L’Agenda 21 Locale
della Comunità Montana Valtellina di Tirano
DATA
SETTEMBRE 2005
Un anno di Lavoro
Rapporto sull’attività svolta
Settembre 2004-2005
Settore
Territorio Ambiente
Sviluppo Sostenibile
RAPPORTO DELL’ATTIVITÀ SVOLTA
N
el documento programmatico del
senza vincoli restrittivi e assoluti che violino
i processi di sviluppo e di miglioramento.
L’attivazione del processo di
gruppo assembleare
Agenda 21 Locale nel territo“Terziere superiore” per il
rio della nostra Comunità
governo della Comunità
Montana è stato pertanto finaMontana Valtellina Di Tiralizzato all’integrazione tra le
no fra i vari obiettivi di
politiche di sviluppo locale ed
incentivazione e sviluppo
economiche con l’ambiente.
del territorio, inteso come
Obiettivo primario del proun mix di industria, artigiagetto è la definizione di monato, turismo, agricoltura e
dalità condivise di gestione
ambiente è stato stabilito Logo ufficiale dell’Agenda 21
sostenibile del territorio, destinal’uso di strumenti specifite alla sua riqualificazione e vaci quali quello di Agenda 21Locale.
lorizzazione.
Tutto ciò per salvaguardare e rispettare il
contesto ambientale in cui viviamo usufruendone in maniera corretta, senza prescindere
dagli equilibri indispensabili che gli ecosistemi ci impongono, ma nello stesso tempo
In questa ottica sono state sviluppate una
serie di attività correlate che verranno illustrate in dettaglio in questa pubblicazione.
Lo stato dei lavor i
La maggior parte delle iniziative illustrate sono state portate a compimento, alcune
invece sono in fase di progetto avanzato o di realizzazione, come per esempio il Progetto Energia, la RSA Junior,
ecc
Si è comunque ritenuto di
inserire anche quei lavori non
Settore
Territorio Ambiente
Sviluppo Sostenibile
ancora ultimati poiché la loro
programmazione è già in fase
avanzata.
Per una lettura più chiara i
paragrafi contrassegnati con questo
simbolo riguardano
le attività in corso
d’opera.
Settore
Territorio Ambiente
Sviluppo Sostenibile
Sommario
Il Programma di Governo della Comunità Montana
Le sinergie con i processi ambientali sostenibili
4
CAPITOLO 1: Il Sistema di gestione Ambientale EMAS
La “certificazione” di qualità
7
La Politica Ambientale della Comunità Montana
8
CAPITOLO2: Il Percorso di Agenda 21 Locale
Il Rapporto sullo Stato dell’Ambiente
11
I momenti della Partecipazione: I Forum
17
L’esito dei forum intercomunali
18
La partecipazione
21
I prossimi Forum tematici
23
CAPITOLO 3:Educazione e formazione nelle scuole
Concorso: “ Disegna il Logo”
25
Progetto: RSA Junior
27
Progetto: EnergiA21
28
La campagna informativa nelle famiglie
30
La campagna per la sostenibilità delle azioni: Il Pic nic sostenibile
31
Lancio del sito “Clicca la sostenibilità”
31
CAPITOLO 4: Comunicazione e informazione
CAPITOLO 5: I Progetti correlati al processo di Agenda 21Locale
Sintesi delle attività
Progetto Energia
33
Concorso CIPRA: Il Futuro nelle Alpi
36
Il Bando GPP: Appalti Verdi
39
41
I l P r o g r a m m a d i G ove r n o
Con delibera assembleare nel Settembre 2004 è stato approvato il
Il Logo della Comunità Montana Valtellina
di Tirano
programma di governo dell’Ente.
Di seguito sono riportati i alcuni stralci dai capitoli maggiormente
significativi nei quali sono evidenti le sinergie con il compimento di
quanto effettuato nel percorso di Agenda 21 Locale.
P O L I T IC A A M B IE NTA L E
ridurre i rischi naturali, ecc.
Le Comunità Montane e i Comuni, ai quali sono demandati oggi
più che in passato le politiche di utilizzo del territorio, dispongono, a tale scopo, oltre ai principi guida dell’Agenda 21 Locale, della possibilità di garantirsi una efficace gestione delle tematiche ambientali, introducendo sistemi di gestione ambientale
conformi alla norma internazionale UNI EN ISO 14001 e di
aderire al Regolamento EMAS.
L’attuazione di un SGA permetterà quindi alla Comunità Montana di Tirano di organizzare le proprie attività al fine di adottare una politica ambientale e di riesaminarla nel tempo per garantire il continuo miglioramento delle prestazioni e la prevenzione ai danni.
E’ sulla base di tali principi che la Comunità Montana Valtellina
di Tirano ha elaborato una serie di programmazioni in campo
ambientale.
La prima riguarda Agenda 21 Locale, cioè il programma di sviluppo sostenibile per il 21° secolo, adottato da 179 governi nel
corso della Conferenza tenutasi a Rio de Janeiro tra il 3 ed il 14
giugno 1992, e consistente in un documento contenente principi, obbiettivi ed azioni per uno sviluppo più equilibrato.
L’attivazione di un progetto di Agenda 21 Locale nel territorio
della nostra Comunità Montana è finalizzato all’integrazione tra
le politiche di sviluppo locale e ambiente.
Obbiettivo primario del progetto è la definizione di modalità
condivise di gestione sostenibile del territorio, destinate alla sua
riqualificazione e valorizzazione, compreso le aree di pregio
naturalistico.
L’attivazione di questo progetto prevede anche l’attuazione di
un Sistema di Gestione Ambientale, secondo il regolamento CE
761/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 Marzo 2001 (EMAS II).
L’attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale fornirà alla
Comunità Montana di Tirano utili strumenti per la costruzione
e/o la revisione e l’aggiornamento del rapporto sullo stato
dell’ambiente: sarà dunque possibile con maggiore efficacia
monitorare le prestazioni ambientali e perseguire azioni di miglioramento continuo.
Tutto questo si tradurrà concretamente in una registrazione
conforme alla Normativa europea che certificherà la qualità del
nostro territorio e del modo con il quale operiamo.
L'obiettivo della Comunità Montana è quello di promuovere
una serie organica di misure volte alla riqualificazione ambientale del tessuto locale mettendo a sistema i tanti strumenti di gestione del territorio a volte scarsamente efficaci, o percepiti in
tal modo, portando i cittadini ad essere protagonisti di questa
responsabilità a partire dalle comunità locali. Molte sono le
misure di governo della cosa pubblica, ma esse appaiono per lo
più impostate con logica, generando a loro volta contraddizioni
e perdita di efficacia delle misure. Infatti, non sempre le azioni
risultano perfettamente coincidenti tra i vari strumenti, di conseguenza i risultati sono spesso insoddisfacenti, contraddittori o
migliorabili. Inoltre appare possibile, e desiderato, affiancare la
futura certificazione ambientale con una maggiore consapevolezza collettiva delle attività e delle potenzialità che la Comunità
Montana rappresenta nel razionalizzare i compiti di gestione
coordinata di molti servizi di livello territoriale.
Con questo strumento si vuole quindi favorire la partecipazione
attiva e cosciente dei cittadini, singoli o organizzati nelle associazioni di base, al miglioramento delle condizioni ambientali
d’ambito.
I suoi vantaggi sono molteplici: preservare e valorizzare le proprie risorse, migliorare il rapporto con gli utenti del territorio,
PAGINA 4
PREMESSE
… “Incentiveremo la promozione del territorio attraverso forme di sostegno ai
comparti:
Agricolo - Forestale (diversificazione colture, sostegno colture sperimentali e
recupero colture tradizionali passate), Turistico (circuito turistico - ricettivo
che valorizzi le peculiarità della nostra zona), Ambientale , Produttivo Commercio, Industria, Artigianato (sostegno all’imprenditoria privata e
alle iniziative nel campo della formazione di figure professionali altamente specializzate).”
Tali principi sono emersi
anche nei Forum
intercomunali come
esigenza percepita dagli
attori locali portatori
d’interesse
T U R IS MO E S P O R T
Impegni formalizzati con il
Sistema di Gestione
Ambientale EMAS nel
documento di Politica
Ambientale approvato in
Assemblea dell’Ente
(Vedi pag. 8)
… “… le competenze passano alle Province, ai Comuni,alle Comunità Montane e ai
Consorzi Turistici, che insieme devono compiere lo sforzo di monitorare le esigenze di chi lavora nel settore, raccordare e veicolare le proposte verso
l’obiettivo comune della promozione di un intero territorio,valorizzandone le
tipicità ed unicità:
• naturalistico-ambientali: vallate, sentieri, boschi e foreste, Riserva Naturale di
Pian Gembro, Parco delle Orobie;
• enogastronomiche: produzione tipica locale di alta qualità;
• storico - culturali:beni architettonici, monumenti civili e religiosi, musei di storia
locale;
• etnografiche: vestigia preistoriche (parco Incisioni Rupestri) nonché tutto il patri-
monio di tradizioni locali.”
A G R I C O L T U R A – A M B IE N TE - TE R R I TO R I O
…”Favorire la sistematica utilizzazione di idonee forme di informazione e di pubblicità dei sistemi di certificazione della qualità dei prodotti tipici locali;
• Provvedere alla manutenzione territoriale ed idraulico-forestale sia dei corsi
d’acqua laterali che dei movimenti franosi;
• Provvedere all’adeguamento ed alla manutenzione della rete sentieristica ed
escursionistica;
• Valorizzare i corsi fluviali e le zone d’ambito, la Riserva Naturale, il Parco delle
Tali principi sono emersi
anche nei Forum
intercomunali come
esigenza percepita dagli
attori locali portatori
d’interesse
Orobie e le zone di maggior pregio ambientale;
• Monitorare e controllare i programmi di realizzazione delle strutture di produ-
zione e trasporto dell’energia elettrica;”
l ripristino, la manutenzione, la
salvaguardia e la
valorizzazione del patrimonio
forestale rappresentano un
esempio concreto di cosa
significa Sviluppo Sostenibile
F OR E S T A Z I O NE
…” Le priorità di intervento che sono state individuate riguardano:
• La valorizzazione della filiera bosco-legno ……….
• Il potenziamento della viabilità forestale esistente tramite la realizzazione di piste
forestali di livello inferiore ...
• Il completamento del sistema integrato di prevenzione incendi boschivi ...
• La ricostituzione di aree percorse dagli incendi …….
PAGINA 5
• Il completamento del programma di recupero di vaste aree castanili;
• Lo studio di un sistema funzionale per un piano adeguato alla cura e salvaguardia
del patrimonio forestale.”
I L S I S T E M A D I G E S T I O N E A M B I E N TA L E E M A S
CAPITOLO 1
Settore
Territorio Ambiente
Sviluppo Sostenibile
La “cer tificazione” di qualità
EMAS è un regolamento europeo (norma del diritto comunitario che ha efficacia
generale per gli Stati membri avendo prevalenza sulle stesse leggi nazionali) che stabilisce uno schema comunitario al quale possono aderire, su base volontaria, le organizzazioni che intendono migliorare le proprie prestazioni ambientali.
Di seguito è riportato il testo diffuso presso tutte le famiglie del Mandamento, dal
quale emergono gli scopi e le opportunità della certificazione ambientale.
L
a nuova visione della gestione del territorio in generale e dell’aspetto ambientale nello
specifico ha posto come priorità assoluta la necessità di ripensare il nostro modello di sviluppo
introducendo un nuovo tipo di gestione ambientale basata sul concetto di Sviluppo Sostenibile.
L’ecosostenibilità, ovvero la gestione sostenibile dell’ambiente, può essere ottenuta solamente
attraverso l’integrazione delle attività economiche con una politica a supporto delle risorse naturali e
dell’ambiente circostante.
La brosciure
distribuita alle
circa 12.000
famiglie della
Comunità
Montana
E’ ormai stato acquisito che tale obiettivo può essere raggiunto affiancando strumenti gestionali basati
sul coinvolgimento e la responsabilizzazione di tutti gli attori coinvolti: è attraverso la
partecipazione e la condivisione dei problemi ambientali da parte di tutti i cittadini che si
potranno ottenere risultati significativi e durevoli.
Nell’ottica del raggiungimento di uno Sviluppo Sostenibile, ed in linea con quanto previsto dal nuovo
Regolamento Comunitario EMAS (Regolamento 761/01/UE), è senz’altro fondamentale
promuovere e diffondere l’applicazione dei sistemi di certificazione ambientale ad organizzazioni non
produttive, in particolare a quelle che hanno come scopo proprio la gestione del territorio. Esistono
già in Italia applicazioni di EMAS a realtà quali amministrazioni comunali o comprensori turistici,
istituti di credito, che dovrebbero fornire risultati eccellenti in termini di miglioramento della qualità
dell’ambiente.
L’adesione da parte di una Comunità Montana Valtellina di Tirano ai sistemi di certificazione
ambientale, in particolare ad EMAS, offre l’opportunità di dotarsi di un sistema di gestione
ambientale che consenta di definire chiaramente ruoli e responsabilità e di porre in essere
tutti gli strumenti necessari per portare avanti queste attività in modo sistematico, efficiente
ed efficace.
Inoltre, l’adesione ad EMAS consente, tramite la Dichiarazione Ambientale, uno strumento di grande
potenzialità ai fini della divulgazione dell’informazione a tutti i portatori di interesse sulle attività e sui
programmi dell’ Ente.
Infine, l’uso del logo EMAS consentirà alla Comunità Montana Valtellina di Tirano di
acquisire visibilità a livello europeo, con evidenti vantaggi sul piano dell’immagine e della
offerta ai potenziali fruitori dei prodotti e servizi connessi con le attività dell’Ente.
In questa ottica l’Ente comprensoriale intende avviare azioni per il miglioramento della “Qualità
Territoriale”, coinvolgendo le Autorità pubbliche, gli attori sociali ed economici, pubblici e privati,
nella costruzione e diffusione di sistemi di gestione ambientale .
PAGINA 7
La Politica Ambientale
La politica ambientale è una dichiarazione fatta dall’’Ente Locale delle
sue intenzioni e dei suoi principi in relazione alla sua globale prestazione
ambientale.
Essa fornisce uno schema di riferimento per l’attività e per la definizione dei
programmi e degli obiettivi di miglioramento ambientale.
Di seguito è riportato il testo della Politica Ambientale approvato
all’unanimità dell’Assemblea dell’Ente nel mese di Febbraio di quest’anno.
D e l i b e r a d e l l ’ A s se m b l e a n . 8 d e l 1 8 . 0 2 . 2 0 0 5
La Comunità Montana, quale Ente programmatore e di coordinamento, ha per fine essenziale lo sviluppo e la
valorizzazione delle zone montane, nonché la promozione dell’esercizio associato delle funzioni comunali.
In particolare, il vigente Statuto della Comunità Montana Valtellina di Tirano, cita tra le finalità e le funzioni
dell’Ente mandamentale:
“La predisposizione, attuazione e partecipazione a programmi e iniziative intesi alla difesa del suolo, alla protezione della
natura e alla dotazione di infrastrutture e servizi civili atti a consentire migliori condizioni di vita e alla promozione della
crescita culturale, sociale ed economica della popolazione.”
L'obiettivo della Comunità Montana Valtellina di Tirano in campo ambientale è quindi quello di:
“ Promuovere una serie organica di misure volte alla riqualificazione ambientale del tessuto locale mettendo a sistema i tanti strumenti di gestione del territorio a volte scarsamente efficaci, o percepiti in tal
modo, portando i cittadini ad essere protagonisti di questa responsabilità a partire dalle comunità locali.”
In questa ottica è intenzione dell’Ente Comprensoriale effettuare il suo operato nella piena conformità normativa
ambientale svolgendo politiche che tendano ad uno Sviluppo Sostenibile, rivolgendo le proprie azioni al miglioramento continuo della qualità di vita dei cittadini, in sinergia con il patrimonio naturale.
Alla base di tale principio nasce il concetto di uomo e natura insieme, come stessa identità, coesistenti in un unico
processo di vivibilità e sviluppo che non danneggi in modo permanente le risorse ambientali.
Tali riferimenti saranno attuati facendosi carico a livello di Comunità Montana degli obiettivi fissati dalla Convenzione delle Alpi e dai relativi protocolli attuativi.
Nel concreto si impegna a promuovere diverse azioni, sviluppando quattro fronti:
•
Attuare politiche nel campo della programmazione, progettazione, realizzazione e fornitura di opere e/o servizi quali:
• Inserire, a livello di pianificazione triennale delle opere pubbliche, la considerazione preventiva delle ricadute
ambientali che le opere stesse potranno avere in fase di realizzazione e una volta consolidate, attraverso
l’inserimento nel bilancio di indicatori di prestazione verificabili nel corso del tempo;
• Inserire criteri di sostenibilità nei Capitolati di Appalto per la concessione di servizi o realizzazione di opere
che riguardano il territorio, garantendo il controllo di tali prescrizioni attraverso sorveglianze periodiche;
(Continua a pagina 9)
PAGINA 8
(Continua da pagina 8)
• Inserire nei progetti realizzati in proprio dalla Comunità Montana o cofinanziato con altri Enti degli indici mi-
surabili della sostenibilità che gli interventi da realizzare devono rispettare, al fine di garantire una maggiore
compatibilità ambientale;
• incrementare “acquisti verdi” che permettano di favorire prodotti maggiormente compatibili con gli aspetti
ambientali rispetto ad altri che svolgono funzioni similari.
Parte di tali processi sono da condividersi con i Comuni facenti parte della Comunità Montana e pertanto la loro
introduzione sarà graduale nel tempo, limitata all’inizio a dei progetti “pilota” che ne verifichino la condivisione,
l’efficienza e l’efficacia.
•
Contribuire alla elaborazione del Programma di Sviluppo Socio-economico definendo campi di azione e priorità d’intervento dell’ azione di governo;
•
Attuare politiche nel campo economico, sociale e dell’ambiente naturale, con particolare riferimento alle aree
protette e alla salvaguardia dei cittadini, quali:
•
◊
Sviluppare e portare a compimento il progetto pilota di redazione del Piano di Protezione Civile in un
Comune campione, al fine di rendere efficiente la gestione degli interventi da effettuare in caso di calamità naturale;
◊
Sviluppare attività di comunicazione e sensibilizzazione ambientale dei cittadini e dei turisti, legando le
iniziative alla Riserva Naturale di Pian di Gembro, attraverso anche attività di promozione e impulso partecipativo al Consorzio Turistico Mandamentale;
◊
Promuovere iniziative di studio e di monitoraggio delle biodiversità, partendo dalla Riserva Naturale di
Pian di Gembro, avviando un dibattito sulle finalità da perseguire e sulle modalità di gestione delle aree
protette.
Attuare politiche nel campo della comunicazione e della partecipazione ai temi ambientali, intesi nel loro senso più ampio, quali:
◊
Programmazione di forum tematici su specifici argomenti ritenuti di interessi per il territorio;
◊
Supportare i Comuni del Mandamento al rispetto, all’ attuazione e alla conformità di tutte le Leggi in
materia;
◊
Promozione presso i Comuni di iniziative di conoscenza e di miglioramento delle caratteristiche ambientali, attraverso la costituzione di una banca dati che permetta la consapevolezza del trend temporale e la
fissazione di obiettivi comuni, ovvero il coordinamento intercomunale delle azioni di specifico governo.
Per il raggiungimento di detti principi la Comunità Montana Valtellina di Tirano si impegna altresì a mantenere
attiva tale politica e a diffonderla al proprio interno e tra il cittadini, cercandone , nel rispetto dei ruoli e delle
competenze, la condivisione a tutti i livelli.
Tirano, li 18 Febbraio 2005
Il Presidente
Dott. Claudio Giorgio Oscar Giudice
PAGINA 9
I L P E R C O R S O D I AG E N DA 2 1 L O C A L E
CAPITOLO 2
Settore
Territorio Ambiente
Sviluppo Sostenibile
La RSA
R a p p o r t o su l l o S t a to d e l l ’ A m b i e n t e
Il Rapporto sullo Stato dell’Ambiente è uno dei prodotti del pro-
cesso di Agenda 21 Locale.
Si tratta di un documento conoscitivo che analizza, valuta e in
parte commenta dati ritenuti rilevanti per caratterizzare la realtà dei 12 comuni facenti parte la Comunità Montana e rappresenta,
all’interno del più ampio processo di Agenda 21 Locale, uno degli
strumenti diagnostici utili ad individuare le criticità locali.
La presentazione della RSA durante i Forum
La RSA in sintesi
Testi Dott.sa Valentina Tarzia
Di seguito sono riportati in forma sintetica i temi maggiormente di rilievo emersi dal Rapporto sullo Stato dell’Ambiente che verranno divulgati
tra il mese di settembre e novembre, per mezzo di una campagna informativa mirata.
Acqua
Il sistema delle acque nel territorio della Comunità Montana mostra risultati soddisfacenti dal
punto di vista della qualità, sia per quel che riguarda le acque superficiali che per quel che riguarda le acque sotterranee, anche se merita una riflessione il fatto che benché questi risultati
siano soddisfacenti da un punto di vista normativo, non lo sono pienamente se si considera il
contesto geografico ed ambientale in cui sono stati ottenuti: in ambito alpino, infatti ci si aspetterebbe di trovare una ‘ottima qualità delle acque.
Emerge inoltre una criticità in termini di funzionalità e di portate minime in grado di sostenere
e garantire il mantenimento degli ecosistemi naturali: sia la funzionalità ecologica generale che
le portate osservate, infatti, evidenziano la presenza di problemi, per lo più dovuti alla forte
interferenza che le attività umane di regimazione e antropizzazione di alvei e zone riparie e i
numerosi impianti idroelettrici inducono sul sistema delle acque superficiali: sono infatti questi
ultimi impianti ad utilizzare più del 98% del totale delle acqua captate.
Il 98 % delle
captazioni sono
destinate alla
produzione di
energia
Entità delle captazioni per destinazione d'uso Comunità Montana Valtellina di Tirano
0,7%
0,2%
0,5%
0,3%
Produzione
Energia
Potabile
Irriguo
Industriale
Altro uso
PAGINA 11
98,2%
Aria
La qualità dell’aria è monitorata solo nell’abitato di Tirano dove risulta generalmente in fase di
miglioramento, dal momento che oltre a non registrarsi superamenti dei limiti imposti dalla
normativa per quel che riguarda la maggior parte degli inquinanti, si riscontra una diminuzione
delle concentrazioni medie e dei massimi valori orari.
Dal 1997 al 2001 le
emissioni
inquinanti sono
diminuite
sensibilmente
Superamenti dei limiti normativi si sono però registrati per il solo particolato fine (PM10) nel periodo
invernale, in dipendenza sia della situazione meteorologica (alta pressione, clima stabile e poco ventoso)
che di un aumento delle emissioni, prodotte da impianti di riscaldamento (a gasolio e a legna)
che dal traffico stradale.
La diminuzione delle concentrazioni degli inquinanti dipende da una tendenza generale alla
diminuzione delle emissioni; in linea con il trend riscontrato a livello provinciale ma in maniera
ancora più pronunciata; si stima che nel periodo 1997-2001 le emissioni siano diminuite, in
taluni casi anche in maniera rilevante, per la maggior parte degli inquinanti.
Emissioni - Comunità Montana Valtellina di Tirano
Produzione rifiuti urbani e raccolta differenziata Comunità Montana Valtellina di Tirano
11.000
6.000
40%
10.000
5.000
35%
tonnellate rifiuti
7.000
25%
6.000
20%
5.000
15%
4.000
3.000
10%
raccolta differenziata
30%
8.000
tonnellate (CO2, ktonn)
9.000
4.000
3.000
2.000
1.000
2.000
5%
1.000
0
0
0%
2000
Rifiuti solidi urbani
2001
Raccolta differenziata
2002
SO2
NOx
COV
2003
CH4
CO
1997
CO2
N2O
NH3
PM10
2001
Percentuale sul totale dei rifiuti
Rifiuti
Negli ultimi anni si è assistito in generale ad una diminuzione della produzione di rifiuti urbani
in Comunità Montana, anche se non in modo uniforme in tutti i comuni. In ogni caso la produzione pro capite media è sostanzialmente in linea con il dato provinciale e inferiore a quella di
aree a maggiore concentrazione di attività economiche.
Si nota inoltre un contestuale aumento della raccolta differenziata che, oltre a recuperare un
ritardo accumulato nei confronti degli ambiti territoriali più vasti di riferimento (Regione Lombardia e Provincia di Sondrio) raggiunge valori che soddisfano sia la normativa nazionale, che
l’obiettivo più stringente del Piano Provinciale dei Rifiuti; tale risultato è stato conseguito soprattutto grazie alla raccolta di carta e vetro e alla razionalizzazione del sistema che, con
l’introduzione della raccolta porta a porta, ha indotto un forte aumento della percentuale separata. La quota indifferenziata dei rifiuti viene inviata ad un impianto di smistamento situato
fuori provincia.
Circa il 15% dei
rifiuti viene
raccolto in modo
differenziato
PAGINA 12
Natura e Ambiente
Il territorio della Comunità Montana è prevalentemente coperto da foreste, che ne occupano il
43% fino al limite della vegetazione arborea; si tratta per lo più di foreste di conifere, mentre le
foreste di latifoglie si contendono con l’agricoltura il territorio delle quote più basse.
La superficie boscata, quindi, caratterizza fortemente il paesaggio sia da un punto di vista estetico, elevando il valore turistico e ricreativo dell’area, che da un punto di vista funzionale, rappresentando la miglior difesa nei confronti dei fenomeni di dissesto e l’elemento chiave per la
conservazione della biodiversità, in quanto habitat irrinunciabile per molte specie animali e
vegetali. Importante è poi la funzione che le formazioni boschive esercitano, e hanno esercitato
in passato, sullo sviluppo della cultura rurale locale.
Il 43 % delle
superficie della Cm
è coperto da foreste
Scopo primario deve quindi essere la conservazione e valorizzazione del territorio, attraverso
forme di tutela diversificate e differenti da quelle già messe in atto (Parco Orobie Valtellinesi,
Riserva Naturale Regionale Pian Gembro, Siti di Importanza Comunitaria).
Suolo
La Comunità Montana si caratterizza per una elevata naturalità; le aree urbanizzate sono poco
estese ed anche l’agricoltura, per la particolare conformazione del territorio che non ne consente uno sfruttamento intensivo, non occupa grandi superfici: la somma di entrambi rappresenta
solo il 6% della superficie totale, anche se si concentra sul fondovalle.
Foreste, prati, pascoli e vegetazione naturale svolgono un ruolo molto importante in termini di
contenimento dei fenomeni di instabilità che, per le particolare condizioni morfogenetiche della
zona, rappresentano un rischio presente e attuale; lo stato di estrema frantumazione delle rocce
derivante dalla sovrapposizione delle falde di ricoprimento che ha dato origine alla catena alpina
unita a dinamiche secondarie naturali (azione morfogenetica di ghiacciai ed acque torrentizie e
cattiva gestione del territorio) rende sempre più concreta la possibilità che tali instabilità si manifestino.
In totale il 37% del territorio è a rischio di frane, di cui l’11% è soggetto a fenomeni attivi ed il
26% minacciato da fenomeni al momento quiescenti
PAGINA 13
Il 37 % del
territorio è a
rischio frane
Agricoltura
Negli ultimi anni si è assistito ad un graduale abbandono della pratica dell’agricoltura di montagna per motivi di ordine economico, in quanto ritenuta attività di troppo bassa redditività, e per
una modificazione della struttura sociale con orientamento verso altre attività e migrazione
verso i centri urbani delle generazioni giovani.
Circa 400 Ha a vite
e più di 800 Ha a
frutteto
Tale fenomeno, che si manifesta in tutto l’arco alpino, si rende evidente se si considerano le
superfici coltivate a vite: si tratta di terreni che raramente sono stati riconvertiti e sono stati per
lo più abbandonati poiché impervi, esposti verso sud e di difficile accessibilità; l’altra coltivazione legnosa tipica di questo territorio, il frutteto, invece, ha registrato un aumento. Predominante, nell’utilizzo della superficie agricola, resta la destinazione a prati e pascoli.
Nuovo impulso all’agricoltura, in virtù dei benefici economici e dell’importanza che tale attività
possiede in relazione alla conservazione, gestione e valorizzazione del territorio rurale montano, potrà derivare solo da produzioni agricole di qualità, si rendano competitive sul mercato.
Incidenti SS38 - Comunità Montana Valtellina di Tirano
Coltivazione della vite e dei fruttiferi Comunità Montana Valtellina di Tirano
700
900
450
400
600
800
350
numero morti e feriti
ettari
600
500
400
300
400
250
300
200
150
numero incidenti
500
700
200
300
100
200
100
50
100
0
0
0
1999
1970
1980
Vite
1990
2000
2000
2001
morti
feriti
2002
2003
incidenti
Fruttiferi
Trasporti
I trasporti sono fonte di pressione sull’ambiente e sulla collettività per i costi ambientali, sociali
ed economici che induce.
Rispetto ad altre realtà italiane, la situazione nell’ambito della Comunità Montana è caratterizzata da una forte presenza di veicoli commerciali, in relazione con la limitata copertura ed utilizzo del tracciato ferroviario, che arriva, peraltro a binario unico, solo fino a Tirano, e alla
conseguente dipendenza del trasporto merci dalla modalità su gomma. Si segnala inoltre la
mancanza di politiche di razionalizzazione della logistica del trasporto merci.
Il rinnovo del parco veicolare negli anni 1997-2001 si è orientato su veicoli a benzina, inducendo una rilevante diminuzione delle emissioni.
Periodo 2000-2003
il tratto di SS 38 tra
Villa di Tirano e
Tirano è quello con
maggior numero di
incidenti
Per quanto riguarda la sicurezza stradale, l’analisi dei dati relativi agli incidenti mostra che non
vi è una correlazione lineare tra numero di incidenti, peraltro in diminuzione, e gravità degli
stessi; il tratto tra Villa di Tirano e Tirano della SS 38 è quello in cui negli anni 2000-2003 si
sono verificati il maggior numero di incidenti.
PAGINA 14
T u r i sm o
Il turismo non è sviluppato in maniera uniforme nell’ambito della Comunità Montana e, a meno del caso di Aprica, che vede consistenti flussi anche nel periodo invernale, si concentra quasi
esclusivamente durante il periodo estivo generando una certa pressione sugli abitanti e ponendo
problemi di economicità delle strutture ricettive.
Negli ultimi anni si è riscontrata una leggera contrazione nell’offerta ricettiva tradizionale, e
quindi dei posti letto disponibili, con un risvolto positivo nell’apertura di alcune strutture agrituristiche e di alcuni bed & breakfast, segno di una volontà di ammodernamento e di adeguamento all’evoluzione della richiesta.
Dal 2000 al 2004
gli agriturismi sono
raddoppiati
Anche in virtù della rinnovata e sempre crescente consapevolezza delle persone nei confronti
dell’ambiente, del turismo sostenibile e degli sport meno impattanti, la chiave di volta potrebbe
essere rappresentata dallo sviluppo di attività alternative e dalla valorizzazione del territorio,
con la sua storia, i suoi monumenti, le sue qualità ambientali e le sue tradizioni.
Offerta a basso impatto Comunità Montana Valtellina di Tirano
7
45
40
6
35
30
4
25
3
20
15
numero posti letto
numero esercizi
5
2
10
1
5
0
0
2000
2001
Agriturismo
2002
bed&breakfast
2003
2004
Posti letto
Elettromagnetismo
La mediazione tra enti locali e Gestore della Rete di Trasporto Nazionale (GRTN) a seguito
della costruzione dell’elettrodotto San Fiorano-Robbia ha portato ad accordi che prevedono una
razionalizzazione delle numerose linee esistenti sul territorio della Comunità Montana (da sostituire nel futuro con un sistema più efficiente) al fine di minimizzare gli impatti (campi elettromagnetici, utilizzo dei suoli, paesaggio).
Per quel che riguarda invece gli impianti presenti, i più numerosi sono quelli emittenti televisivi, seguiti dai ponti radio, dalle emittenti per radiofonia e infine dagli impianti radio base per la
telefonia.
In ogni caso misurazioni effettuate nel 2003 delineano una situazione positiva in termini di inquinamento elettromagnetico derivante dagli impianti, in quanto si sono rilevati campi ben al di
sotto del limite di attenzione che la normativa, in virtù del principio precauzionale, ha stabilito
vada rispettato negli edifici destinati alla permanenza delle persone. L’ARPA si è impegnata a
‘sperimentare e completare una rete di monitoraggio del campo elettromagnetico.
PAGINA 15
Il piano di
razionalizzazione
consente un
risparmio di circa
157 km di linee
Energia
Il quadro energetico in Comunità Montana, benché ancora caratterizzato dalla presenza di combustibili fossili per trasporti e riscaldamento degli edifici, mostra segnali di rinnovamento
nell’utilizzo e sviluppo delle fonti alternative: oltre alla centrale di cogenerazione di Tirano
(energia termica ed elettrica), è stato avviato un progetto pilota per l’utilizzo di fonti rinnovabili per illuminazione pubblica e riscaldamento edifici comunali ed è in fase di studio un impianto
di produzione di biogas.
La produzione di elettricità da fonti idriche, in Comunità Montana per più di 1.700 GWh
l’anno, rappresenta sì un’alternativa sostenibile, ma di fatto esercita forti pressioni sul territorio
con l’alterazione del reticolo idrografico e del naturale regime idrico dei corsi d’acqua coinvolti
e la presenza delle infrastrutture per il trasporto e la distribuzione dell’elettricità prodotta;
sarebbe interessante poter valutare quelli che sono i benefici per la popolazione residente nel
territorio della Valtellina derivanti dalla presenza di tali attività e di tali impianti.
Più di 1.700 GKh
di energia da fonte
rinnovabile idrica
Impianto di teleriscaldamento e cogenerazione di Tirano
2000/2001
2001/2002
2002/2003
17.901
44.250
53.491
104
214
350
Energia termica fatturata (MWht)
5.387
18.083
25.275
Emissioni di CO2 evitate (ton)
2.266
6.300
8.300
Consumi di cippato (m3s)
Utenze allacciate
PAGINA 16
I m o m e n t i p a r t e c i p at iv i
O
perativamente
l’A21L
si
basa
sull’attivazione e gestione di un processo
partecipato mediante appositi Forum e gruppi di lavoro tematici che
prevedono fasi di analisi, progettazione e
monitoraggio in una logica di miglioramento continuo.
L’A21L è quindi un percorso, cioè
l’insieme dei passi e degli strumenti che si
devono utilizzare per organizzare il confronto tra i cittadini ed i loro rappresentanti (i cd. Portatori di interessi o stakeholders) attraverso la creazione di momenti ed
occasioni di confronto costruttivo
(Forum), nei quali le informazioni vengono
fornite in modo comprensibile e trasparente, per consentire una valutazione condivisa e partecipata della situazione
e per definire un Piano d’Azione, costituito dall’insieme di obiettivi ed azioni che
la comunità individua per rendere il proprio modello di sviluppo maggiormente
sostenibile.
La sequenza temporale delle Tappe A21L
della Comunità Montana di Tirano,
ha già visto verificarsi:
Due Forum istituzionali (novembre
2004 e febbraio 2005) per l’attivazione
Processo A21L con l’impegno formale
della Comunità Montana di Tirano e la
definizione dei gruppi di lavoro e coordinamento;
Tre Forum intercomunali, svoltisi nel
periodo aprile/giugno 2005, per il coinvolgimento degli attori locali, finalizzati
alla definizione di obiettivi e scenari alla
luce del principio di partecipazione e trasparenza; · Condivisione dei fattori critici e
delle opportunità del territorio tramite la
redazione definitiva e l’approvazione del
documento del Rapporto sullo Stato
dell’Ambiente;
Forum istituzionale del giugno 2005
con la ratifica del percorso effettuato e la
programmazione condivisa dell’attività
futura. Il percorso di Agenda 21 Locale
della Comunità Montana di Tirano si strutturerà prossimamente in:
Due Forum tematici previsti per il 27
settembre e il 15 novembre 2005.
I prossimi forum tratteranno gli argomenti che i cittadini hanno votato duranti i forum intercomunali aperti e che
hanno ritenuto meritevoli di approfondimento per arrivare a identificare in
accordo con gli amministratori azioni
concrete e fattibili in termini economici,
tali azioni verranno formalizzate nel
Piano di Azione.
Lavori in corso per i partecipanti ai
Forum intercomunali
PAGINA 17
Alcuni dei cartelloni tematici sui quali i partecipanti dei Forum intercomunali hanno appeso le loro osservazioni, proposte, ecc … I bollini rossi si riferiscono ai voti ottenuti per ciascun sotto tema
Esito dei Forum intercomunali
Relazione Dott.sa Elena Toncelli
Forum Istituzionale Tirano, 29 giugno 2005
Il Contesti dei Forum
Calendario degli incontri
I
forniscono una fotografia del nostro
l percorso partecipativo è inseri- territorio.
to nel processo di Agenda21 attra- E’ stato chiesto ai cittadini se converso degli incontri pubblici, aperti dividevano tali dati e quali sono i
alla partecipazione di tutti i cittadi- problemi o gli aspetti positivi che
ni, ma anche ai portatori di parti- meritano di essere rilevati e per i
colari interessi quali rappresentati quali è necessario un approfondidi categoria , associazioni, gruppi mento per arrivare ad individuare
delle azioni concrete per migliorare
sportivi o culturali.
gli aspetti negativi e per valorizzare
Durante tali incontri è stato pre- quelli che sono positivi.
sentato il Rapporto sullo Stato
dell’Ambiente ed elaborato un Questo, in sintesi, lo scopo dei
quadro oggettivo correlato di indi- forum intercomunali
catori che evidenziano le specificità, elencati in grafici e tabelle e che
1° Grosio: 22 aprile 2005
Grosio, Grosotto, Vervio,
Sant’Agata, Mazzo di Valtellina
Tovo
2° Tirano: 3 maggio 2005
Lovero, Sernio, Tirano
3° Villa di Tirano: 17 maggio 2005
Aprica, Bianzone, Teglio, Villa di Tirano
Redazione RSA
3 Forum
Partecipazione
intercomunali
Dichiarazione di intenti e
Forum tematici
programma di azioni
C o m e si è p r o c e d u t o n e i l a vo r i
Risultanze
RSA
Spiegazione
Individuazione
ARGOMENTI
PRIORITA’
A
fianco è riportato in modo schematico
“l’iter” seguito durante i lavori dei Forum.
Da una presentazione iniziale del nostro territorio si è passati al momento di lavoro dei partecipanti i quali hanno individuato gli argomenti di maggiore interesse.
PAGINA 18
Raccolte tutte le osservazioni si è proceduto
alla determinazione delle priorità, attraverso la
segnalazione del gradimento degli argomenti
selezionati.
I Temi affrontati
L
e tematiche significativamente emerse dalla redazione del Rapporto sullo Stato dell’Ambiente
sono le seguenti:
1 Acqua
2 Energia
3 Agricoltura
Altri argomenti
rilevati:
4 Natura e ambiente
5 Turismo
Questi temi sono stati commentati ed illustrati attraverso la proiezione di grafici e tabelle in maniera più approfondita durante la prima parte dei forum intercomunali.
Nella fase successiva i cittadini hanno potuto esprimere la loro opinione su questi temi e su altri, in
quanto lo spazio del dibattito era aperto anche ad altri argomenti che la popolazione ha ritenuto
importante e degni di un approfondimento.
Diversi infatti sono i temi emersi oltre a quelli presentati: il problema della gestione dei rifiuti, la
viabilità, l’inquinamento elettromagneti, il problema del radon …. Tutti questi argomenti durante
le fasi di votazioni non hanno raccolto molti consensi rispetto agli altri.
gestione dei rifiuti,
viabilità,
inquinamento
elettromagnetico,
eventuale presenza
di radon ….
R i s u l t a t i d e l l a se l e z i o n e p r i o r i t à
N
on sono emerse priorità evidenti ma le votazioni si sono concentrate sugli argomenti agri-
coltura, natura e ambiente mentre l’acqua e turismo hanno raccolto il medesimo consenso: poco
distacco per l’energia, mentre non si rileva un altro argomento che possa vantare altrettante preferenze. A Grosio l’argomento che ha avuto più consensi è il turismo, mentre a Tirano è
l’acqua e a Villa di Tirano la natura e l’ambiente.
Acqua
Energia
Agricoltura
Natura e ambiente
Turismo
Altro
Grosio
13
16
22
15
29
3
Tirano
26
21
21
15
16
28
Villa di Tirano
20
22
34
46
13
15
TOTALE
58
59
77
76
58
46
Totale voti
Nessuna priorità
evidente
374
PAGINA 19
Lettura intercomunale
Le Priorità assegnate
Grosio:
1) Turismo
SEMPRE in 2a e 3a
Turismo
2) Agricoltura
posizione
Acqua
3) Energia
Natura
Tirano:
1) Acqua
2) Agricoltura
PRIORITARI
Agricoltura
ciascuno in 1 dei 3
Forum
Energia
3) Energia
Villa di Tirano:
1) Natura
2) Agricoltura
3) Energia
Necessità di lettura trasversale dei temi
espressa dai partecipanti tramite continui rimandi tra gli argomenti
emersa dall’analisi delle dinamiche che caratterizzano la realtà locale
Es.:
deflusso minimo vitale – acqua ed energia
coltivazione dei terrazzamenti – agricoltura e paesaggio
cura dell’ambiente ed eco-turismo
PAGINA 20
valorizzazione dei prodotti tipici locali - agricoltura e turismo enogastronomico
La Partecipazione ai Forum Intercomunali
Questionar i di valutazione
D
urante i lavori sono stati distribuiti dei questionari per valutare il
gradimento,il grado di interesse per gli argomenti trattati e le modalità
di organizzazione e conduzione dei forum stessi.
Successivamente sono stati elaborati i dati raccolti in forma di tabella e
grafici.
Grosio/Tirano/Villa di Tirano
Come valuta complessivamente
il Forum?
Come valuta complessivamente
i relatori?
Interesse dei temi trattati
Livello di chiarezza negli
argomenti trattati
Organizzazione logistica
Possono esserle utili le
informazioni ricevute al forum?
Ritiene utile l’utilizzo di
cartelloni e post-it?
Pensa di partecipare ai prossimi
forum tematici
Pensa che siano stati individuati
i problemi presenti nel suo
territorio
questionari compilati n. 67
partecipanti n. 122
male/poco
così/così
bene/molto
non indicato
2
16
47
2
1
11
52
3
3
7
56
1
3
20
40
4
4
19
37
7
2
17
42
4
4
12
47
4
Sì
No
non indicato
54
5
8
58
4
5
PAGINA 21
Partecipanti ai Forum
I
l pubblico che ha partecipato ai forum è stato eterogeneo, con
una prevalenza di lavoratori dipendenti e pensionati.
In generale i forum sono stati valutati complessivamente in maniera positiva, sia per la scelta delle tematiche che le modalità organizzative, anche se non sono mancate delle critiche e richieste di
puntualizzazioni sui documenti prodotti e presentati durante gli
incontri.
I Problemi trattati
Critiche principali ai forum
•
Troppo affrettato per la
vastità degli argomenti
•
Maggior
approfondimento sugli
interventi specifici nel
territorio
•
Richiesta di
puntualizzare aspetti
RSA
Partecipazione futura
Più dell’ottanta percento delle persone
che hanno compilato i questionari hanno
espresso l’intenzione di partecipare ai
prossimi forum tematici, il dodici percento non si è espressa mentre il sette
ha deciso che non era interessata.
PAGINA 22
I prossimi Forum Tematici
Calendario degli incontri
1° Forum: Martedì 27 Settembre 2005
Gestione delle
Energetiche
Risorse
Idriche
Validati dal Forum istituzionale nella seduta di giugno,
ed
per l’inizio dell’ autunno sono in programma due forum
tematici, al fine di arrivare alla definizione concertata di
un programma di azioni per lo sviluppo sostenibile della
Comunità Montana.
2° Forum: Martedì 15 Novembre 2005
Sinergie della Filiera Turismo Ambiente
Agricoltura
Sala Banca Credito Valtellinese
P.zza Marinoni, 23 Tirano (So)
SINERGIE DELLA FILIERA TURISMO - AMBIENTE - AGRICOLTURA:
TRA SPECIFICITÀ LOCALI E OPPORTUNITÀ
(raccoglie oltre la metà dei punteggi complessivamente attribuiti)
Tutela e valorizzazione delle risorse territoriali (naturali, paesaggistiche, culturali,
ecc.) quale volano per lo sviluppo di economie locali e viceversa
Sintesi degli argomenti individuati in ordine di preferenza:
♦
♦
Tutela dell’ambiente e manutenzione/conservazione/ripristino del
paesaggio
Diversificazione dell’offerta: “turismi e non turismo”:
♦
Verso un’agricoltura sostenibile economicamente e ambientalmente
GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE ED ENERGETICHE
(raccoglie oltre un terzo delle preferenze)
Sintesi degli argomenti individuati in ordine di preferenza:
♦
Attenzione ai deflussi minimi vitali
♦
Sviluppo di fonti di energia alternativa
♦
Gestione delle acque: efficienza, razionalizzazione, tutela
♦
Produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica
♦
Danni/benefici della produzione idroelettrica
PAGINA 23
EDUCAZIONE e FORMAZIONE nelle SCUOLE
CAPITOLO 3
Settore
Territorio Ambiente
Sviluppo Sostenibile
I Progetti nelle SCUOLE
Consapevoli dell’importanza strategica delle attività di informazione, educazione e for-
mazione ambientale per la crescita culturale di futuri cittadini, edotti dell'importanza della
qualità dell'ambiente, attivi per garantirla, tutelarla o ripristinarla, ci si sta da tempo impegnando per proporre iniziative volte ad introdurre studenti, insegnanti ed operatori sociali
alla conoscenza di Agenda 21 Locale, dei temi ambientali fondanti e delle dinamiche del
processo di attuazione di Agenda 21 Locale.
Diverse sono le iniziative intraprese, alcune delle quali già portate a compimento con ottimi
risultati in termini di partecipazione ed interesse riscontrato.
Concor so “Disegna il LOGO”
D
urante i primi mesi di quest’anno è stato indetto un concorso per l’ideazione del logo ufficiale per
il processo di Agenda 21 Locale intrapreso.
Il concorso era riservato alle classi seconde e terze delle Scuole medie inferiori dei Comuni ricadenti nel
territorio del Mandamento; è stato bandito alla fine di gennaio con scadenza 30 aprile 2005.
A l e z i o n e d i so s t e n i b i l i t à
Allo scopo di diffondere la conoscenza d1 Agenda 21, sensibilizzare i ragazzi sui
temi dello Sviluppo Sostenibile ed al fine di prepararli per il concorso, nel mese
di Marzo sono state tenute delle lezione presso i comprensori scolastici
I l p r o g r a m m a d e i l a vo r i
Copertina della
brosciure
pubblicitaria del
concorso
prodotta in
circa 400 copie
Di cosa parliamo
Cos’è la Comunità Montana
Cos’è Agenda 21 Locale
Lo Sviluppo Sostenibile
TU cosa puoi fare
L’Idea: Il Concorso per creare il LOGO
E poi . . . . .
Internet
Link Utili
Diamo i numeri
Classi partecipanti: 12
Corpo Docenti impegnati: 5
Studenti: circa 300
PAGINA 25
Il linguagg io della semplicità
Perché
AGENDA 21
Locale?
P
er formare i ragazzi sui temi della Sostenibilità ambien-
tale si è ricorsi al metodo “fumetti”: chiaro e semplice è risultato “accattivante” nell’attirare la loro attenzione.
AGENDA
Dove occorre scrivere tutto quello
21
che BISOGNA fare
Locale
Perché lo dobbiamo fare ORA,
nel nostro secolo, che è il ventunesiono
Perché le cose da fare le decidiamo nel luogo dove viviamo
La mostra “Scegli il tuo logo”
L
a scelta del logo vincitore è avvenuto attraverso una doppia votazione:
Dalla giuria popolare , nel contesto della mostra di tutti i lavori organizzata dal 04
al 07 maggio 2005 a Palazzo Foppoli (Tirano), nella quale i visitatori potevano esprimere il loro voto di preferenza per il lavoro che giudicavano migliore
Dalla giuria tecnica nominata all’interno della Comunità Montana Valtellina di Tirano che comprendeva anche una pittrice residente in Comunità Montana.
Uno dei
cartelloni
esposti
durante la
mostra
Premio speciale artistico a Miriam e Rossella della
classe 3 B dell’istituto comprensivo di Grosio
PAGINA 26
I Logo vincente, disegnato dal Elisa
della classe III A della scuola Media di
Tresenda
RSA Junior
N
Le Schede per i bambini
ella prospettiva di offrire uno
strumento concreto ed utile a fornire
spunti di riflessione ed idee per la
progettazione scolastica 2005/20006
connessa con i temi della sostenibilità
e dell’ambiente, recentemente è stato elaborato un documento, basato
sul Rapporto sullo Stato
dell’Ambiente, studiato appositamente per i bambini delle Scuole
elementari:
Rapporto Sullo Stato
dell’Ambiente (RSA)– Junior.
Al fine di stimolare, attraverso
l’attività formativa e didattica, una
discussione costruttiva sull’Agenda
21 Locale e sullo Sviluppo Sostenibile
in termini generali, è stato proposto
un incontro propedeutico di circa
due ore con il corpo docente, in cui
si intende:
1. RSA Viaggiando nel tempo
Presentare il progetto A21L
2. Viaggiando nella memoria
Individuare insieme le modalità di
collaborazione e consulenza
3. Facciamo mente locale
Fornire le copie del libretto RSA –
Junior per gli studenti
5. ARIA Smog in barattolo
Il progetto prevede inoltre una serie
di allegati, le schede di lavoro per i
bambini, che hanno lo scopo di accompagnare l’attività teorica a quella
pratica, al fine di portare i bambini a
“toccare con mano” le varie tematiche ambientali presenti nella RSA
Junior.
7. ACQUA Lo Stagno
4. MOBILITA’ Percorso casa-scuola-casa
6. ARIA Acido come la pioggia
8. ACQUA Acqua inquinata
9. TERRA-RIFIUTI Decompositori al lavoro
10. TERRA-RIFIUTI Piccoli esperimentidi
compostaggio
11. ENERGIA Una catena di miele
12. ENERGIA Biscotti al sole
13. CONSUMI ll Bello dell’imballo
14. CONSUMI La stagionalità degli alimenti
Elaborazione
Dott.sa Tamara Della Vedova
“Questo noi sappiamo.
La Terra non appartiene all’uomo; l’uomo appartiene alla Terra. Tutte le cose sono connesse.
Qualsiasi cosa accada alla Terra, accade ai Figli della Terra.
L’uomo non ha tessuto la tela della vita.
Egli ne è soltanto un filo.
Qualsiasi cosa egli faccia alla tela, lo fa a sé stesso”
(Discorso di un Capo Indiano del Nord America, 1852)
I “bottoni”che aiutano
Per agevolare la didattica sono stati studiati due sistemi: il primo è la creazione
di un glossario che spieghi in modo semplice i concetti di tipo tecnico, il secondo
è un coinvolgimento diretto dei bambini
attraverso ciò che loro possono fare
Discarica: luogo autorizzato in cui vengono portati e
bruciati i rifiuti.
Ma io
che c’entro?
La copertina della RSA Junior
PAGINA 27
Energ iA 21
I
PROGETTO EnergiA21
l progetto “EnergiA21” intende promuovere l’educazione alla soste-
nibilità collegandosi direttamente con i processi di Agenda 21 Locale
attivata o in corso di attivazione sul territorio della Comunità Montana.
Ma perché fare di un processo un percorso di formazione?
Gli studenti, anche grazie al legame strettissimo con tutto il mondo che ruota intorno all’educazione (docenti, famiglie, amministrazioni pubbliche), sono uno dei
principali “motori” di un processo partecipativo.
USO DELL’ENERGIA NELL’ABITAZIONE
Promozione dell’efficienza energetica
e dello sviluppo delle fonti rinnovabili
Molti progetti e percorsi formativi realizzati in ambiti anche diversi dimostrano come le fasce giovanili manifestino una spiccata capacità a “catalizzare” l’attenzione degli adulti su tematiche spesso sottovalutate come quelle legate allo sviluppo
sostenibile.
Il coinvolgimento diretto del corpo insegnante a queste iniziative e quello indiretto, ma non meno importante, dei genitori rappresentano una
opportunità ideale per portare avanti azioni che, pur focalizzandosi nella
fascia d’età dei ragazzi, agiscono di fatto a più livelli creando un indotto
partecipativo particolarmente stimolante.
In quest’ottica, quindi, i bambini e i ragazzi, oltre ad essere i veri protagonisti, diventano intermediari strategici ed efficaci della comunicazione.
Il valore educativo è evidente, soprattutto
in funzione dell'alto grado di partecipazione e di condivisione delle scelte che il processo prevede e richiede.
In termini tecnici, conoscere il processo e
comprenderne la dinamica operativa consente di appropriarsi di strumenti fondamentali per la gestione del territorio secondo criteri di eco compatibilità
e di qualità dello sviluppo (RSA, Tavoli di lavoro, Piano d'Azione).
All’interno del progetto, accanto ad una parte propedeutica che fornisce
un inquadramento sull’Agenda 21 e sulla sostenibilità, viene data attenzione particolare al teme specifico Energia e Ambiente;
La copertina del progetto
Il Progetto
•
•
•
•
Attività didattiche teoriche
Attvità didattiche pratiche
Verifiche e valutazioni
Indagine conoscitiva presso le famiglie
A t t i v i t à e d o b b i e t t iv i d e l p r o g e t t o
• Presentazione dei dati relativi
all’indagine svolta
• Redazione della brosciure sul risparmio
energetico
• Forum dei ragazzi sulla A21Locale
• Settimana del Risparmio Energetico
Schede Moduli per Attività
• Modulo 1Energia: Trasformazione im-
pieghi e fonti rinnovabili
• Modulo2 Uso razionale dell’energia dalla
scuola all’abitazione
• Modulo3 Fonti energetiche rinnovabili:
potenzialità e limiti
• Modulo 4 Sintesi delle esperienze e comunicazione
PAGINA 28
COMUNICAZIONE e INFORMAZIONE
CAPITOLO 4
Settore
Territorio Ambiente
Sviluppo Sostenibile
C a m p a g n a i n f o r m at iva
Nel mese di Gennaio sono state avviate una serie di attività svolte alla comunicazione/
informazione , al fine di divulgare i principi fondanti del processo di A21Locale, per mezzo
stampa, con pubblicazione sui quotidiani e periodici locali e attraverso una distribuzione capillare di materiale “pubblicitario” . Di seguito è riportato un estratto del testo contenuto
nella brosciure spedita alle famiglie del Mandamento.
Da dove nasce
La Commissione Mondiale ONU per l’Ambiente e lo Sviluppo ha dichiarato che lo sviluppo è Sostenibile se
“Soddisfa i bisogni delle persone senza compromettere la capacitò della future generazioni di
soddisfare i propri.” (1987)
Questo significa che dobbiamo cercare un modo di vivere che non esaurisca le risorse danneggiando
l’ambiente, ma che la contrario lo preservi per il futuro.
Per questo motivo alla Conferenza di Rio sull’Ambiente (1992) si stabilì la necessità che gli Enti Locali,
i più vicini al proprio territorio ed ai bisogni dei propri cittadini, elaborassero un piano di lavoro,
un’Agenda, per poter affrontare il 21esimo secolo in modo responsabile e consapevole.
Di cosa si tratta
Il piano di lavoro per uno Sviluppo Sostenibile degli Enti Locali, l’Agenda 21 Locale, può avere successo solo se ognuno di noi fa la propria parte.
La brosciure
distribuita alle
circa 12.500
famiglie della
Comunità
Montana
E’ quindi necessario che si sia tutti d’accordo su ciò che è opportuno fare e per questo motivo è stato
detto che:”Ogni autorità locale dovrebbe dialogare con i cittadini, le organizzazioni locali e le imprese private,
adottando una propria Agenda 21 Locale. Attraverso la consultazione e la costruzione del consenso, le Autorità
locali dovrebbero apprendere ed acquisire dalla comunità locale e dal settore industriale, le informazioni necessarie
per formulare le migliori strategie.”
Cosa succederà
Il dialogo on i cittadini e con tutti quelli che vivono il territorio e vogliono dare il proprio contributo
avverrà durante gli incontri (Forum) che si terranno a partire dalla primavera del 2005, con le assemblee comunali aperte al pubblico, gli incontri d approfondimento tematico ed il Forum, organo e
punto di coordinamento di Agenda 21 Locale.
Si parlerà delle problematiche più sentite relative all’ambiente naturale e alla qualità della vita per proporre azioni risolutive. La discussione sarà facilitata dalle informazioni fornite dal Rapporto sullo Stato
dell’Ambiente, che verrà reso pubblico nei primi mesi del 2005 e che fornirà ai partecipanti al Forum
materiale e dati scientifici su cui basare la discussione.
Qual è la vera novità
Il processo di Agenda 21 Locale è uno strumento concreto di dialogo tra l’Ente e i cittadini che impegna l’Amministrazione a tenere conto anche delle criticità percepite da parte di tutti coloro che il territorio lo conoscono, lo vivono e lo utilizzano nella vita di tutti i giorni
I tecnici che supportano il processo hanno il solo scopo di fornire un orientamento scientifico e di verificare la “bontà” (efficacia, fattibilità) delle soluzioni proposte.
PAGINA 30
La partecipazione alla gestione del territorio consente inoltre di indurre nei fruitori senso di responsabilità e conoscenza di quelli che sono i problemi maggiormente rilevanti e le loro cause, indicando
chiaramente la necessità della cooperazione tra individui e facilitando così la risoluzione dei conflitti.
Il Pic-nic SOSTENIBILE
D
urante il mese di luglio ed agosto si è elaborata un progetto destinato ai numerosi turisti che
visitano il nostro territorio. Il messaggio lanciato è chiaro:
Sacchetti, lattine, bottiglie …. abbandonati nei boschi o sui prati dopo un pic nic costringono la
natura ad un superlavoro di anni, a volte di secoli, per eliminarli.
All’interno della brosciure sono stati riportati i tempi di biodegradabilità, cioè quanto serve alla
Natura per eliminare quello che noi abbiamo prodotto, di alcuni oggetti ad uso quotidiano.
La
brosciure
è stata
prodotto
in circa
1.200
copie
L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il Consorzio Turistico Media Valtellina e patrocinata del Consorzio Parco delle
Orobie Valtellinesi
Lancio del Sito: Clicca la sostenibilità
U
na delle iniziative “cantierate” in quest’ultimo periodo, per quanto
concerna la diffusione degli strumenti di A21L è la campagna informativa
del sito, all’interno del quale si possono trovare tutte le informazioni relative al percorso di A21L ed anche di EMAS, compreso questo rapporto.
E’ stato ultimato il libretto informativo, la sua divulgazione si presume potrà avvenire nei primi mesi dell’anno prossimo.
www.cmtirano.so.it
La copertina del libretto
PAGINA 31
La Home Page del sito Internet della CM
as
cc
Cli
’ic
ull
a
on
I P RO G E T T I c o r r e l at i a l p r o c e s s o di A 2 1 L o c a l e
CAPITOLO 5
Settore
Territorio Ambiente
Sviluppo Sostenibile
Progetto Energia
A
partire dal mese di Aprile di quest’anno la Regione Lombardia, D.G.
Azioni per lo Sviluppo Sostenibile, ha iniziato una attività di consulenza a
favore degli enti locali che sviluppano A21L, per la stesura di progetti innovativi in campo energetico.
Il Comune di Grosio , interessato all’iniziativa, ci ha coinvolti e siamo risultati tra gi Enti selezionati .
Di seguito sono riportati i passaggi di questa sperimentazione in accompagnamento con Punto Energia.
Enti promotori
Comunità Montana Valtellina di Tirano
♦
Lorena Moretti (Assessore Territorio Ambiente e Sviluppo Sostenibile)
♦
Gasparini Laura (Responsabile A21L)
Comune di Grosio
♦
Italo Strambini (Sindaco)
♦
Umberto Bozzini (Vice Sindaco)
♦
Giuliano Maffi (Responsabile Lavori Pubblici)
La slide di apertura
sul sito della
Comunità Montana
del progetto con il
quale l’Ente
mandamentale ed il
Comune di Grosio
si sono accreditati
presso la Regione
Lombardia
ottenendo la
sperimentazione
Da dove si è partiti
La Comunità Montana con la deliberazione di Consiglio Direttivo n° 114 in data 16 settembre 2002, ha attivato il processo di Agenda 21 Locale e si sta dotando del sistema di
gestione ambientale Emas II (deliberazione C.D. n. 115 del
16.9.2002): Co -finanziatori di entrambi i progetti è la Regione Lombardia.
Nell’ambito delle attività previste dal processo di A21Locale
attività si propongono come strumenti strategici per incoraggiare e promuovere i principi della sostenibilità ambientale
nello sviluppo locale, definendo obiettivi, programmi di
azioni e progetti.
Uno degli argomenti di interesse prioritario è l’Energia, intesa
come risparmio energetico e l’incentivazione all’utilizzo di
fonti sostenibili per la produzione elettrica; in particolare,
l’utilizzo, il risparmio e tutela delle acque è un tema di dibattito all’interno del comprensorio della Comunità Montana.
Presentazione del progetto durante un Forum Intercomunale
Attualmente, nell’ambito del processo di Agenda 21L, sono
stati effettuati due Forum istituzionali e sono in previsione i
forum Comunali e i forum Tematici.
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Due le esigenze
La Comunità Montana intende farsi promotrice presso gli Enti Locali di politiche di sostenibilità energetica organizzate in un ambito territoriale omogeneo e capaci quindi di produrre un miglioramento complessivo delle condizioni ambientali del territorio e la
diffusione ad ampio raggio di una nuova cultura di consumo delle risorse naturali.
A sua volta, il Comune di Grosio, disponibile a proporsi come esperienza concreta pilota in ambito comunale, si pone come caso
esemplare di percorso condiviso nella ricerca di strumenti di pianificazione urbanistica effettivamente sostenibili sotto il profilo
energetico ed ambientale.
Il Percorso
Il percorso si articolerà attraverso fasi di lavoro e di analisi diverse:
♦
Analisi della realtà dei consumi energetici del Comune pilota (Comune di Grosio), sulla base delle informazioni disponibili
♦
Lettura ragionata del Regolamento Edilizio esistente e degli strumenti ad esso connessi per individuare le migliori opportunità di integrazione delle norme innovative
♦
Redazione condivisa di Linee Guida per l’aggiornamento degli strumenti di pianificazione urbanistica secondo i criteri di
sostenibilità energetica, da diffondere poi nell’intero ambito territoriale della Comunità Montana.
Gruppo di lavoro
Regione Lombardia
L’Energia “rinnovabile”
Nell’ottica del risparmio energetico, della produzione di energia
da fonti rinnovabili e dell’abbattimento delle emissioni si è pensato
inoltre di sviluppare con il Comune di Grosio un progetto che
preveda l’uso dei piccoli salti legati alle acque.
♦
Direzione Generale Strategie di Sviluppo Sostenibile
♦
Punto Prima Energia
Comunità Montana Valtellina di Tirano
Gli obbiettivi sono:
la produzione di energia elettrica sostenibile da destinare
all’illuminazione pubblica
La conversione del riscaldamento degli edifici Comunali con energia “pulita”.
♦
Assessorato Ambiente, Territorio,
Sviluppo Sostenibile
♦
Struttura Ambiente e Sviluppo Sostenibile
Comune di Grosio
Cronoprogramma
♦
Giunta
♦
Ufficio Lavori Pubblici
♦
Commissione Edilizia
Candidatura dell' idea
Analisi dei Consumi
Ottenimento sperimentazione
Redazione
e stato Regolamento Edilizio
Ge
Fe
Ma
Ap
Ma
Gi
Lu
Ag
Progetto
Se
Ot
No
Di
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I Risultati con la Reg ione Lombardia
Quarta Fase: Attuazione
Gen. – Dic. 2007
Quinta Fase: Monitoraggio
Fasi del Progetto
Set. – Dic. 2006
Primi esiti : Agosto 2005
RIMODULAZIONE DEL REGOLAMENTO EDILIZO:
•Obbligatorietà nell’esecuzione di nuovi fabbricati e per gli interventi di ristrutturazione civili – artigia•Obbligatorietà della dotazione di regolamentazione termostatiche sugli elementi di diffusione del calore nei vari ambienti.
•Obbligatorietà nell’esecuzione di nuovi fabbricati civili – artigianali – commerciali di un’adeguata coibentazione delle strutture dell’edificio come muri perimetrali, solette, tetti, ecc.
Giu. – Set. 2006
Divulgazione risultati e campagna incentivazione
Terza Fase:
nali – commerciali dell’istallazione di serramenti dotati di doppi vetri.
•Obbligatorietà della dotazione di lampadine e sistemi elettrici a basso consumo o totalmente autonomi
per tutti gli edifici pubblici e facoltà di scelta per le tutte le incentivazione della dotazione per tutti gli
edifici di pannelli solari , in particolare nella parte centrale del comune (paese e prime frazioni) per la
produzione di acqua calda, mentre nelle zone montane per la produzione di energia elettrica con un minimo
di circa 0.6 Kw e un massimo di 1,5 Kw per edificio
•Verificare la possibilità di installazione (modalità, costi, agevolazioni …) di pannelli solari capaci di produrre una potenza max di 3 Kw per alimentazione di un ponte radio per servire l’intera Val Grosina.
•Incentivare l’utilizzo delle acque meteoriche, tramite sconti sugli oneri comunali o contributo in misura
fissa, sia per l’installazione di vasche (in paese e frazioni) per edifici aventi giardini o corti con superficie
•Obbligo dell’installazione di sistemi di contenimento dei consumi idrici, sia per la regolamentazione del
flusso delle cassette di scarico dei sanitari che i rubinetti in genere.
strutture private con incentivazione
PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTE RINNOVABILE:
Gen. – Giu 2006
Progetto pilota efficienza energetica su nuovo edificio
essere utilizzate per l’uso domestico.
•Stesura progetto di massima che prevede due captazioni di acqua ad uso elettrico; verifica della capacità produttiva in relazione al fabbisogno
•Verifica del grado di “inquinamento” dell’attuale sistema di riscaldamento degli edifici pubblici.
Diagnosi energetica sulla scuola media Visconti Venosta al fine di computare il dispendio energetico attuale e le misure per rendere l’edificio efficiente.
Modalità di attuazione (organizzazione)
Tre incontri “a tavolino” di cui il primo e l’ultimo plenario parte politica e tecnica Comune di Grosio, Comunità Montana di Tirano e rappresentanti di Punto energia
Un incontro intermedio parte tecnica e rappresentanti di Punto energia
Gen. – Dic. 2005
Prima Fase: Sperimentazione
Seconda Fase: Partecipazione e condivisione
>= a 50 mq. per uso irrigazione, sia nelle zone montane dove con adeguati sistemi di filtraggio possano
La maggior parte del lavoro verrà condotto attraverso consultazione/scambio di pareri e informazioni via
telefono e via e-mail fra i partecipanti ed incontri in
gruppi di lavoro ristretti
Il fine ultimo è di arrivare in maniera partecipata e
condivisa alla stesura di norme tecniche che permettano
un risparmio energetico
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Il Concorso “Futuro delle Alpi”
CIPRA è la Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi.
Futuro nelle Alpi è un progetto di gestione delle conoscenze che sostiene iniziative
Il Logo della Commissione
nuove ed esistenti e che si prefiggono di armonizzare la protezione della natura, i bisogni della popolazione e gli obiettivi economici.
La nostra Comunità Montana ha partecipato al concorso, mettendo a sistema tutto
quanto sino ad ora fatto in campo ambientale e delineando le linee per il futuro.
La Convenzione delle Alpi
La Convenzione per la protezione delle Alpi é una convenzione quadro intesa a salvaguardare l'ecosistema naturale delle Alpi e a promuovere lo sviluppo sostenibile in
quest'area, tutelando gli interessi economici e culturali delle popolazioni residenti
dei Paesi aderenti.
Al tempo stesso quest'area riveste una grandissima importanza anche per
le regioni extra- alpine per molteplici ragioni, non ultima quella delle
Alpi storicamente attraversate da grandi vie di comunicazione.
La Convenzione quindi muove dalla considerazione che un crescente sfruttamento da parte
dell'uomo possa minacciare il territorio alpino e le sue funzioni ecologiche in misura sempre maggiore, e che solamente l'armonizzazione degli interessi economici con le esigenze
ecologiche può prevenire danni, la cui riparazione, se possibile, comporterebbe grande
dispendio di risorse e di tempo.
Le Alpi della Val Grosina
Sulla base di tali considerazioni i Paesi dell'Arco Alpino riuniti per la prima volta a Berchtesgaden dal 9 all'
11 ottobre del 1989 hanno convenuto di stipulare la
Convenzione per la protezione delle Alpi firmata il 7
novembre del 1991.
Essa costituisce così il positivo esito di una prima fase
che riconosce le Alpi come spazio unitario in una prospettiva globale, cioè uno spazio caratterizzato dall'insieme e dall'interdipendenza di natura, economia e cultura, le cui diverse
specificità si traducono in un'identità che richiede una tutela sopranazionale.
Il territorio della Cm visto dal Passo di Varadega
L ’ Im p e g n o d e l l a C o m u n i t à M o n t a n a
Estratto dal documento di Politica Ambientale del Sistema di Gestione EMAS II
…… “In questa ottica è intenzione dell’Ente Comprensoriale effettuare il suo operato
nella piena conformità normativa ambientale svolgendo politiche che tendano ad uno
Sviluppo Sostenibile, rivolgendo le proprie azioni al miglioramento continuo della qualità di vita dei cittadini, in sinergia con il patrimonio naturale.
Alla base di tale principio nasce il concetto di uomo e natura insieme, come stessa identità, coesistenti in un unico processo di vivibilità e sviluppo che non danneggi in modo
permanente le risorse ambientali.
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Tali riferimenti saranno attuati facendosi carico a livello di Comunità Montana degli
obiettivi fissati dalla Convenzione delle Alpi e dai relativi protocolli attuativi.”
Futuro nelle Alpi : Il Bando
Fare rete, favorire lo scambio
«Futuro nelle Alpi» è un progetto su vasta scala per la gestione delle conoscenze della Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi CIPRA volto alla promozione di uno
sviluppo capace di futuro nello spazio alpino. Per uno sviluppo sostenibile nelle Alpi è importante che persone, imprese ed istituzioni si colleghino tra loro in rete per favorire lo
scambio di conoscenze e di informazioni, per attuarle e dare vita a nuovi impulsi. L’Istituto
federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL segue il progetto dal punto di
vista scientifico.
Diffondere un sapere pratico
La brosciure di presentazione del
concorso
«Futuro nelle Alpi» è un progetto di gestione delle conoscenze che sostiene iniziative nuove
ed esistenti che si prefiggono di armonizzare la protezione della natura, i bisogni della popolazione e gli obiettivi economici. A tale proposito le conoscenze più recenti, provenienti
dalla ricerca, e il sapere pratico basato sulle esperienze vengono messi assieme, valutati e
preparati per l’applicazione (alpKnowhow). alpService mette i risultati a disposizione di
molti soggetti. I progetti pilota sostenibili che si rifanno a tali conoscenze vengono sostenuti
e seguiti. alpPerformance riunisce in una «Impresa Alpi» tutti i soggetti innovatori attivi in
campo economico nel rispetto della sostenibilità.
Rispondere alle domande
Sei complessi di domande costituiscono la base tematica di questo progetto di gestione delle
conoscenze. Sono stati identificati insieme ad esperti e attori provenienti da tutto l’arco
alpino nell’ambito di un progetto preliminare.
I temi centrali sono:
1. Creazione di valore aggiunto regionale: contributo alla creazione di valore aggiunto regionale attraverso catene di produzione e servizi che utilizzino le risorse immateriali e materiali della regione.
2. Capacità d’azione sociale: contributo dei valori socioculturali e della capacità d’azione
sociale per la qualità della vita e dell’ubicazione nello spazio alpino. Cosa spinge le persone
a rimanere
nelle Alpi, o a trasferirvisi, prescindendo dagli aspetti economici ed ecologici?
3. Aree protette: contributo delle aree protette alla creazione di valore aggiunto regionale e
alla conservazione della biodiversità.
4. Mobilità: soluzioni e strategie di successo per un traffico per il tempo libero, turistico e
pendolare che sia sostenibile.
5. Nuove forme di processi decisionali: contributo della partecipazione e di nuove forme
dei processi decisionali nella negoziazione delle rivendicazioni di utilizzo del territorio nella
prospettiva di
uno sviluppo sostenibile.
6. Politiche e strumenti: perfezionamento di politiche e strumenti per uno sviluppo territoriale sostenibile.
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Il nostro progetto: “Strateg ie di sviluppo sostenibile”
Il progetto consiste nell’integrare diverse attività attualmente in fase
di realizzazione da parte dellì’Ente : Agenda 21Locale e una serie di
progetti correlati, la Certificazione Emas II e il Piano di sviluppo locale
M.A.S.T.E.R., al fine di creare strumenti e politiche condivise con le
istituzioni e i cittadini che premettano il governo del territorio secondo
principi di Sviluppo Sostenibili.
Obiettivi
Permettere alla popolazione di partecipare e condividere le scelte del governo del territorio e di indirizzare tali scelte verso un’ottica di sviluppo sostenibile, creando nuovi percorsi decisionali che vedono i cittadini in una versione attiva/propositiva.
Creare gli strumenti e le politiche per lo sviluppo sostenibile del territorio utilizzando un Sistema di Gestione Ambientale per migliorare il settore ambientale, il piano di sviluppo locale per migliorare dal punto
di vista strutturale ambientale e A21L per il coinvolgimento della popolazione.
Obiettivo della Comunità Montana Valtellina di Tirano è l’implementazione dell’Agenda 21 locale attraverso progetti correlati come la formazione/informazione del personale docente delle Scuole del territorio e della diffusione delle buone pratiche negli Enti pubblici attraverso i bandi verdi
Da ottenere
Diffusione buone pratiche es. risparmio energetico, bandi acquisti verdi
Diffusione e condivisione con altri comuni del regolamento edilizio con norme tecniche per il risparmio
energetico
Attività di formazione, alfabetizzazione concetti sviluppo sostenibile nelle scuole.
Realizzare di un piano di azione condiviso con i cittadini.
Impiego del premio
L’ammontare del premio verrà utilizzato per portare a compimento i progetti in esseIl bando prevede 6 premi da euro
re formazione degli insegnati e degli studenti, stampa di materiale informativo, collaborazione con gli altri Comuni del territorio per redigere regolamenti edilizi con
25.000/cad.
norme tecniche per il risparmio energetico e per realizzare il piano attuativi che verrà
deciso durante i forum tematici dell’autunno.
Prosecuzione eventuale collaborazione esterna ( contratto a progetto) necessaria alla
I progetti presentati nell’arco alpino
realizzazione dei progetti.
Effetti sulla natura e l’ambiente
sono 570.
Sensibilizzazione e diffusione della buone pratiche per favorire un risparmio energetico, una razionalizzazione nell’uso delle risorse. Favorire la conoscenza di prodotti a
A fine settembre saranno pubblicati i basso impatto ambientale, riciclabili ed eco compatibili. Incentivare l’utilizzo di energie rinnovabili, quale il solare ed il fotovoltaici. Diffondere e far conoscere nuove
tecnologie eco compatibili in sostituzione delle vecchie. Responsabilizzare i cittadini
vincitori
nell’uso delle risorse.
Plusvalore economico
Utilizzo dei beni e servizi necessari ai fini istituzionali dell’Ente con un basso impatto ambientale. Ricadute in termini di turismo eco-compatibile, maggiore attenzione ambientale nei lavori pubblici appaltati
dall’Ente grazie all’utilizzo di metodi di ingegneria naturalistica.
Plusvalore socio culturale
Rendere partecipi e consapevoli i cittadini sulle strategie e modalità di governo del territorio. Coinvolgendoli nell’individuazione delle priorità, nell’identificazione dei bisogni e nella determinazione delle
azioni da intraprendere per migliorare la qualità di vita della collettività nell’ottica dello sviluppo sostenibile e del rispetto delle peculiarità del territorio alpino.
Contenuto innovativo
Sinergia di politiche e strumenti decisionali di diverso tipo Emas, Agenda 21, Piano di Sviluppo Locale,
bilancio con elementi….ambientali. Questi strumenti lavorano in sinergia per promuovere e sostenere
uno sviluppo sostenibile. Inoltre si favorisce la partecipazione e si consapevolezza i cittadini nel governo
del territorio.
Trasferibilità
La metodologie di lavoro è applicabile anche ad altre realtà alpine.
Inoltre i progetti appalti verdi, la rimodulazione delle norme tecniche del Regolamento edilizio nonché le
attività di informazione e coinvolgimento del mondo della scuola sono facilmente replicabili. La Regione
Lombardia pensa di utilizzare il progetto energia per elaborare delle linee guida da utilizzare in altre realtà
simili.
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G P P : A p p a l t i ve r d i
Per Green Public Procurement (GPP) si intende un sistema di acquisti -
prodotti e servizi - effettuati dalla Pubblica Amministrazione considerando
tra i tradizionali fattori di scelta, anche gli aspetti ambientali.
Tra i possibili vantaggi ambientali derivanti dall’adozione di Green Public
Procurement vi sono:
la riduzione dei consumi di materie prime, l’aumento dell’efficienza energetica, la riduzione delle emissioni in acqua ed aria, la riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti.
Il GPP è quindi uno strumento strategico trasversale in grado di agire su
più problemi ambientali contemporaneamente.
Bruxelles, 4.7.2001
COM(2001) 274 definitivo
C OM U N I C A Z I O N E IN T E R PR E TA TI V A DE L L A C O M M IS S I O NE
Il diritto comunitario degli appalti pubblici e le possibilità di integrare considerazioni di carattere ambientale negli appalti pubblici
Estratto
“La politica degli appalti pubblici è uno dei molteplici
elementi della politica del mercato unico, di cui condivide
gli obiettivi strategici (in particolare, la libertà di circolazione delle merci, delle persone e dei servizi). La politica
degli appalti pubblici intende contribuire alla realizzazione
del mercato unico creando le condizioni di concorrenza
necessarie affinché gli appalti siano attribuiti in modo non
discriminatorio e il denaro pubblico sia utilizzato razionalmente grazie alla scelta della migliore offerta presentata.
L'applicazione di questi principi permette agli enti aggiudicatari di utilizzare il denaro pubblico nel modo più proficuo, seguendo determinate regole per quanto riguarda la
definizione dell'oggetto dell'appalto, la selezione dei candidati secondo requisiti obiettivi e l'attribuzione del contratto sulla sola base del prezzo o, in alternativa, sulla base di
una serie di criteri obiettivi.”
Se il principio “Sviluppo Sostenibile” e la sua politica riguardante la sostenibilità può datarsi, come inizio con il
rapporto Brundland nel 1987 è interessante ricordare la
risposta data dal Capo Indiano “Seattle” già nel 1854, che
di seguito si riporta in sintesi, al grande Capo Bianco di
Washington (il Presidente degli Stati Uniti, Franklin
Pierce del New Hampshire) quando questi si offrì di acquistare una parte del territorio indiano promettendo di
istituirvi una riserva per i pellerossa:
“ Come potete acquistare o vendere il cielo, il calore della terra? Se noi
non li possediamo come potete chiederci di acquistarli?
Siamo parte della terra, e la terra fa parte di noi è la nostra madre, tutto
ciò che di buono accade su di essa, accade anche ai suoi figli. Non è la
terra che appartiene all’uomo ma è l’uomo che appartiene alla terra.
Prenderemo in esame la vostra offerta di acquistare le nostre terre, ma
qualora decidessimo di accettare tale proposta, io porrò una condizione:
l’uomo bianco dovrà rispettare gli animali che vivono su questa terra come
fossero suoi fratelli. Io sono un selvaggio e non comprendo come “il cavallo
di ferro” fumante possa essere più importante dei bisonti che noi uccidiamo
solo per sopravvivere. Per un destino del fato misterioso voi siete divenuti i
dominatori. Non riusciamo a comprendere il massacro avvenuto alle foreste e agli animali.
Dov’è finito il bosco? Scomparso. Dov’è finita l’aquila? Scomparsa.
E’ la fine della vita e l’inizio della sopravvivenza”
La risposta del capo indiano “Seattle” risulta essere la più
bella e la più profonda dichiarazione mai fatta
sulll’ambiente.”
PAGINA 39
Il Bando della Reg ione Lombardia
Durante il mese di giugno è stato redatto un progetto che prevede la
realizzazione di una Linea Guida per tutti i Comuni del Mandamento,
attraverso il principio della partecipazione e della condivisione, al fine
di agevolare l’acquisto di materiali, servizi ed opere “sostenibili”.
In sintesi si riportano i contenuti del progetto attualmene al vaglio della
Regione Lombardia.
DocUP Obiettivo2 2000-2006 Regione Lombardia
Realizzazione di azioni di indirizzo e accompagnamento di enti locali in attuazione della Misura 3.5
“Promozione delle Agenda 21 locali
e d i a l t ri s t r u m e n t i d i s o s t e n i b i l i t à a m b i e n t a l e ”
“ A p p a l ti v e r d i i n O b 2 ”
A T TO R I C O I NV O L T I
O B B I E TTV I D E L PR O GE T TO
Comuni del Mandamento in area ob.2
Obiettivi che si intendono perseguire
Comune di Grosio
•
Realizzazione di iniziative di comunicazione e diffusione degli appalti
verdi.
•
Realizzazione degli obiettivi ambientali
dell’ente.
Comune di Grosotto
Comune di Vervio
Comune di Mazzo in Valtellina
Comune di Tovo S. Agata
Comune di Lovero Valtellino
Il Costo previsto è di
circa euro 27.000 a
totale finanziamento
della Regione Lombardia
e della politica ambientale
C o n t e n u t i d e l p r o g et t o
•
Organizzazione di incontri con i responsabili degli enti patner per effettuare formazione e informazione sul tema degli appalti verdi.
•
Redazione di materiale informativo da distribuire agli enti, ai cittadini e
alle imprese locali.
•
Organizzazione di un forum per diffondere buone pratiche
•
Introduzione di criteri ambientali nei bandi: creazione e diffusione di
bandi tipo e di un capitolato tipo da pubblicare sul sito.
Tipologie di beni, servizi o lavori nelle cui procedure
di acquisto o affidamento si intendono introdurre criteri ambientali
Acquisto di arredi e complementi; attrezzature d’ufficio; prodotti cartacei;
mezzi di trasporto
e nelle principali tipologie di prodotti acquistate dagli enti pubblici, ove è possibile introdurre criteri ecologici.
Per quanto riguarda i lavori in appalto, si predisporrà un capitolato tipo a cui
ispirare tutti i lavori.
PAGINA 40
S i n t e s i d e l l e at t iv i t à
A conclusione del rapporto sull’attività svolta nel periodo Settem-
bre 2004 - Settembre 2005 è stato organizzato un quadro di sintesi
delle tappe principali del percorso effettuato, dalle iniziative intraprese, ai progetti pensati e realizzati, fino ad arrivare ai risultati.
PAGINA 41
Le tappe viste nell’arco temporale di riferimento.
All’interno delle tabelle sono evidenziati il percorso di Agenda 21
Locale ed anche alcuni dei principali “step” previsti dal Sistema di
Gestione Ambientale EMAS.
In ARANCIONE le
attività di A21L
In VERDE le attività di
EMAS
In BLU i momenti
istituzionali
In GIALLO le iniziative
in corso di attuazione e/o
pianificazione
PAGINA 42
Settore
Territorio Ambiente
Sviluppo Sostenibile
Volete saperne di più?
COMUNITÀ MONTANA
VALTELLIAN DI TIRANO
Piazza Maurizio Quadrio, 11
23037 Tirano (So)
Tel.: 0342.708511
Fax: 0342.708530
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SETTORE TERRITORIO AMBIENTE
SVILUPPO SOSTENIBILE
Dott. Giovanni Di Trapani
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Dott.sa Laura Gasparini
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L`Agenda 21 Locale - Comunita Montana Valtellina di Tirano