5E_Etruschi
GLI ETRUSCHI
http://tempopieno.altervista.org/index.htm
Gianni Plantamura
Anno scolastico 2015-16
Classe V E - Scuola Primaria "Umberto I" - I Circolo - Santeramo (Ba)
ins. Gianni Plantamura
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Le Origini
ere
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Tev
fiume Arno
Le origini degli Etruschi sono misteriose:
secondo alcuni storici erano un popolo già
originario dell'Italia, ma secondo lo
storico Erodoto provenivano dall'oriente
e potrebbe essere il popolo dei Tursha,
che giunsero in occidente
contemporaneamente ai Dori.
Sappiamo che intorno all‛800 a.C. vivevano
nell‛area compresa tra i fiumi Arno, in
Toscana, e Tevere, tra Umbria e Lazio.
Questo territorio, ricco di miniere e di sale, prese da loro il nome di
Etruria.
Divennero poi abili marinai e, poichè erano chiamati anche Tirseni o
Tirreni, è probabile che diedero anche il nome al mar Tirreno, in cui si
spostavano per commerciare.
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Una grande potenza
Nei secoli successivi gli Etruschi diventarono molto potenti e conquistarono
altri territori, giungendo a nord oltre il fiume Po e a sud fino alle colonie
greche della Magna Grecia.
Fondarono moltissime città, tra cui Mantova, Felsina (l‛odierna Bologna),
Ravenna, Arezzo, Volterra, Perugia, Tarquinia, Veio, Capua.
La potenza e le conquiste dei Romani provocarono la fine della potenza
etrusca.
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Le città-stato
Le città etrusche erano indipendenti, cioè delle città-stato, con
proprie leggi, re, soldati.
Le città sorgevano sulla cima di colline, in modo da poter essere
facilmente difese, ma anche per evitare le zanzare che infestavano
le pianure più paludose. Alcune città sorgevano vicino il mare ed
erano importanti porti commerciali.
Volterra
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Il lucumone
Il re era chiamato lucumone e oltre a governare era anche il
capo dell'esercito e il primo sacerdote (pontefice massimo).
I lucumoni potevano essere aiutati da un‛assemblea popolare e
da un gruppo di anziani.
Nelle cerimonie pubbliche il lucumone era preceduto da soldati
che portavano una ascia bipenne inserita in un fascio di rami
(fascio littorio).
ascia
bipenne
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La società
Come tutte i popoli antichi, anche gli etruschi erano divisi in
classi sociali, organizzate in forma piramidale. Al vertice c'era il
lucumone, alla base il popolo, cioè i lavoratori (contadini,
artigiani, allevatori, marinai) che erano molto poveri.
I nobili, invece, erano i ricchi possessori di terre e allevamenti
ed anche i commercianti più ricchi e potenti.
lucumone
nobili
ricchi possidenti di terre
ricchi commercianti
popolo
(artigiani, contadini,
allevatori, operai,
marinai,..)
schiavi
(prigionieri di guerra)
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Le donne
Nel popolo etrusco la donna aveva una posizione di grande rilievo.
Educava i figli e trasmetteva il suo cognome e si occupava anche
dell‛eredità.
Potevano partecipare agli eventi pubblici, ai banchetti, ai giochi
olimpici e feste religiose.
Indossavano abiti di lana e di lino, calzavano stivaletti o scarpe con
la punta rivolta verso l‛alto.
Le donne avevano una grande cura del corpo: usavano profumi,
trucchi e si abbellivano con gioielli.
Questo valeva solo per le
donne nobili, quelle povere
lavoravano tutto il giorno.
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L'Economia
Gli Etruschi erano così ricchi perché:
• Sapevano estrarre e lavorare molti minerali (ferro, piombo,
rame). Con questi metalli realizzavano armi, utensili strumenti
musicali,monete e bellissimi gioielli.
• Avevano una grande flotta con la quale commerciavano metalli,
grano, vino, legname e ceramiche. Commerciavano con i Greci della
Magna Grecia e con altri popoli del Mediterraneo.
• Erano ottimi agricoltori: crearono molti canali di bonifica e
furono i primi ad utilizzare l'aratro trainato dai buoi.
• Sapevano allevare gli ovini, i bovini ed i suini.
• Erano anche bravi marinai e pescatori.
monete etrusche
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ARTIGIANATO
Gli Etruschi impararono a lavorare la ceramica dai Greci della
Magna Grecia, ma inventarono anche una particolare ceramica
chiamata "bucchero" di colore nero poichè conteneva anche polvere
di carbone.
Gli Etruschi usarono una nuova tecnica di lavorazione dell‛ oro: la
filigrana e la granulazione.
Un gioiello etrusco realizzato con la tecnica della granulazione.
Bucchero
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1. I fabbri etruschi mettevano le rocce contenenti i minerali, insieme al carbone di legna, in altiforni di pietra.
2. Il calore raggiungeva una temperatura così alta che il minerale fondeva, si separava dalla roccia che lo conteneva e colava, attraverso dei fori, in uno spazio sottostante.
3. Quando i minerali si erano raffreddati, i fabbri demolivano gli altiforni ed estraevano i blocchi di metallo da fornire agli artigiani.
4. Gli artigiani fondevano di nuovo il metallo e lo colavano in diversi stampi per dargli le forme desiderate.
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La Religione
Gli Etruschi erano politeisti: le divinità erano di origine Italica,
ma col tempo subirono influenze dalla religione Greca, così le
divinità etrusche erano molto simili a quelle greche.
Le divinità principali erano:
TINIA: dio del cielo (Zeus greco; Giove romano)
UNI: moglie di Tinia (Hera greca, Giunone romana)
MENERVA: dea della guerra e della sapienza (Athena; Minerva)
APLU: dio del tuono (simile a Febo o Apollo)
TURMS: equivalente ad Ermes e Mercurio
Tinia
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Uni
Menerva
Aplu
Turms
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La religione
Gli Etruschi credevano che il loro destino fosse già stabilito e che le
preghiere rivolte agli dei non potessero cambiarlo. Perciò erano
molto superstiziosi e cercavano di conoscere il futuro osservando il
volo degli uccelli o il fegato degli animali uccisi nei sacrifici: questo
compito era affidato a speciali sacerdoti, chiamati àuguri e aruspici.
Augure
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La religione
I sacerdoti erano molto importanti perché tentavano di
interpretare i segni inviati dagli dei (pioggia, fulmini, siccità);
interpretavano il volo degli uccelli (auguri);
interpretavano i fulmini (folgoratori);
studiavano le viscere degli animali sacrificati agli dei (aruspici)
e conoscevano anche la struttura della volta celeste.
Dividevano la volta celeste con due linee immaginarie
perpendicolari tra loro : il cardo ed il decumano.
Queste linee erano anche le due strade principali che
dividevano gli accampamenti dei soldati e le città in quattro
parti (quartiere = 1/4).
Ognuna di queste strade iniziava alla porta d'ingresso della
città).
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Osserva la ricostruzione dei templi etruschi in
questo video:
Tempio etrusco di Veio ricostruzione 3D. https://www.youtube.com/watch?v=tNd05CpYZ­c
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Il culto dei morti
Come gli Egizi, anche gli Etruschi credevano che la vita
continuasse dopo la morte, perciò seppellivano i defunti con
oggetti che erano stati loro cari e ornavano le tombe con statue e
iscrizioni. Ogni tomba veniva costruita e arredata come una vera
casa. Le tombe, edificate l‛una accanto all‛altra formavano le
necropoli o città dei morti.
Il corpo del defunto veniva adagiato sopra una specie di lettino
oppure dentro sarcofagi di pietra. Per i nobili il coperchio del
sarcofago poteva rappresentare i defunti stessi in grandezza
naturale. Essi in genere erano rappresentati semi-sdraiati, vestiti
lussuosamente e sorridenti, come stessero ad un banchetto.
E‛ grazie agli affreschi
e agli oggetti delle necropoli
che conosciamo tante cose
su questa civiltà.
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Le tombe
Queste tombe si chiamano “tomba a
tumulo”, una costruzione simile ad una
collinetta di terra.
All‛interno erano contenute una o più
stanze, con porte, finestre, soffitti e
colonne. Esse venivano arredate come
una casa vera e propria.
Questo è un altro tipo di tomba, ossia
la “ tomba a camera” che si sviluppava
interamente sottoterra e vi si
accedeva attraverso un corridoio.
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Sulle pareti della Tomba dei Rilievi di Cerveteri sono rappresentati gli utensili tipici presenti nelle abitazioni etrusche.
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Osserva i video che illustrano le necropoli etrusche e
la ricostruzione di una tomba a tumulo
Tomba dei rilievi:
https://www.youtube.com/watch?v=
1AV­cynqS­8
Viaggio nel mondo degli Etruschi:
https://www.youtube.com/watch?v=OzsR38wPT3c
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La scrittura
Gli Etruschi avevano elaborato una loro scrittura utilizzando i segni
dell‛alfabeto greco. Scrivevano da destra verso sinistra, incidendo i
segni con bastoncini di canna su lamine di metallo, su tavolette
ricoperte di cera o su pietra. Talvolta scrivevano su dei rotoli di
stoffa usando delle penne di oca.
Solo i nobili sapevano leggere e scrivere.
La scrittura etrusca rimane ancora oggi un mistero: gli studiosi sono
riusciti a comprendere il significato di alcuni segni, ma non sono
ancora in grado di decifrarla completamente.
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Alfabeto Etrusco
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Le abitazioni
La casa etrusca era composta da alcune stanze attorno a un
cortile centrale, in cui si svolgevano molte attività: si
preparava il cibo, si filava e si tesseva. I pavimenti della casa
erano ricoperti da lastroni di terracotta; le stanze erano
arredate con semplicità, ma disponevano di tutti gli elementi
necessari: sgabelli, letti, tavoli e contenitori per gli abiti.
Questa urna cineraria, ritrovata nella necropoli di Cerveteri, riproduce la sagoma di una casa etrusca.
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L'abbigliamento
Le donne etrusche indossavano lunghe
tuniche ricamate, strette in vita da una
cintura. Si coprivano con mantelli colorati di
lana o di lino.
Curavano molto il loro aspetto con creme e
unguenti, acconciavano i capelli con pettinini o
fermagli e si adornavano di gioielli preziosi.
Gli uomini indossavano tuniche lunghe fino ai
piedi e calzavano scarpe dalla punta rivolta
verso l'alto.
Mettevano anelli nella barba, alle dita e ai
polsi.
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Il Cibo
Alla base dell'alimentazione dei ricchi Etruschi vi erano i prodotti
locali dell'agricoltura e dell'allevamento: cereali (grano, farro),
frutta (uva, prugne, nocciole), pane, olio, vino, formaggio, carne.
Si nutrivano anche di selvaggina (lepri, cinghiali, anatre...) e sulla
mensa dei più ricchi non mancava il pesce: tonno, sogliole, triglie,
aragoste, ricci di mare...
Al posto del pane mangiavano il "puls", una pappa di farro condita
con olio di oliva. La bevanda preferita era il vino.
I ricchi etruschi
mangiavano semisdraiati
su delle specie di divani
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LA MUSICA
Gli Etruschi amavano molto la musica, che era presente in tutte le
loro attività.
I musici, ispirati dalla natura, suonavano vari strumenti per
riprodurla, ma il loro strumento principale era l‛ aulos: un flauto.
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Per ripetere tutto segui il video a questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=HXIpLh4bidE
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Un bel libretto in doppia lingua
da usufruire solo on line
http://issuu.com/skylabstudios/docs/quaderno_didatticolow/1
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