Le origini
La fanteria, le batterie d’artiglieria e gli
squadroni di cavalleria restarono truppe cantonali. I cantoni, pur continuando
ad essere rappresentati con la loro
bandiera sui “Kepi” dei nostri soldati
fino dopo la prima guerra mondiale,
persero una parte importante delle loro
competenze. Per quanto attiene la
fanteria, ai cantoni rimase il compito
di organizzare i corpi di truppa e di garantirne gli effettivi; rimase anche la
competenza della promozione degli ufficiali secondo le norme vigenti. Queste
competenze cantonali sopravvissero
anche alla OM del 1907 ed alla legge
militare del 1995.
L’OM del 1874 implicò anche una
nuova numerazione dei corpi di
truppa; si iniziò nel Canton Vaud con
il battaglione fanteria 1, reggimento
fanteria 1, 1. brigata fanteria della 1. divisione terminando con il battaglione
99 del Canton Argovia. In totale nell’attiva vennero creati 99 battaglioni di
fanteria2 e 8 battaglioni di carabinieri.
I reggimenti d’allora erano composti da
3 battaglioni che, a loro volta, comprendevano 4 compagnie. I militi ticinesi furono incorporati nei battaglioni
fanteria 94, 95 e 96 del reggimento
fanteria 32, subordinato a sua volta alla
brigata di fanteria 16 della divisione 8.
Altri militi furono previsti nel battaglione fanteria 97 e nella seconda compagnia del battaglione carabinieri 8.
b
Nella primavera del 1875 la stampa
cantonale riportava le novità della riforma dell’Armata Federale, come ad
esempio i circondari di reclutamento
del reggimento ticinese di fanteria3:
“…distretti di Mendrisio e Lugano
(in parte) (10° circolo) batt. 94; distretto
di Lugano (in parte), circolo di Bellinzona (in parte), Giubiasco (11° circolo)
batt. 95; distretti di Locarno e Vallemaggia (12° circolo) batt. 96: 32° Reggimento; distretto di Bellinzona (in parte
Riviera, Leventina e Blenio) (13° circolo)
batt. 97.“
Ben presto il Cantone si accorse però
di non essere in grado di alimentare 4 battaglioni di fanteria e una
compagnia di carabinieri e prese più
volte posizione verso la Confederazione
per ridurre il proprio “contingente” di
un battaglione. Il 19 giugno 1875, il
Consiglio di Stato ticinese indirizzò
uno scritto all’Alto Consiglio Federale
Svizzero nel quale riconfermò l’incapacità di fornire 4 battaglioni completi
di fanteria d’attiva e di Landwehr come
da OM1874. Il Consiglio Federale
nella sua risposta del 23 giugno 1875
accettò la richiesta ticinese: “…l’Art.
32 della nuova organizzazione militare assegna al Ticino solo 3 dei 4 battaglioni d’attiva e di landwehr4“. Il tutto
venne poi ratificato il 1 luglio con un
decreto federale. Per questo motivo,
anche se l’organizzazione militare
attribuì il battaglione 97 al nostro
cantone, questo non fu mai formato né
tanto meno fu operativo con truppe
ticinesi. Di conseguenza, anche i nostri
circondari di reclutamento dovettero
essere riorganizzati.
I reparti che videro la luce con l’OM
1874, come pure quelli che vennero
riorganizzati, andavano ora formati e
strutturati. A questo scopo, il dipartimento militare emise il 25 agosto un
ordine generale che convocava per i
mesi di settembre e ottobre in tutto il
Paese le cosiddette Ispezioni Federali. Questo ordine fu ripreso dalla
stampa con anche i nominativi di tutti
i comandanti fino al livello di compagnia sia d’attiva che di landwehr.
I militi vennero convocati per battaglione per due o più giorni e in quella
occasione ricevettero le prime indicazioni sul nuovo Esercito. Nel nostro
Cantone, queste ispezioni ebbero luogo
solo in dicembre. “I battaglioni d’infanteria, fucilieri, di attiva N.° 95 e 96,
la compagnia carabinieri N.° 2 del battaglione N.° 8 e la batteria di campagna
d’attiva N.° 48, subiranno l’ispezione
federale in Bellinzona. Il battaglione N.°
94, di attiva, la subirà a Lugano.
La durata dell’ispezione sarà di giorni 3,
compresi quelli di entrata e di licenziamento5“. Questo avvenimento, che
toccava solo le truppe di attiva6, trovò
ampio risalto nella stampa come ad
esempio ne “Il Gottardo” del 22 dicembre: “…Oggi ebbero fine le ispezioni federali per l’organizzazione dei
corpi di truppa ticinesi…meno il battaglione N.° 94 che entrerà in servizio
il 27 corrente a Lugano. …il battaglione N.° 96 (contava) oltre 750 e il
battaglione N.° 95 ben 850 uomini. A
Bellinzona era la compagnia carabinieri
della forza di quasi 200 uomini.” In
questa occasione venne consegnato ai
militi anche il primo documento di identificazione: il libretto di servizio.
Va rilevato a questo proposito, che era
prassi riportare nel libretto di servizio
24
c
2
Al tempo si parlava di battaglioni di fanteria
e solo in seguito si parlò di battaglioni di
fucilieri; non è chiaro quando si cominci a parlare di “bat fuc”, si presume che ciò iniziò in
fasi successive a partire dal 1890 (Robert Gubler,
Felddivision 6, Verlag NZZ, Zurigo, 1991,
pag. 541). Si conoscono infatti iscrizioni fatte
su libretti di servizio dei nostri militi durante
e dopo la prima guerra, dove si parla ancora, ad
esempio, di cp fant mont IV/96.
3
Tratto da Il Gottardo, Giornale del Liberismo
Ticinese, Bellinzona, 05.04.1875.
4
Atti del Gran Consiglio ticinese, Archivio Fe-
derale, Berna.
5
Tratto da Gazzetta Ticinese, 09.11.1875.
i giorni prestati con il “vecchio” Esercito, come pure gli eventuali cambiamenti di grado antecedenti7.
Sempre a partire dal 1875, ai soldati
vennero consegnati gratuitamente
i primi effetti di vestiario, equipaggiamento ed armamento. I fucilieri ebbero uniformi con la giacca blu
scuro. I pantaloni erano di color blu
chiaro con gamasce bianche; in seguito
vennero portati pantaloni lunghi grigioblu. Il “Kepì” con visiera anteriore e posteriore veniva portato praticamente in
ogni situazione fuori dagli accantonamenti ed era ornato da una coccarda
con i colori cantonali, da due fucili incrociati e del numero del battaglione;
il pompon di lana, di diversi colori, indicava la compagnia.
da notare che le ispezioni si tennero, nel mese
di dicembre, per il battaglione 96 dall’8 al 12,
per il battaglione 95 dal 14 al 18, per la batteria 48 e la compagnia carabinieri dal 19 al 23
e per il battaglione 94 dal 27 al 31.
6
La landwehr venne convocata nel novembre
1876, sempre nel contesto delle ispezioni federali.
b
Decreto federale sulla riduzione del numero
dei battaglioni attribuiti al Canton Ticino.
Nel dettaglio si potevano riconoscere:
I. compagnia verde
II. compagnia verde
con anello bianco
III. compagnia giallo/arancione
IV. compagnia giallo/arancione
con anello bianco
Il libretto di servizio conteneva l’organizzazione dell’Esercito come pure le
istruzioni per il maneggio delle armi
personali. A questo proposito si ricorda che l’armamento personale dei militi era basato sul fucile a ripetizione
manuale Vetterli in calibro 10.4mm che,
a determinate condizioni, veniva lasciato in proprietà ai militi al termine
del proprio servizio. Questa prassi è tuttora in vigore.
Dopo la riorganizzazione dei circondari
di reclutamento e seguito della rinuncia a costituire il battaglione 97, inizialmente al bat fant 95 vennero assegnati i militi provenienti dai distretti
di reclutamento di Locarno e Vallemaggia e dai circoli di Sessa, Tesserete
e Breno; il 94 riuniva i militi del Luganese e del Mendrisiotto mentre il 96
era formato prevalentemente da militi
del Bellinzonese e Valli. Basandosi sui
circondari di reclutamento si può inoltre
affermare che il 95 succedette approssimativamente al bat fant 8 del vecchio
Esercito Federale.
Sempre nel 1875 la Confederazione
decise di introdurre l’obbligo degli
esami nelle scuole reclute. Grazie
a questi ultimi era possibile stabilire il
grado di alfabetizzazione maschile nelle
diverse regioni linguistiche della Svizzera durante vari periodi.
A fine secolo, l’esame consisteva nello
scrivere una lettera per ottenere un
posto di lavoro e una per informare la
famiglia riguardo la propria nuova
sistemazione. In questo caso va rilevato
il forte riferimento verso l’importante
fenomeno dell’emigrazione. I dati che
emergevano erano capillari: purtroppo
il Ticino, e questo poteva piacere o
meno, occupava spesso l’ultimo posto
nella classifica nazionale. Per cercare
di migliorare la propria posizione, il
Cantone decise di introdurre dei corsi
preparatori agli esami ma con scarso
successo, data la mancanza di una solida istruzione e di un analfabetismo
generale esistente nel Cantone a
quell’epoca8.
7
Nell’organizzazione precedente esistevano
gradi militari oggi non più in uso come ad esempio Secondo Sottotenente e Primo Sottotenente.
8
Raffaello Ceschi, La scuola pubblica
in Ticino, ne La domenica popolare, emissione
RTSI del 17.11.2002.
c
25
Tavola dei pompon, ordinanza federale 1888.
Scarica

Le origini