mediare
NUMERO 41 - SETTEMBRE 2010
PERIODICO UFFICIALE F.I.M.A.A.
ITALIA
F.I.M.A.A.
C ONFCOMMERCI O
IMPRESE PER L’ITALIA
tutti paZZi
per iL mattONe
gLi itaLiaNi e gLi iNvestimeNti immObiLiari
MAURIZIO LUPI
VOGLIO SNELLIRE
URBANISTICA ED EDILIZIA
ECONOMIA
AL BANDO I PAGAMENTI
CASH: TUTTE LE NUOVE REGOLE
ATTUALITÀ
DAL GOVERNO NOVITà
PER GLI AFFITTI E I ROGITI
NUOVI TREND
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Periodico ufficiale f.i.m.a.a.
Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari
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Numero 41 - Settembre 2010
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Iscirizione al Tribunale Civile di Roma
n. 390/2002-07-29 12/07/2002
settembre EDITORIAL
mediare
MEDIATORI COME CHEF PER CALIBRARE
INGREDIENTI EDILIZI DI CHI ACQUISTA E
AGGIUSTARE IL MENU DI CHI VENDE
«T
utti gli uomini sono dei mostri, non c’è altro da fare
che cibarli bene: un buon cuoco fa miracoli», diceva
Oscar Wilde. Verissimo, e l’aforisma è valido anche per
l’immobiliare: ci vuole chi sa maneggiare gli ingredienti che si trovano
sul mercato per concludere un buon affare. Non è facile, specie di
questi tempi. Negli Stati Uniti è in aumento il numero di pignoramenti
di case, per insolvenza dei proprietari: il 38% su base annua nel
secondo trimestre. Nello stesso tempo, secondo la Camera di
Commercio, il mercato immobiliare milanese è in lenta ripresa e i
prezzi in città tornano a salire.
Tutto bene? Macché: secondo gli esperti incombe la bolla cinese,
che potrebbe scoppiare come una granata sui mercati internazionali.
Insomma, questo pazzo pazzo mondo del mattone deve avere come
regista quello che ha inventato la doccia scozzese: un sadico. Con cui,
però, bisogna abituarsi a convivere, piaccia o no. Eppure, comunque
vada il real estate nei prossimi cinque anni, una cosa è certa: il
lavoro non dovrebbe mancare. E saranno proprio i professionisti
della mediazione, e non solo quella immobiliare, a trovarsi al centro
del business. O in cucina, fate voi. Il motivo è semplice: più che
cubature agli steroidi, i prossimi anni vedranno affermarsi il concetto di
riqualificazione. Il mercato dovrà fare i conti con quello che c’è, magari
trasformato, riqualificato, migliorato. Meno periferie ipertrofiche e più
edifici ristrutturati. Ridotti piani di espansione edilizia e molti lavori per
migliorare l’efficienza energetica. Investimenti in social housing, ma
anche tante case vecchie rimesse a nuovo. Così il mediatore si troverà
ad affrontare un compito nuovo: quello di chef. Nella grande cucina del
mercato immobiliare, sarà il professionista che più di altri
saprà indicare la ricetta per far incontrare domanda e
offerta, per calibrare gli ingredienti edilizi richiesti da
chi acquista e aggiustare il menu di chi vende.
Il nostro giornale si propone
proprio questo: sarà una guida
nel labirinto delle norme, dei
trend, dell’economia. Poi,
ognuno sceglierà quale
piatto servire.
ITALIA
F.I.M.A.A.
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sommario
settembre
MATTONE I LOVE YOU....................................................... pag.4
INVESTIRE NELLA CASA RESTA LA PASSIONE DEGLI
ITALIANI.
tREMATE TREMATE! LE TRACCIABILITà
DEI PAGAMENTI SONO ARRIVATE.......................... pag.6
VEDIAMO COME FUNZIONANO
Più POTERE NELL’EDILIZIA............................................ pag.8
I MEDIATORI IMMOBILIARI STANNO CONTANDO SEMPRE
DI Più NELLE FASI PREPROGETTUALI DEGLI EDIFICI
AFFITTI E ROGITI NEL MIRINO................................. pag.9
MA CHE FINE HA FATTO LA SANATORIA FISCALE?
la vita diventa social............................................ pag.12
COMPRARE CASA INSIEME è IL TREND EMERGENTE DEL
MOMENTO
MAURIZIO LUPI VOGLIO SNELLIRE
URBANISTICA ED EDILIZIA......................................... pag.10
ECCO L’INTERVENTO DEL vicepresidente della
Camera dei deputati per il Popolo della libertà
MEDIATORI 2.0....................................................................... pag.14
È ORA DI SBARCARE SU FACEBOOK & CO
Autunno magico a Trento............................ pag.18
Monumenti suggestivi, mostre, relax e, in due
week end di settembre, l'occasione di scoprire
le eccellenze dell'enogastronomia trentina
GREEN GAME............................................................................ pag.22
VINCE CHI SALVA IL MONDO DALL’INQUINAMENTO A
COLPI DI ENERGIE RINNOVABILI
FIMAA NEWS
a tu per tu con il governo............................... pag.25
Mediatori Creditizi al bivio.......................... pag.30
la professione è a un punto di svolta
Il mercato immobiliare
residenziale in Europa.......................................... pag.26
SERVIZI FINANZIARI PER
L’AGROINDUSTRIALE....................................................... pag.38
RINNOVO DEL CONTRATTO CCNL..................... pag.28
NUOVO ACCORDO CON GENIALLOYD....... pag.39
SICILIA: L’ANTEPRIMA...................................................... pag.33
È L’ORA DEL MARKETING............................................. pag.40
QUANTO VALE IL LISTINO PREZZI
DELLE AZIENDE?...................................................................... pag.36
il valore del marchio .......................................... pag.42
Nuovo Incarico Di Vendita Fimaa........ pag.44
PROVVIGIONE MEDIATORIA ANCHE
PER IMMOBILI NON REGOLARI................................ pag.48
VITTORIO SGARBI
SALVIAMO
I TERRENI AGRICOLI
IL SINDACO DI SALEMI,
CONTRO I PARCHI GREEN
pag. 16
nuovo STRUMENTO per i soci fimaa....... pag.50
Software FIMAA Antiriciclaggio......... pag.53
LE PROPOSTE EDITORIALI............................................. pag.54
Convegni FIMAA.............................................................. pag.56
F.I.M.A.A.
mediare 3
MATTONE
INVESTIRE NELLA CASA RESTA LA
PASSIONE DEGLI ITALIANI. UN CAPITALE
VALUTATO IN 4.700 MILIARDI DI EURO,
E SI CONTINUA AD INVESTIRE…
E
V
O
I L
YOU
di Federico Mombarone
I
l valore del patrimonio residenziale
italiano è pari a quattro volte il Pil
nazionale. Una misura che mostra
come il ciclo immobiliare dell’ultimo
decennio abbia fatto salire i valori
patrimoniali degli immobili e dunque
anche delle abitazioni in misura particolarmente elevata rispetto al flusso annuale del reddito nazionale. Si
va da un massimo della Liguria, che
mostra un valore della ricchezza degli
immobili residenziali pari a sette volte
il Pil regionale, alla Basilicata il cui valore scende 2,7 volte il rispettivo Pil
4 mediare
regionale. Quindi, la domanda è: una
simile proporzione è compatibile con
un’ulteriore crescita? La crisi del real estate è destinata a esaurirsi?
La risposta degli analisti è: sì, ma
a piccoli passi. Innanzitutto perché
dall’Europa arrivano segnali di risveglio sul fronte immobiliare: «La
ripresa economica ha condizionato
gli investimenti immobiliari in Europa,
con il volume delle transazioni in aumento nel secondo trimestre 2010»,
è il giudizio della società di consulenza Jones Lang LaSalle, specializzata
in servizi per il real estate. I suoi
analisti calcolano, per esempio, che
gli investimenti diretti in immobili
commerciali in Europa nel secondo
trimestre 2010 siano stati pari a 23
miliardi di euro, un incremento del
15% rispetto al primo trimestre (a
quota 20 miliardi) e dell’80% sul
periodo corrispondente nel 2009.
E in Italia? Secondo le previsioni di
una delle principali banche italiane,
per quest’anno in Italia «le prospettive del settore immobiliare restano
pressoché stabili». Anche perché le
Borse hanno continuato a tenere con
il fiato sospeso gli investitori: rialzi
esaltanti seguiti a crolli precipitosi,
con prospettive incerte per le economie a cui si somma la sfiducia
nei debiti sovrani degli Stati (Grecia,
Spagna, eccetera). Tutti fattori che
hanno suggerito che, forse, vale la
pena di restare ancorati a qualcosa
che è considerato nel tempo un valore immutabile: la casa. Gli italiani continuano ad avere una fede
quasi illimitata nel mattone: a fine 2008 l’82% della ricchezza reale
delle famiglie era in appartamenti e
ville. Un capitale valutato in 4.700
miliardi, tre volte il reddito disponibile, salito al massimo degli ultimi 13
anni e destinato a crescere ancora a
ritmi costanti. Basti osservare che
le intenzioni di acquisto di seconde
case e per investimento nel triennio
2007-09 sono aumentate del 10%.
E anche davanti alle crisi più devastanti il parere non è cambiato: lo
scoppio della bolla immobiliare ha
lasciato sul lastrico migliaia di cittadini americani, in Gran Bretagna ha
ridotto in povertà parecchi investitori e in Spagna ha spazzato via intere
società di gestione. In Italia niente di
tutto ciò: certo, il mercato ha tirato
il freno e nel 2009 gli scambi sono
calati dell’11% e i prezzi del 4%. Ma
si tratta di variazioni tutto sommato
modeste. Così non stupisce che sia
prevista una stabilizzazione del settore, con quotazioni che possono
al massimo calare del 2%, ma con
compravendite in ripresa del 2% su
base annua. Anche per Luca Dondi,
analista del mercato immobiliare
per Nomisma Sgr, le prospettive
sono abbastanza positive, dopo un
periodo negativo durato due anni, in
cui è diminuito sensibilmente il numero di transazioni, anche se i valori
non si sono ridotti di pari misura. Un
segno che il mercato è vivo e vegeto, secondo Dondi, è il proliferare
di società di investimento specializzate nel mattone: «Basti pensare
che soltanto nell’ultimo anno sono
nati 40 nuovi fondi immobiliari, per
un totale di 267 iniziative e più di
30 Sgr attive nel settore», spiega.
Una cosa, però, è certa: non è più
il momento dell’immobiliare da bere, di quella euforia che portava a
investimenti speculativi in un’ottica
di breve termine. «Tra il 2002 e il
2006 era possibile comprare a 100
e rivendere a 110 dopo appena sei
mesi. Il mercato, oggi, non è così effervescente, ed è difficile prevedere
quando tornerà a esserlo», è il parere
di Mario Breglia, di Scenari immobiliari. Inoltre, secondo gli operatori
la domanda deve ancora fare i conti
con la fragilità dell’economia reale.
Infine, altro dato che ha spento le
speranze di una fiammata del mercato della casa, è la minore spinta
del previsto dai fondi rientrati
in Italia con lo scudo fiscale.
Secondo Bankitalia, circa
il 70% dei 100 miliardi di
euro scudati, cioè fatti
emergere dai conti all’estero, sono ritornati (o,
Mario Breglia
Luca Dondi
meglio, rimasti) oltrefrontiera, anche
se questa volta in modo legale. Solo
una parte dei 30 miliardi tornati a
casa, quindi, sono stati reinvestiti
nel mattone. Insomma, nonostante qualche delusione, l’Italia resterà
un’isola (abbastanza) felice. Che non
deve imitare le bolle del mercato immobiliare Usa, che sembra stare di
nuovo affondando. Certo, è presto
per pronosticare un’altra imminente
recessione. Ma fatto sta che il governo americano si sta attrezzando per
risomministrare altre dosi di incentivi
fiscali e monetari all’economia, come indica la proroga dei tagli fiscali
a chi acquista la prima casa. Una
volta tanto possiamo essere noi, gli
italiani, quelli da invidiare. mediare 5
TREMATE,
TREMATE
LE TRACCIABILITà DEI
PAGAMENTI SONO ARRIVATE
ORA CHE IL GOVERNO HA BISOGNO DI QUATTRINI, nella manovra
anti-crisi è stata inserita una stretta alla circolazione del cash,
PER CONTRASTARE LA LOTTA AI PAGAMENTI IN NERO.
VEDIAMO COME FUNZIONA
di Federico Mombarone
L’
Italia è diventata la sesta grandezza mondiale quanto a Prodotto interno lordo da un giorno con l’altro. Il miracolo è avvenuto
a metà degli anni Ottanta, quando il
governo italiano riuscì a far contabilizzare nel bilancio statale non solo le
vendite di beni e servizi regolarmente fatturate, ma anche l’economia
sommersa, sconosciuta dalle rilevazioni ufficiali. Ora, però, lo Stato
ha bisogno di quattrini: pochi,
maledetti e subito. E quell’economia sotto la superficie fatta di sconti
6 mediare
in cambio di evitare l’emissione della
fattura, che è servita per passare tra
le maglie del trattato di Maastricht
(più grande è il Pil, minore è il risultato del rapporto con il deficit), è
diventata una preda per il ministro
dell’Economia, Giulio Tremonti.
Il quale, come un subacqueo, si è
messo a caccia del tesoro sepolto
nelle profondità dell’azienda Italia.
«Le stime più recenti indicano che il
valore aggiunto sommerso del 2006
si è attestato tra il 15,3 e il 16,9% del
Pil», rileva la Banca d’Italia. Ed ecco
perché la caccia all’evasione fiscale
si è fatta stringente. Una delle misure che, nelle intenzioni del governo,
servirà ad arginare i pagamenti che
eludono le tasse, è la cosiddetta tracciabilità dei versamenti.
«Il principio è controllare il percorso delle transazioni. I risultati della
lotta all’evasione danno ragione al
governo: da 6,4 miliardi di euro recuperati nel 2007 siamo passati ai
9 miliardi nel 2009, che diventeranno 11 nel 2011 per salire a oltre 20
negli anni successivi», ha spiegato il
sottosegretario alla presidenza del
Consiglio, Paolo Buonaiuti. Risultato: nella manovra anti-crisi è stata
inserita una stretta alla circolazione
del cash. Il provvedimento ha messo al bando i pagamenti in contanti:
ora sono consentiti fino a 5mila euro,
abbassando la precedente soglia di
12.500. Oltre questa cifra, si deve
ricorrere ad assegni, bonifici, carte
di credito o bancomat. C’è poi l’obbligo di fattura telematica oltre i 3mila euro, per la quale sono promessi
modalità e termini semplificati per
le operazioni. Anche sul fronte degli
assegni circolari la soglia delle transazioni da cui far scattare l’obbligo di
segnalazione agli organi di controllo
scende dai 12.500 euro per riavvicinarsi al precedente limite dei 5mila.
La misura coinvolge anche il saldo
dei libretti di deposito bancari o postali al portatore. Persino il libretto
postale dei nipotini, che magari lo
hanno ricevuto per la prima comunione, non può essere pari o superiore ai 5mila euro: se hanno importo
superiore, i libretti devono essere
estinti dal portatore, oppure il loro
saldo deve essere ridotto al di sotto
della soglia entro il 30 giugno 2011.
L’obiettivo dei provvedimenti è
semplice: non far sfuggire nulla
(o quasi) ai controlli dell’erario.
Questo vale per le transazioni modeste (ristrutturazioni, vendite di scarsa
entità), ma è ancora più vero per le
grandi imprese, le quali faranno più
fatica a ricorrere a società estere. Il
ministero dell’Economia potrà, infatti, individuare nuovi paradisi fiscali
anche in relazione ai dati raccolti da
enti internazionali o alle difficoltà incontrate nello scambio di informazioni. Un appartamento, insomma, più
difficilmente potrà essere di proprietà di una società con sede nelle isole
Cayman. Saranno, inoltre, sottoposte
a specifici controlli le imprese che
cessano l’attività entro un anno dalla
data di inizio, oppure che presentano
dichiarazioni in perdita per più anni.
L’abbassamento a 5mila euro del
tetto per i pagamenti in contante, in
ogni caso, cambierà molte abitudini. Per esempio, adesso quando si
emette un assegno superiore ai 5mila euro, si dovrà sempre controllare
che siano segnati la non trasferibilità
e il nome del beneficiario o la ragione sociale dell’azienda. Attenzione:
chi, per aggirare il divieto, pensa di
cavarsela con tanti pagamenti inferiore ai 5mila euro, dovrà ricredersi: il
limite riguarda l’importo complessivo
della transazione. Quindi chi emette
una fattura da 18mila euro non può
frazionare il pagamento in sei tranche di 3mila euro ciascuna. E se
si sgarra? Ci sono sanzioni salate.
Inoltre, sarà difficile sfuggire ai controlli: un’operazione di importo pari o
superiore a 5mila euro con assegno
sarà sempre tracciabile. La banca,
infatti, registra l’operazione
e la comunica all’anagrafe
tributaria. Quindi il dato
è di fatto disponibile al
fisco, che lo potrà utilizzare in successivi accertamenti. Infine, se
l’operazione riguarda
un acquisto di beni tra
operatori economici
con emissione di fattura, sarà segnalata
al fisco in modo telematico con la nuova comunicazione Iva
prevista dalla manovra.
E potrà essere incrociata
con la segnalazione della
banca. Da questo incrocio (supportato eventualmente da ulteriori rilievi
contabili) potrebbe scaturire un meccanismo che fa scattare sulle parti
sanzioni amministrative e, in alcuni
casi, anche penali. Sempre che la
tradizionale fantasia italica non
riesca ad avere il sopravvento. A
quella Tremonti non riuscirà a mettere freno.
mediare 7
Più POTERE
NELL’EDILIZIA
I MEDIATORI IMMOBILIARI STANNO CONTANDO
SEMPRE DI Più NELLE FASI PREPROGETTUALI
DEGLI EDIFICI. UN INGREDIENTE FONDAMENTALE
PER UN NUOVO MODO DI OPERARE. PAROLA DI
VALERIO ANGELETTI, PRESIDENTE FIMAA
di Monica Battistoni
I
n testa non ha un casco blu dell’Onu. Non va neppure in giro equipaggiato con guanti di velluto e
pendolino da ipnotizzatore. Eppure
è un peacekeeper per eccellenza.
Anzi, il Mediatore per antonomasia.
Valerio Angeletti è il presidente di
FIMAA, la federazione che raccoglie
i professionisti dell’accordo, della valutazione, della ricerca di una via di
mezzo. O perlomeno è così che andrebbe interpretato questo ruolo: «In
passato abbiamo commesso l’errore
di concentrarci solo un aspetto della
nostra attività, ossia la conclusione
della transazione. Invece, il mercato
dove realizzare buoni
affari, si crea anche con il confronto
e la collaborazione delle parti.
Insomma, si auspica un nuovo
modo di operare?
Nuovo non è il termine esatto. L’idea
è quella di tradurre in chiave moderna le valenze tipiche della figura
del mediatore. Per fare un esempio
concreto, nella filiera delle costruzioni il nostro lavoro incide sempre di
più nella fase preprogettuale degli
interventi edilizi. Ed è un passaggio
importate perchè gli agenti immobiliari hanno il polso del mercato,
sanno cosa vuole il cliente e sono in
grado di trasferire queste informazioni. Lo stesso vale con la pubblica
amministrazione.
In questo caso sembra semplice
a dirsi e più difficile da realizzare.
Certo, si tratta di interventi a livello politico ma presentare le proprie
istanze a chi governa, rientra nelle
prerogative di un’associazione. Le
faccio un altro esempio, sempre nel
settore casa: oggi, quando si parla
di edilizia sociale si ragiona in termini di piano casa 1 mentre per quella
residenziale di ampliamento delle cubature. Già, ma dell’esistente che ne
facciamo? Ampliare l’offerta è utile o
crea un ulteriore danno? C’è il rischio
di aumentare l’invenduto e di conseguenza lo stato di crisi del sistema?
Ecco, forse occorrerebbe ripensare
a ciò che è stato concesso.
Si spieghi meglio.
Non è detto che per garantire una
casa alle cosiddette fasce deboli,
ossia giovani, immigrati e famiglie a
basso reddito, si debba aggiungere
cemento a cemento. Basterebbe
intervenire sugli edifici fatiscenti,
abbattere certe distorsioni urbanistiche e su quei terreni costruire
nuovi immobili.
In Inghilterra è più semplice attuare
un simile progetto perché lo Stato
ha mantenuto la proprietà, quanto
meno del suolo, mentre da noi le
case popolari a volte sono state
vendute e rivendute. Inoltre le municipalità avrebbero il grande vantaggio di non dover costruire fognature,
strade, organizzare la viabilità pubblica e tutti gli altri servizi indispensabili. Ci sono già e allora perché non
ottimizzarli?
La copertina di ottobre di FIMAA News riproduceva la cartina dell’Italia con tutte le province come simbolo di una progettualità comune legata però
ai valori locali, in quella di marzo
campeggiava il marchio della federazione: elemento unificatore
e di appartenenza con una forte
valenza associativa e di rappresentanza. Per la prima uscita di
Mediare invece, una casa, bene
indispensabile per ogni individuo.
Cosa significa?
Tutto ciò che sta accadendo attualmente, dalla Bolkenstein, delle nuove norme sui mediatori creditizi, alle
leggi di tutela dei consumatori, indica che è necessaria una modernizzazione del nostro approccio. Fornire
un livello minimo di servizi omogenei a venditori e acquirenti su tutto il
territorio nazionale, è il primo passo.
Organizzare corsi di formazione su
misura per gli operatori del nostro
settore è un’altra priorità. Si tratta
però di progetti realizzabili solo con
una forte unità di intenti nazionale e
con un consolidamento e uno sviluppo nelle autonomie locali. La FIMAA
sta andando verso questa direzione:
supportare la crescita delle province
con servizi centrali da erogare sul
territorio. AFFITTI E ROGITI
NEL MIRINO
LA MANOVRA GOVERNATIVA DI FINE MAGGIO PREVEDE
NOVITà E MODIFICHE IMPORTANTI E PER METTERSI IN REGOLA
NON C’è MOLTO TEMPO. MA CHE FINE HA FATTO LA SANATORIA FISCALE?
di Federico Mombarone
T
ra le novità contenute nella
manovra varata dal governo
a fine maggio, c’è quella che
riguarda i contratti d’affitto. Da inizio luglio‚ infatti, il contratto d’affitto
deve contenere anche i dati catastali. Non si tratta di un particolare
di poca importanza: la norma vale,
infatti, per tutti i contratti di affitto e locazione di fabbricati e
terreni. E se i dati catastali vanno
inseriti quando si registra un nuovo
contratto, non devono essere tralasciati anche nei casi di cessione,
risoluzione e proroga (anche tacita).
Per mettersi in regola non c’è molto
tempo: il limite, infatti, è fissato per
il 31 dicembre.
In teoria dovrebbe rientrare nella
categoria anche la registrazione annuale di contratti già in essere, ma
secondo gli esperti del settore difficilmente si registrerà una rapida
corsa a un aggiornamento degli accordi di locazione. La legge, inoltre,
prevede che la mancata o errata
indicazione dei dati catastali sia
considerata «fatto rilevante» ai
fini dell’applicazione dell’imposta
di registro. La non ottemperanza è
quindi punita con le sanzioni previste
per chi non registra i contratti di locazione. Insomma, nessun contratto
di affitto potrà contenere descrizioni
che non siano avvalorate da quanto registrato. Questo aspetto non
riguarda solo le locazioni: anche i
rogiti sono entrati nel mirino del catasto e, di conseguenza, del fisco.
Gli immobili abusivi sotto il profilo
urbanistico ed edilizio, ovviamente,
non potranno più essere venduti,
dato che nel rogito non potrà essere riportato alcun dato catastale (e
i notai non potranno procedere alla
convalida dell’atto). Ma non solo: le
nuove norme interessano anche le
piccole irregolarità, magari considerate quasi insignificanti dal proprietario, come un tramezzo spostato o
uno sgabuzzino eliminato. Si calcola
che questa situazione (cioè di parziale non conformità dell’immobile
a quanto accatastato) riguardi buona
parte delle 600mila compravendite
di case effettuate ogni anno in Italia,
a cui si aggiungono oltre 700mila trasferimenti di immobili non residenziali. Ora, invece, le planimetrie non
possono più essere imprecise
nell’indicare la cantina o la soffitta legata a un appartamento.
Il proprietario di un immobile, quindi, deve innanzitutto reperire i dati
catastali aggiornati, verificando che
quelli riportati sull’atto d’acquisto
siano ancora attuali. Il lato positivo
della faccenda è che chi ha un po’
di dimestichezza con internet può
avvalersi delle visure catastali online: il servizio è gratuito e può essere effettuato sul sito dell’agenzia del
Territorio. Ma ci sono anche agenzie,
sempre sul web, che provvedono,
ma a pagamento (il costo medio è di
circa 10 euro). Occorre dunque procurarsi la planimetria depositata in
Catasto e verificare che i riferimenti catastali eventualmente riportati
siano gli stessi che appaiono sulla
misura. Un controllo piuttosto semplice: basta rendersi conto se i locali
e le aree dell’appartamento, dell’ufficio o della villa corrispondono. In
questo caso, se tutto è conforme,
non ci sono altre mosse da fare. In
caso contrario, si deve procedere
a un aggiornamento catastale. Da
tenere conto anche che i Comuni
avranno accesso alle banche dati
del Territorio. E che nelle compravendite immobiliari per assicurare la
conformità delle planimetrie basterà
l’attestato di un tecnico.
E la ventilata sanatoria fiscale? Il
provvedimento approvato è meno
benevolo di quanto sia sembrato in
un primo momento: l’unico vantaggio, di fatto, è il mancato pagamento
degli oneri per l’accatastamento in
surroga (stimabili in 800-1.000 euro di media) e un’applicazione mite
delle sanzioni catastali (che vanno da
258 a 2.066 euro secondo la gravità
del caso). Una severità che ha fatto
supporre un minore interesse per
mettersi in regola. Chi è proprietario
di case completamente sconosciute al catasto, i famosi immobili fantasma, potrebbe essere tentato di
lasciare le cose come stanno e puntare sui ritardi da parte dell’erario nel
controllare la situazione di migliaia di
immobili. Ma, al contrario, il provvedimento può essere interessante per
chi ha commesso piccole irregolarità:
una piccola spesa e un modesto investimento di tempo per la burocrazia può regolarizzare l’immobile per
una futura vendita. mediare 9
ECCO L’INTERVENTO SU MEDIARE DEL vicepresidente
della Camera dei deputati per il Popolo della libertà
MAURIZIO LUPI
VOGLIO SNELLIRE
URBANISTICA
ED EDILIZIA
di Maurizio Lupi
F
ranklin Kettering diceva saggiamente che “Tutti dovremmo
preoccuparci del futuro, perché
là dobbiamo passare il resto della
nostra vita”. Per questo quando si
parla di infrastrutture, urbanistica e
sviluppo del territorio bisogna avere
a cuore il nostro avvenire e soprattutto quelle delle generazioni che
verranno. La situazione in cui versiamo attualmente non si può proprio
definire rosea e le preoccupazioni
per il futuro risultano essere molte
e crescenti.
Qual è l’origine di queste preoccupazioni? Situazioni di empasse burocratico, pratiche
bloccate da troppo tempo e
quindi da ripensare completamente, stanchezza, sfiducia e mancanza d’iniziativa
sono solo conseguenze.
Ciò che realmente sta
all’origine di questo
blocco strutturale è
fondamentalmente la paura. Una
paura alimentata soprattutto da
10 mediare
normative che, in nome del principio
giusto di salvaguardare l’ambiente,
sono diventate sempre più complicate. Il concetto di base è semplice:
cercare di imbrigliare il comportamento del singolo limitandone gli
spazi di libera iniziativa. E questo ha
progressivamente condizionato la realizzazione di interventi fondamentali
per lo sviluppo del Paese.
Per dirla in maniera ancora più
semplice, si è avuto paura dello
sviluppo che, troppo spesso, è
stato messo in antitesi con l’ambiente. Così si è preferito preservare
l’esistente piuttosto che investire sul
futuro. Ma proprio in questo consiste l’errore di fondo: ambiente e sviluppo sono due facce della stessa
medaglia. Il ruolo della politica non
è ostacolare lo sviluppo, ma trovare il giusto equilibrio tra l’esigenza
di far progredire la nostra società
e quella di non deturpare i luoghi in
cui viviamo.
C’è una parola che sintetizza perfettamente la difficoltà di questi
anni: vincolo. Da sempre, in Italia,
esiste l’idea secondo cui se un’area
è vincolata non posso costruire. Non
è così. Non tutto è vincolato allo
stesso modo. Esistono aree sensibili con determinate peculiarità che
non possono essere toccate e quindi
tutelate con un vincolo assoluto ed
altre, invece, in cui si può intervenire
previa autorizzazione e quindi tutelate con un vincolo relativo. La paura
di assumersi responsabilità ha progressivamente trasformato anche
il vincolo relativo in un limite invalicabile. In fondo è più semplice dire
no a priori. Ma non è vietando tutto
che si realizza il bene del Paese. Al
contrario dobbiamo ridare centralità
a strumenti come la pianificazione
territoriale, il piano urbanistico comunale, il piano di lottizzazione. Se c’è
un lavoro di tutela a monte che tiene
conto di tutti gli elementi di criticità è
chiaro che l’autorizzazione al progetto esecutivo sarà meno complicata
e più rapida. Occorre recuperare il confronto e il
dialogo tra chi autorizza e chi progetta perché non è sufficiente la
sola coerenza normativa. Un’opera,
infatti, va contestualizzata in un’area
tenendo conto della filosofia del progettista, del corretto uso dei materiali da costruzione, del rispetto del
“genius loci”.
Vi sono poi molti altri nodi da sciogliere: una nuova fiscalità urbanistica,
il rapporto pubblico privato e le connessioni tra ambiente ed urbanistica.
Bisogna anzitutto eliminare gli
ostacoli per gli operatori pubblici e privati, costretti a fare i conti
con tempi sempre più incerti ed
una eccessiva burocratizzazione
dei processi decisionali.
Ma semplificare è possibile? Si può
uscire dalla congestione burocratica
attuale? A che prezzo? Tutto questo
è possibile ed è già in parte abbozzato in una serie di proposte legislative
che forse non tutti conoscono.
Proprio nella logica di sopperire a
questa situazione di empasse ho
presentato alla Camera un disegno di
legge volto ad introdurre snellimenti procedurali in materia urbanistica
ed edilizia e che ha già avuto un suo
importante riconoscimento in quanto
alcune disposizioni sono state recepite nella manovra finanziaria varata
dal Governo.
Punto di partenza è certamente la
conferenza di servizi, luogo istituzionale per il razionale coordinamento
degli interessi pubblici, da sempre
considerata strumento di attuazione del principio di buon andamento
dell’amministrazione.
L’attuale disciplina, pur avendo subito
nel corso degli anni numerose modifiche migliorative, rimane ancora
piuttosto complessa e problematica.
È necessario responsabilizzare i titolari del procedimento e pertanto
nel disegno di legge è previsto che
la mancata adozione della determinazione motivata di conclusione del
procedimento sia elemento di valutazione ai fini della responsabilità dirigenziale o disciplinare e amministrativa, nonché ai fini dell’attribuzione
della retribuzione di risultato.
Tra le altre modifiche proposte viene
estesa anche alle amministrazioni
portatrici di interessi “sensibili” la
regola in base alla quale si considera acquisito l’assenso dell’amministrazione il cui rappresentante
non abbia espresso definitivamente la volontà. Ciò anche per
quanto riguarda l’obbligo di motivazione del dissenso espresso nell’ambito della Conferenza di servizi.
Altro elemento problematico nell’approvazione di piani e progetti è la
procedura di valutazione di impatto
ambientale. Sempre nella logica di
evitare inutili duplicazioni di valutazioni, ho proposto che i piani attuativi non debbano essere sottoposti
a VAS, qualora non comportino variante sostanziale al piano urbanistico
generale già sottoposto a VAS.
Che dire poi del mancato coordinamento che spesso c’è tra le molteplici normative che disciplinano i diversi
aspetti e fasi per l’approvazione dei
progetti.
Mi riferisco, in particolare, al procedimento per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica qualora l’opera
o il progetto debba essere sottoposto anche a valutazione di impatto
ambientale.
Sono altresì introdotte semplificazioni in materia di sportello unico
dell’attività edilizia, tolleranza per lievi
difformità e approvazione dei piani
attuativi: previsione del ruolo di commissario ad acta per il responsabile
del procedimento nei confronti degli
enti inadempienti; tolleranza del 2%
per le lievi difformità; approvazione
dei piani urbanistici attuativi da parte
della Giunta comunale.
Viene infine data copertura statale agli istituti della perequazione e
della compensazione, prevedendo
che il piano urbanistico possa essere attuato anche attraverso sistemi
perequativi e compensativi, lasciando alle regioni il compito di stabilire
i criteri e le modalità di attuazione e
facendo salve così anche le discipline regionali già emanate.
La sfida è grande ma l’impegno e la
serietà non mancano di certo a chi
intende mettersi al servizio del popolo e del bene comune. L’importante
è cominciare. Confronto e responsabilità. Sono queste le due parole che
dobbiamo recuperare. Sono queste
le linee lungo cui si muove una proposta di legge che presto presenteremo in Parlamento. Consci che
occorre velocizzare e snellire gli
strumenti di governo del territorio senza ridurre il sistema di
tutela delle qualità peculiari del
nostro Paese. mediare 11
la vita diventa
l
a
i
soc
COMPRARE CASA
INSIEME è IL TREND
EMERGENTE
DEL MOMENTO,
STIMOLATO
SICURAMENTE DALLA
CRISI, MA ANCOR Più
DAI COSTI ALLE STELLE
DELLE ABITAZIONI.
COSì I GIOVANI
HANNO TROVATO
UNA SOLUZIONE…
di Monica Battistoni
U
na giovane coppia in cerca di
palazzi vuoti, case abbandonate, ex fabbriche per farne
un condomino speciale. Esausta dal
confronto con i tempi e le modalità
del mercato immobiliare decide di
pubblicare un post in rete e affidarsi
alla potenza dell’universo digitale:
«Ciao a tutti, siamo Marcello e Livia,
12 mediare
viviamo in provincia di Milano e da
tempo desideriamo dare vita ad un
progetto di cohousing. Cerchiamo un
rustico o una casa di corte da ristrutturare e riqualificare sotto il profilo
energetico in zona San Giuliano, per
realizzare 6-8 unità abitative di varie
metrature». Risultato? Tante adesioni
al progetto, ma nessun immobile. E
allora si sono rivolti a un’associazione di Cohausing, che li ha indirizzati
a un fondo specializzato nella promozione di progetti di coabitazione
e il sostegno professionale ai gruppi
nascenti di co-residenti. La filosofia
della condivisione viene applicata
fin dalle fondamenta: tutti partecipano direttamente alla progettazione
del villaggio, dove responsabilità e
ruoli di gestione degli spazi e delle
risorse condivise sono definiti senza
esercitare alcuna autorità. Anzi, ogni
decisione viene presa sulla base del
consenso, mantenendo l’individualità
della propria abitazione e dei propri
tempi di vita.
Ma oltre alla ricerca dell’immobile, alla trattativa di compravendita
è fondamentale l’elaborazione di
un prospetto economico che preveda tutte le fasi e tutti i costi del
progetto: dall’acquisto, alle tasse, alla ristrutturazione, i costi
del notaio, del commercialista,
dell’architetto.
Non deve essere però un’impresa titanica se nel mondo le co-residenze
sono oltre un migliaio e coinvolgono
almeno 130mila persone.
Che si tratti di case disposte lungo una via (si tratta delle comunità
più grandi) o di appartamenti che si
affacciano su un grande cortile, comunque il fenomeno è trasversale.
Seicento comunità di Cohouse in
Danimarca, cento negli Stati Uniti e
dozzine nel resto dell’Europa, Regno
Unito, Olanda, Svezia e Germania. E
in Scandinavia interi quartieri sono
costruiti seguendo questo modello.
In Italia, dal primo progetto del
2006, dove 18 famiglie hanno ricavato in un’ex-fabbrica di barattoli del
quartiere Bovisa a Milano, appartamenti tra i 50 e i 130 mq, altri ne
sono seguiti: sempre nel capoluogo
lombardo c’è il complesso Greenhouse pronto nel 2012, con canoni
di affitto per chi ha meno di 36 anni
di 10 euro al metro quadro. E percorrendo la penisola dalle Alpi all’Etna è
un susseguirsi di iniziative: la palazzina torinese a Porta Palazzo, ristrutturata in classe energetica B, con
isolamento termico in fibra di legno,
riscaldamento a pavimenti radianti
collegati ai pannelli solari, costerà dai
2000 ai 2500 metri quadrati ai futuri
proprietari, che si sono riuniti nell’associazione Coabitare.org.
A Bologna, invece, è stato il Comune
a fare il primo passo con un immobile nel quartiere Savena da affittare
ai giovani.
Un processo di riconversione degli
edifici di proprietà della pubblica
amministrazione che sta promuovendo una vera e propria rivoluzione urbanistica. A Verona, nell’area
Link e bibliografia
www.Cohousing.it (ha 9000 iscritti).
“Cohousing: A Contemporary Approach to
Housing Ourselves”, di Kathryn McCamant
e Charles Durrett, edizioni Ten Speed Press
in vendita su Amazon.
della caserma Passalacqua, intorno
a parco di 180mila metri quadrati,
sorgeranno sessanta appartamenti
in housing sociale, un campus universitario e servizi per il quartiere.
In zona Piagge Firenze è prevista la
costruzione di un edificio per l’alloggio temporaneo a prezzo agevolato.
E nel centro di Palermo dal recuperare di una palazzina i giovani sotto
i trent’anni potranno sperare in 11
appartamenti.
Anche gli agenti immobiliari seguiranno il trend?
mediare 13
È ORA DI SBARCARE SU FACEBOOK & CO
di Guglielmo Campiano
P
ochi, pochini, pochissimi. Digitando su facebook la parola
“agente immobiliare” i risultati sono solo 339. Se poi si scrive
“agenti immobiliari”, ancora peggio:
18 pagine, di cui molte di appelli o
14 mediare
petizioni. Se è vero che i cosiddetti
social network stanno cambiando
il mondo, allora i mediatori sono in
forte ritardo. Almeno individualmente. Alla domanda se esiste una generazione di agenti 2.0 su facebook
si può rispondere tranquillamente di
no. Anche perché quelli che ci sono
caricano a manetta le impostazioni
di privacy e addio contatti.
Per chi non lo sapesse “faccialibro”
è il luogo d’incontro telematico dove creare una rete di conoscenze,
mettere in condivisione video e foto,
mantenere contatti, relazionarsi con
amici, amici di amici, amici lontani,
amici di scuola e, sempre di più,
anche amici clienti. Ma su facebook, solo una decina di utenti hanno
all’interno del proprio nome di riconoscimento le parole agente e immobiliare. Per tutti gli altri 329, cosa
facciano lo si scopre solo alla voce
job, mestiere.
E dei primi dieci, solo tre hanno un
contatto di reperibilità. Situazione
paradossale. Se si mette sul profilo
(la pagina con le proprie info personali) o già nel nome utente che si è
un agente immobiliare perché non
si dovrebbe lasciare anche un maledetto indirizzo? Meglio chiedere,
iniziando da un’agente di Livorno la
cui pagina sfoggia un numero di telefono addirittura sull’immagine da lei
scelta per debuttare nella network
società. Peccato che, di facebook,
sappia poco o nulla. A conferma, dice di non capire nemmeno come ci
sia finita: «Preferisco l’anonimato»,
sibila. I sospetti che facebook non
sia lo strumento ideale per allargare
il pacchetto clienti decollano.
Tuttavia, arriva subito l’occasione
di ricredersi: Bruno T. ha una certa
età. Lo so dal suo profilo lasciato
pubblico che è del 1952. Data l’età,
sarebbe pure legittimato a detestare
internet. Invece si capisce subito che
nella zona di Marostica ha una trentina di appartamenti da affittare, a partire da 350 euro. C’è il suo telefono,
la sua e-mail, la sua laurea in legge
e si scopre pure che è un nostalgico
fan di Lucio Battisti e dei Metallica.
Ma non solo. Legge Simenon, ama
Salisburgo, cita Čechov e c’è da giurare che guardava Superquark con
Piero Angela. Alzando la cornetta è
disponibile, ma si trova in Austria e
non può parlare, così la cosa finisce
lì, pur sapendo che questo era un
mediatore 2.0 (o almeno un wannabe). E di cui, in fondo, già ci si fidava.
Perché con un po’ di furbizia, lavorando di fino con interessi, passioni
e pagine seguite, si può delineare un
profilo affidabile per il cliente esigente (o boccalone). Insomma, facebook serve o no al frenetico business
immobiliare? Tutto farebbe pensare
di sì ma tutto quello che si vede dice
di no o, al massimo, di “ni”. Come
Alessandro P. agente immobiliare
di Milano di 34 anni. Il suo profilo è
blindato: c’è solo un primo piano e
nient’altro. Ma con lui c’è un amico
in comune (ecco i vantaggi di facebook: i mutual friend). Grazie all’intercessione si trova il numero ma per
uomini d’affari, tutto sembra troppo
complicato. «Di facebook faccio un
uso marginale», conferma. «L’ho fatto per pubblicità, per mettere le foto
degli immobili più belli». Purtroppo,
le foto non si possono vedere, «perché do l’amicizia (unica condizione
per accedere alle info personali quando protette dalle impostazione della
privacy, ndr) solo ai clienti che conosco già», spiega. Ecco, finalmente
un metodo, un’idea: «Però vorrei
svilupparlo ma non trovo il tempo».
È già qualcosa.
Finalmente però arrivano anche i
più scafati. Alessandro S. di Lecce,
classe 1982, ha capito come usare
lo strumento facebook: «Non è il mio
mezzo primario – precisa – ma serve
per farmi vedere attivo, per creare
una rete tra amici e amici degli amici». Touché. Ci avviciniamo a capirne
l’utilità. Chi pensa
che facebook serva a far decollare
gli affari sbaglia. Si
tratta solo di un canale – uno dei tanti
nei tempi moderni
Alessandro P.
– per aumentare
la propria visibilità.
«Posto sulla mia
bacheca (traduzione: metto sulla mia
pagina, ndr) due
o tre case che mi
passano per le ma- Simone C.
ni ogni giorno ma
non voglio esagerare: per la pubblicità ci sono altri siti generalisti».
Trucchi per attrarre
contatti? «È un lavoro di pubbliche Alessandro S.
relazioni, quindi nella pagina di presentazione ho scritto che cerco amici
e “dating”. Ma in realtà sono fidanzato”. Hai capito? Mica scemo.
Il pesarese Simone C., 40 anni, la
vede in maniera simile, ma non c’è
spazio per i ghirigori. Lui non “posta” nulla di lavoro, gli basta essere
l’utente Simone Agente Immobiliare.
«Grazie a facebook ho i vecchi compagni di scuola che mi chiedono case
nella zona di Bologna o in Riviera»,
dice con forte accento romagnolo.
«Facebook è utile ma per promuovermi uso altri mezzi, l’informalità e
la simpatia umana. Vivo di passaparola». Nel frattempo si può aggiungerlo come facebook friend, chissà
che non ci si debba trasferire prima
o poi a Bologna...
Se Facebook non è il vostro strumento preferito, restano sempre
i siti web più tradizionali, come
www.iocercocasa.it, il portale di
Fimaa dove gli associati possono
caricare i loro annunci e metterli a
disposizione dei navigatori a caccia
dell’affare giusto. .
mediare 15
DA QUANDO è SINDACO DI SALEMI, IL CRITICO D’ARTE Più IRRUENTE
D’ITALIA HA INGAGGIATO UNA CAMPAGNA CONTRO LA CONVERSIONE
DEI TERRENI AGRICOLI IN PARCHI GREEN, ACCUSATI DI RUBARE TERRENO
E SPERANZE ALL’AGRICOLTURA… VITTORIO SGARBI
SALVIAMO
I TERRENI AGRICOLI
di Giacomo Valtolina
C
ome sempre, Vittorio Sgarbi è un fiume in piena. Anzi,
una cascata. Le sue parole
piombano con violenza sull’Europa e
sulle amministrazioni italiane, contro
la gestione del territorio, delle città,
degli incentivi. Attacca la mafia e le
imprese del rinnovabile, secondo
lui tutte colluse, e denuncia i prezzi dei terreni agricoli che schizzano
alle stelle.
Vulcanico critico d’arte, presenzialista televisivo, sofisticato conoscitore
della storia e dell’architettura delle
città italiane: il curriculum di Sgrabi
è lungo come un papiro. Ferrarese
classe 1952, ha alle spalle innumerevoli cariche ricoperte nel corso di
una carriera amministrativa da supervisore, commissario, consulente, alla
ristrutturazione, alla tutela, a eventi
culturali, mostre e chi più ne ha più
ne metta fino al peculiare animale
politico: un militante di rara trasversalità, dal Pci a Forza Italia, passando per il Psi, il Pri, il Partito liberale,
la Dc, l’Udc, l’Mpa e pure l’Unione
monarchica. E se non bastasse,
per le restanti facce del poliedrico
personaggio basta fare un salto su
Wikipedia, Youtube o accendere la
televisione su un talk show qualsiasi
al grido del suo ormai leggendario:
«Capra!».
Oggi è alla ribalta della cronaca per
essere diventato il nemico pubblico
numero uno dei parchi eolici, soprattutto da quando, il 30 giugno 2008, è
stato eletto sindaco della siciliana Salemi: «Sono contro per ragioni «ecologiche» – sentenzia paradossalmente – e cioè per la salvaguardia del
paesaggio e della civiltà agricola».
Sindaco Sgarbi, come prosegue
la sua campagna contro la conversione dei terreni agricoli in
aree da adibire ai parchi eolici?
La mia è una battaglia radicale contro la sostituzione delle coltivazioni
di vite e ulivo con parchi eolici. Sono
al fianco dei contadini e lotto per la
loro speranza. Tutto per colpa dei
fondi europei che invece di sostenere un’agricoltura disarmata e senza
sussidi incentivano la distruzione del
paesaggio con orrende pale eoliche
e pannelli solari. Speriamo che i fondi continentali finiscano presto e con
loro questa ordura, liberando il Sud
dalla speculazione di mafia e imprese. Invece continuiamo ad assistere
a terreni che aumentano di valore,
talvolta anche di venti volte.
Meglio cambiare argomento e
passare a qualcosa di più leggero. Da buon viveur la sua casa a
Salemi sarà molto raffinata?
In realtà vivo all’Hotel Kempinski,
un residence frutto di un’impresa di
ampliamento eroica avvenuta prima
del mio arrivo. Si tratta di un baglio
(edificio con cortile, ndr) ristrutturato
rispettando la tipica architettura rurale del luogo che sprigiona un’assurda
forza di richiamo, anche turistico.
Da vero viveur, solo in albergo…
No, a Salemi ho anche una stanza
nell’ufficio di gabinetto del sindaco.
In un edificio novecentesco, déco,
ma molto semplice.
Mi perdoni, ma essendo lei un’amante delle donne la domanda
viene spontanea: la usa anche per
saltuarie scappatelle?
Ma quali scappatelle? Tutto quello che faccio è all’insegna della
trasparenza.
Lasciamo stare. E nel resto della
Penisola? Immagino abbia altre
residenze…
«Certamente. A Ferrara, oltre alla
casa dei miei genitori, ho il palazzo
dell’Ariosto (lo scrittore Ludovico non
l’odiata Stefania dell’affaire Previti,
ndr), dove scrisse l’Orlando Furioso.
Poi, da ristrutturare, ho un’abitazione a Viterbo, Villa Olimpia Pamphilj.
Quest’ultima era una figura importantissima dell’epoca, cognata di papa Innocenzo X. Ho anche una residenza a Ragusa dove però non vado
mai. Ma amo anche essere ospite:
a Noto, dove sono commissario per
la ricostruzione della cattedrale, vengo ospitato dal principe Bonaccorsi
a Castelluccio. È la zona più bella di
Sicilia, tranne il grattacielo di Noto.
Ambientazioni aristo-bucoliche a
parte, anche le grandi metropoli,
Milano in testa, vivono un periodo di trasformazione. C’è qualcosa di buono?
No. Milano ha un sindaco assente che sta andando verso l’Expo
2016 senza la minima progettualità.
La Moratti è uno spaventapasseri
senza alcuna visione politica, privo
di strategie per la città, non dotato
di buon senso. Lo stesso discorso
vale per Roma: cosa si può fare se
Hotel Kempinski a Mazara del Vallo
Villa Olimpia Pamphilj a Viterbo
Il palazzo dell’Ariosto a Ferrara
c’è un sindaco senza testa come
Alemanno?
Nel nulla che lei dipinge, ci sarà almeno un progetto positivo
all’orizzonte?
Forse il porto vecchio di Trieste (una
riqualificazione sul modello dello
Speicherstadt di Amburgo, ndr):
scongiurato il rischio abbattimento,
il piano è buono. Con una lunga riflessione si potrebbero raggiungere
risultati straordinari, soprattutto vista
la posizione del porto, nel cuore della
città.
mediare 17
FOTO di Gianni zotta - Tratta dal libro "Il volto di Trento" (Curcu & Genovese)
Autunno magico
a Trento
La città del concilio è da sempre porta d'accesso al mondo
mitteleuropeo. Monumenti suggestivi, mostre, relax e,
in due week end di settembre, l'occasione di scoprire
le eccellenze dell'enogastronomia trentina
di Nicola Zeni
U
na piazza che è un salotto,
un castello che riporta con la
mente ad un passato glorioso, dintorni che invitano a perdersi
nella gioia di una passeggiata salutare e ritemprante. A volerli riassumere
sono questi i principali tratti distintivi
della città di Trento, località adagiata
nella Valle dell’Adige, sul cammino
che dal mondo mediterraneo conduce verso quello mitteleuropeo.
Insomma, una tappa obbligata per
chi ama l’arte, la buona cucina e la
natura. Anche in autunno. Perché in
questa stagione sono davvero numerose le sorprese e le tentazioni
18 mediare
culinarie che la città ha preparato
appositamente per i turisti.
Ma da dove cominciare per descrivere le bellezze di questo luogo?
Forse dalle vestigia dell’evento che
ha dato a Trento la grande notorietà
internazionale: il Concilio ecumenico della Chiesa cattolica, aperto da
papa Paolo III nel 1545 in cui venne
definita la riforma della Chiesa, poi
definita Controriforma. Sono il Duomo e la Basilica di S. Maria Maggiore le principali location in cui i padri
conciliari svolsero i lavori, imponenti
basiliche da ammirare compiendo
un piccolo viaggio nel tempo che si
potrebbe far proseguire, subito dopo, al Castello del Buonconsiglio, la
rinascimentale residenza dei principi
vescovo. Tra l’altro, fino al 7 novembre, nelle sale del castello, è possibile ammirare l’intrigante mostra
intitolata “L’avventura del vetro”, un
percorso espositivo che dal citato
Rinascimento porta al Novecento,
tra Venezia e mondi lontani.
Che bello scoprire tante bellezze
in pieno relax, senza il fastidio del
traffico e dei rumori. Trento è una
città ospitale proprio perché pensata e costruita a misura d’uomo. Lo
si capisce, ad esempio, entrando
in Piazza del Duomo, quella che ad
inizio articolo abbiamo promosso
al rango di “salotto”. Visitandola di
persona si può constatare come una
simile definizione non è né azzardata né tanto meno retorica. Tra case
affrescate e storici caffè, all’ombra
della superba Fontana del Nettuno,
è possibile magari sedersi un attimo
e cominciare a fare conoscenza con
alcune eccellenze enogastromiche.
Come il TrentoDoc, il metodo classico di montagna, autentico vanto
dell’enologia nazionale cui questa
città tra i monti ha l’onore di prestare
il nome. Magari abbinandolo ad un
piatto di polenta e tonco de pontesel,
ad un tortel de patate o al goulasch
alla trentina.
L’occasione giusta è settembre con
“Autunno Trentino”, il festival gastronomico che oramai da diversi
anni anima il centro storico di Trento,
proponendo le tradizioni delle valli limitrofe e le produzioni di punta delle
Strade del Vino e dei Sapori del Trentino. Fra le vie i palazzi rinascimentali
della Città del Concilio prende vita
una festa di colori, suoni e soprattutto di gusti dell’autunno, stagione
che riserva prelibate sorprese. Ogni
giorno, per due weekend, la città e
soprattutto la piazza, si animeranno
grazie agli stand dei produttori, che
proporranno i frutti del loro lavoro,
all’intrigante effervescenza dello
spumante trentino e ai sapori ideati
dagli chef più conosciuti del territorio trentino che si sfideranno in una
battaglia “all’ultima creazione culinaria”. Ogni sera, a rotazione, saranno infatti protagonisti piatti sempre
diversi che affondano la loro origine
nella tradizione locale, ma reinventati
per stimolare la curiosità degli ospiti.
Se qualcuno volesse approfondire
l’argomento, forse è il caso di farsi
un giro dalle parti di Palazzo Roccabruna, la Casa dei Prodotti trentini,
alla scoperta del vino, dei prodotti
agroalimentari ed artigianali più rappresentativi del Trentino.
Ma la città di Trento è bella anche
ammirata dal “di fuori”. Grazie ai
Trekking Urbani, organizzati dalla
locale Azienda del Turismo, infatti,
è possibile scoprire gli intriganti dintorni: dal Monte Bondone alle suggestioni dell'antica via Claudia Augusta. Dal caratteristico sobborgo di
Piedicastello e dal sovrastante Doss
Trento alla Chiesa di S. Apollinare, già
dipinta dal Dürer.
Insomma, a Trento impossibile annoiarsi.
A trento una festa di sapori, colori e suoni.
Negli stand e nelle piazze,
a margine di concerti e spettacoli, si potranno
degustare tutte le delizie della terra trentina.
dal 18 al 20 e dal 25 al 27 settembre 2010
PROGRAMMA - settembre 2010
Trento, piazza battisti
Venerdì 17
Ore 10-21
Apertura degli stand dei prodotti trentini: formaggi, salumi, vini, liquori,
grappe, spumante Trento doc, sciroppi, dolci tradizionali, miele,
frutti di bosco, lucaniche, funghi, castagne, etc.
Ore 10-22.30 Enoteca e degustazioni sfiziose: nel padiglione coperto, con posti
a sedere, degustazioni sfiziose e tutti i vini del territorio provinciale
da abbinare alla cucina. Enoteca “Grado 12” e “Casa del caffè.
Ore 17.30-18.30 Chef in Strada: lo Chef ospite della serata proporrà una ricetta
da elaborare in diretta insieme al pubblico.
Ore 10-22.30 La cucina in Piazza: padiglione coperto con posti a sedere
Sabato 18
Ore 10-21
Apertura degli stand dei prodotti trentini
Ore 12-22.30
Enoteca e degustazioni sfiziose: nel padiglione coperto, con posti a sedere,
degustazioni sziose e tutti i vini del territorio provinciale da abbinare alla
cucina. Enoteca “Grado 12” e “Casa del caè”.
Ore 16
“LA FESTA DELLO STRUDEL” distribuzione gratuita di strudel no ad
esaurimento in collaborazione con PANIFICIO SOSI
Ore 17.30-18.30 Chef in Strada
Ore 10-22.30
La cucina in Piazza: padiglione coperto con posti a sedere
Domenica 19 OSPITE STRADA DEI FORMAGGI DELLE DOLOMITI
Ore 10-21
Apertura degli stand dei prodotti trentini
Ore 10.30-11.30
Chef in Strada
Ore 10-14.30
La cucina in Piazza: nel padiglione coperto con posti a sedere
Ore 12-22.30
Enoteca e degustazioni sfiziose: nel padiglione coperto, con posti a sedere,
degustazioni sfiziose e tutti i vini del territorio provinciale da abbinare alla
cucina. Enoteca “Grado 12” e “Casa del caffè”.
Ore 17.30-18.30
Chef in Strada
Ore 19-22.30
La cucina in Piazza: padiglione coperto con
posti a sedere
Venerdì 24 STRADA DEL VINO E DEI SAPORI DELLA VALLAGARINA
Ore 10-21
Apertura degli stand dei prodotti trentini
Ore 12-22.30
Enoteca e degustazioni sfiziose: nel padiglione coperto,
con posti a sedere, degustazioni sfiziose e tutti i vini
del territorio provinciale da abbinare alla cucina. Enoteca
“Grado 12” e “Casa del caffè”.
Ore 17.30-18.30
Chef in Strada
Ore 10-22.30
La cucina in Piazza: padiglione coperto con posti a sedere
Sabato 25
Ore 10-21.30
Apertura degli stand dei prodotti trentini
Ore 12-22
Enoteca e degustazioni sfiziose: nel padiglione coperto, con
posti a sedere, degustazioni sfiziose e tutti i vini del territorio
provinciale da abbinare alla cucina. Enoteca “Grado 12” e “Casa
del caffè”.
Ore 17.30-18.30
Chef in Strada
Ore 10-22
La cucina in Piazza: padiglione coperto con posti a sedere
Domenica 26 SHOPPING DAY NEGOZI APERTI
Ore 10-19.30
Apertura degli stand dei prodotti trentini
Ore 10.30-11.30
Chef in Strada
Ore 10-14.30
La cucina in Piazza: padiglione coperto con posti a sedere
Info:
Consorzio Trento Iniziative
Via Manci, 5 - TRENTO
Tel. 0461/233909
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Domenica 26.09
Lungo la Via Claudia Augusta
Meano/Trento
Itinerario inedito quello che parte da Meano
e raggiunge Trento svelando angoli di storia
e preistoria – dai recenti scavi archeologici
di Gardolo di Mezzo al Riparo Gaban - oltre
a proporre soste deliziose per il palato nella
gustosa atmosfera dell’Autunno Trentino.
Luogo di ritrovo e partenza:
Ufficio Informazioni
Trento – via Manci 2 – 38122 Trento
Ore: 14.00
Termine del percorso:
piazza Cesare Battisti
Informazioni sul percorso: 7 km circa
Bassa difficoltà. Percorso pianeggiante con
qualche breve salita. Circa 4 ore soste incluse
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Giovedì 23.09
I romantici itinerari
Lago di Toblino/Lago di Cavedine/
Lago di Santa Massenza
Domenica 31.10
GIORNATA NAZIONALE TREKKING URBANO
L’antico sobborgo di Piedicastello,
Le Gallerie e il sovrastante Doss Trento
Dalla Chiesa di Sant’Apollinare al quartiere
operaio, da Le Gallerie al sovrastante Doss
Trento, parco naturalistico e storico.
Un percorso inedito che va alla riscoperta
dell’antico quartiere di Piedicastello situato
sulla sponda destra del Fiume Adige ricco di
testimonianze storiche.
Luogo di ritrovo e partenza:
Ufficio Informazioni
Trento – via Manci 2 – 38122 Trento.
Ore: 9.00
Termine del percorso: piazza di Piedicastello
Informazioni sul percorso: 5 km circa
Media difficoltà. Il percorso è pianeggiante
ma propone la salita del Doss Trento.
Circa 4 ore soste incluse.
Il percorso si svilupperà nella zona sud
della Valle dei Laghi toccando il suggestivo
Lago di Toblino con il suo castello,
i laghi di Santa Massenza e Cavedine.
Al termine dell’escursione è prevista una
degustazione ed una cena facoltativa in locale
caratteristico.
Luogo di ritrovo:
Ufficio Turistico di Vezzano
Ore: 19.30
Trasferimento con mezzi propri
al punto di partenza
Informazioni sul percorso: 22 km circa.
Tempo di percorrenza: 2 h. circa
Al termine dell’escursione è prevista una
degustazione. E’ possibile partecipare anche
alla cena proposta a prezzi convenzionati.
La prenotazione è necessaria
Quota di partecipazione:
€ 12,00 adulti
€ 6,00 possessori di Trento Card
MOUNTAIN BIKE
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“Archivio ApT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi: foto di R. Kiaulehn, R. Magrone”
Azienda per il Turismo Trento Monte Bondone Valle dei Laghi
Ufficio Trento: Via Manci, 2 - 38122 Trento Tel. +39 0461 216000 - Fax +39 0461 216060
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GREEN GAME
MENTRE IL MONOPOLI DICE ADDIO
A PARCO DELLA VITTORIA, NEL SETTORE
DEI GIOCHI DA TAVOLA FA CAPOLINO
ENERGY EMPIRE, DOVE VINCE CHI SALVA IL MONDO
DALL’INQUINAMENTO A COLPI DI ENERGIE RINNOVABILI
di Nicola Zeni
L
a notizia è di questi giorni. Basta
Parco della Vittoria. Tra poco,
infatti, per la prima volta il gioco da tavolo più famoso del mondo
diventerà davvero made in Italy, ospitando alcune tra le più rappresentative città italiane, scelte attraverso un
vero e proprio referendum popolare
via internet, sul sito http://wip.monopolyitalia.it. Lo stop al web-voto
è stato fissato per il 28 luglio e tra
qualche settimana sarà disponibile
la nuova versione del gioco da tavola
tra i più amati al mondo, che al posto
di Vicolo Corto avrà i nomi grandi capoluoghi di provincia o le città d’arte
italiane, ma anche piccoli centri, aeroporti e isole del Bel Paese.
Ma c’è anche chi Risiko, Monopoli e
22 mediare
Trivial Pursuit li mette da parte per
guardare al futuro. Già, perché se
prima erano i carri armati, i denari e i
quiz ad avere la meglio nelle domeniche di pioggia, ora ci si diverte anche
salvando il mondo dall’inquinamento
e dalle polveri sottili. Come? Grazie
a Energy Empire, gioco in scatola di cui l’Area Science Park di
Trieste (parco scientifico ed ente di
ricerca nazionale) ha prodotto cento
prototipi da distribuire presso enti e
aziende che si occupano di rinnovabili. Il gioco è stato ideato da tre
neo-lauerati sardi, Gianluca Carta,
Martina Manieli e Giuseppe Nieddu,
e nasce come progetto conclusivo di un Master sulle energie rinnovabili organizzato da Isforapi
(Istituto di Formazione
dell’Api sarda)
col sostegno di Area Science Park,
Fondazione per il Sud, la cooperativa
Lariso e il Censis (Centro studi investimenti sociali).
Ma come funziona questo Risiko
dell’ambiente? Durante la partita
si sostituiscono le fonti fossili con
quelle rinnovabili, vince chi soddisfa
l’intero fabbisogno della propria nazione in maniera del tutto ecologica
oppure l’ultimo che è rimasto in partita. Le pedine – che rappresentano
l’energia solare, eolica, idroelettrica
e la biomassa – si muovono su un
tabellone perimetrato raffigurante
l’Europa, su cui sono evidenziate
cinque nazioni. A seconda del punteggio ottenuto lanciando il dado a
12 facce, i giocatori si districano tra
installazioni, progetti di ricerca, incentivi, rispondendo a domande sulle energie rinnovabili e sui vincoli posti dall’Unione Europea, investendo
in progetti e ottenendo (se
la fortuna è dalla
loro parte) certificati verdi che li
fanno avanzare di
livello e che posso
essere venduti nel
caso in cui si abbia
bisogno di denaro.
Inoltre i partecipanti
possono contrattare
tra loro, scambiandosi informazioni e
finanziamenti.
ITALIA
F.I.M.A.A.
FIMAA NEWS
Più marketing,
più business
l'importanza del marketing
dai consigli del guru philip kotler al brand management
a tu per tu con il governo
fimaa a colloquio con la VIII COMMISSIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI PER L’AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI
il listino prezzi delle aziende
riferimento per le agenzie delle entrate e strumento di qualifica professionale
le news dalle regioni
panoramica su convegni e appuntamenti
meno di tre anni dalla sua
nascita il Green Building
Council Italia, associazione
no-profit con l’obiettivo di sviluppare e promuovere lo standard LEED in Italia e che sta
trasformando il mercato dell’edilizia a livello nazionale, ha ormai raggiunto una quota di oltre 400 Soci che comprendono
tutti i settori dell’edilizia sostenibile e che spaziano da Università ad Aziende di prodotti,
da enti pubblici a progettisti e
costruttori di edifici ecocompatibili. GBC Italia fa parte integrante di un movimento più
ampio, che prende avvio negli Stati Uniti nel 1993, con la
nascita dell’USGBC, organizzazione senza scopo di lucro,
impegnata nella creazione e
diffusione dello standard LEED
(Leadership in Energy and Environmental Design). Quest’ultimo, di fatto, si è imposto come sistema universalmente accettato e compreso per la certificazione di edifici progettati,
costruiti e gestiti in maniera sostenibile ed efficiente.
La costituzione del primo Green Building Council segna l’avvio di un grande progetto, capace di suscitare vasti consensi e di radicarsi in numerosi Paesi in tutto il mondo.
Le attività del GBC Italia oggi sono incentrate dalle iniziative di sensibilizzazione alla
sostenibilità, all’impulso per
la trasformazione del mercato, all’impegno per favorire sinergie tra le aziende, fornendo strumenti solidi e concreti.
GBC Italia offre infatti opportunità di alta formazione su tutti
gli aspetti del “costruire verde” per coloro che operano
nel settore edile e per i futuri esperti della certificazione
LEED, i LEED AP (Accredited
Professionals). Il progetto GBC
si propone, dunque, come un
sistema articolato, che accanto alle attività legate alle procedure di certificazione LEED
intende favorire lo sviluppo di
una vera e propria “filiera della conoscenza”: un impegno di
ampio respiro, per fornire chiavi di interpretazione e strumenti concettuali nuovi, in grado di
innovare la cultura del costruire e fare largo ad una sensibilità diffusa, attorno al tema della sostenibilità. L’associazione
promuove anche un processo
di trasformazione del mercato
edile italiano: il sistema di certificazione legato al marchio
LEED stabilisce, infatti, un valore di mercato per i “green building”, stimola la competizione
tra le imprese sul tema delle
performance ambientali degli
edifici e incoraggia comportamenti di consumo consapevole anche tra gli utenti finali.
Informazione pubblicitaria
A
Attraverso il sistema LEED, infatti, vengono fissati una serie
di requisiti misurabili – dal consumo energetico alla qualità
dell’ambiente interno – che definiscono il livello di eco-compatibilità degli edifici.
Il GBC Italia è dunque un’organizzazione in grado di mettere
in rete le più competitive imprese italiane ed internazionali
operanti nel segmento dell’edilizia sostenibile e di facilitare il
dialogo tra le comunità professionali più qualificate.
Attraverso il lavoro dei suoi Co-
Contatti
GBC Italia
Tel. 0464 443452 - Fax 0464 443460
Via F. Fortunato Zeni 8 - 38068 Rovereto (TN)
www.gbcitalia.org
mitati, GBC Italia ha lavorato
alla trasposizione del manuale
LEED Building Design & Construction 2009 per sviluppare a
livello nazionale uno standard
di certificazione perfettamente
allineato con le normative italiane e con il sistema di misura
internazionale. Dopo due anni
di lavoro GBC Italia ha il piacere di annunciare che dal 14
aprile 2010 il LEED 2009 Italia Nuove Costruzioni e Ristrutturazioni ormai è una tangibile realtà applicabile su tutto il
territorio italiano. Attualmente
sono in fase di sviluppo altri
protocolli inerenti gli edifici residenziali, gli edifici esistenti e
lo sviluppo urbano che saranno disponibili a partire da gennaio 2011.
A TU PER TU
CON IL GOVERNO
FIMAA CONVOCATA PER L’VIII COMMISSIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
PER L’AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI
di Valerio Angeletti Presidente nazionale FIMAA
I
n un periodo molto difficile per tutti i settori dell’economia abbiamo
passato gli ultimi mesi a contrastare la prima versione della Direttiva Servizi e poi a suggerire che tale
Direttiva non snaturasse i contenuti
della Legge 39/89 e seguenti ed ora
continuiamo a monitorare il processo di adozione non ancora ultimato.
Contemporaneamente alla tutela
degli interessi specifici della nostra
categoria, dobbiamo svolgere un altro dei nostri ruoli fondamentali nei
confronti di tutto il settore immobiliare, di cui la categoria rappresenta
il terminale avanzato sul territorio,
quello cioè di essere uno degli interlocutori maggiormente affidabili
per individuare lo scenario in cui si
muovono gli operatori immobiliari,
le famiglie e gli investitori.
È con questo spirito che la nostra
associazione, unitamente a FIAIP,
è stata convocata nel maggio scorso presso l’VIII Commissione della
Camera dei Deputati per Ambiente,
Territorio e Lavori Pubblici nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul mercato immobiliare.
Sono state discusse varie tematiche
prima fra tutte la situazione del mercato, caratterizzato da una offerta,
soprattutto delle nuove costruzioni,
eccedente rispetto alla reale domanda, dove tale gap non potrebbe
essere colmato neanche con una
riduzione dei prezzi, stante le difficoltà di ottenere un finanziamento
adeguato da parte delle fasce con
redditi minori.
Esiste una rigidità nell’adeguamento
dei prezzi conseguentemente alla
riduzione del numero delle compravendite e riteniamo che possa essere questa una fase di studio da parte
degli acquirenti sia utilizzatori che
investitori; se da un lato osservano
il mercato alla ricerca della “buona
occasione” dall’altro sono spinti dalla
necessità di approfittare del periodo
per abbandonare mercati finanziari
ben più volatili.
Si è inoltre posta l’attenzione sulla
mancanza cronica di una politica delle locazioni, essendo stato delegato
da anni al privato l’onere di rispondere alle esigenze locative di tutte
le fasce di reddito.
La tassazione in funzione del reddito e non fissa, nonché la mancanza
assoluta di certezza di riottenere
il possesso dell’immobile alla scadenza contrattuale, sono elementi
che allontanano gli investitori privati, mentre nell’ambito pubblico
manca la gestione del patrimonio
che dovrebbe avere le funzioni di
serbatoio per coloro che non sono
in grado di sostenere dei canoni di
mercato, fintanto che rimangono in
una situazione di necessità, per poi
uscire dalla tutela per far posto a
soggetti redditualmente più deboli.
Un sano mercato delle locazioni aiuterebbe anche a mantenere un maggior equilibrio in quello delle vendite.
È stata sollecitata una politica dei
suoli nell’ambito delle dismissioni
pubbliche la cui proprietà dovrebbe rimanere in capo allo Stato per
non perdere, nei prossimi decenni,
la possibilità di interventi urbanistici
sul territorio a tutela della vivibilità
delle città.
Per ultimo, ma solo in ordine cronologico, abbiamo esaminato la situazione emergente a seguito dell’applicazione della Direttiva dei Servizi,
situazione che lascia aperte alcune
importanti questioni quali la necessità di poter garantire al mercato
standard minimi di servizi, così da
assolvere anche ad una migliore trasparenza dello stesso a vantaggio
dei consumatori, un più alto livello
di formazione e qualità da parte degli operatori e il riconoscimento delle
funzioni assegnate loro, negli ultimi
anni, in merito al controllo dell’elusione fiscale, al riciclaggio e all’essere
solidali per gli oneri di registro dovuti
dalle parti contraenti.
I componenti dell’VIII Commissione
hanno avuto parole di apprezzamento per i contenuti degli interventi propositivi e orientati verso i vari aspetti
del mondo immobiliare. F.I.M.A.A.
mediare 25
Il mercato
immobiliare
residenziale
in Europa
Ecco gli ultimi dati della relazione
2009 dell’Unione Europea
di Alex Benedetti
E
urostat ha recentemente pubblicato la relazione annuale “La
situazione sociale nell’Unione europea 2009” contenente una
serie di informazioni direttamente
connesse con il mercato immobiliare
residenziale.
La proprietà della casa è una componente importante della ricchezza
in Europa. Quasi il 70% dei nuclei
familiari sono proprietari della propria
abitazione. Il primo grafico a destra
riporta la percentuale dei nuclei familiari nei singoli Paesi europei che vivono in un’abitazione, I) affittata con
canone di mercato (rent at market
rate, II) presa in locazione con affitto
sovvenzionato (subsidised rent, III),
detenuta a titolo di comodato (rent
free housing, IV), di proprietà senza
mutuo ipotecario (V), di proprietà con
mutuo ipotecario.
Quanto spende un nucleo familiare
mediamente in Europa per la sua
abitazione, spese accessorie di carattere civilistico, amministrativo e
fiscale comprese?
Una famiglia proprietaria della propria
abitazione, I) senza mutuo ipotecario
il 16% del proprio reddito annuale,
II) con mutuo ipotecario il 20,3%.
Le famiglie locatrici delle proprie
abitazioni spendono mediamente,
III) il 33,40% del proprio reddito
qualora conduttori a canone libero,
IV) ovvero il 27,3% nei casi di affitto
sovvenzionato e/o agevolato. Coloro
che possiedono la propria abitazione
a titolo di comodato dedicano mediamente il 18,4% del proprio reddito
per coprire le proprie spese abitative.
L’andamento dei mercati
residenziali nell’UE dal
1997 al 2007, periodo
antecedente la crisi
economica finanziaria
Negli anni 1997-2007 i prezzi sono
più che raddoppiati nella maggior
parte dei paesi dell'UE dei 15.
Gli incrementi erano pari al 86% in
Finlandia, in Grecia ed in Francia i
valori si sono quasi triplicati. La Germania è stata contrassegnata da un
lieve ribasso dei prezzi nello stesso
periodo, cresciuti meno del 13%
rispetto al livello dei salari. L’incremento dei valori nominali è stato del
5% in Austria e del 9% in Portogallo.
Fase di stabilizzazione e di
rientro dei valori nel 2008
Il 2008 è stato l’anno nel quale i
prezzi si sono stabilizzati ed in alcuni
paesi si sono verificate le prime correzioni in diminuzione. I primi segni
di rientro dei prezzi si sono sentiti
particolarmente in Irlanda e nei Paesi
Bassi con rientri pari al -10% al -12%,
nonché in Danimarca, Irlanda, Regno
Unito, Malta, Spagna e Francia con
quotazioni pari al -7% al -8%.
L’andamento dei prezzi
nel 2009
Il 2009 è stato contrassegnato
dall’andamento dei valori residenziali rispetto all’anno precedente con
le variazioni indicate nel terzo grafico
a destra.
Fonte dei dati del presente articolo: “The Social Situation in the European Union 2009”,
Eurostat, epp.eurostat.ec.europa.eu; “Trends
in the European Residential Market 2009”,
CEPI, www.cepi.eu
F.I.M.A.A.
mediare 27
RINNOVO
DEL CONTRATTO CCNL
LE NOVITà DEL CONTRATTO E GLI ARGOMENTI ANCORA SUL TAVOLO
di Rossano Asciolla Segretario generale FIMAA
D
al 18 luglio scorso Confcommercio e le parti sindacali hanno avviato la trattativa per il
rinnovo del CCNL per i dipendenti
del terziario, della distribuzione e dei
servizi e del comparto della mediazione (agenti immobiliari e mediatori
merceologici iscritti alla FIMAA).
L’obiettivo è quello di fornire consapevolezza di appartenenza ad un progetto comune tra le parti firmatarie
del contratto.
A fronte di una ancora critica realtà
economica e di una mutata realtà
normativa i principali temi oggetto
delle trattative vertono sulla necessità di rafforzare le attività relative alla
formazione continua, e ciò nell’ottica
di aumentare il livello di qualità dei
servizi che si offrono, implementando la competitività d’impresa da un
28 mediare
F.I.M.A.A.
lato e la professionalità e la capacità
di occupazione dei lavoratori dall’altro. Sotto il profilo delle relazioni
sindacali il sindacato richiede una
maggiore partecipazione dei lavoratori ai processi di organizzazione e
di gestione e di rendere effettiva la
partecipazione della O.S. all’interno
della bilateralità contrattuale.
Il contratto prevederà specifici interventi conseguenti alla normativa
– oramai più che decennale – riguardante la sicurezza sul lavoro.
In questo quadro potrà svilupparsi
uno specifico confronto tra effettiva
professionalità e classificazione del
personale, dovendosi ritenere la professionalità, vista dal lato del datore
di lavoro, quale somma di competenze tecniche, capacità relazionali,
esecutive e di d’iniziativa.
Come dicevamo, la formazione professionale sarà un’altra esigenza urgente sul tavolo delle trattative perché si avverte la necessità d’invertire
la relazione esistente tra organismi di
rappresentanza dei lavoratori ed Enti
adibiti all’erogazione della formazione
professionale, rendendo quest’ultimi
parti offerenti il servizio e le parti sociali quali “organi di governo” della
formazione continua e professionale, in coerente applicazione delle
norme contrattuali (1° parte CCNL) e
degli obblighi derivanti dalla riforma
contrattuale del ’94 disciplinante la
bilateralità.
Su tale riflessione s’innesta il concetto di responsabilità sociale e
d’impresa, che tende all’interazione
del mercato economico e sociale.
Il fine è semplice: dare rilievo alle
competenze umanistiche, indispensabili per tracciare un nuovo profilo
di collaborazione tra risorsa produttiva ed umana, dotare l’utenza di più
ampia possibilità di scelta che non
si esaurisce nei beni di consumo,
ma può investire anche su prodotti
culturali, diminuire il tasso di precarietà impiegando appunto e ad
esempio manodopera intellettuale
disoccupata.
Sul tavolo di lavoro saranno presenti
anche altri importanti aspetti:
–definizione del profilo professionale dei Quadri e di una nuova
struttura retributiva che risponda
a criteri di valutazione trasparenti
e verificabili;
– definizione dei modelli di armonizzazione dell’orario di lavoro;
–mantenimento dello strumento
della banca ore con alcuni accorgimenti in tema di preavviso e diritto
di fruizione;
– previsione, in caso di trasformazio-
ne del rapporto di lavoro a tempo
indeterminato, di un contratto di
inserimento/reinserimento lavorativo;
–estensione, per i nuovi assunti
del part-time di tipo verticale od
orizzontale;
– condivisione di un percorso per la
trasformazione – volontaria – da
part-time a full-time;
– maggiore possibilità di passare dal
full-time al part-time al rientro dalla
maternità.
Forse non tutti sanno che la FIMAA
è una delle poche Federazioni di
categoria aderenti a Confcommercio che ha firmato e firmerà anche
questa volta un proprio Protocollo
aggiuntivo al CCNL del Terziario per
i dipendenti degli agenti immobiliari
aderenti alla Federazione stessa.
Il nostro Protocollo già prevede
importanti aspetti d’innovazione
rispetto al generale CCNL Terziario in materia di classificazione del
personale, orario di lavoro, sia nell’aspetto relativo alla distribuzione, che
a quello relativo alla flessibilità ed allo
straordinario.
La Commissione Sindacale della FIMAA avvierà al più presto uno specifico tavolo di lavoro per la categoria, unitamente a Confcommercio,
con le controparti FILCAMS/CGIL
– FISASCAT/CISL – UILTUCS/UIL
al fine di approfondire l’applicazione
alla categoria del contratto di apprendistato professionalizzante che
permette l’assunzione di personale
dipendente con un fortissimo risparmio contributivo.
Al tavolo saranno poste anche le problematiche relative al sistema formativo e a quello della bilateralità.
F.I.M.A.A.
mediare 29
Mediatori Creditizi,
ancora per quanto?
dopo l’approvazione del decreto legislativo che attua
la direttiva 2008/48/CE, la professione è a un punto di svolta
di Sandro Borselli e Paolo Fusilli
Responsabile e viceresponsabile nazionale
Consulta MM.CC FIMAA
C
i siamo. Lo scorso mese di
luglio è stato approvato dal
Consiglio dei Ministri il decreto legislativo recante l’attuazione
della direttiva 2008/48/CE relativa ai
contratti di credito ai consumatori,
coordinamento del Titolo VI del Testo
unico bancario con altre disposizioni legislative in tema di trasparenza,
revisione della disciplina dei soggetti
30 mediare
F.I.M.A.A.
operanti nel settore finanziario, degli
agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi, che ha recepito solo
una delle varie osservazioni presentate, come peraltro richiesto dallo
stesso Ministero delle Finanze, da
FIMAA Italia.
Ed ora? Questa è la domanda che
ci si pone, non senza timore, tra
colleghi che, dopo anni di attività,
investimenti, spese e sacrifici di vario genere, si troveranno nei prossimi
mesi in mezzo ad una strada con le
drammatiche conseguenze immaginabili, peraltro in una fase di contingenza economica negativa.
Tutto perché si è partiti dalla considerazione che, essendo ormai iscritti
un numero considerevole di persone
fisiche e giuridiche, e non potendo
esercitare alcun efficace sistema di
controllo, è stato meglio fare prima
una “strage”, poi con i superstiti ripartire ex novo. Non sarebbe stato
meglio pensarci prima di aprire porte e portoni e poi, una volta entrati
tutti, abbattere il palazzo? Nessuna
conoscenza particolare, nessuna
specializzazione, solo un diploma di
scuola secondaria superiore e, fino
a ieri, ci si poteva iscrivere in Banca
d’Italia e lavorare.
Poi la situazione economica nazionale ed internazionale, le banche, le
finanziarie, gli intermediari creditizi:
una cosa tira l’altra e siamo arrivati a
sfiorare le 200mila iscrizioni.
Adesso, stante la nuova normativa,
per svolgere l’attività di mediazione
creditizia ci si dovrà costituire in società di capitali, con capitale minimo
di 120mila euro interamente versato
e non si potrà avere la doppia iscrizione MM.CC. / A.A.F.: come dire, se
avete i soldi, bene, altrimenti niente,
e tante altre amenità.
Eppure a saper leggere, nel nostro
Codice Civile già si tratta di mediazione (artt. 1754/1760, 2231 e 2950)
e nella nostra Costituzione l’art. 41
recita: “L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in
contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla
libertà, alla dignità umana. La legge
determina i programmi e i controlli
opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere
indirizzata e coordinata a fini sociali”.
Per non parlare di un altro sacrosanto principio, sancito anch’esso dalle
normative Europee, cioè quello relativo alla libera concorrenza, che viene
completamente disatteso in questa
legge, tanto da determinare un convinto intervento dell’Antitrust.
La FIMAA Italia pur condividendo la
necessità di qualificare e specializzare il settore della mediazione creditizia, non approvando alcuni punti di
quello che oggi è diventato il Decreto
Legge, aveva elaborato ed inviato al
Ministero il documento che rappresentava quelle che erano e sono le
perplessità sottolineate:
1)Capitale sociale minimo di
120mila euro per le società che
vogliano svolgere l’attività di
mediazione creditizia.
Tale scelta, dettata forse solo dalla
volontà di sfoltire il più possibile il
numero degli operatori, non trova
alcuna valida ragione giustificatrice nella realtà delle cose. Detta
previsione, contenuta al punto 4
dell’art. 16 – Requisiti Patrimoniali
– del Capo II – Ulteriori Disposizioni di Attuazione – chiedevamo che
fosse espressamente cancellata.
Non tanto e non solo perché rappresenta una evidente, quanto
ingiustificata, barriera all’ingresso
nella professione, quanto perché
di fatto non ha alcuna utilità, se
non quella di privilegiare l’operatore ricco (all’apparenza) rispetto
all’operatore preparato. È principio noto a chiunque che il capitale
sociale sia facilmente intaccabile
e non rappresenti di per sé alcuna
valida e vera garanzia economica
per gli eventuali creditori della società, garanzia che, invece, diventa
reale con l’obbligo di dotarsi di una
adeguata copertura assicurativa.
La previsione di cui al citato articolo appare quindi priva di alcun
pregio e si confidava pertanto in
un opportuno, anzi necessario, ripensamento sul punto.
2)Incompatibilità tra agente in
attività finanziaria e mediatore creditizio laddove la prima
attività sia adeguatamente comunicata e quindi facilmente
e certamente conoscibile al
cliente (art. 128 - quinquies 3).
Altra scelta che appare incomprensibile, oltre che immotivata,
è quella, purtroppo anch’essa già
espressa nella legge, di disporre l’incompatibilità tra le indicate
attività.
Richiamate sul punto le osservazioni già svolte nel documento
prodotto in sede di consultazione
pubblica, riteniamo necessario
evidenziare che, laddove al cliente sia stato chiaramente comunicato, e reso quindi ben evincibile,
F.I.M.A.A.
mediare 31
che per alcuni prodotti l’operatore
ha un mandato diretto ricevuto da
intermediari finanziari, per gli altri
prodotti, non in concorrenza con i
primi, possa lo stesso operatore
agire come mediatore creditizio, e
proporre quindi una rosa di potenziali offerte provenienti da diversi e
concorrenti intermediari finanziari.
La soluzione appare non solo equa
e corretta, ma altresì rispettosa di
tutti gli interessi in gioco: quelli
dell’operatore di potersi assicurare una bacino di clientela più ampio, adeguato a fornirgli un idoneo
sostentamento, quello del cliente
che può distinguere i prodotti per
i quali l’operatore agisce in forza
di mandato diretto, da quelli invece per i quali non ha un incarico
diretto, e quello del mercato che,
su tali presupposti, consente di
avere operatori capaci di generare
la maggior concorrenza possibile,
proprio perché non vincolati esclusivamente agli interessi di un solo
intermediario finanziario.
3)Ulteriori Disposizioni di Attuazione – Art. 12, comma 1, laddove si dispone che non costituisce
esercizio di agenzia in attività finanziaria, né di mediazione creditizia,
– omissis – alla lettera a): la promozione e il collocamento, da parte di
fornitori di beni e servizi, di contratti di finanziamento unicamente per
l’acquisto di propri beni e servizi
sulla base di apposite convenzioni
32 mediare
F.I.M.A.A.
stipulate con le banche e gli intermediari finanziari. Ciò a significare che, per esempio, i concessionari di autoveicoli, motocicli e
natanti (così come i negozianti di
elettrodomestici, computer, etc.)
potranno continuare a proporre
leasing e credito al consumo, finalizzato all’acquisto dei “propri
beni e servizi”, mentre non vale
più la previsione di cui alla Legge
39/89 che, ad oggi, consente agli
agenti immobiliari, in maniera del
tutto appropriata e pienamente
giustificabile, di percepire provvigioni ogniqualvolta promuovano
l’erogazione di un mutuo collegato ad una loro intermediazione su
compravendita immobiliare. È di
palese evidenza che l’opera prestata dall’agente immobiliare in
sede di promozione di un mutuo
ipotecario finalizzato all’acquisto di
un immobile del quale il suddetto
agente immobiliare stia trattando
l’intermediazione, altro non è che
un suo proprio servizio e, così
facendo, si contraddice proprio
quanto previsto per gli altri operatori commerciali più sopra elencati.
4)C omposizione organismo di
controllo – Previsione della presenza di membri indicati dalle
associazioni di categoria rappresentative della categoria a livello
nazionale.
Considerata la specificità e l’importanza delle materie delegate al-
la competenza dell’Organismo di
Controllo, soprattutto in funzione di
verifica del rispetto delle regole di
condotta e di organizzazione delle
prove valutative circa l’adeguatezza professionale degli operatori del
settore, FIMAA ha chiesto come indispensabile la presenza all’interno
del predetto ente di esponenti scelti
tra quelli indicati dalle Associazioni
Nazionali rappresentative delle categorie interessate, al fine di assicurare
la più completa conoscenza e valutazione delle tematiche sopra citate.
L’accettazione di tale importante inserimento nell’organismo di controllo
ci fa esprimere una limitata soddisfazione rispetto a tutti i contenuti
della norma.
A volte, il caso viene in aiuto di tutti
coloro che intendono continuare ad
avere una propria indipendenza e
mantenere la propria professionalità
(che sicuramente non viene meno
operando da singoli professionisti)
senza dover subire alcuna “forca
caudina”.
È doveroso evidenziare che la FIMAA ha costituito, con soci quali
Unicredit ed Allianz, già da cinque
anni una Società, MEDIOFIMAA,
che ha come unica funzione quella
di commercializzare prodotti creditizi
ed assicurativi.
La nostra Federazione, che ricordiamo è l'associazione di categoria di
tutti i mediatori italiani la più antica
e maggiormente rappresentativa sul
territorio, sia come numero sia come
“peso politico”, essendo socia effettiva di Confcommercio – Imprese per
l'Italia, ha sempre sostenuto il fatto
che ciascuno debba fare al meglio la
propria professione, senza invadere i
campi altrui ed è per questo che con
lungimiranza si è attrezzata per fornire un valido supporto agli Associati.
Perciò, chiunque si sentisse “senza patria” e ne volesse sapere
di più, non avrebbe che da chiedere informazioni alle sedi provinciali FIMAA presso il sistema
Confcommercio, oppure connettersi ai siti internet www.fimaa.it e/o
www.mediofimaa.it e si sentirà come a casa propria.
SICILIA: L’ANTEPRIMA
CON LA SOPPRESSIONE DEL RUOLO,
le Camere di Commercio siciliane
programmano in anteprima
procedure uniche
di Antonino Nicolosi Vice presidente Nazionale
e Alfio Pagliaro Segretario generale
Camera di Commercio di Catania
C
onsiderazioni chiare sullo stato
attuale della mediazione portano al dialogo con le Camere
di Commercio. Il sistema camerale
con il programma gestionale Ulisse è
in grado di individuare tutte le aziende iscritte al registro delle imprese
tramite il codice identificativo delle
attività, ovvero il Codice ATECO.
Il codice identificativo della attività
683100, individua immediatamente
le ditte che operano nel settore della
mediazione immobiliare, rendendo
percepibile soprattutto agli usufruitori del servizio (consumatori) l’esatta
regolarità delle aziende.
Per poter essere iscritti non più al
Ruolo, ma al registro delle imprese,
le ditte individuali o società che siano, dovranno dimostrare i requisiti
essenziali per poter operare. Detti
requisiti restano inequivocabilmente
professionali (il superamento di un
esame dopo aver frequentato un corso propedeutico), morali (assenza di
carichi pendenti o condanne per reati
ostativi alla professione, antimafia),
di garanzia (sottoscrizione di una polizza assicurativa di garanzia sui rischi
professionali) e le incompatibilità.
Mentre la revisione di ufficio può
bene accertare i requisiti di riscontro
pubblico (morali, professionali e le
F.I.M.A.A.
mediare 33
di comportamento per le camere di
commercio siciliane.
Così ci informa Magliaro, promotore
dell’iniziativa unitaria.
incompatibilità rilevabili) per le assicurazioni deve essere introdotto dalle
Camere una procedura snella che
imponga annualmente all’operatore
iscritto all’ufficio ditte di autocertificare o inviare telematicamente il relativo certificato assicurativo.
È proprio l’atto privato, il contratto
tra un’assicurazione e l’operatore,
che non può essere verificato erga
omnes dagli uffici camerali, solo
l’effettiva esibizione della polizza o
dichiarazione sostitutiva della stessa può garantire la Camera di Commercio sulla completezza dei requisiti essenziali per l’esercizio della
professione.
Resta evidente che con la soppressione del Ruolo la revisione delle
ditte iscritte si potrà svolgere in modo più snello e veloce, in quanto si
dovranno verificare solo le ditte effettivamente operanti, e non più tutti
gli aventi diritto al Ruolo.
Si ricorda che nel Ruolo venivano
iscritti tutti coloro che ne facevano
richiesta avendo i requisiti sia per
essere assunti da agenzie della mediazione già operanti, o per essere pronti ad iniziare l’attività, o per
dimostrare comunque di disporre
dell’iscrizione.
A tal proposito si rileva, per esempio, che nella provincia di Catania
le ditte operanti nella mediazione,
34 mediare
F.I.M.A.A.
immobiliare in particolare, risultano
circa 380 contro un Ruolo che oggi
ospita con numero progressivo circa
1.500 iscritti, in linea di massima si
rileva che lo stesso rapporto in percentuali è costante in tutte le province italiane.
Resta evidente che controllare e verificare 380 aziende anziché 1.500
iscritti al vecchio ruolo, rappresenta
un risparmio economico e di tempo
per le Camere di Commercio ed un
grande vantaggio per la categoria.
Resta comunque fondamentale individuare un metodo certo per rilevare i requisiti essenziali in particolare
l’assicurazione.
Uno dei rischi da evitare è che molti
futuri colleghi potranno comunicare
la DIA e non iniziare l’attività entro
trenta giorni utili per legge.
Questo potrebbe creare un nuovo
“Ruolo” con relativo appesantimento
per le Camere di Commercio, anche
per la DIA bisognerà creare un meccanismo automatico di accertamento
dell’effettivo inizio attività.
Con questa disamina che evidenzia
alcune problematiche dell’inserimento e della riconoscibilità delle aziende della mediazione, Alfio Pagliaro,
segretario generale della Camera di
Commercio di Catania, interviene
per dare i suoi chiarimenti proponendo nel contempo un iter unitario
La proposta di Direttiva c.d. Bolkestein, dal nome del Commissario
del tempo incaricato del mercato
interno, presentata nel 2004 vede
la luce nel 2006, con la direttiva del
Parlamento Europeo e del Consiglio
relativa ai servizi del mercato interno,
12 dicembre 2006 n. 2006/123/CE.
A distanza di sei anni dalla presentazione della proposta ed a quattro
anni dalla direttiva CE, il Parlamento
italiano nel marzo di quest’anno licenzia il D. Lgs. 59, di recepimento
della direttiva Bolkestein.
Sono passati appena quattro anni
e ancora non è possibile mettere la
parola fine.
La disposizione transitoria contenuta nell’art. 4 vuole che per i soggetti
iscritti negli elenchi, albi e ruoli di cui
agli art. 72, 73, 74, 75 e 76 (quindi
anche per i mediatori immobiliari)
nonché le nuove procedure di iscrizione (ci sarebbe da chiedersi perché inventarsi nuove procedure di
iscrizione, non sono sufficienti quelli
esistenti?), sono disciplinate da apposito decreto del MISE, che sarà
emanato entro i due mesi successivi alla data di entrata in vigore del D.
Lgs. n. 59/2010, ovvero entro il 10
di luglio 2010, sarà un’attesa vana?
Speriamo di no! Ciò nonostante, la
legge è entrata in vigore il 10 maggio
2010, per cui il ruolo ex art. 2 della L.
3 febbraio 1989 n. 39 e s.m.i., ormai
soppresso, fa parte della storia.
Non è stato abrogato l’intero corpo
della L. 39, restano e resistono soltanto il complesso dei requisiti soggettivi, tanto professionali che morali, necessari per l’iscrizione nell’ex
ruolo dei mediatori ora per l’iscrizione nel Registro delle Imprese.
Sul possesso dei requisiti morali così
come individuati dall’art. 2 c. 2 lett.
b e f nulla questio, la dirittura morale oltre a quella deontologica devono contraddistinguere in ogni fase
di espletamento del suo ufficio, la
persona del mediatore immobiliare.
È sui requisiti professionali, previsti dal su citato art. 2, c. 2 lett. e, e
specificatamente “…l’aver superato
un esame diretto ad accertare l’attitudine e la capacità professionale
dell’aspirante mediatore…”, che si
fa qualche riserva.
Se liberalizzazione dev’essere, nel
senso non di arbitrio o di agire al di
fuori delle regole, ma di snellimento
delle procedure per ridurre i tempi e
costi della burocrazia, che ormai è
vox populi, rallentano le dinamiche
imprenditoriali e rappresentano un
costo aggiuntivo per le nostre imprese contribuendo ad aggravarne
le condizioni di competitività, rispetto alle concorrenti europee e certamente il D. Lgs. 59/2010, va nella
giusta direzione della liberalizzazione
dell’attività d’impresa, mi chiedo; è
all’indirizzo di questo, volere che un
aspirante imprenditore mediatore
immobiliare in merito ai requisiti professionali debba avere:
- diploma di scuola secondaria
superiore;
- aver svolto un corso professionale
preparatorio agli esami;
- aver superato gli esami di idoneità all’esercizio dell’attività di
mediatore.
A questo punto, di necessità virtù,
occorre fare due calcoli:
Se un soggetto intende avviare
un’attività di mediazione quanto tempo è necessario?
Proviamo a fare qualche calcolo:
con la vecchia normativa:
- 3 mesi di corso preparatorio;
- 4 mesi almeno per concludere la
procedura di esame di idoneità;
- 15 giorni per l’iscrizione nell’ex
ruolo dei mediatori;
in tutto 7 mesi e 15 gg.
con la nuova normativa, ovvero con
la soppressione del ruolo:
- 3 mesi di corso preparatorio;
- 4 mesi per ultimare gli esami di
idoneità;
in tutto 7 mesi.
Tra vecchia e nuova normativa, si sono risparmiati appena
15 giorni.
Siamo sicuri che questa
è vera liberalizzazione dell’attività
d’impresa?
Be, qualche dubbio viene.
Sarebbe auspicabile allora, se l’esame di idoneità dovesse persistere,
che sia l’epilogo finale e naturale del
corso preparatorio, per cui l’Ente che
organizza il corso gestisca anche gli
esami, in questa ipotesi se non in
tre mesi ma tutt’alpiù in tre mesi e
mezzo, il requisito professionale è
acquisito, con un risparmio nei tempi
di intrapresa economica di 4 mesi! E
non è poco.
Comunque sia, nell’indirizzo del
dettato e dello spirito del D. Lgs.
59/2010, la Camera di Commercio
di Catania in un percorso in cui si
sta promuovendo il coinvolgimento e
condivisione delle altre Camere Consorelle di Enna, Messina e Siracusa,
e poi alle altre, si sta ipotizzando un
iter procedurale che, nel rispetto dei
principi e degli obblighi di cui alla L.
39/89 e del Regolamento di attuazione contenuto nel D.M. 452/1990, sia
quanto più snello e lineare possibile.
- Deposito dei formulari di cui all’art.
5 c. 4;
- Garanzia assicurativa di cui all’art.
3, c. 5 bis;
sono elementi questi, che obbligheranno il Registro delle Imprese
Alfio Pagliaro
Antonino Nicolosi
ad individuare procedure conformi
a quelle già in uso all’insegna dello
snellimento e contenimento costi
sostenuti per tali adempimenti.
Per cui si può ipotizzare, in linea con
quelle che sono le procedure informatiche ormai da anni collaudate
ed operanti nel R.I. dei formulari virtuali, ovvero informatici depositati
telematicamente, nel Registro delle
Imprese.
Così come la comunicazione di possesso di valida garanzia assicurativa,
potrebbe effettuarsi con cadenza annua magari in coincidenza del versamento del tributo annuo dovuto alla
Camera di Commercio, e prevedendo controlli a campione.
F.I.M.A.A.
mediare 35
QUANTO VALE
IL LISTINO PREZZI
DELLE AZIENDE?
MOLTO. TANTO CHE è DIVENTATO
ANCHE UN PUNTO DI RIFERIMENTO
PER LE VERIFICHE
DELLE AGENZIE DELLE ENTRATE
di Giovanni Larini Responsabile listino prezzi delle aziende
Q
uanto vale una cartoleria
a Ravenna, un ristorante a
Campobasso o un’agenzia
immobiliare a Torino? Se non ci fosse il Listino prezzi delle aziende della FIMAA sarebbe molto difficile
rispondere a questa domanda, perchè nonostante le piccole aziende
rappresentino un importante e vitale comparto della nostra economia,
non ci sono altre pubblicazioni che
si occupano del loro mercato, come
se i criteri di valutazione e di pagamento di decine di migliaia di piccole
imprese che ogni anno vengono vendute in Italia non avessero interesse
economico.
In realtà l’interesse esiste. Ma esistono anche gli interessi di coloro che a
vario titolo ruotano attorno alle piccole imprese: i fornitori, gli arredatori,
i commercialisti, le associazioni di
categoria e altri ancora, che ovviamente non sono interessati a veder
codificate delle informazioni commerciali relative alle compravendite.
Grazie al loro contatto quotidiano,
36 mediare
F.I.M.A.A.
questi operatori hanno saputo fidelizzare i loro clienti oltre l’ambito della
propria attività, rendendosi, per così
dire, disponibili ad aiutarli anche in
caso di vendita.
Molte volte la nostra valutazione di
un’azienda è stata messa a confronto con quella fatta dagli operatori di
queste categorie.
Sappiamo tutti che il numero di compravendite promosso da altre categorie è maggiore di quello definito dai
mediatori di aziende, ma dobbiamo
riconoscere che hanno occupato per
lungo tempo uno spazio che noi non
abbiamo saputo gestire, perché non
siamo stati in grado di promuovere la
nostra professionalità, come invece
è stato fatto nel settore immobiliare.
Il Listino dei prezzi delle aziende è
stato pensato proprio come mezzo
di comunicazione della professionalità della categoria, per dire a tutti
chi ha titolo per trattare la compravendita delle aziende. I risultati ottenuti ci confortano. La stampa locale
e nazionale, sino dal primo numero
pubblicato nel 1998, che riportava
solo i dati di Milano, ha sempre dato molto risalto al nostro lavoro. Ora
che monitoriamo le città principali
di 17 regioni, l’attenzione è ancora
maggiore.
L’attestato di maggior qualità ci è arrivato da alcune Agenzie delle Entrate,
che da anni utilizzano i nostri dati per
accertare ai fini fiscali il valore delle
aziende compravendute. Insomma,
in pochi anni siamo passati da una
collocazione di nicchia, per addetti
ai lavori, dove il massimo del riconoscimento professionale era la pacca
sulla spalla del cliente soddisfatto, ad
essere “consulenti” del Fisco.
La consapevolezza di svolgere un’attività di interesse anche sociale è
certamente gratificante. L’immagine
sul mercato degli agenti immobiliari
è molto frammentata, tante piccole agenzie in concorrenza tra loro:
è quindi importante l’azione di una
associazione di categoria come la
nostra che mostra, attraverso questi progetti, un’identità comune. Le
quote di mercato non si conquistano
con azioni individuali ma con azioni
comuni. Poi, la quota sarà suddivisa
tra i singoli a seconda delle loro capacità individuali.
Naturalmente il Listino è anche e
soprattutto uno strumento di lavoro.
In primo luogo ha uniformato i criteri
di valutazione delle piccole aziende,
spesso eseguite con formule locali
empiriche. Inoltre, viene utilizzato a
conforto e sostegno del proprio giudizio estimativo. Infine, si presta bene ad essere utilizzato nelle tecniche
di comunicazione in fase di acquisizione di un incarico. Gli altri operatori,
quando valutano un’azienda, possono solo dire “secondo me il valore
è …”, mentre gli associati FIMAA,
mostrando il Listino, possono invece
dire “secondo le indagini di mercato
condotte, con il mio contributo, dai
più qualificati professionisti del settore, il valore dell’azienda è …”. Una
differenza sostanziale che non può
che portare valore, a livello di professionalità e riconoscimento di un
ruolo importante come il nostro, ma
anche economico.
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TRA INTESA SP E BMTI
di Gianni Bassignani Vice presidente vicario FIMAA
L
o scorso mese, con la partecipazione di FIMAA, l'ad di
Intesa SP Corrado Passera ha
sottoscritto con Francasco Bettoni
di BMTI, un accordo di partnership
per concedere supporti finanziari sui
crediti generati dai contratti conclusi
su BMTI.
Questo accordo è il primo servizio
finanziario messo a disposizione da
una banca al servizio del mercato
telematico sicuro lanciato da BMTI
negli ultimi anni e che ha avuto un
incremento al ritmo del 100% annuo.
La performance contrattuale, ha
sottolineato Ferruccio Dardanello,
presidente di Union Camere, conferma la lungimiranza del progetto
realizzato dal sistema delle Camere
di Commercio.
Attraverso questo sistema, il mondo agroindustriale e quello agricolo
potranno contare su di un supporto
finanziario per sostenere le loro attività operative. Gli operatori, infatti,
potranno avvalersi di una serie di
prodotti e servizi finanziari ed assicurativi atti a limitare i rischi di mercato
ed aumentare le disponibilità liquide
degli operatori, a costi estremamente ridotti.
La BMTI è costantemente impegnata ad ascoltare i messaggi che
lancia il mercato attraverso i suoi
operatori più evoluti, come ha detto
38 mediare
F.I.M.A.A.
Bettoni, e metterà sempre a disposizione tutti gli strumenti di gestione,
archiviazione elettronica delle fatture, copertura dei rischi di cambio,
copertura del tasso di rischio sulle
oscillazioni delle commodity nonché
altri prodotti di finanziamento alle
imprese per il loro finanziamento e
la ricapitalizzazione.
La legge approvata con il DM
174/2006 è stata una innovazione assoluta nel settore dei mercati regolamentati e la peculiarità di
questa iniziativa italiana, prima nel
suo genere in campo mondiale, ha
consentito alla BMTI di entrare nella
progettualità di Expo 2015 con un
particolare apprezzamento del Parlamento Europeo.
L’evoluzione naturale di questo progetto, prevede una trasformazione
da Borsa Merci Telematica Italiane a
BMT Internazionale,come già hanno
anticipato molte Delegazioni Estere
presso il Parlamento Europeo.
Il funzionamento della BMTI come
prevede l'art. 4 comma a) del DM
174/2006 è affidato soprattutto ai
mediatori merceologici che, con
l'ausilio dei mediatori assicurativi
e di quelli creditizi, dovranno operare per dare i servizi più completi
ed efficienti sia ai venditori che ai
compratori (per quanto riguarda le
specifiche qualitative dei prodotti).
Questa operatività comporta notevoli responsabilità, ma soprattutto
una grande professionalità sia per
la conoscenza dei prodotti commercializzati, ma anche per una più sofisticata preparazione sulla tecnica
mercantile, bancaria e assicurativa.
Sarà quindi importante indire corsi di
scolarizzazione da parte della nostra
Federazione, per incrementare le capacità operative dei nostri iscritti, sia
per consentire di aprire nuove SAI ad
altri operatori.
Le SAI (Società Agroalimentari di
Intermediazione) sono infatti l’interfaccia operativa delle SIM (Soc.
di Intermediazione Mobiliare), nelle
Borse Valori.
L’indotto che deriverà dallo sviluppo
di BMTI è quindi nelle mani dei nostri iscritti, nelle capacità delle nostre
società di servizi Medio FIMAA e
FIMAA Servizi, di far crescere l’enorme possibilità operativa di questa
nuova realtà. Stiamo parlando di un
mercato che in Italia e solo limitatamente ai prodotti Agroalimentari
vale oltre il 10% del nostro Pil. Ma
il futuro non è solamente l’Agroalimentare, bensì tutte le commodity
e tutti i mercati. Abbiamo di fronte
l’universo commerciale, cerchiamo
almeno di arrivare alla luna che è un
piccolo, insignificante pianeta che ci
ronza attorno. NUOVO ACCORDO
CON GENIALLOYD
LA COMPAGNIA DI ALLIANZ e MedioFimaa al fianco di Fimaa
e Fimaa Servizi per fornire agli Associati servizi sempre
più competitivi ed economici
di Giancarlo Vinacci Amministratore delegato di MedioFIMAA
O
ltre ai prodotti destinati ai
clienti degli associati FIMAA,
come mutui e prestiti, MedioFIMAA ha avviato un programma
di ricerca per individuare, in campo
finanziario ed assicurativo, nicchie di
interesse diretto per tutti coloro che
sono iscritti alla Federazione, perché,
come ricorda il presidente di MedioFIMAA Mauro Danielli «dobbiamo
essere sempre più presenti al fianco
degli associati e di tutti i presidenti
provinciali per favorire lo sviluppo e la
crescita di FIMAA». Ed è in quest’ottica, costruttiva e sinergica, che, passata la bufera del 2009 e forte dei
risultati sorprendentemente positivi
del 2010, MedioFIMAA ha iniziato a
sviluppare iniziative che, anche sotto
il profilo economico, premino direttamente gli associati e gli associandi.
Dalla seconda metà di luglio è attiva
su www.mediofimaa.com la promozione ed il relativo link alle caratteristiche dei prodotti Genialloyd. È necessario ricordare che MedioFIMAA
può sviluppare il settore assicurativo
in quanto in possesso dei titoli
abilitativi, l’iscrizione alla sezione A del Registro Unico Isvap,
che la inquadrano anche come
agente assicurativo.
L’accordo con Genialloyd prevede tariffe scontate per auto,
moto e casa ed è riservata a
tutti gli aderenti MedioFIMAA,
a tutti gli associati FIMAA nonché ai loro dipendenti, collaboratori e famigliari. L’accesso
alla convenzione è molto semplice: sarà sufficiente entrare nel sito
www.mediofimaa.com (ed in tutti
i siti collegati, da www.fimaa.it a
www.fimaaservizi.it a tutti i siti di
tutte le associazioni provinciali, che
hanno fatto richiesta del link ad [email protected]). Sulla
polizza auto, ad esempio, si possono
superare, a parità di massimali ed
a patto di non avere tra i guidatori
un figlio “fresco di patente”, fino al
30-35%.
Il presidente Danielli ha particolarmente insistito sulla valenza che il
prodotto, direttamente scontabile
a favore degli associati, può indurre a tutta la Federazione, ricordando che «oggi, alla luce del recente
ciclo negativo che ha contratto le
entrate di tutti gli operatori del settore, ogni presidente provinciale
potrebbe trovarsi in difficoltà nel
richiedere il pagamento delle quote associative o nel reclutare nuovi
associati. Pare evidente che una
corretta comunicazione anche a livello locale, magari supportata dal
link Genialloyd-MedioFIMAA sul sito web provinciale, può facilmente
far comprendere all'associato, che
il solo risparmio assicurativo ottenibile sull’auto personale spesso compensa o supera il costo della quota
associativa FIMAA».
L’accordo con Genialloyd prevede
anche la copertura casa, che molti associati, soprattutto quelli attivi
nelle affittanze, hanno sollecitato
e che utilizzeranno “regalando” la
copetura ai loro clienti. Come noto,
Genialloyd appartiene ad Allianz, che
a sua volta partecipa MedioFIMAA.
A breve il prodotto “Responsabilità
Civile” sarà affiancato dal prodotto
“Tutela Legale”, entrambi di Allianz:
entro l’anno, poi, saranno introdotte
le nuove polizze “Tutela Affitti” e
“Caparra Garantita”.
È L’ORA DEL
MARKETING
Marketing significa letteralmente
“piazzare sul mercato”, ma Cos’è
esattamente? A cosa serve?
E soprattutto perché le agenzie immobiliari
non possono più farne a meno
di Italo Paccoi Presidente FIMAA Grosseto
D
ata per definizione semplificata di marketing l’insieme delle
operazioni che tendono a fare
incontrare domanda ed offerta, appare immediatamente lampante come
l’agente immobiliare sia, di fatto, il
soggetto più indicato ad esprimere il condensato di tali operazioni.
Chi più dell’agente ha come chiaro
obbiettivo il mettere in contatto domanda ed offerta, ovvero venditore
ed acquirente? E allora, siamo davvero consapevoli che per ottenere
ciò occorrano una serie di operazioni
indispensabili al raggiungimento del
nostro obiettivo?
Analisi del mercato, struttura aziendale, pubblicità, pubbliche relazioni,
aggiornamento, procedure, sono
tutti aspetti del marketing stesso:
per questo agenzie ampiamente
strutturate o a conduzione familiare,
non possono prescindere, nella loro
conduzione, dall’applicare le basilari
norme del marketing.
Analisi di mercato. Ogni agente
fa parte di una società allargata in
cui vive, di cui dovrebbe conoscere esigenze e aspirazioni; più agenti
insieme possono, scambiandosi
informazioni, sensazioni, risultati, interpretare le tendenze del mercato
e assecondarne le richieste se non,
anticiparle.
Struttura aziendale. Spesso uffici
acquisizioni, vendite, pubblicità, affitti, estero, ecc. ecc., confluiscono
40 mediare
F.I.M.A.A.
in una o poco più persone, ciò non
toglie che, comunque, vadano tenute distinte le varie funzioni e che, a
secondo della domanda del mercato,
si investa più in un settore anziché in
un altro (flessibilità).
Pubblicità. Avere una buona struttura non basta, occorre che il cliente ne abbia consapevolezza, perciò
la pubblicità assume un ruolo primario. Scelta dei mezzi, controllo
dei contenuti e del flusso di ritorno
sono indispensabili per un ottimale
investimento, sia questo corposo o
contenuto.
Pubbliche relazioni. Un sistema di
buoni rapporti consente di veicolare
all’esterno, in maniera diretta, l’immagine dell’azienda, oltre a supportare la conoscenza del mercato.
Aggiornamenti. Leggi e norme
sono in continua evoluzione; il nostro modo di lavorare non può prescindere da una costante e celere
formazione.
Procedure. Di fatto tutti noi agenti
immobiliari facciamo costantemente
tutto, o quasi, sin qui descritto; per
offrine un alto standard qualitativo
occorrerà, più o meno sinteticamente, creare una serie di procedure,
una check-list da seguire, in maniera
automatica, che ci permetterà di sviluppare al meglio il nostro compito e
di raggiungere la “soddisfazione” del
cliente in tempi brevi e senza imprevisto alcuno.
IL MARKETING DEL GURU
«Uno strumento per comprendere, creare, comunicare e distribuire valore». Così definisce il marketing Philip Kotler,
indicato come il quarto “guru del management” di tutti i tempi dal Financial Times (dopo Jack Welch, Bill Gates e
Peter Drucker) e acclamato come “il maggior esperto al mondo nelle strategie di marketing” dal Management Centre
Europe.
Viene anche considerato uno dei pionieri del marketing sociale. Nel suo libro 300 risposte sul marketing
edito da Tecniche Nuove, mette nero su bianco le ultime tendenze del marketing.
Qual è la missione del marketing?
A questa domanda sono state date almeno tre risposte
diverse.
All’inizio si riteneva che la missione del marketing fosse quella di vendere tutti i prodotti di un’azienda a
chiunque.
Una seconda risposta, più sofisticata, è che il
marketing si prefigge la missione di creare prodotti che rispondano alle esigenze insoddisfatte di mercati-obiettivo.
Una terza risposta, più filosofica, è che la missione del
marketing è quella di innalzare il livello di vita materiale e
la qualità della vita in tutto il mondo.
Il ruolo del marketing
è quello di percepire i bisogni insoddisfatti delle persone
e di proporre nuove soluzioni allettanti. Una cucina moderna con le sue attrezzature offre un esempio concreto
della possibilità di liberare le donne dalla schiavitù di noiosi
lavori di casa, affinché possano dedicare più tempo allo
sviluppo della sfera intellettuale.
È evidente che i programmi di marketing sono efficaci per le grandi aziende, ma le piccole imprese
hanno meno risorse. Che uso dovrebbero fare del
marketing?
Le piccole e medie imprese hanno la possibilità di utilizzare gli strumenti di marketing senza spendere troppo.
Esistono libri sulle ricerche di mercato a basso costo
(ricorrendo ai gruppi di ascolto), strumenti di promozione
poco costosi (volantini, pieghevoli e pubbliche relazioni)
e così via. Sono anche stati pubblicati una serie di libri sul
“guerilla marketing” dove abbondano i consigli sulle tattiche di comunicazione non convenzionale per acquisire
visibilità e indurre a una prova d’acquisto del prodotto.
Immaginiamo che una piccola azienda abbia realizzato
un nuovo prodotto e lo voglia promuovere. Non mi piace
particolarmente l’idea di ingaggiare un’agenzia di pubblicità e affidarle il compito di divulgare il messaggio su
vasta scala; preferisco l’idea di trasmettere il messaggio
a un pubblico ristretto.
Questo implica definire con cura
i clienti obiettivo e scoprire il modo migliore per raggiungerli, ad esempio prendendo contatti per una visita diretta, oppure con inserzioni, pubblicità, azioni di direct mail,
fax o email.
Personalmente propendo sempre più per una
pubblicità selettiva e l’organizzazione di eventi e iniziative
(event marketing), anziché spendere grandi cifre per una
pubblicità a pioggia.
Le piccole imprese possono anche pensare di usare Internet come veicolo pubblicitario e strumento di vendita.
Le
piccole imprese possono vincere contro le grandi aziende in quattro modi: (1) andando a occupare una nicchia di
mercato come specialisti, (2) aumentando la flessibilità
nella progettazione dell’offerta, (3) fornendo un servizio
di qualità superiore e (4) personalizzando l’interazione con
gli acquirenti.
Quali strategie di marketing funzionano meglio nel
mercato attuale?
La formula per il successo del marketing strategico comprende tre elementi: focalizzazione, posizionamento e
differenziazione. L’azienda deve definire con attenzione il
proprio mercato-obiettivo, individuare e comunicare una
posizione originale e differenziare offerte e servizi affinché i concorrenti incontrino delle difficoltà nel copiarne
l’insieme. In tempi recenti, i fattori chiave per il successo
competitivo erano la qualità e l’assistenza, perché molte
aziende non le offrivano. Oggi però qualità e assistenza
stanno diventando caratteristiche comuni. Se non offre
qualità e assistenza, un’azienda è destinata a perdere, ma
se le offre, non necessariamente avrà successo. Questi
sono aspetti ormai scontati. Oggi le aziende devono imparare a competere in modi innovativi, che comprendono la
capacità di realizzare e consegnare i prodotti con maggiore
rapidità, di migliorare il design e lo styling dei prodotti, di
arricchire l’offerta con maggiori vantaggi e di instaurare
con i clienti un rapporto di lungo termine reciprocamente
vantaggioso. Ecco i tre tipi di strategie che ammiro di più.
• Trovare modi innovativi di abbassare il costo della vita:
IKEA, Southwest Airlines, Wal-Mart, Home Depot,
Dollar General e Aldi’s.
• Puntare alla massima qualità: Sony, Lexus, Intel,
Starbucks.
• Avere una coscienza sociale: The Body Shop, Ben &
Jerry’s, Avon, Kraft.
F.I.M.A.A.
mediare 41
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IN UN MOMENTO COME QUESTO,
COMPETENZA E QUALITà DEI SERVIZI NON BASTANO
PER GARANTIRE UN LIVELLO ACCETTABILE DI FLUSSO OPERATIVO.
OLTRE AD UNIRE LE FORZE, L’IMPERATIVO è IL BRAND, LA MARCA,
CHE Dà IDENTITà, RICONOSCIBILITà E DIFFERENZIAZIONE.
PENSATE A COCA-COLA, NIKE, IKEA.
MA PENSATE ANCHE AL MARCHIO FIMAA
di Raoul Sarghini Vice presidente vicario FIMAA Roma
N
on è la prima volta che gli
operatori del nostro settore
si trovano ad analizzare un
mercato immobile, o poco più, e ad
inventare strategie operative che
possano consentire di appropriarsi
della posta in gioco. In questi ultimi anni chi è abituato ad inventare,
a competere, ha messo in campo
ogni forza raschiando il barile delle
proprie risorse e soprattutto “facendo cerchio”. Ciò vuol dire che la
propria competenza e la qualità del
proprio servizio, più che bastanti in
normale situazione di mercato, si sono rivelate insufficienti
42 mediare
F.I.M.A.A.
a garantire un livello accettabile del
flusso operativo e, pertanto, si è ricorso come sempre agli antichi insegnamenti, interpretando al meglio il
proverbio più antico del mondo: “l’unione fa la forza”.
Ed ecco che le sinergie hanno costituito più che mai la linea guida
tracciata per sopravvivere, il filo di
Arianna per uscire, senza troppe ammaccature, dal ciclone.
Dall’associazionismo al network,
dalla joint venture al portale mls, la
parola d’ordine è stata “interscambio”. La collaborazione fidelizzata ha
consentito di porre rimedio alternativamente alle transitorie carenze di
offerta e di richiesta, dimostrando
che nell’emergenza è vietato rimanere legati al proprio orticello.
Ognuno sa perfettamente che ogni
sforzo va indirizzato al medesimo
obiettivo: essere individuabile, essere riconoscibile e pertanto prescelto
con più facilità dall’utenza.
La semplicità e, ancor meglio, la velocità con cui l’utente compie il processo mentale che mette in relazione il soggetto, prima con lo specifico
settore di riferimento e, subito dopo,
con la qualità del servizio reso, fa la
differenza.
Mai come negli ultimi anni nel commercio la marca e pertanto il marchio
si sono affermati come strumento
utile allo sviluppo di territori che hanno voluto distinguersi e posizionarsi
in maniera precisa rispetto al mercato al fine di valorizzare la propria
immagine e garantire un valore aggiunto alle produzioni.
Questo vale in tutti i settori di interesse e, pertanto, chiunque si occupi di marketing non può trascurare
l’importanza del segno distintivo,
della marca (brand) e del marchio
identificativo.
In tal senso, ritengo utile riportare di
seguito i contenuti essenziali di quanto da me riscontrato nell’approfondimento degli elementi costituenti, per
l’appunto, il valore
del brand.
“La marca (brand)
è un nome o un
simbolo distintivo
(un termine, un logo, un disegno o
ITALIA
A.
F.I.M.A.
una combinazione di essi) che serve
ad identificare i beni e/o i servizi di un
venditore o di un gruppo di venditori
e a differenziarli da quelli dei propri
concorrenti”.
La marca è essenzialmente un insieme di valori intangibili, un complesso di componenti cognitive (brand
knowledge), rappresentato attraverso uno o più segni tangibili (brand
element), che ha la capacità di identificare e differenziare.
Le componenti tangibili sono rappresentate dal marchio, ovvero “un
segno distintivo tipico dell’azienda
che, come tale, deve essere idoneo
a consentire al pubblico di distinguere prodotti e servizi di un’impresa da
quelli più o meno simili di un altro
soggetto”; una marca forte deve avere un marchio che la distingua, facile
da ricordare, che risulti accattivante
e che possibilmente rimandi alla categoria cui il prodotto appartiene.
Il marchio rappresenta la marca anche da un punto di vista giuridico e
finanziario, potendo essere registrato, messo in bilancio e trasferito da
una azienda ad un’altra.
Le componenti intangibili sono l’insieme di valori, immateriali e non
direttamente identificabili come un
bene, che risultano essere abbinati
al marchio nella mente del consumatore. L’impossibilità di identificare a
priori i valori intangibili della marca
deriva dal fatto che essa è qualcosa
che risiede nella mente dei consumatori: è un’entità percettiva, radicata nella realtà, ma che riflette anche
le percezioni dei consumatori e che
quindi genera nella mente di questi
una serie di emozioni che lo inducono a rispondere o meno al sistema
d’offerta.
Per l’azienda immobiliare la “marca”
corrisponde sostanzialmente ad un
insieme di elementi concreti come
la denominazione, il logo, il prodotto, il lavoro, le scelte strategiche, la
commercializzazione, la pubblicità,
in sintesi “l’identità” della Struttura.
L’identità, quindi, è l’insieme di valori
in cui una marca, un marchio si riconosce. Questi servono da guida per
tutta l’organizzazione aziendale, per
la messa a punto di coerenti strategie gestionali e di marketing, per la
comunicazione, la pubblicità, e in generale per ogni tipo di espressione.
Per finire, riportando il discorso strettamente in “casa” nostra, possiamo
asserire con certezza che, se è utile
muoversi, o meglio, promuoversi
professionalmente con il proprio segno distintivo è impossibile rinunciare, soprattutto in tempi come questi,
al notevole valore aggiunto dall’uso
di un marchio “istituzionale”, selettivo ed oggettivamente indicativo
della qualità, in quanto non autopromossa ma certificata da entità terze,
preposte al controllo ed alla salvaguardia della competenza e della deontologia professionale.
È, in effetti, nella
“consapevolezza” delle due
parti in causa il
vero valore aggiunto. Quella
del fruitore del
servizio che sa di
rivolgersi a chi è “certificato” da un marchio che
lo identifica oggettivamente
come professionista “con le carte
in regola”, e, soprattutto, la consapevolezza o, ancor meglio,
l’”autocoscienza” del medesimo operatore di esser parte di
una compagine professionale
“riconosciuta” e “riconoscibile”
per comprovata qualità tecnica
ed etica.
Proprio questo “spirito di
appartenenza” ingenera la
“pulsione” o meglio la “propulsione” aggiuntiva che, soprattutto in mercati non facili,
concede una marcia in più.
L’illustre “vessillo diviene pertanto strumento prezioso di lavoro e, come tale andrà difeso
e sventolato a favore dell’utenza
e, con spirito di corpo, all’indirizzo dei “marchi” concorrenti.
In sintesi, un brand, in quanto immagine simbolica, racconta una
storia più eloquente di quanto
sia in grado di essere raccontata
dall’osservatore: questa è la vera natura del marchio, saper comunicare
più di quanto l’uomo comune sia in
grado di trasmettere direttamente,
e per questo viene collettivamente adottato,
condiviso e diffuso.
Tale è la natura del
nostro marchio
FIMAA.
Il brand management è l’applicazione
delle tecniche di marketing a uno
specifico prodotto, linea di prodotto o
marca (brand). Lo scopo è aumentare
il valore percepito da un consumatore
rispetto a un prodotto, aumentando
di riflesso il brand equity (valore
del marchio o patrimonio di marca).
Gli operatori del marketing vedono
nella marca la “promessa” implicita
di qualità che il cliente si aspetta
dal prodotto, determinandone così
l’acquisto nel futuro.
F.I.M.A.A.
mediare 43
Nuovo Incarico
Di Vendita Fimaa
ENTRIAMO NEL
DETTAGLIO DELLA
NUOVA MODULISTICA
di Paolo Pesando
e Daniele Mammani
Consulenti legali nazionali FIMAA
44 mediare
F.I.M.A.A.
N
el numero 40 di FIMAA
NEWS (aprile 2010) è stata
data comunicazione che FIMAA ha predisposto i nuovi modelli
di incarico e proposta di acquisto relativi alla compravendita immobiliare.
Come già rilevato nell’articolo suddetto la nuova modulistica è stata
formulata sulla base di quella già
utilizzata, apportando alla stessa le
modifiche ritenute necessarie a seguito di nuove norme intervenute e
le integrazioni ritenute opportune per
rispondere ad esigenze di mercato,
nello spirito di tenere nella massima
considerazione le esigenze dei consumatori e di agevolare la quotidiana
attività degli agenti immobiliari.
In linea generale ricordiamo che la
vigente normativa, di cui alla Legge
3 febbraio 1989 n. 39 ed al D.M.
21/12/1990 n. 452 quale regolamento di attuazione della legge stessa,
prevede che l’agente immobiliare,
qualora usi nello svolgimento dell’attività una modulistica già predisposta
a stampa, debba osservare per la tutela del consumatore, alcune precise
regole concernenti la modulistica
stessa quali:
✓l’art.5 n. 4 della L.39/89 prevede
che il modulo deve essere preventivamente depositato in copia
presso la Camera di Commercio
competente e cioè ove l’agente immobiliare risulta iscritto, se
società con riferimento alla sede legale e se persona fisica alla
residenza.
È opportuno ricordare che tale deposito deve essere effettuato da
ogni agenzia immobiliare anche
nell’ipotesi in cui venga usato il
modulo dell’associazione. Con le
modifiche apportate al precedente modello pertanto dovrà essere
depositato da ogni singola agenzia il nuovo modulo consigliato da
FIMAA, qualora adottato;
✓nel modulo l’agenzia immobiliare
dovrà inserire gli estremi dell’iscrizione dell’agenzia e del titolare o
legale rappresentante della stessa
come previsto dall’art.17 del citato
regolamento di attuazione.
Facciamo presente che la legge
39/89 fa riferimento ai dati di iscrizione al Ruolo e che il Decreto Legislativo 59/2010 entrato in vigore
l’8/05/2010 prevede che con la
soppressione del Ruolo debbono
continuare ad essere osservati per
l’esercizio dell’attività tutti gli obblighi e requisiti previsti dalle leggi
vigenti e che ogni riferimento al
Ruolo debba intendersi ora riferito
al Registro Imprese o al REA (Repertorio delle notizie economiche
e amministrive).
In ogni caso in attesa dei decreti attuativi, che dovranno essere
emanati entro sei mesi dall’entrata in vigore del D. Lgs. (8/5/2010),
ogni riferimento in via provvisoria
continua ad essere rinviato all’esistente Ruolo, come previsto dalla
Circolare Ministeriale 06/05/2010
n. 3635/c;
✓nel caso in cui un mediatore usi un
modulo senza aver provveduto al
deposito presso il competente ufficio della Camera di Commercio
sarà sottoposto alle sanzioni previste dall’art.21 del D.M. 452/90
e cioè al pagamento di una sanzione pecuniaria ed alla eventuale
sospensione dall’attività per una
durata stabilita dalla Camera di
Commercio.
Riteniamo ora opportuno sinteticamente commentare le principali novità
della nuova modulistica FIMAA, iniziando dall’incarico di mediazione per vendita
immobiliare;
✓in primo luogo si fa presente che sono stati
predisposti due modelli
d’incarico:
a)uno da usare nel caso
in cui, il cliente, ove consumatore, abbia conferito l’incarico fuori dai locali commerciali dell’agenzia
immobiliare. In tale ipotesi è
stata inserita la clausola n. 14)
Diritto di recesso, nella quale il
cliente viene informato del suo
diritto di recedere entro 10 giorni
lavorativi inviando una comunicazione all’agenzia immobiliare
a mezzo lettera raccomandata;
b) l’altro modello potrà invece essere usato nel caso in cui
il cliente non sia un
“c o n s u m a t o re” o abbia
c onfer ito
l’incarico nei
locali commerciali dell’agenzia
immobiliare. In tale ipotesi nel modulo non è stato previsto il diritto di recesso
del cliente non avendo lo
stesso tale diritto ex lege.
✓Dopo l’indicazione delle generalità del conferente l’incarico,
all’art.1) la clausola prevede la descrizione dell’immobile ove occorre porre particolare attenzione
agli spazi riservati all’indicazione
dei dati catastali, dell’eventuale
Accedendo al sito www.fimaaservizi.it avrete
la possibilita’ – all’interno dell’area riservata - di scaricare il fac simile della nuova modulistica 2010 e di ordinarla in formato cartaceo
seguendo le istruzioni indicate.
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locazione nonché dei documenti
consegnati dal venditore;
✓nel punto successivo, denominato
1a), sono state inserite le dichiarazioni del venditore oltre che inerenti la conformità dell’immobile
alla normativa e l’esistenza di iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli,
anche quelle relative all’esistenza
dell’attestato di certificazione energetica, nonché alcune informazioni sull’ammontare delle spese
condominiali annue ordinarie e
straordinarie deliberate nell’ultimo
esercizio.
Per quanto riguarda tali dichiarazioni sovente accade che il venditore non sia in grado, al momento
della sottoscrizione dell’incarico,
di rispondere esaurientemente
alle informazioni richieste. In tale
ipotesi potrà essere indicato nello
spazio apposito che il venditore si
riserva di dare le informazioni dopo
averne accertato il contenuto.
In ogni caso l’aver inserito tali dati
nel modulo rappresenta un vero e
proprie vademecum tecnico che
potrà servire per ricordare sia all’agente immobiliare che al venditore che sarà necessario conoscere
tali indicazioni al più presto onde
poterle rendere note all’aspirante
acquirente ed inserirle quindi nella
eventuale proposta di acquisto;
46 mediare
F.I.M.A.A.
✓all’art.10 (clausola penale) è stata
inserita la previsione che il venditore possa rifiutare di accettare una
proposta di acquisto anche se conforme all’incarico, senza incorrere
nell’obbligo di corrispondere la penale, nel caso in cui tale rifiuto sia
giustificato da un motivo “inerente
la solvibilità del proponente l’acquisto”. Tale integrazione è stata
prevista a seguito di una sentenza
del Tribunale di Milano che aveva
dichiarato vessatorio il puro e semplice obbligo senza la previsione
dell’eccezione ora contemplata;
✓all’art.11 è stata inserita l’indicazione dell’autorizzazione o meno data
dal venditore all’agente immobiliare di esporre in loco il cartello di
vendita dell’immobile, onde evitare successive discussioni tra le
parti;
✓all’art.12 nell’ottica di fornire alla
clientela un servizio sempre più
professionale e qualificato sono
stati previsti alcuni nuovi obblighi
per gli agenti immobiliari:
e) ove richiesto l’agente immobiliare dovrà provvedere a predisporre scritture, integrazioni, modifiche inerenti ad esempio tempi
di pagamento, misura degli acconti, proroghe di termini, etc.
f)verificare l’esistenza o meno di iscrizioni e/o trascrizioni
pregiudizievoli effettuando le
relative necessarie visure al momento dell’accettazione della
proposta di acquisto. Tale impegno, pur non essendo per
l’agente immobiliare un’attività
obbligatoria per legge, è stato
introdotto in quanto sempre più
rispondente alle esigenze di una
vendita “sicura” e alle richieste
ed attese del cliente acquirente.
Detta clausola diviene elemento fondamentale a tutela del
consumatore nella proposta di
acquisto in quanto l’efficacia
della stessa verrà sottoposta alla
condizione risolutiva concernente l’esito positivo delle visure effettuate dall’agente immobiliare
ovvero la rispondenza a quanto
dichiarato dal venditore nell’incarico in ordine all’esistenza di
iscrizioni e trascrizioni, dichiarazioni riportate nella proposta di
acquisto.
Il tema verrà comunque trattato in modo più approfondito nel
commento al modulo “proposta
di acquisto”;
i) l’agente immobiliare assume
l’obbligo di provvedere alla registrazione della proposta una
volta accettata, a condizione di
poter disporre di due copie originali della stessa e della provvista
economica.
La clausola in esame è diretta conseguenza della Finanziaria 2007 (Legge 296/06) che
all’art.1 c. 46 alla lettera a) prevede che, oltre che le parti contraenti, anche gli agenti immobiliari siano tenuti a richiedere
la registrazione dei contratti ed
alla lettera b) include gli agenti
immobiliari tra i soggetti obbligati solidalmente al pagamento
dell’imposta di registro per le
scritture private non autenticate stipulate a seguito della loro
attività per la conclusione degli
affari.
Nel prossimo numero della rivista
verranno commentate le novità inserite nel modulo “proposta di acquisto”.
CONVEGNO
LA MEDIAZIONE
CREDITIZIA come cambia
e quali opportunità cogliere
La nuova normativa interviene
pesantemente a ridisegnare il
profilo e gli obblighi di formazione
professionale di queste figure, a
organizzarne con forme stringenti
di controllo l’attività, individuale
o societaria. Facendo prevedere
profonde trasformazioni delle Reti,
mobilità dei professionisti, processi
di fusione e integrazione, costruzione
di strutture commerciali di maggiori
dimensioni.
È rilevante l’importanza di questo
primo ‘incontro’ tra tutti gli attori e i
fruitori delle professioni di mediatori
creditizi e di agenti in attività
finanziaria, subito dopo (almeno
questa è la prospettiva più probabile)
l’approvazione dello schema di
decreto legge.
Il Gruppo RES mette a disposizione
la propria prossimità al mondo
istituzionale, per condividere, con
tempestività, le implicazioni della
nuova normativa. Il risultato sarà
un incontro cui parteciperanno
Decisori importanti di tutta la filiera
dell’erogazione del credito.
Con il contributo di:
ROMA Palazzo Marini, Camera dei Deputati
giovedì 23 settembre 2010
programma
Temi della giornata:
•
•
Le novità normative sulla mediazione creditizia al termine della consultazione
e quali prospettive per il mercato del credito al consumo
Il ruolo del consulente del credito e la tutela del consumatore:
dalla responsabilità alla vigilanza
ore 9,30 Saluto degli organizzatori
ore 9,45 Inizio lavori
ore 16,30 Fine lavori
w w w.res gro u p .it / me d ia t o ri-cre d itizi
PROVVIGIONE
MEDIATORIA ANCHE
PER IMMOBILI
NON REGOLARI
di Paolo Pesando e Daniele Mammani Consulenti legali nazionali FIMAA
APPROFONDIMENTO
SUL CONTRATTO
PRELIMINARE
DI IMMOBILE
PRIVO DELLA
CONCESSIONE
EDIFICATORIA
E SUL DIRITTO
ALLA PROVVIGIONE
48 mediare
F.I.M.A.A.
M
entre va in stampa questo
articolo è in vigore l’art 19
n. 14 del D.L. 78/2010, che
impone di inserire, negli atti pubblici
o nelle scritture private autenticate
che riguardino il trasferimento, la
costituzione o lo scioglimento della
comunione di diritti reali su fabbricati già esistenti, la dichiarazione degli
intestatari in ordine alla conformità
allo stato di fatto dei dati catastali
e delle planimetrie.1 Alla violazione
dell’obbligo è legata la sanzione della
nullità dell’atto.
La nuova disposizione è stata introdotta, come sopra ricordato, con
un decreto legge che quindi, seppur immediatamente in vigore (dal
1.7.2010), dovrà comunque essere
convertito in legge nei termini consueti (60 giorni) per poter mantenere
la sua efficacia e validità.
Non possiamo prevedere ad oggi,
mentre scriviamo questo articolo, se,
e come, verrà convertita tale nuova
disposizione, ma la stessa ci fornisce
lo spunto per esaminare un interessante orientamento della Suprema
Corte in merito alla sussistenza del
diritto alla provvigione mediatoria
laddove sia stato concluso un contratto preliminare concernente un
immobile privo della concessione
edificatoria e non regolarizzabile
urbanisticamente.
Parliamo di “orientamento” perché
ad una prima sentenza del 20052
ne è seguita un’altra lo scorso anno3 che, richiamando interamente
il contenuto e la motivazione della
prima, ha avallato integralmente la
precedente motivazione, introducendo quindi quell’”orientamento” che
di seguito ci accingiamo ad illustrare.
La fattispecie all’esame delle due
pronunce sopra indicate era rappresentata dalla conclusione di un
contratto preliminare che non aveva
avuto seguito in una successiva stipulazione del rogito di compravendita
in quanto l’immobile era privo della
concessione edilizia e quindi non poteva esserne trasferita la proprietà.
Era in discussione, in quanto contestato dalle parti contraenti, il diritto
dell’agente immobiliare a trattenere
la provvigione percepita al momento del preliminare, in quanto i contraenti avevano sostenuto che, non
potendosi giungere alla conclusione
del contratto definitivo per l’evidente impossibilità ex lege di trasferire
l’immobile privo della concessione
edificatoria, sarebbe venuto meno,
anzi non sarebbe mai sorto, il diritto
del mediatore alla corresponsione
della provvigione.
I Supremi giudici sono stati invece di
avviso diverso, ed hanno riconosciuto in entrambi i casi il diritto dell’agente immobiliare ad incamerare la
relativa provvigione.
L’ipotesi in esame potrebbe ripresentarsi in applicazione della nuova
disposizione normativa sopra citata,
qualora il rogito non potesse essere
perfezionato in quanto il venditore
non fosse in grado di effettuare la
dichiarazione che lo stato dell’immobile corrisponda a quanto risultante
dalle planimetrie catastali (si pensi, ad esempio, alla cameretta dei
bambini ricavata da un locale ad uso
deposito, alla trasformazione di un
box in taverna, ecc.), ed il promissario acquirente non voglia acquistare
l’immobile nella situazione corretta
sotto il profilo edilizio – urbanisticamente, non corrispondente a quella
apparente, ovvero di fatto.
In tal caso potrebbe nascere il problema della provvigione già percepita al momento della conclusione del
contratto preliminare: dovrà essere
restituita o potrà essere trattenuta?
Secondo quanto espresso nelle due
sentenze sopra indicate potrà essere
trattenuta.
La Suprema Corte, partendo dal
principio ormai consolidato in base
al quale si possa parlare di “affare”,
ex art. 1755 cod. civ., qualora ricorrano i requisiti di cui all’art. 1321
c.c., vale a dire quando intercorra
l’accordo di una o più persone per
costituire, regolare o estinguere tra
loro un rapporto giuridico patrimoniale, e quindi affinchè maturi il diritto
del mediatore alla provvigione sia
necessario che tra le parti messe in
relazione si instauri un vincolo giuridico che le possa abilitare ad agire
per l’esecuzione (o risoluzione) del
contratto, ha ritenuto che dalla lettura degli articoli 17 e 40 della legge n.
47/1985, si possa evincere la mera
la nullità dei soli atti con effetti reali,
in caso di mancanza della necessaria
concessione edificatoria.
Non avendo il contratto preliminare
alcun effetto reale, ma producendo unicamente effetti obbligatori,
è quindi opinione della Suprema
Corte che lo stesso non rientri nella
previsione dei sopra menzionati articoli4: il contratto preliminare, avente ad oggetto una compravendita di
un immobile non in possesso delle
necessarie concessioni edificatorie,
non cadrà quindi nella sanzione della
nullità, e non travolgerà quindi l’operato del mediatore e il conseguente
diritto alla provvigione.
1 D.L. 78/2010 ART. 19 n. 14: - all’articolo 29 della legge 27 febbraio 1985
n. 52, è aggiunto il seguente comma:
“1-bis. Gli atti pubblici e le scritture
private autenticate tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento, la costituzione o
lo scioglimento di comunione di diritti
reali su fabbricati già esistenti devono
contenere, per le unità immobiliari
urbane, a pena di nullità, oltre all’identificazione catastale, il riferimento alle
planimetrie depositate in catasto e la
dichiarazione, resa in atti dagli intestatari, della conformità allo stato di fatto
dei dati catastali e delle planimetrie.
Prima della stipula dei predetti atti il
notaio individua gli intestatari catastali e verifica la loro conformità con le
risultanze dei registri immobiliari”.
2 La n. 7519 del 12.4.2005.
3 la n. 13260 del 9.6.2009.
4 v. in tal senso anche Cass. 24.4.2007
n. 9849
F.I.M.A.A.
mediare 49
nuovo STRUMENTO
per i soci fimaa
Nasce fimaaservizi.it, il sito web dedicato ai nostri associati
di Giovanni Acampora Amministratore delegato Fimaa Servizi
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l 4 giugno è nato www.fimaaservizi.it, il sito dedicato alle aziende
aderenti ai soci provinciali FIMAA,
pensato e realizzato come un “contenitore” di servizi, semplice ed intuiti­
vo, di facile fruibilità è il primo risultato concreto della nuova strategia
messa in campo dal nuovo Consiglio
di amministrazione della società.
La messa online del sito, e la contemporanea attivazione dei diversi
servizi resi immediatamente fruibili,
sono il risultato di un processo di rilancio e riqualificazione della società, che si propone così di offrire agli
associati convenzioni e servizi alle
migliori condizioni di mercato.
FIMAA Servizi ha lavorato
50 mediare
F.I.M.A.A.
e sta lavorando sul ripensamento e
rinnovamento del sistema prodotti
e dei servizi, puntando a concentrarsi e a valorizzare quei segmenti
di business nei quali la società conserva un vantaggio competitivo e
può così recuperare redditività. A
tal fine, l’obiettivo primo è quello di
offrire un ampio ventaglio di servizi
e convenzioni alle aziende aderenti,
rispondendo alla logica delle migliori
condizioni possibili per l’Associato.
Per perseguire l’obiettivo fissato,
FIMAA Servizi ha adottato una “stategia nuova”, prediligendo, ove possibile, la partnership con altri investitori e l’esternalizzazione di alcuni
processi e servizi.
Nella ricerca delle aziende/partners,
è stato perseguito l’obiettivo
dell’eccellenza,
puntando sulla loro conoscenza del
business e sulla possibilità di condividere le sfide del mercato.
Il sito Fimaaservizi.it è stato sviluppato e concepito per essere semplice e
di facile utilizzo e tutti i servizi sono
strutturati in maniera tale da essere
di facile accessibilità.
Nell’ottica di voler offrire assistenza
immediata ed informazioni sempre
aggiornate a tutti i fruitori dei servizi
offerti dalla nostra società, è prevista
una casella di contatto attraverso cui
interagire direttamente con la segreteria di FIMAA Servizi.
FIMAA Servizi, quindi, completa l’offerta che riceve il socio FIMAA, che
può contare su un’importante tutela
politico-sindacale dalla FIMAA Italia,
sulle opportunità finanziare ed assicurative sviluppate da MedioFIMAA
e, da oggi, anche su una serie di prodotti e servizi che rispondono alle
esigenze dei nostri associati e che
daranno nuovo lustro all’immagine
della nostra Federazione.
mediare
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DA HOUSEORGAN A MAGAzINE
Concessionaria esclusiva di pubblicità:
CURCU & GENOVESE ASSOCIATI
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Ai sensi del d.lgs. 196/2003, La informiamo che: a) titolare del trattamento è ActionAid International Italia Onlus (di seguito, AA) - Milano, via Broggi 19/A; b) responsabile del trattamento è il dott. Marco
De Ponte, domiciliato presso AA; c) i Suoi dati saranno trattati (anche elettronicamente) soltanto dai responsabili e dagli incaricati autorizzati, esclusivamente per l’invio del materiale da Lei richiesto e per
il perseguimento delle attività di solidarietà e beneficenza svolte da AA; d) i Suoi dati saranno comunicati a terzi esclusivamente per consentire l’invio del materiale informativo; e) il conferimento dei dati è
facoltativo, ma in mancanza non potremo evadere la Sua richiesta; f) ricorrendone gli estremi, può rivolgersi all’indicato responsabile per conoscere i Suoi dati, verificare le modalità del trattamento, ottenere
che i dati siano integrati, modificati, cancellati, ovvero per opporsi al trattamento degli stessi e all’invio di materiale. Preso atto di quanto precede, acconsento al trattamento dei miei dati.
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Software FIMAA
Antiriciclaggio
L’Archivio Unico Informatico in pochi click
col nuovo programma studiato da FIMAA Servizi
in collaborazione con Cometa
a cura di FIMAA Servizi e Cometa Informatica
L
a FIMAA Servizi, in collaborazione con il proprio partner
informatico Cometa e con la
supervisione dei consulenti legali
nazionali, ha sviluppato un nuovo
software Antiriciclaggio marchiato
FIMAA.
Il software consente alle agenzie
di affari in mediazione di adempiere, in maniera rapida ed efficiente,
alla vigente normativa in materia
di Antiriciclaggio. Più in particolare, FIMAA Antiriciclaggio è il software che permette di adempiere
agli obblighi previsti dal D. Lgs.
231/2007 (come da nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 19 Dicembre 2007, prot. n.
125367) nell’organizzazione e nella
predisposizione dell’Archivio Unico
Informatico (AUI).
Le funzioni previste sono:
–Identificazione della clientela:
registrazione dei dati per l’identificazione dei soggetti
(Persone Fisiche e Giuridiche); l’associazione
di immagini e pdf per
l’archiviazione documentale (es.: carta d’identità, patente, etc.); stampa dell’informativa sulla
privacy;
–Contrasto al finanziamento del terrorismo
(black list) verifica automatica dei soggetti nella Black
List dell’ Antiterrorismo (controllo
richiesto dal Decreto 213/2007).
La verifica viene eseguita nella
lista del Dipartimento dell’Unione
Europea, nella lista del Dipartimento del Tesoro USA e nella lista della
Commissione USA 1267 – Talebani e Al Qaida.
–Registrazione e conservazione delle informazioni ai fini
dell’antiriciclaggio: registrazione delle informazioni relative alle
prestazioni (vendite / locazioni)
con l’associazione di immagini e
pdf (es.: preliminare, compromesso, etc.); ricerca delle informazioni
archiviate (ricerca per nome, per
cognome, codice fiscale, etc.);
–Comunicazione delle operazioni sospette: indicatori di anomalie dell’Ufficio di Informazione
Finanziaria (UIF) precaricati; creazione e stampa
della modulistica necessaria per
le comunicazioni delle operazioni
sospette all’ Unità di Informazione
Finanziaria (UIF).
Il software viene fornito con la guida in linea che permette di familiarizzare con l’utilizzo dell’applicativo
velocemente e in modo efficace. Il
software è autoinstallante e viene
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(in rete con più postazioni di lavoro
e un unico database condiviso sul
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Facile ed intuitivo, il sof tware viene
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È possibile scaricare gratuitamente la versione dimostrativa del software dall’area riservata del sito
www.fimaaservizi.it.
F.I.M.A.A.
mediare 53
PROPOSTE EDITORIALI
IN LIBRERIA CON FIMAA
Autore:
Marco Levis
Emanuela Gromis di Trana
Editore:
Il Sole 24 Ore
La nuova disciplina dei mutui ipotecari.
Il ruolo del notaio e la prassi bancaria
Atti del convegno tenutosi a Milano il 12 giugno 2009
In breve: Le recenti novità normative in materia di mutui ipotecari ne hanno innovato profondamente la disciplina. Accanto ad aspetti di intervento pubblico
diretto in questioni economiche, ingenti sono anche le modifiche di stampo
prettamente civilistico; l’effetto è un panorama articolato e complesso, i cui
elementi non sono ancora chiari del tutto. I contributi del volume si propongono di verificare, in un nuovo tentativo di inquadramento generale, ciò che ha
funzionato e ciò che ha funzionato meno, l’impatto sulla prassi operativa e le
prospettive future, nella convinzione che il punto di vista notarile possa contribuire in modo essenziale alla comprensione di questo importante aspetto
della realtà giuridico-economico-sociale e al suo sviluppo in senso migliorativo
e nell’interesse generale.
Editore:
Il Sole 24 Ore
Autore:
Francesco Karrer
Alessandra Fidanza
Editore:
Le Penseur
54 mediare
L’affitto d’azienda
In breve: La ricerca affronta il complesso ed articolato tema dell’affitto di azienda
attraverso una ricognizione sistematica sotto il profilo tributario, soffermandosi sugli aspetti controversi di maggiore rilievo evidenziati dalla giurisprudenza
e dalla prassi.
L’affitto di azienda è contratto particolarmente utile, che lascia alla libertà delle
parti ampio margine per effettuare scelte soggettive.
Lo studio, analizzando gli aspetti contrattuali indica le modalità attraverso cui
detto contratto può risolvere esigenze applicative, ed individua scelte compatibili con la normativa tributaria idonee a tutelare il contribuente.
L’analisi effettuata offre l’occasione per evidenziare come il notaio, nel ruolo
di consulente, possa contribuire in modo significativo al corretto utilizzo del
contratto di affitto di azienda nella prassi operativa e nelle prospettive future.
F.I.M.A.A.
LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - TECNICHE E PROCEDURE
La procedura di applicazione della VAS in Italia non è di immediata interpretazione: numerose le declinazioni della fonte normativa europea prima e dei
decreti di recepimento italiano poi, molti gli attori in gioco.
Il volume affronta la tematica della VAS su un duplice binario: quello della procedura, tentando di fare chiarezza su ruoli e funzioni nella VAS, e quello dei contenuti, fornendo una visione pragmatica degli apporti richiesti per la costruzione
del processo di valutazione. Il tutto viene proposto secondo un’ottica internazionale, che accompagna il lettore, competente oppure inesperto della materia,
lungo un percorso di semplificazione e messa a sistema delle informazioni.
Vengono esposti alcuni casi applicativi a livello nazionale e locale, per giungere poi a suggerire come poter adempiere ai vari passi richiesti dalla normativa
vigente, tenendo conto anche di alcuni esempi internazionali.
Autore:
Dal Porto Francesca
Bonavia Giuseppe
Editore:
Edizioni Giuridiche Simone
Autore:
Ezio Bigotti (a cura di)
Editore:
Il Sole 24 Ore
Autore:
Mottura Giovanna
Pennisi Alessandra
Editore:
Maggioli Editore
Case, terreni e fisco
Di proprietà o in affitto, monolocale o villa a schiera, la casa è oggi il bene primario di ogni cittadino. I quaderni di diritto immobiliare nascono per dare risposte chiare e immediate al lettore su: acquisto e vendita, locazioni abitative
e commerciali, ristrutturazioni e manutenzioni, finanziamenti, risparmio energetico, condominio, agenzie immobiliari. Ogni volume affronta una tematica
specifica giovandosi di una trattazione completa e di facile lettura, per fornire
uno strumento di rapida consultazione a quanti necessitano di conoscerne le
regole, risolvere dubbi e incertezze, sfruttare opportunità e vantaggi.
Gli argomenti sono affrontati con linearità e sistematicità, alla luce delle principali novità legislative e degli strumenti di tutela che l’ordinamento mette a
disposizione dei soggetti coinvolti. Ciascun Quaderno, inoltre, presenta interessanti e originali spunti di riflessione e si distingue per l’efficacia dei corredi,
concepiti per meglio illustrare i temi trattati: il cavillo, le f.a.q. (frequently asked
questions), gli schemi riepilogativi, le tabelle riassuntive, la modulistica, la casistica detta rubrica “in pratica”.
Il servizio abitativo sociale. Nuovi sistemi per valorizzare l’edilizia
residenziale pubblica e promuovere le politiche dell’housing sociale.
La “casa sociale” è considerata, oggi, uno dei principali “segni di civiltà” della
società moderna. Le democrazie occidentali del secolo scorso hanno perseguito l’obiettivo di assicurare a tutti, ivi comprese quelle persone che, a causa
di un reddito basso, erano escluse dall’accesso ad alloggi di mercato, una vita
dignitosa, in una casa adeguata alle loro necessità. I mutamenti del contesto
amministrativo hanno stimolato la nascita di iniziative, promosse autonomamente dalle Regioni, dagli altri Enti locali e da soggetti del terzo settore. Alcune
di queste nuove politiche abitative sono state denominate housing sociale o
social housing con l’espressa intenzione di tenerle distinte dalle più tradizionali
politiche per la casa. Il patrimonio abitativo pubblico italiano è stato costruito
sulla scorta di leggi nazionali ad hoc, che si sono succedute nel corso del Novecento e che hanno contribuito a creare un patrimonio vasto e diversificato,
spesso periferico, a volte centrale (inglobato nella crescita della città), sul quale
è possibile leggere un secolo di storia italiana, di architettura, di cambiamenti
sociali, di evoluzioni culturali, di sperimentazioni urbanistiche. In quanto tale, il
patrimonio residenziale pubblico italiano, seppur non possieda valore di “monumento”, ha comunque valore di “documento”.
L’ampliamento della casa uni e bifamiliare. Guida progettuale
all’attuazione dei piani casa regionali
Il volume intende guidare il progettista agli interventi di ampliamento che –
secondo quanto sancito dalle diverse norme regionali approvate in attuazione
dei cd. piani casa – sono realizzabili nell’edilizia residenziale mono e bifamiliare.
Dopo l’esplicazione e il raffronto fra quanto reso realizzabile nelle diverse aree
regionali, vengono chiariti i requisiti necessari alla progettazione secondo i limiti
imposti e le specifiche richieste in materia di volumetria, risparmio energetico, protezione antisismica, sostenibilità ambientale. Sono, altresì, individuati
i soggetti aventi diritto, il contesto e le tipologie edilizie coinvolte. Il tutto è,
quindi, concretizzato in guide di progetto che illustrano una serie di casistiche
di intervento – dall’innalzamento, agli ampliamenti orizzontali, dalla realizzazione di pertinenze, alle ristrutturazioni interne, dalle ricostruzioni al recupero dei
rustici abbandonati – realizzabili sulla base delle norme approvate. A corredo,
è presentato un utile vademecum delle procedure edilizie semplificate.
mediare 55
Convegni FIMAA
panoramica sugli appuntamenti
LA PERIZIA IMMOBILIARE: NUOVA
PUBBLICAZIONE PER FIMAA Milano
E Collegio Geometri di Milano
opo più di tre anni di lavoro è finalmente disponibile
il volume sulle perizie e sulle valutazioni immobiliari
nato dall’importante convenzione tra FIMAA Milano ed
il Collegio Geometri di Milano. Grazie alla lungimiranza
degli allora Presidenti Mauro Danielli ed Erminio Nolli, i
quali hanno creduto nel progetto, è stato possibile dare
vita a questa preziosa collaborazione tra i due Collegi. E
grazie agli autori Ambrogio Sala, Cristiano Cremoli, Luca
Ravasi e Massimo Sorrentino è stato possibile realizzare
questa guida pratica
con molte interesAmbrogio Sala - Cristiano Cremoli
santi novità sia nei
Luca Ravasi - Massimo Sorrentino
contenuti che nell’esposizione. Maggioli
Editore ha creduto
LA PERIZIA
nel progetto. L’AsIMMOBILIARE
sessore Gianni VerLinee guida per la pratica
professionale
ga ha avvallato il
lavoro con una sua
prefazione. Questa
pubblicazione è un
altro passo avanti
per chi vuole investire nella professionalità e nella qualità
dei servizi da offrire
al cliente; vuole credere alla necessità
di crescere con formazione permanente e con aggiornamento continuo, dimostrando che gli agenti mmobiliari
sono in grado di fornire al mercato (sia ai privati che alle
imprese che alle istituzioni) conoscenza e capacità di saper mettere in relazione tutte le parti.
Il testo è di facile lettura e di estrema praticità, è uno strumento quotidiano da applicare nella pratica, integrandone
l’efficacia con il piano formativo che FIMAA Milano e Collegio Geometri di Milano propongono ai propri associati,
con diversi livelli di specializzazione.
Il volume è disponibile presso la Segreteria FIMAA Milano (tel. 0276007671, email [email protected]),
previa prenotazione delle copie di interesse, e può essere acquistato, grazie ad un accordo con l’editore, con il
50% di sconto sul prezzo di copertina 10 euro anziché 20
euro iva inclusa, per copia, spese di spedizione escluse.
D
Il volume è frutto del lavoro di:
Ambrogio Sala,
consulente tecnico FIMAA Milano.
Cristiano Cremoli,
geometra, segretario del Collegio
Geometri e Geometri Laureati
della provincia di Milano.
Luca Ravasi,
socio onorario FIMAA Milano,
responsabile di progetto.
38
Della stessa collana
r-BWBMVUB[JPOFEFHMJJNNPCJMJ
G. Moro Visconti
R. Moro Visconti
V. D. Dossena
X ed., 2009
LA PERIZIA IMMOBILIARE
Massimo Sorrentino,
geometra, Commissione Urbanistica
Collegio Geometri e Geometri
Laureati della Provincia di Milano
e consulente tecnico FIMAA Milano.
MIPIM 2010
Cannes, dal 16 al 19 marzo scorso è andata in scena
la 21ma edizione del MIPIM, una delle fiere immobiliari più importanti e più prestigiose del mondo. Anche quest’anno, per la decima volta, FIMAA Milano era
presente, all’interno del “Milano Metropolitan System”,
condividendo lo stand della Camera di Commercio e del
Comune di Milano con altre importanti istituzioni ed associazioni del settore. Presente l’assessore alla Casa del
Comune di Milano Gianni Verga, oltre a molti altri illustri
esponenti del mondo istituzionale.
A
collana coordinata da
Gianfranco Di Rago, Maurangelo Rana
Fabio Sandrini
Collegio Geometri
e Geometri Laureati
della Provincia di Milano
Collegio Agenti
d’Affari in Mediazione
della Provincia di Milano
25-01-2010 17:11:26
56 mediare
F.I.M.A.A.
Il gruppo dirigenti e istituzioni presso lo stand MIPIM
“Milano Metropolitan System”
Il programma della manifestazione è stato come sempre
assai nutrito di conferenze e di seminari, con commenti e
proiezioni sul mercato immobiliare internazionale visto in
tutte le sue complesse sfaccettature (residenziale, commerciale, turistico) e da tutti i punti di vista. La crisi sicuramente si è sentita, anche in termini di notevole calo di
presenze (sia come espositori che come visitatori) ma la
“scrematura” ha permesso di avere presenze di eccellenza, con una selezione abbastanza naturale nei confronti di
molte realtà che – nelle passate edizioni – presenziavano
più per forma che per sostanza.
La dirigenza FIMAA Milano era rappresentata dal presidente Lionella Maggi, dal vicario Vincenzo Albanese, dal
vicepresidente Mauro Danielli, dal segretario Beatrice
Zanolini e da molti associati. Nel mese di giugno 2010
FIMAA Milano, sempre in ambito del “Milano Metropolitan System”, è stata presente anche alla sesta edizione
di EIRE, Expo Italia Real Estate, svoltosi al polo fieristico
di Rho (MI).
Il futuro dei mediatori ad Ancona
abolizione del ruolo di agenti d’affari in mediazione ha imposto un momento di riflessione e confronto sul futuro della
categoria. Per questo la FIMAA-Confcommercio della provincia di Ancona ha voluto organizzare un convegno, che si
è tenuto giovedì 20 maggio presso la prestigiosa sala alla Loggia dei Mercanti di Ancona, che ha avuto il futuro professionale della categoria quale momento centrale.
Alla luce, infatti, della direttiva europea Bolkestein, che ha cancellato il ruolo agenti d’affari, è risultato fondamentale individuare gli scenari reali nei quali si muoveranno di qui a breve i mediatori. Ecco dunque l’urgenza di interpretare il futuro e
la crucialità di sfruttare il momento transitorio per recepire quelli che saranno i nuovi strumenti di lavoro. In questo senso
è stato determinante il sostegno che ha potuto offrire ai mediatori la FIMAA-Confcommercio con la professionalità dei
propri rappresentanti e con l’illustre presenza al seminario, del
presidente nazionale FIMAA Valerio Angeletti, del consulente
legale FIMAA Italia Paolo Pesando e del vice segretario generale della Camera di Commercio di Ancona Paola Castellucci.
Gli interventi previsti sono stati dei momenti di condivisione
con i numerosi presenti che hanno gremito la prestigiosa
Loggia dei Mercanti, delle novità apportate dalla Bolkestein
ed andranno a costituire un importante punto di partenza per
il rilancio dei mediatori. L’obiettivo è quello di mantenere forte
il riconoscimento della categoria destinataria da sempre di
una pluralità di oneri e obblighi, si pensi ad esempio a quello
della vigilanza imposta dalla normativa sull’antiriciclaggio, cui
è sempre corrisposta un’attestazione pubblica del “ruolo”.
Questo per dire che un livello di professionalità reso manifesto, tangibile, va comunque difeso e sostenuto anche per
garantire gli stessi clienti che devono essere certi di potersi
riferire ad una categoria adeguatamente certificata.
Alla luce di quanto detto appare ancora più evidente l’impor- Il tavolo dei relatori
tanza che ha rivestito il convegno, molto partecipato, incentrato sul futuro dei mediatori i quali sono stati parte attiva del seminario con valutazioni, proposte e quesiti.
Alla manifestazione sono intervenuti anche il presidente della Camera di Commercio di Ancona Rodolfo Giampieri, il direttore della Confcommercio Provincia di Ancona Massimiliano Polacco, il presidente FIMAA Confcommercio Provincia
di Ancona Roberto Capriglione ed il presidente della Regione Marche e consigliere nazionale Piero Ninno.
L’
VERONA - DAL PIANO CASA ALLA COMUNICAZIONE
l presidente Francesco Gentili, rieletto per il secondo
mandato a fine 2009, assieme al nuovo direttivo ha organizzato un piano formativo per il 2010 che prevede sei
seminari tecnici, il tutto grazie alla collaborazione con Carlo
Dall’occhio dell’omonimo studio Dall’occhio Consulting di
Verona, che metterà a disposizione tutta la conoscenza
ed esperienza del suo staff di professionisti.
Nei mesi scorsi sono stati affrontanti argomenti molto
interessanti, come il “Piano Casa”, analizzando la normativa, passando dalla verifica di fattibilità ed iter burocratici
da seguire e le programmazioni e problematiche e relativi
costi. Nel secondo incontro dal titolo “Valore di mercato in
base alle nuove tecnologie del risparmio”, si è discusso di
certificazioni energetiche, lettura ed esposizione al cliente
degli attestati, vizi e difetti dell’isolamento termico, mentre “Risparmio energetico, energie rinnovabili e rapporti
costi e benefici” è stato invece il tema del terzo incontro.
Per il mese di luglio è previsto un corso sulle “Difformità
edilizie”, cosa sono e come individuarle sulla base della
documentazione in possesso, come risolverle e come
I
comportarsi in caso di
pratiche non sanabili, iter,
costi per l’eliminazione o
calcolo della svalutazione
dell’immobile. A settembre l’appuntamento sarà
con “La qualità della progettazione nel residenziale”, studio ed importanza
degli spazi comuni e delle aree esterne, studio
tipologico degli alloggi,
Francesco Gentili
comfort e il benessere
dell’abitare.
Per concludere, a novembre si parlerà di “Tecniche di
comunicazione per la presentazione dei beni immobili dal
progetto alla vendita”, che ci vedrà impegnati a valutare le
schede di vendita, l’illustrazione del progetto e le comunicazioni con tecniche digitali interattive. Tutto il materiale è
scaricabile sul sito www.dallocchioconsulting.com nella
sezione “documenti-pdf”.
F.I.M.A.A.
mediare 57
CALABRIA: GLI AGENTI IMMOBILIARI FIMAA
INCONTRANO BNL
partita la nuova convenzione del Gruppo Bancario BNL
BNP Paribas per MedioFimaa, la società partecipata
da Fimaa Italia (Federazione Italiana Mediatori Agenti
d’Affari) per la mediazione del credito. Il nuovo accordo è
stato presentato ufficialmente ad un incontro con gli associati alla FIMAA – Confcommercio calabrese, giovedì
8 luglio, nella sala riunioni della sede di Confcommercio
Catanzaro, dal presidente FIMAA Calabria e FIMAA Catanzaro, Michele Tallarico e dal consigliere nazionale e
componente della Giunta nazionale FIMAA, Pietro Falbo
che ha moderato l’incontro. Hanno relazionato, il responsabile partner area Calabria BNL, Salvatore Chiefalo; il
responsabile clientela individuals Calabria BNL, Vincenzo
Piro; il responsabile di Distretto Catanzaro – Vibo Valentia,
Peppino Stancati e l’amministratore delegato di Mediofimaa Italia, Giancarlo Vinacci.
L’iniziativa promossa territorialmente da Michele Tallarico
e Pietro Falbo, inserisce MedioFIMAA tra i migliori partner
BNL BNP Paribas, gruppo bancario che ha avuto modo,
grazie all’accordo, di porsi in un’ottica di cambiamento
offrendo la propria professionalità e qualità dei servizi direttamente in prima persona aprendo un confronto diretto
con i propri clienti. «Ci auguriamo – ha detto Tallarico in
apertura di assemblea – che il lavoro fatto per raggiungere l’accordo sia un momento di massima apertura tra la
Federazione ed il Gruppo bancario e che porti un proficuo
È
Il gruppo calabrese
58 mediare
F.I.M.A.A.
lavoro di collaborazione favorendo così una categoria, quella degli agenti immobiliari, ad uscire da un tempo di crisi
molto particolare come è stato quello dell’anno 2009». Ha
aperto i lavori, Pietro Falbo che ha tenuto ad evidenziare
«l’importanza dell’accordo che favorirà un interscambio
continuo con il sistema bancario, rendendo efficaci e rapidi tutti i passaggi operativi. Queste le caratteristiche e gli
accordi voluti all’inizio della trattativa e questi gli obiettivi
che vogliamo raggiungere».
Gli associati MedioFIMAA, grazie al rapporto di sinergia
creato dalla Federazione, avranno a disposizione un responsabile di area BNL, Salvatore Chiefalo, che fungerà
da supporto e filo conduttore tra MedioFIMAA e la banca stessa. Gli associati potranno usufruire dei prodotti
“Gold Partner” e “Top Partner”; uno “Spread” a partire
da 0,90% sia sul tasso fisso che su quello variabile e mutui finalizzati ad acquisto; ristrutturazione; sostituzione e
liquidità e surroga. «È per BNL – ha detto Chiefalo – un’operazione rischiosa che comporta dei sacrifici in termini di
perdita, di rischio, ma siamo estremamente convinti che
ne valga la pena perché abbiamo fiducia e stima del nostro
partner MedioFIMAA ed il nostro obiettivo sarà quello di
instaurare un reciproco rapporto di qualità. Con questo
nuovo accordo – ha aggiunto – e con la consapevolezza di
avere un diretto contatto con i principali attori dell’operazione, siamo certi che riusciremo a fare un cambiamento
in termina di crescita e qualità dei servizi».
Alcuni associati FIMAA, presenti in sala, hanno infatti,
Un momento del convegno
colto l’occasione per avere chiarimenti ed esporre le proprie difficoltà riscontrate con BNL negli anni passati e le
perplessità in merito alle loro esigenze, tra le quali: velocità di esecuzione delle pratiche, agevolazioni per i clienti
extracomunitari, forte sinergia e serietà.
«La BNL di oggi – ha dichiarato Peppino Stancati, responsabile di Distretto – non è più quella di tre o quattro anni
fa. Ora ogni agenzia ha un proprio addetto che si occupa
dell’accesso al credito ed in grado di soddisfare ogni tipo
di esigenza e questo semplifica di molto tutto il processo.
Stiamo migliorando e scendiamo in campo in prima persona. È certo, però – ha concluso – che anche il l’agente
immobiliare o il mediatore creditizio dovranno porsi nelle
condizioni di favorire l’ottimizzazione dei tempi. Innanzitutto, è opportuno, fare una prima valutazione della domanda e stabilire se la richiesta soddisfa i criteri stabiliti
dalla banca e poi, in seconda battuta, consegnare tutti i
documenti necessari nel più breve tempo possibile. Ci
capita spesso, infatti, che il finanziamento tarda ad essere
erogato proprio per l’incompletezza della documentazione
che viene consegnata a singhiozzi».
«Abbiamo una tracciabilità di tutte le pratiche – ha affermato Vincenzo Piro, responsabile Clientela individuals Calabria BNL – e con le erogazioni contestuali si potrà snellire
l’iter burocratico. Siamo lieti di stare al fianco di FIMAA
e fare business assieme. Il cambiamento c’è e ci stiamo
mettendo la faccia, dateci fiducia». Giancarlo Vinacci, amministratore delegato MedioFIMAA Italia, è rimasto colpito
dalla presenza di una platea così gremita. «È un grande
passo aver avviato la convenzione – ha detto Vinacci – in
una città come Catanzaro che, nonostante le difficoltà e
la crisi disastrosa del 2009, per livelli di crescita si pone
agli stessi livelli di città metropolitane commercialmente
e numericamente molto più avanzate. Dati e statistiche dimostrano che, nel nostro paese, in tema di finanziamenti,
BNL è un partner di altissimo livello ed in tutta Italia stiamo
erogando mutui, in media, per quindici milioni di euro al
mese. Stiamo lavorando bene. È una scommessa per la
Banca ed una nuova opportunità per il cliente».
La sala, gremita, ha visto la presenza anche del presidente
FIMAA di Reggio Calabria, Giandomenico Polimeno che
ha auspicato una sinergia ancor più intensa tra Banca ed
operatore e di molti associati FIMAA delle provincie di
Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia.
LIGURIA IN CONVEGNO AD APRILE
i è tenuata a Sanremo, nella sala Melograno di Via Marsaglia, la giornata di approfondimento della Fimaa di
Imperia. I principali temi discussi sono stati il recepimento
della Direttiva Bolkestein, che tratta il cambiamento della
figura del mediatore con l’abolizione del Ruolo presso le
Camere di Commercio, e la Normativa antiriciclaggio con
lo sviluppo normativo, i nuovi adempimenti connessi alla verifica della clientela e le implicazioni nella procedura
della privacy.
S
Ampia la partecipazione degli associati, che hanno ascoltato e discusso alla fine delle relazioni tenute dal presidente
provinciale Annamaria Beatrici, dall’avvocato Paolo Pesando (consulente nazionale Fimaa) e da Santino Taverna,
coordinatore della Consulta nazionale. Alla giornata erano
presenti oltre il direttore Ascom Imperia Claudio Roggero,
anche i dirigenti della Cariparma, parter di Fimaa Imperia.
F.I.M.A.A.
mediare 59
TRENTO - CONVEGNO AFFOLLATO
PER LA BOLKENSTEIN E L’ANTIRICICLAGGIO
l 21 maggio scorso, nella sala Pluriuso dell’Unione Commercio e Turismo di Trento, la FIMAA ha tenuto un convegno molto importante riguardante la legge “Bolkenstein”
e le nuove normative antiriciclaggio.
Alla presenza di più di cento agenti immobiliari, i relatori
hanno approfondito le tematiche del convegno: dopo i
saluti di Gianni Bort, presidente dell’Unione e di Severino Rigotti, presidente FIMAA Trento, ha preso la parola
il presidente nazionale FIMAA, Valerio Angeletti, che ha
intrattenuto la platea sulla legge Bolkenstein, la cui ado-
I
Il tavolo dei relatori
zione ha di fatto abolito il ruolo degli agenti in mediazione.
«La nostra associazione, unitamente alla FIAIP – ha spiegato Angeletti – attraverso un’azione congiunta è riuscita
a convincere il Governo a mantenere in vigore i requisiti
fondamentali per poter esercitare la professione e cioè il
corso abilitativo con relativo esame finale e l’obbligo della sottoscrizione di una polizza professionale per iniziare
l’attività. Di fatto non è cambiato nulla». Luca Trentinaglia,
della Camera di Commercio di Trento, ha successivamente
spiegato come saranno inquadrati gli agenti in mediazione
dopo la soppressione del ruolo, precisando che l’orientamento è quello di inserirli nel registro imprese e nel REA.
Ha poi preso la parola l’avvocato Daniele Mammani che,
interpretando le ultime normative in materia di antiriciclaggio, ha consigliato agli agenti immobiliari di adottare il registro on-line, in quanto questa sembra essere l’indicazione
del legislatore. Vi sarà l’obbligo di mantenere per dieci anni anche la documentazione degli affari conclusi. Daniele
Arrigoni, di Cometa Informatica, ha quindi mostrato il registro antiriciclaggio on-line con l’aggiunta della Black-list
per l’identificazione dei clienti che si è resa obbligatoria. Il
programma sarà venduto agli associati da FIMAA Servizi
che, tramite le FIMAA Provinciali, distribuirà il software a
coloro che ne faranno richiesta. È stato poi presentato il
nuovo sito di FIMAA Servizi con tutte le convenzioni ed i
servizi accessibili agli associati.
Dopo un breve intervento di Paolo Fusilli in rappresentanza dei Mediatori Creditizi per spiegare le nuove direttive
del settore attualmente in itinere, è intervenuto – per una
panoramica sui servizi che saranno messi a disposizione
degli associati – il consigliere di FIMAA Servizi, Enrico Fenoglio. Giancarlo Vinacci di MedioFIMAA ha infine presentato le nuove convenzioni bancarie ed i servizi assicurativi
sottoscritti da MedioFIMAA.
Tirando le somme si può senza dubbio affermare che il
convegno è stato molto apprezzato da tutti, sia per gli argomenti trattati, sia per l’alta professionalità dei relatori,
che più volte sono intervenuti rispondendo con precisione
e dovizia di particolari alle domande molto dirette e utili
fatte dei mediatori che gremivano la sala.
A PISA seminario di studio sull’“Abolizione del ruolo. Cosa cambia”
e ne è parlato a Pisa lo scorso 4 giugno, in occasione di una giornata di studio presso la Camera di Commercio di Pisa. Al tavolo, il mix perfetto tra rappresentanti istituzionali e tecnici
per affrontare e chiarire alcuni degli aspetti più controversi relativi alla più o meno effettiva cancellazione del ruolo. In platea, molti agenti e professionisti dell’intermediazione, provenienti da
tutta la regione. Organizzatore e moderatore d’eccezione del convegno Pierluigi Bernardeschi,
vulcanico presidente provinciale FIMAA. Doverosi i saluti iniziali di Luca Ciappi, presidente di
Confcommercio Pisa e di Cristina Martelli, segretario generale della Camera di Commercio di Pisa.
Il presidente Bernardeschi ha ricordato, nell’intervento introduttivo, l’importanza sociale dell’attività del mediatore, rivolta essenzialmente a tutelare la sicurezza delle controparti durante la Pierluigi Bernardeschi
vendita. «Proprio per questo motivo – ha detto Bernardeschi – i requisiti per l’abilitazione all’esercizio della professione, quelli di ordine morale, finanziario e professionali non dovranno mai venire meno, perché
assicurare un migliore livello di preparazione degli agenti immobiliari garantisce in ultima istanza proprio i consumatori,
i veri beneficiari del servizio di intermediazione». Sul tema sono intervenuti anche Stefano Gambini (Cconsulente della
Camera di Commercio di Pisa), Federico Pieragnoli (direttore di Confcommercio Pisa), Riccardo Balsano (Cconsulente
tecnico), Alberto Giovannelli (legale).
S
60 mediare
F.I.M.A.A.
FIMAA ALESSANDRIA E ASCOM:
NUOVE NORME E PORTALE
a FIMAA-Confcommercio - Federazione Provinciale
Mediatori e Agenti d’Affari ha organizzato lo scorso 22
maggio un convegno informativo che si è tenuto presso
la Camera di Commercio di Alessandria. Sono intervenuti
l’avvocato Paolo Pesando, legale di FIMAA Italia, per parlare degli obblighi per le agenzie immobiliari derivanti dalla
direttiva antiriciclaggio e fornire gli aggiornamenti tecnici
L
Un momento del convegno
per le agenzie, a seguire, Giancarlo Vinacci, amministratore delecato Medio FIMAA, che ha illustrato le norme
per le convenzioni bancarie per mediatori immobiliari e
creditizi, mentre il notaio Giuseppe Mussa ha spiegato le
nuove disposizioni della Finanziaria per la stesura dei rogiti
notarili. A Daniele Arrigoni di Cometa ha invece presentato
il portale www.fimaaservizi.it, «Il nuovo portale – ha spiegato Sergio Garlando, presidente provinciale di FIMAAConfcommercio – rappresenta finalmente lo strumento
attraverso il quale tutti gli associati potranno gestire più
celermente le pratiche, evitando inutili code al Catasto e
disponendo in tempo reale di tutti gli aggiornamenti. A
questa mezza giornata di formazione hanno partecipato
numerosi colleghi. Oltre ad incontrare competenti relatori
e aggiornarsi in merito a indispensabili nozioni tecniche,
è stato possibile scambiarsi opinioni sull’andamento del
comparto».
ASSEMBLEA E TEMI CALDI A TORINO
o scorso 29 giugno si è svolta l’assemblea dei soci FIMAA di Torino. Alla presenza di oltre duecento associati, dopo
il saluto del presidente Alessandro Berlincioni, sono stati affrontati alcuni temi di grande importanza e attualità per i
mediatori. In primo luogo, l’abolizione del Ruolo Agenti d’Affari in Mediazione. Alla luce della relazione di Santino Taverna,
responsabile FIMAA dei rapporti intersindacali, e attraverso
gli interventi dei consulenti legali Giovanni Favero Longo e
Paolo Pesando, si è dibattuto sul futuro dell’agente immobiliare, mentre Matteo Olivieri dell’Ufficio Legale Unioncamere
Piemonte ha illustrato quali potranno essere le modalità di
attuazione del provvedimento.
Sempre Pesando, in qualità di consulente legale nazionale, ha
presentato agli associati di Torino e provincia le ultime novità
in materia di antiriciclaggio, alla luce delle risposte pervenute
dal Ministero ai quesiti posti dalla Federazione.
Daniele Arrigoni di Cometa ha poi presentato il software
prodotto con la consulenza dei legali stessi e studiato appositamente per consentire di adempire in maniera rapida ed
efficiente agli obblighi previsti per la predisposizione dell’Archivio Unico Informatico. Infine, il notaio Giovanni Liotta ha
ragguagliato l’assemblea sul DL 78/2010, che ha introdotto nuovi obblighi in materia di locazioni, compravendite e mutui:
in particolare si è esaminato l’art.19 del Decreto, che impone l’obbligo di allineamento dei dati catastali indicati nei rogiti
e nei contratti di affitto alle risultanze del Catasto.
L
F.I.M.A.A.
mediare 61
ORGANI SOCIALI FIMAA
Presidente
Valerio Angeletti - Roma
Vice presidente vicario
Gianni bassignani - Parma
Amministratore
Angelo Virga - Palermo
Segretario generale
Rossano Asciolla
Vice presidenti
Lionella Maggi - Milano
Antonino Nicolosi - Catania
Guerino Polito - Padova
Severino Rigotti - Trento
Maria Grazia Savant Ros - Torino
Giunta esecutiva
Annamaria Beatrici - Imperia
Arrigo Brandini - Firenze
Pietro Alfredo Falbo - Catanzaro
Marco Mainas - Cagliari
Roberto Maccaferri - Bologna
Stefano Sala - Milano
Consiglieri nazionali
Giovanni Acampora - Latina
Giulio Baiocchi - Parma
Pierluigi Bairo - Genova
Alessandro Berlincioni - Torino
Pierluigi Bernardeschi - Pisa
Bruno Biagiotti - Perugia
Sandro Borselli - Padova
Giorgio Cornacchia - Ravenna
Mauro Danielli - Milano
Giancarlo De Bartolomeo - Taranto
Dina D’Onofrio - Campobasso
Enrico Fenoglio - Asti
Alessandro Gabriele - Lucca
Sergio Garlando - Alessandria
Giovanni Gulino - Ragusa
Saverio Iaccarino - Napoli
Roberto Marzola - Ferrara
Domenico Martiradonna - Bari
Piero Ninno - Ancona
Andrea Oliva - Trieste
Antonio Parmigiani - La Spezia
Stefano Persenda - Savona
Maurizio Pezzetta - Roma
Fabrizio Savorani - Ravenna
Luigi Signorato - Aosta
Michele Tallarico - Catanzaro
Santino Taverna - Varese
Formazione
Responsabile Nazionale
Giovanni Gulino
Vice Responsabile Nazionale
Rino Polito
Vice Responsabile Nazionale
Roberto Marzola
Collegio revisore dei conti
Presidente
Giuseppe CAMPISCIANO - Milano
Revisori effettivi
Aba Albertini - Ascoli Piceno
Federico Crispino - Padova
Revisore supplente
Sabrina Minichiello - Firenze
Collegio dei probiviri
Presidente
Giuseppe de Palo - Lodi
Probiviri effettivi
Angelo di Bartolo - Messina
Claudio Zanetti - Como
Probiviri supplenti
Marco Beretta - Firenze
Michele Zampieri - Padova
ORGANIGRAMMA FIMAA
Consulte nazionali
settore immobiliare
Responsabile Nazionale
Giovanni Acampora
Vice Responsabile Nazionale
Sergio Garlando
Settore creditizio
Responsabile Nazionale
Sandro Borselli
Vice Responsabile Nazionale
Paolo Fusilli
Settore merceologico
Responsabile Nazionale
Giulio Baiocchi
Vice Responsabile Nazionale
Stefano Pezzoni
COMMISSIONI NAZIONALI
PERMANENTI FIMAA
organizzazione e servizi
Responsabile Nazionale
Enrico Fenoglio
Vice Responsabile Nazionale
Severino Rigotti
62 mediare
F.I.M.A.A.
Comunicazione
Responsabile Nazionale
Alessandro Gabriele
Responsabile Nazionale
Piero Ninno
Rapporti intersindacali con fiaip/
confedilizia/Confindustria e
ANAMA/Confesercenti
Responsabile Nazionale
Santino Taverna
Relazioni sindacali
Responsabile Nazionale
Arrigo Brandini
Vice Responsabile Nazionale
Antonio Parmigiani
GRUPPI NAZIONALI
PERMANENTI FIMAA
Giovani imprenditori FIMAA
Responsabile Nazionale
Stefano Persenda
Donne imprenditrici FIMAA
Responsabile Nazionale
Annamaria Beatrici
Vice Responsabile Nazionale
Maria Grazia Savant Ros
GRUPPI NAZIONALI
DI LAVORO FIMAA
Revisione statuto nazionale
fimaa, regolamento regionale
fimaa e predisposizione statuto
tipo provinciale FIMAA
Responsabile Nazionale
Antonino Nicolosi
CONSULENTI NAZIONALI
FIMAA
Consulenti legali
Daniele Mammani
Paolo Pesando
Consulente tributario fiscale
e del lavoro
Giovanni Pantanella
Sedi Provinciali Fimaa/ASCOM - UNIONI CONFCOMMERCIO PROVINCIALI
VALLE D’AOSTA
AOSTA - Regionale Borgnalle, 10 - Complesso "Le Miroir" - 11100 Aosta
Tel. 0165/40004 - Fax 0165/236728 - [email protected]
Presidente: SIGNORATO Luigi
PIEMONTE
TORINO - Via Casalis, 33 - 10143 Torino
Tel. 011/4733030 - Fax 011/4730808 - [email protected]
Presidente: Berlincioni Alessandro
ALESSANDRIA - Via Modena, 29 - 15100 Alessandria
Tel. 0131/314821 - Fax 0131/314841 - [email protected]
Presidente: Garlando Sergio
ASTI - Corso Felice Cavallotti, 37 - 14100 Asti
Tel. 0141/535711 - Fax 0141/436958 - [email protected]
Presidente: Fenoglio Enrico
BIELLA - Via Tripoli, 1 ang. Via Torino - 13900 Biella
Tel. 015/8352711 - Fax 015/351638 - [email protected]
Presidente: Botto Steglia Carlo
CUNEO - Via A. Avogadro, 32 - 12100 Cuneo
Tel. 0171/437111 - Fax 0171/437221 - [email protected]
Presidente: Baravalle Giuseppe
NOVARA - Via Paletta, 1 - 28100 Novara
Tel. 0321/614411 - Fax 0321/35781 - [email protected]
Presidente: Leo Andrea
VERBANIA - Via Quarto, 2 - 28921 Verbania
Tel. 0323/402576 - 0323/402825 - Fax 0323/402768 - [email protected]
Presidente: Croce Marco
VERCELLI - Galleria Verdi - Via Duchessa Jolanda, 26 - 13100 Vercelli
Tel. 0161/250045 - Fax 0161/259095 - [email protected]
Presidente: Teonesto Franchino
liguria
GENOVA - Via Cesarea, 8/4 - 16121 Genova
Tel. 010/55201 - Fax 010/582207 - [email protected]
Presidente: Bairo Pierluigi
IMPERIA - Via Aprosio, 28 - 18039 Ventimiglia (IM)
Tel. 0184/351114 - Fax 0184/351114 - [email protected]
Presidente: Beatrici Anna Maria
LA SPEZIA - Via del Canaletto, 222 - 19125 La Spezia
Tel. 0187/517980 - Fax 0187/1874939 - [email protected]
Presidente: Parmigiani Antonio
SAVONA - Corso A. Ricci, 14 - 17100 Savona
019/8331338 - [email protected]
Presidente: Persenda Stefano
lombardia
MILANO - Corso Venezia, 39 - 20121 Milano
Tel. 02/76007671 - Fax 02/783008 - [email protected]
Presidente: Maggi Lionella
BERGAMO - Via Borgo Palazzo, 137 - 24100 Bergamo
Tel. 035/4120111 - Fax 035/231082 - [email protected]
Presidente: Patelli Luciano
BRESCIA - Via Bertolotti, 1 ang. Via X Giornate - 25121 Brescia
Tel. 030/292181 - Fax 030/2400500 - [email protected]
Presidente: Bocelli Valerio
COMO - Via Ballarini, 12 - 22100 Como
Tel. 031/2441 - Fax 031/271667 - [email protected]
Presidente: Zanetti Claudio
CREMONA - Via Manzoni,2 - 26100 Cremona
Tel. 0375 201475 - Fax 0375 201630 - [email protected]
Presidente: Feroldi Paolo
LECCO - Piazza Garibaldi, 4 - 23900 Lecco
Tel. 0341/356911 - Fax 0341/284209 - [email protected]
Presidente: Colombo Sergio
LODI - Via Hussmann, 11/I - 26900 Lodi
Tel. 0371/432106 - Fax 0371/432386 - [email protected]
Presidente: De Palo Giuseppe
MANTOVA - Via Valsesia, 46 - 46100 Mantova
Tel. 0376/2311 - Fax 0376/360381 - [email protected]
Presidente: Montanari Ercole
PAVIA - Corso Cavour, 30 - 27100 Pavia
Tel. 0382/37251 - Fax 0382/538048 - [email protected]
Presidente: Bianco Fabio
SONDRIO - Via Del Vecchio Macello, 4/C - 23100 Sondrio
Tel. 0342/533311 - Fax 0342/511042 - [email protected]
Presidente: Cioccarelli Domenico
VARESE - Via Valle Venosta, 4 - 21100 Varese
Tel. 0332/342210 - Fax 0332/335518 - [email protected]
Presidente: Taverna Santino
VENETO
VENEZIA - Viale Ancona, 9 - Mestre - 30172 Venezia
Tel. 041/5310988 - 041/5311170 - 041/5311271 - Fax 041/5310422 - [email protected]
Presidente: Simonetto Alessandro
BELLUNO - Piazza Dei Martiri, 16 - (Pal. Porta Dante) - 32100 Belluno
Tel. 0437/215111 - 0437/215213 - Fax 0437/25736 - [email protected]
Presidente: Micheletto Marillisa
PADOVA - P.zza V. Bardella, 3 - 35131 Padova
Tel. 049/8209711 - Fax 049/8209726 - [email protected]
Presidente: Borselli Sandro
ROVIGO - Viale Del Lavoro, 4 - 45100 Rovigo
Tel. 0425/471174 - Fax 0425/471176 - [email protected]
Presidente: Montagnini Luigi
TREVISO - Via S. Venier, 55 - 31100 Treviso
Tel. 0422/5706 - 0422/570722 - Fax 0422/546695 - [email protected]
Presidente: POSOCCO Mauro
VERONA - Via Sommacampagna, 63/H - 37137 Verona
Tel. 045/8060811 - Fax 045/8060888 - [email protected]
Presidente: GENTILI Francesco
VICENZA - Via Luigi Faccio, 38 - 36100 Vicenza
Tel. 0444/964200 - 0444/964300 - Fax 0444/963400 - [email protected]
Presidente: Magistro Serafino
FRIULI VENEZIA GIULIA
TRIESTE - Via San Nicolò, 7 - 34121 Trieste
Tel. 040/7707366 - Fax 040/7707361 - [email protected]
Presidente: OLIVA Andrea
GORIZIA - Via Locchi, 14/1 - 34170 Gorizia
Tel. 0481/532499 - 0481/534972 - 0481/532464 - 0481/533447 - Fax 0481/549110
[email protected]
Presidente: Faragona Fabio
PORDENONE - Piazzale dei Mutilati, 4 - 33170 Pordenone
Tel. 0434/549411 - Fax 0434/541865 - [email protected]
Presidente: Lozzer Maria Grazia
UDINE - Viale Duodo, 5 - 33100 Udine
Tel. 0432/538700 - 0432/530880 - Fax 0432/532122 - [email protected]
Presidente: SAVOIA Adriano
TRENTINO ALTO ADIGE
TRENTO - Via Solteri, 78 - 38100 Trento
Tel. 0461/880111 - Fax 0461/880540 - [email protected]
Presidente: AUSSERHOFER Karlheinz
BOLZANO - Via di Mezzo ai Piani, 5 - 39100 Bolzano
Tel. 0471/310311 - Fax 0471/310400 - [email protected]
Presidente: RIGOTTI Severino
EMILIA ROMAGNA
BOLOGNA - Strada Maggiore, 23 - 40125 Bologna
Tel. 051/6487558 - Fax 051/6487673 - [email protected]
Presidente: MACCAFERRI Roberto
FERRARA - Via Baruffaldi, 18 - 44100 Ferrara
Tel. 0532/234211 - Fax 0532/241336 - [email protected]
Presidente: MARZOLA Roberto
FORLì - CESENA - Piazzale Della Vittoria, 19 - 47100 Forli' - Via Giordano Bruno, 118 - 47023 Cesena
Tel. 0543/378011 - 0547/639811 - Fax 0543/456336 - 0547/638322 - [email protected] [email protected]
Presidente: SAVARINO Emilio
MODENA - Via Begarelli, 31 - 41100 Modena
Tel. 059/584211 - Fax 059/221050 - [email protected]
Presidente: DALLARI Francesco
PARMA - Via Abbeveratoia, 63/A - 43100 Parma
Tel. 0521/2986 - Fax 0521/298888 - [email protected]
Presidente: BASSIGNANI Gianni
PIACENZA - Bivio Galleana - (Strada Valnure/Bobbiese) - 29100 Piacenza
Tel. 0523/461811 - Fax 0523/451427 - [email protected]
Presidente: Bollettinari Angela
RAVENNA - Via Di Roma, 102 - 48100 Ravenna
Tel. 0544/515611 - Fax 0544/219370 - [email protected]
Presidente: Cornacchia Giorgio
REGGIO EMILIA - Via Giglioli Valle, 10 - 42100 Reggio Emilia
Tel. 0522/708511 - Fax 0522/708764 - [email protected]
Della Giustina Massimo
RIMINI - Via Italia, 9/11 - 47900 Rimini
Tel. 0541/743545 - 0541/743602 - Fax 0541/742706 - [email protected]
Presidente: Steiner Roberto
TOSCANA
FIRENZE - Corso dei Tintori, 29 - (Palazzo Bargagli) - 50122 Firenze
Tel. 055/203691 - Fax 055/2036901 - [email protected]
Presidente: Brandini Arrigo
AREZZO - Via XXV Aprile, 6/12 - 52100 Arezzo
Tel. 0575/350755 - 0575/350756 - 0575/350757 - 0575/350758 - Fax 0575/353729
[email protected]
Presidente: Torzini Roberto
GROSSETO - Via Della Pace, 154 - 58100 Grosseto
Tel. 0564/470111 - Fax 0564/23853 - [email protected]
Presidente: Paccoi Italo
F.I.M.A.A.
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LIVORNO - Via Grotta delle Fate, 41 - 57128 Livorno
Tel. 0586/217111 - Fax 0586/217244 - [email protected]
Presidente: Canelli Roberto
LUCCA - Via Fillungo, 121 - 55100 Lucca
Tel. 0583/47311 - Fax 0583/48587 - [email protected]
Presidente: Gabriele Alessandro
MASSA CARRARA - Via Massa Avenza, 30 - 54037 Massa
Tel. 0585/799122 - Fax 0585/799151 - [email protected]
Presidente: Cecchinelli Francesco
PISA - Via Carrara, 10 - 56100 Pisa
Tel. 050/26199 - Fax 050/21332 - [email protected]
Presidente: Bernardeschi Pierluigi
PISTOIA - Viale Adua, 128 - 51100 Pistoia
Tel. 0573/99151 - Fax 0573/365710 - [email protected]
Presidente: Benedettini Adriano
PRATO - Via S. Trinità, 27 - 59100 Prato
Tel. 0574/43801 - Fax 0574/438033 - [email protected]
Presidente: Gelsumini Elena
SIENA - Via dei Termini, 32 - Palazzo Tolomei - 53100 Siena
Tel. 0577/248811 - Fax 0577/223188
Tel. 0825/781956 - Fax 0825/35427 - [email protected]
Presidente: nazzaro Giovanni
BENEVENTO - Viale Mellusi, 3 - 82100 Benevento
Tel. - Fax 0824/1816923 - [email protected]
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Tel. 0823/355322 - Fax 0823/354790 - [email protected]
Presidente: Farina Marco
SALERNO - Via Duomo, 34 - 84125 Salerno
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Tel. 0736/258400 - 0736/258461 - Fax 0736/254556 - [email protected]
Presidente: Albertini Aba
FERMO - Via Sant' Alessandro, 3 - 63023 Fermo (AP)
Tel. 0734/622333 - Fax 0734/620312
MACERATA - Via Colle di Montalto, 8 - 62100 Macerata
Tel. 0733/231573 - 0733/231574 - 0733/231575 - Fax 0733/230844 - [email protected]
Presidente: Coicchio Maria Laura
PESARO URBINO - Strada delle Marche, 58/60 - 61100 Pesaro
Tel. 0721/6981 - Fax 0721/69559 - [email protected]
Presidente: Baldocchi Simona
BASILICATA
POTENZA - Viale Marconi, 90 - 85100 Potenza
Tel. 0971/476545 - Fax 0971/476545
MATERA - Via Trabaci (Rione San Giacomo) - 75100 Matera
Tel. 0835/387851 - Fax - [email protected]
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Tel. 080/5481776 - Fax 080/5481077 - [email protected]
Presidente: Martiradonna Domenico
BRINDISI - Via Mazzini, 32 - 72100 Brindisi
Tel. 0831/563318 - Fax 0831/563318 - [email protected]
Presidente: Todisco Mario
FOGGIA - Via Luigi Miranda s.n. - 71100 Foggia
Tel. 0881/560111 - Fax 0881/709808 - [email protected]
Presidente: Grassi Luigi
LECCE - Via Ciccolella, 3 - 73100 Lecce
Tel. 0832/345152 - Fax 0832/217221 - [email protected]
Presidente: Barone Camillo
TARANTO - Viale Magna Grecia, 119 - 74100 Taranto
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TERNI - Via Mentana, 50 B/E - 05100 Terni
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Tel. 06/68437204 - Fax 06/68437310 - [email protected]
Presidente: Pezzetta Maurizio
FROSINONE - Viale Mazzini, 51 - 03100 Frosinone
Tel. 0775/250014 - 0775/211438 - Fax 0775/210285 - [email protected]
Presidente: Alfano Claudio
LATINA - Via Dei Volsini loc. Piccarello - 04100 Latina
Tel. 0773/610678 - Fax 0773/611060 - [email protected]
Presidente: Acampora Giovanni
RIETI - Largo Cairoli, 2 - 02100 Rieti
Tel. 0746/485967 - Fax 0746/495380 - [email protected]
Presidente: Marchiori Felice
VITERBO - Via Monte S. Valentino, 2 - 01100 Viterbo
Tel. 0761/304060 - 0761/308836 - Fax 0761/226649 - [email protected]
Presidente: Soggiu Pierpaolo
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CATANZARO - P.zza G. Garibaldi, 16 - 88100 Catanzaro
Tel. 0961/743936 - Fax 0961/480469 - [email protected]
Presidente: Tallarico Michele
COSENZA - Via Alimena, 14 - 87100 Cosenza
Tel. 0984/77181 - Fax 0984/77181 - [email protected]
CROTONE - Piazza Mario Ciliberto, 30 (Palazzo Ruggiero sc. a/4) - 88900 Crotone
Tel. 0962/20163 - Fax 0962/26942
REGGIO CALABRIA - Via Castello, 4 - 89127 Reggio Calabria - Tel. 0965/331518 0965/330853 - Fax 0965/331637 - [email protected] - Presidente: Cotroneo Umberto
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Presidente: Cantavenera Rosario
CALTANISSETTA - Via Messina, 69 - 93100 Caltanissetta
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Presidente: Palermo Maria Concetta
CATANIA - Via Mandrà, 8 - 95124 Catania
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MEDIARE N.41 - Settembre 2010