ASSEFA 35 anni di impegno nello sviluppo rurale Coinvolgimento delle forze sociali e costruzione di nuove istituzioni Relazione annuale 2003-04 Association for Sarva Seva Farms (ASSEFA) 279, Avvai Shanmugam Salai, Royapettah, Chennai – 600 014 Phone: 91.44.28133203, 91.44.28130026 - Fax: 91.44.28133196 - E-Mail : [email protected] Dedicato al Prof. Giovanni Ermiglia Co-Fondatore – ASSEFA ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 Sommario ASSEFA 35 anni di impegno nello sviluppo rurale..............................................................................1 1 ASSEFA, una Organizzazione per lo Sviluppo ..........................................................3 1.1 1.2 1.3 1.4 Programmi comprensivi per lo sviluppo olistico ...................................................................3 Strategie per lo Sviluppo........................................................................................................4 L’approccio agli interventi.....................................................................................................5 Estensione geografica e ambiti di azione..............................................................................6 2 Coinvolgere le persone per sviluppare un’armonia a livello comunitario .......7 2.1 Matrimoni comunitari ............................................................................................................7 2.2 Coinvolgere le Comunità per sviluppare consapevolezza sociale .........................................7 2.3 La disseminazione delle nuove conoscenze e la condivisione di esperienze entro una rete più estesa. ...............................................................................................................................7 3 Condizioni di vita soddisfacenti per i poveri delle campagne ...............................8 3.1 Aumento della produttività agricola per contadini con appezzamenti molto piccoli e terreni marginali ................................................................................................................................9 3.2 Promozione della produzione di latte per le famiglie povere e senza terra .........................10 3.3 Micro Imprese per artigiani rurali........................................................................................13 3.4 Scuole per promuovere servizi di qualità e assicurare condizioni di vita dignitose ............14 4 Istituzioni fiduciarie gandhiane per servizi di micro-finanza .............................15 4.1 Fondi comunitari per la promozione di iniziative per il miglioramento delle condizioni di vita........................................................................................................................................15 4.2 Istituzioni di mutuo soccorso per le donne delle aree rurali ................................................16 5 Servizi per migliorare la qualità di vita ......................................................................17 5.1 Scuole gestite dalla comunità per lo sviluppo dei bambini..................................................17 5.2 Assistenza sanitaria per donne e bambini ...........................................................................20 5.3 La Compagnia per l’Habitat, per la promozione di case più confortevoli...........................21 6 Modello di sviluppo Sarvodaya - un nuovo approccio, per facilitare creatività e iniziative ai progetti in atto .......................................................................................................23 ALLEGATO I Sintesi dei programmi nelle varie aree di progetti ASSEFA .......25 ALLEGATO II Istituzioni basate sulla Comunità promosse dall’ASSEFA .......30 ALLEGATO III Risorse Umane ..........................................................................................31 1 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 Abbreviazioni 9 NGO 9 Association for Sarva Seva Farms (Associazione per le Fattorie al servizio di Tutti) 9 Non Government Organisation (Organizzazione Non Governativa) 9 SHGs 9 Self Help Groups (Gruppi di auto-aiuto) 9 SDM 9 Sarvodaya Development Model (modello di sviluppo Sarvodaya) 9 CBOs 9 Community Based Organisations (organizzazioni su base comunitaria) 9 SJSK 9 Sarva Jana Seva Kosh Ltd (banche di villaggio) 9 SSDF 9 Sarva Seva Dairy Federations Ltd (Federazioni perlla produzione e commercio di latte) 9 Sarvodaya Mutual Benefit Trust (Fondazione Sarvodaya di mutuo beneficio) 9 Sarvodaya Nano Finance Ltd (organizzazione Sarvodaya per il microcredito) 9 Foreign Contribution Regulation Act (Atto che regolamenta i finanziamenti dall’estero) 9 Reserve Bank of India (Banca dell’India) 9 ASSEFA 9 SMBT 9 SNFL 9 FCRA 9 RBI 9 MCH 9 RMK 9 SIDBI 9 NABARD 9 Govt 9 SSGS 9 DEFT 9 SARC 9 NDDB NOTA. 9 Mother and Child Health Care (Assistenza sanitaria delle mamme e dei bambini) 9 Rastriya Mahila Kosh (fondo comunitario nazionale delle donne) 9 Small Industrial Development Bank of India (Banca per lo sviluppo delle piccole industrie) 9 National Bank for Agriculture and Rural Development (Banca Nazionale per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale) 9 Government (Governo) 9 Sarva Seva Gramodhyog Samithi (organizzazione per la creazione di piccole imprese nelle aree rurali) 9 Dairy Engineering and Food Technologies Ltd (Compagnia per la filiera del latte e le tecnologie alimentary) 9 Sarvodaya Action Research Centre (Centro Sarvodaya di Ricerca – Azione) 9 National Dairy Development Board (Comitato Nazionale per lo sviluppo dei derivati del latte) Le somme citate nel testo sono espresse in Rupie. Per effettuare la conversione, il cambio (settembre 2004) è il seguente: 100 Rupie Indiane = 1,77 EURO 1 Euro = 56.38 Rupie Indiane 2 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 1 ASSEFA, una Organizzazione per lo Sviluppo L’Associazione per le Fattorie al Servizio di Tutti (Sarva Seva) ormai da 35 anni svolge la sua attività al servizio delle comunità rurali. Iniziata come espressione del Movimento Bhoodan (il ‘dono della terra’) per svolgere la nobile missione di sviluppare i terreni donati ai contadini poveri, l’ASSEFA realizzò la sua prima ‘Fattoria’ nel 1969 in un piccolo villaggio del Tamil Nadu; in seguito l’ASSEFA ha esteso le sue attività in altre zone del Tamilnadu e in altri Stati dell’India, là dove i sui interventi erano considerati utili. Gradualmente l’ASSEFA ha modificato il suo approccio, e da un lavoro svolto esclusivamente con i contadini beneficiari dei terreni Bhoodan è passata a iniziative che coinvolgono intere comunità di villaggio; da una attività circoscritta allo sviluppo delle terre a un coinvolgimento articolato e multi-fattoriale allo sviluppo. L’ASSEFA si è impegnata per conseguire la condizione che nella filosofia Gandhiana viene chiamata Sarvodaya, che significa ‘il benessere di tutti’. In armonia con questo scopo ha fissato i propri obiettivi: ‘migliorare le condizioni economiche, culturali e sociali delle comunità rurali, sviluppando le loro abilità operative e migliorando le loro capacità di auto-gestione. L’ASSEFA inoltre chiede che le comunità rurali si uniscano senza esercitare alcuna forma di discriminazione, e che lavorino per il miglioramento della vita sociale, culturale ed economica di tutti; si impegna affinché le comunità impegnate in questo processo diventino auto-sufficienti, possano contare sulle proprie forze, e siano capaci di gestirsi in modo autonomo, sulla basi di principi di libertà, equità economica e giustizia sociale’ Sulla base dell’esperienza e del continuo apprendimento, realizzato grazie al confronto con le comunità, l’ASSEFA, oltre a passare dal lavoro specifico di sviluppo rurale all’approccio integrato con la realtà locale, si è anche via via concentrata sulla strategia di mobilitare le comunità locali, mettendole in condizioni di partecipare appieno al processo di sviluppo e istituendo delle strutture organizzative e decisionali in grado di sostenere le iniziative allo sviluppo. 1.1 Programmi comprensivi per lo sviluppo olistico Tra i fattori che contribuiscono a provocare l’instabilità e la violenza nella società, e che ostacolano i processi generali di sviluppo, l’ASSEFA ne ha identificati alcuni come particolarmente rilevanti: 9 Non equità delle situazioni economiche 9 Mancanza di opportunità di accesso ai servizi fondamentali (educazione, salute, ecc.) 9 Divisioni sociali (basate sulle caste, sulle religioni ecc. ) Allo scopo di ridurre, di mitigare la crudezza di queste situazioni, l’ASSEFA ha progettato e messo in atto dei progetti di sviluppo che tengono conto di una molteplicità di aspetti, indirizzati allo sviluppo olistico della comunità, alla creazione di un ambiente confortevole e di una comunità coesa. E’ questo lo scenario entro il quale è opportuno contestualizzare gli sforzi innovativi dell’ASSEFA, e le strategie proposte per sollecitare, rendere attive le comunità dei villaggi e prepararle a lavorare insieme per il bene di tutti. Queste strategie sono qui di seguito brevemente descritte. Animare le persone per conseguire una condizione di armonia nella collettività. 9 Matrimoni comunitari: si tratta di matrimoni organizzati dalle comunità stesse, alcuni dei quali sono inter-castali e inter-religiosi 9 Yatras – manifestazioni: queste includono Pada Yatras (le marce a piedi) e vengono promosse per sviluppare consapevolezza sulle problematiche che riguardano le comunità stesse, e per aiutare le persone a trovare insieme delle soluzioni amichevoli ai loro problemi. 9 Sviluppo di conoscenze: seminari, workshops, conferenze vengono organizzate con lo scopo di condividere le esperienze con fasce più ampie delle comunità. 3 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 Programmi economici per migliorare la produzione di reddito 9 Sviluppo agricolo: si introducono nuove tecniche di irrigazione, si propongono progetti per la messa a coltura dei terreni abbandonati e la gestione dei bacini idrografici, si mettono a disposizione input di qualità (semi selezionati, letame, compost naturale ecc.). 9 Promozione della produzione e vendita di latte: viene offerto sostegno economico per l’acquisto di vacche, e per il funzionamento del sistema di raccolta, impacchettamento e vendita del surplus. 9 Sviluppo delle micro – imprese: per facilitare l’avvio di piccole iniziative commerciali - soprattutto di artigiani locali e di giovani disoccupati - vengono offerti corsi di formazione e collegamenti con la rete di distribuzione. 9 Credito sociale: forme di credito vengono proposte per iniziare piccolo imprese commerciali, o per far fronte a bisogni immediati. Il micro-credito, in particolare, è indirizzato esclusivamente alle donne, perché possano intraprendere attività economiche. Programmi per il miglioramento delle condizioni sociali, per migliorare la qualità della vita 9 Educazione rurale integrata: si tratta di progetti educativi a diversi livelli, dalla scuola materna fino alla scuola secondaria superiore, e agli istituti di formazione tecnica e professionale. 9 Promozione dell’Habitat: costruzione di nuove case, riparazione e modernizzazione di case vecchie (soprattutto con miglioramento delle strutture sanitarie). 9 Sistema sanitario della comunità: promozione della salute, interventi preventivi e curativi sia diretti, sia tramite collaborazioni con programmi governativi. 9 Sistemi di assicurazione: sono state messe a punto delle forme assicurative per mitigare i rischi di malattie degli animali da latte, e per fronteggiare situazioni di malattia o morte dei membri delle comunità locali, con accordi presso alcune Compagnie di Assicurazione locali. 1.2 Strategie per lo Sviluppo Per rendere le comunità locali in grado di sostenere le iniziative di sviluppo, e per trasformarle gradualmente in comunità in grado di contare sulle proprie forze, l’ASSEFA sta adottando una duplice strategia: quella di ‘mobilizzare le comunità locali’ e quella di ‘dar vita a istituzioni basate sulle comunità stesse’. I fattori/aree che sono considerati cruciali per la sostenibilità degli interventi di sviluppo, e che perciò vengono particolarmente rafforzati prima che l’ASSEFA si ritiri da una particolare area, sono i seguenti: 9 9 9 9 Il rafforzamento delle organizzazioni di base e delle loro competenze L’acquisizione di risorse adeguate L’attivazione di collegamenti con l’esterno Lo sviluppo di un ambiente adatto e confortevole La comunità locale nell’area in cui si realizza un progetto viene incoraggiata a partecipare al processo di sviluppo, ivi compresa la fase di identificazione delle problematiche locali, e la pianificazione, sviluppo e realizzazione concreta dei programmi concordati, con il sostegno dell’ASSEFA. Questa fase è seguita da un’attività di monitoraggio e di valutazione in itinere dei risultati che via via si realizzano. E’ la Gram Sabha, l’Assemblea di villaggio, che in ciascuna comunità è coinvolta a identificare i problemi (per lo più sociali), ed è incoraggiata a mettere in atto delle strategie per cercare di risolvere tali problemi. L’Assemblea di villaggio assume anche un ruolo di mediatore nel negoziare con il Governo e con le Istituzioni pubbliche nel processo di sviluppo. I Gruppi di auto-aiuto delle donne sono stati organizzati per venire incontro a problemi specifici delle donne. Per ogni programma vengono formati dei gruppi che si occupano di sviluppare un piano di azione e di realizzarlo in modo che anche la componente femminile ottenga il massimo beneficio. I gruppi sono organizzati in una federazione a livello di area, in modo da favorire il crearsi di reti collaborative tra le donne stesse e con le realtà esterne. Per coordinare le iniziative e fornire consulenza professionale a lungo termine la struttura federativa prevede un gruppo di coordinamento al vertice per ogni progetto. Le risorse sono raccolte a livello di comunità in forma di risparmi e di prestiti a rotazione, e vengono gestiti da apposite strutture legalmente riconosciute. 4 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 L’intero processo di sviluppo si realizza attraverso cinque fasi, e richiede complessivamente da 12 a 15 anni, a seconda delle condizioni socio – economiche della zona, delle capacità sviluppate dalla comunità locale ecc. L’ASSEFA si ritira se e quando la comunità si sente in grado di gestire in modo autonomo i programmi di sviluppo. Rimane comunque a disposizione per fornire supporto alle comunità quando ne abbiano bisogno. 1.3 L’approccio agli interventi Le fasi dello sviluppo 9 Progettazione con micro–realizzazione: in questa fase si costruiscono rapporti di fiducia, si conducono indagini e si raccolgono dati sulla situazione, si cominciano a cercare possibili fonti di finanziamento. 9 Realizzazione di un Progetto Pilota: si organizzano gruppi locali per dimostrare, con l’azione, quali possono essere gli sviluppi future della zona, e si predispongono piani più dettagliati per assicurare le risorse finanziarie necessarie. 9 Realizzazione avanzata: partono e si sviluppano diversi programmi contemporaneamente, e si stabiliscono collegamenti con istituzioni governative e agenzie private per ottenere supporto economico e collaborazione. 9 La fase finale, con il progressivo distacco dell’ASSEFA: le comunità sono incoraggiate a prendere in carico le iniziative avviate, a consolidare i progetti, e a gestirli in modo autonomo. 9 Crescita a spirale: programmi simili vengono proposti nelle aree circostanti, dove le comunità locali – avendo avuto modo di vedere quanto è avvenuto nei villaggi vicini – si dichiarano interessate ad essere coinvolte nel momento in cui l’ASSEFA si ritira dalle zone ormai autonome. Lo sviluppo della comunità richiede una serie di interventi articolati e complessi: da un lato occorre fornire input di qualità, dall’altro è necessario avere delle competenze professionali in diversi campi. Per conseguire uno sviluppo completo e partecipe dell’intera comunità è necessario un approccio collaborativo anche da parte delle agenzie finanziatrici, delle istituzioni finanziarie, dei professionisti che forniscono la loro consulenza come managers, dei Dipartimenti governativi, e naturalmente della comunità locale: se tutto ciò non si verifica, è possibile che gli interventi non portino ai risultati attesi. L’ASSEFA adotta, nelle attività di sviluppo, un approccio collaborativo su tutti i fronti. Una situazione tipica è illustrata nello schema che segue: a seconda della natura dell’intervento, variano i soggetti coinvolti nella rete. Intervento collaborativo Agenzie finanziatrici Istituzioni finanziarie SIDBI, RMK, HDFC Gruppi che forniscono consulenza tecnica: SJSK, SMBT, SFNL, SSDF, Fondazioni per l’Educazione La comunità rurale povera Gruppi di attività, Assemblea di villaggio, Gruppi di auto-aiuto Agenzie di coordinamento FCRA, ROC, RBI, etc Istituzioni governative 5 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 1.4 Estensione geografica e ambiti di azione Allo scopo di consentire al maggior numero possibile di persone di beneficiare dei programmi di sviluppo, l’ASSEFA anche quest’anno ha lavorato su due versanti: con le comunità già coinvolte, e con gruppi nuovi, in zone in cui l’Associazione non aveva precedenti esperienze. Le famiglie vengono organizzate in associazioni basate sulla comunità, e sostenute nel progettare e realizzare programmi di sviluppo adeguati, individuati sulla base ai bisogni da esse stesse riconosciuti. L’ASSEFA non lavora con specifici gruppi o caste, ma considera prioritarie le necessità delle donne, dei bambini, dei senza terra, di contadini poveri e marginali, che sono le fasce più fragili della società. Quest’anno il numero di villaggi operativi è stato esteso a 5.271: ne sono beneficiarie circa 321.500 famiglie, in sette Stati dell’India: Bihar, Jharkhand, Madhya Pradesh, Rajasthan, Maharastra, Karnataka e Tamil Nadu. L’aumento registrato quest’anno è dovuto soprattutto all’espansione delle attività in Rajasthan, Madhya Pradesh, Bihar e Jharkhand, nell’ambito di Progetti che comprendono vaste aree che vengono contemporaneamente coinvolte, e delle iniziative in Tamil Nadu, particolarmente con i progetti di sviluppo dedicati alle donne. 6 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 2 2.1 Coinvolgere le persone per sviluppare un’armonia a livello comunitario Matrimoni comunitari L’ASSEFA incoraggia le organizzazioni di base delle comunità a organizzare matrimoni comunitari, allo scopo di promuovere un maggiore senso di amicizia e di armonia nelle aree rurali. In certe zone, in cui episodi di violenza tra gruppi sono particolarmente frequenti, i matrimoni organizzati in collaborazione favoriscono il nascere di atteggiamenti più pacifici. Nel corso di quest’anno sono stati organizzati i matrimoni di 43 coppie di sposi, alcuni Hindu, altri Musulmani, altri ancora Cristiani, nell’area in cui si sta realizzando il Progetto di Sankarapuram. L’organizzazione è stata presa in carico da più di 500 gruppi di auto-aiuto di donne, con l’aiuto dell’ASSEFA. Alla celebrazione delle nozze sono intervenute più di 12.000 persone, appartenenti a luoghi e a gruppi sociali molto diversi. La grande processione delle coppie con i loro abiti nuziali, accompagnata da musica tradizionale e dalla banda, ha infatti attirato migliaia di donne, bambini e uomini. Le spese dei matrimoni sono state interamente sostenute dai gruppi delle donne, inoltre gli sposi hanno ricevuto doni, abiti da cerimonia e oggetti per la casa. A tutti i partecipanti è stato offerto uno splendido pranzo. Anche in Karnataka è stato celebrato un matrimonio comunitario, organizzato in grande stile dai gruppi di auto-aiuto delle donne del Progetto di Rangasamudra. 2.2 Coinvolgere le Comunità per sviluppare consapevolezza sociale In tre sedi di progetti, rispettivamente a Natham, Sivaganga e Virudhunagar, è stato celebrato l’anniversario della nascita di Gandhi, con la partecipazione di un migliaio di persone. Si è approfittato di questa occasione per ricordare insieme alle comunità coinvolte i principi del Sarvodaya: soprattutto le generazioni più giovani ne hanno sentito parlare molto poco. E’ stato invitato anche uno studioso molto importante, 'Shri Sukhi Sivam’, che ha tenuto alcuni discorsi sul Sarvodaya e il suo significato. Un altro canale tramite il quale si può sviluppare consapevolezza sociale è l’educazione: a testimonianza del successo riscontrato, basti dire che le comunità coinvolte sono riuscite a raccogliere la somma di 1.200.000 Rupie come contributo alla realizzazione dei programmi educativi nella zona. Infine, sono state coinvolte e motivate le donne: nel villaggio di Aruppukottai è stata organizzata una Conferenza di donne, alla quale hanno partecipato 5.000 contadine. In questa occasione si è discusso dell’importanza della partecipazione femminile ai progetti di sviluppo, e sono stati impostati dei piani di azione per lo sviluppo delle donne. 2.3 La disseminazione delle nuove conoscenze e la condivisione di esperienze entro una rete più estesa. L’ASSEFA ha partecipato attivamente a Seminari Internazionali, Workshops e Conferenze, che si proponevano di condividere esperienze sul campo miranti a promuovere la pace e l’armonia a livello delle comunità di base. L’ASSEFA ha anche collaborato con Associazioni e istituzioni impegnate in modo specifico nel promuovere Pace e Nonviolenza. Sono elencate qui le più rilevanti occasioni di collaborazione e partecipazione internazionale dell’ASSEFA su queste tematiche. 7 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 9 Collaborazione con la Città di Torino e con il Servizio Civile Nazionale Italiano: quattro ragazze italiane collaborano con l’ASSEFA su un progetto annuale in cui analizzano l’impatto dell’ASSEFA nel promuovere Pace e Nonviolenza. 9 Collaborazione con la Fondazione di Shri Vethathiri Maharishi per sviluppare un curriculum su pace e nonviolenza per i bambini delle scuole elementari. L’ASSEFA Italia sta collaborando in questa iniziativa. 9 Collaborazione con le Università di Torino e di Genova in Italia, nella condivisione di esperienze e nella sperimentazione di attività scolastiche colte a promuovere una scienza della Pace per i bambini delle scuole ASSEFA. 9 Action Village India (AVI), Londra: è stato ospitato un Forum di Partners allo scopo di incoraggiare l’AVI a promuovere attività Gandhiane nei suoi progetti. 9 Aide et Action, Parigi. Un convegno dei vari Partners che rappresentano l’Associazione è stato svolto a Parigi, con la presenza di un responsabile dell’ASSEFA. E’ stato sviluppato un progetto per fornire educazione olistica, di qualità e sostenibile ai bambini delle famiglie contadine povere. 9 ICCO, Olanda: in un incontro organizzato a Bangalore è intervenuto il responsabile ASSEFA. E’ stato sviluppato un sistema integrato di monitoraggio per valutare i progressi compiuti nei progetti. 9 World Social Forum, a Mumbai: cinque membri dell’ASSEFA hanno partecipato al Forum, nel corso di un viaggio di formazione, e hanno partecipato attivamente a seminari sullo sviluppo rurale organizzati da ICCO e a un seminario sull’educazione organizzato da Aide et Action. 3 Condizioni di vita soddisfacenti per i poveri delle campagne Promuovere condizioni di vita soddisfacenti costituisce la più grande sfida nelle zone rurali, dove molte famiglie dipendono totalmente dal lavoro agricolo e dalle attività ad esso connesse per il proprio sostentamento. Nella comunità rurale i senza terra, e i contadini poveri ed emarginati rappresentano la percentuale maggiore di coloro che vivono sotto la soglia della povertà. Spesso si tratta di famiglie che possiedono dei terreni di estensione molto piccola, in luoghi scomodi: sono terreni per lo più abbandonati e poco adatti ad essere coltivati. Molti di questi piccoli contadini si spostano verso le città vicine, alla ricerca di lavori occasionali: durante i periodi in cui non c’è lavoro nei campi si assiste a fenomeni migratori molto cospicui. L’ASSEFA fin dall’inizio della sua attività si è Iniziative a favore dei poveri in Rajasthan impegnata a sostenere queste famiglie, aiutandole a uscire dalla povertà e a evitare l’emigrazione. Una iniziativa della Banca Mondiale, un Nelle aree interessate dai progetti vengono programma a livello di distretto a favore delle compiuti degli studi iniziali per individuare la fasce più povere, è stata affidata all’ASSEFA, e percentuale di famiglie molto povere, capire ha coinvolto numerosi gruppi di tribali, i Baran, qual’è la maggiore fonte di occupazione, e quali che sono la maggioranza in questa zona. Si tratta sono i vincoli con cui si devono confrontare. In un di un progetto di 5 anni, che interessa più di 15 secondo tempo le famiglie vengono incoraggiate a villaggi, in cui vivono 5250 persone, molto povere prendere qualche iniziativa, e a costituire insieme e di etnie tribali. Il progetto si propone di delle organizzazioni di base, come la Gram Sabha sviluppare le loro capacità di auto-sviluppo, e di (l’Assemblea di villaggio) o i gruppi di Auto– migliorare le loro condizioni economiche. Per la Aiuto delle donne. In questi gruppi si fissa realizzazione di questo progetto è stata destinata l’attenzione sui bisogni percepiti, e sui programmi la somma di 8.79 milioni di Rupie. che si potrebbero avviare: la comunità discute a lungo e in profondità queste problematiche. In base e in risposta a quanto emerge da questi gruppi vengono sviluppate delle strategie di intervento. Si formano gruppi funzionali, cioè gruppi formati da persone che vengono scelte allo scopo di imparare a realizzare gradualmente e a monitorare i programmi durante il loro svolgimento. Poiché il successo dei programmi dipende in grande misura dalle capacità e competenze di queste persone, occorre selezionarle con grande cura. 8 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 I vari gruppi funzionali sono collegati a livello di area tramite rappresentanti eletti entro i gruppi stessi: si forma così una federazione per ciascun gruppo di interesse, che ha lo scopo di facilitare i collegamenti e i confronti e di negoziare collettivamente, per avere un peso maggiore nelle contrattazioni. Infine, per ogni programma viene costituito un gruppo di coordinamento di vertice, adeguatamente riconosciuto sul piano legale, che fornisce sostegno e consulenza tecnica e professionale. I programmi destinati al miglioramento delle condizioni di vita si focalizzano su: 9 Aumento della produttività in agricoltura 9 Promozione delle attività delle donne nella produzione e vendita di latte 9 Micro-imprese per artigiani di villaggio e per giovani che hanno terminato gli studi 3.1 Aumento della produttività agricola per contadini con appezzamenti molto piccoli e terreni marginali L’ASSEFA lavora ormai da molti anni con migliaia di contadini, offrendo loro una varietà di opportunità per aumentare la produttività dei loro terreni. Sviluppo delle infrastrutture: per praticare un’agricoltura sostenibile è cruciale avere la possibilità di irrigare. A tale scopo è utile costruire e rimodernare sistemi di raccolta dell’acqua: pozzi aperti, vasche, piccole dighe, sistemi di irrigazione a sollevamento. Queste iniziative possono essere realizzate grazie allo sforzo congiunto delle comunità locali e del supporto finanziario di NABARD, agenzie governative e agenzie finanziatrici. Durante il periodo che viene descritto in questa relazione, molte di queste attività sono state svolte in Bihar, Rajasthan e Madhya Pradesh nell’ambito dei Progetti di Sviluppo Comprensivo dell’Area, e in Tamil Nadu grazie al sostegno dell’ ASSEFA Italia. Nell’area di Kayankulam (provincia di Sivagangai), è stato messo a punto e sperimentato un progetto di sviluppo del bacino idrografico in collaborazione con il Governo del Tamil Nadu. Fornitura di materiale di qualità: L’ASSEFA si occupa di fornire prodotti utili all’agricoltura, come semi selezionati, fertilizzanti, pesticidi, concime organico ecc., o direttamente o tramite la collaborazione di altri agricoltori. Vengono organizzati dei corsi di formazione e di addestramento sull’uso di tali materiali, incluse le tecniche dell’agricoltura biologica. Quest’anno in particolare si è sviluppata la sperimentazione di coltivazione di vegetali con prodotti naturali, e circa 400 contadini hanno seguito dei corsi intensivi nella zona settentrionale del Tamil Nadu. Ulteriori servizi: degli esperti, alcuni su base volontaria e alcuni pagati, sono impegnati a diffondere la conoscenza delle nuove pratiche agricole, soprattutto dove i terreni sono particolarmente aridi e difficili da coltivare. In taluni casi si organizzano dei campi dimostrativi per incoraggiare i contadini delle zone circostanti a intraprendere attività analoghe. L’ASSEFA incaricata di un progetto di gestione delle acque in Bihar Accesso al Credito: sia il Sarva Jana Seva Kosh (la banca di villaggio) e la Fondazione Sarvodaya per il mutuo beneficio L’ASSEFA in Bihar è stata incaricata di sono state organizzate allo scopo di offrire opportunità di mettere a punto un progetto di sviluppo di un credito. I crediti vengono forniti per procurarsi sementi, bacino idrografico, nell’ambito di un buoi da tiro, attrezzi agricoli e per mettere a coltura terre Programma di sviluppo Indo-Tedesco. E’ un mai coltivate prima. Inizialmente i crediti venivano concessi progetto di 42 mesi, destinato a coinvolgere anche per iniziative più impegnative, come la costruzione di 2.000 ha di terra in due distretti, Gaya e Jamu, pozzi, ma ora non si fa più, perché si è visto che i piccoli e beneficiare contadini marginali grazie a un contadini hanno troppe difficoltà a restituire il prestito. Per finanziamento di 12 milioni di Rupie. queste attività di maggiore portata, ove necessarie, si 9 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 cercano altre vie, come i finanziamenti specifici. Incremento di valore locale: quando vendono sul mercato le materie prime i contadini guadagnano molto poco. Vendendo invece prodotti trasformati i contadini non solo guadagnano di più, ma riescono a trovare ulteriori occasioni di impiego. L’ASSEFA incoraggia quindi le comunità contadine a trasformare localmente i prodotti, invece di venderli subito. Per esempio nel progetto di Baran, in Rajasthan in un villaggio si è costituito un gruppo di contadini che prepara polvere di curcuma e polvere di peperoncino, li confeziona in sacchetti e li vende nelle zone vicine. Questa iniziativa ha consentito di aumentare gli introiti dei contadini di più del 150%. Collegamenti tra mercati: per fare in modo che i contadini riescano a vendere al più alto prezzo possibile i loro prodotti, sono state intraprese alcune iniziative: - Tecniche di conservazione: in alcuni villaggi i contadini cercano di conservare i prodotti durante la stagione successiva al raccolto. Così i prodotti possono essere poi venduti sul mercato quando la domanda è alta, in modo da spuntare prezzi più elevati. Queste iniziative si stanno svolgendo nei progetti del Nord, in Rajasthan e in Bihar, dove sono particolarmente vistose le fluttuazioni dei prezzi di mercato. - La promozione di mercati settimanali: i contadini spuntano il prezzo migliore quando la differenza tra produttori e consumatori è minima. In base a questa considerazione sono stati promossi i mercati rurali, dove i contadini portano i loro prodotti e li vendono direttamente ai consumatori. L’ASSEFA fornisce le infrastrutture grazie a finanziamenti esterni. Le organizzazioni di base delle comunità coinvolte si impegnano a gestire e a mantenere in buone condizioni questi mercati settimanali. Attualmente sono in funzione due di questi mercati: uno è nel villaggio di Mudukankulam in Tamil Nadu , l’altro in Rajasthan. Un altro di questi mercati rurali è in progettazione nel villaggio di Mallankinaru in Tamil Nadu: di esso beneficeranno 25 villaggi dell’area circostante. - Uno studio di caso sul mercato di frutta e verdure fresca a Mudukankulam Nel corso di quest’anno la Banca Mondiale ha documentato come studio di caso il mercato di Mudukankulam, segnalandolo alle Istituzioni Finanziatrici Internazionali come esempio di infrastruttura gestita con successo da una comunità. Questo mercato settimanale, che si trova a circa 20 Km dalla città più vicina, Kariyapattai, ha iniziato a funzionare nel 1984, per la vendita del bestiame, e poi gradualmente si è trasformato in un mercato orticolo in risposta alle richieste dei consumatori. Questo mercato serve una trentina di villaggi dei dintorni. L’ASSEFA ha acquistato 5 acri di terra per dargli una sede, e li ha affidati a un Comitato locale (persone elette dalla comunità locale) affinché ne curasse la gestione. Il mercato è aperto ogni sabato dalle 9 alle 15, oltre che in occasione di particolari festività. Il Comitato ha anche l’incarico di raccogliere dei piccoli contributi da tutti i venditori che occupano i posti vendita, che servono esclusivamente per i piccoli lavori di manutenzione. 3.2 Promozione della produzione di latte per le famiglie povere e senza terra La produzione e vendita del latte è risultata, grazie a una esperienza ormai consolidata, un’attività particolarmente gradita e facile da gestire, e viene proposta soprattutto alle donne delle zone rurali più povere. Si tratta di una attività praticata tradizionalmente dalle popolazioni di questi luoghi, come integrazione delle attività agricole, per cui risulta famigliare alle comunità locali. Grazie a ciò è stato possibile coinvolgere le persone interessate e capaci, fornendo loro un 10 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 sostegno adeguato e sollecitandoli a costituire dei gruppi ufficialmente riconosciuti per gestire l’attività di produzione e di vendita del latte in modo sostenibile. L’ASSEFA ha coinvolto ormai circa 19.000 donne, la maggior parte appartenente a famiglie senza terra, e le ha incoraggiate e sostenute nel creare delle Istituzioni basate su gruppi formati a livello di villaggio. Le Società che si occupano della produzione del latte a livello di villaggio raccolgono il surplus dei produttori, le Federazioni a livello di area coordinano e forniscono servizi di supporto ai gruppi e alle centrali che trattano il latte e lo preparano, pastorizzandolo e impacchettandolo per la vendita. Vi sono ormai 19 federazioni, con più di 600 gruppi che operano in 6 distretti del Tamil Nadu. Ogni giorno vengono raccolti più di 70.000 litri di latte, portati a 6 Centrali1, dove sono lavorati e successivamente commercializzati attraverso vari canali di vendita. Per assicurare il massimo beneficio alle popolazioni povere coinvolte in questa attività, sono stati organizzati dei servizi di supporto per ogni tappa del processo. L’acquisto di animali da latte: per consentire alle persone dei villaggi di acquistare le mucche vengono offerte facilitazioni sui crediti. Una via è quella di attingere ai fondi locali, gestiti dalla banca di villaggio (kosh) e messi a disposizione con un sistema di prestiti a rotazione agli abitanti che ne facciano richiesta. Inoltre vengono attivati altri canali di finanziamento, tramite istituzioni più grandi e più centralizzate, come il SIDBI. Il flusso continuo di denaro è assicurato grazie al pagamento tempestivo del latte ai produttori attraverso i fondi della kosh: una piccola percentuale del pagamento viene trattenuta per il rimborso del credito fornito e un’altra piccola parte va ai membri del gruppo. La protezione del bestiame: un sistema assicurativo è stato introdotto per far fronte ai rischi dell’attività: per esempio l’improvvisa morte di un animale. Per offrire questo servizio sono stati stabiliti degli accordi con alcune Compagnie Assicurative. Tuttavia finora il prezzo pagato come compensazione è stato sempre inferiore alle somme versate, per cui, in seguito ad ampie discussioni tra i produttori di latte, si è deciso di organizzarsi su base locale. Un comitato a livello di federazione raccoglie i premi versati dai consumatori, fissati su base competitiva. Se un animale muore, la persona danneggiata viene compensata con l’assegnazione di un nuovo animale. Il surplus del premio versato viene destinato ad attività di sviluppo della collettività, in particolare per sostenere le spese amministrative e per organizzare dei corsi di formazione per le donne che intendono dedicarsi all’allevamento di mucche e alla raccolta del latte. Ulteriori Servizi: i servizi di assistenza veterinaria vengono forniti sia grazie all’intervento diretto, sia mettendo in contatto i gruppi di donne con centri di assistenza veterinaria già esistenti. Per questo servizio i produttori devono contribuire con una piccola somma. Inoltre, in certe zone dove la disponibilità di foraggio è bassa, viene organizzato un sistema centralizzato di acquisto e distribuzione di mangime e foraggio per gli animali. Raccolta e trasporto: in ciascun villaggio i gruppi hanno organizzato un sistema di raccolta del latte in esubero da parte di tutti i membri, grazie alla costruzione di una tettoia in cui tutti possono recarsi per la mungitura. Il latte così raccolto viene trasportato fino alla più vicina centrale del latte per essere trattato. In ciascuna area la federazione dei gruppi coordina la raccolta e il trasporto dai diversi villaggi, e tiene i conti sulla quantità di latte fornito e sugli aspetti economici (assegnazione di prestiti, servizi ecc.). 1 Gli impianti per la lavorazione del latte a Uchapatti, Natham, Gingee and Pooriyampakkam sono predisposti per tutte le tappe di trasformazione. Quelli di Chinnasalem e Sankarapurm hanno solo gli impianti di refrigerazione e di raffreddamento. Le persone responsabili di queste piccole imprese sono membri eletti dalle comunità locali. Per problemi specifici di gestione vengono interpellati all’occorrenza dei professionisti. 11 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 Trattamento e commercializzazione: le Centrali del latte, che attualmente sono 6, sono state costruite e messe in funzione per offrire benefici alle popolazioni povere. Il latte che viene convogliato alle Centrali viene pastorizzato, omogeneizzato e impacchettato per la vendita. Le Centrali sono registrate come associazioni no profit, e sono gestite da un Comitato di Direttori eletti tra i membri delle Federazioni. Il latte viene smerciato attraverso punti di vendita ben collegati, con la collaborazione delle Federazioni Sarva Seva per il latte, una compagnia autonoma che è stata istituita espressamente per occuparsi della commercializzazione del prodotto. Questa compagnia è costituita dai rappresentanti eletti delle 6 centrali. Alcune nuove iniziative 9 Servizi di supporto tecnico: una nuova compagnia, istituita solo da quest’anno, è la ‘DEFT-Dairy Engineering and Food Technology Ltd’, formata da alcuni contadini giovani e capaci, con l’obiettivo di rispondere alle richieste di intervento tecnico nel programma di sviluppo del benessere delle popolazioni rurali. Attualmente questa squadra si occupa di risolvere i problemi di manutenzione delle centrali del latte, e cerca di ottimizzarne il funzionamento, in modo da ridurre le spese. 9 Rafforzamento delle Federazioni di produzione del latte: l’istituzione Samithi (delle donne) si è assunta la responsabilità di identificare i problemi, di verificare la gestione finanziaria, di sviluppare piani commerciali e di monitorare i progressi compiuti dalle Federazioni per la produzione del latte. Per la prima fase di lavoro sono state scelte 14 Federazioni, ed è in corso di svolgimento la valutazione delle attività. Sulla base di quanto sta emergendo dall’indagine, si pensa di intraprendere delle iniziative per ristrutturare gli impianti, e per introdurre sistemi più agili e funzionali per la contabilità. Sono in progetto anche dei corsi di formazione sugli aspetti amministrativi e di pubblicizzazione dei prodotti. 9 Corsi di formazione su nuove attività: in collaborazione con il Centro di assistenza veterinaria e di ricerca dell’università di Madurai sono stati svolti dei corsi sulla selezione dei capi di bestiame, la prestazione di cure veterinarie, la scelta del foraggio ecc. Inoltre per ciascuna Federazione è stato messo a punto un piano di lavoro e un sistema di monitoraggio che consenta di registrare i progressi ottenuti via via dalle federazioni. 9 Collaborazione con il Comitato Nazionale di sviluppo dei latticini (NDDB): L’ASSEFA e il NDDB hanno avviato un dialogo al fine di stabilire una collaborazione volta a sostenere le popolazioni rurali più povere attraverso la promozione della produzione e vendita di latte. Il Dr. Belvadi, Direttore della Regione Meridionale, ha visitato le Centrali del latte dell’ASSEFA e si è incontrato con i gruppi di gestione degli impianti. Si è concordato di registrare la Federazione delle centrali della zona di Natham in base alle nuove norme vigenti (Producers Company Act), e la pratica è già stata avviata. L’attività delle Centrali del latte ASSEFA: una panoramica Voci ADDF Sedi Uchapatti Anno di inizio 1996 Tipo id impianto Completo Capacità (litri/ giorno) 20.000 N.ro di Federazioni 8 N.ro di produttori 4300 Produzione media di latte 15.000 (litri/ giorno) Note: Nome delle Compagnie: SWDD SDP SMPF CGMPF SANK. Pooriyampakkam 1998 completo 20.000 5 3250 Natham 2000 completo 20.000 5 4200 Gingee 2002 completo 30.000 3 4300 Chinnasalem 2001 refrigerazione 10.000 3 3000 Sankarapuram 2002 raffreddamento 6.000 2 2000 10.000 15.000 12.000 10.000 7.500 ADDF: Assefa Dairy Development Federations; SDP: Santhigram Dairy Producer; SWDD: Seva Women Dairy Development SMPF: Sarvodaya Milk Producers Federations and CGMPG: Chinnasalem Grameen Milk Producers Federations 12 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 3.3 Micro Imprese per artigiani rurali L’ASSEFA ha iniziato a promuovere attività non agricole, soprattutto iniziative su piccola scala, incoraggiando persone particolarmente capaci e intraprendenti. Artigiani locali vengono stimolati e incoraggiati a sviluppare e valorizzare le loro abilità, e a insegnarle ai giovani dei loro villaggi. Verificati i bisogni locali e la presenza di abilità specifiche, l’ASSEFA incoraggia lo sviluppo di iniziative coordinate, gestite da piccoli gruppi. Le attività fin qui avviate comprendono: filatura e tessitura di cotone e seta, taglio delle gemme, produzione di oggetti in cuoio e di bastoncini di incenso, sartoria, mercerie e piccoli negozi di alimentari. A livello di villaggio, a seconda del tipo di attività scelta si formano dei gruppi per mettere in comune le proprie competenze e per negoziare insieme con le istituzioni esterne, in modo da ottenere, uniti, delle condizioni più vantaggiose. Inoltre l’ASSEFA ha dato vita al Sarva Seva Gramodhyog Samithi, che è stato ufficialmente riconosciuto dalla Commissione governativa che si occupa delle Industrie di Villaggio e della produzione di Kadhi, come Istituzione che opera per promuovere attività non agricole in modo sostenibile. Il suo ruolo principale è quello di identificare, promuovere e sostenere economicamente iniziative non agricole e ambientalmente sostenibili nel settore rurale. Artigiani tradizionali: L’ASSEFA ha esteso i suoi servizi anche agli artigiani tradizionali che, messi in grave difficoltà dal processo di globalizzazione e dallo sviluppo della tecnologia, stanno cambiando mestiere, orientandosi verso il lavoro agricolo o il bracciantato in campo edilizio. Per aiutarli a conservare le proprie attività l’ASSEFA ha iniziato a offrire dei sostegni, come corsi di specializzazione, crediti, collegamenti con possibili acquirenti. Iniziative per l’auto - impiego: si tratta di un programma destinato alle ragazze e alle donne. Nei villaggi sedei di progetti ASSEFA molti genitori preferiscono non mandare le figlie a studiare alla scuola superiore per una serie di motivi. Queste ragazze, generalmente, aiutano le loro madri nelle attività domestiche. L’ASSEFA ha svolto alcune indagini allo scopo di sapere che tipo di attività sarebbe gradito a queste ragazze per guadagnare qualche soldo, e la maggior parte di loro si è espressa a favore del lavoro di cucito e sartoria. Così, durante l’anno sono state individuate alcune ragazze che, nelle diverse aree in cui si svolgono progetti ASSEFA, hanno seguito del corsi di addestramento e, al termine, hanno ricevuto delle macchine da cucire per poter avviare un’attività in proprio. Giovani contadini con titoli di studio: grazie all’istituzione di Centri di Addestramento Industriale l’ASSEFA ha creato delle opportunità nuove per giovani che intendano intraprendere delle attività in proprio al termine dei loro studi. In questi Centri ci sono corsi di formazione per elettricisti, meccanici (di impianti di refrigerazione, di pompe diesel, di auto ecc.), tecnici di computer, sarti, ricamatrici, rammendatrici. Al termine dei corsi vengono organizzati degli stages con le industrie della zona, per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro. I giovani che desiderano mettersi in proprio vengono sostenuti finanziariamente e tecnicamente nella fase di avvio dell’impresa. Ogni anno sono circa 150 i giovani e le giovani che seguono i corsi di addestramento e iniziano delle attività autonome. Per quanto riguarda l’aspetto promozionale, in varie località sono stati aperti degli ‘sportelli’ (16 in tutto) tramite i quali si favorisce la vendita diretta dei prodotti finiti. Sono stati avviati anche dei contatti con altri sbocchi di mercato, come i negozi Sarvodaya. L’ASSEFA sostiene queste attività anche provvedendo all’acquisto coordinato e collettivo di materie prime, riducendo così le spese e favorendo la produzione di prodotti competitivi sul mercato. 13 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 Avvio di nuove iniziative Kits di generi di prima necessità: per gli abitanti dei villaggi spesso è difficile procurasi cibo di qualità a basso prezzo. Tramite il Sarva Seva Gramodhyog Samithi si è introdotta una nuova strategia che consente di ridurre questo problema. Si acquistano i generi di prima necessità all’ingrosso, a basso costo, quindi si confezionano dei ‘panieri’ di dimensioni adatte alle singole famiglie, che vengono distribuiti con la collaborazione dei gruppi di auto-aiuto delle donne. 9 il Kit di sopravvivenza: contiene generi alimentari di prima necessità, sufficienti a soddisfare le esigenze di una famiglia di 5 persone per una settimana. Il costo è di 100 Rupie. Circa 3.500 famiglie hanno per ora usufruito di questa iniziativa. 9 Il Kit cosmetico: contiene prodotti essenziali come sapone da toeletta e da bucato, talco, e altri prodotti abitualmente usati in questa zona per l’igiene personale e della casa. Il costo è di 50 Rupie, e ne hanno usufruito circa 3.500 famiglie. 9 Il Kit sanitario: nelle zone di campagna le comunità usano ancora metodi di cura tradizionali, e le medicine fanno parte del sistema di produzione di alimenti. In questo modo spesso si ottengono buoni risultati a prezzi accessibili. Sono state identificate le erbe e i prodotti che servono per curare i malesseri più comuni (febbre, diarrea, dolori di testa e di denti ecc.), e impacchettati in un kit del costo di 50 Rupie, che è stato acquistato da quasi 1.50 famiglie. 9 Kits per le offerte: circa 300 famiglie hanno ricevuto una confezione di prodotti necessari per praticare il tradizionale rito religioso, la puja. Con queste nuove iniziative è stato possibile non solo estendere il sostegno alle famiglie povere, ma anche fornire opportunità di impiego a numerose donne (più di 500), che si sono occupate di confezionare questi kits. Promozione di migliori condizioni di vita con le attività delle piccole imprese S. No 1 2 3 4 5 6 3.4 Attività Artigiani di villaggio Produzione di oggetti: donne con abilità manuali e tecniche Commercializzazione di prodotti: giovani delle campagne Abiti: ragazze che hanno dovuto rinunciare alla scuola Commercializzazione del latte e di prodotti orto-frutticoli: giovani imprenditori Kits di generi di prima necessità: famiglie povere n.ro di gruppi coinvolti 75 70 48 280 70 4.200 Scuole per promuovere servizi di qualità e assicurare condizioni di vita dignitose L’ASSEFA sta pensando di avviare delle ‘scuole’ che si occupino di identificare e fornire sostegno e servizi di qualità per la promozione di condizioni di vita dignitose. Si tratta di una problematica complessa, che richiede di tener conto di molti aspetti; l’idea è quella di individuare diversi ambiti e svilupparli separatamente, in modo da rendere disponibili servizi adeguati in ogni settore: infrastrutture, crediti, tecnologia, sviluppo di competenze e abilità nuove, collegamenti con le reti di distribuzione e vendita, ecc. gradation and market linkages. L’ASSEFA ha in mente una scuola itinerante per il miglioramento delle condizioni di vita, in grado di perfezionarsi nei seguenti ruoli: 9 Identificazione delle opportunità di miglioramento delle condizioni di vita nelle zone target 9 Valutazione dei vincoli e sviluppo di strategie di intervento nei diversi ambiti 9 Identificazione dei possibili beneficiari a partire dalle famiglie destinatarie del programma di promozione del miglioramento delle condizioni di vita 9 Identificazione delle necessità di addestramento, sviluppo dei moduli di formazione e realizzazione dei corsi. Individuazione, all’occorrenza, di competenze esterne in grado di soddisfare le esigenze formative. 14 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 9 Messa a punto di strategie per facilitare le famiglie a usufruire di supporti integrati e coordinate tramite un sistema a rete (Mutually Agreeable Intervention Network, M.A.I.N. = reti di intervento mutualmente convenuto). 9 Formazione di un gruppo di giovani nelle aree selezionate, in modo da renderli in grado di fornire i servizi di promozione del miglioramento delle condizioni di vita. 4 Istituzioni fiduciarie gandhiane per servizi di micro-finanza Il problema principale per le famiglie povere delle zone rurali è la difficoltà di accesso a piccoli crediti. In questa situazione i contadini non sono affatto incoraggiati a intraprendere nuove iniziative. In situazioni di emergenza di rivolgono a privati, che concedono loro dei prestiti a interessi altissimi. E quando si tratta di restituire il credito, spesso queste persone sono costrette vendere i loro beni, e rimangono completamente privi di risorse. Avendo messo a fuoco queste disfunzioni nel sistema di piccoli crediti, da 15 anni l’ASSEFA ha introdotto il concetto credito sociale, e ha dato vita ad alcune istituzioni che erano già state ipotizzate da Gandhi, le Istituzioni fiduciarie. L’idea guida è che l’istituzione non offre spazio per la proprietà individuale, quindi i benefici non possono essere goduti da singoli individui, ma solo dal gruppo destinatario dell’iniziativa. Affinché le operazioni siano svolte con efficacia ed efficienza, vengono coinvolti professionisti con esperienza adeguata, in grado di gestire le operazioni per il beneficio dei destinatari. 4.1 Fondi comunitari per la promozione di iniziative per il miglioramento delle condizioni di vita In ogni villaggio l’ASSEFA ha stabilito una ‘Fondazione Nidhi’, i cui membri sono rappresentanti eletti in ciascuno dei gruppi attivi nel villaggio. La funzione principale della Fondazione è di mobilizzare, con prestiti a rotazione, i fondi resi disponibili grazie ai contributi ottenuti con il versamento del surplus incassato dalla comunità locale con le attività generatrici di reddito. Questi fondi vengono utilizzati esclusivamente per sostenere attività volte a migliorare le condizioni di vita della comunità. All’interno di una stessa area le Fondazioni Nidhi sono organizzate in Federazioni, che coordinano le attività di tutte le Fondazioni di quello specifico progetto. A loro volta i rappresentanti delle Federazioni formano il Sarva Jana Seva Kosh (SJSK), che ha il compito di gestire i fondi che continuamente, a rotazione, vengono dati in forma di prestiti ai contadini. Grazie al SJSK, che opera dal 1989, l’ASSEFA è stata in grado di conseguire due obiettivi: 9 sostenere i villaggi in stato di necessità con fondi disponibili a livello di federazione 9 offrire questo insieme di servizi all’interno di istituzioni SJSK –situazione al 31 Marzo 2004 legalmente riconosciute. In base alle raccomandazioni che ricevono dalle loro Fondazioni Nidhi, i membri ricevono dei crediti per una varietà di attività economiche quali: 1. prodotti per mettere a coltura terre incolte 2. acquisto di bestiame 3. apertura di piccole botteghe 4. piccoli scambi commerciali 5. micro-imprese voci No di Stati coinvolti Fondazioni Nidhi Federazioni Nidhi Membri Capitale a disposizione(milioni Rs) unità 7 2.023 38 60.845 329 Progetti per il futuro: si sta valutando l’ipotesi di convertire il Sarva Jana Seva Kosh in una Compagnia di investimenti, con adeguato riconoscimento legale. Poiché le regole per l’utilizzo dei fondi a rotazione sono decise dalle comunità locali, il ruolo del Sarva Jana Kosh è di consulenza, non di carattere decisionale. Quindi il Kosh non può fissare norme e priorità per lo sviluppo dei prestiti per le attività economiche. Ma spesso capita che a livello di villaggio le comunità decidano di usare i fondi a disposizione per investimenti a lungo termine (come la messa a coltura di un terreno o lo scavo di un pozzo) invece di avviare attività economiche che diano una resa a breve termine. 15 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 Impegnando il capitale a disposizione per investimenti che richiedono prestiti di lunga durata, non riescono a rimettere in circolazione il denaro come sarebbe opportuno. D’altra parte, si è visto che un’altra organizzazione istituita dall’ASSEFA, la Sarvodaya Nano Finance Ltd, ha avuto successo nel fornire servizi in termini di micro-finanza. Per questo si sta pensando di convertire il Kosh in una Compagnia di investimenti, in modo da sostenere la comunità locale sui vari fronti. 4.2 Istituzioni di mutuo soccorso per le donne delle aree rurali Le donne rappresentano la parte più vulnerabile nei villaggi. Cadono facilmente vittime di sfruttamento, data la loro posizione di inferiorità nell’organizzazione sociale e il basso livello di alfabetizzazione. In molti villaggi le donne vengono confinate a svolgere esclusivamente lavori casalinghi. Solo alcune sono coinvolte in attività economiche, per lo più connesse al lavoro agricolo, a causa di vincoli economici della famiglia. L’ASSEFA da più di vent’anni ormai dedica particolare attenzione a progetti di sviluppo indirizzati specificamente alle donne: fin dagli ultimi anni ’80, quando il Governo del Tamil Nadu affidò all’ASSEFA l’incarico di realizzare programmi dell’IFAD per le donne in 14 province (L’ IFAD,“International Fund for Agricultural Development”, è un’ organizzazione che eroga fondi per l'agricoltura; dal 1988 si è maggiormente concentrata sul sostegno alle donne.) In ogni provincia furono coinvolte da 3.000 a 5.000 donne, che si organizzarono in gruppi di Auto-Aiuto, ciascuno costituito da una ventina di persone. All’interno di ogni gruppo furono proposte attività di risparmio collettivo. Ogni gruppo era libero di stabilire le regole in base alle quali raccogliere i risparmi e gestirli. Fornendo a rotazione piccoli prestiti, prontamente restituiti, i gruppi riuscivano a far fronte a molte necessità immediate, per acquistare beni di prima necessità o per risolvere problemi imprevisti. Il finanziamento al Programma di Sviluppo delle Donne si concluse nel 2000. A quel punto l’ASSEFA, che aveva organizzato circa 70.000 persone nelle 14 province coinvolte, sentì la necessità e la responsabilità di proseguire su questa strada: per avere un’idea più chiara della problematica e capire quali iniziative convenisse intraprendere, chiese che fosse fatta una valutazione esterna del programma. I risultati dell’indagine suggerirono di organizzare delle istituzioni appositamente per le donne, con la funzione di fornire crediti ai suoi membri per una varietà di scopi. Su questa base l’ASSEFA offrì assistenza ai gruppi di Auto-Aiuto, affinché potessero organizzarsi in Fondazioni di Mutuo soccorso coordinate come Federazioni. Queste Fondazioni sono entità legalmente riconosciute, autorizzate a raccogliere fondi all’esterno per soddisfare le necessità dei groppi di donne di ottenere dei prestiti e per fare piccoli investimenti in collaborazione con altre strutture organizzate. I gruppi danno il loro contributo decidendo in che forme utilizzare le risorse comuni da investire in azioni di imprese. Usando questa strategia, queste Fondazioni hanno acquistato tutte le quote della Sarvodaya Nano Finance Limited, che è regolarmente riconosciuta dalla Banca Centrale dell’India. La metodologia con cui la Compagnia sostiene le attività dei Gruppi di donne è molto semplice, e passa per il tramite delle Fondazioni di Mutuo Beneficio. Oltre al micro-credito, sono state introdotte delle forme di assicurazione sulla vita e sulle proprietà, grazie a collegamenti con compagnie assicurative esterne. La situazione attuale, in sintesi, è la seguente: 16 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 Voci Unità No di Fondazioni 51 Gruppi di donne registrate nelle Fondazioni 7.634 Numero complessivo di donne coinvolte 124.451 Capitale totale autorizzato in quote azionarie (milioni di 100 Rupie) Somma complessiva versata in prestiti (milioni di Rupie) 562 Prestiti assegnati ( in milioni di Rupie) al 31 dic 2003 122.26 Entità media di ogni prestito in Rupie 6.089 Nota: Sono stati ottenuti prestiti per l’ammontare di 93 milioni di Rupie da grandi istituzioni finanziarie, come la SIDBI Le conseguenze di questo insieme di iniziative sulle donne coinvolte è stato molto positivo. Non solo ha consentito alle donne di diventare produttrici di reddito con adeguati programmi economici, ma ha anche incrementato la loro partecipazione alla vita sociale. Sono emerse delle buone leaders, che stanno svolgendo un ruolo importante contro la discriminazione di genere, che contribuiscono a far crescere la consapevolezza tra le altre componenti della comunità, e che sono attive nell’ottenere l’erogazione di servizi da parte del governo. 5 Servizi per migliorare la qualità di vita In un processo di sviluppo umano olistico servizi come le cure sanitarie, l’educazione e l’attenzione per l’ambiente sono cruciali. L’ASSEFA si è messa a disposizione delle comunità rurali povere con i programmi di educazione dei bambini, di servizio sanitario di comunità e di promozione dell’habitat, coordinati tra loro all’interno di progetti integrati di sviluppo, caratterizzati dall’approccio molto particolare della gestione comunitaria. 5.1 Scuole gestite dalla comunità per lo sviluppo dei bambini L’educazione dei bambini è un elemento essenziale nel settore dello sviluppo. L’educazione favorisce l’acquisizione di conoscenze e abilità, grazie alle quali i bambini crescendo possono assicurarsi una buona qualità di vita. L’ASSEFA, partendo da questa convinzione, ormai da 26 anni si è impegnata moltissimo per promuovere il sistema educativo nelle zone rurali povere. L’educazione fa parte integrante dei progetti di sviluppo, e a seconda delle necessità che vengono espresse e messe in luce, si forniscono i servizi e si realizzano le infrastrutture necessarie. I servizi offerti dal programma educativo comprendono la scuola materna, elementare, media inferiore e superiore, corsi di recupero e integrativi, scuole tecniche e professionali, scuole in lingua inglese. Le scuole ASSEFA vengono organizzate nei villaggi più sperduti, dove non ci sono altre opportunità. Invece, dove esistono già scuole governative, l’ASSEFA offre delle attività integrative per i bambini che si trovano in difficoltà, e dei corsi che vengono tenuti nel tardo pomeriggio, per consentire la frequenza agli studenti che durante il giorno non possono frequentare. Attualmente il programma educativo dell’ASSEFA viene realizzato in 27 province situate in tre Stati dell’India: Tamil Nadu, Rajasthan and Madhya Pradesh. Si tratta di 572 scuole di grande qualità, frequentate da 31.667 studenti, e che vedono impegnati 1.062 insegnanti con una buona formazione professionale. Viene data preferenza alle bambine, che sono considerate più vulnerabili nella società: grazie a questa attenzione particolare, la percentuale di femmine nei programmi educativi ASSEFA è molto alta, quasi il 48%. Per offrire una educazione di qualità vengono impiegate insegnanti qualificate. Oltre al curriculum ufficiale, nelle scuole ASSEFA si offre un’educazione basata sui valori, che si propone di favorire lo 17 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 sviluppo intellettuale, fisico, economico e spirituale dei bambini. Questo approccio educativo non solo facilita il proseguimento degli studi nelle classi superiori, ma alimenta negli studenti il rispetto per gli altri e la ricerca di armonia all’interno della comunità. Di recente l’ASSEFA ha iniziato la sperimentazione di un curriculum basato sull’educazione alla pace e alla nonviolenza. Poiché i bambini che frequentano le scuole ASSEFA provengono per lo più da famiglie molto povere, a scuola vengono loro forniti pasti nutrienti tutti i giorni. I bambini che completano la scuola elementare sono incoraggiati a proseguire gli studi nelle scuole medie vicine. Per riuscire a fornire un’educazione di qualità, e a mettere la comunità in condizione di farsene gradualmente carico, l’ASSEFA usa un approccio integrato: inizialmente la comunità coinvolta, che di solito è molto povera, viene sostenuta con programmi economici in modo che le famiglie possano incominciare a guadagnare quanto basta per soddisfare i bisogni primari. Contemporaneamente si promuove nella comunità lo sviluppo di una crescente consapevolezza dell’importanza dell’educazione per i bambini, attraverso attività e iniziative che coinvolgono i gruppi di base (l’Assemblea di villaggio, i gruppi di donne). Quando la comunità dà prova di aver preso coscienza dei propri bisogni, allora viene proposta una serie di attività: - Sviluppo delle infrastrutture in collaborazione con la comunità - Reclutamento degli insegnanti e degli altri operatori scolastici all’interno della comunità stessa - Formazione e tirocinio degli insegnanti - Avvio dei programmi scolastici - Passaggio graduale della gestione della scuola dall’ASSEFA alla comunità Inizialmente le scuole vengono organizzate e gestite con il sostegno di fondi esterni. Ma gradualmente si coinvolge la comunità e insieme si cercano delle strategie che consentano di diventare autosufficienti. Nei villaggi si formano dei Comitati scolastici, i cui membri sono i genitori degli studenti. Questi comitati si organizzano in federazioni a livello di ‘block’ (gruppo di villaggi che partecipano a uno stesso progetto di sviluppo), nominando tra di loro dei rappresentanti. Con questa struttura a due livelli le comunità locali diventano gradualmente responsabili, e gestiscono le scuole attraverso un consorzio tra gruppi di villaggi e ASSEFA. Il Programma educativo dell’ASSEFA in cifre Tipi di scuola Scuola materna elementare Media Biennio Media superiore Scuole in lingua inglese Scuole tecniche N.ro TOTALE di scuole N.ro di insegnanti N.ro di studenti maschi femmine Regolari 55 204 6 6 1 5 0 277 771 22.832 53% 47% Tecniche 0 0 0 0 0 0 4 4 27 211 88% 12% Integratve 0 263 1 0 0 0 0 264 264 8.317 52% 48% Recupero 0 26 1 0 0 0 0 27 307 46% 54% Totale 55 493 8 6 1 5 4 572 1.062 31.667 52% 48% Nota: la maggior parte delle scuole regolari sono riconosciute dal Governo del Tamil Nadu. Gli studenti che frequentano queste scuole sono autorizzati a sostenere le prove di accesso all’educazione superiore e possono continuare a studiare all’università. Per fornire guida e sostegno alle scuole sono state istituite delle Fondazioni per l’educazione. Ognuna di queste Fondazioni, che si curano delle scuole di una certa area, sono gestite da professionisti e da leaders delle comunità, ai quali sta particolarmente a cuore il benessere dei loro villaggi. Attualmente più del 70% 18 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 delle scuole sono diventate indipendenti, e vengono gestite, con questo sistema di Comitati scolastici confederati, senza più sostegni finanziari esterni. Alcune iniziative nuove 9 Le ‘buone pratiche’ scolastiche Con il sostegno del nuovo Centro Sarvodaya di Ricerca-Azione (Sarvodaya Action Research Center, S.A.R.C.) è stato organizzato un seminario di due giorni per riflettere sui sistemi di valutazione e per identificare quali possono essere le migliori pratiche messe in atto tra le scuole promosse dall’ASSEFA. A questo seminario hanno partecipato esperti nel campo dell’educazione, e i membri più anziani dei 17 complessi scolastici dell’ASSEFA situati in Tamil Nadu. Sono stati identificati otto fattori che potrebbero essere utilizzati per valutare le migliori pratiche scolastiche: Le infrastrutture La qualità dell’educazione Un’educazione orientata alla vita Le condizioni igieniche degli ambienti scolastici Le attività extra - curricolari Le relazioni tra scuola e comunità La capacità di mobilizzare risorse locali Le competenze degli insegnanti All’interno di ciascuna delle categorie sono stati identificati dei sotto-settori; le categorie inoltre sono state ordinate in ordine di importanza, con un peso maggiore attribuito alla qualità dell’educazione, alle competenze professionali degli insegnanti e alle infrastrutture scolastiche. Da questo seminario è emerso anche il suggerimento di mettere a punto strumenti di valutazione diversi per le scuole normali e per quelle integrative (serali, di sostegno). Poiché l’approccio e le metodologie usate sono diverse nei due ambiti, non è conveniente usare uno stesso criterio di valutazione per identificare le migliori pratiche in entrambe. Inoltre sono stati identificati tre aspetti nei quali i responsabili di ogni progetto scolastico ASSEFA vorrebbero impegnarsi immediatamente: la qualità dell’educazione, l’educazione orientata alla vita, e la ricerca di risorse locali. 9 Il Curriculum per la Pace e la Nonviolenza: E’ stato ormai completato un curriculum per l’educazione alla nonviolenza per i bambini dalla prima elementare alla terza media, in collaborazione con la Fondazione Vedathri Maharishi e con l’ ASSEFA Italia, Gruppo di Torino. Questo programma è stato introdotto nelle scuole medie di Natham, in forma sperimentale, per valutare la sua adattabilità e rilevanza. In precedenza sono stati organizzati dei corsi di formazione sulla nonviolenza per gli insegnanti, ed è stato preparato un bollettino sull’educazione alla pace e diffuso tra gli insegnanti. 9 Il sostegno di Partage per il programma educativo di Uthiramerur Partage, una Agenzia francese che si occupa di adozioni simboliche internazionali, si è offerta di sostenere un programma educativo a Uthiramerur. Quasi 2.040 bambini possono così ricevere un’educazione di qualità in 16 scuole, che comprendono vari livelli, dalle elementari alle scuole secondarie superiori. Questo sostegno finanziario ha permesso di pagare alcune delle spese che erano state fatte nelle scuole; Partage ha accettato di fornire un sostegno finanziario anche per l’avvio di nuove scuole nelle aree circostanti. 19 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 5.2 Assistenza sanitaria per donne e bambini L’ASSEFA lavora soprattutto con le componenti più povere della comunità. L’assistenza sanitaria è una componente essenziale dell’approccio integrato allo sviluppo. La priorità viene data a misure di promozione della salute e prevenzione delle malattie: l’applicazione di norme igieniche, l’approvvigionamento di acqua, l’accesso all’acqua potabile si accompagnano a campagne di formazione, svolte nelle scuole, per la pratica di norme igieniche e la scelta di una alimentazione sana e bilanciata. Un aspetto che sta particolarmente a cuore all’ASSEFA è il miglioramento delle condizioni di salute dei bambini e delle donne incinte: per questo sono stati messi a punto dei programmi di prevenzione e di assistenza pre e post natale per le donne, e di monitoraggio dei bambini al di sotto dei tre anni di età. Nel servizio sono compresi interventi di vaccinazione, e la fornitura di alimentazione integrativa in caso di necessità. Il programma viene svolto da animatrici locali, appositamente addestrate, sotto la supervisione di medici qualificati ed esperti. 9 Misure di prevenzione - - Assistenza prenatale: include la predisposizione di una scheda sanitaria per la madre, l’identificazione e l’annotazione di eventuali difficoltà durante la gestazione, quindi la registrazione dei dati del bambino alla nascita, le vaccinazioni obbligatorie, l’educazione all’igiene nell’alimentazione. Programma per gli adulti in età riproduttiva: vengono offerti dei corsi sull’igiene personale, sulla cura per le funzioni riproduttive, per individuare sintomi di anemia, per arricchire la dieta familiare con alimenti nutrienti, ecc. Gruppo degli adolescenti: dei programmi specifici sono indirizzati ai giovani, su problemi di igiene, nutrizione, sulle malattie più comuni ecc. Servizi di pianificazione familiare: includono la formazione delle donne sulla pianificazione familiare, e l’offerta di servizi se e quando richiesti. 9 Misure di promozione - Alle madri prima del parto: vengono fornite tavolette di acido folico e compresse di ferro, secondo le norme dell’OMS. Se richiesta, viene data assistenza durante il parto. Kit sanitario domestico: è una piccola raccolta di medicine tradizionali, usate abitualmente per fronteggiare i disturbi più comuni. Viene fornita con un piccolo libretto di istruzioni. Orti casalinghi: promossi su larga scala nei villaggi coinvolti nei progetti, hanno lo scopo di arricchire la dieta con prodotti vegetali freschi, nutrienti e ricchi di vitamine. Stufe con caminetti: l’installazione di cappe e sistemi di tiraggio nelle capanne contribuisce a ridurre l’incidenza di malattie respiratorie dovute ai fumi delle cucine. Protezione ambientale: viene incoraggiata la consuetudine di piantare alberi, e vengono fatte dimostrazioni pratiche di costruzione di impianti per la produzione del composto e di allevamenti di lombrichi. 9 Misure curative - - Identificazione e cura delle persone malate. Problemi gravi e complicanze vengono segnalati ai vicini ospedali privati o governativi, con i quali ci sono degli accordi di collaborazione Organizzazione di campi ‘della salute’ per controllare l’incidenza delle più comuni malattie. Questi campi vengono organizzati spesso in collaborazione con le strutture sanitarie governative, con le quali l’ASSEFA ha da tempo istituito una rete di collaborazione. Cure mediche integrate vengono offerte ai bambini della scuole ASSEFA. Esse includono una dieta accuratamente bilanciata nella mensa scolastica, visite sanitarie periodiche di controllo, monitoraggio a lungo termine. L’ASSEFA ha anche introdotto il concetto di ‘kutty doctor’, ossia ‘piccolo medico’, che prevede il coinvolgimento attivo dei bambini nella cura della propria salute. Ogni anno in ogni scuola viene selezionato un gruppetto di studenti particolarmente brillanti e coscienziosi, i quali seguono un corso di 20 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 formazione in pronto soccorso. Al termine vengono forniti di una scatola che contiene tutto quanto può servire a un primo intervento. Per tutto l’anno scolastico questi ragazzini sono responsabili di fornire le cure necessarie in caso di piccoli incidenti e ferite. In seguito questo servizio viene offerto anche agli abitanti del villaggio. Alcune iniziative nuove 9 Un nuovo centro sanitario Per migliorare il livello dei servizi sanitari offerti alle mamme e ai bambini, l’ASSEFA ha istituito quest’anno un centro sanitario nel villaggio di Sittampondi, nell’area di Gingee. Questo Centro ha offerto i suoi servizi, in questi ultimi due anni, a 35 villaggi situati nell’area circostante. In ogni villaggio vengono selezionate delle persone alle quali vengono proposti dei corsi di formazione per diventare animatrici sanitarie: esse sono così in grado di fornire servizi sanitari di base, sotto la supervisione di infermieri professionali e di medici. L’area in cui opera l’ASSEFA è molto povera, l’assistenza sanitaria è scarsa, per cui la popolazione collabora volentieri con l’ASSEFA per migliorare il livello del servizio. Il Centro si propone di rispondere alle richieste che arrivano dalle comunità, e di specializzarsi quindi in relazione alla domanda della popolazione. Le richieste più frequenti per ora sono di assistenza al parto, di prestazione di cure pre- e post-natali, e di cura delle più comuni malattie, soprattutto delle donne e dei bambini. 9 Cure mediche ai gruppi di base Il servizio sanitario fornito dal centro medico di Ginger come esperienza pilota è in fase di estensione: si sta progettando di replicare questo servizio in altre aree in cui sono presenti dei progetti ASSEFA, individuando come destinatari i gruppi di Auto-Aiuto, i Sarvodaya Mutual Benefit Trusts, ciascuno dei quali è composto da circa 1.000 – 2.500 donne. Le Fondazioni finora identificate sono, oltre che a Gingee, anche quelle di Thiyagadurgam, Chinnasalem, Sankarapuram and Kallakuruchi. In ciascuna di queste sedi sono stati organizzati dei corsi di formazione sanitaria, e sono state identificate alcune persone in grado di diventare animatrici sanitarie, che sono state affiancate da infermiere professionali esperte per un periodo di addestramento pratico. 5.3 La Compagnia per l’Habitat, per la promozione di case più confortevoli Oltre ai bisogni primari (cibo, abiti), fa parte delle necessità fondamentali quella di avere una casa in cui vivere sicuri. Nelle zone di campagna, in India, la gente vive in condizioni abitative precarie, ed è molto esposta a malattie contagiose. L’ASSEFA ha iniziato nel 1986 il programma di sostegno per le case, sostenendo le comunità nella costruzione di abitazioni nuove nell’area di Natham. Dato che la risposta della gente si dimostrò positiva, il programma fu esteso anche ad alte zone. Attraverso questa lunga esperienza l’ASSEFA è giunta, nel 1997, a istituire una nuova Compagnia, registrata sotto il nome di ‘Sarva Seva Habitat Promotion Ltd.’ (SSHP Ltd). A questa è seguita, nel 2000, l’istituzione di un’altra Compagnia, la ‘SEVA HABITAT PROMOTION’, che fornisce crediti alle famiglie povere che intendono intraprendere delle attività per ripristinare o costruire la loro casa. A livello di villaggio vengono istituiti dei gruppi / comitati i cui membri sono persone interessate a questa attività. Possono iscriversi solo delle donne che già usufruiscono di entrate all’interno di programmi economici (come la produzione e la vendita del latte, per esempio) perché solo in queste condizioni sono in grado di ripagare i prestiti senza difficoltà. I principali compiti e responsabilità del Comitato per la Casa sono: 21 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 9 9 9 9 9 Identificare le persone interessate a livello di villaggio Progettare le iniziative da realizzare, con un certo grado di dettaglio e qualche stima economica Preparare la documentazione necessaria per ottenere il finanziamento delle attività edilizie previste Individuare chi sovrintenda tecnicamente il lavoro di costruzione Organizzare la raccolta di fondi per il rimborso del prestito Inoltre a livello di area viene formata una Federazione delle Società per la Casa, i cui membri sono eletti all’interno dei singoli gruppi di villaggio. I ruoli e le responsabilità di questa struttura sono: 9 9 9 9 Occuparsi dell’assistenza tecnica nel lavoro di costruzione e supervisione Registrare l’andamento dello stato dei lavori Tener nota degli aspetti organizzativi Fare un lavoro di coordinamento tra tutti i gruppi impegnati nella costruzione delle case Il Comitato Direttivo della Compagnia per le abitazioni è formato da rappresentanti eletti dalle varie federazioni. Tale Comitato, oltre a fornire assistenza professionale nella gestione dei fondi utilizzati per i prestiti a rotazione, si impegna nella ricerca di finanziamenti, fornisce consulenza nella relazione con i finanziatori, e stabilisce dei rapporti di collaborazione con agenzie, istituzioni, dipartimenti governativi. L’obiettivo principale della Compagnia è quello di assicurare alle comunità povere di campagna, soprattutto alle donne, la possibilità di avere una casa e un minimo di confort. Non solo si cerca di costruire case nuove, ma anche di riparare e migliorare case già esistenti, rifacendo il tetto con tegole, stendendo un piano di cemento sul pavimento, sistemando semplici allacciamenti elettrici, costruendo la toilette ecc. Il progetto più semplice e più conosciuto nelle campagne dell’India è quello che prevede un prestito per migliorare la situazione abitativa preesistente: si chiama “Home Improvement loan scheme (HIL, REGULAR SCHEME)” e prevede la possibilità di ottenere un prestito fino alla cifra di 7.500 Rupie, da rimborsare in rate mensili entro 24 mesi. Al 31 marzo 2004 la cifra complessiva erogata come prestito HIL è stata di 44,36 milioni di Rupie, e ha coinvolto 8.608 beneficiari. I prestiti da restituire, in data 31.03.04, risultavano di Rs.9,7 milioni di Rupie, con un incremento di Rs.2,1 milioni di Rupie rispetto all’anno precedente. Un incremento delle richieste di prestito per costruzione / ripristino di case da parte delle comunità povere ha indotto la Compagnia a cercare fondi ad Agenzie esterne. La Compagnia di Chennai ha ottenuto di estendere il sostegno finanziario, nell’ambito di uno schema di micro-finanza, pari alla somma di 22,5 milioni di Rupie, di cui hanno beneficiato 3.174 famiglie. Altre iniziative, svolte in collaborazione tra diverse Compagnie, hanno portato a incrementare il tetto del prestito a 7.500 Rupie anziché 5.000, con un esborso complessivo di 9,12 milioni di Rupie e 1.252 beneficiari, che hanno potuto così riparare le loro abitazioni. Altri progetti di sostegno per la costruzione di nuove case prevedono un finanziamento di 10,25 milioni di Rupie, e un prestito massimo di 35.000 Rupie per la costruzione di case nuove con superficie di 250 mq, e un rimborso previsto entro 15 anni. Circa 170 donne hanno usufruito di questa opportunità, con un investimento totale di 5,35 milioni di Rupie. Ma questo progetto ha incontrato fin dall’inizio delle difficoltà: ritardi nell’esecuzione dei lavori, e aumenti dei prezzi del materiale si sono aggiunti alle difficoltà di restituzione delle somme. L’ASSEFA, per cercare di risolvere la situazione, è riuscita a ottenere un sussidio dal Governo di 10.000 Rupie per ogni beneficiaria nelle aree di Natham e Viralimalai. Un ulteriore piano di investimenti per le case è stato messo a punto dalla Sarva Seva Habitat Promotion Ltd. con un limite più alto, e un periodo di restituzione più breve. A questo partecipano quattro federazioni: la somma totale erogata come prestito ammonta a 3,5 milioni di Rupie, e coinvolge 178 beneficiarie. Qui il tasso di rimborso è il 100%. Alcune delle Federazioni hanno ottenuto dei sussidi governativi per questo programma. La somma massima erogata alle singole persone è di 50.000 Rupie, e il tempo concesso per la restituzione è tra i 5 e i 7 anni. Complessivamente le iniziative avviate nel settore ‘casa’ sono molto incoraggianti. A fronte di un esborso di 84,9 milioni di Rupie, la Compagnia è stata in grado di procurare un tetto a 13.380 donne, contadine povere che in questo modo hanno potuto diventare partecipi di progetti di sviluppo e usufruire di varie opportunità (miglioramento 7 costruzione) per le loro abitazioni. 22 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 Promozione dell’Habitat: uno sguardo complessivo PARAMETRI N.ro di Federazioni che hanno realizzato il progetto N.ro di Società coinvolte Somme sborsate nell’anno Somme complessive dall’inizio N.ro di beneficiarie coinvolte Prestiti in atto 6 Milioni di Rupie HIL HIL - HDFC HIL - HDFC Nuove case Nuove case TOTALE schema HDFC Fondi propri 31/03/04 31/03/04 31/03/04 31/03/04 31/03/04 31/03/04 29 174 75,92 44,40 8606 9,71 15 78 7 37 6 11 ---------22,50 3.174 5,07 -------9,12 1.252 3,04 --------5,35 170 4,89 4 7 12,45 3,56 178 2,61 29 252 88,37 84,93 13.380 25,32 Modello di sviluppo Sarvodaya - un nuovo approccio, per facilitare creatività e iniziative ai progetti in atto Sarvodaya vuol dire ‘il benessere di tutti’, la possibilità di innalzamento per tutti. Gandhi diede al concetto di Swaraj, autosviluppo, una interpretazione spirituale e morale. Il nucleo centrale della filosofia del Sarvodaya è l’idea gandhiana di utilizzare metodi nonviolenti per attuare una trasformazione sociale. Nel concetto gandhiano di Sarvodaya è anche inclusa l’idea che individuo possa conseguire l’autorealizzazione tramite il servizio dedicato alla comunità, soprattutto alle fasce sociali più deboli. L’ASSEFA fin dall’inizio ha lavorato cercando di realizzare la nobile missione di promuovere il Sarvodaya nell’India rurale. Per questo tutti i progetti di sviluppo vengono realizzati in armonia con le priorità individuate dalle comunità povere per un cambiamento del loro stile di vita. I programmi di sviluppo realizzati in questi 35 anni hanno portato cambiamenti significativi alle condizioni socio-economiche delle comunità coinvolte. Tuttavia, per ravvivare e dare nuove energie e impulso ai programmi in atto, l’ASSEFA ha invitato Shri. Bal Vijay, che fu discepolo di Vinoba Bhave, a promuovere ancora una volta la nobile missione del Gram Swaraj, dell’Autonomia di Villaggio. Shri Bal Vijay ha guidato una lunga marcia a piedi (yatra) in Tamilnadu, iniziata nel gennaio 2004, e lungo il percorso ha visitato molte zone in cui sono in fase di realizzazione dei progetti ASSEFA Durante le soste nei villaggi Bal Vijay ha tenuto delle conversazioni con la gente dei villaggi, rinnovando il concetto di Sarvodaya come idea guida per lo sviluppo delle comunità povere. Con la sua collaborazione e benedizione si sta preparando un testo-guida che illustri il Modello di Sviluppo Sarvodaya (MSS), in cui si identificano i seguenti passi: 9 Incontri tra attivisti Sarvodaya e giovani 9 Organizzazione di Gruppi Sarvodaya formati dai giovani di ogni villaggio 9 Seminari con i rappresentanti dei Gruppi Sarvodaya 9 Incontri degli operatori ASSEFA e dei membri dei gruppi Sarvodaya per elaborare insieme dei progetti di azione 9 Stesura di una dichiarazione (la ‘Carta della popolazione’) che tracci le linee di azione nel villaggio ispirate ai principi del Sarvodaya. 23 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 Mentre Bal Vijay procedeva con il suo cammino attraverso i villaggi, via via si sono formati Gruppi Sarvodaya, costituiti da volontari, che si sono uniti alla marcia. A conclusione dell’esperienza è stato organizzato un Seminario a Natham, al quale sono stati invitati la comunità locale, le persone coinvolte in progetti, e specialisti di vari settori, con l’obiettivo di discutere insieme la traccia del Modello di Sviluppo Sarvodaya per la provincia di Natham. Tipologie delle iniziative di sviluppo Sarvodaya 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 Identificazione di attività adeguate a offrire nuove opportunità di impiego Organizzazione di mercati rurali per mettere direttamente a contatto consumatori e produttori Creazione, sviluppo e salvaguardia delle risorse della comunità nei villaggi Interventi per ridurre i rischi di calamità naturali Iniziative in collaborazione con gruppi locali e dipartimenti governativi Iniziative per rendere l’ambiente più confortevole Programmi per il benessere dei bambini Programmi per impegnare i giovani in attività di sviluppo a beneficio della comunità Programmi di sviluppo per donne Iniziative di protezione e salvaguardia ambientale Recupero e protezione di pratiche artigianali e attività culturali tradizionali Per poter realizzare queste nuove iniziative con un sostegno professionale, l’ASSEFA ha creato una nuova istituzione, il Centro di Ricerca – Azione Sarvodaya (Sarvodaya Action Research Centre, S.A.R.C.), con personale qualificato ed esperto. Il SARC con il sostegno dello staff ASSEFA e dei rappresentanti dei Gruppi Sarvodaya intende preparare un piano di azione di Sviluppo Sarvodaya per l’area di Natham. 24 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 ALLEGATO I Sintesi dei programmi nelle varie aree di progetti ASSEFA 0 0Sl. No. 1 DISTRETTI I. CUDDALORE 2 3 PROVINCE Prod di LATTE CO AA LOC HABITAT 2. Virudachalam II. DINDUGAL 1. Natham 2. Nilakkottai 5 3. Shanarpatti III. ERODE 1. Chennimalai 7 2. Kangayam 8 3. Kodumudi 9 4. Modakurichi 10 KOSH 1. Nallur 4 6 SMBT IV. KANCHEEPURAM 1. Achirapakkam 11 2.Chithamur 12 3. Kancheepuram 13 4. Kattankolathur 14 5. Kundrathur 15 6.Lathur 16 7.Maduranthagam 17 8.Sriperumbudur 18 9. Thiruporur 19 10. Thirukalukundrum 20 11.Uthiramerur 21 12. Wallajabad 25 SVILUPPO. CD AG SO EDUCAZIONE F T S R SVIL. DONNE SALUTE MCH GEN Novità ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 Sl. No. 22 DISTRETTI V. MADURAI PROVINCE 2. Kalligudi 24 3. T. Kallupatti 25 4. Kottampatti 26 5. Sedapatti 27 6. Thirumangalam 28 7.Thiruparankundram VI. PUDUKKOTTAI 30 CO AA SVILUPPO. LOC 1.Tiruvarangulam 2.Viralimalai 31 VII. RAMANATHAPURAM 1. Kamuthi 32 VIII. SIVAGANGAI 1. Sivagangai 33 34 KOSH 1. Alanganallur 23 29 Prod. LATTE SMBT 2. Thirupuvanam IX. THIRUVANNAMALAI 1.Anakavur 35 2. Arani 36 3.Chetput 37 4. Pernamallur 38 5. Polur 39 6.Thandranpattu 40 7.Thellar 41 8.Vandavasi 42 9.Vembakkam 26 HABITAT CD AG SO EDUCAZIONE F T S R Svil. DONNE SALUTE MCH GE N Novità ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 Sl. No. DISTRETTI PROVINCE SMBT KOSH Prod. LATTE CO 43 X. TRICHY 1. Marungapuri 44 XI. TUTUCORIN 1. Pudur 45 XII. VILLUPURAM 1.Chinnasalem 46 2.Gingee 47 3.Kallakurichi 48 4.Kanai 49 5.Marakkanam 50 6.Melmalayanur 51 7.Olakkur 52 8.Rishivandiyam 53 9.Sankarapuram 54 10.Vallam 55 11.Vellimalai 56 12. Thiagadurgam 57 XIII. VIRUDUNAGAR 2. Kariyapatti 59 3. Narikkudi 60 4.Sivakasi 61 5.Thiruchuzhi 62 6.Vembakottai 63 7.Virudhurnagar 64 8. Watrap 13 distretti 64 province LOC CD AG SO EDUCAZIONE F T S R Svil DONNE 21 4 15 4 33 SALUTE MCH GE N 7 7 1. Aruppukkottai 58 64 AA SVILUPPO. HABITAT TOTALE generale 50 16 27 4 27 30 Novità ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 Sl. 1 DISTRETTI & Stati I. TUMKUR, Karnataka 2 3 PROVINCE II. GAYA, Bihar 3. Gurua 6 4. Sherghati III.JAMUI, Bihar 8 IV.DEOGHAR, Jharkand 1. Deogargh 2. Mohanpur V.BANSWARA, Rajasthan 1. Anandpuri 2. Banswara 13 3. Garhi 14 4. Bagidoura VI. BARAN Rajasthan 1.Baran 16 2. Shabhad 17 3.Kishanganji 19 HABITAT 1. Jamui 12 18 LOC 2. Khaira 10 15 AA 1. Bodhaya 5 11 Prod. LATTE CO 2. Arasekere 2. Dobhi 9 KOSH 1. Rangasamudra 4 7 SMBT VII.GUNA, MadhyaPradesh 1.Bambori 2.Guna 28 SVILUPPO. CD AG SO EDUCAZIONE F T S R Svil. DONNE. SALUTE MCH GEN Novità ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 Sl. DISTRETTI & Stati PROVINCE SMBT Prod. LATTE KOSH CO 20 VIII. WARDA, 21 IX. YAVATMAL, Maharastra Maharastra AA SVILUPPO. HABITAT LOC Svil. DONNE EDUCAZIONE CD AG SO F T 17 17 17 6 3 S R SALUTE MCH GEN 1. Morangana 2. Wadagon 22 3. Kali 23 4. Shibla 23 TOTALE generale 17 NOTE : DAIRY PROJECT (latte) DEVELOPMENT (sviluppo) EDUCATION (educazione) : CO - Covered under Company AA : F HEALTH (salute) : MCH - Mother & Child Health : CD - Comprehensive Development AG - Agriculture SO - Social T S - Formal schools GEN - Aavin Tie up - Technical Education - General Health 29 LOC - Local - Supplementary schools * R - Remedial schools 17 Novità ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 ALLEGATO II Istituzioni basate sulla Comunità promosse dall’ASSEFA Istituzioni Sarva Jana Seva Kosh (kosh = banca) Struttura legale Obiettivi Companies Act Gestire tramite crediti i fondi a rotazione della comunità per attività volte ad assicurare le necessità di base Federazione di gruppi di auto-aiuto di donne a livello di area. Ricerca di risorse all’interno e all’esterno, per rispondere a richieste di micro – credito dei membri dei gruppi. E’ la prima Compagnia di micro – finanza in India, posseduta dai Gruppi di auto – aiuto di donne. Azionisti sono i gruppi (SMBT).. Ottiene prestiti sul mercato esterno per rispondere a richieste di credito di gruppi di donne (SHGs) con diversi scopi. Struttura di coordinamento per promuovere miglioramenti della qualità di vita tramite micro –imprese, senza supporti finanziari. Sostegno finanziario e non per costruire / riparare case in aree rurali Compagnie di proprietà di gruppi di donne, per lavorare, pastorizzare e confezionare il surplus di latte e distribuirlo nelle aree urbane. Per vendere il latte (sciolto o in pacchetti) e vari latticini. Istituito per fornire consulenza professionale alle scuole gestite dalle comunità, e assicurare un’educazione di qualità su base sostenibile. Sarvodaya Mutual Benefit Trust MBT Sarvodaya Nano Finance Ltd NBFC Sarva Seva Gramodhyog Samithi Trust Sarva Seva Habitat Promotion Ltd Milk Processing Companies Section 25 Company Section 25 Company Sarva Seva Dairy Federation Ltd Education Trusts Section 25 Company Trust Act Totale Unità Aree Famiglie 1 35 70.000 51 56 110.250 1 51 SMBTs 6.820 Gruppi di donne 1 21 25.000 1 29 13.500 6 19 20.000 1 6 Centrali 15 19 Federazioni 23.600 6 68 30 ASSEFA: trentacinque anni al servizio delle comunità rurali : 2003-04 Lavorazione del latte 1 5 1 Totale 5 20 b. Lavorazione Staff di supporto 4 a. Produzione c. Commercializzazione Totale parziale Operatori della comunità, insegnanti, facilitatori Associati al Programma, Assistenti tecnici Managers tecnici a livello di area Managers a livello regionale Direttori Programmi Direttori responsabili ALLEGATO III: Risorse Umane 5 5 9 5 112 5 24 156 28 2 60 1.253 1.333 122 57 117 920 2.173 1.006 2.466 237 268 107 1271 HABITAT 1 EDUCAZIONE 3 SALUTE 1 CREDITO SOCIALE 1 4 2 10 41 180 238 MICRO CREDITO 1 4 38 8 320 15 386 7 48 21 72 50 2 ATTIVITA’ NON AGRICOLE 1.106 41 89 132 33 58 1 4 6 14 TOTALE GENERALE 9 30 51 86 608 1.395 2.712 4.891 Maschi Femmine 6 3 23 7 44 7 60 26 314 292 481 914 425 2.287 1.355 3.536 COORDINAMENTO Direttori esecutivi & Consulenti professionali Operatori e responsabili tecnici 31 Operatori sul campo Personale di supporto