PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO AVANZATO COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-2 LETTERATURA E SPAZZATURA Autore: Daniele Barca Mentre scriviamo è in corso l’anno scolastico con l’adozione dei libri di testo a formato misto, quelli che nelle intenzioni della norma dovrebbero aprire la strada alle risorse digitali, agli ebook e via di seguito. Proprio per questo è significativa e quasi profetica questa citazione di apertura. L’insegnante di lettere intuitivamente sembra il più impermeabile alle lusinghe della tecnologia, dell’innovazione, talvolta anche del “pedagogichese”, come sembra suggerire la riflessione del laureato di Carrera. ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO AVANZATO COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-2 Una resistenza che già nei fatti, almeno negli ultimi anni, va scemando significativamente: non è raro incontrare colleghi che utilizzino in maniera efficace le tecnologie per la didattica della lingua e letteratura, con un ritorno di attenzione e apprendimenti anche maggiore rispetto ai “sacerdoti del laboratorio”. E’ avvenuto nell’ultimo decennio che la semplificazione degli strumenti, la diffusione del web, lo sviluppo della centralità del linguaggio nella tecnologia, la ritrovata centralità del testo anche in internet (si pensi al ruolo dei social network) hanno incuriosito i “sacerdoti della lingua”, coloro che custodi del testo, antico e moderno, posseggono gli strumenti interpretativi per piegarne l’uso alla didattica. Una competenza interpretativa utile anche nei confronti di tutti i nuovi media che, veicolati dai PC di nuova generazione grazie alla forza della “convergenza” (H. Jenkins, Cultura Convergente, Apogeo, Milano 2007) pone il focus della didattica dell’italiano con le ICT sulla questione più ampia dell’incontro tra media differenti (transmedialità http://www.storytelling.es/transmedia-education-digital-literacy-skills-for-the-21stcentury e http://en.wikipedia.org/wiki/Transmedia_storytelling ) e sulla conoscenza critica degli stessi, secondo la definizione di consapevolezza data dalle Raccomandazioni europee (del 18/12/2006 sulle competenze digitali http://eurlex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2006:394:0010:0018:IT:PDF e del 20/8/2009 sull’alfabetizzazione mediatica, http://ec.europa.eu/culture/media/literacy/docs/recom/c_2009_6464_it.pdf Ecco, allora, delinearsi oggi una possibile (e nuova?) motivazione all’uso delle ICT nella didattica dell’italiano: la trasformazione di strumenti e linguaggi riporta al centro la parola e l’interpretazione che, coerentemente, sono nel DNA del docente di lettere. A tale (ri)scoperta di senso e di coerenza si accompagna, però, tutto il nuovo che porta con sé la comunicazione con il web, secondo le categorie di Calvino: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità (da Pier Giuseppe Rossi, 5 memos per il prossimo millennio, Form@re, Ottobre 2001 http://formare.erickson.it/archivio/ottobre/1_1edit.html ). Tale riscoperta di senso e di coerenza tra innovazione tecnologica ed insegnamenti della lingua e della letteratura appare così tanto nelle cose che anche Giulio Ferroni e Luca Serianni, non certo accondiscendenti verso le nuove tecnologie e i nuovi media, in due saggi recenti (Scritture a perdere, Roma-Bari 2010; L’ora di italiano, Roma-Bari ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO AVANZATO COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-2 2010) al momento di proporre ricette per dare nuovo senso alla letteratura e alla grammatica nella società e in classe indicano strade che riportano nell’alveo della modernità della docenza di lettere, indicando anche delle coordinate che si propongono più avanti come paradigmi di lezione. “A me sembra che la forma “breve” del racconto, guardato spesso con sospetto dagli editori, sia oggi la più adatta a toccare la frammentarietà e la pluralità dell’esperienza, a scavarne il senso con tensione linguistica ed espressiva: essa può costituire una risposta critica allo zapping interminabile della comunicazione e alla sua apparente continuità e scorrevolezza, all’aggressione sistematica della televisione e della pubblicità. La relativa brevità dei racconti rispecchia in fondo lo spezzettarsi della realtà che oggi ci è dato, i frammenti in cui ci viene incontro quella “complessità” che tutti evocano ma che nessuno riesce ad afferrare e a definire” (Ferroni, pp. 67-68) La cifra stilistica del racconto e della brevità come antidoto a zapping e a seamless, all’essere sempre connessi, alla scorrevolezza superficiale della comunicazione, sembra da un lato il tentativo di cogliere un senso nella trasformazione della letteratura e dei linguaggi e, dall’altro, può essere chiave di interpretazione del modo di far lezione con la letteratura ed i nuovi media: la lezione di letteratura come racconto (che in quanto tale può far ricorso a tutto il repertorio del multimediale) e come fissazione sintetica di gangli, nodi tematici fondamentali. Il problema dei problemi nell’uso di internet e delle informazioni in esso presenti è la difficoltà di dare verticalità/profondità ad un’esplorazione (surfing) che è orizzontalità/superficialità. Quello che era un pezzo del repertorio dell’insegnante di lettere, la formazione al senso critico, rispunta anche a fronte di risorse quali quelle digitali come necessità dell’insegnamento. “L’acquisizione del lessico, specie per elementari e medie, può giovarsi anche di meccanismi ludici. Dobbiamo a un’insegnante di scuola media, Ersilia Zamponi, un intelligente libretto apparso nel 1988, i Draghi locopei (anagramma di giochi di parole), in cui – sulla scia di precedenti come Queneau e Rodari – si propongono giochi verbali, spesso di tipo enigmistico, per stimolare la scoperta delle parole attraverso la creatività.” (Serianni, pp. 47-48) ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO AVANZATO COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-2 La grammatica, come esercizio che coinvolge apprendimenti ripetitivi, meccanici, apprendimenti logici, apprendimenti creativi, trova nell’incontro tra uomo e macchina una buona sintesi. Lo strumento tecnologico – e qui includiamo non solo il pc, ma anche tutto il mondo delle LIM, dei tablet, del touch screen in genere - permette di manipolare il testo nelle sue infinite variabili conservandone le trasformazioni e, al tempo stesso, offre chance per la creazione fantastica che si nutre di testo, audio, video. Studio individuale, lezione per la classe, in ogni dimensione la tecnologia aiuta. Anche senza vocazione a preparare esercizi appositi (chi l’ha detto che l’insegnante deve essere anche autore?) perché l’evoluzione e l’interoperabilità diffusa dei software permette il riuso di risorse e soprattutto dei testi. In questo senso la scrittura digitale e il passaggio da scrittura manuale a scrittura digitale va interpretato come una risorsa di elaborazione di idee, concetti, regole. Non si vuole con questo dire che per l’insegnante di italiano tutto cambia nulla cambia, che le emergenze didattiche si risolvono banalmente riscoprendo vecchi paradigmi; ma è necessario non scavare le differenze ma attrezzare ponti che tengano presenti nuove variabili, come quelle che illustra proprio un linguista, Franco Brevini (F. Brevini, Un cerino nel buio, Bollati Boringhieri, Torino 2008): “…quel segmento del settore educativo che viene definito scuola formale appare oggi in piena crisi, a fronte della crescente importanza conquistata dalla scuola parallela, l’insieme, cioè, dei fattori che, al di fuori delle mura scolastiche svolgono tuttavia un ruolo decisivo nei processi di formazione…(p. 69) …certo si tratta di saperi profondamente diversi da quelli di un tempo, saperi spesso assimilati attraverso i gesti del consumo o la partecipazione alla società fondata sulla comunicazione, dove le esperienze emotive non risultano meno decisive di quelle cognitive…(p. 76)” Le parole chiave per avviare un progetto di integrazione dei “nuovi media” – termine più coerente di tecnologie per un insegnante di linguaggi quale il prof di lettere – sono in questa citazione: • informale o non formale • comunicazione ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO AVANZATO COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-2 • consumo • esperienze emotive • esperienze cognitive • partecipazione Da dove partire? La tradizione di approccio vuole da più di un decennio, in voga una modalità ed una pratica. La pratica è l’ipertesto, la modalità è pensare alle tecnologie come “nastri trasportatori” (secondo la definizione di Jonassen, in Conversazione con David Jonassen, a cura di Gianni Marconato e Peter Litturi, in Sistemi & impresa, n. 9, novembre 2005, p. 16), strumenti al servizio della didattica. Si tratta di una consuetudine con le tecnologie tutt’oggi valida e che ha permesso a molti insegnanti di vari ordini di studio di accompagnare la didattica con strumenti che valorizzavano soprattutto il testo e la scrittura, con un orientamento forte alla ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO AVANZATO COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-2 costruzione di un PRODOTTO più che all’instaurazione di un PROCESSO didattico in cui fossero coinvolte tutte le coordinate della lingua (e della produzione linguistica). Quasi dimenticando che la lingua ha molteplici e trasversali dimensioni, riconosciute anche dall’organizzazione delle indicazioni e dei programmi almeno fino agli Assi dell’obbligo di istruzione. (D. Barca, L’italiano nel primo ciclo d’istruzione e le nuove Indicazioni: Crescita, Cittadinanza, Cultura, 2007 http://www.indire.it/focus_for/read_focus_from_for.php?id_cnt=2643). Come docenti di italiano questa da sempre la “rosa dei venti”: leggere, scrivere, ascoltare, parlare; a cui aggiungere le metacognizioni con i molteplici livelli: riflettere sulla lingua, riflettere sulla letteratura. Una variabilità di opportunità che, talvolta, nella prassi quotidiana, si limita all’adeguatezza della scrittura e dell’espressione orale, tralasciando o mettendo in secondo piano nella didattica (ma anche nella valutazione) gli altri aspetti. Sfruttando le ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO AVANZATO COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-2 tecnologie come “aggiunta”, strumento facilitatore ma sempre esterno a quelle coordinate. Paradossalmente, invece, sono proprio la scrittura e il testo a “sporcarsi le mani” nel confronto con i nuovi media. Tanto che si parla di “scrittura liquida” (C. Lavinio, Comprendere e riscrivere per una scrittura consapevolmente fluida, in Che italiano insegn(i)amo, a cura di Mario Ambel, Dossier Insegnare 2010) intendendo una mescolanza già in atto di segni e codici che attraversano la quotidianità della lingua italiana. Al punto che si può parlare anche di “scrittura aumentata” (D. Barca, Produzione del testo con la LIM nella scuola secondaria di primo grado, Erickson ed., Trento 2011) intendendo le frequenti contaminazioni con l’immagine, la multimedialità ed il web in genere: sia nel senso delle “Parole che si fanno immagini e delle immagini che si fanno parole” (F. Carlini, Lo stile del web, Einaudi, Torino 1999), sia nel senso dell’influsso crescente nella sintassi della disarticolazione tipica dei nuovi media. Allora la chiave per saggiare un rapporto diverso tra statuti dell’insegnamento linguistico-letterario e nuovi media è nel fatto che questi ultimi sono andati ad intaccare quegli statuti, a farne parte. Da strumenti sono diventati parte di quegli statuti. Per cui la dimensione digitale di leggere, scrivere, ascoltare, parlare, ma anche riflettere su dati grammaticali e letterari è parte consustanziale del leggere, scrivere, ecc. Ecco cosa cambia davvero. Il concetto di ebook (non l’hardware né i software, ma l’idea di leggere su un supporto digitale) è più diffuso di quanto si possa pensare e qualche ricerca avanza anche il sospetto che lo sia soprattutto in quei ragazzi che amano l’odore di inchiostro delle pagine del libro (C. Clark, G. Dugdale, Young People’s Writing. Attitudes, behaviour and the role of technology, National Literacy Trust 2009 http://www.literacytrust.org.uk/research/nlt_research/261_young_peoples_writing_attitu des_behaviour_and_the_role_of_technology ) La scrittura digitale, a tastiera, a schermo con pennino o con mano è esperienza quotidiana di gran parte del mondo adulto, e touch screen, smartphone e tablet non fanno che amplificarne le possibilità ed i luoghi. Si scrive in piedi, camminando, ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO AVANZATO COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-2 orizzontalmente, verticalmente; nel web, sulla LIM; si scrive corsivo (anche male) e si trasforma in caratteri digitali; si scrive da soli o a più mani, in tempo reale o differito. Si scrive pochi tweet o paginate di blog. La semplicità di registrazione e di riascolto dei file audio (ma anche video) con tutti i device moderni, dall’mp3 al PC, ha reso quotidiana la pratica della registrazione e del riascolto. Forse è lo strumento più nascosto, ma ogni PC moderno ha microfono e webcam e permette di registrare e videoregistrare in tempo reale. Il testo assume una molteplicità di forme (A. Anichini, Il testo digitale, Apogeo, Milano 2010) e si trasforma (compimento del sogno dadaista) in immagine o collazione di immagini, si pensi all’importanza comunicativa della grafica nel web o alle taggature artistiche (si pensi alla fortuna di un’applicazione come Wordle http://www.wordle.net ). Si trasforma anche in rete perché, aperto, rimbalza con una coda lunga (la definizione è in C. Anderson, La coda lunga, La Repubblica, 21 aprile 2010, pp. 40-41) da un link all’altro (esso stesso testo) fino a poter essere riassemblato sotto forma di nuova narrazione, nuovo testo (come in http://storify.com ). Insomma il DNA degli statuti disciplinari è definitivamente contaminato ed è estremamente coerente con la vocazione dei nuovi media. Fare didattica dell’italiano con i nuovi media significa prima di tutto avere ben chiare queste coordinate e poi scegliere gli strumenti operativi o le sceneggiature di lezione più efficaci. Anzi, avere ben chiaro che – come è da sempre nell’espressione scritta ed orale, ma le tecnologie agevolano – i 4 statuti si contaminano. Sono abbastanza comuni (ed utilizzate in ambito Disturbi Specifici dell’Apprendimento) applicazioni che possono trascrivere testi letti, altre annotarli o modificarli, trasformarli in parte di siti, ed essere a loro volta ritrasformati in voce, in ascolto; e quindi riscritti su supporto touch a mano, trasformati in carattere digitale, ingranditi, colorati, disegnati, collegati ad un link. Un viaggio di contaminazioni che può permettersi anche di uscire dal digitale per ritornare al cartaceo, ma anche viceversa, attingere al cartaceo per renderlo digitale: dal web alla carta, dalla carta al web (D. Barca, P. Ellerani, Andiamo alla lavagna!, Zanichelli ed., Bologna 2011). ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO AVANZATO COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-2 Ma il procedimento combinatorio del signor Palomar non assomiglia tanto alla convergenza di Jenkins? La citazione non è efficace tanto perché preannuncia la contaminazione, la trasformabilità, la crossmedialità; quanto perché costituisce le modalità di rapporto con la realtà, anzi con le realtà. La presentazione (intendendola anche nella sua forma strumentale come lezione in classe con il software di presentazione) è sostituita dalla rappresentazione in cui alle forme tradizionali di report (riassunto, racconto, pensieri, temi) si affiancano modalità più transmediali in cui leggere, scrivere, ascoltare e parlare si alternano finalizzate alla messa in scena della realtà (interiore, esteriore, virtuale, del web). Quindi, parlare di (nuovi) media nella didattica oggi significa in primo luogo costruire una proposta di grammatica e letteratura, anche indipendentemente dall’uso di strumenti o contenuti digitali; farlo, però, nella consapevolezza che le connotazioni e le ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO AVANZATO COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-2 conseguenze digitali non sono esterne o ancelle o succedanee delle categorie linguistiche o letterarie; ma ne sono parte integrante. E, una volta consapevoli, una volta sceneggiata la lezione, partire dal testo, bussola di orientamento e controllo dei processi. Le osservazioni di Simone sono di più di 10 anni fa, ed hanno trovato nel mondo del software e dell’hardware delle applicazioni ormai quotidiane. Basti pensare al giornalista che mostra a schermo le prime pagine dei giornali, evidenziando, ritagliando, ingrandendo, mettendo in parallelo. In classe, a livello diffusivo oggi è la LIM a portare questa idea: copiare-incollare un testo per farne l’analisi (linguistica o letteraria, poco importa) permette di modificarlo in continuazione. Un progetto olandese, News in education (http://www.nieuwsindeklas.nl/over_nieuws_in_de_klas/english_page ) sviluppa una ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO AVANZATO COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-2 App da utilizzare su Ipad per collazionare, commentare testi giornalistici scomponendoli con diverse finalità e ricomponendoli sullo schermo grande della LIM. Il testo, quindi, come sintesi delle attività e degli strumenti, reso digitale perché così si offre meglio alle possibilità combinatorie: da leggere ad alta voce, da ripetere a memoria, da usare con diversi canali (A. Anichini, Il testo digitale, Apogeo, Milano 2010, pp. 192-193). Per sezionarlo, certo, nell’analisi grammaticale; ma anche per crearlo, per giocarci, per immaginare; per ricombinarlo in tanti ed altri generi letterari (G. Perretta, La nuova sfida della ricombinazione, in La letteratura nell’era dell’informatica, a cura di C. Milanese, Bevivino ed., Roma Milano 2007, p. 241). E, chiaramente, per leggerlo, ascoltarlo, rimasticarlo, riscriverlo. Le tecnologie si riappropriano alla fine di questo percorso nella preparazione della lezione, della strumentalità, perché danno gambe alla progettazione didattica. Si chiude così il cerchio di questa proposta di didattica dell’italiano con le ICT 1) consapevolezza della coerenza tra statuti disciplinari e nuovi media 2) ideazione didattica 3) sceneggiatura 4) uso dei nuovi media come strumenti di realizzazione ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO AVANZATO COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-2 Con due obiettivi forti: la comprensione e la produzione, la ricezione e la trasmissione. E con una ricetta: la pagina bianca. Da spauracchio della prova d’italiano, la pagina (o la videata, o la tavoletta, o la schermata) bianca può essere lo spazio in cui si contestualizza la lezione. Anche perché l’eccezionale capacità di memorizzazione delle tecnologie permette di avere sempre nuove pagine bianche conservando la traccia dei processi ed i prodotti realizzati in classe. La citazione sui social network come spazi vuoti (E. Stancanelli, La nuova letteratura dei social network, in la Repubblica, 11 marzo 2011, p. 59). Le coordinate della fluidità, della manipolazione, della contaminazione possono fare da guida nella strutturazione della sceneggiatura e nel lavoro sui testi con gli studenti: si tratta, infatti, di caratteristiche dei testi, ma tutte partecipative. ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO AVANZATO COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-2 Sicuramente, però, resta determinante l’affabulazione, l’utilizzo della narrazione anche per l’esercizio (arido?) di grammatica, o magari la combinazione di narrazione, comprensione del genere letterario o della scrittura più pratica, ed analisi linguistica. Il ciclo consapevolezza, ideazione, sceneggiatura, uso sposta, così, l’accento dall’ansia (tecnologica) per i formati (quale software, quale device, cartaceo o digitale?) alla premura (culturale) per le forme espressive, la cui padronanza è probabilmente la vera sfida del futuro, più che le trite discussioni su futuro del libro, sulla conservazione del sapere, o peggio ancora su nativi-immigrati digitali (i “mantra” da convegno in D. Barca, Pensare la scuola 2.0, in Rassegna dell'Istruzione 1-2, 2010-2011 http://www.scribd.com/doc/73749649/D-Barca-Pensare-La-Scuola-2-0-RDI-1-2-20102011 ) ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO AVANZATO COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-2 Per cui è utile chiudere con alcune piste di riflessione che costituiscono altrettante traiettorie di evoluzione del rapporto tra ICT, lingua e letteratura; e da esse far scaturire delle proposte di declinazione di questa nuova coerenza tra tecnologie e “lettere”: 1) La cura e attenzione alla moltiplicazione delle scritture possibili (non solo tema, non solo frase) 2) La trasformazione del grafema ed i “passaggi di stato” della parola grazie all’impiego delle ICT (orale-manuale-digitale) 3) Il rapporto tra il bisogno di narrazione (testimoniato da tv, videogiochi, persino youtube) e la crescita della capacità di narrare scrivendo 4) L’influenza della sceneggiatura della lezione sulla competenza di scrittura (quanto, effettivamente, una trasformazione della lezione per tempi e spazi può aiutare nel miglioramento della competenza di scrittura) 5) La rappresentazione del sé e della realtà tra scrittura e immagine come approccio di motivazione e personalizzazione 6) Il nuovo rapporto tra corpo e scrittura: scrittura verticale (LIM, tablet, smartphone) e scrittura orizzontale (foglio) 7) Come si modifica il rapporto (antico) tra documento e “monumento”, tra traccia e sviluppo, in un mondo in cui ciò che è oggi monumento già domani è trasformato in documento 8) La doppia faccia del link (Chris Anderson e il problema della “coda lunga”) come scrittura che prosegue. Utilizzo della navigazione come risorsa: Emozione e scrittura (costruire percorsi sulla via delle sensazioni), Razionalizzazione e scrittura (costruire una playlist di riferimenti in aree da approfondire e combinare) Queste considerazioni sulla trasformazione del rapporto tra la disciplina linguisticoletteraria e la diffusione dei nuovi media spingono ad interrogarsi sul senso e la coerenza nell’impiego di strumenti o nella declinazione di argomenti disciplinari. In altre parole, nello scegliere di iniziare ad integrare le tecnologie nella pratica didattica dell’italiano ai fini della comprensione o della produzione si può partire dai parametri più classici (come Jonassen sottolinea) che vedono nelle risorse digitali o dei “nastri trasportatori” (per esempio l’uso della scrittura digitale) o degli strumenti cognitivi (per esempio l’uso del video come canale di apprendimento emotivo). ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO AVANZATO COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-2 Oppure si può indagare sulle potenzialità insite nelle tecnologie e scoprire che molte di loro, oltre ad essere connaturate agli strumenti impiegati ed impiegabili, hardware o software, sono coerenti con gli apprendimenti linguistico-letterari. La griglia che segue è proprio un esempio per chi si accosta a questo mondo: alla potenzialità insita nell’hardware o nel software corrispondono pratiche “tradizionali” di didattica e proposte di adattamento tecnologico. Può essere uno spunto di riflessione utile ad un approccio alle tecnologie per l’italiano che sia a metà strada tra i paradigmi della disciplina e dei nuovi media. Potenzialità Esempi di attività dell’hardware insegnamento/apprendimento di Esempi di attività didattica per la scrittura “tradizionale” • Comunicazione Lezione frontale Limare a schermo e in gruppo un testo con finalità comunicative (slogan, pubblicità) e • Relazione di gruppo Utilizzare un software per la condivisione (social • recensioni scrittura Scambio network) condivisa (per esempio wiki, Googledoc) Utilizzare un blog Recensioni (audio e video) Utilizzare un ambiente di social network Documentazione • • • Negoziazione • Raccogliere tutti i lavori Utilizzare un ambiente di svolti da ogni studente apprendimento o un blog; organizzare uno schedario lavorare sull’organizzazione delle fonti dei preferiti di internet come Documentare un’esperienza strumento condiviso (viaggio d’istruzione, ecc.) conoscenza Lezione dialogata Utilizzare ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it un forum di per PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO AVANZATO COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-2 arrivare a definire un argomento o lo svolgimento di un’attività Visualizzazione • Illustrare un testo Utilizzare • Illustrare un fenomeno evidenziatori per chiarire le storico, scientifico, sequenze o i lemmi i colori e gli geografico Riproducibilità e modifica • Prendere appunti sul libro Scomponibilità del testo ed • Attività di correzione ed enucleazione dei concetti autocorrezione fondamentali Attività di scrittura a più Ricomposizione del testo mani Elaborazione • concetti di nuovi tramite mappa concettuale • Organizzazione • Esposizione orale dello Utilizzare una mappa come studente guida al brainstorming, allo Raccolta di dati per una studio ricerca documentata all’esposizione (scrittura e individuale e metodo di studio) Multimedialità e • rappresentazione Analizzare le forme di Presentare un testo con comunicazione scientifica, simboli per visualizzare letteraria, artistica, musicale, accenti e sottolineature che • Lettura ad alta voce facilitino • Rappresentare attraverso lettura ad alta voce immagini e suoni, idee e Realizzazione concetti sinestetici (testi evocativi le modalità di di artefatti coniugati con immagini e musica) Ricerca • Lettura dei giornali, Utilizzare • ricerca delle fonti o sul accedere alle edizioni on lessico line di svariati giornali; aggiornamento continuo su sviluppare una webquest un determinato argomento per definire un contesto • ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it internet per PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO AVANZATO COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-2 culturale; utilizzare un wiki come glossarietto personale o di gruppo • Reiteratività Esercizi di recupero e Utilizzare un testo rinforzo automatizzato con esercizio finale di autovalutazione e farlo ripetere di continuo per migliorare la performance • Interattività • • Costruzione Proporre un modello teorico utilizzare un testo su cui, in e farlo modificare agli tempo reale correggere ed studenti autocorreggere Lavorare sulle conservando autocorrezioni versioni Relazione su un’esperienza Lavoro (esperimento, lettura, gita) collaborativo per gruppi di le di varie scrittura livello • Personalizzazione • Gioco • Assegnare compiti distinti Utilizzare testi uguali su per il potenziamento, il schermate recupero, il rinforzo degli rilevare l’apporto di scrittura apprendimenti e di analisi di ognuno Introdurre argomenti anche Utilizzare giochi interattivi complessi in modo per la scrittura (cruciverba, accattivante impiccato, nomi cose città) Costruire analisi ed Utilizzare un blog per interpretazioni con giochi rappresentare idee del delle parti passato o rielaborate in differenti per classe Modelli e • simulazioni Analizzare un fenomeno e Utilizzare testi modello da cercare di riprodurne le analizzare e modificare caratteristiche Ipertestualità • Creare un ipertesto Realizzare una testo con espansioni (link alla rete) ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO AVANZATO COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-2 Bibliografia e sitografia NB: Testi di consultazione generale in aggiunta a quelli presenti nel testo Barca D, Ellerani P. (2011) Andiamo alla lavagna!, Zanichelli ed., Bologna 2011 Barca D. (2011), Produzione del testo con la LIM nella scuola secondaria di primo grado, Erickson ed., Trento Barca D (2011), Apprendimento in movimento: il mobile learning tra apprendimenti formali ed informali, in Didattica Universitaria on line, vol. I, Modelli e teorie, Scriptaweb, Napoli Bereiter C., Scardamalia M. (1995), Psicologia della composizione scritta, La Nuova Italia, Firenze Calvino I. (1988), Lezioni americane, Garzanti, Milano. Clark C., Dugdale G. (2009), Young People’s Writing. Attitudes, behaviour and the role of technology, National Literacy Trust http://www.literacytrust.org.uk/research/nlt_research/261_young_peoples_writing_attitu des_behaviour_and_the_role_of_technology Colombo A. 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