Autocertificazione per autoveicoli: istruzioni per l’uso
Istruzioni
Secondo la prassi di applicazione dell’art.63 della L.342/2000 è onere del contribuente dimostrare che il
proprio veicolo possiede le caratteristiche per poter essere considerato “di particolare interesse storico e
collezionistico” e quindi avere accesso ai benefici fiscali.
Per presentare richiesta di pagamento del bollo ridotto è necessario quindi seguire precisamente la
procedura qui riportata:
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Trasmettere alla propria Regione (Dir. Ragioneria e Tributi Regione Veneto c/o Palazzo ex ESAV
Santa Croce, 1187 - 30135 Venezia - VE) i seguenti documenti:
i)
Copia dell’autocertificazione (pagine 2 e 3 del presente file, debitamente compilate e firmate dal
proprietario del veicolo).
ii)
Copia del libretto del veicolo
iii) Copia di carta d’identità e codice fiscale del dichiarante
iv) Copia del certificato di storicità RIVS e della tessera di iscrizione ad una associazione affiliata
RIVS
v)
Copia della ricevuta dell’avvenuto pagamento di € 28,40 intestato al conto corrente postale n.
22562482 – Direzione Ragioneria e Tributi Regione Veneto
-
Attende riscontro della Regione.
Ricordiamo che è importante inviare in copia tale documentazione anche al RIVS, Registro Italiano Veicoli
Storici, Galleria Ognissanti n.26, 35129 Padova (oppure trasmetterne una copia via mail, scrivendo a:
[email protected])
Consigliamo inoltre di trasmettere al RIVS anche la copia dell’eventuale risposta (positiva o negativa) della
Regione.
Avvertenze
In caso di rigetto dell’istanza il contribuente riceverà, dopo qualche tempo, un avviso di accertamento
contro cui sarà possibile presentare ricorso presso la Commissione Tributaria di proprio riferimento.
Nel caso l’amministrazione richieda l’iscrizione all’ASI/FMI è importante sapere che tale richiesta è
completamente illegittima, secondo quanto ribadito di recente anche dalla Corte di Cassazione.
Pertanto il consiglio, in tal caso, è quello di procedere in tutte le sedi competenti al fine di ottenere il
diritto alla conversione della tassa di possesso.
I soci RIVS possono richiedere gratuitamente consulenza fiscale e la stesura del ricorso, su richiesta scritta
via e-mail da inviare a [email protected].
Spett.le Dir. Ragioneria e Tributi Regione Veneto
c/o Palazzo ex ESAV
Santa Croce, 1187 - 30135 Venezia (VE)
DICHIARAZIONE EX ART. 47 DPR 445/2000: AUTOVEICOLO DI PARTICOLARE INTERESSE
STORICO E COLLEZIONISTICO – ART.63 comma 3 LEGGE 342/2000
Il sottoscritto ___________________________, nato a _______________________ (__) il __/__/____, e residente a
___________________________, in via ___________________________ , C.F. |_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|
proprietario del veicolo
marca e modello
targa
Telaio
Anno di prima immatricolazione
Visto l’art. 63 della legge 342/2000, il quale dispone che:
1. Sono esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche i veicoli ed i motoveicoli, esclusi quelli adibiti ad uso
professionale, a decorrere dall'anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro costruzione. Salvo prova contraria, i veicoli di
cui al primo periodo si considerano costruiti nell'anno di prima immatricolazione in Italia o in altro Stato. A tal fine
viene predisposto, per gli autoveicoli dall'Automobilclub Storico Italiano (ASI), per i motoveicoli anche dalla Federazione
Motociclistica Italiana (FMI), un apposito elenco indicante i periodi di produzione dei veicoli.
2. L'esenzione di cui al comma 1 e' altresì estesa agli autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e
collezionistico per i quali il termine e' ridotto a venti anni. Si considerano veicoli di particolare interesse storico e
collezionistico:
a) i veicoli costruiti specificamente per le competizioni;
b) i veicoli costruiti a scopo di ricerca tecnica o estetica, anche in vista di partecipazione ad esposizioni o mostre;
c) i veicoli i quali, pur non appartenendo alle categorie di cui alle lettere a) e b), rivestano un particolare interesse storico o
collezionistico in ragione del loro rilievo industriale, sportivo, estetico o di costume.
3. I veicoli indicati al comma 2 sono individuati, con propria determinazione, dall'ASI e, per i motoveicoli, anche dalla
FMI. Tale determinazione e' aggiornata annualmente.
DICHIARA
Sotto la propria responsabilità, ai sensi degli artt. 47-48-49 D.P.R. 445/2000, a piena conoscenza della responsabilità
penale prevista per le dichiarazioni false dall’art. 76 del D.P.R. 445/2000 e dalle disposizioni del Codice Penale e dalle
leggi speciali in materia, che il proprio veicolo possiede tutte le caratteristiche tecniche individuate dalla
determinazione annuale dell’ASI, la quale a sua volta richiama quelle elencate dall’art.4 del D.M. Decreto 17
dicembre 2009 – 19 marzo 2010 per il rilascio del Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica, ossia:
- vetustà ventennale o superiore del veicolo
- sussistenza delle originarie caratteristiche di costruzione
- buone condizioni generali di conservazione del veicolo
- idoneità alla circolazione, confermata dalla revisione effettuata in data __/__/____ c/o ___________________
Si allegano:
Copia del libretto del veicolo
Copia di carta d’identità e codice fiscale del dichiarante
Copia del certificato di storicità RIVS e della tessera di iscrizione ad una associazione affiliata RIVS
Parere del contribuente in merito alla validità della autocertificazione
___________________, lì __/__/_____
____________________
(luogo e data)
(firma)
AUTOCERTIFICAZIONE: PARERE DEL CONTRIBUENTE
Il contribuente, preso atto che la concessione dei benefici fiscali ai veicoli di particolare interesse storico e collezionistico di età
compresa tra i 20 e i 30 anni è tuttora oggetto di incerta prassi di applicazione, alla luce del dettato dell’art. 63 della l.342/2000 e
della successiva giurisprudenza in materia
Considerato che:
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La legge richiede ad ASI ed FMI una determinazione di carattere generale (in quanto da aggiornarsi annualmente) per
potere identificare i veicoli “di particolare interesse storico e collezionistico” cui è riservato il trattamento fiscale previsto
dall’art.63 della legge 342/2000.
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In quanto individuazione a carattere generale, questa non può mai riferirsi ad alcun documento ASI o affine con valenza
esclusiva ad probationem, ma deve riferirsi esclusivamente a caratteristiche tecniche o a particolari modelli di veicoli.
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La stessa ASI, attraverso apposita delibera del Consiglio Federale, ha disposto di individuare tali caratteristiche in quelle
già rilevate dal legislatore per identificare i veicoli di interesse storico e collezionistico all’art. 60 del Codice della Strada
(D.M. Decreto 17 dicembre 2009 – 19 marzo 2010), il quale dispone che tali veicoli devono conservare le caratteristiche
originarie di fabbricazione per essere considerati tali.
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L’art.63 della L.342/2000 non conferisce ad ASI ed FMI alcun potere certificatorio o autorizzativo esclusivo (Circolare
Direzione Centrale Agenzia delle Entrate n. prot. 2001/81335)
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La natura di dette caratteristiche costituisce certamente un “fatto” a piena e diretta conoscenza del proprietario del
veicolo, certificabile mediante utilizzo della dichiarazione sostitutiva di atto notorio ex art. 47 DPR 445/2000.
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Tutti i suindicati principi di applicazione dell’art.63 L.342/2000 per i veicoli ultraventennali, sono ribaditi dalla sentenza
della Cassazione n. 3837 del 15 febbraio 2013, nonché dalla prevalente giurisprudenza tributaria.
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In particolare la Suprema Corte di Cassazione ha stabilito l’impossibilità per le amministrazioni di respingere le
autocertificazioni presentate dai contribuenti in assenza di una legislazione specifica in materia.
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La Regione Veneto ha adottato una legislazione in materia (art. 6 comma 3 L.R. 5 aprile 2013 n.3) che però non è
applicabile al caso di specie in quanto incostituzionale secondo quanto stabilito dalla sent. 455 del 2005 della Corte
Costituzionale, secondo cui benefici fiscali previsti da una legge statale non possono essere esclusi da una legge
regionale gerarchicamente inferiore.
Ritiene che:
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La certificazione ex. art. 47 del DPR 445/2000 sia documento idoneo a comprovare il possesso, per il proprio veicolo,
delle caratteristiche tecniche individuate dall’ASI nella propria determinazione annuale
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La richiesta di certificati comprovanti l’iscrizione ad un registro di una associazione privata sia da considerare
assolutamente incongruente rispetto al dettato di legge nonché lesiva del proprio diritto di libera associazione ai sensi
dell’art. 18 della Costituzione.
Richiede:
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che vengano accordati i benefici fiscali previsti dalla legge per i “veicoli di particolare interesse storico e collezionistico”.
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nel caso tale richiesta sia respinta, che gli vengano prodotte in forma scritta le motivazioni del rigetto.
Con Osservanza
___________________, lì __/__/_____
____________________
(luogo e data)
(firma)
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