Anno VII (XXII) - n°11 - N O V E M B R E 1989 - Via Trento n° 4 - Tel. 826050
"La Voce" mensile di Montefiascone
Direttore Agostino Ballarono
intestalo a Parrocchia S Margherita 01027 Monleliascore i VTi
Valore sacro
degli affetti
familiari
Purtroppo, nei confronti delle persone care
che ci lasciano con la morte rischiamo di cadere nei due eccessi opposti: un gran dolore o, viceversa, una progressiva dimenticanza. A volte,
dimostriamo una poca speranza; altre volte, poco affetto.
Il mese dei defunti, perciò, è destinato a servire a loro ed a noi. C'è infatti, un
collegamento
reale e profondo tra la vita di famiglia che condividiamo tra vivi e la comunione che ci unisce ai
famigliari
defunti.
Mi preme dire che è giusto - anzi è doveroso - andare al cimitero e pregare sulle tombe. Ma
sopratutto
importante
celebrare in famiglia la
memoria dei nostri morti.
E' una celebrazione che ha due fondamentali componenti: la preghiera per loro ed il consolidamento degli affetti che ci uniscono tra noi.
Volersi bene tra marito e moglie, genitori e figli e
fratelli: è questo il modo vero di costruire una comunione tra noi che, se è assicurata dalla fede,
non sarà distrutta dalla morte.
Sì, perchè il volersi bene è reale ed effettivo
se deriva dalla stessa fede in Cristo. Non è facile realizzare l'unione tra noi se non è Cristo che
ci unisce. Il nostro volerci bene passa
attraverso
di Lui: anzi, ha la sua sorgente in Lui.
E quando è così, non c'è morte che lo spezzi. Le lacrime degli occhi non spengano la voce
del cuore.
E'l'invito
che vi rivolgo: in questo
mese,
pregate spesso, insieme, in famiglia peri vostri morti. Se ne rinnoverà in voi, il ricordo: ed il
rimpianto verrà confortato di speranza. Li sentirete vicini. E sentirete il desiderio e il bisogno di
farvi più vicini tra voi, gli uni agli altri: con più comprensione, con più generosità e - se occorre con la capacità del perdono.
Da questo pregare in casa prenderà
significato
e motivazione
il riuiy'rsi della
famiglia in Chiesa a celebrare e far celebrare
l'Eucarestia per i nostri defunti: noi e loro, insieme
nella comunità ecclesiale, a chiedere al Dio della vita luce e speranza e forza di amore per vivere.
benedico
+ Fiorino
Direz i r .
redazione, ammm.ne 01027 Montefiascone. Via Trento. 4
Tel 826050 - c c p. 12158010
Antorizz ne Tr.b ie Viterbo ri 272 d ^ 4 12 8? Tipo-Lito "S. Pellico" s.d.f. di Marroni e C ViaO Borghesi. 3/c M frascone - Tel 826297
Difendetevi dalia morte bianca
Il mese di novembre, sacro alla memoria dei
nostri morti, ci richiama a meglio
comprendere
ed a meglio vivere il valore sacro degli affetti familiari.
Nel suo nome vi
Responsabile Angelo Gargiuli
Montefiascone (VT) - Sped. abb. post. gr. 111 - n° 144 - inf. 7 0 %
vescovo
C o m e quello di ogni viandante per i sentieri della vita, il mio passato, all'inizio rapidissimo, impetuoso, s'è fatto sempre più lento e stanco man mano che la mia sacca d a viaggio si appesantiva
per la sostituzione dei sogni con le delusioni. Prime ad andarsene furono le favole meravigliose della m a m m a narrate, nel ravvivargli la selva aggrovigliata dei capelli, al bimbetto che io ero; poi, ad una ad una, tante g e m m e preziose sono cadute dalla sacca.
Fra i pochi tesori rimasti c'era anche l ' o a s i m o n t e f i a s c o n e s e , l ' o a s i d e l p a e s e n a t i o . Vivendo io lontano, esso era rimasto per me, ur> eremo nitido c o m e la sua aria, dolce c o m e il suo lago e
la sua valle, canoro c o m e i rintocchi delle sue c a m p a n e che già m'invitavano alla preghiera; e m'era di conforto il rifugiarmi nel suo ricordo c o m e in una realtà superstite dal naufragio delle illusioni,
un'isola superstite nella palude putrescente.
Poi, c o m e uno schiaffo, un titolo de "La Voce" sopra alcune note dolenti: "La droga è di casa".
Mia madre dolcissima, mio padre burbero e onesto, dormono laggiù, nel C a m p o s a n t o e quando mi recavo fra quei cipressi che mi sembravano sempre quelli dell'infanzia perduta, la mia malinconia si addolciva perché il loro sonno era vegliato dal mio paese antico e buono.
Che c o s a gli avete fatto, adesso? Beato il loro sonno se Dio consente ai loro spiriti di non sapere! Che cosa gli avete fatto?! Attorno a loro c'è la stessa melma putrida che s o m m e r g e l'Italia, la
stessa m e l m a putrida nella quale, adesso, sprofonda c o m e un macigno la gran cupola che già mi
pareva mongolfiera veleggiante verso il Signore.
Eravate i portatori d'una civiltà millenaria, d'una civiltà posata su granitiche fondamenta, d o v e
la semplicità di poche profonde certezze era cultura che aveva la vitalità del lievito custodito nella
madia, solcato dal segno della Croce prima c h e il pane prendesse f o r m a sotto le mani delle donne.
Eravate la saggezza della terra, la poesia del grano; si poteva, sostando fra i c a m p i e le viti, ripetere il Cantico che San Francesco avrebbe ben potuto creare lassù, sostando sulla c i m a del M o n te per colloquiare con il Signore e con la vita.
Ora voi colloquiate con la morte che non è la sorella corporale della quale il Santo poteva ringraziare Dio, ma quella dell'anima, quella distruzione che avete lasciato penetrare attraverso gli archi delle vostre porte antiche che custodivano la poesia e la vita.
Voi, dico, tutti voi montefiasconesi, tutti voi colpevoli.
(segue a pag. 6)
Alcuni importanti provvedimenti
adottati ultimamente dalla Giunta comunale
- Lavori di rifacimento della pavimentazione in selci della sede stradale di largo Barbarigo dell'importo complessivo
di £. 14.000.000; lavori affidati alla ditta Tofanicchio Bruno con il ribasso dell'asta del 14,89%;
- affidamento lavori pavimentazione in selci della sede stradale di via C. Battisti dell'importo complessivo di £.
10.000.000; lavori affidati alla ditta Rizzo Porfido con il ribasso d'asta del 10,61%;
- approvazione progetto lavori rifacimento pavimentazione in selci della sede stradale di via della Rocca dell'importo di £. 16.500.000; lavori affidati alla ditta Tofanicchio Bruno con il ribasso del 10,11%;
- aggiudicazione appalto lavori di sistemazione di via 0. Borghesi e via Bandita (pavimentazione, marciapiedi e zona a verde) alla ditta Bologna Angelo con il ribasso d'asta del 19,91% sull'importo a base d'asta di £. 235.000.000;
- aggiudicazione appalto lavori di sistemazione delle strade interne alla zona 167, in loc. Bucarozza (via Matteotti,
via Fontana ed altri tratti) alla ditta Pezzato Livio con il ribasso del 23,10% sull'importo a base all'appalto di £. 233.800.000;
- approvazione progetto di £. 8.330.000 per installazione dell'illuminazione artistica in via C. Battisti, via Rocca e via
Piave e affidamento lavori alla ditta Bonucci G. Battista con il ribasso d'asta del 23%;
- approvazione preventivo di spesa per la sistemazione e normale manutenzione strada comunale "Vecchia di Boisena" per £. 10.710.000; affidamento lavori alla ditta Ugolini Arcangelo con il ribasso d'asta del 5,20%;
- affidamento a quattro giovani di una Cooperativa giovanile del servizio di assistenza dei bambini all'entrata e all'uscita delle scuole materne, elementari e medie;
- approvazione di una convenzione con la ditta AVIP per la fornitura ed installazione di pensiline per le fermate degli autobus, di panchine ed orologi nelle piazze e nelle vie.
(segue a pag. 9)
V
pag. 2
LA V O C E - n° 11 - N o v e m b r e 1989
Sottopassaggio di Porta di Borgo
Gent.mo Sig. Direttore,
le scrivo per esprimerLe la mia modesta opinione in
merito al contenutodi una lettera scrittada un non ben identificato signore/ra, pubblicata sul numero del 9 settembre
de "La Voce". L'argomento che era citato nella lettera, riguardava lo stato pietoso in cui si trova quel monumento all'inutilità (questo a mio avviso), che è il sottopassaggio di
Porta del Borgo. Devo dire, che tutti hanno pienamente il diritto di esprimere la propria opinione qualunque essa sia
(come del resto sto facendo io), ma mi sono stupito che almeno un commentino di chiarificai ione da parte sua Signor
Direttore, non ci sia stato in merito a tale lettera. Il Signor
"lettera firmata" (bel nome vero?), ha infatti, a mio avviso,
da una parte mischiato del bigottismo a tempo perso con una buona manciata di razzismo, e dall'altra abbia preso un
grosso abbaglio o peccato di ingenuità
Pur non essendo un cattolico leggo spesso l a
Voce" ed ho quindo voluto ugualmente esprimere la mia o-
pinione su un argomento che riguarda la nostra cittadina.
Con ossequio.
Brachino Marco
Carissimo Marco, vuoi sapere cosa ne penso io?
Il sottopassaggio ora c'è ed è bene utilizzarlo. Forse è
bene chiudere i cancelli durante la notte. Certe scritte,
da chiunque provengano, è bene che spariscano. Non
perché in altri sottopassaggi ci sono le stesse trivialità debbono essere giustificate nella nostra cittadina.
Dobbiamo in questo dar prova d'essere ad uno stadio
di "civiltà" più alto che in altri luoghi.
Il fatto che l'Intervento della prima lettera ha
scitato tante reazioni, sta a dire che è un problema
vertito e scottante per tutti. Eliminiamo II "male",
prezziamo II "bene" e dimostreremo d'essere veri
mini.
suavapuo-
CHIARIMENTO
Alla richiesta della Signora Ciucci Marina, vincitrice
del sesto premio della lotteria "Madonna della Vittoria", il
Comitato festeggiamenti fa presente che tale disguido sulla pentola a pressbne e non a pressione è dipeso dalla
mancata disponibilità da parte del Discount della pentola a
pressione, ma sostituita da altra di pari valore.
Alla consegna di tale premio, il Presidente fece presente alla vincitrice che se avesse voluto il premio messo
in palio, avrebbe provveduto lui stesso alla sostituzione,
non appena disponibile nel noto supermercato, ma la vincitrice non fece obiezione e ritirò il premio.
Comunque quelli che non sono italiani come noi
potrebbero benissimo fare qualcosa per darci esempio
di come si organizza e come devono andare le cose. La
festa dovrebbe essere organizzata anche per l'anno prossimo, avanti, fatevi sotto il posto è libero ed aperto a tutti.
Tanto dovevasi per amor di verità.
Il Comitato Festeggiamenti
Madonna della Vittoria
P E R S O N A G G I O DEL M E S E
Grazie, Antonella
Carissimo Don Agostino,
come Le avevo promesso, anche se con un enorme
ritardo (del quale mi scuso), rispondoal Suo gentilissimo invito di riportare su "La Voce" il mio tanto sospirato ottenimento del titolo di "dottore di ricerca".
Devo confessarLe che se non ci fosse stata la sicura
convinzione di dare una gioia ai miei genitori, che con tanto amore e (soprattutto) sostegno morale ed economico
hanno sopportato enormi sacrifici per avviarmi alla carriera universitaria, avrei preferito lasciar passare il tutto "in
sordina". Ciò anche perché ritengo che il vero punto di arrivo al momento è quello di diventare ricercatore all'università, per il quale dovrò sostenere un concorso entro il prossimo anno (solo in caso di vittoria raggiungerei, infatti, l'obiettivo della indipendenza economica), ed a tale scopo sono orientate tutte le mie forze....
RingraziandoLa ancora per la cortese disponibilità,
colgo l'occasione per salutarLa cordialmente.
Antonella Brozzetti
Grazie Antonella, hai mantenuto la promessa e ti
facciamo le migliori congratulazioni. Ad m e l i o r a . J
In più di venti anni che era qui non aveva mai dato fastidio, poi non si sa perché un paio di capofamiglia...
Premetto che a questi tizi non ha mai dato fastidio
nessuno. All'inizio facevano dispetti come portarla via, spostandola senza l'autorità del Comune, poi quando noi la riportammo indietro di notte, ricorsero al silicone sigillandola, ma, non essendo ancora appagati, di nuovo l'hanno portata via....
Ora noi si deve fare un bel po' di strada per buttare
l'immondizia e per di più non è nemmeno buona come strada, già adesso una persona è scivolata, figuriamoci d'inverno, quando nevica e gela
Con questo termino, sperando di poter leggere la presente sul prossimo numero de "La Voce", un valido mensile, una buona cosa per il nostro paese.
Cordialmente
gli abitanti del "Poggio C. De Luca"
E' un problema che va risolto di comune accordo,
senza offese per nessuno. E' per questo che gran parte della lettera non è stata pubblicata.
Semplice
s e g n o di croce
R i s p o n d o a G . N . p e r lo s c r i t t o
"A tutti b u o n a c a c c i a "
Con quattro ricercatori dell'Università di Stato della
Florida (USA), sonostati intervistati i dirìgenti di66associazioni ambientaliste europee su diversi temi ecologici e di
politica ambientale.
Le associazioni italiane intervistate sono state: Agriturist - Amici della Terra - Fondo per l'Ambiente Italia Nostra
- Legg Ambiente della Caccia LIPU WWF.
Le 66 associazioni appartengono ai 12 Paesi della
CEE. Esse hanno riconosciuto che la caccia, tra i problemi
di preminente interesse, è all'ultimo posto. Essendo però
stata aggregata anche la protezione della fauna selvatica
e quindi anche del bracconaggio, appare lecito pensare
che la caccia da sola non sarebbe stata neanche nominata.
E' davvero strano che i partiti che hanno promosso il
"referendum" non abbiano mai speso unaparoladi condanna per coloro che soffocano i vagiti di tanti bambini nel seno materno, violando la legge divina ed ànche quella dello Stato Italiano già molto permissiva.Ritorniamo, caro G.N., agli ideali più nobili, universali, etemi; il problema della "caccia" si può risolvere con un
po' di buona volontà di tutti.
Ci sono riflessi economici, il lavoro per tanta gente:
sarebbe ingenuo credere di risolvere tutto con un "semplice segno di croce".
Enrico Cataldi
Riguardo alla vincitrice del primo premio, quando le
abbiamo consegnato la bicicletta, che dico la FIAT PANDA,
avendo richiesto la Signora Forti Federica di cambiare colore, ci siamo subito premuniti di avvertire laditta che ci forniva l'autovettura di consentire il cambio di colore.
Ci scusi cara Signora Ciucci, molte volte i suggerimenti sono importanti, peccato che nelle varie manifestazioni e feste siamo sempre gli stessi Italiani che vivono In
Italia dove tutte le cose vanno a questo modo.
A Roma il 20 luglio, presso la sede del Ministero
dell'Università e della Ricerca Scientifica, ho conseguito Il titolo di Dottore di ricerca in Legislazione e diritto bancario, discutendo la tesi su "La disciplina dei
gruppi nell'ordinamento creditizio Italiano". La Commissione era formata dai Prof}. Renzo Costi (Univ. Bologna), Adriano Rossi (Univ. Roma) e Vincenzo Di Cataldo
(Univ. Catania).
una stupidaggine, l'armonia si è rotta. Vengo al nocciolo
della questione. In questo poggio non abbiamo, tranne le
singole proprietà, niente di buono, una cosa utile che avevamo ce l'hanno fatta portare via, la cesta dell'immondizia.
Manitese
Cesta
dell'immondizia
Egregio Direttore,
siamo un gruppo di persone, abitanti alle Mosse in Via
Carlo De Luca, che chiede soddisfazione. Ci rivolgiamo alla direzione de "La Voce" per far sapere quanta cattiveria
c'è in alcune persone che sembra stiano bene solo quando fanno dispetti.
Siamo circa una ventina di famiglie ed in più di venti
anni non c'era mai stato alcun tipo di litigio tra noi. Ora, per
La presente per ringraziarvi della solidarietà espressaci in occasione della mostra del giorno 8
ottobre 1989.
Vogliate trasmettere a tutta la comunità il nostro
riconoscimento per quanto avete fatto nel corso
della nostra presenza. Nel dettaglio Vi comunichiamo di aver raccolto la somma di £. 370.000
(al lordo delle spese).
Certi della comune speranza di ritrovarci
insieme in una prossima occasione, porgiamo
fraterni saluti e un ulteriore attestato della nostra riconoscenza.
Gruppo MANI TESE
pag.3LA V O C E - n° 11 - Novembre 1989
Concerto
di Finfestate
sabato 23 settembre, ore 21
Basilica S. Margherita
La S c h o l a C a n t o r u m di S. Margherita, al
pianoforte il prof. S e t t i m i o T r a p è , Direttore del
coro M o n s . A n t o n i o P a t r i z i , alla presenza di
centinaia di persone, si è esibita illustrando "Le
voci della Tuscia e le sue radici". Tra i presenti:
il Vescovo e le maggiori autorità provinciali e
cittadine. Al termine applausi a non finire...
"Siamo la Schola Cantorum di questa Basilica di S. Margherita. Siamo più di 40: alcuni
provenienti dalla Schola degli anni 50-60, incominciando
dal sottoscritto. Le voci bianche
invece sono tutte nuove, dalle piccole
dalla
scuola media alle grandi delle classi
superiori,
fino alle maggiori già inserite nella vita familiare....
Questa sera i cantori, invece di andare a
scuola, vogliono essere, se così
possiamo
esprimerci, i vostri maestri per la
comprensione
dei canti, che, oltre a donare gioia allo spirito,
aiutano a comprendere meglio il mistero della
Chiesa di Cristo radunata nel tempio.
(dalla prolusione di Mons. A. Patrizi)
Sono sereno perché non è stata una mia decisione
Don Luciano presto sarà tra noi!
Ouagadougou,
12.10.89
Carissimo Don Agostino,
da tanto tempo non ci sentiamo!
Chiedo scusa per la mancanza dello scritto,
m a ti assicuro che il cuore è sempre vicino a te
e a tutti i Montefiasconesi, cui debbo il sostegno
di questi annil
Questo ultimo anno è stato per me ricco di
avvenimenti, forse il più ricco come intensità pastorale. Dal punto di vista sanitario tutto procede, mi sembra, con una tendenza ad una progressiva, anche se lenta, evoluzione. Con la
Grazia di Dio sono riuscito, spinto dalla richiesta
dei giovani, a presentare una sintesi della formazione realizzata in questi 7 anni soprattutto in
preparazione al matrimonio, quasi un libretto intitolato: "Jeunes pour demain" (Giovani per domani), sta andando a ruba perché risponde molto alle loro domande ed esigenze.
I primi di settembre abbiamo concluso il 1°
Congresso della gioventù parrocchiale. La preparazione con il Consiglio parrocchiale dèi giovani è iniziata durante il mese di aprile con la formulazione di un questionario inchiesta di 8 3 domande: hanno risposto 600 giovani. Le risposte
e l'elaborazione dei dati all'ordinatore è stata la
base della relazione iniziale del Congresso durato 3 giorni.
120 giovani, 10 rappresentanti per gruppo,
hanno discusso e poi prospettato delle soluzioni di lavoro per la formazione e le attività future.
Grazie alla vostra generosità si è potuta realizzare in collaborazione con la Diocesi un'officina elettromeccanica per la formazione professionale dei giovani. Ne è responsabile un tecnico specializzato tedesco che ha con sé 3 meccanici burkinabè più un elettromeccanico; stanno
formando i primi 6 giovani, la formazione teorica
e pratica durerà 2 anni. E' un primo piccolo passo: avrebbero bisogno forse di un Centro Professionale che abbracci altri settori, visto che è un
paese che, in questi ultimi anni, presenta un certo progresso almeno nelle città.
Cosa sto facendo attualmente? Sto preparando uno dei 3 nuovi Padri Camilliani Burkinabè ordinati il 1 ° luglio scorso, p e r r i m p i a z z a r m i :
c o m e g i à s a p r a i , d o v r ò r i e n t r a r e in D i o c e s i , il
Vescovo voleva che rientrassi nel mese di settembre; con i PP. Camilliani, dopo trattative, si è
convenuto di ritardare un po' per permettere al
nuovo di prendere in mano la situazione, perciò
penso di rientrare verso Natale.
Come mi sento? Sono sereno
perché
n o n è stata una mia decisione... m a t e m o c h e
Il d i s t a c c o s a r à d u r o e d i f f i c i l e ! Ho amato e amo questa gente con tutte le forze, ho cercato di
servire il meglio possibile in campo sanitario, ispirandomi alia carità del "Buon Samaritano";
nella Pastorale ho cercato di non risparmiarmi,
soprattutto con i giovani e i ragazzi che mi erano
stati affidati.
Può sembrare un luogo comune quello che
sto per dire, m a è la verità: è p i ù q u e l l o c h e h o
r i c e v u t o c o m e g r a t i f i c a z i o n e e r i s p o s t a a l lav o r o , c o m e amicizia e r i c c h e z z a di vita cris t i a n a . Solo chi viene qui e vede di persona può
rendersi conto di tanta ricchezza spirituale che si
esprime anche esternamente nelle Confessioni,
Preghiere, Celebrazioni Liturgiche, nei gruppi
impegnati, nei tempi forti dell'anno: c'è una richiesta di lavoro come "Prete" a cui non si riesce
a rispondere. Che ricchezza di bene e di vita cristiana in questa piccola parte del "Sahel Africano"!
Il d i s t a c c o ? S a r à d i f f i c i l e ! M a . . . s o n o s e reno, perché non ho deciso nulla! H o lasciat o a l V e s c o v o la p o s s i b i l i t à d i i n d i c a r m i la V o lontà di Dio.
Comincia un altro capitolo della vita per una
storia che Dio solo conosce e che, ne sono certo nella fede, realizzerà per il bene. Cerco, nella Preghiera, di confidare solo in Lui.
C h i e d o a te e a tutti t a n t a P r e g h i e r a , perc h é p o s s a r e i n s e r i r m i in D i o c e s i s e n z a t r o p pe difficoltà e rimpianti!
Eccetto il Cardinale, i PP. Camilliani e le
Suore, nessuno qui è al corrente della mia partenza; dirò qualcosa solo verso la fine per poter
restare tranquillo e continuare a lavorare.
Nel ringraziare ancora per l'amicizia e il sostegno ricevuto, saluto affettuosamente tutti, assicurando di portarvi ogni giorno davanti a Dio,
sull'Altare.
A presto
D. Luciano
C a r o D o n Luciano, hai dato generosam e n t e alia chiesa d'Africa, d o p o aver dato
g e n e r o s a m e n t e a q u e s t a nostra chiesa locale, n e l l a q u a l e s e i s t a t o s e m p r e I n s e r i t o e n e l la q u a l e t i t r o v e r a i s e m p r e a t u o a g i o . N o n t i
manca buona volontà, esperienza, preparazione culturale, u m a n a e pastorale, hai fatto
t a n t o d e l b e n e e d o r a c o n t i n u e r a i a f a r l o in
m e z z o a n o i . S a i , la n o s t r a c h i e s a in I t a l i a è
zona di "missione", forse più c h e quella d'Africa, p e r c h é qui c'è s t a n c h e z z a , noia, tristezza... c'è d a d o n a r e e n t u s i a s m o , gioia, santità,
c o s e t u t t e c h e t u p o s s i e d i e c h e s e i in g r a d o
di donare...
S c r i v i : "... s o n o s e r e n o , p e r c h é n o n h o
d e c i s o n u l l a ! H o l a s c i a t o a l V e s c o v o la p o s s i b i l i t à d ' i n d i c a r m i la V o l o n t à d i D i o ! "
CI sei di vero e s e m p i o e preghiamo c o n
te e per te, p o r g e n d o t i fin d ' o r a gli a u g u r i d i
B u o n N a t a l e e B u o n A n n o , In a t t e s a d i s c a m biarceli a viva voce! A presto, D o n Luciano!
LA V O C E - n° 11 - Novembre 1989
pag. 4
(L'AGENDA DI MALAPENNA) ^ Maestri N
l in pensione J
ZAC E L'ANTICA CASSIA
L'amico Zac, il popolare e simpatico barbiere del Corso mi segnala lo stato di a b b a n d o n o e di
disfacimento dell'antica strada consolare Cassia nei pressi della frazione "Paoletti". In quel tratto,
quella strada costruita dagli antichi romani e che fu veicolo di conquiste e civiltà sta andando in malora senza che nessuno faccia niente per tramandare questa testimonianza dei nostri padri ai posteri. La questione è antica... quasi c o m e la strada stessa. Le grandi pietre v e n g o n o divelte per costruire muri, argini e pollai. Ricordo che "La Voce" se ne occupò già vent'anni fa, nei suoi primi numeri.
Non sarebbe ora che il Comune, la Sovrintendenza, insomma chi comanda, prendesse riparo?
C O M E TI S F R A T T O U N A V E D O V A
Spero tanto che lo sfratto esecutivo in atto ai danni di una vedova e dei suoi tre figli non abbia
avuto luogo. Però la situazione è drammatica e se qualcuno non le darà una mano, anzi una casa,
questa famiglia si troverà letteralmente in mezzo ad una strada. Adesso abitano in Via del Lago ma
la persona che ha acquistato quell'abitazione ha pure urgente bisogno di entrarne in possesso. E',
insomma, una guerra tra poveri e non vorrei essere nei panni del Giudice che deve fare giustizia. Pare che la ricerca di una nuova abitazione, fatta dalla famigliola sfrattata, non dia esito positivo per certe ragioni che o d o r a n o tanto di emarginazione e, al limite del "razzismo". A suo tempo fu negata loro una casa popolare anche se ne avevano diritto.
IL T E L E F O N O N O N R E N D E ? L O S T A C C O !
Cose dell'altro m o n d o ! Il telefono pubblico installato dalla SIP presso il Liceo Scientifico di Via
Tagliamento è poco gettonato e allora arrivano gli operai e lo staccano. Così da un giorno all'altro
i 200 alunni del Liceo e i propri insegnanti si trovano, c o m e dire, isolati.
Ma, io dico, q u a n d o fu messo in opera quel telefono, la SIP cosa credeva di installarlo alla Borsa di Milano? Ma era ovvio che si sarebbe utilizzato soltanto per casi urgenti e saltuariamente. Eppure la Società che oggi è anche a capitale pubblico, non ha voluto sentire ragioni e, per "bassa resa" ha staccato i fili. E' ovvio anche che sono piovute proteste a non finire, m a la SIP l'avrà riattaccato? Controlleremo. M a intanto il fatto resta in tutta la sua grottesca realtà.
USI CIVICI, A D D I O
Gli usi civici, questo antico vincolo pare che gravi ancora nella zona della "Commenda". Se ne
tiene conto soltanto quando qualcuno si rivolge alla Commissione Edilizia per chiedere una licenza
di costruzione. Questa viene negata per via di questi anacronistici usi civici da pascolo. La cosa rompe e gli abitanti della " C o m m e n d a " ne sanno qualcosa. M a durerà ancora poco, perché il sen. Paolo Sartori, c o m e informa il sindaco Boiardi, ha presentato in Parlamento un disegno di legge per l'estinzione di tutti i diritti di uso civico. Sono tre articoli e, in buona sostanza, permettono ai proprietari dei terreni gravati d a queste servitù di pagare un "tot" e affrancarli. Era ora.
MALAPENNA.
P.S. G l i a r t i c o l i d e l l a l e g g e S a r t o r i s o n o s t a t i p u b b l i c a t i s u l n° 8 - A g o s t o d e " L a V o c e " a
Apprendiamo non certo senza un po' di incredulità,
per via della ancora giovane età degli interessaati, che Paolo Cagnucci e Agata Serminl, maestri elementari, sono
andati in pensione. Ma, il tempo passa e di scolari Paolo e
Agata li hanno "allevati" davvero parecchi.
Hanno fatto entrambi la lunga trafila delle scuole rurali, delle classi miste e, piano, piano, sono approdati all'edificio centrale. Veramente Paolo, in questi ultimi anni, ha insegnato a ragazzini un po' cresciutelli, visto che ha insegnato l'abbecedario a tanti simpatici ospiti della Casa di Riposo ex-ONPI. Di entrambi dobbiamo sottolineare l'amore
per la scuola, la disponibilità non comune nei confronti degli alunni ed il loro attaccamento al dovere. Sembrano Irasi di circostanza, ma sono invece le doti che tutti riconoscono a questi due maestri di scuola e di vita. Paolo è stato sindaco, è tutt'ora assessore ed è l'amico di tutti. Agata, per
donarsi completamente agli altri ha rinunciato anche ad una famiglia tutta sua. Due educatori che hanno dato tanto
alla comunità e che meritano, dunque, tutto il nostro apprezzamento.
Salutiamo entrambi con affetto a nome anche di quel
grande stuolo di alunni che hanno formato alla vita e che
non li dimenticheranno.
Umberto G. Ricci
Dibattito sul
CONDONO FISCALE
Organizzato dal Centro Studi "Pietro Nonni"
si è svolto presso il Ristorante "Da Morano" un
interessante incontro dibattito sul condono fiscale avente per t e m a "Per un fisco più e q u o e
più chiaro".
p a g . 14.
Due dottori di guardia
vi ho trovato
Il giorno sei del dieci
ottantanove
Da non grave malessere
colpito
Senza perdere tempo in parte altrove
La mia cara nipote ebbi avvertito
Questa con fretta subito si move
Sul centoventisette
fui salito
Ed al pronto soccorso fui arrivato
Per essere ben presto
visitato.
Due dottori di guardia vi ho trovato
Con l'infermiera la cara
Assuntina
Uno di questi male mi ha trattato
Credo che falsa sia la sua dottrina
O per dir meglio assai
maleducato
Si potesse trovar la medicina
E riportarlo al suo senno
naturale
Quello che poco costa e tanto vale.
Meglio non posso dire che dir male
Perché ad offendere un povero
vecchietto
Sono sicuro che non è normale
Nato nel mondo di poco
intelletto
Con questa ottava benché poco vale
Chiudo concludendo
il mio verdetto
Non sono né pagano né ortodosso
Avrei molto da dir ma più non posso.
Americo
Nevi (il Guardiane/Io)
di anni 88
Sta sorgendo il sole
Sta sorgendo il sole,
la rugiada ha bagnato
i suoi petali come lacrime
d'amore
per una nuova vita;
pian piano lo spirito
riempie la sua anima
le sue braccia lentamente si aprono
per andare incontro a lui,
i suoi occhi
s'innalzano
al cielo dopo una notte d'attesa
dopo nuove
sensazioni
che lo spingevano ad elevarsi,
a mostrare in tutta la sua bellezza
la sua inafferrabile
imitazione
per chi potrà
vederlo.
Loredana
Notazio
NUOVO APPALTO
AFFISSIONI
Il C o m u n e di Montefiascone ha affidato alla
ditta A n t o n i o O b i n o di Viterbo il nuovo appalto
del servizio di pubbliche affissioni e pubblicità.
L'ispettore del servizio è G o f f r e d o B a l e s t r a ,
mentre P i e r i n o O n o f r i continua ad essere l'affissatore. La sede è in Via S. Maria delle Grazie
n° 10 - telefono 823440, con orario per il pubblico: 9-13 e 15-19.
Nella foto, di G. Balestra, al tavolo della presidenza notiamo i nostri concittadini dottoressa
Vera Brodo e dott. Enzo Napoli accanto al segretario dei dottori commercialisti di Viterbo, dott.
Maculani.
Fra gli intervenuti citiamo il prof. Silvano Tofi, presidente del Centro Studi "P. Nenni", il dott.
Angelo Caporiccio, funzionario delle imposte dirette, il dott. Giancarlo Giardinieri, direttore dello stesso ufficio.
Di particolare significato gli interventi del
dott. Franco Radicati, nostro collaboratore ed esperto fiscalista.
U.G.R.
UNIVERSITARIE
Disposte a seguire alunni elementari, medie
e superiori nei compiti a casa e anche lezioni di
inglese, italiano, m a t e m a t i c a . T e l e f o n a r e
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LA V O C E - n° 11 - N o v e m b r e 1989
N O T E DI A G R I C O L T U R A
P r o p o s t a di Piano Nazionale Vitivinicolo.
S o g n o o realtà?
Nel supplemento straordinario della Gazzetta Ufficiale del 5 dicembre 1985 è stato pubblicato il " P r o g r a m m a quadro per un nuovo piano agricolo nazionale". D a tale p r o g r a m m a scaturisce il Piano Nazionale Vitivinicolo, c h e si prevede articolato nell'arco di almeno dieci anni,
con possibilità di aggiornamento ed adeguamento periodico a cura del Ministero dell'Agricoltura, su proposte formulate dalle Regioni o
dagli organismi operanti nel settore. Ovviamente l'attuazione del piano richiede anche interventi finanziari a scopo di orientamento e sostegno.
T e n e n d o conto della realtà della viticoltura italiana ed in rapporto alle specifiche esigenze di intervento, si stima che per il primo quinquennio di
applicazione del piano occorreranno circa 1.500
miliardi di lire. Al suddetto fabbisogno concorrono le esigenze di finanziamento, c h e riportiamo
testualmente, divise in tre raggruppamenti fondamentali di azioni: 1 ) £. 170 miliardi per le azioni conoscitive, 2) £. 1.100 miliardi per le azioni di
rinnovamento della viticoltura ai fini del miglioramento e dellaqualificazione della produzione, 3)
£. 230 miliardi per le azioni di promozione commerciale e di controllo e valorizzazione della produzione.
Tale notevole impegno si propone di trasformare l'attuale crisi nel settore vitivinicolo, in un
generale potenziamento ed in una crescita positiva. E' un sogno o diventerà realtà? Il principale obiettivo è il raggiungimento di un equilibrio tra
d o m a n d a ed offerta, eliminando le eccedenze
puntando sulla vocazione del territorio e tenendo conto dell'importanza che la viticoltura occupa nell'economia agricola e generale delle varie
zone. La regola base per ottenere un sicuro sviluppo della vitivinicoltura italiana è divisa in due
logiche: una rivolta indiscutibilmente alla qualità,
tipicità e diversificazione dell'offerta, l'altra deve
mirare alla ricerca seria e competente di nuovi
sbocchi di mercato con una superiorità di concorrenza. Gli obiettivi specifici del piano, strettamente legati fra di loro, sono: 1 ) la crescita qualitativa delle produzioni; 2) la modernizzazione
della commercializzazione; 3) l'adeguamento
delle normative. A tale scopo è necessario riscoprire le varietà indigene delle viti, che si sono selezionate in diversi secoli in stretta rispondenza
alla vocazionalità delle singole aree ed alle diverse produzioni d a luogo a luogo. Altro che malvasia e trebbiano e vigneti piantati dove si sia, signori agricoltori! Ricerche serie ed approfondite
sulle selezioni clonali per una migiiore conoscenza ed utilizzazione per la definizione delle
aree viticole e per le zone più vocate secondo le
varietà dei vitigni. Altro che il nostro caro ed amato disciplinare dell'EST! EST!! EST!!!, c o n tutti i
territori intorno al lago di Bolsena! Inoltre è necessario introdurre moderne ed appropriate tecniche enologiche per valorizzare in pieno le caratteristiche delle zone vocate e ridurre i costi di
produzione. Altro che la pigiatura delle uve c o n
i piedi o con la pigiatrice nelle tine o la svinatura
col tubo a caduta o c o n la barlozza!
La moderna commercializzazione prevede
potenziamento e razionalizzazione, oltre all'approfondimento dell'informazione e c o n o m i c a sui
mercati ed il costante a d e g u a m e n t o dei servizi di
controllo della qualità. A questo punto c a d e come il cacio sui maccheroni il Consorzio di Tutela e Difesa, chiamato a svolgere il delicato c o m pito di tutela e valorizzazione d e l l a d e n o m i n a z i o ne sotto forma di autocontrollo ed autodisciplina.
GIMBERTO
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soli giovani e precisamente:
Rosetto
Angelo
1.1.68 che parte il 24 novembre
1989; Cevolo
Livio, 11.2.68, Fiori Gabriele, 3.6.68 che partono
H4marzo1990.
Tutti sono destinati a... Viterbo.
Per comodità rammentiamo che i giovani montefiasconesi che pensavano di essere
incorporati
ma che invece non sono compresi
nell'elenco
precedente,
non partiranno prima del 6 marzo
1990, se esercito, oppure il 2 aprile 1990 se aeronautica.
Arruolamento
Allievi Sottufficiali nell'Esercito
E' di imminente
pubblicazione
snack
/NOTE Di MEDICINA
Ultimati i lavori
del Pronto Soccorso
[de\ nostro Ospedale^
E' stata accolta con viva soddisfazione dai
Sanitari ospedalieri la notizia della c o n s e g n a dei
locali del nuovo Pronto Soccorso, d a parte degli
Amministratori della n/s USL.
Dal giorno 28 del mese di Ottobre i pazienti che per loro disavventura avranno bisogno di
prestazioni sanitarie urgenti, avranno almeno il
conforto di essere curati in locali accoglienti,
spaziosi e razionalmente distribuiti secondo il
progetto dell'Ufficio Tecnico della n/s USL, diretto dall'Are. Giusto Amato. Infatti il nuovo Pronto
Soccorso è dotato di due ingressi, uno per le ambulanze di soccorso e per i pazienti c h e hanno
urgente bisogno di cure e l'altro per l'accettazione ordinaria e per pazienti in condizioni non gravi. I locali sono distribuiti in modo tale c h e i pazienti, oltre ad avere t e m p e s t i v a m e n t e le prestazioni sanitarie necessarie (diagnostiche e terapeutiche), possono anche essere trattenuti per il
t e m p o necessario al ripristino delle funzioni vitali c o m p r o m e s s e , prima di essere trasferito nei
reparti di degenza. E' d a presumere che per il miglior rendimento di tale struttura si d e b b a attendere un b r e v e periodo di rodaggio durante il quale i sanitari ospedalieri, di intesa con gli Amministratori, potranno provvedere alla organizzazione del personale e d ai c o m p l e t a m e n t o dell'acquisto di n u o v e apparecchiature per le quali ò
impegnato il Servizio P r o w . t o della U S L Diretto
dal Dr. Gianfranco Moratti.
C o n l'inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso, la n/s struttura ospedaliera aggiunge
un'altra tessera importante a quel mosaico che
sarà completato quanto prima c o n la attuazione
di altri d u e servizi importanti: l'Emodialisi e la Terapia Intensiva.
Il Primario Anestesista
Dr. Silio Tasciotti
Elenco dei partenti
Sono dodici i giovani montefiasconesi
che
nei prossimi mesi saranno incorporati per la prestazione del servizio militare di leva. I nove interessati alla chiamata per l'esercito sono: Ferlicca Alessio, 15.6.70 che va a Salerno il3
novembre; Brachino Maurizio, 22.11.70 e Zeppa Paolo, 28.10.70 che vanno a Sassari il 12
dicembre;
partiranno
invece il 29 gennaio
1990: Carelli
Vincenzo, 20.4.69 destinato a Barletta,
Volpicelli Alessandro, 6.9.70destinato
a Sassari; Coralloni Mauro,
24.7.70,
Marianello
Stefano,
16.7.70, Pesci Paolo, 1.7.70 e Piferi
Marco,
1.6.70 tutti destinati a Codroipo
(Udine).
pag. 5
to volontario di 350 allievi sottufficiali (6°P corso)
dell'esercito che notoriamente, per tutta l'Italia si
tiene a Viterbo. Come sempre le
specializzazioni per le quali si può concorrere sono molte e, per
l'accesso, è preferibile possedere titoli di studio
o professionali.
Le domande di
partecipazione
scadono il giorno 5 dicembre 1989 se spedite a
mezzo posta oppure il 15 dicembre 1989 se preI giovani ammessi alsentate personalmente.
l'arruolamento
volontario saranno incorporati il
giorno 3 settembre 1990. Per ulteriori
informazioni rivolgersi al Distretto Militare di Viterbo.
N.O.
l'arruolamen-
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pag.
LA VOCE - n° 11 - Novembre 1989
6
Taccuino economico e tributario Sovvenire alle necessità della Chiesa
a c u r a d e l dr. F r a n c o R a d i c a t i
Le offerte deducibili dalia dichiarazione dei redditi
C O N D O N O F I S C A L E : con il giorno 16 ottobre 1989 è scaduto il termine ultimo per la present3zione delle dichiarazioni relative al c.d. "condono fiscale". Già il giorno successivo alla scadenza sembra quasi certo che
pochissimi contribuenti si sono avvalsi della normativa in questione. Infatti hanno potuto accedervi senza essere eccessivamente penalizzati solo
quei contribuenti i quali, avendo già delle pendenze più o meno cospicue
con l'erario per effetto di accertamenti subiti, hanno ritenuto opportuno affrontare il male minore, cioè avvalersi del condono versando le somme anche notevoli richieste, pru di non affrontare gli esiti incerti di un contenzioso già in essere con l'amministrazione finanziaria.
Coloro invece che non hanno mai avuto verifiche né accertamenti,
hanno generalmente disertato il condono, per due motivi principali: in primo luogo, la eccessiva onerosità dei pagamenti necessari, dovuta ad un
complicato meccanismo di calcolo sulla base di una tabella di coefficienti predisposta appositamente, della quale da più parti si è contestata la ragionevolezza. In secondo luogo la permanente incertezza relativa al profilo penale con riguardo alla possibilità di autoaccusarsi con la sottoscrizione della dichiarazione. In merito a questosecondo aspetto, ha inciso in modo rilevante la bocciatura, da parte del Parlamento, del provvedimento predisposto dal Governo per rassicurare le categorie interessate.
Trascorsa però la scadenza, restano'i problemi: tra i quali ha peso non
indifferente la necessità per lo Stato di reperire con una certa urgenza la
bella cifra di 10.200 miliardi, che il fisco sperava di poter incassare con il
condono, ma dei quali (si può tranquillamente affermare anche in assenza di stime ufficiali) mancano all'appello ben oltre la metà.
Sulla base di quando descritto, è quasi certo un nuovo intervento del
legislatore, teso alla riapertura dei temini per il condono, con qualche modifica verso l'alleggerimento dell'onere per il singolo contribuente e magari per l'allargamento dei soggetti, per esempio mediante l'estenzione anche ai soggetti in contabilità ordinaria. In tal senso infatti è stata già avviata una iniziativa presso la Commissione Finanze della Camera dei Deputati.
C O N D O N O R E D D I T I I M M O B I L I E I R R E G O L A R I T A ' F O R M A L I : ma
la stagione dei condoni continua: infatti è ora il turno di altri due condoni,
che scadono entrambi entro il 30 novembre 1989, e riguardano rispettivamente:
- possessori di fabbricati che non sono stati dichiarati nei mod. 740;
- i lavoratori autonomi che intendono sanare errori o inadempimenti tributari che non incidono nel calcolo delle imposte dovute.
Dell'argomentotratteremo nel prossimo numero di questa rubrica. Per
ora ci limitiamo.a segnalare che i modelli occorrenti sono stati approvati e
pubblicati nella G.U. del 27.9.1989 n° 226 (condono redditi fabbricati) e
G.U. del 30.9.1989 n° 229 (condono irregolarità formali).
Nello scorso numero de "La Voce" si è parlato delle offerte libere e spontanee che ogni fedele può fare alla Chiesa per il sostegno economico di essa.
Il nuovo accordo concordatario di Villa Madama prevede delle agevolazioni fiscali per
coloro che offrono alla Chiesa. Tali agevolazioni si riferiscono alla deducibilità delle offerte date dalla dichiarazione dei redditi. E' in questo modo che lo Stato italiano viene incontro all'opera della Chiesa che non è solo di culto ma anche sociale, educativa e caritativa.
OFFERTE DEDUCIBILI
La legge dice che chiunque dal 1 0 gennaio 1989 versa un'offerta all'Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero la può dedurre dalla base imponibile IRPEF fino ad un massimo di due milioni. L'IRPEF che annualmente versiamo allo Stato viene
calcolata su una cifra che di solito è il nostro reddito di quell'anno. Se esso è di 25 milioni, questa è la "base imponibile"; dedurre da questa significa farla scendere. Se per esempio il contribuente offre un milione la sua base scende a 24 milioni, il vantaggio è un risparmio di imposta da pagare. E' stabilito che le offerte si possono dedurre fino ad un massimo di due milioni. Ciò non significa che bisogna versare due milioni, può essere anche una cifra inferiore o superiore. Nel secondo caso la deducibilità avrà effetto fino alla cifra stabilita. Le offerte possono essere fatte più volte nel corso di un anno.
Come fare?
Sono previsti tre modi:
a) tramite il versamento su c/c postale n° 57803009 (i bollettini sono presso le parrocchie)^) con versamento diretto all'Istituto Sostentamento Clero diocesano; c) mediante Bonifico Bancario.
Delle offerte fatte verranno rilasciate regolariricevuteche dovranno essere allegate
alla dichiarazione dei redditi dell'anno in cui è stata fatta l'offerta. Sarebbe bene che ciascuna famiglia cristiana prevedesse nel proprio bilancio una certa somma da offrire mediante questo canale privilegiato.
I vantaggi della deducibilità
Quale vantaggio concreto può comportare la deducibilità delle offerte? Ecco un esempio
concreto, in cui si mostra come i versamenti nell'arco di un anno possono essere diversi. In questo
caso, si allegheranno alla dichiarazione dei redditi più ricevute. Una persona offre nei mesi di
aprile
giugno
agosto
ottobre
dicembre
60.000
60.000
60.000
60.000
la somma di lire
60.000
per un totale di £. 300.000. Potrà portare questa somma in deduzione nella dichiarazione dei
redditi che farà entro il maggio dell'anno successivo ottenendo un rispermio che varia a seconda
del suo reddito
Se ha una base imponibile
il risparmio sarà
e l'esborso reale
fino a 6 milioni
30.000 lire
270.000 lire
da 6 a 12 milioni
66.000 lire
230.000 lire
da 12 a 30 milioni
78.000 lire
222.000 lire
da 30 a 60 milioni
99.000 lire
201.000 lire
da 60 a 150 milioni
120.000 lire
180.000 lire
Difendetevi dalla morte bianca
(dalla prima pagina)
SI, colpevoli perché la droga non è una malattia, non è un virus che ci assale contro la nostra volontà e superando le nostre difese né il
drogato è una vittima degna di pietà. Se tale, il ragazzo avviato alla droga è vittima della scarsa vigilanza dei genitori, oggi necessariamente costante sino alla esasperazione, è vittima dell'allentamento di ogni freno, di ogni disciplina, è vittima della perdita di ogni valore, prima; e poi è vittima delia rassegnazione mista a una compassione fuori luogo, di un permissivismo balordo e
suicida.
So bene che tale permissivismo trasuda d a
ogni foglio a stampa, che partiteili e partitacci alla Pannella e all'Adele Faccio propugnano la liberalizzazione delle droga, bramosi come sono
di tramutare il nostro popolo in orda; so bene che
i cosiddetti legislatori, ometti assurdi alla una
volta dignitosa veste di parlamentari, hanno creato leggi maledette e che oggi, dinanzi al dilagare del fenomeno, stentano a farne di contrarie;
so bene che si blatera, a proposito dell'assassinio degli angeli.
So bene tutto questo, ma a voi che cosa im-
porta? Voi non siete stupidi, non lo siete mai stati e dunque potete, e dovete, difendervi d a soli.
S o r v e g l i a t e I v o s t r i f i g l i , o g n i o r a . Non li amate, forse? E tale amore non v'induce a covarli con
gli occhi, a spiare sui loro volti, nel loro comportamento, i sintomi di una qualunque malattia o d i
un qualunque tralignamento? Ebbene, i sintomi
della droga sono tra tutti i più palesi. E non limitatevi egoisticamente alla vostra famiglia. Fate
fronte comune.
Tutti voi, madri, padri, fratelli, insegnanti,
potete e dovete scendere in campo, svuotare i
covi camuffati da innocenti luoghi di svago, perlustrare ogni recesso, e severamente, cocciutamente, duramente, sbarrare il passo alla morte
bianca, ripulire il vostro paese dalla lordura infettante.
Duramente, dico, senza stanchezza né pietà. L'ipocrisia imperante e micidiale ha coniato il
termine "tossicodipendente" perché "drogato"
sembrava troppo offensivo. Non sia vostra, tale
ipocrisia. O g n i d r o g a t o è u n o s p a c c i a t o r e .
Non siate simili a spacciatori anche voi, considerando il drogato un povero ammalato. C o n v i n cetevi c h e drogarsi è una colpa, è un delitto
per i mali che procura non solo all'Individuo
m a a l p r o s s i m o . C o n s i d e r a t a II d r o g a t o a l l a
pari di u n ladro, di u n rapinatore, di u n a s s a s s i n o e impedite che anche vostro figlio diventi tale prendendo esempio dai drogati che circolano
liberamente per le vostre strade, liberamente si
appartano, si bucano e spacciano, liberamente
insozzano la terra con le loro siringhe infette.
Cocciutamente, duramente, difendetevi.
Ricordatevi che la droga non si combatte a
chiacchiere, che è un nemico agguerrito e violento. E' un assassino.
R i c o r d a t e v i c h e c o l u i c h e si d r o g a è, inn a n z i tutto, u n Imbecille. N o n s i a t e tali a n c h e
voi.
E ricordatevi che Gesù il dolcissimo creatore della religione dell'amore, impugnò pur la
sferza e ripulì la Casa del Padre dai suoi profanatori.
Le vostre case, il vostro paese, sono pure la
Casa di quel Dio che è in ogni luogo e in ogni cuore. Fate pulizia, energicamente, prima che sia
troppo tardi.
Leonida Fazi
pag.7LA VOCE - n° 11 - Novembre 1989
Un esempio da imitare
L ' e s e m p i o d a imitare viene dalla Porticella
ed a loro spetta l'encomio pubblico e caloroso.
P e r c h é ? E perché sono riusciti a trasformare in
variopinto giardino quella arida b a l z a che sogg i a c e alla Cripta e a rendere così piacevole l'aspra salita delle relative scalette.
E l'encomio tanto più è d o v e r o s o e meritato
p e r c h é q u e l che h a n n o fatto l'hanno fatto spont a n e a m e n t e , c o n vero intelletto d ' a m o r e e s e n z a
p r e t e n d e r e nulla: p e r d i più h a n n o reso o m a g g i o
e c o r o n a a q u e l bel Crocifisso d a D o n Agostino
ivi o p p o r t u n a m e n t e piantato a presidio della citt à e a protezione di quanti circolano nella sottostante Verentana.
Bravi, v e r a m e n t e bravi! Il vostro a m o r e ha
fatto fiorire il deserto, continuate p u r e col solito
vostro i m p e g n o e riuscirete a battere anche il
C o m u n e , il quale col fiato grosso e a s u o n di sold o n i à riuscito finalmente, con piante e fiori, ad
abbellire piazza S. Margherita. L ' a m o r e batte l'oro.
S e l'esempio viene dalla Porticella, l'imitazione spetta a tutti i cittadini, indistintamente.
R e n d e r e la città pulita, ornata, accogliente è sacrosanto d o v e r e di tutti, nessuno escluso. Ci sia
c o m e una g a r a fra i singoli rioni e si stabilisca un
p r e m i o ed una festa per chi rende più graziosa la
propria zona. Montefiascone merita b e n e questo o n o r e e i suoi cittadini questo vanto. In questa materia aspettarsi tutto dal C o m u n e , sarebbe eccessivo e p o i . . . c a m p a cavallo mio... E poi
la città è nostra e il C o m u n e siamo noi; inoltre il
C o m u n e c o n t a non a m a e dove l'oro sopraffà l'amore muore il volontariato e l'orto non produce.
A conclusione un augurio e l'augurio è questo: Montefiascone presto risorga dalla polvere
e dal fango delle strade s e m p r e in dissesto e rifiorisca in bellezza e in primavera. O f a l i s c i , fate
vostro l'augurio e non siate da meno di quelli della Porticella.
Don D o m e n i c o Cruciani
Un'esperienza da non dimenticare
E' un'esperienza da non dimenticare quella che abbiamo vissuto noi giovani della Parrocchia del "Corpus Domini", domenica 20 agosto.
E' stata un'esperienza che inevitabilmente porta a domandarsi un'infinità di "perché". E le risposte ce le hanno
date loro, i volontari di Villa S. Margherita, ragazzi come noi,
giovani, allegri, con dentro tanta voglia di donare se stessi agli altri, al prossimo che spesso viene emarginato, disprezzato, solo perché diverso da "noi". Noi che siamo belli, fisicamente perfetti, intelligenti, ma spesso vuoti dentro,
seriipre bramosi di ricchezze materiali.
Loro (i ragazzi volontari) no. Loro hanno lasciato per
dieci giorni le loro case da ogni parte d'Italia (provenivano
dalle province di Bergamo, Bari, Napoli, ecc.) per testimoniare la parola di Dio a Montefiascone. Hanno condiviso tutto con i ragazzi di Villa S. Margherita e lo hanno fatto con
umiltà, con gesti silenziosi, gratuiti. Non hanno preteso
niente da questi fratelli sfortunati, solo il privilegio di poterli amare.
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Noi giovani della Parrocchia del "Corpus Domini" vorremmo dire GRAZIE a questi giovani VOLONTARI e al loro coordinatore Padre DANIELE: grazie per l'operato prestato, grazie per averci aperto gli occhi verso una realtà che
•roppo spesso, per convenienza, ci sembra tanto lontana.
I giovani della Parrocchia "Corpus Domini"
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118.000.000
A tal proposito da diversi anni l'Associazione Amici del Cavallo di Montefiascone ha fatto richiesta al
Comune di un appezzamento di terreno in località Marcello al Lago, richiesta inevasa.
gno; 1 °p. 2 camere letto; 2°p. camera grande, riscaldamento au-
M o n t e f i a s c o n e - a p p i a schiera allo stato grezzo: p.t. garage,
£.
Le rimanenti prove di Marta e Tuscania hanno seguito più o meno lo stesso andamento cosi come l'ultima di
Tarquinia, vinta da Sensi Sandro di Montefiascone, che
ha definitivamente incoronato la squadra di Montefiascone come campione dei Butteri della Maremma Laziale.
Anche la classifica individuale ha visto la vittoria del cavaliere laschi Sebastiano seguito da Sensi Sandro entrambi di Montefiascone. Dante La Corte al 4° posto, Alvaro
Bellapadrona al 7° e Massimo La Corte all'8° posto hanno completato il trionfo.
Ora la squadra montefiasconese dovrebbe disputare
una gara con la squadra vincitrice del girone dei Butteri della Maremma Toscana per l'assegnazione del titolo di campione nazionale dei Butteri. A questo punto viene spontanea una domanda: se questi cavalieri hanno ottenuto I suddetti risultati, contribuendo in tal modo a divulgare Il nome di Montefiascone in tutta Italia, senza un
minimo aiuto da parte del locali amministratori, cosa
potrebbe succedere se l'Amministrazione concedesse
un terreno e idonee strutture dove liberamente i cavalli e i cavalieri avessero modo di esercitarsi e organizzare delle manifestazioni?
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laterale
Domenica 17 settembre una splendida giornata di sole ha fatto da contomo all'ultima giornata di quell'appassionante torneo di Butteri denominato "10 Campionato abilità
dei Butteri della Maremma Laziale", tenutasi a Tarquinia.
Le squadre dell'Associazione Amici del Cavallo di Montefiascone, Associazione Ippica Mariana, Monteromano,
Tarquinia e Tuscania di volta in volta si sono affrontate in
prove di abilità organizzate nei vari paesi ospitanti seguendo delle ferree regole imposte dagli organizzatori, tra cui
spicca l'ANTE LAZIO.
Lo scopo di questo primo campionato è stato quello di
far affrontare i migliori butteri della Maremma laziale e nel
contempo salvaguardare quelle antiche tradizioni che altrimenti sarebbero andate a sparire. Sin dalla prima giornata svoltasi a Monteromano i cavalieri dell'Associazione
Amici del Cavallo di Montefiascone hanno latto capire chiaramente di essere i più forti piazzando al primo posto un ottimo Paolettl Mario in sella all'argentino Sultano. Il predominio falisco si è consolidalo nella seconda giornata svoltasi a Montefiascone presso il Maneggio La Valle in cui, dinanzi al pubblico amico i cavalieri falisci hanno piazzato rispettivamente al primo posto Sandro Sensi su Giada seguito da Alvaro Bellapadrona su Sofia e Sebastiano laschi su Bella.
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LA V O C E - n° 11 - N o v e m b r e 1989
pag. 8
LA CHIESA CATTOLICA Novembre
EI TESTIMONI DI GEOVA
Fra le religioni in voga, oggi dilagano I Testimoni
di Geova, che spesso bussano alla porta di casa. E' esatto che questi propagandisti sono pagati dall'America?
Bisogna distinguere. Ci sono o pionieri specializzati,
che ricevono lo stipendio (in Italia si aggirano intorno ai cinquecento). Ma ci sono anche i Testimoni, che gratis si impegnano a novanta ore mensili di propaganda (i pionieri regolari) o a sessanta (i pionieri ausiliari). Questo esercizio
imponente di annunciatori spiega in parte il successo.
Come mai si diffondono tanto, nonostante che abbiano sbagliato tutti I pronostici circa la fine del mondo?
Il fondatore è l'avvocato americano Russel, il quale
profetò il ritorno di Cristo per ben tre volte (1874,1914,
1918). Inoltre preparò un'opera in sei volumi, che voleva
essere il commento e il surrogato della Bibbia. Il suo successore, il feroce anticristiano Rutherford abolì il Natale, la
Pasqua e la croce e non rinunciò allo sport delle previsioni apocalittiche: spostò la fine del mondo al 1915; poi la ca-'
tastrofe fu assegnata al 1985 ed ora al 1995.
Cosa dice la Bibbia al riguardo?
La parola di Cristo è chiara: "Nessuno sa quando verrà quel giorno e quell'ora. Non lo sanno neppure gli angeli, neppure il Figlio. Solo il Padre lo sa" (Mt. 24,16). I Testimoni di Geova non si attengono alla Bibbia, ma solo a qualche testo isolato. Ed inoltre declassano Gesù dal suo piedistallo divino e lo considerano inferiore al Padre.
Quali sono I rapporti tra I Testimoni di Geova e I
nostri fratelli protestanti?
Sono rapporti tempestosi. I testimoni rigettano la divinità di Cristo uguale al Padre e non accettano la dottrina
della Trinità. Perciò il Consiglio Ecumenico delle Chiese di
Ginevra non li accetta nel suo seno.
C o m e si spiega che essi citano continuamente il
Vangelo?
Citano un Vangelo a modo loro e in una traduzione
"pettinata": per es. i passi eucaristici vengono forzati in modo da eslcudere la presenza reale di Cristo e da ridurla ad
un fattore simbolistico. Le affermazioni chiarissime, in cui
Gesù si identifica col Padre, sono interpretate in modo forzoso.
Oltre alla Divinità di Cristo e la Trinità, quali sono
gli altri punti di scontro con il Cristianesimo?
Da tutta la Bibbia emerge la bontà sconfinata di Dio,
che vuole salvi tutti gli uomini. Invece i Testimoni di Geova,
riferendosi al testo dell'Apocalisse male interpretato, limitano a 144.000 i pochi eletti, che saranno ammessi in paradiso. Poi ci sono i salvati, che vivranno felici sulla terra co-
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Perché si chiamano Testimoni di Geova?
Geova significa Dio ed è una forma di lettura discutibile del biblico Jahve (nella lingua ebraica non ci sono vocali, etalora le consonanti si prestano a letture diverse). Ma
Geova non sembra conoscere il Dio-Amore, di cui parla S.
Giovanni nella sua seconda lettera. E' piuttosto un Dio Punitore.
Perché i geovisti non praticano le trasfusioni di
sangue?
Personalmente sono persone rispettabili, di vita austera (si astengono dall'alcol e dal fumo), di grande affabilità nei contatti di propaganda. Ma hanno il tabù del sangue.
Lasciano morire un bambino, piuttosto che praticare una
trasfusione sanguigna. Perché? Gli ebrei del Vecchio Testamento avevano una vera allergia per il sangue, perché
lo ritenevano sede dell'anima e perché condannavano in
modo radicale l'uccisione dell'uomo (lo spargimento del
sangue innocente). Ma i geovisti sbagliano, quando interpretano tali divieti diretti a salvare la vita come un invito a
rovinare una vita per una mancata ìrasfusione.
Come si spiega la loro diffusione dinamica a dispetto di tali gravi carenze?
Un primo fattore, come s'è detto, è la mobilitazione di
un grosso apparato di propagandisti. Lo studioso bresciano Giovanni Favalli ipotizza anche l'appoggio di centrali capitalistiche: i Testimoni fanno il loro gioco e favoriscono i loro interessi, limitandosi a guardare il cielo in attesa della fine. Ma tali legami vanno dimostrati, non solo affermati su
base logica.
NellefiledelTestimoni troviamo rappresentanti di
tutte le classi. C o m e si spiega?
Ci sono varie ipotesi di spiegazione. Il mancato catechismo degli adulti è un buco nero del cattolicesimo italiano.
L'uomo d'oggi è terrorizzato dal pericolo atomico, dalla catastrofe ecologica, dalla corruzione dilagante. Perciò
trova volentieri rifugio in quelle dottrine manichee, che
spaccano l'umanità in buoni e cattivi e lasciano intravvedere una rapida e sicura giustizia connessa alla fine del mondo. Forse il mondo cattolico ha messo il silenziatore ai grandi temi eterni (morte, giudìzio, inferno, purgatorio, paradiso). In questo vuoto si inserisce il catastrofismo geovista.
La risposta cattolica al falso catastrofismo è il ritorno
al Vangelo ed il richiamo ai messaggi della Madonna di Fatima, che ci invita alla preghiera e alla penitenza.
Franco Molinari
Articolo tratto dal "Carroccio"rl° 28 del 1 ottobre 1989
Come tanti lumini ne la notte
sono i miei morti nel mio cuore.
Fresca rugiada su riarsa terra
ne è 'I ricordo.
Datemi ancora lacrime, ch'io possa
sino a la fine dei miei brevi giorni
tenere inumidito lo stoppino.
O Signore, Signore! Quante volte
sono venuto innanzi al tuo cospetto
per darti come in voto quelle luci
tremanti al vento.
Forse stasera al ricadere
dell'ombre
di nuovo m'udirai alla tua porta:
quasi mendico ne la notte,
in ansia
d'un'alba che giammai fu tanto attesa.
AGO (Alfonso
Governatori)
Settembrata
Montefiasconese
Caldo
settembre...
languidamente
sorridi
accattivante
e gli alberi e le cose e il cielo
si coccolano
sul tuo seno.
Nel sole
tieni in pugno
l'estate,
nell'ombra
ti accaparri
l'inverno
ma la malinconia
soffice
crea fulgidi
equilibri
ai dualismi
instabili:
vita e morte
si attirano e
s'incontrano
in amplessi
struggenti
coi tocchi di un amore
che in te soltanto
felicemente
trova l'alcova
magica.
Dalla cupola
intanto,
dagli angoli del borgo
dai campi fino al lago
scende
serenamente
la stanca pace
dell'universo
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LA VOCE - n° 11 - Novembre 1989
pag. 9
La Parrocchia di Fastello ha 50 anni
La frazione FASTELLO, incluso nel comune di Viterbo quando questa città fu costituita provincia il 31 maggio 1923, si trova sui confini del comune di Montefiascone tra quelli di Bagnoregio e di Celleno, ma si trovava in diocesi di Montefiascone quando il Véscovo Rosi la costituì giuridicamente in parrocchia il 26 aprile 1939,
La frazione è situata ad una altitudine di 398 metri sul livello del mare in piena campagna.
Prima della costituzione della nuova parrocchia intitolata a Santa Lucia Filippa, i fastellesi appartenevano alla parrocchia di Santa Maria delle Grazie in Montefiascone, collegata a Fastello da una carrareccia polverosa di circa 5 chilometri.
La loro chiesetta più vicina era nel piccolo centro del Casale Ranucci, dedicata a
Sant'Isidoro agricoltore, dove abitualmente scendevano per il servizio domenicale i Cappuccini del convento di Montefiascone, comeattestaun libro manoscritto, che inizia l'8 marzo 1836. Ma nello stesso Casale, probabilmente esisteva una cappellina interna fin dalle
origini.
La prima pietra
Soltanto il 25 marzo 1931 Mons. Rosi, vescovo di Montefiascone, pose la prima pietra della futura parrocchia di Fastello su un terreno messo a disposizione da Mecocci Giuseppe.
Il primo ottobre 1933, il vescovo benedisse ed inaugurò con una messa la nuova chiesa, disegnata dall'ing. Mons. Spirito M. Chiappetta, presidente dell'ufficio pontificio per la
costruzione delle case parrocchiali in Italia. Era stata completata anche la costruzione della casa parrocchiale. Alcuni giorni prima lo stesso vescovo aveva costituito ufficialmente
la nuova chiesa in Vicaria Curata autonoma.
Don T o m m a s o Leonetti
Il primo vicario curato fu D. Tommaso Leonetti, che poi tornò a salutare i fastellesi da
vescovo di Capua.
L'attività iniziò l'8 ottobre 1933, per il successivo Natale risuonò in chiesa anche il nuovo harmonium; il 25 marzo 1934 furono vestiti i primi confratelli del Santissimo Sacramento e il 10 maggio le prime Figlie di Maria.
Il 10 novembre 1935 viene come vicario economo D. Battista Inzoli della diocesi di
Brescia, ma sembra che già non vi sia più nel luglio 1936 e lo sostituisce temporaneamente D. Gioacchino Bartolozzi.
Il 13 aprile 1937 assumono la vicaria i cappuccini di Montefiascone (viene p. Bernardo Fioretti), ma già il primo di agosto sono sostituiti temporaneamente da D. Daniele Pacelli.
La prima ordinazione sacerdotale
Riporto quanto è scritto nella cronaca della parrocchia: "22 agosto 1937. Giorno di letizia e di gioia. D. Sabatino Cordovani, nativo di Fastello, qui in questa chiesa vicariale viene ordinato sacerdote da Sua Eccellenza Mons. Giovanni Rosi e nello stesso giorno il novello Levita ha la bella sorte di celebrare la sua prima messa tra la commozione, il conforto di questa brava gente e specialmente dei suoi parenti. Erano presenti Mons. Vicario, il
Sacrista della Cattedrale Can. Orfei, D. Sergio Capozzi, D. Tommaso Leonetti che tenne
il discorso d'occasione, D. Galliano Moncelsi e gli studenti del nostro seminario diocesano.
• N.B. Si tenne anche il triduo di preparazione alla bella festa e fu predicato da D. Tommaso Leonetti, già Vicario di questa borgata. Auguri e felicitazioni al neo-consacrato: che
il Signore dia a questo popolo la grazia di assistere sovente a sì eccezionali spettacoli".
D. Galliano Moncelsi è spesso a Fastello sia per servizio sacerdotale che per quello musicale.
Il 22 agosto 1937 fu nominato vicario D. Domenico Crucianl, che procurò la statua
della Madonna del Rosario, il fonte battesimale e fece alcuni lavori all'abside della chiesa.
Lasciò con rammarico e riconoscenza la vicaria nel Natale del 1938.
P. Bonaventura da Bagnoregio
Il primo gennaio 1939 fu nominato vicario il cappuccino p. Luigi da Capena e il 24 dicembre dello stesso anno p. Bonaventura da Bagnoregio, che vi rimase fino al 29 giugno
1943, portando la vicaria di Fastello ad essere "una delle parrocchie più attive e fiorenti della diocesi", come ebbe a dire il vescovo nel 1940, quando venne a benedire la statua di Santa Lucia Filippini. Diede nuovo impulso alle associazioni già esistenti e ne istituì delle nuove. Arricchì la chiesa di oggetti necessari al culto e di statue, come quella degli angeli e di
S. Antonio e condusse 30 fastellesi, per la prima volta, in udienza dal Papa.
Nella Cronistoria, dalla quale sono state prese queste notizie, non vi è cenno del decreto vescovile del 26 aprile 1939, col quale il vescovo Rosi istituiva la nuova parrocchia
di Santa Lucia Filippini in contrada Fastello.
D. Luigi Mocinl
il 30 giugno 1943 viene nominato vicario economo di Fastello D. Luigi Mocini. E' tempo di guerra e il fronte passa anche per Fastello. D. Luigi consacra i prigionieri e i lontani
dalla famiglia al Sacro Cuore, il 4 giugno caddero in prossimità dell'abitato alcune bombe,
senza procurare danni alle persone di Fastello. Già si pensò a costruire una casa per le Maestre Pie.
L'11 novembre viene a Fastello come vicario economo D. Antonio Patrizi, che annota così le sue "prime impressioni: poco amore per l'Eucarestia, condotta poco seria in
chiesa, poca frequenza dei bambini al catechismo; tutto dipende dalla grande ignoranza
che regna in tutta la parrocchia".
Va ricordato a questo punto un sacerdote tanto caro e simpatico, non soltanto ai fastellesi: D. Sante Del Zampa, che veniva spesso e volentieri a Fastello per sostituire altri sacerdoti impossibilitati. Don Sante, sempre a piedi e sempre pronto, il 14 gennaio nemmeno lui potè venire a Fastello "perché - dice la cronaca - sprovvisto di scarpe'. La strada fangosa era proprio impraticabile se nemmeno Don Sante riuscì a percorrerla!
Don Pietro Giorgi
Il 15 dicembre 1945 arriva a Fastello il nuovo vicario economo D. Pietro Giorgi, che
inizia col riunire in chiesa una serie dì assemblee per categoria (genitori, giovani) per conoscere dai fastellesi le necessità della parrocchia e fare insieme a loro un piano di lavoro. Si parla di educazione religiosa e civile, del silenzio in chiesa, della costruzione del campanile, della casa delle Maestre Pie...
Ma anche io mi fermo dove si ferma la cronistoria della parrocchia: all'11 maggio 1947. Aggiungo soltanto che D. Pietro Giorgi fu il primo parroco di Fastello, nominato il 4 aprile 1946.
Rinaldo Cordovani
Alcuni importanti provvedimenti
adottati ultimamente dalla Giunta comunale
(dalla prima pagina)
Provvedimenti adottati
nel Consiglio Comunale del 2 ottobre 1989
- approvazione progetto sistemazione via XXIV Maggio e via Porticella per rifacimento della pavimentazione per un importo di £. 140.400.000; l'appalto è in corso di svolgimento;
- assunzione mutuo di £. 60.000.000 per acquisto arredi dell'asilo nido;
- assunzione mutuo di £. 76.000.000 per acquisto arredamento scolastico per le scuole elementari e medie;
DISCARICA COMUNALE
Lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani è stato affidato, per sei mesi, alla ditta Bracaloni Evandro, per l'importo complessivo di £. 100.000.000 e comprendente il fitto del terreno, l'interramento dei rifiuti, la realizzazione delle fosse per il deposito dei rifiuti medesimi, svuotamento periodico della fossa raccolta percolato e manutenzione strade di accesso.
La proposta alternativa prevedeva un impegno di spesa annuo di Lire 332.000.000,
quindi una somma annua, superiore alla precedente, di £. 132.000.000 che avrebbero dovuto gravare sulle tasche dei cittadini Montefiasconesi.
Occorre inoltre far presente che se il Comune continuasse a gestire l'impianto di smaltimento direttamente come fatto fino ad oggi, occorrerebbe prevedere una spesa annua di
£.312.000.000.
Credo quindi di poter affermare che la scelta del Consiglio Comunale è stata oculata, comportando unrisparmioper le casse comunali, e quindi per i cittadini, di ben oltre 100
milioni l'anno.
Queste sono le cifre che tutti i cittadini possono controllare; i "volantini" diffusi qualche giorno fa contenevano una lunga serie di bugie, affermazioni gratuite e speculazioni
che hanno tutto il sapore di una pesante politica tesa ai fini esclusivamente elettorali e denigratori.
Renato Belardi
LA VOCE - n° 11 - Novembre 1989
pag. 10
(MONTEFIASCONE
CHE
STUDIA)
Il 19 settembre la Scuola ha riaperto i battenti: è cominciata quell'avventura che interesserà ragazzi e docenti fino al 13
giugno prossimo. Nel corso dell'anno scolastico gli studenti avranno modo di riprendere fiato, infatti il calendario prevede
una interruzione a Natale di diciassette giorni dal 22.12.89 al 7.1.90 e di sette giorni a Pasqua dal 12.4.90 al 18.4.90; inoltre vi saranno due "ponti": 8-9-10 dicembre e 20-30 aprile - 1° maggio.
Diamo ora uno sguardo al mondo della Scuola, che coinvolge direttamente o indirettamente pressoché l'intera popolazione, esaminando le istituzioni scolastiche funzionanti nel nostro paese.
i
Scuola Materna Statale
N° 4 sezioni di Scuola Materna funzionano nei piani inferiori dell'edificio delle Scuole Elementari in cui affluiscono n°
94 bambini; n° 1 sezione funziona a Zepponami con 27 bambini; n° 1 sezione funziona alla frazione Mosse con 20 bambini; n° 2 sezioni funzionano presso l'edificio alle Grazie in cui
sono ospitati n° 47 bambini.
In ognuna delle sedi suddette funziona il servizio mensa.
I b a m b i n i f r e q u e n t a n t i la S c u o l a M a t e r n a S t a t a l e s o n o in
t u t t o 1 8 8 e le i n s e g n a n t i n° 17.
Scuola Elementare Statale
Presso l'edificio scolastico funzionano n° 14 classi frequentate da 252 alunni. L'edificio che stava accusando il peso degli anni è stato recentemente rimesso a nuovo ed offre
ampia disponibilità di locali.
Alle Mosse funzionano n° 5 classi frequentate da n° 49 alunni.
A Zepponami funzionano n° 5 classi frequentate da n° 77
alunni.
Alle Coste funzionano n° 4 classi (di cui una pluriclasse:
prima e seconda) frequentate da n° 40 alunni.
A Capobianco funziona una pluriclasse (prima e seconda) frequentata da n° 6 alunni).
A Fiordini funziona una pluriclasse (prima-seconda-terza-quarta-quinta) frequentata da n° 6 alunni.
E' attivato anche un corso ai alfabetizzazione presso la
Casa di Riposo ex-ONPI. Il t o t a l e degli a l u n n i d e l l a S c u o la E l e m e n t a r e S t a t a l e è di n° 4 7 9 , gli i n s e g n a n t i in s e r v i z i o s o n o 40. Prestano servizio nella Scuola Elementare anche n° 4 amministrativi e n° 15 ausiliari dipendenti del Comune. Direttore: P a o l o D o m i n i c i .
Presso la Scuola funziona anche un corso serale di
Scuola Media per lavoratori al quale sono iscritti n° 2 7 p e r s o n e . L'edificio, anche se ha ormai qualche anno, si presenta sufficiente e funzionale anche perché sono in corso di ultimazione i lavori di costruzione di altre quattro aule. Preside: R a n a l d i U b a l d o .
Scuola Media statale "C. Salotti"
Funzionano in questa Scuola n° 1 0 c l a s s i di cui 7 presso la sede centrale e 3 presso il Seminario in Via Trento; 9
classi sono a tempo prolungato ed una a tempo normale.
Tutti i locali sono presi in affitto dal Comune di Montefiascone.
Gli alunni frequentanti sono n° 1 7 6 gli I n s e g n a n t i n° 3 4
il personale amministrativo ed ausiliario n° 11. Preside: G i u s e p p e Porcelli.
S c u o l a M e d i a l.r. " M . B a r b a r i g o "
E' ospitata negli ampi locali del seminario in Via Trento si
articola in 3 classi frequentate da n° 1 9 a l u n n i e vi prestano
servizio n° 2 0 I n s e g n a n t i . Preside: A r z l l d o M o s c h l n i .
Istituto T e c n i c o s t a t a l e " C . A . D à l i a C h i e s a "
Ubicata nell'edificio sito lungo la discesa Mimmi ove funziona anche la Scuola elementare parificata è articolata in 3
sezioni ed ospita n° 81 b a m b i n i seguiti da 3 I n s e g n a n t i .
Funzionano n° 30 classi del Corso Commerciale frequentato da n° 6 5 7 a l u n n i ; n° 2 classi del Corso Programmatori frequentato da n° 5 0 a l u n n i e n° 3 classi del Corso per
Geometri frequentato da n° 6 6 a l u n n i per un totale di n° 35
c l a s s i e n° 7 7 3 a l u n n i .
I Corsi Commerciale e Programmatori sono ospitati nell'apposito edificio costruito dalla Provincia e recentemente
revisionato mentre le classi dei geometri sono dislocate
presso il convento dei Cappuccini, preso in affitto dalla Provincia e lasciato libero dal Liceo Scientifico.
Gli insegnanti in servizio sono 90, il personale amministrativo ed ausiliario, dipendente dalla Provincia n° 13. Preside: B i a n c a S a f f l r l o L a z z a r i .
Scuola Materna non statale "Sacro Cuore"
Liceo Scientifico
Scuola Materna non statale "Giovanni XXIII"
E' una sezione, funziona a Zepponami con 2 2 b a m b i n i
seguiti da n° 2 I n s e g n a n t i .
Scuola Elementare parificata "S. Lucia Filippini"
E' ospitata nell'edificio sito nella discesa Mimmi, si articola in 8 classi per un totale di 1 5 9 a l u n n i seguiti da 8 I n s e g n a n t i . Direttrice: S r . R o s a M e l a r a g n i .
il Liceo Scientifico di Montefiascone dipende funzionalmente da quello di Acquapendente di cui è sezione staccata. Attualmente si è trasferito dal convento dei Cappuccini alla più centrale sede di via Tagliamento a suo tempo occupata dall'Istituto Tecnico Commerciale.
Le classi sono 10, gli alunni 2 0 8 , gli i n s e g n a n t i 21 ed il
personale non docente n° 2. Preside: S t a n i s l a o S e r r a .
Istituto M a g i s t r a l e l.r. B e n e d e t t i n e " S . P i e t r o "
Scuola Media statale "A. Manzoni"
E' frequentata da n° 3 0 8 a l u n n i divisi in 15 classi tutte a
tempo normale ed ha in servizio n° 3 7 I n s e g n a n t i e n° 11
non docenti.
Presso l'Istituto funzionano n° 2 corsi: uno ad indirizzo
pedagogico per il conseguimento della maturità magistrale
ed uno ad indirizzo linguistico per il conseguimento della maturità linguistica. Le classi sono 4, gli studenti n° 1 0 7 e gli in-
LA VOCE - n° 11 - Novembre 1989
segnanti in servizio n° 20. Funziona anche un corso integrativo al fine di ottenere il titolo per l'iscrizione a tutte le facoltà universitarie. Preside: D o n Luigi M o c i n i .
C.N.I.P.A.
Non possiamo infine dimenticare l'istruzione professionale che viene impartita presso la struttura di "Villa Salotti" ove sono ubicati la direzione, gli uffici, le aule, i laboratori oltre il convitto per gli allievi che vengono da fuori.
Funzionano i seguenti corsi:
addetti uffi.-stenodattilo
termoidraulici
elettromeccanici
elettronici
programmatori
allievi 25 - durata 5 mesi - riservato ai diplomati
allievi 46 - durata 2 anni
allievi 36 - durata 2 anni
allievi 18 - durata 2 anni
allievi 40 - durata 2 anni
Vi prestano servizio n° 13 i n s e g n a n t i oltre 2 amministrativi e 2 ausiliari. Direttore: E m i l i o L a n c i o t t i .
La mattina, di questi tempi, dal cancello della mia casetta vedo passare tanti bimbi vocianti che v a n n o a scuola, taluni soli, altri accompagnati. C'è chi è allegro e chi magari piange, cominciando male la giornata. E' chiaro che nella
mia mente si affacciano i ricordi della passata infanzia scolastica. Bei ricordi, perché amavo imparare e quindi la scuola.
pag. 11
Dopo questo sguardo panoramico sulle Scuole di Montefiascone possiamo tirare le somme che parlano da sole: i
giovani che frequentano le scuole del nostro paese sono
2.636 e le persone che a vario titolo vi prestano la loro opera sono 394, senza contare i supplenti.
Naturalmente non tutti questi ragazzi sono di Montefiascone, ma tutte le mattine si mettono in moto innescando
quel complesso meccanismo di interazioni tra i vari fenomeni sociali quali quello economico, quello dei trasporti, della
viabilità, della sicurezza, del pendolarismo sia interno (dalle
frazioni al centro), sia esterno (dagli altri comuni). Per quanto riguarda gli operatori scolastici bisogna riconoscere che la
Scuola è l'attività che occupa nel nostro paese il maggior numero di lavoratori, senza contare il notevole riflesso economico che esercita su altre attività.
Speriamo che, dopo aver preso conoscenza dell'ampiezza del fenomeno, la Scuola venga tenuta in maggior
considerazione e le notevoli risorse economiche ed umane
che in essa vengono investite siano utilizzate al meglio perché si rivelino veramente produttive e non gettate al vento.
G.F. P e z z a t o
( A scuola a passo di d a n z a )
Si sa c h e i bimbi hanno talvolta desideri perversi ed anch'io non ero d a meno. A v e v o un'ottima madre, ma dura e arcigna che poco si acc o m p a g n a v a col mio carattere o m b r o s o e delicato. G r a n d e gioia era quindi per me qualche
sua indisposizione, meglio se ciò la costringeva
a letto. Intanto, c'era papà, uomo,gioviale e sereno che, compatibilmente col suo lavoro, si occ u p a v a della cucina: venivano fuori piatti strani
c o m e certi minestroni rossi di salsa di pomodoro; per niente buoni confrontandoli con quelli
squisiti della m a m m a , m a per me ottimi. A portarmi a scuola ci p e n s a v a la nonna; veniva la mattina a prepararmi.
Era una bella signora alta, sempre vestita di
scuro e me la ricordo la mattina della domenica,
dopo la prima Messa, passare d a noi per prendere il caffè. Si f e r m a v a solo se non c'era papà:
chissà perché, a v e v a soggezione di mio padre.
C o n s e r v a v a la s u a allegria nonostante la vita le
avesse riservato tanti dolori: due figlie offese
gravemente dalla l e b b r e acuta" (oggi si c h i a m a
poliomielite) ed una poi morta dopo qualche mese; un figlio emigrato in America e colà scomparso ancora giovane; le ansie per altri due figli impegnati nella guerra di Libia e nella prima guerra mondiale; un marito birbantello, sovente disoccupato; tanta povertà e tanto lavoro.
Per prima cosa mi svegliava con tanta dolcezza e mi faceva fare il segno della Croce. Dav a una interpretazione tutta sua a questo segno
di Cristianità, specie sul significato del tocco della m a n o sul corpo: sulla fronte perché Gesù ci illuminasse la mente per ben agire; sul petto perc h é il cuore si aprisse al prossimo bisognoso;
sulle spalle perché ci desse la forza per ben lavorare e le mani giunte la preghiera del perdono
per le nostre mancanze.
La mia tragedia è s e m p r e stata nell'avere i
capelli "cattivi", cioè troppo sottili e quindi pieni di
nodi. Era una tortura districarli, pettinarli e legarli in treccine, ma lei mi raccontava tante cose per
distrarmi. Mi parlava dell'assassinio del Re Umberto I avvenuta a Monza, del Re Vittorio Emanuele III in trincea sul Carso, insieme ai soldati,
della Regina Elena, la bella signora venuta dal-
le montagne e della sua abnegazione nell'assistenza ai terremotati di Messina, di Cavour che
aveva fatto l'Italia, di Garibaldi che a m a v a molto, qualche volta di Mazzini anche se lo accusava di sobillare i giovani restando nell'ombra, della rivolta per l'aumento del pane e del governo
che aveva fatto uscire la cavalleria per domarla.
Mi raccontava della vita di Santa Rita da Cascia, la sua Santa preferita. Nelle sofferenze di
Lei riconosceva le proprie tribolazioni. E mi diceva che le stelle avevano un filo come i palloncini e ogni bimbo che saliva in cielo ci si metteva
a cavalcioni per arrivare al più presto vicino a
Gesù.
Mi parlava di Gesù Bambino e del Presepe
e del Natale. Fu lei che fece cambiare a mio padre la collocazione del Presepe. Lui l'ambientav a con le montagne, la neve e gli abeti. Un Presepe del Nord insomma, mentre Gesù, ella diceva, essendo nato a Betlemme era a due passi
dal deserto e lì non c'era neve. Così, le figurine
di cartone del nostro Presepe vennero poste su
una distesa di sabbia con oasi, palme, ecc. Voleva anche che il bue prendesse più posto dell'asino, alle spalle del Bambinello. "Ha più fiato - di-
ceva - e può meglio riscaldarlo". La M a d o n n a poi
doveva stare proprio davanti a lui, sicché il Piccolo, svegliandosi, "vedesse subito il sorriso di
sua Madre". Il giorno dei morti ci riuniva tutti per
dire il Santo Rosario mentre sulla stufa borbottavano le castagne.
Tornando al suo impegno per portarmi a
scuola, finita la toeletta uscivamo dalla povera
casa e ci si avviava e lei cantava sottovoce tutte le arie delle più importanti opere di Verdi, Puccini, Rossini e via dicendo. A v e v a una voce gradevole e se eravamo in ritardo, poiché la strada
da fare era tanta, attaccava c o n la Marcia Trionfale dell'Aida per farmi accelerare il passo. Avvicinandoci alla scuola intonava s e m p r e la Danza
delle Ore della G i o c o n d a o l'aria del balletto della Traviata o della Boheme. Insomma entravo a
scuola a passo di d a n z a ed in letizia. Mi voltavo
un'ultima volta per salutarla e lei con un c e n n o mi
benediceva.
Ti ricordo sempre, Nonna, ogni volta che vedo un bimbo che va a scuola. Sicuramente dal
cielo, vicino a Dio, tu canti. Benedicimi ancora
Nonna, o v u n q u e tu sia.
A n n a Rustioni Fazi
pag. 12
LA VOCE - n° 11 - Novembre 1989
A s s e g n a t e le Borse di studio
ENRICO MERLO
L'11 Settembre 1989, nella sala Consiliare del Comune di Montefiascone si è riunita la Commissione esaminatrice delle Borse di Studio "E.
Merlo" - V° edizione.
Le borse di studio di L. 2.500.000, ciascuna sono state istituite dalla
SLIA di Roma per onorare la memoria del suo Presidente " E n r i c o M e r l o " ,
nativo di Montefiascone, e sono state destinate agli studenti dell'ultimo corso della scuola dell'obbligo di Montefiascone.
La commissione ha esaminato n. 14 domande di studenti, fra le quali ha assegnato ad unanimità le borse di studio a:
P A O L E T T I S a b r i n a della Scuola Media "A. Manzoni" e
PAGLIACCIA Barbara
8
Alle due vincitrici delle borse di studio ed agli altril 2 partecipanti: B a l l a r o t t o Daniela, B e l l a t r e c c i a M a r c o , C a n n a v a c c i u o l o L u c i a n a , C a p o cecera Rossano, Ciorba Emanuale, Guerrinl Paola, lacovello Katla,
Pezzato Michela, Selvl Marco, Stefanonl Gloria, Stefanonl S i m o n a ,
V e n t u r i Luigi.la SLIA con suo atto di liberalità ha assegnato anche una targa in argento nominativa sulla quale è incisa una figura simbolica dovuta
alla mano dello scultare romeno MIHU VULCANESCU, ben noto nel mondo dell'arte.
La consegna delle borse di studio è avvenuta il 6 ottobre 1989 alle ore 11 nel palazzotto dello Sport del Comune di Montefiascone (viaG. Contadini).
Alla cerimonia di consegna delle borse di studio erano invitate le Autorità del luogo e della Provincia, nonché gli studenti di tutte le Scuole di
Montefiascone.
Prima della cerimonia, nella Basilica di Santa Margherita è stata celebrata alle ore 10,00 una Messa in memoria di ENRICO M E R L O
La Casa di Riposo ex ONPI:
Fantasia e realtà
Il 3 Ottobre u. s. sulla pagina locale di un giornale quotidiano, abbiamo letto con piacere che la Casa di Riposo ex ONPI era stata ristrutturata, con le corsie tirate a lucido, con
le pareti rimesse a nuovo, eccetera eccetera
Il giorno dopo ci siamo recati a vedere questo "miracolo" perchè l'avvenimento ci era sembrato davvero miracoloso, dato il disinteresse (salvo in tempo di elezioni) dimostrato per anni dagli amministratori verso quella istituzione che tutti ci invidiano.
Ci siamo presentati con il volto ilare e giocando con chi si appresta a ricevere una buona novella ma, invece del bianco delle corsie, abbiamo trovato l'umore nero del personale e degli ospiti, molto irritati, a dirpoco, per il trafiletto pubblicato su quel quotidiano (le voci che circolavano : "lo strampalato articolo è una fandonia").
E di fandonia infatti si trattava perchè laggiù non v'era stata alcuna ristrutturazione né
tiramenti a lucido, niente di niente; nemmeno la fotografia pubblicata a fianco dell'articolo rappresentava ospiti della Casa (ma si sa che per certa gente un anziano è "res nullius"
come dire che un vecchio vale l'altro, alla faccia della bimillenaria civiltà cristiana).
A questo punto si impone una riflessione: la Casa di Riposo è una benemerita istituzione nel campo dell'assistenza sociale, al servizio della cittadinanza, ubicata in un posto
meraviglioso circondato da boschi e da prati, è dotata di uno stabile che vale miliardi e rappresenta, tra l'altro, una fonte di lavoro e di vita per numerose famiglie; essa dovrebbe essere perciò il vanto del Comune, il luogo da mostrare con orgoglio ad esponenti politici o
amministrativi nazionali e provinciali, il luogo, infine, dove si contrasta soltanto con le "pratiche" ma dove si realizza un'opera altamente civile e umanitaria con l'assistenza ed il conforto prestate alle persone arrivate, o quasi, alla sera della vita.
Riesce perciò difficile capire la poca cura, per usare un eufenismo, dedicata dagli amministratori a questo mirabile presidio siociale; ci rifiutiamo di credere che si tratti di scarsa o nessuna sensibilità sociale che deriva da mancanza di cultura, pensiamo piuttosto che
si tratti di difficoltà gestionali: ma quale amministrazione non ne ha? Ed è appunto nelle difficoltà che "si parrà la tua nobilitate'come dice il Poeta.
Sia come sia, proponiamo in merito alcuni quesiti all'attenzione pubblica:
- Che fine ha fatto l'ambulanza già in dotazione della Casa di Riposo? - Risulta che,
mancando ormai da anni tale automezzo,per ottenere il trasporto di un ospite anziano, la
Casa deve fare ogni volta la lotta greco-romana con l'Ospedale che quando sente dire:
"ONPI" è come se sentisse dire : "diavolo".
- Perchè, e da chi, è stato fatto decadere il concorso per l'assunzione di personale infermieristico che avrebbe ancor più qualificato l'assistenza sanitaria della Casa creando
nel contempo altri posti di lavoro?
-La recente immissione delle monache ha risolto la grave e cronica carenze di personale nel reparto degenti?
Quando si prowederà a riparare o sostituire le sedie sgangherate, le tapparelle bilenche, le supelletili consumale che giacciono da anni in magazzino? (Altro che corsie tirate a lucido')
E la strada di accesso quando si asfalterà? Si diceva: da un momento all'altro, ma ormai la sistemazione della strada sembra diventata come la storia dei corridoi di Bagnoregio.
E' facile fare il bello ed il bellino in pubblico con le cose che vanno, scivolando su quelle difficoltose o che vanno meno bene: perchè dunque qualche amministratore non si reca almeno una volta presso l'ex ONPI a vedere sul posto i numerosi problemi ivi esistenti, cercando di risolverli
(fine della prima puntata)
Cives Unus
Auguri, sig. Quinto!
Il 25 ottobre Quinto Trapè e sposa Silvana Ranaldi hanno voluto celebrare nell'intimità della loro casa il 42° anno di matrimonio.Speriamo che 1 Signore dia ad ambedue
di giungere alle nozze d'oro... Allora suoneremo le trombe,vero signor Quinto? Congratulazioni da parte del figlio Valerio e della nipotina Claudia, nonché dei numerosi parenti.
AFFITTASI
.. .Studio - ufficio per professionista in via del Barone, 22 - Due vani più bagno. Tel.
826727 (possibilmente in serata)
C o m e trovare lavoro
L'Ufficio di Collocamento di Montefiascone comunica che: dal 23.10.89 tutte le richieste di lavoro numeri che saranno evase dalla Sezione Circoscrizionale per rimpiego di Viterbo il GIOVEDÌ di ogni settimana.
Le predette richieste saranno pubblicate il MERCOLE DI di ogni settimana all'albo delle Sezione Circoscrizionale stessa e presso la Sezione Comunale di Monteliascone.
I lavoratori disoccupati interessati agli avviamenti al lavoro si dovranno presentare
presso la Sezione Circoscrizionale per l'Impiego (ex - ufficio Collocamento) di Viteibo, Via
Adolfo Marini 54, dalle ore 9 alle ore 11 del GIOVEDÌ indicando il posto o i posti di lavoro
in ordine di preferenza in base alle richieste in pubblicazione relativi alla settimana.
Gli avviamenti saranno emessi sulla base di una apposita graduatoria che sarà redatta secondo i punteggi approvati dalla Commissione Circoscrizionale tra i lavoratori presenti aspiranti ai predetti avviamenti.
Ogni disuccupato ha la facoltà di iscriversi con tre qualifiche diverse con le quali potrà concorrere ai vari posti di lavoro.
La stessa procedura sopra descritta sarà messa in alto anche per gli avviamenti presso gli Enti Pubblici in base alla legge 56/87 art.16.
Si ricorda inoltre che gli iscritti disoccupati dal 5 al 25 di novembre dovranno presentarsi personalmente per confermare il proprio stato di disuccupazione
Felice Cotemme
LA VOCE - n° 11 - Novembre 1989
r
l
Saper vivere oggi ^
(Breve corso di galateo moderno)
J
A tavola
L'atto del mangiare, essendo una (unzione fisiologica comune anche alle bestie, per
differenziarsene, richiede rigoroso rispetto dei principi fondamentali del galateo: igiene, estetica, riguardo per la sensibilità altrui.
* * *
Prima raccomandazione: la compostezza. Non sedetevi né troppo vicini, né troppo lontani dalla tavola; e non puntateci i gomiti, come fareste per sorreggere il mento. Tenere il tovagliolo disteso sulle ginocchia è un residuo costume del secolo scorso, in cui si
celebrava il culto dell'inutilità. Il tovagliolo, oltre che a pulirsi le labbria, serve a proteggere l'abito da possibili schizzi di brodo, di olio e di salsa. Usatelo nel modo più acconcio.
Quando il cameriere vi ha serviti, attendete che lo siano anche gli altri commensali,
prima di cominciare a mangiare. Le posate si tengono con grazia, leggerezza e disinvoltura. L'uso delle posate rivelerà se avete sempre mangiato tra persone civili, o fra vetturini delle tavole calde, i quali sono giustificati di non badare alle buone maniere dalla necessità professionale di far presto. Evitate gli sgradevoli rumori di labbra, di denti, di naso, di deglutizione. Non usate mai il coltello, in sostituzione della forchetta, per portare alla bocca pezzetti di carne, di frutta e di formaggio. La forchetta è un'igienica invenzione,
sconosciuta fino al sedicesimo secolo; e quando un'italiana, Caterina dei Medici, divenuta Regina di Francia, la importò a Parigi, fece scandalo a Corte. Ma in seguito, anche i nobili cortigiani si convinsero dell'opportunità di usarla, cessando la barbara voluttà di
afferrare con le mani una coscia di fagiano o una grossa bistecca di cinghiale e affondarvi i denti con l'avidità dei carnivori nei pasti dello zoo. Lasciare un po' di cibo nel piatto non
è affatto elegante come si crede; ma ciò non vuol dire che dobbiate raccogliere il sugo fino all'ultima goccia. Nel mangiare l'uva, non sputacchiate i rifiuti nel piatto. Ingoiate tutto:
le bucce dei frutti contengono salutari vitamine e lanno una buona jognatura nettando l'intestino. Alcuni galatei consentono l'uso di stuzzicadenti. No, almeno in pubblico. E' una sudiceria che non si attenua neppure coprendosi con la mano.
pag. 13
D E C R E T O
La Conferenza Episcopale Italiana nella XXXI Assemblea Generale ordinaria (15-19 maggio 1989) h a e s a m i n a t o e a p p r o v a t o c o n l a
m a g g i o r a n z a p r e s c r i t t a la d e l i b e r a di c a r a t t e r e n o r m a t i v o c i r c a
l ' i n t r o d u z i o n e n e l l e d i o c e s i d ' I t a l i a l ' u s o d i d i s t r i b u i r e la S . C o m u n i o n e n e l l e m a n i d e l f e d e l i e la r e l a t i v a I s t r u z i o n e s u l l a C o m u n i o n e e u c a r i s t i c a , in attuazione della concessione prevista dal "Rito della Comunione fuori della Messa e culto eucaristico" al n. 21.
'
In conformità al can. 8, par. 2 del Codice di Diritto Canonico, tenuto conto d e l l ' e s i g e n z a d i u n a p r e v i a e a d e g u a t a c a t e c h e s i , che illustri i vari punti dell'Istruzione e in particolare il significato della nuova
prassi, stabilisco altresì che la delibera promulgata entri in vigore a partire d a l 3 d i c e m b r e 1 9 8 9 , D o m e n i c a p r i m a d i A v v e n t o .
Roma, dalla Sede della C.E.I., 19 luglio 1989
+ CAMILLO RUINI
UGO Card. POLETTI
Segretario Generale
Vicario Generale di Sua Santità
per la Città di R o m a e Distretto
Presidente
della Conferenza Episcopale Italiana
C o m e ricevere la C o m u n i o n e
Le nuove disposizioni della C.E.I. consentono ai fedeli
di ricevere il pane Eucaristico direttamente nella mano
La Conferenza episcopale italiana ha deciso in una sua riunione
del maggio di quest'anno di introdurre anche nella nostra
nazione
l'uso di ricevere la
Comunione
eucaristica nella mano.
* * *
Questa disposizione offre ai feQuelle distratte signore che lasciano tracce di carminio sul bordo del bicchiere o nel
deli la possibilità alternativa di ricetovagliolo, e peggio ancora che si pettinano, al termine del pranzo, davanti alla tavola, se
vere l'Eucarestia o direttamente
riflettessero sul disgusto che provocano nelle persone pulite, avrebbero cura, prima del pa- in bocca, come si usava finora, o
sto, di tergersi le labbra nel fazzoletto, e per pettinarsi, porrebbero tra loro e gli altri comnella mano. Questa
innovazione
mensali i muri di una toletta.
può produrre una certa difficoltà in
Se siete voi a invitare a pranzo in casa qualcuno, non ditegli, mentre mangia, che le
alcuni fedeli ed è perciò
opportuno,
tagliatelle sono magistrale opera della vecchia zia. Egli potrebbe essere un immaginativo
chiarire i termini della questione per
ipersensibile, e il quadro della veneranda zia che affonda le mani nella pasta, chissà mai
non ingenerare confusione e per
quali effetti avrebbe nella secrezione dei suoi succhi gastrici.
favorire invece una più sentita ed
Qualche volta, può capitarvi di sedere a una tavola elegante, dove sono ospiti eccleintensa partecipazione al Sacrificio
siastici, personalità politiche, nobili di alto lignaggio, letterati di vasta cultura, magistrati, do- della Messa e alla Comunione col
centi universitari, artisti e direttori di orchestra, ammiragli e generali...
Corpo di Cristo.
Ogni commensale ha dinanzi a sé tre o quattro bicchieri di differente forma e capacità, dove il cameriere, di tanti in tanto, versa acqua minerale e vini pregiati diversi che posUna questione
formale
sono creare esitazione perfino ai non estranei ai lussuosi simposi dell'alta società. Se non
Anzitutto va tenuto
presente
sapete a priori su quale bicchiere bere per primo, è saggia prudenza attendere di vedere
che si tratta di una questione puracosa facciano gli altri, purché sappiate scegliere il più esperto tra i commensali. Ma non cre- mente formale. Il fatto stesso che si
diate che questi si trovi sempre tra i più blasonati o tra i più dotti. Ramon Gomez de la Ser- possa scegliere un modo o l'altro è
nariferisceche il grande Miguel de Unamuno, conversando, "hacia bolitas con la miga soprova che non sitratta di un fatto sobrante", commeteva cioè la sudiceria di fare pallottole di mollica. E' vero che il sommo Con- stanziale.
fucio esortava i discepoli a comportarsi a tavola come al pranzo di un Re. Ma Confucio, pur
La Comunione
al corpo di
nella sua straordinaria chiaroveggenza cinese, non poteva prevedere che, ad oltre due mil- Cristo è una realtà così straordilenni dal suo tempo, un grande Re, Luigi XIV, il Re Sole, a tavola, infilasse sovente la manaria e divina che non può correno sotto la parrucca per grattarsi il cuoio capelluto, dove non graditi ospiti si satollavano del- re il rischio di creare
distrazioni
le ben nutrite emazie regali. Eppure era un Re raffinato. Invitava a pranzo Molière perché
in chi la riceve.
insegnasse ai suoi ufficiali l'etichetta e a parlare con l'esatta pronunzia. Ed era talmente corDare un eccessivo rilievo alla
tese che si toglieva il cappello per salutare le umili cameriere. Ma poi, ancora in contradproposta di innovazione
significa
dizione con se stesso, a letto, si soffiava il naso nelle lenzuola. Sappiate dunque scegliecompiere un grave errore: curare
re bene, tra i commensali, il vostro modello.
un aspetto formale e dimenticare la
Renato Taddei
sostanza.
Due forme diverse
Infatti non si potrebbe
comprendere come nel corso dei secoli dalla primitiva forma della distribuzione della Comunione nella mano si sia passati a quella nella bocca, se non vi fosse stato un motivo
valido per farlo. E questo è sostanzialmente il rispetto verso il corpo di
Cristo e quindi l'attenzione ad evitare atteggiamenti
grossolani
o
sconvenienti. E' da pensare che il
metodo in uso si prestasse ad abusi e che questi realmente
esistessero. Gli altri motivi che possono aver favorito la scelta
sembrano
piuttosto secondari, tranne forse
quello del pericolo che il Pane eucaristico venisse nascosto per usi
superstiziosi o sacrileghi
(pericolo
non del tutto improbabile anche oggi)In realtà, Il ritorno alla forma
antica esige una maggiore attenzione e una più seria preparazione. E' questo il motivo che l'occasione della nuova disposizione divenga fonte per una più seria riflessione sulla sostanza del mistero
eucaristico.
Certe comunioni
comunitarie infatti danno
l'impressione di un esercizio esteriore, privo di
contenuto spirituale, più conformi
ad un banchetto comune che ad un
mistero divino e ad una realtà sacramentale.
Ulderico Gamba
A volte anche un negozio
particolare
può fare di un paese una città
Corso Cavour n° 4 5 - 4 7 - Tel. 824655
Quando l'oro è in buona compagnia
Porcellane: RICHARD GINORI - ESCHANBACH
CRISTALLI DI CENSO - Orologi: BAUME MERCIER - ZENITH - LORENZ - i nuovissimi SWATCH
LA VOCE - n° 11 - Novembre 1989
pag. 14
DT A
"LA VOCE" E'GRATA Al SUOI
IL
SOSTENITORI: N.N. £. 30.000, Corsetti Maria, Menchinelli Eros,
Silenzi Pietro, famiglia Benatti, Nardini Pietro, Zampetta Felice,
Ballarono Volpini Settimia, Capno Agostino, Zampetta Enzo, Lanzi Enrico, Nevi Americo (il Guardianello), Belussi Goffredo,
SUA.,
Liberti Callisto, Trapè Quinto, Onofri Tito, Brachino
Umberto, Carletti Mauro, Azzolina Danilo.
AMICI: Moretti Sofia, Bartoleschi Antonio, Finauro Giuseppe, Romanelli Lino, Pesci Pietro, Porroni Gaetano, Stella Claudio, Napoli Mario, Moscetti Mauro, Bertruccini Carla, Trapè D. Giuseppe,
Ranucci Tommaso, Borghetti Aurelio, Morano Mario, Quattranni
Adelio, Allegri Rotilio.
BENEMERITI: De Fausti Rosa, Nunziati Lorenzo, Lucchi Arduino,
Marianello Augusto, Cicoria Luigi, Angeloni Umberto, Materazzo
Enzo, Morano Renzo, Mecali Michele, Fanali Giuseppe, Casavecchia Moretti Agnese, Carlini Franco, Coscetti Alfio, Santi Ettore,
Fagotto Carlo, Coscetti Giuseppe, Mattei Oscar, Manzi Romolo,
N.N., Cicoria Attilio, Chiricotto Anselmo, Damiani Dino, Menghini
Roberto
AMICI DELLA CATTEDRALE
L'ITALGAS informa la cittadinanza di Montefiascone che è stata avviata una campagna promozionale che prevede
agevolazioni per la trasformazione a gas metano degli impianti di riscaldamento, la cui durata è dal 1 0 ottobre 1989 al 31
marzo 1990, alla condizione che gli impianti vengano attivati entro il termine massimo di nove mesi dalla data di stipula
del contratto.
Tale impegno aziendale tende a sollevare "parte degli oneri di trasformazione" gravanti sul cliente e che nella maggior parte dei casi assorbe in misura notevole le spese di allacciamento e di modifica.
L'iniziativa promozionale è destinata alla trasformazione a metano degli impianti di riscaldamento centralizzati di edifici destinati ad uso abitativo plurifamiliare e terziario, purché abbiano, prima della trasformazione, una potenza termica installata nella centrale non inferiore a 30.000 Kcal/h.
Le agevolazioni sono estese anche alle trasformazioni da impianto collettivo funzionante a combustibile liquido (gasolio - olio combustibile) ad impianti individuali a metano.
Il nostro ufficio commerciale, Via A. Costanzi nn. 39/41 - Orvieto - Tel. 0763/92759, rimane a Vs. completa disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
POT. di RIFER.
S C O N T O SUL CONTR. DI ALL.
Kcal/h
Kcal/h
£.10 6
30.000 - 39.999
40.000 - 74.999
30.000
50.000
7 5 . 0 0 0 - 124.999
1 2 5 . 0 0 0 - 174.999
175.000 - 2 4 9 . 9 9 9
100.000
150.000
200.000
250.000 - 399.999
400.000 - 624.999
300.000
500.000
750.000
1 000.000
625.000 - 874.999
8 7 5 . 0 0 0 - 1.124.999 e oltre
Bonelli Alfredo, Silenzi Pietro, lacoponi Mario, Ciripicchio Elena,
Panichi Francesco, Monanni Luigi, Nunziati, Catasca Salvatore,
Sara Dainelli, Porroni Domenica; i famigliari in suffragio di: Nami
Franco Chiara, Nardini Maria, Vaggi Gianluigi, Paoletti Iolanda,
Bronzetti Tommasina, Eugenia Seri, Teresa Durantini in Crocetti;
la SLIA e i dipendenti della SLIA in suffragio di Enrico Merio e Costanzo hanno lasciato alla chiesa £. 586.000; F.G. £. 300.000.
ANAGRAFE CITTADINA
NATI: Emanuele Brodo di Mauro e Francini Anna Maria, Raffaela D'Angelo di Renato e Gigi Ida, Genovesi Riccardo di Mauro e Filoscia Rosa, Simone Menghini di Cesare e Gaietti Radena, AlesMATRIMONI: lacoponi Alberto e Graziotti Rosella, Pifferi Claudio
CONTRIBUTO ALLE SPESE DI T R A S F O R M
PER TRASF
IMPIANTO
0,6
1,15
1,05
0,1
0,6
0,7
0,8
1,5
2,8
3,8
1,4
2,6
3,6
1,2
1,2
1,5
1,5
4,3
4,7
4,0
4,4
5,3
7,3
8,9
4.8
6.8
8,4
0,1
0.2
0,2
0,3
0,3
0,5
0,5
0,5
1,5
e Pigliavento Iolanda.
MORTI: Moisà Marianna 1903, Giuliobelli Giocondo 1907, Cami-
£.10 6
TOT. CONTR.
PER ATTIVITÀ'
SUPP. TECN.
cia Paolo 1902, Grimaldi Lidia 1901, Menghini Maria 1918, Fusi
Umberto 1924, Bertoccini Rosa 1920, Santini Domenica 1902, Notazio Nunzio 1913, Carletti Margherita 1899, Maurizi Cario 1907,
Nardini Mana 1901, Colinelli Laurina 1902, Bronzetti Tommasina
1918, Paoletti Iolanda 1909, Napoli Cesare 1908, Seri (Durantini)
Eugenia 1908, Dadda Luigi 1925, Angeloni Cesira 1920, Cicoria
(Pigliavento) Teresa 1899, Castellani Angelo 1950.
N.B. Dopo la messa in gas delle vie del Centro Storico da pochi giorni anche il resto della cittadina è fornita del gas metano. Via Orvietana e Via della Bastiglia saranno rifornite tra un palo di mesi.
Chilo
bio e Chiricotto Lidia, famiglia Couch, Torri Noemi, Mari Benigno,
sio La Corte di Stefano e Crisostomi Maria I d a
A tal fine segue un prospetto delle agevolazioni praticate.
POTENZIALITA' I N S T A L I .
Sono entrati afar parte degli 'Amici del la Cattedrale': Battaglini Fa-
Mentre andiamo in macchina ci giunge notizia
della morte dell'amico Claudio Balzani.
Formuliamo le nostre condoglianze ai familiari e
ci ripromettiamo di parlarne nel prossimo numero de "La Voce".
Per universitarie
direbbe?
... che Lanzi Enrico, ancora efficiente, ancora giovane, per limiti di età, il 16 ottobre, è stato collocato in pensione dalle Ferrovie Statali!
Il sig. Enrico è stato sempre impiegato presso le FF.SS., occupando prima la titolarità presso la Stazione di Sermoneta (linea Velletri - Terracina) poi per due anni
quella di Sipicciano, a Grotte S. Stefano è rimasto 20 anni e nel 1978 ha assunto la
titolarità della Stazione di Montefiascone, suo paese nativo, da dove è andato in pensione.
Una bella lettera di congratulazioni e di ringraziamento è giunta al sig. Enrico da!
caporeparto a nome dell'Amministrazione e il nostro amico ne va fiero, perché sa di
aver compiuto sempre con scrupolo il suo dovere.
Il sig. Enrico sa come trascorrere il suo tempo. Un suo hobby particolare è quello di radio amatore e collega tutti gli amici di Montefiascone. Dopo aver diretto ii tre-
Palestra Hollywood Body Center
Sono aperte le iscrizioni presso la nuovissima palestra Hollywood Body Center,
sita a Montefiascone, Via Campo Boario (Discoteca Hollywood) per corsi di ginnastica generale, estetica correttiva, presclistica e body building.
La palestra rimarrà aperta tutti i giorni escluso il sabato e la domenica dalle ore 15
alle ore 22.1 corsi saranno tenuti dagli istruttori Lozzi Alcide, Viola Giuseppe e Chiovelli Massimo, diplomati I.S.E.F. specializzati nella preparazione fisica di base ed esperti in diverse discipline sportive.
I programmi di body building saranno redatti con la supervisione del campione italiano di cultura fisica 1989 Rocco Crea (Palestra Silouhette Grosseto).
Per informazioni tel. 0761/820589 dopo le ore 15.
a Roma
C'è la possibilità di un appartamento in Via Tuscolana Piazzale Re di Roma, da dividere con una ragazza di Grotte
di Castro, alla modica cifra di £. 250.000 mensili comprensive di: affitto, riscaldamento, luce, ecc. Chi ne avesse
bisogno può telefonare al 799697 (il padre della ragazza)
o alla direzione de "La Voce": tel. 826050
no sui binari, ora cerca di dirigere i pensieri sull'etere e di
star collegato con le varie stazioni dei radioamatori. Congratulazioni!
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Telef. (0761) 826.166 - 823.095
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LA VOCE - n° 11 - Novembre 1989
FEST EST ESTATE
Tutto bene ma non troppo!
Questo lascia capire l'intervista del giornalista U. G. Ricci all'Assessore al turismo Mario
Savelli.
Su "Il Tempo" del 19-8-1989 si legge infatti:
"... Forse bisogna mettersi al lavoro con più anticipo e cercare di articolare meglio le varie manifestazioni evitando i doppioni, come, purtroppo, è accaduto, con la gara di go-kart e la sfilata del Corteo Storico."
Se la coincidenza fosse stata solo questa si
poteva considerare puramente accidentale e
sarebbe passata inosservata, ma da quanto mi
hanno riferito i doppioni sono stati diversi, e precisamente:
31/7 ore 21,30 Serata del turista e Concerto sem. intern.
1/8 ore 21,30 Concerto Banda e
2/8 ore 21,30 Nilla Pizzi e
4/8 ore 21,30 Tomas Santana e
5/8 ore 21,30 People to people, Fontana del vino e "
7/8 ore 21,30 ball. Gavazzi, Conc. sem. int. e Cantinone
9/8 ore 21,30 Mike Francis,
10/8 ore 21,30 Carmen Russo,
11/8 ore 21,30 Servo Martino,
12/8 ore 21,30 Sbandieratori,
27/8 ore 17,30 Incontro musicale dell'Ass. Falisca, Incontro al Lago "Amici di Montefiascone" macchine fuoristrada, Festa ai Poggeri e Festa
alle Grazie in Via Bastiglia.
Non voglio con ciò fare una critica superflua,
anzi mi congratulo pubblicamente con tutti gli organizzatori delle numerose manifestazioni realizzate che confermano quanto ho sempre sostenuto e cioè che la ricchezza di idee e lo spirito di iniziativa che posseggono i Montefiascone-
si non sono stati mai adeguatamente utilizzati.
Desidero però far presente che tali inconvenienti potevano essere evitati se si fosse mantenuto in vita quel Comitato Coordinatore voluto
dagli intervenuti alla riunione del 15 dicembre
1987, presso la biblioteca comunale. Certamente, per l'anno 1989, il Comitato doveva essere riveduto e corretto con elementi più giovani, più
freschi e più bravi. Caso strano, invece, è stato
annullato, come se Montefiascone non facesse
parte dell'Italia, dove prosegue tutto e non finisce mai niente.
La riunione fu indetta dal Sindaco Danti e
dall'Assessore alla cultura Cagnucci, i quali dichiaravano che era intenzione dell'Amministrazione Comunale di patrocinare tutte le iniziative
per valorizzare il patrimonio artistico e culturale
del Paese, e di promuovere, quindi, tutte le manifestazioni che avrebbero messo in rilievo le
prerogative della città, costituendo così un altro
modo per divulgare capillarmente il nome di
Montefiascone.
Gli intervenuti aquell'incontro erano autorevoli rappresentanti di tutte le manifestazioni culturali, religiose e folkloristiche del luogo e, tanto
per citarne alcuni, mi sia consentito ricordare i
Sigg/ri: Giuseppe Ferlizzi, Fabio Brugnoli, Arch.
Paolo Mezzetti, Don Agostino Ballarono, Giorgio Zerbini, Prof. Domenico Ranucci, Don Giuseppe Fucili, Massimo lacoponi, il presidente del
circolo MF/80, quasi tutti i presidenti delle feste
parrocchiali e tanti altri. Sii e tanti altri; lo ripeto,
perché da ciò deve scaturire il convincimento
che a Montefiascone c'è una pletora di persone
Se non arrivano i soldi per il gasolio
il Circolo degli Anziani rimane al freddo
pag. 15
che sa produrre spettacolo e a tutti perciò, deve
essere concessa la possibilità di organizzare. Lina risorsa di questo genere, in verità non facilmente riscontrabile in altri luoghi, non va sacrificata.
Durante la discussione si analizzò il valore
della "Festa" mettendo in evidenza la sua importanza sociale e la sua utilità nel campo ricreativo comunitario. "La festa non deve essere intesa come un fattore sterile ma come un atto di cultura" si disse. "L'uomo quando è solo studia,
quando si trova con i suoi simili fa cultura, ossia
mette a frutto ciò che ha imparato." Si parlò della fatica dell'uomo per vivere la vita ansiosa di
oggi, per cui maggiormente si sente il bisogno
della festa per rinfrancare le energie e poter proseguire il difficile cammino.
Insomma, quella riunione fu una palestra da
cui tutti uscirono soddisfatti e animati d a buone
intenzioni, la più importante delle quali doveva
essere quella di evitare lo svolgimento contemporaneo di manifestazioni diverse. Fu questo
proposito che suggerì la necessità di costituire il
Comitato Coordinatore sotto la presidenza dell'Assessore alla cultura.
Infatti, a cominciare dalla mostra dei pittori
dell'800, nell'aprile 1988, fino al carnevale organizzato dagli "Amici di Montefiascone", nel gennaio-febbraio 1989, fu una sequela abbastanza
ordinata di manifestazioni che fecero parlare di
sé, specialmente fuori comprensorio.
Pertanto, ritengo giusto che per il 1990 gli incaricati si mettano al lavoro "con anticipo", anzi
subito, e penso che sia volontà comune di raccomandare toro soprattutto di evitare il dilemma al
cittadino che desidera partecipare a tutte le manifestazioni. Egli, purtroppo, non ha il dono dell'ubiquità.
Francesco Tangari
- Questo è quanto ci ha dichiarato il sig. Gindri e noi
aggiungiamo che molto si può fare per questi cittadini che
hanpo lavorato una vita ed hanno diritto ad un poco di svago in un locale che permette loro di trascorrere qualche ora pomeridiana in compagnia di coetanei.
di Vittorio Apolloni
E' poco più di un anno che è stato inaugurato il Circolo per gli Anziani nel nostro paese. Siamo andati a vederlo in giornata domenicale e ci haricevutoil Presidente Luigi Glndrl.
Il circolo si compone di un salone di circa 130 metri
quadrati, con un bancone-bar e una saletta da gioco ricavata da una parete scorrevole, che può essere chiusa per
dare un maggior raccoglimento ai giocatori di carte. In questo angolo ci sono 12 tavoli per giocatori, dove interminabili partite atresette, scopa, briscola si susseguono dalla apertura alle ore 14,30 alla chiusura alle 19,00.
Al bar è possibile consumare un ottimo caffè- Fida al
modico prezzo di 400 lire, bibite varie, vino del luogo, birra; esclusi gli alcolici. Un televisore a colori, offerto dalla
Banca Cattolica è acceso per chi lo preferisce al gioco delle carte. Il custode, barista, addetto anche alla tenuta igenica del circolo è il Sig. Raimondo Cicoria, anche lui anziano, 75 anni, ma dritto e vivace come un giovanotto; si
sbraccia per offrirci un rinfresco o un caffè che accettiamo
ben volentieri.
Non è consentito il turpiloquio ed è proibita la bestemmia, e il Presidente, coadiuvato dal sig. Cicoria, fa rispettare la disposizione;
la politica resta fuori delle porta.
Il Presidente ci espone i suoi problemi e le sue richieste: "Prima di tutti il gasolio per il riscaldamento; il serbatoio
è vuoto e dobbiamo considerare che gli anziani che frequentano il circolo non fanno sport per riscaldarsi, ma stanno seduti e se viene il freddo saranno costretti a disertare
questo luogo di svago, quindi speriamo che il Comune ci elargisca il danaro necessario per rifornirci il carburante."
- Quanti sono gli iscritti? - " Circa 140 e il tesserino
d'appartenenza costa 10 mila lire annue;quando mi assunsi a sistemare il circolo dovetti lavorare sodo per farlo funzionare. La Provincia e il Comune mi aiutarono con una
sovvenzione di 8 milioni che in un anno sono esauriti".
- Quali sono le spese che gravano sul vostro piccolo bilancio? - "La più forte è il canone d'affitto: lire 500
mila mensili; poi segue la luce elettrica, il riscaldamento, la
gestione del bar, il piccolo compenso al sig. Cicoria e la sovvenzione avuta è già finita. Come vede non c'è da stare allegri. Non si riesce a comprare nulla, ad esempio giornali e
riviste non ci sono mai e se qualcuno ci regala delle copie
anche della settimana precedente sono bene accette."
- Anche se li salone è grande non sarà mai sufficiente, se soltanto la metà degli iscritti dovesse essere presente nel circolo, quindi anche lo spazio potrebbe creare qualche problema."Infatti il mio sogno sarebbe quello di avere un altro
piccolo locale al piano superiore per adibirlo a sala di lettura e per ospitare le signore socie che attualmente sono una ventina e per partecipare alla vita del circolo necessitano di un angolo di quiete, non affumicato dai giocatori. Le
pareti sono nude e qualche quadro, certo non di valore, non
starebbe male; manca il telefono che sarebbe necessario
anche se dovesse essere a gettoni. Se per caso un anzianosi dovesse sentir male, per chiamare un soccorso occorre salire in Piazza. Come vede tante sono le cose necessarie, anche se poi sono di piccola entità; tengo a dire che
il circolo non ha nessuno scopo di lucro ed è un punto di
contatto fra anziani che non desiderano stare sulla piazza,
specie quando fa freddo."
Nozze d'argento
li 26 ottobre - quasi in sordina - circondati dai
tre figli M a u r i z i o , C l a u d i o e il seminarista M a s s i m i l i a n o si sono guardati negli occhi e si sono
rinnovati la fede gli sposi V i n i c i o C r o c e t t i e G e l somina lannettoni.
Tra pene e guai sono giunti ancora arzilli a
questa data importante e noi sinceramente auguriamo toro ogni bene nel Signore.
CttSA
TIO<KI<TA
Piante.
-
addobbi
f i o r i
matrimoniati
e altre
cerimonie
Via delle Cannelle • "Tel. 820518
^OO^tejiascoKE
LA VOCE - n° 11 - Novembre 1989
pag. 16
La s c o m p a r s a d'un amico: Rocco Paceri
Sul finire degli anni venti il Seminario di Montefiascone ospitava un numero piuttosto esiguo di seminaristi, che
si perdevano nelle ampie camerate e nei lunghi corridoi.
Per sviluppare le vocazioni, il Vescovo Rosi indisse,
negli anni 1930-31, preghiere in tutta la diocesi. Puntualmente-, durante la funzione serale, il mio parroco recitava
dopo il Rosario 3 Ave Maria, intercalate ciascuna con l'invocazione:
"0 Signore, manda santi sacerdoti alla tua Chiesa".
C'è da credere che quelle preghiere del nostro popolo avessero effetto, se nel settembre del '31 a sostenere gli
esami di ammissione in Seminario eravamo in 18. Di questi, furono ammessi 9: D. Igino Boiardi, D. Ferruccio Galeotti, D. Emilio Marinelli, D. Emilio Governatori, Dino Ciuchi,
Mario Basili, Guido Pesci, Rocco Paceri e chi scrive queste
righe.
La vita di Seminario iniziò con gli Esercizi Spirituali,
predicati da Mons. Domenico Brizi che poi diventerà
Vescovo di Osimo. Tre interminabili giorni di silenzio assoluto; eppure Rocco seguì quegli esercizi con esemplare
serietà e più volte ebbe a ricordarmi il fervore di quei giorni.
Rocco divenne ben presto il capo del nostro gruppo e
non tanto perché aveva un paio d'anni più di noi, ma perché spiccava per la vivacità, la prontezza, l'eloquio affascinante. Primeggiava anche a scuola, soprattutto nelle materie letterarie. Le note dei nostri temi d'italiano si arrestavano al 6 e solo qualche rara volla riuscivamo a strappare
un 7 dalla penna di Mons. Bresciani; quelle di Paceri si attestavano abitualmente sull'8 e sul 9.
A fine anno, visto il profitto, gli fu concesso di "saltare" il secondo ginnasio, di conseguenza nell'anno scolastico 32-33 Rocco era nella camerata dei grandi, con i quali
il regolamento vietava a noi piccoli di avere rapporti. Rocco non concluse l'anno scolastico, preterendo ritornare in
famiglia; sicché la vita di Seminario vissuta con lui si limitò
ai mesi dell'anno 31-32, che però furono sufficienti per annodare una amicizia durata per tutta la vita.
Lorividie parlai più volte con lui a Montefiascone nell'immediato dopo-guerra. Mi confidò l'aspirazione che aveva di entrare nel Corpo della Polizia; lo incoraggiai dicendogli che in un tempo di disordini e di disorientamento avrebbe contrbuito molto al bene del Paese. Si era, se non
erro, nel 1945.
Il primo settembre 1952 mi trasferii a Roma. La nostra
amicizia ebbe modo di riprendere e di alimentarsi in frequenti incontri. Il conversare, partendo dai ricordi comuni,
ci era gradito non solo per gli scherzi gustosi, ma anche per
il confronto delle opinioni attorno alle intense vicende che
allora il Paese viveva.
Mi teneva informato del suo servizio nella Polizia;
ma solo indirettamente venivo a conoscenza della sua brillante ascesa nei vari gradi, fino a divenire Direttore della
Scuola Superiore di Polizia. Altri meglio di me potrebbero parlare della sua abilità investigativa; per parte mia ho
sempre notato in lui uno spiccato senso del dovere, una
profonda coscienzadell'ordine pubblico, una viva attenzione al vabre della vita umana, uno spirito di servizio in cui
metteva interesse, dedizione, intelligenza. Ho notato in lui
un amore per gli allievi della Scuola di Polizia e ricordo le
parole di altissima stima e di dolore per il Commissario Calabresi, già suo allievo, vilmente assassinato: "D. Giovanni, mi diceva, hanno ammazzato uno degli uomini migliori,
che io considero un santo".
Mi volte abitualmente vicino alte sue vicende familiari. Aderendo ai suoi desideri, benedissi il suo matrimonio e
amministrai il battesimo alla seconda figlia, Luana. Di
quando in quando, nei mesi estivi, mentre la lamiglia era al
mare, mi voleva a cena, soli. Allora il suo cuore si apriva alla confidenza piena e io ricordo le sue parole, i sentimenti che manifestavano e sentivo che mi voleva tanto bene e
che aveva tanta fiducia in me...
Poi la notizia della malattia di Luana. Conoscevo già
laricchezzadel suo cuore di padre, ma quell'episodio della sua vita, della nostra vita, mi rivelò un aspetto di cosi alta dedizione, che mi ha interiormente edificato.
Note di caccia
A r r i v a n o le b e c c a c c e !
Parrebbe che al sig. G. N. che si Inserisce con uno squallido carboncino nelle
mie note di ottobre, qualche Nembrotte abbia messo la forchetta nel piatto per derubarlo del becchime che stava trangugiando tra una nota stridula di gozzo e un disgustoso rigurgito di bile. Niente invece di tutto questo perché I cacciatori sono abituatl a mangiare cibi loro nel proprio piatto con l'appetito delle persone sane nel
fisico e nello spirito. I cacciatori Inoltre non augurano mai a nessuno nulla di tenebrosamente sinistro come il sig. G. N.
B A N C A COOP. CATTOLICA
BANDO DI CONCORSO
- La Banca Cooperativa Cattolica di Montefiascone, Soc. Cooperativa
a responsabilità limitata, nell'ambito degli interventi per la diffusione
bancaria b a n d i s c e u n c o n c o r s o p e r l ' a s s e g n a z i o n e d i n ° 2 b o r s e
di studio finalizzate alla f r e q u e n z a di un c o r s o di specializzazione
In m a t e r i a b a n c a r i a .
- La borsa è riservata agli studenti del quinto anno del corso di
ragioneria dell'Istituto Tecnico C.A. Dalla Chiesa di Montefiascone
diplomatisi nell'anno scolastico 1988/89 e che hanno conseguito una
votazione superiore o uguale a 48/60 d a assegnare al migliore
elaborato originale su un t e m a di materia bancaria.
Nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, a Roma, il giorno delle esequie di Luana, Rocco mi apparve vinto dal dolore, sorretto dagli amici, ripiegato su se stesso, solo. Luana aveva appena 16 anni. Dopo la lettura del Vangelo osai
cercare parole di conforto, scavandole nell'intimo dell'anima mia, dove sono riposti i sentimenti della fede, della speranza e dell'amore, desiderando con umiltà e fiducia di comunicarli a lui.
Aveva una sensibilità particolare per le persone in
difficoltà, per I giovani in cerca di lavoro e sapeva trovare parole convincenti perché lo aiutassi a risolvere
certi problemi. Questa sua attenzione mi ha molto colpito. Le persone che mi raccomandava erano sempre povere e semplici; da loro nulla poteva attendersi; ma dimostrava di immedesimarsi delle loro difficoltà e voleva fare qualcosa per risolverle. Capii da questo che Rocco amava il
prossimo e se tutti quelli che lui ha aiutato potessero parlare (ormerebbero un coro incredibilmente numeroso di voci che lo ringraziano e lo benedicono.
Alla prima notizia che Rocco era grave corsi a Roma in uno di quei pomeriggi assolati e afosi dell'estate romana. Mi riconobbe, e fu già molto per me. Tornai altre volte a fargli visita; una volta restammo soli. Mi afferrò
la mano e con un filo di voce incominciò a parlare di Dio: "E'
buono, diceva, è grande. Dio è tutto nella vita dell'uomo...".
Pregammo insieme, mentre continuava a stringermi la mano: non voleva lasciarla. Al momento di separarci fu crudele per me staccare la mia mano dalla sua.
Il 29 agosto pomeriggio ero all'ingresso dei cimitero di
Montefiascone in attesa di porgere l'estremo saluto alla sua
salma. Quel corpo sempre vivo, che diffondeva gioia e calore al primo apparire, era ormai immobile, chiuso in una
cassa funebre. Parole di commozione ci dicemmo tra amici in attesa; ripetei parole di conforto ai familiari. Poi la mia
benedizione mentre veniva collocato nella tomba di lamiglia. Accanto alla sua Luana.
Il soffio delle parole uscite dalla sua bocca quella sera nella clinica vicino a P. Don Minzoni, quella mano che
stringeva insistentemente la mia li sento ancora. No, non
cercava confolto, esprimeva una certezza tranquilla e rasserenante. Quelle parole, quel gesto, erano la sintesi ultima, l'esperienza matura della sua vita.
Per me sono la test imonianza di una fede e di una speranza, ma, voglio crederlo, anche il segno di un'amicizia, di
cui gli sono perennemente grato e che la morte non distrugge+ Giovanni D'Ascenzi
Vescovo di Arezzo-Cortona-San sepolcro
E' questione di sensibilità e di educazione, doti che ci sembra di possedere in
una certa abbondanza. Sarebbe il caso a questo punto che la nostra penna tuonasse, ma preferiamo tenerla a guinzaglio per non turbare le gioie di domani in cui la regina del bosco, la beccaccia, apparirà ai nostri occhi incantati col frullo che sa di bacio, tra il frascame di bosco che il novembre fa impallidire. La beccaccia per noi è come per gli altri un fiore o un fungo da raccogliere. In essa t racchiuso tutto II sapore del bosco inoltre è vivo il fascino della natura selvaggia che ci circonda.
Cari colleghi, auguriamoci che la Caccia ci conservi sempre sani nel corpo e
nello spirito e ci tenga lontani dai mail che affliggono l'uomo moderno e la sua famiglia!
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"Il nome della qualità e della convenienza'
GIOIELLERIA - O R O L O G E R I A • A R G E N T E R I A
Corso Cavour n° 11 - Tel. 0761/826150
Corso Cavour n° 102 - Tel. 0761/82614
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Per le modalità del concorso chiedere alla Banca Cattolica di Montefiascone
o all'Istituto Tecnico C.A. Dalla Chiesa
LA VOCE - n° 11 - Novembre 1989
pag. 17
Attività della "Libertas"
CALCIO: si riparte dalla 2- categoria
Cinque squadre al via. La stagione agonistica della Società Sportiva
Montefiascone Calcio è iniziata.
Pur tra notevoli difficoltà finanziarie, il Presidente Scoponi e i suoi collaboratori, hanno allestito formazioni di tutto rispetto. La parte del leone da
qualche anno a questa parte la riveste il settore giovanile con la Scuola Calcio (iscritti settanta ragazzi dai 7 ai 10 anni), le squadre Esordienti, Giovanissimi regionali e provinciali, Allievi.
Nonostante questo il calcio falisco sta attraversando un periodo di
transizione in attesa che i giovani maturino per dar vita al grande rilancio.
Per ora la società va avanti con i suoi programmi, il resto verrà da sé.
Ma vediamo in dettaglio cosa passa il convento:
S C U O L A C A L C I O : l'entusiastica partecipazione dei ragazzini, puntualmente accompagnati al campo dalle trepidanti mamme è ciò che si può
notare ogni lunedi e venerdì presso il complesso sportivo di Villa Card. Salotti messa a disposizione dai responsabili dell'Istituto. Serietà, impegno e
passione contraddistinguono i dirigenti che vi si dedicano; un esempio per
tutti il sig. Augusto Volpini che, raggiunta la fatidica pensione, può dedicare ai ragazzi la sua trentennale esperienza.
E S O R D I E N T I : è partita di slancio la squadra allenata da Menichelli coadiuvato dal dirigente Dipietro, ha ottenuto infatti una netta vittoria per 9 a
0 in casa del Vitorchiano e un 11 a 0 contro il Bagnoregio.
G I O V A N I S S I M I R E G I O N A L I : l a s q u a d r a a l l e n a t a d a L o z z i e direttada
Cappelloni, Fumagalli e Capotosto, in 6 partite disputate ha ottenuto altrettanti punti, e in un campionato difficile come quello regionale non è poca
cosa. Va segnalata la vittoria per 2 a 1 contro la prima della classe, quella Pro Calcio Italia che sforna ogni anno fior di campioncini.
G I O V A N I S S I M I P R O V I N C I A L I : in pratica la seconda squadra giovanissimi che è stata affidata alle cure del prof. Fumagalli. Compito derragazzi quello di fare esperienza e disputare un buon campionato.
A L L I E V I : rientra il tecnico Deisvaldi, dopo le precedenti esperienze alla guida della prima squadra falisca. Non è certo il suo un declassamento, visto gli uomini che la società gli ha messo a disposizione. Ragazzi che,
nelle intenzioni dei dirigenti, sono da considerare il futuro immediato del
Montefiascone calcio.
Se il buon giorno si vede dal mattino (9 a 0 contro l'Acquapendente),
la compagine degli Allievi non dovrebbe avere rivali. Coadiuvano il tecnico i dirigenti sigg. Santini Antonio, Mancini, Maurizi e Bellacima.
S E C O N D A C A T E G O R I A : dopo il terzo posto raggiunto lo scorso anno nel campionato inferiore, il Montefiascone approda di nuovo in seconda categoria con l'intento di disputare un campionato di metà classifica.
Per questo si è puntato per la maggior parte sugli uomini locali. Dopo le prime due partite dall'esito negativo, la compagine allenata da mister Marconi ha ottenuto una vittoria per 3 a 0 contro un'inconsistente Bagnoregio,
due pareggi con il temibile Paradiso per 1 a 1 con la Nuova Laurentina per
0 a 0 e una lusinghiera vittoria per 1 a 0 in casa del Tuscia. Questa la rosa: p o r t i e r i : Laurieri, Giraldo; d i f e n s o r i : Marconi, Carelli, Cicoria, Terzoli, Calandrella Belli, Pascucci, Magnani; c e n t r o c a m p i s t i : Trevi, Menichelli, Filiè, Bendia, Fotoni, Paoletti; a t t a c c a n t i : Monaldi, Scoponi, Fusco, Siracusa, Lozzi; d i r i g e n t i : Santini Carlo, Santini Antonio, Dipietro Emo.
U.C.
Il Centro Polisportivo Libertas Montefiascone, svolgerà per la corrente stagione sportiva le seguenti attività:
Danza classica e moderna:
7 corsi di Danza Classica
1 corso di Danza Moderna
Insegnante: Paola Persia
Ginnastica:
Corsi di ginnastica generale, isometrica, formativa
Corsi di ginnastica aerobica
Corsi di ginnastica ritmica
Insegnanti: Teresa Fossati, Fernando Fumagalli, Rosaria Lo Giudice
Pallacanestro:
attività Minibasket e Ragazzi - verranno svolti i Campionati Federali
Provinciali di Categoria
Tecnici: Carlo Bitetto, Renzo Ceccariglia, Fernando Fumagalli
Pallavolo:
attività femminile - Minivolley, Superminivolley, Under 14, Under 16,
Under 18, Prima divisione
attività maschile - Prima divisione
Verranno svolti tutti i relativi Campionati Federali di Categoria.
Tecnici: Marsilio Fiocchetti, Giorgia Giorgini, Monica Saraca.
Per iscrizioni ed informazioni rivolgersi presso la Segreteria della Sede Sociale in Via G. Contadini, 53 - Tel. 823885 dal lunedì al venerdì ore
15-19. Frattanto ha un ottimo avvio il Settore Pallavolo: le ragazze della 1 a
Divisione si sono aggiudicate il Torneo "Città di Acquapendente" vincendo sulle squadre di Orvieto, Acquapendente e Grotte di Castro, le stesse
ragazze ripetono il successo pieno a Porano aggiudicandosi un altro Torneo e questa volta conquistano il primo posto anche i giovani della 1 s Divisione.
Ad un anno, già sul trattore!
Oggi i bambini sono precoci. A m b r a F i l i è , che il 6 novembre compirà un anno, tra l'entusiasmo dei genitori Sandro e Laura, dei nonni Amalia e Bonaventura, Antonio e Cecilia, nonché degli zii Fausto e Giuseppe,
già è sul trattore...
Porgiamo i nostri complimenti a lei e a tutti i bambini e le bambine che
durante l'anno 1989 hanno compiuto o compiranno il 1° anno di vita!
Solo a M O N T E F I A S C O N E
VIA CASSIA, KM. 93,800 (VT)
Tel. : 0 7 6 1 / 8 2 5 7 1 1
Telefax: 0761/826282
LA VOCE - n° 11 - Novembre 1989
pag. 18
S. Cecilia: festa della musica j
Il mese di novembre è f ioriero per tutti di un senso di malinconia e di tristezza vuoi perchè più intenso
si fa in ognuno il ricordo dei cari defunti, vuoi perchè l'autunno inoltrato ci presenta intorno lo
spettacolo di una natura morente e desolata, spoglia dei suoi policromi ornamenti.
E però a sollevar la angosciosa monotonia di queste tristi gionate, ne arriva una piena di gioiosa
letizia: è la festa della musica cadente nella terza decade del mese.
In quel giorno, poiché la musica parla un linguaggio universale, il cuore di ciascuno è più sereno e
più lieto.
Anche a Montefiascone, come ormai avviene d a vari anni, tutti gli appassionati di musica si apprestano a celebrarla.
La A s s o c i a z i o n e M u s i c a l e F a l i s c a ne sta curando la organizzazione in collaborazione con la
B a n d a C i t t a d i n a e la S c h o l a C a n t o r u m della Cattedrale.
Senza alcun dubbio, i due complessi musicali, quello Bandistico e quello Corale, stanno portando
avanti con sempre crescente successo il proprio impegno artistico e si può ben affermare che
entrambi hanno raggiunto un ottimo livello di preparazione: gli organici sono stati ampliati, i rispettivi
Direttori M a e s t r o N i c o l e t t i e M o n s . P a t r i z i profondono sempre più e sempre meglio le loro energie
per il progressivo perfezionamento artistico dei complessi, i servizi prestati nel corrente anno sono
stati più frequenti e più impegnativi riscuotendo sempre un caldo ed appassionato apprezzamento.
Basti ricordare la partecipazione della nostra Banda al raduno del 16 luglio u.s. in occasione delle
feste patronali di S. Margherita e la esecuzione dell'applaudito Concerto tenuto dalla Corale in
Cattedrale il 23 settembre scorso.
Giorno di festa quindi il 1 9 N o v e m b r e prossimo a Montefiascone, all'insegna della buona musica in
compagnia della Banda Cittadina e della Schola Cantorum della Basilica Cattedrale.
I dettagli del programma verranno riferiti alla popolazione con gli opportuni mezzi di informazione;
comunque fin d a ora si può preannunciare che la festività di S. Cecilia rivestirà quest'anno interesse
ed importanza particolare.
Alla popolazione tutta l'invito più caldo di fare corona a queste due belle realtà musicali della città
intervenendo numerosa ed entusiasta alle varie manifestazioni della giornata.
G. Ferlizzi
Con molta attenzione alle strade
C o m u n e : a grandi passi verso il '90
nuove opere ed un lago con nuovi riflessi
Sembra proprio che l'Amministrazione comunale voglia recuperare il tempo perduto. Sono molte infatti le opere pronte al via, soprattutto le strade del Centro che da troppi anni attendono di essere rifatte. Il Comune ha dunque
aumentato la marciaper non correre il rischio, nell'aprile del
'90, di "cadere" proprio su queste strade.
Oltre a quelle già pavimentate sono di imminente rifacimento Via delle Logge, Cesare Battisti, ingresso giardino
Rocca dei Papi, Via XXIV Maggio e Porticella. Ben 35 ditte partecipano alla gara d'appalto per la pavimentazione di
Via Borghesi e Bandita. Quest'ultima, conosciuta dai più
anziani come via della Longara, versa oggi nel più completo abbandono. Nel progetto, che la vedrà completata nei
prossimi mesi, è prevista anche la realizzazione dei marciapiedi e l'eliminazione di quella fitta vegetazione che impedisce oggi di godere del panorama lacustre.
Il Centro verrà dotato di una nuova caratteristica illuminazione che dopo le vie già interessate, proseguirà in Via
XXIV Maggio e Porticella. Le vecchie ed antiestetiche luci
sono state, e verranno sostituite, da lanterne stile "settecento" che, emanando una luce giallastra, rendono più ca-
ratteristico il Centro Storico.
Nei progetti dell'Amministrazione non c'è però soltanto il Centro. Anche il lago, finalmente, fa parie di questi progetti. Il litorale, carente di marciapiedi, illuminazione, parcheggio, spazi ricreativi e sportivi, servizi igienici e di una
strada che passi lontano dalla riva, verrà dotato, probabilmente entro la prossima stagione estiva, di un impianto di
illuminazione che scenderà fino al Faro e, a destra, fino alla trattoria'Morano". Nel progetto, per la redazione del quale è stato affidato l'incarico nell'ultimo Consiglio comunale,
è prevista anche la realizzazione di marciapiedi.
Sono queste solo alcune delle tante opere che in questo periodo sono al vaglio dell'Amministrazione che sembra finalmente svegliarsi dal lungo letargo che per troppo
tempo l'ha vista assente dalla vita amministrativa del paese, forse perché i suoi esponenti erano troppo occupati a ricucire gli strappi all'interno del Partito per i quali, alla luce
degli ultimi avvenimenti, sembra siastato usato un filo molto resistente aggrappato al quale, la maggioranza DC, vuole arrivare vittoriosa al traguardo del '90.
Gianni Nunziati
L'uomo sia uomo
y j a donna sia donna J
Un recente fatto di cronaca accaduto negli Stati Uniti D'America, getta nuova luce sul rapporto attuale uomodonna. Un gruppo di giovani tra cui tre donne ha usato violenza carnale nei confronti di una giovane donna, per di più
incinta di 6 mesi. La cronaca sommaria nonriferiscela parte avuta da queste tre donne nell'atto di violenza. Tuttavia,
qualunque sia stata questa parte, l'episodio, relativamente eccezionale e nuovo, getta una chiarissima luce sul funzionamento della mente maschile e di quella femminile nell'epoca contemporanea. Nel passato, oltre naturalmente a
riprovevoli e delinquenziali episodi di violenza carnale di
uomini e perfino di gruppi di uomini su donne, si era registrato qualche curioso episodio di "violenza" di donne su
uomini. Questi episodi facevano quasi sorridere, per il carattere molto relativamente e blandandamente "violento",
se non in senso psicologico e morale, non certo in senso fisico e materiale, per ovvie ragioni. La violenza esercitata
da donne, insieme ad uomini, su una donna, è cosa che fa
capire che la mente umana femminile va sempre più avvicinandosi a quella maschile. Non è del resto quello che sostengono ormai da decenni le femministe? Peccato, però,
che ciò avvenga anche nelle cose negative. In altre parole, l'episodio dimostra che l'atteggiamento violento, anche
in senso sessuale, carnale, non è esclusivo dell'uomo, ma
può attergare anche nell'animo femminile. Certo la donna,
a scimmiottare l'uomo nelle sue cose peggiori, non ci guadagna. Un atteggiamento della mente maschile e di quella femminile, oltre ad avere anche degli aspetti negativi,
quando la donna imita e scimmiotta i comportamenti peggiori del'uomo, ha degli aspetti per così dire inquietanti,
giacché, se l'uomo e la donna si somigliassero sempre di
più, salvo per qualche attributo fisico, prevedfoilmente l'attrazione profonda tra l'uno e l'altra andrà sempre scemando. Si illudono coloro che credono di poter affidare tutto il
potere attrattivo fra l'uomo e la donna ad elementi unicamente estetici e sessuali. L'attrazione profonda tra l'uomo
e la donna e quindi la durata del loro rapporto, per esempio nel matrimonio, dipendono anche dalle profonde differenziazioni, che non vogliono assolutamente mettere nessuno dei due su un piano di superiorità rispetto all'altro, ma
che pure differenziazioni profonde e psicologiche, comportamentali ed endocrine, ci sono. In realtà il femminino, comedalla celebre frase di Goethe che lo definisce etemo al
termine del Faust, è qualcosa di così prezioso, importante,
di cosi essenziale per la vita umana, di cosìcentrale nell'equlibrio dell'universo, della società, della famiglia, che sarebbe veramente un peccato che si stemperasse per assorbire elementi, buoni e cattivi, ma più spesso cattivi del
mascolino. Del resto non è mai stato celebrato un eterno
mascolino rispetto all'eterno femminino. Che l'uomo sia uomo e la donna sia donna è cosa che è detta nella scrittura,
è cosa che è detta da Dio. Nelrispettodella loro uguale dignità che essi restino comunque legati alla propria natura
più profonda, quale è uscita dalle mani del loro Creatore.
Lodovico Mocini
TIPPETOPPE
Domenica 24 settembre u.s. in Castiglione in
Teverina, nell'ambito della "Festa dell'Equinozio
d'Autunno" a cura della Tippetoppe O r g a n i z z a t i ,
locale associazione giovanile di culturaetempo libero, è stato presentato il "Catalogo Antologico Poeti del Viterbese" (stampa: Tipo-Lito "Silvio Pellico'
- Montefiascone).
Chiunque desideri copia del volumetto potrà richiederlo gratuitamente a TIPPETOPPE ORGANIZZATION c/o Nevino Barbanera, Via del Borgo n°
15, 01024 Castiglione in Teverina VT - tel. 0761/
948481 (Uff.) - 948586 Abit. allegando £. 1.000 (mille) per spese postali.
P. Tippetoppe Organizzation
Nevino Barbanera
pag. 19
LA VOCE - n° 11 - Novembre 1989
Il Crocifisso, la Madonna, l'Eucarestia
Fonti dell'umanità cristiana di Lucia
Omelia tenuta dal nostro Vescovo nel giorno del patrocinio
(dal numero
precedente)
Si capisce allora a cosa miravano le scuole
di catechismo che Lucia andava aprendo nei nostri paesi. Miravano a sussidiare una chiara conoscenza di Cristo e del Vangelo da cui sbocciasse una fede cosi convinta e motivata da dare alla vita lo slancio dell'amore. Più si conosce
Cristo più ci si sente convinti e conquistati da Lui,
l'unico che può dirci: Amatevi come io vi ho amato! E ce lo dice a tal punto che in quelle parole è
il vertice di tutto il Vangelo.
Ed in quelle parole è il massimo di attualità
del Vangelo per il mondo contemporaneo.
La nostra civiltà progredita, con la sconfinata ricchezza delle sue risorse, ha speranza di un
domani migliore, se sceglie di diventare civiltà
dell'amore. Solo l'amore può dare a questa nostra assistenza umana una consistenza che la
renda simile alla casa evocata dalla pagina evangelica: la casa costruita sulla roccia(Lc. 6,4748).
L'amore: quello vero, cioè quello sacro, casto, libero dall'istinto del possesso e del piacere,
disinteressato. L'amore che vuole il vero bene
degli altri: cioè di tutti. Lo vuole e lo promuove,
con generosità gratuita.
E' cosi che la popolarità di Lucia è immagine della popolarità dell'umanesimo cristiano.
Più volte, nel corso dei secoli, è stato negato o
deriso. Forse poco capito e poco vissuto anche
dai cristiani. Oggi se ne riscopre la validità. E' su
misura del cuore dell'uomo. O - come dice il Papa nella esortazione sui fedeli laici - "costituisce
l'unica risposta pienamente valida, più o meno
coscientemente d a tutti percepita e invocata, dei
problemi e delle speranze che la vita pone ad ogni uomo ed a ogni società" (Christifideles laici,
n.34).
Umanesimo "popolare" perchè amico della
vita, destinato a star dentro la vita. E mi è caro ripensarlo con voi, risalendo alle fonti dell'umanità cristiana di Lucia.
Il C r o c i f i s s o , la M a d o n n a , l ' E u c a r e s t i a erano le risorse che alimentavano la sua crescita
di vera donna: una donna tenera e intrepida, forte della sua mitezza, ed invincibile nella capacità di servire per suo amore.
Ritorna cosi il t e m a della "popolarità" per
I
7 , 3 0
1 0
Basilica S. Margherita
1 0 , 3 0 c o n v e n t o Padri Cappuccini
S. Francesco
Villa S. Margherita
9 , 3 0
S. Flaviano
Corpus Domini
S. Maria del Giglio
Basilica S . M a r g h e r i t a
S. Giuseppe
Villa S. Margherita
ORARIO FESTIVO
SANTE MESSE
S. Pietro (Benedettine)
Convento Padri Cappuccini
9
renderci consapevoli come gli essenziali della
pietra cristiana sono e saranno ancora questi: il
Crocefisso, la Madonna, l'Eucarestia.
Forse certa devozione falsa li ha talvolta declassati a riti di abitudine o di forma. Ma è anche
vero che certo intellettualismo presuntuoso li ha
insipientemente disattesi. Quanto potenziale di
umanità portano dentro proprio per la nostra generazione!
Il C r o c e f i s s o : L'uomo nuovo, l'uomo perfetto che Cristo ha realizzato in se, per tutti, ricreando per tutti l'uomo vero. E l'uomo vero è l'uomo di Dio, perchè l'appartenenza a Dio è la nostra grandezza, e l'obbedienza a Dio la nostra libertà.
M a r i a è la M a d r e della nostra dignità di figli
di Dio. Perchè sempre è la madre che può garantire al figlio la paternità di chi l'ha generato e garantire al padre l'identità del figlio che gli è nato.
L ' E u c a r e s t i a : è il segreto per la fraternità e
la solidarietà/ è la fonte per la civiltà dell'amore.
T o c c a a n o i sacerdoti, M a e s t r e Pie, relig i o s i , f e d e l i l a i c i n u t r i r e d i q u e s t e g r a n d i ris o r s e c r i s t i a n e II n o s t r o v i v e r e e t u t t a la v i t a
umana.
Le idee ci vogliono per essere cristiani e apostoli. Ed è necessario che siano giuste. Ma
non bastano a farci cristiani. E non bastano a far
umana la vita, ad eliminare la violenza e la droga, a realizzare la pace e la giustizia.
C'è bisogno di un nuovo respiro di umanesimo sano, che non sia solo di parole, m a sia espresso da uomini e donne che lo vivano. Perchè il mondo non si risana, pretendendo dagli altri, ma compromettendo noi stessi.
Mentre ci accingiamo a celebrare i 60 anni
da quando fu solennemente proclamata Santa,
qui, dalla Sua tomba che è l'altare, Lucia ci domanda: - cosa aspettate a fare il passo decisivo
che dalla soglia, sulla quale state guardando ed
esitando, vi fa riprendere il cammino, compromessi in fondo con Cristo, affinchè tutti lo riconoscano amico di quell'inquieto bisogno di vivere, che è il tormento e la speranza della nostra
generazione?
U n g i o n o L u c i a lo s e n t i q u e s t o a p p e l l o e
rispose Si.
Oggi quel Si è chiesto a noi.
S. Maria del Giglio
Corpus Domini
Divino amore
S. Giuseppe
S. Maria delle Grazie
Villa S. Margherita
8
di S. Lucia, 17 settembre
1 1
B a s i l i c a S. M a r g h e r i t a
1 1 , 3 0
S. Flaviano
INVERNALE
S. M e s s a Vespertina
valevole
per il precetto festivo
S. Maria del Giglio
Corpus Domini
1 2
Basilica S . M a r g h e r i t a
SABATO
Basilica S . M a r g h e r i t a
ore
1 7
S. Flaviano
1 7
18
S. Andrea
CALENDARIO
PARROCCHIALE
1 novembre
Inizia il "mese dei defunti" nella Chiesa di S. A n drea. O g n i s e r a a l l e o r e 1 7 S . R o s a r i o p e r i d e funti. S. M e s s a
La riconoscenza verso chi ci ha preceduto, ci ha
fatto dono della vita, della fede cristiana e della
posizione nel piano umano è doverosa e rivela animo nobile oltre che consolidare la fede nell'immortalità
dell'anima
12 novembre
Domenica XXXII del T e m p o Ordinario
Giornata nazionale del ringraziamento
19 novembre
XXXIII del T e m p o Ordinario
Giornata nazionale delle migrazioni
ore 11 - S. Messa per i musicanti
Celebra il Vescovo
21 n o v e m b r e = martedì
Presentazione della Beata Vergine Maria
festeggiata soprattutto dalle Maestre Pie.
22 n o v e m b r e = mercoledì
S. Cecilia, patrona dei musicanti
23 n o v e m b r e = giovedì
S . F e l i c i t a , martire, patrona secondaria della cit
tà.
25 novembre = sabato
C o n s a c r a z i o n e s a c e r d o t a l e di D. M a r i o Fedelini
26 n o v e m b r e = d o m e n i c a
11 ° Anniversario della consacrazione episcopafe di Sua Ecc.za Mons. Fiorino.
Dovere è ringraziare con Lui il Signore e p r e g a re per lui e per la diocesi.
27 - 28 - 29 novembre
Quarant'ore nella Chiesa di S. Andrea a conclusione del mese dei defunti.
29 novembre
ore 18,30 Inizia la n o v e n a d e l l ' I m m a c o l a t a , in
S. Margherita, predicata dal Cappuccino P .
Gianfranco Chiti
1 dicembre
1 0 Venerdì del Mese
3 dicembre
Domenica di Perseveranza
8 dicembre
Festa dell'Immacolata
ore 16,30 in S. Margherita P o n t i f i c a l e d e l V e s c o v o F i o r i n o a conclusione della festa.
PRO DEFUNCTIS
10 novembre: Vincenzo Bologna;
11 novembre: Lucia;
17 novembre: Salvatore Saraca;
18 novembre: Angelo Castellani;
24 novembre: Chiara Franco;
25 novembre: Tommasina Bronzetti;
1 dicembre: Iolanda Paoletti;
2 dicembre: Eugenia Seri Durantini.
pag. 20
Mamme... in Dio!
Cesira Angeloni se n'è andata all'e-
tà di'69 anni, lasciando nel dolore lo sposo
Attilio Mecucd e i figli Bruno, professore a
Caprarola e Gigliola.
Ricca di virtù, ha dato tutto alla famiglia, sulla quale veglia ancora la sua materna protezione.
Chiara Franco, nativa di Montefiascone ma residente a Siena insieme allo
LA VOCE - n° 11 - Novembre 1989
S a b a t o 2 5 n o v e m b r e la D i o c e s i a v r à u n n u o v o s a c e r d o t e
Don Mario Fedelini
Don Mario, nato il 6 novembre 1964,
ha frequentato la II e III media nel Seminario di Montefiascone, poi hatrascorso i suoi
anni di preparazione al sacerdozio nel Seminario di Viterbo, dove nel 1985 ha ricevuto il ministero del letterato e nel 1988 quello dell'accontato. E' stato ordinato diacono
il 7 gennaio 1989.
Sabato 25 novembre sarà consacrato sacerdote dalle mani del Vescovo Mons.
Fiorino, che il giorno dopo, 26 novembre,
festa di Cristo Re, festeggerà l'11 ° anniversario della sua consacrazione episcopale.
L'animo nostro sia grato al Signore che ci dona questo nuovo sacerdote, buono e ricco di qualità, ci da la possibilità di festeggiare una data così importante per il Vescovo Fiorino e per ambeduepreghiamo sinceramente Dio perché compiano - ciascuno nel suo campo - la volontà del Signore. Facciamo sicuramente cosa grata ad ambedue se ci impegnando a pregare il Signore perché faccia sbocciare altre vocazioni sacerdotali, idonee per il
tempo che stiamo vivendo.
Don Mario è della parrocchia di S. Maria Nuova, suo parroco è Don Angelo Gargiuli e sarà consacrato sacerdote il 25 novembre.
Morte di un amico
di Montefiascone
Il giorno 8 ottobre, mentre si trovava in
viaggio sull'autostrada da Genova a Sanremo, il sig. Giovambattista Bellone, di
anni 69, faceva appena in tempò'a fermarsi perché sentiva che il suo cuore cessava
di battere; improvvisamente si è trovato
nelle braccia di Dio.
Il sig. Bellone era il cognato di Sua Ecc.za Mons. Boccadoro ed era stato a trovarlo qui a Montefiascone, con la sposa
Luigia Boccadoro, il mese di settembre. 0gni anno il sig. Giovambattista, veniva a
Montefiascone. Era un signore silenzioso,
integerrimo, buono, s'accostava quasi tutti i giorni ai sacramenti, come il giorno che
è deceduto.
I funerali si sono svolti il 10 ottobre
nella chiesa del Cimitero di Armea (Sanremo) officiati dal cognato Sua Ecc.za Mons. Boccadoro, dal Vescovo di Sanremo e
Ventimiglia Mons. Barabino, dal Vescovo
emerito Verardo e da circa 10 sacerdoti.
Era di casa, a Montefiascone, per
questo ne abbiamo parlato e per porgere le
Tra le memorande realtà pastorali del luogo, vi è la Novena che la precede. Essa eb-nostre più vive condoglianze alla sposa, ai
be sempre singolare cura e particolare attenzione a S. Margherita. E' Ira i ricordi più cari figli, a Sua Ecc.za Mons. Boccadoro.
del passato quando, appena giunto qui (1951), ogni sera scendevo alla Cattedrale per ascoltare la predica ed aggiungere la mia voce al poderoso canto della Tota Pulchra, che
si elevava dalla bocca dei fedeli.
La Cattedrale era gremita di ogni ceto di persone; si sentivano spesso i bambini pianAd un anno dalla sua scomparsa la
gere sul petto delle mamme o scorazzare nei pochi vuoti rimasti attorno agli altari.
moglie, i figli ed i parenti lo ricordano con
Molta acqua è passata da allora sotto il ponte e molti anni scorsero velocemente. La tanto affetto. Una preghiera salga a Dio per
crisi dei principi, il dim'nuito fervore, l'aftievolimento del centro storico hanno ora diminui- la sua anima.
to alquanto l'afflusso alla Cattedrale sebbene in questi ultimi due anni vi sia stata una ripresa. I Parroci hanno sempre chiamato a predicarla i migliori predicatori. Quest'anno ne verrà uno singolare, il P. FRANCO CHITI, Cappuccino.
Lo conobbi quand'era il Generale Chili, Comandante della Scuola Allievi Sottufficiali (SAS) a Viterbo. Ricordo il suo impegno umano e la immensa cura e assistenza ai soldati ammalati, frutto della sua umanità spiccatissima, ma soprattutto di una vivissima feCartoleria - Profumeria
de cristiana. Era così uomo e così cristiano che spesso gli dicevo che al suo pensionamenGiocattoli
to l'avrei chiamato a dirigere il Seminario.
Tel. 820427
E avvenne proprio che si tacesse frate e divenisse un gran cantore delle lodi di Maria. La novena dell'Immacolata avrà con lui certamente una ripresa e sono certo che saprà rinfocolare in tutti gli animi la brace che cova sotto la cenere, ma tutt''altro che spenta,
della devozione a Maria.
Viviamo un tempo in cui gli uomini, perduta la sicurezza umana delle varie e illusorie ideologie, paradossali e assurde, sono alla ricerca o tornano a quelle certe e più sicure che offre la fede. Fra questi ritorni dell'uomo, vi è il ritorno a Maria, rifugio dei peccatoNon abbiamo mal voluto mettere
ri, ausilio dei cristianin nostra sicura speranza.
un abbonamento fisso, perché lo scopo
La spinta viene dalle circostanze del tempo d'oggi e l'attrazione da questo ecceziodel giornale non è commerciale, ma fornale predicatore. La spinta sempre da Maria, nostra tenera e sollecita Madre.
matlvo-lnformatlvo. Fln'ora la generosi+ Luigi Boccadoro
tà del lettori ci ha permesso di andare avanti con tranquillità e cosi crediamo
che sia per II futuro. E' però aumentato
l'abbonamento postale, dall'ultimo nu• Il 16 novembre p.v. festeggeranno il loro giubileo matrimoniale il sig. Puri Domenimero, di tre volte e a fine d'anno ci sarà
co e la sig.ra Dottarelll Cecilia a Bolsena, ove risiedono, circondati dai 4 figli e da numeancora uno scatto di aumento. Per querosi nipoti (non si contano!). S'è fatta interprete per loro la nipote Carla, impiegata presso
sto ci permettiamo di dire a chi riceve il
il nostro Comune di Montefiascone. Non li conosciamo, ma esprimiamo ugualmente la nogiornale da anni e non s ' i mal ricordato
stra più viva partecipazione.
di contribuire, di farlo per quel tanto cha
- In sordina hanno voluto celebrare le nozze d'oro il sig. Elio Guidi e la sig.ra Iole
ci permetta ancora di sopravvivere.
(1939 - 24 settembre -1989). Non sono originari della nostra città, anche se l'hanno scelGrazie!
ta per adozione e ci si trovano bene e vogliamo loro bene. Congratulazioni: 50 anni insieme non sono pochi, sinceramente li auguriamo altrettanti!
Festa dell'Immacolata. Invito alla Novena
Domenico Romoli
sposo per stare vicina al figlio che svolge la
sua professione nella cittàtoscana. In estate era sempre a Montefiascone. Non ha
smentito la caretteristica delle mamme,
pensava più agli altri che a se stessa, viveva per il marito e per il figlio, già sposato e
con due figli. Profondamente religiosa era
sempre presente in chiesa, a S. Margherita, durante il periodo estivo. La sua malattia di cuore era come una spada di Damocle, una volta staccata, per Chiara è stata la
line.
Tommaslna Bronzetti, serena fino
alla fine, coraggiosa è salita sorridente in
camera operatoria, dalla quale è uscita
morta, perché il male, nascosto da tempo,
era incurabile e fulminante. Lascia la figlia
Maria Chiara, con la quale era solita uscire
di casa. Ora è nelle braccia di Dio e da I)
continuerà a proteggere la figlia.
Iolanda Paolettì, una mamma che ha
portato avanti la sua famiglia con coraggio
e grande spirito di sacrificio. Ha perduto il
marito ancora giovane, un figlio maschio...
s'è rimboccata le maniche ed è riuscita a
dare una buona posizione ai propri figli. Gli
ultimi anni li ha trascorsi in carrozzella perché quasi immobile, ma senza un lamento
e tutto offrendo al Signore, chericevevasacramentalmente, ogni mese.
Eugenia Seri in Durantini, donna forte, silenziosa, ha portato avanti la sua numerosa famiglia con spirito di sacrificio. Aveva ricevuto Gesù eucarestia qualche
giorno prima. Ora vive in Dio.
Teresa Cicoria in Pigliavento, salita a
Dio alla bella età di 90 anni: la nostra partecipazione al dolore della famiglia Pigliavento.
Maria Nardini, di 88 anni, viveva sola in una casetta del Corso Cavour, dopo la
morte della sorella.
Vendesi attività
commerciale
"La Voce"
fa il fiato grosso
Vivi ricordi
Il 27 agosto hannoricordatodi fronte
a Dio e poi da "Cesare alla Cavalla" le loro
nozze d'argento gli sposi Mauro Rosetto e
Giuseppina Napoli, circondati naturalmente dall'affetto dei loro tre figli adi tutti i
parenti. Eccoli qua, sorridenti e allegri in
viaggio di nozze in Calabria (anche se quella "Bari" non s'è potuta toccare!). Quando
giungeranno alle nozze d'oro, chissà dove
andranno... Auguroni, anche a nome del
sig. Augusto Napoli, di tutti gli amici, di tutti i parenti... di tutti i lettori de "La Voce".
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