ISPETTORIA SALESIANA MERIDIONALE Ufficio di Pastorale Giovanile - Via Don Bosco, 8 – 80141 Napoli Tel. 081/7809271 Sito: www.sdbime.it Email: [email protected] SERVIZIO CIVILE NAZIONALE nell’Ispettoria Salesiana Meridionale VADEMECUM per i volontari e gli OLP A cura dell’Ufficio Servizio Civile di Napoli 2 NOTE PREVIE LEGENDA : SCN OLP UNSC SCS Servizio Civile Nazionale Operatore Locale di Progetto Ufficio Nazionale per il Servizio Civile Servizi Civili e Sociali SCS La Federazione SCS/CNOS (Servizi Civili e Sociali - Centro Nazionale Opere Salesiane) è stata fondata nel 1993 per aiutare ad organizzare: - le attività sociali a favore degli emarginati - il servizio civile degli obiettori di coscienza - i servizi territoriali in favore dei minori. La Federazione accoglie enti promossi dai salesiani e gruppi che condividono i principi educativi di don Bosco. Essa aiuta ad organizzare i loro interventi educativi, secondo le esigenze di una società avanzata e democratica e attenti alla evoluzione scientifica e giuridica di ciò che concerne i minori. Le realtà salesiane del Meridione, attraverso l’ente Ispettoria Salesiana Meridionale, fanno riferimento al SCS riguardo il SCN. Referenti a livello Nazionale: don Mario Pertile – Andrea Sebastiani Ispettoria Salesiana Meridionale È l’ente che rappresenta le realtà salesiane del Meridione presso il SCS. 3 Incaricati attuali del SCN dell’Ispettoria d. Gino Cella Delegato della Pastorale Giovanile tel. 081/7809270 d. Madonna Domenico Responsabile presso l’Ente “Ispettoria Salesiana Meridionale” del SCN, segue la fase progettuale, la selezione e la formazione delle volontarie; è il referente SCN per le comunità sdb. tel. 081/7809271-cell. 3387103413 Martelli Giulia Coadiuva nella fase progettuale, nella selezione e formazione delle volontarie. È la referente per le volontarie presso l’Ufficio di SCN di Napoli. tel. 081/7809271 4 GLOSSARIO ESSENZIALE Sede di attuazione del progetto: è l’unità operativa di base dell’ente al di sotto della quale non può essere istituita altra struttura di livello inferiore. Operatore locale di progetto: dipendente o volontario dotato di capacità e professionalità specifiche inerenti le azioni e gli obiettivi del progetto, in grado di fungere da coordinatore e responsabile del progetto in senso ampio e delle attività dei volontari nello specifico, con caratteristiche tali cioè da poter essere “maestro” al volontario. É il referente per le/i partecipanti alla realizzazione del progetto relativamente a tutte le tematiche legate all’attuazione del progetto, ed è disponibile in sede per almeno 10 ore a settimana. Per la qualifica di “operatore locale di progetto” occorre un titolo di studio attinente alle attività specifiche, oppure titoli professionali evidenziati da un curriculum, in aggiunta ad almeno due anni di esperienza nelle attività specifiche, unitamente ad una esperienza di servizio civile, anche ai sensi della legge n.230 del 1998, oppure una preparazione specifica da acquisire tramite un seminario di almeno un giorno organizzato dall’Ufficio nazionale. Responsabile di progetto: dipendente o volontario che abbia avuto esperienze dirette di gestione del servizio civile di almeno un anno, al quale è affidata la realizzazione del progetto in tutte le sue articolazioni. In questa ottica adotta tutte azioni necessarie per il corretto espletamento delle attività previste dal progetto in relazione al raggiungimento degli obiettivi fissati. Responsabile del Servizio Civile Nazionale: dirigente o persona in posizione apicale nell’ambito della struttura dell’ente accreditato è responsabile del servizio civile in tutte le sue articolazioni e manifestazioni, di cui risponde direttamente all’Ufficio nazionale. Coordina le sedi e l’attività di tutti i responsabili di sede locale dei progetti, rappresenta, all’interno dell’ente, l’ultima istanza per le controversie nate con i volontari coinvolti nei progetti ed è l’unico soggetto dell’ente accreditato ad intrattenere rapporti con l’Ufficio nazionale. Formatore: dipendente o altro personale con contratto specifico in possesso di titolo di studio di istruzione superiore, con esperienza professionale in ambito formativo di almeno tre anni, di cui uno nell’ambito specifico del servizio civile. L’esperienza di servizio civile può essere sostituita, in fase di prima attuazione, dalla frequenza di un percorso formativo organizzato dall’Ufficio nazionale. 5 Il Servizio Civile Nazionale 1. La legge n. 64 Con la legge n.64 del 2001 è stato creato il Servizio Civile Nazionale per concorrere, in alternativa al servizio militare obbligatorio, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari, per favorire la realizzazione dei princìpi costituzionali di solidarietà sociale, per promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli, per partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio ambientale, anche sotto l'aspetto dell'agricoltura in zona di montagna, forestale, storico-artistico, culturale e della protezione civile e per contribuire alla formazione civica, sociale, culturale, e professionale dei giovani mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni che operano all'estero. 2. Il Servizio Civile Nazionale è un’esperienza: - - - che concorre alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari; che favorisce la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale; che promuove la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli; che partecipa alla tutela e salvaguardia del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientali, che contribuisce alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni operanti all’estero; originale ed unica rispetto agli altri paesi europei. 3. Il Servizio Civile Nazionale non è: - volontariato, ma è un servizio scelto volontariamente, liberamente; obiezione di coscienza, ma si chiama Servizio Civile ed è gestito dal medesimo ente pubblico (UNSC – Ufficio Nazionale per il Servizio Civile); un lavoro socialmente utile o un modo per trovare “manovalanza a basso costo”. Il volontario riceve un compenso mensile (attualmente 433 euro), per partecipare deve svolgere un concorso pubblico “per titoli e colloquio”, e può svolgere il Servizio Civile una sola volta. 6 IL SERVIZIO CIVILE IN AMBITO SALESIANO Capitolo Generale dei Salesiani 23: "La storia dei giovani all'Oratorio, vivente Don Bosco, è ricca di questo apprendistato della vita cristiana: essere al servizio degli altri, in maniera ordinaria e in forme talvolta straordinarie. Oggi si aprono al giovane nuovi campi di servizio. C'è l'animazione educativa e culturale nel territorio, per vincere l'emarginazione e diffondere una cultura di partecipazione; c'è il volontario civile e missionario, per collaborare con altri organismi alla promozione umana e all'evangelizzazione. L'amore alla vita, nel segno dello Spirito, e nello stile di Don Bosco, sa trovare strade adeguate per venire incontro alle migliori energie del mondo giovanile” (CG 23, n. 179). Capitolo Generale dei Salesiani 24: "La realtà del volontariato oggi è molto diffusa tra giovani e adulti ed è di grande attualità in questo momento storico. E' sentita in Congregazione, nella Chiesa e nella Società, come un nuovo stile di "apertura all'altro". E' un modo concreto e privilegiato di incontrare laici formati e motivati. E' una sfida che il laicato - cristiano e non- lancia contro le ingiustizie e gli egoismi imperanti. … Il volontariato costituisce spesso un esito vocazionale significativo ed una valida conferma del cammino educativo percorso dai giovani insieme con gli SDB e della proposta all’altro offerta dalla pastorale giovanile” (CG 24, n. 26). Capitolo Generale dei Salesiani 25: “In un mondo globalizzato la comunità salesiana prende coscienza della realtà della povertà e dell’ingiustizia e si impegna ad educare ed evangelizzare con metodologie appropriate i giovani che vivono sia in un contesto di povertà che in un contesto di benessere:… Offrendo proposte di qualità per educare alla giustizia e solidarietà, …, mediante la ricerca delle cause dell’ingiustizia e in vista dell’assunzione di impegni concreti” (CG 25, n. 48). 7 CRITERI DI QUALITA’ 1. IL PROGETTO PER LA PERSONA E NON LA PERSONA PER IL PROGETTO 2. IL PROGETTO AL SERVIZIO DELLA COMUNITA’ E DEL TERRITORIO 3. COLLEGAMENTO DIRETTO CON LA PASTORALE GIOVANILE 4. Il progetto dev’essere pensato, elaborato ed attuato per offrire al giovane un’esperienza di maturazione e di crescita personale. Dev'essere un'esperienza capace di conferire significati nuovi e validi al percorso di definizione dell'identità personale, alla maturazione della dimensione sociorelazionale, alla crescita della dimensione professionale. Questo comporta che il Servizio Civile Nazionale venga considerato un servizio che dobbiamo rendere ai giovani: l'offerta di un "tempo" qualificato e specifico per crescere come uomini e donne del nostro tempo. Il volontario non è al servizio della mia attività specifica, ma, attraverso il progetto particolare dell’ente, è al servizio della comunità nel suo complesso; questo comporta l'impegno ad elaborare progetti con un’attenzione particolare ai bisogni del territorio, ad elaborarli in rete con il territorio, ad impegnarsi a diffondere il Servizio Civile nella comunità nella quale operiamo. Il Servizio Civile Nazionale potrebbe/dovrebbe configurarsi come una proposta significativa della Pastorale Giovanile. Per raggiungere tale obiettivo si possono prevedere le seguenti azioni: sensibilizzare l’Ispettoria, in tutte le sue componenti, sulle novità inerenti il Servizio Civile Nazionale: è una proposta per tutti i giovani e non per i pochi fortunati o per i più bravi; coinvolgere il Delegato e l’equipe di PG nell’elaborazione dei progetti di Servizio Civile Nazionale; collocare la proposta del Servizio Civile Nazionale all’interno delle proposte pastorali dell’Ispettoria in modo organico e continuativo. UN’ESPERIENZA VALIDA UMANAMENTE E QUALIFICANTE PROFESSIONALMENTE Il Servizio Civile rappresenta uno strumento per favorire la crescita e la maturazione personale (ad esempio: sviluppare le dimensioni della solidarietà, dell’assunzione di responsabilità, la capacità di gestione dei problemi, …), per acquisire specifiche conoscenze e competenze in alcuni ambiti professionali (assistenziali, educativi, …). Non è poi da sottovalutare la carica “vocazionale” che quest’esperienza porta in sé. Il progetto di Servizio Civile può rappresentare, inoltre, l'occasione per aprire campi nuovi d'intervento alla pastorale salesiana, realizzando la collaborazione e la corresponsabilità con i laici. 8 NORME 1) Inizio del Servizio 1. All’atto della presentazione in servizio, il volontario deve portare con sé il documento che attesta l'ammissione ai progetti per volontari in servizio civile, inviatogli per posta dall'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (UNSC). Tale documento presenta le condizioni contrattuali che il volontario deve accettare per iniziare il proprio servizio civile presso l'Ente. Con la comunicazione del Direttore dell'Ufficio Nazionale vengono indicati ai selezionati: la sede di assegnazione, la data di inizio e fine servizio, le condizioni economiche, previdenziali, assicurative previste per il volontario, gli obblighi di servizio al cui rispetto è tenuto il volontario. Deve quindi essere: • firmato dal volontario; • firmato dall’OLP; • lasciato all’Ufficio SCN di Napoli che provvederà a datarlo e ad inviarlo all'UNSC. Una copia della lettera del Ministero verrà lasciata al volontario. 2. L’Ufficio SCN di Napoli deve consegnare al volontario i seguenti documenti: A. copia del modello relativo alla comunicazione del domicilio fiscale. Questo modulo deve essere compilato dal volontario, lasciato alla all’Ufficio SCN di Napoli che provvederà a consegnarlo all’UNSC e corredato dalla fotocopia dei seguenti documenti: • certificato di attribuzione del numero di codice fiscale rilasciato dal Ministero delle Finanze - Anagrafe; • documento di identità personale (carta d'identità, patente di guida, passaporto, etc.); B. numero 2 copie del modulo per l’apertura del libretto postale di risparmio nominativo sul quale l’UNSC accrediterà al volontario il rimborso mensile. Tale modulo dovrà essere compilato e presentato dal volontario ad un qualsiasi ufficio postale, il quale provvederà a trattenerne una copia e restituirne l’altra. Quest’ultima dovrà essere inviata subito all’Ufficio SCN di Napoli via fax (l’Ufficio SCN provvederà a consegnarla all’UNSC); C. una copia dell'estratto concernente dell'assicurazione stipulata dall'UNSC. le condizioni 3. La mancata presentazione per malattia debitamente certificata non è 9 considerata rinuncia; il volontario è considerato in servizio dalla data indicata sulla comunicazione dell’Ufficio, ha diritto alla conservazione del posto in graduatoria con l’avvertenza che i giorni di assenza per malattia saranno decurtati dal numero complessivo dei quindici previsti per tutto il periodo di servizio. Oltre i quindici giorni indicati, la mancata presentazione equivale a rinuncia. In tal caso, il volontario, fatto salvo il mantenimento dei requisiti di ammissione al Servizio civile nazionale, può fare nuova domanda di servizio civile in uno dei bandi successivi (sempre a discrezione del Ministero). 4. La mancata presentazione in servizio fino ad un massimo di quindici giorni oltre la data indicata sulla lettera di assegnazione può non essere considerata rinuncia anche in presenza di altri gravi e particolari motivi che dovranno essere tempestivamente comunicati dal volontario all’Ufficio SCN di Mestre e dall’UNSC valutati. Il volontario è considerato in servizio dalla data indicata sulla comunicazione dell’Ufficio e ha diritto alla conservazione del posto in graduatoria. In tal caso i giorni di assenza saranno decurtati dai venti giorni di permesso spettanti durante l’anno di servizio. L’eventuale prosecuzione dell’assenza sarà considerata automaticamente rinuncia. 2) Formazione Il volontario deve partecipare agli incontri formativi (Nazionali– Regionali) previsti dalla Normativa e calendarizzati dall’Ente. La formazione è a tre livelli: LOCALE: consiste nell’opera di tutoraggio svolta dall’OLP (pianificazione del servizio, colloqui di verifica dell’operato, eventuali incontri di formazione locale...); consiste negli incontri di formazione che si terranno durante l’anno presso le diverse sedi dell’Ente (in genere tre giorni residenziali). Le tematiche saranno inerenti l’attività educativa svolta, le motivazioni al servizio civile, alcuni aspetti peculiari del progetto scelto. Verranno inoltre proposte alcune attività del MGS (Corsi Animatori, Festa dei Giovani, Festa dei Ragazzi, Campi ispettoriali…): si valuterà a quale iniziativa aderire in dialogo con il singolo volontario e in accordo con l’OPL. REGIONALE: NAZIONALE: consiste nell’incontro organizzato dal SCS di Roma; ne è previsto uno di più giorni dopo la seconda metà del servizio. Prevede la formazione e il confronto con i volontari degli enti salesiani in Italia rappresentati dall’SCS. Gli incontri di formazione sono obbligatori e prioritari allo stesso servizio. Nel caso di assenza, l’ente ricorrerà alle sanzioni disciplinari previste dal SCN (richiamo scritto, decurtazione della paga, esclusione dal progetto). I volontari assenti per malattia dovranno dimostrare tale impedimento con un certificato medico. Se le cause dell’assenza fossero di una gravità particolare, il volontario si intenderà con il responsabile Ispettoriale. 10 3) Registro delle Presenze La sua funzione è di tenere aggiornate le presenze, le assenze, il numero di giorni di permesso (P) o di malattia (M) di cui il volontario usufruisce durante l’anno di servizio. Va compilato nel seguente modo: • nei giorni di servizio: si firma nella colonna corrispondente l’entrata e l’uscita indicandone l’ora; • nei giorni in cui si resta a casa: invece della firma si inserisce la sigla indicante il motivo dell’assenza. Le sigle sono: R (giorno/i (malattia). di riposo); F (festività infrasett.); P (permesso); M Il registro delle presenze deve restare nella sede di servizio e verrà consegnato in Segreteria alla fine del servizio; al termine di ogni mese fotocopiare il foglio delle presenze firmato dalla Volontaria e dall’Olp e farlo pervenire all’Ufficio SCN di Napoli (a mano, via posta, via fax, via mail…) il prima possibile. 4) Orario di servizio 1. I progetti devono prevedere un orario di attività di almeno venticinque ore settimanali, ovvero un monte ore annuo minimo di milleduecento ore. A. Nel caso in cui il progetto abbia optato per la soluzione del monte ore settimanale, i volontari presteranno servizio per almeno 25 ore settimanali da articolare su 5 o 6 giorni a seconda di quanto previsto per la realizzazione del progetto. B. Nel caso in cui il progetto abbia optato per la soluzione del monte ore annuo i volontari dovranno essere impiegati in modo continuativo per almeno dodici ore settimanali, da articolare su cinque o sei giorni a seconda di quanto previsto per la realizzazione del progetto. Al termine dei dodici mesi di validità del progetto, il volontario dovrà avere effettivamente svolto almeno milleduecento ore di servizio ed aver usufruito dei venti giorni di permesso. 2. Il monte ore previsto non può essere esaurito prima del termine del progetto, né è possibile prolungare il servizio oltre i dodici mesi. 3. Il pagamento è mensilizzato (cioè avviene in modo forfettario per complessivi trenta giorni al mese per i dodici mesi di durata del progetto, a partire dalla data di inizio). É quindi compito dell’ente che realizza il progetto organizzare gli orari di servizio, sulla base di quanto sopra 11 precisato. 5) Guida automezzi 1. É consentito al volontario porsi esclusivamente alla guida di automezzi appartenenti o comunque a disposizione della sede di assegnazione. Non é consentito al volontario in servizio civile di porsi alla guida di auto private. 2. I rischi loro derivanti dalla guida sono coperti dalla polizza assicurativa stipulata dall’UNSC e consegnata al volontario all’atto della presentazione in servizio (vedi anche punto 9.8). 6) Temporanea altra sede di Servizio 1. In caso di partecipazione da parte del volontario a campi, gite, etc., con i ragazzi della sede di attuazione (scuola, oratorio, casa famiglia, centro di accoglienza…), è indispensabile che il volontario ricordi al Direttore o all’Olp di comunicare per iscritto alla Segreteria, almeno 2 giorni prima, la data di partenza, di arrivo, l’indirizzo esatto ed il telefono della sede in cui si troverà temporaneamente. Questo solo nel caso in cui la permanenza superi i 2 giorni (non serve quindi nel caso di gite di una giornata o nel caso di week end). 2. Nel caso precedentemente menzionato, le ore da segnare nel registro presenze saranno 8 per ogni giorno. 3. L’ente può impiegare i volontari, per un periodo non superiore ai trenta giorni, previa tempestiva comunicazione all’Ufficio nazionale, presso altre località in Italia o all’estero, non coincidenti con la sede di attuazione del progetto, al fine di dare attuazione ad attività specifiche connesse alla realizzazione del progetto medesimo ( es. soggiorni estivi, mostre itineranti, eventi culturali ecc….). Non sono previsti in questo caso rimborsi a carico dell’Ufficio nazionale per le spese di viaggio. 12 7) I permessi (vacanze-ferie) 1. Nell’arco dei dodici mesi di attuazione del progetto il volontario deve usufruire di un massimo di venti giorni di permesso retribuito per esigenze personali, ivi compresi, gravi e giustificati motivi, quali a titolo esemplificativo gravi necessità familiari, esami universitari e tesi di laurea, licenze matrimoniali ecc… 2. Il permesso consente al volontario di assentarsi dal servizio per un periodo superiore alle 24 ore e non è frazionabile in permessi orari. 3. I volontari possono altresì usufruire di ulteriori permessi straordinari al verificarsi delle seguenti fattispecie: donazione di sangue: 1 giorno; nomina alla carica di presidente, segretario di seggio e scrutatore, nonché di rappresentante di lista, in occasione delle consultazioni elettorali: durata dello svolgimento delle operazioni elettorali; esercizio del diritto di voto: 1 giorno per i volontari residenti da 50 a 300 Km di distanza dal luogo di servizio, 2 giorni per i volontari residenti oltre 300 Km dal luogo di svolgimento del servizio. 4. Le festività infrasettimanale (8 Dicembre, 15 Agosto, 25 Aprile, etc.), sono vacanza lavorativa per il volontario e quindi non va conteggiata come permesso. 5. Il periodo di permesso deve essere concordato con l’ Olp, compatibilmente con le esigenze del progetto di servizio e della formazione; di norma debbono essere richiesti all’operatore locale di progetto della sede di attuazione del progetto almeno quarantotto ore prima della data di inizio. 6. Nel caso in cui l’opera abbia giorni di vacanza che non rientrano tra le festività infrasettimanali previste (ad esempio: vacanze scolastiche natalizie –i giorni 24.12, dal 27 al 31.12, dal 2 al 5.01-, chiusura temporanea dell’oratorio….), il volontario è tenuto ugualmente a prestare servizio presso l’opera concordando con l’Olp il lavoro da svolgere. Nel caso in cui vorrà fare vacanza, i giorni presi verranno considerati come permesso (P). 7. Riguardo il punto precedente, i volontari presenti in opere scolastiche che durante il periodo estivo rimangono chiuse a lungo, verranno destinati, previo accordo con il volontario, ad altra sede che abbia sempre come fine obiettivi educativi analoghi a quelli previsti al proprio progetto. 8. Eventuali giorni di permesso non usufruiti non possono essere remunerati. 9. La fruizione di giorni di permesso eccedenti i venti previsti deve essere comunicata dall’ente all’Ufficio nazionale, che adotta il provvedimento di esclusione dal progetto. 13 8) Assistenza Sanitaria Con la Legge 6 marzo 2001 n° 64 recante: "Istituzione del servizio civile nazionale”, e il Decreto Legislativo 5 aprile 2002 recante: "Disciplina del servizio civile nazionale a norma dell'art. 2 della Legge 64/01", "[…] l’assistenza sanitaria agli ammessi a prestare attività di servizio civile è fornita dal Servizio Sanitario Nazionale. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 68 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, le certificazioni sanitarie a favore di chi presta il servizio civile sono rilasciate gratuitamente da parte delle strutture del Servizio Sanitario Nazionale e sono rimborsate a carico del Fondo nazionale[…]". 9) Malattia o infortuni 1. Il volontario, in caso di malattia o infortunio, deve dare tempestiva comunicazione all’Olp. 2. Il volontario, ogni qual volta sarà assente per malattia o infortunio, dovrà presentare la certificazione prevista. Questa deve essere presentata esclusivamente sui moduli di prescrizione sanitaria rilasciata dai medici di base o dalle strutture della Azienda sanitaria locale (modello rosso). Tale documentazione è conservata dall’ente nella cartella personale del volontario e deve pervenire anticipata all’Ufficio di Napoli via fax entro 48 ore dal rientro in servizio; all’Ufficio appena possibile, va consegnato l’originale. 3. Tutti i periodi di malattia, infortunio sono registrati nella cartella personale del volontario. 4. Spetta al volontario, durante i primi quindici giorni di malattia, l’assegno mensile per l’intero importo. Per il periodo eccedente e per ulteriori quindici giorni di malattia, l’importo economico è decurtato in proporzione ai giorni di assenza. Superati questi ulteriori quindici giorni, il volontario può essere escluso dalla prosecuzione del progetto a discrezione dell’UNSC. 5. L’ente comunica all’Ufficio nazionale - Servizio amministrazione e bilancio e Servizio ammissione e impiego - i periodi di malattia eccedenti i quindici giorni, al fine di procedere alla decurtazione del compenso e, se è il caso, all’ esclusione dal servizio 6. In caso di infortunio la denuncia del sinistro deve essere inviata a cura del volontario al broker assicurativo, entro quindici giorni dal momento dell’infortunio, e comunque non oltre il quindicesimo giorno dal momento dal quale il volontario ne abbia avuto la possibilità. 7. Per gli infortuni avvenuti durante l’orario di servizio, i giorni di assenza non vanno computati nel numero dei giorni di malattia spettante nell’arco 14 del servizio. In caso di assenza dovuta ad infortunio occorso durante e per effetto delle attività svolte nel servizio, ivi compreso il tragitto da e per il luogo in cui la prestazione debba essere effettuata, al volontario spetta l’intera retribuzione fino a completa guarigione clinica. Il periodo di assenza dal servizio, in questi casi, è considerato prestato a tutti gli effetti. 8. La polizza e la sede di attuazione A. All’inizio del servizio viene consegnata al volontario la polizza assicurativa che l’UNSC ha stipulato per tutelare il volontario. B. Ogni sede di attuazione può stipulare una nuova polizza infortuni con massimali superiori alla citata assicurazione dell’UNSC, la quale non prevede una copertura totale (ad esempio il rimborso spese per prestazioni sanitarie è previsto solo per i volontari in servizio all’estero o per coloro in servizio nel territorio nazionale di cui sia stata accertata una invalidità). 10) Tutela della maternità 1. Alle volontarie in stato di gravidanza si applicano le disposizioni legislative del Testo Unico in materia di tutela e sostegno della maternità, adottato con il decreto legislativo 26 marzo 2001, n.151, espressamente richiamato dal decreto legislativo n. 77 del 2001. Ai sensi del predetto Testo Unico il divieto di prestare servizio civile è di norma durante i due mesi precedenti ed i tre mesi seguenti il parto (art.16), in assenza di condizioni patologiche che configurino situazioni di rischio per la salute della gestante e/o del nascituro (art.17). 2. Prima dell’inizio del periodo di divieto di cui all’art.16, lett. a), le volontarie devono consegnare all’ente il certificato medico indicante la data presunta del parto. 3. L’astensione dal servizio, sia nel caso previsto dall’art.17 (astensione facoltativa) che nel caso previsto dall’art.16 (astensione obbligatoria) dovrà a cura dell’ente essere resa nota all’Ufficio nazionale (Servizio amministrazione e bilancio), per gli adempimenti di propria competenza. Dalla data di sospensione del servizio a quella della sua ripresa, di cui pure l’Ufficio nazionale dovrà essere informato a cura dell’ente, è infatti corrisposto l’assegno per il servizio civile ridotto di un terzo. 4. Oltre quanto previsto dagli articoli sopra citati, cui fa espressamente riferimento il decreto legislativo n.77 del 2001, non sono contemplati ulteriori benefici post partum , né l’applicazione della disciplina del “congedo parentale” a favore delle volontarie. L’astensione dal servizio per maternità non comporta la sostituzione della volontaria mediante lo scorrimento della graduatoria. 15 11) Rimborso mensile 1. Per l'attività prestata i volontari riceveranno sul libretto postale di risparmio nominativo aperto all'inizio del servizio, previa presentazione all'UNSC da parte della Segreteria della necessaria documentazione, per un totale mensile di euro 433,00. Eventuali decurtazioni connesse a mancate prestazioni nell'ambito del progetto, come quelle previste per gravidanza, permessi e malattie (vedi sopra), saranno effettuate dall'Ufficio a valere sulle somme ancora dovute. 2. Ai fini previdenziali il periodo prestato in qualità di volontario è riconosciuto ai sensi dell'articolo 49 della Legge n. 153 del 1969. 3. L’importo complessivo delle 12 mensilità erogate non comporta la compilazione della Dichiarazione dei Redditi. È comunque da sommare ad altri eventuali redditi qualora vi siano. 12) Termine del Servizio 1. L'ultimo giorno di servizio occorre presentarsi in Segreteria e consegnare: • il registro delle presenze debitamente compilato; • la valutazione finale: alcune righe stilate dall’ Olp del volontario sull’espletamento del servizio; • una Relazione/Valutazione sulla propria esperienza di servizio a cura del volontario su una traccia fornita dall’Ufficio SCN di Napoli. • la compilazione di un questionario di valutazione dell’esperienza fornito dall’UNSC. 2. Se l’anno di servizio civile viene compiuto dal volontario senza demerito, si può richiedere all’UNSC il rilascio di un Attestato da cui risulta l’avvenuto svolgimento del servizio civile. 16 ALLEGATI 1. CARTA DI IMPEGNO ETICO DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE L’Ufficio nazionale per il servizio civile e gli enti che partecipano ai progetti di servizio civile nazionale: - sono consapevoli di partecipare all’attuazione di una legge che ha come finalità il coinvolgimento delle giovani generazioni nella difesa della Patria con mezzi non armati e non violenti, mediante servizi di utilità sociale. Servizi tesi a costituire e rafforzare i legami che sostanziano e mantengono coesa la società civile, rendono vitali le relazioni all’interno delle comunità, allargano alle categorie più deboli e svantaggiate la partecipazione alla vita sociale, attraverso azioni di solidarietà, di inclusione, di coinvolgimento e partecipazione, che promuovono a vantaggio di tutti il patrimonio culturale e ambientale delle comunità, e realizzano reti di cittadinanza mediante la partecipazione attiva delle persone alla vita della collettività e delle istituzioni a livello locale, nazionale, europeo ed internazionale; - considerano che il servizio civile nazionale propone ai giovani l’investimento di un anno della loro vita, in un momento critico di passaggio all’età e alle responsabilità dell’adulto, e si impegnano perciò a far sì che tale proposta avvenga in modo non equivoco, dichiarando cosa al giovane si propone di fare e cosa il giovane potrà apprendere durante l’anno di servizio civile presso l’ente, in modo da metterlo nelle migliori condizioni per valutare l’opportunità della scelta; - affermano che il servizio civile nazionale presuppone come metodo di lavoro “l’imparare facendo”, a fianco di persone più esperte in grado di trasmettere il loro saper fare ai giovani, lavorandoci insieme, facendoli crescere in esperienza e capacità, valorizzando al massimo le risorse personali di ognuno; - riconoscono il diritto dei volontari di essere impegnati per le finalità del progetto e non per esclusivo beneficio dell’ente, di essere pienamente coinvolti nelle diverse fasi di attività e di lavoro del progetto, di verifica critica degli interventi e delle azioni, di non essere impiegati in attività non condivise dalle altre persone dell’ente che partecipano al progetto, di lavorare in affiancamento a persone più esperte in grado di guidarli e di insegnare loro facendo insieme; di potersi confrontare con l’ente secondo procedure certe e chiare fin dall’inizio a partire delle loro modalità di presenza nell’ente, di disporre di momenti di formazione, verifica e discussione del progetto proposti in modo chiaro ed attuati con coerenza; 17 - chiedono ai giovani di accettare il dovere di apprendere, farsi carico delle finalità del progetto, partecipare responsabilmente alle attività dell’ente indicate nel progetto di servizio civile nazionale, aprendosi con fiducia al confronto con le persone impegnate nell’ente, esprimendo nel rapporto con gli altri e nel progetto il meglio delle proprie energie, delle proprie capacità, della propria intelligenza, disponibilità e sensibilità, valorizzando le proprie doti personali ed il patrimonio di competenze e conoscenze acquisito, impegnandosi a farlo crescere e migliorarlo; - si impegnano a far parte di una rete di soggetti che a livello nazionale accettano e condividono le stesse regole per attuare obiettivi comuni, sono disponibili al confronto e alla verifica delle esperienze e dei risultati, nello spirito di chi rende un servizio al Paese ed intende condividere il proprio impegno con i più giovani. Data……………… Il legale rappresentante dell’Ente …………………………………. 2. MONITORAGGIO VOLONTARI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE (a discrezione dell’OLP) VOLONTARI 1) Sono stati raggiunti gli obiettivi che il progetto in cui hai svolto/SVOLGI il servizio civile si proponeva? 1 per niente pienamente 2 poco 3 sufficientemente 4 abbastanza 5 molto 6 in caso di risposta 1-3 perché_______________________________________________________________ 2) Sei riuscito ad integrarti nella realtà in cui SVOLGI/hai svolto il servizio civile? 1 per niente pienamente 2 poco 3 sufficientemente 4 abbastanza 18 5 molto 6 3) L'esperienza del Servizio civile SERVE/è servita ad accrescere le tue conoscenze e competenze in termini professionali? 1 per niente pienamente 2 poco 3 sufficientemente 4 abbastanza 5 molto 6 4) Le mansioni/attività CHE SVOLGI/svolte all'interno della struttura sono /SONO state coerenti con l'obiettivo del progetto? 1 per niente pienamente 2 poco 3 sufficientemente 4 abbastanza 5 molto 6 5) Quanto pensi il servizio civile abbia contribuito alla tua crescita personale ? 1 per niente pienamente 2 poco 3 sufficientemente 4 abbastanza 5 molto 6 6) Quanto pensi il servizio civile abbia contribuito ad orientarti rispetto alle scelte future? 1 per niente pienamente 2 poco 3 sufficientemente 4 abbastanza 5 molto 6 5 molto 6 7) Puoi ritenerti soddisfatto dell'esperienza fatta? 1 per niente pienamente 2 poco 3 sufficientemente 4 abbastanza 8) Qual è il tuo giudizio complessivo sul tuo Servizio Civile Nazionale? _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ 9) Hai suggerimenti da dare al fine di migliorare la qualità futura del servizio civile volontario. _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ 19 20 …basta che siate giovani perché io vi ami assai… (Don Bosco) 21