Rassegna Stampa di sab. 17, dom. 18 e lun. 19 maggio 2014. SNALS / CONFSAL La Tribuna di Treviso La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed. Taranto Il Piccolo Exibart.com Il Tempo - Cronaca di Roma Messaggero Veneto 18/05/2014 17/05/2014 ELEZIONI, L'APPELLO DEI SINDACATI "BASTA SEGGI NELLE SCUOLE" SCUOLA DI DOMANI SNALS A CONVEGNO AUTOBUS, GARA EUROPEA: SINDACATI IN ALLARME ANCHE I SINDACATI HANNO UN'ANIMA. E ANCHE IL COLOSSEO SARA' APERTO PER LA NOTTE DEI MUSEI 17/05/2014 I BIMBI DEL NIDO IL 29 MAGGIO SENZA MENSA 19/05/2014 17/05/2014 17/05/2014 TRENI SPAGNOLI IN FUNZIONE SOLO IN AUTUNNO Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore Corriere della Sera Libero Quotidiano Avvenire L'Unita' Gente La Repubblica - Cronaca di Roma il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera Affari&Finanza (la Repubblica) Affari&Finanza (la Repubblica) il Mattino L'Unita' la Gazzetta del Mezzogiorno il Giorno Corriere dell'Umbria Il Fatto Quotidiano PIL, L'ATTUAZIONE LENTA DELLE RIFORME COSTA ALMENO 5 MILIARDI 19/05/2014 SPECIALE - INVESTIRE SULLE RISORSE UMANE L'ISTRUZIONE CHIEDE UNA SCOSSA 17/05/2014 PER 80 EURO A POCHI TAGLIA MENSE E ASILI 17/05/2014 10 MAGGIO. "UNA FESTA PER TUTTI COLORO CHE AMANO LA SCUOLA" 17/05/2014 RIGNANO. TUTTI ASSOLTI. NELL'ASILO DEGLI ORRORI NESSUN ABUSO 27/05/2014 SCUOLA SOLO DI POMERIGGIO: SAREBBE GIUSTO? 19/05/2014 NIDI, A LUGLIO BIMBI SPOSTATI NEI CONVENZIONATI GENITORI IN RIVOLTA 19/05/2014 MIGLIORARE L'ORIENTAMENTO IN ENTRATA E' LA VERA SVOLTA 17/05/2014 "PREMATURO PARLARE DI INTERVENTI CORRETTIVI"/ "LA CRESCITA ANDRA' MEGLIO NEL SECONDO TRIMESTRE" 17/05/2014 RITARDI E DIAVOLERIE DEI CONCORSI UNIVERSITARI 19/05/2014 IL PROF VIAGGIA CON LA CARTA VIRTUALE "E COSI' CONTROLLIAMO SE SPRECA" 19/05/2014 SCONTI E STAGE GRATUITI LE OFFERTE DEGLI ATENEI PER CATTURARE STUDENTI 17/05/2014 "EMERGENZA GIOVANI, PIU' FORMAZIONE E MENO ATENEI " 18/05/2014 GIORNO CONTRO L'OMOFOBIA SEL: "SEPOLCRI IMBIANCATIVIA DAL GOVERNO" 19/05/2014 Int. a S.Giannini: GIANNINI: ALT AL DISFATTISMO 17/05/2014 L'AIUTO ALLA RICERCA ITALIANA E' FATTO PURE DI RIMBORSI SPESE GIANNINI PROMUOVE GURADALBEN SCHIFANI DA' L'APPOGGIO A CRESCIMBENI 17/05/2014 VUOI LAVORARE? STUDIA DA DENTISTA 18/05/2014 17/05/2014 Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Affari&Finanza (la Repubblica) la Stampa la Stampa il Giornale il Tempo il Tempo il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera Corriere della Sera Corriere della Sera la Repubblica la Repubblica la Stampa il Messaggero il Giornale L'ESPERTO - PREVIDENZA I PRINCIPALI PROVVEDIMENTI E I CHIARIMENTI AL 7 MAGGIO 19/05/2014 A "TUTTOLAVORO" ESPERTI A CONFRONTO SUL JOBS ACT 19/05/2014 UNA GARANZIA PER L'APPRENDISTATO 19/05/2014 NUOVE IMPRESE E LAVORO CON I FONDI UE 19/05/2014 IL TETTO AGLI "INTERINALI" E' NEL CCNL 17/05/2014 Int. a S.Dolcetta: "DL POLETTI PRIMO PASSO PER IL LAVORO FELSSIBILE" 17/05/2014 "E' POSSIBILE UN PRELIEVO SULLE PENSIONI D'ORO" 17/05/2014 PER I CONTRIBUTI L'OK ARRIVA ONLINE 19/05/2014 I DUBBI DEL MONDO ECONOMICO "ALLA RIFORMA SERVONO RISORSE" 19/05/2014 E LO CHIAMANO SALARIO DI PRODUTTIVITA' 19/05/2014 COLF E BADANTI, IN ARRIVO RIDUZIONI FISCALI 18/05/2014 LAVORO FLESSIBILE PER I MALATI 18/05/2014 NEL 2014 BUCO IN BILANCIO DI 8 MILIARDI 17/05/2014 RABBIA E ORGOGLIO IN DIVISA: "SCIOPERO" 18/05/2014 DEBITI PA, ENTRANO GLI INCENTIVI 17/05/2014 SE L'EUROPA E' ANCORA LENTA 18/05/2014 RENZI TRA PIAZZE E FITNESS: DASPO AI POLITICI CORROTTI PUNTIAMO A 20 CAPOLUOGHI 18/05/2014 IL TESORO: ENTRO LUGLIO I CONTI DEI MINISTERI 17/05/2014 BERLUSCONI APPELLO A NCD "I MODERATI INSIEME SONO LA MAGGIORANZA" 19/05/2014 RENZI - GRILLO, SFIDA FINALE L'APPELLO DEL PREMIER"NON VOTATE I BUFFONI" 18/05/2014 GRILLO: "IO OLTRE HITLER" RENZI: "SUL NAZISMO NON SI PUO' SCHERZARE 18/05/2014 LO SPRINT DI RENZI PER STRAPPARE LA QUOTA DEL 33% 18/05/2014 Int. a P.Padoan: "PRONTE LE MISURE CHE RILANCERANNO L'IMPRESA ITALIANA " 17/05/2014 PIAZZA AFFARI RIMBALZA MA IL GIOVEDI' NERO PESA 19/05/2014 Quotidiano la triBuna Data Pagina Foglio 18-05-2014 21 1 Elezioni, l'appello dei sindacati «Basta seggi nelle scuole» Tre giorni di chiusura per votare: «Non interrompete la didattica. usate biblioteche e sedi civiche» Ma sull'impiego dei docenti c'è il veto.lijaRlB «Utilizzarli per le supplenze? Mai». Cgil: «Nodo irrisolto» trebbero rimanere ad uso esclusivo di studenti e alunni: «Finora non c'è stata la volontà di trovare soluzioni diverse», dice Marta Vìotto di Cgil scuola. «Dovremmo cominciare a pensare ad altri spazi da riservare al diritto al voto. Una democrazia deve poter garantire sempre il servizio della scuola». «È una sciocchezza tutta italiana», fa eco Pino Morgante, segretario di Uil scuola Treviso. «Abbiamo mai pensato a quanto ci costa tenere le scuole chiuse tre giorni? Chiudere una scuola durante le elezioni sembra ormai una cosa d'altri tempÌ». Ma la questione della "vacanza forzata" per elezioni non si ferma affatto all'utilizzo delle classi. Motivo di discussione tra le sigle sindacali pure l'utilizzo degli insegnanti dei plessi sede di seggio, "esonerati" dal servizio il tempo della tornata elettorale. In caso di necessità possono i dirigenti scolastici chiedere ai docenti di rimanere in servizio in altre sedi, evitando le nomine e le spese per eventuali supplenti? Un secco no giunge dallo ~ «Andare a inventarsi in modo estemporaneo l'utilizzo dei docenti sembra un po' il segno dell'Italia di questi giornÌ», chiosa Salvatore Auci, segretario dello mB «Di questo parla chiaroun'ordinanzaministeriale emanata il 30 maggio del '95 che dice che gli insegnanti a di- sposizione per la temporanea chiusura dei locali della sede di servizio a causa di consultazione elettorale non sono da considerare in soprannumero e non possono essere pertanto utilizzati negli altri plessi del circolo». Eppure per ora la regola messa in pratica sembra essere soltanto quella di far di necessità virtù. Con scuole che fanno leva sulla buona volontà dei docenti e possono chiedere loro di prestare servizio, per progetti, sostegno o supplenze. Puntualizza la Cgil: «Come utilizzare insegnanti non in servizio a causa delle elezioni rimane un problemairrisolto». Alessandra Vendrame rrJRIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 Elezioni nelle scuole: è tempo di portare i seggi elettorali fuori dalle aule di scuola. La proposta pronta a dar filo da torcere alla prassi, tutta italiana, di utilizzare i plessi scolastici come sede di voto, giunge unanime in città dai sindacati della scuola Cgil, Cis!, Uil e mB L'invito rivolto alle amministrazioni è di cominciare a pensare di traslocare altrove le sedi dove poter esercitare il diritto a votare, senza dover per forza continuare a interrompere il calendario scolastico. Diritto al voto e diritto allo studio non dovrebbero dunque entrare in rotta di collisione. Centri civici, biblioteche, uffici comunali, palestre da usare al posto delle classi, che po- Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 3 Quotidiano Data lA GAZZEllA DELMEZZOGIORNO Pagina lA GAZZE1TA. DI TARANTO Foglio 17-05-2014 7 1 MERCOLEDì PROSSIMO CI SARÀ IL SEGRETARIO GENERALE Scuola di domani Snals aconvegno Codice abbonamento: 068391 «La scuola di domani: come la vorremmo». Mira a delineare un quadro ben articolato dell'istituzione scolastica, proiettata verso bisogni futuri sempre più complessi e difficili, il tema del convegno di studi organizzato dalla segreteria provinciale dello Snals ed in programma per mercoledì 21 maggio presso l'hotel Appia Palace di Massafra. Un appuntamento importante per il sindacato che ha invitato il suo segretario generale, Marco Paolo Nigi, a dare indicazioni concrete e concordare soluzioni con la base. Il programma prevede (apertura lavori ore 8) le relazioni introduttive di Elvira Serafini (segretario provinciale dello Snals), Chiara De Bernardo (segretaria regionale), di Martino Tamburrano (sindaco di Massafra), Stefano Milda (coordinatore dirigenti scolastici Snals), Anna Chiara Vimborsati (ufficio legale Snals Taranto), Anna Cammalleri (vicedirettore vicario dell'Ufficio scolastico regionale della Puglia). Le conclusioni sono affidate a Marco Paolo Nigi, segretario generale Snals-Con[mrg] fsal. Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 4 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 17-05-2014 2/3 1 /4 COME RIPARTIRE Dalle semplificazioni al taglio Irap le riforme rimaste al palo -Renzi: niente·manovra bis Ecco tutte le nonne bloccate che potrebbero spingere il Pll La mancata attuazione delle leggi Monti-Letta costa 5 miliardi Pagamenti Pa, bonus ricerca, deregulation, attrazione degli inevesti- menti esteri: l'attuazione o il varo di norme annunciate può valere alcuni decimali di spinta del Pil. I soli ritardi relativi a provvedimenti del governo Monti e alle semplificazioni di Letta valgono oltre 5 miliardi. piI, l'attuazione lenta delle riforme costa eno5 ~--·ardi Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo cato gli effetti sul Pil al ribasso dello 0,3% nel 2015, praticamente 4,7 miliardi di mancata crescita, e dello 0,6% nel 2020. Appare chiaro che se applicassimo parametri di valutazione analoghi ai ritardi 0peggio ancora - allawmcata adozione di provvedimenti pro crescita dal 2012 in poi, ad esempio l'ormai famoso Dd! semplificazioni di Letta, il quadro potrebbe essere ancora più allarmante. . lrisultatipiùrecentidelgoverno Renzisono il decreto con il bonus Irpef e il piano per il lavoro. Ma l'intervento sulla leva fiscale appare ancora da completare, sia per la mancata estens, ione a incapienti, partite Iva e pensionati, sia per la portata ridiotta del taglio Irap alle Pmi (si cercano risorse per rafforzarlo). Sul lavoro, conil decreto Poletti si limano alcune rigidità della legge Fornero su contratti a termine e apprendidel destinatario, non stato. La novità principale, per le imprese, subito operativa, è l'estensione da 12 a 36 mesi dell'acausalità dei co:ntratti a tempo. Tempi più lunghi perilsecondo pilastro del Jobs act, cioè il ddl delega, all'esame del Senato, che poggia su riforma degli ammortizzatori e riordino dei contratti. Resta una priorità lo ,sblocco dei debiti della Pa. TI sottosegretario a Palazzo Chigi Graziano Delrio ha ribadito ieri l'intenzione di «effettuare tutti i pagamenti entro il 2014», ma lare1azione tecnica del decreto spiega che per quest'anno probabilmente ci si fermerà a 5 miliardi (ai quali si potrebbero aggiungere le cessioni di crediti alle banche). Alla Ragioneria dello Stato, peraltro, affiora una certa cautela: l'esperienza degli anni passati dimostra che se le Pa si concentrano sullo smaltimento dei debiti pregressi allen- riproducibile. Pag. 9 Codice abbonamento: inutilizzata che, se fossero stati rispettati target e annunci da qualche governo a questa parte, avrebbe forse contribuito a evitare la brutta sorpresa rappresentata dal Pil nel primo trimestre e potrebbe rendere più solide le aspettative per l'intero 2014. Quanto costano alla crescita i ritardi di attuazione? Una risposta precisa, anche se riferita ai possiCarmine Fatina bili impatti sul 2015, è contenuta ROMA nel Def varato a inizio aprile dal ,<' C'è un tesoro di decimali di governo Renzi. TI documento ha Pil nascosto negli uffici ministe- rivisto al ribasso gli effetti macroriali. Pagamenti della Pa promes- economici di un pacchetto di risimanonancorasbloccati,maanche semplificazioni mancate, àge- forme che risale al 2012,: liberalizvolazioni (e quindi risorse) vara- zazioni e semplificaziomi; decreto tema ancora senza coperture,leg- crescita l e decreto cre!,.cita 2.0, rigi che il governo dovrebbe pre- forma del lavoro. Inconsideraziosentare ogni anno ma non sboc- ne «'del fatto che ilprocesso di atciano mai (leggi annuali per le tuazione è tuttora in corso e alcuPmi e per le liberalizzazioni). È nidecreti applicativi de!vono esseun piccolo patrimonio di crescita re ancora adottati», il Defharitoc- 068391 Ecco tutte le norme che I)otrebbero dare una spinta alla crescita ma che restano per ora solo sulla carta , Quotidiano nSole9]{l mmrn tano la capacità di spesa sul flusso corrente. Carburante per la crescita dovrà arrivare anche dai fondi Ue, con l'obbligo assoluto di accelerare per non rischiare di perdere quasi 5 miliardi delle risorse non ancora spese per il 2007-2013. Operazione complessa, cosÌ come quella per recuperare risorse nel settore delle infrastrutture dopo un calo continuo dei fmanziamenti. L'Agenda digitale è un'eterna promessa. Ed eternamente aperto è il cantiere «deregulation». Per tornare ai numeri, il Def stima nel100,I%nelzo14enèlloo>3%nelz015 la crescita del Pil riconducibile a provvedinlenti anti-burocrazia messi in atto (in partè) o avviati dai precedenti governi: i decreti cresciItalia e semplifica-Italia di Monti e il Ddl semplficazioni di Letta, fer.mo al Senato. Anche in questo caso, la piena attuazione avrebbe potuto già aiutare la crescita. Sono circa 150 i provvf!dimenti dello Sviluppo economico ancora da sbloccare. All'attivo l'allargamento del Fondo di garanzia e la nuova legge Sabatini, che sta riaccendendo i motori dell'industria dei beni strumentali. Ma nella colonna delle cose non fatte o non entrate a regime ci sono la legge annuale per le Pmi (il ministro Guidi vorrebbe recuperarla), il credito d'imposta perla ricerca, la garanzia statale sugli investimenti in rninibond, la riforma degli aiuti all'imprenditorialità, le zone franche urbane al Sud (1'obiettivo è concedere le agevolazioni entro il 15 giugno). Annunciata ma non ancora istituita la task force per Speciale pii e mercati Data 17-05-2014 Pagina 2/3 Foglio 2/4 l'Industrial compact. A questo punto molte attese sono concentrate sul decreto per il taglio della bolletta elettrica per le Pmi. Previsto per maggio ma rinviato a dopo le elezioni, il provvedimento potrebbe diventare un veicolo d'''emergenza'' per rianimare la crescita anche con altre misure, a cominciare da quelle per il credito alle Prni. ©RJPROJLlZlO~ER!SERVATA SCHEDE ACURA DI Marzio Bartoloni, Carmine Fotina, Dino Pesole, Giorgio Pogliotti, Marco Rogari, Giorgio Santilli, Claudio lucci Gli interventi auti-burocrazia La sola attuazione delle liberallzzazioni e delle semplificazioni dei precedenti governi vale 0,1% di pil nel 2014 e 0,3% nel 2015 RATING 24 Nuovo taglio Irap da 10 miliardi Bonus da 600 milioni in stand-by ma resta l'incognita coperture ma la speranza èraddoppiarlo S P· '~ ul fronte del fisco, accanto al bonus Irpefil governo ha previsto un primo taglio del 10% dell'Irap. Un segnale, cui dovrebbe far seguito - almeno stando alle intenzioni dell'esecutivo - un più corposo intervento (almeno 10 miliardi, ha ipotizzato il vice ministro all'Economia, Enrico Morando) da affidare alla prossima legge di stabilità. Il nodo resta quello delle coperture, poiché giàla stabilizzazione a regime del bonus Irpefimporrà di reperire risorse p~r lO miliardi, che dovrebbero per buona parte concentrarsi sulla «spending review». Il governo scommette al tempo stesso sulla possibilità di accrescere la «tax compliance», attraverso i decreti legislativi che attueranno la legge delega in materia fiscale approvata dal Parlamento lo scorso 27 febbraiò. In primo piano il percorso di drastica semplificazione degli adempimenti fiscali, che dovrebbe consentire l'invio - a partire dal prossimo annodelle dichiarazioni dei redditi precompilate. Nell'agenda del governo compaiono altresÌ le nuove norme sull'abuso del diritto, e la riforma del catasto. © RIPRODUZIONE RISERVATA GRAOODI EFFICACIA !ll! ALTO STATO DI ATTUAZIONE .. BASSO er la ricerca sono ancora in stand-by 600 milioni: risorse destinate a fmanziare un credito d'imposta sugli investimenti incrementali in R&S a cui si aggiungono altri 150 milioni per la digitalizzazione delle Prni. Le due misure erano previste nel decreto Destinazione Italia, ma non hanno ancora visto la luce per problemi di copertura. Il ministro dello Sviluppo economico Guidi punta ad attivare il bonus sulla ricerca entro giugno e anzi rilancia preannunciando l'intenzione di raddoppiare le risorse. Ma l'operazione potrebbe slittare ancora almeno fmché non saranno risolti i dubbi dell'Economia sulla copertura che dovrebbe arrivare dal Fondo sviluppo e coesione con apposita delibera del Cipe. Presto dovrebbe decollare la piattaforma telematica per le domande sul credito d'imposta per le assunzioni di personale altamente qualificato (decreto crescita del 2012). Ancora in mezzo al guado l'attuazione dell' agenda digitale: diverse le misure attuative ancora da varare cosÌ come è da defmire la governane e che vedrà il braccio operativo nell'Agenzia per l'Italia digitale. ©RIPRODLJZIONERISERVATA GRADO DI EFFICACIA ALTO STATO 01 Al'TUAZlONE _ BASSO Codice abbonamento: 068391 I.. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 10 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 17-05-2014 2/3 3/4 I provvedimenti I I pagamenti della Pubblica amministrazione Dopo le elezioni il decreto con il taglio delle bollette elettriche I Il rischio che le Pa paghino gli arretrati ma frenino sulle nuove fatture e forse le misure per il credito, ma manca all'appello la legge annuale Pmi Il Mef. avviata l'erogazione di tranche da 1,8 miliardi per gli enti locali Apprendisti e contratti a tempo, Nuovi ammortizzatori e articolo 18 semplificazioni già operative aspettano il Jobs ad parte seconda e prime ~empli~cazioni a contratti a termme e apprendistato, varate con il decreto Poi etti, potranno dare un piccola spinta alla crescita economica (facilitando le imprese ad assumere). Ne è convinto il governo che nel Def 204 stima, attraverso queste misure, un possibile impatto macroeconomico sul Pii di 0,2 punti già da quest'anno e un analogo impatto (0,2 punti) dell'occupazione. Per le aziende la novità principale è l'allungamento dell'acausalità dei contratti a tempo da 12 a 36 mesi. In questo modo si punta a ridurre il contenzioso. Sull'apprendistato, il decreto Poletti interviene soprattutto L -----------==== ~ l'I secondo tempo del «J obs ,act» del governo poggia su un disegno di legge delega che dovrà portare a un codice semplificato del lavoro, a un riordino delle tipologie contrattuali e a una riforma degli ammortizzatori sociali in chiave universalistica, che valorizzi le politiche attive (oggi il tassello più debole). Il ddl è all'esame della commissione Lavoro del Senato. I tempi di definizione del nuovo quadro normativo e della sua attuazione non si preannunciano brevi. Anche per [) R!PRODUzrONE RISERVATA le differenti posizioni all'interno della maggioranza, GRADO DI EFFlCAOA ALTO - considerando che in gioco ci sono temi come l'articolo 18, STATODIA1TUAZIONE storicamente motivo di forti ALTO divisioI)i fuori e dentro il per" s burocratizzare". Il piano formativo potrà essere redatto nello stesso contratto e in forma semplificata. Si riconosce alle imprese un ruolo nella formazione pubblica. Viene ripristinato l'apprendistato "stagionale". Queste norme sono tutte operative, da subito. Servirà inveceun decreto attuativo per la "smaterializzazione" del Dure. Ma anche questa è una misura utile alle aziende (e si spera anche al Pii). Parlamento. L'eventuale efficacia di queste misure si vedrà probabilmente a medio termine. La semplificazione degli adempimenti amministrativi a carico delle imprese potrà dare un contributo alla crescita. Soprattutto se le nuove regole saranno facilmente comprensibili dai potenziali investitori stranieri, che oggi sono frenati dalla farraginosità e ridondanza delle norme e dalla burocr,!zia. ~RìPRODJZIONERJS[~VATA GRADODlEmCACIA ~"',_W.Iil!_ ALTO =~====== Il. .11 I I IIIS III EMIi ESTEIU -- A giugno stretta su premi e mobilità Al palo la nuova governance per attrarre investitori L' Ritaglio Scuola: testate nazionali trovare le risorse per incentivare chi assume export manager. Poche le priorità di Destinazione Italia già operative. Ed è ferma al palo invece la riorganizzazione della governance per l'attrazione degli investimenti esteri, che dovrebbe far perno sul ruolo di Invitalia. L'intero programma Destinazione Italia, lanciato dal governo Letta come leva per spingere il Pil, sembra (almeno per ora) uscito dalle priorità dell'esecutivo Renzi. ©R!PRODUZIONf:HlSERVATA GRADO DI EFFICAOA STATO DI ATTUAZIONE stampa ad ALTO BASSO uso esclusivo A nzitutto maggiore mobilità del personale pubblico, stretta sulla dirigenza, a cominciare dall'attribuzione dei premi di risultato, e un nuovo piano di semplificazioni partendo da fisco, edilizia e ambiente. Ma anche ridefmizione del meccanismo della «sospensiva» davanti ai Tar, riordino degli enti pubblici e spinta sul terreno degli open data per centrare l'obiettivo della trasparenza assoluta anche attraverso l'attribuzione di un singolo pin a ciascun cittadino per l'accesso a tutti i servizi. Sono queste le coordinate tracciate il30 aprile scorso dal Governo Renzi per sviluppare la riforma della pubblica amministrazione e il del destinatario, non programma di semplificazioni. Che dovrebbero assumere la fisionomia definitiva nelle prossime settimane grazie a due provvedimenti (probabilmente un decreto legge e un disegno di legge) sui quali il Consiglio dei ministri conta di pronunciarsi non prima del 13 giugno. I provvedimenti saranno messi a punto tenendo conto delle indicazioni della consultazione pubblica, con tanto di tavoli ad hoc, avviata dall'esecutivo all'inizio di maggio. tRIPfi,ll\JllCNf lìlSERVilTA GRADO DI EmCAOA STATO DI ATTUAZIONE _"~Jl~.. ALTO BASSO riproducibile. Pag. 11 068391 export ha contribuito a limitare l'impatto della recessione, a fronte di un andamento della domanda interna particolarmente critico. Ma questa chiave di lettura può non spiegare tutto. Negli ultimi mesi qualche segnale di risveglio è arrivato sul fronte interno, soprattutto per i beni di investimento. Quanto all'export, trainato dagli esportatori stabili e più attrezzati, il governo dovrà lavorare soprattutto sulle 75mila imprese che hanno il potenziale per andare all'estero ma non lo hanno ancora fatto. Semplificazioni per l'import export potrebbero essere incluse in uno dei prossimi provvedimenti. Più difficile Meno vincoli perfisco, edilizia e Tar Codice abbonamento: ---- Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 17 -05-2014 2/3 4/4 ~ IIIR1Im~1..I PI CREDItO ALtE IMPRESE Il nodo dei 20 miliardi già stanziati Si punta su venture capitaI Nuovo piano in attesa di attuazione e detassazione degli utili I l combinato disposto del . decreto 35/2013 e del decreto lO2/2013 ha stanziato circa 47 miliardi per il 2013-2014. Circa 27 miliardi relativi al 2013 sono stati resi disponibili agli enti debitori in tempi abbastanza rapidi, ma è ancora in corso l'erogazione dei 20 miliardi del 2014. Ieri il Mefha annunciato l'avvio della procedura di erogazione di una terza tranche per gli enti locali, pari a 1,8 miliardi. Ad ogni modo, secondo l'ultimo monitoraggio del Mef, ai creditori finora sono stati pagati 23,5 miliardi (inclusi 2,5 miliardi di rimborsi fiscali). Nelfrattempo è arrivato il piano Renzi. Tra anticipi di liquidi tà (.8,8 miliardi e stime di cessioni alle banche con il plafond della Cdp) il governo ha pianificato un intervento da 13 miliardi. Ma, secondo la relazione tecnica, probabilmente potranno essere pagati nel 2014 solo 5 miliardi. I tempi di attuazione, naturalmente, saranno decisivi per capire se potranno essere rispettate le stime di impatto macroeconomico: 0,2% per gli investimenti nel 2014; 0,3% sul Pil e 0,2% sui consuminelz015· © RJPRODUZION~ RISERVATA i_ GRADO_ DJ EFF1CACIA _ STATO DI ATTUAZIONE ALTO MEDIO A ll'inizio di aprile ministero dell'Economia e ministero dello Sviluppo economico hanno costituito una task force per studiare misure che favoriscano il credito alle Pmi, soprattutto con strumenti alternativi al tradizionale canale bancario. In cantiere ci sarebbe un mix di misure che potrebbe includere una riedizione della "Tremonti ter" per detassare iIreinvestimento degli utili, il potenziamento dell'Ace (aiuto alla crescita economica), un Fondo ad hoc per rilanciare il venture capital, un'estensione della disciplina del crowdfunding (portali per la raccolta di capitali) che attualmente è circoscritta alle startup innovative, semplificazioni per favorire la quotazione in borsa. Possibile che almeno una parte di queste misure confluisca in uno dei prossimi provvedimenti del governo. Tra le ipotesi ci sarebbe anche quella di utilizzare come veicoli il decreto che dovrebbe tagliare la bolletta elettrica delle Pmi. Il decreto a quel punto potrebbe diventare un più ampio decreto pro crescita. © RIPRODUZIONE RISERVATA GRADO DI EmCACIA ALTO STATOOlATlUAZlONE ___ BASSO Remi accelera sul piano scuole, A rischio 5 miliardi: ora si accelera lettera ai 4.400 sindaci candidati sulla sicurezza degli edifici pubblici Ritaglio Scuola: testate nazionali ©RIPRODUZIONERISERVATA GRADO DI EFF!aOA __ _ STAJOD.A~ONE _ stampa alli ad ALTO MEDIO uso esclusivo I l sottosegretario a Palazzo Chigi, Graziano Delrio, ha già stimato che i fondi U e 2007-2013 a rischio perdita anmlOntano almeno a 5 miliardi. Quelli ancora da spendere entro il 31 dicembre 2015 sono circa 20. Impresa quasi impossibile ed è per questo che l'ultima trovata del governo per accelerare la spesa è una norma inserita nella bozza di di scuole-difesa del suolo che prevede la priorità per la spesa di riqua1ificazione, messa in sicurezza ed efficientamento energetico. Il decreto dovrebbe andare in approvazione al Consiglio dei ministri la prossima settimana: all'articolo 4 vengono dati poteri straordinari in deroga al codice appalti alle amministrazioni del destinatario, non tesponsabili dei progetti che si riferiscono, appunto, a queste forme di manutenzione su scuole, ospedali e altri edifici in dotazione alla Pa. Un'interpretazione estensiva della norma vuole che, oltre all' accelerazione delle opere già progranmIate e fmanziate con fondi europei, la norma potrebbe servire a spostare risorse Ue, all'interno della stessa amministrazione, da interventi bloccati alla manutenzione degli edifici pubblici. ©RIPRODUZIONE RISERVATA GRADO DIEFFlCACIA II1II ALTO STATO DIATIUAZIONE BASSO riproducibile. Pag. 12 068391 circa I,7 miliardi di risorse ferme perii suolo. UnDI è in arrivo, ma non è chiaro se riuscirà a tagliare tutti i nodi che frenano. Intanto, il Def di Renzi e Padoan continua a prevedere una caduta degli investimenti pubblici: in quattro anni si è passati da 32 miliardi a 27. Si cerca di correre ai ripari, nel decreto legge sul bonus IrpeL con un piano di pulizia dei residui passivi per ridestinarne il 50% a nuovi cantieri. Un'altra operazione utilissima ma niente affatto semplice. Codice abbonamento: icetta alla francese o alla spagnola per Matteo Renzi con il piano scuole, tipologia di intervento fondato su piccole opere cantierabili che negli anni scorsi ha aiutato molto i due Paesi. Ricetta di breve periodo, utile a "stappare" il 2014. Ieri il preInier ha dato un'altra scossa con una nuova lettera ai 4.400 sindaci che si sono candidati a un progetto. Stesso discorso per l'altro piano avviato da Renzi con una analoga «unità di Inissione» a Palazzo Chigi, quello per la difesa del suolo. Il nodo tutto italiano sta semmai nella giungla di competenze, fra centro e periferie, che fmora ha paralizzato questi interventi. Otto piani per la scuola con 3,5 Iniliardi di risorse non spese, R Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data 19-05-2014 Pagina 11 Foglio 1 /2 nnodo da sciogliere Come rendere la scuola gratificante per gli insegnanti e attraente per gli alunni. arse umane deuna cassa e il 7 agosto a Washlngton l'Italia sarà rappresentata alle Olimpiadi di neuroscienze per ragazzi da Anna Pan -17 anni, occhi a mandorla ereditati dai genitori cinesi e inflessione della «bassa» imparata al liceo scientifico Antonelli di Novara - è chiaro che nel nostro Paese è cambiato molto più di quanto le rilevazioni sullo stato dell'istruzione ci stanno mostrando. Sarà lei, quest'estate, la Balotelli della scuola italiana, questa figlia di ambulanti che racconta che la chiave del suo successo è la sua professoressa, che l'ha fatta appassionare ad un tema così complicato da non essere previsto nel curriculum scolastico. Lei e la sua prof, estrema sintesi di una scuola che accoglie, forma e funziona, portando i talenti dei ragazzi alle stelle. La realtà delle classi italiane è però molto diversa. Non solo perché quando arrivano ragazzi che non parlano bene la nostra lingua (dieci anni fa gli stranieri a scuola erano il 2,5 per cento, oggi sono quasi 1'8 per cento) il rendimento dell'intero gruppo scende dellO per cento il primo anno e ce ne vogliono tre perché tutto torni a funzionare. Ma anche perché ai ragazzi italiani, in generale, andare a scuola non piace. Lo hanno candidamente confessato nell'ultimo rapporto dell'Ocse-Pisa pubblicato pochi mesi fa: uno su due ha l'abitudine di saltare occasionalmente le lezioni. il record di «marinatori» nei Paesi dell'Occidente è italiano. Uno studente su tre si considera sciatto e ritardatario. E due su tre non sono soddisfatti della scuola che frequentano, in classe spendono la maggior parte del loro tempo ma non si sentono a casa. La scuola non è considerata un dovere da compiere tutti i giorni: finisce che i professori si lamentano di studenti svogliati, gli studenti di professori poco interessanti. Troppo spesso alunni e insegnanti non si incontrano, come invece è avvenuto tra Anna Pan e la sua prof. il risultato: uno studente su cinque si perde per strada, i dati dicono la scuola italiana ha un tasso di abbandono prima del diploma del 17 per cento. Certo, dieci Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad anni fa succedeva a uno su quattro. Negli altri Paesi europei chi lascia è uno su dieci, la metà che in Italia. E ogni studente perso non è solo una sconfitta personale, è un debito sociale per il futuro. Colpa della mancanza di finanziamenti, ripetono non a torto insegnanti, sindacati e politici in campagna elettorale. Sicuramente, ma non solo. Èvero che l'Italia ha tagliato drasticamente i fondi per l'istruzione (-8 per cento) negli ultimi dieci anni. Ma a Singapore, sistema di eccellenza, la spesa per studente è uguale alla nostra. In Norvegia, per ottenere un risultato simile al nostro in termini di apprendimento, spendono il 50 per cento in più. La differenza deve stare anche altrove: è nel modello di scuola. Qual è il modello della scuola italiana? Di questo non si discute più da annl. Si sa che arranca, che sia quella pubblica o quella privata non fa differenza. il divario tra le scuole (alcune ottime) del Nord e quelle del Sud, troppo spesso al di sotto della media, si allarga. Dopo lo shock del primo rapporto Ocse, che dieci anni fa ci aveva mostrato la fragilità delle riforme degli ultimi cinquant'anni, oggi ci troviamo con una scuola aperta e certo democratica, ma totalmente inadatta ai tempi. Nonostante ci siano stati correzioni e miglioramenti: l'inglese, faticosamente introdotto anche alle elementari, la seconda lingua alle medie, il wifi che si diffonde lentamente, tra iniziative private e piani pubblici, i libri digitali e poi l'autonomia, purtroppo non tradottasi anche in autonomia di spesa, che consente a presidi volenterosi e volitivi di integrare il curriculum nelle loro scuole e di farle crescere. E ancora, le sperimentazioni per ridurre di Wl anno le superiori diplomando i ragazzi già a diciott'anni, o quelle per introdurre gli stage e facilitare l'approccio con il mondo del lavoro. Innovazioni che spesso riguardano singole scuole in un sistema che resta complessivamente legato alle sue origini. Un sistema in cui dopo cinquant'anni non è possibile discutere se le scuole medie siano ancora utili (tutti sanno che non funzionano più), dove è impossibile parlare di uso esclusivo del destinatario, quali e quante materie/competenze siano necessarie per formare i cittadini del ventunesimo secolo. Una scuolàvecchia. Si è fatta una gran polemica sul gap tecnologico italiano. Ma il confronto con gli altri Paesi mostra che, oltre una certa soglia di spesa per studente (50 mila dollari/36 mila euro per tutto il curriculum), a fare la differenza sono le risorse umane molto di più delle infrastrutture e delle tecnologie. Non bastano cioè tablet e Lim (Lavagna interattiva multimediale) e programmi multimediali. Bisogna che ci siano insegnanti in grado di usarli insieme agli studenti. La scuola, dunque, non può essere migliore dei suoi insegnanti: e ogni singola scuola è soprattutto il prodotto dell'incontro tra i suoi insegnanti e gli studenti. Incredibile che in Italia, diversamente da altri Pae· si in cui i docenti vengono selezionati tra il dieci per cento dei migliori laureati (Finlandia), la scelta sia per anzianità prima che per competenza, dopo una sfibrante iniziazione fatta di precariato e di resistenza più che di aggiornamento, la carriera sia piatta e demotivante e gli insegnanti finiscano per diventare refrattari a riconoscere e far valutare la propria professionalità. Così si trasformano anche i talenti più motivati non in una comunità professionale qualificata ma in una categoria sindacale variegata. «La scuola italiana è una scuola che paga poco, chiede poco e offre poco, in termini di carriera», scrive nel suo ultimo rapporto la Fondazione Agnelli. Eppure solo se sapremo come saranno scelti, preparati, pagati e valutati gli insegnanti nei prossimi anni, sapremo che cosa potrà offrire il nostro sistema scolastico ai nostri figli. Consapevoli che una scuola debole è per studenti deboli, rilascia diplomi deboli e forma cittadini deboli. Con il rischio, molto concreto, di lasciar fuggire i talenti e le risorse verso scuole private e/o internazionali, in grado di mostrare un volto più moderno. © RIPRODUZIONE RISERVATA non riproducibile. Pag. 13 Codice abbonamento: di GIANNA FREGONARA 068391 Alcune storie da primato mondiale in tlll sistema vecchio Quotidiano Data Pagina Foglio 17-05-2014 3 2/2 Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e il premier Renzi han/w promesso - attraverso la .~pending review - di portare nelle casse dello Stato 2,2 miliardi di euro in un triennio (444,5 milioni subito) [LaPressel ::: lA STANGATA IL TRUCCO Per rendersi conto delle sforbiciate che il governo ha intenzione di fare non all'elefantiaco sistema della pa ma a una serie di servizi socio-assistenziali di base, o ai trasporti locali, bisogna leggere le tabelle di Siope. BASTA LEGGERE S.I.O.P.E Scorrendo l'elenco dei codici relativi al Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici, si capisce che al posto delle voci di spesa della pa (gli sprechi che Renzi vuola tagliare per trovare le coperture agli 80 euro) ci sono quelle relative a "mense scolastiche", "trasporto pubblico locale", "assistenza ad anziani e portatori di handicap". LA BEFFA Codice abbonamento: 068391 Facile capire che se si tagliano i fondi ai trasporti i Comuni alzeranno il prezzo dei biglietti, cosi come se si risparmia sulle mense le scuole - per mantenere il servizio - faranno pagaredi più. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 16 Quotidiano 17-05-2014 10 Foglio 1 «Una festa PER tutti coloro che amano la scuola» Roma. «r; evento del l Omaggio (e so di parlare a nome e grado, in ogni contrada della nostra Italia, negli istitudell'intero episcopato italiano) ha rinnovato la coscien- ti statali come in quelli paritari. Quella festa è stata un' oc- za di quanto come Chiesa ancora possiamo e dobbiamo fare per la scuola, bene pubblico inestimabile e nostra connaturale vocazione». Lo scrive il segretario generale della Cei, il vescovo Nunzio Galantino, in una lettera indirizzata a tutti coloro che «hanno contribuito alla straordinaria riuscita della festa del l Omaggio». A una settimana dall' evento che ha colorato piazza San Pietro e l'intera via della Conciliazione con i volti, gli striscioni, gli slogan del popolo della scuola - oltre duecentomila persone tra studenti, genitori e docenti -l' emozione rimane fortissima e chi era presente, scrive il segretario della Cei, «difficilmente dimenticherà quel che abbiamo vissuto insieme a papa Francesco». Galantino ricorda che quell' evento è nato dall' aver condiviso un progetto, «che è poi l'impegno quotidiano che anima il lavoro dei cristiani nelle scuole di ogni ordine casione straordinaria - continua il segretario della Ceiper ritrovarci insieme nella gioia e nella consapevolezza, chiamando i problemi per nome senza nasconderci, ma anche gridando forte all'intero Paese che chi è innamorato del Vangelo ha le idee, la voglia, la forza per contribuire a risolverli». Nella lettera si ricorda anche la «presenza calda e imponente, trasversale a qualsiasi tipo di appartenenza e a qualsiasi classificazione anagrafica. Studenti e genitori, insegnanti e personale non docente, laici e religiosi, tutti accomunati (come papaFrancesco ha più volte ribadito) semplicemente PER la scuola e non contro qualcuno o per reclamare qualcosa. Questo messaggio certamente è stato colto, e le parole del ministro Giannini ne hanno offerto probabilmente la conferma più autorevole». © RIPRODUZIONE RISERVATA Auna settimana dall'evento, il grazie della Cei per la presenza di popolo, «calda, imponente e trasversale» 068391 LA FESTA Studenti sabato a Roma Codice abbonamento: 1 Data Pagina Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 17 Settimanale Data Pagina Foglio 27 -05-2014 11 1 Domande e risposte l' , d,attuC1,lta presidente ÀSSO(. dirlgl!nti scolastici inglese si è deciso di far cominciare le lezioni alle 13.30 per permettere agli studenti di dormire più a lungo. Un esperimento da importare? In un Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo Codice abbonamento: 068391 In Italia non potrebbe funzionare. Anzitutto perché non la cultura all'impegno pomeridiano e questo non solo tra i ragazzi, ma anche tra i docenti. Lo si vede con chiarezza nelle scuole che adottano il tempo pieno: le attività dopo pranzo sono tradizionalmente quelle più leggere proprio perché viene il mancare la capacità di concentrazione. Applicare questa inversione di orari dunque abbasserebbe il livello scolastico che già di per sé non è eccelso. A chi obietta che si tratterebbe di un'esigenza biologica degli adolescenti, io rispondo con un'ovvietà: se i ragazzi sono più stanchi la mattina, che vadano a letto prima la sera. Che riposino meglio e per più ore consecutive, anziché uscire oppure far tardi· davanti a computer e Tv anche durante la settimana. Ci sono poi difficoltà logistiche: se invece che andare CI scuola la mattina rimanessero a casa il dormire, resterebbero soli, senza controllo da parte dei genitori che in gran parte lavorano, Ecome arriverebbero a lezione alle 13? Il sistema dei trasporti pubblici, ora organizzato sulle prime ore del mattino per conciliare ingresso al lavoro e a scuola, andrebbe interamente rivisto. Infine una nota puramente educativa: i ragazzi di oggi hanno già difficoltà ad accettare regole e schemi sia in famiglia che da parte dei professori, siamo sicuri che alimentare la loro naturale pigrizia possa davvero aiutarli a crescere? del destinatario, non riproducibile. Pag. 19 la Repubblica Quotidiano R •••d3 Data 19-05-2014 Pagina 2 Foglio 1 /2 Nidi, a luglio bimbi spostati nei convenzionati Genitori in rivolta Un~ ~~mma: "Nella mia zona niente privati" Il mlnlslndaco Catarci: "Priorità ai pubblici" quando sulla porta del nido "La pagina magica" della GiustiniaSARA GRATTOGGI na hanno affisso un cartello con la circolare» racconta Marika ENITORI in rivolta contro la Mastrecchia, una mamma. «E scelta del Campidoglio, ora ci troviamo in una condiziocomunicata via circolare ne di estremo disagio e rabbia. protoccolata il9 maggio a asili e Negli ultimi anni, infatti, abbiamunicipi, di erogare a luglio «in mo accettato passivamente via prioritaria» il servizio «meogni decisione peggiorativa del diante le strutture educative servizio, dalla riduzione dell'oprivate accreditate econvenziorario di apertura - prima 7.30nate». Ma nei giorni scorsi sono 17, ora 8-16.30 - alla chiusura arrivate le garanzie dell'assesprolungata per le festività natasore alla Scuola,Alessandra Catlizie e pasquali, fino alle chiatoi, che ha assicurato che «il sermate pomeridiane di ritiro dei vizio sarà garantito atutti»eche minori causa assenza delle edu«anche i nidi pubblici saranno catrici e mancanza di supplenti, aperti a luglio». In una nota, l'asalla sospensione del servizio per sessorato alla Scuola, specifica: lavori di manutenzione». E, ora, «La scelta delle strutture che riè arrivata anche !'incertezza marranno aperte sarà effettuasulle strutture che accoglieranta solo in relazione alle richieste no i piccoli l'estate. «È scandalod~lle f~miglie e in base all' orgaso che, a poco più di un mese da nlzzaZlOne del servizio». Ma mamma e papà sono sul luglio, non abbiamo idea di dove piede di guerra. «L'abbiamo sa- i nostri figli saranno accolti i genitori - Come facputo solo mercoledì 14 maggio, spiegano . . G cmmo a organlzzarcl con l Lrasporti e illavoro non sapendo dove dovremo accompagnarli?». «~la Giustiniana aggiunge un altra mamma - non ci sono nidi convenzionati. Cosa significa? Che dovremo portare i bimbi dall'altra parte del municipio? Che non potremo scegliere la struttura in cui iscriverli, ma dovremo accontentarci di quel~a a cui ci assegneranno? O che, l~.questo caso, lasceranno apertI m zona anche dei nidi pubblici?». La richiesta è che il Comune faccia chiarezza: «Perché noi paghiamo una retta piena per un servizio sempre più scadente». Il Presidente del Municipio VII, Andrea Catarci, si schiera dalla parte dei genitori: «A luglio aprano i nidi pubblici in via prioritaria, altrimenti viene meno la continuità». E Catarci continua rilanciando con una prop~sta: «Per ridurre i costi di gestlOne nel mese di luglio, sareb- be sufficiente erogare ai privati dei rimborsi legati alle effettive presenze e non all'intera struttura, come fatto in passato. Visto c~e il pubblico deve impegnarsI a recuperare risorse e non, come sembra, a fare di tutto per rimetterci, perché non si avanza la richiesta di rimborso delle somme indebitamente versate lo scorso anno?». Anche il consigliere comunale di SeI Gemma Azuni, lancia un mon~ to al Campidoglio: «È la prima volta che viene adottato un provvedimento che antepone, alla qualità dei servizi e della continuità didattica, il servizio i~ convenzione a quello diretto. S.l tratta di un arretramento pencoloso». Ad attaccare l'amministrazione, anche Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini: «Risparmiare sui s~rvizi alle famiglie e sui progettI educativi è da irresponsabili». © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 L'assessore Cattoi rassicura: "Il servizio sarà garantito, non tutti i comunali chiuderanno" Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 20 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data 19-05-2014 Pagina 4 Foglio 1 --~ - -- Migliorare l'orientamento in entrata Alessandro Schiesaro ~ jlaginil >4 ~--- Alessandro Schiesaro Migliorare l'orientamento in entrata è la vera svolta I L'unico modo per migliorare di netto la situazione resta però quello di ridurre il numero di immatricolati che non taglia il traguardo finale, spesso perché non ha scelto un corso davvero adatto alle sue inclinazioni e competenze. I testi Teco, che puntano a misurare le competenze acquisite nel corso degli studi universitari e sono stati sperimentati l'anno scorso per la prima volta anche in un campione di dipartimenti italiani, confermano che gli studenti delle facoltà a numero chiuso ottengono risultati positivi (era scontato), ma altrettanto fanno quelli iscritti a corsi di studio che prevedono comunque un test "diagnostico" in ingresso. Non una barriera all'accesso, ma un'occasione per verificare se le competenze di partenza sono adeguate e, in caso contrario, consente di impostare una strategia di recupero. Il problema principale, in altri termini, 'resta quello dell'orientamento in entrata, che già la riforma del "3+2", ormai quindici anni fa, poneva in teoria al centro del nuovo sistema, ma che stenta ancora ad affermarsi come cardine di un sistema universitario focalizzato sulle esigenze degli studenti. t RIPRODUZIONE RI~ERVATA Codice abbonamento: 068391 icordate la strategia di Lisbona? Era quella che seondo le intenzioni formulate un decennio prima avrebbe dovuto fare dell'Europa «la più competitiva e dinamica economia della conoscenza» entro il 2010. Obiettivo ambizioso, infatti rivisto un po' al ribasso nel 2005 e poi, maturata la scadenza nel pieno della crisi, tacitamente abbandonato. Ora la Commissione europea propone alcuni obiettivi per un altro appuntamento decennale, il 2020, e auspica che per allora il 40% degli europei tra i 30 e i 34 anni avrà compiuti studi universitari, o per meglio dire terziari (cioè post diploma). Nel passaggio da una scadenza all'altra siè aggravato il posizionamento dell'Italia, che oggi è ultima nella Ve a 28 come numero di laureati in quella fascia di età ed è destinata a restarlo anche nel 2020, anche se si confermasse, il che resta da vedere, il trend di crescita registrato tra 2009 e 2012 (in media +4%annuo). Per far aumentare il numero di laureati è necessario che cresca il numero di diplomati che si immatricola, o il numero di immatricolati che si laurea o, meglio ancora, tutti e due.InItalia il tasso di passaggio dalle secondarie all'università è buono, ma quasi la metà degli immatricolati non arriva al titolo. Non solo: in alcuni Paesi, non da noi, l'uscita dall'università, magari anche senza aver conseguito la laurea, costituisce solo un appuntamento rimandato. In Danimarca quasi i160% degli studenti torna prima o poi negli atenei, a testimonianza di un sistema fluido, legato a un modello di sicurezza sociale che punta molto sull'acquisizione di nuove competenze. Si possono guadagnare alcuni punti percentuali nella transizione tra scuola e università, e soprattutto si può rafforzare il filone degli studi di terzo livello non universitari, gli Its, che in altri Paesi concorrono massicciamente al conseguimento del target complessivo di laureati. - Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 22 nSole9]{l Quotidiano mmrn IPietro ReichIin •.".,.... " ••. """ ... " ........... " .............., ..... ,.;." ............................................., .......... +..... , ....... ".......... ". «Prematuropqrlare di interventi correttivi» Pagina 17-05-2014 2/3 Foglio 1 /2 Data :ti.tmione dellaclifferepia fra parlare di unihtrrtento tas~odicrescita 4el Pil aptezzi corr~ttìvo !teli iI~ojt5.Certo, c'è èotrenti eta~sÒ d'intere$s~ sui . un d~tl1i> ne~tjvQl,malostesso formUlato per· . titoli· ubblièi. $~ oltre al fattO che eètroppob<lgs.a, <)ID;lolula$tUna trp . e~a' ~th:eIltod~ll~ 0,5%. E eq :,p~r Cl'et\O~hè, Bnçhe la d,r8scita ter\uta dekònti· . d~l~r . .,i~nm~sitiene 'd.po . reridersì .fr4i.il ioeilpunto srIMAiD,L.~8~:rq.PlL . ;pérdeI1tuaIt,~ $1Ptin . el . jiti;dto,D:'altra ; di Qìdsdit aria primo trimestre non è una Datii il1 plm:dtttale pane, c~nunO$t~ck del d~bito ag . . iJ:etu'!iiperdorsodi allgZ%, ~ al . 201:3 2015: ·' 2q17 buona notizia: la cosa più den~d dèldebillo. Nòn.penso impo)t!Ultenel quadro sconsi " datestl . cllelo~c~n~ipdimedio • 132.6 133,3· 115,1 macroeconomico ~ta1iano, sentien.pericoloSÌ, pensando . tetmine Sia compromesso: 2014 2016: 2018 disupetarentre per'centonel natu;ralt:qente, perla politica infatti, è la dinamica dello 131,9 129,8; UO.5 rapPo.rto defidt-Pil.nriscl:ùo, delg~vetn9èdeci$iVo che stock del debito pubblico. Siamo tutti quia sperare che dunqlle, è che uno scenari9 questo dato non dèfillisca un un po' più di crescita del improVVisamente peggiore hend, N(}nbastada solala delprevisto possainddere prodotto interno lordo spendfugr~ewpergarantire sulla possibilità di rendere lasO$tenj:bilitàdeiconti . nominaleconsentll di ripagare strutturale ilbonllssui s1Ùari, :publ:>liçi:'Serve anche un po' di più agevolmente gliinteréssi crèscfta. . lo credo, tu$Viac!'!-e sia . passivi. La sostenibilitàdel debito, come si sa, varia'm: assolutax:ne6t~prematuto· tJ 1/\ D i certo iI dato delPil. del . Rr~ROOUZIONE AISE~VA Prometeia l Pcwlo Onofi; «A preoccupare sono i riflessifinaniiari» · . settin1anafaremoun A rapido aggiornamento délle na~edellaprossima l}ostre sth:tle, che prima dei dati Istatvalutavano l'incremento del PiI: per quest'anno allo ,PREVISIONI PROMEnlÀ Dati in pert:~ntualt Tasso . PiI disoccupa~idne 2014 2016 20,14 2~16 13.4 0,7~/o . .conunmenoo~% i iniziale, questo scenario fa faticala tenere, ameno che non si perisia un forte rimbalzo nei mesi prossimi, legato a un fenomeno· che in molti casi. riswta in corso! un . aggiustamerlto delle scotte n~8 ì prolungato edoVlito al fatto che dopo sei _ di recessione le imprese ~i rittovano con capàcMproduttiva ì:n eccesso edebbono.aggiustarsi a quella che sarà la ll\:ìova llormalità posi-èrisi. Un'event11ale . llliriore crescita demmno in cor$o; cali$ata da fattori est~rtll, come la crescita ttinltestraIe pari a ~ero degli UsaelltaUèntamentodella d;om$da estera dovuto alla frenata deìpaesi emergenti avrà certamente un impatto. negativo sUi conti pubblici. Ma noi sappiamo chel'unico elem~tP di:€lessibiIità e di P~s.vi!:àcOnseIltitodalla , ©RIPROPUltONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 Colllltlissione europea è proprlol'b)dicazione anon cbr):'eggere.gÌieffetti di pe~òratneritocicUco, Èun CaS0 di scuolillU:t cUi occorre lasdare agire gli àtnInortizzatori automatici del bilancio pubblico. QuelcheIni preoccupa di più sono i possibili riflessi finanziari. I probleIni per noi potrebbero es~erefuolto più,seri $e l'interpretazione data giovedì dai mercati di quel segno meno davanti al'PiI italiano si rivelasse un.in:neséo per bloccare Oinvertire l'afflusso di capitali che si è verificato nell'ultimo mese e mezzo· verso l'Italia e verso gli altri paesi periferici, riducendo i tassi di almeno 100 punti. base. Epoi l'<jltro quesito ancora da sciogliere è: che farà Draghi, di frontea un'Europa in cui vi sonopaesi in cui il PiI cade mentre la Germania cresce ~ello 0,8% in tre mesi? Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 23 Quotidiano nSole9]{l mmrn Del resto, anche la produzione industriale in marzo è diminuita. Va peraltro segnalato che, a fronte di tali andamenti, segnali moderatamente favorevoli sul ciclo vengono dall'indicatore di fiducia delle imprese, dai volumi di esportazioni e dai prestiti concessi alle imprese. I PIL EPRODUZIONE INDUSTRIALE nuovi dati sul Pil comportano Varo % rispetto anno precedente una revisione al ribasso delle nostre proiezioni. E per il mese Lug. 2013 Apr. 2014 diawi1e, la nostra valutazione Oi O \!A"'-""jb-.I LuigiPaganetto «Ad aprile ci aspettiamo una sostanziale stabilità» ernoi - dice l'economista LuigiPaganetto, professore P emerito di Tor Vergata -la i flessione dello 0,1% segnalata dalla stima flash del Pil, che pure ha deluso le attese di consenso, non ha costituito una particolare sorpresa. La fondazione Economia di Tor Vergata da tempo elabora i dati sul Pilmensile e la nostra stima per i mesi di gennaio, febbraio e marzo già lllostrava un trend decrescente, vicino allo zero. delPilmensilepr~figurauna -2 ---= @ Pil mensile (scala dx) sost~iale stabilità su basè mensiledeilivelli di attività: si ttatJadi uno 0,01% di variazione delPil mese su mese, ~enipre in aprueil tasso di ctescitaanpuo si attesterebbe a -o,~ per;~ento. Crerlepoco alle possibilità di un forte rimbalzo produttivo anche l'!:!conomista Giusepp~ Intesa San Paolo IGregorio De Felice più bass~ dunque èscesoll fatturato. In terzo luogo, l'export verso i paesi extra"europei è stato penalizzato dal cambio forte e dal rallentamento economico dei paesi emergenti. Qyanto alfuturo, riteniamo cheilsecondo trimc::stre andrà meglio,anchepercl:ié gli8ù euro del bonus hanno effettivamente PRoounON~ NEU! COSTRUZIONI un'influenza positiva sugli indici Variazione % annua difiducia, che stanno migliorando, non solo quelli delle ,2013 ,2014 s O D G F farrUglie maanche quelli delle imprese. Le nostre stime per l'anno in corso, dunque, restano comprese fra un +0,5 e un +0,7per cento peril Pil Eventualmente le rivedremo dopo illo giugno, quando avremo anche il dettaglio rnacroeconomico dei datiIstat relativi al primo trimestre. Dal punto di vista della politica economica, ci sono «La crescita andrà meglio nel secondo trimestre» determinare il passo A indietro delPil, a nostro parere, hanno contribuito tre 17-05-2014 2/3 Foglio 2/2 Data Di Taranto, docente di storia dell'economia d'impresa e di finanza alla Luiss. «Oltre lo 0,5-0,6 per cento di crescita nell'intero 2014 non andremo») afferma, sottolineando che la crescita italiana continua a risentire di una pressione fiscale eccessiva e «inversamente proporzionale alle dimensioni d'impresa». Il rischio di un ulteriore intervento restrittivo di bilancio SulW15 secondo Di Taranto è tangibile «anche perché - conclude - il Def non fa menzione delle risorse che occorrerà stanziare in vista dell'entrata in vigòre del fiscal compact. Ma per rispettarlo sarà necessario recuperare l'anno prossimo dai 3ai 6 miliardi in più». ©RIPRDDUZIONERfSERVATA ancora spazi per una politica di redistribuzione. Si deve considerare che gli 80 euro della busta paga di maggio hanno trovato una copertura per il 2014 ma devono ancora trovare un coperturaadegùataper il201S. Trataglio Irpef. opere indiffetibili, clausole di salvaguardia, il "conto da Ragare" l'anno prossimo sale a 18 miliardi. La morale, quindi, è che la spending review cosl com'è stata delineata non basta ancora Se anche consideriamo per intero il menù definito da Carlo Cottarelli abbiamo tre miliardi per quest'anno e 14 per il201S: ne mancano alrileno quattro. Certo, èunimpegno sostenibile, però si tratta di risorse che vanno trovate. CONTR18UTlACURA DI Rossella Bocclarelli Codice abbonamento: 068391 fattori. li primo è un'ulteriore caduta degli investimenti nel settore delle costruzioni, che continua ad essere molto debole. li secondo fattore è connesso al fatto che in Italia abbiamo avuto un inverno molto mite e questo limita il contributo alla crescita economica proveniente dall'energia, perché minori sono state le quantità vendute a prezzi Pagina Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 24 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina Foglio 17-05-2014 1 1 RITARDI E DIAVOLERIE DEI COKCORSI l~KIVERSITARI di ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA ome se non bastassero ricorsi a decine già inoltrati al Tar, come se non bastasse la fioritura già lusC sureggiante di aneddoti sulle commissioni composte i dai soliti amici degli amici, sui giudizi strampalati, sulle promozioni dei somari patentati, e via ripercorrendo il già noto di tutti i concorsi universitari italiani. CONTINUA A PAGINA 49 l]NIVERSITÀ, LA BEFFA DELLE ABlllTAZIONI TRA RITARDI BUROCRATICI E DIAVOLERIE diavoleria che dovrebbe servire (ma invece si è visto che non serve) a una preselezione Come se tutto ciò non bastasse, ecco ora dei candidati. Bene. Adesso la fine di maggio incoml'ultima: sulla seconda tornata dell'Abilitazione Scientifica Nazionale (questo è il no- be, il termine stabilito dalla legge incalza, me attuale della valutazione che apre le la burocrazia ministeriale i suddetti indiporte al titolo di professore nell'Universi- catori non li ha trasmessi, le commissioni tà) pende il pericolo concreto della cancel- non possono procedere, e dunque tutto lazione. Domande, titoli, patemi d'animo: minaccia di saltare. L'unico rimedio potrebbe essere a questo punto il solito minivia, tutto inutile. La prova non c'è più. TI motivo è presto detto. La legge preve- decreto legge: e così ad occhio i requisiti de perentoriamente che la prova debba fi- della necessità e dell'urgenza sembrerebnire entro questa fine di maggio. Ma le va- bero non mancare. Ma i ministri interessarie commissioni - che già per svolgere la ti - certamente Stefania Giannini e, pare, prima tornata avevano quasi tutte sforato il ministro Boschi - sembra che non siano d'accordo sul. da farsi. Edunque in queil tempo troppo breve loro assegnato per affrontare sia pure al galoppo l'esame ste ore migliaia di cittadini italiani stanno dei lavori presentati dai concorrenti alla lì con il fiato sospeso, aspettando di sapere seconda, avrebbero dovuto ricevere alme- il destino che li attende. Di questo passo no da qualche settimana, da parte del mi- accadrà che anche per occupare una cattenistero, il materiale sul. quale lavorare. E dra universitaria finirà per imporsi come il cioè quelli che in gergo si chiamano «indi- più ragionevole il metodo già proposto da catori bibliometrici», attestanti il previo qualcuno per occupare un seggio in Parlasuperamento o meno delle «mediane» da mento: l'estrazione a sorte. Mentre sempre parte dei candidati. Far capire in poche pa- più forte risuona al cielo muto la domanda role di che si tratta supera le capacità di di sempre: «Ma che razza di Paese è l'Itauna persona intellettualmente normodo- lia?». tata, e quindi chi scrive non può che riErnesto Galli della Loggia nunciare. Basti dire che è una cervellotica SEGUE DALLA PRIMA Codice abbonamento: 068391 © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 25 Settimanale Data Pagina Foglio 19-05-2014 54 1 TI profviaggia con la carta virtuale "E cosÌ controlliamo se spreca" CA' FOSCARI SEMPRE PiÙ ATENEO 2.0. DOPO LIBRETTO E TESI DIGITALI, L'ELETIRONlCA INNOVA ANCHE LE MISSIONI DEI DOCENTI. IL RETTORE CARLO CARRARO: "ABBIAMO VARATO UN SISTEMA PER CUI I COLLEGHI NON DEBBONO ANTICIPARE I PAGAMENTI E NOI VERIFICHIAMO SÈCI SONO MARGINI PER RISPARMIARE E TAGLIARE CERTI COSTI" StefaniaAoi MiÙlno ibretto universitario elettronico, tesi digitale, e adesso persino un sistema per il pagamento virtuale delle spese di viaggio dei docenti. L'università Ca' Foscari di Venezia è un ateneosemprepiù2.0,esaràunodeiprimiadotarsi di una piattaforma per l'analisi degli acquisti dei dipendenti che consentirà di individuare anche eventuali sprechi. «Con il sistema diAirPlus, - racconta il rettore Carlo Carraro - innanzitutto permetteremo ai nostri docenti di utilizzare in autonomia una carta di credito virtuale Mastercard per pagare i biglietti aerei, l'hotel, piuttosto che il ristorante, tutto ciò senza dover chiedere loro di anticipare di tasca propria. Ma poi potremo controllare le spese evitando quelle inutili», Se un volo sembrerà per esempio troppo caro, gli uffici potranno segnalare al docente che la compagnia convenzionata ha un' offerta migliore. «Mentre prima - ricorda il rettore- una cosa simile non era possibile, perché potevamo vedere i conti solo a viaggio avvenuto». Ma come funziona il nuovo sistema? li professore universitario avrà a disposizione un numero di carta virtuale, che potrà utilizzare per gli acquisti online, spendendo per tutta la durata del soggiorno di lavoro un budget autorizzato in L precedenza. Ogni spesa sarà registrata, rendicontata in automatico e inviata in tempo reale agli uffici amministrativi di Ca' Foscari, che dovranno convalidarla. «In questo modo-spiega Carraro - ci potremo accorgere subito di eventuali spese elevate e vedere se sia possibile trovare qualcosa a prezzi inferiori». Ma il flusso elettronico della spesa non solo verrà inviato agli uffici con cadenza giornaliera, l'ateneo riceveràancheunestrattocontovirtualeognimese, con gli acquisti ripartiti per dipartimento e missione. «Così ci renderemo anche conto di chi ha speso di più e del perché. Il nostro obiettivo èsoprattutto risparmiare - afferma il rettore - e gestire al meglio le risorse a disposizione». Il sistema era già in sperimentazione da sei mesi, per monitorare le missioni del dipartimento di studi sull'Asia e sull'Africa mediterranea. Tanto è stato semplificato il lavoro del personale amministrativo, tanto è miglioratal'efficienza, che dopo questo periodo di prova,l'università veneziana non ha avuto più dubbi e ha voluto estendere la soluzioneAirPlus a tutto l'ateneo. «Con un grande risultato: la gestione della spesa - racconta Alberto Scuttari, direttore generale di Ca' Foscari - d'ora in poi sarà più trasparente e consentirà di impiegare più efficacemente il personale». Tra l'altro si utilizzeranno meno foglidicartaeperesempio sono già spariti i vecchi moduli da compilare a mano, a cui allegare biglietti e scontrini vari. Inoltre con il monitoraggio delle tratte di viaggio e la rendicontazione onIine, Ca' Foscari conta di ridurre i consumi di C02 el'impronta di carbonio dell' ateneo che ha anche la certificazione del carbon footprint. «L'esperienza di questa istituzionetira le somme Diane Laschet, amministratore delegato di AirPlus International Italia - insegna che anche nella pubblica amministrazione è possibile introdurre strumenti di pagamento che aumentano la trasparenza, l'efficienza amministrativa e fanno risparmiare soldi allo Stato». © RIPRODUZIONE RISERVATA Il sistema AirPlus Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo Codice abbonamento: 068391 permette ai docenti di Ca' Foscarldi utilizzare una carta di credito virtuale Mastercard per pagare biglietti aerei, hotel e altro del destinatario, non riproducibile. Pag. 26 Settimanale Pagina 19-05-2014 54 Foglio 1 /2 Data IGUsruDl1 Sconti e stage gratuiti le offerte degli atenei per catturare studenti Milano 'obiettivo è contrastare il calo degli iscritti dovuto alla crisi. Così tra gli atenei è in corso una battaglia di creatività alla ricerca di soluzioniaccattivanti, capaci di tenere insieme promozione del brand e attenzione ai costi. L'Università degli studi di Trento e la Libera Università di Bolzano offrono a un massimo di cento studenti del pemùtimo anno delle scuole secondarie di secondo grado una settimana residenziale estiva volta a far conoscere diversi ambiti del sapere e a far sperimentare la vita da studente. Vnasortadiprovadiambientamento, dunque, per saggiare la bontà dell' offerta d'ateneo. Ogni istituto interessato, situato fuori dal TrentinoAltoAdige, può segnalare fino a tre studenti interessati e meritevoli. La settimana prevede momenti di approfondimento tramite seminari su varie discipline, tra cui biologia molecolare, design, economia, fisica, giurisprudenza, informatica, ingegneria, linguistica, matematica e neuroscienze, oltre ad attività di laboratorio e visite culturali. Il Politecnico di Torino punta sugli studenti più motivati e dal prossimo settembre toglierà le tasse ai 200 studenti più meritevoli, con un investimento da un milione di euro solo per ilprimoanno.Aquestainiziativasiaffianca un programma di summer school per impegnare gli studenti nei mesi estivi. La Sapienza di Roma, invece, agevola le famiglie con più figli L Ritaglio Universita' stampa ad accesso a distanza per i corsi a nume- ro programmato, evitando così gli spostamenti dei fuorisede. Restando nel capoluogo lombardo, la Iulm ha deciso di sostituire il tradizionale opendayconunaopenweek,unasettimana dedicata ai giovani laureati triennali o agli studenti ai corsi triennali ormai prossimi alla laurea che cercano di farsi largo nella selva dell'ampia offerta dei corsi magistrali. Inoltre, propone unarettaminirna ridotta per l'immatricolazione a chi proviene da famiglie con redditi bassi. La necessità di attrarre iscritti riguarda anche gli enti.di formazione post-laurea, soprattutto quelli che puntano su lavoratori, professionisti e imprenditori. Esigenze che hanno spinto il Politecnico di Milano a sviluppareilFlexEmba, unformatosenza aule, né orari, totalmente online, tiinteressatida prowedimenti di cas- che si svolge attraverso una piattaforsa integrazione, da mobilità o di li- ma di digitallearning, che permette cenziamento nell'ultimo anno. L'e- di accedere a contenuti video precresoneronon può però essere concesso gistrati, partecipare attivamente a vi!w. si verificano alcune condizioni reddituali (Isee o Iseeu superiore a 20rnila euro) o di merito (ad esempio in caso di iscrizione da oltre cinque' anni per le lauree triennali o da oltre tre per i corsi di laurea specialistica o magistrale biennali). Su questa strada si muove anche Camerino, che ha disposto l'azzeramento delle tasse per le matricole con uno o due genitori disoccupàti, in mobilità o in cassa integrazione. A Milano la Bicocca ha messo a punto un piano per incentivare economicamente il merito indipendentemente dalla fascia di reddito, attraverso crediti attribuiti sulla base dei risultati raggiunti, che possono essere spesi per ottenere uno sconto sulla tassadiiscrizioneall' anno successivo o a un master (se già laureati), per comprare libri di studio, iscriversi a corsi di lingua o per avere rimborsi parziali degli abbonamenti al trasporto locale. Inoltre l'ateneo meneghino ha deciso di introdurre il test di uso esclusivo del deo-sessioni di discussione e workgroup moderate dal docente, oltre a interagire con gli altri allievi. Punta su un legame stretto con il mondo dellavoro laScuolaSuperiore Sant' Anna di Pisa, che propone un master universitariodisecondolivello in "SmanSolutions-SmanCommunities", nato dalla collaborazione con Telecom Italia. Il corso è progettato per attrarre e formare giovani allievi di talento: ai 20 allievi selezionati viene concessa una borsa di studio dell'importo di 12rnila euro. Le lezioni durano sei mesi e sono somministrate in lingua inglese, dopo di che parte la fase di stage presso il gruppo telefonico. L'obiettivo è far terminare il master con competenze da team leader, in particolare nella gestione di progetti complessi, come nuovi sistemi o servizi di telecomunicazioni,l'impiegodinuove soluzioni robotiche in campo socio-sanitario o in ambienti domestici, nonché negli ambienti di l~vof(l. destinatario, 068391 Luigi Dell'Olio iscritti all' ateneo.Il beneficio consiste in una riduzione fmo al 30% delle tasse universitarie fino al primo anno fuori corso. Inoltre le matricole che hanno conseguito la maturitàconvotazione 100 o 100 con lode ottengono l'esenzione della prima rata e, se mantengono voti elevati durante il corso di laurea, si vedono confermata l'agevolazione.L'UniversitàdiFoggiahapromosso una serie di agevolazioni a favore degli studenti i cui genitori siano sta- Codice abbonamento: LE UNIVERSITÀ RICORRONO AIlACREATMTÀPERARGINARE IL CALO DI ISCRIZIONI. C'È CHI METTE IN PALIO UNA SETTIMANA DI SOGGIORNO PER PRESENTARE I CORSI. ALTRI OFFRONO TAGLI DI TASSEAFlGLI DI DISOCCUPATI E DI PERSONE IN DIFFICOLTÀ CI RIPRODUZIONE RISERVATA non riproducibile. Pag. 27 Quotidiano IL~MA.TTINO Data 17-05-2014 Pagina 3 Foglio 1 /3 «Emergenza giovani, più formazione e meno atenei» do in campo le esperienze di ognuno di noi. lo stessa prima di diventare parlamentare ho fatto vari lavori: non ho completato l'università ma sono stata con Emergency, in un call center, sono andata all' estero. Purtroppo in Italia non si investe abbastanza nei primi impieghi e c'è bisogno per i giovani di tenersi costantemente informati per conoscere le varie dinamiche del mondo del lavoro. I bandi europei possono essere sicuramente un'opportunità di inserimento ma purtroppo risultano spesso illeggibili, incomprensibili sul piano operativo: sarebbe il caso di investire sui progettisti e non solo sui progetti. Tabacci: La storia insegna che tutte le spinte allocalismo alla fine le pagano i giovani. È per questo che diventa centrale il tema della dequalificazione della scuola italiana di cui la licealizzazione dell' università non può che essere considerata come l'inizio della fine. Purtroppo i padri di questi giovani hanno pensato principalmente a loro stessi: in questi 10-12 anni di moneta unica si sono chiusi in corporazioni paternalistiche nelle quali i giovani fanno fatica ad entrare. Ma gli spazi per inserirsi nel mondo del lavoro ci sono: l'agricolturadiqualitàadesempio,hadimostrato di creare valore aggiunto e occupazione. Le uve siciliane hanno garantito ai nostri vini di sfondare anche in Francia. Per questo, spendere i soldi solo per la manutenzione delle scuole è utile ma conta di più destinarli alla formazione. Fitto: lo insisto sulla necessità che i fondi europei siano spesi bene. E non penso solo a quelli I delle Regioni ma anche a quelli assegnati ai ministeri che rappresentano il 40% del totale. Contano le modalità della spesa e uno dei settori in cui questa capacità va misurata, con riferimento soprattutto ai giovani, è la formazione professionale. Al Sud è essenziale perché qui più che altrove esistono da un lato gap evidenti ma dall' altro un unicum di valenza internazionale sul piano culturale, turistico e ambientale che va valorizzato e incentivato. Come? Puntando su risorse umane di qualità e dunque opportunamente formate. Ma serve anche il coinvolgimento delle imprese perché sono centrali nei processi di formazione. Solo il continuo collegamento con il territorio apre prospettive ai giovani. Cesa: In Italia e in Europa c'è tanto da fare per i giovani. Ma bisogna passare dalla politica delle promesse alla politica dei fatti. Diciamoci la verità: se in Italia avessimo realizzato solo la metà delle cose promesse a quest'ora il nostro Paese starebbe molto meglio. Per questo bisogna fare in modo che le risorse europee vengano spese subito: dobbiamo cioè disporre di una metodologia operativa che riduca al minimo possibile i tempi di utilizzo dei fondi strutturali che troppo spesso diventano infiniti. Ma Alemanno: La nobisogna anche fare ammenda destra proposta per i gli errori del passato, come quello giovani si muove di avere realizzato in passato tanattorno a 4 assi: te università e tanti ospedali in agricoltura, turiaree limitrofe: con la conseguensmo, beni cuituraza che oggi vanno tagliati perché, giustamente, si deve risparmiare. li e università. Per ognuno di essi occorrono però politiche serie di Di Palma: L'Euro- filiera, in stretto rapporto con il pa che abbiamo in territorio. Il cosiddetto «modello mente è quella Catania» è indicativo: lìc'è un diche riconosce a stretto industriale specializzato tutti i suoi abitanti nelle bio-tecnologie che operain gli stessi diritti. E sinergia con la locale università. non crea disparità per esempio Naturalmente ciò non vuoi dire nell'accesso all'università. Oggi che il Sud debba rinunciare all'inuna famiglia italiana monoreddi- dustria purché sia un'industria to con tre figli non ha la possibilità collegata al territorio. Ma sbocdi garantire a ognuno di essi que- chi ai giovani possono arrivare sta opportunità perché gli sgravi e anche dalle enormi potenzialità le esenzioni fiscali del passato del terzo settore, e puntando non ci sono più, impedendo difa- all'integrazione concreta tra to ai nostri ragazzi di essere com - mondo del lavoro e no-profit. petitivi. Si dice: ma bisogna taglia- L'impresa sociale è un'opportunità da cogliere. Codice abbonamento: Colonnese: Sul nostro ruolo in Europa abbiamo le idee chiare e ci siamo preparati con scrupolo, metten- re su tutto. E allora mi chiedo: se per via delfiscal compact bisognerà continuare a fare i sacrifici che già sosteniamo da anni, che bisogno c'era di inserirlo in Costituzione? Se volessimo cancellarlo occorrerebbero i tempi e le modalità delle modifiche costituzionali. Che non sono né brevi né semplici. 068391 Pittella: Il lavoro non si crea per decreto ma attraverso gli investimenti pubblici nella ricerca, nell'innovazione, nella valorizzazione dei grandi tesori culturali e delle peculiarità agroalimentari come nel caso del Mezzogiorno. Ma per farlo è necessario anche che i giovani imparino a conoscere l'Europa. Vanno potenziati cioè gli scambi giovanili sfruttando l'Erasmus, che grazie anche al mio impegno è diventato il miglior programma dell'Ue. Poi però bisogna fare i conti con i nodi strutturali italiani, a cominciare dal peso della burocrazia. lo penso che si potrebbe seguire l'esempio polacco conia creazione di «zone economiche speciali» che possono assicurare sgravi fiscali e convenienze a investire, creando quindi occupazione e impedendo concretamente ai nostri giovani di lasciare il Sud. Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 29 Quotidiano Data Pagina Foglio 18-05-2014 22 1 L'aiuto alla ricerca italiana è fatto pure di rimborsi spese SONO lameato e con Ull Ma- Caro giovane Professore, molto spesso ci si dimentica che insieme ai fondi per la ricerca è necessario stabilire anche finanziamenti pe.r permettere a coloro che la ricerca la funno pmtic:tmente, uno stile di vita consono alle loro elementari necessità e all'immagine della Nazione che questi scienziati rappresentano. Così non è~ anche perché ci sono personaggi italiani che l'accolgono individualmente decine e decine di incarìchi (e ciò non riguarda soltanto i casi eclatanti che abbiamo letto ultimamente su tutti i. gIorm1.l.ì). Molti di quelli che si definiscono "incarichi grHtu.itì" godono di rimborsi spese che permettono a coloro che rappresentano il nostro Paese dì condurre comunque una quotidianità fuori dall'ordinario: alberglli, viaggi e ristoranti a molte sl.elle! Il "'\I1inìstem dell'Istruzione, Università e Ricerca (oggi governato dalla bravissima Stetìmia Giannini) dovrebbe al pÌù presto verificare questi casi e imporre un tetto agli incarichi per un<l sola persona. Paola Severin.i Melograni ,wrltleditalia (fÌ)gmail,c()1tI Codice abbonamento: 068391 ster in Biologia; la scorsa seuimana sono andato a Parigi per p<lftecipare ad un convegno internazionale sullo studio delle cellule tumorali (la mia specializzazione). L'Italia in questa occasione ha fatto una belIìssima figura perché .Ie ricerche del mio Dìpartimen to sono assai Hvanz.ate. Tutte le altre delegazioni avevano un programma ricco di "occasioni dopo lavoro" che permettono scambi proficui e la nascita di buone amicizie. Soltanto noi non ce lo siamo potuti permettere, perché la nostra Università non ha potuto pagarci che il viaggio e il dormire, Francesco Gorini Ritaglio Stefania Giannini stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 34 Quotidiano CORRIERE~MBRIA Data 17-05-2014 Pagina 37 Foglio 1 Parata di big nazionali a sostegno dei due candidati a sindaco ternani Giannini promuove Guardalben Schifani dà rappoggio a Crescimbeni ~ TERNI no Renzi, queste questioni non avranno pliOlità. Il voto al Ncd - ha concluso Schifani - garantisce i va] Oli delle radici clistiane in Italia e in Europa". Sclufmll ha concluso il suo intervento auspicando la vittoria della coalizione di Crescimbelll e che "da Terni possa iniziare la riscossa del centrodestra che quando è unito liesce a produrre grandi risultati". Questa sera grande convention delle liste (FDI Alleanza Nazionale, Forza Italia, I Lave Tenli, Acciaio, Terni Città Futura) della coalizione a sostegno di Paolo Crescimbelu. L'appuntamento è alle ore 21, presso l'Hotel Michelan~ gelo. Parata di big Il ministro Giannini e il coordinatore nazionale del Nuovo centrodestra intervenuti ieri pomeriggio a sostegno di Guardalben e Crescimbeni elettorale di via Goldoni, ha licordato anche che "la comune professione forense facilita l'impegno politico perché lo spirito di servizio è lo stesso". Incalzato poi da Claudio Pace, candidato al consiglio comunale, sui problenu etici (con lifelimento esplicito alle proposte politiche di Scalfarotto) Sclllfmu ha dichiarato che "in questo delicato peIiodo, per garantire maggiore stabilità al gover- Codice abbonamento: 068391 Parata di big ieri in città per il rush finale della campagna elettorale per le comunali e le europee. Palw20 Primavera affo]]ato ieli pomeriggio per l'incontro con il ministro della Pubblica istruzione Stefania Giannini, segretmio nazionale di Scelta civica, venuta a sostenere il candidato sindaco di Sc e di Tenll bene comune, Dario Guardalben. La Giam1Ìlll ha difeso l'operato del govemo a proposito del Pil in ribasso, dicendo che il govemo non ha la bacchetta magica: "Quello che è impOliante e rivoluzionmio - ha detto - è che questo govemo è pmtito con le liforme strutturali e le sta sviluppando. Partendo dall'istruzione". "Nel novembre del 2011 c'era un paese che andava nel baratro e questo è l'unico dato celtO" ha li sposto il nllnistro sul presunto golpe ai suoi damll denunciato da BerluscOlll. Dopo l'incontro è seguito un rinfresco offelto da Guardalben al circolo Il Drago. Grande incoraggiamento e sostegno sono invece venuti da Renato Sclllfani, presidente del Nuovo Centro Destra, al candidato sindaco Paolo Crescimbeni, ma anche parole di apprezzamento perché "oggi amn1Ìlustrare una città è davvero diflicile". Schifani, ospite nella sede Ritaglio Stefania Giannini stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 35 Quotidiano di Salvatore Cannavò utto comincia con i test di Medicina. Dopo le rei te rate proteste degli studenti per i quesiti assurdi o per i voti incredibilmente bassi rilasciati nell'ultimo esame, la ministra Stefania "Giannini ha annunciato la possibile eliminazione della barriera d'ingresso a una delle facoltà più remunerative e la sua sostituzione con un test da superare al termine del primo anno. Gli studenti hanno fatto festa, ma tutto contribuisce ad aumentare la confusione in un settore tra i più martoriati degli ultimi 15 anni. Il numero di riforme, infatti, si è susseguito senza sosta a partire dalla Berlinguer del 2000. In realtà, nonostante la quantità di dati, di analisi e di valutazioni scientifiche, il problema dell'università italiana resta irrisolto anche perché non è risolta l'immissione dei laureati in un mercato del lavoro selvaggio e in crisi perenne. Il problema del test, infatti, rimanda a quello del rapporto tra iscrizioni, laureati e posti di lavoro disponibili. In genere troppo scarsi, secondo le stime, in relazione alla domanda giovanile. T EPPURE, LAUREARSI aiuta a combattere la disoccupazione. Secondo i dati di Almalaurea, !'istituto di documentazione delle università italiane, nella fascia di età tra i 25 e i 64 anni i laureati "godono di un tasso di occupazione più elevato di oltre 12 punti percentuali rispetto ai diplomati". Se tra il 2007 e il terzo trimestre del 2012, la disocRitaglio Stefania Giannini Foglio 1 /2 Vuoi lavorare? Studia da dentista UNIVERSITÀ, ODONTOIATRI E MEDICI TROVANO SBOCCHI ARCHEOLOGI PEGGIO DI TUTTI: DATO COMUNE, PAGHE BASSE cupazione è cresciuta del 67% per i giovanj di 25-34, per i laureati della stessa età è cresciuta del 40%. Laurearsi, quindi, conviene. La crisi però si fa sentire e, anche se la laurea costituisce un buon antidoto alla disoccupazione, non assicura più come una volta. La disoccupazione fra i laureati triennali, infatti, è aumentata tra il 2007 e il 2012 dal 19 al 23%. Meno lavoro anche tra i laureati specialistici: dal 20 al 21 %. E anche fra gli specialistici a ciclo unico, come i laureati in Medicina, Architettura, Veterinaria, Giurisprudenza, si passa dal 19 al 21 %. L'analisi di Almalaurea conferma anche un'altra verità: l'Italia ha pochi laureati rispetto agli altri paesi avanzati. Nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni, quindi considerando la tendenza più recente, l'Italia supera di poco il 20% sulla popolazione complessiva contro il 45% di Francia e Stati Uniti, il 40% della Spagna o il quasi 60% del Giappone. La media Ocse è intorno al 30%. Le cose, ovviamente, sono peggiori se si considera una fascia di età compresa tra i 25 e i 64 anni dove l'Italia è intorno al 17% contro il 30% della Francia. In queste condizioni, !'ipotesi di raggiungere l'obiettivo fissato dalla Commissione europea per il 2020 (40% di laureati nella popolazione di età 30-34 anni) sembra ormai irraggiungibile e l'Italia, insieme alla Romania, è il paese europeo che sta messo peggio. Tra le verità più amare c'è quella che riguardala retribuzione. Ilaureati italiani guadagnano poco. Le retribuzioni a un anno dalla laurea superano di poco i 1.000 euro netti mensili: 1.049 per il stampa ad uso esclusivo primo livello, 1.059 per gli spe- mensili. Quella dei medici cialistici, 1.024 per gli speciali- scende a 1.740 euro. Molto di stici a ciclo unico. Va un po' più di un'altra categoria di laureati ben piazzata, quella degli meglio a cinque anni dalla lauingegneri. A cinque anni dalla rea quando le retribuzioni melaurea specialistica dichiara di die salgono a 1.343 euro, di fatessere occupato il 91,8% con to la paga di un operaio speciauna retribuzione media di lizzato. 1.676 euro. Nella specializzazione spiccano gli ingegneri MA CHI SONO I LAUREATI che meccanici (94,3% e 1.797 euro lavorano e quanto lavorano? medi), quelli informatici (93,7 e Fra quelli del2011 il tasso di oc- 1.665) e i biomedici. Anche gli cupazione dei triennali è pari al Informatici si assicurano una 66%, scende al 59% tra gli spe- garanzia di occupazione al 92% cialistici biennali e al 36% tra i con retribuzioni medie di 1.559 laureati a ciclo unico. In realtà, euro. Va ancora bene ai laureati a una lettura più attenta, se si in Economia e Commercio, setconsidera solo chi risponde tore gestione aziendale, che all'indagine di "essere occupa- possono vantare un tasso di octo", la percentuale scende al cupazione del 91,7% a cinque 44,4% a un anno dalla laurea anni dalla laurea e una retribuper risalire, però, al 77,4 a cin-' zione media di 1.512 euro menque anni dal titolo di studio. sili. I fisici sono formalmente Considerando che esiste una occupati al 58,9%, ma solo per consistente quota di laureati di effetto dell'incidenza che ha, in primo livello impegnata in at- quest'ambito, la formazione tività formative, anche retribui- post-laurea. Il tasso di disoccute, come tirocini, praticantati, pazione dichiarato, infatti, è sodottorati di ricerca e stage in lo del 6,7% con retribuzioni azienda oppure, nel caso delle medie di 1.664 euro. Da non lauree specialistiche a ciclo uni- sottovalutare specializzazioni co, i corsi di specializzazione meno "nobili" ma importanti: (come nel caso dei medici), le Scienze infermieristiche danun'indagine più chiara degli no lavoro al 97,4% dei laureati sbocchi occupazionali può ba- con retribuzioni medie di 1. 716 sarsi sull' occupazione a cinque euro. Mentre l'interpretariato anni dalla laurea. In questa offre una copertura dell'87,6% con retribuzioni più basse a chiave, i più occupati, e anche 1.164 euro. quelli che guadagnano di più, A stare peggio sono invece ilaucome vedremo, sono gli odonreati in Lettere con tassi di octoiatri. I dentisti, infatti, risultano occupati a cinque anni cupazione a cinque anni dalla dalla laurea al 97,4% mentre i laurea del 67,9% e retribuzione medici, per raggiungere la stes- media di 1.019 euro. Ancora sa percentuale, devono prima peggio gli archeologi che lavocompiere la specializzazione e il rano solo al 58,7% con una retirocinio. La loro retribuzione tribuzione media di 981 euro. media, a cinque anni dalla lau- Garantisce un po' di più la laurea, è tra le più alte, 1.976 euro rea in Giurisprudenza, ma solo del destinatario, non riproducibile. Pag. 36 068391 Cannavò t pago 15 17-05-2014 15 Data Codice abbonamento: Università, ecco la black list delle lauree per disoccupati Pagina Quotidiano Data Pagina Foglio al 76,7% e con una retribuzione media di 1.217 euro. A metà di questa particolare classifica, gli architetti, all'88,4% con basse retribuzioni di 1.179 euro e il settore agrario con una percen- tuale di occupati all'84% e retribuzioni medie di 1.185 euro. Allontanandosi dalla laurea, la condizione occupazionale e retributiva tende ad aumentare. Almalaurea sottolinea come questo dato confermi "che il nostro è un mercato del lavoro che si caratterizza per tempi lunghi di inserimento lavorativo e di valorizzazione del capi tale umano, ma di sostanziale 17-05-2014 15 2/2 efficacia nel lungo termine". Per i laureati intervistati a cinque anni dal titolo, il tasso di disoccupazione si riduce a valori "fisiologici" (6%), nonostante la crisi. Ma la fatica per arrivare a quel traguardo è sempre maggiore. FANALINO DI CODA L'Italia ha pochi laureati: nella fascia di età 25-34 anni supera di poco i120% contro i145% di Francia e Usa e i160% del Giappone __:='~':!::!:.':..",;,=:'=,'!=-~~..._~_ID ;J;~~" -MI ,~. '""o ANCIIE CANTONE (;EIA RENZI "N()N VAIl() IN GITA ALJ;EXPO" 068391 .1t,:~~~~::~,;;~I;~~;'1~t~= ~f~g~;.:~ ~ ~~~~E?J ,""",--",""' ",'" ",",."L:'.~,"'-c;"_=,""=.,=",.=," II Rtt:a",a 1tfaploni, Hai. :\2.0 milioni Codice abbonamento: COllI!:' ti ,=,p!:'uno i 11CCOlli d'Ttalia "~t~Jil! Ritaglio Stefania Giannini stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 37 mmrn PREVIDENZA 19-05-2014 4 Foglio 1 /2 AcuRADIArturo Rossi e Monica Vicario El o •• .... Ministero Lavoro, interpello 27 marzo 2014, n. 9 Lavoro e previdenza stampa ad H uso esclusivo .HHH •••• HHH del destinatario, non 068391 Riduzione dei premi e contributi, L'Inail ha illustrato i criteri e le modalità operative per l'applicazione della " riduzione dei premi e contributi per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali .. peril2014 (articolo 1, Ministero Lavoro, comunicato comma 128, della legge stampa 29 aprile 2014 147/2013, di stabilità 2014). .......... La riduzione si applica a tutte Pia~o nazionale, Il1 o le tipologie di premi maggio scorso è partito e contributi dovuti il Piano nazionale per il2014 e per gli anni per offrire ai giovani di età seguenti fino alla revisione compresa tra i 15 e i 29 anni, delle tariffe e precisamente: disoccupati o Neet ai premi della gestione (né occupati, né studenti, industria (cosiddetti premi né coi nvolti i n attività ordinari), ai premi della di formazione), un'offerta gestione navigazione qua litativa mente determinati in base al piano valida di lavoro, tariffario vigente, ai premi proseguimento degli studi, speciali per l'assicurazione apprendistato, tirocinio, contro le malattie e le lesioni altra misura di formazione causate dall'azione o inserimento nel servizio dei raggi Xe delle sostanze civile. Fino al31 dicembre radioattive, ai contributi 2015, i giovani interessati assicurativi della gestione potranno aderire agricoltura riscossi in forma all'iniziativa attraverso il sito unificata dall'Inps. www.garanziagiovani.gov.it La misura della riduzione o i si ti attivati dalle Regioni, percentuale dell'importo comunque collegati dei premi e contributi in rete fra loro. è pari al 14,l? per cento. Conrade~oneigiova~ Per consentire di fruire della potranno scegliere la Regione riduzione alle lavorazioni in cui vogliono lavorare (non iniziate da non oltre un necessariamente quella di biennio (dunque, dal3 residenza). gennaio 2012), qualora La Regione scelta "prenderà il primo biennio scada in carico" la persona nel periodo tra il1 gennaio attraverso i Servizi per e il30 giugno 2014, l'impiego, o le Agenzie il termine per la presentazione private accreditate, per dell'istanza è stato effettuare la profilazione, differito al30 giugno 2014. la registrazione al programma Ecco il versamento a rate (è necessario verificare i previsto peril2014: requisiti di età e di condizione per le prime due rate pari occupazionale) e le fasi a150% del premio annuale, successive di orientamento. entro il 16 maggio 2014 In base al profilo e alle senza rnaggiorazione disponibilità territoriali, di interessi; per le rate i giovani stipuleranno con gli successive alla prima, ognuna operatori competenti un pari a125% del premio "patto di servizio" e, entro i annuale, entro il20 agosto quattro mesi successivi, 2014 ed entro il l? novembre riceveranno una o più 2014, maggiorate degli opportunità tra inserimento al l'nteressl' calcolati, applicando lavoro, apprendistato, il tasso medio di interesse dei tirocinio; istruzione e titoli dì Stato nel 2013, pari al formazione, servizio civile, 2,08 per cento. autoimprenditoria lità. Ritaglio recepito nella circolare 25 del 28 dicembre 2010, le richieste . sono tese a sapere se la Mancata vidimazione del disciplina in esso contenuta registro, Il ministero del debba continuare a essere Lavoro ha risposto a un considerata ai fini dell'esame quesito in merito delle istanze proposte anche all'applicabilità della per quanto concerne le sanzione per mancata competenze decisionali ivi vidimazione del registro definite. L'Inps ricorda, che infortuni a seguito con la circolare 108 del12 dell'entrata in vigore luglio 2013, al fine di del Dlgs 81/2008. armonizzare i criteri regolatori Il Ministero ha affermato in materia di pagamenti in che, in attesa dell'emanazione forma rateale, ha provveduto a del nuovo decreto dettare la nuova disciplina interministeriale di cui delle rateazioni dei debiti all'articolo 8, comma 4, contributivi in fase del Dlgs 81/2008, istitutivo amministrativa di competenza del Sistema informativo delle Gestioni private, dei nazionale per la prevenzione dipendenti pubblici e dei (Sinp), sono obbligate alla lavoratori dello spettacolo e tenuta del registro infortuni dello sport professionistico tutte le aziende che ricadono amministrate dall'Inps. Con la nella sfera di applicazione circolare citata, al punto 10, dello stesso. «Competenze decisionali», è Tale registro dev'essere stato specificato che, per redatto conformemente pervenire all'integrazione al modello approvato delle funzioni già proprie dei con il Dm 12 settembre 1958 soppressi enti Inpdap ed (modificato dal Dm 5 dicembre Enpals, a decorrere dalla data 1996), vidimato all'Asl di pubblicazione della competente per territorio, medesima, la competenza fuorché nelle Regioni che decisionale in tema di hanno abolito tale prassi, rateazioni, secondo una logica e conservato a disposizione di ripartizione per importi, è dell'organo di vigilanza attribuita ai direttori sul luogo di lavoro. provinciali, ai direttori La mancata tenuta o regionali e al direttore vidimazione del registro centrale delle Entrate. In infortuni comporta particolare, nel punto lO, è per il datore di lavoro stato ulteriormente precisato l'applicazione di sanzioni che le competenze decisionali amministrative. in materia di riduzione delle lnps sanzioni civili, in applicazione della disciplina della legge 23 Messaggio4271 dicembre 2000, n. 388, del 24 aprile 2014 restano soggette alla Gestione dipendenti medesima ripartizione di pubblici, Istanze di riduzione competenze prevista per le delle sanzioni civili ai sensi rateazioni. Pertanto, con della legge 23 dicembre effetto dal12luglio 2013, data 2000, n, 388, articolo 116, di pubblicazione della comma 15, Con il messaggio in circolare 108/2013, l'unica disciplina cui fare riferimento esame, l'Inps affronta le richieste di chiarimenti sulle per la definizione delle istanze modalità di definizione in trattazione risulta essere dell'istruttoria delle istanze di quella contenuta nella citata riduzione delle sanzioni civili circolare 88/2002. peril caso di mancato o Messaggio 4273 d . del 24 aprile 2014 ritardato pagamento el O' ' tema pZlOne peri'l SIS contributi dovuti alla Gestione contn'b' M d' utlVO, e la de Ile dipendenti pubblici. In al'lquot e con t n'b uti've re lat'lva particolare, con riferimento al al peno 'do 20042013 • pergrI «Regolamento sui criteri e le assicurati che esercitano il modalità per la riduzione delle diritto di opzione nell'anno sanzioni civili connesse ad 2014. Con il messaggio in inadempienze contributive», oggetto, l'Inps ricorda che adottato dall'Inpdap e 1 Lavoro: partito il Piano , per l glovam Circolare 7 maggio 2014,25 Data Pagina Codice abbonamento: nSole9]{l Quotidiano riproducibile. Pag. 38 nSole9]{l Quotidiano mmrn Data Pagina Foglio l'articolo 1 del 013 maggio 2001, n.158, convertito, senza modificazioni, dalla legge 2 luglio 2001, n. 248, dispone che, ai fini della determinazione del montante contributivo maturato alla data del 31 dicembre 1995, il periodo di contribuzione antecedente dal4 giugno 2013, qualunque sia la data di presentazione della domande stesse alle amministrazioni, può avvenire esclusivamente in via telematica. Pertanto, le direzioni provinciali e territoriali devono informare tempestivamente le amministrazioni interessate datori di lavoro al servizio competente nel cui ambito territoriale si trova la sede di lavoro - in base a quanto previsto dal 0176/2013 convertito dalla legge 99/2013 - valgono ai fini di tutti gli obblighi di comunicazione, compresi quelli a carico dei lavoratori il decennio preso in «nei confronti delle Direzioni considerazione per la regionali e territoriali determinazione del montante circa l'improcedibilità delle domande presentate del lavoro, dell'Inps, medio è valutato per ciascun con modalità diversa dell'Inail o di altre forme anno o frazione di anno medl'ante il rapporto tra da quella telematica. previdenziali sostitutive o Solo nell'ipotesi in cui si nonché nei esclusive, l'aliquota contributiva vigente accerti che la causa inibente confronti della in tale anno e l'aliquota media l'invio telematico dipende da Prefettu ra-Ufficio territoria le vigente nei dieci anni di un non corretto del Governo e delle Province». calendario precedenti funzionamento della quello in cui viene esercitata Viene analizzata in maniera l'opzione. Nei confronti procedura di trasmissione, analitica le validità di tali le sedi possono procedere degli assicurati comunicazioni anche ai fini che esercitano il diritto di alla protocollazione in entrata degli obblighi di della domanda in modalità opzione nel corso dell'anno comunicazione della , l' t medl'a cartacea, alla relativa 2014 , l a IqUO a rioccupazione del lavoratore contributiva relativa acquisizione e alle successive titolare di prestazioni di al decennio 2003/2012 fasi di lavorazione. integrazione salariale Circolare n. 54 da utilizzare, risulta del2 maggio 2014 (ordinaria, straordinaria rispettivamente: 32,91 % Nuova misura interessi di e in deroga), mobilità per il Fpld, per il Fondo mora. (on la circolare in ordinaria e in deroga, trasporti, per il Fondo elettrici, esame, l'Inps ricorda che trattamenti speciali per il Fondo telefonici, l'agenzia delle Entrate, di disoccupazione per per il Fondo volo, per interpellata la Banca d'Italia, l'edilizia e disoccupazione il Fondo Ferrovie dello Stato, ha disposto la riduzione della Aspi e mini-Aspi. per il Fondo ex Inpdai; misura degli interessi di mora 32,56% per il Fondo dazio per ritardato pagamento delle Opcm 19 febbraio 2014 somme iscritte a ruolo al Detassazione premi e per il Fondo Ipost. 5,14% in ragione annuale. La produttività. Nel periodo lSCa O S r. misura è stata stimata dalla compreso tra il 1ogennaio Ban~a d'I~alia ~n base ~Ila .. e il31 dicembre 2014 medIa del tassI bancari att1V1 l'agevolazione per con riferimento al periodo 10 l'incremento della produttività del lavoro gennaio 2013-31 dicembre (articolo 1, comma 481, ···2013. La variazione decorre della legge 24 dicembre 2012, Messaggia 4293 dallo maggio 2014. del 28 aprile 2014 n. 228) trova applicazione con esclusivo riferimento ? Trasmissione modelli al settore privato riscatto ai finiTfs/Tfr. (on e peri titolari di reddito messaggio 4293 del28 aprile da lavoro dipendente non 2014, l'Inps fa presente che superiore, nell'anno 2013, pervengono da alcune sedi e a 40.000 euro, allordo amministrazioni iscritte alla Circolare n. 57 del 6 maggio 2014 delle somme assoggettate, gestione ex Enpas quesiti in nello stesso 2013, all'imposta tema di trasmissione dei Validità comunicazioni sostitutiva (articolo 1, comma modelli per le domande di obbligatorie dei datori di 1, del Dpcm 22 gennaio 2013). riscatto ai fini Tfs/Tfr, in lavoro. Importanti La retribuzione di produttività relazione sia all'invio delle precisazioni vengono fatte individualmente riconosciuta, nuove istanze sia all'invio con la circolare in esame, in che può beneficiare delle istanze in giacenza da merito alla validità della dell'agevolazione di cui sopra, parte delle amministrazioni comunicazione di assunzione. non può comunque essere stesse. Atal proposito, In maniera specifica, viene complessivamente superiore, l'Istituto conferma quanto precisato che le nel corso de12014, indicato nella circolare 43 del comunicazioni di assunzione, a 3.000 euro lordi. 21 marzo 2013, e cioè che la cessazione, trasformazione e «Gazzetta Ufficiale» -29 aprile 2014, n. 98 trasmissione di domande di proroga dei rapporti di lavoro riscatto da parte delle autonomo, subordinato, amministrazioni iscritte alla associato, dei tirocini Ministero Lavoro -ministro gestione ex Enpas, a decorrere e di altre esperienze Semplificazione, decreto professionali inviate dai interministeriole 18 aprile 2014 R· tt Tf /Tf· modelli solo in via telematica 19-05-2014 4 2/2 Costruzione e ristrutturazionecapannoni. (on decreto interministeriale, sono state individuate (ex articolo 67, comma 2, del Dlgs 81/2008), secondo criteri di semplicità e comprensibilità, le informazioni da trasmettere all'organo di vigilanza in caso di costruzione e di realizzazione di edifici o locali da adibire a lavorazioni industriali, nonché nei casi di ampliamento e di ristrutturazione di quelli esistenti. La modulistica da utilizzare per trasmettere le . informazioni all'organo di vigilanza è disponibile sul sito del ministero del Lavoro nella sezione "sicurezza lavoro". Vigilanza fondi ca;i,mfssfaneVigiianza tondi pensione, delibera 16 aprile 2014 Contributo Covip.la commissione vigilanza fondi pensione ha determinato la misura, i termini e le modalità di versamento del contributo dovuto alla (ovip da parte delle forme pensionistiche complementari nel 2014 (articolo 1, comma 65, legge 266/2005). «Gazzetta Uffidale» -6 maggio 2014, n.103 (La precedente puntata sulle novità previdenziali è stata pubblicata sul Sole 24 Ore del5 maggio) ....... Comunicazioni di assunzione: i criteri di validità ••••• H.H.HH.. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, Codice abbonamento: 068391 "H non riproducibile. Pag. 39 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 19-05-2014 5 1 Oggi a Milano con il ministro Poletti Oggi al Sole 24 Ore con il ministro Poletti A «Tuttolavoro» Novità del Jobs Act esperti a confronto esperti a confronto sulJobsact Appuntamento oggi con la terza edizione di «TuttolavoH»), l'evento che Il Sole 24 Ore dedica all'analisi e al dibattito sulla riforma del mercato del lavoro, alla luce delle novità introdotte dal Governo nel Jobs AcL In programma tavole rotonde con istituzioni e imprese e cinque focus ternatici. Prevista la partecipazione del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. È la giornata di «Tuttolavoro», il convegno del Sole 24 Ore, giunto alla terza edizione, dedicato quest'anno all'analisi e al dibattito sulla riforma del mercato del lavoro alla luce delle novità introdotte dal governo Renzi. La partecipazione all' evento - che si svolge nella sede di via Monte Rosa 91, a Milanoè gratuita fino a esaurimento posti Cinfo sul sito WWW.tuttolavoro2014·ilsole240re.com). Dopo la registrazione dei partecipanti (ore 8.30) e l'apertura dei lavori dal direttore del Sole 24 Ore, Roberto Napoletano, la prima tavola rotonda (ore 9.10), intitolata «Le nuove opportunità del mercato del lavoro tra welfare e nuove relazioni industriali» con l'introduzione del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Interventi di Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, Pierangelo Albini, direttore lavoro e welfare di Confindustria, Cesare Damiano, presidente della Commissione lavoro alla Camera, Mariastella Gelmini, vicecapogru ppo vicario di Forza Italia alla Camera, ed Elena Lattuada, segretario confederale nazionale Cgil. Alla seconda tavola rotonda (ore 10.20), intitolata «Esperti e imprese si confrontano: proposte e soluzioni» prenderanno parte Stefano Colli-Lanzi (Ceo Gi e Il convegno Si svolgerà oggi la terza edizione di« Tuttolavoro», l'evento che Il Sole 24 Ore dedica all'analisi e al dibattito sulla riforma del mercato del lavoro, alla luce delle novità introdotte dal Governo nel JobsAct dirigenti aziendali e i professionisti del settore. Gli Esperti del Sole 24 Ore affronteranno gli aspetti più rilevanti dell'evoluzione delle regole del mercato con cui impresee lavoratori dovranno farei conti nell'immediato futuro L'obiettivo Il pubblico Strutturato in diversi momenti di dibattito, grazie a tre tavole rotonde e cinque focus tematici che approfondiscono le principali novità appena varate dal Governo, il convegno è l'occasione per creare un confronto costruttivo con i delegati delle istituzioni, ì " All'incontro, che si svolge in via Monte Rosa 91, a Milano, dalle ore 8.30 alle 13.30, si può partecipare gratuita mente fi no a esaurimento dei posti disponibili (ulteriori informazioni sul sito internet Ritaglio Lavoro e previdenza www.tuttolavoro2014.i1sole24ore.com) stampa ad uso esclusivo del lI\Uli()ALtl: Nella sede del Sole 24 Ore di via Monte Rosa 91 tre tavole rotonde e approfondimenti tematici sulla riforma di settore Division Manager SCM Group); «Contratti a tutele crescenti: una possibile risposta alle esigenze di flessibilità da parte delle imprese e di tutele per i lavoratori» (ore 12.15), con Franco Toffoletto (partner Toffoletto De Luca Tamajo e Soci) e Maurizio Campagnoli (Direttore relazioni istituzionali e industriali Costa Crociere); «Apprendistato: le previsioni di legge e i contratti collettivi» (ore 12-45), con Olimpio Stucchi (Managing Partner UnioLex - Stucchi & Partners) e Filippo Squarcia (head of Group), Isabella Covili Fag- Corporate human resources gioii (vicepresidente Aidp), Sergio De Pasquale (presidente Gruppo De Pasquale), Gabriele Fava (presidente Fava & Associati) e Nicola Uva (Strategy Director Adp Italia). Alle ore 11.15 - dopo uno BCube Group); «Il mercato del lavoro visto dall'Europa: sfide e opportunità», con Francesca Cigarini (funzionario della Rappresentanza a Milano della Commissione europea) (ore 13.10). destinatario, non ©RIPRODl!ZlONF RI'",ERVA;-A riproducibile. Pag. 40 068391 o Contratti a termine f) Somministrazione Contratti a tutele crescenti O Apprendistato 9 Il mercato del lavoro visto dall'Europa: sfide e opportunità spazio dedicati ai quesiti dei presenti - seguiranno i focus tematici a cura degli esperti. Si tratta de «Il contratto di lavoro a termine, senza causale, tra proroghe e rinnovi», curato da Giampiero Falasca (partner Dia Piper) e Bruno Burigana (direttore Human Resources & Security Snam). A seguire, «Le regole per la somministrazione» (ore 11.45) con Francesco Rotondi (partner LabLaw Studio Legale Failla Rotondi & Partners) e Guido Muratore (Hr Codice abbonamento: Cinque focus tematici Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio Lavoro Cantiere aperto Dal testo unico delZOll al decreto Paletti sono oltre dieci gli interventi normativi LE MISURE PER I GIOVANI I 19-05-2014 5 1 /2 La linea dettata da Bruxelles Dalla Commissione Ve l'indicazione di definire una camice chiara di regole Una Garanzia per l'apprendistato Prove di rilancio con la «Youth Guarantee» ma l'iter per assumere resta complesso Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad volto gli studenti degli ultimi due anni delle superiori è ancora in stand-by, in attesa che il decreto attuativo veda la luce (si veda Il Sole 24 Ore del 13 maggio). E ancora: molte Regioninonhanno disciplinato l'apprendistato di alta formazione, che si deve quindi appoggiare su apposite convenzioni di volta in volta stipulate tra datori di lavoro e scuole, enti di formazione o ricerca, università (fmora poche centinaia di ragazzi coinvolti). Un quadro normativo frammentato e in continua evoluzione che scoraggia le imprese, nono- Regioni in ritardo sulle linee guida on c'è pace per il contratto di apprendistato. Alle continue modifiche normative sono seguiti svariati interventi di prassi, ma alcuni nodi restano aperti: in primis la formazione. Le Regioni devono ancora recepire le linee guida varate il20 febbraio scorso. Alcuni sgravi, peraltro, introdotti senza una visione organica, hanno portato alla ncannibalizzazione n dell'apprendistato stesso: si pensi al bonus Letta per le assunzioni di giovani nsvantaggiati n. Sul punto, hanno pesato anche l'onere di stabilizzazione e il rincaro contributivo apportati dalla legge 92/12. stante i benefici economici e contributivi della formula. Del resto anche la Commissione Ve - che ha promosso l'inizi~tiva "Alleanza europea per l'apprendistato" per lo scambio di buone prassi - mette al primo posto per il rilancio dell' apprendistato l'esistenza di una cornice ben delineata di regole. InItalia invece la corsa del legislatore a semplificare ha disorientato molti "datori". La Cna, Confederazione nazionale dell' artigianato, ha contato ben12 passaggi burocratici necessari per assoldare un apprendista. Oltre ai normali adempimenti previsti per la generalità delle assunzioni, l'apprendistato richiede anche l'iscrizione ai percorsi formativi regionali. Ogni Regione ha regole diverse e questo impone ad esempio - agli intermediari che operano per conto dell'azienda di accreditarsi sulle differenti piattaforme informatiche. Così dal mondo produttivo arrivano giudizi in chiaroscuro sulle novità del decreto Poletti. Confcommercio apprezza «i chiarimenti sull'effettività dell' offerta formativa pubblica, la riduzione del costo delle ore di formazione e l'alleggerimento delle percentuali di conferma (20% per le aziende con almeno 50 dipendenti, ndr)>>. Anche Confartigianato valuta positivamente le semplificazioni sulla gestione del rapporto e sulla parte formativa. Mentre da Confprofessioni si sottolinea che «l'aver reintrodotto la formazione pubblica complicherà il quadro degli obblighi e creerà ancor più problemi nell'utilizzo dell'apprendistato anche negli studi professionaID>. !,;":RJPRODUZJONf RISERVATA Alessandro Rota Porta A PAGINA 35 \';") RIPRODUlICNF RlSERVA-:-A Menovincoli sull'«interinale» uso esclusivo del destinatario, non 068391 Prove di rilancio per l'apprendistato.Formazione più snella, meno vincoli sulle stabilizzazioni, spazio al contratto stagionale: queste le principali novità previste dal decreto Poletti, convertito in legge giovedì scorso. L'ennesimo tentativo di far decollare un contratto chenegliultimi4annihasubìtooltre dieci interventi normativi di livello nazionale e regionale. A partire dal Testo unico del20ll (Dlgs 167) le principali modifiche sono state realizzate in primis dalla riforma Fomero del 2012, dal pacchetto Letta-Giovannini (2013) e dal decreto Carrozza (2013). Nonostante tutte queste misure (per quelle più recenti si vedano le schede in pagina), i numeri non prendono quota e gli apprendisti, secondo gli ultimi dati Isfol, arretrano sotto la soglia dei 500mila l'anno. Ora il banco di prova sarà l'attuazione del progranlllla europeo Garanzia giovani, che porta in dote all'Italia l,51 miliardi nel 2°14-15 e prevede tra gli strumenti chiave per favorire l'occupazione giovanile proprio l'apprendistato. In base ai calcoli di Bruxelles, l'incremento di unsolo punto percentuale di questa formula farebbe aumentare dello 0,95% il tasso di occupazione tra le nuove generazioni e abbassare quello dei disoccupati dello 0,8%. TI cantiere resta, però, ancora aperto e ci sono diversi tasselli da sistemare. L'apprendistato di primo livello (per i giovani tra i 15 e i 25 anni), ad esempio, è disciplinato solo da un terzo dei contratti collettivi, con regole molto diverse da regione a regione. In più, il programma sperimentale (2014-16) per lo svolgimento di periodi di formazione in azienda ri- Codice abbonamento: Francesca Barbieri riproducibile. Pag. 41 nSole9]{l Quotidiano mmrn Tre formule sotto la lente Data 19-05-2014 Pagina 5 Foglio 2/2 ACURA DJ Alessandro Rota Porta Target: giovani tra i 15 e i 25 anni. Durata del contrat1o: non può essere superiore, perla sua componente formativa, a 3 anni (4 nel casodi diploma quadriennale regionale). La regolamentazione dei profili formativi è decisa dalle Regioni. Dopo la qualifica il contratto si può trasformare in contratto di mestiere Stipendto: fatta salva l'autonomia dei Ccnl, al lavoratore spetta un salario che tenga conto delle ore effettive di lavoro, nonchè di quelle di formazione almeno nella misu ra del 35% del relativo monte, Se le regioni han no disciplinato l'alternanza scuola-lavoro, i Ccnl possono stabilire apprendistato a termine per le attività stagionali -Solo un terzo dei contratti collettivi ha disdplinato questa tipologia di apprendistato -La disciplina è molto diversa tra le Regioni ·Non c'èun percorso peri cicliquinquennaU -Manca ancora il decreto attuativo per realiuare ['apprendistato a scuola previsto dal "decreto Carroua" Target: giovani tra 18 (17 in possesso di una qualifica professionale) e 29 anni. Durata massima: 3 anni (5 per le qualificheartigiane). I Ccnl stabiliscono contenuti e tempi della formazione(competenzetecnichee specialistiche). Per le imprese "stagionali" i Ccnl possono prevedere l'apprendistato a termine La Regione deve comunica re al datore di lavoro -enlro 45 giorni dall'assunzione· sede e calendari dei corsi circa la formazione di base (secondo le linee guida della Conferenza Stato-Regioni del 20 febbraio 2014), awalendosi anche dei datori e delle loro associazioni che si renda no disponibili Purin assenza di vincoli in merito alla formazione di base, il mancato svolgimento viene sanzionato (con il disconoscimento dell'apprendistato) se la stessa è prevista dal Contratto collettivo nazionale di lavoro, anche nelle more dell'attivazione da parte della Regione Contratto finaliuato al conseguimento di un diploma superiore o universitario o di alta formazione, nonchè per l'accesso alle professioni ordinistiche. Target: giovanitra 18 (17 con una qualifica professionale) e 29 anni. La regolamentazione spetta alle Regioni; in assenza, spazio a convenzionitra imprese escuole/atenei Ildecreto 34, convertito i nlegge dalla Camera la scorsa settimana, è intervenuto modificando il deaeto legge 104/2013, per consenti re la deroga altimite di età per instaurare il contratto, con particolare riguardo agli studenti iscritti agli istituti professionali. L'obiettivo è incentivare l'alternanza scuola-lavoro Molte Regioni non hanno ancora disdplinato questa tipologia di apprendistato, che si deve quindi appoggiare -in una logica "fai-da-te" -su apposite convenzioni dt volta in volta stipulate tra datori di lavoro e scuole. e nti di formazione o ricerca, università Il test di convenienza ACURA DI Alessandro Rota Porta Alcuni esempi di calcolo della retribuzione e dei contributi per un apprendista rispetto a un dipendente qualificato assunto a tempo indeterminato' Valori in euro COSTO TOTALE JNAJL Impiegato Apprendista impiegato 28.907 21.880 1GB Cameriere Apprendista cameriere 27.918 18.977 ---,,/- ~/ .. - 352 Codice abbonamento: 068391 TFR I Nota: C» Si p~ò inquadrare l';pprendista fino adue livelli inferiori a queUo·di qualificazi~;;;J~~ntributi Inps in aziende con più dI 9 addetti sono aU'll,61%; fino a 9 addetti: daU'l,61% fine aU'll,61%. Non sono dovuti premi Inail Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 42 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina I Foglio 19-05-2014 7 1 /2 Nelle politiche di coesione il nostro Paese è ancora in ritardo nella realizzazione Dai fondi Ue un aiuto alle Prni Grazie alle risorse comunitarie avviate 3.700 nuove imprese Creati oltre 47mila posti di lavoro e 3.700 imprese, banda larga estesa a 94mila persone e sostegno per 26mila Prni. Sono le cifre dei fondi U e in Italia, riferite al Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), che rappresenta la metà delle risorse disponibili. Ma il nostro Paese sconta ancora ritardi, mentre Germania, Spagna e Regno Unito hanno fatto meglio di noi. Chiellino Nuove imprese e lavoro con i fondi De Realizzati anche 1.500 km di ferrovie - Germania, Spagna e Regno Unito hanno fatto meglio Giuseppe Chiellino MILANO. Più di 47mila posti di lavoro creati in Italia grazie ai fondi europei. E poi 3.700 nuove imprese; banda larga estesa a più di 940mila persone; sostegno per 26mila Pmi. Il bilancio della Commissione europea sull'efficacia della politica di coesione nel periodo 2007-2013 è ancora provvisorio. Non solo perché si ferma al 2012 ma anche perché molte regioni sono ancora indietro nella realizzazione dei progetti cofinanziati dalla Ue. All'attivo ci sono anche 1.500 chilometri di ferrovie, costruite o ricostruite, e progetti di depurazione delle acque reflue per un milione di persone. Queste cifre si riferiscono solo agli interventi del Fesr (Fondo per lo sviluppo regionale) che rappresenta circa la metà delle risorse europee disponibili, considerando anche il Fondo sociale (Fse) e il Fondo per l'agricoltura e le aree rurali (Feasr). Servono a dare concretezza alla politica di coesione dell'Unione e ai fondi europei, troppo spesso associati nell'immaginario collettivo all'idea di spreco e malagestione. Non che non ci siano - purtroppo - episodi di truffa o corruzione, ma come sempre un albero che cade fa più rumore di un bosco che cresce. E al bosco bisogna guardare per cercare di capire non solo il senso delle politiche europee di coesione, ma anche come sfruttarle per la crescita e l'occupazione. Perciò il confronto con gli altri Stati membri, che ancora una volta vede l'Italia nelle posizioni di coda, va vissuto non come uno smacco ma come l'occasione per capue cosa possono rare regioni e ministeri per spendere meglio e più velocemente le risorse europee. Per esempio guardando alla Germania, che con risorse inferiori a quelle destinate all'Italia è riuscita a creare 88mila posti di lavoro e ha sostenuto la nascita di 6.500 nuove imprese e 5.900 progetti nelle energie rinnovabili. O alla Spagna che, è vero, aveva più risorse dell'Italia, ma sembra anche averle spese molto meglio, sia in termini di nuova occupazione (58 mila) che di supporto alle Pmi (43mila) o, ancora più significativo, a sostegno di 30mila progetti di ricerca. L'elenco potrebbe continuare, per esempio con il Regno Unito che, con un terzo dei fondi rispetto all'Italia, ha creato 87mila posti di lavoro. Dettaglio non secondario, il Regno Unito, come la Germania,ha speso le risorse del Fse dopo aver definito una strategia che andava al di là dei corsi di formazione ("il corsificio", come lo chiamano a Bruxelles) e puntava ad obiettivi ben individuati. Salvo improbabili grosse modifiche imposte dalla Commissione all'Accordo di partenariato che è sotto esame, da qui al 2020 le regioni dovranno gestire direttamente più di 30 miliardi di euro (il dettaglio nella tabella a fianco), senza contare il cofinanziamento. Più di 1.000 euro procapite, neonati compresi, in diverse regioni del Sud. E sempre che non si applichi davvero la clausola che impone di tagliare la dote alle regioni che si sono dimostrate meno efficienti, ampliando ulteriormente i programmi nazionali. (( R;PRO[;UZIDNl 'ilSf:RVATA RISUI. TATI ACONfRONTO Codice abbonamento: 068391 Con meno risorse dell'Italia per i progetti europei gli altri Paesi hanno attivato molti più occupati e sostenuto più aziende Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 43 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio u.-."",.-.-. stnltturali Le vie della ripresa Grazie all'utilizzo delle risorse comunitarie , creati 47mila posti e avviate 3.700 Pmi I L'EFFICACIA DEGLI INTERVENTI Risorse che la nuova programmazione assegna direttamente alle Regioni L'Accordo di Partenariato, che fissa gli impegni dell'Italia nella spesa dei fondi comunitari 2014-2020, contiene il dettagtio delle risorse attribuite a ciascuna regione, sul Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale), il Fse (Fondo sociale europeo) e il Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale). Si tratta in tutto di poco più di 42 miliardi di euro. La grafica illustra la distribuzione provvisoria dei 31 mìliardi, che saranno gestiti direttamente dalle regioni attraverso i Por (Programmi operativi regionali). Per i valori definitivi bisognerà aspettare i Por che saranno pronti entro il 22 luglio. Nella mappa in basso gli importi procapite per ogni regione. Gli altri 11 miliardi saranno gestiti dai ministeri con i Pon (Programmi operativi nazionali) che il governo precedente ha rafforzato puntando su una maggiore efficienza nella gestione, alla luce delle enormi difficoltà che hanno caratterizzato il periodo 2007-2013 su cui pende ancora il rischio del "disimpegno automatico". AI miglioramento della capacità amministrativa è dedicata una percentuale della nuova programmazione. I valori dell'infografica sono espressi in euro FSE FEASR Piemonte 504.083.942 415.003.428 471.325.000 Valle D'aosta 32.175.475 27.788.275 59.814.000 Lombardia 485.237.258 485.237.258 499.177.000 Provo Aut. Bolzano 68.310.599 68.310.599 157.994.000 Provo Aut. Trento 55.298.099 54.027.940 129.572.000 Liguria 196.272.620 177.272.384 134.832.000 Veneto 372.204.984 309.968.285 510.679.000 Friuli V. G. 115.389.592 138.213.907 127.692.000 Emilia Romagna 240.947.636 393.125.091 512.990.000 Toscana 403.244.175 ., 359.464.687 414.746.000 Umbria 178.146.602 118.764.401 378.012.000 Marche 188.891.644 143.989.809 231.969.000 Lazio 458.532.597 451.287.357 338.388.000 Abruzzo 130.619.971 56.386.494 207.742.000 Sardegna 468.638.208 221.253.335 628.035.000 Molise 52.950.497 23.853.230 101.025.000 842.409.449 990.918.000 144.812.084 411.497.000 iil1.i ;;;;èZiJ,'tii:;~;t ~ ì!!mIWi: f_~<!t - Puglia 413.015.866 254.339.876 667.655.000 lIIIIIll Campania MEN O SVILU PPATE TOTALE ITALIA (compresi i Pon) --- -II SiGilla III REGIONI '~'jJ1~~r:(II il Calabria REGIONI IN TRANSIZIONE , La programmazione 2014·2020 I Le Regioni dovranno gestire direttamente I 30 miliardi: servono maggiori competenze FESR Basilicata REGIONI PIÙ SVILUPPATE 19-05-2014 7 2/2 __ 1.138.712.000 627.882.260 1.110.935.000 .,~_._- - - - - - " .. _ . _ - " " 1.390.392.370 119.775.750 1.469.651.516 294.615.198 238.896.039 508,377.004 1.192.850.269 381.295.499 1.147.062.727 1.177.454.862 674.923.003 544.650.453 1.244.187.954 394.748.465 1.315.924.541 177.828.727 4.551.397.496 969.324.750 2.451.872.630 5.172.215.339 4.823.976.642 42.115.964.871 Codice abbonamento: 068391 ._-_._---~-----_. 615.072.321 TOTALE Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 44 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data 19-05-2014 Pagina 35 Foglio 1 La quota de120% imposta per i contratti a termine non riguarda i somministrati Il tetto agli «interinali» è nel Ccnl legge 27612003- Anche in présenza di simili disposizioni, tuttavia, ci sono casi che per espressa disposizione di legge non possono essere assoggettati a limitazioni quantitative e quindi non devono essere computati nell' eventuale tetto contrattualcollettivo. Sono, innanzitutto, le stesse situazioni previste dall'articolo lO, comma 7 del Dlgs 368/2001 per i contratti a termine: avvio di nuove attività, sostituzioni, attività stagionali, programmi radiotelevisivi, lavoratori over 55 e in mobilità. Al'elenco vanno aggiunte le startup innovative, esenti da limiti per un periodo massimo di quattro anni dalla loro costituzione. Vi sono poi esenzioni di natura soggettiva dagli eventuali limiti contrattuali che valgono solo per la somministrazione (articolo 20, comma 5-ter, del Dlgs 276/2003): soggetti percettori di indennità di disoccupazione o comunque di alllll1ortizzatori sociali, anche in deroga, da almeno sei mesi; lavoratori definiti «svantaggiati» o «molto svantaggiati» in base alla normativa europea (articolo 2, numeri 18 e 19 del regolamento Ce800/zo08).Rien- trano in queste ultime due categorie: i lavoratori senza un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, i soggetti privi di diploma di scuola media superiore o professionale, i lavoratori ultracinquantenni, gli adulti che vivono soli con una o più persone a carico, i lavoratori appartenenti al genere sottorappresentato in professioni o settori caratterizzati da un tasso di diparità uomodonna che superi del 25% lamedianazionale, i membri di minoranze nazionali all'interno dello Stato. l limiti quantitativi contrattuali, ove esistenti, andranno dunque "depurati" dalle missioni che possono essere comprese in questa ampia casistica. In caso di superamento di questi limiti da parte dell'utilizzatore, non potrà comunque applicarsi la nuova sanzione alllll1inistrativa prevista dal decreto Poletti, ricollegata espressamente alla «violazione del limite percentuale di cui all'articolo l, comma I», norma inapplicabile, come si è visto, alla somministrazione. Masoprattutto,lasanzioneèinserita quale comma4-septies nell'articolo 5 del Dlgs 368/2001 e quindi non si applica alla somministrazio- neper espressa disposizione dell'articolo 22 del Dlgs 27612003. La situazione, alriguardo, rimane quella preesistente al decreto, che ha visto confrontarsila tesi del semplice inadempimento a un obbligo asssunto nei confronti del sindacato (sanzionabile eventualmente con il procedimento ex articolo 28 dello Statuto dei lavoratori), con quella secondo cui lo "sforamento" dei limiti configura una somministrazione irregolare, con conseguente diritto del lavoratore di chiedere la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze dell'utilizzatore (articolo 27 delDlgs276/2003)· Resta da dire, per quanto ovvio, che illirnite del 20% (con la relativa sanzione amministrativa) non è applicabile ai contratti a termine stipulati dalle agenzie disomministrazione con i propri dipendenti da inviare in missione. A prescindere dalle indicazioni della Corte di giustizia europea, anche la nostra normativa nazionale prevede che i rapporti di lavoro a termine delle agenzie c,on i propri dipendenti siano soggetti alla disciplina del Dlgs 368/2001 «per quanto compatibile». Codice abbonamento: 068391 L'abolizione della causale nei contratti a termine operata dal decreto Poletti è, per così dire, "compensata" dalla previsione di un limite quantitativo pari al 20% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza ali c gennaio dell'anno di assunzione. L'originaria, per certi versi ambigua, formulazione della norma aveva fatto sorgere il dubbio che nel tetto del 20% previsto dovessero rientrare anche i contratti di somministrazione. Il testo approvato dal Parlamento contiene due modifiche che dissipano ogni dubbio. Illirnite del 20% si riferisce esclusivamente ai contratti a termine. Sparisce, infatti, dal nuovo articolo l, comma l, delDlgs 368/2001, ilriferimento all'utilizzatore e illimite è specificamente riferito ai «contratti atempo determinato stipulati daciascun datore di lavoro». È dunque confermato che la legge non impone alcun limite quantitativo all'utilizzo della somministrazione a tempo determinato. Limiti di questo genere possono essere, semmai, stabiliti dai contratti collettivi nazionali, in base all'articolo 20, comma 4 della Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 45 nSole9]{l Quotidiano mmrn Pagina 17-05-2014 1 Foglio 1 /2 Data I INTERVISTA ADOlCETTA (CONfINDUSTRIA) «DI Poletti primo passo per il lavoro flessibile» di Nicoletta Picchio HL' occupazione non si crea per legge. Ma regole " chiare, :flessibili come richiede la competizione internazionale, con un adeguato livello di tutela sono fondamentali per creare occupazione». Stefano Dolcetta, vice presidente di Confm- INTERVISTA dustria per le relazioni industriali, indica i principi cui si dovrebbe ispirare il mercato dellavoro italiano. Una strada imboccata dal governo sia con il decreto appena approvato che con la legge delega. Continua" 4 Stefano Dolcetta Vice presidente Confindustria «Il decreto Poletti primo passo verso regole flessibili sul lavoro» e nuove norme su contratti a termine e apprendistato creano migliori condizioni? L Il giudizio complessivo sul provvedimento approvato è positivo. Finalmente è stato abbandonato il criterio delle causali del contratto a termine, che avevano dato luogo ad un grande contenzioso e la scelta del governo di adot· tare il limite di durata massi· ma dei contratti dà maggiore certezza alle imprese. Sull'introduzione di un limite massimo percentuale di utilizzo di contratti a termine, invece, serviva una disciplina transitoria più semplice e più chiara. Nonostante ciò, il giudizio resta positivo: è un primo passo verso una regolamentazione più flessibile del mercato del lavoro. Il governo ha presentato un disegno di legge delega per riformare il mercato del lavoro e dare una spinta alla ripresa: va nella giusta direzione? Il contratto di lavoro ,a tutele progressive previsto dal governo può' stimolare le aziende ad aSsumere a tempo indeterminato? Su questo punto mantengo delle perplessità: non credo che l'introduzione di un'ennesima tipologia contrattuale, pur con elementi di flessi. bilità, possa risolvere il problema. È giunto il momento di ripensare con coraggio proprio il modello del contratto a tempo indetenninato, inmodo che le ~mprese siano incoraggiate a utilizzarlo. Occorrono riforme per rendere moderno il mercato del lavoro. Per questo la prossima settimana, con il presidente Squinzi, presenteremo al ministro Poletti le propo- ste di Confindustria che considero un contributo importante al processo di riforme che il ministro sta portando avanti. È ancora l'articolo 18 il no- do vero da sciogliere? Resta uno dei fattori di maggiore criticità, ma non è l'unico. C'è ad esempio anche il nodo delle mansioni, che andrebbe interamente affidato alla contrattazione, superando i limiti anacronistici, imposti dalla legge. Anche una modifica più decisa della disciplinà dei licenziamenti individuali e collettivi spingerebbe le aziende ad assumere a tempo indeterminato. È un fatto innegabile che, ad esempio, in Gran Bretagna la quota di contratti atermine mediamente utilizzati è largamente inferiore a quella italiana, anche grazie ad una disciplina del recesso senz'altro meno restrittiva. Una questione di questa portata non può però essere affrontata senza un sistema di sostegno al reddito più diffuso e politiche attive efficaci. Le nostre proposte hanno questa impostazione. La legge delega, pur conteRitaglio stampa ad uso esclusivo del zionare meglio l'incontro tra domanda e offerta di lavoro: quali sono gli interventi prioritari da fare? Il' principale problema è l'eccessivo numero di soggetti pubblici con competenze in materia e il loro scarso coordinamento. Bisogna razionalizzare e unificare, sfruttare le sinergie fra soggetti pubblici e privati e, soprattutto, mettere in relazione i soggetti che gestiscono le politkhe attive e quelli che erogano i sussidi al reddito dei disoccupati. Le politiche attive del lavoro sono l'altra faccia della rete di protezione, per Confindustria troppo costosa, poco universale e iniqua: come cambiarla? Prolungare, oltre ogni ragionevolezza, la durata degli ammortizzatori sociali non solo non favorisce la ricerca di una nuova occupazione ma, soprattutto, rallenta i processi di ristrutturazione delle imprese. Servono due soli ammortizzatori universali, obbligatori: la cassa integrazione guadagni, per affrontare crisi nelle quali è Da anni si cerca di far fun- prevedibile una ripresa destinatario, non riproducibile. Copie in nostro possesso di cattiva qualità Lavoro e previdenza Pag. 46 068391 • Continua da pagina! nendo principi molto ampi e dai contorni da definire, sembra muoversi anch'essa nella direzione di un'autentica semplificazione e un effettivo miglioramento delle regole che disciplinano il mercato del lavoro. Trattandosi, però, di una delega occorrerà seguire con molta attenzione la fase della sua attuazione. Codice abbonamento: di Nicoletta Picchio Quotidiano nSole9]{l mmrn dell'attività e l'Aspi per colòro che hanno perso il lavoro e sono attivamente alla ricerca di una nuova occupazione. Razionalizzando gli strumenti si darà slancio alle politiche attive e si potranno ridurre gli oneri a carico delle imprese. In questo disegno che ruo~ lo gioca la contrattazione collettiva? Con gli ultimi accordi Ì!n~ terconfederali abbiamo avviato una riforma della contrattazione che va completata. Abbiamo fissato regole molto importanti in tema di rappresentanza che adesso vanno applicate coerentemente. Dopo la derogabilità "normativa", resta da completare il percorso della derogabilità "economica" del contratto nazionale con la contrattazione aziendale, in un quadro di regole certe, per evitare di sommare costi a costi e consentire alle imprese maggiori flessibilità. Quali misure favorirebbe~ ro il secondo livello? La priorità per le imprese è la competitività, non la con- Data trattazione. Questa è utile se favorisce quei recuperi di produttività di cui le imprese italiane hanno assolutamente bisogno. Serve, quindi, decontribuire e detassare in modo strutturale i premi legati ai risultati aziendali. Anzi dovrebbero godere di questo trattamento tutte le somme che hanno questa natura a prescindere dal fatto che nascano dalla contrattazione collettiva. Bisogna abbassare il costo del lavoro con un'incisiva azione sul cuneo fiscale e contributivo, altrimenti competere non sarà 17 -05-2014 Pagina 1 Foglio 2/2 per niente facile. Nella delega si parla di salario minimo legale: che ne pensa Confindustria? È un tema molto delica~ to che, in certa misura, mette in discussione l'autonomia delle parti sociali. Va affrontato con chiarezza. L'unica considerazione che mi sentirei di fare è che anche questo è un evidente segnale della necessità di accelerare quel pròcesso. di modernizza~ zione delle relazioni industriali che Confindustria considera ineludibile. © RIPIWOlJZIONE RISERVATA «Bene ['abbandono delle causali del contratto ii termine che hanno creato un grande contenziosem «Sul contratto a tutele progressive mantengo perplessità: servono scelte più coraggiose» Codice abbonamento: 068391 Stefano Doltetta è vice presidente di Confindustria per le relazioni industriali Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 47 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data 17-05-2014 Pagina 4 Foglio 1 Il V'l(ltMINIISti~O 1'III.'IIl\ftl1UV «È possibile un prelievo sulle pensioni d'oro» Un contributo sulle pensioni d'oro per estendere anche ai pensionati il bonus Irpef da 80 euro mensili. A lanciare questa proposta è il viceministro dell'Economia, Emico Morando, nella replica sul decreto Irpef alle commissioniBilancio e Finanze del Senato. «Relativamente all'esclusione dal bonus dei pensionati» - ha detto Morando - è auspicabile che «un intervento in favore delle pensioni più basse possa trovare copertura finanziaria attraverso misure di solidarietà interne al sistema previdenziale, per esempio chiedendo un contributo a pensioni dì importo estremamente elev:ato e acquisite sulla base di rivalutazioni del monte contributivo del tutto disancorate rispetto ad altri regimi pensionistici».Ma questa soluzione non piace a N cd. Che con Maurizio Sacconi fa sapere che «Il Nuovo Centrodestra non potrebbe rimanere al Governo un minuto oltre quella tassazione delle pensioni» ipotizzata da Motando. I Codice abbonamento: 068391 I{;RIPROOLlZ1QNER!SERVATA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Copie in nostro possesso di cattiva qualità Lavoro e previdenza Pag. 48 Quotidiano nSole9]{l mmrn La semplificazione Pagina 17-05-2014 1 4/1 5 Foglio 1 /8 Data pubblid Non dovrebbe più essere necessaria la verifica nella banca dati nazionale I Addio al documento cartaceo e validità di uo giorni I requisiti Aliquota unica per le imprese Informazioni dettagliate che diminuiscono le ore oltre il 200;6 nell'accordo azienda-sindacati o L' u I INE Antonino Cannioto Giuseppe Maccarone re del decreto interministeriale diregolamentazione, ogni disposizione dilegge incompatibileconleprevisionideldecreto lavoro sarà abrogata. Attualmente le stazioni appaltanti possono verificare online il possesso dei requisiti di capacità generale e tecnicoeconomica delle imprese. Il controllo si esegue accedendo alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici (Bdncp) operativa presso l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (Avcp). Per rendere possibile lo scambio di informazioni telematiche tra le stazioni appaltanti e le imprese che vogliono partecipare a pubbliche gare d'appalto di lavori, forniture e servizi, è stata realizzata una piattaforma telematica denominata Avcpass. Previa registrazione, il sistema permette alle stazioni appaltantVenti aggiudicatori l'acquisizione della documentazione comprovante il possesso dei requisiti di carattere generale, tecnicoorganizzativoed economico-finanziario per l'affidamento dei contratti pubblici; consente,inoltre,aglioperatorieconomici di inserire a sistema i documenti richiesti dalle procedure di affidamento. N ella delibera 1ll1z0l2, l'Autorità ha, tra l'altro, affermato che nella documentazione comprovanteilpossessodeirequisiti generali (articoli 38 e 39 del codice) figura anche il Durc fornito dall'Inail. Stante, dunque, quanto previsto dal DI 34/2014, quando sarà pronto il decreto di regolamentazione delDurcsmaterializzato,ilpassaggio all'Avcpass non dovrebbe più essere obbligatorio in quanto sarà sufficiente l'interrogazione online. Il decreto lavoro si interessa anche dei contratti di solidarietà accompagnati da Cigs. La crisi economica che ha coinvolto il nostro Paese in questi ultimi anni ha visto crescere in maniera esponenziale il ricorso all'istituto del contratto di solidarietà come possibile strumento per la salvaguardia occupazionale. Preso atto di questa realtà, con le nuove disposizioni si prevede un piccolo mainteressante maquillage delle regole inerenti l'accesso alle agevolazioni contributive a supporto dei Cds, si aumenta (triplicandolo) il plafond per fmanziare gli incentivi e, parallelamente, si prevede un'agevolazione con misura uniformata che non tiene più conto delle diverse percentuali di riduzione dell'orario contrattuale, né della collocazione territoriale delle imprese. © RIPRCDUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: Tra le varie misure contenute nel decreto legge 3412014 a vantaggio delle imprese, appaiono particolarmente interessanti i provvedimenti con cui si interviene sulla disciplina del documento unico di regolarità contributiva (Dure) e sull'impianto a sostegno degli incentivi connessi ai contratti di solidarietà (Cds). Le due norme sono orientate da logiche ben chiare: semplificazione e trasformazione per il Durc, destinato a smaterializzarsi; rivisitazione della normativa riferita alle agevolazionipericontrattidisolidarietà,stanziamentodimaggioririsorse per i relativi incentivi e uniformazione della misura. Larivisitazione delDurc è disciplinata dall'articolo 4 del decreto, con cui il governo si prefigge di far rivivere un progetto non nuovo: convertire il documento unico di regolarità contributiva in una semplice interrogazione online che ognuno, compresa l'impresa interessata, potrà eseguire dal proprio computer. La sua realizzazione passa, in pratica, attraverso l'apertura delle banche dati in cui sono memorizzate le informazioni che servono a controllare se un determinato soggetto è in regola con i vari versamenti. Sarà possibile verificare, in tempo reale, la posizione dei contribuenti nei riguardi di Inps e Inail nonché, per le imprese interessate, anche della Cassa edile. Al momento, in realtà, si tratta soltanto di una previsione: sarà, infatti, un decreto interministeriale (Lavoro-Economia) - la cui emanazione è prevista entro 60 giorni dall'entrata in vigore del DI 34,avvenutai121marz02014- a dettare le regole. Una volta che l'impianto sarà funzionante, l'interessato potrà controllare online la regolarità. L'esito varrà 120 giorni e le sue risultanze sostituiranno a ogni effetto il Durc, in tutti i ca"i in cuilo stesso è previsto, ad eccezione delle ipotesi di esclusione individuate dal decreto. Saranno, altresì, eseguibili le verifiche disposte in materia dal codice dei contratti pubblici. In tale ambito è determinante acquisire informazioni relative ai soggetti coinvolti che, se hanno commesso violazioni gravi definitivamente accertate alle norme inmateria di contributi previdenziali e assistenziali, potranno essere esclusi dalle gare di affidamento delle concessioni, degli appalti e dei subappalti. La norma, inoltre, aggiunge chedalladatadientratainvigo- 068391 Cresce il plafond degli incentivi destinati ai contratti di solidarietà Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Copie in nostro possesso di cattiva qualità Lavoro e previdenza Pag. 49 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio Verifica unica con il codicefiscale e modifiche apportate L dall'articolo del decreto legge riguardano le modalità di 4 la regolarità contributiva, relativa a Inan, Inps e,se dovuta, alle Casse edili, potrà essere verificata con una singola consultazione; Infatti il decreto legge stabilisce che questi operino «in integrazione e riconoscimento reciprocQ}). Per evitare "falsi allarmi" è dunque importante che gli archivi siano aggiornati Cassa edile. Nel rispetto della cooperazione applicativa (articolo 4, comma 2, lettera b) non sarà necessario verificare la regolarità distintamente presso i due o tre enti, ma il controllo avverrà tramite un'unica interrogazione presso un archivio degli enti, utilizzando il solo codice fiscale del soggetto da verificare. In materia di appalti pubblici, con le novità introdotte dal decreto lavoro, viene stabilito che l'interrogazione assolve l'obbligo di verificare, presso la banca dati nazionale sui contratti pubblici, la sussistenza del requisito generale circa l'assenza di violazioni gravi, definitivamente accertate, alle norme in materia di contributi previdenziali e assistenziali (articolo 38, commal, lettera i, deIDlgs163/2006). Nulla cambia, invece, per gli appalti edili privati per i quali l'articolo 90, comma 9, lettera c del Dlgs 81/2008 prevede che è onere del committente, prima dell'inizio dei lavori oggetto del permesso di costruire o della denuncia di inizio attività, di trasmettere all'amministrazione concedente, oltre la copia della notifica preliminare, anche il Durc delle imprese e dei lavoratori autonomi da impiegare. Luigi Caiazzil co RIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 acquisizione del documento unico di regolarità contributiva (Durc) da parte dei soggetti interessati, mentre non cambiano i soggetti che devono rispettare questo adempimento. ndecreto ministeriale del 24 ottobre 2007 stabilisce che il Durc deve essere richiesto dai datori di lavoro ai fini della fruizione dei benefici normativi e contributivi in materia di lavoro e legislazione sociale, nonché per la fruizione di benefici e sovvenzioni previsti dalla normativa statale, regionale e comunitaria. Deve essere richiesto anche dai datori di lavoro e dai lavoratori autonomi nell'ambito delle procedure di appalto di opere,forniture e servizi pubblici e nei lavori privati dell'edilizia. L'articolo 31 del decreto legge 68/2013 ha previsto inoltre che il Durc è necessario per le imprese di tutti i settori che chiedono di essere ammesse ad agevolazioni oggetto di cofinanziamento europeo finalizzate alla realizzazione di investimenti produttivi anche per il tramite di eventuali gestori pubblici o privati dell'intervento interessato. In base a quanto previsto dall'articolo 4 del DI 3412014, la regolarità contributiva va verificata nei confronti dell'Inps, dell'Inail e, per le imprese tenute ad applicare i contratti del settore edile, nei confronti della 17-05-2014 14/1 5 2/8 Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 50 Quotidiano nSole9]{l mmrn Pagina 17-05-2014 14/1 5 Foglio 3/8 Data ,. i _nlll__•• -IOIIIII_I11 - - - di i si e dalla legge 86311984. A fronte della riduzione dell'orario, i lavoratori possono contare sull'intervento della Cigs, che li compensa per la perdita della quota di retribuzione relativa alle ore non lavorate. Da segnalare che il trattamento salariale per i Cds non soggiace al massimale previsto dalla legge e che nel 2014 l'assegno Cigs è pari 0170% della retribuzione di riferimento. Le Peri contratti di solidarietà difensivi di tipo a), l'i ntegrazione salariale a vantaggio dei lavoratori per quest'anno è pari a170% della retribuzione di riferimento ecalcolata i n riferimento alle ore non lavorate, mentre nelcinque anni precedenti è stata dell'SO per cento - - -- aziende, a loro volta, possono corrispondere minor salario (solo quello riferito alle ore lavorate) e, nel rispetto dei criteri di accesso stabiliti dall'emanando decreto interministeriale previsto dal DI 34/2014, potranno beneficiare di un'agevolazione contributiva. Dopo il DI 34, la misura della riduzione è[ISsata in modo generalizzato al35 per cento. La seconda tipologia di contratti di solidarietà (tipo b) è rivolta alle imprese che non gravitano in orbita Cigs e che, con l'accordo sindacale, vogliono ridurre o evitare le eccedenze di personale nel corso della procedura di licenziamento collettivo, ovvero scongiurare i licenziamenti plurimi individuali per giustificato motivo oggettivo. A fronte della riduzione di orario per un periodo massimo di due anni, alle imprese viene corrisposto un contributo pari alla metà della retribuzione non dovuta a seguito del taglio, da ripartire in parti uguali con i lavoratori. Anche in questo caso i lavoratori - durante il periodo di riduzione concordatopossano contare sull'accredito dei contributi pensionistici. Ant.Ca. G.Mac. ID RIPRODUZIONF RISERVATA Codice abbonamento: 068391 espansivi. Con i primi, le parti coinvolte (datori di lavoro e sindacati maggiormente rappresentativi sul piano nazionale) sottoscrivono un accordo per diminuire l'orario di lavoro contrattuale al fine di evitare, in tutto o in parte, la riduzione del personale o la dichiarazione di esubero. I secondi puntano, invece, a favorire l'incremento occupazionale mediante nuove assunzioni, a fronte di una riduzione concordata dell'orario di lavoro. La tipologia più diffusa è quella dei cosiddetti "interni o difensivi ", ispirati al principio "lavoriamo meno ma lavoriamo tutti ". A loro volta, i contratti di solidarietà difensivi possono essere di due tipi: a) e b). La tipologia a) è quella classica rivolta alle imprese rientranti nel campo di applicazione della cassa integrazione guadagni straordinaria e disciplinata "'~~ - L'orario tagliato salva l'impiego contratti solidarietà Itipologie: distinguono in due macro difensivi gli {~ Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 51 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio Il debutto telematico attende un Dm mese di marzo ed effettua il versamento entro lo stesso giorno. In tal caso la verifica riguarderà i versamenti fino al giorno 16 del mese di gennaio per i contributi di competenza del precedente mese di dicembre. La verifica con procedura telematica avviene tramite un'unica interrogazione presso gli archivi di Inps, Inail e, per le imprese tenute ad applicare i Il decreto mi nisteriale che darà attuazione al Durc onUne potrà essere aggiornato in relazione all'evoluzione dei sistemi telematici e delle momfiche normative. Èanche previsto che dopo dodici mesi dall'entrata in vigore de! Di, il ministro del Lavoro presenti . una relazioneal[e Camere per verificare gli effetti delle novità introdotte contratti del settore dell'edilizia, della Cassa edile. A tale regola si aggiunge la procedura del cosiddetto Durc interno che consiste nel!'esonero da parte del beneficiario di richiedere mensilmente all'Inps il rilascio del Durc per aver diritto ai benefici erogati dall'istituto stesso. Sarà quest'ultimo (dal 15 maggio scorso) a richiedere il documento interno verificando così eventuali situazioni di irregolarità che possano compromettere lafruizione dei benefici (messaggio Inps 2889/2014). Qualora dovessero emergere irregolarità, il datore di lavoro verrà avvisato tramite Pec e invitato alla regolarizzazione entro 15 giorni. Nulla è cambiato, invece, per gli appalti edili privati in quanto sarà sempre il committente a chiedere all'impresa esecutrice o lavoratore autonomo il Durc in corso di validità (120 giorni dal rilascio) che a sua volta lo chiederà alla Cassa edile in via telematica. È auspicabile che il decreto in via di emanazione preveda che l'impresa possa inviare il Durc al committente e questi all'amministrazione concedente tramite Pec e/o firma digitale. L.Cai. ID RIPRO::l;l1(l~f_ R!~ERVATA Codice abbonamento: 068391 on la conversione in legge delDI3412014 va definitivamente in soffitta il formato cartaceo del Durc come l'abbiamo conosciuto finora. Il nuovo sistema telematico, però, non entra subito in vigore ma attende l'emanazione di un decreto ministeriale (che in base alla prima versione del DI sarebbe dovuta avvenire entro il20 maggio 2014). Tale provvedimento dovrà definire i requisiti di regolarità, i contenuti e le modalità della verifica nonché le ipotesi di esclusione. La verifica della regolarità avverrà in tempo reale e riguarda i pagamenti scaduti sino all'ultimo giorno del secondo mese antecedente a quello in cui la verifica è effettuata, a condizione che sia scaduto anche il termine di presentazione delle relative denunce retributive. Così, ad esempio, ipotizzando i rapporti con l'Inps, il datore di lavoro presenta le denunce retributive (modello Uniemens) del mese di febbraio entro il ~orno 16 del 17-05-2014 14/1 5 4/8 Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 52 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio Irregolarità sanabili in quindicigiomi suo rilascio. Tuttavia, il diniego al documento non è immediato perché la legge prevede la possibilità di ravvedimento, da parte del soggetto interessato, mediante la regolarizzazione della propria posizione contributiva nel termine che la legge fissa in 15 giorni dalla data dalla quale ne viene fatta la richiesta. In ogni caso il Durc può comunque essere rilasciato se Ègiovedì scprso la data di awio del nuovo documento unico di regolarità contributiva intetnò per ['Inps. Dal15 maggio, infatti, l'istituto di previdenza ha previsto di invia re i primi preawisi di Durcinterni negativi. Il Durc interno riguarda la regolarità contributiva per benefici erogati dall'Inps stesso l'interessato ha instaurato un ricorso amministrativo avverso l'accertamento dell'omissione e l'istituto non lo ha ancora deciso, o se ci sono crediti iscritti a ruolo e per i quali è stata disposta la sospensione della cartella esattoriale o in caso di avviso di addebito a seguito ricorso giudiziario. Invece il Durc non può essere rilasciato, ai sensi del richiamato decreto ministeriale del 24 ottobre 2007, in caso di violazione delle disposizioni in matèria di salute e sicurezza sul lavoro, accertate con provvedimenti amministrativi o giurisdizionali definitivi per le violazioni e i corrispondenti i periodi riportati nell'allegato A al citato decreto de12oo7. Non rientrano tra tali provvedimenti le violazioni che siano state estinte mediante prescrizione obbligatoria di cui all'articol02o e seguenti del decreto legislativo 758/1994, ovvero mediante oblazione ai sensi degli articoli 162 e 162-bis del Codice penale, in quanto la loro applicazione presuppone l'avvenuta regolarizzazione dell'inadempienza accertata indipendentemente dalla sua gravità. L. Caio it: RIPROOl:lZlGNE IUSERVATA Codice abbonamento: 068391 enza Durc niente agevolazioni, ma in caso di irregolarità c'è la possibilità di sanare la situazione prima di perdere il bonus o l'appalto. Il documento, sin dalla sua origine risalente al decreto ministeriale del 24 ottobre 2007, attesta la regolarità contributiva con i vari e'nti (Inps, Inail, Cassa edile quando prevista) e il legislatore ne prevede il possesso perché il soggetto interessato possa svolgere la sua attività quando è coinvolta direttamente o indirettamente la pubblica amministrazione nazionale o locale e/o perché possa legittimamente fruire dei benefici, sovvenzioni, . agevolazioni e cofinanziamenti anche in sede comunitaria. Il mancato rilascio del Durc da parte degli enti preposti comporta pertanto il mancato accesso a tali attività o benefici, ovvero alla loro decadenza dal momento in cui verranno meno i presupposti che la legge presuppone per il 17-05-2014 14/1 5 5/8 Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 53 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio Durata massima di ventiquattro mesi solidarietà), l'identificazione delle parti, il Ceni applicato, l'orario di lavoro normale e la sua articolazione, la data di apertura dell'eventuale procedura di mobilità e il numero delle unità dichiarate in esubero, i motivi che hanno originato gli esuberi, la decorrenza e la vigenza del Cds, il dettaglio delle varie forme di orario, la parametrazione in relazione ali 'orario medio settimanale, la percentuale totale di riduzione di orario, le eventuali deroghe all'orario pattuito. Il Cds deve, inoltre, riportare un dettaglio degli strumenti da adottare per il mantenimento dell'occupazione. Dopo aver firmato il contratto, l'azienda deve iholtrare la domanda di Cigs al ministero del lavoro tramite il sito www.lavoro.gov.it. Dopo aver compilato le varie pagine che la procedura propone, prima dell'invio, occorre allegare una scheda informativa (numero 8) in cui, tra l'altro deve essere data notizia di ulteriori interventi di Cigs al fine di verifìcarne la cumulabilità nel quinquennio. All'istanza si deve obbligatoriamente allegare un elenco con i nominativi dei lavoratori coinvolti, la qualifica e la data di assunzione. Ant. Ca. G.Mac. Codice abbonamento: 068391 contratti di solidarietà (Cds) stagionali. Possono esserne su cui può trovare applicazione coinvolti anche i lavoratori a lo sgravio, rivisitati dall'articolo 5 tempo parziale, a patto che del DI lavoro, sono quelli difensivi l'azienda sia in grado di dimostrare il carattere disciplinati dall'articolo 1 della strutturale del part-time, nella legge 863/84. Si tratta di accordi preesistente organizzazione del collettivi che possono essere stipulati tra l'azienda e le lavoro. Il Cds può durare 24 mesi organizzazioni sindacali con proroga a 36 mesi nel maggiormente rappresentative Mezzogiorno. Il contratto deve contenere la sul piano nazionale; il potere di data di stipula, (anteriore concludere gli accordi compete, all'inizio del regime di dunque, alle organizzazioni sindacali che operano in simbiosi con le rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) e le rappresentanze sindacali aziendali (Rsa). Questo tipo di Cds, il più interessante dal punto di vista del La legge 863/84 disdplina sia i contratti di $olidarietà.difensivi sostegno economico offerto dallo che prevedono l'applicazione . Stato, è riservato alle aziende rientranti nel campo di della cassa integrazione applicazione della Cigs. Volendo guadagni straordinaria. sia i far ricorso a questo stmmento, contratti di solidarietà espansivi. Il DI34/2014. però, occorre tenere presente che non,interviene sui secondi. così l'accesso è interdetto nei casi di come non si occupa del fine lavoro ofine fase lavorativa contratti difensivi di tipo b) nelle aziende edili, per i dirigenti, previsti dalla legge 236/93 per gli apprendisti, per i lavoratori a domicilio, per gli 17-05-2014 14/1 5 6/8 Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 54 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio Contributi ridotti del 35 per cento' l' a rivisitazione della I JdiscipIina del beneficio Per favorire la diffusione delle buone pratic~e e il monitoraggio delle risorse econoinich~ impie~ate, il decreto legge 34/2014 ~a . introd otto l' obbligQ df . depositare i contratti di solidarietà presso l'archivio nazionale dei contratti e i degli accordi collettiv'i di I lavoro nella misura del 35 per cento. Fino ad oggi, l'accesso al beneficio, nei limiti delle risorse presenti nel Fondo dell'occupazione, è avvenuto in modo sostanzialmente massivo, secondo un ordine cronologico e a seguito di autorizzazione da parte del ministero del Lavoro. L'ultima ammissione ha riguardato tutti gli accordi di solidarietà, successivi al31 dicembre 2003, in ogni caso stipulati entro il 31 dicembre 2005 (si veda la circolare Inps 4 8/ zoo 9)· La nuova previsione, introducendo mediante decreto ministeriale la fissazione dei criteri per la concessione dei benefici contributivi, sembra andare verso una diversa direzione: superare la genericità finora perseguita, per passare a un sistema che, anche in considerazione delle limitate risorse disponibili (15 milioni di euro da12(14), sia finalizzato a premiare le situazioni meritevoli di maggiore attenzione. Vale, infine, la pena di ricordare che questa riduzione contributiva è alternativa a qualsiasi forma di beneficio contributivo previsto a qualunque altro titolo dall'ordinamento. Ant.Ca. G.Mac. I :ç RIPRODuZlONERISERVATf, Codice abbonamento: 068391 contributivo in favore dei contratti di solidarietà accompagnati da Cigs rende necessario un riepilogo delle regole che lo riguardano. L'articolo 6, comma 4 del decreto legge 510/96 prevede - a favore dei datori di lavoro che, dopo il 14 giugno 1995, stipulino contratti di solidarietà accompagnati da Cigs - una riduzione dell'ammontare dei contributi dovuti per i lavoratori per i quali è pattuita una riduzione dell'orario di lavoro superiore al20 per cento. La facilitazione, che si applica per un periodo massimo di24 mesi, era articolata in modo differente in relazione alla contrazione di orario: era prevista una quota base del 25% che saliva al 35% nel caso in cui l'accordo avesse disposto una riduzione dell'orario superiore al30 per cento. Inoltre, incideva sulla misura (incrementandola) anche la collocazione geografica. Per le imprese operanti nella aree individuate dalla Cee (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), le riduzioni erano più consistenti: il 30% della misura base arrivava fino a140% per i contratti di solidarietà in cui la riduzione dell'orario andava oltre il30% ' rispetto a quello contrattuale. Con la nuova disciplina stabilita dalDl34, la riduzione contributiva viene generalizzata 17-05-2014 14/1 5 7/8 Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 55 Quotidiano nSole9]{l mmrn Lunedì 19 maggio approfondimenti a «Tuttolavoro» terrà lunedì 19 maggio, dalle ore 9 alle 13.30, la terza edizione di «Tuttolavoro». Il convegno organizzato dal Sole 24 Ore - intitolato quest' anno «Il nuovo progettolavoro per la ripresa» - sarà dedicato all'analisi e al dibattito sulla riforma del mercato del lavoro alla luce delle novità introdotte dal governo Renzi. La partecipazione all'evento - che si terrà nella sede di via Monte Rosa 91, a Milano - è gratuita fino a esaurimento posti (info sul sito www.tuttolavoro2014.il- sole24ore.com). Dopo la registrazione dei partecipanti (ore 8.30), i lavori saranno aperti dal direttore del Sole 24 Ore, Roberto N apoletano. Seguirà (ore 9.10) la prima tavola rotonda, intitolata «Le nuove upportunità del mercato del lavoro tra welfare e nuove relazioni industriali}), che sarà introdotta dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Interverranno la presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro Marina Calderone, il direttore lavoro e welfare di Confindustria Pierangelo Albini, la segretaria confederale nazionale Cgil Elena Lattuada, il presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano e il vicecapogruppo vicario di Forza Italia alla Camera Mariastella Gelmini. Alla seconda tavola rotonda (ore 10.20), intitolata «Esperti e imprese si confrontano: proposte e soluzioni» prenderanno parte Stefano Colli-Lanzi Pagina 17-05-2014 14/1 5 Foglio 8/8 Data Nella sede del Sole 24 Ore di via Monte Rosa 91 tre tavole rotonde e approfondimenti tematici sulla riforma di settore (Ceo Gi Group), Isabella Covili Faggioli (vicepresidente Aidp), Sergio De Pasquale (presidente Gruppo De Pasquale), Gabriele Fava (presidente Fava & Associati) e Nicola Uva (Strategy Director Adp Italia). Alle ore 11.15 - dopo uno spazio dedicati ai quesiti dei presenti - seguiranno i focus tematici a cura degli esperti. Si tratta de «Il contratto di lavoro a termine, senza causale, tra proroghee rinnovi», curato da Giampiero Falasca (partner Dia Piper) e Bruno Burigana (direttore HumanResources & Security Snam). A seguire, «Le regole per la somministrazione» (ore 11.45) con Francesco Rotondi (partner LabLaw Studio Legale Failla Rotondi & Partllers) e Guido Muratore (Hr Division Manager SCM Gruup); «Cuntratti a tutele crescenti: una possibile risposta alle esigenze di flessibilità da parte delle imprese e di tutele per i lavoratori» (ore 12.15), con Franco Toffoletto (partner Toffoletto De Luca Tamajo e Soci) e Maurizio Campagnoli (Direttore relazioni istituzionali e industriali Costa Crociere); «Apprendistato: le previsioni di legge e i contratti collettivi» (ore 12.45), con Olimpio Stucchi (Managing Partner UnioLex - Stucchi & Partners) e Filippo Squarcia (head of Corporate human resources BCube Group); «Il mercato del lavoro visto dall'Europa: sfide e opportunità», con Francesca Cigarini, funzionario della Rappresentanza a Milano della Commissione europea (ore 13.10). AMilano in via Monte Rosa, 91 01 I IL CONV~GNO Dopo 11 successo delle edizioni precedenti, si terrà lunedì prossimo la terzi!! edi2ione di <iTuttolavoro>i, l'evento che il Sole 24 Ore dedi~aall'allalisi e al dibattitosuUa'riforma dti!l mercato del lavoro; aUa luce deUe novità introdotte dal governo nel Jabs Mt • " I 0311L PUBBLICO All'incontro, che si terrà in via Monte Rosa 91, a Milano, dalle ore 830 alle 1330, s~ potrà partecipare gratuitamente fino a esaurimento posti (ulteriori informazioni sul sito www.tutto/avoro2014.ilsole24ore.com) . Codice abbonamento: 068391 02 I L!OBI~nIVO Strutturcito;in,diyersi momenti di dibattjto, graZie il tre tavole rotonde e cinque focus tematici, il cOnvegno è l'occaSione per crellre un confronto costruttivo con i delegati delle istituzioni, i dirigenti aziendali e i professionisti del settore. Gli esperti del Sale 24 Ore affronteranno gli aspetti più rilevanti dell'evoluzione delte regole del mercato con cui impresee tavoratori si interfacceranno ' meU'immediato futuro Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 56 Settimanale Data Pagina Foglio 19-05-2014 52 1 /2 I dubbi del mondo economico "Alla riforma seIVono risorse" Christian Benna Milano avori in corso per risollevare 'occupazione. Ma senza investimentie politiche attiveperilmondo dell'impiego, gli articoli ei commi del decreto Polettirisulteranno poco efficaci. O almeno non avranno la forza necessaria"per scuotere l'asfitticaeconomiaitaliana.Ènettoequasi unanime il giudizio di giuslavoristi, professionisti e rappresentanti dell'impresa sul provvedimento di legge del governo Renzi che punta a semplificare contratti a termine e apprendistato ma che rischia, senza interventi di sistema, di aumentare solo la precarietà. «Perché - come ricorda Stefano Uebman, docente di diritto del lavoro all'università -le norme non creano occupazione. Purtroppo, non hanno questa facoltà demiurgica. Per creare posti di lavoro ci vogliono investimenti che invece ora mancano al paese». E inoltre «la riforma, se non accompagnata da altre misure più sostanziose, come ci auguriamo si configuri il Jobs Act, potrebbe rivelarsi addirittura una trappola, un'ulteriore pre: carizzazione del mondo dellavoro». Quindi la piattaforma elaborata dal ministro Giuliano Poletti, secondo Uebman, rischia di rimanere una rampadilancio,magariconqualche spunto interessante, ma senza forza propulsiva e carburante per farviaggiare in alto il tasso di occupazione. A marzo di quest' anno, stima l'Istat, il numero di disoccupati, calcolato a quota 3 milioni 248 mila persone, è diminuito dello 0,2% rispetto al mese precedente (-5 mila) ma risulta in aumento del 6,4% su base annua (+194 mila). Il decreto Poletti punta D ad alleggerire quei vincoli che legano datore di lavoro e dipendente, con l'obiettivo di semplificarne il rapporto e favorire le assunzioni. Ma nel corso dell'iter legislativo, su cui l'esecutivo ha poi posto la fiducia, il decretoha perso l' obbligo, comeprevisto in un primo tempo, di stabilizzare i lavoratori con contratto a tempo determinato per le aziende che non rispettino il tetto del 20% di utilizzo di contratti precari rispetto al totale deicontrattia tempo indeterminato. E per le aziende inadeplpienti è stata introdotta una sanzione amministrativa pecuniaria (pari al 20% del 21 esimo contratto a tempo detenninato per tutta la sua durata). Vale a dire che nella nuova cassetta degli attrezzidellavoro, gli strumenti a disposizione rendono sempre più soft il legame tra azienda e dipendente. Quanto al regime delle proroghe, la riforma ora stabilisce che quelle possibili sono 5 nell' arco dei 36 mesi (a prescindere dal numero dei rinnovi) , mentre viene introdotto, in via sperimentale, il contratto a tempo indeterminato a tutele progressive. Secondo Stefano Uebman «la riforma ha il merito di rimette al centro del dibattito la questione dellavoro», e potrà avere qualche impatto sull' economia «se la inquadriamo all'interno delle misure del Jobs Act, del nuovo codice del lavoro, e degli 80 euro in busta paga, potrà, ma non avrà l'effetto shock di cui la nostra economia ha bisogno». Più ottimista è Guglielmo Burragato, avvocato e socio dello studio Ichino-Brugnatelli: «l.aliberalizzazione del contratto a tempo indeterminato, già avviata dalla riforma Fornero, avrà un'incidenza notevole sul mercato dellavo c ro: ci attendiamo una riduzione del contenzioso tra datore di lavoro e dipendentÌ». L'altro lato della medaglia tuttavia è che con queste norme «aumenterà la precari età, e vedremo sempre meno assunzioni a tempo indeterminato; per ovviare a questa distorsione sarebbe opportuno introdurre il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutela crescente». Certo, bisogna considerare il decreto Poletti, come «un antipasto di quello che dovremmo vedere realizzato con la nuova disciplina del diIitto dellavoro attraverso il Jobs Act e il nuovo codice del lavoro semplificato, che dovrebbe riordinare un complesso di norme a dir poco caotico». Tutto l'impianto normativo comunque «darà fiato alle imprese, almeno consentirà loro di poter rischiare un po' di più, avendo la possibilità di assumere senza essere costrette da legami a vita con il dipendente». Eppure il mondo dell'impresa, che è quello che crea occupazione, sembra avere bisogno di ben altro. Ne è convinto Pierangelo Albini, direttore delle relazioni industriali di Confindustria: «Il nostro paesespende ogni anno circa 29 miliardi di euro per il lavoro. Di questa cifra ben 23 miliardi servono a fuanziare gli ammortizzatori sociali, quindi le politiche passive. Per quelle attive, per dare una scossa e promuovere l'impiego, arrivano solo le briciole. È evidente che questa situazione va riequilibrata. Il nostro sistema economico non è in grado sostenersi su questebasieconlepocherisorseadisposizione, tanto meno oggi conI' allungamento dell' età pensionabile». N on mancano criticità anche sulla revisione dell'apprendistato, ultimo contratto del nostro sistema giuridico che inquadra lavoro e formazione. Il contratto di apprendistato ora prevede la reintroduzione dell'obbligo di un piano formativo individuale scritto. Ele aziende con più di 30 dipendenti inoltre hanno l'obbligo di assumere almeno il 20 per cento degli apprendisti. Per il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella: «Il JobsAct darà una spinta all'occupazione, ma complicala vita ai datori di lavoro professionisti che vorranno assumere giovani con un contratto di apprendistato». Infatti sull'apprendista si assiste «all' ennesimamodifica che complica il quadro degli obblighi formativi in capo ai datori dilavoro e sarà destinata a create ancor più incertezza e problemi nell'utilizzo dell'apprendistato anche negli studi professionali». 068391 NETTO IL GIUDIZIO DI UOMINI D'IMPRESA, GIUSlAVORISTI E PROFESSIONISTI SUL DECRETO POLETTI: SENZA INVESTIMENTI E POUTICHEATTIVE, LE NORME RISULTERANNO POCO EFFICACI, NON DARANNO L'ATTESA SCOSSA E RISCHIANO DI PROVOCARE L'AUMENTO DELlAPRECARIETÀ Codice abbonamento: CI RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 57 Quotidiano LA STAMPA Data Pagina Foglio 19-05-2014 20 1 /. E10 CIllAMANO STIPENDIO DI PRODUTTIVITÀ WAlJfER PASSERINI P Ritaglio Lavoro e previdenza Codice abbonamento: 068391 rima i bonus stellari dati ai manager di . aziende in rosso. Poi i tetti retributivi nel settore pubblico parametrati al presidente della Repubblica. Il dibattito sugli stipendi è decollato e il toccasana sembra essere uno solo: il mix tra stipendio fisso e stipendio vat;iabile; legato ai risultati. Le retribuzioni di produttività sono ancora ben poca cosa in Italia, dove lo stipendio fisso è la modalità preponderante. E anche se il variabile viene definito la panacea per premiare il merito, le esperienze concrete non decollano. L'ultimo esempio è il Dpcm del 19 febbraio, entrato in Gazzetta ufficiale il 29 aprile, che prevede. un incentivo per i premi di produttività: la detassazione agevolata al lO per cento della parte di stipendio legata ai risultati. Sicuramente la direzione è giusta, ma i limiti imposti rischiano di·renderla inefficace. Infatti, da un lato vi è un tetto massimo di reddito annuo dei lavoratori che possono beneficlare della tassazione agevolata, che è di 40milaeuro, sempre meglio dei limiti precedenti (30-35mila euro), ma confinato a una fascia professionale con mansioni e ruoli più esecuti'Viche imprenditivi. Dall'altro, vi è anche un massimale di importo agevolato, che non può superare 3 mila euro l'anno (prima era di 2.500 euro, ma in passato è arrivato a 6mila euro), una cifra davvero pocoslgnificativa. . La morale è una sola: lo stipendiò variabile è ancora molto lonfano dal suo tanto declamato decollo. stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 59 Quotidiano Data Pagina Foglio 18-05-2014 8 1 Inps Nel 2014 buco in bilancio di 8 miliardi • L'Inps chiuderà il 2014 con un buco di circa 8 miliardi, con un miglioramento, rispetto al bilancio di previsione, di circa 4 miliardi. È quanto emerge dalla prima nota di variazione al bilancio preventivo approvata dal Civ lo scorso mese di febbraio. Nel dettaglio la gestione finanziaria di competenza presenta un risultato negativo di 8,3 miliardi quale differenza fra 402 miliardi di accertamenti e410,3 miliardi di impegni, con un miglioramento di 3,6 mld rispetto alle previsioni di bilancio originarie del 20 14 che presentava un disavanzo di 12 miliardi. La nota di variazione presenta un netto miglioramento della situazione patrimoniale che passa da un rosso di 4,5 miliardi a un attivo di 21,2 miliardi grazie al ripiano dei disavanzi delle gestioni ex Inpdap deciso con la legge di stabilità con un apporto di 21,6mld. Dal bilancio di previsione dell'Inps emerge che le entrate contributive nel corso del 20 14 ammontano a 211,6 miliardi a fronte di uscite per prestazioni pensionistiche per 269,3 mld. Nel complesso le uscite per prestazioni istituzionali ammontano a 305,5 miliardi, tenendo conto di 36,1 miliardi per prestazioni temporanee. Dall'analisi dei dati appare significativo lo stacco tra le entrate contributive e la spesa per prestazioni pari a circa 58 mld, che interessa sia la gestione Inps per 48 mld che quella ex Inpdap per 10,4 mld. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, Codice abbonamento: 068391 Confindustria Ioma pessimista in econOO1ia non riproducibile. Pag. 63 Quotidiano nSole9]{l mmrn I Le vie della ripresa I LE MISURE PER LE IMPRESE I Più tempo alle imprese Si punta a prolungare i termini entro i quali va richiesta la certificazione dei crediti I ~ Data 18-05-2014 Pagina 2 Foglio 1 /2 Interventi per lo sviluppo Apprezzamento di Squinzi su Def, riforme istituzionali e pagamento dei debiti della Pa Debiti Pa, entrano gli incentivi Pressing al Senato per estendere la platea del piano di pagamenti Modifiche in più direzioni per le nuove norme sblocca-debiti: in 120 pagine di emendamenti al decreto Irpef è contenuto il pressing del Senato per ampliare il sistema di cessioni di crediti alle banche previa garanzia dello Stato. A colpire sono soprattutto gli emendamenti trasversali, che mostrano già un asse tra la maggioranza e una parte dell'opposizione su alcuni punti deboli del provvedimento, ad esempio le certificazioni indispensabili per cedere i crediti alle banche, e sulla platea dei debiti che possono rientrare nel piano di smaltimento. Tra le ipotesi anche l'estensione ai debiti di parte capitale, cioè le spese per investimenti oltre che quelle correnti. Analoghi emendamenti presentati da Pd, N cd, Forza Italia e Per l'Italia chiedono di estendere le misure per favorire la cessione alle banche anche a crediti scaduti e certificati derivanti dalla concessione alle imprese «di sovvenzioni, contributi e sussidi, ausili finanziari e vantaggi economici di qualunque genere»: in pratica tutto il sistema degli .incentivi. Si tratterebbe di un allargamento notevole del perimetro, che potrebbe richiedere però di mettere in conto risorse aggiuntive. Come noto, il piano sulla cessione dei crediti in I!lodalita pro-soluto prevede che, di fronte alla morosità delle Pubbliche amministrazioni debitrici, le banche possano a loro volta cedere il credito anche alla Cassa depositi e prestiti. Tuttoilmeccanismosireggerà sulla garanzia dello Stato che assiste i crediti certificati e Ritaglio Primo piano Italia stampa ad su un plafond annuo che sarà messo a disposizione dalla Cdp (si parla di 3-4 miliardi). Una disponibilità adeguata di risorse appare una condizione decisiva anche per !'idea di includere nel piano le spese per investimenti. Anche in questo caso si tratta di emendamenti bipartisan. La garanzia dello Stato, premessa indispensabile per la cessione dei crediti certificati, si applicherebbe non solo ai debiti di parte corrente ma anche a quelli di parte capitale. Non solo. Un'altra modifica presentata a Palazzo Madama punta ad estendere anche agli enti locali commissariati e agli EMfNDAMf.NTIAl DlIRPEf Asse bipartisan anche per allargare la garanzia dello Stato e l'opzione della cessione dei crediti alle spese per investi menti ..... ............ .................... ........................ . enti del servizio sanitario nazionale delle Regioni sottoposte a piano di rientro la possibilità di rilasciare certificazione (reste~ rebbero esclusi, come già prevede una norma de12008, quelli in dissesto frnanziario). In assenza di modifiche, armota la relazione che accompagna i vari emendamenti, resterebbero "tagliate fuori" proprio molte Pa dei territori più colpiti dai ritardi di pagamento. Attenzione molto alta anche su una serie di norme di tipo organizzativo. Consenso ampio al Senato ad esempio su una proroga dei termini entro i quali le imprese che harmo crediti non ancora ce.rtificati possono mettersi "in regola" per poi cedere uso esclusivo del alle banche. Attualmente il decreto, all'articolo 37, ammette ai nuovi strumenti i creditori che presentino istanza di certificazione «improrogabilmente entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto», quindi entro il 24'giugno. Tempi che, vista anche l'incertezza del quadro attuativo delle norme (non è ancora stato emanato il decreto applicativo), rischierebbero di tagliare fuori molte imprese. Di qui la richiesta di spostare in avanti i termini, facendo decorrere i 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione. Trasversale anche il fronte che chiede di ampliare ulteriormente, al 31 dicembre 2013 (anziché il 30 settembre), il termine entro il quale dev,Ono essere notificate le cartelle esattoriali per poter usufruire delle compensazioni con crediti certificati. Infine, si dovrà probabilmente correre ai ripari di fronte alle continue lentezze delle Pa chiamate a censire i debiti: è noto, del resto, che a tutt'oggi esistono solo stime approssimative, ma non dati certi sul reale ammontare di tutti i debiti scaduti. Una serie di emendamenti del Pd punta a concedere più tempo alle amministrazioni per comunicare, mediante la piattaforma elettronica del Tesoro, l'ammontare dei debiti non estinti per i quali, nel mese precedente, sia stato superato il termine di decorrenza degli interessi moratori. Di fronte alle più che probabili difficoltà e lentezze delle Pa (anchevistii precedenti) il monitoraggio non sarebbe più mensile ma semestrale. destinatario, 068391 ROMA Codice abbonamento: Carmine Fotina '!I@CFotina © RIPRODUZIONE RISERVATA non riproducibile. Pag. 65 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA I Data 18-05-2014 Pagina 4 Foglio 1 /2 Renzi tra piazze e fitness: Daspo ai politici corrotti Puntiamo a 20 capoluoghi La sfida ai due grandi avversari: «Basta pagliacci Antenna tv e blog due facce della stessa medaglia» la contestazione A Modena protesta di terremotati e alluvionati La replica: Trasformeremo i vostri fischi in canto» Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del e Reggio (fonte pd) addirittura 10 mila, pienone anche a Sassuolo. Renzi attinge a piene mani al suo repertorio di showman. n colpo ad effetto è a Cesena dove, alle 7 di mattina, il premier si presenta a sorpresa agli ingressi della Technogym dell'amico Nerio Alessandri, tempio del fitness, azienda leader inaugurata qualche anno fa da Bill Clinton assieme al presidente Napolitano. Tra gli sguardi increduli dei dipendenti, il capo del governo si infila una maglietta gialla e un paio di scarpe da ginnastica e si concede, in versione Big Jim, una seduta d'allenamento di mezzora Tapis roulant, cyclette, allenamento ai cavi. AMedolla, invece, in pieno cratere sismico, si presenta un Renzi in versione istituzionale. Incontra i sindaci, elogia la capacità di reazione della gente e delle imprese «<Dall'Emilia una grande lezione di dignità e appartenenza»), loda «la trasparenza» con la quale il governatore Vasco Errani ha gestito i fondi. Ammette che «c'è ancora molto da fare in termini di verifiche fiscali e interventi infrastrutturali», ma «l'ultimo decreto, che vale 200 milioni di investimenti, ha iniziato il suo iter» e «dei 41 mila cassintegrati ne sono rimasti poco più di 200». Ciò non gli evita, a Modena, in piazza Grande, una contenuta ma rumorosa contestazione da parte di alcuni comitati di terremotati e alluvionati. Lui, che forse se li aspettava, ha la risposta in canna: «Trasformeremo i vostri fischi in canto». Francesco Alberti destinatario, 068391 MODENA - Corrotti e tangentari fuori dagli stadi della politica Da un frequentatore appassionato di arene calcistiche (soprattutto se di colore viola), la metafora viene spontanea: <<Se fanno il Daspo a vita ai tifosi, allora va fatto anche ai politici che prendono tangenti. Non lasceremo l'Expo in mano a questa gente... ». Matteo Renzi parla alle piazze, in questo sabato emiliano-romagnolo nel segno elettorale, ma anche ai palazzi romani. Se a Forlì di prima mattina gli gridano in tanti «devi pulire tutto», «a casa i ladri», «cavali di mezzo» - e sono invocazioni che lo seguiranno fino a sera, da Sassuolo a Modena, passando per Reggio Emilia e le zone terremotate del 2012 - a tutti il premier risponde «ci proviamo, ci stiamo provando». Consapevole di giocarsi davvero la faccia, per il capo del governo è altrettanto importante inviare segnali forti a Roma in risposta all'affondo di Raffaele Cantone, fresco presidente dell' Anticorruzione che, senza tanti giri di valzer, ha chiesto all'esecutivo più poteri per sé e la sua Authority se davvero si vuole riportare ordine e onestà attorno al trafficato tavolo dell'Expo. Tutto si intreccia e tutto serve per rimettere in circolo adrenalina nella terra che fu l'isola felice del Pci e che ora, secoli dopo politicament~ parlando, rischia di subire l'avanzata sempre più incal" zante dei 5 Stelle, già padroni a Parma e decisi a trascinare il Pd al ballottaggio nelle finora inaccessibili Modena e Reggio Emilia. Giornata quindi tutta all'attacco di Beppe Grillo, ribattezzato da Renzi «Beppe-gufo, uno che scommette sulla sconfitta dell'Italia e fischia l'inno nazionale». Che parla di reddito di cittadinanza non capendo che «gli italiani non chiedono elemosina di Stato, ma vogliono lavoro». La realtà, incalza il premier, è che «il tempo dei pagliacci è finito: salveremo questo Paese dai disfattisti e da coloro çhe brindano se il PiI è negativo». E il vessillo della speranza contro il pessimismo e la violenza verbale l'arma su cui punta il premier: <<Se ce la fa il governo, ce la fa l'Italia» scandisce. Vuole vincere, Renzi, e non fa nulla per nascondere l'importanza, oltre che del test europeo, pure di quello amministrativo. Spara numeri, sapendo di esporsi al rischio dell'effetto boomerang: «Si vota in 27 Comuni capoluogo: l'altra volta è finita 14 a 13 per noi, ora l'obiettivo è arrivare almeno a 20...». Per farlo, nel mirino non c'è solo Grillo, ma pure Berlusconi: «Non possiamo affidarci ad un altro "ghe pensi mi": l'antenna della tv e il blog sono le facce della stessa medagliID>. E sulle riforme, rispetto alle quali l'ex Cavaliere sembra volersi ora tirare indietro, il premier assicura: «lo non mollo di mezzo centimetro, nemmeno sulle cose dove mi chiedono di ammorbidire. Come dite qui, "tin bota" (tieni botta). E così sarà... ». Tra lui e Grillo, il duello delle piazze è da fotofinish. AForlì sono in 7 mila per il premier, a Modena © RIPRODUZIONE RISERVATA non Codice abbonamento: DAL NOSTRO INVIATO riproducibile. Pag. 69 Quotidiano Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina Foglio 18-05-2014 9 1 Ipotesi di anticipo della Stabilità di ANTONELLA BACCARO l~~e uest'ann!> la di Stabilità sara anttclpata a Q settembre. La decisione emerge nero 2015 su bianco in una circolare della Ragioneria generale dello Stato. A PAGINA 9 Pagliuca TI Tesoro: entro luglio i conti dei ministeri La lettera della Ragioneria Verso l'anticipo a settembre della legge di Stabilità ROMA - La decisione politica è stata presa un mese fa, subito dopo il via libera del Colle al decreto Irpef che contiene il bonus da 80 euro in busta paga Già nella riunione ministeriale che seguì il confronto tra il ministro Pier Carlo Padoan e il presidente Giorgio Napolitano, come anticipò il Corriere, si era arrivati alla conclusione che quest'anno la legge di Stabilità 2015 avrebbe dovuto essere anticipata L'obiettivo politico era probabilmente quello di controbilanciare l'effetto di un'operazione bonus, coperta per soli 3 miliardi da tagli alla spesa e per il resto da una tantum, con tagli credibili e strutturali da 10 miliardi a copertura del taglio del cuneo dell'anno prossimo, cui andranno ad aggiungersi altri 10 miliardi di interventi per le spese incomprimibili e la riduzione dell'Irap h_ promessa dal premier. Misure solide per convincere l'Ve del!'intento del governo di cambiare verso attraverso le riforme. Contemporaneamente la richiesta avanzata in sede europea di rinviare il pareggio di bilancio al 2016 aveva reso ancor più cogente la necessità di dimostrare che l'Italia è impegnata sul fronte dei conti pubblici. Ora quella decisione di anticipare la manovra di fine anno emerge nero su bianco in una circolare della Ragioneria che elenca tutta una serie di motivazioni tecniche che spingono a <<valutare l'anticipazione della data di presentazione», ma che dà conto anche della particolare necessità del governo di raccogliere al più presto i dati necessari alla predisposizione della manovra, soprattutto quelli relativi alla spesa, su cui si concentra la massima atten- zione per il successo del severissimo piano di spending review previsto per il 2015. «L'obiettivo - si legge infatti nella circolare del 12 maggio scorso - è la disponibilità di un quadro conoscitivo completo (in particolare per le spese) entro il mese di luglio, su cui innestare la discussione sulle misure di finanza pubblica da disporre con la legge di Stabilità (che si concentrerà nel mese di settembre)>>. A questo scopo «tutte le fasi che caratterizzano l'attuale ciclo di formazione della legge di bilancio (che accompagna la manovra, ndr) si concentreranno principalmente nel periodo maggio-luglio ombre sulla tenuta dei conti dell'anno in corso, per il quale il governo ha previsto un aumento del PiI dello 0,8%. Il rischio di sfiorare il tetto del 3% e la necessità di una manovra correttiva in autunno, negata decisamente da Renzi, producono effetti ora anche sulla richiesta di rinvio del pareggio di bilancio (su cui l'Ve deve ancora pronunciarsi) ma anche sulla prossima legge di Stabilità, con il suo carico da almeno 20 miliardi. Non era questo lo scenario in cui aveva sperato di doversi muovere il governo quando un mese fa ha varato il bonus di 80 euro, immaginando di produrre una spinta decisiva a una 201 4». Tutto questo avveniva prima crescita già innescata. Scomche gli ultimi dati sul Pil, con il messa ancora aperta, ma semcalo dello 0,1% nel primo tri- pre più difficile. mestre del Il rischio di sfiorare il tetto del 3% e la richiesta di rinvio del pareggio di bilancio 2014, gettassero Antonella Baccaro © RIPRODUZIONE RISERVATA !/bflB~"~~~".!i~LLA_. SE1!4: Codice abbonamento: 068391 .&:\;:;;~".~",It::"?:.;':. Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 71