L’Agenda 21 Locale della Comunità Montana Valtellina di Tirano DATA SETTEMBRE 2005 Un anno di Lavoro Rapporto sull’attività svolta Settembre 2004-2005 Settore Territorio Ambiente Sviluppo Sostenibile RAPPORTO DELL’ATTIVITÀ SVOLTA N el documento programmatico del senza vincoli restrittivi e assoluti che violino i processi di sviluppo e di miglioramento. L’attivazione del processo di gruppo assembleare Agenda 21 Locale nel territo“Terziere superiore” per il rio della nostra Comunità governo della Comunità Montana è stato pertanto finaMontana Valtellina Di Tiralizzato all’integrazione tra le no fra i vari obiettivi di politiche di sviluppo locale ed incentivazione e sviluppo economiche con l’ambiente. del territorio, inteso come Obiettivo primario del proun mix di industria, artigiagetto è la definizione di monato, turismo, agricoltura e dalità condivise di gestione ambiente è stato stabilito Logo ufficiale dell’Agenda 21 sostenibile del territorio, destinal’uso di strumenti specifite alla sua riqualificazione e vaci quali quello di Agenda 21Locale. lorizzazione. Tutto ciò per salvaguardare e rispettare il contesto ambientale in cui viviamo usufruendone in maniera corretta, senza prescindere dagli equilibri indispensabili che gli ecosistemi ci impongono, ma nello stesso tempo In questa ottica sono state sviluppate una serie di attività correlate che verranno illustrate in dettaglio in questa pubblicazione. Lo stato dei lavor i La maggior parte delle iniziative illustrate sono state portate a compimento, alcune invece sono in fase di progetto avanzato o di realizzazione, come per esempio il Progetto Energia, la RSA Junior, ecc Si è comunque ritenuto di inserire anche quei lavori non Settore Territorio Ambiente Sviluppo Sostenibile ancora ultimati poiché la loro programmazione è già in fase avanzata. Per una lettura più chiara i paragrafi contrassegnati con questo simbolo riguardano le attività in corso d’opera. Settore Territorio Ambiente Sviluppo Sostenibile Sommario Il Programma di Governo della Comunità Montana Le sinergie con i processi ambientali sostenibili 4 CAPITOLO 1: Il Sistema di gestione Ambientale EMAS La “certificazione” di qualità 7 La Politica Ambientale della Comunità Montana 8 CAPITOLO2: Il Percorso di Agenda 21 Locale Il Rapporto sullo Stato dell’Ambiente 11 I momenti della Partecipazione: I Forum 17 L’esito dei forum intercomunali 18 La partecipazione 21 I prossimi Forum tematici 23 CAPITOLO 3:Educazione e formazione nelle scuole Concorso: “ Disegna il Logo” 25 Progetto: RSA Junior 27 Progetto: EnergiA21 28 La campagna informativa nelle famiglie 30 La campagna per la sostenibilità delle azioni: Il Pic nic sostenibile 31 Lancio del sito “Clicca la sostenibilità” 31 CAPITOLO 4: Comunicazione e informazione CAPITOLO 5: I Progetti correlati al processo di Agenda 21Locale Sintesi delle attività Progetto Energia 33 Concorso CIPRA: Il Futuro nelle Alpi 36 Il Bando GPP: Appalti Verdi 39 41 I l P r o g r a m m a d i G ove r n o Con delibera assembleare nel Settembre 2004 è stato approvato il Il Logo della Comunità Montana Valtellina di Tirano programma di governo dell’Ente. Di seguito sono riportati i alcuni stralci dai capitoli maggiormente significativi nei quali sono evidenti le sinergie con il compimento di quanto effettuato nel percorso di Agenda 21 Locale. P O L I T IC A A M B IE NTA L E ridurre i rischi naturali, ecc. Le Comunità Montane e i Comuni, ai quali sono demandati oggi più che in passato le politiche di utilizzo del territorio, dispongono, a tale scopo, oltre ai principi guida dell’Agenda 21 Locale, della possibilità di garantirsi una efficace gestione delle tematiche ambientali, introducendo sistemi di gestione ambientale conformi alla norma internazionale UNI EN ISO 14001 e di aderire al Regolamento EMAS. L’attuazione di un SGA permetterà quindi alla Comunità Montana di Tirano di organizzare le proprie attività al fine di adottare una politica ambientale e di riesaminarla nel tempo per garantire il continuo miglioramento delle prestazioni e la prevenzione ai danni. E’ sulla base di tali principi che la Comunità Montana Valtellina di Tirano ha elaborato una serie di programmazioni in campo ambientale. La prima riguarda Agenda 21 Locale, cioè il programma di sviluppo sostenibile per il 21° secolo, adottato da 179 governi nel corso della Conferenza tenutasi a Rio de Janeiro tra il 3 ed il 14 giugno 1992, e consistente in un documento contenente principi, obbiettivi ed azioni per uno sviluppo più equilibrato. L’attivazione di un progetto di Agenda 21 Locale nel territorio della nostra Comunità Montana è finalizzato all’integrazione tra le politiche di sviluppo locale e ambiente. Obbiettivo primario del progetto è la definizione di modalità condivise di gestione sostenibile del territorio, destinate alla sua riqualificazione e valorizzazione, compreso le aree di pregio naturalistico. L’attivazione di questo progetto prevede anche l’attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale, secondo il regolamento CE 761/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 Marzo 2001 (EMAS II). L’attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale fornirà alla Comunità Montana di Tirano utili strumenti per la costruzione e/o la revisione e l’aggiornamento del rapporto sullo stato dell’ambiente: sarà dunque possibile con maggiore efficacia monitorare le prestazioni ambientali e perseguire azioni di miglioramento continuo. Tutto questo si tradurrà concretamente in una registrazione conforme alla Normativa europea che certificherà la qualità del nostro territorio e del modo con il quale operiamo. L'obiettivo della Comunità Montana è quello di promuovere una serie organica di misure volte alla riqualificazione ambientale del tessuto locale mettendo a sistema i tanti strumenti di gestione del territorio a volte scarsamente efficaci, o percepiti in tal modo, portando i cittadini ad essere protagonisti di questa responsabilità a partire dalle comunità locali. Molte sono le misure di governo della cosa pubblica, ma esse appaiono per lo più impostate con logica, generando a loro volta contraddizioni e perdita di efficacia delle misure. Infatti, non sempre le azioni risultano perfettamente coincidenti tra i vari strumenti, di conseguenza i risultati sono spesso insoddisfacenti, contraddittori o migliorabili. Inoltre appare possibile, e desiderato, affiancare la futura certificazione ambientale con una maggiore consapevolezza collettiva delle attività e delle potenzialità che la Comunità Montana rappresenta nel razionalizzare i compiti di gestione coordinata di molti servizi di livello territoriale. Con questo strumento si vuole quindi favorire la partecipazione attiva e cosciente dei cittadini, singoli o organizzati nelle associazioni di base, al miglioramento delle condizioni ambientali d’ambito. I suoi vantaggi sono molteplici: preservare e valorizzare le proprie risorse, migliorare il rapporto con gli utenti del territorio, PAGINA 4 PREMESSE … “Incentiveremo la promozione del territorio attraverso forme di sostegno ai comparti: Agricolo - Forestale (diversificazione colture, sostegno colture sperimentali e recupero colture tradizionali passate), Turistico (circuito turistico - ricettivo che valorizzi le peculiarità della nostra zona), Ambientale , Produttivo Commercio, Industria, Artigianato (sostegno all’imprenditoria privata e alle iniziative nel campo della formazione di figure professionali altamente specializzate).” Tali principi sono emersi anche nei Forum intercomunali come esigenza percepita dagli attori locali portatori d’interesse T U R IS MO E S P O R T Impegni formalizzati con il Sistema di Gestione Ambientale EMAS nel documento di Politica Ambientale approvato in Assemblea dell’Ente (Vedi pag. 8) … “… le competenze passano alle Province, ai Comuni,alle Comunità Montane e ai Consorzi Turistici, che insieme devono compiere lo sforzo di monitorare le esigenze di chi lavora nel settore, raccordare e veicolare le proposte verso l’obiettivo comune della promozione di un intero territorio,valorizzandone le tipicità ed unicità: • naturalistico-ambientali: vallate, sentieri, boschi e foreste, Riserva Naturale di Pian Gembro, Parco delle Orobie; • enogastronomiche: produzione tipica locale di alta qualità; • storico - culturali:beni architettonici, monumenti civili e religiosi, musei di storia locale; • etnografiche: vestigia preistoriche (parco Incisioni Rupestri) nonché tutto il patri- monio di tradizioni locali.” A G R I C O L T U R A – A M B IE N TE - TE R R I TO R I O …”Favorire la sistematica utilizzazione di idonee forme di informazione e di pubblicità dei sistemi di certificazione della qualità dei prodotti tipici locali; • Provvedere alla manutenzione territoriale ed idraulico-forestale sia dei corsi d’acqua laterali che dei movimenti franosi; • Provvedere all’adeguamento ed alla manutenzione della rete sentieristica ed escursionistica; • Valorizzare i corsi fluviali e le zone d’ambito, la Riserva Naturale, il Parco delle Tali principi sono emersi anche nei Forum intercomunali come esigenza percepita dagli attori locali portatori d’interesse Orobie e le zone di maggior pregio ambientale; • Monitorare e controllare i programmi di realizzazione delle strutture di produ- zione e trasporto dell’energia elettrica;” l ripristino, la manutenzione, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio forestale rappresentano un esempio concreto di cosa significa Sviluppo Sostenibile F OR E S T A Z I O NE …” Le priorità di intervento che sono state individuate riguardano: • La valorizzazione della filiera bosco-legno ………. • Il potenziamento della viabilità forestale esistente tramite la realizzazione di piste forestali di livello inferiore ... • Il completamento del sistema integrato di prevenzione incendi boschivi ... • La ricostituzione di aree percorse dagli incendi ……. PAGINA 5 • Il completamento del programma di recupero di vaste aree castanili; • Lo studio di un sistema funzionale per un piano adeguato alla cura e salvaguardia del patrimonio forestale.” I L S I S T E M A D I G E S T I O N E A M B I E N TA L E E M A S CAPITOLO 1 Settore Territorio Ambiente Sviluppo Sostenibile La “cer tificazione” di qualità EMAS è un regolamento europeo (norma del diritto comunitario che ha efficacia generale per gli Stati membri avendo prevalenza sulle stesse leggi nazionali) che stabilisce uno schema comunitario al quale possono aderire, su base volontaria, le organizzazioni che intendono migliorare le proprie prestazioni ambientali. Di seguito è riportato il testo diffuso presso tutte le famiglie del Mandamento, dal quale emergono gli scopi e le opportunità della certificazione ambientale. L a nuova visione della gestione del territorio in generale e dell’aspetto ambientale nello specifico ha posto come priorità assoluta la necessità di ripensare il nostro modello di sviluppo introducendo un nuovo tipo di gestione ambientale basata sul concetto di Sviluppo Sostenibile. L’ecosostenibilità, ovvero la gestione sostenibile dell’ambiente, può essere ottenuta solamente attraverso l’integrazione delle attività economiche con una politica a supporto delle risorse naturali e dell’ambiente circostante. La brosciure distribuita alle circa 12.000 famiglie della Comunità Montana E’ ormai stato acquisito che tale obiettivo può essere raggiunto affiancando strumenti gestionali basati sul coinvolgimento e la responsabilizzazione di tutti gli attori coinvolti: è attraverso la partecipazione e la condivisione dei problemi ambientali da parte di tutti i cittadini che si potranno ottenere risultati significativi e durevoli. Nell’ottica del raggiungimento di uno Sviluppo Sostenibile, ed in linea con quanto previsto dal nuovo Regolamento Comunitario EMAS (Regolamento 761/01/UE), è senz’altro fondamentale promuovere e diffondere l’applicazione dei sistemi di certificazione ambientale ad organizzazioni non produttive, in particolare a quelle che hanno come scopo proprio la gestione del territorio. Esistono già in Italia applicazioni di EMAS a realtà quali amministrazioni comunali o comprensori turistici, istituti di credito, che dovrebbero fornire risultati eccellenti in termini di miglioramento della qualità dell’ambiente. L’adesione da parte di una Comunità Montana Valtellina di Tirano ai sistemi di certificazione ambientale, in particolare ad EMAS, offre l’opportunità di dotarsi di un sistema di gestione ambientale che consenta di definire chiaramente ruoli e responsabilità e di porre in essere tutti gli strumenti necessari per portare avanti queste attività in modo sistematico, efficiente ed efficace. Inoltre, l’adesione ad EMAS consente, tramite la Dichiarazione Ambientale, uno strumento di grande potenzialità ai fini della divulgazione dell’informazione a tutti i portatori di interesse sulle attività e sui programmi dell’ Ente. Infine, l’uso del logo EMAS consentirà alla Comunità Montana Valtellina di Tirano di acquisire visibilità a livello europeo, con evidenti vantaggi sul piano dell’immagine e della offerta ai potenziali fruitori dei prodotti e servizi connessi con le attività dell’Ente. In questa ottica l’Ente comprensoriale intende avviare azioni per il miglioramento della “Qualità Territoriale”, coinvolgendo le Autorità pubbliche, gli attori sociali ed economici, pubblici e privati, nella costruzione e diffusione di sistemi di gestione ambientale . PAGINA 7 La Politica Ambientale La politica ambientale è una dichiarazione fatta dall’’Ente Locale delle sue intenzioni e dei suoi principi in relazione alla sua globale prestazione ambientale. Essa fornisce uno schema di riferimento per l’attività e per la definizione dei programmi e degli obiettivi di miglioramento ambientale. Di seguito è riportato il testo della Politica Ambientale approvato all’unanimità dell’Assemblea dell’Ente nel mese di Febbraio di quest’anno. D e l i b e r a d e l l ’ A s se m b l e a n . 8 d e l 1 8 . 0 2 . 2 0 0 5 La Comunità Montana, quale Ente programmatore e di coordinamento, ha per fine essenziale lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane, nonché la promozione dell’esercizio associato delle funzioni comunali. In particolare, il vigente Statuto della Comunità Montana Valtellina di Tirano, cita tra le finalità e le funzioni dell’Ente mandamentale: “La predisposizione, attuazione e partecipazione a programmi e iniziative intesi alla difesa del suolo, alla protezione della natura e alla dotazione di infrastrutture e servizi civili atti a consentire migliori condizioni di vita e alla promozione della crescita culturale, sociale ed economica della popolazione.” L'obiettivo della Comunità Montana Valtellina di Tirano in campo ambientale è quindi quello di: “ Promuovere una serie organica di misure volte alla riqualificazione ambientale del tessuto locale mettendo a sistema i tanti strumenti di gestione del territorio a volte scarsamente efficaci, o percepiti in tal modo, portando i cittadini ad essere protagonisti di questa responsabilità a partire dalle comunità locali.” In questa ottica è intenzione dell’Ente Comprensoriale effettuare il suo operato nella piena conformità normativa ambientale svolgendo politiche che tendano ad uno Sviluppo Sostenibile, rivolgendo le proprie azioni al miglioramento continuo della qualità di vita dei cittadini, in sinergia con il patrimonio naturale. Alla base di tale principio nasce il concetto di uomo e natura insieme, come stessa identità, coesistenti in un unico processo di vivibilità e sviluppo che non danneggi in modo permanente le risorse ambientali. Tali riferimenti saranno attuati facendosi carico a livello di Comunità Montana degli obiettivi fissati dalla Convenzione delle Alpi e dai relativi protocolli attuativi. Nel concreto si impegna a promuovere diverse azioni, sviluppando quattro fronti: • Attuare politiche nel campo della programmazione, progettazione, realizzazione e fornitura di opere e/o servizi quali: • Inserire, a livello di pianificazione triennale delle opere pubbliche, la considerazione preventiva delle ricadute ambientali che le opere stesse potranno avere in fase di realizzazione e una volta consolidate, attraverso l’inserimento nel bilancio di indicatori di prestazione verificabili nel corso del tempo; • Inserire criteri di sostenibilità nei Capitolati di Appalto per la concessione di servizi o realizzazione di opere che riguardano il territorio, garantendo il controllo di tali prescrizioni attraverso sorveglianze periodiche; (Continua a pagina 9) PAGINA 8 (Continua da pagina 8) • Inserire nei progetti realizzati in proprio dalla Comunità Montana o cofinanziato con altri Enti degli indici mi- surabili della sostenibilità che gli interventi da realizzare devono rispettare, al fine di garantire una maggiore compatibilità ambientale; • incrementare “acquisti verdi” che permettano di favorire prodotti maggiormente compatibili con gli aspetti ambientali rispetto ad altri che svolgono funzioni similari. Parte di tali processi sono da condividersi con i Comuni facenti parte della Comunità Montana e pertanto la loro introduzione sarà graduale nel tempo, limitata all’inizio a dei progetti “pilota” che ne verifichino la condivisione, l’efficienza e l’efficacia. • Contribuire alla elaborazione del Programma di Sviluppo Socio-economico definendo campi di azione e priorità d’intervento dell’ azione di governo; • Attuare politiche nel campo economico, sociale e dell’ambiente naturale, con particolare riferimento alle aree protette e alla salvaguardia dei cittadini, quali: • ◊ Sviluppare e portare a compimento il progetto pilota di redazione del Piano di Protezione Civile in un Comune campione, al fine di rendere efficiente la gestione degli interventi da effettuare in caso di calamità naturale; ◊ Sviluppare attività di comunicazione e sensibilizzazione ambientale dei cittadini e dei turisti, legando le iniziative alla Riserva Naturale di Pian di Gembro, attraverso anche attività di promozione e impulso partecipativo al Consorzio Turistico Mandamentale; ◊ Promuovere iniziative di studio e di monitoraggio delle biodiversità, partendo dalla Riserva Naturale di Pian di Gembro, avviando un dibattito sulle finalità da perseguire e sulle modalità di gestione delle aree protette. Attuare politiche nel campo della comunicazione e della partecipazione ai temi ambientali, intesi nel loro senso più ampio, quali: ◊ Programmazione di forum tematici su specifici argomenti ritenuti di interessi per il territorio; ◊ Supportare i Comuni del Mandamento al rispetto, all’ attuazione e alla conformità di tutte le Leggi in materia; ◊ Promozione presso i Comuni di iniziative di conoscenza e di miglioramento delle caratteristiche ambientali, attraverso la costituzione di una banca dati che permetta la consapevolezza del trend temporale e la fissazione di obiettivi comuni, ovvero il coordinamento intercomunale delle azioni di specifico governo. Per il raggiungimento di detti principi la Comunità Montana Valtellina di Tirano si impegna altresì a mantenere attiva tale politica e a diffonderla al proprio interno e tra il cittadini, cercandone , nel rispetto dei ruoli e delle competenze, la condivisione a tutti i livelli. Tirano, li 18 Febbraio 2005 Il Presidente Dott. Claudio Giorgio Oscar Giudice PAGINA 9 I L P E R C O R S O D I AG E N DA 2 1 L O C A L E CAPITOLO 2 Settore Territorio Ambiente Sviluppo Sostenibile La RSA R a p p o r t o su l l o S t a to d e l l ’ A m b i e n t e Il Rapporto sullo Stato dell’Ambiente è uno dei prodotti del pro- cesso di Agenda 21 Locale. Si tratta di un documento conoscitivo che analizza, valuta e in parte commenta dati ritenuti rilevanti per caratterizzare la realtà dei 12 comuni facenti parte la Comunità Montana e rappresenta, all’interno del più ampio processo di Agenda 21 Locale, uno degli strumenti diagnostici utili ad individuare le criticità locali. La presentazione della RSA durante i Forum La RSA in sintesi Testi Dott.sa Valentina Tarzia Di seguito sono riportati in forma sintetica i temi maggiormente di rilievo emersi dal Rapporto sullo Stato dell’Ambiente che verranno divulgati tra il mese di settembre e novembre, per mezzo di una campagna informativa mirata. Acqua Il sistema delle acque nel territorio della Comunità Montana mostra risultati soddisfacenti dal punto di vista della qualità, sia per quel che riguarda le acque superficiali che per quel che riguarda le acque sotterranee, anche se merita una riflessione il fatto che benché questi risultati siano soddisfacenti da un punto di vista normativo, non lo sono pienamente se si considera il contesto geografico ed ambientale in cui sono stati ottenuti: in ambito alpino, infatti ci si aspetterebbe di trovare una ‘ottima qualità delle acque. Emerge inoltre una criticità in termini di funzionalità e di portate minime in grado di sostenere e garantire il mantenimento degli ecosistemi naturali: sia la funzionalità ecologica generale che le portate osservate, infatti, evidenziano la presenza di problemi, per lo più dovuti alla forte interferenza che le attività umane di regimazione e antropizzazione di alvei e zone riparie e i numerosi impianti idroelettrici inducono sul sistema delle acque superficiali: sono infatti questi ultimi impianti ad utilizzare più del 98% del totale delle acqua captate. Il 98 % delle captazioni sono destinate alla produzione di energia Entità delle captazioni per destinazione d'uso Comunità Montana Valtellina di Tirano 0,7% 0,2% 0,5% 0,3% Produzione Energia Potabile Irriguo Industriale Altro uso PAGINA 11 98,2% Aria La qualità dell’aria è monitorata solo nell’abitato di Tirano dove risulta generalmente in fase di miglioramento, dal momento che oltre a non registrarsi superamenti dei limiti imposti dalla normativa per quel che riguarda la maggior parte degli inquinanti, si riscontra una diminuzione delle concentrazioni medie e dei massimi valori orari. Dal 1997 al 2001 le emissioni inquinanti sono diminuite sensibilmente Superamenti dei limiti normativi si sono però registrati per il solo particolato fine (PM10) nel periodo invernale, in dipendenza sia della situazione meteorologica (alta pressione, clima stabile e poco ventoso) che di un aumento delle emissioni, prodotte da impianti di riscaldamento (a gasolio e a legna) che dal traffico stradale. La diminuzione delle concentrazioni degli inquinanti dipende da una tendenza generale alla diminuzione delle emissioni; in linea con il trend riscontrato a livello provinciale ma in maniera ancora più pronunciata; si stima che nel periodo 1997-2001 le emissioni siano diminuite, in taluni casi anche in maniera rilevante, per la maggior parte degli inquinanti. Emissioni - Comunità Montana Valtellina di Tirano Produzione rifiuti urbani e raccolta differenziata Comunità Montana Valtellina di Tirano 11.000 6.000 40% 10.000 5.000 35% tonnellate rifiuti 7.000 25% 6.000 20% 5.000 15% 4.000 3.000 10% raccolta differenziata 30% 8.000 tonnellate (CO2, ktonn) 9.000 4.000 3.000 2.000 1.000 2.000 5% 1.000 0 0 0% 2000 Rifiuti solidi urbani 2001 Raccolta differenziata 2002 SO2 NOx COV 2003 CH4 CO 1997 CO2 N2O NH3 PM10 2001 Percentuale sul totale dei rifiuti Rifiuti Negli ultimi anni si è assistito in generale ad una diminuzione della produzione di rifiuti urbani in Comunità Montana, anche se non in modo uniforme in tutti i comuni. In ogni caso la produzione pro capite media è sostanzialmente in linea con il dato provinciale e inferiore a quella di aree a maggiore concentrazione di attività economiche. Si nota inoltre un contestuale aumento della raccolta differenziata che, oltre a recuperare un ritardo accumulato nei confronti degli ambiti territoriali più vasti di riferimento (Regione Lombardia e Provincia di Sondrio) raggiunge valori che soddisfano sia la normativa nazionale, che l’obiettivo più stringente del Piano Provinciale dei Rifiuti; tale risultato è stato conseguito soprattutto grazie alla raccolta di carta e vetro e alla razionalizzazione del sistema che, con l’introduzione della raccolta porta a porta, ha indotto un forte aumento della percentuale separata. La quota indifferenziata dei rifiuti viene inviata ad un impianto di smistamento situato fuori provincia. Circa il 15% dei rifiuti viene raccolto in modo differenziato PAGINA 12 Natura e Ambiente Il territorio della Comunità Montana è prevalentemente coperto da foreste, che ne occupano il 43% fino al limite della vegetazione arborea; si tratta per lo più di foreste di conifere, mentre le foreste di latifoglie si contendono con l’agricoltura il territorio delle quote più basse. La superficie boscata, quindi, caratterizza fortemente il paesaggio sia da un punto di vista estetico, elevando il valore turistico e ricreativo dell’area, che da un punto di vista funzionale, rappresentando la miglior difesa nei confronti dei fenomeni di dissesto e l’elemento chiave per la conservazione della biodiversità, in quanto habitat irrinunciabile per molte specie animali e vegetali. Importante è poi la funzione che le formazioni boschive esercitano, e hanno esercitato in passato, sullo sviluppo della cultura rurale locale. Il 43 % delle superficie della Cm è coperto da foreste Scopo primario deve quindi essere la conservazione e valorizzazione del territorio, attraverso forme di tutela diversificate e differenti da quelle già messe in atto (Parco Orobie Valtellinesi, Riserva Naturale Regionale Pian Gembro, Siti di Importanza Comunitaria). Suolo La Comunità Montana si caratterizza per una elevata naturalità; le aree urbanizzate sono poco estese ed anche l’agricoltura, per la particolare conformazione del territorio che non ne consente uno sfruttamento intensivo, non occupa grandi superfici: la somma di entrambi rappresenta solo il 6% della superficie totale, anche se si concentra sul fondovalle. Foreste, prati, pascoli e vegetazione naturale svolgono un ruolo molto importante in termini di contenimento dei fenomeni di instabilità che, per le particolare condizioni morfogenetiche della zona, rappresentano un rischio presente e attuale; lo stato di estrema frantumazione delle rocce derivante dalla sovrapposizione delle falde di ricoprimento che ha dato origine alla catena alpina unita a dinamiche secondarie naturali (azione morfogenetica di ghiacciai ed acque torrentizie e cattiva gestione del territorio) rende sempre più concreta la possibilità che tali instabilità si manifestino. In totale il 37% del territorio è a rischio di frane, di cui l’11% è soggetto a fenomeni attivi ed il 26% minacciato da fenomeni al momento quiescenti PAGINA 13 Il 37 % del territorio è a rischio frane Agricoltura Negli ultimi anni si è assistito ad un graduale abbandono della pratica dell’agricoltura di montagna per motivi di ordine economico, in quanto ritenuta attività di troppo bassa redditività, e per una modificazione della struttura sociale con orientamento verso altre attività e migrazione verso i centri urbani delle generazioni giovani. Circa 400 Ha a vite e più di 800 Ha a frutteto Tale fenomeno, che si manifesta in tutto l’arco alpino, si rende evidente se si considerano le superfici coltivate a vite: si tratta di terreni che raramente sono stati riconvertiti e sono stati per lo più abbandonati poiché impervi, esposti verso sud e di difficile accessibilità; l’altra coltivazione legnosa tipica di questo territorio, il frutteto, invece, ha registrato un aumento. Predominante, nell’utilizzo della superficie agricola, resta la destinazione a prati e pascoli. Nuovo impulso all’agricoltura, in virtù dei benefici economici e dell’importanza che tale attività possiede in relazione alla conservazione, gestione e valorizzazione del territorio rurale montano, potrà derivare solo da produzioni agricole di qualità, si rendano competitive sul mercato. Incidenti SS38 - Comunità Montana Valtellina di Tirano Coltivazione della vite e dei fruttiferi Comunità Montana Valtellina di Tirano 700 900 450 400 600 800 350 numero morti e feriti ettari 600 500 400 300 400 250 300 200 150 numero incidenti 500 700 200 300 100 200 100 50 100 0 0 0 1999 1970 1980 Vite 1990 2000 2000 2001 morti feriti 2002 2003 incidenti Fruttiferi Trasporti I trasporti sono fonte di pressione sull’ambiente e sulla collettività per i costi ambientali, sociali ed economici che induce. Rispetto ad altre realtà italiane, la situazione nell’ambito della Comunità Montana è caratterizzata da una forte presenza di veicoli commerciali, in relazione con la limitata copertura ed utilizzo del tracciato ferroviario, che arriva, peraltro a binario unico, solo fino a Tirano, e alla conseguente dipendenza del trasporto merci dalla modalità su gomma. Si segnala inoltre la mancanza di politiche di razionalizzazione della logistica del trasporto merci. Il rinnovo del parco veicolare negli anni 1997-2001 si è orientato su veicoli a benzina, inducendo una rilevante diminuzione delle emissioni. Periodo 2000-2003 il tratto di SS 38 tra Villa di Tirano e Tirano è quello con maggior numero di incidenti Per quanto riguarda la sicurezza stradale, l’analisi dei dati relativi agli incidenti mostra che non vi è una correlazione lineare tra numero di incidenti, peraltro in diminuzione, e gravità degli stessi; il tratto tra Villa di Tirano e Tirano della SS 38 è quello in cui negli anni 2000-2003 si sono verificati il maggior numero di incidenti. PAGINA 14 T u r i sm o Il turismo non è sviluppato in maniera uniforme nell’ambito della Comunità Montana e, a meno del caso di Aprica, che vede consistenti flussi anche nel periodo invernale, si concentra quasi esclusivamente durante il periodo estivo generando una certa pressione sugli abitanti e ponendo problemi di economicità delle strutture ricettive. Negli ultimi anni si è riscontrata una leggera contrazione nell’offerta ricettiva tradizionale, e quindi dei posti letto disponibili, con un risvolto positivo nell’apertura di alcune strutture agrituristiche e di alcuni bed & breakfast, segno di una volontà di ammodernamento e di adeguamento all’evoluzione della richiesta. Dal 2000 al 2004 gli agriturismi sono raddoppiati Anche in virtù della rinnovata e sempre crescente consapevolezza delle persone nei confronti dell’ambiente, del turismo sostenibile e degli sport meno impattanti, la chiave di volta potrebbe essere rappresentata dallo sviluppo di attività alternative e dalla valorizzazione del territorio, con la sua storia, i suoi monumenti, le sue qualità ambientali e le sue tradizioni. Offerta a basso impatto Comunità Montana Valtellina di Tirano 7 45 40 6 35 30 4 25 3 20 15 numero posti letto numero esercizi 5 2 10 1 5 0 0 2000 2001 Agriturismo 2002 bed&breakfast 2003 2004 Posti letto Elettromagnetismo La mediazione tra enti locali e Gestore della Rete di Trasporto Nazionale (GRTN) a seguito della costruzione dell’elettrodotto San Fiorano-Robbia ha portato ad accordi che prevedono una razionalizzazione delle numerose linee esistenti sul territorio della Comunità Montana (da sostituire nel futuro con un sistema più efficiente) al fine di minimizzare gli impatti (campi elettromagnetici, utilizzo dei suoli, paesaggio). Per quel che riguarda invece gli impianti presenti, i più numerosi sono quelli emittenti televisivi, seguiti dai ponti radio, dalle emittenti per radiofonia e infine dagli impianti radio base per la telefonia. In ogni caso misurazioni effettuate nel 2003 delineano una situazione positiva in termini di inquinamento elettromagnetico derivante dagli impianti, in quanto si sono rilevati campi ben al di sotto del limite di attenzione che la normativa, in virtù del principio precauzionale, ha stabilito vada rispettato negli edifici destinati alla permanenza delle persone. L’ARPA si è impegnata a ‘sperimentare e completare una rete di monitoraggio del campo elettromagnetico. PAGINA 15 Il piano di razionalizzazione consente un risparmio di circa 157 km di linee Energia Il quadro energetico in Comunità Montana, benché ancora caratterizzato dalla presenza di combustibili fossili per trasporti e riscaldamento degli edifici, mostra segnali di rinnovamento nell’utilizzo e sviluppo delle fonti alternative: oltre alla centrale di cogenerazione di Tirano (energia termica ed elettrica), è stato avviato un progetto pilota per l’utilizzo di fonti rinnovabili per illuminazione pubblica e riscaldamento edifici comunali ed è in fase di studio un impianto di produzione di biogas. La produzione di elettricità da fonti idriche, in Comunità Montana per più di 1.700 GWh l’anno, rappresenta sì un’alternativa sostenibile, ma di fatto esercita forti pressioni sul territorio con l’alterazione del reticolo idrografico e del naturale regime idrico dei corsi d’acqua coinvolti e la presenza delle infrastrutture per il trasporto e la distribuzione dell’elettricità prodotta; sarebbe interessante poter valutare quelli che sono i benefici per la popolazione residente nel territorio della Valtellina derivanti dalla presenza di tali attività e di tali impianti. Più di 1.700 GKh di energia da fonte rinnovabile idrica Impianto di teleriscaldamento e cogenerazione di Tirano 2000/2001 2001/2002 2002/2003 17.901 44.250 53.491 104 214 350 Energia termica fatturata (MWht) 5.387 18.083 25.275 Emissioni di CO2 evitate (ton) 2.266 6.300 8.300 Consumi di cippato (m3s) Utenze allacciate PAGINA 16 I m o m e n t i p a r t e c i p at iv i O perativamente l’A21L si basa sull’attivazione e gestione di un processo partecipato mediante appositi Forum e gruppi di lavoro tematici che prevedono fasi di analisi, progettazione e monitoraggio in una logica di miglioramento continuo. L’A21L è quindi un percorso, cioè l’insieme dei passi e degli strumenti che si devono utilizzare per organizzare il confronto tra i cittadini ed i loro rappresentanti (i cd. Portatori di interessi o stakeholders) attraverso la creazione di momenti ed occasioni di confronto costruttivo (Forum), nei quali le informazioni vengono fornite in modo comprensibile e trasparente, per consentire una valutazione condivisa e partecipata della situazione e per definire un Piano d’Azione, costituito dall’insieme di obiettivi ed azioni che la comunità individua per rendere il proprio modello di sviluppo maggiormente sostenibile. La sequenza temporale delle Tappe A21L della Comunità Montana di Tirano, ha già visto verificarsi: Due Forum istituzionali (novembre 2004 e febbraio 2005) per l’attivazione Processo A21L con l’impegno formale della Comunità Montana di Tirano e la definizione dei gruppi di lavoro e coordinamento; Tre Forum intercomunali, svoltisi nel periodo aprile/giugno 2005, per il coinvolgimento degli attori locali, finalizzati alla definizione di obiettivi e scenari alla luce del principio di partecipazione e trasparenza; · Condivisione dei fattori critici e delle opportunità del territorio tramite la redazione definitiva e l’approvazione del documento del Rapporto sullo Stato dell’Ambiente; Forum istituzionale del giugno 2005 con la ratifica del percorso effettuato e la programmazione condivisa dell’attività futura. Il percorso di Agenda 21 Locale della Comunità Montana di Tirano si strutturerà prossimamente in: Due Forum tematici previsti per il 27 settembre e il 15 novembre 2005. I prossimi forum tratteranno gli argomenti che i cittadini hanno votato duranti i forum intercomunali aperti e che hanno ritenuto meritevoli di approfondimento per arrivare a identificare in accordo con gli amministratori azioni concrete e fattibili in termini economici, tali azioni verranno formalizzate nel Piano di Azione. Lavori in corso per i partecipanti ai Forum intercomunali PAGINA 17 Alcuni dei cartelloni tematici sui quali i partecipanti dei Forum intercomunali hanno appeso le loro osservazioni, proposte, ecc … I bollini rossi si riferiscono ai voti ottenuti per ciascun sotto tema Esito dei Forum intercomunali Relazione Dott.sa Elena Toncelli Forum Istituzionale Tirano, 29 giugno 2005 Il Contesti dei Forum Calendario degli incontri I forniscono una fotografia del nostro l percorso partecipativo è inseri- territorio. to nel processo di Agenda21 attra- E’ stato chiesto ai cittadini se converso degli incontri pubblici, aperti dividevano tali dati e quali sono i alla partecipazione di tutti i cittadi- problemi o gli aspetti positivi che ni, ma anche ai portatori di parti- meritano di essere rilevati e per i colari interessi quali rappresentati quali è necessario un approfondidi categoria , associazioni, gruppi mento per arrivare ad individuare delle azioni concrete per migliorare sportivi o culturali. gli aspetti negativi e per valorizzare Durante tali incontri è stato pre- quelli che sono positivi. sentato il Rapporto sullo Stato dell’Ambiente ed elaborato un Questo, in sintesi, lo scopo dei quadro oggettivo correlato di indi- forum intercomunali catori che evidenziano le specificità, elencati in grafici e tabelle e che 1° Grosio: 22 aprile 2005 Grosio, Grosotto, Vervio, Sant’Agata, Mazzo di Valtellina Tovo 2° Tirano: 3 maggio 2005 Lovero, Sernio, Tirano 3° Villa di Tirano: 17 maggio 2005 Aprica, Bianzone, Teglio, Villa di Tirano Redazione RSA 3 Forum Partecipazione intercomunali Dichiarazione di intenti e Forum tematici programma di azioni C o m e si è p r o c e d u t o n e i l a vo r i Risultanze RSA Spiegazione Individuazione ARGOMENTI PRIORITA’ A fianco è riportato in modo schematico “l’iter” seguito durante i lavori dei Forum. Da una presentazione iniziale del nostro territorio si è passati al momento di lavoro dei partecipanti i quali hanno individuato gli argomenti di maggiore interesse. PAGINA 18 Raccolte tutte le osservazioni si è proceduto alla determinazione delle priorità, attraverso la segnalazione del gradimento degli argomenti selezionati. I Temi affrontati L e tematiche significativamente emerse dalla redazione del Rapporto sullo Stato dell’Ambiente sono le seguenti: 1 Acqua 2 Energia 3 Agricoltura Altri argomenti rilevati: 4 Natura e ambiente 5 Turismo Questi temi sono stati commentati ed illustrati attraverso la proiezione di grafici e tabelle in maniera più approfondita durante la prima parte dei forum intercomunali. Nella fase successiva i cittadini hanno potuto esprimere la loro opinione su questi temi e su altri, in quanto lo spazio del dibattito era aperto anche ad altri argomenti che la popolazione ha ritenuto importante e degni di un approfondimento. Diversi infatti sono i temi emersi oltre a quelli presentati: il problema della gestione dei rifiuti, la viabilità, l’inquinamento elettromagneti, il problema del radon …. Tutti questi argomenti durante le fasi di votazioni non hanno raccolto molti consensi rispetto agli altri. gestione dei rifiuti, viabilità, inquinamento elettromagnetico, eventuale presenza di radon …. R i s u l t a t i d e l l a se l e z i o n e p r i o r i t à N on sono emerse priorità evidenti ma le votazioni si sono concentrate sugli argomenti agri- coltura, natura e ambiente mentre l’acqua e turismo hanno raccolto il medesimo consenso: poco distacco per l’energia, mentre non si rileva un altro argomento che possa vantare altrettante preferenze. A Grosio l’argomento che ha avuto più consensi è il turismo, mentre a Tirano è l’acqua e a Villa di Tirano la natura e l’ambiente. Acqua Energia Agricoltura Natura e ambiente Turismo Altro Grosio 13 16 22 15 29 3 Tirano 26 21 21 15 16 28 Villa di Tirano 20 22 34 46 13 15 TOTALE 58 59 77 76 58 46 Totale voti Nessuna priorità evidente 374 PAGINA 19 Lettura intercomunale Le Priorità assegnate Grosio: 1) Turismo SEMPRE in 2a e 3a Turismo 2) Agricoltura posizione Acqua 3) Energia Natura Tirano: 1) Acqua 2) Agricoltura PRIORITARI Agricoltura ciascuno in 1 dei 3 Forum Energia 3) Energia Villa di Tirano: 1) Natura 2) Agricoltura 3) Energia Necessità di lettura trasversale dei temi espressa dai partecipanti tramite continui rimandi tra gli argomenti emersa dall’analisi delle dinamiche che caratterizzano la realtà locale Es.: deflusso minimo vitale – acqua ed energia coltivazione dei terrazzamenti – agricoltura e paesaggio cura dell’ambiente ed eco-turismo PAGINA 20 valorizzazione dei prodotti tipici locali - agricoltura e turismo enogastronomico La Partecipazione ai Forum Intercomunali Questionar i di valutazione D urante i lavori sono stati distribuiti dei questionari per valutare il gradimento,il grado di interesse per gli argomenti trattati e le modalità di organizzazione e conduzione dei forum stessi. Successivamente sono stati elaborati i dati raccolti in forma di tabella e grafici. Grosio/Tirano/Villa di Tirano Come valuta complessivamente il Forum? Come valuta complessivamente i relatori? Interesse dei temi trattati Livello di chiarezza negli argomenti trattati Organizzazione logistica Possono esserle utili le informazioni ricevute al forum? Ritiene utile l’utilizzo di cartelloni e post-it? Pensa di partecipare ai prossimi forum tematici Pensa che siano stati individuati i problemi presenti nel suo territorio questionari compilati n. 67 partecipanti n. 122 male/poco così/così bene/molto non indicato 2 16 47 2 1 11 52 3 3 7 56 1 3 20 40 4 4 19 37 7 2 17 42 4 4 12 47 4 Sì No non indicato 54 5 8 58 4 5 PAGINA 21 Partecipanti ai Forum I l pubblico che ha partecipato ai forum è stato eterogeneo, con una prevalenza di lavoratori dipendenti e pensionati. In generale i forum sono stati valutati complessivamente in maniera positiva, sia per la scelta delle tematiche che le modalità organizzative, anche se non sono mancate delle critiche e richieste di puntualizzazioni sui documenti prodotti e presentati durante gli incontri. I Problemi trattati Critiche principali ai forum • Troppo affrettato per la vastità degli argomenti • Maggior approfondimento sugli interventi specifici nel territorio • Richiesta di puntualizzare aspetti RSA Partecipazione futura Più dell’ottanta percento delle persone che hanno compilato i questionari hanno espresso l’intenzione di partecipare ai prossimi forum tematici, il dodici percento non si è espressa mentre il sette ha deciso che non era interessata. PAGINA 22 I prossimi Forum Tematici Calendario degli incontri 1° Forum: Martedì 27 Settembre 2005 Gestione delle Energetiche Risorse Idriche Validati dal Forum istituzionale nella seduta di giugno, ed per l’inizio dell’ autunno sono in programma due forum tematici, al fine di arrivare alla definizione concertata di un programma di azioni per lo sviluppo sostenibile della Comunità Montana. 2° Forum: Martedì 15 Novembre 2005 Sinergie della Filiera Turismo Ambiente Agricoltura Sala Banca Credito Valtellinese P.zza Marinoni, 23 Tirano (So) SINERGIE DELLA FILIERA TURISMO - AMBIENTE - AGRICOLTURA: TRA SPECIFICITÀ LOCALI E OPPORTUNITÀ (raccoglie oltre la metà dei punteggi complessivamente attribuiti) Tutela e valorizzazione delle risorse territoriali (naturali, paesaggistiche, culturali, ecc.) quale volano per lo sviluppo di economie locali e viceversa Sintesi degli argomenti individuati in ordine di preferenza: ♦ ♦ Tutela dell’ambiente e manutenzione/conservazione/ripristino del paesaggio Diversificazione dell’offerta: “turismi e non turismo”: ♦ Verso un’agricoltura sostenibile economicamente e ambientalmente GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE ED ENERGETICHE (raccoglie oltre un terzo delle preferenze) Sintesi degli argomenti individuati in ordine di preferenza: ♦ Attenzione ai deflussi minimi vitali ♦ Sviluppo di fonti di energia alternativa ♦ Gestione delle acque: efficienza, razionalizzazione, tutela ♦ Produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica ♦ Danni/benefici della produzione idroelettrica PAGINA 23 EDUCAZIONE e FORMAZIONE nelle SCUOLE CAPITOLO 3 Settore Territorio Ambiente Sviluppo Sostenibile I Progetti nelle SCUOLE Consapevoli dell’importanza strategica delle attività di informazione, educazione e for- mazione ambientale per la crescita culturale di futuri cittadini, edotti dell'importanza della qualità dell'ambiente, attivi per garantirla, tutelarla o ripristinarla, ci si sta da tempo impegnando per proporre iniziative volte ad introdurre studenti, insegnanti ed operatori sociali alla conoscenza di Agenda 21 Locale, dei temi ambientali fondanti e delle dinamiche del processo di attuazione di Agenda 21 Locale. Diverse sono le iniziative intraprese, alcune delle quali già portate a compimento con ottimi risultati in termini di partecipazione ed interesse riscontrato. Concor so “Disegna il LOGO” D urante i primi mesi di quest’anno è stato indetto un concorso per l’ideazione del logo ufficiale per il processo di Agenda 21 Locale intrapreso. Il concorso era riservato alle classi seconde e terze delle Scuole medie inferiori dei Comuni ricadenti nel territorio del Mandamento; è stato bandito alla fine di gennaio con scadenza 30 aprile 2005. A l e z i o n e d i so s t e n i b i l i t à Allo scopo di diffondere la conoscenza d1 Agenda 21, sensibilizzare i ragazzi sui temi dello Sviluppo Sostenibile ed al fine di prepararli per il concorso, nel mese di Marzo sono state tenute delle lezione presso i comprensori scolastici I l p r o g r a m m a d e i l a vo r i Copertina della brosciure pubblicitaria del concorso prodotta in circa 400 copie Di cosa parliamo Cos’è la Comunità Montana Cos’è Agenda 21 Locale Lo Sviluppo Sostenibile TU cosa puoi fare L’Idea: Il Concorso per creare il LOGO E poi . . . . . Internet Link Utili Diamo i numeri Classi partecipanti: 12 Corpo Docenti impegnati: 5 Studenti: circa 300 PAGINA 25 Il linguagg io della semplicità Perché AGENDA 21 Locale? P er formare i ragazzi sui temi della Sostenibilità ambien- tale si è ricorsi al metodo “fumetti”: chiaro e semplice è risultato “accattivante” nell’attirare la loro attenzione. AGENDA Dove occorre scrivere tutto quello 21 che BISOGNA fare Locale Perché lo dobbiamo fare ORA, nel nostro secolo, che è il ventunesiono Perché le cose da fare le decidiamo nel luogo dove viviamo La mostra “Scegli il tuo logo” L a scelta del logo vincitore è avvenuto attraverso una doppia votazione: Dalla giuria popolare , nel contesto della mostra di tutti i lavori organizzata dal 04 al 07 maggio 2005 a Palazzo Foppoli (Tirano), nella quale i visitatori potevano esprimere il loro voto di preferenza per il lavoro che giudicavano migliore Dalla giuria tecnica nominata all’interno della Comunità Montana Valtellina di Tirano che comprendeva anche una pittrice residente in Comunità Montana. Uno dei cartelloni esposti durante la mostra Premio speciale artistico a Miriam e Rossella della classe 3 B dell’istituto comprensivo di Grosio PAGINA 26 I Logo vincente, disegnato dal Elisa della classe III A della scuola Media di Tresenda RSA Junior N Le Schede per i bambini ella prospettiva di offrire uno strumento concreto ed utile a fornire spunti di riflessione ed idee per la progettazione scolastica 2005/20006 connessa con i temi della sostenibilità e dell’ambiente, recentemente è stato elaborato un documento, basato sul Rapporto sullo Stato dell’Ambiente, studiato appositamente per i bambini delle Scuole elementari: Rapporto Sullo Stato dell’Ambiente (RSA)– Junior. Al fine di stimolare, attraverso l’attività formativa e didattica, una discussione costruttiva sull’Agenda 21 Locale e sullo Sviluppo Sostenibile in termini generali, è stato proposto un incontro propedeutico di circa due ore con il corpo docente, in cui si intende: 1. RSA Viaggiando nel tempo Presentare il progetto A21L 2. Viaggiando nella memoria Individuare insieme le modalità di collaborazione e consulenza 3. Facciamo mente locale Fornire le copie del libretto RSA – Junior per gli studenti 5. ARIA Smog in barattolo Il progetto prevede inoltre una serie di allegati, le schede di lavoro per i bambini, che hanno lo scopo di accompagnare l’attività teorica a quella pratica, al fine di portare i bambini a “toccare con mano” le varie tematiche ambientali presenti nella RSA Junior. 7. ACQUA Lo Stagno 4. MOBILITA’ Percorso casa-scuola-casa 6. ARIA Acido come la pioggia 8. ACQUA Acqua inquinata 9. TERRA-RIFIUTI Decompositori al lavoro 10. TERRA-RIFIUTI Piccoli esperimentidi compostaggio 11. ENERGIA Una catena di miele 12. ENERGIA Biscotti al sole 13. CONSUMI ll Bello dell’imballo 14. CONSUMI La stagionalità degli alimenti Elaborazione Dott.sa Tamara Della Vedova “Questo noi sappiamo. La Terra non appartiene all’uomo; l’uomo appartiene alla Terra. Tutte le cose sono connesse. Qualsiasi cosa accada alla Terra, accade ai Figli della Terra. L’uomo non ha tessuto la tela della vita. Egli ne è soltanto un filo. Qualsiasi cosa egli faccia alla tela, lo fa a sé stesso” (Discorso di un Capo Indiano del Nord America, 1852) I “bottoni”che aiutano Per agevolare la didattica sono stati studiati due sistemi: il primo è la creazione di un glossario che spieghi in modo semplice i concetti di tipo tecnico, il secondo è un coinvolgimento diretto dei bambini attraverso ciò che loro possono fare Discarica: luogo autorizzato in cui vengono portati e bruciati i rifiuti. Ma io che c’entro? La copertina della RSA Junior PAGINA 27 Energ iA 21 I PROGETTO EnergiA21 l progetto “EnergiA21” intende promuovere l’educazione alla soste- nibilità collegandosi direttamente con i processi di Agenda 21 Locale attivata o in corso di attivazione sul territorio della Comunità Montana. Ma perché fare di un processo un percorso di formazione? Gli studenti, anche grazie al legame strettissimo con tutto il mondo che ruota intorno all’educazione (docenti, famiglie, amministrazioni pubbliche), sono uno dei principali “motori” di un processo partecipativo. USO DELL’ENERGIA NELL’ABITAZIONE Promozione dell’efficienza energetica e dello sviluppo delle fonti rinnovabili Molti progetti e percorsi formativi realizzati in ambiti anche diversi dimostrano come le fasce giovanili manifestino una spiccata capacità a “catalizzare” l’attenzione degli adulti su tematiche spesso sottovalutate come quelle legate allo sviluppo sostenibile. Il coinvolgimento diretto del corpo insegnante a queste iniziative e quello indiretto, ma non meno importante, dei genitori rappresentano una opportunità ideale per portare avanti azioni che, pur focalizzandosi nella fascia d’età dei ragazzi, agiscono di fatto a più livelli creando un indotto partecipativo particolarmente stimolante. In quest’ottica, quindi, i bambini e i ragazzi, oltre ad essere i veri protagonisti, diventano intermediari strategici ed efficaci della comunicazione. Il valore educativo è evidente, soprattutto in funzione dell'alto grado di partecipazione e di condivisione delle scelte che il processo prevede e richiede. In termini tecnici, conoscere il processo e comprenderne la dinamica operativa consente di appropriarsi di strumenti fondamentali per la gestione del territorio secondo criteri di eco compatibilità e di qualità dello sviluppo (RSA, Tavoli di lavoro, Piano d'Azione). All’interno del progetto, accanto ad una parte propedeutica che fornisce un inquadramento sull’Agenda 21 e sulla sostenibilità, viene data attenzione particolare al teme specifico Energia e Ambiente; La copertina del progetto Il Progetto • • • • Attività didattiche teoriche Attvità didattiche pratiche Verifiche e valutazioni Indagine conoscitiva presso le famiglie A t t i v i t à e d o b b i e t t iv i d e l p r o g e t t o • Presentazione dei dati relativi all’indagine svolta • Redazione della brosciure sul risparmio energetico • Forum dei ragazzi sulla A21Locale • Settimana del Risparmio Energetico Schede Moduli per Attività • Modulo 1Energia: Trasformazione im- pieghi e fonti rinnovabili • Modulo2 Uso razionale dell’energia dalla scuola all’abitazione • Modulo3 Fonti energetiche rinnovabili: potenzialità e limiti • Modulo 4 Sintesi delle esperienze e comunicazione PAGINA 28 COMUNICAZIONE e INFORMAZIONE CAPITOLO 4 Settore Territorio Ambiente Sviluppo Sostenibile C a m p a g n a i n f o r m at iva Nel mese di Gennaio sono state avviate una serie di attività svolte alla comunicazione/ informazione , al fine di divulgare i principi fondanti del processo di A21Locale, per mezzo stampa, con pubblicazione sui quotidiani e periodici locali e attraverso una distribuzione capillare di materiale “pubblicitario” . Di seguito è riportato un estratto del testo contenuto nella brosciure spedita alle famiglie del Mandamento. Da dove nasce La Commissione Mondiale ONU per l’Ambiente e lo Sviluppo ha dichiarato che lo sviluppo è Sostenibile se “Soddisfa i bisogni delle persone senza compromettere la capacitò della future generazioni di soddisfare i propri.” (1987) Questo significa che dobbiamo cercare un modo di vivere che non esaurisca le risorse danneggiando l’ambiente, ma che la contrario lo preservi per il futuro. Per questo motivo alla Conferenza di Rio sull’Ambiente (1992) si stabilì la necessità che gli Enti Locali, i più vicini al proprio territorio ed ai bisogni dei propri cittadini, elaborassero un piano di lavoro, un’Agenda, per poter affrontare il 21esimo secolo in modo responsabile e consapevole. Di cosa si tratta Il piano di lavoro per uno Sviluppo Sostenibile degli Enti Locali, l’Agenda 21 Locale, può avere successo solo se ognuno di noi fa la propria parte. La brosciure distribuita alle circa 12.500 famiglie della Comunità Montana E’ quindi necessario che si sia tutti d’accordo su ciò che è opportuno fare e per questo motivo è stato detto che:”Ogni autorità locale dovrebbe dialogare con i cittadini, le organizzazioni locali e le imprese private, adottando una propria Agenda 21 Locale. Attraverso la consultazione e la costruzione del consenso, le Autorità locali dovrebbero apprendere ed acquisire dalla comunità locale e dal settore industriale, le informazioni necessarie per formulare le migliori strategie.” Cosa succederà Il dialogo on i cittadini e con tutti quelli che vivono il territorio e vogliono dare il proprio contributo avverrà durante gli incontri (Forum) che si terranno a partire dalla primavera del 2005, con le assemblee comunali aperte al pubblico, gli incontri d approfondimento tematico ed il Forum, organo e punto di coordinamento di Agenda 21 Locale. Si parlerà delle problematiche più sentite relative all’ambiente naturale e alla qualità della vita per proporre azioni risolutive. La discussione sarà facilitata dalle informazioni fornite dal Rapporto sullo Stato dell’Ambiente, che verrà reso pubblico nei primi mesi del 2005 e che fornirà ai partecipanti al Forum materiale e dati scientifici su cui basare la discussione. Qual è la vera novità Il processo di Agenda 21 Locale è uno strumento concreto di dialogo tra l’Ente e i cittadini che impegna l’Amministrazione a tenere conto anche delle criticità percepite da parte di tutti coloro che il territorio lo conoscono, lo vivono e lo utilizzano nella vita di tutti i giorni I tecnici che supportano il processo hanno il solo scopo di fornire un orientamento scientifico e di verificare la “bontà” (efficacia, fattibilità) delle soluzioni proposte. PAGINA 30 La partecipazione alla gestione del territorio consente inoltre di indurre nei fruitori senso di responsabilità e conoscenza di quelli che sono i problemi maggiormente rilevanti e le loro cause, indicando chiaramente la necessità della cooperazione tra individui e facilitando così la risoluzione dei conflitti. Il Pic-nic SOSTENIBILE D urante il mese di luglio ed agosto si è elaborata un progetto destinato ai numerosi turisti che visitano il nostro territorio. Il messaggio lanciato è chiaro: Sacchetti, lattine, bottiglie …. abbandonati nei boschi o sui prati dopo un pic nic costringono la natura ad un superlavoro di anni, a volte di secoli, per eliminarli. All’interno della brosciure sono stati riportati i tempi di biodegradabilità, cioè quanto serve alla Natura per eliminare quello che noi abbiamo prodotto, di alcuni oggetti ad uso quotidiano. La brosciure è stata prodotto in circa 1.200 copie L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il Consorzio Turistico Media Valtellina e patrocinata del Consorzio Parco delle Orobie Valtellinesi Lancio del Sito: Clicca la sostenibilità U na delle iniziative “cantierate” in quest’ultimo periodo, per quanto concerna la diffusione degli strumenti di A21L è la campagna informativa del sito, all’interno del quale si possono trovare tutte le informazioni relative al percorso di A21L ed anche di EMAS, compreso questo rapporto. E’ stato ultimato il libretto informativo, la sua divulgazione si presume potrà avvenire nei primi mesi dell’anno prossimo. www.cmtirano.so.it La copertina del libretto PAGINA 31 La Home Page del sito Internet della CM as cc Cli ’ic ull a on I P RO G E T T I c o r r e l at i a l p r o c e s s o di A 2 1 L o c a l e CAPITOLO 5 Settore Territorio Ambiente Sviluppo Sostenibile Progetto Energia A partire dal mese di Aprile di quest’anno la Regione Lombardia, D.G. Azioni per lo Sviluppo Sostenibile, ha iniziato una attività di consulenza a favore degli enti locali che sviluppano A21L, per la stesura di progetti innovativi in campo energetico. Il Comune di Grosio , interessato all’iniziativa, ci ha coinvolti e siamo risultati tra gi Enti selezionati . Di seguito sono riportati i passaggi di questa sperimentazione in accompagnamento con Punto Energia. Enti promotori Comunità Montana Valtellina di Tirano ♦ Lorena Moretti (Assessore Territorio Ambiente e Sviluppo Sostenibile) ♦ Gasparini Laura (Responsabile A21L) Comune di Grosio ♦ Italo Strambini (Sindaco) ♦ Umberto Bozzini (Vice Sindaco) ♦ Giuliano Maffi (Responsabile Lavori Pubblici) La slide di apertura sul sito della Comunità Montana del progetto con il quale l’Ente mandamentale ed il Comune di Grosio si sono accreditati presso la Regione Lombardia ottenendo la sperimentazione Da dove si è partiti La Comunità Montana con la deliberazione di Consiglio Direttivo n° 114 in data 16 settembre 2002, ha attivato il processo di Agenda 21 Locale e si sta dotando del sistema di gestione ambientale Emas II (deliberazione C.D. n. 115 del 16.9.2002): Co -finanziatori di entrambi i progetti è la Regione Lombardia. Nell’ambito delle attività previste dal processo di A21Locale attività si propongono come strumenti strategici per incoraggiare e promuovere i principi della sostenibilità ambientale nello sviluppo locale, definendo obiettivi, programmi di azioni e progetti. Uno degli argomenti di interesse prioritario è l’Energia, intesa come risparmio energetico e l’incentivazione all’utilizzo di fonti sostenibili per la produzione elettrica; in particolare, l’utilizzo, il risparmio e tutela delle acque è un tema di dibattito all’interno del comprensorio della Comunità Montana. Presentazione del progetto durante un Forum Intercomunale Attualmente, nell’ambito del processo di Agenda 21L, sono stati effettuati due Forum istituzionali e sono in previsione i forum Comunali e i forum Tematici. PAGINA 33 Due le esigenze La Comunità Montana intende farsi promotrice presso gli Enti Locali di politiche di sostenibilità energetica organizzate in un ambito territoriale omogeneo e capaci quindi di produrre un miglioramento complessivo delle condizioni ambientali del territorio e la diffusione ad ampio raggio di una nuova cultura di consumo delle risorse naturali. A sua volta, il Comune di Grosio, disponibile a proporsi come esperienza concreta pilota in ambito comunale, si pone come caso esemplare di percorso condiviso nella ricerca di strumenti di pianificazione urbanistica effettivamente sostenibili sotto il profilo energetico ed ambientale. Il Percorso Il percorso si articolerà attraverso fasi di lavoro e di analisi diverse: ♦ Analisi della realtà dei consumi energetici del Comune pilota (Comune di Grosio), sulla base delle informazioni disponibili ♦ Lettura ragionata del Regolamento Edilizio esistente e degli strumenti ad esso connessi per individuare le migliori opportunità di integrazione delle norme innovative ♦ Redazione condivisa di Linee Guida per l’aggiornamento degli strumenti di pianificazione urbanistica secondo i criteri di sostenibilità energetica, da diffondere poi nell’intero ambito territoriale della Comunità Montana. Gruppo di lavoro Regione Lombardia L’Energia “rinnovabile” Nell’ottica del risparmio energetico, della produzione di energia da fonti rinnovabili e dell’abbattimento delle emissioni si è pensato inoltre di sviluppare con il Comune di Grosio un progetto che preveda l’uso dei piccoli salti legati alle acque. ♦ Direzione Generale Strategie di Sviluppo Sostenibile ♦ Punto Prima Energia Comunità Montana Valtellina di Tirano Gli obbiettivi sono: la produzione di energia elettrica sostenibile da destinare all’illuminazione pubblica La conversione del riscaldamento degli edifici Comunali con energia “pulita”. ♦ Assessorato Ambiente, Territorio, Sviluppo Sostenibile ♦ Struttura Ambiente e Sviluppo Sostenibile Comune di Grosio Cronoprogramma ♦ Giunta ♦ Ufficio Lavori Pubblici ♦ Commissione Edilizia Candidatura dell' idea Analisi dei Consumi Ottenimento sperimentazione Redazione e stato Regolamento Edilizio Ge Fe Ma Ap Ma Gi Lu Ag Progetto Se Ot No Di PAGINA 34 I Risultati con la Reg ione Lombardia Quarta Fase: Attuazione Gen. – Dic. 2007 Quinta Fase: Monitoraggio Fasi del Progetto Set. – Dic. 2006 Primi esiti : Agosto 2005 RIMODULAZIONE DEL REGOLAMENTO EDILIZO: •Obbligatorietà nell’esecuzione di nuovi fabbricati e per gli interventi di ristrutturazione civili – artigia•Obbligatorietà della dotazione di regolamentazione termostatiche sugli elementi di diffusione del calore nei vari ambienti. •Obbligatorietà nell’esecuzione di nuovi fabbricati civili – artigianali – commerciali di un’adeguata coibentazione delle strutture dell’edificio come muri perimetrali, solette, tetti, ecc. Giu. – Set. 2006 Divulgazione risultati e campagna incentivazione Terza Fase: nali – commerciali dell’istallazione di serramenti dotati di doppi vetri. •Obbligatorietà della dotazione di lampadine e sistemi elettrici a basso consumo o totalmente autonomi per tutti gli edifici pubblici e facoltà di scelta per le tutte le incentivazione della dotazione per tutti gli edifici di pannelli solari , in particolare nella parte centrale del comune (paese e prime frazioni) per la produzione di acqua calda, mentre nelle zone montane per la produzione di energia elettrica con un minimo di circa 0.6 Kw e un massimo di 1,5 Kw per edificio •Verificare la possibilità di installazione (modalità, costi, agevolazioni …) di pannelli solari capaci di produrre una potenza max di 3 Kw per alimentazione di un ponte radio per servire l’intera Val Grosina. •Incentivare l’utilizzo delle acque meteoriche, tramite sconti sugli oneri comunali o contributo in misura fissa, sia per l’installazione di vasche (in paese e frazioni) per edifici aventi giardini o corti con superficie •Obbligo dell’installazione di sistemi di contenimento dei consumi idrici, sia per la regolamentazione del flusso delle cassette di scarico dei sanitari che i rubinetti in genere. strutture private con incentivazione PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTE RINNOVABILE: Gen. – Giu 2006 Progetto pilota efficienza energetica su nuovo edificio essere utilizzate per l’uso domestico. •Stesura progetto di massima che prevede due captazioni di acqua ad uso elettrico; verifica della capacità produttiva in relazione al fabbisogno •Verifica del grado di “inquinamento” dell’attuale sistema di riscaldamento degli edifici pubblici. Diagnosi energetica sulla scuola media Visconti Venosta al fine di computare il dispendio energetico attuale e le misure per rendere l’edificio efficiente. Modalità di attuazione (organizzazione) Tre incontri “a tavolino” di cui il primo e l’ultimo plenario parte politica e tecnica Comune di Grosio, Comunità Montana di Tirano e rappresentanti di Punto energia Un incontro intermedio parte tecnica e rappresentanti di Punto energia Gen. – Dic. 2005 Prima Fase: Sperimentazione Seconda Fase: Partecipazione e condivisione >= a 50 mq. per uso irrigazione, sia nelle zone montane dove con adeguati sistemi di filtraggio possano La maggior parte del lavoro verrà condotto attraverso consultazione/scambio di pareri e informazioni via telefono e via e-mail fra i partecipanti ed incontri in gruppi di lavoro ristretti Il fine ultimo è di arrivare in maniera partecipata e condivisa alla stesura di norme tecniche che permettano un risparmio energetico PAGINA 35 Il Concorso “Futuro delle Alpi” CIPRA è la Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi. Futuro nelle Alpi è un progetto di gestione delle conoscenze che sostiene iniziative Il Logo della Commissione nuove ed esistenti e che si prefiggono di armonizzare la protezione della natura, i bisogni della popolazione e gli obiettivi economici. La nostra Comunità Montana ha partecipato al concorso, mettendo a sistema tutto quanto sino ad ora fatto in campo ambientale e delineando le linee per il futuro. La Convenzione delle Alpi La Convenzione per la protezione delle Alpi é una convenzione quadro intesa a salvaguardare l'ecosistema naturale delle Alpi e a promuovere lo sviluppo sostenibile in quest'area, tutelando gli interessi economici e culturali delle popolazioni residenti dei Paesi aderenti. Al tempo stesso quest'area riveste una grandissima importanza anche per le regioni extra- alpine per molteplici ragioni, non ultima quella delle Alpi storicamente attraversate da grandi vie di comunicazione. La Convenzione quindi muove dalla considerazione che un crescente sfruttamento da parte dell'uomo possa minacciare il territorio alpino e le sue funzioni ecologiche in misura sempre maggiore, e che solamente l'armonizzazione degli interessi economici con le esigenze ecologiche può prevenire danni, la cui riparazione, se possibile, comporterebbe grande dispendio di risorse e di tempo. Le Alpi della Val Grosina Sulla base di tali considerazioni i Paesi dell'Arco Alpino riuniti per la prima volta a Berchtesgaden dal 9 all' 11 ottobre del 1989 hanno convenuto di stipulare la Convenzione per la protezione delle Alpi firmata il 7 novembre del 1991. Essa costituisce così il positivo esito di una prima fase che riconosce le Alpi come spazio unitario in una prospettiva globale, cioè uno spazio caratterizzato dall'insieme e dall'interdipendenza di natura, economia e cultura, le cui diverse specificità si traducono in un'identità che richiede una tutela sopranazionale. Il territorio della Cm visto dal Passo di Varadega L ’ Im p e g n o d e l l a C o m u n i t à M o n t a n a Estratto dal documento di Politica Ambientale del Sistema di Gestione EMAS II …… “In questa ottica è intenzione dell’Ente Comprensoriale effettuare il suo operato nella piena conformità normativa ambientale svolgendo politiche che tendano ad uno Sviluppo Sostenibile, rivolgendo le proprie azioni al miglioramento continuo della qualità di vita dei cittadini, in sinergia con il patrimonio naturale. Alla base di tale principio nasce il concetto di uomo e natura insieme, come stessa identità, coesistenti in un unico processo di vivibilità e sviluppo che non danneggi in modo permanente le risorse ambientali. PAGINA 36 Tali riferimenti saranno attuati facendosi carico a livello di Comunità Montana degli obiettivi fissati dalla Convenzione delle Alpi e dai relativi protocolli attuativi.” Futuro nelle Alpi : Il Bando Fare rete, favorire lo scambio «Futuro nelle Alpi» è un progetto su vasta scala per la gestione delle conoscenze della Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi CIPRA volto alla promozione di uno sviluppo capace di futuro nello spazio alpino. Per uno sviluppo sostenibile nelle Alpi è importante che persone, imprese ed istituzioni si colleghino tra loro in rete per favorire lo scambio di conoscenze e di informazioni, per attuarle e dare vita a nuovi impulsi. L’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL segue il progetto dal punto di vista scientifico. Diffondere un sapere pratico La brosciure di presentazione del concorso «Futuro nelle Alpi» è un progetto di gestione delle conoscenze che sostiene iniziative nuove ed esistenti che si prefiggono di armonizzare la protezione della natura, i bisogni della popolazione e gli obiettivi economici. A tale proposito le conoscenze più recenti, provenienti dalla ricerca, e il sapere pratico basato sulle esperienze vengono messi assieme, valutati e preparati per l’applicazione (alpKnowhow). alpService mette i risultati a disposizione di molti soggetti. I progetti pilota sostenibili che si rifanno a tali conoscenze vengono sostenuti e seguiti. alpPerformance riunisce in una «Impresa Alpi» tutti i soggetti innovatori attivi in campo economico nel rispetto della sostenibilità. Rispondere alle domande Sei complessi di domande costituiscono la base tematica di questo progetto di gestione delle conoscenze. Sono stati identificati insieme ad esperti e attori provenienti da tutto l’arco alpino nell’ambito di un progetto preliminare. I temi centrali sono: 1. Creazione di valore aggiunto regionale: contributo alla creazione di valore aggiunto regionale attraverso catene di produzione e servizi che utilizzino le risorse immateriali e materiali della regione. 2. Capacità d’azione sociale: contributo dei valori socioculturali e della capacità d’azione sociale per la qualità della vita e dell’ubicazione nello spazio alpino. Cosa spinge le persone a rimanere nelle Alpi, o a trasferirvisi, prescindendo dagli aspetti economici ed ecologici? 3. Aree protette: contributo delle aree protette alla creazione di valore aggiunto regionale e alla conservazione della biodiversità. 4. Mobilità: soluzioni e strategie di successo per un traffico per il tempo libero, turistico e pendolare che sia sostenibile. 5. Nuove forme di processi decisionali: contributo della partecipazione e di nuove forme dei processi decisionali nella negoziazione delle rivendicazioni di utilizzo del territorio nella prospettiva di uno sviluppo sostenibile. 6. Politiche e strumenti: perfezionamento di politiche e strumenti per uno sviluppo territoriale sostenibile. PAGINA 37 Il nostro progetto: “Strateg ie di sviluppo sostenibile” Il progetto consiste nell’integrare diverse attività attualmente in fase di realizzazione da parte dellì’Ente : Agenda 21Locale e una serie di progetti correlati, la Certificazione Emas II e il Piano di sviluppo locale M.A.S.T.E.R., al fine di creare strumenti e politiche condivise con le istituzioni e i cittadini che premettano il governo del territorio secondo principi di Sviluppo Sostenibili. Obiettivi Permettere alla popolazione di partecipare e condividere le scelte del governo del territorio e di indirizzare tali scelte verso un’ottica di sviluppo sostenibile, creando nuovi percorsi decisionali che vedono i cittadini in una versione attiva/propositiva. Creare gli strumenti e le politiche per lo sviluppo sostenibile del territorio utilizzando un Sistema di Gestione Ambientale per migliorare il settore ambientale, il piano di sviluppo locale per migliorare dal punto di vista strutturale ambientale e A21L per il coinvolgimento della popolazione. Obiettivo della Comunità Montana Valtellina di Tirano è l’implementazione dell’Agenda 21 locale attraverso progetti correlati come la formazione/informazione del personale docente delle Scuole del territorio e della diffusione delle buone pratiche negli Enti pubblici attraverso i bandi verdi Da ottenere Diffusione buone pratiche es. risparmio energetico, bandi acquisti verdi Diffusione e condivisione con altri comuni del regolamento edilizio con norme tecniche per il risparmio energetico Attività di formazione, alfabetizzazione concetti sviluppo sostenibile nelle scuole. Realizzare di un piano di azione condiviso con i cittadini. Impiego del premio L’ammontare del premio verrà utilizzato per portare a compimento i progetti in esseIl bando prevede 6 premi da euro re formazione degli insegnati e degli studenti, stampa di materiale informativo, collaborazione con gli altri Comuni del territorio per redigere regolamenti edilizi con 25.000/cad. norme tecniche per il risparmio energetico e per realizzare il piano attuativi che verrà deciso durante i forum tematici dell’autunno. Prosecuzione eventuale collaborazione esterna ( contratto a progetto) necessaria alla I progetti presentati nell’arco alpino realizzazione dei progetti. Effetti sulla natura e l’ambiente sono 570. Sensibilizzazione e diffusione della buone pratiche per favorire un risparmio energetico, una razionalizzazione nell’uso delle risorse. Favorire la conoscenza di prodotti a A fine settembre saranno pubblicati i basso impatto ambientale, riciclabili ed eco compatibili. Incentivare l’utilizzo di energie rinnovabili, quale il solare ed il fotovoltaici. Diffondere e far conoscere nuove tecnologie eco compatibili in sostituzione delle vecchie. Responsabilizzare i cittadini vincitori nell’uso delle risorse. Plusvalore economico Utilizzo dei beni e servizi necessari ai fini istituzionali dell’Ente con un basso impatto ambientale. Ricadute in termini di turismo eco-compatibile, maggiore attenzione ambientale nei lavori pubblici appaltati dall’Ente grazie all’utilizzo di metodi di ingegneria naturalistica. Plusvalore socio culturale Rendere partecipi e consapevoli i cittadini sulle strategie e modalità di governo del territorio. Coinvolgendoli nell’individuazione delle priorità, nell’identificazione dei bisogni e nella determinazione delle azioni da intraprendere per migliorare la qualità di vita della collettività nell’ottica dello sviluppo sostenibile e del rispetto delle peculiarità del territorio alpino. Contenuto innovativo Sinergia di politiche e strumenti decisionali di diverso tipo Emas, Agenda 21, Piano di Sviluppo Locale, bilancio con elementi….ambientali. Questi strumenti lavorano in sinergia per promuovere e sostenere uno sviluppo sostenibile. Inoltre si favorisce la partecipazione e si consapevolezza i cittadini nel governo del territorio. Trasferibilità La metodologie di lavoro è applicabile anche ad altre realtà alpine. Inoltre i progetti appalti verdi, la rimodulazione delle norme tecniche del Regolamento edilizio nonché le attività di informazione e coinvolgimento del mondo della scuola sono facilmente replicabili. La Regione Lombardia pensa di utilizzare il progetto energia per elaborare delle linee guida da utilizzare in altre realtà simili. PAGINA 38 G P P : A p p a l t i ve r d i Per Green Public Procurement (GPP) si intende un sistema di acquisti - prodotti e servizi - effettuati dalla Pubblica Amministrazione considerando tra i tradizionali fattori di scelta, anche gli aspetti ambientali. Tra i possibili vantaggi ambientali derivanti dall’adozione di Green Public Procurement vi sono: la riduzione dei consumi di materie prime, l’aumento dell’efficienza energetica, la riduzione delle emissioni in acqua ed aria, la riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti. Il GPP è quindi uno strumento strategico trasversale in grado di agire su più problemi ambientali contemporaneamente. Bruxelles, 4.7.2001 COM(2001) 274 definitivo C OM U N I C A Z I O N E IN T E R PR E TA TI V A DE L L A C O M M IS S I O NE Il diritto comunitario degli appalti pubblici e le possibilità di integrare considerazioni di carattere ambientale negli appalti pubblici Estratto “La politica degli appalti pubblici è uno dei molteplici elementi della politica del mercato unico, di cui condivide gli obiettivi strategici (in particolare, la libertà di circolazione delle merci, delle persone e dei servizi). La politica degli appalti pubblici intende contribuire alla realizzazione del mercato unico creando le condizioni di concorrenza necessarie affinché gli appalti siano attribuiti in modo non discriminatorio e il denaro pubblico sia utilizzato razionalmente grazie alla scelta della migliore offerta presentata. L'applicazione di questi principi permette agli enti aggiudicatari di utilizzare il denaro pubblico nel modo più proficuo, seguendo determinate regole per quanto riguarda la definizione dell'oggetto dell'appalto, la selezione dei candidati secondo requisiti obiettivi e l'attribuzione del contratto sulla sola base del prezzo o, in alternativa, sulla base di una serie di criteri obiettivi.” Se il principio “Sviluppo Sostenibile” e la sua politica riguardante la sostenibilità può datarsi, come inizio con il rapporto Brundland nel 1987 è interessante ricordare la risposta data dal Capo Indiano “Seattle” già nel 1854, che di seguito si riporta in sintesi, al grande Capo Bianco di Washington (il Presidente degli Stati Uniti, Franklin Pierce del New Hampshire) quando questi si offrì di acquistare una parte del territorio indiano promettendo di istituirvi una riserva per i pellerossa: “ Come potete acquistare o vendere il cielo, il calore della terra? Se noi non li possediamo come potete chiederci di acquistarli? Siamo parte della terra, e la terra fa parte di noi è la nostra madre, tutto ciò che di buono accade su di essa, accade anche ai suoi figli. Non è la terra che appartiene all’uomo ma è l’uomo che appartiene alla terra. Prenderemo in esame la vostra offerta di acquistare le nostre terre, ma qualora decidessimo di accettare tale proposta, io porrò una condizione: l’uomo bianco dovrà rispettare gli animali che vivono su questa terra come fossero suoi fratelli. Io sono un selvaggio e non comprendo come “il cavallo di ferro” fumante possa essere più importante dei bisonti che noi uccidiamo solo per sopravvivere. Per un destino del fato misterioso voi siete divenuti i dominatori. Non riusciamo a comprendere il massacro avvenuto alle foreste e agli animali. Dov’è finito il bosco? Scomparso. Dov’è finita l’aquila? Scomparsa. E’ la fine della vita e l’inizio della sopravvivenza” La risposta del capo indiano “Seattle” risulta essere la più bella e la più profonda dichiarazione mai fatta sulll’ambiente.” PAGINA 39 Il Bando della Reg ione Lombardia Durante il mese di giugno è stato redatto un progetto che prevede la realizzazione di una Linea Guida per tutti i Comuni del Mandamento, attraverso il principio della partecipazione e della condivisione, al fine di agevolare l’acquisto di materiali, servizi ed opere “sostenibili”. In sintesi si riportano i contenuti del progetto attualmene al vaglio della Regione Lombardia. DocUP Obiettivo2 2000-2006 Regione Lombardia Realizzazione di azioni di indirizzo e accompagnamento di enti locali in attuazione della Misura 3.5 “Promozione delle Agenda 21 locali e d i a l t ri s t r u m e n t i d i s o s t e n i b i l i t à a m b i e n t a l e ” “ A p p a l ti v e r d i i n O b 2 ” A T TO R I C O I NV O L T I O B B I E TTV I D E L PR O GE T TO Comuni del Mandamento in area ob.2 Obiettivi che si intendono perseguire Comune di Grosio • Realizzazione di iniziative di comunicazione e diffusione degli appalti verdi. • Realizzazione degli obiettivi ambientali dell’ente. Comune di Grosotto Comune di Vervio Comune di Mazzo in Valtellina Comune di Tovo S. Agata Comune di Lovero Valtellino Il Costo previsto è di circa euro 27.000 a totale finanziamento della Regione Lombardia e della politica ambientale C o n t e n u t i d e l p r o g et t o • Organizzazione di incontri con i responsabili degli enti patner per effettuare formazione e informazione sul tema degli appalti verdi. • Redazione di materiale informativo da distribuire agli enti, ai cittadini e alle imprese locali. • Organizzazione di un forum per diffondere buone pratiche • Introduzione di criteri ambientali nei bandi: creazione e diffusione di bandi tipo e di un capitolato tipo da pubblicare sul sito. Tipologie di beni, servizi o lavori nelle cui procedure di acquisto o affidamento si intendono introdurre criteri ambientali Acquisto di arredi e complementi; attrezzature d’ufficio; prodotti cartacei; mezzi di trasporto e nelle principali tipologie di prodotti acquistate dagli enti pubblici, ove è possibile introdurre criteri ecologici. Per quanto riguarda i lavori in appalto, si predisporrà un capitolato tipo a cui ispirare tutti i lavori. PAGINA 40 S i n t e s i d e l l e at t iv i t à A conclusione del rapporto sull’attività svolta nel periodo Settem- bre 2004 - Settembre 2005 è stato organizzato un quadro di sintesi delle tappe principali del percorso effettuato, dalle iniziative intraprese, ai progetti pensati e realizzati, fino ad arrivare ai risultati. PAGINA 41 Le tappe viste nell’arco temporale di riferimento. All’interno delle tabelle sono evidenziati il percorso di Agenda 21 Locale ed anche alcuni dei principali “step” previsti dal Sistema di Gestione Ambientale EMAS. In ARANCIONE le attività di A21L In VERDE le attività di EMAS In BLU i momenti istituzionali In GIALLO le iniziative in corso di attuazione e/o pianificazione PAGINA 42 Settore Territorio Ambiente Sviluppo Sostenibile Volete saperne di più? COMUNITÀ MONTANA VALTELLIAN DI TIRANO Piazza Maurizio Quadrio, 11 23037 Tirano (So) Tel.: 0342.708511 Fax: 0342.708530 www.cmtirano.so.it SETTORE TERRITORIO AMBIENTE SVILUPPO SOSTENIBILE Dott. Giovanni Di Trapani E-mail: [email protected] Dott.sa Laura Gasparini E-mail: [email protected]