INFORMAZIONE PUBBLICITARIA report puglia Impianti elettrici fotovoltaici Ditta Lorusso Domenico via Ariosto, 12 - 76011 Bisceglie (Bt) tel./fax 080 3991557 cell. 348 0674392 [email protected] www. lorussofotovoltaici.it ■■ BARI / L’amministrazione comunale ha messo a disposizione 1.000 tessere magnetiche per il noleggio Bicicletta e bus per muoversi meglio M ille tessere magnetiche per il noleggio di una bicicletta. 15 stazioni di presa e consegna nei punti nevralgici della città. Nove chilometri di piste ciclabili utilizzate pienamente e altre 7 già finanziate. E, nei prossimi due mesi, altre 16 stazioni entreranno in funzione. Non è il progetto di Amsterdam, in Olanda - dove la cultura della bici è a livelli altissimi - ma quello di Bari. Dal 2004 il capoluogo pugliese, sin dagli inizi del primo mandato dell’attuale sindaco Michele Emiliano, ha beneficiato di una serie di opere per favorire l’utilizzo della bicicletta invece dell’automobile. Non era un capriccio ma un primo segnale di cambiamento. Oltretutto Bari non è fredda come Amsterdam e si poteva realisticamente pensare all’utilizzo della bici tutto l’anno senza doversi preoccupare delle basse temperature. Favoriti dal clima, però, bisognava lavorare anche su altri fattori, soprattutto quelli pratici, in modo da favorire anche un cambio culturale. Un passo decisivo è stato anche l’introduzione del “Park & Ride”. Sono tre parcheggi da 10mila posti complessivi di capacità nei giorni cruciali tipo le festività natalizie o ricorrenze importanti in importanti luoghi di scambio (largo 2 giugno, lungomare Vittorio Veneto e Pane e Pomodoro) dove poter lasciare l’auto al costo di 1 euro al giorno (15 euro al mese l’abbonamento) e raggiungere il centro su un comodo bus navetta. In questo modo, è stato calcolato, sono state sottratte ogni giorno 4.500 auto dal centro. Legato a filo doppio col “Park & Ride” è anche l’istituzione della Zona a Traffico Limitato (Ztl) nel centro storico ma, soprattutto, l’istituzione delle Zone a Sosta Regolamentata (Zsr). Si tratta di parcheggi riservati ai cittadini nei rispettivi quartieri di residenza al prezzo di 30 euro l’anno (2 euro all’ora per i non residenti Bene anche l’abbinata “auto-bici” e “bici-treno” B ici gratis sul treno insieme al suo padrone (chiaramente con regolare biglietto). Ecco un altro modo per incentivare l’uso delle due ruote anche per turismo in alternativa all’auto. L’opportunità è possibile dal 2007 grazie al protocollo d’intesa tra Regione Puglia e Trenitalia siglato dal sindaco di Bari Michele Emiliano e da Antonio Decaro (assessore alla Mobilità dal 2004 al 2010 e oggi consigliere delegato del sindaco per la Mobilità). Un’altra possibilità - utile anche per chi vuole usare la bici per arrivare al lavoro arrivando dalla periferia sud - è il servizio di bike sharing. Per offrire più possibilità in questo senso, - oltre al parcheggio di interscambio del Park & Ride già attivo nei pressi della spiaggia di Pane e Pomodoro - è nei programmi la nuova stazione di bike sharing progettata vicino la stazione ferroviaria di Parco Sud. L’impianto fotovoltaico chiavi in mano Lorusso Fotovoltaici si occupa di progettistica e realizzazione per ogni esigenza L orusso Fotovoltaici nasce oltre quarant’anni fa come ditta artigianale a conduzione familiare, nel campo dell’impiantistica elettrica. Con il trascorrere degli anni si è sviluppata mantenendosi sempre al passo con i tempi, “Garantendo organizzazione e professionalità, aggiornandosi su leggi e norme che regolano i settori di competenza, sulla formazione professionale e sulle prescrizioni di sicurezza nei cantieri”, illustra il titolare Domenico Lorusso. Lo stesso titolare mette in luce l’obiettivo primario dell’azienda da lui guidata: “Assicurare impianti tecnologicamente avanzati e di assoluta affidabilità, in grado di soddisfare le innumerevoli esigenze del cliente, anche grazie alla costante ed efficiente collaborazione di consulenti e progettisti di elevata professionalità”. “Ogni giorno sono sempre di più le famiglie e le imprese che si interessano al risparmio energetico e al mondo delle energie rinnovabili, - prosegue Lorusso, - e per rispondere a questa nuova esigenza del mercato, nel 2009 da un mio progetto ha preso vita una nuova unità di business: da Lorusso Group nasce la ditta Lorusso Fotovoltaici”. La nuova ditta Lorusso Fotovoltaici si occupa specificamente di progettistica e realizzazione di impianti fotovoltaici, solare termico, mini eolico, illuminotecnica a energia solare e cogenerazione. Lo staff si compone di ingegneri, geometri, professionisti e tecnici specializzati nelle installazioni e nell’assistenza postvendita. Sino a oggi Lorusso Fotovoltaici ha realizzato circa 200 impianti nella Regione Puglia tra impianti su strut- ture civili e industriali. “Con un alto tasso di soddisfazione dell’utilizzatore finale, che da subito ha potuto beneficiare del risparmio energetico ottenuto dagli impianti installati”, precisa Lorusso. “Inoltre una consolidata rete commerciale offre agenti dislocati sul territorio, pronti a rispondere ad ogni quesito e ad ogni esigenza”. Domenico Lorusso indica poi gli obiettivi futuri di Lorusso Fotovoltaici: “I nostri obiettivi futuri sono quelli di fornire ai clienti una progettazione sempre più ampia ed efficiente, nel centrale quartiere Murat e 1 euro nei quartieri Madonella, Libertà e una parte del Borgo antico). Il risultato tangibile di questi interventi ha portato a una riduzione degli inquinanti da PM10 (calato del 40% passando da 137 a 79 superamenti dal 2005 al 2010). Attualmente, su 1.000 tessere di abbonamento al bike-sharing (affidate al circuito Bicincittà) 700 sono utilizzate con regolarità e altri 200 nominativi sono in lista d’attesa. Per incentivarne l’utilizzo durante la prima fase, i costi per l’utenza sono stati contenuti al solo acquisto della tessera al costo di 10 euro, con riduzione a 5 euro per gli studenti universitari o per chi era in possesso di un abbonamento per i mezzi pubblici. Al contempo sono state aumentate le corse nei tragitti più trafficati pari a 1.800.000 km in più di percorrenza dal 2005 a oggi. Dal 2007, due minibus elettrici trasportano gratis i cittadini nel centro murattiano e nel quartiere Libertà. La metropolitana, invece, inaugurata dall’attuale giunta Emiliano nello scorso mandato, collega in 15 minuti il centro cittadino con il quartiere periferico San Paolo e tra due anni si conta di completare la stazione della metropolitana nell’aeroporto. per ottimizzare l’utilizzo delle risorse rinnovabili ai fini di un minor impatto ambientale, senza tralasciare i benefici prospettati da ciò che deriva dalla mobilità sostenibile. Mobilità sostenibile che rappresenta un altro tassello importante verso un rispetto maggiore dell’ecoambiente”. “Dopo quaranta anni di esperienza e successo nel settore degli impianti elettrici”, conclude Lorusso, “Con la nuova realtà rappresentata da Lorusso Fotovoltaici possiamo rappresentare un ruolo di primo piano nel campo del fotovoltaico, con un vero e proprio lavoro di squadra che permette di fornire al cliente un impianto ideale ‘chiavi in mano’, tecnologicamente avanzato, affidabile, realizzato ad arte seguendo le norme più recenti, e costruito utilizzando i migliori materiali. Un risultato possibile grazie alla preziosa collaborazione di architetti, consulenti e progettisti specializzati nel settore fotovoltaico”. Domenico Lorusso INFORMAZIONE PUBBLICITARIA report puglia ■■ CO.FIDI PUGLIA / Ha incrementato del 25,25% circa il volume delle operazioni garantite a fine dicembre Nel 2010 un bilancio più che positivo Il risultato ha portato all’iscrizione nell’elenco speciale di cui all’articolo 107 del Tub. Buone le prospettive per l’anno in corso: il 40% delle imprese prevede di espandere le vendite P er l’esercizio da luglio a dicembre 2010, in un quadro generale economico ancora perturbato e in fase di ripresa, Co.Fidi Puglia ha assunto politiche del rischio basate su criteri di prudenza Vito Antonio Santamaria, presidente del consiglio di amministrazione di Co.Fidi e di presidio dei settori maggiormente sperimentati. In virtù della peculiare storia della cooperativa - basata su una profonda e radicata conoscenza delle imprese artigiane e delle pmi della Puglia - Co.Fidi è molto attenta alle imprese operanti nei settori del manifatturiero, dei servizi alla produzione, dei servizi alla persona, del commercio e dei servizi alla pubblica amministrazione. Persistendo una situazione ancora grave per molte delle imprese pugliesi e in un contesto così difficile, Co.Fidi Puglia non ha mancato di svolgere la sua funzione di sostegno alle imprese associate. Per questo ha incrementato del 25,25% circa il volume delle operazioni garantite passate dai 64.397.953 al 30-06-2010 agli 80.659.633 al 31-12-2010. Si tratta di un risultato che porta il Co.Fidi Puglia all’iscrizione nell’elenco speciale di cui all’articolo 107 del Tub. I dati vengono forniti nella relazione di bilancio dal presidente del consiglio di amministrazione, Vito Antonio Santamaria. “Dopo la variazione dello statuto che ha cambiato i termini di chiusura dell’esercizio – ha spiegato - questo è il primo bilancio che si chiude al 31 dicembre 2010. E, precisamente, chiudiamo l’esercizio che va dall’1 luglio al 31 dicembre 2010”. La gestione si è chiusa con un utile d’esercizio di euro 8.915,00 euro. Risultato che per Santamaria rappresenta “motivo di grande soddisfazione per gli amministratori. Non è stato facile e non era scontato che vi si riuscisse, perché - soprattutto in ragioni dell’interesse di lungo termine della base sociale di vedere perseverate le pro- spettive di continuità della società nel lungo periodo - è stato necessario selezionare maggiormente il rischio derivante dall’attività di rilascio delle garanzie. Questo ha generato talvolta delusioni in quegli imprenditori che ponevano nell’intervento di Cofidi Puglia aspettative che non è stato possibile soddisfare”. Teresa Pellegrino, direttore del Co.Fidi Puglia, ammette la difficile congiuntura ma è ottimista sulle prospettive per la Cooperativa Artigiana di Garanzia. “Per il 2011 oltre il 40% delle imprese prevede di espandere le vendite. Il turismo internazionale conferma il buon andamento del settore: il numero degli stranieri in Puglia per vacanze è cresciuto del 15,4% favorendo la crescita del traffico aereo dei passeggeri (25,9% nei primi nove mesi dell’anno), e la crescita di traffico merci nei porti pugliesi (16,2%)”. Nel 2010 sono tornate a crescere le esportazioni, il cui livello resta comunque inferiore al 12% rispetto a quello precedente la crisi. Sia Santamaria che la Pellegrino auspicano che Co.Fidi Puglia possa rappresentare ancora, e sempre più, una certezza per le Pmi pugliesi di accesso al credito a condizioni largamente competitive. “Ma - fa notare Santamaria - non mancano comunque preoccupazioni sulla quantità di rischio trasferito dalle banche e, conseguentemente, sull’adeguatezza patrimoniale dei Confidi”. In questo senso è stato indispensabile il sostegno che la Regione Puglia ha concesso al Co.Fidi Puglia per l’incremento del patrimonio in questo grave momento di crisi economico-finanziario. “Intanto resta un dato di fatto inconfutabile”, afferma Teresa Pellegrino. “A oggi Co.Fidi Puglia è l’unico ad avere requisiti per l’iscrizione nell’elenco generale degli Intermediari finanziari. E poiché auspichiamo che le banche apprezzeranno in maniera adeguata le garanzie ■■ FORMAZIONE / Formedil Bari e l’attività della sua storica scuola edile Dal 1963 un supporto a chi vuole imparare Ai consueti corsi si affianca quello per “Tecnico esperto in tematiche catastali” in collaborazione con lo Iacp I n prima linea nel campo della formazione e dell’addestramento nell’edilizia, Formedil-Bari vanta un’esperienza pluridecennale nel formare competenze lavorative per le figure professionali in cui si declina l’intero ciclo delle costruzioni edili. Sorta nel 1963 con la denominazione di Ce.F.M.E.A, la Scuola Edile della Provincia di Bari ha erogato per oltre trent’anni la sua attività di formazione delle maestranze edili in appositi centri di addestramento professionale dislocati nei principali comuni della provincia. Dal 2004 la Scuola Edile svolge la sua attività in una nuova sede, progettata per rispondere in modo ottimale alle esigenze di un moderno ed efficiente centro erogatore di formazione e servizi ed ha cambiato la sua denominazione in Formedil-Bari, accreditato come Ente di Formazione presso la Regione Puglia. La sfida del nuovo millennio nel campo della formazione professionale, perno dell’intero sistema presso lo Iacp per l’attività tecnica relativa alla ricognizione, ai rilievi e all’istruttoria di circa mille pratiche di accatastamento alloggi di Bari e provincia: “L’idea è quella di fare del settore pubblico un’occasione di formazione – precisa Salvatore Bevilacqua, vice presidente Formedil-Bari- creando lavoro nel settore L’Amministrazione di Formedil - Bari educativo e dell’istruzione, riguarda la capacità di erogare competenze professionali e crediti formativi qualificanti e spendibili in un mercato del lavoro riformato e flessibile; e farlo restando ben saldamente ancorati alle peculiarità del settore edile, ambito in continua evoluzione. Tra le novità che riguardano l’attività di Formedil-Bari, il protocollo d’intesa con lo Iacp di Bari, Ente gestore del quinto patrimonio immobiliare pubblico d’Italia, da cui prende vita un Michele Matarrese, storico presidente di Formedil corso denominato “Tecnico esperto in tematiche catastali”, rivolto a giovani disoccupati residenti nelle Provincie di Bari e BAT (Barletta, Andria, Trani), in possesso di diploma di geometra o di laurea triennale in ingegneria edile: “Non è la prima volta che Formedil-Bari collabora con la Regione Puglia e con Iacp – chiarisce Beppe Fragasso, Presidente del Formedil Puglia. E Michele Matarrese, storico Presidente del Formedil-Bari precisa: “Il corso prevede un totale di mille ore, tra aula e stage, che consentiranno non solo di formare nuove figure professionali, ma anche di schedare i beni immobili attraverso un lavoro di squadra”. I quindici allievi che saranno selezionati per la prima edizione del Corso affronteranno quindi un percorso formativo di durata poco meno che annuale, in cui alle lezioni frontali (200 ore) curate dai docenti di Formedil-Bari si alternerà il periodo di stage (800 ore) Il nuovo corso prevede 1.000 ore di formazione. è rivolto a giovani disoccupati: geometri o con laurea triennale in ingegneria edile edile e contemporaneamente aiutando gli enti nell’accatastamento e nella gestione dei beni immobili”. Nell’attività sul campo (schedatura immobili e verifica in loco del- Teresa Pellegrino, direttore di Co.Fidi Puglia di un Cofidi 107 resta difficile pensare ad un movimento che si fermi”. Cofidi Puglia inizia ora la sua corsa all’iscrizione nell’elenco speciale di cui all’articolo 107 del Testo Unico Bancario e si appresta a misurarsi con questo salto organizzativo e culturale. A fronte di tante novità, Co.Fidi Puglia si conferma strumento di sviluppo, insieme con la Cna. E, secondo Santamaria e Pellegrino, Co.Fidi Puglia saprà cogliere tutte quelle opportunità a favore dell’economia pugliese e del suo tessuto di micro, piccole e medie imprese”. lo del loro stato), gli studenti saranno affiancati da esperti dello IACP che avranno funzione di tutor aziendale, e a fine corso verrà loro rilasciato un attestato di frequenza e sarà riconosciuta la certificazione delle competenze acquisite sul Libretto Formativo del Settore Edile, valido per l’intero territorio nazionale tramite il servizio Banca dati Formazione del sistema Formedil: “Questa operazione – spiega Sabino Lupelli, direttore Iacp di Bari- vuole essere una vera iniezione di fiducia ai giovani, un aiuto nell’inserimento lavorativo da cui traggono guadagno non solo i soggetti coinvolti, ma tutto il territorio”. Durante tutto il periodo del corso, agli allievi sarà erogata un’indennità di frequenza pari a 1,5 euro per ogni ora di presenza alle lezioni e di 5 euro per ogni ora effettuata durante la fase di stage. “Un’iniziativa pilota per tutta Italia –l’ha definita l’assessore regionale all’Urbanistica e Assetto del Territorio, Angela Barbanente- che coniuga diversi vantaggi: il vantaggio per lo Iacp che accatasta mille immobili che sono stati trasferiti dallo Stato senza planimetrie e senza carte in ordine e il vantaggio per giovani diplomati e laureati triennali che possono seguire un corso non solo teorico ma anche pratico, cimentandosi con la realtà concreta”. INFORMAZIONE PUBBLICITARIA report puglia Centro benessere e piscina tra gli ulivi Masseria Quis Ut Deus. Per una vacanza rilassante o per momenti di relax nella terra delle “100 masserie” R elax, benessere e sensazioni paradisiache in uno spicchio d’Italia che non è stata influenzata dal passare del tempo, mantenendo la freschezza e la purezza di un mondo fatto di piccoli piaceri rigeneranti. La masseria Quis Ut Deus sorge a Crispiano. Siamo al centro della Puglia: nel nord della provincia tarantina, figlia del regno di Filippo V di Borbone, agli inizi del 1700 in una zona dalle forti caratteristiche rurali. E proprio qui - ai piedi della Valle d’Itria, nel territorio delle cento masserie” - si potrà vivere un’esperienza totalmente rilassante e rigenerante. Avvolta da ulivi secolari pugliesi, esempio imprescindibile della tradizione mediterranea, la masseria Quis Ut Deusconsente di allontanare lo stress della vita quotidiana, proponendo una realtà confortevole ma perfettamente inserita nel contesto rurale esistente. Nata da un’intuizione di Antonio Prota e Domenico Piovesana, la masseria è la punta di diamante di un territorio ricco di piacevoli sorprese. Il cliente è atteso dai deliziosi piatti tipici della cucina locale, pietanze in cui l’olio extravergine d’oliva è un ingrediente fondamentale. I prodotti sono rigorosamente a chilometro zero: inevitabile la massima attenzione alla qualità dell’offerta in tavola. Di fondamentale importanza è la presenza del centro benessere nei trulli, completamente recintato in pietra a secco, e distinto in due zone: all’aperto è possibile usufruire di un percorso Kneipp con massaggio plantare, all’interno dei trulli si sviluppa, invece, un percorso di purificazione che conduce, ispirandosi alla Divina Commedia, dall’Inferno al Paradiso. Gli ospiti potranno così passare dal bagno turco alle vasche Kneipp interne per terminare poi nella suggestiva vasca idromassaggio del Paradiso. Completa l’offerta del centro benessere della masseria un variegato menu di trattamenti viso e corpo che gli ospiti potranno scegliere. Una splendida e rilassante piscina estiva tra gli ulivi, dieci camere a disposizione; riservatezza, confort e tipicità locali sono le caratteristiche della Quis ut Deus, pronta a soddisfare anche il turista più esigente. La posizione strategica, infine, permette di svagarsi con gite adatte a tutti i gusti: il sito di Alberobello, Martina Franca e il suo barocco, il quartiere delle ceramiche di Grottaglie, il museo archeologico di Taranto e le meravigliose spiagge dello Ionio, sono tappe imprescindibili all’interno della permanenza alla masseria Quis Ut Deus. Il centro benessere nei trulli, completamente recintato in pietra a secco, e distinto in due zone “Sviluppare un sistema jonico” Luigi Sportelli, presidente della Cciaa di Taranto e la nuova “vision” I l “supporto e la promozione degli interessi generali delle imprese” e la trattazione di “materie amministrative ed economiche relative al sistema delle imprese” rappresentano il core business dell’Ente camerale tarantino. Due anime della Cciaa di Taranto che convivono e si integrano nella “Cittadella delle imprese”, luogo unitario di accesso ai servizi camerali. La Camera dedica molteplici attività alla promozione ed all’innovazione dei servizi in favore della crescita e dello sviluppo economico locale e tra queste rilevante è la funzione di osservatorio dell’economia da cui scaturisce il ruolo di supporto dell’Ente ai processi produttivi. In occasione della 9ª Giornata dell’economia, è stato presentato il “Rapporto Taranto 2011 – L’economia reale dal punto di osservazione delle Camere di commercio” (disponibile sul sito www.camcomtaranto. gov.it). Un documento che ha consentito al presidente, Luigi Sportelli, di fare il punto sull’andamento dell’economia Luigi Sportelli, presidente della Cciaa di Taranto jonica e di prospettare nuovi e reali programmi di sviluppo per la provincia di Taranto. Lo sguardo della Cciaa è orientato infatti al futuro. L’Ente sta promuovendo una nuova “vision” del territorio: sviluppare un sistema jonico che valorizzi l’economia locale nella sua interezza. Perciò si pone come propositore e facilitatore dei processi di sviluppo attraverso la funzione di marketing territoriale per attrarre nuovi investimenti produttivi; lo sviluppo delle tecniche di valutazione dei fabbisogni delle imprese; l’attivazione di interventi per incrementare l’internazionalizzazione delle imprese; l’attuazione di procedure per la concessione di contributi diretti alle imprese. Sono in corso di attuazione azioni per strategie di innovazione del sistema delle imprese tarantine attraverso l’accesso a reti di comunicazione digitale a banda larga e ai servizi connessi; iniziative per la promozione e l’attivazione dello strumento delle reti di impresa, anche attraverso l’incentivazione di forme di aggregazione a rete con altri territori che favoriscano l’accesso ai mercati esteri. Vittima di un delitto impunito rivive in festival, dibattiti e letture La Fondazione Di Vagno e le sue attività culturali in nome della civiltà “L’ identità, la consapevolezza storica, l’orgoglio nazionale di un paese traggono forza dalla coltivazione e valorizzazione di fatti, di figure, di simboli, in cui il popolo, in cui i cittadini possano riconoscersi traendone motivi di fierezza e di fiducia”, è il pensiero di Giorgio Napolitano che guida la Fondazione Di Vagno. Tra gli italiani cui si riferisce il presidente della Repubblica c’è Giuseppe Di Vagno, il primo deputato al Parlamento nazionale, caduto vittima della violenza fascista nel 1921. Tanto che, 90 anni dopo, il capo dello Stato presenzierà alla commemorazione organizzata dalla Fondazione Di Vagno a Conversano. Pubblico in Piazza Sturzo, a Conversano, per il festival di approfondimento politico culturale Lector in Fabula Un appuntamento che si sposta dal 25 settembre al 4 novembre. Ma il programma delle iniziative parte già a giugno con la prima visione a Bari del docu-film “Lutto di civiltà” di Pier Luigi Ferrandini: la rievocazione della vita e del tragico epilogo di Di Vagno, promosso da Apulia film Commission e dalla Fondazione. Seguirà la presentazione della ricerca storica sugli atti del processo raccolta nel libro “Il processo Di Vagno. Un delitto impunito fra fascismo e democrazia” presso la Camera dei deputati a Roma. Quindi, a settembre, nell’aula consiliare di Bari, il convegno “Socialismo, diritti e democrazia del lavoro”, coordinato da Nicola Colonna, con studiosi come Gennaro Acquaviva, Lauralba Bellardi, Mario Ricciardi e politici come Rino Formica, Fausto Bertinotti, Luigi Covatta, Massimo D’Alema, Ugo Finetti, Emanuele Macaluso. A ottobre l’Archivio di Stato di Potenza, dove gli atti sono custoditi, ospiterà la mostra documentaria sugli atti del processo, curata dalla direttrice Valeria Verrastro. Fra le attività della Fondazione rientra il premio biennale di ricerca per la cui istituzione nazionale è stata presentata proposta di legge alla Camera. Ma anche “Lector in fabula”: il festival annuale sede di incontri, dibattiti, presentazione di libri di attualità politico-culturale, che si terrà dall’8 all’11 settembre a Conversano. Tema: “Il Potere. Chi comanda in Italia?”. “Proprio nel 150esimo dell’Unità d’Italia - spiega Gianvito Mastroleo, presidente della Fondazione Di Vagno - il dibattito si sviluppa attorno alla lotta di potere che attraversa il Paese, coinvolgendo partiti, fazioni, leader, poteri forti. Una contesa che emargina gli esclusi dal potere: studenti, extracomunitari, lavoratori e pensionati. La cultura e il sapere, 25 settembre 2007. 86esimo anniversario dell’omicidio Di Vagno con la partecipazione dell’allora presidente della Camera, Bertinotti e del presidente della Regione Puglia, Vendola l’immaginazione e gli immaginari detengono potere di cambiamentore? Se l’esercizio del potere ricopre un ruolo fondamentale nei rapporti tra le persone, e tra queste e lo Stato, diventa doveroso ed attuale domandarsi: chi ha il potere di decidere sulle nostre sorti. Chi è legittimato ad esercitarlo? E soprattutto, chi comanda davvero in Italia?”. La Fondazione che, precisa Mastroleo, “non è né una corrente né un partito travestito” si spende nella ricerca storica e nella promozione culturale sin dall’istituzione, alla fine degli anni 70, da parte di intellettuali di area socialista non impegnati nel partito, ma legati idealmente all’istituto di cultura socialista “Giuseppe Di Vagno” della federazione barese del Psi, avviato dal 1943 dallo storico Antonio Lucarelli, pubblicando nel ‘44 l’inedito di Carlo Rosselli ‘Filippo Turati e il movimento socialista italiano’, ripubblicato ancora sessant’anni dopo. La Fondazione ha anche svolto studi e ricerche sui movimenti bracciantili e migratori nella Puglia degli inizi del ‘900 e promosso pubblicazioni, mostre, iniziative culturali e storiografiche fra cui l’archivio storico dei socialisti di Puglia. Col tempo i soci e gli aderenti si sono moltiplicati, comprendendo Regione, le province di Bari e Lecce, il comune di Conversano, numerosi comuni pugliesi, fra i quali Bari, Barletta e Mola di Bari, teatro del delitto. Dal 2009 è Onlus: si finanzia con le quote dei soci, la tabella triennale del ministero dei Beni culturali, finanziamenti legati a progetti, come l’ultimo della Fondazione Caripuglia, per la ricerca storica sugli atti del processo Di Vagno. INFORMAZIONE PUBBLICITARIA report puglia Il sole, il mare ma anche i suoi borghi Non solo turismo balneare: piccoli centri e località termali sono un altro richiano L a terra di Puglia è sempre in cima alle preferenze dei turisti. Vincente per le eccellenze del territorio, per la tipicità e i percorsi del gusto, per il carico di cultura e arte, ma anche per i soggiorni a cielo aperto, al cospetto del mare cristallino, e per le destinazioni religiose e i luoghi del benessere. Insomma, il Tacco d’Italia non manca di catturare l’attenzione di italiani e stranieri, anche in questo 2011. E non sono solo le mete cittadine e le località balneari a esercitare il maggior richiamo ma anche i piccoli comuni: la vera risorsa di questa regione baciata dal sole. Ricchi di peculiarità culturali, sociali ed economiche, continuano a dominare con il loro fascino dalla forte identità grazie alla tradizione, ai paesaggi, alla natura e agli affascinanti borghi. Secondo i dati Legambiente Puglia, diffusi lo scorso maggio in occasione di “Voler Bene all’Italia, la festa nazionale dei Piccoli Comuni Italiani”, la Puglia ne conta 87 di borghi: pari al 33% del totale regionale, con una popolazione che nell’insieme arriva a 237.570 residenti. Gargano e Salento i grandi protagonisti, che trainano lo sviluppo territoriale e turistico dell’intera regione. Un terzo ambito territoriale è quello dei Monti dauni, candidato a un progetto di eccellenza del turismo. Ma c’è di più. Questi comuni sono anzitutto tipicità superlativa con la degustazione di prodotti enogastronomici, la natura incontaminata che offre piacevoli passeggiate nei boschi, l’arte con le mostre sull’artigianato, la cultura con la sua editoria locale. A questo proposito l’assessore regionale pugliese al Mediterraneo, Silvia Godelli ha annunciato l’approvazione del progetto, del valore di 3 milioni e 237.000 euro, dal titolo ‘Monti Dauni: valorizzazione integrata delle eccellenza di carattere culturale, religioso, paesaggistico, enogastronomico”. Turismo qui significa pure benessere globale, ovvero cura di mente e corpo, grazie alla presenza di località termali molto apprez- zate, come Margherita di Savoia, Santa Cesarea, Torre Canne, Castelnuovo della Daunia: un indotto di non poco conto sia in termini di occupazione che di turisti, per cui le stime parlano di 50mila ospiti solo nel 2010. Un prepotente volano pure questo per l’economia regionale, con una crescita di richiesta del turismo wellness, come è stato messo in luce a metà maggio, presentando i risultati del progetto “Terme d’Italia. Promozione del sistema termale pugliese”. La Puglia è tra le mete italiane che godono di maggiore riscontro nel taccuino del viaggiatore attento al benessere psicofisico, con una parte dei “curisti” pari al 39%. Tra le ragioni del successo non c’è solo il termalismo in sé ma tutto ciò che a esso si affianca in termini di intrattenimento e patrimonio paesaggistico. Quanto alla provenienza, il 7,21% degli ospiti arriva da regioni del Nord, il 3,38% dal Centro, il 5,36% dal Sud, lo 0,43% dall’estero, il 51,75% da città della provincia in cui ha sede lo stabilimento termale e il 31,8% da altre province della regione. Ancora, il 70% dei turisti decide di trascorrere il soggiorno alle terme per curare una patologia o un disturbo, il 12% per un periodo di benessere, il 18% per una funzione preventiva. Non a caso, come è stato sottolineato da Silvia Godelli, assessore regionale al Turismo, “Il turismo termale è solo un pezzetto di un progetto di rilancio di un segmento molto più ampio che è quello del benessere, del turismo culturale e naturalistico”. Per Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme, sul fronte del turismo, “La Puglia vive un momento felice essendo l’unica regione italiana cresciuta a due cifre”. Non stupisce, perché Puglia significa peraltro terra a tutta natura, a 360 gradi, ad esempio per girovagare in bici o ‘rifugiarsi’ in qualche agriturismo e vivere appieno il contatto con tradizione, paesaggio, suggestioni ricche di plus. Del resto, nella seconda di maggio, questa regione ha accolto per la prima volta la “Magnalonga: in bici degustando la Puglia’” organizzata da Legambiente Puglia con il contributo dell’assessorato alle Infrastrutture strategiche e mobilità della Regione Puglia. Obiettivo la promozione del cicloturismo, in costante crescita, del 15-20% ogni anno, un piacere che permette di conciliare natura, villeggiatura, sport e salute, virtù, come nel Tacco d’Italia, in gran parte pianeggiante, caratteristico con i suoi centri storici e borghi, appetibile per chi ama tradizioni più caratteristiche. INFORMAZIONE PUBBLICITARIA report puglia Collaborazioni mediterranee e crescita Confindustria Brindisi: “Puntare su ricerca, ecosostenibilità e scegliere i partner giusti” L e mille opportunità di una terra che può crescere a dismisura, con la forza delle sue vocazioni storiche, delle imprese, della produzione e della posizione strategica. L’elenco delle qualità della Puglia e del Grande Salento potrebbe continuare a oltranza, ma quelli che poi contano su tutto sono i traguardi, in breve i fatti. E non mancano, benché ancora tanto ci sia da fare. Né mancano le riflessioni di chi si fa portavoce dello sviluppo e promotore di progetti innovativi. È il caso di Confindustria Brindisi che, ad aprile, su queste opportunità ha voluto ‘ragionare’ in concreto, nel convegno “La vocazione euromediterranea della Puglia ed in particolare di Brindisi”. Occasione di incontro tra mondo della politica, della formazione e dell’industria, l’incontro è nato con l’obiettivo di sensibilizzare sulle opportunità economiche offerte dal bacino del Mediterraneo e ha permesso di guardare con occhio costruttivo alle Giuseppe Marinò, presidente di Confindustria Brindisi vicende degli ultimi mesi in alcuni Paesi del Nord Africa. “Guardiamo con grande interesse alle potenzialità dei rapporti con l’area euromediterranea ed escludendo Italia, Francia, Spagna e Portogallo, rimangono confinanti con il Mediterraneo ben 19 Paesi, per oltre 300 milioni di abitanti. Il Nord Africa rappresenta una chance, già per il fatto che è molto più vicino della Cina, un’occasione per le nostre imprese, che potrebbero giocare un ruolo da protagonista, rappresentando allo stesso tempo un volano per una crescita economica congiunta”. A sottolinearlo è Giuseppe Marinò, presidente di Confindustria Brindisi, nella consapevolezza che, per crescere, bisogna fare sistema e sinergia, creando meccanismi e strumenti di coordinamento e integrazione. E tutto questo percorrendo una strada ben precisa che passa da un interscambio con il Medio Oriente non solo di materie prime e di altri prodotti, bensì di cultura ad ampio raggio, in una logica che non vede chi arriva in Italia come un immigrato, ma come un’opportunità e il Salento, con Brindisi e Lecce, quale punta dello sviluppo. D’altronde, le vocazioni qui non sfuggono alle menti più acute e lungimiranti. Un esempio eloquente è il protocollo d’intesa sullo sviluppo della ricerca e delle impre- se locali per il recupero e la trasformazione dei residui della produzione energetica: da ceneri e gessi potrebbe venire fuori una filiera di produzione per il territorio, con un sostanziale indotto per Brindisi. I partner della firma sono Enel, Università del Salento e Confindustria Brindisi. “Stiamo cercando di trovare opportunità di crescita al sistema imprenditoriale del territorio - spiega Marinò -. Il protocollo punta a dimostrare l’assenza o la presenza di fattori di rischio nell’impiego di ceneri e gessi prodotti dai processi di combustione e filtraggio dei gruppi termoelettrici a carbone della centrale di Cerano, nonché a individuare e proporre eventuali processi innovativi industrializzabili nell’impiego di queste materie secondarie, assimilabili come rifiuti dunque, ma anche materie prime per una produzione innovativa”. Brindisi e la Puglia sono anche il regno della nautica da diporto, un settore in grande sviluppo negli ultimi anni. Non è sfuggito a Confindustria Brindisi, che ha dato vita nel 2010 alla sezione nautica. “Come è stato per l’aeronautica - continua Marinò - così oggi un obiettivo prioritario è il rilancio delle nostre aziende appartenenti al comparto della nautica e l’attrazione di investimenti di aziende esogene. In Puglia parliamo di qualche centinaio di aziende con diverse migliaia di lavoratori e di un settore che, potenzialmente, potrebbe produrre importanti effetti di trascinamento di altri comparti industriali”. Ancora, il futuro di Brindisi passa da ricerca e innovazione a 360 gradi. È questa la terra prescelta per l’impianto pilota di Enel rivolto al miglioramento della tecnologia di cattura dell’anidride carbonica dai fumi delle centrali termoelettriche: si muove lungo l’asse BrindisiPorto Tolle, con l’approvazione della Commissione europea. Lo stesso vale per il progetto industriale di Sanofi-Aventis che aggiunge allo stabilimento di Brindisi della multinazionale francese del farmaco la linea di produzione della spiramicina. Il tutto a conferma dell’importanza strategica di Brindisi e delle sue potenzialità nel giocare un ruolo di protagonista nell’economia del futuro. Convegno “La vocazione euromediterranea della Puglia ed in particolare di Brindisi” ■■ IACP BRINDISI / Risanamento dei conti in attesa della certificazione FitchRatings Bilancio in parità entro l’anno Lastella “Ripianare il debito e sostenere gli inquilini. A via il piano di manutenzione” M entre Regioni ed enti locali si chiedono se è ancora possibile, per il settore pubblico, occuparsi di edilizia residenziale in modo economicamente sostenibile, una risposta arriva dall’Istituto autonomo per le case popolari di Brindisi, che dice “sì” e lo fa con dati, bilanci e risultati concreti. Questo brindisino è un esempio di risanamento in attesa della certificazione della FitchRatings, partner della Dexia Crediop e di Federcasa, che ne valuterà l’affidabilità finanziaria e la capacità di far fronte al rimborso del proprio debito finanziario, su richiesta dello stesso Iacp. Guidata negli ultimi sei anni dal commissario straordinario Michele Lastella, l’attività dell’ente ha puntato a obiettivi ben precisi, sostanziali: “Non si è concentrata solo sull’obiettivo di ripianare gli 80 milioni di euro di debiti accumulati dalle precedenti gestioni, ma ha studiato e realizzato un vero e proprio piano di manutenzioni ordinarie e straordinarie, alienazioni e recupero delle morosità che, nell’anno in corso, porterà al raggiungimento dell’equilibrio di bilancio senza trascurare i servizi resi al cittadino”, afferma il commissario. Non manca un pizzico di lungimiranza nel programmare interventi e assunzioni capaci di migliorare la qualità delle scelte partendo dal proprio personale. “Le nove assunzioni di giovani, uno stabilizzato, sono solo un dettaglio che però ben s’incastra nel puzzle di provvedimenti tesi a migliorare l’efficienza dell’ente”, spiega Mario Quarta, direttore generale dello Iacp di Brindisi. I dati sugli interventi costruttivi invece, evidenziano gli investimenti – utilizzando finanziamenti propri, ma anche statali e regionali – che si sono susseguiti negli anni. “Solo 2,2 milioni di euro di denaro arrivato dallo Stato nel 2005 a cui, nell’anno seguente, si sono aggiunti quelli provenienti dalla vendita di immobili per 732mila euro - dice Michele Lastella -. La tendenza è stata confermata nel 2007, che ha visto investimenti totali per oltre 3,5 milioni di euro, in pratica 2,4 di fondi statali e 1,1 di somme ricavate dalle vendite”. E, ancora, dal 2008 ai fondi statali si sono aggiunti quelli regionali e lo stesso Iacp, forte di una gestione che aveva ormai invertito la rotta inoltrandosi in un percorso virtuoso, ha cominciato a investire. In tutto, oltre 6,9 milioni di euro sono stati spesi con questa ripartizione: 42mila euro da parte dello Stato, 6,2 milioni di euro dalla Regione Puglia, 450mila euro dello Iacp e 258mila grazie alla legge 560 del 1993 sulla vendita degli immobili. Cifre dimezzate nel 2009, anno in cui comunque lo stesso ente ha mantenuto l’investimento di 450mila euro. “A questi 3,5 milioni di euro sono seguiti 3,3 milioni nel 2010, che non ha potuto contare su alcuna cifra da parte della Regione — continua il commissario straordinario —. Il 2011 non rappresenta solo il raggiun- gimento del traguardo economico per l’equilibrio di bilancio, ma pure l’anno degli investimenti più corposi per gli interventi costruttivi, saranno 7,1 i milioni di euro spesi alla fine dell’anno”. Insomma, in sei anni in cui il ‘bisogno’ era quello di limitare le spese ed eliminare gli sprechi, limando i costi su ogni capitolo di spesa, lo Iacp ha investito 1,9 milioni di euro nei 29 milioni spesi in totale. Altalenante, ma con un picco nel 2007 (798mila euro) e nel 2010 (741mila euro) è invece la spesa per le manutenzioni ordinarie. “Nei seimila alloggi popolari che fanno parte del patrimonio dello Iacp di Brindisi, negli ultimi trent’anni i 2,9 milioni di euro spesi tra il 2005 e il 2010 sono gli unici investiti - sottolinea Mario Quarta -. La situazione dei residui attivi e passivi è passata dal corposo disavanzo del 2005, in cui i primi ammontavano a 19 milioni di euro e i secondi a 51 milioni, a quella del 2010 con 21 milioni di euro di attivo e 31 milioni di passivo. Infine, nell’anno in corso è prevista la parità”. È chiaro, non c’è solo la mera attività di programmazione economica nella gestione efficiente di questi anni, bensì uno sguardo al territorio e ai suoi bisogni. Così, ad esem- pio per le morosità relativa a canoni e servizi, che ammontava a 25,5 milioni di euro, ma a 12,6 milioni di euro per quella giuridicamente sostenibile, sono state previste rateizzazioni e formule di pagamento personalizzate in base alle possibilità economiche di ciascun inquilino. INFORMAZIONE PUBBLICITARIA REPORT PUGLIA Nuova vita per i tratturi di Foggia Ventata d’Oriente a Barletta Da fare a piedi o in bici. Il comune di Foggia ripristina gli antichi percorsi nel verde Mostra a Palazzo Marra. Il fascino di quelle terre lontane nella pittura italiana dell’Ottocento I F tratturi erano antiche vie di comunicazione per commercianti e la transumanza. Ora torneranno a rivivere sot- to forma di moderni tracciati nel verde da percorrere a piedi o in bicicletta. In questo modo il Comune di Foggia si appre- sta a tradurre in atti operativi, a vantaggio del territorio, il titolo di “capitale dei tratturi”. La Giunta ha deliberato e Torna a risplendere il salotto di Lecce Risultati sbalorditivi del restauro del Sedile di piazza Sant’Oronzo G razie un lavoro di valorizzazione certosino durato due anni il Sedile di piazza Sant’Oronzo è tornato a brillare. E i risultati del restauro sono stati sbalorditivi perché hanno portato alla luce capolavori nascosti. Storico edificio in stile gotico-rinascimentale caratterizzato da un unico vano, viene eretto nel 1592 proprio accanto alla chiesa di San Marco e sarà un ulteriore motivo di richiamo per i turisti in visita nel Salento. Rimossi da fregi, mascheroni e capitelli, gli strati di calcina e tinteggiatura, la pietra è ritornata alla vista. Ma la sorpresa più grande è stata quando - rimossa la tinteggiatura dalla volta - è emersa, perfetta, la figura di un monaco teatino, di apprezzabilissima fattura. Quindi, sugli spigoli della volta, sono tornate alla luce figure allegoriche che probabilmente fanno riferimento alla funzione di Borsa svolta un tempo all’interno del Sedile. Le nuove vetrate sono costituite da doppi vetri di sicurezza stratificati e antiriflesso. Ma è al calar del sole che il Sedile acquista un fascino particolare grazie al gioco di luci creato appositamente che esalta la centralità del suo volume attorno al quale si svolge, oggi come allora, la vita della città. Ad offrire i rintocchi del passar del tempo sarà lo storico orologio riposizionato all’interno del monumento, opera di monsignor Candido, vescovo di Lecce. trasmesso al Consiglio comunale, per l’approvazione definitiva, il Piano Comunale dei Tratturi (Pct) con cui sono stati censiti e individuati tratturi, tratturelli, bracci e riposi di un tempo. L’approccio multidisciplinare alla pianificazione ha valorizzato la complessità della trama tratturale foggiana, offrendo l’opportunità di elaborare scelte riguardanti gli accessi alla città, il recupero del rapporto tra città, spazio rurale e borgate, la realizzazione di percorsi ciclopedonali e la progettazione di percorsi verdi. L’elaborazione del Pct ha coinvolto la cittadinanza e i soggetti portatori di interesse, oltre agli enti e alle autorità pubbliche titolari di pareri obbligatori o vincolanti. Tutto il materiale digitale predisposto per la conferenza dei servizi è consultabile su internet (urbanisticafoggia.org). Sul sito emerge chiaramente il lavoro di analisi svolto a tutto vantaggio del processo di pianificazione urbanistica generale ormai prossimo al completamento. ino al 10 luglio una ventata d’Oriente soffierà a Palazzo Della Marra nella Pinacoteca De Nittis di Barletta. Odalische velate, figure di arabi, panorami desertici e fumosi hammam in quasi cento dipinti di pittori italiani: sarà la mostra più importante mai organizzata in Italia sul tema dell’Orientalismo in pittura. Intitolato “Incanti e Scoperte. L’Oriente nella pittura dell’Ottocento italiano”, l’evento è promosso dal Comune di Barletta e dalla Regione Puglia. La suggestione iniziò all’indomani della spedizione di Napoleone in Egitto del 1798. Hanno raccontato la malia dell’oriente il veneziano Francesco Hayez che raffigurò il fascino dell’Oriente senza nemmeno metterci piede. Ippolito Caffi, un altro veneto, lo visse invece di persona in viaggio tra Costantinopoli, Smirne, Efeso e il Cairo. Tra gli altri artisti si segnalano Alberto Pasini e il “Pellegrino del sole” Roberto Guastalla che fisserà quelle atmosfere con colori e pennelli e anche con la macchina fotografica. Tra gli artisti ispirati dall’oriente si annoverano anche Federico Faruffini, Eugenio Zampighi, Pompeo Mariani, Augusto valli, Giulio Viotti, Achille Glisenti, Giuseppe Molteni. E via dipingendo tra Francesco Netti, Domenico Morelli e altri ancora per una mostra di grande suggestione. INFORMAZIONE PUBBLICITARIA REPORT PUGLIA Ricco di eccellenze enogastronomiche Dieci aziende foggiane si sono distinte nella prestigiosa vetrina di Eataly di Torino L e produzione agroalimentari biologiche di Capitanata si sono distinte nella prestigiosa vetrina di Eataly a Torino nel corso di un’iniziativa promossa dalla Camera di Commercio di Foggia: dieci aziende hanno presentato per due settimane le loro referenze biologiche ad operatori economici e giornalisti, con degustazioni e presentazioni tecniche, prima dell’immissione delle prelibatezze biologiche nel circuito di Eataly Distribuzione, oggi rappresentato da dieci punti vendita in Italia, Giappone e Stati Uniti. Abbiamo la fortuna - ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Foggia, Eliseo Zanasi - di avere un territorio con prodotti unici ed imprese importanti che riescono a rendere tali prodotti ancor più pregiati: dal vino all’olio extravergine d’oliva, dalla pasta alle conserve, dai formaggi ai salumi, il territorio foggiano - ha aggiunto il presidente Zanasi - è un ricco paniere di saperi e sapori, La provincia di Foggia ospita la seconda pianura d’Italia ed è protagonista indiscussa nell’economia agricola nazionale dove la tradizione si coniuga perfettamente con i prodotti di alta qualità. Conosciuta da sempre come Capitanata, la provincia di Foggia ospita la seconda pianura d’Italia ed è protagonista indiscussa nell’economia agricola nazionale: prima provincia in ambito nazionale per la produzione di frumento duro, pomodoro da industria, asparago, carciofo, cavolo broccolo, finocchio, concorre altresì in modo significativo alla leadership regionale in altri comparti ortofrutticoli, come quelli nel settore vitivinicolo ed oleario. Realtà consolidate e strettamente collegate ad altri settori economici, quali il turismo, l’artigianato, l’industria, con il settore biologico che rappresenta un’importante realtà nello scenario regionale e nazionale del settore, sia in termini di numero di operatori che di superficie coltivata, grazie ad una più diffusa “cultura del biologico” che ha sempre più permeato il mondo agricolo e dei consumatori. L’iniziativa della Camera di Commercio di Foggia per le aziende agroalimentari biologiche è stata al centro anche del videomessaggio che Oscar Farinetti, patron di Eataly, ha trasmesso dall’Oceano Atlantico nel corso della traversata promozionale di sette tappe che da Genova a New York ha portato le eccellenze enogastronomiche italiane in giro per il mondo: una e vera propria chicca che ha animato la 9^ Giornata dell’Economia, tenutasi alla Camera di Commercio di Foggia il 6 maggio 2011, durante la quale sono stati ricordati con una clip tutti i progetti che hanno vista impegnata la struttura camerale negli ultimi anni, in modo particolare nel settore agroalimentare: le cinque edizioni di Euro&Med Food; la costituzione del Distretto Agroalimentare Terre Federiciane; il Progetto Degusto in collaborazione con la catena Sheraton; le azioni promozionali del Consorzio “Il Tavoliere”; il Gemellaggio elaiogastronomico dell’Olio Extra Vergine Dop “Dauno” con i Formaggi Piemontesi “Progetto Folio”, le due edi- Il presidente della Cciaa di Foggia Eliseo Zanasi ■ SALUTE E RICERCA / L’attività dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (Izs) di Puglia e Basilicata Controlli anche sulla radiottività Attrezzati anche per lo studio dell’irraggiamento su derrate alimentari e zootecniche L’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale (Izs) della Puglia e della Basilicata ha chiesto al ministero della Salute il riconoscimento di una nuova struttura di riferimento nazionale, il Centro di Referenza per lo studio e la ricerca di derrate agroalimentari e zootecniche irraggiate. Un traguardo importante per questo ente di diritto pubblico coordinato dal ministero della Salute che già annovera tra le sue strutture due unità di rilevanza nazionale come il Centro di Referenza Nazionale per l’Antrace (Cerna) e il Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca della Radioattività nel Settore ZootecnicoVeterinario (Crnr). Con sezioni territoriali diffuse sul territorio e ben sette sedi tra Puglia e Basilicata, l’Istituto rappresenta infatti lo strumento tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale per i controlli sulla sanità e sul benessere animale, sulla salubrità e qualità degli alimenti, i controlli sui man- Felice Scarano, presidente dell’Izs della Puglia e Basilicata gimi ad uso zootecnico, la ricerca applicata in materia di igiene degli allevamenti e miglioramento delle produzioni zootecniche, l’igiene delle produzioni zootecniche e degli alimenti nonchè la ricerca sperimentale di base ed applicata. “La richiesta di riconoscimento in questo nuovo settore di interesse - spiega il presidente dell’Izs della Puglia e Basilicata, Felice Scarano - nasce su iniziativa dei ricercatori della Struttura complessa di chimica, con il sostegno dei vertici amministrativi dell’Istituto. La tecnologia di conservazione degli alimenti che utilizza radiazioni ionizzanti, meglio nota come food irradiation, ha, infatti, catturato sempre più l’attenzione dei media e delle autorità sanitarie, specialmente a livello europeo, preoccupate di assicurare la tutela della salute dei cittadini e garantire il diritto di scelta di un consumatore molto attento e sensibile alle problematiche alimentari.” In attesa che si concluda la pratica di riconoscimento di questo terzo centro di referenza nazionale, i laboratori ed i ricercatori dell’Izs procedono con l’attività di ricerca e rafforzamento dei controlli nelle derrate alimentari trattate con radiazioni ionizzanti. Gli sforzi nel campo della ricerca in particolare sono stati riconosciuti a livello nazionale e vedono la presenza dei ricercatori nelle più importanti iniziative in ambito internazionale. La nuova struttura dell’Izs della Puglia e della Basilicata per lo studio e la ricerca di derrate agroalimentari e zootecniche irraggiate si affiancherà, quindi, ai due Centri di referenza nazionale, il Cerna e il Crnr. Il primo è uno dei 28 laboratori mondiali e degli 8 europei in grado di produrre il vaccino contro il carbonchio ematico per uso veterinario ed è anche l’unico produttore e distributore Lo stand agroalimentare Cciaa di Foggia zioni del Siaft (South Italy Agrofood and Tourism). E proprio il Siaft ha fatto tappa nelle scorse settimane a Foggia: il progetto - patrocinato e cofinanziato da Unioncamere nazionale ed in partenariato con altre Camere di Commercio del Mezzogiorno d’Italia (Matera, Potenza, Crotone, Cosenza e Reggio Calabria) – sostiene le imprese locali con specifiche azioni di incoming e marketing territoriale, nella consapevolezza che la diffusione della conoscenza delle procedure di produzione, delle caratteristiche che legano il prodotto al territorio e del valore legato alla storia e alla tradizione, rappresen- tino il valore aggiunto ed il volano per essere maggiormente conosciuti ed apprezzati all’estero. Nella tappa foggiana buyers provenienti da Germania, Lussemburgo, Svezia, Belgio e Stati Uniti d’America, hanno incontrato numerose aziende in incontri b2b: un modo efficace per mettere i territori interessati al centro dell’attenzione del mercato internazionale, attraverso uno dei settori più pregiati dell’agrifood locale, l’Olio Extravergine d’Oliva, ma anche occasione di promozione dello sviluppo economico ed imprenditoriale che trova nella creazione delle reti d’impresa un’importante opportunità. italiano di questo vaccino per le campagne di profilassi negli ovini, bovini, caprini ed equini. Rappresenta il laboratorio di riferimento del Ministero della Salute per il test di rilevamento delle spore di antrace in campioni sospetti nell’ambito di un’emergenza bioterrorismo. Il Crnr è sorto invece grazie alla competenza maturata a partire dal disastro di Chernobyl del 1986 e sin da allora ha realizzato piani di monitoraggio e ricerche nel settore della radiocontaminazione di alimenti e bevande destinate al consumo umano ed animale. È attualmente impegnato, in seguito al recente incidente nucleare negli impianti di Fukushima, nei controlli ufficiali su alimenti prove- nienti dal Giappone e aree limitrofe. Rappresenta una struttura unica nel suo genere tra i Centri di Referenza Nazionale perché, oltre a effettuare attività di controllo radiometrico su derrate alimentari, sviluppa protocolli operativi rapidi per la determinazione di radionuclidi alfa, beta e gamma. Fornisce, inoltre, supporto tecnicooperativo nel settore della radioprotezione alle autorità competenti ed effettua studi e ricerche sia sui principali fattori che possono influenzare l’accumulo di radio contaminanti dalla materia prima al prodotto trasformato, sia su aspetti di radioecologia con analisi delle principali vie, modalità di trasferimento e meccanismi metabolici coinvolti negli animali. La sede dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata INFORMAZIONE PUBBLICITARIA REPORT PUGLIA Responsabilità che si vede Merck Serono Bari: l’azienda farmaceutica ecosostenibile F are impresa in maniera sostenibile, realizzando le attività industriali con attenzione per l’ambiente in cui si opera. Se ne è parlato lo scorso 20 maggio presso lo stabilimento di produzione di Bari dell’azienda farmaceutica Merck Serono del gruppo Merck. In occasione dell’iniziativa “Fabbriche Aperte”, promossa da Federchimica, infatti, il sito Merck Serono di Bari ha aperto le porte a media, Istituzioni locali e scuole del territorio per presentare le proprie attività ed i progetti di salvaguardia ambientale. Gli oltre 50 studenti che hanno partecipato a “Fabbriche aperte” hanno così conosciuto una realtà caratterizzata da un singolare connubio di eccellenza operativa e rispetto per l’ambiente. Antonio Messina, ad Merck Serono Il sito sorge nell’area industriale di Modugno e, in qualità di impianto “fill & finish”, garantisce l’intero processo produttivo dalla preparazione del farmaco biotecnologico fino alla spedizione in 160 diversi Paesi nel Mondo. Le attività del sito vengono svolte con una grande attenzione all’impatto ambientale e all’utilizzo delle risorse energetiche: grazie ad un sistema di trigenerazione lo stabilimento produce in loco l’energia elettrica e termica necessaria al suo funzionamento. Questo impianto ad alta efficienza, che utilizza gas naturale, consente la riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera, e il recupero dei fumi esausti della combustione per produrre vapore e acqua calda utili alle attività del sito. I progetti in materia ambientale non si fermano qui: entro i primi sei mesi del 2012 sarà installato un impianto fotovoltaico che consentirà di coprire il 15% del fabbisogno energetico del sito con energia “pulita”. Ridurre l’impatto ambientale non è solo un obiettivo dello stabilimento di Bari: la Responsabilità Sociale d’Impresa è un elemento condiviso da tutte le realtà appartenenti al gruppo Merck. Tutti i siti italiani della Merck Serono (oltre allo stabilimento di Bari, gli uffici direzionali di Via Casilina a Roma, il centro di ricerca di Guidonia Montecelio e l’Istituto di Ricerche Biomediche “Antoine Marxer RBM S.p.A.), conducono attività volte alla riduzione dell’impatto ambientale e alla diffusione nei dipendenti di una cultura ecososostenibile. Borgo Egnazia, l’hotel con le piscine esterne e, sullo sfondo, una delle 28 ville Cinque stelle con spiagge private Anche tre ristoranti e spa in questa struttura esclusiva nel cuore della Puglia più affascinante È il luogo della sintesi perfetta tra storia e modernità, mare e colline, sobrio ed esclusivo: un vero paradiso per chi desidera trascorrere una vacanza rilassante e, al tempo stesso, divertente in una struttura dotata di hotel, 28 ville, piscine, spa, campo da golf a 18 buche, tre ristoranti, due spiagge e molto altro, tutto curato nei minimi dettagli. Parliamo di Borgo Egnazia, in provincia di Brindisi, nel cuore pulsante della Puglia, il cinque stelle più ambito e prestigioso del centro-sud dell’Italia continentale. Aperto tutto l’anno, ha festeggiato il suo primo compleanno in maggio e ha già riscosso successo sul mercato nazionale ed estero. “Borgo Egnazia conta 182 chiavi - spiega Cristiano Cabutti, direttore commerciale e marketing - tra hotel, camere e appartamenti nel borgo e 28 ville, ognuna con giardini e piscina privata. Il risultato è un servizio altamente personalizzato, reso unico dal design e dalle tradizioni che si respirano in ogni particolare. Da qui sono facilmente raggiungibili Alberobello con i suoi trulli, la città bianca Ostuni, la medievale Polignano a Mare, Castel del Monte, patrimonio dell’Unesco, quindi Cisternino, Martina Franca e la barocca Lecce. Siamo attenti alla cultura ed enogastronomia pugliese, tanto da utilizzare prodotti locali per il 92%, vini inclusi. Ma, misurandoci con una clientela internazionale, la cantina offre anche, ad esempio, Château Pétrus o Romanée-Conti”. L’esperienza pugliese, poi, la si può vivere all’interno del centro benessere, il Vair Spa, basti dire che “vair” significa “vero” in dialetto fasanese e il principale ingrediente è l’olio d’oliva prodotto proprio da Borgo Egnazia. “Abbiamo tre ristoranti - fa notare Cabutti - con tre diverse tipologie di offerta, lezioni di cucina e testing dell’olio d’oliva. Ci troviamo a 500 metri dal mare e disponiamo di due spiagge, una di roccia e l’altra di sabbia, per accogliere sia coppie che famiglie. Ai bambini riserviamo ampi spazi ricreativi, un ristorante dedicato e un kid’s club. E riusciamo a far divertire anche la difficile fascia dei teenager”. ■ RIPARTENZA / Per prima cosa sono stati abbattuti i costi della politica con sacrifici interni all’apparato politico e a quello amministrativo ciali”. Al contempo proprio Investiti 100 milioni di euro in opere pubbliche Gabellone, presidente della Provincia di Lecce :“La strada del risanamento è già stata imboccata” U n’amministrazione provinciale viva e dinamica che, tra le luci e le ombre del passato, ha creato le basi per ricostruire il futuro e per farlo con un obiettivo chiave: rinnovamento, strategia, affermazione di una terra di grandi potenzialità e prospettive. A guidare la nave il presidente Antonio Gabellone, arrivato al timone in uno scenario poco rassicurante, sullo sfondo di un periodo di gravissima e congiunturale crisi internazionale e intenzionato a segnare la svolta con la sua elezione nel 2009, che ha spostato la Provincia verso il centrodestra dopo 15 anni ininterrotti di centrosinistra. “La primissima azione è stata di sacrifici interni, tagli ai costi della politica, in pratica abbattimento delle indennità dei consiglieri, degli stipendi degli assessori, delle consulenze esterne, dei consigli di amministrazione chiusi, tutti sostituiti con manageramministratori delle società a carattere pubblico di pro- Antonio Gabellone, presidente della Provincia di Lecce prietà dell’ente”, racconta Antonio Gabellone a distanza di due anni. La speranza del neopresidente, parallelamente, era quella di riportare alla Provincia la centralità delle politiche attive e del lavoro del Salento, dove negli anni si è fatta sentire la sofferenza economica, come la costante espulsione di migliaia di lavoratori dal mercato del lavoro in settori una volta trainanti, quale il Tessile-abbigliamento-calzaturiero. Così, ecco via via che Gabellone e la sua amministrazione marciano dritti verso gli obiettivi. “Un ruolo di faro, ma anche di difficile mediazione, nel tempo riconosciuto da sindacati, associazioni datoriali, dai lavoratori stessi, che a mi- gliaia nel primo anno di amministrazione hanno cercato e spesso trovato risposte per le loro vertenze occupazionali proprio nell’azione della nostra giunta”, continua il presidente. E, ancora, per le politiche attive e di sostegno alle imprese la Provincia di Lecce si è già collocata all’avanguardia nazionale per aver stabilito relazioni oltre i confini salentini, puntando al sostegno concreto delle imprese del territorio in un quadro di internazionalizzazione. Uno su tutti il caso dello sbocco economico e imprenditoriale concesso agli imprenditori in Tunisia, premiato e riconosciuto dal ministero dello Sviluppo economico con un’apposita e ingente linea di credito. “Parallelamente sono stati investiti 100 milioni di euro nella realizzazione di numerose opere pubbliche - dice Gabellone - accogliendo richieste che arrivavano da tutto il territorio e riprendendo azioni anticicliche in grado di Per quanto riguarda le politiche di sostegno alle imprese, la Provincia di Lecce si è già collocata all’avanguardia nazionale per aver stabilito importanti relazioni oltre i confini salentini favorire la ripresa economica e l’ottenimento di commesse di imprese stradali e nel settore delle costruzioni, con aumento delle ore di lavoro. Un anno e mezzo di legislatura è già valso all’inaugurazione della circonvallazione di Nardò, di altre 15 strade provinciali, dell’apertura dei cantieri di recupero di scuole e immobili storici provin- nell’edilizia scolastica si è avviato un percorso che porterà al taglio drastico dei fitti passivi, con l’approvazione di un progetto innovativo per la realizzazione di due strutture scolastiche nel capoluogo, anche grazie alle partnership con i privati. Ovvero, scuole ‘modulari’, di volta in volta ospitate da istituti tecnici o licei che avranno esigenze di aule, senza generare ulteriori costi di locazione. Previste e già pianificate poi le riqualificazioni e valorizzazioni funzionali del complesso di Masseria Torcito e dell’Abbazia di Cerrate. Impegno pure nel turismo e nel marketing territoriale: avviate azioni promozionali rivolte a garantire una crescita delle presenze turistiche nel territorio, in netta controtendenza con un calo dei flussi globale e nazionale. “Senza dimenticare come questa amministrazione abbia per prima imposto un rigoroso taglio dei costi per gli amministratori e di rappresentanza, di fatto anticipando di un anno scelte anche di politica nazionale”, sottolinea in conclusione il presidente della Provincia. Insomma, la strada del risanamento è già iniziata: puntata a superare le difficoltà e a rafforzare il rigoglio del Grande Salento.