I FORTI
IL FORTE DI EXILLES
I primi documenti in cui viene citato il forte
di Exilles, ancora assai rudimentale e in
via di definizione, risalgono al VII sec.
La prima descrizione del castello risale,
invece, al 1339: la pianta si presenta
quadrangolare con stalle e magazzini
esterni, assai diverso dalla piazzaforte
solida e compatta di oggi.
Tra il 1494 e il 1496 diventa deposito di
munizioni per i francesi di Carlo VIII: viene
allargata la porta principale per permettere
il transito dei cannoni e vengono arruolati
con la forza molti contadini del posto per
difendere la roccaforte.
Durante il XVI secolo il forte viene
utilizzato dai francesi, che erano riusciti ad
assediarlo, come punto chiave logistico di
primaria importanza.
Nel 1708, durante la guerra di
Successione Spagnola, il forte tornò ai
Savoia.
Con l’avvento di Napoleone Bonaparte, la
roccaforte fu demolita: venne ricostruita
con il ritorno del Piemonte e della Savoia
al Regno di Sardegna, sancito dal
Congresso di Vienna del 1814.
Il Forte, durante la Seconda Guerra
Mondiale, assunse il ruolo di importante
punto strategico.
IL FORTE DELLO CHABERTON
I lavori per la realizzazione della Batteria
Chaberton vennero avviati nell’estate del
1898: già nel 1906 i primi cannoni salirono
in vetta, furono montati nelle cupole e
effettuarono alcuni tiri di esercitazione.
La Batteria, a differenza di altre
fortificazioni di alta quota, fu
costantemente presidiata (tranne nel
periodo 1915/1918).
Durante la Seconda Guerra Mondiale i
francesi, che da anni avevano ritenuto la
fortificazione italiana come una reale
minaccia, avevano preparato con cura la
risposta da rivelare al momento
opportuno: le truppe italo-tedesche, infatti,
si ritirarono e i francesi dal 1947 ottennero
la Batteria dello Chaberton e i territori
limitrofi.
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i Forti (Chaberton, Exilles)