mediare NUMERO 41 - SETTEMBRE 2010 PERIODICO UFFICIALE F.I.M.A.A. ITALIA F.I.M.A.A. C ONFCOMMERCI O IMPRESE PER L’ITALIA tutti paZZi per iL mattONe gLi itaLiaNi e gLi iNvestimeNti immObiLiari MAURIZIO LUPI VOGLIO SNELLIRE URBANISTICA ED EDILIZIA ECONOMIA AL BANDO I PAGAMENTI CASH: TUTTE LE NUOVE REGOLE ATTUALITÀ DAL GOVERNO NOVITà PER GLI AFFITTI E I ROGITI NUOVI TREND è IN ARRIVO IL COHOUSING I Fogli Informativi dei prodotti indicati sono disponibili sul sito Internet www.ucfin.it mediofimaa e unicredit family financing: il valore di una partnership vincente. 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Segreteria di redazione Fimaa Servizi Via Properzio, 5 - 00193 ROMA Tel. 06.68308146 - Fax 06.68212044 [email protected] - www.fimaaservizi.it Comitato di redazione Giovanni Acampora Valerio ANGELETTI Rossano ASCIOLLA Alessandro GABRIELE Daniele MAMMANI Antonino Nicolosi Piero NINNO Italo Paccoi Giovanni PANTANELLA Paolo PESANDO Severino Rigotti Coordinatore comitato di redazione Piero NINNO Hanno collaborato Monica BATTISTONI Federico MOMBARONE Guglielmo CAMPIANO Maurizio LUPI Giacomo VALTOLINA Nicola ZENI Impaginazione Gianfranco Rizzoli Progetto grafico Fabio Monauni Concessionaria esclusiva di pubblicità Curcu & Genovese Associati s.r.l. Trento Via Ghiaie, 15 - Italy tel. +39 0461 362122 - fax +39 0461 362170 [email protected] Stampa Tiber S.p.A - Brescia Supplemento a Fimaa News n. 40 Iscirizione al Tribunale Civile di Roma n. 390/2002-07-29 12/07/2002 settembre EDITORIAL mediare MEDIATORI COME CHEF PER CALIBRARE INGREDIENTI EDILIZI DI CHI ACQUISTA E AGGIUSTARE IL MENU DI CHI VENDE «T utti gli uomini sono dei mostri, non c’è altro da fare che cibarli bene: un buon cuoco fa miracoli», diceva Oscar Wilde. Verissimo, e l’aforisma è valido anche per l’immobiliare: ci vuole chi sa maneggiare gli ingredienti che si trovano sul mercato per concludere un buon affare. Non è facile, specie di questi tempi. Negli Stati Uniti è in aumento il numero di pignoramenti di case, per insolvenza dei proprietari: il 38% su base annua nel secondo trimestre. Nello stesso tempo, secondo la Camera di Commercio, il mercato immobiliare milanese è in lenta ripresa e i prezzi in città tornano a salire. Tutto bene? Macché: secondo gli esperti incombe la bolla cinese, che potrebbe scoppiare come una granata sui mercati internazionali. Insomma, questo pazzo pazzo mondo del mattone deve avere come regista quello che ha inventato la doccia scozzese: un sadico. Con cui, però, bisogna abituarsi a convivere, piaccia o no. Eppure, comunque vada il real estate nei prossimi cinque anni, una cosa è certa: il lavoro non dovrebbe mancare. E saranno proprio i professionisti della mediazione, e non solo quella immobiliare, a trovarsi al centro del business. O in cucina, fate voi. Il motivo è semplice: più che cubature agli steroidi, i prossimi anni vedranno affermarsi il concetto di riqualificazione. Il mercato dovrà fare i conti con quello che c’è, magari trasformato, riqualificato, migliorato. Meno periferie ipertrofiche e più edifici ristrutturati. Ridotti piani di espansione edilizia e molti lavori per migliorare l’efficienza energetica. Investimenti in social housing, ma anche tante case vecchie rimesse a nuovo. Così il mediatore si troverà ad affrontare un compito nuovo: quello di chef. Nella grande cucina del mercato immobiliare, sarà il professionista che più di altri saprà indicare la ricetta per far incontrare domanda e offerta, per calibrare gli ingredienti edilizi richiesti da chi acquista e aggiustare il menu di chi vende. Il nostro giornale si propone proprio questo: sarà una guida nel labirinto delle norme, dei trend, dell’economia. Poi, ognuno sceglierà quale piatto servire. ITALIA F.I.M.A.A. Socio effettivo C ONFCOMMERCI O IMPRESE PER L’ITALIA mediare 1 NOI ABBIAMO FATTO UN PREVENTIVO PER LA POLIZZA AUTO IN POCHI SECONDI. 7” 9” 15 ” 20 ” 10 ” 18 ” 5” 12 ” 19 ” 14 ” A tutti gli operatori MedioFimaa, FIMAA e loro familiari conviventi, è riservata una fantastica offerta. 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LE TRACCIABILITà DEI PAGAMENTI SONO ARRIVATE.......................... pag.6 VEDIAMO COME FUNZIONANO Più POTERE NELL’EDILIZIA............................................ pag.8 I MEDIATORI IMMOBILIARI STANNO CONTANDO SEMPRE DI Più NELLE FASI PREPROGETTUALI DEGLI EDIFICI AFFITTI E ROGITI NEL MIRINO................................. pag.9 MA CHE FINE HA FATTO LA SANATORIA FISCALE? la vita diventa social............................................ pag.12 COMPRARE CASA INSIEME è IL TREND EMERGENTE DEL MOMENTO MAURIZIO LUPI VOGLIO SNELLIRE URBANISTICA ED EDILIZIA......................................... pag.10 ECCO L’INTERVENTO DEL vicepresidente della Camera dei deputati per il Popolo della libertà MEDIATORI 2.0....................................................................... pag.14 È ORA DI SBARCARE SU FACEBOOK & CO Autunno magico a Trento............................ pag.18 Monumenti suggestivi, mostre, relax e, in due week end di settembre, l'occasione di scoprire le eccellenze dell'enogastronomia trentina GREEN GAME............................................................................ pag.22 VINCE CHI SALVA IL MONDO DALL’INQUINAMENTO A COLPI DI ENERGIE RINNOVABILI FIMAA NEWS a tu per tu con il governo............................... pag.25 Mediatori Creditizi al bivio.......................... pag.30 la professione è a un punto di svolta Il mercato immobiliare residenziale in Europa.......................................... pag.26 SERVIZI FINANZIARI PER L’AGROINDUSTRIALE....................................................... pag.38 RINNOVO DEL CONTRATTO CCNL..................... pag.28 NUOVO ACCORDO CON GENIALLOYD....... pag.39 SICILIA: L’ANTEPRIMA...................................................... pag.33 È L’ORA DEL MARKETING............................................. pag.40 QUANTO VALE IL LISTINO PREZZI DELLE AZIENDE?...................................................................... pag.36 il valore del marchio .......................................... pag.42 Nuovo Incarico Di Vendita Fimaa........ pag.44 PROVVIGIONE MEDIATORIA ANCHE PER IMMOBILI NON REGOLARI................................ pag.48 VITTORIO SGARBI SALVIAMO I TERRENI AGRICOLI IL SINDACO DI SALEMI, CONTRO I PARCHI GREEN pag. 16 nuovo STRUMENTO per i soci fimaa....... pag.50 Software FIMAA Antiriciclaggio......... pag.53 LE PROPOSTE EDITORIALI............................................. pag.54 Convegni FIMAA.............................................................. pag.56 F.I.M.A.A. mediare 3 MATTONE INVESTIRE NELLA CASA RESTA LA PASSIONE DEGLI ITALIANI. UN CAPITALE VALUTATO IN 4.700 MILIARDI DI EURO, E SI CONTINUA AD INVESTIRE… E V O I L YOU di Federico Mombarone I l valore del patrimonio residenziale italiano è pari a quattro volte il Pil nazionale. Una misura che mostra come il ciclo immobiliare dell’ultimo decennio abbia fatto salire i valori patrimoniali degli immobili e dunque anche delle abitazioni in misura particolarmente elevata rispetto al flusso annuale del reddito nazionale. Si va da un massimo della Liguria, che mostra un valore della ricchezza degli immobili residenziali pari a sette volte il Pil regionale, alla Basilicata il cui valore scende 2,7 volte il rispettivo Pil 4 mediare regionale. Quindi, la domanda è: una simile proporzione è compatibile con un’ulteriore crescita? La crisi del real estate è destinata a esaurirsi? La risposta degli analisti è: sì, ma a piccoli passi. Innanzitutto perché dall’Europa arrivano segnali di risveglio sul fronte immobiliare: «La ripresa economica ha condizionato gli investimenti immobiliari in Europa, con il volume delle transazioni in aumento nel secondo trimestre 2010», è il giudizio della società di consulenza Jones Lang LaSalle, specializzata in servizi per il real estate. I suoi analisti calcolano, per esempio, che gli investimenti diretti in immobili commerciali in Europa nel secondo trimestre 2010 siano stati pari a 23 miliardi di euro, un incremento del 15% rispetto al primo trimestre (a quota 20 miliardi) e dell’80% sul periodo corrispondente nel 2009. E in Italia? Secondo le previsioni di una delle principali banche italiane, per quest’anno in Italia «le prospettive del settore immobiliare restano pressoché stabili». Anche perché le Borse hanno continuato a tenere con il fiato sospeso gli investitori: rialzi esaltanti seguiti a crolli precipitosi, con prospettive incerte per le economie a cui si somma la sfiducia nei debiti sovrani degli Stati (Grecia, Spagna, eccetera). Tutti fattori che hanno suggerito che, forse, vale la pena di restare ancorati a qualcosa che è considerato nel tempo un valore immutabile: la casa. Gli italiani continuano ad avere una fede quasi illimitata nel mattone: a fine 2008 l’82% della ricchezza reale delle famiglie era in appartamenti e ville. Un capitale valutato in 4.700 miliardi, tre volte il reddito disponibile, salito al massimo degli ultimi 13 anni e destinato a crescere ancora a ritmi costanti. Basti osservare che le intenzioni di acquisto di seconde case e per investimento nel triennio 2007-09 sono aumentate del 10%. E anche davanti alle crisi più devastanti il parere non è cambiato: lo scoppio della bolla immobiliare ha lasciato sul lastrico migliaia di cittadini americani, in Gran Bretagna ha ridotto in povertà parecchi investitori e in Spagna ha spazzato via intere società di gestione. In Italia niente di tutto ciò: certo, il mercato ha tirato il freno e nel 2009 gli scambi sono calati dell’11% e i prezzi del 4%. Ma si tratta di variazioni tutto sommato modeste. Così non stupisce che sia prevista una stabilizzazione del settore, con quotazioni che possono al massimo calare del 2%, ma con compravendite in ripresa del 2% su base annua. Anche per Luca Dondi, analista del mercato immobiliare per Nomisma Sgr, le prospettive sono abbastanza positive, dopo un periodo negativo durato due anni, in cui è diminuito sensibilmente il numero di transazioni, anche se i valori non si sono ridotti di pari misura. Un segno che il mercato è vivo e vegeto, secondo Dondi, è il proliferare di società di investimento specializzate nel mattone: «Basti pensare che soltanto nell’ultimo anno sono nati 40 nuovi fondi immobiliari, per un totale di 267 iniziative e più di 30 Sgr attive nel settore», spiega. Una cosa, però, è certa: non è più il momento dell’immobiliare da bere, di quella euforia che portava a investimenti speculativi in un’ottica di breve termine. «Tra il 2002 e il 2006 era possibile comprare a 100 e rivendere a 110 dopo appena sei mesi. Il mercato, oggi, non è così effervescente, ed è difficile prevedere quando tornerà a esserlo», è il parere di Mario Breglia, di Scenari immobiliari. Inoltre, secondo gli operatori la domanda deve ancora fare i conti con la fragilità dell’economia reale. Infine, altro dato che ha spento le speranze di una fiammata del mercato della casa, è la minore spinta del previsto dai fondi rientrati in Italia con lo scudo fiscale. Secondo Bankitalia, circa il 70% dei 100 miliardi di euro scudati, cioè fatti emergere dai conti all’estero, sono ritornati (o, Mario Breglia Luca Dondi meglio, rimasti) oltrefrontiera, anche se questa volta in modo legale. Solo una parte dei 30 miliardi tornati a casa, quindi, sono stati reinvestiti nel mattone. Insomma, nonostante qualche delusione, l’Italia resterà un’isola (abbastanza) felice. Che non deve imitare le bolle del mercato immobiliare Usa, che sembra stare di nuovo affondando. Certo, è presto per pronosticare un’altra imminente recessione. Ma fatto sta che il governo americano si sta attrezzando per risomministrare altre dosi di incentivi fiscali e monetari all’economia, come indica la proroga dei tagli fiscali a chi acquista la prima casa. Una volta tanto possiamo essere noi, gli italiani, quelli da invidiare. mediare 5 TREMATE, TREMATE LE TRACCIABILITà DEI PAGAMENTI SONO ARRIVATE ORA CHE IL GOVERNO HA BISOGNO DI QUATTRINI, nella manovra anti-crisi è stata inserita una stretta alla circolazione del cash, PER CONTRASTARE LA LOTTA AI PAGAMENTI IN NERO. VEDIAMO COME FUNZIONA di Federico Mombarone L’ Italia è diventata la sesta grandezza mondiale quanto a Prodotto interno lordo da un giorno con l’altro. Il miracolo è avvenuto a metà degli anni Ottanta, quando il governo italiano riuscì a far contabilizzare nel bilancio statale non solo le vendite di beni e servizi regolarmente fatturate, ma anche l’economia sommersa, sconosciuta dalle rilevazioni ufficiali. Ora, però, lo Stato ha bisogno di quattrini: pochi, maledetti e subito. E quell’economia sotto la superficie fatta di sconti 6 mediare in cambio di evitare l’emissione della fattura, che è servita per passare tra le maglie del trattato di Maastricht (più grande è il Pil, minore è il risultato del rapporto con il deficit), è diventata una preda per il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Il quale, come un subacqueo, si è messo a caccia del tesoro sepolto nelle profondità dell’azienda Italia. «Le stime più recenti indicano che il valore aggiunto sommerso del 2006 si è attestato tra il 15,3 e il 16,9% del Pil», rileva la Banca d’Italia. Ed ecco perché la caccia all’evasione fiscale si è fatta stringente. Una delle misure che, nelle intenzioni del governo, servirà ad arginare i pagamenti che eludono le tasse, è la cosiddetta tracciabilità dei versamenti. «Il principio è controllare il percorso delle transazioni. I risultati della lotta all’evasione danno ragione al governo: da 6,4 miliardi di euro recuperati nel 2007 siamo passati ai 9 miliardi nel 2009, che diventeranno 11 nel 2011 per salire a oltre 20 negli anni successivi», ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Buonaiuti. Risultato: nella manovra anti-crisi è stata inserita una stretta alla circolazione del cash. Il provvedimento ha messo al bando i pagamenti in contanti: ora sono consentiti fino a 5mila euro, abbassando la precedente soglia di 12.500. Oltre questa cifra, si deve ricorrere ad assegni, bonifici, carte di credito o bancomat. C’è poi l’obbligo di fattura telematica oltre i 3mila euro, per la quale sono promessi modalità e termini semplificati per le operazioni. Anche sul fronte degli assegni circolari la soglia delle transazioni da cui far scattare l’obbligo di segnalazione agli organi di controllo scende dai 12.500 euro per riavvicinarsi al precedente limite dei 5mila. La misura coinvolge anche il saldo dei libretti di deposito bancari o postali al portatore. Persino il libretto postale dei nipotini, che magari lo hanno ricevuto per la prima comunione, non può essere pari o superiore ai 5mila euro: se hanno importo superiore, i libretti devono essere estinti dal portatore, oppure il loro saldo deve essere ridotto al di sotto della soglia entro il 30 giugno 2011. L’obiettivo dei provvedimenti è semplice: non far sfuggire nulla (o quasi) ai controlli dell’erario. Questo vale per le transazioni modeste (ristrutturazioni, vendite di scarsa entità), ma è ancora più vero per le grandi imprese, le quali faranno più fatica a ricorrere a società estere. Il ministero dell’Economia potrà, infatti, individuare nuovi paradisi fiscali anche in relazione ai dati raccolti da enti internazionali o alle difficoltà incontrate nello scambio di informazioni. Un appartamento, insomma, più difficilmente potrà essere di proprietà di una società con sede nelle isole Cayman. Saranno, inoltre, sottoposte a specifici controlli le imprese che cessano l’attività entro un anno dalla data di inizio, oppure che presentano dichiarazioni in perdita per più anni. L’abbassamento a 5mila euro del tetto per i pagamenti in contante, in ogni caso, cambierà molte abitudini. Per esempio, adesso quando si emette un assegno superiore ai 5mila euro, si dovrà sempre controllare che siano segnati la non trasferibilità e il nome del beneficiario o la ragione sociale dell’azienda. Attenzione: chi, per aggirare il divieto, pensa di cavarsela con tanti pagamenti inferiore ai 5mila euro, dovrà ricredersi: il limite riguarda l’importo complessivo della transazione. Quindi chi emette una fattura da 18mila euro non può frazionare il pagamento in sei tranche di 3mila euro ciascuna. E se si sgarra? Ci sono sanzioni salate. Inoltre, sarà difficile sfuggire ai controlli: un’operazione di importo pari o superiore a 5mila euro con assegno sarà sempre tracciabile. La banca, infatti, registra l’operazione e la comunica all’anagrafe tributaria. Quindi il dato è di fatto disponibile al fisco, che lo potrà utilizzare in successivi accertamenti. Infine, se l’operazione riguarda un acquisto di beni tra operatori economici con emissione di fattura, sarà segnalata al fisco in modo telematico con la nuova comunicazione Iva prevista dalla manovra. E potrà essere incrociata con la segnalazione della banca. Da questo incrocio (supportato eventualmente da ulteriori rilievi contabili) potrebbe scaturire un meccanismo che fa scattare sulle parti sanzioni amministrative e, in alcuni casi, anche penali. Sempre che la tradizionale fantasia italica non riesca ad avere il sopravvento. A quella Tremonti non riuscirà a mettere freno. mediare 7 Più POTERE NELL’EDILIZIA I MEDIATORI IMMOBILIARI STANNO CONTANDO SEMPRE DI Più NELLE FASI PREPROGETTUALI DEGLI EDIFICI. UN INGREDIENTE FONDAMENTALE PER UN NUOVO MODO DI OPERARE. PAROLA DI VALERIO ANGELETTI, PRESIDENTE FIMAA di Monica Battistoni I n testa non ha un casco blu dell’Onu. Non va neppure in giro equipaggiato con guanti di velluto e pendolino da ipnotizzatore. Eppure è un peacekeeper per eccellenza. Anzi, il Mediatore per antonomasia. Valerio Angeletti è il presidente di FIMAA, la federazione che raccoglie i professionisti dell’accordo, della valutazione, della ricerca di una via di mezzo. O perlomeno è così che andrebbe interpretato questo ruolo: «In passato abbiamo commesso l’errore di concentrarci solo un aspetto della nostra attività, ossia la conclusione della transazione. Invece, il mercato dove realizzare buoni affari, si crea anche con il confronto e la collaborazione delle parti. Insomma, si auspica un nuovo modo di operare? Nuovo non è il termine esatto. L’idea è quella di tradurre in chiave moderna le valenze tipiche della figura del mediatore. Per fare un esempio concreto, nella filiera delle costruzioni il nostro lavoro incide sempre di più nella fase preprogettuale degli interventi edilizi. Ed è un passaggio importate perchè gli agenti immobiliari hanno il polso del mercato, sanno cosa vuole il cliente e sono in grado di trasferire queste informazioni. Lo stesso vale con la pubblica amministrazione. In questo caso sembra semplice a dirsi e più difficile da realizzare. Certo, si tratta di interventi a livello politico ma presentare le proprie istanze a chi governa, rientra nelle prerogative di un’associazione. Le faccio un altro esempio, sempre nel settore casa: oggi, quando si parla di edilizia sociale si ragiona in termini di piano casa 1 mentre per quella residenziale di ampliamento delle cubature. Già, ma dell’esistente che ne facciamo? Ampliare l’offerta è utile o crea un ulteriore danno? C’è il rischio di aumentare l’invenduto e di conseguenza lo stato di crisi del sistema? Ecco, forse occorrerebbe ripensare a ciò che è stato concesso. Si spieghi meglio. Non è detto che per garantire una casa alle cosiddette fasce deboli, ossia giovani, immigrati e famiglie a basso reddito, si debba aggiungere cemento a cemento. Basterebbe intervenire sugli edifici fatiscenti, abbattere certe distorsioni urbanistiche e su quei terreni costruire nuovi immobili. In Inghilterra è più semplice attuare un simile progetto perché lo Stato ha mantenuto la proprietà, quanto meno del suolo, mentre da noi le case popolari a volte sono state vendute e rivendute. Inoltre le municipalità avrebbero il grande vantaggio di non dover costruire fognature, strade, organizzare la viabilità pubblica e tutti gli altri servizi indispensabili. Ci sono già e allora perché non ottimizzarli? La copertina di ottobre di FIMAA News riproduceva la cartina dell’Italia con tutte le province come simbolo di una progettualità comune legata però ai valori locali, in quella di marzo campeggiava il marchio della federazione: elemento unificatore e di appartenenza con una forte valenza associativa e di rappresentanza. Per la prima uscita di Mediare invece, una casa, bene indispensabile per ogni individuo. Cosa significa? Tutto ciò che sta accadendo attualmente, dalla Bolkenstein, delle nuove norme sui mediatori creditizi, alle leggi di tutela dei consumatori, indica che è necessaria una modernizzazione del nostro approccio. Fornire un livello minimo di servizi omogenei a venditori e acquirenti su tutto il territorio nazionale, è il primo passo. Organizzare corsi di formazione su misura per gli operatori del nostro settore è un’altra priorità. Si tratta però di progetti realizzabili solo con una forte unità di intenti nazionale e con un consolidamento e uno sviluppo nelle autonomie locali. La FIMAA sta andando verso questa direzione: supportare la crescita delle province con servizi centrali da erogare sul territorio. AFFITTI E ROGITI NEL MIRINO LA MANOVRA GOVERNATIVA DI FINE MAGGIO PREVEDE NOVITà E MODIFICHE IMPORTANTI E PER METTERSI IN REGOLA NON C’è MOLTO TEMPO. MA CHE FINE HA FATTO LA SANATORIA FISCALE? di Federico Mombarone T ra le novità contenute nella manovra varata dal governo a fine maggio, c’è quella che riguarda i contratti d’affitto. Da inizio luglio‚ infatti, il contratto d’affitto deve contenere anche i dati catastali. Non si tratta di un particolare di poca importanza: la norma vale, infatti, per tutti i contratti di affitto e locazione di fabbricati e terreni. E se i dati catastali vanno inseriti quando si registra un nuovo contratto, non devono essere tralasciati anche nei casi di cessione, risoluzione e proroga (anche tacita). Per mettersi in regola non c’è molto tempo: il limite, infatti, è fissato per il 31 dicembre. In teoria dovrebbe rientrare nella categoria anche la registrazione annuale di contratti già in essere, ma secondo gli esperti del settore difficilmente si registrerà una rapida corsa a un aggiornamento degli accordi di locazione. La legge, inoltre, prevede che la mancata o errata indicazione dei dati catastali sia considerata «fatto rilevante» ai fini dell’applicazione dell’imposta di registro. La non ottemperanza è quindi punita con le sanzioni previste per chi non registra i contratti di locazione. Insomma, nessun contratto di affitto potrà contenere descrizioni che non siano avvalorate da quanto registrato. Questo aspetto non riguarda solo le locazioni: anche i rogiti sono entrati nel mirino del catasto e, di conseguenza, del fisco. Gli immobili abusivi sotto il profilo urbanistico ed edilizio, ovviamente, non potranno più essere venduti, dato che nel rogito non potrà essere riportato alcun dato catastale (e i notai non potranno procedere alla convalida dell’atto). Ma non solo: le nuove norme interessano anche le piccole irregolarità, magari considerate quasi insignificanti dal proprietario, come un tramezzo spostato o uno sgabuzzino eliminato. Si calcola che questa situazione (cioè di parziale non conformità dell’immobile a quanto accatastato) riguardi buona parte delle 600mila compravendite di case effettuate ogni anno in Italia, a cui si aggiungono oltre 700mila trasferimenti di immobili non residenziali. Ora, invece, le planimetrie non possono più essere imprecise nell’indicare la cantina o la soffitta legata a un appartamento. Il proprietario di un immobile, quindi, deve innanzitutto reperire i dati catastali aggiornati, verificando che quelli riportati sull’atto d’acquisto siano ancora attuali. Il lato positivo della faccenda è che chi ha un po’ di dimestichezza con internet può avvalersi delle visure catastali online: il servizio è gratuito e può essere effettuato sul sito dell’agenzia del Territorio. Ma ci sono anche agenzie, sempre sul web, che provvedono, ma a pagamento (il costo medio è di circa 10 euro). Occorre dunque procurarsi la planimetria depositata in Catasto e verificare che i riferimenti catastali eventualmente riportati siano gli stessi che appaiono sulla misura. Un controllo piuttosto semplice: basta rendersi conto se i locali e le aree dell’appartamento, dell’ufficio o della villa corrispondono. In questo caso, se tutto è conforme, non ci sono altre mosse da fare. In caso contrario, si deve procedere a un aggiornamento catastale. Da tenere conto anche che i Comuni avranno accesso alle banche dati del Territorio. E che nelle compravendite immobiliari per assicurare la conformità delle planimetrie basterà l’attestato di un tecnico. E la ventilata sanatoria fiscale? Il provvedimento approvato è meno benevolo di quanto sia sembrato in un primo momento: l’unico vantaggio, di fatto, è il mancato pagamento degli oneri per l’accatastamento in surroga (stimabili in 800-1.000 euro di media) e un’applicazione mite delle sanzioni catastali (che vanno da 258 a 2.066 euro secondo la gravità del caso). Una severità che ha fatto supporre un minore interesse per mettersi in regola. Chi è proprietario di case completamente sconosciute al catasto, i famosi immobili fantasma, potrebbe essere tentato di lasciare le cose come stanno e puntare sui ritardi da parte dell’erario nel controllare la situazione di migliaia di immobili. Ma, al contrario, il provvedimento può essere interessante per chi ha commesso piccole irregolarità: una piccola spesa e un modesto investimento di tempo per la burocrazia può regolarizzare l’immobile per una futura vendita. mediare 9 ECCO L’INTERVENTO SU MEDIARE DEL vicepresidente della Camera dei deputati per il Popolo della libertà MAURIZIO LUPI VOGLIO SNELLIRE URBANISTICA ED EDILIZIA di Maurizio Lupi F ranklin Kettering diceva saggiamente che “Tutti dovremmo preoccuparci del futuro, perché là dobbiamo passare il resto della nostra vita”. Per questo quando si parla di infrastrutture, urbanistica e sviluppo del territorio bisogna avere a cuore il nostro avvenire e soprattutto quelle delle generazioni che verranno. La situazione in cui versiamo attualmente non si può proprio definire rosea e le preoccupazioni per il futuro risultano essere molte e crescenti. Qual è l’origine di queste preoccupazioni? Situazioni di empasse burocratico, pratiche bloccate da troppo tempo e quindi da ripensare completamente, stanchezza, sfiducia e mancanza d’iniziativa sono solo conseguenze. Ciò che realmente sta all’origine di questo blocco strutturale è fondamentalmente la paura. Una paura alimentata soprattutto da 10 mediare normative che, in nome del principio giusto di salvaguardare l’ambiente, sono diventate sempre più complicate. Il concetto di base è semplice: cercare di imbrigliare il comportamento del singolo limitandone gli spazi di libera iniziativa. E questo ha progressivamente condizionato la realizzazione di interventi fondamentali per lo sviluppo del Paese. Per dirla in maniera ancora più semplice, si è avuto paura dello sviluppo che, troppo spesso, è stato messo in antitesi con l’ambiente. Così si è preferito preservare l’esistente piuttosto che investire sul futuro. Ma proprio in questo consiste l’errore di fondo: ambiente e sviluppo sono due facce della stessa medaglia. Il ruolo della politica non è ostacolare lo sviluppo, ma trovare il giusto equilibrio tra l’esigenza di far progredire la nostra società e quella di non deturpare i luoghi in cui viviamo. C’è una parola che sintetizza perfettamente la difficoltà di questi anni: vincolo. Da sempre, in Italia, esiste l’idea secondo cui se un’area è vincolata non posso costruire. Non è così. Non tutto è vincolato allo stesso modo. Esistono aree sensibili con determinate peculiarità che non possono essere toccate e quindi tutelate con un vincolo assoluto ed altre, invece, in cui si può intervenire previa autorizzazione e quindi tutelate con un vincolo relativo. La paura di assumersi responsabilità ha progressivamente trasformato anche il vincolo relativo in un limite invalicabile. In fondo è più semplice dire no a priori. Ma non è vietando tutto che si realizza il bene del Paese. Al contrario dobbiamo ridare centralità a strumenti come la pianificazione territoriale, il piano urbanistico comunale, il piano di lottizzazione. Se c’è un lavoro di tutela a monte che tiene conto di tutti gli elementi di criticità è chiaro che l’autorizzazione al progetto esecutivo sarà meno complicata e più rapida. Occorre recuperare il confronto e il dialogo tra chi autorizza e chi progetta perché non è sufficiente la sola coerenza normativa. Un’opera, infatti, va contestualizzata in un’area tenendo conto della filosofia del progettista, del corretto uso dei materiali da costruzione, del rispetto del “genius loci”. Vi sono poi molti altri nodi da sciogliere: una nuova fiscalità urbanistica, il rapporto pubblico privato e le connessioni tra ambiente ed urbanistica. Bisogna anzitutto eliminare gli ostacoli per gli operatori pubblici e privati, costretti a fare i conti con tempi sempre più incerti ed una eccessiva burocratizzazione dei processi decisionali. Ma semplificare è possibile? Si può uscire dalla congestione burocratica attuale? A che prezzo? Tutto questo è possibile ed è già in parte abbozzato in una serie di proposte legislative che forse non tutti conoscono. Proprio nella logica di sopperire a questa situazione di empasse ho presentato alla Camera un disegno di legge volto ad introdurre snellimenti procedurali in materia urbanistica ed edilizia e che ha già avuto un suo importante riconoscimento in quanto alcune disposizioni sono state recepite nella manovra finanziaria varata dal Governo. Punto di partenza è certamente la conferenza di servizi, luogo istituzionale per il razionale coordinamento degli interessi pubblici, da sempre considerata strumento di attuazione del principio di buon andamento dell’amministrazione. L’attuale disciplina, pur avendo subito nel corso degli anni numerose modifiche migliorative, rimane ancora piuttosto complessa e problematica. È necessario responsabilizzare i titolari del procedimento e pertanto nel disegno di legge è previsto che la mancata adozione della determinazione motivata di conclusione del procedimento sia elemento di valutazione ai fini della responsabilità dirigenziale o disciplinare e amministrativa, nonché ai fini dell’attribuzione della retribuzione di risultato. Tra le altre modifiche proposte viene estesa anche alle amministrazioni portatrici di interessi “sensibili” la regola in base alla quale si considera acquisito l’assenso dell’amministrazione il cui rappresentante non abbia espresso definitivamente la volontà. Ciò anche per quanto riguarda l’obbligo di motivazione del dissenso espresso nell’ambito della Conferenza di servizi. Altro elemento problematico nell’approvazione di piani e progetti è la procedura di valutazione di impatto ambientale. Sempre nella logica di evitare inutili duplicazioni di valutazioni, ho proposto che i piani attuativi non debbano essere sottoposti a VAS, qualora non comportino variante sostanziale al piano urbanistico generale già sottoposto a VAS. Che dire poi del mancato coordinamento che spesso c’è tra le molteplici normative che disciplinano i diversi aspetti e fasi per l’approvazione dei progetti. Mi riferisco, in particolare, al procedimento per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica qualora l’opera o il progetto debba essere sottoposto anche a valutazione di impatto ambientale. Sono altresì introdotte semplificazioni in materia di sportello unico dell’attività edilizia, tolleranza per lievi difformità e approvazione dei piani attuativi: previsione del ruolo di commissario ad acta per il responsabile del procedimento nei confronti degli enti inadempienti; tolleranza del 2% per le lievi difformità; approvazione dei piani urbanistici attuativi da parte della Giunta comunale. Viene infine data copertura statale agli istituti della perequazione e della compensazione, prevedendo che il piano urbanistico possa essere attuato anche attraverso sistemi perequativi e compensativi, lasciando alle regioni il compito di stabilire i criteri e le modalità di attuazione e facendo salve così anche le discipline regionali già emanate. La sfida è grande ma l’impegno e la serietà non mancano di certo a chi intende mettersi al servizio del popolo e del bene comune. L’importante è cominciare. Confronto e responsabilità. Sono queste le due parole che dobbiamo recuperare. Sono queste le linee lungo cui si muove una proposta di legge che presto presenteremo in Parlamento. Consci che occorre velocizzare e snellire gli strumenti di governo del territorio senza ridurre il sistema di tutela delle qualità peculiari del nostro Paese. mediare 11 la vita diventa l a i soc COMPRARE CASA INSIEME è IL TREND EMERGENTE DEL MOMENTO, STIMOLATO SICURAMENTE DALLA CRISI, MA ANCOR Più DAI COSTI ALLE STELLE DELLE ABITAZIONI. COSì I GIOVANI HANNO TROVATO UNA SOLUZIONE… di Monica Battistoni U na giovane coppia in cerca di palazzi vuoti, case abbandonate, ex fabbriche per farne un condomino speciale. Esausta dal confronto con i tempi e le modalità del mercato immobiliare decide di pubblicare un post in rete e affidarsi alla potenza dell’universo digitale: «Ciao a tutti, siamo Marcello e Livia, 12 mediare viviamo in provincia di Milano e da tempo desideriamo dare vita ad un progetto di cohousing. Cerchiamo un rustico o una casa di corte da ristrutturare e riqualificare sotto il profilo energetico in zona San Giuliano, per realizzare 6-8 unità abitative di varie metrature». Risultato? Tante adesioni al progetto, ma nessun immobile. E allora si sono rivolti a un’associazione di Cohausing, che li ha indirizzati a un fondo specializzato nella promozione di progetti di coabitazione e il sostegno professionale ai gruppi nascenti di co-residenti. La filosofia della condivisione viene applicata fin dalle fondamenta: tutti partecipano direttamente alla progettazione del villaggio, dove responsabilità e ruoli di gestione degli spazi e delle risorse condivise sono definiti senza esercitare alcuna autorità. Anzi, ogni decisione viene presa sulla base del consenso, mantenendo l’individualità della propria abitazione e dei propri tempi di vita. Ma oltre alla ricerca dell’immobile, alla trattativa di compravendita è fondamentale l’elaborazione di un prospetto economico che preveda tutte le fasi e tutti i costi del progetto: dall’acquisto, alle tasse, alla ristrutturazione, i costi del notaio, del commercialista, dell’architetto. Non deve essere però un’impresa titanica se nel mondo le co-residenze sono oltre un migliaio e coinvolgono almeno 130mila persone. Che si tratti di case disposte lungo una via (si tratta delle comunità più grandi) o di appartamenti che si affacciano su un grande cortile, comunque il fenomeno è trasversale. Seicento comunità di Cohouse in Danimarca, cento negli Stati Uniti e dozzine nel resto dell’Europa, Regno Unito, Olanda, Svezia e Germania. E in Scandinavia interi quartieri sono costruiti seguendo questo modello. In Italia, dal primo progetto del 2006, dove 18 famiglie hanno ricavato in un’ex-fabbrica di barattoli del quartiere Bovisa a Milano, appartamenti tra i 50 e i 130 mq, altri ne sono seguiti: sempre nel capoluogo lombardo c’è il complesso Greenhouse pronto nel 2012, con canoni di affitto per chi ha meno di 36 anni di 10 euro al metro quadro. E percorrendo la penisola dalle Alpi all’Etna è un susseguirsi di iniziative: la palazzina torinese a Porta Palazzo, ristrutturata in classe energetica B, con isolamento termico in fibra di legno, riscaldamento a pavimenti radianti collegati ai pannelli solari, costerà dai 2000 ai 2500 metri quadrati ai futuri proprietari, che si sono riuniti nell’associazione Coabitare.org. A Bologna, invece, è stato il Comune a fare il primo passo con un immobile nel quartiere Savena da affittare ai giovani. Un processo di riconversione degli edifici di proprietà della pubblica amministrazione che sta promuovendo una vera e propria rivoluzione urbanistica. A Verona, nell’area Link e bibliografia www.Cohousing.it (ha 9000 iscritti). “Cohousing: A Contemporary Approach to Housing Ourselves”, di Kathryn McCamant e Charles Durrett, edizioni Ten Speed Press in vendita su Amazon. della caserma Passalacqua, intorno a parco di 180mila metri quadrati, sorgeranno sessanta appartamenti in housing sociale, un campus universitario e servizi per il quartiere. In zona Piagge Firenze è prevista la costruzione di un edificio per l’alloggio temporaneo a prezzo agevolato. E nel centro di Palermo dal recuperare di una palazzina i giovani sotto i trent’anni potranno sperare in 11 appartamenti. Anche gli agenti immobiliari seguiranno il trend? mediare 13 È ORA DI SBARCARE SU FACEBOOK & CO di Guglielmo Campiano P ochi, pochini, pochissimi. Digitando su facebook la parola “agente immobiliare” i risultati sono solo 339. Se poi si scrive “agenti immobiliari”, ancora peggio: 18 pagine, di cui molte di appelli o 14 mediare petizioni. Se è vero che i cosiddetti social network stanno cambiando il mondo, allora i mediatori sono in forte ritardo. Almeno individualmente. Alla domanda se esiste una generazione di agenti 2.0 su facebook si può rispondere tranquillamente di no. Anche perché quelli che ci sono caricano a manetta le impostazioni di privacy e addio contatti. Per chi non lo sapesse “faccialibro” è il luogo d’incontro telematico dove creare una rete di conoscenze, mettere in condivisione video e foto, mantenere contatti, relazionarsi con amici, amici di amici, amici lontani, amici di scuola e, sempre di più, anche amici clienti. Ma su facebook, solo una decina di utenti hanno all’interno del proprio nome di riconoscimento le parole agente e immobiliare. Per tutti gli altri 329, cosa facciano lo si scopre solo alla voce job, mestiere. E dei primi dieci, solo tre hanno un contatto di reperibilità. Situazione paradossale. Se si mette sul profilo (la pagina con le proprie info personali) o già nel nome utente che si è un agente immobiliare perché non si dovrebbe lasciare anche un maledetto indirizzo? Meglio chiedere, iniziando da un’agente di Livorno la cui pagina sfoggia un numero di telefono addirittura sull’immagine da lei scelta per debuttare nella network società. Peccato che, di facebook, sappia poco o nulla. A conferma, dice di non capire nemmeno come ci sia finita: «Preferisco l’anonimato», sibila. I sospetti che facebook non sia lo strumento ideale per allargare il pacchetto clienti decollano. Tuttavia, arriva subito l’occasione di ricredersi: Bruno T. ha una certa età. Lo so dal suo profilo lasciato pubblico che è del 1952. Data l’età, sarebbe pure legittimato a detestare internet. Invece si capisce subito che nella zona di Marostica ha una trentina di appartamenti da affittare, a partire da 350 euro. C’è il suo telefono, la sua e-mail, la sua laurea in legge e si scopre pure che è un nostalgico fan di Lucio Battisti e dei Metallica. Ma non solo. Legge Simenon, ama Salisburgo, cita Čechov e c’è da giurare che guardava Superquark con Piero Angela. Alzando la cornetta è disponibile, ma si trova in Austria e non può parlare, così la cosa finisce lì, pur sapendo che questo era un mediatore 2.0 (o almeno un wannabe). E di cui, in fondo, già ci si fidava. Perché con un po’ di furbizia, lavorando di fino con interessi, passioni e pagine seguite, si può delineare un profilo affidabile per il cliente esigente (o boccalone). Insomma, facebook serve o no al frenetico business immobiliare? Tutto farebbe pensare di sì ma tutto quello che si vede dice di no o, al massimo, di “ni”. Come Alessandro P. agente immobiliare di Milano di 34 anni. Il suo profilo è blindato: c’è solo un primo piano e nient’altro. Ma con lui c’è un amico in comune (ecco i vantaggi di facebook: i mutual friend). Grazie all’intercessione si trova il numero ma per uomini d’affari, tutto sembra troppo complicato. «Di facebook faccio un uso marginale», conferma. «L’ho fatto per pubblicità, per mettere le foto degli immobili più belli». Purtroppo, le foto non si possono vedere, «perché do l’amicizia (unica condizione per accedere alle info personali quando protette dalle impostazione della privacy, ndr) solo ai clienti che conosco già», spiega. Ecco, finalmente un metodo, un’idea: «Però vorrei svilupparlo ma non trovo il tempo». È già qualcosa. Finalmente però arrivano anche i più scafati. Alessandro S. di Lecce, classe 1982, ha capito come usare lo strumento facebook: «Non è il mio mezzo primario – precisa – ma serve per farmi vedere attivo, per creare una rete tra amici e amici degli amici». Touché. Ci avviciniamo a capirne l’utilità. Chi pensa che facebook serva a far decollare gli affari sbaglia. Si tratta solo di un canale – uno dei tanti nei tempi moderni Alessandro P. – per aumentare la propria visibilità. «Posto sulla mia bacheca (traduzione: metto sulla mia pagina, ndr) due o tre case che mi passano per le ma- Simone C. ni ogni giorno ma non voglio esagerare: per la pubblicità ci sono altri siti generalisti». Trucchi per attrarre contatti? «È un lavoro di pubbliche Alessandro S. relazioni, quindi nella pagina di presentazione ho scritto che cerco amici e “dating”. Ma in realtà sono fidanzato”. Hai capito? Mica scemo. Il pesarese Simone C., 40 anni, la vede in maniera simile, ma non c’è spazio per i ghirigori. Lui non “posta” nulla di lavoro, gli basta essere l’utente Simone Agente Immobiliare. «Grazie a facebook ho i vecchi compagni di scuola che mi chiedono case nella zona di Bologna o in Riviera», dice con forte accento romagnolo. «Facebook è utile ma per promuovermi uso altri mezzi, l’informalità e la simpatia umana. Vivo di passaparola». Nel frattempo si può aggiungerlo come facebook friend, chissà che non ci si debba trasferire prima o poi a Bologna... Se Facebook non è il vostro strumento preferito, restano sempre i siti web più tradizionali, come www.iocercocasa.it, il portale di Fimaa dove gli associati possono caricare i loro annunci e metterli a disposizione dei navigatori a caccia dell’affare giusto. . mediare 15 DA QUANDO è SINDACO DI SALEMI, IL CRITICO D’ARTE Più IRRUENTE D’ITALIA HA INGAGGIATO UNA CAMPAGNA CONTRO LA CONVERSIONE DEI TERRENI AGRICOLI IN PARCHI GREEN, ACCUSATI DI RUBARE TERRENO E SPERANZE ALL’AGRICOLTURA… VITTORIO SGARBI SALVIAMO I TERRENI AGRICOLI di Giacomo Valtolina C ome sempre, Vittorio Sgarbi è un fiume in piena. Anzi, una cascata. Le sue parole piombano con violenza sull’Europa e sulle amministrazioni italiane, contro la gestione del territorio, delle città, degli incentivi. Attacca la mafia e le imprese del rinnovabile, secondo lui tutte colluse, e denuncia i prezzi dei terreni agricoli che schizzano alle stelle. Vulcanico critico d’arte, presenzialista televisivo, sofisticato conoscitore della storia e dell’architettura delle città italiane: il curriculum di Sgrabi è lungo come un papiro. Ferrarese classe 1952, ha alle spalle innumerevoli cariche ricoperte nel corso di una carriera amministrativa da supervisore, commissario, consulente, alla ristrutturazione, alla tutela, a eventi culturali, mostre e chi più ne ha più ne metta fino al peculiare animale politico: un militante di rara trasversalità, dal Pci a Forza Italia, passando per il Psi, il Pri, il Partito liberale, la Dc, l’Udc, l’Mpa e pure l’Unione monarchica. E se non bastasse, per le restanti facce del poliedrico personaggio basta fare un salto su Wikipedia, Youtube o accendere la televisione su un talk show qualsiasi al grido del suo ormai leggendario: «Capra!». Oggi è alla ribalta della cronaca per essere diventato il nemico pubblico numero uno dei parchi eolici, soprattutto da quando, il 30 giugno 2008, è stato eletto sindaco della siciliana Salemi: «Sono contro per ragioni «ecologiche» – sentenzia paradossalmente – e cioè per la salvaguardia del paesaggio e della civiltà agricola». Sindaco Sgarbi, come prosegue la sua campagna contro la conversione dei terreni agricoli in aree da adibire ai parchi eolici? La mia è una battaglia radicale contro la sostituzione delle coltivazioni di vite e ulivo con parchi eolici. Sono al fianco dei contadini e lotto per la loro speranza. Tutto per colpa dei fondi europei che invece di sostenere un’agricoltura disarmata e senza sussidi incentivano la distruzione del paesaggio con orrende pale eoliche e pannelli solari. Speriamo che i fondi continentali finiscano presto e con loro questa ordura, liberando il Sud dalla speculazione di mafia e imprese. Invece continuiamo ad assistere a terreni che aumentano di valore, talvolta anche di venti volte. Meglio cambiare argomento e passare a qualcosa di più leggero. Da buon viveur la sua casa a Salemi sarà molto raffinata? In realtà vivo all’Hotel Kempinski, un residence frutto di un’impresa di ampliamento eroica avvenuta prima del mio arrivo. Si tratta di un baglio (edificio con cortile, ndr) ristrutturato rispettando la tipica architettura rurale del luogo che sprigiona un’assurda forza di richiamo, anche turistico. Da vero viveur, solo in albergo… No, a Salemi ho anche una stanza nell’ufficio di gabinetto del sindaco. In un edificio novecentesco, déco, ma molto semplice. Mi perdoni, ma essendo lei un’amante delle donne la domanda viene spontanea: la usa anche per saltuarie scappatelle? Ma quali scappatelle? Tutto quello che faccio è all’insegna della trasparenza. Lasciamo stare. E nel resto della Penisola? Immagino abbia altre residenze… «Certamente. A Ferrara, oltre alla casa dei miei genitori, ho il palazzo dell’Ariosto (lo scrittore Ludovico non l’odiata Stefania dell’affaire Previti, ndr), dove scrisse l’Orlando Furioso. Poi, da ristrutturare, ho un’abitazione a Viterbo, Villa Olimpia Pamphilj. Quest’ultima era una figura importantissima dell’epoca, cognata di papa Innocenzo X. Ho anche una residenza a Ragusa dove però non vado mai. Ma amo anche essere ospite: a Noto, dove sono commissario per la ricostruzione della cattedrale, vengo ospitato dal principe Bonaccorsi a Castelluccio. È la zona più bella di Sicilia, tranne il grattacielo di Noto. Ambientazioni aristo-bucoliche a parte, anche le grandi metropoli, Milano in testa, vivono un periodo di trasformazione. C’è qualcosa di buono? No. Milano ha un sindaco assente che sta andando verso l’Expo 2016 senza la minima progettualità. La Moratti è uno spaventapasseri senza alcuna visione politica, privo di strategie per la città, non dotato di buon senso. Lo stesso discorso vale per Roma: cosa si può fare se Hotel Kempinski a Mazara del Vallo Villa Olimpia Pamphilj a Viterbo Il palazzo dell’Ariosto a Ferrara c’è un sindaco senza testa come Alemanno? Nel nulla che lei dipinge, ci sarà almeno un progetto positivo all’orizzonte? Forse il porto vecchio di Trieste (una riqualificazione sul modello dello Speicherstadt di Amburgo, ndr): scongiurato il rischio abbattimento, il piano è buono. Con una lunga riflessione si potrebbero raggiungere risultati straordinari, soprattutto vista la posizione del porto, nel cuore della città. mediare 17 FOTO di Gianni zotta - Tratta dal libro "Il volto di Trento" (Curcu & Genovese) Autunno magico a Trento La città del concilio è da sempre porta d'accesso al mondo mitteleuropeo. Monumenti suggestivi, mostre, relax e, in due week end di settembre, l'occasione di scoprire le eccellenze dell'enogastronomia trentina di Nicola Zeni U na piazza che è un salotto, un castello che riporta con la mente ad un passato glorioso, dintorni che invitano a perdersi nella gioia di una passeggiata salutare e ritemprante. A volerli riassumere sono questi i principali tratti distintivi della città di Trento, località adagiata nella Valle dell’Adige, sul cammino che dal mondo mediterraneo conduce verso quello mitteleuropeo. Insomma, una tappa obbligata per chi ama l’arte, la buona cucina e la natura. Anche in autunno. Perché in questa stagione sono davvero numerose le sorprese e le tentazioni 18 mediare culinarie che la città ha preparato appositamente per i turisti. Ma da dove cominciare per descrivere le bellezze di questo luogo? Forse dalle vestigia dell’evento che ha dato a Trento la grande notorietà internazionale: il Concilio ecumenico della Chiesa cattolica, aperto da papa Paolo III nel 1545 in cui venne definita la riforma della Chiesa, poi definita Controriforma. Sono il Duomo e la Basilica di S. Maria Maggiore le principali location in cui i padri conciliari svolsero i lavori, imponenti basiliche da ammirare compiendo un piccolo viaggio nel tempo che si potrebbe far proseguire, subito dopo, al Castello del Buonconsiglio, la rinascimentale residenza dei principi vescovo. Tra l’altro, fino al 7 novembre, nelle sale del castello, è possibile ammirare l’intrigante mostra intitolata “L’avventura del vetro”, un percorso espositivo che dal citato Rinascimento porta al Novecento, tra Venezia e mondi lontani. Che bello scoprire tante bellezze in pieno relax, senza il fastidio del traffico e dei rumori. Trento è una città ospitale proprio perché pensata e costruita a misura d’uomo. Lo si capisce, ad esempio, entrando in Piazza del Duomo, quella che ad inizio articolo abbiamo promosso al rango di “salotto”. Visitandola di persona si può constatare come una simile definizione non è né azzardata né tanto meno retorica. Tra case affrescate e storici caffè, all’ombra della superba Fontana del Nettuno, è possibile magari sedersi un attimo e cominciare a fare conoscenza con alcune eccellenze enogastromiche. Come il TrentoDoc, il metodo classico di montagna, autentico vanto dell’enologia nazionale cui questa città tra i monti ha l’onore di prestare il nome. Magari abbinandolo ad un piatto di polenta e tonco de pontesel, ad un tortel de patate o al goulasch alla trentina. L’occasione giusta è settembre con “Autunno Trentino”, il festival gastronomico che oramai da diversi anni anima il centro storico di Trento, proponendo le tradizioni delle valli limitrofe e le produzioni di punta delle Strade del Vino e dei Sapori del Trentino. Fra le vie i palazzi rinascimentali della Città del Concilio prende vita una festa di colori, suoni e soprattutto di gusti dell’autunno, stagione che riserva prelibate sorprese. Ogni giorno, per due weekend, la città e soprattutto la piazza, si animeranno grazie agli stand dei produttori, che proporranno i frutti del loro lavoro, all’intrigante effervescenza dello spumante trentino e ai sapori ideati dagli chef più conosciuti del territorio trentino che si sfideranno in una battaglia “all’ultima creazione culinaria”. Ogni sera, a rotazione, saranno infatti protagonisti piatti sempre diversi che affondano la loro origine nella tradizione locale, ma reinventati per stimolare la curiosità degli ospiti. Se qualcuno volesse approfondire l’argomento, forse è il caso di farsi un giro dalle parti di Palazzo Roccabruna, la Casa dei Prodotti trentini, alla scoperta del vino, dei prodotti agroalimentari ed artigianali più rappresentativi del Trentino. Ma la città di Trento è bella anche ammirata dal “di fuori”. Grazie ai Trekking Urbani, organizzati dalla locale Azienda del Turismo, infatti, è possibile scoprire gli intriganti dintorni: dal Monte Bondone alle suggestioni dell'antica via Claudia Augusta. Dal caratteristico sobborgo di Piedicastello e dal sovrastante Doss Trento alla Chiesa di S. Apollinare, già dipinta dal Dürer. Insomma, a Trento impossibile annoiarsi. A trento una festa di sapori, colori e suoni. Negli stand e nelle piazze, a margine di concerti e spettacoli, si potranno degustare tutte le delizie della terra trentina. dal 18 al 20 e dal 25 al 27 settembre 2010 PROGRAMMA - settembre 2010 Trento, piazza battisti Venerdì 17 Ore 10-21 Apertura degli stand dei prodotti trentini: formaggi, salumi, vini, liquori, grappe, spumante Trento doc, sciroppi, dolci tradizionali, miele, frutti di bosco, lucaniche, funghi, castagne, etc. Ore 10-22.30 Enoteca e degustazioni sfiziose: nel padiglione coperto, con posti a sedere, degustazioni sfiziose e tutti i vini del territorio provinciale da abbinare alla cucina. Enoteca “Grado 12” e “Casa del caffè. Ore 17.30-18.30 Chef in Strada: lo Chef ospite della serata proporrà una ricetta da elaborare in diretta insieme al pubblico. Ore 10-22.30 La cucina in Piazza: padiglione coperto con posti a sedere Sabato 18 Ore 10-21 Apertura degli stand dei prodotti trentini Ore 12-22.30 Enoteca e degustazioni sfiziose: nel padiglione coperto, con posti a sedere, degustazioni sziose e tutti i vini del territorio provinciale da abbinare alla cucina. Enoteca “Grado 12” e “Casa del caè”. Ore 16 “LA FESTA DELLO STRUDEL” distribuzione gratuita di strudel no ad esaurimento in collaborazione con PANIFICIO SOSI Ore 17.30-18.30 Chef in Strada Ore 10-22.30 La cucina in Piazza: padiglione coperto con posti a sedere Domenica 19 OSPITE STRADA DEI FORMAGGI DELLE DOLOMITI Ore 10-21 Apertura degli stand dei prodotti trentini Ore 10.30-11.30 Chef in Strada Ore 10-14.30 La cucina in Piazza: nel padiglione coperto con posti a sedere Ore 12-22.30 Enoteca e degustazioni sfiziose: nel padiglione coperto, con posti a sedere, degustazioni sfiziose e tutti i vini del territorio provinciale da abbinare alla cucina. Enoteca “Grado 12” e “Casa del caffè”. Ore 17.30-18.30 Chef in Strada Ore 19-22.30 La cucina in Piazza: padiglione coperto con posti a sedere Venerdì 24 STRADA DEL VINO E DEI SAPORI DELLA VALLAGARINA Ore 10-21 Apertura degli stand dei prodotti trentini Ore 12-22.30 Enoteca e degustazioni sfiziose: nel padiglione coperto, con posti a sedere, degustazioni sfiziose e tutti i vini del territorio provinciale da abbinare alla cucina. Enoteca “Grado 12” e “Casa del caffè”. Ore 17.30-18.30 Chef in Strada Ore 10-22.30 La cucina in Piazza: padiglione coperto con posti a sedere Sabato 25 Ore 10-21.30 Apertura degli stand dei prodotti trentini Ore 12-22 Enoteca e degustazioni sfiziose: nel padiglione coperto, con posti a sedere, degustazioni sfiziose e tutti i vini del territorio provinciale da abbinare alla cucina. Enoteca “Grado 12” e “Casa del caffè”. Ore 17.30-18.30 Chef in Strada Ore 10-22 La cucina in Piazza: padiglione coperto con posti a sedere Domenica 26 SHOPPING DAY NEGOZI APERTI Ore 10-19.30 Apertura degli stand dei prodotti trentini Ore 10.30-11.30 Chef in Strada Ore 10-14.30 La cucina in Piazza: padiglione coperto con posti a sedere Info: Consorzio Trento Iniziative Via Manci, 5 - TRENTO Tel. 0461/233909 [email protected] www.autunnotrentino.it Trekking&Bike a Trento Scopri la città e i suoi dintorni in perfetta armonia con la natura! TREKKING URBANO ESCURSIONI IN MOUNTAIN BIKE AL CHIARO DI LUNA CON L’ELITE BIKE SCHOOL TRENTINO Domenica 26.09 Lungo la Via Claudia Augusta Meano/Trento Itinerario inedito quello che parte da Meano e raggiunge Trento svelando angoli di storia e preistoria – dai recenti scavi archeologici di Gardolo di Mezzo al Riparo Gaban - oltre a proporre soste deliziose per il palato nella gustosa atmosfera dell’Autunno Trentino. Luogo di ritrovo e partenza: Ufficio Informazioni Trento – via Manci 2 – 38122 Trento Ore: 14.00 Termine del percorso: piazza Cesare Battisti Informazioni sul percorso: 7 km circa Bassa difficoltà. Percorso pianeggiante con qualche breve salita. Circa 4 ore soste incluse no idati, propongo , momenti Gli itinerari, gu astronomiche og en ni io az degust ondimento to ento ed approf di intrattenim un abbigliamen li. Si consiglia ra ltu cu oic g. or in st kk arponcini da tre comodo e sc aria. ione è ne cess La prenotaz : ne io az ip ec Quota di part € 12,0 0 adulti Card sori di Trento i 6 anni € 6,00 posses mpagnati sotto co ac ni bi m Gratuito ba Giovedì 23.09 I romantici itinerari Lago di Toblino/Lago di Cavedine/ Lago di Santa Massenza Domenica 31.10 GIORNATA NAZIONALE TREKKING URBANO L’antico sobborgo di Piedicastello, Le Gallerie e il sovrastante Doss Trento Dalla Chiesa di Sant’Apollinare al quartiere operaio, da Le Gallerie al sovrastante Doss Trento, parco naturalistico e storico. Un percorso inedito che va alla riscoperta dell’antico quartiere di Piedicastello situato sulla sponda destra del Fiume Adige ricco di testimonianze storiche. Luogo di ritrovo e partenza: Ufficio Informazioni Trento – via Manci 2 – 38122 Trento. Ore: 9.00 Termine del percorso: piazza di Piedicastello Informazioni sul percorso: 5 km circa Media difficoltà. Il percorso è pianeggiante ma propone la salita del Doss Trento. Circa 4 ore soste incluse. Il percorso si svilupperà nella zona sud della Valle dei Laghi toccando il suggestivo Lago di Toblino con il suo castello, i laghi di Santa Massenza e Cavedine. Al termine dell’escursione è prevista una degustazione ed una cena facoltativa in locale caratteristico. Luogo di ritrovo: Ufficio Turistico di Vezzano Ore: 19.30 Trasferimento con mezzi propri al punto di partenza Informazioni sul percorso: 22 km circa. Tempo di percorrenza: 2 h. circa Al termine dell’escursione è prevista una degustazione. E’ possibile partecipare anche alla cena proposta a prezzi convenzionati. La prenotazione è necessaria Quota di partecipazione: € 12,00 adulti € 6,00 possessori di Trento Card MOUNTAIN BIKE TREKKING “Archivio ApT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi: foto di R. Kiaulehn, R. Magrone” Azienda per il Turismo Trento Monte Bondone Valle dei Laghi Ufficio Trento: Via Manci, 2 - 38122 Trento Tel. +39 0461 216000 - Fax +39 0461 216060 www.apt.trento.it - [email protected] GREEN GAME MENTRE IL MONOPOLI DICE ADDIO A PARCO DELLA VITTORIA, NEL SETTORE DEI GIOCHI DA TAVOLA FA CAPOLINO ENERGY EMPIRE, DOVE VINCE CHI SALVA IL MONDO DALL’INQUINAMENTO A COLPI DI ENERGIE RINNOVABILI di Nicola Zeni L a notizia è di questi giorni. Basta Parco della Vittoria. Tra poco, infatti, per la prima volta il gioco da tavolo più famoso del mondo diventerà davvero made in Italy, ospitando alcune tra le più rappresentative città italiane, scelte attraverso un vero e proprio referendum popolare via internet, sul sito http://wip.monopolyitalia.it. Lo stop al web-voto è stato fissato per il 28 luglio e tra qualche settimana sarà disponibile la nuova versione del gioco da tavola tra i più amati al mondo, che al posto di Vicolo Corto avrà i nomi grandi capoluoghi di provincia o le città d’arte italiane, ma anche piccoli centri, aeroporti e isole del Bel Paese. Ma c’è anche chi Risiko, Monopoli e 22 mediare Trivial Pursuit li mette da parte per guardare al futuro. Già, perché se prima erano i carri armati, i denari e i quiz ad avere la meglio nelle domeniche di pioggia, ora ci si diverte anche salvando il mondo dall’inquinamento e dalle polveri sottili. Come? Grazie a Energy Empire, gioco in scatola di cui l’Area Science Park di Trieste (parco scientifico ed ente di ricerca nazionale) ha prodotto cento prototipi da distribuire presso enti e aziende che si occupano di rinnovabili. Il gioco è stato ideato da tre neo-lauerati sardi, Gianluca Carta, Martina Manieli e Giuseppe Nieddu, e nasce come progetto conclusivo di un Master sulle energie rinnovabili organizzato da Isforapi (Istituto di Formazione dell’Api sarda) col sostegno di Area Science Park, Fondazione per il Sud, la cooperativa Lariso e il Censis (Centro studi investimenti sociali). Ma come funziona questo Risiko dell’ambiente? Durante la partita si sostituiscono le fonti fossili con quelle rinnovabili, vince chi soddisfa l’intero fabbisogno della propria nazione in maniera del tutto ecologica oppure l’ultimo che è rimasto in partita. Le pedine – che rappresentano l’energia solare, eolica, idroelettrica e la biomassa – si muovono su un tabellone perimetrato raffigurante l’Europa, su cui sono evidenziate cinque nazioni. A seconda del punteggio ottenuto lanciando il dado a 12 facce, i giocatori si districano tra installazioni, progetti di ricerca, incentivi, rispondendo a domande sulle energie rinnovabili e sui vincoli posti dall’Unione Europea, investendo in progetti e ottenendo (se la fortuna è dalla loro parte) certificati verdi che li fanno avanzare di livello e che posso essere venduti nel caso in cui si abbia bisogno di denaro. Inoltre i partecipanti possono contrattare tra loro, scambiandosi informazioni e finanziamenti. ITALIA F.I.M.A.A. FIMAA NEWS Più marketing, più business l'importanza del marketing dai consigli del guru philip kotler al brand management a tu per tu con il governo fimaa a colloquio con la VIII COMMISSIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI PER L’AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI il listino prezzi delle aziende riferimento per le agenzie delle entrate e strumento di qualifica professionale le news dalle regioni panoramica su convegni e appuntamenti meno di tre anni dalla sua nascita il Green Building Council Italia, associazione no-profit con l’obiettivo di sviluppare e promuovere lo standard LEED in Italia e che sta trasformando il mercato dell’edilizia a livello nazionale, ha ormai raggiunto una quota di oltre 400 Soci che comprendono tutti i settori dell’edilizia sostenibile e che spaziano da Università ad Aziende di prodotti, da enti pubblici a progettisti e costruttori di edifici ecocompatibili. GBC Italia fa parte integrante di un movimento più ampio, che prende avvio negli Stati Uniti nel 1993, con la nascita dell’USGBC, organizzazione senza scopo di lucro, impegnata nella creazione e diffusione dello standard LEED (Leadership in Energy and Environmental Design). Quest’ultimo, di fatto, si è imposto come sistema universalmente accettato e compreso per la certificazione di edifici progettati, costruiti e gestiti in maniera sostenibile ed efficiente. La costituzione del primo Green Building Council segna l’avvio di un grande progetto, capace di suscitare vasti consensi e di radicarsi in numerosi Paesi in tutto il mondo. Le attività del GBC Italia oggi sono incentrate dalle iniziative di sensibilizzazione alla sostenibilità, all’impulso per la trasformazione del mercato, all’impegno per favorire sinergie tra le aziende, fornendo strumenti solidi e concreti. GBC Italia offre infatti opportunità di alta formazione su tutti gli aspetti del “costruire verde” per coloro che operano nel settore edile e per i futuri esperti della certificazione LEED, i LEED AP (Accredited Professionals). Il progetto GBC si propone, dunque, come un sistema articolato, che accanto alle attività legate alle procedure di certificazione LEED intende favorire lo sviluppo di una vera e propria “filiera della conoscenza”: un impegno di ampio respiro, per fornire chiavi di interpretazione e strumenti concettuali nuovi, in grado di innovare la cultura del costruire e fare largo ad una sensibilità diffusa, attorno al tema della sostenibilità. L’associazione promuove anche un processo di trasformazione del mercato edile italiano: il sistema di certificazione legato al marchio LEED stabilisce, infatti, un valore di mercato per i “green building”, stimola la competizione tra le imprese sul tema delle performance ambientali degli edifici e incoraggia comportamenti di consumo consapevole anche tra gli utenti finali. Informazione pubblicitaria A Attraverso il sistema LEED, infatti, vengono fissati una serie di requisiti misurabili – dal consumo energetico alla qualità dell’ambiente interno – che definiscono il livello di eco-compatibilità degli edifici. Il GBC Italia è dunque un’organizzazione in grado di mettere in rete le più competitive imprese italiane ed internazionali operanti nel segmento dell’edilizia sostenibile e di facilitare il dialogo tra le comunità professionali più qualificate. Attraverso il lavoro dei suoi Co- Contatti GBC Italia Tel. 0464 443452 - Fax 0464 443460 Via F. Fortunato Zeni 8 - 38068 Rovereto (TN) www.gbcitalia.org mitati, GBC Italia ha lavorato alla trasposizione del manuale LEED Building Design & Construction 2009 per sviluppare a livello nazionale uno standard di certificazione perfettamente allineato con le normative italiane e con il sistema di misura internazionale. Dopo due anni di lavoro GBC Italia ha il piacere di annunciare che dal 14 aprile 2010 il LEED 2009 Italia Nuove Costruzioni e Ristrutturazioni ormai è una tangibile realtà applicabile su tutto il territorio italiano. Attualmente sono in fase di sviluppo altri protocolli inerenti gli edifici residenziali, gli edifici esistenti e lo sviluppo urbano che saranno disponibili a partire da gennaio 2011. A TU PER TU CON IL GOVERNO FIMAA CONVOCATA PER L’VIII COMMISSIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI PER L’AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI di Valerio Angeletti Presidente nazionale FIMAA I n un periodo molto difficile per tutti i settori dell’economia abbiamo passato gli ultimi mesi a contrastare la prima versione della Direttiva Servizi e poi a suggerire che tale Direttiva non snaturasse i contenuti della Legge 39/89 e seguenti ed ora continuiamo a monitorare il processo di adozione non ancora ultimato. Contemporaneamente alla tutela degli interessi specifici della nostra categoria, dobbiamo svolgere un altro dei nostri ruoli fondamentali nei confronti di tutto il settore immobiliare, di cui la categoria rappresenta il terminale avanzato sul territorio, quello cioè di essere uno degli interlocutori maggiormente affidabili per individuare lo scenario in cui si muovono gli operatori immobiliari, le famiglie e gli investitori. È con questo spirito che la nostra associazione, unitamente a FIAIP, è stata convocata nel maggio scorso presso l’VIII Commissione della Camera dei Deputati per Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul mercato immobiliare. Sono state discusse varie tematiche prima fra tutte la situazione del mercato, caratterizzato da una offerta, soprattutto delle nuove costruzioni, eccedente rispetto alla reale domanda, dove tale gap non potrebbe essere colmato neanche con una riduzione dei prezzi, stante le difficoltà di ottenere un finanziamento adeguato da parte delle fasce con redditi minori. Esiste una rigidità nell’adeguamento dei prezzi conseguentemente alla riduzione del numero delle compravendite e riteniamo che possa essere questa una fase di studio da parte degli acquirenti sia utilizzatori che investitori; se da un lato osservano il mercato alla ricerca della “buona occasione” dall’altro sono spinti dalla necessità di approfittare del periodo per abbandonare mercati finanziari ben più volatili. Si è inoltre posta l’attenzione sulla mancanza cronica di una politica delle locazioni, essendo stato delegato da anni al privato l’onere di rispondere alle esigenze locative di tutte le fasce di reddito. La tassazione in funzione del reddito e non fissa, nonché la mancanza assoluta di certezza di riottenere il possesso dell’immobile alla scadenza contrattuale, sono elementi che allontanano gli investitori privati, mentre nell’ambito pubblico manca la gestione del patrimonio che dovrebbe avere le funzioni di serbatoio per coloro che non sono in grado di sostenere dei canoni di mercato, fintanto che rimangono in una situazione di necessità, per poi uscire dalla tutela per far posto a soggetti redditualmente più deboli. Un sano mercato delle locazioni aiuterebbe anche a mantenere un maggior equilibrio in quello delle vendite. È stata sollecitata una politica dei suoli nell’ambito delle dismissioni pubbliche la cui proprietà dovrebbe rimanere in capo allo Stato per non perdere, nei prossimi decenni, la possibilità di interventi urbanistici sul territorio a tutela della vivibilità delle città. Per ultimo, ma solo in ordine cronologico, abbiamo esaminato la situazione emergente a seguito dell’applicazione della Direttiva dei Servizi, situazione che lascia aperte alcune importanti questioni quali la necessità di poter garantire al mercato standard minimi di servizi, così da assolvere anche ad una migliore trasparenza dello stesso a vantaggio dei consumatori, un più alto livello di formazione e qualità da parte degli operatori e il riconoscimento delle funzioni assegnate loro, negli ultimi anni, in merito al controllo dell’elusione fiscale, al riciclaggio e all’essere solidali per gli oneri di registro dovuti dalle parti contraenti. I componenti dell’VIII Commissione hanno avuto parole di apprezzamento per i contenuti degli interventi propositivi e orientati verso i vari aspetti del mondo immobiliare. F.I.M.A.A. mediare 25 Il mercato immobiliare residenziale in Europa Ecco gli ultimi dati della relazione 2009 dell’Unione Europea di Alex Benedetti E urostat ha recentemente pubblicato la relazione annuale “La situazione sociale nell’Unione europea 2009” contenente una serie di informazioni direttamente connesse con il mercato immobiliare residenziale. La proprietà della casa è una componente importante della ricchezza in Europa. Quasi il 70% dei nuclei familiari sono proprietari della propria abitazione. Il primo grafico a destra riporta la percentuale dei nuclei familiari nei singoli Paesi europei che vivono in un’abitazione, I) affittata con canone di mercato (rent at market rate, II) presa in locazione con affitto sovvenzionato (subsidised rent, III), detenuta a titolo di comodato (rent free housing, IV), di proprietà senza mutuo ipotecario (V), di proprietà con mutuo ipotecario. Quanto spende un nucleo familiare mediamente in Europa per la sua abitazione, spese accessorie di carattere civilistico, amministrativo e fiscale comprese? Una famiglia proprietaria della propria abitazione, I) senza mutuo ipotecario il 16% del proprio reddito annuale, II) con mutuo ipotecario il 20,3%. Le famiglie locatrici delle proprie abitazioni spendono mediamente, III) il 33,40% del proprio reddito qualora conduttori a canone libero, IV) ovvero il 27,3% nei casi di affitto sovvenzionato e/o agevolato. Coloro che possiedono la propria abitazione a titolo di comodato dedicano mediamente il 18,4% del proprio reddito per coprire le proprie spese abitative. L’andamento dei mercati residenziali nell’UE dal 1997 al 2007, periodo antecedente la crisi economica finanziaria Negli anni 1997-2007 i prezzi sono più che raddoppiati nella maggior parte dei paesi dell'UE dei 15. Gli incrementi erano pari al 86% in Finlandia, in Grecia ed in Francia i valori si sono quasi triplicati. La Germania è stata contrassegnata da un lieve ribasso dei prezzi nello stesso periodo, cresciuti meno del 13% rispetto al livello dei salari. L’incremento dei valori nominali è stato del 5% in Austria e del 9% in Portogallo. Fase di stabilizzazione e di rientro dei valori nel 2008 Il 2008 è stato l’anno nel quale i prezzi si sono stabilizzati ed in alcuni paesi si sono verificate le prime correzioni in diminuzione. I primi segni di rientro dei prezzi si sono sentiti particolarmente in Irlanda e nei Paesi Bassi con rientri pari al -10% al -12%, nonché in Danimarca, Irlanda, Regno Unito, Malta, Spagna e Francia con quotazioni pari al -7% al -8%. L’andamento dei prezzi nel 2009 Il 2009 è stato contrassegnato dall’andamento dei valori residenziali rispetto all’anno precedente con le variazioni indicate nel terzo grafico a destra. Fonte dei dati del presente articolo: “The Social Situation in the European Union 2009”, Eurostat, epp.eurostat.ec.europa.eu; “Trends in the European Residential Market 2009”, CEPI, www.cepi.eu F.I.M.A.A. mediare 27 RINNOVO DEL CONTRATTO CCNL LE NOVITà DEL CONTRATTO E GLI ARGOMENTI ANCORA SUL TAVOLO di Rossano Asciolla Segretario generale FIMAA D al 18 luglio scorso Confcommercio e le parti sindacali hanno avviato la trattativa per il rinnovo del CCNL per i dipendenti del terziario, della distribuzione e dei servizi e del comparto della mediazione (agenti immobiliari e mediatori merceologici iscritti alla FIMAA). L’obiettivo è quello di fornire consapevolezza di appartenenza ad un progetto comune tra le parti firmatarie del contratto. A fronte di una ancora critica realtà economica e di una mutata realtà normativa i principali temi oggetto delle trattative vertono sulla necessità di rafforzare le attività relative alla formazione continua, e ciò nell’ottica di aumentare il livello di qualità dei servizi che si offrono, implementando la competitività d’impresa da un 28 mediare F.I.M.A.A. lato e la professionalità e la capacità di occupazione dei lavoratori dall’altro. Sotto il profilo delle relazioni sindacali il sindacato richiede una maggiore partecipazione dei lavoratori ai processi di organizzazione e di gestione e di rendere effettiva la partecipazione della O.S. all’interno della bilateralità contrattuale. Il contratto prevederà specifici interventi conseguenti alla normativa – oramai più che decennale – riguardante la sicurezza sul lavoro. In questo quadro potrà svilupparsi uno specifico confronto tra effettiva professionalità e classificazione del personale, dovendosi ritenere la professionalità, vista dal lato del datore di lavoro, quale somma di competenze tecniche, capacità relazionali, esecutive e di d’iniziativa. Come dicevamo, la formazione professionale sarà un’altra esigenza urgente sul tavolo delle trattative perché si avverte la necessità d’invertire la relazione esistente tra organismi di rappresentanza dei lavoratori ed Enti adibiti all’erogazione della formazione professionale, rendendo quest’ultimi parti offerenti il servizio e le parti sociali quali “organi di governo” della formazione continua e professionale, in coerente applicazione delle norme contrattuali (1° parte CCNL) e degli obblighi derivanti dalla riforma contrattuale del ’94 disciplinante la bilateralità. Su tale riflessione s’innesta il concetto di responsabilità sociale e d’impresa, che tende all’interazione del mercato economico e sociale. Il fine è semplice: dare rilievo alle competenze umanistiche, indispensabili per tracciare un nuovo profilo di collaborazione tra risorsa produttiva ed umana, dotare l’utenza di più ampia possibilità di scelta che non si esaurisce nei beni di consumo, ma può investire anche su prodotti culturali, diminuire il tasso di precarietà impiegando appunto e ad esempio manodopera intellettuale disoccupata. Sul tavolo di lavoro saranno presenti anche altri importanti aspetti: –definizione del profilo professionale dei Quadri e di una nuova struttura retributiva che risponda a criteri di valutazione trasparenti e verificabili; – definizione dei modelli di armonizzazione dell’orario di lavoro; –mantenimento dello strumento della banca ore con alcuni accorgimenti in tema di preavviso e diritto di fruizione; – previsione, in caso di trasformazio- ne del rapporto di lavoro a tempo indeterminato, di un contratto di inserimento/reinserimento lavorativo; –estensione, per i nuovi assunti del part-time di tipo verticale od orizzontale; – condivisione di un percorso per la trasformazione – volontaria – da part-time a full-time; – maggiore possibilità di passare dal full-time al part-time al rientro dalla maternità. Forse non tutti sanno che la FIMAA è una delle poche Federazioni di categoria aderenti a Confcommercio che ha firmato e firmerà anche questa volta un proprio Protocollo aggiuntivo al CCNL del Terziario per i dipendenti degli agenti immobiliari aderenti alla Federazione stessa. Il nostro Protocollo già prevede importanti aspetti d’innovazione rispetto al generale CCNL Terziario in materia di classificazione del personale, orario di lavoro, sia nell’aspetto relativo alla distribuzione, che a quello relativo alla flessibilità ed allo straordinario. La Commissione Sindacale della FIMAA avvierà al più presto uno specifico tavolo di lavoro per la categoria, unitamente a Confcommercio, con le controparti FILCAMS/CGIL – FISASCAT/CISL – UILTUCS/UIL al fine di approfondire l’applicazione alla categoria del contratto di apprendistato professionalizzante che permette l’assunzione di personale dipendente con un fortissimo risparmio contributivo. Al tavolo saranno poste anche le problematiche relative al sistema formativo e a quello della bilateralità. F.I.M.A.A. mediare 29 Mediatori Creditizi, ancora per quanto? dopo l’approvazione del decreto legislativo che attua la direttiva 2008/48/CE, la professione è a un punto di svolta di Sandro Borselli e Paolo Fusilli Responsabile e viceresponsabile nazionale Consulta MM.CC FIMAA C i siamo. Lo scorso mese di luglio è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo recante l’attuazione della direttiva 2008/48/CE relativa ai contratti di credito ai consumatori, coordinamento del Titolo VI del Testo unico bancario con altre disposizioni legislative in tema di trasparenza, revisione della disciplina dei soggetti 30 mediare F.I.M.A.A. operanti nel settore finanziario, degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi, che ha recepito solo una delle varie osservazioni presentate, come peraltro richiesto dallo stesso Ministero delle Finanze, da FIMAA Italia. Ed ora? Questa è la domanda che ci si pone, non senza timore, tra colleghi che, dopo anni di attività, investimenti, spese e sacrifici di vario genere, si troveranno nei prossimi mesi in mezzo ad una strada con le drammatiche conseguenze immaginabili, peraltro in una fase di contingenza economica negativa. Tutto perché si è partiti dalla considerazione che, essendo ormai iscritti un numero considerevole di persone fisiche e giuridiche, e non potendo esercitare alcun efficace sistema di controllo, è stato meglio fare prima una “strage”, poi con i superstiti ripartire ex novo. Non sarebbe stato meglio pensarci prima di aprire porte e portoni e poi, una volta entrati tutti, abbattere il palazzo? Nessuna conoscenza particolare, nessuna specializzazione, solo un diploma di scuola secondaria superiore e, fino a ieri, ci si poteva iscrivere in Banca d’Italia e lavorare. Poi la situazione economica nazionale ed internazionale, le banche, le finanziarie, gli intermediari creditizi: una cosa tira l’altra e siamo arrivati a sfiorare le 200mila iscrizioni. Adesso, stante la nuova normativa, per svolgere l’attività di mediazione creditizia ci si dovrà costituire in società di capitali, con capitale minimo di 120mila euro interamente versato e non si potrà avere la doppia iscrizione MM.CC. / A.A.F.: come dire, se avete i soldi, bene, altrimenti niente, e tante altre amenità. Eppure a saper leggere, nel nostro Codice Civile già si tratta di mediazione (artt. 1754/1760, 2231 e 2950) e nella nostra Costituzione l’art. 41 recita: “L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”. Per non parlare di un altro sacrosanto principio, sancito anch’esso dalle normative Europee, cioè quello relativo alla libera concorrenza, che viene completamente disatteso in questa legge, tanto da determinare un convinto intervento dell’Antitrust. La FIMAA Italia pur condividendo la necessità di qualificare e specializzare il settore della mediazione creditizia, non approvando alcuni punti di quello che oggi è diventato il Decreto Legge, aveva elaborato ed inviato al Ministero il documento che rappresentava quelle che erano e sono le perplessità sottolineate: 1)Capitale sociale minimo di 120mila euro per le società che vogliano svolgere l’attività di mediazione creditizia. Tale scelta, dettata forse solo dalla volontà di sfoltire il più possibile il numero degli operatori, non trova alcuna valida ragione giustificatrice nella realtà delle cose. Detta previsione, contenuta al punto 4 dell’art. 16 – Requisiti Patrimoniali – del Capo II – Ulteriori Disposizioni di Attuazione – chiedevamo che fosse espressamente cancellata. Non tanto e non solo perché rappresenta una evidente, quanto ingiustificata, barriera all’ingresso nella professione, quanto perché di fatto non ha alcuna utilità, se non quella di privilegiare l’operatore ricco (all’apparenza) rispetto all’operatore preparato. È principio noto a chiunque che il capitale sociale sia facilmente intaccabile e non rappresenti di per sé alcuna valida e vera garanzia economica per gli eventuali creditori della società, garanzia che, invece, diventa reale con l’obbligo di dotarsi di una adeguata copertura assicurativa. La previsione di cui al citato articolo appare quindi priva di alcun pregio e si confidava pertanto in un opportuno, anzi necessario, ripensamento sul punto. 2)Incompatibilità tra agente in attività finanziaria e mediatore creditizio laddove la prima attività sia adeguatamente comunicata e quindi facilmente e certamente conoscibile al cliente (art. 128 - quinquies 3). Altra scelta che appare incomprensibile, oltre che immotivata, è quella, purtroppo anch’essa già espressa nella legge, di disporre l’incompatibilità tra le indicate attività. Richiamate sul punto le osservazioni già svolte nel documento prodotto in sede di consultazione pubblica, riteniamo necessario evidenziare che, laddove al cliente sia stato chiaramente comunicato, e reso quindi ben evincibile, F.I.M.A.A. mediare 31 che per alcuni prodotti l’operatore ha un mandato diretto ricevuto da intermediari finanziari, per gli altri prodotti, non in concorrenza con i primi, possa lo stesso operatore agire come mediatore creditizio, e proporre quindi una rosa di potenziali offerte provenienti da diversi e concorrenti intermediari finanziari. La soluzione appare non solo equa e corretta, ma altresì rispettosa di tutti gli interessi in gioco: quelli dell’operatore di potersi assicurare una bacino di clientela più ampio, adeguato a fornirgli un idoneo sostentamento, quello del cliente che può distinguere i prodotti per i quali l’operatore agisce in forza di mandato diretto, da quelli invece per i quali non ha un incarico diretto, e quello del mercato che, su tali presupposti, consente di avere operatori capaci di generare la maggior concorrenza possibile, proprio perché non vincolati esclusivamente agli interessi di un solo intermediario finanziario. 3)Ulteriori Disposizioni di Attuazione – Art. 12, comma 1, laddove si dispone che non costituisce esercizio di agenzia in attività finanziaria, né di mediazione creditizia, – omissis – alla lettera a): la promozione e il collocamento, da parte di fornitori di beni e servizi, di contratti di finanziamento unicamente per l’acquisto di propri beni e servizi sulla base di apposite convenzioni 32 mediare F.I.M.A.A. stipulate con le banche e gli intermediari finanziari. Ciò a significare che, per esempio, i concessionari di autoveicoli, motocicli e natanti (così come i negozianti di elettrodomestici, computer, etc.) potranno continuare a proporre leasing e credito al consumo, finalizzato all’acquisto dei “propri beni e servizi”, mentre non vale più la previsione di cui alla Legge 39/89 che, ad oggi, consente agli agenti immobiliari, in maniera del tutto appropriata e pienamente giustificabile, di percepire provvigioni ogniqualvolta promuovano l’erogazione di un mutuo collegato ad una loro intermediazione su compravendita immobiliare. È di palese evidenza che l’opera prestata dall’agente immobiliare in sede di promozione di un mutuo ipotecario finalizzato all’acquisto di un immobile del quale il suddetto agente immobiliare stia trattando l’intermediazione, altro non è che un suo proprio servizio e, così facendo, si contraddice proprio quanto previsto per gli altri operatori commerciali più sopra elencati. 4)C omposizione organismo di controllo – Previsione della presenza di membri indicati dalle associazioni di categoria rappresentative della categoria a livello nazionale. Considerata la specificità e l’importanza delle materie delegate al- la competenza dell’Organismo di Controllo, soprattutto in funzione di verifica del rispetto delle regole di condotta e di organizzazione delle prove valutative circa l’adeguatezza professionale degli operatori del settore, FIMAA ha chiesto come indispensabile la presenza all’interno del predetto ente di esponenti scelti tra quelli indicati dalle Associazioni Nazionali rappresentative delle categorie interessate, al fine di assicurare la più completa conoscenza e valutazione delle tematiche sopra citate. L’accettazione di tale importante inserimento nell’organismo di controllo ci fa esprimere una limitata soddisfazione rispetto a tutti i contenuti della norma. A volte, il caso viene in aiuto di tutti coloro che intendono continuare ad avere una propria indipendenza e mantenere la propria professionalità (che sicuramente non viene meno operando da singoli professionisti) senza dover subire alcuna “forca caudina”. È doveroso evidenziare che la FIMAA ha costituito, con soci quali Unicredit ed Allianz, già da cinque anni una Società, MEDIOFIMAA, che ha come unica funzione quella di commercializzare prodotti creditizi ed assicurativi. La nostra Federazione, che ricordiamo è l'associazione di categoria di tutti i mediatori italiani la più antica e maggiormente rappresentativa sul territorio, sia come numero sia come “peso politico”, essendo socia effettiva di Confcommercio – Imprese per l'Italia, ha sempre sostenuto il fatto che ciascuno debba fare al meglio la propria professione, senza invadere i campi altrui ed è per questo che con lungimiranza si è attrezzata per fornire un valido supporto agli Associati. Perciò, chiunque si sentisse “senza patria” e ne volesse sapere di più, non avrebbe che da chiedere informazioni alle sedi provinciali FIMAA presso il sistema Confcommercio, oppure connettersi ai siti internet www.fimaa.it e/o www.mediofimaa.it e si sentirà come a casa propria. SICILIA: L’ANTEPRIMA CON LA SOPPRESSIONE DEL RUOLO, le Camere di Commercio siciliane programmano in anteprima procedure uniche di Antonino Nicolosi Vice presidente Nazionale e Alfio Pagliaro Segretario generale Camera di Commercio di Catania C onsiderazioni chiare sullo stato attuale della mediazione portano al dialogo con le Camere di Commercio. Il sistema camerale con il programma gestionale Ulisse è in grado di individuare tutte le aziende iscritte al registro delle imprese tramite il codice identificativo delle attività, ovvero il Codice ATECO. Il codice identificativo della attività 683100, individua immediatamente le ditte che operano nel settore della mediazione immobiliare, rendendo percepibile soprattutto agli usufruitori del servizio (consumatori) l’esatta regolarità delle aziende. Per poter essere iscritti non più al Ruolo, ma al registro delle imprese, le ditte individuali o società che siano, dovranno dimostrare i requisiti essenziali per poter operare. Detti requisiti restano inequivocabilmente professionali (il superamento di un esame dopo aver frequentato un corso propedeutico), morali (assenza di carichi pendenti o condanne per reati ostativi alla professione, antimafia), di garanzia (sottoscrizione di una polizza assicurativa di garanzia sui rischi professionali) e le incompatibilità. Mentre la revisione di ufficio può bene accertare i requisiti di riscontro pubblico (morali, professionali e le F.I.M.A.A. mediare 33 di comportamento per le camere di commercio siciliane. Così ci informa Magliaro, promotore dell’iniziativa unitaria. incompatibilità rilevabili) per le assicurazioni deve essere introdotto dalle Camere una procedura snella che imponga annualmente all’operatore iscritto all’ufficio ditte di autocertificare o inviare telematicamente il relativo certificato assicurativo. È proprio l’atto privato, il contratto tra un’assicurazione e l’operatore, che non può essere verificato erga omnes dagli uffici camerali, solo l’effettiva esibizione della polizza o dichiarazione sostitutiva della stessa può garantire la Camera di Commercio sulla completezza dei requisiti essenziali per l’esercizio della professione. Resta evidente che con la soppressione del Ruolo la revisione delle ditte iscritte si potrà svolgere in modo più snello e veloce, in quanto si dovranno verificare solo le ditte effettivamente operanti, e non più tutti gli aventi diritto al Ruolo. Si ricorda che nel Ruolo venivano iscritti tutti coloro che ne facevano richiesta avendo i requisiti sia per essere assunti da agenzie della mediazione già operanti, o per essere pronti ad iniziare l’attività, o per dimostrare comunque di disporre dell’iscrizione. A tal proposito si rileva, per esempio, che nella provincia di Catania le ditte operanti nella mediazione, 34 mediare F.I.M.A.A. immobiliare in particolare, risultano circa 380 contro un Ruolo che oggi ospita con numero progressivo circa 1.500 iscritti, in linea di massima si rileva che lo stesso rapporto in percentuali è costante in tutte le province italiane. Resta evidente che controllare e verificare 380 aziende anziché 1.500 iscritti al vecchio ruolo, rappresenta un risparmio economico e di tempo per le Camere di Commercio ed un grande vantaggio per la categoria. Resta comunque fondamentale individuare un metodo certo per rilevare i requisiti essenziali in particolare l’assicurazione. Uno dei rischi da evitare è che molti futuri colleghi potranno comunicare la DIA e non iniziare l’attività entro trenta giorni utili per legge. Questo potrebbe creare un nuovo “Ruolo” con relativo appesantimento per le Camere di Commercio, anche per la DIA bisognerà creare un meccanismo automatico di accertamento dell’effettivo inizio attività. Con questa disamina che evidenzia alcune problematiche dell’inserimento e della riconoscibilità delle aziende della mediazione, Alfio Pagliaro, segretario generale della Camera di Commercio di Catania, interviene per dare i suoi chiarimenti proponendo nel contempo un iter unitario La proposta di Direttiva c.d. Bolkestein, dal nome del Commissario del tempo incaricato del mercato interno, presentata nel 2004 vede la luce nel 2006, con la direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa ai servizi del mercato interno, 12 dicembre 2006 n. 2006/123/CE. A distanza di sei anni dalla presentazione della proposta ed a quattro anni dalla direttiva CE, il Parlamento italiano nel marzo di quest’anno licenzia il D. Lgs. 59, di recepimento della direttiva Bolkestein. Sono passati appena quattro anni e ancora non è possibile mettere la parola fine. La disposizione transitoria contenuta nell’art. 4 vuole che per i soggetti iscritti negli elenchi, albi e ruoli di cui agli art. 72, 73, 74, 75 e 76 (quindi anche per i mediatori immobiliari) nonché le nuove procedure di iscrizione (ci sarebbe da chiedersi perché inventarsi nuove procedure di iscrizione, non sono sufficienti quelli esistenti?), sono disciplinate da apposito decreto del MISE, che sarà emanato entro i due mesi successivi alla data di entrata in vigore del D. Lgs. n. 59/2010, ovvero entro il 10 di luglio 2010, sarà un’attesa vana? Speriamo di no! Ciò nonostante, la legge è entrata in vigore il 10 maggio 2010, per cui il ruolo ex art. 2 della L. 3 febbraio 1989 n. 39 e s.m.i., ormai soppresso, fa parte della storia. Non è stato abrogato l’intero corpo della L. 39, restano e resistono soltanto il complesso dei requisiti soggettivi, tanto professionali che morali, necessari per l’iscrizione nell’ex ruolo dei mediatori ora per l’iscrizione nel Registro delle Imprese. Sul possesso dei requisiti morali così come individuati dall’art. 2 c. 2 lett. b e f nulla questio, la dirittura morale oltre a quella deontologica devono contraddistinguere in ogni fase di espletamento del suo ufficio, la persona del mediatore immobiliare. È sui requisiti professionali, previsti dal su citato art. 2, c. 2 lett. e, e specificatamente “…l’aver superato un esame diretto ad accertare l’attitudine e la capacità professionale dell’aspirante mediatore…”, che si fa qualche riserva. Se liberalizzazione dev’essere, nel senso non di arbitrio o di agire al di fuori delle regole, ma di snellimento delle procedure per ridurre i tempi e costi della burocrazia, che ormai è vox populi, rallentano le dinamiche imprenditoriali e rappresentano un costo aggiuntivo per le nostre imprese contribuendo ad aggravarne le condizioni di competitività, rispetto alle concorrenti europee e certamente il D. Lgs. 59/2010, va nella giusta direzione della liberalizzazione dell’attività d’impresa, mi chiedo; è all’indirizzo di questo, volere che un aspirante imprenditore mediatore immobiliare in merito ai requisiti professionali debba avere: - diploma di scuola secondaria superiore; - aver svolto un corso professionale preparatorio agli esami; - aver superato gli esami di idoneità all’esercizio dell’attività di mediatore. A questo punto, di necessità virtù, occorre fare due calcoli: Se un soggetto intende avviare un’attività di mediazione quanto tempo è necessario? Proviamo a fare qualche calcolo: con la vecchia normativa: - 3 mesi di corso preparatorio; - 4 mesi almeno per concludere la procedura di esame di idoneità; - 15 giorni per l’iscrizione nell’ex ruolo dei mediatori; in tutto 7 mesi e 15 gg. con la nuova normativa, ovvero con la soppressione del ruolo: - 3 mesi di corso preparatorio; - 4 mesi per ultimare gli esami di idoneità; in tutto 7 mesi. Tra vecchia e nuova normativa, si sono risparmiati appena 15 giorni. Siamo sicuri che questa è vera liberalizzazione dell’attività d’impresa? Be, qualche dubbio viene. Sarebbe auspicabile allora, se l’esame di idoneità dovesse persistere, che sia l’epilogo finale e naturale del corso preparatorio, per cui l’Ente che organizza il corso gestisca anche gli esami, in questa ipotesi se non in tre mesi ma tutt’alpiù in tre mesi e mezzo, il requisito professionale è acquisito, con un risparmio nei tempi di intrapresa economica di 4 mesi! E non è poco. Comunque sia, nell’indirizzo del dettato e dello spirito del D. Lgs. 59/2010, la Camera di Commercio di Catania in un percorso in cui si sta promuovendo il coinvolgimento e condivisione delle altre Camere Consorelle di Enna, Messina e Siracusa, e poi alle altre, si sta ipotizzando un iter procedurale che, nel rispetto dei principi e degli obblighi di cui alla L. 39/89 e del Regolamento di attuazione contenuto nel D.M. 452/1990, sia quanto più snello e lineare possibile. - Deposito dei formulari di cui all’art. 5 c. 4; - Garanzia assicurativa di cui all’art. 3, c. 5 bis; sono elementi questi, che obbligheranno il Registro delle Imprese Alfio Pagliaro Antonino Nicolosi ad individuare procedure conformi a quelle già in uso all’insegna dello snellimento e contenimento costi sostenuti per tali adempimenti. Per cui si può ipotizzare, in linea con quelle che sono le procedure informatiche ormai da anni collaudate ed operanti nel R.I. dei formulari virtuali, ovvero informatici depositati telematicamente, nel Registro delle Imprese. Così come la comunicazione di possesso di valida garanzia assicurativa, potrebbe effettuarsi con cadenza annua magari in coincidenza del versamento del tributo annuo dovuto alla Camera di Commercio, e prevedendo controlli a campione. F.I.M.A.A. mediare 35 QUANTO VALE IL LISTINO PREZZI DELLE AZIENDE? MOLTO. TANTO CHE è DIVENTATO ANCHE UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER LE VERIFICHE DELLE AGENZIE DELLE ENTRATE di Giovanni Larini Responsabile listino prezzi delle aziende Q uanto vale una cartoleria a Ravenna, un ristorante a Campobasso o un’agenzia immobiliare a Torino? Se non ci fosse il Listino prezzi delle aziende della FIMAA sarebbe molto difficile rispondere a questa domanda, perchè nonostante le piccole aziende rappresentino un importante e vitale comparto della nostra economia, non ci sono altre pubblicazioni che si occupano del loro mercato, come se i criteri di valutazione e di pagamento di decine di migliaia di piccole imprese che ogni anno vengono vendute in Italia non avessero interesse economico. In realtà l’interesse esiste. Ma esistono anche gli interessi di coloro che a vario titolo ruotano attorno alle piccole imprese: i fornitori, gli arredatori, i commercialisti, le associazioni di categoria e altri ancora, che ovviamente non sono interessati a veder codificate delle informazioni commerciali relative alle compravendite. Grazie al loro contatto quotidiano, 36 mediare F.I.M.A.A. questi operatori hanno saputo fidelizzare i loro clienti oltre l’ambito della propria attività, rendendosi, per così dire, disponibili ad aiutarli anche in caso di vendita. Molte volte la nostra valutazione di un’azienda è stata messa a confronto con quella fatta dagli operatori di queste categorie. Sappiamo tutti che il numero di compravendite promosso da altre categorie è maggiore di quello definito dai mediatori di aziende, ma dobbiamo riconoscere che hanno occupato per lungo tempo uno spazio che noi non abbiamo saputo gestire, perché non siamo stati in grado di promuovere la nostra professionalità, come invece è stato fatto nel settore immobiliare. Il Listino dei prezzi delle aziende è stato pensato proprio come mezzo di comunicazione della professionalità della categoria, per dire a tutti chi ha titolo per trattare la compravendita delle aziende. I risultati ottenuti ci confortano. La stampa locale e nazionale, sino dal primo numero pubblicato nel 1998, che riportava solo i dati di Milano, ha sempre dato molto risalto al nostro lavoro. Ora che monitoriamo le città principali di 17 regioni, l’attenzione è ancora maggiore. L’attestato di maggior qualità ci è arrivato da alcune Agenzie delle Entrate, che da anni utilizzano i nostri dati per accertare ai fini fiscali il valore delle aziende compravendute. Insomma, in pochi anni siamo passati da una collocazione di nicchia, per addetti ai lavori, dove il massimo del riconoscimento professionale era la pacca sulla spalla del cliente soddisfatto, ad essere “consulenti” del Fisco. La consapevolezza di svolgere un’attività di interesse anche sociale è certamente gratificante. L’immagine sul mercato degli agenti immobiliari è molto frammentata, tante piccole agenzie in concorrenza tra loro: è quindi importante l’azione di una associazione di categoria come la nostra che mostra, attraverso questi progetti, un’identità comune. Le quote di mercato non si conquistano con azioni individuali ma con azioni comuni. Poi, la quota sarà suddivisa tra i singoli a seconda delle loro capacità individuali. Naturalmente il Listino è anche e soprattutto uno strumento di lavoro. In primo luogo ha uniformato i criteri di valutazione delle piccole aziende, spesso eseguite con formule locali empiriche. Inoltre, viene utilizzato a conforto e sostegno del proprio giudizio estimativo. Infine, si presta bene ad essere utilizzato nelle tecniche di comunicazione in fase di acquisizione di un incarico. Gli altri operatori, quando valutano un’azienda, possono solo dire “secondo me il valore è …”, mentre gli associati FIMAA, mostrando il Listino, possono invece dire “secondo le indagini di mercato condotte, con il mio contributo, dai più qualificati professionisti del settore, il valore dell’azienda è …”. Una differenza sostanziale che non può che portare valore, a livello di professionalità e riconoscimento di un ruolo importante come il nostro, ma anche economico. DELTA® protegge i valori. Economizza l’energia. Crea comfort. La protezione solare per la tua casa. DELTA®-ENERGY Il nuovo schermo solare traspirante di Dörken Italia per tetto e pareti, attiva e intensifica l’azione dell’isolamento termico sia d’estate che d’inverno, mentre protegge dall’irraggiamento solare e svolge un’azione di anti-invecchiamento precoce di tetto e pareti. Delta®-Energy protegge dal sole, dal vento e dall’acqua, ha un’azione rinfrescante e ha una funzione di antisurriscaldamento estivo, garantisce una traspirazione intensa ed è water-resistant. Aumenta il risparmio energetico, secondo le normative vigenti, sia d’estate che d’inverno. DELTA®-ENERGY assicura: - Riflessione del calore per irraggiamento fino 70% - Un valore Sd di 0,07: fra i più performanti oggi esistenti - Impermeabilità all‘aria grazie alla doppia banda adesiva integrata - Superficie riflettente (non abbagliante) - Alta resistenza all’abrasione Dörken Italia S.r.I. a socio unico · Via Betty Ambiveri, 25 · I-24126 Bergamo Tel.: 035 420 11 11 · Fax: 035 420 11 12 · [email protected] · www.doerken.it mediare 37 F.I.M.A.A. Una società del gruppo Dörken. SERVIZI FINANZIARI PER L’AGROINDUSTRIALE SONO QUELLI MESSI IN CAMPO DALLA NUOVA PARTNERSHIP TRA INTESA SP E BMTI di Gianni Bassignani Vice presidente vicario FIMAA L o scorso mese, con la partecipazione di FIMAA, l'ad di Intesa SP Corrado Passera ha sottoscritto con Francasco Bettoni di BMTI, un accordo di partnership per concedere supporti finanziari sui crediti generati dai contratti conclusi su BMTI. Questo accordo è il primo servizio finanziario messo a disposizione da una banca al servizio del mercato telematico sicuro lanciato da BMTI negli ultimi anni e che ha avuto un incremento al ritmo del 100% annuo. La performance contrattuale, ha sottolineato Ferruccio Dardanello, presidente di Union Camere, conferma la lungimiranza del progetto realizzato dal sistema delle Camere di Commercio. Attraverso questo sistema, il mondo agroindustriale e quello agricolo potranno contare su di un supporto finanziario per sostenere le loro attività operative. Gli operatori, infatti, potranno avvalersi di una serie di prodotti e servizi finanziari ed assicurativi atti a limitare i rischi di mercato ed aumentare le disponibilità liquide degli operatori, a costi estremamente ridotti. La BMTI è costantemente impegnata ad ascoltare i messaggi che lancia il mercato attraverso i suoi operatori più evoluti, come ha detto 38 mediare F.I.M.A.A. Bettoni, e metterà sempre a disposizione tutti gli strumenti di gestione, archiviazione elettronica delle fatture, copertura dei rischi di cambio, copertura del tasso di rischio sulle oscillazioni delle commodity nonché altri prodotti di finanziamento alle imprese per il loro finanziamento e la ricapitalizzazione. La legge approvata con il DM 174/2006 è stata una innovazione assoluta nel settore dei mercati regolamentati e la peculiarità di questa iniziativa italiana, prima nel suo genere in campo mondiale, ha consentito alla BMTI di entrare nella progettualità di Expo 2015 con un particolare apprezzamento del Parlamento Europeo. L’evoluzione naturale di questo progetto, prevede una trasformazione da Borsa Merci Telematica Italiane a BMT Internazionale,come già hanno anticipato molte Delegazioni Estere presso il Parlamento Europeo. Il funzionamento della BMTI come prevede l'art. 4 comma a) del DM 174/2006 è affidato soprattutto ai mediatori merceologici che, con l'ausilio dei mediatori assicurativi e di quelli creditizi, dovranno operare per dare i servizi più completi ed efficienti sia ai venditori che ai compratori (per quanto riguarda le specifiche qualitative dei prodotti). Questa operatività comporta notevoli responsabilità, ma soprattutto una grande professionalità sia per la conoscenza dei prodotti commercializzati, ma anche per una più sofisticata preparazione sulla tecnica mercantile, bancaria e assicurativa. Sarà quindi importante indire corsi di scolarizzazione da parte della nostra Federazione, per incrementare le capacità operative dei nostri iscritti, sia per consentire di aprire nuove SAI ad altri operatori. Le SAI (Società Agroalimentari di Intermediazione) sono infatti l’interfaccia operativa delle SIM (Soc. di Intermediazione Mobiliare), nelle Borse Valori. L’indotto che deriverà dallo sviluppo di BMTI è quindi nelle mani dei nostri iscritti, nelle capacità delle nostre società di servizi Medio FIMAA e FIMAA Servizi, di far crescere l’enorme possibilità operativa di questa nuova realtà. Stiamo parlando di un mercato che in Italia e solo limitatamente ai prodotti Agroalimentari vale oltre il 10% del nostro Pil. Ma il futuro non è solamente l’Agroalimentare, bensì tutte le commodity e tutti i mercati. Abbiamo di fronte l’universo commerciale, cerchiamo almeno di arrivare alla luna che è un piccolo, insignificante pianeta che ci ronza attorno. NUOVO ACCORDO CON GENIALLOYD LA COMPAGNIA DI ALLIANZ e MedioFimaa al fianco di Fimaa e Fimaa Servizi per fornire agli Associati servizi sempre più competitivi ed economici di Giancarlo Vinacci Amministratore delegato di MedioFIMAA O ltre ai prodotti destinati ai clienti degli associati FIMAA, come mutui e prestiti, MedioFIMAA ha avviato un programma di ricerca per individuare, in campo finanziario ed assicurativo, nicchie di interesse diretto per tutti coloro che sono iscritti alla Federazione, perché, come ricorda il presidente di MedioFIMAA Mauro Danielli «dobbiamo essere sempre più presenti al fianco degli associati e di tutti i presidenti provinciali per favorire lo sviluppo e la crescita di FIMAA». Ed è in quest’ottica, costruttiva e sinergica, che, passata la bufera del 2009 e forte dei risultati sorprendentemente positivi del 2010, MedioFIMAA ha iniziato a sviluppare iniziative che, anche sotto il profilo economico, premino direttamente gli associati e gli associandi. Dalla seconda metà di luglio è attiva su www.mediofimaa.com la promozione ed il relativo link alle caratteristiche dei prodotti Genialloyd. È necessario ricordare che MedioFIMAA può sviluppare il settore assicurativo in quanto in possesso dei titoli abilitativi, l’iscrizione alla sezione A del Registro Unico Isvap, che la inquadrano anche come agente assicurativo. L’accordo con Genialloyd prevede tariffe scontate per auto, moto e casa ed è riservata a tutti gli aderenti MedioFIMAA, a tutti gli associati FIMAA nonché ai loro dipendenti, collaboratori e famigliari. L’accesso alla convenzione è molto semplice: sarà sufficiente entrare nel sito www.mediofimaa.com (ed in tutti i siti collegati, da www.fimaa.it a www.fimaaservizi.it a tutti i siti di tutte le associazioni provinciali, che hanno fatto richiesta del link ad [email protected]). Sulla polizza auto, ad esempio, si possono superare, a parità di massimali ed a patto di non avere tra i guidatori un figlio “fresco di patente”, fino al 30-35%. Il presidente Danielli ha particolarmente insistito sulla valenza che il prodotto, direttamente scontabile a favore degli associati, può indurre a tutta la Federazione, ricordando che «oggi, alla luce del recente ciclo negativo che ha contratto le entrate di tutti gli operatori del settore, ogni presidente provinciale potrebbe trovarsi in difficoltà nel richiedere il pagamento delle quote associative o nel reclutare nuovi associati. Pare evidente che una corretta comunicazione anche a livello locale, magari supportata dal link Genialloyd-MedioFIMAA sul sito web provinciale, può facilmente far comprendere all'associato, che il solo risparmio assicurativo ottenibile sull’auto personale spesso compensa o supera il costo della quota associativa FIMAA». L’accordo con Genialloyd prevede anche la copertura casa, che molti associati, soprattutto quelli attivi nelle affittanze, hanno sollecitato e che utilizzeranno “regalando” la copetura ai loro clienti. Come noto, Genialloyd appartiene ad Allianz, che a sua volta partecipa MedioFIMAA. A breve il prodotto “Responsabilità Civile” sarà affiancato dal prodotto “Tutela Legale”, entrambi di Allianz: entro l’anno, poi, saranno introdotte le nuove polizze “Tutela Affitti” e “Caparra Garantita”. È L’ORA DEL MARKETING Marketing significa letteralmente “piazzare sul mercato”, ma Cos’è esattamente? A cosa serve? E soprattutto perché le agenzie immobiliari non possono più farne a meno di Italo Paccoi Presidente FIMAA Grosseto D ata per definizione semplificata di marketing l’insieme delle operazioni che tendono a fare incontrare domanda ed offerta, appare immediatamente lampante come l’agente immobiliare sia, di fatto, il soggetto più indicato ad esprimere il condensato di tali operazioni. Chi più dell’agente ha come chiaro obbiettivo il mettere in contatto domanda ed offerta, ovvero venditore ed acquirente? E allora, siamo davvero consapevoli che per ottenere ciò occorrano una serie di operazioni indispensabili al raggiungimento del nostro obiettivo? Analisi del mercato, struttura aziendale, pubblicità, pubbliche relazioni, aggiornamento, procedure, sono tutti aspetti del marketing stesso: per questo agenzie ampiamente strutturate o a conduzione familiare, non possono prescindere, nella loro conduzione, dall’applicare le basilari norme del marketing. Analisi di mercato. Ogni agente fa parte di una società allargata in cui vive, di cui dovrebbe conoscere esigenze e aspirazioni; più agenti insieme possono, scambiandosi informazioni, sensazioni, risultati, interpretare le tendenze del mercato e assecondarne le richieste se non, anticiparle. Struttura aziendale. Spesso uffici acquisizioni, vendite, pubblicità, affitti, estero, ecc. ecc., confluiscono 40 mediare F.I.M.A.A. in una o poco più persone, ciò non toglie che, comunque, vadano tenute distinte le varie funzioni e che, a secondo della domanda del mercato, si investa più in un settore anziché in un altro (flessibilità). Pubblicità. Avere una buona struttura non basta, occorre che il cliente ne abbia consapevolezza, perciò la pubblicità assume un ruolo primario. Scelta dei mezzi, controllo dei contenuti e del flusso di ritorno sono indispensabili per un ottimale investimento, sia questo corposo o contenuto. Pubbliche relazioni. Un sistema di buoni rapporti consente di veicolare all’esterno, in maniera diretta, l’immagine dell’azienda, oltre a supportare la conoscenza del mercato. Aggiornamenti. Leggi e norme sono in continua evoluzione; il nostro modo di lavorare non può prescindere da una costante e celere formazione. Procedure. Di fatto tutti noi agenti immobiliari facciamo costantemente tutto, o quasi, sin qui descritto; per offrine un alto standard qualitativo occorrerà, più o meno sinteticamente, creare una serie di procedure, una check-list da seguire, in maniera automatica, che ci permetterà di sviluppare al meglio il nostro compito e di raggiungere la “soddisfazione” del cliente in tempi brevi e senza imprevisto alcuno. IL MARKETING DEL GURU «Uno strumento per comprendere, creare, comunicare e distribuire valore». Così definisce il marketing Philip Kotler, indicato come il quarto “guru del management” di tutti i tempi dal Financial Times (dopo Jack Welch, Bill Gates e Peter Drucker) e acclamato come “il maggior esperto al mondo nelle strategie di marketing” dal Management Centre Europe. Viene anche considerato uno dei pionieri del marketing sociale. Nel suo libro 300 risposte sul marketing edito da Tecniche Nuove, mette nero su bianco le ultime tendenze del marketing. Qual è la missione del marketing? A questa domanda sono state date almeno tre risposte diverse. All’inizio si riteneva che la missione del marketing fosse quella di vendere tutti i prodotti di un’azienda a chiunque. Una seconda risposta, più sofisticata, è che il marketing si prefigge la missione di creare prodotti che rispondano alle esigenze insoddisfatte di mercati-obiettivo. Una terza risposta, più filosofica, è che la missione del marketing è quella di innalzare il livello di vita materiale e la qualità della vita in tutto il mondo. Il ruolo del marketing è quello di percepire i bisogni insoddisfatti delle persone e di proporre nuove soluzioni allettanti. Una cucina moderna con le sue attrezzature offre un esempio concreto della possibilità di liberare le donne dalla schiavitù di noiosi lavori di casa, affinché possano dedicare più tempo allo sviluppo della sfera intellettuale. È evidente che i programmi di marketing sono efficaci per le grandi aziende, ma le piccole imprese hanno meno risorse. Che uso dovrebbero fare del marketing? Le piccole e medie imprese hanno la possibilità di utilizzare gli strumenti di marketing senza spendere troppo. Esistono libri sulle ricerche di mercato a basso costo (ricorrendo ai gruppi di ascolto), strumenti di promozione poco costosi (volantini, pieghevoli e pubbliche relazioni) e così via. Sono anche stati pubblicati una serie di libri sul “guerilla marketing” dove abbondano i consigli sulle tattiche di comunicazione non convenzionale per acquisire visibilità e indurre a una prova d’acquisto del prodotto. Immaginiamo che una piccola azienda abbia realizzato un nuovo prodotto e lo voglia promuovere. Non mi piace particolarmente l’idea di ingaggiare un’agenzia di pubblicità e affidarle il compito di divulgare il messaggio su vasta scala; preferisco l’idea di trasmettere il messaggio a un pubblico ristretto. Questo implica definire con cura i clienti obiettivo e scoprire il modo migliore per raggiungerli, ad esempio prendendo contatti per una visita diretta, oppure con inserzioni, pubblicità, azioni di direct mail, fax o email. Personalmente propendo sempre più per una pubblicità selettiva e l’organizzazione di eventi e iniziative (event marketing), anziché spendere grandi cifre per una pubblicità a pioggia. Le piccole imprese possono anche pensare di usare Internet come veicolo pubblicitario e strumento di vendita. Le piccole imprese possono vincere contro le grandi aziende in quattro modi: (1) andando a occupare una nicchia di mercato come specialisti, (2) aumentando la flessibilità nella progettazione dell’offerta, (3) fornendo un servizio di qualità superiore e (4) personalizzando l’interazione con gli acquirenti. Quali strategie di marketing funzionano meglio nel mercato attuale? La formula per il successo del marketing strategico comprende tre elementi: focalizzazione, posizionamento e differenziazione. L’azienda deve definire con attenzione il proprio mercato-obiettivo, individuare e comunicare una posizione originale e differenziare offerte e servizi affinché i concorrenti incontrino delle difficoltà nel copiarne l’insieme. In tempi recenti, i fattori chiave per il successo competitivo erano la qualità e l’assistenza, perché molte aziende non le offrivano. Oggi però qualità e assistenza stanno diventando caratteristiche comuni. Se non offre qualità e assistenza, un’azienda è destinata a perdere, ma se le offre, non necessariamente avrà successo. Questi sono aspetti ormai scontati. Oggi le aziende devono imparare a competere in modi innovativi, che comprendono la capacità di realizzare e consegnare i prodotti con maggiore rapidità, di migliorare il design e lo styling dei prodotti, di arricchire l’offerta con maggiori vantaggi e di instaurare con i clienti un rapporto di lungo termine reciprocamente vantaggioso. Ecco i tre tipi di strategie che ammiro di più. • Trovare modi innovativi di abbassare il costo della vita: IKEA, Southwest Airlines, Wal-Mart, Home Depot, Dollar General e Aldi’s. • Puntare alla massima qualità: Sony, Lexus, Intel, Starbucks. • Avere una coscienza sociale: The Body Shop, Ben & Jerry’s, Avon, Kraft. F.I.M.A.A. mediare 41 e r o l a v Il l marchio de IN UN MOMENTO COME QUESTO, COMPETENZA E QUALITà DEI SERVIZI NON BASTANO PER GARANTIRE UN LIVELLO ACCETTABILE DI FLUSSO OPERATIVO. OLTRE AD UNIRE LE FORZE, L’IMPERATIVO è IL BRAND, LA MARCA, CHE Dà IDENTITà, RICONOSCIBILITà E DIFFERENZIAZIONE. PENSATE A COCA-COLA, NIKE, IKEA. MA PENSATE ANCHE AL MARCHIO FIMAA di Raoul Sarghini Vice presidente vicario FIMAA Roma N on è la prima volta che gli operatori del nostro settore si trovano ad analizzare un mercato immobile, o poco più, e ad inventare strategie operative che possano consentire di appropriarsi della posta in gioco. In questi ultimi anni chi è abituato ad inventare, a competere, ha messo in campo ogni forza raschiando il barile delle proprie risorse e soprattutto “facendo cerchio”. Ciò vuol dire che la propria competenza e la qualità del proprio servizio, più che bastanti in normale situazione di mercato, si sono rivelate insufficienti 42 mediare F.I.M.A.A. a garantire un livello accettabile del flusso operativo e, pertanto, si è ricorso come sempre agli antichi insegnamenti, interpretando al meglio il proverbio più antico del mondo: “l’unione fa la forza”. Ed ecco che le sinergie hanno costituito più che mai la linea guida tracciata per sopravvivere, il filo di Arianna per uscire, senza troppe ammaccature, dal ciclone. Dall’associazionismo al network, dalla joint venture al portale mls, la parola d’ordine è stata “interscambio”. La collaborazione fidelizzata ha consentito di porre rimedio alternativamente alle transitorie carenze di offerta e di richiesta, dimostrando che nell’emergenza è vietato rimanere legati al proprio orticello. Ognuno sa perfettamente che ogni sforzo va indirizzato al medesimo obiettivo: essere individuabile, essere riconoscibile e pertanto prescelto con più facilità dall’utenza. La semplicità e, ancor meglio, la velocità con cui l’utente compie il processo mentale che mette in relazione il soggetto, prima con lo specifico settore di riferimento e, subito dopo, con la qualità del servizio reso, fa la differenza. Mai come negli ultimi anni nel commercio la marca e pertanto il marchio si sono affermati come strumento utile allo sviluppo di territori che hanno voluto distinguersi e posizionarsi in maniera precisa rispetto al mercato al fine di valorizzare la propria immagine e garantire un valore aggiunto alle produzioni. Questo vale in tutti i settori di interesse e, pertanto, chiunque si occupi di marketing non può trascurare l’importanza del segno distintivo, della marca (brand) e del marchio identificativo. In tal senso, ritengo utile riportare di seguito i contenuti essenziali di quanto da me riscontrato nell’approfondimento degli elementi costituenti, per l’appunto, il valore del brand. “La marca (brand) è un nome o un simbolo distintivo (un termine, un logo, un disegno o ITALIA A. F.I.M.A. una combinazione di essi) che serve ad identificare i beni e/o i servizi di un venditore o di un gruppo di venditori e a differenziarli da quelli dei propri concorrenti”. La marca è essenzialmente un insieme di valori intangibili, un complesso di componenti cognitive (brand knowledge), rappresentato attraverso uno o più segni tangibili (brand element), che ha la capacità di identificare e differenziare. Le componenti tangibili sono rappresentate dal marchio, ovvero “un segno distintivo tipico dell’azienda che, come tale, deve essere idoneo a consentire al pubblico di distinguere prodotti e servizi di un’impresa da quelli più o meno simili di un altro soggetto”; una marca forte deve avere un marchio che la distingua, facile da ricordare, che risulti accattivante e che possibilmente rimandi alla categoria cui il prodotto appartiene. Il marchio rappresenta la marca anche da un punto di vista giuridico e finanziario, potendo essere registrato, messo in bilancio e trasferito da una azienda ad un’altra. Le componenti intangibili sono l’insieme di valori, immateriali e non direttamente identificabili come un bene, che risultano essere abbinati al marchio nella mente del consumatore. L’impossibilità di identificare a priori i valori intangibili della marca deriva dal fatto che essa è qualcosa che risiede nella mente dei consumatori: è un’entità percettiva, radicata nella realtà, ma che riflette anche le percezioni dei consumatori e che quindi genera nella mente di questi una serie di emozioni che lo inducono a rispondere o meno al sistema d’offerta. Per l’azienda immobiliare la “marca” corrisponde sostanzialmente ad un insieme di elementi concreti come la denominazione, il logo, il prodotto, il lavoro, le scelte strategiche, la commercializzazione, la pubblicità, in sintesi “l’identità” della Struttura. L’identità, quindi, è l’insieme di valori in cui una marca, un marchio si riconosce. Questi servono da guida per tutta l’organizzazione aziendale, per la messa a punto di coerenti strategie gestionali e di marketing, per la comunicazione, la pubblicità, e in generale per ogni tipo di espressione. Per finire, riportando il discorso strettamente in “casa” nostra, possiamo asserire con certezza che, se è utile muoversi, o meglio, promuoversi professionalmente con il proprio segno distintivo è impossibile rinunciare, soprattutto in tempi come questi, al notevole valore aggiunto dall’uso di un marchio “istituzionale”, selettivo ed oggettivamente indicativo della qualità, in quanto non autopromossa ma certificata da entità terze, preposte al controllo ed alla salvaguardia della competenza e della deontologia professionale. È, in effetti, nella “consapevolezza” delle due parti in causa il vero valore aggiunto. Quella del fruitore del servizio che sa di rivolgersi a chi è “certificato” da un marchio che lo identifica oggettivamente come professionista “con le carte in regola”, e, soprattutto, la consapevolezza o, ancor meglio, l’”autocoscienza” del medesimo operatore di esser parte di una compagine professionale “riconosciuta” e “riconoscibile” per comprovata qualità tecnica ed etica. Proprio questo “spirito di appartenenza” ingenera la “pulsione” o meglio la “propulsione” aggiuntiva che, soprattutto in mercati non facili, concede una marcia in più. L’illustre “vessillo diviene pertanto strumento prezioso di lavoro e, come tale andrà difeso e sventolato a favore dell’utenza e, con spirito di corpo, all’indirizzo dei “marchi” concorrenti. In sintesi, un brand, in quanto immagine simbolica, racconta una storia più eloquente di quanto sia in grado di essere raccontata dall’osservatore: questa è la vera natura del marchio, saper comunicare più di quanto l’uomo comune sia in grado di trasmettere direttamente, e per questo viene collettivamente adottato, condiviso e diffuso. Tale è la natura del nostro marchio FIMAA. Il brand management è l’applicazione delle tecniche di marketing a uno specifico prodotto, linea di prodotto o marca (brand). Lo scopo è aumentare il valore percepito da un consumatore rispetto a un prodotto, aumentando di riflesso il brand equity (valore del marchio o patrimonio di marca). Gli operatori del marketing vedono nella marca la “promessa” implicita di qualità che il cliente si aspetta dal prodotto, determinandone così l’acquisto nel futuro. F.I.M.A.A. mediare 43 Nuovo Incarico Di Vendita Fimaa ENTRIAMO NEL DETTAGLIO DELLA NUOVA MODULISTICA di Paolo Pesando e Daniele Mammani Consulenti legali nazionali FIMAA 44 mediare F.I.M.A.A. N el numero 40 di FIMAA NEWS (aprile 2010) è stata data comunicazione che FIMAA ha predisposto i nuovi modelli di incarico e proposta di acquisto relativi alla compravendita immobiliare. Come già rilevato nell’articolo suddetto la nuova modulistica è stata formulata sulla base di quella già utilizzata, apportando alla stessa le modifiche ritenute necessarie a seguito di nuove norme intervenute e le integrazioni ritenute opportune per rispondere ad esigenze di mercato, nello spirito di tenere nella massima considerazione le esigenze dei consumatori e di agevolare la quotidiana attività degli agenti immobiliari. In linea generale ricordiamo che la vigente normativa, di cui alla Legge 3 febbraio 1989 n. 39 ed al D.M. 21/12/1990 n. 452 quale regolamento di attuazione della legge stessa, prevede che l’agente immobiliare, qualora usi nello svolgimento dell’attività una modulistica già predisposta a stampa, debba osservare per la tutela del consumatore, alcune precise regole concernenti la modulistica stessa quali: ✓l’art.5 n. 4 della L.39/89 prevede che il modulo deve essere preventivamente depositato in copia presso la Camera di Commercio competente e cioè ove l’agente immobiliare risulta iscritto, se società con riferimento alla sede legale e se persona fisica alla residenza. È opportuno ricordare che tale deposito deve essere effettuato da ogni agenzia immobiliare anche nell’ipotesi in cui venga usato il modulo dell’associazione. Con le modifiche apportate al precedente modello pertanto dovrà essere depositato da ogni singola agenzia il nuovo modulo consigliato da FIMAA, qualora adottato; ✓nel modulo l’agenzia immobiliare dovrà inserire gli estremi dell’iscrizione dell’agenzia e del titolare o legale rappresentante della stessa come previsto dall’art.17 del citato regolamento di attuazione. Facciamo presente che la legge 39/89 fa riferimento ai dati di iscrizione al Ruolo e che il Decreto Legislativo 59/2010 entrato in vigore l’8/05/2010 prevede che con la soppressione del Ruolo debbono continuare ad essere osservati per l’esercizio dell’attività tutti gli obblighi e requisiti previsti dalle leggi vigenti e che ogni riferimento al Ruolo debba intendersi ora riferito al Registro Imprese o al REA (Repertorio delle notizie economiche e amministrive). In ogni caso in attesa dei decreti attuativi, che dovranno essere emanati entro sei mesi dall’entrata in vigore del D. Lgs. (8/5/2010), ogni riferimento in via provvisoria continua ad essere rinviato all’esistente Ruolo, come previsto dalla Circolare Ministeriale 06/05/2010 n. 3635/c; ✓nel caso in cui un mediatore usi un modulo senza aver provveduto al deposito presso il competente ufficio della Camera di Commercio sarà sottoposto alle sanzioni previste dall’art.21 del D.M. 452/90 e cioè al pagamento di una sanzione pecuniaria ed alla eventuale sospensione dall’attività per una durata stabilita dalla Camera di Commercio. Riteniamo ora opportuno sinteticamente commentare le principali novità della nuova modulistica FIMAA, iniziando dall’incarico di mediazione per vendita immobiliare; ✓in primo luogo si fa presente che sono stati predisposti due modelli d’incarico: a)uno da usare nel caso in cui, il cliente, ove consumatore, abbia conferito l’incarico fuori dai locali commerciali dell’agenzia immobiliare. In tale ipotesi è stata inserita la clausola n. 14) Diritto di recesso, nella quale il cliente viene informato del suo diritto di recedere entro 10 giorni lavorativi inviando una comunicazione all’agenzia immobiliare a mezzo lettera raccomandata; b) l’altro modello potrà invece essere usato nel caso in cui il cliente non sia un “c o n s u m a t o re” o abbia c onfer ito l’incarico nei locali commerciali dell’agenzia immobiliare. In tale ipotesi nel modulo non è stato previsto il diritto di recesso del cliente non avendo lo stesso tale diritto ex lege. ✓Dopo l’indicazione delle generalità del conferente l’incarico, all’art.1) la clausola prevede la descrizione dell’immobile ove occorre porre particolare attenzione agli spazi riservati all’indicazione dei dati catastali, dell’eventuale Accedendo al sito www.fimaaservizi.it avrete la possibilita’ – all’interno dell’area riservata - di scaricare il fac simile della nuova modulistica 2010 e di ordinarla in formato cartaceo seguendo le istruzioni indicate. ER NE P O I Z E E D IA D I M O B IL IA R O C I M R IN C A N D IT A IM VE DITTA AGEN ZIA: N ___ . ___ N. __ ___ ____ ISCR ___ IZIO IZ ISCR E’ RICO E INCA NTE OBILIAR RESE IL P ZIA IMM .: .B N N ’AGE DELL AGEN TE: NE C .A. .C.I.A O CO ____ .A.A. DI NFER IT C.C.I IONE STAT DI ____ ____ I O NE ___ ____ ___ ___ ____ ALI LOC _ COM M ER CIAL I TA O S STO P I E O P R C Q U LIA R A I DI MOB A tto T ra NDI nt co AVE IM re PR to ni PR ndi ive OM l ve a d I C ne de a t D o i na E az sti AR ett De IN i acc IM so d EL in re ca DI AG E I NZ AG N. A: EN TE : __ N F.I.M.A.A. _ _ __ _ ._ __ __ TT _I __ A SC __ RI _I ZI E ON R SC IZ IO C. C. NE I.A C. C. mediare 45 .A . DI . I.A A. __ DI __ _ __ __ __ __ _ __ _ __ __ __ __ __ __ _ locazione nonché dei documenti consegnati dal venditore; ✓nel punto successivo, denominato 1a), sono state inserite le dichiarazioni del venditore oltre che inerenti la conformità dell’immobile alla normativa e l’esistenza di iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli, anche quelle relative all’esistenza dell’attestato di certificazione energetica, nonché alcune informazioni sull’ammontare delle spese condominiali annue ordinarie e straordinarie deliberate nell’ultimo esercizio. Per quanto riguarda tali dichiarazioni sovente accade che il venditore non sia in grado, al momento della sottoscrizione dell’incarico, di rispondere esaurientemente alle informazioni richieste. In tale ipotesi potrà essere indicato nello spazio apposito che il venditore si riserva di dare le informazioni dopo averne accertato il contenuto. In ogni caso l’aver inserito tali dati nel modulo rappresenta un vero e proprie vademecum tecnico che potrà servire per ricordare sia all’agente immobiliare che al venditore che sarà necessario conoscere tali indicazioni al più presto onde poterle rendere note all’aspirante acquirente ed inserirle quindi nella eventuale proposta di acquisto; 46 mediare F.I.M.A.A. ✓all’art.10 (clausola penale) è stata inserita la previsione che il venditore possa rifiutare di accettare una proposta di acquisto anche se conforme all’incarico, senza incorrere nell’obbligo di corrispondere la penale, nel caso in cui tale rifiuto sia giustificato da un motivo “inerente la solvibilità del proponente l’acquisto”. Tale integrazione è stata prevista a seguito di una sentenza del Tribunale di Milano che aveva dichiarato vessatorio il puro e semplice obbligo senza la previsione dell’eccezione ora contemplata; ✓all’art.11 è stata inserita l’indicazione dell’autorizzazione o meno data dal venditore all’agente immobiliare di esporre in loco il cartello di vendita dell’immobile, onde evitare successive discussioni tra le parti; ✓all’art.12 nell’ottica di fornire alla clientela un servizio sempre più professionale e qualificato sono stati previsti alcuni nuovi obblighi per gli agenti immobiliari: e) ove richiesto l’agente immobiliare dovrà provvedere a predisporre scritture, integrazioni, modifiche inerenti ad esempio tempi di pagamento, misura degli acconti, proroghe di termini, etc. f)verificare l’esistenza o meno di iscrizioni e/o trascrizioni pregiudizievoli effettuando le relative necessarie visure al momento dell’accettazione della proposta di acquisto. Tale impegno, pur non essendo per l’agente immobiliare un’attività obbligatoria per legge, è stato introdotto in quanto sempre più rispondente alle esigenze di una vendita “sicura” e alle richieste ed attese del cliente acquirente. Detta clausola diviene elemento fondamentale a tutela del consumatore nella proposta di acquisto in quanto l’efficacia della stessa verrà sottoposta alla condizione risolutiva concernente l’esito positivo delle visure effettuate dall’agente immobiliare ovvero la rispondenza a quanto dichiarato dal venditore nell’incarico in ordine all’esistenza di iscrizioni e trascrizioni, dichiarazioni riportate nella proposta di acquisto. Il tema verrà comunque trattato in modo più approfondito nel commento al modulo “proposta di acquisto”; i) l’agente immobiliare assume l’obbligo di provvedere alla registrazione della proposta una volta accettata, a condizione di poter disporre di due copie originali della stessa e della provvista economica. La clausola in esame è diretta conseguenza della Finanziaria 2007 (Legge 296/06) che all’art.1 c. 46 alla lettera a) prevede che, oltre che le parti contraenti, anche gli agenti immobiliari siano tenuti a richiedere la registrazione dei contratti ed alla lettera b) include gli agenti immobiliari tra i soggetti obbligati solidalmente al pagamento dell’imposta di registro per le scritture private non autenticate stipulate a seguito della loro attività per la conclusione degli affari. Nel prossimo numero della rivista verranno commentate le novità inserite nel modulo “proposta di acquisto”. CONVEGNO LA MEDIAZIONE CREDITIZIA come cambia e quali opportunità cogliere La nuova normativa interviene pesantemente a ridisegnare il profilo e gli obblighi di formazione professionale di queste figure, a organizzarne con forme stringenti di controllo l’attività, individuale o societaria. Facendo prevedere profonde trasformazioni delle Reti, mobilità dei professionisti, processi di fusione e integrazione, costruzione di strutture commerciali di maggiori dimensioni. È rilevante l’importanza di questo primo ‘incontro’ tra tutti gli attori e i fruitori delle professioni di mediatori creditizi e di agenti in attività finanziaria, subito dopo (almeno questa è la prospettiva più probabile) l’approvazione dello schema di decreto legge. Il Gruppo RES mette a disposizione la propria prossimità al mondo istituzionale, per condividere, con tempestività, le implicazioni della nuova normativa. Il risultato sarà un incontro cui parteciperanno Decisori importanti di tutta la filiera dell’erogazione del credito. Con il contributo di: ROMA Palazzo Marini, Camera dei Deputati giovedì 23 settembre 2010 programma Temi della giornata: • • Le novità normative sulla mediazione creditizia al termine della consultazione e quali prospettive per il mercato del credito al consumo Il ruolo del consulente del credito e la tutela del consumatore: dalla responsabilità alla vigilanza ore 9,30 Saluto degli organizzatori ore 9,45 Inizio lavori ore 16,30 Fine lavori w w w.res gro u p .it / me d ia t o ri-cre d itizi PROVVIGIONE MEDIATORIA ANCHE PER IMMOBILI NON REGOLARI di Paolo Pesando e Daniele Mammani Consulenti legali nazionali FIMAA APPROFONDIMENTO SUL CONTRATTO PRELIMINARE DI IMMOBILE PRIVO DELLA CONCESSIONE EDIFICATORIA E SUL DIRITTO ALLA PROVVIGIONE 48 mediare F.I.M.A.A. M entre va in stampa questo articolo è in vigore l’art 19 n. 14 del D.L. 78/2010, che impone di inserire, negli atti pubblici o nelle scritture private autenticate che riguardino il trasferimento, la costituzione o lo scioglimento della comunione di diritti reali su fabbricati già esistenti, la dichiarazione degli intestatari in ordine alla conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie.1 Alla violazione dell’obbligo è legata la sanzione della nullità dell’atto. La nuova disposizione è stata introdotta, come sopra ricordato, con un decreto legge che quindi, seppur immediatamente in vigore (dal 1.7.2010), dovrà comunque essere convertito in legge nei termini consueti (60 giorni) per poter mantenere la sua efficacia e validità. Non possiamo prevedere ad oggi, mentre scriviamo questo articolo, se, e come, verrà convertita tale nuova disposizione, ma la stessa ci fornisce lo spunto per esaminare un interessante orientamento della Suprema Corte in merito alla sussistenza del diritto alla provvigione mediatoria laddove sia stato concluso un contratto preliminare concernente un immobile privo della concessione edificatoria e non regolarizzabile urbanisticamente. Parliamo di “orientamento” perché ad una prima sentenza del 20052 ne è seguita un’altra lo scorso anno3 che, richiamando interamente il contenuto e la motivazione della prima, ha avallato integralmente la precedente motivazione, introducendo quindi quell’”orientamento” che di seguito ci accingiamo ad illustrare. La fattispecie all’esame delle due pronunce sopra indicate era rappresentata dalla conclusione di un contratto preliminare che non aveva avuto seguito in una successiva stipulazione del rogito di compravendita in quanto l’immobile era privo della concessione edilizia e quindi non poteva esserne trasferita la proprietà. Era in discussione, in quanto contestato dalle parti contraenti, il diritto dell’agente immobiliare a trattenere la provvigione percepita al momento del preliminare, in quanto i contraenti avevano sostenuto che, non potendosi giungere alla conclusione del contratto definitivo per l’evidente impossibilità ex lege di trasferire l’immobile privo della concessione edificatoria, sarebbe venuto meno, anzi non sarebbe mai sorto, il diritto del mediatore alla corresponsione della provvigione. I Supremi giudici sono stati invece di avviso diverso, ed hanno riconosciuto in entrambi i casi il diritto dell’agente immobiliare ad incamerare la relativa provvigione. L’ipotesi in esame potrebbe ripresentarsi in applicazione della nuova disposizione normativa sopra citata, qualora il rogito non potesse essere perfezionato in quanto il venditore non fosse in grado di effettuare la dichiarazione che lo stato dell’immobile corrisponda a quanto risultante dalle planimetrie catastali (si pensi, ad esempio, alla cameretta dei bambini ricavata da un locale ad uso deposito, alla trasformazione di un box in taverna, ecc.), ed il promissario acquirente non voglia acquistare l’immobile nella situazione corretta sotto il profilo edilizio – urbanisticamente, non corrispondente a quella apparente, ovvero di fatto. In tal caso potrebbe nascere il problema della provvigione già percepita al momento della conclusione del contratto preliminare: dovrà essere restituita o potrà essere trattenuta? Secondo quanto espresso nelle due sentenze sopra indicate potrà essere trattenuta. La Suprema Corte, partendo dal principio ormai consolidato in base al quale si possa parlare di “affare”, ex art. 1755 cod. civ., qualora ricorrano i requisiti di cui all’art. 1321 c.c., vale a dire quando intercorra l’accordo di una o più persone per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale, e quindi affinchè maturi il diritto del mediatore alla provvigione sia necessario che tra le parti messe in relazione si instauri un vincolo giuridico che le possa abilitare ad agire per l’esecuzione (o risoluzione) del contratto, ha ritenuto che dalla lettura degli articoli 17 e 40 della legge n. 47/1985, si possa evincere la mera la nullità dei soli atti con effetti reali, in caso di mancanza della necessaria concessione edificatoria. Non avendo il contratto preliminare alcun effetto reale, ma producendo unicamente effetti obbligatori, è quindi opinione della Suprema Corte che lo stesso non rientri nella previsione dei sopra menzionati articoli4: il contratto preliminare, avente ad oggetto una compravendita di un immobile non in possesso delle necessarie concessioni edificatorie, non cadrà quindi nella sanzione della nullità, e non travolgerà quindi l’operato del mediatore e il conseguente diritto alla provvigione. 1 D.L. 78/2010 ART. 19 n. 14: - all’articolo 29 della legge 27 febbraio 1985 n. 52, è aggiunto il seguente comma: “1-bis. Gli atti pubblici e le scritture private autenticate tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento, la costituzione o lo scioglimento di comunione di diritti reali su fabbricati già esistenti devono contenere, per le unità immobiliari urbane, a pena di nullità, oltre all’identificazione catastale, il riferimento alle planimetrie depositate in catasto e la dichiarazione, resa in atti dagli intestatari, della conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie. Prima della stipula dei predetti atti il notaio individua gli intestatari catastali e verifica la loro conformità con le risultanze dei registri immobiliari”. 2 La n. 7519 del 12.4.2005. 3 la n. 13260 del 9.6.2009. 4 v. in tal senso anche Cass. 24.4.2007 n. 9849 F.I.M.A.A. mediare 49 nuovo STRUMENTO per i soci fimaa Nasce fimaaservizi.it, il sito web dedicato ai nostri associati di Giovanni Acampora Amministratore delegato Fimaa Servizi I l 4 giugno è nato www.fimaaservizi.it, il sito dedicato alle aziende aderenti ai soci provinciali FIMAA, pensato e realizzato come un “contenitore” di servizi, semplice ed intuiti vo, di facile fruibilità è il primo risultato concreto della nuova strategia messa in campo dal nuovo Consiglio di amministrazione della società. La messa online del sito, e la contemporanea attivazione dei diversi servizi resi immediatamente fruibili, sono il risultato di un processo di rilancio e riqualificazione della società, che si propone così di offrire agli associati convenzioni e servizi alle migliori condizioni di mercato. FIMAA Servizi ha lavorato 50 mediare F.I.M.A.A. e sta lavorando sul ripensamento e rinnovamento del sistema prodotti e dei servizi, puntando a concentrarsi e a valorizzare quei segmenti di business nei quali la società conserva un vantaggio competitivo e può così recuperare redditività. A tal fine, l’obiettivo primo è quello di offrire un ampio ventaglio di servizi e convenzioni alle aziende aderenti, rispondendo alla logica delle migliori condizioni possibili per l’Associato. Per perseguire l’obiettivo fissato, FIMAA Servizi ha adottato una “stategia nuova”, prediligendo, ove possibile, la partnership con altri investitori e l’esternalizzazione di alcuni processi e servizi. Nella ricerca delle aziende/partners, è stato perseguito l’obiettivo dell’eccellenza, puntando sulla loro conoscenza del business e sulla possibilità di condividere le sfide del mercato. Il sito Fimaaservizi.it è stato sviluppato e concepito per essere semplice e di facile utilizzo e tutti i servizi sono strutturati in maniera tale da essere di facile accessibilità. Nell’ottica di voler offrire assistenza immediata ed informazioni sempre aggiornate a tutti i fruitori dei servizi offerti dalla nostra società, è prevista una casella di contatto attraverso cui interagire direttamente con la segreteria di FIMAA Servizi. FIMAA Servizi, quindi, completa l’offerta che riceve il socio FIMAA, che può contare su un’importante tutela politico-sindacale dalla FIMAA Italia, sulle opportunità finanziare ed assicurative sviluppate da MedioFIMAA e, da oggi, anche su una serie di prodotti e servizi che rispondono alle esigenze dei nostri associati e che daranno nuovo lustro all’immagine della nostra Federazione. mediare N U OV E I D E E E N U OVA V E S T E G R A F I C A P E R VA L O R I Z Z A R E A N C H E L A V O S T R A P U B B L I C I TÀ DA FIMAA NEWS A MEDIARE DA HOUSEORGAN A MAGAzINE Concessionaria esclusiva di pubblicità: CURCU & GENOVESE ASSOCIATI TRENTO Via Ghiaie, 15 - Tel. 0461 362122 - Fax 0461 362170 E-mail: [email protected] ITALIA F.I.M.A.A. MEDIARE - PERIODICO UFFICIALE F.I.M.A.A. C ONFCOMMERCI O IMPRESE PER L’ITALIA Foto: Liba Taylor/ActionAid - Grafica: Marco Binelli E L I G A R F Adotta un bambino a distanza, rendi la sua vita meno fragile! Crescere, studiare, giocare: per un bambino senza cibo e senza diritti tutto questo diventa infinitamente più difficile, se non impossibile. Ma tu puoi fare qualcosa. Con l’adozione a distanza puoi garantire cibo, acqua pulita, istruzione e cure mediche ad un bambino e alla sua comunità. Basta meno di un euro al giorno. Per ricevere le informazioni sul bambino e la comunità che potrai sostenere, spedisci in busta chiusa il coupon qui riportato a: ActionAid - Via Broggi 19/A - 20129 Milano, invialo via fax al numero 02/29537373 oppure chiamaci al numero verde 800 018 618. Nome Cognome Via n° Cap Città Tel Cell Prov E-mail Ai sensi del d.lgs. 196/2003, La informiamo che: a) titolare del trattamento è ActionAid International Italia Onlus (di seguito, AA) - Milano, via Broggi 19/A; b) responsabile del trattamento è il dott. Marco De Ponte, domiciliato presso AA; c) i Suoi dati saranno trattati (anche elettronicamente) soltanto dai responsabili e dagli incaricati autorizzati, esclusivamente per l’invio del materiale da Lei richiesto e per il perseguimento delle attività di solidarietà e beneficenza svolte da AA; d) i Suoi dati saranno comunicati a terzi esclusivamente per consentire l’invio del materiale informativo; e) il conferimento dei dati è facoltativo, ma in mancanza non potremo evadere la Sua richiesta; f) ricorrendone gli estremi, può rivolgersi all’indicato responsabile per conoscere i Suoi dati, verificare le modalità del trattamento, ottenere che i dati siano integrati, modificati, cancellati, ovvero per opporsi al trattamento degli stessi e all’invio di materiale. Preso atto di quanto precede, acconsento al trattamento dei miei dati. ZLP10 Data e luogo Firma Per informazioni chiama lo 02/742001, vai sul sito www.actionaid.it o scrivi a [email protected] Software FIMAA Antiriciclaggio L’Archivio Unico Informatico in pochi click col nuovo programma studiato da FIMAA Servizi in collaborazione con Cometa a cura di FIMAA Servizi e Cometa Informatica L a FIMAA Servizi, in collaborazione con il proprio partner informatico Cometa e con la supervisione dei consulenti legali nazionali, ha sviluppato un nuovo software Antiriciclaggio marchiato FIMAA. Il software consente alle agenzie di affari in mediazione di adempiere, in maniera rapida ed efficiente, alla vigente normativa in materia di Antiriciclaggio. Più in particolare, FIMAA Antiriciclaggio è il software che permette di adempiere agli obblighi previsti dal D. Lgs. 231/2007 (come da nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 19 Dicembre 2007, prot. n. 125367) nell’organizzazione e nella predisposizione dell’Archivio Unico Informatico (AUI). Le funzioni previste sono: –Identificazione della clientela: registrazione dei dati per l’identificazione dei soggetti (Persone Fisiche e Giuridiche); l’associazione di immagini e pdf per l’archiviazione documentale (es.: carta d’identità, patente, etc.); stampa dell’informativa sulla privacy; –Contrasto al finanziamento del terrorismo (black list) verifica automatica dei soggetti nella Black List dell’ Antiterrorismo (controllo richiesto dal Decreto 213/2007). La verifica viene eseguita nella lista del Dipartimento dell’Unione Europea, nella lista del Dipartimento del Tesoro USA e nella lista della Commissione USA 1267 – Talebani e Al Qaida. –Registrazione e conservazione delle informazioni ai fini dell’antiriciclaggio: registrazione delle informazioni relative alle prestazioni (vendite / locazioni) con l’associazione di immagini e pdf (es.: preliminare, compromesso, etc.); ricerca delle informazioni archiviate (ricerca per nome, per cognome, codice fiscale, etc.); –Comunicazione delle operazioni sospette: indicatori di anomalie dell’Ufficio di Informazione Finanziaria (UIF) precaricati; creazione e stampa della modulistica necessaria per le comunicazioni delle operazioni sospette all’ Unità di Informazione Finanziaria (UIF). Il software viene fornito con la guida in linea che permette di familiarizzare con l’utilizzo dell’applicativo velocemente e in modo efficace. Il software è autoinstallante e viene fornito nella versione Client-Server (in rete con più postazioni di lavoro e un unico database condiviso sul sistema server). Facile ed intuitivo, il sof tware viene of fer to, esclusivamente agli associati FIMAA, ad un prezzo estremamente competitivo di 150 euro. È possibile scaricare gratuitamente la versione dimostrativa del software dall’area riservata del sito www.fimaaservizi.it. F.I.M.A.A. mediare 53 PROPOSTE EDITORIALI IN LIBRERIA CON FIMAA Autore: Marco Levis Emanuela Gromis di Trana Editore: Il Sole 24 Ore La nuova disciplina dei mutui ipotecari. Il ruolo del notaio e la prassi bancaria Atti del convegno tenutosi a Milano il 12 giugno 2009 In breve: Le recenti novità normative in materia di mutui ipotecari ne hanno innovato profondamente la disciplina. Accanto ad aspetti di intervento pubblico diretto in questioni economiche, ingenti sono anche le modifiche di stampo prettamente civilistico; l’effetto è un panorama articolato e complesso, i cui elementi non sono ancora chiari del tutto. I contributi del volume si propongono di verificare, in un nuovo tentativo di inquadramento generale, ciò che ha funzionato e ciò che ha funzionato meno, l’impatto sulla prassi operativa e le prospettive future, nella convinzione che il punto di vista notarile possa contribuire in modo essenziale alla comprensione di questo importante aspetto della realtà giuridico-economico-sociale e al suo sviluppo in senso migliorativo e nell’interesse generale. Editore: Il Sole 24 Ore Autore: Francesco Karrer Alessandra Fidanza Editore: Le Penseur 54 mediare L’affitto d’azienda In breve: La ricerca affronta il complesso ed articolato tema dell’affitto di azienda attraverso una ricognizione sistematica sotto il profilo tributario, soffermandosi sugli aspetti controversi di maggiore rilievo evidenziati dalla giurisprudenza e dalla prassi. L’affitto di azienda è contratto particolarmente utile, che lascia alla libertà delle parti ampio margine per effettuare scelte soggettive. Lo studio, analizzando gli aspetti contrattuali indica le modalità attraverso cui detto contratto può risolvere esigenze applicative, ed individua scelte compatibili con la normativa tributaria idonee a tutelare il contribuente. L’analisi effettuata offre l’occasione per evidenziare come il notaio, nel ruolo di consulente, possa contribuire in modo significativo al corretto utilizzo del contratto di affitto di azienda nella prassi operativa e nelle prospettive future. F.I.M.A.A. LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - TECNICHE E PROCEDURE La procedura di applicazione della VAS in Italia non è di immediata interpretazione: numerose le declinazioni della fonte normativa europea prima e dei decreti di recepimento italiano poi, molti gli attori in gioco. Il volume affronta la tematica della VAS su un duplice binario: quello della procedura, tentando di fare chiarezza su ruoli e funzioni nella VAS, e quello dei contenuti, fornendo una visione pragmatica degli apporti richiesti per la costruzione del processo di valutazione. Il tutto viene proposto secondo un’ottica internazionale, che accompagna il lettore, competente oppure inesperto della materia, lungo un percorso di semplificazione e messa a sistema delle informazioni. Vengono esposti alcuni casi applicativi a livello nazionale e locale, per giungere poi a suggerire come poter adempiere ai vari passi richiesti dalla normativa vigente, tenendo conto anche di alcuni esempi internazionali. Autore: Dal Porto Francesca Bonavia Giuseppe Editore: Edizioni Giuridiche Simone Autore: Ezio Bigotti (a cura di) Editore: Il Sole 24 Ore Autore: Mottura Giovanna Pennisi Alessandra Editore: Maggioli Editore Case, terreni e fisco Di proprietà o in affitto, monolocale o villa a schiera, la casa è oggi il bene primario di ogni cittadino. I quaderni di diritto immobiliare nascono per dare risposte chiare e immediate al lettore su: acquisto e vendita, locazioni abitative e commerciali, ristrutturazioni e manutenzioni, finanziamenti, risparmio energetico, condominio, agenzie immobiliari. Ogni volume affronta una tematica specifica giovandosi di una trattazione completa e di facile lettura, per fornire uno strumento di rapida consultazione a quanti necessitano di conoscerne le regole, risolvere dubbi e incertezze, sfruttare opportunità e vantaggi. Gli argomenti sono affrontati con linearità e sistematicità, alla luce delle principali novità legislative e degli strumenti di tutela che l’ordinamento mette a disposizione dei soggetti coinvolti. Ciascun Quaderno, inoltre, presenta interessanti e originali spunti di riflessione e si distingue per l’efficacia dei corredi, concepiti per meglio illustrare i temi trattati: il cavillo, le f.a.q. (frequently asked questions), gli schemi riepilogativi, le tabelle riassuntive, la modulistica, la casistica detta rubrica “in pratica”. Il servizio abitativo sociale. Nuovi sistemi per valorizzare l’edilizia residenziale pubblica e promuovere le politiche dell’housing sociale. La “casa sociale” è considerata, oggi, uno dei principali “segni di civiltà” della società moderna. Le democrazie occidentali del secolo scorso hanno perseguito l’obiettivo di assicurare a tutti, ivi comprese quelle persone che, a causa di un reddito basso, erano escluse dall’accesso ad alloggi di mercato, una vita dignitosa, in una casa adeguata alle loro necessità. I mutamenti del contesto amministrativo hanno stimolato la nascita di iniziative, promosse autonomamente dalle Regioni, dagli altri Enti locali e da soggetti del terzo settore. Alcune di queste nuove politiche abitative sono state denominate housing sociale o social housing con l’espressa intenzione di tenerle distinte dalle più tradizionali politiche per la casa. Il patrimonio abitativo pubblico italiano è stato costruito sulla scorta di leggi nazionali ad hoc, che si sono succedute nel corso del Novecento e che hanno contribuito a creare un patrimonio vasto e diversificato, spesso periferico, a volte centrale (inglobato nella crescita della città), sul quale è possibile leggere un secolo di storia italiana, di architettura, di cambiamenti sociali, di evoluzioni culturali, di sperimentazioni urbanistiche. In quanto tale, il patrimonio residenziale pubblico italiano, seppur non possieda valore di “monumento”, ha comunque valore di “documento”. L’ampliamento della casa uni e bifamiliare. Guida progettuale all’attuazione dei piani casa regionali Il volume intende guidare il progettista agli interventi di ampliamento che – secondo quanto sancito dalle diverse norme regionali approvate in attuazione dei cd. piani casa – sono realizzabili nell’edilizia residenziale mono e bifamiliare. Dopo l’esplicazione e il raffronto fra quanto reso realizzabile nelle diverse aree regionali, vengono chiariti i requisiti necessari alla progettazione secondo i limiti imposti e le specifiche richieste in materia di volumetria, risparmio energetico, protezione antisismica, sostenibilità ambientale. Sono, altresì, individuati i soggetti aventi diritto, il contesto e le tipologie edilizie coinvolte. Il tutto è, quindi, concretizzato in guide di progetto che illustrano una serie di casistiche di intervento – dall’innalzamento, agli ampliamenti orizzontali, dalla realizzazione di pertinenze, alle ristrutturazioni interne, dalle ricostruzioni al recupero dei rustici abbandonati – realizzabili sulla base delle norme approvate. A corredo, è presentato un utile vademecum delle procedure edilizie semplificate. mediare 55 Convegni FIMAA panoramica sugli appuntamenti LA PERIZIA IMMOBILIARE: NUOVA PUBBLICAZIONE PER FIMAA Milano E Collegio Geometri di Milano opo più di tre anni di lavoro è finalmente disponibile il volume sulle perizie e sulle valutazioni immobiliari nato dall’importante convenzione tra FIMAA Milano ed il Collegio Geometri di Milano. Grazie alla lungimiranza degli allora Presidenti Mauro Danielli ed Erminio Nolli, i quali hanno creduto nel progetto, è stato possibile dare vita a questa preziosa collaborazione tra i due Collegi. E grazie agli autori Ambrogio Sala, Cristiano Cremoli, Luca Ravasi e Massimo Sorrentino è stato possibile realizzare questa guida pratica con molte interesAmbrogio Sala - Cristiano Cremoli santi novità sia nei Luca Ravasi - Massimo Sorrentino contenuti che nell’esposizione. Maggioli Editore ha creduto LA PERIZIA nel progetto. L’AsIMMOBILIARE sessore Gianni VerLinee guida per la pratica professionale ga ha avvallato il lavoro con una sua prefazione. Questa pubblicazione è un altro passo avanti per chi vuole investire nella professionalità e nella qualità dei servizi da offrire al cliente; vuole credere alla necessità di crescere con formazione permanente e con aggiornamento continuo, dimostrando che gli agenti mmobiliari sono in grado di fornire al mercato (sia ai privati che alle imprese che alle istituzioni) conoscenza e capacità di saper mettere in relazione tutte le parti. Il testo è di facile lettura e di estrema praticità, è uno strumento quotidiano da applicare nella pratica, integrandone l’efficacia con il piano formativo che FIMAA Milano e Collegio Geometri di Milano propongono ai propri associati, con diversi livelli di specializzazione. Il volume è disponibile presso la Segreteria FIMAA Milano (tel. 0276007671, email [email protected]), previa prenotazione delle copie di interesse, e può essere acquistato, grazie ad un accordo con l’editore, con il 50% di sconto sul prezzo di copertina 10 euro anziché 20 euro iva inclusa, per copia, spese di spedizione escluse. D Il volume è frutto del lavoro di: Ambrogio Sala, consulente tecnico FIMAA Milano. Cristiano Cremoli, geometra, segretario del Collegio Geometri e Geometri Laureati della provincia di Milano. Luca Ravasi, socio onorario FIMAA Milano, responsabile di progetto. 38 Della stessa collana r-BWBMVUB[JPOFEFHMJJNNPCJMJ G. Moro Visconti R. Moro Visconti V. D. Dossena X ed., 2009 LA PERIZIA IMMOBILIARE Massimo Sorrentino, geometra, Commissione Urbanistica Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Milano e consulente tecnico FIMAA Milano. MIPIM 2010 Cannes, dal 16 al 19 marzo scorso è andata in scena la 21ma edizione del MIPIM, una delle fiere immobiliari più importanti e più prestigiose del mondo. Anche quest’anno, per la decima volta, FIMAA Milano era presente, all’interno del “Milano Metropolitan System”, condividendo lo stand della Camera di Commercio e del Comune di Milano con altre importanti istituzioni ed associazioni del settore. Presente l’assessore alla Casa del Comune di Milano Gianni Verga, oltre a molti altri illustri esponenti del mondo istituzionale. A collana coordinata da Gianfranco Di Rago, Maurangelo Rana Fabio Sandrini Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Milano Collegio Agenti d’Affari in Mediazione della Provincia di Milano 25-01-2010 17:11:26 56 mediare F.I.M.A.A. Il gruppo dirigenti e istituzioni presso lo stand MIPIM “Milano Metropolitan System” Il programma della manifestazione è stato come sempre assai nutrito di conferenze e di seminari, con commenti e proiezioni sul mercato immobiliare internazionale visto in tutte le sue complesse sfaccettature (residenziale, commerciale, turistico) e da tutti i punti di vista. La crisi sicuramente si è sentita, anche in termini di notevole calo di presenze (sia come espositori che come visitatori) ma la “scrematura” ha permesso di avere presenze di eccellenza, con una selezione abbastanza naturale nei confronti di molte realtà che – nelle passate edizioni – presenziavano più per forma che per sostanza. La dirigenza FIMAA Milano era rappresentata dal presidente Lionella Maggi, dal vicario Vincenzo Albanese, dal vicepresidente Mauro Danielli, dal segretario Beatrice Zanolini e da molti associati. Nel mese di giugno 2010 FIMAA Milano, sempre in ambito del “Milano Metropolitan System”, è stata presente anche alla sesta edizione di EIRE, Expo Italia Real Estate, svoltosi al polo fieristico di Rho (MI). Il futuro dei mediatori ad Ancona abolizione del ruolo di agenti d’affari in mediazione ha imposto un momento di riflessione e confronto sul futuro della categoria. Per questo la FIMAA-Confcommercio della provincia di Ancona ha voluto organizzare un convegno, che si è tenuto giovedì 20 maggio presso la prestigiosa sala alla Loggia dei Mercanti di Ancona, che ha avuto il futuro professionale della categoria quale momento centrale. Alla luce, infatti, della direttiva europea Bolkestein, che ha cancellato il ruolo agenti d’affari, è risultato fondamentale individuare gli scenari reali nei quali si muoveranno di qui a breve i mediatori. Ecco dunque l’urgenza di interpretare il futuro e la crucialità di sfruttare il momento transitorio per recepire quelli che saranno i nuovi strumenti di lavoro. In questo senso è stato determinante il sostegno che ha potuto offrire ai mediatori la FIMAA-Confcommercio con la professionalità dei propri rappresentanti e con l’illustre presenza al seminario, del presidente nazionale FIMAA Valerio Angeletti, del consulente legale FIMAA Italia Paolo Pesando e del vice segretario generale della Camera di Commercio di Ancona Paola Castellucci. Gli interventi previsti sono stati dei momenti di condivisione con i numerosi presenti che hanno gremito la prestigiosa Loggia dei Mercanti, delle novità apportate dalla Bolkestein ed andranno a costituire un importante punto di partenza per il rilancio dei mediatori. L’obiettivo è quello di mantenere forte il riconoscimento della categoria destinataria da sempre di una pluralità di oneri e obblighi, si pensi ad esempio a quello della vigilanza imposta dalla normativa sull’antiriciclaggio, cui è sempre corrisposta un’attestazione pubblica del “ruolo”. Questo per dire che un livello di professionalità reso manifesto, tangibile, va comunque difeso e sostenuto anche per garantire gli stessi clienti che devono essere certi di potersi riferire ad una categoria adeguatamente certificata. Alla luce di quanto detto appare ancora più evidente l’impor- Il tavolo dei relatori tanza che ha rivestito il convegno, molto partecipato, incentrato sul futuro dei mediatori i quali sono stati parte attiva del seminario con valutazioni, proposte e quesiti. Alla manifestazione sono intervenuti anche il presidente della Camera di Commercio di Ancona Rodolfo Giampieri, il direttore della Confcommercio Provincia di Ancona Massimiliano Polacco, il presidente FIMAA Confcommercio Provincia di Ancona Roberto Capriglione ed il presidente della Regione Marche e consigliere nazionale Piero Ninno. L’ VERONA - DAL PIANO CASA ALLA COMUNICAZIONE l presidente Francesco Gentili, rieletto per il secondo mandato a fine 2009, assieme al nuovo direttivo ha organizzato un piano formativo per il 2010 che prevede sei seminari tecnici, il tutto grazie alla collaborazione con Carlo Dall’occhio dell’omonimo studio Dall’occhio Consulting di Verona, che metterà a disposizione tutta la conoscenza ed esperienza del suo staff di professionisti. Nei mesi scorsi sono stati affrontanti argomenti molto interessanti, come il “Piano Casa”, analizzando la normativa, passando dalla verifica di fattibilità ed iter burocratici da seguire e le programmazioni e problematiche e relativi costi. Nel secondo incontro dal titolo “Valore di mercato in base alle nuove tecnologie del risparmio”, si è discusso di certificazioni energetiche, lettura ed esposizione al cliente degli attestati, vizi e difetti dell’isolamento termico, mentre “Risparmio energetico, energie rinnovabili e rapporti costi e benefici” è stato invece il tema del terzo incontro. Per il mese di luglio è previsto un corso sulle “Difformità edilizie”, cosa sono e come individuarle sulla base della documentazione in possesso, come risolverle e come I comportarsi in caso di pratiche non sanabili, iter, costi per l’eliminazione o calcolo della svalutazione dell’immobile. A settembre l’appuntamento sarà con “La qualità della progettazione nel residenziale”, studio ed importanza degli spazi comuni e delle aree esterne, studio tipologico degli alloggi, Francesco Gentili comfort e il benessere dell’abitare. Per concludere, a novembre si parlerà di “Tecniche di comunicazione per la presentazione dei beni immobili dal progetto alla vendita”, che ci vedrà impegnati a valutare le schede di vendita, l’illustrazione del progetto e le comunicazioni con tecniche digitali interattive. Tutto il materiale è scaricabile sul sito www.dallocchioconsulting.com nella sezione “documenti-pdf”. F.I.M.A.A. mediare 57 CALABRIA: GLI AGENTI IMMOBILIARI FIMAA INCONTRANO BNL partita la nuova convenzione del Gruppo Bancario BNL BNP Paribas per MedioFimaa, la società partecipata da Fimaa Italia (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari) per la mediazione del credito. Il nuovo accordo è stato presentato ufficialmente ad un incontro con gli associati alla FIMAA – Confcommercio calabrese, giovedì 8 luglio, nella sala riunioni della sede di Confcommercio Catanzaro, dal presidente FIMAA Calabria e FIMAA Catanzaro, Michele Tallarico e dal consigliere nazionale e componente della Giunta nazionale FIMAA, Pietro Falbo che ha moderato l’incontro. Hanno relazionato, il responsabile partner area Calabria BNL, Salvatore Chiefalo; il responsabile clientela individuals Calabria BNL, Vincenzo Piro; il responsabile di Distretto Catanzaro – Vibo Valentia, Peppino Stancati e l’amministratore delegato di Mediofimaa Italia, Giancarlo Vinacci. L’iniziativa promossa territorialmente da Michele Tallarico e Pietro Falbo, inserisce MedioFIMAA tra i migliori partner BNL BNP Paribas, gruppo bancario che ha avuto modo, grazie all’accordo, di porsi in un’ottica di cambiamento offrendo la propria professionalità e qualità dei servizi direttamente in prima persona aprendo un confronto diretto con i propri clienti. «Ci auguriamo – ha detto Tallarico in apertura di assemblea – che il lavoro fatto per raggiungere l’accordo sia un momento di massima apertura tra la Federazione ed il Gruppo bancario e che porti un proficuo È Il gruppo calabrese 58 mediare F.I.M.A.A. lavoro di collaborazione favorendo così una categoria, quella degli agenti immobiliari, ad uscire da un tempo di crisi molto particolare come è stato quello dell’anno 2009». Ha aperto i lavori, Pietro Falbo che ha tenuto ad evidenziare «l’importanza dell’accordo che favorirà un interscambio continuo con il sistema bancario, rendendo efficaci e rapidi tutti i passaggi operativi. Queste le caratteristiche e gli accordi voluti all’inizio della trattativa e questi gli obiettivi che vogliamo raggiungere». Gli associati MedioFIMAA, grazie al rapporto di sinergia creato dalla Federazione, avranno a disposizione un responsabile di area BNL, Salvatore Chiefalo, che fungerà da supporto e filo conduttore tra MedioFIMAA e la banca stessa. Gli associati potranno usufruire dei prodotti “Gold Partner” e “Top Partner”; uno “Spread” a partire da 0,90% sia sul tasso fisso che su quello variabile e mutui finalizzati ad acquisto; ristrutturazione; sostituzione e liquidità e surroga. «È per BNL – ha detto Chiefalo – un’operazione rischiosa che comporta dei sacrifici in termini di perdita, di rischio, ma siamo estremamente convinti che ne valga la pena perché abbiamo fiducia e stima del nostro partner MedioFIMAA ed il nostro obiettivo sarà quello di instaurare un reciproco rapporto di qualità. Con questo nuovo accordo – ha aggiunto – e con la consapevolezza di avere un diretto contatto con i principali attori dell’operazione, siamo certi che riusciremo a fare un cambiamento in termina di crescita e qualità dei servizi». Alcuni associati FIMAA, presenti in sala, hanno infatti, Un momento del convegno colto l’occasione per avere chiarimenti ed esporre le proprie difficoltà riscontrate con BNL negli anni passati e le perplessità in merito alle loro esigenze, tra le quali: velocità di esecuzione delle pratiche, agevolazioni per i clienti extracomunitari, forte sinergia e serietà. «La BNL di oggi – ha dichiarato Peppino Stancati, responsabile di Distretto – non è più quella di tre o quattro anni fa. Ora ogni agenzia ha un proprio addetto che si occupa dell’accesso al credito ed in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza e questo semplifica di molto tutto il processo. Stiamo migliorando e scendiamo in campo in prima persona. È certo, però – ha concluso – che anche il l’agente immobiliare o il mediatore creditizio dovranno porsi nelle condizioni di favorire l’ottimizzazione dei tempi. Innanzitutto, è opportuno, fare una prima valutazione della domanda e stabilire se la richiesta soddisfa i criteri stabiliti dalla banca e poi, in seconda battuta, consegnare tutti i documenti necessari nel più breve tempo possibile. Ci capita spesso, infatti, che il finanziamento tarda ad essere erogato proprio per l’incompletezza della documentazione che viene consegnata a singhiozzi». «Abbiamo una tracciabilità di tutte le pratiche – ha affermato Vincenzo Piro, responsabile Clientela individuals Calabria BNL – e con le erogazioni contestuali si potrà snellire l’iter burocratico. Siamo lieti di stare al fianco di FIMAA e fare business assieme. Il cambiamento c’è e ci stiamo mettendo la faccia, dateci fiducia». Giancarlo Vinacci, amministratore delegato MedioFIMAA Italia, è rimasto colpito dalla presenza di una platea così gremita. «È un grande passo aver avviato la convenzione – ha detto Vinacci – in una città come Catanzaro che, nonostante le difficoltà e la crisi disastrosa del 2009, per livelli di crescita si pone agli stessi livelli di città metropolitane commercialmente e numericamente molto più avanzate. Dati e statistiche dimostrano che, nel nostro paese, in tema di finanziamenti, BNL è un partner di altissimo livello ed in tutta Italia stiamo erogando mutui, in media, per quindici milioni di euro al mese. Stiamo lavorando bene. È una scommessa per la Banca ed una nuova opportunità per il cliente». La sala, gremita, ha visto la presenza anche del presidente FIMAA di Reggio Calabria, Giandomenico Polimeno che ha auspicato una sinergia ancor più intensa tra Banca ed operatore e di molti associati FIMAA delle provincie di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia. LIGURIA IN CONVEGNO AD APRILE i è tenuata a Sanremo, nella sala Melograno di Via Marsaglia, la giornata di approfondimento della Fimaa di Imperia. I principali temi discussi sono stati il recepimento della Direttiva Bolkestein, che tratta il cambiamento della figura del mediatore con l’abolizione del Ruolo presso le Camere di Commercio, e la Normativa antiriciclaggio con lo sviluppo normativo, i nuovi adempimenti connessi alla verifica della clientela e le implicazioni nella procedura della privacy. S Ampia la partecipazione degli associati, che hanno ascoltato e discusso alla fine delle relazioni tenute dal presidente provinciale Annamaria Beatrici, dall’avvocato Paolo Pesando (consulente nazionale Fimaa) e da Santino Taverna, coordinatore della Consulta nazionale. Alla giornata erano presenti oltre il direttore Ascom Imperia Claudio Roggero, anche i dirigenti della Cariparma, parter di Fimaa Imperia. F.I.M.A.A. mediare 59 TRENTO - CONVEGNO AFFOLLATO PER LA BOLKENSTEIN E L’ANTIRICICLAGGIO l 21 maggio scorso, nella sala Pluriuso dell’Unione Commercio e Turismo di Trento, la FIMAA ha tenuto un convegno molto importante riguardante la legge “Bolkenstein” e le nuove normative antiriciclaggio. Alla presenza di più di cento agenti immobiliari, i relatori hanno approfondito le tematiche del convegno: dopo i saluti di Gianni Bort, presidente dell’Unione e di Severino Rigotti, presidente FIMAA Trento, ha preso la parola il presidente nazionale FIMAA, Valerio Angeletti, che ha intrattenuto la platea sulla legge Bolkenstein, la cui ado- I Il tavolo dei relatori zione ha di fatto abolito il ruolo degli agenti in mediazione. «La nostra associazione, unitamente alla FIAIP – ha spiegato Angeletti – attraverso un’azione congiunta è riuscita a convincere il Governo a mantenere in vigore i requisiti fondamentali per poter esercitare la professione e cioè il corso abilitativo con relativo esame finale e l’obbligo della sottoscrizione di una polizza professionale per iniziare l’attività. Di fatto non è cambiato nulla». Luca Trentinaglia, della Camera di Commercio di Trento, ha successivamente spiegato come saranno inquadrati gli agenti in mediazione dopo la soppressione del ruolo, precisando che l’orientamento è quello di inserirli nel registro imprese e nel REA. Ha poi preso la parola l’avvocato Daniele Mammani che, interpretando le ultime normative in materia di antiriciclaggio, ha consigliato agli agenti immobiliari di adottare il registro on-line, in quanto questa sembra essere l’indicazione del legislatore. Vi sarà l’obbligo di mantenere per dieci anni anche la documentazione degli affari conclusi. Daniele Arrigoni, di Cometa Informatica, ha quindi mostrato il registro antiriciclaggio on-line con l’aggiunta della Black-list per l’identificazione dei clienti che si è resa obbligatoria. Il programma sarà venduto agli associati da FIMAA Servizi che, tramite le FIMAA Provinciali, distribuirà il software a coloro che ne faranno richiesta. È stato poi presentato il nuovo sito di FIMAA Servizi con tutte le convenzioni ed i servizi accessibili agli associati. Dopo un breve intervento di Paolo Fusilli in rappresentanza dei Mediatori Creditizi per spiegare le nuove direttive del settore attualmente in itinere, è intervenuto – per una panoramica sui servizi che saranno messi a disposizione degli associati – il consigliere di FIMAA Servizi, Enrico Fenoglio. Giancarlo Vinacci di MedioFIMAA ha infine presentato le nuove convenzioni bancarie ed i servizi assicurativi sottoscritti da MedioFIMAA. Tirando le somme si può senza dubbio affermare che il convegno è stato molto apprezzato da tutti, sia per gli argomenti trattati, sia per l’alta professionalità dei relatori, che più volte sono intervenuti rispondendo con precisione e dovizia di particolari alle domande molto dirette e utili fatte dei mediatori che gremivano la sala. A PISA seminario di studio sull’“Abolizione del ruolo. Cosa cambia” e ne è parlato a Pisa lo scorso 4 giugno, in occasione di una giornata di studio presso la Camera di Commercio di Pisa. Al tavolo, il mix perfetto tra rappresentanti istituzionali e tecnici per affrontare e chiarire alcuni degli aspetti più controversi relativi alla più o meno effettiva cancellazione del ruolo. In platea, molti agenti e professionisti dell’intermediazione, provenienti da tutta la regione. Organizzatore e moderatore d’eccezione del convegno Pierluigi Bernardeschi, vulcanico presidente provinciale FIMAA. Doverosi i saluti iniziali di Luca Ciappi, presidente di Confcommercio Pisa e di Cristina Martelli, segretario generale della Camera di Commercio di Pisa. Il presidente Bernardeschi ha ricordato, nell’intervento introduttivo, l’importanza sociale dell’attività del mediatore, rivolta essenzialmente a tutelare la sicurezza delle controparti durante la Pierluigi Bernardeschi vendita. «Proprio per questo motivo – ha detto Bernardeschi – i requisiti per l’abilitazione all’esercizio della professione, quelli di ordine morale, finanziario e professionali non dovranno mai venire meno, perché assicurare un migliore livello di preparazione degli agenti immobiliari garantisce in ultima istanza proprio i consumatori, i veri beneficiari del servizio di intermediazione». Sul tema sono intervenuti anche Stefano Gambini (Cconsulente della Camera di Commercio di Pisa), Federico Pieragnoli (direttore di Confcommercio Pisa), Riccardo Balsano (Cconsulente tecnico), Alberto Giovannelli (legale). S 60 mediare F.I.M.A.A. FIMAA ALESSANDRIA E ASCOM: NUOVE NORME E PORTALE a FIMAA-Confcommercio - Federazione Provinciale Mediatori e Agenti d’Affari ha organizzato lo scorso 22 maggio un convegno informativo che si è tenuto presso la Camera di Commercio di Alessandria. Sono intervenuti l’avvocato Paolo Pesando, legale di FIMAA Italia, per parlare degli obblighi per le agenzie immobiliari derivanti dalla direttiva antiriciclaggio e fornire gli aggiornamenti tecnici L Un momento del convegno per le agenzie, a seguire, Giancarlo Vinacci, amministratore delecato Medio FIMAA, che ha illustrato le norme per le convenzioni bancarie per mediatori immobiliari e creditizi, mentre il notaio Giuseppe Mussa ha spiegato le nuove disposizioni della Finanziaria per la stesura dei rogiti notarili. A Daniele Arrigoni di Cometa ha invece presentato il portale www.fimaaservizi.it, «Il nuovo portale – ha spiegato Sergio Garlando, presidente provinciale di FIMAAConfcommercio – rappresenta finalmente lo strumento attraverso il quale tutti gli associati potranno gestire più celermente le pratiche, evitando inutili code al Catasto e disponendo in tempo reale di tutti gli aggiornamenti. A questa mezza giornata di formazione hanno partecipato numerosi colleghi. Oltre ad incontrare competenti relatori e aggiornarsi in merito a indispensabili nozioni tecniche, è stato possibile scambiarsi opinioni sull’andamento del comparto». ASSEMBLEA E TEMI CALDI A TORINO o scorso 29 giugno si è svolta l’assemblea dei soci FIMAA di Torino. Alla presenza di oltre duecento associati, dopo il saluto del presidente Alessandro Berlincioni, sono stati affrontati alcuni temi di grande importanza e attualità per i mediatori. In primo luogo, l’abolizione del Ruolo Agenti d’Affari in Mediazione. Alla luce della relazione di Santino Taverna, responsabile FIMAA dei rapporti intersindacali, e attraverso gli interventi dei consulenti legali Giovanni Favero Longo e Paolo Pesando, si è dibattuto sul futuro dell’agente immobiliare, mentre Matteo Olivieri dell’Ufficio Legale Unioncamere Piemonte ha illustrato quali potranno essere le modalità di attuazione del provvedimento. Sempre Pesando, in qualità di consulente legale nazionale, ha presentato agli associati di Torino e provincia le ultime novità in materia di antiriciclaggio, alla luce delle risposte pervenute dal Ministero ai quesiti posti dalla Federazione. Daniele Arrigoni di Cometa ha poi presentato il software prodotto con la consulenza dei legali stessi e studiato appositamente per consentire di adempire in maniera rapida ed efficiente agli obblighi previsti per la predisposizione dell’Archivio Unico Informatico. Infine, il notaio Giovanni Liotta ha ragguagliato l’assemblea sul DL 78/2010, che ha introdotto nuovi obblighi in materia di locazioni, compravendite e mutui: in particolare si è esaminato l’art.19 del Decreto, che impone l’obbligo di allineamento dei dati catastali indicati nei rogiti e nei contratti di affitto alle risultanze del Catasto. L F.I.M.A.A. mediare 61 ORGANI SOCIALI FIMAA Presidente Valerio Angeletti - Roma Vice presidente vicario Gianni bassignani - Parma Amministratore Angelo Virga - Palermo Segretario generale Rossano Asciolla Vice presidenti Lionella Maggi - Milano Antonino Nicolosi - Catania Guerino Polito - Padova Severino Rigotti - Trento Maria Grazia Savant Ros - Torino Giunta esecutiva Annamaria Beatrici - Imperia Arrigo Brandini - Firenze Pietro Alfredo Falbo - Catanzaro Marco Mainas - Cagliari Roberto Maccaferri - Bologna Stefano Sala - Milano Consiglieri nazionali Giovanni Acampora - Latina Giulio Baiocchi - Parma Pierluigi Bairo - Genova Alessandro Berlincioni - Torino Pierluigi Bernardeschi - Pisa Bruno Biagiotti - Perugia Sandro Borselli - Padova Giorgio Cornacchia - Ravenna Mauro Danielli - Milano Giancarlo De Bartolomeo - Taranto Dina D’Onofrio - Campobasso Enrico Fenoglio - Asti Alessandro Gabriele - Lucca Sergio Garlando - Alessandria Giovanni Gulino - Ragusa Saverio Iaccarino - Napoli Roberto Marzola - Ferrara Domenico Martiradonna - Bari Piero Ninno - Ancona Andrea Oliva - Trieste Antonio Parmigiani - La Spezia Stefano Persenda - Savona Maurizio Pezzetta - Roma Fabrizio Savorani - Ravenna Luigi Signorato - Aosta Michele Tallarico - Catanzaro Santino Taverna - Varese Formazione Responsabile Nazionale Giovanni Gulino Vice Responsabile Nazionale Rino Polito Vice Responsabile Nazionale Roberto Marzola Collegio revisore dei conti Presidente Giuseppe CAMPISCIANO - Milano Revisori effettivi Aba Albertini - Ascoli Piceno Federico Crispino - Padova Revisore supplente Sabrina Minichiello - Firenze Collegio dei probiviri Presidente Giuseppe de Palo - Lodi Probiviri effettivi Angelo di Bartolo - Messina Claudio Zanetti - Como Probiviri supplenti Marco Beretta - Firenze Michele Zampieri - Padova ORGANIGRAMMA FIMAA Consulte nazionali settore immobiliare Responsabile Nazionale Giovanni Acampora Vice Responsabile Nazionale Sergio Garlando Settore creditizio Responsabile Nazionale Sandro Borselli Vice Responsabile Nazionale Paolo Fusilli Settore merceologico Responsabile Nazionale Giulio Baiocchi Vice Responsabile Nazionale Stefano Pezzoni COMMISSIONI NAZIONALI PERMANENTI FIMAA organizzazione e servizi Responsabile Nazionale Enrico Fenoglio Vice Responsabile Nazionale Severino Rigotti 62 mediare F.I.M.A.A. Comunicazione Responsabile Nazionale Alessandro Gabriele Responsabile Nazionale Piero Ninno Rapporti intersindacali con fiaip/ confedilizia/Confindustria e ANAMA/Confesercenti Responsabile Nazionale Santino Taverna Relazioni sindacali Responsabile Nazionale Arrigo Brandini Vice Responsabile Nazionale Antonio Parmigiani GRUPPI NAZIONALI PERMANENTI FIMAA Giovani imprenditori FIMAA Responsabile Nazionale Stefano Persenda Donne imprenditrici FIMAA Responsabile Nazionale Annamaria Beatrici Vice Responsabile Nazionale Maria Grazia Savant Ros GRUPPI NAZIONALI DI LAVORO FIMAA Revisione statuto nazionale fimaa, regolamento regionale fimaa e predisposizione statuto tipo provinciale FIMAA Responsabile Nazionale Antonino Nicolosi CONSULENTI NAZIONALI FIMAA Consulenti legali Daniele Mammani Paolo Pesando Consulente tributario fiscale e del lavoro Giovanni Pantanella Sedi Provinciali Fimaa/ASCOM - UNIONI CONFCOMMERCIO PROVINCIALI VALLE D’AOSTA AOSTA - Regionale Borgnalle, 10 - Complesso "Le Miroir" - 11100 Aosta Tel. 0165/40004 - Fax 0165/236728 - [email protected] Presidente: SIGNORATO Luigi PIEMONTE TORINO - Via Casalis, 33 - 10143 Torino Tel. 011/4733030 - Fax 011/4730808 - [email protected] Presidente: Berlincioni Alessandro ALESSANDRIA - Via Modena, 29 - 15100 Alessandria Tel. 0131/314821 - Fax 0131/314841 - [email protected] Presidente: Garlando Sergio ASTI - Corso Felice Cavallotti, 37 - 14100 Asti Tel. 0141/535711 - Fax 0141/436958 - [email protected] Presidente: Fenoglio Enrico BIELLA - Via Tripoli, 1 ang. Via Torino - 13900 Biella Tel. 015/8352711 - Fax 015/351638 - [email protected] Presidente: Botto Steglia Carlo CUNEO - Via A. Avogadro, 32 - 12100 Cuneo Tel. 0171/437111 - Fax 0171/437221 - [email protected] Presidente: Baravalle Giuseppe NOVARA - Via Paletta, 1 - 28100 Novara Tel. 0321/614411 - Fax 0321/35781 - [email protected] Presidente: Leo Andrea VERBANIA - Via Quarto, 2 - 28921 Verbania Tel. 0323/402576 - 0323/402825 - Fax 0323/402768 - [email protected] Presidente: Croce Marco VERCELLI - Galleria Verdi - Via Duchessa Jolanda, 26 - 13100 Vercelli Tel. 0161/250045 - Fax 0161/259095 - [email protected] Presidente: Teonesto Franchino liguria GENOVA - Via Cesarea, 8/4 - 16121 Genova Tel. 010/55201 - Fax 010/582207 - [email protected] Presidente: Bairo Pierluigi IMPERIA - Via Aprosio, 28 - 18039 Ventimiglia (IM) Tel. 0184/351114 - Fax 0184/351114 - [email protected] Presidente: Beatrici Anna Maria LA SPEZIA - Via del Canaletto, 222 - 19125 La Spezia Tel. 0187/517980 - Fax 0187/1874939 - [email protected] Presidente: Parmigiani Antonio SAVONA - Corso A. Ricci, 14 - 17100 Savona 019/8331338 - [email protected] Presidente: Persenda Stefano lombardia MILANO - Corso Venezia, 39 - 20121 Milano Tel. 02/76007671 - Fax 02/783008 - [email protected] Presidente: Maggi Lionella BERGAMO - Via Borgo Palazzo, 137 - 24100 Bergamo Tel. 035/4120111 - Fax 035/231082 - [email protected] Presidente: Patelli Luciano BRESCIA - Via Bertolotti, 1 ang. Via X Giornate - 25121 Brescia Tel. 030/292181 - Fax 030/2400500 - [email protected] Presidente: Bocelli Valerio COMO - Via Ballarini, 12 - 22100 Como Tel. 031/2441 - Fax 031/271667 - [email protected] Presidente: Zanetti Claudio CREMONA - Via Manzoni,2 - 26100 Cremona Tel. 0375 201475 - Fax 0375 201630 - [email protected] Presidente: Feroldi Paolo LECCO - Piazza Garibaldi, 4 - 23900 Lecco Tel. 0341/356911 - Fax 0341/284209 - [email protected] Presidente: Colombo Sergio LODI - Via Hussmann, 11/I - 26900 Lodi Tel. 0371/432106 - Fax 0371/432386 - [email protected] Presidente: De Palo Giuseppe MANTOVA - Via Valsesia, 46 - 46100 Mantova Tel. 0376/2311 - Fax 0376/360381 - [email protected] Presidente: Montanari Ercole PAVIA - Corso Cavour, 30 - 27100 Pavia Tel. 0382/37251 - Fax 0382/538048 - [email protected] Presidente: Bianco Fabio SONDRIO - Via Del Vecchio Macello, 4/C - 23100 Sondrio Tel. 0342/533311 - Fax 0342/511042 - [email protected] Presidente: Cioccarelli Domenico VARESE - Via Valle Venosta, 4 - 21100 Varese Tel. 0332/342210 - Fax 0332/335518 - [email protected] Presidente: Taverna Santino VENETO VENEZIA - Viale Ancona, 9 - Mestre - 30172 Venezia Tel. 041/5310988 - 041/5311170 - 041/5311271 - Fax 041/5310422 - [email protected] Presidente: Simonetto Alessandro BELLUNO - Piazza Dei Martiri, 16 - (Pal. Porta Dante) - 32100 Belluno Tel. 0437/215111 - 0437/215213 - Fax 0437/25736 - [email protected] Presidente: Micheletto Marillisa PADOVA - P.zza V. Bardella, 3 - 35131 Padova Tel. 049/8209711 - Fax 049/8209726 - [email protected] Presidente: Borselli Sandro ROVIGO - Viale Del Lavoro, 4 - 45100 Rovigo Tel. 0425/471174 - Fax 0425/471176 - [email protected] Presidente: Montagnini Luigi TREVISO - Via S. Venier, 55 - 31100 Treviso Tel. 0422/5706 - 0422/570722 - Fax 0422/546695 - [email protected] Presidente: POSOCCO Mauro VERONA - Via Sommacampagna, 63/H - 37137 Verona Tel. 045/8060811 - Fax 045/8060888 - [email protected] Presidente: GENTILI Francesco VICENZA - Via Luigi Faccio, 38 - 36100 Vicenza Tel. 0444/964200 - 0444/964300 - Fax 0444/963400 - [email protected] Presidente: Magistro Serafino FRIULI VENEZIA GIULIA TRIESTE - Via San Nicolò, 7 - 34121 Trieste Tel. 040/7707366 - Fax 040/7707361 - [email protected] Presidente: OLIVA Andrea GORIZIA - Via Locchi, 14/1 - 34170 Gorizia Tel. 0481/532499 - 0481/534972 - 0481/532464 - 0481/533447 - Fax 0481/549110 [email protected] Presidente: Faragona Fabio PORDENONE - Piazzale dei Mutilati, 4 - 33170 Pordenone Tel. 0434/549411 - Fax 0434/541865 - [email protected] Presidente: Lozzer Maria Grazia UDINE - Viale Duodo, 5 - 33100 Udine Tel. 0432/538700 - 0432/530880 - Fax 0432/532122 - [email protected] Presidente: SAVOIA Adriano TRENTINO ALTO ADIGE TRENTO - Via Solteri, 78 - 38100 Trento Tel. 0461/880111 - Fax 0461/880540 - [email protected] Presidente: AUSSERHOFER Karlheinz BOLZANO - Via di Mezzo ai Piani, 5 - 39100 Bolzano Tel. 0471/310311 - Fax 0471/310400 - [email protected] Presidente: RIGOTTI Severino EMILIA ROMAGNA BOLOGNA - Strada Maggiore, 23 - 40125 Bologna Tel. 051/6487558 - Fax 051/6487673 - [email protected] Presidente: MACCAFERRI Roberto FERRARA - Via Baruffaldi, 18 - 44100 Ferrara Tel. 0532/234211 - Fax 0532/241336 - [email protected] Presidente: MARZOLA Roberto FORLì - CESENA - Piazzale Della Vittoria, 19 - 47100 Forli' - Via Giordano Bruno, 118 - 47023 Cesena Tel. 0543/378011 - 0547/639811 - Fax 0543/456336 - 0547/638322 - [email protected] [email protected] Presidente: SAVARINO Emilio MODENA - Via Begarelli, 31 - 41100 Modena Tel. 059/584211 - Fax 059/221050 - [email protected] Presidente: DALLARI Francesco PARMA - Via Abbeveratoia, 63/A - 43100 Parma Tel. 0521/2986 - Fax 0521/298888 - [email protected] Presidente: BASSIGNANI Gianni PIACENZA - Bivio Galleana - (Strada Valnure/Bobbiese) - 29100 Piacenza Tel. 0523/461811 - Fax 0523/451427 - [email protected] Presidente: Bollettinari Angela RAVENNA - Via Di Roma, 102 - 48100 Ravenna Tel. 0544/515611 - Fax 0544/219370 - [email protected] Presidente: Cornacchia Giorgio REGGIO EMILIA - Via Giglioli Valle, 10 - 42100 Reggio Emilia Tel. 0522/708511 - Fax 0522/708764 - [email protected] Della Giustina Massimo RIMINI - Via Italia, 9/11 - 47900 Rimini Tel. 0541/743545 - 0541/743602 - Fax 0541/742706 - [email protected] Presidente: Steiner Roberto TOSCANA FIRENZE - Corso dei Tintori, 29 - (Palazzo Bargagli) - 50122 Firenze Tel. 055/203691 - Fax 055/2036901 - [email protected] Presidente: Brandini Arrigo AREZZO - Via XXV Aprile, 6/12 - 52100 Arezzo Tel. 0575/350755 - 0575/350756 - 0575/350757 - 0575/350758 - Fax 0575/353729 [email protected] Presidente: Torzini Roberto GROSSETO - Via Della Pace, 154 - 58100 Grosseto Tel. 0564/470111 - Fax 0564/23853 - [email protected] Presidente: Paccoi Italo F.I.M.A.A. mediare 63 LIVORNO - Via Grotta delle Fate, 41 - 57128 Livorno Tel. 0586/217111 - Fax 0586/217244 - [email protected] Presidente: Canelli Roberto LUCCA - Via Fillungo, 121 - 55100 Lucca Tel. 0583/47311 - Fax 0583/48587 - [email protected] Presidente: Gabriele Alessandro MASSA CARRARA - Via Massa Avenza, 30 - 54037 Massa Tel. 0585/799122 - Fax 0585/799151 - [email protected] Presidente: Cecchinelli Francesco PISA - Via Carrara, 10 - 56100 Pisa Tel. 050/26199 - Fax 050/21332 - [email protected] Presidente: Bernardeschi Pierluigi PISTOIA - Viale Adua, 128 - 51100 Pistoia Tel. 0573/99151 - Fax 0573/365710 - [email protected] Presidente: Benedettini Adriano PRATO - Via S. Trinità, 27 - 59100 Prato Tel. 0574/43801 - Fax 0574/438033 - [email protected] Presidente: Gelsumini Elena SIENA - Via dei Termini, 32 - Palazzo Tolomei - 53100 Siena Tel. 0577/248811 - Fax 0577/223188 Tel. 0825/781956 - Fax 0825/35427 - [email protected] Presidente: nazzaro Giovanni BENEVENTO - Viale Mellusi, 3 - 82100 Benevento Tel. - Fax 0824/1816923 - [email protected] CASERTA - Via Roma, 96 - 81100 Caserta Tel. 0823/355322 - Fax 0823/354790 - [email protected] Presidente: Farina Marco SALERNO - Via Duomo, 34 - 84125 Salerno Tel. 089/233430 - Fax 089/233424 - [email protected] Presidente: D'Agostino Giovanni mediofimaa e unicredit family financing: il valore di una partnership vincente. 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Valentino, 2 - 01100 Viterbo Tel. 0761/304060 - 0761/308836 - Fax 0761/226649 - [email protected] Presidente: Soggiu Pierpaolo CALABRIA CATANZARO - P.zza G. Garibaldi, 16 - 88100 Catanzaro Tel. 0961/743936 - Fax 0961/480469 - [email protected] Presidente: Tallarico Michele COSENZA - Via Alimena, 14 - 87100 Cosenza Tel. 0984/77181 - Fax 0984/77181 - [email protected] CROTONE - Piazza Mario Ciliberto, 30 (Palazzo Ruggiero sc. a/4) - 88900 Crotone Tel. 0962/20163 - Fax 0962/26942 REGGIO CALABRIA - Via Castello, 4 - 89127 Reggio Calabria - Tel. 0965/331518 0965/330853 - Fax 0965/331637 - [email protected] - Presidente: Cotroneo Umberto VIBO VALENTIA - Via degli Artigiani (Palazzo Piccione) - 89900 Vibo Valentia Tel. 0963/43144 - Fax 0963/540282 efficienza di processo sicurezza di un grande gruppo SICILIA PALERMO - Via Emerico Amari, 11 - 90139 Palermo - Tel. 091/582716 - 091/589430 Scegliendo UniCredit Family Financing, società del- 091/585975 Gruppo UniCredit 091/581334 - Fax 091/6110196 - 091/589430 - [email protected] Presidente: VIRGA Angelo AGRIGENTO - Via Imera, 223/C - 92100 Agrigento Tel. 0922/20631 - 0922/22791 - Fax 0922/596114 - [email protected] Presidente: Cantavenera Rosario CALTANISSETTA - Via Messina, 69 - 93100 Caltanissetta Tel. 0934/21626 - 0934/21959 - Fax 0934/21626 - [email protected] Presidente: Palermo Maria Concetta CATANIA - Via Mandrà, 8 - 95124 Catania Tel. 095/351084 - 095/351253 - 095/351369 - 095/351914 - Fax 095/356211 - [email protected] Presidente: Nicolosi Antonino ENNA - Via Volturo, 34 - (Pal. Banco di Sicilia) - 94100 Enna Tel. 0935/500971 - Fax 0935/500235 - [email protected] Presidente: Gaglione Salvatore MESSINA - Via Giordano Bruno, 1 - (Pal. Cam. Comm.) - 98122 Messina Tel. 090/675524 - 090/716501 - Fax 090/714477 - [email protected] Presidente: Di Bartolo Angelo RAGUSA - Via Roma, 212 - 97100 Ragusa Tel. 0932/622522 - Fax 0932/248843 - [email protected] Presidente: Gulino Giovanni SIRACUSA - Via Laurana, 4 - 96100 Siracusa Tel. 0931/33823 - Fax 0931/33878 - [email protected] Presidente: Corsaro Angelo TRAPANI - Via Marino Torre, 171 - 91100 Trapani Tel. 0923/873170 - Fax 0923/27498 - [email protected] Presidente: Codraro Stefano specializzata nel finanziamento alle famiglie, potrete contare su un Player unico per tutte le soluzioni di credito. 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Chiara D'Acquili, 23 - 67100 L'Aquila Tel. 0862/413450 - Fax 0862/411284 - [email protected] Presidente: Di Pangrazio Giuseppe TERAMO - Via Del Fic o, 42 - 64100 Teramo Tel. 0861/249160 - Fax 0861/243241 - [email protected] Presidente: Vercelli Maria Grazia SARDEGNA MOLISE CAMPOBASSO - Contrada Delle Api - Zona industriale - 86100 Campobasso Tel. 0874/6891 - Fax 0874/689350 - [email protected] Presidente: D'Onofrio Dina ISERNIA - Via Santo Spirito, 22 - 86170 Isernia Tel. 0865/50933 - 0865/412243 - Fax 0865/412243 - [email protected] campania NAPOLI - Piazza Salvo D'acquisto, 32 - 80134 Napoli Tel. 081/7979111 - Fax 081/5515019 - [email protected] Presidente: Iaccarino Saverio AVELLINO - Via S. De Renzi, 28 - 83100 Avellino 64 mediare Per maggiori informazioni: www.mediofimaa.it F.I.M.A.A. CAGLIARI - Via Santa Gilla, 6 - 09122 Cagliari Tel. 070/282040 - Fax 070282120 - [email protected] Presidente: Mainas Marco NUORO - Via Ubisti, 28 - 08100 Nuoro Tel. 0784/30470 - 0784/36403 - Fax 0784/39174 - [email protected] ORISTANO - Via Mattei, 46 - 09170 Oristano Tel. 0783/73287 - Fax 0783/73700 - [email protected] Presidente: Moi Francesco SASSARI - Corso Giovanni Pascoli, 16 - 07100 Sassari Tel. 079/2599500 - Fax 079/2599531 - [email protected] Presidente: Poddighe Roberto