Rassegna Stampa di
sab. 17, dom. 18 e lun. 19 maggio 2014.
SNALS / CONFSAL
La Tribuna di Treviso
La Gazzetta del
Mezzogiorno - Ed. Taranto
Il Piccolo
Exibart.com
Il Tempo - Cronaca di
Roma
Messaggero Veneto
18/05/2014
17/05/2014
ELEZIONI, L'APPELLO DEI SINDACATI "BASTA SEGGI NELLE SCUOLE"
SCUOLA DI DOMANI SNALS A CONVEGNO
AUTOBUS, GARA EUROPEA: SINDACATI IN ALLARME
ANCHE I SINDACATI HANNO UN'ANIMA. E ANCHE IL COLOSSEO
SARA' APERTO PER LA NOTTE DEI MUSEI
17/05/2014 I BIMBI DEL NIDO IL 29 MAGGIO SENZA MENSA
19/05/2014
17/05/2014
17/05/2014
TRENI SPAGNOLI IN FUNZIONE SOLO IN AUTUNNO
Scuola, Formazione, Università, Ricerca
il Sole 24 Ore
Corriere della Sera
Libero Quotidiano
Avvenire
L'Unita'
Gente
La Repubblica - Cronaca
di Roma
il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
Corriere della Sera
Affari&Finanza (la
Repubblica)
Affari&Finanza (la
Repubblica)
il Mattino
L'Unita'
la Gazzetta del
Mezzogiorno
il Giorno
Corriere dell'Umbria
Il Fatto Quotidiano
PIL, L'ATTUAZIONE LENTA DELLE RIFORME COSTA ALMENO 5
MILIARDI
19/05/2014 SPECIALE - INVESTIRE SULLE RISORSE UMANE L'ISTRUZIONE CHIEDE
UNA SCOSSA
17/05/2014 PER 80 EURO A POCHI TAGLIA MENSE E ASILI
17/05/2014 10 MAGGIO. "UNA FESTA PER TUTTI COLORO CHE AMANO LA
SCUOLA"
17/05/2014 RIGNANO. TUTTI ASSOLTI. NELL'ASILO DEGLI ORRORI NESSUN ABUSO
27/05/2014 SCUOLA SOLO DI POMERIGGIO: SAREBBE GIUSTO?
19/05/2014 NIDI, A LUGLIO BIMBI SPOSTATI NEI CONVENZIONATI GENITORI IN
RIVOLTA
19/05/2014 MIGLIORARE L'ORIENTAMENTO IN ENTRATA E' LA VERA SVOLTA
17/05/2014 "PREMATURO PARLARE DI INTERVENTI CORRETTIVI"/ "LA CRESCITA
ANDRA' MEGLIO NEL SECONDO TRIMESTRE"
17/05/2014 RITARDI E DIAVOLERIE DEI CONCORSI UNIVERSITARI
19/05/2014 IL PROF VIAGGIA CON LA CARTA VIRTUALE "E COSI'
CONTROLLIAMO SE SPRECA"
19/05/2014 SCONTI E STAGE GRATUITI LE OFFERTE DEGLI ATENEI PER CATTURARE
STUDENTI
17/05/2014 "EMERGENZA GIOVANI, PIU' FORMAZIONE E MENO ATENEI "
18/05/2014 GIORNO CONTRO L'OMOFOBIA SEL: "SEPOLCRI IMBIANCATIVIA DAL
GOVERNO"
19/05/2014 Int. a S.Giannini: GIANNINI: ALT AL DISFATTISMO
17/05/2014
L'AIUTO ALLA RICERCA ITALIANA E' FATTO PURE DI RIMBORSI SPESE
GIANNINI PROMUOVE GURADALBEN SCHIFANI DA' L'APPOGGIO A
CRESCIMBENI
17/05/2014 VUOI LAVORARE? STUDIA DA DENTISTA
18/05/2014
17/05/2014
Economia, Lavoro, Previdenza
il Sole 24 Ore
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il Giornale
L'ESPERTO - PREVIDENZA I PRINCIPALI PROVVEDIMENTI E I
CHIARIMENTI AL 7 MAGGIO
19/05/2014 A "TUTTOLAVORO" ESPERTI A CONFRONTO SUL JOBS ACT
19/05/2014 UNA GARANZIA PER L'APPRENDISTATO
19/05/2014 NUOVE IMPRESE E LAVORO CON I FONDI UE
19/05/2014 IL TETTO AGLI "INTERINALI" E' NEL CCNL
17/05/2014 Int. a S.Dolcetta: "DL POLETTI PRIMO PASSO PER IL LAVORO
FELSSIBILE"
17/05/2014 "E' POSSIBILE UN PRELIEVO SULLE PENSIONI D'ORO"
17/05/2014 PER I CONTRIBUTI L'OK ARRIVA ONLINE
19/05/2014 I DUBBI DEL MONDO ECONOMICO "ALLA RIFORMA SERVONO
RISORSE"
19/05/2014 E LO CHIAMANO SALARIO DI PRODUTTIVITA'
19/05/2014 COLF E BADANTI, IN ARRIVO RIDUZIONI FISCALI
18/05/2014 LAVORO FLESSIBILE PER I MALATI
18/05/2014 NEL 2014 BUCO IN BILANCIO DI 8 MILIARDI
17/05/2014 RABBIA E ORGOGLIO IN DIVISA: "SCIOPERO"
18/05/2014 DEBITI PA, ENTRANO GLI INCENTIVI
17/05/2014 SE L'EUROPA E' ANCORA LENTA
18/05/2014 RENZI TRA PIAZZE E FITNESS: DASPO AI POLITICI CORROTTI
PUNTIAMO A 20 CAPOLUOGHI
18/05/2014 IL TESORO: ENTRO LUGLIO I CONTI DEI MINISTERI
17/05/2014 BERLUSCONI APPELLO A NCD "I MODERATI INSIEME SONO LA
MAGGIORANZA"
19/05/2014 RENZI - GRILLO, SFIDA FINALE L'APPELLO DEL PREMIER"NON VOTATE
I BUFFONI"
18/05/2014 GRILLO: "IO OLTRE HITLER" RENZI: "SUL NAZISMO NON SI PUO'
SCHERZARE
18/05/2014 LO SPRINT DI RENZI PER STRAPPARE LA QUOTA DEL 33%
18/05/2014 Int. a P.Padoan: "PRONTE LE MISURE CHE RILANCERANNO
L'IMPRESA ITALIANA "
17/05/2014 PIAZZA AFFARI RIMBALZA MA IL GIOVEDI' NERO PESA
19/05/2014
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1
Elezioni, l'appello dei sindacati
«Basta seggi nelle scuole»
Tre giorni di chiusura per votare: «Non interrompete la didattica. usate biblioteche e sedi civiche»
Ma sull'impiego dei docenti c'è il veto.lijaRlB «Utilizzarli per le supplenze? Mai». Cgil: «Nodo irrisolto»
trebbero rimanere ad uso esclusivo di studenti e alunni: «Finora non c'è stata la volontà di trovare soluzioni diverse», dice
Marta Vìotto di Cgil scuola. «Dovremmo cominciare a pensare
ad altri spazi da riservare al diritto al voto. Una democrazia
deve poter garantire sempre il
servizio della scuola». «È una
sciocchezza tutta italiana», fa
eco Pino Morgante, segretario
di Uil scuola Treviso. «Abbiamo
mai pensato a quanto ci costa
tenere le scuole chiuse tre giorni? Chiudere una scuola durante le elezioni sembra ormai una
cosa d'altri tempÌ». Ma la questione della "vacanza forzata"
per elezioni non si ferma affatto
all'utilizzo delle classi. Motivo
di discussione tra le sigle sindacali pure l'utilizzo degli insegnanti dei plessi sede di seggio,
"esonerati" dal servizio il tempo della tornata elettorale. In
caso di necessità possono i dirigenti scolastici chiedere ai docenti di rimanere in servizio in
altre sedi, evitando le nomine e
le spese per eventuali supplenti? Un secco no giunge dallo
~ «Andare a inventarsi in
modo estemporaneo l'utilizzo
dei docenti sembra un po' il segno dell'Italia di questi giornÌ»,
chiosa Salvatore Auci, segretario dello mB «Di questo parla
chiaroun'ordinanzaministeriale emanata il 30 maggio del '95
che dice che gli insegnanti a di-
sposizione per la temporanea
chiusura dei locali della sede di
servizio a causa di consultazione elettorale non sono da considerare in soprannumero e non
possono essere pertanto utilizzati negli altri plessi del circolo». Eppure per ora la regola
messa in pratica sembra essere
soltanto quella di far di necessità virtù. Con scuole che fanno
leva sulla buona volontà dei docenti e possono chiedere loro di
prestare servizio, per progetti,
sostegno o supplenze. Puntualizza la Cgil: «Come utilizzare insegnanti non in servizio a causa
delle elezioni rimane un problemairrisolto».
Alessandra Vendrame
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Elezioni nelle scuole: è tempo
di portare i seggi elettorali fuori
dalle aule di scuola. La proposta pronta a dar filo da torcere
alla prassi, tutta italiana, di utilizzare i plessi scolastici come
sede di voto, giunge unanime in
città dai sindacati della scuola
Cgil, Cis!, Uil e mB L'invito rivolto alle amministrazioni è di
cominciare a pensare di traslocare altrove le sedi dove poter
esercitare il diritto a votare, senza dover per forza continuare a
interrompere il calendario scolastico. Diritto al voto e diritto
allo studio non dovrebbero
dunque entrare in rotta di collisione. Centri civici, biblioteche,
uffici comunali, palestre da usare al posto delle classi, che po-
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lA GAZZEllA DELMEZZOGIORNO
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lA GAZZE1TA. DI TARANTO
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17-05-2014
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1
MERCOLEDì PROSSIMO CI SARÀ IL SEGRETARIO GENERALE
Scuola di domani
Snals aconvegno
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«La scuola di domani: come la vorremmo».
Mira a delineare un quadro ben articolato
dell'istituzione scolastica, proiettata verso bisogni futuri sempre più complessi e difficili, il
tema del convegno di studi organizzato dalla
segreteria provinciale dello Snals ed in programma per mercoledì 21 maggio presso l'hotel
Appia Palace di Massafra. Un appuntamento
importante per il sindacato che ha invitato il
suo segretario generale, Marco Paolo Nigi, a
dare indicazioni concrete e concordare soluzioni con la base.
Il programma prevede (apertura lavori ore 8)
le relazioni introduttive di Elvira Serafini
(segretario provinciale dello Snals), Chiara De
Bernardo (segretaria regionale), di Martino
Tamburrano (sindaco di Massafra), Stefano
Milda (coordinatore dirigenti scolastici Snals),
Anna Chiara Vimborsati (ufficio legale Snals
Taranto), Anna Cammalleri (vicedirettore vicario dell'Ufficio scolastico regionale della
Puglia). Le conclusioni sono affidate a Marco
Paolo Nigi, segretario generale Snals-Con[mrg]
fsal.
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COME RIPARTIRE Dalle semplificazioni al taglio Irap le riforme rimaste al palo -Renzi: niente·manovra bis
Ecco tutte le nonne bloccate
che potrebbero spingere il Pll
La mancata attuazione delle leggi Monti-Letta costa 5 miliardi
Pagamenti Pa, bonus ricerca, deregulation, attrazione degli inevesti-
menti esteri: l'attuazione o il varo di
norme annunciate può valere alcuni
decimali di spinta del Pil. I soli ritardi
relativi a provvedimenti del governo
Monti e alle semplificazioni di Letta
valgono oltre 5 miliardi.
piI, l'attuazione lenta
delle riforme costa
eno5 ~--·ardi
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cato gli effetti sul Pil al ribasso dello 0,3% nel 2015, praticamente 4,7
miliardi di mancata crescita, e dello 0,6% nel 2020. Appare chiaro
che se applicassimo parametri di
valutazione analoghi ai ritardi 0peggio ancora - allawmcata adozione di provvedimenti pro crescita dal 2012 in poi, ad esempio
l'ormai famoso Dd! semplificazioni di Letta, il quadro potrebbe essere ancora più allarmante.
. lrisultatipiùrecentidelgoverno Renzisono il decreto con il bonus Irpef e il piano per il lavoro.
Ma l'intervento sulla leva fiscale
appare ancora da completare, sia
per la mancata estens, ione a incapienti, partite Iva e pensionati,
sia per la portata ridiotta del taglio Irap alle Pmi (si cercano risorse per rafforzarlo). Sul lavoro,
conil decreto Poletti si limano alcune rigidità della legge Fornero
su contratti a termine e apprendidel
destinatario,
non
stato. La novità principale, per le
imprese, subito operativa, è
l'estensione da 12 a 36 mesi
dell'acausalità dei co:ntratti a tempo. Tempi più lunghi perilsecondo pilastro del Jobs act, cioè il ddl
delega, all'esame del Senato, che
poggia su riforma degli ammortizzatori e riordino dei contratti.
Resta una priorità lo ,sblocco
dei debiti della Pa. TI sottosegretario a Palazzo Chigi Graziano
Delrio ha ribadito ieri l'intenzione di «effettuare tutti i pagamenti
entro il 2014», ma lare1azione tecnica del decreto spiega che per
quest'anno probabilmente ci si
fermerà a 5 miliardi (ai quali si potrebbero aggiungere le cessioni
di crediti alle banche). Alla Ragioneria dello Stato, peraltro, affiora
una certa cautela: l'esperienza degli anni passati dimostra che se le
Pa si concentrano sullo smaltimento dei debiti pregressi allen-
riproducibile.
Pag. 9
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inutilizzata che, se fossero stati rispettati target e annunci da qualche governo a questa parte, avrebbe forse contribuito a evitare la
brutta sorpresa rappresentata dal
Pil nel primo trimestre e potrebbe rendere più solide le aspettative per l'intero 2014.
Quanto costano alla crescita i ritardi di attuazione? Una risposta
precisa, anche se riferita ai possiCarmine Fatina
bili impatti sul 2015, è contenuta
ROMA
nel Def varato a inizio aprile dal
,<' C'è un tesoro di decimali di governo Renzi. TI documento ha
Pil nascosto negli uffici ministe- rivisto al ribasso gli effetti macroriali. Pagamenti della Pa promes- economici di un pacchetto di risimanonancorasbloccati,maanche semplificazioni mancate, àge- forme che risale al 2012,: liberalizvolazioni (e quindi risorse) vara- zazioni e semplificaziomi; decreto
tema ancora senza coperture,leg- crescita l e decreto cre!,.cita 2.0, rigi che il governo dovrebbe pre- forma del lavoro. Inconsideraziosentare ogni anno ma non sboc- ne «'del fatto che ilprocesso di atciano mai (leggi annuali per le tuazione è tuttora in corso e alcuPmi e per le liberalizzazioni). È nidecreti applicativi de!vono esseun piccolo patrimonio di crescita re ancora adottati», il Defharitoc-
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Ecco tutte le norme che I)otrebbero dare una spinta
alla crescita ma che restano per ora solo sulla carta
,
Quotidiano
nSole9]{l mmrn
tano la capacità di spesa sul flusso corrente. Carburante per la
crescita dovrà arrivare anche dai
fondi Ue, con l'obbligo assoluto
di accelerare per non rischiare di
perdere quasi 5 miliardi delle risorse non ancora spese per il
2007-2013. Operazione complessa, cosÌ come quella per recuperare risorse nel settore delle infrastrutture dopo un calo continuo
dei fmanziamenti.
L'Agenda digitale è un'eterna
promessa. Ed eternamente aperto
è il cantiere «deregulation». Per
tornare ai numeri, il Def stima nel100,I%nelzo14enèlloo>3%nelz015
la crescita del Pil riconducibile a
provvedinlenti anti-burocrazia
messi in atto (in partè) o avviati dai
precedenti governi: i decreti cresciItalia e semplifica-Italia di Monti e
il Ddl semplficazioni di Letta, fer.mo al Senato. Anche in questo caso, la piena attuazione avrebbe potuto già aiutare la crescita.
Sono circa 150 i provvf!dimenti
dello Sviluppo economico ancora
da sbloccare. All'attivo l'allargamento del Fondo di garanzia e la
nuova legge Sabatini, che sta riaccendendo i motori dell'industria
dei beni strumentali. Ma nella colonna delle cose non fatte o non
entrate a regime ci sono la legge
annuale per le Pmi (il ministro
Guidi vorrebbe recuperarla), il
credito d'imposta perla ricerca, la
garanzia statale sugli investimenti in rninibond, la riforma degli aiuti all'imprenditorialità, le zone
franche urbane al Sud (1'obiettivo
è concedere le agevolazioni entro
il 15 giugno). Annunciata ma non
ancora istituita la task force per
Speciale pii e mercati
Data
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l'Industrial compact.
A questo punto molte attese sono concentrate sul decreto per il
taglio della bolletta elettrica per le
Pmi. Previsto per maggio ma rinviato a dopo le elezioni, il provvedimento potrebbe diventare un
veicolo d'''emergenza'' per rianimare la crescita anche con altre
misure, a cominciare da quelle
per il credito alle Prni.
©RJPROJLlZlO~ER!SERVATA
SCHEDE ACURA DI
Marzio Bartoloni, Carmine Fotina,
Dino Pesole, Giorgio Pogliotti, Marco
Rogari, Giorgio Santilli, Claudio lucci
Gli interventi auti-burocrazia
La sola attuazione delle liberallzzazioni e delle semplificazioni
dei precedenti governi vale 0,1% di pil nel 2014 e 0,3% nel 2015
RATING 24
Nuovo taglio Irap da 10 miliardi Bonus da 600 milioni in stand-by
ma resta l'incognita coperture
ma la speranza èraddoppiarlo
S
P·
'~
ul fronte del fisco, accanto al
bonus Irpefil governo ha
previsto un primo taglio del
10% dell'Irap. Un segnale, cui
dovrebbe far seguito - almeno
stando alle intenzioni
dell'esecutivo - un più corposo
intervento (almeno 10 miliardi,
ha ipotizzato il vice ministro
all'Economia, Enrico Morando)
da affidare alla prossima legge
di stabilità. Il nodo resta quello
delle coperture, poiché giàla
stabilizzazione a regime del
bonus Irpefimporrà di reperire
risorse p~r lO miliardi, che
dovrebbero per buona parte
concentrarsi sulla «spending
review». Il governo scommette
al tempo stesso sulla possibilità
di accrescere la «tax
compliance», attraverso i
decreti legislativi che
attueranno la legge delega in
materia fiscale approvata dal
Parlamento lo scorso 27
febbraiò. In primo piano il
percorso di drastica
semplificazione degli
adempimenti fiscali, che
dovrebbe consentire l'invio - a
partire dal prossimo annodelle dichiarazioni dei redditi
precompilate. Nell'agenda del
governo compaiono altresÌ le
nuove norme sull'abuso del
diritto, e la riforma del catasto.
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GRAOODI EFFICACIA
!ll!
ALTO
STATO DI ATTUAZIONE
..
BASSO
er la ricerca sono ancora in
stand-by 600 milioni: risorse
destinate a fmanziare un credito
d'imposta sugli investimenti
incrementali in R&S a cui si
aggiungono altri 150 milioni per
la digitalizzazione delle Prni. Le
due misure erano previste nel
decreto Destinazione Italia, ma
non hanno ancora visto la luce
per problemi di copertura.
Il ministro dello Sviluppo
economico Guidi punta ad
attivare il bonus sulla ricerca
entro giugno e anzi rilancia
preannunciando l'intenzione di
raddoppiare le risorse. Ma
l'operazione potrebbe slittare
ancora almeno fmché non
saranno risolti i dubbi
dell'Economia sulla copertura
che dovrebbe arrivare dal Fondo
sviluppo e coesione con
apposita delibera del Cipe.
Presto dovrebbe decollare la
piattaforma telematica per le
domande sul credito d'imposta
per le assunzioni di personale
altamente qualificato (decreto
crescita del 2012).
Ancora in mezzo al guado
l'attuazione dell' agenda digitale:
diverse le misure attuative
ancora da varare cosÌ come è da
defmire la governane e che vedrà
il braccio operativo nell'Agenzia
per l'Italia digitale.
©RIPRODLJZIONERISERVATA
GRADO DI EFFICACIA
ALTO
STATO 01 Al'TUAZlONE
_
BASSO
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I..
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Quotidiano
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I
provvedimenti
I I pagamenti della Pubblica amministrazione
Dopo le elezioni il decreto con il taglio delle bollette elettriche
I Il rischio che le Pa paghino gli arretrati ma frenino sulle nuove fatture
e forse le misure per il credito, ma manca all'appello la legge annuale Pmi Il Mef. avviata l'erogazione di tranche da 1,8 miliardi per gli enti locali
Apprendisti e contratti a tempo, Nuovi ammortizzatori e articolo 18
semplificazioni già operative
aspettano il Jobs ad parte seconda
e prime ~empli~cazioni a
contratti a termme e
apprendistato, varate con il
decreto Poi etti, potranno dare
un piccola spinta alla crescita
economica (facilitando le
imprese ad assumere). Ne è
convinto il governo che nel
Def 204 stima, attraverso
queste misure, un possibile
impatto macroeconomico sul
Pii di 0,2 punti già da
quest'anno e un analogo
impatto (0,2 punti)
dell'occupazione. Per le
aziende la novità principale è
l'allungamento dell'acausalità
dei contratti a tempo da 12 a 36
mesi. In questo modo si punta
a ridurre il contenzioso.
Sull'apprendistato, il decreto
Poletti interviene soprattutto
L
-----------====
~
l'I
secondo tempo del «J obs
,act» del governo poggia su un
disegno di legge delega che
dovrà portare a un codice
semplificato del lavoro, a un
riordino delle tipologie
contrattuali e a una riforma degli
ammortizzatori sociali in chiave
universalistica, che valorizzi le
politiche attive (oggi il tassello
più debole). Il ddl è all'esame
della commissione Lavoro del
Senato. I tempi di definizione del
nuovo quadro normativo e della
sua attuazione non si
preannunciano brevi. Anche per
[) R!PRODUzrONE RISERVATA
le differenti posizioni all'interno
della maggioranza,
GRADO DI EFFlCAOA
ALTO - considerando che in gioco ci
sono temi come l'articolo 18,
STATODIA1TUAZIONE
storicamente motivo di forti
ALTO
divisioI)i fuori e dentro il
per" s burocratizzare". Il piano
formativo potrà essere redatto
nello stesso contratto e in
forma semplificata. Si
riconosce alle imprese un
ruolo nella formazione
pubblica. Viene ripristinato
l'apprendistato "stagionale".
Queste norme sono tutte
operative, da subito. Servirà
inveceun decreto attuativo
per la "smaterializzazione" del
Dure. Ma anche questa è una
misura utile alle aziende (e si
spera anche al Pii).
Parlamento. L'eventuale
efficacia di queste misure si
vedrà probabilmente a medio
termine. La semplificazione
degli adempimenti
amministrativi a carico delle
imprese potrà dare un
contributo alla crescita.
Soprattutto se le nuove regole
saranno facilmente
comprensibili dai potenziali
investitori stranieri, che oggi
sono frenati dalla farraginosità e
ridondanza delle norme e dalla
burocr,!zia.
~RìPRODJZIONERJS[~VATA
GRADODlEmCACIA
~"',_W.Iil!_
ALTO
=~======
Il. .11 I I IIIS III EMIi ESTEIU
--
A giugno stretta su premi e mobilità
Al palo la nuova governance
per attrarre investitori
L'
Ritaglio
Scuola: testate nazionali
trovare le risorse per
incentivare chi assume export
manager. Poche le priorità di
Destinazione Italia già
operative. Ed è ferma al palo
invece la riorganizzazione della
governance per l'attrazione
degli investimenti esteri, che
dovrebbe far perno sul ruolo di
Invitalia. L'intero programma
Destinazione Italia, lanciato dal
governo Letta come leva per
spingere il Pil, sembra (almeno
per ora) uscito dalle priorità
dell'esecutivo Renzi.
©R!PRODUZIONf:HlSERVATA
GRADO DI EFFICAOA
STATO DI ATTUAZIONE
stampa
ad
ALTO
BASSO
uso esclusivo
A
nzitutto maggiore mobilità
del personale pubblico,
stretta sulla dirigenza, a
cominciare dall'attribuzione dei
premi di risultato, e un nuovo
piano di semplificazioni
partendo da fisco, edilizia e
ambiente. Ma anche
ridefmizione del meccanismo
della «sospensiva» davanti ai
Tar, riordino degli enti pubblici
e spinta sul terreno degli open
data per centrare l'obiettivo
della trasparenza assoluta
anche attraverso l'attribuzione
di un singolo pin a ciascun
cittadino per l'accesso a tutti i
servizi. Sono queste le
coordinate tracciate il30 aprile
scorso dal Governo Renzi per
sviluppare la riforma della
pubblica amministrazione e il
del
destinatario,
non
programma di semplificazioni.
Che dovrebbero assumere la
fisionomia definitiva nelle
prossime settimane grazie a due
provvedimenti (probabilmente
un decreto legge e un disegno di
legge) sui quali il Consiglio dei
ministri conta di pronunciarsi
non prima del 13 giugno. I
provvedimenti saranno messi a
punto tenendo conto delle
indicazioni della consultazione
pubblica, con tanto di tavoli ad
hoc, avviata dall'esecutivo
all'inizio di maggio.
tRIPfi,ll\JllCNf lìlSERVilTA
GRADO DI EmCAOA
STATO DI ATTUAZIONE
_"~Jl~..
ALTO
BASSO
riproducibile.
Pag. 11
068391
export ha contribuito a
limitare l'impatto della
recessione, a fronte di un
andamento della domanda
interna particolarmente critico.
Ma questa chiave di lettura può
non spiegare tutto. Negli ultimi
mesi qualche segnale di
risveglio è arrivato sul fronte
interno, soprattutto per i beni di
investimento. Quanto
all'export, trainato dagli
esportatori stabili e più
attrezzati, il governo dovrà
lavorare soprattutto sulle
75mila imprese che hanno il
potenziale per andare all'estero
ma non lo hanno ancora fatto.
Semplificazioni per l'import
export potrebbero essere
incluse in uno dei prossimi
provvedimenti. Più difficile
Meno vincoli perfisco, edilizia e Tar
Codice abbonamento:
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Quotidiano
nSole9]{l mmrn
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Foglio
17 -05-2014
2/3
4/4
~
IIIR1Im~1..I
PI
CREDItO ALtE IMPRESE
Il nodo dei 20 miliardi già stanziati Si punta su venture capitaI
Nuovo piano in attesa di attuazione e detassazione degli utili
I
l combinato disposto del
. decreto 35/2013 e del decreto
lO2/2013 ha stanziato circa 47
miliardi per il 2013-2014. Circa
27 miliardi relativi al 2013 sono
stati resi disponibili agli enti
debitori in tempi abbastanza
rapidi, ma è ancora in corso
l'erogazione dei 20 miliardi del
2014. Ieri il Mefha annunciato
l'avvio della procedura di
erogazione di una terza
tranche per gli enti locali, pari
a 1,8 miliardi. Ad ogni modo,
secondo l'ultimo
monitoraggio del Mef, ai
creditori finora sono stati
pagati 23,5 miliardi (inclusi 2,5
miliardi di rimborsi fiscali).
Nelfrattempo è arrivato il
piano Renzi. Tra anticipi di
liquidi tà (.8,8 miliardi e stime
di cessioni alle banche con il
plafond della Cdp) il governo
ha pianificato un intervento da
13 miliardi. Ma, secondo la
relazione tecnica,
probabilmente potranno
essere pagati nel 2014 solo 5
miliardi. I tempi di attuazione,
naturalmente, saranno
decisivi per capire se potranno
essere rispettate le stime di
impatto macroeconomico:
0,2% per gli investimenti nel
2014; 0,3% sul Pil e 0,2% sui
consuminelz015·
© RJPRODUZION~ RISERVATA
i_
GRADO_
DJ EFF1CACIA
_
STATO DI ATTUAZIONE
ALTO
MEDIO
A
ll'inizio di aprile
ministero dell'Economia
e ministero dello Sviluppo
economico hanno costituito
una task force per studiare
misure che favoriscano il
credito alle Pmi, soprattutto
con strumenti alternativi al
tradizionale canale bancario.
In cantiere ci sarebbe un mix
di misure che potrebbe
includere una riedizione della
"Tremonti ter" per detassare
iIreinvestimento degli utili, il
potenziamento dell'Ace
(aiuto alla crescita
economica), un Fondo ad hoc
per rilanciare il venture
capital, un'estensione della
disciplina del crowdfunding
(portali per la raccolta di
capitali) che attualmente è
circoscritta alle startup
innovative, semplificazioni
per favorire la quotazione in
borsa. Possibile che almeno
una parte di queste misure
confluisca in uno dei prossimi
provvedimenti del governo.
Tra le ipotesi ci sarebbe anche
quella di utilizzare come
veicoli il decreto che
dovrebbe tagliare la bolletta
elettrica delle Pmi. Il decreto a
quel punto potrebbe
diventare un più ampio
decreto pro crescita.
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GRADO DI EmCACIA
ALTO
STATOOlATlUAZlONE
___
BASSO
Remi accelera sul piano scuole, A rischio 5 miliardi: ora si accelera
lettera ai 4.400 sindaci candidati sulla sicurezza degli edifici pubblici
Ritaglio
Scuola: testate nazionali
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GRADO
DI EFF!aOA
__
_
STAJOD.A~ONE
_
stampa
alli
ad
ALTO
MEDIO
uso esclusivo
I
l sottosegretario a Palazzo
Chigi, Graziano Delrio, ha già
stimato che i fondi U e 2007-2013
a rischio perdita anmlOntano
almeno a 5 miliardi. Quelli
ancora da spendere entro il 31
dicembre 2015 sono circa 20.
Impresa quasi impossibile ed è
per questo che l'ultima trovata
del governo per accelerare la
spesa è una norma inserita nella
bozza di di scuole-difesa del
suolo che prevede la priorità per
la spesa di riqua1ificazione,
messa in sicurezza ed
efficientamento energetico. Il
decreto dovrebbe andare in
approvazione al Consiglio dei
ministri la prossima settimana:
all'articolo 4 vengono dati poteri
straordinari in deroga al codice
appalti alle amministrazioni
del
destinatario,
non
tesponsabili dei progetti che si
riferiscono, appunto, a queste
forme di manutenzione su
scuole, ospedali e altri edifici in
dotazione alla Pa.
Un'interpretazione estensiva
della norma vuole che, oltre
all' accelerazione delle opere già
progranmIate e fmanziate con
fondi europei, la norma potrebbe
servire a spostare risorse Ue,
all'interno della stessa
amministrazione, da interventi
bloccati alla manutenzione degli
edifici pubblici.
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GRADO DIEFFlCACIA
II1II
ALTO
STATO DIATIUAZIONE
BASSO
riproducibile.
Pag. 12
068391
circa I,7 miliardi di risorse ferme
perii suolo. UnDI è in arrivo, ma
non è chiaro se riuscirà a tagliare
tutti i nodi che frenano. Intanto, il
Def di Renzi e Padoan continua a
prevedere una caduta degli
investimenti pubblici: in quattro
anni si è passati da 32 miliardi a
27. Si cerca di correre ai ripari,
nel decreto legge sul bonus IrpeL
con un piano di pulizia dei
residui passivi per ridestinarne il
50% a nuovi cantieri. Un'altra
operazione utilissima ma niente
affatto semplice.
Codice abbonamento:
icetta alla francese o alla
spagnola per Matteo Renzi
con il piano scuole, tipologia di
intervento fondato su piccole
opere cantierabili che negli anni
scorsi ha aiutato molto i due
Paesi. Ricetta di breve periodo,
utile a "stappare" il 2014. Ieri il
preInier ha dato un'altra scossa
con una nuova lettera ai 4.400
sindaci che si sono candidati a un
progetto. Stesso discorso per
l'altro piano avviato da Renzi con
una analoga «unità di Inissione»
a Palazzo Chigi, quello per la
difesa del suolo. Il nodo tutto
italiano sta semmai nella giungla
di competenze, fra centro e
periferie, che fmora ha
paralizzato questi interventi.
Otto piani per la scuola con 3,5
Iniliardi di risorse non spese,
R
Quotidiano
COBBIEBE DELLA SEBA
Data
19-05-2014
Pagina
11
Foglio
1 /2
nnodo da sciogliere Come rendere la scuola gratificante per gli insegnanti e attraente per gli alunni.
arse umane
deuna cassa
e il 7 agosto a Washlngton l'Italia sarà rappresentata alle
Olimpiadi di neuroscienze per
ragazzi da Anna Pan -17 anni,
occhi a mandorla ereditati dai
genitori cinesi e inflessione della «bassa» imparata al liceo scientifico Antonelli di Novara - è chiaro che nel nostro Paese è cambiato molto più di quanto le rilevazioni sullo stato dell'istruzione ci
stanno mostrando. Sarà lei, quest'estate,
la Balotelli della scuola italiana, questa
figlia di ambulanti che racconta che la
chiave del suo successo è la sua professoressa, che l'ha fatta appassionare ad un
tema così complicato da non essere previsto nel curriculum scolastico. Lei e la
sua prof, estrema sintesi di una scuola
che accoglie, forma e funziona, portando i talenti dei ragazzi alle stelle.
La realtà delle classi italiane è però
molto diversa. Non solo perché quando
arrivano ragazzi che non parlano bene la
nostra lingua (dieci anni fa gli stranieri a
scuola erano il 2,5 per cento, oggi sono
quasi 1'8 per cento) il rendimento dell'intero gruppo scende dellO per cento il
primo anno e ce ne vogliono tre perché
tutto torni a funzionare. Ma anche perché ai ragazzi italiani, in generale, andare a scuola non piace. Lo hanno candidamente confessato nell'ultimo rapporto
dell'Ocse-Pisa pubblicato pochi mesi fa:
uno su due ha l'abitudine di saltare occasionalmente le lezioni. il record di «marinatori» nei Paesi dell'Occidente è italiano. Uno studente su tre si considera
sciatto e ritardatario. E due su tre non sono soddisfatti della scuola che frequentano, in classe spendono la maggior parte del loro tempo ma non si sentono a casa.
La scuola non è considerata un dovere
da compiere tutti i giorni: finisce che i
professori si lamentano di studenti svogliati, gli studenti di professori poco interessanti. Troppo spesso alunni e insegnanti non si incontrano, come invece è
avvenuto tra Anna Pan e la sua prof.
il risultato: uno studente su cinque si
perde per strada, i dati dicono la scuola
italiana ha un tasso di abbandono prima
del diploma del 17 per cento. Certo, dieci
Ritaglio
Scuola: testate nazionali
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ad
anni fa succedeva a uno su quattro. Negli
altri Paesi europei chi lascia è uno su dieci, la metà che in Italia. E ogni studente
perso non è solo una sconfitta personale, è un debito sociale per il futuro. Colpa
della mancanza di finanziamenti, ripetono non a torto insegnanti, sindacati e politici in campagna elettorale. Sicuramente, ma non solo. Èvero che l'Italia ha tagliato drasticamente i fondi per l'istruzione (-8 per cento) negli ultimi dieci
anni. Ma a Singapore, sistema di eccellenza, la spesa per studente è uguale alla
nostra. In Norvegia, per ottenere un risultato simile al nostro in termini di apprendimento, spendono il 50 per cento
in più. La differenza deve stare anche altrove: è nel modello di scuola.
Qual è il modello della scuola italiana?
Di questo non si discute più da annl. Si sa
che arranca, che sia quella pubblica o
quella privata non fa differenza. il divario tra le scuole (alcune ottime) del Nord
e quelle del Sud, troppo spesso al di sotto della media, si allarga. Dopo lo shock
del primo rapporto Ocse, che dieci anni
fa ci aveva mostrato la fragilità delle riforme degli ultimi cinquant'anni, oggi ci
troviamo con una scuola aperta e certo
democratica, ma totalmente inadatta ai
tempi. Nonostante ci siano stati correzioni e miglioramenti: l'inglese, faticosamente introdotto anche alle elementari,
la seconda lingua alle medie, il wifi che
si diffonde lentamente, tra iniziative private e piani pubblici, i libri digitali e poi
l'autonomia, purtroppo non tradottasi
anche in autonomia di spesa, che consente a presidi volenterosi e volitivi di integrare il curriculum nelle loro scuole e
di farle crescere. E ancora, le sperimentazioni per ridurre di Wl anno le superiori diplomando i ragazzi già a diciott'anni,
o quelle per introdurre gli stage e facilitare l'approccio con il mondo del lavoro.
Innovazioni che spesso riguardano singole scuole in un sistema che resta complessivamente legato alle sue origini. Un sistema in cui dopo cinquant'anni non è possibile discutere se le scuole medie
siano ancora utili (tutti sanno
che non funzionano più), dove è impossibile parlare di
uso esclusivo
del
destinatario,
quali e quante materie/competenze siano necessarie per
formare i cittadini del ventunesimo secolo. Una scuolàvecchia.
Si è fatta una gran polemica sul gap
tecnologico italiano. Ma il confronto con
gli altri Paesi mostra che, oltre una certa
soglia di spesa per studente (50 mila dollari/36 mila euro per tutto il curriculum), a fare la differenza sono le risorse umane molto di più delle infrastrutture e delle tecnologie. Non bastano cioè
tablet e Lim (Lavagna interattiva multimediale) e programmi multimediali. Bisogna che ci siano insegnanti in grado di
usarli insieme agli studenti. La scuola,
dunque, non può essere migliore dei
suoi insegnanti: e ogni singola scuola è
soprattutto il prodotto dell'incontro tra i
suoi insegnanti e gli studenti. Incredibile che in Italia, diversamente da altri Pae·
si in cui i docenti vengono selezionati tra
il dieci per cento dei migliori laureati
(Finlandia), la scelta sia per anzianità
prima che per competenza, dopo una
sfibrante iniziazione fatta di precariato e
di resistenza più che di aggiornamento,
la carriera sia piatta e demotivante e gli
insegnanti finiscano per diventare refrattari a riconoscere e far valutare la
propria professionalità. Così si trasformano anche i talenti più
motivati non in una comunità
professionale qualificata ma
in una categoria sindacale variegata. «La scuola italiana è
una scuola che paga poco,
chiede poco e offre poco, in termini di carriera», scrive nel
suo ultimo rapporto la Fondazione Agnelli.
Eppure solo se sapremo come saranno scelti, preparati, pagati e valutati gli
insegnanti nei prossimi anni, sapremo
che cosa potrà offrire il nostro sistema
scolastico ai nostri figli. Consapevoli che
una scuola debole è per studenti deboli,
rilascia diplomi deboli e forma cittadini
deboli. Con il rischio, molto concreto, di
lasciar fuggire i talenti e le risorse verso
scuole private e/o internazionali, in grado di mostrare un volto più moderno.
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di GIANNA FREGONARA
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Alcune storie da primato mondiale in tlll sistema vecchio
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17-05-2014
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2/2
Il ministro dell'Economia
Pier Carlo Padoan e il
premier Renzi han/w
promesso - attraverso la
.~pending review - di
portare nelle casse dello
Stato 2,2 miliardi di euro in
un triennio (444,5 milioni
subito) [LaPressel
::: lA STANGATA
IL TRUCCO
Per rendersi conto delle sforbiciate
che il governo ha intenzione di fare
non all'elefantiaco sistema della pa
ma a una serie di servizi socio-assistenziali di base, o ai trasporti locali,
bisogna leggere le tabelle di Siope.
BASTA LEGGERE S.I.O.P.E
Scorrendo l'elenco dei codici relativi
al Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici, si capisce
che al posto delle voci di spesa della
pa (gli sprechi che Renzi vuola tagliare per trovare le coperture agli 80
euro) ci sono quelle relative a "mense scolastiche", "trasporto pubblico
locale", "assistenza ad anziani e portatori di handicap".
LA BEFFA
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Facile capire che se si tagliano i fondi ai trasporti i Comuni alzeranno il
prezzo dei biglietti, cosi come se si
risparmia sulle mense le scuole - per
mantenere il servizio - faranno pagaredi più.
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10
Foglio
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«Una festa PER tutti coloro che amano la scuola»
Roma. «r; evento del l Omaggio (e so di parlare a nome e grado, in ogni contrada della nostra Italia, negli istitudell'intero episcopato italiano) ha rinnovato la coscien- ti statali come in quelli paritari. Quella festa è stata un' oc-
za di quanto come Chiesa ancora possiamo e dobbiamo fare per la scuola, bene pubblico inestimabile e nostra connaturale vocazione». Lo scrive il segretario generale della Cei, il vescovo Nunzio Galantino, in una lettera indirizzata a tutti coloro che «hanno contribuito alla straordinaria riuscita della festa del l Omaggio». A una settimana dall' evento che ha colorato piazza San Pietro e l'intera via della Conciliazione con i volti, gli striscioni, gli slogan del popolo della scuola - oltre duecentomila persone tra studenti, genitori e docenti -l' emozione rimane fortissima e chi era presente, scrive il
segretario della Cei, «difficilmente dimenticherà quel
che abbiamo vissuto insieme a papa Francesco».
Galantino ricorda che quell' evento è nato dall' aver condiviso un progetto, «che è poi l'impegno quotidiano che
anima il lavoro dei cristiani nelle scuole di ogni ordine
casione straordinaria - continua il segretario della Ceiper ritrovarci insieme nella gioia e nella consapevolezza, chiamando i problemi per nome senza nasconderci, ma anche gridando forte all'intero Paese che chi è innamorato del Vangelo ha le idee, la voglia, la forza per
contribuire a risolverli». Nella lettera si ricorda anche la
«presenza calda e imponente, trasversale a qualsiasi tipo di appartenenza e a qualsiasi classificazione anagrafica. Studenti e genitori, insegnanti e personale non docente, laici e religiosi, tutti accomunati (come papaFrancesco ha più volte ribadito) semplicemente PER la scuola e non contro qualcuno o per reclamare qualcosa. Questo messaggio certamente è stato colto, e le parole del
ministro Giannini ne hanno offerto probabilmente la
conferma più autorevole».
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Auna settimana
dall'evento, il grazie
della Cei per
la presenza di popolo,
«calda, imponente
e trasversale»
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LA FESTA Studenti sabato a Roma
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Settimanale
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27 -05-2014
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1
Domande
e risposte
l' ,
d,attuC1,lta
presidente ÀSSO(.
dirlgl!nti scolastici
inglese si è deciso
di far cominciare le lezioni
alle 13.30 per permettere agli
studenti di dormire più a lungo.
Un esperimento da importare?
In un
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In Italia non potrebbe funzionare.
Anzitutto perché non
la cultura
all'impegno pomeridiano e questo
non solo tra i ragazzi, ma anche tra i
docenti. Lo si vede con chiarezza
nelle scuole che adottano il tempo
pieno: le attività dopo pranzo sono
tradizionalmente quelle più leggere
proprio perché viene il mancare la
capacità di concentrazione. Applicare questa inversione di orari dunque
abbasserebbe il livello scolastico che
già di per sé non è eccelso. A chi
obietta che si tratterebbe di un'esigenza biologica degli adolescenti, io
rispondo con un'ovvietà: se i ragazzi
sono più stanchi la mattina, che vadano a letto prima la sera. Che riposino meglio e per più ore consecutive, anziché uscire oppure far tardi·
davanti a computer e Tv anche durante la settimana.
Ci sono poi difficoltà logistiche: se
invece che andare CI scuola la mattina
rimanessero a casa il dormire, resterebbero soli, senza controllo da parte dei genitori che in gran parte lavorano, Ecome arriverebbero a lezione
alle 13? Il sistema dei trasporti pubblici, ora organizzato sulle prime ore
del mattino per conciliare ingresso al
lavoro e a scuola, andrebbe interamente rivisto. Infine una nota puramente educativa: i ragazzi di oggi
hanno già difficoltà ad accettare regole e schemi sia in famiglia che da
parte dei professori, siamo sicuri che
alimentare la loro naturale pigrizia
possa davvero aiutarli a crescere?
del
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Pag. 19
la Repubblica
Quotidiano
R •••d3
Data
19-05-2014
Pagina
2
Foglio
1 /2
Nidi, a luglio
bimbi spostati
nei convenzionati
Genitori in rivolta
Un~ ~~mma: "Nella mia zona niente privati"
Il mlnlslndaco Catarci: "Priorità ai pubblici"
quando sulla porta del nido "La
pagina magica" della GiustiniaSARA GRATTOGGI
na hanno affisso un cartello con
la circolare» racconta Marika
ENITORI in rivolta contro la
Mastrecchia, una mamma. «E
scelta del Campidoglio,
ora ci troviamo in una condiziocomunicata via circolare
ne di estremo disagio e rabbia.
protoccolata il9 maggio a asili e
Negli ultimi anni, infatti, abbiamunicipi, di erogare a luglio «in
mo accettato passivamente
via prioritaria» il servizio «meogni decisione peggiorativa del
diante le strutture educative
servizio, dalla riduzione dell'oprivate accreditate econvenziorario di apertura - prima 7.30nate». Ma nei giorni scorsi sono
17, ora 8-16.30 - alla chiusura
arrivate le garanzie dell'assesprolungata per le festività natasore alla Scuola,Alessandra Catlizie e pasquali, fino alle chiatoi, che ha assicurato che «il sermate pomeridiane di ritiro dei
vizio sarà garantito atutti»eche
minori causa assenza delle edu«anche i nidi pubblici saranno
catrici e mancanza di supplenti,
aperti a luglio». In una nota, l'asalla sospensione del servizio per
sessorato alla Scuola, specifica:
lavori di manutenzione». E, ora,
«La scelta delle strutture che riè arrivata anche !'incertezza
marranno aperte sarà effettuasulle strutture che accoglieranta solo in relazione alle richieste
no i piccoli l'estate. «È scandalod~lle f~miglie e in base all' orgaso che, a poco più di un mese da
nlzzaZlOne del servizio».
Ma mamma e papà sono sul luglio, non abbiamo idea di dove
piede di guerra. «L'abbiamo sa- i nostri figli saranno accolti i genitori - Come facputo solo mercoledì 14 maggio, spiegano
.
.
G
cmmo a organlzzarcl con l Lrasporti e illavoro non sapendo dove dovremo accompagnarli?».
«~la Giustiniana aggiunge
un altra mamma - non ci sono
nidi convenzionati. Cosa significa? Che dovremo portare i bimbi dall'altra parte del municipio? Che non potremo scegliere
la struttura in cui iscriverli, ma
dovremo accontentarci di quel~a a cui ci assegneranno? O che,
l~.questo caso, lasceranno apertI m zona anche dei nidi pubblici?». La richiesta è che il Comune faccia chiarezza: «Perché noi
paghiamo una retta piena per
un servizio sempre più scadente».
Il Presidente del Municipio
VII, Andrea Catarci, si schiera
dalla parte dei genitori: «A luglio aprano i nidi pubblici in via
prioritaria, altrimenti viene meno la continuità». E Catarci continua rilanciando con una prop~sta: «Per ridurre i costi di gestlOne nel mese di luglio, sareb-
be sufficiente erogare ai privati
dei rimborsi legati alle effettive
presenze e non all'intera struttura, come fatto in passato. Visto c~e il pubblico deve impegnarsI a recuperare risorse e
non, come sembra, a fare di tutto per rimetterci, perché non si
avanza la richiesta di rimborso
delle somme indebitamente
versate lo scorso anno?». Anche
il consigliere comunale di SeI
Gemma Azuni, lancia un mon~
to al Campidoglio: «È la prima
volta che viene adottato un
provvedimento che antepone,
alla qualità dei servizi e della
continuità didattica, il servizio
i~ convenzione a quello diretto.
S.l tratta di un arretramento pencoloso». Ad attaccare l'amministrazione, anche Alessandro
Onorato, capogruppo della Lista Marchini: «Risparmiare sui
s~rvizi alle famiglie e sui progettI educativi è da irresponsabili».
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L'assessore Cattoi
rassicura: "Il servizio sarà
garantito, non tutti
i comunali chiuderanno"
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Quotidiano
nSole9]{l mmrn
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19-05-2014
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4
Foglio
1
--~ -
--
Migliorare l'orientamento in entrata
Alessandro Schiesaro
~
jlaginil >4
~---
Alessandro
Schiesaro
Migliorare
l'orientamento
in entrata
è la vera svolta
I
L'unico modo per migliorare
di netto la situazione resta però
quello di ridurre il numero di
immatricolati che non taglia il
traguardo finale, spesso perché
non ha scelto un corso davvero
adatto alle sue inclinazioni e
competenze.
I testi Teco, che puntano a
misurare le competenze acquisite nel corso degli studi universitari e sono stati sperimentati l'anno scorso per la prima
volta anche in un campione di
dipartimenti italiani, confermano che gli studenti delle facoltà a numero chiuso ottengono risultati positivi (era scontato), ma altrettanto fanno quelli
iscritti a corsi di studio che prevedono comunque un test "diagnostico" in ingresso. Non una
barriera all'accesso, ma un'occasione per verificare se le
competenze di partenza sono
adeguate e, in caso contrario,
consente di impostare una strategia di recupero.
Il problema principale, in altri termini, 'resta quello
dell'orientamento in entrata,
che già la riforma del "3+2", ormai quindici anni fa, poneva in
teoria al centro del nuovo sistema, ma che stenta ancora ad affermarsi come cardine di un sistema universitario focalizzato
sulle esigenze degli studenti.
t RIPRODUZIONE RI~ERVATA
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icordate la strategia di Lisbona? Era quella che seondo le intenzioni formulate un decennio prima
avrebbe dovuto fare dell'Europa «la più competitiva e dinamica economia della conoscenza» entro il 2010. Obiettivo ambizioso, infatti rivisto un po' al
ribasso nel 2005 e poi, maturata
la scadenza nel pieno della crisi, tacitamente abbandonato.
Ora la Commissione europea
propone alcuni obiettivi per un
altro appuntamento decennale, il 2020, e auspica che per allora il 40% degli europei tra i 30 e i
34 anni avrà compiuti studi universitari, o per meglio dire terziari (cioè post diploma).
Nel passaggio da una scadenza all'altra siè aggravato il posizionamento dell'Italia, che oggi è ultima nella Ve a 28 come
numero di laureati in quella fascia di età ed è destinata a restarlo anche nel 2020, anche se
si confermasse, il che resta da
vedere, il trend di crescita registrato tra 2009 e 2012 (in media
+4%annuo).
Per far aumentare il numero
di laureati è necessario che cresca il numero di diplomati che
si immatricola, o il numero di
immatricolati che si laurea o,
meglio ancora, tutti e due.InItalia il tasso di passaggio dalle secondarie all'università è buono, ma quasi la metà degli immatricolati non arriva al titolo.
Non solo: in alcuni Paesi,
non da noi, l'uscita dall'università, magari anche senza aver
conseguito la laurea, costituisce solo un appuntamento rimandato. In Danimarca quasi
i160% degli studenti torna prima o poi negli atenei, a testimonianza di un sistema fluido, legato a un modello di sicurezza sociale che punta molto
sull'acquisizione di nuove
competenze.
Si possono guadagnare alcuni punti percentuali nella transizione tra scuola e università, e
soprattutto si può rafforzare il
filone degli studi di terzo livello
non universitari, gli Its, che in altri Paesi concorrono massicciamente al conseguimento del
target complessivo di laureati.
-
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Pag. 22
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Quotidiano
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«Prematuropqrlare
di interventi correttivi»
Pagina
17-05-2014
2/3
Foglio
1 /2
Data
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parlare di unihtrrtento
tas~odicrescita 4el Pil aptezzi corr~ttìvo !teli iI~ojt5.Certo, c'è
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sentien.pericoloSÌ, pensando . tetmine Sia compromesso:
2014
2016: 2018
disupetarentre per'centonel natu;ralt:qente, perla politica
infatti, è la dinamica dello
131,9
129,8; UO.5 rapPo.rto defidt-Pil.nriscl:ùo, delg~vetn9èdeci$iVo che
stock del debito pubblico.
Siamo tutti quia sperare che
dunqlle, è che uno scenari9
questo dato non dèfillisca un
un po' più di crescita del
improVVisamente peggiore
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spendfugr~ewpergarantire
sulla possibilità di rendere
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Dati in pert:~ntualt
Tasso
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iniziale, questo scenario fa
faticala tenere, ameno che non
si perisia un forte rimbalzo nei
mesi prossimi, legato a un
fenomeno· che in molti casi.
riswta in corso! un .
aggiustamerlto delle scotte
n~8
ì
prolungato edoVlito al fatto
che dopo sei _ di recessione
le imprese ~i rittovano con
capàcMproduttiva ì:n eccesso
edebbono.aggiustarsi a quella
che sarà la ll\:ìova llormalità
posi-èrisi. Un'event11ale .
llliriore crescita demmno in
cor$o; cali$ata da fattori
est~rtll, come la crescita
ttinltestraIe pari a ~ero degli
UsaelltaUèntamentodella
d;om$da estera dovuto alla
frenata deìpaesi emergenti
avrà certamente un impatto.
negativo sUi conti pubblici. Ma
noi sappiamo chel'unico
elem~tP di:€lessibiIità e di
P~s.vi!:àcOnseIltitodalla
, ©RIPROPUltONE RISERVATA
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Colllltlissione europea è
proprlol'b)dicazione anon
cbr):'eggere.gÌieffetti di
pe~òratneritocicUco, Èun
CaS0 di scuolillU:t cUi occorre
lasdare agire gli
àtnInortizzatori automatici del
bilancio pubblico. QuelcheIni
preoccupa di più sono i
possibili riflessi finanziari. I
probleIni per noi potrebbero
es~erefuolto più,seri $e
l'interpretazione data giovedì
dai mercati di quel segno meno
davanti al'PiI italiano si
rivelasse un.in:neséo per
bloccare Oinvertire l'afflusso
di capitali che si è verificato
nell'ultimo mese e mezzo·
verso l'Italia e verso gli altri
paesi periferici, riducendo i
tassi di almeno 100 punti. base.
Epoi l'<jltro quesito ancora da
sciogliere è: che farà Draghi, di
frontea un'Europa in cui vi
sonopaesi in cui il PiI cade
mentre la Germania cresce
~ello 0,8% in tre mesi?
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Pag. 23
Quotidiano
nSole9]{l mmrn
Del resto, anche la produzione
industriale in marzo è
diminuita. Va peraltro
segnalato che, a fronte di tali
andamenti, segnali
moderatamente favorevoli sul
ciclo vengono dall'indicatore di
fiducia delle imprese, dai
volumi di esportazioni e dai
prestiti concessi alle imprese. I
PIL EPRODUZIONE INDUSTRIALE nuovi dati sul Pil comportano
Varo % rispetto anno precedente una revisione al ribasso delle
nostre proiezioni. E per il mese
Lug. 2013
Apr. 2014
diawi1e,
la nostra valutazione
Oi
O
\!A"'-""jb-.I LuigiPaganetto
«Ad aprile ci aspettiamo
una sostanziale stabilità»
ernoi - dice l'economista
LuigiPaganetto, professore
P
emerito di Tor Vergata -la
i
flessione dello 0,1% segnalata
dalla stima flash del Pil, che
pure ha deluso le attese di
consenso, non ha costituito una
particolare sorpresa. La
fondazione Economia di Tor
Vergata da tempo elabora i dati
sul Pilmensile e la nostra stima
per i mesi di gennaio, febbraio e
marzo già lllostrava un trend
decrescente, vicino allo zero.
delPilmensilepr~figurauna
-2
---=
@
Pil mensile
(scala dx)
sost~iale stabilità su basè
mensiledeilivelli di attività: si
ttatJadi uno 0,01% di variazione
delPil mese su mese, ~enipre in
aprueil tasso di ctescitaanpuo
si attesterebbe a -o,~ per;~ento.
Crerlepoco alle possibilità di
un forte rimbalzo produttivo
anche l'!:!conomista Giusepp~
Intesa San Paolo IGregorio De Felice
più bass~ dunque èscesoll
fatturato. In terzo luogo, l'export
verso i paesi extra"europei è
stato penalizzato dal cambio
forte e dal rallentamento
economico dei paesi emergenti.
Qyanto alfuturo, riteniamo
cheilsecondo trimc::stre andrà
meglio,anchepercl:ié gli8ù euro
del bonus hanno effettivamente
PRoounON~ NEU! COSTRUZIONI un'influenza positiva sugli indici
Variazione % annua
difiducia, che stanno
migliorando, non solo quelli delle
,2013
,2014
s O
D G F farrUglie maanche quelli delle
imprese. Le nostre stime per
l'anno in corso, dunque, restano
comprese fra un +0,5 e un +0,7per
cento peril Pil Eventualmente le
rivedremo dopo illo giugno,
quando avremo anche il dettaglio
rnacroeconomico dei datiIstat
relativi al primo trimestre.
Dal punto di vista della
politica economica, ci sono
«La crescita andrà meglio
nel secondo trimestre»
determinare il passo
A
indietro delPil, a nostro
parere, hanno contribuito tre
17-05-2014
2/3
Foglio
2/2
Data
Di Taranto, docente di storia
dell'economia d'impresa e di
finanza alla Luiss. «Oltre lo
0,5-0,6 per cento di crescita
nell'intero 2014 non andremo»)
afferma, sottolineando che la
crescita italiana continua a
risentire di una pressione
fiscale eccessiva e
«inversamente proporzionale
alle dimensioni d'impresa». Il
rischio di un ulteriore
intervento restrittivo di
bilancio SulW15 secondo Di
Taranto è tangibile «anche
perché - conclude - il Def non
fa menzione delle risorse che
occorrerà stanziare in vista
dell'entrata in vigòre del fiscal
compact. Ma per rispettarlo
sarà necessario recuperare
l'anno prossimo dai 3ai 6
miliardi in più».
©RIPRDDUZIONERfSERVATA
ancora spazi per una politica di
redistribuzione. Si deve
considerare che gli 80 euro della
busta paga di maggio hanno
trovato una copertura per il 2014
ma devono ancora trovare un
coperturaadegùataper il201S.
Trataglio Irpef. opere
indiffetibili, clausole di
salvaguardia, il "conto da
Ragare" l'anno prossimo sale a
18 miliardi. La morale, quindi, è
che la spending review cosl
com'è stata delineata non basta
ancora Se anche consideriamo
per intero il menù definito da
Carlo Cottarelli abbiamo tre
miliardi per quest'anno e 14 per
il201S: ne mancano alrileno
quattro. Certo, èunimpegno
sostenibile, però si tratta di
risorse che vanno trovate.
CONTR18UTlACURA DI
Rossella Bocclarelli
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fattori. li primo è un'ulteriore
caduta degli investimenti nel
settore delle costruzioni, che
continua ad essere molto debole.
li secondo fattore è connesso al
fatto che in Italia abbiamo avuto
un inverno molto mite e questo
limita il contributo alla crescita
economica proveniente
dall'energia, perché minori sono
state le quantità vendute a prezzi
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Quotidiano
COBBIEBE DELLA SEBA
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17-05-2014
1
1
RITARDI E DIAVOLERIE
DEI COKCORSI l~KIVERSITARI
di ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA
ome se non bastassero ricorsi a decine già inoltrati al Tar, come se non bastasse la fioritura già lusC
sureggiante di aneddoti sulle commissioni composte
i
dai soliti amici degli amici, sui giudizi strampalati,
sulle promozioni dei somari patentati, e via ripercorrendo il già noto di tutti i concorsi universitari italiani.
CONTINUA A PAGINA 49
l]NIVERSITÀ, LA BEFFA DELLE ABlllTAZIONI
TRA RITARDI BUROCRATICI E DIAVOLERIE
diavoleria che dovrebbe servire (ma invece
si è visto che non serve) a una preselezione
Come se tutto ciò non bastasse, ecco ora dei candidati.
Bene. Adesso la fine di maggio incoml'ultima: sulla seconda tornata dell'Abilitazione Scientifica Nazionale (questo è il no- be, il termine stabilito dalla legge incalza,
me attuale della valutazione che apre le la burocrazia ministeriale i suddetti indiporte al titolo di professore nell'Universi- catori non li ha trasmessi, le commissioni
tà) pende il pericolo concreto della cancel- non possono procedere, e dunque tutto
lazione. Domande, titoli, patemi d'animo: minaccia di saltare. L'unico rimedio potrebbe essere a questo punto il solito minivia, tutto inutile. La prova non c'è più.
TI motivo è presto detto. La legge preve- decreto legge: e così ad occhio i requisiti
de perentoriamente che la prova debba fi- della necessità e dell'urgenza sembrerebnire entro questa fine di maggio. Ma le va- bero non mancare. Ma i ministri interessarie commissioni - che già per svolgere la ti - certamente Stefania Giannini e, pare,
prima tornata avevano quasi tutte sforato il ministro Boschi - sembra che non siano d'accordo sul. da farsi. Edunque in queil tempo troppo breve loro assegnato per affrontare sia pure al galoppo l'esame ste ore migliaia di cittadini italiani stanno
dei lavori presentati dai concorrenti alla lì con il fiato sospeso, aspettando di sapere
seconda, avrebbero dovuto ricevere alme- il destino che li attende. Di questo passo
no da qualche settimana, da parte del mi- accadrà che anche per occupare una cattenistero, il materiale sul. quale lavorare. E dra universitaria finirà per imporsi come il
cioè quelli che in gergo si chiamano «indi- più ragionevole il metodo già proposto da
catori bibliometrici», attestanti il previo qualcuno per occupare un seggio in Parlasuperamento o meno delle «mediane» da mento: l'estrazione a sorte. Mentre sempre
parte dei candidati. Far capire in poche pa- più forte risuona al cielo muto la domanda
role di che si tratta supera le capacità di di sempre: «Ma che razza di Paese è l'Itauna persona intellettualmente normodo- lia?».
tata, e quindi chi scrive non può che riErnesto Galli della Loggia
nunciare. Basti dire che è una cervellotica
SEGUE DALLA PRIMA
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1
TI profviaggia con la carta virtuale
"E cosÌ controlliamo se spreca"
CA' FOSCARI SEMPRE PiÙ ATENEO 2.0. DOPO
LIBRETTO E TESI DIGITALI, L'ELETIRONlCA
INNOVA ANCHE LE MISSIONI DEI DOCENTI.
IL RETTORE CARLO CARRARO: "ABBIAMO
VARATO UN SISTEMA PER CUI I COLLEGHI
NON DEBBONO ANTICIPARE I PAGAMENTI
E NOI VERIFICHIAMO SÈCI SONO MARGINI
PER RISPARMIARE E TAGLIARE CERTI COSTI"
StefaniaAoi
MiÙlno
ibretto universitario elettronico, tesi digitale, e adesso persino un sistema per il pagamento virtuale delle spese di viaggio dei docenti. L'università Ca' Foscari di Venezia è un
ateneosemprepiù2.0,esaràunodeiprimiadotarsi di una piattaforma per l'analisi degli acquisti dei dipendenti che consentirà di individuare
anche eventuali sprechi. «Con il sistema diAirPlus, - racconta il rettore Carlo Carraro - innanzitutto permetteremo ai nostri docenti di
utilizzare in autonomia una carta di credito virtuale Mastercard per pagare i biglietti aerei,
l'hotel, piuttosto che il ristorante, tutto ciò senza dover chiedere loro di anticipare di tasca propria. Ma poi potremo controllare le spese evitando quelle inutili», Se un volo sembrerà per
esempio troppo caro, gli uffici potranno segnalare al docente che la compagnia convenzionata ha un' offerta migliore. «Mentre prima - ricorda il rettore- una cosa simile non era possibile, perché potevamo vedere i conti solo a viaggio avvenuto».
Ma come funziona il nuovo sistema? li professore universitario avrà a disposizione un numero di carta virtuale, che potrà utilizzare per gli
acquisti online, spendendo per tutta la durata
del soggiorno di lavoro un budget autorizzato in
L
precedenza. Ogni spesa sarà registrata, rendicontata in automatico e inviata in tempo reale
agli uffici amministrativi di Ca' Foscari, che dovranno convalidarla. «In questo modo-spiega
Carraro - ci potremo accorgere subito di eventuali spese elevate e vedere se sia possibile trovare qualcosa a prezzi inferiori». Ma il flusso
elettronico della spesa non solo verrà inviato
agli uffici con cadenza giornaliera, l'ateneo riceveràancheunestrattocontovirtualeognimese,
con gli acquisti ripartiti per dipartimento e missione. «Così ci renderemo anche conto di chi ha
speso di più e del perché. Il nostro obiettivo èsoprattutto risparmiare - afferma il rettore - e
gestire al meglio le risorse a disposizione».
Il sistema era già in sperimentazione da sei
mesi, per monitorare le missioni del dipartimento di studi sull'Asia e sull'Africa mediterranea. Tanto è stato semplificato il lavoro del personale amministrativo, tanto è miglioratal'efficienza, che dopo questo periodo di prova,l'università veneziana non ha avuto più dubbi e ha
voluto estendere la soluzioneAirPlus a tutto l'ateneo. «Con un grande risultato: la gestione della spesa - racconta Alberto Scuttari, direttore
generale di Ca' Foscari - d'ora in poi sarà più
trasparente e consentirà di impiegare più efficacemente il personale». Tra l'altro si utilizzeranno meno foglidicartaeperesempio sono già
spariti i vecchi moduli da compilare a mano, a
cui allegare biglietti e scontrini vari. Inoltre con
il monitoraggio delle tratte di viaggio e la rendicontazione onIine, Ca' Foscari conta di ridurre i
consumi di C02 el'impronta di carbonio dell' ateneo che ha anche la certificazione del carbon
footprint. «L'esperienza di questa istituzionetira le somme Diane Laschet, amministratore
delegato di AirPlus International Italia - insegna che anche nella pubblica amministrazione
è possibile introdurre strumenti di pagamento
che aumentano la trasparenza, l'efficienza amministrativa e fanno risparmiare soldi allo Stato».
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Il sistema
AirPlus
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permette ai
docenti di Ca'
Foscarldi
utilizzare una
carta di credito
virtuale
Mastercard per
pagare
biglietti aerei,
hotel e altro
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IGUsruDl1
Sconti e stage gratuiti
le offerte degli atenei
per catturare studenti
Milano
'obiettivo è contrastare il calo
degli iscritti dovuto alla crisi.
Così tra gli atenei è in corso una battaglia di creatività alla ricerca di soluzioniaccattivanti, capaci di tenere insieme promozione del brand e attenzione ai costi. L'Università degli studi
di Trento e la Libera Università di Bolzano offrono a un massimo di cento
studenti del pemùtimo anno delle
scuole secondarie di secondo grado
una settimana residenziale estiva
volta a far conoscere diversi ambiti
del sapere e a far sperimentare la vita
da studente. Vnasortadiprovadiambientamento, dunque, per saggiare la
bontà dell' offerta d'ateneo. Ogni istituto interessato, situato fuori dal
TrentinoAltoAdige, può segnalare fino a tre studenti interessati e meritevoli. La settimana prevede momenti
di approfondimento tramite seminari su varie discipline, tra cui biologia
molecolare, design, economia, fisica,
giurisprudenza, informatica, ingegneria, linguistica, matematica e
neuroscienze, oltre ad attività di laboratorio e visite culturali.
Il Politecnico di Torino punta sugli
studenti più motivati e dal prossimo
settembre toglierà le tasse ai 200 studenti più meritevoli, con un investimento da un milione di euro solo per
ilprimoanno.Aquestainiziativasiaffianca un programma di summer
school per impegnare gli studenti nei
mesi estivi. La
Sapienza di Roma, invece, agevola le famiglie
con più figli
L
Ritaglio
Universita'
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ad
accesso a distanza per i corsi a nume-
ro programmato, evitando così gli
spostamenti dei fuorisede. Restando
nel capoluogo lombardo, la Iulm ha
deciso di sostituire il tradizionale
opendayconunaopenweek,unasettimana dedicata ai giovani laureati
triennali o agli studenti ai corsi triennali ormai prossimi alla laurea che
cercano di farsi largo nella selva dell'ampia offerta dei corsi magistrali.
Inoltre, propone unarettaminirna ridotta per l'immatricolazione a chi
proviene da famiglie con redditi bassi.
La necessità di attrarre iscritti riguarda anche gli enti.di formazione
post-laurea, soprattutto quelli che
puntano su lavoratori, professionisti
e imprenditori. Esigenze che hanno
spinto il Politecnico di Milano a sviluppareilFlexEmba, unformatosenza aule, né orari, totalmente online,
tiinteressatida prowedimenti di cas- che si svolge attraverso una piattaforsa integrazione, da mobilità o di li- ma di digitallearning, che permette
cenziamento nell'ultimo anno. L'e- di accedere a contenuti video precresoneronon può però essere concesso gistrati, partecipare attivamente a vi!w.
si verificano alcune condizioni
reddituali (Isee o Iseeu superiore a
20rnila euro) o di merito (ad esempio
in caso di iscrizione da oltre cinque'
anni per le lauree triennali o da oltre
tre per i corsi di laurea specialistica o
magistrale biennali). Su questa strada si muove anche Camerino, che ha
disposto l'azzeramento delle tasse
per le matricole con uno o due genitori disoccupàti, in mobilità o in cassa integrazione.
A Milano la Bicocca ha messo a
punto un piano per incentivare economicamente il merito indipendentemente dalla fascia di reddito, attraverso crediti attribuiti sulla base dei
risultati raggiunti, che possono essere spesi per ottenere uno sconto sulla
tassadiiscrizioneall' anno successivo
o a un master (se già laureati), per
comprare libri di studio, iscriversi a
corsi di lingua o per avere rimborsi
parziali degli abbonamenti al trasporto locale. Inoltre l'ateneo meneghino ha deciso di introdurre il test di
uso esclusivo
del
deo-sessioni di discussione e workgroup moderate dal docente, oltre a
interagire con gli altri allievi. Punta su
un legame stretto con il mondo dellavoro laScuolaSuperiore Sant' Anna di
Pisa, che propone un master universitariodisecondolivello in "SmanSolutions-SmanCommunities", nato
dalla collaborazione con Telecom
Italia. Il corso è progettato per attrarre e formare giovani allievi di talento:
ai 20 allievi selezionati viene concessa una borsa di studio dell'importo di
12rnila euro. Le lezioni durano sei
mesi e sono somministrate in lingua
inglese, dopo di che parte la fase di
stage presso il gruppo telefonico. L'obiettivo è far terminare il master con
competenze da team leader, in particolare nella gestione di progetti complessi, come nuovi sistemi o servizi di
telecomunicazioni,l'impiegodinuove soluzioni robotiche in campo socio-sanitario o in ambienti domestici, nonché negli ambienti di l~vof(l.
destinatario,
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Luigi Dell'Olio
iscritti all' ateneo.Il beneficio
consiste in una
riduzione fmo
al 30% delle tasse universitarie
fino al primo
anno fuori corso. Inoltre le
matricole che
hanno conseguito la maturitàconvotazione 100 o 100 con
lode ottengono
l'esenzione della prima rata e,
se mantengono
voti elevati durante il corso di laurea,
si vedono confermata l'agevolazione.L'UniversitàdiFoggiahapromosso una serie di agevolazioni a favore
degli studenti i cui genitori siano sta-
Codice abbonamento:
LE UNIVERSITÀ RICORRONO
AIlACREATMTÀPERARGINARE
IL CALO DI ISCRIZIONI. C'È CHI
METTE IN PALIO UNA SETTIMANA
DI SOGGIORNO PER PRESENTARE
I CORSI. ALTRI OFFRONO TAGLI
DI TASSEAFlGLI DI DISOCCUPATI
E DI PERSONE IN DIFFICOLTÀ
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Quotidiano
IL~MA.TTINO
Data
17-05-2014
Pagina
3
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1 /3
«Emergenza giovani, più formazione e meno atenei»
do in campo le esperienze di ognuno di noi. lo stessa prima di diventare parlamentare ho fatto vari lavori: non ho completato l'università ma sono stata con Emergency,
in un call center, sono andata
all' estero. Purtroppo in Italia non
si investe abbastanza nei primi impieghi e c'è bisogno per i giovani
di tenersi costantemente informati per conoscere le varie dinamiche del mondo del lavoro. I bandi
europei possono essere sicuramente un'opportunità di inserimento ma purtroppo risultano
spesso illeggibili, incomprensibili
sul piano operativo: sarebbe il caso di investire sui progettisti e non
solo sui progetti.
Tabacci: La storia
insegna che tutte le
spinte allocalismo
alla fine le pagano i
giovani. È per questo che diventa centrale il tema della dequalificazione
della scuola italiana di cui la licealizzazione dell' università non può che
essere considerata come l'inizio della fine. Purtroppo i padri di questi
giovani hanno pensato principalmente a loro stessi: in questi 10-12
anni di moneta unica si sono chiusi
in corporazioni paternalistiche nelle quali i giovani fanno fatica ad entrare. Ma gli spazi per inserirsi nel
mondo del lavoro ci sono: l'agricolturadiqualitàadesempio,hadimostrato di creare valore aggiunto e occupazione. Le uve siciliane hanno
garantito ai nostri vini di sfondare
anche in Francia. Per questo, spendere i soldi solo per la manutenzione delle scuole è utile ma conta di
più destinarli alla formazione.
Fitto: lo insisto sulla necessità che i
fondi europei siano
spesi bene. E non
penso solo a quelli
I
delle Regioni ma anche a quelli assegnati ai ministeri che rappresentano il 40% del totale. Contano le modalità della spesa e uno dei settori in
cui questa capacità va misurata, con
riferimento soprattutto ai giovani, è
la formazione professionale. Al Sud
è essenziale perché qui più che altrove esistono da un lato gap evidenti
ma dall' altro un unicum di valenza
internazionale sul piano culturale,
turistico e ambientale che va valorizzato e incentivato. Come? Puntando su risorse umane di qualità e dunque opportunamente formate. Ma
serve anche il coinvolgimento delle
imprese perché sono centrali nei
processi di formazione. Solo il continuo collegamento con il territorio
apre prospettive ai giovani.
Cesa: In Italia e in
Europa c'è tanto
da fare per i giovani. Ma bisogna passare dalla politica
delle promesse alla politica dei fatti. Diciamoci la verità: se in Italia avessimo realizzato solo la metà delle cose promesse a quest'ora il nostro Paese starebbe molto meglio. Per questo bisogna fare in modo che le risorse
europee vengano spese subito:
dobbiamo cioè disporre di una
metodologia operativa che riduca
al minimo possibile i tempi di utilizzo dei fondi strutturali che troppo spesso diventano infiniti. Ma
Alemanno: La nobisogna anche fare ammenda destra proposta per i
gli errori del passato, come quello
giovani si muove
di avere realizzato in passato tanattorno a 4 assi:
te università e tanti ospedali in
agricoltura, turiaree limitrofe: con la conseguensmo, beni cuituraza che oggi vanno tagliati perché,
giustamente, si deve risparmiare. li e università. Per ognuno di essi
occorrono però politiche serie di
Di Palma: L'Euro- filiera, in stretto rapporto con il
pa che abbiamo in territorio. Il cosiddetto «modello
mente è quella Catania» è indicativo: lìc'è un diche riconosce a stretto industriale specializzato
tutti i suoi abitanti nelle bio-tecnologie che operain
gli stessi diritti. E sinergia con la locale università.
non crea disparità per esempio Naturalmente ciò non vuoi dire
nell'accesso all'università. Oggi che il Sud debba rinunciare all'inuna famiglia italiana monoreddi- dustria purché sia un'industria
to con tre figli non ha la possibilità collegata al territorio. Ma sbocdi garantire a ognuno di essi que- chi ai giovani possono arrivare
sta opportunità perché gli sgravi e anche dalle enormi potenzialità
le esenzioni fiscali del passato del terzo settore, e puntando
non ci sono più, impedendo difa- all'integrazione concreta tra
to ai nostri ragazzi di essere com - mondo del lavoro e no-profit.
petitivi. Si dice: ma bisogna taglia- L'impresa sociale è un'opportunità da cogliere.
Codice abbonamento:
Colonnese: Sul nostro ruolo in Europa abbiamo le
idee chiare e ci siamo preparati con
scrupolo, metten-
re su tutto. E allora mi chiedo: se
per via delfiscal compact bisognerà continuare a fare i sacrifici che
già sosteniamo da anni, che bisogno c'era di inserirlo in Costituzione? Se volessimo cancellarlo occorrerebbero i tempi e le modalità delle modifiche costituzionali.
Che non sono né brevi né semplici.
068391
Pittella: Il lavoro
non si crea per decreto ma attraverso
gli
investimenti
pubblici nella ricerca, nell'innovazione, nella valorizzazione dei grandi
tesori culturali e delle peculiarità
agroalimentari come nel caso del
Mezzogiorno. Ma per farlo è necessario anche che i giovani imparino
a conoscere l'Europa. Vanno potenziati cioè gli scambi giovanili sfruttando l'Erasmus, che grazie anche
al mio impegno è diventato il miglior programma dell'Ue. Poi però
bisogna fare i conti con i nodi strutturali italiani, a cominciare dal peso della burocrazia. lo penso che si
potrebbe seguire l'esempio polacco conia creazione di «zone economiche speciali» che possono assicurare sgravi fiscali e convenienze a
investire, creando quindi occupazione e impedendo concretamente
ai nostri giovani di lasciare il Sud.
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Quotidiano
Data
Pagina
Foglio
18-05-2014
22
1
L'aiuto alla ricerca italiana
è fatto pure di rimborsi spese
SONO lameato e con
Ull
Ma-
Caro giovane Professore,
molto spesso ci si dimentica che insieme ai fondi per la
ricerca è necessario stabilire anche finanziamenti pe.r
permettere a coloro che la ricerca la funno pmtic:tmente, uno stile di vita consono alle loro elementari necessità e all'immagine della Nazione che questi scienziati
rappresentano. Così non è~ anche perché ci sono personaggi italiani che l'accolgono individualmente decine e
decine di incarìchi (e ciò non riguarda soltanto i casi
eclatanti che abbiamo letto ultimamente su tutti i. gIorm1.l.ì). Molti di quelli che si definiscono "incarichi grHtu.itì" godono di rimborsi spese che permettono a coloro che rappresentano il nostro Paese dì condurre comunque una quotidianità fuori dall'ordinario: alberglli, viaggi e ristoranti a molte sl.elle! Il "'\I1inìstem
dell'Istruzione, Università e Ricerca (oggi governato
dalla bravissima Stetìmia Giannini) dovrebbe al pÌù presto verificare questi casi e imporre un tetto agli incarichi per un<l sola persona.
Paola Severin.i Melograni
,wrltleditalia (fÌ)gmail,c()1tI
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ster in Biologia; la scorsa seuimana sono andato a Parigi per
p<lftecipare ad un convegno internazionale sullo studio delle
cellule tumorali (la mia specializzazione). L'Italia in questa
occasione ha fatto una belIìssima figura perché .Ie ricerche
del mio Dìpartimen to sono assai Hvanz.ate. Tutte le altre delegazioni avevano un programma ricco di "occasioni dopo lavoro" che permettono scambi
proficui e la nascita di buone
amicizie. Soltanto noi non ce
lo siamo potuti permettere,
perché la nostra Università
non ha potuto pagarci che il
viaggio e il dormire,
Francesco Gorini
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Quotidiano
CORRIERE~MBRIA
Data
17-05-2014
Pagina
37
Foglio
1
Parata di big nazionali a sostegno dei due candidati a sindaco ternani
Giannini promuove Guardalben
Schifani dà rappoggio a Crescimbeni
~ TERNI
no Renzi, queste questioni
non avranno pliOlità. Il voto
al Ncd - ha concluso Schifani
- garantisce i va] Oli delle radici clistiane in Italia e in Europa". Sclufmll ha concluso il
suo intervento auspicando la
vittoria della coalizione di
Crescimbelll e che "da Terni
possa iniziare la riscossa del
centrodestra che quando è
unito liesce a produrre grandi risultati". Questa sera grande convention delle liste
(FDI Alleanza Nazionale,
Forza Italia, I Lave Tenli, Acciaio, Terni Città Futura) della coalizione a sostegno di Paolo Crescimbelu.
L'appuntamento è alle ore
21, presso l'Hotel Michelan~
gelo.
Parata di big
Il ministro Giannini
e il coordinatore
nazionale del
Nuovo centrodestra
intervenuti
ieri pomeriggio
a sostegno
di Guardalben
e Crescimbeni
elettorale di via Goldoni, ha
licordato anche che "la comune professione forense facilita l'impegno politico perché lo spirito di servizio è lo
stesso". Incalzato poi da
Claudio Pace, candidato al
consiglio comunale, sui problenu etici (con lifelimento
esplicito alle proposte politiche di Scalfarotto) Sclllfmu
ha dichiarato che "in questo
delicato peIiodo, per garantire maggiore stabilità al gover-
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Parata di big ieri in città per il
rush finale della campagna
elettorale per le comunali e le
europee. Palw20 Primavera
affo]]ato ieli pomeriggio per
l'incontro con il ministro della Pubblica istruzione Stefania Giannini, segretmio nazionale di Scelta civica, venuta a sostenere il candidato sindaco di Sc e di Tenll bene comune, Dario Guardalben.
La Giam1Ìlll ha difeso l'operato del govemo a proposito
del Pil in ribasso, dicendo che
il govemo non ha la bacchetta magica: "Quello che è impOliante e rivoluzionmio - ha
detto - è che questo govemo è
pmtito con le liforme strutturali e le sta sviluppando. Partendo dall'istruzione". "Nel
novembre del 2011 c'era un
paese che andava nel baratro
e questo è l'unico dato celtO"
ha li sposto il nllnistro sul presunto golpe ai suoi damll denunciato da BerluscOlll.
Dopo l'incontro è seguito un
rinfresco offelto da Guardalben al circolo Il Drago.
Grande incoraggiamento e
sostegno sono invece venuti
da Renato Sclllfani, presidente del Nuovo Centro Destra,
al candidato sindaco Paolo
Crescimbeni, ma anche parole di apprezzamento perché
"oggi amn1Ìlustrare una città
è davvero diflicile".
Schifani, ospite nella sede
Ritaglio
Stefania Giannini
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del
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non
riproducibile.
Pag. 35
Quotidiano
di Salvatore Cannavò
utto comincia con i
test di Medicina.
Dopo le rei te rate
proteste degli studenti per i quesiti assurdi o per
i voti incredibilmente bassi rilasciati nell'ultimo esame, la
ministra Stefania "Giannini ha
annunciato la possibile eliminazione della barriera d'ingresso a una delle facoltà più remunerative e la sua sostituzione
con un test da superare al termine del primo anno. Gli studenti hanno fatto festa, ma tutto contribuisce ad aumentare
la confusione in un settore tra i
più martoriati degli ultimi 15
anni. Il numero di riforme, infatti, si è susseguito senza sosta
a partire dalla Berlinguer del
2000. In realtà, nonostante la
quantità di dati, di analisi e di
valutazioni scientifiche, il problema dell'università italiana
resta irrisolto anche perché
non è risolta l'immissione dei
laureati in un mercato del lavoro selvaggio e in crisi perenne. Il problema del test, infatti,
rimanda a quello del rapporto
tra iscrizioni, laureati e posti di
lavoro disponibili. In genere
troppo scarsi, secondo le stime,
in relazione alla domanda giovanile.
T
EPPURE, LAUREARSI aiuta a
combattere la disoccupazione.
Secondo i dati di Almalaurea,
!'istituto di documentazione
delle università italiane, nella
fascia di età tra i 25 e i 64 anni i
laureati "godono di un tasso di
occupazione più elevato di oltre
12 punti percentuali rispetto ai
diplomati". Se tra il 2007 e il terzo trimestre del 2012, la disocRitaglio
Stefania Giannini
Foglio
1 /2
Vuoi lavorare?
Studia da dentista
UNIVERSITÀ, ODONTOIATRI E MEDICI TROVANO SBOCCHI
ARCHEOLOGI PEGGIO DI TUTTI: DATO COMUNE, PAGHE BASSE
cupazione è cresciuta del 67%
per i giovanj di 25-34, per i laureati della stessa età è cresciuta
del 40%. Laurearsi, quindi, conviene. La crisi però si fa sentire
e, anche se la laurea costituisce
un buon antidoto alla disoccupazione, non assicura più come
una volta. La disoccupazione
fra i laureati triennali, infatti, è
aumentata tra il 2007 e il 2012
dal 19 al 23%. Meno lavoro anche tra i laureati specialistici:
dal 20 al 21 %. E anche fra gli
specialistici a ciclo unico, come
i laureati in Medicina, Architettura, Veterinaria, Giurisprudenza, si passa dal 19 al 21 %.
L'analisi di Almalaurea conferma anche un'altra verità: l'Italia
ha pochi laureati rispetto agli
altri paesi avanzati. Nella fascia
di età tra i 25 e i 34 anni, quindi
considerando la tendenza più
recente, l'Italia supera di poco il
20% sulla popolazione complessiva contro il 45% di Francia e Stati Uniti, il 40% della
Spagna o il quasi 60% del Giappone. La media Ocse è intorno
al 30%. Le cose, ovviamente, sono peggiori se si considera una
fascia di età compresa tra i 25 e i
64 anni dove l'Italia è intorno al
17% contro il 30% della Francia. In queste condizioni, !'ipotesi di raggiungere l'obiettivo
fissato dalla Commissione europea per il 2020 (40% di laureati nella popolazione di età
30-34 anni) sembra ormai irraggiungibile e l'Italia, insieme
alla Romania, è il paese europeo
che sta messo peggio. Tra le verità più amare c'è quella che riguardala retribuzione. Ilaureati italiani guadagnano poco. Le
retribuzioni a un anno dalla
laurea superano di poco i 1.000
euro netti mensili: 1.049 per il
stampa
ad
uso esclusivo
primo livello, 1.059 per gli spe- mensili. Quella dei medici
cialistici, 1.024 per gli speciali- scende a 1.740 euro. Molto di
stici a ciclo unico. Va un po' più di un'altra categoria di laureati ben piazzata, quella degli
meglio a cinque anni dalla lauingegneri.
A cinque anni dalla
rea quando le retribuzioni melaurea
specialistica
dichiara di
die salgono a 1.343 euro, di fatessere occupato il 91,8% con
to la paga di un operaio speciauna retribuzione media di
lizzato.
1.676 euro. Nella specializzazione spiccano gli ingegneri
MA CHI SONO I LAUREATI che meccanici (94,3% e 1.797 euro
lavorano e quanto lavorano? medi), quelli informatici (93,7 e
Fra quelli del2011 il tasso di oc- 1.665) e i biomedici. Anche gli
cupazione dei triennali è pari al Informatici si assicurano una
66%, scende al 59% tra gli spe- garanzia di occupazione al 92%
cialistici biennali e al 36% tra i con retribuzioni medie di 1.559
laureati a ciclo unico. In realtà, euro. Va ancora bene ai laureati
a una lettura più attenta, se si in Economia e Commercio, setconsidera solo chi risponde tore gestione aziendale, che
all'indagine di "essere occupa- possono vantare un tasso di octo", la percentuale scende al cupazione del 91,7% a cinque
44,4% a un anno dalla laurea anni dalla laurea e una retribuper risalire, però, al 77,4 a cin-' zione media di 1.512 euro menque anni dal titolo di studio. sili. I fisici sono formalmente
Considerando che esiste una occupati al 58,9%, ma solo per
consistente quota di laureati di effetto dell'incidenza che ha, in
primo livello impegnata in at- quest'ambito, la formazione
tività formative, anche retribui- post-laurea. Il tasso di disoccute, come tirocini, praticantati, pazione dichiarato, infatti, è sodottorati di ricerca e stage in lo del 6,7% con retribuzioni
azienda oppure, nel caso delle medie di 1.664 euro. Da non
lauree specialistiche a ciclo uni- sottovalutare specializzazioni
co, i corsi di specializzazione meno "nobili" ma importanti:
(come nel caso dei medici), le Scienze infermieristiche danun'indagine più chiara degli no lavoro al 97,4% dei laureati
sbocchi occupazionali può ba- con retribuzioni medie di 1. 716
sarsi sull' occupazione a cinque euro. Mentre l'interpretariato
anni dalla laurea. In questa offre una copertura dell'87,6%
con retribuzioni più basse a
chiave, i più occupati, e anche
1.164 euro.
quelli che guadagnano di più,
A stare peggio sono invece ilaucome vedremo, sono gli odonreati in Lettere con tassi di octoiatri. I dentisti, infatti, risultano occupati a cinque anni cupazione a cinque anni dalla
dalla laurea al 97,4% mentre i laurea del 67,9% e retribuzione
medici, per raggiungere la stes- media di 1.019 euro. Ancora
sa percentuale, devono prima peggio gli archeologi che lavocompiere la specializzazione e il rano solo al 58,7% con una retirocinio. La loro retribuzione tribuzione media di 981 euro.
media, a cinque anni dalla lau- Garantisce un po' di più la laurea, è tra le più alte, 1.976 euro rea in Giurisprudenza, ma solo
del
destinatario,
non
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Pag. 36
068391
Cannavò t pago 15
17-05-2014
15
Data
Codice abbonamento:
Università,
ecco la black list
delle lauree
per disoccupati
Pagina
Quotidiano
Data
Pagina
Foglio
al 76,7% e con una retribuzione
media di 1.217 euro. A metà di
questa particolare classifica, gli
architetti, all'88,4% con basse
retribuzioni di 1.179 euro e il
settore agrario con una percen-
tuale di occupati all'84% e retribuzioni medie di 1.185 euro.
Allontanandosi dalla laurea, la
condizione occupazionale e retributiva tende ad aumentare.
Almalaurea sottolinea come
questo dato confermi "che il
nostro è un mercato del lavoro
che si caratterizza per tempi
lunghi di inserimento lavorativo e di valorizzazione del capi tale umano, ma di sostanziale
17-05-2014
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2/2
efficacia nel lungo termine".
Per i laureati intervistati a cinque anni dal titolo, il tasso di
disoccupazione si riduce a valori "fisiologici" (6%), nonostante la crisi. Ma la fatica per
arrivare a quel traguardo è sempre maggiore.
FANALINO DI CODA
L'Italia ha pochi laureati:
nella fascia di età
25-34 anni supera
di poco i120% contro
i145% di Francia e Usa
e i160% del Giappone
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ANCIIE CANTONE (;EIA RENZI
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068391
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Codice abbonamento:
COllI!:' ti ,=,p!:'uno
i 11CCOlli d'Ttalia
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Ritaglio
Stefania Giannini
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Pag. 37
mmrn
PREVIDENZA
19-05-2014
4
Foglio
1 /2
AcuRADIArturo Rossi e Monica Vicario
El
o
••
.... Ministero Lavoro, interpello 27
marzo 2014, n. 9
Lavoro e previdenza
stampa
ad
H
uso esclusivo
.HHH
••••
HHH
del
destinatario,
non
068391
Riduzione dei premi e
contributi, L'Inail ha illustrato
i criteri e le modalità operative
per l'applicazione della
"
riduzione dei premi e
contributi per l'assicurazione
contro gli infortuni sul lavoro
e le malattie professionali
.. peril2014 (articolo 1,
Ministero Lavoro, comunicato
comma 128, della legge
stampa 29 aprile 2014
147/2013, di stabilità 2014).
.......... La riduzione si applica a tutte
Pia~o nazionale, Il1 o
le tipologie di premi
maggio scorso è partito
e contributi dovuti
il Piano nazionale
per il2014 e per gli anni
per offrire ai giovani di età
seguenti fino alla revisione
compresa tra i 15 e i 29 anni, delle tariffe e precisamente:
disoccupati o Neet
ai premi della gestione
(né occupati, né studenti,
industria (cosiddetti premi
né coi nvolti i n attività
ordinari), ai premi della
di formazione), un'offerta
gestione navigazione
qua litativa mente
determinati in base al piano
valida di lavoro,
tariffario vigente, ai premi
proseguimento degli studi,
speciali per l'assicurazione
apprendistato, tirocinio,
contro le malattie e le lesioni
altra misura di formazione
causate dall'azione
o inserimento nel servizio
dei raggi Xe delle sostanze
civile. Fino al31 dicembre
radioattive, ai contributi
2015, i giovani interessati
assicurativi della gestione
potranno aderire
agricoltura riscossi in forma
all'iniziativa attraverso il sito unificata dall'Inps.
www.garanziagiovani.gov.it La misura della riduzione
o i si ti attivati dalle Regioni,
percentuale dell'importo
comunque collegati
dei premi e contributi
in rete fra loro.
è pari al 14,l? per cento.
Conrade~oneigiova~
Per consentire di fruire della
potranno scegliere la Regione riduzione alle lavorazioni
in cui vogliono lavorare (non iniziate da non oltre un
necessariamente quella di
biennio (dunque, dal3
residenza).
gennaio 2012), qualora
La Regione scelta "prenderà il primo biennio scada
in carico" la persona
nel periodo tra il1 gennaio
attraverso i Servizi per
e il30 giugno 2014,
l'impiego, o le Agenzie
il termine per la presentazione
private accreditate, per
dell'istanza è stato
effettuare la profilazione,
differito al30 giugno 2014.
la registrazione al programma
Ecco il versamento a rate
(è necessario verificare i
previsto peril2014:
requisiti di età e di condizione
per le prime due rate pari
occupazionale) e le fasi
a150% del premio annuale,
successive di orientamento.
entro il 16 maggio 2014
In base al profilo e alle
senza rnaggiorazione
disponibilità territoriali,
di interessi; per le rate
i giovani stipuleranno con gli successive alla prima, ognuna
operatori competenti un
pari a125% del premio
"patto di servizio" e, entro i
annuale, entro il20 agosto
quattro mesi successivi,
2014 ed entro il l? novembre
riceveranno una o più
2014, maggiorate degli
opportunità tra inserimento al l'nteressl' calcolati, applicando
lavoro, apprendistato,
il tasso medio di interesse dei
tirocinio; istruzione e
titoli dì Stato nel 2013, pari al
formazione, servizio civile,
2,08 per cento.
autoimprenditoria lità.
Ritaglio
recepito nella circolare 25 del
28 dicembre 2010, le richieste
. sono tese a sapere se la
Mancata vidimazione del
disciplina in esso contenuta
registro, Il ministero del
debba continuare a essere
Lavoro ha risposto a un
considerata ai fini dell'esame
quesito in merito
delle istanze proposte anche
all'applicabilità della
per quanto concerne le
sanzione per mancata
competenze decisionali ivi
vidimazione del registro
definite. L'Inps ricorda, che
infortuni a seguito
con la circolare 108 del12
dell'entrata in vigore
luglio 2013, al fine di
del Dlgs 81/2008.
armonizzare i criteri regolatori
Il Ministero ha affermato
in materia di pagamenti in
che, in attesa dell'emanazione forma rateale, ha provveduto a
del nuovo decreto
dettare la nuova disciplina
interministeriale di cui
delle rateazioni dei debiti
all'articolo 8, comma 4,
contributivi in fase
del Dlgs 81/2008, istitutivo
amministrativa di competenza
del Sistema informativo
delle Gestioni private, dei
nazionale per la prevenzione dipendenti pubblici e dei
(Sinp), sono obbligate alla
lavoratori dello spettacolo e
tenuta del registro infortuni
dello sport professionistico
tutte le aziende che ricadono amministrate dall'Inps. Con la
nella sfera di applicazione
circolare citata, al punto 10,
dello stesso.
«Competenze decisionali», è
Tale registro dev'essere
stato specificato che, per
redatto conformemente
pervenire all'integrazione
al modello approvato
delle funzioni già proprie dei
con il Dm 12 settembre 1958 soppressi enti Inpdap ed
(modificato dal Dm 5 dicembre Enpals, a decorrere dalla data
1996), vidimato all'Asl
di pubblicazione della
competente per territorio,
medesima, la competenza
fuorché nelle Regioni che
decisionale in tema di
hanno abolito tale prassi,
rateazioni, secondo una logica
e conservato a disposizione
di ripartizione per importi, è
dell'organo di vigilanza
attribuita ai direttori
sul luogo di lavoro.
provinciali, ai direttori
La mancata tenuta o
regionali e al direttore
vidimazione del registro
centrale delle Entrate. In
infortuni comporta
particolare, nel punto lO, è
per il datore di lavoro
stato ulteriormente precisato
l'applicazione di sanzioni
che le competenze decisionali
amministrative.
in materia di riduzione delle
lnps
sanzioni civili, in applicazione
della disciplina della legge 23
Messaggio4271
dicembre 2000, n. 388,
del 24 aprile 2014
restano soggette alla
Gestione dipendenti
medesima ripartizione di
pubblici, Istanze di riduzione competenze prevista per le
delle sanzioni civili ai sensi
rateazioni. Pertanto, con
della legge 23 dicembre
effetto dal12luglio 2013, data
2000, n, 388, articolo 116,
di pubblicazione della
comma 15, Con il messaggio in circolare 108/2013, l'unica
disciplina cui fare riferimento
esame, l'Inps affronta le
richieste di chiarimenti sulle per la definizione delle istanze
modalità di definizione
in trattazione risulta essere
dell'istruttoria delle istanze di quella contenuta nella citata
riduzione delle sanzioni civili circolare 88/2002.
peril caso di mancato o
Messaggio 4273
d .
del 24 aprile 2014
ritardato pagamento el
O'
' tema
pZlOne peri'l SIS
contributi dovuti alla Gestione contn'b'
M
d'
utlVO, e la de Ile
dipendenti pubblici. In
al'lquot e con t n'b uti've re lat'lva
particolare, con riferimento al al peno
'do 20042013
•
pergrI
«Regolamento sui criteri e le assicurati che esercitano il
modalità per la riduzione delle diritto di opzione nell'anno
sanzioni civili connesse ad
2014. Con il messaggio in
inadempienze contributive», oggetto, l'Inps ricorda che
adottato dall'Inpdap e
1
Lavoro: partito
il Piano
,
per l glovam
Circolare 7 maggio 2014,25
Data
Pagina
Codice abbonamento:
nSole9]{l
Quotidiano
riproducibile.
Pag. 38
nSole9]{l
Quotidiano
mmrn
Data
Pagina
Foglio
l'articolo 1 del 013 maggio
2001, n.158, convertito,
senza modificazioni, dalla
legge 2 luglio 2001, n. 248,
dispone che, ai fini della
determinazione del montante
contributivo maturato
alla data del 31 dicembre
1995, il periodo di
contribuzione antecedente
dal4 giugno 2013, qualunque
sia la data di presentazione
della domande stesse
alle amministrazioni,
può avvenire esclusivamente
in via telematica.
Pertanto, le direzioni
provinciali e territoriali
devono informare
tempestivamente
le amministrazioni interessate
datori di lavoro al servizio
competente nel cui ambito
territoriale si trova la sede
di lavoro - in base a quanto
previsto dal 0176/2013
convertito dalla legge
99/2013 - valgono ai fini di
tutti gli obblighi di
comunicazione, compresi
quelli a carico dei lavoratori
il decennio preso in
«nei confronti delle Direzioni
considerazione per la
regionali e territoriali
determinazione del montante circa l'improcedibilità
delle domande presentate
del lavoro, dell'Inps,
medio è valutato per ciascun con modalità diversa
dell'Inail o di altre forme
anno o frazione di anno
medl'ante il rapporto tra
da quella telematica.
previdenziali sostitutive o
Solo nell'ipotesi in cui si
nonché nei
esclusive,
l'aliquota contributiva vigente accerti che la causa inibente
confronti della
in tale anno e l'aliquota media
l'invio telematico dipende da Prefettu ra-Ufficio territoria le
vigente nei dieci anni di
un non corretto
del Governo e delle Province».
calendario precedenti
funzionamento della
quello in cui viene esercitata
Viene analizzata in maniera
l'opzione. Nei confronti
procedura di trasmissione,
analitica le validità di tali
le sedi possono procedere
degli assicurati
comunicazioni anche ai fini
che esercitano il diritto di
alla protocollazione in entrata degli obblighi di
della domanda in modalità
opzione nel corso dell'anno
comunicazione della
,
l'
t
medl'a
cartacea, alla relativa
2014 , l a IqUO a
rioccupazione del lavoratore
contributiva relativa
acquisizione e alle successive titolare di prestazioni di
al decennio 2003/2012
fasi di lavorazione.
integrazione salariale
Circolare n. 54
da utilizzare, risulta
del2 maggio 2014
(ordinaria, straordinaria
rispettivamente: 32,91 %
Nuova misura interessi di
e in deroga), mobilità
per il Fpld, per il Fondo
mora. (on la circolare in
ordinaria e in deroga,
trasporti, per il Fondo elettrici, esame, l'Inps ricorda che
trattamenti speciali
per il Fondo telefonici,
l'agenzia delle Entrate,
di disoccupazione per
per il Fondo volo, per
interpellata la Banca d'Italia, l'edilizia e disoccupazione
il Fondo Ferrovie dello Stato, ha disposto la riduzione della Aspi e mini-Aspi.
per il Fondo ex Inpdai;
misura degli interessi di mora
32,56% per il Fondo dazio
per ritardato pagamento delle Opcm 19 febbraio 2014
somme iscritte a ruolo al
Detassazione premi
e per il Fondo Ipost.
5,14% in ragione annuale. La produttività. Nel periodo
lSCa O S r. misura è stata stimata dalla compreso tra il 1ogennaio
Ban~a d'I~alia ~n base ~Ila .. e il31 dicembre 2014
medIa del tassI bancari att1V1 l'agevolazione per
con riferimento al periodo 10 l'incremento della
produttività del lavoro
gennaio 2013-31 dicembre
(articolo 1, comma 481,
···2013. La variazione decorre
della legge 24 dicembre 2012,
Messaggia 4293
dallo maggio 2014.
del 28 aprile 2014
n. 228) trova applicazione
con esclusivo riferimento
? Trasmissione modelli
al settore privato
riscatto ai finiTfs/Tfr. (on
e peri titolari di reddito
messaggio 4293 del28 aprile
da lavoro dipendente non
2014, l'Inps fa presente che
superiore, nell'anno 2013,
pervengono da alcune sedi e
a 40.000 euro, allordo
amministrazioni iscritte alla Circolare n. 57 del 6 maggio 2014 delle somme assoggettate,
gestione ex Enpas quesiti in
nello stesso 2013, all'imposta
tema di trasmissione dei
Validità comunicazioni
sostitutiva (articolo 1, comma
modelli per le domande di
obbligatorie dei datori di
1, del Dpcm 22 gennaio 2013).
riscatto ai fini Tfs/Tfr, in
lavoro. Importanti
La retribuzione di produttività
relazione sia all'invio delle
precisazioni vengono fatte
individualmente riconosciuta,
nuove istanze sia all'invio
con la circolare in esame, in
che può beneficiare
delle istanze in giacenza da
merito alla validità della
dell'agevolazione di cui sopra,
parte delle amministrazioni
comunicazione di assunzione. non può comunque essere
stesse. Atal proposito,
In maniera specifica, viene
complessivamente superiore,
l'Istituto conferma quanto
precisato che le
nel corso de12014,
indicato nella circolare 43 del comunicazioni di assunzione, a 3.000 euro lordi.
21 marzo 2013, e cioè che la
cessazione, trasformazione e «Gazzetta Ufficiale» -29 aprile 2014, n. 98
trasmissione di domande di
proroga dei rapporti di lavoro
riscatto da parte delle
autonomo, subordinato,
amministrazioni iscritte alla associato, dei tirocini
Ministero Lavoro -ministro
gestione ex Enpas, a decorrere e di altre esperienze
Semplificazione, decreto
professionali inviate dai
interministeriole 18 aprile 2014
R· tt Tf /Tf·
modelli solo
in via telematica
19-05-2014
4
2/2
Costruzione e
ristrutturazionecapannoni. (on
decreto interministeriale,
sono state individuate (ex
articolo 67, comma 2, del Dlgs
81/2008), secondo criteri
di semplicità e comprensibilità,
le informazioni da trasmettere
all'organo di vigilanza
in caso di costruzione e di
realizzazione di edifici o locali
da adibire a lavorazioni
industriali, nonché nei casi di
ampliamento e di
ristrutturazione di quelli
esistenti. La modulistica da
utilizzare per trasmettere le .
informazioni all'organo di
vigilanza è disponibile sul sito
del ministero del Lavoro nella
sezione "sicurezza lavoro".
Vigilanza
fondi
ca;i,mfssfaneVigiianza tondi
pensione, delibera 16 aprile 2014
Contributo Covip.la
commissione vigilanza fondi
pensione ha determinato la
misura, i termini e le modalità
di versamento del contributo
dovuto alla (ovip da parte
delle forme pensionistiche
complementari nel 2014
(articolo 1, comma 65,
legge 266/2005).
«Gazzetta Uffidale» -6 maggio 2014, n.103
(La precedente puntata sulle novità
previdenziali è stata pubblicata
sul Sole 24 Ore del5 maggio)
....... Comunicazioni
di assunzione:
i criteri di validità
•••••
H.H.HH..
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Lavoro e previdenza
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"H
non
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Pag. 39
Quotidiano
nSole9]{l mmrn
Data
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Foglio
19-05-2014
5
1
Oggi a Milano con il ministro Poletti
Oggi al Sole 24 Ore con il ministro Poletti
A «Tuttolavoro»
Novità del Jobs Act
esperti a confronto
esperti a confronto
sulJobsact
Appuntamento oggi con la
terza edizione di «TuttolavoH»),
l'evento che Il Sole 24 Ore dedica
all'analisi e al dibattito sulla riforma del mercato del lavoro, alla luce delle novità introdotte dal Governo nel Jobs AcL In programma
tavole rotonde con istituzioni e imprese e cinque focus ternatici. Prevista la partecipazione del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.
È la giornata di «Tuttolavoro», il convegno del Sole
24 Ore, giunto alla terza edizione, dedicato quest'anno
all'analisi e al dibattito sulla
riforma del mercato del lavoro alla luce delle novità introdotte dal governo Renzi.
La partecipazione all' evento - che si svolge nella sede di
via Monte Rosa 91, a Milanoè gratuita fino a esaurimento
posti Cinfo sul sito WWW.tuttolavoro2014·ilsole240re.com).
Dopo la registrazione dei
partecipanti (ore 8.30) e
l'apertura dei lavori dal direttore del Sole 24 Ore, Roberto
Napoletano, la prima tavola
rotonda (ore 9.10), intitolata
«Le nuove opportunità del
mercato del lavoro tra welfare e nuove relazioni industriali» con l'introduzione
del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Interventi di
Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale
dell'Ordine dei consulenti
del lavoro, Pierangelo Albini,
direttore lavoro e welfare di
Confindustria, Cesare Damiano, presidente della Commissione lavoro alla Camera,
Mariastella Gelmini, vicecapogru ppo vicario di Forza Italia alla Camera, ed Elena Lattuada, segretario confederale nazionale Cgil.
Alla seconda tavola rotonda (ore 10.20), intitolata
«Esperti e imprese si confrontano: proposte e soluzioni» prenderanno parte Stefano Colli-Lanzi (Ceo Gi
e
Il convegno
Si svolgerà oggi la terza
edizione di« Tuttolavoro»,
l'evento che Il Sole 24 Ore
dedica all'analisi e al dibattito
sulla riforma del mercato del
lavoro, alla luce delle novità
introdotte dal Governo nel
JobsAct
dirigenti aziendali e i
professionisti del settore. Gli
Esperti del Sole 24 Ore
affronteranno gli aspetti più
rilevanti dell'evoluzione delle
regole del mercato con cui
impresee lavoratori dovranno
farei conti nell'immediato
futuro
L'obiettivo
Il pubblico
Strutturato in diversi
momenti di dibattito, grazie a
tre tavole rotonde e cinque
focus tematici che
approfondiscono le principali
novità appena varate dal
Governo, il convegno è
l'occasione per creare un
confronto costruttivo con i
delegati delle istituzioni, ì
" All'incontro, che si svolge in
via Monte Rosa 91, a Milano,
dalle ore 8.30 alle 13.30, si
può partecipare
gratuita mente fi no a
esaurimento dei posti
disponibili (ulteriori
informazioni sul sito internet
Ritaglio
Lavoro e previdenza
www.tuttolavoro2014.i1sole24ore.com)
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del
lI\Uli()ALtl:
Nella sede del Sole 24 Ore
di via Monte Rosa 91
tre tavole rotonde
e approfondimenti tematici
sulla riforma di settore
Division Manager SCM
Group); «Contratti a tutele
crescenti: una possibile risposta alle esigenze di flessibilità da parte delle imprese
e di tutele per i lavoratori»
(ore 12.15), con Franco Toffoletto (partner Toffoletto De
Luca Tamajo e Soci) e Maurizio Campagnoli (Direttore
relazioni istituzionali e industriali Costa Crociere); «Apprendistato: le previsioni di
legge e i contratti collettivi»
(ore 12-45), con Olimpio Stucchi (Managing Partner UnioLex - Stucchi & Partners) e
Filippo Squarcia (head of
Group), Isabella Covili Fag-
Corporate human resources
gioii (vicepresidente Aidp),
Sergio De Pasquale (presidente Gruppo De Pasquale),
Gabriele Fava (presidente
Fava & Associati) e Nicola
Uva (Strategy Director Adp
Italia).
Alle ore 11.15 - dopo uno
BCube Group); «Il mercato
del lavoro visto dall'Europa:
sfide e opportunità», con
Francesca Cigarini (funzionario della Rappresentanza
a Milano della Commissione
europea) (ore 13.10).
destinatario,
non
©RIPRODl!ZlONF RI'",ERVA;-A
riproducibile.
Pag. 40
068391
o
Contratti a termine
f) Somministrazione
Contratti a tutele crescenti
O Apprendistato
9 Il mercato del lavoro visto
dall'Europa: sfide e
opportunità
spazio dedicati ai quesiti dei
presenti - seguiranno i focus
tematici a cura degli esperti.
Si tratta de «Il contratto di
lavoro a termine, senza causale, tra proroghe e rinnovi», curato da Giampiero Falasca
(partner Dia Piper) e Bruno
Burigana (direttore Human
Resources & Security Snam).
A seguire, «Le regole per
la somministrazione» (ore
11.45) con Francesco Rotondi
(partner LabLaw Studio Legale Failla Rotondi & Partners) e Guido Muratore (Hr
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Cinque focus tematici
Quotidiano
nSole9]{l mmrn
Data
Pagina
Foglio
Lavoro
Cantiere aperto
Dal testo unico delZOll al decreto Paletti
sono oltre dieci gli interventi normativi
LE MISURE PER I GIOVANI
I
19-05-2014
5
1 /2
La linea dettata da Bruxelles
Dalla Commissione Ve l'indicazione
di definire una camice chiara di regole
Una Garanzia per l'apprendistato
Prove di rilancio con la «Youth Guarantee» ma l'iter per assumere resta complesso
Ritaglio
Lavoro e previdenza
stampa
ad
volto gli studenti degli ultimi due
anni delle superiori è ancora in
stand-by, in attesa che il decreto attuativo veda la luce (si veda Il Sole
24 Ore del 13 maggio). E ancora:
molte Regioninonhanno disciplinato l'apprendistato di alta formazione, che si deve quindi appoggiare su apposite convenzioni di volta in volta stipulate tra datori di lavoro e scuole, enti di formazione o
ricerca, università (fmora poche
centinaia di ragazzi coinvolti).
Un quadro normativo frammentato e in continua evoluzione
che scoraggia le imprese, nono-
Regioni in ritardo
sulle linee guida
on c'è pace per il contratto
di apprendistato. Alle
continue modifiche normative
sono seguiti svariati interventi
di prassi, ma alcuni nodi
restano aperti: in primis la
formazione. Le Regioni devono
ancora recepire le linee guida
varate il20 febbraio scorso.
Alcuni sgravi, peraltro,
introdotti senza una visione
organica, hanno portato alla
ncannibalizzazione n
dell'apprendistato stesso: si
pensi al bonus Letta per le
assunzioni di giovani
nsvantaggiati n. Sul punto,
hanno pesato anche l'onere di
stabilizzazione e il rincaro
contributivo apportati dalla
legge 92/12.
stante i benefici economici e contributivi della formula. Del resto
anche la Commissione Ve - che ha
promosso l'inizi~tiva "Alleanza europea per l'apprendistato" per lo
scambio di buone prassi - mette al
primo posto per il rilancio dell' apprendistato l'esistenza di una cornice ben delineata di regole. InItalia invece la corsa del legislatore a
semplificare ha disorientato molti
"datori". La Cna, Confederazione
nazionale dell' artigianato, ha contato ben12 passaggi burocratici necessari per assoldare un apprendista. Oltre ai normali adempimenti
previsti per la generalità delle assunzioni, l'apprendistato richiede
anche l'iscrizione ai percorsi formativi regionali. Ogni Regione ha
regole diverse e questo impone ad esempio - agli intermediari che
operano per conto dell'azienda di
accreditarsi sulle differenti piattaforme informatiche.
Così dal mondo produttivo arrivano giudizi in chiaroscuro sulle
novità del decreto Poletti. Confcommercio apprezza «i chiarimenti sull'effettività dell' offerta
formativa pubblica, la riduzione
del costo delle ore di formazione e
l'alleggerimento delle percentuali
di conferma (20% per le aziende
con almeno 50 dipendenti, ndr)>>.
Anche Confartigianato valuta positivamente le semplificazioni sulla
gestione del rapporto e sulla parte
formativa. Mentre da Confprofessioni si sottolinea che «l'aver reintrodotto la formazione pubblica
complicherà il quadro degli obblighi e creerà ancor più problemi
nell'utilizzo dell'apprendistato anche negli studi professionaID>.
!,;":RJPRODUZJONf RISERVATA
Alessandro Rota Porta
A PAGINA 35
\';") RIPRODUlICNF RlSERVA-:-A
Menovincoli sull'«interinale»
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del
destinatario,
non
068391
Prove di rilancio per l'apprendistato.Formazione più snella, meno vincoli sulle stabilizzazioni,
spazio al contratto stagionale: queste le principali novità previste dal
decreto Poletti, convertito in legge giovedì scorso. L'ennesimo tentativo di far decollare un contratto
chenegliultimi4annihasubìtooltre dieci interventi normativi di livello nazionale e regionale. A partire dal Testo unico del20ll (Dlgs
167) le principali modifiche sono
state realizzate in primis dalla riforma Fomero del 2012, dal pacchetto Letta-Giovannini (2013) e
dal decreto Carrozza (2013).
Nonostante tutte queste misure
(per quelle più recenti si vedano le
schede in pagina), i numeri non
prendono quota e gli apprendisti,
secondo gli ultimi dati Isfol, arretrano sotto la soglia dei 500mila
l'anno. Ora il banco di prova sarà
l'attuazione del progranlllla europeo Garanzia giovani, che porta in
dote all'Italia l,51 miliardi nel
2°14-15 e prevede tra gli strumenti
chiave per favorire l'occupazione
giovanile proprio l'apprendistato.
In base ai calcoli di Bruxelles, l'incremento di unsolo punto percentuale di questa formula farebbe aumentare dello 0,95% il tasso di occupazione tra le nuove generazioni e abbassare quello dei disoccupati dello 0,8%.
TI cantiere resta, però, ancora
aperto e ci sono diversi tasselli da
sistemare. L'apprendistato di primo livello (per i giovani tra i 15 e i
25 anni), ad esempio, è disciplinato solo da un terzo dei contratti
collettivi, con regole molto diverse da regione a regione. In più, il
programma
sperimentale
(2014-16) per lo svolgimento di periodi di formazione in azienda ri-
Codice abbonamento:
Francesca Barbieri
riproducibile.
Pag. 41
nSole9]{l
Quotidiano
mmrn
Tre formule sotto la lente
Data
19-05-2014
Pagina
5
Foglio
2/2
ACURA DJ Alessandro Rota
Porta
Target: giovani tra i 15 e i 25 anni.
Durata del contrat1o: non può essere superiore,
perla sua componente formativa, a 3 anni (4 nel
casodi diploma quadriennale regionale).
La regolamentazione dei profili formativi è decisa
dalle Regioni. Dopo la qualifica il contratto si può
trasformare in contratto di mestiere
Stipendto: fatta salva l'autonomia dei Ccnl, al
lavoratore spetta un salario che tenga conto delle
ore effettive di lavoro, nonchè di quelle di
formazione almeno nella misu ra del 35% del
relativo monte, Se le regioni han no disciplinato
l'alternanza scuola-lavoro, i Ccnl possono stabilire
apprendistato a termine per le attività stagionali
-Solo un terzo dei contratti collettivi ha
disdplinato questa tipologia di apprendistato
-La disciplina è molto diversa tra le Regioni
·Non c'èun percorso peri cicliquinquennaU
-Manca ancora il decreto attuativo per
realiuare ['apprendistato a scuola previsto dal
"decreto Carroua"
Target: giovani tra 18 (17 in possesso di una
qualifica professionale) e 29 anni. Durata
massima: 3 anni (5 per le qualificheartigiane).
I Ccnl stabiliscono contenuti e tempi della
formazione(competenzetecnichee
specialistiche). Per le imprese "stagionali" i Ccnl
possono prevedere l'apprendistato a termine
La Regione deve comunica re al datore di lavoro
-enlro 45 giorni dall'assunzione· sede e
calendari dei corsi circa la formazione di base
(secondo le linee guida della Conferenza
Stato-Regioni del 20 febbraio 2014),
awalendosi anche dei datori e delle loro
associazioni che si renda no disponibili
Purin assenza di vincoli in merito alla
formazione di base, il mancato svolgimento
viene sanzionato (con il disconoscimento
dell'apprendistato) se la stessa è prevista dal
Contratto collettivo nazionale di lavoro,
anche nelle more dell'attivazione da parte
della Regione
Contratto finaliuato al conseguimento di un
diploma superiore o universitario o di alta
formazione, nonchè per l'accesso alle professioni
ordinistiche. Target: giovanitra 18 (17 con una
qualifica professionale) e 29 anni. La
regolamentazione spetta alle Regioni; in assenza,
spazio a convenzionitra imprese escuole/atenei
Ildecreto 34, convertito i nlegge dalla Camera la
scorsa settimana, è intervenuto modificando il
deaeto legge 104/2013, per consenti re la
deroga altimite di età per instaurare il
contratto, con particolare riguardo agli studenti
iscritti agli istituti professionali. L'obiettivo è
incentivare l'alternanza scuola-lavoro
Molte Regioni non hanno ancora
disdplinato questa tipologia di
apprendistato, che si deve quindi
appoggiare -in una logica "fai-da-te" -su
apposite convenzioni dt volta in volta
stipulate tra datori di lavoro e scuole. e nti di
formazione o ricerca, università
Il test di convenienza
ACURA DI Alessandro Rota Porta
Alcuni esempi
di calcolo della
retribuzione e dei
contributi per un
apprendista rispetto
a un dipendente
qualificato
assunto a tempo
indeterminato'
Valori in euro
COSTO TOTALE
JNAJL
Impiegato
Apprendista
impiegato
28.907
21.880
1GB
Cameriere
Apprendista
cameriere
27.918
18.977
---,,/-
~/
..
-
352
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TFR
I Nota: C» Si p~ò inquadrare l';pprendista fino adue livelli inferiori a queUo·di qualificazi~;;;J~~ntributi Inps in aziende con più dI
9 addetti sono aU'll,61%; fino a 9 addetti: daU'l,61% fine aU'll,61%. Non sono dovuti premi Inail
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Quotidiano
nSole9]{l mmrn
Data
Pagina
I
Foglio
19-05-2014
7
1 /2
Nelle politiche di coesione il nostro Paese è ancora in ritardo nella realizzazione
Dai fondi Ue un aiuto alle Prni
Grazie alle risorse comunitarie avviate 3.700 nuove imprese
Creati oltre 47mila posti di
lavoro e 3.700 imprese, banda
larga estesa a 94mila persone e
sostegno per 26mila Prni. Sono
le cifre dei fondi U e in Italia, riferite al Fesr (Fondo europeo di
sviluppo regionale), che rappresenta la metà delle risorse disponibili. Ma il nostro Paese
sconta ancora ritardi, mentre
Germania, Spagna e Regno Unito hanno fatto meglio di noi.
Chiellino
Nuove imprese e lavoro con i fondi De
Realizzati anche 1.500 km di ferrovie - Germania, Spagna e Regno Unito hanno fatto meglio
Giuseppe Chiellino
MILANO.
Più di 47mila posti di lavoro
creati in Italia grazie ai fondi europei. E poi 3.700 nuove imprese; banda larga estesa a più di
940mila persone; sostegno per
26mila Pmi. Il bilancio della
Commissione europea sull'efficacia della politica di coesione
nel periodo 2007-2013 è ancora
provvisorio. Non solo perché si
ferma al 2012 ma anche perché
molte regioni sono ancora indietro nella realizzazione dei progetti cofinanziati dalla Ue.
All'attivo ci sono anche 1.500
chilometri di ferrovie, costruite
o ricostruite, e progetti di depurazione delle acque reflue per
un milione di persone.
Queste cifre si riferiscono solo agli interventi del Fesr (Fondo per lo sviluppo regionale)
che rappresenta circa la metà
delle risorse europee disponibili, considerando anche il Fondo
sociale (Fse) e il Fondo per l'agricoltura e le aree rurali (Feasr).
Servono a dare concretezza alla
politica di coesione dell'Unione
e ai fondi europei, troppo spesso associati nell'immaginario
collettivo all'idea di spreco e malagestione.
Non che non ci siano - purtroppo - episodi di truffa o corruzione, ma come sempre un albero che cade fa più rumore di un
bosco che cresce. E al bosco bisogna guardare per cercare di
capire non solo il senso delle politiche europee di coesione, ma
anche come sfruttarle per la crescita e l'occupazione. Perciò il
confronto con gli altri Stati
membri, che ancora una volta
vede l'Italia nelle posizioni di coda, va vissuto non come uno
smacco ma come l'occasione
per capue cosa possono rare regioni e ministeri per spendere
meglio e più velocemente le risorse europee.
Per esempio guardando alla
Germania, che con risorse inferiori a quelle destinate all'Italia
è riuscita a creare 88mila posti
di lavoro e ha sostenuto la nascita di 6.500 nuove imprese e
5.900 progetti nelle energie rinnovabili. O alla Spagna che, è vero, aveva più risorse dell'Italia,
ma sembra anche averle spese
molto meglio, sia in termini di
nuova occupazione (58 mila)
che di supporto alle Pmi (43mila) o, ancora più significativo, a
sostegno di 30mila progetti di ricerca. L'elenco potrebbe continuare, per esempio con il Regno
Unito che, con un terzo dei fondi rispetto all'Italia, ha creato
87mila posti di lavoro. Dettaglio
non secondario, il Regno Unito,
come la Germania,ha speso le risorse del Fse dopo aver definito
una strategia che andava al di là
dei corsi di formazione ("il corsificio", come lo chiamano a Bruxelles) e puntava ad obiettivi
ben individuati.
Salvo improbabili grosse modifiche imposte dalla Commissione all'Accordo di partenariato che è sotto esame, da qui al
2020 le regioni dovranno gestire direttamente più di 30 miliardi di euro (il dettaglio nella tabella a fianco), senza contare il cofinanziamento. Più di 1.000 euro
procapite, neonati compresi, in
diverse regioni del Sud. E sempre che non si applichi davvero
la clausola che impone di tagliare la dote alle regioni che si sono
dimostrate meno efficienti, ampliando ulteriormente i programmi nazionali.
(( R;PRO[;UZIDNl 'ilSf:RVATA
RISUI. TATI ACONfRONTO
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068391
Con meno risorse dell'Italia
per i progetti europei
gli altri Paesi hanno attivato
molti più occupati
e sostenuto più aziende
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Quotidiano
nSole9]{l mmrn
Data
Pagina
Foglio
u.-."",.-.-. stnltturali
Le vie della ripresa
Grazie all'utilizzo delle risorse comunitarie
, creati 47mila posti e avviate 3.700 Pmi
I
L'EFFICACIA DEGLI INTERVENTI
Risorse che la nuova
programmazione
assegna direttamente
alle Regioni
L'Accordo di Partenariato, che fissa
gli impegni dell'Italia nella spesa
dei fondi comunitari 2014-2020,
contiene il dettagtio delle risorse
attribuite a ciascuna regione, sul
Fesr (Fondo europeo per lo
sviluppo regionale), il Fse (Fondo
sociale europeo) e il Feasr (Fondo
europeo agricolo per lo sviluppo
rurale). Si tratta in tutto di poco più
di 42 miliardi di euro. La grafica
illustra la distribuzione provvisoria
dei 31 mìliardi, che saranno gestiti
direttamente dalle regioni
attraverso i Por (Programmi
operativi regionali). Per i valori
definitivi bisognerà aspettare i Por
che saranno pronti entro il 22
luglio. Nella mappa in basso gli
importi procapite per ogni regione.
Gli altri 11 miliardi saranno gestiti
dai ministeri con i Pon (Programmi
operativi nazionali) che il governo
precedente ha rafforzato puntando
su una maggiore efficienza nella
gestione, alla luce delle enormi
difficoltà che hanno caratterizzato
il periodo 2007-2013 su cui pende
ancora il rischio del "disimpegno
automatico". AI miglioramento
della capacità amministrativa è
dedicata una percentuale della
nuova programmazione.
I valori dell'infografica sono
espressi in euro
FSE
FEASR
Piemonte
504.083.942
415.003.428
471.325.000
Valle D'aosta
32.175.475
27.788.275
59.814.000
Lombardia
485.237.258
485.237.258
499.177.000
Provo Aut. Bolzano
68.310.599
68.310.599
157.994.000
Provo Aut. Trento
55.298.099
54.027.940
129.572.000
Liguria
196.272.620
177.272.384
134.832.000
Veneto
372.204.984
309.968.285
510.679.000
Friuli V. G.
115.389.592
138.213.907
127.692.000
Emilia Romagna
240.947.636
393.125.091
512.990.000
Toscana
403.244.175
.,
359.464.687
414.746.000
Umbria
178.146.602
118.764.401
378.012.000
Marche
188.891.644
143.989.809
231.969.000
Lazio
458.532.597
451.287.357
338.388.000
Abruzzo
130.619.971
56.386.494
207.742.000
Sardegna
468.638.208
221.253.335
628.035.000
Molise
52.950.497
23.853.230
101.025.000
842.409.449
990.918.000
144.812.084
411.497.000
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Puglia
413.015.866
254.339.876
667.655.000
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Campania
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TOTALE ITALIA
(compresi i Pon)
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SiGilla
III REGIONI
'~'jJ1~~r:(II
il
Calabria
REGIONI
IN TRANSIZIONE
, La programmazione 2014·2020
I Le Regioni dovranno gestire direttamente
I 30 miliardi: servono maggiori competenze
FESR
Basilicata
REGIONI
PIÙ SVILUPPATE
19-05-2014
7
2/2
__
1.138.712.000
627.882.260
1.110.935.000
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- - - - - " .. _ . _ - " "
1.390.392.370
119.775.750
1.469.651.516
294.615.198
238.896.039
508,377.004
1.192.850.269
381.295.499
1.147.062.727
1.177.454.862
674.923.003
544.650.453
1.244.187.954
394.748.465
1.315.924.541
177.828.727
4.551.397.496
969.324.750
2.451.872.630
5.172.215.339
4.823.976.642
42.115.964.871
Codice abbonamento:
068391
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615.072.321
TOTALE
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Quotidiano
nSole9]{l mmrn
Data
19-05-2014
Pagina
35
Foglio
1
La quota de120% imposta per i contratti a termine non riguarda i somministrati
Il tetto agli «interinali» è nel Ccnl
legge 27612003- Anche in présenza
di simili disposizioni, tuttavia, ci sono casi che per espressa disposizione di legge non possono essere assoggettati a limitazioni quantitative
e quindi non devono essere computati nell' eventuale tetto contrattualcollettivo. Sono, innanzitutto, le stesse situazioni previste dall'articolo
lO, comma 7 del Dlgs 368/2001 per i
contratti a termine: avvio di nuove
attività, sostituzioni, attività stagionali, programmi radiotelevisivi, lavoratori over 55 e in mobilità.
Al'elenco vanno aggiunte le startup innovative, esenti da limiti per
un periodo massimo di quattro anni
dalla loro costituzione. Vi sono poi
esenzioni di natura soggettiva dagli
eventuali limiti contrattuali che valgono solo per la somministrazione
(articolo 20, comma 5-ter, del Dlgs
276/2003): soggetti percettori di indennità di disoccupazione o comunque di alllll1ortizzatori sociali, anche
in deroga, da almeno sei mesi; lavoratori definiti «svantaggiati» o «molto
svantaggiati» in base alla normativa
europea (articolo 2, numeri 18 e 19
del regolamento Ce800/zo08).Rien-
trano in queste ultime due categorie:
i lavoratori senza un impiego regolarmente retribuito da almeno sei
mesi, i soggetti privi di diploma di
scuola media superiore o professionale, i lavoratori ultracinquantenni,
gli adulti che vivono soli con una o
più persone a carico, i lavoratori appartenenti al genere sottorappresentato in professioni o settori caratterizzati da un tasso di diparità uomodonna che superi del 25% lamedianazionale, i membri di minoranze nazionali all'interno dello Stato. l limiti
quantitativi contrattuali, ove esistenti, andranno dunque "depurati" dalle
missioni che possono essere comprese in questa ampia casistica.
In caso di superamento di questi
limiti da parte dell'utilizzatore, non
potrà comunque applicarsi la nuova
sanzione alllll1inistrativa prevista
dal decreto Poletti, ricollegata
espressamente alla «violazione del
limite percentuale di cui all'articolo
l, comma I», norma inapplicabile, come si è visto, alla somministrazione.
Masoprattutto,lasanzioneèinserita quale comma4-septies nell'articolo 5 del Dlgs 368/2001 e quindi
non si applica alla somministrazio-
neper espressa disposizione dell'articolo 22 del Dlgs 27612003. La situazione, alriguardo, rimane quella preesistente al decreto, che ha visto
confrontarsila tesi del semplice inadempimento a un obbligo asssunto
nei confronti del sindacato (sanzionabile eventualmente con il procedimento ex articolo 28 dello Statuto
dei lavoratori), con quella secondo
cui lo "sforamento" dei limiti configura una somministrazione irregolare, con conseguente diritto del lavoratore di chiedere la costituzione
di un rapporto di lavoro alle dipendenze dell'utilizzatore (articolo 27
delDlgs276/2003)·
Resta da dire, per quanto ovvio,
che illirnite del 20% (con la relativa
sanzione amministrativa) non è applicabile ai contratti a termine stipulati dalle agenzie disomministrazione con i propri dipendenti da inviare in missione. A prescindere dalle
indicazioni della Corte di giustizia
europea, anche la nostra normativa
nazionale prevede che i rapporti di
lavoro a termine delle agenzie c,on i
propri dipendenti siano soggetti alla disciplina del Dlgs 368/2001 «per
quanto compatibile».
Codice abbonamento:
068391
L'abolizione della causale nei
contratti a termine operata dal decreto Poletti è, per così dire, "compensata" dalla previsione di un limite quantitativo pari al 20% del
numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza ali c gennaio
dell'anno di assunzione.
L'originaria, per certi versi ambigua, formulazione della norma aveva fatto sorgere il dubbio che nel tetto del 20% previsto dovessero rientrare anche i contratti di somministrazione. Il testo approvato dal Parlamento contiene due modifiche
che dissipano ogni dubbio. Illirnite
del 20% si riferisce esclusivamente
ai contratti a termine.
Sparisce, infatti, dal nuovo articolo l, comma l, delDlgs 368/2001, ilriferimento all'utilizzatore e illimite è
specificamente riferito ai «contratti
atempo determinato stipulati daciascun datore di lavoro». È dunque
confermato che la legge non impone alcun limite quantitativo all'utilizzo della somministrazione a tempo
determinato. Limiti di questo genere possono essere, semmai, stabiliti
dai contratti collettivi nazionali, in
base all'articolo 20, comma 4 della
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Lavoro e previdenza
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nSole9]{l
Quotidiano
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17-05-2014
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Data
I
INTERVISTA ADOlCETTA (CONfINDUSTRIA)
«DI Poletti primo passo
per il lavoro flessibile»
di Nicoletta Picchio
HL'
occupazione non si crea
per legge. Ma regole
"
chiare, :flessibili come richiede
la competizione internazionale, con un adeguato livello di tutela sono fondamentali per creare occupazione». Stefano Dolcetta, vice presidente di Confm-
INTERVISTA
dustria per le relazioni industriali, indica i principi cui si dovrebbe ispirare il mercato dellavoro italiano. Una strada imboccata dal governo sia con il decreto appena approvato che con la
legge delega.
Continua"
4
Stefano Dolcetta
Vice presidente Confindustria
«Il decreto Poletti primo passo
verso regole flessibili sul lavoro»
e nuove norme su contratti a termine e apprendistato creano migliori condizioni?
L
Il giudizio complessivo sul
provvedimento approvato è
positivo. Finalmente è stato
abbandonato il criterio delle
causali del contratto a termine, che avevano dato luogo
ad un grande contenzioso e
la scelta del governo di adot·
tare il limite di durata massi·
ma dei contratti dà maggiore
certezza alle imprese. Sull'introduzione di un limite massimo percentuale di utilizzo
di contratti a termine, invece, serviva una disciplina
transitoria più semplice e
più chiara. Nonostante ciò, il
giudizio resta positivo: è un
primo passo verso una regolamentazione più flessibile
del mercato del lavoro.
Il governo ha presentato
un disegno di legge delega
per riformare il mercato
del lavoro e dare una spinta
alla ripresa: va nella giusta
direzione?
Il contratto di lavoro ,a tutele progressive previsto
dal governo può' stimolare
le aziende ad aSsumere a
tempo indeterminato?
Su questo punto mantengo
delle perplessità: non credo
che l'introduzione di un'ennesima tipologia contrattuale, pur con elementi di flessi.
bilità, possa risolvere il problema. È giunto il momento
di ripensare con coraggio
proprio il modello del contratto a tempo indetenninato, inmodo che le ~mprese siano incoraggiate a utilizzarlo. Occorrono riforme per
rendere moderno il mercato
del lavoro. Per questo la prossima settimana, con il presidente Squinzi, presenteremo
al ministro Poletti le propo-
ste di Confindustria che considero un contributo importante al processo di riforme
che il ministro sta portando
avanti.
È ancora l'articolo 18 il no-
do vero da sciogliere?
Resta uno dei fattori di
maggiore criticità, ma non è
l'unico. C'è ad esempio anche il nodo delle mansioni,
che andrebbe interamente affidato alla contrattazione, superando i limiti anacronistici, imposti dalla legge. Anche una modifica più decisa
della disciplinà dei licenziamenti individuali e collettivi
spingerebbe le aziende ad assumere a tempo indeterminato. È un fatto innegabile che,
ad esempio, in Gran Bretagna la quota di contratti atermine mediamente utilizzati
è largamente inferiore a quella italiana, anche grazie ad
una disciplina del recesso
senz'altro meno restrittiva.
Una questione di questa portata non può però essere affrontata senza un sistema di
sostegno al reddito più diffuso e politiche attive efficaci.
Le nostre proposte hanno
questa impostazione.
La legge delega, pur conteRitaglio
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ad
uso esclusivo
del
zionare meglio l'incontro
tra domanda e offerta di lavoro: quali sono gli interventi prioritari da fare?
Il' principale problema è
l'eccessivo numero di soggetti pubblici con competenze in materia e il loro scarso
coordinamento. Bisogna razionalizzare e unificare,
sfruttare le sinergie fra soggetti pubblici e privati e, soprattutto, mettere in relazione i soggetti che gestiscono
le politkhe attive e quelli
che erogano i sussidi al reddito dei disoccupati.
Le politiche attive del lavoro sono l'altra faccia della rete di protezione, per
Confindustria troppo costosa, poco universale e iniqua: come cambiarla?
Prolungare, oltre ogni ragionevolezza, la durata degli
ammortizzatori sociali non
solo non favorisce la ricerca
di una nuova occupazione
ma, soprattutto, rallenta i
processi di ristrutturazione
delle imprese. Servono due
soli ammortizzatori universali, obbligatori: la cassa integrazione guadagni, per affrontare crisi nelle quali è
Da anni si cerca di far fun- prevedibile una ripresa
destinatario,
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Lavoro e previdenza
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• Continua da pagina!
nendo principi molto ampi e
dai contorni da definire, sembra muoversi anch'essa nella
direzione di un'autentica
semplificazione e un effettivo miglioramento delle regole che disciplinano il mercato del lavoro. Trattandosi, però, di una delega occorrerà
seguire con molta attenzione
la fase della sua attuazione.
Codice abbonamento:
di Nicoletta Picchio
Quotidiano
nSole9]{l mmrn
dell'attività e l'Aspi per colòro che hanno perso il lavoro
e sono attivamente alla ricerca di una nuova occupazione. Razionalizzando gli
strumenti si darà slancio alle politiche attive e si potranno ridurre gli oneri a carico delle imprese.
In questo disegno che ruo~
lo gioca la contrattazione
collettiva?
Con gli ultimi accordi Ì!n~
terconfederali abbiamo avviato una riforma della contrattazione che va completata. Abbiamo fissato regole
molto importanti in tema di
rappresentanza che adesso
vanno applicate coerentemente. Dopo la derogabilità
"normativa", resta da completare il percorso della derogabilità "economica" del contratto nazionale con la contrattazione aziendale, in un
quadro di regole certe, per
evitare di sommare costi a costi e consentire alle imprese
maggiori flessibilità.
Quali misure favorirebbe~
ro il secondo livello?
La priorità per le imprese è
la competitività, non la con-
Data
trattazione. Questa è utile se
favorisce quei recuperi di
produttività di cui le imprese
italiane hanno assolutamente bisogno. Serve, quindi, decontribuire e detassare in
modo strutturale i premi legati ai risultati aziendali. Anzi dovrebbero godere di questo trattamento tutte le somme che hanno questa natura
a prescindere dal fatto che nascano dalla contrattazione
collettiva. Bisogna abbassare il costo del lavoro con
un'incisiva azione sul cuneo
fiscale e contributivo, altrimenti competere non sarà
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per niente facile.
Nella delega si parla di salario minimo legale: che ne
pensa Confindustria?
È un tema molto delica~
to che, in certa misura,
mette in discussione l'autonomia delle parti sociali. Va affrontato con chiarezza. L'unica considerazione che mi sentirei di fare è che anche questo è un
evidente segnale della necessità di accelerare quel
pròcesso. di modernizza~
zione delle relazioni industriali che Confindustria
considera ineludibile.
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«Bene ['abbandono delle
causali del contratto
ii termine che hanno creato
un grande contenziosem
«Sul contratto a tutele
progressive mantengo
perplessità: servono
scelte più coraggiose»
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Stefano Doltetta è vice presidente di Confindustria per le relazioni
industriali
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Il V'l(ltMINIISti~O 1'III.'IIl\ftl1UV
«È possibile
un prelievo sulle
pensioni d'oro»
Un contributo sulle pensioni d'oro per estendere anche ai pensionati il bonus Irpef da 80 euro mensili. A lanciare questa proposta è il viceministro dell'Economia, Emico Morando, nella replica sul
decreto Irpef alle commissioniBilancio e Finanze del Senato. «Relativamente all'esclusione dal bonus dei pensionati» - ha detto Morando - è auspicabile che «un intervento
in favore delle pensioni più
basse possa trovare copertura
finanziaria attraverso misure
di solidarietà interne al sistema previdenziale, per esempio chiedendo un contributo a
pensioni dì importo estremamente elev:ato e acquisite sulla base di rivalutazioni del
monte contributivo del tutto
disancorate rispetto ad altri regimi pensionistici».Ma questa soluzione non piace a N cd.
Che con Maurizio Sacconi fa
sapere che «Il Nuovo Centrodestra non potrebbe rimanere
al Governo un minuto oltre
quella tassazione delle pensioni» ipotizzata da Motando.
I
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La semplificazione
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Data
pubblid
Non dovrebbe più essere necessaria
la verifica nella banca dati nazionale
I
Addio al documento cartaceo
e validità di uo giorni
I requisiti
Aliquota unica per le imprese
Informazioni dettagliate
che diminuiscono le ore oltre il 200;6 nell'accordo azienda-sindacati
o
L'
u
I
INE
Antonino Cannioto
Giuseppe Maccarone
re del decreto interministeriale diregolamentazione, ogni disposizione dilegge incompatibileconleprevisionideldecreto lavoro sarà abrogata.
Attualmente le stazioni appaltanti possono verificare
online il possesso dei requisiti
di capacità generale e tecnicoeconomica delle imprese. Il
controllo si esegue accedendo
alla Banca dati nazionale dei
contratti pubblici (Bdncp) operativa presso l'Autorità per la
vigilanza sui contratti pubblici
(Avcp). Per rendere possibile
lo scambio di informazioni telematiche tra le stazioni appaltanti e le imprese che vogliono
partecipare a pubbliche gare
d'appalto di lavori, forniture e
servizi, è stata realizzata una
piattaforma telematica denominata Avcpass. Previa registrazione, il sistema permette
alle stazioni appaltantVenti aggiudicatori l'acquisizione della documentazione comprovante il possesso dei requisiti
di carattere generale, tecnicoorganizzativoed economico-finanziario per l'affidamento
dei contratti pubblici; consente,inoltre,aglioperatorieconomici di inserire a sistema i documenti richiesti dalle procedure di affidamento.
N ella delibera 1ll1z0l2, l'Autorità ha, tra l'altro, affermato
che nella documentazione
comprovanteilpossessodeirequisiti generali (articoli 38 e 39
del codice) figura anche il
Durc fornito dall'Inail. Stante,
dunque, quanto previsto dal DI
34/2014, quando sarà pronto il
decreto di regolamentazione
delDurcsmaterializzato,ilpassaggio all'Avcpass non dovrebbe più essere obbligatorio in
quanto sarà sufficiente l'interrogazione online.
Il decreto lavoro si interessa
anche dei contratti di solidarietà accompagnati da Cigs. La crisi economica che ha coinvolto
il nostro Paese in questi ultimi
anni ha visto crescere in maniera esponenziale il ricorso
all'istituto del contratto di solidarietà come possibile strumento per la salvaguardia occupazionale.
Preso atto di questa realtà,
con le nuove disposizioni si
prevede un piccolo mainteressante maquillage delle regole
inerenti l'accesso alle agevolazioni contributive a supporto
dei Cds, si aumenta (triplicandolo) il plafond per fmanziare
gli incentivi e, parallelamente,
si prevede un'agevolazione
con misura uniformata che
non tiene più conto delle diverse percentuali di riduzione
dell'orario contrattuale, né della collocazione territoriale delle imprese.
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Codice abbonamento:
Tra le varie misure contenute nel decreto legge 3412014
a vantaggio delle imprese, appaiono particolarmente interessanti i provvedimenti con
cui si interviene sulla disciplina del documento unico di regolarità contributiva (Dure) e
sull'impianto a sostegno degli
incentivi connessi ai contratti
di solidarietà (Cds).
Le due norme sono orientate da logiche ben chiare: semplificazione e trasformazione
per il Durc, destinato a smaterializzarsi; rivisitazione della
normativa riferita alle agevolazionipericontrattidisolidarietà,stanziamentodimaggioririsorse per i relativi incentivi e
uniformazione della misura.
Larivisitazione delDurc è disciplinata dall'articolo 4 del decreto, con cui il governo si prefigge di far rivivere un progetto non nuovo: convertire il documento unico di regolarità
contributiva in una semplice
interrogazione online che
ognuno, compresa l'impresa interessata, potrà eseguire dal
proprio computer.
La sua realizzazione passa,
in pratica, attraverso l'apertura delle banche dati in cui sono
memorizzate le informazioni
che servono a controllare se
un determinato soggetto è in
regola con i vari versamenti.
Sarà possibile verificare, in
tempo reale, la posizione dei
contribuenti nei riguardi di
Inps e Inail nonché, per le imprese interessate, anche della
Cassa edile. Al momento, in realtà, si tratta soltanto di una
previsione: sarà, infatti, un decreto interministeriale (Lavoro-Economia) - la cui emanazione è prevista entro 60 giorni dall'entrata in vigore del DI
34,avvenutai121marz02014- a
dettare le regole.
Una volta che l'impianto sarà funzionante, l'interessato
potrà controllare online la regolarità. L'esito varrà 120 giorni e le sue risultanze sostituiranno a ogni effetto il Durc, in
tutti i ca"i in cuilo stesso è previsto, ad eccezione delle ipotesi di esclusione individuate dal
decreto. Saranno, altresì, eseguibili le verifiche disposte in
materia dal codice dei contratti pubblici. In tale ambito è determinante acquisire informazioni relative ai soggetti coinvolti che, se hanno commesso
violazioni gravi definitivamente accertate alle norme inmateria di contributi previdenziali
e assistenziali, potranno essere esclusi dalle gare di affidamento delle concessioni, degli
appalti e dei subappalti.
La norma, inoltre, aggiunge
chedalladatadientratainvigo-
068391
Cresce il plafond degli incentivi destinati ai contratti di solidarietà
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Data
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Foglio
Verifica unica
con il codicefiscale
e modifiche apportate
L
dall'articolo del decreto
legge riguardano le modalità di
4
la regolarità contributiva,
relativa a Inan, Inps e,se
dovuta, alle Casse edili, potrà
essere verificata con una
singola consultazione; Infatti
il decreto legge stabilisce che
questi operino «in
integrazione e
riconoscimento reciprocQ}).
Per evitare "falsi allarmi" è
dunque importante che gli
archivi siano aggiornati
Cassa edile. Nel rispetto della
cooperazione applicativa
(articolo 4, comma 2, lettera b)
non sarà necessario verificare la
regolarità distintamente presso i
due o tre enti, ma il controllo
avverrà tramite un'unica
interrogazione presso un
archivio degli enti, utilizzando il
solo codice fiscale del soggetto da
verificare. In materia di appalti
pubblici, con le novità introdotte
dal decreto lavoro, viene stabilito
che l'interrogazione assolve
l'obbligo di verificare, presso la
banca dati nazionale sui
contratti pubblici, la sussistenza
del requisito generale circa
l'assenza di violazioni gravi,
definitivamente accertate, alle
norme in materia di contributi
previdenziali e assistenziali
(articolo 38, commal, lettera i,
deIDlgs163/2006).
Nulla cambia, invece, per gli
appalti edili privati per i quali
l'articolo 90, comma 9, lettera c
del Dlgs 81/2008 prevede che è
onere del committente, prima
dell'inizio dei lavori oggetto del
permesso di costruire o della
denuncia di inizio attività, di
trasmettere all'amministrazione
concedente, oltre la copia della
notifica preliminare, anche il
Durc delle imprese e dei
lavoratori autonomi da
impiegare.
Luigi Caiazzil
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acquisizione del documento
unico di regolarità contributiva
(Durc) da parte dei soggetti
interessati, mentre non
cambiano i soggetti che devono
rispettare questo adempimento.
ndecreto ministeriale del 24
ottobre 2007 stabilisce che il
Durc deve essere richiesto dai
datori di lavoro ai fini della
fruizione dei benefici normativi e
contributivi in materia di lavoro
e legislazione sociale, nonché per
la fruizione di benefici e
sovvenzioni previsti dalla
normativa statale, regionale e
comunitaria. Deve essere
richiesto anche dai datori di
lavoro e dai lavoratori autonomi
nell'ambito delle procedure di
appalto di opere,forniture e
servizi pubblici e nei lavori
privati dell'edilizia.
L'articolo 31 del decreto legge
68/2013 ha previsto inoltre che il
Durc è necessario per le imprese
di tutti i settori che chiedono di
essere ammesse ad agevolazioni
oggetto di cofinanziamento
europeo finalizzate alla
realizzazione di investimenti
produttivi anche per il tramite di
eventuali gestori pubblici o
privati dell'intervento
interessato.
In base a quanto previsto
dall'articolo 4 del DI 3412014, la
regolarità contributiva va
verificata nei confronti dell'Inps,
dell'Inail e, per le imprese tenute
ad applicare i contratti del
settore edile, nei confronti della
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,. i _nlll__•• -IOIIIII_I11
-
-
-
di
i
si
e
dalla legge 86311984. A fronte
della riduzione dell'orario, i
lavoratori possono contare
sull'intervento della Cigs, che li
compensa per la perdita della
quota di retribuzione relativa
alle ore non lavorate. Da
segnalare che il trattamento
salariale per i Cds non soggiace
al massimale previsto dalla
legge e che nel 2014 l'assegno
Cigs è pari 0170% della
retribuzione di riferimento. Le
Peri contratti di solidarietà
difensivi di tipo a),
l'i ntegrazione salariale a
vantaggio dei lavoratori per
quest'anno è pari a170%
della retribuzione di
riferimento ecalcolata i n
riferimento alle ore non
lavorate, mentre nelcinque
anni precedenti è stata
dell'SO per cento
-
-
--
aziende, a loro volta, possono
corrispondere minor salario
(solo quello riferito alle ore
lavorate) e, nel rispetto dei
criteri di accesso stabiliti
dall'emanando decreto
interministeriale previsto dal DI
34/2014, potranno beneficiare di
un'agevolazione contributiva.
Dopo il DI 34, la misura della
riduzione è[ISsata in modo
generalizzato al35 per cento.
La seconda tipologia di
contratti di solidarietà (tipo b) è
rivolta alle imprese che non
gravitano in orbita Cigs e che,
con l'accordo sindacale,
vogliono ridurre o evitare le
eccedenze di personale nel
corso della procedura di
licenziamento collettivo, ovvero
scongiurare i licenziamenti
plurimi individuali per
giustificato motivo oggettivo. A
fronte della riduzione di orario
per un periodo massimo di due
anni, alle imprese viene
corrisposto un contributo pari
alla metà della retribuzione non
dovuta a seguito del taglio, da
ripartire in parti uguali con i
lavoratori. Anche in questo caso
i lavoratori - durante il periodo
di riduzione concordatopossano contare sull'accredito
dei contributi pensionistici.
Ant.Ca.
G.Mac.
ID RIPRODUZIONF RISERVATA
Codice abbonamento:
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espansivi.
Con i primi, le parti coinvolte
(datori di lavoro e sindacati
maggiormente rappresentativi
sul piano nazionale)
sottoscrivono un accordo per
diminuire l'orario di lavoro
contrattuale al fine di evitare, in
tutto o in parte, la riduzione del
personale o la dichiarazione di
esubero. I secondi puntano,
invece, a favorire l'incremento
occupazionale mediante nuove
assunzioni, a fronte di una
riduzione concordata
dell'orario di lavoro.
La tipologia più diffusa è
quella dei cosiddetti "interni o
difensivi ", ispirati al principio
"lavoriamo meno ma lavoriamo
tutti ". A loro volta, i contratti di
solidarietà difensivi possono
essere di due tipi: a) e b). La
tipologia a) è quella classica
rivolta alle imprese rientranti
nel campo di applicazione della
cassa integrazione guadagni
straordinaria e disciplinata
"'~~
-
L'orario tagliato
salva l'impiego
contratti solidarietà
Itipologie:
distinguono in due macro
difensivi gli
{~
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Foglio
Il debutto telematico
attende un Dm
mese di marzo ed effettua il
versamento entro lo stesso
giorno. In tal caso la verifica
riguarderà i versamenti fino al
giorno 16 del mese di gennaio
per i contributi di competenza
del precedente mese di
dicembre.
La verifica con procedura
telematica avviene tramite
un'unica interrogazione presso
gli archivi di Inps, Inail e, per le
imprese tenute ad applicare i
Il decreto mi nisteriale che
darà attuazione al Durc onUne
potrà essere aggiornato in
relazione all'evoluzione dei
sistemi telematici e delle
momfiche normative. Èanche
previsto che dopo dodici mesi
dall'entrata in vigore de! Di, il
ministro del Lavoro presenti .
una relazioneal[e Camere per
verificare gli effetti delle
novità introdotte
contratti del settore
dell'edilizia, della Cassa edile.
A tale regola si aggiunge la
procedura del cosiddetto Durc
interno che consiste nel!'esonero
da parte del beneficiario di
richiedere mensilmente all'Inps
il rilascio del Durc per aver
diritto ai benefici erogati
dall'istituto stesso. Sarà
quest'ultimo (dal 15 maggio
scorso) a richiedere il
documento interno verificando
così eventuali situazioni di
irregolarità che possano
compromettere lafruizione dei
benefici (messaggio Inps
2889/2014). Qualora dovessero
emergere irregolarità, il datore
di lavoro verrà avvisato tramite
Pec e invitato alla
regolarizzazione entro 15 giorni.
Nulla è cambiato, invece, per
gli appalti edili privati in
quanto sarà sempre il
committente a chiedere
all'impresa esecutrice o
lavoratore autonomo il Durc in
corso di validità (120 giorni dal
rilascio) che a sua volta lo
chiederà alla Cassa edile in via
telematica. È auspicabile che il
decreto in via di emanazione
preveda che l'impresa possa
inviare il Durc al committente e
questi all'amministrazione
concedente tramite Pec e/o
firma digitale.
L.Cai.
ID RIPRO::l;l1(l~f_ R!~ERVATA
Codice abbonamento:
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on la conversione in legge
delDI3412014 va
definitivamente in soffitta il
formato cartaceo del Durc come
l'abbiamo conosciuto finora. Il
nuovo sistema telematico, però,
non entra subito in vigore ma
attende l'emanazione di un
decreto ministeriale (che in base
alla prima versione del DI
sarebbe dovuta avvenire entro
il20 maggio 2014). Tale
provvedimento dovrà definire i
requisiti di regolarità, i
contenuti e le modalità della
verifica nonché le ipotesi di
esclusione.
La verifica della regolarità
avverrà in tempo reale e
riguarda i pagamenti scaduti
sino all'ultimo giorno del
secondo mese antecedente a
quello in cui la verifica è
effettuata, a condizione che sia
scaduto anche il termine di
presentazione delle relative
denunce retributive. Così, ad
esempio, ipotizzando i rapporti
con l'Inps, il datore di lavoro
presenta le denunce retributive
(modello Uniemens) del mese di
febbraio entro il ~orno 16 del
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Irregolarità sanabili
in quindicigiomi
suo rilascio. Tuttavia, il
diniego al documento non è
immediato perché la legge
prevede la possibilità di
ravvedimento, da parte del
soggetto interessato, mediante
la regolarizzazione della
propria posizione contributiva
nel termine che la legge fissa in
15 giorni dalla data dalla quale
ne viene fatta la richiesta.
In ogni caso il Durc può
comunque essere rilasciato se
Ègiovedì scprso la data di
awio del nuovo documento
unico di regolarità
contributiva intetnò per
['Inps. Dal15 maggio, infatti,
l'istituto di previdenza ha
previsto di invia re i primi
preawisi di Durcinterni
negativi. Il Durc interno
riguarda la regolarità
contributiva per benefici
erogati dall'Inps stesso
l'interessato ha instaurato un
ricorso amministrativo
avverso l'accertamento
dell'omissione e l'istituto non lo
ha ancora deciso, o se ci sono
crediti iscritti a ruolo e per i
quali è stata disposta la
sospensione della cartella
esattoriale o in caso di avviso
di addebito a seguito ricorso
giudiziario.
Invece il Durc non può essere
rilasciato, ai sensi del
richiamato decreto
ministeriale del 24 ottobre
2007, in caso di violazione delle
disposizioni in matèria di
salute e sicurezza sul lavoro,
accertate con provvedimenti
amministrativi o
giurisdizionali definitivi per le
violazioni e i corrispondenti i
periodi riportati nell'allegato A
al citato decreto de12oo7.
Non rientrano tra tali
provvedimenti le violazioni che
siano state estinte mediante
prescrizione obbligatoria di cui
all'articol02o e seguenti del
decreto legislativo 758/1994,
ovvero mediante oblazione ai
sensi degli articoli 162 e 162-bis
del Codice penale, in quanto la
loro applicazione presuppone
l'avvenuta regolarizzazione
dell'inadempienza accertata
indipendentemente dalla sua
gravità.
L. Caio
it: RIPROOl:lZlGNE IUSERVATA
Codice abbonamento:
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enza Durc niente
agevolazioni, ma in caso di
irregolarità c'è la possibilità di
sanare la situazione prima di
perdere il bonus o l'appalto.
Il documento, sin dalla sua
origine risalente al decreto
ministeriale del 24 ottobre
2007, attesta la regolarità
contributiva con i vari e'nti
(Inps, Inail, Cassa edile
quando prevista) e il
legislatore ne prevede il
possesso perché il soggetto
interessato possa svolgere la
sua attività quando è coinvolta
direttamente o indirettamente
la pubblica amministrazione
nazionale o locale e/o perché
possa legittimamente fruire dei
benefici, sovvenzioni,
.
agevolazioni e
cofinanziamenti anche in sede
comunitaria.
Il mancato rilascio del Durc
da parte degli enti preposti
comporta pertanto il mancato
accesso a tali attività o
benefici, ovvero alla loro
decadenza dal momento in cui
verranno meno i presupposti
che la legge presuppone per il
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Durata massima
di ventiquattro mesi
solidarietà), l'identificazione
delle parti, il Ceni applicato,
l'orario di lavoro normale e la sua
articolazione, la data di apertura
dell'eventuale procedura di
mobilità e il numero delle unità
dichiarate in esubero, i motivi che
hanno originato gli esuberi, la
decorrenza e la vigenza del Cds, il
dettaglio delle varie forme di
orario, la parametrazione in
relazione ali 'orario medio
settimanale, la percentuale totale
di riduzione di orario, le eventuali
deroghe all'orario pattuito. Il Cds
deve, inoltre, riportare un
dettaglio degli strumenti da
adottare per il mantenimento
dell'occupazione. Dopo aver
firmato il contratto, l'azienda
deve iholtrare la domanda di
Cigs al ministero del lavoro
tramite il sito www.lavoro.gov.it.
Dopo aver compilato le varie
pagine che la procedura propone,
prima dell'invio, occorre allegare
una scheda informativa (numero
8) in cui, tra l'altro deve essere
data notizia di ulteriori interventi
di Cigs al fine di verifìcarne la
cumulabilità nel quinquennio.
All'istanza si deve
obbligatoriamente allegare un
elenco con i nominativi dei
lavoratori coinvolti, la qualifica e
la data di assunzione.
Ant. Ca.
G.Mac.
Codice abbonamento:
068391
contratti di solidarietà (Cds)
stagionali. Possono esserne
su cui può trovare applicazione coinvolti anche i lavoratori a
lo sgravio, rivisitati dall'articolo 5 tempo parziale, a patto che
del DI lavoro, sono quelli difensivi l'azienda sia in grado di
dimostrare il carattere
disciplinati dall'articolo 1 della
strutturale del part-time, nella
legge 863/84. Si tratta di accordi
preesistente organizzazione del
collettivi che possono essere
stipulati tra l'azienda e le
lavoro. Il Cds può durare 24 mesi
organizzazioni sindacali
con proroga a 36 mesi nel
maggiormente rappresentative
Mezzogiorno.
Il contratto deve contenere la
sul piano nazionale; il potere di
data di stipula, (anteriore
concludere gli accordi compete,
all'inizio del regime di
dunque, alle organizzazioni
sindacali che operano in simbiosi
con le rappresentanze sindacali
unitarie (Rsu) e le
rappresentanze sindacali
aziendali (Rsa).
Questo tipo di Cds, il più
interessante dal punto di vista del
La legge 863/84 disdplina sia i
contratti di $olidarietà.difensivi
sostegno economico offerto dallo
che prevedono l'applicazione .
Stato, è riservato alle aziende
rientranti nel campo di
della cassa integrazione
applicazione della Cigs. Volendo
guadagni straordinaria. sia i
far ricorso a questo stmmento,
contratti di solidarietà
espansivi. Il DI34/2014. però,
occorre tenere presente che
non,interviene sui secondi. così
l'accesso è interdetto nei casi di
come non si occupa del
fine lavoro ofine fase lavorativa
contratti difensivi di tipo b)
nelle aziende edili, per i dirigenti,
previsti dalla legge 236/93
per gli apprendisti, per i
lavoratori a domicilio, per gli
17-05-2014
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Quotidiano
nSole9]{l mmrn
Data
Pagina
Foglio
Contributi ridotti
del 35 per cento'
l' a rivisitazione della
I JdiscipIina del beneficio
Per favorire la diffusione
delle buone pratic~e e il
monitoraggio delle risorse
econoinich~ impie~ate, il
decreto legge 34/2014 ~a .
introd otto l' obbligQ df .
depositare i contratti di
solidarietà presso l'archivio
nazionale dei contratti e i
degli accordi collettiv'i di I
lavoro
nella misura del 35 per cento.
Fino ad oggi, l'accesso al
beneficio, nei limiti delle risorse
presenti nel Fondo
dell'occupazione, è avvenuto in
modo sostanzialmente massivo,
secondo un ordine cronologico e
a seguito di autorizzazione da
parte del ministero del Lavoro.
L'ultima ammissione ha
riguardato tutti gli accordi di
solidarietà, successivi al31
dicembre 2003, in ogni caso
stipulati entro il 31 dicembre 2005
(si veda la circolare Inps
4 8/ zoo 9)·
La nuova previsione,
introducendo mediante decreto
ministeriale la fissazione dei
criteri per la concessione dei
benefici contributivi, sembra
andare verso una diversa
direzione: superare la genericità
finora perseguita, per passare a
un sistema che, anche in
considerazione delle limitate
risorse disponibili (15 milioni di
euro da12(14), sia finalizzato a
premiare le situazioni meritevoli
di maggiore attenzione. Vale,
infine, la pena di ricordare che
questa riduzione contributiva è
alternativa a qualsiasi forma di
beneficio contributivo previsto a
qualunque altro titolo
dall'ordinamento.
Ant.Ca.
G.Mac.
I
:ç RIPRODuZlONERISERVATf,
Codice abbonamento:
068391
contributivo in favore dei
contratti di solidarietà
accompagnati da Cigs rende
necessario un riepilogo delle
regole che lo riguardano.
L'articolo 6, comma 4 del
decreto legge 510/96 prevede - a
favore dei datori di lavoro che,
dopo il 14 giugno 1995, stipulino
contratti di solidarietà
accompagnati da Cigs - una
riduzione dell'ammontare dei
contributi dovuti per i
lavoratori per i quali è pattuita
una riduzione dell'orario di
lavoro superiore al20 per cento.
La facilitazione, che si applica
per un periodo massimo di24
mesi, era articolata in modo
differente in relazione alla
contrazione di orario: era
prevista una quota base del 25%
che saliva al 35% nel caso in cui
l'accordo avesse disposto una
riduzione dell'orario superiore
al30 per cento.
Inoltre, incideva sulla misura
(incrementandola) anche la
collocazione geografica. Per le
imprese operanti nella aree
individuate dalla Cee
(Basilicata, Calabria,
Campania, Puglia e Sicilia), le
riduzioni erano più consistenti: il
30% della misura base arrivava
fino a140% per i contratti di
solidarietà in cui la riduzione
dell'orario andava oltre il30% '
rispetto a quello contrattuale.
Con la nuova disciplina stabilita
dalDl34, la riduzione
contributiva viene generalizzata
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Quotidiano
nSole9]{l mmrn
Lunedì 19 maggio
approfondimenti
a «Tuttolavoro»
terrà lunedì 19 maggio,
dalle ore 9 alle 13.30, la terza edizione di «Tuttolavoro». Il convegno organizzato
dal Sole 24 Ore - intitolato
quest' anno «Il nuovo progettolavoro per la ripresa» - sarà dedicato all'analisi e al dibattito
sulla riforma del mercato del lavoro alla luce delle novità introdotte dal governo Renzi. La partecipazione all'evento - che si
terrà nella sede di via Monte
Rosa 91, a Milano - è gratuita fino a esaurimento posti (info
sul sito www.tuttolavoro2014.il-
sole24ore.com).
Dopo la registrazione dei
partecipanti (ore 8.30), i lavori
saranno aperti dal direttore
del Sole 24 Ore, Roberto N apoletano. Seguirà (ore 9.10) la prima tavola rotonda, intitolata
«Le nuove upportunità del
mercato del lavoro tra welfare
e nuove relazioni industriali}),
che sarà introdotta dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Interverranno la presidente del Consiglio nazionale
dell'Ordine dei consulenti del
lavoro Marina Calderone, il direttore lavoro e welfare di
Confindustria Pierangelo Albini, la segretaria confederale
nazionale Cgil Elena Lattuada, il presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano e il vicecapogruppo vicario di Forza Italia alla
Camera Mariastella Gelmini.
Alla seconda tavola rotonda
(ore 10.20), intitolata «Esperti
e imprese si confrontano: proposte e soluzioni» prenderanno parte Stefano Colli-Lanzi
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Foglio
8/8
Data
Nella sede del Sole 24 Ore
di via Monte Rosa 91
tre tavole rotonde
e approfondimenti tematici
sulla riforma di settore
(Ceo Gi Group), Isabella Covili
Faggioli (vicepresidente Aidp), Sergio De Pasquale (presidente Gruppo De Pasquale),
Gabriele Fava (presidente Fava & Associati) e Nicola Uva
(Strategy Director Adp Italia).
Alle ore 11.15 - dopo uno spazio dedicati ai quesiti dei presenti - seguiranno i focus tematici a cura degli esperti. Si tratta
de «Il contratto di lavoro a termine, senza causale, tra proroghee rinnovi», curato da Giampiero Falasca (partner Dia Piper) e Bruno Burigana (direttore HumanResources & Security Snam). A seguire, «Le regole
per la somministrazione» (ore
11.45) con Francesco Rotondi
(partner LabLaw Studio Legale Failla Rotondi & Partllers) e
Guido Muratore (Hr Division
Manager SCM Gruup); «Cuntratti a tutele crescenti: una possibile risposta alle esigenze di
flessibilità da parte delle imprese e di tutele per i lavoratori»
(ore 12.15), con Franco Toffoletto (partner Toffoletto De Luca
Tamajo e Soci) e Maurizio
Campagnoli (Direttore relazioni istituzionali e industriali Costa Crociere); «Apprendistato:
le previsioni di legge e i contratti collettivi» (ore 12.45), con
Olimpio Stucchi (Managing
Partner UnioLex - Stucchi &
Partners) e Filippo Squarcia
(head of Corporate human resources BCube Group); «Il
mercato del lavoro visto
dall'Europa: sfide e opportunità», con Francesca Cigarini,
funzionario della Rappresentanza a Milano della Commissione europea (ore 13.10).
AMilano in via Monte Rosa, 91
01 I IL CONV~GNO
Dopo 11 successo delle edizioni
precedenti, si terrà lunedì
prossimo la terzi!! edi2ione di
<iTuttolavoro>i, l'evento che il
Sole 24 Ore dedi~aall'allalisi e
al dibattitosuUa'riforma dti!l
mercato del lavoro; aUa luce
deUe novità introdotte dal
governo nel Jabs Mt •
"
I
0311L PUBBLICO
All'incontro, che si terrà in via
Monte Rosa 91, a Milano, dalle
ore 830 alle 1330, s~ potrà
partecipare gratuitamente
fino a esaurimento posti
(ulteriori informazioni sul sito
www.tutto/avoro2014.ilsole24ore.com)
.
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02 I L!OBI~nIVO
Strutturcito;in,diyersi momenti
di dibattjto, graZie il tre tavole
rotonde e cinque focus
tematici, il cOnvegno è
l'occaSione per crellre un
confronto costruttivo con i
delegati delle istituzioni, i
dirigenti aziendali e i
professionisti del settore. Gli
esperti del Sale 24 Ore
affronteranno gli aspetti più
rilevanti dell'evoluzione delte
regole del mercato con cui
impresee tavoratori si
interfacceranno '
meU'immediato futuro
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Settimanale
Data
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Foglio
19-05-2014
52
1 /2
I dubbi del mondo economico
"Alla riforma seIVono risorse"
Christian Benna
Milano
avori in corso per risollevare
'occupazione. Ma senza investimentie politiche attiveperilmondo dell'impiego, gli articoli ei commi
del decreto Polettirisulteranno poco
efficaci. O almeno non avranno la
forza necessaria"per scuotere l'asfitticaeconomiaitaliana.Ènettoequasi unanime il giudizio di giuslavoristi, professionisti e rappresentanti
dell'impresa sul provvedimento di
legge del governo Renzi che punta a
semplificare contratti a termine e
apprendistato ma che rischia, senza
interventi di sistema, di aumentare
solo la precarietà. «Perché - come
ricorda Stefano Uebman, docente di
diritto del lavoro all'università -le
norme non creano occupazione.
Purtroppo, non hanno questa facoltà demiurgica. Per creare posti di
lavoro ci vogliono investimenti che
invece ora mancano al paese». E
inoltre «la riforma, se non accompagnata da altre misure più sostanziose, come ci auguriamo si configuri il
Jobs Act, potrebbe rivelarsi addirittura una trappola, un'ulteriore pre:
carizzazione del mondo dellavoro».
Quindi la piattaforma elaborata dal
ministro Giuliano Poletti, secondo
Uebman, rischia di rimanere una
rampadilancio,magariconqualche
spunto interessante, ma senza forza
propulsiva e carburante per farviaggiare in alto il tasso di occupazione.
A marzo di quest' anno, stima l'Istat,
il numero di disoccupati, calcolato a
quota 3 milioni 248 mila persone, è
diminuito dello 0,2% rispetto al mese precedente (-5 mila) ma risulta
in aumento del 6,4% su base annua
(+194 mila). Il decreto Poletti punta
D
ad alleggerire quei vincoli che legano
datore di lavoro e dipendente, con
l'obiettivo di semplificarne il rapporto e favorire le assunzioni. Ma nel
corso dell'iter legislativo, su cui l'esecutivo ha poi posto la fiducia, il decretoha perso l' obbligo, comeprevisto in un primo tempo, di stabilizzare i lavoratori con contratto a tempo
determinato per le aziende che non
rispettino il tetto del 20% di utilizzo
di contratti precari rispetto al totale
deicontrattia tempo indeterminato.
E per le aziende inadeplpienti è stata introdotta una sanzione amministrativa pecuniaria (pari al 20% del
21 esimo contratto a tempo detenninato per tutta la sua durata). Vale a
dire che nella nuova cassetta degli
attrezzidellavoro, gli strumenti a disposizione rendono sempre più soft
il legame tra azienda e dipendente.
Quanto al regime delle proroghe,
la riforma ora stabilisce che quelle
possibili sono 5 nell' arco dei 36 mesi
(a prescindere dal numero dei rinnovi) , mentre viene introdotto, in via
sperimentale, il contratto a tempo
indeterminato a tutele progressive.
Secondo Stefano Uebman «la riforma ha il merito di rimette al centro
del dibattito la questione dellavoro»,
e potrà avere qualche impatto sull' economia «se la inquadriamo all'interno delle misure del Jobs Act, del
nuovo codice del lavoro, e degli 80
euro in busta paga, potrà, ma non
avrà l'effetto shock di cui la nostra
economia ha bisogno». Più ottimista
è Guglielmo Burragato, avvocato e
socio dello studio Ichino-Brugnatelli: «l.aliberalizzazione del contratto a
tempo indeterminato, già avviata
dalla riforma Fornero, avrà un'incidenza notevole sul mercato dellavo c
ro: ci attendiamo una riduzione del
contenzioso tra datore di lavoro e dipendentÌ». L'altro lato della medaglia tuttavia è che con queste norme
«aumenterà la precari età, e vedremo
sempre meno assunzioni a tempo
indeterminato; per ovviare a questa
distorsione sarebbe opportuno introdurre il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutela crescente». Certo, bisogna considerare il decreto Poletti, come «un antipasto di
quello che dovremmo vedere realizzato con la nuova disciplina del diIitto dellavoro attraverso il Jobs Act e il
nuovo codice del lavoro semplificato, che dovrebbe riordinare un complesso di norme a dir poco caotico».
Tutto l'impianto normativo comunque «darà fiato alle imprese, almeno
consentirà loro di poter rischiare un
po' di più, avendo la possibilità di assumere senza essere costrette da legami a vita con il dipendente».
Eppure il mondo dell'impresa,
che è quello che crea occupazione,
sembra avere bisogno di ben altro.
Ne è convinto Pierangelo Albini, direttore delle relazioni industriali di
Confindustria: «Il nostro paesespende ogni anno circa 29 miliardi di euro
per il lavoro. Di questa cifra ben 23
miliardi servono a fuanziare gli ammortizzatori sociali, quindi le politiche passive. Per quelle attive, per dare una scossa e promuovere l'impiego, arrivano solo le briciole. È evidente che questa situazione va riequilibrata. Il nostro sistema economico non è in grado sostenersi su
questebasieconlepocherisorseadisposizione, tanto meno oggi conI' allungamento dell' età pensionabile».
N on mancano criticità anche sulla revisione dell'apprendistato, ultimo contratto del nostro sistema giuridico che inquadra lavoro e formazione. Il contratto di apprendistato
ora prevede la reintroduzione dell'obbligo di un piano formativo individuale scritto. Ele aziende con più di
30 dipendenti inoltre hanno l'obbligo di assumere almeno il 20 per cento degli apprendisti. Per il presidente
di Confprofessioni Gaetano Stella: «Il
JobsAct darà una spinta all'occupazione, ma complicala vita ai datori di
lavoro professionisti che vorranno
assumere giovani con un contratto di
apprendistato». Infatti sull'apprendista si assiste «all' ennesimamodifica che complica il quadro degli obblighi formativi in capo ai datori dilavoro e sarà destinata a create ancor
più incertezza e problemi nell'utilizzo dell'apprendistato anche negli
studi professionali».
068391
NETTO IL GIUDIZIO DI UOMINI
D'IMPRESA, GIUSlAVORISTI
E PROFESSIONISTI SUL DECRETO
POLETTI: SENZA INVESTIMENTI
E POUTICHEATTIVE, LE NORME
RISULTERANNO POCO EFFICACI,
NON DARANNO L'ATTESA SCOSSA
E RISCHIANO DI PROVOCARE
L'AUMENTO DELlAPRECARIETÀ
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Quotidiano
LA STAMPA
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20
1
/. E10 CIllAMANO
STIPENDIO
DI PRODUTTIVITÀ
WAlJfER PASSERINI
P
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rima i bonus stellari
dati ai manager di
. aziende in rosso. Poi
i tetti retributivi nel settore pubblico parametrati al
presidente della Repubblica. Il dibattito sugli stipendi è decollato e il toccasana sembra essere uno
solo: il mix tra stipendio
fisso e stipendio vat;iabile;
legato ai risultati.
Le retribuzioni di produttività sono ancora ben
poca cosa in Italia, dove lo
stipendio fisso è la modalità preponderante. E anche
se il variabile viene definito
la panacea per premiare il
merito, le esperienze concrete non decollano.
L'ultimo esempio è il
Dpcm del 19 febbraio, entrato in Gazzetta ufficiale
il 29 aprile, che prevede.
un incentivo per i premi
di produttività: la detassazione agevolata al lO
per cento della parte di
stipendio legata ai risultati. Sicuramente la direzione è giusta, ma i limiti
imposti rischiano di·renderla inefficace.
Infatti, da un lato vi è un
tetto massimo di reddito
annuo dei lavoratori che
possono beneficlare della
tassazione agevolata, che è
di 40milaeuro, sempre meglio dei limiti precedenti
(30-35mila euro), ma confinato a una fascia professionale con mansioni e ruoli
più esecuti'Viche imprenditivi. Dall'altro, vi è anche
un massimale di importo
agevolato, che non può superare 3 mila euro l'anno
(prima era di 2.500 euro,
ma in passato è arrivato a
6mila euro), una cifra davvero pocoslgnificativa. .
La morale è una sola: lo
stipendiò variabile è ancora molto lonfano dal suo
tanto declamato decollo.
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Quotidiano
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18-05-2014
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1
Inps
Nel 2014
buco in bilancio
di 8 miliardi
• L'Inps chiuderà il 2014
con un buco di circa 8
miliardi, con un
miglioramento, rispetto al
bilancio di previsione, di
circa 4 miliardi. È quanto
emerge dalla prima nota di
variazione al bilancio
preventivo approvata dal Civ
lo scorso mese di febbraio.
Nel dettaglio la gestione
finanziaria di competenza
presenta un risultato
negativo di 8,3 miliardi quale
differenza fra 402 miliardi di
accertamenti e410,3
miliardi di impegni, con un
miglioramento di 3,6 mld
rispetto alle previsioni di
bilancio originarie del 20 14
che presentava un disavanzo
di 12 miliardi. La nota di
variazione presenta un netto
miglioramento della
situazione patrimoniale che
passa da un rosso di 4,5
miliardi a un attivo di 21,2
miliardi grazie al ripiano dei
disavanzi delle gestioni ex
Inpdap deciso con la legge di
stabilità con un apporto di
21,6mld.
Dal bilancio di previsione
dell'Inps emerge che le
entrate contributive nel
corso del 20 14 ammontano a
211,6 miliardi a fronte di
uscite per prestazioni
pensionistiche per 269,3
mld. Nel complesso le uscite
per prestazioni istituzionali
ammontano a 305,5 miliardi,
tenendo conto di 36,1
miliardi per prestazioni
temporanee. Dall'analisi dei
dati appare significativo lo
stacco tra le entrate
contributive e la spesa per
prestazioni pari a circa 58
mld, che interessa sia la
gestione Inps per 48 mld che
quella ex Inpdap per 10,4
mld.
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Confindustria Ioma
pessimista in econOO1ia
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Quotidiano
nSole9]{l mmrn
I
Le vie della ripresa
I
LE MISURE PER LE IMPRESE
I
Più tempo alle imprese
Si punta a prolungare i termini entro i quali
va richiesta la certificazione dei crediti
I
~
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18-05-2014
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2
Foglio
1 /2
Interventi per lo sviluppo
Apprezzamento di Squinzi su Def, riforme
istituzionali e pagamento dei debiti della Pa
Debiti Pa, entrano gli incentivi
Pressing al Senato per estendere la platea del piano di pagamenti
Modifiche in più direzioni
per le nuove norme sblocca-debiti: in 120 pagine di emendamenti al decreto Irpef è contenuto il pressing del Senato per
ampliare il sistema di cessioni
di crediti alle banche previa garanzia dello Stato.
A colpire sono soprattutto
gli emendamenti trasversali,
che mostrano già un asse tra la
maggioranza e una parte
dell'opposizione su alcuni punti deboli del provvedimento,
ad esempio le certificazioni indispensabili per cedere i crediti alle banche, e sulla platea dei
debiti che possono rientrare
nel piano di smaltimento. Tra
le ipotesi anche l'estensione ai
debiti di parte capitale, cioè le
spese per investimenti oltre
che quelle correnti.
Analoghi emendamenti presentati da Pd, N cd, Forza Italia e
Per l'Italia chiedono di estendere le misure per favorire la cessione alle banche anche a crediti scaduti e certificati derivanti
dalla concessione alle imprese
«di sovvenzioni, contributi e
sussidi, ausili finanziari e vantaggi economici di qualunque
genere»: in pratica tutto il sistema degli .incentivi. Si tratterebbe di un allargamento notevole
del perimetro, che potrebbe richiedere però di mettere in conto risorse aggiuntive. Come noto, il piano sulla cessione dei crediti in I!lodalita pro-soluto prevede che, di fronte alla morosità delle Pubbliche amministrazioni debitrici, le banche possano a loro volta cedere il credito
anche alla Cassa depositi e prestiti. Tuttoilmeccanismosireggerà sulla garanzia dello Stato
che assiste i crediti certificati e
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Primo piano Italia
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ad
su un plafond annuo che sarà
messo a disposizione dalla Cdp
(si parla di 3-4 miliardi).
Una disponibilità adeguata
di risorse appare una condizione decisiva anche per !'idea di
includere nel piano le spese per
investimenti. Anche in questo
caso si tratta di emendamenti bipartisan. La garanzia dello Stato, premessa indispensabile
per la cessione dei crediti certificati, si applicherebbe non solo
ai debiti di parte corrente ma anche a quelli di parte capitale.
Non solo. Un'altra modifica
presentata a Palazzo Madama
punta ad estendere anche agli
enti locali commissariati e agli
EMfNDAMf.NTIAl DlIRPEf
Asse bipartisan anche
per allargare la garanzia
dello Stato e l'opzione
della cessione dei crediti
alle spese per investi menti
..... ............ .................... ........................ .
enti del servizio sanitario nazionale delle Regioni sottoposte a
piano di rientro la possibilità di
rilasciare certificazione (reste~
rebbero esclusi, come già prevede una norma de12008, quelli in
dissesto frnanziario). In assenza di modifiche, armota la relazione che accompagna i vari
emendamenti, resterebbero "tagliate fuori" proprio molte Pa
dei territori più colpiti dai ritardi di pagamento.
Attenzione molto alta anche
su una serie di norme di tipo organizzativo. Consenso ampio
al Senato ad esempio su una proroga dei termini entro i quali le
imprese che harmo crediti non
ancora ce.rtificati possono mettersi "in regola" per poi cedere
uso esclusivo
del
alle banche. Attualmente il decreto, all'articolo 37, ammette
ai nuovi strumenti i creditori
che presentino istanza di certificazione «improrogabilmente
entro sessanta giorni dalla data
di entrata in vigore del decreto», quindi entro il 24'giugno.
Tempi che, vista anche l'incertezza del quadro attuativo delle
norme (non è ancora stato emanato il decreto applicativo), rischierebbero di tagliare fuori
molte imprese. Di qui la richiesta di spostare in avanti i termini, facendo decorrere i 60 giorni dalla data di entrata in vigore
della legge di conversione.
Trasversale anche il fronte
che chiede di ampliare ulteriormente, al 31 dicembre 2013
(anziché il 30 settembre), il termine entro il quale dev,Ono essere notificate le cartelle esattoriali per poter usufruire delle compensazioni con crediti
certificati.
Infine, si dovrà probabilmente correre ai ripari di fronte alle
continue lentezze delle Pa chiamate a censire i debiti: è noto,
del resto, che a tutt'oggi esistono solo stime approssimative,
ma non dati certi sul reale ammontare di tutti i debiti scaduti.
Una serie di emendamenti del
Pd punta a concedere più tempo alle amministrazioni per comunicare, mediante la piattaforma elettronica del Tesoro, l'ammontare dei debiti non estinti
per i quali, nel mese precedente, sia stato superato il termine
di decorrenza degli interessi
moratori. Di fronte alle più che
probabili difficoltà e lentezze
delle Pa (anchevistii precedenti) il monitoraggio non sarebbe
più mensile ma semestrale.
destinatario,
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'!I@CFotina
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Pag. 65
Quotidiano
COBBIEBE DELLA SEBA
I
Data
18-05-2014
Pagina
4
Foglio
1 /2
Renzi tra piazze e fitness:
Daspo ai politici corrotti
Puntiamo a 20 capoluoghi
La sfida ai due grandi avversari: «Basta pagliacci
Antenna tv e blog due facce della stessa medaglia»
la contestazione
A Modena protesta
di terremotati e alluvionati
La replica: Trasformeremo
i vostri fischi in canto»
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e Reggio (fonte pd) addirittura 10
mila, pienone anche a Sassuolo.
Renzi attinge a piene mani al suo
repertorio di showman. n colpo
ad effetto è a Cesena dove, alle 7 di
mattina, il premier si presenta a
sorpresa agli ingressi della Technogym dell'amico Nerio Alessandri, tempio del fitness, azienda
leader inaugurata qualche anno fa
da Bill Clinton assieme al presidente Napolitano. Tra gli sguardi
increduli dei dipendenti, il capo
del governo si infila una maglietta
gialla e un paio di scarpe da ginnastica e si concede, in versione
Big Jim, una seduta d'allenamento
di mezzora Tapis roulant, cyclette, allenamento ai cavi. AMedolla,
invece, in pieno cratere sismico, si
presenta un Renzi in versione istituzionale. Incontra i sindaci, elogia la capacità di reazione della
gente e delle imprese «<Dall'Emilia una grande lezione di dignità e
appartenenza»), loda «la trasparenza» con la quale il governatore
Vasco Errani ha gestito i fondi.
Ammette che «c'è ancora molto
da fare in termini di verifiche fiscali e interventi infrastrutturali»,
ma «l'ultimo decreto, che vale 200
milioni di investimenti, ha iniziato il suo iter» e «dei 41 mila cassintegrati ne sono rimasti poco
più di 200». Ciò non gli evita, a
Modena, in piazza Grande, una
contenuta ma rumorosa contestazione da parte di alcuni comitati
di terremotati e alluvionati. Lui,
che forse se li aspettava, ha la risposta in canna: «Trasformeremo
i vostri fischi in canto».
Francesco Alberti
destinatario,
068391
MODENA - Corrotti e tangentari fuori dagli stadi della politica
Da un frequentatore appassionato
di arene calcistiche (soprattutto
se di colore viola), la metafora
viene spontanea: <<Se fanno il Daspo a vita ai tifosi, allora va fatto
anche ai politici che prendono
tangenti. Non lasceremo l'Expo in
mano a questa gente... ». Matteo
Renzi parla alle piazze, in questo
sabato emiliano-romagnolo nel
segno elettorale, ma anche ai palazzi romani. Se a Forlì di prima
mattina gli gridano in tanti «devi
pulire tutto», «a casa i ladri», «cavali di mezzo» - e sono invocazioni che lo seguiranno fino a sera, da Sassuolo a Modena, passando per Reggio Emilia e le zone terremotate del 2012 - a tutti il
premier risponde «ci proviamo, ci
stiamo provando». Consapevole
di giocarsi davvero la faccia, per il
capo del governo è altrettanto importante inviare segnali forti a Roma in risposta all'affondo di Raffaele Cantone, fresco presidente
dell' Anticorruzione che, senza
tanti giri di valzer, ha chiesto all'esecutivo più poteri per sé e la
sua Authority se davvero si vuole
riportare ordine e onestà attorno
al trafficato tavolo dell'Expo.
Tutto si intreccia e tutto serve
per rimettere in circolo adrenalina nella terra che fu l'isola felice
del Pci e che ora, secoli dopo politicament~ parlando, rischia di subire l'avanzata sempre più incal"
zante dei 5 Stelle, già padroni a
Parma e decisi a trascinare il Pd al
ballottaggio nelle finora inaccessibili Modena e Reggio Emilia.
Giornata quindi tutta all'attacco
di Beppe Grillo, ribattezzato da
Renzi «Beppe-gufo, uno che
scommette sulla sconfitta dell'Italia e fischia l'inno nazionale». Che
parla di reddito di cittadinanza
non capendo che «gli italiani non
chiedono elemosina di Stato, ma
vogliono lavoro». La realtà, incalza il premier, è che «il tempo dei
pagliacci è finito: salveremo questo Paese dai disfattisti e da coloro
çhe brindano se il PiI è negativo».
E il vessillo della speranza contro
il pessimismo e la violenza verbale l'arma su cui punta il premier:
<<Se ce la fa il governo, ce la fa l'Italia» scandisce. Vuole vincere,
Renzi, e non fa nulla per nascondere l'importanza, oltre che del
test europeo, pure di quello amministrativo. Spara numeri, sapendo di esporsi al rischio dell'effetto boomerang: «Si vota in 27
Comuni capoluogo: l'altra volta è
finita 14 a 13 per noi, ora l'obiettivo è arrivare almeno a 20...». Per
farlo, nel mirino non c'è solo Grillo, ma pure Berlusconi: «Non possiamo affidarci ad un altro "ghe
pensi mi": l'antenna della tv e il
blog sono le facce della stessa medagliID>. E sulle riforme, rispetto
alle quali l'ex Cavaliere sembra
volersi ora tirare indietro, il premier assicura: «lo non mollo di
mezzo centimetro, nemmeno sulle cose dove mi chiedono di ammorbidire. Come dite qui, "tin bota" (tieni botta). E così sarà... ».
Tra lui e Grillo, il duello delle
piazze è da fotofinish. AForlì sono
in 7 mila per il premier, a Modena
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Data
COBBIEBE DELLA SEBA
Pagina
Foglio
18-05-2014
9
1
Ipotesi di anticipo
della Stabilità
di ANTONELLA BACCARO
l~~e
uest'ann!> la
di Stabilità
sara anttclpata a
Q
settembre. La decisione emerge nero
2015
su bianco in una circolare della
Ragioneria generale dello Stato.
A PAGINA 9
Pagliuca
TI Tesoro: entro luglio i conti dei ministeri
La lettera della Ragioneria Verso l'anticipo a settembre della legge di Stabilità
ROMA - La decisione politica è stata presa un mese fa, subito dopo il via libera del Colle
al decreto Irpef che contiene il
bonus da 80 euro in busta paga
Già nella riunione ministeriale
che seguì il confronto tra il ministro Pier Carlo Padoan e il
presidente Giorgio Napolitano,
come anticipò il Corriere, si era
arrivati alla conclusione che
quest'anno la legge di Stabilità
2015 avrebbe dovuto essere anticipata L'obiettivo politico era
probabilmente quello di controbilanciare l'effetto di
un'operazione bonus, coperta
per soli 3 miliardi da tagli alla
spesa e per il resto da una tantum, con tagli credibili e strutturali da 10 miliardi a copertura
del taglio del cuneo dell'anno
prossimo, cui andranno ad aggiungersi altri 10 miliardi di interventi per le spese incomprimibili e la riduzione dell'Irap
h_
promessa dal premier. Misure
solide per convincere l'Ve del!'intento del governo di cambiare verso attraverso le riforme. Contemporaneamente la
richiesta avanzata in sede europea di rinviare il pareggio di bilancio al 2016 aveva reso ancor
più cogente la necessità di dimostrare che l'Italia è impegnata sul fronte dei conti pubblici.
Ora quella decisione di anticipare la manovra di fine anno
emerge nero su bianco in una
circolare della Ragioneria che
elenca tutta una serie di motivazioni tecniche che spingono
a <<valutare l'anticipazione della
data di presentazione», ma che
dà conto anche della particolare necessità del governo di raccogliere al più presto i dati necessari alla predisposizione
della manovra, soprattutto
quelli relativi alla spesa, su cui
si concentra la massima atten-
zione per il successo del severissimo piano di spending review previsto per il 2015.
«L'obiettivo - si legge infatti
nella circolare del 12 maggio
scorso - è la disponibilità di un
quadro conoscitivo completo
(in particolare per le spese) entro il mese di luglio, su cui innestare la discussione sulle misure di finanza pubblica da disporre con la legge di Stabilità
(che si concentrerà nel mese di
settembre)>>. A questo scopo
«tutte le fasi che caratterizzano
l'attuale ciclo di formazione
della legge di bilancio (che accompagna la manovra, ndr) si
concentreranno principalmente nel periodo maggio-luglio
ombre sulla tenuta dei conti
dell'anno in corso, per il quale il
governo ha previsto un aumento del PiI dello 0,8%. Il rischio di
sfiorare il tetto del 3% e la necessità di una manovra correttiva in autunno, negata decisamente da Renzi, producono effetti ora anche sulla richiesta di
rinvio del pareggio di bilancio
(su cui l'Ve deve ancora pronunciarsi) ma anche sulla prossima legge di Stabilità, con il
suo carico da almeno 20 miliardi.
Non era questo lo scenario in
cui aveva sperato di doversi
muovere il governo quando un
mese fa ha varato il bonus di 80
euro, immaginando di produrre una spinta decisiva a una
201 4».
Tutto questo avveniva prima crescita già innescata. Scomche gli ultimi dati sul Pil, con il messa ancora aperta, ma semcalo dello 0,1% nel primo tri- pre più difficile.
mestre del
Il rischio di sfiorare
il tetto del 3% e la
richiesta di rinvio del
pareggio di bilancio
2014,
gettassero
Antonella Baccaro
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