SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI Roma 28 settembre- 10 dicembre 2015 C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa 2° anno 9 crediti (inclusi crediti Laboratorio) Orario: Mercoledì 9-11 Aula magna Sani Giovedì 9-11 Aula magna Sani (Lunedì 17-19 Laboratorio) E-mail: [email protected] Stanza B12 Via Salaria113, tel.: 06 49918446ricevimento giovedì 11.30-13 1 Presentazioni Dipartimento di Scienze sociali ed Economiche- Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione Voi? Tutti del canale A-L? 2 Articolazione del corso: Si va dal generale al particolare analisi del contesto: capire il capitalismo globale in cui si muovono le organizzazioni tra stato, mercato e potere delle imprese transnazionali specie finanziarie seguendo Gallino, Finanzcapitalismo analisi della progettazione aziendale seguendo Mintzberg, La progettazione dell'organizzazione aziendale( ed. or 1983) come e perché il lavoro in Italia è in crisi: differenze e somiglianze con gli altri paesi europei guardando non solo agli anni della crisi, ma anche ai decenni precedenti. 3 La prima parte del corso Dopo una breve introduzione sul concetto di organizzazione, e sulla società postindustriale o post-fordista A. I perché della crisi economico finanziaria seguendo Gallino, Finanzcapitalismo e altri autori (Crouch, Stiglitz etc) B. In contemporanea una eventuale parte seminariale su lavoro e crisi a partire da articoli di riviste 4 La seconda parte del corso B. analisi della progettazione aziendale: seguendo Mintzberg, ormai un classico della letteratura organizzativa, guarderemo alle configurazioni organizzative in relazione al contesto di riferimento alle finalità perseguite e alle prospettive di sviluppo delle organizzazioni mentre Di Nicola e Rosati Visioni sul futuro delle organizzazioni guarda ai processi e alle culture organizzative attuali e ai conseguenti cambiamenti nel lavoro 5 La terza parte del corso Cavarra et al, Il lavoro in crisi. Trasformazioni del capitalismo e ruolo dei soggetti. Disoccupazione, sottoccupazione, scoraggiamento, precarietà e scarsa qualità sono le facce con cui si presenta il lavoro oggi; presenti dagli anni ’80, aggravate dalla crisi finanziaria del 2007. Quali sono le cause? Trasformazioni del capitalismo industriale in Occidente in conseguenza della globalizzazione e trasformazioni di una società che diventa più complessa, lacerata da conflitti tra ceti e classi. Attori sociali con identità multiple sembrano avere più possibilità di manovra, ma di fatto continuano ad avere molti vincoli. Gli scarsi investimenti, inoltre, non permettono di assorbire le poche persone laureate e diplomate: dunque la qualità del lavoro non corrisponde a quella della forza lavoro. 6 La parte del corso per i non frequentanti Scelta tra - un testo per approfondire le tematiche della crisi: Colin Crouch, Il potere dei giganti. Perché la crisi non ha sconfitto il neoliberismo. Laterza 2011 - una ricerca sul campo sulle radio private a Roma: analisi del mondo della radiofonia → piccole strutture produttive in un mercato del lavoro frammentato e complesso, 7 Testi d’esame (6 cfu) 1 testo: L. Gallino, Finanzcapitalismo. La civiltà del denaro in crisi, Einaudi 2011 (con particolare attenzione alle prime 2 parti) 2 testo H. Mintzberg, La progettazione dell’organizzazione aziendale, Bologna, Il Mulino, 1996. 3 testo: R. Cavarra, P. Rella, L. Rossotti, F. Bergamante, T.Canal, Il lavoro in crisi. Trasformazioni del capitalismo e ruolo dei soggetti 4 testo (solo per i non frequentanti) a scelta tra Colin Crouch, Il potere dei giganti. Perché la crisi non ha sconfitto il neoliberismo. Laterza 2011 P. Rella, R. Cavarra (a cura di), Uomini e donne nelle radio private a Roma.La passione del lavoro oltre la precarietà, FrancoAngeli 2011. 8 Seminari con altri docenti/esperti: Proposte a titolo esemplificativo: • F. Bergamante e T. Canal dell’Isfol sulla qualità del lavoro; • R. Cavarra sull’industria italiana; • A. Fasano sui modelli di welfare • A. Gambacurta sulle implicazioni della criminalità nello sviluppo territoriale; • L. Rossotti sui ceti medi e sui lavoratori poveri 9 Fin qui 10 Risultati di apprendimento attesi sviluppare una conoscenza e una riflessione critica su A. B. C. il contesto in cui si muovono le organizzazioni economiche tra stato, mercato e potere delle imprese transnazionali specie finanziarie. Motivazioni, impasse e vie di uscita dalla crisi le variabili che condizionano la struttura e l’agire organizzativo; la comprensione delle organizzazioni contemporanee Gli effetti che le trasformazioni del capitalismo hanno sulla struttura sociale e sulla trasformazione delle condizioni di lavoro; le specificità del mercato del lavoro italiano e gli effetti in termini di qualità del lavoro I seminari serviranno ad approfondire alcuni aspetti specifici 11 Prima di cominciare Avete fatto esami di sociologia? Di sociologia dell’organizzazione o di altre materie del gruppo Sps/09? Siete interessati alle problematiche proposte? Vi aspettavate un programma diverso? domande? 12 Che significa sociologia? Qual è il significato etimologico? 13 Che significa sociologia? a) questo ibrido latino-greco da quando si usa? b) Ci sono studi precedenti l’introduzione di tale parola? c) E’ una disciplina umanistica o una scienza? d) Che metodi usa? 14 sociologia significa a) Societas + logos termine introdotto da Comte nel 1824 b) Descrizioni e interpretazioni generalizzanti dei fenomeni sociali erano comuni alla fine del ‘700 (Montesquieu, Touqueville, Smith). Spunti sociologici si trovano anche nella letteratura, filosofia, storia precedenti ma in modo non sistematico c) scienza sociale come l’economia e la politologia 15 La sociologia è una scienza sociale assoggettata a rigorosi procedimenti scientifici come l’economia e la politologia ha aspetti a) teorici (validazione/confutazione di modelli teorici relativi a una formazione sociale o a una parte della società (ad es. organizzazione) e loro trasformazioni nel tempo e nello spazio b) empirici (validazione/confutazione di un’ipotesi tramite dati statistici e o ricerca sul campo) 16 Articolazione della sociologia Generale sociologie specifiche Rapporti di interdipendenza tra → individui, parti, settori, funzioni che costituiscono i sistemi sociali da cui nascono sociologie ancor più delimitate. economia → agricoltura organizzazione < industria >lavoro terziario 17 Contesto in cui comprendere le sociologie economiche modernizzazione/industrializzazione nascita e sviluppo società capitalistica lungo e complesso processo storico socio-economico geografico uscita feudalesimo trasformaz proprietà materie prime colonie proletariato/borghesia urbanizzazione . migrazioni 18 Onde lunghe di industrializzazione (Pacey, cit. in A.Negri, Il lavoro nel Novecento,1988) I (1760-70) Nuove tecnologie manifattura tessile in GB II (1820-29) Ferrovie e altre tecnologie meccaniche in Europa III (1870-80) Nasce industria elettrica in Germania e Usa e poi si sviluppa Industria elettrica pesante nel periodo 1890-1914. IV (1930-40) Tecnologie elettroniche. Crescita rapida nel periodo 1945-70 in Usa. V (1970- ) Componenti microelettroniche in Giappone e California VI ( inizio XXI sec) Biotecnologie e/o green economy? 19 3 FASI e 2 RIVOLUZIONI (Graziani e Nassisi (a cura di), L'economia mondiale in trasformazione1998 1° Dalla manifattura alla macchinofattura (I e II onda lunga→ sostituzione del lavoro muscolare con le macchine 2°Organizzazione Taylorista del lavoro e fordismo (III e IV onda lunga) 3°Accumulazione allargata territoriale : riconquista del controllo sul lavoro e abbondante esercito internazionale di riserva (V e VI onda lunga) 2 sole rivoluzioni: A=1° Rivoluzione industriale (I e II onda, ma anche III) B Incorporazione dell'informazione e dell'intelligenza computerizzata nei sistemi di produzione e nelle macchine (, IV,V e VI onda) 20 La fase attuale appare a noi occidentali solo come crisi Siamo in una fase di industrializzazione? O di de-industrializzazione? Che ne pensate? 21 Un mondo sempre più industrializzato Se consideriamo l’intero mondo non ci sono mai stati tanti addetti all’industria grazie ai paesi del BRIC in cui i lavoratori del settore industriale sono cresciuti enormemente Ma ormai il terziario è il settore prevalente nei paesi di più vecchia industrializzazione con alle spalle 2 secoli di industrializzazione 22 La nuova società (post-fordista) toyotista secondo Revelli (1995): Il toyotismo prende atto della crisi dello sviluppo e ha 3 radici 1. L'ambiente 2. nuove tecnologie digitali 3. rivoluzione femminista → politeismo dei lavori contro il maschilismo fordista, epoca post-nazionale Beck (2003), forse cosmopolita se si superasse il nazionalismo introverso che fa temere l'immigrazione e non ne riconosce il ruolo economico Secondo Lughini ( 1998) stavamo vivendo nell'età dello spreco, con disoccupazione, sovrapproduzione di merci e bisogni sociali insoddisfatti. Per Castells (2004) è un cambiamento epocale: nasce la società in rete, che altri chiamano società della conoscenza ( o capitalismo cognitivo) 23