VENERDÌ 25 MARZO 2016 • EURO 1,30
ANNO 125 • www.laprovinciadisondrio.it
IL KARATE ALTA VALTELLINA CONTRO IL TERRORE
«Noi partiamo per Bruxelles»
Gli appassionati delle arti marziali del Karate Alta Valtellina del maestro
Franco Caspani partiranno questa sera in direzione Bruxelles per partecipare
a un raduno. «Saremmo dovuti partire in 16, ma alla fine saremo in 8 - rivela
la segretaria del team, Mariella Caspani -. In tanti ha prevalso la paura»
SERVIZIO A PAGINA 20
TERRORISMO,
LE COLPE
E UN QUESITO
SULL’ISIS
di MARCELLO FOA
orrore, la
disperazione il
cordoglio. In questo
momento siamo tutti
solidali con le vittime di
Bruxelles e con tutto il Belgio.
E forte e unanime non può
che essere la condanna, il che
però non ci esime da qualche
considerazione non emotiva.
La prima: non è possibile
che gli attentati si susseguano
senza che nessuno, ai vertici
politici e soprattutto di
intelligence, ne paghi le
conseguenze. L’Occidente sta
combattendo da 15 anni
quella che Bush nel 2001
definì “War on terror”, guerra
al terrorismo. I risultati di
quella guerra sono disastrosi:
il mondo oggi è molto meno
sicuro rispetto a 15 anni fa e il
fondamentalismo islamico
L’
Migliorano i numeri delle aziende
Domanda, attività produttiva e fatturato: a febbraio si registrano piccoli segnali positivi
C’è un lieve miglioramento per la domanda, l’attività
produttiva e il fatturato, ma non si
tratta ancora di dati esaltanti. È
stato un mese di febbraio con il
segno più, sotto diversi punti di
vista, per le industrie delle province di Sondrio, Lecco e Como secondo il Centro StudidiConfindustria.
Rispetto a gennaio, infatti, è emer-
so un quadro con un lieve miglioramento per questi tre indicatori.
L’analisi è basata su vari aspetti.
Per gli ordini le aziende delle tre
province evidenziano, sul versante
della domanda, una crescita nel
mese di febbraio rispetto a gennaio. La domanda in Italia risulta in
aumento per oltre un terzo del
campione (36,5%). A proposito di
fatturato, lamaggior parte del campione delle imprese dei tre territori
(53,5%) haindicato un incremento
dei livelli rispetto a gennaio.
BARBUSCA A PAGINA 9
Filo di Seta
Milan, Berlusconi apre a
Mihajlovic. Una botola.
Nel Morbegnese
Ai Torchi Bianchi
cade un masso
di quindici quintali
SERVIZIO A PAGINA 21
CONTINUA A PAGINA 8
LA SENTENZA
CHE SCAVALCA
PARLAMENTO
E DEMOCRAZIA
di GIUSEPPE FRANGI
ono curiosi i
meccanismi che
regolano le leggi in
Italia. Il 25 febbraio
scorso, dunque meno di un
mese fa, il Senato approvava la
nuova norma sulle unioni
civili. Dalla norma era stato
stralciato l’articolo che
avrebbe introdotto la
“stepchild adoption”, cioè quel
meccanismo che permette al
compagno o alla compagna di
una coppia omosessuale di
adottare il “figliastro”. Era
stato stralciato per il semplice
motivo che quell’articolo non
S
CONTINUA A PAGINA 8
L’operazione
Autotorino a Como
Nuova filiale Mercedes
Sondrio
Il teatro degli studenti
Tutto esaurito al Sociale
Il potere della seduzione e la seduzione del potere: riflettendo sul tema della legalità oltre
cento studenti delle scuole superiori hanno portato in scena mercoledì al Teatro Sociale
di Sondrio lo spettacolo “E adesso chi mi paga?”, un adattamento del “Don Giovanni”
di Molière. Peccato solo per quei genitori (quasi tutti dei ragazzi del laboratorio di Tirano)
che sono rimasti fuori dal teatro visto il tutto esaurito fatto registrare. MAIORANA A PAGINA 15
SERVIZIO A PAGINA 11
Il sindaco
Scure dei tagli a Tovo
«Ma riavremo i soldi»
GHILOTTI A PAGINA 19
Coca in auto, dieci anni per una coppia
Cinque anni e quattro
mesi di reclusione, più di 17mila
e rotti di multa e il pagamento
delle spese processuali nonché del
mantenimento in carcere per lei,
e 10 mesi di reclusione e pagamento di 4mila euro di multa per lui
(che in tutto ne dovrà sborsare
19mila) che vanno a sommarsi ai
4 anni e 4 mesi e 20 giorni di reclusione già inflitti nei mesi scorsi.
Maria Rosaria Colizzi, classe
’60, residente a Milano, e il suo
compagno di viaggio Gianluca Va-
noni, classe 1972 di Vigevano, fermato a Morbegno nel luglio del
2014, hanno così rimediato in due
distinti processi quasi 10 anni di
reclusione.
I due furono trovati - sull’auto
di lei - con 250 grammi di cocaina,
La Provincia di Sondrio
non lascia soli i suoi lettori
Cari lettori, oggi non troverete
La Provincia di Sondrio nelle edicole,
a causa di uno sciopero proclamato dai
lavoratori poligrafici a cui hanno aderito
anche gli addetti del centro in cui si
stampa il giornale.
Ma La Provincia di Sondrio, grazie
all’impegno dei suoi giornalisti , del
personale tipografico, del marketing e
della concessionaria pubblicitaria, non
ha voluto abbandonare i suoi lettori.
Perciò l’intera edizione con le notizie,
i servizi, gli approfondimenti e le immagini è presente, come state vedendo, sul
nostro sito. Abbiamo anche deciso di
renderla consultabile gratuitamente,
con una semplice registrazione. I nostri
amici di tutti i giorni non sono così
privati neppure oggi del loro quotidiano.
Ci scusiamo per il disagio che abbiamo
voluto attenuare nell’unico modo possibile.
Quello che state leggendo sul vostro
computer, tablet o smartphone è perciò
in un certo senso un numero da collezione.Domani La Provincia di Sondrio riprenderà le pubblicazioni regolari anche in tutte le edicole del territorio.
celato in un sacchetto, dentro un
marsupio nascosto sotto un sedile.
Droga che per la pubblica accusa
era diretta alla piazza del Tiranese.
Quell’operazione, diede il via a mesi di indagini che hanno permesso
di ricostruire la mappa dello spaccio che negli ultimi mesi avveniva
tra Tirano, l’Alta Valle e la Svizzera.
MARSETTI A PAGINA 14
Nuovo attacco
Traforo dello Stelvio
«Uno spreco inutile»
GURINI A PAGINA 20
Valchiavenna
Le fermate dei bus
Pericoli dappertutto
BARBUSCA A PAGINA 23
Valmalenco
Mostra zootecnica
«Grande adesione
nonostante la crisi»
Buglio
Volano con l’auto
nella scarpata
Illesi cinque ragazzi
Domani l’appuntamento
mandamentale. Saranno presenti 24 aziende. «Grande
partecipazione, nonostante il
periodo». DEL CURTO A PAGINA 10
Volano per cinquanta metri
sulla strada di Buglio e finiscono con la macchina in una scarpata: illesi. L’incidente mercoledì notte. SERVIZIO A PAGINA 22
La presentazione di ieri
Il recupero dell’utilitaria
9
LA PROVINCIA
VENERDÌ 25 MARZO 2016
Economia
TOCCANDOFERRO
«Gli imprenditori delle nostre province non comunicano pessimismo
e sembrano invece guardare al prossimo futuro, se non con grandi
previsioni di crescita, almeno con aspettative di stabilità»
Giovanni Maggi, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio
[email protected]
Tel. 0342 535511 Fax 0342 535553
Lieve miglioramento
per l’industria locale
Domanda in aumento
Confindustria. Il mese di febbraio registra il segno più
Crescono anche l’attività produttiva e il fatturato
ma con un avvertimento: non sono ancora dati esaltanti
SONDRIO
STEFANO BARBUSCA
C’è un lieve miglioramento per la domanda, l’attività produttiva e il fatturato, ma non si tratta ancora di
dati esaltanti.
È stato un mese di febbraio
con il segno più, sotto diversi
punti di vista, per le industrie
delle province di Sondrio,
Lecco e Como secondo il
Centro Studi di Confindustria. Rispetto a gennaio, infatti, è emerso un quadro con
un lieve miglioramento per
questi tre indicatori.
Ordini stabili
L’analisi è basata su vari
aspetti. Per gli ordini le
aziende delle tre province
1 L’andamento
occupazionale
è rimasto stabile
e non dovrebbe
variare a breve
evidenziano, sul versante
della domanda, una crescita
nel mese di febbraio rispetto
a gennaio.
La domanda interna
La domanda in Italia risulta
in aumento per oltre un terzo
del campione (36,5%) mentre per il 44,4% non si sono
registrate particolari variazioni rispetto a gennaio. Da
segnalare comunque una
percentuale di aziende (19%)
che comunica un rallentamento.
A livello estero - l’ambito
che ha “tenuto” in questi anni difficili - la quota di imprese che segnala un aumento
della domanda (32,7%) risulta superiore a quella delle
aziende che dichiarano invece un rallentamento (15,5%).
Per oltre la metà (51,8%) delle imprese non si registrano
variazioni.
Per le imprese di Lecco e
Sondrio l’andamento risulta
in linea con quello appena indicato. Si segnala solamente
una minore vitalità della do-
manda interna, che risulta
comunque in aumento per il
30,2% del campione.
A livello di produzione,
per le imprese delle province
di Lecco e Sondrio si registra
una percentuale di giudizi di
stabilità che raggiungono il
62,3 del totale, mentre quelli
di aumento si attestano al
26,4%. A proposito di fatturato, la maggior parte del
campione delle imprese dei
tre territori (53,5%) ha indicato un incremento dei livelli
rispetto al mese di gennaio.
Per le aziende locali arrivano segnali positivi
linea con quanto indicato a
livello congiunto, con una
percentuale inferiore di giudizi di rallentamento (9,1%).
Non si prevede un aumento
dei posti di lavoro.
Il futuro delle imprese
Un aspetto molto importante
è quello delle previsioni. Per
le imprese di Lecco e Sondrio
si nota una percentuale superiore di aziende con visibilità oltre il trimestre (25%),
ma prevale anche in questo
caso la percentuale di aziende con un orizzonte temporale di poche settimane
(42,3%).
Per quanto riguarda le
aspettative per le prossime
settimane, i giudizi sono in
L’occupazione
L’andamento occupazionale
delle aziende di Lecco, Sondrio e Como è rimasto stabile nel corso del mese di febbraio. Nell’83,8% dei casi
hanno indicato stabilità dei
livelli occupazionali, mentre
i giudizi di crescita (10,8%)
risultano superiori a quelli di
rallentamento (5,4%). La situazione non dovrebbe variare di molto nel corso dei
prossimi mesi.
Fusione tra Banco Popolare e Bpm
La Borsa per ora rimane fredda
Le reazioni
Garanzie ai sindacati
sugli esuberi, il presidente
di Fondazione Cariplo
benedice l’operazione
La fusione tra il Banco
Popolare e la Bpm produrrà solo qualche centinaia di esuberi
all’interno dell’istituto milanese che verranno gestiti con il
fondo esuberi e saranno solo su
base volontaria. Così il consigliere delegato della Popolare
di Milano, Giuseppe Castagna,
ha rassicurato i sindacati in
merito agli impatti occupazionali delle “nozze” con il Banco
Popolare, secondo quanto riferito da uno dei partecipanti all’incontro con il banchiere.
Da parte loro i rappresentanti dei lavoratori della Bpm,
pur accogliendo con favore le
parole del banchiere, hanno
sospeso il giudizio in attesa di
vedere il piano industriale che
dovrà essere presentato entro
aprile. Castagna ha promesso
che un posto nel cda della nuova banca sarà riservato ai rappresentanti dei lavoratori. E in
una giornata pesante per il settore del credito in Europa, vendite pesanti in Piazza Affari su
Bpm (-5,3% finale a 0,67 euro)
e Banco popolare (-4,8% a quota 6,93) dopo i primi passi in vista della fusione.
Nonostante giudizi degli
analisti in genere positivi sull’operazione, il mercato sembra non aver apprezzato soprattutto l’aumento di capitale
cui si dovrà sottoporre il Banco. In particolare gli operatori
temerebbero che non sia questo un momento con ampia domanda su strumenti finanziari
Giuseppe Castagna, ad di Bpm, e Pier Francesco Saviotti, ad del Banco
Il presidente
«Ma ci vuole
ancora
prudenza»
Secondo il presidente di Confindustria Lecco Sondrio, Giovanni
Maggi, l’interpretazione di questi,
estremamente articolati, dati deve
essere improntata alla prudenza.
«Si tratta di indicazioni di tipo
qualitativo che non indicano
l’entità delle variazioni - premette
-. Inoltre si inseriscono in un
quadro internazionale, e soprattutto nazionale, dove la crescita
appare ancora molto modesta,
quando non assente. Gli imprenditori delle nostre province non
comunicano pessimismo e sembrano invece guardare al prossimo
futuro, se non con grandi previsioni di crescita, almeno con aspettative di stabilità ed escludendo in
linea di massima i cali che abbiamo purtroppo conosciuto anche
recentemente. In questa fase, da
imprenditori dobbiamo quindi
continuare a mantenere alto il
livello di fiducia investendo, come
già facciamo, sui nostri driver di
crescita: dall’internazionalizzazione alla ricerca e innovazione,
passando per le risorse umane».
ibridi e potrebbe non essere facile vendere ai prezzi auspicati,
soprattutto in una fase nella
quale anche Banca popolare di
Vicenza e Veneto Banca dovranno ampliare il capitale.
La fusione fra Banco Popolare e Bpm è stata giudicata una
«bella iniziativa, importante e
lungimirante» dal presidente
della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti. «Credo che
nelle prossime settimane si
possa trovare una soluzione
positiva anche per quelle realtà
che richiedono un intervento
come Mps, Carige e le due venete», ha aggiunto Guzzetti.
Intanto si avvicina l’ora del
risiko bancario in Italia, dove
«c’è spazio per fusioni così da
avere banche più profittevoli e
modelli di business più sostenibili». A suonare la campanella è il consiglio di vigilanza bancaria della Bce per bocca della
presidente Danièle Nouy, con
parole che in altri tempi avrebbero provocato fiammate in
borsa e una corsa a indovinare
le giuste “nozze”. Ma l’Italia di
oggi non è quella di dieci anni
fa, la trasparenza seguita alla
asset quality review di Franco-
forte ha spento molti appetiti e
la vigilanza ha decisamente alzato l’asticella: troppo agli occhi di molti in Italia, con qualche divergenza (smentita da
Nouy) persino con Mario Draghi: Nouy ha fatto buon viso alla nota riservata con cui la
Commissione Ue, nei giorni
scorsi, ha di fatto invitato la sua
Vigilanza a un approccio più
morbido sui requisiti patrimoniali del “secondo pilastro”. E i
tempi delle operazioni di finanza straordinaria, un tempo
fatte con annunci fulminei, si
allungano.
Con l’operazione Bpm-Banco giunta faticosamente al traguardo, il Montepaschi potenziale sposa che però rimane zitella da anni, il consolidamento del credito cooperativo passato con la fiducia dopo essersi
trascinato per oltre un anno, e
la Borsa che sembra aver già
cancellato gli entusiasmi di pochi mesi fa, l’auspicio di Francoforte suscita poca eccitazione. E chi potrebbe far shopping
bancario in Europa ci pensa
due volte, con i mercati sospettosi dei bilanci e la crescita globale che frena.
10 Sondrio economia
LA PROVINCIA
VENERDÌ 25 MARZO 2016
Mostra zootecnica
«Festa e passerella
per gli allevamenti»
Le proposte
«Il nostro
impegno
per gli alpeggi
e il turismo»
L’evento. Domani l’appuntamento mandamentale
Saranno presenti in tutto ventiquattro aziende
«Grande partecipazione, nonostante il periodo»
TORRE SANTA MARIA
ELISABETTA DEL CURTO
Quattordici aziende
allevatrici di bovini di razza bruna, per un totale di 120 capi in
mostra, e dieci aziende allevatrici di ovocaprini, saranno presenti domani mattina alle 8 sui
terreni di Tornadù di Torre di
Santa Maria, che ospitano l’edizione numero 29 della “Mostra
zootecnica mandamentale” della Valmalenco e dei Comuni che
fanno capo alla Comunità Montana Valtellina di Sondrio.
Ed è un entusiasmo sposato
in pieno dalla Comunità Montana Valtellina di Sondrio, dall’Unione dei Comuni Lombarda
della Valmalenco, dall’Unione
dei Comuni di Torre e Spriana,
dal Consorzio turistico Sondrio
e Valmalenco e dalle due banche
locali, Creval e Bps, che da sempre sostengono l’evento.
«Crediamo molto nella valenza delle mostre zootecniche
– ha detto Dario Ruttico, vicepresidente della Comunità
Montana di Sondrio, ieri, in con-
Nuovi arrivi
«Per la precisione, quest’anno, afferma Gianmario Tramanzoli, direttore dell’Apa – avremo
una delegazione più nutrita di
aziende provenienti da Sondrio,
Montagna e Chiuro, oltre alle
storiche aziende malenche. Siamo in presenza di un allargamento della partecipazione, che
fa piacere, tanto più in questo
momento così difficile, per la
nostra zootecnia di montagna,
obbligata a stare su un mercato
dove il prezzo al litro del latte
tende al ribasso. Noi cerchiamo
di cavarcela, in provincia di Sondrio, grazie agli sforzi dei singoli
allevatori, al mantenimento del
prezzo al litro del latte conferito
da parte delle nostre latterie
(0,41 centesimi contro i 0,36 delle industrie), alle produzioni a
denominazione di origine. Però,
resta molto dura per i nostri allevatori: la loro voglia di festeggiare la zootecnia attraverso queste
manifestazioni, è encomiabile».
Ritorna l’appuntamento
1 Si potranno
acquistare
anche i prodotti
tipici locali
in un mercatino
1 La mostra
aprirà alle 8
Ci sarà pure
una gara
di mungitura
ferenza stampa -, sia riguardo al
mondo dell’allevamento locale,
sia per la tutela del territorio. E
come occasioni anche di richiamo turistico, come abbiamo potuto notare negli anni passati»
Il programma
Domani mattina, quindi, a Tornadù di Torre di Santa Maria, nei
prati sulla destra, salendo, molto
ben indicati con una simpatica
segnaletica fatta con balle di fieno, non ci saranno solo le mucche di razza bruna insieme ad alcuni capi di razza pezzata rossa,
e gli ovicaprini, ma anche tanti
momenti di intrattenimento a
uso e consumo dei presenti.
«La mostra aprirà alle 8 e le
giurie inizieranno a lavorare alle
9 – ha detto Ettore Lenatti, vicesindaco di Chiesa – con proclamazione dei risultati prevista
per le 12.30 e premiazione alle
13. In contemporanea, peraltro,
abbiamo previsto la gara di
mungitura, la visita alle aziende
agricole del posto, il concorso
destinato ai caprini della Valmalenco, il quarto concorso tagliere dei formaggi con gli assaggiatori Onaf, la proiezione del video
sul formaggino di Marveggia di
Spriana, edito dall’Ecomuseo
della Valmalenco».
«Ci saranno anche la possibilità di effettuare passeggiate a
cavallo o con gli alpaca per i
bambini e la possibilità di acquistare i prodotti tipici, a chilometro zero, delle aziende agricole
locali nel mercatino forte di venti espositori. Dove quelli malen-
Saranno 120 i capi in mostra
I relatori alla conferenza stampa di ieri
chi, in particolare, vengono incartati e imbustati in carta e borse marchiate “Distretto della
Valmalenco”».
Dopo la premiazione «gli Alpini di Caspoggio prepareranno
panini con salsicce – ha aggiunto
Mauro Decio Cometti, sinda-
Da Coldiretti un nuovo allarme
«Ci sono situazioni intollerabili»
La polemica
«Alcune persone
non hanno
alcun vero interesse
per il bene dell’agricoltura»
La polemica non è finita. Non sarà una Pasqua di pace
sugli alpeggi valtellinesi. Dopo il
botta e risposta delle scorse settimane con alcuni sindaci del
Sondriese, Coldiretti torna a criticare l’atteggiamento di alcune
amministrazioni comunali, accusate di avere alzato in modo
eccessivo e ingiustificato il prezzo degli affitti. La tesi dell’associazione degli agricoltori è nota:
«La pratica dell’alpeggio sta in
alcuni casi passando da attività
zootecnica ad azione speculativa. Sono situazioni intollerabili,
poste in essere da persone che
non hanno alcun interesse per il
bene dell’agricoltura locale e
della salvaguardia del territorio,
se non quello di poter intascare
fondi pubblici destinati alle
aziende agricole».
Secondo il sindacato degli
agricoltori presieduto da Alberto Marsetti, se non si interverrà
un intero settore verrà irreparabilmente danneggiato.
«Imprenditori che da generazioni caricano alpeggi, per
produrre il re dei formaggi valtellinesi, il Bitto, saranno costretti a rivedere radicalmente il
proprio sistema imprenditoriale aziendale e, con le gravi difficoltà che attraversa il settore zootecnico lattiero, si rischia un
bagno di sangue e in alcuni casi
seriamente di chiudere, vista la
situazione in cui si trova il settore lattiero caseario».
Coldiretti ribadisce che tali
attività speculative «non do-
Ancora discussioni sul futuro degli alpeggi
co di Torre -, così come sarà possibile pranzare nei ristoranti di
Torre e Spriana a prezzi convenzionati. Un grazie va anche alle
ditte Serpentino e Graniti e Gianoli che hanno aperto i loro cancelli per permetterci di allestire
parcheggi ad hoc».
vrebbero trovare alcuna interlocuzione nei nostri ambiti, perché se si ha cognizione del territorio, di un’attività tanto radicata e difficile, non esiste che si
possa considerare che da fuori
provincia possano arrivare professionalità paragonabile a
quella dei nostri allevatori in
grado di mantenere e migliorare
ambienti tanto estremi e difficili
come gli alpeggi».
A questo punto sorge una domanda: «Ma in presenza di proposte imprenditoriali completamente fuori da ogni logica di
mercato, prima di accettare un’
offerta totalmente sproporzionata non è logico accertarsi con
chi si ha a che fare farsi venire
qualche dubbio?».
Coldiretti precisa ancora: «È
grave e ingeneroso accusare indiscriminatamente la categoria
delle imprese agricole di essere
caricatori non all’altezza, oppure Coldiretti Sondrio che fa la
voce grossa chiedendo il rispetto delle leggi in materia agraria.
Crediamo che al tavolo richiesto
al Prefetto di Sondrio si possano
chiarire anche questi aspetti» .
«Non è fuori luogo argomentare che le azioni speculative
Un pacchetto turistico promozionale , targato “XXIX Mostra zootecnica mandamentale”, e un depliant
dedicato ai 44 alpeggi e ai 4 agriturismi con produzione di prodotti
caseari che insistono sul territorio
della Comunità Montana Valtellina
di Sondrio, sono stati presentati,
ieri a margine della conferenza
stampa dedicata alla Mostra zootecnica mandamentale . Roberto
Pinna, direttore del Consorzio
turistico Sondrio e Valmalenco,
Dario Ruttico, vicepresidente della
Comunità Montana, e Cristian
Nana, assessore all’Agricoltura
nell’ente montano e assessore
all’urbanistica a Lanzada, hanno
rimarcato l’importanza che la cura
del territorio a fini agricoli hanno
sulla sua fruibilità a scopi turistici.
«Ciascun Comune adotta iniziative
diverse ma tutti sono sempre più
orientati a favorire la cura del
territorio – ha detto Cristian Nana -.
A Lanzada abbiamo previsto
contributi allo sfalcio di terreni
marginali che ormai nessuno cura
più. E per gli alpeggi facciamo il
possibile affinchè siano caricati da
persone del posto cui demandiamo
interamente la cura e la manutenzione. Altri Comuni si orientano
diversamente, “affittando”gli
alpeggi alle aziende monticatrici».
È in questo solco che si è inserita la
recente polemica sul rincaro degli
affitti e il loro utilizzo da parte di
aziende agricole di fuori provincia.
«Noi teniamo molto al fatto che gli
alpeggi vengano conservati al
meglio, - ha precisato Dario Ruttico
-, e dagli allevatori di casa nostra.
Va da sé che possano sorgere, a
volte, incomprensioni fra Comuni
proprietari e monticatori storici,
magari per una tenuta dell’alpeggio e delle erbate giudicata non
soddisfacente e, poi, c’è il fattore
economico, dato dalla necessità di
ammortizzare le spese fatte, da
parte dei Comuni, per modernizzare le strutture in alpeggio. Di cui
l’aumento del canone e qualche
difficoltà a farvi fronte da parte
degli alpeggiatori».1 E.DEL.
possano in qualche modo essere
favorite in presenza di atti, aste
al rialzo, peraltro non ammessi
in ambito agricolo, con offerta
base di accesso inavvicinabili a
volte di due, tre, quattro e più
volte il normale, giusto affitto
annuale. Riteniamo che il canone annuale debba essere determinato in base a valutazioni logiche, legate ad aspetti oggettivi
del territorio, dei manufatti da
mantenere e da ogni altra manutenzione propria e non alla
quantità di contributi della Politica agricola comune che l’impresa agricola potenzialmente
può percepire».
Coldiretti lancia un appello
alla politica. «Deve agire, modificando le normative regionali,
nazionali e comunitarie in modo che vengano tutelati i veri
agricoltori. Intensificare i controlli, sia sull’effettivo pascolo
delle superfici richieste a premio, sia sull’effettiva titolarità
dei capi presenti in alpe, per evitare che il trasferimento di proprietà degli animali sia solo un
meccanismo per raggirare le regole sulla carta, mentre la realtà
sia tutt’altra cosa» .
S.Bar.
LA PROVINCIA
Sondrio economia 11
VENERDÌ 25 MARZO 2016
Autotorino riporta a Como la Mercedes
La novità. Il gruppo aprirà entro l’estate una filiale a Luisago, nell’ex sede di Frangi Auto: previste 35 assunzioni
Diventa concessionaria unica del marchio tedesco per la nostra provincia, dopo che la Sca ha chiuso i battenti
Smart. «Con oggi inizia un
Trentacinque posti percorso impegnativo e allo
di lavoro, tra tecnici, consu- stesso tempo emozionante lenti commerciali e persona- dice il presidente del gruppo,
Plinio Vanini, figlio del fonle di ufficio.
Sono legati all’apertura di datore e alla guida dell’azienuna nuova filiale del gruppo da dal 1985 - Siamo onorati di
Autotorino, la seconda sul poter ampliare la collaborazione con Merceterritorio comades-Benz con la
sco.
concessione uffiLa concessiociale del marchio
naria si stabilirà
per la provincia di
entro l’estate a
Como».
Luisago, al civico
«Siamo stati
13 di via Risorgiscelti - continua mento, negli spazi
all’interno di una
utilizzati fino a
nutrita e qualificasettembre 2012
ta rosa di competida Frangi Auto.
tor, anche internaAcquisito lo Plinio Vanini
zionali, a significastabile, sono già
re il prestigio e
partite le selezioni di personale e i necessari l’importanza della piazza comasca».
lavori strutturali.
Il gruppo Autotorino, oggi
presente sul mercato in 13 Assunzioni in arrivo
province di Lombardia, Pie- Quanto ai risvolti sul piano
monte ed Emilia Romagna, occupazionale: «Stiamo prosarà concessionaria unica cedendo con l’organizzazioMercedes-Benz per la nostra ne della nuova concessionaprovincia (la Sca di via Paoli a ria, a partire dalla definizioComo ha chiuso i battenti di ne della squadra che la animerà - afferma Vanini - valurecente).
tando le migliori professionalità sul territorio per comSeconda sede nel Comasco
La società, fondata a Morbe- porre l’organico di 35 collagno 51 anni fa, è già presente boratori tra tecnici, consua Tavernerio e proprio l’at- lenti commerciali e back offituale responsabile di questa ce».
«Come primo passo ci stiafiliale, Tito Monti, si sposterà
a Luisag o, nel nuovo mo già attivando - conclude il
showroom che si occuperà presidente del gruppo - per
delle vendita e dell’assisten- restituire un riferimento in
za di veicoli Mercedes e grado di rispondere alle esiLUISAGO
L’ex sede della concessionaria Frangi Auto, a Luisago POZZONI
1 Il presidente
«Stiamo valutando
le migliori
professionalità
sul territorio»
genze di assistenza attuali,
appoggiandoci alle più vicine
concessionarie ufficiali (a Induno Olona in provincia di
Varese e Olginate in provincia di Lecco, ndr)».
La filiale di Luisago è la
trentacinquesima in Italia. Il
gruppo ha un organico di ol-
tre 800 collaboratori e nel
2015 ha generato complessivamente un volume di 25.500
auto vendute (nuovo e usato)
per un fatturato totale di oltre 445 milioni di euro.
Nata inel 1965 n Valtellina,
dove ha mantenuto il centro
direzionale (si trova a Cosio
Valtellino), la società è stata
fondata come una piccola realtà familiare, che si è ben
presto specializzata nella
vendita ai privati di vetture
acquistate a Torino da intermediari locali. Di qui il nome
Autotorino.
M. Sad.
13
LA PROVINCIA
VENERDÌ 25 MARZO 2016
Sondrio
[email protected]
Tel. 0342 535511
Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected],
Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected], Franco Tonghini [email protected]
Con la scuola aperta
sono gli studenti
a fare gli insegnanti
L’idea. Il progetto sperimentale al Besta-Fossati
Gli alunni più bravi fanno da tutor a chi ha problemi
«In questo modo si promuove il benessere in classe»
DANIELA LUCCHINI
Raccoglie ampi consensi, ma soprattutto “Scuola
aperta” piace agli studenti del
professionale Besta-Fossati di
Sondrio, progetto introdotto
in via sperimentale quest’anno - è iniziato a febbraio e prosegue sino a maggio -, che si
articola, ogni mercoledì dalle
14 alle 16, in incontri-lezioni di
studio assistito rivolti agli
alunni in difficoltà.
A quelli che in gergo scolastico vengono definiti Bes, ovvero studenti con Bisogni educativi speciali, che necessitano di un sostegno nello studio,
ma anche a chi sta incontrando difficoltà di relazione e di
motivazione, con particolari
fragilità.
Numeri importanti
Sono i numeri a decretarne il
successo sul campo: «70 sono i
ragazzi e le ragazze - sia del Besta che del Fossati – che partecipano, 22 dei quali in veste di
tutor», ovvero alunni con ottimi risultati a scuola, come
spiega Natascia Micheli, do-
1 Alle cinque aree
si aggiunge pure
un corso
di lingua italiana
per gli stranieri
cente coordinatrice del progetto, «che mettono a disposizione le loro abilità e competenze per aiutare i compagni
in difficoltà».
Suddivisi in cinque aree disciplinari - linguistica, umanistica, scientifica e due di area
tecnica, ciascuna per le materie professionalizzanti dei due
indirizzi -, gli alunni possono
contare anche sulla presenza
di un docente coordinatore in
ciascun gruppo. Prof, che «dirige i lavori e che interviene,
laddove ci sia bisogno».
Ma ad avere il ruolo da protagonisti sono anzitutto gli
studenti, sia chi sta cercando
di migliorarsi, sia chi è più bravo, «poiché – pone l’accento
Micheli –, il modo di lavorare
peer to peer (tra pari) favorisce la relazione tra ragazzi e
ragazze di diversa età».
«È un intervento educativo
e didattico per la promozione
del benessere a scuola - aggiunge la dirigente scolastica
Giovanna Sciaresa -. Affinché gli studenti stiano bene a
scuola è necessario il miglioramento delle abilità relazionali, della loro motivazione allo studio, nonché della possibilità concreta - sottolinea la
preside - di raggiungere il successo scolastico».
Alle cinque aree disciplinari, si aggiunge un «corso di italiano per stranieri, tenuto da
due docenti di inglese e fran-
cese: ogni mercoledì per
un’ora sono undici gli studenti
non di nazionalità italiana che
partecipano a questo corso di
livello intermedio, finalizzato
al potenziamento dell’italiano».
La carta vincente
Secondo Micheli, «la carta
vincente sono proprio gli studenti tutor, che riescono a far
leva e a coinvolgere i loro compagni». Un impegno, quello
dei tutor, che si traduce in
punti di credito scolastico.
Il progetto sperimentale,
«che tra l’altro si sta rivelando
anche un osservatorio - rimarca Micheli - dei bisogni crescenti dei giovani d’oggi», viene concretizzato «utilizzando
docenti dell’organico potenziato – dice Sciaresa - in perfetto spirito con quello sancito
dalla legge 107», la riforma
della “Buona scuola” varata
dal governo Renzi.
L’iniziativa è in parte finanziata con fondi della scuola, in parte con un contributo
della Pro Valtellina, a cui va il
ringraziamento della preside
Sciaresa.
Con “Scuola Aperta”, si
vuole «rendere consapevole i
ragazzi, attraverso un’esperienza diretta e una risposta
immediata ai loro bisogni, della necessità della rielaborazione personale ai fini di un apprendimento efficace».
Alcuni studenti all’ingresso dell’istituto
Gli alunni della Saverio Quadrio
saranno premiati in Senato
Saranno premiati il
prossimo mese in una location
esclusiva come quella di Palazzo Madama gli alunni delle
classi quinta A e B della scuola
primaria Saverio Quadrio di
via Cesare Battisti, vincitori di
“Vorrei una legge che...”, iniziativa, rivolta a scuole primarie e medie, organizzata dal
Senato in collaborazione con il
Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
(Miur). Con un obiettivo preciso: far riflettere i bambini e i
ragazzi su temi a loro vicini e
far cogliere loro l’importanza
“La nostalgia del mare” e la bellezza
Al via il corso in vista della maturità
L’iniziativa
Quattro incontri
messi in calendario
Primo appuntamento
il 5 aprile
“La nostalgia del
mare” è il titolo del “Corso
per maturandi 2016”, un percorso a tappe che inizia il 5
aprile su discipline quali arte,
letteratura, fisica ed economia affidate a massimi esperti
del settore, che si rivolge ai
circa 1.200 candidati valtellinesi e valchiavennaschi coinvolti nell’esame di Stato al via
con il tema di italiano, il 22
giugno prossimo.
Quartier generale, la sala
Vitali del Creval di via delle
Pergole a Sondrio, dove si tengono i quattro incontri, promossi da “Gioventù studentesca” di Sondrio, in collaborazione con il Centro culturale
Don Minzoni, il liceo scienti-
fico paritario Pio XII, con il
contributo del Credito Valtellinese.
«L’esperienza del “Corso
maturandi – spiegano gli organizzatori – può essere quella di chi sente l’odore “del mare ampio e infinito”, di chi
scopre che anche quello che
già sa, visto con occhi nuovi,
può diventare più bello e interessante!».
“Bellezza e verità: maschere e volti in Wilde e D’Annun-
zio” è il tema del primo approfondimento che vede intervenire il 5 aprile alle 14,30 dall’università di Assisi, dove insegna letteratura, Edoardo
Rialti.
Durante questo primo incontro ci si potrà iscrivere
inoltre a “I Maths days”, che
si articolano in quattro esercitazioni per prepararsi al
questionario della prova
d’esame di matematica del liceo scientifico, tappe di avvi-
delle leggi sulla regolamentazione della vita di tutti i giorni,
incentivando il senso civico e
di partecipazione democratica. Gli studenti, dopo aver approfondito insieme ai loro insegnanti un tema che li ha toccati da vicino, hanno proposto
e illustrato in forma creativa
veri e propri “disegni di legge”.
L’appuntamento è per il
prossimo 15 aprile, quando le
due classi faranno tappa a Roma, accompagnati dai loro docenti, per ritirare il meritato
riconoscimento.
«Insegnare alle giovani ge-
nerazioni come esercitare la
democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole comuni, e al
tempo stesso costruire comunità di vita e di lavoro tenendo
conto, che nel Paese sono presenti individui con provenienze, storie tradizioni e culture
diverse – spiegano dall’istituto
comprensivo “Sondrio Centro” diretto da Ombretta Meago, da cui il plesso dipende sono solo alcune delle finalità
di questo progetto ministeriale, che ha coinvolto le due classi».
cinamento al secondo scritto
della maturità, in programma
di martedì e di venerdì alle
14,30 nella sede del Pio XII di
via Carducci a Sondrio a partire dal 10 maggio (numero
posti limitato, termine iscrizioni 30 aprile).
Secondo incontro in calendario, quello di giovedì 21
aprile alle 16,30, quando a
tracciare un excursus “Da Picasso a Mondrian capire il
900” interviene il critico d’arte Giuseppe Frangi. Davide
Maino, professore associato
del dipartimento di fisica dell’Università degli studi di Milano sarà ospite alla sala Vitali
il 28 aprile alle 14,30 per presentare “Gli anni che sconvolsero la fisica”. Ultimo incon-
tro in calendario, quello del 6
maggio: alle 14,30 “Capire il
Novecento: Stato e mercato
dalla crisi del ’29 ai nostri
giorni” a cura del docente di
economia della Bocconi
Francesco Scervini.
Costa 15 euro la tessera assistere ai quattro incontri del
“Corso maturandi 2016”, al
quale possono partecipare
anche gli studenti delle classi
quarte pagando 10 euro; 45
euro invece vanno versate per
il ciclo delle esercitazioni di
matematica. C’è anche la possibilità di una card cumulativa per entrambe le iniziative
al costo di 50 euro; gratuito il
corso per gli iscritti al Centro
Don Minzoni.
D.Luc.
D.Luc.
LA PROVINCIA
14 Sondrio
VENERDÌ 25 MARZO 2016
Quasi tre etti di coca in auto
Coppia condannata a 10 anni
La sentenza. L’arresto dei milanesi aveva innescato una maxi inchiesta
Nel giro erano implicati diversi “corrieri” che rifornivano il Tiranese
ANTONIA MARSETTI
Cinque anni e quattro
mesi di reclusione, più di 17mila
e rotti di multa e il pagamento
delle spese processuali nonché
del mantenimento in carcere per
lei, e 10 mesi di reclusione e pagamento di 4mila euro di multa per
lui (che in tutto ne dovrà sborsare
19mila) che vanno a sommarsi
ai 4 anni e 4 mesi e 20 giorni di
reclusione già inflitti nei mesi
scorsi.
Maria Rosaria Colizzi, classe ’60, residente a Milano, e il suo
compagno di viaggio Gianluca
Vanoni, classe 1972 di Vigevano,
fermato a Morbegno nel luglio
del 2014, hanno così rimediato in
due distinti processi quasi 10 anni di reclusione.
I due furono trovati - sull’auto
di lei - con 250 grammi di cocaina, celato in un sacchetto, dentro
un marsupio nascosto sotto un
sedile. Droga che per la pubblica
accusa era diretta alla piazza del
Tiranese.
Gli arresti
Quell’operazione, a firma degli
agenti della Questura di Sondrio,
diede il via a mesi di indagini, con
appostamenti, pedinamenti, intercettazioni ambientali e telefoniche che hanno permesso di ricostruire la mappa dello spaccio
che negli ultimi mesi avveniva tra
Tirano, l’Alta Valle e la Svizzera.
Alla fine scattarono diverse
INCIDENTE
Schiacciamento
alla Cossi spa
Codice rosso ieri mattina
per un’ambulanza diretta
all’impianto della Cossi
spa situato alle porte di
Sondrio dove un operaio di
54 anni si è procurato lo
schiacciamento di un piede mentre stava effettuando la manutenzione di un
macchinario. Dopo i primi
soccorsi l’uomo si è ripreso
dallo choc e le sue condizioni sono apparse meno
gravi di quanto ipotizzato
inizialmente
Minacciò
una ragazza
Il giudice
lo assolve
IN TRIBUNALE
Guidava alterato
Quattro mesi
Quattro mesi di arresto e
mille euro di ammenda più
il pagamento delle spese
processuali. Questa la condanna inflitta a Daniele
Ferrarin, del ’69 di Padova,
accusato di aver provocato
un incidente il 29 gennaio
dello scorso anno ad Ardenno dopo essersi messo
alla guida della sua Fiat
Uno in condizioni alterate.
L’uomo era risultato aver
assunto della cocaina.
La donna era stata messa ai domiciliari per diversi mesi, ieri l’udienza in Tribunale
GROSIO
1 La droga varcava
il confine e veniva
spacciata
anche in Svizzera,
a Poschiavo
manette ai polsi di spacciatori di
un certo calibro , come Tommaso Giannino, classe ’62, residente a Barlassina (in provincia di
Monza e Brianza), ma originario
di San Ferdinando di Puglia (in
provincia di Foggia), che fu trovato con un chilo e settecento
grammi di cocaina e alcuni panetti di hashish del peso totale di
433 grammi (droga che se venduta sul mercato ai singoli consumatori avrebbe potuto fruttare
quasi 200mila euro), o come
Francesco Panetta, di origini
calabresi ma residente a Tirano
(dove faceva l’autista della comunità il Gabbiano) che fu arrestato
mentre stava per ricevere due
etti di cocaina da Angelo Adriano Arpidone, corriere arrivato
da Milano, anche lui finito in carcere. A suo tempo, a vario titolo,
erano rimaste coinvolte nelle indagini anche quattro donne di
origini dominicana. Tre di loro,
secondo l’accusa, avevano il compito di portare la droga in Svizzera, servendosi anche del famoso
Trenino Rosso; la quarta - a Poschiavo - provvedeva a spacciare
le singole dosi.
Incendio nel bosco
Patteggia a 5 mesi
Era intento a fare alcuni
lavori in baita, sopra Grosio, ma non si era reso conto che il generatore che
stava usando fece scintille
alimentando l’incendio di
alcune sterpaglie che poi
sfuggì di mano interessando 4 ettari di bosco. Alberto Baitieri, del ’55 di Grosio
è stato condannato a 5 mesi e 10 giorni di reclusione.
L’uomo è stato condannato
a un anno di reclusione
e ha potuto beneficiare
dello sconto previsto dal rito
La moglie morì alcuni
giorni dopo il tragico incidente,
lui - Marco Valerio Antonio
Frasisti, del ’35 di Saronno - ieri
ha patteggiato la pena a un anno
di reclusione (pena sospesa) per
l’accusa di omicidio colposo.
Si chiude così, almeno dal
punto di vista giudiziario, una
vicenda drammatica che di certo l’imputato non potrà gettarsi
alle spalle tanto facilmente. Era
il 22 agosto del 2011. Quel giorno lui e la moglie Mariapia Maldifassi - 75 anni -, erano sulla Polo che li stava portando in Alta
Valtellina. Verso le 12 e 25, il tragico impatto tra la vettura della
coppia milanese - che di colpo
ha invaso la corsia opposta - a la
Passat guidata da Giancarlo
Cappellini con a bordo la moglie
E. R, erbese di anni 62 anni, rimasta gravemente ferita. I due
turisti stavano rientrando dopo
una breve gita in Valtellina.
Mille euro di multa
per il porto di un coltello
ma assoluzione
dal reato più grave
Marco Passerini,
classe 1981, originario di Morbegno ma residente a Tartano, è stato assolto perché il
fatto non sussiste dall’accusa
di minacce ad una giovane
straniera alla quale avrebbe
rivolto un coltello prima di
gridarle in faccia “ ti ammazzo
subito”.
Il giudice Antonio De Rosa
nell’udienza di ieri lo ha però
condannato al pagamento di
mille euro di ammenda e al
pagamento delle spese processuali, per l’imputazione
relativa al porto di un coltello
(dotato di una lama lunga più
di sei centimetri) al di fuori
dell’abitazione e senza giustificato motivo. I fatti risalgono
al 23 settembre del 2012 e si
sarebbero verificati a Cosio
Valtellino.
Il caso
L’impatto fu drammatico e il
luogo dell’incidente - alla Sassella - si trasformò in uno scenario quasi apocalittico, con
l’eliambulanza che riuscì ad effettuare un atterraggio “chirurgico” proprio all’imbocco della
tangenziale di Sondrio per trasportare una delle due ferite in
prognosi riservata. Una delle
donne, infatti, fu estratta dalle
lamiere contorte grazie al pronto intervento dei vigili del fuoco.
I soccorsi
La milanese fu ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Sondrio e l’altra turista
finì al Morelli Sondalo prima di
essere trasferita al Sant’Anna di
Como. Pochi giorni dopo, però,
le condizioni della Maldifassi
precipitarono e i medici non
riuscirono a fare nulla per salvarle la vita.
Illesi, invece, ma chiaramente sotto choc, i due mariti che se
la sono cavata con pochi graffi
superficiali. Toccò alla
Polstrada ricostruire la dinamica dell’incidente
Il fatto che l’impatto sia avvenuto in curva ha fatto sì che en-
La sentenza
Non restituì
un oggetto
Donna
alla sbarra
Scontro in auto
Marito patteggia
davanti al gup
La sentenza
Ieri il processo
Ecco come si presentarono le due auto ai soccorritori
12
PATENTE SOSPESA
L’uomo si è visto
revocare
la patente
per 12 mesi
trambe le auto non stessero
viaggiando a piena velocità.
Nessuno dei due conducenti - fu
subito appurato - si era messo
alla guida dopo aver bevuto: erano entrambi lucidi. E di una certa età. Tra le ipotesi avanzate,
quella di una distrazione, dovuta magari alla convinzione momentanea di trovarsi su una
strada a due corsie.
Nella sentenza pronunciata
dal giudice al marito imputato è
stata revocata la patente (come
da prassi) per il periodo di un
anno.
Aveva preso dalla
ditta Castel di Mognol Carlo con sede a Dubino - una sfera
di granito venato bocciardato
del valore di 750 euro - almeno stando al capo di imputazione.
Non solo non l’aveva voluta
pagare (a quanto pare l’oggetto presentava una scheggiatura) ma si era pure rifiutata di
restituirla, forse nella speranza che la ditta chiudesse un
occhio. Ma non è andata così.
Giussi Del Fante - classe
1973, residente a Prata Camportaccio - è stata condannata a quattro mesi di reclusione
e al pagamento di mille euro
di multa oltre al pagamento
delle spese processuali. Alla
donna il giudice ha concesso
la sospensione condizionale
della pena subordinandola
però al pagamento di una
somma a titolo di risarcimento del danno (1200 euro) che
dovrà avvenire entro quattro
mesi dalla sentenza di ieri.
L’imputata è stata anche
condannata a pagare le spese
di costituzione di parte civile
che il giudice ha fissato in poco meno di 4mila euro.
A. Mars.
Sondrio 15
LA PROVINCIA
VENERDÌ 25 MARZO 2016
Quando il teatro
incontra la scuola
I ragazzi sul palco
L’iniziativa. Sono stati coinvolti più di cento studenti
In scena un adattamento del Don Giovanni di Molière
Per riflettere sulla legalità e sui valori della società
GIUSEPPE MAIORANA
Il potere della seduzione e la seduzione del potere: riflettendo sul tema della
legalità oltre cento studenti
delle scuole superiori di Valtellina e Valchiavenna hanno
portato in scena mercoledì al
Teatro Sociale di Sondrio lo
spettacolo “E adesso chi mi paga?”, un adattamento del “Don
Giovanni” di Molière.
I vizi del protagonista, per
l’appunto Don Giovanni rispecchiano molti dei vizi della
società moderna e soprattutto,
dietro ogni comportamento di
Don Giovanni sembra essere
animato dal principio secondo
cui “Tutti i vizi che sono di moda passano per virtù”, principio per l’appunto che pare davvero attuale anche ai giorni
nostri.
Il valore aggiunto
La riflessione sul tema della
legalità, dunque, è stato uno
dei valori aggiunti della nona
edizione del progetto “Teatro
Incontro”, promosso dalla
fondazione Credito Valtellinese, da Lavops, da associazione Spartiacque e dal Centro di
promozione del teatro pedagogico, con il contributo anche
di Rotary Sondrio e Lokalino
di Morbegno. Un progetto che
ha consentito a 110 studenti
dell’Iti Matteo, del liceo Piazzi-Perpenti e dell’istituto Besta-Fossati di Sondrio, dell’istituto Pinchetti di Tirano e
del liceo Nervi-Ferrari di Mor-
begno di salire sul palcoscenico del Teatro Sociale di Sondrio e portare in scena “E adesso chi mi paga?”: tra questi studenti anche Michele che, dopo
aver seguito tutto il percorso
di preparazione ha poi rinunciato allo spettacolo per prendere parte a Messina alla giornata in ricordo delle vittime
innocenti di mafia.
Ed è stato lo stesso Michele
a dare la sua testimonianza al
foltissimo pubblico presente
al Teatro Sociale sulla sua
esperienza in terra siciliana.
Come detto, però, la riflessione sul tema della legalità è
stato solamente uno dei punti
di forza del progetto TeatroIncontro: come hanno ricordato alcuni degli studenti
coinvolti, infatti, «il teatro è
una forma di educazione che
piace a noi, una forma di educazione attiva e che soprattutto ci ha consentito di fare
gruppo», mentre come ha evidenziato Mira Andriolo, attrice, regista e pedagoga teatrale che ha preparato i ragazzi
allo spettacolo insieme all’attrice, regista e maestra di teatro Elena Riva, «il progetto si
1 Il teatro gremito
E ci sono stati
alcuni genitori
rimasti fuori
per il tutto esaurito
è dimostrato un esempio di integrazione davvero riuscita»,
sottolineatura non di poco
conto visti i recenti fatti che
hanno sconvolto l’Europa in
questi giorni.
La crescita
L’obiettivo principale del progetto “Teatro Incontro” è stato
innanzitutto pedagogico, cioè
quello di offrire ai ragazzi uno
strumento per la loro crescita:
e non è un caso che le scuole
coinvolte abbiano costituito il
Centro di promozione del Teatro Pedagogico che ha come
referente il docente Vittorio
Lo Verso; non si volevano,
dunque, creare attori, ma il risultato sul palco del Teatro Sociale di Sondrio è stato comunque di livello più che buono.
Nei 20 laboratori che hanno
preceduto lo spettacolo i ragazzi hanno lavorato in maniera separata in base alle loro
sedi di studio (tre gruppi a
Sondrio, uno a Tirano e uno a
Morbegno) e ognuno di questi
gruppi ha poi portato in scena
un atto dello spettacolo “E
adesso chi mi paga?”. L’amalgama è però davvero molto
riuscito, la recitazione coinvolgente e il ritmo incalzante:
gli applausi ricevuti dai ragazzi, dunque, sono stati assolutamente meritati. Peccato solo
per quei genitori (quasi tutti
dei ragazzi del laboratorio di
Tirano) che sono rimasti fuori
dal teatro visto il tutto esaurito fatto registrare nella serata.
I giovani attori hanno portato in scena un adattamento di Moliere FOTO GIANATTI
Sono stati 110 gli studenti coinvolti in questo progetto
Un momento dello spettacolo
Le vecchie due ruote in passerella
Con “Berbici” un tuffo nel passato
Berbenno
La mostra aperta
fino al 28 marzo
Anche i mezzi del Muléta
e dei bersaglieri
Chissà cosa si diranno
la ventina di esemplari in mostra nella cappella Noghera
Bianchini, in via Roma, nel silenzio del “dopo passerella” di
Berbici, mostra del velocipede
aperta fino al 28 marzo. Se sarà
l’ultra (leggero, moderno, tecnologico e costoso) velocipede
in fibra di carbonio a tenere banco, o la più “vissuta” pieghevole
bici dei bersaglieri, una “14 kg”
(con ammortizzatori anteriori e
posteriori oltre alla cinghia per
il trasporto a spalla ) da portarsi
sulle spalle con lo zaino (e il fucile) quando non era lei a “scarrozzare” lui (dal 1892 in poi). So-
no le due “vallette” che danno il
benvenuto appena entrati nella
ex cappella e con loro anche la
bicicletta da donna con i cerchi
in legno (un elegante manufatto
fine anni 30), un “ferro” dell’esercito svizzero, con tanto di
fondina sotto il sellino, per poter
inserire l’arma o gli attrezzi, a seconda di quella che poteva essere l’esigenza di una bicicletta
maestosa e robustissima, del peso di circa 22 chili e mezzo per
una lunghezza di 1820 centimetri.
Ma anche la bicicletta con la
pedalata assistita, il Mosquito,
c’è la Graziella, la “Saltafossi”,
un tandem, fino alla regina di
nostalgia ch’era la bici del
“Muléta”: ruota abrasiva e secchiello installati sul manubrio,
una serie di catene collegate ai
pedali per imprimere il movimento e l’arrotino che, stando
Dino Sosio e Anselmo Fontana nella mostra di biciclette
Il teatro Sociale gremito
seduto sul sellino, pedalava e arrotava; il tutto (pure il muléta)
tenuto in equilibrio da un cavalletto di ferro montato sulla ruota posteriore.
É esposta anche la Mola, una
grossa ruota di legno cerchiata
di ferro, due ruote piccole azionate dalla cinghia di trasmissione della ruota più grande a sua
volta azionata dal pedale a lato
della carretta; sul retro vi era un
piccolo armadietto con gli attrezzi del lavoro, un cambio di
biancheria e qualche volta alcune scorte alimentari per le lunghe trasferte.
Sopra la mola un secchiello
con un piccolo rubinetto, appeso a un bastone fissato (sempre)
nella mola, faceva gocciolare
l’acqua sopra i ferri da molare
per lavare la polvere dell’abrasione e per evitare il surriscaldamento degli utensili. Tra le due
“proposte”, tre Muléta, discendenti di Muléta: Dino Bracelli e
Angelo e Luciano Negrini:
«Sono nostri amici e li ringraziamo per essere qui coi loro cari cimeli» li ha salutati Tiziano Traversi nella cerimonia di apertura. Da immaginare lo stupore
dei bimbi delle due classi ele-
mentari e di prima media (in visita in anteprima) di fronte a
tanto ingegno manuale. «Altre
classi sono attese nei prossimi
giorni» ha commentato soddisfatto Dino Sosio, coautore della esposizione con Tiziano Traversi e Anselmo Fontana che
ha presentato “La bicicletta, il
mezzo per decongestionare il
traffico nelle città; il futuro delle
città”.
Di ogni bicicletta una serie di
cavalletti spiega storia e particolari, ma chissà che chiacchiericcio nasce tra di loro alla chiusura
della sala da parte di Dino Sosio.
«Il nostro intento – ha commentato Anselmo Fontana – è
stato raccontare la storia delle
“due-ruote”, da fini militari a
mezzo di trasporto (Solex) fino
all’officina vera e propria dei
Muléta che arrotondavano,
d’inverno, la misera economia
agricola con la quale vivevano».
Un piccolo gioiellino la cappella Noghera Bianchini, già sede e futura sede di altre iniziative similari; per intanto ospita
“Berbici”, mostra visitabile tutti
i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16
alle 19, fino al 28 marzo.
B.Vio.
LA PROVINCIA
16 Sondrio
VENERDÌ 25 MARZO 2016
Lavanda dei piedi,
ammesse le donne
Svolta nella diocesi
Riti e preghiere. Anche il vescovo rompe la tradizione
e segue le indicazioni dettate da Papa Francesco
Il rito pasquale celebrato ieri sera nel Duomo di Como
Anche la diocesi di Como rompe la tradizione e segue
le indicazioni di Papa Francesco.
Alla cerimonia della lavanda dei
piedi di ieri sera in cattedrale, il
vescovo Diego Coletti si è inginocchiato davanti a dodici cresimandi adulti durante la messa
in Coena Domini che, la sera del
giovedì santo, dà inizio al Triduo
pasquale. Uomini, ma, per la prima volta, anche donne.
La benedizione degli oli
Ieri mattina, invece, la celebrazione della messa crismale, con
la benedizione degli oli che saranno utilizzati per i sacramenti
durante l’anno, alla presenza di
oltre 250 sacerdoti (tra loro anche il presule emerito della
Chiesa di Ancona-Osimo, il comasco monsignor Franco Festorazzi, che il prossimo 6 aprile festeggerà il venticinquesimo
1 Il prevosto
di Lecco: «Pregherò
per tutte le vittime
del terrorismo
e per i criminali»
1 Bergoglio aveva
scelto un carcere
minorile e aveva
lavato i piedi anche
a due ragazze
di ordinazione episcopale). Oltre all’olio di oliva, il crisma è stato preparato sull’altare dal vescovo con essenze profumate. Il
nardo, il bergamotto (donato
dalla diocesi di Locri-Gerace,
proveniente da campi confiscati
alla mafia), la mirra e altri profumi (preparati dai monaci di Camaldoli). «L’olio - ha sottolineato il vescovo – ha un valore “cosmetico”, rende bella la nostra
vita secondo la bellezza del Vangelo. L’olio è il sigillo che ci conferma la forza, la determinazione e il coraggio dell’essere cristiani, ci da lo slancio per correre
verso Gesù» In serata, invece, rito della lavanda dei piedi: dieci
uomini e due donne, così come
previsto da Papa Bergoglio. Coletti ha ripetuto quindi il gesto
che rappresentava, all’epoca di
Gesù, l’ospitalità: lavare i piedi,
che si sporcavano a causa delle
strade fangose e polverose, era
un dovere dello schiavo verso il
padrone.
Le nuove norme
Anche a Milano il cardinale Angelo Scola, per la prima volta, ha
lavato i piedi a delle donne. Il
primo esempio era arrivato da
Papa Bergoglio che, appena eletto nel 2013, aveva scelto per la
celebrazione un carcere minorile e aveva lavato i piedi anche a
due ragazze, una serba e musulmana, l’altra italiana e cattolica.
Nel gennaio scorso il pontefice ha messo nero su bianco la
nuova regola comunicata con
una lettera indirizzata al cardi-
Nuova associazione
pronta a guidare
l’atteso AmbriaJazz
Piateda
Un sodalizio con il nome
legato allo stesso evento
gestirà la manifestazione
divenuta di alta qualità
Comune di Piateda
sempre in prima linea come
capofila per la prossima edizione – l’ottava – del festival
musicale AmbriaJazz.
Con una novità: da quest’anno organizzatore della
rassegna non sarà più l’associazione ForteMente, come è
avvenuto in questi ultimi sette anni, ma l’associazione
culturale Ambriajazz appena
costituita, con sede a Ponte in
Valtellina e con direttore artistico sempre Giovanni Busetto. «L’evento ha costituito
Giovanni Busetto
nel corso delle varie edizioni
un’occasione di appuntamento di qualità artistico
culturale nonché ambientale
per il nostro territorio – si
legge nella delibera di giunta
in merito proprio a questa
kermesse divenuta oramai
un punto fermo -. L’obiettivo
di partecipare rimane quello,
nale Robert Sarah, prefetto
della Congregazione per il Culto
Divino e la Disciplina dei Sacramenti, con il cambiamento del
messale. Bergoglio nel suo scritto afferma che «dopo attenta
ponderazione» è giunto alla decisione di disporre che «venga
modificata la rubrica secondo la
quale le persone prescelte per ricevere la lavanda dei piedi debbano essere uomini o ragazzi, in
modo tale che da ora in poi i pastori della Chiesa possano scegliere i partecipanti al rito tra
tutti i membri del popolo di
Dio». Secondo quanto riporta il
decreto emanato dal cardinale, i
dodici a cui il sacerdote dovrà lavare i piedi, ripetendo il gesto
che Gesù, secondo i Vangeli, ha
compiuto nella sua ultima cena,
devono essere, «un gruppetto di
fedeli che rappresenti la varietà
e l’unità di ogni porzione del popolo di Dio» e «tale gruppetto
può constare di uomini e donne,
e convenientemente di giovani e
anziani, sani e malati, chierici,
consacrati, laici».
«Mai come oggi c’è bisogno di
Gesù Cristo», ha affermato con
forza don Franco Cecchin. Il
prevosto di Lecco ha già anticipato che «durante le messe di
questi giorni, pregherò anche
per tutte le vittime del terrorismo. Non solo. Pregherò pure
per gli artefici di questi atti criminali: perché ci sia la consapevolezza che togliere la vita e togliersi la vita, non è la via che
conduce ad un mondo migliore».
oltre che di ospitare un festival di musica jazz e contemporanea con i migliori artisti
italiani e internazionali, di
valorizzare zone d’interesse
paesaggistico ed etnografico
come la località Ambria e importanti testimonianze di architettura industriale quale
la centrale Liberty Enel Green Power al Boffetto».
La manifestazione vedrà la
compartecipazione alle spese di Enel Green Power, in
particolare per l’appuntamento che avrà come “cornice” la centrale idroelettrica,
inoltre verranno coinvolti altri enti istituzionali quali
Provincia, Bim, Fondazione
Montagna in Valtellina, con
richiesta di finanziare il progetto.
La kermesse, come in passato, interesserà anche altre
località della provincia. Spesa presunta per il festival è
stata conteggiata in 21mila
euro, di cui 13.500 euro finanziati con contributi
esterni e la rimanente quota
con fondi comunali di Piateda.
C.Cas.
Il vescovo Diego Coletti ieri si è inginocchiato davanti a dodici cresimandi adulti, tra cui due donne
Questa sera la processione
Alle 21 dalla collegiata
Oggi, giorno in cui la
Chiesa ricorda la passione e
morte di Gesù, per antica tradizione non saranno celebrate
Messe. Si svolgerà, invece,
un’azione liturgica in cui, dopo
la lettura del racconto della passione nel vangelo di Giovanni,
sarà proposta la preghiera universale, quindi offerta alla venerazione dei fedeli la croce e data
la possibilità di ricevere la comunione. In collegiata a Sondrio il rito si svolgerà a partire
dalle 18, mentre al Rosario alle
17,30, a San Rocco alle 18,30, preceduto alle 15 dalla Via Crucis, e
in ospedale alle 17. Al Sacro Cuore, dove i fedeli sono invitati ad
unirsi a quelli della collegiata, si
svolgerà alle 15 una preghiera rivolta a bambini e ragazzi. Appuntamento particolarmente
sentito in città sarà, infine, la tradizionale processione con il simulacro del cristo morto, che
partirà alle ore 21 dalla collegiata. Domani, dopo la giornata di
Azienda sanitaria
trova l’accordo
sul punto nascite
L’intesa
Sulla struttura di Chiavenna
incontro positivo tra le parti
per condividere gli obiettivi
oltre a incontri periodici
Punto nascite di
Chiavenna, c’è accordo tra la
valle e i vertici dell’Azienda
Sanitaria.
Incontro in comune a
Chiavenna ieri tra il sindaco
Luca Della Bitta, la presidente dell’assemblea dei sindaci Patrizia Pilatti oltreché i vertici dell’Asst di Valtellina e Alto Lario rappresentati dal direttore generale
Giuseppina Panizzoli, dal
direttore sanitario Giovanni
Monza e da quello del presidio Annalisa Fumagalli.
Giuseppina Panizzoli
«Positiva - commenta il sindaco - la condivisione degli
obiettivi così come la necessità di aggiornamenti periodici,
quindi di incontri per fare il
punto della situazione sulla
sanità a Chiavenna e più in
generale in Valchiavenna».
L’incontro è servito a trovare la condivisione necessa-
silenzio in cui, secondo quanto
affermato nel Credo apostolico,
Gesù discese agli inferi, sarà celebrato il rito cristiano più importante di tutto l’anno: la veglia
pasquale. Con l’accensione e la
benedizione del fuoco nuovo, da
cui si attingerà la fiamma per il
cero pasquale, la veglia comincerà davanti alla collegiata, alla
chiesa del Rosario e a quella di
San Rocco alle 21. Le celebrazioni proseguiranno domenica con
i consueti orari festivi: in collegiata le Messe saranno alle 8,
10,30, 18 e 20; al Sacro Cuore alle
10 e 17,30; al Rosario alle 10; alla
Sassella alle 8,45; nella cappella
dell’ospedale alle 10,30; a San
Rocco alle 8,30, 10, 11,15 e 18,30.
ria per chiedere alla Regione
Lombardia la deroga rispetto
ai numeri minimi previsti per
il mantenimento del punto
nascita a Chiavenna.
«Nel corso dell’incontro spiegano Della Bitta e Pilatti abbiamo esaminato insieme
l’attuale situazione dei servizi con particolare riferimento alle sorti del punto nascita».
«A tale proposito abbiamo
condiviso con i vertici dell’Asst la necessità di portare
avanti la richiesta di deroga
rispetto al numero annuale di
parti effettivi. Sicurezza e
conferma del protocollo procedurale fino a oggi applicato
restano due condizioni imprescindibili per il nostro
punto nascita, a maggior tutela dei nostri concittadini».
Soddisfatto anche il direttore generale dell’Asst, Giuseppina Panizzoli, che nella
nota diffusa ieri ha ribadito
ancora una volta l’attenzione
e l’ascolto da parte dell’Azienda nei confronti delle comunità locali di Valtellina e Valchiavenna.
D.Pra.
LA PROVINCIA
19
VENERDÌ 25 MARZO 2016
Tirano e Alta Valle
La scure dei tagli sul Comune di Tovo
Comunità montana. Saltano quasi novecentomila euro su un milione e 200mila revocati in tutto in mandamento
Erano soldi per la centralina dell’acquedotto mai realizzata. Il sindaco: «Per noi la priorità adesso è la scuola»
TOVO
PAOLO GHILOTTI
La scure della Comunità montana di Tirano, che
attraverso una propria delibera ha revocato i contributi dati
in passato ai Comuni per opere che poi non sono state realizzate, è una mannaia per il
piccolo centro di Tovo, quello
più colpito di tutti, che si è visto revocare 282mila euro
avuti nel 2012 per un tratto
della centralina sull’acquedotto e un contributo doppio, 594
mila euro, sempre per la stessa
opera, ricevuto nel 2013, anni
nei quali era sindaco l’attuale
capogruppo di minoranza
Giambattista Pruneri.
pubblico-privata e credo che
dovremmo riuscire a partire il
prossimo anno con i lavori».
La centralina è un intervento
atteso da anni a Tovo, ma per
ammissione dello stesso primo cittadino non sarà la priorità neppure in questo mandato amministrativo.
«L’opera che è più necessaria e che ci sta maggiormente a
cuore è l’ampliamento dell’edificio scolastico che ospita
anche i bambini della scuola
primaria dei paesi limitrofi, e
in previsione degli alunni che
frequenteranno nei prossimi
anni è piccola e quindi necessita di un ampliamento - rivela
Canali -. Realizzeremo della
Una batosta
Perdere tutti questi contributi sembrerebbe una batosta
non da poco per un Comune
che indubbiamente non ha
grandi entrate, ma il sindaco
Corrado Canali, che della
Comunità montana di Tirano
è pure un assessore, non si fascia a testa: «Sono passaggi
tecnici, ora i contributi sono
revocati, ma poi saranno nuovamente assegnati. Per quanto riguarda lo specifico della
centralina sull’acquedotto, la
nostra posizione non cambia
di nulla. La nostra intenzione
è quella di realizzare un’opera
1 L’intervento
sulla rete idrica
attende
dal 2012
l’avvio dei lavori
1 Il primo cittadino
è anche assessore
nell’ente montano:
«Passaggio
solo tecnico»
aule alzando la struttura e sarà
realizzata anche una nuova
palestra». Proprio le dimensioni ridotte dell’edifico di Tovo erano state criticate dal Comune di Mazzo qualche anno
fa, quando i due edifici scolastici - quello di Mazzo era appena stato rifatto - entrarono
in competizione per ospitare
gli alunni della primaria, in
una battaglia nella quale non
mancarono i colpi proibiti fra
le due amministrazioni comunali, rette a quei tempi rispettivamente da Clotildo Parigi
per Mazzo e da Giambattista
Pruneri per Tovo.
La rivalità con Mazzo
Alla fine l’ha spuntata Tovo,
dove da alcuni anni frequentano anche i bambini che prima
seguivano le lezioni a Mazzo,
ma indubbiamente l’edificio
scolastico tovasco era bisognoso di quell’ampliamento
che l’amministrazione comunale ha puntualmente individuato come una propria priorità. «Sui costi dell’intervento
è presto per parlare» taglia
corto il sindaco Canali, che
magari busserà proprio alla
Comunità montana di Tirano
per vedersi finanziata un’opera comprensoriale, visto che
riguarda i bambini di più comuni.
«La Passione
avvicina alla fede
e affascina»
Sondalo
Cinquecento persone
hanno assistito
alla rappresentazione sacra
voluta da don Giacomo
La Passione di Gesù
incanta Sondalo. Domenica sera sul sagrato della chiesa parrocchiale di San Francesco quasi 150 figuranti tra bambini,
adulti, nonni e intere famiglie
sono stati i protagonisti della sacra rappresentazione alla quale
hanno partecipato più di cinquecento persone. Ha colto nel
segno l’iniziativa proposta da
don Giacomo Folini per coinvolgere nella fede la comunità di
Sondalo che conosce solo da
quattro mesi.
«Il momento di condivisione
e di “immedesimazione e sperimentazione” della Passione di
Cristo–uomo è stato davvero un
invito al raccoglimento, alla
preghiera ed all’umana accettazione della riproposizione di
questa disumana sofferenza»
spiegano gli organizzatori.
Tommaso Pozzi, giovane
sondalino, ha ben rappresenta-
to la dimensione umana del Cristo sofferente e infine crocifisso. Lo svolgersi della passione
ha inchiodato il pubblico a rivedere e ripensare l’esperienza di
fede di ciascuno.
Lo spettacolo ha rappresentato il flashback dei ricordi della
vita di Gesù: dalla nascita, alla
preghiera al tempio, alle nozze
di Cana suo primo miracolo, al
battesimo al Giordano, alle tentazioni nel deserto. L’entrata solenne di Gesù in Gerusalemme
la domenica delle Palme è stata
la scena di chiusura e si è rilevata la premessa al compimento
del disegno divino e ha guidato il
folto ed emozionato pubblico a
una migliore comprensione. Al
termine don Giacomo, emozionato, ha ringraziato tutti i figuranti, le comunità parrocchiali
che hanno prestato i costumi, le
sarte, gli addetti all’audio, alle
luci e alla scenografia e il regista.
A tutti i numerosissimi spettatori è stato consegnato un curato libretto con la trascrizione
dei testi e significativi disegni
per poter ripercorrere il proprio
percorso di fede alla luce della
sofferenza di Gesù Cristo.
Corrado Canali
Il consiglio comunale di Tovo
Giambattista Pruneri
Questionario on line
per capire le esigenze
dei commercianti
Tirano
L’associazione di categoria
lancia l’iniziativa
che vuole sondare
le tendenze del settore
Una scena della Passione
La lavanda dei piedi
Un’indagine fra gli associati dell’Unione del commercio e del turismo di Tirano
per raccogliere il loro parere in
merito alle iniziative finora proposte e per programmare il futuro del settore. Assume questa
valenza il questionario on line
che l’Unione ha inviato ad un
centinaio di associati tiranesi, il
cui esito sarà valutato nelle
prossime settimane.
«L’iniziativa era già programmata da tempo – spiega il
presidente dell’associazione
mandamentale, Fabio Valli –
perché vorremmo capire cosa
ne pensa la categoria sulle azioni da intraprendere e quelle
prese». Fra le domande c’è anche quella relativa alla possibilità di tenere aperti negozi ed attività senza limiti di tempo. Un
argomento di cui si è recentemente dibattuto, dopo la diffusione dei dati di affluenza all’ufficio turistico. Inoltre a commercianti ed esercenti si do-
Fabio Valli
manda se abbiano tenuto alzate
le serrande in occasione delle
serate estive di “Vivi le notti” e
di “Shopping sotto le stelle” nel
periodo natalizio. Si chiede se le
aperture estive del venerdì siano utili e considerazioni in merito.
«Dopo Pasqua faremo
un’analisi delle risposte», annuncia Valli, che saranno preziose per programmare eventuali cambiamenti, richiesti nel
caso dell’apertura non stop di
negozi, bar e ristoranti dal direttore del consorzio turistico del
Terziere Superiore, Gigi Negri.
C. Cas.
20 Tirano
LA PROVINCIA
VENERDÌ 25 MARZO 2016
Traforo dello Stelvio
Ambientalisti contro
«Solo spreco di soldi»
Bormio. Mountain Wilderness prende posizione
«Pensiamo a tutelare il parco e al turismo di qualità
Maroni invece investe in opere costose e inutili»
dello studio è previsto in quasi
due milioni di euro, soldi che
verranno attinti dal fondo dei
Comuni di confine, quindi pagato dalla Provincia autonoma
di Bolzano». Il passo dello Stelvio, pur essendo area inserita in
un parco, «è oggi - hanno rilevato da Mountain Wilderness Italia - uno dei territori alpini più
degradati. Non vi è dubbio che il
Passo dello Stelvio abbia bisogno di un progetto di valorizzazione, una valorizzazione che
investa nel recupero qualitativo
e architettonico del patrimonio
edilizio esistente, una riqualificazione con relativa semplificazione delle aree sciabili, uno
studio che porti a ridurre considerevolmente il traffico di auto
private incentivando i trasporti
pubblici».
A detta degli ambientalisti
«la giunta Maroni investe ancora in grandi e costosissime opere stradali avviando l’iter per la
costruzione di un tunnel anche
stradale che colleghi la val Venosta a Bormio verso Livigno. Si
tratta di un’idea che va in controtendenza alla richiesta di turismo di qualità ed in contraddizione con il protocollo trasporti
della convenzione delle Alpi e
viola i valori prioritari di un parco nazionale. In quanto sta avvenendo sono forti anche le responsabilità politiche della provincia autonoma di Bolzano».
«Noi a Bruxelles
Lo sport non si piega
al terrorismo»
menti hanno però lasciato il
segno anche sulla comitiva
valtellinese: «Saremmo dovuti partire in sedici ma alla fine
saremo solo in otto - rivela la
segretaria del team, Mariella
Caspani -. In tanti ha prevalso
la paura e hanno preferito rinunciare». È il secondo anno
consecutivo che il club con sede a Grosio e Bormio partecipa nel periodo pasquale al raduno belga nel quale sono presenti maestri giapponesi, danesi e inglesi. «Lo scorso anno
eravamo in più di ottocentoracconta Caspani-, vediamo
se ci saranno state tante defezioni per i gli attentati. L’unico
disguido che i terribili episodi
di Bruxelles hanno creato al
nostro programma è quello di
dover rinunciare alla cena
prevista a Bruxelles e alla visita della città. Neanche lo scorso anno c’eravamo stati, perché avevamo preferito l’Olanda».
La chiusura dell’aeroporto
belga e la cancellazione dei voli non ha provocato nessun
contrattempo perché la delegazione valtellinese aveva già
deciso il viaggio via terra. I nostri karatechi raggiungeranno
il Belgio con un pulmino con
questo itinerario: «Passeremo
dal Bernina e dal Giulia, attraversando la Svizzera prima di
giungere in Francia e salire
verso il Belgio».
La manifestazione belga
durerà due giorni. Lo sport
non si ferma e non si piega alla
volontà del terrore dell’Isis.
BORMIO
DANIELA GURINI
Continua a far discutere il traforo dello Stelvio, in
primis per le possibili modalità
di realizzazione. Le associazioni
ambientaliste sono sempre più
convinte che la Regione voglia
realizzare un tunnel su strada e
non su rotaia con incremento
dell’ inquinamento e danni all’ambiente. A sostenerlo anche
Mountain Wilderness Italia che
ha redatto un documento nel
quale ribadisce la propria opposizione ad una galleria stradale.
Lo studio controverso
«Mentre si attuava il disegno
dello smembramento del parco
- hanno commentato i consiglieri dell’associazione - la giunta provinciale di Bolzano costruiva una convenzione con la
Regione Lombardia tesa alla
“valorizzazione” dell’area dello
Stelvio. La giunta regionale della Lombardia, il 28 gennaio
scorso, ha affidato ad Infrastrutture Lombardia Spa uno
studio di fattibilità che prevede
la costruzione di un tunnel con
due modalità di mobilità, sia
ferroviario che stradale. Il costo
Il Karate Alta Valtellina
Bormio
Il Karate Alta Valtellina
parte questa sera alla volta
della capitale belga
per partecipare a un raduno
Il gruppetto degli
studenti tiranesi dell’istituto
Pinchetti che aveva programmato di trascorrere parte delle loro vacanze pasquali a Bruxelles, dopo gli attentati dei
giorni scorsi ha rinunciato,
optando per Bucarest. Non così gli appassionati delle arti
marziali del Karate Alta Valtellina del maestro Franco
Caspani, che partiranno questa sera in direzione Bruxelles
per partecipare nella periferia
della città ad un importante
raduno. Per la precisione raggiungeranno la località di
Louvain -Le Neuve che dista
una trentina di chilometri dalla capitale, tragicamente colpita martedì mattina dagli attentati all’aeroporto e alla stazione della metropolitana che
hanno provocato 32 morti e
207 feriti. I tragici avveni-
«Intervenga la Corte dei conti»
Per Mountain Wilderness Italia
la Corte dei Conti potrebbe far
chiarezza pronunciandosi sulla
delibera della giunta regionale
di assegnazione dell’incarico di
progettazione «verificando
l’evidente spreco di risorse pubbliche insito nella proposta del
tunnel stradale e ferroviario.
Mountain Wilderness si opporrà con tutti i mezzi possibili alla
realizzazione dell’opera, confidando anche nella sollevazione
delle popolazioni interessate
sia nel versante del Südtirol che
in quello lombardo. Il valore
primario dello Stelvio è racchiuso nel parco nazionale e nel
lancio di questo parco in una
prospettiva transnazionale che
porti alla definizione del parco
d’Europa, il più vasto parco
montano dell’Unione Europea,
un parco possibilmente libero
da auto, dal transito dei grandi
tir e da rumori».
P. Ghi.
Il governatore Roberto Maroni firma il protocollo d’intesa per lo studio di fattibilità, è l’estate del 2015
La sede bormina del Parco
Dimissioni Mirabella
Rimpasto in giunta,
Bellotti vicesindaco
Valfurva
Il sindaco Angelo Cacciotto
ha redistribuito gli incarichi
tra gli amministratori
della sua squadra
Nessun dissidio politico all’interno della maggioranza
di Valfurva. Le dimissioni dell’ex
vicesindaco Marco Mirabella
sono state dettate «da motivazioni esclusivamente personali». La conferma mercoledì sera
in consiglio comunale quando il
sindaco Angelo Cacciotto ha
letto pubblicamente la lettera di
dimissioni; in prima fila, ad
ascoltarlo, c’era il suo ex braccio
destro Mirabella. «Grazie a chi
mi ha eletto - ha scritto Mirabella - e ha permesso che io fossi vicesindaco, ruolo che ho rispettato, cercando di portare sempre
in alto il nome dell’amata Valfurva. Grazie al sindaco Angelo
Cacciotto, all’assessore Luca
Bellotti e ai consiglieri Filippo
Compagnoni e Graziano
Compagnoni per la stima e
l’amicizia accordatami. Auguro
loro il successo che meritano
per il bene della popolazione».
Da un lato, per Mirabella, c’è il
rammarico per questa scelta ob-
Marco Mirabella
bligata ad un anno dalla fine del
mandato e, dall’altro, l’orgoglio
per aver tenuto alto il nome del
comune che tanto ama. Anche il
primo cittadino ha rivolto un
ringraziamento all’ex vicesindaco prima di chiamare il nuovo
consigliere Daniele Tenci.
«Sento il bisogno di ringraziarti
– ha detto Cacciotto – per il lavoro svolto, per la tua buona volontà, la correttezza e il tuo senso di
responsabilità. Quando ho accettato di candidarmi come sindaco, l’averti al mio fianco mi ha
dato fiducia». A Mirabella sono
state riconosciute «una capacità
di analisi pacata e razionale»,
fondamentale nelle varie scelte
amministrative prese in questi
anni, unitamente ad una «costante disponibilità».
Ridefinite, alla luce di ciò, le
competenze della giunta. Innanzitutto Luca Bellotti è stato
nominato vicesindaco con competenze in materia di bilancio,
turismo, istruzione e cultura;
Graziano Compagnoni è diventato nuovo assessore con competenze in materia di trasporti,
viabilità, agricoltura ed attività
produttive mentre il sindaco ha
riservato a se stesso lavori pubblici, rapporti con gli enti, servizi
sociali e politiche giovanili. «Mi
ritrovo con un compito non facile – ha evidenziato Bellotti – sia
come vicesindaco che come assessore alla cultura. In questo
campo penso che Mirabella sia
stato l’assessore alla cultura più
azzeccato per la Valfurva da
quando io frequento questo tavolo di consiglio comunale. In
questa materia forse non ho le
capacità come lui e non sono
“dentro” le problematiche come il mio predecessore: difficilmente saprò fare di meglio, ma
sono certo che potrò avvalermi
della sua competenza esterna».
Il consiglio comunale ha poi
provveduto ad approvare la convenzione fra la Comunità Montana e i comuni dell’alta Valtellina per la gestione in forma associata della funzione di “pianificazione di protezione civile e di
coordinamento dei primi soccorsi”.
D. Gur.
21
LA PROVINCIA
VENERDÌ 25 MARZO 2016
Morbegno e Bassa Valle
«Nell’ex tribunale una scuola su misura»
Il progetto. Il dirigente scolastico Labbadia mostra la piantina degli spazi al secondo piano dell’ex pretura cittadina
«La Provincia investe 100mila euro per l’adeguamento dei locali e l’abbattimento delle barriere architettoniche»
MORBEGNO
DANILO ROCCA
Una nuova sede, di
rappresentanza, e nuove attività di formazione pensate per
riportare tra i banchi chi si ha
lasciato lo studio e l’istruzione.
Il Cpia, Centro per l’Istruzione
adulta di Morbegno annuncia
un 2016 di svolta, sia in campo
didattico, sia nella predisposizione degli spazi operativi.
Una scuola a misura
«Il Cpia - ha reso noto ieri il
preside della scuola per adulti,
Pier Luigi Labbadia - avrà la
propria nuova sede al secondo
piano di Palazzo Pretorio. Il
Comune ci ha affidato gli spazi,
la Provincia ha stanziato
100mila euro per l’adeguamento della struttura. A breve
verrà indetto l’appalto per i lavori. Avremo - ha aggiunto - a
disposizione quattro aule, più
un’aula per Informatica, una
“sala docenti”, una biblioteca,
una “reception”, un vano adi-
12
1 Siamo
una scuola
per chi ha voglia
di migliorare
la propria istruzione
bito a sala d’attesa. E sarà realizzato un ascensore per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Abbiamo già in
mano progetti e planimetrie,
la nuova sede - ha spiegato il
dirigente - è assolutamente
idonea alla nostra attività».
Un bando europeo
Il Cpia ha la propria sede a centrale a Morbegno, ma lavora a
livello provinciale, «Offriamo
attualmente formazione e aggiornamento, corsi di alfabetizzazione, di Italiano per stranieri a 1.750 studenti - precisa
anche Labbadia - siamo una
realtà in costante crescita, e la
sede di Palazzo Pretorio ci
conferirà ulteriore visibilità
pubblica». In queste settimane dirigenti e funzionari stanno effettuando nuovi sopralluoghi nella futura sede. «Ci
trasferiremo nel prossimo
gennaio - precisa ancora il preside - a giorni avremo risposta
per una nostra richiesta di finanziamento su un bando della Unione europea. Abbiamo
presentato un progetto destinato alla informatizzazione
delle aule. Se riceveremo i fondi, procederemo all’acquisto
delle dotazioni tecnologiche,
compreremo i computer, cableremo la struttura e le stesse
apparecchiature andranno a
completare anche le nostre aule didattiche di Sondrio».
Cpia che si conferma scuola
nuova, per nuovi utenti. «Siamo molto attivi - precisa la dirigenza - sul totale degli iscritti
nell’anno didattico in corso,
1.150 sono studenti sui corsi di
alfabetizzazione. In classe abbiamo anche parecchi stranieri, che imparano qui l’Italiano,
acquisiscono insieme alla lingua, un maggiore senso di sé,
del luogo in cui vivono o stanno soggiornando. Altri 80 studenti - si rende noto - frequentano da noi corsi per la licenza
media, altri 70 studiano per ottenere un diploma, mentre
450 imparano o migliorano
l’Inglese, o altre lingue straniere, o apprendono fondamentali rudimenti di Informatica. Siamo - spiega anche il
preside Labbadia - una scuola
per chi ha voglia di migliorare
la propria istruzione. Non dimentichiamo che viviamo in
una provincia, nella quale
7.200 cittadini non hanno la licenza media, 92mila non hanno conseguito un diploma. Noi
puntiamo a fare tornare tra i
banchi gli adulti under 40. Il
prossimo 5 aprile avremo un
incontri in Provveditorato con
i presidi di tutti gli istituti tecnici e professionali, per attivare nuovi corsi serali».
La pianta della nuova sede del Centro permanente di istruzione per adulti nell’ex tribunale di Morbegno
Gli studenti del Cpia di Morbegno
Frana un masso
da 15 quintali
ai Torchi Bianchi
Morbegno
Il materiale si è fermato
su una presa d’acqua lungo
la strada comunale
che unisce la località a Paniga
Cade un masso in zona
Paniga e vicino ai Torchi bianchi: dopo il distacco martedì un
macigno ha interessato un sentiero comunale che da Paniga
porta ai Torchi, si contano danni
su una presa d’acqua abitualmente utilizzata e si aumenta
l’attenzione per possibili fragilità idrogeologiche nella zona, vicina agli scavi della nuova statale
38.
Dopo le prime segnalazioni
ieri è arrivata anche la precisazione a riguardo del consigliere
comunale Maurizio Pasina.
«Si è trattato - ha confermato - di
un distacco di dimensioni notevoli, il blocco di circa 15 quintali
è piombato su un casello dell’acqua e lo ha divelto, si tratta di una
installazione dell’acquedotto
principale dismessa, ma che alimenta il lavatoio di Paniga. Si
evidenzia, tra l’altro, che la sorgente che lo alimenta è sparita e
altri distacchi più imponenti si
ravvisano più a monte. C’è, ovviamente, attenzione nella zona, per sapere se l’evento sia imputabile ai lavori per le gallerie
della nuova strada».
Rassicurazioni arrivano dall’amministrazione comunale.
«Quel versante - ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Santi - è da sempre interessato da problemi di questo tipo, il fatto che in questo periodo
ci siano maggiori vibrazioni del
terreno non può migliorare stabilità. Come abbiamo sempre
anticipato e fatto - ha anche
spiegato l’assessore - noi siamo
pronti a vigilare e segnalare tutte le situazioni che possono essere anomale e imputabili in
questo periodo a scavi delle gallerie. Abbiamo già pubblicato
degli avvisi per quello che deve
essere l’iter che devono seguire i
cittadini nel caso abbiano subito
un danno a causa di queste lavorazioni. Per il distacco del masso, dobbiamo fare una verifica,
abbiamo già effettuato interventi ai Torchi e a Paniga e continuiamo con questo approccio».
D. Roc.
Il dirigente Pier Luigi Labbadia
Cure per Christiano
grazie alle donazioni
Cosio Valtellino
Marvel Show, organizzatrice
della campagna di raccolta
fondi annuncia di aver
raggiunto i 23mila euro
Sulla strada comunale è caduto un masso da 15 quintali
La presa d’acqua travolta dalla frana martedì sera
La solidarietà dei valtellinesi per il piccolo Christiano Guaschi coglie nel segno e fa
raggiungere il traguardo che
permetterà le cure del bambino di Sacco, affetto da Mcs
(sensibilità chimica multipla).
La malattia colpisce il sistema
nervoso centrale e può causare
ad esempio problemi all’apparato respiratorio, gastrointestinale, cardiaco. La concausa
principale è l’accumulo delle
tossine dannose. È una condizione cronica, emergente, causata da agenti tossici e ambientali che provoca una reazione
fisiologica a diverse sostanze
chimiche ambientali che si trovano ad esempio in deodoranti, profumi, saponi, prodotti
per le pulizie, nel cibo, nell’acqua potabile, nei vestiti, nei
prodotti agricoli o di costruzione edilizia, anche in piccole dosi. Per tenere sotto controllo i
sintomi della malattia, Christiano che vive con la madre
Alessandra e la nonna, deve assumere farmaci omeopatici
(dagli enzimi alle vitamine fino
a disintossicanti e drenanti) le
cui spese sono totalmente a carico della famiglia. L’unica possibilità di tenere sotto controllo la malattia senza affrontarne semplicemente le conseguenze è quella di trovare medici e strutture specializzate.
A questo scopo si è attivata la
Marvel Show, agenzia di spettacoli che ha organizzato eventi, manifestazioni benefiche e
occasioni per la raccolta dei
fondi necessari ad affrontare
accertamenti e cure per il bambino. «L’ambizioso traguardo
per il piccolo Christiano è stato
raggiunto - ha annunciato ieri
la Marvel - la raccolta fondi iniziata il 16 agosto scorso è andata a buon fine e grazie alla generosità di tanti valtellinesi
siamo riusciti a raccogliere la
somma di 23.290,84 euro».
Accantonata al momento
l’idea di appoggiarsi a una
struttura sanitaria specializzata nel Regno Unito, si stanno
percorrendo nuove strade per
le cure a Christiano:«Dopo gli
accertamenti medici che saranno effettuati grazie all’impegno dell’avvocato Ezio Trabucchi, si potrà scegliere la
strada migliore affinché il piccolo Christiano possa tornare a
una vita normale».
A. Acq.
22 Morbegno e bassa valle
LA PROVINCIA
VENERDÌ 25 MARZO 2016
Piante di pregio, un’oasi in Valtartano
Giardino botanico. La Regione riconosce all’orto del Parco delle Orobie il ruolo di custode delle specie da preservare
Sono quindici le varietà che sono state messe a dimora e che poi verranno reinserite nel contesto naturale boschivo
TARTANO
ANNALISA ACQUISTAPACE
Il giardino botanico
della Valtartano si fa custode
delle specie botaniche meritevoli di conservazione per la
loro reintroduzione sulle
Orobie. È questo il senso del
progetto che passa attraverso
il potenziamento del giardino
botanico Orobie e la salvaguardia di specie vegetali di
interesse conservazionistico
all’interno della zona a protezione speciale del Parco delle
Orobie Valtellinesi e del sito
di interesse comunitario Val
Tartano.
La difesa delle specie autoctone
Il progetto, finanziato dalla
Regione secondo i piani di gestione delle aree speciali di riferimento, muove dall’importanza della salvaguardia
della flora locale «che deve
partire - spiega il responsabile del giardino Orobie, Gilberto Parolo - dalla conservazione degli habitat naturali
in cui le specie vivono. Tuttavia, varie cause, naturali o antropiche, possono portare ad
una riduzione dei siti di crescita di una specie e alla diminuzione del numero di individui di una popolazione, fino
alla scomparsa dal territorio.
La riproduzione in cattività
di piante rare e minacciate e
la loro successiva reintroduzione in natura, servono per
ripristinare o migliorare la vitalità delle popolazioni in difficoltà o a ripopolare siti di
crescita ove la specie si è
estinta».
Centrale per la crescita
Riconoscendo il giardino botanico Orobie quale vetrina
per i turisti per poter osservare direttamente i principali
habitat naturali del Parco delle Orobie Valtellinesi e individuare le principali e più interessanti specie che vi crescono, il progetto ha assegnato al
giardino della Val Tartano il
nuovo ruolo di baricentro per
lo stoccaggio e crescita delle
principali specie di interesse
conservazionistico del Parco
delle Orobie, prima della loro
reintroduzione in natura. Il
primo passo è consistito nella
selezione di 15 specie botaniche meritevoli di conservazione, tra cui l’Aglio vittoriale, l’Arnica montana, il Sempprevivo di Wulfen, la Stella alpina, la Saussurea discolore e
l’Erba cipollina di montagna.
«Nell’estate 2014 si è proceduto alla raccolta dei semi o
di parti vegetative che sono
state affidate al Centro Flora
Autoctona della Regione
Lombardia, al Parco del monte Barro, nell’ottica di una loro riproduzione e crescita in
vasi all’interno di apposite
serre - spiega Parolo -, Durante l’estate 2015 si è proceduto
alla reintroduzione diretta di
400 piantine di 8 specie, in
due principali località orobiche, che sono Pescegallo e
Passo San Marco».
In natura in tarda estate
12
1 Le piante
in vaso saranno
visitabili dai turisti,
alcune saranno
loro donate
Ad oggi ancora molte piantine sono stoccate al Cfa, ma
dalla primavera prossima saranno trasferite in una nuova
serra appositamente realizzata al giardino botanico.
«Le piante in vaso saranno
visibili dai visitatori a testimonianza dell’attività di con-
Auto nella scarpata
per cinquanta metri
Illesi cinque giovani
Buglio in Monte
L’incidente è accaduto
mercoledì alle 23 sulla strada
che porta al cimitero
Immediati i soccorsi
Volano per cinquanta
metri sulla strada di Buglio e finiscono con la macchina in una
scarpata : illesi. Se la sono cavata davvero per miracolo i cinque ragazzi che mercoledì sera
a bordo di un’utilitaria sono
usciti di strada nel centro abitato di Buglio in Monte.
Erano circa le 23 quando i
cinque giovani, due ragazzi e tre
ragazze di cui due minorenni,
dalla strada si sono trovati in
una scarpata. Stavano percorrendo via Nelson Mandela, il
tratto che da una parte conduce
Il recupero dell’auto ieri mattina
verso il cimitero di Buglio e dall’altra parte porta verso il tracciato che unisce il paese ad Ardenno, quando il conducente
ha perso il controllo del mezzo.
Dalla carreggiata l’auto è volata
per una cinquantina di metri
fuori strada. A salvare i ragazzi
(tutti di Buglio tranne un residente in un comune vicino del-
Il Giardino botanico della Valtartano, nell’ambito del Parco delle Orobie Valtellinesi, è meta di turismo soprattutto d’estate
servazione in corso - prosegue Gilberto Parolo - alcune
verranno donate ai visitatori,
mentre quelle più rare saranno introdotte nuovamente in
natura nella tarda estate di
quest’anno. Sempre in quel
periodo saranno monitorati i
successi delle reintroduzioni
effettuate lo scorso anno».
Il progetto ha previsto anche la ristrutturazione della
baita del Giardino botanico,
che sarà a disposizione per attività di divulgazione e di educazione ambientale.
L’impegno del Parco è
quello di continuare questa
attività, provando a coinvolgere le Guardie ecologiche
volontarie, molto sensibili e
attive su queste tematiche.
la Bassa Valle e un villeggiante
con seconda casa a Buglio) sono
stati i rovi e la vegetazione presente nella scarpata che ha attutito il colpo e frenato il volo
dell’automobile. L’impatto del
veicolo è stato brusco e si è sentito a qualche metro di distanza, tanto da attirare l’attenzione di altri ragazzi che a quell’ora
si trovavano nei paraggi. Spaventati dal frastuono e accorsi
sul posto, alla vista dell’auto
precipitata hanno allertato i
soccorsi.
Sul luogo dell’incidente - in
cui non sono stati coinvolti altri
mezzi- sono intervenute quattro autoambulanze del 118, due
automezzi dei vigili del fuoco e
i carabinieri dalla stazione di
Ardenno. I giovani, dopo essere
stati estratti dall’abitacolo, sono stati trasportati all’ospedale
di Sondrio dove sono stati dimessi poche ore dopo. Il conducente è risultato negativo ai test
di rito e i cinque se la sono cavata con qualche ammaccatura e,
probabilmente, con una buona
dose di spavento. L’automobile
incidentata è stata recuperata
dai vigili del fuoco ieri mattina.
S. Ghe.
Dall’arnica alla genziana
tutte piante da valorizzare
È partito con l’indagine botanica il progetto del giardino Orobie. È stata verificata
l’effettiva presenza nel territorio del Parco delle Orobie valtellinesi delle specie minacciate nonché la conoscenza della
potenzialità della germinazione fuori dal luogo naturale di
crescita e delle stesse tecniche
di germinazione. Su questa base sono state scelte le specie i
cui semi sono stati raccolti nella stagione estiva 2014. Si trat-
ta della rincospora chiara, l’arnica montana, genziana punteggiata, genziana porporina,
semprevivo di Wulfen, aquilegia maggiore, tozzia, tulipano
montano, genziana acaule, garofano glaciale, armeria alpina, viola di Comolli, aglio serpentino, stella alpina. Di ogni
specie sono stati raccolti i semi
o altro materiale ritrovato in
diverse località del parco delle
Orobie fino ad alta quota e trasferiti poi al centro flora au-
Lavori nell’ala Mattei
Ospedale senza disguidi
Morbegno
Il padiglione è stato liberato
da tempo e quindi il cantiere
non interferirà con l’attività
ordinaria del nosocomio
Lavori sull’ospedale:
l’Azienda sanitaria pubblica il
bando, che scade il prossimo 31
maggio, per l’affidamento delle
opere sul padiglione Mattei.
L’intervento programmato da
tempo e finanziato alla fine dello scorso anno, riguarda opere
-per 260.000 euro -di sicurezza
e consolidamento strutturale
del padiglione Mattei, il completamento dei reparti ai piani
primo e terzo e l’adeguamento
antincendio dei padiglioni
Mattei e Vanoni al presidio
ospedaliero di Morbegno. Nel
bando si cercano i responsabili
dei “ servizi attinenti all’ingegneria e all’architettura relativi
alla direzione lavori e coordinamento della sicurezza in fase di
esecuzione per l’intervento di
consolidamento strutturale”.
«Si tratta di un intervento programmato in spazi già liberati
da tempo - spiega la dottoressa
Annalisa Fumagalli, direttore
del presidio ospedaliero della
Bassa valle - che non comprometterà, quindi, alcuna interruzione delle prestazioni verso
i pazienti».
Per ottenere il bando emanato dall’ Azienda socio sanitaria
territoriale della Valtellina e Alto Lario, ci si può rivolgere alla
sede di via Stelvio 25 a Sondrio,
oppure scaricare il disciplinare
di gara e la documentazione ad
esso allegata dal sito internet
www.asst-val.it .Trattandosi di
procedura telematica su portale Sintel le informazioni sono
anche reperibili sul sito
www.arca.regione.lombardia.it. L’appalto sarà aggiudicato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
S. Ghe.
toctona della Lombardia. Il
progetto condotto dagli operatori del Giardino Botanico
Orobie ha una forte componente di apertura ai visitatori e
anche per questo ha previsto
insieme agli studi e alle reintroduzioni botaniche anche la
ristrutturazione della baita
presente nel giardino, che sarà
a disposizione per attività di
divulgazione e di educazione
ambientale. L’impegno del
Parco delle orobie valtellinesi
è quello di continuare questa
attività, provando a coinvolgere le Guardie Ecologiche Volontarie, molto sensibili e attive su queste tematiche.
A. Acq.
Soggiorno
al mare
Prenotazioni
aperte
Morbegno
Il Centro sociale
pensionati di Morbegno in
collaborazione con l’agenzia
di viaggi Moby Blue-Moravia
organizza il soggiorno marino all’hotel Prestige di Cattolica dal 1 giugno all’11 giugno
per totale 10 notti più il giorno del viaggio, che avviene
con pullman appositamente
prenotato solo per le persone
che aderiscono a questa iniziativa, quindi senza fermate
continue in altri paesi.
Per informazioni rivolgersi alla segreteria della sede
del Centro pensionati in
piazza Sant’Antonio il mercoledì dalle 14 alle 17 o la domenica nel medesimo orario.
S. Ghe.
23
LA PROVINCIA
VENERDÌ 25 MARZO 2016
Valchiavenna
La fermata del bus è a rischio ovunque
Chiavenna ha la mappa ma non i soldi
Il caso. Lungo le statali e la Trivulzia l’attraversamento della strada è problematico
Trussoni: «L’ultimo intervento è quello di Campedello. Per ora non possiamo fare altro»
CHIAVENNA
STEFANO BARBUSCA
L’autobus si ferma
sulle strisce, poi riparte e gli
studenti attraversano la strada proprio dietro alla corriera.
È una dinamica diffusa in
vari paesi della Valchiavenna,
dalla Bassa Valle in su, e spesso determina tutti i giorni dei
reali pericoli per i pedoni, a
cominciare dagli studenti.
La mappa dei rischi
Basta un viaggio sulle statali
36 e 37 e sulla Trivulzia a bordo di un pullman per rendersi
conto della presenza di varie
situazioni a rischio. A Villa la
maggior parte dei viaggiatori
sale e scende dai bus che si
trovano sulla carreggiata, anche se ci sono anche alcuni
punti caratterizzati dalla
massima sicurezza.
A Piuro, in attesa degli interventi di riqualificazione
promossi dal Comune, si rileva la fermata in mezzo alla
strada nella frazione di Santa
Croce. Scendendo verso Chiavenna, a Borgonuovo e Campedello si osservano dei problemi per i viaggi in direzione
della dogana di Castasegna,
mentre sull’altro lato negli ultimi anni sono stati realizzati
spazi sicuri.
«È stata realizzata a Campedello la piazzo nel senso di
marcia direzione Chiavenna
perché è quella più utilizzata
– chiarisce il vicesindaco Davide Trussoni -. Questo è
senza dubbio il punto più gettonato, mentre sulle altre in
questo momento non ci sono
previsioni di intervento. Sappiamo che il problema esiste,
ma ci sono comunque delle
protezioni ai bordi della car-
12
1 Il problema
esiste e per questo
abbiamo
posizionato
delle protezioni
reggiata». Anche a questa tematica è stata dedicata, nei
mesi scorsi, l’attenzione degli
amministratori impegnati
nella definizione dei progetti
delle strategie per la Aree interne. Probabilmente già nei
prossimi giorni se ne saprà di
più.
Anche a Bette la corriere si
ferma in un punto che può essere considerato a rischio. In
Valle Spluga, salvo alcune eccezioni, la sicurezza sembra
un optional.
Good news, scontro in consiglio
«Questa è solo propaganda»
Chiavenna
L’opposizione attacca
Della Bitta per l’uso che fa
dello spazio riservato
alle comunicazioni
Per il sindaco si trattava di comunicare le “buone notizie” - così le ha definite - giunte in municipio negli ultimi
giorni, per l’opposizione invece,
lo spazio usato dal priumo cittadino altro non era che per farsi
“pubblicità”.
L’intervento di Luca Della
Bitta ha scatenato la bagarre in
consiglio comunale martedì sera.
Tutto ha avuto inizio nella
parte finale dell’assemblea,
quando Della Bitta ha parlato
delle ultime novità, peraltro già
note, riguardanti l’arrivo della
banda ultralarga in città, il nuovo macello, la possibilità che nasca una condotta di Slow Food a
Chiavenna e l’arrivo nel 2018
della rassegna Rezia Cantat.
Il consigliere di minoranza
Guido Zuccoli a quel punto ha
chiesto la parola, ma trattandosi di “comunicazioni” - come
del resto previsto dal regolamento - la stessa non gli è stata
data: «Ancora una volta – ha
Terza età
Pranzo dedicato
Il comune in collaborazione con il Centro Diurno
organizza il pranzo per
pensionati, anziani, amici
e simpatizzanti domenica
3 aprile al ristorante La
Contea di San Cassiano.
Per informazioni e iscrizioni, entro il 31 marzo,
contattare il comune al numero 0343.32351. D. PRA.
CHIAVENNA
Open Day
all’asilo nido
All’asilo Clyde Geronimi il
9 aprile. Dalle 9 alle 11 visita all’asilo con le educatrici. Dalle 11 alle 12 le educatrici incontreranno i genitori. Alle 12 aperitivo. D.PRA.
CHIAVENNA
A Scuolaperta
“la frana di Piuro”
Il prossimo incontro con il
ciclo “Scuola Viva per tutti” promosso dall’istituto
Leonardo Da Vinci di Chiavenna si terrà venerdì 8
aprile alle 20,30 nell’aula
magna della scuola. I docenti Federica Del Giorgio
e Marco Del Papa presenteranno “La frana di Piuro
tra storia e immaginario”.
Ingresso libero. D. PRA.
Trivulzia a rischio
Sulla Trivulzia non ci sono
particolari problemi a Gordona e San Pietro, ma lungo il
rettilineo che unisce i due abitati c’è una fermata. Al fianco
dell’autobus fermo si osserva
il passaggio di vetture che
viaggiano a novanta chilometri all’ora. Un altro caso esemplare è quello, sulla statale 36,
di Novate Mezzola.
Le corriere, invece di entrare nell’area di interscambio
realizzata poco più di dieci anni fa, effettuano la fermata all’altezza di quello che, fino a
pochi anni fa, era l’incrocio
per la Trivulzia.
PRATA CAMPORTACCIO
NOVATE MEZZOLA
Servizio turistico
la convenzione
L’attraversamento pedonale a Novate è tra i più pericolosi
tuonato Zuccoli – il sindaco usa
le comunicazioni per fare della
mera propaganda, senza dare la
possibilità di dibattito».
«Presentate una interrogazione – la replica del capogruppo di maggioranza Andrea Farovini». Ma il clima si era fatto
già teso prima, quando in consiglio si è riproposto il dibattito
sul famoso post di Facebook del
primo cittadino che accusava la
minoranza di dispiacersi perché a Chiavenna si praticano
pochi aborti.
Il gruppo di Lucia Del Giorgio ha presentato una interrogazione per chiedere spiegazioni: «Nonostante il sindaco sostenga di essere stato frainteso,
riteniamo che la sua affermazione: “La minoranza in consiglio comunale ha dedicato ogni
sforzo per dire che a Chiavenna
si fanno pochi aborti” sia estremamente chiara e non si presti
a interpretazioni differenti».
Un riferimento alla minoranza
poi rimosso da Facebook: «Quel
riferimento - ha spiegato il sindaco – non era da intendersi come luogo fisico bensì faceva riferimento alla presenza di una
rappresentanza della minoranza a una iniziativa pubblica organizzata sul tema oggetto poi
di articoli sulla stampa locale».
Risposta che non ha soddisfatto
la minoranza.
D. Pra
Consiglio comunale venerdì 25 marzo alle 19 a Novate Mezzola. All’ordine del
giorno l’approvazione della convenzione tra comuni
e Comunità Montana per
la costituzione di un servizio locale di sviluppo e promozione del territorio in
ambito turistico. D. PRA.
PIURO
San Giuseppe
festa a Crana
Lunedì a mezzogiorno polenta e costine alle erbe e
altri piatti tipici sotto il
tendone del Crotto della
Canoa. Nel tardo pomeriggio estrazione biglietti della sottoscrizione a premi.
La manifestazione si terrà
anche in caso di pioggia. D.
PRA.
CAMPODOLCINO
Arrampicata
c’è il corso
La vita e i paesaggi in Val dei giust con gli scatti di Elio
Campodolcino
Interessante mostra
quella proposta dal Muvis
che espone le foto
di Elio Selvatico
Pasqua con le fotografie a Campodolcino. Ecco la
proposta del Museo della Via
Spluga e della Val San Giacomo,
che nella serata di domenica
ospiterà la presentazione di
“Valle Spluga in bianco e nero”
di Elliott Wild. Sarà un appuntamento interamente dedicato
alla “Val di giust”, con l’anteprima del video prodotto da Aure-
lio “Lelo” Levi di Fraciscio dopo
la mostra della scorsa estate alla Cà Bardassa. A colpi di Nikon,
da alcuni anni Elliot Wild – è il
nome con cui Elio Selvatico
firma i propri scatti - racconta
la vita e i paesaggi della Val San
Giacomo, postando su Facebook gli scatti più belli. Il repertorio è vastissimo. Nelle sue immagini – realizzate in ogni stagione dell’anno, di giorno e in
notturna - ci sono flora, fauna,
paesaggi, scene di vita quotidiana e attività sportive, ad esempio quelle legate al pallone che è
un’antica passione del fotografo campodolcinese, ma origina-
rio di Piacenza. L’iniziativa
prenderà il via alle 21 e secondo
il programma verranno proiettate e raccontate esclusivamente immagini in bianco e nero. Sarà senza dubbio un’ottima
occasione per ammirare le foto
di Elliot Wild, ma anche per conoscere angoli poco noti o addirittura sconosciuti della zona.
Lunedì pomeriggio, dalle 16
alle 18, al Muvis si terrà un laboratorio per bambini dai cinque
anni in su. I piccoli corsisti decoreranno un cestino da riempire con ovetti di cioccolato e
un coniglietto di stoffa.
S. Bar.
L’ufficio turistico di Campodolcino organizza una
giornata di arrampicata
per ragazzi, età minima 8
anni, nella palestra comunale dalle 17 alle 19. Iscrizioni e informazioni contattando il numero
0343.50611. D. PRA.
VERCEIA
Il Comune cerca
agente di polizia
Il comune di Verceia ha indetto un bando di selezione per l’assunzione a tempo determinato e parziale,
5 mesi e 24 ore settimanali,
di un agente di polizia locale. Per informazioni
0343.44137. D. PRA.
Una delle foto esposte nella mostra del Muvis ELIO SELVATICO
LA PROVINCIA
30
VENERDÌ 25 MARZO 2016
CulturaeSpettacoli
MASSIMARIOMINIMO
FEDERICO RONCORONI
Parlare d'amore
fa bene all'amore
Non sono al tuo fianco, io sono il tuo
fianco. Sei la parte mancante che torna da
lontano a combaciare
Erri de Luca
[email protected]
Tel. 031 582311
Cultura: Mario Schiani [email protected], Massimo Romanò [email protected], Umberto Montin [email protected], Mauro Butti [email protected], Pietro Berra [email protected],
Spettacoli: Edoardo Ceriani [email protected], Nicola Nenci [email protected], Fabio Cavagna [email protected], Riccardo Bianchi [email protected], Lilliana Cavatorta
[email protected], Antonella Crippa (Lecco)[email protected], Sara Baldini (Sondrio)[email protected]
Nero e oro, lo sguardo di Teruzzi sull’uomo
Mostra. “Pensare all’uomo” di Antonio Teruzzi, grandi tele e lavori di piccole dimensioni allo Spazio Pozzoni
Grandi campiture, sagome e una tecnica affine al bassorilievo riassumono la cultura artistica del secolo scorso
zione della terra per un vago ideale di spiritualità, ma solo raccogliendo la terra si può salire e solo aprendosi al cielo si può capire la terra. C’è un quadro che mi
sembra significativo di questa
proposta di Antonio Teruzzi ed è
In cammino: in basso ci sono gli
angeli e nella parte superiore
l’uomo! Un’eresia? No, l’uomo
deve fondersi nei due elementi e
la “fusione” annulla le direzioni
spaziali, il sopra e il sotto. E gli
angeli hanno già superato queste dimensioni.
FELICE BONALUMI
Nero e oro: grandi
campiture di nero e grandi campiture di oro. Così si presenta a
un primo sguardo la mostra di
Antonio Teruzzi, titolo Pensare
all’uomo, allo Spazio Pozzoni di
Como. Tuttavia opere da vedere
da vicino per scoprire le macchie di rosso e le sagome di uomini, che giustificano il titolo, e il
fatto che tutti i lavori siano raccolti in una sola sala permette
una visione d’insieme che poche
volte è possibile avere in una
esposizione. Inoltre l’allestimento e soprattutto le luci aiutano nel soffermarsi davanti ad
ogni lavoro con calma per scoprirne i particolari che sono il
lungo lavoro dell’artista.
Insomma, una mostra di qualità con 4 grandi tele (cm. 140 x
90), 8 opere piccole quanto un
comune foglio di carta A4 che
posizionate su due leggii sembrano giocare fra la pittura e l’arte libraria, e 3 quadri di cm. 60 x
80. Completano l’esposizione
tre sculture, due figure d’uomo e
una sfera, e tre libri, fra cui una
edizione ottocentesca dei Promessi Sposi, sulla cui copertina è
intervenuto il pittore.
La tecnica
Con un lungo lavoro, come appena detto: le tele sono rinforzate sul retro con un supporto rigido, viene poi steso del materiale
a base di calce per creare uno
spessore, quindi si passano i colori e infine con una penna elettrica si scavano le figure umane,
solo accennate nei loro contorni. Ma pensare alla distinzione
tra sfondo e primi piani è, almeno credo, quanto mai fuorviante. Per Teruzzi il nero è il colore
della materia originaria e pertanto sempre presente, anzi una
sorta di eterno presente che
contiene tutti i colori. E’ il buio, il
fondo indistinto da cui nasce la
L’uomo ferito
La mostra Pensare all’uomo di
Antonio Teruzzi allo Spazio Pozzoni di Como (via Maurizio Monti 41,
fino al 2 aprile: martedì-sabato
15.30-19.00) fa parte del progetto
dal titolo Fondi persi. Alcune opere
in mostra sono pensate appositamente per lo spazio comasco, ma è
evidente l’unità tecnica e concettuale di tutti i lavori esposti. A
iniziare dalla scelta cromatica con
la prevalenza di nero e oro, il nero
come richiamo alla materia e l’oro
come dimensione spirituale.
Un cenno a parte merita il libro
edito in occasione della mostra e
che ne ripete il titolo. Terzo volume
della collana Le Anse della Carlo
Pozzoni Fotoeditore, con immagini
raffinate, ci accompagna nello
studio dell’artista e permette di
avere un’idea anche di opere non
presenti a Como. 1 F. BON.
Armonia non significa naturalmente mancanza di tensione o
che siamo nel migliore dei mondi possibili. Gli strappi ci sono e
sono le ferite della materia e dell’uomo, presenti nelle tele e nelle due sculture in cui il volto dell’uomo appare graffiato e il corpo è vuoto a indicare che qui sulla terra arriviamo nudi: a noi decidere come partire. Mostra non
facile, ma decisamente appagante. C’è infine un’ultima considerazione: a me sembra che
Antonio Teruzzi abbia la capacità di riassumere, tecnicamente e
concettualmente, buona parte
della cultura artistica del secolo
scorso. Lo spessore rimanda al
superamento del pittura come
arte a una dimensione per una
tridimensionalità che qui si può
avvicinare al bassorilievo. Il lavoro con la penna elettrica fa
pensare all’arte gestuale rimanendo però la figurazione che
non è mai descrizione ma evocazione. Le grandi campiture riecheggiano l’espressionismo e
nello stesso tempo, per un loro
ordine geometrico, l’astrattismo. Una lezione di storia dell’arte del Novecento racchiusa
nelle singole opere, ma l’ottica è
quella della grande arte: il rapporto tra microcosmo e macrocosmo come fede nel futuro.
Dario Fo
stato inaugurato a Verona
“Musalab - Franca Rame-Dario
Fo” nuovo spazio destinato a
valorizzare l’archivio del premio Nobel per la letteratura e
della moglie scomparsa Franca
Rame.
Il laboratorio-museo contiene copioni, manoscritti, stesure progressive dei lavori svolti
da Dario Fo e Franca Rame, disegni, bozzetti, dipinti, manifesti, copie di contratti, libri, articoli, costumi, pupazzi, marionette, scenografie, locandine e
fotografie di scena.
«E’ importante che non diventi un transito, una cosa tanto per gradire - ha detto Fo -, ma
che rimanga a lungo e soprattutto per fare questo bisogna
variare. Bisogna inventare ogni
mese sempre cose diverse affinché il pubblico partecipi come fosse una festa ogni volta
che viene qui».
L’iniziativa rivolge un occhio
di riguardo ai giovani: «non soltanto c’è la possibilità di sfogliare - ha sottolineato Fo - ma soprattutto trovare degli spazi in
modo che possano lavorare vicino a noi. E’ un centro internazionale di studi su arte e spettacolo per promuovere nuove
idee, per immaginare e, scambiare e sperimentare progetti».
L’archivio era stato ideato e
realizzato da Franca Rame che
lo aveva progettato e reso disponibile online già dal 1995, ed
è stato riconosciuto patrimonio culturale della storia italiana.
Una delle opere di Antonio Teruzzi esposta a Como
luce, quindi i colori, qui “riassunti” nell’oro, l’altro colore che
rimanda all’eternità. Forse si
può dire un nero biblico, visto
che prima era il buio e poi fu creata la luce. La conferma viene
dal fatto che questa mostra è una
tappa di un più ampio progetto
ideato dall’artista dal titolo Fondi persi. Un richiamo al Paradiso
di Dante, il fondo scuro dell’acqua profonda, e un gioco di ambiguità, visto che l’espressione è
di ambito economico-finanziario e non certo dell’arte.
Teruzzi si esprime per binomi, nero-oro, buio-luce, terracielo, anima-corpo, ma i due termini non sono in contrapposizione, anzi l’uomo è l’artefice
della loro necessaria unione. In
questo senso il titolo è una spia
significativa: non pensare l’uomo, il che richiamerebbe esiti
artistico-filosofici, ma Pensare
all’uomo che è qui e adesso tra
terra e cielo e non può rinunciare a nessuno dei due elementi.
La rassegna
Le sagome
Proprio le sagome rivelano il
senso della sua ricerca che si pone chiaramente e con fermezza
in un’ottica di religiosità. Sagome di uomini soli e spesso i tratti
che le compongono rimandano
alla figura di Cristo. Oppure una
folla di uomini, tutti multipli di
uno, in quanto nella nostra individualità condividiamo tutti lo
stesso ideale, la stessa aspirazione. Per questo le sagome sono
posizionate nella parte superiore del quadro: non come nega-
Antonio Teruzzi
La mostra
il progetto
e il libro
Per i novant’anni di Dario Fo
il museo con il suo archivio
Premio Nobel
In occasione del compleanno
inaugurato a Verona
uno spazio con i lavori
di Fo e della moglie
La sua Milano lo ha festeggiato ieri sera al Piccolo Teatro Studio, mentre per tutta la
giornata si sono moltiplicati felicitazioni e auguri per i 90 anni
di Dario Fo.
«Caro Dario - si legge ad
esempio nel testo da presidente e direttore editoriale del Salone del Libro, Giovanna Milella ed Ernesto Ferrero - abbiamo
sempre pensato che la cultura
italiana abbia trovato in te un
testimonial d’eccezione, capace di reinventare la grande tradizione di cui è erede. Il tuo lavoro ha saputo coniugare la parola, il gesto, l’immagine, la musica in una cifra inconfondibile,
nel segno di una contagiosa allegria creativa. Ci hai fatto ride-
re, pensare, indignare. La tua
arte, così fisica e così parlata insieme, ha creato uno spazio comune in cui confrontarsi liberamente. Per questo, nel ricordo di tante tue magiche apparizioni al Salone del Libro, desideriamo dirti anche noi, con gli
auguri più affettuosi, la nostra
ammirazione per la tua inesauribile giovinezza e la nostra gratitudine».
E proprio in occasione del
novantesimo compleanno è
LA PROVINCIA
Spettacoli 31
VENERDÌ 25 MARZO 2016
Baraldo Music Contest
La sfida a tre si avvicina
Domani a Berbenno. Nell’ultima semifinale Endgame contro Black Shiver
Già in finale La Colpa, con testi del tiranese Luca Cometti e Black Jack Band
BERBENNO
Per una volta
insieme Batman
e Superman
I film di Pasqua
Nelle sale della provincia
di Sondrio spiccano fumetti,
animazione e commedie nel
più classico stile “da feste”
PAOLO REDAELLI
Terza ed ultima semifinale, domani a Berbenno, per il
Baraldo Music Contest.
La serata dovrà assegnare il
terzo posto utile per la finale del
16 aprile (doveva essere il 2, ma
è stata spostata per gli impegni
di alcuni gruppi) insieme a quelli già conquistati da La Colpa e,
un po’ a sorpresa, dalla Black
Jack Band.
I vecchi ragazzi da Tresivio
Già, perché in mezzo a tanti
gruppi formati da giovani, gli
arzilli vecchi ragazzi di Tresivio
si sono guadagnati il biglietto
per la finale con un’ esibizione
pulita, proponendo vecchi classici intramontabili degli anni
Settanta, grazie ad un chitarrista preparato ed espressivo come Orlando Lanzini.
Gianni Mansueti e Emilio
Masotti, i due cantanti, erano
già attivi dagli anni Sessanta e
insieme a Lanzini, al bassista
Nico Negrini e al batterista Enzo
Bonolini (altro veterano dei sixties) compongono una band affiatata, che ha anche ripreso a
suonare con continuità. La loro
è una musica che unisce le generazioni, proposta con passione
e impegno. E il pubblico del Baraldo ha dimostrato di apprezzare, assegnando loro il secondo
posto in classifica provvisoria a
quota 641.
Ironia alla Skiantos
Sulla capolista La Colpa, serissima candidata alla vittoria con
936 punti guadagnati finora, c’è
molto da dire. Autori di un’esibizione tostissima, nella semifinale del 12 marzo i quattro ragazzi milanesi hanno messo in
vetrina capacità tecniche, alto
livello di energia, un gioco di
voci efficacissimo su brani di
propria composizione con testi
italiani interessanti, non privi
di una certa ironia alla Skiantos
come dimostra il titolo “Scappo
di casa, torno per cena”.
Versi come “Senza lacrimogeni non riusciamo più a commuoverci” fanno invece riflettere sulla condizione umana vista
I quattro de La Colpa, per ora al primo posto del Baraldo Music Contest con 936 punti conquistati
Con Gigliola Amonini
“Leggere
ad alta voce”
Un laboratorio
per imparare
«Perché leggere ad alta voce? Per
la meraviglia». Il pensiero di
Daniel Pennac offre uno degli
spunti per cui si può pensare
quanto sia bello leggere ad alta
voce e, dunque, sia bello imparare
a farlo.
L’infaticabile regista Gigliola
Amonini - neanche il tempo di
tirare il fiato dopo la maratona
con i due spettacoli conclusivi del
laboratorio teatrale del Quadrato
Magico per bambini e per adulti -,
ora è la conduttrice di una nuova
iniziativa. Si tratta del laboratorio
di lettura “Leggere ad alta voce”
che, per promozione di Alpiinscena e QM con il patrocinio del
Comune di Sondrio, si terrà fra
aprile e maggio in quattro incontri
Concorso del 24/3/2016
52 76 55 86
23 5 70 33
80 4 6 17
50 45 87 80
67
60 86 42 50
90 88 18 58
63 16 6 17
88 47 11 3
14
84
20
-
26
57
67
89
Al terzo posto provvisorio ci sono i Kuna, formazione di casa,
esibitisi sabato scorso (509 punti in tasca) insieme ai Radio Kaos di Sergio “Gatto” Bellotti” già
fuori matematicamente con i
loro 495 punti. Ma domani saliranno sul palco Endgame e
Black Shiver, ed una di queste
band potrebbe ancora occupare
la terza piazza. Staremo a sentire.
“Canaglie” milanesi
sul palco del Mambo
Puro rock and roll
28
61
81
5
6
Quote Superenalotto
Quote Superstar
24
Kuna terzi. Per ora
Nicola Falcinella
Henry Cavill e Ben Affleck
Skaya e Nefasti a Tirano
Il venerdì è tutto punk
75
70 46 31 19 54
17 26 4 46 88
14 87 78 8 63
62.000.000,00
478.019,88
14
al policampus di Sondrio.
Le serate sono in programma per
l’esattezza l’11 e 18 aprile, il 2 e 9
maggio dalle 20,30 alle 22,30 e
sono dedicate a chi desidera
rendere affascinante e coinvolgente la lettura di un racconto,
una poesia, una favola, una relazione. Ma perchè partecipare? Lo
consiglia Amonini: «Per scoprire
la propria voce e le sue potenzialità e interpretare le parole scritte
per il gusto di leggere per se
stessi, per un pubblico di amici,
per leggere una fiaba con l’interpretazione dei personaggi, per
leggere una lettera, un testo ad un
pubblico o semplicemente per
assaporare il suono della propria
voce».
Per poter partecipare alle serate
occorre iscriversi scrivendo a
[email protected]. Il costo è di 40
euro, mentre il numero massimo
di partecipanti è dodici. Chi volesse informazioni può mandare una
mail a [email protected] o
contattare direttamente Gigliola
Amoni al 333-3073940. 1 C. CAS.
da quattro giovani musicisti (i
testi sono tutti opera del batterista Luca Cometti, di Tirano)
e se il loro hardcore melodico
ogni tanto si tingesse di funky
o di qualche ritmica imprevedibile, il risultato sarebbe ancora
migliore.
Per ora Marco Muscarà (voce
e chitarra), Luca Di Blasi (chitarra e voce) Matteo Cogo (basso e voce, interessantissimi i
suoi effetti vibranti) e Cometti
si issano al comando e dimostrano di essere una spanna sopra
tutti i partecipanti, ma la finale
del 16 potrebbe ancora ribaltare
le posizioni.
Supereroi dai fumetti
o dell’animazione e commedie,
per lo più seguiti di opere di successo, i film del fine settimana di
Pasqua non brillano in originalità. Per chi vuole variare, il Cinema Excelsior da domani a mercoledì presenta “Truth. Il prezzo della verità” di James Vanderbilt, solido dramma che ricorda “Il caso Spotlight”. Nel
settembre 2004 la giornalista
Mary Mapes (Cate Blanchett)
della Cbs News provò che l’allora Presidente George W. Bush
era venuto meno ai suoi doveri
di pilota nella Guardia nazionale
tra il 1968 e il ’74. Il caso creò
scalpore, ma, anziché Bush, sotto esame finì la trasmissione 60
Minutes del popolare conduttore Dan Rather (Robert Redford)
che aveva mandato in onda il
servizio.
Il Cinema Victoria di Chiavenna propone l’animazione
“Pedro galletto coraggioso” e la
sera il buon melodramma
“Brooklyn” di John Crowley con
Saoirse Ronan nei panni di una
giovane irlandese che a inizio
anni ’50 emigra a New York.
Trova un lavoro, studia, supera
una situazione difficile e si innamora di un giovane italoamericano: tutto sembra andare per il
verso giusto, quando muore la
sorella e deve tornare a casa per
un periodo che la costringerà a
scelte difficili.
Starplex di Sondrio, Cinema
Iris di Morbegno e Cinema Mignon di Tirano conservano l’animazione “Kung Fu Panda 3”: il
panda Po ritrova il padre naturale e deve affrontare nuove sfide.
Per la prima volta in “Batman
vs Superman – Down of Justice
3D” di Zack Snyder, in programmazione alla multisala, i due supereroi sono nella stessa storia.
Tra Metropolis e Gotham City,
Batman / Bruce Wayne (Ben Affleck) e Superman / Clark Kent
(Henry Cavill) si affrontano
mentre si affaccia la minaccia di
Lex Luthor (Jesse Eisenberg).
Al Cinema Pedretti di Morbegno e alla multisala arriva “Il
mio grosso grasso matrimonio
greco 2” di Kirk Jones con Nia
Vardalos e John Corbett, il seguito di una fortunata commedia sentimentale del 2002: la famiglia Portokalos si prepara a
un nuovo e più grande matrimonio.
Cinema 3 di Morbegno e multisala programmano “Un paese
quasi perfetto” di Massimo
Gaudioso, ennesima commedia
sul rapporto tra nord e sud. Pietramezzana, piccolo paese della
Basilicata, rischia l’abbandono.
Trascinati dal vulcanico Domenico (Silvio Orlando), i paesani
cercano un nuovo medico. Si imbattono in un rampante chirurgo estetico milanese (Fabio Volo), e provano in mille modi a farlo restare.
Il Cinema 3 propone al pomeriggio “Heidi” di Alain Gsponer,
versione con attori in carne e ossa della celebre storia: adattamento più che apprezzabile con
Bruno Ganz nel ruolo del nonno.
Riapre il Cinema Aprica: oggi
ci sono “Zootropolis” e “Il mio
grosso grasso matrimonio greco
2”, domani “Kung Fu Panda 3” e
“Heidi”, domenica “Heidi”,
“Kung Fu Panda 3” e “Perfetti
sconosciuti”.
Il Cinema La Baita di Madesimo a questi titoli aggiunge alcuni appuntamenti più curiosi.
L’attrice Matilde Gioli (“Il capitale umano”) sarà presente domenica alle 17.30 per raccontarsi prima della proiezione di “Belli di papà” dove recita al fianco di
Diego Abatantuono. Da segnalare domani alle 19 “Lo chiamavano Jeeg Robot”, supereroe all’italiana con Claudio Santamaria e Luca Marinelli.
515,44
31,41
5,68
3.141,00
100,00
10,00
5,00
Numero Oro: 52
4 5 16 17 23
26 45 46 47 50
52 55 60 63 70
76 80 86 88 90
Serata esplosiva di
puro rock and roll, stasera (ore
22) al Mambo Pub di Piateda,
dal 1987 tana della musica live
in Valtellina. Sul palco ci saranno The Scoundrels (le canaglie), da Milano, immagine
aggressiva e potenza di fuoco
notevole, che promettono
rock ad alto volume, dai Beatles agli AC/DC, passando per
Rolling Stones e Led Zeppelin.
Il meglio, insomma, di quanto
possa offrire la storia di un ge-
nere sempre dato per morto e
sempre comunque vivo e vegeto. The Scoundrels sono un
gruppo altamente energetico
e coinvolgente che riprende
con passione i classici del
rock, pagine memorabili scritte quando fare musica voleva
dire esprimere arte senza pensare troppo al mercato, alle
classifiche o alle hit parade.
Sarà un viaggio affascinante
nelle diverse sfumature del
genere, con una band in grado
di coinvolgere e trascinare.
P. Red.
A tutto volume al Doc Pub
Serata tutta punk al
Doc Pub di Tirano, a partire dalle ore 21. Sul palco ci saranno
due formazioni locali dedite all’ipervelocità rock come Skaya e
Nefasti. Questi ultimi sono la
band di Aaron Grolli, già fondatore e leader dei Pessimi Elementi (due album all’attivo e
concerti in tutta Italia) nonché
inventore di Villiko, la variante
made in Valtellina del Risiko. Insieme a lui la pervicace batterista Helena e l’ostinato bassista
Jonni formano un power trio
dedito a punk, hardcore e gozzoviglie, capace di scatenare danze
macabre tra i non pochi fan.
Skaya sono invece quattro
sondriesi (Lino, voce; Schweps,
chitarra; Michael, batteria; Xandrex, basso) avvezzi a sonorità
più hardcore, anarchiche e vegetariane. Hanno pubblicato di recente un demo con quattro pezzi
(“They Are Not Food”, “No Way
Out”, “Fake Life” e “Frenesia”)
registrato al Lokalino di Morbegno e al Racün Studio di Delebio.
P. Red.
Sport 33
LA PROVINCIA
VENERDÌ 25 MARZO 2016
Poca fortuna per la Curtoni
Brilla la stella di Jole Galli
Che forza le Ladies
In Coppa Italia
non hanno rivali
Sci alpino. In Friuli gare di discesa libera e superG per assegnare i tricolori
La morbegnese chiude nona la prova veloce, la livignasca termina ottava
PAOLO VALENTI
SELLA NEVEA
I campionati italiani assoluti e juniores, le cui prove di
velocità sono in svolgimento a Sella Nevea in Friuli, prevedevano
l’assegnazione dei titoli di discesa
libera e di combinata alpina.
Sembrava una giornata propizia per Elena Curtoni – i cui grandi
progressi in discesa le hanno regalato il primo podio di carriera alle
recenti finali di St. Moritz –, ma la
valtellinese non è andata oltre il
nono posto nella prima competizione in cui Elena Fanchini, in una
stagione per lei davvero grigia, ha
sfoderato l’acuto e si è assicurata
il settimo titolo nella specialità.
Le giovani dell’Alta Valle protagoniste della Coppa Italia a Como
Rugby a sette
Settimo evento della stagione
legata alla kermesse tricolore
con le valtellinesi giunte prime
dopo una serie di confronti
Energie da preservare
In una manche molto breve (meno di 1”10) la 30enne di Lovere ha
preceduto di 10/100 Sofia Goggia
e di 23/100 Johanna Schnarf. Fuori dal podio per 9/100 la sorella
Nadia.
La Curtoni ha accusato un ritardo di 2” netti, quindi ha ritenuto di non dover disputare lo slalom di combinata, riservando
energie probabilmente per il superg di oggi.
Più soddisfacente, anche in relazione alla diversa esperienza tra
le due valtellinesi, l’undicesimo
posto assoluto di Jole Galli, risalita all’ottavo nella combinata che
ha visto il successo di Federica
Brignone. La 20enne livignasca si
La livignasca Jole Galli protagonista delle gare dei campionati italiani in corso in Friuli
stata vinta da Matteo De Vettori,
buono il 14° posto di Marco Furli
(5° Junior), atleta del 1996.
Oggi vanno in scena i due superg, quindi le gare tecniche si
svolgeranno subito dopo Pasqua
a Monte Pora nelle giornate del 29
e 30 marzo.
In quell’occasione entreranno
in azione per i colori valtellinesi
il livignasco Roberto Nani, Irene
Curtoni e Nicole Agnelli, mentre
le due atlete in gara ieri si presenteranno anch’esse al cancelletto
di partenza.
Classifica discesa femminile: 1.
Elena Fanchini 1.09.29, 2. Sofia
Goggia +0.19, 3. Johanna Schnarf
+0.23 (9. Elena Curtoni +2.00, 11.
Jole Galli +2.39).
Combinata femminile: 1. Federica Brignone 1.53.94, 2. Johanna
Schnarf +0.21, 3. Marta Bassino
+0.98 (8. Jole Galli +3.63).
Discesa maschile: 1. Christof
Innerhofer 1.06.38, 2. Mattia Casse +0.71, 3. Peter Fill +0.95 (12.
Pietro Zazzi +2.02).
Combinata maschile: 1. Matteo
De Vettori 1.49.59, 2. Nicolò Cerbo
+0.85, 3. Paolo Pangrazzi +0.88
(14. Marco Furli +3.41).
Canottieri Retica in evidenza a Terni
Podio sfiorato dal quartetto Junior
zava al quinto posto nella finale B.
Per l’atleta di Nuova Olonio si tratta sicuramente un ottimo risultato in prospettiva futura.
Da sottolineare anche la prestazione del doppio ragazzi composto da Andrea Oregioni e Luca
Pellizzari che si qualificavano per
la semifinale, dove il quarto posto
però non era sufficiente per accedere alla finale A.
I ragazzi sono stati accompagnati dal dirigente Chicco Vaninetti e dagli allenatori Stefano
Luoni e Carlo Gaddi.
Prossima gara sarà la regata valida per il trofeo D’Aloja prevista
domenica a Monate per le categorie allievi, cadetti e master.
Canottaggio
Sgheiz, Curti, Mantegazza
insieme a Marcus chiudono
alle spalle di team quotati
ma con atleti di varie squadre
In evidenza gli atleti della Canottieri Retica sul lago di Piediluco in provincia di Terni nel
primo meeting nazionale, test di
assoluto livello in vista dei prossimi impegni agonistici.
Per l’occasione si sono date ap-
è anche piazzata quinta tra le Juniores, dove ha prevalso Marta
Bassino.
Risultati e programma
La discesa maschile ha visto Christof Innerhofer conquistare il suo
primo titolo nella disciplina: ha
preceduto Mattia Casse di 71/100
e Peter Fill (fresco della conquista
della Coppa del mondo di specialità) di 95/100.
Eccellente il 12° posto del bormino Pietro Zazzi del 1994, quindi
lontano dalla piena maturità agonistica. La combinata maschile è
puntamento tutte le società che
compongono il panorama remiero italiano e, trattandosi di gara
nazionale, il confronto è stato ai
massimi livelli per ogni categoria.
Ottima la prova di Simone
Sgheiz, Emanuele Curti , Matteo
MantegazzaeMarcusActonBond
Marcus nel quattro senza Junior,
che superavano la semifinale e
nella finalissima chiudevano
quinti al traguardo alle spalle degli
equipaggi di Cus Ferrara, Saturnia, Savoia Napoli e Moltrasio, da-
vanti a Corgeno, Aniene e Tevere
Remo. «È sicuramente un risultato molto positivo in prospettiva
futura – commenta il vice presidente Roberto Sgheiz -, visto che
tre equipaggi misti che li hanno
preceduti difficilmente potranno
avere continuità, dato che schieravano quattro elementi di spicco
ma provenienti da quattro società
diverse».
In evidenza anche Jessica Colombini nel singolo ragazze, che
superava le qualificazioni e si piaz-
Campionato italiano in terra ligure
Meraviglia e Bordoli non deludono
Enduro
Sul circuito di Arma di Taggia
il pilota di Berbenno chiude 18°
mentre il centauro di Piantedo
finisce la prova al 23° posto
Comincia con una giornata di sole il campionato italiano
di enduro categoria Major ad Arma di Taggia con oltre 260 concorrenti.
Anche la Valtellina del fuoristrada era presente con due suoi
rappresentanti che indossano la
casacca del moto club Sebino:
Gianmaria Meraviglia nella categoria Expert 1 con la Honda
250/4T, mentre tra i piloti della
Master 2 c’era Eros Bordoli in sella
alla Ktm 350/4T.
Con il 18° posto di classe Gianmaria Meraviglia è stato il migliore dei nostri. Per il fuoristradista
di Berbenno un risultato che non
gli regala nessun punto, essendo
rimasto fuori dai primi quindici.
Anche Eros Bordoli, pilota di
Piantedo, ha avuto la soddisfazione del traguardo portando la sua
potente Ktm 350 a occupare nella
classifica di categoria il 23° posto.
«La gara di Arma di Taggia è
stata davvero bella e allo stesso
tempo impegnativa - racconta
Meraviglia -. Non ti dovevi concedere distrazioni, il primo vero caldo ha messo in difficoltà i concorrenti di tutte le categorie specialmente quelli che soffrono di più
l’alta temperatura».
«Sono soddisfatto perché al
massimo nel campionato italiano
Majorparteciperòancoraunavolta - prosegue -, prima di concentrarmi sul regionale lombardo dove le trasferte sono più brevi e meno costose».
G.Cas.
«Voglio complimentarmi con
Bordioli perché ha disputato una
garaeccellente-ammetteMeraviglia -. Durante il viaggio in Liguria
ho saputo che Eros farà l’intera
stagione tricolore, ma si presenterà spesso anche a gareggiare nel
campionato lombardo categoria
Major dove potrà puntare alla zona punti».
«Per ciò che riguarda la gara, è
stata davvero niente male, ma non
nascondo che a noi valtellinesi
piacerebbe organizzare una prova
in provincia o in quelle vicine senza doverci sobbarcare chilometri
e chilometri per andare a correre
- conclude -. Chissà se a qualcuno
piacerebbe riportare una gara di
enduro in Valtellina? Noi aspettiamo».
O.Mal.
Laformazionefemminile dell’Alta Valle è tornata in campo nella Coppa Italia di rugby a
sette a Como dov’era in programma il settimo appuntamento della
stagione.
Inserita in un girone a cinque
squadre, ha sfruttato l’occasione
di avere di fronte squadre superate nel corso della stagione, ed è
riuscita ad aggiudicarsi il torneo
conquistando tre vittorie e un pareggio.
La prima gara vedeva di fronte
Valtellina e Varese. Galli e compagne faticavano a trovare il ritmo,
nella seconda parte della gara riuscivano ad avere meglio (20-5).
In seguito toccava alle padrone
di casa del Como, con cui le sondaline disputavano un match sottotono, facendosi prima rimontare
poi superare.
Solo nel finale il Ladies Team
agguantava un pareggio (10-10)
fondamentale per la classifica. Seguiva una spettacolare esibizione
con il Cus Pavia, una delle formazioni più esperte del circuito.
Le pavesi nulla potevano contro la vivacità delle valtellinesi e
alla fine soccombevano per sette
mete a due (35-10). Rimaneva da
disputare solo l’ultima gara con il
temibile Cus Milano. Una partenza bruciante vedeva le valtellinesi
portarsi sul 3-0 nel giro di pochi
minuti e resistere al tentativo di
rimonta (25-5).
«Avevamo una ghiotta occasione per centrare la vittoria nel girone – ha commentato Ivan Dal Pozzo a fine torneo –, le ragazze non
se la sono fatta scappare. Sono state bravissime».
Valtellina in campo con: Cristina Galli, Michela Graneroli, Lucrezia Manzolini, Chiara Pedranzini, Marilena Pini, Natalie Piuselli, Rachele Prevostini, Luisa Rossatti, Cristina Sbrizzai. Allenatori:
Ivan Dal Pozzo e Davide Pozzi.
P.Val.
Regionale a Piantedo
Pizzini e Nobili
sul gradino più alto
Trial
Debutto per il campionato
con 130 concorrenti al via
Ottimi risultati per i valtellinesi
con primi posti e piazzamenti
Comincia in Valtellina il
campionato regionale di trial, che
ha visto a Piantedo 130 concorrenti suddivisi nelle varie categorie sotto l’egida del moto club Val.
Com. Due successi di classe per
due trialisti della valle: nella categoria TR3 Over svettava il pilota
di Colorina Giovanni Pizzini (Beta) con 32 penalità. Quarto Stefano Donchi su Beta con 49 errori.
Altro successo per Richard
Gerri Nobili su Vertigo con 25 penalità nella categoria TR4
Over,Maurizio Salvagni (GasGas)
è 5° con 36 errori, Virgilio Tegiacchi (GasGas) 10° con 58, infine
Riccardo Patrizi (Montesa) 14°
con 75 errori.
Terzo Roberto Ruttico con la
Scorpa nella categoria TR4 con 23
penalità . Nella TR2 Sonny Goggia
non andava oltre il 6° posto con la
Beta. Valerio Dino Codega con la
Scorpa era 2° nella categoria TR3
seguito da Francesco Salvagni
(GasGas) 5°, mentre per Alessandro Azzalini (Beta) con il 14° posto
Giovanni Pizzini in azione
arrivavano due punti regionali. La
vera novità è stata la presenza di
una ragazza valtellinese con i colori del Mc Valtellina giunta terza. Si
tratta di Sara Maffenini con la
Sherco 290 cc.
Nella TR5 13° Ivan Franceschini su Beta con 41 errori, 18° Mattia
Ghezzi (Sherco), 22° Corrado
Garzetti su Fantic Motor.
Tra gli Juniores vittoria di Luca
Poncia (Mc Val.Com) con la Beta
nella “A”con 75 penalità, nella “B”
terzo Luca Ruffoni (Beta) davanti
a Lorenzo Patrizi.
Prossima tappa del campionato regionale l’8 maggio a Faedo.
O.Mal.
2.014.000 lettori (Audipress 2015/III)
VENERDÌ 25 marzo 2016 | Anno 61 - Numero 72 € 1,40 |
Inseguimento
e sparatoria
sulle strade
dell’Abbiatense
Muore bandito
ZANICHELLI · A pagina 21
IL COMMENTO
di GIANCARLO MAZZUCA
UNA CORSA
A HANDICAP
«B
ISOGNA saper
perdere...»
cantavano, negli
anni Sessanta, i Rokes e Lucio
Dalla. A distanza di quasi
mezzo secolo sembra proprio
che quel “refrain” sia diventato
il motivo dominante delle
prossime elezioni
amministrative. Nel senso che
tutti si stanno paradossalmente
muovendo per perdere: una
vera e propria corsa a
handicap.
Se ci fate, infatti, caso, a Roma,
a Bologna e a Torino il
centrodestra si divide nella
battaglia sempre meno
sotterranea tra Lega e Forza
Italia con in palio l’eredità
politica di Berlusconi. Una
tattica un po’ suicida offerta su
un piatto d’argento ai grillini
che potrebbero avere campo
libero in tante città.
Ma se Atene piange, Sparta non
ride: il centrosinistra,
nonostante le primarie del Pd
che avrebbero dovuto risolvere
tutti i problemi, corre (?) diviso
a Napoli con l’ex sindaco
Bassolino che starebbe per
annunciare la sua candidatura
solitaria, togliendo, così, alla
renziana Valente moltissime
chance di arrivare al secondo
turno.
[Segue a pagine 2]
EDIZIONE NAZIONALE
Anno 17 - N. 84
Le proteste in Lombardia
I rilievi sulle strade
dell’inseguimento
La cellula belga voleva colpire una centrale. Spunta un altro terrorista in fuga
e commento di L. BIANCHI
Vertice Ue: decalogo di buone intenzioni ma nessuna decisione Servizi
· Da pagina 2 a pagina 9
Milano, il candidato
Casaleggio
ha scelto
Corrado
ANASTASIO · A pagina 13
La superpopolare al via
Banco-Bpm:
fusione senza
licenziamenti
PEREGO · A pagina 24
FRANCI e servizi · Nel Quotidiano Sportivo
Colpita a mazzate, giovane in fin di vita
L’Italia convince
e diverte
contro la Spagna
Pensando
agli Europei
Le sfonda il cranio
Ma per il pm
non è tentato omicidio
y(7HB1C4*MLLOKP( +]!z!%!$!,
SALVI · A pagina 19
Isis,minaccia nucleare
L’amichevole: 1-1 a Udine
BALETTI, PIFFANELLI
e commento di TASSI · Nel Qs
La girandola
dei professori
alle superiori:
è braccio di ferro
fra studenti
e Ministero
CALDEROLA · A pagina 14
La sentenza al tribunale dell’Aja. Sterminati ottomila musulmani
Quarant’anni al boia di Srebrenica
Karadzic responsabile di genocidio
JANNELLO e servizio · A pagina 10
A causa dello sciopero
nazionale del settore
dei poligrafici il Qn-Giorno esce
in edizione ridotta e incompleta.
Ce ne scusiamo con i lettori.
www.
i
l
gi
or
no.
i
t
emai
l
:r
edaz
i
one.
l
ombar
di
a@i
l
gi
or
no.
net
Lombar
di
a
Venerdì 25 marzo 2016
Redazione: via Stradivari 4, Milano - Tel. 02 27799111 - Fax 02 27799537
· Pubblicità: SpeeD - Milano - Tel. 02 57577605 - Fax 02 57577630
QUELLE
MOSCHEE
FANTASMA
ALMENO QUINDICI
LUOGHI DI CULTO
SPUNTATI A MILANO
E NESSUNO LI PUÒ CONTROLLARE
VAZZANA · All’interno
L’ex ministro Lupi
«Con Parisi
meno tasse»
MINGOIA · All’interno
Brescia, dispetti
in famiglia
Schiaccia i gatti
della sorella
col trattore
CITTADINI · All’interno
Concerti
e arte:
Mantova
capitale
culturale
WALCH · All’interno
Il sindaco
Mattia
Palazzi
XXII CRONACHE
••
VENERDÌ 25 MARZO 2016
SONDRIO E PROVINCIA
NELL’OBIETTIVO
LA VICENDA
IL PAESE VIENE CITATO
PIÙ VOLTE CON DIVERSE
IMMAGINI GIRATE IN VALLE
UN KILLER INSOSPETTABILE
UNA VITTIMA INNOCENTE
E UN DELITTO IN FAMIGLIA
DAZIO SCORCI DEL PAESE. I PROTAGONISTI NON ESISTONO
In tv l’omicidio in famiglia
«Ma il delitto non c’è stato»
Il sindaco: «Danneggiata la nostra immagine turistica»
SALARI Il cantiere dà potenzialmente lavoro a 250 persone,
ad oggi saranno circa 150 contando anche i subappalti
MORBEGNO BONGIO: «RISPETTEREMO I TEMPI»
Il sindaco di Dazio, Antonio
Cazzaniga; a sinistra un’immagine
del paese tratta dal programma
di FRANCESCA NERA
– DAZIO –
UN KILLER insospettabile e
una vittima innocente. Un delitto
consumato in famiglia: una famiglia chiusa in se stessa, avvolta nella fede e confinata in una piccola
realtà di montagna. È la trama agghiacciante della storia raccontata in una puntata dello scripted
reality «Sangue del tuo sangue»,
in onda su DPlay e canale Nove.
Con tanto di nomi e cognomi, ricostruzioni dettagliate, interviste
a testimoni, inquirenti e approfondimenti affidati ad un’esperta
criminologa. A fare da sfondo alla
vicenda è la ridente comunità di
Dazio con i suoi sentieri, le case e
gli scorci incantanti. Peccato che
a Dazio non ci sia mai stata trec-
cia di un episodio tanto efferato.
Tanto meno possa essere patria
del suo assassino e della giovane
vittima di cui gli abitanti negano
l’esistenza.
«I PERSONAGGI che vengono
nominati non esistono o comunque non hanno mai abitato in paese - racconta un residente -. L’intera vicenda di un professore universitario, padre di due gemelle
di cui una barbaramente accoltellata, non è mai avvenuta. Si tratta
senza dubbio di uno di quei format televisivi importati dall’America in cui tutto è finzione». Eppure, sul sito del programma, la dicitura è chiara: «È uno scripted reality che racconta vicende realmente accadute attraverso ricostruzio-
ni e interviste». Il cadavere della
ragazza rinvenuto nelle acque del
lago di Como il 30 novembre
2010 e il suo assassino condannato a 30 anni di carcere in primo
grado: alcuni riferimenti della vicenda farebbero pensare a un delitto realmente consumato seppur
con protagonisti e location ben diversi da quelli illustrati nella puntata del programma. Resta il fatto
che lo scorrere delle immagini di
Dazio non ha certo entusiasmato
i residenti. «Quanto mostrato nel
filmato non rappresenta di sicuro
una bella vetrina per il nostro paese - dichiara Antonio Cazzaniga,
primo cittadino di Dazio -. Di sicuro un ritorno negativo in termini di immagine soprattutto per
una località che punta molto sulla
sua vocazione turistica».
in breve
Condanne pesanti
nel capoluogo
a corrieri di droga
Schianto con l’auto
Cinque ragazzi
finiscono in ospedale
Tirano
Buglio in monte
·ULTIME condanne per
quanto riguarda il vasto
giro di spaccio che nel
2014 aveva portato
all’arresto di un
operatore della
comunità «Il Gabbiano»
di Tirano: il 65enne
Francesco Panetta.
Ieri le sentenze di
condanna di altri due
corrieri della droga.
Maria Rosaria Colizzi,
55enne di Milano, dovrà
scontare 5 anni e 4 mesi
di reclusione mentre
Gianluca Vanoni, 44enne
di Vigevano, 4 anni, 4
mesi e 20 giorni.
·INCIDENTE a Buglio in
monte, lungo la via
Belvedere, mercoledì in
tarda serata. Erano da
poco passate le 23
quando l’auto su cui
viaggiavano cinque
persone per cause in
corso d’accertamento è
uscita di strada. Feriti i
cinque giovani
passeggeri, una
studentessa di sedici
anni, due ragazze
diciottenni, un maschio di
diciannove anni e un
ventunenne. Sul posto i
vigili del fuoco per la
messa in sicurezza.
Frana danneggia lavatoio di Paniga
Morbegno
·UNO smottamento di circa 15 quintali di
materiale ha interessato e divelto un
casello dell’acqua dall’acquedotto
principale per fornire il lavatoio di Paniga
a Morbegno. Altri imponenti distacchi si
sono verificati più a monte.
Caso appalto illecito:
«Nuova tangenziale
I lavori non si fermano»
– MORBEGNO –
C’È
PREOCCUPAZIONE
ma prevale la speranza: al momento sembra si possa escludere lo slittamento della fine dei
lavori sulla tangenziale di Morbegno a seguito dello scandalo
Tecnis.
La ditta siciliana avrebbe pagato tangenti ai vertici Anas per
velocizzare la cessione di un ramo d’azienda alla Cossi (estranea alla vicenda) per la prosecuzione dei lavori del nuovo tratto di 38, una pratica che, nei
giorni scorsi, è finita anche
all’attenzione dell’Anac, l’Autorità nazionale anti corruzione
di Raffaele Cantone che ha «definito illecita la cessione del
contratto».
IN BASE al cronoprogramma
l’intervento della superstrada
valtellinese si concluderà comunque entro dicembre del
2017. «Adesso è stato aperto il
terzo fronte e penso che, dopo
Pasqua, foreranno il quarto alla
valletta» spiega Francesco Bongio, tecnico esterno incaricato
dal Comune di Morbegno per
seguire la partita.
Nel giro di poco, quindi, si lavorerà su tutti e quattro i fronti
della galleria: uno alla Valletta
di Traona, due a Campovico e
uno sul Tartano. «Stanno anche finendo tutte le spalle dei
ponti e a maggio partirà la fresa
meccanica a piena sezione, allo
scopo di creare un cunicolo di
sicurezza pedonale in caso di incendi in galleria. Insomma,
questo è un periodo cruciale
per i lavori. Visto che Cossi,
con gli avanzamenti (come previsto dal contratto d’appalto
ndr.) dovrà fare doppi e tripli
turni e sembra stia assumendo
nuove maestranze, soprattutto
minatori». «Il cantiere dà potenzialmente lavoro a 250 persone,
ad oggi saranno più o meno
150-200 contando anche i subappalti. Tutto questo porta ad
escludere ritardi: stanno lavorando molto bene» conclude
Bongio specificando che, periodicamente, verranno forniti aggiornamenti alla popolazione
sullo stato di avanzamento dei
lavori.
È IMPORTANTE ricordare
LA VICENDA
La Tecnis avrebbe pagato
tangenti ad Anas mentre
la Cossi è del tutto estranea
che nel fascicolo dell’inchiesta
«Dama nera» non c’è alcun passaggio che riguarda l’impresa
valtellinese che gestisce il cantiere, le irregolarità si riferirebbero solo i rapporti tra Tecnis e
Anas. «Non ho nessuna autorità per rilasciare dichiarazione
su questo argomento - commenta il sindaco di Morbegno Andrea Ruggeri - c’è in corso
un’attività da parte dell’Anticorruzione che credo verrà trasmessa in Procura che farà i
suoi accertamenti. Quello che
succederà sul cantiere credo derivi anche da una potenziale,
eventuale indagine dalla quale
scaturiranno dei provvedimenti. Sono domande da rivolgere
ad Anas».
Scarica

rassegna stampa - Valdidentro Informa