del dell’immunodosaggio enzimatico convenzionale e fornisce un’eccellente sensibilità (93,6%) e specificità (97,8%) totali rispetto ai metodi colturali di riferimento. Key Code TSMX7845 www.oxoid.com/ifu Europe +800 135 79 135 US 1 855 2360 190 CA 1 855 805 8539 ROW +31 20 794 7071 IDEIA Herpes Simplex Virus IT K605711-2 96 Un immunodosaggio enzimatico amplificato per la rilevazione diretta del Virus dell’Herpes Simplex in campioni clinici umani di pazienti sintomatici. 1. USO PREVISTO Il test IDEIA™ Herpes Simplex Virus (HSV) è un immunodosaggio enzimatico amplificato, qualitativo per il rilevamento diretto del virus dell’herpes simplex (HSV) in campioni clinici umani di pazienti sintomatici. Attualmente esistono 2 metodi diagnostici principali per la rilevazione dell’HSV in campioni clinici. Il primo si basa sull’isolamento del virus vitale in coltura cellulare e sulla sua successiva identificazione con metodi immunologici o mediante microscopia elettronica,1,2 il secondo si basa sulla dimostrazione diretta dell’antigene virale in campioni clinici utilizzando un anticorpo monoclonale marcato con fluoresceina o un immunodosaggio enzimatico. L’isolamento virale in colture cellulari in monostrato è difficile, richiede tempo ed è dispendioso oltre a richiedere un grado di esperienza tecnica non sempre disponibile in laboratorio. Il test IDEIA HSV è un test diagnostico alternativo per il rilevamento diretto dell’antigene dell’herpesvirus in campioni clinici. Il test utilizza anticorpi monoclonali per rilevare l’antigene dell’HSV1 e dell’HSV2 e un sistema di amplificazione enzimatica per aumentare il segnale del test3. L’immunodosaggio enzimatico è di facile esecuzione ed è più rapido rispetto al metodo di isolamento virale per il rilevamento dell’HSV in campioni clinici e coltura cellulare. Il test IDEIA HSV fornisce tutti i reagenti necessari per il rilevamento dell’HSV in campioni clinici. L’esecuzione richiede meno di 2 ore utilizzando le procedure e la strumentazione Fabbricato da 5.2.1 Dispositivo medico-diagnostico in vitro Aprire il sacchetto della piastra, tagliando lungo la sigillatura. Staccare il numero necessario di micropozzetti e trasferirli nella struttura. Porre i micropozzetti inutilizzati nel sacchetto risigillabile con l’essiccante, sigillare con attenzione il sacchetto e conservarlo a 2-8°C. I micropozzetti possono essere utilizzati per 6 settimane dopo la prima apertura, posto che siano conservati secondo le istruzioni. Riconoscimenti Gli anticorpi monoclonali sono stati creati nel Dipartimento di Patologia dell’University of Cambridge a Cambridge nel Regno Unito4. 4. DEFINIZIONI I seguenti simboli sono stati utilizzati nelle informazioni del prodotto. Codice del prodotto e numero di catalogo Consultare le istruzioni per l’uso 2. SOMMARIO L’HSV è un virus a DNA con envelope, morfologicamente simile agli altri membri del genere Herpesviridae. Sono riconosciuti due tipi antigenici distinti, il tipo 1 e il tipo 2. Gli HSV di tipo 1 e 2 spesso sono implicati nelle infezioni superficiali della cavità orale, della pelle, dell’occhio e dei genitali1,2. Più raramente si osservano anche infezioni del sistema nervoso centrale (meningoencefaliti) e infezioni gravi generalizzate in neonati o in pazienti immunocompromessi. Dopo la risoluzione della prima infezione, il virus può rimanere nel tessuto nervoso in forma latente e al verificarsi di alcune condizioni può riattivarsi causando la ricomparsa dei sintomi. Contiene materiale sufficiente per ‘N’ test Controllo positivo, 3mL: un omogenato inattivato di cellule HeLa infettate da HSV in soluzione tampone che contiene proteine e detergente. Controllo negativo, 12mL: soluzione tampone contenente agente antimicrobico, colorante colorato e un agente antischiuma. Coniugato, 7mL: anticorpo monoclonale murino (frammento principale Fab) coniugato con fosfatasi alcalina in tampone stabilizzante contenente colorante colorato e un agente antimicrobico. Tampone di lavaggio concentrato (10x), 125mL soluzione tamponata con Tris contenente detergente e un agente antimicrobico. Amplificatore A, 13mL: sali inorganici e soluzione enzimatica tamponata contenente tetrazolio violetto e un agente antimicrobico. Amplificatore B, 13mL: soluzione di NADPH stabilizzata. Soluzione di arresto, 13mL: acido fosforico 1mol/L. 5.2. PREPARAZIONE, CONSERVAZIONE E RIUTILIZZO DEI COMPONENTI DEL KIT Il formato del kit IDEIA HSV permette l’analisi di 12 lotti di campioni. Per garantire il risultato ottimale del test è importante che i componenti inutilizzati del kit siano conservati secondo le istruzioni. 3. PRINCIPIO DEL TEST Il test IDEIA HSV utilizza anticorpi monoclonali murini specifici per l’HSV e un sistema di amplificazione enzimatica3. L’antigene dell’HSV (comune per il tipo 1 e 2), presente in un campione clinico, si lega all’anticorpo monoclonale murino adsorbito alla superficie del micropozzetto in plastica. L’anticorpo monoclonale murino coniugato con l’enzima si lega all’antigene”catturato” e successivamente l’enzima catalizza la conversione del substrato nel prodotto. Questo prodotto partecipa a una seconda reazione enzimatica che porta al cambiamento del colore. Lo sviluppo del colore è interrotto dall’aggiunta dell’acido. L’intensità del colore significativamente superiore ai livelli di background è indicativa della presenza dell’antigene dell’HSV nei campioni clinici (consultare la sezione 9). N Utilizzare entro Codice del lotto Limiti di temperatura di conservazione 5. REAGENTI FORNITI 96 – Ogni kit contiene materiale sufficiente per 96 - La stabilità del kit è indicata nell’etichetta determinazioni. all’esterno della confezione. 5.1. CONTENUTO DEL TEST IDEIATM HSV Un libretto di istruzioni per l’uso. Una piastra imbustata da 96 micropozzetti di 12 strisce staccabili da 8 micropozzetti, coattati con anticorpo monoclonale murino anti HSV. È fornito un sacchetto in plastica risigillabile per conservare i micropozzetti inutilizzati. Un flacone di ciascuno dei seguenti: Terreno di trasporto, 100mL: detergente non ionico in un tampone contenente colorante colorato, agente antimicrobico e un agente antischiuma. 5.2.2 Micropozzetti coattati con anticorpo monoclonale - Terreno di trasporto - Fornito pronto per l’uso. È importante mischiare il terreno di trasporto, prima dell’uso. La torbidità del terreno di trasporto è dovuta alla presenza dell’agente antischiuma, non influisce sull’analisi e non è dovuta alla contaminazione microbica. 5.2.3 Controllo positivo - Pronto per l’uso. Conservare a 2-8°C il controllo positivo inutilizzato. 5.2.4 Controllo negativo - Pronto per l’uso. Conservare a 2-8°C il controllo negativo inutilizzato. 5.2.5 Coniugato - Pronto per l’uso. Conservare a 2-8°C il coniugato inutilizzato. 5.2.6 Tampone di lavaggio concentrato - Fornito concentrato 10X. Preparare il tampone di lavaggio alla concentrazione di lavoro, aggiungendo 1 parte del tampone concentrato a 9 parti di acqua deionizzata o distillata fresca. Il concentrato fornito è sufficiente per preparare 100mL di tampone di lavaggio alla concentrazione di lavoro per ogni striscia da 8 micropozzetti. Preparare la quantità di tampone di lavaggio alla concentrazione di lavoro necessaria per la giornata lavorativa (consultare la sezione 8.2.10). Conservare a 2-8°C il concentrato rimasto. Non conservare il tampone di lavaggio alla concentrazione di lavoro per usi successivi (consultare la sezione 8.2.10). 5.2.7 Amplificatore A - Pronto per l’uso. Conservare a 2-8°C l’amplificatore A inutilizzato. 5.2.8 Amplificatore B - Pronto per l’uso. Conservare a 2-8°C l’amplificatore B inutilizzato. 5.2.9 Soluzione di arresto - Pronto per l’uso. Conservare a 2-8°C la soluzione di arresto inutilizzata. 6. REAGENTI AGGIUNTIVI 6.1. REAGENTI Acqua deionizzata o distillata fresca per la preparazione del tampone di lavaggio. 6.2. ACCESSORI I seguenti prodotti sono destinati all’uso con il kit IDEIA HSV. Per ulteriori informazioni contattare la filiale o il distributore Oxoid di zona. IDEIA HSV Extraction Buffer 10mL (codice n. S601230-2). IDEIA HSV Blocking Reagents (codice n. S603330-2). IDEIA PCE Chlamydia/HSV Wash Buffer Concentrate (X10) 125mL (codice n. S603930-2). IDEIA HSV Transport Medium 100mL (codice n. S605530-2). 7. ATTREZZATURA È necessaria la seguente attrezzatura: fiale con tappo a vite pulite agitatore vortex carta assorbente pulita (su cui picchiettare leggermente i micropozzetti per asciugarli) pipette di precisione e puntali monouso da 50-1000µL o pipette in plastica graduate per dispensare campioni di 200µL (opzionale) contenitore per i rifiuti da smaltire con disinfettante fresco adatto incubatore a 37°C lavapiastre automatico (opzionale) o attrezzatura adatta per il lavaggio di strisce di 8 micropozzetti (consultare la sezione 10.4.4), Nota: se si utilizza un lavapiastre automatico con testina da 8 micropozzetti per il lavaggio di una striscia con meno di 8 micropozzetti, è importante riempire la striscia con micropozzetti vuoti. spettrofotometro o lettore di piastre per immunodosaggio immunoenzimatico (EIA) per leggere una piastra da 96 micropozzetti a un’assorbanza di 490nm con un intervallo di riferimento di 620-650nm. Opzionale, consultare la sezione Lettura dei risultati del test, sezione 10.5). 8. PRECAUZIONI - Per uso diagnostico in vitro. Il personale che esegue un saggio utilizzando questo prodotto deve essere stato addestrato per l’uso ed essere esperto in procedure di laboratorio. 8.1. PRECAUZIONI DI SICUREZZA 8.1.1 Il terreno di trasporto; il coniugato; il tampone di lavaggio concentrato; il controllo positivo; il controllo 8.1.2 8.1.3 8.1.4 8.1.5 8.1.6 8.1.7 8.1.8 8.2. 8.2.1 8.2.2 8.2.3 8.2.4 8.2.5 8.2.6 8.2.7 8.2.8 negativo e il reagente amplificatore A contengono azide sodica (15mmol/L), che è un veleno. L’azide sodica può reagire con le tubature in rame e in piombo formando azidi metalliche esplosive. Eliminare sempre i materiali contenenti azidi sciacquando abbondantemente con acqua. La soluzione di arresto contiene acido fosforico 1mol/L. Indossare abbigliamento e occhiali protettivi per evitare il contatto con gli occhi e la pelle. Il controllo positivo contiene l’antigene dell’HSV inattivato, che è stato dimostrato non essere infettivo. In ogni caso il controllo deve essere manipolato come potenzialmente infetto. Contiene anche un detergente (1% v/v); evitare il contatto con la pelle. Non mangiare, bere, fumare, conservare né preparare cibi o applicare cosmetici nell’area di lavoro designata. Non pipettare i materiali a bocca. Durante la manipolazione dei campioni si raccomanda l’utilizzo di guanti monouso e di lavare sempre le mani dopo aver lavorato con materiale potenzialmente infettivo. Smaltire tutti i campioni clinici e i reagenti in conformità alle normative locali. Le schede di sicurezza sono disponibili su richiesta per l’operatore specializzato. PRECAUZIONI TECNICHE I componenti non devono essere utilizzati dopo la data di scadenza indicata sulle etichette. Non mischiare o scambiare tra loro reagenti provenienti da lotti differenti. I reagenti sono forniti a concentrazioni di lavoro fisse. Qualsiasi alterazione dei reagenti o la conservazione non conforme a quanto indicato nella sezione 5.2 può influire negativamente sul risultato del test. Evitare la contaminazione dei reagenti. Quando si utilizza il metodo della boccetta contagocce, controllare che tutti i reagenti siano aggiunti nello stesso modo. (La combinazione dell’uso di pipette e di contagocce, può alterare la prestazione del kit). Evitare il campionamento multiplo dai reagenti di amplificazione. Trasferire la quantità richiesta nei recipienti adatti, puliti. Non rimettere il reagente in eccesso nella boccetta contagocce. Utilizzare pipette monouso o puntali differenti per ogni campione, controllo o reagente (se non si usano le boccette contagocce), per evitare la contaminazione crociata dei campioni, dei controlli e dei reagenti, che può portare a risultati scorretti. Conservare l’acqua deionizzata o distillata per la diluizione dei reagenti concentrati in contenitori puliti per evitare la contaminazione microbica. In ogni fase dell’analisi controllare che non si verifichi contaminazione crociata tra i micropozzetti. È importante non lasciare che il coniugato contamini gli altri reagenti o l’attrezzatura. Se non si usa il metodo con contagocce, utilizzare pipette diverse per dispensare il coniugato e i reagenti di amplificazione. Evitare di toccare o schizzare il bordo del micropozzetto con il coniugato, poiché il coniugato lasciato asciugare sul bordo del micropozzetto può alterare la prestazione dell’analisi. 8.2.9 8.2.10 I micropozzetti non possono essere riutilizzati. Non conservare il tampone di lavaggio alla concentrazione di lavoro per usi successivi. Quando non è in uso, il serbatoio del tampone di lavaggio deve essere sciacquato con acqua deionizzata o distillata e lasciato asciugare. 8.2.11 Il sistema di amplificazione enzimatica è un rilevatore delle molecole di fosfatasi alcalina altamente sensibile. È molto importante che tutto il coniugato non legato sia rimosso lavando i micropozzetti, prima dell’aggiunta dei reagenti di amplificazione. Lavare attentamente i micropozzetti, seguendo le indicazioni descritte nella sezione 10.4.4; in caso contrario si possono ottenere risultati errati. 8.2.12 L’attrezzatura per il lavaggio manuale o automatico non deve presentare contaminazione microbica, deve essere calibrata correttamente e sottoposta a manutenzione conforme alle istruzioni del produttore. 8.2.13 Non si devono utilizzare soluzione salina a tampone fosfato (PBS) o altre soluzioni di lavaggio contenenti fosfato, al fine di prevenire l’inibizione dell’enzima del coniugato che potrebbe alterare la prestazione dell’analisi. L’attrezzatura di lavaggio utilizzata con soluzioni di lavaggio a base di fosfato deve essere sciacquata accuratamente con acqua deionizzata o distillata, prima di caricare l’IDEIA PCE Chlamydia/HSV Wash Buffer (codice n. S603930-2) alla concentrazione di lavoro. 9. RACCOLTA E PREPARAZIONE DEI CAMPIONI Il kit IDEIA HSV può analizzare i campioni raccolti nei seguenti modi: campioni raccolti nell’IDEIA HSV transport medium (consultare la sezione 9.3.1) campioni raccolti nel terreno di trasporto per l’isolamento virale in colture cellulari in monostrato (consultare la sezione 9.3.2). 9.1. TERRENO DI TRASPORTO Se si deve utilizzare l’IDEIA HSV transport medium per la raccolta dei campioni, dispensarne 1mL nelle fiale con tappo a vite, pulite. Le aliquote da 1mL possono essere conservate a 2-8°C per 12 mesi o fino alla data di scadenza indicata sull’etichetta della fiala Conservare a temperatura ambiente (15-30°C) per 6 mesi. Nota: prima di dispensare o utilizzare il transport medium, è importante agitarlo con il vortex o mischiarlo. Il transport medium contiene un agente antischiuma, che rende il terreno torbido, ma non influisce sull’analisi e non è dovuto a contaminazione microbica. Inoltre contiene un detergente forte, che rende il campione inadatto alla coltura cellulare. 9.2. RACCOLTA DEI CAMPIONI Per un rilevamento ottimale dei campioni clinici è essenziale una buona tecnica di campionamento. I campioni da una lesione clinica devono essere raccolti da personale qualificato mediante un tampone sterile. I campioni devono essere raccolti in modo da contenere quanto più materiale infetto possibile. Sono consigliati tamponi sterili con punta in cotone o Dacron® con gambo in plastica o carta compressa. Creme, unguenti, lozioni, ghiaccio, alcool, soluzione di betadine, zinco o un recente semicupio riducono significativamente la raccolta del virus8. Prima della raccolta dei campioni evitare tali rimedi, se possibile, o nel caso comunicarlo al medico durante la raccolta del campione. 9.2.1 Campioni clinici Le ulcere devono essere passate fermamente con il tampone per raccogliere le cellule e l’essudato infetti dalla base dell’ulcera. Le vescicole devono essere aperte con cura, il liquido raccolto sul tampone e la base della lesione passata con il tampone. Porre il tampone in una fiala con tappo a vite, pulita con il relativo terreno di trasporto. Le lesioni pustolose devono essere trattate come le vescicole, le croste possono essere aggiunte al terreno di trasporto in una fiala con tappo a vite o inviate secche. I campioni devono essere conservati a 2-8°C non oltre 3 giorni. I campioni rettali o ano-rettali contaminati con materiale fecale possono dare risultati falsi positivi. Tali risultati possono essere confermati con gli IDEIA HSV Blocking Reagents (codice n. S603330-2). 9.2.2 Campioni cervicali in pazienti sintomatiche Passare con forza il tampone su qualsiasi lesione visibile, altrimenti passarlo sulla cervice. Estrarre il tampone senza toccare la parete vaginale e porlo in una fiala con tappo a vite con il relativo terreno di trasporto. I campioni devono essere conservati a 2-8°C non oltre 3 giorni. 9.3. PROCESSAMENTO DEI CAMPIONI 9.3.1 Tamponi nell’IDEIA HSV Transport Medium Prima dell’analisi agitare i campioni con il vortex e procedere alla sezione 10.2. 9.3.2 Tamponi nel terreno di trasporto per l’isolamento virale Per il processamento dei tamponi raccolti nel terreno di trasporto del laboratorio per l’isolamento virale è necessario l’IDEIA HSV Extraction Buffer (codice n. S601230-2). I campioni devono essere processati per l’analisi IDEIA HSV solo dopo l’inoculo delle colture cellulari in monostrato, poiché il trattamento con l’extraction buffer concentrato rende il campione inadatto all’isolamento virale. Aggiungere 100µL di extraction buffer (codice n. S601230-2) a 900µL di terreno di trasporto virale. Processare i campioni in base alla procedura descritta nella sezione 10.2. Non utilizzare il terreno di trasporto fornito con il kit per processare i tamponi nel terreno di trasporto virale, poiché non permette un’estrazione ottimale dell’antigene dell’HSV dal tampone. 10. PROCEDURA DEL TEST PRIMA DI SVOLGERE LA PROCEDURA DEL TEST SI PREGA DI LEGGERE LA SEZIONE 8.2 (PRECAUZIONI TECNICHE). 10.1. PREPARAZIONE DEI CONTROLLI Controllo negativo Agitare con il vortex il controllo negativo per un minimo di 15 secondi. Aggiungere il reagente direttamente ai micropozzetti assegnati. Controllo positivo Agitare mediante vortex il controllo positivo per 1 minuto. Aggiungere il reagente direttamente ai micropozzetti assegnati. Se necessario, si può analizzare un ulteriore controllo con un livello di reattività inferiore per monitorare la prestazione del kit. 10.2. TRATTAMENTO DI CAMPIONI E CONTROLLI Agitare con il vortex i campioni processati (vedere sezione 9.3) e i controlli per 15 secondi, prima di aggiungerli ai micropozzetti. 10.3. CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI TRATTATI I campioni possono essere conservati a –20°C per 4 settimane dopo il processamento. Se si analizzano campioni congelati, lasciarli raggiungere la temperatura ambiente (15-30°C) e successivamente agitarli vigorosamente mediante vortex per un minimo di 1 minuto immediatamente prima dell’analisi. 10.4. PROCEDURA D’ANALISI Durante la procedura d’analisi si consiglia di utilizzare lo stesso metodo per l’aggiunta dei reagenti nei micropozzetti, ovvero puntali per pipette, boccette contagocce o sonde automatizzate. Per piccoli gruppi di analisi l’uso delle boccette contagocce evita la multipla entrata dei puntali delle pipette nei flaconi dei reagenti. 10.4.1 Aggiunta dei campioni e dei controlli Posizione il numero di micropozzetti necessari nel portamicropozzetti. Aggiungere 200µL dei campioni ai micropozzetti assegnati. Aggiungere 6 gocce (o 200µL) di controllo negativo e controllo positivo in micropozzetti distinti. (Devono essere inclusi almeno 3 controlli negativi e 1 controllo positivo per ogni lotto di campioni analizzati). 10.4.2 Aggiunta del coniugato Dopo aver aggiunto tutti i campioni e i controlli, aggiungere 1 goccia (50µL) di coniugato a ogni micropozzetto. Durante la dispensazione del coniugato non immergere il puntale della pipetta o la punta della boccetta contagocce nei micropozzetti per evitare la contaminazione crociata tra di essi. Evitare anche di toccare o contaminare i tappi o i bordi dei micropozzetti con il coniugato per non alterare il risultato del test. 10.4.3 Prima incubazione Porre un coperchio sopra le piastre e incubare i micropozzetti a 35-37°C in una camera umida per 90 minuti. 10.4.4 Lavaggio dei micropozzetti I micropozzetti devono essere lavati con tampone di lavaggio alla concentrazione di lavoro fresco (consultare la sezione 5.2.6). La tecnica del lavaggio è estremamente importante per il rendimento del test (consultare la sezione 8.2.10) e deve essere eseguita in modo da garantire il riempimento (con un minimo di 350µL di tampone di lavaggio alla concentrazione di lavoro) e lo svuotamento completo dei pozzetti. Sono necessari almeno 4 cicli di lavaggio, con tecniche di lavaggio automatico o manuale, inserendo 2 minuti di immersione durante il secondo lavaggio o un totale di 2 minuti di immersione durante il ciclo completo. Lavaggio manuale Per il lavaggio manuale dei micropozzetti, aspirarne il contenuto o svuotare i micropozzetti capovolgendoli e, utilizzando il tampone di lavaggio fresco, assicurarsi di riempirli e svuotarli completamente. Dopo ogni ciclo di lavaggio, rimuovere il rimanente tampone di lavaggio picchiettando i pozzetti capovolti su carta assorbente pulita. Il lavaggio manuale risulta più efficiente se il tampone di lavaggio è versato su un angolo in modo da produrre un vortice nei micropozzetti. Dopo il lavaggio finale, la piastra deve essere invertita e picchiettata sulla carta assorbente per rimuovere le ultime tracce del tampone di lavaggio. Lavaggio automatico I lavapiastre automatici devono essere programmati per completare almeno 4 cicli di lavaggio e incorporare l’equivalente di 2 minuti di immersione durante il ciclo completo di lavaggio. I lavapiastre devono essere calibrati correttamente per assicurare il riempimento e lo svuotamento completo dei micropozzetti tra i singoli lavaggi. Dopo il lavaggio finale, la piastra deve essere invertita e picchiettata sulla carta assorbente per rimuovere le ultime tracce del tampone di lavaggio. 10.6. SOMMARIO DELLA PROCEDURA DEL TEST IDEIA HSV 10.4.5 Aggiunta degli amplificatori Determinazione fotometrica I campioni clinici con valori di assorbanza superiori al valore di cutoff sono positivi (consultare la sezione 11.1). Un risultato che cade all’interno di 0,015 unità di assorbanza del valore di cut-off deve essere interpretato con cautela, si deve ripetere il test o prelevare un nuovo campione dal paziente. Se i controlli cadono al di fuori dei valori attesi, i risultati dei pazienti non devono essere riportati. Aggiungere 2 gocce (o 100µL) di amplificatore A a ogni micropozzetto. Aggiungere 2 gocce (o 100µL) di amplificatore B a ogni pozzetto. Evitare di toccare i pozzetti con i puntali del contagocce o della pipetta durante la dispensazione degli amplificatori A e B per evitare la contaminazione crociata tra i micropozzetti. 10.4.6 Seconda incubazione 11.4. INTERPRETAZIONE E VERIFICA DEI RISULTATI 11.4.1 Interpretazione dei risultati del test Porre un coperchio sopra le piastre e incubare i micropozzetti a 35-37°C in una camera umida per 30 minuti. 10.4.7 Blocco della reazione Aggiungere 2 gocce (o 100µL) di soluzione di arresto a ogni micropozzetto. Assicurare il miscelazione omogenea del contenuto dei micropozzetti. Il prodotto colorato è stabile per 30 minuti. Non esporre alla luce solare diretta per evitare fotodecolorazione del prodotto. 10.5. LETTURA DEI RISULTATI DEL TEST 10.5.1 Lettura visiva È possibile valutare visivamente i micropozzetti fino a 30 minuti dopo l’aggiunta della soluzione di arresto. Si consiglia di leggere fotometricamente i micropozzetti, la cui intensità di colore è di dubbia lettura, se confrontati con il controllo negativo (consultare la sezione 10.5.2). 10.5.2 Lettura fotometrica È possibile leggere fotometricamente i micropozzetti fino a 30 minuti dopo l’aggiunta della soluzione di arresto. Mischiare il contenuto dei micropozzetti e leggere l’assorbanza di ognuno utilizzando uno spettrofotometro adatto o un lettore di piastre per immunodosaggio immunoenzimatico (EIA) impostato a 490nm. Prima della lettura controllare che il fondo dei micropozzetti sia pulito e che non vi sia materiale estraneo all’interno. La lettura deve essere misurata contro aria (cioè senza piastra sul carrello), prima di procedere alla scansione della piastra. Alternativamente, se lo spettrofotometro o il lettore di piastre per EIA consente l’utilizzo di una lunghezza d’onda di riferimento (da 620-650nm), si consiglia la lettura a doppia lunghezza d’onda per eliminare qualsiasi possibile interferenza causata da aberrazioni, come sporco o segni, sulla superficie ottica dei micropozzetti. quello del controllo negativo è positivo. Ogni campione che dà un colore uguale o di minor intensità al colore dei controlli negativi è negativo. Ogni campione con una colorazione rosa pallido, simile a quella dei controlli negativi, deve essere letto fotometricamente o essere ritestato. In alternativa si può prelevare un altro campione dal paziente. 11. CONTROLLO DI QUALITÀ E INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DEL TEST 11.1. CONTROLLO NEGATIVO Come descritto nella sezione 10.4.1 (Aggiunta dei campioni e dei controlli), è necessario includere 3 micropozzetti di controllo negativo in ogni saggio. Determinazione visiva Tutti i micropozzetti dei controlli negativi devono essere incolore o solo leggermente rosa. In caso contrario non è possibile eseguire la determinazione visiva del risultato del test. I risultati devono essere letti fotometricamente o si deve ripetere il test. Determinazione fotometrica I valori di assorbanza del singolo controllo negativo devono essere inferiori o pari a 0,30 unità di assorbanza. I valori di assorbanza del singolo controllo negativo devono rientrare nell’intervallo compreso tra il valore medio dell’assorbanza dei 3 controlli negativi + 0,05 unità di assorbanza. Se il valore di un controllo negativo cade al di fuori dell’intervallo accettato, escludere il valore e ricalcolare la media dei 2 controlli rimasti. Se i valori di 2 controlli negativi risultano inaccettabili, il test deve essere ripetuto. Calcolo del valore di cut-off Il cut-off è calcolato aggiungendo 0,15 alla media dei valori di assorbanza ottenuti dai controlli negativi. 11.2. CONTROLLO POSITIVO Come descritto nella sezione 10.4.1 (Aggiunta dei campioni e dei controlli), è necessario includere 1 micropozzetto di controllo positivo in ogni saggio. Determinazione visiva Il micropozzetto del controllo positivo deve avere un color rosso/ magenta chiaramente distinguibile dai controlli negativi. In caso contrario non è possibile eseguire la determinazione visiva del risultato del test. I risultati devono essere letti fotometricamente o si deve ripetere il test. La seguente tabella riassume le interpretazioni consigliate e i risultati riportati Tabella 11.4 Sommario dell’interpretazione dei risultati e dei referti suggeriti Risultato OD > CO + 0,015 OD = CO ± 0,015 OD < CO - 0,015 Interpretazione Referto suggerito Positivo* Antigene dell’HSV presunto (Non è stato eseguito il blocco del test) Dubbio* Impossibile determinare il risultato. Ritestare Negativo Nessun antigene dell’HSV rilevato OD = densità ottica (unità di assorbanza) CO = Cut-off = media dei controlli negativi + 0,15 unità di assorbanza * I risultati positivi e dubbi devono essere verificati. 11.4.2 Verifica dei risultati del test Se è necessaria la verifica dei campioni risultati reattivi con il test IDEIA HSV, si consiglia l’utilizzo degli IDEIA HSV Blocking Reagents (codice n. S603330-2). Il test bloccante per la verifica dei risultati offre un ulteriore mezzo per il controllo della qualità delle condizioni della raccolta dei campioni. 12. LIMITAZIONI DELLA PRESTAZIONE 12.1. La qualità dei campioni è essenziale per la riuscita dei test diagnostici. I campioni raccolti devono contenere quanto più antigene virale possibile (consultare la Sezione 9). Quindi un controllo negativo non esclude la possibilità di un’infezione da HSV. 12.2. Per una prestazione ottimale utilizzare l’IDEIA HSV Transport Medium o l’Extraction Buffer. Non sono state convalidate le caratteristiche prestazionali di questo test utilizzando un terreno di trasporto diverso. 12.3. Non sono state convalidate le caratteristiche prestazionali di questo test per l’uso su campioni di pazienti asintomatici, liquido cerebrospinale, biopsia tissutale o essudato oculare e per la conferma della coltura del tessuto. 12.4. Questo test rileva il virus dell’Herpes simplex di tipo 1 e di tipo 2, ma non differenzia il tipo infettante. Determinazione fotometrica Il micropozzetto del controllo positivo deve avere un valore di assorbanza superiore a 0,50 unità di assorbanza. In caso contrario si deve ripetere il test. 12.5. Questo test non deve essere utilizzato quale unico metodo di diagnosi dell’HSV, in caso si programmi un parto cesareo. Devono prevalere i risultati da coltura (se disponibili) e il giudizio clinico. 11.3. CAMPIONI Determinazione visiva Ogni campione che dà un colore rosso/magenta più intenso di 12.6. Questo test può rilevare HSV non vitali, HSV di colture negative o antigeni di HSV. 12.7. I risultati del test devono essere interpretati valutando le informazioni derivanti dagli studi epidemiologici, dalla valutazione clinica del paziente e da altre procedure diagnostiche. 13. VALORI ATTESI Le frequenze dei positivi possono variare in base alla prevalenza dell’HSV nelle diverse popolazioni, alla posizione geografica, alla raccolta dei campioni, alla manipolazione, alla conservazione, al trasporto dei campioni, al comportamento sessuale e all’ambiente sanitario generale della popolazione dei pazienti in studio. Il virus dell’herpes simplex infetta l’uomo e ha una diffusione mondiale; oltre l’80% della popolazione adulta nei paesi occidentali ha sperimentato l’infezione primaria e molti di essi sono asintomatici9. A seguito dell’infezione primaria, circa il 45% degli individui con infezione orale e circa il 60% di pazienti con herpes genitale sperimentano infezioni ricorrenti10. Le infezione di herpes simplex all’occhio sono la causa principale di indirizzamento agli ambulatori oculistici10. L’HSV è stato isolato dal tratto genitale del 3-5,4% degli uomini e dell’1,0-8,0% delle donne in cliniche per le malattie sessualmente trasmesse11,12. Nelle infezioni primarie e ricorrenti sintomatiche le lesioni sono osservabili sulla pelle, sulle mucose della bocca, sulla faringe, sui genitali e sull’occhio. Le infezioni che interessano neonati o individui immunocompromessi, si possono diffondere più ampiamente interessando organi, quali polmone, cervello, fegato, milza, ecc. L’antigene dell’HSV può essere presente e il virus può essere cresciuto in coltura da liquido delle lesioni vescicolari, saliva o secrezioni da altri siti infetti, ad es. occhi, faringe o genitali. Inoltre è possibile crescere in coltura l’HSV da tessuti infetti con herpes disseminati, ad es. biopsia cerebrale di pazienti con encefalite da herpes simplex. La probabilità di rilevare l’HSV diminuisce con il tempo trascorso dall’insorgenza della malattia e lo sviluppo delle lesioni. La probabilità di isolamento virale si riduce quando le lesioni si ulcerano, si forma la crosta e guariscono. I campioni devono essere raccolti quanto prima possibile dopo l’insorgenza di lesioni5,6. In uno studio il virus è stato recuperato dal 94% delle lesioni vescicolari, dall’87% delle lesioni pustolose, dal 70% delle ulcere e dal 27% delle lesioni con crosta7. 14. CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI SPECIFICHE Tutti i risultati assumono che i metodi di coltura cellulare presentino una sensibilità e una specificità del 100%. 14.1. STUDI CLINICI Il test IDEIA HSV è stato valutato contro sistemi di coltura cellulare accettati in 4 laboratori diagnostici indipendenti. Sono stati valutati un totale di 1375 campioni clinici mediante il test IDEIA HSV e i risultati sono stati confrontati con quelli dei sistemi di coltura cellulare impiegati nei centri della sperimentazione (Tabella 14.1). In questi studi l’incidenza di infezione da HSV (secondo la coltura cellulare) variava dal 12,7% al 36,9%. Ogni campione era considerato positivo con il test IDEIA HSV, quando la sua lettura dell’assorbanza a 492 nm era superiore al valore del cut-off consigliato (consultare la sezione 11.1). Un campione era considerato positivo in coltura cellulare quando presentava il caratteristico effetto citopatico dell’HSV. Le colture cellulari positive erano tipizzate mediante immunfluorescenze diretta in 2 dei centri della sperimentazione. Dei 37* campioni positivi tipizzati al centro 1, 15/37 (40,5%) erano di tipo 1 e 22/37 (59,5%) erano di tipo 2. Al centro 4 14/71 (19,7%) erano di tipo 1 e 57/71 (80,3%) erano di tipo 2. *(4 campioni positivi non erano disponibili per la tipizzazione). I risultati del test IDEIA HSV corrispondevano a quelli della coltura cellulare in 1302 su 1375 campioni, con una concordanza totale del 94,7%. La risoluzione di 29 risultati “falsi positivi” discrepanti del test IDEIA HSV dopo riferimento ai dettagli clinici disponibili dà una concordanza totale finale del 96,8% (1331/1375). 14.2. PRESTAZIONE Sensibilità* Complessivamente la sensibilità del test IDEIA HSV era del 93,6% (307/328). Specificità* Complessivamente la specificità del test IDEIA HSV era del 97,8% (1024/1047). Valori attesi* Complessivamente i valori attesi positivi e negativi del test IDEIA HSV erano del 93,0% (307/330) e del 98,0% (1024/1045) rispettivamente. *Dolo la risoluzione di 29 risultati “falsi positivi” discrepanti del test IDEIA HSV (vedere la tabella 14.2). Tabella 14.1 Confronto dei risultati ottenuti con il test IDEIA HSV e la coltura cellulare TEST IDEIA HSV STUDIO % INCIDENZA PER LA SENSIBILITÀ COLTURA * 1 (UK) 35,3% (41/116) 90,2% (37/41) VALORI ATTESI SPECIFICITÀ POSITIVO * 90,2% (37/41) 98,7% (74/75) NEGATIVO * 98,7% (74/75) * 97,3% (37/38) 97,3% (37/38) 94,9% (74/78) 94,9% (74/78) 2 (UK) 36,9% (89/241) 89,9% (80/89) 90,2% (83/92) 94,1% (143/152) 96,0% (143/149) 89,9% (80/89) 93,3% (83/89) 94,1% (143/152) 94,1% (143/152) 3 (UK) 12,7% (98/774) 94,9% (93/98) 95,5% 97,5% (106/111) (659/676) 99,4% (659/663) 84,5% (93/110) 96,4% (106/110) 99,2% (659/664) 99,2% (659/664) 4 (US) 29,1% (71/244) 95,8% (68/71) 96,4% (81/84) 92,5% (148/160) 73,1% (68/93) 87,0% (81/93) 98,0% (148/151) 98,0% (148/151) Total 85,5% (148/173) 93,0% 93,6% 95,2% 97,8% (278/299) (307/328) (1024/1076) (1024/1047) 84,2% 93,0% (278/330) (307/330) 98,0% 98,0% (1024/1045) (1024/1045) * I dati di questi colonne sono stati ricalcolati dopo la risoluzione dei 29 risultati “falsi positivi” di IDEIA. Questi campioni derivavano da pazienti che erano testati positivi in un sito adiacente, avevano partner HSV positivi o avevano avuto una precedente storia di infezione da HSV. Tabella 14.2 Riproducibilità intra- e inter-saggio per il test IDEIA HSV Livello di antigene Negativo Intra-saggio (n=3) GIORNO 1 Media 0,105 DS 0,005 Inter-saggio (n=9) GIORNO 2 % CV 4,9 Media 0,104 DS 0,006 GIORNO 3 % CV 5,4 Media 0,108 DS 0,005 % CV 4,6 Media 0,106 DS 0,005 % CV 14.4. REATTIVITÀ CROCIATA Gli organismi dell’elenco seguente alla concentrazione approssimativa di 107 organismi/ml per colture non virali e di 50100% CPE per colture virali, sono risultati non reattivi con il test IDEIA HSV. Acholeplasma laidlawii Acinetobacter spp Aeromonas spp Bacteroides spp Campylobacter spp Candida spp Citrobacter spp Chlamydia trachomatis Clostridium spp Cytomegalovirus Enterobacter spp Epstein Barr Virus Escherichia coli Gardnerella spp Haemophilus influenzae Klebsiella spp Lactobacillus spp Listeria spp 15. 0,275 0,010 3,5 0,287 0,010 3,7 0,247 0,003 1,2 0,270 0,019 7,0 Positivo alto 1,279 0,079 6,2 1,205 0,080 6,6 1,100 0,037 3,4 1,195 0,100 8,4 BIBLIOGRAFIA 1. Adam E. (1982) 2. Herpes simplex virus infections. In Herpes virus infections clinical aspects Glaser R, ed. Marcel Dekker Inc New York pp 1-55. Nahmias AJ and Josey WE (1976) Epidemiology of herpes simplex virus 1 and 2. In Viral infections of humans, Epidemiology and control. Evans AS, ed J Wiley and Sons, London pp 253-271. Stanley CJ, Johannsson A and Self CH (1985) 3. 4. 5. 5,0 Positivo basso Mycoplasma spp Neisseria gonorrhoeae Peptococcus spp Peptostreptococcus spp Proteus spp Pseudomonas spp Salmonella spp Serratia spp Shigella spp Staphylococcus aureus (cowan 1 strain) Staphylococcus spp (coag.neg) Staphylococcus spp (coag.pos) Streptococcus spp Trichomonas spp Ureaplasma urealyticum Varicella zoster virus Veillonella spp 6. 14.3. PRECISIONE DEL SAGGIO La tabella 14.2 mostra i risultati degli studi di precisione per il test IDEIA HSV. Sono state valutate in triplo le sospensioni dei controlli di 3 livelli di antigene dell’HSV nell’IDEIA HSV transport medium in 3 occasioni diverse (per un totale di 9 saggi). I risultati sono espressi in unità di assorbanza a 492nm. Gli intervalli osservati per il CV intra- e inter-saggio erano 1,2-6,6% e 5,0-8,4% rispettivamente. 7. 8. 9. Enzyme amplification can enhance both the speed and the sensitivity of immunoassays. Journal of Immunological Methods 83: 89-95. Buckmaster A (1987) Monoclonal antibodies to HSV. In Herpes Simplex Virus: New technologies in diagnostics. Eds Freke A and Sherwood D. Boots-Celltech Diagnostics Ltd. Symposium Proceedings pp 16-20. Drew WL and Rawls WE (1985) Herpes Simplex Viruses Chapter 64 in Manual of clinical Microbiology, Fourth edition, eds by Lennette EH, Balows A, Hausler WJ Jr and Shadomy HJ, published by American Society for Microbiology, pp 705-710. Lennette DA (1985) “Collection and Preparation of Specimens for Virological Examination”, Chapter 61 in Manual of Clinical Microbiology, Fourth edition, eds by Lennette EH, Balows A, Hausler WJ Jr and Shadomy HJ, published by American Society for Microbiology, pp 687-693. Moseley RC, Corey L, Benjamin D, Winter C and Remington ML (1981) Comparison of Viral Isolation, Direct Immunofluorescence and Indirect Immunoperoxidase Techniques for Detection of Genital Herpes Simplex Virus Infection. 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