VENERDÌ 25 MARZO 2016 • EURO 1,30 ANNO 125 • www.laprovinciadisondrio.it IL KARATE ALTA VALTELLINA CONTRO IL TERRORE «Noi partiamo per Bruxelles» Gli appassionati delle arti marziali del Karate Alta Valtellina del maestro Franco Caspani partiranno questa sera in direzione Bruxelles per partecipare a un raduno. «Saremmo dovuti partire in 16, ma alla fine saremo in 8 - rivela la segretaria del team, Mariella Caspani -. In tanti ha prevalso la paura» SERVIZIO A PAGINA 20 TERRORISMO, LE COLPE E UN QUESITO SULL’ISIS di MARCELLO FOA orrore, la disperazione il cordoglio. In questo momento siamo tutti solidali con le vittime di Bruxelles e con tutto il Belgio. E forte e unanime non può che essere la condanna, il che però non ci esime da qualche considerazione non emotiva. La prima: non è possibile che gli attentati si susseguano senza che nessuno, ai vertici politici e soprattutto di intelligence, ne paghi le conseguenze. L’Occidente sta combattendo da 15 anni quella che Bush nel 2001 definì “War on terror”, guerra al terrorismo. I risultati di quella guerra sono disastrosi: il mondo oggi è molto meno sicuro rispetto a 15 anni fa e il fondamentalismo islamico L’ Migliorano i numeri delle aziende Domanda, attività produttiva e fatturato: a febbraio si registrano piccoli segnali positivi C’è un lieve miglioramento per la domanda, l’attività produttiva e il fatturato, ma non si tratta ancora di dati esaltanti. È stato un mese di febbraio con il segno più, sotto diversi punti di vista, per le industrie delle province di Sondrio, Lecco e Como secondo il Centro StudidiConfindustria. Rispetto a gennaio, infatti, è emer- so un quadro con un lieve miglioramento per questi tre indicatori. L’analisi è basata su vari aspetti. Per gli ordini le aziende delle tre province evidenziano, sul versante della domanda, una crescita nel mese di febbraio rispetto a gennaio. La domanda in Italia risulta in aumento per oltre un terzo del campione (36,5%). A proposito di fatturato, lamaggior parte del campione delle imprese dei tre territori (53,5%) haindicato un incremento dei livelli rispetto a gennaio. BARBUSCA A PAGINA 9 Filo di Seta Milan, Berlusconi apre a Mihajlovic. Una botola. Nel Morbegnese Ai Torchi Bianchi cade un masso di quindici quintali SERVIZIO A PAGINA 21 CONTINUA A PAGINA 8 LA SENTENZA CHE SCAVALCA PARLAMENTO E DEMOCRAZIA di GIUSEPPE FRANGI ono curiosi i meccanismi che regolano le leggi in Italia. Il 25 febbraio scorso, dunque meno di un mese fa, il Senato approvava la nuova norma sulle unioni civili. Dalla norma era stato stralciato l’articolo che avrebbe introdotto la “stepchild adoption”, cioè quel meccanismo che permette al compagno o alla compagna di una coppia omosessuale di adottare il “figliastro”. Era stato stralciato per il semplice motivo che quell’articolo non S CONTINUA A PAGINA 8 L’operazione Autotorino a Como Nuova filiale Mercedes Sondrio Il teatro degli studenti Tutto esaurito al Sociale Il potere della seduzione e la seduzione del potere: riflettendo sul tema della legalità oltre cento studenti delle scuole superiori hanno portato in scena mercoledì al Teatro Sociale di Sondrio lo spettacolo “E adesso chi mi paga?”, un adattamento del “Don Giovanni” di Molière. Peccato solo per quei genitori (quasi tutti dei ragazzi del laboratorio di Tirano) che sono rimasti fuori dal teatro visto il tutto esaurito fatto registrare. MAIORANA A PAGINA 15 SERVIZIO A PAGINA 11 Il sindaco Scure dei tagli a Tovo «Ma riavremo i soldi» GHILOTTI A PAGINA 19 Coca in auto, dieci anni per una coppia Cinque anni e quattro mesi di reclusione, più di 17mila e rotti di multa e il pagamento delle spese processuali nonché del mantenimento in carcere per lei, e 10 mesi di reclusione e pagamento di 4mila euro di multa per lui (che in tutto ne dovrà sborsare 19mila) che vanno a sommarsi ai 4 anni e 4 mesi e 20 giorni di reclusione già inflitti nei mesi scorsi. Maria Rosaria Colizzi, classe ’60, residente a Milano, e il suo compagno di viaggio Gianluca Va- noni, classe 1972 di Vigevano, fermato a Morbegno nel luglio del 2014, hanno così rimediato in due distinti processi quasi 10 anni di reclusione. I due furono trovati - sull’auto di lei - con 250 grammi di cocaina, La Provincia di Sondrio non lascia soli i suoi lettori Cari lettori, oggi non troverete La Provincia di Sondrio nelle edicole, a causa di uno sciopero proclamato dai lavoratori poligrafici a cui hanno aderito anche gli addetti del centro in cui si stampa il giornale. Ma La Provincia di Sondrio, grazie all’impegno dei suoi giornalisti , del personale tipografico, del marketing e della concessionaria pubblicitaria, non ha voluto abbandonare i suoi lettori. Perciò l’intera edizione con le notizie, i servizi, gli approfondimenti e le immagini è presente, come state vedendo, sul nostro sito. Abbiamo anche deciso di renderla consultabile gratuitamente, con una semplice registrazione. I nostri amici di tutti i giorni non sono così privati neppure oggi del loro quotidiano. Ci scusiamo per il disagio che abbiamo voluto attenuare nell’unico modo possibile. Quello che state leggendo sul vostro computer, tablet o smartphone è perciò in un certo senso un numero da collezione.Domani La Provincia di Sondrio riprenderà le pubblicazioni regolari anche in tutte le edicole del territorio. celato in un sacchetto, dentro un marsupio nascosto sotto un sedile. Droga che per la pubblica accusa era diretta alla piazza del Tiranese. Quell’operazione, diede il via a mesi di indagini che hanno permesso di ricostruire la mappa dello spaccio che negli ultimi mesi avveniva tra Tirano, l’Alta Valle e la Svizzera. MARSETTI A PAGINA 14 Nuovo attacco Traforo dello Stelvio «Uno spreco inutile» GURINI A PAGINA 20 Valchiavenna Le fermate dei bus Pericoli dappertutto BARBUSCA A PAGINA 23 Valmalenco Mostra zootecnica «Grande adesione nonostante la crisi» Buglio Volano con l’auto nella scarpata Illesi cinque ragazzi Domani l’appuntamento mandamentale. Saranno presenti 24 aziende. «Grande partecipazione, nonostante il periodo». DEL CURTO A PAGINA 10 Volano per cinquanta metri sulla strada di Buglio e finiscono con la macchina in una scarpata: illesi. L’incidente mercoledì notte. SERVIZIO A PAGINA 22 La presentazione di ieri Il recupero dell’utilitaria 9 LA PROVINCIA VENERDÌ 25 MARZO 2016 Economia TOCCANDOFERRO «Gli imprenditori delle nostre province non comunicano pessimismo e sembrano invece guardare al prossimo futuro, se non con grandi previsioni di crescita, almeno con aspettative di stabilità» Giovanni Maggi, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio [email protected] Tel. 0342 535511 Fax 0342 535553 Lieve miglioramento per l’industria locale Domanda in aumento Confindustria. Il mese di febbraio registra il segno più Crescono anche l’attività produttiva e il fatturato ma con un avvertimento: non sono ancora dati esaltanti SONDRIO STEFANO BARBUSCA C’è un lieve miglioramento per la domanda, l’attività produttiva e il fatturato, ma non si tratta ancora di dati esaltanti. È stato un mese di febbraio con il segno più, sotto diversi punti di vista, per le industrie delle province di Sondrio, Lecco e Como secondo il Centro Studi di Confindustria. Rispetto a gennaio, infatti, è emerso un quadro con un lieve miglioramento per questi tre indicatori. Ordini stabili L’analisi è basata su vari aspetti. Per gli ordini le aziende delle tre province 1 L’andamento occupazionale è rimasto stabile e non dovrebbe variare a breve evidenziano, sul versante della domanda, una crescita nel mese di febbraio rispetto a gennaio. La domanda interna La domanda in Italia risulta in aumento per oltre un terzo del campione (36,5%) mentre per il 44,4% non si sono registrate particolari variazioni rispetto a gennaio. Da segnalare comunque una percentuale di aziende (19%) che comunica un rallentamento. A livello estero - l’ambito che ha “tenuto” in questi anni difficili - la quota di imprese che segnala un aumento della domanda (32,7%) risulta superiore a quella delle aziende che dichiarano invece un rallentamento (15,5%). Per oltre la metà (51,8%) delle imprese non si registrano variazioni. Per le imprese di Lecco e Sondrio l’andamento risulta in linea con quello appena indicato. Si segnala solamente una minore vitalità della do- manda interna, che risulta comunque in aumento per il 30,2% del campione. A livello di produzione, per le imprese delle province di Lecco e Sondrio si registra una percentuale di giudizi di stabilità che raggiungono il 62,3 del totale, mentre quelli di aumento si attestano al 26,4%. A proposito di fatturato, la maggior parte del campione delle imprese dei tre territori (53,5%) ha indicato un incremento dei livelli rispetto al mese di gennaio. Per le aziende locali arrivano segnali positivi linea con quanto indicato a livello congiunto, con una percentuale inferiore di giudizi di rallentamento (9,1%). Non si prevede un aumento dei posti di lavoro. Il futuro delle imprese Un aspetto molto importante è quello delle previsioni. Per le imprese di Lecco e Sondrio si nota una percentuale superiore di aziende con visibilità oltre il trimestre (25%), ma prevale anche in questo caso la percentuale di aziende con un orizzonte temporale di poche settimane (42,3%). Per quanto riguarda le aspettative per le prossime settimane, i giudizi sono in L’occupazione L’andamento occupazionale delle aziende di Lecco, Sondrio e Como è rimasto stabile nel corso del mese di febbraio. Nell’83,8% dei casi hanno indicato stabilità dei livelli occupazionali, mentre i giudizi di crescita (10,8%) risultano superiori a quelli di rallentamento (5,4%). La situazione non dovrebbe variare di molto nel corso dei prossimi mesi. Fusione tra Banco Popolare e Bpm La Borsa per ora rimane fredda Le reazioni Garanzie ai sindacati sugli esuberi, il presidente di Fondazione Cariplo benedice l’operazione La fusione tra il Banco Popolare e la Bpm produrrà solo qualche centinaia di esuberi all’interno dell’istituto milanese che verranno gestiti con il fondo esuberi e saranno solo su base volontaria. Così il consigliere delegato della Popolare di Milano, Giuseppe Castagna, ha rassicurato i sindacati in merito agli impatti occupazionali delle “nozze” con il Banco Popolare, secondo quanto riferito da uno dei partecipanti all’incontro con il banchiere. Da parte loro i rappresentanti dei lavoratori della Bpm, pur accogliendo con favore le parole del banchiere, hanno sospeso il giudizio in attesa di vedere il piano industriale che dovrà essere presentato entro aprile. Castagna ha promesso che un posto nel cda della nuova banca sarà riservato ai rappresentanti dei lavoratori. E in una giornata pesante per il settore del credito in Europa, vendite pesanti in Piazza Affari su Bpm (-5,3% finale a 0,67 euro) e Banco popolare (-4,8% a quota 6,93) dopo i primi passi in vista della fusione. Nonostante giudizi degli analisti in genere positivi sull’operazione, il mercato sembra non aver apprezzato soprattutto l’aumento di capitale cui si dovrà sottoporre il Banco. In particolare gli operatori temerebbero che non sia questo un momento con ampia domanda su strumenti finanziari Giuseppe Castagna, ad di Bpm, e Pier Francesco Saviotti, ad del Banco Il presidente «Ma ci vuole ancora prudenza» Secondo il presidente di Confindustria Lecco Sondrio, Giovanni Maggi, l’interpretazione di questi, estremamente articolati, dati deve essere improntata alla prudenza. «Si tratta di indicazioni di tipo qualitativo che non indicano l’entità delle variazioni - premette -. Inoltre si inseriscono in un quadro internazionale, e soprattutto nazionale, dove la crescita appare ancora molto modesta, quando non assente. Gli imprenditori delle nostre province non comunicano pessimismo e sembrano invece guardare al prossimo futuro, se non con grandi previsioni di crescita, almeno con aspettative di stabilità ed escludendo in linea di massima i cali che abbiamo purtroppo conosciuto anche recentemente. In questa fase, da imprenditori dobbiamo quindi continuare a mantenere alto il livello di fiducia investendo, come già facciamo, sui nostri driver di crescita: dall’internazionalizzazione alla ricerca e innovazione, passando per le risorse umane». ibridi e potrebbe non essere facile vendere ai prezzi auspicati, soprattutto in una fase nella quale anche Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca dovranno ampliare il capitale. La fusione fra Banco Popolare e Bpm è stata giudicata una «bella iniziativa, importante e lungimirante» dal presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti. «Credo che nelle prossime settimane si possa trovare una soluzione positiva anche per quelle realtà che richiedono un intervento come Mps, Carige e le due venete», ha aggiunto Guzzetti. Intanto si avvicina l’ora del risiko bancario in Italia, dove «c’è spazio per fusioni così da avere banche più profittevoli e modelli di business più sostenibili». A suonare la campanella è il consiglio di vigilanza bancaria della Bce per bocca della presidente Danièle Nouy, con parole che in altri tempi avrebbero provocato fiammate in borsa e una corsa a indovinare le giuste “nozze”. Ma l’Italia di oggi non è quella di dieci anni fa, la trasparenza seguita alla asset quality review di Franco- forte ha spento molti appetiti e la vigilanza ha decisamente alzato l’asticella: troppo agli occhi di molti in Italia, con qualche divergenza (smentita da Nouy) persino con Mario Draghi: Nouy ha fatto buon viso alla nota riservata con cui la Commissione Ue, nei giorni scorsi, ha di fatto invitato la sua Vigilanza a un approccio più morbido sui requisiti patrimoniali del “secondo pilastro”. E i tempi delle operazioni di finanza straordinaria, un tempo fatte con annunci fulminei, si allungano. Con l’operazione Bpm-Banco giunta faticosamente al traguardo, il Montepaschi potenziale sposa che però rimane zitella da anni, il consolidamento del credito cooperativo passato con la fiducia dopo essersi trascinato per oltre un anno, e la Borsa che sembra aver già cancellato gli entusiasmi di pochi mesi fa, l’auspicio di Francoforte suscita poca eccitazione. E chi potrebbe far shopping bancario in Europa ci pensa due volte, con i mercati sospettosi dei bilanci e la crescita globale che frena. 10 Sondrio economia LA PROVINCIA VENERDÌ 25 MARZO 2016 Mostra zootecnica «Festa e passerella per gli allevamenti» Le proposte «Il nostro impegno per gli alpeggi e il turismo» L’evento. Domani l’appuntamento mandamentale Saranno presenti in tutto ventiquattro aziende «Grande partecipazione, nonostante il periodo» TORRE SANTA MARIA ELISABETTA DEL CURTO Quattordici aziende allevatrici di bovini di razza bruna, per un totale di 120 capi in mostra, e dieci aziende allevatrici di ovocaprini, saranno presenti domani mattina alle 8 sui terreni di Tornadù di Torre di Santa Maria, che ospitano l’edizione numero 29 della “Mostra zootecnica mandamentale” della Valmalenco e dei Comuni che fanno capo alla Comunità Montana Valtellina di Sondrio. Ed è un entusiasmo sposato in pieno dalla Comunità Montana Valtellina di Sondrio, dall’Unione dei Comuni Lombarda della Valmalenco, dall’Unione dei Comuni di Torre e Spriana, dal Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco e dalle due banche locali, Creval e Bps, che da sempre sostengono l’evento. «Crediamo molto nella valenza delle mostre zootecniche – ha detto Dario Ruttico, vicepresidente della Comunità Montana di Sondrio, ieri, in con- Nuovi arrivi «Per la precisione, quest’anno, afferma Gianmario Tramanzoli, direttore dell’Apa – avremo una delegazione più nutrita di aziende provenienti da Sondrio, Montagna e Chiuro, oltre alle storiche aziende malenche. Siamo in presenza di un allargamento della partecipazione, che fa piacere, tanto più in questo momento così difficile, per la nostra zootecnia di montagna, obbligata a stare su un mercato dove il prezzo al litro del latte tende al ribasso. Noi cerchiamo di cavarcela, in provincia di Sondrio, grazie agli sforzi dei singoli allevatori, al mantenimento del prezzo al litro del latte conferito da parte delle nostre latterie (0,41 centesimi contro i 0,36 delle industrie), alle produzioni a denominazione di origine. Però, resta molto dura per i nostri allevatori: la loro voglia di festeggiare la zootecnia attraverso queste manifestazioni, è encomiabile». Ritorna l’appuntamento 1 Si potranno acquistare anche i prodotti tipici locali in un mercatino 1 La mostra aprirà alle 8 Ci sarà pure una gara di mungitura ferenza stampa -, sia riguardo al mondo dell’allevamento locale, sia per la tutela del territorio. E come occasioni anche di richiamo turistico, come abbiamo potuto notare negli anni passati» Il programma Domani mattina, quindi, a Tornadù di Torre di Santa Maria, nei prati sulla destra, salendo, molto ben indicati con una simpatica segnaletica fatta con balle di fieno, non ci saranno solo le mucche di razza bruna insieme ad alcuni capi di razza pezzata rossa, e gli ovicaprini, ma anche tanti momenti di intrattenimento a uso e consumo dei presenti. «La mostra aprirà alle 8 e le giurie inizieranno a lavorare alle 9 – ha detto Ettore Lenatti, vicesindaco di Chiesa – con proclamazione dei risultati prevista per le 12.30 e premiazione alle 13. In contemporanea, peraltro, abbiamo previsto la gara di mungitura, la visita alle aziende agricole del posto, il concorso destinato ai caprini della Valmalenco, il quarto concorso tagliere dei formaggi con gli assaggiatori Onaf, la proiezione del video sul formaggino di Marveggia di Spriana, edito dall’Ecomuseo della Valmalenco». «Ci saranno anche la possibilità di effettuare passeggiate a cavallo o con gli alpaca per i bambini e la possibilità di acquistare i prodotti tipici, a chilometro zero, delle aziende agricole locali nel mercatino forte di venti espositori. Dove quelli malen- Saranno 120 i capi in mostra I relatori alla conferenza stampa di ieri chi, in particolare, vengono incartati e imbustati in carta e borse marchiate “Distretto della Valmalenco”». Dopo la premiazione «gli Alpini di Caspoggio prepareranno panini con salsicce – ha aggiunto Mauro Decio Cometti, sinda- Da Coldiretti un nuovo allarme «Ci sono situazioni intollerabili» La polemica «Alcune persone non hanno alcun vero interesse per il bene dell’agricoltura» La polemica non è finita. Non sarà una Pasqua di pace sugli alpeggi valtellinesi. Dopo il botta e risposta delle scorse settimane con alcuni sindaci del Sondriese, Coldiretti torna a criticare l’atteggiamento di alcune amministrazioni comunali, accusate di avere alzato in modo eccessivo e ingiustificato il prezzo degli affitti. La tesi dell’associazione degli agricoltori è nota: «La pratica dell’alpeggio sta in alcuni casi passando da attività zootecnica ad azione speculativa. Sono situazioni intollerabili, poste in essere da persone che non hanno alcun interesse per il bene dell’agricoltura locale e della salvaguardia del territorio, se non quello di poter intascare fondi pubblici destinati alle aziende agricole». Secondo il sindacato degli agricoltori presieduto da Alberto Marsetti, se non si interverrà un intero settore verrà irreparabilmente danneggiato. «Imprenditori che da generazioni caricano alpeggi, per produrre il re dei formaggi valtellinesi, il Bitto, saranno costretti a rivedere radicalmente il proprio sistema imprenditoriale aziendale e, con le gravi difficoltà che attraversa il settore zootecnico lattiero, si rischia un bagno di sangue e in alcuni casi seriamente di chiudere, vista la situazione in cui si trova il settore lattiero caseario». Coldiretti ribadisce che tali attività speculative «non do- Ancora discussioni sul futuro degli alpeggi co di Torre -, così come sarà possibile pranzare nei ristoranti di Torre e Spriana a prezzi convenzionati. Un grazie va anche alle ditte Serpentino e Graniti e Gianoli che hanno aperto i loro cancelli per permetterci di allestire parcheggi ad hoc». vrebbero trovare alcuna interlocuzione nei nostri ambiti, perché se si ha cognizione del territorio, di un’attività tanto radicata e difficile, non esiste che si possa considerare che da fuori provincia possano arrivare professionalità paragonabile a quella dei nostri allevatori in grado di mantenere e migliorare ambienti tanto estremi e difficili come gli alpeggi». A questo punto sorge una domanda: «Ma in presenza di proposte imprenditoriali completamente fuori da ogni logica di mercato, prima di accettare un’ offerta totalmente sproporzionata non è logico accertarsi con chi si ha a che fare farsi venire qualche dubbio?». Coldiretti precisa ancora: «È grave e ingeneroso accusare indiscriminatamente la categoria delle imprese agricole di essere caricatori non all’altezza, oppure Coldiretti Sondrio che fa la voce grossa chiedendo il rispetto delle leggi in materia agraria. Crediamo che al tavolo richiesto al Prefetto di Sondrio si possano chiarire anche questi aspetti» . «Non è fuori luogo argomentare che le azioni speculative Un pacchetto turistico promozionale , targato “XXIX Mostra zootecnica mandamentale”, e un depliant dedicato ai 44 alpeggi e ai 4 agriturismi con produzione di prodotti caseari che insistono sul territorio della Comunità Montana Valtellina di Sondrio, sono stati presentati, ieri a margine della conferenza stampa dedicata alla Mostra zootecnica mandamentale . Roberto Pinna, direttore del Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco, Dario Ruttico, vicepresidente della Comunità Montana, e Cristian Nana, assessore all’Agricoltura nell’ente montano e assessore all’urbanistica a Lanzada, hanno rimarcato l’importanza che la cura del territorio a fini agricoli hanno sulla sua fruibilità a scopi turistici. «Ciascun Comune adotta iniziative diverse ma tutti sono sempre più orientati a favorire la cura del territorio – ha detto Cristian Nana -. A Lanzada abbiamo previsto contributi allo sfalcio di terreni marginali che ormai nessuno cura più. E per gli alpeggi facciamo il possibile affinchè siano caricati da persone del posto cui demandiamo interamente la cura e la manutenzione. Altri Comuni si orientano diversamente, “affittando”gli alpeggi alle aziende monticatrici». È in questo solco che si è inserita la recente polemica sul rincaro degli affitti e il loro utilizzo da parte di aziende agricole di fuori provincia. «Noi teniamo molto al fatto che gli alpeggi vengano conservati al meglio, - ha precisato Dario Ruttico -, e dagli allevatori di casa nostra. Va da sé che possano sorgere, a volte, incomprensioni fra Comuni proprietari e monticatori storici, magari per una tenuta dell’alpeggio e delle erbate giudicata non soddisfacente e, poi, c’è il fattore economico, dato dalla necessità di ammortizzare le spese fatte, da parte dei Comuni, per modernizzare le strutture in alpeggio. Di cui l’aumento del canone e qualche difficoltà a farvi fronte da parte degli alpeggiatori».1 E.DEL. possano in qualche modo essere favorite in presenza di atti, aste al rialzo, peraltro non ammessi in ambito agricolo, con offerta base di accesso inavvicinabili a volte di due, tre, quattro e più volte il normale, giusto affitto annuale. Riteniamo che il canone annuale debba essere determinato in base a valutazioni logiche, legate ad aspetti oggettivi del territorio, dei manufatti da mantenere e da ogni altra manutenzione propria e non alla quantità di contributi della Politica agricola comune che l’impresa agricola potenzialmente può percepire». Coldiretti lancia un appello alla politica. «Deve agire, modificando le normative regionali, nazionali e comunitarie in modo che vengano tutelati i veri agricoltori. Intensificare i controlli, sia sull’effettivo pascolo delle superfici richieste a premio, sia sull’effettiva titolarità dei capi presenti in alpe, per evitare che il trasferimento di proprietà degli animali sia solo un meccanismo per raggirare le regole sulla carta, mentre la realtà sia tutt’altra cosa» . S.Bar. LA PROVINCIA Sondrio economia 11 VENERDÌ 25 MARZO 2016 Autotorino riporta a Como la Mercedes La novità. Il gruppo aprirà entro l’estate una filiale a Luisago, nell’ex sede di Frangi Auto: previste 35 assunzioni Diventa concessionaria unica del marchio tedesco per la nostra provincia, dopo che la Sca ha chiuso i battenti Smart. «Con oggi inizia un Trentacinque posti percorso impegnativo e allo di lavoro, tra tecnici, consu- stesso tempo emozionante lenti commerciali e persona- dice il presidente del gruppo, Plinio Vanini, figlio del fonle di ufficio. Sono legati all’apertura di datore e alla guida dell’azienuna nuova filiale del gruppo da dal 1985 - Siamo onorati di Autotorino, la seconda sul poter ampliare la collaborazione con Merceterritorio comades-Benz con la sco. concessione uffiLa concessiociale del marchio naria si stabilirà per la provincia di entro l’estate a Como». Luisago, al civico «Siamo stati 13 di via Risorgiscelti - continua mento, negli spazi all’interno di una utilizzati fino a nutrita e qualificasettembre 2012 ta rosa di competida Frangi Auto. tor, anche internaAcquisito lo Plinio Vanini zionali, a significastabile, sono già re il prestigio e partite le selezioni di personale e i necessari l’importanza della piazza comasca». lavori strutturali. Il gruppo Autotorino, oggi presente sul mercato in 13 Assunzioni in arrivo province di Lombardia, Pie- Quanto ai risvolti sul piano monte ed Emilia Romagna, occupazionale: «Stiamo prosarà concessionaria unica cedendo con l’organizzazioMercedes-Benz per la nostra ne della nuova concessionaprovincia (la Sca di via Paoli a ria, a partire dalla definizioComo ha chiuso i battenti di ne della squadra che la animerà - afferma Vanini - valurecente). tando le migliori professionalità sul territorio per comSeconda sede nel Comasco La società, fondata a Morbe- porre l’organico di 35 collagno 51 anni fa, è già presente boratori tra tecnici, consua Tavernerio e proprio l’at- lenti commerciali e back offituale responsabile di questa ce». «Come primo passo ci stiafiliale, Tito Monti, si sposterà a Luisag o, nel nuovo mo già attivando - conclude il showroom che si occuperà presidente del gruppo - per delle vendita e dell’assisten- restituire un riferimento in za di veicoli Mercedes e grado di rispondere alle esiLUISAGO L’ex sede della concessionaria Frangi Auto, a Luisago POZZONI 1 Il presidente «Stiamo valutando le migliori professionalità sul territorio» genze di assistenza attuali, appoggiandoci alle più vicine concessionarie ufficiali (a Induno Olona in provincia di Varese e Olginate in provincia di Lecco, ndr)». La filiale di Luisago è la trentacinquesima in Italia. Il gruppo ha un organico di ol- tre 800 collaboratori e nel 2015 ha generato complessivamente un volume di 25.500 auto vendute (nuovo e usato) per un fatturato totale di oltre 445 milioni di euro. Nata inel 1965 n Valtellina, dove ha mantenuto il centro direzionale (si trova a Cosio Valtellino), la società è stata fondata come una piccola realtà familiare, che si è ben presto specializzata nella vendita ai privati di vetture acquistate a Torino da intermediari locali. Di qui il nome Autotorino. M. Sad. 13 LA PROVINCIA VENERDÌ 25 MARZO 2016 Sondrio [email protected] Tel. 0342 535511 Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected], Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected], Franco Tonghini [email protected] Con la scuola aperta sono gli studenti a fare gli insegnanti L’idea. Il progetto sperimentale al Besta-Fossati Gli alunni più bravi fanno da tutor a chi ha problemi «In questo modo si promuove il benessere in classe» DANIELA LUCCHINI Raccoglie ampi consensi, ma soprattutto “Scuola aperta” piace agli studenti del professionale Besta-Fossati di Sondrio, progetto introdotto in via sperimentale quest’anno - è iniziato a febbraio e prosegue sino a maggio -, che si articola, ogni mercoledì dalle 14 alle 16, in incontri-lezioni di studio assistito rivolti agli alunni in difficoltà. A quelli che in gergo scolastico vengono definiti Bes, ovvero studenti con Bisogni educativi speciali, che necessitano di un sostegno nello studio, ma anche a chi sta incontrando difficoltà di relazione e di motivazione, con particolari fragilità. Numeri importanti Sono i numeri a decretarne il successo sul campo: «70 sono i ragazzi e le ragazze - sia del Besta che del Fossati – che partecipano, 22 dei quali in veste di tutor», ovvero alunni con ottimi risultati a scuola, come spiega Natascia Micheli, do- 1 Alle cinque aree si aggiunge pure un corso di lingua italiana per gli stranieri cente coordinatrice del progetto, «che mettono a disposizione le loro abilità e competenze per aiutare i compagni in difficoltà». Suddivisi in cinque aree disciplinari - linguistica, umanistica, scientifica e due di area tecnica, ciascuna per le materie professionalizzanti dei due indirizzi -, gli alunni possono contare anche sulla presenza di un docente coordinatore in ciascun gruppo. Prof, che «dirige i lavori e che interviene, laddove ci sia bisogno». Ma ad avere il ruolo da protagonisti sono anzitutto gli studenti, sia chi sta cercando di migliorarsi, sia chi è più bravo, «poiché – pone l’accento Micheli –, il modo di lavorare peer to peer (tra pari) favorisce la relazione tra ragazzi e ragazze di diversa età». «È un intervento educativo e didattico per la promozione del benessere a scuola - aggiunge la dirigente scolastica Giovanna Sciaresa -. Affinché gli studenti stiano bene a scuola è necessario il miglioramento delle abilità relazionali, della loro motivazione allo studio, nonché della possibilità concreta - sottolinea la preside - di raggiungere il successo scolastico». Alle cinque aree disciplinari, si aggiunge un «corso di italiano per stranieri, tenuto da due docenti di inglese e fran- cese: ogni mercoledì per un’ora sono undici gli studenti non di nazionalità italiana che partecipano a questo corso di livello intermedio, finalizzato al potenziamento dell’italiano». La carta vincente Secondo Micheli, «la carta vincente sono proprio gli studenti tutor, che riescono a far leva e a coinvolgere i loro compagni». Un impegno, quello dei tutor, che si traduce in punti di credito scolastico. Il progetto sperimentale, «che tra l’altro si sta rivelando anche un osservatorio - rimarca Micheli - dei bisogni crescenti dei giovani d’oggi», viene concretizzato «utilizzando docenti dell’organico potenziato – dice Sciaresa - in perfetto spirito con quello sancito dalla legge 107», la riforma della “Buona scuola” varata dal governo Renzi. L’iniziativa è in parte finanziata con fondi della scuola, in parte con un contributo della Pro Valtellina, a cui va il ringraziamento della preside Sciaresa. Con “Scuola Aperta”, si vuole «rendere consapevole i ragazzi, attraverso un’esperienza diretta e una risposta immediata ai loro bisogni, della necessità della rielaborazione personale ai fini di un apprendimento efficace». Alcuni studenti all’ingresso dell’istituto Gli alunni della Saverio Quadrio saranno premiati in Senato Saranno premiati il prossimo mese in una location esclusiva come quella di Palazzo Madama gli alunni delle classi quinta A e B della scuola primaria Saverio Quadrio di via Cesare Battisti, vincitori di “Vorrei una legge che...”, iniziativa, rivolta a scuole primarie e medie, organizzata dal Senato in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (Miur). Con un obiettivo preciso: far riflettere i bambini e i ragazzi su temi a loro vicini e far cogliere loro l’importanza “La nostalgia del mare” e la bellezza Al via il corso in vista della maturità L’iniziativa Quattro incontri messi in calendario Primo appuntamento il 5 aprile “La nostalgia del mare” è il titolo del “Corso per maturandi 2016”, un percorso a tappe che inizia il 5 aprile su discipline quali arte, letteratura, fisica ed economia affidate a massimi esperti del settore, che si rivolge ai circa 1.200 candidati valtellinesi e valchiavennaschi coinvolti nell’esame di Stato al via con il tema di italiano, il 22 giugno prossimo. Quartier generale, la sala Vitali del Creval di via delle Pergole a Sondrio, dove si tengono i quattro incontri, promossi da “Gioventù studentesca” di Sondrio, in collaborazione con il Centro culturale Don Minzoni, il liceo scienti- fico paritario Pio XII, con il contributo del Credito Valtellinese. «L’esperienza del “Corso maturandi – spiegano gli organizzatori – può essere quella di chi sente l’odore “del mare ampio e infinito”, di chi scopre che anche quello che già sa, visto con occhi nuovi, può diventare più bello e interessante!». “Bellezza e verità: maschere e volti in Wilde e D’Annun- zio” è il tema del primo approfondimento che vede intervenire il 5 aprile alle 14,30 dall’università di Assisi, dove insegna letteratura, Edoardo Rialti. Durante questo primo incontro ci si potrà iscrivere inoltre a “I Maths days”, che si articolano in quattro esercitazioni per prepararsi al questionario della prova d’esame di matematica del liceo scientifico, tappe di avvi- delle leggi sulla regolamentazione della vita di tutti i giorni, incentivando il senso civico e di partecipazione democratica. Gli studenti, dopo aver approfondito insieme ai loro insegnanti un tema che li ha toccati da vicino, hanno proposto e illustrato in forma creativa veri e propri “disegni di legge”. L’appuntamento è per il prossimo 15 aprile, quando le due classi faranno tappa a Roma, accompagnati dai loro docenti, per ritirare il meritato riconoscimento. «Insegnare alle giovani ge- nerazioni come esercitare la democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole comuni, e al tempo stesso costruire comunità di vita e di lavoro tenendo conto, che nel Paese sono presenti individui con provenienze, storie tradizioni e culture diverse – spiegano dall’istituto comprensivo “Sondrio Centro” diretto da Ombretta Meago, da cui il plesso dipende sono solo alcune delle finalità di questo progetto ministeriale, che ha coinvolto le due classi». cinamento al secondo scritto della maturità, in programma di martedì e di venerdì alle 14,30 nella sede del Pio XII di via Carducci a Sondrio a partire dal 10 maggio (numero posti limitato, termine iscrizioni 30 aprile). Secondo incontro in calendario, quello di giovedì 21 aprile alle 16,30, quando a tracciare un excursus “Da Picasso a Mondrian capire il 900” interviene il critico d’arte Giuseppe Frangi. Davide Maino, professore associato del dipartimento di fisica dell’Università degli studi di Milano sarà ospite alla sala Vitali il 28 aprile alle 14,30 per presentare “Gli anni che sconvolsero la fisica”. Ultimo incon- tro in calendario, quello del 6 maggio: alle 14,30 “Capire il Novecento: Stato e mercato dalla crisi del ’29 ai nostri giorni” a cura del docente di economia della Bocconi Francesco Scervini. Costa 15 euro la tessera assistere ai quattro incontri del “Corso maturandi 2016”, al quale possono partecipare anche gli studenti delle classi quarte pagando 10 euro; 45 euro invece vanno versate per il ciclo delle esercitazioni di matematica. C’è anche la possibilità di una card cumulativa per entrambe le iniziative al costo di 50 euro; gratuito il corso per gli iscritti al Centro Don Minzoni. D.Luc. D.Luc. LA PROVINCIA 14 Sondrio VENERDÌ 25 MARZO 2016 Quasi tre etti di coca in auto Coppia condannata a 10 anni La sentenza. L’arresto dei milanesi aveva innescato una maxi inchiesta Nel giro erano implicati diversi “corrieri” che rifornivano il Tiranese ANTONIA MARSETTI Cinque anni e quattro mesi di reclusione, più di 17mila e rotti di multa e il pagamento delle spese processuali nonché del mantenimento in carcere per lei, e 10 mesi di reclusione e pagamento di 4mila euro di multa per lui (che in tutto ne dovrà sborsare 19mila) che vanno a sommarsi ai 4 anni e 4 mesi e 20 giorni di reclusione già inflitti nei mesi scorsi. Maria Rosaria Colizzi, classe ’60, residente a Milano, e il suo compagno di viaggio Gianluca Vanoni, classe 1972 di Vigevano, fermato a Morbegno nel luglio del 2014, hanno così rimediato in due distinti processi quasi 10 anni di reclusione. I due furono trovati - sull’auto di lei - con 250 grammi di cocaina, celato in un sacchetto, dentro un marsupio nascosto sotto un sedile. Droga che per la pubblica accusa era diretta alla piazza del Tiranese. Gli arresti Quell’operazione, a firma degli agenti della Questura di Sondrio, diede il via a mesi di indagini, con appostamenti, pedinamenti, intercettazioni ambientali e telefoniche che hanno permesso di ricostruire la mappa dello spaccio che negli ultimi mesi avveniva tra Tirano, l’Alta Valle e la Svizzera. Alla fine scattarono diverse INCIDENTE Schiacciamento alla Cossi spa Codice rosso ieri mattina per un’ambulanza diretta all’impianto della Cossi spa situato alle porte di Sondrio dove un operaio di 54 anni si è procurato lo schiacciamento di un piede mentre stava effettuando la manutenzione di un macchinario. Dopo i primi soccorsi l’uomo si è ripreso dallo choc e le sue condizioni sono apparse meno gravi di quanto ipotizzato inizialmente Minacciò una ragazza Il giudice lo assolve IN TRIBUNALE Guidava alterato Quattro mesi Quattro mesi di arresto e mille euro di ammenda più il pagamento delle spese processuali. Questa la condanna inflitta a Daniele Ferrarin, del ’69 di Padova, accusato di aver provocato un incidente il 29 gennaio dello scorso anno ad Ardenno dopo essersi messo alla guida della sua Fiat Uno in condizioni alterate. L’uomo era risultato aver assunto della cocaina. La donna era stata messa ai domiciliari per diversi mesi, ieri l’udienza in Tribunale GROSIO 1 La droga varcava il confine e veniva spacciata anche in Svizzera, a Poschiavo manette ai polsi di spacciatori di un certo calibro , come Tommaso Giannino, classe ’62, residente a Barlassina (in provincia di Monza e Brianza), ma originario di San Ferdinando di Puglia (in provincia di Foggia), che fu trovato con un chilo e settecento grammi di cocaina e alcuni panetti di hashish del peso totale di 433 grammi (droga che se venduta sul mercato ai singoli consumatori avrebbe potuto fruttare quasi 200mila euro), o come Francesco Panetta, di origini calabresi ma residente a Tirano (dove faceva l’autista della comunità il Gabbiano) che fu arrestato mentre stava per ricevere due etti di cocaina da Angelo Adriano Arpidone, corriere arrivato da Milano, anche lui finito in carcere. A suo tempo, a vario titolo, erano rimaste coinvolte nelle indagini anche quattro donne di origini dominicana. Tre di loro, secondo l’accusa, avevano il compito di portare la droga in Svizzera, servendosi anche del famoso Trenino Rosso; la quarta - a Poschiavo - provvedeva a spacciare le singole dosi. Incendio nel bosco Patteggia a 5 mesi Era intento a fare alcuni lavori in baita, sopra Grosio, ma non si era reso conto che il generatore che stava usando fece scintille alimentando l’incendio di alcune sterpaglie che poi sfuggì di mano interessando 4 ettari di bosco. Alberto Baitieri, del ’55 di Grosio è stato condannato a 5 mesi e 10 giorni di reclusione. L’uomo è stato condannato a un anno di reclusione e ha potuto beneficiare dello sconto previsto dal rito La moglie morì alcuni giorni dopo il tragico incidente, lui - Marco Valerio Antonio Frasisti, del ’35 di Saronno - ieri ha patteggiato la pena a un anno di reclusione (pena sospesa) per l’accusa di omicidio colposo. Si chiude così, almeno dal punto di vista giudiziario, una vicenda drammatica che di certo l’imputato non potrà gettarsi alle spalle tanto facilmente. Era il 22 agosto del 2011. Quel giorno lui e la moglie Mariapia Maldifassi - 75 anni -, erano sulla Polo che li stava portando in Alta Valtellina. Verso le 12 e 25, il tragico impatto tra la vettura della coppia milanese - che di colpo ha invaso la corsia opposta - a la Passat guidata da Giancarlo Cappellini con a bordo la moglie E. R, erbese di anni 62 anni, rimasta gravemente ferita. I due turisti stavano rientrando dopo una breve gita in Valtellina. Mille euro di multa per il porto di un coltello ma assoluzione dal reato più grave Marco Passerini, classe 1981, originario di Morbegno ma residente a Tartano, è stato assolto perché il fatto non sussiste dall’accusa di minacce ad una giovane straniera alla quale avrebbe rivolto un coltello prima di gridarle in faccia “ ti ammazzo subito”. Il giudice Antonio De Rosa nell’udienza di ieri lo ha però condannato al pagamento di mille euro di ammenda e al pagamento delle spese processuali, per l’imputazione relativa al porto di un coltello (dotato di una lama lunga più di sei centimetri) al di fuori dell’abitazione e senza giustificato motivo. I fatti risalgono al 23 settembre del 2012 e si sarebbero verificati a Cosio Valtellino. Il caso L’impatto fu drammatico e il luogo dell’incidente - alla Sassella - si trasformò in uno scenario quasi apocalittico, con l’eliambulanza che riuscì ad effettuare un atterraggio “chirurgico” proprio all’imbocco della tangenziale di Sondrio per trasportare una delle due ferite in prognosi riservata. Una delle donne, infatti, fu estratta dalle lamiere contorte grazie al pronto intervento dei vigili del fuoco. I soccorsi La milanese fu ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Sondrio e l’altra turista finì al Morelli Sondalo prima di essere trasferita al Sant’Anna di Como. Pochi giorni dopo, però, le condizioni della Maldifassi precipitarono e i medici non riuscirono a fare nulla per salvarle la vita. Illesi, invece, ma chiaramente sotto choc, i due mariti che se la sono cavata con pochi graffi superficiali. Toccò alla Polstrada ricostruire la dinamica dell’incidente Il fatto che l’impatto sia avvenuto in curva ha fatto sì che en- La sentenza Non restituì un oggetto Donna alla sbarra Scontro in auto Marito patteggia davanti al gup La sentenza Ieri il processo Ecco come si presentarono le due auto ai soccorritori 12 PATENTE SOSPESA L’uomo si è visto revocare la patente per 12 mesi trambe le auto non stessero viaggiando a piena velocità. Nessuno dei due conducenti - fu subito appurato - si era messo alla guida dopo aver bevuto: erano entrambi lucidi. E di una certa età. Tra le ipotesi avanzate, quella di una distrazione, dovuta magari alla convinzione momentanea di trovarsi su una strada a due corsie. Nella sentenza pronunciata dal giudice al marito imputato è stata revocata la patente (come da prassi) per il periodo di un anno. Aveva preso dalla ditta Castel di Mognol Carlo con sede a Dubino - una sfera di granito venato bocciardato del valore di 750 euro - almeno stando al capo di imputazione. Non solo non l’aveva voluta pagare (a quanto pare l’oggetto presentava una scheggiatura) ma si era pure rifiutata di restituirla, forse nella speranza che la ditta chiudesse un occhio. Ma non è andata così. Giussi Del Fante - classe 1973, residente a Prata Camportaccio - è stata condannata a quattro mesi di reclusione e al pagamento di mille euro di multa oltre al pagamento delle spese processuali. Alla donna il giudice ha concesso la sospensione condizionale della pena subordinandola però al pagamento di una somma a titolo di risarcimento del danno (1200 euro) che dovrà avvenire entro quattro mesi dalla sentenza di ieri. L’imputata è stata anche condannata a pagare le spese di costituzione di parte civile che il giudice ha fissato in poco meno di 4mila euro. A. Mars. Sondrio 15 LA PROVINCIA VENERDÌ 25 MARZO 2016 Quando il teatro incontra la scuola I ragazzi sul palco L’iniziativa. Sono stati coinvolti più di cento studenti In scena un adattamento del Don Giovanni di Molière Per riflettere sulla legalità e sui valori della società GIUSEPPE MAIORANA Il potere della seduzione e la seduzione del potere: riflettendo sul tema della legalità oltre cento studenti delle scuole superiori di Valtellina e Valchiavenna hanno portato in scena mercoledì al Teatro Sociale di Sondrio lo spettacolo “E adesso chi mi paga?”, un adattamento del “Don Giovanni” di Molière. I vizi del protagonista, per l’appunto Don Giovanni rispecchiano molti dei vizi della società moderna e soprattutto, dietro ogni comportamento di Don Giovanni sembra essere animato dal principio secondo cui “Tutti i vizi che sono di moda passano per virtù”, principio per l’appunto che pare davvero attuale anche ai giorni nostri. Il valore aggiunto La riflessione sul tema della legalità, dunque, è stato uno dei valori aggiunti della nona edizione del progetto “Teatro Incontro”, promosso dalla fondazione Credito Valtellinese, da Lavops, da associazione Spartiacque e dal Centro di promozione del teatro pedagogico, con il contributo anche di Rotary Sondrio e Lokalino di Morbegno. Un progetto che ha consentito a 110 studenti dell’Iti Matteo, del liceo Piazzi-Perpenti e dell’istituto Besta-Fossati di Sondrio, dell’istituto Pinchetti di Tirano e del liceo Nervi-Ferrari di Mor- begno di salire sul palcoscenico del Teatro Sociale di Sondrio e portare in scena “E adesso chi mi paga?”: tra questi studenti anche Michele che, dopo aver seguito tutto il percorso di preparazione ha poi rinunciato allo spettacolo per prendere parte a Messina alla giornata in ricordo delle vittime innocenti di mafia. Ed è stato lo stesso Michele a dare la sua testimonianza al foltissimo pubblico presente al Teatro Sociale sulla sua esperienza in terra siciliana. Come detto, però, la riflessione sul tema della legalità è stato solamente uno dei punti di forza del progetto TeatroIncontro: come hanno ricordato alcuni degli studenti coinvolti, infatti, «il teatro è una forma di educazione che piace a noi, una forma di educazione attiva e che soprattutto ci ha consentito di fare gruppo», mentre come ha evidenziato Mira Andriolo, attrice, regista e pedagoga teatrale che ha preparato i ragazzi allo spettacolo insieme all’attrice, regista e maestra di teatro Elena Riva, «il progetto si 1 Il teatro gremito E ci sono stati alcuni genitori rimasti fuori per il tutto esaurito è dimostrato un esempio di integrazione davvero riuscita», sottolineatura non di poco conto visti i recenti fatti che hanno sconvolto l’Europa in questi giorni. La crescita L’obiettivo principale del progetto “Teatro Incontro” è stato innanzitutto pedagogico, cioè quello di offrire ai ragazzi uno strumento per la loro crescita: e non è un caso che le scuole coinvolte abbiano costituito il Centro di promozione del Teatro Pedagogico che ha come referente il docente Vittorio Lo Verso; non si volevano, dunque, creare attori, ma il risultato sul palco del Teatro Sociale di Sondrio è stato comunque di livello più che buono. Nei 20 laboratori che hanno preceduto lo spettacolo i ragazzi hanno lavorato in maniera separata in base alle loro sedi di studio (tre gruppi a Sondrio, uno a Tirano e uno a Morbegno) e ognuno di questi gruppi ha poi portato in scena un atto dello spettacolo “E adesso chi mi paga?”. L’amalgama è però davvero molto riuscito, la recitazione coinvolgente e il ritmo incalzante: gli applausi ricevuti dai ragazzi, dunque, sono stati assolutamente meritati. Peccato solo per quei genitori (quasi tutti dei ragazzi del laboratorio di Tirano) che sono rimasti fuori dal teatro visto il tutto esaurito fatto registrare nella serata. I giovani attori hanno portato in scena un adattamento di Moliere FOTO GIANATTI Sono stati 110 gli studenti coinvolti in questo progetto Un momento dello spettacolo Le vecchie due ruote in passerella Con “Berbici” un tuffo nel passato Berbenno La mostra aperta fino al 28 marzo Anche i mezzi del Muléta e dei bersaglieri Chissà cosa si diranno la ventina di esemplari in mostra nella cappella Noghera Bianchini, in via Roma, nel silenzio del “dopo passerella” di Berbici, mostra del velocipede aperta fino al 28 marzo. Se sarà l’ultra (leggero, moderno, tecnologico e costoso) velocipede in fibra di carbonio a tenere banco, o la più “vissuta” pieghevole bici dei bersaglieri, una “14 kg” (con ammortizzatori anteriori e posteriori oltre alla cinghia per il trasporto a spalla ) da portarsi sulle spalle con lo zaino (e il fucile) quando non era lei a “scarrozzare” lui (dal 1892 in poi). So- no le due “vallette” che danno il benvenuto appena entrati nella ex cappella e con loro anche la bicicletta da donna con i cerchi in legno (un elegante manufatto fine anni 30), un “ferro” dell’esercito svizzero, con tanto di fondina sotto il sellino, per poter inserire l’arma o gli attrezzi, a seconda di quella che poteva essere l’esigenza di una bicicletta maestosa e robustissima, del peso di circa 22 chili e mezzo per una lunghezza di 1820 centimetri. Ma anche la bicicletta con la pedalata assistita, il Mosquito, c’è la Graziella, la “Saltafossi”, un tandem, fino alla regina di nostalgia ch’era la bici del “Muléta”: ruota abrasiva e secchiello installati sul manubrio, una serie di catene collegate ai pedali per imprimere il movimento e l’arrotino che, stando Dino Sosio e Anselmo Fontana nella mostra di biciclette Il teatro Sociale gremito seduto sul sellino, pedalava e arrotava; il tutto (pure il muléta) tenuto in equilibrio da un cavalletto di ferro montato sulla ruota posteriore. É esposta anche la Mola, una grossa ruota di legno cerchiata di ferro, due ruote piccole azionate dalla cinghia di trasmissione della ruota più grande a sua volta azionata dal pedale a lato della carretta; sul retro vi era un piccolo armadietto con gli attrezzi del lavoro, un cambio di biancheria e qualche volta alcune scorte alimentari per le lunghe trasferte. Sopra la mola un secchiello con un piccolo rubinetto, appeso a un bastone fissato (sempre) nella mola, faceva gocciolare l’acqua sopra i ferri da molare per lavare la polvere dell’abrasione e per evitare il surriscaldamento degli utensili. Tra le due “proposte”, tre Muléta, discendenti di Muléta: Dino Bracelli e Angelo e Luciano Negrini: «Sono nostri amici e li ringraziamo per essere qui coi loro cari cimeli» li ha salutati Tiziano Traversi nella cerimonia di apertura. Da immaginare lo stupore dei bimbi delle due classi ele- mentari e di prima media (in visita in anteprima) di fronte a tanto ingegno manuale. «Altre classi sono attese nei prossimi giorni» ha commentato soddisfatto Dino Sosio, coautore della esposizione con Tiziano Traversi e Anselmo Fontana che ha presentato “La bicicletta, il mezzo per decongestionare il traffico nelle città; il futuro delle città”. Di ogni bicicletta una serie di cavalletti spiega storia e particolari, ma chissà che chiacchiericcio nasce tra di loro alla chiusura della sala da parte di Dino Sosio. «Il nostro intento – ha commentato Anselmo Fontana – è stato raccontare la storia delle “due-ruote”, da fini militari a mezzo di trasporto (Solex) fino all’officina vera e propria dei Muléta che arrotondavano, d’inverno, la misera economia agricola con la quale vivevano». Un piccolo gioiellino la cappella Noghera Bianchini, già sede e futura sede di altre iniziative similari; per intanto ospita “Berbici”, mostra visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, fino al 28 marzo. B.Vio. LA PROVINCIA 16 Sondrio VENERDÌ 25 MARZO 2016 Lavanda dei piedi, ammesse le donne Svolta nella diocesi Riti e preghiere. Anche il vescovo rompe la tradizione e segue le indicazioni dettate da Papa Francesco Il rito pasquale celebrato ieri sera nel Duomo di Como Anche la diocesi di Como rompe la tradizione e segue le indicazioni di Papa Francesco. Alla cerimonia della lavanda dei piedi di ieri sera in cattedrale, il vescovo Diego Coletti si è inginocchiato davanti a dodici cresimandi adulti durante la messa in Coena Domini che, la sera del giovedì santo, dà inizio al Triduo pasquale. Uomini, ma, per la prima volta, anche donne. La benedizione degli oli Ieri mattina, invece, la celebrazione della messa crismale, con la benedizione degli oli che saranno utilizzati per i sacramenti durante l’anno, alla presenza di oltre 250 sacerdoti (tra loro anche il presule emerito della Chiesa di Ancona-Osimo, il comasco monsignor Franco Festorazzi, che il prossimo 6 aprile festeggerà il venticinquesimo 1 Il prevosto di Lecco: «Pregherò per tutte le vittime del terrorismo e per i criminali» 1 Bergoglio aveva scelto un carcere minorile e aveva lavato i piedi anche a due ragazze di ordinazione episcopale). Oltre all’olio di oliva, il crisma è stato preparato sull’altare dal vescovo con essenze profumate. Il nardo, il bergamotto (donato dalla diocesi di Locri-Gerace, proveniente da campi confiscati alla mafia), la mirra e altri profumi (preparati dai monaci di Camaldoli). «L’olio - ha sottolineato il vescovo – ha un valore “cosmetico”, rende bella la nostra vita secondo la bellezza del Vangelo. L’olio è il sigillo che ci conferma la forza, la determinazione e il coraggio dell’essere cristiani, ci da lo slancio per correre verso Gesù» In serata, invece, rito della lavanda dei piedi: dieci uomini e due donne, così come previsto da Papa Bergoglio. Coletti ha ripetuto quindi il gesto che rappresentava, all’epoca di Gesù, l’ospitalità: lavare i piedi, che si sporcavano a causa delle strade fangose e polverose, era un dovere dello schiavo verso il padrone. Le nuove norme Anche a Milano il cardinale Angelo Scola, per la prima volta, ha lavato i piedi a delle donne. Il primo esempio era arrivato da Papa Bergoglio che, appena eletto nel 2013, aveva scelto per la celebrazione un carcere minorile e aveva lavato i piedi anche a due ragazze, una serba e musulmana, l’altra italiana e cattolica. Nel gennaio scorso il pontefice ha messo nero su bianco la nuova regola comunicata con una lettera indirizzata al cardi- Nuova associazione pronta a guidare l’atteso AmbriaJazz Piateda Un sodalizio con il nome legato allo stesso evento gestirà la manifestazione divenuta di alta qualità Comune di Piateda sempre in prima linea come capofila per la prossima edizione – l’ottava – del festival musicale AmbriaJazz. Con una novità: da quest’anno organizzatore della rassegna non sarà più l’associazione ForteMente, come è avvenuto in questi ultimi sette anni, ma l’associazione culturale Ambriajazz appena costituita, con sede a Ponte in Valtellina e con direttore artistico sempre Giovanni Busetto. «L’evento ha costituito Giovanni Busetto nel corso delle varie edizioni un’occasione di appuntamento di qualità artistico culturale nonché ambientale per il nostro territorio – si legge nella delibera di giunta in merito proprio a questa kermesse divenuta oramai un punto fermo -. L’obiettivo di partecipare rimane quello, nale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, con il cambiamento del messale. Bergoglio nel suo scritto afferma che «dopo attenta ponderazione» è giunto alla decisione di disporre che «venga modificata la rubrica secondo la quale le persone prescelte per ricevere la lavanda dei piedi debbano essere uomini o ragazzi, in modo tale che da ora in poi i pastori della Chiesa possano scegliere i partecipanti al rito tra tutti i membri del popolo di Dio». Secondo quanto riporta il decreto emanato dal cardinale, i dodici a cui il sacerdote dovrà lavare i piedi, ripetendo il gesto che Gesù, secondo i Vangeli, ha compiuto nella sua ultima cena, devono essere, «un gruppetto di fedeli che rappresenti la varietà e l’unità di ogni porzione del popolo di Dio» e «tale gruppetto può constare di uomini e donne, e convenientemente di giovani e anziani, sani e malati, chierici, consacrati, laici». «Mai come oggi c’è bisogno di Gesù Cristo», ha affermato con forza don Franco Cecchin. Il prevosto di Lecco ha già anticipato che «durante le messe di questi giorni, pregherò anche per tutte le vittime del terrorismo. Non solo. Pregherò pure per gli artefici di questi atti criminali: perché ci sia la consapevolezza che togliere la vita e togliersi la vita, non è la via che conduce ad un mondo migliore». oltre che di ospitare un festival di musica jazz e contemporanea con i migliori artisti italiani e internazionali, di valorizzare zone d’interesse paesaggistico ed etnografico come la località Ambria e importanti testimonianze di architettura industriale quale la centrale Liberty Enel Green Power al Boffetto». La manifestazione vedrà la compartecipazione alle spese di Enel Green Power, in particolare per l’appuntamento che avrà come “cornice” la centrale idroelettrica, inoltre verranno coinvolti altri enti istituzionali quali Provincia, Bim, Fondazione Montagna in Valtellina, con richiesta di finanziare il progetto. La kermesse, come in passato, interesserà anche altre località della provincia. Spesa presunta per il festival è stata conteggiata in 21mila euro, di cui 13.500 euro finanziati con contributi esterni e la rimanente quota con fondi comunali di Piateda. C.Cas. Il vescovo Diego Coletti ieri si è inginocchiato davanti a dodici cresimandi adulti, tra cui due donne Questa sera la processione Alle 21 dalla collegiata Oggi, giorno in cui la Chiesa ricorda la passione e morte di Gesù, per antica tradizione non saranno celebrate Messe. Si svolgerà, invece, un’azione liturgica in cui, dopo la lettura del racconto della passione nel vangelo di Giovanni, sarà proposta la preghiera universale, quindi offerta alla venerazione dei fedeli la croce e data la possibilità di ricevere la comunione. In collegiata a Sondrio il rito si svolgerà a partire dalle 18, mentre al Rosario alle 17,30, a San Rocco alle 18,30, preceduto alle 15 dalla Via Crucis, e in ospedale alle 17. Al Sacro Cuore, dove i fedeli sono invitati ad unirsi a quelli della collegiata, si svolgerà alle 15 una preghiera rivolta a bambini e ragazzi. Appuntamento particolarmente sentito in città sarà, infine, la tradizionale processione con il simulacro del cristo morto, che partirà alle ore 21 dalla collegiata. Domani, dopo la giornata di Azienda sanitaria trova l’accordo sul punto nascite L’intesa Sulla struttura di Chiavenna incontro positivo tra le parti per condividere gli obiettivi oltre a incontri periodici Punto nascite di Chiavenna, c’è accordo tra la valle e i vertici dell’Azienda Sanitaria. Incontro in comune a Chiavenna ieri tra il sindaco Luca Della Bitta, la presidente dell’assemblea dei sindaci Patrizia Pilatti oltreché i vertici dell’Asst di Valtellina e Alto Lario rappresentati dal direttore generale Giuseppina Panizzoli, dal direttore sanitario Giovanni Monza e da quello del presidio Annalisa Fumagalli. Giuseppina Panizzoli «Positiva - commenta il sindaco - la condivisione degli obiettivi così come la necessità di aggiornamenti periodici, quindi di incontri per fare il punto della situazione sulla sanità a Chiavenna e più in generale in Valchiavenna». L’incontro è servito a trovare la condivisione necessa- silenzio in cui, secondo quanto affermato nel Credo apostolico, Gesù discese agli inferi, sarà celebrato il rito cristiano più importante di tutto l’anno: la veglia pasquale. Con l’accensione e la benedizione del fuoco nuovo, da cui si attingerà la fiamma per il cero pasquale, la veglia comincerà davanti alla collegiata, alla chiesa del Rosario e a quella di San Rocco alle 21. Le celebrazioni proseguiranno domenica con i consueti orari festivi: in collegiata le Messe saranno alle 8, 10,30, 18 e 20; al Sacro Cuore alle 10 e 17,30; al Rosario alle 10; alla Sassella alle 8,45; nella cappella dell’ospedale alle 10,30; a San Rocco alle 8,30, 10, 11,15 e 18,30. ria per chiedere alla Regione Lombardia la deroga rispetto ai numeri minimi previsti per il mantenimento del punto nascita a Chiavenna. «Nel corso dell’incontro spiegano Della Bitta e Pilatti abbiamo esaminato insieme l’attuale situazione dei servizi con particolare riferimento alle sorti del punto nascita». «A tale proposito abbiamo condiviso con i vertici dell’Asst la necessità di portare avanti la richiesta di deroga rispetto al numero annuale di parti effettivi. Sicurezza e conferma del protocollo procedurale fino a oggi applicato restano due condizioni imprescindibili per il nostro punto nascita, a maggior tutela dei nostri concittadini». Soddisfatto anche il direttore generale dell’Asst, Giuseppina Panizzoli, che nella nota diffusa ieri ha ribadito ancora una volta l’attenzione e l’ascolto da parte dell’Azienda nei confronti delle comunità locali di Valtellina e Valchiavenna. D.Pra. LA PROVINCIA 19 VENERDÌ 25 MARZO 2016 Tirano e Alta Valle La scure dei tagli sul Comune di Tovo Comunità montana. Saltano quasi novecentomila euro su un milione e 200mila revocati in tutto in mandamento Erano soldi per la centralina dell’acquedotto mai realizzata. Il sindaco: «Per noi la priorità adesso è la scuola» TOVO PAOLO GHILOTTI La scure della Comunità montana di Tirano, che attraverso una propria delibera ha revocato i contributi dati in passato ai Comuni per opere che poi non sono state realizzate, è una mannaia per il piccolo centro di Tovo, quello più colpito di tutti, che si è visto revocare 282mila euro avuti nel 2012 per un tratto della centralina sull’acquedotto e un contributo doppio, 594 mila euro, sempre per la stessa opera, ricevuto nel 2013, anni nei quali era sindaco l’attuale capogruppo di minoranza Giambattista Pruneri. pubblico-privata e credo che dovremmo riuscire a partire il prossimo anno con i lavori». La centralina è un intervento atteso da anni a Tovo, ma per ammissione dello stesso primo cittadino non sarà la priorità neppure in questo mandato amministrativo. «L’opera che è più necessaria e che ci sta maggiormente a cuore è l’ampliamento dell’edificio scolastico che ospita anche i bambini della scuola primaria dei paesi limitrofi, e in previsione degli alunni che frequenteranno nei prossimi anni è piccola e quindi necessita di un ampliamento - rivela Canali -. Realizzeremo della Una batosta Perdere tutti questi contributi sembrerebbe una batosta non da poco per un Comune che indubbiamente non ha grandi entrate, ma il sindaco Corrado Canali, che della Comunità montana di Tirano è pure un assessore, non si fascia a testa: «Sono passaggi tecnici, ora i contributi sono revocati, ma poi saranno nuovamente assegnati. Per quanto riguarda lo specifico della centralina sull’acquedotto, la nostra posizione non cambia di nulla. La nostra intenzione è quella di realizzare un’opera 1 L’intervento sulla rete idrica attende dal 2012 l’avvio dei lavori 1 Il primo cittadino è anche assessore nell’ente montano: «Passaggio solo tecnico» aule alzando la struttura e sarà realizzata anche una nuova palestra». Proprio le dimensioni ridotte dell’edifico di Tovo erano state criticate dal Comune di Mazzo qualche anno fa, quando i due edifici scolastici - quello di Mazzo era appena stato rifatto - entrarono in competizione per ospitare gli alunni della primaria, in una battaglia nella quale non mancarono i colpi proibiti fra le due amministrazioni comunali, rette a quei tempi rispettivamente da Clotildo Parigi per Mazzo e da Giambattista Pruneri per Tovo. La rivalità con Mazzo Alla fine l’ha spuntata Tovo, dove da alcuni anni frequentano anche i bambini che prima seguivano le lezioni a Mazzo, ma indubbiamente l’edificio scolastico tovasco era bisognoso di quell’ampliamento che l’amministrazione comunale ha puntualmente individuato come una propria priorità. «Sui costi dell’intervento è presto per parlare» taglia corto il sindaco Canali, che magari busserà proprio alla Comunità montana di Tirano per vedersi finanziata un’opera comprensoriale, visto che riguarda i bambini di più comuni. «La Passione avvicina alla fede e affascina» Sondalo Cinquecento persone hanno assistito alla rappresentazione sacra voluta da don Giacomo La Passione di Gesù incanta Sondalo. Domenica sera sul sagrato della chiesa parrocchiale di San Francesco quasi 150 figuranti tra bambini, adulti, nonni e intere famiglie sono stati i protagonisti della sacra rappresentazione alla quale hanno partecipato più di cinquecento persone. Ha colto nel segno l’iniziativa proposta da don Giacomo Folini per coinvolgere nella fede la comunità di Sondalo che conosce solo da quattro mesi. «Il momento di condivisione e di “immedesimazione e sperimentazione” della Passione di Cristo–uomo è stato davvero un invito al raccoglimento, alla preghiera ed all’umana accettazione della riproposizione di questa disumana sofferenza» spiegano gli organizzatori. Tommaso Pozzi, giovane sondalino, ha ben rappresenta- to la dimensione umana del Cristo sofferente e infine crocifisso. Lo svolgersi della passione ha inchiodato il pubblico a rivedere e ripensare l’esperienza di fede di ciascuno. Lo spettacolo ha rappresentato il flashback dei ricordi della vita di Gesù: dalla nascita, alla preghiera al tempio, alle nozze di Cana suo primo miracolo, al battesimo al Giordano, alle tentazioni nel deserto. L’entrata solenne di Gesù in Gerusalemme la domenica delle Palme è stata la scena di chiusura e si è rilevata la premessa al compimento del disegno divino e ha guidato il folto ed emozionato pubblico a una migliore comprensione. Al termine don Giacomo, emozionato, ha ringraziato tutti i figuranti, le comunità parrocchiali che hanno prestato i costumi, le sarte, gli addetti all’audio, alle luci e alla scenografia e il regista. A tutti i numerosissimi spettatori è stato consegnato un curato libretto con la trascrizione dei testi e significativi disegni per poter ripercorrere il proprio percorso di fede alla luce della sofferenza di Gesù Cristo. Corrado Canali Il consiglio comunale di Tovo Giambattista Pruneri Questionario on line per capire le esigenze dei commercianti Tirano L’associazione di categoria lancia l’iniziativa che vuole sondare le tendenze del settore Una scena della Passione La lavanda dei piedi Un’indagine fra gli associati dell’Unione del commercio e del turismo di Tirano per raccogliere il loro parere in merito alle iniziative finora proposte e per programmare il futuro del settore. Assume questa valenza il questionario on line che l’Unione ha inviato ad un centinaio di associati tiranesi, il cui esito sarà valutato nelle prossime settimane. «L’iniziativa era già programmata da tempo – spiega il presidente dell’associazione mandamentale, Fabio Valli – perché vorremmo capire cosa ne pensa la categoria sulle azioni da intraprendere e quelle prese». Fra le domande c’è anche quella relativa alla possibilità di tenere aperti negozi ed attività senza limiti di tempo. Un argomento di cui si è recentemente dibattuto, dopo la diffusione dei dati di affluenza all’ufficio turistico. Inoltre a commercianti ed esercenti si do- Fabio Valli manda se abbiano tenuto alzate le serrande in occasione delle serate estive di “Vivi le notti” e di “Shopping sotto le stelle” nel periodo natalizio. Si chiede se le aperture estive del venerdì siano utili e considerazioni in merito. «Dopo Pasqua faremo un’analisi delle risposte», annuncia Valli, che saranno preziose per programmare eventuali cambiamenti, richiesti nel caso dell’apertura non stop di negozi, bar e ristoranti dal direttore del consorzio turistico del Terziere Superiore, Gigi Negri. C. Cas. 20 Tirano LA PROVINCIA VENERDÌ 25 MARZO 2016 Traforo dello Stelvio Ambientalisti contro «Solo spreco di soldi» Bormio. Mountain Wilderness prende posizione «Pensiamo a tutelare il parco e al turismo di qualità Maroni invece investe in opere costose e inutili» dello studio è previsto in quasi due milioni di euro, soldi che verranno attinti dal fondo dei Comuni di confine, quindi pagato dalla Provincia autonoma di Bolzano». Il passo dello Stelvio, pur essendo area inserita in un parco, «è oggi - hanno rilevato da Mountain Wilderness Italia - uno dei territori alpini più degradati. Non vi è dubbio che il Passo dello Stelvio abbia bisogno di un progetto di valorizzazione, una valorizzazione che investa nel recupero qualitativo e architettonico del patrimonio edilizio esistente, una riqualificazione con relativa semplificazione delle aree sciabili, uno studio che porti a ridurre considerevolmente il traffico di auto private incentivando i trasporti pubblici». A detta degli ambientalisti «la giunta Maroni investe ancora in grandi e costosissime opere stradali avviando l’iter per la costruzione di un tunnel anche stradale che colleghi la val Venosta a Bormio verso Livigno. Si tratta di un’idea che va in controtendenza alla richiesta di turismo di qualità ed in contraddizione con il protocollo trasporti della convenzione delle Alpi e viola i valori prioritari di un parco nazionale. In quanto sta avvenendo sono forti anche le responsabilità politiche della provincia autonoma di Bolzano». «Noi a Bruxelles Lo sport non si piega al terrorismo» menti hanno però lasciato il segno anche sulla comitiva valtellinese: «Saremmo dovuti partire in sedici ma alla fine saremo solo in otto - rivela la segretaria del team, Mariella Caspani -. In tanti ha prevalso la paura e hanno preferito rinunciare». È il secondo anno consecutivo che il club con sede a Grosio e Bormio partecipa nel periodo pasquale al raduno belga nel quale sono presenti maestri giapponesi, danesi e inglesi. «Lo scorso anno eravamo in più di ottocentoracconta Caspani-, vediamo se ci saranno state tante defezioni per i gli attentati. L’unico disguido che i terribili episodi di Bruxelles hanno creato al nostro programma è quello di dover rinunciare alla cena prevista a Bruxelles e alla visita della città. Neanche lo scorso anno c’eravamo stati, perché avevamo preferito l’Olanda». La chiusura dell’aeroporto belga e la cancellazione dei voli non ha provocato nessun contrattempo perché la delegazione valtellinese aveva già deciso il viaggio via terra. I nostri karatechi raggiungeranno il Belgio con un pulmino con questo itinerario: «Passeremo dal Bernina e dal Giulia, attraversando la Svizzera prima di giungere in Francia e salire verso il Belgio». La manifestazione belga durerà due giorni. Lo sport non si ferma e non si piega alla volontà del terrore dell’Isis. BORMIO DANIELA GURINI Continua a far discutere il traforo dello Stelvio, in primis per le possibili modalità di realizzazione. Le associazioni ambientaliste sono sempre più convinte che la Regione voglia realizzare un tunnel su strada e non su rotaia con incremento dell’ inquinamento e danni all’ambiente. A sostenerlo anche Mountain Wilderness Italia che ha redatto un documento nel quale ribadisce la propria opposizione ad una galleria stradale. Lo studio controverso «Mentre si attuava il disegno dello smembramento del parco - hanno commentato i consiglieri dell’associazione - la giunta provinciale di Bolzano costruiva una convenzione con la Regione Lombardia tesa alla “valorizzazione” dell’area dello Stelvio. La giunta regionale della Lombardia, il 28 gennaio scorso, ha affidato ad Infrastrutture Lombardia Spa uno studio di fattibilità che prevede la costruzione di un tunnel con due modalità di mobilità, sia ferroviario che stradale. Il costo Il Karate Alta Valtellina Bormio Il Karate Alta Valtellina parte questa sera alla volta della capitale belga per partecipare a un raduno Il gruppetto degli studenti tiranesi dell’istituto Pinchetti che aveva programmato di trascorrere parte delle loro vacanze pasquali a Bruxelles, dopo gli attentati dei giorni scorsi ha rinunciato, optando per Bucarest. Non così gli appassionati delle arti marziali del Karate Alta Valtellina del maestro Franco Caspani, che partiranno questa sera in direzione Bruxelles per partecipare nella periferia della città ad un importante raduno. Per la precisione raggiungeranno la località di Louvain -Le Neuve che dista una trentina di chilometri dalla capitale, tragicamente colpita martedì mattina dagli attentati all’aeroporto e alla stazione della metropolitana che hanno provocato 32 morti e 207 feriti. I tragici avveni- «Intervenga la Corte dei conti» Per Mountain Wilderness Italia la Corte dei Conti potrebbe far chiarezza pronunciandosi sulla delibera della giunta regionale di assegnazione dell’incarico di progettazione «verificando l’evidente spreco di risorse pubbliche insito nella proposta del tunnel stradale e ferroviario. Mountain Wilderness si opporrà con tutti i mezzi possibili alla realizzazione dell’opera, confidando anche nella sollevazione delle popolazioni interessate sia nel versante del Südtirol che in quello lombardo. Il valore primario dello Stelvio è racchiuso nel parco nazionale e nel lancio di questo parco in una prospettiva transnazionale che porti alla definizione del parco d’Europa, il più vasto parco montano dell’Unione Europea, un parco possibilmente libero da auto, dal transito dei grandi tir e da rumori». P. Ghi. Il governatore Roberto Maroni firma il protocollo d’intesa per lo studio di fattibilità, è l’estate del 2015 La sede bormina del Parco Dimissioni Mirabella Rimpasto in giunta, Bellotti vicesindaco Valfurva Il sindaco Angelo Cacciotto ha redistribuito gli incarichi tra gli amministratori della sua squadra Nessun dissidio politico all’interno della maggioranza di Valfurva. Le dimissioni dell’ex vicesindaco Marco Mirabella sono state dettate «da motivazioni esclusivamente personali». La conferma mercoledì sera in consiglio comunale quando il sindaco Angelo Cacciotto ha letto pubblicamente la lettera di dimissioni; in prima fila, ad ascoltarlo, c’era il suo ex braccio destro Mirabella. «Grazie a chi mi ha eletto - ha scritto Mirabella - e ha permesso che io fossi vicesindaco, ruolo che ho rispettato, cercando di portare sempre in alto il nome dell’amata Valfurva. Grazie al sindaco Angelo Cacciotto, all’assessore Luca Bellotti e ai consiglieri Filippo Compagnoni e Graziano Compagnoni per la stima e l’amicizia accordatami. Auguro loro il successo che meritano per il bene della popolazione». Da un lato, per Mirabella, c’è il rammarico per questa scelta ob- Marco Mirabella bligata ad un anno dalla fine del mandato e, dall’altro, l’orgoglio per aver tenuto alto il nome del comune che tanto ama. Anche il primo cittadino ha rivolto un ringraziamento all’ex vicesindaco prima di chiamare il nuovo consigliere Daniele Tenci. «Sento il bisogno di ringraziarti – ha detto Cacciotto – per il lavoro svolto, per la tua buona volontà, la correttezza e il tuo senso di responsabilità. Quando ho accettato di candidarmi come sindaco, l’averti al mio fianco mi ha dato fiducia». A Mirabella sono state riconosciute «una capacità di analisi pacata e razionale», fondamentale nelle varie scelte amministrative prese in questi anni, unitamente ad una «costante disponibilità». Ridefinite, alla luce di ciò, le competenze della giunta. Innanzitutto Luca Bellotti è stato nominato vicesindaco con competenze in materia di bilancio, turismo, istruzione e cultura; Graziano Compagnoni è diventato nuovo assessore con competenze in materia di trasporti, viabilità, agricoltura ed attività produttive mentre il sindaco ha riservato a se stesso lavori pubblici, rapporti con gli enti, servizi sociali e politiche giovanili. «Mi ritrovo con un compito non facile – ha evidenziato Bellotti – sia come vicesindaco che come assessore alla cultura. In questo campo penso che Mirabella sia stato l’assessore alla cultura più azzeccato per la Valfurva da quando io frequento questo tavolo di consiglio comunale. In questa materia forse non ho le capacità come lui e non sono “dentro” le problematiche come il mio predecessore: difficilmente saprò fare di meglio, ma sono certo che potrò avvalermi della sua competenza esterna». Il consiglio comunale ha poi provveduto ad approvare la convenzione fra la Comunità Montana e i comuni dell’alta Valtellina per la gestione in forma associata della funzione di “pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi”. D. Gur. 21 LA PROVINCIA VENERDÌ 25 MARZO 2016 Morbegno e Bassa Valle «Nell’ex tribunale una scuola su misura» Il progetto. Il dirigente scolastico Labbadia mostra la piantina degli spazi al secondo piano dell’ex pretura cittadina «La Provincia investe 100mila euro per l’adeguamento dei locali e l’abbattimento delle barriere architettoniche» MORBEGNO DANILO ROCCA Una nuova sede, di rappresentanza, e nuove attività di formazione pensate per riportare tra i banchi chi si ha lasciato lo studio e l’istruzione. Il Cpia, Centro per l’Istruzione adulta di Morbegno annuncia un 2016 di svolta, sia in campo didattico, sia nella predisposizione degli spazi operativi. Una scuola a misura «Il Cpia - ha reso noto ieri il preside della scuola per adulti, Pier Luigi Labbadia - avrà la propria nuova sede al secondo piano di Palazzo Pretorio. Il Comune ci ha affidato gli spazi, la Provincia ha stanziato 100mila euro per l’adeguamento della struttura. A breve verrà indetto l’appalto per i lavori. Avremo - ha aggiunto - a disposizione quattro aule, più un’aula per Informatica, una “sala docenti”, una biblioteca, una “reception”, un vano adi- 12 1 Siamo una scuola per chi ha voglia di migliorare la propria istruzione bito a sala d’attesa. E sarà realizzato un ascensore per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Abbiamo già in mano progetti e planimetrie, la nuova sede - ha spiegato il dirigente - è assolutamente idonea alla nostra attività». Un bando europeo Il Cpia ha la propria sede a centrale a Morbegno, ma lavora a livello provinciale, «Offriamo attualmente formazione e aggiornamento, corsi di alfabetizzazione, di Italiano per stranieri a 1.750 studenti - precisa anche Labbadia - siamo una realtà in costante crescita, e la sede di Palazzo Pretorio ci conferirà ulteriore visibilità pubblica». In queste settimane dirigenti e funzionari stanno effettuando nuovi sopralluoghi nella futura sede. «Ci trasferiremo nel prossimo gennaio - precisa ancora il preside - a giorni avremo risposta per una nostra richiesta di finanziamento su un bando della Unione europea. Abbiamo presentato un progetto destinato alla informatizzazione delle aule. Se riceveremo i fondi, procederemo all’acquisto delle dotazioni tecnologiche, compreremo i computer, cableremo la struttura e le stesse apparecchiature andranno a completare anche le nostre aule didattiche di Sondrio». Cpia che si conferma scuola nuova, per nuovi utenti. «Siamo molto attivi - precisa la dirigenza - sul totale degli iscritti nell’anno didattico in corso, 1.150 sono studenti sui corsi di alfabetizzazione. In classe abbiamo anche parecchi stranieri, che imparano qui l’Italiano, acquisiscono insieme alla lingua, un maggiore senso di sé, del luogo in cui vivono o stanno soggiornando. Altri 80 studenti - si rende noto - frequentano da noi corsi per la licenza media, altri 70 studiano per ottenere un diploma, mentre 450 imparano o migliorano l’Inglese, o altre lingue straniere, o apprendono fondamentali rudimenti di Informatica. Siamo - spiega anche il preside Labbadia - una scuola per chi ha voglia di migliorare la propria istruzione. Non dimentichiamo che viviamo in una provincia, nella quale 7.200 cittadini non hanno la licenza media, 92mila non hanno conseguito un diploma. Noi puntiamo a fare tornare tra i banchi gli adulti under 40. Il prossimo 5 aprile avremo un incontri in Provveditorato con i presidi di tutti gli istituti tecnici e professionali, per attivare nuovi corsi serali». La pianta della nuova sede del Centro permanente di istruzione per adulti nell’ex tribunale di Morbegno Gli studenti del Cpia di Morbegno Frana un masso da 15 quintali ai Torchi Bianchi Morbegno Il materiale si è fermato su una presa d’acqua lungo la strada comunale che unisce la località a Paniga Cade un masso in zona Paniga e vicino ai Torchi bianchi: dopo il distacco martedì un macigno ha interessato un sentiero comunale che da Paniga porta ai Torchi, si contano danni su una presa d’acqua abitualmente utilizzata e si aumenta l’attenzione per possibili fragilità idrogeologiche nella zona, vicina agli scavi della nuova statale 38. Dopo le prime segnalazioni ieri è arrivata anche la precisazione a riguardo del consigliere comunale Maurizio Pasina. «Si è trattato - ha confermato - di un distacco di dimensioni notevoli, il blocco di circa 15 quintali è piombato su un casello dell’acqua e lo ha divelto, si tratta di una installazione dell’acquedotto principale dismessa, ma che alimenta il lavatoio di Paniga. Si evidenzia, tra l’altro, che la sorgente che lo alimenta è sparita e altri distacchi più imponenti si ravvisano più a monte. C’è, ovviamente, attenzione nella zona, per sapere se l’evento sia imputabile ai lavori per le gallerie della nuova strada». Rassicurazioni arrivano dall’amministrazione comunale. «Quel versante - ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Santi - è da sempre interessato da problemi di questo tipo, il fatto che in questo periodo ci siano maggiori vibrazioni del terreno non può migliorare stabilità. Come abbiamo sempre anticipato e fatto - ha anche spiegato l’assessore - noi siamo pronti a vigilare e segnalare tutte le situazioni che possono essere anomale e imputabili in questo periodo a scavi delle gallerie. Abbiamo già pubblicato degli avvisi per quello che deve essere l’iter che devono seguire i cittadini nel caso abbiano subito un danno a causa di queste lavorazioni. Per il distacco del masso, dobbiamo fare una verifica, abbiamo già effettuato interventi ai Torchi e a Paniga e continuiamo con questo approccio». D. Roc. Il dirigente Pier Luigi Labbadia Cure per Christiano grazie alle donazioni Cosio Valtellino Marvel Show, organizzatrice della campagna di raccolta fondi annuncia di aver raggiunto i 23mila euro Sulla strada comunale è caduto un masso da 15 quintali La presa d’acqua travolta dalla frana martedì sera La solidarietà dei valtellinesi per il piccolo Christiano Guaschi coglie nel segno e fa raggiungere il traguardo che permetterà le cure del bambino di Sacco, affetto da Mcs (sensibilità chimica multipla). La malattia colpisce il sistema nervoso centrale e può causare ad esempio problemi all’apparato respiratorio, gastrointestinale, cardiaco. La concausa principale è l’accumulo delle tossine dannose. È una condizione cronica, emergente, causata da agenti tossici e ambientali che provoca una reazione fisiologica a diverse sostanze chimiche ambientali che si trovano ad esempio in deodoranti, profumi, saponi, prodotti per le pulizie, nel cibo, nell’acqua potabile, nei vestiti, nei prodotti agricoli o di costruzione edilizia, anche in piccole dosi. Per tenere sotto controllo i sintomi della malattia, Christiano che vive con la madre Alessandra e la nonna, deve assumere farmaci omeopatici (dagli enzimi alle vitamine fino a disintossicanti e drenanti) le cui spese sono totalmente a carico della famiglia. L’unica possibilità di tenere sotto controllo la malattia senza affrontarne semplicemente le conseguenze è quella di trovare medici e strutture specializzate. A questo scopo si è attivata la Marvel Show, agenzia di spettacoli che ha organizzato eventi, manifestazioni benefiche e occasioni per la raccolta dei fondi necessari ad affrontare accertamenti e cure per il bambino. «L’ambizioso traguardo per il piccolo Christiano è stato raggiunto - ha annunciato ieri la Marvel - la raccolta fondi iniziata il 16 agosto scorso è andata a buon fine e grazie alla generosità di tanti valtellinesi siamo riusciti a raccogliere la somma di 23.290,84 euro». Accantonata al momento l’idea di appoggiarsi a una struttura sanitaria specializzata nel Regno Unito, si stanno percorrendo nuove strade per le cure a Christiano:«Dopo gli accertamenti medici che saranno effettuati grazie all’impegno dell’avvocato Ezio Trabucchi, si potrà scegliere la strada migliore affinché il piccolo Christiano possa tornare a una vita normale». A. Acq. 22 Morbegno e bassa valle LA PROVINCIA VENERDÌ 25 MARZO 2016 Piante di pregio, un’oasi in Valtartano Giardino botanico. La Regione riconosce all’orto del Parco delle Orobie il ruolo di custode delle specie da preservare Sono quindici le varietà che sono state messe a dimora e che poi verranno reinserite nel contesto naturale boschivo TARTANO ANNALISA ACQUISTAPACE Il giardino botanico della Valtartano si fa custode delle specie botaniche meritevoli di conservazione per la loro reintroduzione sulle Orobie. È questo il senso del progetto che passa attraverso il potenziamento del giardino botanico Orobie e la salvaguardia di specie vegetali di interesse conservazionistico all’interno della zona a protezione speciale del Parco delle Orobie Valtellinesi e del sito di interesse comunitario Val Tartano. La difesa delle specie autoctone Il progetto, finanziato dalla Regione secondo i piani di gestione delle aree speciali di riferimento, muove dall’importanza della salvaguardia della flora locale «che deve partire - spiega il responsabile del giardino Orobie, Gilberto Parolo - dalla conservazione degli habitat naturali in cui le specie vivono. Tuttavia, varie cause, naturali o antropiche, possono portare ad una riduzione dei siti di crescita di una specie e alla diminuzione del numero di individui di una popolazione, fino alla scomparsa dal territorio. La riproduzione in cattività di piante rare e minacciate e la loro successiva reintroduzione in natura, servono per ripristinare o migliorare la vitalità delle popolazioni in difficoltà o a ripopolare siti di crescita ove la specie si è estinta». Centrale per la crescita Riconoscendo il giardino botanico Orobie quale vetrina per i turisti per poter osservare direttamente i principali habitat naturali del Parco delle Orobie Valtellinesi e individuare le principali e più interessanti specie che vi crescono, il progetto ha assegnato al giardino della Val Tartano il nuovo ruolo di baricentro per lo stoccaggio e crescita delle principali specie di interesse conservazionistico del Parco delle Orobie, prima della loro reintroduzione in natura. Il primo passo è consistito nella selezione di 15 specie botaniche meritevoli di conservazione, tra cui l’Aglio vittoriale, l’Arnica montana, il Sempprevivo di Wulfen, la Stella alpina, la Saussurea discolore e l’Erba cipollina di montagna. «Nell’estate 2014 si è proceduto alla raccolta dei semi o di parti vegetative che sono state affidate al Centro Flora Autoctona della Regione Lombardia, al Parco del monte Barro, nell’ottica di una loro riproduzione e crescita in vasi all’interno di apposite serre - spiega Parolo -, Durante l’estate 2015 si è proceduto alla reintroduzione diretta di 400 piantine di 8 specie, in due principali località orobiche, che sono Pescegallo e Passo San Marco». In natura in tarda estate 12 1 Le piante in vaso saranno visitabili dai turisti, alcune saranno loro donate Ad oggi ancora molte piantine sono stoccate al Cfa, ma dalla primavera prossima saranno trasferite in una nuova serra appositamente realizzata al giardino botanico. «Le piante in vaso saranno visibili dai visitatori a testimonianza dell’attività di con- Auto nella scarpata per cinquanta metri Illesi cinque giovani Buglio in Monte L’incidente è accaduto mercoledì alle 23 sulla strada che porta al cimitero Immediati i soccorsi Volano per cinquanta metri sulla strada di Buglio e finiscono con la macchina in una scarpata : illesi. Se la sono cavata davvero per miracolo i cinque ragazzi che mercoledì sera a bordo di un’utilitaria sono usciti di strada nel centro abitato di Buglio in Monte. Erano circa le 23 quando i cinque giovani, due ragazzi e tre ragazze di cui due minorenni, dalla strada si sono trovati in una scarpata. Stavano percorrendo via Nelson Mandela, il tratto che da una parte conduce Il recupero dell’auto ieri mattina verso il cimitero di Buglio e dall’altra parte porta verso il tracciato che unisce il paese ad Ardenno, quando il conducente ha perso il controllo del mezzo. Dalla carreggiata l’auto è volata per una cinquantina di metri fuori strada. A salvare i ragazzi (tutti di Buglio tranne un residente in un comune vicino del- Il Giardino botanico della Valtartano, nell’ambito del Parco delle Orobie Valtellinesi, è meta di turismo soprattutto d’estate servazione in corso - prosegue Gilberto Parolo - alcune verranno donate ai visitatori, mentre quelle più rare saranno introdotte nuovamente in natura nella tarda estate di quest’anno. Sempre in quel periodo saranno monitorati i successi delle reintroduzioni effettuate lo scorso anno». Il progetto ha previsto anche la ristrutturazione della baita del Giardino botanico, che sarà a disposizione per attività di divulgazione e di educazione ambientale. L’impegno del Parco è quello di continuare questa attività, provando a coinvolgere le Guardie ecologiche volontarie, molto sensibili e attive su queste tematiche. la Bassa Valle e un villeggiante con seconda casa a Buglio) sono stati i rovi e la vegetazione presente nella scarpata che ha attutito il colpo e frenato il volo dell’automobile. L’impatto del veicolo è stato brusco e si è sentito a qualche metro di distanza, tanto da attirare l’attenzione di altri ragazzi che a quell’ora si trovavano nei paraggi. Spaventati dal frastuono e accorsi sul posto, alla vista dell’auto precipitata hanno allertato i soccorsi. Sul luogo dell’incidente - in cui non sono stati coinvolti altri mezzi- sono intervenute quattro autoambulanze del 118, due automezzi dei vigili del fuoco e i carabinieri dalla stazione di Ardenno. I giovani, dopo essere stati estratti dall’abitacolo, sono stati trasportati all’ospedale di Sondrio dove sono stati dimessi poche ore dopo. Il conducente è risultato negativo ai test di rito e i cinque se la sono cavata con qualche ammaccatura e, probabilmente, con una buona dose di spavento. L’automobile incidentata è stata recuperata dai vigili del fuoco ieri mattina. S. Ghe. Dall’arnica alla genziana tutte piante da valorizzare È partito con l’indagine botanica il progetto del giardino Orobie. È stata verificata l’effettiva presenza nel territorio del Parco delle Orobie valtellinesi delle specie minacciate nonché la conoscenza della potenzialità della germinazione fuori dal luogo naturale di crescita e delle stesse tecniche di germinazione. Su questa base sono state scelte le specie i cui semi sono stati raccolti nella stagione estiva 2014. Si trat- ta della rincospora chiara, l’arnica montana, genziana punteggiata, genziana porporina, semprevivo di Wulfen, aquilegia maggiore, tozzia, tulipano montano, genziana acaule, garofano glaciale, armeria alpina, viola di Comolli, aglio serpentino, stella alpina. Di ogni specie sono stati raccolti i semi o altro materiale ritrovato in diverse località del parco delle Orobie fino ad alta quota e trasferiti poi al centro flora au- Lavori nell’ala Mattei Ospedale senza disguidi Morbegno Il padiglione è stato liberato da tempo e quindi il cantiere non interferirà con l’attività ordinaria del nosocomio Lavori sull’ospedale: l’Azienda sanitaria pubblica il bando, che scade il prossimo 31 maggio, per l’affidamento delle opere sul padiglione Mattei. L’intervento programmato da tempo e finanziato alla fine dello scorso anno, riguarda opere -per 260.000 euro -di sicurezza e consolidamento strutturale del padiglione Mattei, il completamento dei reparti ai piani primo e terzo e l’adeguamento antincendio dei padiglioni Mattei e Vanoni al presidio ospedaliero di Morbegno. Nel bando si cercano i responsabili dei “ servizi attinenti all’ingegneria e all’architettura relativi alla direzione lavori e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione per l’intervento di consolidamento strutturale”. «Si tratta di un intervento programmato in spazi già liberati da tempo - spiega la dottoressa Annalisa Fumagalli, direttore del presidio ospedaliero della Bassa valle - che non comprometterà, quindi, alcuna interruzione delle prestazioni verso i pazienti». Per ottenere il bando emanato dall’ Azienda socio sanitaria territoriale della Valtellina e Alto Lario, ci si può rivolgere alla sede di via Stelvio 25 a Sondrio, oppure scaricare il disciplinare di gara e la documentazione ad esso allegata dal sito internet www.asst-val.it .Trattandosi di procedura telematica su portale Sintel le informazioni sono anche reperibili sul sito www.arca.regione.lombardia.it. L’appalto sarà aggiudicato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. S. Ghe. toctona della Lombardia. Il progetto condotto dagli operatori del Giardino Botanico Orobie ha una forte componente di apertura ai visitatori e anche per questo ha previsto insieme agli studi e alle reintroduzioni botaniche anche la ristrutturazione della baita presente nel giardino, che sarà a disposizione per attività di divulgazione e di educazione ambientale. L’impegno del Parco delle orobie valtellinesi è quello di continuare questa attività, provando a coinvolgere le Guardie Ecologiche Volontarie, molto sensibili e attive su queste tematiche. A. Acq. Soggiorno al mare Prenotazioni aperte Morbegno Il Centro sociale pensionati di Morbegno in collaborazione con l’agenzia di viaggi Moby Blue-Moravia organizza il soggiorno marino all’hotel Prestige di Cattolica dal 1 giugno all’11 giugno per totale 10 notti più il giorno del viaggio, che avviene con pullman appositamente prenotato solo per le persone che aderiscono a questa iniziativa, quindi senza fermate continue in altri paesi. Per informazioni rivolgersi alla segreteria della sede del Centro pensionati in piazza Sant’Antonio il mercoledì dalle 14 alle 17 o la domenica nel medesimo orario. S. Ghe. 23 LA PROVINCIA VENERDÌ 25 MARZO 2016 Valchiavenna La fermata del bus è a rischio ovunque Chiavenna ha la mappa ma non i soldi Il caso. Lungo le statali e la Trivulzia l’attraversamento della strada è problematico Trussoni: «L’ultimo intervento è quello di Campedello. Per ora non possiamo fare altro» CHIAVENNA STEFANO BARBUSCA L’autobus si ferma sulle strisce, poi riparte e gli studenti attraversano la strada proprio dietro alla corriera. È una dinamica diffusa in vari paesi della Valchiavenna, dalla Bassa Valle in su, e spesso determina tutti i giorni dei reali pericoli per i pedoni, a cominciare dagli studenti. La mappa dei rischi Basta un viaggio sulle statali 36 e 37 e sulla Trivulzia a bordo di un pullman per rendersi conto della presenza di varie situazioni a rischio. A Villa la maggior parte dei viaggiatori sale e scende dai bus che si trovano sulla carreggiata, anche se ci sono anche alcuni punti caratterizzati dalla massima sicurezza. A Piuro, in attesa degli interventi di riqualificazione promossi dal Comune, si rileva la fermata in mezzo alla strada nella frazione di Santa Croce. Scendendo verso Chiavenna, a Borgonuovo e Campedello si osservano dei problemi per i viaggi in direzione della dogana di Castasegna, mentre sull’altro lato negli ultimi anni sono stati realizzati spazi sicuri. «È stata realizzata a Campedello la piazzo nel senso di marcia direzione Chiavenna perché è quella più utilizzata – chiarisce il vicesindaco Davide Trussoni -. Questo è senza dubbio il punto più gettonato, mentre sulle altre in questo momento non ci sono previsioni di intervento. Sappiamo che il problema esiste, ma ci sono comunque delle protezioni ai bordi della car- 12 1 Il problema esiste e per questo abbiamo posizionato delle protezioni reggiata». Anche a questa tematica è stata dedicata, nei mesi scorsi, l’attenzione degli amministratori impegnati nella definizione dei progetti delle strategie per la Aree interne. Probabilmente già nei prossimi giorni se ne saprà di più. Anche a Bette la corriere si ferma in un punto che può essere considerato a rischio. In Valle Spluga, salvo alcune eccezioni, la sicurezza sembra un optional. Good news, scontro in consiglio «Questa è solo propaganda» Chiavenna L’opposizione attacca Della Bitta per l’uso che fa dello spazio riservato alle comunicazioni Per il sindaco si trattava di comunicare le “buone notizie” - così le ha definite - giunte in municipio negli ultimi giorni, per l’opposizione invece, lo spazio usato dal priumo cittadino altro non era che per farsi “pubblicità”. L’intervento di Luca Della Bitta ha scatenato la bagarre in consiglio comunale martedì sera. Tutto ha avuto inizio nella parte finale dell’assemblea, quando Della Bitta ha parlato delle ultime novità, peraltro già note, riguardanti l’arrivo della banda ultralarga in città, il nuovo macello, la possibilità che nasca una condotta di Slow Food a Chiavenna e l’arrivo nel 2018 della rassegna Rezia Cantat. Il consigliere di minoranza Guido Zuccoli a quel punto ha chiesto la parola, ma trattandosi di “comunicazioni” - come del resto previsto dal regolamento - la stessa non gli è stata data: «Ancora una volta – ha Terza età Pranzo dedicato Il comune in collaborazione con il Centro Diurno organizza il pranzo per pensionati, anziani, amici e simpatizzanti domenica 3 aprile al ristorante La Contea di San Cassiano. Per informazioni e iscrizioni, entro il 31 marzo, contattare il comune al numero 0343.32351. D. PRA. CHIAVENNA Open Day all’asilo nido All’asilo Clyde Geronimi il 9 aprile. Dalle 9 alle 11 visita all’asilo con le educatrici. Dalle 11 alle 12 le educatrici incontreranno i genitori. Alle 12 aperitivo. D.PRA. CHIAVENNA A Scuolaperta “la frana di Piuro” Il prossimo incontro con il ciclo “Scuola Viva per tutti” promosso dall’istituto Leonardo Da Vinci di Chiavenna si terrà venerdì 8 aprile alle 20,30 nell’aula magna della scuola. I docenti Federica Del Giorgio e Marco Del Papa presenteranno “La frana di Piuro tra storia e immaginario”. Ingresso libero. D. PRA. Trivulzia a rischio Sulla Trivulzia non ci sono particolari problemi a Gordona e San Pietro, ma lungo il rettilineo che unisce i due abitati c’è una fermata. Al fianco dell’autobus fermo si osserva il passaggio di vetture che viaggiano a novanta chilometri all’ora. Un altro caso esemplare è quello, sulla statale 36, di Novate Mezzola. Le corriere, invece di entrare nell’area di interscambio realizzata poco più di dieci anni fa, effettuano la fermata all’altezza di quello che, fino a pochi anni fa, era l’incrocio per la Trivulzia. PRATA CAMPORTACCIO NOVATE MEZZOLA Servizio turistico la convenzione L’attraversamento pedonale a Novate è tra i più pericolosi tuonato Zuccoli – il sindaco usa le comunicazioni per fare della mera propaganda, senza dare la possibilità di dibattito». «Presentate una interrogazione – la replica del capogruppo di maggioranza Andrea Farovini». Ma il clima si era fatto già teso prima, quando in consiglio si è riproposto il dibattito sul famoso post di Facebook del primo cittadino che accusava la minoranza di dispiacersi perché a Chiavenna si praticano pochi aborti. Il gruppo di Lucia Del Giorgio ha presentato una interrogazione per chiedere spiegazioni: «Nonostante il sindaco sostenga di essere stato frainteso, riteniamo che la sua affermazione: “La minoranza in consiglio comunale ha dedicato ogni sforzo per dire che a Chiavenna si fanno pochi aborti” sia estremamente chiara e non si presti a interpretazioni differenti». Un riferimento alla minoranza poi rimosso da Facebook: «Quel riferimento - ha spiegato il sindaco – non era da intendersi come luogo fisico bensì faceva riferimento alla presenza di una rappresentanza della minoranza a una iniziativa pubblica organizzata sul tema oggetto poi di articoli sulla stampa locale». Risposta che non ha soddisfatto la minoranza. D. Pra Consiglio comunale venerdì 25 marzo alle 19 a Novate Mezzola. All’ordine del giorno l’approvazione della convenzione tra comuni e Comunità Montana per la costituzione di un servizio locale di sviluppo e promozione del territorio in ambito turistico. D. PRA. PIURO San Giuseppe festa a Crana Lunedì a mezzogiorno polenta e costine alle erbe e altri piatti tipici sotto il tendone del Crotto della Canoa. Nel tardo pomeriggio estrazione biglietti della sottoscrizione a premi. La manifestazione si terrà anche in caso di pioggia. D. PRA. CAMPODOLCINO Arrampicata c’è il corso La vita e i paesaggi in Val dei giust con gli scatti di Elio Campodolcino Interessante mostra quella proposta dal Muvis che espone le foto di Elio Selvatico Pasqua con le fotografie a Campodolcino. Ecco la proposta del Museo della Via Spluga e della Val San Giacomo, che nella serata di domenica ospiterà la presentazione di “Valle Spluga in bianco e nero” di Elliott Wild. Sarà un appuntamento interamente dedicato alla “Val di giust”, con l’anteprima del video prodotto da Aure- lio “Lelo” Levi di Fraciscio dopo la mostra della scorsa estate alla Cà Bardassa. A colpi di Nikon, da alcuni anni Elliot Wild – è il nome con cui Elio Selvatico firma i propri scatti - racconta la vita e i paesaggi della Val San Giacomo, postando su Facebook gli scatti più belli. Il repertorio è vastissimo. Nelle sue immagini – realizzate in ogni stagione dell’anno, di giorno e in notturna - ci sono flora, fauna, paesaggi, scene di vita quotidiana e attività sportive, ad esempio quelle legate al pallone che è un’antica passione del fotografo campodolcinese, ma origina- rio di Piacenza. L’iniziativa prenderà il via alle 21 e secondo il programma verranno proiettate e raccontate esclusivamente immagini in bianco e nero. Sarà senza dubbio un’ottima occasione per ammirare le foto di Elliot Wild, ma anche per conoscere angoli poco noti o addirittura sconosciuti della zona. Lunedì pomeriggio, dalle 16 alle 18, al Muvis si terrà un laboratorio per bambini dai cinque anni in su. I piccoli corsisti decoreranno un cestino da riempire con ovetti di cioccolato e un coniglietto di stoffa. S. Bar. L’ufficio turistico di Campodolcino organizza una giornata di arrampicata per ragazzi, età minima 8 anni, nella palestra comunale dalle 17 alle 19. Iscrizioni e informazioni contattando il numero 0343.50611. D. PRA. VERCEIA Il Comune cerca agente di polizia Il comune di Verceia ha indetto un bando di selezione per l’assunzione a tempo determinato e parziale, 5 mesi e 24 ore settimanali, di un agente di polizia locale. Per informazioni 0343.44137. D. PRA. Una delle foto esposte nella mostra del Muvis ELIO SELVATICO LA PROVINCIA 30 VENERDÌ 25 MARZO 2016 CulturaeSpettacoli MASSIMARIOMINIMO FEDERICO RONCORONI Parlare d'amore fa bene all'amore Non sono al tuo fianco, io sono il tuo fianco. Sei la parte mancante che torna da lontano a combaciare Erri de Luca [email protected] Tel. 031 582311 Cultura: Mario Schiani [email protected], Massimo Romanò [email protected], Umberto Montin [email protected], Mauro Butti [email protected], Pietro Berra [email protected], Spettacoli: Edoardo Ceriani [email protected], Nicola Nenci [email protected], Fabio Cavagna [email protected], Riccardo Bianchi [email protected], Lilliana Cavatorta [email protected], Antonella Crippa (Lecco)[email protected], Sara Baldini (Sondrio)[email protected] Nero e oro, lo sguardo di Teruzzi sull’uomo Mostra. “Pensare all’uomo” di Antonio Teruzzi, grandi tele e lavori di piccole dimensioni allo Spazio Pozzoni Grandi campiture, sagome e una tecnica affine al bassorilievo riassumono la cultura artistica del secolo scorso zione della terra per un vago ideale di spiritualità, ma solo raccogliendo la terra si può salire e solo aprendosi al cielo si può capire la terra. C’è un quadro che mi sembra significativo di questa proposta di Antonio Teruzzi ed è In cammino: in basso ci sono gli angeli e nella parte superiore l’uomo! Un’eresia? No, l’uomo deve fondersi nei due elementi e la “fusione” annulla le direzioni spaziali, il sopra e il sotto. E gli angeli hanno già superato queste dimensioni. FELICE BONALUMI Nero e oro: grandi campiture di nero e grandi campiture di oro. Così si presenta a un primo sguardo la mostra di Antonio Teruzzi, titolo Pensare all’uomo, allo Spazio Pozzoni di Como. Tuttavia opere da vedere da vicino per scoprire le macchie di rosso e le sagome di uomini, che giustificano il titolo, e il fatto che tutti i lavori siano raccolti in una sola sala permette una visione d’insieme che poche volte è possibile avere in una esposizione. Inoltre l’allestimento e soprattutto le luci aiutano nel soffermarsi davanti ad ogni lavoro con calma per scoprirne i particolari che sono il lungo lavoro dell’artista. Insomma, una mostra di qualità con 4 grandi tele (cm. 140 x 90), 8 opere piccole quanto un comune foglio di carta A4 che posizionate su due leggii sembrano giocare fra la pittura e l’arte libraria, e 3 quadri di cm. 60 x 80. Completano l’esposizione tre sculture, due figure d’uomo e una sfera, e tre libri, fra cui una edizione ottocentesca dei Promessi Sposi, sulla cui copertina è intervenuto il pittore. La tecnica Con un lungo lavoro, come appena detto: le tele sono rinforzate sul retro con un supporto rigido, viene poi steso del materiale a base di calce per creare uno spessore, quindi si passano i colori e infine con una penna elettrica si scavano le figure umane, solo accennate nei loro contorni. Ma pensare alla distinzione tra sfondo e primi piani è, almeno credo, quanto mai fuorviante. Per Teruzzi il nero è il colore della materia originaria e pertanto sempre presente, anzi una sorta di eterno presente che contiene tutti i colori. E’ il buio, il fondo indistinto da cui nasce la L’uomo ferito La mostra Pensare all’uomo di Antonio Teruzzi allo Spazio Pozzoni di Como (via Maurizio Monti 41, fino al 2 aprile: martedì-sabato 15.30-19.00) fa parte del progetto dal titolo Fondi persi. Alcune opere in mostra sono pensate appositamente per lo spazio comasco, ma è evidente l’unità tecnica e concettuale di tutti i lavori esposti. A iniziare dalla scelta cromatica con la prevalenza di nero e oro, il nero come richiamo alla materia e l’oro come dimensione spirituale. Un cenno a parte merita il libro edito in occasione della mostra e che ne ripete il titolo. Terzo volume della collana Le Anse della Carlo Pozzoni Fotoeditore, con immagini raffinate, ci accompagna nello studio dell’artista e permette di avere un’idea anche di opere non presenti a Como. 1 F. BON. Armonia non significa naturalmente mancanza di tensione o che siamo nel migliore dei mondi possibili. Gli strappi ci sono e sono le ferite della materia e dell’uomo, presenti nelle tele e nelle due sculture in cui il volto dell’uomo appare graffiato e il corpo è vuoto a indicare che qui sulla terra arriviamo nudi: a noi decidere come partire. Mostra non facile, ma decisamente appagante. C’è infine un’ultima considerazione: a me sembra che Antonio Teruzzi abbia la capacità di riassumere, tecnicamente e concettualmente, buona parte della cultura artistica del secolo scorso. Lo spessore rimanda al superamento del pittura come arte a una dimensione per una tridimensionalità che qui si può avvicinare al bassorilievo. Il lavoro con la penna elettrica fa pensare all’arte gestuale rimanendo però la figurazione che non è mai descrizione ma evocazione. Le grandi campiture riecheggiano l’espressionismo e nello stesso tempo, per un loro ordine geometrico, l’astrattismo. Una lezione di storia dell’arte del Novecento racchiusa nelle singole opere, ma l’ottica è quella della grande arte: il rapporto tra microcosmo e macrocosmo come fede nel futuro. Dario Fo stato inaugurato a Verona “Musalab - Franca Rame-Dario Fo” nuovo spazio destinato a valorizzare l’archivio del premio Nobel per la letteratura e della moglie scomparsa Franca Rame. Il laboratorio-museo contiene copioni, manoscritti, stesure progressive dei lavori svolti da Dario Fo e Franca Rame, disegni, bozzetti, dipinti, manifesti, copie di contratti, libri, articoli, costumi, pupazzi, marionette, scenografie, locandine e fotografie di scena. «E’ importante che non diventi un transito, una cosa tanto per gradire - ha detto Fo -, ma che rimanga a lungo e soprattutto per fare questo bisogna variare. Bisogna inventare ogni mese sempre cose diverse affinché il pubblico partecipi come fosse una festa ogni volta che viene qui». L’iniziativa rivolge un occhio di riguardo ai giovani: «non soltanto c’è la possibilità di sfogliare - ha sottolineato Fo - ma soprattutto trovare degli spazi in modo che possano lavorare vicino a noi. E’ un centro internazionale di studi su arte e spettacolo per promuovere nuove idee, per immaginare e, scambiare e sperimentare progetti». L’archivio era stato ideato e realizzato da Franca Rame che lo aveva progettato e reso disponibile online già dal 1995, ed è stato riconosciuto patrimonio culturale della storia italiana. Una delle opere di Antonio Teruzzi esposta a Como luce, quindi i colori, qui “riassunti” nell’oro, l’altro colore che rimanda all’eternità. Forse si può dire un nero biblico, visto che prima era il buio e poi fu creata la luce. La conferma viene dal fatto che questa mostra è una tappa di un più ampio progetto ideato dall’artista dal titolo Fondi persi. Un richiamo al Paradiso di Dante, il fondo scuro dell’acqua profonda, e un gioco di ambiguità, visto che l’espressione è di ambito economico-finanziario e non certo dell’arte. Teruzzi si esprime per binomi, nero-oro, buio-luce, terracielo, anima-corpo, ma i due termini non sono in contrapposizione, anzi l’uomo è l’artefice della loro necessaria unione. In questo senso il titolo è una spia significativa: non pensare l’uomo, il che richiamerebbe esiti artistico-filosofici, ma Pensare all’uomo che è qui e adesso tra terra e cielo e non può rinunciare a nessuno dei due elementi. La rassegna Le sagome Proprio le sagome rivelano il senso della sua ricerca che si pone chiaramente e con fermezza in un’ottica di religiosità. Sagome di uomini soli e spesso i tratti che le compongono rimandano alla figura di Cristo. Oppure una folla di uomini, tutti multipli di uno, in quanto nella nostra individualità condividiamo tutti lo stesso ideale, la stessa aspirazione. Per questo le sagome sono posizionate nella parte superiore del quadro: non come nega- Antonio Teruzzi La mostra il progetto e il libro Per i novant’anni di Dario Fo il museo con il suo archivio Premio Nobel In occasione del compleanno inaugurato a Verona uno spazio con i lavori di Fo e della moglie La sua Milano lo ha festeggiato ieri sera al Piccolo Teatro Studio, mentre per tutta la giornata si sono moltiplicati felicitazioni e auguri per i 90 anni di Dario Fo. «Caro Dario - si legge ad esempio nel testo da presidente e direttore editoriale del Salone del Libro, Giovanna Milella ed Ernesto Ferrero - abbiamo sempre pensato che la cultura italiana abbia trovato in te un testimonial d’eccezione, capace di reinventare la grande tradizione di cui è erede. Il tuo lavoro ha saputo coniugare la parola, il gesto, l’immagine, la musica in una cifra inconfondibile, nel segno di una contagiosa allegria creativa. Ci hai fatto ride- re, pensare, indignare. La tua arte, così fisica e così parlata insieme, ha creato uno spazio comune in cui confrontarsi liberamente. Per questo, nel ricordo di tante tue magiche apparizioni al Salone del Libro, desideriamo dirti anche noi, con gli auguri più affettuosi, la nostra ammirazione per la tua inesauribile giovinezza e la nostra gratitudine». E proprio in occasione del novantesimo compleanno è LA PROVINCIA Spettacoli 31 VENERDÌ 25 MARZO 2016 Baraldo Music Contest La sfida a tre si avvicina Domani a Berbenno. Nell’ultima semifinale Endgame contro Black Shiver Già in finale La Colpa, con testi del tiranese Luca Cometti e Black Jack Band BERBENNO Per una volta insieme Batman e Superman I film di Pasqua Nelle sale della provincia di Sondrio spiccano fumetti, animazione e commedie nel più classico stile “da feste” PAOLO REDAELLI Terza ed ultima semifinale, domani a Berbenno, per il Baraldo Music Contest. La serata dovrà assegnare il terzo posto utile per la finale del 16 aprile (doveva essere il 2, ma è stata spostata per gli impegni di alcuni gruppi) insieme a quelli già conquistati da La Colpa e, un po’ a sorpresa, dalla Black Jack Band. I vecchi ragazzi da Tresivio Già, perché in mezzo a tanti gruppi formati da giovani, gli arzilli vecchi ragazzi di Tresivio si sono guadagnati il biglietto per la finale con un’ esibizione pulita, proponendo vecchi classici intramontabili degli anni Settanta, grazie ad un chitarrista preparato ed espressivo come Orlando Lanzini. Gianni Mansueti e Emilio Masotti, i due cantanti, erano già attivi dagli anni Sessanta e insieme a Lanzini, al bassista Nico Negrini e al batterista Enzo Bonolini (altro veterano dei sixties) compongono una band affiatata, che ha anche ripreso a suonare con continuità. La loro è una musica che unisce le generazioni, proposta con passione e impegno. E il pubblico del Baraldo ha dimostrato di apprezzare, assegnando loro il secondo posto in classifica provvisoria a quota 641. Ironia alla Skiantos Sulla capolista La Colpa, serissima candidata alla vittoria con 936 punti guadagnati finora, c’è molto da dire. Autori di un’esibizione tostissima, nella semifinale del 12 marzo i quattro ragazzi milanesi hanno messo in vetrina capacità tecniche, alto livello di energia, un gioco di voci efficacissimo su brani di propria composizione con testi italiani interessanti, non privi di una certa ironia alla Skiantos come dimostra il titolo “Scappo di casa, torno per cena”. Versi come “Senza lacrimogeni non riusciamo più a commuoverci” fanno invece riflettere sulla condizione umana vista I quattro de La Colpa, per ora al primo posto del Baraldo Music Contest con 936 punti conquistati Con Gigliola Amonini “Leggere ad alta voce” Un laboratorio per imparare «Perché leggere ad alta voce? Per la meraviglia». Il pensiero di Daniel Pennac offre uno degli spunti per cui si può pensare quanto sia bello leggere ad alta voce e, dunque, sia bello imparare a farlo. L’infaticabile regista Gigliola Amonini - neanche il tempo di tirare il fiato dopo la maratona con i due spettacoli conclusivi del laboratorio teatrale del Quadrato Magico per bambini e per adulti -, ora è la conduttrice di una nuova iniziativa. Si tratta del laboratorio di lettura “Leggere ad alta voce” che, per promozione di Alpiinscena e QM con il patrocinio del Comune di Sondrio, si terrà fra aprile e maggio in quattro incontri Concorso del 24/3/2016 52 76 55 86 23 5 70 33 80 4 6 17 50 45 87 80 67 60 86 42 50 90 88 18 58 63 16 6 17 88 47 11 3 14 84 20 - 26 57 67 89 Al terzo posto provvisorio ci sono i Kuna, formazione di casa, esibitisi sabato scorso (509 punti in tasca) insieme ai Radio Kaos di Sergio “Gatto” Bellotti” già fuori matematicamente con i loro 495 punti. Ma domani saliranno sul palco Endgame e Black Shiver, ed una di queste band potrebbe ancora occupare la terza piazza. Staremo a sentire. “Canaglie” milanesi sul palco del Mambo Puro rock and roll 28 61 81 5 6 Quote Superenalotto Quote Superstar 24 Kuna terzi. Per ora Nicola Falcinella Henry Cavill e Ben Affleck Skaya e Nefasti a Tirano Il venerdì è tutto punk 75 70 46 31 19 54 17 26 4 46 88 14 87 78 8 63 62.000.000,00 478.019,88 14 al policampus di Sondrio. Le serate sono in programma per l’esattezza l’11 e 18 aprile, il 2 e 9 maggio dalle 20,30 alle 22,30 e sono dedicate a chi desidera rendere affascinante e coinvolgente la lettura di un racconto, una poesia, una favola, una relazione. Ma perchè partecipare? Lo consiglia Amonini: «Per scoprire la propria voce e le sue potenzialità e interpretare le parole scritte per il gusto di leggere per se stessi, per un pubblico di amici, per leggere una fiaba con l’interpretazione dei personaggi, per leggere una lettera, un testo ad un pubblico o semplicemente per assaporare il suono della propria voce». Per poter partecipare alle serate occorre iscriversi scrivendo a [email protected]. Il costo è di 40 euro, mentre il numero massimo di partecipanti è dodici. Chi volesse informazioni può mandare una mail a [email protected] o contattare direttamente Gigliola Amoni al 333-3073940. 1 C. CAS. da quattro giovani musicisti (i testi sono tutti opera del batterista Luca Cometti, di Tirano) e se il loro hardcore melodico ogni tanto si tingesse di funky o di qualche ritmica imprevedibile, il risultato sarebbe ancora migliore. Per ora Marco Muscarà (voce e chitarra), Luca Di Blasi (chitarra e voce) Matteo Cogo (basso e voce, interessantissimi i suoi effetti vibranti) e Cometti si issano al comando e dimostrano di essere una spanna sopra tutti i partecipanti, ma la finale del 16 potrebbe ancora ribaltare le posizioni. Supereroi dai fumetti o dell’animazione e commedie, per lo più seguiti di opere di successo, i film del fine settimana di Pasqua non brillano in originalità. Per chi vuole variare, il Cinema Excelsior da domani a mercoledì presenta “Truth. Il prezzo della verità” di James Vanderbilt, solido dramma che ricorda “Il caso Spotlight”. Nel settembre 2004 la giornalista Mary Mapes (Cate Blanchett) della Cbs News provò che l’allora Presidente George W. Bush era venuto meno ai suoi doveri di pilota nella Guardia nazionale tra il 1968 e il ’74. Il caso creò scalpore, ma, anziché Bush, sotto esame finì la trasmissione 60 Minutes del popolare conduttore Dan Rather (Robert Redford) che aveva mandato in onda il servizio. Il Cinema Victoria di Chiavenna propone l’animazione “Pedro galletto coraggioso” e la sera il buon melodramma “Brooklyn” di John Crowley con Saoirse Ronan nei panni di una giovane irlandese che a inizio anni ’50 emigra a New York. Trova un lavoro, studia, supera una situazione difficile e si innamora di un giovane italoamericano: tutto sembra andare per il verso giusto, quando muore la sorella e deve tornare a casa per un periodo che la costringerà a scelte difficili. Starplex di Sondrio, Cinema Iris di Morbegno e Cinema Mignon di Tirano conservano l’animazione “Kung Fu Panda 3”: il panda Po ritrova il padre naturale e deve affrontare nuove sfide. Per la prima volta in “Batman vs Superman – Down of Justice 3D” di Zack Snyder, in programmazione alla multisala, i due supereroi sono nella stessa storia. Tra Metropolis e Gotham City, Batman / Bruce Wayne (Ben Affleck) e Superman / Clark Kent (Henry Cavill) si affrontano mentre si affaccia la minaccia di Lex Luthor (Jesse Eisenberg). Al Cinema Pedretti di Morbegno e alla multisala arriva “Il mio grosso grasso matrimonio greco 2” di Kirk Jones con Nia Vardalos e John Corbett, il seguito di una fortunata commedia sentimentale del 2002: la famiglia Portokalos si prepara a un nuovo e più grande matrimonio. Cinema 3 di Morbegno e multisala programmano “Un paese quasi perfetto” di Massimo Gaudioso, ennesima commedia sul rapporto tra nord e sud. Pietramezzana, piccolo paese della Basilicata, rischia l’abbandono. Trascinati dal vulcanico Domenico (Silvio Orlando), i paesani cercano un nuovo medico. Si imbattono in un rampante chirurgo estetico milanese (Fabio Volo), e provano in mille modi a farlo restare. Il Cinema 3 propone al pomeriggio “Heidi” di Alain Gsponer, versione con attori in carne e ossa della celebre storia: adattamento più che apprezzabile con Bruno Ganz nel ruolo del nonno. Riapre il Cinema Aprica: oggi ci sono “Zootropolis” e “Il mio grosso grasso matrimonio greco 2”, domani “Kung Fu Panda 3” e “Heidi”, domenica “Heidi”, “Kung Fu Panda 3” e “Perfetti sconosciuti”. Il Cinema La Baita di Madesimo a questi titoli aggiunge alcuni appuntamenti più curiosi. L’attrice Matilde Gioli (“Il capitale umano”) sarà presente domenica alle 17.30 per raccontarsi prima della proiezione di “Belli di papà” dove recita al fianco di Diego Abatantuono. Da segnalare domani alle 19 “Lo chiamavano Jeeg Robot”, supereroe all’italiana con Claudio Santamaria e Luca Marinelli. 515,44 31,41 5,68 3.141,00 100,00 10,00 5,00 Numero Oro: 52 4 5 16 17 23 26 45 46 47 50 52 55 60 63 70 76 80 86 88 90 Serata esplosiva di puro rock and roll, stasera (ore 22) al Mambo Pub di Piateda, dal 1987 tana della musica live in Valtellina. Sul palco ci saranno The Scoundrels (le canaglie), da Milano, immagine aggressiva e potenza di fuoco notevole, che promettono rock ad alto volume, dai Beatles agli AC/DC, passando per Rolling Stones e Led Zeppelin. Il meglio, insomma, di quanto possa offrire la storia di un ge- nere sempre dato per morto e sempre comunque vivo e vegeto. The Scoundrels sono un gruppo altamente energetico e coinvolgente che riprende con passione i classici del rock, pagine memorabili scritte quando fare musica voleva dire esprimere arte senza pensare troppo al mercato, alle classifiche o alle hit parade. Sarà un viaggio affascinante nelle diverse sfumature del genere, con una band in grado di coinvolgere e trascinare. P. Red. A tutto volume al Doc Pub Serata tutta punk al Doc Pub di Tirano, a partire dalle ore 21. Sul palco ci saranno due formazioni locali dedite all’ipervelocità rock come Skaya e Nefasti. Questi ultimi sono la band di Aaron Grolli, già fondatore e leader dei Pessimi Elementi (due album all’attivo e concerti in tutta Italia) nonché inventore di Villiko, la variante made in Valtellina del Risiko. Insieme a lui la pervicace batterista Helena e l’ostinato bassista Jonni formano un power trio dedito a punk, hardcore e gozzoviglie, capace di scatenare danze macabre tra i non pochi fan. Skaya sono invece quattro sondriesi (Lino, voce; Schweps, chitarra; Michael, batteria; Xandrex, basso) avvezzi a sonorità più hardcore, anarchiche e vegetariane. Hanno pubblicato di recente un demo con quattro pezzi (“They Are Not Food”, “No Way Out”, “Fake Life” e “Frenesia”) registrato al Lokalino di Morbegno e al Racün Studio di Delebio. P. Red. Sport 33 LA PROVINCIA VENERDÌ 25 MARZO 2016 Poca fortuna per la Curtoni Brilla la stella di Jole Galli Che forza le Ladies In Coppa Italia non hanno rivali Sci alpino. In Friuli gare di discesa libera e superG per assegnare i tricolori La morbegnese chiude nona la prova veloce, la livignasca termina ottava PAOLO VALENTI SELLA NEVEA I campionati italiani assoluti e juniores, le cui prove di velocità sono in svolgimento a Sella Nevea in Friuli, prevedevano l’assegnazione dei titoli di discesa libera e di combinata alpina. Sembrava una giornata propizia per Elena Curtoni – i cui grandi progressi in discesa le hanno regalato il primo podio di carriera alle recenti finali di St. Moritz –, ma la valtellinese non è andata oltre il nono posto nella prima competizione in cui Elena Fanchini, in una stagione per lei davvero grigia, ha sfoderato l’acuto e si è assicurata il settimo titolo nella specialità. Le giovani dell’Alta Valle protagoniste della Coppa Italia a Como Rugby a sette Settimo evento della stagione legata alla kermesse tricolore con le valtellinesi giunte prime dopo una serie di confronti Energie da preservare In una manche molto breve (meno di 1”10) la 30enne di Lovere ha preceduto di 10/100 Sofia Goggia e di 23/100 Johanna Schnarf. Fuori dal podio per 9/100 la sorella Nadia. La Curtoni ha accusato un ritardo di 2” netti, quindi ha ritenuto di non dover disputare lo slalom di combinata, riservando energie probabilmente per il superg di oggi. Più soddisfacente, anche in relazione alla diversa esperienza tra le due valtellinesi, l’undicesimo posto assoluto di Jole Galli, risalita all’ottavo nella combinata che ha visto il successo di Federica Brignone. La 20enne livignasca si La livignasca Jole Galli protagonista delle gare dei campionati italiani in corso in Friuli stata vinta da Matteo De Vettori, buono il 14° posto di Marco Furli (5° Junior), atleta del 1996. Oggi vanno in scena i due superg, quindi le gare tecniche si svolgeranno subito dopo Pasqua a Monte Pora nelle giornate del 29 e 30 marzo. In quell’occasione entreranno in azione per i colori valtellinesi il livignasco Roberto Nani, Irene Curtoni e Nicole Agnelli, mentre le due atlete in gara ieri si presenteranno anch’esse al cancelletto di partenza. Classifica discesa femminile: 1. Elena Fanchini 1.09.29, 2. Sofia Goggia +0.19, 3. Johanna Schnarf +0.23 (9. Elena Curtoni +2.00, 11. Jole Galli +2.39). Combinata femminile: 1. Federica Brignone 1.53.94, 2. Johanna Schnarf +0.21, 3. Marta Bassino +0.98 (8. Jole Galli +3.63). Discesa maschile: 1. Christof Innerhofer 1.06.38, 2. Mattia Casse +0.71, 3. Peter Fill +0.95 (12. Pietro Zazzi +2.02). Combinata maschile: 1. Matteo De Vettori 1.49.59, 2. Nicolò Cerbo +0.85, 3. Paolo Pangrazzi +0.88 (14. Marco Furli +3.41). Canottieri Retica in evidenza a Terni Podio sfiorato dal quartetto Junior zava al quinto posto nella finale B. Per l’atleta di Nuova Olonio si tratta sicuramente un ottimo risultato in prospettiva futura. Da sottolineare anche la prestazione del doppio ragazzi composto da Andrea Oregioni e Luca Pellizzari che si qualificavano per la semifinale, dove il quarto posto però non era sufficiente per accedere alla finale A. I ragazzi sono stati accompagnati dal dirigente Chicco Vaninetti e dagli allenatori Stefano Luoni e Carlo Gaddi. Prossima gara sarà la regata valida per il trofeo D’Aloja prevista domenica a Monate per le categorie allievi, cadetti e master. Canottaggio Sgheiz, Curti, Mantegazza insieme a Marcus chiudono alle spalle di team quotati ma con atleti di varie squadre In evidenza gli atleti della Canottieri Retica sul lago di Piediluco in provincia di Terni nel primo meeting nazionale, test di assoluto livello in vista dei prossimi impegni agonistici. Per l’occasione si sono date ap- è anche piazzata quinta tra le Juniores, dove ha prevalso Marta Bassino. Risultati e programma La discesa maschile ha visto Christof Innerhofer conquistare il suo primo titolo nella disciplina: ha preceduto Mattia Casse di 71/100 e Peter Fill (fresco della conquista della Coppa del mondo di specialità) di 95/100. Eccellente il 12° posto del bormino Pietro Zazzi del 1994, quindi lontano dalla piena maturità agonistica. La combinata maschile è puntamento tutte le società che compongono il panorama remiero italiano e, trattandosi di gara nazionale, il confronto è stato ai massimi livelli per ogni categoria. Ottima la prova di Simone Sgheiz, Emanuele Curti , Matteo MantegazzaeMarcusActonBond Marcus nel quattro senza Junior, che superavano la semifinale e nella finalissima chiudevano quinti al traguardo alle spalle degli equipaggi di Cus Ferrara, Saturnia, Savoia Napoli e Moltrasio, da- vanti a Corgeno, Aniene e Tevere Remo. «È sicuramente un risultato molto positivo in prospettiva futura – commenta il vice presidente Roberto Sgheiz -, visto che tre equipaggi misti che li hanno preceduti difficilmente potranno avere continuità, dato che schieravano quattro elementi di spicco ma provenienti da quattro società diverse». In evidenza anche Jessica Colombini nel singolo ragazze, che superava le qualificazioni e si piaz- Campionato italiano in terra ligure Meraviglia e Bordoli non deludono Enduro Sul circuito di Arma di Taggia il pilota di Berbenno chiude 18° mentre il centauro di Piantedo finisce la prova al 23° posto Comincia con una giornata di sole il campionato italiano di enduro categoria Major ad Arma di Taggia con oltre 260 concorrenti. Anche la Valtellina del fuoristrada era presente con due suoi rappresentanti che indossano la casacca del moto club Sebino: Gianmaria Meraviglia nella categoria Expert 1 con la Honda 250/4T, mentre tra i piloti della Master 2 c’era Eros Bordoli in sella alla Ktm 350/4T. Con il 18° posto di classe Gianmaria Meraviglia è stato il migliore dei nostri. Per il fuoristradista di Berbenno un risultato che non gli regala nessun punto, essendo rimasto fuori dai primi quindici. Anche Eros Bordoli, pilota di Piantedo, ha avuto la soddisfazione del traguardo portando la sua potente Ktm 350 a occupare nella classifica di categoria il 23° posto. «La gara di Arma di Taggia è stata davvero bella e allo stesso tempo impegnativa - racconta Meraviglia -. Non ti dovevi concedere distrazioni, il primo vero caldo ha messo in difficoltà i concorrenti di tutte le categorie specialmente quelli che soffrono di più l’alta temperatura». «Sono soddisfatto perché al massimo nel campionato italiano Majorparteciperòancoraunavolta - prosegue -, prima di concentrarmi sul regionale lombardo dove le trasferte sono più brevi e meno costose». G.Cas. «Voglio complimentarmi con Bordioli perché ha disputato una garaeccellente-ammetteMeraviglia -. Durante il viaggio in Liguria ho saputo che Eros farà l’intera stagione tricolore, ma si presenterà spesso anche a gareggiare nel campionato lombardo categoria Major dove potrà puntare alla zona punti». «Per ciò che riguarda la gara, è stata davvero niente male, ma non nascondo che a noi valtellinesi piacerebbe organizzare una prova in provincia o in quelle vicine senza doverci sobbarcare chilometri e chilometri per andare a correre - conclude -. Chissà se a qualcuno piacerebbe riportare una gara di enduro in Valtellina? Noi aspettiamo». O.Mal. Laformazionefemminile dell’Alta Valle è tornata in campo nella Coppa Italia di rugby a sette a Como dov’era in programma il settimo appuntamento della stagione. Inserita in un girone a cinque squadre, ha sfruttato l’occasione di avere di fronte squadre superate nel corso della stagione, ed è riuscita ad aggiudicarsi il torneo conquistando tre vittorie e un pareggio. La prima gara vedeva di fronte Valtellina e Varese. Galli e compagne faticavano a trovare il ritmo, nella seconda parte della gara riuscivano ad avere meglio (20-5). In seguito toccava alle padrone di casa del Como, con cui le sondaline disputavano un match sottotono, facendosi prima rimontare poi superare. Solo nel finale il Ladies Team agguantava un pareggio (10-10) fondamentale per la classifica. Seguiva una spettacolare esibizione con il Cus Pavia, una delle formazioni più esperte del circuito. Le pavesi nulla potevano contro la vivacità delle valtellinesi e alla fine soccombevano per sette mete a due (35-10). Rimaneva da disputare solo l’ultima gara con il temibile Cus Milano. Una partenza bruciante vedeva le valtellinesi portarsi sul 3-0 nel giro di pochi minuti e resistere al tentativo di rimonta (25-5). «Avevamo una ghiotta occasione per centrare la vittoria nel girone – ha commentato Ivan Dal Pozzo a fine torneo –, le ragazze non se la sono fatta scappare. Sono state bravissime». Valtellina in campo con: Cristina Galli, Michela Graneroli, Lucrezia Manzolini, Chiara Pedranzini, Marilena Pini, Natalie Piuselli, Rachele Prevostini, Luisa Rossatti, Cristina Sbrizzai. Allenatori: Ivan Dal Pozzo e Davide Pozzi. P.Val. Regionale a Piantedo Pizzini e Nobili sul gradino più alto Trial Debutto per il campionato con 130 concorrenti al via Ottimi risultati per i valtellinesi con primi posti e piazzamenti Comincia in Valtellina il campionato regionale di trial, che ha visto a Piantedo 130 concorrenti suddivisi nelle varie categorie sotto l’egida del moto club Val. Com. Due successi di classe per due trialisti della valle: nella categoria TR3 Over svettava il pilota di Colorina Giovanni Pizzini (Beta) con 32 penalità. Quarto Stefano Donchi su Beta con 49 errori. Altro successo per Richard Gerri Nobili su Vertigo con 25 penalità nella categoria TR4 Over,Maurizio Salvagni (GasGas) è 5° con 36 errori, Virgilio Tegiacchi (GasGas) 10° con 58, infine Riccardo Patrizi (Montesa) 14° con 75 errori. Terzo Roberto Ruttico con la Scorpa nella categoria TR4 con 23 penalità . Nella TR2 Sonny Goggia non andava oltre il 6° posto con la Beta. Valerio Dino Codega con la Scorpa era 2° nella categoria TR3 seguito da Francesco Salvagni (GasGas) 5°, mentre per Alessandro Azzalini (Beta) con il 14° posto Giovanni Pizzini in azione arrivavano due punti regionali. La vera novità è stata la presenza di una ragazza valtellinese con i colori del Mc Valtellina giunta terza. Si tratta di Sara Maffenini con la Sherco 290 cc. Nella TR5 13° Ivan Franceschini su Beta con 41 errori, 18° Mattia Ghezzi (Sherco), 22° Corrado Garzetti su Fantic Motor. Tra gli Juniores vittoria di Luca Poncia (Mc Val.Com) con la Beta nella “A”con 75 penalità, nella “B” terzo Luca Ruffoni (Beta) davanti a Lorenzo Patrizi. Prossima tappa del campionato regionale l’8 maggio a Faedo. O.Mal. 2.014.000 lettori (Audipress 2015/III) VENERDÌ 25 marzo 2016 | Anno 61 - Numero 72 € 1,40 | Inseguimento e sparatoria sulle strade dell’Abbiatense Muore bandito ZANICHELLI · A pagina 21 IL COMMENTO di GIANCARLO MAZZUCA UNA CORSA A HANDICAP «B ISOGNA saper perdere...» cantavano, negli anni Sessanta, i Rokes e Lucio Dalla. A distanza di quasi mezzo secolo sembra proprio che quel “refrain” sia diventato il motivo dominante delle prossime elezioni amministrative. Nel senso che tutti si stanno paradossalmente muovendo per perdere: una vera e propria corsa a handicap. Se ci fate, infatti, caso, a Roma, a Bologna e a Torino il centrodestra si divide nella battaglia sempre meno sotterranea tra Lega e Forza Italia con in palio l’eredità politica di Berlusconi. Una tattica un po’ suicida offerta su un piatto d’argento ai grillini che potrebbero avere campo libero in tante città. Ma se Atene piange, Sparta non ride: il centrosinistra, nonostante le primarie del Pd che avrebbero dovuto risolvere tutti i problemi, corre (?) diviso a Napoli con l’ex sindaco Bassolino che starebbe per annunciare la sua candidatura solitaria, togliendo, così, alla renziana Valente moltissime chance di arrivare al secondo turno. [Segue a pagine 2] EDIZIONE NAZIONALE Anno 17 - N. 84 Le proteste in Lombardia I rilievi sulle strade dell’inseguimento La cellula belga voleva colpire una centrale. Spunta un altro terrorista in fuga e commento di L. BIANCHI Vertice Ue: decalogo di buone intenzioni ma nessuna decisione Servizi · Da pagina 2 a pagina 9 Milano, il candidato Casaleggio ha scelto Corrado ANASTASIO · A pagina 13 La superpopolare al via Banco-Bpm: fusione senza licenziamenti PEREGO · A pagina 24 FRANCI e servizi · Nel Quotidiano Sportivo Colpita a mazzate, giovane in fin di vita L’Italia convince e diverte contro la Spagna Pensando agli Europei Le sfonda il cranio Ma per il pm non è tentato omicidio y(7HB1C4*MLLOKP( +]!z!%!$!, SALVI · A pagina 19 Isis,minaccia nucleare L’amichevole: 1-1 a Udine BALETTI, PIFFANELLI e commento di TASSI · Nel Qs La girandola dei professori alle superiori: è braccio di ferro fra studenti e Ministero CALDEROLA · A pagina 14 La sentenza al tribunale dell’Aja. Sterminati ottomila musulmani Quarant’anni al boia di Srebrenica Karadzic responsabile di genocidio JANNELLO e servizio · A pagina 10 A causa dello sciopero nazionale del settore dei poligrafici il Qn-Giorno esce in edizione ridotta e incompleta. Ce ne scusiamo con i lettori. www. i l gi or no. i t emai l :r edaz i one. l ombar di a@i l gi or no. net Lombar di a Venerdì 25 marzo 2016 Redazione: via Stradivari 4, Milano - Tel. 02 27799111 - Fax 02 27799537 · Pubblicità: SpeeD - Milano - Tel. 02 57577605 - Fax 02 57577630 QUELLE MOSCHEE FANTASMA ALMENO QUINDICI LUOGHI DI CULTO SPUNTATI A MILANO E NESSUNO LI PUÒ CONTROLLARE VAZZANA · All’interno L’ex ministro Lupi «Con Parisi meno tasse» MINGOIA · All’interno Brescia, dispetti in famiglia Schiaccia i gatti della sorella col trattore CITTADINI · All’interno Concerti e arte: Mantova capitale culturale WALCH · All’interno Il sindaco Mattia Palazzi XXII CRONACHE •• VENERDÌ 25 MARZO 2016 SONDRIO E PROVINCIA NELL’OBIETTIVO LA VICENDA IL PAESE VIENE CITATO PIÙ VOLTE CON DIVERSE IMMAGINI GIRATE IN VALLE UN KILLER INSOSPETTABILE UNA VITTIMA INNOCENTE E UN DELITTO IN FAMIGLIA DAZIO SCORCI DEL PAESE. I PROTAGONISTI NON ESISTONO In tv l’omicidio in famiglia «Ma il delitto non c’è stato» Il sindaco: «Danneggiata la nostra immagine turistica» SALARI Il cantiere dà potenzialmente lavoro a 250 persone, ad oggi saranno circa 150 contando anche i subappalti MORBEGNO BONGIO: «RISPETTEREMO I TEMPI» Il sindaco di Dazio, Antonio Cazzaniga; a sinistra un’immagine del paese tratta dal programma di FRANCESCA NERA – DAZIO – UN KILLER insospettabile e una vittima innocente. Un delitto consumato in famiglia: una famiglia chiusa in se stessa, avvolta nella fede e confinata in una piccola realtà di montagna. È la trama agghiacciante della storia raccontata in una puntata dello scripted reality «Sangue del tuo sangue», in onda su DPlay e canale Nove. Con tanto di nomi e cognomi, ricostruzioni dettagliate, interviste a testimoni, inquirenti e approfondimenti affidati ad un’esperta criminologa. A fare da sfondo alla vicenda è la ridente comunità di Dazio con i suoi sentieri, le case e gli scorci incantanti. Peccato che a Dazio non ci sia mai stata trec- cia di un episodio tanto efferato. Tanto meno possa essere patria del suo assassino e della giovane vittima di cui gli abitanti negano l’esistenza. «I PERSONAGGI che vengono nominati non esistono o comunque non hanno mai abitato in paese - racconta un residente -. L’intera vicenda di un professore universitario, padre di due gemelle di cui una barbaramente accoltellata, non è mai avvenuta. Si tratta senza dubbio di uno di quei format televisivi importati dall’America in cui tutto è finzione». Eppure, sul sito del programma, la dicitura è chiara: «È uno scripted reality che racconta vicende realmente accadute attraverso ricostruzio- ni e interviste». Il cadavere della ragazza rinvenuto nelle acque del lago di Como il 30 novembre 2010 e il suo assassino condannato a 30 anni di carcere in primo grado: alcuni riferimenti della vicenda farebbero pensare a un delitto realmente consumato seppur con protagonisti e location ben diversi da quelli illustrati nella puntata del programma. Resta il fatto che lo scorrere delle immagini di Dazio non ha certo entusiasmato i residenti. «Quanto mostrato nel filmato non rappresenta di sicuro una bella vetrina per il nostro paese - dichiara Antonio Cazzaniga, primo cittadino di Dazio -. Di sicuro un ritorno negativo in termini di immagine soprattutto per una località che punta molto sulla sua vocazione turistica». in breve Condanne pesanti nel capoluogo a corrieri di droga Schianto con l’auto Cinque ragazzi finiscono in ospedale Tirano Buglio in monte ·ULTIME condanne per quanto riguarda il vasto giro di spaccio che nel 2014 aveva portato all’arresto di un operatore della comunità «Il Gabbiano» di Tirano: il 65enne Francesco Panetta. Ieri le sentenze di condanna di altri due corrieri della droga. Maria Rosaria Colizzi, 55enne di Milano, dovrà scontare 5 anni e 4 mesi di reclusione mentre Gianluca Vanoni, 44enne di Vigevano, 4 anni, 4 mesi e 20 giorni. ·INCIDENTE a Buglio in monte, lungo la via Belvedere, mercoledì in tarda serata. Erano da poco passate le 23 quando l’auto su cui viaggiavano cinque persone per cause in corso d’accertamento è uscita di strada. Feriti i cinque giovani passeggeri, una studentessa di sedici anni, due ragazze diciottenni, un maschio di diciannove anni e un ventunenne. Sul posto i vigili del fuoco per la messa in sicurezza. Frana danneggia lavatoio di Paniga Morbegno ·UNO smottamento di circa 15 quintali di materiale ha interessato e divelto un casello dell’acqua dall’acquedotto principale per fornire il lavatoio di Paniga a Morbegno. Altri imponenti distacchi si sono verificati più a monte. Caso appalto illecito: «Nuova tangenziale I lavori non si fermano» – MORBEGNO – C’È PREOCCUPAZIONE ma prevale la speranza: al momento sembra si possa escludere lo slittamento della fine dei lavori sulla tangenziale di Morbegno a seguito dello scandalo Tecnis. La ditta siciliana avrebbe pagato tangenti ai vertici Anas per velocizzare la cessione di un ramo d’azienda alla Cossi (estranea alla vicenda) per la prosecuzione dei lavori del nuovo tratto di 38, una pratica che, nei giorni scorsi, è finita anche all’attenzione dell’Anac, l’Autorità nazionale anti corruzione di Raffaele Cantone che ha «definito illecita la cessione del contratto». IN BASE al cronoprogramma l’intervento della superstrada valtellinese si concluderà comunque entro dicembre del 2017. «Adesso è stato aperto il terzo fronte e penso che, dopo Pasqua, foreranno il quarto alla valletta» spiega Francesco Bongio, tecnico esterno incaricato dal Comune di Morbegno per seguire la partita. Nel giro di poco, quindi, si lavorerà su tutti e quattro i fronti della galleria: uno alla Valletta di Traona, due a Campovico e uno sul Tartano. «Stanno anche finendo tutte le spalle dei ponti e a maggio partirà la fresa meccanica a piena sezione, allo scopo di creare un cunicolo di sicurezza pedonale in caso di incendi in galleria. Insomma, questo è un periodo cruciale per i lavori. Visto che Cossi, con gli avanzamenti (come previsto dal contratto d’appalto ndr.) dovrà fare doppi e tripli turni e sembra stia assumendo nuove maestranze, soprattutto minatori». «Il cantiere dà potenzialmente lavoro a 250 persone, ad oggi saranno più o meno 150-200 contando anche i subappalti. Tutto questo porta ad escludere ritardi: stanno lavorando molto bene» conclude Bongio specificando che, periodicamente, verranno forniti aggiornamenti alla popolazione sullo stato di avanzamento dei lavori. È IMPORTANTE ricordare LA VICENDA La Tecnis avrebbe pagato tangenti ad Anas mentre la Cossi è del tutto estranea che nel fascicolo dell’inchiesta «Dama nera» non c’è alcun passaggio che riguarda l’impresa valtellinese che gestisce il cantiere, le irregolarità si riferirebbero solo i rapporti tra Tecnis e Anas. «Non ho nessuna autorità per rilasciare dichiarazione su questo argomento - commenta il sindaco di Morbegno Andrea Ruggeri - c’è in corso un’attività da parte dell’Anticorruzione che credo verrà trasmessa in Procura che farà i suoi accertamenti. Quello che succederà sul cantiere credo derivi anche da una potenziale, eventuale indagine dalla quale scaturiranno dei provvedimenti. Sono domande da rivolgere ad Anas».