazione della ricerca e definizione dell’obiettivo con chiarezza sarà necessario ogni volta far definire il problema nel suo ambito e far cercare la soluzione appropriata l’azione didattica richiamerà l’obiettivo del compito, spostando l’attenzione sul percorso necessario per raggiungerlo sarà fondamentale la capacità dell’insegnante di dare istruzioni per far raccogliere i dati relativi al percorso Maria Teresa Sigari 26 Carenze cognitive INPUT ELABORAZIONE Raccolta incompleta di dati Bisogno di precisione OUTPUT Scorretto O Dati raccolti in modo distorto Parziale (anche se potrebbe essere esatto) Maria Teresa Sigari 27 Carenze cognitive INPUT ELABORAZIONE OUTPUT Carenza di bisogno di precisione Raccolta dati buona Processo di risoluzione corretto Produzione approssimativa Scritta con grafia poco leggibile Maria Teresa Sigari 28 Analisi delle difficoltà Se la carenza riguarda l’OUTPUT, vuol dire che • la modalità di comunicazione è egocentrica • la comunicazione è insufficiente • il comportamento è impulsivo • c’è difficoltà a proiettare relazioni virtuali Maria Teresa Sigari 29 Strategie per superarle ridurre l’egocentrismo e fornire produzioni leggibili e comprensibili anche ad altri potenziare l’autostima valorizzare maggiormente le proprie produzioni riflettere bene prima di rispondere costruire mentalmente una scaletta di punti da esporre (schematizzazione) usare un linguaggio chiaro e preciso Maria Teresa Sigari 30 Analisi delle difficoltà Se la carenza riguarda l’INPUT, vuol dire che i contenuti sono troppo nuovi la complessità del compito è troppo elevata gli obiettivi del compito non sono stati ben definiti c’è incapacità di prendere in considerazione due o più fonti di informazione gli strumenti verbali che influenzano la discriminazione sono insufficienti il soggetto non riesce a mantenere l’attenzione Maria Teresa Sigari 31 Strategie per superarle lavorare con compiti affini per orientare il soggetto alla capacità di concentrarsi sull’obiettivo dell’insegnamento concettualizzare per ridurre il numero delle unità d’informazione (lista della spesa utilizzando le categorie) riformulare gli obiettivi raggruppare, riassumere i vari elementi dare un nome agli elementi osservati che si possano ricordare più facilmente Maria Teresa Sigari 32 Livello di complessità I criteri che determinano il livello di complessità sono 1. numero dei dati, informazioni 2. numero delle operazioni mentali che l’atto mentale richiede 3. frequenza dei dati Maria Teresa Sigari 33 Livello di complessità la complessità risente della quantità e della qualità delle informazioni individuando tutti gli elementi che possono innalzare il livello di complessità del compito, otteniamo altrettante indicazioni delle eventuali difficoltà da parte degli studenti, per proporre loro suggerimenti o variare la modalità di presentazione eliminare le interferenze Maria Teresa Sigari 34 Livello di astrazione Rappresenta la relazione tra l’atto mentale e l’oggetto o l’evento sul quale opera l’atto La modalità di presentazione dei dati influisce sul livello di astrazione Un eccessivo grado di astrazione può comportare deconcentrazione, demotivazione ….. E’ preferibile preparare gli alunni ad affrontare l’astrazione con esercizi affini che presentano un livello di astrazione inferiore Costruire uno schema temporale Maria Teresa Sigari 35 Livello di efficienza Il grado di efficienza richiesta dal compito o espressa dagli studenti, può essere valutato in base a Indicatori oggettivi rapidità precisione correttezza Indicatori soggettivi consapevolezza (lo sforzo necessario per affrontare e portare a termine il compito) Efficienza richiesta dal compito Efficienza attesa dal lavoro svolto dagli studenti Maria Teresa Sigari 36 Teoria del carico cognitivo Cognitive Load Theory Jonh Sweller 1991 Maria Teresa Sigari 37 Teoria del carico cognitivo Strutturazione di una lezione o di un corso Maria Teresa Sigari 38 Teoria del carico cognitivo Cosa si intende per carico cognitivo? L’impegno di conservare ed elaborare le informazioni che si produce nella memoria del lavoro Maria Teresa Sigari 39 Teoria del carico cognitivo Carico cognitivo estraneo forme di lavoro imposte alla memoria di lavoro senza contribuire all’apprendimento Maria Teresa Sigari 40 Teoria del carico cognitivo Carico cognitivo intrinseco lavoro imposto da un certo compito e riguarda un aspetto interno al contenuto da apprendere Maria Teresa Sigari 41 Teoria del carico cognitivo Il carico cognitivo intrinseco troppo alto va ridotto attraverso La scomposizione (chunking) La sequenzializzazione di fasi (sequencing) Maria Teresa Sigari 42 Teoria del carico cognitivo Ridurre il carico cognitivo estraneo e Ottimizzare quello pertinente Maria Teresa Sigari 43 Teoria del carico cognitivo Difficoltà di apprendimento dipendenti dalle condizioni di sovraccarico della memoria di lavoro Maria Teresa Sigari 44 André Tricot CLLE – Laboratoire Travail e Cognition CNRS, EPHE & Université Toulouse 2 IUFM Midi -Pyrénées Trois types de charge Charge extrinsèque Charge intrinsèque Charge essentielle Charge extrinsèque: consacrée aux traitements non pertinents (ex. comprendre un énoncé mal rédigé) Charge intrinsèque: consacrée au traitement de la tâche elle-même, c’est-à-dire à la mise en relation d’éléments et à l’action (ex. résoudre le problème) Charge essentielle: consacrée à l’apprentissage (élaborer un schéma) Maria Teresa Sigari 45 L’effetto dell’attenzione spaccata Nella figura accanto, trovate il valore dell’angolo DBE Soluzione Angolo ABC = 180° – Angolo BAC – Angolo BCA (La somma degli angoli di un triangolo è uguale a 180°) = 180° – 60° – 40° = 80° Angolo DBE = AngoloABC (due angoli opposti sono uguali) = 80° Maria Teresa Sigari 46 L’effetto dell’attenzione spaccata Nella figura accanto, trovate il valore dell’angolo DBE Maria Teresa Sigari 47 Valutazione del processo di apprendimento Maria Teresa Sigari 48 Misure statiche misurano l’apprendimento Misure dinamiche implicano una procedura di insegnamento all’interno della situazione verifica Maria Teresa Sigari 49 I contributi teorici e sperimentali alla base dell’assessment dinamico derivano • dalla teoria socioculturale di Vygotskij • dalla teoria dell’apprendimento mediato di Feuerstein • dall’approccio all’intelligenza dinamica di Luria (1961) Maria Teresa Sigari 50 Costruire la prova con gli indici dinamici Gli indici dinamici misurano i suggerimenti di cui si avvale l’alunno per risolvere il problema nella fase di apprendimento fase di transfer Maria Teresa Sigari 51 La misurazione consiste nel proporre problemi difficili per il loro livello nel fornire una sequenza graduata e tarata di aiuti nell’individuare il livello di aiuto richiesto Maria Teresa Sigari 52 Bibliografia C. Pontecorvo, A. M. Ajello, C. Zucchermaglio I contesti sociali dell’apprendimento, LED Edizioni Universitarie di Lettere Economia Diritto, 1995 C. Pontecorvo, A. M. Ajello, C. Zucchermaglio Discutendo s’impara, Carocci Editore, 1998 Lev S. Vygotskij Pensiero e linguaggio, Editori Laterza, 2003 Lev S. Vygotskij Psicologia pedagogica, Erickson, 2006 J. Kopciowski Camerini L’apprendimento mediato, Editrice La Scuola B. M. Varisco Costruttivismo socio-culturale, Carocci Editore, 2004 Maria Teresa Sigari 53 H. Gardner Educare al comprendere, Feltrinelli Editore, 1993 M. Comoglio, M. A. Cardoso Insegnare e apprendere in gruppo, LAS –ROMA, 2002 C. Cornoldi, R. De Beni Imparare a studiare 2, Erickson, 2000 Pietro Sacchelli Il metodo metacognitivo della Gestione mentale, Pendragon, 2001 O. Albanese, P. A. Doudin, D. Martin Metacognizioe ed educazione. Processi, apprendimenti, strumenti, F. Angeli, 2006 R. Feuerstein, R. S. Feuerstein, L.Falik, Y. Rand Il Programma di Arricchimento Strumentale di Feuerstein, Erickson, 2008 R. Feuerstein (et al) La disabilità non è un limite, Ed Libri Liberi 2005 Maria Teresa Sigari 54 R. Feuerstein (et al) Non accettarmi come sono, Ed. Sansoni 2004 R. Feuerstein (et al) Programma di valutazione dinamica del potenziale di apprendimento, Mediation A.R.R.C.A. Torino 2003 P.Chandler, J.Sweller Cognitive Load Theory and the format of instruction 1991 J.Sweller, J.G.van Merrienboer, F.G.W.C.Paas Cognitive architecture and Instrucnional design 1998 R.Mayer, R.Moreno, Nine ways to reduce cognitive load in multimedia learning 2003 A.Calvani Teorie dell’istruzione e del carico cognitivo - Erickson 2009 D. Tzuriel La valutazione dinamica delle abilità cognitive, Erickson 2004 Maria Teresa Sigari 55