151236. Bientrò dalla Germania il 4 agosto 1945. Voleva
tanto bene a sua figlia e la ricordava sempre nelle sue lettere, in una delle quali fece di suo pugno un d segno della
gavetta dove mangiava e gliela mandò piena di bacini: la
figlia aveva solo sette anni. Abbiamo anche la letterina di
.1945,
Natale scritta dalla figlia Teresa nel
LB settembre 1943 fu preso dai tedeschi, in Grecia,
Nicolo Perona classe 1918 e portato in Germania a lavorare presso dei contadini, tra i quali almeno non conobbe
care lo spotornese Giovanni Bausone, civile sì, ma sopra
navi che traspoftavano armi e materiale alle nostre truppe
in Libia, Giovannl Bausone era nato a Spotorno I '11 febbraio 191 1 , figlio di Modesto e di Cioccheiti Maria. A diciotto anni si era imbarcato per la prima volta su navi
mercantili in qualità dt mozzo. Poi, per venticinque mesi,
svolse il servizio di leva in marina, a bordo dell esploralore lanzarotto N/alocello Ultimato il servizio di leva, lo ritroviamo nel1942 a bordo del piroscafo Favorita di 3576
tonnellate, colpito presso Capo Carbonara (Sardegna) da
la fame,
Durante un rastrellamento a Spotorno, Gaffaldo Gentili, civile, venne preso dai tedeschi sul ponte del Crovetto, nel mese di agosto 1944, e porlato a lnnsbruk in
.1945,
Austria, BitornÒ a casa nel
Apprendiamo, leggendo
il "Letimbro" dell'epoca, che Don Tommaso Rossello Cappellano Militare torno a casa nel mese di aprile 1946,
dopo sei anni dr assenza da Spotorno.
Non avremmo immaginato che tanli spotornesi fossero
aereosiluranti inglesi: si salva su una scialuppa con i suoi
compagni, ma perde le sue cose essenziali, compreso il
libretto di navigazione Si imbarca a Genova sul Piroscafo
Teramo di 1599 tonnellate, in qualita di fuochista La nave
ha il compito di trasportare carburante per gli aerei italiani
che stanno combattendo in Africa, Verso capo Bon
o
Capo Ca(agine viene attaccato da aereosiluranti inglesi;
la nave si incendia, lequipaggio è costretto a buttarsi in
mare, poi salta tutto in aria e le fiamme si allargano anche
in mare: il Bausone e altri marinai sono costretti a nuotare
sottacqua per sfuggire alle fiamme ln questo inferno si
aggrappano ai rottami e dopo ventiquattr'ore, allo stremo
delle forze, sono raccolti, rifocillati e curati dalla nave
ospedale Toscana, che rientrava in |talia dopo aver cari-
stati internati nei campi di lavoro in Germania, La ricerca dei
reduci, a distanza di tanti anni, è stata faticosa, quasi este-
nuante; e non sappiamo se li abbiamo individuati tutti: ci
scusiamo nel caso che ne abbiamo dimenticato qualcuno,
ln questo "Amarcord", tra i soldati internati di una parte
e dellaltra, partigiani e brigate nere, non si puo dimentiff
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