PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 Software per la produttività personale a scuola. Primi passi verso la digitalizzazione del lavoro del docente Autore: Marco Tommasi Le ICT nella didattica Il progressivo inserimento delle tecnologie informatiche nella vita quotidiana ha profondamente influenzato anche il modo di apprendere e, di conseguenza, le strategie e le tecniche di insegnamento. Se fino all inizio degli anni ottanta, l informatica era ambito di discussione solo per esperti, nel periodo successivo ha cominciato ad interessare settori sempre più ampi della società fino ad arrivare, nell ultimo decennio, ad una tale diffusione che ormai risulta pervasiva in ogni attività lavorativa o sociale. Anche all interno del mondo scolastico si sono avute decisive modificazioni che hanno permesso di svolgere in modo più efficiente le vecchie attività e di rendere possibili nuove modalità didattiche. La digitalizzazione dei normali materiali didattici usati dal docente (programmazione annuale, schede didattiche, griglie di correzione, diapositive ed immagini esplicative, ecc.) facilitando la classificazione e la condivisione degli stessi, è il primo passo sulla strada che porta alla corretta integrazione fra strategie didattiche consolidate e Pagina1 utilizzo avanzato degli strumenti informatici. ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 Il complesso mestiere dell insegnante non può essere ridotto alle pur fondamentali attività svolte in aula con gli studenti; a monte ci deve essere una puntuale programmazione del lavoro, in itinere e a posteriori una coerente pratica di valutazione. Il tutto dovrebbe essere accompagnato da una costante attività di documentazione; spesso si sente anche l esigenza di spingersi al di fuori della mura scolastiche per accompagnare l apprendimento del singolo studente nel lavoro domestico di riflessione e consolidamento o per la proposizione di significative attività extrascolastiche. In tutte queste fasi, le tecnologie possono diventare un utile strumento in mano al docente: il corretto uso di software per la produttività personale diventa una carta in più da giocare per cercare di migliorare il processo di apprendimento dell allievo, anche riducendo il tempo dedicato ad attività ripetitive per riuscire a concentrarsi, ad esempio, sul supporto al singolo in difficoltà. Nel periodo iniziale di inserimento delle nuove tecnologie didattiche nel normale lavoro di un docente, Calvani parla infatti di uso con modalità di sgravio e di razionalizzazione per indicare come non si preveda la modifica del modus operandi, ma solo il guadagno di tempo derivante dalla semplificazione ed automazione di attività routinarie come la preparazione di materiali didattici o la comunicazione formale fra docenti (riunioni, collegi, Pagina2 commissioni, ecc.). ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 In un secondo momento si potrà approfondire la modalità della differenziazione/integrazione che consente un effettiva espansione delle modalità didattiche ed una maggiore personalizzazione dei percorsi di apprendimento. Formazione sulle Competenze Digitali degli insegnanti e Certificazioni Da molti anni si fa uso di espressioni come e-teacher o professore digitale per indicare un docente in grado di destreggiarsi abilmente fra i nuovi dispositivi infotelematici e riuscire con essi ad elaborare una più ricca didattica in grado di favorire migliori apprendimenti. I vari sistemi scolastici hanno quindi sentito la necessità di predisporre dei piani di formazione per accrescere le competenze digitali del corpo docente basati su di una formalizzazione delle conoscenze ed abilità indispensabili per svolgere al meglio il proprio delicato compito di educatore. In una prima fase si è pensato che il docente, per utilizzare le nuove tecnologie all interno dell ambiente scolastico, avesse semplicemente bisogno di essere un buon utente informatico, di padroneggiare cioè le principali funzionalità dei In questa ottica, negli anni scorsi si sono proposte ai docenti diverse attività formative tese a trasferire agli insegnanti quelle competenze base necessarie ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it Pagina3 programmi relativi alla cosiddetta office automation. PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 all utilizzo dei principali programmi di normale utilizzo, codificate nel syllabus dell ECDL, la *Patente Europea del Computer* (http://www.ecdl.it/). Si è in seguito capito che questa deve essere vista solo come una fase preparatoria e propedeutica ad un successivo momento formativo legato all utilizzo reale all interno della classe e che l approfondimento specialistico dell utilizzo di tali software può essere demandato ad un secondo momento. Sono state proposte diverse formalizzazioni di questa seconda strategia di formazione per l inserimento delle nuove tecnologie didattiche, ma la sperimentazione che ha creato la struttura di erogazione e certificazione più valida è quella legata al progetto *EPICT* (http://www.epict.it/) che ha visto anche l Italia fra i 12 paesi sperimentatori. I moduli legati ai singoli software commerciali sono stati sostituiti con moduli correlati alle attività svolte dal docente: Progettazione, Gestione delle Informazioni, Comunicazione e Collaborazione ed Aggiornamento Professionale. Per ogni modulo vengono dettagliate le competenze che l insegnante dovrebbe possedere per poter acquisire la certificazione: dalla capacità di utilizzare Internet e la ricerca in rete alla padronanza di utilizzo di ausili e strumenti compensativi, dal saper progettare testi in formato elettronico al saper valutare il potenziale didattico dei videogiochi. In effetti, è estremamente difficile definire in modo rigido quali sono le singole ordini di scuola, deve possedere. Solo l immersione di un docente motivato ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it Pagina4 abilità e competenze informatiche che il singolo docente, appartenente a diversi PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 all interno di un ambiente ricco di spunti e di occasioni formative può generare il personale percorso di crescita in ambito digitale che non potrà mai prescindere dalle fondamentali competenze pedagogiche e didattiche pregresse. Tipologie di licenze del software Un programma informatico viene considerato come opera d intelletto al pari di un libro o di un opera d arte ed è quindi automaticamente protetto dalle leggi che tutelano il diritto d autore. Tali prodotti informatici sono accompagnati da una dichiarazione sulle condizioni di utilizzo del programma che prende il nome di licenza d uso, dove vengono esplicitate, ad esempio, la possibilità di copiare, distribuire o modificare il programma stesso. Normalmente si distingue tra licenze proprietarie e licenze libere: le prime riguardano i cosiddetti prodotti commerciali e sono più restrittive, mentre le seconde nascono per consentire la maggior diffusione possibile grazie alla rinuncia (parziale o totale) al diritto di sfruttamento da parte degli autori. Le licenze proprietarie sono quasi sempre a pagamento e consentono l uso su un singolo computer del software acquistato: in pratica, non si acquista un prodotto, ma un semplice diritto di utilizzo; sono quindi esplicitamente vietate la modifica del programma, le copie (a parte quelle di backup) e la distribuzione a terzi. e shareware; nel primo caso viene consentita l uso, la copia integrale e la ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it Pagina5 Fanno eccezione alcune licenze proprietarie non a pagamento denominate freeware PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 distribuzione a terzi, ma vengono mantenuti i diritti d autore (un esempio classico è l *Adobe Acrobat Reader* (http://www.adobe.com/it/products/reader.html)). Le licenze shareware consentono invece l utilizzo, la copia e la distribuzione di una versione limitata (per funzionalità o nel tempo) del programma; alla fine del periodo di prova o se si vuole avere tutte le funzionalità, si deve acquistare la licenza ufficiale del prodotto. Simili alle precedenti sono licenze proprietarie ad uso limitato, in cui utilizzo e distribuzione sono condizionati a particolari clausole quali l uso senza fini di lucro, l uso personale o l uso didattico; in questo caso il software è gratuito o ha costi inferiori a quello standard come nel caso della versione *Education* (http://www.microsoft.com/it-it/education/) dei prodotti Microsoft. Nelle licenze libere l autore rinuncia completamente o parzialmente al diritto d autore e concede all utente le quattro libertà del software libero: l utilizzo per qualsiasi scopo, l adattamento alle proprie necessità, la copia e la distribuzione degli eventuali miglioramenti prodotti; nel caso di programmi privi di copyright si parla di software di pubblico dominio. Questo tipo di software non è molto diffuso perché chiunque può appropriarsi del codice e distribuirlo come software proprietario; molto più usate sono invece le licenze con permesso d autore (copyleft in inglese) che mantenendo parte dei diritti non consentono che eventuali miglioramenti del programma diventino software Pagina6 chiuso e non più modificabile. ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 Le licenze copyleft più diffuse sono le *Creative Commons* (http://www.creativecommons.it/) o la *Licenza Pubblica Generica (GPL)* (http://www.gnu.org/licenses/licenses.it.html) del progetto GNU. Il software con licenza libera fa riferimento al mondo dell open source, quel sistema di creazione e distribuzione dei programmi che, rendendone pubblico il contenuto, ne consente la modifica e il miglioramento da parte di chiunque. E utile distinguere fra prodotti open source e prodotti gratuiti: anche se normalmente il software libero è anche gratuito, possono esserci particolari programmi open source a pagamento oppure programmi con licenze proprietarie gratuiti (vedi il freeware). L utilizzo di software open source deve essere favorito per ragioni di ordine didattico-etico, pratico ed economico: la filosofia open source sposa infatti l ottica della condivisione della conoscenze che dovrebbe essere un pilastro di qualsiasi strategia di insegnamento-apprendimento; i programmi liberi sono spesso migliori di quelli proprietari perché ci sono più persone che possono modificarli e quindi migliorarli; infine, la quasi totale gratuità dei prodotti open source consente di utilizzare tutta una serie di programmi che non sarebbe possibile acquistare con le Pagina7 scarse risorse economiche a disposizione delle scuole. ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 Software per la produttività personale Viene definito software per la produttività personale tutto quell insieme di programmi informatici dedicato ad utenti non professionali che consente di svolgere in modo più efficiente e semplice attività che venivano comunque già attuate con strumenti tradizionali come lo scrivere un testo, inviare un messaggio o compilare una tabella. In questo ambito facciamo riferimento a tre tipologie di strumenti (che fanno parte di quella che in termine tecnico viene definita office automation): programmi di videoscrittura, fogli di calcolo e software di presentazione. importante rilevare che, mentre l uso della videoscrittura, similmente alla creazione di presentazioni risulta totalmente naturale, un serio utilizzo di fogli di calcolo richiede dei cambiamenti di paradigma rispetto al corrispondente tradizionale della tabella cartacea. Se infatti si vuole usare un foglio di calcolo in maniera diversa rispetto ad una semplice tabella di dati, si deve conoscere, almeno, il significato di termini quali formula, funzione, riferimento e filtro; si deve comprendere infatti che un foglio di calcolo non contiene solo i dati, ma anche le regole per manipolare, analizzare e Pagina8 presentare tali informazioni. ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 Elaboratori di testo I programmi per la memorizzazione e l elaborazione del testo sono stati i primi software creati per non informatici e, godendo quindi di qualche decina di anni di sperimentazione, risultano sicuramente essere gli strumenti informatici più amichevoli a disposizione dei non addetti ai lavori. La facilità d utilizzo che ci permette di aprire il programma e cominciare immediatamente a immettere testo deriva principalmente dallo schema d uso che ripropone le modalità usate per la scrittura su carta o su macchina da scrivere (dove sono andate a finire?) e per la separazione fra la fase di costruzione del documento e quella di formattazione grafica dello stesso che potrà essere fatta a livello di carattere, di paragrafo o di pagina. Esistono un infinità di prodotti software per la videoscrittura: si va dai semplice editor di testo (come Blocco Note di Windows) che consentono la memorizzazione del testo puro a programmi per l editoria professionale che consentono di sviluppare tutto il ciclo che porta alla creazione di libri interi. Il programma di videoscrittura più diffuso è sicuramente Word, ma esistono (e se ne consiglia l uso) diverse alternative open source compatibili; fra queste è da ricordare sicuramente Writer della suite *OpenOffice* (http://www.openoffice.org/it/) che presenta un interfaccia e un metodo d uso molto simile al prodotto Microsoft, ma potrebbero essere usati anche *Abiword* (http://www.abisource.com/) costruire in modo professionale opuscoli, brochure o manifesti). ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it Pagina9 (utilizzabile anche sui computer più datati) o *Scribus* (http://www.scribus.net) (per PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 Per una panoramica sulle singole funzionalità di Word può essere usato il *supporto digitale* (http://web07.cc.uniud.it/moodle/course/view.php?id=89) messo a disposizione dall Università di Udine per i suoi studenti; relativamente ai prodotti open source, nello stesso sito da cui si scaricano i programmi sono sempre a disposizione dei dettagliati tutorial. Per Writer, soprattutto, sono disponibili in rete anche numerose presentazioni (*esempio* (http://www.slideshare.net/antmng/openoffice-writer-tutorial)) o interi videocorsi (*esempio* (http://www.youtube.com/watch?v=8Hx2pEvx9CM&feature=related)). Un alternativa per i docenti più informatizzati che operano in una zona ben servita da Internet è quella di utilizzare *Google Docs* (http://www.google.com/google-ds/intl/it/documents/) che permette, in un solo passo, di creare e condividere in rete documenti di testo. I vantaggi della digitalizzazione del testo (ma anche delle immagini) e di una corretta memorizzazione dei relativi documenti dovrebbero essere evidenti: facilità di modifica, leggibilità e qualità estetica, sono secondi soltanto alla possibilità di riutilizzo dei materiali. La digitalizzazione e la standardizzazione dei formati rendono infatti immediatamente disponibili documenti (nostri o recuperati fra quelli condivisi in rete) che con una semplice e veloce manipolazione possono diventare materiali di studio estremamente efficaci per i nostri studenti. .docx nelle ultime versioni) usato dal programma commerciale Word e il .pdf ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it Pagina10 I formati digitali più usati per memorizzare documenti complessi sono il .doc (o PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 (portable document format) creato proprio per essere usato da qualsiasi programma di videoscrittura (anche se vi sono dei problemi nella modifica di questi testi). Anche se ogni programma di videoscrittura ha un suo formato proprietario, è importante usare uno dei due formati precedentemente indicati (o eventualmente il formato .rtf simile al .doc) per consentire una facile condivisione dei documenti; se si vuole permettere principalmente la sola lettura è consigliabile il formato .pdf, mentre per permettere anche una facile modifica risulta migliore il formato .doc (o .rtf). Oltre che per la compilazione di moduli e documenti che la burocrazia scolastica sempre più spesso chiede, un sistema di videoscrittura (o meglio alcune funzionalità particolari) possono essere usate direttamente per scopi didattici. Usando la formattazione di carattere (font, dimensione, colore, disposizione) si può, ad esempio, enfatizzare e disegnare le parole come nei libri per bambini di Geronimo Stilton, mentre il correttore ortografico viene ufficialmente riconosciuto come mezzo compensativo per ragazzi affetti da DSA. Fogli di calcolo Per la generazione e gestione di fogli di calcolo abbiamo, come negli altri ambiti più usato, Excel, fa parte della suite Office di Microsoft ed esiste il suo gemello ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it Pagina11 considerati, molte opzioni nella scelta del software; ancora una volta il programma PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 open source denominato Calc, dotato di funzionalità e grafica similari facente parte della suite OpenOffice. Compiti principali di un foglio elettronico sono quelli di rendere semplice la memorizzazione di dati, la loro elaborazione e la visualizzazione dei risultati in forma grafica; per far ciò, mette a disposizione una tabella, composta da celle, organizzata in righe (distinte da un numero) e colonne (distinte da una o più lettere). La cella è l unità minima di memorizzazione e prende il nome dalla colonna e dalla riga di appartenenza: la cella B4 appartiene alla seconda colonna e alla quarta riga. Ogni singola cella può contenere un informazione che può essere essenzialmente numerica o testuale (ma può anche essere una data, un orario, un immagine o altro). Quello che differenzia una semplice tabella di un programma di videoscrittura da un foglio di calcolo è la possibilità di inserire nelle celle le formule; in pratica, una cella potrà visualizzare non soltanto il dato inserito, ma anche il risultato di un elaborazione, anche molto complessa, compiuta utilizzando le informazioni presenti in altre celle. Se, ad esempio, inseriamo la formula =A1+B1 nella cella C1, quest ultima visualizzerà sempre il risultato della somma fra il contenuto della cella A1 e quello della cella B1 anche se tali valori dovessero essere cambiati. serie di formule preconfezionate dette funzioni che permettono di eseguire calcoli ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it Pagina12 Per rendere ancora più potente lo strumento, il software offre anche una nutrita PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 articolati; la funzione MEDIA eseguirà il calcolo della media fra i contenuti delle celle selezionate, mentre la funzione RATA permetterà di calcolare la rata di un prestito a partire dal capitale, dal tasso d interesse e dal periodo di tempo. Altra caratteristica molto importante di un foglio elettronico è la possibilità di costruire grafici a partire dai dati memorizzati nelle celle; una procedura guidata renderà semplice elaborare un istogramma o un diagramma a torta (ma sono disponibili moltissimi altri tipi di grafici) per visualizzare in modo intuitivo e facilmente comprensibile una serie di dati. Per una esplorazione più dettagliata delle singole funzionalità di un foglio di calcolo (Excel) può essere ancora usato il *supporto digitale* (http://web07.cc.uniud.it/moodle/course/view.php?id=89) messo a disposizione dall Università di Udine per i suoi studenti; tale materiale, viste le notevoli somiglianze, può essere usato anche per apprendere i primi rudimenti dell utilizzo di Calc. Per indicazioni specifiche relative al prodotto open source si possono trovare in rete, come al solito, numerosi materiali digitali; un aiuto potrebbe venire dal *manuale* (http://www.cs.unibo.it/~ghini/didattica/oftalmologia/2Capitolo_5_Introduzione_a_Calc.pdf) del prof. Ghini dell Università di Bologna o da uno dei *video tutorial* (http://www.youtube.com/watch?v=SycBhrB32ko&feature=related) presenti su Pagina13 YouTube. ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 Programmi di presentazione Una presentazione multimediale viene utilizzata per aumentare l efficacia del proprio discorso e della comprensione dei relativi concetti sottesi; sottolineando adeguatamente i punti focali ed arricchendo l esposizione orale con contributi filmati, iconici o sonori vengono aumentate le possibilità di acquisizione, assimilazione e ritenzione dei concetti oggetto di presentazione. Particolare attenzione va prestata al fatto che la ridondanza prodotta dall utilizzo di canali comunicativi diversi sia efficace e non sfoci in un pericoloso sovraccarico cognitivo. Ogni presentazione è formata da una serie di diapositive (slide) che contengono un mix di testo, immagini e filmati a cui possono essere associati suoni e animazioni varie; il passaggio fra una diapositiva ed un altra prende il nome di transizione e può essere sottoposto ad effetti grafici che lo rendano gradevole come, ad esempio, la simulazione di una pagina che si gira. Gli strumenti software più semplici per costruire presentazioni sono quelli messi a disposizione dalla suite Office e dal suo equivalente open source *OpenOffice* (http://www.openoffice.org/it/) che prendono il nome, rispettivamente, di PowerPoint e di Impress; esistono anche altre prodotti che rendono possibile la creazione di presentazione direttamente on-line (*Google Docs Presentations* raffinate (*Prezi* (http://prezi.com)). ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it Pagina14 (http://www.google.com/google-d-s/intl/it/presentations/)) o con strutture più PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 La costruzione di una presentazione classica per alcuni versi non è molto diversa rispetto alla costruzione di un documento con la videoscrittura: anche qui vi è un organizzazione a pagine (anche se per aggiungerne un altra devo creare una nuova diapositiva) e l inserimento di testo e immagini rispetta le stesse procedure. Vi sono invece differenze nella natura multimediale della presentazione che ci obbliga a pensare ad una adeguata tempistica (animazioni, transizioni) e nella sua complementarietà rispetto all esposizione orale che la fa diventare un documento non indipendente. La preoccupazione principale nel realizzare una presentazione multimediale deve essere quella di non commettere i classici errori che una recente *ricerca* (http://pptideas.blogspot.com/2011/09/full-results-of-annoying-powerpoint.html) ha ritenuto alla base della scarsa efficacia del messaggio veicolato. Testo troppo piccolo, contrasto cromatico problematico, frasi compiute invece di elenchi puntati, animazioni o suoni inappropriati e, ovviamente, la lettura da parte dell oratore del testo delle diapositive sono ritenuti gli sbagli meno tollerati dalle persone che assistono alle presentazioni. Per avere una presentazione dignitosa è sufficiente seguire poche, semplici indicazioni come quelle fornite dalla regola 166: 1 solo concetto per diapositiva costituito da un massimo di 6 righe ciascuna contenente al massimo 6 parole; la regola, unita ad un controllo sul colore (ottimo bianco/giallo su blu o il classico troppe immagini) consente di ottenere presentazioni semplici ma molto efficaci. ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it Pagina15 nero su bianco) e ad un corretto bilanciamento grafico (non troppo testo, non PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 Animazioni, suoni, filmati possono essere usati per rendere più coinvolgente la presentazione, ma devono essere inseriti a proposito nelle slide e non solo per catturare l attenzione degli studenti, perché si corre il rischio di far spostare il focus sull inutile oggetto in movimento piuttosto che sul reale obiettivo della diapositiva. In effetti, la presentazione va sempre contestualizzata: non solo si deve tener conto del tipo di pubblico a cui è riferita, ma dovrebbe essere possibile adeguarla al reale momento in cui si svolge. La possibilità di creare percorsi reticolari, e non semplicemente sequenziali, dovrebbe essere colta per spostarsi con facilità fra le varie slide seguendo il feedback proveniente dagli ascoltatori, eliminandone alcune diapositive e ripassando eventualmente su quelle più significative. I programmi di presentazioni possono anche diventare un utile strumento didattico: assegnare agli allievi la produzione di una presentazione a supporto di una loro esposizione orale costringerà infatti i ragazzi a rapportarsi con la complessità del linguaggio multimediale; in tale contesto, il docente potrà efficacemente introdurre elementi di grammatica e sintassi della multimedialità per stimolare, ad esempio, la capacità di leggere i filmati televisivi (a cui i nostri studenti sono sottoposti per Pagina16 tempi ormai comparabili con quelli scolastici). ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 Organizzazione del materiale digitale I documenti creati con i programmi descritti precedentemente, i materiali digitali interessanti trovati in rete e quelli generati modificando tali materiali per adattarli ai nostri scopi possono diventare molto numerosi e di difficile gestione. Tutti i sistemi operativi (Windows, Linux o Mac) adottano la medesima metafora delle cartelle per gestire l organizzazione dei documenti all interno della memoria a disposizione; ogni singolo dispositivo di memoria (hard disk interno, hard disk esterno, DVD, chiavette, ) viene considerato una cartella che può contenere documenti o delle sottocartelle che, a loro volta, possono contenere documenti o altre sottocartelle e così via. Si deve quindi creare una struttura di memorizzazione formata da cartelle e sottocartelle che rispecchi il nostro modo di organizzare le informazioni suddividendole per argomenti e sottoargomenti; ad ogni documento digitale dovrà essere dato un nome molto significativo (anche se lungo) che ci aiuti ad capirne il contenuto anche a distanza di mesi dalla memorizzazione. Per tale motivo sarà opportuno che il proprio piano di lavoro annuale elaborato con uno strumento di videoscrittura abbia il nome Piano_Lavoro_Mario_Rossi_2011_2012 (piuttosto che il semplice PL o Piano ) e che venga memorizzato nella cartella Documenti_Ufficiali che si trova nella cartella Per dettagli più precisi sulle singole procedure per la creazione di cartelle e l archiviazione di documenti digitali con Windows (ma gli altri sistemi operativi non ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it Pagina17 Anno_Scolastico_2011_2012 a sua volta contenuta nella cartella Scuola . PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 funzionano in modo molto diverso) si può fare ancora riferimento al corso proposto dall Università di Udine. Molto spesso i documenti digitali prodotti devono essere utilizzati su di un computer diverso da quello che li ha prodotti; sarà quindi necessario spostare una copia degli stessi dalla memoria fissa del computer ad un altro supporto che ne consenta un facile trasferimento; archiviati ormai i floppy disk e, a breve, i supporti ottici come CD e DVD, i dispositivi più utilizzati per tale scopo sono gli hard disk portatili (per grosse moli di dati), le chiavette USB (molto più facili da maneggiare) e i nuovi supporti SDD (ancora più piccoli e usabili anche su macchine fotografiche e navigatori satellitari). Risulta importante ricordare che la carta è ancora il supporto di memorizzazione che dura più a lungo e quindi è opportuno non fare troppo affidamento sulla permanenza nel tempo delle informazioni sui supporti elettronici; per evitare di perdere dati importanti è quindi indispensabile eseguire periodicamente (anche ogni giornata) un operazione di salvataggio dei dati su altri dispositivi fisici che prende il nome di back-up. Per facilitare tale compito esistono in commercio degli hard disk portatili già dotati di un programma che, automaticamente, esegue il back-up ogni volta che il dispositivo è collegato al computer. Attualmente è disponibile un servizio che consente di eseguire un back-up dei collegato in rete; con lo sviluppo delle connessioni ad alta velocità e della loro ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it Pagina18 nostri dati direttamente sul web per renderceli accessibili da qualsiasi computer PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 distribuzione sul territorio (la cosiddetta cloud richiamata da Jobs) questo metodo diventerà sicuramente quello più usato. Bibliografia Aliprandi S. (2005). Copyleft & opencontent. L altra faccia del copyright. PrimOra Scarl, Lodi 2005. Nel testo viene esaminato sia dal punto di vista etico che giuridico il problema del diritto/permesso d autore. E anche presente un interessante paragrafo specificatamente dedicato al materiale didattico e alla sua condivisione. Antonietti A. e Cantoia M. (2001). Imparare con il computer. Come costruire contesti di apprendimento per il software. Edizioni Erickson. Trento 2001. Il libro espone potenzialità e miscredenze sull uso del computer nella didattica con la presenza di interessanti schede operative per il lavoro in aula. Particolare rilievo viene dato alla valutazione del software didattico con interessanti griglie di valutazione. Calvani A. (1999). I nuovi media nella scuola. Perché, come, quando avvalersene. Carocci Editore, Roma 2004. Nel testo, ricco di richiami alle più importanti teorie dell apprendimento, vengono evidenziati i vantaggi e, soprattutto, le difficoltà portate dall inserimento delle nuove pedagogiche senza computer. ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it Pagina19 tecnologie nel mondo scolastico. Interessante il confronto con esperienze PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 Guastavigna M., Perino O., Rosso L. (2005). Imparare con il digitale. Computer e Internet per arricchire gli apprendimenti. Carocci Editore, Roma 2005. Presenta una discussione sulla figura del docente e sulle relative competenze digitali; cuore del testo sono le proposte di attività, molto ben esposte e documentate, per studenti della primaria e della secondaria di primo grado. Rossi P.G. (a cura di) (2000). Dal testo alla rete. Multimedialità e didattica. Tecnodid Editrice, Napoli 2000. Sviluppa il tema della multimedialità e della costruzione reticolare. Descrive e documenta inoltre tutta una serie di sperimentazioni improntate principalmente alla costruzione condivisa di documenti da parte degli allievi. Tanoni I. (a cura di) (2001). Nuove tecnologie e scuola di base. Carocci Editore, Roma 2001. La prima parte è dedicata alla discussione pedagogica sull introduzione delle nuove tecnologie nella scuola con particolare attenzione all apprendimento collaborativo. Nella seconda parte vengono trattati temi specifici come la valutazione del software o le tecnologie per la disabilità. Sitografia Corso online Ambito Informatico - Corso sui software di produttività dedicato agli studenti dell Università degli Studi di Udine. E permesso l accesso degli ospiti senza alcuna password. ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it Pagina20 http://web07.cc.uniud.it/moodle/course/view.php?id=89 PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4 Certificazione Pedagogica Europea sulle TIC - http://www.epict.it/ Tutte le informazioni sulla certificazione EPICT e sulle attività di formazione relative. Sono presenti anche notizie su analoghe iniziative a livello europeo. GNU Operating System - http://www.gnu.org/ Sito di riferimento per il mondo open source in Italia Nuovi modelli per il diritto d autore - http://www.copyleft-italia.it/ Fornisce una panoramica molto dettagliata ed aggiornata sulle licenze per il programmi informatici con particolare attenzione al software libero. Fare matematica con Excel - http://www.enzomardegan.net/ Sito personale del prof. Enzo Mardegan. Contiene molti interessanti fogli di calcolo dedicati alla didattica della matematica. Presentazioni efficaci - http://presentazioniefficaci.wordpress.com/ Suggerimenti, tendenze e nuovi prodotti per la creazione di presentazioni multimediali di sicuro impatto. SlideShare - http://www.slideshare.net/ Sito per la memorizzazione e condivisione di presentazioni. Può essere usato per Pagina21 pubblicare il proprio lavoro o per cercare esempi di comunicazione efficace. ©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it