CORSO DI STUDI SU:
Incontri di formazione e informazione
sulla nostra professione
IL CODICE
DEONTOLOGICO
Avv. Roberto Nannelli
DEONTOLOGIA
DAL GRECO ANTICO:
- DEON ( δεον) DOVERE
- LOGOS (λоγοσ) DISCORSO
RAGIONAMENTO SU CIO' CHE E'
ETICAMENTE CORRETTO E CHE VA FATTO
DEONTOLOGIA
Immanuel Kant (1724 - 1804)
individua il concetto moderno di deontologia
“un insieme di principi universali attraverso cui può essere
giudicata la bontà delle azioni”.
Per Kant la deontologia era il fissare regole etiche che non
dipendessero dall'esperienza soggettiva ma che derivassero da
una logica inconfutabile
DEONTOLOGIA
Jeremy Bentham (1748 - 1832)
deontology: etica privata che si
contrappone all'etica pubblica
In ogni persona il dovere porta alla felicità
e la prudenza verso gli altri e sé stessi alla
benevolenza effettiva
DEONTOLOGIA
SCENDE SUL PIANO DEL DIRITTO
CON LA LEGGE 8.5.1874 n. 1938
- Art. 24: ... i Consigli dell'Ordine: 2° Reprimono, in via disciplinare,
gli abusi e le mancanze di cui gli Avvocati si rendessero
colpevoli nell'esercizio della loro professione.
- Art. 26: Le pene disciplinari che il Consiglio può pronunciare
contro gli Avvocati iscritti nell'albo sono: 1° L'avvertimento.
2° La censura. 3° La sospensione dall'esercizio della
professione per un tempo non maggiore di sei mesi.
4° La cancellazione dall'albo.
DEONTOLOGIA
CONFERMA SCELTA LEGISLATIVA
CON IL RDL 27.11.1933 n. 1578
- ART. 12: OBBLIGO DI DIGNITA' E DECORO PER AVVOCATI
- ART. 14: VIGILANZA CONSIGLIO DELL'ORDINE SU DECORO
- ART. 38: PROCEDIMENTO DISCIPLINARE SE VENUTE MENO
DIGNITA' E DECORO
- ART. 40: PENE DISCIPLINARI
DEONTOLOGIA
CONFERME LEGISLATIVE
SUCCESSIVE
- ART. 2229/2 cc: POTERE DISCIPLINARE SU PROFESSIONISTI
- ART. 88/2 cpc: SE NO LEALTA' E PROBITA' IL GIUDICE
RIFERISCE AL CONSIGLIO DELL'ORDINE
- ART. 105/4 cpp: SE NO LEALTA' E PROBITA' IL GIUDICE
RIFERISCE AL CONSIGLIO DELL'ORDINE
n
DEONTOLOGIA
OBBLIGHI NASCENTI DALLA
LEGISLAZIONE VIGENTE
- DIGNITA'
- DECORO
- LEALTA'
- PROBITA'
CODICE
DEONTOLOGICO
n
DEONTOLOGIA
OBBLIGHI NASCENTI DALLA
LEGISLAZIONE FUTURA
Art. 3 - Progetto di riforma - Codice Deontologico
- PROFESSIONE CON AUTONOMIA E INDIPENDENZA
- PROFESSIONE CON LEALTA', PROBITA', DIGNITA',
DECORO, DILIGENZA E COMPETENZA
- CODICE DONTOLOGICO EMANATO DAL CNF EX ART.,
33/ LETT. D), IN GU E IN VIGORE 60 GIORNI DOPO
n
DEONTOLOGIA
OBBLIGHI NASCENTI DALLA
LEGISLAZIONE FUTURA
Art. 3 - Progetto di riforma - Codice Deontologico
- CD NORME DI COMPORTAMENTO AVVOCATO CON
COLLECHI, CLIENTI, CONTROPARTI E TERZI
- ALCUNE NORME AVRANNO RILIEVO DISCIPLINARE:
QUELLE A TUTELA DI INTERESSE PUBBLICO E AL
CORRETTO ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE
n
DEONTOLOGIA
OBBLIGHI NASCENTI DALLA
LEGISLAZIONE FUTURA
Art. 3 - Progetto di riforma - Codice Deontologico
- TIPIZZAZIONE CONDOTTE RILEVANTI IN VIA
DISCIPLINARE
- ESPRESSA INDICAZIONE SANZIONE APPLICABILE
DEONTOLOGIA
INSIEME DI NORME GIURIDICHE
CHE REGOLANO L'ATTIVITA' DEL
PROFESSIONISTA
SIA NEL LAVORO
SIA NEI SUOI COMPORTAMENTI IN
GENERALE
CODICE DEONTOLOGICO
APPLICAZIONE DEI DOVERI DI
DIGNITA', DECORO, LEALTA' E
PROBITA' SOLO SU BASE
GIURISPRUDENZIALE
TUTTO ERA RIMESSO ALLE DECISIONI
DISCIPLINARI DEI CONSIGLI DEGLI
ORDINI FORENSI
CODICE DEONTOLOGICO
ESIGENZA DI CODIFICAZIONE DEI
PRECEDENTI
PER AVERE REGOLE CERTE IN
GRADO DI ESSERE APPLICATE IN
MODO UNIFORME SULL'INTERO
TERRITORIO NAZIONALE
CODICE DEONTOLOGICO
DELIBERAZIONE CNF DEL 17.4.1997
MODIFICHE SUCCESSIVE:
- DELIBERA 16.10.1999
- DELIBERA 26.10.2002
- DELIBERA 27.1.2006
- DELIBERA 18.1.2007
- DELIBERA 27.6.2008
CODICE DEONTOLOGICO
STRUTTURA:
- PREAMBOLO
- CINQUE TITOLI
- 60 ARTICOLI
CODICE DEONTOLOGICO
PEAMBOLO
PRINCIPI GENERALI
- LIBERTA', AUTONOMIA E INDIPENDENZA PER LA
TUTELA DEI DIRITTI DELLA PERSONA
- ATTUAZIONE DELL'ORDINAMENTO GIURIDICO PER
FINI DI GIUSTIZIA
- VIGILANZA SUL RISPETTO DEI PRINCIPI
COSTITUZIONALI, COMUNITARI E DELLE LEGGI
CODICE DEONTOLOGICO
PRIMO TITOLO - Artt. 1 - 21
PRINCIPI GENERALI
ART. 5. - Dovere di probità, dignità e decoro
OBBLIGO DI TENERE UNA CONDOTTA SECONDO
PROBITA', DIGNITA' E DECORO
SPECIFICAZIONI:
- ILLLECITO DISCIPLINARE SE VIOLAZIONE DELLA LEGGE PENALE
- PROCEDIMENTO DISCIPLINARE PER FATTI NON RELATIVI ALLA
ATTIVITA' FORENSE CHE SIANO COSI' GRAVI DA COMPROMETTERE
REPUTAZIONE PROFESSIONALE O IMMAGINE DELLA CLASSE FORENSE
CODICE DEONTOLOGICO
PRIMO TITOLO - Artt. 1 - 21
PRINCIPI GENERALI
ART. 12 - 13 - Doveri competenza e aggiornamento
DIVIETO DI ACCETTARE INCARICHI PER I QUALI NON
SI HA COMPETENZA - DOVERE DI AGGIORNARSI
SPECIFICAZIONI:
- L'AVVOCATO DEVE COMUNICARE AL CLIENTE LE CIRCOSTANZE
IMPEDITIVE E FARSI AFFIANCARE DA COLLEGHI PIU' COMPETENTI
- SE ACCETTA L'INCARICO SI PRESUME PER QUESTO COMPETENTE
- OBBLIGO DELL'AVVOCATO DI STUDIARE INDIVIDUALMENTE E
PARTECIPANDO A INIZIATIVE DI FORMAZIONE
- RISPETTO REGOLAMENTI SU FORMAZIONE DEL CNF E CDO
CODICE DEONTOLOGICO
PRIMO TITOLO - Artt. 1 - 21
PRINCIPI GENERALI
ART. 17 - Informazioni sull'attività professionale
SI A INFORMAZIONI SULL'ATTIVITA' PROFESSIONALE
SPECIFICAZIONI:
- RISPETTO AFFIDAMENTO COLLETTIVITA', TRASPARENZA E VERITA'
- NO PUBBLICITA' NOTIZIE RISERVATE O NOMI CLIENTI
- LA FORMA DEVE RISPETTARE DIGNITA' E DECORO PROFESSIONE
- NO A PUBBLICITA' INGANNEVOLE, ELOGIATIVA O COMPARATIVA
- SI A SPONSORIZZAZIONI (NO FINE LUCRO) DI ATTIVITA' FORMATIVE
- SI A INDICAZIONE NOME DEFUNTO SE C'E' AUTORIZZAZIONE
CODICE DEONTOLOGICO
PRIMO TITOLO - Artt. 1 - 21
PRINCIPI GENERALI
ART. 19 - Divieto accaparramento clientela
NO ACQUISIZIONE CLIENTELA CON PROCACCIATORI
O AGENZIE O SENZA CORRETTEZZA E DECORO
SPECIFICAZIONI:
- NO COMPENSI, A COLLEGHI O A TERZI, PER PRESENTAZIONE CLIENTI
- E' ILLECITO FARE OFFERTE O PROMESSE A TERZI PER INCARICHI
- DIVIETO DI PRESTAZIONI A DOMICILIO DEI CLIENTI, IN LUOGHI DI
LAVORO O DI SVAGO E IN LUOGHI PUBBLICI O APERTI AL PUBBLICO
- DIVIETO DI OFFERTA, SE NON RICHIESTA, DI UNA PRESTAZIONE
PERSONALIZZATA PER UNA PERSONA E PER UNO SPECIFICO AFFARE
CODICE DEONTOLOGICO
SECONDO TITOLO - Artt. 22 - 34
RAPPORTI CON I COLLEGHI
ART. 25/26 - Rapporti con collaboratori e praticanti
OBBLIGO DI CONSENTIRE AI COLLABORATORI DI
MIGLIORARE LA PREPAZIONE E DI COMPENSARLI
OBBLIGO DI FAVORIRE FORMAZIONE DEI PRATICANTI
SPECIFICAZIONI PER I PRATICANTI:
- OBBLIGO DI DARE ADEGUATO AMBIENTE DI LAVORO E COMPENSO,
DOPO UN PRIMO TEMPO, PROPORZIONATO ALL'APPORTO RICEVUTO
- ATTESTAZIONI SU LIBRETTO DI PRATICA VERE DOPO CONTROLLO
- RESPONSABILITA' DISCIPLINARE SE I PRATICANTI SONO INCARICATI
DI SVOLGERE ATTIVITA' DIFENSIVA LORO NON CONSENTITA
CODICE DEONTOLOGICO
SECONDO TITOLO - Artt. 22 - 34
RAPPORTI CON I COLLEGHI
ART.28 - No produzione corrispondenza con collega
NON E' CONSENTITO PRODURRE O RIFERIRE IN
GIUDIZIO LETTERE RISERVATE O CONTENENTI
PROPOSTE TRANSATTIVE SCAMBIATE CON COLLEGHI
SPECIFICAZIONI:
- SI SE CORRISPONDENZA E' ATTUAZIONE DI UN ACCORDO CONCLUSO
- SI SE CORRISPONDENZA ASSICURA ADEMPIMENTO PRESTAZIONI
- NO CONSEGNA AL CLIENTE DELLA CORRISPONDENZA RISERVATA
- SI CONSEGNA AL SOSTITUTO DELLA CORRISPONDENZA RISERVATA
CODICE DEONTOLOGICO
SECONDO TITOLO - Artt. 22 - 34
RAPPORTI CON I COLLEGHI
ART.30/31- Obblighi con incaricati e corrispondenti
OBBLIGO DI PAGARE INCARICATI E CORRISPONDENTI
A MENO CHE NON SI PROVI DI ESSERSI ATTIVATI
ANCHE POSTERGANDO IL PROPRIO CREDITO
L'AVVOCATO DEVE DARE ISTRUZIONI AL
CORRISPONDENTE CHE DEVE RIFERIRE AL DOMINUS
SPECIFICAZIONI PER CORRISPONDENTI:
- ELEZIONE DI DOMICILIO VA PREVENTIVAMENTE COMUNICATA
-CORRISPONDENTE NON PUO' TRANSIGERE SENZA DIRLO AL DOMINUS
- DOMICILIATARIO SENZA ISTRUZIONI DEVE AGIRE NELL'INTERESSE
DELLA PARTE INFORMANDO IL DOMINUS PRIMA POSSIBILE
CODICE DEONTOLOGICO
TERZO TITOLO - Artt. 35 - 47
RAPPORTI CON LA PARTE ASSISTITA
ART. 39 - Astensione dalle udienze
DIRITTO DI ASTENERSI DALLE UDIENZE SE
PROCLAMAZIONE ORGANI FORSENSI SECONDO IL
CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE
SPECIFICAZIONI:
- L'AVVOCATO CHE NON SI ASTENGA DEVE PREVENTIVAMENTE
INFORMARE GLI ALTRI DIFENSORI COSTITUITI
- NON SI PUO' ASTENERSI O MENO SECONDO LE PROPRIE ESIGENZE
- NON SI PUO' ASTENERSI NE' NON FARLO PER SINGOLE GIORNATE
CODICE DEONTOLOGICO
TERZO TITOLO - Artt. 35 - 47
RAPPORTI CON LA PARTE ASSISTITA
ART. 41 - Gestione di denaro altrui
OBBLIGO DI GESTIRE IL DENARO AVUTO DAL CLIENTE
E DA TERZI IN MODO PUNTUALE E DILIGENTE E
OBBLIGO DI RENDERE IL CONTO AL CLIENTE
SPECIFICAZIONI:
- DIVIETO DI TRATTENERE SOMME OLTRE LO STRETTO NECESSARIO
- SE DEPOSITO FIDUCIARIO, OBBLIGO DI RICHIEDERE AL CLIENTE
ISTRUZIONI SCRITTE E DI ATTENERSI A QUESTE
CODICE DEONTOLOGICO
TERZO TITOLO - Artt. 35 - 47
RAPPORTI CON LA PARTE ASSISTITA
ART. 43 - Richiesta di pagamento
SI AD ANTICIPI DI SPESE SOSTENUTE E PREVEDIBILI E
ACCONTI PER QUANTITA' E QUALITA' DI PRESTAZIONI
SPECIFICAZIONI:
- OBBLIGO DI AVERE CONTABILITA' SPESE E ACCONTI E DI DARE IL
DETTAGLIO DI SOMME ANTICIPATE, SPESE SOSTENUTE E ONORARI
- NO A COMPENSI MANIFESTAMENTE SPROPORZIONATI ALL'ATTIVITA'
- NO A COMPENSI MAGGIORI DI QUELLO INDICATO E NON PAGATO
SALVO CHE NE ABBIA FATTO ESPRESSA RISERVA
- NO A TRATTENERE SOMME FINO AL RICONOSCIMENTO DI DIRITTI O
ALL'ADEMPIMENTO DI PRESTAZIONI DA PARTE DEL CLIENTE
CODICE DEONTOLOGICO
QUARTO TITOLO - Artt. 48 - 59
RAPPORTI CON CONTROPARTE, MAGISTRATI E TERZI
ART. 51 - Assunzione di incarichi contro ex clienti
SI ASSUNZIONE INCARICO A CONDIZIONE CHE SIA
TRASCORSO ALMENO UN BIENNIO DA CESSAZIONE
INCARICO E CHE IL NUOVO INCARICO SIA DIVERSO
DA QUELLO ESPLETATO IN PRECEDENZA
SPECIFICAZIONI:
- DIVIETO DI USARE NOTIZIE ACQUISITE CON IL RAPPORTO ESAURITO
- DIVIETO DI ASSISTERE UN CONIUGE IN CONTROVERSIA CON L'ALTRO
SE PRIMA LI ABBIA ASSISTITI CONGIUNTAMENTE IN LITE FAMILIARE
CODICE DEONTOLOGICO
QUARTO TITOLO - Artt. 48 - 59
RAPPORTI CON CONTROPARTE, MAGISTRATI E TERZI
ART. 52 - Rapporti con i testimoni
DIVIETO DI INTRATTENERSI CON TESTIMONI SU FATTI
DEL PROCEDIMENTO CON FORZATURE O
SUGGESTIONI PER AVERE DEPOSIZIONI COMPIACENTI
SPECIFICAZIONE:
- E' CONSENTITA LA FACOLTA' DI INVESTIGAZIONE DIFENSIVA NEI
SECONDO IL CODICE DI PROCEDURA PENALE E NEL RISPETTO DELLE
DISPOSIZIONI DEONTOLOGICHE PREVISTE DAL PRESENTE ARTICOLO
CODICE DEONTOLOGICO
QUARTO TITOLO - Artt. 48 - 59
RAPPORTI CON CONTROPARTE, MAGISTRATI E TERZI
ART.53/54 - Rapporti magistrati-arbitri-consulenti
I RAPPORTI CON MAGISTRATI, ARBITRI E
CONSULENTI SONO TENUTI CON DIGNITA' E RISPETTO
SPECIFICAZIONI:
- DIVIETO DISCUTERE CAUSA CON MAGISTRATO SENZA L'AVVERSARIO
- MAGISTRATO ONORARIO RISPETTO FUNZIONI E INCOMPATIBILITA'
- DIVIETO DI APPROFITTARE DI RAPPORTI CON MAGISTRATI E PER
OTTENERE FAVORE E DI OSTENTARE A TERZI QUESTI RAPPORTI
CODICE DEONTOLOGICO
QUARTO TITOLO - Artt. 48 - 59
RAPPORTI CON CONTROPARTE, MAGISTRATI E TERZI
ART.56 - Rapporti con i terzi
DOVERE DI CORRETTEZZA E RISPETTO VERSO
PERSONALE UFFICI, DIPENDENTI E TERZI
NELL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE
SPECIFICAZIONE:
- FUORI DALLA PROFESSIONE OBBLIGO COMPORTAMENTO DA NON
COMPROMETTERE FIDUCIA DI TERZI VERSO LUI E LA PROFESSIONE
CODICE DEONTOLOGICO
QUARTO TITOLO - Artt. 48 - 59
RAPPORTI CON CONTROPARTE, MAGISTRATI E TERZI
ART.59 - Dovere adempimento obblighi verso terzi
DOVERE ADEMPIMENTO OBBLIGAZIONI VERSO TERZI
SPECIFICAZIONE:
- INADEMPIMENTO OBBLIGAZIONI AL DI FUORI DELLA PROFESSIONE
COSTITUISCONO ILLECITO DISCIPLINARE SE, PER MODI E GRAVITA',
COMPROMETTONO FIDUCIA DI TERZI VERSO DOVERI PROFESSIONALI
CODICE DEONTOLOGICO
QUINTO TITOLO - Art. 60
NORMA DI CHIUSURA
LE DISPOSIZIONI DI QUESTO CODICE COSTITUISCONO
ESEMPLIFICAZIONI DEI COMPORTAMENTI PIU'
RICORRENTI E NON LIMITANO L'AMBITO DI
APPLICAZIONE DEI PRINCIPI GENERALI ESPRESSI
CODICE DEONTOLOGICO
ASPETTI PROBLEMATICI
IL GIUSTO PROCESSO EX ART. 111 COST.
CASSAZIONE S.U. 1.7.2008 N. 17938 HA APPLICATO L'ART.
111 COSTITUZIONE AL PROCESSO DISCIPLINARE
CONSEGUENZE:
- LE SANZIONI SONO PREVISTE DALLA LEGGE PROFESSIONALE; IL
CODICE DEONTOLOGICO PREVEDE I FATTI CHE LE DETERMINANO. MA
NON C'E' UN COLLEGAMENTO TRA LORO; DISCREZIONALITA' CDO
- ISTRUTTORIA FATTA AL CDO (AMMINISTRATIVO) E NON DAVANTI AL
CNF (GIUDICE) E QUINDI NON DAVANTI A UN GIUDICE TERZO, IN
CONDIZIONI DI PARITA' E NEL RISPETTO DEL CONTRADDITTORIO
- ISTRUTTORIA SENZA FORMALITA' INVECE CHE RISPETTARE ART. 111
CODICE DEONTOLOGICO
ASPETTI PROBLEMATICI
LA RESPONSABILITA' CIVILE DERIVANTE
DA RESPONSABILITA' DEONTOLOGICA
CASSAZIONE S.U. 20.12.2007 N. 26810 HA RICONOSCIUTO
FORZA DI LEGGE AL CODICE DEONTOLOGICO
CONSEGUENZE PER RESPONSABILITA' CIVILE:
- RESPONSABILITA' CONTRATTUALE VERSO CLIENTE PER ILLECITO
DISCIPLINARE PERCHE' NORME GENERALI (1175, 1176 E 1373 cc) SONO
INTEGRATE DALLE DISPOSIZIONI DEL CODICE DEONTOLOGICO
- RESPONSABILITA' EXTRACONTRATTUALE VERSO TERZI PER
ILLECITO DISCIPLINARE PERCHE' NORMA GENERALE (2043 cc)
PREVEDE ILLECITO CHEOBBLIGA AL RISARCIMENTO DEL DANNO
- TUTTI POSSONO FAR VALERE IN GIUDIZIO CODICE DEONTOLOGICO
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il codice deontologico - Fondazione Forense Firenze